22 maggio 2016 - Sgranar per Colli
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22 maggio 2016 - Sgranar per Colli
con il patrocinio di: 22 MAGGIO 2016 Sgranar per colli Selva soc. cooperativa a r.l. onlus Woola Sgranar per Colli è una passeggiata di circa 10 km attraverso alcuni dei percorsi più nascosti del territorio di Buggiano, con tappe nei tre colli principali del Comune: Colle - Buggiano – Stignano. Lungo il percorso e in concomitanza delle tappe, i partecipanti potranno assaggiare e degustare prodotti locali: vino, olio, marmellate, miele, formaggi e altre delizie della nostra tradizione culinaria. Ad accompagnare la passeggiata e la degustazione saranno presenti musicisti, attori e animatori del territorio, con l’obiettivo di valorizzare e risaltare il patrimonio culturale, artistico e paesaggistico presente in questo territorio, come guide e mezzi di conoscenza di quello che Buggiano e la Valdinievole tutta è in grado di ospitare, accogliere e nutrire. La finalità dell’ iniziativa, costruita in collaborazione con numerosi Enti, organizzazioni e associazioni della zona, è quella di offrire un'occasione unica di degustazione, socializzazione e conoscenza del territorio, assaggiando prodotti nostrali in ambienti naturali o dall'origine medievale o rinascimentale. Un modo di vitalizzare e di valorizzare le perle di queste Comune, espressione del lavoro, della passione e del sacrificio di tante persone, che a loro volta si sono poste e si pongono come obiettivo il mantenimento di uno stile di vita basato sulla qualità e sulla salvaguardia dei prodotti locali. La nostra iniziativa mira ad “esaltare” le varie componenti - culinaria, musicale, storica, artistica, architettonica, paesaggistica, naturalistica, sportiva - perché parti integranti e complementari di un unico quadro. Per questo motivo è fondamentale, perciò incentivata, la partecipazione di tutti i soggetti del territorio in grado di collaborare al raggiungimento di un unico obiettivo: amare e valorizzare la nostra terra. Il Comune di Buggiano protegge rarità sia dal punto di vista culinario sia culturale e storico e la nostra passeggiata avrà modo di far scoprire ricette tradizionali, antiche vie e luoghi di origine medievale o rinascimentale, dove hanno trovato i natali numerosi artisti, pittori e protagonisti della storia e della letteratura italiana. Sede legale: Corso indipendenza 50, 51011 Borgo a Buggiano (PT) Tel 05720193855 fax: 057233624 cell: 3394410661 [email protected] www.selvacoop.it Cod. Fisc. / Partita IVA : 01609750474 A chi è rivolta l’iniziativa L’iniziativa è rivolta a tutti. Bambini, adulti, anziani, residenti o meno in zona. Negli ultimi anni si è sviluppato un turismo molto sensibile alle escursioni e alla conoscenza del territorio, quindi prevediamo il coinvolgimento di molti turisti che soprattutto nel mese di Maggio visitano le nostre terre. Modalità di svolgimento dell’iniziativa L’iniziativa si svolgerà Domenica 22 Maggio 2016 con il seguente programma: ore 9.30 Apertura dello stand di iscrizione presso Pizza Aldo Moro a Buggiano. Effettuate le procedure d’iscrizione, al partecipante verrà rilasciato: 1.un kit “Sgranar per colli” (cestino con mono-posata e bicchiere); 2. Regolamento Sgranar per colli; 3. il badge da timbrare per gli stand (con due bollini per ogni degustazione, uno come ricevuta e l’altro per lo stand). ore 11.30 Chiusura dello stand di iscrizione. Lungo l’arco della giornata saranno raggiunte le 3 tappe principali nel seguente ordine: Buggiano dove sarà possibile assaggiare un piatto tradizionale Colle dove sarà possibile assaggiare un secondo appartenente alla tradizione toscana Stignano dove verranno esposti e degustati i dessert. Lungo il tragitto saranno dislocati altri punti di interesse: stand di assaggio e degustazione, giochi e animazioni, musica, spettacoli itineranti, mostre d’arte (foto, dipinti e sculture), maratona fotografica e quant’ altro. Si stima intorno alle 16.00 il ritrovo dei partecipanti presso il Parco di Villa Bellavista in via Livornese a Buggiano dove sarà allestito un mercatino con stand delle aziende coinvolte nell’iniziativa, un’ulteriore merenda e un concerto per chiudere l’iniziativa. In tale location è anche prevista l’inaugurazione di una Mostra d’arte dal titolo “Il diavolo in Toscana” a cura di Stefano Giraldi, che ha avuto molto successo nel Comune di Lucca nell’Aprile del 2015. Sede legale: Corso indipendenza 50, 51011 Borgo a Buggiano (PT) Tel 05720193855 fax: 057233624 cell: 3394410661 [email protected] www.selvacoop.it Cod. Fisc. / Partita IVA : 01609750474 Iscrizione all’iniziativa E’ possibile iscriversi all’iniziativa attraverso diversi canali: iscrizione in loco, nello stesso giorno dell'iniziativa presso lo stand cassa/iscrizioni che verrà allestito in P.zza Aldo Moro a Buggiano; pre - iscrizione on line con la quale viene rilasciato un codice da cambiare alla cassa con il badge di partenza, il kit e il regolamento a partire dal mese precedente; prenotazione telefonica o via mail con rilascio del codice da cambiare alla cassa con il badge di partenza, il kit e il regolamento a partire dal mese precedente. In tutti i casi l’iscrizione viene considerata effettiva a pagamento effettuato. Quota di partecipazione Per partecipare all'iniziativa sono previsti i seguenti costi: Adulto € 12,00 Sotto 8 anni gratuito Tra gli 9 e i 14 anni € 5,00 Patrocini e collaborazioni Patrocini già ottenuti: Comune di Buggiano, Comune di Montecatini Terme, Regione Toscana. Patrocini in attesa di risposta: Provincia di Pistoia, Regione Toscana, Ministero dell’Agricoltura e Ministero del Turismo, Cia, Coldiretti, Legacoop Toscana. Patrocini da richiedere: Ordine dei Periti Agrari delle varie Provincie Toscane, Consiglio Nazionale dei Periti Agrari, ENPAIA. Stiamo attivando collaborazioni con molte aziende, organizzazioni, associazioni di categoria e scuole locali. Aziende agricole, agriturismi, B&B: chiediamo loro di allestire uno stand di degustazione dei propri prodotti lungo il percorso della passeggiata e la partecipazione al mercatino che si terrà nel Parco di Bellavista dove parteciperanno tutte le aziende e le associazioni coinvolte. Associazioni, Terzo settore: chiediamo la collaborazione nell’organizzazione dei tre punti principali della passeggiata attraverso l’organizzazione e l’allestimento degli stand culinari principali. Anche a loro chiediamo la partecipazione al mercatino con stand espositivi delle singole associazioni di volontariato, culturali o di promozione sociale. Scuole: chiediamo la disponibilità ad alcuni istituti professionali di partecipare all’iniziativa tramite alcuni studenti del settore sociale, turistico e alberghiero, per l’accoglienza, la ricezione e la guida del partecipante dal momento dell’iscrizione fino alla fine del percorso. Sede legale: Corso indipendenza 50, 51011 Borgo a Buggiano (PT) Tel 05720193855 fax: 057233624 cell: 3394410661 [email protected] www.selvacoop.it Cod. Fisc. / Partita IVA : 01609750474 Mostra d’arte “Il Diavolo in Toscana” a cura di Stefano Giraldi, ex fotografo d’arte, curatore della Mostra “Il diavolo in Toscana” https://www.youtube.com/watch?v=smCkZuu6r6w presso la Villa di Bellavista con inaugurazione il 22 Maggio 2016, per la quale inaugurazione saranno presenti personalità del mondo artistico e musicale del panorama italiano. Con il Comune di Buggiano, prevediamo l’organizzazione di una “Maratona fotografica a tappe”, organizzata dai volontari del Servizio Civile Regionale. I temi individuati per la maratona sono: - ATTRAVERSO I SENTIERI: la scoperta di angoli nascosti che solitamente risultano poco visibili o ai quali non facciamo caso; - NATURA E UOMO: interazione tra esseri umani e natura (qualcosa di onirico); (in alternativa) IL POTERE DELLA NATURA: la bellezza immortale senza tempo della natura; - HAPPY FOOD: la felicità di trovarsi tutti insieme dopo una giornata intensa. Le foto verranno poi scelte e selezionate per una mostra che verrà allestita successivamente. Inoltre, coloro che avranno più colto i tre messaggi riceveranno un premio: Attestato di partecipazione per i partecipanti; Pubblicazione su riviste della Valdinievole; Materiale di elettronica (1° classificato stampante multifunzione, 2° classificato cornice digitale, 3° classificato penna USB 32 o 64 giga). Si auspicano altre numerose collaborazioni. Contributi richiesti: Fondazione Cassa di Risparmio. Comunicazione e promozione Abbiamo allestito un ufficio che si occupa esclusivamente della comunicazione e della promozione dell’iniziativa, e vista la ricerca di coinvolgimento di un target eterogeneo stiamo organizzando una diffusione dell’evento a livello locale e nazionale, attraverso: stampa, programmi radiofonici e televisivi, sito internet, pagina facebbok e blog. Sito dell’iniziativa www.sgranarpercolli.it, dove trovare informazioni sulle modalità di partecipazione, sull’iniziativa i suoi obiettivi. Periodicamente