una vita a impatto zero

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una vita a impatto zero
Settimanale di
attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti
16 settembre 2011
ANNO XII N. 34
Spedizione in Abbonamento
Postale Regime libero Modena
tassa riscossa, Tax percue.
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di Modena Poste Italiane spa
a soli
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una vita a impatto zero
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La crisi implica un ripensamento della società,
dell’economia e degli stili di vita. un cambio di rotta,
per costruire una società non più preoccupata solo
di consumare, bensì sobria, sostenibile e “green”.
>>
Enrico Mescoli, Irina Osadchaya e
Davide Bulgarelli
crisi economica:
i carpigiani vedono nero
inaugurato il nuovo polo
radioterapico del ramazzini
torna a carpi la
scuola di musical
vacanze romane per otto
vespisti del carpi vespa club
16.09.2011 n° 34
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Tra le righe...
Solo chiacchiere
e distintivo?
L
Momenti di
trascurabile felicità...
“
Il momento in cui i padri dicono: e va
bene, i risvegli dalle operazioni chirurgiche, le strade appena bagnate dal
camion che le pulisce, il profumo del giornale
quando lo prendi tra le mani, le bocche impiastricciate dei bambini quando hanno finito
il gelato, il responsabile che all’alba chiude
la discoteca facendo scattare il lucchetto, il
professore che corregge i compiti”. Ma anche:
“Quelli che lottano per pagare il conto, che
spengono la luce a letto e poi si girano di
lato, tirandosi su le coperte. Tutti i traslochi di
una giornata, tutte le auto che escono nuove
dai concessionari, tutta la musica che viene
ascoltata. Un litigio furioso per una questione di principio”. Sono questi e tanti, tanti
altri, i Momenti di trascurabile felicità che
Francesco Piccolo – che sarà ospite alla Festa
del Racconto, a Carpi, domenica 2 ottobre,
alle 15 – confida nel suo ultimo libro, piacevole successo di Einaudi. Che uno degli autori
di Che tempo che fa si lasci conquistare
dalla vertigine della lista non è cosa che lascia
stupefatti. Nemmeno che l’artefice di quel
piccolo gioiello di “umorismo antropologico”
che è L’Italia spensierata possa confermare,
una volta di più, che nel Belpaese è possibile ridere, e sorridere, senza essere cafoni, senza usare
il turpiloquio, facendo a meno di battute sessiste: con intelligenza anziché furbizia. Leggerezza al
posto della superficialità. Perché è proprio in un’assenza il pregio più grande del testo di Piccolo:
manca totalmente di volgarità, di quel cafonal al quale pareva ormai essersi supinamente uniformato gran parte del circuito comico-umoristico italiano. Piccolo consente una boccata d’ossigeno
a tutti coloro che i frizzi e i lazzi dell’ennesimo cinepanettone proprio non sono riusciti a farseli
piacere. E che un po’ si nascondevano, temendo di apparire snob. “C’è un’ape che se posa /
su un bottone di rosa: / lo succhia e se ne va… / Tutto sommato, la felicità / è una piccola
cosa”. Così Trilussa descriveva il più impalpabile e sfuggente degli stati d’animo. In qualche strana e incomprensibile maniera, abbandonando ogni pretesa di sistematicità o ambizione, Piccolo
si è messo a osservare il mondo. E in quello che ha visto è riuscito, qualche volta, a indicarci con la
penna del dito questa piccola cosa chiamata felicità.
di Marcello Marchesini
a manovra finanziaria? “Abbiamo fatto un miracolo”, dice
Berlusconi. I ticket sanitari?
“Li ha decisi il Governo”, spiega il
presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani. Per il sindaco
di Carpi Enrico Campedelli, uscito
con ben due comunicati sull’argomento a fine agosto (il 24 e il 31), la
manovra si ripercuote sul Comune
costretto a ridurre i servizi offerti
e la loro qualità. Tutti, e a tutti
i
livelli, chiedono sacrifici per il bene
del Paese, per salvare l’Italia dalla
bancarotta. Ancora a parlare di
lacrime e sangue, ma chi chiede a
noi lacrime e sangue è obbligato a
dare il buon esempio.
I sacrifici che vengono chiesti
devono essere per tutti, davvero
per tutti. In mezzo a tagli generalizzati che colpiscono soprattutto le fasce più deboli della
popolazione (e le interviste pubblicate su questo numero testimoniano il momento nero) invece, gli
unici a salvarsi sono i politici. Non che
i tagli agli stipendi di parlamentari e consiglieri possano salvare i bilanci dello
Stato, però una più onesta amministrazione del denaro pubblico e tagli alle
spese, garantirebbero maggiore credibilità a chi fa appello, ancora una volta, ai
cittadini. Fino a quando poi, i soliti noti, quelli che non evadono e pagano fino
all’ultimo cent le tasse, sopporteranno di dover rimediare alla cattiva amministrazione della spesa pubblica? Dov’è la premessa per lo sviluppo che dia un
futuro all’Italia e alle sue giovani generazioni? La sostanza rimane che siamo
sempre più poveri. Il resto è tutto ‘chiacchiere e distintivo’.
Foto della settimana...
Ph Diego Poluzzi
Frase della settimana...
“Palazzo Pio è il simbolo della provincia italiana
che produce grandi cose, in una città che si può
scegliere in qualsiasi momento dell’anno per
viaggiare nella storia e poi riposarsi a tavola”.
Dichiarazione della direttrice del mensile Bellitalia, Emanuela Rosa Clot, che dedica
nel numero di settembre grande spazio a Carpi e al suo Palazzo.
Domenica 11 settembre, il parco di Fossoli, racchiuso dalle vie dell’Ulivo, Giglioli, del
Faggio e del Tiglio, è stato intitolato al 6 giugno 1944, lo sbarco in Normandia, su
sollecitazione del carpigiano Paolo Ferretti.
attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti
DIRETTORE RESPONSABILE
Gianni Prandi
CAPOREDATTORE
Sara Gelli
REDAZIONE
Jessica Bianchi, Valeria Cammarota, Francesca Desiderio,
Enrico Gualtieri, Federico Campedelli,
Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli.
IMPAGINAZIONE e GRAFICA
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PUBBLICITA’
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STAMPA
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Chiuso in redazione il 14 settembre 2011
16.09.2011 n° 34
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inchiesta crisi
Programma
Festivis
Martedì 20 - ore 17
Conferenza:
Alimentazione
sostenibile nell’infanzia.
Lo svezzamento come
momento di scelte
delicate e da compiere
consapevolmente, per la
salute e la sicurezza dei
nostri figli e di tutto il
pianeta.
Andrea Bergomi
(pediatra), Margherita
Guidetti (ricercatrice in
psicologia sociale), Maria
Chiara Molinari (pediatra),
Flora Telloli (educatrice
d’infanzia)
Sala Duomo
festivis - La Festa degli Stili di Vita Sostenibili, in programma a
Carpi dal 20 al 29 settembre, si propone di diffondere sul
territorio “buone pratiche” di consumo e produzione
Una vita a
impatto zero
Mercoledì 21 - ore 21
Convegno: Perchè
microcredito e uso
consapevole del denaro
a Carpi?
A. Cavazzoli (Ufficio RSI
BPER), F. Boccaletti e L.
Boccaletti (Coop. Anziani e
non solo), Barbara
Bulgarelli (Cna), Simone
Morelli (Comune di Carpi)
Auditorium Biblioteca Loria
Giovedì 22 - ore 21
Dibattito: Dopo il no al
nucleare: come produrre
l’energia che vogliamo
Stefano Ciafani
(Responsabile Scientifico
Legambiente), L. Boni
(Tecnico Zetech).
Moderatore: Stefano
Covezzi (Bottega del Sole)
Auditorium Biblioteca Loria
Venerdì 23 - ore 20.30
Apericinema. Aperitivo in
attesa del cinema offerto da
Cookies Bar
Auditorium Biblioteca Loria
Ore 21-22.30
Cineforum: Home.
La nostra terra
Dal Festival Cinema
Ambiente (Torino)
documentario che presenta
gli effetti del riscaldamento
globale.
Regia: Yann Arthus
Bertrand
Auditorium Biblioteca Loria
Sabato 24 - ore 10/19
Laboratori per la Scuola
Mostra Casa Ecologica
PAEA
Piazzale Re Astolfo
Ore 10-19
Mostra Cuore Verde CEAS
Cortile delle Steli
Ore 10-12
Laboratorio: Riciclo
creativo CEAS
Piazzalele Re Astolfo
Ore 10.30
Presentazione: Reti di
Economia Solidale e Mappa della Spesa
Sostenibile. Distretto
Economia Solidale, Gruppo Acquisto Solidale
La Festa, Carpitransizione
Auditorium Biblioteca Loria
Ore 15.30
Presentazione: Barefoot
College, Energie alternative
dalle campagne indiane
E. Chiodarelli (autrice)
Auditorium Biblioteca Loria
Ore 16-17
Laboratorio Yoga Bimbi
Ass. Orvajrarei
Parco del Teatro
Ore 16-17
Laboratorio Terra Cruda
Associazione Bioecoservizi
P.le Re Astolfo
Ore 16.30-18.30
Concertino Itinerante
per le strade del centro
Banda Bardana
Ore 17-18
in arrivo a carpi la prima
edizione di festivis
Leggi la notizia su:
www.temponews.it
L
In foto alcuni tra i promotori dell’iniziativa. Da sinistra: Villiam Bassoli, Nadia Bonamici, Luciano Barbieri, Francesca Reggiani,
Andrea Maccari, Paolo Bellentani, Silvia Cini e Stefano Covezzi
’economia solidale
rappresenta una vera
e propria rivoluzione
nella vita di ciascuno di noi.
Sostenerne la causa, significa adottare comportamenti,
abitudini e atteggiamenti
mentali in netta controtendenza agli stili consumistici
propinati a gran voce dai
mass media. Diventare
“sostenibili” infatti, comporta l’adozione di uno stile
di vita all’insegna della
sobrietà, dell’equità e della
consapevolezza, nel rispetto dell’ambiente. Come?
Partendo dalle piccole
azioni quotidiane: limitando i consumi di acqua ed
energia, evitando gli sprechi, sostituendo la moda
dell’usa e getta con quella
del recupero, acquistando
prodotti ecocompatibili e a
chilometro zero, preferendo
l’uso della bicicletta a quello dell’auto... La
crisi economico
- finanziaria
che
attanaglia
con
prepotenza
anche le
famiglie
carpigiane,
comporta un urgente e profondo ripensamento
della società, dell’economia
e degli stili di vita. Insomma un cambio di rotta, per
costruire una società non
più preoccupata solo di consumare, bensì sostenibile,
“green”, parsimoniosa nel
prelievo di risorse trasformate con energia da fonti
rinnovabili, che produca
meno rifiuti... Con queste
premesse è nato Festivis,
la prima Festa degli stili di
vita sostenibili, in program-
ma alla Corte dei Pio dal
20 al 29 settembre, grazie
all’iniziativa di numerose
realtà cittadine: Progetto
Reti di Pace (Africa Libera, Caritas Diocesana,
Progetto Chernobyl, Bottega del Sole, Il Mantello,
La Festa, Porta Aperta,
Venite alla Festa) a cui si
sono affiancati Carpitransizione, Legambiente, Fica
Cisl, Banca Etica, Consulta A coordinate dal Centro
Servizi per il Volontariato
sotto l’egida del Comune
di Carpi. In programma in
centro storico conferenze,
dibattiti, laboratori per
grandi e piccini, mostre
stabili, mostre-mercato con
oltre trenta espositori e,
ancora, spettacoli, concerti
e punti ristoro rigorosamente biologici. “In questi anni
- spiegano gli organizzatori
- è andato crescendo l’interesse per il mondo
che si riconosce nella definizione di
economia
solidale:
un sistema di
relazioni
economiche e
sociali che
pone l’uomo
e l’ambiente al
centro, cercando di
coniugare sviluppo con
equità, occupazione con
solidarietà e risparmio con
qualità. Sempre più realtà
produttive intraprendono
un percorso di sostenibilità
ambientale e responsabilità sociale e, al contempo,
cresce il numero di cittadini
consapevoli dell’importanza e della forza che risiede
nella loro capacità di partecipazione diretta e nelle loro
scelte di acquisto”. La Festa
degli Stili di Vita Sostenibili
si propone di diffondere sul
territorio le “buone pratiche” di consumo e produzione. Di tracciare una sorta
di percorso che, idealmente,
parte dalla persona, passa
per la casa e arriva fino al
territorio. Questi, infatti,
i tre filoni su cui poggia la
festa. “A Carpi, da un paio
di anni - commenta il carpigiano Marco Pignatti, tra i
fondatori, insieme a Francesco Rustichelli, di Carpitransizione - si è sviluppata
una sensibilità nuova. Molti
cittadini si sono accostati al
tema della filiera corta, del
chilometro zero, della spesa
locale, complice la nascita
di vari Gruppi solidali di
acquisto, della presenza del
mercato contadino e della
nuova Casa dell’Acqua. E’
sul risparmio energetico e
sulla mobilità che non ci
siamo ancora.
La gente non pensa a quanto
consuma per riscaldare
la propria casa e ricorre
all’automobile per ogni
spostamento: sono questi
i comportamenti più insostenibili che ci connotano
ed è proprio su tali tematiche - risparmio energetico
e mobilità - che vorremmo
mostrare alla gente delle
pratiche alternative e praticabili, poichè altrimenti non
ci sarà futuro”. Buone pratiche che non solo fanno bene
all’ambiente, migliorando
la qualità dell’aria delle
nostre città e salvaguardando i terreni agricoli da
ulteriori colate di cemento,
ma anche alle nostre tasche
e, perchè no, all’impresa.
“La perdurante situazione
di crisi - continua Pignatti
- sta producendo pesanti
effetti sul settore dell’edilizia. Qualcuno ipotizza
che occorra ricominciare a
costruire non si sa bene con
quali soldi e quali obiettivi.
Secondo noi il problema
va affrontato in un’ottica
completamente diversa.
Sul territorio carpigiano ci
sono già almeno 7,8 milioni
di euro disponibili a rilanciare l’occupazione (non la
speculazione) nel settore
dell’edilizia e dare lavoro
ai professionisti del settore,
oggi in sofferenza. Il denaro
c’è, va solo reindirizzato!
Calcolando il numero di
famiglie a Carpi (circa
25mila) e quanto spende
in media una famiglia per
scaldare (circa mille euro
all’anno) e rinfrescare (circa 120 euro per 60 giorni),
risulta una spesa di 1.120
euro a famiglia per un totale
di 26.120.000 euro. Riducendo la spesa energetica
del 30%, a Carpi potrebbero
essere disponibili più di 7.8
milioni di euro all’anno da
spendere in efficientamento
energetico degli edifici.
Soldi che i carpigiani
spendono già in metano che
non viene prodotto a Carpi,
denaro che se ne va dalla
nostra città, soldi che vanno
in fumo e che potrebbero
restare invece nelle tasche
di imprese e lavoratori carpigiani”. Obiettivo primario
della festa è quindi quello
di informare, di spiegare
che il modello capitalistico di crescita a tutti i costi
è finito, che è necessario
ricominciare da qui, rilocalizzando filiere ed economie, rilanciando il territorio
e radicandosi ad esso.
“Dobbiamo raggiungere un
numero critico per avere un
peso, per realizzare obiettivi, per “impattare” davvero
sulla città.
Per farlo si devono stringere
reti, si devono muovere le
piccole comunità, perchè
il singolo non può farcela
da solo”.
Jessica Bianchi
Laboratorio Cicloofficina
Recuperandia,
Carpitransizione, Pony Bike
Cortile di Levante
Ore 17-18.30
Laboratorio (per bimbi 3-6
anni) Il baule magico a
cura di Recuperandia
Cortile di Levante
Ore 17
Esperienze a confronto:
Reti di famiglie
Liana Balluga (Comune di
Carpi), D. Casi (Famiglie del
Gelso), S. Corradini
(comune di Modena), M.
Sala (Il paese delle
meraviglie)
Auditorium Biblioteca
Ore 18.30
Presentazione libro:
La vita dopo il Petrolio
Paolo Bussei (ITIS Leonardo
da Vinci) presenta
G. Ruggieri (co-autore)
Con Rinfresco offerto da
Bottega del Sole
Auditorium Biblioteca
Ore 21
Concerto: Piccoli
omicidi rock italiano, la
band presenta il primo
disco Ad un centimetro
dal suolo
Cortile di Levante
Domenica 25 - Ore 10-19
Laboratori per Bambini e
Adulti Mostra Casa
Ecologica PAEA
Piazzale Re Astolfo
Ore 10-19
Mostra Cuore Verde CEAS
Cortile delle Steli
Ore 10,30
Conferenza: Seno e
biberon, sostenibilità e
sostegno alle mamme.
Voci a confronto per
capirsi
Con Giorgia Cozza
Auditorium Rustichelli
Ore 10.30
Presentazione del
Progetto Jungo mobilità
sostenibile
Auditorium Biblioteca
Ore 11-12
Laboratorio Yoga Bimbi
Associazione Orvajrarei
Parco del Teatro
Ore 11.30
Conferenza: Viaggiare a
Piedi con lentezza
Compagnia dei Cammini
Auditorium Biblioteca
Ore 15.30
Presentazione Libro:
Bebè a costo 0
Accogliere e accudire al
meglio i nostri bambini,
consumando in modo
ecosostenibile
Con Giorgia Cozza e
Giorgia Gandolfi
Auditorium Biblioteca
Ore 16.00-19
Grande gioco:
Consumabili CEAS
Piazzale Re Astolfo
Ore 17-18
Laboratorio Cicloofficina
Recuperandia,
Carpitransizione, Pony Bike
Cortile di Levante
Ore 18
Qui lo dico e qui lo
annego
Tour teatrale nello
strampalato museo del
Pianeta Stufo a cura di
Legambiente
Cortile di Levante
Giovedì 29
Ore 21
Convegno: Investire il
risparmio nel nostro futuro
S. Arletti (Comune di
Modena), Simone Tosi
(Comune di Carpi),
P. Contini (Git Banca Etica
Modena), BPER,
Banca Centro Emilia
Auditorium Biblioteca Loria
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inchiesta crisi
Come vivono questo momento di grave crisi economica le famiglie di Carpi?
quali sono i problemi con cui si confrontano ogni giorno?
I carpigiani raccontano
la “loro” crisi...
L
Benito Di Lorenzo
Bianca Bonato
Fabrizio Pavarotti
Giovanna Lacoviello
Lidia Righi
di Valeria Cammarota e Marcello Marchesini
e scuole di pensiero dominanti, tra i cittadini di Carpi,
sembrano essere due. “La
crisi c’è ed è nera” dicono alcuni. “Nera? E’ molto peggio di
così”, ribattono altri. Il morale,
insomma, non è certo alle stelle.
Pare, anzi, che non sia mai stato
basso come in questo momento.
La sfiducia nel prossimo futuro
è palpabile, viene da dire quasi
totale. Sono poche le persone
che, intervistate, sostengono di
intravedere realistiche speranze di miglioramento – nessuno
che si attenti, poi, a dichiararsi
ottimista. Negozi che chiudono
o stanno per farlo; amici in cassa
integrazione; difficoltà nel pagare mutui, assicurazioni, bollette.
