20160214 - Ordine dei Medici di Ferrara
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20160214 - Ordine dei Medici di Ferrara
14 febbraio 2016 Il Resto del Carlino Ospedali e parcheggi, come funziona in regione L‟ERBA del vicino è sempre più verde? Qualche volta sì. Abbiamo fatto un tour immaginario tra i vari parcheggi di diversi ospedali della nostra regione, e ci siamo anche affacciati in Veneto, nella vicina Rovigo, per vedere come è regolamentata la sosta dei parcheggi di accesso ai vari nosocomi. Partiamo dal caso „gemello‟ a quello di Cona, dove nelle prossime settimane gli utenti si troveranno a pagare la sosta: stiamo parlando dell‟ospedale modenese di Baggiovara, enorme complesso esterno al centro cittadino, come quello ferrarese. Inizialmente i parcheggi erano stati messi a pagamento, ma qualche mese dopo l‟inaugurazione, il dietrofront: l‟azienda sanitaria ha rilevato la gestione e il posteggio è diventato gratuito. L‟ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia si trova appena fuori dal centro: a piedi è raggiungibile in una mezz‟ora, quindi molto più vicino alla città rispetto a Cona, raggiungibile in auto in un quarto d‟ora. A Reggio un terzo dei posti auto è gratuito, due terzi a pagamento. Il piazzale, tra l‟altro, è diventato „terra di conquista‟ degli abusivi pronti a chiedere il tagliando a quegli utenti che sono usciti dall‟ospedale prima del previsto per „rivenderlo‟ a chi sta entrando. Ora sono partiti i lavori per insallare una cassa automatica per il pagamento all‟uscita e la sbarra all‟ingresso. Bologna fa testo fino a un certo punto, visto che gli ospedali felsinei, dal Maggiore al Sant‟Orsola, sono tutti in centro: la sosta a pagamento, in questi casi, è più che comprensibile. Come lo era quando il Sant‟Anna era entro le mura.Anche a Ravenna l‟ospedale è limitrofo al centro: in questo caso, comunque, i parcheggi sono a pagamento tranne che nel weekend, visto che dalle 15 del sabato e per tutta la domenica sono gratuiti. RESTIAMO in Romagna, e puntiamo la lente sulla struttura sanitaria di Faenza: caso variegato, questo, con posti auto a pagamento, altri a disco orario e altri a fascia libera. Posti gratuiti e a pagamento anche a Lugo mentre al Bufalini di Cesena la soluzione adottata è quella suggerita qualche giorno fa dalla consigliera regionale del Pd, Marcella Zappaterra, per il caso di Cona: il parcheggio è gratuito le prime ore, poi si paga. A Rimini la maggior parte dei posti è a pagamento, solo alcuni sono liberi e si trovano nella strada chiusa che costeggia il parcheggio per i dipendenti.A Imola gli utenti possono lasciare l‟auto senza limiti di tempo: non è richiesto nessun obolo. Facciamo tappa all‟ospedale di Parma: in via Volturno, di fronte al nuovo ingresso, c‟è un parcheggio ad accesso libero con 370 posti a disposizione degli utenti. Nell‟area circostante gli ingressi di via Gramsci e via Abbeveratoia si trovano parcheggi a pagamento, nelle righe blu. Nel nuovo ospedale di Sassuolo, una delle strutture più moderne e attrezzate dell‟Emilia-Romagna, non è richiesto il pagamento di alcun ticket. E oltre il Po, nella vicina provincia di Rovigo? Si nel caso del capoluogo – l‟ospedale è praticamente in centro, raggiungibile anche a piedi – che di Adria o Trecenta, alcun utente deve mettere mano al portafoglio. «Tra cronici e disabili più di 300 posti gratis» UN euro l‟ora e 5.50 per la sosta un‟intera giornata? La proposta del concessionario, è ancora in fase di definizione, spiega Tiziano Carradori (nella foto), direttore generale dell‟azienda ospedaliera, ma «con Prog.Este stiamo parlando per cercare di modificare le tariffe in funzione del tempo di permanenza, con uno sconto sulle prime ore». Sconto quindi. La gratuità delle prime ore di sosta – proposta avanzata anche dalla consigliera regionale del Pd Marcella Zappaterra e dai grillini – sembra irrealizzabile. Forse taglierebbe una fetta troppo ampia di utenza e i conti non tornerebbero. E le fasce più deboli della popolazione: disabili e malati cronici? «Tenga presente che sui 2150 posti già realizzati il 38 per cento è gratuito. Circa 500 sono riservati ai dipendenti, e gli altri all‟utenza autorizzata: 96 sono riservati ai disabili e 234 ai malati cronici, come i dializzati, e a chi accede al pronto soccorso. Poi resta l‟idea di realizzare un ulteriore parcheggio, ma bisognerà fare i conti con le risorse». Quindi intanto guardiamo all‟oggi. E sarà una...medicina amara da mandare giù per la maggior parte degli utenti di Cona, quelli che vanno a trovare un parente ricoverato a fare visite mediche o esami. «Ma non potevamo più davvero farci carico anche di questa spesa – chiude Carradori –: fino ad ora il parcheggio non è stato pagato dall‟utenza perché lo abbiamo pagato noi: 455mila euro l‟anno. Ora, per gli investimenti ci sono delle priorità: le cure e il personale da potenziare, ad esempio».E chiedere alla Regione un intervento „compensativo‟? «Beh, quasi tutti i parcheggi degli ospedali emiliano-romagnoli sono a pagamento. Comunque a marzo dovremo aggiornare il piano ecomico-fianziario. Vedremo se ci sono margini di rinegoziazione del contratto con Prog.Este». Il contratto con Progeste DOPO la fine del contenzioso con Prog.Este l‟azienda ospedaliera ha dovuto ottemperare al contratto che prevede appunto che una parte dei parcheggi dell‟ospedale siano messi a pagamento: 1340 su 2176. «Vedremo se ci sono margini di rinegoziazione del contratto», dice Carradori. CARO CARLINO, tengo ad esprimere i miei più sinceri ringraziamenti al Sant‟Anna e al personale infermieristico del reparto chirurgia generale. In particolare il mio pensiero e il mio ringraziamento speciale va al Prof. Giancarlo Pansini, medico e persona speciale, il mio angelo custode che ha fatto l‟impossibile per salvarmi la vita e ha dato a tutti noi soprattutto la forza di lottare nei momenti in cui la forza fisica e morale aveva abbandonato me e la mia famiglia. E proprio questa forza mi ha permesso di rimettermi in piedi e di ricominciare con la consapevolezza che gli angeli esistono sulla terra. Le sarò riconoscente tutta la vita per avermi aiutato a vivere e per avermi donato la speranza con semplicità ed umiltà. Non dimenticherò mai l‟umanità e l‟impegno incondizionato che lui, il suo staff e il personale infermieristico hanno messo a disposizione di uno sconosciuto, arrivato d‟urgenza e per caso. Nonostante ciò hanno saputo circondarmi d‟affetto e attenzioni che non mi sarei mai aspettato, sopratutto visto il periodo natalizio. Ringrazio davvero tutti con il cuore, non dimenticherò mai le persone che mi hanno dato una seconda opportunità di vita, le porterò sempre nel mio cuore, una ad una, come una nota positiva in un momento di dolore e sofferenza. Stefano Faggiano. In un mondo dove fa più notizia il caso di „malasanità‟, lettere come queste fanno davvero bene e dimostrano, una volta di più, lo spessore dei nostri professionisti della salute. La Nuova Ferrara «Rinviare il ticket e attenti ai turni» Attenzione, i posti gratuiti riservati al personale ospedaliero potrebbero non essere sufficienti, scrive il sindacalista. Anche l‟amministratore