vengono creati e pubblicati sui social network e sul sito video spot. Dal momento che vogliamo coinvolgere anche il settore turistico, l’iniziativa sarà diffusa anche nei canali di comunicazione delle agenzie di viaggio, alberghi e strutture ricettive, siti internet di promozione delle attività del territorio. L’iniziativa è già stata pubblicizzata a partire dal mese di Gennaio 2016 sul free magazine della Valdinievole “Quello che c’è” e sulla pagina Facebook creata. Tramite questa abbiamo constatato che è stata già condivisa l’informazione su siti tedeschi per turisti interessati alla toscana. Sede legale: Corso indipendenza 50, 51011 Borgo a Buggiano (PT) Tel 05720193855 fax: 057233624 cell: 3394410661 [email protected] www.selvacoop.it Cod. Fisc. / Partita IVA : 01609750474 Enogastronomia, storia, musica, arte, letteratura, gioco, pittura, foto, sport, paesaggio e altro “ Il territorio toscano, da sempre, affascina chiunque ha l’occasione di visitarlo: grazie ai paesaggi, al calore dell’ospitalità, all’arte presente ad ogni angolo, ai personaggi illustri che ne hanno rivelato nel tempo la grandezza a tutto il mondo. In questo contesto, Pistoia, ha una storia tutta sua da raccontare. Un territorio da scoprire, caratterizzato dal verde, da un turismo lento e discreto, che parla di uno stile di vita in linea con i ritmi della natura. L’esperienza che è possibile vivere a Pistoia non è artefatta, non ha nulla di artificiale, ma è la scoperta di tesori e ricchezze poco conosciuti, di prodotti di altissima qualità, di paesaggi unici, destinati solo a coloro i quali cercano una destinazione al di fuori degli schemi.” Dal sito http://www.discoverpistoia.it/it/argomenti/enogastronomia.html Oltre per i prodotti tipici enogastronomici, il nostro territorio è particolare per la sua storia1. La leggenda narra infatti che durante il II secolo a.C. un comandante romano, impegnato nella battaglia contro i liguri per la conquista di quel territorio, volle premiare il soldato per il suo valore mettendolo alla prova: sapendo che quest'ultimo desiderava costruire una casa su quel colle per viverci in pace, gli concesse di usare la superficie che sarebbe riuscito ad occupare con la pelle di un bue. Questo accettò tranquillo l'offerta, lasciando di stucco il comandante, il quale pensava che al massimo sarebbe riuscito a coprire uno spazio sufficiente per la sua tomba. Il soldato invece di nascosto tagliò la pelle di bue in tante striscioline che usò per circoscrivere un largo appezzamento di terreno sulla collina; il comandante dovette così concederlo al soldato. Da quel terreno nacque Buggiano. Ci sono diverse ipotesi riguardo alla sua origine: secondo alcuni il territorio fu prima abitato dai Liguri, poi dagli Etruschi ed infine dai Romani; secondo altri invece le sue radici risalirebbero al VI secolo di Roma. Il castello sarebbe poi stato distrutto dagli stessi Romani durante la guerra Marzia per poi essere riedificato dai Liguri, che cercavano nuove dimore nella valle, sulla quale dominarono. Un'altra supposizione afferma invece che sarebbe stato costruito dai Goti intorno al 554, quando, dopo aver vinto Lucca e sottomesso la Toscana, si stabilirono in Valdinievole. Nonostante le notizie sull'origine e sulle successive ricostruzioni del castello siano molto incerte, si trattava di un edificio molto antico e di grande importanza strategica perché dal colle sul quale è posto si dominava la strada che univa Lucca con Firenze. Incerte sono anche le origini del suo nome, secondo il Baldesseroni Buggiano avrebbe preso il nome da un popolo gallico, i "Galli Booj", dai quali sarebbe derivato "Bojanum", "Bojanum Castrum" o "Castrum Bojanum", cioè castello dei Booj, da cui deriverebbe Buggiano. La terminazione in "-anum" farebbe presupporre un'eventuale origine romana. Secondo altri il nome avrebbe avuto origine da "Bos" (=bove, bue), nome da cui deriverebbe "Bovianum", l'animale inviato dagli dèi per festeggiare la 1 Informazioni tratte da Wikipedia su Comune di Buggiano. Sede legale: Corso indipendenza 50, 51011 Borgo a Buggiano (PT) Tel 05720193855 fax: 057233624 cell: 3394410661 [email protected] www.selvacoop.it Cod. Fisc. / Partita IVA : 01609750474 primavera, raffigurato nello stemma del comune. Infatti si pensa che sul colle dove poi sorse il paese vi fosse un tempio nel quale si sacrificavano i buoi. In base ad un'altra ipotesi, riferita alla leggenda, Buggiano potrebbe derivare dal nome del soldato ("Abudius" con l'aggiunta del suffisso "-anus") che ebbe in dono il pezzo di terra assegnatogli dal suo superiore. Lo stemma del comune di Buggiano è rappresentato da un "bue andante" in riferimento all'origine del nome del paese. Dopo il 1330, quando Buggiano passò dal predominio di Lucca a quello definitivo di Firenze, al bue venne aggiunto anche il Giglio. La presenza del bue senza giglio è documentata nelle pietre poste nell'antica Porta di San Martino, all'ingresso ovest di Buggiano. Oltre questo stemma il comune ne ebbe un altro, come è documentato da un registro dell'Archivio Storico; questo recava come simbolo distintivo un toro rampante rosso in campo azzurro. Attualmente questo si trova sulla facciata del Santuario del Santissimo Crocifisso (Chiesa di San Pietro Apostolo). L'utilizzo, per un breve periodo, di questo stemma fu dovuto al desiderio di dare più importanza e forza alla comunità borghigiana. Architetture religiose che si incontrano lungo il percorso Pieve di Sant'Andrea – Stignano: è una pieve pistoiese dell'XI secolo dedicata a Sant'Andrea. Di origine romanica, fu costruita all'inizio dell'XI secolo, ma successivamente rimaneggiata. Il tozzo campanile è alleggerito da grandi monofore e bifore. L'interno, ad una sola navata, fu modificato nel XVI secolo e poi nel Settecento e conserva affreschi frammentari del XIV secolo (Sant'Antonio e una Santa). Fra le opere, la Vergine in trono col Bambino tra i Santi Andrea e Giovanni Battista (XVI secolo), la Resurrezione di Cristo tra i Santi Antonio da Padova, Maria Maddalena, Caterina d'Alessandria e Giacomo di Francesco Curradi (Francesco Curradi (Firenze, 1570 – Firenze, 1661) è stato un pittore italiano di stile barocco, il più importante esponente della pittura devozionale fiorentina della prima metà del XVII secolo, caratterizzato da uno stile riconoscibile per l'immediata efficacia delle composizioni, il disegno accurato e la morbidezza del chiaroscuro) e due tavole nella stessa cornice raffiguranti in alto una Natività tra i Santi Lucia e Gerolamo e sotto una Strage degli Innocenti. Il fonte battesimale in marmo è datato 1613. L'acquasantiera a pila in marmo è del 1540. Pieve di San Lorenzo - Colle di Buggiano: è una pieve pistoiese del XIII secolo dedicata a San Lorenzo. La struttura, anticamente abbazia benedettina, si trova nel comune di Buggiano e appartiene alla Diocesi di Pescia. L'edificio, risalente al XIII secolo, è stato rimaneggiato nel corso del Quattrocento e del Cinquecento. A lato il campanile romanico in pietra aperto da bifore ingloba nel basamento i resti di una torre di difesa dell'XI secolo. All'interno sono conservate alcune tele del XVI secolo: l'Invenzione della Croce di scuola vasariana, la Cacciata degli angeli ribelli attribuita al bolognese Alessandro Tiarini e il Martirio di San Lorenzo, datato 1581, riferibile alla scuola del Bronzino. Degno di nota è inoltre un Crocifisso ligneo del XIV secolo e il battistero, costruito recuperando lastre di marmo di un ambone del XII secolo. Sede legale: Corso indipendenza 50, 51011 Borgo a Buggiano (PT) Tel 05720193855 fax: 057233624 cell: 3394410661 [email protected] www.selvacoop.it Cod. Fisc. / Partita IVA : 01609750474 Chiesa della Madonna della Salute e di San Nicolao – Buggiano Castello: una chiesa pistoiese dell'XI secolo dedicata alla Santa Vergine Maria e a San Nicolao. La struttura si trova nel comune di Buggiano e appartiene alla diocesi di Pescia. Risalente al 1038, ha un paramento murario molto semplice: unica decorazione sono il coronamento a mensolette delle pareti laterali e l'archivolto bicromo della facciata. È a tre navate, con un'unica abside semicircolare. Il fonte battesimale è costruito con lastre marmoree intarsiate (XII secolo–XIII secolo). Le lastre facevano probabilmente parte di un ambone e delle transenne che dividevano la parte dedicata ai monaci da quella per i fedeli. Allo stesso complesso apparteneva anche il leggio marmoreo. Da notare un'Annunciazione del 1442, attribuita a Bicci di Lorenzo; un Battesimo di Gesù di Bachiacca e una Madonna del Rosario, di Giovanni del Brina; due statue in terracotta policroma raffiguranti San Benedetto e la Madonna con il Bambino, del XVI secolo. Non rientrano nel percorso: Convento di Santa Maria in Selva Agostiniano: del XIII secolo dedicato alla Vergine Maria. La struttura si trova a Borgo a Buggiano, nel comune di Buggiano e appartiene alla diocesi di Pescia. Fu fondato nel XIII