se non vedi la pubblicazione clicca qui e scarica il formato pdf
Transcript
se non vedi la pubblicazione clicca qui e scarica il formato pdf
Supplemento al numero odierno di MF/Milano Finanza - Il quotidiano dei mercati finanziari Spedizione in A.P. 45% art. 1 c. 1 L. 46/04, DCB Milano Direttore responsabile Paolo Panerai. Registrazione Tribunale di Milano n. 266 del 14/4/1989 N° 1 ANNO LXV marzo-aprile 2013 La Voce dei Bancari 1-2013_COP_la voce dei bancari 12/03/2013 15.02 Pagina 1 SOLIDARIETÀ l CUORE ERITREA, UN ALTRO BAMBINO È TORNATO A SORRIDERE CONVENZIONI l FEDERAZIONE AUTONOMA BANCARI ITALIANI CURE TERMALI 2013 LA BANCA CHE VERRÀ (SE VERRÀ...!) FILO DIRETTO SPAZIO DONNA IL FUTURO DELLA BANCA È GIÀ QUI SPECIALE CONGEDI PARENTALI ATTUALITÀ BCC, TUTELATA LA BIODIVERSITÀ La Voce dei Bancari 1-2013_COP_la voce dei bancari 12/03/2013 15.02 Pagina 2 La Voce dei Bancari 1-2013_Interno_la voce dei bancari 12/03/2013 14.52 Pagina 1 EDITORIALE SINDACATO E SERVIZI ATTUALITÀ 2 > Il futuro della banca è già qui 3 > QUOTA PERISCOPICA 4 > CCNL, tutelata la biodiversità di Lando Maria Sileoni, Segretario generale FABI 5 > Dove regna la malinconia 6 > Vietato barare LA BANCA CHE VERRÀ (SE VERRÀ...!) 7 > Lavorare meglio, lavorare tutti 8 > Altro che rottamazione! 9 > Siamo nella stessa lacrima SOLIDARIETÀ 11 > Cuore Eritrea, un altro bambino è tornato a sorridere 12 > NUMBERS QUADRI DIRETTIVI 13 > L’austerità non basta SPAZIO APERTO 14 > Eterna illusione BENESSERE 15 > Convenzioni termali 2013 SALUTE 19 > La vita senza orari è più a rischio obesità e diabete SPAZIO DONNA 20 > Europa a misura di donna 21 > Novità sui congedi parentali per le nascite dal 2013 PENSIONATI 22 > L’Europa ricomincia da noi IL PARERE LEGALE 23 > Il congedo matrimoniale 24 > FISCO NONSOLOBANCA L’ANGOLO DEL SOCIOLOGO 25 > Impara l’arte HI TECH 26 > La superficie delle meraviglie LA FABBRICA DEI SOGNI 27 > Educazione sentimentale nell’”Emilia paranoica” degli anni ’80 PAESE CHE VAI, ITALIA CHE TROVI 28 > Mazzo di Valtellina 29 > SEGNALIBRO ALTROTURISMO A l momento di andare in stampa, è giunta, a mercati chiusi, la notizia che Fitch (Agenzia di rating internazionale), ha retrocesso di un livello il giudizio sul debito sovrano italiano, portandolo da A - a BBB +. Il ribasso sarebbe dovuto all'incertezza emersa dalle recenti consultazioni politiche definite “inconcludenti”. Motivato o meno, è pur vero che le elezioni non hanno prodotto stabili soluzioni di governo, essenziali per impostare azioni di ripresa, di crescita e sviluppo. L’incertezza, insomma, perdura. Nel frattempo, la recessione continua, senza sosta e senza sconti, ad erodere l'economia. Lo dimostrano, purtroppo, anche i dati, diffusi dalla Banca d'Italia, relativi al mese di Gennaio sul credito. Da essi si deduce la sensibile riduzione dei prestiti alle aziende ed alle famiglie (calati rispettivamente del -2,8% e del -0,6% annuo) cui si aggiunge, drammatico, l’incremento delle sofferenze (crediti non rimborsati) che segnano un +17,5% annuo. A gennaio le sofferenze totali del sistema hanno superato la soglia dei 126 miliardi di euro. Le imprese italiane, attraverso Confindustria, hanno immediatamente obiettato che l'Italia si trova in piena emergenza credito a causa delle banche e della loro cautela, estrema e distorsiva, nell’erogazione dei prestiti. In realtà, a segnare questo periodo così profondamente difficile, sono molti i fatti, che occupano quotidianamente la cronaca economica, politica e sociale. L'insofferenza per i costi della politica e l'inefficienza della pubblica amministrazione, gli scandali che hanno investito Gruppi industriali e bancari di prima grandezza, le tensioni occupazionali che, ormai costantemente, investono le aziende ed il nostro settore: un settore apparentemente incapace di proporre una visione strategica a medio periodo, e che ricorre, invece, sempre più spesso, alla leva della riduzione del personale. Di fronte a questo quadro, occorre ragionare con concretezza, riflettendo su come dovrebbe essere un sistema bancario efficiente, soprattutto da come dovrebbe funzionare una banca in un’economia di mercato concepita per il lavoro e non per la speculazione. Non temo affatto di passare per visionario, se provo ad esporre qualche concetto, peraltro già ripreso in precedenti interventi della Fabi. In via principale, le aziende bancarie dovrebbero riscoprire la loro vocazione al servizio. Il raggiungimento di quest’obiettivo sarà possibile non scrivendo concetti aulici nei Regolamenti e nei Codici interni, ma dando attuazione pratica ad un progetto, che veda le persone agire per servire i clienti, un territorio e le sue attività economiche e sociali, impiegando i capitali raccolti. Se tale vocazione sarà riscoperta, allora avremo davvero una banca che porrà, finalmente, il lavoro e le persone al centro, considerandole un bene prezioso e non un costo da scaricare o un peso da sopportare. Una banca che consideri persone – quindi soggetti con eguali diritti e doveri, pur con diverse responsabilità – tanto gli impiegati, quanto i quadri, i dirigenti ed il top management. E una banca che rinunci a creare “aree protette” a difesa dei privilegi di vertici e amministratori. Al contrario, gli amministratori dovrebbero essere espressione diretta della comunità, cosa che mal si coniuga con il percepire eccessivi benefici e compensi, sproporzionati al valore della loro attività produttiva. Non è un’utopia immaginare amministratori che non cerchino la sedia perpetua, ma comprendano, invece, quanto la possibilità di “essere a tempo” rappresenti una garanzia per tutto il sistema e conferisca agli stessi maggiore autorevolezza e credibilità. Non è, perciò, irragionevole pensare ad amministratori scelti in numero ristretto, per capacità e competenza – e non cooptati per fedeltà! – che restino in carica per un massimo di due mandati e che, comunque, si ritirino dopo i 70 anni. Senza eccezioni e nepotismi di sorta. È tempo di organismi societari snelli e lineari, composti da un limitato numero di persone competenti, rappresentative del territorio, che svolgano a tempo definito la loro funzione, rispondendo del proprio operato con trasparenza e senso etico. È questo il presupposto per il buon funzionamento della banca. CONTINUA A PAGINA 2 30 > Atmosfere sospese 31 > Nel segno dell’uomo CHI C’È C’È 32 > Il Cartellone di marzo-aprile 2013 Direttore editoriale Lando Maria Sileoni Capo redattore Lodovico Antonini Illustrazioni Roberto Mangosi Stampa Elcograf, Beverate di Brivio (Lc) Comitato di redazione Gianfranco Luca Bertinotti Mauro Bossola Franco Casini Giuliano De Filippis Attilio Granelli Mauro Morelli Mauro Scarin Lando Maria Sileoni Collaboratori Luca Riciputi, esperto risorse umane e consulente aziendale Editing Mariapaola Diversi Grafica Orione. Cultura, lavoro e comunicazione (Bs) Direzione, Redazione, Amministrazione 00198 Roma - Via Tevere 46 Telefoni: 06-84.15.751/2/3/4 Fax: 06-85.59.220 Edizione web Marco Ammendola Direttore responsabile Paolo Panerai Domenico Secondulfo, Ordinario di Sociologia Generale Università di Verona Flavia Gamberale Silvia Saccomanno Simona Sacconi E-mail: [email protected] | Edizione web: http://www.fabi.it/pubblicazioni/voce-dei-bancari | www.fabi.it - E-mail: [email protected] La Voce dei Bancari 1-2013_Interno_la voce dei bancari 12/03/2013 14.53 Pagina 2 FILO DIRETTO ATTUALITÀ LO SPORTELLO A PORTATA DI MANO IL FUTURO DELLA BANCA È GIÀ QUI i~=íÉåÇÉåò~=≠=ÇáîÉåí~í~=èìÉää~=Çá=ë~äí~êÉ=~=éá≠=é~êá=á=Åçëíçëá=áåëÉÇá~ãÉåíá=Çá=Ñáäá~äá=É=~ÖÉåòáÉI=ê~ÖÖáìåÖÉåÇç= áä=ÅäáÉåíÉ=ÇáêÉíí~ãÉåíÉ=íê~ãáíÉ=äÉ=éá~íí~ÑçêãÉ=çéÉê~íáîÉ=Çá=ëã~êíéÜçåÉ=É=í~ÄäÉíK=i~=ÇáÑÑìëáçåÉ=ÇÉää~=îÉåÇáí~= Çá=éêçÇçííá=îá~=áåíÉêåÉí=ë~êÉÄÄÉ=ëí~í~=áåáãã~Öáå~ÄáäÉ=Ñáåç=~Ç=ìå~=ÇÉÅáå~=Çá=~ååá=Ñ~K=^åÅÜÉ=áä=ëÉííçêÉ=ÇÉá= ëÉêîáòá=Ñáå~åòá~êá=Ççîê¶=íÉåÉêÉ=Åçåíç=Çá=èìÉëíÉ=ÉîçäìòáçåáI=ÅÜÉ=ëá=éêÉëÉåí~åç=åçå=éáª=ÅçãÉ=áéçíÉëá= Ñ~åí~ëÅáÉåíáÑáÅÜÉI=ã~=ÅçãÉ=ìå=îçäíç=ÇÉä=Ñìíìêç=ÅÜÉ=îÉêê¶ di Mauro Bossola, Segretario Generale Aggiunto FABI L a concorrenza tra le banche per accaparrarsi i clienti si sta trasferendo dai saloni delle filiali e persino dai monitor dei personal computer e sta per approdare direttamente nelle mani dei consumatori. Nella nuova frontiera asiatica, dove le banche di tutto il mondo si sfidano per la supremazia in economie a crescita sostenuta e dove i processi sono accelerati e non richiedono i passaggi intermedi che costano anni al vecchio mondo, le aziende di credito si stanno rendendo conto che il punto di contatto con la clientela non è più puramente fisico. Infatti, la tendenza è diventata quella di saltare a piè pari i costosi insediamenti di filiali e agenzie, raggiungendo il cliente direttamente tramite le piattaforme operative di smartphone e tablet. In Cina, in particolare, le banche, grazie alla stretta collaborazione con le società telefoniche, sono state in grado di aumentare considerevolmente le funzionalità disponibili e ad oggi contano oltre il 40% del mobile banking mondiale. Naturalmente, la carenza di sportelli bancari tradizionali in Asia è una causa non indifferente nella diffusione di questa nuova accessibilità ai servizi bancari e quel mercato presenta caratteristiche del tutto peculiari. I mercati occidentali reagiscono diversamente alla diffusione della “banca in tasca” e spesso i servizi mobili sono semplicemente quelli integrati ai servizi tradizionali e la loro velocità di diffusione dipende, oltre che da fattori tecnologici, anche da diversità sociali e culturali. In Asia, per molti consumatori, il mobile banking è spesso il primo – e a volte l’unico – modo per raggiungere la propria banca, senza spostamenti di molti chilometri per raggiungere una filiale; tuttavia, è innegabile come anche in città di milioni di abitanti si stia diffondendo un sistema alternativo a quello tradizionale di “andare in banca”. Vi è un’altra ragione, per cui il mobile banking sta prendendo piede non solo nei mercati emergenti dell’Asia e del Sud America; una ragione inconfessata e legata alla gestione delle informazioni. L’invasione nella nostra vita economica personale e familiare, non si limita, infatti, alla gestione del conto corrente, ma penetra nel nostro sistema di acquisti, tramite le vendite on line e le transazioni su carta di credito, che costituiscono un’enorme banca dati per i grandi gruppi di e-commerce, quali Amazon, Apple o E-Bay, solo per citarne alcuni. Senza dimenticare il ruolo delle società di telecomunicazioni, che in tutto il mondo stanno realizzando servizi di pagamento basati sull’uso di tecnologie incorporate nei telefoni cellulari, che con- sentono ai clienti di acquistare qualsiasi bene o servizio, dal costo del caffè, al ticket del parcheggio fino alla fattura dell’idraulico. Le banche di tutto il mondo dovranno, quindi, lottare e già lo stanno facendo, per confermare il proprio ruolo nella “catena di valore”. Per prevenire la perdita di clienti/consumatori, non è escluso che vadano alla ricerca di una continuità di relazione a basso costo (se pur a basso introito…), che le metta al riparo da queste “nonbanche”, che finiscono per avere maggiori informazioni sui clienti delle banche stesse. È chiaro che processi come quelli in atto nei nuovi mercati non si presenteranno nella stessa configurazione nei mercati più tradizionali, come quello europeo. Ma come la diffusione della vendita di prodotti via internet, materiali come libri e articoli per la bellezza o la casa, immateriali come programmi ed applicazioni per i PC, sarebbe stata inimmaginabile fino ad una decina di anni fa. Anche il settore dei servizi finanziari dovrà tenere conto di queste evoluzioni, che si presentano non più come ipotesi fantascientifiche, ma come un volto del futuro che verrà. n EDITORIALE SEGUE DA PAGINA 1 Una banca che consideri la modularità delle risorse nel rispetto delle regole contrattuali, e non veda nel precariato e nell’allentamento delle tutele un’opportunità, bensì un limite. Una banca che promuova il lavoro e rispetti i diritti. Per quanto riguarda la politica creditizia, noi vorremmo una banca capace di distinguere e valutare obiettivamente le differenti situazioni di merito creditizio, di attuare politiche di sostegno e di sviluppo, attraverso valutazioni oggettive, non preferenziali. Allora, non sarà affatto difficile bandire, una volta per tutte, la pretesa di far credito agli “amici di cordata” per assicurarsene il sostegno alla prossima scadenza di mandato o per mascherare ritorni e provvigioni. L’incremento delle sofferenze può essere fermato soprattutto con lo sviluppo e la ripresa, ma anche recidendo legami impropri fra soggetti in conflitto d’interessi o con legami relazionali che divengono vincoli. 2 In sintesi, le sofferenze non devono più essere figlie dei campanilismi, dietro ai quali si nascondono interessi di famiglie e di cordate legate, a doppio filo, alle direzioni delle banche. Nella nostra visione, non scorgiamo affatto spazio per i furbi o gli opportunisti, per manager mascherati da consulenti, per promotori di interessi propri, per amministratori di mestiere, ma soltanto per persone che esprimono competenze qualificate. Persone che facciano del lavoro e del servizio alla comunità economica un alto ideale da perseguire. Vedremo se la stagione dei rinnovi assembleari, nelle banche popolari italiane, riuscirà a recepire, almeno in parte, questa nostra impostazione generale. Di certo, noi non mancheremo di perseguirla tenacemente, perché essa corrisponde non già ad interessi di parte, ma al bene dei lavoratori e dell’economia reale: un’economia che ponga al centro di tutto le persone ed il lavoro. n La Voce dei Bancari 1-2013_Interno_la voce dei bancari 12/03/2013 14.53 Pagina 3 QUOTA PERISCOPICA CONGEDO OBBLIGATORIO ANCHE PER I PAPÀ Entra in vigore il Decreto del Ministero del Lavoro: anche il papà lavoratore dipendente ha diritto a un giorno di congedo obbligatorio dal lavoro da utilizzare entro i primi cinque mesi di vita del bambino A nche il papà lavoratore dipendente ha diritto a un giorno di congedo obbligatorio dal lavoro da utilizzare entro i primi cinque mesi di vita del bambino. E potrà decidere di dedicare al figlio due ulteriori giorni lavorativi, sempre entro i primi cinque mesi dalla nascita, nel caso in cui la madre ri- nunci a due dei suoi. Per tutte e tre le giornate al padre assente spetterà, a carico dell'Inps, un trattamento economico pari al 100% della sua retribuzione. A prevederlo è un decreto del ministero del Lavoro, pubblicato a febbraio sulla «Gazzetta Ufficiale», che recepisce una disposizione della Legge Fornero. I padri dei bimbi nati nel 2013 (la novità non si applica infatti alle nascite di fine 2012) potranno così dedicare alle necessità del neonato un po' di tempo sottratto alla carriera. Insomma, un primo passo affinchè la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro non sia più solo ed esclusivamente un’incombenza femminile. n Fuga dagli atenei del Belpaese La crisi colpisce anche loro Nell’anno accademico 2011-12 solo il 4% dei giovani stranieri ha scelto l’Italia come meta di studio. Contemporaneamente continua la migrazione dei “nostri”: nell’ultimo decennio espatriate ogni anno 30mila persone tra i 20 e i 40 anni La più grande banca spagnola nel 2012 ha ridotto di oltre un terzo gli stipendi dei vertici. Il patriarca Emilio Botin, 79 anni, nel 2012 ha guadagnato poco più di 3 milioni di euro, il 32% in meno rispetto all’anno scorso G L GLI STUDENTI STRANIERI SNOBBANO LE UNIVERSITÁ ITALIANE li studenti stranieri snobbano le ca eccezione il Politecnico di Milano, università italiane. Secondo che quest’anno conta 3.509 studenti l’Istat, infatti, solo il 4% stranieri, iscritti alla laurea magistranell’anno 2011-12 ha deciso di le. il 19% del totale. E se da un intraprendere un percorso accaparte l’immigrazione intellettuale demico nel Belpaese. Un’offerta scarseggia in Italia, dall’altra sono formativa ancora poco intersempre più numerosi i giovani nazionale e in prospettiva italiani che scelgono, per i un mercato del lavoro inmotivi di cui sopra, di fuggigessato, scarsa competitivire oltreoceano. Secondo tà e assenza di meritocral’Aire, l’anagrafe italiana rezia: questi gli scogli che sidenti all’estero, nell’ultiimpediscono al sistema ma decade sono espatriate universitario italiano di esogni anno 30mila persone sere attrattivo per un giovacon un’età compresa tra i ne che viene dall’estero. Uni20 e i 40 anni. n SANTANDER, MANAGER A STECCHETTO a crisi colpisce anche i manager del Santander, il colosso bancario spagnolo con filiali in tutto il mondo. L’istituto iberico ha deciso infatti di ridurre di oltre un terzo gli stipendi dei vertici dell’azienda. I profitti vanno giù e le quotazioni calano vertiginosamente? Per una volta tanto, a farsi carico della disfatta sono anche i top manager. Si scopre così che il patriarca, Emilio Botin, 79 anni, nel 2012 ha guadagnato poco più di 3 milioni di euro, il 32% in meno rispetto all’anno scorso. Per il signor Botin il guadagno più basso di sempre, in linea con i conti della banca che hanno registrato un calo degli utili netti annuali del 59%. n Nuova vittoria legale della FABI nelle Marche EQUITALIA CENTRO, ILLEGITTIMO IL TRASFERIMENTO DEL DIPENDENTE Reintegrato il lavoratore part time di Equitalia trasferito nel 2006 dallo sportello di Macerata alla filiale di Civitanova Marche. Motivo? Mancavano le ragioni tecnico organizzative per il trasferimento e non gli era stata data la possibilità di rappresentare le sue necessità familiari V ittoria per la FABI Marchigiana davanti al giudice del lavoro. E’ stato infatti reintegrato un dipendente part-time di Equitalia Marche Spa, oggi Equitalia Centro, trasferito nell’ottobre del 2006 dallo sportello di Macerata alla filiale di Civitanova Marche, senza che gli venissero indicate le ragioni tecnico organizzative del provvedimento e gli fosse data la possibilità di rappresentare le sue necessità famigliari. Al dipendente, assistito legalmente dalla FABI, è stato riconosciuto il reintegro in primo e secondo grado di giudizio, oltre al rimborso delle spese legali. “Avremmo volentieri fatto a meno – ha precisato la FABI di Ancona – di assistere a tanta ostilità e spreco di energie per un trasferimento, soprattutto in un settore in cui i colleghi do- vrebbero essere “sostenuti” per tutto quello che subiscono quotidianamente, alle prese con i contribuenti italiani ingiustamente arrabbiati con loro e con una classe politica che non li tutela ed è soltanto capace di strumentalizzarli”. n 3 La Voce dei Bancari 1-2013_Interno_la voce dei bancari 12/03/2013 14.53 Pagina 4 SINDACATO E SERVIZI BCC I LAVORATORI BCC PROMUOVONO A PIENI VOTI IL LAVORO DEL SINDACATO CCNL, TUTELATA LA BIODIVERSITÀ lê~=áåáòá~=áä=éÉêÅçêëç=Çá=~ííì~òáçåÉ=É=îÉêáÑáÅ~=Çá=íìííÉ=äÉ=åçêã~íáîÉ=ÅÜÉ=ëçåç=ëí~íÉ=áåíêçÇçííÉ=ç=î~êá~íÉ=åÉä=íÉëíç=ÇÉä ``kiK=sá~=äáÄÉê~=~ä=åìçîç=cçåÇç=éÉê=äDçÅÅìé~òáçåÉ=É=~ääDbåíÉ=_áä~íÉê~äÉ=éÉê=ÖÉëíáêÉ=Öäá=~ããçêíáòò~íçêá=ëçÅá~äá= Çá=ëáëíÉã~I=ä~=ÅáêÅçä~êáí¶=É=ä~=ãçÄáäáí¶=ÇÉääÉ=êáëçêëÉ=åçåÅܨ=Öäá=áåíÉêîÉåíá=Ñçêã~íáîá=éÉê=ä~=êáÅçåîÉêëáçåÉK=lê~=é~êíÉ= ~åÅÜÉ=áä=ä~îçêç=ëìä=íÉêêáíçêáç=éÉê=äD~îîáç=ÇÉää~=åÉÖçòá~òáçåÉ=Çá=ëÉÅçåÇç=äáîÉääçI=ÅÜÉ=áä=`çåíê~ííç= k~òáçå~äÉ=Ü~=ã~åíÉåìíç=É=ê~ÑÑçêò~íçI=åçåçëí~åíÉ=áä=íÉåí~íáîç=Çá=cÉÇÉêÅ~ëëÉ=Çá=áåÇÉÄçäáêä~=É=~ÅÅÉåíê~êä~ Esecutivo Nazionale Banche di Credito Cooperativo S i sono svolte nei mesi di febbraio e marzo le previste assemblee per l'approvazione dell'ipotesi d'accordo del rinnovo contrattuale del settore BCC. Il consenso e l'apprezzamento dimostrato dai lavoratori e dalle lavoratrici, attraverso la loro importante partecipazione, è stato diffuso e pressoché unanime. Il risultato complessivo della trattativa sancita il 21 dicembre scorso, dopo la grande e straordinaria manifestazione svoltasi a Roma il giorno prima, ha perfettamente colto, quindi, le attese e le necessità della categoria dei lavoratori del Credito Cooperativo. Sono state mantenute con decisione le forti peculiarità e le differenze che questo settore ha nei confronti del resto del credito ordinario. Sciolte le riserve, quindi, con comunicazione ufficiale resa a Federcasse inizia anzi continua! - adesso il percorso di attuazione e verifica di tutte le normative che sono state introdotte o variate nel testo di rinnovo. La determinata convinzione della FABI, unitamente alle altre organizzazioni sindacali, di dare al settore un complessivo quadro di rinnovate e ampliate garanzie e tutele, riguardo alla stabilità del lavoro e dei livelli occupazionali, si tradurrà in un fitto calendario d’incontri con Federcasse. Si provvederà a costituire, in primis, il nuovo Fondo per l'occupazione e l'Ente Bilaterale, dove le Parti Sociali potranno usufruire di più ricca e importante stru- mentazione, oltre a ulteriori procedure per conseguire l'obiettivo irrinunciabile di nuova e stabile occupazione, nonché di mobilità sostenibile, resesi necessarie, a maggior ragione, in questa delicata e complessa fase del contesto socio economico del Paese. Parimenti, saranno formalizzate e istituite quelle Commissioni Paritetiche, contemplate nel nuovo testo contrattuale, che daranno la cifra sia dell'impegno prodotto dalla FABI, sia della volontà di Federcasse di mantenere gli impegni e le dichiarazioni assunte e sottoscritte nei patti di rinnovo. La FABI si confronterà a tutto campo sui temi della qualità della vita - personale e professionale - delle pari opportunità, della salute e sicurezza negli ambienti di lavoro, dell'adeguamento delle normative sull'apprendistato, senza trascurare la rilevante tematica afferente i "modelli partecipativi" e l'ormai improcrastinabile necessità di verificare le forme di coinvolgimento dei lavoratori e delle