una vita a impatto zero
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una vita a impatto zero
Settimanale di attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti 16 settembre 2011 ANNO XII N. 34 Spedizione in Abbonamento Postale Regime libero Modena tassa riscossa, Tax percue. Autorizzazione della Filiale di Modena Poste Italiane spa a soli € 0.50 in edicola una vita a impatto zero << La crisi implica un ripensamento della società, dell’economia e degli stili di vita. un cambio di rotta, per costruire una società non più preoccupata solo di consumare, bensì sobria, sostenibile e “green”. >> Enrico Mescoli, Irina Osadchaya e Davide Bulgarelli crisi economica: i carpigiani vedono nero inaugurato il nuovo polo radioterapico del ramazzini torna a carpi la scuola di musical vacanze romane per otto vespisti del carpi vespa club 16.09.2011 n° 34 2 Tra le righe... Solo chiacchiere e distintivo? L Momenti di trascurabile felicità... “ Il momento in cui i padri dicono: e va bene, i risvegli dalle operazioni chirurgiche, le strade appena bagnate dal camion che le pulisce, il profumo del giornale quando lo prendi tra le mani, le bocche impiastricciate dei bambini quando hanno finito il gelato, il responsabile che all’alba chiude la discoteca facendo scattare il lucchetto, il professore che corregge i compiti”. Ma anche: “Quelli che lottano per pagare il conto, che spengono la luce a letto e poi si girano di lato, tirandosi su le coperte. Tutti i traslochi di una giornata, tutte le auto che escono nuove dai concessionari, tutta la musica che viene ascoltata. Un litigio furioso per una questione di principio”. Sono questi e tanti, tanti altri, i Momenti di trascurabile felicità che Francesco Piccolo – che sarà ospite alla Festa del Racconto, a Carpi, domenica 2 ottobre, alle 15 – confida nel suo ultimo libro, piacevole successo di Einaudi. Che uno degli autori di Che tempo che fa si lasci conquistare dalla vertigine della lista non è cosa che lascia stupefatti. Nemmeno che l’artefice di quel piccolo gioiello di “umorismo antropologico” che è L’Italia spensierata possa confermare, una volta di più, che nel Belpaese è possibile ridere, e sorridere, senza essere cafoni, senza usare il turpiloquio, facendo a meno di battute sessiste: con intelligenza anziché furbizia. Leggerezza al posto della superficialità. Perché è proprio in un’assenza il pregio più grande del testo di Piccolo: manca totalmente di volgarità, di quel cafonal al quale pareva ormai essersi supinamente uniformato gran parte del circuito comico-umoristico italiano. Piccolo consente una boccata d’ossigeno a tutti coloro che i frizzi e i lazzi dell’ennesimo cinepanettone proprio non sono riusciti a farseli piacere. E che un po’ si nascondevano, temendo di apparire snob. “C’è un’ape che se posa / su un bottone di rosa: / lo succhia e se ne va… / Tutto sommato, la felicità / è una piccola cosa”. Così Trilussa descriveva il più impalpabile e sfuggente degli stati d’animo. In qualche strana e incomprensibile maniera, abbandonando ogni pretesa di sistematicità o ambizione, Piccolo si è messo a osservare il mondo. E in quello che ha visto è riuscito, qualche volta, a indicarci con la penna del dito questa piccola cosa chiamata felicità. di Marcello Marchesini a manovra finanziaria? “Abbiamo fatto un miracolo”, dice Berlusconi. I ticket sanitari? “Li ha decisi il Governo”, spiega il presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani. Per il sindaco di Carpi Enrico Campedelli, uscito con ben due comunicati sull’argomento a fine agosto (il 24 e il 31), la manovra si ripercuote sul Comune costretto a ridurre i servizi offerti e la loro qualità. Tutti, e a tutti i livelli, chiedono sacrifici per il bene del Paese, per salvare l’Italia dalla bancarotta. Ancora a parlare di lacrime e sangue, ma chi chiede a noi lacrime e sangue è obbligato a dare il buon esempio. I sacrifici che vengono chiesti devono essere per tutti, davvero per tutti. In mezzo a tagli generalizzati che colpiscono soprattutto le fasce più deboli della popolazione (e le interviste pubblicate su questo numero testimoniano il momento nero) invece, gli unici a salvarsi sono i politici. Non che i tagli agli stipendi di parlamentari e consiglieri possano salvare i bilanci dello Stato, però una più onesta amministrazione del denaro pubblico e tagli alle spese, garantirebbero maggiore credibilità a chi fa appello, ancora una volta, ai cittadini. Fino a quando poi, i soliti noti, quelli che non evadono e pagano fino all’ultimo cent le tasse, sopporteranno di dover rimediare alla cattiva amministrazione della spesa pubblica? Dov’è la premessa per lo sviluppo che dia un futuro all’Italia e alle sue giovani generazioni? La sostanza rimane che siamo sempre più poveri. Il resto è tutto ‘chiacchiere e distintivo’. Foto della settimana... Ph Diego Poluzzi Frase della settimana... “Palazzo Pio è il simbolo della provincia italiana che produce grandi cose, in una città che si può scegliere in qualsiasi momento dell’anno per viaggiare nella storia e poi riposarsi a tavola”. Dichiarazione della direttrice del mensile Bellitalia, Emanuela Rosa Clot, che dedica nel numero di settembre grande spazio a Carpi e al suo Palazzo. Domenica 11 settembre, il parco di Fossoli, racchiuso dalle vie dell’Ulivo, Giglioli, del Faggio e del Tiglio, è stato intitolato al 6 giugno 1944, lo sbarco in Normandia, su sollecitazione del carpigiano Paolo Ferretti. attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti DIRETTORE RESPONSABILE Gianni Prandi CAPOREDATTORE Sara Gelli REDAZIONE Jessica Bianchi, Valeria Cammarota, Francesca Desiderio, Enrico Gualtieri, Federico Campedelli, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli. IMPAGINAZIONE e GRAFICA Liliana Corradini PUBBLICITA’ Multiradio - 059698555 STAMPA Centro stampa delle Venezie - 049-8700713 REDAZIONE e AMMINISTRAZIONE Via Nuova Ponente, 24/A CARPI Tel. 059 645566 - Fax 059 642110 [email protected], [email protected] COOPERATIVA RADIO BRUNO arl Registrazione al Tribunale di Modena N. 1468 del 9 aprile 1999 Chiuso in redazione il 14 settembre 2011 16.09.2011 n° 34 3 inchiesta crisi Programma Festivis Martedì 20 - ore 17 Conferenza: Alimentazione sostenibile nell’infanzia. Lo svezzamento come momento di scelte delicate e da compiere consapevolmente, per la salute e la sicurezza dei nostri figli e di tutto il pianeta. Andrea Bergomi (pediatra), Margherita Guidetti (ricercatrice in psicologia sociale), Maria Chiara Molinari (pediatra), Flora Telloli (educatrice d’infanzia) Sala Duomo festivis - La Festa degli Stili di Vita Sostenibili, in programma a Carpi dal 20 al 29 settembre, si propone di diffondere sul territorio “buone pratiche” di consumo e produzione Una vita a impatto zero Mercoledì 21 - ore 21 Convegno: Perchè microcredito e uso consapevole del denaro a Carpi? A. Cavazzoli (Ufficio RSI BPER), F. Boccaletti e L. Boccaletti (Coop. Anziani e non solo), Barbara Bulgarelli (Cna), Simone Morelli (Comune di Carpi) Auditorium Biblioteca Loria Giovedì 22 - ore 21 Dibattito: Dopo il no al nucleare: come produrre l’energia che vogliamo Stefano Ciafani (Responsabile Scientifico Legambiente), L. Boni (Tecnico Zetech). Moderatore: Stefano Covezzi (Bottega del Sole) Auditorium Biblioteca Loria Venerdì 23 - ore 20.30 Apericinema. Aperitivo in attesa del cinema offerto da Cookies Bar Auditorium Biblioteca Loria Ore 21-22.30 Cineforum: Home. La nostra terra Dal Festival Cinema Ambiente (Torino) documentario che presenta gli effetti del riscaldamento globale. Regia: Yann Arthus Bertrand Auditorium Biblioteca Loria Sabato 24 - ore 10/19 Laboratori per la Scuola Mostra Casa Ecologica PAEA Piazzale Re Astolfo Ore 10-19 Mostra Cuore Verde CEAS Cortile delle Steli Ore 10-12 Laboratorio: Riciclo creativo CEAS Piazzalele Re Astolfo Ore 10.30 Presentazione: Reti di Economia Solidale e Mappa della Spesa Sostenibile. Distretto Economia Solidale, Gruppo Acquisto Solidale La Festa, Carpitransizione Auditorium Biblioteca Loria Ore 15.30 Presentazione: Barefoot College, Energie alternative dalle campagne indiane E. Chiodarelli (autrice) Auditorium Biblioteca Loria Ore 16-17 Laboratorio Yoga Bimbi Ass. Orvajrarei Parco del Teatro Ore 16-17 Laboratorio Terra Cruda Associazione Bioecoservizi P.le Re Astolfo Ore 16.30-18.30 Concertino Itinerante per le strade del centro Banda Bardana Ore 17-18 in arrivo a carpi la prima edizione di festivis Leggi la notizia su: www.temponews.it L In foto alcuni tra i promotori dell’iniziativa. Da sinistra: Villiam Bassoli, Nadia Bonamici, Luciano Barbieri, Francesca Reggiani, Andrea Maccari, Paolo Bellentani, Silvia Cini e Stefano Covezzi ’economia solidale rappresenta una vera e propria rivoluzione nella vita di ciascuno di noi. Sostenerne la causa, significa adottare comportamenti, abitudini e atteggiamenti mentali in netta controtendenza agli stili consumistici propinati a gran voce dai mass media. Diventare “sostenibili” infatti, comporta l’adozione di uno stile di vita all’insegna della sobrietà, dell’equità e della consapevolezza, nel rispetto dell’ambiente. Come? Partendo dalle piccole azioni quotidiane: limitando i consumi di acqua ed energia, evitando gli sprechi, sostituendo la moda dell’usa e getta con quella del recupero, acquistando prodotti ecocompatibili e a chilometro zero, preferendo l’uso della bicicletta a quello dell’auto... La crisi economico - finanziaria che attanaglia con prepotenza anche le famiglie carpigiane, comporta un urgente e profondo ripensamento della società, dell’economia e degli stili di vita. Insomma un cambio di rotta, per costruire una società non più preoccupata solo di consumare, bensì sostenibile, “green”, parsimoniosa nel prelievo di risorse trasformate con energia da fonti rinnovabili, che produca meno rifiuti... Con queste premesse è nato Festivis, la prima Festa degli stili di vita sostenibili, in program- ma alla Corte dei Pio dal 20 al 29 settembre, grazie all’iniziativa di numerose realtà cittadine: Progetto Reti di Pace (Africa Libera, Caritas Diocesana, Progetto Chernobyl, Bottega del Sole, Il Mantello, La Festa, Porta Aperta, Venite alla Festa) a cui si sono affiancati Carpitransizione, Legambiente, Fica Cisl, Banca Etica, Consulta A coordinate dal Centro Servizi per il Volontariato sotto l’egida del Comune di Carpi. In programma in centro storico conferenze, dibattiti, laboratori per grandi e piccini, mostre stabili, mostre-mercato con oltre trenta espositori e, ancora, spettacoli, concerti e punti ristoro rigorosamente biologici. “In questi anni - spiegano gli organizzatori - è andato crescendo l’interesse per il mondo che si riconosce nella definizione di economia solidale: un sistema di relazioni economiche e sociali che pone l’uomo e l’ambiente al centro, cercando di coniugare sviluppo con equità, occupazione con solidarietà e risparmio con qualità. Sempre più realtà produttive intraprendono un percorso di sostenibilità ambientale e responsabilità sociale e, al contempo, cresce il numero di cittadini consapevoli dell’importanza e della forza che risiede nella loro capacità di partecipazione diretta e nelle loro scelte di acquisto”. La Festa degli Stili di Vita Sostenibili si propone di diffondere sul territorio le “buone pratiche” di consumo e produzione. Di tracciare una sorta di percorso che, idealmente, parte dalla persona, passa per la casa e arriva fino al territorio. Questi, infatti, i tre filoni su cui poggia la festa. “A Carpi, da un paio di anni - commenta il carpigiano Marco Pignatti, tra i fondatori, insieme a Francesco Rustichelli, di Carpitransizione - si è sviluppata una sensibilità nuova. Molti cittadini si sono accostati al tema della filiera corta, del chilometro zero, della spesa locale, complice la nascita di vari Gruppi solidali di acquisto, della presenza del mercato contadino e della nuova Casa dell’Acqua. E’ sul risparmio energetico e sulla mobilità che non ci siamo ancora. La gente non pensa a quanto consuma per riscaldare la propria casa e ricorre all’automobile per ogni spostamento: sono questi i comportamenti più insostenibili che ci connotano ed è proprio su tali tematiche - risparmio energetico e mobilità - che vorremmo mostrare alla gente delle pratiche alternative e praticabili, poichè altrimenti non ci sarà futuro”. Buone pratiche che non solo fanno bene all’ambiente, migliorando la qualità dell’aria delle nostre città e salvaguardando i terreni agricoli da ulteriori colate di cemento, ma anche alle nostre tasche e, perchè no, all’impresa. “La perdurante situazione di crisi - continua Pignatti - sta producendo pesanti effetti sul settore dell’edilizia. Qualcuno ipotizza che occorra ricominciare a costruire non si sa bene con quali soldi e quali obiettivi. Secondo noi il problema va affrontato in un’ottica completamente diversa. Sul territorio carpigiano ci sono già almeno 7,8 milioni di euro disponibili a rilanciare l’occupazione (non la speculazione) nel settore dell’edilizia e dare lavoro ai professionisti del settore, oggi in sofferenza. Il denaro c’è, va solo reindirizzato! Calcolando il numero di famiglie a Carpi (circa 25mila) e quanto spende in media una famiglia per scaldare (circa mille euro all’anno) e rinfrescare (circa 120 euro per 60 giorni), risulta una spesa di 1.120 euro a famiglia per un totale di 26.120.000 euro. Riducendo la spesa energetica del 30%, a Carpi potrebbero essere disponibili più di 7.8 milioni di euro all’anno da spendere in efficientamento energetico degli edifici. Soldi che i carpigiani spendono già in metano che non viene prodotto a Carpi, denaro che se ne va dalla nostra città, soldi che vanno in fumo e che potrebbero restare invece nelle tasche di imprese e lavoratori carpigiani”. Obiettivo primario della festa è quindi quello di informare, di spiegare che il modello capitalistico di crescita a tutti i costi è finito, che è necessario ricominciare da qui, rilocalizzando filiere ed economie, rilanciando il territorio e radicandosi ad esso. “Dobbiamo raggiungere un numero critico per avere un peso, per realizzare obiettivi, per “impattare” davvero sulla città. Per farlo si devono stringere reti, si devono muovere le piccole comunità, perchè il singolo non può farcela da solo”. Jessica Bianchi Laboratorio Cicloofficina Recuperandia, Carpitransizione, Pony Bike Cortile di Levante Ore 17-18.30 Laboratorio (per bimbi 3-6 anni) Il baule magico a cura di Recuperandia Cortile di Levante Ore 17 Esperienze a confronto: Reti di famiglie Liana Balluga (Comune di Carpi), D. Casi (Famiglie del Gelso), S. Corradini (comune di Modena), M. Sala (Il paese delle meraviglie) Auditorium Biblioteca Ore 18.30 Presentazione libro: La vita dopo il Petrolio Paolo Bussei (ITIS Leonardo da Vinci) presenta G. Ruggieri (co-autore) Con Rinfresco offerto da Bottega del Sole Auditorium Biblioteca Ore 21 Concerto: Piccoli omicidi rock italiano, la band presenta il primo disco Ad un centimetro dal suolo Cortile di Levante Domenica 25 - Ore 10-19 Laboratori per Bambini e Adulti Mostra Casa Ecologica PAEA Piazzale Re Astolfo Ore 10-19 Mostra Cuore Verde CEAS Cortile delle Steli Ore 10,30 Conferenza: Seno e biberon, sostenibilità e sostegno alle mamme. Voci a confronto per capirsi Con Giorgia Cozza Auditorium Rustichelli Ore 10.30 Presentazione del Progetto Jungo mobilità sostenibile Auditorium Biblioteca Ore 11-12 Laboratorio Yoga Bimbi Associazione Orvajrarei Parco del Teatro Ore 11.30 Conferenza: Viaggiare a Piedi con lentezza Compagnia dei Cammini Auditorium Biblioteca Ore 15.30 Presentazione Libro: Bebè a costo 0 Accogliere e accudire al meglio i nostri bambini, consumando in modo ecosostenibile Con Giorgia Cozza e Giorgia Gandolfi Auditorium Biblioteca Ore 16.00-19 Grande gioco: Consumabili CEAS Piazzale Re Astolfo Ore 17-18 Laboratorio Cicloofficina Recuperandia, Carpitransizione, Pony Bike Cortile di Levante Ore 18 Qui lo dico e qui lo annego Tour teatrale nello strampalato museo del Pianeta Stufo a cura di Legambiente Cortile di Levante Giovedì 29 Ore 21 Convegno: Investire il risparmio nel nostro futuro S. Arletti (Comune di Modena), Simone Tosi (Comune di Carpi), P. Contini (Git Banca Etica Modena), BPER, Banca Centro Emilia Auditorium Biblioteca Loria 16.09.2011 n° 34 4 inchiesta crisi Come vivono questo momento di grave crisi economica le famiglie di Carpi? quali sono i problemi con cui si confrontano ogni giorno? I carpigiani raccontano la “loro” crisi... L Benito Di Lorenzo Bianca Bonato Fabrizio Pavarotti Giovanna Lacoviello Lidia Righi di Valeria Cammarota e Marcello Marchesini e scuole di pensiero dominanti, tra i cittadini di Carpi, sembrano essere due. “La crisi c’è ed è nera” dicono alcuni. “Nera? E’ molto peggio di così”, ribattono altri. Il morale, insomma, non è certo alle stelle. Pare, anzi, che non sia mai stato basso come in questo momento. La sfiducia nel prossimo futuro è palpabile, viene da dire quasi totale. Sono poche le persone che, intervistate, sostengono di intravedere realistiche speranze di miglioramento – nessuno che si attenti, poi, a dichiararsi ottimista. Negozi che chiudono o stanno per farlo; amici in cassa integrazione; difficoltà nel pagare mutui, assicurazioni, bollette. Sembra più un bollettino di guerra che il resoconto di un’inchiesta sulla vita di una città di provincia. Poi