secolo, abbandonato dai religiosi nel 1808 dopo la soppressione napoleonica, definitivamente soppresso nel 1866. È attualmente adibito a seminario e possiede una ricca biblioteca. È dotato di un chiostro cinquecentesco con eleganti bifore con archi a tutto sesto sulla facciata in mattoni a vista della sala capitolare. Sulla facciata della chiesa, lo stemma in pietra dell'ordine agostiniano; l'interno, a una sola navata dalla tipica struttura gotica con volte a crociera, conserva l'aspetto acquisito nel 1643. Fu interamente affrescata da Niccolò Nannetti (Di Niccolò Nannetti non si hanno notizie precise, anche Luigi Lanzi nella sua Storia pittorica dell'Italia non da nessuna indicazione precisa sulla vita e le opere di questo pittore, ma lo inserisce in una lista di pittori minori del Settecento[1]. Altre fonti lo indicano allievo di Alessandro Gherardini, ma tutti sono concordi nell'indicarlo : Pittore fiorentino. In compenso ci sono rimaste molte testimonianze su suoi affreschi indicate in varie guide e itinerari di città toscane del '700-'800) nella prima metà del XVIII secolo. Sulla parete destra, frammenti di affreschi di scuola toscana del XV secolo–XVI secolo, raffiguranti il Volto Santo e figure di Santi. Santuario del Santissimo Crocifisso: un santuario pistoiese del XVIII secolo dedicato al Santissimo Crocifisso. La chiesa si trova a Borgo a Buggiano, nel comune di Buggiano e appartiene alla Diocesi di Pescia. La chiesa, prima adibita ad ospedale, fu ingrandita nel XIV secolo e ricostruita nel 1773. Sulla facciata, gli emblemi dei comuni di Buggiano, Montecatini, Monsummano e Montevettolini, la data 1412 e un pezzo di catena in memoria della vittoria sui comuni del Valdarno Inferiore. L'interno, ad una sola navata, conserva una Madonna in trono e santi di fra Paolino da Pistoia, una seicentesca Santa Caterina e santi , una Vergine col Bambino tra i Santi Domenico e Francesco (inizio XVI secolo ) e il venerato Crocifisso ligneo del XIV secolo, affiancato da due statue in terracotta Sede legale: Corso indipendenza 50, 51011 Borgo a Buggiano (PT) Tel 05720193855 fax: 057233624 cell: 3394410661 [email protected] www.selvacoop.it Cod. Fisc. / Partita IVA : 01609750474 dipinta raffiguranti la Vergine e San Giovanni Evangelista (fine XV secolo ). Nella canonicaè stato allestito un museo che raccoglie gli oggetti più preziosi del Santuario. Architetture civili Villa Sermolli – Buggiano Castello: una villa-fattoria a Buggiano, dimora di una famiglia nobiliare di provincia -i Sermolli – che caratterizza forse più di ogni altra cosa la storia moderna del borgo collinare di Buggiano, fino a sintetizzarne in buona misura l’evoluzione, non solo urbanistica, ma anche politica, sociale e culturale. I Sermolli costituirono per la Valdinievole, dal Settecento in avanti, una nuova presenza, che inciderà profondamente sull’evoluzione dell’intera comunità locale e, soprattutto di Buggiano. Pietro Sermolli che esercitò l’attività di notaio a Volterra tra il 1695 e il 1711 si trasferì a Buggiano in seguito al matrimonio con Maria Albiera Belladonna che, oltre ad una promessa di dote di bene 2000 scudi, gli garantiva un ingente patrimonio immobiliare composto da terre e case, dentro e fuori le mura castellane. Dieci anni più tardi, nel 1722, Pietro Sermolli ottenne ufficialmente la residenza a Buggiano con la sua ammissione formale nella Comunità: dopo essere divenuto proprietario di terre a livello locale, ora assumeva anche tutti i diritti e gli onori del Comune. Nel 1726 Pietro Sermolli rimase vedovo: Maria Albiera Belladonna morì a soli 65 anni, colta da un’improvvisa malattia. Ma la presenza familiare a Buggiano era ormai consolidata, soprattutto dall’esistenza di un cospicuo patrimonio e dalla reputazione acquisita all’interno della comunità locale, tanto che Pietro ottenne dal rettore della Badia di Buggiano l’autorizzazione a rompere il pavimento della chiesa per deporvi la salma della consorte e poco dopo l’autorizzazione a costruire nella Chiesa principale una sepoltura per i suoi discendenti ed eredi. Dopo la scomparsa di Belladonna e Piero l’intero patrimonio finì nelle mani del primogenito Antonio e da questi a Pietro. Con loro, per tutto il Settecento, si assiste ad un considerevole aumento del peso politico ed economico dei Sermolli a Buggiano, con la conseguente crescita del ruolo sociale e culturale della famiglia. Antonio e Pietro assunsero un ruolo cruciale nella vita politica ed economica del paese, in quanto misero a disposizione la loro fattoria costituendo la principale domanda di lavoro a Buggiano e nella campagna circostante. Tratto caratteristico che ancor oggi è rimasto è il colore rossastro-pompeiano delle case di loro proprietà sia dentro sia fuori le mura della città. I fratelli Sermolli possedevano molti immobili e appezzamenti di terreno infatti al loro servizio c’erano mezzadri e contadini. Con il figlio di Vincenzo, Pietro, si estinguerà la linea maschile dei Sermolli e la Villa diventa da questo momento Villa Pichi-Sermolli ma non cessa, di rappresentare assieme alla storia di questa famiglia un ruolo fondamentale della storia locale. Villa Bellavista: Il nome deriva dallo splendido panorama sul Montalbano e sulle Cerbaie fino alla valle dell'Arno che si gode dalla collina dove sorge la villa. Un tempo ricca di giardini e adorna di fontane e statue, era considerata la villa più bella d'Italia dopo la reggia di Caserta. L'aspetto attuale risale a dopo il 1673, quando Sede legale: Corso indipendenza 50, 51011 Borgo a Buggiano (PT) Tel 05720193855 fax: 057233624 cell: 3394410661 [email protected] www.selvacoop.it Cod. Fisc. / Partita IVA : 01609750474 Francesco Feroni, dopo uno strepitoso successo commerciale ad Amsterdam, tornò in Italia e acquistò una tenuta di ben 45 poderi con edifici agricoli da Cosimo III de' Medici, il quale lo fregiò anche del titolo di marchese. I lavori di edificazione della villa vera e propria, che nelle intenzioni del committente doveva rispecchiare la sua ricchezza e il suo raggiunto status sociale elevato, furono affidati a Antonio Maria Ferri, che fece un progetto nel sobrio e solenne stile barocco fiorentino. I lavori terminarono nel 1699, quando ormai il committente era già morto, ma suo figlio Fabio entusiasta del risultato incaricò l'architetto di erigere anche una cappella accanto alla villa. La zona dei poderi però venne interessata da lavori di bonifica e colmata dei terreni circostanti sul finire del Settecento, che resero le terre attorno alla villa soggette a inondazioni ed acque stagnanti: i Feroni dovettero vendere tutti i poderi, mentre tennero la villa ma solo fino al 1829 quando decisero di cederla al barone Giuseppe Ardia. Nel 1939 fu acquistata dal Ministero dell'Interno, Direzione Generale dei Servizi Anticendi, che provvide al suo restauro. Il barone Giuseppe Ardia, capo dei Vigili del Fuoco, vi abitò con la famiglia fino alla morte e le sue spoglie si trovano nella cappella della villa. Più tardi si collocò nella villa una casa di convalescenza per i Vigili del Fuoco dedicata a Tullio Baroni. Nei pressi fu anche creata una colonia elioterapica per i figli dei Vigili. Con il passaggio del fronte fu per un breve periodo un ospedale militare prima tedesco e poi alleato. Dopo la guerra vi fu collocato l'Istituto per l'accoglienza degli orfani dei Vigili del Fuoco. L'edificio è di grandi dimensioni con quattro massicce torrette angolari e una balconata che lo attraversa in tutto il perimetro esterno a livello del primo piano e un'altra simile, ma più breve, sul cornicione. Le torrette dalla parte della facciata sono sporgenti e conferiscono al fronte principale un aspetto curvilineo avvolgente. Le finestre sono profilate da cornici in pietra serena, lo stesso materiale usato nei profili delle torri d'angolo, in contrasto con il bianco opaco degli intonaci. Al centro della facciata, all'altezza del tetto, fu installato un grande orologio entro un timpano decorato da volute. Il prospetto posteriore è caratterizzato da una scala a doppia rampa che scende fino alla strada. La villa è incentrata su un magnifico salone centrale, che si estende in altezza su ben due piani; ha dei ballatoi con balaustre che servivano ai musicisti durante le serate da ballo. L'affresco sul soffitto riproduce il Trionfo della nostra santa fede, che simboleggia le guerre contro i turchi, un tema scelto da Fabio Feroni, quale combattente a Vienna contro gli ottomani. Altri ambienti di pregio sono lo scalone e la galleria. Le stanze, spesso affrescate da Pier Dandini (soprattutto sui soffitti) e dal quadraturista Rinaldo Botti, sono allineate in modo da creare delle lunghe vedute prospettiche con le porte regolarmente allineate. La cappella fu decorata da Giovan Battista Ciceri, autore anche degli stucchi nelle camere da letto padronali. All'interno della stessa fu collocata per un certo periodo grazie all'intervento del prefetto Alberto Giombini, il