lavoratrici nella vita dell'azienda cooperativa. Cruciale, poi, diventerà la Commissione deputata all'armonizzazione delle materie del lavoro, modificate dalla legge Fornero n.92/2012, che dovranno essere di- scusse e disciplinate, tenendo ben presente le peculiari caratteristiche e le “biodiversità” del settore Cooperativo. È del tutto chiaro ed evidente alla nostra Organizzazione che il Settore e tutto il Paese hanno la necessità di ritornare a crescere, recuperando la competitività e la produttività, credendo e investendo fortemente nel lavoro e nei lavoratori, che rimangono il fulcro e il perno centrale della prospettiva e della vita di ogni singola azienda. A livello territoriale si procederà nel frattempo all'avvio della negoziazione di secondo livello, che il rinnovo del CCNL ha mantenuto e rafforzato, nonostante il tentativo di Federcasse di indebolirla e accentrarla. Di conseguenza, tutta la capacità politica e organizzativa della FABI sarà dispiegata per consentire la riuscita delle trattative che, a livello locale, dovranno integrare e implementare la contrattazione nazionale. Non mancherà, quindi, il lavoro sindacale nei prossimi mesi, anzi s’intensificherà notevolmente, e la FABI è perfettamente consapevole che dovrà essere di sprone e di pungolo per consentire di dare piena e puntuale applicazione ai contenuti di un accordo nazionale che rimane, con soddisfazione, la "casa comune" dei collaboratori del Credito Cooperativo, dove tutti possano riconoscersi e muoversi con certezza del diritto e rispetto della dignità della persona e del lavoratore. n CRISI: DAL 2007 TRE MILIONI DI DISOCCUPATI IN PIÙ E UN'AZIENDA SU DUE È IN CRISI I n cinque anni, tra il 2007 il 2012, si contano 323 mila occupati in meno nel Paese: a fronte di un calo di 1 milione 155 mila italiani, gli stranieri a lavoro aumentano di 832 mila unità, frenando l'emorragia occupazionale. È quanto emerge da dati Istat. EMERGENZA AL SUD Il crollo dell'occupazione negli ultimi 5 anni ha riguardato soprattutto il Sud con 336.000 lavoratori in meno (-323.000 in tutta Italia dal 2007 al 2012). Il calo ha interessato nel Me- 4 ridione soprattutto gli uomini (390.000 in meno), i giovani tra i 25 e i 34 anni (-305.000) e il settore industriale. Nel 2012 un boom di protesti e di sofferenze ha messo in forte difficoltà le PMI tanto che una su due sarebbe stata costretta a rateizzare le retribuzioni ai propri collaboratori. Le imprese fanno sempre più fatica a onorare assegni, cambiali, tratte: così i protesti sono in forte aumento. Da inizio crisi i titoli di credito, che alla scadenza non hanno trovato copertura, sono cresciuti del 12,8%, e in capo alle aziende le sofferenze hanno fatto registrare un'impennata spaventosa: + 165%. n Bruno Pastorelli NEWS La Voce dei Bancari 1-2013_Interno_la voce dei bancari 12/03/2013 14.53 Pagina 5 SINDACATO E SERVIZI ATTUALITÀ BANCA, PARADISO PERDUTO DOVE REGNA LA MALINCONIA `çå=Öäá=çÄáÉííáîá=áãéçëëáÄáäá=Ç~=ê~ÖÖáìåÖÉêÉI=äÛ~ëëÉåò~=íçí~äÉ=Çá=éÉêÅçêëá=Çá=Å~êêáÉê~I=äÉ= éêçãçòáçåá=ãáê~ÖÖáçÒI=Öäá=ÉëçÇá=çÄÄäáÖ~íçêáI=á=ÇÉã~åëáçå~ãÉåíáKKK=ÅÜá=çÖÖá=åçå=≠=ãÉä~åÅçåáÅç\ di Giuseppe Angelini, Segretario provinciale FABI Palermo – Dipartimento Comunicazione & Immagine P er comprendere in modo più chiaro possibile il rapporto che oggi esiste tra la “malinconia” e le banche dobbiamo analizzare l’etimologia del termine. Malinconia deriva dal greco “melanconia”, precisamente dall’unione di due termini: “melanòs” = nero (da cui, per esempio melanoma) e “cholé” = bile (da cui per esempio, colecisti). Quindi, per i greci, melanconia significava letteralmente bile nera. Più generalmente, oggi, ci riferiamo a uno stato d’animo di tristezza e di abbattimento, il rallentamento, lo scoraggiamento, la perdita del tono vitale, il senso di vuoto. Con gli obiettivi impossibili da raggiungere, l’assenza totale di percorsi di carriera, le “promozioni miraggio”, gli esodi obbligatori, i demansionamenti... chi oggi non è melanconico? Purtroppo, notiamo un aumento della casistica, fra i colleghi, di chi prova “una profonda tristezza”, di chi è moralmente abbattuto, stressato, prostrato. Uno dei primi esempi letterari di un “melanconico” lo dona Omero nell’Iliade, quando racconta di Bellerofonte, che subisce l’ira degli dei: “Ma quando fu in odio anche lui a tutti gli dei, solitario vagava allora per la pianura Alea mangiandosi l´anima, evitando l´orma degli uo- mini”. Bellerofonte, in realtà, è un uomo probo e non ha fatto nulla contro gli dei, anzi, ha superato innumerevoli prove, proprio come il collega che riesce, per esempio, a “mantenere” il rapporto con il cliente, nonostante le poco accattivanti proposte d’investimento. I mega dirigenti delle banche, come gli dei, non si accontentano e vogliono sempre di più, sempre più “nuovi” clienti (per Bellerofonte nuove imprese “ciclopiche”), quasi si compiacciono di perseguitare il collega Bellerofonte che è impotente di fronte alla collera degli dei e diventa “melanconico”. Questo stato d’animo lo “avvita” su se stesso perché, comunque, si sente responsabile, anche se non ha nulla da rimproverarsi. Primo esempio scientifico della malinconia lo fornisce Ippocrate, sostenendo che questa nasce per un eccesso di bile nel corpo. Questo eccesso di bile porta alla collera, proprio come, a distanza di secoli, accade oggi: pensiamo ai colleghi che sono “adirati” neri per la mancanza di un sistema incentivante obiettivo e ...”. Attuali i versi di Dante Alighieri “Un dì si venne a me Malinconia e disse: io voglio un poco stare teco”. Il guaio è che con queste continue riorganizzazioni, che si contraddicono nel tempo, mostrando scarsa “vera” progettualità, la malinconia non ristà “un poco”, ma rischia di rimanere in eterno. Nel 18° secolo, Richard Burton scriveva “Anatomy of Melancholy” e proponeva, come rimedio al melanconico, il classico “salasso”, con applicazioni di sanguisughe. Crediamo che oggi il collega sia “salassato” con altro tipo di “applicazioni”, ma ci rendiamo conto che anche questo libro è quanto mai attuale. In Italia, Giacomo Leopardi affermava: “chi conosce intimamente il cuore umano e il mondo, conosce la vanità delle illusioni, e inclina alla malinconia”. Pensiamo a tutte quelle persone “illuse” da fantomatici percorsi di carriera, fatti di sacrifici, salti ad ostacoli, stress, che non vedono alcunché alla fine del percorso trovandosi sempre più “biliosi”. Dobbiamo altresì ricordare Freud, che nel 1915 in “Lutto e Malinconia” già nel titolo sintetizza parecchio “l’habitat” bancario: causa eccedenze di personale, sempre meno colleghi in servizio, solo esodi, rarissime assunzioni e migliaia di posti di lavoro in meno. Infine, non dimentichiamo Miguel De Cervantes, in Don Chisciotte Della Mancia: “La malinconia non è fatta né per le bestie né per gli uomini: ma se questi vi si abbandonano disperatamente diventano bestie”. Non “abbandoniamoci”, proviamo a reagire, ognuno nel suo piccolo può dare il suo contributo, non cadiamo nell’errore di pensare che non si possa fare nulla. Non cadiamo nel tranello del “potere forte”, che non vuole alcun tipo di “voce contro”. Finiamola di essere malinconici, tristi, adirati. Ricordiamoci delle parole di Nietzsche, “Non con l’ira ma con il riso si uccide”. n NEWS I l Ministro dell'Economia ha disposto su proposta della Banca d'Italia lo scioglimento degli organi con funzioni di amministrazione e controllo della Banca Popolare di Spoleto. La proposta è stata formulata "a seguito delle negative risultanze degli accertamenti ispettivi", fa sapere il Ministero in un comunicato. Con provvedimento della Banca d'Italia sono stati nominati gli Organi straordinari: Giovanni Boccolini, Gianluca Brancadoro e Nicola Stabile, commissari straordinari; Silvano Corbella, Giovanni Domenichini e Giuliana Scognamiglio, componenti del Comitato di Sorveglianza. Gli organi straordinari, si legge in una nota, operano sotto la supervisione della Banca d'Italia e adotteranno tutte le misure necessarie a garantire la regolarizzazione dell'attività aziendale, nonché la piena tutela dei diritti dei depositanti e ISPEZIONI BANKITALIA COMMISSARIATA LA BANCA POPOLARE DI SPOLETO Il ministero dell'Economia ha disposto, su proposta della Banca d'Italia, lo scioglimento degli organi con funzioni di amministrazione e controllo della Banca Popolare di Spoleto dei creditori sociali. La clientela potrà, quindi, continuare a rivolgersi agli sportelli della banca, che prosegue regolarmente la propria attività. Il commissariamento trae origine da irregolarità amministrative ed organizzative sulle procedure di controllo, da un’eccessiva ed incontrollata espansione del credito, da politiche organizzative non conformi alla natura dell’Istituto, alla scarsa qualità del credito, ad abnormi incrementi dei costi dell’area dirigenziale (+20%). La FABI aziendale di BPS denuncia che “la banca ha bisogno urgente di piani industriali per il futuro e di un’organizzazione corretta, incidendo con tagli, non lineari, ma mirati sui centri di costo, salvaguardando i livelli occupazionali per poter ripartire verso un futuro nuovo”. n 5 La Voce dei Bancari 1-2013_Interno_la voce dei bancari 12/03/2013 14.53 Pagina 6 SINDACATO E SERVIZI ATTUALITÀ Denunciata Unicredit per comportamento antisindacale a Ragusa VIETATO BARARE rå=Ñìåòáçå~êáç=Ü~=~ééêçÑáíí~íç=ÇÉä=ëìç=êìçäçI=Çá=çêÉ=Çá=ä~îçêçI=Çá=ãÉòòá=~òáÉåÇ~äá=éÉê=ÅçëíáíìáêÉ=ìå~= ê~ééêÉëÉåí~åò~=ëáåÇ~Å~äÉ=~òáÉåÇ~äÉK=iÛ~òáÉåÇ~=ë~éÉî~=ÉÇ=Ü~=ÅÜáìëç=Öäá=çÅÅÜáK=páåÇ~Å~íç=Çá=ÅçãçÇç\=aÉÅáÇÉê¶=áä=ÖáìÇáÅÉ di Gianni Di Gennaro, Segretario provinciale FABI Ragusa – Dipartimento Comunicazione & Immagine I Segretari provinciali di Fabi, Fiba/Cisl e Fisac/Cgil di Ragusa, hanno denunciato al Giudice del Lavoro del locale Tribunale, Unicredit, responsabile di avere reiteratamente violato l’articolo 28 della Legge 300 e per avere tenuto un comportamento antisindacale. Secondo i dirigenti delle tre Organizzazioni sindacali, la banca, nonostante sia stata più volte informata, sin dal settembre del 2011, di comportamenti preferenziali verso una sigla sindacale, ha consentito ad un funzionario impegnato in un ruolo di prestigio, che gli consente di accedere con estrema facilità agli archivi del personale dipendente, di svolgere attività sindacale, avvalendosi di mezzi e risorse aziendali. Il tutto è supportato da prove testimoniali, fotografiche e cartacee, che attestano con dovizia di particolari, quanto affermato dai sindacalisti denuncianti. Il funzionario in questione, approfittando dei vantaggi aziendali, ha persino costituito una Rappresentanza Sindacale Aziendale a Vittoria, una città che dista 30 km dal capoluogo di provincia, Ragusa, utilizzando l’auto aziendale, ed ha portato avanti la sua azione di proselitismo, all’interno di una dipendenza dove si era recato, a suo dire, per svolgere attività di lavoro inerente le funzioni attribuitegli dall’azienda. Come se ciò non bastasse, lo stesso, qualche giorno prima, mentre si trovava in una filiale del capoluogo, dove nella sua qualità di Obp (Organization business partner) si era recato per seguire i lavori di ristrutturazione in corso, intrattenendosi al telefono con un lavoratore, in servizio presso una dipendenza di Comiso, altra città del ragusano, ma stavolta in qualità di sindacalista, lo ha rassicurato asserendo d’essere già intervenuto nei confronti di un dirigente, per sollecitare il suo trasferimento presso la città di Vittoria. Tale circostanza si è realmente verificata dopo pochi giorni dalla telefonata, e il lavoratore in questione, guarda caso, era l’ottavo elemento indispensabile, per la costituzione della Rappresentanza sindacale. Nonostante tutto ciò e nonostante le dichiarazioni rilasciate dai dirigenti azien- dali ai vari livelli, dopo che il legale dei sindacalisti denuncianti ha presentato ricorso al Tribunale, in data 13 febbraio u.s. il funzionario, che nel frattempo ha reso pubblica per il tramite della stampa locale, la sua elezione a Responsabile provinciale dell’organizzazione per cui lavora, continuava a utilizzare risorse e mezzi aziendali, auto compresa, per svolgere – indisturbato - la sua attività di proselitismo sindacale. Di qui l’evidente inerzia dell’azienda, che ha continuato a favorire o, almeno, a tollerare siffatto comportamento, ai danni degli altri sindacati. A meno che l’azienda, non riesca a dimostrare la sua totale estraneità e la sua buona fede – cosa alquanto difficile visti i fatti - l’ipotesi formulata nel ricorso, secondo cui l’azienda abbia provveduto a costituire un sindacato di comodo, non è assolutamente infondata. L’ultima parola adesso spetterà al Giudice. n NEWS `~ëë~òáçåÉ RISCHIO LICENZIAMENTO PER TELEFONATE PRIVATE DALL'UFFICIO A ncora una volta la Corte di Cassazione torna a fare chiarezza su cosa si rischia a fare telefonate private dall'ufficio. Secondo i giudici del Palazzaccio si può anche perdere il posto di lavoro. Le chiamate private effettuate dall'ufficio, infatti, possono ledere il rapporto fiduciario con l'azienda, se vengono fatte da chi svolge un'attività che richiede particolare attenzione. Il chiarimento arriva dalla Sezione Lavoro della Corte, che ha confermato la legittimità di un licenziamento inflitto ad un addetto alla sorveglianza che lavorava all'ingresso di un presidio ospedaliero. Nell'arco di tre giornate aveva fatto diverse telefonate private, ciascuna della durata di un'ora. Dopo l'accaduto l'istituto di vigilanza che aveva in appalto i servizi, intimava il licenziamento al sorvegliante, dopo aver appreso l'esito dei controlli effettuati dallo stesso ospedale. 6 Il caso finiva in Cassazione dove il lavoratore, che tra le altre cose aveva sostenuto che nel caso di specie era stata lesa la sua privacy con dei controlli a distanza. La Corte ha respinto il ricorso, facendo notare che "è stato conferito giusto risalto al tipo di attività svolta dall'addetto alla sorveglianza all'ingresso del presidio ospedaliero, che richiede particolare attenzione per evitare il rischio di intrusioni di soggetti non autorizzati, eventualmente pericolosi, in un ambiente quale quello ospedaliero, evidenziandosi anche il pregiudizio rispetto alla perdita di future commesse da parte della società che aveva in appalto il servizio". E non basta: la Cassazione ha spiegato che poco importa se "analoga inadempienza, commessa da altro dipendente, sia stata diversamente valutata dal datore di lavoro". Tutto dipende dal tipo di posto che si occupa. n IL GRAND CANYON A PORTATA DI CLICK L’ utopia degli esploratori, la mappa perfetta, ha conquistato da tempo Google. Ma questa volta, anziché fra strade, palazzi e linee della metropolitana, quelli di Maps ci portano sui sentieri del Grand Canyon, dove con passo deciso e paziente, in 4 mesi, hanno messo insieme e lavorato 9500 foto in alta definizione. Ed ecco che a portata di un click possiamo spostarci lungo il Bright Angel Trail e il Sud Kaibab Trail, apprezzando sul nostro portatile o su un tablet gli scorci panoramici di uno dei luoghi più maestosi e spettacolari del pianeta. Passiamo il ponte sospeso sul Colorado e quasi possiamo sentirne la voce roca, gli schizzi freschi, tocchiamo con mano le nuvole ammirate in decine di classici western. Non tutto il Canyon è stato mappato, ma il tesoro offerto dal Trekker, un mini robot con cuore Android, entrato in uno zaino e capace di scattare foto a 360 gradi ogni 2,5 secondi, è già sorprendente. Un esperimento riuscito che potrebbe ripetersi ora in altri luoghi inaccessibili alle famose auto di Street View, dalle rovine di antiche civiltà agli angoli più remoti della Foresta Amazzonica. n Bruno Pastorelli La Voce dei Bancari 1-2013_Interno_la voce dei bancari 12/03/2013 14.53 Pagina 7 SINDACATO E SERVIZI ATTUALITÀ Cresce l'età pensionabile, il Fondo Esuberi non è più l'unica soluzione LAVORARE MEGLIO LAVORARE TUTTI kìçîÉ=çééçêíìåáí¶=éÉê=Öäá=çîÉê=RRK=i~åÅá~í~=ìå~=êáÅÉêÅ~=áå=råáÅêÉÇáí di Marco Muratore, Segretario Coordinatore FABI Verona - Dipartimento Nazionale Comunicazione & Immagine L e recenti modifiche ai requisiti pensionistici hanno ridotto drasticamente la possibilità di affrontare le riorganizzazioni aziendali con il ricorso al cosiddetto Fondo Esuberi. Gran parte dei lavoratori del settore, che fino a qualche tempo fa avevano un orizzonte lavorativo in azienda di qualche anno e una prospettiva di accompagnamento alla pensione finanziato dal Fondo, vedono oggi slittare di 5-7 anni questa prospettiva, mentre le aziende, in questa situazione di carenza di risorse e di stretto controllo dei costi, valutano eccessivi gli oneri che tale soluzione comporta. Esiste un'altra possibilità? È possibile affrontare l'invecchiamento della forza lavoro senza perdere competitività e senza rinunciare all'assunzione di giovani? Parafrasando un motto molto in voga nel decennio scorso, è possibile “lavorare meglio, lavorare tutti?”. In un partecipatissimo convegno, organizzato da Mida, un'attiva società di consulenza aziendale, il mese scorso a Milano, ci si chiedeva se è possibile offrire opportunità per tutto l'arco della vita, con il presupposto che è necessario uscire dalla logica di contrapposizione anziani/giovani, soprattutto laddove gli strumenti finora utilizzati hanno vista smussata la loro efficacia. Gli interventi di statistici e demografi hanno dimostrato l'ineludibilità del processo d’invecchiamento delle società occidentali, segnalando come in molti paesi questo fenomeno non abbia una correlazione con una minore occupazione giovanile, soprattutto laddove, sembrerebbe strano, si riscontra una maggior occupazione delle fasce di età più elevate. Analizzando meglio l'organizzazione sociale di quei paesi, ci si rende conto che la possibilità di destinare meno ricchezza alla copertura della spesa pensionistica, sembrerebbe liberare risorse per investire nell'occupazione giovanile. Dal punto di vista aziendale, esistono esperienze positive anche in Italia. Attraverso una ri-motivazione delle persone e una maggiore flessibilità della prestazione lavorativa, la permanenza di personale ultracinquantacinquenne in azienda viene agevolata. Ma non solo: al personale con maggiore esperienza sono affiancati dei giovani, giovani in formazione o giovani entusiasti, che contaminano con la loro freschezza e la loro apertura chi, dopo tanti anni di lavoro, ha l'esperienza e la competenza per valutare preventivamente l'efficacia e la praticabilità delle proposte di cambiamento. E perché allora queste modalità nuove non vengono riproposte nel settore del Credito? Ci sta pensando Unicredit, che vede proprio in questi giorni azienda e sindacati uniti in una ricerca sui lavoratori più anziani, “Over 55 - essere senior in Unicredit”, la più vasta ricerca del genere mai effettuata in un'azienda italiana. L'obiettivo condiviso è quello di individuare modalità di coinvolgimento e rimotivazione dei lavoratori più anziani; adeguate forme di flessibilità della prestazione lavorativa; servizi che potrebbero agevolare la permanenza al lavoro; iniziative formative per accompagnare la riqualificazione; nuove forme di integrazione e di collaborazione tra personale con maggiore esperienza e giovani neoassunti. Una nuova sfida è aperta, la FABI e le altre organizzazioni sindacali l'hanno raccolta, il Fondo Banche Assicurazioni ha aperto un bando specifico per gli Over55, le aziende si stanno muovendo: riusciremo a riorganizzare le banche per lavorare meglio e lavorare tutti? n NEWS ALLARME ESPERTI L a precarietà nel lavoro, condizione che a causa della crisi economica caratterizza un'intera generazione, mette in pericolo anche la salute. I giovani precari hanno più probabilità di ammalarsi di diabete perché accumulano maggiori fattori di rischio. È l'allarme degli esperti dell'Accademia di Medicina francese, che hanno realizzato un'indagine ad hoc in grado, per la prima volta, di valutare le conseguenze della crisi economica sui giovani che devono fare i conti con un mondo del lavoro sempre più privo di sicurezze. La ricerca su oltre 1700 persone è stata realizzata in una delle regioni d'oltralpe a più alto tasso di precariato e povertà, la Linguadoca. Ma i risultati, secondo gli esperti, sono indicativi di una tendenza generalizzabile. Dai dati emerge che, prima dei 65 anni, la percen- GENERAZIONE PRECARIA A RISCHIO Aumentano percentuali di diabete e malattie dismetaboliche tuale dei diabetici è più elevata nei precari rispetto agli altri, con il 7% contro il 4,4%, così come gli ipoglicemici intermedi 23% contro 19,5%. E la previsione è al rialzo. L'indagine indica che la popolazione più precaria è costituita da persone generalmente più giovani, soprattutto maschi, con percentuali più elevate di fumatori e di sovrappeso, un livello d'istruzione superiore alle persone stabili più anziane. A renderli vulnerabili al diabete le loro condizioni di vita socioeconomiche, con un'alimentazione povera di proteine animali nobili, di frutta e verdura e un eccesso di consumo di bibite zuccherate e alimenti a base di farina e zuccheri. A ciò si aggiunge che i problemi di denti, frequenti, vengono curati poco e male. Secondo l'indagine la precarietà influenza sfavorevolmente l'equilibrio glicemico, la diagnosi precoce, la presa in carico alla cura del diabete. Inoltre, la malattia è vissuta peggio tra i precari, con una forte percentuale di stati d'ansia e depressione. In base a questi dati gli esperti raccomandano alle istituzioni un potenziamento dello screening e diagnosi precoce e di migliorare l'informazione, sia ai medici sia ai cittadini, sui rischi di questa fascia di popolazione emergente. n 7 La Voce dei Bancari 1-2013_Interno_la voce dei bancari 12/03/2013 14.53 Pagina 8 SINDACATO E SERVIZI ATTUALITÀ RIVOLUZIONE ALLO SPORTELLO: SI TORNA A SCUOLA ALTRO CHE ROTTAMAZIONE! `çå=ä~=åìçî~=êáÑçêã~=éêÉîáÇÉåòá~äÉI=ÅÜÉ=Ü~=éçëíáÅáé~íç=äÛ~ÅÅÉëëç=~ää~=éÉåëáçåÉI=~ìãÉåí~åç=á=ä~îçê~íçêá=ëÉåáçê= åÉääÉ=Ä~åÅÜÉK=i~=Å~êí~=ÇÉä=éêÉéÉåëáçå~ãÉåíç=ÇáîÉåí~=ëÉãéêÉ=éáª=ÇáÑÑáÅáäÉ=É=Åçë±=á=Öê~åÇá=Öêìééá=Ó=rÄáI=råáÅêÉÇáí= É=fåíÉë~=p~åé~çäç=Ó=ÅçãáåÅá~åç=~=ëíìÇá~êÉ=~ééçëáíá=éá~åá=Ñçêã~íáîá=éÉê=äçêçK=lÄáÉííáîçW=êáèì~äáÑáÅ~êäá=É=êÉåÇÉêäá= ÅçãéÉíáíáîáK=i~=c^_fW=_ìçå~=äÛáÇÉ~I=ã~=åç=~=ëéÉÅÅÜáÉííá=éÉê=äÉ=~ääçÇçäÉK=i~=î~äçêáòò~òáçåÉ=ÇÉîÉ=ÉëëÉêÉ=êÉ~äÉÒ di Flavia Gamberale A ltro che rottamazione. La nuova riforma targata Fornero ha definitivamente agganciato l’età pensionabile all’aspettativa di vita e dunque, da qui ai prossimi anni, saranno sempre di più gli ultracinquantacinquenni che resteranno inchiodati al desk aziendale. Secondo l’Eurostat, nel 2025 i lavoratori senior rappresenteranno ben il 25% della forza lavoro impiegata in Europa. Un “problema” non da poco con il quale stanno già iniziando a fare i conti le grandi banche. Se fino a pochi mesi fa era possibile, attraverso accordi negoziati con i sindacati, mandare in prepensionamento in maniera indolore- per capirci su base volontaria e incentivata- i bancari over 55, adesso con i paletti imposti dalla riforma ciò diverrà sempre più difficile. E così per la prima volta le industrie del credito guardano ai lavoratori senior, gioco-forza, come risorse su cui puntare. Proprio in Intesa Sanpaolo, Unicredit e Ubi, tre big del sistema creditizio nostrano, sono infatti stati avviati dei progetti formativi destinati appositamente agli over 55. La fase in alcune banche è ancora interlocutoria: in Ubi e Unicredit, ad esempio, al momento sono stati soltanto confezionati dei questionari che saranno poi recapitati ai diretti interessati per sondarne disponibilità ed esigenze formative e che dunque preludono alla stesura di proposte formative. In Intesa Sanpaolo è stato invece siglato un vero e proprio accordo con i sindacati, che prevede sette piani di formazione con obiettivi già ben delineati e che saranno presto presentati al Fondo Banche e assicurazioni per ottenere adeguati finanziamenti. In Intesa i lavoratori coinvolti sono oltre 800, mentre in Ubi e Unicredit la platea potenzialmente interessata al piano formativo è composta rispettivamente da 450 e circa10mila dipendenti. Un’iniziativa assolutamente impensabile fino a pochi anni fa e che dimostra un rinno- vato interesse delle aziende verso la categoria. “L’importante”, sottolinea Giuseppe Milazzo, Coordinatore FABI in Intesa Sanpaolo, “è che questi piani non siano specchietti per le allodole, ma funzionino concretamente e rispondano alle reali esigenze dei lavoratori, cosa che accerteremo”. Come dire: riqualificazione non dovrà far rima con demansionamento o sovraccarichi di responsabilità non confacenti al proprio ruolo. Tutto il contrario. La parola d’ordine, secondo Paolo Citterio, Coordinatore FABI del Gruppo Ubi sarà valorizzare l’esperienza. “Il fatto che il Gruppo per la prima volta investa nella formazione dei senior è po- sitivo. Logicamente dovremmo poi vedere che piega prenderà quest’iniziativa”. Sicuramente i formatori dovranno far leva sulla motivazione, visto che il personale con i capelli grigi spesso sembra averla già persa per strada da un pezzo, come dimostrano le massicce adesioni ai piani d’esodo volontari e incentivati delle banche italiane. In Ubi solo nel mese scorso i lavoratori over 55 che hanno fatto domanda per andare a casa sono stati oltre 800, contro i 650 preventivati. Un caso non certo isolato nel mondo del credito. E la grande fuga dei “saggi” la dice lunga sul gradimento della categoria degli over 55 rispetto al lavoro in banca. “Sono lavoratori spesso marginalizzati”, spiega Marco Muratore, del Coordinamento FABI Unicredit, “questo perché fino a poco tempo fa li si vedeva proiettati verso il prepensionamento”. Un meccanismo che dal 2001 ad oggi ha consentito il ricambio generazionale negli istituti di credito, con circa 35 mila uscite complessive compensate da nuove assunzioni di giovani. Ma adesso, con la riforma previdenziale e le pensioni che diventano un miraggio, la vera sfida per aziende e sindacati sarà far convivere e far cooperare le due generazioni. Senza che l’una soccomba all’altra. E la formazione sarà probabilmente una leva da sfruttare. n L a Commissione Ue conferma la situazione drammatica dell'occupazione in Europa: nel 2013, il tasso di disoccupazione salirà al 12,2% nell'Eurozona (era all'11,4% l'anno scorso) e all'11,1% (dal 10,5% del 2012) nell'Ue a 27 paesi. "L'attuale debolezza nel'attività economica porterà a un aumento della disoccupazione quest'anno", si legge nel documento. Particolarmente drammatiche le previsioni per Grecia (27% di disoccupati nel 2013) e Spagna (26,9%). La situazione dovrebbe leggermente migliorare l'anno prossimo, con tassi di disoccupazione pari al 12,1% nell'Eurozona e all'11% nell'Ue a 27 paesi. Peggiorano le stime della Commissione europea sulla disoccupazione in Italia, che è ora prevista raggiungere l'11,6% nel 2013 e il 12% nel 2014. Nelle ultime previsioni pubblicate a novembre, la 8 NEWS píáãÉ=rb DISOCCUPAZIONE IN CRESCITA SIA NEL 2013 SIA NEL 2014 Nel 2013, il tasso di disoccupazione salirà al 12,2% nell'Eurozona. Particolarmente drammatiche le previsioni per Grecia e Spagna. Peggiorano le stime anche per l'Italia, che nel 2014 potrebbe avere il 12% di disoccupazione Commissione prevedeva un tasso di disoccupazione in Italia all'11,5% nel 2013 e al 11,8% nel 2014. La stima sulla disoccupazione nel 2012 resta invece immutata al 10,6%. "Nel 2013, anche a causa di un'ulteriore contrazione dell'attività economica, il tasso di occupazione è stimato in calo e il tasso di disoccupazione è invece in crescita di un altro punto percentuale", segnala la Commissione nel paragrafo dedicato all'Italia nel documento sulle previsioni economiche. "L'aggiustamento nell'occupazione implica una ripresa della produttività, mentre l'incremento dei salari rimarrà contenuto, con una conseguente decelerazione dei costi per unità di lavoro intorno all'1%," aggiunge il documento della Commissione. n La Voce dei Bancari 1-2013_Interno_la voce dei bancari 12/03/2013 14.54 Pagina 9 SINDACATO E SERVIZI ATTUALITÀ Clienti e impiegati bancari vittime del profitto ad ogni costo Siamo nella stessa lacrima lÅÅçêêÉ=êáÑäÉííÉêÉ=ëìá=Ç~ååá=éêçîçÅ~íá=Ç~=ÇáêáÖÉåíá=~îáÇá=É=áåÅ~é~ÅáI=ÅÜÉ=Ñ~ååç=Åçää~ëë~êÉ=fëíáíìíá=ÅÉåíÉå~êá= É=ÅÜÉ=åçå=ëá=éêÉçÅÅìé~åç=ÇÉä=Ñìíìêç=ÇÉääÉ=~òáÉåÇÉI=ÇÉá=ä~îçê~íçêáI=ÇÉá=ÅäáÉåíá=É=Çá=ãáÖäá~á~=Çá=Ñ~ãáÖäáÉK= däá=áãéáÉÖ~íá=ëá=íêçî~åç=ëÉãéêÉ=éáª=ëéÉëëç=íê~=äÛáåÅìÇáåÉ=É=áä=ã~êíÉääç di Maria Rosa Petrucci, Segretaria provinciale FABI Reggio Emilia G irovagando in rete, mi sono imbattuta in un interessante scambio di opinioni riprodotto sul forum di una primaria associazione dei consumatori. Riporto le prime osservazioni degli utenti, perché possono fornire sia un’interessante testimonianza del “percepito” dei clienti nei confronti della nostra categoria, sia un ulteriore spunto di riflessione sull’entità dei danni - non solo economici - provocati dalle politiche dissennate che ormai da decine di anni ci propinano dirigenti “mordi e fuggi”, pronti solo a raccogliere il frutto nell’immediato, senza preoccuparsi del futuro delle singole aziende. Nella discussione, relativa ai prodotti bancari/pressioni commerciali il primo utente, anonimo, probabilmente bancario, scrive (testuale, errori da stress compresi): “vorrei sapere perché si parla così poco delle pressioni commerciali che i dipendenti bancari subiscono quotidianamente per raggungere i budget sulle vendite di prodotti e servizi. In molti istituti sta rasentando dei livelli insostenibili, generando stress e malesseri psicologici”. Non passano dieci minuti che un secondo utente viene “in soccorso” al primo e, anche qui testualmente, scrive: “In molte famiglie si stanno rasentando dei livelli insostenibili, generando stress e malesseri psicologici per la spazzatura che viene venduta loro... e risparmi di una vita andati in fumo... ne vogliamo parlare?”. Ok, abbiamo capito. La situazione è dura per tutti. Tanto per chi è di qua dallo sportello quanto per chi è seduto davanti. a d'informazione del bimestrale Tribunale N edizione web Registrazione MY GENERATIO ile: ento FABI Giovani. Direttore Responsab cura del Coordinam del 5 luglio 2012 di Roma n. 209/2012 Lando Maria Sileoni inamento FABI a cura del Coord Giovani Il nostro bancario allora reagisce e spiega: “per questi motivi è fondamentale che la clientela delle banche si renda conto del fatto che la consulenza prestata da i dipendenti bancari, pur nel rispetto della normativa (MIFID) non è mai disinteressata in quanto risponde a logiche di budget imposte dalle Direzioni Centrali. Il bancario è una persona con una coscienza, che cerca comunque di mediare tra esigenze spesso antitetiche. I veri responsabili dei disastri passati e futuri sono i banchieri, che sono mossi da logiche di profitti crescenti spesso a spese dei clienti”. Come dire: io e te, caro cliente, siamo sulla stessa barca. Non è così. Sul forum a questo punto si scatenano gli utenti esasperati. Il primo, che si definisce “il padrino” attacca: “Stai cercando di dire che quando inchiappettano un povero diavolo bisogna capirli e scusarli perché anche loro tengono famiglia? Invece di tagliargli gli attributi come meriterebbero?”. “Vecchio Martello”, altro utente, rincara la dose citando anche Leo Longanesi: “La bandiera degli italiani è uno straccio bianco con scritto sopra: HO FAMIGLIA”. È la crisi, direte. Il 2012 è stato un anno terribile. L’ennesimo. Vero, ma la conversazione che vi ho riportato è del gennaio 2009. Sono passati più di quattro anni e cos’è cambiato? Nulla. Mentre i bilanci si sgretolano e gli “errori” dei manager fanno collassare istituti centenari, il leitmotiv rimane lo stesso e le pressioni commerciali diventano sempre più intense, mano a mano che emergono i “buchi” di bilancio: bisogna vendere, oppure la banca fallisce; se non si raggiunge il budget sono posti di lavoro in meno; fate i risultati oppure...”. Il bancario allo sportello accusa il colpo, si colpevolizza, arriva quasi a convincersi di avere nelle proprie mani i destini suoi e dei colleghi, non dorme di notte e si lascia divorare dall’ansia al pensiero di quelle statistiche di vendita mai abbastanza piene. Eppure, a ben guardare, nessuna banca è mai fallita per il mancato raggiungimento del budget da parte dei suoi addetti di sportello; anzi, forse a volte è stato esattamente il contrario, perché col senno del poi alcuni obiettivi mancati sono risultati essere minori danni da sistemare. In realtà, i dissesti nei bilanci poggiano su ben altre operazioni: acquisti di altre banche a prezzi esorbitanti, operazioni capestro alle piccole amministrazioni pubbliche col benestare dei consigli d’amministrazione, concessioni di fidi e regalie agli amici degli amici. E poiché tutto questo fa parte della cronaca oramai da alcuni anni, non è certamente il bancario a meritarsi la fine proposta dal nostro “padrino”. Qualcun altro dovrebbe farsi più che un esame di coscienza. Chiudo con l’ultimo accorato intervento del nostro “semprepiùstressato” Bancario Ignoto: “Non sottovaluto il problema dei commerciali in genere (di cui io peraltro non faccio parte, ma in tutti i settori, quando è crisi, è come il gatto che si morde la coda; più rubo e più la gente lo sa e diventa diffidente e non mi compra più niente...”. Proprio vero. n [email protected] Febbraio / Marzo 2013 IL DITO E LA LUNA ATTUALITÀ o noi Lo Stato siam ATTUALITÀ cuffia Bancari con la SCRITTO DA GIOVANI PER I GIOVANI 9 La Voce dei Bancari 1-2013_Interno_la voce dei bancari 12/03/2013 14.54 Pagina 10 ATICI P O I D R A C I AMBIN B I D A I A I L G MI LA VITA DI AL TUO AIUTO DIPENDE D on un zi Associa z Bonifico Bancoposta: IBAN n. IT22 Z076 0113 6000 0001 2837 548 z Bonifico bancario: Cassa di Risparmio di Carrara IBAN: IT75 Y061 1013 6030 0008 0982 180 - n. c/c 809821 M on o d Per sostenere le nostre attività effettua una donazione e eu n Cuor La Voce dei Bancari 1-2013_Interno_la voce dei bancari 12/03/2013 14.54 Pagina 11 SINDACATO E SERVIZI SOLIDARIETÀ INTERVISTA A STEFANIA BERTARINI AL TERZO ANNO DI MISSIONE Cuore Eritrea, un altro bambino è tornato a sorridere fä=ãáç=ÅìçêÉI=çÖåá=îçäí~=ÅÜÉ=íçêåç=áå=fí~äá~I=êáã~åÉ=ÅçãìåèìÉ=ä¶I=Åçå=èìÉá=Ä~ãÄáåá=É=ä~=äçêç=ëçÑÑÉêÉåò~K= j~=ãçäíç=ëá=éì∂=Ñ~êÉ=~åÅÜÉ=Ç~=èìáÒK=pÉêîçåç=ÑçåÇá=éÉêÅܨ=á=Ä~ãÄáåá=~ëéÉíí~åç=Åçå=áãé~òáÉåò~=äD~êêáîç= ÇÉá=Ççííçêá=áí~äá~åá=éÉê=éçíÉê=~îÉêÉ=~åÅçê~=ä~=ëéÉê~åò~=Çá=ìå~=îáí~=ãáÖäáçêÉ di Simona Sacconi È il sorriso di un bambino a dare un senso al progetto “Cuore Eritrea”. Un progetto che ormai da quattro anni vede lo svolgersi di missioni per portare assistenza sanitaria ai piccoli abitanti della zona di Asmara. Bambini affetti da cardiopatie e malattie reumatiche che, grazie alla generosità di chi sostiene economicamente il progetto, alla solidarietà di chi volontariamente partecipa alle missioni per portare il proprio contributo e grazie alla professionalità dell’equipe medica e infermieristica che effettua gli interventi, tornano a sorridere. La FABI ha in questo la sua parte: raccogliere ogni anno fondi utili alla prosecuzione delle operazioni e quella di partecipare attivamente con un proprio capitale umano. Quest’ultimo ruolo è ricoperto ormai da tre missioni, da Stefania Bertarini, del coordinamento Donne della FABI. L’ultima missione in Eritrea è di novembre e anche in quest’occasione un altro bambino è tornato a sorridere. “L'equipe capitanata dal professor Bruno Murzi, primario di Cardiochirurgia infantile all'ospedale del Cuore Pasquinucci di Massa, in collaborazione con l'associazione “Un Cuore Un Mondo”, ha dato ancora una volta prova di essere formata da persone straordinariamente semplici, che mettono a disposizione la loro incredibile professionalità e riescono a compiere quello che agli occhi di una persona come me risultano miracoli”. L’emozione è forte, ancora una volta, per la terza volta. no state individuate 67 malattie reumatiche in forma iniziale, che sono state inviate alla profilassi secondaria e che, quindi, non progrediranno verso forme più gravi, e 28 cardiopatie congenite misconosciute, di cui una subito operata”. È l’emozione di Stefania Bertarini. Un’emozione che non è facile spiegare a parole, perché è qualcosa che nasce dal contatto con un mondo che sembra lontano anni luce dal nostro. È già la terza missione, che cosa ti spinge a tornare ogni anno in Eritrea? “Sapere che quei bambini sono lì e aspettano. Le emozioni che sono in grado di trasmettere con uno sguardo, con un “grazie” o un sorriso è qualcosa che non è facile spiegare. Non è possibile prendere in giro quegli occhi o fare finta che a sole 5 ore di volo da noi si muore di polmonite, diarrea e tifo. Il mio cuore, ogni volta che torno in Italia, rimane comunque là, con quei bambini e la loro sofferenza. Ma molto si può fare anche da qui. I fondi purtroppo sono sempre meno e i materiali che servono per poter operare in totale sicurezza arrivano sempre più difficilmente. Per questo non smetto mai di lavorare per raccogliere finanziamenti e in questo devo ringraziare la FABI, sia la Segreteria Nazionale sia le Strutture territoriali che non hanno mai fatto mancare il loro supporto. E spero che quanto fatto continui ancora”. È partito nel 2012 anche il programma di screening, in cosa consiste? “La missione si è svolta lungo due binari: quello degli interventi chirurgici e quello degli screening relativi alle malattie reumatiche. Per quanto riguarda le operazioni chirurgiche, le équipe mediche hanno operato 16 bambini di età variabile tra i pochi Che ruolo svolgi personalmente in Eritrea? mesi e i 13 anni. Tre di questi erano affetti da malattia reumatica, mentre gli altri soffrivano di diverse cardiopatie congenite, alcune delle quali piuttosto complesse. Per fortuna, tutti gli interventi chirurgici hanno avuto un esito positivo, dando buoni risultati. Non si può, tuttavia, tacere il fatto che – purtroppo – alcune decine di bambini sottoposti a screening hanno manifestato patologie in uno stadio talmente avanzato da rendere ormai inutile ogni operazione chirurgica. La missione prevede ch, per quattro volte l’anno, una cardiologa vada in Eritrea per lo screening nelle scuole. Con il 2012 è stato completato lo studio delle scuole di Asmara, con un totale di 2.355 studenti controllati. So- “Io dopo 3 anni sono diventata una provetta infermiera di terapia intensiva, perché ogni giorno all'alba correvo in ospedale a occuparmi dei piccoli che erano già stati operati e che avevano bisogno di cure amorevoli, che solo una donna in mezzo a tante mamme e bambini riesce a dare senza nemmeno accorgersene”. Così come forse solo una donna può non rimanere indifferente ad un “grazie mamma italiana” che i due piccoli adottati l’anno passato dalla FABI hanno rivolto alla nostra Stefania. A proposito, i due bambini in questione, entrambi operati, stanno bene. “La mia speranza è che quello che è stato fatto in questi anni dalla FABI e dal Coordinamento Donne sia sempre più appoggiato e pubblicizzato, anche perché i bambini aspettano con impazienza l'arrivo dei dottori italiani per poter avere ancora la speranza di una vita migliore”. “Vorrei chiedervi quindi – è l’appello di Stefania – di pensare anche solo per un attimo a tutti coloro che in questo momento sono ancora a svolgere con dovizia il loro immenso aiuto a queste popolazioni in difficoltà”. n NEWS ^ãÄáÉåíÉ NEL 2012 SI È RISTRETTO BUCO OZONO, È IL PIÙ PICCOLO DEGLI ULTIMI 10 ANNI I l buco dell'ozono sopra l'Antartide nel 2012 si è ristretto ai livelli più bassi degli ultimi 10 anni. A rilevarlo, riferisce l'Agenzia spaziale europea (Esa), è stato il sensore di ozono montato sul satellite meteorologico europeo MetOp. Queste rilevazioni, spiega l'Esa, continuano il monitoraggio a lungo termine di ozono atmosferico iniziate dai precedenti strumenti sui satelliti Ers-2 ed Envisat. "I satelliti – spiega l'Esa – mostrano che il buco dell'ozono sopra l'Antartide di recente era il più piccolo osservato negli ultimi dieci anni. Le osservazioni a lungo termine rivelano anche che la tutela dell'ozono della Terra è stata dagli accordi internazionali per proteggere questo importante strato dell'atmosfera". Dall'inizio degli anni 1980, ricorda l'Esa, si è sviluppato sopra l'Antartide un fenomeno chiamato comunemente 'buco nell'ozono' nel corso della primavera locale, che va da settembre a novembre, con una conseguente diminuzione della concentrazione di ozono fino al 70%. n 11 La Voce dei Bancari 1-2013_Interno_la voce dei bancari 12/03/2013 14.54 Pagina 12 SINDACATO E SERVIZI NUMB3RS + 81,5 miliardi Nel 2012 il debito pubblico italiano è lievitato di 81,5 miliardi, attestandosi così a 1.988 miliardi di euro. A incidere sui conti, per oltre un terzo, sono stati soprattutto gli aiuti finanziari ai Paesi dell’area euro. È quanto emerge dall’ultimo bollettino sulla finanza pubblica della Banca d’Italia. 374.124 NUMB3RS di Flavia Gamberale -186 mila Mario Draghi batte Ben Bernanke, il potente capo delle Federal Reserve, ma è costretto ad inseguire, e ancora da lontano, il suo erede Ignazio Visco. Il numero uno della BCE ha, infatti, guadagnato nel 2012 374.124 di euro. Una busta paga più che dignitosa, ma lontana anni luce da quella dei super-banchieri americani. -3.500 Ben 186mila sono i posti di lavoro persi nell’industria italiana negli ultimi due mesi del 2012: 104mila in meno a dicembre e 82mila a novembre. Disoccupazione in caduta libera, quindi, secondo il centro studi Confindustria che nel suo ultimi rapporto ha sottolineato come la “perdita di impieghi è bruscamente accelerata”. Nonostante goda di ottima salute, Lufthansa, la prima compagnia aerea dell’Europa continentale, ha deciso di calare la scure su 3500 dipendenti. Esuberi che fanno invidia alle ben più disastrate banche internazionali. Il piano industriale non prevede neanche il versamento dei dividendi agli azionisti, poiché, come annunciato dall’azienda, la priorità adesso è investire in nuovi e costosi aerei per fare concorrenza alle compagnie orientali. 