rabbia. Ce n’è tanta, trattenuta a stento, nei visi e nelle parole degli intervistati. Rabbia per una situazione che sembra immodificabile, amarezza per la mancanza di iniziativa da parte di chi è deputato a prendere decisioni. La frustrazione di chi si sente sempre più impotente. Sempre meglio che la rassegnazione, verrebbe da dire. E, infatti, tra tutti gli intervistati, non c’è stato nessuno – nessuno – che ci sia parso sconfitto, che si sia dato definitivamente per vinto, che abbia rinunciato a combattere. Perché i carpigiani, che siano giovani o anziani, uomini o donne, non rinunciano a dire la loro, a proporre soluzioni, a ragionare e riflettere su come volgere a loro favore una situazione, e a indagarne le cause. Come hanno sempre fatto. Tre sono, in sintesi, le richieste – semplici – degli intervistati. Cambiare Governo è quella più chiara e diffusa, dal momento che questo ha dato prova di totale confusione, mancanza di progettualità e interesse ai problemi delle persone comuni. Anche se, va detto, non c’è moltissima fiducia nella politica nel suo complesso. Combattere l’evasione: è questa, invece, la seconda richiesta. Far pagare chi non l’ha mai fatto, o chi lo fa troppo poco, rispetto al proprio tenore di vita. In una situazione di crisi - sembrano dire i carpigiani, abituati da sempre al pragmatismo - è giusto che si contribuisca al bene comune in base alle proprie sostanze. C’è poi una terza richiesta, abbastanza pressante e diffusa da potersi generalizzare: il Comune deve farsi sentire di più, le istituzioni locali devono farsi maggiormente carico dei problemi dei cittadini, fargli avvertire che sono con loro. Perché questa crisi è anche una crisi di fiducia, dicono in molti, e per riacquistarla, la fiducia, si ha spesso bisogno dell’aiuto di qualcuno. Che nella comunità di Carpi, ‘grazie’ alla crisi, riviva la coesione di un tempo? BENITO DI LORENZO “Si sente la crisi? Bella domanda. All’apparenza sembra che tutto vada bene: la gente spende, va in ferie... Quasi tutti dicono che non arrivano alla fine del mese, ma poi viaggiano, usano la macchina e nessuno protesta. Tutti si lamentano a parole ma nessuno passa ai fatti. Io, da pensionato, con i risparmi che posseggo, me la cavo bene: ho la mia pensione, usufruisco degli interessi, ho una casa di proprietà, i miei figli hanno un lavoro. Faccio fatica a credere che la gente sia tanto in difficoltà: io, solo per fare un esempio, al bar mi limito a una consumazione di 1 euro e 50, mentre sono tantissimi i giovani che spendono mediamente 8/9 euro. Mio figlio, poi, dice che dove lavora lui cercano nuovo personale, ma che la gente prima di accettare l’impiego vuole prima sapere a quanto ammonta lo stipendio oppure cerca un mestiere in un ufficio altrimenti non accetta. Non so. Quest’estate al mare, dove vado tutti gli anni, ho visto una grandissima quantità di carrozzine e bimbi piccoli: una settimana di vacanza costa, ma la gente, evidentemente, la fa comunque. Credo si tratti di abitudine a lamentarsi: si vive al di sopra delle proprie possibilità. Magari con questa crisi si tornerà a spendere un po’ meno, come si faceva un tempo. Io, ad esempio, i miei figli piccoli li mandavo sì in vacanza, ma in colonia. Ora invece vanno tutti in albergo e non so davvero come facciano a pagare. Eppure pagano”. GIOVANNA LACOVIELLO “La crisi si sente tantissimo, anzi credo vada peggiorando come mai è accaduto prima. Il futuro lo vedo più che nero. Fortunatamente io lavoro ma sono preoccupata, più che per me stessa, per gli altri: ho tanti amici che sono rimasti senza impiego. Occorrerebbe aiutare le imprese, creare più posti di lavoro e iniziare a combattere seriamente il fenomeno dell’evasione fiscale”. FABRIZIO PAVAROTTI “Abbigliamento e meccanica hanno avuto grandi problemi e molte persone impiegate in questi settori sono a tutt’oggi disoccupate. La Caritas da tempo accoglie carpigiani che vi si recano per chiedere aiuti alimentari. Un rimedio? Incrementare i posti di lavoro. Il problema dei giovani, poi, è fondamentale: chi esce dalle scuole, a differenza di un tempo, non trova lavoro. Anche se bisogna ammettere che oggi molti ragazzi non si adattano più a fare certi tipi di mestiere”. BIANCA BONATO “Per l’avvenire sono abbastanza fiduciosa: di periodi di crisi ce ne stati molti e spesso si sono risolti. Devo dire però che il mio futuro lo vedo ancora lontano: finito il liceo, farò l’università e, nel frattempo, spero che la situazione si possa risollevare. Una cosa mi preoccupa, però. Dicono che in Italia ci sia bisogno di più manodopera ma, soprattutto noi liceali puntiamo alla laurea: temo che nonostante l’impegno, molti giovani debbano un giorno svolgere un lavoro che non corrisponda al proprio titolo di studio”. MAURIZIO MOLINELLI “Fortunatamente ho un impiego sicuro, quindi posso considerarmi un privilegiato. Constato però le difficoltà di tanti giovani nel trovare lavoro: mia figlia, ventenne, trova quasi sempre occupazioni part time, a chiamata e sottopagate. Molti miei conoscenti sono in difficoltà. Quando poi, in una famiglia, capita che uno dei componenti rimanga senza impiego, avendo magari un mutuo da pagare, allora sì che sono guai se non hai le spalle coperte”. LIDIA RIGHI “La crisi, a Carpi, si sente. La si vede nelle attività che chiudono, nelle persone, nella diminuzione degli acquisti. Il futuro? La speranza è l’ultima a morire. Occorrerebbe far ripartire le attività. In caso contrario, non possono riprendere nemmeno i consumi”. LORENZO LOTTI “Non credo assolutamente che stiamo uscendo dalla crisi. Si sente eccome, già da diversi anni e, presumibilmente, si continuerà a sentire per molto tempo ancora. Soprattutto i giovani devono chiedersi quale sarà il futuro. Cosa aiuterebbe? Svecchiare la classe politica e far sì che tutti paghino le tasse, soprattutto chi è più ricco (anche se, probabilmente, proprio questi sono i più grandi evasori). Qui a Carpi il benessere di un tempo è ormai un ricordo e le cose non miglioreranno di certo. I problemi, pian piano, si accumulano e, se non si fa qualcosa, saremo nei guai. Soprattutto perché i giovani sono costretti a scappare all’estero”. NINO SANTACHIARA “La crisi c’è e continuerà, con la conseguenza che quelli che oggi stanno male, staranno sempre peggio. La responsabilità è di questo Governo, che non riesce a concludere niente, anzi più va avanti e peggio è. Occorre cambiare ogni cosa: la classe dirigente prima di tutto, sia a Destra che al Centro che a Sinistra”. MARIKA CAMELLINI “Ho aperto la mia attività commerciale nel febbraio del 2008 e poco dopo si è cominciato a parlare di crisi. Ora la mia attività chiude, ma i motivi non sono legati tanto alla crisi, quanto piuttosto alle difficoltà nell’individuare la clientela a Carpi – cosa che non capita nel punto vendita presente a Modena – e alla via su cui il negozio si affaccia, che andrebbe maggiormente valorizzata. La crisi? Forse è stato più uno spauracchio: chi fa un certo tipo di acquisti, ha continuato e continua a farli anche in tempi difficili come questo”. RITA MARCIELLO “Una delle mie figlie è laureata in lingue ed è in cassa integrazione da due anni. Le prospettive non sono buone. Ma voglio aver fiducia: la speranza è l’ultima a morire”. MARTINA PIVETTI “Sono un po’ preoccupata per il mio futuro, anche se devo ancora finire la scuola, perché sento che si fa molta fatica a trovare lavoro nonostante un’eventuale laurea”. Lorenzo Lotti Martina Pivetti Maurizio Molinelli Nino Santachiara Rita Anceschi 16.09.2011 n° 34 5 inchiesta crisi Elisabetta Maioli Daniela Maioli DANIELE GOLDONI “Per quel che riguarda la mia attività, non c’è stata una grossa differenza rispetto agli scorsi anni. Comunque la gente, finché non avrà soldi in tasca da spendere, non andrà in giro a comprare merci. L’unica soluzione possibile e fare in modo che le persone ne abbiano di più”. DEANNA MORINI “Siamo sulla piazza di Carpi da 109 anni e quindi abbiamo una clientela molto affezionata. Per quel che riguarda la crisi, ad oggi, siamo stati abbastanza fortunati. Le donne continuano a venire, ma gli uomini vengono soltanto se hanno qualche occasione particolare. Abbiamo deciso di chiudere nel momento giusto, anche se le motivazioni non riguardano la crisi. Come negozi siamo forse un po’ superati, tra outlet, spacci, negozi dell’usato e vintage. Ci ritiriamo quando possiamo lasciare ancora un bel ricordo”. Marika Camellini Daniele Goldoni Dario Forghieri RITA FRIGERI “Non credo che la crisi si stia superando. C’è e questo inverno sarà peggio. Siamo tutti dentro lo stesso minestrone, Carpi non è esente. Si lavoricchia anche, ma non c’è assolutamente redditività nelle aziende. Se si arriva al pareggio si è fortunati. E paradossalmente, più si lavora più ci si rimette: converrebbe rimpicciolire l’attività e stare senza dipendenti. Da domani si dovrebbe smettere di far tirare fuori soldi agli italiani e ridurre la burocrazia sotto tutti i fronti. Oggi, se si deve aprire un negozio di 20 metri o assumere un dipendente, si è sommersi di scartoffie. Abbiamo mantenuto per anni dei colossi, ora bisognerebbe aiutare i piccoli imprenditori, che sono l’ossatura del nostro Paese. Bisognerebbe anche fare in modo che le banche, in un momento difficile, sostenessero le imprese invece di chiudere i rubinetti”. DANIELA MAIOLI “Bisogna portare gente nei centri storici. Bisognerebbe ricanalizzare le persone, riabituarle a vivere le loro città, e dunque lasciar un po’ perdere i centri commerciali. A Modena le grandi catene di distribuzione stanno demolendo il centro”. Rita Frigieri Rita Marciello ELISABETTA MAIOLI “La crisi si è andata a sommare a una situazione preesistente nella quale si registrava una contrazione dei consumi per i negozi al dettaglio. Se si punta sulle grosse catene, è ovvio che si danneggiano le piccole imprese, ma così facendo si svuotano anche i centri storici dai negozi”. DARIO FORGHIERI “Servirebbe fare tante iniziative per valorizzare il centro. Concerti gratuiti, mostre, spettacoli e quant’altro. Se si portano le persone, almeno qualcuno potrebbe essere propenso a spendere qualcosa”. Deanna Morini ROSSELLA OLIVA “E’ da un anno almeno che sentiamo la crisi, e siamo molto demoralizzati perché non vediamo all’orizzonte una prospettiva di miglioramento. Non crediamo ci sarà una ripresa. La prima cosa da fare sarebbe tranquillizzare le persone. Perché, oltre a meno soldi, in giro c’è anche parecchia paura. Le persone dovrebbero essere incoraggiate a consumare”. CLAUDIA CATTINI “Siamo aperti da 20 anni, e abbiamo iniziato ad avvertire difficoltà già con l’euro. Dal 2008, poi, ogni anno che passa si lavora sempre meno. Occorrerebbe che ci fossero delle licenze precise, e non quest’apertura selvaggia di negozi nei quali tutti vendono tutto e nessuno è più specializzato. Servirebbe poi anche fare qualcosa per il centro storico, con iniziative non solo a livello commerciale, ma anche culturale. Quest’anno, con la piazza che abbiamo, neppure un concerto. Tante regioni hanno un itinerario enogastronomico preciso, perché non si più fare anche qui? Servono poi le stesse regole per tutti, altrimenti c’è concorrenza sleale. Il Comune poi, qualsiasi cosa gli si chieda, è distante. Si percepisce come proprio sia dall’altra parte della barricata. Il futuro lo vedo molto nero”. RITA ANCESCHI “La crisi? Eccome se c’è. La prima soluzione che mi viene in mente è una sola: cambiare Governo, e trovare qualcuno che si interessi ai problemi del Paese”. crisi economica: i carpigiani vedono nero il loro futuro Quali difficoltà state affrontando? Come immaginate il prossimo futuro? Come il Comune di Carpi dovrebbe sostenere le famiglie? Partecipa alla nostra inchiesta su: www.temponews.it Claudia Cattini Rossella Olivai 16.09.2011 n° 34 6 inchiesta crisi “ Non esistono diritti ai quali è possibile rinunciare. Un diritto o è generale o non è”. Questo il messaggio, chiaro, lanciato dal segretario generale della Cgil Susanna Camusso quando, sabato scorso, ha dialogato nel cortile della Biblioteca Loria di Carpi con Tamara Calzolari. Lavoro, diritti, cultura: questo il tema discusso in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università Libera Età Natalia Ginzburg. Argomento quanto mai attuale, considerata la visione del Governo – del ministro del welfare Maurizio Sacconi in particolare – così emerge dall’ultima manovra economica. Nell’articolo 8 della manovra trova infatti terreno fertile l’idea che alcuni diritti possano, in caso di necessità, considerarsi facoltativi. Sarà quindi possibile derogare ai contratti nazionali collettivi di stabilire, all’interno di singole aziende o territori, la cosiddetta contrattazione di prossimità. In questi casi, se concordato dalle parti, i lavoratori potranno rinunciare al diritto al reintegro a seguito di licenziamento senza giusta causa – come invece prevede l’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori. Una china molto pericolosa, secondo il segretario della Cgil: “lo Statuto dei Lavoratori rappresenta l’applicazione pratica dei principi generali stabiliti nella nostra Costituzione. Un diritto, se esiste, vale per tutti indistintamente. Com’è possibile pensare che i lavoratori di un territorio godano di tutele sconosciute a quelli che hanno la sfortuna di risiedere in un altro posto?”. Ma la critica alla concezione di società espressa dal Governo è globale, non riguarda solo le norme sul lavoro: “non c’è un’idea precisa di dove il Paese debba andare, non esiste un disegno unitario. L’unica linea guida è il convincimento che il Paese debba essere nettamente suddiviso tra ricchi e poveri”. Idea ribadita anche dalla riforma - che la Camusso dichiara di faticare a considerare tale – della scuola e dell’università voluta dal ministro dell’istruzione Mariastella Gelmini. Un’istruzione pensata non per i WASP – White Anglo Saxon Protestant – ma per i WIRC – White Italian Rich Catholic: “una scuola per ragazzi bianchi, possibilmente benestanti. Per tutti gli altri, meglio iniziare in fretta a cercare un lavoro umile”. Susanna Camusso ha inoltre ricorCiclabile - Tratto di via Focherini “Non dovremo abituarci a essere più poveri, perché in realtà lo siamo già. Dovremmo imparare a essere tutti un po’ più uguali. E’ giunto il momento che, a pagare, sia chi non l’ha mai fatto”, ha detto a Carpi il segretario della Cgil, Susanna Camusso “No a un Paese di ricchi e poveri” In alto Tamara Calzolari, Marcello Marchesini e Susanna Camusso. In basso la Camusso - Ph: Enrico Cattabriga dato come, a fondamento stesso della nostra Repubblica, si trovi il Lavoro (art. 1). Tanto che, quando questo entra in sofferenza, è tutto il sistema a essere scosso. “Puntare sui giovani e sulle donne - lo ripete chiaramente – perché la politica deve comprendere che i soldi destinati a scuola e istruzione non sono un costo, ma un investimento”. In- I lettori ci scrivono... G entile direttore, le invio alcune precisazioni in merito all’articolo del settimanale Tempo del 2 settembre scorso dal titolo Agosto, Comune mio non ti riconosco. Parto dalla doverosa e ovvia premessa che a nessuno piace attendere e che se l’anonimo cittadino si è sentito vittima di un disservizio sono a porgergli le mie scuse e quelle dell’Amministrazione Comunale, sperando ci possa leggere. L’orario estivo osservato dal Comune da molto tempo prevede nei vestire sul futuro, questa la parola d’ordine. Altrimenti, se non si creano le condizioni per lo sviluppo, nessuna manovra economica potrà risolvere la situazione. Cosa ancor più importante, Susanna Camusso ha ribadito la concreta possibilità di conciliare diritti e competitività. Non si può pensare di rivaleggiare con i Paesi emergenti “risparmiando” sugli individui. Lo Stato deve tornare, in questo campo, a essere uno degli attori in gioco: “occorre un serio piano di investimenti. Per anni, anche a Sinistra, ci si era lasciati stregare dalle lusinghe del mercato. Dall’idea che questo, se lasciato agire indisturbato, avrebbe trovato al suo interno gli strumenti per auto regolarsi”. Ma nessuna mano invisibile è stata in grado di evitare il fallimento di Lehman Brothers, né di rimuovere la ruggine che ha fatto scricchiolare il mirabolante transatlantico sul quale viaggiava il sogno americano. Restano i fatti - la crisi economica globale - a smentire amaramente le idilliache visioni dei liberisti della Scuola di Chicago. Diversi studi indicano come i periodi di crescita economica dei Paesi occidentali siano stati accompagnati da un allargamento del campo dei diritti, non dalla loro restrizione. Anche nella patria dei Regan e dei Bush, lo Stato di Barack Obama sta tentando di tornare a spendere per incoraggiare l’economia, in una riedizione aggiornata del New Deal keynesiano. Meno stato, più mercato: è stato questo il canto delle sirene che ha tratto l’Italia – insieme all’intero Occidente – verso le secche della recessione. Ogni discorso sul superamento dalla crisi resta tuttavia vano, se non si combatte in modo serio il macigno dell’evasione fiscale, vera e propria piaga italiana che, a seconda delle stime, oscilla tra i 250 e i 300 miliardi di euro l’anno. Ma, chiosa la Camusso: “chi scopre ora, meravigliandosi, l’impotenza e la mancanza di progettualità del Governo e dei suoi ministri, arriva tardi. I segnali si potevano