Sembra più un bollettino di guerra che il resoconto di un’inchiesta
sulla vita di una città di provincia. Poi rabbia. Ce n’è tanta,
trattenuta a stento, nei visi e nelle
parole degli intervistati. Rabbia
per una situazione che sembra
immodificabile, amarezza per la
mancanza di iniziativa da parte di
chi è deputato a prendere decisioni. La frustrazione di chi si sente
sempre più impotente. Sempre
meglio che la rassegnazione,
verrebbe da dire. E, infatti, tra
tutti gli intervistati, non c’è stato
nessuno – nessuno – che ci sia
parso sconfitto, che si sia dato definitivamente per vinto, che abbia
rinunciato a combattere. Perché
i carpigiani, che siano giovani o
anziani, uomini o donne, non rinunciano a dire la loro, a proporre
soluzioni, a ragionare e riflettere
su come volgere a loro favore
una situazione, e a indagarne le
cause. Come hanno sempre fatto.
Tre sono, in sintesi, le richieste
– semplici – degli intervistati.
Cambiare Governo è quella più
chiara e diffusa, dal momento
che questo ha dato prova di totale
confusione, mancanza di progettualità e interesse ai problemi
delle persone comuni. Anche
se, va detto, non c’è moltissima
fiducia nella politica nel suo
complesso. Combattere l’evasione: è questa, invece, la seconda
richiesta. Far pagare chi non l’ha
mai fatto, o chi lo fa troppo poco,
rispetto al proprio tenore di vita.
In una situazione di crisi - sembrano dire i carpigiani, abituati
da sempre al pragmatismo - è
giusto che si contribuisca al
bene comune in base alle proprie sostanze. C’è poi una terza
richiesta, abbastanza pressante e
diffusa da potersi generalizzare:
il Comune deve farsi sentire di
più, le istituzioni locali devono
farsi maggiormente carico dei
problemi dei cittadini, fargli
avvertire che sono con loro.
Perché questa crisi è anche una
crisi di fiducia, dicono in molti,
e per riacquistarla, la fiducia, si
ha spesso bisogno dell’aiuto di
qualcuno. Che nella comunità di
Carpi, ‘grazie’ alla crisi, riviva la
coesione di un tempo?
BENITO DI LORENZO
“Si sente la crisi? Bella domanda.
All’apparenza sembra che tutto
vada bene: la gente spende, va in
ferie... Quasi tutti dicono che non
arrivano alla fine del mese, ma poi
viaggiano, usano la macchina e
nessuno protesta. Tutti si lamentano
a parole ma nessuno passa ai fatti.
Io, da pensionato, con i risparmi
che posseggo, me la cavo bene: ho
la mia pensione, usufruisco degli
interessi, ho una casa di proprietà,
i miei figli hanno un lavoro. Faccio fatica a credere che la gente
sia tanto in difficoltà: io, solo per
fare un esempio, al bar mi limito a
una consumazione di 1 euro e 50,
mentre sono tantissimi i giovani che
spendono mediamente 8/9 euro.
Mio figlio, poi, dice che dove lavora
lui cercano nuovo personale, ma che
la gente prima di accettare l’impiego vuole prima sapere a quanto
ammonta lo stipendio oppure cerca
un mestiere in un ufficio altrimenti
non accetta. Non so. Quest’estate
al mare, dove vado tutti gli anni, ho
visto una grandissima quantità di
carrozzine e bimbi piccoli: una settimana di vacanza costa, ma la gente,
evidentemente, la fa comunque.
Credo si tratti di abitudine a lamentarsi: si vive al di sopra delle proprie
possibilità. Magari con questa crisi
si tornerà a spendere un po’ meno,
come si faceva un tempo. Io, ad
esempio, i miei figli piccoli li mandavo sì in vacanza, ma in colonia. Ora
invece vanno tutti in albergo e non
so davvero come facciano a pagare.
Eppure pagano”.
GIOVANNA LACOVIELLO
“La crisi si sente tantissimo, anzi
credo vada peggiorando come mai
è accaduto prima. Il futuro lo vedo
più che nero. Fortunatamente io
lavoro ma sono preoccupata, più
che per me stessa, per gli altri: ho
tanti amici che sono rimasti senza
impiego. Occorrerebbe aiutare le
imprese, creare più posti di lavoro e
iniziare a combattere seriamente il
fenomeno dell’evasione fiscale”.
FABRIZIO PAVAROTTI
“Abbigliamento e meccanica hanno avuto grandi problemi e molte
persone impiegate in questi settori
sono a tutt’oggi disoccupate. La
Caritas da tempo accoglie carpigiani che vi si recano per chiedere aiuti
alimentari. Un rimedio? Incrementare i posti di lavoro. Il problema dei
giovani, poi, è fondamentale: chi
esce dalle scuole, a differenza di un
tempo, non trova lavoro. Anche se
bisogna ammettere che oggi molti
ragazzi non si adattano più a fare
certi tipi di mestiere”.
BIANCA BONATO
“Per l’avvenire sono abbastanza fiduciosa: di periodi di crisi ce ne stati
molti e spesso si sono risolti. Devo
dire però che il mio futuro lo vedo
ancora lontano: finito il liceo, farò
l’università e, nel frattempo, spero
che la situazione si possa risollevare. Una cosa mi preoccupa, però.
Dicono che in Italia ci sia bisogno di
più manodopera ma, soprattutto noi
liceali puntiamo alla laurea: temo
che nonostante l’impegno, molti
giovani debbano un giorno svolgere
un lavoro che non corrisponda al
proprio titolo di studio”.
MAURIZIO MOLINELLI
“Fortunatamente ho un impiego
sicuro, quindi posso considerarmi
un privilegiato. Constato però le
difficoltà di tanti giovani nel trovare
lavoro: mia figlia, ventenne, trova
quasi sempre occupazioni part
time, a chiamata e sottopagate.
Molti miei conoscenti sono in difficoltà. Quando poi, in una famiglia,
capita che uno dei componenti
rimanga senza impiego, avendo
magari un mutuo da pagare, allora
sì che sono guai se non hai le spalle
coperte”.
LIDIA RIGHI
“La crisi, a Carpi, si sente. La si vede
nelle attività che chiudono, nelle
persone, nella diminuzione degli
acquisti. Il futuro? La speranza è
l’ultima a morire. Occorrerebbe
far ripartire le attività. In caso
contrario, non possono riprendere
nemmeno i consumi”.
LORENZO LOTTI
“Non credo assolutamente che
stiamo uscendo dalla crisi. Si
sente eccome, già da diversi anni
e, presumibilmente, si continuerà
a sentire per molto tempo ancora. Soprattutto i giovani devono
chiedersi quale sarà il futuro. Cosa
aiuterebbe? Svecchiare la classe
politica e far sì che tutti paghino
le tasse, soprattutto chi è più ricco
(anche se, probabilmente, proprio
questi sono i più grandi evasori).
Qui a Carpi il benessere di un tempo è ormai un ricordo e le cose non
miglioreranno di certo. I problemi,
pian piano, si accumulano e, se
non si fa qualcosa, saremo nei guai.
Soprattutto perché i giovani sono
costretti a scappare all’estero”.
NINO SANTACHIARA
“La crisi c’è e continuerà, con la
conseguenza che quelli che oggi
stanno male, staranno sempre peggio. La responsabilità è di questo
Governo, che non riesce a concludere niente, anzi più va avanti e
peggio è. Occorre cambiare ogni
cosa: la classe dirigente prima di
tutto, sia a Destra che al Centro che
a Sinistra”.
MARIKA CAMELLINI
“Ho aperto la mia attività commerciale nel febbraio del 2008 e poco
dopo si è cominciato a parlare di
crisi. Ora la mia attività chiude, ma
i motivi non sono legati tanto alla
crisi, quanto piuttosto alle difficoltà
nell’individuare la clientela a Carpi
– cosa che non capita nel punto
vendita presente a Modena – e alla
via su cui il negozio si affaccia, che
andrebbe maggiormente valorizzata. La crisi? Forse è stato più uno
spauracchio: chi fa un certo tipo di
acquisti, ha continuato e continua
a farli anche in tempi difficili come
questo”.
RITA MARCIELLO
“Una delle mie figlie è laureata in
lingue ed è in cassa integrazione da
due anni. Le prospettive non sono
buone. Ma voglio aver fiducia: la
speranza è l’ultima a morire”.
MARTINA PIVETTI
“Sono un po’ preoccupata per il
mio futuro, anche se devo ancora
finire la scuola, perché sento che
si fa molta fatica a trovare lavoro
nonostante un’eventuale laurea”.
Lorenzo Lotti
Martina Pivetti
Maurizio Molinelli
Nino
Santachiara
Rita
Anceschi
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inchiesta crisi
Elisabetta Maioli
Daniela Maioli
DANIELE GOLDONI
“Per quel che riguarda la mia attività, non c’è stata una grossa differenza rispetto agli scorsi anni. Comunque la gente, finché non avrà soldi in
tasca da spendere, non andrà in giro
a comprare merci. L’unica soluzione
possibile e fare in modo che le persone ne abbiano di più”.
DEANNA MORINI
“Siamo sulla piazza di Carpi da 109
anni e quindi abbiamo una clientela
molto affezionata. Per quel che
riguarda la crisi, ad oggi, siamo stati
abbastanza fortunati. Le donne
continuano a venire, ma gli uomini
vengono soltanto se hanno qualche
occasione particolare. Abbiamo
deciso di chiudere nel momento
giusto, anche se le motivazioni non
riguardano la crisi. Come negozi siamo forse un po’ superati, tra outlet,
spacci, negozi dell’usato e vintage.
Ci ritiriamo quando possiamo lasciare ancora un bel ricordo”.
Marika
Camellini
Daniele Goldoni
Dario Forghieri
RITA FRIGERI
“Non credo che la crisi si stia superando. C’è e questo inverno sarà
peggio. Siamo tutti dentro lo stesso minestrone, Carpi non è esente.
Si lavoricchia anche, ma non c’è
assolutamente redditività nelle
aziende. Se si arriva al pareggio si è
fortunati. E paradossalmente, più
si lavora più ci si rimette: converrebbe rimpicciolire l’attività e stare
senza dipendenti. Da domani si
dovrebbe smettere di far tirare
fuori soldi agli italiani e ridurre la
burocrazia sotto tutti i fronti. Oggi,
se si deve aprire un negozio di 20
metri o assumere un dipendente, si
è sommersi di scartoffie. Abbiamo
mantenuto per anni dei colossi,
ora bisognerebbe aiutare i piccoli
imprenditori, che sono l’ossatura
del nostro Paese. Bisognerebbe
anche fare in modo che le banche,
in un momento difficile, sostenessero le imprese invece di chiudere i
rubinetti”.
DANIELA MAIOLI
“Bisogna portare gente nei centri
storici. Bisognerebbe ricanalizzare le
persone, riabituarle a vivere le loro
città, e dunque lasciar un po’ perdere i centri commerciali. A Modena
le grandi catene di distribuzione
stanno demolendo il centro”.
Rita Frigieri
Rita Marciello
ELISABETTA MAIOLI
“La crisi si è andata a sommare a una
situazione preesistente nella quale
si registrava una contrazione dei
consumi per i negozi al dettaglio. Se
si punta sulle grosse catene, è ovvio
che si danneggiano le piccole imprese, ma così facendo si svuotano
anche i centri storici dai negozi”.
DARIO FORGHIERI
“Servirebbe fare tante iniziative per
valorizzare il centro. Concerti gratuiti, mostre, spettacoli e quant’altro.
Se si portano le persone, almeno
qualcuno potrebbe essere propenso
a spendere qualcosa”.
Deanna Morini
ROSSELLA OLIVA
“E’ da un anno almeno che sentiamo la crisi, e siamo molto demoralizzati perché non vediamo all’orizzonte una prospettiva di miglioramento.
Non crediamo ci sarà una ripresa. La
prima cosa da fare sarebbe tranquillizzare le persone. Perché, oltre a
meno soldi, in giro c’è anche parecchia paura. Le persone dovrebbero
essere incoraggiate a consumare”.
CLAUDIA CATTINI
“Siamo aperti da 20 anni, e abbiamo
iniziato ad avvertire difficoltà già con
l’euro. Dal 2008, poi, ogni anno che
passa si lavora sempre meno. Occorrerebbe che ci fossero delle licenze
precise, e non quest’apertura selvaggia di negozi nei quali tutti vendono
tutto e nessuno è più specializzato.
Servirebbe poi anche fare qualcosa
per il centro storico, con iniziative
non solo a livello commerciale, ma
anche culturale. Quest’anno, con
la piazza che abbiamo, neppure un
concerto. Tante regioni hanno un
itinerario enogastronomico preciso,
perché non si più fare anche qui?
Servono poi le stesse regole per tutti,
altrimenti c’è concorrenza sleale.
Il Comune poi, qualsiasi cosa gli
si chieda, è distante. Si percepisce
come proprio sia dall’altra parte della barricata. Il futuro lo vedo molto
nero”.
RITA ANCESCHI
“La crisi? Eccome se c’è. La prima
soluzione che mi viene in mente
è una sola: cambiare Governo, e
trovare qualcuno che si interessi ai
problemi del Paese”.
crisi economica:
i carpigiani vedono nero
il loro futuro
Quali difficoltà state affrontando? Come immaginate il prossimo futuro? Come il Comune di Carpi dovrebbe
sostenere le famiglie?
Partecipa alla nostra inchiesta su:
www.temponews.it
Claudia Cattini
Rossella Olivai
16.09.2011 n° 34
6
inchiesta crisi
“
Non esistono diritti ai quali
è possibile rinunciare. Un
diritto o è generale o non è”.
Questo il messaggio, chiaro, lanciato dal segretario generale della
Cgil Susanna Camusso quando,
sabato scorso, ha dialogato nel
cortile della Biblioteca Loria di
Carpi con Tamara Calzolari. Lavoro, diritti, cultura: questo il tema
discusso in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico
dell’Università Libera Età
Natalia Ginzburg. Argomento
quanto mai attuale, considerata la
visione del Governo – del ministro
del welfare Maurizio Sacconi in
particolare – così emerge dall’ultima manovra economica. Nell’articolo 8 della manovra trova infatti
terreno fertile l’idea che alcuni
diritti possano, in caso di necessità,
considerarsi facoltativi. Sarà quindi possibile derogare ai contratti
nazionali collettivi di stabilire,
all’interno di singole aziende o
territori, la cosiddetta contrattazione di prossimità. In questi casi, se
concordato dalle parti, i lavoratori
potranno rinunciare al diritto al
reintegro a seguito di licenziamento senza giusta causa – come
invece prevede l’articolo 18 dello
Statuto dei Lavoratori. Una china
molto pericolosa, secondo il segretario della Cgil: “lo Statuto dei
Lavoratori rappresenta l’applicazione pratica dei principi generali
stabiliti nella nostra Costituzione.
Un diritto, se esiste, vale per tutti
indistintamente. Com’è possibile
pensare che i lavoratori di un territorio godano di tutele sconosciute
a quelli che hanno la sfortuna di
risiedere in un altro posto?”. Ma la
critica alla concezione di società
espressa dal Governo è globale,
non riguarda solo le norme sul
lavoro: “non c’è un’idea precisa
di dove il Paese debba andare, non
esiste un disegno unitario. L’unica
linea guida è il convincimento che
il Paese debba essere nettamente
suddiviso tra ricchi e poveri”. Idea
ribadita anche dalla riforma - che
la Camusso dichiara di faticare a
considerare tale – della scuola e
dell’università voluta dal ministro dell’istruzione Mariastella
Gelmini. Un’istruzione pensata
non per i WASP – White Anglo
Saxon Protestant – ma per i WIRC
– White Italian Rich Catholic:
“una scuola per ragazzi bianchi,
possibilmente benestanti. Per tutti
gli altri, meglio iniziare in fretta
a cercare un lavoro umile”. Susanna Camusso ha inoltre ricorCiclabile - Tratto di via Focherini
“Non dovremo abituarci a essere più poveri, perché
in realtà lo siamo già. Dovremmo imparare a essere
tutti un po’ più uguali. E’ giunto il momento che, a
pagare, sia chi non l’ha mai fatto”, ha detto a
Carpi il segretario della Cgil, Susanna Camusso
“No a un Paese di
ricchi e poveri”
In alto Tamara Calzolari, Marcello Marchesini e Susanna Camusso. In basso la Camusso - Ph: Enrico Cattabriga
dato come, a fondamento stesso
della nostra Repubblica, si trovi il
Lavoro (art. 1). Tanto che, quando
questo entra in sofferenza, è tutto il
sistema a essere scosso. “Puntare
sui giovani e sulle donne - lo ripete
chiaramente – perché la politica
deve comprendere che i soldi destinati a scuola e istruzione non sono
un costo, ma un investimento”. In-
I lettori ci scrivono...
G
entile direttore, le invio alcune precisazioni in merito
all’articolo del settimanale
Tempo del 2 settembre scorso dal
titolo Agosto, Comune mio non
ti riconosco.
Parto dalla doverosa e ovvia
premessa che a nessuno piace
attendere e che se l’anonimo
cittadino si è sentito vittima di un
disservizio sono a porgergli le mie
scuse e quelle dell’Amministrazione Comunale, sperando ci possa
leggere.
L’orario estivo osservato dal Comune da molto tempo prevede nei
vestire sul futuro, questa la parola
d’ordine. Altrimenti, se non si creano le condizioni per lo sviluppo,
nessuna manovra economica potrà
risolvere la situazione. Cosa ancor
più importante, Susanna Camusso
ha ribadito la concreta possibilità
di conciliare diritti e competitività.
Non si può pensare di rivaleggiare
con i Paesi emergenti “risparmiando” sugli individui. Lo Stato deve
tornare, in questo campo, a essere
uno degli attori in gioco: “occorre
un serio piano di investimenti.
Per anni, anche a Sinistra, ci si era
lasciati stregare dalle lusinghe del
mercato. Dall’idea che questo, se
lasciato agire indisturbato, avrebbe
trovato al suo interno gli strumenti
per auto regolarsi”. Ma nessuna
mano invisibile è stata in grado
di evitare il fallimento di Lehman Brothers, né di rimuovere la
ruggine che ha fatto scricchiolare il
mirabolante transatlantico sul quale viaggiava il sogno americano.
Restano i fatti - la crisi economica
globale - a smentire amaramente le
idilliache visioni dei liberisti della
Scuola di Chicago. Diversi studi
indicano come i periodi di crescita
economica dei Paesi occidentali
siano stati accompagnati da un
allargamento del campo dei diritti,
non dalla loro restrizione. Anche
nella patria dei Regan e dei Bush,
lo Stato di Barack Obama sta
tentando di tornare a spendere per
incoraggiare l’economia, in una
riedizione aggiornata del New
Deal keynesiano. Meno stato, più
mercato: è stato questo il canto
delle sirene che ha tratto l’Italia
– insieme all’intero Occidente –
verso le secche della recessione.