900 milioni 72 milioni CHF Tanto mette sul piatto il Ministero dello sviluppo economico per azzerare il digital divide e accelerare lo sviluppo della banda ultralarga. I bandi sono rivolti ad aziende che operano nel campo dell’It. Secondo il Ministero, la banda ultraveloce arriverà a 7 milioni di cittadini, di cui 4 milioni al Sud. Buonuscita record per Daniel Vasella, il presidente del colosso farmaceutico Novartis. Abbandonare l’azienda gli ha fruttato ben 72milioni di franchi svizzeri, ovvero quasi 60 milioni di euro. Una cifra che fa impallidire anche il manager Alessandro Profumo, liquidato nel 2010 da Unicredit con “soli” 40 milioni di euro. PRIMAVERA PUNK CON I GREEN DAY NEWS i~=Ä~åÇ=~ãÉêáÅ~å~=íçêå~=ëìá=é~äÅÜá=áí~äá~åá=áå=èì~ííêç=áãéÉêÇáÄáäá=ÅçåÅÉêíá H anno fatto tornare il punk-rock nella musica mainstream, quella musica da tutti ascoltata o, almeno, a tutti nota, e sono attualmente considerati una delle più grandi punk band del mondo. I Green Day tornano dal vivo, in piena forma, in un eccitante nuovo tour, che prevede ben quattro imperdibili date italiane: Milano, Trieste, Roma, Bologna. Il gruppo nasce alla fine degli anni ’80 dalle ceneri dei Sweet Children, la band di Rodeo, California, in cui Billie Joe Armstrong (voce e chitarra) e Mike Dirnt (basso e cori) si fanno le ossa sin da giovanissimi. Ai due si unisce Tré Cool, che va a sostituire l’originario batterista Al Sobrante. Nel 1989 esce il primo EP del gruppo – per EP si intende una sorta di mini-album – “1000 HOURS”, seguito l’anno successivo da un altro EP, “Slappy”, e dal primo vero e proprio album, “39 Smoothie”. Anni di lavoro e realizzazione di diversi album li portano all’uscita, nel 2004, del lavoro che segna, probabilmente, la loro svolta, e che li fa conoscere al grande pubblico italiano: s’intitola “AMERICAN IDIOT”, e contiene alcune canzoni strutturate in rock-opera, composte, cioè, di più brani che vanno a creare una sorta di “storia musicale”. È proprio questo album 12 LE DATE DEL TOUR 24 maggio Milano Fiera Milano Live Di Rho 25 maggio Trieste Piazza Unità d’Italia 5 giugno Roma Ippodromo delle Capannelle Rock in Roma 6 giugno Bologna Unipol Arena a riportare in primo piano, e in cima alle classifiche, la band, che parte per un trionfale tour. La struttura musicale della rock-opera, rivelatasi vincente, è utilizzata anche negli album successivi, come in “21st Century Breakdown”. L’album rappresenta un vero e proprio manifesto politico sociale, un ammonimento contro il pericolo della rassegnazione per una generazione prostrata dopo otto anni di governo Bush. Sotto il profilo musicale, è particolarmente evidente il recupero di molti episodi del classic rock degli Anni Settanta: Queen, Springsteen, ma, soprattutto, gli Who, gruppo rock leggendario, tra i precursori della rock-opera. Come dimenticare “Tommy”, o “Quadrophenia”? Tanto per non deludere i fan, ormai abituati all’originalità del gruppo, anche l’ultimo album dei Green Day è uscito in ben tre differenti ‘capitoli’. I tre capitoli della “trilogia”, titolati molto essenzialmente “¡UNO! ¡DOS! ¡TRE!”, ma con tanto di punto esclamativo spagnolo, sono stati pubblicati rispettivamente a settembre, novembre e gennaio scorsi, a breve distanza dalla successiva partenza del tour. Ricordiamo che già lo scorso settembre i Green Day avrebbero dovuto esibirsi a Bologna, ma un malore del cantante impedì alla band di salire sul palco dell’Indipendent Festival; migliaia i fan delusi, ai quali consigliamo di non lasciarsi sfuggire questa vicinissima e vibrante primavera punk. n Silvia Catalucci La Voce dei Bancari 1-2013_Interno_la voce dei bancari 12/03/2013 14.54 Pagina 13 SINDACATO E SERVIZI QUADRI DIRETTIVI ASSEMBLEA DI EUROCADRES A BRUXELLES L’AUSTERITÀ NON BASTA ^ä=ÅÉåíêç=ÇÉä=ÇáÄ~ííáíç=ä~=åÉÅÉëëáí¶=Çá=éçäáíáÅÜÉ=éÉê=äç=ëîáäìééç=É=ä~=ÅêÉëÅáí~I=~ííÉåíÉ=~á=éêçÄäÉãá=ÇÉä=ä~îçêç=É=ÇÉä= ëçÅá~äÉK=iÛìåáí¶=ëáåÇ~Å~äÉ=~åÅÜÉ=~=äáîÉääç=ÉìêçéÉç=≠=éêÉëìééçëíç=áåÇáëéÉåë~ÄáäÉ=éÉê=ëÅçåÑáÖÖÉêÉ=íÉåí~íáîá=Çá=èìÉääÉ Åçåíêçé~êíá=ÅÜÉ=îçêêÉÄÄÉêç=Ñ~ê=~êêÉíê~êÉ=äÉ=ÅçåèìáëíÉ=ÇÉá=ä~îçê~íçêáI=ëÅ~êáÅ~åÇç=ëçäç=ëì=Çá=äçêç=áä=éÉëç=ÇÉää~=Åêáëá di Giuliano Xausa, Responsabile Nazionale Coordinamento Quadri direttivi O rario di lavoro, responsabilità, formazione, salvaguardia delle competenze che non riguardano solo i quadri bancari italiani, ma che coinvolgono tutta l’Europa e soprattutto tutte le categorie, sono stati al centro del dibattito dell’assemblea annuale di Eurocadres, tenutasi qualche tempo fa a Bruxelles.. Abbiamo, infatti, partecipato assieme all’Ufficio Relazioni Internazionali all’importante appuntamento, che ci ha fornito l’occasione di verificare il lavoro svolto nel 2012. L’Eurocadres è un consiglio dei quadri europei, i cui aderenti sono le Organizzazioni Sindacali dei vari Paesi che rappresentano la nostra categoria, tra le quali la FABI. Nata vent’anni fa ha lo scopo di creare collegamenti tra i sindacati che rappresentano i quadri direttivi di tutta Europa e di tutte le cate- gorie. È riconosciuta dalla Comunità Europea quale interlocutore per il dialogo sociale. Particolare importanza hanno avuto gli interventi di Eurocadres presso la UE sui temi delle pensioni e della salute e sicurezza. Inoltre, l’assemblea è stata un’occasione di franco confronto con i rappresentanti degli altri Paesi europei, provenienti dalle banche all’industria, dalla scuola al commercio, dal terziario alla ricerca (tema specifico del workshop). Interessante è stato il contributo del rappresentante della Ces, la Confederazione Europea dei Sindacati, che senza mezzi termini, ha confermato che le previsioni occupazionali sono ancora in peggioramento per tutta Europa, che le politiche europee non stanno aiutando la ripresa e che l’Europa è ormai entrata in recessione. Un dato per tutti la disoccupazio- ne che ha raggiunto i 26 milioni di persone, 2 milioni in più rispetto a dicembre 2011. Si sta riscontrando poi in tutti i Paesi europei, quindi non solo in Italia e non solo nel settore del credito, il tentativo delle controparti di rivedere i Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro di tutte le categorie. Rivederli ovviamente al ribasso, anche quelli stipulati da poco tempo. Gli interventi dei partecipanti sono stati unanimi: opporsi con tutti gli strumenti in nostro possesso al tentativo di scaricare la crisi sui lavoratori. Unire, invece, le forze di tutti i sindacati per combattere la politica di mera austerità, che si è dimostrata in questi anni economicamente inefficace e socialmente disastrosa. E in questo sforzo per riaffermare il primato dell’uomo e del lavoro sull’economia e la finanza, la FABI farà sentire tutto il suo peso. n NEWS NEWS FINALMENTE IL SINDACATO ENTRA ALLA FOXCONN `~ëë~òáçåÉ Gli operai potranno eleggere i propri rappresentanti MAI DIRE AL CAPO “LEI NON CAPISCE UN C...” S D volta 'democratica' per la multinazionale, dove i sindacati sono sempre stati controllati dalla dirigenza aziendale e dalle amministrazioni locali. Un milione 200mila operai degli stabilimenti cinesi avranno diritto al voto, rivela in anteprima il Financial Times. Operai della Foxconn avranno rappresentanti sindacali. Foxconn è il più grande datore di lavoro del settore privato del paese con 1,2 milioni di lavoratori. La multinazionale, che produce componenti elettronici per diverse aziende tecnologiche, in particolare la Apple, è pronta ad una svolta epocale, che sarebbe stata concordata nonché sollecitata dal governo di Pechino. Nota per la catena di suicidi degli operai a causa delle condizioni di lavoro estreme, la Foxconn è stata al centro dell'attenzione mondiale nonostante i tentativi della proprietà di mettere a tacere lo scandalo. Foxconn Technology, ha annunciato il Financial Times, ha deciso che si terranno le elezioni sindacali nelle sue fabbriche in Cina. Secondo l'articolo, le elezioni dovrebbero essere effettuate senza il coinvolgimento di alcun membro della dirigenza aziendale. Subito dopo le vacanze per il nuovo anno lunare, nel mese di febbraio, la società, insieme ai membri del Fair Labor Association, un gruppo di lavoro con sede negli USA - darà istruzioni ai lavoratori su come votare per i loro rappresentanti sindacali, dice il Financial Times. n ire al datore di lavoro “lei non capisce un cavolo”, ovviamente nella versione più colorita, è reato. È quanto ricorda la Corte di Cassazione, che con la sentenza 234/2013 ha rimesso in discussione un precedente verdetto di assoluzione che un giudice di pace aveva 'concesso' ad un lavoratore di 66 anni che, a ragione o a torto, si era così rivolto al proprio capo nel corso di un'animata discussione. Secondo il giudice di pace non ci sarebbe stato alcun reato, dato che quell'espressione è ormai entrata a far parte del “gergo comune”, al punto da non potersi considerare offensiva, ma come avente l'unico scopo di “comunicare in modo efficace il proprio dissenso”. Di diverso avviso la Procura, che ha invece presentato ricorso in Cassazione, sostenendo che la frase non poteva che assumere una valenza ingiuriosa, manifestan- dosi come una “volgare affermazione di incompetenza” proprio perché “collocata nell'ambito di quella discussione”. Nella sua motivazione la Corte ha spiegato che “al di là della questione sull'attuale appartenenza o meno al parlare comune del termine volgare riportato nell'espressione contestata, è invero l'espressione stessa, letta complessivamente e nel contesto in cui veniva pronunciata, ad assumere carattere ingiurioso, laddove vi veniva rimarcata con particolare asprezza di tono, e nel corso di una discussione di lavoro, l'incompetenza della persona offesa nella materia oggetto di discussione”. Secondo i supremi giudici, quanto dichiarato dal lavoratore nel corso della discussione esorbitava “dalla mera manifestazione di un contrasto di opinioni fra l'imputato e la parte offesa, presentandosi viceversa quale offesa all'onore professionale di quest'ultima in quanto tale”. n 13 La Voce dei Bancari 1-2013_Interno_la voce dei bancari 12/03/2013 14.55 Pagina 14 SINDACATO E SERVIZI SPAZIO APERTO LE ARMI DELLA PERSUASIONE ETERNA ILLUSIONE pá=ìë~åç=á=ãÉíçÇá=ÇÉää~=êÉíçêáÅ~I=ÅÜÉ=ëçåç=Öäá=ëíÉëëá=ÇÉää~=éìÄÄäáÅáí¶I=~ää~=èì~äÉ=åçå=áåíÉêÉëë~=äÛÉëÉêÅáòáç= ÇÉää~=ê~ÖáçåÉI=ÄÉåë±=áä=ëÉêÄ~íçáç=ÇÉääÉ=ÉãçòáçåáK=aá=èìá=~ää~=ÇÉã~ÖçÖá~=áä=é~ëëç=≠=ÄêÉîÉK=bééìêÉ=ëÉãÄê~= ÅÜÉ=ä~=ÖÉåíÉ=åçå=áãé~êá=ä~=äÉòáçåÉ di Gianfranco Amato, Presidente Centro Studi Nazionale “Pietro Desiderato” L’ antico confronto tra Socrate e i Sofisti ha rappresentato uno dei “luoghi” privilegiati dove ha trovato origine la cultura occidentale. Non da solo, ovviamente, ma pur sempre un esempio, difficile da superare, di ragione dialettica, la quale coinvolge, nei suoi dialoghi, le intelligenze migliori dell’epoca. La differenza tra Socrate (che parlava al posto di Platone) e i suoi interlocutori – tutti dotati di una lucida razionalità – si può ricondurre sul terreno della morale. Se i Sofisti, infatti, argomentavano con obiettivi utilitaristici, rivolti al benessere dei singoli, Socrate, attraverso il doppio registro simulazione/dissimulazione, smontava le costruzioni logico-formali degli avversari, indirizzando il risultato della discussione verso un’utilità comune, il bene della polis. L’arma principale era l’ironia, nel senso originario, appunto di simulazione. Ora, se trasferiamo questo schema ai nostri giorni, nel nostro Paese, ma non solo, ci accorgiamo che i contenuti ovviamente cambiano, se pure non del tutto, ma le forme restano. Uno dei temi che non cambia, ad esempio, è quello delle tasse: allora come adesso coinvolge l’eterno problema della “giusta misura”, del rapporto tra il cittadino e lo Stato, della fedeltà fiscale. Quello che certamente resta, dicevo, è la riproposizione di forme invarianti, poiché disponibili ad attraversare contenuti differenti, nel tempo, nello spazio, persino nella loro natura. Se questa breve considerazione è almeno attendibile, dovrebbe portare ad una conclusione piuttosto semplice: come mai non riusciamo ad imparare dallo svolgimento della Storia? Perché siamo indotti a ricadere nell’errore di fidarsi della persuasione? Eppure dovremmo avere impa- rato che la persuasione usa gli strumenti della retorica, che sono gli stessi che usa la pubblicità, alla quale non interessa l’esercizio della ragione, bensì il serbatoio delle emozioni. Ora, una certa misura di emozioni è destinata a comporre la personalità di ciascuno: è inevitabile ed anche auspicabile. Ma quando questa finisce per prendere tutto il campo, a superare i filtri del pensiero critico, allora il gioco è fatto, la retorica guida indisturbata e conduce dove vuole: è il ter- reno privilegiato della demagogia. Tale esito è ricorrente e ampiamente collaudato, pressoché in tutti i campi: nella politica, nell’economia, nella convivenza sociale, persino nell’ambito, che sembrerebbe esente, dell’arte, nelle sue diverse forme. Si dice che la Storia insegna. A ben vedere non sembra proprio. Se così fosse Hitler non avrebbe invaso la Russia, visto che poco più di un secolo prima ci aveva provato qualcun altro. E nemmeno l’Argentina avrebbe provato a prendersi le isole Falkland, conoscendo gli Inglesi. Ma gli esempi potrebbero essere molti, anche senza bisogno di scomodare le vicende militari. C’è un antidoto nei confronti di questa onda, che appare invincibile? Probabilmente sì, ma non si trova in farmacia. È la capacità di vedere oltre il breve periodo, di guardare oltre il “giardino”, di leggere la realtà per quello che ci propone, anche negli aspetti negativi, e non per quello che vorremmo che fosse. La Storia non insegna, ma non è inutile e nemmeno è la costruzione di un diavoletto maligno. Non insegna, ma giudica, è questione di tempo: magari indugia, ma prima o poi arriva, sempre. Per questo Aristotele può dire: “Chi non conosce il suo limite, tema il destino”. n NEWS fåíÉêåÉíã~åá~ RISCHIO DIPENDENZA La vittima non vede l’ora di rifugiarsi nella sua realtà virtuale, accendendo il computer o lo smartphone. In ansia se il download è lungo o se non c’è “campo”. Sullo sfondo forme di autismo e di psicosi D opo quella da videopoker, gli scienziati certificano un’altra forma di dipendenza dei nostri tempi, quella da internet: una vera e propria droga, che provoca assuefazione, ed è capace di agire e cambiare il tono dell’umore. Lo studio l’hanno fatto l’Università di Milano e la Swansea University inglese, ed è stato come leggere su un tracciato le dinamiche mentali che si scatenano, quando restiamo per ore attac- 14 cati al nostro sito preferito, e soprattutto quando siamo costretti a staccarci: repentino cambio del tono dell’umore, ansia, depressione. L’effetto, proprio come l’astinenza, è circolare: gli stessi sintomi li prova anche chi non può accendere un computer o attivare un telefonino, perché per esempio è a tavola con la famiglia, o sta al cinema. Non vede l’ora che tutto finisca, per rifugiarsi nella sua realtà virtuale. Ancora: questa inversione della preferenza, a proprio agio in un mondo di bit e immagini e relazioni spesso fasulle, mentre chi ci sta intorno sembra ordinario e noioso, sta spingendo i ricercatori a verificare l’associazione tra l’esposizione prolungata ad Internet e forme lievi di autismo, o di psicosi. Casi estremi, certo: ma l’inquietudine di “non avere campo” o di un download troppo lento ha preso molti di noi: ed è il caso di disintossicarsi. n La Voce dei Bancari 1-2013_Interno_la voce dei bancari 12/03/2013 14.55 Pagina 15 SINDACATO E SERVIZI BENESSERE CONVENZIONI TERMALI 2013 Considerato il successo ottenuto negli scorsi anni, anche per il 2013 abbiamo concordato con le più note località termali delle condizioni particolarmente favorevoli per le iscritte e per gli iscritti alla FABI, sia in servizio, sia in quiescenza, sia in esodo. Per quanto le nostre ricerche siano state le più accurate possibili, non escludiamo che possano esserci imprecisioni od omissioni, anche per motivi di TERME DI ACQUI (AL) tel. 0144.324390 - fax 0144.356007 www.acquiterme.it Sconto del 20% per cure termali (esclusi i pacchetti); del 10% per cure estetiche; del 15% per prodotti termali. La presentazione di una ricetta medica riportante la prescrizione di una cura termale convenzionata consentirà l’applicazione dello sconto sulla seconda cura comunque effettuata nell’anno solare. TERME - ALÌ TERME (ME) www.hoteltermeacquagrazia.com [email protected] diagnostica, gli esami di laboratorio). Validità per i periodi dal 07.04.13 al 31.05.13 e dal 30.09.13 al 23.11.13. rispettivamente del 15%, 20%, 25% sulle tariffe della singola prestazione. Gli sconti non sono praticati alle prestazioni prescritte da SSN. TERME DI BOARIO Grand Hotel Terme Sconto del 10/15% per i soggiorni di almeno 5 giorni/6 notti, escluse promozioni e Ferragosto, Capodanno. Listini e ulteriori offerte a richiesta, in formato elettronico, presso il Sab di Verona. tel. 0364.525011 - fax 0364.525444 [email protected] www.termediboario.it Trattamenti termali e salute sconto 5%; Percorso spa di 3 ore sconto 10%. TERME DI CASTEL SAN PIETRO (BO) tel. 051.941247 – fax 051.944423 Hotel Terme Acqua Grazia Via F. Crispi 187 - Alì Terme (ME) tel. 0942.701814 - fax 0942.701815 Tariffe speciali per soggiorni termali (minimo 1 settimana). Dettagli presso il Sab di Verona. Sconto del 10% sui percorsi e sui singoli trattamenti benessere. Sconto del 15% su tutte le cure. Assistenza medica gratuita durante il ciclo di cure; tariffe agevolate per il soggiorno presso l’Hotel delle Terme (10% di sconto sul listino). www.albergodelleterme.com, [email protected], 3 stelle, direttamente collegato ai reparti cure. TERME DI BIBIONE (VE) TERME DI CASTROCARO (FO) Sconto del 10% per le terapie termali e fisioterapiche (escluse le visite specialistiche, la Acquisto di cicli di 6/9/12 giorni di cura/massaggi terapeutici successivi al primo: sconti tel. 0431.441111 - fax 0431.441199 [email protected] - www.bibioneterme.it spazio, nelle informazioni riportate. È opportuno, pertanto, che gli interessati chiedano conferma delle condizioni, al momento della prenotazione, direttamente presso gli alberghi o le strutture interessate. Listini e depliants a richiesta, in formato elettronico, presso il Sab di Verona. Per usufruire delle convenzioni, occorre esibire la tessera d’iscrizione alla FABI valida per l’anno in corso. tel. 0543.767114 - fax 0543.768135 www.termedicastrocaro.it TERME DI CERVIA E BRISIGHELLA (RA) tel. 0544.9900111 - fax 0544.990140 [email protected] Sconto del 20% sul singolo ingresso alla Piscina Termale. TERME DI CHIANCIANO (SI) tel. 0578.68255 - www.termechianciano.it www.termesensoriali.it [email protected] Sconto del 20% (10%) sulle singole cure non prescritte da SSN. Dettaglio a richiesta presso il Sab di Verona. Per prenotazioni ed informazioni è attivo tutti i giorni un servizio di Call Center al 848800243. 15 La Voce dei Bancari 1-2013_Interno_la voce dei bancari 12/03/2013 14.55 Pagina 16 66FKHGD3UHYHQWLYR$XWR0RWR FKHGD3UHYHQWLYR$XWR0RWR &RQYHQ]LRQH)$%, & RQYHQ]LRQH)$%, ,,19,$48(67202'8/29,$)$;$/180(5202.86983835 19,$48(67202'8/29,$)$$;;$/180(5202.86983835 'DWD ,6&5,772)$%, ,6&5,772)$%, &RJQRPH 1RPH 0DWULFROD &RJQRPH 1RPH &RGLFH)LVFDOH ,QGLUL]]R 1&LYLFR 3URIHVVLRQH 7HOHIRQR8IILFLR '$7,&2175$(17( '$7,&2175$(17( &$3 3URYLQFLD &LWWj (PDLO8IILFLR )D[8IILFLR '$7,,17(67$7$5,2$/3 ' $7,,17(67$7$5,2$/35$ 5$ 38%%/,&25(*,6752$87202%,/,67,&2 38%%/,&25(*,6752$87202%,/,67,&2 &RJQRPH &RGLFH)LVFDOH 1RPH 3URIHVVLRQH 'DWDGL1DVFLWD 6HVVR 0 &RPXQHGL5HVLG,QWHVWD]LRQHDO35$ 3URYLQFLD ) '$7,9(,&2/2$XWRYHWWXUD)XRULVWUDGD5RXORWWH&DPSHU0RWR6FRRWHU '$7,9(,&2/2$XWRYHWWXUD)XRULVWUDGD5RXORWWH&DPSHU0RWR6FRRWHU 0DUFD 0RGHOOR&RPSOHWR 7DUJD )XUUWWRDXGLRIRQRYLVLYLFRPSUHVLQHOODVRPPDDVVLFXUDWD 6, 3ULPD,PPDWULFROD]LRQHDO35$ $OLPHQWD]LRQH 6, %HQ]LQD 12 &DYDOOL)LVFDOL&9 *DVROLR 12 3ULPD,PPDWULFROD]LRQH 9DORUH$XWRYHWWXUD *3/ $QQR 0HVH $778$/(&/$66(',0(5,72 $778$/(&/$66(',0(5,72%21860$/86 %21860$/86 0DVVLPDOH *DQFLR7UDLQR 5LQXQFLD5LYDOVD 6, 6, 'LFKLDUD]LRQHGL6LQLVWURVLWj $OPHQRXQVLQLVWURQHOO·XOWLPRDQQR 'DWD6FDGHQ]D$QQXDOH3ROL]]D 12 'DQQLDFRVHGLWHU]LWUDVSRUWDWL 9HLFROLDGLELWLD6FXROD*XLGD 12 1HVVXQVLQLVWURXOWLPRDQQR 1HVVXQVLQLVWURXOWLPLDQQL 1HVVXQVLQLVWURXOWLPLDQQL )UD]LRQDPHQWR6HPHVWUDOHGHO3UHPLR $WWXDOH&RPSDJQLD 6, 12 '(77($5'3$&&+(77, 3$&&+(77, '$7,3(5*$5$1=,($**,817,9( '$7,3(5*$5$1=,($**,817,9('(77($5' *DUDQ]LH*UXSSR FRQSUHQVLYDHYHQWLQDWXUDOLHVRFLRSROLWLFL *DUDQ]LD9DORUHD1XRYR )XUWR7RWDOHH3DU]LDOH ,QFHQGLR '$7,3(5*$5$1=,($'',=,21$/, '$7,3(5*$5$1=,($'',=,21$/, ,QIRUUWWXQL&RQGXFHQWH 7XWHOD/HJDOH .DVNR &ROOLVLRQH $QWLIXUWR6DWHOOLWDUH 66(59,=,2$66,67(1=$ (59,=,2$66,67(1=$ 5RWWXUD&ULVWDOOL 6RVSHQVLRQH3DWHQWH JJ 6HUYL]L$VVLVWHQ]D JJ 9,1&2/268/9(,&2/2 9,1&2/268/9(,&2/2 ,VWLWXWR9LQFRODWDULR 6FDGHQ]DGHO9LQFROR 7LSR3DWHQWH$%&HFF 1%/(*$5$1=,(´3$&&+(772µ621223(5$17,62/23(5/($8729(7785(,135(6(1=$',*$5$1=,$,1&(1',2)8572 /HLQIRUPD]LRQLVRQRUDFFROWHHGHODERUDWHHOHWWURQLFDPHQWHGD%LYHUEURNHUDOORVFRSRGLIRUPXODUHXQSUHYHQWLYRGLXQDSROL]]DDXWR/HLKDODSRVVLELOLWj DLVHQVLGHOO·DUWOHJJHGLDFFHGHUHDLVXRLGDWLSHUVRQDOLSHUDJJLRUQDUOLPRGLILFDUOLLQWHJUDUOLRFKLHGHUQHODFDQFHOOD]LRQHVFULYHQGRD %LYHUEURNHU9LD&DUGXFFL0LODQRHPDLOPHGLD#ELYHUEURNHULW ,O6RWWRVFULWWR %JSF[JPOF(FOFSBMF %JSF[JPOF(FOFSBMF 7JB$BSEVDDJ.JMBOP 7JB$BSEVDDJ.JMBOP 55FM'BY FM'BY &NBJMJOGPDPNN!CJWFSCSPLFSJU &NBJMJOGPDPNN!CJWFSCSPLFSJU 44FEF-FHBMF FEF-FHBMF 77JB(SBNTDJ'#JFMMB JB(SBNTDJ'#JFMMB 55FM'BY FM'BY &&NBJMJOGPCJ!CJWFSCSPLFSJU NBJMJOGPCJ!CJWFSCSPLFSJU 44FEF.JMBOP"(0"- FEF.JMBOP"(0"- 7JB6OJPOF.JMBOP 7JB6OJPOF.JMBOP 55FM'BY FM'BY &NBJMQSFWFOUJWJGBCJ!CJWFSCSPLFSJU &NBJMQSFWFOUJWJGBCJ!CJWFSCSPLFSJU La Voce de Banca 1 2013_ n e no_ a voce de banca 12 03 2013 15 17 Pag na 17 10-*;;"(-0#"-&"#*5";*0/& &TUSBUUPDPOEJ[JPOJ$POWFO[JPOF'"#* 33ROL]]DGHOO·DELWD]LRQH ROL]]DGHOO·DELWD]LRQH )RUPXOD$VVLFXUDWLYD,VFULWWL)DEL ) RUPXOD$VVLFXUDWLYD,VFULWWL)DEL ,,19,$48(67202'8/29,$)$;$/180(5202.86983835 19,$48(67202'8/29,$)$$;;$/180(5202.86983835 0((&550"44*$63";*0/& *ODFOEJPEBOOJNBUFSJBMJEFMMlBCJUB[JPOF 'VSUPFSBQJOBEFMMlBCJUB[JPOF 3FTQPOTBCJMJU·DJWJMFEFMMBGBNJHMJB 5VUFMBHJVEJ[JBSJBEFMMBWJUBQSJWBUB *MTPUUPTDSJUUPQSFTPBUUPDIF#*7&3#30,&34S-OFMMlPUUJDBEJBHFWPMBSFFEJODPSBHHJBSFJMSJDPSTPBGPSNFGBDPMUBUJWFEJBTTJDVSB[JPOFIBQSFEJTQPTUPBMDVOJQSPEPUUJBTTJDVSBUJWJDIFBDPOEJ[JPOJ EJNFSDBUPQBSUJDPMBSNFOUFGBWPSFWPMJQPUSBOOPFTTFSFPGGFSUFBJEJQFOEFOUJFDIF#*7&3#30,&34S-JOUFOEFNFEJBSFUBMJQSPEPUUJPGGSFOEPMJBJEJQFOEFOUJQFOTJPOBUJFEFTPEBUJCBODBSJFMPSP GBNJHMJBSJJTDSJUUJBMMB'"#*DIFEJDIJBSBEJFTTFSFJOUFSFTTBUPBUBMFPGGFSUB"UBMGJOFJMTPUUPTDSJUUPEJDIJBSBEJSJDFWFSFMFDPOEJ[JPOJEJDPOUSBUUPSFMBUJWFBMMFQPMJ[[FTVMMB3FTQPOTBCJMJU·DJWJMFEFMMB GBNJHMJB5VUFMBHJVEJ[JBSJBWJUBQSJWBUB*ODFOEJPF'VSUPEFMMl"CJUB[JPOFFEJBWFSOFQSFTPJOUFHSBMFWJTJPOF*MTPUUPTDSJUUPBMMFDPOEJ[JPOJUVUUFTPQSBSJDIJBNBUFDIFGPSNBOPQBSUFJOUFHSBOUFEFMMB QSFTFOUFBTTJDVSB[JPOFMFBDDFUUBFE·MBQSPQSJBBEFTJPOFBMMBQSPQPTUBGPSNVMBUBEJDIJBSBOEPRVBOUPTFHVF *ODFOEJPEBOOJNBUFSJBMJEFMMlBCJUB[JPOF -B 4PDJFU· TJ PCCMJHB B UFOFSF JOEFOOF OFJ MJNJUJ EFMMF TPNNF BTTJDVSBUF J EBOOJ NBUFSJBMJ F EJSFUUJ TVCJUJ EBMMF DPTF BTTJDVSBUFJODPOTFHVFO[BEFHMJFWFOUJEJTFHVJUPJOEJDBUJBODIFTFEPWVUJBDPMQBHSBWFEFMMl"TTJDVSBUP &RJQRPH 1RPH &RGLFH)LVFDOH ,QGLUL]]R8ELFD]LRQHGHOULVFKLR 9LDRSLD]]DQ &LWWj &$3 o o 6LJOD3URYLQFLD GLPRUDDELWXDOH G PR DVD XD D 8E FD] RQHGH VFK R DGHV RQH QVRV X] RQHGH DVFKHGDG DGHV RQHQ QXRYDDGHV RQH GH '85$7$&2175$772 ' 85$7$&2175$772 6FDGHQ]DGD HR HGH ( H RGD HR HGH $QQXD H 'HFR HQ]DS PD D DVXFFHVV YD 5D HD] RQH DQQXD H N N # 7 3#30 34 &&$66,&85$=,21(,1&(1',2)8572'(//·$%,7$=,21( $66,&85$=,21(,1&(1',2)8572'(//·$%,7$=,21( 5(63 5(63&,9,/( &,9,/( N 787(/$*,8' 787(/$*,8' 6200($66 &85$7( 6200($66 &85$7( 6200($66 &85$7( 6200($66 &85$7( )8572(5$3 1$ Ą Ą Ą Ą 1&(1' 2'(/ &217(1872 Ą Ą Ą Ą 1&(1' 2'(/ )$%%5 &$72 Ą Ą Ą Ą 5(63216$% / 7& 9 /( '(//$)$0 */ $ Ą Ą Ą Ą 787(/$* 8' 9 7$35 9 Ą Ą Ą Ą *$5 5$ $1= ( ' 025$$% 78$/( 35(0 2/25'2$1182 Ą Ą Ą Ą Ą Ą Ą Ą ' 025$6$/78$5 $ 35(0 2/25'2$1182 Ą Ą Ą Ą Ą Ą Ą Ą ED D H ; D FRPE QD] RQHVFH D &D &E &D &E / 40% % .03 4 6 3 40.. 