pubblico, però, si dice colpito dall‟importo per la sosta giornaliera: troppo alto, in tempi di crisi. A far discutere in città e provincia, ma non solo, è ancora la proposta di introdurre i parcheggi a pagamento a Cona, previsti dal contratto di project financing che lega il Sant‟Anna al consorzio privato Prog.Este. Sul tavolo della direzione generale dell‟ospedale è stata depositata la proposta del gestore del servizio con le tariffe applicabili (1 €/1,10 € all‟ora e 5,50 € per tutto il giorno sul 61% dei posti auto) a cui il Sant‟Anna intende rispondere chiedendo uno sconto per le prime ore di sosta, come ha dichiarato alla Nuova il dg Tiziano Carradori. Il manger deve risolvere un rebus amministrativo, tra le pretese di Prog.Este, giustificate da un contratto, le esigenze di bilancio in una situazione di grave difficoltà della finanza pubblica e le richieste che salgono dal territorio, quasi tutte orientate a chiedere la gratuità dei parcheggi o comunque una sensibile riduzione delle tariffe. Le dichiarazioni del direttore generale hanno suscitato ieri la reazione di Natale Vitali, segretario della Fp-Cgil. I 574 posti non a pagamento «riservati ai dipendenti - scrive Vitali - potrebbero sembrare adeguati alle esigenze», in realtà «nel turno tra mattino e pomeriggio c‟è una sovrapposizione del personale in servizio fino alle 14.10 e quello che prende servizio alle 14, che per ovvie ragioni si reca in ospedale alle 13.30». Un aspetto che, in questi giorni, sta facendo discutere anche i camici bianchi, non solo infermieri, amministrativi e oss. La circostanza «rende la eventuale disponibilità di posti riservati insufficiente allo scopo». Ma Vitali non si ferma alla questione della spesa. In queste settimane l‟azienda sanitaria ha avviato un confronto con i sindacati sulle assunzioni di personale. Carradori, nell‟intervista concessa alla Nuova, ha sottolineato che l‟esigenza di rispettare i vincoli di bilancio potrebbe far confliggere un progetto di sosta gratuita attorno all‟ospedale con altre priorità, come l‟adeguamento dell‟organico. «Mettere in contrapposizione l‟assunzione di personale sanitario e le legittime aspettative di quanti non sono d‟accordo a pagare il ticket per parcheggiare - argomenta il sindacalista - non è un modo corretto di affrontare la questione». Vitali sottolinea che «finora la direzione generale aveva sostenuto che la difficoltà ad assumere personale sanitario derivasse da scelte regionali, evidentemente le cose sono cambiate». La richiesta è di un «piano occupazionale adeguato che tenga conto delle effettive esigenze di tutte le unità operative senza trincerarsi dietro un ce lo chiede la Regione». Ma a storcere il naso sono anche gli amministratori del territorio. Rita Cinti Luciani, sindaco di Codigoro e segretario provinciale del Psi, si sofferma sul ritardo «con cui la rete dei trasporti pubblici si sta adeguando alla nuova collocazione del Sant‟Anna. Il servizio del metrò di superficie, ad esempio, non sarà a regime prima di alcuni anni. Forse si rende necessario un rinvio dell‟introduzione della sosta a pagamento. La politica qui dovrebbe far sentire il suo peso, anche se la presenza di un contratto “pesa” a sua volta e non può essere ignorata. Un altro punto è la tariffa: 5,50 € al giorno non sono pochi, soprattutto per categorie deboli e i pensionati. Forse si potrebbe fare qualcosa per rendere quel costo socialmente più sostenibile». La fibrillazione si avverte anche in Regione, dove Raffaella Sensoli, consigliera M5S, commenta: «Chi ha firmato un accordo ingiusto (la transazione con