Ogni discorso sul superamento
dalla crisi resta tuttavia vano, se
non si combatte in modo serio il
macigno dell’evasione fiscale, vera
e propria piaga italiana che, a seconda delle stime, oscilla tra i 250
e i 300 miliardi di euro l’anno. Ma,
chiosa la Camusso: “chi scopre
ora, meravigliandosi, l’impotenza
e la mancanza di progettualità del
Governo e dei suoi ministri, arriva
tardi. I segnali si potevano scorgere, per chi volesse vederli, già da
molto tempo. Occorre una classe
politica che si concentri sui problemi del Paese, e non sui processi
del Presidente del Consiglio”. In
conclusione, salutando la folla che
ha riempito il cortile della Loria
per ascoltarla, il segretario ha ammonito: “non dovremo abituarci a
essere più poveri, perché in realtà
lo siamo già. Dovremmo imparare
a essere tutti un po’ più uguali. E’
giunto il momento che, a pagare,
sia chi non l’ha mai fatto”.
Marcello Marchesini
Anagrafe: “ci scusiamo per le attese”
mesi di luglio e agosto aperture
ridotte degli uffici, come peraltro
preannunciato da un comunicato
stampa a fine giugno e da un secondo inviato l’8 agosto scorso: il
personale in servizio in questi mesi
è in numero minore di quello che è
in servizio nei mesi invernali.
In alcune fasi dell’anno (come
quella attuale che vede una forte
affluenza di chi deve rinnovare
la carta d’identità per le autocertificazioni da ticket) il numero di
persone che si reca in via Manicardi
è poi maggiore del solito e ciò crea
disagi.
Gli sportelli non avevano l’8 agosto
scorso aperto da poco, ma alle ore
7.30, come tutte le mattine (dal
lunedì al sabato) e per tutto l’anno,
estate compresa; in base ai dati
forniti dal sistema elettronico di
rilevazione delle presenze abbiamo
riscontrato che in quella fascia oraria erano in coda agli sportelli 53
cittadini, quindi era difficilmente
plausibile che in un quarto d’ora si
potesse esaurire la fila.
Il sistema ha infatti registrato 293
accessi nella giornata in questione.
Tutto questo per documentare
come i ritmi di lavoro dell’uffi-
cio siano stati nei mesi scorsi (e
ancora attualmente) molto elevati,
nonostante siano stati sempre
tenuti aperti al pubblico il maggior
numero possibile di sportelli, e
nonostante le risorse da poter impiegare (umane e finanziarie) siano
in costante calo.
E’ doveroso scusarsi per le attese
dei cittadini e cercare di ovviare a
queste mettendo in campo tutte le
soluzioni possibili ma è altrettanto
doveroso il rispetto per chi negli
uffici lavora.
Cinzia Caruso,
assessore ai Servizi Demografici
Tra il mese di settembre e quello di ottobre le piste che uniranno la
frazione di Fossoli al polo scolastico di via Magazzeno e via Due
ponti al centro storico di Carpi verranno terminate
35 km di ciclabili
V
erranno ultimati a breve
i lavori volti alla realizzazione delle due nuove
piste ciclabili che uniranno rispettivamente la frazione di Fossoli al
polo scolastico di via Magazzeno
e via Due Ponti al centro storico
di Carpi. Per quanto riguarda il
primo dei due percorsi, si stanno
concludendo gli interventi sugli
ultimi 800 metri compresi tra via
Rossetti e via Magazzeno. E’ stata
inoltre già collaudata la nuova
passerella in legno lamellare in
corrispondenza del canale diversivo Fossa Nuova-Cavata. Per
quanto riguarda, invece, il secondo
tragitto, quello che unisce via Due
Ponti a via Focherini (per un totale
di 2 chilometri e 100 metri circa), è
anch’esso prossimo all’inaugurazione. “Stiamo completando alcuni
interventi al sottopasso – spiega
Carmelo Alberto D’Addese,
assessore a Trasporti e Viabilità del
Comune di Carpi – quando questi
saranno conclusi, la pista ciclabile
sarà definitivamente pronta per
l’utilizzo. Nel corso dei lavori, ci
siamo accorti di alcuni miglioramenti che era necessario apportare,
soprattutto in via Gobetti dove
permanevano alcune criticità. Tra
il mese di settembre e quello di
ottobre entrambe le piste verranno terminate. In questo modo la
cittadinanza avrà a disposizione 35
chilometri di piste ciclabili percorribili: un risultato di cui siamo davvero orgogliosi”. La speranza è che
si continui nell’opera di raccordo
tra i vari percorsi ciclabili, affinché
alle piste che, ad oggi, finiscono
nel vuoto, venga data continuità,
garantendo così, alle fasce deboli
della strada di poter circolare per le
strade cittadine in sicurezza.
Valeria Cammarota
16.09.2011 n° 34
I
l maxi emendamento del Governo sulla Manovra ha raccolto, anche se solo in parte, una
proposta di modifica del Partito
democratico finalizzata a dare un
po’ di tranquillità alle famiglie
costrette a restituire il bonus bebé,
che rischiavano dure sanzioni
penali e amministrative.
“Tra le pieghe di una manovra
iniqua e sbagliata c’è un “piccolo”
risultato positivo di cui ci attribuiamo il merito come Pd: la soluzione
all’incredibile vicenda del bonus
bebè, che tante notti insonni ha
causato ad almeno 8mila famiglie
italiane, di cui circa 300 modenesi”, ha dichiarato l’onorevole Manuela Ghizzoni, la prima a farsi
carico del problema, denunciato
dalle colonne del nostro settimanale. Tutto ha avuto inizio prima
delle elezioni politiche del 2006,
con la decisione del Governo Berlusconi di assegnare un “bonus”
di 1000 euro alle famiglie allietate
dall’arrivo di un nuovo nato e con
un reddito non superiore ai 50mila
euro. “Una regalia che ha rischiato
di trasformarsi in un vero e proprio
incubo per quelle famiglie che
hanno frainteso l’amorevole letterina del Premier inviata ai fortunati bebé (“Felicitazioni per il tuo
arrivo. Lo sai che la nuova legge
Finanziaria ti assegna mille euro?
7
Accolta la modifica proposta dal Pd: I genitori che devono
riconsegnare la somma ricevuta possono farlo entro 90 giorni
senza incorrere in sanzioni amministrative o penali
Il quasi happy end
del bonus bebè
Un grosso bacio”). A luglio, quindi
a distanza di 5 anni dalla riscossione del bonus - continua la capogruppo del Pd in Commissione
Istruzione e Cultura della Camera a quelle famiglie il Ministero delle
Finanze ha recapitato una lettera
dal tono assai meno amichevole,
nella quale si contestava l’indebita
riscossione del bonus e si prefigurava la violazione del codice
penale con conseguente sanzione
amministrativa pari a 3mila euro.
Poco importa che le famiglie fossero state indotte dalla persuasive
parole del Premier a ritenere di
rientrare nei parametri di reddito
e avessero quindi inteso i 50mila
euro come netti e non lordi. Tra
loro si è diffuso il panico. Con un
paziente lavoro di relazioni tra tutti
i gruppi parlamentati, il Pd è riuscito a ottenere un primo risultato già
nei primi giorni di agosto, quando
alla Camera ha fatto approvare
una risoluzione che impegnava il
Governo ad assumere ogni iniziativa affinché le famiglie non fossero
sottoposte a sanzioni penali e
amministrative a fronte della restituzione dei mille euro. Il moderato
ottimismo indotto dall’assunzione
di questo impegno, ha lasciato il
posto alla delusione quando ci si
è resi conto che il Governo non
aveva approfittato della Manovra
del 13 agosto per ottemperarvi. Al
suo posto lo ha fatto il Senato, con
l’approvazione di un emendamento bipartisan che traduce in norma
quanto stabilito dalla risoluzione”.
Nata nel 1986, l’Ushac conta oltre 200 soci, tra i quali più di 70
persone con disabilità. Uno straordinario esempio di integrazione
Ushac: 25 anni insieme
F
ondata il 1° agosto del 1986
da un gruppo di genitori con
figli portatori di handicap,
l’Ushac, Unione Sportiva Portatori di Handicap Carpi, è uno dei
tasselli che compone il variegato e
ricco mondo del volontariato della
nostra città. Nata 25 anni fa, grazie
al coraggio, la forza e l’entusiasmo delle famiglie e di alcuni
volontari - tra loro l’infaticabile e
storico presidente Armando Violi,
in carica dal 1996 al 2009, l’indimenticato Guerrino “Ciccio”
Siligardi, Maurizia Meschiari,
Chiara Zanni e Luisa Bonasi l’Ushac iniziò a muovere i primi
passi, con la finalità di promuovere
attività sportive per i portatori di
handicap, la gestione di corsi e
centri di avviamento allo sport,
l’organizzazione di manifestazioni
e tornei. Un’idea, quasi rivoluzionaria, come sottolinea Mauro
Benincasa, presidente della Casa
del Volontariato, dove anche
l’Ushac ha sede. “Il 1986 è l’anno
che ha siglato il mio passaggio dal
mondo delle polisportive modenesi
a quello di amministratore. Allora
le società miravano a creare piccoli
Per le famiglie si tratta di un amaro
“happy end” poiché a distanza di
cinque anni dovranno affrontare
“una spesa imprevista” con la restituzione dei 1000 euro, ma almeno
si è sbarrata la strada ai percorsi
giudiziari. “Alla luce della crisi
attuale e dell’attacco sferrato dal
Governo allo stato sociale - conclude Ghizzoni - i 696 milioni di
euro stanziati nel 2006 per istituire
il bonus bebé non gridano forse
vendetta? Con quella cifra
si sarebbero potute mettere in campo misure strutturali in favore delle
famiglie (nidi, detrazioni fiscali,
iniziative per sostenere la natalità e
contrastare la povertà). Si è invece
preferito imbastire un provvedimento elettoralistico,
che ricorda tanto le truffaldine
scarpe di Gava, che si accoppiavano solo dopo il voto”.
una bellissima terapia per tutti noi.
Nell’ambito dell’attività sportiva
e ludico-motoria non abbiamo più
traguardi da raggiungere ma, per
quanto riguarda le altre attività
ricreative, vogliamo raggiungere
risultati sempre più importanti”,
ha infine concluso Fontanesi.
Un esempio, quello offerto da 25
anni a questa parte dall’Ushac, di
straordinaria integrazione tra abili
e differentemente abili, come ha
ribadito anche Sabrina Tellini,
responsabile dell’Area Adulti
Handicap del Comune di Carpi.
“L’Ushac non è cresciuta soltanto
nei numeri ma anche in qualità.
Dagli obiettivi iniziali legati alla
promozione di attività che favorissero l’aggregazione, oggi l’associazione promuove la riabilitazione
e il mantenimento delle competenze tra le persone affette da
disabilità e, allo stesso tempo, si è
La città festeggia con l’Ushac
P
er festeggiare insieme alla città, i suoi 25 anni, l’Ushac organizza
tre eventi. Il primo evento consisterà nella XXV° edizione del Trofeo
Città di Carpi e l’8° Paralympic, che si terrà domenica 18 settembre
dalle 9 alle 16 presso la pista di atletica Dorando Pietri. Con il patrocinio di
Coni, Città di Carpi e Comitato Italiano Paralimpico, gli atleti disabili
potranno cimentarsi in diverse discipline: 60 e 100 metri piani, salto in lungo, lancio del vortex e staffetta 4x50. Alle 11.30, a competizioni concluse,
si terrà poi la cerimonia di chiusura, con la sfilata olimpica, il saluto delle
autorità e le premiazioni. Alle 14.30 verranno invece premiate le società
sportive partecipanti. Il secondo evento sarà invece dedicato all’arte e alla
storia dell’associazione. Una Mostra di quadri, allestita dal 24 settembre al
2 ottobre, presso la saletta pubblica della Fondazione Cassa di Risparmio di
Carpi, che saranno poi messi all’asta - domenica 2 ottobre alle 17.30 - per
raccogliere fondi. Infine, l’associazione organizza un convegno sul tema
Musicoterapia e cantoterapia, sabato 5 novembre, dalle 9.30 alle 12.30,
presso l’Auditorium della Biblioteca Loria. Numerosi esperti in materia
illustreranno le potenzialità che musica e canto hanno nel consentire la socializzazione e gli strumenti che possono influire positivamente nella vita del
disabile. Alla parte teorica seguirà, nel pomeriggio, dalle 15.30 alle 18.30,
un momento di spettacolo, con una rassegna di corali presso l’Auditorium
San Rocco, in via San Rocco, 1.
campioni, un concetto alquanto
lontano dagli obiettivi perseguiti dall’Ushac. Da allora questa
associazione incarna perfettamente
lo spirito più autentico e genuino
del volontariato cittadino”. 25 anni
dopo, l’Ushac ne ha fatta di strada
e oggi conta più di 200 iscritti, tra i
quali oltre 70 persone con disabilità fisica e mentale. A crescere però
non sono stati soltanti gli iscritti,
ma anche il campo di azione
dell’associazione, come spiega il
presidente Carlo Alberto Fontanesi. “Alcuni dei nostri ragazzi
sono ultra sessantenni e, di conseguenza, le loro potenzialità fisiche
si sono ridotte. Questi, pur continuando a partecipare ad alcune
attività sportive, hanno la necessità
Da sinistra: Sabrina Tellini, Mauro Benincasa, Carlo Alberto Fontanesi e i volontari
Vanna Varni e Sergio Caliumi
di sperimentare anche altri tipi di
eperienza. Per tale motivo l’Ushac
si è evoluto, ampliando la propria
gamma di proposte, e garantendo
così una ricca e soddisfacente vita
associativa a tutti gli iscritti”. Accanto alle competizioni di atletica,
nuoto ed equitazione, chi entra nel
mondo Ushac potrà partecipare
anche a cene sociali, gite e soggiorni estivi e invernali e, ancora, da
due anni a questa parte, l’associazione ha dato vita a una Corale. “Il
progetto legato alla musicoterapia
unisce genitori, ragazzi e volontari.
Il gruppo è coeso ed entusiasta,
poiché cantare insieme costituisce
aperta non solo alla città ma anche
ai territori limitrofi. Da sempre le
famiglie sono le prime a credere in
questo progetto e ciò rappresenta la
vera forza dell’Ushac. L’apertura
dell’associazione all’esterno ha
contribuito a superare lo stigma
legato alla disabilità, favorendo
in modo concreto l’integrazione”.
C’è ancora molto da fare, a livello
culturale e sociale, affinché la disabilità venga considerata come una
differente abilità e non come una
“condanna” da ghettizzare. Grazie
all’Ushac un pezzo di quella strada
è già stata compiuta.
Jessica Bianchi
16.09.2011 n° 34
8
In Breve
Al via la stagione venatoria
Un invito al buonsenso
Sabato 17 settembre Ventanni riapre col botto!
Opening con Carla
Gozzi e Max Po
S
D
omenica 18 settembre si
apre la caccia alla selvaggina
nobile stanziale: lepri, fagiani, pernici e altre specie migratorie.
La Federazione Italiana della Caccia - Sezione di Carpi sottolinea
che “l’attività venatoria è diventata
indispensabile per il controllo degli
animali opportunisti quali la volpe,
la nutria, la gazza ghiandaia e tutti i
corvidi, per limitare i danni alle colture agricole e alle altre specie oggetto
di predazione e, per questo, in forte
difficoltà riproduttiva e notevole calo
numerico”. Federcacciatori si dice
“sempre più impegnata sul fronte
ambientale nella difesa di quel che
resta del nostro territorio rurale
con la realizzazione di seminativi a
perdere nelle zone di ripopolamento
e cattura, di ripristini ambientali e
gestione di oasi. I cacciatori svolgeranno la loro attività nel massimo
rispetto delle colture agricole in atto
e applicheranno anche quelle regole
non contemplate dal calendario
venatorio bensì dettate dall’etica venatoria, ovvero educazione e buonsenso; regole che consentiranno di
cacciare nella massima sicurezza per
se stessi e per gli altri”.
i terrà sabato 17 settembre,
a partire dalle 17, l’atteso opening di Ventanni
Fashion Stores in via Mazzini,
l’evento è stato preceduto dal
successo del casting on line,
lanciato i primi giorni di agosto
e che ha sinora raccolto l’adesione di un centinaio di candidati,
di cui 56 donne e 50 maschi, e
totalizzato oltre 4mila “Mi piace”
sulla pagina Facebook del punto
vendita. Il party pomeridiano
inizierà alle 17 con DJ set di Max
Po, noto batterista carpigiano con
un lungo e prezioso curriculum di
collaborazioni da Patty Bravo a
Max Pezzali e ora Irene Grandi,
che sceglierà la colonna sonora
dell’evento.
Alle 17.45 Carla Gozzi, la famosa style coach resa celebre dalla
trasmissione su Real Time, metterà la parola fine al tormentone
della fine estate carpigiana, Ma
dove ti vesti?: ai due partecipanti
del casting on line, una donna e
un uomo, che avranno ricevuto
più “Mi piace” entro il 15 settembre, dispenserà prima preziosi
consigli e poi rifarà il look con i
capi di Ventanni scegliendo tra
marche rinomate come Dondup,
Diesel, Fred Perry, Woolrich,
Cycle, Denham, K-way, Alpha
by Massimo Rebecchi, Daniele
Fiesoli, Aglini, Puetery, Barbour,
della famiglia proprietaria del
negozio - ha puntato in particolar
modo alla valorizzazione delle
caratteristiche architettoniche
dello stabile, prestando particolare attenzione alle cromie, alle
luci e alla ricontestualizzazione
dei volumi. Uno spazio giovane e
vivace in linea con la filosofia di
Ventanni Fashion Store”.
Opening di ventanni con
carla gozzi e max po
Leggi la notizia su:
www.temponews.it
Max Po
Carla Gozzi
Scee by Twin-set, D.A.T.E., George e Gina & Lucy.
Seguirà alle 18.15 l’apericena
a base di finger food realizzato
dal paviment cafè, Caffetteria
del Centro, accompagnato da
musica, mentre, dopo quasi due
mesi, verrà riaperto al pubblico
lo store di via Mazzini, rinnovato
su progetto dell’interior designer
sicurezza a carPI
I Fatti della Settimana
Parco delle
Rimembranze,
Islam e dintorni...
di Francesca Zanni
Laureata in Storia, Culture e Civiltà Orientali, presso
la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bologna
A scuola di
integrazione
fermato
spacciatore
La Polizia di Stato ha controllato alcuni
giovani che stazionavano al Parco delle
Rimembranze. Tra loro anche un cittadino tunisino quarantenne, residente
in città e regolarmente presente sul
territorio nazionale. I poliziotti hanno notato che i ragazzi cercavano di
allontanarsi dallo straniero che, a sua
volta, manifestava segni di insofferenza. Per tali motivi è stato perquisito e,
nelle tasche dei pantaloni, sono state
rinvenute 6 stecche avvolte in carta di
alluminio contenenti Hashish per un
peso complessivo di 11 grammi, pronte
per lo spaccio. L’uomo è stato accompagnato in Commissariato, fotosegnalato
e denunciato per detenzione ai fini di
spaccio di sostanze stupefacenti.