cranio-reliquia di Santa Barbara. Il viale d'accesso alla villa è fiancheggiato da siepi, statue e vasi in terracotta e curva in prossimità del giardino antistante la facciata. Davanti al portico di accesso alla villa, caratterizzato da tre arcate e una scala in pietra, si trova una grande vasca litica. Sede legale: Corso indipendenza 50, 51011 Borgo a Buggiano (PT) Tel 05720193855 fax: 057233624 cell: 3394410661 [email protected] www.selvacoop.it Cod. Fisc. / Partita IVA : 01609750474 Palazzo Carozzi-Sannini: costruito nel XVIII sec., con annessa cappella gentilizia, è stato rimaneggiato ai primi dell'800, oggi è sede della biblioteca comunale e dalla scuola dell’infanzia. Persone legate a Buggiano Sileno Passalacqua, calciatore. Pia Carozzi Sannini, benefattrice. Andrea Cavalcanti detto il Buggianino, Borgo a Buggiano 1412 – Firenze 1462. E’stato uno scultore e architetto italiano, figlio adottivo del grande architetto Filippo Brunelleschi. Fu adottato nel 1419, all'età di sette anni, e visse con l'artista a Firenze in una casa presso la chiesa di San Michele Betelde. Divenne suo allievo e collaboratore, venendo introdotto nei suoi cantieri come scalpellino e scultore. Nella grande officina del Duomo di Firenze lavorò alle cornici delle finestre delle tribune (1429), mentre nella decorazione scultorea della Sagrestia Vecchia di San Lorenzo, commissionata dai Medici, collaborò con Pagno di Lapo Portigiani (altare marmoreo con il rilievo della Madonna col Bambino con i profeti Ezechiele e Isaia) e con Donatello (Sarcofago di Giovanni di Bicci e Piccarda Bueri). Nel 1434, approfittando dell'incarcerazione di Brunelleschi per un debito fiscale con l'Arte dei Maestri di Pietra e Legname, scappò a Napoli con alcuni soldi sottratti al padre, che ancora ne amministrava le finanze. La frattura tra i due venne ricomposta tramite l'intercessione di papa Eugenio IV, che lo fece rintracciare e ricondurre a Firenze. Alla fine degli anni trenta il Buggiano ricevette numerose commissioni scultoree, tra cui spiccarono i lavabi per la sagrestia delle Messe (1438-1440) e la sagrestia dei Canonici (dal 1442) in Santa Maria del Fiore. Nel 1443 scolpì il pulpito di Santa Maria Novella su disegno del padre. Nel 1447-1448 scolpì il monumento al padre, con busto marmoreo. Con la morte di Brunelleschi ereditò la casa e la notevole somma di 3.430 fiorini d'oro, che però dilapidò velocemente. Gradualmente diminuirono anche le offerte di lavoro. Forse si dedicò all'attività di architetto, che però è poco documentata. Gli sono stati attribuiti alcuni edifici a Pescia e a Pistoia e provincia, come l'oratorio della Madonna di Piè di Piazza (1447) o la cappella Cardini nella chiesa di San Francesco: questi edifici sono le prime architetture rinascimentali realizzate fuori da Firenze. Egidio Lari, nunzio apostolico. Benito Lorenzi, calciatore. Lorenzo Natali, uomo politico. Lorenzo Perosi, compositore. Coluccio Salutati. Stignano 1331 – Firenze 1406. E’ stato un politico e letterato italiano, considerato una figura culturale di riferimento dell'umanesimo a Firenze, in qualità di discepolo del Boccaccio e precettore di Poggio Bracciolini e Leonardo Bruni. Nato a Stignano Lino Coluccio Salutati fu costretto, a pochi mesi dalla nascita, ad abbandonare il luogo natìo per raggiungere il padre Piero (detto dal Villani «di buoni costumi e di prudenzia Sede legale: Corso indipendenza 50, 51011 Borgo a Buggiano (PT) Tel 05720193855 fax: 057233624 cell: 3394410661 [email protected] www.selvacoop.it Cod. Fisc. / Partita IVA : 01609750474 laudabile») a Bologna, ove il genitore serviva il signore della città Taddeo Pepoli, che a sua volta garantiva protezione alla famiglia Salutati. Nella città felsinea Coluccio compì, per volontà paterna studi giuridici, benché fosse maggiormente interessato alle discipline letterarie, e seguì le lezioni di logica e di grammatica di Pietro da Moglio. Nel 1350 Coluccio, ormai diciannovenne, lascia Bologna a causa anche della caduta dei Pepoli e ritorna a Stignano, dove un rogito testimonia la sua presenza nel 1350. Gli anni successivi all'allontanamento da Bologna (1351-1367), videro Salutati esercitare il mestiere di notaio in vari centri toscani (specialmente in Valdinievole), coltivando lo studio dei classici, come dimostra la lettera a Luigi de' Gianfigliazzi del 1362, colto politico fiorentino col quale Coluccio discute su Valerio Massimo e altri autori antichi. Nel frattempo, la carriera amministrativa del