INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI ai sensi

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INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI ai sensi
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INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
ai sensi del Regolamento (UE) n. 575/2013
30 giugno 2014
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Indice
Requisito informativo generale ......................................................................................................5
Ambito di applicazione ................................................................................................................19
Fondi Propri .................................................................................................................................63
Requisiti di capitale....................................................................................................................149
Rischio di credito .......................................................................................................................161
Rischio di credito: rettifiche ...........................................................................................169
Rischio di credito: attività non vincolate .......................................................................183
Rischio di credito: uso delle ECAI ................................................................................184
Rischio di credito: uso del metodo IRB ........................................................................187
Rischio di credito: uso delle tecniche di attenuazione del rischio ................................225
Esposizione al rischio di controparte ............................................................................229
Rischi di mercato .......................................................................................................................245
Rischi di mercato: esposizione e uso dei modelli interni ..............................................253
Rischi di mercato: esposizioni in strumenti di capitale non incluse nel portafoglio
di negoziazione ..........................................................................................272
Rischi di mercato: esposizioni al rischio di tasso di interesse su posizioni
non incluse nel portafoglio di negoziazione ...............................................275
Esposizioni in posizioni verso la cartolarizzazione ....................................................................279
Rischio operativo .......................................................................................................................307
Rischio operativo: uso dei metodi avanzati di misurazione ..........................................310
Rischio di liquidità ......... ………………………………………………………………………………315
Rischio di liquidità: quadro di riferimento della gestione della liquidità
e della raccolta all’ingrosso ........................................................................320
Glossario/Abbreviazioni .............................................................................................................323
Dichiarazione del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari….... .....331
Note:
Tutti gli importi, se non diversamente indicato, sono da intendere in migliaia di euro.
Le informazioni sono riferite all’area di consolidamento prudenziale.
L’eventuale mancata quadratura tra i dati esposti nel presente documento dipende esclusivamente dagli arrotondamenti.
Gli importi non ponderati relativi alle "garanzie rilasciate e impegni a erogare fondi", sia per la metodologia standard, sia per la metodologia
basata su rating interni, sono stati considerati in base all’equivalente creditizio, se non diversamente indicato.
La produzione del presente documento è realizzata in coerenza con specifica Regolamentazione Interna (Regole di Governance di Gruppo).
I dati al 31.03.2014 riportati nel presente documento possono, in alcuni casi, differire da quelli pubblicati in riferimento al primo trimestre 2014 in
ragione di aggiustamenti connessi con la diversità tra la tempistica dell’iter di approvazione delle informativa periodica e la trasmissione avvenuta in data 30.06.2014 - delle segnalazioni di vigilanza riferite al 31.03.2014.
Per ragioni di coerenza e comparabilità in considerazione dell’ingresso in vigore del nuovo framework regolamentare Basilea 3 a partire dal
01.01.2014, talune tabelle riportano il 31.03.2014 quale periodo di confronto, anziché l’informazione alla data del 31.12.2013.
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Il 29 ottobre 2012 è stato pubblicato il documento “Enhancing the risk disclosures of banks” redatto dal gruppo di lavoro internazionale Enhanced Disclosure Task Force –
EDTF costituito sotto l’auspicio del Financial Stability Board (FSB). Il documento contiene 32 raccomandazioni volte a rafforzare la trasparenza informativa delle banche sui
profili di rischio per i quali gli investitori hanno evidenziato la necessità di avere informazioni più chiare e complete. La tabella di seguito riporta schematicamente la
collocazione – all’interno del presente documento di INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI – delle informazioni rese in riferimento alle citate raccomandazioni (*).
TITOLO RACCOMANDAZIONE EDTF
CAPITOLO
SEZIONE E PARAGRAFO / TABELLA
Raccomandazioni generali
1.Informativa - Indicizzazione delle informazioni di rischio
Indice
2.Informativa - Terminologia e misure di rischio
Glossario
3.Rischi principali ed emergenti
Requisito informativo generale
Governo del rischio e strategie / modello di business della gestione del rischio
5.Assetto organizzativo
Requisito informativo generale
6.Cultura del rischio
Requisito informativo generale
Requisito informativo generale
7.Gestione del rischio e modello di business
Requisiti di capitale
Rischio di credito
Esposizioni al rischio di controparte
Rischi di mercato: esposizione e uso dei
8.Informativa sullo Stress Testing
modelli interni
Rischio operativo
Rischio di liquidità
Adeguatezza patrimoniale ed attività ponderate per il rischio
9.Requisiti aggiuntivi di capitale e buffer
Requisiti di capitale
10.Patrimonio di Vigilanza: sintesi e riconciliazione
Fondi Propri
11.Patrimonio di Vigilanza: variazioni nel periodo
Fondi Propri
12.Pianificazione del capitale - livelli target
Requisiti di capitale
13.Attività ponderate per il rischio ed attività di business
Requisiti di capitale
Requisiti di capitale
14.Metodi e modelli per il calcolo delle attività ponderate per il
rischio
La presente Informativa rappresenta il documento in cui sono
rappresentate integralmente tutte le informazioni di rischio.
Al termine del presente documento è presente un Glossario /
Dizionario delle abbreviazioni. Specifici parametri e definizioni si
trovano nelle singole sezioni legate ai rischi.
Paragrafo "Rischi principali ed emergenti"
Paragrafo "Struttura e organizzazione"
Paragrafo "Cultura del Rischio nel Gruppo UniCredit"
Paragrafo "Altri rischi e loro integrazione"
Tabella “Segmentazione delle attività ponderate per il rischio”
Nei capitoli relativi ai seguenti rischi: credito, controparte, mercato,
operativo e liquidità
Tabella “Requisiti di capitale” (*)
Tabelle:
-Rischio di credito e controparte
-Adeguatezza patrimoniale
-Requisito per rischio di mercato
Rischio di credito: uso del metodo IRB
Esposizione al rischio di controparte
Rischi di mercato
Rischi di mercato: esposizione e uso dei
modelli interni
Rischio operativo
15.Attività ponderate per il rischio calcolate secondo la
metodologia basata sui rating interni
Rischio di credito: uso del metodo IRB
16.Attività ponderate per il rischio: variazioni nel periodo
Requisiti di capitale
Rischio di credito: uso del metodo IRB
17.Attività ponderate per il rischio - Backtesting
Rischi di mercato: esposizione e uso dei
modelli interni
Tabelle:
-Metodologia basata sui rating interni - Metodo Avanzato"
-Metodologia basata sui rating interni - Metodo Avanzato Esposizioni al dettaglio
-Group Master Scale
Tabella “Evoluzione delle attività ponderate per il rischio”
'"Confronto tra perdite attese e perdite effettive"
"Modello di confronto della performance tra risultati attesi ed
effettivi"
"VaR Backtesting"
Liquidità
Rischio di liquidità
18.Liquidità
Ambito di applicazione
Funding
19.Raccolta – attività impegnate
Rischio di liquidita
20.Raccolta – analisi della maturity
Rischio di credito
21.Strategia di raccolta
Rischio di Mercato
22.Rischio di Mercato - legame con le posizioni incluse
nell'informativa sul rischio di mercato
Rischio di liquidità
23.Rischio di Mercato - altri significativi fattori di rischio
24.Rischio di Mercato - informativa sui modelli
25.Rischio di Mercato - tecniche per misurare il rischio di
perdite oltre i parametri e misure di rischio rappresentati
Rischio di Credito
Rischi di mercato: esposizione e uso dei
modelli interni
Rischi di mercato: esposizione e uso dei
modelli interni
Rischi di mercato: esposizione e uso dei
modelli interni
Rischi di mercato: esposizione e uso dei
modelli interni
26.Rischio di Credito - Profilo di rischio generale e
concentrazione del rischio di credito
Rischio di credito
27.Rischio di Credito - Politiche sui crediti deteriorati e a
sofferenza
Rischio di credito
28.Rischio di Credito - Dinamiche dei crediti deteriorati e a
sofferenza
Rischio di credito
Rischio di liquidità
Paragrafo "Impedimenti giuridici o sostanziali, attuali o prevedibili,
che ostacolano il rapido trasferimento di risorse patrimoniali o di
fondi all’interno del gruppo."
Tavole “Attività impegnate”
Tabella "Distribuzione temporale per durata residua contrattuale
delle attività e passività finanziarie"
Rischio di liquidità
Prima tavola "Misure di rischio"
"Rischio del portafoglio di negoziazione", Tabelle Tassi di interesse,
Credit Spread, Capitale e VaR dei Tassi di cambio
In ogni paragrafo legato ai diversi modelli
All'interno del capitolo più un paragrafo dedicato "Stress testing"
- Tabella "Esposizioni in titoli di debito Sovrano ripartite per Stato
controparte e portafoglio di classificazione"
- Tabella "Finanziamenti verso controparti Sovrane ripartite per
Stato controparte"
- Tabella "Rischio di credito: informazioni per cassa e fuori bilancio
verso banche/clientela/per area geografica/per settore"
- Paragrafo "Definizioni di esposizioni deteriorate"
- Paragrafo "Descrizione delle metodologie adottate per determinare
le rettifiche di valore"
- Paragrafo "Informativa relativa alle esposizioni rinegoziate" e
relative tabelle
Tabella "Esposizioni di bilancio: modifiche delle svalutazioni
complessive"
"Informativa relativa alle esposizioni rinegoziate"
29.Rischio di Credito - Esposizione in derivati
Rischio di credito
30.Tecniche di attenuazione del rischio
Esposizioni al rischio di controparte
Altri rischi
31.Altri rischi - tipologie di rischio e relativa gestione
Requisito informativo generale
Paragrafo “Altri rischi e loro integrazione”
32.Altri rischi - eventi pubblicamente noti
Rischio operativo
Nessun evento identificato al 30 giugno 2014
(*) Si segnala che al 30 giugno 2014 non costituiranno oggetto di Informativa al Mercato le informazioni relative a "New Key Regulatory Ratios" (racc. 4), “Dynamics of
customer exposures by customers by sector”, “Details on collaterals”, né informazioni relative a prescrizioni normative non ancora vigenti alla medesima data (ad es. countercyclical capital buffer).
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>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Requisito informativo generale
Requisito informativo generale
Organizzazione del Risk Management
Il gruppo UniCredit controlla e gestisce i rischi ai quali è esposto attraverso metodologie e processi rigorosi, in grado di
dispiegare la loro efficacia in tutte le fasi del ciclo economico.
Il presidio ed il controllo dei rischi di Gruppo sono assicurati dalla funzione Risk Management della Capogruppo che esercita
il proprio ruolo di indirizzo, coordinamento e controllo dei rischi in particolare attraverso i “Portfolio Risk Managers”
responsabili per i rischi di competenza, in ottica di Gruppo. Il modello prevede inoltre uno specifico punto di riferimento per
l’Italia nella funzione “CRO Italy”, cui sono state assegnate le responsabilità relative ai rischi di credito, operativi e
reputazionali del perimetro Italia, nonché del coordinamento manageriale delle funzioni di Risk Management presso le Entità
italiane del Gruppo.
In particolare, alla funzione Risk Management sono attribuiti i compiti di:
•
ottimizzare la qualità dell’attivo del Gruppo, minimizzando il costo dei rischi coerentemente con gli obiettivi di
rischio/ redditività assegnati alle aree di business;
•
garantire l’indirizzo strategico e la definizione delle politiche di gestione del rischio di Gruppo;
•
definire e fornire ai Responsabili delle funzioni di business e alle Entità i criteri per la valutazione, la gestione, la
misurazione, il monitoraggio e la comunicazione dei rischi e garantire la coerenza dei sistemi e delle procedure di
controllo dei rischi sia a livello di Gruppo che di singola Entità;
•
contribuire alla creazione di una cultura del rischio estesa a tutto il Gruppo attraverso la formazione e lo sviluppo,
d’intesa con le competenti funzioni del COO, di personale altamente qualificato;
•
contribuire alla definizione di soluzioni per gli sbilanci patrimoniali, al caso in coordinamento con Planning, Finance
and Administration;
•
supportare le funzioni di business nel conseguimento dei loro obiettivi, tra l’altro contribuendo alle attività di
sviluppo dei prodotti e dei business (es. innovazione dei prodotti creditizi, opportunità competitive connesse
all’accordo di Basilea, etc.).
In conformità all’architettura della funzione Risk Management ed al fine di presidiare la capacità di indirizzo autonomo, il
coordinamento ed il controllo dei rischi di Gruppo, migliorando l’efficienza e la flessibilità nel processo decisionale e
agevolando l’interazione tra le differenti funzioni coinvolte, sono operativi specifici Comitati responsabili in materia di rischi,
articolati su tre distinti livelli:
•
il “Group Risk Committee”, responsabile per le decisioni strategiche sui rischi a livello di Gruppo;
•
i “Group Portfolio Risk Committees”, cui sono assegnati il compito di indirizzare, controllare e gestire i differenti
rischi di portafoglio;
•
i “Group Transactional Committees”, dedicati alla valutazione delle singole controparti / transazioni aventi impatto
sul profilo di rischio complessivo.
In particolare, il Group Risk Committee si riunisce con funzioni consultive e propositive ai fini della definizione di proposte
dell’Amministratore Delegato al Consiglio di Amministrazione, con riferimento a:
•
“risk appetite” di Gruppo inclusi obiettivi di capitalizzazione, criteri di allocazione del capitale, capacità di
assunzione del rischio, “cost of equity” e politica dei dividendi nonché limiti di capitale interno;
•
strategie generali per l’ottimizzazione dei rischi, linee guida generali e politiche generali per la gestione dei rischi di
Gruppo;
•
approvazione iniziale e modifiche sostanziali dei sistemi di controllo e misurazione dei rischi (per i rischi di credito,
mercato, operativi ed altri rischi), inclusi possibili piani di azione, processi, requisiti di IT e di "data quality";
•
struttura dei limiti per tipologia di rischio;
•
politiche strategiche e piani di funding;
•
stima complessiva degli accantonamenti per rischi su crediti ("Loan Loss Provisions");
•
definizione e revisione periodica dell’“ICAAP General Framework”, del relativo perimetro di applicazione così come
del “Regulatory Report” annuale;
•
“Regulatory Report” annuale sui rischi di mercato, di credito e operativi.
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Allo stesso modo si riunisce con funzioni deliberative in merito a:
•
la definizione delle linee guida relative alle politiche finanziarie di Gruppo (strategie di gestione dell’attivo e del
passivo, incluso il profilo della "duration" a livello Gruppo);
•
l’allocazione del rischio alle Business Unit ed alle Entità, linee guida e strategie specifiche relative ai rischi e
conseguente definizione dei limiti per il raggiungimento degli obiettivi in termini di risk appetite e limiti per tipologia
di rischio;
•
cross-border country limit, nell’ambito dei poteri delegati;
•
approvazione iniziale e modifiche sostanziali delle metodologie per la misurazione e controllo del Capitale Interno;
•
l’approvazione di “Global Policy” generali11 per la gestione dei rischi di Gruppo, incluse le “Policy” in materia di
accantonamenti per rischi su crediti (“loan loss provisions”);
•
approvazione di policy, strategie e metodologie per la misurazione ed il controllo del rischio immobiliare, il rischio
su investimenti finanziari ed il rischio di business;
•
l'approvazione di piani di intervento in caso di aspetti critici nei sistemi di controllo e misurazione dei rischi
evidenziati dai report interni di validazione iniziali e continuativi e dall’Internal Audit Department;
•
l’approvazione di azioni / iniziative di business anche di natura strategica al fine di salvaguardare il Gruppo nella
“fase di allarme” di una crisi di liquidità.
Il Group Risk Committee riceve inoltre periodicamente informative dai competenti Comitati/Funzioni relativamente ai seguenti
temi:
•
progetti di riorganizzazione che riguardano i processi in materia di rischi e/o strutture organizzative coinvolte nelle
attività di gestione e controllo dei rischi;
•
reportistica periodica sui rischi (portafoglio, grandi esposizioni, "Loan Loss Provisions", ecc.), compresa quella
prevista per le autorità di vigilanza (prima della relativa divulgazione);
•
reportistica sul superamento dei limiti;
•
azioni correttive per il bilanciamento delle posizioni di rischio di Gruppo;
•
reportistica regolare sull'evoluzione degli accantonamenti per rischi su crediti (Loan Loss Provisions);
•
aggiornamento sullo stato di avanzamento delle attività e processi dei progetti di adeguamento agli Accordi di
Basilea;
•
argomenti approvati o discussi nei Portfolio Risks Committee;
•
argomenti relativi ai rischi discussi nell’ambito di altri comitati di Capogruppo.
Rischi principali ed emergenti
La nostra prospettiva sui rischi non è statica. Il vertice aziendale è informato prontamente sui rischi principali ed emergenti
attraverso un processo di monitoraggio definito all’interno del processo del “Risk Assessment”.
Esso contribuisce alla valutazione dei rischi in modo prospettico attraverso l’analisi degli scenari macro-economici, rischi
politici e riforme della normativa.
Dettagli sui rischi principali ed emergenti sono riassunti in questa sezione.
Rischio Geo-politico:
Ungheria. L’economia sta attraversando un andamento favorevole nel 2014, con una crescita prevista del 2,9% yoy. La
produzione industriale e il settore edilizio, dal lato dell’offerta, ed gli investimenti fissi, le esportazioni, e il consumo pubblico
dal lato della domanda, sono i principali contribuenti alla crescita. È previsto un rallentamento della crescita data
l’insostenibilità dei benefici fiscali. Il principale impegno del governo sarà ridurre il rapporto Debito Pubblico/PIL. Il debito
estero sta diminuendo per effetto degli ampi surplus della bilancia dei pagamenti e grazie alle politiche della National Bank of
Hungay. L’utilizzo di una procedura di Quantitative Easing (QE) verrà messa in atto a breve.
Ucraina. L’Ucraina ha fatto progressi nell’ultimo trimestre, grazie all’elezione di un nuovo Presidente, il consolidamento della
politica fiscale e la bilancia dei pagamenti e l’accordo con l’FMI (ad inizio luglio, l’Ucraina ha ottenuto un prestito pari a USD
500mn dalla World Bank per il settore finanziario. Il prestito dovrebbe essere utilizzato per la ricapitalizzazione/
ristrutturazione delle banche, il migliorando dell’efficienza del sistema bancario, quindi rafforzando il Fondo Deposito di
Garanzia). La situazione (geo)politica resta alta, mentre un progresso sulla riforma politica interna è difficile nel contesto
attuale. Il programma FMI Ucraino prevede solidi finanziamenti, come conseguenza si proiettano assunzioni ottimistiche sulla
crescita, sul livello dei depositi e sull'accesso al mercato, mentre gli indicatori di sostenibilità del debito presuppongono
aumenti della UAH. I finanziamenti per il settore bancario sono scarsi. Nella migliore delle ipotesi, le tensioni tra la Russia e
l’Ucraina svaniranno lentamente, mentre c’è un elevato rischio che la Russia attivi una delle sue leve per ostacolare
l’economia, e.s. il gas. Per indirizzare l’economia verso un andamento stabile di crescita, saranno necessari degli impegni di
riforma su un’orizzonte pluriennale.
Russia. Gli sviluppi tra la Russia e l’Ucraina sono serviti non solo ad aumentare il ciclo negativo dell’economia, ma
evidenziano anche le debolezze strutturali. Ci sono segnali di aggiustamenti, generati da un deprezzamento del rublo ed una
politica monetaria più restrittiva. Le riserve estere sono a rischio di un declino persistente, anche se più graduale di quanto è
avenuto su base annuale. Malgrado ci sia grossa incertezza intorno ai flussi di capitale interni ed esteri, una ripetizione degli
interventi FX manifestati a marzo rappresenterebbe una minaccia ai ratings sovrani della Russia.
Nuove misure restrittive sono state determinate dagli Stati Uniti ed Unione Europea in relazione alla situazione in Ucraina.
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
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AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Requisito informativo generale
Rischio di Credito
La qualità creditizia sta ancora migliorando a livello di Gruppo, evidenziato dalla riduzione dell’Impaired Loan Portfolio ed un
Coverage Ratio alto e stabile.
Nella Regione Italia, il portafoglio Non – Core ha ridotto le perdite, segnando una continua riduzione degli asset ed un
Coverage Ratio più alto del 50%.
Rischio di Mercato:
il continuato protrarsi di uno scenario con tassi di interesse a livelli storicamente molto bassi potrebbero comportare il
persistere di una pressione al ribasso del margine di interesse nonché effetti sul valore delle attività e delle passività detenute
dal Gruppo, ancorché il Gruppo ponga in essere una politica di copertura del rischio stesso.
Rischio Operativo:
Le fonti principali dei rischi operativi sono descritti nel capitolo dedicato nel presente documento.
Cambiamenti regolamentari:
Il Gruppo si sta attrezzando per affrontare tutte le implicazioni derivanti da Basilea III, compresi i nuovi requisiti di capitale e di
liquidità, nonché il trattamento prudenziale per gli istituti finanziari rilevanti a livello globale (“G-SIFI, Global Systemically
Important Financial Institutions”). Il Gruppo è designato G-SIFI e in tale qualità coinvolto nello sviluppo di un Piano di
Recupero e Risoluzione (“RRP, Recovery and Resolution Plan”); quest’ultimo, insieme a sviluppi regolamentari nella UE sulla
1
struttura organizzativa delle banche e altre standard regolamentare in arrivo per l’ RRP, per il sistema del supervisore unico,
per l’implementazione della CRDIV e del CRR, potrebbe indurre il Gruppo di rivedere le proprie attività e organizzazione,
potenzialmente influenzando il modello di business.
Infine, anche l’implementazione di nuovi standard contabili potrebbe avere un impatto sul Gruppo, per esempio, l’ IFRS 9
introdurrà significative modifiche in tema di classificazione, misurazione, impairment e hedge accounting degli strumenti
finanziari in sostituzione dello IAS 39.
La cultura del rischio nel Gruppo UniCredit
UniCredit definisce la cultura del rischio come le norme di comportamento, riflesse nei ragionamenti e nelle azioni quotidiane
di tutti i dipendenti della banca, che determinano la capacità collettiva e dei singoli di identificare, comprendere, discutere
apertamente e prendere decisioni sui rischi attuali e futuri dell’organizzazione.
Le istituzioni finanziarie devono far fronte, in questi primi anni del XXI secolo, a un ambiente estremamente sfidante. Il
sistema finanziario del nuovo millennio è caratterizzato da livelli di interconnessione sempre maggiori, da regolamentazioni
eterogenee, dalla rapida diffusione di informazioni finanziarie time-sensitive e da pool di capitali internazionali (cross-border)
altamente mobili. La combinazione di tutti questi fattori crea opportunità commerciali interessanti, ma spesso genera anche
rischi notevoli. Infatti, i rischi connessi a improvvisi trasferimenti di capitali all'estero, all’elevata volatilità, a contagi finanziari di
ampia portata, a grandi insolvenze e, in definitiva, a gravi perdite appaiono essere elevati come non mai nella nostra storia e,
perciò, devono essere al centro dei pensieri e delle azioni di ogni buon risk manager.
A partire dalla crisi dei mercati finanziari, sia gli operatori del settore, sia le autorità di vigilanza, hanno affrontato il tema della
cultura del rischio, dandone una definizione, identificandone gli elementi fondamentali, stabilendo princìpi di condotta,
fornendo raccomandazioni e pubblicando linee guida. I principali documenti sono citati qui di seguito.
•
Institute of International Finance (IIF), 17 luglio 2008, “Final Report of the IIF Committee on Market Best
Practices: Principles of Conduct and Best Practices Recommendations – Financial Services Industry Response to
the Market Turmoil of 2007-2008”. In questo documento gli operatori del settore finanziario stabiliscono il principio
secondo cui lo sviluppo efficace di una cultura del rischio coerente all’interno delle aziende è il principale
strumento abilitante per la gestione del rischio. Inoltre, vengono fornite le seguenti raccomandazioni:
o Le aziende devono fissare regole chiare che definiscano la gestione del rischio come responsabilità di ciascun
membro dell’alta direzione dell’istituzione, in particolare dell’ amministratore delegato;
o I consigli di amministrazione esercitano un essenziale ruolo di sorveglianza nella gestione del rischio;
o La gestione del rischio deve essere una priorità per l’intera azienda e non concentrarsi esclusivamente su
particolari aree di business o resa un mero esercizio di vigilanza quantitativa o un’attività di audit o di controllo;
o La gestione del rischio deve essere una responsabilità fondamentale dell’intera dirigenza delle divisioni
commerciali;
o Tutti i dipendenti devono comprendere chiaramente le loro responsabilità riguardo alla gestone dei rischi
assunti dall’azienda e devono rendere conto dei loro comportamenti connessi a tali responsabilità.
•
Institute of International Finance (IIF), 9 dicembre 2009, “Risk Culture” – Appendix III to the Report of the IIF
Steering Committee on Implementation “Reform in the Financial Services Industry: Strengthening Practices for a
More Stable System”. In tale documento l’IIF identifica gli elementi fondamentali di un’efficace cultura del rischio e
le più comuni categorie di carenza di cultura del rischio all’interno delle organizzazioni aziendali.
•
European Banking Authority (EBA), 27 September 2011, “EBA Guidelines on Internal Governance”. In questo
documento l’EBA richiede che le istituzioni finanziarie sviluppino una cultura del rischio integrata ed estesa
all’intera istituzione, basata su una piena comprensione dei rischi da fronteggiare e di come sono gestiti, prendendo
in considerazione la propria tolleranza e propensione al rischio.
1
Per esempio: “Proposal for a Regulation of the European Parliament and of the Council on structural measures improving the resilience of EU credit institutions”,
gennaio 2014, e simili iniziative in Germania, Gran Bretagna, Stati Uniti.
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Inoltre, il 7 aprile 2014 il Financial Stability Board (FSB) ha pubblicato il documento “Guidance on Supervisory Interaction
with Financial Institutions on Risk Culture – A Framework for Assessing Risk Culture”, in cui si identificano gli elementi
fondanti che contribuiscono alla promozione di una sana cultura del rischio all’interno delle istituzioni finanziarie. Le linee
guida hanno l’obiettivo di assistere le autorità di vigilanza nel valutare la correttezza e l’efficacia della cultura di una istituzione
finanziaria nella gestione dei rischi. Esistono diversi indicatori di una sana cultura del rischio e occorre considerarli
nell’insieme e come mutuamente corroboranti. Questi indicatori includono:
•
Tono dall’alto: Il consiglio di amministrazione e l’alta direzione sono il punto di partenza per stabilire i valori
principali e la cultura del rischio di una istituzione finanziaria e i loro comportamenti devono riflettere i valori
sostenuti.
•
Responsabilità: Una gestione del rischio efficace richiede che i dipendenti a tutti i livelli comprendano sia i valori
principali delle cultura del rischio dell’istituzione, sia il suo approccio al rischio, che siano capaci di svolgere le
mansioni a loro prescritte e siano consapevoli di essere considerati responsabili per le loro azioni relative
all’assunzione dei rischi per conto dell’istituzione.
•
Comunicazione e critica efficaci: Una sana cultura del rischio promuove un ambiente in cui sia possibile una
comunicazione aperta e una critica efficace e in cui i processi decisionali incoraggino una varietà di punti di vista;
consente di controllare le prassi vigenti e di stimolare un’attitudine critica positiva tra i dipendenti e un ambiente per
la partecipazione aperta e costruttiva.
•
Incentivi: La gestione delle performance e dei talenti deve incoraggiare e rinforzare il sostegno ai comportamenti
per la gestione del rischio voluti dall’istituzione finanziaria. Gli incentivi finanziari e non finanziari devono
ricompensare il servizio ai più grandi interessi di lungo periodo dell’istituzione finanziaria e dei suoi clienti, inclusa la
profittabilità sostenibile, invece che la generazione di ricavi nel breve periodo.
Per quanto concerne UniCredit, il suo Consiglio di Amministrazione – assistito dal proprio Comitato Controlli Interni e Rischi
(“ICRC”) – è investito di vari poteri. Il Consiglio è chiamato direttamente, tra l’altro, a:
•
formalizzare le politiche per il governo dei rischi cui il Gruppo può essere esposto, riesaminarle periodicamente al
fine di assicurarne l’efficacia nel tempo e vigilare sul concreto funzionamento dei processi di gestione e controllo
dei rischi nel rispetto delle previsioni normative e regolamentari vigenti. In particolare, nell’ambito di queste
competenze, approva le politiche di gestione del rischio di non conformità;
•
valutare l’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile generale di UniCredit e delle Società
Principali (come individuate dal Consiglio di Amministrazione) predisposto dagli amministratori delegati, con
particolare riferimento al sistema di controllo interno ed alla gestione dei conflitti di interesse;
•
assicurarsi che i principali rischi aziendali siano correttamente identificati nonché misurati, gestiti e monitorati in
modo adeguato, determinando, inoltre, criteri di compatibilità di tali rischi con una sana e corretta gestione della
Società.
Inoltre il Consiglio, di nuovo assistito dall’ICRC:
•
determina i criteri di compatibilità dei rischi aziendali con una sana e corretta gestione della Società (risk appetite);
•
formalizza le politiche per il governo dei rischi a cui il Gruppo è esposto e periodicamente le riesamina al fine di
assicurarne l’efficacia nel tempo;
•
effettua l’analisi delle relazioni sulle attività dei Comitati Manageriali di coordinamento Controlli.
In aggiunta a quanto sopra, il Sotto-Comitato per i Controlli Interni (all’interno dell’ICRC):
•
valuta gli eventuali rilievi che emergessero dai rapporti delle funzioni di Controllo, ovvero dai Collegi Sindacali delle
Società del Gruppo o da indagini e/o esami di terzi;
•
analizza le relazioni periodiche predisposte dalle funzioni di controllo (Internal Audit e Compliance) non ai sensi di
obblighi normativi o regolamentari,
ed il Sotto-Comitato per i Rischi (anch’esso parte dell’ICRC)
•
esamina la valutazione dei rischi a livello di Gruppo;
•
assiste il Consiglio nella vigilanza sul concreto funzionamento dei processi di gestione e controllo dei rischi (credito,
mercato, liquidità e operativo) nel rispetto delle previsioni normative e regolamentari vigenti. Con particolare
riguardo al rischio creditizio supporta il Consiglio di Amministrazione nel monitoraggio del rischio di concentrazione,
per settore e singoli nominativi;
•
effettua l’analisi delle relazioni periodiche predisposte dalla funzione di Risk Management non ai sensi di obblighi
normativi o regolamentari.
Alla luce di quanto precede il Consiglio di Amministrazione, ad esempio, è chiamato a deliberare su tematiche quali la
determinazione e la revisione dei sistemi basati sui rating interni (IRB); la fissazione del quadro normativo e dei limiti di
Gruppo alla concentrazione dei rischi; la validazione del modello interno per il rischio di mercato.
Infine, il Consiglio è anche investito di alcuni poteri gestionali riservati relativi ad operazioni intraprese dalla Banca con parti
correlate, oltre che a significative operazioni di ristrutturazione.
Il successo delle istituzioni risk-taking in questo nuovo contesto economico dipende principalmente dalla loro capacità di
gestione del rischio. I pilastri fondamentali di una gestione del rischio di successo includono la comprensione dei rischi e dei
loro effetti su conto economico e stato patrimoniale, attraverso la creazione di un coerente livello di conoscenze tecniche di
base, il rafforzamento della comunicazione a tutti livelli e la creazione di una mentalità che anticipi i cambiamenti del quadro
macroeconomico.
Al fine di essere preparato per affrontare al meglio queste sfide, il Consiglio di Amministrazione di UniCredit si è fortemente
impegnato e concentrato per coltivare una coerente cultura del rischio in tutto il Gruppo: iniziativa che è stata identificata
come il principale strumento abilitante per la gestione del rischio.
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
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Requisito informativo generale
In questo contesto caratterizzato da mercati e requisiti regolamentari in rapida evoluzione, il Risk Management di Gruppo, in
coerenza con la propria missione così come definita dal Consiglio di Amministrazione di UniCredit, ha adottato un approccio
strutturato e omnicomprensivo per rafforzare la cultura del rischio di UniCredit. Il programma di trasformazione punta a
modificare la mentalità e i comportamenti di tutti i dipendenti della banca, attraverso tutti i livelli organizzativi, dall’alta
direzione alla front-line, prendendo in considerazione le seguenti aree:
•
Governance: Consolidamento del legame tra appetito per il rischio, strategie e meccanismi di remunerazione;
rafforzamento delle politiche e dei processi di rischio.
•
Formazione e Sviluppo: Progettazione di un’architettura di apprendimento basata sulle competenze,
istituzionalizzazione dell’apprendimento in materia di rischi, realizzazione di percorsi di carriera con apprendimento
sul campo e cross-funzionali, e introduzione di valutazioni formali e omnicomprensive in materia di rischi nei
processi di nomina.
•
Gestione della performance: Miglioramento delle linee guida per i sistemi di incentivazione basati sui rischi,
utilizzo di strumenti quantitativi per la misurazione della performance nel tempo delle decisioni di rischio individuali
e regolamentazione dei processi per l’escalation e le eccezioni.
•
Comunicazione: Allineamento e divulgazione verso il basso delle comunicazioni su missione, valori, strategia e
appetito per il rischio, e reiterazione dell’importanza e dell’impegno per una forte cultura del rischio attraverso la
comunicazione da parte dell’altra direzione per mezzo di diversi canali, quali e-mail, intranet, radio aziendale,
pubblicazioni interne, video messaggi e incontri del Group Management Team.
Costruire e in definitiva rafforzare un’adeguata cultura del rischio è processo articolato, che si realizza nel tempo,
all’interno delle funzioni commerciali e di controllo.
Governance
Risk Governance – Uno degli elementi chiave della gestione del rischio è il Risk Appetite Framework. Tenere in
considerazione la propensione al rischio all’interno dei processi del Gruppo è considerato di importanza prioritaria dalla banca
per lo sviluppo di una coerente cultura del rischio. Il Risk Appetite Framework è uno strumento gestionale efficace e che
guarda al futuro, sviluppato con l’obiettivo di definire la propensione al rischio che meglio guidi l’attività commerciale della
banca, coerentemente con un adeguato livello di rischio.
Il Risk Appetite è definito come il livello di rischio che il Gruppo UniCredit è disposto ad accettare per il perseguimento dei
propri obiettivi strategici e di piano industriale, considerando gli interessi dei propri clienti e dei propri azionisti, così come i
requisiti di capitale e gli altri requisiti.
I principali obiettivi del Risk Appetite del Gruppo UniCredit sono:
•
Valutare esplicitamente i rischi, e le loro interconnessioni a livello di Gruppo, che UniCredit decide di assumere o di
evitare in una prospettiva di lungo periodo;
•
Specificare i tipi di rischio che la banca intende assumere, stabilendo target, trigger e limiti, sia in condizioni
operative normali che di stress;
•
Assicurare “ex-ante” un profilo di rischio-rendimento coerente con una crescita sostenibile a lungo termine, come
definita nelle proiezioni di rendimento del piano strategico o nel budget;
•
Assicurare che l’attività commerciale si sviluppi entro i limiti di tolleranza al rischio stabiliti dal Consiglio di
Amministrazione della Capogruppo, in conformità alle vigenti regolamentazioni nazionali e internazionali;
•
Supportare le discussioni sulle opzioni strategiche future con riferimento al profilo di rischio;
•
Indirizzare la visione degli stakeholder interni ed esterni su un profilo di rischio coerente con il posizionamento
strategico;
•
Fornire delle descrizioni qualitative riguardo ai rischi difficilmente quantificabili (ad esempio, strategico, di
reputazione e di conformità), al fine di guidare strategicamente la revisione dei processi e del sistema dei controlli
interni.
Il Risk Appetite Framework definisce il profilo di rischio voluto dal Gruppo, in termini di target strategici, trigger e limiti, al fine
di assicurare il controllo sul posizionamento di rischio-rendimento. I target rappresentano l’ammontare di rischio che il Gruppo
intende assumere in condizioni di normale operatività e sono da considerarsi come le soglie di riferimento per lo sviluppo
dell’attività commerciale. Essi sono fissati in modo abbastanza ampio per garantire la flessibilità del business di perseguire il
più alto livello di crescita sana, ma sufficientemente stringente per evitare rischi indesiderati. I limiti sono punti fermi che
rappresentano il massimo livello di assunzione di rischio accettabile per il Gruppo. Tra i target e i limiti, i trigger rappresentano
la massima deviazione accettabile dalle soglie target; essi sono fissati in modo da assicurare il funzionamento del Gruppo
anche in condizioni di stress, entro il massimo livello di rischio accettabile. Nella fase di monitoraggio, un processo di
escalation assicura una reazione adeguata in caso di superamento dei trigger o dei limiti.
La definizione delle metriche di Risk Appetite e dei relativi target, trigger e limiti sono integrati nel processo di budget,
regolarmente monitorati e sono declinati nella gestione quotidiana del rischio e nelle attività commerciali del Gruppo.
Il Risk Appetite Framework è completato con un insieme di strategie creditizie per tradurre i vincoli dell’appetito per il rischio
in limiti operativi che consentano di guidare correttamente l’attività commerciale. Le strategie creditizie rappresentano un
aspetto fondamentale dell’integrazione tra le società appartenenti al Gruppo e l’adozione del Risk Appetite Framework
all’interno delle strutture commerciali.
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I
L’appetito per il rischio di UniCredit è rivisto annualmente, in parallelo ai processi di budget e di pianificazione, al fine di
garantire la sua coerenza con le strategie di Gruppo, le condizioni commerciali e del mercato e le richieste degli stakeholder.
Al fine di rafforzare la capacità di indirizzo autonomo, il coordinamento e il controllo dei rischi di Gruppo, di migliorare
l'efficienza e la flessibilità del processo decisionale relativo ai rischi e di agevolare l'interazione tra le differenti funzioni
coinvolte, sono stati costituiti appositi Comitati responsabili in materia di rischi.
Il Gruppo dispone di tre livelli di Comitati, ciascuno avente varie facoltà di consultazione e/o di approvazione:
•
Group Risk Committee, responsabile per le decisioni strategiche sui rischi a livello di Gruppo;
•
Group Portfolio Committees, responsabili del controllo e della gestione dei rischi a livello di portafoglio:
o
Group Market Risks Committee;
o
Debt Capital Markets Commitment Committee;
o
Group Credit and Cross-border Risks Committee;
o
Group Operational and Reputational Risks Committee;
o
Group Assets and Liabilities Committee.
•
Group Transactional Committees, responsabili della valutazione di singole controparti o transazioni al di sopra di
determinate soglie:
o
Group Credit Committee;
o
Group Rating Committee;
o
Group Transactional Credit Committee.
Formazione e Sviluppo
Il Modello delle Competenze – Il Modello delle Competenze di UniCredit descrive i comportamenti che ci si aspettano da
tutte le persone di UniCredit affinché la banca realizzi le proprie ambizioni e soddisfi i mutevoli bisogni dei propri clienti. Esso
si basa su cinque fondamenti, definiti dai vertici del Gruppo, che servono da bussola nei processi decisionali in ogni
situazione professionale.
Uno di questi cinque fondamenti riguarda la cultura e la gestione del rischio. Il "Balance Risk” definisce, infatti, i
comportamenti fondamentali per quanto concerne la gestione del rischio, quali, ad esempio, il riconoscere tutti i rischi che
hanno un impattano sul business, il gestirli in modo trasparente e il far crescere una comune consapevolezza del rischio in
UniCredit.
Il Modello delle Competenze di UniCredit è la base su cui tutti i dipendenti del Gruppo vengono valutati e promossi
nell’ambito dei processi annuali di valutazione dei risultati (Executive Development Plan, Talent Management Review,
Performance Management).
Questi comportamenti sono parte dell’essenza del Gruppo, dando forma al modo di “essere UniCredit”.
Formazione – Senza alcun dubbio la formazione è fondamentale per la cultura del rischio. Per rafforzare la consapevolezza
della gestione del rischio e per approfondire la propria cultura del rischio, UniCredit ha creato e sta continuamente
sviluppando la Risk Academy, un'iniziativa realizzata e gestita da un’unità dedicata all'interno della competence line del Risk
Management di Gruppo, in collaborazione con i centri di competenza per la formazione interni al Gruppo.
La Risk Academy funge da centro di eccellenza per la cultura del rischio e la formazione sui rischi, fornendo un approccio
comune e coordinato all’apprendimento in tema di rischi. Con la creazione della Risk Academy, il know-how pratico degli
esperti si unisce alla formazione più aggiornata. La Risk Academy ha approntato un articolato programma di formazione sui
rischi, che risponde alle esigenze di aggiornamento dei professionisti di tutti i livelli, con percorsi di studio dedicati che sono
disponibili per tutti i dipendenti.
La Risk Academy, inoltre, adotta un approccio globale: la medesima offerta di formazione e di studio è, infatti, disponibile per
tutto il Gruppo e i partecipanti provengono dalle sue diverse società e paesi. Questo approccio globale rafforza ulteriormente
l'idea di una comune cultura del rischio e favorisce la comprensione dei principali concetti sui rischi e il relativo know-how a
livello di Gruppo.
Poiché la conoscenza del rischio e la cultura del rischio sono composti da molteplici elementi e riguardano diversi livelli, sia di
esperienza che di responsabilità, la Risk Academy ha disegnato un’offerta formativa articolata:
Risk Diploma Path
Il Risk Diploma Path è un percorso formativo on-line e si compone di un Core Curriculum e di 2 Masterclass di
approfondimento. È aperto a tutti i colleghi interessati, sia del Risk Management che non.
Il Core Curriculum fornisce un'introduzione alle nozioni fondamentali del rischio e della gestione del rischio, mentre le
Masterclass, a cui sia accede una volta superato il Core Curriculum, hanno lo scopo di approfondire la conoscenza del rischio
attraverso l'esplorazione di contenuti avanzati. I partecipanti che hanno superato il Core Curriculum possono iscriversi a due
Masterclass da scegliere all’interno di un catalogo contenente 12 Masterclass. Inoltre, tutti i partecipanti che hanno
frequentato e completato positivamente l’intero Risk Diploma Path e sono interessati a estendere o ad approfondire la loro
conoscenza dei rischi possono frequentare tutte le restanti Masterclass.
La formazione on-line è disponibile nelle tre lingue più diffuse in UniCredit: italiano, inglese e tedesco.
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Market and Liquidity Risk Certified Path
Il Market and Liquidity Risk Certified Path è un nuovo programma di certificazione on-line di UniCredit, progettato per
migliorare le conoscenze sui derivati, sui modelli di Value-at-Risk, sui modelli interni di UniCredit e sul rischio di liquidità. I
contenuti formativi sono stati formulati per fornire un know-how omnicomprensivo e coerente sulla gestione dei rischi di
mercato e di liquidità, analizzando temi di identificazione dei rischi, misurazione dei rischi e prassi per la mitigazione dei
rischi.
La conclusione positiva del Risk Diploma Path o del Market and Liquidity Risk Certified Path si concretizza con una
Certificazione rilasciata in cooperazione con un’università riconosciuta a livello internazionale
Entrambi i corsi sono offerti attraverso l’utilizzo di moduli d’apprendimento on-line basati sul web training, integrati da video
lezioni, casi aziendali e test on-line.
Risk Management Learning Lab
I Risk Management Learning Lab constano di una formazione intensiva in aula relativa a vari temi chiave in materia di
rischio, con sessioni condotte da esperti interni al Risk Management di Gruppo. L'obiettivo è quello di rafforzare i fondamenti
del know-how relativo ai rischi, aumentare la sensibilità interna nei confronti del rischio ed elevare la consapevolezza sugli
aspetti essenziali della cultura e della gestione del rischio.
I contenuti includono la cultura del rischio, la governance del rischio, i fondamenti della gestione del rischio, l’ambiente
regolamentare, la valutazione del rischio di credito, il credito speciale e le ristrutturazioni, il rischio di mercato, il rischio di
liquidità e i rischi operativi e di reputazione.
L'approccio formativo si basa su un'esperienza di apprendimento da-collega-a-collega e combina lezioni teoriche con attività
su casi aziendali.
I Learning Lab vengono offerti principalmente ai dirigenti non appartenenti alla competence line del Risk Management.
Formazione su misura e su richiesta per l’alta direzione
I corsi di formazione su misura per l’alta direzione rappresentano un nuovo canale attraverso cui la Risk Academy vuole
rispondere alle esigenze e alle richieste specifiche di formazione degli alti dirigenti. Ad esempio, a novembre 2013 si è tenuto
un seminario sui rischi di mercato e di liquidità dedicato al Group Management Team. L’obiettivo del seminario era quello di
presentare scenari economici dalla vita reale e stimolare una discussione su come la nuova regolamentazione impatterà
l’attività di UniCredit e come il Gruppo deve anticipare i cambiamenti e cogliere le nuove opportunità attraverso un
ripensamento dei propri modelli di servizio e di generazione dei ricavi.
Gestione della performance
Retribuzione – Per rafforzare la cultura del rischio della banca, anche il collegamento tra la retribuzione e il rischio
rappresenta un elemento importante. Esso è assicurato attraverso il coinvolgimento della funzione del Risk Management
nella determinazione della retribuzione e nella definizione di un quadro esplicito su cui basare la retribuzione rispetto alla
struttura della propensione al rischio del Gruppo, così che gli incentivi ad assumere i rischi siano adeguatamente bilanciati
dagli incentivi a gestire tali rischi. In particolare, il Consiglio di Amministrazione e il Comitato per la Remunerazione si
avvalgono del contributo delle funzioni coinvolte per definire il legame tra profittabilità, rischio e remunerazione all’interno dei
sistemi incentivanti di Gruppo. Per ulteriori informazioni in merito all’allineamento tra rischio e retribuzione, si faccia
riferimento al capitolo dedicato, pubblicato annualmente nella versione di fine anno del presente documento.
KPI basati sul rischio – A livello di Gruppo, una caratteristica importante del grande impegno per una cultura del rischio
forte è il rinnovato sforzo per promuovere la responsabilità individuale in tema di rischio, compliance e controlli. HR sta
contribuendo a questo processo attraverso un piano specifico volto a diffondere in tutto il Gruppo la cultura del rischio, della
compliance e del controllo facendo leva sul contesto esistente e sulla realizzazione di iniziative ad hoc.
Nel corso degli ultimi anni, HR ha già costruito un contesto teso a migliorare la conoscenza del sistema interno di controllo e
responsabilità impostando:
•
norme comportamentali per tutti i compiti e gli inquadramenti all'interno del Gruppo;
•
processi HR globali che tengano in considerazione l’approccio al rischio e alla compliance: l’Executive
Development Plan (EDP – il processo annuale di gestione dei risultati/revisione della gestione in UniCredit che
coinvolge tutti i dirigenti senior del Gruppo), l’Executive Compensation e il Learning & Development.
Dal 2012, come parte dell’EDP e del piano di incentivazione, il Gruppo ha introdotto una particolare enfasi sul rischio, sulla
compliance e sulle componenti di controllo. In questa direzione, due elementi sono già stati posti in essere:
•
all'interno dell’EDP, ogni manager ha il compito di effettuare una specifica valutazione qualitativa sulle competenze
e sull'atteggiamento verso il rischio nel suo complesso (e su compliance e controllo), sia in termini di autovalutazione che di valutazione delle proprie risorse;
•
nel quadro del sistema incentivante, il KPI Bluebook (un insieme di obiettivi e linee guida per la valutazione dei
risultati che assicura la coerenza con la strategia commerciale, l’evoluzione del rischio, il quadro normativo e la
misurabilità dei risultati) contiene una specifica categoria di KPI – denominata: "Accrescere la cultura del rischio e
del controllo" – centrata esclusivamente su indicatori che promuovono la cultura del rischio e del controllo.
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I
Comunicazione
All’interno del programma di trasformazione della cultura del rischio di UniCredit, grande enfasi è posta su allineare e
reiterare i messaggi fondamentali su missione, valori, strategia e appetito per il rischio di UniCredit, così come sull’importanza
e l’impegno per una forte cultura del rischio. Inoltre, l’attenzione dell’alta direzione è dedicata a trasformare le parole in azioni
tangibili e a mostrare come il Gruppo stia integrando la cultura del rischio nelle sue prassi operative.
Al fine di raggiungere tali obiettivi si è adottato un approccio comunicativo omnicomprensivo. In una prima fase è stato
sviluppato un piano editoriale per i membri dell’Executive Management Committee, cosicché essi possano comunicare
messaggi comuni su come la cultura del rischio sia al centro della strategia di UniCredit e perché una solida cultura
del rischio sia essenziale per una crescita sana e una profittabilità sostenibile. Questi messaggi sono poi divulgati
verso il basso dall’alta dirigenza a tutti i dipendenti del Gruppo, attraverso l’utilizzo di diversi canali comunicativi, quali il sito
intranet di Gruppo, le newsletter, i messaggi video, le pillole audio e gli incontri aziendali.
Nelle fasi successive istituiremo un premio interno per la crescita sostenibile, come riconoscimento a quei dipendenti di
UniCredit che avranno concepito le migliori soluzioni che soddisfano le esigenze dei clienti e presentano al contempo un
sano profilo di rischio, Inoltre, nella sezione del sito intranet di UniCredit dedicato alla cultura del rischio pubblicheremo
esempi tangibili di operazioni commerciali, accordi, prodotti o processi basati su sani princìpi di rischio.
Infine, nella seconda metà del 2014 ci si concentrerà su ulteriori iniziative per migliorare ancor di più, in modo visibile e
concreto, la cultura, la consapevolezza e la responsabilità in tema di rischio, di compliance e di controllo.
Tutti questi elementi costituiscono il "tessuto" della cultura del rischio e devono potersi sviluppare nel giusto contesto.
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Rischi di Pillar II e integrazione dei rischi
I cosiddetti rischi del Primo Pilastro (rischio di credito, mercato, operativo, descritti in capitoli dedicati), pur rappresentando le
principali tipologie, non esauriscono il novero di tutte quelle considerate rilevanti per il Gruppo che includono:
•
rischio di business (“business risk”);
•
rischio immobiliare (“real estate risk”);
•
rischio di investimenti finanziari (“financial investment risk”);
•
rischio strategico;
•
rischio reputazionale.
Di seguito sono riportate le definizioni degli stessi.
Rischio di business
Il rischio di business è definito come una variazione sfavorevole e imprevista del volume dell’attività e/o dei margini di
guadagno, non derivanti da rischi di credito, mercato e operativi. Può avere origine, innanzitutto, da un deterioramento
rilevante del contesto di mercato, da cambiamenti nella situazione concorrenziale o nel comportamento dei clienti, ma anche
da cambiamenti del quadro normativo di riferimento.
I dati di esposizione inclusi nel calcolo del rischio di business sono derivati dai conti economici delle Società del Gruppo per
le quali tale rischio risulta rilevante. Le volatilità e le correlazioni sono stimate sulla base delle serie storiche delle poste
rilevanti di conto economico.
Il rischio di business è misurato dall’Earning at Risk, definito come la massima perdita annuale con un intervallo di confidenza
definito coerentemente al rating target e orizzonte temporale di un anno sotto l’ipotesi di normalità della distribuzione. Tale
rischio viene calcolato a scopo di monitoraggio su base trimestrale e in fase di budgeting, secondo le tempistiche dettate dal
processo di pianificazione.
Rischio immobiliare (“real estate risk”)
Il rischio immobiliare è definito come la perdita potenziale derivante dalle fluttuazioni dei valori di mercato del portafoglio
immobiliare del Gruppo, incluse le società veicolo (SPV) immobiliari. Esso non considera le proprietà immobiliari detenute
come garanzia.
I dati rilevanti per il calcolo del real estate risk includono, oltre alle informazioni generali relative agli immobili, gli indici di area
o regionali necessari per il calcolo di volatilità e correlazioni.
Il calcolo del real estate risk stima la massima perdita potenziale con un intervallo di confidenza definito coerentemente al
rating target e orizzonte temporale di un anno tramite il metodo varianza-covarianza sotto ipotesi di normalità della
distribuzione.
Il real estate risk è calcolato a scopo di monitoraggio su base semestrale e in fase di budgeting, secondo le tempistiche
dettate nel processo di pianificazione.
Rischio di investimenti finanziari (“financial investment risk”)
Il rischio di investimenti finanziari deriva da partecipazioni in società non appartenenti al Gruppo e non incluse nel portafoglio
di negoziazione. Il portafoglio di riferimento comprende principalmente azioni quotate e non, derivati azionari, private equity,
quote di fondi comuni, hedge fund e fondi di private equity.
Per tutte le esposizioni in equity del Gruppo, l’assorbimento di capitale può essere calcolato in base a un approccio PD/LGD
o un approccio di mercato. L’approccio PD/LGD è utilizzato per la valutazione delle società non quotate o quotate ma non
liquide, inclusi gli investimenti diretti in private equity. L’approccio di mercato viene applicato alle partecipazioni azionarie in
società quotate e ai relativi strumenti di copertura, ai fondi comuni, di hedge e private equity, attraverso una mappatura degli
indici di mercato.
Il calcolo si basa sulla massima perdita potenziale, detta Valore a Rischio (VaR), con intervallo di confidenza definito
coerentemente al rating target e orizzonte temporale di un anno.
Il rischio di investimenti finanziari è calcolato a scopo di monitoraggio su base trimestrale e in fase di budgeting secondo le
tempistiche dettate nel processo di pianificazione.
Rischio strategico
Per rischio strategico si intende il rischio di incorrere in perdite potenziali dovute a decisioni o cambiamenti radicali nel
contesto operativo, da un’attuazione impropria delle decisioni, dalla mancanza di reattività a cambiamenti nel contesto
operativo, con impatti negativi sul profilo di rischio e conseguentemente sul capitale, sugli utili nonché sull’orientamento
generale e sul raggio di azione di una banca nel lungo periodo.
Il Gruppo UniCredit ha in essere una struttura di Governo Societario, ovvero l’insieme di regole e procedure che
rappresentano le linee guida della società nello svolgimento dei propri compiti nei confronti dei propri stakeholder, che
permette la gestione del rischio strategico a livello di Gruppo.
E’ generalmente accettato che capitale aggiuntivo non costituisce un modo per mitigare il rischio strategico. A tal fine
UniCredit sta rafforzando internamente la cultura del rischio: a tal proposito è stata intrapresa un’importante iniziativa quale il
lancio della “Risk Academy”, realizzata con la finalità di creare un centro di eccellenza formativa in materia di rischio a livello
di Gruppo.
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I
Rischio reputazionale
Il gruppo UniCredit definisce il rischio reputazionale come il rischio attuale o prospettico di una perdita, di una flessione degli
utili o di un calo del valore del titolo, derivante da una percezione negativa dell'immagine della banca da parte di clienti,
controparti, azionisti, investitori o autorità di vigilanza.
Dal 2010 UniCredit S.p.A. adotta le Group Reputational Risk Governance Guidelines che definiscono un insieme di principi e
di regole per la misurazione e il controllo del rischio reputazionale.
La gestione del rischio reputazionale è in carico al dipartimento Group Operational and Reputational Risks della Capo
Gruppo e alle funzioni dedicate delle società del Gruppo.
Inoltre, il “Group Operational & Reputational Risks Committee” ha il ruolo di garantire la coerenza delle policy, delle
metodologie e delle prassi operative sul rischio reputazionale nelle varie Divisioni/Business Unit ed Entità Legali, controllando
e monitorando, a livello di Gruppo, il Reputational Risk portfolio.
Il gruppo UniCredit è fortemente impegnato a promuovere soluzioni sostenibili in tutte le sue decisioni di finanziamento o di
investimento, con particolare attenzione alle implicazioni reputazionali. Ogni operazione effettuata deve essere realizzata
riducendo al minimo i rischi ambientali, sociali e di reputazione.
I Transactional Credit Committees hanno il compito di valutare eventuali rischi reputazionali inerenti alle operazioni come
specificato dalle vigenti Global Rules sul rischio reputazionale.
Al fine di preservare il gruppo UniCredit dall’assunzione di rischio reputazionale, alle Group Reputational Risk Governance
Guidelines si aggiungono le seguenti policy in specifici settori: “Difesa/Armi”, “Energia Nucleare”, ”Stati non cooperativi”,
“Industria Mineraria” e “Infrastrutture idriche (dighe)”.
Infine, il documento Human Rights Commitment mira a identificare e a gestire i rischi connessi ai diritti umani e a ridurre
potenziali violazioni degli stessi.
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Modalità di misurazione rischi
Nell’ambito del processo di valutazione interna dell’adeguatezza patrimoniale (ICAAP), coerentemente con il principio di
proporzionalità normato dal Secondo Pilastro di Basilea II, il profilo di rischio del Gruppo e delle principali società del Gruppo
è calcolato in modo analitico.
I rischi di credito, mercato, operativo, di business, immobiliare e di investimenti finanziari sono misurati in maniera quantitativa
tramite:
•
capitale economico e aggregazione come componente del capitale interno;
•
stress test.
Per le società classificate some “Piccole” viene utilizzato un approccio “sintetico” il cui le variazioni del valore della società
viene simulato utilizzando tecniche proprie del Rischio di Mercato.
Il Capitale Interno rappresenta il capitale necessario a fronte delle possibili perdite relative alle attività del Gruppo e prende in
considerazione i rischi definiti dal Gruppo come quantificabili in termini di Capitale Economico coerentemente con i requisiti di
Secondo Pilastro (rischi di credito, mercato, operativo, business, investimenti finanziari e rischio immobiliare, includendo
l’effetto di diversificazione tra i rischi stessi - inter-diversificazione - e all’interno di ciascun portafoglio -intra-diversificazione- e
un cushion prudenziale a fronte del rischio modello e della variabilità del ciclo economico).
Il Capitale Interno è calcolato secondo la metodologia di aggregazione tramite una Copula Bayesiana con un orizzonte
temporale di un anno e ad un livello di confidenza derivante dal rating target di Gruppo. A fini di controllo, il Capitale Interno
viene calcolato trimestralmente o ad hoc se necessario; in fase di budgeting viene calcolato in ottica prospettica.
La natura multi dimensionale del rischio richiede di integrare la misurazione del capitale economico con analisi di stress test,
non solo al fine di stimare le perdite in alcuni scenari, ma anche di cogliere l’impatto delle determinanti delle stesse.
Lo stress test è uno degli strumenti utilizzati per il controllo dei rischi rilevanti al fine di valutare la vulnerabilità della banca ad
eventi “eccezionali ma plausibili”, fornendo informazioni aggiuntive rispetto alle attività di monitoraggio.
Le attività di stress testing, in coerenza con quanto richiesto dalle Autorità di Vigilanza, vengono effettuate sulla base di un
insieme di scenari di stress definiti internamente, che includono le principali regioni in cui il Gruppo è presente e vengono
effettuati almeno due volte l’anno.
Nell’ambito delle attività di misurazione dei rischi effettuate secondo le prescrizioni del Secondo Pilastro, il firm-wide stress
test considera i diversi impatti di un dato scenario macro-economico sui rischi considerati rilevanti al fine di fornire una
rappresentazione completa e armonica della risposta del Gruppo a condizioni di stress su di un orizzonte temporale di due
anni. Lo scenario di stress test firm-wide viene definito analizzando sia eventi significativi avvenuti in passato che eventi
plausibili e penalizzanti che non sono ancora avvenuti.
Lo stress test è effettuato sia in relazione alle singole tipologie di rischio, sia alla loro aggregazione, fornendo come output le
perdite condizionate e il capitale economico stressato. La stima dello stress test aggregato considera la variazione
dell’ammontare dei singoli rischi e quella del beneficio di diversificazione in condizioni di crisi.
Il top management del Gruppo è coinvolto negli esercizi di stress test firm-wide sia ex-ante che ex-post come segue:
•
prima di finalizzare l’esercizio, con una presentazione degli scenari selezionati e delle ipotesi sottostanti;
•
a valle dell’esercizio, con la presentazione dei risultati e l’eventuale discussione di un piano di rientro nel caso
l’impatto superi i limiti fissati.
L’adeguatezza delle singole metodologie di misurazione dei rischi sottostanti l’ICAAP, inclusi gli stress test e l’aggregazione
dei rischi, è oggetto dell’attività di verifica della validazione interna.
Coerentemente con il sistema di governance, il Group Risk Management di Capogruppo è responsabile dello sviluppo della
metodologia e della misurazione del Capitale Economico e Interno e della definizione e implementazione dei relativi processi
di Gruppo.
Le relative “Group Rules”, dopo l’approvazione, sono inviate alle società interessate per l’approvazione e implementazione.
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I
Processo di Valutazione Interna dell’Adeguatezza Patrimoniale (ICAAP-Internal Capital Adequacy
Assessment Process)
Coerentemente con le disposizioni del Secondo Pilastro di Basilea, la misurazione del profilo di rischio è un elemento
fondamentale del processo di valutazione interna dell’adeguatezza patrimoniale (ICAAP).
L’approccio di Gruppo al processo ICAAP si basa sulla definizione di una “Risk Governance” come requisito preliminare,
mentre il processo si articola nelle seguenti fasi:
•
definizione del perimetro ed identificazione dei rischi;
•
valutazione del profilo di rischio;
•
definizione del risk appetite e allocazione del capitale;
•
monitoraggio e reporting.
L’adeguatezza patrimoniale è valutata considerando l’equilibrio tra i rischi assunti, sia di Primo che di Secondo Pilastro, ed il
capitale disponibile.
Per il Secondo Pilastro, la metrica di riferimento è la Risk Taking Capacity, pari al rapporto tra il capitale disponibile (Available
Financial Resources – AFR) ed il Capitale Interno.
Un elemento fondamentale dell’ICAAP è rappresentato dal Risk Appetite che stabilisce il livello di rischio che il Gruppo
UniCredit è disposto ad accettare per il perseguimento dei propri obiettivi strategici e del business plan, considerando gli
interessi dei propri clienti e degli azionisti, i requisiti di capitale e gli altri requisiti.
La struttura del Risk Appetite di Gruppo include elementi qualitativi e quantitativi che sono inclusi rispettivamente nel Risk
Appetite Statement e nel Risk Appetite KPI.
Il Group Risk Appetite Statement definisce il posizionamento del Gruppo in termini di obiettivi strategici e dei relativi profili di
rischio, al fine di indirizzare le aspettative degli stakeholder e include:
•
una guida ai principali vincoli per il Gruppo in termini di attività di interesse, strettamente connessi alla risk
ownership;
•
una definizione del profilo di rischio-rendimento desiderato, coerente con la strategia complessiva del Gruppo;
•
una valutazione dei rischi che il Gruppo accetta di assumere o di evitare sia in condizioni normali che di stress;
•
una indicazione sulle strategie di gestione dei principali rischi nel perimetro del Gruppo;
•
descrizioni qualitative per i rischi difficilmente quantificabili (ad esempio, strategico, reputazionale, compliance) al
fine di assicurare la prevenzione/intervento immediato sui rischi emergenti;
•
una descrizione dei principali ruoli e responsabilità nel processo di Risk Appetite per quanto riguarda le fasi di
approvazione, cascading alle Società controllate del Gruppo, monitoraggio, reportistica ed escalation.
La sezione dei KPI del Risk Appetite è composta da un insieme di indicatori che si fondano sull’analisi delle aspettative degli
stakeholder interni ed esterni al Gruppo UniCredit, che guida alla identificazione delle seguenti categorie rilevanti per il
Gruppo:
•
Risk ownership e posizionamento, per indicare esplicitamente le principali attività di riferimento del Gruppo e il
complessivo posizionamento in termini di rischio;
•
Requisiti regolamentari, per includere i KPI richiesti dall’Autorità di Vigilanza;
•
Profittabilità e rischio, per garantire l’allineamento con il budget di Gruppo;
•
Controllo su specifici tipi di rischio, per garantire il controllo su tutti i principali rischi.
Il Risk Appetite è approvato dal Consiglio di Amministrazione e le metriche sono regolarmente oggetto di monitoraggio e
reportistica, almeno trimestrale, ai Comitati competenti.
Inoltre, in conformità alle linee guida della Banca d’Italia, annualmente viene preparato ed inviato all’Autorità di Vigilanza un
resoconto su base consolidata riguardante l’adeguatezza patrimoniale, fornendo al contempo un quadro generale sulle
principali Entità.
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Requisito informativo generale
Reporting
L’Unità di Group MIS & Reporting nell’ambito della funzione Group Risk Management redige tutta la reportistica standardizzata
il cui obiettivo principale è l’analisi dei driver e dei parametri di rischio di credito (ad es. esposizione al default - EAD, perdita
attesa - EL, migrazioni, rettifiche di valore, rapporto di copertura, costo del rischio ecc.), principalmente in ottica di Gruppo e per
aree geografiche, nonché di fornire una rappresentazione aggregata di tutti i rischi fronteggiati dal gruppo UniCredit.
La reportistica prodotta costituisce peraltro strumento di supporto per le decisioni manageriali in termini di gestione e
mitigazione del rischio.
Tra tutti i reports prodotti dall’Unità Organizzativa di Group Risk MIS & Reporting, l’ERM Report riveste indubbiamente un
ruolo centrale ai fini del monitoraggio della qualità dell’attivo del portafoglio. L’obiettivo dell’ERM Report è fornire una visione il
più completa possibile dei principali rischi assunti dal Gruppo fino ad un significativo livello di dettaglio, per ciascuna categoria
di rischio (di credito, di mercato, di tasso di interesse, di investimento, di negoziazione, di liquidità e operativo) e per le
principali aree in cui tali rischi sono originati (Italia, Germania, Austria, CEE e Polonia).
L’ERM Report, consolidando le informazioni relative all’esposizione dei principali rischi di Gruppo, fornisce una
rappresentazione dettagliata in termini di:
•
rischio di credito – tramite analisi a livello di Gruppo e per Area Geografica relative alla composizione e alla qualità
dell’attivo di Gruppo, con focus sul portafoglio deteriorato e sul rapporto di copertura, sulle rettifiche sui crediti,
nonché analisi di portafogli selezionati (quali, ad esempio, Leasing, LPAC, Shipping e Real Estate) e sulle maggiori
esposizioni;
•
rischio di liquidità – attraverso analisi della capacità del Gruppo di far fronte alle esigenze di liquidità a breve, medio
e lungo termine anche in condizioni di stress (analisi effettuate mediante la simulazione di stress test), nonché di
reperire/generare liquidità e finanziamenti in proprio o mediante l’accesso ai mercati finanziari;
•
rischio di mercato core banking book – mediante uno studio dell’esposizione e dell’andamento dei principali indicatori
di market risk, nonché verifica del rispetto dei limiti di VAR sui mercati finanziari derivanti dal portafoglio di investimento
core del Gruppo;
•
rischio di mercato trading & non core banking book – tramite la presentazione dei dati (quali, ad esempio, VAR,
spread di credito, tassi di interesse e tassi di cambio) relativi al portafoglio di negoziazione e al portafoglio di
investimento non core del Gruppo mediante analisi di scenario in condizioni di stress;
•
rischio operativo – mediante un’analisi mensile delle perdite operative generate da ogni singola Area Geografica, con
dettaglio delle perdite superiori a 1 milione di euro e delle misure correttive adottate per prevenire eventi con potenziali
perdite future. Su base trimestrale sono inoltre presentati i valori del capitale regolamentare con metodo Standard
(TSA) e Avanzato (AMA).
L’Unità di Group Risk MIS e Reporting ha altresì il compito di assicurare l’ottimizzazione, la standardizzazione e il
miglioramento del processo di reporting assicurando l’efficienza e l’efficacia dell’intero corpus dei report prodotti non solo
all’interno del Group Credit & Integrated Risks Department ma sia a livello di Capogruppo che a livello di Società del Gruppo.
Nel corso del 2013, l’Unità di Group Risk MIS & Reporting ha fatto degli sforzi significativi per il proseguimento nell’attività di
perfezionamento della qualità dei dati e dei processi di reporting, rivedendo la reportistica già esistente ed approfondendo
l’analisi dei dati anche alla luce delle mutate condizioni di mercato. L’obiettivo è quello di definire la raccolta e l’elaborazione
dei dati di rischio in accordo agli obblighi di segnalazione dei rischi di Gruppo sulla base delle definizioni del Comitato di
Basilea per la Vigilanza Bancaria (BCBS n.239), che ha rilasciato una serie di principi relativi l’aggregazione dei dati e attività
interne di reporting. Le ulteriori fasi di affinamento e di miglioramento dei report prodotti sono in corso e sono già stati
raggiunti importanti risultati in termini di coerenza e qualità delle informazioni riportate.