44 63 3 63 040/0 3 % 26 &D &E &D &E 4 04 35(0,2$1182727$/(Ą 4 N # 7 3#30 3 4 N # 7 3#30 34 N # N 4 # 4 N N # N N N / $66 &85$72 N N N N N % N N N N N N N N % 0/4 /40 4 N N 6 6 / $66 &85$72 3 4 ( N N N N N N N / $66 &85$72 /XRJR GD D ) PDSH HVD] RQHGH PSR R R D HGH S HP R /XRJR GD D N N ( RD N 3 P 3BQ N N BE BC B P N NN N N NN NN NN NN N N N N 3 QP BC · W E B BN H B N N N N N N NN $E D] RQH Q $E D] RQH $E D] RQH Q $E D] RQH $E D] RQH Q $E D] RQH $E D] RQH Q $E D] RQH FRQGRP Q R VR D D FRQGRP Q R VR D D FRQGRP Q R VR D D FRQGRP Q R VR D D 7 32' $% 7$= 21( *ODFOEJP'VMNJOF&TQMPTJPOFPTDPQQJPOPODBVTBUPEBPSEJHOJFTQMPTJWJ $BEVUBEJBFSPNPCJMJMPSPQBSUJPDPTFEBFTTJUSBTQPSUBUF0OEBTPOJDB 6SUP EJ WFJDPMJ TUSBEBMJ P OBUBOUJ JO USBOTJUP TVMMB QVCCMJDB WJB P TV DPSTJ ElBDRVB OPO BQQBSUFOFOUJ BMMl"TTJDVSBUP P JOVTPBMMPTUFTTP o3PWJOBEJBTDFOTPSJPNPOUBDBSJDIJDPNQSFTJJEBOOJBHMJJNQJBOUJ4WJMVQQPEJGVNJHBTWBQPSJ o (VBTUJ BSSFDBUJ QFS PSEJOF EFMMl"VUPSJU· P EBMMlB[JPOF EJ UFS[J P EFMMl"TTJDVSBUP BM GJOF EJ JNQFEJSF PE BSSFTUBSF MlJODFOEJP o(VBTUJBSSFDBUJEBJMBESJQFSDPNNFUUFSFJMGVSUPPMBSBQJOBPQFSUFOUBSFEJDPNNFUUFSMJRVBMPSBOPOTJBTUBUBQBUUVJUB MBHBSBO[JBGVSUP o 'VNP EB JODFOEJP BODIF EJ DPTF EJWFSTF EB RVFMMF BTTJDVSBUF $BEVUB EJ BOUFOOF SBEJP UFMFWJTJWF DPNQSFTJ J EBOOJ TVCJUJEBMMFTUFTTF o&WFOUJBUNPTGFSJDJ4PWSBDDBSJDPEJOFWF&WFOUJTPDJPQPMJUJDJ'VPSJVTDJUBEJBDRVBDPOEPUUB'FOPNFOJFMFUUSJDJ o3JDPSTP5FS[J3JTDIJPMPDBUJWP5FSSFNPUP*OPOEB[JPOJBMMVWJPOJBMMBHBNFOUJ o4QFTFEJEFNPMJ[JPOF THPNCFSPFUSBTMPDP 4QFTFGBUUFQFSFWJUBSFJMTJOJTUSP %BOOJEBJNQJFHPEJNF[[J N o NN N N N N N N N N N N N N N N NN N N N N N N N N N N N N N N N NN N N N N N N N N N N N N N N N N 6 N La Voce dei Bancari 1-2013_Interno_la voce dei bancari 12/03/2013 14.55 Pagina 18 SINDACATO E SERVIZI BENESSERE TERME DI FIUGGI tel. 0775.5451 - 0775.545435/37 Riduzioni relative alle cure idropiniche dal 01 giugno al 31 ottobre; per il centro urologico, trattamenti fisioterapici ed inalatori riduzioni per lintero anno solare. TERME DI LEVICO E VETRIOLO (TN) tel. 0461.706481 - fax 0461.702359 [email protected] Sconto del 10% sulle singole tariffe termali e le singole prestazioni di fisioterapia non prescritte da SSN. Sconto del 10% sulle tariffe singole a listino delle prestazioni wellness (tutte le tipologie di massaggi, trattamenti benessere e trattamenti estetici). Sconto del 5% sulle tariffe a listino dei prodotti cosmetici delle Terme. La prenotazione dovrà essere effettuata almeno 10 giorni prima dell’arrivo alle Terme. Bio Hotel Elite ***Superior Viale Roma 19 - Levico Terme tel. 0461.706283 - fax 0461.702062 [email protected] www.biohetele-lite.it Sconto 30% in bassa stagione da aprile a fine giugno e da settembre a fine ottobre. Sconto 15% in alta stagione luglio e agosto. Listini presso il sab di Verona. TERME DI PORRETTA (BO) tel. 0534.22062 - fax 0534.24260 [email protected] www.termediporretta.it Sconto del 15% a tutti coloro che intenderanno usufruire del soggiorno alber-ghiero, ad esclusione di ponti, festività, mese di agosto; sconto del 10% sul listino delle cure termali a pagamento, escluso SSN; sconto del 10% sul pro-gramma benessere. Gli sconti non sono cumulabili con altre forme di promozione. TERME DI SALICE (PV) tel. 0383.93046 - fax 0383.92534 [email protected] www.termedisalice.it Sconto del 10% su tutte le cure, pubblicate su apposito listino, non autorizzate dal SSN, ad esclusione di eventuali pacchetti già scontati; visita medica di ammissione gratuita; assistenza medica gratuita durante il ciclo delle cure. TERME DI SALSOMAGGIORE E DI TABIANO (PR) Stabilimento di Salsomaggiore tel. 0524.582611 - fax 0524.576987 Stabilimento di Tabiano tel. 0524.564111 - fax 0524.564299 Terme di Salsomaggiore: sconti del 20% per cure termali e percorsi vascolari presso lo stabilimento Zoja/Salsomaggiore e Respighi/Tabiano; sconti del 10% sui trattamenti estetici e di benessere presso il Centro Berzieri/Salsomaggiore e il Centro T-Spatium/ Tabiano. Terme di Tabiano: sconti medi del 20% per cure termali, trattamenti riabilitativi, trattamenti estetici e di benessere. Tariffe scontate del 10% per il soggiorno presso Grand Hotel Porro ****S e Hotel Valentini **** TERME LUIGIANE Acquappesa (CS) tel. 0982.94052/94054 - fax 0982 94478/94705 www.termeluigiane.it Il Grand Hotel delle Terme, collegato direttamente con le “Terme Nuove”, pratica i seguenti prezzi in pensione completa bevande escluse, camera doppia: bassa stagione € 56,00-80,00; media stagione € 67,00-20,00; alta stagione € 88,00-40,00. Per gli ospiti che soggiornano in albergo, ingresso e parco termale € 6,00 per persona al giorno. TERME DI ABANO/ MONTEGROTTO (PD) Abano Ritz Hotel Terme 5 stelle tel. 049.8633444/445 - fax 049.667549 [email protected] www.abanoritz.it Sconto del 15% sul prezzo di pensione (BB HB FB), ad esclusione dei periodi di alta stagione. Hotel Harrys’ Garden 3 stelle sup. tel. 049.667011 - fax 049.8668500 [email protected] - www.harrys.it Sconto del 12% sul prezzo di pensione ad esclusione della settimana di San Silvestro / Capodanno e i periodi brevi. Listini presso il Sab di Verona. Hotel La Serenissima 3 stelle tel. 049.8669100 - fax 049.8669610 [email protected] Sconto del 10% sul prezzo di pensione completa a tutti gli iscritti e familiari. Nel prezzo della pensione sono compresi: l’uso delle 2 piscine termali con accesso diretto dall’albergo, palestra, ginnastica in piscina. Hotel Smeraldo 3 stelle TOP tel. 049.8669555 - fax 049.8669752 [email protected] www.smeraldoterme.it Sconto del 15% sui prezzi di pensione completa o mezza pensione. Hotel Terme Bellavista 3 stelle tel. 049.793333 - fax 049.793772 [email protected] www.bellavistaterme.com Sconto del 10% sul soggiorno sui prezzi di listino. Hotel Terme Principe 3 stelle tel. 049.8600844 - fax 049.8601031 [email protected] www.principeterme.com Sconto del 10% sui prezzi di pensione per soggiorni di minimo 3 giorni, esclusi ponti, festività; lo sconto è esteso ai famigliari alloggiati nella stessa stanza. TESSERA FABI 2013 L'autonomia. La differenza. 18 La Voce dei Bancari 1-2013_Interno_la voce dei bancari 12/03/2013 14.56 Pagina 19 SINDACATO E SERVIZI SALUTE TURNISTI E SREGOLATI SONO AVVISATI La vita senza orari è più a rischio obesità e diabete L a vita 'fuori orario'? È una vita pericolosa. È il monito di un team di scienziati. Destinatari: i 'senza regole' in generale, quelli che sono insofferenti alle lancette dell'orologio, che lavorano fino a tardi o mangiano quando capita incuranti del ciclo dei pasti. Persone che, secondo i ricercatori della statunitense Vanderbilt University, corrono reali rischi per la salute, tra cui quello di sviluppare sindrome metabolica, obesità e diabete. In un lavoro pubblicato su Current Biology, gli esperti riportano nuovi elementi di prova a conferma della dura legge dei ritmi circadiani inviolabili. Il team Usa ha osservato che non conta solo quello che i topi protagonisti dello studio (e per estensione le persone) mangiano, ma anche quando lo mangiano. E questo perché l'azione dell'insulina sale e scende nell'arco delle 24 ore. In più, i topi incapaci di stare nei tempi per un motivo o un altro si bloccano in una modalità di insulino-resistenza e mostrano inclinazione all'obesità. “Le 'impostazioni' metaboliche cambiano in fun- ^äáãÉåíá AVOCADO COMBATTE CHILI DI TROPPO E MALATTIE METABOLICHE È un frutto indispensabile per chi vuole perdere peso e difendersi dalla malattie metaboliche C onsumare l’avocado secondo lo studio del programma americano National Health and Nutrition Examination Survey, promosso dai Centers for disease controll and prevention (Cdc) e pubblicato sulla rivista ‘Nutrition Journal’, può migliorare la qualità della dieta e abbassare i livelli di alcuni fattori che influenzano negativamente il girovita. Consumare il frutto arricchisce l'organismo di una ricca gamma di proteine, grassi monoinsaturi e polinsaturi e di micronutrienti. E secondo i ricercatori “mangiare il frutto aiuta chi vuole perdere peso influenzando positivamente l'indice di massa corporeo (Imc) e può aiutare a mantenere bassi i livelli di colesterolo e ridurre il rischio di sindrome metabolica”. La ricerca, condotta tra il 2001 e il 2008 su 17.567 americani con un’età maggiore di 19 anni, ha rivelato che i 347 adulti (50% donne), che hanno consumato l'avocado in ogni momento della giornata monitorato dalla ricerca, hanno fatto registrare significati livelli positivi degli indicatori di salute rispetto a chi non ha mangiato il frutto. Ovvero: il 36% in più di fibre alimentari, 23% di vitamina E, il 13% di magnesio, il 16% potassio e il 48% in più di vitamina K. Inoltre, chi ha aggiunto l’avocado al regime alimentare ha avuto valori significativamente più bassi dell’Imc rispetto ai chi non l’ha consumato. n zione del momento della giornata”, spiega Carl Johnson della Vanderbilt University. Il suo team ha misurato accuratamente l'insulina nei topi a diverse ore del giorno, rilevando uno schema regolare. I topi normali diventano resistenti all'insulina durante il giorno, quando gli animali notturni stanno dormendo. Ma i roditori incapaci di rispettare gli orari, o per via di un difetto genetico o per la costante esposizione alla luce, perdono questo ritmo. E guadagnano più peso con un'alimentazione ad alto contenuto di grassi. Che le risposte all'insulina varino, nel corso della giornata, ha un senso, riflettono gli autori dello studio, anche se non nel modo in cui gli scienziati perlopiù pensano. L'evoluzione, osserva il team, favorirà dunque organismi capaci di una risposta ottimale all'ambiente circostante, che si muove in modo ritmico. L'azione dell'insulina e il metabolismo degli zuccheri nel sangue sono legati al momento della giornata e ai meccanismi interni, che tengono traccia del tempo. Purtroppo, rilevano gli esperti, rispettare i ritmi è comunque difficile per noi umani, che viviamo nel comfort delle case, dove le luci si accendono allo scatto di un interruttore e il cibo è abbondante. L'ultima riflessione dei ricercatori segna un punto in favore della dieta mediterranea. “Con il pasto principale al centro della giornata è probabilmente la più sana”, dice Johnson. Il suggerimento è poi quello di mangiare una cena leggera ed evitare gli spuntini di mezzanotte. Le diete che limitano solo l'arco di tempo, in cui la gente deve mangiare, sicuramente non invertiranno l'epidemia di obesità, ma potrebbero essere d'aiuto. n Bruno Pastorelli SPORT PER OVER 70 NON FA INVECCHIARE CERVELLO L o sport aiuta a mantenersi giovani, anche a 70 anni. E non solo regalando un fisico asciutto. L'attività fisica è un vero 'elisir' anche per il cervello, perché ne blocca il restringimento, uno dei primi segnali dell'insorgenza dell'Alzheimer. A stabilirlo, in uno studio pubblicato sulla rivista 'Neurology', sono gli esperti dell'università di Edimburgo. Le scansioni cerebrali di 638 persone, già oltre l'età della pensione, hanno mostrato che le chiome grigie più attive avevano un processo di restringimento del cervello inferiore ai coetanei sedentari di almeno tre anni. Lo sport, o anche una semplice passeggiata più volte a settimana, batterebbe quindi l'allenamento mentale con i cruciverba o gli scacchi, almeno stando a quello che hanno scoperto gli scienziati: "la ricerca non ha trovato un beneficio per le dimensioni del cervello da attività mentali stimolanti, come giocare a scacchi o altri passatempi". "Il nostro lavoro - afferma James Goodwin, autore dello studio - ribadisce che in realtà non è mai troppo tardi per beneficiare dell'esercizio fisico. Attività che aumenta il flusso di sangue al cervello, fornendo l'ossigeno e le sostanze nutritive alle cellule cerebrali". Quando i ricercatori hanno esaminato i fasci di fibre nervose della materia bianca presente nell'encefalo degli over 70, hanno scoperto che le persone più sportive aveva meno punti danneggiati rispetto ai pigri. Inoltre avevano conservato più materia grigia. n 19 La Voce dei Bancari 1-2013_Interno_la voce dei bancari 12/03/2013 14.56 Pagina 20 SINDACATO E SERVIZI SPAZIO DONNA Il 2014 sarà l’anno europeo per la conciliazione dei tempi di lavoro e di vita familiare EUROPA A MISURA DI DONNA iÛråáçåÉ=ëí~=êáéÉåë~åÇç=ëÉ=ëíÉëë~=éÉê=êáìëÅáêÉ=~Ç=ÉëëÉêÉ=Åá∂=éÉê=Åìá=≠=ëí~í~=ÅêÉ~í~W=ìå~=ÑçåíÉ=Çá=ëçäìòáçåá éÉê=á=éêçÄäÉãá=~=î~åí~ÖÖáç=Çá=íìííá=á=Åáíí~Çáåá=ÉìêçéÉáI=ÇçååÉ=áå=éêáãáë di Cristiana De Pasquali, Responsabile Coordinamento Nazionale Donne FABI I l Parlamento Europeo, in data 7 febbraio 2013, con la firma di più della metà degli europarlamentari (388) ha adottato la dichiarazione scritta n.32, in cui si chiede la designazione del 2014 come Anno Europeo per la conciliazione tra la vita lavorativa e la vita familiare. L'annuncio è stato dato da COFACE la Confederazione Europea delle Organizzazioni per la Famiglia che ha promosso la campagna di designazione. L'adozione di questa dichiarazione è un segnale importante per il Presidente della Commissione europea ed i capi degli Stati membri e, in un certo senso, rappresenta anche la presa di coscienza formale dell'esistenza di un vero problema a livello europeo; un problema che, in qualche paese dell'Unione, ha già trovato molte litiche di conciliazione anche per favorire la competitività e la crescita delle aziende stesse. Tuttavia, se come scrive il Wall Street Journal, oltre oceano sembra che la stessa Mc Kinsey si stia interrogando su come evitare la dispersione dei talenti e delle competenze, ipotizzando un programma di riassunzioni delle consulenti che negli anni hanno abbandonato l'attività per l'impossibilità di conciliare lavoro e famiglia, qualcosa forse sta davvero cambiando. Se il 2014 sarà davvero l'anno europeo della conciliazione, forse vorrà anche dire che , in una nuova dimensione, in cui dev’essere possibile far vincere sia il capitale umano sia quello economico. Un' Europa a misura d'uomo e, in questo caso, soprattutto di donna. n forme di soluzione, ma che in altre realtà è ancora la questione irrisolta, che costringe le donne a dover scegliere tra famiglia e lavoro con tutto ciò che ne consegue. Una questione che, nell'Europa della crisi, dell'austerità e del rigore assoluto, si è ancora più accentuata, per i tagli al welfare ed ai servizi di sostegno per le famiglie, con una dinamica fallimentare, che spinge quella che doveva essere l'Europa dei popoli e dei diritti a livellarsi sempre più verso il basso, seguendo le logiche della finanza, della massimizzazione dei profitti e dello spread. Una dinamica di cui le donne sono tra le prime vittime, specialmente laddove le aziende ancora non recepiscono nei fatti (e non solo nei codici etici) l'importanza di ripensare le po- NEWS `~ëë~òáçåÉ METTERE ALLA PORTA IL CONIUGE È REATO M eglio evitare battutine poco eleganti alle proprie colleghe, anche se apparentemente "consenzienti". Potreste infatti ritrovarvi condannati per ingiuria . Che non è propriamente un punto a favore nel curriculum professionale. Quel che è accaduto ad un impiegato delle Poste potrebbe servire come monito a molti uomini dalla battuta facile (che poi ammettiamolo, molte donne gradiscono). Il signor Roberto T. si è visto infatti annullare dalla Quinta Sezione Penale della Cassazione, con la sentenza 8761/2013, un'assoluzione dal Tribunale di Massa per ingiuria nei confronti di una collega, Stefania M., a cui aveva ben pensato di dare della "pornodiva". La frase incriminata sarebbe più precisamente "Ah, c'è anche la pornodiva sulla piazza". Ora, quali che fossero le mises o gli atteg- 20 C acciare di casa il coniuge è reato. Lo ricorda la quinta sezione penale della Cassazione che ha confermato una condanna inflitta precedentemente ad un 51enne di Palermo dalla Corte d'appello della capitale siciliana. L'uomo in realtà è stato ritenuto responsabile di una serie di reati (dalla violenza privata, alle lesioni personali finanche al danneggiamento e alle ingiurie ai danni della moglie). Come ricostruiscono i giudici della Corte, nonostante al momento dell'atto la moglie volesse tornare a casa soltanto temporaneamente per trascorrere del tempo con il figlio (la donna già risiedeva dai propri genitori in attesa del verdetto definitivo del tribunale) l'ex marito non aveva voluto accettare quel rientro in casa e l'aveva messa alla porta. n `~ëë~òáçåÉ SANZIONATI GLI APPREZZAMENTI VOLGARI AD UNA COLLEGA giamenti della signora in questione non ci è dato sapere (e forse poco dovrebbe interessarci), fatto sta che quello che per l'uomo doveva essere un semplice scambio di battute in un clima di "ilarità" e "scherzo", rischia di trasformarsi in un incubo. Già il Giudice di Pace nel 2000 aveva inflitto all'uomo una multa di 400 euro quale risarcimento dei danni subiti dalla collega; sentenza che però in appello era stata annullata sulla base della "non sussistenza del reato", in quanto l'impie- gato aveva agito "per esuberanza e per familiarità con un certo tipo di scherzo nell'ambiente di lavoro". Insomma dare della "pornodiva" in un ambiente goliardico altro non poteva essere che una "condotta scherzosa". A questo punto la donna ha fatto ricorso, costituendosi parte civile, e gli ermellini lo hanno accolto, sulla base del fatto che "una donna possa tollerare delle avances più o meno tra il serio e il faceto non comporta affatto che ella si debba consi- derare disposta a farsi prendere a male parole, così come, ancor prima, l'avere risposto con un sorriso alla condotta scherzosa di un collega non autorizza affatto un altro uomo a ritenere che le sue battute siano altrettanto tollerate, o addirittura gradite". n Bruno Pastorelli La Voce dei Bancari 1-2013_Interno_la voce dei bancari 12/03/2013 14.56 Pagina 21 SINDACATO E SERVIZI SPAZIO DONNA PARI OPPORTUNITÀ NOVITÀ SUI CONGEDI PARENTALI PER LE NASCITE DAL 2013 Bonus Mensile Possibilità per la madre di sostituire, in tutto o in parte, il congedo parentale con la fruizione di servizi a tutela del bambino. Il bonus bebè 2013 consiste esclusivamente nel pagamento di una baby sitter o dell’asilo nido per un massimo di 6 mesi, da sfruttare nei primi 12 mesi di vita del piccolo e per una quota massima di 300 euro. Il bonus andrà a finanziare i servizi resi dalla rete pubblica o privata accreditati (con pagamento diretto dell’Inps alla struttura) se invece la madre opterà per il baby sitting riceverà un voucher con il quale potrà pagare le persone che effettuano il servizio. Avranno la precedenza coloro i quali hanno un valore Isee più basso mentre, a parità di “patrimonio”, farà fede l’ordine di presentazione della domanda all’Inps. La graduatoria sarà unica e su base nazionale. Le modalità sono in corso di definizione. TIPO DI ASSENZA PERIODO E DURATA SOGGETTI INTERESSATI Congedo di maternità 1 o 2 mesi dalla data presunta del parto solo alla madre dalla nascita fino a 3 o 4 mesi alla madre o al padre solo in caso di decesso o grave infermità della madre, abbandono o affido esclusivo Congedo parentale massimo 6 mesi individualmente, entro l'8° anno di vita del bambino, per un massimo di 10/11 mesi sia alla madre che al padre Congedo per malattia senza limite fino ai 3 anni 5 giorni per genitore fino a 8 anni alla madre o al padre Riposi giornalieri 2 ore al giorno fino ad un anno di vita del bambino alla madre o al padre solo nei casi specifici Trattamento economico Anzianità di servizio Ferie Gratifica natalizia Contributi figurativi Congedo obbligatorio del padre Il congedo obbligatorio di un giorno è fruibile dal padre, lavoratore dipendente, entro il quinto mese di vita del figlio. È usufruibile dal padre anche durante il congedo di maternità della madre lavoratrice, in aggiunta ad esso. Anche il padre adottivo o affidatario ne ha diritto. La disciplina del congedo obbligatorio si applica alle nascite avvenute a partire dal 1 gennaio 2013. Congedo di maternità 100% Si Si Si Si Congedo parentale 30% - max per sei mesi entro i tre anni di età Si No No Si Congedo per malattia No Si No No Si Congedo facoltativo del padre Riposi giornalieri 100% Si Si Si Si Il congedo facoltativo di uno o due giorni è fruibile dal padre, lavoratore dipendente, entro il quinto mese di vita del figlio. E’ condizionato alla scelta della madre lavoratrice di NON fruire di altrettanti giorni del proprio congedo di maternità, con conseguente anticipazione del termine finale del congedo post partum. In tal caso la madre avrà diritto a tre mesi meno uno o due giorni ( la detrazione è pari al numero di giorni di congedo facoltativo fruiti dal padre). È usufruibile dal padre anche durante il congedo di maternità della madre lavoratrice. Anche il padre adottivo o affidatario ne ha diritto. La disciplina del congedo facoltativo si applica alle nascite avvenute a partire dal 1 gennaio 2013. Altre agevolazioni già in essere Fondo nuovi nati: finanziamento a condizioni agevolate a cui le famiglie possono accedere senza limiti di reddito rivolgendosi ad una delle banche o degli intermediari finanziari che hanno aderito all'iniziativa, il