scorgere, per chi volesse vederli, già da molto tempo. Occorre una classe politica che si concentri sui problemi del Paese, e non sui processi del Presidente del Consiglio”. In conclusione, salutando la folla che ha riempito il cortile della Loria per ascoltarla, il segretario ha ammonito: “non dovremo abituarci a essere più poveri, perché in realtà lo siamo già. Dovremmo imparare a essere tutti un po’ più uguali. E’ giunto il momento che, a pagare, sia chi non l’ha mai fatto”. Marcello Marchesini Anagrafe: “ci scusiamo per le attese” mesi di luglio e agosto aperture ridotte degli uffici, come peraltro preannunciato da un comunicato stampa a fine giugno e da un secondo inviato l’8 agosto scorso: il personale in servizio in questi mesi è in numero minore di quello che è in servizio nei mesi invernali. In alcune fasi dell’anno (come quella attuale che vede una forte affluenza di chi deve rinnovare la carta d’identità per le autocertificazioni da ticket) il numero di persone che si reca in via Manicardi è poi maggiore del solito e ciò crea disagi. Gli sportelli non avevano l’8 agosto scorso aperto da poco, ma alle ore 7.30, come tutte le mattine (dal lunedì al sabato) e per tutto l’anno, estate compresa; in base ai dati forniti dal sistema elettronico di rilevazione delle presenze abbiamo riscontrato che in quella fascia oraria erano in coda agli sportelli 53 cittadini, quindi era difficilmente plausibile che in un quarto d’ora si potesse esaurire la fila. Il sistema ha infatti registrato 293 accessi nella giornata in questione. Tutto questo per documentare come i ritmi di lavoro dell’uffi- cio siano stati nei mesi scorsi (e ancora attualmente) molto elevati, nonostante siano stati sempre tenuti aperti al pubblico il maggior numero possibile di sportelli, e nonostante le risorse da poter impiegare (umane e finanziarie) siano in costante calo. E’ doveroso scusarsi per le attese dei cittadini e cercare di ovviare a queste mettendo in campo tutte le soluzioni possibili ma è altrettanto doveroso il rispetto per chi negli uffici lavora. Cinzia Caruso, assessore ai Servizi Demografici Tra il mese di settembre e quello di ottobre le piste che uniranno la frazione di Fossoli al polo scolastico di via Magazzeno e via Due ponti al centro storico di Carpi verranno terminate 35 km di ciclabili V erranno ultimati a breve i lavori volti alla realizzazione delle due nuove piste ciclabili che uniranno rispettivamente la frazione di Fossoli al polo scolastico di via Magazzeno e via Due Ponti al centro storico di Carpi. Per quanto riguarda il primo dei due percorsi, si stanno concludendo gli interventi sugli ultimi 800 metri compresi tra via Rossetti e via Magazzeno. E’ stata inoltre già collaudata la nuova passerella in legno lamellare in corrispondenza del canale diversivo Fossa Nuova-Cavata. Per quanto riguarda, invece, il secondo tragitto, quello che unisce via Due Ponti a via Focherini (per un totale di 2 chilometri e 100 metri circa), è anch’esso prossimo all’inaugurazione. “Stiamo completando alcuni interventi al sottopasso – spiega Carmelo Alberto D’Addese, assessore a Trasporti e Viabilità del Comune di Carpi – quando questi saranno conclusi, la pista ciclabile sarà definitivamente pronta per l’utilizzo. Nel corso dei lavori, ci siamo accorti di alcuni miglioramenti che era necessario apportare, soprattutto in via Gobetti dove permanevano alcune criticità. Tra il mese di settembre e quello di ottobre entrambe le piste verranno terminate. In questo modo la cittadinanza avrà a disposizione 35 chilometri di piste ciclabili percorribili: un risultato di cui siamo davvero orgogliosi”. La speranza è che si continui nell’opera di raccordo tra i vari percorsi ciclabili, affinché alle piste che, ad oggi, finiscono nel vuoto, venga data continuità, garantendo così, alle fasce deboli della strada di poter circolare per le strade cittadine in sicurezza. Valeria Cammarota 16.09.2011 n° 34 I l maxi emendamento del Governo sulla Manovra ha raccolto, anche se solo in parte, una proposta di modifica del Partito democratico finalizzata a dare un po’ di tranquillità alle famiglie costrette a restituire il bonus bebé, che rischiavano dure sanzioni penali e amministrative. “Tra le pieghe di una manovra iniqua e sbagliata c’è un “piccolo” risultato positivo di cui ci attribuiamo il merito come Pd: la soluzione all’incredibile vicenda del bonus bebè, che tante notti insonni ha causato ad almeno 8mila famiglie italiane, di cui circa 300 modenesi”, ha dichiarato l’onorevole Manuela Ghizzoni, la prima a farsi carico del problema, denunciato dalle colonne del nostro settimanale. Tutto ha avuto inizio prima delle elezioni politiche del 2006, con la decisione del Governo Berlusconi di assegnare un “bonus” di 1000 euro alle famiglie allietate dall’arrivo di un nuovo nato e con un reddito non superiore ai 50mila euro. “Una regalia che ha rischiato di trasformarsi in un vero e proprio incubo per quelle famiglie che hanno frainteso l’amorevole letterina del Premier inviata ai fortunati bebé (“Felicitazioni per il tuo arrivo. Lo sai che la nuova legge Finanziaria ti assegna mille euro? 7 Accolta la modifica proposta dal Pd: I genitori che devono riconsegnare la somma ricevuta possono farlo entro 90 giorni senza incorrere in sanzioni amministrative o penali Il quasi happy end del bonus bebè Un grosso bacio”). A luglio, quindi a distanza di 5 anni dalla riscossione del bonus - continua la capogruppo del Pd in Commissione Istruzione e Cultura della Camera a quelle famiglie il Ministero delle Finanze ha recapitato una lettera dal tono assai meno amichevole, nella quale si contestava l’indebita riscossione del bonus e si prefigurava la violazione del codice penale con conseguente sanzione amministrativa pari a 3mila euro. Poco importa che le famiglie fossero state indotte dalla persuasive parole del Premier a ritenere di rientrare nei parametri di reddito e avessero quindi inteso i 50mila euro come netti e non lordi. Tra loro si è diffuso il panico. Con un paziente lavoro di relazioni tra tutti i gruppi parlamentati, il Pd è riuscito a ottenere un primo risultato già nei primi giorni di agosto, quando alla Camera ha fatto approvare una risoluzione che impegnava il Governo ad assumere ogni iniziativa affinché le famiglie non fossero sottoposte a sanzioni penali e amministrative a fronte della restituzione dei mille euro. Il moderato ottimismo indotto dall’assunzione di questo impegno, ha lasciato il posto alla delusione quando ci si è resi conto che il Governo non aveva approfittato della Manovra del 13 agosto per ottemperarvi. Al suo posto lo ha fatto il Senato, con l’approvazione di un emendamento bipartisan che traduce in norma quanto stabilito dalla risoluzione”. Nata nel 1986, l’Ushac conta oltre 200 soci, tra i quali più di 70 persone con disabilità. Uno straordinario esempio di integrazione Ushac: 25 anni insieme F ondata il 1° agosto del 1986 da un gruppo di genitori con figli portatori di handicap, l’Ushac, Unione Sportiva Portatori di Handicap Carpi, è uno dei tasselli che compone il variegato e ricco mondo del volontariato della nostra città. Nata 25 anni fa, grazie al coraggio, la forza e l’entusiasmo delle famiglie e di alcuni volontari - tra loro l’infaticabile e storico presidente Armando Violi, in carica dal 1996 al 2009, l’indimenticato Guerrino “Ciccio” Siligardi, Maurizia Meschiari, Chiara Zanni e Luisa Bonasi l’Ushac iniziò a muovere i primi passi, con la finalità di promuovere attività sportive per i portatori di handicap, la gestione di corsi e centri di avviamento allo sport, l’organizzazione di manifestazioni e tornei. Un’idea, quasi rivoluzionaria, come sottolinea Mauro Benincasa, presidente della Casa del Volontariato, dove anche l’Ushac ha sede. “Il 1986 è l’anno che ha siglato il mio passaggio dal mondo delle polisportive modenesi a quello di amministratore. Allora le società miravano a creare piccoli Per le famiglie si tratta di un amaro “happy end” poiché a distanza di cinque anni dovranno affrontare “una spesa imprevista” con la restituzione dei 1000 euro, ma almeno si è sbarrata la strada ai percorsi giudiziari. “Alla luce della crisi attuale e dell’attacco sferrato dal Governo allo stato sociale - conclude Ghizzoni - i 696 milioni di euro stanziati nel 2006 per istituire il bonus bebé non gridano forse vendetta? Con quella cifra si sarebbero potute mettere in campo misure strutturali in favore delle famiglie (nidi, detrazioni fiscali, iniziative per sostenere la natalità e contrastare la povertà). Si è invece preferito imbastire un provvedimento elettoralistico, che ricorda tanto le truffaldine scarpe di Gava, che si accoppiavano solo dopo il voto”. una bellissima terapia per tutti noi. Nell’ambito dell’attività sportiva e ludico-motoria non abbiamo più traguardi da raggiungere ma, per quanto riguarda le altre attività ricreative, vogliamo raggiungere risultati sempre più importanti”, ha infine concluso Fontanesi. Un esempio, quello offerto da 25 anni a questa parte dall’Ushac, di straordinaria integrazione tra abili e differentemente abili, come ha ribadito anche Sabrina Tellini, responsabile dell’Area Adulti Handicap del Comune di Carpi. “L’Ushac non è cresciuta soltanto nei numeri ma anche in qualità. Dagli obiettivi iniziali legati alla promozione di attività che favorissero l’aggregazione, oggi l’associazione promuove la riabilitazione e il mantenimento delle competenze tra le persone affette da disabilità e, allo stesso tempo, si è La città festeggia con l’Ushac P er festeggiare insieme alla città, i suoi 25 anni, l’Ushac organizza tre eventi. Il primo evento consisterà nella XXV° edizione del Trofeo Città di Carpi e l’8° Paralympic, che si terrà domenica 18 settembre dalle 9 alle 16 presso la pista di atletica Dorando Pietri. Con il patrocinio di Coni, Città di Carpi e Comitato Italiano Paralimpico, gli atleti disabili potranno cimentarsi in diverse discipline: 60 e 100 metri piani, salto in lungo, lancio del vortex e staffetta 4x50. Alle 11.30, a competizioni concluse, si terrà poi la cerimonia di chiusura, con la sfilata olimpica, il saluto delle autorità e le premiazioni. Alle 14.30 verranno invece premiate le società sportive partecipanti. Il secondo evento sarà invece dedicato all’arte e alla storia dell’associazione. Una Mostra di quadri, allestita dal 24 settembre al 2 ottobre, presso la saletta pubblica della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, che saranno poi messi all’asta - domenica 2 ottobre alle 17.30 - per raccogliere fondi. Infine, l’associazione organizza un convegno sul tema Musicoterapia e cantoterapia, sabato 5 novembre, dalle 9.30 alle 12.30, presso l’Auditorium della Biblioteca Loria. Numerosi esperti in materia illustreranno le potenzialità che musica e canto hanno nel consentire la socializzazione e gli strumenti che possono influire positivamente nella vita del disabile. Alla parte teorica seguirà, nel pomeriggio, dalle 15.30 alle 18.30, un momento di spettacolo, con una rassegna di corali presso l’Auditorium San Rocco, in via San Rocco, 1. campioni, un concetto alquanto lontano dagli obiettivi perseguiti dall’Ushac. Da allora questa associazione incarna perfettamente lo spirito più autentico e genuino del volontariato cittadino”. 25 anni dopo, l’Ushac ne ha fatta di strada e oggi conta più di 200 iscritti, tra i quali oltre 70 persone con disabilità fisica e mentale. A crescere però non sono stati soltanti gli iscritti, ma anche il campo di azione dell’associazione, come spiega il presidente Carlo Alberto Fontanesi. “Alcuni dei nostri ragazzi sono ultra sessantenni e, di conseguenza, le loro potenzialità fisiche si sono ridotte. Questi, pur continuando a partecipare ad alcune attività sportive, hanno la necessità Da sinistra: Sabrina Tellini, Mauro Benincasa, Carlo Alberto Fontanesi e i volontari Vanna Varni e Sergio Caliumi di sperimentare anche altri tipi di eperienza. Per tale motivo l’Ushac si è evoluto, ampliando la propria gamma di proposte, e garantendo così una ricca e soddisfacente vita associativa a tutti gli iscritti”. Accanto alle competizioni di atletica, nuoto ed equitazione, chi entra nel mondo Ushac potrà partecipare anche a cene sociali, gite e soggiorni estivi e invernali e, ancora, da due anni a questa parte, l’associazione ha dato vita a una Corale. “Il progetto legato alla musicoterapia unisce genitori, ragazzi e volontari. Il gruppo è coeso ed entusiasta, poiché cantare insieme costituisce aperta non solo alla città ma anche ai territori limitrofi. Da sempre le famiglie sono le prime a credere in questo progetto e ciò rappresenta la vera forza dell’Ushac. L’apertura dell’associazione all’esterno ha contribuito a superare lo stigma legato alla disabilità, favorendo in modo concreto l’integrazione”. C’è ancora molto da fare, a livello culturale e sociale, affinché la disabilità venga considerata come una differente abilità e non come una “condanna” da ghettizzare. Grazie all’Ushac un pezzo di quella strada è già stata compiuta. Jessica Bianchi 16.09.2011 n° 34 8 In Breve Al via la stagione venatoria Un invito al buonsenso Sabato 17 settembre Ventanni riapre col botto! Opening con Carla Gozzi e Max Po S D omenica 18 settembre si apre la caccia alla selvaggina nobile stanziale: lepri, fagiani, pernici e altre specie migratorie. La Federazione Italiana della Caccia - Sezione di Carpi sottolinea che “l’attività venatoria è diventata indispensabile per il controllo degli animali opportunisti quali la volpe, la nutria, la gazza ghiandaia e tutti i corvidi, per limitare i danni alle colture agricole e alle altre specie oggetto di predazione e, per questo, in forte difficoltà riproduttiva e notevole calo numerico”. Federcacciatori si dice “sempre più impegnata sul fronte ambientale nella difesa di quel che resta del nostro territorio rurale con la realizzazione di seminativi a perdere nelle zone di ripopolamento e cattura, di ripristini ambientali e gestione di oasi. I cacciatori svolgeranno la loro attività nel massimo rispetto delle colture agricole in atto e applicheranno anche quelle regole non contemplate dal calendario venatorio bensì dettate dall’etica venatoria, ovvero educazione e buonsenso; regole che consentiranno di cacciare nella massima sicurezza per se stessi e per gli altri”. i terrà sabato 17 settembre, a partire dalle 17, l’atteso opening di Ventanni Fashion Stores in via Mazzini, l’evento è stato preceduto dal successo del casting on line, lanciato i primi giorni di agosto e che ha sinora raccolto l’adesione di un centinaio di candidati, di cui 56 donne e 50 maschi, e totalizzato oltre 4mila “Mi piace” sulla pagina Facebook del punto vendita. Il party pomeridiano inizierà alle 17 con DJ set di Max Po, noto batterista carpigiano con un lungo e prezioso curriculum di collaborazioni da Patty Bravo a Max Pezzali e ora Irene Grandi, che sceglierà la colonna sonora dell’evento. Alle 17.45 Carla Gozzi, la famosa style coach resa celebre dalla trasmissione su Real Time, metterà la parola fine al tormentone della fine estate carpigiana, Ma dove ti vesti?: ai due partecipanti del casting on line, una donna e un uomo, che avranno ricevuto più “Mi piace” entro il 15 settembre, dispenserà prima preziosi consigli e poi rifarà il look con i capi di Ventanni scegliendo tra marche rinomate come Dondup, Diesel, Fred Perry, Woolrich, Cycle, Denham, K-way, Alpha by Massimo Rebecchi, Daniele Fiesoli, Aglini, Puetery, Barbour, della famiglia proprietaria del negozio - ha puntato in particolar modo alla valorizzazione delle caratteristiche architettoniche dello stabile, prestando particolare attenzione alle cromie, alle luci e alla ricontestualizzazione dei volumi. Uno spazio giovane e vivace in linea con la filosofia di Ventanni Fashion Store”. Opening di ventanni con carla gozzi e max po Leggi la notizia su: www.temponews.it Max Po Carla Gozzi Scee by Twin-set, D.A.T.E., George e Gina & Lucy. Seguirà alle 18.15 l’apericena a base di finger food realizzato dal paviment cafè, Caffetteria del Centro, accompagnato da musica, mentre, dopo quasi due mesi, verrà riaperto al pubblico lo store di via Mazzini, rinnovato su progetto dell’interior designer sicurezza a carPI I Fatti della Settimana Parco delle Rimembranze, Islam e dintorni... di Francesca Zanni Laureata in Storia, Culture e Civiltà Orientali, presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bologna A scuola di integrazione fermato spacciatore La Polizia di Stato ha controllato alcuni giovani che stazionavano al Parco delle Rimembranze. Tra loro anche un cittadino tunisino quarantenne, residente in città e regolarmente presente sul territorio nazionale. I poliziotti hanno notato che i ragazzi cercavano di allontanarsi dallo straniero che, a sua volta, manifestava segni di insofferenza. Per tali motivi è stato perquisito e, nelle tasche dei pantaloni, sono state rinvenute 6 stecche avvolte in carta di alluminio contenenti Hashish per un peso complessivo di 11 grammi, pronte per lo spaccio. L’uomo è stato accompagnato in Commissariato, fotosegnalato e denunciato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. A Carpi, Troppi ubriachi per le strade Proseguono i controlli svolti dalla Volante del Commissariato di Carpi, nelle ore serali e notturne per il contrasto al