A
Carpi, Troppi
ubriachi per
le strade
Proseguono i controlli svolti dalla
Volante del Commissariato di Carpi, nelle ore serali e notturne per il
contrasto al fenomeno della guida in
stato di ebbrezza e di altri comportamenti pericolosi sulle strade della
nostra città. In un’unica notte sono
state elevate 6 contravvenzioni e sono
stati denunciati due cittadini italiani
che conducevano il proprio veicolo
con tassi alcolemici superiori a quelli
consentiti; un terzo è stato segnalato
alla Prefettura per la violazione amministrativa della guida con un tasso
alcolemico di poco superiore a 0,50
g/l che comporta la sospensione della
patente da 3 a 6 mesi. A quest’ultimo,
un carpigiano di 35 anni, controllato
Paola Ganzerla: l’ampio punto
vendita multimarca del centro
cittadino, disposto su due piani, ora presenta spazi più aperti
e luminosi, confermandosi un
fashion store degno di una città
che ambisce al ruolo di capitale
della moda. “Il restyling - ha dichiarato Massimo Poletti, socio
dell’azienda e rappresentante
dalla Volante alle 2.30 nei pressi del
centro cittadino, è stato riscontrato un
tasso alcolemico di 0,57 g/l. In tangenziale invece, alle 4, un quarantenne
carpigiano alla guida del proprio veicolo, è stato fermato e sottoposto, per
le precarie condizioni evidenziate, alla
prova dell’etilometro con esito di 2,50
g/l circa. La patente è stata ritirata, la
vettura sequestrata e affidata a un’officina autorizzata mentre l’autista è
stato denunciato. Alle 5.20, nei pressi
del centro, una donna quarantenne,
residente in Provincia di Reggio Emilia,
è stata controllata a seguito di un
limitato incidente stradale – ha sbattuto contro un palo in cemento di un
cancello - ed è risultata positiva alla
prova dell’etilometro con un valore di
quasi 1 g/l. La patente è stata ritirata
e la conducente denunciata per stato
di ebbrezza.
Milano una prima elementare, quest’anno, non potrà partire. La causa?
La classe è composta totalmente da figli di immigrati. Tutto ciò è in
linea con le ultime disposizioni del
Ministero dell’Istruzione che ha posto
il tetto del 30% di stranieri per ogni
classe. L’indicazione ministeriale è
in accordo con la legge TurcoNapolitano del 1998 la quale
stabiliva, per favorire l’integrazione dei bambini stranieri, che
i figli degli immigrati fossero
inseriti in classi miste, a maggioranza italiana. Ma il caso di Milano mostra come la situazione
sia cambiata rispetto a 14 anni
fa. Il numero di bimbi stranieri è
infatti in forte aumento. Il tasso
di natalità in Italia è di 1,4 figli per
donna e, in questo contesto di calo
dei nascituri autoctoni, le coppie straniere
contribuiscono con ben il 19% delle nascite. Il caso
della prima elementare milanese apre una serie di interrogativi: ad esempio, la
definizione di questi bambini come “stranieri” è ancora corretta? Molti di loro
infatti sono nati in Italia, e, a differenza di genitori e nonni, hanno trascorso nel
nostro Paese tutta la loro vita. La maggior parte di questi piccoli è ben inserito
nel tessuto sociale, parla bene l’italiano, ha frequentato l’asilo in Italia. Di fatto,
sono stranieri solo formalmente. Un altro problema è la questione dell’integrazione. In questo caso, il Ministero non ha autorizzato la classe per evitare
la ghettizzazione, per evitare cioè che questi bambini frequentino soltanto
altri immigrati e crescano chiusi in un gruppo ristretto. Paradossalmente, con
l’intento di evitarne la discriminazione, si è presa una decisione che i genitori di
questi bambini hanno ritenuto discriminatoria. Genitori che hanno denunciato
l’accaduto in tribunale, poiché non ritengono giusto lo smembramento della
classe in altre scuole a causa della loro provenienza. In questo, come in altri casi,
è difficile dirimere la questione. Meglio una classe mista per agevolare l’integrazione o vanno autorizzate anche classi senza italiani, per evitare trattamenti
diversi tra bambini italiani e bambini nati in Italia da immigrati?
16.09.2011 n° 34
9
Sulla due giorni di sport organizzata dall’associazione Pak Sports Club, la pachistana
Nosheen Ilyas esprime alcune perplessità e invita il Comune di Carpi alla prudenza
La politica deve restare
fuori dalla Consulta
H
a solo 24 anni Nosheen Ilyas, presidentessa
dell’associazione carpigiana Labbaik, ma il coraggio
non le manca. “In Italia, la mia, è
l’unica associazione pachistana
presieduta da una donna e ne sono
orgogliosa. Da anni lavoro per una
maggiore parità all’interno della
comunità pachistana locale e per
tale motivo ci tengo a mettere una
cosa in chiaro: nell’organizzazione della due giorni di sport a San
Marino nessuno mi ha contattata
e, di conseguenza, le donne sono
state escluse dall’evento”. Non
ha peli sulla lingua Nosheen che
continua: “a Carpi il maschilismo
continua a imperare, la strada da
fare per raggiungere la parità tra
uomo e donna è ancora molto
lunga. Lo sport dovrebbe unire
i due sessi: in Pakistan gli stadi
sono frequentati dalle donne ed
esiste una nazionale femminile di
cricket, non capisco perchè qui le
cose debbano andare in modo diverso. In altre città del Nord Italia,
come Brescia e Milano, le donne
vengono coinvolte maggiormente,
gli uomini sono più aperti. Esistono più parità e giustizia”. E sulla
neonata associazione organizzatrice, il Pak Sports Club, Nosheen
aggiunge anche un’altra annota-
zione. “Da tempo si parla della
nascita di una Consulta mista tra
associazionismo locale e stranieri;
l’invito che io faccio al Comune
di Carpi è quello di prestare molta
attenzione alla scelta dei rappresentanti delle varie comunità stra-
niere presenti
in città. Credo
infatti che il
principio guida
debba essere
cosa queste
associazioni
abbiano fatto
per il bene delle loro rispettive comunità.
I germi della
politica devono restare fuori
dalla Consulta,
così come gli
interessi personali e i guadagni di pochi.
Chi entra in
Consulta deve
rappresentare
la propria comunità, donne
e uomini,
difenderne i
diritti e proNosheen Ilyas
porre attività
per il bene comune, in un’ottica
di integrazione reale con tutto il
resto della città”. Numerose le
associazioni pachistane presenti a
Carpi: le più popolose sono quelle
religiose. Minhaj Ul Quran che
riunisce i sunniti, Madni Center
che raccoglie i vabiti e Immamya
che rappresenta invece gli sciiti
che vivono in città. Queste, grazie
ai contributi economici delle famiglie pachistane residenti e alle
offerte provenienti da tutta Italia,
hanno acquistato tre appartamenti
in via Unione Sovietica per pregare e radunarsi. Accanto a queste,
è nata Labbaik, “per promuovere
l’aggregazione, l’emancipazione
delle donne e l’integrazione”,
spiega Nosheen. “Questo è il
nostro secondo Paese e vogliamo
dare il nostro contributo affinché
a Carpi si viva sempre meglio.
Guardiamoci da chi, al contrario,
fonda associazioni solo per il proprio interesse o per fare politica”.
J.B.
Il fascino dello Chand Raat
L
e donne pachistane si sono
ritrovate nella sede dell’Udi
per festeggiare il Chand Raat.
La notte prima della fine di Ramadan si sono decorate le mani con
l’hennè: una tradizione antica fatta
di disegni, ricami e scritte misteriose
di colore rossiccio. La fine del mese
sacro dell’Islam invece, l’Eid al Fitr, è
stato festeggiato dall’intera comunità con cibo, musica e danze, grazie
al contributo di ogni famiglia.
16.09.2011 n° 34
10
Inaugurato di fronte a una folla di oltre 700 persone, il
Nuovo Polo Radioterapico dell’ospedale di Carpi
Insieme si può
Inaugurazione della
radioterapia
Guarda la Photogallery su:
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5
,5 milioni di euro. A
tanto ammonta la spesa
complessiva del nuovo
Polo radioterapico carpigiano, intitolato al dottor Carlo
Carapezzi, inaugurato alla
presenza di oltre 700 persone,
sabato 10 settembre. Il nuovo
Polo, che s’inserisce nella rete
oncologica provinciale rafforzandone in modo significativo sia capacità che qualità
di risposta, rappresenta un
traguardo per l’intera sanità
modenese e il suo raggiungimento è stato possibile grazie
a una proficua collaborazione
tra pubblico e privato che ha
visto da una parte la volontà della Fondazione Cassa
di Risparmio di Carpi e la
generosità di Amo, e dall’altra l’impegno dell’Azienda
Usl di Modena e l’Azienda
Ospedaliero - Universitaria
Policlinico di Modena.
Un’opera resa possibile quindi, grazie “alla partecipazione di tutti. Pubblico, privato
e mondo del volontariato sono
riusciti, unendo gli sforzi, a
ottenere uno straordinario
risultato. La Radioterapia è
patrimonio dell’intera città”,
ha sottolineato l’assessore alle
Politiche Sociali Alberto Bellelli. Una mobilitazione che
ha davvero assunto i contorni
dell’incredibile, come spiega
il presidente di Amo, dottor
Fabrizio Artioli. “In cinque
anni, l’Associazione Malati
Oncologici di Carpi ha raccolto 800mila euro; un risultato senza precedenti. 10mila
le donazioni ricevute, 33 le
associazioni e i circoli che
ci hanno sostenuti, 1.500
i volontari coinvolti, oltre
150 le iniziative pubbliche
di raccolta fondi... la partecipazione è stata corale. La
Radioterapia è il frutto tangibile dell’impegno di tutti”.
Un’opera questa, fondamentale, soprattutto a fronte dei
numeri in costante aumento
delle neoplasie. Basti pensare
che, ogni anno, in Provincia
di Modena, si registrano ben
4.500 nuovi casi di tumori,
il 60% dei quali deve essere
Il taglio del nastro
trattato con cicli radioterapici.
“Sino a ieri – continua Artioli
– il 30% dei pazienti non era
in grado di ricevere in tempi
adeguati tale cura, da oggi
non sarà più così. Finalmente
potremo eseguire con tempestività trattamenti chemio e
radioterapici concomitanti”. Il
nuovo polo carpigiano spalanca inoltre le porte all’oncologia del domani: “un approccio
alla malattia totalmente multidisciplinare”. L’acceleratore
lineare installato, presenta caratteristiche tecniche in grado
di garantire prestazioni altamente qualificate, il massimo
grado di efficacia terapeutica
e, parallelamente, il massimo
grado di tutela dei tessuti sani
circostanti. In un primo tempo
funzionerà 36 ore a settimana,
il che garantirà “lo smaltimento delle liste d’attesa e il trattamento di 200\250 pazienti
l’anno. Durante la sua vita
media (circa 10 anni) l’acce-
Il bunker “vestito” da Roberto Pagliani
La fontana di Davide Dall’Osso
Gli artisti
leratore tratterà dai 4 ai 5mila malati”, conclude Artioli.
Grande la soddisfazione del
presidente della Fondazione
(che ha contribuito all’opera
con 2,5 milioni di euro) Gianfedele Ferrari che ha ribadito
“la disponibilità dell’ente, nei
limiti delle proprie possibilità, a continuare a sostenere la
sanità e il welfare locali, per
il bene di tutti, soprattutto in
questo tempo di crisi”. Ma a
rendere la Radioterapia davvero unica nel suo genere è
stato l’apporto dei pazienti che
hanno cercato di renderla a
“misura di malato”, affinché si
prestasse attenzione non solo
alla cura del corpo ma anche
a quella dell’anima. Grazie al
percorso di umanizzazione
degli ambienti infatti, bellezza e tecnologia vanno di
pari passo. “Per la prima volta
i pazienti sono stati ascoltati;
è stata riconosciuta loro una
competenza, gli è stata data la
possibilità di dire ciò che occorre per farli sentire meglio.
All’inizio del percorso erano
timorosi ma, strada facendo,
sono stati felici di mettere a
frutto le proprie risorse per se
stessi e per altri”, ha commentato la psiconcologa Maria
Grazia Russomanno.
E, dall’ascolto di chi la malattia l’ha vissuta sulla pelle, è
stato fatto qualcosa di grande.
13 artisti di fama nazionale,
di cui tre carpigiani, Roberto
Pagliani, Enrica Melotti e
Alberto Cova, hanno donato
un’opera per “vestire” le pareti della Radioterapia, bunker
compreso.
Pareti d’acqua che alleggeriscono lo spirito. Accanto alle
formalità di rito dell’inaugurazione, le parole più belle
sono state quelle di Franca,
una paziente, nonché infaticabile volontaria di Amo. “Ad
accoglierti nel nuovo reparto,
sono tre danzatrici immerse
nell’acqua, un bellissimo
omaggio alla vita.
Ed è proprio grazie a quella
vita che pensi: ok, allora ce la
posso fare”.
Jessica Bianchi
Pronto Soccorso: slittato
l’inizio dei lavori
A
settembre sarebbero
dovuti iniziare i lavori
di ristrutturazione del
Pronto Soccorso dell’Ospedale di Carpi ma, ad oggi, l’Ausl
non ha ancora presentato
il progetto esecutivo. Un
ritardo che ha indispettito
la Fondazione Cassa di
Risparmio di Carpi che ha
già stanziato un primo finanziamento di 900mila euro per
sostenere la riqualificazione.
Cosa è accaduto? A quando
l’avvio dei lavori? Lo abbiamo
chiesto a Claudio Vagnini,
direttore del Distretto sanitario di Carpi. “La progettazione c’è e avanza, i ritardi non
sono legati a ripensamenti
dell’azienda bensì all’organiz-
zazione logistica. Contestualmente alla riqualificazione
del Pronto Soccorso infatti, vi
sono altri importanti progetti
al via, dalla risistemazione
delle sale operatorie (il bando
di gara è già stato affidato)
alla creazione di 16 posti letti
a pagamento. Il Ramazzini
è carente di spazi e, con la
ristrutturazione del Pronto
Soccorso, dobbiamo prevedere di dedicare un’altra
ala dell’ospedale ai pazienti
dell’Unità di emergenza.
Un’operazione complicata
che implica lo sforzo di tanti,
dai tecnici agli operatori,
che stanno collaborando al
massimo e che ringrazio”. Il
vetusto nosocomio, ormai al
collasso in termini
di spazio, è talmente inglobato
nel centro
abitato che,
persino il Parco
delle Rimembranze ha corso il
rischio di scomparire - almeno in
parte - con la costruzione del Bunker
di Radioterapia. Pericolo
fortunatamente scampato! A
non trovare una collocazione
dignitosa invece, continua
- da tempo - a essere la sede
carpigiana dell’Avis. Peccato
sia stata bocciata - causa
costi - la proposta di trasferire
l’associazione all’interno
Claudio
Vagnini
della stazione delle corriere di
Carpi, ciò avrebbe consentito
di riqualificare un’area urbana decisamente degradata e,
allo stesso tempo, di garantire un parcheggio spazioso
ai tanti donatori della nostra
città.
16.09.2011 n° 34
11
Il consigliere comunale del PdL di Novi, Tania Andreoli, ha organizzato un Sit in di protesta
davanti all’ospedale Ramazzini
“I malati non sono rottami”
A
lle parole, i fatti. Il
consigliere comunale del PdL di Novi,
Tania Andreoli, dopo aver
pubblicamente accusato di
“negligenza, taluni medici”
dell’Ospedale di Carpi, in
seguito alla morte dello zio,
sabato 10 settembre ha organizzato un sit in Piazzale Donatori di Sangue.Accanto a lei,
il carpigiano Stefano Stradi,
anch’egli vittima di un caso di
malasanità, Pier Paolo Zaccai, presidente del Movimento
nazionale Italia Garantista e
il legale dell’associazione ri-
minese, Entriamo in sintonia
onlus, Giuliano Zamagni.
“La nostra – spiega Tania Andreoli – è una battaglia per il diritto alla salute. Quella di tutti”.
E al suono di “i malati non sono
rottami” e, “diritto alla vita,
non alla morte”, il consigliere novese aggiunge: “medici
e paramedici devono svolgere il loro lavoro con maggiore
umanità; i pazienti non sono
protocolli sanitari da seguire,
bensì persone, casi specifici
che non possono essere curati nel medesimo modo. Chi
non ha la stoffa per farlo, resti
Da sinistra Zamagni,
Andreoli e Stradi
fuori dalle corsie, perché fare il
medico è una missione. Inoltre,
l’eccessiva politicizzazione tra
le figure quadro della sanità
locale va a scapito della professionalità”.Ad oggi non sono
scattate denunce, come sottolinea l’avvocato Zamagni: “abbiamo raccolto la documentazione medica relativa al caso
del defunto Mario Andreoli
e, dopo averla studiata, valuteremo quale strada intraprendere. L’importante per noi è fare
giustizia, che non significa trovare qualcuno da condannare,
bensì fare chiarezza e tutelare
i pazienti”. “Io voglio capire
– conclude il consigliere del
Popolo delle Libertà - se chi
entra al Ramazzini, un tempo
fiore all’occhiello della sanità
provinciale, ha la possibilità
di uscirne curato,oppure no”.
Una battaglia solitaria, quella
di Tania Andreoli, abbandonata a se stessa dai compagni
carpigiani di partito. “Ci vuole
coraggio per denunciare ad alta
voce quel che non va e montare
sul carro di certe battaglie”, è
il laconico commento di Tania
che, assicura, “non mollerà”.
J.B.
Con una spesa di oltre 3 milioni di euro, la Nazareno di Carpi ha inaugurato due nuovi
edifici che ospitano la comunità residenziale Casa Sant’Ermanno e gli uffici di direzione
delle attività di lavoro gestire dalla cooperativa
La famiglia Nazareno si allarga
S
abato 10 settembre sono
stati inaugurati, con la
benedizione del vescovo, monsignor Elio Tinti, i
due nuovi edifici della Cooperativa Sociale Nazareno
di Carpi, che ospitano Casa
Sant’Ermanno e i servizi New
Job Company, Green Service e Morphè. Casa Sant’Ermanno (che si aggiunge alla
centralissima Casa Santa
Teresa, ubicata in via Paolo
Guaitoli che ospita 10 persone e ha una disponibilità
di 11 posti), è una comunità
residenziale per adulti ed è
costituita da tre appartamenti
distinti che possono ospitare
complessivamente 18 persone. Ad oggi sono già 13 - con
un’età compresa tra i 30 e i 55
anni - coloro che vi hanno
trovato accoglienza e sono
proprio loro, tramite Marcello, a esprimere un sincero
apprezzamento per la nuova
“casa”. “Un luogo nuovo e
bellissimo, dove ci sentiamo
in famiglia. Una casa dove si
respira serenità e ci sentiamo
bene”. Il servizio si rivolge
a un’utenza caratterizzata
A destra Sergio Zini, Marcello e gli
ospiti di Casa Sant’Ermanno
da handicap psico-fisico o
disturbo mentale e accoglie
persone verso le quali si è reso
necessario l’allontanamento
temporaneo o definitivo dalla
propria famiglia d’origine, a
seguito di una valutazione da
parte dei Servizi Sociali del
Comune o dall’Asl. Un luogo
che si pone anche l’obiettivo,
come ha sottolineato il presidente della cooperativa,
Sergio Zini, di “sopperire
alle necessità di coloro che
hanno perduto i familiari e che
si trovano a vivere da soli o in
situazioni inadeguate”. Una
sistemazione “protetta” insomma - nella quale opera
un’equipe multidisciplinare, 24 ore su 24 - luminosa
e immersa nel verde, nella
quale gli ospiti potranno
tessere una rete di rapporti
umani significativi, riconoscersi nell’appartenenza a un
gruppo di amici e riscoprire
una forma nuova di relazione
verso la propria famiglia e la
società. “Un bell’esempio di
sinergia tra servizio sanitario,
servizi sociali e mondo della
cooperazione, per far fronte
ai bisogni crescenti della
società a cui il pubblico non
può più sopperire da solo”, ha
sottolineato il sindaco Enrico
Campedelli. Un’unione vincente “che produce ricchezza”, ha ribadito il direttore del
Distretto sanitario di Carpi,
Claudio Vagnini. Poco lontano da Casa Sant’Ermanno,
sorge un altro edificio all’interno del quale sono stati collocati gli uffici di direzione
delle attività di lavoro gestire
dalla cooperativa. New Job
Company è nata con lo scopo
di creare rapporti costruttivi
di lavoro con il mercato delle
aziende profit del comprensorio carpigiano. Lo sviluppo
di tali rapporti ha richiesto la
creazione di spazi appositamente pensati per le persone
svantaggiate che vi lavorano,
affinché potessero esprimere le loro capacità lavorative
difficilmente spendibili in un
mercato del lavoro globale
sempre più esigente. Green
Service invece, rappresenta
il settore della manutenzione
delle aree verdi di cui la cooperativa da tempo si occupa.