17
I
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
18
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Ambito di applicazione
Ambito di applicazione
Denominazione della banca cui si applicano gli obblighi d’informativa
UniCredit S.p.A., Capogruppo del Gruppo bancario “UniCredit” iscritto all’Albo dei Gruppi Bancari.
Illustrazione delle differenze nelle aree di consolidamento rilevanti per i fini prudenziali e di bilancio
In questa sezione del Terzo Pilastro è esposta l’area di consolidamento prudenziale del gruppo UniCredit.
Si precisa che l’area di consolidamento è costruita secondo la normativa prudenziale e che la stessa differisce dall’area di
consolidamento del Bilancio consolidato, che si riferisce allo standard IAS/IFRS. Questa situazione può generare
disallineamenti tra i dati presenti in questo documento e quelli inseriti nel Bilancio consolidato.
I diversi trattamenti sono esposti nelle liste presenti in questa sezione, che presentano le seguenti caratteristiche:
•
Entità consolidate al 30 giugno 2014
o
società bancarie, finanziarie e strumentali controllate direttamente o indirettamente da UniCredit S.p.A. a
cui si applica il metodo di consolidamento integrale;
o
società bancarie, finanziarie e strumentali partecipate direttamente o indirettamente da UniCredit S.p.A.
in misura pari o superiore al 20 per cento, quando siano controllate congiuntamente con altri soggetti e/o
in base ad accordi con essi; a queste si applica il metodo di consolidamento proporzionale;
o
altre società bancarie e finanziarie partecipate direttamente o indirettamente da UniCredit S.p.A. in
misura pari o superiore al 20 per cento o comunque sottoposte a influenza notevole, cui si applica il
metodo del patrimonio netto;
o
imprese, diverse dalle società bancarie, finanziarie e strumentali, controllate direttamente o
indirettamente da UniCredit S.p.A. in modo esclusivo o congiunto oppure sottoposte ad influenza
notevole, cui si applica il metodo del patrimonio netto.
•
Entità soggette al trattamento per i Fondi Propri previsto al 30 giugno 2014 ai sensi degli articoli 46 e 48 del CRR
o
società del settore finanziario in cui è detenuto un investimento non significativo / significativo, soggette a
deduzione dai Fondi Propri ovvero a ponderazione ai fini delle attività di rischio, in relazione alle soglie
per l'esenzione dalla detrazione dal capitale primario di classe 12.
•
Entità sommate alle attività di rischio ponderate al 30 giugno 2014
o
partecipazioni in società non appartenenti al settore finanziario soggette a ponderazione ai fini delle
attività di rischio.
Nel contenuto della presente informativa che fa riferimento ai dati consolidati, non sono incluse le partecipazioni che
singolarmente presentano un valore inferiore a 1.000 euro:
n. 38 controllate e controllo congiunto
n. 16 collegate
n. 207 partecipazioni di minoranza iscritte nel portafoglio Attività finanziarie disponibili per la vendita (AFS).
Si segnala che sono state mantenute al costo n. 187 società controllate (190 al 31 dicembre 2013), di cui:
n. 13 appartenenti al Gruppo Bancario (cfr. Informativa Quantitativa della presente Tavola Ambito di applicazione);
n. 174 non appartenenti al Gruppo Bancario (175 al 31 dicembre 2013).
2
Al 30 giugno 2014, nessuna partecipazione detenuta in Entità del settore finanziario è stata oggetto di deduzione dai Fondi Propri Consolidati.
19
Aree di consolidamento rilevanti per i fini prudenziali e di bilancio
Entità consolidate al 30 giugno 2014
Stato
UNICREDIT SPA
BANCHE
ROMA
ITALIA
X
X
BANK AUSTRIA REAL INVEST IMMOBILIEN-KAPITALANLAGE
GMBH
BANCHE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
BANK AUSTRIA WOHNBAUBANK AG
BANCHE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
BANK PEKAO SA
BANCHE
VARSAVIA
POLONIA
X
X
BANKHAUS NEELMEYER AG
BANCHE
BREMA
GERMANIA
X
X
CARD COMPLETE SERVICE BANK AG
BANCHE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
DAB BANK AG
BANCHE
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
DC BANK AG
BANCHE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
DIREKTANLAGE.AT AG
BANCHE
SALISBURGO
AUSTRIA
X
X
FACTORBANK AKTIENGESELLSCHAFT
BANCHE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
FINECOBANK SPA
BANCHE
MILANO
ITALIA
X
X
LEASFINANZ BANK GMBH
BANCHE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
PEKAO BANK HIPOTECZNY S.A.
BANCHE
VARSAVIA
POLONIA
X
X
PIONEER INVESTMENTS AUSTRIA GMBH
BANCHE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
PRVA STAMBENA STEDIONICA DD ZAGREB
BANCHE
ZAGABRIA
CROAZIA
X
X
PUBLIC JOINT STOCK COMPANY UKRSOTSBANK
BANCHE
KIEV
UCRAINA
X
X
SCHOELLERBANK AKTIENGESELLSCHAFT
BANCHE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
BANCHE
BANJA LUKA
BOSNIA ED
ERZEGOVINA
X
X
UNICREDIT BANK AG
BANCHE
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
BANCHE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
PRAGA
REPUBBLICA
CECA
X
X
UNICREDIT BANK A.D. BANJA LUKA
UNICREDIT BANK CZECH REPUBLIC AND SLOVAKIA A.S.
BANCHE
UNICREDIT BANK D.D.
BANCHE
MOSTAR
BOSNIA ED
ERZEGOVINA
X
X
UNICREDIT BANK HUNGARY ZRT.
BANCHE
BUDAPEST
UNGHERIA
X
X
UNICREDIT BANK IRELAND PLC
BANCHE
DUBLINO
IRLANDA
X
X
UNICREDIT BANK SERBIA JSC
BANCHE
BELGRADO
SERBIA
X
X
UNICREDIT BANKA SLOVENIJA D.D.
BANCHE
LJUBLJANA
SLOVENIA
X
X
UNICREDIT BULBANK AD
BANCHE
SOFIA
BULGARIA
X
X
UNICREDIT CREDIT MANAGEMENT BANK SPA
BANCHE
VERONA
ITALIA
X
X
UNICREDIT INTERNATIONAL BANK (LUXEMBOURG) SA
BANCHE
LUSSEMBURGO
LUSSEMBURGO
X
X
UNICREDIT JELZALOGBANK ZRT.
BANCHE
BUDAPEST
UNGHERIA
X
X
UNICREDIT LEASING FINANCE GMBH
BANCHE
AMBURGO
GERMANIA
X
X
UNICREDIT LUXEMBOURG S.A.
BANCHE
LUSSEMBURGO
LUSSEMBURGO
X
X
UNICREDIT TIRIAC BANK S.A.
BANCHE
BUCAREST
ROMANIA
X
X
ZAGREBACKA BANKA D.D.
BANCHE
ZAGABRIA
CROAZIA
X
X
ZAO UNICREDIT BANK
BANCHE
MOSCA
RUSSIA
X
X
ACTIVE ASSET MANAGEMENT GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
GRUNWALD
GERMANIA
X
X
AI BETEILIGUNGS GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
Patrimonio netto
Città
Proporzionale
Tipologia
Integrale
Consolidamento
Patrimonio netto (RWA)
Consolidamento
Integrale
Ragione sociale
Trattamento
IAS/IFRS
Proporzionale
Sede
Trattamento nelle
segnalazioni
prudenziali
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
20
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Ambito di applicazione
Stato
ALINT 458 GRUNDSTUECKVERWALTUNG GESELLSCHAFT
M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
BAD HOMBURG
GERMANIA
X
X
ALLEGRO LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
ALLIB LEASING S.R.O.
SOCIETA'
FINANZIARIE
PRAGA
REPUBBLICA
CECA
X
X
ALLIB NEKRETNINE D.O.O. ZA POSLOVANJE NEKRETNINAMA
SOCIETA'
FINANZIARIE
ZAGABRIA
CROAZIA
X
X
ALLIB ROM S.R.L.
SOCIETA'
FINANZIARIE
BUCAREST
ROMANIA
X
X
ALMS LEASING GMBH.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
ALPINE CAYMAN ISLANDS LTD.
SOCIETA'
FINANZIARIE
GEORGE TOWN
ISOLE CAYMAN
X
X
ALV IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
ANTARES IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
ARANY PENZUEGYI LIZING ZRT.
SOCIETA'
FINANZIARIE
BUDAPEST
UNGHERIA
X
X
ARNO GRUNDSTUECKSVERWALTUNGS GESELLSCHAFT M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
AS UNICREDIT FINANCE
SOCIETA'
FINANZIARIE
RIGA
LATVIA
X
X
AUSTRIA LEASING GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
B.I. INTERNATIONAL LIMITED
SOCIETA'
FINANZIARIE
GEORGE TOWN
ISOLE CAYMAN
X
X
BA ALPINE HOLDINGS, INC.
SOCIETA'
FINANZIARIE
WILMINGTON
U.S.A.
X
X
BA CA LEASING (DEUTSCHLAND) GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
BAD HOMBURG
GERMANIA
X
X
BA CA SECUND LEASING GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
BA CREDITANSTALT BULUS EOOD
SOCIETA'
FINANZIARIE
SOFIA
BULGARIA
X
X
BA EUROLEASE BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
BA/CA-LEASING BETEILIGUNGEN GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
BA-CA ANDANTE LEASING GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
BACA CENA IMMOBILIEN LEASING GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
BACA CHEOPS LEASING GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
BA-CA FINANCE (CAYMAN) II LIMITED
SOCIETA'
FINANZIARIE
GEORGE TOWN
ISOLE CAYMAN
X
X
BA-CA FINANCE (CAYMAN) LIMITED
SOCIETA'
FINANZIARIE
GEORGE TOWN
ISOLE CAYMAN
X
X
BACA HYDRA LEASING GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
BACA KOMMUNALLEASING GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
BACA LEASING ALFA S.R.O.
SOCIETA'
FINANZIARIE
PRAGA
REPUBBLICA
CECA
X
X
BACA LEASING CARMEN GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
BA-CA LEASING DREI GARAGEN GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
BACA LEASING GAMA S.R.O.
SOCIETA'
FINANZIARIE
PRAGA
REPUBBLICA
CECA
X
X
BA-CA LEASING MAR IMMOBILIEN LEASING GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
BA-CA LEASING MODERATO D.O.O.
SOCIETA'
FINANZIARIE
LJUBLJANA
SLOVENIA
X
X
21
Patrimonio netto
Città
Proporzionale
Tipologia
Integrale
Consolidamento
Patrimonio netto (RWA)
Consolidamento
Integrale
Ragione sociale
Trattamento
IAS/IFRS
Proporzionale
Sede
Trattamento nelle
segnalazioni
prudenziali
Stato
BACA LEASING UND BETEILIGUNGSMANAGEMENT GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
BA-CA MARKETS & INVESTMENT BETEILIGUNG GES.M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
BACA NEKRETNINE DRUSTVO SA OGRANICENOM
ODGOVORNOSCU
SOCIETA'
FINANZIARIE
SARAJEVO
BOSNIA ED
ERZEGOVINA
X
X
BA-CA PRESTO LEASING GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
BACAL ALPHA DOO ZA POSLOVANJE NEKRETNINAMA
SOCIETA'
FINANZIARIE
ZAGABRIA
CROAZIA
X
X
BACAL BETA NEKRETNINE D.O.O. ZA POSLOVANJE
NEKRETNINAMA
SOCIETA'
FINANZIARIE
ZAGABRIA
CROAZIA
X
X
BACA-LEASING AQUILA INGATLANHASNOSITO KORLATOLT
FELELOSSEGUE TARSASAG
SOCIETA'
FINANZIARIE
BUDAPEST
UNGHERIA
X
X
BACA-LEASING GEMINI INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT
FELELOSSEGUE TARSASAG
SOCIETA'
FINANZIARIE
BUDAPEST
UNGHERIA
X
X
BACA-LEASING OMIKRON INGATLANHASZNOSTO KORLATOLT
FELELOSSEGUE TARSASAG
SOCIETA'
FINANZIARIE
BUDAPEST
UNGHERIA
X
X
BAL CARINA IMMOBILIEN LEASING GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
BAL DEMETER IMMOBILIEN LEASING GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
BAL HESTIA IMMOBILIEN LEASING GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
BAL HORUS IMMOBILIEN LEASING GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
BAL HYPNOS IMMOBILIEN LEASING GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
BAL LETO IMMOBILIEN LEASING GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
BAL OSIRIS IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
BAL SOBEK IMMOBILIEN LEASING GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
BANDON LEASING LIMITED
SOCIETA'
FINANZIARIE
DUBLINO
IRLANDA
X
X
BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING
IMMOBILIENANLAGEN GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
BANK AUSTRIA FINANZSERVICE GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
BANK AUSTRIA HUNGARIA BETA LEASING KORLATOLT
FELELOSSEGUE TARSASAG
SOCIETA'
FINANZIARIE
BUDAPEST
UNGHERIA
X
X
BANK AUSTRIA LEASING ARGO IMMOBILIEN LEASING GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
BANK AUSTRIA LEASING HERA IMMOBILIEN LEASING GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
BANK AUSTRIA LEASING IKARUS IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
BANK AUSTRIA LEASING MEDEA IMMOBILIEN LEASING GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
BANK AUSTRIA REAL INVEST CLIENT INVESTMENT GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
BANK AUSTRIA REAL INVEST IMMOBILIEN-MANAGEMENT
GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
BARODA PIONEER ASSET MANAGEMENT COMPANY LTD
SOCIETA'
FINANZIARIE
MUMBAI
INDIA
X
X
BARODA PIONEER TRUSTEEE COMPANY PVT LTD
SOCIETA'
FINANZIARIE
MUMBAI
INDIA
X
X
BAULANDENTWICKLUNG GDST 1682/8 GMBH & CO OEG
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER BANK
AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
BIL LEASING-FONDS GMBH & CO VELUM KG
SOCIETA'
FINANZIARIE
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
BREWO GRUNDSTUECKSVERWALTUNGS-GESELLSCHAFT
M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
Patrimonio netto
Città
Proporzionale
Tipologia
Integrale
Consolidamento
Patrimonio netto (RWA)
Consolidamento
Integrale
Ragione sociale
Trattamento
IAS/IFRS
Proporzionale
Sede
Trattamento nelle
segnalazioni
prudenziali
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
22
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Ambito di applicazione
Stato
BULBANK LEASING EAD
SOCIETA'
FINANZIARIE
SOFIA
BULGARIA
X
X
BV GRUNDSTUCKSENTWICKLUNGS-GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
CABET-HOLDING GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
CABO BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
CAC REAL ESTATE, S.R.O.
SOCIETA'
FINANZIARIE
PRAGA
REPUBBLICA
CECA
X
X
CAC-IMMO SRO
SOCIETA'
FINANZIARIE
PRAGA
REPUBBLICA
CECA
X
X
CAFU VERMOEGENSVERWALTUNG GMBH & CO OG
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
CA-LEASING DELTA INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT
FELELOSSEGUE TARSASAG
SOCIETA'
FINANZIARIE
BUDAPEST
UNGHERIA
X
X
CA-LEASING EPSILON INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT
FELELOSSEGUE TARSASAG
SOCIETA'
FINANZIARIE
BUDAPEST
UNGHERIA
X
X
CA-LEASING EURO, S.R.O.
SOCIETA'
FINANZIARIE
PRAGA
REPUBBLICA
CECA
X
X
CA-LEASING KAPPA INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT
FELELOSSEGUE TARSASAG
SOCIETA'
FINANZIARIE
BUDAPEST
UNGHERIA
X
X
CA-LEASING OMEGA INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT
FELELOSSEGU TARSASAG
SOCIETA'
FINANZIARIE
BUDAPEST
UNGHERIA
X
X
CA-LEASING OVUS S.R.O.
SOCIETA'
FINANZIARIE
PRAGA
REPUBBLICA
CECA
X
X
CA-LEASING PRAHA S.R.O.
SOCIETA'
FINANZIARIE
PRAGA
REPUBBLICA
CECA
X
X
CA-LEASING SENIOREN PARK GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
CA-LEASING ZETA INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT
FELELOSSEGU TARSASAG
SOCIETA'
FINANZIARIE
BUDAPEST
UNGHERIA
X
X
CALG 307 MOBILIEN LEASING GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
CALG 443 GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
CALG 445 GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
CALG 451 GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
CALG ALPHA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
CALG ANLAGEN LEASING GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
CALG ANLAGEN LEASING GMBH & CO
GRUNDSTUCKVERMIETUNG UND -VERWALTUNG KG
SOCIETA'
FINANZIARIE
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
CALG DELTA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
CALG GAMMA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
CALG GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH & CO 1050 WIEN,
SIEBENBRUNNENGASSE 10-21 OG
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH & CO 1120 WIEN,
SCHONBRUNNER SCHLOSS-STRASSE 38-42 OG
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH & CO PROJEKT ACHT OG
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH & CO PROJEKT VIER OG
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
CALG MINAL GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
23
Patrimonio netto
Città
Proporzionale
Tipologia
Integrale
Consolidamento
Patrimonio netto (RWA)
Consolidamento
Integrale
Ragione sociale
Trattamento
IAS/IFRS
Proporzionale
Sede
Trattamento nelle
segnalazioni
prudenziali
Stato
CAL-PAPIER INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT
FELELOSSEGU TARSASAG
SOCIETA'
FINANZIARIE
BUDAPEST
UNGHERIA
X
X
CAPITAL MORTGAGE SRL (CARTOLARIZZAZIONE : BIPCA
CORDUSIO RMBS)
SOCIETA'
FINANZIARIE
VERONA
ITALIA
X
X
CAPITAL MORTGAGE SRL (CARTOLARIZZAZIONE : CAPITAL
MORTGAGE 2007 - 1)
SOCIETA'
FINANZIARIE
VERONA
ITALIA
X
X
CDM CENTRALNY DOM MAKLERSKI PEKAO SA
SOCIETA'
FINANZIARIE
VARSAVIA
POLONIA
X
X
CEAKSCH VERWALTUNGS G.M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
CHARADE LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
CHEFREN LEASING GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
CIVITAS IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
COFIRI S.P.A. IN LIQUIDAZIONE
SOCIETA'
FINANZIARIE
ROMA
ITALIA
X
X
COMMUNA - LEASING
GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
CONSUMER ONE SRL (CARTOLARIZZAZIONE : CONSUMER
ONE)
SOCIETA'
FINANZIARIE
VERONA
ITALIA
X
X
CONSUMER TWO SRL (CARTOLARIZZAZIONE : CONSUMER
TWO)
SOCIETA'
FINANZIARIE
VERONA
ITALIA
X
X
CONTRA LEASING-GESELLSCHAFT M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
CORDUSIO RMBS - UCFIN SRL (CARTOLARIZZAZIONE :
CORDUSIO RMBS UCFIN - SERIE 2006)
SOCIETA'
FINANZIARIE
VERONA
ITALIA
X
X
CORDUSIO RMBS SECURITISATION SRL (CARTOLARIZZAZIONE
: CORDUSIO RMBS SECURITISATION - SERIE 2006)
SOCIETA'
FINANZIARIE
VERONA
ITALIA
X
X
CORDUSIO RMBS SECURITISATION SRL (CARTOLARIZZAZIONE
: CORDUSIO RMBS SECURITISATION - SERIE 2007)
SOCIETA'
FINANZIARIE
VERONA
ITALIA
X
X
CORDUSIO RMBS SRL (CARTOLARIZZAZIONE : CORDUSIO
RMBS)
SOCIETA'
FINANZIARIE
VERONA
ITALIA
X
X
CORDUSIO SIM - ADVISORY & FAMILY OFFICE SPA
SOCIETA'
FINANZIARIE
MILANO
ITALIA
X
X
CORDUSIO SOCIETA' FIDUCIARIA PER AZIONI
SOCIETA'
FINANZIARIE
MILANO
ITALIA
X
X
CORIT - CONCESSIONARIA RISCOSSIONE TRIBUTI S.P.A. IN
LIQUIDAZIONE
SOCIETA'
FINANZIARIE
ROMA
ITALIA
X
X
DEBO LEASING IFN S.A.
SOCIETA'
FINANZIARIE
BUCAREST
ROMANIA
X
X
DINERS CLUB CS S.R.O.
SOCIETA'
FINANZIARIE
BRATISLAVA
SLOVACCHIA
X
X
DINERS CLUB POLSKA SP.Z.O.O.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VARSAVIA
POLONIA
X
X
DLV IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
DOM INWESTYCYJNY XELION SP. Z O.O.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VARSAVIA
POLONIA
X
X
DUODEC Z IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
ENTASI SRL
SOCIETA'
FINANZIARIE
ROMA
ITALIA
X
X
ENTASI SRL (CARTOLARIZZAZIONE : ENTASI)
SOCIETA'
FINANZIARIE
ROMA
ITALIA
X
X
EUROLEASE AMUN IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT
M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
EUROLEASE ANUBIS IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT
M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
EUROLEASE ISIS IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
Patrimonio netto
Città
Proporzionale
Tipologia
Integrale
Consolidamento
Patrimonio netto (RWA)
Consolidamento
Integrale
Ragione sociale
Trattamento
IAS/IFRS
Proporzionale
Sede
Trattamento nelle
segnalazioni
prudenziali
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
24
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Ambito di applicazione
Stato
EUROLEASE MARDUK IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT
M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
EUROLEASE RA IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
EUROLEASE RAMSES IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT
M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
EUROPA BEFEKTETESI ALAPKEZELOE ZRT (EUROPA
INVESTMENT FUND MANAGEMENT LTD.)
SOCIETA'
FINANZIARIE
BUDAPEST
UNGHERIA
X
X
EUROPEAN-OFFICE-FONDS
SOCIETA'
FINANZIARIE
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
EUROVENTURES-AUSTRIA-CA-MANAGEMENT GESMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
EXPANDA IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
FCT UCG TIKEHAU
SOCIETA'
FINANZIARIE
PARIGI
FRANCIA
X
X
F-E GOLD SRL (CARTOLARIZZAZIONE : F-E GOLD)
SOCIETA'
FINANZIARIE
MILANO
ITALIA
X
X
F-E MORTGAGES SRL (CARTOLARIZZAZIONE : F-E MORTGAGES
2005)
SOCIETA'
FINANZIARIE
VERONA
ITALIA
X
X
F-E MORTGAGES SRL (CARTOLARIZZAZIONE : F-E MORTGAGES
SERIES 1 - 2003)
SOCIETA'
FINANZIARIE
VERONA
ITALIA
X
X
FINECO VERWALTUNG AG (IN LIQUIDATION)
SOCIETA'
FINANZIARIE
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
FMC LEASING INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT
FELELOSSEGU TARSASAG
SOCIETA'
FINANZIARIE
BUDAPEST
UNGHERIA
X
X
FMZ SAVARIA SZOLGALTATO KFT
SOCIETA'
FINANZIARIE
BUDAPEST
UNGHERIA
X
X
FMZ SIGMA PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
FOLIA LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
FONDO SIGMA IMMOBILIARE
SOCIETA'
FINANZIARIE
ROMA
ITALIA
X
X
FUGATO LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
G.N.E. GLOBAL GRUNDSTUCKSVERWERTUNG GESELLSCHAFT
M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GESELLSCHAFT M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
GBS GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
GEBAUDELEASING
GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
GEMEINDELEASING GRUNDSTUCKVERWALTUNG
GESELLSCHAFT M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
GRUNDSTUCKSVERWALTUNG LINZ-MITTE GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
GUS CONSULTING GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
H.F.S. HYPO-FONDSBETEILIGUNGEN FUR SACHWERTE GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
HELICONUS SRL (CARTOLARIZZAZIONE : HELICONUS)
SOCIETA'
FINANZIARIE
VERONA
ITALIA
X
X
HERKU LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
HOKA LEASING-GESELLSCHAFT M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
HONEU LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
HVB ASSET LEASING LIMITED
SOCIETA'
FINANZIARIE
LONDRA
REGNO UNITO
X
X
HVB ASSET MANAGEMENT HOLDING GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
25
Patrimonio netto
Città
Proporzionale
Tipologia
Integrale
Consolidamento
Patrimonio netto (RWA)
Consolidamento
Integrale
Ragione sociale
Trattamento
IAS/IFRS
Proporzionale
Sede
Trattamento nelle
segnalazioni
prudenziali
Stato
SOCIETA'
FINANZIARIE
SOFIA
BULGARIA
X
X
SOCIETA'
FINANZIARIE
NEW CASTE
COUNTRY
WILMINGTON
U.S.A.
X
X
SOCIETA'
FINANZIARIE
NEW CASTE
COUNTRY
WILMINGTON
U.S.A.
X
X
HVB CAPITAL LLC III
SOCIETA'
FINANZIARIE
NEW CASTE
COUNTRY
WILMINGTON
U.S.A.
X
X
HVB CAPITAL PARTNERS AG
SOCIETA'
FINANZIARIE
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
HVB EXPORT LEASING GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
HVB FUNDING TRUST
SOCIETA'
FINANZIARIE
WILMINGTON
U.S.A.
X
X
HVB FUNDING TRUST II
SOCIETA'
FINANZIARIE
NEW CASTE
COUNTRY
WILMINGTON
U.S.A.
X
X
HVB FUNDING TRUST III
SOCIETA'
FINANZIARIE
WILMINGTON
U.S.A.
X
X
HVB GLOBAL ASSETS COMPANY (GP), LLC
SOCIETA'
FINANZIARIE
DOVER
U.S.A.
X
X
HVB HONG KONG LIMITED
SOCIETA'
FINANZIARIE
HONG KONG
CINA
X
X
HVB IMMOBILIEN AG
SOCIETA'
FINANZIARIE
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
HVB INVESTMENTS (UK) LIMITED
SOCIETA'
FINANZIARIE
GEORGE TOWN
ISOLE CAYMAN
X
X
HVB LEASING CZECH REPUBLIC S.R.O.
SOCIETA'
FINANZIARIE
PRAGA
REPUBBLICA
CECA
X
X
HVB LEASING EOOD
SOCIETA'
FINANZIARIE
SOFIA
BULGARIA
X
X
HVB LONDON INVESTMENTS (AVON) LIMITED
SOCIETA'
FINANZIARIE
LONDRA
REGNO UNITO
X
X
HVB PRINCIPAL EQUITY GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
HVB PROJEKT GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
HVB REALTY CAPITAL INC.
SOCIETA'
FINANZIARIE
NEW YORK
U.S.A.
X
X
HVB TECTA GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
HVB VERWA 1 GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
HVB VERWA 4 GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
HVB VERWA 4.4 GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
HVBFF INTERNATIONAL GREECE GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
HVBFF INTERNATIONALE LEASING GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
HVBFF OBJEKT BETEILIGUNGS GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
HVBFF PRODUKTIONSHALLE GMBH I.L.
SOCIETA'
FINANZIARIE
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
HVB-LEASING AIDA INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT
FELELOSSEGU TARSASAG
SOCIETA'
FINANZIARIE
BUDAPEST
UNGHERIA
X
X
HVB-LEASING ATLANTIS INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT
FELELOSSEGU TARSASAG
SOCIETA'
FINANZIARIE
BUDAPEST
UNGHERIA
X
X
HVB-LEASING FIDELIO INGATLANHASNOSITO KORLATOLT
FELELOSSEGU TARSASAG
SOCIETA'
FINANZIARIE
BUDAPEST
UNGHERIA
X
X
HVB-LEASING FORTE INGATLANHASNOSITO KORLATOLT
FELELOSSEGU TARSASAG
SOCIETA'
FINANZIARIE
BUDAPEST
UNGHERIA
X
X
HVB AUTO LEASING EOOD
HVB CAPITAL LLC
HVB CAPITAL LLC II
Patrimonio netto
Città
Proporzionale
Tipologia
Integrale
Consolidamento
Patrimonio netto (RWA)
Consolidamento
Integrale
Ragione sociale
Trattamento
IAS/IFRS
Proporzionale
Sede
Trattamento nelle
segnalazioni
prudenziali
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
26
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Ambito di applicazione
Stato
HVB-LEASING GARO KFT
SOCIETA'
FINANZIARIE
BUDAPEST
UNGHERIA
X
X
HVB-LEASING HAMLET INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT
FELELOSSEGU TARSASAG
SOCIETA'
FINANZIARIE
BUDAPEST
UNGHERIA
X
X
HVB-LEASING JUPITER KFT
SOCIETA'
FINANZIARIE
BUDAPEST
UNGHERIA
X
X
HVB-LEASING LAMOND INGATLANHASZNOSITO KFT.
SOCIETA'
FINANZIARIE
BUDAPEST
UNGHERIA
X
X
HVB-LEASING MAESTOSO INGATLANHASZNOSITO KFT.
SOCIETA'
FINANZIARIE
BUDAPEST
UNGHERIA
X
X
HVB-LEASING NANO KFT
SOCIETA'
FINANZIARIE
BUDAPEST
UNGHERIA
X
X
HVB-LEASING ROCCA INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT
FELELOSSEGU TARSASAG
SOCIETA'
FINANZIARIE
BUDAPEST
UNGHERIA
X
X
HVB-LEASING RUBIN KFT.
SOCIETA'
FINANZIARIE
BUDAPEST
UNGHERIA
X
X
HVB-LEASING SMARAGD KFT.
SOCIETA'
FINANZIARIE
BUDAPEST
UNGHERIA
X
X
HVB-LEASING SPORT INGATLANHASZNOSITO KOLATPOT
FEOEOASSEGU TARSASAG
SOCIETA'
FINANZIARIE
BUDAPEST
UNGHERIA
X
X
HYPOVEREINSFINANCE N.V.
SOCIETA'
FINANZIARIE
AMSTERDAM
OLANDA
X
X
IMMOBILIENLEASING GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
IMPRESA ONE SRL (CARTOLARIZZAZIONE : IMPRESA ONE)
SOCIETA'
FINANZIARIE
VERONA
ITALIA
X
X
INPROX CHOMUTOV, S.R.O.
SOCIETA'
FINANZIARIE
PRAGA
REPUBBLICA
CECA
X
X
INPROX KLADNO, S.R.O.
SOCIETA'
FINANZIARIE
PRAGA
REPUBBLICA
CECA
X
X
INPROX POPRAD, SPOL. S.R.O.
SOCIETA'
FINANZIARIE
BRATISLAVA
SLOVACCHIA
X
X
INPROX SR I., SPOL. S R.O.
SOCIETA'
FINANZIARIE
BRATISLAVA
SLOVACCHIA
X
X
INTERKONZUM DOO SARAJEVO
SOCIETA'
FINANZIARIE
SARAJEVO
BOSNIA ED
ERZEGOVINA
X
X
INTRO LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
JAUSERN-LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
KINABALU FINANCIAL PRODUCTS LLP
SOCIETA'
FINANZIARIE
LONDRA
REGNO UNITO
X
X
KINABALU FINANCIAL SOLUTIONS LTD
SOCIETA'
FINANZIARIE
LONDRA
REGNO UNITO
X
X
KUNSTHAUS LEASING GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
KUTRA GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS-GESELLSCHAFT M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
LAGERMAX LEASING GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
LAGEV IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
LARGE CORPORATE ONE SRL (CARTOLARIZZAZIONE : LARGE
CORPORATE ONE)
SOCIETA'
FINANZIARIE
VERONA
ITALIA
X
X
LARGO LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
LEASFINANZ GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
LEGATO LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
LELEV IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
LIFE MANAGEMENT ERSTE GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
27
Patrimonio netto
Città
Proporzionale
Tipologia
Integrale
Consolidamento
Patrimonio netto (RWA)
Consolidamento
Integrale
Ragione sociale
Trattamento
IAS/IFRS
Proporzionale
Sede
Trattamento nelle
segnalazioni
prudenziali
Stato
LIFE MANAGEMENT ZWEITE GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
GRUNWALD
GERMANIA
X
X
LINO HOTEL-LEASING GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
LIPARK LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
LIVA IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
LOCAT CROATIA DOO
SOCIETA'
FINANZIARIE
ZAGABRIA
CROAZIA
X
X
LOCAT SV SRL (CARTOLARIZZAZIONE : SERIE 2005)
SOCIETA'
FINANZIARIE
CONEGLIANO
ITALIA
X
X
LOCAT SV SRL (CARTOLARIZZAZIONE : SERIE 2006)
SOCIETA'
FINANZIARIE
CONEGLIANO
ITALIA
X
X
LOCAT SV SRL (CARTOLARIZZAZIONE : SERIE 2011)
SOCIETA'
FINANZIARIE
CONEGLIANO
ITALIA
X
X
LTD SI&C AMC UKRSOTS REAL ESTATE
SOCIETA'
FINANZIARIE
KIEV
UCRAINA
X
X
M. A. V. 7., BANK AUSTRIA LEASING BAUTRAGER GMBH &
CO.OHG.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
MBC IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
MENUETT GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS-GESELLSCHAFT
M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
MIK 2012 KARLATOLT FELELOSSEGU TARSAAG
SOCIETA'
FINANZIARIE
BUDAPEST
UNGHERIA
X
X
MM OMEGA PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
MOBILITY CONCEPT GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
OBERHACHING
GERMANIA
X
X
MOGRA LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
MOVIE MARKET BETEILIGUNGS GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
NAGE LOKALVERMIETUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
NATA IMMOBILIEN-LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
NEWSTONE MORTGAGE SECURITIES No.1 PLC
SOCIETA'
FINANZIARIE
LONDRA
REGNO UNITO
X
X
NO. HYPO LEASING ASTRICTA GRUNDSTUCKVERMIETUNGS
GESELLSCHAFT M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
OCEAN BREEZE FINANCE S.A. - COMPARTMENT 1
SOCIETA'
FINANZIARIE
LUSSEMBURGO
LUSSEMBURGO
X
X
OCT Z IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
OLG HANDELS- UND
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
OOO UNICREDIT LEASING
SOCIETA'
FINANZIARIE
MOSCA
RUSSIA
X
X
ORESTOS IMMOBILIEN-VERWALTUNGS GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
PARZHOF-ERRICHTUNGS- UND VERWERTUNGSGESELLSCHAFT
M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
PEKAO FAKTORING SP. ZOO
SOCIETA'
FINANZIARIE
LUBLIN
POLONIA
X
X
PEKAO FINANCIAL SERVICES SP. ZOO
SOCIETA'
FINANZIARIE
VARSAVIA
POLONIA
X
X
PEKAO FUNDUSZ KAPITALOWY SP. ZOO
SOCIETA'
FINANZIARIE
VARSAVIA
POLONIA
X
X
PEKAO LEASING HOLDING S.A.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VARSAVIA
POLONIA
X
X
PEKAO LEASING SP ZO.O.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VARSAVIA
POLONIA
X
X
Patrimonio netto
Città
Proporzionale
Tipologia
Integrale
Consolidamento
Patrimonio netto (RWA)
Consolidamento
Integrale
Ragione sociale
Trattamento
IAS/IFRS
Proporzionale
Sede
Trattamento nelle
segnalazioni
prudenziali
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
28
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Ambito di applicazione
Stato
PEKAO PIONEER P.T.E. SA
SOCIETA'
FINANZIARIE
VARSAVIA
POLONIA
X
X
PELOPS LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
PESTSZENTIMREI SZAKORVOSI RENDELO KFT.
SOCIETA'
FINANZIARIE
BUDAPEST
UNGHERIA
X
X
PIANA LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
PIONEER ALTERNATIVE INVESTMENT MANAGEMENT
(BERMUDA) LIMITED
SOCIETA'
FINANZIARIE
HAMILTON
BERMUDA
X
X
PIONEER ALTERNATIVE INVESTMENT MANAGEMENT LTD
SOCIETA'
FINANZIARIE
DUBLINO
IRLANDA
X
X
PIONEER ALTERNATIVE INVESTMENTS (ISRAEL) LTD
SOCIETA'
FINANZIARIE
RAMAT GAN.
ISRAELE
X
X
PIONEER ALTERNATIVE INVESTMENTS (NEW YORK) LTD
SOCIETA'
FINANZIARIE
DOVER
U.S.A.
X
X
PIONEER ASSET MANAGEMENT AS
SOCIETA'
FINANZIARIE
PRAGA
REPUBBLICA
CECA
X
X
PIONEER ASSET MANAGEMENT S.A.I. S.A.
SOCIETA'
FINANZIARIE
BUCAREST
ROMANIA
X
X
PIONEER ASSET MANAGEMENT SA
SOCIETA'
FINANZIARIE
LUSSEMBURGO
LUSSEMBURGO
X
X
PIONEER FUNDS DISTRIBUTOR INC
SOCIETA'
FINANZIARIE
BOSTON
U.S.A.
X
X
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA
SOCIETA'
FINANZIARIE
MILANO
ITALIA
X
X
PIONEER GLOBAL FUNDS DISTRIBUTOR LTD
SOCIETA'
FINANZIARIE
HAMILTON
BERMUDA
X
X
PIONEER GLOBAL INVESTMENTS (AUSTRALIA) PTY LIMITED
SOCIETA'
FINANZIARIE
SYDNEY
AUSTRALIA
X
X
PIONEER GLOBAL INVESTMENTS (TAIWAN) LTD.
SOCIETA'
FINANZIARIE
TAIPEI
TAIWAN
X
X
PIONEER GLOBAL INVESTMENTS LIMITED
SOCIETA'
FINANZIARIE
DUBLINO
IRLANDA
X
X
PIONEER INSTITUTIONAL ASSET MANAGEMENT INC
SOCIETA'
FINANZIARIE
WILMINGTON
U.S.A.
X
X
PIONEER INVESTMENT COMPANY AS
SOCIETA'
FINANZIARIE
PRAGA
REPUBBLICA
CECA
X
X
PIONEER INVESTMENT FUND MANAGEMENT LIMITED
SOCIETA'
FINANZIARIE
BUDAPEST
UNGHERIA
X
X
PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT INC
SOCIETA'
FINANZIARIE
WILMINGTON
U.S.A.
X
X
PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT LIMITED
SOCIETA'
FINANZIARIE
DUBLINO
IRLANDA
X
X
PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT SHAREHOLDER
SERVICES INC.
SOCIETA'
FINANZIARIE
BOSTON
U.S.A.
X
X
PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT SOC. DI GESTIONE DEL
RISPARMIO PER AZ
SOCIETA'
FINANZIARIE
MILANO
ITALIA
X
X
PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT USA INC.
SOCIETA'
FINANZIARIE
WILMINGTON
U.S.A.
X
X
PIONEER INVESTMENTS KAPITALANLAGEGESELLSCHAFT MBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
PIONEER PEKAO INVESTMENT FUND COMPANY SA (POLISH
NAME: PIONEER PEKAO TFI SA)
SOCIETA'
FINANZIARIE
VARSAVIA
POLONIA
X
X
PIONEER PEKAO INVESTMENT MANAGEMENT SA
SOCIETA'
FINANZIARIE
VARSAVIA
POLONIA
X
X
POSATO LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
PRELUDE GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS-GESELLSCHAFT
M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
PRIM Z IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
PRIVATE JOINT STOCK COMPANY FERROTRADE
INTERNATIONAL
SOCIETA'
FINANZIARIE
KIEV
UCRAINA
X
X
PROJEKT-LEASE GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
29
Patrimonio netto
Città
Proporzionale
Tipologia
Integrale
Consolidamento
Patrimonio netto (RWA)
Consolidamento
Integrale
Ragione sociale
Trattamento
IAS/IFRS
Proporzionale
Sede
Trattamento nelle
segnalazioni
prudenziali
Stato
QUADEC Z IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
QUART Z IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
QUINT Z IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
REAL ESTATE MANAGEMENT POLAND SP. Z O.O.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VARSAVIA
POLONIA
X
X
REAL-LEASE GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS-GESELLSCHAFT
M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
REAL-RENT LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
REDSTONE MORTGAGES LIMITED
SOCIETA'
FINANZIARIE
LONDRA
REGNO UNITO
X
X
REGEV REALITATENVERWERTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
RONDO LEASING GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
ROYSTON LEASING LIMITED
SOCIETA'
FINANZIARIE
GRAND
CAYMAN
ISOLE CAYMAN
X
X
RSB ANLAGENVERMIETUNG GESELLSCHAFT M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
SCHOELLERBANK INVEST AG
SOCIETA'
FINANZIARIE
SALISBURGO
AUSTRIA
X
X
SECA-LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
SEDEC Z IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
SEXT Z IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
SIA UNICREDIT LEASING
SOCIETA'
FINANZIARIE
RIGA
LATVIA
X
X
SIGMA LEASING GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
SOLOS IMMOBILIEN- UND PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH &
CO. SIRIUS BETEILIGUNGS KG
SOCIETA'
FINANZIARIE
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
SONATA LEASING-GESELLSCHAFT M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
SPECTRUM GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS-GESELLSCHAFT
M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
STATUS VERMOGENSVERWALTUNG GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
SCHWERIN
GERMANIA
X
X
STEWE GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS-GESELLSCHAFT M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
STRUCTURED INVEST SOCIETE ANONYME
SOCIETA'
FINANZIARIE
LUSSEMBURGO
LUSSEMBURGO
X
X
STRUCTURED LEASE GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
AMBURGO
GERMANIA
X
X
TERRONDA DEVELOPMENT B.V.
SOCIETA'
FINANZIARIE
AMSTERDAM
OLANDA
X
X
TERZ Z IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
TREDEC Z IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
TREUCONSULT BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
TREVI FINANCE N 2 SPA (CARTOLARIZZAZIONE : TREVI
FINANCE 2)
SOCIETA'
FINANZIARIE
CONEGLIANO
ITALIA
X
X
TREVI FINANCE N 3 SRL (CARTOLARIZZAZIONE : TREVI
FINANCE 3)
SOCIETA'
FINANZIARIE
CONEGLIANO
ITALIA
X
X
TREVI FINANCE N. 2 S.P.A.
SOCIETA'
FINANZIARIE
CONEGLIANO
ITALIA
X
X
TREVI FINANCE N. 3 S.R.L.
SOCIETA'
FINANZIARIE
CONEGLIANO
ITALIA
X
X
TREVI FINANCE S.P.A.
SOCIETA'
FINANZIARIE
CONEGLIANO
ITALIA
X
X
Patrimonio netto
Città
Proporzionale
Tipologia
Integrale
Consolidamento
Patrimonio netto (RWA)
Consolidamento
Integrale
Ragione sociale
Trattamento
IAS/IFRS
Proporzionale
Sede
Trattamento nelle
segnalazioni
prudenziali
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
30
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Ambito di applicazione
Stato
TREVI FINANCE SPA (CARTOLARIZZAZIONE : TREVI FINANCE)
SOCIETA'
FINANZIARIE
CONEGLIANO
ITALIA
X
X
TRINITRADE VERMOGENSVERWALTUNGS-GESELLSCHAFT MIT
BESCHRANKTER HAFTUNG
SOCIETA'
FINANZIARIE
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
UCL NEKRETNINE D.O.O.
SOCIETA'
FINANZIARIE
SARAJEVO
BOSNIA ED
ERZEGOVINA
X
X
UFFICIUM IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
UNICOM IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
UNICREDIT (CHINA) ADVISORY LIMITED
SOCIETA'
FINANZIARIE
PECHINO
CINA
X
X
UNICREDIT AURORA LEASING GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
UNICREDIT AUTO LEASING E.O.O.D.
SOCIETA'
FINANZIARIE
SOFIA
BULGARIA
X
X
UNICREDIT BETEILIGUNGS GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
UNICREDIT BPC MORTAGE SRL (COVERED BONDS)
SOCIETA'
FINANZIARIE
VERONA
ITALIA
X
X
UNICREDIT BPC MORTGAGE S.R.L.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VERONA
ITALIA
X
X
UNICREDIT CAIB POLAND S.A.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VARSAVIA
POLONIA
X
X
UNICREDIT CAIB SECURITIES UK LTD.
SOCIETA'
FINANZIARIE
LONDRA
REGNO UNITO
X
X
UNICREDIT CAPITAL MARKETS LLC
SOCIETA'
FINANZIARIE
NEW YORK
U.S.A.
X
X
UNICREDIT CONSUMER FINANCING EAD
SOCIETA'
FINANZIARIE
SOFIA
BULGARIA
X
X
UNICREDIT CONSUMER FINANCING IFN S.A.
SOCIETA'
FINANZIARIE
BUCAREST
ROMANIA
X
X
UNICREDIT DELAWARE INC
SOCIETA'
FINANZIARIE
DOVER
U.S.A.
X
X
UNICREDIT FACTORING EAD
SOCIETA'
FINANZIARIE
SOFIA
BULGARIA
X
X
UNICREDIT FACTORING SPA
SOCIETA'
FINANZIARIE
MILANO
ITALIA
X
X
UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND VERWERTUNG
GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
UNICREDIT GLOBAL LEASING EXPORT GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
UNICREDIT GLOBAL LEASING PARTICIPATION MANAGEMENT
GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
UNICREDIT INGATLANLIZING ZRT
SOCIETA'
FINANZIARIE
BUDAPEST
UNGHERIA
X
X
UNICREDIT KFZ LEASING GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
UNICREDIT LEASING AVIATION GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
AMBURGO
GERMANIA
X
X
UNICREDIT LEASING CORPORATION IFN S.A.
SOCIETA'
FINANZIARIE
BUCAREST
ROMANIA
X
X
UNICREDIT LEASING CROATIA D.O.O. ZA LEASING
SOCIETA'
FINANZIARIE
ZAGABRIA
CROAZIA
X
X
UNICREDIT LEASING CZ, A.S.
SOCIETA'
FINANZIARIE
PRAGA
REPUBBLICA
CECA
X
X
UNICREDIT LEASING D.O.O.
SOCIETA'
FINANZIARIE
SARAJEVO
BOSNIA ED
ERZEGOVINA
X
X
UNICREDIT LEASING EAD
SOCIETA'
FINANZIARIE
SOFIA
BULGARIA
X
X
UNICREDIT LEASING GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
AMBURGO
GERMANIA
X
X
UNICREDIT LEASING HUNGARY ZRT
SOCIETA'
FINANZIARIE
BUDAPEST
UNGHERIA
X
X
31
Patrimonio netto
Città
Proporzionale
Tipologia
Integrale
Consolidamento
Patrimonio netto (RWA)
Consolidamento
Integrale
Ragione sociale
Trattamento
IAS/IFRS
Proporzionale
Sede
Trattamento nelle
segnalazioni
prudenziali
Stato
UNICREDIT LEASING IMMOTRUCK ZRT.
SOCIETA'
FINANZIARIE
BUDAPEST
UNGHERIA
X
X
UNICREDIT LEASING KFT
SOCIETA'
FINANZIARIE
BUDAPEST
UNGHERIA
X
X
UNICREDIT LEASING LUNA KFT
SOCIETA'
FINANZIARIE
BUDAPEST
UNGHERIA
X
X
UNICREDIT LEASING MARS KFT
SOCIETA'
FINANZIARIE
BUDAPEST
UNGHERIA
X
X
UNICREDIT LEASING REAL ESTATE S.R.O.
SOCIETA'
FINANZIARIE
BRATISLAVA
SLOVACCHIA
X
X
UNICREDIT LEASING ROMANIA S.A.
SOCIETA'
FINANZIARIE
BUCAREST
ROMANIA
X
X
UNICREDIT LEASING S.P.A.
SOCIETA'
FINANZIARIE
MILANO
ITALIA
X
X
UNICREDIT LEASING SLOVAKIA A.S.
SOCIETA'
FINANZIARIE
BRATISLAVA
SLOVACCHIA
X
X
UNICREDIT LEASING SRBIJA D.O.O. BEOGRAD
SOCIETA'
FINANZIARIE
BELGRADO
SERBIA
X
X
UNICREDIT LEASING TECHNIKUM GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
UNICREDIT LEASING TOB
SOCIETA'
FINANZIARIE
KIEV
UCRAINA
X
X
UNICREDIT LEASING URANUS KFT
SOCIETA'
FINANZIARIE
BUDAPEST
UNGHERIA
X
X
UNICREDIT LEASING, LEASING, D.O.O.
SOCIETA'
FINANZIARIE
LJUBLJANA
SLOVENIA
X
X
UNICREDIT LUNA LEASING GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
UNICREDIT LUXEMBOURG FINANCE SA
SOCIETA'
FINANZIARIE
LUSSEMBURGO
LUSSEMBURGO
X
X
UNICREDIT MOBILIEN UND KFZ LEASING GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
UNICREDIT OBG S.R.L.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VERONA
ITALIA
X
X
UNICREDIT OBG SRL (COVERED BONDS)
SOCIETA'
FINANZIARIE
VERONA
ITALIA
X
X
UNICREDIT PEGASUS LEASING GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
UNICREDIT POLARIS LEASING GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
UNICREDIT RENT D.O.O. BEOGRAD
SOCIETA'
FINANZIARIE
BELGRADO
SERBIA
X
X
UNICREDIT TECHRENT LEASING GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
UNICREDIT U.S. FINANCE LLC
SOCIETA'
FINANZIARIE
WILMINGTON
U.S.A.
X
X
UNICREDIT ZEGA LEASING-GESELLSCHAFT M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
UNICREDIT-LEASING HOSPES KFT
SOCIETA'
FINANZIARIE
BUDAPEST
UNGHERIA
X
X
UNICREDIT-LEASING NEPTUNUS KFT
SOCIETA'
FINANZIARIE
BUDAPEST
UNGHERIA
X
X
UNICREDIT-LEASING ORION INGATLANHASZNOSITO
KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG
SOCIETA'
FINANZIARIE
BUDAPEST
UNGHERIA
X
X
UNICREDITO ITALIANO CAPITAL TRUST III
SOCIETA'
FINANZIARIE
NEWARK,
DELAWARE
U.S.A.
X
X
UNICREDITO ITALIANO CAPITAL TRUST IV
SOCIETA'
FINANZIARIE
NEWARK,
DELAWARE
U.S.A.
X
X
UNICREDITO ITALIANO FUNDING LLC III
SOCIETA'
FINANZIARIE
WILMINGTON
U.S.A.
X
X
UNICREDITO ITALIANO FUNDING LLC IV
SOCIETA'
FINANZIARIE
WILMINGTON
U.S.A.
X
X
US PROPERTY INVESTMENTS INC.
SOCIETA'
FINANZIARIE
DALLAS
U.S.A.
X
X
VANDERBILT CAPITAL ADVISORS LLC
SOCIETA'
FINANZIARIE
WILMINGTON
U.S.A.
X
X
Patrimonio netto
Città
Proporzionale
Tipologia
Integrale
Consolidamento
Patrimonio netto (RWA)
Consolidamento
Integrale
Ragione sociale
Trattamento
IAS/IFRS
Proporzionale
Sede
Trattamento nelle
segnalazioni
prudenziali
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
32
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Ambito di applicazione
Stato
VAPE COMMUNA LEASINGGESELLSCHAFT M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
VERBA VERWALTUNGSGESELLSCHAFT MIT BESCHRANKTER
HAFTUNG
SOCIETA'
FINANZIARIE
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
WEALTH MANAGEMENT CAPITAL HOLDING GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
WEALTHCAP EQUITY GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
WEALTHCAP FONDS GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
WEALTHCAP INITIATOREN GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
WEALTHCAP INVESTORENBETREUUNG GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
WEALTHCAP LEASING GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
GRUNWALD
GERMANIA
X
X
WEALTHCAP PEIA KOMPLEMENTAR GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
GRUNWALD
GERMANIA
X
X
WEALTHCAP PEIA MANAGEMENT GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
WEALTHCAP REAL ESTATE MANAGEMENT GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
WEALTHCAP STIFTUNGSTREUHAND GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
WOM GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS-GESELLSCHAFT M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
Z LEASING ALFA IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
Z LEASING ARKTUR IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT
M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
Z LEASING AURIGA IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT
M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
Z LEASING CORVUS IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT
M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
Z LEASING DORADO IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT
M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
Z LEASING DRACO IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT
M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
Z LEASING GAMA IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT
M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
Z LEASING GEMINI IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT
M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
Z LEASING HEBE IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
Z LEASING HERCULES IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT
M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
Z LEASING IPSILON IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT
M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
Z LEASING ITA IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
Z LEASING JANUS IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT
M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
Z LEASING KALLISTO IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT
M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
Z LEASING KAPA IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
Z LEASING LYRA IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
Z LEASING NEREIDE IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT
M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
Z LEASING OMEGA IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT
M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
Z LEASING PERSEUS IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT
M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
Z LEASING SCORPIUS IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT
M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
33
Patrimonio netto
Città
Proporzionale
Tipologia
Integrale
Consolidamento
Patrimonio netto (RWA)
Consolidamento
Integrale
Ragione sociale
Trattamento
IAS/IFRS
Proporzionale
Sede
Trattamento nelle
segnalazioni
prudenziali
Stato
Z LEASING TAURUS IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT
M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
Z LEASING VENUS IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT
M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
Z LEASING VOLANS IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT
M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
ZAO LOCAT LEASING RUSSIA
SOCIETA'
FINANZIARIE
MOSCA
RUSSIA
X
X
ZB INVEST DOO
SOCIETA'
FINANZIARIE
ZAGABRIA
CROAZIA
X
X
ALTUS ALPHA PLC
SOCIETA'
FINANZIARIE SPV
DUBLINO
IRLANDA
X
X
BA IMMO GEWINNSCHEIN FONDS1
SOCIETA'
FINANZIARIE SPV
VIENNA
AUSTRIA
X
X
BA BETRIEBSOBJEKTE GMBH
SOCIETA'
STRUMENTALI
VIENNA
AUSTRIA
X
X
BA BETRIEBSOBJEKTE GMBH & CO BETA VERMIETUNGS OG
SOCIETA'
STRUMENTALI
VIENNA
AUSTRIA
X
X
BA BETRIEBSOBJEKTE PRAHA, SPOL.S.R.O.
SOCIETA'
STRUMENTALI
PRAGA
REPUBBLICA
CECA
X
X
BA GVG-HOLDING GMBH
SOCIETA'
STRUMENTALI
VIENNA
AUSTRIA
X
X
BA PRIVATE EQUITY GMBH
SOCIETA'
STRUMENTALI
VIENNA
AUSTRIA
X
X
BALEA SOFT GMBH & CO. KG
SOCIETA'
STRUMENTALI
AMBURGO
GERMANIA
X
X
BALEA SOFT VERWALTUNGSGESELLSCHAFT MBH
SOCIETA'
STRUMENTALI
AMBURGO
GERMANIA
X
X
BAVARIA SERVICOS DE REPRESENTACAO COMERCIAL LTDA.
SOCIETA'
STRUMENTALI
SAN PAOLO
BRASILE
X
X
BIL LEASING-FONDS VERWALTUNGS-GMBH
SOCIETA'
STRUMENTALI
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
CENTRUM BANKOWOSCI BEZPOSREDNIEJ SPOLKA Z
OGRANICZONA ODPOWIEDZIALNOSC
SOCIETA'
STRUMENTALI
CRACOVIA
POLONIA
X
X
CENTRUM KART SA
SOCIETA'
STRUMENTALI
VARSAVIA
POLONIA
X
X
DOMUS CLEAN REINIGUNGS GMBH
SOCIETA'
STRUMENTALI
VIENNA
AUSTRIA
X
X
FOOD & MORE GMBH
SOCIETA'
STRUMENTALI
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
GRUNDSTUCKSGESELLSCHAFT SIMON BESCHRANKT
HAFTENDE KOMMANDITGESELLSCHAF
SOCIETA'
STRUMENTALI
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
HUMAN RESOURCES SERVICE AND DEVELOPMENT GMBH
SOCIETA'
STRUMENTALI
VIENNA
AUSTRIA
X
X
HVB GESELLSCHAFT FUR GEBAUDE BETEILIGUNGS GMBH
SOCIETA'
STRUMENTALI
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
HVB GESELLSCHAFT FUR GEBAUDE MBH & CO KG
SOCIETA'
STRUMENTALI
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
HVB SECUR GMBH
SOCIETA'
STRUMENTALI
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
HVZ GMBH & CO. OBJEKT KG
SOCIETA'
STRUMENTALI
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
HYPO-BANK VERWALTUNGSZENTRUM GMBH
SOCIETA'
STRUMENTALI
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
HYPOVEREINS IMMOBILIEN EOOD
SOCIETA'
STRUMENTALI
SOFIA
BULGARIA
X
X
IMMOBILIEN RATING GMBH
SOCIETA'
STRUMENTALI
VIENNA
AUSTRIA
X
X
KLEA ZS-IMMOBILIENVERMIETUNG G.M.B.H.
SOCIETA'
STRUMENTALI
VIENNA
AUSTRIA
X
X
KLEA ZS-LIEGENSCHAFTSVERMIETUNG G.M.B.H.
SOCIETA'
STRUMENTALI
VIENNA
AUSTRIA
X
X
Patrimonio netto
Città
Proporzionale
Tipologia
Integrale
Consolidamento
Patrimonio netto (RWA)
Consolidamento
Integrale
Ragione sociale
Trattamento
IAS/IFRS
Proporzionale
Sede
Trattamento nelle
segnalazioni
prudenziali
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
34
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Ambito di applicazione
Stato
LASSALLESTRASSE BAU-, PLANUNGS-, ERRICHTUNGS- UND
VERWERTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
SOCIETA'
STRUMENTALI
VIENNA
AUSTRIA
X
X
LOCALMIND SPA IN LIQUIDAZIONE
SOCIETA'
STRUMENTALI
MILANO
ITALIA
X
X
MERKURHOF GRUNDSTUCKSGESELLSCHAFT MIT
BESCHRANKTER HAFTUNG
SOCIETA'
STRUMENTALI
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
PALAIS ROTHSCHILD VERMIETUNGS GMBH & CO OG
SOCIETA'
STRUMENTALI
VIENNA
AUSTRIA
X
X
POMINVEST DD
SOCIETA'
STRUMENTALI
SPLIT
CROAZIA
X
X
PORTIA GRUNDSTUCKS-VERWALTUNGSGESELLSCHAFT MBH
& CO. OBJEKT KG
SOCIETA'
STRUMENTALI
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
PORTIA GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS-GESELLSCHAFT MIT
BESCHRANKTER HAFTUNG
SOCIETA'
STRUMENTALI
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
PROPERTY SP. Z.O.O. (IN LIQUIDAZIONE)
SOCIETA'
STRUMENTALI
VARSAVIA
POLONIA
X
X
SALVATORPLATZ-GRUNDSTUCKSGESELLSCHAFT MBH
SOCIETA'
STRUMENTALI
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
SALVATORPLATZ-GRUNDSTUCKSGESELLSCHAFT MBH & CO.
OHG SAARLAND
SOCIETA'
STRUMENTALI
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
SALVATORPLATZ-GRUNDSTUCKSGESELLSCHAFT MBH & CO.
OHG VERWALTUNGSZENTRUM
SOCIETA'
STRUMENTALI
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
SAS-REAL INGATLANUEZEMELTETO ES KEZELO KFT (ENGL ISH
:SAS-REAL KFT)
SOCIETA'
STRUMENTALI
BUDAPEST
UNGHERIA
X
X
SOCIETA' ITALIANA GESTIONE ED INCASSO CREDITI S.P.A. IN
LIQUIDAZIONE
SOCIETA'
STRUMENTALI
ROMA
ITALIA
X
X
SOFIGERE SOCIETE PAR ACTIONS SIMPLIFIEE
SOCIETA'
STRUMENTALI
PARIGI
FRANCIA
X
X
SUVREMENE POSILOVNE KOMUNIKACIJE D.O.O
SOCIETA'
STRUMENTALI
ZAGABRIA
CROAZIA
X
X
TIVOLI GRUNDSTUCKS-AKTIENGESELLSCHAFT
SOCIETA'
STRUMENTALI
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
UNI IT SRL
SOCIETA'
STRUMENTALI
TRENTO
ITALIA
X
X
UNICREDIT BUSINESS INTEGRATED SOLUTIONS AUSTRIA
GMBH
SOCIETA'
STRUMENTALI
VIENNA
AUSTRIA
X
X
UNICREDIT BUSINESS INTEGRATED SOLUTIONS SOCIETA
CONSORTILE PER AZIONI
SOCIETA'
STRUMENTALI
MILANO
ITALIA
X
X
UNICREDIT BUSINESS PARTNER S.R.O. IN LIQUIDATION
SOCIETA'
STRUMENTALI
PRAGA
REPUBBLICA
CECA
X
X
UNICREDIT CREDIT MANAGEMENT IMMOBILIARE S.P.A.
SOCIETA'
STRUMENTALI
VERONA
ITALIA
X
X
UNICREDIT DIRECT SERVICES GMBH
SOCIETA'
STRUMENTALI
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
UNICREDIT GLOBAL BUSINESS SERVICES GMBH
SOCIETA'
STRUMENTALI
UNTERFOHRING
GERMANIA
X
X
VERWALTUNGSGESELLSCHAFT KATHARINENHOF MBH
SOCIETA'
STRUMENTALI
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
ZAGREB NEKRETNINE DOO
SOCIETA'
STRUMENTALI
ZAGABRIA
CROAZIA
X
X
ZANE BH DOO
SOCIETA'
STRUMENTALI
SARAJEVO
BOSNIA ED
ERZEGOVINA
X
X
CHIYODA FUDOSAN GK
ALTRE SOCIETA'
SPV
TOKYO
GIAPPONE
X
X
GEMMA VERWALTUNGSGESELLSCHAFT MBH & CO.
VERMIETUNGS KG
ALTRE SOCIETA'
SPV
PULLACH
GERMANIA
X
X
H.F.S. LEASINGFONDS DEUTSCHLAND 1 GMBH & CO. KG
(IMMOBILIENLEASING)
ALTRE SOCIETA'
SPV
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
H.F.S. LEASINGFONDS DEUTSCHLAND 7 GMBH & CO. KG
ALTRE SOCIETA'
SPV
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
HJS 12 BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT MBH
ALTRE SOCIETA'
SPV
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
MOC VERWALTUNGS GMBH & CO. IMMOBILIEN KG
ALTRE SOCIETA'
SPV
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
35
Patrimonio netto
Città
Proporzionale
Tipologia
Integrale
Consolidamento
Patrimonio netto (RWA)
Consolidamento
Integrale
Ragione sociale
Trattamento
IAS/IFRS
Proporzionale
Sede
Trattamento nelle
segnalazioni
prudenziali
Stato
Patrimonio netto
Città
Proporzionale
Tipologia
Integrale
Consolidamento
Patrimonio netto (RWA)
Consolidamento
Integrale
Ragione sociale
Trattamento
IAS/IFRS
Proporzionale
Sede
Trattamento nelle
segnalazioni
prudenziali
OCEAN BREEZE ASSET GMBH & CO. KG
ALTRE SOCIETA'
SPV
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
OCEAN BREEZE ENERGY GMBH & CO. KG
ALTRE SOCIETA'
SPV
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
OCEAN BREEZE GMBH
ALTRE SOCIETA'
SPV
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
PERIKLES 20092 VERMOGENSVERWALTUNG GMBH
ALTRE SOCIETA'
SPV
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
SVIF UKRSOTSBUD
ALTRE SOCIETA'
SPV
KIEV
UCRAINA
X
X
YAPI KREDI BANK AZERBAIJAN CLOSED JOINT STOCK
COMPANY
BANCHE
BAKU
AZERBAIJAN
X
X
YAPI KREDI BANK MOSCOW
BANCHE
MOSCA
RUSSIA
X
X
YAPI KREDI BANK NEDERLAND N.V.
BANCHE
AMSTERDAM
OLANDA
X
X
YAPI VE KREDI BANKASI AS
BANCHE
ISTANBUL
TURCHIA
X
X
KOC FINANSAL HIZMETLER AS
SOCIETA'
FINANZIARIE
ISTANBUL
TURCHIA
X
X
STICHTING CUSTODY SERVICES YKB
SOCIETA'
FINANZIARIE
AMSTERDAM
OLANDA
X
X
TASFIYE HALINDE YAPI KREDI B TIPI YATIRIM ORTAKLIGI A.S.
SOCIETA'
FINANZIARIE
ISTANBUL
TURCHIA
X
X
UNICREDIT MENKUL DEGERLER AS
SOCIETA'
FINANZIARIE
ISTANBUL
TURCHIA
X
X
YAPI KREDI FAKTORING AS
SOCIETA'
FINANZIARIE
ISTANBUL
TURCHIA
X
X
YAPI KREDI FINANSAL KIRALAMA AO
SOCIETA'
FINANZIARIE
ISTANBUL
TURCHIA
X
X
YAPI KREDI HOLDING BV
SOCIETA'
FINANZIARIE
AMSTERDAM
OLANDA
X
X
YAPI KREDI INVEST LIMITED LIABILITY COMPANY
SOCIETA'
FINANZIARIE
BAKU
AZERBAIJAN
X
X
YAPI KREDI PORTFOEY YOENETIMI AS
SOCIETA'
FINANZIARIE
ISTANBUL
TURCHIA
X
X
YAPI KREDI YATIRIM MENKUL DEGERLER AS
SOCIETA'
FINANZIARIE
ISTANBUL
TURCHIA
X
X
YAPI KREDI DIVERSIFIED PAYMENT RIGHTS FINANCE
SOCIETA'
FINANZIARIE SPV
GEORGE TOWN
ISOLE CAYMAN
X
X
A&T-PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH & CO. POTSDAMER
PLATZ BERLIN KG
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
ACIS IMMOBILIEN- UND PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH &
CO. OBERBAUM CITY KG
ALTRE SOCIETA'
GRUNWALD
GERMANIA
X
X
ACIS IMMOBILIEN- UND PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH &
CO. PARKKOLONNADEN KG
ALTRE SOCIETA'
GRUNWALD
GERMANIA
X
X
ACIS IMMOBILIEN- UND PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH &
CO. STUTTGART KRONPRINZSTRASSE KG
ALTRE SOCIETA'
GRUNWALD
GERMANIA
X
X
ADLER FUNDING LLC
ALTRE SOCIETA'
DOVER
U.S.A.
X
AGROB IMMOBILIEN AG
ALTRE SOCIETA'
ISMANING
GERMANIA
X
X
AMBASSADOR PARC DEDINJE D.O.O. BEOGRAD
ALTRE SOCIETA'
BELGRADO
SERBIA
X
X
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
ARRONDA IMMOBILIENVERWALTUNGS GMBH
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
ARTIST MARKETING ENTERTAINMENT GMBH
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
X
ASSET BANCARI II
ALTRE SOCIETA'
MILANO
ITALIA
X
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
ANTUS IMMOBILIEN- UND PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH
ARGENTAURUS IMMOBILIEN-VERMIETUNGS- UND
VERWALTUNGS GMBH
ATLANTERRA IMMOBILIENVERWALTUNGS GMBH
X
X
X
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
36
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Ambito di applicazione
Consolidamento
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
AWT HANDELS GESELLSCHAFT M.B.H.
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
X
BA GEBAEUDEVERMIETUNGSGMBH
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
X
BA-CA INFRASTRUCTURE FINANCE ADVISORY GMBH
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
X
BA-CA WIEN MITTE HOLDING GMBH
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
X
BANK AUSTRIA IMMOBILIENSERVICE GMBH
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
X
BDK CONSULTING LLC
ALTRE SOCIETA'
LUCK
UCRAINA
X
X
BF NINE HOLDING GMBH
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
X
BIL IMMOBILIEN FONDS GMBH & CO OBJEKT PERLACH KG
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
BLUE CAPITAL EUROPA IMMOBILIEN GMBH & CO. ACHTE
OBJEKTE GROSSBRITANNIEN KG
ALTRE SOCIETA'
AMBURGO
GERMANIA
X
X
BLUVACANZE SPA
ALTRE SOCIETA'
MILANO
ITALIA
X
BORGO DI PEROLLA SRL
ALTRE SOCIETA'
MASSA
MARITTIMA
ITALIA
X
X
BUCHSTEIN IMMOBILIENVERWALTUNG GMBH UND CO OG
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
X
BULKMAX HOLDING LTD
Stato
Integrale
Città
Proporzionale
ALTRE SOCIETA'
Tipologia
Proporzionale
AUFBAU DRESDEN GMBH
Ragione sociale
Patrimonio netto
Consolidamento
Integrale
Trattamento
IAS/IFRS
Patrimonio netto (RWA)
Sede
Trattamento nelle
segnalazioni
prudenziali
X
ALTRE SOCIETA'
LA VALLETTA
MALTA
X
BV GRUNDSTUCKSENTWICKLUNGS-GMBH & CO.