Prog.Este per 6.2 milioni di euro che ha chiuso i contenziosi tra Sant‟Anna e consorzio, ndr) se ne accolli la responsabilità ed i costi. Oggi dicono che a causa di quella firma non si può tornare indietro. Spero che l'assemblea legislativa approvi la mia proposta per rendere gratuiti tutti i parcheggi ospedalieri per pazienti e operatori sanitari. Chi voterà contro dovrà spiegare ai cittadini il perché». «Giusto discutere le tariffe e rispettare le compatibilità» «Sì, sulle tariffe per i parcheggi a pagamento al Sant‟Anna è giusto discutere ma sempre tenendo presente che l‟ospedale di Cona non è affatto irraggiungibile. Anche se la rete pubblica dei trasporti può essere potenziata e migliorata l‟auto non è il solo mezzo con cui si può andare al Sant‟Anna». L‟assessore comunale alla Sanità, Chiara Sapigni, sta seguendo con interesse il dibattito, non proprio sereno, sulla proposta di introdurre la sosta col ticket nei parcheggi dell‟ospedale ma ci tiene a mettere i puntini sulle “i”. «È un fatto che far pagare i parcheggi dell‟ospedale rappresenta un problema per tutti - è il suo commento - sui costi della sosta, oraria e giornaliera, si devono evitare eccessi rendendola sostenibile ma non si deve dimenticare che esistono equilibri di bilancio e compatibilità da rispettare. Sottrarre risorse dal bilancio dell‟azienda ospedaliera in effetti, per evitare la sosta col ticket, potrebbe rendere molto più difficile garantire o migliorare servizi sanitari che si ritengono importanti». Campana: quel contratto è un ostacolo insuperabile «Bisogna salvaguardare le fasce più deboli - è il commento di Claudio Campana, ex segretario del Psi - ma l‟esistenza di un contratto tra l‟azienda ospedaliera e un consorzio privato non sembra un ostacolo facilmente superabile». Il tema della sosta a pagamento al Sant‟Anna sta sollevando l‟interesse dei lettori e dei cittadini e su internet il dibattito coinvolge ormai centinaia di persone. Giudizi duri e qualche distinguo, al botta e risposta partecipano anche lettori di altre realtà e regioni. Michela Bardelle ha un approccio positivo: «Io cercherei di migliorare ciò che si può», scrive in un post comparso nella pagina Facebook della Nuova. Ma sono molto più numerosi i giudizi tranchant, che respingono l‟ipotesi della sosta a pagamento. «Reparti irraggiungibili - rileva ad esempio Ilaria Raselli - così ti scade l‟ora del parcheggio tra tempi d‟attesa e ticket. Se paghi ti parte una fortuna, pare studiato apposta». Alessandro Calabrò chiede: «Perché pagare il parcheggio su un bene dello Stato? L'ospedale non é di tutti? Non é stato costruito e mantenuto con i soldi degli italiani? É come se dovessi pagare il parcheggio nel mio giardino oppure pagare il noleggio del tavolo da pranzo!». Dario Silvestri fa un raffronto con la “vasca” cittadina: «Costa di meno parcheggiare in piazza. Solo che in piazza ci vado per cazzeggiare perchè lo voglio io, non perché ne ho necessita' o non posso farne a meno». Roberto Benelli non risparmia la battuta: «La proposta è che almeno i dipendenti di Prog.Este facessero da parcheggiatori. Allora potrei anche pagare qualcosa». Rossella Mari invita ad andare al sodo: «Poche chiacchiere: è una tassa sulla salute». Campana: quel contratto è un ostacolo insuperabile «Bisogna salvaguardare le fasce più deboli - è il commento di Claudio Campana, ex segretario del Psi - ma l‟esistenza di un contratto tra l‟azienda ospedaliera e un consorzio privato non sembra un ostacolo facilmente superabile». Il tema della sosta a pagamento al Sant‟Anna sta sollevando l‟interesse dei lettori