cui elenco, continuamente aggiornato, è pubblicato su www.fon- donuovinati.it e sul sito www.abi.it. II finanziamento concesso, nella misura massima di 5.000 euro, può essere utilizzato per qualunque tipo di spesa e deve essere restituito in un periodo massimo di cinque anni. La domanda va presentata entro il 30 giugno successivo all’anno di nascita o adozione presso le banche compilando apposito modulo. Anticipo TFR nei periodi di fruizione dei congedi parentali e per malattia del bambino. n 21 La Voce dei Bancari 1-2013_Interno_la voce dei bancari 12/03/2013 14.56 Pagina 22 SINDACATO E SERVIZI PENSIONATI 2013 ANNO EUROPEO DEI CITTADINI L’EUROPA RICOMINCIA DA NOI mÉê=ìëÅáêÉ=Ç~ää~=Åêáëá=≠=åÉÅÉëë~êáç=~ÄÄ~åÇçå~êÉ=äÛáåÇáîáÇì~äáëãç=É=êáëÅçéêáêÉ=áä=î~äçêÉ=ÇÉääÛÉëëÉêÉ=é~êíÉ= Çá=ìå~=Åçãìåáí¶K=få=ìå~=é~êçä~=íçêå~êÉ=~=é~êíÉÅáé~êÉ=áå=ã~åáÉê~=ë~å~=É=~ííáî~=~ää~=îáí~=éìÄÄäáÅ~K= mÉêÅܨ=ÅçãÉ=ÇáÅÉî~=açå=jáä~åáW=fä=éêçÄäÉã~=ÇÉÖäá=~äíêá=≠=ìÖì~äÉ=~ä=ãáçK=pçêíáêåÉ=íìííá=áåëáÉãÉ=≠=éçäáíáÅ~K pçêíáêåÉ=Ç~=ëçäç=≠=~î~êáòá~Ò di Carlo Franchin, Responsabile Coordinamento Nazionale FABI Pensionati L’ Unione Europea, sempre alla ricerca di una sua identità e di risposte concrete alle attese dei suoi 500 milioni di abitanti, propone il 2013 come l’Anno Europeo dei cittadini. Di per sé è una buona idea rimettere al centro di un progetto d’integrazione continentale proprio le persone, i cittadini. Ma cosa festeggiamo, in questo anno, noi cittadini? Un cittadino è tale perché fa parte di una civitas, cioè di una comunità di persone che vivono su uno stesso territorio. Ma che cosa ci tiene insieme? Ci tiene insieme il fatto di avere in comune dei beni come l’aria, l’acqua, la terra, i parchi, le piazze, i monumenti, ma avere delle cose in comune non ci rende automaticamente con-cittadini. Quello che ci rende realmente con-cittadini sono le relazioni, o meglio i legami, il pensarci non come individui, ma come membri di una comunità, perché oltre alle cose bisogna avere in comune una consapevolezza, un modo di pensare, quella cultura che spinge ognuno di noi a tenere conto degli interessi degli altri, oltre che dei nostri, come don Milani sintetizzava in una frase:”Ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne tutti insieme è politica. Sortirne da solo è avarizia”. Per essere cittadini bisogna fare politica? Sì, bisogna farlo, partendo dal presupposto che, se un cittadino non pensa e non si comporta in termini politici, ripiomba nella dimensione puramente individualistica della vita e disgrega quella comunità di cui, volente o nolente, fa parte. Festeggiare i legami comunitari significa, allora, festeggiare anche la politica intesa come partecipazione attiva alla vita pubblica, per sortirne insieme, qualunque sia il problema. E i problemi di certo non mancano sia come Comunità Europea, sia come Paese Italia. Gli schemi sociali classici sono saltati e non si ripresteranno automaticamente, perché la ripresa, quando ci sarà, non sarà tale da porre rimedio da sola alle emergenze nel frattempo scoperte. È il sistema che va posto in discussione, cioè il meccanismo consumi – spesa – debito pubblico, abbandonando la logica delle illusioni, che ha fatalmente mostrato la propria assoluta inadeguatezza morale e pratica. Bisogna rivoluzionare questo modello con il supporto di un pensiero nuovo, fermamente convinti che il lavoro consente il dignitoso sostentamento, contribuisce alla costruzione della società, esprime le potenzialità di ciascuno nell’armonia generale e genera futuro per tutti. Non possono essere accettate riforme che negano il diritto al lavoro, che considerano i diritti come retaggio di conservatorismo, contrari al progresso. La Giustizia chiede anche di superare lo squilibrio tra chi ha il superfluo e chi manca del necessario, rifiutare che sia il capitale umano quello che per primo viene messo in discussione quando un’industria è in sofferenza. Negli ultimi tempi sono stati chiesti ai cittadini sacrifici pesanti e non sempre proporzionalmente distribuiti, ma i cittadini hanno tenuto duro, avvertendo, intuitivamente, che stavano facendo quello che bisognava fare. Ora resta da saldare in modo anche visibile la disponibilità della gente con il costume pubblico e politico, perché c’è uno sbilanciamento tra il desiderio popolare di uscire dal tunnel e ciò che viene messo in campo perché l’impresa riesca grazie all’iniziativa dei poteri pubblici. Auspichiamo una classe politica complessivamente capace di sfidare i propri vizi storici e cittadini che respingano comportamenti che resistono al cambiamento, come il costume dell’evasione fiscale o quello delle scorciatoie. Il 2013, anno europeo dei cittadini e della politica, dovrà segnare l’affermazione vincente della logica del merito, dell’obiettività, del non-familismo, della “fedeltà fiscale” capace di produrre risultati in cifre consistenti per abbattere la tassazione generale. Festeggiamo in questo 2013 anche la partecipazione attiva, positiva e propositiva, perché il comportamento più stupido che un cittadino può assumere è quello di cadere nell’illusione di potersi tirar fuori, di fare come se vivesse altrove, invece vive proprio qui. Tocqueville ha scritto: “L’individuo è il peggior nemico del cittadino” e in questi tempi di antipolitica la frase è proprio di attualità. n I l 20% dei 9 milioni di italiani che, secondo il Censis, lo scorso anno sono stati costretti a rinunciare ad accedere ad alcune prestazioni sanitarie per motivi economici, è infatti over 65. Anziani che, sempre per la crisi, hanno ridotto anche l'acquisto di farmaci pagati direttamente di tasca propria. È quanto emerge da un rapporto aggiornato del Censis, illustrato da Ketty Vaccaro, responsabile welfare del Censis, a margine di un incontro sulla sanità organizzato a Roma dall'associazione Pubblic Affairs Association. Costrette a rinunciare ad alcune prestazioni, soprattutto quelle persone con meno risorse, che vivono in condizioni socio-economiche più difficili: ben il 40% dei 9 milioni totali. Le cure che più spesso sono rimandate per mancanza di soldi sono: le prestazioni diagnostiche e le visite specialistiche. In sostanza, come spiega l'esperta del Censis, “sono state costrette a rinunciare 22 Crisi 2 MILIONI DI ANZIANI RINUNCIANO A CURE E TAGLIANO FARMACI La crisi economica svuota i portafogli, ma fa male anche alla salute. Soprattutto quella dei più anziani alle cure proprio quelle persone che ne hanno più bisogno, che sono poi le stesse che quando sono costrette a sottoporsi a qualche esame, visita o cura, si sono rassegnate alle lunghe liste di attesa in strutture pubbliche o convenzionate, mentre in altri tempi avrebbero fatto ricorso alle strutture private, pagando interamente di tasca propria la prestazione”. n NEWS La Voce dei Bancari 1-2013_Interno_la voce dei bancari 12/03/2013 14.56 Pagina 23 SINDACATO E SERVIZI IL PARERE LEGALE IL CONGEDO MATRIMONIALE QUESITO Carissimi colleghi sono un’iscritta alla Fabi e lavoro in una piccola azienda di credito. Dovendomi sposare a breve, vorrei sapere se il congedo matrimoniale deve obbligatoriamente iniziare dal giorno delle nozze o è possibile una breve dilazione temporale. Grazie. Cordiali saluti. (lettera firmata) RISPOSTA Con riferimento al tuo quesito sottoponiamo alla tua attenzione un’interessante sentenza della Cassazione, Sezione Lavoro, del 6 giugno 2012, n.9150 con la quale i giudici si pronunciano sui presupposti della concessione del “congedo matrimoniale” di cui all’art. unico del r.d.l. 24 giugno 1937 n.1334. “Il congedo matrimoniale, non eccedente la durata di 15 giorni, previsto dall’articolo unico del r.d.l. n.1334 del 1937, convertito in l. n.2387 del 1937, soddisfa le esigenze personali del lavoratore occasionate dalle nozze, rilevanti ex art.31 primo comma Costituzione, dovendosi quindi la celebrazione del matrimonio intendersi come la causa del diritto al congedo, non come il “dies a quo” della relativa decorrenza. Ne consegue che alla luce dei principi di buona fede e correttezza ex artt. 1175 e 1375 c.c., il congedo per matrimonio spetta, in difetto di specifica disciplina collettiva, per il periodo tempestivamente richiesto dal lavoratore, anche se il giorno del matrimonio non ricade in detto intervallo, purché vi sia una ragionevole connessione, in senso temporale, con la data delle nozze”. Nel caso in questione, la lavoratrice aveva richiesto con largo anticipo di posticipare il congedo di circa 10 giorni dal giorno delle nozze ed il datore di lavoro, peraltro senza comprovate ragioni organizzative e produttive, aveva negato tale possibilità. Per quanto riguarda, infine, il settore del credito, sottolineiamo che i Contratti Nazionali prevedono espressamente che in occasione del matrimonio sia concesso un congedo straordinario retribuito di 15 giorni consecutivi di calendario non computabili come ferie e, quindi, concedono piccoli spostamenti sulla fruizione dello stesso congedo, che mantengano il necessario rapporto causale e temporale con l’evento. n FACSIMILE richiesta pareri legali Spett.le La Voce dei Bancari Mensile di FABI Federazione Autonoma Bancari Italiani Via Tevere n. 46 - 00198 Roma Data ………………….............….. Il/La sig./sig.ra .………………………………………, iscritto/a alla FABI (tessera n° .……..……), pone un quesito sul seguente argomento inerente al proprio rapporto di lavoro: ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… …………………………………………......................................... Allega copia della normativa convenzionale di riferimento. Firma del lavoratore ___________________________________________ Informativa e richiesta di consenso a norma del d.lgs. 196 del 2003 (codice in materia di protezione dei dati personali). I dati della presente scheda saranno oggetto di trattamento informatico e manuale da parte della rivista “La Voce dei Bancari” per le seguenti finalità: a) analisi giuridico-legale; b) risposta al quesito; c) pubblicazione in forma anonima sulla rivista “La Voce dei Bancari” del quesito e della risposta. Titolare del trattamento dei dati è la rivista “La Voce dei Bancari” e responsabile è il Direttore della rivista, Paolo Panerai. Le chiediamo di prestare il consenso per il trattamento dei dati anche sensibili contenuti nella presente scheda e nell’allegato promemoria, per finalità editoriali relativamente alla pubblicazione di quesiti e di risposte su “La Voce dei Bancari”. Firma del lavoratore N.B. Si informano i lettori che la Redazione si riserva di rispondere e di pubblicare solo i quesiti e le risposte di interesse generale. NEWS `~ëë~òáçåÉ INDENNITÀ DI MATERNITÀ/PATERNITÀ A CHI SPETTA? SEMPRE E SOLTANTO AD UN SOLO GENITORE U na recente sentenza della Cassazione (n.809/2013) ha ribadito che l'indennità di maternità (o paternità) spetta ad uno solo dei genitori, che siano biologici o adottivi, anche se uno dei due è libero professionista. A tentare di ribaltare questo principio è stato proprio un avvocato, A.A.F., padre adottivo di due gemellini dal 2002 che aveva chiesto in Tribunale di vedere riconosciuta anche la sua indennità di libero professionista (in aggiunta a quello della moglie dipendente Alitalia), come dovuta dalla Cassa Nazionale di Previdenza e Assicurazione Forense ai sensi degli art. 70 e 72 del dlgs n.151/2001. Articoli che però prevedono l'indennità solo per le professioniste donne. Il Tribunale prima e la Corte d'Appello poi avevano rigettato la richiesta del professionista, che aveva puntato peraltro sull'incostituzionalità di questi articoli, discriminanti appunto il sesso maschile. Già in precedenza una sentenza della Corte Costituzionale, la 385/2005, aveva sancito l'illegittimità delle norme laddove non è previsto che anche al padre spetti di percepire l'indennità. Sta di fatto però che l'avvocato non aveva dimostrato che l'indennità richiesta fosse in alternativa a quella accordata alla madre e la Corte d'appello aveva così rigettato il ricorso. A questo punto l'avvocato si è rivolto alla Suprema Corte sostenendo che la Corte d'Appello non avesse compreso il problema sollevato con il suo appello. E cioè "perché le donne libere professioniste possono fare cumulo e non gli uomini?". E dato che la sentenza 385/2005 della Corte Costituzionale aveva proprio elimi- nato tale disparità, presumeva un accoglimento della propria richiesta automatico. Risollevando dunque la questione dell'illegittimità degli art. 70 e 72 del dlgs n.151/2001. Ma la sentenza citata non aveva, come hanno rammentato i giudici della Suprema Corte nella sentenza, abolito il "principio di alternatività e fungibilità tra i genitori adottivi, nel senso che la percezione dell'indennità da parte dell'uno esclude il diritto dell'altro, ancorché uno dei genitori sia libero professionista e l'altro lavoratore dipendente". Quindi respinta la richiesta perché "non trova giustificazione il riconoscimento richiesto dal ricorrente dell'indennizzo di maternità essendo pacifico che di detta indennità ha goduto la madre, dipendente dell'Alitalia". Respinta anche la questione d’illegittimità costituzionale perché "il ricorrente non indica la norma che attribuisce il diritto della donna professionista alla cumulabilità di trattamento di maternità con quelli goduti dal padre lavoratore dipendente". n 23 La Voce dei Bancari 1-2013_Interno_la voce dei bancari 12/03/2013 14.56 Pagina 24 SINDACATO E SERVIZI FISCO QUALE LIMITE PER I LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE FATTI A CAVALLO FRA 2011 E 2012? Ho sostenuto nel 2011 spese per ristrutturazione per un importo di 48.000 Euro fruendo della detrazione del 36%. Ora con la prosecuzione dei lavori successivi al 26 giugno 2012 quale è il limite massimo di spesa consentito per la detrazione Irpef del 50%? Lettera firmata - Firenze RISPOSTA È utile precisare che nel caso di lavori eseguiti a cavallo d’anno (iniziati nel 2011 e che proseguono nel 2012) in ogni caso, con riferimento agli importi già pagati, anteriormente al 26 giugno 2012, la detrazione è pari al 36% di 48.000 euro, cioè 17.280 euro da ripartirsi in 10 quote annuali, così come previsto dall’art.16 bis del Tuir 917/1986 e dall’art.11 del D.L. 83/2012 convertito nella legge 134/2012. Per quanto attiene, invece, agli importi “pagati” a partire dal 26 giugno 2012 di prosecuzione dell’intervento iniziato nel 2011, il limite massimo sul quale commisurare la detrazione complessivamente nei due anni è pari a 96.000 euro. Di fatto rilevano, ai fini della detrazione 48.000 euro già spesi nel 2011 e, eventualmente, ulteriori 48.000 euro, sostenuti a partire dal 26 giugno 2012. LA MANCANZA DI REDDITI PUÒ FARE PERDERE LA DETRAZIONE Posseggo una seconda casa intestata solo a me sulla quale, nel 2011, ho sostenuto importanti spese di ristrutturazione edilizia che ho provveduto a detrarmi per la prima quota nel 730/2012 redditi 2011. Da quest’anno però non ho più redditi. Vorrei sapere se posso continuare a detrarmi le ulteriori 9 quote restanti negli anni successivi o al limite se posso trasferire le quote restanti a mio marito. Lettera Firmata - Genova RISPOSTA Purtroppo la situazione prospettata dalla nostra lettrice, non può trovare soluzione positiva. Il diritto alla detrazione del 36% è sorto infatti in capo alla signora per il 100% (fatture intestate alla signora a fronte di bonifici bancari a lei imputati). Questa situazione non può essere modificata negli anni successivi a quello di ultimazione dei lavori. Pertanto la sopraggiunta incapienza della signora, priva di reddito, fa perdere il diritto alla detrazione per la sua quota che non può essere trasferita al marito anche se la moglie è fiscalmente a suo carico. Una possibile strada potrebbe essere quella della vendita dell’immobile al marito che consentirebbe il trasferimento del diritto alla detrazione per le quote restanti non detratte dalla moglie, in capo al marito. Sotto il profilo fiscale però bisogna tenere presente che l’operazione non è neutra sotto il profilo fiscale in quanto sarebbero comunque dovuti l’imposta di registro, ipotecaria e catastale che è pari complessivamente al 10% del valore dell’immobile, se non trattasi di prima casa. 24 a cura di Leonardo Comucci - Esperto fiscale CESSIONE DI FABBRICATO ANCHE CON L’OSPITALITÀ Ospiterò gratuitamente in una casa di mia proprietà per un breve periodo (circa 2 mesi) la figlia della mia badante rumena e il suo fidanzato entrambi residenti a Milano. Sono obbligato a comunicare la cessione del fabbricato alla Polizia, anche non in presenza di un contratto di affitto e/o comodato? Lettera firmata - Milano RISPOSTA La legge espressamente prevede che chiunque ceda la proprietà o il godimento esclusivo a qualunque titolo, per un tempo superiore ad un mese, di un immobile è tenuto a darne comunicazione all’autorità di pubblica sicurezza. Risulta, quindi, compresa in questa ipotesi anche l’ospitalità gratuita. DETRAZIONE PER FIGLI A CARICO Sono una ragazza non coniugata con un figlio non riconosciuto dall’altro genitore. Poiché il mio reddito non è capiente per fruire delle detrazioni e comunque mi sono successivamente sposata con un altro soggetto diverso dal genitore naturale del figlio, vorrei sapere se l’attuale mio marito può beneficiare della detrazione per il figlio, anche in assenza di un provvedimento di riconoscimento. Lettera firmata - Roma RISPOSTA Va subito evidenziato che l’art.12 comma 1 lettera c) D.P.R. 917/86 riconosce la detrazione per figli a carico per ciascun figlio, compresi i figli naturali riconosciuti, i figli adottivi e gli affidatari o affiliati. La condizione di figlio a carico, riconosciuta, indipendentemente dall’età del figlio e dalla convivenza con i genitori, fermo restando il limite di reddito non superiore a € 2.840,51 previsto per essere considerati familiari a carico, presuppone un rapporto di parentela o di affiliazione con il soggetto che usufruisce della detrazione. Pertanto, nel caso di figlio a carico della madre, successivamente sposata con un soggetto diverso dal padre naturale del figlio, in assenza di un provvedimento per il riconoscimento, la detrazione spetta esclusivamente alla madre, anche se questa non può fruirne per incapienza dell’imposta. Chi avesse quesiti di carattere generale attinenti alla materia fiscale, può inviarli al numero di fax 06.233.222.788. La Voce dei Bancari 1-2013_Interno_la voce dei bancari 12/03/2013 14.56 Pagina 25 NONSOLOBANCA L’ANGOLO DEL SOCIOLOGO LE RECENTI ELEZIONI SONO STATE VINTE DALLE NUOVE PIATTAFORME COMUNICATIVE IMPARA L’ARTE i~=íÉäÉîáëáçåÉ=Ü~=ëÑçÇÉê~íç=áä=ã~ëëáãç=ÇÉääÉ=ëìÉ=éçëëáÄáäáí¶=Çá=çêáÉåí~ãÉåíç=ÇÉääDçéáåáçåÉ=É=Çá=êáÅçëíêìòáçåÉ=ÇÉää~= êÉ~äí¶K=mçá=ëá=ëçåç=~ÖÖáìåíá=á=ÄäçÖI=c~ÅÉÄççâ=É=qïáííÉêK=j~=á=ëçÅá~ä=ãÉÇá~=åçå=ë~êÉÄÄÉêç=Ä~ëí~íá=~=Ñ~ê=ÄêÉÅÅá~=åÉääÉ ãÉåíá=ÉI=ëçéê~ííìííçI=åÉá=ÅìçêáK=`çë±I=á=éáª=~îîÉÇìíá=Ü~ååç=ãáñ~íç=áåíÉêåÉí=Åçå=á=îÉÅÅÜá=Å~êá=ÅçãáòáI=ä~=Åìá=êáëçå~åò~= ≠=ëí~í~=~ãéäáÑáÅ~í~=Ç~ääÉ=íîK=rå~=äÉòáçåÉ=~åÅÜÉ=éÉê=áä=ëáåÇ~Å~íçW=ÄóÉ=ÄóÉ=îÉÅÅÜá~=ÅçãìåáÅ~òáçåÉ di Domenico Secondulfo, Ordinario di Sociologia Generale - Università di Verona Q uelle appena terminate, sono state certamente le elezioni in cui si è potuto assistere allo scontro non soltanto tra partiti e visioni del mondo e della società civile diverse, ma tra modi di comunicare e piattaforme di comunicazione altrettanto diverse. Mi riferisco alle due piattaforme di comunicazione utilizzate dai due partiti che hanno costituito la sorpresa maggiore di queste elezioni, uno per la propria consistenza e uno per la propria rimonta elettorale: il movimento Cinque Stelle di Grillo ed il Partito della Libertà di Berlusconi. Abbiamo assistito ad una rappresentazione quanto mai compiuta delle possibilità di queste due piattaforme e strutture di comunicazione: le reti telematiche da un lato, i Mass media, con la televisione in prima fila, dall'altro. La televisione ha sfoderato il massimo delle sue possibilità di orientamento dell'opinione e di ricostruzione della realtà, grazie al magistrale utilizzo che ne ha fatto il leader del Pdl, recuperando in pochissimo tempo uno svantaggio elettorale, che sembrava assolutamente incolmabile. A partire dal famoso intervento durante la trasmissione di Santoro, il leader del partito della libertà è riuscito, con un una intensissima presenza mediatica, ad eclissare gran parte delle critiche e delle situazioni imbarazzanti che, di minuto in minuto, sia i contendenti politici sia la Magistratura gli mettevano di fronte, riuscendo a travolgere, con la sua azione mediatica, l’immagine che sovrastava sulla sua compagine politica e che aveva già spinto molti a cercare fortuna in altri lidi. Un'azione del tutto fondata sul carisma personale che, non a caso, ha spinto molti commentatori politici a osservare che non è stata la rimonta del PdL, ma di Berlusconi e che, senza di lui, il partito sarebbe quasi scomparso. Dall'altra parte abbiamo, invece, potuto assistere, per la prima volta, al dispiegarsi delle capacità di agglutinamento e organizzazione, nascoste nelle pieghe delle reti telematiche, ed all’enorme potere non solo comunicativo, ma anche motivazionale e identificatorio del sistema dei blog. Un movimento politico, che poi comunque al dovuto che dovrà confrontarsi con un gioco struttu- rato nel tempo ad immagine dei partiti, non solo è nato, ma è anche riuscito a tenersi insieme ed a mobilitare una fetta enorme e trasversale dell'elettorato, grazie alle reti telematiche da un lato ed al vecchio sistema dei comizi dall'altro. L'utilizzo dei social media, infatti, ha il grande difetto di congelare la partecipazione politica e questo per la struttura stessa che la comunicazione mass mediatica pone in essere: le persone sono collegate, ma sostanzialmente isolate nel privato delle loro case; l'azione