VERWALTUNGS-KG
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
X
GERMANIA
X
CA IMMOBILIEN ANLAGEN AKTIENGESELLSCHAFT
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
CAMPO DI FIORI S.R.L.
ALTRE SOCIETA'
ROMA
ITALIA
X
X
CARDS & SYSTEMS EDV-DIENSTLEISTUNGS GMBH
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
X
CASH SERVICE COMPANY AD
ALTRE SOCIETA'
SOFIA
BULGARIA
X
X
CBD INTERNATIONAL SP.ZO.O.
ALTRE SOCIETA'
VARSAVIA
POLONIA
X
X
CENTAR KAPTOL DOO
ALTRE SOCIETA'
ZAGABRIA
CROAZIA
X
X
CENTER HEINRICH-COLLIN-STRASSE1 VERMIETUNGS GMBH
U.CO KG
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
X
CHRISTOPH REISEGGER GESELLSCHAFT M.B.H. IN LIQ
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
X
COMPAGNIA FONDIARIA ROMANA - SOCIETA' A
RESPONDABILITA' LIMITATA
ALTRE SOCIETA'
ROMA
ITALIA
X
X
COMPAGNIA ITALPETROLI S.P.A.
ALTRE SOCIETA'
ROMA
ITALIA
X
X
COMTRADE GROUP B.V.
ALTRE SOCIETA'
AMSTERDAM
OLANDA
X
CONSORZIO QUENIT
ALTRE SOCIETA'
VERONA
ITALIA
X
CONSORZIO SE.TEL. SERVIZI TELEMATICI IN LIQUIDAZIONE
ALTRE SOCIETA'
NAPOLI
ITALIA
X
CRIVELLI SRL
X
X
X
X
X
ALTRE SOCIETA'
MILANO
ITALIA
X
X
CUMTERRA GESELLSCHAFT FUR IMMOBILIENVERWALTUNG
MBH
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
DA VINCI S.R.L.
ALTRE SOCIETA'
ROMA
ITALIA
X
DBC SP.Z O.O.
ALTRE SOCIETA'
VARSAVIA
POLONIA
X
X
DC ELEKTRONISCHE ZAHLUNGSSYSTEME GMBH
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
X
37
X
Consolidamento
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
DELPHA IMMOBILIEN- UND PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH
& CO. GROSSKUGEL BAUABSCHNITT BETA MANAGEMENT KG
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
DELPHA IMMOBILIEN- UND PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH
& CO. GROSSKUGEL BAUABSCHNITT GAMMA MANAGEMENT
KG
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
DIRANA LIEGENSCHAFTSVERWERTUNGSGESELLSCHAFT
M.B.H.
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
X
DV ALPHA GMBH
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
X
DV BETEILIGUNGSVERWALTUNGS GMBH
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
X
ENDERLEIN & CO. GMBH
ALTRE SOCIETA'
BIELEFELD
GERMANIA
X
X
ERSTE ONSHORE WINDKRAFT BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT
MBH & CO. WINDPARK GREFRATH KG
ALTRE SOCIETA'
OLDENBURG
GERMANIA
X
X
ERSTE ONSHORE WINDKRAFT BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT
MBH & CO. WINDPARK KRAHENBERG KG
ALTRE SOCIETA'
OLDENBURG
GERMANIA
X
X
ERSTE ONSHORE WINDKRAFT BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT
MBH & CO. WINDPARK MOSE KG
ALTRE SOCIETA'
OLDENBURG
GERMANIA
X
X
ES SHARED SERVICE CENTER SOCIETA' PER AZIONI
ALTRE SOCIETA'
CERNUSCO SUL
NAVIGLIO
ITALIA
X
EUROPEYE SRL
ALTRE SOCIETA'
ROMA
ITALIA
X
FENICE HOLDING S.P.A.
ALTRE SOCIETA'
CALENZANO
ITALIA
X
FONDIARIA LASA SPA
ALTRE SOCIETA'
ROMA
ITALIA
X
X
FORUM POLSKIEGO BIZNESU MEDIA SP.Z O.O.
ALTRE SOCIETA'
VARSAVIA
POLONIA
X
X
GENERAL LOGISTIC SOLUTIONS LLC
ALTRE SOCIETA'
MOSCA
RUSSIA
X
X
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
H & B IMMOBILIEN GMBH & CO. OBJEKTE KG
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
H.F.S. IMMOBILIENFONDS GMBH
ALTRE SOCIETA'
EBERSBERG
GERMANIA
X
X
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
GIMMO IMMOBILIEN-VERMIETUNGS- UND VERWALTUNGS
GMBH
GOLF- UND COUNTRY CLUB SEDDINER SEE IMMOBILIEN
GMBH
GRUNDSTUCKSAKTIENGESELLSCHAFT AM POTSDAMER PLATZ
(HAUS VATERLAND)
HAWA GRUNDSTUCKS GMBH & CO. OHG
HOTELVERWALTUNG
HAWA GRUNDSTUCKS GMBH & CO. OHG
IMMOBILIENVERWALTUNG
HVB LIFE SCIENCE GMBH & CO. BETEILIGUNGS-KG
HVB PROFIL GESELLSCHAFT FUR PERSONALMANAGEMENT
MBH
Stato
Integrale
Città
Proporzionale
ALTRE SOCIETA'
Tipologia
Proporzionale
DELPHA IMMOBILIEN- UND PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH
& CO. GROSSKUGEL BAUABSCHNITT ALPHA MANAGEMENT
KG
Ragione sociale
Patrimonio netto
Consolidamento
Integrale
Trattamento
IAS/IFRS
Patrimonio netto (RWA)
Sede
Trattamento nelle
segnalazioni
prudenziali
X
X
X
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
HYPO-BANK VERWALTUNGSZENTRUM GMBH & CO. KG
OBJEKT ARABELLASTRASSE
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
HYPO-REAL HAUS- UND GRUNDBESITZ GESELLSCHAFT MBH &
CO. IMMOBILIEN-VERMIETUNGS KG
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
I-FABER SPA
ALTRE SOCIETA'
MILANO
ITALIA
X
X
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
38
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Ambito di applicazione
Consolidamento
Consolidamento
ROMA
ITALIA
X
X
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
IPSE 2000 S.P.A. (IN LIQUIDAZIONE)
ALTRE SOCIETA'
ROMA
ITALIA
X
X
ISB UNIVERSALE BAU GMBH
ALTRE SOCIETA'
BRANDEBURGO
GERMANIA
X
X
ISTRA D.M.C. DOO
ALTRE SOCIETA'
UMAG
CROAZIA
X
X
ISTRATURIST UMAG, HOTELIJERSTVO TURIZAM I TURISTICKA
AGENCIJA DD
ALTRE SOCIETA'
UMAG
CROAZIA
X
X
IVONA BETEILIGUNGSVERWALTUNG GMBH
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
X
JOHA GEBAEUDE- ERRICHTUNGS- UND VERMIETUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
ALTRE SOCIETA'
LEONDING
AUSTRIA
X
X
KAISERWASSER BAU- UND ERRICHTUNGS GMBH UND CO OG
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
X
KELLER CROSSING TEXAS L.P.
ALTRE SOCIETA'
WILMINGTON
U.S.A.
X
X
KSG KARTEN-VERRECHNUNGS- UND SERVICEGESELLSCHAFT
M.B.H.
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
X
LAURO SESSANTUNO S.P.A.
ALTRE SOCIETA'
MILANO
ITALIA
X
LIFE SCIENCE I BETEILIGUNGS GMBH
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
LLC UKROTSBUD
ALTRE SOCIETA'
KIEV
UCRAINA
X
X
M.A.I.L. BETEILIGUNGSMANAGEMENT GESELLSCHAFT M.B.H.
& CO. MCL THETA KG
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
X
MARINA CITY ENTWICKLUNGS GMBH
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
X
MARINA TOWER HOLDING GMBH
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
X
MARTIANEZ COMERCIAL, SOCIEDAD ANONIMA
ALTRE SOCIETA'
PUERTO DE LA
CRUZ
SPAGNA
X
MARTUR SUNGER VE KOLTUK TESISLERI TICARET VE SANAYI
A. S.
ALTRE SOCIETA'
ISTANBUL
TURCHIA
X
MC MARKETING GMBH
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
X
MC RETAIL GMBH
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
X
MEGAPARK OOD
ALTRE SOCIETA'
SOFIA
BULGARIA
X
MERIDIONALE PETROLI SRL
IMMOBILIARE PATETTA SRL
Stato
Proporzionale
Città
Integrale
Tipologia
Patrimonio netto
ALTRE SOCIETA'
INTERRA GESELLSCHAFT FUR IMMOBILIENVERWALTUNG
MBH
Ragione sociale
Proporzionale
Integrale
Trattamento
IAS/IFRS
Patrimonio netto (RWA)
Sede
Trattamento nelle
segnalazioni
prudenziali
X
X
X
X
ALTRE SOCIETA'
VIBO VALENTIA
ITALIA
X
X
MILLETERRA GESELLSCHAFT FUR IMMOBILIENVERWALTUNG
MBH
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
MULTIPLUS CARD D.O.O. ZA PROMIDZBU I USLUGE
ALTRE SOCIETA'
ZAGABRIA
CROAZIA
X
MY BETEILIGUNGS GMBH
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
NAUTILUS TANKERS LIMITED
ALTRE SOCIETA'
LA VALLETTA
MALTA
X
X
NEEP ROMA HOLDING SPA
ALTRE SOCIETA'
ROMA
ITALIA
X
X
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
NF OBJEKTE BERLIN GMBH
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
NORDBAHNHOF BAUFELD ACHT PROJEKTENTWICKLUNG
GMBH
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
X
NORDBAHNHOF BAUFELD FUENF PROJEKTENTWICKLUNG
GMBH
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
X
NF OBJEKT FFM GMBH
NF OBJEKT MUNCHEN GMBH
39
X
X
Consolidamento
VIENNA
AUSTRIA
X
X
NORDBAHNHOF PROJEKTE HOLDING GMBH
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
X
NXP CO-INVESTMENT PARTNERS VIII L.P.
ALTRE SOCIETA'
LONDRA
REGNO UNITO
X
X
OESTERREICHISCHE WERTPAPIERDATEN SERVICE GMBH
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
OMNIA GRUNDSTUCKS-GMBH & CO. OBJEKT
EGGENFELDENER STRASSE KG
OMNIA GRUNDSTUCKS-GMBH & CO. OBJEKT
HAIDENAUPLATZ KG
OTHMARSCHEN PARK HAMBURG GMBH & CO. CENTERPARK
KG
Stato
Integrale
Città
Proporzionale
ALTRE SOCIETA'
Tipologia
Proporzionale
NORDBAHNHOF BAUFELD SIEBEN PROJEKTENTWICKLUNG
GMBH
Ragione sociale
Patrimonio netto
Consolidamento
Integrale
Trattamento
IAS/IFRS
Patrimonio netto (RWA)
Sede
Trattamento nelle
segnalazioni
prudenziali
X
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
OTHMARSCHEN PARK HAMBURG GMBH & CO.
GEWERBEPARK KG
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
PEKAO PROPERTY SA
ALTRE SOCIETA'
VARSAVIA
POLONIA
X
X
PEKAO TELECENTRUM SP. ZOO IN LIQUIDATION
ALTRE SOCIETA'
VARSAVIA
POLONIA
X
X
PETROLI INVESTIMENTI SPA
ALTRE SOCIETA'
CIVITAVECCHIA
ITALIA
X
X
PIONEER INVESTMENTS (SCHWEIZ) GMBH
ALTRE SOCIETA'
ZURIGO
SVIZZERA
X
X
PIRTA VERWALTUNGS GMBH
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
X
PLANETHOME AG
ALTRE SOCIETA'
UNTERFOHRING
GERMANIA
X
X
PLANETHOME GMBH
ALTRE SOCIETA'
MANNHEIM
GERMANIA
X
X
POLLUX IMMOBILIEN GMBH
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
X
PURE FUNDING No. 10 LTD
ALTRE SOCIETA'
DUBLINO
IRLANDA
X
X
RAMSES IMMOBILIEN GESELLSCHAFT M.B.H. & CO OG
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
X
RANA-LIEGENSCHAFTSVERWERTUNG GMBH
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
X
REAL INVEST IMMOBILIEN GMBH
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
X
RHOTERRA GESELLSCHAFT FUR IMMOBILIENVERWALTUNG
MBH
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
RIGEL IMMOBILIEN GMBH
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
X
ROMA 2000 SRL IN LIQUIDAZIONE
ALTRE SOCIETA'
ROMA
ITALIA
X
X
RONCASA IMMOBILIEN-VERWALTUNGS GMBH
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
SANITA' - S.R.L. IN LIQUIDAZIONE
ALTRE SOCIETA'
ROMA
ITALIA
X
X
SANTA ROSA S.R.L.
ALTRE SOCIETA'
ROMA
ITALIA
X
X
SCHOTTENGASSE 6-8 IMMOBILIEN GMBH
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
X
SELFOSS BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT MBH
ALTRE SOCIETA'
GRUNWALD
GERMANIA
X
X
SIMON VERWALTUNGS-AKTIENGESELLSCHAFT I.L.
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
SIRIUS IMMOBILIEN GMBH
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
X
SIRIUS IMMOBILIEN- UND PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
SMIA SPA
ALTRE SOCIETA'
ROMA
ITALIA
X
SOCIETA' DEPOSITI COSTIERI - SO.DE.CO. SRL
ALTRE SOCIETA'
ROMA
ITALIA
X
X
X
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
40
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Ambito di applicazione
Consolidamento
REGGIO
CALABRIA
ITALIA
X
X
SOCIETA' VERONESE GESTIONE COMPRAVENDITA IMMOBILI
A R.L.
Stato
Integrale
Città
ALTRE SOCIETA'
ROMA
ITALIA
X
X
SOLARIS VERWALTUNGSGESELLSCHAFT MBH & CO.
VERMIETUNGS KG
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
SP PROJEKTENTWICKLUNG SCHOENEFELD GMBH & CO.KG
ALTRE SOCIETA'
SCHOENEFELD
GERMANIA
X
SPREE GALERIE HOTELBETRIEBSGESELLSCHAFT MBH
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
SVILUPPO GLOBALE GEIE
ALTRE SOCIETA'
ROMA
ITALIA
X
T & P FRANKFURT DEVELOPMENT B.V.
ALTRE SOCIETA'
AMSTERDAM
OLANDA
X
X
T & P VASTGOED STUTTGART B.V.
ALTRE SOCIETA'
AMSTERDAM
OLANDA
X
X
TERRENO GRUNDSTUCKSVERWALTUNG GMBH & CO.
ENTWICKLUNGS- UND FINANZIERUNGSVERMITTLUNGS-KG
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
TRANSTERRA GESELLSCHAFT FUR IMMOBILIENVERWALTUNG
MBH
TRICASA GRUNDBESITZ GESELLSCHAFT MBH & CO. 1.
VERMIETUNGS KG
X
X
X
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
TRICASA GRUNDBESITZGESELLSCHAFT DES BURGERLICHEN
RECHTS NR. 1
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
TRIESTE ADRIATIC MARITIME INITIATIVES SRL
ALTRE SOCIETA'
TRIESTE
ITALIA
X
X
UCTAM BALTICS SIA
ALTRE SOCIETA'
RIGA
LATVIA
X
X
UCTAM BULGARIA EOOD
ALTRE SOCIETA'
SOFIA
BULGARIA
X
X
X
X
UCTAM CZECH REPUBLIC SRO
ALTRE SOCIETA'
PRAGA
REPUBBLICA
CECA
UCTAM D.O.O. BEOGRAD
ALTRE SOCIETA'
BELGRADO
SERBIA
X
X
UCTAM HUNGARY KFT
ALTRE SOCIETA'
BUDAPEST
UNGHERIA
X
X
UCTAM RO S.R.L.
ALTRE SOCIETA'
BUCAREST
ROMANIA
X
X
UCTAM RU LIMITED LIABILITY COMPANY
ALTRE SOCIETA'
MOSCA
RUSSIA
X
X
UCTAM UKRAINE LLC
ALTRE SOCIETA'
KIEV
UCRAINA
X
X
UCTAM UPRAVLJANJE D.O.O.
ALTRE SOCIETA'
LJUBLJANA
SLOVENIA
X
X
UNI GEBAEUDEMANAGEMENT GMBH
ALTRE SOCIETA'
LINZ
AUSTRIA
X
UNICREDIT CENTER AM KAISERWASSER GMBH
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
X
X
X
X
UNICREDIT FLEET MANAGEMENT S.R.O.
ALTRE SOCIETA'
PRAGA
REPUBBLICA
CECA
UNICREDIT FLEET MANAGEMENT S.R.O.
ALTRE SOCIETA'
BRATISLAVA
SLOVACCHIA
X
X
UNICREDIT LEASING FLEET MANAGEMENT S.R.L.
ALTRE SOCIETA'
BUCAREST
ROMANIA
X
X
UNICREDIT LEASING FUHRPARKMANAGEMENT GMBH
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
X
UNICREDIT SUBITO CASA SPA
ALTRE SOCIETA'
MILANO
ITALIA
X
X
UNICREDIT TURN-AROUND MANAGEMENT CEE GMBH
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
X
UNICREDIT TURN-AROUND MANAGEMENT GMBH
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
X
UNIVERSALE INTERNATIONAL REALITAETEN GMBH
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
X
41
Proporzionale
ALTRE SOCIETA'
Tipologia
Proporzionale
SOCIETA' PETROLIFERA GIOIA TAURO SRL
Ragione sociale
Patrimonio netto
Consolidamento
Integrale
Trattamento
IAS/IFRS
Patrimonio netto (RWA)
Sede
Trattamento nelle
segnalazioni
prudenziali
Consolidamento
AUSTRIA
X
X
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
VERMIETUNGSGESELLSCHAFT MBH & CO OBJEKT MOC KG
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
VIENNA DC BAUTRAEGER GMBH
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
X
VIENNA DC TOWER 1 LIEGENSCHAFTSBESITZ GMBH
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
X
VIENNA DC TOWER 2 LIEGENSCHAFTSBESITZ GMBH
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
X
VILLINO PACELLI SRL
ALTRE SOCIETA'
ROMA
ITALIA
X
X
VISCONTI SRL
ALTRE SOCIETA'
MILANO
ITALIA
X
X
VUWB INVESTMENTS INC.
ALTRE SOCIETA'
ATLANTA
U.S.A.
X
X
WEALTH CAPITAL INVESTMENT INC.
ALTRE SOCIETA'
WILMINGTON
U.S.A.
X
X
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
WEALTHCAP USA IMMOBILIEN VERWALTUNGS GMBH
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
WED DONAU-CITY GESELLSCHAFT M.B.H.
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
X
WED HOLDING GESELLSCHAFT M.B.H.
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
X
WED WIENER ENTWICKLUNGSGESELLSCHAFT FUER DEN
DONAURAUM AKTIENGESELLSCHAFT
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
X
WIEN MITTE IMMOBILIEN GMBH
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
WMC MANAGEMENT GMBH
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
ZAPADNI TRGOVACKI CENTAR D.O.O.
ALTRE SOCIETA'
RIJEKA
CROAZIA
X
X
ZETA FUENF HANDELS GMBH
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
X
REAL INVEST EUROPE D BA RI KAG
ALTRE SOCIETA'
SPV
VIENNA
AUSTRIA
X
X
SALONE N. 1 SPA
ALTRE SOCIETA'
SPV
CONEGLIANO
ITALIA
X
X
SALONE N. 2 SPA
ALTRE SOCIETA'
SPV
CONEGLIANO
ITALIA
X
X
SALONE N. 3 SPA
ALTRE SOCIETA'
SPV
CONEGLIANO
ITALIA
X
X
UNO-EINKAUFSZENTRUM-VERWALTUNGSGESELLSCHAFT
M.B.H.
V.M.G. VERMIETUNGSGESELLSCHAFT MBH
WEALTHCAP EQUITY MANAGEMENT GMBH
Stato
Integrale
Città
Proporzionale
LEONDING
Tipologia
Proporzionale
ALTRE SOCIETA'
Ragione sociale
Patrimonio netto
Consolidamento
Integrale
Trattamento
IAS/IFRS
Patrimonio netto (RWA)
Sede
Trattamento nelle
segnalazioni
prudenziali
X
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
42
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Ambito di applicazione
Entità sommate alle attività di rischio ponderate al 30 giugno 2014
Trattamento
nelle
segnalazioni
prudenziali
AFS
Costo
Patrimonio netto
Proporzionale
RWA
Stato
Tipologia
Città
Ragione sociale
Trattamento
IAS/IFRS
Integrale
Sede
AKA AUSFUHRKREDIT-GESELLSCHAFT MBH
BANCHE
FRANCOFORTE
GERMANIA
X
X
BANCA D' ITALIA
BANCHE
ROMA
ITALIA
X
X
BANCA MEDIOCREDITO DEL FRIULI VENEZIA GIULIA SPA
BANCHE
UDINE
ITALIA
X
X
BANCA UBAE S.P.A.
BANCHE
ROMA
ITALIA
X
X
BANK FUER TIROL UND VORARLBERG
AKTIENGESELLSCHAFT
BANCHE
INNSBRUCK
AUSTRIA
X
BANK OF VALLETTA PLC
BANCHE
LA VALLETTA
MALTA
X
BANQUE DE COMMERCE ET DE PLACEMENTS SA
BANCHE
GINEVRA
SVIZZERA
X
BBB BURGSCHAFTSBANK ZU BERLIN-BRANDENBURG
GMBH
X
X
X
BANCHE
BERLINO
GERMANIA
X
BGG BAYERISCHE GARANTIEGESELLSCHAFT MBH FUR
MITTELSTANDISCHE BETEILIGUNGEN
BANCHE
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
BKS BANK AG
BANCHE
KLAGENFURT
AUSTRIA
X
BURGSCHAFTSBANK BRANDENBURG GMBH
BANCHE
POTSDAM
GERMANIA
X
X
BURGSCHAFTSBANK MECKLENBURG-VORPOMMERN
GMBH
BANCHE
SCHWERIN
GERMANIA
X
X
BURGSCHAFTSBANK NORDRHEIN-WESTFALEN GMBH KREDITGARANTIEGEMEINSCHAFT -
BANCHE
NEUSS
GERMANIA
X
X
BURGSCHAFTSBANK RHEINLAND-PFALZ GMBH
BANCHE
MAINZ
GERMANIA
X
X
BURGSCHAFTSBANK SAARLAND GESELLSCHAFT MIT
BESCHRANKTER HAFTUNG,
KREDITGARANTIEGEMEINSCHAFT FUR DEN HANDEL,
HANDWERK UND GEWERBE
BANCHE
SAARBRUCKEN
GERMANIA
X
X
BURGSCHAFTSBANK SACHSEN GMBH
BANCHE
DRESDEN
GERMANIA
X
X
BURGSCHAFTSBANK SACHSEN-ANHALT GMBH
BANCHE
MAGDEBURGO
GERMANIA
X
X
BURGSCHAFTSBANK SCHLESWIG-HOLSTEIN GMBH
BANCHE
KIEL
GERMANIA
X
X
BURGSCHAFTSBANK THURINGEN GMBH
BANCHE
ERFURT
GERMANIA
X
X
BURGSCHAFTSGEMEINSCHAFT HAMBURG GMBH
BANCHE
AMBURGO
GERMANIA
X
X
EUROPEAN INVESTMENT FUND
BANCHE
LUSSEMBURGO
LUSSEMBURGO
X
X
FUNDAMENTA-LAKAKASSZA LAKAS-TAKAREKPENZTAR ZRT.
BANCHE
BUDAPEST
UNGHERIA
X
X
ISTANBUL TAKAS VE SAKLAMA BANKASI AS
BANCHE
ISTANBUL
TURCHIA
X
X
ISTITUTO PER IL CREDITO SPORTIVO EDP
BANCHE
ROMA
ITALIA
X
X
KREDITGARANTIEGEMEINSCHAFT DER FREIEN BERUFE
BADEN-WURTTEMBERG VERWALTUNGS-GMBH
BANCHE
STOCCARDA
GERMANIA
X
X
KREDITGARANTIEGEMEINSCHAFT DER INDUSTRIE, DES
VERKEHRSGEWERBES UND DES GASTGEWERBES BADENWURTTEMBERG VERWALTUNGS-GMBH
BANCHE
STOCCARDA
GERMANIA
X
X
KREDITGARANTIEGEMEINSCHAFT DES BAYERISCHEN
GARTENBAUES GMBH
X
X
X
BANCHE
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
KREDITGARANTIEGEMEINSCHAFT DES BAYERISCHEN
HANDWERKS GMBH
BANCHE
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
KREDITGARANTIEGEMEINSCHAFT DES HANDELS BADENWURTTEMBERG VERWALTUNGS-GMBH
BANCHE
STOCCARDA
GERMANIA
X
X
KREDITGARANTIEGEMEINSCHAFT DES HANDWERKS
BADEN-WURTTEMBERG VERWALTUNGSGESELLSCHAFT
MBH
BANCHE
STOCCARDA
GERMANIA
X
X
KREDITGARANTIEGEMEINSCHAFT DES HOTEL- UND
GASTSTATTENGEWERBES IN BAYERN GMBH
BANCHE
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
KREDITGARANTIEGEMEINSCHAFT FUR DEN HANDEL IN
BAYERN GMBH
BANCHE
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
KREDITGARANTIEGEMEINSCHAFT IN BADENWURTTEMBERG VERWALTUNGS-GMBH
BANCHE
STOCCARDA
GERMANIA
X
X
BANCHE
FRANCOFORTE SUL
MENO
GERMANIA
X
X
LIQUIDITATS-KONSORTIALBANK GMBH
43
Trattamento
nelle
segnalazioni
prudenziali
AFS
Costo
Patrimonio netto
Proporzionale
RWA
Stato
Tipologia
Città
Ragione sociale
Trattamento
IAS/IFRS
Integrale
Sede
MEDIOBANCA BANCA DI CREDITO FINANZIARIO SPA
BANCHE
MILANO
ITALIA
X
NIEDERSACHSISCHE BURGSCHAFTSBANK GMBH
BANCHE
HANNOVER
GERMANIA
X
X
NOTARTREUHANDBANK AG
BANCHE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
OBERBANK AG
BANCHE
LINZ
AUSTRIA
X
X
OESTERREICHISCHE HOTEL- UND TOURISMUSBANK
GESELLSCHAFT M.B.H.
BANCHE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
OESTERREICHISCHE KONTROLLBANK
AKTIENGESELLSCHAFT
BANCHE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
SAARLANDISCHE INVESTITIONSKREDITBANK AG
BANCHE
SAARBRUCKEN
GERMANIA
X
X
TURKIYE CUMHURIYETI MERKEZ BANKASI A.S. (T.C.
MERKEZ BANKASI A.S.)
BANCHE
ANKARA
TURCHIA
X
X
ABE CLEARING SAS
SOCIETA'
FINANZIARIE
PARIGI
FRANCIA
X
X
ALLIANZ ZB DRUSTVO ZA UPRAVLJANJIE DOBROVOLJNIM
MIROVINSKIM FONDOM D.O.O.
SOCIETA'
FINANZIARIE
ZAGABRIA
CROAZIA
X
X
ALLIANZ ZB DRUSTVO ZA UPRAVLJANJIE OBVEZNIM
MIROVINSKIM FONDOM D.O.O.
SOCIETA'
FINANZIARIE
ZAGABRIA
CROAZIA
X
X
ARABELLA FINANCE LTD
SOCIETA'
FINANZIARIE
DUBLINO
IRLANDA
X
AUGUSTO SRL
SOCIETA'
FINANZIARIE
MILANO
ITALIA
X
X
B. GROUP SPA
SOCIETA'
FINANZIARIE
BOLOGNA
ITALIA
X
X
BACA INVESTOR BETEILIGUNGS GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
BAKU STOCK EXCHANGE
SOCIETA'
FINANZIARIE
BAKU
AZERBAIJAN
X
X
BAMCARD DD SARAJEVO
SOCIETA'
FINANZIARIE
SARAJEVO
BOSNIA ED
ERZEGOVINA
X
X
BANJALUCKA BERZA HARTIJA OD VRJEDNOSTI A.D. BANJA
LUKA
SOCIETA'
FINANZIARIE
BANJA LUKA
BOSNIA ED
ERZEGOVINA
X
X
BANKALARARASI KART MERKEZI AS
SOCIETA'
FINANZIARIE
ISTANBUL
TURCHIA
X
X
BANKART D.O.O.
SOCIETA'
FINANZIARIE
LJUBLJANA
SLOVENIA
X
X
BARN BV
SOCIETA'
FINANZIARIE
AMSTERDAM
OLANDA
X
BAYERISCHE IMMOBILIEN-LEASING GMBH & CO.
VERWALTUNGS-KG
SOCIETA'
FINANZIARIE
PULLAH
GERMANIA
X
X
BIURO INFORMACJI KREDYTOWEJ SA
SOCIETA'
FINANZIARIE
VARSAVIA
POLONIA
X
X
BNP PARIBAS REAL ESTATE INVESTMENT MANAGEMENT
GERMANY GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
BORICA-BANKSERVICE AD
SOCIETA'
FINANZIARIE
SOFIA
BULGARIA
X
X
BORSA ISTANBUL AS
SOCIETA'
FINANZIARIE
EMIRGAN ISTANBUL
TURCHIA
X
X
BTG BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT HAMBURG MBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
AMBURGO
GERMANIA
X
X
BUERGSCHAFTSBANK SALZBURG GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
SALISBURGO
AUSTRIA
X
X
BULGARIAN STOCK EXCHANGE SOFIA
SOCIETA'
FINANZIARIE
SOFIA
BULGARIA
X
X
BURZA CENNYCH PAPIEROV BRATISLAVA AS
SOCIETA'
FINANZIARIE
BRATISLAVA
SLOVACCHIA
X
X
BWA BETEILIGUNGS- UND VERWALTUNGSAKTIENGESELLSCHAFT
SOCIETA'
FINANZIARIE
SALISBURGO
AUSTRIA
X
X
CARLO TASSARA S.P.A.
SOCIETA'
FINANZIARIE
BRENO
ITALIA
X
X
CASA DE COMPENSARE BUCURESTI SA
SOCIETA'
FINANZIARIE
BUCAREST
ROMANIA
X
X
CENTRAL DEPOSITORY AD
SOCIETA'
FINANZIARIE
SOFIA
BULGARIA
X
X
CHINA INVESTMENT INCORPORATIONS (BVI) LTD.
SOCIETA'
FINANZIARIE
TORTOLA
ISOLE VERGINI
BRITANNICHE
X
X
X
X
X
X
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
44
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Ambito di applicazione
Trattamento
nelle
segnalazioni
prudenziali
Costo
Patrimonio netto
Proporzionale
SOCIETA'
FINANZIARIE
ZURIGO
SVIZZERA
X
X
CME GROUP INC
SOCIETA'
FINANZIARIE
CHICAGO
U.S.A.
X
X
COLOMBO SRL
SOCIETA'
FINANZIARIE
MILANO
ITALIA
X
X
COMMODITY EXCHANGE INTERBANK CURRENCY
EXCHANGE OF CRIMEA
SOCIETA'
FINANZIARIE
SIMPHEROPOL
UCRAINA
X
X
CONCARDIS GESELLSCHAFT MIT BESCHRANKTER HAFTUNG
SOCIETA'
FINANZIARIE
ESCHBORN
GERMANIA
X
X
CONFIDICOOP MARCHE SOCIETA COOPERATIVA A
MUTUALITA PREVALENTE
SOCIETA'
FINANZIARIE
ANCONA
ITALIA
X
X
CREDIFARMA SPA
SOCIETA'
FINANZIARIE
ROMA
ITALIA
X
X
DIOCLEZIANO SRL
SOCIETA'
FINANZIARIE
MILANO
ITALIA
X
X
DUNAV OSIGURANJE A.D. BANJA LUKA
SOCIETA'
FINANZIARIE
BANJA LUKA
BOSNIA ED
ERZEGOVINA
X
X
ELEKTRA PURCHASE No. 17 S.A. - COMPARTMENT 2
SOCIETA'
FINANZIARIE
LUSSEMBURGO
LUSSEMBURGO
X
X
ELEKTRA PURCHASE No. 23 LTD
SOCIETA'
FINANZIARIE
DUBLINO
IRLANDA
X
X
ELEKTRA PURCHASE No. 28 LTD
SOCIETA'
FINANZIARIE
DUBLINO
IRLANDA
X
X
ELEKTRA PURCHASE No. 31 LTD
SOCIETA'
FINANZIARIE
DUBLINO
IRLANDA
X
X
ELEKTRA PURCHASE No. 911 LTD
SOCIETA'
FINANZIARIE
ST. HELIER
IRLANDA
X
X
E-MID SIM SPA
SOCIETA'
FINANZIARIE
MILANO
ITALIA
X
X
EUREX BONDS GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
FRANCOFORTE SUL
MENO
GERMANIA
X
X
EURO KARTENSYSTEME GESELLSCHAFT MIT
BESCHRANKTER HAFTUNG
SOCIETA'
FINANZIARIE
FRANCOFORTE SUL
MENO
GERMANIA
X
X
EUROFIDI SOCIETA' CONSORTILE DI GARANZIA COLLETTIVA
FIDI S.C.A.R.L.
SOCIETA'
FINANZIARIE
TORINO
ITALIA
X
X
EUROPROGETTI & FINANZA S.P.A. IN LIQUIDAZIONE
SOCIETA'
FINANZIARIE
ROMA
ITALIA
X
EUROTLX SIM SPA
SOCIETA'
FINANZIARIE
MILANO
ITALIA
X
F2I SGR SPA - FONDI ITALIANI PER LE INFRASTRUTTURE
SOCIETA DI GESTIONE
SOCIETA'
FINANZIARIE
MILANO
ITALIA
X
FIDES LEASING GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
FIDIA SPA IN LIQUIDAZIONE
SOCIETA'
FINANZIARIE
MILANO
ITALIA
X
X
FINPIEMONTE PARTECIPAZIONI SPA
SOCIETA'
FINANZIARIE
TORINO
ITALIA
X
X
FONDO ITALIANO D'INVESTIMENTO SGR SPA
SOCIETA'
FINANZIARIE
MILANO
ITALIA
X
X
FONDUL ROMAN DE GARANTARE A CREDITELOR PENTRU
INTREPRINZATORII PRIVATI-IFN S.A.
SOCIETA'
FINANZIARIE
BUCAREST
ROMANIA
X
X
FRIULIA SPA - FINANZIARIA REGIONALE FRIULI-VENEZIA
GIULIA
SOCIETA'
FINANZIARIE
TRIESTE
ITALIA
X
X
GELDILUX-TS-2010 SA
SOCIETA'
FINANZIARIE
LUSSEMBURGO
LUSSEMBURGO
X
X
GELDILUX-TS-2011 SA
SOCIETA'
FINANZIARIE
LUSSEMBURGO
LUSSEMBURGO
X
X
GELDILUX-TS-2013 SA
SOCIETA'
FINANZIARIE
LUSSEMBURGO
LUSSEMBURGO
X
X
GEPAFIN SPA
SOCIETA'
FINANZIARIE
PERUGIA
ITALIA
X
X
GIELDA PAPIEROW WARTOSCIOWYCH W WARSZAWIE S.A.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VARSAVIA
POLONIA
X
X
H2I - HOLDING DI INIZIATIVA INDUSTRIALE S.P.A.
SOCIETA'
FINANZIARIE
ROMA
ITALIA
X
X
HYPO-BA LEASING SUD GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
KLAGENFURT
AUSTRIA
X
45
AFS
CLS GROUP HOLDINGS AG
Città
RWA
Tipologia
Stato
Ragione sociale
Trattamento
IAS/IFRS
Integrale
Sede
X
X
X
X
Trattamento
nelle
segnalazioni
prudenziali
Costo
Patrimonio netto
Proporzionale
SOCIETA'
FINANZIARIE
KYIV
UCRAINA
X
X
KEPLER CAPITAL MARKETS SA
SOCIETA'
FINANZIARIE
PARIGI
FRANCIA
X
X
KRAJINA OSIGURANJE D.D. BANJA LUKA
SOCIETA'
FINANZIARIE
BANJA LUKA
BOSNIA ED
ERZEGOVINA
X
X
KRAJOWA IZBA ROZLICZENIOWA SA
SOCIETA'
FINANZIARIE
VARSAVIA
POLONIA
X
KREDI GARANTI FONU A.S.
SOCIETA'
FINANZIARIE
ANKARA
TURCHIA
X
X
KREDI KAYIT BUEROSU AS
SOCIETA'
FINANZIARIE
ISTANBUL
TURCHIA
X
X
LEASING 439 GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
MACCORP ITALIANA SPA
SOCIETA'
FINANZIARIE
MILANO
ITALIA
X
X
MEDIOFACTORING S.P.A.
SOCIETA'
FINANZIARIE
MILANO
ITALIA
X
X
MEDIOFIMAA SRL
SOCIETA'
FINANZIARIE
ROMA
ITALIA
X
X
MOLISE SVILUPPO S.C.P.A.
SOCIETA'
FINANZIARIE
CAMPOBASSO
ITALIA
X
X
NOE BETEILIGUNGSFINANZIERUNGEN GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
NOE BUERGSCHAFTEN GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
OAK RIDGE INVESTMENT LLC
SOCIETA'
FINANZIARIE
WILMINGTON
U.S.A.
X
OBEROESTERREICHISCHE KREDITGARANTIEGESELLSCHAFT
M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
LINZ
AUSTRIA
X
X
OBEROESTERREICHISCHE
UNTERNEHMENSBETEILIGUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
LINZ
AUSTRIA
X
X
OBJEKT-LEASE
GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
OOE HIGHTECHFONDS GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
LINZ
AUSTRIA
X
ORBIT ASSET MANAGEMENT LIMITED
SOCIETA'
FINANZIARIE
HAMILTON
BERMUDA
X
X
PALATIN GRUNDSTUCKVERWALTUNGS GESELLSCHAFT
M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
STOCKERAU
AUSTRIA
X
X
PAR.CO. S.P.A.
SOCIETA'
FINANZIARIE
REGGIO EMILIA
ITALIA
X
X
PJSC SETTLEMENT CENTRE
SOCIETA'
FINANZIARIE
KIEV
UCRAINA
X
X
PRACOWNICZE TOWARZYSTWO EMERYTALNE S.A.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VARSAVIA
POLONIA
X
X
PSA PAYMENT SERVICE AUSTRIA GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
PURGE GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS-GESELLSCHAFT
M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
RCI FINANCIAL SERVICES S.R.O.
SOCIETA'
FINANZIARIE
PRAGA
REPUBBLICA
CECA
X
X
REGISTAR VRIJEDNOSNIH PAPIRA U FEDERACIJI BOSNE I
HERCEGOVINE D.D. SARAJEVO
SOCIETA'
FINANZIARIE
SARAJEVO
BOSNIA ED
ERZEGOVINA
X
REMBRA LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
ROSENKAVALIER 2008 GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
FRANCOFORTE
GERMANIA
X
SAARLANDISCHE KAPITALBETEILIGUNGSGESELLSCHAFT
MBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
SAARBRUCKEN
GERMANIA
X
SCHULERRICHTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
SERFACTORING S.P.A.
SOCIETA'
FINANZIARIE
SAN DONATO
MILANESE (MI)
ITALIA
X
SIA UNICREDIT INSURANCE BROKER
SOCIETA'
FINANZIARIE
RIGA
LETTONIA
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
46
AL 30 GIUGNO 2014
AFS
JOINT-STOCK COMPANY PFTS STOCK EXCHANGE
Città
RWA
Tipologia
Stato
Ragione sociale
Trattamento
IAS/IFRS
Integrale
Sede
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Ambito di applicazione
Trattamento
nelle
segnalazioni
prudenziali
AFS
Costo
Patrimonio netto
Proporzionale
RWA
Stato
Tipologia
Città
Ragione sociale
Trattamento
IAS/IFRS
Integrale
Sede
SOCIETA' CONSORTILE MATESE PER L'OCCUPAZIONE S.P.A.
SOCIETA'
FINANZIARIE
CAMPOBASSO
ITALIA
X
SOCIETA' DI GESTIONI ESATTORIALI IN SICILIA SO.G.E.SI.
S.P.A. IN LIQ.
SOCIETA'
FINANZIARIE
PALERMO
ITALIA
X
SOCIETA' GESTIONE CREDITI DELTA SPA
SOCIETA'
FINANZIARIE
BOLOGNA
ITALIA
X
X
SOCIETA ITALIANA PER LE IMPRESE ALL ESTERO - SIMEST
SPA
SOCIETA'
FINANZIARIE
ROMA
ITALIA
X
X
SOCIETA REGIONALE DI GARANZIA MARCHE SOC.COOP.A
R.L.
SOCIETA'
FINANZIARIE
ANCONA
ITALIA
X
X
SOVAGRI SOC.CONSORTILE P.A. IN LIQ.
SOCIETA'
FINANZIARIE
NAPOLI
ITALIA
X
X
SPARKASSEN-HAFTUNGS AKTIENGESELLSCHAFT
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
SREDISNJE KLIRINSKO DEPOZITARNO DRUSTVO, DIONICKO
DRUSTVO
SOCIETA'
FINANZIARIE
ZAGABRIA
CROAZIA
X
X
STEIRISCHE BETEILIGUNGSFINANZIERUNGSGESELLSCHAFT
M.B.H.
SOCIETA'
FINANZIARIE
GRAZ
AUSTRIA
X
X
SWANCAP PARTNERS GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
TIKEHAU CAPITAL ADVISORS S.A.S
SOCIETA'
FINANZIARIE
PARIGI
FRANCIA
X
TORRE SGR S.P.A.
SOCIETA'
FINANZIARIE
ROMA
ITALIA
X
TRANSFOND S.A.
SOCIETA'
FINANZIARIE
BUCAREST
ROMANIA
X
X
TRZISTE NOVCA I KRATKOROCNIH VRJEDNOSNICA D.D.
SOCIETA'
FINANZIARIE
ZAGABRIA
CROAZIA
X
X
UNICREDIT BROKER DOO SARAJEVO ZA BROKERSKE
POSLOVE U OSIGURANJU
SOCIETA'
FINANZIARIE
SARAJEVO
BOSNIA ED
ERZEGOVINA
X
X
UNICREDIT BROKER S.R.O.
SOCIETA'
FINANZIARIE
BRATISLAVA
SLOVACCHIA
X
X
UNICREDIT FUGGETLEN BIZTOSITASKOZVETITO KFT
SOCIETA'
FINANZIARIE
BUDAPEST
UNGHERIA
X
X
UNICREDIT GLOBAL LEASING VERSICHERUNGSSERVICE
GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
UNICREDIT INSURANCE BROKER EOOD
SOCIETA'
FINANZIARIE
SOFIA
BULGARIA
X
X
UNICREDIT INSURANCE BROKER SRL
SOCIETA'
FINANZIARIE
BUCAREST
ROMANIA
X
X
UNICREDIT LEASING VERSICHERUNGSSERVICE GMBH & CO
KG
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
UNICREDIT PARTNER D.O.O
SOCIETA'
FINANZIARIE
ZAGABRIA
CROAZIA
X
X
UNICREDIT PARTNER D.O.O BEOGRAD
SOCIETA'
FINANZIARIE
BELGRADO
SERBIA
X
X
UNICREDIT PARTNER LLC
SOCIETA'
FINANZIARIE
KIEV
UCRAINA
X
X
UNICREDIT POIJIST'OVACI MAKLERSKA SPOL. S R.O.
SOCIETA'
FINANZIARIE
PRAGA
REPUBBLICA
CECA
X
X
UNICREDIT ZAVAROVALNO ZASTOPINSKA DRUZBA DOO
SOCIETA'
FINANZIARIE
LJUBLJANA
SLOVENIA
X
X
VBV-BETRIEBLICHE ALTERSVORSORGE AG
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
VENETO SVILUPPO SPA
SOCIETA'
FINANZIARIE
VENEZIA
ITALIA
X
X
VENETO SVILUPPO SPA - PATRIMONIO DESTINATO PMI
SOCIETA'
FINANZIARIE
VENEZIA
ITALIA
X
X
VV IMMOBILIEN GMBH & CO. UNITED STATES KG I.L.
SOCIETA'
FINANZIARIE
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
VV IMMOBILIEN GMBH & CO. US CITY KG I.L,
SOCIETA'
FINANZIARIE
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
WKBG WIENER KREDITBURGSCHAFTS- UND
BETEILIGUNGSBANK AG
SOCIETA'
FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
X
WUSTENROT & WURTTEMBERGISCHE AG
SOCIETA'
FINANZIARIE
STOCCARDA
GERMANIA
X
YAPI KREDI KORAY GAYRIMENKUL YATIRIM ORTAKLIGI AS
SOCIETA'
FINANZIARIE
ISTANBUL
TURCHIA
X
47
X
X
X
X
X
X
X
X
X
Trattamento
nelle
segnalazioni
prudenziali
Costo
Patrimonio netto
Proporzionale
SOCIETA'
FINANZIARIE
ZAGABRIA
CROAZIA
X
BANK AUSTRIA-CEE BETEILIGUNGSGMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE (*)
VIENNA
AUSTRIA
X
X
CAFU VERMOEGENSVERWALTUNG GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE (*)
VIENNA
AUSTRIA
X
X
COBB BETEILIGUNGEN UND LEASING GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE (*)
VIENNA
AUSTRIA
X
X
GE.S.E.T.T. - GESTIONE SERVIZI ESAZIONE TRIBUTI E
TESORERIE S.P.A. IN LIQUIDAZIONE
SOCIETA'
FINANZIARIE (*)
ROMA
ITALIA
X
X
HVB LONDON TRADING LTD.
SOCIETA'
FINANZIARIE (*)
LONDRA
REGNO UNITO
X
X
LLC UKRSOTSFINANCE
SOCIETA'
FINANZIARIE (*)
KIEV
UCRAINA
X
X
PAYTRIA UNTERNEHMENSBETEILIGUNGEN GMBH
SOCIETA'
FINANZIARIE (*)
VIENNA
AUSTRIA
X
X
SFS FINANCIAL SERVICES GMBH IN LIQU
SOCIETA'
FINANZIARIE (*)
VIENNA
AUSTRIA
X
X
UNICREDIT (U.K.) TRUST SERVICES LTD
SOCIETA'
FINANZIARIE (*)
LONDRA
REGNO UNITO
X
X
VEREINWEST OVERSEAS FINANCE (JERSEY) LIMITED
SOCIETA'
FINANZIARIE (*)
ST. HELIER
JERSEY
X
X
ALLIANZ YASAM VE EMEKLILIK AS
SOCIETA'
ASSICURATIVE
ISTANBUL
TURCHIA
X
ALLIANZ ZAGREB DD
SOCIETA'
ASSICURATIVE
ZAGABRIA
CROAZIA
X
AVIVA SPA
SOCIETA'
ASSICURATIVE
MILANO
ITALIA
X
BOSNA REOSIGURANJE DD SARAJEVO
SOCIETA'
ASSICURATIVE
SARAJEVO
BOSNIA ED
ERZEGOVINA
X
CNP UNICREDIT VITA S.P.A.
SOCIETA'
ASSICURATIVE
MILANO
ITALIA
X
X
CREDITRAS ASSICURAZIONI SPA
SOCIETA'
ASSICURATIVE
MILANO
ITALIA
X
X
CREDITRAS VITA SPA
SOCIETA'
ASSICURATIVE
MILANO
ITALIA
X
X
ERGO VERSICHERUNG AG
SOCIETA'
ASSICURATIVE
VIENNA
AUSTRIA
X
X
EUROVITA ASSICURAZIONI SPA
SOCIETA'
ASSICURATIVE
ROMA
ITALIA
X
X
GENERALI LIFE INSURANCE AD
SOCIETA'
ASSICURATIVE
SOFIA
BULGARIA
X
X
GRAND CENTRAL RE LIMITED
SOCIETA'
ASSICURATIVE
HAMILTON
BERMUDA
X
INCONTRA ASSICURAZIONI S.P.A.
SOCIETA'
ASSICURATIVE
MILANO
ITALIA
X
NET INSURANCE S.P.A.
SOCIETA'
ASSICURATIVE
ROMA
ITALIA
X
X
SARAJEVO OSIGURANJE D.D.
SOCIETA'
ASSICURATIVE
SARAJEVO
BOSNIA ED
ERZEGOVINA
X
X
ZABA PARTNER DOO ZA POSREDOVANJE U OSIGURANJU I
REOSIGURANJU
SOCIETA'
ASSICURATIVE
ZAGABRIA
CROAZIA
X
ABC - CONSORZIO DI BANCHE E ASSICURAZIONI PER LO
SVILUPPO DEGLI ASSET OPERATIVI, DEL PROCUREMENT E
DEL COST MANAGEMENT
ALTRE SOCIETA'
ROMA
ITALIA
X
X
ABI LAB - CENTRO DI RICERCA E INNOVAZIONE PER LA
BANCA
ALTRE SOCIETA'
ROMA
ITALIA
X
X
ACCENTURE BACK OFFICE AND ADMINISTRATION
SERVICES SPA
ALTRE SOCIETA'
MILANO
ITALIA
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
48
AL 30 GIUGNO 2014
AFS
ZAGREBACKA BURZA D.D.
Città
RWA
Tipologia
Stato
Ragione sociale
Trattamento
IAS/IFRS
Integrale
Sede
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Ambito di applicazione
Trattamento
nelle
segnalazioni
prudenziali
AFS
Costo
Patrimonio netto
Proporzionale
RWA
Stato
Tipologia
Città
Ragione sociale
Trattamento
IAS/IFRS
Integrale
Sede
ACIS IMMOBILIEN- UND PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH
ALTRE SOCIETA'
GRUNWALD
GERMANIA
X
X
ADRIA AIRWAYS SLOVENSKI LETALSKI PREVOZNIK DD
ALTRE SOCIETA'
BRNIK AERODROM
SLOVENIA
X
X
AEDES SPA
ALTRE SOCIETA'
MILANO
ITALIA
X
X
AEROPORTO DI REGGIO EMILIA S.R.L.
ALTRE SOCIETA'
REGGIO EMILIA
ITALIA
X
X
AEROPORTO G. MARCONI DI BOLOGNA SPA
ALTRE SOCIETA'
BOLOGNA
ITALIA
X
X
AGENZIA DI POLLENZO S.P.A.
ALTRE SOCIETA'
BRA (CUNEO)
ITALIA
X
X
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
ALTEA VERWALTUNGSGESELLSCHAFT MBH & CO. OBJEKT I
KG
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
AMFA SPA
ALTRE SOCIETA'
RIMINI
ITALIA
X
AMMS ERSATZ-KOMPLEMENTAR GMBH
ALTRE SOCIETA'
EBERSBERG
GERMANIA
X
X
AMMS KOMPLEMENTAR GMBH
ALTRE SOCIETA'
EBERSBERG
GERMANIA
X
X
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
ALTRE SOCIETA'
PROVAGLIO D'ISEO
(BS)
ITALIA
X
ARENA STADION BETEILIGUNGSVERWALTUNGS-GMBH
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
ARETHA FACILITY MANAGEMENT GMBH
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
X
AREZZO FIERE E CONGRESSI SRL
ALTRE SOCIETA'
AREZZO
ITALIA
X
X
ARZ ALLGEMEINES RECHENZENTRUM GMBH
ALTRE SOCIETA'
INNSBRUCK
AUSTRIA
X
X
ASTRIM S.P.A.
ALTRE SOCIETA'
ROMA
ITALIA
X
X
A-TRUST GESELLSCHAFT FUER SICHERHEITSSYSTEME IM
ELEKTRONISCHEN DATENVERKEHR GMBH
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
X
AUSTRIAN REPORTING SERVICES GMBH
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
X
BANK AUSTRIA IMMOBILIEN ENTWICKLUNGS- UND
VERWERTUNGSGMBH
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
X
BANK AUSTRIA REAL INVEST ASSET MANAGEMENT GMBH
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
X
BAREAL IMMOBILIENTREUHAND GMBH
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
X
BAYBG BAYERISCHE BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT MBH
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
BAYERISCHE WOHNUNGSGESELLSCHAFT FUER HANDEL
UND INDUSTRIE, GESELLSCHAFT MIT BESCHRAENKTER
HAFTUNG
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
BFL BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT FUR FLUGZEUG-LEASING
MBH
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
BIL AIRCRAFTLEASING GMBH
ALTRE SOCIETA'
GRUNWALD
GERMANIA
X
X
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
BIL LEASING GMBH & CO OBJEKTE FREIBERG KG
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
BILANCIAI INTERNATIONAL SPA
ALTRE SOCIETA'
CAMPOGALLIANO
ITALIA
X
X
BIROUL DE CREDIT S.A.
ALTRE SOCIETA'
BUCAREST
ROMANIA
X
X
BLUE CAPITAL EUROPA IMMOBILIEN GMBH & CO. FUNFTE
OBJEKTE OSTERREICH KG
ALTRE SOCIETA'
AMBURGO
GERMANIA
X
X
BLUE CAPITAL EUROPA IMMOBILIEN GMBH & CO. SECHSTE
OBJEKTE GROSSBRITANNIEN KG
ALTRE SOCIETA'
AMBURGO
GERMANIA
X
X
AGRUND GRUNDSTUCKS-GMBH
ANWA GESELLSCHAFT FUR ANLAGENVERWALTUNG MBH
AQM S.R.L.
BIL IMMOBILIEN FONDS GMBH
49
X
X
X
Trattamento
nelle
segnalazioni
prudenziali
AFS
Costo
Patrimonio netto
Proporzionale
RWA
Stato
Tipologia
Città
Ragione sociale
Trattamento
IAS/IFRS
Integrale
Sede
BLUE CAPITAL EUROPA IMMOBILIEN GMBH & CO. SIEBTE
OBJEKTE OSTERREICH KG
ALTRE SOCIETA'
AMBURGO
GERMANIA
X
X
BLUE CAPITAL EUROPA IMMOBILIEN GMBH & CO. ZWEITE
OBJEKTE NIEDERLANDE KG
ALTRE SOCIETA'
AMBURGO
GERMANIA
X
X
BLUE CAPITAL METROPOLITAN AMERIKA GMBH & CO. KG
(GI AMERIKA GMBH & CO DRITTE OBJEKT USA KG)
ALTRE SOCIETA'
AMBURGO
GERMANIA
X
X
BORSE DUSSELDORF AG
ALTRE SOCIETA'
DUSSELDORF
GERMANIA
X
X
BOX 2004 SRL (IN LIQUIDAZIONE)
ALTRE SOCIETA'
ROMA
ITALIA
X
BRIXIA EXPO - FIERA DI BRESCIA S.P.A.
ALTRE SOCIETA'
BRESCIA
ITALIA
X
BV-BGPB BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT PRIVATER BANKEN
FUR INTERNET - UND MOBILE BEZAHLUNGEN MBH
ALTRE SOCIETA'
BERLINO
GERMANIA
X
C.A.A.B. SCPA- CENTRO AGROALIMENTARE DI BOLOGNA
ALTRE SOCIETA'
BOLOGNA
ITALIA
X
X
ALTRE SOCIETA'
LOCALITA'
LUFRANO - VOLLA
(NAPOLI)
ITALIA
X
X
C.A.R. - CENTRO AGRO ALIMENTARE DI ROMA S.C.P.A.
ALTRE SOCIETA'
GUIDONIA
MONTECELIO
(ROMA)
ITALIA
X
X
C.I.M. BETEILIGUNGEN 1998 GMBH
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
X
C.I.M.VERWALTUNG UND BETEILIGUNGEN 1999 GMBH
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
X
CAAT - CENTRO AGRO-ALIMENTARE TORINO SCPA
ALTRE SOCIETA'
GRUGLIASCO
ITALIA
X
X
X
X
X
C.A.A.N. - CENTRO AGRO ALIMENTARE DI NAPOLI S.C.P.A.
X
X
X
CBCB - CZECH BANKING CREDIT BUREAU, A.S.
ALTRE SOCIETA'
PRAGA
REPUBBLICA
CECA
CEESEG AG
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
CENTER HEINRICH - COLLIN - STRASSE 1 VERMIETUNGS
GMBH
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
X
X
X
CENTRAL REGISTER OF SECURITIES
ALTRE SOCIETA'
BANJA LUKA
BOSNIA ED
ERZEGOVINA
CISFI SPA
ALTRE SOCIETA'
NAPOLI
ITALIA
X
X
CITTA' STUDI SPA
ALTRE SOCIETA'
BIELLA
ITALIA
X
X
CIVITA SICILIA S.R.L.
ALTRE SOCIETA'
PALERMO
ITALIA
X
X
CL DRITTE CAR LEASING GMBH & CO. KG I.L.
ALTRE SOCIETA'
AMBURGO
GERMANIA
X
X
CL DRITTE CAR LEASING VERWALTUNGSGESELLSCHAFT
MBH I.L.
ALTRE SOCIETA'
AMBURGO
GERMANIA
X
X
CLASS CNBC SPA
ALTRE SOCIETA'
MILANO
ITALIA
X
X
CO.SVI.G. SCRL
ALTRE SOCIETA'
ROMA
ITALIA
X
X
COLORADO -ASSOCIAZIONE IN PARTECIPAZIONE FUGA DI
CERVELLI
ALTRE SOCIETA'
MILANO
ITALIA
X
X
COMPAGNIA INVESTIMENTI E SVILUPPO C.I.S. - SPA
ALTRE SOCIETA'
VILLAFRANCA
ITALIA
X
X
COMPAGNIE FONCIERE DU VIN S.A. - (IN FORMA
ABBREVIATA CFV S.A.)
ALTRE SOCIETA'
LUSSEMBURGO
LUSSEMBURGO
X
X
CONSORZIO PATTICHIARI
ALTRE SOCIETA'
ROMA
ITALIA
X
X
CONSORZIO PER LO SVILUPPO INDUSTRIALE DELLA
PROVINCIA DI RIETI
ALTRE SOCIETA'
RIETI
ITALIA
X
X
CONSORZIO ROMA RICERCHE
ALTRE SOCIETA'
ROMA
ITALIA
X
X
COSTA PARCHI SPA
ALTRE SOCIETA'
CATTOLICA
ITALIA
X
X
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
DELTATERRA GESELLSCHAFT FUR
IMMOBILIENVERWALTUNG MBH
X
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
50
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Ambito di applicazione
Trattamento
nelle
segnalazioni
prudenziali
AFS
Costo
Patrimonio netto
Proporzionale
RWA
Stato
Tipologia
Città
Ragione sociale
Trattamento
IAS/IFRS
Integrale
Sede
DFA DEGGENDORFER FREIHAFEN ANSIEDLUNGS-GMBH
ALTRE SOCIETA'
DEGGENDORF
GERMANIA
X
DUSSELDORFER BORSENHAUS GMBH
ALTRE SOCIETA'
DUSSELDORF
GERMANIA
X
X
DUTY FREE ZONE BOURGAS AD
ALTRE SOCIETA'
BOURGAS
BULGARIA
X
X
EBG - EUROPAY BETEILIGUNGS GMBH
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
X
EINKAUFSGALERIE ROTER TURM BETEILIGUNGS GMBH &
CO. KG
X
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
EINKAUFSGALERIE ROTER TURM CHEMNITZ GMBH & CO.
KG
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
ERG RENEW SPA
ALTRE SOCIETA'
MILANO
ITALIA
X
X
EUROCLASS MULTIMEDIA HOLDING S.A.
ALTRE SOCIETA'
LUSSEMBURGO
LUSSEMBURGO
X
X
ALTRE SOCIETA'
LEGNANO
(MILANO)
ITALIA
X
X
EUROPEAN DATAWAREHOUSE GMBH
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
EUROSANITA' S.P.A.
ALTRE SOCIETA'
ROMA
ITALIA
X
X
FELICITAS GMBH I.L.
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
FENICE SRL
ALTRE SOCIETA'
MILANO
ITALIA
X
FIERA DI FORLI SPA
ALTRE SOCIETA'
FORLI'
ITALIA
X
X
FIERA TRIESTE SPA IN LIQUIDAZIONE
ALTRE SOCIETA'
TRIESTE
ITALIA
X
X
FILM & ENTERTAINMENT VIP MEDIENFONDS 4 GMBH &
CO. KG
ALTRE SOCIETA'
GRUNWALD
GERMANIA
X
X
FILMAURO SRL ASSOCIAZIONE IN PARTECIPAZIONE COLPI
DI FULMINE
ALTRE SOCIETA'
ROMA
ITALIA
X
X
FILMAURO SRL ASSOCIAZIONE IN PARTECIPAZIONE COLPO
DI FORTUNA
ALTRE SOCIETA'
ROMA
ITALIA
X
X
FILMAURO SRL ASSOCIAZIONE IN PARTECIPAZIONE SOTTO
UNA BUONA STELLA
ALTRE SOCIETA'
ROMA
ITALIA
X
X
G.A.L. DELL'ALTA MARCA TREVIGIANA SCRL
ALTRE SOCIETA'
PIEGHE DI SOLIGO
ITALIA
X
X
G.A.L. TERRE DI MARCA SCRL
ALTRE SOCIETA'
GORGO AL
MONTICANO
ITALIA
X
X
GABETTI PROPERTY SOLUTIONS SPA
ALTRE SOCIETA'
MILANO
ITALIA
X
X
GARAGE AM HOF GESELLSCHAFT M.B.H.
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
X
GARANTIQA HITELGARANCIA ZRT.
ALTRE SOCIETA'
BUDAPEST
UNGHERIA
X
X
GELDSERVICE AUSTRIA LOGISTIK FUER
WERTGESTIONIERUNG UND TRANSPORTKOORDINATION
GMBH
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
X
GESCHUETZTE WERKSTAETTE WR. NEUSTADT
GESELLSCHAFT M.B.H.
ALTRE SOCIETA'
WR. NEUSTADT
AUSTRIA
X
X
GESFOE GEMEINNUETZIGE BAU- UND
SIEDLUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
ALTRE SOCIETA'
REGAU
AUSTRIA
X
GOLF CLUB MODENA SPA
ALTRE SOCIETA'
COLOMBARO DI
FORMIGINE
ITALIA
X
X
GOLFPARK KLOPEINERSEE-SUEDKAERNTEN GMBH & CO.
KG
ALTRE SOCIETA'
ST.KANZIAN
AUSTRIA
X
X
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
EUROIMPRESA LEGNANO S.C.R.L.
H.F.S. IMMOBILIENFONDS BAHNHOFSPASSAGEN
POTSDAM GMBH & CO. KG
H.F.S. IMMOBILIENFONDS DAS SCHLOSS BERLIN-STEGLITZ
GMBH & CO. KG
H.F.S. IMMOBILIENFONDS DEUTSCHLAND 1 GMBH & CO.
KG
H.F.S. IMMOBILIENFONDS DEUTSCHLAND 10 GMBH & CO.
KG
H.F.S. IMMOBILIENFONDS DEUTSCHLAND 11 GMBH & CO.
KG
51
X
X
Trattamento
nelle
segnalazioni
prudenziali
Patrimonio netto
Trattamento
IAS/IFRS
Proporzionale
Sede
X
X
ALTRE SOCIETA'
GERMANIA
X
X
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
H.F.S. IMMOBILIENFONDS EUROPA 2 BETEILIGUNGS GMBH
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
H.F.S. IMMOBILIENFONDS EUROPA 3 BETEILIGUNGS B.V.
ALTRE SOCIETA'
L'AJA
OLANDA
X
X
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
H.F.S. IMMOBILIENFONDS SCHWEINFURT GMBH & CO. KG
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
H.F.S. LEASINGFONDS GMBH
ALTRE SOCIETA'
EBERSBERG
GERMANIA
X
X
H.F.S. VALUE MANAGEMENT GMBH
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
H.F.S. ZWEITMARKTFONDS DEUTSCHLAND 1 GMBH & CO.
KG
ALTRE SOCIETA'
EBERSBERG
GERMANIA
X
X
H.F.S. ZWEITMARKTFONDS DEUTSCHLAND 2 GMBH & CO.
KG
ALTRE SOCIETA'
EBERSBERG
GERMANIA
X
X
H.F.S. IMMOBILIENFONDS DEUTSCHLAND 16 GMBH & CO.
KG
H.F.S. IMMOBILIENFONDS DEUTSCHLAND 18 GMBH & CO.
KG
H.F.S. IMMOBILIENFONDS DEUTSCHLAND 19 GMBH & CO.
KG
H.F.S. IMMOBILIENFONDS DEUTSCHLAND 3 GMBH & CO.
KG
H.F.S. IMMOBILIENFONDS DEUTSCHLAND 4 GMBH & CO.
KG
H.F.S. IMMOBILIENFONDS DEUTSCHLAND 6 GMBH & CO.
KG
H.F.S. IMMOBILIENFONDS DEUTSCHLAND 7 GMBH & CO.
KG
H.F.S. IMMOBILIENFONDS DEUTSCHLAND 8 GMBH & CO.
KG
H.F.S. IMMOBILIENFONDS DEUTSCHLAND 9 GMBH & CO.
KG
H.F.S. IMMOBILIENFONDS GMBH & CO. EUROPA 3 KG
H.F.S. IMMOBILIENFONDS KOLN GMBH & CO. KG
H.F.S. ZWEITMARKTFONDS DEUTSCHLAND 3 KG GMBH &
CO. KG
X
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
H.F.S. ZWEITMARKTFONDS DEUTSCHLAND 4 GMBH & CO.
KG
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
HEIZKRAFTWERK COTTBUS VERWALTUNGS GMBH
ALTRE SOCIETA'
COTTBUS
GERMANIA
X
X
HEIZKRAFTWERKE-POOL-VERWALTUNGS-GMBH
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
HOBEX AG
ALTRE SOCIETA'
WALS-SIEZENHEIM
AUSTRIA
X
HP IT-SOLUTIONS GESELLSCHAFT MIT BESCHRAENKTER
HAFTUNG
ALTRE SOCIETA'
INNSBRUCK
AUSTRIA
X
HROK DOO
ALTRE SOCIETA'
ZAGABRIA
CROAZIA
X
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
HVBFF LEASING-FONDS VERWALTUNGS GMBH
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
HVBFF OBJEKT LEIPZIG GMBH
ALTRE SOCIETA'
LEIPZIG
GERMANIA
X
X
HVB LIFE SCIENCE GMBH
HVBFF BAUMANAGEMENT GMBH
HVBFF KAPITALVERMITTLUNGS GMBH
HVBFF LEASING & INVESTITION GMBH & CO ERSTE KG
HVBFF LEASING OBJEKT GMBH
X
X
X
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
52
AL 30 GIUGNO 2014
AFS
GERMANIA
MONACO DI
BAVIERA
H.F.S. IMMOBILIENFONDS DEUTSCHLAND 15 GMBH & CO.
KG
Costo
MONACO DI
BAVIERA
Integrale
ALTRE SOCIETA'
RWA
H.F.S. IMMOBILIENFONDS DEUTSCHLAND 12 GMBH & CO.
KG
Stato
Tipologia
Città
Ragione sociale
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Ambito di applicazione
Trattamento
nelle
segnalazioni
prudenziali
AFS
Costo
Patrimonio netto
Proporzionale
RWA
Stato
Tipologia
Città
Ragione sociale
Trattamento
IAS/IFRS
Integrale
Sede
HYPO-REAL HAUS- UND GRUNDBESITZ GESELLSCHAFT
MBH
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
IGEPA GEWERBEPARK GMBH & CO VERMIETUNGS KG
ALTRE SOCIETA'
FURSTENFELDBRUCK
GERMANIA
X
X
IMOF SPA - SOCIETA' CONSORTILE PER LA REALIZZAZIONE
DEL CENTRO AGROALIMENTARE ALL'INGROSSO DI FONDI
ALTRE SOCIETA'
FONDI
ITALIA
X
X
INGOSSTRAKH
ALTRE SOCIETA'
MOSCA
RUSSIA
X
X
INTERBANKING SYSTEMS S.A. (DIAS S.A.)