Salutati lo spinse ad intraprendere anche la carriera politica: cancelliere del Comune di Todi prima (1367), della Repubblica di Lucca poi (1472), ed infine, dopo essere giunto nel 1374 a Firenze ed avervi esercitato per breve periodo l'incarico di scriba omnium scrutinorum, Cancelliere di quella città. Coluccio tenne, pertanto, nelle sue mani la carica più importante della diplomazia della Repubblica fiorentina dal 1375 fino alla morte, divenendo un personaggio di spicco della politica italiana di fine Trecento. Alla morte del Boccaccio (1375), Coluccio Salutati, sia per ragioni anagrafiche (era di una generazione sita tra quella di Petrarca e Boccaccio e la successiva degli umanisti del XV secolo), sia per la propria grandezza letteraria e filosofica, fu il principale esponente dell'umanesimo italiano. Fra Felice della Sambuca (1734-1805), autore di diverse tele nella chiesa di San Pietro [Storia dei Cappuccini di Toscana di Padre Sisto da Pisa]. Arrigo Benvenuti (1925-1992), compositore: Tra i fondatori, a metà anni Cinquanta, della "Schola Fiorentina", fu allievo di Dallapiccola, ebbe una vita avventurosa ma non seppe mai imporsi per la sua insanabile irrequietezza intellettuale. Nel '44 era stato catturato dai tedeschi. “Lo portarono in un campo di prigionia all’Elba. Lì ebbe la prontezza di fingersi matto. Si proclamava Beethoven. Perciò venne condotto all’ospedale militare di Firenze per una visita psichiatrica. Giunto in camionetta davanti a Santa Maria Novella, chiese di poter scendere per un bisogno impellente. Un pretesto. Riuscì a fuggire su un treno per Montecatini (quei soldati che lo scortavano erano evidentemente dei tonti), poi divenne partigiano”. Boris Christoff (1914-1993), cantante lirico, basso bulgaro che ha abitato per molti anni a Buggiano, ha lavorato in tutto il mondo. Si laureò in giurisprudenza ed ebbe una breve carriera di magistrato, ma continuò a coltivare lo studio del canto. Iniziò ad esibirsi come voce solista nel Coro Gusla di Sofia e fu udito da re Boris di Bulgaria che nel 1942 lo inviò a un corso di perfezionamento in Italia, dove fu allievo di Riccardo Stracciari. Partito come baritono, in grado di dominare anche la tessitura inferiore, si scoprì presto un vero basso, contrastando l'opinione di Stracciari che gli pronosticava una migliore carriera come baritono. Debuttò nel 1946 a Reggio Calabria nella Bohème ed acquisì rapidamente notorietà toccando importanti teatri in Italia (Roma, Venezia, Napoli) e all'estero (Royal Opera House di Londra, Barcellona, Lisbona, Rio de Janeiro). Memorabili in particolare alcune recite di Boris Godunov al Teatro alla Scala nella stagione 1948-1949 e nel 1950. Venne richiesto una prima Sede legale: Corso indipendenza 50, 51011 Borgo a Buggiano (PT) Tel 05720193855 fax: 057233624 cell: 3394410661 [email protected] www.selvacoop.it Cod. Fisc. / Partita IVA : 01609750474 volta dal Metropolitan di New York nel 1950, ma l'amministrazione americana gli negò il visto in quanto cittadino del blocco sovietico e dovette attendere il 1956 per il debutto americano alla San Francisco Opera. In seguito rifiutò i ripetuti inviti del massimo teatro statunitense. Si distinse nel repertorio verdiano interpretando, tra gli altri, i ruoli di Filippo II (Don Carlo), Fiesco (Simon Boccanegra), Procida (I vespri siciliani), Attila. Si cimentò con successo anche nel repertorio tedesco (Gurnemanz nel Parsifal) e francese (Faust, Don Chisciotte), oltre che, anche grazie alla padronanza della lingua, in quello russo (Boris Godunov, Una vita per lo Zar, Il principe Igor). La carriera continuò fino alla fine degli anni sessanta per poi rallentare notevolmente, vedendo soltanto sporadiche esibizioni in concerti, che si conclusero nel 1986 con un recital presso l'Accademia di Bulgaria a Roma. Unì all'indubbio fascino vocale una grande presenza scenica ed eccezionali doti teatrali, che ne hanno fatto un cantante-attore tra i più completi, consentendogli di continuare la grande tradizione dei bassi slavi che ha in Feodor Chaliapin il capostipite. Regolamento “Sgranar per colli” Stiamo lavorando alla realizzazione del Regolamento “Sgranar per colli”, per i partecipanti e per le aziende che collaborano. Sarà nostra premura aggiornarvi e farvi avere una copia dello stesso. Sede legale: Corso indipendenza 50, 51011 Borgo a Buggiano (PT) Tel 05720193855 fax: 057233624 cell: 3394410661 [email protected] www.selvacoop.it Cod. Fisc. / Partita IVA : 01609750474