fenomeno della guida in stato di ebbrezza e di altri comportamenti pericolosi sulle strade della nostra città. In un’unica notte sono state elevate 6 contravvenzioni e sono stati denunciati due cittadini italiani che conducevano il proprio veicolo con tassi alcolemici superiori a quelli consentiti; un terzo è stato segnalato alla Prefettura per la violazione amministrativa della guida con un tasso alcolemico di poco superiore a 0,50 g/l che comporta la sospensione della patente da 3 a 6 mesi. A quest’ultimo, un carpigiano di 35 anni, controllato Paola Ganzerla: l’ampio punto vendita multimarca del centro cittadino, disposto su due piani, ora presenta spazi più aperti e luminosi, confermandosi un fashion store degno di una città che ambisce al ruolo di capitale della moda. “Il restyling - ha dichiarato Massimo Poletti, socio dell’azienda e rappresentante dalla Volante alle 2.30 nei pressi del centro cittadino, è stato riscontrato un tasso alcolemico di 0,57 g/l. In tangenziale invece, alle 4, un quarantenne carpigiano alla guida del proprio veicolo, è stato fermato e sottoposto, per le precarie condizioni evidenziate, alla prova dell’etilometro con esito di 2,50 g/l circa. La patente è stata ritirata, la vettura sequestrata e affidata a un’officina autorizzata mentre l’autista è stato denunciato. Alle 5.20, nei pressi del centro, una donna quarantenne, residente in Provincia di Reggio Emilia, è stata controllata a seguito di un limitato incidente stradale – ha sbattuto contro un palo in cemento di un cancello - ed è risultata positiva alla prova dell’etilometro con un valore di quasi 1 g/l. La patente è stata ritirata e la conducente denunciata per stato di ebbrezza. Milano una prima elementare, quest’anno, non potrà partire. La causa? La classe è composta totalmente da figli di immigrati. Tutto ciò è in linea con le ultime disposizioni del Ministero dell’Istruzione che ha posto il tetto del 30% di stranieri per ogni classe. L’indicazione ministeriale è in accordo con la legge TurcoNapolitano del 1998 la quale stabiliva, per favorire l’integrazione dei bambini stranieri, che i figli degli immigrati fossero inseriti in classi miste, a maggioranza italiana. Ma il caso di Milano mostra come la situazione sia cambiata rispetto a 14 anni fa. Il numero di bimbi stranieri è infatti in forte aumento. Il tasso di natalità in Italia è di 1,4 figli per donna e, in questo contesto di calo dei nascituri autoctoni, le coppie straniere contribuiscono con ben il 19% delle nascite. Il caso della prima elementare milanese apre una serie di interrogativi: ad esempio, la definizione di questi bambini come “stranieri” è ancora corretta? Molti di loro infatti sono nati in Italia, e, a differenza di genitori e nonni, hanno trascorso nel nostro Paese tutta la loro vita. La maggior parte di questi piccoli è ben inserito nel tessuto sociale, parla bene l’italiano, ha frequentato l’asilo in Italia. Di fatto, sono stranieri solo formalmente. Un altro problema è la questione dell’integrazione. In questo caso, il Ministero non ha autorizzato la classe per evitare la ghettizzazione, per evitare cioè che questi bambini frequentino soltanto altri immigrati e crescano chiusi in un gruppo ristretto. Paradossalmente, con l’intento di evitarne la discriminazione, si è presa una decisione che i genitori di questi bambini hanno ritenuto discriminatoria. Genitori che hanno denunciato l’accaduto in tribunale, poiché non ritengono giusto lo smembramento della classe in altre scuole a causa della loro provenienza. In questo, come in altri casi, è difficile dirimere la questione. Meglio una classe mista per agevolare l’integrazione o vanno autorizzate anche classi senza italiani, per evitare trattamenti diversi tra bambini italiani e bambini nati in Italia da immigrati? 16.09.2011 n° 34 9 Sulla due giorni di sport organizzata dall’associazione Pak Sports Club, la pachistana Nosheen Ilyas esprime alcune perplessità e invita il Comune di Carpi alla prudenza La politica deve restare fuori dalla Consulta H a solo 24 anni Nosheen Ilyas, presidentessa dell’associazione carpigiana Labbaik, ma il coraggio non le manca. “In Italia, la mia, è l’unica associazione pachistana presieduta da una donna e ne sono orgogliosa. Da anni lavoro per una maggiore parità all’interno della comunità pachistana locale e per tale motivo ci tengo a mettere una cosa in chiaro: nell’organizzazione della due giorni di sport a San Marino nessuno mi ha contattata e, di conseguenza, le donne sono state escluse dall’evento”. Non ha peli sulla lingua Nosheen che continua: “a Carpi il maschilismo continua a imperare, la strada da fare per raggiungere la parità tra uomo e donna è ancora molto lunga. Lo sport dovrebbe unire i due sessi: in Pakistan gli stadi sono frequentati dalle donne ed esiste una nazionale femminile di cricket, non capisco perchè qui le cose debbano andare in modo diverso. In altre città del Nord Italia, come Brescia e Milano, le donne vengono coinvolte maggiormente, gli uomini sono più aperti. Esistono più parità e giustizia”. E sulla neonata associazione organizzatrice, il Pak Sports Club, Nosheen aggiunge anche un’altra annota- zione. “Da tempo si parla della nascita di una Consulta mista tra associazionismo locale e stranieri; l’invito che io faccio al Comune di Carpi è quello di prestare molta attenzione alla scelta dei rappresentanti delle varie comunità stra- niere presenti in città. Credo infatti che il principio guida debba essere cosa queste associazioni abbiano fatto per il bene delle loro rispettive comunità. I germi della politica devono restare fuori dalla Consulta, così come gli interessi personali e i guadagni di pochi. Chi entra in Consulta deve rappresentare la propria comunità, donne e uomini, difenderne i diritti e proNosheen Ilyas porre attività per il bene comune, in un’ottica di integrazione reale con tutto il resto della città”. Numerose le associazioni pachistane presenti a Carpi: le più popolose sono quelle religiose. Minhaj Ul Quran che riunisce i sunniti, Madni Center che raccoglie i vabiti e Immamya che rappresenta invece gli sciiti che vivono in città. Queste, grazie ai contributi economici delle famiglie pachistane residenti e alle offerte provenienti da tutta Italia, hanno acquistato tre appartamenti in via Unione Sovietica per pregare e radunarsi. Accanto a queste, è nata Labbaik, “per promuovere l’aggregazione, l’emancipazione delle donne e l’integrazione”, spiega Nosheen. “Questo è il nostro secondo Paese e vogliamo dare il nostro contributo affinché a Carpi si viva sempre meglio. Guardiamoci da chi, al contrario, fonda associazioni solo per il proprio interesse o per fare politica”. J.B. Il fascino dello Chand Raat L e donne pachistane si sono ritrovate nella sede dell’Udi per festeggiare il Chand Raat. La notte prima della fine di Ramadan si sono decorate le mani con l’hennè: una tradizione antica fatta di disegni, ricami e scritte misteriose di colore rossiccio. La fine del mese sacro dell’Islam invece, l’Eid al Fitr, è stato festeggiato dall’intera comunità con cibo, musica e danze, grazie al contributo di ogni famiglia. 16.09.2011 n° 34 10 Inaugurato di fronte a una folla di oltre 700 persone, il Nuovo Polo Radioterapico dell’ospedale di Carpi Insieme si può Inaugurazione della radioterapia Guarda la Photogallery su: www.temponews.it 5 ,5 milioni di euro. A tanto ammonta la spesa complessiva del nuovo Polo radioterapico carpigiano, intitolato al dottor Carlo Carapezzi, inaugurato alla presenza di oltre 700 persone, sabato 10 settembre. Il nuovo Polo, che s’inserisce nella rete oncologica provinciale rafforzandone in modo significativo sia capacità che qualità di risposta, rappresenta un traguardo per l’intera sanità modenese e il suo raggiungimento è stato possibile grazie a una proficua collaborazione tra pubblico e privato che ha visto da una parte la volontà della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi e la generosità di Amo, e dall’altra l’impegno dell’Azienda Usl di Modena e l’Azienda Ospedaliero - Universitaria Policlinico di Modena. Un’opera resa possibile quindi, grazie “alla partecipazione di tutti. Pubblico, privato e mondo del volontariato sono riusciti, unendo gli sforzi, a ottenere uno straordinario risultato. La Radioterapia è patrimonio dell’intera città”, ha sottolineato l’assessore alle Politiche Sociali Alberto Bellelli. Una mobilitazione che ha davvero assunto i contorni dell’incredibile, come spiega il presidente di Amo, dottor Fabrizio Artioli. “In cinque anni, l’Associazione Malati Oncologici di Carpi ha raccolto 800mila euro; un risultato senza precedenti. 10mila le donazioni ricevute, 33 le associazioni e i circoli che ci hanno sostenuti, 1.500 i volontari coinvolti, oltre 150 le iniziative pubbliche di raccolta fondi... la partecipazione è stata corale. La Radioterapia è il frutto tangibile dell’impegno di tutti”. Un’opera questa, fondamentale, soprattutto a fronte dei numeri in costante aumento delle neoplasie. Basti pensare che, ogni anno, in Provincia di Modena, si registrano ben 4.500 nuovi casi di tumori, il 60% dei quali deve essere Il taglio del nastro trattato con cicli radioterapici. “Sino a ieri – continua Artioli – il 30% dei pazienti non era in grado di ricevere in tempi adeguati tale cura, da oggi non sarà più così. Finalmente potremo eseguire con tempestività trattamenti chemio e radioterapici concomitanti”. Il nuovo polo carpigiano spalanca inoltre le porte all’oncologia del domani: “un approccio alla malattia totalmente multidisciplinare”. L’acceleratore lineare installato, presenta caratteristiche tecniche in grado di garantire prestazioni altamente qualificate, il massimo grado di efficacia terapeutica e, parallelamente, il massimo grado di tutela dei tessuti sani circostanti. In un primo tempo funzionerà 36 ore a settimana, il che garantirà “lo smaltimento delle liste d’attesa e il trattamento di 200\250 pazienti l’anno. Durante la sua vita media (circa 10 anni) l’acce- Il bunker “vestito” da Roberto Pagliani La fontana di Davide Dall’Osso Gli artisti leratore tratterà dai 4 ai 5mila malati”, conclude Artioli. Grande la soddisfazione del presidente della Fondazione (che ha contribuito all’opera con 2,5 milioni di euro) Gianfedele Ferrari che ha ribadito “la disponibilità dell’ente, nei limiti delle proprie possibilità, a continuare a sostenere la sanità e il welfare locali, per il bene di tutti, soprattutto in questo tempo di crisi”. Ma a rendere la Radioterapia davvero unica nel suo genere è stato l’apporto dei pazienti che hanno cercato di renderla a “misura di malato”, affinché si prestasse attenzione non solo alla cura del corpo ma anche a quella dell’anima. Grazie al percorso di umanizzazione degli ambienti infatti, bellezza e tecnologia vanno di pari passo. “Per la prima volta i pazienti sono stati ascoltati; è stata riconosciuta loro una competenza, gli è stata data la possibilità di dire ciò che occorre per farli sentire meglio. All’inizio del percorso erano timorosi ma, strada facendo, sono stati felici di mettere a frutto le proprie risorse per se stessi e per altri”, ha commentato la psiconcologa Maria Grazia Russomanno. E, dall’ascolto di chi la malattia l’ha vissuta sulla pelle, è stato fatto qualcosa di grande. 13 artisti di fama nazionale, di cui tre carpigiani, Roberto Pagliani, Enrica Melotti e Alberto Cova, hanno donato un’opera per “vestire” le pareti della Radioterapia, bunker compreso. Pareti d’acqua che alleggeriscono lo spirito. Accanto alle formalità di rito dell’inaugurazione, le parole più belle sono state quelle di Franca, una paziente, nonché infaticabile volontaria di Amo. “Ad accoglierti nel nuovo reparto, sono tre danzatrici immerse nell’acqua, un bellissimo omaggio alla vita. Ed è proprio grazie a quella vita che pensi: ok, allora ce la posso fare”. Jessica Bianchi Pronto Soccorso: slittato l’inizio dei lavori A settembre sarebbero dovuti iniziare i lavori di ristrutturazione del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Carpi ma, ad oggi, l’Ausl non ha ancora presentato il progetto esecutivo. Un ritardo che ha indispettito la Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi che ha già stanziato un primo finanziamento di 900mila euro per sostenere la riqualificazione. Cosa è accaduto? A quando l’avvio dei lavori? Lo abbiamo chiesto a Claudio Vagnini, direttore del Distretto sanitario di Carpi. “La progettazione c’è e avanza, i ritardi non sono legati a ripensamenti dell’azienda bensì all’organiz- zazione logistica. Contestualmente alla riqualificazione del Pronto Soccorso infatti, vi sono altri importanti progetti al via, dalla risistemazione delle sale operatorie (il bando di gara è già stato affidato) alla creazione di 16 posti letti a pagamento. Il Ramazzini è carente di spazi e, con la ristrutturazione del Pronto Soccorso, dobbiamo prevedere di dedicare un’altra ala dell’ospedale ai pazienti dell’Unità di emergenza. Un’operazione complicata che implica lo sforzo di tanti, dai tecnici agli operatori, che stanno collaborando al massimo e che ringrazio”. Il vetusto nosocomio, ormai al collasso in termini di spazio, è talmente inglobato nel centro abitato che, persino il Parco delle Rimembranze ha corso il rischio di scomparire - almeno in parte - con la costruzione del Bunker di Radioterapia. Pericolo fortunatamente scampato! A non trovare una collocazione dignitosa invece, continua - da tempo - a essere la sede carpigiana dell’Avis. Peccato sia stata bocciata - causa costi - la proposta di trasferire l’associazione all’interno Claudio Vagnini della stazione delle corriere di Carpi, ciò avrebbe consentito di riqualificare un’area urbana decisamente degradata e, allo stesso tempo, di garantire un parcheggio spazioso ai tanti donatori della nostra città. 16.09.2011 n° 34 11 Il consigliere comunale del PdL di Novi, Tania Andreoli, ha organizzato un Sit in di protesta davanti all’ospedale Ramazzini “I malati non sono rottami” A lle parole, i fatti. Il consigliere comunale del PdL di Novi, Tania Andreoli, dopo aver pubblicamente accusato di “negligenza, taluni medici” dell’Ospedale di Carpi, in seguito alla morte dello zio, sabato 10 settembre ha organizzato un sit in Piazzale Donatori di Sangue.Accanto a lei, il carpigiano Stefano Stradi, anch’egli vittima di un caso di malasanità, Pier Paolo Zaccai, presidente del Movimento nazionale Italia Garantista e il legale dell’associazione ri- minese, Entriamo in sintonia onlus, Giuliano Zamagni. “La nostra – spiega Tania Andreoli – è una battaglia per il diritto alla salute. Quella di tutti”. E al suono di “i malati non sono rottami” e, “diritto alla vita, non alla morte”, il consigliere novese aggiunge: “medici e paramedici devono svolgere il loro lavoro con maggiore umanità; i pazienti non sono protocolli sanitari da seguire, bensì persone, casi specifici che non possono essere curati nel medesimo modo. Chi non ha la stoffa per farlo, resti Da sinistra Zamagni, Andreoli e Stradi fuori dalle corsie, perché fare il medico è una missione. Inoltre, l’eccessiva politicizzazione tra le figure quadro della sanità locale va a scapito della professionalità”.Ad oggi non sono scattate denunce, come sottolinea l’avvocato Zamagni: “abbiamo raccolto la documentazione medica relativa al caso del defunto Mario Andreoli e, dopo averla studiata, valuteremo quale strada intraprendere. L’importante per noi è fare giustizia, che non significa trovare qualcuno da condannare, bensì fare chiarezza e tutelare i pazienti”. “Io voglio capire – conclude il consigliere del Popolo delle Libertà - se chi entra al Ramazzini, un tempo fiore all’occhiello della sanità provinciale, ha la possibilità di uscirne curato,oppure no”. Una battaglia solitaria, quella di Tania Andreoli, abbandonata a se stessa dai compagni carpigiani di partito. “Ci vuole coraggio per denunciare ad alta voce quel che non va e montare sul carro di certe battaglie”, è il laconico commento di Tania che, assicura, “non mollerà”. J.B. Con una spesa di oltre 3 milioni di euro, la Nazareno di Carpi ha inaugurato due nuovi edifici che ospitano la comunità residenziale Casa Sant’Ermanno e gli uffici di direzione delle attività di lavoro gestire dalla cooperativa La famiglia Nazareno si allarga S abato 10 settembre sono stati inaugurati, con la benedizione del vescovo, monsignor Elio Tinti, i due nuovi edifici della Cooperativa Sociale Nazareno di Carpi, che ospitano Casa Sant’Ermanno e i servizi New Job Company, Green Service e Morphè. Casa Sant’Ermanno (che si aggiunge alla centralissima Casa Santa Teresa, ubicata in via Paolo Guaitoli che ospita 10 persone e ha una disponibilità di 11 posti), è una comunità residenziale per adulti ed è costituita da tre appartamenti distinti che possono ospitare complessivamente 18 persone. Ad oggi sono già 13 - con un’età compresa tra i 30 e i 55 anni - coloro che vi hanno trovato accoglienza e sono proprio loro, tramite Marcello, a esprimere un sincero apprezzamento per la nuova “casa”. “Un luogo nuovo e bellissimo, dove ci sentiamo in famiglia. Una casa dove si respira serenità e ci sentiamo bene”. Il servizio si rivolge a un’utenza caratterizzata A destra Sergio Zini, Marcello e gli ospiti di Casa Sant’Ermanno da handicap psico-fisico o disturbo mentale e accoglie persone verso le