ALTRE SOCIETA'
MAROUSSI
GRECIA
X
X
INTERNATIONAL FACTORS GROUP SCRL
ALTRE SOCIETA'
BRUXELLES
BELGIO
X
X
INTERPORTO BOLOGNA SPA
ALTRE SOCIETA'
BOLOGNA
ITALIA
X
X
INTERPORTO CAMPANO S.P.A.
ALTRE SOCIETA'
NAPOLI
ITALIA
X
X
INTERPORTO DI ROVIGO SPA
ALTRE SOCIETA'
ROVIGO
ITALIA
X
X
INTERPORTO MARCHE SPA
ALTRE SOCIETA'
JESI
ITALIA
X
X
INTERPORTO PADOVA SPA
ALTRE SOCIETA'
PADOVA
ITALIA
X
X
ISFOR 2000 S.C.P.A.
ALTRE SOCIETA'
BRESCIA
ITALIA
X
X
ISTICA - ISTITUTO IMMOBILIARE DI CATANIA SPA
ALTRE SOCIETA'
CATANIA
ITALIA
X
X
ISTITUTO DELLA ENCICLOPEDIA ITALIANA FONDATA DA
G.TRECCANI S.P.A.
ALTRE SOCIETA'
ROMA
ITALIA
X
X
ISTITUTO EUROPEO DI ONCOLOGIA SRL
ALTRE SOCIETA'
MILANO
ITALIA
X
X
ITALCARNI SOCIETA COOPERATIVA AGRICOLA
ALTRE SOCIETA'
MIGLIARINA DI
CARPI (MODENA)
ITALIA
X
X
ITALIAN INTERNATIONAL FILM - ASSOCIAZIONE IN
PARTECIPAZIONI L' ULTIMA SPIAGGIA
ALTRE SOCIETA'
ROMA
ITALIA
X
X
ITALTEL SPA
ALTRE SOCIETA'
SETTIMO MILANESE
ITALIA
X
X
KOC KUELTUER SANAT VE TANITIM HITZMETLERI VE
TICARET (KOC KUELTUER SANAT TANITIM AS)
ALTRE SOCIETA'
ISTANBUL
TURCHIA
X
KREDITNI BIRO SISBON, UPRAVLJALEC SISTEMA
IZMENJAVE INFORMACIJO BONITETI STRANK, D.O.O.
X
X
ALTRE SOCIETA'
LJUBLJANA
SLOVENIA
X
LANDOS IMMOBILIEN- UND PROJEKTENTWICKLUNGS
GMBH
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
LIFE BRITANNIA MANAGEMENT GMBH
ALTRE SOCIETA'
GRUNWALD
GERMANIA
X
X
LIFE GMBH & CO ERSTE KG
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
LIFE GMBH & CO. ZWEITE KG
ALTRE SOCIETA'
GRUNWALD
GERMANIA
X
X
LIFE VERWALTUNGS ERSTE GMBH
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
LIFE VERWALTUNGS ZWEITE GMBH
ALTRE SOCIETA'
GRUNWALD
GERMANIA
X
X
LUX VIDE FINANZIARIA SPA ASSOCIAZIONE IN
PARTECIPAZIONE BIANCA COME IL LATTE ROSSA COME IL
SANGUE
ALTRE SOCIETA'
ROMA
ITALIA
X
M.A.I.L. REAL ESTATE MANAGEMENT JOTA BRATISLAVA
S.R.O.
ALTRE SOCIETA'
BRATISLAVA
SLOVACCHIA
X
MANTOVA INTERPORTO SRL
ALTRE SOCIETA'
MANTOVA
ITALIA
X
X
MARINA DI NETTUNO CIRCOLO NAUTICO S.P.A.
ALTRE SOCIETA'
NETTUNO (ROMA)
ITALIA
X
X
MARTIN SCHMALZLE GRUNDESTUCKSGESELLSCHAFT
OBJEKT WOLFSBURG GMBH & CO. KG
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
53
X
X
X
Trattamento
nelle
segnalazioni
prudenziali
AFS
Costo
Patrimonio netto
Proporzionale
RWA
Stato
Tipologia
Città
Ragione sociale
Trattamento
IAS/IFRS
Integrale
Sede
MBG MITTELSTANDISCHE BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT
BADEN-WURTTEMBERG GMBH
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
MBG MITTELSTANDISCHE BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT
RHEINLAND-PFALZ MBH
ALTRE SOCIETA'
MAINZ
GERMANIA
X
X
MBG MITTELSTANDISCHE BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT
SCHLESWIG-HOLSTEIN MBH
ALTRE SOCIETA'
KIEL
GERMANIA
X
X
MEDNAV S.P.A.
ALTRE SOCIETA'
ROMA
ITALIA
X
X
MEGAPARK INVEST GMBH
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
MILANOSESTO SPA
ALTRE SOCIETA'
MILANO
ITALIA
X
X
MITTELSTANDISCHE BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT BERLINBRANDENBURG GMBH
ALTRE SOCIETA'
SCHWERIN
GERMANIA
X
X
MITTELSTANDISCHE BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT
MECKLENBURG-VORPOMMERN MBH
ALTRE SOCIETA'
SCHWERIN
GERMANIA
X
X
MITTELSTANDISCHE BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT
NIEDERSACHSEN (MBG) MBH
ALTRE SOCIETA'
HANNOVER
GERMANIA
X
X
MITTELSTANDISCHE BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT
SACHSEN MBH
ALTRE SOCIETA'
DRESDA
GERMANIA
X
X
MITTELSTANDISCHE BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT
SACHSEN-ANHALT MIT BESCHRANKTER HAFTUNG
ALTRE SOCIETA'
MAGDEBURGO
GERMANIA
X
X
MITTELSTANDISCHE BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT
THURINGEN MBH
ALTRE SOCIETA'
ERFURT
GERMANIA
X
X
MIZUHO CORPORATE BANK - BA INVESTMENT CONSULTINGGMBH
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
X
MOTION PICTURE PRODUCTION GMBH
ALTRE SOCIETA'
GRUNWALD
GERMANIA
X
X
MOTION PICTURE PRODUCTION GMBH & CO. ERSTE KG
ALTRE SOCIETA'
GRUNWALD
GERMANIA
X
X
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
MUTNEGRA BETEILIGUNGS- UND VERWALTUNGS-GMBH
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
NATURAL STONE INVESTMENTS SA
ALTRE SOCIETA'
LUSSEMBURGO
LUSSEMBURGO
X
X
NEUMAYER TEKFOR VERWALTUNGS GMBH I.L.
ALTRE SOCIETA'
OFFENBURG
GERMANIA
X
X
NOMISMA - SOCIETA' DI STUDI ECONOMICI SPA
ALTRE SOCIETA'
BOLOGNA
ITALIA
X
X
OFFICINAE VERDI SOCIETA' PER AZIONI
ALTRE SOCIETA'
ROMA
ITALIA
X
X
OGR-CRT SOCIETA' CONSORTILE PER AZIONI
ALTRE SOCIETA'
TORINO
ITALIA
X
X
OJSC NATIONAL BUREAU OF CREDIT HISTORIES
ALTRE SOCIETA'
MOSCA
RUSSIA
X
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
MUHOGA MUNCHNER HOCHGARAGEN GESELLSCHAFT
MIT BESCHRANKTER HAFTUNG
OMNIA GRUNDSTUCKS-GMBH
X
X
X
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
OMNIA GRUNDSTUCKS-GMBH & CO. OBJEKT
OSTRAGEHEGE KG
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
OPP DEUTSCHLAND BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT MBH
ALTRE SOCIETA'
BERLINO
GERMANIA
X
X
OSCA GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT MBH
& CO. KG
ALTRE SOCIETA'
GRUNWALD
GERMANIA
X
X
OT-OPTIMA TELEKOM DOO
ALTRE SOCIETA'
OMNIA GRUNDSTUCKS-GMBH & CO. BETRIEBS KG
CROAZIA
X
X
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
P.A.N. VERWALTUNGS GMBH
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
P.B. SRL IN LIQUIDAZIONE
ALTRE SOCIETA'
MILANO
ITALIA
X
X
P.A.N. GMBH & CO. KG
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
54
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Ambito di applicazione
Trattamento
nelle
segnalazioni
prudenziali
AFS
Costo
Patrimonio netto
Proporzionale
RWA
Stato
Tipologia
Città
Ragione sociale
Trattamento
IAS/IFRS
Integrale
Sede
PACO CINEMATOGRAFICA SRL - ASSOCIAZIONE IN
PARTECIPAZIONI THE BEST OFFER
ALTRE SOCIETA'
ROMA
ITALIA
X
X
PALOMAR SPA ASSOCIAZIONE IN PARTECIPAZIONE
L'INTREPIDO
ALTRE SOCIETA'
ROMA
ITALIA
X
X
PATTO 2000 SCARL
ALTRE SOCIETA'
CITTA DELLA PIEVE
ITALIA
X
X
PEGASO INVESTIMENTI - CAMPIONI D'IMPRESA SPA
ALTRE SOCIETA'
TORINO
ITALIA
X
X
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
PERTERRA GESELLSCHAFT FUR IMMOBILIENVERWALTUNG
MBH
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
PETROL, SLOVENSKA ENERGETSKA DRU-BA, D.D.
ALTRE SOCIETA'
LJUBLJANA
SLOVENIA
X
X
PEVEC D.D.
ALTRE SOCIETA'
BJELOVAR
CROAZIA
X
X
PONTI ENGINEERING SCARL
ALTRE SOCIETA'
CITTA DI CASTELLO
ITALIA
X
X
POSLOVNI SISTEM MERCATOR D.D. (MERCATOR D.D.)
ALTRE SOCIETA'
LJUBLJANA
SLOVENIA
X
X
PRELIOS SPA
ALTRE SOCIETA'
MILANO
ITALIA
X
X
PROJEKTENTWICKLUNG SCHOENEFELD
VERWALTUNGSGESELLSCHAFT MBH
PEGASUS PROJECT STADTHAUS HALLE GMBH
ALTRE SOCIETA'
SCHOENEFELD
GERMANIA
X
X
QUINTERRA GESELLSCHAFT FUR
IMMOBILIENVERWALTUNG MBH
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
RAMSES-IMMOBILIENHOLDING GMBH
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
X
REAL (E) VALUE IMMOBILIEN BEWERTUNGSGMBH
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
X
REAL INVEST PROPERTY GMBH & CO SPB JOTA KG
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
X
REGGIO EMILIA FIERE S.R.L. IN CONCORDATO PREVENTIVO
ALTRE SOCIETA'
REGGIO EMILIA
ITALIA
X
X
REGGIO EMILIA INNOVAZIONE S.C.A R.L.
ALTRE SOCIETA'
REGGIO EMILIA
ITALIA
X
X
RIMINITERME SPA
ALTRE SOCIETA'
MIRAMARE DI
RIMINI
ITALIA
X
X
RISANAMENTO SPA
ALTRE SOCIETA'
MILANO
ITALIA
X
X
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
ROTUS IMMOBILIEN-VERWALTUNGS GMBH
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
ROUBINI GLOBAL ECONOMICS LLC
ALTRE SOCIETA'
WILMINGTON
U.S.A.
X
X
S.A.S.E. SPA
ALTRE SOCIETA'
PERUGIA
ITALIA
X
X
SALZBURGER
UNTERNEHMENSBETEILIGUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
ALTRE SOCIETA'
SALISBURGO
AUSTRIA
X
X
SATEL SABAH TELEVIZYON PRODUKSIYON A.S. (SATEL)
ALTRE SOCIETA'
ISTANBUL
TURCHIA
X
X
SAVA D.D., DRU-BA ZA UPRAVLJANJE IN FINANCIRANJE,
D.D.
ALTRE SOCIETA'
KRANJ
SLOVENIA
X
X
SHOPPING USA GMBH & CO. ERSTE IMMOBILIEN KG I.L.
ALTRE SOCIETA'
AMBURGO
GERMANIA
X
X
SIA SPA
ALTRE SOCIETA'
MILANO
ITALIA
X
X
SICILIA CONVENTION BUREAU S.C.A R.L
ALTRE SOCIETA'
CATANIA
ITALIA
X
X
SINERA AG IN LIQUIDATION
ALTRE SOCIETA'
ZURIGO
SVIZZERA
X
X
SK BV GRUNDSTUCKSENTWICKLUNG VERWALTUNG GMBH
I.L.
ALTRE SOCIETA'
COLONIA
GERMANIA
X
X
SOCIETA COOPERATIVA BILANCIAI CAMPOGALLIANO
ALTRE SOCIETA'
CAMPOGALLIANO
ITALIA
X
X
SOCIETA' ITALIANA DI MONITORAGGIO S.P.A.
ALTRE SOCIETA'
ROMA
ITALIA
X
X
ROLIN GRUNDSTUCKSPLANUNGS- UND VERWALTUNGSGESELLSCHAFT MBH
55
Trattamento
nelle
segnalazioni
prudenziali
AFS
Costo
Patrimonio netto
Proporzionale
RWA
Stato
Tipologia
Città
Ragione sociale
Trattamento
IAS/IFRS
Integrale
Sede
SOCIETY FOR WORLDWIDE INTERBANK FINANCIAL
TELECOMMUNICATION S.C. (S.W.I.F.T.)
ALTRE SOCIETA'
LA HULPE
BELGIO
X
X
SOFIA L.P.
ALTRE SOCIETA'
ST. PETER PORT
GUERNSEY
X
X
SPA IMMOBILIARE FIERA DI BRESCIA
ALTRE SOCIETA'
BRESCIA
ITALIA
X
X
SPACE SPA
ALTRE SOCIETA'
MILANO
ITALIA
X
X
SPARKASSEN IT HOLDING AG
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
X
STAR22 PLANUNGS - UND ERRICHTUNGS GMBH
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
X
STIL NOVO PARTECIPAZIONI SPA
ALTRE SOCIETA'
MILANO
ITALIA
X
X
STUDIENGESELLSCHAFT FUER ZUSAMMENARBEIT IM
ZAHLUNGSVERKEHR (STUZZA) G.M.B.H.
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
X
TC-TERTIA PROJEKTVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
TECHNOLOGIE-U DIENSTLEISTUNGSZENTRUM ENNSTAL
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
X
THERME WIEN G.M.B.H. & CO KG
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
X
THERME WIEN GES.M.B.H.
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
X
TREUCONSULT PROPERTY ALPHA GMBH
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
X
TREUCONSULT PROPERTY BETA GMBH
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
X
TREUCONSULT PROPERTY EPSILON GMBH
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
X
TSG EDV-TERMINAL-SERVICE GES.M.B.H.
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
X
TURKIYE PETROLLERI AO
ALTRE SOCIETA'
ANKARA
TURCHIA
X
X
UNIPEG - SOCIETA COOPERATIVA AGRICOLA
ALTRE SOCIETA'
REGGIO EMILIA
ITALIA
X
X
VALUE TRANSFORMATION SERVICES SPA
ALTRE SOCIETA'
VERONA
ITALIA
X
X
VBII INDUSTRIE UND IMMOBILIEN GMBH IN LIQ
ALTRE SOCIETA'
AMBURGO
GERMANIA
X
X
VBW BAUEN UND WOHNEN GMBH
ALTRE SOCIETA'
BOCHUM
GERMANIA
X
X
VICTORIA-VOLKSBANKEN PENSIONSKASSEN AKTIENGESELLSCHAFT
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
X
VINCENZO ZUCCHI SPA
ALTRE SOCIETA'
RESCALDINA
ITALIA
X
X
WACHSTUMSINITIATIVE SUDERELBE AKTIENGESELLSCHAFT
ALTRE SOCIETA'
AMBURGO
GERMANIA
X
X
WCREM CANADIAN MANAGEMENT INC.
ALTRE SOCIETA'
TORONTO
CANADA
X
WEALTHCAP AIRCRAFT 1 GMBH & CO. KG
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
WEALTHCAP AIRCRAFT 25 GMBH & CO. KG
ALTRE SOCIETA'
GRUNWALD
GERMANIA
X
X
WEALTHCAP AIRCRAFT 26 GMBH CO. KG
ALTRE SOCIETA'
GRUNWALD
GERMANIA
X
X
WEALTHCAP AIRCRAFT 27 GMBH & CO GESCHLOSSENE
INVESTMENTKG
ALTRE SOCIETA'
GRUNWALD
GERMANIA
X
X
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
WEALTHCAP DRITTE EUROPA IMMOBILIEN
VERWALTUNGSGESELLSCHAFT MBH
WEALTHCAP ENTITY SERVICE GMBH
WEALTHCAP EQUITY SEKUNDAR GMBH
WEALTHCAP ERSTE KANADA IMMOBILIEN
VERWALTUNGSGESELLSCHAFT MBH
WEALTHCAP EUROPA ERSTE IMMOBILIEN - OBJEKTE
NIEDERLANDE - VERWALTUNGS GMBH
X
X
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
56
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Ambito di applicazione
Trattamento
nelle
segnalazioni
prudenziali
WEALTHCAP EUROPA IMMOBILIEN FUNFTE OBHEKTE
OSTERREICH KOMPLEMENTAR GMBH
AFS
Costo
Patrimonio netto
Proporzionale
RWA
Stato
Tipologia
Città
Ragione sociale
Trattamento
IAS/IFRS
Integrale
Sede
ALTRE SOCIETA'
GRUNWALD
GERMANIA
X
X
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
WEALTHCAP INFRASTRUCTURE FUND I GMBH & CO. KG
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
WEALTHCAP INFRASTRUKTUR AMERIKA GMBH & CO. KG
ALTRE SOCIETA'
GRUNWALD
GERMANIA
X
X
WEALTHCAP LEASING 1 GMBH & CO. KG
ALTRE SOCIETA'
GRUNWALD
GERMANIA
X
X
WEALTHCAP LEASING 2 GMBH & CO KG
ALTRE SOCIETA'
GRUNWALD
GERMANIA
X
X
WEALTHCAP LEASING 3 GMBH & CO. KG
ALTRE SOCIETA'
GRUNWALD
GERMANIA
X
X
WEALTHCAP LEASING 4 GMBH & CO KG
ALTRE SOCIETA'
GRUNWALD
GERMANIA
X
X
WEALTHCAP LEBENSWERT 1 GMBH & CO. KG
ALTRE SOCIETA'
GRUNWALD
GERMANIA
X
X
WEALTHCAP LEBENSWERT 2. GMBH & CO. KG
ALTRE SOCIETA'
GRUNWALD
GERMANIA
X
X
WEALTHCAP LIFE BRITANNIA 2 GMBH & C0 KG
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
WEALTHCAP LIFE USA 4 GMBH & CO. KG
ALTRE SOCIETA'
GRUNWALD
GERMANIA
X
X
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
WEALTHCAP OBJEKT RIEM GMBH & CO KG
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
WEALTHCAP OBJEKT-VORRAT 2 GMBH & CO. KG
ALTRE SOCIETA'
WEALTHCAP EUROPA IMMOBILIEN SIEBTE OBJEKTE
TERREICH KOMPLEMENT GMBH
WEALTHCAP EUROPA IMMOBILIEN VERWALTUNGS GMBH
WEALTHCAP IMMOBILIEN DEUTSCHLAND 38 GMBH & CO
GESCHLOSSENE INVESTMENT KG
WEALTHCAP IMMOBILIEN UND VERWALTUNG SEKUNDAR
GMBH
WEALTHCAP IMMOBILIENFONDS DEUTSCHLAND 30 GMBH
& CO. KG
WEALTHCAP IMMOBILIENFONDS DEUTSCHLAND 31 GMBH
& CO. KG
WEALTHCAP IMMOBILIENFONDS DEUTSCHLAND 32 GMBH
& CO. KG
WEALTHCAP IMMOBILIENFONDS DEUTSCHLAND 33 GMBH
& CO KG
WEALTHCAP IMMOBILIENFONDS DEUTSCHLAND 34 GMBH
& CO. KG
WEALTHCAP IMMOBILIENFONDS DEUTSCHLAND 35 GMBH
& CO. KG
WEALTHCAP IMMOBILIENFONDS DEUTSCHLAND 36 GMBH
& CO. KG
WEALTHCAP IMMOBILIENFONDS DEUTSCHLAND 37 GMBH
& CO KG
WEALTHCAP OBJEKT HUFELANDSTRASSE GMBH & CO KG
X
GERMANIA
X
X
GERMANIA
X
X
WEALTHCAP PEIA SEKUNDAR GMBH
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
WEALTHCAP PHOTOVOLTAIK 1 GMBH & CO. KG
ALTRE SOCIETA'
GRUNWALD
GERMANIA
X
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
WEALTHCAP REAL ESTATE SEKUNDAR GMBH
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
WEALTHCAP SACHWERTE PORTFOLIO 1 GMBH & CO. KG
ALTRE SOCIETA'
GRUNWALD
GERMANIA
X
WEALTHCAP PRIVATE EQUITY GMBH
WEALTHCAP PRIVATE EQUITY SEKUNDAR GMBH
WEALTHCAP REAL ESTATE GMBH
WEALTHCAP REAL ESTATE KOMPLEMENTAR GMBH
57
X
X
Trattamento
nelle
segnalazioni
prudenziali
WEALTHCAP SACHWERTE PORTFOLIO 2 KOMPLEMENTAR
GMBH
ALTRE SOCIETA'
GRUNWALD
GERMANIA
X
WEALTHCAP US LIFE DRITTE GMBH & CO.KG
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
WEALTHCAP VORRATS-1 GMBH
ALTRE SOCIETA'
GRUNWALD
GERMANIA
X
X
WEALTHCAP VORRATS-2 GMBH
AFS
Costo
Patrimonio netto
Proporzionale
RWA
Stato
Tipologia
Città
Ragione sociale
Trattamento
IAS/IFRS
Integrale
Sede
X
X
ALTRE SOCIETA'
GRUNWALD
GERMANIA
X
X
WEALTHCAP ZWEITE EUROPA IMMOBILIEN
VERWALTUNGSGESELLSCHAFT MBH
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
X
WEALTHCAP ZWEITMARKT 3 BASIS GMBH & CO.KG
ALTRE SOCIETA'
GRUNWALD
GERMANIA
X
X
WEALTHCAP ZWEITMARKT 3 PLUS GMBH & CO. KG
ALTRE SOCIETA'
GRUNWALD
GERMANIA
X
X
X
WEALTHCAP ZWEITMARKTWERTE IMMOBILIEN 4 GMBH &
CO. KG
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
WEALTHCAP ZWEITMARKTWERTE IMMOBILIEN 4
KOMPLEMENTAR GMBH
ALTRE SOCIETA'
MONACO DI
BAVIERA
GERMANIA
X
WESTFONDS 5 BUEROPARK AACHEN LAURENSBERG KG
ALTRE SOCIETA'
DUSSELDORF
GERMANIA
X
X
WESTFONDS 5 PALAZZO FIORENTINO FRANKFURT KG
ALTRE SOCIETA'
DUSSELDORF
GERMANIA
X
X
WESTFONDS 5 WALLE-CENTER BREMEN KG
ALTRE SOCIETA'
DUSSELDORF
GERMANIA
X
X
WH - ERSTE GRUNDSTUCKS GMBH & CO. KG
ALTRE SOCIETA'
SCHOENEFELD
GERMANIA
X
X
WIRTSCHAFTSVEREIN DER MITARBEITERINNEN DER
UNICREDIT BANK AUSTRIA E.GEN.
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
WOHNUNGSBAUGESELLSCHAFT DER STADT ROTHENBACH
A.D.PEGNITZ MIT BESCHRANKTER HAFTUNG
ALTRE SOCIETA'
ROTHENBACH A.D.
PEGNITZ
GERMANIA
X
X
WWE WOHN- UND WIRTSCHAFTSPARK
ENTWICKLUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
ALTRE SOCIETA'
VIENNA
AUSTRIA
X
X
YAPI KREDI KUELTUER-SANAT YAYINCILIK TICARET VE
SANAYI AS
ALTRE SOCIETA'
ISTANBUL
TURCHIA
X
YATIRIM FINANSMAN A.S.
ALTRE SOCIETA'
ISTANBUL
TURCHIA
X
ALEXANDA GV GMBH & Co. VERMIETUNGS KG
ALTRE SOCIETA'
SPV
WIESBADEN
GERMANIA
X
X
BARD BUILDING GMBH & Co. KG
ALTRE SOCIETA'
SPV
EMDEN
GERMANIA
X
X
BARD EMDEN ENERGY GMBH & Co. KG
ALTRE SOCIETA'
SPV
EMDEN
GERMANIA
X
X
BARD ENGINEERING GMBH
ALTRE SOCIETA'
SPV
EMDEN
GERMANIA
X
X
BARD HOLDING GMBH
ALTRE SOCIETA'
SPV
EMDEN
GERMANIA
X
X
BARD LOGISTIK GMBH
ALTRE SOCIETA'
SPV
EMDEN
GERMANIA
X
X
BARD NEARSHORE HOOKSIEL GMBH
ALTRE SOCIETA'
SPV
EMDEN
GERMANIA
X
X
BARD PHONIX VERWALTUNGS GMBH
ALTRE SOCIETA'
SPV
EMDEN
GERMANIA
X
X
BARD SCHIFFSBETRIEBSGESELLSCHAT MBH & Co. NATALIE
KG
ALTRE SOCIETA'
SPV
EMDEN
GERMANIA
X
X
BARD SERVICE GMBH
ALTRE SOCIETA'
SPV
EMDEN
GERMANIA
X
X
BUITENGAATS HOLDING B.V.
ALTRE SOCIETA'
SPV
EEMSHAVEN
OLANDA
X
X
CUXHAVEN STEEL CONSTRUCTION GMBH
ALTRE SOCIETA'
SPV
CUXHAVEN
GERMANIA
X
X
EUROPE REAL-ESTATE INVESTMENT FUND
ALTRE SOCIETA'
SPV
BUDAPEST
UNGHERIA
X
X
GRAND CENTRAL FUNDING CORPORATION
ALTRE SOCIETA'
SPV
NEW YORK
U.S.A.
X
X
OSI OFF-SHORE SERVICE INVEST GMBH
ALTRE SOCIETA'
SPV
AMBURGO
GERMANIA
X
X
OWS LOGISTIK GMBH
ALTRE SOCIETA'
SPV
EMDEN
GERMANIA
X
X
X
X
X
X
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
58
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Ambito di applicazione
Trattamento
nelle
segnalazioni
prudenziali
GERMANIA
X
X
OWS OCEAN ZEPHYR GMBH & Co. KG
EMDEN
GERMANIA
X
X
OWS OFF-SHORE WIND SOLUTIONS GMBH
ALTRE SOCIETA'
SPV
EMDEN
GERMANIA
X
X
OWS WINDLIFT 1 CHARTER GMBH & Co. KG
ALTRE SOCIETA'
SPV
EMDEN
GERMANIA
X
X
HVB SERVICES SOUTH AFRICA (PROPRIETARY) LIMITED
ALTRE SOCIETA'
/ SOCIETA'
STRUMENTALI
(*)
JOHANNESBURG
REPUBBLICA
SUD AFRICANA
X
X
MY DREI HANDELS GMBH
ALTRE SOCIETA'
/ SOCIETA'
STRUMENTALI
(*)
VIENNA
AUSTRIA
X
X
PALAIS ROTHSCHILD VERMIETUNGS GMBH
ALTRE SOCIETA'
/ SOCIETA'
STRUMENTALI
(*)
VIENNA
AUSTRIA
X
X
(*) Società appartenente al Gruppo Bancario consolidata al costo per immaterialità.
59
Costo
EMDEN
ALTRE SOCIETA'
SPV
AFS
Patrimonio netto
ALTRE SOCIETA'
SPV
Stato
OWS NATALIA BEKKER GMBH & Co. KG
Città
Integrale
Tipologia
RWA
Ragione sociale
Trattamento
IAS/IFRS
Proporzionale
Sede
Impedimenti giuridici o sostanziali, attuali o prevedibili, che ostacolano il rapido trasferimento di
risorse patrimoniali o di fondi all’interno del gruppo.
•
•
•
•
In considerazione della crisi finanziaria, con particolare riferimento al settore sovrano, talune Autorità di Vigilanza
hanno chiesto, a partire dai precedenti semestri, che le società del Gruppo (compresa la Capogruppo) riducano la
propria esposizione creditizia nei confronti di altre società del Gruppo operanti nelle rispettive giurisdizioni. In
particolare, l’esposizione netta complessiva di UniCredit Bank AG nei confronti delle società del Gruppo UniCredit
(escluse le società controllate da UniCredit Bank AG stessa), ammonta, al 30 giugno 2014, a circa € 8,2 miliardi, di
cui circa € 3,5 miliardi di esposizione lorda per cassa. Al fine di ridurre e mitigare tale esposizione:
o
sono state fornite appropriate garanzie che includono la costituzione di pegni su strumenti finanziari da
parte di UniCredit S.p.A. a fronte di esposizioni di UniCredit Bank AG verso UniCredit S.p.A. stessa, e
o
nel corso del primo semestre 2012, sono stati sottoscritti degli accordi di collateralizzazione (Credit
Support Annex) a valere sugli ISDA Master Agreements che regolano l'operatività in derivati negoziati tra
UniCredit Bank AG ed alcune società del Gruppo (tra cui UniCredit SpA, UniCredit Bank (Ireland) Plc e
UniCredit Leasing S.p.A.) al fine di ottimizzare la gestione delle esposizioni infragruppo.
UniCredit Spa (“UCI”) e UniCredit Bank AG (“UCB AG”) si sono impegnate con il Regolatore tedesco
“Bundesanstalt für Finanzdienstleistungsaufsicht” (BaFin) a mantenere a livello di UCB AG un requisito
patrimoniale aggiuntivo, oltre a quello regolamentare, che porta il coefficiente di solvibilità minimo a superare il 13%
alla data del 30 giugno 2014. Tale impegno è volto a mantenere un capitale sufficiente –per UCB AG sia a livello
individuale sia a livello sub-consolidato – che permetta di assorbire ogni eventuale perdita potenzialmente
derivante da carenze nelle politiche di risk management e si intende valido fino a quando tali carenze non saranno
ritenute recuperate da BaFin. Inoltre, si rileva l’impegno di non attuare misure che potrebbero portare il capitale di
UCB AG al disotto della soglia concordata.
Si rilevano presso alcune giurisdizioni e altre entità estere del Gruppo impegni, a livello locale, a mantenere il
capitale regolamentare al disopra delle soglie normativamente fissate; si ritiene che tali impegni non abbiano nel
complesso un impatto significativo sulla situazione patrimoniale del Gruppo.
Esistono inoltre vincoli alla disponibilità di alcune attività patrimoniali in quanto connesse alla ordinaria operatività
(ad es. pronti contro termini, prestito titoli, etc.).
Stante la situazione di incertezza economica e politica del paese, si evidenzia che l’esposizione netta di Gruppo, vero le
controllate ucraine, è pari, al 30 giugno 2014, a circa 1,3 miliardi di euro.
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
60
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Ambito di applicazione
Denominazione di tutte le controllate non incluse nel consolidamento e ammontare aggregato
delle loro deficienze patrimoniali rispetto ad eventuali requisiti patrimoniali obbligatori.
In elenco le società bancarie, finanziarie e strumentali controllate direttamente o indirettamente da UniCredit S.p.A. iscritte al
Gruppo Bancario che per immaterialità sono mantenute al costo.
Al 30 giugno 2014 non risultano per queste società, deficienze patrimoniali rispetto ad eventuali requisiti patrimoniali
obbligatori.
Sede
Ragione sociale
Tipologia
Città
Stato
BANK AUSTRIA-CEE BETEILIGUNGSGMBH
SOCIETA' FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
CAFU VERMOEGENSVERWALTUNG GMBH
SOCIETA' FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
COBB BETEILIGUNGEN UND LEASING GMBH
SOCIETA' FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
GE.S.E.T.T. - GESTIONE SERVIZI ESAZIONE TRIBUTI E TESORERIE S.P.A. IN
LIQUIDAZIONE
SOCIETA' FINANZIARIE
ROMA
ITALIA
HVB LONDON TRADING LTD.
SOCIETA' FINANZIARIE
LONDRA
HVB SERVICES SOUTH AFRICA (PROPRIETARY) LIMITED
SOCIETA' STRUMENTALI
JOHANNESBURG
REGNO UNITO
REPUBBLICA SUD
AFRICANA
LLC UKRSOTSFINANCE
SOCIETA' FINANZIARIE
KIEV
UCRAINA
MY DREI HANDELS GMBH
SOCIETA' STRUMENTALI
VIENNA
AUSTRIA
PALAIS ROTHSCHILD VERMIETUNGS GMBH
SOCIETA' STRUMENTALI
VIENNA
AUSTRIA
PAYTRIA UNTERNEHMENSBETEILIGUNGEN GMBH
SOCIETA' FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
SFS FINANCIAL SERVICES GMBH
SOCIETA' FINANZIARIE
VIENNA
AUSTRIA
UNICREDIT (U.K.) TRUST SERVICES LTD
SOCIETA' FINANZIARIE
LONDRA
REGNO UNITO
VEREINWEST OVERSEAS FINANCE (JERSEY) LIMITED
SOCIETA' FINANZIARIE
ST. HELIER
JERSEY
61
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
62
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Fondi Propri
Fondi Propri
Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)
1
2
3
Emittente
Codice identificativo (1)
Legislazione applicabile allo strumento (2)
7
Trattamento regolamentare
Disposizioni transitorie del CRR
Disposizioni del CRR post-transitorie
Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di
singolo ente e consolidato
Tipologia di strumento
8
Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)
4
5
6
9
9a
9b
10
11
12
13
14
Importo nominale dello strumento: importo originario
della valuta di emissione (milioni)
Importo nominale dello strumento: importo originario valuta di emissione
Importo nominale dello strumento: conversione in euro
dell'importo originario (milioni di euro)
Prezzo di emissione
Prezzo di rimborso
Classificazione contabile
Data di emissione originaria
Irredimibile o a scadenza
Data di scadenza originaria
Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione
preventiva dell'Autorità di Vigilanza
Data del rimborso anticipato facoltativo
15
Date del rimborso anticipato eventuale e importo del
rimborso
16
Date successive di rimborso anticipato, se applicabile
Cedole / Dividendi
Dividendi/cedole fissi o variabili
Tasso della cedola ed eventuale indice correlato
17
18
19
20a
20b
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
Presenza di un meccanismo di “dividend stopper”
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo - motivi di
discrezionalità
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in riferimento all'importo
Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso
Cumulativi o non cumulativi
Convertibili o non convertibili
Se convertibili, evento(i) che determina(no) la
conversione
Se convertibili, in tutto o in parte
Se convertibili, tasso di conversione
Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa
Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la
conversione è possibile
Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento
nel quale viene convertito
Meccanismi di svalutazione (write down)
In caso di meccanismo di svalutazione (write down),
eventi che la determinano
In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale
o parziale
In caso di svalutazione (write down), svalutazione
permanente o temporanea
In caso di svalutazione (write down) temporanea,
descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)
Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di
liquidazione
Caratteristiche non conformi degli strumenti che
beneficiano delle disposizioni transitorie
In caso affermativo, precisare le caratteristiche non
conformi
(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile
63
XS0527624059
Intero strumento - Legge Inglese
Clausole di subordinazione - Legge Italiana
UNICREDIT INTERNATIONAL BANK
(LUXEMBOURG) SA
XS0372556299
Intero strumento - Legge Inglese
Clausole di subordinazione - Legge Italiana
Additional Tier 1
Non ammissibile
Additional Tier 1
Non ammissibile
Singolo ente e consolidato
Consolidato
Bond - Art. 51 e 484 CRR
325
Riacquisti
Bond - Art. 51 e 484 CRR
177
Riacquisti
500
350
EUR
GBP
500
442
100
100
Passività - costo ammortizzato
21/07/2010
Irredimibile
Senza scadenza
100
100
Passività - costo ammortizzato
27/06/2008
Irredimibile
Senza scadenza
SI
SI
21/07/2020
"Regulatory call": 100 + rateo maturato
"Tax event": in qualsiasi data di pagamento degli
interessi o "reset date" al valore nominale
comprensivo del rateo maturato.
"Additional event": in qualsiasi data di pagamento
degli interessi o "reset date" al valore nominale
comprensivo del rateo maturato.
Trimestrale
27/06/2018
Fixed to Floating
9,375% from issue date to 21/07/2020,
equivalente to MS + 6,49%; Euribor 3M + 7,49%
from 21/07/2020
NO
Fixed to Floating
8,5925% from issue date to 27/06/2018 payable
semi-annually, equivalent to MS + 2,95%; Libor 3M
+ 3,95% from 27/06/2018
NO
Parzialmente discrezionale
Parzialmente discrezionale
Mancanza di utile distribuibile; divieto imposto
dall'Autorità di vigilanza; mancato rispetto del
requisito patrimoniale complessivo; "Dividend
pusher"
Mancanza di utile distribuibile; divieto imposto
dall'Autorità di vigilanza; mancato rispetto del
requisito patrimoniale complessivo; "Dividend
pusher"
Parzialmente discrezionale
Parzialmente discrezionale
SI
Non cumulativi
Non convertibili
SI
Non cumulativi
Non convertibili
-
-
-
-
-
-
-
-
SI
SI
Deficienza patrimoniale
Deficienza patrimoniale
Totale o parziale
Totale o parziale
Temporanea
Temporanea
Pari-passu e prorata con Core Tier 1
Pari-passu e prorata con Core Tier 1
Tier 2
Tier 2
SI
SI
"Step-up", "Subsequent Calls", i pagamenti non
sono completamente discrezionali, "Dividend
pusher", "Recapitalization hindering"
"Step-up", "Subsequent Calls", i pagamenti non
sono completamente discrezionali, "Dividend
pusher", "Recapitalization hindering"
UNICREDIT SPA
"Regulatory call": 100 + rateo maturato
"Tax event": al nominale comprensivo del rateo di
interessi maturato
"Additional event": al nominale comprensivo del
rateo maturato.
Trimestrale
Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)
Emittente
UNICREDIT INTERNATIONAL BANK
1
(LUXEMBOURG) SA
2
Codice identificativo (1)
XS0470937243
Legislazione applicabile allo strumento (2)
Intero strumento - Legge Inglese
Clausole di subordinazione - Legge Italiana
3
7
Trattamento regolamentare
Disposizioni transitorie del CRR
Disposizioni del CRR post-transitorie
Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di
singolo ente e consolidato
Tipologia di strumento
8
Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)
4
5
6
9
9a
9b
10
11
12
13
14
Importo nominale dello strumento: importo originario
della valuta di emissione (milioni)
Importo nominale dello strumento: importo originario valuta di emissione
Importo nominale dello strumento: conversione in euro
dell'importo originario (milioni di euro)
Prezzo di emissione
Prezzo di rimborso
Classificazione contabile
Data di emissione originaria
Irredimibile o a scadenza
Data di scadenza originaria
Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione
preventiva dell'Autorità di Vigilanza
Data del rimborso anticipato facoltativo
15
Date del rimborso anticipato eventuale e importo del
rimborso
16
Date successive di rimborso anticipato, se applicabile
Cedole / Dividendi
Dividendi/cedole fissi o variabili
Tasso della cedola ed eventuale indice correlato
17
18
19
20a
20b
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
Presenza di un meccanismo di “dividend stopper”
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo - motivi di
discrezionalità
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in riferimento all'importo
Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso
Cumulativi o non cumulativi
Convertibili o non convertibili
Se convertibili, evento(i) che determina(no) la
conversione
Se convertibili, in tutto o in parte
Se convertibili, tasso di conversione
Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa
Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la
conversione è possibile
Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento
nel quale viene convertito
Meccanismi di svalutazione (write down)
In caso di meccanismo di svalutazione (write down),
eventi che la determinano
In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale
o parziale
In caso di svalutazione (write down), svalutazione
permanente o temporanea
In caso di svalutazione (write down) temporanea,
descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)
Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di
liquidazione
Caratteristiche non conformi degli strumenti che
beneficiano delle disposizioni transitorie
In caso affermativo, precisare le caratteristiche non
conformi
HVB FUNDING TRUST II
XS0102826673
"Waiver", "Improvement Agreement" e
Obbligazione Subordinata - Legge dello Stato di
New York; "Declaration", "Certificates" e "the
Charter" - Giurisdizione del Delaware; "Silent
Partnership & Partnership Interests" - Giurisdizione
del Delaware e Legge Tedesca
Additional Tier 1
Non ammissibile
Additional Tier 1
Tier 2
Consolidato
Consolidato
Bond - Art. 51 e 484 CRR
568
Riacquisti
Silent Partnership Certificates - Art. 51 e 484 CRR
17
Riacquisti
750
100
EUR
GBP
750
153
100
100
Passività - costo ammortizzato
10/12/2009
Irredimibile
Senza scadenza
100
100
Passività - costo ammortizzato
13/10/1999
A scadenza
13/10/2036
SI
SI
10/12/2019
13/10/2034
"Regulatory call": il maggiore di (i) il "Current
Nominal Value" più maturate e non corrisposte
distribuzioni per il "Distribution Period" corrente e
(ii) il "Make-Whole Amount"
"Tax event": al "Current Nominal amount" più rateo
di interessi e distribuzioni non corrisposte
"Additional event": al "Current Nominal amount" più
rateo di interessi e distribuzioni non corrisposte
Annuale
"Regulatory call": 100 + rateo maturato
"Tax event": al nominale comprensivo del rateo
di interessi maturato
"Additional event": al nominale comprensivo del
rateo maturato.
Trimestrale
Fixed to Floating
8,125% from issue date to 10/12/2019; Euribor
3M + 6,650%
NO
Fixed
Parzialmente discrezionale
Parzialmente discrezionale
Mancanza di utile distribuibile; divieto imposto
dall'Autorità di vigilanza; mancato rispetto del
requisito patrimoniale complessivo; "Dividend
pusher"
Mancato rispetto del requisito patrimoniale
complessivo; "Dividend pusher"
Parzialmente discrezionale
Parzialmente discrezionale
SI
Non cumulativi
Non convertibili
NO
Non cumulativi
Non convertibili
-
-
-
-
-
-
-
-
SI
SI
Deficienza patrimoniale
Deficienza patrimoniale
Totale o parziale
Totale o parziale
Temporanea
Temporanea
Pari-passu e prorata con Core Tier 1
ogni utile disponibile è utilizzato per ripristinare la
parità.
Tier 2
Tier 2
SI
SI
"Step-up", "Subsequent Calls", i pagamenti non
sono completamente discrezionali, "Dividend
pusher", "Recapitalization hindering"
Obbligazione non perpetua, "Dividend pusher",
"accelerated write-up", "Recapitalization hindering",
i pagamenti non sono completamente discrezionali
7,76% p.a
NO
(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
64
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Fondi Propri
Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)
1
Emittente
UNICREDITO ITALIANO CAPITAL TRUST III
2
Codice identificativo (1)
XS0231436238
Legislazione applicabile allo strumento (2)
Intero strumento - Legge del Delaware, New
3
York e Inglese
Clausole di subordinazione - Legge Italiana
Trattamento regolamentare
4
Disposizioni transitorie del CRR
Additional Tier 1
5
Disposizioni del CRR post-transitorie
Non ammissibile
Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di
6
Consolidato
singolo ente e consolidato
7
Tipologia di strumento
Preferred Securities - Art. 51 e 484 CRR
121
8
Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)
Riacquisti
Importo nominale dello strumento: importo originario
750
della valuta di emissione (milioni)
Importo nominale dello strumento: importo originario 9
EUR
valuta di emissione
Importo nominale dello strumento: conversione in euro
750
dell'importo originario (milioni di euro)
9a
Prezzo di emissione
100
9b
Prezzo di rimborso
100 + accrued interest
10
Classificazione contabile
Passività - costo ammortizzato
11
Data di emissione originaria
27/10/2005
12
Irredimibile o a scadenza
Irredimibile
13
Data di scadenza originaria
Senza scadenza
Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione
14
SI
preventiva dell'Autorità di Vigilanza
Data del rimborso anticipato facoltativo
27/10/2015
"Regulatory call": il maggiore di: (1) "LLC
Liquidation Preference per LLC preferred
Security" (2) "Make-Whole Amount". Più
15
Date del rimborso anticipato eventuale e importo del
qualsiasi dividendo cumulato e non corrisposto.
rimborso
"Tax event": al valore nominale comprensivo del
rateo di interessi
"Additional event": al valore nominale
comprensivo del rateo di interessi
16
Date successive di rimborso anticipato, se applicabile
Trimestrale
Cedole / Dividendi
17
Dividendi/cedole fissi o variabili
Fixed to Floating
Tasso della cedola ed eventuale indice correlato
4,028% from issue date to 27/10/2015,
18
equivalent to MS + 0,76%; Euribor 3M + 1,76%
from 27/10/2015
19
Presenza di un meccanismo di “dividend stopper”
NO
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
Parzialmente discrezionale
obbligatorio - in termini di tempo
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
Mancanza di utile distribuibile; divieto imposto
20a
obbligatorio - in termini di tempo - motivi di
dall'Autorità di vigilanza; mancato rispetto del
discrezionalità
requisito patrimoniale complessivo; "Dividend
pusher"
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
20b
Parzialmente discrezionale
obbligatorio - in riferimento all'importo
21
Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso
SI
22
Cumulativi o non cumulativi
Non cumulativi
23
Convertibili o non convertibili
Non convertibili
Se convertibili, evento(i) che determina(no) la
24
conversione
25
Se convertibili, in tutto o in parte
26
Se convertibili, tasso di conversione
27
Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa
Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la
28
conversione è possibile
Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento
29
nel quale viene convertito
30
Meccanismi di svalutazione (write down)
SI
In caso di meccanismo di svalutazione (write down),
31
Deficienza patrimoniale
eventi che la determinano
In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale
32
Totale o parziale
o parziale
In caso di svalutazione (write down), svalutazione
33
Temporanea
permanente o temporanea
In caso di svalutazione (write down) temporanea,
34
Pari-passu e prorata con Core Tier 1
descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)
Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di
35
Tier 2
liquidazione
36
37
Caratteristiche non conformi degli strumenti che
beneficiano delle disposizioni transitorie
In caso affermativo, precisare le caratteristiche non
conformi
(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile
65
UNICREDITO ITALIANO CAPITAL TRUST IV
XS0231436667
Intero strumento - Legge del Delaware, New York
e Inglese
Clausole di subordinazione - Legge Italiana
Additional Tier 1
Non ammissibile
Consolidato
Preferred Securities - Art. 51 e 484 CRR
25
Riacquisti
300
GBP
442
100
100 + accrued interest
Passività - costo ammortizzato
27/10/2005
Irredimibile
Senza scadenza
SI
27/10/2015
"Regulatory call": il maggiore di: (1) "LLC
Liquidation Preference per LLC preferred Security"
(2) "Make-Whole Amount". Più qualsiasi dividendo
cumulato e non corrisposto.
"Tax event": al valore nominale comprensivo del
rateo di interessi
"Additional event": al valore nominale comprensivo
del rateo di interessi
Trimestrale
Fixed to Floating
5,396% from issue date to 27/10/2015, equivalent
to MS + 0,76%; Libor 3M + 1,76% from 27/10/2015
NO
Parzialmente discrezionale
Mancanza di utile distribuibile; divieto imposto
dall'Autorità di vigilanza; mancato rispetto del
requisito patrimoniale complessivo; "Dividend
pusher"
Parzialmente discrezionale
SI
Non cumulativi
Non convertibili
SI
Deficienza patrimoniale
Totale o parziale
Temporanea
Pari-passu e prorata con Core Tier 1
Tier 2
SI
SI
"Step-up", "Subsequent Calls", i pagamenti non
sono completamente discrezionali, "Dividend
pusher", "Recapitalization hindering"
"Step-up", "Subsequent Calls", i pagamenti non
sono completamente discrezionali, "Dividend
pusher", "Recapitalization hindering"
Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)
1
Emittente
ALPINE CAYMAN ISLANDS LTD.
2
Codice identificativo (1)
DE000A0DD4K8
Legislazione applicabile allo strumento (2)
Intero strumento - Giurisdizione delle Isole
3
Cayman, "Support Agreement" - Legge Inglese
Clausole di subordinazione - Legge Austriaca
Trattamento regolamentare
4
Disposizioni transitorie del CRR
Additional Tier 1
5
Disposizioni del CRR post-transitorie
Tier 2
Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di
6
Consolidato
singolo ente e consolidato
7
Tipologia di strumento
Preferred Securities - Art. 51 e 484 CRR
95
8
Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)
Incremento ammontare infragruppo
Importo nominale dello strumento: importo originario
250
della valuta di emissione (milioni)
Importo nominale dello strumento: importo originario 9
EUR
valuta di emissione
Importo nominale dello strumento: conversione in euro
250
dell'importo originario (milioni di euro)
9a
Prezzo di emissione
100
9b
Prezzo di rimborso
100
10
Classificazione contabile
Patrimonio Netto
11
Data di emissione originaria
28/10/2004
12
Irredimibile o a scadenza
Irredimibile
13
Data di scadenza originaria
Senza scadenza
Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione
14
SI
preventiva dell'Autorità di Vigilanza
Data del rimborso anticipato facoltativo
28/10/2011
"Regulatory call": 100 + rateo maturato
15
Date del rimborso anticipato eventuale e importo del
"Tax event": al nominale comprensivo del rateo
rimborso
maturato e dividendi non pagati
16
Date successive di rimborso anticipato, se applicabile
Semestrale
Cedole / Dividendi
17
Dividendi/cedole fissi o variabili
Fixed to Floating
Tasso della cedola ed eventuale indice correlato
1Y 6,00%, max between 8,00% and CMS euro
18
10y + 0,10% from 28/10/2005. Payable semiannually
19
Presenza di un meccanismo di “dividend stopper”
NO
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
Parzialmente discrezionale
obbligatorio - in termini di tempo
20a
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
Mancato rispetto del requisito patrimoniale
obbligatorio - in termini di tempo - motivi di
complessivo; divieto imposto dall'Autorità di
discrezionalità
vigilanza; "Dividend pusher"
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
20b
Obbligatorio
obbligatorio - in riferimento all'importo
21
Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso
NO
22
Cumulativi o non cumulativi
Non cumulativi
23
Convertibili o non convertibili
Non convertibili
Se convertibili, evento(i) che determina(no) la
24
conversione
25
Se convertibili, in tutto o in parte
26
Se convertibili, tasso di conversione
27
Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa
Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la
28
conversione è possibile
Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento
nel quale viene convertito
30
Meccanismi di svalutazione (write down)
In caso di meccanismo di svalutazione (write down),
31
eventi che la determinano
In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale
32
o parziale
In caso di svalutazione (write down), svalutazione
33
permanente o temporanea
In caso di svalutazione (write down) temporanea,
34
descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)
Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di
35
liquidazione
Caratteristiche non conformi degli strumenti che
36
beneficiano delle disposizioni transitorie
In caso affermativo, precisare le caratteristiche non
37
conformi
(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile
29
ALPINE CAYMAN ISLANDS LTD.
DE000A0DYW70
Intero strumento - Giurisdizione delle Isole
Cayman, "Support Agreement" - Legge Inglese
Clausole di subordinazione - Legge Austriaca
Additional Tier 1
Tier 2
Consolidato
Preferred Securities - Art. 51 e 484 CRR
50
Incremento ammontare infragruppo
150
EUR
150
100
100
Patrimonio Netto
22/02/2005
Irredimibile
Senza scadenza
SI
22/03/2012
"Regulatory call": 100 + rateo maturato
"Tax event": al nominale comprensivo del rateo
maturato e dividendi non pagati
Annuale
Fixed to Floating
1Y 7,5% payable in arrear, max between 8,00%
and euro CMS 10 y + 0,15% from second year to
maturity.
NO
Parzialmente discrezionale
Mancato rispetto del requisito patrimoniale
complessivo; divieto imposto dall'Autorità di
vigilanza; "Dividend pusher"
Obbligatorio
NO
Non cumulativi
Non convertibili
-
-
-
NO
NO
-
-
-
-
N/A
N/A
-
-
Tier 2
Tier 2
SI
SI
"Dividend pusher", "Recapitalization hindering"
"Dividend pusher", "Recapitalization hindering"
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
66
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Fondi Propri
Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)
1
Emittente
HVB FUNDING TRUST
2
Codice identificativo (1)
US404398AA77
Legislazione applicabile allo strumento (2)
"Waiver" e "Improvement Agreement" e
Obbligazione Subordinata - Legge dello Stato di
New York; "Declaration", "Certificates" e "the
3
Charter" - Giurisdizione del Delaware; "Silent
Partnership & Partnership Interests" Giurisdizione del Delaware e Legge Tedesca
Trattamento regolamentare
4
Disposizioni transitorie del CRR
Additional Tier 1
5
Disposizioni del CRR post-transitorie
Tier 2
Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di
6
Consolidato
singolo ente e consolidato
7
8
9
9a
9b
10
11
12
13
14
Tipologia di strumento
Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)
Importo nominale dello strumento: importo originario
della valuta di emissione (milioni)
Importo nominale dello strumento: importo originario valuta di emissione
Importo nominale dello strumento: conversione in euro
dell'importo originario (milioni di euro)
Prezzo di emissione
Prezzo di rimborso
Classificazione contabile
Data di emissione originaria
Irredimibile o a scadenza
Data di scadenza originaria
Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione
preventiva dell'Autorità di Vigilanza
Data del rimborso anticipato facoltativo
15
Date del rimborso anticipato eventuale e importo del
rimborso
16
Date successive di rimborso anticipato, se applicabile
Cedole / Dividendi
Dividendi/cedole fissi o variabili
Tasso della cedola ed eventuale indice correlato
Presenza di un meccanismo di “dividend stopper”
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo - motivi di
discrezionalità
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in riferimento all'importo
Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso
Cumulativi o non cumulativi
Convertibili o non convertibili
Se convertibili, evento(i) che determina(no) la
conversione
Se convertibili, in tutto o in parte
Se convertibili, tasso di conversione
Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa
Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la
conversione è possibile
Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento
nel quale viene convertito
Meccanismi di svalutazione (write down)
In caso di meccanismo di svalutazione (write down),
eventi che la determinano
In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale
o parziale
In caso di svalutazione (write down), svalutazione
permanente o temporanea
In caso di svalutazione (write down) temporanea,
descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)
Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di
liquidazione
Caratteristiche non conformi degli strumenti che
beneficiano delle disposizioni transitorie
In caso affermativo, precisare le caratteristiche non
conformi
17
18
19
20a
20b
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile
67
Silent Partnership Certificates - Art. 51 e 484
CRR
15
Riacquisti e Incremento ammontare infragruppo
HVB FUNDING TRUST III
US404399AA50
"Waiver" e "Improvement Agreement" e
Obbligazione Subordinata - Legge dello Stato di
New York; "Declaration", "Certificates" e "the
Charter" - Giurisdizione del Delaware; "Silent
Partnership & Partnership Interests" Giurisdizione del Delaware e Legge Tedesca
Additional Tier 1
Tier 2
Consolidato
Silent Partnership Certificates - Art. 51 e 484 CRR
15
Riacquisti e Incremento ammontare infragruppo
300
200
USD
USD
294
186
100
100
Passività - costo ammortizzato
15/07/1999
A scadenza
30/06/2031
100
100
Passività - costo ammortizzato
22/10/1999
A scadenza
22/10/2031
SI
SI
30/06/2029
Semestrale
22/10/2029
"Regulatory call": il maggiore di (i) il "Current
Nominal Value" più maturate e non corrisposte
distribuzioni per il "Distribution Period" corrente e
(ii) il "Make-Whole Amount"
"Tax event": al "Current Nominal amount" più rateo
di interessi e distribuzioni non corrisposte
"Additional event": al "Current Nominal amount" più
rateo di interessi e distribuzioni non corrisposte
Semestrale
Fixed
8,741% p.a.
NO
Fixed
9% payable semi-annually
NO
Parzialmente discrezionale
Parzialmente discrezionale
Mancato rispetto del requisito patrimoniale
complessivo; "Dividend pusher"
Mancato rispetto del requisito patrimoniale
complessivo; "Dividend pusher"
Parzialmente discrezionale
Parzialmente discrezionale
NO
Non cumulativi
Non convertibili
NO
Non cumulativi
Non convertibili
-
-
-
-
-
-
-
-
SI
SI
Deficienza patrimoniale
Deficienza patrimoniale
Totale o parziale
Totale o parziale
Temporanea
Temporanea
ogni utile disponibile è utilizzato per ripristinare la
parità
ogni utile disponibile è utilizzato per ripristinare la
parità
Tier 2
Tier 2
SI
SI
obbligazione non perpetua, "dividend pusher",
"accelerated write-up", "recapitalization
hindering", pagamenti non completamente
discrezionali
obbligazione non perpetua, "dividend pusher",
"accelerated write-up", "recapitalization hindering",
pagamenti non completamente discrezionali
"Regulatory call": 100 + rateo maturato
"Tax event": al valore nominale corrente più il
rateo di interessi e le distribuzioni non corrisposte
"Additional event": al valore nominale corrente
più il rateo di interessi e le distribuzioni non
corrisposte
Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)
1
Emittente
UNICREDIT SPA
2
Codice identificativo (1)
XS1046224884
Legislazione applicabile allo strumento (2)
Intero strumento - Legge Inglese
3
Clausole di subordinazione - Legge Italiana
Trattamento regolamentare
4
Disposizioni transitorie del CRR
Additional Tier 1
5
Disposizioni del CRR post-transitorie
Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di
6
Singolo ente e consolidato
singolo ente e consolidato
7
Tipologia di strumento
Bond
899
8
Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)
0
Importo nominale dello strumento: importo originario
1250
della valuta di emissione (milioni)
Importo nominale dello strumento: importo originario 9
USD
valuta di emissione
Importo nominale dello strumento: conversione in euro
908
dell'importo originario (milioni di euro)
9a
9b
10
11
12
13
14
Prezzo di emissione
Prezzo di rimborso
Classificazione contabile
Data di emissione originaria
Irredimibile o a scadenza
Data di scadenza originaria
Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione
preventiva dell'Autorità di Vigilanza
Data del rimborso anticipato facoltativo
15
Date del rimborso anticipato eventuale e importo del
rimborso
16
Date successive di rimborso anticipato, se applicabile
Cedole / Dividendi
Dividendi/cedole fissi o variabili
Tasso della cedola ed eventuale indice correlato
17
18
19
20a
20b
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
Presenza di un meccanismo di “dividend stopper”
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo - motivi di
discrezionalità
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in riferimento all'importo
Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso
Cumulativi o non cumulativi
Convertibili o non convertibili
Se convertibili, evento(i) che determina(no) la
conversione
Se convertibili, in tutto o in parte
Se convertibili, tasso di conversione
Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa
Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la
conversione è possibile
Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento
nel quale viene convertito
Meccanismi di svalutazione (write down)
In caso di meccanismo di svalutazione (write down),
eventi che la determinano
In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale
o parziale
In caso di svalutazione (write down), svalutazione
permanente o temporanea
In caso di svalutazione (write down) temporanea,
descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)
34
Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di
liquidazione
Caratteristiche non conformi degli strumenti che
36
beneficiano delle disposizioni transitorie
In caso affermativo, precisare le caratteristiche non
37
conformi
(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile
35
UNICREDIT SPA
XS0200676160
Intero strumento - Legge Inglese
Clausole di subordinazione - Legge Italiana
Tier 2
Non ammissibile
Singolo ente e consolidato
Bond - Art. 62 e 484 CRR
416
Riacquisti
500
EUR
500
100
100
Patrimonio Netto
03/04/2014
Irredimibile
Senza scadenza
99,59
100
Passività - costo ammortizzato
22/09/2004
A scadenza
22/09/2019
SI
SI
03/06/2024
"Regulatory call": 100
Semestrale
22/09/2014
"Tax event": in qualsiasi momento al valore
nominale comprensivo del rateo maturato fino al
22 settembre 2014; successivamente, in qualsiasi
data di pagamento degli interessi
Trimestrale
Fixed
8% p.a. until 06/03/2024; therafter fixed every 5
years for 5-Year Mid-Swap Rate + 518bps
NO
Fixed to Floating
4,5% from issue date to 20/09/2014, equivalent to
MS + 0,35%; Euribor 3M + 0,95% from 22/09/2014
NO
Pienamente discrezionale
Obbligatorio
Insufficienza di elementi di capitale distribuibile;
Distribuzioni eccedenti l'Ammontare Massimo
Distribuibile; "Loss Absorption Event"
-
Pienamente discrezionale
Obbligatorio
NO
Non cumulativi
Non convertibili
SI
Non cumulativi
Non convertibili
-
-
-
-
-
-
-
-
SI
CET1 ratio dell'emittente a livello individuale o
consolidato minore al 5,125% oppure
all'accadere del "minimum trigger event ratio"
specificato nei "Relevant Regulations".
NO
Totale o parziale
-
Temporanea
N/A
L'emittente, nel caso in cui registri un utile netto,
può, a sua piena discrezione e subordinato
all'Ammontare Massimo Distribuibile,
incrementare il "Prevailing Principal Amount"
dello strumento fino al massimo "Initial Principal
Amount" pro rata con similari strumenti AT1
-
Tier 2
Senior
NO
SI
-
"Step-Up", "Subsequent Calls"
-
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
68
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Fondi Propri
Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)
1
Emittente
UNICREDIT SPA
2
Codice identificativo (1)
IT0003866412
Legislazione applicabile allo strumento (2)
3
Intero strumento - Legge Italiana
7
Trattamento regolamentare
Disposizioni transitorie del CRR
Disposizioni del CRR post-transitorie
Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di
singolo ente e consolidato
Tipologia di strumento
8
Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)
4
5
6
9
9a
9b
10
11
12
13
14
15
16
17
Importo nominale dello strumento: importo originario
della valuta di emissione (milioni)
Importo nominale dello strumento: importo originario valuta di emissione
Importo nominale dello strumento: conversione in euro
dell'importo originario (milioni di euro)
Prezzo di emissione
Prezzo di rimborso
Classificazione contabile
Data di emissione originaria
Irredimibile o a scadenza
Data di scadenza originaria
Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione
preventiva dell'Autorità di Vigilanza
Data del rimborso anticipato facoltativo
Date del rimborso anticipato eventuale e importo del
rimborso
Date successive di rimborso anticipato, se applicabile
Cedole / Dividendi
Dividendi/cedole fissi o variabili
Tasso della cedola ed eventuale indice correlato
18
Presenza di un meccanismo di “dividend stopper”
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo
20a
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo - motivi di
discrezionalità
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
20b
obbligatorio - in riferimento all'importo
21
Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso
22
Cumulativi o non cumulativi
23
Convertibili o non convertibili
Se convertibili, evento(i) che determina(no) la
24
conversione
25
Se convertibili, in tutto o in parte
26
Se convertibili, tasso di conversione
27
Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa
Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la
28
conversione è possibile
Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento
29
nel quale viene convertito
30
Meccanismi di svalutazione (write down)
In caso di meccanismo di svalutazione (write down),
31
eventi che la determinano
In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale
32
o parziale
In caso di svalutazione (write down), svalutazione
33
permanente o temporanea
In caso di svalutazione (write down) temporanea,
34
descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)
Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di
35
liquidazione
Caratteristiche non conformi degli strumenti che
36
beneficiano delle disposizioni transitorie
In caso affermativo, precisare le caratteristiche non
37
conformi
(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile
19
69
UNICREDIT SPA
XS0241369577
Intero strumento - Legge Inglese
Clausole di subordinazione - Legge Italiana
Tier 2
Tier 2
Tier 2
Tier 2
Singolo ente e consolidato
Singolo ente e consolidato
Bond - Art. 62 CRR
70
Riacquisti e ammortamento
Bond - Art. 62 CRR
283
Riacquisti e ammortamento
400
900
EUR
EUR
400
900
100
100
Passività - costo ammortizzato
30/06/2005
A scadenza
30/06/2015
99,63
100
Passività - costo ammortizzato
01/02/2006
A scadenza
01/02/2016
SI
NO
30/06/2010
"Tax event": al nominale comprensivo del rateo
maturato
-
Annuale
Fixed to Floating
3% first year, max between minimum rate and
75% of swap euro 10y from second year to
maturity
NO
Fixed
Obbligatorio
Parzialmente discrezionale
-
Mancato rispetto del capitale minimo di Vigilanza
Obbligatorio
Parzialmente discrezionale
NO
Non cumulativi
Non convertibili
NO
Cumulativi
Non convertibili
-
-
-
-
-
-
-
-
NO
SI
Deficienze patrimoniali secondo il Codice Civile
italiano (articoli 2446 e 2447)
-
3,95% p.a.
NO
-
Totale o parziale
N/A
Temporanea
-
Pari-passu e prorata con Lower Tier 2
Senior
Lower Tier 2
NO
NO
-
-
Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)
1
Emittente
UNICREDIT SPA
2
Codice identificativo (1)
XS0241198315
Legislazione applicabile allo strumento (2)
Intero strumento - Legge Inglese
3
Clausole di subordinazione - Legge Italiana
Trattamento regolamentare
4
Disposizioni transitorie del CRR
Tier 2
5
Disposizioni del CRR post-transitorie
Tier 2
Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di
6
Singolo ente e consolidato
singolo ente e consolidato
7
Tipologia di strumento
Bond - Art. 62 CRR
176
8
Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)
Riacquisti e ammortamento
Importo nominale dello strumento: importo originario
450
della valuta di emissione (milioni)
Importo nominale dello strumento: importo originario 9
GBP
valuta di emissione
Importo nominale dello strumento: conversione in euro
661
dell'importo originario (milioni di euro)
9a
9b
10
11
12
13
14
15
16
17
18
Prezzo di emissione
Prezzo di rimborso
Classificazione contabile
Data di emissione originaria
Irredimibile o a scadenza
Data di scadenza originaria
Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione
preventiva dell'Autorità di Vigilanza
Data del rimborso anticipato facoltativo
Date del rimborso anticipato eventuale e importo del
rimborso
Date successive di rimborso anticipato, se applicabile
Cedole / Dividendi
Dividendi/cedole fissi o variabili
Tasso della cedola ed eventuale indice correlato
Presenza di un meccanismo di “dividend stopper”
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo
20a
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo - motivi di
discrezionalità
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
20b
obbligatorio - in riferimento all'importo
21
Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso
22
Cumulativi o non cumulativi
23
Convertibili o non convertibili
Se convertibili, evento(i) che determina(no) la
24
conversione
25
Se convertibili, in tutto o in parte
26
Se convertibili, tasso di conversione
27
Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa
Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la
28
conversione è possibile
Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento
29
nel quale viene convertito
30
Meccanismi di svalutazione (write down)
In caso di meccanismo di svalutazione (write down),
31
eventi che la determinano
In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale
32
o parziale
In caso di svalutazione (write down), svalutazione
33
permanente o temporanea
In caso di svalutazione (write down) temporanea,
34
descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)
Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di
35
liquidazione
Caratteristiche non conformi degli strumenti che
36
beneficiano delle disposizioni transitorie
In caso affermativo, precisare le caratteristiche non
37
conformi
(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile
19
UNICREDIT SPA
IT0004012552
Intero strumento - Legge Italiana
Tier 2
Tier 2
Singolo ente e consolidato
Bond - Art. 62 CRR
55
Riacquisti e ammortamento
170
EUR
170
99,80
100
Passività - costo ammortizzato
01/02/2006
A scadenza
01/02/2016
100
100
Passività - costo ammortizzato
30/03/2006
A scadenza
30/03/2016
NO
SI
"Tax event": al nominale comprensivo
dell'eventuale rateo maturato
-
30/03/2011
Fixed
NO
Fixed to Floating
4% first year, max between 3,2% and 65% of
swap euro 10 y from second year to maturity
NO
Parzialmente discrezionale
Obbligatorio
Mancato rispetto del capitale minimo di Vigilanza
-
Parzialmente discrezionale
Obbligatorio
NO
Cumulativi
Non convertibili
NO
Non cumulativi
Non convertibili
-
-
-
-
-
-
-
-
SI
Deficienze patrimoniali secondo il Codice Civile
italiano (articoli 2446 e 2447)
NO
Totale o parziale
-
Temporanea
N/A
Pari-passu e prorata con Lower Tier 2
-
Lower Tier 2
Senior
NO
NO
-
-
5% p.a.