politica, apparentemente pubblica grazie alla piattaforma comunicativa mediatica, in realtà non esce dal privato dei salotti e delle cucine, e gli stessi leader appaiono in ogni caso distanti e impersonali, come tutti i personaggi della fittizia realtà televisiva. La rete telematica da questo punto di vista è ancora di più, collegando le persone neanche attraverso immagini e suoni ad alto contenuto emozionale, ma nel 99% dei casi attraverso parole scritte, un mezzo di comunicazione molto poco emozionale, ma molto legato alla razionalità. Molto probabilmente, anche il messaggio implicito di queste due piattaforme, una di tipo assolutamente emozionale e l'altra, invece, più vicina alle forme razionali della parola scritta e, infine, del giornale, hanno mobilitato due tipi diversi di elettorato e, soprattutto, hanno recuperato un elettorato ormai distante dal mezzo televisivo e dalle sue seduzioni. Come dicevamo, questo secondo mezzo comunicativo, la rete telematica, pur avendo senz'altro il vantaggio di lasciare maggiore libertà di scelta, maggiore autonomia mentale, maggiore capacità di ragionamento alle persone che la utilizzano (rispetto naturalmente alla televisione), sconta una molto maggiore freddezza e distanza, due caratteristiche che mal si combinano con la politica. A questa freddezza il movimento Cinque Stelle ha saputo ovviare con il vecchio sistema del comizio, che – questa volta grazie ai rimbalzi proprio della televisione – ha dato al movimento un volto e un calore, che la rete non sarebbe mai riuscita a donargli. Del resto, l'accento sui problemi concreti, sulla necessità di azioni dirette e capaci di risultati visibili, era stata una delle caratteristiche distintive dei movimenti giovanili sin dal tempo dei no global, che non a caso era stati il primo movimento politico nato attraverso la rete telematica. Quello, però, non è riuscito ad accumulare al suo interno sufficiente calore per consolidarsi e durare nel tempo. Cosa che, invece, è riuscita al movimento Cinque Stelle, essenzialmente, a mio parere, grazie ai comizi di piazza, che hanno integrato alcune manchevolezze che la rete telematica presenta, qualora sia utilizzata da movimenti di tipo politico. Gli altri partiti, che non hanno saputo utilizzare né l'uno né l'altro mezzo, sono tristemente scomparsi. Ed anche il Partito Democratico, nonostante il consenso che aveva accumulato in fase pre-elezioni, non è riuscito a trovare una piattaforma e uno stile comunicativo, che riuscisse a tenere insieme quell'opinione e quel consenso diffuso che si era guadagnato, trasformandolo in un elettorato attivo. La lezione che viene dalla recente campagna elettorale deve insegnare molto anche al sindacato, anche se la FABI si è orientata verso le nuove piattaforme comunicative ormai da anni. n [email protected] Indispensabile indicare “FABI” nell’oggetto, altrimenti l’antispammer cestinerà le mail 25 La Voce dei Bancari 1-2013_Interno_la voce dei bancari 12/03/2013 14.57 Pagina 26 NONSOLOBANCA HI TECH LA SUPERFICIE DELLE MERAVIGLIE Surface offre la flessibilità di Windows in un tablet con una tastiera incredibile S ottile come un tablet di ultima generazione, ma perfettamente a suo agio con un foglio Excel come con un videogioco di ultima generazione. Microsoft Surface Windows RT è arrivato finalmente in Italia, portando con sé la carica innovativa di Windows 8 e una tastiera davvero incredibile, perfetta per aumentare il comfort d’uso, affiancata al display multitouch. Surface incarna del resto il nuovo volto che Steve Ballmer sta dando a Microsoft, ossia un punto di riferimento per consumatori e aziende non solo per il software, ma anche per hardware e soluzioni complete. Sebbene Surface sia per molti versi il prodotto più iconico di questa strategia, Microsoft può in effetti vantare un’esperienza ventennale nella progettazione e costruzione di hardware, che si è già concretizzata in prodotti come Touch Mouse così come nelle consolle Xbox e il rivoluzionario sistema si controllo visivo Kinect. Un look innovativo per Windows 8 Il tablet di Microsoft si basa su Windows 8 RT, la versione del nuovo sistema operativo di Microsoft ottimizzata per i dispositivi touch leggeri e maneggevoli e compatibile con i processori Arm, gli stessi che supportano iPad e la stragrande maggioranza dei tablet. Nel caso di Surface Windows RT, Microsoft ha scelto il chip Tegra 3 di Nvidia, un potente quad-core abbinato a 2 Gb di ram capace di supportare al meglio ogni genere di programma, da quelli dedicati alla fruizione di risorse internet ai software per la produttività personale come l’ultima versione di Office, fino ai giochi tridimensionali. Una riserva di potenza che non va, però, a incidere negativamente sull’autonomia del tablet, che raggiunge 8 ore in condizioni di utilizzo reali, sempre collegato a internet tramite la scheda Wi-Fi. Una particolarità di Surface Windows RT riguarda proprio la connessione alla Rete, che resta attiva anche quando il tablet è in fase di standby per aggiornare messaggi e programmi, senza penalizzare l’autonomia del dispositivo, che si può quindi lasciare sempre in uno stato di riposo istantaneo, semplicemente chiudendo la custodia, che costituisce un’altra delle novità più significative di Surface. Perfetto complemento per Surface, Touch Cover è una tastiera capace di proteggere il tablet, aggiungendo al tempo stesso un 26 notevole comfort nell’uso intenso, oltre a un tocco fashion unico. Una tastiera da provare. Lo speciale tessuto con cui è creata è, infatti, sensibile alla pressione, rendendo così possibile stampare sulla superficie non solo i tasti di una normale tastiera, ma anche un touchpad per controllare l’interfaccia di Windows e di ogni applicazione in modo alternativo rispetto al display multitouch. Nel corso della prova sono bastate un paio d’ore per prendere confidenza con questa tastiera, poco più spessa di una normale custodia in tessuto, e raggiungere velocità di digitazione paragonabili a quelle tipiche con un ultrabook. Microsoft ha, inoltre, messo a punto diverse versioni della Touch Cover, prodotte con diversi colori e perfino motivi a tiratura limitata, realizzate in collaborazione con designer, stampate con una particolare tecnica laser. Per chi preferisce, invece, il tocco più tradizionale di una tastiera fisica è disponibile Type Cover, una custodia con tasti fisici che trasformano Surface in un vero e proprio pc portatile. In entrambi i casi, infatti, il tablet di Microsoft presenta un sostegno estraibile capace di sostenere il dispositivo, oltre all’aggancio magnetico alle custodie, alquanto resistente. Non è, invece, necessario proteggere la parte posteriore di Surface, in quanto il corpo del tablet è realizzato in una lega di magnesio fuso con una particolare tecnica chiamata VaporMg, che permette di ottenere una superficie sottilissima tre volte più leggera dell’alluminio. Tutto di serie, ma non mancano gli optional L’incompatibilità con tutti i software scritti per le precedenti versioni del sistema operativo Microsoft che caratterizza Windows RT si è rivelata un limite davvero modesto, dal momento che il sistema offre già tutto quello che serve come dotazione di serie. A fianco di tutti i programmi tipici di Windows, da Mail a Internet Explorer, dai player e store per musica e video, Maps e Skype, è, infatti, presente l’ultima versione di Office, ovvero Word, Excel, PowerPoint e OneNote, il programma per la gestione degli appunti digitali che vede esaltata con Surface la propria carica innovativa. Ottimizzate per l’uso con dispositivi touch, le applicazioni di Office consentono di creare, modificare e condividere senza limitazioni ogni genere di documento per l’uso professionale o lavorativo. L’integrazione con SkyDrive, il servizio di storage virtuale su piattaforma cloud, estende inoltre a utenti privati e professionisti i vantaggi tipici di un ambiente server aziendale. Oltre a poter accedere a tutti i propri documenti, indipendentemente dallo specifico dispositivo utilizzato, senza doversi preoccupare delle diverse versioni dello stesso file, SkyDrive permette di condividere file e document, in modo più efficace e sicuro, della posta elettronica. Lo Store digitale integrato in Windows 8 permette, inoltre, di acquistare e installare decine di migliaia di applicazioni direttamente dal tablet, senza doversi preoccupare di problemi come la compatibilità e gli aggiornamenti, che vengono automaticamente segnalati. Il display multitouch da 10,6 pollici permette infine di utilizzare al meglio non solo l’interfaccia e le potenzialità di Windows 8 RT, ma anche ogni genere di applicazione, potendo anche collegare all’uscita video e schermi ad alta definizione per la condivisione di filmati e immagini. Molto utile anche la presenza di una presa usb standard, che permette di connettere ogni dispositivo compatibile con Windows, dalle stampanti a dischi di ogni tipo, e un lettore di schede Micro SD per espandere la memoria interna da 16 o 32 Gb, a cui va tolto lo spazio per il sistema operativo e la suite completa di Office. Interessante anche il prezzo fissato da Microsoft per Surface Windows RT, che parte da 487 euro della versione con 16 Gb per arrivare a 691 per quella da 32 Gb e tastiera Cover Touch. n La Voce dei Bancari 1-2013_Interno_la voce dei bancari 12/03/2013 14.57 Pagina 27 NONSOLOBANCA LA FABBRICA DEI SOGNI cinerubrica a cura di Valerio Carangella Educazione sentimentale nell’“Emilia paranoica” degli anni ’80 di Valerio Carangella N egli anni ’80 Giovanni Lindo Ferretti, ai tempi del punk socialista all'emiliana dei CCCP, salmodiava nella canzone Emilia Paranoica “aspetto un'emozione sempre più indefinibile”. E sono proprio le atmosfere e le emozioni indefinibili ad essere dipinte ne I Giorni Della Vendemmia, ritratte come in una vecchia foto e che, ritrovata per caso in soffitta tra vecchi bauli e ricordi impolverati, riporta in vita un pezzo di quella Emilia rurale che, forse, dispersa da qualche parte nella bassa, ancora sopravvive. Quella campagna degna delle migliori fotografie di Luigi Ghirri, caratterizzata da paesaggi immobili, attraversati da piccole stradine assolate sulle quali, di tanto in tanto, passa qualche bicicletta solitaria; il caldo umido di un qualsiasi settembre di vendemmia degli anni'80, il frinire esasperato dei grilli nei pomeriggi assolati che eccitano i sensi del giovane protagonista del film. In questo quadro, dai toni crepuscolari, si svolge la storia dell'adolescente Elia che cerca di sfuggire ai lenti ritmi della campagna, scanditi solo dal lavoro nella vigna intervallato dalla recita del rosario (la madre, Maddalena, è una fervida credente) e la fede comunista del padre William (il lungometraggio comincia con la prematura scomparsa di Enrico Berlinguer). Vie di fuga che Elia trova solo in piccoli gesti quotidiani, nella lettura di Altri Libertini del suo conterraneo Tondelli mentre mette sul giradischi un vecchio vinile di musica rock e si fuma una sigaretta, nella masturbazione dando libero sfogo ai sensi che emergono prepotenti, strimpellando la chitarra; gesti che in realtà celano un emergente bisogno di un altrove, lo stesso altrove che ha spinto il fratello maggiore, Samuele, a lasciare la campagna per girare l'Europa. Questa calma, apparente, sarà interrotta dal ritorno di Samuele (non a caso, in una scena simbolicamente molto forte, vengono riportati versi della parabola del figliol prodigo) ma, soprattutto, dall'arrivo della bella e disinvolta Emilia, studentessa prossima alla laurea e nipote ormai grande di una coppia di compaesani che, per guadagnarsi qualche soldo per un viaggio che sogna da tempo, decide di dare una mano nei campi. Sfrontata e sensuale, Emilia, gioca con l'inesperien- za evidente di Elia, manifestata dagli atteggiamenti da uomo maturo ma che in realtà trasudano una voglia matta di sperimentare quello che fino ad allora erano state solo fantasie, segnando così l'estate del giovane protagonista trasformandola nell'indimenticabile estate di formazione. Marco Righi, classe 1983, è riuscito a portare sul grande schermo questa storia delicata e ben riuscita, un po' avara di dialoghi, ma carica di atmosfere e malinconici rimandi dai sapori che scomodano grandi nomi come Olmi e Pasolini. Il regista riesce ad emozionare senza sotterfugi, come il cinema dovrebbe fare, trasfe- rendoci l'elettricità e la fisicità di quei corpi in fibrillazione, senza scadere nella banalità e nella volgarità; anche grazie all'aiuto dello sguardo penetrante di Lavinia Longhi e del volto di Marco D'Agostin (giovanissimo ballerino formatosi nell'arte del Teatro Danza) che buca l'obiettivo e che è stato in grado di sostenere una prova sorprendente, essendo per la prima volta sullo schermo. Partito con 3 copie nelle sale emiliane, l'opera prima di Righi (che ha curato anche la sceneggiatura ed il montaggio) sta girando da quasi nove mesi nei cinema di tutta Italia grazie al consenso di pubblico e critica, ha partecipato a 22 festival internazionali ed è candidato ai David di Donatello 2013, rivelandosi un piccolo miracolo del cinema indipendente, soprattutto considerando tutte le difficoltà di un film low budget. È la conferma che si può fare dell'ottimo cinema anche con scarsi mezzi, ma non senza una storia autentica come lo è l'estate di Elia, quel momento della vita che tutti noi abbiamo conservato tra le foto in soffitta e che rispolverare può restituirci (come descrive Andrea Pazienza nel suo racconto a fumetti) quel languido brivido di “Una Estate”. n I giorni della vendemmia Italia, 2010 Regia Marco Righi Sceneggiatura Marco Righi Interpreti Lavinia Longhi, Marco D'Agostin, Gian Marco Tavani, Maurizio Tabani, Claudia Botti 27 La Voce dei Bancari 1-2013_Interno_la voce dei bancari 12/03/2013 14.57 Pagina 28 NONSOLOBANCA PAESE CHE VAI, ITALIA CHE TROVI MAZZO DI VALTELLINA Isola incontaminata nel cuore dell'Italia industrializzata di Vale Q uando si pensa alla Lombardia, la prima immagine che balza alla mente è quella di un territorio altamente urbanizzato, produttivo, dinamico, in cui la mano dell'uomo ha inciso notevolmente sull'ambiente per creare benessere e sviluppo. E, spesso, soffermandosi su questo scenario ci si dimentica che esiste ancora una Lombardia in cui sopravvivono intatti sapori e tradizioni di un tempo, gelosamente custoditi dalla gente del luogo insieme ad arti, mestieri e scorci di natura incontaminata che, altrimenti, sarebbero stati fagocitati da un'industrializzazione inevitabile per un territorio così proiettato verso l'Europa. Ma se ci si spinge nell'entroterra, alla ricerca di queste “isole incontaminate”, non c'è rischio di rimanere delusi trovandosi di fronte ad uno scenario in cui la natura si manifesta in tutta la sua grandezza. Lasciandosi alle spalle Milano e dirigendosi verso nord-est alla volta di Sondrio, il paesaggio che si prospetta è quello di una valle colorata da meleti, vigneti terrazzati e boschi, e sui fianchi delle montagne, alpeggi e prati d'alta quota sembrano quasi sorreggere le cime maestose ed i ghiacciai che coronano la valle. Queste immagini sono le compagne di viaggio durante il percorso che conduce a Mazzo di Valtellina (Sondrio), comune di 1.071 abitanti, adagiato sulle pendici del passo del Mortirolo (1852 m, con cime che sfiorano i 3000), storica salita del Giro D'Italia, famosa per una memorabile impresa sportiva di Marco Pantani avvenuta nel '94. Il borgo sorge ai piedi delle Alpi Orbie, sede dell'antico capitanato della Pieve di Mazzo e, nell'altura che domina i palazzi cinquecenteschi del borgo, svetta l'antica Torre di Pedenale, fortezza a guardia del transito dalla valle alla strada che conduce al passo del Mortirolo, a testimonianza (insieme alle restanti mura) di un antico castello andato distrutto. Il volto medievale del paese che, insieme a quello rinascimentale, caratterizza l'arte del luogo, si deve all'antica famiglia feudataria Von Matsch (da cui il nome Mazzo), che si insediò in Valtellina nel XII sec. Di impronta medievale, oltre ai resti di Castelli disseminati per il territorio, sono da menzionare il Battistero di San Giovanni Battista (unico esempio di edificio battesimale me- 28 tutto il mondo: la Bresaola della Valtellina IGP; ottenuta seguendo il tradizionale procedimento di salatura (ricoprendola di sale aromatizzato con pepe, cannella, chiodi di garofano, alloro, rosmarino e vino) ed essiccazione della carne (il pezzo utilizzato è la coscia di carni brune alpine o pezzate rosse). Ma la bresaola non è certo l'unico prodotto a rendere famosa la cucina del luogo, ci sono i tipici formaggi Bitto e Casera accompagnati dalle conserve fatte in casa e serviti con il salame di cervo. Tra i primi piatti tradizionali da non perdere assolutamente i Pizzoccheri (tagliatelle ottenute dalla lavorazione di farina di grano saraceno) e la polenta Taragna. n dioevale in Valtellina). Da visitare anche la piazza ampia e suggestiva, contornata da palazzi signorili (fregiati da graffiti di epoca rinascimentale)e che introduce la chiesa Pievana di Santo Stefano; il complesso chiesastico di Santa Maria, costruito nei secoli XI e XIII sopra un precedente luogo di culto del 759 d.C. Spostandosi verso la contrada di Vione è possibile visitare anche la chiesa di Sant'Abbondio, edificata il XV e il XVI sec. con un campanile in stile romanico, affreschi del 1587 e dipinti di Cipriano Valorsa. Per respirare la storia del luogo basta anche solo passeggiare per la valle e osservare le tante botteghe disseminate trai vicoli, nelle quali gli artigiani lavorano legno, pietra, metalli, tessuti e vetro proprio come si faceva un tempo, conservandone inalterati i valori e la cultura. La stessa cura nello svolgere un mestiere così come lo si svolge da secoli, è affidata alla produzione di uno dei prodotti ormai conosciuto in Mangiare Agriturismo Al Castagneto - Località Ca' della Vedova, dove poter degustare la tipica polenta taragna ed i pizzoccheri; albergo ristorante Franca - via Roma 13, Tovo di S. Agata. Dormire B&B Il vecchio Mulino - Contrada Vione, ricavato da una splendida costruzione tipica della valle, risalente al 1790 e sede del vecchio mulino, fiancheggiato da un piccolo corso d'acqua con cascata ed immerso nel verde di bellissimi castagni, proprio di fronte al Mortirolo, mitica salita del "Giro d'italia"; Locanda Bellaguarda - via Prestino 7, Tovo di S. Agata. La Voce dei Bancari 1-2013_Interno_la voce dei bancari 12/03/2013 14.57 Pagina 29 NONSOLOBANCA a cura di Luca Riciputi, Consulente aziendale ed esperto Risorse umane Giusella Finocchiaro “PRIVACY E PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI. DISCIPLINA E STRUMENTI OPERATIVI” Collana Strumenti del diritto Editore Zanichelli - Bologna 2012, pagg. 464 - € 69,00 I l testo della Professoressa Finocchiaro – docente ordinario di Diritto privato e di Diritto di internet presso l’Ateneo Bolognese, pubblicista affermata e rappresentante dell’Italia presso la Commissione delle Nazioni Unite sul commercio elettronico – offre una trattazione completa, esauriente ed aggiornata del diritto vigente in materia di privacy e di protezione dei dati personali, con un’analisi approfondita del Codice per la protezione dei dati personali e delle altre norme rilevanti, della giurisprudenza, nonché degli atti emessi dal Garante per la protezione dei dati personali. Il quadro normativo si declina attraverso ulteriori diritti in capo ai titolari dei dati personali e con nuovi obblighi oneri e conseguenti rischi di non-compliance per i responsabili del trattamento. Una particolare rilevanza assume il tema privacy nel settore del rapporto di lavoro e degli adempimenti a questo connessi, non a caso è stato sottolineato che il diritto alla riservatezza, nato quale diritto tipico dell’età dell’oro della borghesia( di diritto a essere lasciati “soli ed in pace” parlarono per la prima volta i giuristi statunitensi L.Brandeis e S.D.Warren nel 1890), abbia poi trovato il suo primo riconoscimento in una legge che racchiudeva (e racchiude) le norme a garanzia della libertà e della dignità dei lavoratori (legge n. 300/70, più nota quale Statuto dei Lavoratori). Il testo offre una disamina dell’applicazione della normativa sulla privacy e sulla protezione dei dati personali in tutti i settori: per quanto concerne i trattamenti dei dati personali effettuati dai soggetti privati, dalle imprese e dalle società; oltre ai trattamenti effettuati dalla pubblica amministrazione e quelli effettuati nella sanità. L’analisi muove dalla riflessione teorica, ma giunge ad individuare strumenti e soluzioni operative all’altezza delle più complesse esigenze della prassi. All’esame di numerosi casi concreti è dedicata l’appendice. Il volume risulta aggiornato alle ultime modifiche apportate nel 2011 dal c.d. “decreto Salva-Italia” e nel 2012 dal c.d. “decreto semplificazioni”. n SEGNALIBRO L’autore, Davide Lamberti, è iscritto FABI da sempre ORGOGLIO GRANATA ALL’ANGOLO DEL BAR Il libro è in vendita sia su www.lulu.com e sia su www.amazon.it nella categoria "libri stranieri" R acconti che parlano di Toro, scritti brevi che si muovono in equilibrio tra la grandezza del passato e le miserie del presente. Un tifoso che prova a rinverdire la sua fede granata tra malinconia, orgoglio e ironia, consapevole del fatto che il Toro non può essere solamente un’idea legata al passato, ma una passione profonda, fatta di presente e possibilmente di futuro. Racconti scritti in un periodo tristissimo della storia granata per provare a spiegare la grandezza del Toro, ben al di là dei poveri risultati calcistici degli ultimi decenni. Il tentativo di chiarire, principalmente a se stesso e ai propri