quali si è reso necessario l’allontanamento temporaneo o definitivo dalla propria famiglia d’origine, a seguito di una valutazione da parte dei Servizi Sociali del Comune o dall’Asl. Un luogo che si pone anche l’obiettivo, come ha sottolineato il presidente della cooperativa, Sergio Zini, di “sopperire alle necessità di coloro che hanno perduto i familiari e che si trovano a vivere da soli o in situazioni inadeguate”. Una sistemazione “protetta” insomma - nella quale opera un’equipe multidisciplinare, 24 ore su 24 - luminosa e immersa nel verde, nella quale gli ospiti potranno tessere una rete di rapporti umani significativi, riconoscersi nell’appartenenza a un gruppo di amici e riscoprire una forma nuova di relazione verso la propria famiglia e la società. “Un bell’esempio di sinergia tra servizio sanitario, servizi sociali e mondo della cooperazione, per far fronte ai bisogni crescenti della società a cui il pubblico non può più sopperire da solo”, ha sottolineato il sindaco Enrico Campedelli. Un’unione vincente “che produce ricchezza”, ha ribadito il direttore del Distretto sanitario di Carpi, Claudio Vagnini. Poco lontano da Casa Sant’Ermanno, sorge un altro edificio all’interno del quale sono stati collocati gli uffici di direzione delle attività di lavoro gestire dalla cooperativa. New Job Company è nata con lo scopo di creare rapporti costruttivi di lavoro con il mercato delle aziende profit del comprensorio carpigiano. Lo sviluppo di tali rapporti ha richiesto la creazione di spazi appositamente pensati per le persone svantaggiate che vi lavorano, affinché potessero esprimere le loro capacità lavorative difficilmente spendibili in un mercato del lavoro globale sempre più esigente. Green Service invece, rappresenta il settore della manutenzione delle aree verdi di cui la cooperativa da tempo si occupa. Anche questo ambito necessitava di spazi che potessero accogliere le ingombranti attrezzature utilizzate. Morphé si occupa della formazione L’edificio che ospita i laboratori degli operatori normodotati e dei soci-lavoratori diversamente abili. Nel nuovo edificio è stata realizzata un’aula polifunzionale in grado di ospitare fino a 20 allievi. Due opere importanti, costate 3 milioni e mezzo di euro (col contributo di 500mila euro, in tre anni, della Fondazione CRC) che rispondono ai bisogni di una società che cambia e invecchia. “La filosofia che da sempre anima la Nazareno, ovvero la centralità della persona, è ciò che dà speranza a questo territorio. E’ di grande conforto sapere che la cooperativa corre insieme a noi, per costruire il futuro, all’insegna della sussidiarietà e della qualità”, ha poi concluso l’assessore alle Politiche Sociali di Carpi, Alberto Bellelli. 16.09.2011 n° 34 12 Mostra di Mauro Filippini al Code Food & Wine di Carpi Un caleidoscopio di emozioni L ’artista carpigiano Mauro Filippini espone alcune delle sue opere presso il ristorante Code Food & Wine, in via Budrione Migliarina, sino alla fine di ottobre. Il pittore, nonché presidente del circolo culturale Bottega di Pittura ha avuto l’onore di essere recensito da Sandro Serradifalco, direttore generale di edizione della rivista d’arte e cultura Effetto Arte, che scrive: “l’intensità cromatica di Mauro Filippini dimostra come sia ancora possibile puntare su una rappresentazione figurativa che possegga degli intenti descrittivi canalizzati in un dialogo stilistico moderno e accattivante. Intuitiva e originale, la timbrica compositiva dell’artista che rivede non soltanto nel tratto e nel Amo il teatro segno i principali elementi dell’intento narrativo, ma che ama personalizzare gli stessi attraverso cromie squillanti dal caleidoscopico effetto. Tematiche profonde comprovano uno spessore intellettuale notevole che ama riversarsi in una dimensione meditativa capace di rivalutare il ruolo che oggi ricopre la figura dell’artista nella nostra spesso frivola e sintetica società. Non soltanto rappresentazione dunque, nell’operato di Mauro Filippini, ma anche tanti input esortativi che distinguono il modus operandi dell’artista il quale risulta essere una delle firme più interessanti del palcoscenico figurativo nazionale”. Bottega di Pittura dà inoltre il via, per il quarto anno consecutivo, alla rassegna d’arte all’interno della saletta pubblica della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, in via Cabassi, 4. Dopo la mostra dell’acquerellista Lorena Ghizzoni, della xilografa Anna Ferrarini e dei loro allievi (fino al 19 settembre) sarà la volta della collettiva di Caterina Fiorino, Corrado Luglio e Rossella Reami (dal 21 al 31 ottobre). Il ciclo continuerà, dal 4 al 14 novembre con le opere di Enrico Davoli e Marco Lugli. Venerdì 23 settembre, si rinnova l’appuntamento con Night Downtown. Musica, shopping e spettacoli in centro storico. Negozi aperti in notturna Tutti in centro per una notte! Tante le sorprese in programma: dal raduno in costume di appassionati del mondo dei cartoni e del fantasy all’ intrigante Gioco delle coppie... il 23 settembre torna night downtown Leggi la notizia su: www.temponews.it Gli scatti di Aldo Meschiari in mostra nei locali dei negozi Eliotecnica e Soho. Inaugurazione il 24 settembre I colori della Natura T L a natura può davvero stupire non solo per l’incredibile varietà di colori, ma anche per la sua capacità di interpolare e intersecare i colori in un inaspettato e inconsueto gioco cromatico. Un gelido tramonto nella Pianura Padana può assumere le tonalità che separano il viola dall’arancione. Il fronte frastagliato di un ghiacciaio nordico si colora di un vivace azzurro marino. Le praterie dell’Islanda centrale si tingono in estate di un rosso vivo, mentre i suoi deserti lavici accarezzati dalla luce solare divengono gialli accesi. Dopo una notte di neve, i boschi dell’Appennino si trasformano in macramè ghiacciati che si stagliano su cieli blu. All’arrivo della prima neve, un lago alpino mischia il giallo autunnale dei suoi larici con il bianco dei fiocchi bagnati, ed entrambi si specchiano nelle fosche acque lacustri. Un’esplosione di verde divengono le valli delle terre nord-atlantiche durante le piovose estati oceaniche. E infine, quando il sole è tramontato accende i suoi neri a combattere contro i rossi crepuscolari. Scopo della mostra I colori della Natura del carpigiano Aldo Meschiari (in foto) è cercare di testimoniare la fantastica ricchezza cromatica che ci circonda e che, spesso, ci passa accanto senza neppure attirare la nostra minima attenzione. Le cose ci sfuggono, troppo presi da impegni che sembrano importanti, dimenticandoci che la bellezza dovrebbe essere il nostro sogno più rilevante. Diciassette sono gli scatti che ritraggono altrettanti paesaggi cromatici. A ogni foto è associata una poesia, scritta in endecasillabi sciolti, nel tentativo di ricreare le sinestesie della realtà. La mostra verrà inaugurata sabato 24 settembre, alle 17, nei locali dei negozi Eliotecnica e Soho, e come negli anni precedenti vi sarà la possibilità di godere di un lauto rinfresco. Resterà installata per circa tre settimane per poi passare ai locali della Confcommercio di Carpi. Se esiste un fine per questo lavoro è quello di provare a ricreare quella magia cromatica che sola potrebbe finalmente farci sentire a casa, in un’epoca di spaesamento divenuto tristemente strutturale. orna, venerdì 23 settembre, Night Downtown, la tradizionale festa notturna che chiude l’estate carpigiana.. Un evento, quello organizzato dal Consorzio pubblico-privato ConCarpi, in collaborazione con Confcommercio, Cna, Confesercenti e Lapam Federimpresa, con il patrocinio della Città di Carpi, giocato sulla socialità e sulla fruizione collettiva e notturna del cuore pulsante della nostra città. Tante le sorprese in programma per l’edizione targata 2011: in Corso Cabassi appuntamento con Cosplay, il raduno in costume di appassionati del mondo dei cartoni e del fantasy (in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Culturali). E, per tutti coloro che sono alla ricerca dell’anima gemella, Night Downtown propone lo straordinario e intrigante Gioco delle coppie, per le vie e le piazze del Centro storico, con l’intrattenimento e la postazione di Radio Bruno in Piazza Garibaldi. E, ancora, un Caffè Concerto nel salotto cittadino per eccellenza, corso Alberto Pio, e il circuito d’intrattenimenti musicali nei numerosi bar del centro. E per i più golosi, per la prima volta a Carpi, le Strade dei Vini e dei Sapori Terre Piane e Città Castelli e Ciliegi si uniscono, dando vita a un mercatino enogastronomico in Piazza Martiri davvero da non perdere, grazie all’impegno dell’Assessorato al Centro Storico del Comune di Carpi. Insomma un colorato “biscione” di eventi, estremamente eterogeneo nelle proposte artistiche, che stimolerà a muoversi lungo un itinerario notturno ricco di vivaci proposte. L’aspetto più tipico di Night Downtown però, sarà offerto dall’apertura prolungata dei negozi del centro in orario notturno: un’opportunità che, anno dopo anno, riscuote un altissimo gradimento da parte dei visitatori, carpigiani e non! E chi volesse dedicarsi a una visita culturale, sarà accontentato: l’apertura fino a mezzanotte di Palazzo Pio, Torre della Sagra e Biblioteca infatti, completano le novità di questa fantastica sesta edizione. Non mancate! J.B. 16.09.2011 n° 34 13 Si è tenuto lo scorso 11 settembre, l’Open Day del Volontariato presso il Centro Commerciale Borgogioioso di Carpi Il sorriso del volontariato U na grande festa si è svolta presso la galleria del Centro Commerciale Borgogioioso di Carpi, lo scorso 11 settembre. Le associazioni di volontariato presenti sul territorio hanno infatti dato vita a un Open Day del Volontariato, evento con il quale si è voluto sostenere le diverse iniziative di raccolta fondi da loro promosse. Durante il corso della mattinata, monsignor Elio Tinti, vescovo di Carpi e l’assessore all’economia, Simone Morelli, hanno inaugurato la giornata al centro della galleria dove, disposte a semicerchio, erano dislocate le postazioni delle 25 associazioni, cooperative e onlus presenti. A illuminare la giornata, i sorrisi dei volontari che hanno proposto animazioni rivolte in particolar modo a bambini e ragazzi, con la distribuzione di palloncini a offerta libera da parte di Avis, Progetto Chernobyl e Scai. Particolarmente apprezzati i truccabimbi della cooperativa sociale Scai e i clown di corsia della Croce Rossa Italiana. Per l’occasione è stato inoltre lanciato il concorso artistico, dedicato ai ragazzi dai 6 ai 18 anni, cui il Comune di Carpi ha concesso il proprio patrocinio, dal titolo La gioia della solidarietà, volto a far scoprire ai più giovani il mondo del volontariato. Fino a sabato 29 ottobre, sarà possibile partecipare con una vignetta o un disegno umoristico che ritragga con ironia e buonumore momenti o situazioni di vita “da volontario”. Domenica 13 novembre verranno poi consegnati i premi tecnici in buoni acquisto per un valore complessivo di 1.550 euro da consumarsi presso i negozi del Centro Commerciale, assegnati da una giuria di esperti presieduta dal noto regista modenese, Guido De Maria, che selezionerà una short list composta da 100 disegni che verranno esposti dal 13 al 27 novembre in una mostra presso la galleria del Borgogioioso e pubblicati sulla pagina Facebook del Centro Commerciale. I fogli per la realizzazione delle opere, con il bando del concorso (consultabile presso le segreterie di tutti gli istituti scolastici carpigiani, sul sito internet e sulla pagina Facebook del Borgogioioso), sono già in distribuzione presso il Punto Ascolto Ipercoop. La festa proseguirà domenica 18 settembre, con il sesto compleanno del Centro Commerciale con tanta musica e ottimi stuzzichini per tutti! Valeria Cammarota Grande successo per la Sagra della Lasagna e del Lambrusco Ecco a voi Miss Lasagna e Mister Lambrusco La signora Letizia Martinelli ha vinto il titolo di Miss Lasagna per la simpatia e per la ricetta dei maltagliati coi fagioli che ha fatto venire l’acquolina a tutti. L ’appuntamento con il pranzo più famoso e caratteristico di Carpi, la Sagra della Lasagna e del Lambrusco, giunto alla 23esima edizione e molto amato dai buongustai della città, ha segnato il tutto esaurito. Circa 500 i commensali che si sono riuniti, domenica 11 settembre, al Parco Giovanni Paolo II per rendere onore alla regina della tradizione gastronomica emiliana e sostenere l’Avis di Carpi a cui verranno destinati i proventi del pranzo. Distribuiti ben 450 chilogrammi di lasagne! Numeri a dir poco impressionanti! Particolarmente attesa poi, l’elezione di Miss Lasagna e Mister Lambrusco 2011 organizzata dal Comitato Amici del Parco che, quest’anno, ha incoronato Letizia Martinelli e Bruno Geroldi. I concorrenti di Mister Lambrusco Volontari Avis A Bruno Geroldi di Brescia, il titolo di Mister Lambrusco. A convincere il pubblico è stato il racconto del suo primo bacio. Troppo timido per prendere l’iniziativa, lasciò la prima mossa alla sua prima fidanzatina, in un cinema di Torino. 16.09.2011 n° 34 14 BLUMARINE E BLUGIRL hanno partecipato alla Vogue Fashion’s Night Out Notte bianca a Milano Il 29 settembre, presso il Centro Gorizia di via Cuneo, si terrà il primo incontro per presentare il corso di musical organizzato da Sted Tempo di musical! Da sinistra Enrico Mescoli, Irina Osadchaya e Davide Bulgarelli L a Notte Bianca della moda 2011 è stato un successo. Migliaia le persone che hanno invaso il centro di Milano, fra Quadrilatero, Piazza Duomo e corso Matteotti. Più di seicento negozi hanno prolungato l’orario di apertura fino alle 23.30 per accogliere gli amanti di vestiti, scarpe e accessori. E, ancora una volta, Milano si è confermata una città innamorata del mondo luccicante fatto di sfilate e shooting fotografici. Personal shopper d’eccezione per la Vogue Fashion’s Night Out di Blumarine e Blugirl: la giornalista Cristina Parodi, lo stylist del settimanale Vanity Fair, Simone Guidarelli, e la “modella per una sera” Elena Barolo. Grazie a Cristina Parodi, in total look Blumarine, le t-shirt create dalla Cristina Parodi carpigiana Anna Molinari sono andate a ruba. Sold out anche da Blugirl, con Guidarelli che ha aiutato negli acquisti le clienti, mentre Elena Barolo si è divertita a indossare le proposte consigliate dallo stylist. Miss Blumarine invece, boutique di Spazio Sei Fashion Group, di via della Spiga, 48 ha partecipato alla notte bianca intrattenendo i passanti con le ballerine della Scala che hanno danzato davanti alle vetrine del negozio, indossando straordinari costumi da libellule, sulle note di Sogno di una notte di mezza estate. KidSpace in via Montenapoleone, 10 (Miss Blumarine Jeans, Parrot, Ki6?, Ice Iceberg), ha invece offerto spettacoli con i clown Minimi Meroni-Zamboni e il giocoliere argentino Hoo Liang. D al mese di ottobre riprende a Carpi il Corso di musical organizzato da Sted. La caratteristica del corso è che durante ogni lezione saranno presenti tre insegnanti, di canto, danza e recitazione. I docenti sono, per la danza, Irina Osadchaya, diplomata e laureata all’Università Statale di Omsk con qualifica di insegnante di danza e dirigente artistico dell’insieme coreografico, è danzatrice professionista dal 2000 nella Compagnia di Balletto della città di Omsk ed è insegnante di danza dal 1998. Per il canto, Enrico Mescoli, diplomato in canto moderno nel 2003 presso il Centro Professione Musica di Milano diretto da Franco Mussida, è un cantautore e lavora come insegnante, arrangiatore e musicista. Per la recitazione, Davide Bulgarelli, attore, autore e regista, ha lavorato con Cobelli, Lavia, Ronconi, Crivelli, De Tomasi, collabora con Centro Enriquez e dirige la sezione teatro di Sted-Modena. Il corso proseguirà fino a maggio e, quest’anno, alla sezione per adulti, si aggiungerà una sezione per ragazzi dai 9 ai 13 anni. Gli insegnanti intendono avvicinare grandi e piccini all’arte teatrale nella sua completezza e professionalità, senza dimenticare l’importanza dell’aspetto ludico e aggregativo che danza, canto e teatro portano con sé. Il corso si terrà il giovedì dalle 18 alle 20 per i ragazzi e, dalle 20 alle 23, per gli adulti. Giovedì 29 settembre appuntamento col primo incontro illustrativo presso il Centro Gorizia in via Cuneo, 51 a Carpi. Lo stesso corso con i medesimi insegnanti si terrà anche a Modena, nella serata del martedì, presso Sted in viale Muratori 75/d. Per informazioni, rivolgersi al 347.6511439 o al 340.8000284. 16.09.2011 n° 34 In Breve E’ nato un Comitato a difesa del Ramazzini Difendiamo l’ospedale S i è riunito a Carpi, lo scorso 12 settembre, un gruppo di cittadini, appartenenti al mondo della sanità, del volontariato e di varie professioni, convocato dal consigliere comunale Giorgio Verrini (in foto) per dar vita a un comitato per la difesa del nostro ospedale. Questi cittadini, al di fuori di ogni schieramento politico, hanno dato vita al Comitato per la difesa dell’Ospedale Ramazzini. Il Comitato, avvalendosi anche della competenza di medici, ingegneri e volontari e in collaborazione con le associazioni di volontariato di Mirandola, si propone di collaborare come interlocutore con l’Ausl provinciale aprendo un dibattito, con la città di Carpi. “Le finalità - spiega il consiglier Verrini - riguardano la difesa del Ramazzini rispetto a quello sfaldamento a cui tutti assistiamo, difesa quindi non solo dei muri ma dei reparti e dei professionisti che vi operano. Inoltre promuoveremo ogni atto che possa difendere il potersi curare in questa zona come, ad esempio, la creazione di una residenza psichiatrica per i malati che ora devono migrare in giro per la Regione. Il Comitato si propone di adoperarsi anche per la salute dei cittadini di tutta l’Area Nord di cui facciamo parte. Sarà un luogo di monitoraggio permanente della vita dell’Ospedale, delle sue necessità, delle decisioni e delle azioni dei dirigenti provinciali dell’Ausl nelle loro ripercussioni su Carpi”. 