Anche questo ambito necessitava di spazi che potessero
accogliere le ingombranti attrezzature utilizzate. Morphé
si occupa della formazione
L’edificio che ospita i laboratori
degli operatori normodotati
e dei soci-lavoratori diversamente abili. Nel nuovo edificio è stata realizzata un’aula polifunzionale in grado
di ospitare fino a 20 allievi.
Due opere importanti, costate
3 milioni e mezzo di euro (col
contributo di 500mila euro,
in tre anni, della Fondazione
CRC) che rispondono ai bisogni di una società che cambia
e invecchia. “La filosofia che
da sempre anima la Nazareno,
ovvero la centralità della persona, è ciò che dà speranza a
questo territorio. E’ di grande
conforto sapere che la cooperativa corre insieme a noi, per
costruire il futuro, all’insegna
della sussidiarietà e della qualità”, ha poi concluso l’assessore alle Politiche Sociali di
Carpi, Alberto Bellelli.
16.09.2011 n° 34
12
Mostra di Mauro Filippini al
Code Food & Wine di Carpi
Un caleidoscopio
di emozioni
L
’artista carpigiano
Mauro Filippini
espone alcune delle
sue opere presso il ristorante
Code Food & Wine, in via
Budrione Migliarina, sino
alla fine di ottobre. Il pittore,
nonché presidente del
circolo culturale Bottega di
Pittura ha avuto l’onore di
essere recensito da Sandro
Serradifalco, direttore
generale di edizione della rivista d’arte e cultura Effetto
Arte, che scrive: “l’intensità
cromatica di Mauro Filippini
dimostra come sia ancora
possibile puntare su una
rappresentazione figurativa
che possegga degli intenti
descrittivi canalizzati in un
dialogo stilistico moderno
e accattivante. Intuitiva e
originale, la timbrica compositiva dell’artista che rivede
non soltanto nel tratto e nel
Amo il teatro
segno i principali elementi
dell’intento narrativo, ma che ama personalizzare gli stessi attraverso cromie
squillanti dal caleidoscopico effetto. Tematiche profonde comprovano uno
spessore intellettuale notevole che ama riversarsi in una dimensione meditativa
capace di rivalutare il ruolo che oggi ricopre la figura dell’artista nella nostra
spesso frivola e sintetica società. Non soltanto rappresentazione dunque,
nell’operato di Mauro Filippini, ma anche tanti input esortativi che distinguono
il modus operandi dell’artista il quale risulta essere una delle firme più interessanti del palcoscenico figurativo nazionale”. Bottega di Pittura dà inoltre il via,
per il quarto anno consecutivo, alla rassegna d’arte all’interno della saletta pubblica della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, in via Cabassi, 4. Dopo
la mostra dell’acquerellista Lorena Ghizzoni, della xilografa Anna Ferrarini
e dei loro allievi (fino al 19 settembre) sarà la volta della collettiva di Caterina
Fiorino, Corrado Luglio e Rossella Reami (dal 21 al 31 ottobre). Il ciclo continuerà, dal 4 al 14 novembre con le opere di Enrico Davoli e Marco Lugli.
Venerdì 23 settembre, si rinnova l’appuntamento con
Night Downtown. Musica, shopping e spettacoli in
centro storico. Negozi aperti in notturna
Tutti in centro
per una notte!
Tante le sorprese in programma: dal raduno in
costume di appassionati del mondo dei cartoni e
del fantasy all’ intrigante Gioco delle coppie...
il 23 settembre torna
night downtown
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Gli scatti di Aldo Meschiari in mostra
nei locali dei negozi Eliotecnica e Soho.
Inaugurazione il 24 settembre
I colori della Natura
T
L
a natura può davvero stupire non solo per l’incredibile varietà di colori,
ma anche per la sua capacità di interpolare e intersecare i colori in un inaspettato e inconsueto gioco cromatico. Un gelido tramonto nella Pianura
Padana può assumere le tonalità che separano il viola dall’arancione. Il fronte
frastagliato di un ghiacciaio nordico si colora di un vivace azzurro marino. Le
praterie dell’Islanda centrale si tingono in estate di un rosso vivo, mentre i suoi
deserti lavici accarezzati dalla luce solare divengono gialli accesi. Dopo una
notte di neve, i boschi dell’Appennino si trasformano in macramè ghiacciati
che si stagliano su cieli blu. All’arrivo della prima neve, un lago alpino mischia
il giallo autunnale dei suoi larici con il bianco dei fiocchi bagnati, ed entrambi
si specchiano nelle fosche acque lacustri. Un’esplosione di verde divengono le
valli delle terre nord-atlantiche durante le piovose estati oceaniche. E infine,
quando il sole è tramontato accende i suoi neri a combattere contro i
rossi crepuscolari. Scopo della mostra
I colori della Natura del carpigiano
Aldo Meschiari (in foto) è cercare di
testimoniare la fantastica ricchezza cromatica che ci circonda e che, spesso, ci
passa accanto senza neppure attirare
la nostra minima attenzione. Le cose
ci sfuggono, troppo presi da impegni
che sembrano importanti, dimenticandoci che la bellezza dovrebbe essere il
nostro sogno più rilevante. Diciassette sono gli scatti che ritraggono altrettanti
paesaggi cromatici. A ogni foto è associata una poesia, scritta in endecasillabi
sciolti, nel tentativo di ricreare le sinestesie della realtà. La mostra verrà inaugurata sabato 24 settembre, alle 17, nei locali dei negozi Eliotecnica e Soho, e
come negli anni precedenti vi sarà la possibilità di godere di un lauto rinfresco.
Resterà installata per circa tre settimane per poi passare ai locali della Confcommercio di Carpi. Se esiste un fine per questo lavoro è quello di provare
a ricreare quella magia cromatica che sola potrebbe finalmente farci sentire a
casa, in un’epoca di spaesamento divenuto tristemente strutturale.
orna, venerdì 23 settembre, Night Downtown, la
tradizionale festa notturna
che chiude l’estate carpigiana..
Un evento, quello organizzato
dal Consorzio pubblico-privato
ConCarpi, in collaborazione con
Confcommercio, Cna, Confesercenti e Lapam Federimpresa,
con il patrocinio della Città di
Carpi, giocato sulla socialità e
sulla fruizione collettiva e notturna del cuore pulsante della nostra
città. Tante le sorprese in programma per l’edizione targata 2011: in
Corso Cabassi appuntamento con
Cosplay, il raduno in costume di
appassionati del mondo dei cartoni e del fantasy (in collaborazione
con l’Assessorato alle Politiche
Culturali). E, per tutti coloro che
sono alla ricerca dell’anima gemella, Night Downtown propone
lo straordinario e intrigante Gioco
delle coppie, per le vie e le piazze
del Centro storico, con l’intrattenimento e la postazione di Radio
Bruno in Piazza Garibaldi. E, ancora, un Caffè Concerto nel salotto
cittadino per eccellenza, corso
Alberto Pio, e il circuito d’intrattenimenti musicali nei numerosi bar
del centro. E per i più golosi, per la
prima volta a Carpi, le Strade dei
Vini e dei Sapori Terre Piane e
Città Castelli e Ciliegi si uniscono, dando vita a un mercatino
enogastronomico in Piazza Martiri
davvero da non perdere, grazie
all’impegno dell’Assessorato
al Centro Storico del Comune
di Carpi. Insomma un colorato
“biscione” di eventi, estremamente eterogeneo nelle proposte
artistiche, che stimolerà a muoversi lungo un itinerario notturno
ricco di vivaci proposte. L’aspetto
più tipico di Night Downtown
però, sarà offerto dall’apertura
prolungata dei negozi del centro
in orario notturno: un’opportunità
che, anno dopo anno, riscuote un
altissimo gradimento da parte dei
visitatori, carpigiani e non! E chi
volesse dedicarsi a una visita culturale, sarà accontentato: l’apertura fino a mezzanotte di Palazzo
Pio, Torre della Sagra e Biblioteca
infatti, completano le novità di
questa fantastica sesta edizione.
Non mancate!
J.B.
16.09.2011 n° 34
13
Si è tenuto lo scorso 11 settembre, l’Open Day del Volontariato presso il Centro
Commerciale Borgogioioso di Carpi
Il sorriso del volontariato
U
na grande festa si
è svolta presso la
galleria del Centro
Commerciale Borgogioioso di Carpi, lo scorso 11
settembre. Le associazioni
di volontariato presenti
sul territorio hanno infatti
dato vita a un Open Day del
Volontariato, evento con
il quale si è voluto sostenere le diverse iniziative
di raccolta fondi da loro
promosse. Durante il corso
della mattinata, monsignor
Elio Tinti, vescovo di Carpi
e l’assessore all’economia,
Simone Morelli, hanno
inaugurato la giornata al
centro della galleria dove,
disposte a semicerchio,
erano dislocate le postazioni delle 25 associazioni,
cooperative e onlus presenti. A illuminare la giornata,
i sorrisi dei volontari che
hanno proposto animazioni
rivolte in particolar modo
a bambini e ragazzi, con la
distribuzione di palloncini
a offerta libera da parte di
Avis, Progetto Chernobyl
e Scai. Particolarmente apprezzati i truccabimbi della
cooperativa sociale Scai e i
clown di corsia della Croce
Rossa Italiana. Per l’occasione è stato inoltre lanciato
il concorso artistico, dedicato ai ragazzi dai 6 ai 18 anni,
cui il Comune di Carpi ha
concesso il proprio patrocinio, dal titolo La gioia
della solidarietà, volto a
far scoprire ai più giovani
il mondo del volontariato.
Fino a sabato 29 ottobre,
sarà possibile partecipare
con una vignetta o un disegno umoristico che ritragga
con ironia e buonumore
momenti o situazioni di vita
“da volontario”. Domenica
13 novembre verranno poi
consegnati i premi tecnici
in buoni acquisto per un
valore complessivo di 1.550
euro da consumarsi presso
i negozi del Centro Commerciale, assegnati da una
giuria di esperti presieduta
dal noto regista modenese, Guido De Maria, che
selezionerà una short list
composta da 100 disegni
che verranno esposti dal
13 al 27 novembre in una
mostra presso la galleria del
Borgogioioso e pubblicati
sulla pagina Facebook del
Centro Commerciale. I fogli
per la realizzazione delle
opere, con il bando del concorso (consultabile presso le
segreterie di tutti gli istituti
scolastici carpigiani, sul
sito internet e sulla pagina
Facebook del Borgogioioso), sono già in distribuzione presso il Punto Ascolto
Ipercoop. La festa proseguirà domenica 18 settembre,
con il sesto compleanno del
Centro Commerciale con
tanta musica e ottimi stuzzichini per tutti!
Valeria Cammarota
Grande successo per la Sagra della Lasagna e del Lambrusco
Ecco a voi Miss Lasagna e Mister Lambrusco
La signora Letizia Martinelli ha
vinto il titolo di Miss Lasagna
per la simpatia e per la ricetta
dei maltagliati coi fagioli che ha
fatto venire l’acquolina a tutti.
L
’appuntamento con il
pranzo più famoso e
caratteristico di Carpi,
la Sagra della Lasagna e
del Lambrusco, giunto alla
23esima edizione e molto amato dai buongustai
della città, ha segnato il tutto
esaurito. Circa 500 i commensali che si sono riuniti,
domenica 11 settembre, al
Parco Giovanni Paolo II per
rendere onore alla regina
della tradizione gastronomica
emiliana e sostenere l’Avis di
Carpi a cui verranno destinati
i proventi del pranzo. Distribuiti ben 450 chilogrammi di
lasagne! Numeri a dir poco
impressionanti! Particolarmente attesa poi, l’elezione
di Miss Lasagna e Mister
Lambrusco 2011 organizzata dal Comitato Amici del
Parco che, quest’anno, ha
incoronato Letizia Martinelli e Bruno Geroldi.
I concorrenti di Mister Lambrusco
Volontari Avis
A Bruno Geroldi di Brescia, il
titolo di Mister Lambrusco. A
convincere il pubblico è stato il
racconto del suo primo bacio.
Troppo timido per prendere
l’iniziativa, lasciò la prima mossa
alla sua prima fidanzatina, in un
cinema di Torino.
16.09.2011 n° 34
14
BLUMARINE E BLUGIRL hanno partecipato alla Vogue
Fashion’s Night Out
Notte bianca a Milano
Il 29 settembre, presso il Centro Gorizia
di via Cuneo, si terrà il primo incontro
per presentare il corso di musical
organizzato da Sted
Tempo di musical!
Da sinistra Enrico Mescoli, Irina Osadchaya e
Davide Bulgarelli
L
a Notte Bianca della moda
2011 è stato un successo.
Migliaia le persone che hanno
invaso il centro di Milano, fra
Quadrilatero, Piazza Duomo e corso
Matteotti. Più di seicento negozi
hanno prolungato l’orario di apertura fino alle 23.30 per accogliere gli
amanti di vestiti, scarpe e accessori.
E, ancora una volta, Milano si è
confermata una città innamorata
del mondo luccicante fatto di sfilate
e shooting fotografici. Personal
shopper d’eccezione per la Vogue
Fashion’s Night Out di Blumarine
e Blugirl: la giornalista Cristina
Parodi, lo stylist del settimanale
Vanity Fair, Simone Guidarelli, e la
“modella per una sera” Elena Barolo. Grazie a Cristina Parodi, in total
look Blumarine, le t-shirt create dalla
Cristina Parodi
carpigiana Anna Molinari sono
andate a ruba. Sold out anche da
Blugirl, con Guidarelli che ha aiutato
negli acquisti le clienti, mentre Elena
Barolo si è divertita a indossare le
proposte consigliate dallo stylist.
Miss Blumarine invece, boutique
di Spazio Sei Fashion Group, di
via della Spiga, 48 ha partecipato
alla notte bianca intrattenendo i passanti con le ballerine della Scala che
hanno danzato davanti alle vetrine
del negozio, indossando straordinari costumi da libellule, sulle note
di Sogno di una notte di mezza
estate. KidSpace in via Montenapoleone, 10 (Miss Blumarine Jeans,
Parrot, Ki6?, Ice Iceberg), ha invece
offerto spettacoli con i clown Minimi Meroni-Zamboni e il giocoliere
argentino Hoo Liang.
D
al mese di ottobre riprende
a Carpi il Corso di musical
organizzato da Sted. La
caratteristica del corso è che durante
ogni lezione saranno presenti tre
insegnanti, di canto, danza e recitazione. I docenti sono, per la danza,
Irina Osadchaya, diplomata e laureata all’Università Statale di Omsk
con qualifica di insegnante di danza
e dirigente artistico dell’insieme
coreografico, è danzatrice professionista dal 2000 nella Compagnia
di Balletto della città di Omsk ed è
insegnante di danza dal 1998. Per il
canto, Enrico Mescoli, diplomato
in canto moderno nel 2003 presso il
Centro Professione Musica di Milano
diretto da Franco Mussida, è un
cantautore e lavora come insegnante, arrangiatore e musicista. Per la
recitazione, Davide Bulgarelli,
attore, autore e regista, ha lavorato con Cobelli, Lavia, Ronconi,
Crivelli, De Tomasi, collabora con
Centro Enriquez e dirige la sezione
teatro di Sted-Modena. Il corso proseguirà fino a maggio e, quest’anno,
alla sezione per adulti, si aggiungerà
una sezione per ragazzi dai 9 ai 13
anni. Gli insegnanti intendono avvicinare grandi e piccini all’arte teatrale nella sua completezza e professionalità, senza dimenticare l’importanza dell’aspetto ludico e aggregativo
che danza, canto e teatro portano
con sé. Il corso si terrà il giovedì dalle
18 alle 20 per i ragazzi e, dalle 20
alle 23, per gli adulti. Giovedì 29
settembre appuntamento col primo
incontro illustrativo presso il Centro
Gorizia in via Cuneo, 51 a Carpi.
Lo stesso corso con i medesimi
insegnanti si terrà anche a Modena,
nella serata del martedì, presso Sted
in viale Muratori 75/d. Per informazioni, rivolgersi al 347.6511439 o al
340.8000284.
16.09.2011 n° 34
In Breve
E’ nato un Comitato a difesa
del Ramazzini
Difendiamo l’ospedale
S
i è riunito a
Carpi,
lo scorso 12
settembre,
un gruppo
di cittadini,
appartenenti al
mondo della sanità, del volontariato e di varie
professioni, convocato dal consigliere comunale Giorgio Verrini (in
foto) per dar vita a un comitato per
la difesa del nostro ospedale. Questi
cittadini, al di fuori di ogni schieramento politico, hanno dato vita al
Comitato per la difesa dell’Ospedale Ramazzini. Il Comitato,
avvalendosi anche della competenza
di medici, ingegneri e volontari e in
collaborazione con le associazioni di
volontariato di Mirandola, si propone di collaborare come interlocutore
con l’Ausl provinciale aprendo un
dibattito, con la città di Carpi. “Le
finalità - spiega il consiglier Verrini
- riguardano la difesa del Ramazzini
rispetto a quello sfaldamento a cui
tutti assistiamo, difesa quindi non
solo dei muri ma dei reparti e dei
professionisti che vi operano. Inoltre
promuoveremo ogni atto che possa
difendere il potersi curare in questa
zona come, ad esempio, la creazione
di una residenza psichiatrica per i
malati che ora devono migrare in
giro per la Regione. Il Comitato si
propone di adoperarsi anche per la
salute dei cittadini di tutta l’Area
Nord di cui facciamo parte. Sarà un
luogo di monitoraggio permanente
della vita dell’Ospedale, delle sue
necessità, delle decisioni e delle azioni dei dirigenti provinciali dell’Ausl
nelle loro ripercussioni su Carpi”.