Annuale
-
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
70
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Fondi Propri
Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)
1
Emittente
UNICREDIT SPA
2
Codice identificativo (1)
IT0004012586
Legislazione applicabile allo strumento (2)
3
Intero strumento - Legge Italiana
7
Trattamento regolamentare
Disposizioni transitorie del CRR
Disposizioni del CRR post-transitorie
Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di
singolo ente e consolidato
Tipologia di strumento
8
Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)
4
5
6
9
9a
9b
10
11
12
13
14
15
16
17
Importo nominale dello strumento: importo originario
della valuta di emissione (milioni)
Importo nominale dello strumento: importo originario valuta di emissione
Importo nominale dello strumento: conversione in euro
dell'importo originario (milioni di euro)
Prezzo di emissione
Prezzo di rimborso
Classificazione contabile
Data di emissione originaria
Irredimibile o a scadenza
Data di scadenza originaria
Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione
preventiva dell'Autorità di Vigilanza
Data del rimborso anticipato facoltativo
Date del rimborso anticipato eventuale e importo del
rimborso
Date successive di rimborso anticipato, se applicabile
Cedole / Dividendi
Dividendi/cedole fissi o variabili
Tasso della cedola ed eventuale indice correlato
18
Presenza di un meccanismo di “dividend stopper”
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo
20a
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo - motivi di
discrezionalità
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
20b
obbligatorio - in riferimento all'importo
21
Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso
22
Cumulativi o non cumulativi
23
Convertibili o non convertibili
Se convertibili, evento(i) che determina(no) la
24
conversione
25
Se convertibili, in tutto o in parte
26
Se convertibili, tasso di conversione
27
Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa
Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la
28
conversione è possibile
Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento
29
nel quale viene convertito
30
Meccanismi di svalutazione (write down)
In caso di meccanismo di svalutazione (write down),
31
eventi che la determinano
In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale
32
o parziale
In caso di svalutazione (write down), svalutazione
33
permanente o temporanea
In caso di svalutazione (write down) temporanea,
34
descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)
Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di
35
liquidazione
Caratteristiche non conformi degli strumenti che
36
beneficiano delle disposizioni transitorie
In caso affermativo, precisare le caratteristiche non
37
conformi
(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile
19
71
UNICREDIT SPA
XS0322918565
Intero strumento - Legge Inglese
Clausole di subordinazione - Legge Italiana
Tier 2
Tier 2
Tier 2
Tier 2
Singolo ente e consolidato
Singolo ente e consolidato
Bond - Art. 62 CRR
73
Riacquisti e ammortamento
Bond - Art. 62 CRR
624
Riacquisti e ammortamento
230
1.000
EUR
EUR
230
1.000
100
100
Passività - costo ammortizzato
30/03/2006
A scadenza
30/03/2016
99,59
100
Passività - costo ammortizzato
26/09/2007
A scadenza
26/09/2017
SI
NO
30/03/2011
-
-
-
Annuale
-
Fixed to Floating
3,5% first year, max between minimum rate and
75% of swap euro 10 y from second year to
maturity
NO
Fixed
Obbligatorio
Obbligatorio
-
-
Obbligatorio
Obbligatorio
NO
Non cumulativi
Non convertibili
NO
Non cumulativi
Non convertibili
-
-
-
-
-
-
-
-
NO
NO
-
-
-
-
N/A
N/A
-
-
Senior
Senior
NO
NO
-
-
5,75% p.a.
NO
Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)
1
Emittente
UNICREDIT SPA
2
Codice identificativo (1)
XS0332831485
Legislazione applicabile allo strumento (2)
Intero strumento - Legge Inglese
3
Clausole di subordinazione - Legge Italiana
Trattamento regolamentare
4
Disposizioni transitorie del CRR
Tier 2
5
Disposizioni del CRR post-transitorie
Tier 2
Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di
6
Singolo ente e consolidato
singolo ente e consolidato
7
Tipologia di strumento
Bond - Art. 62 CRR
117
8
Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)
Riacquisti e ammortamento
Importo nominale dello strumento: importo originario
171
della valuta di emissione (milioni)
Importo nominale dello strumento: importo originario 9
EUR
valuta di emissione
Importo nominale dello strumento: conversione in euro
171
dell'importo originario (milioni di euro)
9a
9b
10
11
12
13
14
Prezzo di emissione
Prezzo di rimborso
Classificazione contabile
Data di emissione originaria
Irredimibile o a scadenza
Data di scadenza originaria
Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione
preventiva dell'Autorità di Vigilanza
Data del rimborso anticipato facoltativo
15
Date del rimborso anticipato eventuale e importo del
rimborso
16
Date successive di rimborso anticipato, se applicabile
Cedole / Dividendi
Dividendi/cedole fissi o variabili
Tasso della cedola ed eventuale indice correlato
17
18
Presenza di un meccanismo di “dividend stopper”
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo
20a
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo - motivi di
discrezionalità
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
20b
obbligatorio - in riferimento all'importo
21
Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso
22
Cumulativi o non cumulativi
23
Convertibili o non convertibili
Se convertibili, evento(i) che determina(no) la
24
conversione
25
Se convertibili, in tutto o in parte
26
Se convertibili, tasso di conversione
27
Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa
Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la
28
conversione è possibile
Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento
29
nel quale viene convertito
30
Meccanismi di svalutazione (write down)
In caso di meccanismo di svalutazione (write down),
31
eventi che la determinano
In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale
32
o parziale
In caso di svalutazione (write down), svalutazione
33
permanente o temporanea
In caso di svalutazione (write down) temporanea,
34
descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)
Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di
35
liquidazione
Caratteristiche non conformi degli strumenti che
36
beneficiano delle disposizioni transitorie
In caso affermativo, precisare le caratteristiche non
37
conformi
(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile
19
UNICREDIT SPA
XS0334815601
Intero strumento - Legge Inglese
Clausole di subordinazione - Legge Italiana
Tier 2
Tier 2
Singolo ente e consolidato
Bond - Art. 62 CRR
68
Riacquisti e ammortamento
100
EUR
100
100
100
Passività - costo ammortizzato
04/12/2007
A scadenza
04/12/2017
100
100
Passività - costo ammortizzato
11/12/2007
A scadenza
11/12/2017
NO
NO
"Tax event": in qualsiasi data di pagamento degli
interessi al valore nominale comprensivo del
rateo maturato
-
"Tax event": in qualsiasi data di pagamento degli
interessi al valore nominale comprensivo del rateo
maturato
-
Floating
Max between 5,14% and 100% of swap euro 10
y
NO
Floating
Minimum between 11% and 113,5% of swap euro
10 y
NO
Obbligatorio
Obbligatorio
-
-
Obbligatorio
Obbligatorio
NO
Non cumulativi
Non convertibili
NO
Non cumulativi
Non convertibili
-
-
-
-
-
-
-
-
NO
NO
-
-
-
-
N/A
N/A
-
-
Senior
Senior
NO
NO
-
-
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
72
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Fondi Propri
Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)
1
Emittente
UNICREDIT SPA
2
Codice identificativo (1)
XS0348222802
Legislazione applicabile allo strumento (2)
Intero strumento - Legge Inglese
3
Clausole di subordinazione - Legge Italiana
Trattamento regolamentare
4
Disposizioni transitorie del CRR
Tier 2
5
Disposizioni del CRR post-transitorie
Tier 2
Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di
6
Singolo ente e consolidato
singolo ente e consolidato
7
Tipologia di strumento
Bond - Art. 62 CRR
118
8
Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)
Riacquisti
Importo nominale dello strumento: importo originario
125
della valuta di emissione (milioni)
Importo nominale dello strumento: importo originario 9
EUR
valuta di emissione
Importo nominale dello strumento: conversione in euro
125
dell'importo originario (milioni di euro)
9a
Prezzo di emissione
99,90
9b
Prezzo di rimborso
100
10
Classificazione contabile
Passività - costo ammortizzato
11
Data di emissione originaria
03/03/2008
12
Irredimibile o a scadenza
A scadenza
13
Data di scadenza originaria
03/03/2023
Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione
14
NO
preventiva dell'Autorità di Vigilanza
Data del rimborso anticipato facoltativo
15
Date del rimborso anticipato eventuale e importo del
rimborso
16
Date successive di rimborso anticipato, se applicabile
Cedole / Dividendi
17
Dividendi/cedole fissi o variabili
18
Tasso della cedola ed eventuale indice correlato
19
Presenza di un meccanismo di “dividend stopper”
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo
20a
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo - motivi di
discrezionalità
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
20b
obbligatorio - in riferimento all'importo
21
Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso
22
Cumulativi o non cumulativi
23
Convertibili o non convertibili
Se convertibili, evento(i) che determina(no) la
24
conversione
25
Se convertibili, in tutto o in parte
26
Se convertibili, tasso di conversione
27
Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa
Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la
28
conversione è possibile
Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento
29
nel quale viene convertito
30
Meccanismi di svalutazione (write down)
In caso di meccanismo di svalutazione (write down),
31
eventi che la determinano
In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale
32
o parziale
In caso di svalutazione (write down), svalutazione
33
permanente o temporanea
In caso di svalutazione (write down) temporanea,
34
descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)
Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di
35
liquidazione
Caratteristiche non conformi degli strumenti che
36
beneficiano delle disposizioni transitorie
In caso affermativo, precisare le caratteristiche non
37
conformi
(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile
73
UNICREDIT SPA
XS0356063940
Intero strumento - Legge Inglese
Clausole di subordinazione - Legge Italiana
Tier 2
Tier 2
Singolo ente e consolidato
Bond - Art. 62 CRR
11
Riacquisti e ammortamento
15
EUR
15
100
100
Passività - costo ammortizzato
10/04/2008
A scadenza
10/04/2018
NO
-
-
-
-
-
-
Fixed
6,04% p.a.
NO
Floating
Max between 5,535% and 10 y euro CMS
NO
Obbligatorio
Obbligatorio
-
-
Obbligatorio
Obbligatorio
NO
Non cumulativi
Non convertibili
NO
Non cumulativi
Non convertibili
-
-
-
-
-
-
-
-
NO
NO
-
-
-
-
N/A
N/A
-
-
Senior
Senior
NO
NO
-
-
Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)
1
Emittente
UNICREDIT SPA
2
Codice identificativo (1)
XS0356629369
Legislazione applicabile allo strumento (2)
Intero strumento - Legge Inglese
3
Clausole di subordinazione - Legge Italiana
Trattamento regolamentare
4
Disposizioni transitorie del CRR
Tier 2
5
Disposizioni del CRR post-transitorie
Tier 2
Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di
6
Singolo ente e consolidato
singolo ente e consolidato
7
Tipologia di strumento
Bond - Art. 62 CRR
76
8
Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)
Riacquisti e ammortamento
Importo nominale dello strumento: importo originario
100
della valuta di emissione (milioni)
Importo nominale dello strumento: importo originario 9
EUR
valuta di emissione
Importo nominale dello strumento: conversione in euro
100
dell'importo originario (milioni di euro)
9a
9b
10
11
12
13
14
15
Prezzo di emissione
Prezzo di rimborso
Classificazione contabile
Data di emissione originaria
Irredimibile o a scadenza
Data di scadenza originaria
Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione
preventiva dell'Autorità di Vigilanza
Data del rimborso anticipato facoltativo
Date del rimborso anticipato eventuale e importo del
rimborso
16
Date successive di rimborso anticipato, se applicabile
Cedole / Dividendi
17
Dividendi/cedole fissi o variabili
18
Tasso della cedola ed eventuale indice correlato
19
Presenza di un meccanismo di “dividend stopper”
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo
20a
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo - motivi di
discrezionalità
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
20b
obbligatorio - in riferimento all'importo
21
Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso
22
Cumulativi o non cumulativi
23
Convertibili o non convertibili
Se convertibili, evento(i) che determina(no) la
24
conversione
25
Se convertibili, in tutto o in parte
26
Se convertibili, tasso di conversione
27
Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa
Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la
28
conversione è possibile
Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento
29
nel quale viene convertito
30
Meccanismi di svalutazione (write down)
In caso di meccanismo di svalutazione (write down),
31
eventi che la determinano
In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale
32
o parziale
In caso di svalutazione (write down), svalutazione
33
permanente o temporanea
In caso di svalutazione (write down) temporanea,
34
descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)
Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di
35
liquidazione
Caratteristiche non conformi degli strumenti che
36
beneficiano delle disposizioni transitorie
In caso affermativo, precisare le caratteristiche non
37
conformi
(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile
UNICREDIT SPA
XS0367777884
Intero strumento - Legge Inglese
Clausole di subordinazione - Legge Italiana
Tier 2
Tier 2
Singolo ente e consolidato
Bond - Art. 62 CRR
553
Riacquisti e ammortamento
1.000
EUR
1.000
100
100
Passività - costo ammortizzato
24/04/2008
A scadenza
24/04/2018
99,82
100
Passività - costo ammortizzato
05/06/2008
A scadenza
05/06/2018
NO
NO
"Tax event": in qualsiasi data di pagamento degli
interessi al valore nominale comprensivo del
rateo maturato
-
-
Floating
Max between 5% and 10 y Euro CMS + 0,67%
NO
Fixed
6,70% p.a.
NO
Obbligatorio
Parzialmente discrezionale
-
Mancato rispetto del capitale minimo di Vigilanza
Obbligatorio
Parzialmente discrezionale
NO
Non cumulativi
Non convertibili
NO
Cumulativi
Non convertibili
-
-
-
-
-
-
-
-
NO
SI
Deficienze patrimoniali secondo il Codice Civile
italiano (articoli 2446 e 2447)
-
-
-
Totale o parziale
N/A
Temporanea
-
Pari-passu e prorata con Lower Tier 2
Senior
Lower Tier 2
NO
NO
-
-
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
74
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Fondi Propri
Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)
1
Emittente
UNICREDIT SPA
2
Codice identificativo (1)
XS0372227982
Legislazione applicabile allo strumento (2)
Intero strumento - Legge Inglese
3
Clausole di subordinazione - Legge Italiana
Trattamento regolamentare
4
Disposizioni transitorie del CRR
Tier 2
5
Disposizioni del CRR post-transitorie
Tier 2
Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di
6
Singolo ente e consolidato
singolo ente e consolidato
7
Tipologia di strumento
Bond - Art. 62 CRR
75
8
Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)
Riacquisti e ammortamento
Importo nominale dello strumento: importo originario
125
della valuta di emissione (milioni)
Importo nominale dello strumento: importo originario 9
EUR
valuta di emissione
Importo nominale dello strumento: conversione in euro
125
dell'importo originario (milioni di euro)
9a
Prezzo di emissione
100
9b
Prezzo di rimborso
100
10
Classificazione contabile
Passività - costo ammortizzato
11
Data di emissione originaria
25/06/2008
12
Irredimibile o a scadenza
A scadenza
13
Data di scadenza originaria
25/06/2018
Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione
14
NO
preventiva dell'Autorità di Vigilanza
Data del rimborso anticipato facoltativo
15
Date del rimborso anticipato eventuale e importo del
rimborso
16
Date successive di rimborso anticipato, se applicabile
Cedole / Dividendi
17
Dividendi/cedole fissi o variabili
18
Tasso della cedola ed eventuale indice correlato
19
Presenza di un meccanismo di “dividend stopper”
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo
20a
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo - motivi di
discrezionalità
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
20b
obbligatorio - in riferimento all'importo
21
Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso
22
Cumulativi o non cumulativi
23
Convertibili o non convertibili
Se convertibili, evento(i) che determina(no) la
24
conversione
25
Se convertibili, in tutto o in parte
26
Se convertibili, tasso di conversione
27
Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa
Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la
28
conversione è possibile
Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento
29
nel quale viene convertito
30
Meccanismi di svalutazione (write down)
In caso di meccanismo di svalutazione (write down),
31
eventi che la determinano
In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale
32
o parziale
In caso di svalutazione (write down), svalutazione
33
permanente o temporanea
In caso di svalutazione (write down) temporanea,
34
descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)
Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di
35
liquidazione
Caratteristiche non conformi degli strumenti che
36
beneficiano delle disposizioni transitorie
In caso affermativo, precisare le caratteristiche non
37
conformi
(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile
75
UNICREDIT SPA
XS0503612250
Intero strumento - Legge Inglese
Clausole di subordinazione - Legge Italiana
Tier 2
Tier 2
Singolo ente e consolidato
Bond - Art. 62 CRR
50
50
EUR
50
100
100
Passività - costo ammortizzato
21/04/2010
A scadenza
21/04/2021
NO
-
-
-
-
-
-
Floating
Euribor 6M + 1,7%
NO
Fixed
5% p.a.
NO
Parzialmente discrezionale
Obbligatorio
Mancato rispetto del capitale minimo di Vigilanza
-
Parzialmente discrezionale
Obbligatorio
NO
Cumulativi
Non convertibili
NO
Non cumulativi
Non convertibili
-
-
-
-
-
-
-
-
SI
Deficienze patrimoniali secondo il Codice Civile
italiano (articoli 2446 e 2447)
NO
Totale o parziale
-
Temporanea
N/A
Pari-passu e prorata con Lower Tier 2
-
Lower Tier 2
Senior
NO
NO
-
-
-
Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)
1
Emittente
UNICREDIT SPA
2
Codice identificativo (1)
XS0504566414
Legislazione applicabile allo strumento (2)
3
Intero strumento - Legge Italiana
7
Trattamento regolamentare
Disposizioni transitorie del CRR
Disposizioni del CRR post-transitorie
Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di
singolo ente e consolidato
Tipologia di strumento
8
Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)
4
5
6
Importo nominale dello strumento: importo originario
della valuta di emissione (milioni)
Importo nominale dello strumento: importo originario 9
valuta di emissione
Importo nominale dello strumento: conversione in euro
dell'importo originario (milioni di euro)
9a
Prezzo di emissione
9b
Prezzo di rimborso
10
Classificazione contabile
11
Data di emissione originaria
12
Irredimibile o a scadenza
13
Data di scadenza originaria
Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione
14
preventiva dell'Autorità di Vigilanza
Data del rimborso anticipato facoltativo
15
Date del rimborso anticipato eventuale e importo del
rimborso
16
Date successive di rimborso anticipato, se applicabile
Cedole / Dividendi
17
Dividendi/cedole fissi o variabili
18
Tasso della cedola ed eventuale indice correlato
19
Presenza di un meccanismo di “dividend stopper”
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo
20a
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo - motivi di
discrezionalità
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
20b
obbligatorio - in riferimento all'importo
21
Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso
22
Cumulativi o non cumulativi
23
Convertibili o non convertibili
Se convertibili, evento(i) che determina(no) la
24
conversione
25
Se convertibili, in tutto o in parte
26
Se convertibili, tasso di conversione
27
Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa
Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la
28
conversione è possibile
Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento
29
nel quale viene convertito
30
Meccanismi di svalutazione (write down)
In caso di meccanismo di svalutazione (write down),
31
eventi che la determinano
In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale
32
o parziale
In caso di svalutazione (write down), svalutazione
33
permanente o temporanea
In caso di svalutazione (write down) temporanea,
34
descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)
Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di
35
liquidazione
Caratteristiche non conformi degli strumenti che
36
beneficiano delle disposizioni transitorie
In caso affermativo, precisare le caratteristiche non
37
conformi
(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile
UNICREDIT SPA
XS0503708280
Intero strumento - Legge Inglese
Clausole di subordinazione - Legge Italiana
Tier 2
Tier 2
Tier 2
Tier 2
Singolo ente e consolidato
Singolo ente e consolidato
Bond - Art. 62 CRR
50
-
Bond - Art. 62 CRR
50
-
50
50
EUR
EUR
50
50
100
100
Passività - costo ammortizzato
23/04/2010
A scadenza
25/04/2022
100
100
Passività - costo ammortizzato
26/04/2010
A scadenza
26/04/2020
NO
NO
-
-
-
-
-
-
Fixed
5,05% p.a.
NO
Fixed
4,75% p.a.
NO
Obbligatorio
Obbligatorio
-
-
Obbligatorio
Obbligatorio
NO
Non cumulativi
Non convertibili
NO
Non cumulativi
Non convertibili
-
-
-
-
-
-
-
-
NO
NO
-
-
-
-
N/A
N/A
-
-
Senior
Senior
NO
NO
-
-
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
76
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Fondi Propri
Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)
1
Emittente
UNICREDIT SPA
2
Codice identificativo (1)
IT0004605074
Legislazione applicabile allo strumento (2)
3
Intero strumento - Legge Italiana
7
Trattamento regolamentare
Disposizioni transitorie del CRR
Disposizioni del CRR post-transitorie
Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di
singolo ente e consolidato
Tipologia di strumento
8
Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)
4
5
6
9
9a
9b
10
11
12
13
14
15
16
17
Importo nominale dello strumento: importo originario
della valuta di emissione (milioni)
Importo nominale dello strumento: importo originario valuta di emissione
Importo nominale dello strumento: conversione in euro
dell'importo originario (milioni di euro)
Prezzo di emissione
Prezzo di rimborso
Classificazione contabile
Data di emissione originaria
Irredimibile o a scadenza
Data di scadenza originaria
Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione
preventiva dell'Autorità di Vigilanza
Data del rimborso anticipato facoltativo
Date del rimborso anticipato eventuale e importo del
rimborso
Date successive di rimborso anticipato, se applicabile
Cedole / Dividendi
Dividendi/cedole fissi o variabili
Tasso della cedola ed eventuale indice correlato
18
Presenza di un meccanismo di “dividend stopper”
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo
20a
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo - motivi di
discrezionalità
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
20b
obbligatorio - in riferimento all'importo
21
Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso
22
Cumulativi o non cumulativi
23
Convertibili o non convertibili
Se convertibili, evento(i) che determina(no) la
24
conversione
25
Se convertibili, in tutto o in parte
26
Se convertibili, tasso di conversione
27
Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa
Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la
28
conversione è possibile
Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento
29
nel quale viene convertito
30
Meccanismi di svalutazione (write down)
In caso di meccanismo di svalutazione (write down),
31
eventi che la determinano
In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale
32
o parziale
In caso di svalutazione (write down), svalutazione
33
permanente o temporanea
In caso di svalutazione (write down) temporanea,
34
descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)
Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di
35
liquidazione
Caratteristiche non conformi degli strumenti che
36
beneficiano delle disposizioni transitorie
In caso affermativo, precisare le caratteristiche non
37
conformi
(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile
19
77
UNICREDIT SPA
XS0515754587
Intero strumento - Legge Inglese
Clausole di subordinazione - Legge Italiana
Tier 2
Tier 2
Tier 2
Tier 2
Singolo ente e consolidato
Singolo ente e consolidato
Bond - Art. 62 CRR
330
-
Bond - Art. 62 CRR
50
-
333
50
EUR
EUR
333
50
100
100
Passività - costo ammortizzato
31/05/2010
A scadenza
31/05/2020
100
100
Passività - costo ammortizzato
14/06/2010
A scadenza
14/06/2020
NO
NO
-
-
-
-
-
-
Fixed
31/05/2011: 3,00%; 31/05/2012: 3,25%;
31/05/2013: 3,50%; 31/05/2014: 3,75%;
31/05/2015: 4,00%; 31/05/2016: 4,40%;
31/05/2017: 4,70%; 31/05/2018: 5,07%;
31/05/2019: 5,40%; 31/05/2020: 6,00%.
NO
Fixed
Obbligatorio
Obbligatorio
-
-
Obbligatorio
Obbligatorio
NO
Non cumulativi
Non convertibili
NO
Non cumulativi
Non convertibili
-
-
-
-
-
-
-
-
NO
NO
-
-
-
-
N/A
N/A
-
-
Senior
Senior
NO
NO
-
-
5,16% p.a.
NO
Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)
1
Emittente
UNICREDIT SPA
2
Codice identificativo (1)
IT0004615305
3
Legislazione applicabile allo strumento (2)
Intero strumento - Legge Italiana
Trattamento regolamentare
4
Disposizioni transitorie del CRR
Tier 2
5
Disposizioni del CRR post-transitorie
Tier 2
Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di
6
Singolo ente e consolidato
singolo ente e consolidato
7
Tipologia di strumento
8
Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)
9
9a
9b
10
11
12
13
14
15
16
17
Importo nominale dello strumento: importo originario
della valuta di emissione (milioni)
Importo nominale dello strumento: importo originario valuta di emissione
Importo nominale dello strumento: conversione in euro
dell'importo originario (milioni di euro)
Prezzo di emissione
Prezzo di rimborso
Classificazione contabile
Data di emissione originaria
Irredimibile o a scadenza
Data di scadenza originaria
Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione
preventiva dell'Autorità di Vigilanza
Data del rimborso anticipato facoltativo
Date del rimborso anticipato eventuale e importo del
rimborso
Date successive di rimborso anticipato, se applicabile
Cedole / Dividendi
Dividendi/cedole fissi o variabili
Tasso della cedola ed eventuale indice correlato
18
Presenza di un meccanismo di “dividend stopper”
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo
20a
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo - motivi di
discrezionalità
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
20b
obbligatorio - in riferimento all'importo
21
Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso
22
Cumulativi o non cumulativi
23
Convertibili o non convertibili
Se convertibili, evento(i) che determina(no) la
24
conversione
25
Se convertibili, in tutto o in parte
26
Se convertibili, tasso di conversione
27
Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa
Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la
28
conversione è possibile
Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento
29
nel quale viene convertito
30
Meccanismi di svalutazione (write down)
In caso di meccanismo di svalutazione (write down),
31
eventi che la determinano
In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale
32
o parziale
In caso di svalutazione (write down), svalutazione
33
permanente o temporanea
In caso di svalutazione (write down) temporanea,
34
descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)
Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di
35
liquidazione
Caratteristiche non conformi degli strumenti che
36
beneficiano delle disposizioni transitorie
In caso affermativo, precisare le caratteristiche non
37
conformi
(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile
19
UNICREDIT SPA
IT0004698418
Intero strumento - Legge Italiana
Tier 2
Tier 2
Singolo ente e consolidato
Bond - Art. 62 CRR
193
Riacquisti e ammortamento
Bond - Art. 62 CRR
347
Riacquisti e ammortamento
327
464
EUR
EUR
327
464
100
100
Passività - costo ammortizzato
14/06/2010
A scadenza
14/06/2017
100
100
Passività - costo ammortizzato
31/03/2011
A scadenza
31/03/2018
NO
NO
-
-
-
-
-
-
Fixed
14/06/2011: 3,00%; 14/06/2012: 3,25%;
14/06/2013: 3,50%; 14/06/2014: 3,80%;
14/06/2015: 4,10%; 14/06/2016: 4,40%;
14/06/2017: 4,70%.
NO
Fixed to Floating
Obbligatorio
Obbligatorio
-
-
Obbligatorio
Obbligatorio
NO
Non cumulativi
Non convertibili
NO
Non cumulativi
Non convertibili
-
-
-
-
-
-
-
-
NO
NO
-
-
-
-
N/A
N/A
-
-
Senior
Senior
NO
NO
-
-
5,00% p.a. from 30/06/2011 to 31/03/2013; from
31/06/2013 Euribor 3M + 1% p.a.
NO
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
78
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Fondi Propri
Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)
1
Emittente
UNICREDIT SPA
2
Codice identificativo (1)
IT0004698426
Legislazione applicabile allo strumento (2)
3
Intero strumento - Legge Italiana
7
Trattamento regolamentare
Disposizioni transitorie del CRR
Disposizioni del CRR post-transitorie
Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di
singolo ente e consolidato
Tipologia di strumento
8
Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)
4
5
6
9
9a
9b
10
11
12
13
14
15
16
17
Importo nominale dello strumento: importo originario
della valuta di emissione (milioni)
Importo nominale dello strumento: importo originario valuta di emissione
Importo nominale dello strumento: conversione in euro
dell'importo originario (milioni di euro)
Prezzo di emissione
Prezzo di rimborso
Classificazione contabile
Data di emissione originaria
Irredimibile o a scadenza
Data di scadenza originaria
Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione
preventiva dell'Autorità di Vigilanza
Data del rimborso anticipato facoltativo
Date del rimborso anticipato eventuale e importo del
rimborso
Date successive di rimborso anticipato, se applicabile
Cedole / Dividendi
Dividendi/cedole fissi o variabili
Tasso della cedola ed eventuale indice correlato
18
Presenza di un meccanismo di “dividend stopper”
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo
20a
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo - motivi di
discrezionalità
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
20b
obbligatorio - in riferimento all'importo
21
Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso
22
Cumulativi o non cumulativi
23
Convertibili o non convertibili
Se convertibili, evento(i) che determina(no) la
24
conversione
25
Se convertibili, in tutto o in parte
26
Se convertibili, tasso di conversione
27
Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa
Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la
28
conversione è possibile
Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento
29
nel quale viene convertito
30
Meccanismi di svalutazione (write down)
In caso di meccanismo di svalutazione (write down),
31
eventi che la determinano
In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale
32
o parziale
In caso di svalutazione (write down), svalutazione
33
permanente o temporanea
In caso di svalutazione (write down) temporanea,
34
descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)
Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di
35
liquidazione
Caratteristiche non conformi degli strumenti che
36
beneficiano delle disposizioni transitorie
In caso affermativo, precisare le caratteristiche non
37
conformi
(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile
19
79
UNICREDIT SPA
XS0618847775
Intero strumento - Legge Inglese
Clausole di subordinazione - Legge Italiana
Tier 2
Tier 2
Tier 2
Tier 2
Singolo ente e consolidato
Singolo ente e consolidato
Bond - Art. 62 CRR
557
Riacquisti e ammortamento
Bond - Art. 62 CRR
745
-
759
750
EUR
EUR
759
750
100
100
Passività - costo ammortizzato
31/03/2011
A scadenza
31/03/2018
99,62
100
Passività - costo ammortizzato
19/04/2011
A scadenza
19/04/2021
NO
NO
-
-
-
-
-
-
Fixed
31/03/2012: 4,10%; 31/03/2013: 4,30%;
31/03/2014: 4,50%; 31/03/2015: 4,70%;
31/03/2016: 4,90%; 31/03/2017: 5,05%;
31/03/2018: 5,10%
NO
Fixed
Obbligatorio
Obbligatorio
-
-
Obbligatorio
Obbligatorio
NO
Non cumulativi
Non convertibili
NO
Non cumulativi
Non convertibili
-
-
-
-
-
-
-
-
NO
NO
-
-
-
-
N/A
N/A
-
-
Senior
Senior
NO
NO
-
-
6,125% p.a.
NO
Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)
1
Emittente
UNICREDIT SPA
2
Codice identificativo (1)
IT0004723927
3
Legislazione applicabile allo strumento (2)
Intero strumento - Legge Italiana
Trattamento regolamentare
4
Disposizioni transitorie del CRR
Tier 2
5
Disposizioni del CRR post-transitorie
Tier 2
Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di
6
Singolo ente e consolidato
singolo ente e consolidato
7
Tipologia di strumento
8
Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)
9
9a
9b
10
11
12
13
14
15
16
17
18
Importo nominale dello strumento: importo originario
della valuta di emissione (milioni)
Importo nominale dello strumento: importo originario valuta di emissione
Importo nominale dello strumento: conversione in euro
dell'importo originario (milioni di euro)
Prezzo di emissione
Prezzo di rimborso
Classificazione contabile
Data di emissione originaria
Irredimibile o a scadenza
Data di scadenza originaria
Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione
preventiva dell'Autorità di Vigilanza
Data del rimborso anticipato facoltativo
Date del rimborso anticipato eventuale e importo del
rimborso
Date successive di rimborso anticipato, se applicabile
Cedole / Dividendi
Dividendi/cedole fissi o variabili
Tasso della cedola ed eventuale indice correlato
Presenza di un meccanismo di “dividend stopper”
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo
20a
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo - motivi di
discrezionalità
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
20b
obbligatorio - in riferimento all'importo
21
Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso
22
Cumulativi o non cumulativi
23
Convertibili o non convertibili
Se convertibili, evento(i) che determina(no) la
24
conversione
25
Se convertibili, in tutto o in parte
26
Se convertibili, tasso di conversione
27
Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa
Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la
28
conversione è possibile
Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento
29
nel quale viene convertito
30
Meccanismi di svalutazione (write down)
In caso di meccanismo di svalutazione (write down),
31
eventi che la determinano
In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale
32
o parziale
In caso di svalutazione (write down), svalutazione
33
permanente o temporanea
In caso di svalutazione (write down) temporanea,
34
descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)
Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di
35
liquidazione
Caratteristiche non conformi degli strumenti che
36
beneficiano delle disposizioni transitorie
In caso affermativo, precisare le caratteristiche non
37
conformi
(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile
19
UNICREDIT SPA
IT0004740368
Intero strumento - Legge Italiana
Tier 2
Tier 2
Singolo ente e consolidato
Bond - Art. 62 CRR
313
Riacquisti e ammortamento
Bond - Art. 62 CRR
16
Riacquisti e ammortamento
394
20
EUR
EUR
394
20
100
100
Passività - costo ammortizzato
30/06/2011
A scadenza
30/06/2018
100
100
Passività - costo ammortizzato
05/07/2011
A scadenza
05/07/2018
NO
NO
-
-
-
-
-
-
Fixed to Floating
5% p.a. until 30/06/2013; from 30/09/2013
Euribor 3M + 1% p.a.
NO
Floating
Obbligatorio
Obbligatorio
-
-
Obbligatorio
Obbligatorio
NO
Non cumulativi
Non convertibili
NO
Non cumulativi
Non convertibili
-
-
-
-
-
-
-
-
NO
NO
-
-
-
-
N/A
N/A
-
-
Senior
Senior
NO
NO
-
-
Euribor 3M + 2,50% p.a.
NO
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
80
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Fondi Propri
Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)
1
Emittente
UNICREDIT SPA
2
Codice identificativo (1)
XS0849517650
Legislazione applicabile allo strumento (2)
Intero strumento - Legge Inglese
3
Clausole di subordinazione - Legge Italiana
Trattamento regolamentare
4
Disposizioni transitorie del CRR
Tier 2
5
Disposizioni del CRR post-transitorie
Tier 2
Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di
6
Singolo ente e consolidato
singolo ente e consolidato
7
Tipologia di strumento
Bond - Art. 62 CRR
1.490
8
Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)
Importo nominale dello strumento: importo originario
1.500
della valuta di emissione (milioni)
Importo nominale dello strumento: importo originario 9
EUR
valuta di emissione
Importo nominale dello strumento: conversione in euro
1.500
dell'importo originario (milioni di euro)
9a
Prezzo di emissione
100,24
9b
Prezzo di rimborso
100
10
Classificazione contabile
Passività - costo ammortizzato
11
Data di emissione originaria
31/10/2012
12
Irredimibile o a scadenza
A scadenza
13
Data di scadenza originaria
31/10/2022
Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione
14
NO
preventiva dell'Autorità di Vigilanza
Data del rimborso anticipato facoltativo
15
Date del rimborso anticipato eventuale e importo del
rimborso
16
Date successive di rimborso anticipato, se applicabile
Cedole / Dividendi
Dividendi/cedole fissi o variabili
Tasso della cedola ed eventuale indice correlato
17
18
Presenza di un meccanismo di “dividend stopper”
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo
20a
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo - motivi di
discrezionalità
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
20b
obbligatorio - in riferimento all'importo
21
Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso
22
Cumulativi o non cumulativi
23
Convertibili o non convertibili
Se convertibili, evento(i) che determina(no) la
24
conversione
25
Se convertibili, in tutto o in parte
26
Se convertibili, tasso di conversione
27
Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa
Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la
28
conversione è possibile
Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento
29
nel quale viene convertito
30
Meccanismi di svalutazione (write down)
In caso di meccanismo di svalutazione (write down),
31
eventi che la determinano
In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale
32
o parziale
In caso di svalutazione (write down), svalutazione
33
permanente o temporanea
In caso di svalutazione (write down) temporanea,
34
descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)
Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di
35
liquidazione
Caratteristiche non conformi degli strumenti che
36
beneficiano delle disposizioni transitorie
In caso affermativo, precisare le caratteristiche non
37
conformi
(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile
19
81
UNICREDIT SPA
IT0004854870
Intero strumento - Legge Italiana
Tier 2
Tier 2
Singolo ente e consolidato
Bond - Art. 62 CRR
536
Riacquisti e ammortamento
539
EUR
539
100
100
Passività - costo ammortizzato
05/11/2012
A scadenza
05/12/2019
NO
"Regulatory call": 100 + rateo maturato
"Tax event": al nominale comprensivo del rateo
maturato
-
-
Fixed
NO
Fixed to Floating
6,00% p.a. till 05/12/2015, Euribor 3M + 2,15%
p.a.from 05/03/2016
NO
Obbligatorio
Obbligatorio
-
-
Obbligatorio
Obbligatorio
NO
Non cumulativi
Non convertibili
NO
Non cumulativi
Non convertibili
-
-
-
-
-
-
-
-
NO
NO
-
-
-
-
N/A
N/A
-
-
Senior
Senior
NO
NO
-
-
6,95% p.a
-
Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)
1
Emittente
UNICREDIT SPA
2
Codice identificativo (1)
IT0004747330
3
Legislazione applicabile allo strumento (2)
Intero strumento - Legge Italiana
Trattamento regolamentare
4
Disposizioni transitorie del CRR
Tier 2
5
Disposizioni del CRR post-transitorie
Tier 2
Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di
6
Singolo ente e consolidato
singolo ente e consolidato
7
Tipologia di strumento
8
Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)
9
9a
9b
10
11
12
13
14
15
16
17
Importo nominale dello strumento: importo originario
della valuta di emissione (milioni)
Importo nominale dello strumento: importo originario valuta di emissione
Importo nominale dello strumento: conversione in euro
dell'importo originario (milioni di euro)
Prezzo di emissione
Prezzo di rimborso
Classificazione contabile
Data di emissione originaria
Irredimibile o a scadenza
Data di scadenza originaria
Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione
preventiva dell'Autorità di Vigilanza
Data del rimborso anticipato facoltativo
Date del rimborso anticipato eventuale e importo del
rimborso
Date successive di rimborso anticipato, se applicabile
Cedole / Dividendi
Dividendi/cedole fissi o variabili
Tasso della cedola ed eventuale indice correlato
18
Presenza di un meccanismo di “dividend stopper”
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo
20a
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo - motivi di
discrezionalità
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
20b
obbligatorio - in riferimento all'importo
21
Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso
22
Cumulativi o non cumulativi
23
Convertibili o non convertibili
Se convertibili, evento(i) che determina(no) la
24
conversione
25
Se convertibili, in tutto o in parte
26
Se convertibili, tasso di conversione
27
Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa
Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la
28
conversione è possibile
Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento
29
nel quale viene convertito
30
Meccanismi di svalutazione (write down)
In caso di meccanismo di svalutazione (write down),
31
eventi che la determinano
In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale
32
o parziale
In caso di svalutazione (write down), svalutazione
33
permanente o temporanea
In caso di svalutazione (write down) temporanea,
34
descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)
Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di
35
liquidazione
Caratteristiche non conformi degli strumenti che
36
beneficiano delle disposizioni transitorie
In caso affermativo, precisare le caratteristiche non
37
conformi
(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile
19
UNICREDIT SPA
IT0004748882
Intero strumento - Legge Italiana
Tier 2
Tier 2
Singolo ente e consolidato
Bond - Art. 62 CRR
126
Riacquisti e ammortamento
Bond - Art. 62 CRR
8
Riacquisti e ammortamento
157
10
EUR
EUR
157
10
100
100
Passività - costo ammortizzato
19/08/2011
A scadenza
19/08/2018
100
100
Passività - costo ammortizzato
21/07/2011
A scadenza
21/07/2018
NO
NO
-
-
-
-
-
-
Fixed
19/08/2012: 4,40%; 19/08/2013: 4,60%;
19/08/2014: 4,80%; 19/08/2015: 5,00%;
19/08/2016; 5,30%; 19/08/2017: 5,65%;
19/08/2018: 6,00%
NO
Floating
Obbligatorio
Obbligatorio
-
-
Obbligatorio
Obbligatorio
NO
Non cumulativi
Non convertibili
NO
Non cumulativi
Non convertibili
-
-
-
-
-
-
-
-
NO
NO
-
-
-
-
N/A
N/A
-
-
Senior
Senior
NO
NO
-
-
Euribor 3M + 2,637% p.a.
NO
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
82
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Fondi Propri
Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)
1
Emittente
UNICREDIT SPA
2
Codice identificativo (1)
IT0004764004
3
Legislazione applicabile allo strumento (2)
Intero strumento - Legge Italiana
Trattamento regolamentare
4
Disposizioni transitorie del CRR
Tier 2
5
Disposizioni del CRR post-transitorie
Tier 2
Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di
6
Singolo ente e consolidato
singolo ente e consolidato
7
Tipologia di strumento
Bond - Art. 62 CRR
354
8
Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)
Riacquisti e ammortamento
Importo nominale dello strumento: importo originario
414
della valuta di emissione (milioni)
Importo nominale dello strumento: importo originario 9
EUR
valuta di emissione
9a
9b
10
11
12
13
14
15
16
17
Importo nominale dello strumento: conversione in euro
dell'importo originario (milioni di euro)
Prezzo di emissione
Prezzo di rimborso
Classificazione contabile
Data di emissione originaria
Irredimibile o a scadenza
Data di scadenza originaria
Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione
preventiva dell'Autorità di Vigilanza
Data del rimborso anticipato facoltativo
Date del rimborso anticipato eventuale e importo del
rimborso
Date successive di rimborso anticipato, se applicabile
Cedole / Dividendi
Dividendi/cedole fissi o variabili
Tasso della cedola ed eventuale indice correlato
18
Presenza di un meccanismo di “dividend stopper”
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo
20a
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo - motivi di
discrezionalità
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
20b
obbligatorio - in riferimento all'importo
21
Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso
22
Cumulativi o non cumulativi
23
Convertibili o non convertibili
Se convertibili, evento(i) che determina(no) la
24
conversione
25
Se convertibili, in tutto o in parte
26
Se convertibili, tasso di conversione
27
Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa
Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la
28
conversione è possibile
Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento
29
nel quale viene convertito
30
Meccanismi di svalutazione (write down)
In caso di meccanismo di svalutazione (write down),
31
eventi che la determinano
In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale
32
o parziale
In caso di svalutazione (write down), svalutazione
33
permanente o temporanea
In caso di svalutazione (write down) temporanea,
34
descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)
Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di
35
liquidazione
Caratteristiche non conformi degli strumenti che
36
beneficiano delle disposizioni transitorie
In caso affermativo, precisare le caratteristiche non
37
conformi
(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile
19
83
UNICREDIT SPA
IT0004780562
Intero strumento - Legge Italiana
Tier 2
Tier 2
Singolo ente e consolidato
Bond - Art. 62 CRR
468
Riacquisti e ammortamento
518
EUR
414
518
100
100
Passività - costo ammortizzato
31/10/2011
A scadenza
31/10/2018
100
100
Passività - costo ammortizzato
23/12/2011
A scadenza
31/01/2019
NO
NO
-
-
-
-
-
-
Fixed
31/10/2012: 5,60%; 31/10/2013: 5,90%;
31/10/2014: 6,10%; 31/10/2015: 6,30%;
31/10/2016: 6,50%; 31/10/2017: 6,80%;
31/10/2018: 7,20%
NO
Fixed
31/01/2013: 6,50%; 31/01/2014: 6,90%;
31/01/2015: 7,30%; 31/01/2016: 7,80%;
31/01/2017: 8,10%; 31/01/2018: 8,30%;
31/01/2019: 8,50%
NO
Obbligatorio
Obbligatorio
-
-
Obbligatorio
Obbligatorio
NO
Non cumulativi
Non convertibili
NO
Non cumulativi
Non convertibili
-
-
-
-
-
-
-
-
NO
NO
-
-
-
-
N/A
N/A
-
-
Senior
Senior
NO
NO
-
-
Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)
1
Emittente
UNICREDIT SPA
2
Codice identificativo (1)
IT0004883689
Legislazione applicabile allo strumento (2)
3
Intero strumento - Legge Italiana
7
Trattamento regolamentare
Disposizioni transitorie del CRR
Disposizioni del CRR post-transitorie
Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di
singolo ente e consolidato
Tipologia di strumento
8
Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)
4
5
6
9
9a
9b
10
11
12
13
14
Importo nominale dello strumento: importo originario
della valuta di emissione (milioni)
Importo nominale dello strumento: importo originario valuta di emissione
Importo nominale dello strumento: conversione in euro
dell'importo originario (milioni di euro)
Prezzo di emissione
Prezzo di rimborso
Classificazione contabile
Data di emissione originaria
Irredimibile o a scadenza
Data di scadenza originaria
Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione
preventiva dell'Autorità di Vigilanza
Data del rimborso anticipato facoltativo
15
Date del rimborso anticipato eventuale e importo del
rimborso
16
Date successive di rimborso anticipato, se applicabile
Cedole / Dividendi
Dividendi/cedole fissi o variabili
Tasso della cedola ed eventuale indice correlato
17
18
Presenza di un meccanismo di “dividend stopper”
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo
20a
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo - motivi di
discrezionalità
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
20b
obbligatorio - in riferimento all'importo
21
Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso
22
Cumulativi o non cumulativi
23
Convertibili o non convertibili
Se convertibili, evento(i) che determina(no) la
24
conversione
25
Se convertibili, in tutto o in parte
26
Se convertibili, tasso di conversione
27
Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa
Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la
28
conversione è possibile
Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento
29
nel quale viene convertito
30
Meccanismi di svalutazione (write down)
In caso di meccanismo di svalutazione (write down),
31
eventi che la determinano
In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale
32
o parziale
In caso di svalutazione (write down), svalutazione
33
permanente o temporanea
In caso di svalutazione (write down) temporanea,
34
descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)
Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di
35
liquidazione
Caratteristiche non conformi degli strumenti che
36
beneficiano delle disposizioni transitorie
In caso affermativo, precisare le caratteristiche non
37
conformi
(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile
19
UNICREDIT SPA
XS0878681419
Intero strumento - Legge Inglese
Clausole di subordinazione - Legge Italiana
Tier 2
Tier 2
Tier 2
Tier 2
Singolo ente e consolidato
Singolo ente e consolidato
Bond - Art. 62 CRR
189
-
Bond - Art. 62 CRR
173
Riacquisti
189
300
EUR
SGD
189
179
100
100
Passività - costo ammortizzato
31/12/2012
A scadenza
28/02/2020
100
100
Passività - costo ammortizzato
30/01/2013
A scadenza
30/07/2023
NO
SI
-
30/07/2018
"Regulatory call": 100 + rateo maturato
"Tax event": al nominale comprensivo del rateo
maturato
-
Fixed
28/02/2014: 3,60%; 28/02/2015: 3,80%;
28/02/2016: 4,00%; 28/02/2017: 4,20%;
28/02/2018: 4,40%; 28/02/2019: 4,60%;
28/02/2020: 5,00%
NO
Fixed
Obbligatorio
Obbligatorio
-
-
Obbligatorio
Obbligatorio
NO
Non cumulativi
Non convertibili
NO
Non cumulativi
Non convertibili
-
-
-
-
-
-
-
-
NO
NO
-
-
-
-
N/A
N/A
-
-
Senior
Senior
NO
NO
-
-
1-5.5Y 5,5% p.a., 5.5-10.5Y SOR + 4,47% p.a.
NO
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
84
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Fondi Propri
Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)
1
Emittente
UNICREDIT SPA
2
Codice identificativo (1)
IT0004907785
3
Legislazione applicabile allo strumento (2)
Intero strumento - Legge Italiana
Trattamento regolamentare
4
Disposizioni transitorie del CRR
Tier 2
5
Disposizioni del CRR post-transitorie
Tier 2
Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di
6
Singolo ente e consolidato
singolo ente e consolidato
7
Tipologia di strumento
Bond - Art. 62 CRR
240
8
Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)
Importo nominale dello strumento: importo originario
241
della valuta di emissione (milioni)
Importo nominale dello strumento: importo originario 9
EUR
valuta di emissione
9a
9b
10
11
12
13
14
15
16
17
Importo nominale dello strumento: conversione in euro
dell'importo originario (milioni di euro)
Prezzo di emissione
Prezzo di rimborso
Classificazione contabile
Data di emissione originaria
Irredimibile o a scadenza
Data di scadenza originaria
Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione
preventiva dell'Autorità di Vigilanza
Data del rimborso anticipato facoltativo
Date del rimborso anticipato eventuale e importo del
rimborso
Date successive di rimborso anticipato, se applicabile
Cedole / Dividendi
Dividendi/cedole fissi o variabili
Tasso della cedola ed eventuale indice correlato
18
Presenza di un meccanismo di “dividend stopper”
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo
20a
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo - motivi di
discrezionalità
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
20b
obbligatorio - in riferimento all'importo
21
Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso
22
Cumulativi o non cumulativi
23
Convertibili o non convertibili
Se convertibili, evento(i) che determina(no) la
24
conversione
25
Se convertibili, in tutto o in parte
26
Se convertibili, tasso di conversione
27
Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa
Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la
28
conversione è possibile
Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento
29
nel quale viene convertito
30
Meccanismi di svalutazione (write down)
In caso di meccanismo di svalutazione (write down),
31
eventi che la determinano
In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale
32
o parziale
In caso di svalutazione (write down), svalutazione
33
permanente o temporanea
In caso di svalutazione (write down) temporanea,
34
descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)
Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di
35
liquidazione
Caratteristiche non conformi degli strumenti che
36
beneficiano delle disposizioni transitorie
In caso affermativo, precisare le caratteristiche non
37
conformi
(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile
19
85
UNICREDIT SPA
IT0004907850
Intero strumento - Legge Italiana
Tier 2
Tier 2
Singolo ente e consolidato
Bond - Art. 62 CRR
336
338
EUR
241
338
100
100
Passività - costo ammortizzato
29/04/2013
A scadenza
30/06/2020
100
100
Passività - costo ammortizzato
29/04/2013
A scadenza
30/06/2020
NO
NO
-
-
-
-
-
-
Fixed to Floating
4,50% p.a. payable on 30/03, 30/06, 30/09 and
30/12 each year till 30/06/2016; Euribor 3M +
2,00% p.a. payable on 30/03, 30/06, 30/09 and
30/12 each year from 30/09/2016
NO
Fixed
Obbligatorio
Obbligatorio
-
-
Obbligatorio
Obbligatorio
NO
Non cumulativi
Non convertibili
NO
Non cumulativi
Non convertibili
-
-
-
-
-
-
-
-
NO
NO
-
-
-
-
N/A
N/A
-
-
Senior
Senior
NO
NO
-
-
30/06/2014: 3,25%; 30/06/2015: 3,50%;
30/06/2016: 4,00%; 30/06/2017; 30/06/2018:
5,00%; 30/06/2019: 5,50%; 30/06/2020: 6,50%
NO
Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)
1
Emittente
UNICREDIT SPA
2
Codice identificativo (1)
XS0925177130
Legislazione applicabile allo strumento (2)
Intero strumento - Legge Inglese
3
Clausole di subordinazione - Legge Italiana
Trattamento regolamentare
4
Disposizioni transitorie del CRR
Tier 2
5
Disposizioni del CRR post-transitorie
Tier 2
Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di
6
Singolo ente e consolidato
singolo ente e consolidato
7
Tipologia di strumento
Bond - Art. 62 CRR
546
8
Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)
Incremento ammontare infragruppo
Importo nominale dello strumento: importo originario
750
della valuta di emissione (milioni)
Importo nominale dello strumento: importo originario 9
USD
valuta di emissione
Importo nominale dello strumento: conversione in euro
569
dell'importo originario (milioni di euro)
9a
9b
10
11
12
13
14
Prezzo di emissione
Prezzo di rimborso
Classificazione contabile
Data di emissione originaria
Irredimibile o a scadenza
Data di scadenza originaria
Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione
preventiva dell'Autorità di Vigilanza
Data del rimborso anticipato facoltativo
15
Date del rimborso anticipato eventuale e importo del
rimborso
16
Date successive di rimborso anticipato, se applicabile
Cedole / Dividendi
Dividendi/cedole fissi o variabili
Tasso della cedola ed eventuale indice correlato
17
UNICREDIT SPA
IT0004917917
Intero strumento - Legge Italiana
Tier 2
Tier 2
Singolo ente e consolidato
Bond - Art. 62 CRR
542
554
EUR
554
100
100
Passività - costo ammortizzato
02/05/2013
A scadenza
02/05/2023
98
100
Passività - costo ammortizzato
15/05/2013
A scadenza
15/07/2020
SI
NO
02/05/2018
"Regulatory call": 100 + rateo maturato
"Tax event": al nominale comprensivo del rateo
maturato
-
-
Fixed to Floating
-
18
1-5Y 6,375%, 6-10Y USD MS + 5,51%
Presenza di un meccanismo di “dividend stopper”
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo
20a
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo - motivi di
discrezionalità
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
20b
obbligatorio - in riferimento all'importo
21
Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso
22
Cumulativi o non cumulativi
23
Convertibili o non convertibili
Se convertibili, evento(i) che determina(no) la
24
conversione
25
Se convertibili, in tutto o in parte
26
Se convertibili, tasso di conversione
27
Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa
Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la
28
conversione è possibile
Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento
29
nel quale viene convertito
30
Meccanismi di svalutazione (write down)
In caso di meccanismo di svalutazione (write down),
31
eventi che la determinano
In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale
32
o parziale
In caso di svalutazione (write down), svalutazione
33
permanente o temporanea
In caso di svalutazione (write down) temporanea,
34
descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)
Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di
35
liquidazione
Caratteristiche non conformi degli strumenti che
36
beneficiano delle disposizioni transitorie
In caso affermativo, precisare le caratteristiche non
37
conformi
(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile
NO
Fixed to Floating
3,35% p.a payable on 15/01, 15/04, 15/07 and
15/10 until 15/06/2016; Euribor 3M + 2,65% p.a
payable on 15/01, 15/04, 15/07 and 15/10 from
15/10/2016
NO
Obbligatorio
Obbligatorio
-
-
Obbligatorio
Obbligatorio
NO
Non cumulativi
Non convertibili
NO
Non cumulativi
Non convertibili
-
-
-
-
-
-
-
-
NO
NO
-
-
-
-
N/A
N/A
-
-
Senior
Senior
NO
NO
-
-
19
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
86
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Fondi Propri
Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)
1
Emittente
UNICREDIT SPA
2
Codice identificativo (1)
IT0004917867
3
Legislazione applicabile allo strumento (2)
Intero strumento - Legge Italiana
Trattamento regolamentare
4
Disposizioni transitorie del CRR
Tier 2
5
Disposizioni del CRR post-transitorie
Tier 2
Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di
6
Singolo ente e consolidato
singolo ente e consolidato
7
Tipologia di strumento
Bond - Art. 62 CRR
400
8
Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)
Importo nominale dello strumento: importo originario
400
della valuta di emissione (milioni)
Importo nominale dello strumento: importo originario 9
EUR
valuta di emissione
9a
9b
10
11
12
13
14
15
16
17
Importo nominale dello strumento: conversione in euro
dell'importo originario (milioni di euro)
Prezzo di emissione
Prezzo di rimborso
Classificazione contabile
Data di emissione originaria
Irredimibile o a scadenza
Data di scadenza originaria
Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione
preventiva dell'Autorità di Vigilanza
Data del rimborso anticipato facoltativo
Date del rimborso anticipato eventuale e importo del
rimborso
Date successive di rimborso anticipato, se applicabile
Cedole / Dividendi
Dividendi/cedole fissi o variabili
Tasso della cedola ed eventuale indice correlato
18
Presenza di un meccanismo di “dividend stopper”
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo
20a
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo - motivi di
discrezionalità
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
20b
obbligatorio - in riferimento all'importo
21
Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso
22
Cumulativi o non cumulativi
23
Convertibili o non convertibili
Se convertibili, evento(i) che determina(no) la
24
conversione
25
Se convertibili, in tutto o in parte
26
Se convertibili, tasso di conversione
27
Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa
Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la
28
conversione è possibile
Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento
29
nel quale viene convertito
30
Meccanismi di svalutazione (write down)
In caso di meccanismo di svalutazione (write down),
31
eventi che la determinano
In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale
32
o parziale
In caso di svalutazione (write down), svalutazione
33
permanente o temporanea
In caso di svalutazione (write down) temporanea,
34
descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)
Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di
35
liquidazione
Caratteristiche non conformi degli strumenti che
36
beneficiano delle disposizioni transitorie
In caso affermativo, precisare le caratteristiche non
37
conformi
(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile
19
87
UNICREDIT SPA
IT0004941412
Intero strumento - Legge Italiana
Tier 2
Tier 2
Singolo ente e consolidato
Bond - Art. 62 CRR
297
297
EUR
400
297
100
100
Passività - costo ammortizzato
15/05/2013
A scadenza
15/07/2020
100
100
Passività - costo ammortizzato
13/08/2013
A scadenza
13/10/2020
NO
NO
-
-
-
-
-
-
Fixed
15/07/2014: 3,25%; 15/07/2015: 3,50%;
15/07/2016: 4,00%; 15/07/2017: 4,50%;
15/07/2018: 5,00%; 15/07/2019: 5,50%;
15/07/2020: 6,50%
NO
Fixed
Obbligatorio
Obbligatorio
-
-
Obbligatorio
Obbligatorio
NO
Non cumulativi
Non convertibili
NO
Non cumulativi
Non convertibili
-
-
-
-
-
-
-
-
NO
NO
-
-
-
-
N/A
N/A
-
-
Senior
Senior
NO
NO
-
-
1Y 3,20%; 2Y 3,40%; 3Y 3,65%; 4Y 4,00%; 5Y
4,40%; 6Y 4,80%; 7Y 5,20%
NO
Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)
1
Emittente
UNICREDIT SPA
2
Codice identificativo (1)
XS0986063864
Legislazione applicabile allo strumento (2)
Intero strumento - Legge Inglese
3
Clausole di subordinazione - Legge Italiana
Trattamento regolamentare
4
Disposizioni transitorie del CRR
Tier 2
5
Disposizioni del CRR post-transitorie
Tier 2
Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di
6
Singolo ente e consolidato
singolo ente e consolidato
7
Tipologia di strumento
Notes - Art. 62 CRR
994
8
Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)
Importo nominale dello strumento: importo originario
1.000
della valuta di emissione (milioni)
Importo nominale dello strumento: importo originario 9
EUR
valuta di emissione
Importo nominale dello strumento: conversione in euro
1.000
dell'importo originario (milioni di euro)
9a
9b
10
11
12
13
14
Prezzo di emissione
Prezzo di rimborso
Classificazione contabile
Data di emissione originaria
Irredimibile o a scadenza
Data di scadenza originaria
Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione
preventiva dell'Autorità di Vigilanza
Data del rimborso anticipato facoltativo
15
Date del rimborso anticipato eventuale e importo del
rimborso
16
Date successive di rimborso anticipato, se applicabile
Cedole / Dividendi
Dividendi/cedole fissi o variabili
Tasso della cedola ed eventuale indice correlato
17
18
Presenza di un meccanismo di “dividend stopper”
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo
20a
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo - motivi di
discrezionalità
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
20b
obbligatorio - in riferimento all'importo
21
Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso
22
Cumulativi o non cumulativi
23
Convertibili o non convertibili
Se convertibili, evento(i) che determina(no) la
24
conversione
25
Se convertibili, in tutto o in parte
26
Se convertibili, tasso di conversione
27
Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa
Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la
28
conversione è possibile
Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento
29
nel quale viene convertito
30
Meccanismi di svalutazione (write down)
In caso di meccanismo di svalutazione (write down),
31
eventi che la determinano
In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale
32
o parziale
In caso di svalutazione (write down), svalutazione
33
permanente o temporanea
In caso di svalutazione (write down) temporanea,
34
descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)
Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di
35
liquidazione
Caratteristiche non conformi degli strumenti che
36
beneficiano delle disposizioni transitorie
In caso affermativo, precisare le caratteristiche non
37
conformi
(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile
19
UNICREDIT SPA
IT0004982200
Intero strumento - Legge Italiana
Tier 2
Tier 2
Singolo ente e consolidato
Bond - Art. 62 CRR
267
267
EUR
267
99,91
100
Passività - costo ammortizzato
28/10/2013
A scadenza
28/10/2025
100
100
Passività - costo ammortizzato
31/01/2014
A scadenza
31/03/2021
SI
NO
28/10/2020
"Regulatory call": 100 + rateo maturato
"Tax event": al nominale comprensivo del rateo
maturato
-
-
Fixed
NO
Fixed
1Y 2.50%, 2Y 2.80%, 3Y 3.20%, 4Y 3.50%, 5Y
4.30%, 6Y 4.70%, 7Y 5.50%
NO
Obbligatorio
Obbligatorio
-
-
Obbligatorio
Obbligatorio
NO
Non cumulativi
Non convertibili
NO
Non cumulativi
Non convertibili
-
-
-
-
-
-
-
-
NO
NO
-
-
-
-
N/A
N/A
-
-
Senior
Senior
NO
NO
-
-
5.75% p.a., after the call, 5Y Swap + 410 bps
-
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
88
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Fondi Propri
Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)
1
Emittente
UNICREDIT SPA
2
Codice identificativo (1)
N/A
Legislazione applicabile allo strumento (2)
Intero strumento - Legge Tedesca
3
Clausole di subordinazione - Legge Italiana
Trattamento regolamentare
4
Disposizioni transitorie del CRR
Tier 2
5
Disposizioni del CRR post-transitorie
Tier 2
Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di
6
Consolidato
singolo ente e consolidato
7
Tipologia di strumento
Loan - Art. 62 CRR
7
8
Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)
Ammortamento
Importo nominale dello strumento: importo originario
10
della valuta di emissione (milioni)
Importo nominale dello strumento: importo originario 9
EUR
valuta di emissione
Importo nominale dello strumento: conversione in euro
10
dell'importo originario (milioni di euro)
9a
Prezzo di emissione
100
9b
Prezzo di rimborso
100
10
Classificazione contabile
Passività - costo ammortizzato
11
Data di emissione originaria
30/10/2007
12
Irredimibile o a scadenza
A scadenza
13
Data di scadenza originaria
30/10/2017
Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione
14
NO
preventiva dell'Autorità di Vigilanza
Data del rimborso anticipato facoltativo
15
16
Date del rimborso anticipato eventuale e importo del
rimborso
Date successive di rimborso anticipato, se applicabile
Cedole / Dividendi
17
Dividendi/cedole fissi o variabili
18
Tasso della cedola ed eventuale indice correlato
19
Presenza di un meccanismo di “dividend stopper”
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo
20a
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo - motivi di
discrezionalità
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
20b
obbligatorio - in riferimento all'importo
21
Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso
22
Cumulativi o non cumulativi
23
Convertibili o non convertibili
Se convertibili, evento(i) che determina(no) la
24
conversione
25
Se convertibili, in tutto o in parte
26
Se convertibili, tasso di conversione
27
Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa
Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la
28
conversione è possibile
Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento
29
nel quale viene convertito
30
Meccanismi di svalutazione (write down)
In caso di meccanismo di svalutazione (write down),
31
eventi che la determinano
In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale
32
o parziale
In caso di svalutazione (write down), svalutazione
33
permanente o temporanea
In caso di svalutazione (write down) temporanea,
34
descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)
Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di
35
liquidazione
Caratteristiche non conformi degli strumenti che
36
beneficiano delle disposizioni transitorie
In caso affermativo, precisare le caratteristiche non
37
conformi
(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile
89
UNICREDIT SPA
N/A
Intero strumento - Legge Tedesca
Clausole di subordinazione - Legge Italiana
Tier 2
Tier 2
Consolidato
Loan - Art. 62 CRR
7
Ammortamento
10
EUR
10
100
100
Passività - costo ammortizzato
30/10/2007
A scadenza
30/10/2017
NO
"Regulatory call": 100 + rateo maturato
"Tax event": al nominale comprensivo del rateo
maturato
-
"Regulatory call": 100 + rateo maturato
"Tax event": al nominale comprensivo del rateo
maturato
-
Fixed
5,45% p.a.
NO
Fixed
5,45% p.a.
NO
Obbligatorio
Obbligatorio
-
-
Obbligatorio
Obbligatorio
NO
Non cumulativi
Non convertibili
NO
Non cumulativi
Non convertibili
-
-
-
-
-
-
-
-
NO
NO
-
-
-
-
N/A
N/A
-
-
Senior
Senior
NO
NO
-
-
Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)
1
Emittente
UNICREDIT SPA
2
Codice identificativo (1)
N/A
Legislazione applicabile allo strumento (2)
Intero strumento - Legge Tedesca
3
Clausole di subordinazione - Legge Italiana
Trattamento regolamentare
4
Disposizioni transitorie del CRR
Tier 2
5
Disposizioni del CRR post-transitorie
Tier 2
Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di
6
Consolidato
singolo ente e consolidato
7
Tipologia di strumento
Loan - Art. 62 CRR
7
8
Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)
Ammortamento
Importo nominale dello strumento: importo originario
10
della valuta di emissione (milioni)
Importo nominale dello strumento: importo originario 9
EUR
valuta di emissione
Importo nominale dello strumento: conversione in euro
10
dell'importo originario (milioni di euro)
9a
9b
10
11
12
13
14
15
Prezzo di emissione
Prezzo di rimborso
Classificazione contabile
Data di emissione originaria
Irredimibile o a scadenza
Data di scadenza originaria
Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione
preventiva dell'Autorità di Vigilanza
Data del rimborso anticipato facoltativo
Date del rimborso anticipato eventuale e importo del
rimborso
16
Date successive di rimborso anticipato, se applicabile
Cedole / Dividendi
17
Dividendi/cedole fissi o variabili
18
Tasso della cedola ed eventuale indice correlato
19
Presenza di un meccanismo di “dividend stopper”
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo
20a
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo - motivi di
discrezionalità
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
20b
obbligatorio - in riferimento all'importo
21
Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso
22
Cumulativi o non cumulativi
23
Convertibili o non convertibili
Se convertibili, evento(i) che determina(no) la
24
conversione
25
Se convertibili, in tutto o in parte
26
Se convertibili, tasso di conversione
27
Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa
Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la
28
conversione è possibile
Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento
29
nel quale viene convertito
30
Meccanismi di svalutazione (write down)
In caso di meccanismo di svalutazione (write down),
31
eventi che la determinano
In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale
32
o parziale
In caso di svalutazione (write down), svalutazione
33
permanente o temporanea
In caso di svalutazione (write down) temporanea,
34
descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)
Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di
35
liquidazione
Caratteristiche non conformi degli strumenti che
36
beneficiano delle disposizioni transitorie
In caso affermativo, precisare le caratteristiche non
37
conformi
(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile
UNICREDIT SPA
N/A
Intero strumento - Legge Tedesca
Clausole di subordinazione - Legge Italiana
Tier 2
Tier 2
Consolidato
Loan - Art. 62 CRR
3
Ammortamento
5
EUR
5
100
100
Passività - costo ammortizzato
13/11/2007
A scadenza
13/11/2017
100
100
Passività - costo ammortizzato
27/11/2007
A scadenza
27/11/2017
NO
NO
"Regulatory call": 100 + rateo maturato
"Tax event": al nominale comprensivo del rateo
maturato
-
"Regulatory call": 100 + rateo maturato
"Tax event": al nominale comprensivo del rateo
maturato
-
Fixed
5,54% p.a.
NO
Fixed
5,7% p.a.