15 L’Angolo di Cesare Pradella Città a lutto per la scomparsa di Cesare Paltrinieri H a destato vivo cordoglio in città la notizia della scomparsa del dottor Cesare Paltrinieri, ‘storico’ medico di base, con una vita spesa a favore del prossimo e nella cura dei propri pazienti. Cesare Paltrinieri si è spento all’età di 83 anni e lascia la moglie e quattro figli, tre maschi e una femmina. Uno dei figli è medico al Pronto Soccorso del Policlinico di Modena. Dopo aver frequentato il Liceo Scientifico M. Fanti, allora diretto dal preside Giorgio Sciumè, Paltrinieri si iscrisse alla Facoltà di Medicina all’Università di Modena, laureandosi nel 1953, con una specializzazione in Medicina Interna. Risale al 1958 l’apertura del suo primo ambulatorio in via Matteotti trasferito, successivamente, in viale De Amicis, dove ha esercitato con scrupolo e passione la professione, fino al 1998. Tra i medici carpigiani è considerato quello che ha avuto il maggior numero di pazienti della mutua che lo hanno sempre stimato e apprezzato per le sue qualità professionali e umane. Uomo poco incline al compromesso, a volte ruvido e sempre controcorrente, amava ripetere di “essere contro le banalità dell’opinione pubblica” e questa sua insofferenza verso il conformismo lo portò ad allontanarsi, perche deluso, dalle sedute del Consiglio Comunale In alto lo storico quartetto campione italiano di seconda serie nella staffetta 4x100: Cesare Paltrinieri è il primo a destra. A lato un’altra immagine di Paltrinieri negli Anni ‘50, ai tempi d’oro dell’atletica carpigiana. Dall’Archivio de La Patria. carpigiano dove era stato eletto alle Amministrative del 1970 come indipendente, nelle liste del Pci, col sindaco Onorio Campedelli, abbandonando così l’attività politico-amministrativa che aveva appena iniziato a svolgere. Fu anche componente del Consiglio di amministrazione delle Opere Pie che allora avevano in gestione l’Ospedale Ramazzini e fu il primo, in quegli anni, ad avanzare l’idea della realizzazione di un ospedale nuovo e maggiormente attrezzato, da creare insieme a Correggio, per dare al nosocomio un respiro territoriale maggiore e per inserirlo in un’area più vasta. Proposta che, allora, non venne accolta né dal Pci, né dalla Dc, ma che di recente è stata ripresa da più parti divenendo oggetto di dibattito, tuttora in corso, tra le forze politiche locali. Ma Paltrinieri, oltre alla medicina e alla politica, ha avuto anche altri interessi, come la musica lirica (Maria Callas è sempre stata il suo mito) e l’atletica, nella quale ha praticato con successo in gioventù la specialità dei 400 metri piani. Con la maglia della Società La Patria ha conquistato nel 1947 a Genova il titolo di campione italiano nella staffetta 4x400 e, tre anni dopo, divenne a Roma campione universitario sempre nella staffetta. Due anni prima si piazzò secondo nei 400 metri piani alle Universiadi di Milano. Per espresso desiderio dell’estinto nessuna comunicazione pubblica è stata data del suo decesso così come non sono stati celebrati i funerali. La sua salma è stata trasferita a Mantova per la cremazione. citta’ a lutto per la morte di cesare paltrinieri Leggi la notizia su: www.temponews.it 16.09.2011 n° 34 16 Schiatti car Tolti i veli alla nuova Serie A1 G iovedì 8 settembre, la concessionaria Schiatti Car di via dell’Industria ha presentato in anteprima assoluta a Carpi, la nuova Bmw Serie 1. Un nutrito gruppo di appassionati e curiosi ha assistito alla presentazione della nuova arrivata in casa Bmw. La Serie 1 rimane fedele al modello precedente, con tanto di trazione posteriore, ma sono molte le novità, sia dal punto di vista meccanico che estetico. Sulla Bmw Serie 1 debutta inoltre la nuova piattaforma modulare, grazie alla quale si può montare il nuovissimo cambio automatico a otto rapporti e avere dimensioni maggiori. Un ricco buffet, a ritmo di musica, ha poi allietato l’evento, sobrio ed elegante. In vero stile Schiatti Car. Moto Club Carpi Tra ieri e oggi D uplice appuntamento d’autunno per gli appassionati di auto, moto, cicli d’epoca e antiquariato. Il Moto Club Carpi prestigiosa associazione motociclistica carpigiana - nata nel 1958, che raggruppa oltre 300 soci - organizza due attesissime manifestazioni nell’area del Piazzale Piscine: la terza edizione del Mercatino di antichità e modernariato e la 25° edizione della Mostra scambio - auto moto cicli d’epoca - che ormai ha una tradizione consolidata e richiama appassionati del settore da tutta Europa. La prima iniziativa, il mercatino di antichità e modernariato, è in calendario domenica 25 settembre (dalle 8 alle 19) e proporrà una serie di espositori e scambisti di oggetti vintage e di modernariato. L’ingresso sarà libero a tutti. L’1 e il 2 ottobre si terrà invece la mostra scambio che offrirà a un pubblico di collezionisti e specialisti e appassionati del mondo dei motori e delle due e quattro ruote, il meglio in fatto di auto, moto e bici d’epoca, pezzi di ricambio, gadget e tutto ciò che fa tendenza nel settore. L’ingresso è a pagamento per gli uomini e gratuito per donne e bambini. Le Vacanze romane del Vespa Club di Carpi. Otto inviati speciali nella Capitale per il Primo Raduno Internazionale Città di Roma Tutte le Vespe portano a Roma... C orreva l’anno 1953 quando la Vespa diventò la protagonista del film di William Wyler. In sella Audrey Hepburn, abbracciata a Gregory Peck che, alla guida della 2 ruote più romantica, l’accompagnava, scorrazzando qua e là alla scoperta di Roma. Settembre 2011: le nostre Vespe carpigiane conoscono le strade della città eterna e se ne innamorano. Siamo 8 vespisti carpigiani, più o meno esperti, a dire il vero, solo due ne capiscono di motori, ma siamo partiti curiosi ed entusiasti di mettere alla prova lo scooter a miscela, fatta rigorosamente a mano con olio e benzina. Quattro vespe, quattro guidatori e quattro “pie donne” abbracciate ai loro moderni Gregory Peck: l’appello è fatto e tra una gomma sgonfia, gli attrezzi dimenticati a casa, una, anzi più di una candela “spenta” e tanta - e dico tanta - miscela, siamo partiti. Caricate le vespe sui furgoni e le Audrey sulla vettura ci aspettava il weekend più divertente - e unico dell’anno. Siamo a Roma, più di 700 vespisti da tutta Europa, tante vespe di tutte le età, forme, colori e nazionalità partecipano al Primo Raduno Internazionale Città di Roma, organizzato dal Vespa Club Tempo di Moto Casalotti Roma. Su e giù per la Capitale, dimenticando ogni semaforo e sempre scortati dalla Polizia Municipale, amici per due giorni, che ci hanno protetto dal traffico denso e ingombrante. Sorrisi, tante foto, saluti da ogni dove e noi protagonisti e padroni della città per un weekend. Carpi ha conquistato Roma. I nostri gladiatori su due ruote hanno portato i colori biancorossi della Corte dei Pio sul bandone storico ricamato a mano negli Anni ’50: Giovanni Barbieri, vice presidente Vespa Club di Carpi, Guido Nora, Fabio Alberti, Simone Vannucci, tutti vespisti del Vespa Club carpigiano e Chiara De Meco, io, Sara Cavazzuti e Susanna Vincenzi. Barbieri, sulla pagina Facebook dell’evento ha scritto: “grazie. Per il bellissimo raduno, la calda accoglienza, il prezioso aiuto e per averci regalato una tre giorni in compagnia di tante persone unite dalla stessa passione”. E Fabio Alberti scrive: “grazie per il weekend straordinario! Tutto eccezionale: staff, organizzazione, accoglienza, romani e meteo, meglio di così sarebbe stato impossibile”. Un ringraziamento di cuore è dovuto a tutti i nostri angeli custodi dello staff del Vespa Club di Roma ma è a Stefano “Cavallo Pazzo”, cuoco provetto e meccanico esperto, che dedichiamo queste righe. L’anno prossimo in programma c’è Londra, forse parteciperemo anche alle Olimpiadi della Vespa? Per ora le foto romane ci fanno compagnia. Elisa Anderlini 16.09.2011 n° 34 17 Luisa Vassallo presenterà il suo ultimo libro sabato 24 settembre, alle 17, negli spazi del negozio 33Cl, in Corso Fanti 97/99, a Carpi La Cucina dell’Osteria Volante S abato 24 settembre alle 17, il negozio 33Cl, in Corso Fanti 97/99 a Carpi, in collaborazione con la carpigiana Sara Monti, specializzata nell’organizzazione di eventi, ospiterà Luisa Vassallo che presenterà il suo ultimo libro: La Cucina dell’Osteria Volante, edito da Ancora Editrice. Luisa Vassallo, nata a Imperia nel 1965 dove vive e lavora, è diplomata in Scienze Religiose con una tesi sulla religiosità del teatro. Appassionata di letteratura sin dalla prima adolescenza e attratta dai profumi della gastronomia, ha saputo coniugare queste eterogenee passioni in molti testi, ottenendo diversi premi e riconoscimenti. Ha scritto La cucina di Don Camillo, A tavola con Renzo e Lucia, A tavola con Harry Potter e tanti altri testi. La Cucina dell’Osteria Volante è un libro a tema culinario, ricco di gustose ricette che riprende i temi principali delle più famose opere di Gilbert Keith Chesterton come L’Osteria Volante. Chesterton nacque a Londra nel 1874, era uno scrittore, polemista e giornalista inglese. E’ divenuto famoso per aver scritto I racconti di Padre Brown, divenuti serie televisiva in Italia, negli Anni ’70 con Renato Rascel e Arnoldo Foà. Patrick Dalroy, capitano irlandese è uno dei protagonisti del romanzo L’Osteria Volante che decide di combattere il moralismo dei proibizionisti benpensanti che volevano far chiudere tutte le osterie d’Inghilterra. La “vecchia nave” diventa, grazie all’ex proprietario e a Patrick Dalroy, un’osteria volante. La legge impediva l’apertura delle osterie a parte quelle con l’insegna lasciata dai poliziotti e così i due decidono di trasportare l’insegna portandosi appresso un barilotto di Rhum e una forma di cacio e piantandola dove capitava. Il libro è costruito sul dialogo tra l’autrice e l’oste, Gilbert e i suoi amici all’interno dell’osteria. Vengono così enucleati i temi più cari a Chesterton. In tanti momenti impera il paradosso, molto usato da Chesterton per esprimere i suoi concetti. Chesterton sottolinea l’importanza dell’umorismo e il fatto che le persone non dovrebbero mai prendersi troppo sul serio. La frase più significativa è: “il vero divertimento è avere pochi mezzi, ma delle buone idee”. Il ricettario è ricco e originale, molto british, ma è presente anche una sfiziosissima ricettina esotica per rosolare delle belle fettine di coccodrillo del Nilo... S arà la grande soprano Mirella Freni a ricevere a Correggio, il prossimo 22 settembre, il Premio Pavarotti d’Oro 2011. Dopo il grande successo degli scorsi anni, giunge così alla quarta edizione il premio organizzato dal Comune di Correggio, in collaborazione con Pro Loco di Correggio, per rendere omaggio al maestro Luciano Pavarotti, con la consegna del riconoscimento e il concerto benefico, al Teatro Asioli, alle 20,30. Il riconoscimento e l’istituzione del Premio, che avvengono su specifica autorizzazione della famiglia Pavarot- Il mondo oggi, non somigia a quello di ieri a cura di Clarissa Martinelli [email protected] Vorrei rispondere alla signora precaria che ha espresso critiche riguardo allo sciopero del 6 settembre 2011. Se lei si è laureata forse è perché i suoi genitori hanno lavorato e lottato per avere più diritti; riguardo alle pensioni forse anche i suoi genitori la stanno percependo - o saranno prossimi a percepirla - e anche loro fanno - o faranno - parte della ”casta”. Secondo me sta sputando nel piatto in cui mangia e penso che una delle cause per cui il Paese sta andando a rotoli sia la mancanza di interesse da parte della maggioranza dei giovani di farsi carico dei problemi della società e, si sa, chi tace acconsente! Sono 20 anni che i giovani sono fuori dalla politica quindi, forse, sono loro che si devono svegliare, perché il benessere acquisito con i sacrifici dei genitori non dura in eterno. Alla signora Chiara, invece, vorrei dire che sostenere di non aver capito le ragioni dello sciopero è, di per sé, un problema (non essendo lei di Destra). Non può lamentarsi se fa sciopero un lavoratore anche se può crearle inconvenienti, mentre di certo non si crea problemi quando a decidere di farlo è lei. Sapete che a Carpi in certe aziende non si fa sciopero per paura di ritorsioni? Cose da decimo mondo. Lavoratore Amareggiato Gran serata all’Asioli, il 22 settembre Il Pavarotti d’Oro ti, discendono proprio dal legame tra Luciano Pavarotti e la città di Correggio, dovuto alla profonda amicizia con Casarini: un affetto reciproco che, nel dicembre del 2002 portò il tenore modenese a esibirsi all’Asioli in occasione della riapertura del Teatro. Mirella Freni sarà accompagnata sul palco dell’Asioli, a partire dalle ore 20,30, dai maestri pianisti Giovanni Landini e Paolo Andreoli, dal baritono Roberto Servile, dalle soprano Antonella Tegliafilo e Simona Todaro, dalla mezzo soprano Monica Minarelli e dal giovane tenore Domenico Tegliafilo. A presentare la serata sarà Francesca Manzini. “Con questo concerto di elevatissima qualità crediamo di rendere il giusto omaggio al maestro Pavarotti, nel modo che probabilmente sarebbe maggiormente piaciuto a lui, regalando alla città di Correggio e a tutti gli amanti del bel canto L a “signora” che cita si chiama Sara, 25enne laureata e precaria che ha scritto la scorsa settimana evidenziando come i sindacati continuino a proteggere chi i diritti li ha già acquisiti (dipendenti di aziende sindacalizzate e quindi di discrete dimensioni e pensionati) ignorando chi, come lei, ai diritti non ha accesso. La accusa di non farsi carico dei problemi della società; in realtà lei ha mandato una lettera spiegando quali siano i problemi suoi e di una grossa fetta di suoi coetanei: l’impossibilità di accesso al lavoro. In che altro modo lei riuscirebbe ad ascoltare le sue ragioni? Vogliamo ripercorrere qualche data per capire quando i lavoratori hanno iniziato davvero ad avere meno diritti? Si inizia il 24 settembre 1996, Governo Prodi, confederazioni padronali e vertici sindacali siglano un “patto sul lavoro’’, andando oltre l’accordo del 23 luglio ‘93 di Amato che cancellava la scala mobile e inaugurava la “politica dei redditi’’. Il “patto’’ di Prodi prevede flessibilità sul lavoro e sui salari, lavoro precario, “lavori socialmente utili’’, “salario d’ingresso’’, “contratti d’area’’, contratti formazione-lavoro, lavoro in affitto (interinale), estensione dell’apprendistato a tutti i settori, stage e la privatizzazione del collocamento. Si è iniziato a dire che la flessibilità sarebbe stata un valore e che era il momento di ripensare all’idea di “posto fisso”. A distanza di pochi mesi, il 18 giugno ‘97, viene approvata la legge Treu, con i voti di PRC che, sulla base del “patto’’, sancisce la completa deregolamentazione del “mercato del lavoro’’ e la sua progressiva privatizzazione. Sara nel 1996 aveva 10 anni e giocava con le bambole, lei, Paolo, era certamente più giovane di quanto sia oggi: esattamente, lei che era giovane al momento giusto e vedeva i diritti dei lavoratori frammentarsi, cosa ha un’opportunità eccezionale”, sostiene il sindaco di Correggio, Marzio Iotti. “Il Pavarotti d’Oro - commenta Aimone Spaggiari, presidente della Pro Loco correggese - vuole essere non solo un premio, ma soprattutto un tangibile ricordo per tutti coloro che avranno il piacere e l’onore di riceverlo. Mirella Freni, che avremo con noi quest’anno, oltre a essere una grande protagonista del bel canto italiano, può anche vantare un legame particolare con il maestro Pavarotti con il quale ha condiviso la stessa balia, diventandone, a tutti gli effetti, sorella di latte”. fatto? E i sindacati? Non ricordo alcuna rivoluzione sociale. Lo dico da persona che precaria lo è stata per 11 anni, il tema lo conosco. Si mendicavano due settimane di ferie pagate estive “non dovute” e, se avevi fortuna, ti pagavano comunque se, per due giorni, avevi la febbre a 40. Biagi, poi assassinato, ha rimesso mano al lavoro precario cercando di garantirlo un po’ di più, ma niente a che vedere con i diritti dei lavoratori di serie A. Questo Sara può - e deve - dirlo. Restando al presente, le scrivo mentre si parla di un Fondo Cinese pronto a farsi carico di parte del nostro debito. La Cina ha per le mani già una bella fetta di debito americano e ora pesca in Europa. La Cina è un Paese non democratico, nega diritti fondamentali, impedisce la libertà di espressione, censura Internet e stampa (ci sono filtri nei siti, perfino da Google si accede solo a indirizzi autorizzati e chi esprime dissenso al regime sui giornali viene incarcerato o peggio). Il lavoro è concepito come qualcosa che somiglia allo schiavismo se paragonato ai diritti dei lavoratori dipendenti in Italia. Quando a Tien An Men i ragazzi sono andati in piazza a manifestare, sono stati calpestati dai carrarmati in quella Cina che si sta comprando tutto, grazie alle ricchezze che anche noi gli abbiamo offerto. Ci sentivamo furbi e risparmiatori facendo produrre là ogni cosa, gli imprenditori avevano margini di guadagno più alti e se nelle comunità rurali cinesi a produrre mettono bambini di 9 anni non importa, costa poco. Provi a comprare una pentola, un vestito di qualche nota catena o un qualsiasi oggetto di plastica e legga l’etichetta. Lo so, perchè tento sempre di non comprare cinese e perfino le tazzine da caffè griffate e costose che volevo acquistare e regalare avevano la dannata scritta “made in china”. Credo che Sara subisca le conseguenze di un’inettitudine generalizzata che vede proprio i grandi economisti in prima linea, quelli entusiasti per la delocalizzazione che ha portato molte produzioni fuori Italia, creando disoccupazione e disagi, incapaci di prevedere anche gli aspetti più prevedibili di questa crisi. Sara e quelli come lei sono vittime e hanno tutto il diritto di ribadire che, senza nessuna opportunità di lavoro, non contribuiscono nemmeno al welfare. E i soldi dell’Inps, per esempio, senza ricambio generazionale, finiranno prima del previsto senza preoccuparsi troppo dei 65 anni compiuti da chi ne avrebbe diritto. Il mondo oggi, non somiglia a quello di ieri. Tempo... di quiz! Sudoku Come si gioca PALINDROMO Frase (7 5 3 5) Curarsi il raffreddore con metodi disgustosi e di dubbia efficacia. Inalare pappa per alani Stranezze Dottore, mio marito crede di essere un quotidiano! Me lo porti subito che è grave. Un attimo che finisco di leggerlo... Questo gioco di logica propone una griglia di 9×9 celle, ciascuna delle quali può contenere un numero da 1 a 9, oppure essere vuota; la griglia è suddivisa, da bordi in neretto, in 9 sottogriglie, chiamate regioni, di 3×3 celle contigue. Le griglie proposte al giocatore hanno da 20 a 35 celle contenenti un numero. Scopo del gioco è quello di riempire le caselle bianche con numeri da 1 a 9, in modo tale che in ogni riga, colonna e regione siano presenti tutte le cifre da 1 a 9, e pertanto senza ripetizioni. 