e dei cittadini e su internet il dibattito coinvolge ormai centinaia di persone. Giudizi duri e qualche distinguo, al botta e risposta partecipano anche lettori di altre realtà e regioni. Michela Bardelle ha un approccio positivo: «Io cercherei di migliorare ciò che si può», scrive in un post comparso nella pagina Facebook della Nuova. Ma sono molto più numerosi i giudizi tranchant, che respingono l‟ipotesi della sosta a pagamento. «Reparti irraggiungibili - rileva ad esempio Ilaria Raselli - così ti scade l‟ora del parcheggio tra tempi d‟attesa e ticket. Se paghi ti parte una fortuna, pare studiato apposta». Alessandro Calabrò chiede: «Perché pagare il parcheggio su un bene dello Stato? L'ospedale non é di tutti? Non é stato costruito e mantenuto con i soldi degli italiani? É come se dovessi pagare il parcheggio nel mio giardino oppure pagare il noleggio del tavolo da pranzo!». Dario Silvestri fa un raffronto con la “vasca” cittadina: «Costa di meno parcheggiare in piazza. Solo che in piazza ci vado per cazzeggiare perchè lo voglio io, non perché ne ho necessita' o non posso farne a meno». Roberto Benelli non risparmia la battuta: «La proposta è che almeno i dipendenti di Prog.Este facessero da parcheggiatori. Allora potrei anche pagare qualcosa». Rossella Mari invita ad andare al sodo: «Poche chiacchiere: è una tassa sulla salute. COSTA DI MENO PARCHEGGIARE AL LAGO BRAIES Cinque euro e 50 centesimi per sostare un giorno con l‟auto, uno non li paga nemmeno se parcheggia davanti al Lago di Braies. Il posteggiatore sud-tirolese, dai modi spicci e risoluti, si accontenta di 5 euro: un po‟ caro, ma puoi goderti se non altro, senza assillo d‟orario, una giornata in uno dei posti più suggestivi, rilassanti e incantevoli d‟Italia. Quel luogo, nell‟omonima valle, è diventato famosissimo anche per la fiction televisiva con Terence Hill “A un passo dal cielo” e, ironia della sorte, uno dei paese più vicini si chiama curiosamente Ferrara. Proviamo a pensare invece a un automobilista che non è in vacanza, anzi, deve per varie ragioni, suo malgrado, recarsi all‟ospedale con la struttura sanitaria che si trova persino spostata dalla città una decina di chilometri. Non lo ha scelto lui di essere lì ma gli inconvenienti della vita, deve sottoporsi ad esami o assistere una persona cara che è malata e ricoverata. Oltre al disagio di spostarsi e di trovare difficoltà nella sosta “in mezza campagna”, tra un po‟ emergerà anche il problema di dover pagare il parcheggio e con una cifra sparata che manco si versa nelle località più belle di villeggiatura. Sarebbe meglio riflettere e magari ripensarci prima di assestare questo ulteriore schiaffo all‟utenza ferrarese. Se al Lago di Braies si è veramente “A un passo dal cielo”, a Cona se continua così si arriverà “A un passo dalla farsa”. E purtroppo non solo per fiction. Gian Pietro Zerbini Servizi sociosanitari, confronto a Bondeno Azienda Usl e Comuni del Distretto Ovest organizzano per domani dalle 9.30 alle 13, nella sala 2000 di Bondeno, il seminario “Programmazione partecipata per un sistema integrato di servizi sociosanitari”. Nel corso della giornata affronteranno insieme alle organizzazioni sindacali, agli enti gestori dei servizi, alle associazioni di volontariato e al terzo settore le tematiche inerenti il contesto sociale e sanitario, i bisogni espressi dalla popolazione e le prospettive di intervento. L‟iniziativa, aperta ai cittadini, intende allargare la partecipazione al percorso di programmazione del sistema integrato dei servizi sociali e socio-sanitari dell‟Alto Ferrarese