NO
Obbligatorio
Obbligatorio
-
-
Obbligatorio
Obbligatorio
NO
Non cumulativi
Non convertibili
NO
Non cumulativi
Non convertibili
-
-
-
-
-
-
-
-
NO
NO
-
-
-
-
N/A
N/A
-
-
Senior
Senior
NO
NO
-
-
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
90
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Fondi Propri
Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)
1
Emittente
UNICREDIT SPA
2
Codice identificativo (1)
N/A
Legislazione applicabile allo strumento (2)
Intero strumento - Legge Tedesca
3
Clausole di subordinazione - Legge Italiana
Trattamento regolamentare
4
Disposizioni transitorie del CRR
Tier 2
5
Disposizioni del CRR post-transitorie
Tier 2
Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di
6
Consolidato
singolo ente e consolidato
7
Tipologia di strumento
Loan - Art. 62 CRR
3
8
Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)
Ammortamento
Importo nominale dello strumento: importo originario
5
della valuta di emissione (milioni)
Importo nominale dello strumento: importo originario 9
EUR
valuta di emissione
Importo nominale dello strumento: conversione in euro
5
dell'importo originario (milioni di euro)
9a
Prezzo di emissione
100
9b
Prezzo di rimborso
100
10
Classificazione contabile
Passività - costo ammortizzato
11
Data di emissione originaria
27/11/2007
12
Irredimibile o a scadenza
A scadenza
13
Data di scadenza originaria
27/11/2017
Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione
14
NO
preventiva dell'Autorità di Vigilanza
Data del rimborso anticipato facoltativo
15
16
Date del rimborso anticipato eventuale e importo del
rimborso
Date successive di rimborso anticipato, se applicabile
Cedole / Dividendi
17
Dividendi/cedole fissi o variabili
18
Tasso della cedola ed eventuale indice correlato
19
Presenza di un meccanismo di “dividend stopper”
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo
20a
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo - motivi di
discrezionalità
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
20b
obbligatorio - in riferimento all'importo
21
Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso
22
Cumulativi o non cumulativi
23
Convertibili o non convertibili
Se convertibili, evento(i) che determina(no) la
24
conversione
25
Se convertibili, in tutto o in parte
26
Se convertibili, tasso di conversione
27
Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa
Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la
28
conversione è possibile
Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento
29
nel quale viene convertito
30
Meccanismi di svalutazione (write down)
In caso di meccanismo di svalutazione (write down),
31
eventi che la determinano
In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale
32
o parziale
In caso di svalutazione (write down), svalutazione
33
permanente o temporanea
In caso di svalutazione (write down) temporanea,
34
descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)
Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di
35
liquidazione
Caratteristiche non conformi degli strumenti che
36
beneficiano delle disposizioni transitorie
In caso affermativo, precisare le caratteristiche non
37
conformi
(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile
91
UNICREDIT SPA
N/A
Intero strumento - Legge Tedesca
Clausole di subordinazione - Legge Italiana
Tier 2
Tier 2
Consolidato
Loan - Art. 62 CRR
14
Ammortamento
20
EUR
20
100
100
Passività - costo ammortizzato
27/11/2007
A scadenza
27/11/2017
NO
"Regulatory call": 100 + rateo maturato
"Tax event": al nominale comprensivo del rateo
maturato
-
"Regulatory call": 100 + rateo maturato
"Tax event": al nominale comprensivo del rateo
maturato
-
Fixed
5,7% p.a.
NO
Fixed
5,7% p.a.
NO
Obbligatorio
Obbligatorio
-
-
Obbligatorio
Obbligatorio
NO
Non cumulativi
Non convertibili
NO
Non cumulativi
Non convertibili
-
-
-
-
-
-
-
-
NO
NO
-
-
-
-
N/A
N/A
-
-
Senior
Senior
NO
NO
-
-
Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)
1
Emittente
UNICREDIT SPA
2
Codice identificativo (1)
N/A
Legislazione applicabile allo strumento (2)
Intero strumento - Legge Tedesca
3
Clausole di subordinazione - Legge Italiana
Trattamento regolamentare
4
Disposizioni transitorie del CRR
Tier 2
5
Disposizioni del CRR post-transitorie
Tier 2
Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di
6
Consolidato
singolo ente e consolidato
7
Tipologia di strumento
Loan - Art. 62 CRR
14
8
Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)
Ammortamento
Importo nominale dello strumento: importo originario
20
della valuta di emissione (milioni)
Importo nominale dello strumento: importo originario 9
EUR
valuta di emissione
Importo nominale dello strumento: conversione in euro
20
dell'importo originario (milioni di euro)
9a
9b
10
11
12
13
14
15
Prezzo di emissione
Prezzo di rimborso
Classificazione contabile
Data di emissione originaria
Irredimibile o a scadenza
Data di scadenza originaria
Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione
preventiva dell'Autorità di Vigilanza
Data del rimborso anticipato facoltativo
Date del rimborso anticipato eventuale e importo del
rimborso
16
Date successive di rimborso anticipato, se applicabile
Cedole / Dividendi
17
Dividendi/cedole fissi o variabili
18
Tasso della cedola ed eventuale indice correlato
19
Presenza di un meccanismo di “dividend stopper”
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo
20a
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo - motivi di
discrezionalità
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
20b
obbligatorio - in riferimento all'importo
21
Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso
22
Cumulativi o non cumulativi
23
Convertibili o non convertibili
Se convertibili, evento(i) che determina(no) la
24
conversione
25
Se convertibili, in tutto o in parte
26
Se convertibili, tasso di conversione
27
Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa
Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la
28
conversione è possibile
Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento
29
nel quale viene convertito
30
Meccanismi di svalutazione (write down)
In caso di meccanismo di svalutazione (write down),
31
eventi che la determinano
In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale
32
o parziale
In caso di svalutazione (write down), svalutazione
33
permanente o temporanea
In caso di svalutazione (write down) temporanea,
34
descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)
Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di
35
liquidazione
Caratteristiche non conformi degli strumenti che
36
beneficiano delle disposizioni transitorie
In caso affermativo, precisare le caratteristiche non
37
conformi
(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile
UNICREDIT SPA
N/A
Intero strumento - Legge Tedesca
Clausole di subordinazione - Legge Italiana
Tier 2
Tier 2
Consolidato
Loan - Art. 62 CRR
0
Ammortamento
1
EUR
1
100
100
Passività - costo ammortizzato
27/11/2007
A scadenza
27/11/2017
100
100
Passività - costo ammortizzato
27/11/2007
A scadenza
27/11/2017
NO
NO
"Regulatory call": 100 + rateo maturato
"Tax event": al nominale comprensivo del rateo
maturato
-
"Regulatory call": 100 + rateo maturato
"Tax event": al nominale comprensivo del rateo
maturato
-
Fixed
5,7% p.a.
NO
Fixed
5,7% p.a.
NO
Obbligatorio
Obbligatorio
-
-
Obbligatorio
Obbligatorio
NO
Non cumulativi
Non convertibili
NO
Non cumulativi
Non convertibili
-
-
-
-
-
-
-
-
NO
NO
-
-
-
-
N/A
N/A
-
-
Senior
Senior
NO
NO
-
-
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
92
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Fondi Propri
Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)
1
Emittente
UNICREDIT SPA
2
Codice identificativo (1)
N/A
Legislazione applicabile allo strumento (2)
Intero strumento - Legge Tedesca
3
Clausole di subordinazione - Legge Italiana
Trattamento regolamentare
4
Disposizioni transitorie del CRR
Tier 2
5
Disposizioni del CRR post-transitorie
Tier 2
Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di
6
Consolidato
singolo ente e consolidato
7
Tipologia di strumento
Loan - Art. 62 CRR
27
8
Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)
Ammortamento
Importo nominale dello strumento: importo originario
40
della valuta di emissione (milioni)
Importo nominale dello strumento: importo originario 9
EUR
valuta di emissione
Importo nominale dello strumento: conversione in euro
40
dell'importo originario (milioni di euro)
9a
Prezzo di emissione
100
9b
Prezzo di rimborso
100
10
Classificazione contabile
Passività - costo ammortizzato
11
Data di emissione originaria
27/11/2007
12
Irredimibile o a scadenza
A scadenza
13
Data di scadenza originaria
27/11/2017
Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione
14
NO
preventiva dell'Autorità di Vigilanza
Data del rimborso anticipato facoltativo
15
16
Date del rimborso anticipato eventuale e importo del
rimborso
Date successive di rimborso anticipato, se applicabile
Cedole / Dividendi
17
Dividendi/cedole fissi o variabili
18
Tasso della cedola ed eventuale indice correlato
19
Presenza di un meccanismo di “dividend stopper”
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo
20a
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo - motivi di
discrezionalità
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
20b
obbligatorio - in riferimento all'importo
21
Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso
22
Cumulativi o non cumulativi
23
Convertibili o non convertibili
Se convertibili, evento(i) che determina(no) la
24
conversione
25
Se convertibili, in tutto o in parte
26
Se convertibili, tasso di conversione
27
Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa
Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la
28
conversione è possibile
Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento
29
nel quale viene convertito
30
Meccanismi di svalutazione (write down)
In caso di meccanismo di svalutazione (write down),
31
eventi che la determinano
In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale
32
o parziale
In caso di svalutazione (write down), svalutazione
33
permanente o temporanea
In caso di svalutazione (write down) temporanea,
34
descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)
Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di
35
liquidazione
Caratteristiche non conformi degli strumenti che
36
beneficiano delle disposizioni transitorie
In caso affermativo, precisare le caratteristiche non
37
conformi
(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile
93
UNICREDIT SPA
N/A
Intero strumento - Legge Tedesca
Clausole di subordinazione - Legge Italiana
Tier 2
Tier 2
Consolidato
Loan - Art. 62 CRR
3
Ammortamento
5
EUR
5
100
100
Passività - costo ammortizzato
27/11/2007
A scadenza
27/11/2017
NO
"Regulatory call": 100 + rateo maturato
"Tax event": al nominale comprensivo del rateo
maturato
-
"Regulatory call": 100 + rateo maturato
"Tax event": al nominale comprensivo del rateo
maturato
-
Fixed
5,7% p.a.
NO
Fixed
5,7% p.a.
NO
Obbligatorio
Obbligatorio
-
-
Obbligatorio
Obbligatorio
NO
Non cumulativi
Non convertibili
NO
Non cumulativi
Non convertibili
-
-
-
-
-
-
-
-
NO
NO
-
-
-
-
N/A
N/A
-
-
Senior
Senior
NO
NO
-
-
Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)
1
Emittente
UNICREDIT SPA
2
Codice identificativo (1)
N/A
Legislazione applicabile allo strumento (2)
Intero strumento - Legge Tedesca
3
Clausole di subordinazione - Legge Italiana
Trattamento regolamentare
4
Disposizioni transitorie del CRR
Tier 2
5
Disposizioni del CRR post-transitorie
Tier 2
Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di
6
Consolidato
singolo ente e consolidato
7
Tipologia di strumento
Loan - Art. 62 CRR
14
8
Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)
Ammortamento
Importo nominale dello strumento: importo originario
20
della valuta di emissione (milioni)
Importo nominale dello strumento: importo originario 9
EUR
valuta di emissione
Importo nominale dello strumento: conversione in euro
20
dell'importo originario (milioni di euro)
9a
9b
10
11
12
13
14
15
Prezzo di emissione
Prezzo di rimborso
Classificazione contabile
Data di emissione originaria
Irredimibile o a scadenza
Data di scadenza originaria
Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione
preventiva dell'Autorità di Vigilanza
Data del rimborso anticipato facoltativo
Date del rimborso anticipato eventuale e importo del
rimborso
16
Date successive di rimborso anticipato, se applicabile
Cedole / Dividendi
17
Dividendi/cedole fissi o variabili
18
Tasso della cedola ed eventuale indice correlato
19
Presenza di un meccanismo di “dividend stopper”
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo
20a
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo - motivi di
discrezionalità
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
20b
obbligatorio - in riferimento all'importo
21
Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso
22
Cumulativi o non cumulativi
23
Convertibili o non convertibili
Se convertibili, evento(i) che determina(no) la
24
conversione
25
Se convertibili, in tutto o in parte
26
Se convertibili, tasso di conversione
27
Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa
Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la
28
conversione è possibile
Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento
29
nel quale viene convertito
30
Meccanismi di svalutazione (write down)
In caso di meccanismo di svalutazione (write down),
31
eventi che la determinano
In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale
32
o parziale
In caso di svalutazione (write down), svalutazione
33
permanente o temporanea
In caso di svalutazione (write down) temporanea,
34
descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)
Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di
35
liquidazione
Caratteristiche non conformi degli strumenti che
36
beneficiano delle disposizioni transitorie
In caso affermativo, precisare le caratteristiche non
37
conformi
(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile
UNICREDIT SPA
N/A
Intero strumento - Legge Tedesca
Clausole di subordinazione - Legge Italiana
Tier 2
Tier 2
Consolidato
Loan - Art. 62 CRR
3
Ammortamento
5
EUR
5
100
100
Passività - costo ammortizzato
27/11/2007
A scadenza
27/11/2017
100
100
Passività - costo ammortizzato
27/11/2007
A scadenza
27/11/2017
NO
NO
"Regulatory call": 100 + rateo maturato
"Tax event": al nominale comprensivo del rateo
maturato
-
"Regulatory call": 100 + rateo maturato
"Tax event": al nominale comprensivo del rateo
maturato
-
Fixed
5,7% p.a.
NO
Fixed
5,7% p.a.
NO
Obbligatorio
Obbligatorio
-
-
Obbligatorio
Obbligatorio
NO
Non cumulativi
Non convertibili
NO
Non cumulativi
Non convertibili
-
-
-
-
-
-
-
-
NO
NO
-
-
-
-
N/A
N/A
-
-
Senior
Senior
NO
NO
-
-
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
94
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Fondi Propri
Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)
1
Emittente
UNICREDIT SPA
2
Codice identificativo (1)
N/A
Legislazione applicabile allo strumento (2)
Intero strumento - Legge Tedesca
3
Clausole di subordinazione - Legge Italiana
Trattamento regolamentare
4
Disposizioni transitorie del CRR
Tier 2
5
Disposizioni del CRR post-transitorie
Tier 2
Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di
6
Consolidato
singolo ente e consolidato
7
Tipologia di strumento
Loan - Art. 62 CRR
7
8
Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)
Ammortamento
Importo nominale dello strumento: importo originario
10
della valuta di emissione (milioni)
Importo nominale dello strumento: importo originario 9
EUR
valuta di emissione
Importo nominale dello strumento: conversione in euro
10
dell'importo originario (milioni di euro)
9a
Prezzo di emissione
100
9b
Prezzo di rimborso
100
10
Classificazione contabile
Passività - costo ammortizzato
11
Data di emissione originaria
30/01/2008
12
Irredimibile o a scadenza
A scadenza
13
Data di scadenza originaria
30/01/2018
Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione
14
NO
preventiva dell'Autorità di Vigilanza
Data del rimborso anticipato facoltativo
15
16
Date del rimborso anticipato eventuale e importo del
rimborso
Date successive di rimborso anticipato, se applicabile
Cedole / Dividendi
17
Dividendi/cedole fissi o variabili
18
Tasso della cedola ed eventuale indice correlato
19
Presenza di un meccanismo di “dividend stopper”
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo
20a
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo - motivi di
discrezionalità
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
20b
obbligatorio - in riferimento all'importo
21
Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso
22
Cumulativi o non cumulativi
23
Convertibili o non convertibili
Se convertibili, evento(i) che determina(no) la
24
conversione
25
Se convertibili, in tutto o in parte
26
Se convertibili, tasso di conversione
27
Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa
Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la
28
conversione è possibile
Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento
29
nel quale viene convertito
30
Meccanismi di svalutazione (write down)
In caso di meccanismo di svalutazione (write down),
31
eventi che la determinano
In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale
32
o parziale
In caso di svalutazione (write down), svalutazione
33
permanente o temporanea
In caso di svalutazione (write down) temporanea,
34
descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)
Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di
35
liquidazione
Caratteristiche non conformi degli strumenti che
36
beneficiano delle disposizioni transitorie
In caso affermativo, precisare le caratteristiche non
37
conformi
(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile
95
UNICREDIT SPA
N/A
Intero strumento - Legge Tedesca
Clausole di subordinazione - Legge Italiana
Tier 2
Tier 2
Consolidato
Loan - Art. 62 CRR
7
Ammortamento
10
EUR
10
100
100
Passività - costo ammortizzato
30/01/2008
A scadenza
30/01/2018
NO
"Regulatory call": 100 + rateo maturato
"Tax event": al nominale comprensivo del rateo
maturato
-
"Regulatory call": 100 + rateo maturato
"Tax event": al nominale comprensivo del rateo
maturato
-
Fixed
5,74% p.a.
NO
Fixed
5,74% p.a.
NO
Obbligatorio
Obbligatorio
-
-
Obbligatorio
Obbligatorio
NO
Non cumulativi
Non convertibili
NO
Non cumulativi
Non convertibili
-
-
-
-
-
-
-
-
NO
NO
-
-
-
-
N/A
N/A
-
-
Senior
Senior
NO
NO
-
-
Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)
1
Emittente
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
2
Codice identificativo (1)
XS0062981500
Legislazione applicabile allo strumento (2)
Intero strumento - Legge Inglese
3
Clausole di subordinazione - Legge Austriaca
Trattamento regolamentare
4
Disposizioni transitorie del CRR
Tier 2
5
Disposizioni del CRR post-transitorie
Tier 2
Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di
6
Singolo ente e consolidato
singolo ente e consolidato
7
Tipologia di strumento
Bond - Art. 62 CRR
53
8
Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)
Riacquisti
Importo nominale dello strumento: importo originario
10.000
della valuta di emissione (milioni)
Importo nominale dello strumento: importo originario 9
JPY
valuta di emissione
Importo nominale dello strumento: conversione in euro
72
dell'importo originario (milioni di euro)
9a
9b
10
11
12
13
Prezzo di emissione
Prezzo di rimborso
Classificazione contabile
Data di emissione originaria
Irredimibile o a scadenza
Data di scadenza originaria
Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione
14
preventiva dell'Autorità di Vigilanza
Data del rimborso anticipato facoltativo
15
Date del rimborso anticipato eventuale e importo del
rimborso
16
Date successive di rimborso anticipato, se applicabile
Cedole / Dividendi
17
Dividendi/cedole fissi o variabili
18
Tasso della cedola ed eventuale indice correlato
19
Presenza di un meccanismo di “dividend stopper”
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo
20a
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo - motivi di
discrezionalità
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
20b
obbligatorio - in riferimento all'importo
21
Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso
22
Cumulativi o non cumulativi
23
Convertibili o non convertibili
Se convertibili, evento(i) che determina(no) la
24
conversione
25
Se convertibili, in tutto o in parte
26
Se convertibili, tasso di conversione
27
Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa
Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la
28
conversione è possibile
Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento
29
nel quale viene convertito
30
Meccanismi di svalutazione (write down)
In caso di meccanismo di svalutazione (write down),
31
eventi che la determinano
In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale
32
o parziale
In caso di svalutazione (write down), svalutazione
33
permanente o temporanea
In caso di svalutazione (write down) temporanea,
34
descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)
Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di
35
liquidazione
Caratteristiche non conformi degli strumenti che
36
beneficiano delle disposizioni transitorie
In caso affermativo, precisare le caratteristiche non
37
conformi
(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
XS0070770333
Intero strumento - Legge Inglese
Clausole di subordinazione - Legge Austriaca
Tier 2
Tier 2
Singolo ente e consolidato
Bond - Art. 62 CRR
17
Ammortamento
5.000
JPY
34
100
100
Passività - costo ammortizzato
12/03/1996
A scadenza
12/03/2021
100
100
Passività - costo ammortizzato
30/10/1996
A scadenza
31/10/2016
NO
NO
"Tax event": al valore nominale comprensivo del
rateo maturato
-
"Tax event": al valore nominale comprensivo del
rateo maturato
-
Fixed
6,3% p.a.
NO
Fixed
5,39% p.a.
NO
Obbligatorio
Obbligatorio
-
-
Obbligatorio
Obbligatorio
NO
Non cumulativi
Non convertibili
NO
Non cumulativi
Non convertibili
-
-
-
-
-
-
-
-
NO
NO
-
-
-
-
N/A
N/A
-
-
Senior
Senior
NO
NO
-
-
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
96
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Fondi Propri
Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)
1
Emittente
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
2
Codice identificativo (1)
XS0071432222
Legislazione applicabile allo strumento (2)
Intero strumento - Legge Inglese
3
Clausole di subordinazione - Legge Austriaca
Trattamento regolamentare
4
Disposizioni transitorie del CRR
Tier 2
5
Disposizioni del CRR post-transitorie
Tier 2
Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di
6
Singolo ente e consolidato
singolo ente e consolidato
7
Tipologia di strumento
Bond - Art. 62 CRR
17
8
Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)
Ammortamento
Importo nominale dello strumento: importo originario
5.000
della valuta di emissione (milioni)
Importo nominale dello strumento: importo originario 9
JPY
valuta di emissione
Importo nominale dello strumento: conversione in euro
34
dell'importo originario (milioni di euro)
9a
Prezzo di emissione
100
9b
Prezzo di rimborso
100
10
Classificazione contabile
Passività - costo ammortizzato
11
Data di emissione originaria
27/11/1996
12
Irredimibile o a scadenza
A scadenza
13
Data di scadenza originaria
28/11/2016
Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione
14
NO
preventiva dell'Autorità di Vigilanza
Data del rimborso anticipato facoltativo
15
Date del rimborso anticipato eventuale e importo del
rimborso
16
Date successive di rimborso anticipato, se applicabile
Cedole / Dividendi
17
Dividendi/cedole fissi o variabili
18
Tasso della cedola ed eventuale indice correlato
19
Presenza di un meccanismo di “dividend stopper”
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo
20a
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo - motivi di
discrezionalità
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
20b
obbligatorio - in riferimento all'importo
21
Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso
22
Cumulativi o non cumulativi
23
Convertibili o non convertibili
Se convertibili, evento(i) che determina(no) la
24
conversione
25
Se convertibili, in tutto o in parte
26
Se convertibili, tasso di conversione
27
Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa
Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la
28
conversione è possibile
Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento
29
nel quale viene convertito
30
Meccanismi di svalutazione (write down)
In caso di meccanismo di svalutazione (write down),
31
eventi che la determinano
In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale
32
o parziale
In caso di svalutazione (write down), svalutazione
33
permanente o temporanea
In caso di svalutazione (write down) temporanea,
34
descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)
Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di
35
liquidazione
Caratteristiche non conformi degli strumenti che
36
beneficiano delle disposizioni transitorie
In caso affermativo, precisare le caratteristiche non
37
conformi
(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile
97
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
US060587AB85
Intero strumento - Legge dello Stato di New York
Clausole di subordinazione - Legge Austriaca
Tier 2
Tier 2
Singolo ente e consolidato
Bond - Art. 62 CRR
269
Ammortamento
700
USD
598
99,81
100
Passività - costo ammortizzato
11/02/1997
A scadenza
15/02/2017
NO
"Tax event": al valore nominale comprensivo del
rateo maturato
-
"Tax event": al valore nominale comprensivo del
rateo maturato
-
Fixed
5,2% p.a.
NO
Fixed
7,25% p.a.
NO
Obbligatorio
Obbligatorio
-
-
Obbligatorio
Obbligatorio
NO
Non cumulativi
Non convertibili
NO
Non cumulativi
Non convertibili
-
-
-
-
-
-
-
-
NO
NO
-
-
-
-
N/A
N/A
-
-
Senior
Senior
NO
NO
-
-
Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)
1
Emittente
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
2
Codice identificativo (1)
AT0000541917
3
Legislazione applicabile allo strumento (2)
Intero strumento - Legge Austriaca
Trattamento regolamentare
4
Disposizioni transitorie del CRR
Tier 2
5
Disposizioni del CRR post-transitorie
Tier 2
Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di
6
Singolo ente e consolidato
singolo ente e consolidato
7
Tipologia di strumento
8
Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)
Importo nominale dello strumento: importo originario
della valuta di emissione (milioni)
Importo nominale dello strumento: importo originario 9
valuta di emissione
Importo nominale dello strumento: conversione in euro
dell'importo originario (milioni di euro)
9a
Prezzo di emissione
9b
Prezzo di rimborso
10
Classificazione contabile
11
Data di emissione originaria
12
Irredimibile o a scadenza
13
Data di scadenza originaria
Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione
14
preventiva dell'Autorità di Vigilanza
Data del rimborso anticipato facoltativo
15
Date del rimborso anticipato eventuale e importo del
rimborso
16
Date successive di rimborso anticipato, se applicabile
Cedole / Dividendi
17
Dividendi/cedole fissi o variabili
18
Tasso della cedola ed eventuale indice correlato
19
Presenza di un meccanismo di “dividend stopper”
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo
20a
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo - motivi di
discrezionalità
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
20b
obbligatorio - in riferimento all'importo
21
Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso
22
Cumulativi o non cumulativi
23
Convertibili o non convertibili
Se convertibili, evento(i) che determina(no) la
24
conversione
25
Se convertibili, in tutto o in parte
26
Se convertibili, tasso di conversione
27
Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa
Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la
28
conversione è possibile
Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento
29
nel quale viene convertito
30
Meccanismi di svalutazione (write down)
In caso di meccanismo di svalutazione (write down),
31
eventi che la determinano
In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale
32
o parziale
In caso di svalutazione (write down), svalutazione
33
permanente o temporanea
In caso di svalutazione (write down) temporanea,
34
descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)
Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di
35
liquidazione
Caratteristiche non conformi degli strumenti che
36
beneficiano delle disposizioni transitorie
In caso affermativo, precisare le caratteristiche non
37
conformi
(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
AT0000541719
Intero strumento - Legge Austriaca
Tier 2
Tier 2
Singolo ente e consolidato
Bond - Art. 62 CRR
14
Ammortamento
Bond - Art. 62 CRR
20
-
45
20
EUR
EUR
45
20
100
100
Passività - costo ammortizzato
25/01/2001
A scadenza
25/01/2016
100
100
Passività - costo ammortizzato
06/10/2000
A scadenza
06/10/2020
NO
NO
-
-
-
-
-
-
Floating
Euribor 6M + 0,40% payable semi-annually
NO
Fixed
6,5% p.a.
NO
Obbligatorio
Obbligatorio
-
-
Obbligatorio
Obbligatorio
NO
Non cumulativi
Non convertibili
NO
Non cumulativi
Non convertibili
-
-
-
-
-
-
-
-
NO
NO
-
-
-
-
N/A
N/A
-
-
Senior
Senior
NO
NO
-
-
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
98
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Fondi Propri
Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)
1
Emittente
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
2
Codice identificativo (1)
AT0000541669
Legislazione applicabile allo strumento (2)
3
Intero strumento - Legge Austriaca
7
Trattamento regolamentare
Disposizioni transitorie del CRR
Disposizioni del CRR post-transitorie
Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di
singolo ente e consolidato
Tipologia di strumento
8
Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)
4
5
6
9
9a
9b
10
11
12
13
14
15
16
17
18
Importo nominale dello strumento: importo originario
della valuta di emissione (milioni)
Importo nominale dello strumento: importo originario valuta di emissione
Importo nominale dello strumento: conversione in euro
dell'importo originario (milioni di euro)
Prezzo di emissione
Prezzo di rimborso
Classificazione contabile
Data di emissione originaria
Irredimibile o a scadenza
Data di scadenza originaria
Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione
preventiva dell'Autorità di Vigilanza
Data del rimborso anticipato facoltativo
Date del rimborso anticipato eventuale e importo del
rimborso
Date successive di rimborso anticipato, se applicabile
Cedole / Dividendi
Dividendi/cedole fissi o variabili
Tasso della cedola ed eventuale indice correlato
Presenza di un meccanismo di “dividend stopper”
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo
20a
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo - motivi di
discrezionalità
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
20b
obbligatorio - in riferimento all'importo
21
Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso
22
Cumulativi o non cumulativi
23
Convertibili o non convertibili
Se convertibili, evento(i) che determina(no) la
24
conversione
25
Se convertibili, in tutto o in parte
26
Se convertibili, tasso di conversione
27
Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa
Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la
28
conversione è possibile
Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento
29
nel quale viene convertito
30
Meccanismi di svalutazione (write down)
In caso di meccanismo di svalutazione (write down),
31
eventi che la determinano
In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale
32
o parziale
In caso di svalutazione (write down), svalutazione
33
permanente o temporanea
In caso di svalutazione (write down) temporanea,
34
descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)
Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di
35
liquidazione
Caratteristiche non conformi degli strumenti che
36
beneficiano delle disposizioni transitorie
In caso affermativo, precisare le caratteristiche non
37
conformi
(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile
19
99
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
XS0110196093
Intero strumento - Legge Inglese
Clausole di subordinazione - Legge Austriaca
Tier 2
Tier 2
Tier 2
Tier 2
Singolo ente e consolidato
Singolo ente e consolidato
Bond - Art. 62 CRR
5
-
Bond - Art. 62 CRR
2
Ammortamento
5
12
EUR
EUR
5
12
100
100
Passività - costo ammortizzato
01/08/2000
A scadenza
31/07/2020
100
100
Passività - costo ammortizzato
17/04/2000
A scadenza
17/04/2015
NO
NO
-
-
"Tax event": al valore nominale comprensivo del
rateo maturato
-
Fixed to Floating
7,1% payable until 31/07/2005, thereafter 1,8 x
10yJPYCMS, floor: 3,25%, cap: 8,25%
NO
Fixed to Floating
6,00% from issue date to 17/04/2007; CMS euro
10y from 17/04/2007. Payable annually
NO
Obbligatorio
Obbligatorio
-
-
Obbligatorio
Obbligatorio
NO
Non cumulativi
Non convertibili
NO
Non cumulativi
Non convertibili
-
-
-
-
-
-
-
-
NO
NO
-
-
-
-
N/A
N/A
-
-
Senior
Senior
NO
NO
-
-
-
Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)
1
Emittente
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
2
Codice identificativo (1)
XS0111846001
Legislazione applicabile allo strumento (2)
Intero strumento - Legge Inglese
3
Clausole di subordinazione - Legge Austriaca
Trattamento regolamentare
4
Disposizioni transitorie del CRR
Tier 2
5
Disposizioni del CRR post-transitorie
Tier 2
Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di
6
Singolo ente e consolidato
singolo ente e consolidato
7
Tipologia di strumento
Bond - Art. 62 CRR
2
8
Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)
Ammortamento
Importo nominale dello strumento: importo originario
11
della valuta di emissione (milioni)
Importo nominale dello strumento: importo originario 9
EUR
valuta di emissione
Importo nominale dello strumento: conversione in euro
11
dell'importo originario (milioni di euro)
9a
9b
10
11
12
13
14
15
16
17
18
Prezzo di emissione
Prezzo di rimborso
Classificazione contabile
Data di emissione originaria
Irredimibile o a scadenza
Data di scadenza originaria
Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione
preventiva dell'Autorità di Vigilanza
Data del rimborso anticipato facoltativo
Date del rimborso anticipato eventuale e importo del
rimborso
Date successive di rimborso anticipato, se applicabile
Cedole / Dividendi
Dividendi/cedole fissi o variabili
Tasso della cedola ed eventuale indice correlato
Presenza di un meccanismo di “dividend stopper”
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo
20a
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo - motivi di
discrezionalità
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
20b
obbligatorio - in riferimento all'importo
21
Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso
22
Cumulativi o non cumulativi
23
Convertibili o non convertibili
Se convertibili, evento(i) che determina(no) la
24
conversione
25
Se convertibili, in tutto o in parte
26
Se convertibili, tasso di conversione
27
Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa
Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la
28
conversione è possibile
Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento
29
nel quale viene convertito
30
Meccanismi di svalutazione (write down)
In caso di meccanismo di svalutazione (write down),
31
eventi che la determinano
In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale
32
o parziale
In caso di svalutazione (write down), svalutazione
33
permanente o temporanea
In caso di svalutazione (write down) temporanea,
34
descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)
Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di
35
liquidazione
Caratteristiche non conformi degli strumenti che
36
beneficiano delle disposizioni transitorie
In caso affermativo, precisare le caratteristiche non
37
conformi
(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile
19
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
XS0112532535
Intero strumento - Legge Inglese
Clausole di subordinazione - Legge Austriaca
Tier 2
Tier 2
Singolo ente e consolidato
Bond - Art. 62 CRR
3
Ammortamento
15
EUR
15
100
100
Passività - costo ammortizzato
25/05/2000
A scadenza
25/05/2015
100
100
Passività - costo ammortizzato
15/06/2000
A scadenza
15/06/2015
NO
NO
"Tax event": al valore nominale comprensivo del
rateo maturato
-
"Tax event": al valore nominale comprensivo del
rateo maturato
-
Floating
Euro CMS 30 y (min 5,50%, max 7,25%),
payable annually
NO
Fixed
Obbligatorio
Obbligatorio
-
-
Obbligatorio
Obbligatorio
NO
Non cumulativi
Non convertibili
NO
Non cumulativi
Non convertibili
-
-
-
-
-
-
-
-
NO
NO
-
-
-
-
N/A
N/A
-
-
Senior
Senior
NO
NO
-
-
6,31% p.a.
NO
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
100
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Fondi Propri
Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)
1
Emittente
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
2
Codice identificativo (1)
AT0000541396
3
Legislazione applicabile allo strumento (2)
Intero strumento - Legge Austriaca
Trattamento regolamentare
4
Disposizioni transitorie del CRR
Tier 2
5
Disposizioni del CRR post-transitorie
Tier 2
Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di
6
Singolo ente e consolidato
singolo ente e consolidato
7
Tipologia di strumento
Bond - Art. 62 CRR
1
8
Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)
Ammortamento
Importo nominale dello strumento: importo originario
8
della valuta di emissione (milioni)
Importo nominale dello strumento: importo originario 9
EUR
valuta di emissione
9a
9b
10
11
12
13
14
15
16
17
Importo nominale dello strumento: conversione in euro
dell'importo originario (milioni di euro)
Prezzo di emissione
Prezzo di rimborso
Classificazione contabile
Data di emissione originaria
Irredimibile o a scadenza
Data di scadenza originaria
Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione
preventiva dell'Autorità di Vigilanza
Data del rimborso anticipato facoltativo
Date del rimborso anticipato eventuale e importo del
rimborso
Date successive di rimborso anticipato, se applicabile
Cedole / Dividendi
Dividendi/cedole fissi o variabili
Tasso della cedola ed eventuale indice correlato
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
AT0000541313
Intero strumento - Legge Austriaca
Tier 2
Tier 2
Singolo ente e consolidato
Bond - Art. 62 CRR
3
Ammortamento
19
EUR
8
19
100
100
Passività - costo ammortizzato
28/04/2000
A scadenza
28/04/2015
100
100
Passività - costo ammortizzato
17/03/2000
A scadenza
17/03/2015
NO
NO
-
-
-
-
-
-
Fixed
18
6,8% p.a.
Presenza di un meccanismo di “dividend stopper”
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo
20a
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo - motivi di
discrezionalità
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
20b
obbligatorio - in riferimento all'importo
21
Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso
22
Cumulativi o non cumulativi
23
Convertibili o non convertibili
Se convertibili, evento(i) che determina(no) la
24
conversione
25
Se convertibili, in tutto o in parte
26
Se convertibili, tasso di conversione
27
Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa
Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la
28
conversione è possibile
Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento
29
nel quale viene convertito
30
Meccanismi di svalutazione (write down)
In caso di meccanismo di svalutazione (write down),
31
eventi che la determinano
In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale
32
o parziale
In caso di svalutazione (write down), svalutazione
33
permanente o temporanea
In caso di svalutazione (write down) temporanea,
34
descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)
Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di
35
liquidazione
Caratteristiche non conformi degli strumenti che
36
beneficiano delle disposizioni transitorie
In caso affermativo, precisare le caratteristiche non
37
conformi
(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile
NO
Fixed to Floating
5,75% from 17/03/2000 to 16/03/2001; thereafter
arithmetic average Secondary Market Yield of
Government Bonds according to ONB plus 0,25%
NO
Obbligatorio
Obbligatorio
-
-
Obbligatorio
Obbligatorio
NO
Non cumulativi
Non convertibili
NO
Non cumulativi
Non convertibili
-
-
-
-
-
-
-
-
NO
NO
-
-
-
-
N/A
N/A
-
-
Senior
Senior
NO
NO
-
-
19
101
Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)
1
Emittente
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
2
Codice identificativo (1)
AT0000541305
Legislazione applicabile allo strumento (2)
3
Intero strumento - Legge Austriaca
7
Trattamento regolamentare
Disposizioni transitorie del CRR
Disposizioni del CRR post-transitorie
Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di
singolo ente e consolidato
Tipologia di strumento
8
Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)
4
5
6
Importo nominale dello strumento: importo originario
della valuta di emissione (milioni)
Importo nominale dello strumento: importo originario 9
valuta di emissione
Importo nominale dello strumento: conversione in euro
dell'importo originario (milioni di euro)
9a
Prezzo di emissione
9b
Prezzo di rimborso
10
Classificazione contabile
11
Data di emissione originaria
12
Irredimibile o a scadenza
13
Data di scadenza originaria
Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione
14
preventiva dell'Autorità di Vigilanza
Data del rimborso anticipato facoltativo
15
Date del rimborso anticipato eventuale e importo del
rimborso
16
Date successive di rimborso anticipato, se applicabile
Cedole / Dividendi
17
Dividendi/cedole fissi o variabili
18
Tasso della cedola ed eventuale indice correlato
19
Presenza di un meccanismo di “dividend stopper”
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo
20a
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo - motivi di
discrezionalità
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
20b
obbligatorio - in riferimento all'importo
21
Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso
22
Cumulativi o non cumulativi
23
Convertibili o non convertibili
Se convertibili, evento(i) che determina(no) la
24
conversione
25
Se convertibili, in tutto o in parte
26
Se convertibili, tasso di conversione
27
Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa
Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la
28
conversione è possibile
Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento
29
nel quale viene convertito
30
Meccanismi di svalutazione (write down)
In caso di meccanismo di svalutazione (write down),
31
eventi che la determinano
In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale
32
o parziale
In caso di svalutazione (write down), svalutazione
33
permanente o temporanea
In caso di svalutazione (write down) temporanea,
34
descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)
Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di
35
liquidazione
Caratteristiche non conformi degli strumenti che
36
beneficiano delle disposizioni transitorie
In caso affermativo, precisare le caratteristiche non
37
conformi
(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
XS0118835676
Intero strumento - Legge Inglese
Clausole di subordinazione - Legge Austriaca
Tier 2
Tier 2
Tier 2
Tier 2
Singolo ente e consolidato
Singolo ente e consolidato
Bond - Art. 62 CRR
4
Ammortamento
Bond - Art. 62 CRR
13
Ammortamento
27
50
EUR
EUR
27
50
100
100
Passività - costo ammortizzato
17/03/2000
A scadenza
17/03/2015
99,67
100
Passività - costo ammortizzato
24/10/2000
A scadenza
24/10/2015
NO
NO
-
-
"Tax event": al valore nominale comprensivo del
rateo maturato
-
Fixed
6,625% p.a.
NO
Floating
Euribor 6M + 0,29% payable semi-annually
NO
Obbligatorio
Obbligatorio
-
-
Obbligatorio
Obbligatorio
NO
Non cumulativi
Non convertibili
NO
Non cumulativi
Non convertibili
-
-
-
-
-
-
-
-
NO
NO
-
-
-
-
N/A
N/A
-
-
Senior
Senior
NO
NO
-
-
-
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
102
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Fondi Propri
Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)
1
Emittente
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
2
Codice identificativo (1)
XS0122710188
Legislazione applicabile allo strumento (2)
Intero strumento - Legge Inglese
3
Clausole di subordinazione - Legge Austriaca
Trattamento regolamentare
4
Disposizioni transitorie del CRR
Tier 2
5
Disposizioni del CRR post-transitorie
Tier 2
Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di
6
Singolo ente e consolidato
singolo ente e consolidato
7
Tipologia di strumento
Bond - Art. 62 CRR
20
8
Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)
Importo nominale dello strumento: importo originario
20
della valuta di emissione (milioni)
Importo nominale dello strumento: importo originario 9
EUR
valuta di emissione
Importo nominale dello strumento: conversione in euro
20
dell'importo originario (milioni di euro)
9a
Prezzo di emissione
99,85
9b
Prezzo di rimborso
100
10
Classificazione contabile
Passività - costo ammortizzato
11
Data di emissione originaria
24/01/2001
12
Irredimibile o a scadenza
A scadenza
13
Data di scadenza originaria
24/01/2031
Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione
14
NO
preventiva dell'Autorità di Vigilanza
Data del rimborso anticipato facoltativo
15
16
Date del rimborso anticipato eventuale e importo del
rimborso
Date successive di rimborso anticipato, se applicabile
Cedole / Dividendi
17
Dividendi/cedole fissi o variabili
18
Tasso della cedola ed eventuale indice correlato
19
Presenza di un meccanismo di “dividend stopper”
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo
20a
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo - motivi di
discrezionalità
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
20b
obbligatorio - in riferimento all'importo
21
Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso
22
Cumulativi o non cumulativi
23
Convertibili o non convertibili
Se convertibili, evento(i) che determina(no) la
24
conversione
25
Se convertibili, in tutto o in parte
26
Se convertibili, tasso di conversione
27
Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa
Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la
28
conversione è possibile
Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento
29
nel quale viene convertito
30
Meccanismi di svalutazione (write down)
In caso di meccanismo di svalutazione (write down),
31
eventi che la determinano
In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale
32
o parziale
In caso di svalutazione (write down), svalutazione
33
permanente o temporanea
In caso di svalutazione (write down) temporanea,
34
descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)
Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di
35
liquidazione
Caratteristiche non conformi degli strumenti che
36
beneficiano delle disposizioni transitorie
In caso affermativo, precisare le caratteristiche non
37
conformi
(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile
103
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
XS0123313636
Intero strumento - Legge Inglese
Clausole di subordinazione - Legge Austriaca
Tier 2
Tier 2
Singolo ente e consolidato
Bond - Art. 62 CRR
30
30
EUR
30
99,80
100
Passività - costo ammortizzato
25/01/2001
A scadenza
25/01/2031
NO
"Tax event": in qualsiasi data di pagamento degli
interessi al valore nominale comprensivo del
rateo maturato
-
"Tax event": in qualsiasi data di pagamento degli
interessi al valore nominale comprensivo del rateo
maturato
-
Floating
Euribor 3M + 0,39% p.a.
NO
Floating
Euribor 6M + 0,3925% payable semi annually
NO
Obbligatorio
Obbligatorio
-
-
Obbligatorio
Obbligatorio
NO
Non cumulativi
Non convertibili
NO
Non cumulativi
Non convertibili
-
-
-
-
-
-
-
-
NO
NO
-
-
-
-
N/A
N/A
-
-
Senior
Senior
NO
NO
-
-
Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)
1
Emittente
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
2
Codice identificativo (1)
XS0123117292
Legislazione applicabile allo strumento (2)
Intero strumento - Legge Inglese
3
Clausole di subordinazione - Legge Austriaca
Trattamento regolamentare
4
Disposizioni transitorie del CRR
Tier 2
5
Disposizioni del CRR post-transitorie
Tier 2
Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di
6
Singolo ente e consolidato
singolo ente e consolidato
7
Tipologia di strumento
Bond - Art. 62 CRR
46
8
Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)
Importo nominale dello strumento: importo originario
46
della valuta di emissione (milioni)
Importo nominale dello strumento: importo originario 9
EUR
valuta di emissione
Importo nominale dello strumento: conversione in euro
46
dell'importo originario (milioni di euro)
9a
9b
10
11
12
13
Prezzo di emissione
Prezzo di rimborso
Classificazione contabile
Data di emissione originaria
Irredimibile o a scadenza
Data di scadenza originaria
Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione
14
preventiva dell'Autorità di Vigilanza
Data del rimborso anticipato facoltativo
15
Date del rimborso anticipato eventuale e importo del
rimborso
16
Date successive di rimborso anticipato, se applicabile
Cedole / Dividendi
17
Dividendi/cedole fissi o variabili
18
Tasso della cedola ed eventuale indice correlato
19
Presenza di un meccanismo di “dividend stopper”
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo
20a
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo - motivi di
discrezionalità
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
20b
obbligatorio - in riferimento all'importo
21
Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso
22
Cumulativi o non cumulativi
23
Convertibili o non convertibili
Se convertibili, evento(i) che determina(no) la
24
conversione
25
Se convertibili, in tutto o in parte
26
Se convertibili, tasso di conversione
27
Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa
Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la
28
conversione è possibile
Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento
29
nel quale viene convertito
30
Meccanismi di svalutazione (write down)
In caso di meccanismo di svalutazione (write down),
31
eventi che la determinano
In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale
32
o parziale
In caso di svalutazione (write down), svalutazione
33
permanente o temporanea
In caso di svalutazione (write down) temporanea,
34
descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)
Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di
35
liquidazione
Caratteristiche non conformi degli strumenti che
36
beneficiano delle disposizioni transitorie
In caso affermativo, precisare le caratteristiche non
37
conformi
(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
AT0000539606
Intero strumento - Legge Austriaca
Tier 2
Tier 2
Singolo ente e consolidato
Bond - Art. 62 CRR
9
9
EUR
9
99,28
100
Passività - costo ammortizzato
25/01/2001
A scadenza
25/01/2031
100
100
Passività - costo ammortizzato
21/12/2001
A scadenza
21/12/2026
NO
SI
"Tax event": al valore nominale comprensivo del
rateo maturato
-
21/12/2017
Floating
Euribor 3M + 0,35% payable quarterly
NO
Fixed
6% p.a.
NO
Obbligatorio
Obbligatorio
-
-
Obbligatorio
Obbligatorio
NO
Non cumulativi
Non convertibili
NO
Non cumulativi
Non convertibili
-
-
-
-
-
-
-
-
NO
NO
-
-
-
-
N/A
N/A
-
-
Senior
Senior
NO
NO
-
-
Annuale
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
104
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Fondi Propri
Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)
1
Emittente
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
2
Codice identificativo (1)
XS0134061893
Legislazione applicabile allo strumento (2)
Intero strumento - Legge Inglese
3
Clausole di subordinazione - Legge Austriaca
Trattamento regolamentare
4
Disposizioni transitorie del CRR
Tier 2
5
Disposizioni del CRR post-transitorie
Tier 2
Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di
6
Singolo ente e consolidato
singolo ente e consolidato
7
Tipologia di strumento
Bond - Art. 62 CRR
55
8
Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)
Importo nominale dello strumento: importo originario
55
della valuta di emissione (milioni)
Importo nominale dello strumento: importo originario 9
EUR
valuta di emissione
Importo nominale dello strumento: conversione in euro
55
dell'importo originario (milioni di euro)
9a
Prezzo di emissione
100
9b
Prezzo di rimborso
100
10
Classificazione contabile
Passività - costo ammortizzato
11
Data di emissione originaria
20/08/2001
12
Irredimibile o a scadenza
A scadenza
13
Data di scadenza originaria
20/08/2033
Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione
14
NO
preventiva dell'Autorità di Vigilanza
Data del rimborso anticipato facoltativo
15
16
Date del rimborso anticipato eventuale e importo del
rimborso
Date successive di rimborso anticipato, se applicabile
Cedole / Dividendi
17
Dividendi/cedole fissi o variabili
18
Tasso della cedola ed eventuale indice correlato
19
Presenza di un meccanismo di “dividend stopper”
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo
20a
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo - motivi di
discrezionalità
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
20b
obbligatorio - in riferimento all'importo
21
Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso
22
Cumulativi o non cumulativi
23
Convertibili o non convertibili
Se convertibili, evento(i) che determina(no) la
24
conversione
25
Se convertibili, in tutto o in parte
26
Se convertibili, tasso di conversione
27
Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa
Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la
28
conversione è possibile
Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento
29
nel quale viene convertito
30
Meccanismi di svalutazione (write down)
In caso di meccanismo di svalutazione (write down),
31
eventi che la determinano
In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale
32
o parziale
In caso di svalutazione (write down), svalutazione
33
permanente o temporanea
In caso di svalutazione (write down) temporanea,
34
descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)
Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di
35
liquidazione
Caratteristiche non conformi degli strumenti che
36
beneficiano delle disposizioni transitorie
In caso affermativo, precisare le caratteristiche non
37
conformi
(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile
105
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
XS0136314415
Intero strumento - Legge Inglese
Clausole di subordinazione - Legge Austriaca
Tier 2
Tier 2
Singolo ente e consolidato
Bond - Art. 62 CRR
35
35
EUR
35
99,32
100
Passività - costo ammortizzato
01/10/2001
A scadenza
31/10/2031
NO
"Tax event": in qualsiasi data di pagamento degli
interessi al valore nominale comprensivo del
rateo maturato
-
"Tax event": in qualsiasi data di pagamento degli
interessi al valore nominale comprensivo del rateo
maturato
-
Floating
Euribor 3M + 0,52% payable quarterly
NO
Floating
Euribor 3M + 0,49% payable quarterly
NO
Obbligatorio
Obbligatorio
-
-
Obbligatorio
Obbligatorio
NO
Non cumulativi
Non convertibili
NO
Non cumulativi
Non convertibili
-
-
-
-
-
-
-
-
NO
NO
-
-
-
-
N/A
N/A
-
-
Senior
Senior
NO
NO
-
-
Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)
1
Emittente
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
2
Codice identificativo (1)
AT0000539531
Legislazione applicabile allo strumento (2)
3
Intero strumento - Legge Austriaca
7
Trattamento regolamentare
Disposizioni transitorie del CRR
Disposizioni del CRR post-transitorie
Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di
singolo ente e consolidato
Tipologia di strumento
8
Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)
4
5
6
9
9a
9b
10
11
12
13
14
Importo nominale dello strumento: importo originario
della valuta di emissione (milioni)
Importo nominale dello strumento: importo originario valuta di emissione
Importo nominale dello strumento: conversione in euro
dell'importo originario (milioni di euro)
Prezzo di emissione
Prezzo di rimborso
Classificazione contabile
Data di emissione originaria
Irredimibile o a scadenza
Data di scadenza originaria
Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione
preventiva dell'Autorità di Vigilanza
Data del rimborso anticipato facoltativo
15
Date del rimborso anticipato eventuale e importo del
rimborso
16
Date successive di rimborso anticipato, se applicabile
Cedole / Dividendi
Dividendi/cedole fissi o variabili
Tasso della cedola ed eventuale indice correlato
17
18
Presenza di un meccanismo di “dividend stopper”
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo
20a
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo - motivi di
discrezionalità
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
20b
obbligatorio - in riferimento all'importo
21
Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso
22
Cumulativi o non cumulativi
23
Convertibili o non convertibili
Se convertibili, evento(i) che determina(no) la
24
conversione
25
Se convertibili, in tutto o in parte
26
Se convertibili, tasso di conversione
27
Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa
Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la
28
conversione è possibile
Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento
29
nel quale viene convertito
30
Meccanismi di svalutazione (write down)
In caso di meccanismo di svalutazione (write down),
31
eventi che la determinano
In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale
32
o parziale
In caso di svalutazione (write down), svalutazione
33
permanente o temporanea
In caso di svalutazione (write down) temporanea,
34
descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)
Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di
35
liquidazione
Caratteristiche non conformi degli strumenti che
36
beneficiano delle disposizioni transitorie
In caso affermativo, precisare le caratteristiche non
37
conformi
(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile
19
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
XS0137905153
Intero strumento - Legge Inglese
Clausole di subordinazione - Legge Austriaca
Tier 2
Tier 2
Tier 2
Tier 2
Singolo ente e consolidato
Singolo ente e consolidato
Bond - Art. 62 CRR
2
Ammortamento
Notes - Art. 62 CRR
12
-
5
12
EUR
EUR
5
12
100
100
Passività - costo ammortizzato
06/12/2001
A scadenza
06/12/2016
99,25
100
Passività - costo ammortizzato
30/10/2001
A scadenza
30/10/2031
NO
NO
-
"Tax event": in qualsiasi data di pagamento degli
interessi al valore nominale comprensivo del rateo
maturato
-
Fixed to Floating
7% from 6/12/2001 to 5/12/2006; thereafter
9,90% minus Euribor 12M, floor: 0%
NO
Fixed
Obbligatorio
Obbligatorio
-
-
Obbligatorio
Obbligatorio
NO
Non cumulativi
Non convertibili
NO
Non cumulativi
Non convertibili
-
-
-
-
-
-
-
-
NO
NO
-
-
-
-
N/A
N/A
-
-
Senior
Senior
NO
NO
-
-
5,935% p.a.
NO
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
106
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Fondi Propri
Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)
1
Emittente
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
2
Codice identificativo (1)
XS0138428684
Legislazione applicabile allo strumento (2)
Intero strumento - Legge Inglese
3
Clausole di subordinazione - Legge Austriaca
Trattamento regolamentare
4
Disposizioni transitorie del CRR
Tier 2
5
Disposizioni del CRR post-transitorie
Tier 2
Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di
6
Singolo ente e consolidato
singolo ente e consolidato
7
Tipologia di strumento
Bond - Art. 62 CRR
60
8
Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)
Importo nominale dello strumento: importo originario
60
della valuta di emissione (milioni)
Importo nominale dello strumento: importo originario 9
EUR
valuta di emissione
Importo nominale dello strumento: conversione in euro
60
dell'importo originario (milioni di euro)
9a
Prezzo di emissione
99,31
9b
Prezzo di rimborso
100
10
Classificazione contabile
Passività - costo ammortizzato
11
Data di emissione originaria
05/11/2001
12
Irredimibile o a scadenza
A scadenza
13
Data di scadenza originaria
31/12/2031
Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione
14
NO
preventiva dell'Autorità di Vigilanza
Data del rimborso anticipato facoltativo
15
16
Date del rimborso anticipato eventuale e importo del
rimborso
Date successive di rimborso anticipato, se applicabile
Cedole / Dividendi
17
Dividendi/cedole fissi o variabili
18
Tasso della cedola ed eventuale indice correlato
19
Presenza di un meccanismo di “dividend stopper”
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo
20a
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo - motivi di
discrezionalità
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
20b
obbligatorio - in riferimento all'importo
21
Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso
22
Cumulativi o non cumulativi
23
Convertibili o non convertibili
Se convertibili, evento(i) che determina(no) la
24
conversione
25
Se convertibili, in tutto o in parte
26
Se convertibili, tasso di conversione
27
Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa
Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la
28
conversione è possibile
Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento
29
nel quale viene convertito
30
Meccanismi di svalutazione (write down)
In caso di meccanismo di svalutazione (write down),
31
eventi che la determinano
In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale
32
o parziale
In caso di svalutazione (write down), svalutazione
33
permanente o temporanea
In caso di svalutazione (write down) temporanea,
34
descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)
Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di
35
liquidazione
Caratteristiche non conformi degli strumenti che
36
beneficiano delle disposizioni transitorie
In caso affermativo, precisare le caratteristiche non
37
conformi
(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile
107
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
XS0138355515
Intero strumento - Legge Inglese
Clausole di subordinazione - Legge Austriaca
Tier 2
Tier 2
Singolo ente e consolidato
Bond - Art. 62 CRR
3
Ammortamento
10
USD
11
100
100
Passività - costo ammortizzato
14/11/2001
A scadenza
14/11/2016
NO
"Tax event": in qualsiasi data di pagamento degli
interessi al valore nominale comprensivo del
rateo maturato
-
"Tax event": in qualsiasi data di pagamento degli
interessi al valore nominale comprensivo del rateo
maturato
-
Floating
Euribor 3M + 0,50% payable quarterly
NO
Fixed
6,00% p.a.
NO
Obbligatorio
Obbligatorio
-
-
Obbligatorio
Obbligatorio
NO
Non cumulativi
Non convertibili
NO
Non cumulativi
Non convertibili
-
-
-
-
-
-
-
-
NO
NO
-
-
-
-
N/A
N/A
-
-
Senior
Senior
NO
NO
-
-
Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)
1
Emittente
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
2
Codice identificativo (1)
XS0138294201
Legislazione applicabile allo strumento (2)
Intero strumento - Legge Inglese
3
Clausole di subordinazione - Legge Austriaca
Trattamento regolamentare
4
Disposizioni transitorie del CRR
Tier 2
5
Disposizioni del CRR post-transitorie
Tier 2
Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di
6
Singolo ente e consolidato
singolo ente e consolidato
7
Tipologia di strumento
Bond - Art. 62 CRR
10
8
Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)
Ammortamento
Importo nominale dello strumento: importo originario
30
della valuta di emissione (milioni)
Importo nominale dello strumento: importo originario 9
USD
valuta di emissione
Importo nominale dello strumento: conversione in euro
34
dell'importo originario (milioni di euro)
9a
9b
10
11
12
13
14
15
Prezzo di emissione
Prezzo di rimborso
Classificazione contabile
Data di emissione originaria
Irredimibile o a scadenza
Data di scadenza originaria
Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione
preventiva dell'Autorità di Vigilanza
Data del rimborso anticipato facoltativo
Date del rimborso anticipato eventuale e importo del
rimborso
16
Date successive di rimborso anticipato, se applicabile
Cedole / Dividendi
17
Dividendi/cedole fissi o variabili
18
Tasso della cedola ed eventuale indice correlato
19
Presenza di un meccanismo di “dividend stopper”
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo
20a
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo - motivi di
discrezionalità
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
20b
obbligatorio - in riferimento all'importo
21
Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso
22
Cumulativi o non cumulativi
23
Convertibili o non convertibili
Se convertibili, evento(i) che determina(no) la
24
conversione
25
Se convertibili, in tutto o in parte
26
Se convertibili, tasso di conversione
27
Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa
Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la
28
conversione è possibile
Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento
29
nel quale viene convertito
30
Meccanismi di svalutazione (write down)
In caso di meccanismo di svalutazione (write down),
31
eventi che la determinano
In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale
32
o parziale
In caso di svalutazione (write down), svalutazione
33
permanente o temporanea
In caso di svalutazione (write down) temporanea,
34
descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)
Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di
35
liquidazione
Caratteristiche non conformi degli strumenti che
36
beneficiano delle disposizioni transitorie
In caso affermativo, precisare le caratteristiche non
37
conformi
(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
XS0139264682
Intero strumento - Legge Inglese
Clausole di subordinazione - Legge Austriaca
Tier 2
Tier 2
Singolo ente e consolidato
Bond - Art. 62 CRR
29
40
USD
45
100
100
Passività - costo ammortizzato
14/11/2001
A scadenza
14/11/2016
100
100
Passività - costo ammortizzato
05/12/2001
A scadenza
05/12/2031
NO
NO
"Tax event": in qualsiasi data di pagamento degli
interessi al valore nominale comprensivo del
rateo maturato
-
"Tax event": in qualsiasi data di pagamento degli
interessi al valore nominale comprensivo del rateo
maturato
-
Fixed
6,00% p.a.
NO
Fixed
6,21% p.a.
NO
Obbligatorio
Obbligatorio
-
-
Obbligatorio
Obbligatorio
NO
Non cumulativi
Non convertibili
NO
Non cumulativi
Non convertibili
-
-
-
-
-
-
-
-
NO
NO
-
-
-
-
N/A
N/A
-
-
Senior
Senior
NO
NO
-
-
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
108
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Fondi Propri
Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)
1
Emittente
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
2
Codice identificativo (1)
N/A
Legislazione applicabile allo strumento (2)
3
Intero strumento - Legge Austriaca
7
Trattamento regolamentare
Disposizioni transitorie del CRR
Disposizioni del CRR post-transitorie
Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di
singolo ente e consolidato
Tipologia di strumento
8
Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)
4
5
6
9
9a
9b
10
11
12
13
14
15
16
Importo nominale dello strumento: importo originario
della valuta di emissione (milioni)
Importo nominale dello strumento: importo originario valuta di emissione
Importo nominale dello strumento: conversione in euro
dell'importo originario (milioni di euro)
Prezzo di emissione
Prezzo di rimborso
Classificazione contabile
Data di emissione originaria
Irredimibile o a scadenza
Data di scadenza originaria
Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione
preventiva dell'Autorità di Vigilanza
Data del rimborso anticipato facoltativo
Date del rimborso anticipato eventuale e importo del
rimborso
Date successive di rimborso anticipato, se applicabile
Cedole / Dividendi
17
Dividendi/cedole fissi o variabili
18
Tasso della cedola ed eventuale indice correlato
19
Presenza di un meccanismo di “dividend stopper”
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo
20a
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo - motivi di
discrezionalità
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
20b
obbligatorio - in riferimento all'importo
21
Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso
22
Cumulativi o non cumulativi
23
Convertibili o non convertibili
Se convertibili, evento(i) che determina(no) la
24
conversione
25
Se convertibili, in tutto o in parte
26
Se convertibili, tasso di conversione
27
Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa
Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la
28
conversione è possibile
Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento
29
nel quale viene convertito
30
Meccanismi di svalutazione (write down)
In caso di meccanismo di svalutazione (write down),
31
eventi che la determinano
In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale
32
o parziale
In caso di svalutazione (write down), svalutazione
33
permanente o temporanea
In caso di svalutazione (write down) temporanea,
34
descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)
Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di
35
liquidazione
Caratteristiche non conformi degli strumenti che
36
beneficiano delle disposizioni transitorie
In caso affermativo, precisare le caratteristiche non
37
conformi
(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile
109
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
XS0140394817
Intero strumento - Legge Inglese
Clausole di subordinazione - Legge Austriaca
Tier 2
Tier 2
Tier 2
Tier 2
Singolo ente e consolidato
Singolo ente e consolidato
Loan - Art. 62 CRR
20
-
Bond - Art. 62 CRR
94
-
28
95
USD
EUR
21
95
100
100
Passività - costo ammortizzato
25/12/2006
A scadenza
15/12/2046
98,76
100
Passività - costo ammortizzato
27/12/2001
A scadenza
27/12/2031
NO
NO
-
-
"Tax event": in qualsiasi data di pagamento degli
interessi al valore nominale comprensivo del rateo
maturato
-
Fixed
USD 130.000 per month/ 5.673 p.a.
NO
Floating
Euribor 3M + 0,48% payable quarterly
NO
Obbligatorio
Obbligatorio
-
-
Obbligatorio
Obbligatorio
NO
Non cumulativi
Non convertibili
NO
Non cumulativi
Non convertibili
-
-
-
-
-
-
-
-
NO
NO
-
-
-
-
N/A
N/A
-
-
Senior
Senior
NO
NO
-
-
-
Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)
1
Emittente
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
2
Codice identificativo (1)
XS0140907626
Legislazione applicabile allo strumento (2)
Intero strumento - Legge Inglese
3
Clausole di subordinazione - Legge Austriaca
Trattamento regolamentare
4
Disposizioni transitorie del CRR
Tier 2
5
Disposizioni del CRR post-transitorie
Tier 2
Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di
6
Singolo ente e consolidato
singolo ente e consolidato
7
Tipologia di strumento
Bond - Art. 62 CRR
50
8
Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)
Importo nominale dello strumento: importo originario
50
della valuta di emissione (milioni)
Importo nominale dello strumento: importo originario 9
EUR
valuta di emissione
Importo nominale dello strumento: conversione in euro
50
dell'importo originario (milioni di euro)
9a
9b
10
11
12
13
14
15
Prezzo di emissione
Prezzo di rimborso
Classificazione contabile
Data di emissione originaria
Irredimibile o a scadenza
Data di scadenza originaria
Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione
preventiva dell'Autorità di Vigilanza
Data del rimborso anticipato facoltativo
Date del rimborso anticipato eventuale e importo del
rimborso
16
Date successive di rimborso anticipato, se applicabile
Cedole / Dividendi
17
Dividendi/cedole fissi o variabili
18
Tasso della cedola ed eventuale indice correlato
19
Presenza di un meccanismo di “dividend stopper”
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo
20a
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo - motivi di
discrezionalità
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
20b
obbligatorio - in riferimento all'importo
21
Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso
22
Cumulativi o non cumulativi
23
Convertibili o non convertibili
Se convertibili, evento(i) che determina(no) la
24
conversione
25
Se convertibili, in tutto o in parte
26
Se convertibili, tasso di conversione
27
Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa
Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la
28
conversione è possibile
Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento
29
nel quale viene convertito
30
Meccanismi di svalutazione (write down)
In caso di meccanismo di svalutazione (write down),
31
eventi che la determinano
In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale
32
o parziale
In caso di svalutazione (write down), svalutazione
33
permanente o temporanea
In caso di svalutazione (write down) temporanea,
34
descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)
Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di
35
liquidazione
Caratteristiche non conformi degli strumenti che
36
beneficiano delle disposizioni transitorie
In caso affermativo, precisare le caratteristiche non
37
conformi
(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
XS0140691865
Intero strumento - Legge Inglese
Clausole di subordinazione - Legge Austriaca
Tier 2
Tier 2
Singolo ente e consolidato
Bond - Art. 62 CRR
50
50
EUR
50
99,72
100
Passività - costo ammortizzato
27/12/2001
A scadenza
27/12/2021
99,84
100
Passività - costo ammortizzato
27/12/2001
A scadenza
27/12/2026
NO
NO
"Tax event": in qualsiasi data di pagamento degli
interessi al valore nominale comprensivo del
rateo maturato
-
"Tax event": in qualsiasi data di pagamento degli
interessi al valore nominale comprensivo del rateo
maturato
-
Floating
Euribor 3M + 0,48% payable quarterly
NO
Floating
Euribor 6M + 0,5% payable quarterly
NO
Obbligatorio
Obbligatorio
-
-
Obbligatorio
Obbligatorio
NO
Non cumulativi
Non convertibili
NO
Non cumulativi
Non convertibili
-
-
-
-
-
-
-
-
NO
NO
-
-
-
-
N/A
N/A
-
-
Senior
Senior
NO
NO
-
-
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
110
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Fondi Propri
Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)
1
Emittente
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
2
Codice identificativo (1)
XS0140608125
Legislazione applicabile allo strumento (2)
Intero strumento - Legge Inglese
3
Clausole di subordinazione - Legge Austriaca
Trattamento regolamentare
4
Disposizioni transitorie del CRR
Tier 2
5
Disposizioni del CRR post-transitorie
Tier 2
Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di
6
Singolo ente e consolidato
singolo ente e consolidato
7
Tipologia di strumento
Bond - Art. 62 CRR
12
8
Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)
Ammortamento
Importo nominale dello strumento: importo originario
40
della valuta di emissione (milioni)
Importo nominale dello strumento: importo originario 9
EUR
valuta di emissione
Importo nominale dello strumento: conversione in euro
40
dell'importo originario (milioni di euro)
9a
Prezzo di emissione
99,89
9b
Prezzo di rimborso
100
10
Classificazione contabile
Passività - costo ammortizzato
11
Data di emissione originaria
27/12/2001
12
Irredimibile o a scadenza
A scadenza
13
Data di scadenza originaria
27/12/2015
Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione
14
NO
preventiva dell'Autorità di Vigilanza
Data del rimborso anticipato facoltativo
15
16
Date del rimborso anticipato eventuale e importo del
rimborso
Date successive di rimborso anticipato, se applicabile
Cedole / Dividendi
17
Dividendi/cedole fissi o variabili
18
Tasso della cedola ed eventuale indice correlato
19
Presenza di un meccanismo di “dividend stopper”
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo
20a
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo - motivi di
discrezionalità
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
20b
obbligatorio - in riferimento all'importo
21
Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso
22
Cumulativi o non cumulativi
23
Convertibili o non convertibili
Se convertibili, evento(i) che determina(no) la
24
conversione
25
Se convertibili, in tutto o in parte
26
Se convertibili, tasso di conversione
27
Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa
Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la
28
conversione è possibile
Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento
29
nel quale viene convertito
30
Meccanismi di svalutazione (write down)
In caso di meccanismo di svalutazione (write down),
31
eventi che la determinano
In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale
32
o parziale
In caso di svalutazione (write down), svalutazione
33
permanente o temporanea
In caso di svalutazione (write down) temporanea,
34
descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)
Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di
35
liquidazione
Caratteristiche non conformi degli strumenti che
36
beneficiano delle disposizioni transitorie
In caso affermativo, precisare le caratteristiche non
37
conformi
(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile
111
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
XS0140608398
Intero strumento - Legge Inglese
Clausole di subordinazione - Legge Austriaca
Tier 2
Tier 2
Singolo ente e consolidato
Bond - Art. 62 CRR
63
63
EUR
63
99,87
100
Passività - costo ammortizzato
27/12/2001
A scadenza
27/12/2021
NO
"Tax event": in qualsiasi data di pagamento degli
interessi al valore nominale comprensivo del
rateo maturato
-
"Tax event": in qualsiasi data di pagamento degli
interessi al valore nominale comprensivo del rateo
maturato
-
Floating
Euribor 3M + 0,43% payable quarterly
NO
Fixed
5,80% p.a.