16.09.2011 n° 34 18 L’aforisma della settimana... “Se non apriamo le nostre case, compresa la casa più intima, che è il nostro animo, siamo solo uomini di cartone”. Ermanno Olmi CARPI Fino al 30 settembre L’umorismo ai tuoi piedi Personale di Marta Melis La rassegna si tinge di rosa Esposizione di opere grafiche, vignette e caricature, con tema conduttore la satira applicata a usi, costumi, politica, fatti noti o personaggi famosi O&A Centro Affari Fino al 2 ottobre Passione Italia, 17 marzo 2011 - Una giornata italiana Progetto promosso dalla Federazione Italiana Associazioni Fotografiche in occasione dei festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità d’Italia A cura del Gruppo Grandangolo di Carpi Biblioteca Loria Fino al 19 settembre Collettiva di acquerello e xilografia In mostra le opere degli allievi delle artiste carpigiane Lorena Ghizzoni e Anna Ferrarini Palazzo Bonasi 16 settembre - 8 dicembre Dove regnavano le acque 1920-1950, la trasformazione del paesaggio nelle fotografie della Bonifica Parmigiana Moglia Palazzo Pio 16 settembre - 8 gennaio Indistinti confini Metamorfosi e altre mutazioni La mostra percorre attraverso una selezione di opere d’arte antiche e moderne, ma anche brani letterari, tavole di fumetti, spezzoni cinematografici come gli artisti hanno rappresentato la metamorfosi, il momento del passaggio di stato dall’umano all’animale o al vegetale o al minerale Da Cranach a Picasso, passando per Gustave Dorè, Bilal e Moebius, un scelta di opere dalle forme disfatte e dai confini sfaldati Palazzo Pio 16 settembre - 29 gennaio Oreste Baccolini E ha piombo dentro la canna Secondo appuntamento del ciclo di mostre Ad Hoc A cura di Luca Panaro Palazzo Pio Eventi CARPI 16, 17 e 18 settembre - ore 7 Bird Watching all’alba Un’occasione unica per osservare, da un apposito capanno in legno naturale, l’avifauna palustre (uccelli acquatici) nel loro habitat I binocoli sono messi Da venerdì 16 a domenica 18 settembre a Modena, Carpi e Sassuolo si rinnova l’appuntamento col FestivalFilosofia. 200 appuntamenti fra lezioni magistrali, mostre, concerti, spettacoli e cene filosofiche. Tra i protagonisti carpigiani vi saranno anche Stefano Rodotà e Umberto Galimberti Natura al 100% L’Oasi alle prime luci dell’alba Ph Campanini & Baracchi Mostre U n concetto chiave della tradizione filosofica e una questione cruciale dell’esperienza contemporanea. E’ Natura il tema dell’edizione 2011 del Festival Filosofia che si svolge a Modena, Carpi e Sassuolo dal 16 al 18 settembre. Lezioni magistrali, mostre, spettacoli, letture, giochi per bambini e cene filosofiche. Gli appuntamenti sono quasi 200 e tutti gratuiti. Il programma delle lezioni magistrali si svolge all’insegna delle trasformazioni innescate dalle scienze e dalle tecnologie, che hanno condotto tanto la riflessione filosofica, quanto il senso comune, a misurarsi con questioni inedite nella millenaria elaborazione dell’idea di Natura. I maestri del pensiero che il festival porterà nelle piazze e nei cortili delle tre città si confronteranno con il pubblico sulle varie declinazioni contemporanee della Natura, tracciando linee tematiche che discuteranno, tra le altre, la questione del rapporto tra natura e cultura, le metamorfosi del corpo, il futuro del paesaggio, le politiche della natura e le frontiere del biodiritto. Una preliminare messa a punto teorica riguarderà lo statuto della conoscenza della natura e il suo rapporto con la cultura. Per effetto delle acquisizioni dapprima delle scienze fisiche e poi soprattutto di quelle biologiche, l’epoca contemporanea ha ridefinito un insieme di opposizioni tradizionali della riflessione filosofica occidentale come soggetto-oggetto, fatti-valori, anima-corpo. Lezioni magistrali Nicla Vassallo presenterà il naturalismo filosofico, nel quale si esaminano i processi cognitivi come fenomeni naturali, venerdì 16, alle 15, in Piazzale Re Astolfo. Corpo è anche luogo del cervel- I n occasione del FestivalFilosofia, l’Oasi La Francesa di Fossoli, ha optato per un’apertura straordinaria, con l’obiettivo di far vedere, in un orario insolito, le meraviglie della natura che ci circonda. Per i tre giorni del festival infatti, l’oasi aprirà alle 7 del mattino. Alle prime luci dell’alba si potranno sorprendere al risveglio gli uccelli acquatici presenti in questo periodo e ammirare il loro comportamento. lo, di cui la coscienza, secondo i programmi di ricerca delle neuroscienze, sarebbe un correlato. Tutte le caratteristiche naturali, d’altronde, sembrano già scritte in un codice che ne contempla le infinite varianti, il genoma che, come mostrerà Edoardo Boncinelli, venerdì alle 18 in Piazza Garibaldi, costituisce la grammatica della vita. Le sfide delle neuroscienze sollecitano questioni filosofiche che, sul crinale tra teoria della coscienza e riflessione sull’identità personale, riformulano la soggettività all’altezza dei tempi. La costruzione di spazi sostenibili conduce al portato politico delle trasformazioni della natura, evidente nella discussione quanto mai attuale sulle iniziative green in economia, di cui parlerà Aldo Bonomi, venerdì, alle 21, in Piazza Garibaldi. Nella sua fase più tarda, segnata dall’affermazione delle scienze della vita, la modernità ha attribuito – e continua ad attribuire – nuovi nomi alla Natura, come “ecosistema”, flusso di materia ed energia indispensabile Umberto Galimberti alla vita e alla sua organizzazione, sul cui significato nelle scienze evoluzionistiche si soffermerà Mauro Ceruti, venerdì, alle 16,30, in Piazza Garibaldi. A Giovanni Ghiselli invece, il compito di allargare lo sguardo a una più generale riflessione sullo statuto della natura nella filosofia greca, venerdì, alle 10, in Piazzale Re Astolfo. Christoph Wulf, antropologo e scienziato dell’educazione, indicherà, sabato, alle 10, in Piazza Garibaldi, la centralità dei processi educativi e di socializzazione nel perfezionamento della natura umana. Le politiche della natura investono i corpi umani trasformandoli in campo di dominio, istituendo confini tra naturale e politico, tra natura e storia, che spesso hanno messo capo a vere e proprie politiche “sulla” vita, come mostreranno, da diverse prospettive, Roberto Esposito (sabato alle 15 in Piazzale Re Astolfo) e Simona Forti (domenica alle 10 in Piazzale Re Astolfo). Terra è uno degli appellativi più arcaici con cui si è chiamato l’ambiente naturale che fa da casa al nostro stare al mondo: indagando le connessioni che legano il rapporto con la terra alla tutela del pianeta, Felix Duque, filosofo spagnolo esordiente al festival, ne esplorerà i significati, sabato, alle 16,30, in Piazza Garibaldi. Le trasformazioni contemporanee della Natura verranno saggiate in una serie di terreni cruciali. Innanzi tutto quello del corpo, riportato a centralità dalle scienze della vita, che lo sottraggono alla sua fissità naturale e destinale. L’attesissimo Umberto Galimberti aprirà questo dossier insistendo sulla necessità di riconoscere l’unicità di corpo ed esistenza, superando il dualismo Continua a pagina 19 16.09.2011 n° 34 19 a disposizione dei visitatori dall’Associazione stessa Ingresso gratuito su prenotazione Oasi La Francesa 16 - 18 settembre Io selvaggio Da Mowgli fino a Max: la rivincita dei selvatici Un percorso selvaggio tra letture, giochi, laboratori e installazioni per bambini, ragazzi e famiglie Castello dei Ragazzi 16 - 18 settembre Festival Filosofia Centro Storico 17 e 18 settembre - dalle 15 7° Trofeo di Pallacanestro Memorial Galles” Palestre varie 18 settembre - ore 9/16 Meeting Atletica Leggera 25° Trofeo Città di Carpi 8° Paralympic Gare di atletica riservato ad atleti disabili Nelle varie discipline: 80 e 100 mestri piani, salto in lungo, lancio del vortex, staffetta 4x50 Per l’occasione si festeggia il compimento di 25 anni di attività dell’Ushac Pista di Atletica Continua da pagina 18 di corporeità e organismo, domenica, alle 18, in Piazza Martiri. Le frontiere della bioingegneria spingono verso la formulazione di diritti di nuova generazione, per affrontare la questione, altamente controversa, di cosa sia naturale e cosa sia invece regolabile, di quali siano gli ambiti di vita sui quali si possa legiferare: parlerà Stefano Rodotà domenica, alle 11,30, in Piazza Martiri. A lezione dei classici Completerà il programma filosofico la sezione Lezione dei classici, secondo la formula sperimentata con successo a partire dal 2009: grandi interpreti del pensiero filosofico discutono le opere che hanno maggiormente segnato la riflessione sul tema della Natura. Paolo Galluzzi rintraccerà (venerdì, alle 11,30, in Piazzale Re Astolfo) i fondamenti della moderna scienza delle qualità primarie e secondarie ne Il saggiatore di Galileo Galilei. Quest’anno una lezione dei classici è dedicata anche a una grande opera pittorica, per mostrare le connessioni tra filosofia e arti, pensiero e immagine: Francisco Jarauta parlerà di rappresentazione e conoscenza, 21 - 29 settembre Festivis Festa degli astili di vita sostenibili Centro storico cartografia e pittura, davanti a Il geografo di Vermeer, sabato, alle 21, nel Cortile d’Onore di Palazzo Pio. Al panteismo dell’Ethica di Spinoza sarà dedicata la lezione di Remo Bodei domenica, alle 16,30, in Piazzale Re Astolfo, mentre Gianfrancesco Zanetti ricostruirà lo statuto delle istitu- zioni naturali nella Scienza nuova di Giambattista Vico, domenica alle 15, nel Cortile d’Onore. Teatro e performance Se le lezioni magistrali sono il cuore della manifestazione, un vasto programma creativo coinvolge le narrazioni e le performance con letture e reading di e da Stefano Rodotà Gianni Celati, venerdì, alle 21, nel Cortile d’onore, cui seguirà lo spettacolo del Teatro della Pozzanghera di Carpi, dal titolo La scuola delle nuvole e, ancora Francesco Bianconi, sabato alle 21 in Piazza Garibaldi. Musica Domenica 18 settembre, alle 21, 22 settembre - ore 15 Inno all’acqua - Proiezione documentario con dibattito L’iniziativa è collegata alla visita guidata ai pozzi di Rubiera del 24 settembre, in collaborazione con Aimag Ritrovo ore 9.30 presso all’autostazione A cura dell’Università Libera Età N. Ginzburg Sala Congressi 22 settembre - ore 16 Inaugurazione Anno accademico 2011/2012 dell’Università Mario Gasparini Casari Concerto vocale e strumentale di Marika Benatti Letture e recite di Sara Gozzi (Teatro di Corte) Presentazione dei corsi a cura del professor Pietro Marmiroli A seguire, rinfresco Chiostro di San Rocco MODENA Fino al 19 settembre Festa del Partito democratico Ponte Alto Remo Bodei in Piazza Martiri, tra musica, ricordi ed esperienze, Giovanni Allevi e Federico Taddia dialogano sul rapporto tra paesaggio e creazione artistica: la composizione non nasce solo dall’incanto assoluto della bellezza, ma anche e soprattutto dove questa perfezione s’incrina e lascia trasparire il vortice del caotico e dell’irrazionale, che riporta l’uomo in contatto con le forze ataviche della natura. 16.09.2011 n° 34 20 Calcio – I biancorossi cadono a Viareggio ma presentano ricorso: il 2-3 è sub-judice Sbandata non omologata Contestata la posizione irregolare di un avversario: probabile il 3-0 a tavolino. Ma rimangono attuali gli eccessi di un Carpi estremo e squilibrato. Domenica arriva il Lumezzane. I l Granducato si conferma amaro e indigesto come vuolsi da recente tradizione (sul campo: 5 ko negli ultimi 6 viaggi in Toscana; unica eccezione l’1-0 a Poggibonsi). Ma il 2-3 di Viareggio (reti degli ex Eusepi e De Paola) è sub-judice, e molto probabilmente verrà rovesciato dal giudice sportivo. Al momento, comunque, la sbandata non è omologata. Ma val la pena discuterla. E’giunta inattesa e controversa, ancorchè piuttosto sintomatica. LA GARA - Ogni analisi possibile comincia e finisce con il rigore (dubbio) e la conseguente espulsione di Laurini (immediata, dunque catastrofica) che hanno segnato la gara. Il Viareggio si era attrezzato per ripartire, ed ha cavalcato molte più praterie di quante non sperasse di trovare. Il Carpi ha quasi solo furia, non ancora distanze. Perdendo un uomo per il pressing si è ulteriormente rarefatto. Peraltro, nemmeno la gestione delle risorse e dei cambi ha convinto del tutto. Comunque, più che un alibi, 90’ ad handicap con 30°C umidi rappresentano una condanna pesante per qualsiasi squadra. Figurarsi per quelle in cantiere. EPISODI - E’ più esaustivo esaminare le prime due partite con uno sguardo d’insieme. Sono entrambe di difficile lettura. Raccontano una squadra d’eccessi, che al momento non può farsi capire. E’ esercizio legittimo ridurre la trama di Viareggio ad un tackle disperato giunto (forse) con qualche decimo di ritardo. Attenzione però, perché il cuore del problema è proprio lì. Se accettiamo questo punto di vista, anche il 4-0 alla Tritium va rivisto. Dopo 10’, sullo 0-0, si è aperta la stessa voragine: palla scoperta, centrali indecisi se salire o scappare indietro, spaziatura eccessiva con il laterale attardato nel rientro. Filtrano palla e uomo. Bastianoni (identicamente esposto al fallo da ultimo uomo in piena area) ha tamponato appena in tempo. Come sarebbe andata se, invece, Sinato avesse avuto il timing di Cesarini? Non c’è risposta, naturalmente. E guai a chi pretende di saperla. Si ragiona per assurdo nel tentativo di enucleare il problema. Il calcio non si vince ai punti, come la boxe. E’ Pisa 4 Sorrento 4 Como* 3 Carpi 3** Tritium 3 Ternana 3 Avellino 3 Monza 3 Taranto* 2 Pavia 2 Pro Vercelli* 1 Foggia 1 Spal 1 Lumezzane* 0 Benevento 0 Foligno 0 Reggiana -1 Viareggio -1** * I recuperi Como-Pro Vercelli e Lumezzane-Taranto si sono disputati Mercoledì 14. ** Viareggio-Carpi non omologata Domenica 18/9/2011, ore 15, 3° giornata. Carpi-Lumezzane (stadio Giglio, Reggio Emilia); Avellino-Tritium; Benevento-Reggiana; Como-Sorrento; Monza-Pro Vercelli; Pisa-Foggia; Spal-Viareggio; Taranto-Pavia; Ternana-Foligno. PROSSIMO AVVERSARIO: LUMEZZANE Riecco Ferrari: un sogno mai realizzato P romosso per la prima volta in C1 nel 1997 (proprio nei giorni in cui il Carpi sognò la B fino allo sciagurato spareggio con il Monza), il Lumezzane ha partecipato a 13 degli ultimi 15 campionati della Terza Serie Professionistica. È infatti retrocesso solamente una volta (2006), per poi risalirvi due stagioni dopo vincendo oltretutto la Coppa Italia Lega Pro. Il team bresciano è dunque una solida realtà di categoria che punta a confermare il discreto piazzamento della passata stagione (settimo, a -4 dai playoff). Scenderà al Giglio dopo il recupero con il Taranto (disputato Mercoledì), motivato dall’urgenza di riscattare il ko di Benevento (0-3). In panchina è confermatissimo l’emergente Davide Nicola: classe ’73, vecchio cuore genoano che a Lumezzane ha chiuso la carriera di difensore (15 presenze in A e quasi 400 in B) per poi iniziarvi immediatamente quella di allenatore. Dal mercato sono arrivati due fondamentali puntelli per la difesa: Marco Malagò (jolly,’78, reduce da 6 stagioni in A con Chievo e Siena) e Antonio Giosa (centrale, ’83, ultime 3 annate in B con Messina, Vicenza e Reggina). Modulo base: 