15
L’Angolo di Cesare Pradella
Città a lutto per la scomparsa di Cesare Paltrinieri
H
a destato vivo cordoglio in
città la notizia della scomparsa del dottor Cesare
Paltrinieri, ‘storico’ medico di
base, con una vita spesa a favore
del prossimo e nella cura dei propri
pazienti. Cesare Paltrinieri si è
spento all’età di 83 anni e lascia
la moglie e quattro figli, tre maschi e una femmina. Uno dei figli
è medico al Pronto Soccorso del
Policlinico di Modena. Dopo aver
frequentato il Liceo Scientifico
M. Fanti, allora diretto dal preside
Giorgio Sciumè, Paltrinieri si
iscrisse alla Facoltà di Medicina
all’Università di Modena, laureandosi nel 1953, con una specializzazione in Medicina Interna.
Risale al 1958 l’apertura del suo
primo ambulatorio in via Matteotti
trasferito, successivamente, in
viale De Amicis, dove ha esercitato
con scrupolo e passione la professione, fino al 1998. Tra i medici
carpigiani è considerato quello
che ha avuto il maggior numero di
pazienti della mutua che lo hanno
sempre stimato e apprezzato per le
sue qualità professionali e umane.
Uomo poco incline al compromesso, a volte ruvido e sempre controcorrente, amava ripetere di “essere
contro le banalità dell’opinione
pubblica” e questa sua insofferenza
verso il conformismo lo portò ad
allontanarsi, perche deluso, dalle
sedute del Consiglio Comunale
In alto lo storico quartetto campione
italiano di seconda serie nella staffetta 4x100: Cesare Paltrinieri è il primo
a destra. A lato un’altra immagine
di Paltrinieri negli Anni ‘50, ai tempi
d’oro dell’atletica carpigiana.
Dall’Archivio de La Patria.
carpigiano dove era stato eletto
alle Amministrative del 1970
come indipendente, nelle liste del
Pci, col sindaco Onorio Campedelli, abbandonando così l’attività politico-amministrativa che
aveva appena iniziato a svolgere.
Fu anche componente del Consiglio di amministrazione delle
Opere Pie che allora avevano in
gestione l’Ospedale Ramazzini e
fu il primo, in quegli anni, ad avanzare l’idea della realizzazione di un
ospedale nuovo e maggiormente
attrezzato, da creare insieme a
Correggio, per dare al nosocomio
un respiro territoriale maggiore e
per inserirlo in un’area più vasta.
Proposta che, allora, non venne
accolta né dal Pci, né dalla Dc, ma
che di recente è stata ripresa da più
parti divenendo oggetto di dibattito, tuttora in corso, tra le forze
politiche locali. Ma Paltrinieri,
oltre alla medicina e alla politica,
ha avuto anche altri interessi, come
la musica lirica (Maria Callas è
sempre stata il suo mito) e l’atletica, nella quale ha praticato con
successo in gioventù la specialità
dei 400 metri piani. Con la maglia
della Società La Patria ha conquistato nel 1947 a Genova il titolo di
campione italiano nella staffetta
4x400 e, tre anni dopo, divenne a
Roma campione universitario sempre nella staffetta. Due anni prima
si piazzò secondo nei 400 metri
piani alle Universiadi di Milano.
Per espresso desiderio dell’estinto
nessuna comunicazione pubblica
è stata data del suo decesso così
come non sono stati celebrati i funerali. La sua salma è stata trasferita a Mantova per la cremazione.
citta’ a lutto per la morte
di cesare paltrinieri
Leggi la notizia su:
www.temponews.it
16.09.2011 n° 34
16
Schiatti car
Tolti i veli alla
nuova Serie A1
G
iovedì 8 settembre, la concessionaria Schiatti Car di
via dell’Industria ha presentato in anteprima assoluta a Carpi,
la nuova Bmw Serie 1. Un nutrito
gruppo di appassionati e curiosi ha
assistito alla presentazione della nuova arrivata in casa Bmw. La Serie 1 rimane fedele al modello precedente,
con tanto di trazione posteriore, ma
sono molte le novità, sia dal punto
di vista meccanico che estetico. Sulla
Bmw Serie 1 debutta inoltre la nuova
piattaforma modulare, grazie alla
quale si può montare il nuovissimo
cambio automatico a otto rapporti
e avere dimensioni maggiori. Un
ricco buffet, a ritmo di musica, ha poi
allietato l’evento, sobrio ed elegante.
In vero stile Schiatti Car.
Moto Club Carpi
Tra ieri e oggi
D
uplice appuntamento
d’autunno per gli appassionati di auto, moto, cicli
d’epoca e antiquariato. Il Moto
Club Carpi prestigiosa associazione
motociclistica carpigiana - nata nel
1958, che raggruppa oltre 300 soci
- organizza due attesissime manifestazioni nell’area del Piazzale Piscine:
la terza edizione del Mercatino
di antichità e modernariato e la
25° edizione della Mostra scambio
- auto moto cicli d’epoca - che
ormai ha una tradizione consolidata
e richiama appassionati del settore
da tutta Europa. La prima iniziativa,
il mercatino di antichità e modernariato, è in calendario domenica 25
settembre (dalle 8 alle 19) e proporrà
una serie di espositori e scambisti di
oggetti vintage e di modernariato.
L’ingresso sarà libero a tutti. L’1 e il
2 ottobre si terrà invece la mostra
scambio che offrirà a un pubblico di
collezionisti e specialisti e appassionati del mondo dei motori e delle
due e quattro ruote, il meglio in
fatto di auto, moto e bici d’epoca,
pezzi di ricambio, gadget e tutto ciò
che fa tendenza nel settore. L’ingresso è a pagamento per gli uomini e
gratuito per donne e bambini.
Le Vacanze romane del Vespa Club di Carpi. Otto
inviati speciali nella Capitale per il Primo
Raduno Internazionale Città di Roma
Tutte le Vespe portano
a Roma...
C
orreva l’anno 1953 quando la
Vespa diventò la protagonista
del film di William Wyler. In
sella Audrey Hepburn, abbracciata
a Gregory Peck che, alla guida della 2
ruote più romantica, l’accompagnava,
scorrazzando qua e là alla scoperta di
Roma. Settembre 2011: le nostre Vespe
carpigiane conoscono le strade della
città eterna e se ne innamorano. Siamo
8 vespisti carpigiani, più o meno esperti,
a dire il vero, solo due ne capiscono di
motori, ma siamo partiti curiosi ed entusiasti di mettere alla prova lo scooter
a miscela, fatta rigorosamente a mano
con olio e benzina. Quattro vespe, quattro guidatori e quattro “pie donne”
abbracciate ai loro moderni Gregory
Peck: l’appello è fatto e tra una gomma
sgonfia, gli attrezzi dimenticati a casa,
una, anzi più di una candela “spenta”
e tanta - e dico tanta - miscela, siamo
partiti. Caricate le vespe sui furgoni
e le Audrey sulla vettura ci aspettava
il weekend più divertente - e unico dell’anno. Siamo a Roma, più di 700
vespisti da tutta Europa, tante vespe di
tutte le età, forme, colori e nazionalità
partecipano al Primo Raduno Internazionale Città di Roma, organizzato
dal Vespa Club Tempo di Moto Casalotti Roma. Su e giù per la Capitale,
dimenticando ogni semaforo e sempre
scortati dalla Polizia Municipale, amici
per due giorni, che ci hanno protetto dal
traffico denso e ingombrante. Sorrisi,
tante foto, saluti da ogni dove e noi
protagonisti e padroni della città per un
weekend. Carpi ha conquistato Roma.
I nostri gladiatori su due ruote hanno
portato i colori biancorossi della Corte
dei Pio sul bandone storico ricamato a
mano negli Anni ’50: Giovanni Barbieri, vice presidente Vespa Club di
Carpi, Guido Nora, Fabio Alberti,
Simone Vannucci, tutti vespisti del
Vespa Club carpigiano e Chiara De
Meco, io, Sara Cavazzuti e Susanna
Vincenzi. Barbieri, sulla pagina Facebook dell’evento ha scritto: “grazie. Per il
bellissimo raduno, la calda accoglienza,
il prezioso aiuto e per averci regalato
una tre giorni in compagnia di tante
persone unite dalla stessa passione”.
E Fabio Alberti scrive: “grazie per il weekend straordinario! Tutto eccezionale:
staff, organizzazione, accoglienza, romani e meteo, meglio di così sarebbe
stato impossibile”. Un ringraziamento
di cuore è dovuto a tutti i nostri angeli
custodi dello staff del Vespa Club di
Roma ma è a Stefano “Cavallo Pazzo”,
cuoco provetto e meccanico esperto,
che dedichiamo queste righe. L’anno
prossimo in programma c’è Londra, forse parteciperemo anche alle Olimpiadi
della Vespa? Per ora le foto romane ci
fanno compagnia.
Elisa Anderlini
16.09.2011 n° 34
17
Luisa Vassallo presenterà il suo ultimo
libro sabato 24 settembre, alle 17, negli
spazi del negozio 33Cl, in Corso Fanti
97/99, a Carpi
La Cucina dell’Osteria
Volante
S
abato 24 settembre alle 17, il
negozio 33Cl, in Corso Fanti
97/99 a Carpi, in collaborazione con la carpigiana Sara
Monti, specializzata nell’organizzazione di eventi, ospiterà Luisa
Vassallo che presenterà il suo
ultimo libro: La Cucina dell’Osteria Volante, edito da Ancora
Editrice.
Luisa Vassallo, nata a Imperia nel
1965 dove vive e lavora, è diplomata in Scienze Religiose con una
tesi sulla religiosità del teatro.
Appassionata di letteratura sin
dalla prima adolescenza e attratta
dai profumi della gastronomia,
ha saputo coniugare queste
eterogenee passioni in molti
testi, ottenendo diversi premi e
riconoscimenti. Ha scritto La cucina di Don Camillo, A tavola con Renzo e
Lucia, A tavola con Harry Potter e tanti altri testi.
La Cucina dell’Osteria Volante è un libro a tema culinario, ricco di gustose
ricette che riprende i temi principali delle più famose opere di Gilbert Keith
Chesterton come L’Osteria Volante. Chesterton nacque a Londra nel 1874,
era uno scrittore, polemista e giornalista inglese. E’ divenuto famoso per aver
scritto I racconti di Padre Brown, divenuti serie televisiva in Italia, negli Anni
’70 con Renato Rascel e Arnoldo Foà. Patrick Dalroy, capitano irlandese è
uno dei protagonisti del romanzo L’Osteria Volante che decide di combattere
il moralismo dei proibizionisti benpensanti che volevano far chiudere tutte le
osterie d’Inghilterra. La “vecchia nave” diventa, grazie all’ex proprietario e a
Patrick Dalroy, un’osteria volante. La legge impediva l’apertura delle osterie a
parte quelle con l’insegna lasciata dai poliziotti e così i due decidono di trasportare l’insegna portandosi appresso un barilotto di Rhum e una forma di
cacio e piantandola dove capitava. Il libro è costruito sul dialogo tra l’autrice
e l’oste, Gilbert e i suoi amici all’interno dell’osteria. Vengono così enucleati i
temi più cari a Chesterton. In tanti momenti impera il paradosso, molto usato
da Chesterton per esprimere i suoi concetti. Chesterton sottolinea l’importanza
dell’umorismo e il fatto che le persone non dovrebbero mai prendersi troppo sul
serio. La frase più significativa è: “il vero divertimento è avere pochi mezzi,
ma delle buone idee”. Il ricettario è ricco e originale, molto british, ma è
presente anche una sfiziosissima ricettina esotica per rosolare delle belle fettine
di coccodrillo del Nilo...
S
arà la grande soprano Mirella
Freni a ricevere a Correggio, il
prossimo 22 settembre, il Premio
Pavarotti d’Oro 2011.
Dopo il grande successo degli scorsi
anni, giunge così alla quarta edizione
il premio organizzato dal Comune
di Correggio, in collaborazione con
Pro Loco di Correggio, per rendere
omaggio al maestro Luciano Pavarotti, con la consegna del riconoscimento e
il concerto benefico, al Teatro Asioli, alle
20,30. Il riconoscimento e l’istituzione
del Premio, che avvengono su specifica
autorizzazione della famiglia Pavarot-
Il mondo oggi, non
somigia a quello di ieri
a cura di Clarissa Martinelli
[email protected]
Vorrei rispondere alla signora
precaria che ha espresso critiche riguardo allo sciopero del
6 settembre 2011. Se lei si è laureata forse è perché i suoi genitori hanno lavorato e lottato
per avere più diritti; riguardo
alle pensioni forse anche i suoi
genitori la stanno percependo
- o saranno prossimi a percepirla - e anche loro fanno - o
faranno - parte della ”casta”.
Secondo me sta sputando nel
piatto in cui mangia e penso
che una delle cause per cui il
Paese sta andando a rotoli sia la
mancanza di interesse da parte
della maggioranza dei giovani
di farsi carico dei problemi della
società e, si sa, chi tace acconsente! Sono 20 anni che i giovani
sono fuori dalla politica quindi,
forse, sono loro che si devono
svegliare, perché il benessere
acquisito con i sacrifici dei genitori non dura in eterno. Alla
signora Chiara, invece, vorrei
dire che sostenere di non aver
capito le ragioni dello sciopero
è, di per sé, un problema (non
essendo lei di Destra). Non può
lamentarsi se fa sciopero un lavoratore anche se può crearle
inconvenienti, mentre di certo
non si crea problemi quando a
decidere di farlo è lei. Sapete che
a Carpi in certe aziende non si fa
sciopero per paura di ritorsioni?
Cose da decimo mondo.
Lavoratore Amareggiato
Gran serata all’Asioli, il 22 settembre
Il Pavarotti d’Oro
ti, discendono proprio dal legame tra
Luciano Pavarotti e la città di Correggio, dovuto alla profonda amicizia con
Casarini: un affetto reciproco che, nel
dicembre del 2002 portò il tenore modenese a esibirsi all’Asioli in occasione
della riapertura del Teatro. Mirella Freni
sarà accompagnata sul palco dell’Asioli,
a partire dalle ore 20,30, dai maestri
pianisti Giovanni Landini e Paolo Andreoli, dal baritono Roberto Servile,
dalle soprano Antonella Tegliafilo e
Simona Todaro, dalla mezzo soprano
Monica Minarelli e dal giovane tenore
Domenico Tegliafilo. A presentare la
serata sarà Francesca Manzini. “Con
questo concerto di elevatissima qualità
crediamo di rendere il giusto omaggio al maestro Pavarotti, nel modo che
probabilmente sarebbe maggiormente
piaciuto a lui, regalando alla città di Correggio e a tutti gli amanti del bel canto
L
a “signora” che cita si chiama
Sara, 25enne laureata e precaria
che ha scritto la scorsa settimana
evidenziando come i sindacati continuino a proteggere chi i diritti li ha già acquisiti (dipendenti di aziende sindacalizzate e quindi di discrete dimensioni e
pensionati) ignorando chi, come lei, ai
diritti non ha accesso. La accusa di non
farsi carico dei problemi della società;
in realtà lei ha mandato una lettera
spiegando quali siano i problemi suoi
e di una grossa fetta di suoi coetanei:
l’impossibilità di accesso al lavoro. In che
altro modo lei riuscirebbe ad ascoltare
le sue ragioni? Vogliamo ripercorrere
qualche data per capire quando i lavoratori hanno iniziato davvero ad avere
meno diritti? Si inizia il 24 settembre
1996, Governo Prodi, confederazioni
padronali e vertici sindacali siglano
un “patto sul lavoro’’, andando oltre
l’accordo del 23 luglio ‘93 di Amato che
cancellava la scala mobile e inaugurava la “politica dei redditi’’. Il “patto’’
di Prodi prevede flessibilità sul lavoro
e sui salari, lavoro precario, “lavori
socialmente utili’’, “salario d’ingresso’’,
“contratti d’area’’, contratti formazione-lavoro, lavoro in affitto (interinale),
estensione dell’apprendistato a tutti
i settori, stage e la privatizzazione del
collocamento. Si è iniziato a dire che
la flessibilità sarebbe stata un valore e
che era il momento di ripensare all’idea
di “posto fisso”. A distanza di pochi
mesi, il 18 giugno ‘97, viene approvata
la legge Treu, con i voti di PRC che, sulla
base del “patto’’, sancisce la completa
deregolamentazione del “mercato del
lavoro’’ e la sua progressiva privatizzazione. Sara nel 1996 aveva 10 anni e
giocava con le bambole, lei, Paolo, era
certamente più giovane di quanto sia
oggi: esattamente, lei che era giovane
al momento giusto e vedeva i diritti
dei lavoratori frammentarsi, cosa ha
un’opportunità eccezionale”, sostiene il
sindaco di Correggio, Marzio Iotti. “Il
Pavarotti d’Oro - commenta Aimone
Spaggiari, presidente della Pro Loco
correggese - vuole essere non solo un
premio, ma soprattutto un tangibile
ricordo per tutti coloro che avranno il
piacere e l’onore di riceverlo. Mirella
Freni, che avremo con noi quest’anno,
oltre a essere una grande protagonista
del bel canto italiano, può anche vantare
un legame particolare con il maestro
Pavarotti con il quale ha condiviso la
stessa balia, diventandone, a tutti gli
effetti, sorella di latte”.
fatto? E i sindacati? Non ricordo alcuna
rivoluzione sociale. Lo dico da persona
che precaria lo è stata per 11 anni, il
tema lo conosco. Si mendicavano due
settimane di ferie pagate estive “non
dovute” e, se avevi fortuna, ti pagavano
comunque se, per due giorni, avevi la
febbre a 40. Biagi, poi assassinato, ha
rimesso mano al lavoro precario cercando di garantirlo un po’ di più, ma niente
a che vedere con i diritti dei lavoratori di
serie A. Questo Sara può - e deve - dirlo.
Restando al presente, le scrivo mentre
si parla di un Fondo Cinese pronto a
farsi carico di parte del nostro debito. La
Cina ha per le mani già una bella fetta di
debito americano e ora pesca in Europa.
La Cina è un Paese non democratico,
nega diritti fondamentali, impedisce la
libertà di espressione, censura Internet e
stampa (ci sono filtri nei siti, perfino da
Google si accede solo a indirizzi autorizzati e chi esprime dissenso al regime
sui giornali viene incarcerato o peggio).
Il lavoro è concepito come qualcosa che
somiglia allo schiavismo se paragonato
ai diritti dei lavoratori dipendenti in
Italia. Quando a Tien An Men i ragazzi
sono andati in piazza a manifestare,
sono stati calpestati dai carrarmati in
quella Cina che si sta comprando tutto,
grazie alle ricchezze che anche noi gli
abbiamo offerto. Ci sentivamo furbi e
risparmiatori facendo produrre là ogni
cosa, gli imprenditori avevano margini
di guadagno più alti e se nelle comunità
rurali cinesi a produrre mettono bambini
di 9 anni non importa, costa poco. Provi
a comprare una pentola, un vestito
di qualche nota catena o un qualsiasi
oggetto di plastica e legga l’etichetta.