NO
Obbligatorio
Obbligatorio
-
-
Obbligatorio
Obbligatorio
NO
Non cumulativi
Non convertibili
NO
Non cumulativi
Non convertibili
-
-
-
-
-
-
-
-
NO
NO
-
-
-
-
N/A
N/A
-
-
Senior
Senior
NO
NO
-
-
Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)
1
Emittente
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
2
Codice identificativo (1)
XS0140838474
Legislazione applicabile allo strumento (2)
Intero strumento - Legge Inglese
3
Clausole di subordinazione - Legge Austriaca
Trattamento regolamentare
4
Disposizioni transitorie del CRR
Tier 2
5
Disposizioni del CRR post-transitorie
Tier 2
Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di
6
Singolo ente e consolidato
singolo ente e consolidato
7
Tipologia di strumento
Bond - Art. 62 CRR
125
8
Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)
Importo nominale dello strumento: importo originario
125
della valuta di emissione (milioni)
Importo nominale dello strumento: importo originario 9
EUR
valuta di emissione
Importo nominale dello strumento: conversione in euro
125
dell'importo originario (milioni di euro)
9a
9b
10
11
12
13
14
15
Prezzo di emissione
Prezzo di rimborso
Classificazione contabile
Data di emissione originaria
Irredimibile o a scadenza
Data di scadenza originaria
Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione
preventiva dell'Autorità di Vigilanza
Data del rimborso anticipato facoltativo
Date del rimborso anticipato eventuale e importo del
rimborso
16
Date successive di rimborso anticipato, se applicabile
Cedole / Dividendi
17
Dividendi/cedole fissi o variabili
18
Tasso della cedola ed eventuale indice correlato
19
Presenza di un meccanismo di “dividend stopper”
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo
20a
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo - motivi di
discrezionalità
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
20b
obbligatorio - in riferimento all'importo
21
Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso
22
Cumulativi o non cumulativi
23
Convertibili o non convertibili
Se convertibili, evento(i) che determina(no) la
24
conversione
25
Se convertibili, in tutto o in parte
26
Se convertibili, tasso di conversione
27
Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa
Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la
28
conversione è possibile
Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento
29
nel quale viene convertito
30
Meccanismi di svalutazione (write down)
In caso di meccanismo di svalutazione (write down),
31
eventi che la determinano
In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale
32
o parziale
In caso di svalutazione (write down), svalutazione
33
permanente o temporanea
In caso di svalutazione (write down) temporanea,
34
descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)
Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di
35
liquidazione
Caratteristiche non conformi degli strumenti che
36
beneficiano delle disposizioni transitorie
In caso affermativo, precisare le caratteristiche non
37
conformi
(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
XS0141069442
Intero strumento - Legge Inglese
Clausole di subordinazione - Legge Austriaca
Tier 2
Tier 2
Singolo ente e consolidato
Bond - Art. 62 CRR
100
100
EUR
100
99,62
100
Passività - costo ammortizzato
27/12/2001
A scadenza
27/12/2029
99,79
100
Passività - costo ammortizzato
28/12/2001
A scadenza
28/12/2021
NO
NO
"Tax event": in qualsiasi data di pagamento degli
interessi al valore nominale comprensivo del
rateo maturato
-
"Tax event": in qualsiasi data di pagamento degli
interessi al valore nominale comprensivo del rateo
maturato
-
Floating
Euribor 6M + 0,52% payable semi-annually
NO
Floating
Euribor 6M +0,48% payable semi-annually
NO
Obbligatorio
Obbligatorio
-
-
Obbligatorio
Obbligatorio
NO
Non cumulativi
Non convertibili
NO
Non cumulativi
Non convertibili
-
-
-
-
-
-
-
-
NO
NO
-
-
-
-
N/A
N/A
-
-
Senior
Senior
NO
NO
-
-
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
112
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Fondi Propri
Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)
1
Emittente
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
2
Codice identificativo (1)
AT0000539481
3
Legislazione applicabile allo strumento (2)
Intero strumento - Legge Austriaca
Trattamento regolamentare
4
Disposizioni transitorie del CRR
Tier 2
5
Disposizioni del CRR post-transitorie
Tier 2
Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di
6
Singolo ente e consolidato
singolo ente e consolidato
7
Tipologia di strumento
Bond - Art. 62 CRR
40
8
Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)
Importo nominale dello strumento: importo originario
40
della valuta di emissione (milioni)
Importo nominale dello strumento: importo originario 9
EUR
valuta di emissione
Importo nominale dello strumento: conversione in euro
dell'importo originario (milioni di euro)
9a
Prezzo di emissione
9b
Prezzo di rimborso
10
Classificazione contabile
11
Data di emissione originaria
12
Irredimibile o a scadenza
13
Data di scadenza originaria
Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione
14
preventiva dell'Autorità di Vigilanza
Data del rimborso anticipato facoltativo
15
Date del rimborso anticipato eventuale e importo del
rimborso
16
Date successive di rimborso anticipato, se applicabile
Cedole / Dividendi
17
Dividendi/cedole fissi o variabili
18
Tasso della cedola ed eventuale indice correlato
19
Presenza di un meccanismo di “dividend stopper”
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo
20a
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo - motivi di
discrezionalità
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
20b
obbligatorio - in riferimento all'importo
21
Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso
22
Cumulativi o non cumulativi
23
Convertibili o non convertibili
Se convertibili, evento(i) che determina(no) la
24
conversione
25
Se convertibili, in tutto o in parte
26
Se convertibili, tasso di conversione
27
Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa
Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la
28
conversione è possibile
Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento
29
nel quale viene convertito
30
Meccanismi di svalutazione (write down)
In caso di meccanismo di svalutazione (write down),
31
eventi che la determinano
In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale
32
o parziale
In caso di svalutazione (write down), svalutazione
33
permanente o temporanea
In caso di svalutazione (write down) temporanea,
34
descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)
Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di
35
liquidazione
Caratteristiche non conformi degli strumenti che
36
beneficiano delle disposizioni transitorie
In caso affermativo, precisare le caratteristiche non
37
conformi
(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile
113
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
N/A
Intero strumento - Legge Austriaca
Tier 2
Tier 2
Singolo ente e consolidato
Loan - Art. 62 CRR
25
25
EUR
40
25
100
100
Passività - costo ammortizzato
30/11/2001
A scadenza
29/11/2021
100
100
Passività - costo ammortizzato
19/10/2001
A scadenza
19/10/2021
NO
NO
-
-
-
-
-
-
Fixed
6% p.a.
NO
Fixed
6,01% p.a.
NO
Obbligatorio
Obbligatorio
-
-
Obbligatorio
Obbligatorio
NO
Non cumulativi
Non convertibili
NO
Non cumulativi
Non convertibili
-
-
-
-
-
-
-
-
NO
NO
-
-
-
-
N/A
N/A
-
-
Senior
Senior
NO
NO
-
-
Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)
1
Emittente
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
2
Codice identificativo (1)
N/A
3
Legislazione applicabile allo strumento (2)
Intero strumento - Legge Austriaca
Trattamento regolamentare
4
Disposizioni transitorie del CRR
Tier 2
5
Disposizioni del CRR post-transitorie
Tier 2
Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di
6
Singolo ente e consolidato
singolo ente e consolidato
7
Tipologia di strumento
8
Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)
9
9a
9b
10
11
12
13
14
15
16
Importo nominale dello strumento: importo originario
della valuta di emissione (milioni)
Importo nominale dello strumento: importo originario valuta di emissione
Importo nominale dello strumento: conversione in euro
dell'importo originario (milioni di euro)
Prezzo di emissione
Prezzo di rimborso
Classificazione contabile
Data di emissione originaria
Irredimibile o a scadenza
Data di scadenza originaria
Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione
preventiva dell'Autorità di Vigilanza
Data del rimborso anticipato facoltativo
Date del rimborso anticipato eventuale e importo del
rimborso
Date successive di rimborso anticipato, se applicabile
Cedole / Dividendi
17
Dividendi/cedole fissi o variabili
18
Tasso della cedola ed eventuale indice correlato
19
Presenza di un meccanismo di “dividend stopper”
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo
20a
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo - motivi di
discrezionalità
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
20b
obbligatorio - in riferimento all'importo
21
Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso
22
Cumulativi o non cumulativi
23
Convertibili o non convertibili
Se convertibili, evento(i) che determina(no) la
24
conversione
25
Se convertibili, in tutto o in parte
26
Se convertibili, tasso di conversione
27
Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa
Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la
28
conversione è possibile
Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento
29
nel quale viene convertito
30
Meccanismi di svalutazione (write down)
In caso di meccanismo di svalutazione (write down),
31
eventi che la determinano
In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale
32
o parziale
In caso di svalutazione (write down), svalutazione
33
permanente o temporanea
In caso di svalutazione (write down) temporanea,
34
descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)
Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di
35
liquidazione
Caratteristiche non conformi degli strumenti che
36
beneficiano delle disposizioni transitorie
In caso affermativo, precisare le caratteristiche non
37
conformi
(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
AT0000246814
Intero strumento - Legge Austriaca
Tier 2
Tier 2
Singolo ente e consolidato
Loan - Art. 62 CRR
20
-
Notes - Art 62 CRR
2
Riacquisti
20
15
EUR
EUR
20
15
100
100
Passività - costo ammortizzato
03/12/2001
A scadenza
02/12/2021
100
100
Passività - costo ammortizzato
14/02/1996
A scadenza
26/02/2021
NO
SI
-
26/02/2016
-
-
-
In qualsiasi momento con preavviso dopo la data
di esercizio dell'opzione di rimborso anticipato
Fixed
5,51% p.a.
NO
Floating
Euribor 6M + 0,20% payable semi-annually
NO
Obbligatorio
Obbligatorio
-
-
Obbligatorio
Obbligatorio
NO
Non cumulativi
Non convertibili
NO
Non cumulativi
Non convertibili
-
-
-
-
-
-
-
-
NO
NO
-
-
-
-
N/A
N/A
-
-
Senior
Senior
NO
NO
-
-
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
114
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Fondi Propri
Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)
1
Emittente
UNICREDIT BANK AG
2
Codice identificativo (1)
XS0100204766
3
Legislazione applicabile allo strumento (2)
Intero strumento - Legge Tedesca
Trattamento regolamentare
4
Disposizioni transitorie del CRR
Tier 2
5
Disposizioni del CRR post-transitorie
Tier 2
Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di
6
Singolo ente e consolidato
singolo ente e consolidato
7
Tipologia di strumento
Bond - Art. 62 CRR
0
8
Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)
Ammortamento
Importo nominale dello strumento: importo originario
45
della valuta di emissione (milioni)
Importo nominale dello strumento: importo originario 9
DEM
valuta di emissione
Importo nominale dello strumento: conversione in euro
dell'importo originario (milioni di euro)
Prezzo di emissione
Prezzo di rimborso
Classificazione contabile
Data di emissione originaria
Irredimibile o a scadenza
Data di scadenza originaria
Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione
preventiva dell'Autorità di Vigilanza
Data del rimborso anticipato facoltativo
UNICREDIT BANK AG
XS0093266939
Intero strumento - Legge Tedesca
Tier 2
Tier 2
Singolo ente e consolidato
Bond - Art. 62 CRR
27
Ammortamento
60
DEM
23
31
99,60
100
Passività - costo ammortizzato
02/08/1999
A scadenza
04/08/2014
100
100
Passività - costo ammortizzato
21/12/1998
A scadenza
21/12/2018
NO
NO
-
16
"Regulatory call": 100 + rateo maturato
"Tax event": al valore nominale comprensivo del
rateo maturato
-
17
18
19
Fixed
5,75% p.a. payable quarterly
NO
Fixed
5,43% p.a.
NO
Obbligatorio
Obbligatorio
-
-
Obbligatorio
Obbligatorio
NO
Non cumulativi
Non convertibili
NO
Non cumulativi
Non convertibili
-
-
-
-
-
-
-
-
NO
NO
-
-
-
-
N/A
N/A
-
-
Senior
Senior
NO
NO
-
-
9a
9b
10
11
12
13
14
15
Date del rimborso anticipato eventuale e importo del
rimborso
Date successive di rimborso anticipato, se applicabile
Cedole / Dividendi
Dividendi/cedole fissi o variabili
Tasso della cedola ed eventuale indice correlato
Presenza di un meccanismo di “dividend stopper”
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo
20a
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo - motivi di
discrezionalità
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
20b
obbligatorio - in riferimento all'importo
21
Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso
22
Cumulativi o non cumulativi
23
Convertibili o non convertibili
Se convertibili, evento(i) che determina(no) la
24
conversione
25
Se convertibili, in tutto o in parte
26
Se convertibili, tasso di conversione
27
Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa
Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la
28
conversione è possibile
Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento
29
nel quale viene convertito
30
Meccanismi di svalutazione (write down)
In caso di meccanismo di svalutazione (write down),
31
eventi che la determinano
In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale
32
o parziale
In caso di svalutazione (write down), svalutazione
33
permanente o temporanea
In caso di svalutazione (write down) temporanea,
34
descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)
Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di
35
liquidazione
Caratteristiche non conformi degli strumenti che
36
beneficiano delle disposizioni transitorie
In caso affermativo, precisare le caratteristiche non
37
conformi
(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile
115
-
Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di
1
Emittente
2
Codice identificativo (1)
3
Legislazione applicabile allo strumento (2)
Trattamento regolamentare
4
Disposizioni transitorie del CRR
5
Disposizioni del CRR post-transitorie
Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di
6
singolo ente e consolidato
7
Tipologia di strumento
8
9
9a
9b
10
11
12
13
14
15
16
17
Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)
Importo nominale dello strumento: importo originario
della valuta di emissione (milioni)
Importo nominale dello strumento: importo originario valuta di emissione
Importo nominale dello strumento: conversione in euro
dell'importo originario (milioni di euro)
Prezzo di emissione
Prezzo di rimborso
Classificazione contabile
Data di emissione originaria
Irredimibile o a scadenza
Data di scadenza originaria
Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione
preventiva dell'Autorità di Vigilanza
Data del rimborso anticipato facoltativo
Date del rimborso anticipato eventuale e importo del
rimborso
Date successive di rimborso anticipato, se applicabile
Cedole / Dividendi
Dividendi/cedole fissi o variabili
Tasso della cedola ed eventuale indice correlato
18
Presenza di un meccanismo di “dividend stopper”
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo
20a
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo - motivi di
discrezionalità
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
20b
obbligatorio - in riferimento all'importo
21
Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso
22
Cumulativi o non cumulativi
23
Convertibili o non convertibili
Se convertibili, evento(i) che determina(no) la
24
conversione
25
Se convertibili, in tutto o in parte
26
Se convertibili, tasso di conversione
27
Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa
Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la
28
conversione è possibile
Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento
29
nel quale viene convertito
30
Meccanismi di svalutazione (write down)
In caso di meccanismo di svalutazione (write down),
31
eventi che la determinano
In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale
32
o parziale
In caso di svalutazione (write down), svalutazione
33
permanente o temporanea
In caso di svalutazione (write down) temporanea,
34
descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)
Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di
35
liquidazione
Caratteristiche non conformi degli strumenti che
36
beneficiano delle disposizioni transitorie
In caso affermativo, precisare le caratteristiche non
37
conformi
(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile
19
capitale (*)
UNICREDIT BANK AG
XS0097425226
Intero strumento - Legge Tedesca
UNICREDIT BANK AG
XS0097950900
Intero strumento - Legge Tedesca
Tier 2
Tier 2
Tier 2
Tier 2
Singolo ente e consolidato
Singolo ente e consolidato
Bond - Art. 62 CRR
38
-
Bond - Art. 62 CRR
3
-
40
3
EUR
EUR
40
3
99,83
100
Passività - costo ammortizzato
14/05/1999
A scadenza
14/05/2019
100
100
Passività - costo ammortizzato
28/05/1999
A scadenza
28/05/2019
NO
NO
-
-
-
-
-
-
Fixed to Floating
NO
Fixed to Floating
4,50% from issue date to 28/05/2004; max
between 4,50% and 90% of Euro CMS 10 y from
28/05/2004.
NO
Obbligatorio
Obbligatorio
-
-
Obbligatorio
Obbligatorio
NO
Non cumulativi
Non convertibili
NO
Non cumulativi
Non convertibili
-
-
-
-
-
-
-
-
NO
NO
-
-
-
-
N/A
N/A
-
-
Senior
Senior
NO
NO
-
-
5,00% from issue date to 14/05/2009; 5,00% +
16% of euro CMS 10 y from 14/05/2009.
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
116
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Fondi Propri
Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)
1
Emittente
UNICREDIT BANK AG
2
Codice identificativo (1)
XS0098170003
3
Legislazione applicabile allo strumento (2)
Intero strumento - Legge Tedesca
Trattamento regolamentare
4
Disposizioni transitorie del CRR
Tier 2
5
Disposizioni del CRR post-transitorie
Tier 2
Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di
6
Singolo ente e consolidato
singolo ente e consolidato
7
Tipologia di strumento
Bond - Art. 62 CRR
42
8
Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)
Importo nominale dello strumento: importo originario
43
della valuta di emissione (milioni)
Importo nominale dello strumento: importo originario 9
EUR
valuta di emissione
9a
9b
10
11
12
13
14
15
16
17
Importo nominale dello strumento: conversione in euro
dell'importo originario (milioni di euro)
Prezzo di emissione
Prezzo di rimborso
Classificazione contabile
Data di emissione originaria
Irredimibile o a scadenza
Data di scadenza originaria
Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione
preventiva dell'Autorità di Vigilanza
Data del rimborso anticipato facoltativo
Date del rimborso anticipato eventuale e importo del
rimborso
Date successive di rimborso anticipato, se applicabile
Cedole / Dividendi
Dividendi/cedole fissi o variabili
Tasso della cedola ed eventuale indice correlato
18
Presenza di un meccanismo di “dividend stopper”
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo
20a
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo - motivi di
discrezionalità
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
20b
obbligatorio - in riferimento all'importo
21
Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso
22
Cumulativi o non cumulativi
23
Convertibili o non convertibili
Se convertibili, evento(i) che determina(no) la
24
conversione
25
Se convertibili, in tutto o in parte
26
Se convertibili, tasso di conversione
27
Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa
Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la
28
conversione è possibile
Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento
29
nel quale viene convertito
30
Meccanismi di svalutazione (write down)
In caso di meccanismo di svalutazione (write down),
31
eventi che la determinano
In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale
32
o parziale
In caso di svalutazione (write down), svalutazione
33
permanente o temporanea
In caso di svalutazione (write down) temporanea,
34
descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)
Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di
35
liquidazione
Caratteristiche non conformi degli strumenti che
36
beneficiano delle disposizioni transitorie
In caso affermativo, precisare le caratteristiche non
37
conformi
(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile
19
117
UNICREDIT BANK AG
XS0098907693
Intero strumento - Legge Tedesca
Tier 2
Tier 2
Singolo ente e consolidato
Bond - Art. 62 CRR
21
Riacquisti
25
EUR
43
25
100
100
Passività - costo ammortizzato
01/06/1999
A scadenza
01/06/2019
100
100
Passività - costo ammortizzato
25/06/1999
A scadenza
25/06/2019
NO
SI
-
25/06/2009
-
-
-
-
Fixed to Floating
4,70% from issue date to 01/06/2009; max
between 4,70% and 102% of euro CMS 10y from
01/06/2009
NO
Fixed
Obbligatorio
Obbligatorio
-
-
Obbligatorio
Obbligatorio
NO
Non cumulativi
Non convertibili
NO
Non cumulativi
Non convertibili
-
-
-
-
-
-
-
-
NO
NO
-
-
-
-
N/A
N/A
-
-
Senior
Senior
NO
NO
-
-
7,00% p.a.
NO
Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)
1
Emittente
UNICREDIT BANK AG
2
Codice identificativo (1)
XS0100695054
3
Legislazione applicabile allo strumento (2)
Intero strumento - Legge Tedesca
Trattamento regolamentare
4
Disposizioni transitorie del CRR
Tier 2
5
Disposizioni del CRR post-transitorie
Tier 2
Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di
6
Singolo ente e consolidato
singolo ente e consolidato
7
Tipologia di strumento
8
Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)
Importo nominale dello strumento: importo originario
della valuta di emissione (milioni)
Importo nominale dello strumento: importo originario 9
valuta di emissione
Importo nominale dello strumento: conversione in euro
dell'importo originario (milioni di euro)
9a
Prezzo di emissione
9b
Prezzo di rimborso
10
Classificazione contabile
11
Data di emissione originaria
12
Irredimibile o a scadenza
13
Data di scadenza originaria
Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione
14
preventiva dell'Autorità di Vigilanza
Data del rimborso anticipato facoltativo
15
Date del rimborso anticipato eventuale e importo del
rimborso
16
Date successive di rimborso anticipato, se applicabile
Cedole / Dividendi
17
Dividendi/cedole fissi o variabili
18
Tasso della cedola ed eventuale indice correlato
19
Presenza di un meccanismo di “dividend stopper”
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo
20a
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo - motivi di
discrezionalità
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
20b
obbligatorio - in riferimento all'importo
21
Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso
22
Cumulativi o non cumulativi
23
Convertibili o non convertibili
Se convertibili, evento(i) che determina(no) la
24
conversione
25
Se convertibili, in tutto o in parte
26
Se convertibili, tasso di conversione
27
Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa
Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la
28
conversione è possibile
Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento
29
nel quale viene convertito
30
Meccanismi di svalutazione (write down)
In caso di meccanismo di svalutazione (write down),
31
eventi che la determinano
In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale
32
o parziale
In caso di svalutazione (write down), svalutazione
33
permanente o temporanea
In caso di svalutazione (write down) temporanea,
34
descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)
Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di
35
liquidazione
Caratteristiche non conformi degli strumenti che
36
beneficiano delle disposizioni transitorie
In caso affermativo, precisare le caratteristiche non
37
conformi
(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile
UNICREDIT BANK AG
XS0102734984
Intero strumento - Legge Tedesca
Tier 2
Tier 2
Singolo ente e consolidato
Bond - Art. 62 CRR
0
Ammortamento
Bond - Art. 62 CRR
4
Riacquisti e ammortamento
8
80
EUR
EUR
8
80
100
100
Passività - costo ammortizzato
11/08/1999
A scadenza
11/08/2014
100
100
Passività - costo ammortizzato
06/10/1999
A scadenza
06/10/2014
NO
NO
-
-
-
-
-
-
Floating
Max between 4,86% and 92% of Euro CMS 10 y.
NO
Fixed
6,46% p.a. payable annually.
NO
Obbligatorio
Obbligatorio
-
-
Obbligatorio
Obbligatorio
NO
Non cumulativi
Non convertibili
NO
Non cumulativi
Non convertibili
-
-
-
-
-
-
-
-
NO
NO
-
-
-
-
N/A
N/A
-
-
Senior
Senior
NO
NO
-
-
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
118
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Fondi Propri
Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)
1
Emittente
UNICREDIT BANK AG
2
Codice identificativo (1)
XS0104764377
3
Legislazione applicabile allo strumento (2)
Intero strumento - Legge Tedesca
Trattamento regolamentare
4
Disposizioni transitorie del CRR
Tier 2
5
Disposizioni del CRR post-transitorie
Tier 2
Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di
6
Singolo ente e consolidato
singolo ente e consolidato
7
Tipologia di strumento
Bond - Art. 62 CRR
39
8
Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)
Importo nominale dello strumento: importo originario
39
della valuta di emissione (milioni)
Importo nominale dello strumento: importo originario 9
EUR
valuta di emissione
Importo nominale dello strumento: conversione in euro
dell'importo originario (milioni di euro)
9a
Prezzo di emissione
9b
Prezzo di rimborso
10
Classificazione contabile
11
Data di emissione originaria
12
Irredimibile o a scadenza
13
Data di scadenza originaria
Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione
14
preventiva dell'Autorità di Vigilanza
Data del rimborso anticipato facoltativo
15
Date del rimborso anticipato eventuale e importo del
rimborso
16
Date successive di rimborso anticipato, se applicabile
Cedole / Dividendi
17
Dividendi/cedole fissi o variabili
18
Tasso della cedola ed eventuale indice correlato
19
Presenza di un meccanismo di “dividend stopper”
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo
20a
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo - motivi di
discrezionalità
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
20b
obbligatorio - in riferimento all'importo
21
Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso
22
Cumulativi o non cumulativi
23
Convertibili o non convertibili
Se convertibili, evento(i) che determina(no) la
24
conversione
25
Se convertibili, in tutto o in parte
26
Se convertibili, tasso di conversione
27
Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa
Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la
28
conversione è possibile
Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento
29
nel quale viene convertito
30
Meccanismi di svalutazione (write down)
In caso di meccanismo di svalutazione (write down),
31
eventi che la determinano
In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale
32
o parziale
In caso di svalutazione (write down), svalutazione
33
permanente o temporanea
In caso di svalutazione (write down) temporanea,
34
descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)
Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di
35
liquidazione
Caratteristiche non conformi degli strumenti che
36
beneficiano delle disposizioni transitorie
In caso affermativo, precisare le caratteristiche non
37
conformi
(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile
119
UNICREDIT BANK AG
DE0002298890
Intero strumento - Legge Tedesca
Tier 2
Tier 2
Singolo ente e consolidato
Bond - Art. 62 CRR
20
20
EUR
39
20
100
100
Passività - costo ammortizzato
26/11/1999
A scadenza
19/11/2029
100
100
Passività - costo ammortizzato
07/06/1999
A scadenza
07/06/2019
NO
NO
-
-
-
-
-
-
Floating
Euribor 6M + 0,62%
NO
Fixed
5,5% p.a.
NO
Obbligatorio
Obbligatorio
-
-
Obbligatorio
Obbligatorio
NO
Non cumulativi
Non convertibili
NO
Non cumulativi
Non convertibili
-
-
-
-
-
-
-
-
NO
NO
-
-
-
-
N/A
N/A
-
-
Senior
Senior
NO
NO
-
-
Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)
1
Emittente
UNICREDIT BANK AG
2
Codice identificativo (1)
XS0105174352
3
Legislazione applicabile allo strumento (2)
Intero strumento - Legge Tedesca
Trattamento regolamentare
4
Disposizioni transitorie del CRR
Tier 2
5
Disposizioni del CRR post-transitorie
Tier 2
Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di
6
Singolo ente e consolidato
singolo ente e consolidato
7
Tipologia di strumento
8
Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)
9
9a
9b
10
11
12
13
14
15
16
17
18
Importo nominale dello strumento: importo originario
della valuta di emissione (milioni)
Importo nominale dello strumento: importo originario valuta di emissione
Importo nominale dello strumento: conversione in euro
dell'importo originario (milioni di euro)
Prezzo di emissione
Prezzo di rimborso
Classificazione contabile
Data di emissione originaria
Irredimibile o a scadenza
Data di scadenza originaria
Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione
preventiva dell'Autorità di Vigilanza
Data del rimborso anticipato facoltativo
Date del rimborso anticipato eventuale e importo del
rimborso
Date successive di rimborso anticipato, se applicabile
Cedole / Dividendi
Dividendi/cedole fissi o variabili
Tasso della cedola ed eventuale indice correlato
Presenza di un meccanismo di “dividend stopper”
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo
20a
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo - motivi di
discrezionalità
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
20b
obbligatorio - in riferimento all'importo
21
Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso
22
Cumulativi o non cumulativi
23
Convertibili o non convertibili
Se convertibili, evento(i) che determina(no) la
24
conversione
25
Se convertibili, in tutto o in parte
26
Se convertibili, tasso di conversione
27
Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa
Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la
28
conversione è possibile
Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento
29
nel quale viene convertito
30
Meccanismi di svalutazione (write down)
In caso di meccanismo di svalutazione (write down),
31
eventi che la determinano
In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale
32
o parziale
In caso di svalutazione (write down), svalutazione
33
permanente o temporanea
In caso di svalutazione (write down) temporanea,
34
descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)
Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di
35
liquidazione
Caratteristiche non conformi degli strumenti che
36
beneficiano delle disposizioni transitorie
In caso affermativo, precisare le caratteristiche non
37
conformi
(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile
19
UNICREDIT BANK AG
XS0105656267
Intero strumento - Legge Tedesca
Tier 2
Tier 2
Singolo ente e consolidato
Bond - Art. 62 CRR
12
-
Bond - Art. 62 CRR
12
-
12
15
EUR
EUR
12
15
99,75
100
Passività - costo ammortizzato
13/12/1999
A scadenza
13/12/2024
79,15
100
Passività - costo ammortizzato
21/12/1999
A scadenza
21/12/2029
NO
NO
-
-
-
-
-
-
Fixed
2,00% p.a. from issue date to 13/12/2004; 9,00%
p.a. from 13/12/2004.
NO
Fixed
Obbligatorio
Obbligatorio
-
-
Obbligatorio
Obbligatorio
NO
Non cumulativi
Non convertibili
NO
Non cumulativi
Non convertibili
-
-
-
-
-
-
-
-
NO
NO
-
-
-
-
N/A
N/A
-
-
Senior
Senior
NO
NO
-
-
5,00% p.a.
NO
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
120
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Fondi Propri
Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)
1
Emittente
UNICREDIT BANK AG
2
Codice identificativo (1)
XS0106620288
3
Legislazione applicabile allo strumento (2)
Intero strumento - Legge Tedesca
Trattamento regolamentare
4
Disposizioni transitorie del CRR
Tier 2
5
Disposizioni del CRR post-transitorie
Tier 2
Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di
6
Singolo ente e consolidato
singolo ente e consolidato
7
Tipologia di strumento
Bond - Art. 62 CRR
1
8
Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)
Ammortamento
Importo nominale dello strumento: importo originario
10
della valuta di emissione (milioni)
Importo nominale dello strumento: importo originario 9
EUR
valuta di emissione
9a
9b
10
11
12
13
14
15
16
17
Importo nominale dello strumento: conversione in euro
dell'importo originario (milioni di euro)
Prezzo di emissione
Prezzo di rimborso
Classificazione contabile
Data di emissione originaria
Irredimibile o a scadenza
Data di scadenza originaria
Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione
preventiva dell'Autorità di Vigilanza
Data del rimborso anticipato facoltativo
Date del rimborso anticipato eventuale e importo del
rimborso
Date successive di rimborso anticipato, se applicabile
Cedole / Dividendi
Dividendi/cedole fissi o variabili
Tasso della cedola ed eventuale indice correlato
18
Presenza di un meccanismo di “dividend stopper”
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo
20a
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo - motivi di
discrezionalità
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
20b
obbligatorio - in riferimento all'importo
21
Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso
22
Cumulativi o non cumulativi
23
Convertibili o non convertibili
Se convertibili, evento(i) che determina(no) la
24
conversione
25
Se convertibili, in tutto o in parte
26
Se convertibili, tasso di conversione
27
Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa
Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la
28
conversione è possibile
Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento
29
nel quale viene convertito
30
Meccanismi di svalutazione (write down)
In caso di meccanismo di svalutazione (write down),
31
eventi che la determinano
In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale
32
o parziale
In caso di svalutazione (write down), svalutazione
33
permanente o temporanea
In caso di svalutazione (write down) temporanea,
34
descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)
Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di
35
liquidazione
Caratteristiche non conformi degli strumenti che
36
beneficiano delle disposizioni transitorie
In caso affermativo, precisare le caratteristiche non
37
conformi
(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile
19
121
UNICREDIT BANK AG
N/A
Intero strumento - Legge Tedesca
Tier 2
Tier 2
Singolo ente e consolidato
Loan - Art. 62 CRR
0
Ammortamento
5
EUR
10
5
100
100
Passività - costo ammortizzato
21/01/2000
A scadenza
21/01/2015
100
100
Passività - costo ammortizzato
07/10/1999
A scadenza
03/11/2014
NO
NO
-
-
-
-
-
-
Fixed to Floating
8,90% p.a. from issue date to 21/01/2003; Min
between 8,90% and GBP CMS 10y from
21/01/2003.
NO
Fixed
Obbligatorio
Obbligatorio
-
-
Obbligatorio
Obbligatorio
NO
Non cumulativi
Non convertibili
NO
Non cumulativi
Non convertibili
-
-
-
-
-
-
-
-
NO
NO
-
-
-
-
N/A
N/A
-
-
Senior
Senior
NO
NO
-
-
6,52% p.a.
NO
Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)
1
Emittente
UNICREDIT BANK AG
2
Codice identificativo (1)
N/A
3
Legislazione applicabile allo strumento (2)
Intero strumento - Legge Tedesca
Trattamento regolamentare
4
Disposizioni transitorie del CRR
Tier 2
5
Disposizioni del CRR post-transitorie
Tier 2
Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di
6
Singolo ente e consolidato
singolo ente e consolidato
7
Tipologia di strumento
8
Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)
Importo nominale dello strumento: importo originario
della valuta di emissione (milioni)
Importo nominale dello strumento: importo originario 9
valuta di emissione
Importo nominale dello strumento: conversione in euro
dell'importo originario (milioni di euro)
9a
Prezzo di emissione
9b
Prezzo di rimborso
10
Classificazione contabile
11
Data di emissione originaria
12
Irredimibile o a scadenza
13
Data di scadenza originaria
Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione
14
preventiva dell'Autorità di Vigilanza
Data del rimborso anticipato facoltativo
15
Date del rimborso anticipato eventuale e importo del
rimborso
16
Date successive di rimborso anticipato, se applicabile
Cedole / Dividendi
17
Dividendi/cedole fissi o variabili
18
Tasso della cedola ed eventuale indice correlato
19
Presenza di un meccanismo di “dividend stopper”
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo
20a
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo - motivi di
discrezionalità
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
20b
obbligatorio - in riferimento all'importo
21
Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso
22
Cumulativi o non cumulativi
23
Convertibili o non convertibili
Se convertibili, evento(i) che determina(no) la
24
conversione
25
Se convertibili, in tutto o in parte
26
Se convertibili, tasso di conversione
27
Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa
Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la
28
conversione è possibile
Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento
29
nel quale viene convertito
30
Meccanismi di svalutazione (write down)
In caso di meccanismo di svalutazione (write down),
31
eventi che la determinano
In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale
32
o parziale
In caso di svalutazione (write down), svalutazione
33
permanente o temporanea
In caso di svalutazione (write down) temporanea,
34
descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)
Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di
35
liquidazione
Caratteristiche non conformi degli strumenti che
36
beneficiano delle disposizioni transitorie
In caso affermativo, precisare le caratteristiche non
37
conformi
(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile
UNICREDIT BANK AG
N/A
Intero strumento - Legge Tedesca
Tier 2
Tier 2
Singolo ente e consolidato
Loan - Art. 62 CRR
1
Ammortamento
Loan - Art. 62 CRR
0
Ammortamento
10
5
EUR
EUR
10
5
100
100
Passività - costo ammortizzato
07/10/1999
A scadenza
03/11/2014
100
100
Passività - costo ammortizzato
10/11/1999
A scadenza
07/11/2014
NO
NO
-
-
-
-
-
-
Fixed
6,52% p.a.
NO
Fixed
6,20% p.a.
NO
Obbligatorio
Obbligatorio
-
-
Obbligatorio
Obbligatorio
NO
Non cumulativi
Non convertibili
NO
Non cumulativi
Non convertibili
-
-
-
-
-
-
-
-
NO
NO
-
-
-
-
N/A
N/A
-
-
Senior
Senior
NO
NO
-
-
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
122
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Fondi Propri
Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)
1
Emittente
UNICREDIT BANK AG
2
Codice identificativo (1)
XS0111214465
3
Legislazione applicabile allo strumento (2)
Intero strumento - Legge Tedesca
Trattamento regolamentare
4
Disposizioni transitorie del CRR
Tier 2
5
Disposizioni del CRR post-transitorie
Tier 2
Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di
6
Singolo ente e consolidato
singolo ente e consolidato
7
Tipologia di strumento
Bond - Art. 62 CRR
11
8
Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)
Ammortamento
Importo nominale dello strumento: importo originario
60
della valuta di emissione (milioni)
Importo nominale dello strumento: importo originario 9
EUR
valuta di emissione
Importo nominale dello strumento: conversione in euro
dell'importo originario (milioni di euro)
9a
Prezzo di emissione
9b
Prezzo di rimborso
10
Classificazione contabile
11
Data di emissione originaria
12
Irredimibile o a scadenza
13
Data di scadenza originaria
Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione
14
preventiva dell'Autorità di Vigilanza
Data del rimborso anticipato facoltativo
15
Date del rimborso anticipato eventuale e importo del
rimborso
16
Date successive di rimborso anticipato, se applicabile
Cedole / Dividendi
17
Dividendi/cedole fissi o variabili
18
Tasso della cedola ed eventuale indice correlato
19
Presenza di un meccanismo di “dividend stopper”
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo
20a
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo - motivi di
discrezionalità
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
20b
obbligatorio - in riferimento all'importo
21
Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso
22
Cumulativi o non cumulativi
23
Convertibili o non convertibili
Se convertibili, evento(i) che determina(no) la
24
conversione
25
Se convertibili, in tutto o in parte
26
Se convertibili, tasso di conversione
27
Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa
Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la
28
conversione è possibile
Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento
29
nel quale viene convertito
30
Meccanismi di svalutazione (write down)
In caso di meccanismo di svalutazione (write down),
31
eventi che la determinano
In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale
32
o parziale
In caso di svalutazione (write down), svalutazione
33
permanente o temporanea
In caso di svalutazione (write down) temporanea,
34
descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)
Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di
35
liquidazione
Caratteristiche non conformi degli strumenti che
36
beneficiano delle disposizioni transitorie
In caso affermativo, precisare le caratteristiche non
37
conformi
(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile
123
UNICREDIT BANK AG
XS0114878233
Intero strumento - Legge Tedesca
Tier 2
Tier 2
Singolo ente e consolidato
Bond - Art. 62 CRR
8
8
EUR
60
8
100
100
Passività - costo ammortizzato
02/06/2000
A scadenza
02/06/2015
99,71
100
Passività - costo ammortizzato
01/08/2000
A scadenza
03/08/2020
NO
NO
-
-
"Tax event": al valore nominale comprensivo del
rateo maturato
-
Floating
Max between 5,50% and 75% of Euro CMS 10y.
NO
Floating
Euribor 6M + 0,65%
NO
Obbligatorio
Obbligatorio
-
-
Obbligatorio
Obbligatorio
NO
Non cumulativi
Non convertibili
NO
Non cumulativi
Non convertibili
-
-
-
-
-
-
-
-
NO
NO
-
-
-
-
N/A
N/A
-
-
Senior
Senior
NO
NO
-
-
-
Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)
1
Emittente
UNICREDIT BANK AG
2
Codice identificativo (1)
N/A
3
Legislazione applicabile allo strumento (2)
Intero strumento - Legge Tedesca
Trattamento regolamentare
4
Disposizioni transitorie del CRR
Tier 2
5
Disposizioni del CRR post-transitorie
Tier 2
Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di
6
Singolo ente e consolidato
singolo ente e consolidato
7
Tipologia di strumento
8
Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)
Importo nominale dello strumento: importo originario
della valuta di emissione (milioni)
Importo nominale dello strumento: importo originario 9
valuta di emissione
Importo nominale dello strumento: conversione in euro
dell'importo originario (milioni di euro)
9a
Prezzo di emissione
9b
Prezzo di rimborso
10
Classificazione contabile
11
Data di emissione originaria
12
Irredimibile o a scadenza
13
Data di scadenza originaria
Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione
14
preventiva dell'Autorità di Vigilanza
Data del rimborso anticipato facoltativo
15
Date del rimborso anticipato eventuale e importo del
rimborso
16
Date successive di rimborso anticipato, se applicabile
Cedole / Dividendi
17
Dividendi/cedole fissi o variabili
18
Tasso della cedola ed eventuale indice correlato
19
Presenza di un meccanismo di “dividend stopper”
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo
20a
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo - motivi di
discrezionalità
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
20b
obbligatorio - in riferimento all'importo
21
Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso
22
Cumulativi o non cumulativi
23
Convertibili o non convertibili
Se convertibili, evento(i) che determina(no) la
24
conversione
25
Se convertibili, in tutto o in parte
26
Se convertibili, tasso di conversione
27
Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa
Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la
28
conversione è possibile
Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento
29
nel quale viene convertito
30
Meccanismi di svalutazione (write down)
In caso di meccanismo di svalutazione (write down),
31
eventi che la determinano
In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale
32
o parziale
In caso di svalutazione (write down), svalutazione
33
permanente o temporanea
In caso di svalutazione (write down) temporanea,
34
descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)
Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di
35
liquidazione
Caratteristiche non conformi degli strumenti che
36
beneficiano delle disposizioni transitorie
In caso affermativo, precisare le caratteristiche non
37
conformi
(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile
UNICREDIT BANK AG
N/A
Intero strumento - Legge Tedesca
Tier 2
Tier 2
Singolo ente e consolidato
Loan - Art. 62 CRR
0
Ammortamento
Loan - Art. 62 CRR
1
Ammortamento
5
5
EUR
EUR
5
5
100
100
Passività - costo ammortizzato
10/11/1999
A scadenza
07/11/2014
100
100
Passività - costo ammortizzato
17/03/2000
A scadenza
17/03/2015
NO
NO
-
-
-
-
-
-
Fixed
6,20% p.a.
NO
Fixed
6,59% p.a.
NO
Obbligatorio
Obbligatorio
-
-
Obbligatorio
Obbligatorio
NO
Non cumulativi
Non convertibili
NO
Non cumulativi
Non convertibili
-
-
-
-
-
-
-
-
NO
NO
-
-
-
-
N/A
N/A
-
-
Senior
Senior
NO
NO
-
-
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
124
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Fondi Propri
Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)
1
Emittente
UNICREDIT BANK AG
2
Codice identificativo (1)
XS0119485885
3
Legislazione applicabile allo strumento (2)
Intero strumento - Legge Tedesca
Trattamento regolamentare
4
Disposizioni transitorie del CRR
Tier 2
5
Disposizioni del CRR post-transitorie
Tier 2
Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di
6
Singolo ente e consolidato
singolo ente e consolidato
7
Tipologia di strumento
Bond - Art. 62 CRR
14
8
Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)
Importo nominale dello strumento: importo originario
14
della valuta di emissione (milioni)
Importo nominale dello strumento: importo originario 9
EUR
valuta di emissione
9a
9b
10
11
12
13
14
15
16
17
18
Importo nominale dello strumento: conversione in euro
dell'importo originario (milioni di euro)
Prezzo di emissione
Prezzo di rimborso
Classificazione contabile
Data di emissione originaria
Irredimibile o a scadenza
Data di scadenza originaria
Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione
preventiva dell'Autorità di Vigilanza
Data del rimborso anticipato facoltativo
Date del rimborso anticipato eventuale e importo del
rimborso
Date successive di rimborso anticipato, se applicabile
Cedole / Dividendi
Dividendi/cedole fissi o variabili
Tasso della cedola ed eventuale indice correlato
Presenza di un meccanismo di “dividend stopper”
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo
20a
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo - motivi di
discrezionalità
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
20b
obbligatorio - in riferimento all'importo
21
Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso
22
Cumulativi o non cumulativi
23
Convertibili o non convertibili
Se convertibili, evento(i) che determina(no) la
24
conversione
25
Se convertibili, in tutto o in parte
26
Se convertibili, tasso di conversione
27
Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa
Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la
28
conversione è possibile
Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento
29
nel quale viene convertito
30
Meccanismi di svalutazione (write down)
In caso di meccanismo di svalutazione (write down),
31
eventi che la determinano
In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale
32
o parziale
In caso di svalutazione (write down), svalutazione
33
permanente o temporanea
In caso di svalutazione (write down) temporanea,
34
descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)
Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di
35
liquidazione
Caratteristiche non conformi degli strumenti che
36
beneficiano delle disposizioni transitorie
In caso affermativo, precisare le caratteristiche non
37
conformi
(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile
19
125
UNICREDIT BANK AG
XS0120851174
Intero strumento - Legge Tedesca
Tier 2
Tier 2
Singolo ente e consolidato
Bond - Art. 62 CRR
10
10
EUR
14
10
100
100
Passività - costo ammortizzato
23/10/2000
A scadenza
23/10/2020
100
100
Passività - costo ammortizzato
22/12/2000
A scadenza
22/12/2020
NO
NO
-
-
-
-
-
-
Floating
NO
Floating
67% of Euro CMS 10y, with a min. of 4,85% and a
max of 5,85%
NO
Obbligatorio
Obbligatorio
-
-
Obbligatorio
Obbligatorio
NO
Non cumulativi
Non convertibili
NO
Non cumulativi
Non convertibili
-
-
-
-
-
-
-
-
NO
NO
-
-
-
-
N/A
N/A
-
-
Senior
Senior
NO
NO
-
-
Euribor 3M + 0,70%
Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di
1
Emittente
2
Codice identificativo (1)
3
Legislazione applicabile allo strumento (2)
Trattamento regolamentare
4
Disposizioni transitorie del CRR
5
Disposizioni del CRR post-transitorie
Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di
6
singolo ente e consolidato
7
Tipologia di strumento
8
Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)
Importo nominale dello strumento: importo originario
della valuta di emissione (milioni)
Importo nominale dello strumento: importo originario 9
valuta di emissione
Importo nominale dello strumento: conversione in euro
dell'importo originario (milioni di euro)
9a
Prezzo di emissione
9b
Prezzo di rimborso
10
Classificazione contabile
11
Data di emissione originaria
12
Irredimibile o a scadenza
13
Data di scadenza originaria
Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione
14
preventiva dell'Autorità di Vigilanza
Data del rimborso anticipato facoltativo
15
Date del rimborso anticipato eventuale e importo del
rimborso
16
Date successive di rimborso anticipato, se applicabile
Cedole / Dividendi
17
Dividendi/cedole fissi o variabili
18
Tasso della cedola ed eventuale indice correlato
19
Presenza di un meccanismo di “dividend stopper”
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo
20a
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo - motivi di
discrezionalità
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
20b
obbligatorio - in riferimento all'importo
21
Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso
22
Cumulativi o non cumulativi
23
Convertibili o non convertibili
Se convertibili, evento(i) che determina(no) la
24
conversione
25
Se convertibili, in tutto o in parte
26
Se convertibili, tasso di conversione
27
Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa
Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la
28
conversione è possibile
Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento
29
nel quale viene convertito
30
Meccanismi di svalutazione (write down)
In caso di meccanismo di svalutazione (write down),
31
eventi che la determinano
In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale
32
o parziale
In caso di svalutazione (write down), svalutazione
33
permanente o temporanea
In caso di svalutazione (write down) temporanea,
34
descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)
Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di
35
liquidazione
Caratteristiche non conformi degli strumenti che
36
beneficiano delle disposizioni transitorie
In caso affermativo, precisare le caratteristiche non
37
conformi
(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile
capitale (*)
UNICREDIT BANK AG
N/A
Intero strumento - Legge Tedesca
UNICREDIT BANK AG
N/A
Intero strumento - Legge Tedesca
Tier 2
Tier 2
Tier 2
Tier 2
Singolo ente e consolidato
Singolo ente e consolidato
Loan - Art. 62 CRR
1
Ammortamento
Loan - Art. 62 CRR
2
Ammortamento
5
10
EUR
EUR
5
10
100
100
Passività - costo ammortizzato
17/03/2000
A scadenza
17/03/2015
100
100
Passività - costo ammortizzato
25/04/2000
A scadenza
20/04/2015
NO
NO
-
-
-
-
-
-
Fixed
6,59% p.a.
NO
Fixed
6,48% p.a.
NO
Obbligatorio
Obbligatorio
-
-
Obbligatorio
Obbligatorio
NO
Non cumulativi
Non convertibili
NO
Non cumulativi
Non convertibili
-
-
-
-
-
-
-
-
NO
NO
-
-
-
-
N/A
N/A
-
-
Senior
Senior
NO
NO
-
-
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
126
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Fondi Propri
Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)
1
Emittente
UNICREDIT BANK AG
2
Codice identificativo (1)
N/A
3
Legislazione applicabile allo strumento (2)
Intero strumento - Legge Tedesca
Trattamento regolamentare
4
Disposizioni transitorie del CRR
Tier 2
5
Disposizioni del CRR post-transitorie
Tier 2
Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di
6
Singolo ente e consolidato
singolo ente e consolidato
7
Tipologia di strumento
Loan - Art. 62 CRR
7
8
Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)
Ammortamento
Importo nominale dello strumento: importo originario
10
della valuta di emissione (milioni)
Importo nominale dello strumento: importo originario 9
EUR
valuta di emissione
9a
9b
10
11
12
13
14
15
16
17
Importo nominale dello strumento: conversione in euro
dell'importo originario (milioni di euro)
Prezzo di emissione
Prezzo di rimborso
Classificazione contabile
Data di emissione originaria
Irredimibile o a scadenza
Data di scadenza originaria
Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione
preventiva dell'Autorità di Vigilanza
Data del rimborso anticipato facoltativo
Date del rimborso anticipato eventuale e importo del
rimborso
Date successive di rimborso anticipato, se applicabile
Cedole / Dividendi
Dividendi/cedole fissi o variabili
Tasso della cedola ed eventuale indice correlato
UNICREDIT BANK AG
XS0150812872
Intero strumento - Legge Tedesca
Tier 2
Tier 2
Singolo ente e consolidato
Bond - Art. 62 CRR
6
Ammortamento
10
EUR
10
10
100
100
Passività - costo ammortizzato
27/11/2002
A scadenza
27/11/2017
100
100
Passività - costo ammortizzato
08/07/2002
A scadenza
08/07/2017
NO
NO
-
-
-
-
-
-
Fixed
18
5,85% p.a.
Presenza di un meccanismo di “dividend stopper”
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo
20a
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo - motivi di
discrezionalità
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
20b
obbligatorio - in riferimento all'importo
21
Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso
22
Cumulativi o non cumulativi
23
Convertibili o non convertibili
Se convertibili, evento(i) che determina(no) la
24
conversione
25
Se convertibili, in tutto o in parte
26
Se convertibili, tasso di conversione
27
Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa
Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la
28
conversione è possibile
Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento
29
nel quale viene convertito
30
Meccanismi di svalutazione (write down)
In caso di meccanismo di svalutazione (write down),
31
eventi che la determinano
In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale
32
o parziale
In caso di svalutazione (write down), svalutazione
33
permanente o temporanea
In caso di svalutazione (write down) temporanea,
34
descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)
Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di
35
liquidazione
Caratteristiche non conformi degli strumenti che
36
beneficiano delle disposizioni transitorie
In caso affermativo, precisare le caratteristiche non
37
conformi
(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile
NO
Fixed
1,00% from 08/07/2003 to 08/07/2007; 3,00% from
08/07/2008 to 08/07/2012; 4,00% from 08/07/2013
to 08/07/2017
NO
Obbligatorio
Obbligatorio
-
-
Obbligatorio
Obbligatorio
NO
Non cumulativi
Non convertibili
NO
Non cumulativi
Non convertibili
-
-
-
-
-
-
-
-
NO
NO
-
-
-
-
N/A
N/A
-
-
Senior
Senior
NO
NO
-
-
19
127
Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)
1
Emittente
UNICREDIT BANK AG
2
Codice identificativo (1)
XS0154897317
3
Legislazione applicabile allo strumento (2)
Intero strumento - Legge Tedesca
Trattamento regolamentare
4
Disposizioni transitorie del CRR
Tier 2
5
Disposizioni del CRR post-transitorie
Tier 2
Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di
6
Singolo ente e consolidato
singolo ente e consolidato
7
Tipologia di strumento
8
Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)
9
9a
9b
10
11
12
13
14
15
16
17
Importo nominale dello strumento: importo originario
della valuta di emissione (milioni)
Importo nominale dello strumento: importo originario valuta di emissione
Importo nominale dello strumento: conversione in euro
dell'importo originario (milioni di euro)
Prezzo di emissione
Prezzo di rimborso
Classificazione contabile
Data di emissione originaria
Irredimibile o a scadenza
Data di scadenza originaria
Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione
preventiva dell'Autorità di Vigilanza
Data del rimborso anticipato facoltativo
Date del rimborso anticipato eventuale e importo del
rimborso
Date successive di rimborso anticipato, se applicabile
Cedole / Dividendi
Dividendi/cedole fissi o variabili
Tasso della cedola ed eventuale indice correlato
18
Presenza di un meccanismo di “dividend stopper”
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo
20a
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo - motivi di
discrezionalità
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
20b
obbligatorio - in riferimento all'importo
21
Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso
22
Cumulativi o non cumulativi
23
Convertibili o non convertibili
Se convertibili, evento(i) che determina(no) la
24
conversione
25
Se convertibili, in tutto o in parte
26
Se convertibili, tasso di conversione
27
Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa
Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la
28
conversione è possibile
Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento
29
nel quale viene convertito
30
Meccanismi di svalutazione (write down)
In caso di meccanismo di svalutazione (write down),
31
eventi che la determinano
In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale
32
o parziale
In caso di svalutazione (write down), svalutazione
33
permanente o temporanea
In caso di svalutazione (write down) temporanea,
34
descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)
Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di
35
liquidazione
Caratteristiche non conformi degli strumenti che
36
beneficiano delle disposizioni transitorie
In caso affermativo, precisare le caratteristiche non
37
conformi
(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile
19
UNICREDIT BANK AG
N/A
Intero strumento - Legge Tedesca
Tier 2
Tier 2
Singolo ente e consolidato
Bond - Art. 62 CRR
16
Ammortamento
Loan - Art. 62 CRR
4
Ammortamento
25
10
EUR
EUR
25
10
100
100
Passività - costo ammortizzato
24/09/2002
A scadenza
24/09/2017
100
100
Passività - costo ammortizzato
29/12/2003
A scadenza
30/05/2016
NO
NO
-
-
-
-
-
-
Floating
Max between 6,50% and 94% of Euro CMS 10y
from issue date to 24/09/2007; 94% of Euro CMS
10Y 24/09/2007.
NO
Fixed
Obbligatorio
Obbligatorio
-
-
Obbligatorio
Obbligatorio
NO
Non cumulativi
Non convertibili
NO
Non cumulativi
Non convertibili
-
-
-
-
-
-
-
-
NO
NO
-
-
-
-
N/A
N/A
-
-
Senior
Senior
NO
NO
-
-
6% p.a.
NO
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
128
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Fondi Propri
Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)
1
Emittente
UNICREDIT BANK AG
2
Codice identificativo (1)
N/A
3
Legislazione applicabile allo strumento (2)
Intero strumento - Legge Tedesca
Trattamento regolamentare
4
Disposizioni transitorie del CRR
Tier 2
5
Disposizioni del CRR post-transitorie
Tier 2
Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di
6
Singolo ente e consolidato
singolo ente e consolidato
7
Tipologia di strumento
Loan - Art. 62 CRR
2
8
Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)
Ammortamento
Importo nominale dello strumento: importo originario
15
della valuta di emissione (milioni)
Importo nominale dello strumento: importo originario 9
EUR
valuta di emissione
Importo nominale dello strumento: conversione in euro
dell'importo originario (milioni di euro)
9a
Prezzo di emissione
9b
Prezzo di rimborso
10
Classificazione contabile
11
Data di emissione originaria
12
Irredimibile o a scadenza
13
Data di scadenza originaria
Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione
14
preventiva dell'Autorità di Vigilanza
Data del rimborso anticipato facoltativo
15
Date del rimborso anticipato eventuale e importo del
rimborso
16
Date successive di rimborso anticipato, se applicabile
Cedole / Dividendi
17
Dividendi/cedole fissi o variabili
18
Tasso della cedola ed eventuale indice correlato
19
Presenza di un meccanismo di “dividend stopper”
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo
20a
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo - motivi di
discrezionalità
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
20b
obbligatorio - in riferimento all'importo
21
Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso
22
Cumulativi o non cumulativi
23
Convertibili o non convertibili
Se convertibili, evento(i) che determina(no) la
24
conversione
25
Se convertibili, in tutto o in parte
26
Se convertibili, tasso di conversione
27
Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa
Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la
28
conversione è possibile
Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento
29
nel quale viene convertito
30
Meccanismi di svalutazione (write down)
In caso di meccanismo di svalutazione (write down),
31
eventi che la determinano
In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale
32
o parziale
In caso di svalutazione (write down), svalutazione
33
permanente o temporanea
In caso di svalutazione (write down) temporanea,
34
descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)
Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di
35
liquidazione
Caratteristiche non conformi degli strumenti che
36
beneficiano delle disposizioni transitorie
In caso affermativo, precisare le caratteristiche non
37
conformi
(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile
129
BANK AUSTRIA WOHNBAUBANK AG
AT0000347695
Intero strumento - Legge Austriaca
Tier 2
Tier 2
Singolo ente e consolidato
Bond - Art. 62 CRR
5
Ammortamento
12
EUR
15
12
100
100
Passività - costo ammortizzato
29/04/2005
A scadenza
29/04/2015
100
100
Patrimonio Netto
03/11/2003
A scadenza
02/11/2016
NO
SI
-
03/11/2013
-
-
-
-
Fixed
4,21% p.a.
NO
Fixed
4,875% p.a.
NO
Obbligatorio
Parzialmente discrezionale
-
Deve essere coperto dall'utile di esercizio
Obbligatorio
Obbligatorio
NO
Non cumulativi
Non convertibili
-
NO
Cumulativi
Convertibili
No conversion trigger (Ogni data di pagamento a
facoltà del possessore)
Fully or Partially
4:5
at the option of the holders
-
Additional Tier 1
-
BANK AUSTRIA WOHNBAUBANK AG
NO
SI
-
Deficienza di capitale
-
Totale o parziale
N/A
Temporanea
-
Attivato dall'utile
Senior
Senior
NO
NO
-
-
-
Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)
1
Emittente
BANK AUSTRIA WOHNBAUBANK AG
2
Codice identificativo (1)
AT000B074141
Legislazione applicabile allo strumento (2)
3
Intero strumento - Legge Austriaca
7
Trattamento regolamentare
Disposizioni transitorie del CRR
Disposizioni del CRR post-transitorie
Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di
singolo ente e consolidato
Tipologia di strumento
8
Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)
4
5
6
Importo nominale dello strumento: importo originario
della valuta di emissione (milioni)
Importo nominale dello strumento: importo originario 9
valuta di emissione
Importo nominale dello strumento: conversione in euro
dell'importo originario (milioni di euro)
9a
Prezzo di emissione
9b
Prezzo di rimborso
10
Classificazione contabile
11
Data di emissione originaria
12
Irredimibile o a scadenza
13
Data di scadenza originaria
Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione
14
preventiva dell'Autorità di Vigilanza
Data del rimborso anticipato facoltativo
15
Date del rimborso anticipato eventuale e importo del
rimborso
16
Date successive di rimborso anticipato, se applicabile
Cedole / Dividendi
17
Dividendi/cedole fissi o variabili
18
Tasso della cedola ed eventuale indice correlato
19
Presenza di un meccanismo di “dividend stopper”
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo
20a
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo - motivi di
discrezionalità
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
20b
obbligatorio - in riferimento all'importo
21
Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso
22
Cumulativi o non cumulativi
23
Convertibili o non convertibili
Se convertibili, evento(i) che determina(no) la
24
conversione
25
Se convertibili, in tutto o in parte
26
Se convertibili, tasso di conversione
27
Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa
Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la
28
conversione è possibile
Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento
29
nel quale viene convertito
30
Meccanismi di svalutazione (write down)
In caso di meccanismo di svalutazione (write down),
31
eventi che la determinano
In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale
32
o parziale
In caso di svalutazione (write down), svalutazione
33
permanente o temporanea
In caso di svalutazione (write down) temporanea,
34
descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)
Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di
35
liquidazione
Caratteristiche non conformi degli strumenti che
36
beneficiano delle disposizioni transitorie
In caso affermativo, precisare le caratteristiche non
37
conformi
(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile
UNICREDIT LUXEMBOURG FINANCE SA
US90466GAC69
Intero strumento - Legge dello Stato di New York
Clausole di subordinazione - Legge Italiana
Tier 2
Tier 2
Tier 2
Tier 2
Singolo ente e consolidato
Consolidato
Bond - Art. 62 CRR
4
Ammortamento
Bond - Art. 62 CRR
355
Ammortamento
8
750
EUR
USD
8
519
100
100
Patrimonio Netto
23/10/2007
A scadenza
22/10/2017
99,93
100
Passività - costo ammortizzato
31/10/2007
A scadenza
31/10/2017
NO
NO
-
-
"Tax event": al valore nominale comprensivo del
rateo maturato
-
Fixed
4,625% p.a.
NO
Fixed
6,00% p.a.
NO
Obbligatorio
Obbligatorio
-
-
Obbligatorio
Obbligatorio
NO
Cumulativi
Convertibili
No conversion trigger (Ogni data di pagamento a
facoltà del possessore)
Fully or Partially
4:5
at the option of the holders
NO
Non cumulativi
Non convertibili
Additional Tier 1
-
BANK AUSTRIA WOHNBAUBANK AG
-
NO
NO
-
-
-
-
N/A
N/A
-
-
Senior
Senior
NO
NO
-
-
-
-
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
130
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Fondi Propri
Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*)
1
Emittente
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
2
Codice identificativo (1)
AT0000245790
Legislazione applicabile allo strumento (2)
3
Intero strumento - Legge Austriaca
7
Trattamento regolamentare
Disposizioni transitorie del CRR
Disposizioni del CRR post-transitorie
Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di
singolo ente e consolidato
Tipologia di strumento
8
Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3)
4
5
6
9
9a
9b
10
11
12
13
14
15
16
17
Importo nominale dello strumento: importo originario
della valuta di emissione (milioni)
Importo nominale dello strumento: importo originario valuta di emissione
Importo nominale dello strumento: conversione in euro
dell'importo originario (milioni di euro)
Prezzo di emissione
Prezzo di rimborso
Classificazione contabile
Data di emissione originaria
Irredimibile o a scadenza
Data di scadenza originaria
Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione
preventiva dell'Autorità di Vigilanza
Data del rimborso anticipato facoltativo
Date del rimborso anticipato eventuale e importo del
rimborso
Date successive di rimborso anticipato, se applicabile
Cedole / Dividendi
Dividendi/cedole fissi o variabili
Tasso della cedola ed eventuale indice correlato
18
Presenza di un meccanismo di “dividend stopper”
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo
20a
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
obbligatorio - in termini di tempo - motivi di
discrezionalità
Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o
20b
obbligatorio - in riferimento all'importo
21
Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso
22
Cumulativi o non cumulativi
23
Convertibili o non convertibili
Se convertibili, evento(i) che determina(no) la
24
conversione
25
Se convertibili, in tutto o in parte
26
Se convertibili, tasso di conversione
27
Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa
Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la
28
conversione è possibile
Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento
29
nel quale viene convertito
30
Meccanismi di svalutazione (write down)
In caso di meccanismo di svalutazione (write down),
31
eventi che la determinano
In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale
32
o parziale
In caso di svalutazione (write down), svalutazione
33
permanente o temporanea
In caso di svalutazione (write down) temporanea,
34
descrizione del meccanismo di rivalutazione (4)
Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di
35
liquidazione
Caratteristiche non conformi degli strumenti che
36
beneficiano delle disposizioni transitorie
In caso affermativo, precisare le caratteristiche non
37
conformi
(*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile
19
131
UNICREDIT SPA
XS1070428732
Intero strumento - Legge inglese
Clausole di subordinazione - Legge italiana
Tier 2
Tier 2
Tier 2
Tier 2
Singolo ente e consolidato
Singolo ente e consolidato
Bond - Art. 62 CRR
1
Riacquisti
Bond - Art. 62 CRR
184
Riacquisti e ammortamento
27
185
EUR
EUR
27
185
100
130
Passività - costo ammortizzato
25/10/1989
A scadenza
25/10/2019
99,26
100
Passività - costo ammortizzato
21/05/2014
A scadenza
21/05/2024
NO
SI
-
21/05/2019
-
"Regulatory call": 100 + rateo maturato
-
NO
Fixed to Floating
7,25% for first five years, thereafter arithmetic
average Secondary Market Yield of Banking
Bonds according to ONB minus 0,25%
NO
Fixed
Obbligatorio
Obbligatorio
-
-
Obbligatorio
Mandatory
NO
Non cumulativi
Non convertibili
NO
Non cumulativi
Non convertibili
-
-
-
-
-
-
-
-
NO
NO
-
-
-
-
N/A
N/A
-
-
Senior
Senior
NO
NO
-
-
3.125% from issue date to 21/05/2019; fixed rate
equivalent to 5Y MS + 2.50% from 21/05/2019
NO
Note:
In aggiunta agli strumenti elencati nella tabella, sono computati nell’AT1 anche le “Preferred shares” BAZGBMP00006 e UA1002232007, emesse,
rispettivamente, da Zabamostar e JSCBanksdu che sono ricomprese nel calcolo delle interessenze di minoranza di AT1.
1.
2.
3.
4.
Si noti che le "ISIN Guidelines" (paragrafo 7) stabiliscono che “banking instruments or facilities such as bank loans are outside of the
scope of the ISO-6166 standard and should not be identified by ISIN codes". Quindi, la presente sezione riporta "NA" (Non Applicabile)
per quegli strumenti classificati come "Loans".
Se non diversamente indicato, la giurisdizione delle clausole di subordinazione è quella dell'intero strumento.
Nel caso di strumenti emessi da Entità del Gruppo diverse dalla Capogruppo, l'ammontare riportato rappresenta l'importo computabile,
base di calcolo per la determinazione delle interessenze di minoranza.
I meccanismi di "write-up" descritti sono allineati alle originarie "Final Terms & Conditions"; pertanto, la classificazione regolamentare
degli strumenti è quella in vigore alla data di emissione.