4-4-2. Punto fermo dell’attacco è un sogno mancato della dirigenza biancorossa: Fausto Ferrari, classe ’80, modenese di Pavullo, recente avversario del Carpi con la maglia del Montichiari, inseguito invano da Giuntoli nelle ultime sessioni di mercato. Il suo partner uscirà dal ballottaggio tra l’astro nascente Roberto Inglese (’91, ex Pescara) ed il navigatissimo Mirco Gasparetto (’80, scuola Milan, lo scorso anno a Cremona). E.G. eterna collezione d’episodi. La loro logica può sorriderti o punirti. Ma non si può fingere di dimenticarsene. E’buona chiave interpretativa solo se viene utilizzata sempre. Adottando un sistema piratesco, di razzie improvvise, e spazi che si svuotano, il suo peso è estremizzato. Difendersi nella metà campo altrui garantisce chances offensive superiori. Ma aggredire la profondità dell’avversario significa anche mettere a repentaglio la propria. Dunque costa rischi di gravità proporzionale alle GLI ALTRI CAMPIONATI Partenza falsa per tutte E CLASSIFICA E PROSSIMO TURNO ntrano in scena anche i campionati minori. Bandiera a scacchi in Eccellenza e Promozione: partenza falsa per le nostre. Dopo gli antipasti di Coppa, domenica prossima partono i tornei di Prima, Seconda, e Terza. Eccellenza. Comincia male l’ambiziosa Correggese di Galantini, costretta ad un debutto di ferro in quel di Noceto contro i Crociati (retrocessi dalla C2 a tavolino). Capitan Rolli e compagni non reggono all’urto dell’eterno Michele Pietranera (38 anni e non sentirli…): suo il gol che spiana la strada al successo dei parmensi (1-2). Vano il primo gol stagione del neo-acquisto Cicotello. Promozione. Rivoluzionata, ringiovanita, intraprendente. Così, in tre aggettivi, è definibile il nuovo progetto Solierese, che transita in un vero e proprio “Anno Zero” dopo l’addio di Aguzzoli e il saluto all’Eccellenza. Mister Nannini esordisce con un ko pregno di recriminazioni ed attenuanti: allo Steffanini, la Rubierese passa con scarto all’inglese (0-2). Le altre. Avvio da dimenticare per Virtus (ultima nel girone con Quarantolese, Medolla e Massese), Fossolese (eliminata nel derby al primo turno) e Cabassi (poi travolta a Cavezzo nel secondo turno: 2-6) che escono immediatamente dalla Coppa ad una settimana dal debutto nei rispettivi campionati. Domenica prossima parte anche il campionato di Terza che vedrà impegnate Limidi (tra le favorite per il titolo), S.Marino e Carpine (che hanno cambiato allenatore e puntano a migliorare i piazzamenti dello scorso anno) più la novità assoluta Cortilese di mister Esposito. E.G. conseguenze. Volendo sintetizzare in termini matematici il concetto di “calcio estremo”, si direbbe che è estrema l’incidenza del singolo frangente. Ovvero, che è elevata la probabilità che esso possa decidere una partita (a favore o a sfavore). Perché il successo sta nella differenza tra il danno e il pericolo scampato, inesorabilmente ridotto a manciate d’attimi e millimetri. MISTER - Il Carpi attuale può solo scommettere sopra questi scarti. Troverà l’equilibrio stabile solo quando sarà in grado di aggiudicarseli tutti. Per ottimizzare questa capacità serve tempo e lavoro. Maddaloni non sperimenterà altre ricette all’infuori delle sue. Apporterà piccoli correttivi, ma non emendamenti veri. Chi lo scelse ha azzerato il patrimonio tattico di una stagione trionfale per fondare un progetto rivoluzionario incardinato sulla sua filosofia. Deve perciò concedergli la pazienza che chiede. Non c’è dubbio che la meriti. Proviene dai settori giovanili, ha già incontrato e superato questo tipo di difficoltà. La fiducia nel metodo lo rende consapevole che la direzione utile non è sempre la più semplice. Ma ora si trova in una dimensione del tutto nuova. Un conto è far fruttare investimenti potenziali, e imporre una didattica estrema a chi non ha ancora una carriera. Altra cosa è rispondere direttamente ad un CdA, e chiedere disponibilità a personalità navigate. Quanto la squadra crede in ciò che le viene proposto? E per quanto tempo la proprietà accetterà di sapere che il milione e mezzo di Euro speso è in bilico su 40-50 metri di campo aperto? GIUNTOLI - Su queste due domande critiche gira la stagione. Inevitabilmente le risposte arriveranno coi prossimi risultati. Ma prima d’ogni altra cosa, credo debba entrare prepotentemente in scena il massimo fuoriclasse di via Marx: Giuntoli. IL CASO Monopoli squalificato a Bari Il Carpi ha presentato ricorso contro la posizione disciplinare di Luigi Monopoli schierato dal Viareggio sia contro i biancorossi sia nel debutto a Terni. Il giovane difensore (classe ’92, lo scorso anno in forza al Bari), espulso durante la terzultima giornata del campionato Primavera, avrebbe dunque scontato solamente 2 dei 3 turni di squalifica inflittigli dal giudice sportivo. Che, in attesa di redigere la sentenza (attesa entro Martedì 20), non ha omologato il risultato di domenica scorsa. Probabile comunque il 3-0 a tavolino. E.G. Sta al centro del mondo biancorosso. Nessuno meglio di lui sa dove si trovano i punti d’appoggio per sollevarlo. E’ l’unica entità trina: è stato infatti giocatore, ha allenato, ed è oggi il vero plenipotenziario della società. Tocca a lui mediare tra tutti i vertici del perimetro. E riempire l’ambiente della cultura necessaria a comprendere il senso e la necessità della rivoluzione in atto. Non è detto che ci riesca. Ma è sicuro che farà il bene del Carpi. Che, in attesa di sapere se avrà tre punti omaggio, riparte dal Lumezzane: una curva complessa, sdrucciolevole, ma superabile. Enrico Gualtieri Calcio a 5 La Virtus dorme, Guidi la sveglia C alato il sipario sull’annus horribilis gialloblù, al Vallauri la Virtus di mister Caleffi si riaffaccia agli impegni ufficiali dalle paludi di una C2 che si annuncia, al solito, ‘scorbutica’. La prima di coppa vede i virtussini impegnati contro un Viadana agguerrito: il divario tecnico tra le due compagini è indiscutibile, ma a demolire le illusioni di chi si attendeva una Virtus insaziabile e ‘bulimica’ di gol, ci pensa il capitano ospite, che, incredibilmente solo, al pronti-via, si gira e fredda un incolpevole Accomando (in foto). La Virtus fatica a trovare il bandolo della matassa e le bocche da fuoco carpigiane sparano a salve, prima con Grazioli su cui l’estremo ospite è più fortunato che bravo, quindi con Bigarelli che, per una questione di millimetri, manca il bersaglio grosso. E’ tuttavia l’ingresso di Guidi a spaccare in due il match: il neoacquisto virtussino prima infila in rete il più semplice dei palloni per il momentaneo pari, quindi, in combinazione con Grazioli, sfiora il raddoppio. E’ però una Virtus svagata, che paga l’ennesima distrazione con lo squillo ospite dell’1-2. Mentre Bigarelli tenta invano di abbattere la porta avversaria centrando pali e traverse a ripetizione, è ancora Guidi a infilare l’estremo ospite, risolvendo una mischia in area con un tocco di giustezza. A brevissima distanza, di nuovo, l’incontenibile 10 gialloblù ispira Stassi che di mancino inchioda il 3-2 per i padroni di casa. Al termine di un match complicato, la Virtus centra una vittoria che deve servire di lezione: la stagione si annuncia di sofferenza; la testa deve incominciare a correre quanto prima, la C1 non è una chimera, ma chi si ferma, qui, è perduto. Federico Campedelli 16.09.2011 n° 34 21 INTRALOT: NUOVO PUNTO VENDITA DEGLI ABBONAMENTI DELLA LIU JO VOLLEY. Si prospetta una stagione all’insegna di emozioni Grandi partner per un grande team D avide Astarita e tutta la dirigenza sono entusiasti che la grande famiglia si sia allargata. I titolari dell’agenzia Intralot di Carpi, (via Carlo Marx, 83) che rispondono ai nomi di Cataldo Spataro e Gennaro Perillo, si ritengono soddisfatti dell’accordo con la Liu Jo Volley: l’ennesimo sodalizio convola a nozze, l’agenzia di giochi e scommesse Intralot è entrata nel bouquet dei partner commerciali della Universal Volley Modena. Intralot, con sede centrale in Roma, è presente in tutto il territorio nazionale, in particolare sul territorio dell’Emilia Romagna. Il signor Cataldo Spataro ci spiega che Intralot di Carpi, è un’agenzia di scommesse dove guardare le varie competizioni sportive e scommettere sullo sport. Si tratta di un nuovo modo di giocare, usufruendo di un ambiente pulito e accogliente. “La nostra idea è stata quella di creare un Bar dello Sport ispirato agli Anni ’70 dove la gente si incontrava per parlare di calcio e giocare la schedina. All’interno del nostro spazio è presente un mini casinò provvisto di slot di nuova generazione che, e a breve, sarà arricchito di Video Lottery. Inoltre, per aumentare gli introiti, abbiamo deciso di introdurre la vendita di ricariche telefoniche, Gratta & Vinci e pagamento bollettini. Essere partner commerciale della Liu Jo Volley ci carica d’immensa soddisfazione. La nostra attività ha appena un anno e l’iniziativa è nata casualmente da un incontro col direttore sportivo Davide Astarita. Sin da subito si è instaurato un rapporto di simpatia e sincera amicizia, così quest’estate, in una delle tante chiacchierate tra noi, abbiamo pensato di legare i due nomi per contribuire alla vendita degli abbonamenti. Da sempre consideriamo Liu Jo Volley sinonimo ed espressione di eleganza, signorilità, passione e competenza; tutte caratteristiche che poi si collegano direttamente alla famiglia Astarita. La società ha fatto grandi sacrifici per formare una squadra così competitiva da considerarsi fiore all’occhiello di Modena e Carpi. Sacrifici di questo tipo meritano una grande ricompensa sotto forma di fiducia, tifo e abbonamenti. E’ per questo che speriamo di contribuire al raggiungimento della quota abbonati a cui tiene particolarmente il presidente Rino Astarita. Intralot, grazie a questa partnership, può diventare un Fan Club della Liu Jo in grado di ospitare i tifosi, far seguire in Tv le partite in trasferta o, magari, semplicemente un luogo d’incontro per raggiungere il Palazzetto”. Francesca Succi Il Trofeo delle Stelle - Memorial Alvarez Ronchetti si conclude con la vittoria dell’Edilesse Cavriago Podio a sorpresa per il Trofeo delle Stelle F.C.I. Gruppo Colombofilo di carpi Gli arrivi Il Cavriago F inisce con la vittoria a sorpresa dell’Edilesse Cavriago, unica squadra di A2 al via, il sesto Trofeo delle Stelle - Terzo Memorial Alvarez Ronchetti. Una vera e propria festa di volley, quella messa in scena domenica 11 settembre al PalaFerrari dall’Universal, che ha regalato al pubblico carpigiano una maratona di grande pallavolo con protagoniste appunto Cavriago ma anche i due squadroni di Al centro Orduna A1, MRoma e Copra Piacenza, rispettivamente terza e seconda di una classifica che, a fine giornata, recitava: Cavriago 4 punti, Piacenza 3, Roma 0. Premiato nel successo dei reggiani anche l’alzatore argentino di Conte, Santiago Orduna, nominato miglior giocatore del Trofeo delle Stelle. Festa anche per l’Universal Carpi, che ha presentato agli sportivi la Cec al via della prossima B1 e tutto il settore giovanile. Al centro Gallotta Il 10 settembre da Senigallia sono stati lanciati 1.510 colombi. Paolo Tommasini – Sorbara Marian Nicuta - Sorbara Luciano Rebecchi - Sorbara Giuseppe Martinelli - Sorbara Massimo Michelini – Soliera Renzo Riccò – Balzo Bruino Gianni Becchi - Soliera Giuliano Amedei - Soliera Roberto Vaccari - Soliera Eugenio Medici - Sorbara Franco Garagnani – Rinascita Eros Caccone - Sorbara Baraldi e Messina– Soliera Luigi e Piero Pivanti - Balzo-Bruino Luciano Luppi - Balzo-Bruino Ermanno Pagani - Dorando Pietri Iacob Titieni - Balzo-Bruino Claudio Fregni - Sorbara Aldo Lusetti - Soliera Ones Bononi – Sorbara Luigi Busoli – Soliera Bergamini e Michelini – Soliera Iella Franchini - Soliera 16.09.2011 n° 34 22 A giorni riapre la Scuola di Addestramento Tennis del Circolo Tennis Carpi e le adesioni all’anno 2011/2012 sono già numerosissime. Forte di questo risultato, il Circolo intende consolidare ulteriormente questi numeri, attraverso una più oculata organizzazione, una sempre più qualificata professionalità dei propri maestri e preparatori atletici e, infine, migliorando la logistica interna. “La S.A.T. è un vero e proprio vivaio sportivo, una scuola addestramento che offre la possibilità a tutti, in relazione alle proprie capacità, di intraprendere un percorso sportivo ed, eventualmente, agonistico”, ha affermato il coordinatore della scuola, Nilo Diacci. Un luogo nel quale “ si gioca a tennis e, nel contempo, si “educa, in un ambiente sano e sicuro. Il luogo ideale per crescere, fare sport e gruppo”, ha sottolineato il presidente del Circolo, Loris Cavazzoli. Per qualificare la preparazione tecnica degli allievi, accanto ai maestri Daniela Carra, Manuel Rezzaghi ed Elisa Carretti, vi sono anche i preparatori atletici Stefano Carbonieri, Nicola Martinelli e Francesco Cucconi. Dai primi di ottobre e sino alla fine di maggio i ragazzi delle racchette calpesteranno i campi dello storico circolo carpigiano. Buono sport a tutti! Scuola di Addestramento Tennis del Circolo Tennis Carpi Orgoglio carpigiano Campionato Nazionale a Squadre Under 14 Maschile P erseguendo l’obiettivo di organizzare tutti gli anni un evento a carattere nazionale o internazionele, rivolto soprattutto ai ragazzi, anche quest’anno il C.T.Carpi ha l’onore di ospitare il Campionato Nazionale a Squadre Under 14 Maschile. Il campionato, in programma dal 29 settembre al 2 ottobre, vedrà le migliori 8 otto squadre italiane combattere per aggiudicarsi il titolo di Campione Italiano. L’ingresso è gratuito. Un settembre da leoni C on una prestazione esemplare la Squadra D1 Maschile (in foto) del Circolo Tennis Carpi che partecipa al tabellone regionale, si è imposta per 4 a 2 in casa del fortissimo Tennis Equitazione di Reggio Emilia. Un risultato che consente alla squadra carpigiana di fare un passo avanti per raggiungere la promozione in Serie C. Decisivo lo scontro casalingo di domenica 18 settembre, contro il Tennis Bologna. Circa un centinaio i bambini che, sabato 10 settembre, in Piazza Martiri, hanno preso in mano la racchetta per la prima volta Il tennis in piazza S ono stati circa un centinaio i bambini che, sabato 10 settembre, in Piazza Martiri, hanno preso in mano la racchetta per la prima volta e hanno provato a fare qualche battuta, grazie all’iniziativa Tennis in Piazza, targata Sporting Club. Sui due campi allestiti nel cuore cittadino sotto il patrocinio del Comune di Carpi i tre maestri dello Sporting Andrea Artioli, Alessan- dro Bonini e Davide Rossi hanno mostrato ai piccoli neo tennisti come si fanno diritto, rovescio e smash. Il tutto si è svolto sotto la brillante animazione di Leonello di Radio Bruno. Inaugurata in via della Resistenza, 31 a San Martino in Rio la nuova palestra Thunder Una nuova avventura per la famiglia Romagnoli D omenica 11 settembre ha inaugurato in via della Resistenza, 31 a San Martino in Rio, la nuova palestra Thunder, presa in gestione dal carpigiano Carlo Romagnoli, insieme alla figlia, la campionessa di arti marziali, Elisabetta. Nei locali completamente rinnovati si terranno corsi di arti marziali, coi maestri Elisabetta e Matteo Romagnoli, (karate, kick boxing, kung fu, tai chi, pugilato, MMA e capoeira) e attività di fitness (total body, gag, pilates, yoga, zumba, fit boxe...). La palestra ha due sale corsi, una delle quali dotata di tatami, di una sala pesi con macchine cardio-fitness Technogym e di un ring regolare per gli allenamenti delle discipline da combattimento. Elisabetta Romagnoli La nuova Società Palestra Thunder svilupperà anche attività con le scuole e i diver- samente abili, sotto l’egida del Coni, col quale Elisabetta Romagnoli collabora. Handball Carpi - Coppa Italia di serie A1 Battesimo a Sestola il 24 settembre S arà il Palazzetto dello Sport di Sestola a tenere a battesimo la nuova Handball Carpi nel primo impegno ufficiale della stagione, in programma sabato 24 e domenica 25 settembre. La Federazione ha ufficializzato la sede del girone a quattro del primo turno della Coppa Italia di Serie A1, che la società biancorossa organizzerà e ospiterà in Appennino, grazie alla collaborazione delle Valli del Cimone, il consorzio degli operatori turistici dell’Appennino modenese e degli Enti Locali interessati allo sviluppo economico e turistico dell’area, che sarà uno dei partner della formazione carpigiana per la stagione 20112012. “Siamo davvero orgogliosi di avere al nostro fianco uno sponsor così prestigioso – il commento di Claudio Cerchiari, d.g. biancorosso (in foto) – e speriamo di iniziare col piede giusto, perché il nostro obiettivo è vincere il girone di Coppa”. Sarà una due giorni intensa quella di Sestola, aperta sabato 24 alle 10,30 dalla sfida fra Carpi e Parma, seguita alle 12 da Cassano Magnago-Cassa Padana Leno, le altre due squadre del raggruppamento B. Nel pomeriggio, alle 18, Carpi-Cassano Magnago e alle 19,30 Parma-Cassa Padana Leno. Domenica 25 la terza giornata: alle 10,30 Parma-Cassano Magnago e alle 12 Cassa Padana Leno-Carpi. Passa ai quarti solo la prima, che è stata abbinata alla vincente del girone G in cui figurano Conversano, Junior Fasano, Noci e Altamura, in campo il 17 e il 21 settembre. I quarti si giocano l’8 dicembre (andata) e il 14 gennaio 2012 (ritorno), poi final four il 7 e l’8 aprile in sede da definire. 16.09.2011 n° 34 23