Lo so, perchè tento sempre di non
comprare cinese e perfino le tazzine da
caffè griffate e costose che volevo acquistare e regalare avevano la dannata
scritta “made in china”. Credo che Sara
subisca le conseguenze di un’inettitudine generalizzata che vede proprio i
grandi economisti in prima linea, quelli
entusiasti per la delocalizzazione che
ha portato molte produzioni fuori Italia,
creando disoccupazione e disagi, incapaci di prevedere anche gli aspetti più
prevedibili di questa crisi. Sara e quelli
come lei sono vittime e hanno tutto il
diritto di ribadire che, senza nessuna opportunità di lavoro, non contribuiscono
nemmeno al welfare. E i soldi dell’Inps,
per esempio, senza ricambio generazionale, finiranno prima del previsto senza
preoccuparsi troppo dei 65 anni compiuti da chi ne avrebbe diritto. Il mondo
oggi, non somiglia a quello di ieri.
Tempo... di quiz!
Sudoku
Come si gioca
PALINDROMO
Frase (7 5 3 5)
Curarsi il raffreddore con metodi disgustosi
e di dubbia efficacia.
Inalare pappa per alani
Stranezze
Dottore, mio marito crede di essere un quotidiano!
Me lo porti subito che è grave.
Un attimo che finisco di leggerlo...
Questo gioco di logica
propone una griglia di 9×9
celle, ciascuna delle quali
può contenere un numero
da 1 a 9, oppure essere vuota; la griglia è suddivisa, da
bordi in neretto, in 9 sottogriglie, chiamate regioni, di
3×3 celle contigue. Le griglie
proposte al giocatore hanno
da 20 a 35 celle contenenti
un numero. Scopo del gioco
è quello di riempire le caselle bianche con numeri
da 1 a 9, in modo tale che in
ogni riga, colonna e regione
siano presenti tutte le cifre
da 1 a 9, e pertanto senza
ripetizioni.
16.09.2011 n° 34
18
L’aforisma della settimana...
“Se non apriamo le nostre case, compresa la casa più intima, che è il nostro animo, siamo solo uomini di cartone”.
Ermanno Olmi
CARPI
Fino al 30 settembre
L’umorismo ai tuoi piedi
Personale di Marta Melis
La rassegna si tinge di rosa
Esposizione di opere grafiche,
vignette e caricature, con tema
conduttore la satira applicata a
usi, costumi, politica, fatti noti
o personaggi famosi
O&A Centro Affari
Fino al 2 ottobre
Passione Italia, 17 marzo
2011 - Una giornata italiana
Progetto promosso dalla
Federazione Italiana
Associazioni Fotografiche
in occasione dei
festeggiamenti per i 150 anni
dell’Unità d’Italia
A cura del Gruppo
Grandangolo di Carpi
Biblioteca Loria
Fino al 19 settembre
Collettiva di acquerello e
xilografia
In mostra le opere degli allievi
delle artiste carpigiane Lorena
Ghizzoni e Anna Ferrarini
Palazzo Bonasi
16 settembre - 8 dicembre
Dove regnavano le acque
1920-1950, la trasformazione
del paesaggio nelle fotografie
della Bonifica Parmigiana
Moglia
Palazzo Pio
16 settembre - 8 gennaio
Indistinti confini
Metamorfosi e altre
mutazioni
La mostra percorre attraverso
una selezione di opere d’arte
antiche e moderne, ma anche
brani letterari, tavole di fumetti,
spezzoni cinematografici come
gli artisti hanno rappresentato
la metamorfosi, il momento del
passaggio di stato dall’umano
all’animale o al vegetale o al
minerale
Da Cranach a Picasso, passando per Gustave Dorè, Bilal e
Moebius, un scelta di opere
dalle forme disfatte e dai
confini sfaldati
Palazzo Pio
16 settembre - 29 gennaio
Oreste Baccolini
E ha piombo dentro la canna
Secondo appuntamento del
ciclo di mostre Ad Hoc
A cura di Luca Panaro
Palazzo Pio
Eventi
CARPI
16, 17 e 18 settembre - ore 7
Bird Watching all’alba
Un’occasione unica per
osservare, da un apposito capanno in legno naturale, l’avifauna palustre (uccelli
acquatici) nel loro habitat
I binocoli sono messi
Da venerdì 16 a domenica 18 settembre a Modena, Carpi e Sassuolo si
rinnova l’appuntamento col FestivalFilosofia. 200 appuntamenti
fra lezioni magistrali, mostre, concerti, spettacoli e cene filosofiche.
Tra i protagonisti carpigiani vi saranno anche Stefano Rodotà e
Umberto Galimberti
Natura al 100%
L’Oasi alle prime luci
dell’alba
Ph Campanini & Baracchi
Mostre
U
n concetto chiave della
tradizione filosofica e
una questione cruciale
dell’esperienza contemporanea.
E’ Natura il tema dell’edizione
2011 del Festival Filosofia che si
svolge a Modena, Carpi e Sassuolo dal 16 al 18 settembre. Lezioni
magistrali, mostre, spettacoli,
letture, giochi per bambini e cene
filosofiche. Gli appuntamenti
sono quasi 200 e tutti gratuiti. Il
programma delle lezioni magistrali si svolge all’insegna delle
trasformazioni innescate dalle
scienze e dalle tecnologie, che
hanno condotto tanto la riflessione
filosofica, quanto il senso comune,
a misurarsi con questioni inedite
nella millenaria elaborazione
dell’idea di Natura. I maestri del
pensiero che il festival porterà nelle piazze e nei cortili delle tre città
si confronteranno con il pubblico
sulle varie declinazioni contemporanee della Natura, tracciando
linee tematiche che discuteranno, tra le altre, la questione del
rapporto tra natura e cultura, le
metamorfosi del corpo, il futuro
del paesaggio, le politiche della
natura e le frontiere del biodiritto.
Una preliminare messa a punto
teorica riguarderà lo statuto della
conoscenza della natura e il suo
rapporto con la cultura. Per effetto
delle acquisizioni dapprima delle
scienze fisiche e poi soprattutto
di quelle biologiche, l’epoca
contemporanea ha ridefinito un insieme di opposizioni tradizionali
della riflessione filosofica occidentale come soggetto-oggetto,
fatti-valori, anima-corpo.
Lezioni magistrali
Nicla Vassallo presenterà il
naturalismo filosofico, nel quale
si esaminano i processi cognitivi
come fenomeni naturali, venerdì
16, alle 15, in Piazzale Re Astolfo.
Corpo è anche luogo del cervel-
I
n occasione del FestivalFilosofia, l’Oasi La Francesa di Fossoli, ha optato
per un’apertura straordinaria, con l’obiettivo di far vedere, in un orario
insolito, le meraviglie della natura che ci circonda. Per i tre giorni del festival
infatti, l’oasi aprirà alle 7 del mattino. Alle prime luci dell’alba si potranno sorprendere al risveglio gli uccelli acquatici presenti in questo periodo e ammirare
il loro comportamento.
lo, di cui la coscienza, secondo i
programmi di ricerca delle neuroscienze, sarebbe un correlato.
Tutte le caratteristiche naturali,
d’altronde, sembrano già scritte in
un codice che ne contempla le infinite varianti, il genoma che, come
mostrerà Edoardo Boncinelli,
venerdì alle 18 in Piazza Garibaldi, costituisce la grammatica della
vita. Le sfide delle neuroscienze
sollecitano questioni filosofiche
che, sul crinale tra teoria della
coscienza e riflessione sull’identità personale, riformulano la
soggettività all’altezza dei tempi.
La costruzione di spazi sostenibili conduce al portato politico
delle trasformazioni della natura,
evidente nella discussione quanto
mai attuale sulle iniziative green
in economia, di cui parlerà Aldo
Bonomi, venerdì, alle 21, in Piazza Garibaldi. Nella sua fase più
tarda, segnata dall’affermazione
delle scienze della vita, la modernità ha attribuito – e continua ad
attribuire – nuovi nomi alla Natura, come “ecosistema”, flusso di
materia ed energia indispensabile
Umberto Galimberti
alla vita e alla sua organizzazione,
sul cui significato nelle scienze
evoluzionistiche si soffermerà
Mauro Ceruti, venerdì, alle
16,30, in Piazza Garibaldi.
A Giovanni Ghiselli invece, il
compito di allargare lo sguardo a
una più generale riflessione sullo
statuto della natura nella filosofia
greca, venerdì, alle 10, in Piazzale Re Astolfo. Christoph Wulf,
antropologo e scienziato dell’educazione, indicherà, sabato, alle 10,
in Piazza Garibaldi, la centralità
dei processi educativi e di socializzazione nel perfezionamento
della natura umana. Le politiche
della natura investono i corpi
umani trasformandoli in campo
di dominio, istituendo confini tra
naturale e politico, tra natura e
storia, che spesso hanno messo
capo a vere e proprie politiche
“sulla” vita, come mostreranno,
da diverse prospettive, Roberto
Esposito (sabato alle 15 in Piazzale Re Astolfo) e Simona Forti
(domenica alle 10 in Piazzale Re
Astolfo). Terra è uno degli appellativi più arcaici con cui si è
chiamato l’ambiente naturale che
fa da casa al nostro stare al mondo: indagando le connessioni che
legano il rapporto con la terra alla
tutela del pianeta, Felix Duque,
filosofo spagnolo esordiente al
festival, ne esplorerà i significati,
sabato, alle 16,30, in Piazza Garibaldi. Le trasformazioni contemporanee della Natura verranno
saggiate in una serie di terreni
cruciali. Innanzi tutto quello del
corpo, riportato a centralità dalle
scienze della vita, che lo sottraggono alla sua fissità naturale e
destinale. L’attesissimo Umberto
Galimberti aprirà questo dossier insistendo sulla necessità di
riconoscere l’unicità di corpo ed
esistenza, superando il dualismo
Continua a pagina 19
16.09.2011 n° 34
19
a disposizione dei visitatori
dall’Associazione stessa
Ingresso gratuito su
prenotazione
Oasi La Francesa
16 - 18 settembre
Io selvaggio
Da Mowgli fino a Max:
la rivincita dei selvatici
Un percorso selvaggio tra
letture, giochi, laboratori e
installazioni per bambini,
ragazzi e famiglie
Castello dei Ragazzi
16 - 18 settembre
Festival Filosofia
Centro Storico
17 e 18 settembre - dalle 15
7° Trofeo di Pallacanestro
Memorial Galles”
Palestre varie
18 settembre - ore 9/16
Meeting Atletica Leggera
25° Trofeo Città di Carpi
8° Paralympic
Gare di atletica riservato ad
atleti disabili
Nelle varie discipline: 80 e 100
mestri piani, salto in lungo,
lancio del vortex, staffetta 4x50
Per l’occasione si festeggia il
compimento di 25 anni di
attività dell’Ushac
Pista di Atletica
Continua da pagina 18
di corporeità e organismo, domenica, alle 18, in Piazza Martiri.
Le frontiere della bioingegneria
spingono verso la formulazione di
diritti di nuova generazione, per
affrontare la questione, altamente
controversa, di cosa sia naturale e
cosa sia invece regolabile, di quali
siano gli ambiti di vita sui quali si
possa legiferare: parlerà Stefano
Rodotà domenica, alle 11,30, in
Piazza Martiri.
A lezione dei classici
Completerà il programma filosofico la sezione Lezione dei classici,
secondo la formula sperimentata
con successo a partire dal 2009:
grandi interpreti del pensiero
filosofico discutono le opere che
hanno maggiormente segnato la
riflessione sul tema della Natura. Paolo Galluzzi rintraccerà
(venerdì, alle 11,30, in Piazzale
Re Astolfo) i fondamenti della
moderna scienza delle qualità primarie e secondarie ne Il saggiatore di Galileo Galilei. Quest’anno
una lezione dei classici è dedicata
anche a una grande opera pittorica, per mostrare le connessioni tra
filosofia e arti, pensiero e immagine: Francisco Jarauta parlerà
di rappresentazione e conoscenza,
21 - 29 settembre
Festivis
Festa degli astili di vita
sostenibili
Centro storico
cartografia e pittura, davanti a Il
geografo di Vermeer, sabato, alle
21, nel Cortile d’Onore di Palazzo
Pio. Al panteismo dell’Ethica di
Spinoza sarà dedicata la lezione
di Remo Bodei domenica, alle
16,30, in Piazzale Re Astolfo,
mentre Gianfrancesco Zanetti
ricostruirà lo statuto delle istitu-
zioni naturali nella Scienza nuova
di Giambattista Vico, domenica
alle 15, nel Cortile d’Onore.
Teatro e performance
Se le lezioni magistrali sono il
cuore della manifestazione, un
vasto programma creativo coinvolge le narrazioni e le performance con letture e reading di e da
Stefano Rodotà
Gianni Celati, venerdì, alle 21,
nel Cortile d’onore, cui seguirà
lo spettacolo del Teatro della
Pozzanghera di Carpi, dal titolo
La scuola delle nuvole e, ancora
Francesco Bianconi, sabato alle
21 in Piazza Garibaldi.
Musica
Domenica 18 settembre, alle 21,
22 settembre - ore 15
Inno all’acqua - Proiezione
documentario con dibattito
L’iniziativa è collegata
alla visita guidata ai pozzi di
Rubiera del 24 settembre, in
collaborazione con Aimag
Ritrovo ore 9.30 presso
all’autostazione
A cura dell’Università Libera
Età N. Ginzburg
Sala Congressi
22 settembre - ore 16
Inaugurazione Anno
accademico 2011/2012
dell’Università Mario
Gasparini Casari
Concerto vocale e strumentale
di Marika Benatti
Letture e recite di Sara Gozzi
(Teatro di Corte)
Presentazione dei corsi a cura
del professor Pietro
Marmiroli
A seguire, rinfresco
Chiostro di San Rocco
MODENA
Fino al 19 settembre
Festa del Partito
democratico
Ponte Alto
Remo Bodei
in Piazza Martiri, tra musica,
ricordi ed esperienze, Giovanni
Allevi e Federico Taddia dialogano sul rapporto tra paesaggio e
creazione artistica: la composizione non nasce solo dall’incanto assoluto della bellezza, ma anche e
soprattutto dove questa perfezione
s’incrina e lascia trasparire il vortice del caotico e dell’irrazionale,
che riporta l’uomo in contatto con
le forze ataviche della natura.
16.09.2011 n° 34
20
Calcio – I biancorossi cadono a Viareggio ma presentano ricorso:
il 2-3 è sub-judice
Sbandata non omologata
Contestata la posizione irregolare di un avversario: probabile il 3-0 a
tavolino. Ma rimangono attuali gli eccessi di un Carpi estremo e
squilibrato. Domenica arriva il Lumezzane.
I
l Granducato si conferma amaro e
indigesto come vuolsi da recente
tradizione (sul campo: 5 ko negli
ultimi 6 viaggi in Toscana; unica eccezione l’1-0 a Poggibonsi). Ma il
2-3 di Viareggio (reti degli ex Eusepi
e De Paola) è sub-judice, e molto
probabilmente verrà rovesciato dal
giudice sportivo. Al momento, comunque, la sbandata non è omologata. Ma val la pena discuterla. E’giunta inattesa e controversa, ancorchè
piuttosto sintomatica. LA GARA
- Ogni analisi possibile comincia e
finisce con il rigore (dubbio) e la
conseguente espulsione di Laurini
(immediata, dunque catastrofica) che
hanno segnato la gara. Il Viareggio
si era attrezzato per ripartire, ed ha
cavalcato molte più praterie di quante
non sperasse di trovare. Il Carpi ha
quasi solo furia, non ancora distanze.
Perdendo un uomo per il pressing si
è ulteriormente rarefatto. Peraltro,
nemmeno la gestione delle risorse
e dei cambi ha convinto del tutto.
Comunque, più che un alibi, 90’
ad handicap con 30°C umidi rappresentano una condanna pesante
per qualsiasi squadra. Figurarsi per
quelle in cantiere.
EPISODI - E’ più esaustivo esaminare le prime due partite con uno
sguardo d’insieme. Sono entrambe
di difficile lettura. Raccontano una
squadra d’eccessi, che al momento
non può farsi capire. E’ esercizio legittimo ridurre la trama di Viareggio
ad un tackle disperato giunto (forse)
con qualche decimo di ritardo. Attenzione però, perché il cuore del
problema è proprio lì. Se accettiamo
questo punto di vista, anche il 4-0 alla
Tritium va rivisto. Dopo 10’, sullo
0-0, si è aperta la stessa voragine:
palla scoperta, centrali indecisi se
salire o scappare indietro, spaziatura
eccessiva con il laterale attardato nel
rientro. Filtrano palla e uomo. Bastianoni (identicamente esposto al
fallo da ultimo uomo in piena area) ha
tamponato appena in tempo. Come
sarebbe andata se, invece, Sinato
avesse avuto il timing di Cesarini?
Non c’è risposta, naturalmente. E
guai a chi pretende di saperla. Si
ragiona per assurdo nel tentativo di
enucleare il problema. Il calcio non
si vince ai punti, come la boxe. E’
Pisa 4
Sorrento 4
Como* 3
Carpi 3**
Tritium 3
Ternana 3
Avellino 3
Monza 3
Taranto* 2
Pavia 2
Pro Vercelli* 1
Foggia 1
Spal 1
Lumezzane* 0
Benevento 0
Foligno 0
Reggiana -1
Viareggio -1**
* I recuperi Como-Pro Vercelli e
Lumezzane-Taranto si sono disputati
Mercoledì 14.
** Viareggio-Carpi non omologata
Domenica 18/9/2011, ore 15,
3° giornata. Carpi-Lumezzane
(stadio Giglio, Reggio Emilia);
Avellino-Tritium; Benevento-Reggiana; Como-Sorrento; Monza-Pro
Vercelli; Pisa-Foggia; Spal-Viareggio;
Taranto-Pavia; Ternana-Foligno.
PROSSIMO AVVERSARIO: LUMEZZANE
Riecco Ferrari: un sogno
mai realizzato
P
romosso per la prima volta in C1 nel 1997 (proprio nei giorni in cui il Carpi
sognò la B fino allo sciagurato spareggio con il Monza), il Lumezzane ha
partecipato a 13 degli ultimi 15 campionati della Terza Serie Professionistica.
È infatti retrocesso solamente una volta (2006), per poi risalirvi due stagioni dopo
vincendo oltretutto la Coppa Italia Lega Pro. Il team bresciano è dunque una solida
realtà di categoria che punta a confermare il discreto piazzamento della passata
stagione (settimo, a -4 dai playoff). Scenderà al Giglio dopo il recupero con il Taranto
(disputato Mercoledì), motivato dall’urgenza di riscattare il ko di Benevento (0-3).
In panchina è confermatissimo l’emergente Davide Nicola: classe ’73, vecchio
cuore genoano che a Lumezzane ha chiuso la carriera di difensore (15 presenze
in A e quasi 400 in B) per poi iniziarvi immediatamente quella di allenatore. Dal
mercato sono arrivati due fondamentali puntelli per la difesa: Marco Malagò
(jolly,’78, reduce da 6 stagioni in A con Chievo e Siena) e Antonio Giosa (centrale,
’83, ultime 3 annate in B con Messina, Vicenza e Reggina). Modulo base: 4-4-2.
Punto fermo dell’attacco è un sogno mancato della dirigenza biancorossa: Fausto
Ferrari, classe ’80, modenese di Pavullo, recente avversario del Carpi con la maglia
del Montichiari, inseguito invano da Giuntoli nelle ultime sessioni di mercato. Il
suo partner uscirà dal ballottaggio tra l’astro nascente Roberto Inglese (’91, ex
Pescara) ed il navigatissimo Mirco Gasparetto (’80, scuola Milan, lo scorso anno
a Cremona).