figli, che tra una lacrima e una risata, il cuore Toro può e deve ancora battere forte, non fosse altro che per “irrorare la vita di speranzosa rassegnazione” Il Torino e il granata delle sue maglie sono indissolubilmente legati alla storia del calcio italiano. Cento anni di vita, segnati da prestigiosi successi e grandi tragedie, che hanno legato il pubblico in modo viscerale al Toro. Nato nel dicembre 1906, il club si è sempre contraddistinto per alcune peculiarità: la passione, la grinta e lo spirito di sacrificio, caratteristiche fondamentali per legare il proprio nome ai colori granata. È la sera del 3 dicembre 1906 a Torino, nel palazzo che ancora oggi dal'angolo delle vie Pietro Micca e Botero s'affaccia su Piazza Solferino, dove esistevano la birreria Voigt e il ristorante Fiorina, oggi divenuto Bar Norman. Proprio in quel luogo in una notte fredda e invernale dopo un’animata riunione nacque il “FOOTBALL CLUB TORINO”. Davide Lamberti, 44 anni, laureato in Scienze Politiche, dipendente di una BCC del Piemonte dal 2000, nonché iscritto Fabi fin dalla prima ora; sposato con Sofia e orgoglioso padre di Flavio e Diego (futuri tifosi granata). È al suo secondo libro e vanta nel suo curriculum un secondo posto al Concorso Nazionale di letteratura granata. n AVVISO AI NAVIGANTI CERCATE UNA FARMACIA? ORA LA TROVATE www.in-farmacia.it di Bruno Pastorelli A quanti di noi, trovandosi fuori casa, in giro per l’Italia è successo di dover cercare con urgenza una farmacia e di non trovarla? Ora c’è a disposizione sul Web il primo portale italiano di ricerca on-line, che consente agli utenti di scoprire in quale farmacia della loro città è disponibile il prodotto farmaceutico e parafarmaceutico che si sta cercando, fornendo preziose informazioni sia sui prodotti sia sulla specifica farmacia. Questo è un portale giovane, messo online nel giugno 2010, il portale ha già registrato un significativo successo raggiungendo nel mese di gennaio 2013 ben 150.000 visite, con 5.000 accessi giorna- lieri ed oltre 9.000 pagine visitate quotidianamente. Una volta che sia abbia avuto accesso sulla pagina principale, ci si rende subito conto della semplicità della ricerca – molto intuitiva e si può notare che, oltre allo spazio riservato per la ricerca stessa, vi è una prima tabella con tutti i capoluoghi di provincia italiani. Cliccando il capoluogo, si accede alla mappa (Google Maps) con evidenziati tutti i comuni della provincia e le relative farmacie; nella parte inferiore di questa pagina, da un primo elenco di nomi delle farmacie, si può accedere alla singola farmacia, sia dalla mappa della provincia sia dall’elenco. Sempre nella stessa pagina, sotto all’elenco in parola, si può vedere un secondo elenco con i farmaci più ricercati e, di seguito, un ulteriore elenco con i farmaci più rari in quella provincia. Quando si accede alla singola farmacia, si apre una mappa più dettagliata che si può consultare sia con vista da satellite sia con vista ibrida, inoltre è ben evidenziato il nome della farmacia, l’indirizzo, il numero di telefono, la mail ecc.. Visto che il portale è molto giovane, e in via di sviluppo, essendo unico nel suo genere, voglio considerarlo come un servizio in progress utilissimo al cittadino che, quando cerca una farmacia, di solito, non lo fa per divertimento. n 29 La Voce dei Bancari 1-2013_Interno_la voce dei bancari 12/03/2013 14.57 Pagina 30 NONSOLOBANCA ALTROTURISMO REGGIO EMILIA, PALAZZO MAGNANI - SINO AL 21 APRILE 2013 ATMOSFERE SOSPESE Ivano Bolondi. Fotografie 1980/2012 di Arturo L a Fondazione Palazzo Magnani sino al 21 aprile 2013 promuove un importante appuntamento con la fotografia. La cinquecentesca sede espositiva ospita la mostra “Ivano Bolondi. Fotografie 1980/2012. Atmosfere sospese” che, nell’ottica della valorizzazione delle eccellenze del territorio – uno degli obiettivi che la Fondazione ha posto tra i punti di azione all’interno del proprio progetto culturale – intende celebrare il grande fotografo reggiano Ivano Bolondi. La mostra – curata dal prof. Massimo Mussini, storico dell’arte – presenta oltre 180 scatti del fotografo realizzati in diversi luoghi del mondo tra il 1980 e oggi, capaci di raccontare il viaggio artistico e umano di un uomo straordinario, sensibile e attento ad ogni aspetto visivo ed emozionale che può celarsi nella realtà circostante. Ivano Bolondi fotografo dagli anni settanta del Novecento e, senza mai passare al professionismo, ha dedicato all’immaa gine un ampio spazio della sua attività, tanto da poter essere assimilato a un fotografo free lance per l’impegno creativo. Alle sue origini vi è l’appartenenza a un attivo circolo cinefotografico e, pertanto, muove i primi passi guardando a Henry Cartier Bresson, il mito dei fotografi amatoriali, ben presto superato dall’attenzione verso Luigi Ghirri, di cui coglie le proposte innovative del linguaggio fotografico italiano. Fervido nell’immaginazione e creativo per natura, utilizza queste doti nell’attività imprenditoriale inventando congegni meccanici venduti in tutto il mondo e le riversa, in parallelo, nella ricerca fotografica, che affianca la sua passione per i viaggi, intesi come occasione per conoscere altre realtà esistenziali. Se inizialmente registra le esperienze di viaggiatore con immagini narrative e con l’attenzione alle particolarità dei luoghi, seguendo una consolidata tradizione, nel corso degli anni ottanta il suo linguaggio fotografico subisce una sensibile trasformazione. Nel primo decennio del nuovo secolo, in parallelo al superamento del dibattito sull’essenza ontologica della fotografia e sul problema della sua referenzialità, determinato dall’introduzione della tecnologia digitale e dall’assimilazione della fotografia all’interno dell’attività artistica, Bolondi modifica ulteriormente il suo approccio fotografico alla realtà. Anziché direttamente sull’ambiente, inizia a puntare l’obiettivo con sempre maggiore frequenza verso l’immagine del circostante riflessa da superfici specchianti e a utilizzare lo sfocato al fine di contrastare l’abitudine all’interpretazione referenziale della fotografia e per favorirne una lettura più orientata alla sfera psicologica. In tal modo raccontare le proprie sensazioni di fronte ai modelli di esistenza e agli aspetti paesaggistici dei territori visi- b tati, diventa occasione per verificare non tanto le differenze fra le varie culture, quanto le analogie di risposta a bisogni fondamentali e comuni. A questa testimonianza dell’identità umana, celata nella varietà delle forme espressive, corrisponde il linguaggio fotografico utilizzato, sempre diretto e privo di rielaborazioni successive al momento della ripresa. Soltanto negli ultimi tempi, a cominciare dal volume Quale Cina (2012), Bolondi ha iniziato a modificare qualche fotografia con le tecnologie digitali, ritoccandone i valori cromatici allo scopo di evidenziare passaggi tematici nell’impaginato del libro, così come ha aggiunto brani di filmato negli audiovisivi, da sempre utilizzati per presentare al pubblico le proprie ricerche fotografiche, manifestando, anche in queste trasformazioni del suo linguaggio espressivo, l’attenzione costante all’evolversi delle arti visive odierne. n IVANO BOLONDI. Fotografie 1980/2012 ATMOSFERE SOSPESE Reggio Emilia, Palazzo Magnani 23 febbraio - 21 aprile 2013 Orari: apertura al pubblico sabato 23 febbraio ore 15.30 Da martedì a venerdì 10.00 -13.00 / 15.30 - 19.00 Sabato e Festivi 10.00 - 19.00 Chiuso lunedì Lunedì 1 aprile aperto 10.00-19.00 Ingressi: Intero 7 €; Ridotto 5 €; Studenti 4 € c a) Spagna, 1992; b) Kenya, 1992; c) Spagna, 1993; d) Giava (Indonesia) 2002; e) Mongolia, 2009; f) Sicilia, 2010 d e 30 f La Voce dei Bancari 1-2013_Interno_la voce dei bancari 12/03/2013 14.57 Pagina 31 NONSOLOBANCA ALTROTURISMO PORDENONE, GALLERIA D'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA “ARMANDO PIZZINATO” NEL SEGNO DELL’UOMO Armando Pizzinato (1910-2004). Sino al 9 giugno 2013 di Arturo S ino al 9 giugno, la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea che all’artista è dedicata, propone l’organica antologica “Armando Pizzinato. Nel segno dell’uomo” e la Galleria Sagittaria del Centro Culturale Casa A. Zanussi, sempre a Pordenone, propone “Armando Pizzinato.Il contesto pordenonese (1925-1940)”. Intorno alle due mostre, l’Omaggio della Città al Maestro si completa con una serie d’iniziative, incontri, visite guidate, testimonianze. Per riscoprire l’artista e l’uomo e per approfondire decenni davvero fondamentali nella storia dell’arte italiana del Novecento. Armando Pizzinato: Bracciante ucciso, 1949. Armando Pizzinato: Natura morta con teschio, 1941. La mostra alla Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea “Armando Pizzinato” A più di cent’anni dalla nascita di Armando Pizzinato sembra giunto il momento di offrire una completa visione del suo lavoro artistico che, mettendo l'opera al centro dell'attenzione, saprà unire tutti i periodi dell'artista, superando vecchie polemiche e contrapposizioni, per riportarla all’essenza che fa di lui uno dei protagonisti più importanti ed interessanti dell’intera seconda metà del Novecento italiano. La mostra che Pordenone, città di appartenenza dell’artista, propone sino al 9 giugno 2013, punta ad offrire un approfondimento nuovo su Pizzinato, superando vecchie polemiche e contrapposizioni, consapevoli che, oggi, nulla è rimasto delle accese discussioni di un'epoca ormai lontana e definitivamente tramontata e che, almeno per quanto riguarda Pizzinato, pochi ricordano con precisione le sue parole, e i più invece stancamente ripetono cose dette da altri molti anni prima. L’esposizione curata da Casimiro Di Crescenzo non si sottrae certo dall'obbligo di raccontare l’appassionato dibattito culturale che infiammò l’Italia neorepubblicana, ma intende separarsi dalla visione ultima dell'artista solitario e indipendente, che fu la sua scelta sofferta e meditata negli ultimi anni di vita, e mostrare invece l'aspetto battagliero e vivace di un artista che, s'impegnò a fondo, anche con scritti, per difendere la sua opera. Ad ospitarla è la nuova Galleria d’Arte Modena e Contemporanea di Pordenone, Armando Pizzinato: Mondine, 1951. intitolata nel 2010 proprio al Maestro. Per la città è anche un modo per ringraziare, a posteriori, l’artista che, già in vita, volle legare un nucleo davvero ampio ed importante di sue opere e un ricco fondo di corrispondenze e altro importante materiale al Museo Civico. La mostra, promossa ed organizzata dall’Assessorato alle Attività Culturali del Comune in stretta collaborazione con l’Archivio Armando Pizzinato di Venezia, comprende 125 opere, molte delle quale inedite o raramente esposte, che provengono da numerose collezioni private, ed importanti musei tra cui il MAMbo di Bologna, il Museo del Novecento di Milano, la Galleria del Premio Suzzara, Casa Cavazzini Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Udine, Ca’ Pesaro Galleria Internazionale d'Arte Moderna di Venezia e Armando Pizzinato: Operai in cantiere , 1961. l’ASAC della Biennale di Venezia. Nelle tre sezioni si potrà seguire l’evoluzione di Pizzinato, dalle opere giovanili al momento della sua adesione al Realismo Italiano, alla produzione che fa seguito alla scomparsa della moglie, segnata dall’allontanamento dai canoni del Realismo verso una adesione al Naturalismo, ad una libertà espressiva non più compressa e, infine, all’astrattismo geometrico. Il focus sulle opere giovanili proposto in apertura della mostra è necessario per capire l’ambiente di coltura dell’arte di Pizzinato. ARMANDO PIZZINATO (1910-2004) NEL SEGNO DELL’UOMO Reggio Emilia, Palazzo Magnani Sino al 9 giugno 2013 Pordenone, Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea “Armando Pizzinato” Informazioni e prenotazioni: tel. 0434.523780 - 0434.392941 La sua passione per il disegno è contrastata dalla madre, impegnata a sostenere la famiglia dopo il suicidio del marito. Il lavoro in banca consente ad Armando di seguire le lezioni di Pio Rossi, poi gli anni dell’Accademia di Venezia con Guidi, la borsa di studio che lo porta per tre anni a Roma dove si confronta con quelli della Cometa e con Guttuso. Quindi la guerra, la Resistenza e il carcere. Infine, nel dopoguerra l’adesione al Fronte Nuovo delle Arti di cui fu tra i fondatori. La presa di posizione di Togliatti contro l’astrattismo lo porta alla sofferta adesione al Realismo, vissuto secondo una personale estetica che tenta di coniugare l’Umanesimo socialista alle strette esigenze ideologiche del Partito Comunista. Sono gli anni della partecipazione alla XXV Biennale e della decorazione della Sala Consigliare della Provincia di Parma. L’abbandono del modello sociale di matrice comunista coincide, nel 1962, con la scomparsa di Zaira, la sua prima moglie, e con la conquista, dopo una crisi profonda, di una nuova sensibilità e di nuovi entusiasmi. E’ il periodo dei grandi riconoscimenti ufficiali: la mostra alla Bevilacqua La Masa, le grandi retrospettive di Mosca e Leningrado, Berlino e Dresda, ma anche a Pordenone e al Correr di Venezia. La sua è una ricerca continua di nuovi orizzonti, di nuove esperienze, riflesso di una rinnovata libertà interiore. Ha inizio quello che Mazzariol, suo amico e mentore, definì come il suo “Quarto tempo”: i grandi dipinti astratti e geometrici. Col suo libro Poffabro, luogo magico del 1992, la lotta è ora per la salvaguardia del paesaggio davvero unico di queste sue terre. n 31 La Voce dei Bancari 1-2013_Interno_la voce dei bancari 12/03/2013 14.57 Pagina 32 C'È s È ' C lycu I o CH di Aut I L CAR TE LLONE D I MARZ O - APRIL E 2013 ORCHESTRE DES CHAMPS-ELYSÉES Modena, Teatro Comunale, il 9 aprile MOSTRE D’ARTE ED EVENTI MUSEALI DA BOTTICELLI A MATISSE. Volti e figure Verona, Palazzo della Gran Guardia Fino al 1° aprile AIDA Palermo, Teatro Massimo, dal 12 al 18 aprile DAYS OF THE DINOSAUR Napoli, Real Albergo dei Poveri Fino al 1° aprile ZUBIN MEHTA / JANINE JANSEN Firenze, Teatro Comunale, il 13 e 14 aprile Direttore: Zubin Mehta Janine Jansen, violino Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino M. Musorgskij: La chovanscina, Preludio Pëtr Il’ič Čajkovskij: Concerto in re maggiore op. 35 per violino e orchestra G. Mahler: Sinfonia n. 1 in re maggiore Titano GIAMBATTISTA TIEPOLO. Luce, forma, colore, emozione Passariano (UD), Villa Manin Fino al 7 aprile I GRANDI CAPOLAVORI DEL CORALLO Catania, Fondazione Puglisi Cosentino Fino al 5 maggio LA BELLA ADDORMENTATA Bologna, Europauditorium, il 16 aprile GLI ANNI SESSANTA NELLE COLLEZIONI GUGGENHEIM Vercelli, Area Ex Chiesa di San Marco Fino al 12 maggio I SOLISTI DELLA MAHLER CHAMBER ORCHESTRA Cremona, Fondazione Teatro Ponchielli, il 18 aprile COPPELIA Palermo, Politeama Garibaldi, il 20 e 21 aprile PIETRO BEMBO e l’invenzione del Rinascimento Padova, Palazzo del Monte Fino al 19 maggio RODOVAN VLATKOVIC Napoli, Teatro San Carlo, dal 27 al 29 aprile Radovan Vlatkovic, corno francese Martina Filjak, pianoforte Ensemble Strumentale del Teatro di San Carlo THE CAMERA’S BLIND SPOT Nuoro, Museo MAN Dal 23 marzo al 26 maggio NOVECENTO MAI VISTO. Opere dalle collezioni bresciane. Da De Chirico a Cattelan e oltre NOVECENTO MAI VISTO. Capolavori dalla Daimler Art Collection. From Albers to Warhol to (now) Brescia, Santa Giulia Fino al 30 giugno RIGOLETTO Palermo, Teatro Massimo, dal 3 al 9 maggio RENATO GUTTUSO. Il Realismo e l’attualità dell’immagine Aosta, Museo Archeologico Regionale Dal 27 marzo al 22 settembre TEATRO, CABARET, SPETTACOLI UN TRAM CHE SI CHIAMA DESIDERIO Milano, Piccolo Teatro Grassi, fino al 24 marzo Autore: Tennessee Williams Regia: Antonio Latella Interpreti: L. Marinoni, V. Marchioni, E. Valgoi MUSICA CLASSICA E OPERA LIRICA GIOVANNI ALLEVI Bergamo, Teatro Donizetti, il 10 aprile Parma, Teatro Regio, il 16 aprile THE FULL MONTY Como, Teatro Sociale, il 23 aprile MADAME BUTTERFLY Catania, Teatro Bellini, il 19 al 27 marzo LA MODESTIA Torino, Teatro Carignano, fino al 24 marzo Piacenza, Teatro Municipale, il 27 e 28 marzo Roma, Teatro Argentina, dal 9 al 14 aprile Autore: Rafael Spregelburd Regia: Luca Ronconi Interpreti: F. Ciocchetti, M.Paiato, P.Pierobon GRAZIOLI / PETRUSHANSKI Milano, Auditorium, dal 21 al 24 marzo Boris Petrushanski, pianoforte Direttore: Giuseppe Grazioli I. Stravinskij: Pulcinella, suite D. Šostakovič: Concerto per pianoforte e orchestra n.2 op.102 S. Prokof’ev: Lieutenant Kijé, suite op.60 A. Khachaturian: Masquerade, suite DA KRAPP A SENZA PAROLE Milano, Teatro Carcano, fino al 24 marzo Autore: Samuel Beckett Regia: Glauco Mauri Interprete: Glauco Mauri NICOLA PIOVANI Palermo, Politeama Garibaldi, il 22 e 23 marzo RUBEN JAIS Milano, Teatro alla Scala, il 29 marzo Direttore: Ruben Jais Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi J. S.Bach: Passio D.N.J.C. secundum Matthaeum per soli, coro e orchestra BWV 244 WAYNE MARSHALL Genova, Teatro Carlo Felice, il 5 aprile IL SOLISTA - L’OBOE E IL CORNO INGLESE Brescia, Ridotto del Teatro Grande, il 7 aprile WESSELING / NILSSON Venezia, Palazzetto Bru Zane, il 1° maggio Maria Riccarda Wesseling, mezzosoprano Peter Nilsson, pianoforte Musiche: R. Wagner, Th. Gouvy, H. Berlioz FRANKENSTEIN JUNIOR Trieste, Teatro Rossetti, Sala Generali, fino al 24 marzo Genova, Politeama, dall’11 al 13 aprile Reggio Emilia, Teatro Valli, dal 19 al 21 aprile Compagnia della Rancia Regia: S.Marconi REQUIEM FOR GROUND ZERO Torino, Cavallerizza Reale Maneggio, il 27 e 28 marzo Autore e interprete: Steven Berkoff LA TORRE D’AVORIO Imola (BO), Teatro Ebe Stignani, dal 2 al 7 aprile Correggio (RE), Teatro Asioli, dal 30 aprile al 1° maggio Modena, Teatro Storchi, dal 3 al 5 maggio Autore: Ronald Harwood Regia: Luca Zingaretti Interpreti: Massimo De Francovich, Luca Zingaretti MUSICA POP, ROCK & JAZZ AFFARI DI CUORE Modena, Cinema Teatro Michelangelo, dal 2 al 4 aprile Genova, Politeama, dal 5 al 7 aprile Crevalcore (BO), Auditorium Polivalente, l’8 aprile Budrio (BO), Teatro Consorziale, il 13 e 14 aprile Autore: Colette Freedman Regia: C. Noschese Interpreti: M. D’Abbraccio, P. Quartullo FRANCESCO DE GREGORI Genova, Teatro Carlo Felice, il 26 marzo Cremona, Teatro Ponchielli, il 27 marzo L’AFFARISTA - MERCADET Milano, Teatro Carcano, dal 3 al 14 aprile Bergamo, Teatro Donizetti, dal 16 al 20 aprile Autore: Honoré de Balzac Regia: A. Calenda Interpreti: M. Bargilli, G. Gleijeses RE LEAR Milano, Teatro Oscar, dal 5 al 21 aprile Autore: W. Shakespeare Regia: R. Magherini Interpreti: A. Rosti, A. Raimondi IL GUSTO DELL’INTIMITÀ Napoli, Teatro Nuovo, il 6 e 7 aprile Regia: M. Conte Interpreti: M. Conte, C. Vitale EROS RAMAZZOTTI Pesaro, Adriatic Arena, il 2 aprile Casalecchio di Reno (BO), Unipol Arena, il 3 aprile NEGRITA Trieste, Teatro Rossetti, il 29 marzo ELIO E LE STORIE TESE LIVE 2013 Mestre (VE), Teatro Toniolo, il 27 marzo La Spezia, Teatro Civico, il 20 aprile Fermo, Teatro dell’Aquila, il 27 aprile Senigallia (AN), Cineteatro La Fenice, il 28 aprile Bologna, Europauditorium, il 30 aprile MODENA CITY RAMBLERS Trezzo sull’Adda (MI), Live Club, il 22 marzo SAGI REI Bologna, Teatro Duse, il 23 marzo IRENE GRANDI E STEFANO BOLLANI La Spezia, Teatro Civico, il 24 marzo LITFIBA - TRILOGIA 1983-1989 Milano, Alcatraz, il 24 e 25 marzo BALMORHEA Ravenna, Bronson, il 26 marzo EDOARDO BENNATO Napoli, Teatro Trianon, il 31 marzo MISTERO DOLOROSO Milano, Piccolo Teatro Studio, dal 9 al 14 aprile Autore: Anna Maria Ortese Regia: Luca Ronconi Interpreti: G. Ranzi MARTA SUI TUBI Milano, Alcatraz, il 4 aprile Napoli, Teatro Trianon, il 12 aprile Ravenna, Bronson, il 20 aprile CABARET YIDDISH Como, Teatro Sociale, il 12 aprile Interprete: Moni Ovadia RAPHAEL GUALAZZI - HAPPY MISTAKE TOUR Senigallia (AN), Cineteatro La Fenice, il 6 aprile Genova, Teatro Carlo Felice, il 21 aprile Bologna, Europauditorium, l’11 maggio RIII - RICCARDO TERZO Imola (BO), Teatro Ebe Stignani, dal 16 al 22 aprile Autore: V. Trevisan da W. Shakespeare Regia: A. Gassman Interprete: A. Gassman MALIKA AYANE Senigallia (AN), Cineteatro La Fenice, il 13 aprile ERANO TUTTI MIEI FIGLI Napoli, Teatro Mercadante, dal 17 al 28 aprile Autore: Arthur Miller Regia: G. Dipasquale Interpreti: M. Rigillo, A. T. Rossini PAOLO FRESU BRASS BANG Como, Teatro Sociale, il 20 aprile Imola (BO), Teatro dell’Osservanza, il 21 aprile IL PICCOLO PRINCIPE Milano, Teatro Carcano, dal 19 al 21 aprile K. IL PROCESSO Milano, Teatro Out Off, dal 23 al 28 aprile Autore: Franz Kafka Regia: P. Giorgio Interpreti: A. Vasta, V. Scuderi MEDEA Trieste, Sala Tripcovich, il 28 aprile LA DODICESIMA NOTTE Torino, Teatro Astra, dal 7 al 9 maggio ENRICO RAVA & PMJL - OMAGGIO A LESTER BOWIE Imola (BO), Teatro dell’Osservanza, il 14 aprile ASAF AVIDAN - DIFFERENT PULSES TOUR Milano, Alcatraz, il 23 aprile STEVE HACKETT BAND Bologna, Auditorium Manzoni, il 27 aprile ZUCCHERO - La Sesión Cubana World Tour 2013 Verona, Arena, il 30 aprile e il 1° e 2 maggio MARK KNOPFLER Torino, PalaOlimpico, 2 maggio Assago (MI), Mediolanum Forum, il 3 maggio ONE DIRECTION Verona, Arena, 19 maggio Assago (Mi), Mediolanum Forum, il 20 maggio La Redazione declina ogni responsabilità per cambiamenti di programmi, date e luoghi degli eventi segnalati. 32 La Voce dei Bancari 1-2013_COP_la voce dei bancari 12/03/2013 15.02 Pagina 3 FEDERAZIONE AUTONOMA B A N C A R I I TA L I A N I Registrati su http://www.fabi.it/ registrazione-iscritti.html e avrai le risposte a tutte le tue domande www.fabi.it www.fabitv.it Seguici ogni giorno cover5_ALB.indd 4 18/12/12 18.30
Documenti analoghi
N.6 - 2008
Carmelo Benedetti
Mauro Bossola
Franco Casini
Giuliano De Filippis
Enrico Gavarini
Valerio Poloni
Lando Maria Sileoni
Matteo Valenti