E.G.
eterna collezione d’episodi. La loro
logica può sorriderti o punirti. Ma
non si può fingere di dimenticarsene.
E’buona chiave interpretativa solo se
viene utilizzata sempre. Adottando
un sistema piratesco, di razzie improvvise, e spazi che si svuotano, il
suo peso è estremizzato. Difendersi
nella metà campo altrui garantisce
chances offensive superiori. Ma
aggredire la profondità dell’avversario significa anche mettere a repentaglio la propria. Dunque costa
rischi di gravità proporzionale alle
GLI ALTRI CAMPIONATI
Partenza falsa per tutte
E
CLASSIFICA
E PROSSIMO
TURNO
ntrano in scena anche i campionati minori. Bandiera a scacchi in Eccellenza e
Promozione: partenza falsa per le nostre. Dopo gli antipasti di Coppa, domenica
prossima partono i tornei di Prima, Seconda, e Terza.
Eccellenza. Comincia male l’ambiziosa Correggese di Galantini, costretta ad un
debutto di ferro in quel di Noceto contro i Crociati (retrocessi dalla C2 a tavolino).
Capitan Rolli e compagni non reggono all’urto dell’eterno Michele Pietranera (38
anni e non sentirli…): suo il gol che spiana la strada al successo dei parmensi (1-2).
Vano il primo gol stagione del neo-acquisto Cicotello.
Promozione. Rivoluzionata, ringiovanita, intraprendente. Così, in tre aggettivi,
è definibile il nuovo progetto Solierese, che transita in un vero e proprio “Anno
Zero” dopo l’addio di Aguzzoli e il saluto all’Eccellenza. Mister Nannini esordisce
con un ko pregno di recriminazioni ed attenuanti: allo Steffanini, la Rubierese passa
con scarto all’inglese (0-2).
Le altre. Avvio da dimenticare per Virtus (ultima nel girone con Quarantolese,
Medolla e Massese), Fossolese (eliminata nel derby al primo turno) e Cabassi
(poi travolta a Cavezzo nel secondo turno: 2-6) che escono immediatamente dalla
Coppa ad una settimana dal debutto nei rispettivi campionati. Domenica prossima
parte anche il campionato di Terza che vedrà impegnate Limidi (tra le favorite per il
titolo), S.Marino e Carpine (che hanno cambiato allenatore e puntano a migliorare i
piazzamenti dello scorso anno) più la novità assoluta Cortilese di mister Esposito.
E.G.
conseguenze. Volendo sintetizzare
in termini matematici il concetto
di “calcio estremo”, si direbbe che
è estrema l’incidenza del singolo
frangente. Ovvero, che è elevata la
probabilità che esso possa decidere
una partita (a favore o a sfavore). Perché il successo sta nella differenza
tra il danno e il pericolo scampato,
inesorabilmente ridotto a manciate
d’attimi e millimetri.
MISTER - Il Carpi attuale può solo
scommettere sopra questi scarti. Troverà l’equilibrio stabile solo quando
sarà in grado di aggiudicarseli tutti.
Per ottimizzare questa capacità serve tempo e lavoro. Maddaloni non
sperimenterà altre ricette all’infuori
delle sue. Apporterà piccoli correttivi, ma non emendamenti veri. Chi
lo scelse ha azzerato il patrimonio
tattico di una stagione trionfale per
fondare un progetto rivoluzionario
incardinato sulla sua filosofia. Deve
perciò concedergli la pazienza che
chiede. Non c’è dubbio che la meriti.
Proviene dai settori giovanili, ha già
incontrato e superato questo tipo di
difficoltà. La fiducia nel metodo lo
rende consapevole che la direzione
utile non è sempre la più semplice.
Ma ora si trova in una dimensione del
tutto nuova. Un conto è far fruttare
investimenti potenziali, e imporre
una didattica estrema a chi non ha
ancora una carriera. Altra cosa è rispondere direttamente ad un CdA, e
chiedere disponibilità a personalità
navigate. Quanto la squadra crede
in ciò che le viene proposto? E per
quanto tempo la proprietà accetterà
di sapere che il milione e mezzo di
Euro speso è in bilico su 40-50 metri
di campo aperto?
GIUNTOLI - Su queste due domande critiche gira la stagione. Inevitabilmente le risposte arriveranno coi
prossimi risultati. Ma prima d’ogni
altra cosa, credo debba entrare prepotentemente in scena il massimo
fuoriclasse di via Marx: Giuntoli.
IL CASO
Monopoli
squalificato
a Bari
Il Carpi ha presentato ricorso contro la
posizione disciplinare di Luigi Monopoli schierato dal Viareggio sia contro
i biancorossi sia nel debutto a Terni. Il
giovane difensore (classe ’92, lo scorso
anno in forza al Bari), espulso durante
la terzultima giornata del campionato
Primavera, avrebbe dunque scontato
solamente 2 dei 3 turni di squalifica
inflittigli dal giudice sportivo. Che, in
attesa di redigere la sentenza (attesa
entro Martedì 20), non ha omologato il
risultato di domenica scorsa. Probabile
comunque il 3-0 a tavolino.
E.G.
Sta al centro del mondo biancorosso. Nessuno meglio di lui sa dove
si trovano i punti d’appoggio per
sollevarlo. E’ l’unica entità trina: è
stato infatti giocatore, ha allenato, ed
è oggi il vero plenipotenziario della
società. Tocca a lui mediare tra tutti
i vertici del perimetro. E riempire
l’ambiente della cultura necessaria
a comprendere il senso e la necessità
della rivoluzione in atto. Non è detto
che ci riesca. Ma è sicuro che farà
il bene del Carpi. Che, in attesa di
sapere se avrà tre punti omaggio,
riparte dal Lumezzane: una curva
complessa, sdrucciolevole, ma superabile.
Enrico Gualtieri
Calcio a 5
La Virtus dorme, Guidi la sveglia
C
alato il sipario sull’annus horribilis gialloblù, al Vallauri la Virtus
di mister Caleffi si riaffaccia
agli impegni ufficiali dalle paludi di
una C2 che si annuncia, al solito,
‘scorbutica’. La prima di coppa vede
i virtussini impegnati contro un Viadana agguerrito: il divario tecnico tra
le due compagini è indiscutibile, ma a
demolire le illusioni di chi si attendeva
una Virtus insaziabile e ‘bulimica’ di
gol, ci pensa il capitano ospite, che,
incredibilmente solo, al pronti-via, si
gira e fredda un incolpevole Accomando (in foto). La Virtus fatica a
trovare il bandolo della matassa e le
bocche da fuoco carpigiane sparano
a salve, prima con Grazioli su cui
l’estremo ospite è più fortunato che
bravo, quindi con Bigarelli che, per
una questione di millimetri, manca il
bersaglio grosso. E’ tuttavia l’ingresso
di Guidi a spaccare in due il match:
il neoacquisto virtussino prima infila
in rete il più semplice dei palloni per il
momentaneo pari, quindi, in combinazione con Grazioli, sfiora il raddoppio.
E’ però una Virtus svagata, che paga
l’ennesima distrazione con lo squillo
ospite dell’1-2. Mentre Bigarelli tenta
invano di abbattere la porta avversaria
centrando pali e traverse a ripetizione, è ancora Guidi a infilare l’estremo
ospite, risolvendo una mischia in area
con un tocco di giustezza. A brevissima
distanza, di nuovo, l’incontenibile 10
gialloblù ispira Stassi che di mancino
inchioda il 3-2 per i padroni di casa. Al
termine di un match complicato, la Virtus centra una vittoria che deve servire
di lezione: la stagione si annuncia di
sofferenza; la testa deve incominciare
a correre quanto prima, la C1 non è
una chimera, ma chi si ferma, qui, è
perduto.
Federico Campedelli
16.09.2011 n° 34
21
INTRALOT: NUOVO PUNTO VENDITA DEGLI ABBONAMENTI DELLA LIU JO VOLLEY. Si prospetta una
stagione all’insegna di emozioni
Grandi partner per un
grande team
D
avide Astarita e tutta la
dirigenza sono entusiasti
che la grande famiglia si
sia allargata. I titolari dell’agenzia Intralot di Carpi, (via Carlo
Marx, 83) che rispondono ai
nomi di Cataldo Spataro e
Gennaro Perillo, si ritengono
soddisfatti dell’accordo con la
Liu Jo Volley: l’ennesimo sodalizio convola a nozze, l’agenzia
di giochi e scommesse Intralot è
entrata nel bouquet dei partner
commerciali della Universal
Volley Modena.
Intralot, con sede centrale in
Roma, è presente in tutto il territorio nazionale, in particolare sul
territorio dell’Emilia Romagna.
Il signor Cataldo Spataro ci
spiega che Intralot di Carpi, è
un’agenzia di scommesse dove
guardare le varie competizioni
sportive e scommettere sullo
sport. Si tratta di un nuovo modo
di giocare, usufruendo di un ambiente pulito e accogliente.
“La nostra idea è stata quella di
creare un Bar dello Sport ispirato agli Anni ’70 dove la gente si
incontrava per parlare di calcio
e giocare la schedina. All’interno del nostro spazio è presente
un mini casinò provvisto di slot
di nuova generazione che, e a
breve, sarà arricchito di Video
Lottery. Inoltre, per aumentare
gli introiti, abbiamo deciso di
introdurre la vendita di ricariche
telefoniche, Gratta & Vinci e
pagamento bollettini.
Essere partner commerciale
della Liu Jo Volley ci carica
d’immensa soddisfazione. La
nostra attività ha appena un anno
e l’iniziativa è nata casualmente da un incontro col direttore
sportivo Davide Astarita. Sin da
subito si è instaurato un rapporto
di simpatia e sincera amicizia,
così quest’estate, in una delle tante chiacchierate tra noi,
abbiamo pensato di legare i due
nomi per contribuire alla vendita
degli abbonamenti. Da sempre
consideriamo Liu Jo Volley sinonimo ed espressione di eleganza,
signorilità, passione e competenza; tutte caratteristiche che poi
si collegano direttamente alla
famiglia Astarita.
La società ha fatto grandi sacrifici per formare una squadra così
competitiva da considerarsi fiore
all’occhiello di Modena e Carpi.
Sacrifici di questo tipo meritano
una grande ricompensa sotto forma di fiducia, tifo e abbonamenti. E’ per questo che speriamo di
contribuire al raggiungimento
della quota abbonati a cui tiene
particolarmente il presidente
Rino Astarita.
Intralot, grazie a questa partnership, può diventare un Fan Club
della Liu Jo in grado di ospitare i
tifosi, far seguire in Tv le partite
in trasferta o, magari, semplicemente un luogo d’incontro per
raggiungere il Palazzetto”. Francesca Succi
Il Trofeo delle Stelle - Memorial Alvarez Ronchetti si conclude con la
vittoria dell’Edilesse Cavriago
Podio a sorpresa per
il Trofeo delle Stelle
F.C.I. Gruppo
Colombofilo
di carpi
Gli arrivi
Il Cavriago
F
inisce con la vittoria a sorpresa dell’Edilesse Cavriago, unica squadra di A2
al via, il sesto Trofeo delle Stelle
- Terzo Memorial Alvarez Ronchetti. Una vera e propria festa
di volley, quella messa in scena
domenica 11 settembre al PalaFerrari dall’Universal, che ha
regalato al pubblico carpigiano
una maratona di grande pallavolo
con protagoniste appunto Cavriago ma anche i due squadroni di
Al centro
Orduna
A1, MRoma e Copra Piacenza,
rispettivamente terza e seconda
di una classifica che, a fine giornata, recitava: Cavriago 4 punti,
Piacenza 3, Roma 0. Premiato nel
successo dei reggiani anche l’alzatore argentino di Conte, Santiago Orduna, nominato miglior
giocatore del Trofeo delle Stelle.
Festa anche per l’Universal Carpi, che ha presentato agli sportivi
la Cec al via della prossima B1 e
tutto il settore giovanile.
Al centro
Gallotta
Il 10 settembre da Senigallia sono stati
lanciati 1.510 colombi.
Paolo Tommasini – Sorbara
Marian Nicuta - Sorbara
Luciano Rebecchi - Sorbara
Giuseppe Martinelli - Sorbara
Massimo Michelini – Soliera
Renzo Riccò – Balzo Bruino
Gianni Becchi - Soliera
Giuliano Amedei - Soliera
Roberto Vaccari - Soliera
Eugenio Medici - Sorbara
Franco Garagnani – Rinascita
Eros Caccone - Sorbara
Baraldi e Messina– Soliera
Luigi e Piero Pivanti - Balzo-Bruino
Luciano Luppi - Balzo-Bruino
Ermanno Pagani - Dorando Pietri
Iacob Titieni - Balzo-Bruino
Claudio Fregni - Sorbara
Aldo Lusetti - Soliera
Ones Bononi – Sorbara
Luigi Busoli – Soliera
Bergamini e Michelini – Soliera
Iella Franchini - Soliera
16.09.2011 n° 34
22
A
giorni riapre la Scuola di Addestramento
Tennis del Circolo
Tennis Carpi e le adesioni
all’anno 2011/2012 sono
già numerosissime. Forte di
questo risultato, il Circolo
intende consolidare ulteriormente questi numeri,
attraverso una più oculata
organizzazione, una sempre
più qualificata professionalità dei propri maestri e
preparatori atletici e, infine,
migliorando la logistica
interna. “La S.A.T. è un vero
e proprio vivaio sportivo,
una scuola addestramento che offre la possibilità a
tutti, in relazione alle proprie
capacità, di intraprendere
un percorso sportivo ed,
eventualmente, agonistico”,
ha affermato il coordinatore
della scuola, Nilo Diacci.
Un luogo nel quale “ si gioca
a tennis e, nel contempo, si
“educa, in un ambiente sano
e sicuro. Il luogo ideale per
crescere, fare sport e gruppo”, ha sottolineato il presidente del Circolo, Loris
Cavazzoli. Per qualificare la
preparazione tecnica degli
allievi, accanto ai maestri
Daniela Carra, Manuel
Rezzaghi ed Elisa Carretti,
vi sono anche i preparatori
atletici Stefano Carbonieri,
Nicola Martinelli e Francesco Cucconi. Dai primi
di ottobre e sino alla fine di
maggio i ragazzi delle racchette calpesteranno i campi
dello storico circolo carpigiano. Buono sport a tutti!
Scuola di Addestramento Tennis del Circolo Tennis Carpi
Orgoglio carpigiano
Campionato
Nazionale a Squadre
Under 14 Maschile
P
erseguendo l’obiettivo di organizzare tutti gli anni un evento
a carattere nazionale o internazionele, rivolto soprattutto ai
ragazzi, anche quest’anno il C.T.Carpi ha l’onore di ospitare il Campionato Nazionale a Squadre Under 14 Maschile. Il
campionato, in programma dal 29 settembre al 2 ottobre, vedrà le
migliori 8 otto squadre italiane combattere per aggiudicarsi il titolo
di Campione Italiano. L’ingresso è gratuito.
Un settembre da leoni
C
on una prestazione
esemplare la Squadra
D1 Maschile (in foto)
del Circolo Tennis Carpi che
partecipa al tabellone regionale, si è imposta per 4 a 2
in casa del fortissimo Tennis
Equitazione di Reggio Emilia.
Un risultato che consente alla
squadra carpigiana di fare un
passo avanti per raggiungere
la promozione in Serie C. Decisivo lo scontro casalingo di domenica
18 settembre, contro il Tennis Bologna.
Circa un centinaio i bambini che, sabato
10 settembre, in Piazza Martiri, hanno preso in
mano la racchetta per la prima volta
Il tennis in piazza
S
ono stati circa un centinaio i bambini che,
sabato 10 settembre,
in Piazza Martiri, hanno preso
in mano la racchetta per la
prima volta e hanno provato
a fare qualche battuta, grazie
all’iniziativa Tennis in Piazza, targata Sporting Club.
Sui due campi allestiti nel
cuore cittadino sotto il patrocinio del Comune di Carpi
i tre maestri dello Sporting
Andrea Artioli, Alessan-
dro Bonini e Davide Rossi
hanno mostrato ai piccoli neo
tennisti come si fanno diritto,
rovescio e smash. Il tutto
si è svolto sotto la brillante
animazione di Leonello di
Radio Bruno.
Inaugurata in via della Resistenza, 31 a San Martino
in Rio la nuova palestra Thunder
Una nuova avventura per la
famiglia Romagnoli
D
omenica 11 settembre ha inaugurato in
via della Resistenza,
31 a San Martino in Rio,
la nuova palestra Thunder, presa in gestione dal
carpigiano Carlo Romagnoli, insieme alla figlia, la
campionessa di arti marziali, Elisabetta. Nei locali
completamente rinnovati si
terranno corsi di arti marziali,
coi maestri Elisabetta e Matteo Romagnoli, (karate,
kick boxing, kung fu, tai chi,
pugilato, MMA e capoeira) e
attività di fitness (total body,
gag, pilates, yoga, zumba, fit
boxe...). La palestra ha due
sale corsi, una delle quali dotata di tatami, di una sala pesi
con macchine cardio-fitness
Technogym e di un ring regolare per gli allenamenti delle
discipline da combattimento.
Elisabetta
Romagnoli
La nuova Società Palestra
Thunder svilupperà anche
attività con le scuole e i diver-
samente abili, sotto l’egida
del Coni, col quale Elisabetta
Romagnoli collabora.
Handball Carpi - Coppa Italia di serie A1
Battesimo a Sestola il 24 settembre
S
arà il Palazzetto dello Sport di Sestola a tenere a battesimo la nuova Handball Carpi nel
primo impegno ufficiale della stagione, in
programma sabato 24 e domenica 25 settembre.
La Federazione ha ufficializzato la sede del girone
a
quattro del primo turno della Coppa Italia di
Serie A1, che la società biancorossa organizzerà e ospiterà in Appennino, grazie alla collaborazione delle Valli del Cimone, il consorzio degli
operatori turistici dell’Appennino modenese e
degli Enti Locali interessati allo sviluppo economico e turistico dell’area, che sarà uno dei partner
della formazione carpigiana per la stagione 20112012. “Siamo davvero orgogliosi di avere al nostro
fianco uno sponsor così prestigioso – il commento
di Claudio Cerchiari, d.g. biancorosso (in foto) – e speriamo di iniziare col piede giusto, perché il
nostro obiettivo è vincere il girone di Coppa”. Sarà una due giorni intensa quella di Sestola, aperta sabato 24 alle 10,30 dalla sfida fra Carpi e Parma, seguita alle 12 da Cassano Magnago-Cassa Padana
Leno, le altre due squadre del raggruppamento B. Nel pomeriggio, alle 18, Carpi-Cassano Magnago
e alle 19,30 Parma-Cassa Padana Leno. Domenica 25 la terza giornata: alle 10,30 Parma-Cassano
Magnago e alle 12 Cassa Padana Leno-Carpi. Passa ai quarti solo la prima, che è stata abbinata alla
vincente del girone G in cui figurano Conversano, Junior Fasano, Noci e Altamura, in campo il 17 e il
21 settembre. I quarti si giocano l’8 dicembre (andata) e il 14 gennaio 2012 (ritorno), poi final four il
7 e l’8 aprile in sede da definire.
16.09.2011 n° 34
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