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
132
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Fondi Propri
Modello transitorio per la pubblicazione delle informazioni sui Fondi Propri (*)
Capitale primario di classe 1 : strumenti e riserve
1
Strumenti di capitale e le relative riserve sovrapprezzo azioni (1)
di cui: Azioni ordinarie
Dati riferiti al 30.06.2014
Dati riferiti al 31.03.2014
(C) - Importi soggetti al
(C) - Importi soggetti al
trattamento pre-regolamento
trattamento pre-regolamento
(A) - Importo alla data
(A) - Importo alla data
(UE) No 575/2013 o importo
(UE) No 575/2013 o importo
dell'Informativa
dell'Informativa
residuo prescritto dal
residuo prescritto dal
Regolamento (UE) No 575/2013
Regolamento (UE) No 575/2013
35.222.289
42.896.456
35.222.289
42.896.456
2
Utili non distribuiti (2)
6.761.164
-1.051.857
3
Altre componenti di conto economico complessivo accumulate (e altre riserve, includere gli utili e le perdite non realizzati
ai sensi della disciplina contabile applicabile)
3.927.028
3.322.881
Fondi per rischi bancari generali
0
0
Importo degli elementi ammissibili di cui all'articolo 484 (3) e le relative riserve sovrapprezzo azioni, soggetti a
eliminazione progressiva dal capitale primario di classe 1
0
0
Conferimenti di capitale pubblico che beneficiano della clausola di grandfathering fino al 1 gennaio 2018
0
0
3a
4
5
5a
6
133
Interessi di minoranza (importo consentito nel capitale primario di classe 1 consolidato) (3)
Utili di periodo verificati da persone indipendenti al netto di tutti gli oneri o dividendi prevedibili (4)
Capitale primario di classe 1 (CET1) prima delle rettifiche regolamentari
2.640.005
1.363.989
2.605.391
830.695
0
49.381.182
47.772.871
1.310.693
Capitale primario di classe 1 (CET1): rettifiche regolamentari
7
Rettifiche di valore supplementari
8
Attività immateriali (al netto delle relative passività fiscali)
9
Aggiustamento transitorio connesso allo IAS 19 (5)
Dati riferiti al 30.06.2014
Dati riferiti al 31.03.2014
(C) - Importi soggetti al
(C) - Importi soggetti al
trattamento pre-regolamento
trattamento pre-regolamento
(A) - Importo alla data
(A) - Importo alla data
(UE) No 575/2013 o importo
(UE) No 575/2013 o importo
dell'Informativa
dell'Informativa
residuo prescritto dal
residuo prescritto dal
Regolamento (UE) No 575/2013
Regolamento (UE) No 575/2013
-295.199
0
-205.000
0
-5.416.536
0
-5.382.274
0
1.780.707
0
1.296.794
0
-47.072
188.290
-63.891
255.563
-662.077
0
-525.676
0
-29.067
116.269
-34.451
137.804
0
0
0
0
10
Attività fiscali differite che dipendono dalla redditività futura,escluse quelle derivanti da differenze temporanee (al netto
delle passività fiscali dove siano soddisfatte le condizioni di cui all' articolo 38 (3))
11
Riserve di valore equo relative agli utili e alle perdite generati dalla copertura dei flussi di cassa
12
Importi negativi risultanti dal calcolo degli importi delle perdite attese
13
Qualsiasi aumento del patrimonio netto risultante da attività cartolarizzate
14
Utili o perdite su passività valutate al valore equo dovuti all'evoluzione del merito di credito (6)
-178.482
0
-245.136
0
15
Attività dei fondi pensione a prestazioni definite
-23.206
0
-39.475
0
16
Strumenti propri di capitale primario di classe 1 detenuti dall'ente direttamente o indirettamente (7)
-55.988
0
-68.896
0
17
Strumenti di capitale primario di classe 1 di soggetti del settore finanziario detenuti dall'ente, quando tali soggetti
detengono con l'ente una partecipazione incrociata reciproca concepita per aumentare artificialmente i fondi propri
dell'ente
0
0
0
0
18
Strumenti di capitale primario di classe 1 di soggetti del settore finanziario detenuti dall'ente direttamente o
indirettamente, quando l'ente non ha un investimento significativo in tali soggetti (importo superiore alla soglia del 10% e
al netto di posizioni corte ammissibili)
0
0
0
0
19
Strumenti di capitale primario di classe 1 di soggetti del settore finanziario detenuti dall'ente direttamente, indirettamente
o sinteticamente quando l'ente ha un investimento significativo in tali soggetti (importo superiore alla soglia del 10% e al
netto di posizioni corte ammissibili)
0
0
0
0
20a
Importo dell'esposizione dei seguenti elementi, che possiedono i requisiti per ricevere un fattore di ponderazione del
rischio pari al 1250%, quando l'ente opta per la deduzione
-282.339
0
-276.587
0
20c
-282.339
0
-276.587
0
21
Attività fiscali differite che derivano da differenze temporanee (importo superiore alla soglia del 10%, al netto delle relative
passività fiscali per le quali sono soddisfatte le condizioni di cui all'articolo 38 (3))
di cui: posizioni verso cartolarizzazioni
0
0
0
0
22
Importo eccedente la soglia del 15%
0
0
0
0
25a
Perdite relative all'esercizio in corso
0
0
0
0
25b
Tributi prevedibili relativi agli elementi del capitale primario di classe 1
0
0
0
0
26
Rettifiche regolamentari applicabili al capitale primario di classe 1 in relazione agli importi soggetti a trattamento pre-CRR
(8)
26a
Rettifiche regolamentari relative agli utili e alle perdite non realizzate ai sensi degli articoli 467 e 468 (9)
-357.109
-332.627
-1.631.974
-1.161.934
di cui: Utili non realizzati su titoli di debito riferiti ad emittenti diversi da amministrazioni centrali appartenenti
all'Unione Europea
-409.033
-185.375
di cui: Utili non realizzati su titoli di debito emessi da amministrazioni centrali appartenenti all'Unione Europea
-976.109
-732.667
di cui: Utili non realizzati su titoli di capitale
-246.832
-243.892
0
0
26b
Importo da dedurre dal o da aggiungere al capitale primario di classe 1 in relazione ai filtri e alle deduzioni aggiuntivi
previsti per il trattamento pre-CRR
27
Deduzioni ammissibili dal capitale aggiuntivo di classe 1 che superano il capitale aggiuntivo di classe 1 dell'ente
0
0
28
Totale delle rettifiche regolamentari al capitale primario di classe 1 (CET1)
-7.198.343
-7.039.153
29
Capitale primario di classe 1 (CET1)
42.182.839
40.733.718
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
134
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Fondi Propri
Capitale aggiuntivo di classe 1 (AT1): strumenti
30
Strumenti di capitale e le relative riserve sovrapprezzo azioni
33
Importo degli elementi ammissibili di cui all'articolo 484 (4) e le relative riserve sovrapprezzo azioni, soggetti a
eliminazione progressiva dal capitale aggiuntivo di classe 1 (1)
34
Capitale di classe 1 ammissibile incluso nel capitale aggiuntivo di classe 1 consolidato (compresi gli interessi di
minoranza non inclusi nella riga 5) emesso da filiazioni e detenuto da terzi
35
36
Dati riferiti al 30.06.2014
Dati riferiti al 31.03.2014
(C) - Importi soggetti al
(C) - Importi soggetti al
trattamento pre-regolamento
trattamento pre-regolamento
(A) - Importo alla data
(UE) No 575/2013 o importo
(UE) No 575/2013 o importo
dell'Informativa
residuo prescritto dal
residuo prescritto dal
Regolamento (UE) No 575/2013
Regolamento (UE) No 575/2013
(A) - Importo alla data
dell'Informativa
898.604
0
1.842.537
1.840.552
159.891
di cui: strumenti emessi da filiazioni soggetti a eliminazione progressiva
Capitale aggiuntivo di classe 1 (AT1) prima delle rettifiche regolamentari
111.704
164.624
192.790
90.402
192.209
2.901.032
2.005.176
Capitale aggiuntivo di classe 1 (AT1): rettifiche regolamentari
37
Strumenti propri di capitale aggiuntivo di classe 1 detenuti dall'ente direttamente o indirettamente
0
0
0
0
38
Strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 di soggetti del settore finanziario detenuti dall'ente, quando tali soggetti
detengono con l'ente una partecipazione incrociata reciproca concepita per aumentare artificialmente i fondi propri
dell'ente
0
0
0
0
39
Strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 di soggetti del settore finanziario detenuti dall'ente direttamente o
indirettamente, quando l'ente non ha un investimento significativo in tali soggetti (importo superiore alla soglia del 10% e
al netto di posizioni corte ammissibili)
0
0
0
0
40
Strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 di soggetti del settore finanziario detenuti dall'ente direttamente
indirettamente quando l'ente ha un investimento significativo in tali soggetti (importo superiore alla soglia del 10% e al
netto di posizioni corte ammissibili)
-9.641
38.563
-12.548
50.191
41
Rettifiche regolamentari applicate al capitale aggiuntivo di classe 1 in relazione agli importi soggetti a trattamento preCRR e trattamenti transitori, soggetti a eliminazione progressiva ai sensi del regolamento (UE) No 575/2013 (ossia
importi residui CRR)
0
0
41a
Importi residui dedotti dal capitale aggiuntivo di classe 1 in relazione alla deduzione dal capitale primario di classe 1
durante il periodo transitorio ai sensi dell'articolo 472 del regolamento (UE) No 575/2013
-58.134
-68.902
41b
Importi residui dedotti dal capitale aggiuntivo di classe 1 in relazione alla deduzione dal capitale di classe 2 durante il
periodo transitorio ai sensi dell'articolo 475 del regolamento (UE) No 575/2013 (10)
di cui: Importo residuo relativo all'eccedenza di perdite attese rispetto alle rettifiche di valore per posizioni IRB
-58.134
-68.902
-18.002
di cui: Importo residuo relativo a strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 di soggetti del settore finanziario detenuti
dall'ente direttamente quando l'ente ha un investimento significativo
-23.776
-18.002
-23.776
41c
Importo da dedurre dal o da aggiungere al capitale aggiuntivo di classe 1 in relazione ai filtri e alle deduzioni aggiuntivi
previsti per il trattamento pre-CRR
0
0
42
Deduzioni ammissibili dal capitale di classe 2 che superano il capitale di classe 2 dell'ente
0
0
43
Totale delle rettifiche regolamentari al capitale aggiuntivo di classe 1 (AT1)
-85.777
-105.226
44
Capitale aggiuntivo di classe 1 (AT1)
2.815.255
1.899.951
45
Capitale di classe 1 (T1= CET1 + AT1)
44.998.094
42.633.669
12.621.943
12.819.587
415.620
422.582
Capitale di classe 2 (T2): strumenti e accantonamenti
46
Strumenti di capitale e le relative riserve sovrapprezzo azioni
47
Importo degli elementi ammissibili di cui all'articolo 484 (5), e le relative riserve sovrapprezzo azioni, soggetti a
eliminazione progressiva dal capitale di classe 2
48
Strumenti di fondi propri ammissibili inclusi nel capitale di classe 2 consolidato (compresi gli interessi di minoranza e
strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 non inclusi nella riga 5 o nella riga 34) emessi da filiazioni e detenuti da terzi
50
Rettifiche di valore su crediti (11)
51
Capitale di classe 2 (T2) prima delle rettifiche regolamentari
135
1.406.633
970.753
1.476.977
712.392
906.157
15.156.588
15.625.303
923.780
Capitale di classe 2 (T2): rettifiche regolamentari
Dati riferiti al 30.06.2014
Dati riferiti al 31.03.2014
(C) - Importi soggetti al
(C) - Importi soggetti al
trattamento pre-regolamento
trattamento pre-regolamento
(A) - Importo alla data
(A) - Importo alla data
(UE) No 575/2013 o importo
(UE) No 575/2013 o importo
dell'Informativa
dell'Informativa
residuo prescritto dal
residuo prescritto dal
Regolamento (UE) No 575/2013
Regolamento (UE) No 575/2013
52
Strumenti propri di capitale di classe 2 detenuti dall'ente direttamente o indirettamente e prestiti subordinati
0
0
0
0
53
Strumenti di capitale di classe 2 e prestiti subordinati di soggetti del settore finanziario detenuti dall'ente, quando tali
soggetti detengono con l'ente una partecipazione incrociata reciproca concepita per aumentare artificialmente i fondi
propri dell'ente
0
0
0
0
54
Strumenti di capitale di classe 2 e prestiti subordinati di soggetti del settore finanziario detenuti direttamente o
indirettamente, quando l'ente non ha un investimento significativo in tali soggetti (importo superiore alla soglia del 10% e
al netto di posizioni corte ammissibili)
0
0
0
0
55
Strumenti di capitale di classe 2 e prestiti subordinati di soggetti del settore finanziario detenuti dall'ente direttamente o
indirettamente, quando l'ente ha un investimento significativo in tali soggetti (al netto di posizioni corte ammissibili)
-603.656
333.600
-600.076
336.080
56
Rettifiche regolamentari applicate al capitale di classe 2 in relazione agli importi soggetti a trattamento pre-CRR e
trattamenti transitori, soggetti a eliminazione progressiva ai sensi del regolamento (UE) No 575/2013 (ossia importi
residui CRR)
0
0
56a
Importi residui dedotti dal capitale di classe 2 in relazione alla deduzione del capitale primario di classe 1 durante il
periodo transitorio ai sensi dell'articolo 472 del regolamento (UE) No 575/2013
-58.134
-68.902
di cui: Importo residuo relativo all'eccedenza di perdite attese rispetto alle rettifiche di valore per posizioni IRB
56b
Importi residui dedotti dal capitale di classe 2 in relazione alla deduzione del capitale aggiuntivo di classe 1 durante il
periodo transitorio ai sensi dell'articolo 475 del regolamento (UE) No 575/2013 (10)
di cui: Importo residuo relativo a strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 di soggetti del settore finanziario detenuti
dall'ente direttamente quando l'ente ha un investimento significativo
56c
Importo da dedurre dal o da aggiungere al capitale di classe 2 in relazione ai filtri e alle deduzioni aggiuntivi previsti per il
trattamento pre-CRR
di cui: utili non realizzati su titoli AFS soggetti a filtro nazionale aggiuntivo
-58.134
-18.002
-18.002
262.346
262.346
-68.902
-23.776
-23.776
171.707
171.707
57
Totale delle rettifiche regolamentari al capitale di classe 2 (T2)
-417.446
-521.047
58
Capitale di classe 2 (T2)
14.739.142
15.104.256
59.737.236
57.737.925
336.228
434.156
398.702.012
418.870.049
59
Capitale totale (TC= T1+T2)
59a
Attività ponderate per il rischio in relazione agli importi soggetti a trattamento pre-CRR e trattamenti transitori, soggetti a
eliminazione progressiva ai sensi del regolamento (UE) No 575/2013 (ossia importi residui CRR)
60
Totale delle attività ponderate per il rischio
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
136
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Fondi Propri
Coefficienti e riserve di capitale
Dati riferiti al 30.06.2014
Dati riferiti al 31.03.2014
(C) - Importi soggetti al
(C) - Importi soggetti al
trattamento pre-regolamento
trattamento pre-regolamento
(A) - Importo alla data
(UE) No 575/2013 o importo
(UE) No 575/2013 o importo
dell'Informativa
residuo prescritto dal
residuo prescritto dal
Regolamento (UE) No 575/2013
Regolamento (UE) No 575/2013
(A) - Importo alla data
dell'Informativa
61
Capitale primario di classe 1 (in percentuale dell'importo dell'esposizione al rischio)
10,58%
9,72%
62
Capitale di classe 1 (in percentuale dell'importo dell'esposizione al rischio)
11,29%
10,18%
63
Capitale totale (in percentuale dell'importo dell'esposizione al rischio)
14,98%
13,78%
64
Requisito della riserva di capitale specifica dell'ente (requisito relativo al capitale primario di classe 1 a norma dell'articolo
92 (1) (a)), requisiti della riserva di conservazione del capitale, della riserva di capitale anticiclica, della riserva di capitale
a fronte del rischio sistemico, della riserva di capitale degli enti a rilevanza sistemica (riserva degli G-SII o O-SII), (in
percentuale dell'importo dell'esposizione al rischio)
7,00%
7,00%
65
68
di cui: requisito della riserva di conservazione del capitale
Capitale primario di classe 1 disponibile per le riserve (in percentuale dell'importo dell'esposizione al rischio) (12)
2,50%
2,50%
3,29%
2,18%
Coefficienti e riserve di capitale
72
Capitale di soggetti del settore finanziario detenuto direttamente o indirettamente, quando l'ente non ha un investimento
significativo in tali soggetti (importo inferiore alla soglia del 10% e al netto di posizioni corte ammissibili)
3.464.400
3.689.478
73
Strumenti di capitale primario di classe 1 di soggetti del settore finanziario detenuti dall'ente direttamente o
indirettamente, quando l'ente ha un investimento significativo in tali soggetti (importo inferiore alla soglia del 10% e al
netto di posizioni corte ammissibili)
3.003.782
3.061.139
75
Attività fiscali differite che derivano da differenze temporanee (importo inferiore alla soglia del 10%, al netto delle relative
passività fiscali per le quali sono soddisfatte le condizioni di cui all'articolo 38 (3))
2.543.378
2.576.804
-
-
Massimali applicabili per l'inclusione di accantonamenti nel capitale di classe 2
76
Rettifiche di valore su crediti incluse nel capitale di classe 2 in relazione alle esposizioni soggette al metodo
standardizzato (prima dell'applicazione del massimale)
77
Massimale per l'inclusione di rettifiche di valore su crediti nel capitale di classe 2 nel quadro del metodo standardizzato
-
-
78
Rettifiche di valore su crediti incluse nel capitale di classe 2 in relazione alle esposizioni soggette al metodo basato sui
rating interni (prima dell'applicazione del massimale)
712.392
1.367.644
79
Massimale per l'inclusione di rettifiche di valore su crediti nel capitale di classe 2 nel quadro del metodo basato sui rating
interni
892.697
906.157
-
-
Strumenti di capitale soggetti a eliminazione progressiva (applicabile soltanto tra il 1 gennaio 2013 e il 1 gennaio 2022)
80
Attuale massimale sugli strumenti di capitale primario di classe 1 soggetti a eliminazione progressiva
81
Importo escluso dal capitale primario di classe 1 in ragione al massimale (superamento del massimale dopo i rimborsi e
le scadenze)
82
Attuale massimale sugli strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 soggetti a eliminazione progressiva
83
Importo escluso dal capitale aggiuntivo di classe 1 in ragione al massimale (superamento del massimale dopo i rimborsi
e le scadenze)
84
Attuale massimale sugli strumenti di capitale di classe 2 soggetti a eliminazione progressiva
85
Importo escluso dal capitale di classe 2 in ragione al massimale (superamento del massimale dopo i rimborsi e le
scadenze)
137
-
-
2.078.505
2.078.505
-
-
1.927.930
1.927.930
-
-
Note:
(*) Le sottovoci valorizzate a zero ovvero non applicabili non sono riportate.
1. Le azioni ordinarie che rappresentano il sottostante dei titoli “CASHES” sono computate nella voce di “1. Strumenti di capitale e le relative riserve
sovrapprezzo azioni” per un totale di €/migliaia 2.373.915, e nella voce “33. Importo degli elementi ammissibili di cui all'articolo 484 (4) e le relative
riserve sovrapprezzo azioni, soggetti a eliminazione progressiva dal capitale aggiuntivo di classe 1“ per un totale di €/migliaia 609.085, a seguito
dell'aumento del capitale sociale a titolo gratuito per nominali €/migliaia 2.499.217,96 deliberato dall’Assemblea straordinaria del 15 dicembre 2011. I
CASHES sono strumenti di tipo equity linked, emessi per un controvalore di euro 2.983.000.000 nel mese di febbraio 2009 da The Bank of New York
(Luxembourg) S.A. con scadenza al 15 dicembre 2050 e convertibili, a determinate condizioni, in n° 96.756.406 azioni ordinarie di UniCredit S.p.A.
(ridotte da n° 967.564.061 a seguito del raggruppamento azionario del 23 dicembre 2011) sottoscritte da Mediobanca nell’ambito dell’operazione di
aumento di capitale deliberato dall’Assemblea Straordinaria dei Soci di UniCredit il 14 novembre 2008. Pertanto, dal momento che queste azioni
sono regolarmente emesse, sono pienamente disponibili per assorbire eventuali perdite al pari di ogni altra azione ordinaria.
Sono state inoltre riclassificate – dalla voce “1. Strumenti di capitale e le relative riserve sovrapprezzo azioni” alla voce “33. Importo degli elementi
ammissibili di cui all'articolo 484 (4) e le relative riserve sovrapprezzo azioni, soggetti a eliminazione progressiva dal capitale aggiuntivo di classe 1“
– €/migliaia 8.312 riferiti ad azioni di risparmio ed €/migliaia 9.662 di relative riserve sovrapprezzo.
2. L’importo alla data del 31.03.2014 includeva la perdita riferita all’esercizio 2013 (comprensivo della proposta di “scrip dividends”) in attesa
dell’approvazione da parte dell’Assemblea dei Soci di UniCredit in merito alla sua imputazione.
3. L’importo di cui alla Colonna (C) include l’ammontare degli interessi di minoranza ammessi nei Fondi Propri consolidati ai sensi delle disposizioni
transitorie di cui agli articoli 479 e 480 del CRR.
4. L’ammontare al 30 giugno 2014 include l’utile del primo semestre, pari a €/mln 1.116; tale ammontare è stato riconosciuto nei Fondi Propri ai sensi
dell’articolo 26 del CRR (il Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2014 è stato oggetto di revisione contabile limitata da parte di
Deloitte & Touche S.p.A.), al netto dei dividendi prevedibili di pertinenza del Gruppo, pari ad €/mln 285.
Al 31 marzo 2014, l’utile del 1° trimestre dell’anno, pari ad €/mln 712, non era stato incluso in quanto non sottoposto a verifica da parte di soggetti
indipendenti.
5. A partire dal 1° gennaio 2013, per effetto dell’entrata in vigore delle modifiche al principio IAS 19 (IAS 19R), l’eliminazione del metodo del corridoio
– con conseguente iscrizione del valore attuale dell’obbligazione a benefici definiti – ha determinato un impatto sul patrimonio netto del Gruppo
connesso alla rilevazione nelle riserve di valutazione delle perdite attuariali nette non precedentemente rilevate in applicazione di detto metodo. Tale
riserva di valutazione – negativa per €/milioni 1.915 e ricompresa all’interno della voce “3. Altre componenti di conto economico complessivo
accumulate” – è soggetta ad aggiustamento transitorio positivo per €/milioni 1.781 nella presente voce, pari al 100% dell’importo calcolato in
coerenza con l’articolo 473 del CRR.
6. L’ammontare include i profitti derivanti da variazioni del merito creditizio riferiti sia a passività per cassa valutate al fair value, sia a posizioni in
strumenti derivati.
7. L’ammontare include anche posizioni sintetiche in propri strumenti di capitale primario di classe 1.
8. L’ammontare include €/milioni 279 relativi all’effetto del filtro negativo connesso ad “affrancamento multiplo”, così come disposto nella Circolare
285 della Banca d’Italia; l’ammontare include inoltre €/mln 78 relativi al filtro nazionale connesso alla cessione in blocco degli immobili ad uso
funzionale.
9. Con riferimento alle indicazioni riportate nel Bollettino di Vigilanza della Banca d’Italia n.12 del dicembre 2013 in merito alle disposizioni transitorie
in materia di fondi propri riguardanti il trattamento dei profitti e delle perdite non realizzate relativi alle esposizioni verso le Amministrazioni Centrali
classificate nella categoria “Attività finanziarie disponibili per la vendita (Available For Sale – AFS)” dello IAS 39, UniCredit SpA ha esercitato la
facoltà prevista nella Parte Seconda, Capitolo 14, sezione II, par. 2, ultimo capoverso della Circolare 285 recante “Disposizioni di vigilanza per le
banche” con riferimento ai fondi propri consolidati (nonché ai fondi propri individuali di tutte le Banche appartenenti al Gruppo Bancario sottoposte
alla vigilanza da parte di Banca d’Italia).
Coerentemente con l'applicazione della suddetta facoltà, a partire dal 31.03.2014 ed in coerenza con i precedenti periodi, UniCredit SpA provvede,
limitatamente ai titoli emessi da Amministrazioni centrali di Paesi appartenenti all'Unione Europea inclusi nel portafoglio "attività finanziarie disponibili
per la vendita AFS", a non includere in alcun elemento dei fondi propri profitti o perdite non realizzati relativamente alle esposizioni verso le
amministrazioni centrali classificate nella categoria "Attività finanziarie disponibili per la vendita" dello IAS 39, secondo le modalità previste
dall’articolo 467 del CRR.
Al 30 giugno 2014, l’ammontare delle plusvalenze nette escluse dal capitale primario di classe 1 ammonta a €/milioni 976.
10. L’ammontare include la quota residua relativa a posizioni dirette in strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 in cui l’ente ha un investimento
significativo, da dedurre per il 50% dal capitale aggiuntivo di classe 1.
11. Si riferisce alle previsioni contenute nell’articolo 62, comma d, del CRR.
12. L’ammontare è ottenuto sottraendo dal capitale primario di classe 1 calcolato alla data i seguenti elementi (espressi in percentuale delle attività
ponderate per il rischio): (I) requisito riferito al capitale primario di classe 1; (II) requisito riferito al capitale aggiuntivo di classe 1, per la quota coperta
da elementi del capitale primario di classe 1.
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
138
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Fondi Propri
Schema patrimoniale di confronto (30 giugno 2014 – 31 dicembre 2013) tra Fondi
Propri inclusivi degli aggiustamenti transitori e Patrimonio di Vigilanza
Elemento patrimoniale
Rif. Tavola Fondi Propri
(colonna A)
30.06.2014
Rif. Pillar III dicembre
2013 (*)
31.12.2013
A.1.1 + A.1.2 + A.1.3 +
A.2.1 + A.2.4
Capitale, riserve di sovrapprezzo e altre riserve (1)
48.758.376
1 + 2 + 3 + 5a + 16
47.784.408
Altre componenti di conto economico complessivo accumulate (2)
-2.073.188
3
-1.932.079
A.2.2 + A.2.5
2.640.005
5
2.916.591
A.1.1 + A.1.2 + A.1.3 +
A.2.1 + A.2.4
Filtri prudenziali del capitale primario di classe 1 (4)
-1.492.867
7 + 11 + 14 + 26
-320.558
B.2
Attività immateriali - Avviamento (2a)
-3.587.066
Attività immateriali - Altre attività immateriali
-1.829.470
Interessi di minoranza (3)
-3.668.790
8
A.2.2 + A.2.3
-1.813.038
Attività fiscali differite che si basano sulla redditività futura, escluse quelle derivanti da differenze temporanee
-47.072
10
-
-
Importi negativi risultanti dal calcolo degli importi delle perdite attese (shortfall su posizioni IRB) (5)
-29.067
12
-449.279
D.
Attività dei fondi pensione a prestazioni definite
Deduzioni derivanti da cartolarizzazioni (5)
-23.206
15
-
-
-282.339
20c
-275.856
D.
-106
D.
Deduzioni relative al rischio di regolamento su transazioni non DVP (5)
0
-
Deduzioni per partecipazioni in entità del settore finanziario in cui l'ente detiene una quota significativa (5; a, b)
0
19
-1.694.067
D.
9 + 26a
1.315.290
B.1
-
-1.179.476
B.1 + B.2
Altri aggiustamenti transitori al capitale primario di classe 1 (6)
Altri filtri nazionali precedenti al 01.01.2014 (7)
CAPITALE PRIMARIO DI CLASSE 1
148.733
42.182.839
29
-
898.604
30
2.054.192
1.842.537
33
-
-
159.891
34
-
-
-9.641
40
-
-
-76.136
41a + 41b
-
-
2.815.255
44
-
-
CAPITALE DI CLASSE 1 (al 30.06.2014) - PATRIMONIO DI BASE (al 31.12.2013)
44.998.094
45
42.737.233
E.
Strumenti e prestiti subordinati computabili nel capitale di classe 2, inclusi strumenti emessi da filiazioni inclusi nel capitale di classe 2 consolidato (10)
14.028.576
46 + 48
16.907.027
F.1.5 + F.1.6
Strumenti computabili nel capitale aggiuntivo di classe 1 e relative riserve sovrapprezzo
Strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 oggetto di disposizioni transitorie (grandfathering) (8)
Strumenti emessi da filiazioni inclusi nel capitale aggiuntivo di classe 1 consolidato (9)
Deduzioni per posizioni in strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 di entità del settore finanziario in cui l'ente detiene un investimento significativo (5b)
Altri aggiustamenti transitiori al capitale aggiuntivo di classe 1
CAPITALE AGGIUNTIVO DI CLASSE 1
Strumenti e prestiti subordinati di classe 2 oggetto di disposizioni transitorie (grandfathering)
415.620
47
-
Eccedenza delle rettifiche di valore rispetto alle perdite attese su posizioni IRB
712.392
50
1.889.559
-603.656
55
-
-76.136
56a + 56b
-
Deduzioni per posizioni in strumenti di capitale di classe 2 di entità del settore finanziario in cui l'ente detiene un investimento significativo (5b)
Altri aggiustamenti transitori al capitale di classe 2
Altre componenti di conto economico complessivo accumulate, diverse da quelle incluse nel capitale primario di classe 1 / Core Tier 1 (11)
Altri elementi o deduzioni dal capitale di classe 2 - altri (12)
-
-
A.1.4 + A.1.5 + A.1.6
F.1.7
-
-1.195.484
F.1.2 + F.1.9 + F.2.3
262.346
56c
-2.687.176
F.2.1 + I + G2
CAPITALE DI CLASSE 2 (al 30.06.2014) - CAPITALE SUPPLEMENTARE (al 31.12.2013)
14.739.142
58
14.913.926
L.
TOTALE FONDI PROPRI (al 30.06.2014) - PATRIMONIO DI VIGILANZA (al 31.12.2013)
59.737.236
59
57.651.159
P.
139
Note alla tabella di pagina precedente:
(*) Il riferimento è alla tabella “Composizione del patrimonio di vigilanza”, contenuto all’interno della Tavola 3 del documento di Informativa al
Pubblico al 31.12.2013.
1. L’ammontare al 30.06.2014 include le seguenti voci della tavola “Modello transitorio per la pubblicazione delle informazioni sui Fondi Propri”:
•
“1. Strumenti di capitale e le relative riserve sovrapprezzo azioni”;
•
“2. Utili non distribuiti”;
•
“3. Altre componenti di conto economico complessivo accumulate (e altre riserve, includere gli utili e le perdite non realizzati ai sensi della
disciplina contabile applicabile)”, per la sola componente riferita alle altre riserve, pari a €/mln 6.006;
•
“5a. Utili di periodo verificati da persone indipendenti al netto di tutti gli oneri o dividendi prevedibili”, per €/mln 831.
L’ammontare al 31.12.2013 include le componenti di Gruppo riferite alle seguenti voci: (I) Capitale, (II) Sovrapprezzi di emissione, (III) Riserve, (IV)
Azioni o quote proprie, (V) Risultato del periodo.
2. L’ammontare al 30.06.2014 include la sola quota di riserve di valutazione relativa alle altre componenti di conto economico complessivo
accumulate, mentre la componente relativa alle altre riserve è inclusa nella voce “Capitale, riserve di sovrapprezzo e altre riserve” (rif. nota 1).
a)
L’ammontare al 31.12.2013 include la differenza cambio sull’avviamento, dedotta dal patrimonio di base unitamente all’avviamento
medesimo, e le riserve di valutazione delle perdite attuariali nette derivanti dall’eliminazione del metodo del corridoio per effetto
dell’entrata in vigore delle modifiche al principio IAS 19 (IAS 19R). Tale ammontare non include quindi – in quanto normativamente non
ammesse a concorrere al Core Tier 1 alla data del 31.12.2013 – le altre riserve di valutazione (quali la riserva per differenze cambio,
leggi speciali di rivalutazione, riserve positive su titoli AFS), classificate nel Tier 2; rif. nota 11.
3. L’ammontare al 30.06.2014 include l’ammontare degli interessi di minoranza ammessi nei Fondi Propri consolidati ai sensi delle disposizioni
transitorie di cui agli articoli 479 e 480 del CRR.
L’ammontare al 31.12.2013 include le componenti di terzi riferite alle seguenti voci: (I) Capitale, (II) Sovrapprezzi di emissione, (III) Riserve, (IV)
Azioni o quote proprie, (V) Risultato del periodo.
4. L’ammontare riferito al 31.12.2013 include i filtri prudenziali relativi alle variazioni del proprio merito creditizio, agli affrancamenti multipli di un
medesimo avviamento ed alla cessione immobili strumentali; l’ammontare non include il filtro relativo alla rivalutazione della partecipazione nel
capitale della Banca d’Italia esposto nella voce “Altri filtri nazionali precedenti al 01.01.2014” del presente template (cfr. nota 7).
5. Gli ammontari al 31.12.2013 includono il 50% dell’ammontare da dedurre, in ragione delle disposizioni regolamentari della Banca d’Italia che
prevedevano la deduzione del 50% delle presenti voci dal Tier1 e del restante 50% dal Tier2.
La somma degli elementi è pari ad €/mln 2.419, in coerenza con il punto D. della tavola di “Composizione del patrimonio di vigilanza” al 31.12.2013.
Per il rimanente 50%, si veda la nota 12.
a)
Al 30.06.2014, le deduzioni per partecipazioni in entità del settore finanziario in cui l'ente detiene una quota significativa non eccedono le
soglie condizionali definite dal CRR.
b)
Al 31.12.2013, tale ammontare includeva anche gli attivi subordinati emessi dalle medesime partecipazioni oggetto di deduzione.
6. L’ammontare al 30.06.2014 include i seguenti effetti: (I) aggiustamento transitorio positivo per €/milioni 1.781 relativo allo IAS 19R (cfr. nota 2) a
fronte della riserva di valutazione negativa per €/milioni 1.915; (II) esclusione degli utili non realizzati su titoli AFS.
L’ammontare al 31.12.2013 include il filtro prudenziale positivo relativo allo IAS 19R.
7. L’ammontare al 31.12.2013 si riferisce prevalentemente a: (I) filtro negativo connesso alla sterilizzazione degli effetti positivi derivanti dalla
rivalutazione della partecipazione nel capitale della Banca d’Italia. L’ammontare del filtro, pari ad €/mln 1.190, è al netto dell’effetto fiscale (€/mln
184); (II) il filtro relativo alle plusvalenze sulle passività subordinate di negoziazione.
Al 30 giugno 2014, al valore della partecipazione nel capitale della Banca d’Italia viene applicata una ponderazione pari al 100% in applicazione
dell’articolo 133 del CRR (Esposizioni in strumenti di capitale) e la rivalutazione transitata a conto economico al 31.12.2013 non è oggetto di filtro.
8. L’ammontare al 30.06.2014 include – tra gli altri – la quota dei Cashes computati nella voce “33. Importo degli elementi ammissibili di cui
all'articolo 484 (4) e le relative riserve sovrapprezzo azioni, soggetti a eliminazione progressiva dal capitale aggiuntivo di classe 1“ per un totale di
€/mln 609.
Tale ammontare al 31.12.2013 era incluso nella voce A.1.5 della tavola di “Composizione del patrimonio di vigilanza” al 31.12.2013.
9. L’ammontare al 30.06.2014 include l’ammontare degli strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 emessi da filiazioni ed ammessi nei fondi propri
consolidati, comprensivo degli aggiustamenti transitori di cui all’articolo 480 del CRR.
10. L’ammontare al 30.06.2014 include anche l’ammontare degli strumenti di capitale di classe 2 emessi da filiazioni ed ammessi nei fondi propri
consolidati, comprensivo degli aggiustamenti transitori di cui all’articolo 480 del CRR.
11. (rif. nota 2.a) L’ammontare al 31.12.2013 include i seguenti elementi:
•
riserva per differenze cambio, ad esclusione di quelle connesse all’avviamento, negative per €/mln 1.958 (tale ammontare rappresenta la
quasi totalità della voce “F.2.3 – Altri elementi negativi” dello schema “Composizione del patrimonio di vigilanza” al 31.12.2013, pari a
€/mln 1.960; la restante quota, pari ad €/mln 2 è anch’essa inclusa convenzionalmente nella presente voce);
•
leggi speciali di rivalutazione (rif. alla voce “F.1.9 – Altri elementi positivi” dello schema “Composizione del patrimonio di vigilanza” al
31.12.2013), positivo per €/mln 278;
•
Riserve da valutazione di titoli disponibili per la vendita (esclusa la plusvalenza netta connessa ai titoli di debito emessi da
amministrazioni centrali di paesi appartenenti all’Unione Europea), positive per €/mln 487.
12. L’ammontare al 31.12.2013 include:
•
il 50% dell’ammontare da dedurre, in ragione delle disposizioni regolamentari della Banca d’Italia che prevedevano la deduzione del
50% dell’ammontare dal Tier1 e del restante 50% dal Tier2. La somma degli elementi è pari ad €/mln 2.419, in coerenza con il punto I.
della tavola di “Composizione del patrimonio di vigilanza” al 31.12.2013. Gli elementi dedotti dal Core Tier 1 al 31.12.2013 (ovvero il
rimanente 50%, ovviamente pari a €/mln 2,419) sono quelli indicati in riferimento alla lettera D. dello schema “Composizione del
patrimonio di vigilanza” al 31.12.2013;
•
le minusvalenze nette su partecipazioni (rif. F.2.1 della tavola di “Composizione del patrimonio di vigilanza” al 31.12.2013), pari ad €/mln
24;
•
il filtro negativo relativo al 50% dell’ammontare positivo delle riserve di valutazione su titoli AFS inclusi nel Tier2, uguale a €/mln 244
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
140
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Fondi Propri
Evoluzione dei Fondi Propri
(migliaia di €)
FO NDI P RO P RI (* ) (* * )
0 1. 0 1. 2 0 14 - 3 0 . 0 6 . 2 0 14
0 1. 0 1. 2 0 13 - 3 0 . 0 6 . 2 0 13
Ca pita le P rima rio di Cla sse 1 (Core Tie r 1 Ca pita l in rife rime nto a l 2 0 13 ) (* * * )
Inizio de l pe riodo
S trume nti e rise rve
1. Capitale proprio (1) (1a)
2. Riserve e sovrapprezzi di emissione propri (1)
3. Altre componenti di conto economico complessivo accumulate, di cui:
3.1. Riserve di valutazione delle perdite attuariali nette e differenza cambio sull'avviamento (2)
3.2 CRR: riserve di cash flow hedge, differenze di cambio, utili / perdite non realizzate; etc. (3)
4. Utile del periodo (al netto di interessi di minoranza, beneficenza e dividendi prevedibili del Gruppo) (1b)
5. Interessi di minoranza ammissibili (4)
Re ttific he re gola me nta ri
6. Variazioni del proprio merito creditizio
7. Cessione di immobili
40.683.041
4 6 . 3 14 . 3 9 7
232.643
6.907
(3 7 . 13 7 )
395.943
(14 1. 10 9 )
(1. 5 7 6 . 8 3 0 )
(497.268)
(1.576.830)
356.159
-
830.695
553.642
(2 7 6 . 7 9 0 )
5 14 . 8 5 6
(16 1. 6 0 1)
(4 . 8 2 3 )
(6 7 9 )
1. 5 9 4
(5 2 . 7 5 3 )
(16 6 . 4 0 6 )
9. CRR: Riserve di cash flow hedge (5)
(6 6 2 . 0 7 7 )
-
10. CRR: Rettifiche di vigilanza addizionali (Additional Value Adjustments - AVA) (6)
(2 9 5 . 19 9 )
-
(5 2 . 0 2 9 )
1. 3 6 6
8. Affrancamenti multipli di un medesimo avviamento
11. Strumenti propri di capitale detenuti direttamente o indirettamente, di cui: (7)
11.1 Azioni proprie
11.2 CRR: Posizioni indirette e sintetiche
12. Avviamento (8) (2)
288
(52.317)
1.366
-
8 1. 7 2 4
110 . 6 8 3
13. Altre immobilizzazioni immateriali
(16 . 4 3 2 )
7 8 . 19 8
14. CRR: Attività fiscali differite basate sulla redditività futura, escluse quelle derivanti da differenze temporanee
(4 7 . 0 7 2 )
-
15. CRR: Attività dei fondi pensione a prestazioni definite
(2 3 . 2 0 6 )
-
16. Eccedenza delle perdite attese rispetto alle rettifiche di valore su posizioni IRB (9)
4 2 0 . 2 11
(2 6 6 . 2 7 2 )
17. Deduzioni derivanti da cartolarizzazioni (10)
(6 . 4 8 3 )
(2 . 2 7 5 )
18. Deduzioni relative al rischio di regolamento su transazioni non DVP
19. Deduzioni per partecipazioni in entità del settore finanziario in cui l'ente detiene una quota significativa (11) (14)
20. Altri aggiustamenti transitori, di cui:
20.1 Aggiustamento transitorio connesso allo IAS 19
20.2 CRR: Rettifiche regolamentari relative agli utili e alle perdite non realizzate (12)
21. Altri filtri nazionali precedenti al 01.01.2014 (13)
Fine de l pe riodo
10 6
-
1. 6 9 4 . 0 6 7
(4 8 2 . 9 8 9 )
(1. 16 6 . 5 5 7 )
1. 4 17 . 6 2 0
465.417
1.417.620
(1.631.974)
1. 17 9 . 4 7 6
(11. 0 13 )
4 2 . 18 2 . 8 3 9
46.884.598
2 . 0 5 4 . 19 2
2.553.877
Ca pita le a ggiuntivo di c la sse 1 (Tie r 1 in rife rime nto a l 2 0 13 )
Inizio de l pe riodo
S trume nti
22. Strumenti computabili, inclusi strumenti emessi da filiazioni
846.840
(4 0 4 . 2 6 9 )
Re ttific he re gola me nta ri
23. Deduzioni per posizioni in strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 di entità del settore finanziario in cui l'ente
detiene un investimento significativo (14)
24. Altri aggiustamenti transitori al capitale aggiuntivo di classe 1 (15)
(9 . 6 4 1)
-
(7 6 . 13 6 )
-
Fine de l pe riodo
44.998.094
49.034.206
14 . 9 13 . 9 2 6
14 . 3 4 2 . 6 0 3
Ca pita le di c la sse 2 (P a trimonio supple me nta re rife rime nto a l 2 0 13 )
Inizio de l pe riodo
25. Strumenti e prestiti subordinati computabili (16)
9 1. 9 0 7
1. 19 5 . 4 8 4
(6 4 4 . 10 3 )
(1. 17 7 . 16 7 )
111. 3 9 6
28. Altri elementi negativi e deduzioni, di cui:
2.345.866
(8 0 1. 5 4 3 )
28.1 Deduzioni per posizioni in strumenti di capitale di classe 2 (Tier2) di entità del settore finanziario in cui l'ente
detiene un investimento significativo (11) (14)
28.2 Eccedenza delle perdite attese rispetto alle rettifiche di valore su posizioni IRB (9)
1.090.411
(482.989)
449.279
(266.272)
28.3 Deduzioni derivanti da cartolarizzazioni (10)
275.856
(2.275)
28.4 Utili non realizzati su titoli AFS soggetti a filtro nazionale aggiuntivo
506.051
(38.020)
24.165
(11.988)
28.5 Minusvalenze nette su partecipazioni (18)
29. Altri aggiustamenti transitori al capitale di classe 2 (15)
Fine de l pe riodo
Tota le Fondi P ropri a lla fine de l pe riodo (Tota le de l P a trimonio di V igila nza in rife rime nto a l 2 0 13 )
141
(2 . 4 6 2 . 8 3 1)
26. Altre componenti di conto economico complessivo accumulate, diverse da quelle incluse nel capitale primario di
classe 1 (Tier1) (17)
27. Eccedenza delle rettifiche di valore rispetto alle perdite attese su posizioni IRB
(7 6 . 13 6 )
-
14 . 7 3 9 . 14 2
13 . 10 0 . 2 6 0
59.737.236
6 2 . 13 4 . 4 6 6
Note alla tabella di pagina precedente:
(*) Ad eccezione dei dati di inizio e fine periodo, le grandezze sono riferite alle variazioni di periodo.
(**) L’indicazione CRR si riferisce agli elementi di nuova introduzione con il Regolamento UE 575/2013.
(***) L’apertura del periodo 01.01.2014 – 30.06.2014 è rappresentata dal Core Tier 1 Capital (CT1) al 31.12.2013, calcolato – alla data – secondo
una metodologia interna. Le novità regolamentari connesse all’adozione del CRR sono rappresentate nell’evoluzione degli elementi patrimoniali in
riferimento al primo semestre 2014. L’evoluzione riferita al periodo 1.1.2013 – 30.06.2013 riflette le grandezze regolamentari sulla base della
normativa vigente alla data.
(1) La variazione al 30.06.2014 non è inclusiva della quota di terzi, ricompresa nella voce relativa ai complessivi interessi di minoranza ammissibili
nel Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 – CET1) ai sensi del CRR (riferimento riga 5 dello schema).
In coerenza, la variazione riferita alla componente di terzi al 30.06.2013 è stata riclassificata ed è anch’essa esposta – per comparazione – tra gli
interessi di minoranza ammissibili (riga 5 dello schema).
(1a) In riferimento alla voce “Capitale”, l’incremento al 30.06.2014 è prevalentemente legato all’operazione di scrip dividend deliberata
dall’Assemblea straordinaria del 13 maggio 2014 per €/mln 223, eseguita mediante l’assegnazione di azioni ordinarie e di risparmio di nuova
emissione della Società agli azionisti aventi diritto al dividendo 2013 che non abbiano optato per il pagamento in denaro.
(1b) In riferimento alla voce “Utile del periodo” (riga 4 dello schema), l’ammontare al 30.06.2014 è rappresentato dall’utile del 1° semestre 2014 pari
ad €/mln 1.116, ammesso nei Fondi Propri consolidati ai sensi dell’articolo 26 del CRR, al netto dei dividendi prevedibili di pertinenza del Gruppo pari
ad €/mln 285.
(2) La variazione negativa al 30.06.2013 (per €/mln 1.577) si riferisce ai seguenti elementi:
•
differenza cambio sull’avviamento per €/mln 109, dedotta dal CT1 unitamente all’avviamento;
•
riserve di valutazione delle perdite attuariali nette derivanti dall’eliminazione del metodo del corridoio per effetto dell’entrata in vigore delle
modifiche al principio IAS 19 (IAS 19R), per €/mln 1.467.
(3) L’incremento al 30.06.2014 (€/mln 356) si riferisce a tutte le altre componenti di conto economico complessivo accumulate non comprese nella
riga 3.1 (e.g.: riserva per differenze cambio, riserve su titoli AFS, riserva di copertura dei flussi di cassa degli strumenti finanziari).
L’ammontare al 30.06.2013 è pari a zero in quanto le citate riserve di valutazione non erano ammesse a concorrere al CT1, venendo classificate nel
patrimonio supplementare (Tier 2 Capital – T2).
(4) L’ammontare al 30.06.2014 si riferisce agli interessi di minoranza ammessi nei Fondi Propri consolidati ai sensi delle disposizioni transitorie di cui
agli articoli 479 e 480 del CRR. La variazione negativa è essenzialmente dovuta ai limiti imposti all’ammissibilità degli interessi di minoranza ai sensi
del CRR, peraltro mitigata positivamente dalla quota di utile di terzi riferita al 1° semestre del 2014.
La variazione positiva al 30.06.2013 è riferita alle componenti di terzi delle seguenti voci: Capitale, Sovrapprezzi di emissione, Riserve, utile del
primo semestre 2013 (al netto dei dividendi prevedibili di terzi calcolati alla data).
(5) L’ammontare negativo al 30.06.2014 (€/mln 662) fa riferimento alle disposizioni di cui all’articolo 33.1.a del CRR, che statuisce l’esclusione dai
Fondi Propri delle riserve di valore equo relative ai profitti e alle perdite generati dalla copertura dei flussi di cassa degli strumenti finanziari.
(6) L’ammontare negativo al 30.06.2014 (€/mln 295) è connessa all’applicazione della valutazione prudente (“prudent valuation”). Il CRR infatti,
all’articolo 34, impone la deduzione dal CET1 dell’ammontare delle rettifiche di valore supplementari (Additional Value Adjustments – AVA) calcolate
in applicazione dell’articolo 105.
(7) Oltre alla azioni proprie, riportate in coerenza con il 30.06.2013, la variazione negativa riferita al 30.06.2014 (per €/mln 52) comprende ed è
essenzialmente legata all’ammontare delle posizioni indirette e sintetiche detenute in propri strumenti di capitale di CET1 for €/mln 52.
(8) Le variazioni non comprendono la differenza cambio sull’avviamento, esposta tra le “Altre componenti di conto economico complessivo
accumulate” (voce 3.1).
(9) In riferimento alle grandezze di CET1 – CT1:
•
l’incremento registrato al 30.06.2014 tiene conto anche dell’aggiustamento transitorio positivo introdotto dal CRR (per €/mln 116) pari
all’80% del valore della deduzione per eccesso di perdite attese su rettifiche di valore per posizioni IRB;
•
in riferimento alla variazione negativa registrata al 30.06.2013, l’ammontare (€/mln 266) è pari al 50% della complessiva variazione di
periodo, in coerenza con le disposizioni regolamentari vigenti alla data che imponevano le deduzioni per il 50% dal T1 e per il 50% dal
T2; il restante 50% è pertanto riportato nella voce del T2 “Altri elementi negativi e deduzioni” (riga 28.2).
La variazione positiva indicata nel T2 al 30.06.2014 (riga 28.2) si riferisce all’ammontare dedotto al 31.12.2013 (in coerenza con le norme vigenti
alla data); infatti, a seguito dell’adozione del CRR a partire dal 01.01.2014, la deduzione non è più inclusa nel T2, ma diviene rilevante ai fini del
CET1.
(10) In riferimento al 30.06.2013, l’ammontare (€/mln 2) è pari al 50% della complessiva variazione di periodo, in coerenza con le disposizioni
regolamentari vigenti alla data che imponevano le deduzioni per il 50% dal T1 e per il 50% dal T2; il restante 50% è pertanto riportato nel T2, in
riferimento alla voce “Altri elementi negativi e deduzioni” (riga 28.3).
La variazione positiva indicata nel T2 al 30.06.2014 (riga 28.3) si riferisce all’ammontare dedotto al 31.12.2013 (in coerenza con le norme vigenti
alla data); infatti, a seguito dell’adozione del CRR a partire dal 01.01.2014, la deduzione non è più inclusa nel T2, ma diviene rilevante ai fini del
CET1.
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
142
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Fondi Propri
(11) Al 30.06.2014 l’ammontare delle partecipazioni significative e non significative in società del settore finanziario (Financial Sector Entity – FSE)
non eccede le soglie condizionali definite dal CRR (cfr. articoli 46, 48); pertanto non sono applicate deduzioni al CET1. Il trend positivo esposto alla
data rappresenta quindi l’ammontare della deduzione per posizioni in strumenti di capitale al 31.12.2013, non più rilevata al 30.06.2014 in ragione
della modifica alla metodologia di calcolo introdotta dal CRR.
In riferimento al 30.06.2013:
•
in coerenza con le disposizioni regolamentari vigenti alla data, che imponevano le deduzioni per il 50% dal T1 e per il 50% dal T2,
l’ammontare (€/mln 483) è pari al 50% della complessiva variazione di periodo; il restante 50% è riportato nel T2, in riferimento alla voce
“Altri elementi negativi e deduzioni” (riga 28.1);
•
la variazione relativa agli attivi subordinati oggetto di deduzione è inclusa nella presente voce.
(12) La variazione negativa al 30.06.2014 (per €/mln 1,632) deriva dai seguenti elementi: (I) aggiustamento transitorio al CET1 per l’esclusione dai
Fondi Propri dei profitti non realizzati relativamente a titoli classificati tra le attività disponibili per la vendita secondo le modalità previste dall’articolo
467 del CRR; (II) aggiustamento negativo pari a €/mln 976, connesso all’esclusione dei profitti non realizzati relativamente alle esposizioni verso le
amministrazioni centrali classificate nel portafoglio AFS dello IAS39, in conformità con l’esercizio da parte di UniCredit SpA della facoltà prevista
dalla Circolare n° 285 di Banca d’Italia (Parte Seconda, Capitolo 14, Sezione II).
(13) L’incremento al 30.06.2014 è prevalentemente connessa all’eliminazione dei seguenti elementi: (I) sterilizzazione degli effetti positivi derivanti
dalla rivalutazione della partecipazione nel capitale della Banca d’Italia, pari ad €/mln 1.190, al netto dell’effetto fiscale (€/mln 184); (II) filtro positivo
relativo alle plusvalenze sulle passività subordinate di negoziazione (per €/mln 10).
Con particolare riferimento al punto (I), al 30.06.2014 il valore della partecipazione nel capitale della Banca d’Italia è ponderata al 100% in
applicazione dell’articolo 133 del CRR (Esposizioni in strumenti di capitale); la relativa rivalutazione transitata a conto economico al 31.12.2013 non
è oggetto di filtro in quanto realizzata.
(14) La variazione riferita al 30.06.2014 (negativa per €/mln 10) si riferisce alla rettifica regolamentare per posizioni dirette, indirette e sintetiche
detenute in strumenti di Capitale Aggiuntivo di Classe 1 emessi da FSE in cui è detenuto un investimento significativo. L’ammontare è esposto al
netto dell’aggiustamento transitorio positivo (€/mln 39), pari all’80% della complessiva deduzione (€/mln 48).
In riferimento al 30.06.2013, la variazione riferita agli attivi subordinati oggetto di deduzione è inclusa nella voce “Deduzioni per partecipazioni in
entità del settore finanziario in cui l'ente detiene una quota significativa” (riga 19).
(15) La variazione riferita al 30.06.2014 si riferisce alle seguenti rettifiche regolamentari, oggetto di deduzione per il 50% dal Capitale Aggiuntivo di
Classe 1 e per il 50% dal T2 (riga 29):
•
quota residua relativa a posizioni dirette in strumenti di Capitale Aggiuntivo di Classe 1 emessi da FSE in cui l’ente ha un investimento
significativo, pari ad €/mln 18;
•
quota residua relativa all'eccedenza di perdite attese rispetto alle rettifiche di valore per posizioni IRB, pari ad €/mln 58.
(16) La variazione negativa al 30.06.2014 (€/mln 2.463) include – oltre diminuzione della quota computabile di strumenti e prestiti subordinati –
anche gli ammontari riferiti ai seguenti elementi: (I) strumenti emessi da filiazioni (positivi per €/mln 1.407); (II) strumenti e prestiti subordinati di
classe 2 oggetto di disposizioni transitorie (grandfathering) (positivi per €/mln 416).
La variazione positiva al 30.06.2013 (€/mln 92) comprende le evoluzioni connesse ai seguenti elementi: (I) strumenti ibridi di patrimonializzazione
(negativi per €/mln 151); (II) passività subordinate di 2° livello (positivi per €/mln 243).
(17) L’incremento nel T2 al 30.06.2014 (€/mln 1.195) si riferisce all’ammontare delle riserve di valutazione al 31.12.2013; infatti, a seguito delle
disposizioni introdotte dal CRR a partire dal 01.01.2014, tali riserve non sono più incluse nel T2, ma assumono rilevanza ai fini del CET1 tra le Altre
componenti di conto economico complessivo accumulate. In particolare, la variazione positiva è riferita ai seguenti elementi (l’indicazione
“positiva”/”negativa” riportata di seguito deve essere letta come saldo alla data del 31.12.2013, assumendo quindi senso contrario ai fini della
rappresentazione delle variazioni del periodo): (I) riserve positive da valutazione di titoli disponibili per la vendita (positive per €/mln 487); (II)
differenze di cambio (negative per €/mln 1.960), diverse da quella sull’avviamento inclusa nel CET1; (III) leggi speciali di rivalutazione (positive per
€/mln 278).
La variazione negativa al 30.06.2013 (€/mln 644) si riferisce prevalentemente ad evoluzioni dei seguenti elementi: (I) riserve positive da valutazione
di titoli disponibili per la vendita (positive per €/mln 76); (II) differenze di cambio (negative per €/mln 720), diverse da quella sull’avviamento inclusa
nel CT1.
(18) La variazione positiva al 30.06.2014 (€/mln 24) è connessa alla deduzione per minusvalenze nette su partecipazioni alla data del 31.12.2013,
rilevante ai sensi della normativa vigente alla data, ma non più ammessa ai sensi del CRR.
143
Riconciliazione dello Stato Patrimoniale contabile e regolamentare con riconduzione agli elementi dei Fondi Propri
transitori
(migliaia di €)
D at i co nt ab ili ( * )
V O CI DELL'ATTIV O
Per imet r o d i
b ilancio
Per imet r o
p r ud enz iale
A mmo nt ar i
r ilevant i ai f ini d ei
F o nd i Pr o p r i ( * * )
R if . T avo la
" M o d ello
t r ansit o r io p er la
p ub b licaz io ne
d elle inf o r maz io ni
sui F o nd i Pr o p r i"
N ot e ( ***)
40. Attività finanziarie disponibili per la vendita - Titoli di capitale (partecipazioni)
2.632.949
2.630.849
-
18, 19, 21
1
100. Partecipazioni
6.245.504
3.857.501
-
18, 19, 21
1
130. Attività immateriali, di cui:
5.390.026
5.433.503
(5 . 4 16 . 5 3 6 )
Avviamento
3.536.328
3.533.897
(3.587.066)
8
2
Altre immobilizzazioni immateriali
1.853.698
1.899.606
(1.829.470)
8
3
140. Attività fiscali differite, di cui principalmente:
Affrancamenti multipli dell'avviamento
Attività fiscali differite che si basano sulla redditività futura
15 . 9 2 1. 5 18
16 . 0 0 4 . 3 2 2
(3 2 5 . 9 9 0 )
557.835
557.835
(278.918)
26
4
(5.259.616)
(5.342.420)
(47.072)
10, 21, 22
5
R if . T avo la
" M o d ello
t r ansit o r io p er la
p ub b licaz io ne
d elle inf o r maz io ni
sui F o nd i Pr o p r i"
N ot e ( ***)
46
6
D at i co nt ab ili ( * )
V O CI DEL P AS S IV O E DEL P ATRIMO NIO NETTO
20. Debiti verso clientela - Passività subordinate, di cui:
Strumenti computabili nel capitale di classe 2
30. Titoli in circolazione - Passività subordinate, di cui:
Strumenti computabili nel capitale aggiuntivo di classe 1
Per imet r o d i
b ilancio
40. Passività finanziarie di negoziazione - Passività subordinate, di cui:
Strumenti computabili nel capitale di classe 2
140. Riserve da valutazione, di cui principalmente:
Riserve da valutazione di titoli disponibili per la vendita
Riserve di valutazione delle perdite attuariali nette
Altri elementi positivi - Leggi speciali di rivalutazione
Riserve di cash flow hedge
Differenze di cambio
160. Strumenti di capitale, di cui:
Strumenti computabili nel capitale aggiuntivo di classe 1
170. Riserve
Per imet r o
p r ud enz iale
3 4 9 . 10 9
346.909
346.912
18 . 2 2 0 . 13 9
18 . 8 0 7 . 5 3 0
1.445.889
1.233.452
33
6 - 11
0
609.085
33
6 - 11
16.774.250
16.774.250
12.920.943
46, 47
6
16 6 . 10 5
16 6 . 10 5
166.105
(2 . 0 7 4 . 0 5 5 )
1.631.974
0
3 - 26a
7
(1.915.253)
(134.546)
3- 9
8
277.020
277.020
277.020
3
710.671
662.077
0
(1.712.229)
(2.725.988)
(2.729.006)
898.604
898.604
898.604
898.604
15 . 9 7 6 . 6 0 4
19 . 9 0 5 . 7 7 4
220. Utile (Perdita) di periodo (+/- )
Altri e le me nti a qua dra tura de i Fondi P ropri
Tota le a ltri e le me nti, di c ui:
6
575.155
190. Capitale, di cui:
210. Patrimonio di pertinenza di terzi (+/- )
0
(2 . 5 8 6 . 5 3 2 )
(1.916.728)
180. Sovrapprezzi di emissione
200. Azioni proprie (- )
0
166.105
(2 . 0 7 3 . 18 8 )
12 . 7 6 1. 3 8 0
Azioni ordinarie sottostanti i titoli “ CASHES” - Quota strumenti Capitale Aggiuntivo di Classe 1
116.620
14 . 7 6 3 . 4 8 0
0
13 . 118 . 3 2 5
Azioni ordinarie sottostanti i titoli “ CASHES” - Quota capitale
116 . 6 2 0
346.912
1.445.889
Riclassifica: Azioni ordinarie sottostanti i titoli “ CASHES” - Quota strumenti Capitale Aggiuntivo di Classe 1
Strumenti computabili nel capitale di classe 2
A mmo nt ar i
r ilevant i ai f ini d ei
F o nd i Pr o p r i ( * * )
3 - 11
3
9
30
10
898.604
898.604
12 . 7 6 1. 3 8 0
2, 3
15 . 9 7 6 . 6 0 4
15 . 9 5 2 . 10 1
1, 33
11
19 . 9 0 5 . 7 7 4
19 . 2 7 0 . 18 8
1, 33
11
1
11
16
12
2.373.915
2.373.915
2.373.915
609.085
609.085
0
11
(3 . 6 7 1)
(3 . 6 7 1)
(3 . 6 7 1)
3.234.467
3 . 2 17 . 0 2 5
2.640.005
5
13
1. 115 . 6 9 5
1. 115 . 6 9 5
830.695
5a
14
A mmo nt ar i
r ilevant i ai f ini d ei
F o nd i Pr o p r i ( * * )
R if . T avo la
" M o d ello
t r ansit o r io p er la
p ub b licaz io ne
d elle inf o r maz io ni
sui F o nd i Pr o p r i"
836.892
Deduzioni posizioni in propri strumenti di capitale primario di classe 1
(52.317)
16
Attività a servizio di fondi pensione a benefici definiti
(23.206)
15
Rettifiche di valore supplementari
(295.199)
7
Filtri prudenziali applicati al capitale primario di classe 1, di cui:
(256.673)
Variazioni del proprio merito creditizio
Cessione di immobili
Deduzioni per cartolarizzazioni
Eccedenza delle perdite attese rispetto alle rettifiche di valore complessive (modelli IRB)
Strumenti emessi da filiazioni computati nel capitale aggiuntivo di classe 1
Deduzioni per attivi subordinati del capitale aggiuntivo di classe 1 emessi da Entità del settore finanziario
Aggiustamenti transitori al capitale aggiuntivo di classe 1
(178.482)
14
(78.191)
26
(282.339)
12
15
20c
(29.067)
12
159.891
34
16
(9.641)
40
17
41a, 41b
18
(76.136)
Strumenti emessi da filiazioni computati nel capitale di classe 2
1.406.633
48
19
Deduzioni per attivi subordinati del capitale di classe 2 emessi da Entità del settore finanziario
(603.656)
55
20
Eccedenza delle rettifiche di valore complessive rispetto alle perdite attese (modelli IRB)
712.392
50
Aggiustamenti transitori al capitale di classe 2
186.210
56a, 56b, 56c
Tota le Fondi P ropri
59.737.236
21
59
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
144
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Fondi Propri
Note alla tabella di pagina precedente:
(*) Le differenze tra valori contabili e regolamentari sono sostanzialmente imputabili a differenze nella composizione dei perimetri di consolidamento
utilizzati a fini bilancio (IFRS) e regolamentare (Gruppo Bancario), come definiti nel precedente capitolo “Ambito di applicazione”. In tal senso, si
segnala che, a partire dal 1° gennaio 2014, si sono registrate consistenti variazioni tra le aree di consolidamento contabile e regolamentare dovute
principalmente all’entrata in vigore dei principi contabili internazionali IFRS 10 e IFRS 11. In particolare, l’IFRS 11 ha sostituito lo IAS 31,
“Partecipazioni in joint venture”, ed il SIC 13, “Entità a controllo congiunto – Conferimenti in natura da parte dei partecipanti al controllo”, eliminando
la possibilità di adottare – dal punto di vista contabile – il metodo del consolidamento proporzionale, e quindi imponendo il passaggio al metodo del
patrimonio netto per il consolidamento delle entità a controllo congiunto. Per il gruppo UniCredit, l’impatto più rilevante connesso a tale modifica ha
riguardato le Entità del gruppo Koc/Yapi Kredi, ora deconsolidate contabilmente, ma consolidate proporzionalmente nel perimetro regolamentare in
continuità con i periodi precedenti.
(**) Il segno (+/-) rappresenta la contribuzione (positiva / negativa) ai Fondi Propri.
(***) Note relative alla colonna “Ammontari rilevanti ai fini dei Fondi Propri”:
1.
Al 30.06.2014 l’ammontare delle partecipazioni significative e non significative in società del settore finanziario (Financial Sector Entity – FSE)
non eccede le soglie condizionali definite dal CRR (cfr. articoli 46, 48); pertanto non sono applicate deduzioni al Capitale Primario di Classe 1.
Con riferimento alla voce “Partecipazioni”, la principale differenza tra ammontare contabile e ammontare regolamentare è ascrivibile alle Entità
consolidate contabilmente secondo il metodo del Patrimonio netto, in coerenza con quanto esposto nella nota (*).
2.
Il valore dell’avviamento rilevante ai fini delle deduzioni dai Fondi Propri (€/mln 3.587) include anche le differenze positive di patrimonio netto
relative ad investimenti significativi, mentre è al netto delle relative passività fiscali differite.
3.
Oltre al valore regolamentare di partenza delle “Altre attività immateriali” (negativo per €/mln 1.900), l’importo della deduzione tiene conto
anche dei seguenti elementi: (I) riduzione per passività fiscali connesse alla svalutazione di tali attività immateriali (cfr. art. 37 del CRR); (II)
quota di ulteriori attività immateriali in via di dismissione (cfr. punto B.9 della tavola di Nota Integrativa “15.1 Attività non correnti e gruppi di
attività in via di dismissione: composizione per tipologia di attività” della Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2014).
4.
€/mln 558 sono riferiti ad attività fiscali differite connesse con affrancamenti plurimi di un medesimo avviamento. In riferimento a tali attività
fiscali, €/mln 279 sono relativi all’effetto del filtro negativo connesso ad “affrancamento multiplo”, calcolato come da comunicazione di Banca
d’Italia del 9 maggio 2013 (20% per anno, a partire dal 31 dicembre 2012).
5.
L’importo delle attività fiscali differite rilevante ai fini delle deduzioni dai Fondi Propri è espresso al netto delle passività fiscali differite laddove
siano soddisfatte le condizioni di cui all’articolo 38 del CRR. L’ammontare dedotto dal Capitale Primario di Classe 1 al 30.06.2014 (€/mln 47 in
considerazione del phase-in del 20% dell’ammontare complessivo, pari ad €/mln 235) si riferisce alle sole attività fiscali differite che si basano
sulla redditività futura e non derivano da differenze temporanee; infatti, l’importo di attività fiscali differite derivanti da differenze temporanee
non è soggetto a deduzione in quanto non eccedente le soglie condizionali definite dal CRR (cfr. articolo 48).
6.
L’ammontare rilevante ai fini dei Fondi Propri si riferisce solo agli strumenti emessi dalla Capogruppo UniCredit S.p.A., in quanto gli strumenti
subordinati emessi da filiazioni del Gruppo (e.g. passività finanziarie di negoziazione) sono inclusi nei Fondi Propri consolidati solo per
l’ammontare risultante dall’applicazione degli algoritmi di calcolo di cui agli articoli 85-88 del CRR (esposto tra gli “Altri elementi a quadratura
dei Fondi Propri”).
La presente voce include inoltre i seguenti ammontari oggetto di riclassifica:
a.
€/mln 609 riferiti alla quota dei Cashes (dalla voce Capitale) non oggetto di aumento del capitale sociale a titolo gratuito per
nominali €/mln 2.499 deliberato dall’Assemblea straordinaria del 15 dicembre 2011;
b.
€/mln 8 riferiti ad azioni di risparmio (dalla voce Capitale);
c.
€/mln 10 di riserve sovrapprezzo riferite ad azioni di risparmio (dalla voce Sovrapprezzi di emissione).
7.
L’importo delle riserve da valutazione relative ad attività disponibili per la vendita include anche la porzione di riserve relative ad attività in via di
dismissione e partecipazioni valutate a patrimonio netto; proprio in considerazione di tale aspetto, la differenza di maggiore rilevanza tra
ammontare contabile e ammontare regolamentare è riferita alle riserve di valutazione riferite alle Entità consolidate contabilmente secondo il
metodo del Patrimonio netto, in coerenza con quanto esposto nella nota (*).
L’ammontare considerato ai fini dei Fondi Propri è nullo in considerazione dei seguenti elementi: (I) aggiustamento transitorio al Capitale
Primario di Classe 1 per l’esclusione dai Fondi Propri dei profitti non realizzati relativamente a titoli classificati tra le attività disponibili per la
vendita secondo le modalità previste dall’articolo 467 del CRR; (II) aggiustamento negativo pari a €/mln 976, connesso all’esclusione dei profitti
non realizzati relativamente alle esposizioni verso le amministrazioni centrali classificate nel portafoglio AFS dello IAS39, in conformità con
l’esercizio da parte di UniCredit SpA della facoltà prevista dalla Circolare n° 285 di Banca d’Italia (Parte Seconda, Capitolo 14, Sezione II).
8.
A partire dal 1° gennaio 2013, per effetto dell’entrata in vigore delle modifiche al principio IAS 19 (IAS 19R), l’eliminazione del metodo del
corridoio – con conseguente iscrizione del valore attuale dell’obbligazione a benefici definiti – ha determinato un impatto sul patrimonio netto
del Gruppo connesso alla rilevazione nelle riserve di valutazione delle perdite attuariali nette non precedentemente rilevate in applicazione di
detto metodo. Dal punto di vista regolamentare, tale riserva di valutazione – negativa per €/mln 1.915 – è soggetta ad aggiustamento
transitorio positivo per €/mln 1.781, pari al 100% dell’importo calcolato in coerenza con l’articolo 473 del CRR.
9.
La differenza di maggiore rilevanza tra ammontare contabile e regolamentare è riferita alla riserva cambi delle Entità del gruppo Koc/Yapi Kredi
(negativa per circa €/bn 1), deconsolidate contabilmente, ma consolidate proporzionalmente nel perimetro regolamentare in continuità con i
periodi precedenti.
10. L’ammontare si riferisce all’emissione di strumenti di Capitale Aggiuntivo di Classe 1, denominati in USD, per un totale di USD/bn 1,25
effettuata da UniCredit S.p.A. in data 27 marzo 2014, con data valuta 3 aprile 2014, i cui termini sono in linea con la nuova normativa "CRD IV"
in vigore a partire dall’1 gennaio 2014.
11. In riferimento alla voce Sovrapprezzi di emissione, la differenza (pari ad €/mln 25) tra l’ammontare contabile e l’ammontare computato nei
Fondi Propri si riferisce ai seguenti importi: (I) riserva da sovrapprezzo relativa ad azioni di risparmio per €/mln 10, riclassificata nel Capitale
Aggiuntivo di Classe 1 (cfr. nota 6); (II) eliminazione della riserva da sovrapprezzo connessa a finanziamento indiretto degli strumenti di fondi
propri per €/mln 15.
In riferimento alla voce Capitale, le azioni ordinarie che rappresentano il sottostante dei titoli “CASHES” sono computate nel Capitale Primario
di Classe 1 per un totale di €/mln 2.374, e nel Capitale Aggiuntivo di Classe 1 per un totale di €/mln 609 tra gli strumenti soggetti a phase-out
(rif. nota 6).
12. L’ammontare dedotto dai Fondi Propri di cui alla voce 16 della tavola "Modello transitorio per la pubblicazione delle informazioni sui Fondi
Propri" (pari ad €/mln 56) include – oltre alla presente voce – anche le posizioni indirette e sintetiche in propri strumenti di Capitale Primario di
Classe 1 (pari ad €/mln 52) esposte nel presente schema tra gli “Altri elementi a quadratura dei Fondi Propri”.
13. L’importo rilevante ai fini dei Fondi Propri è pari alla somma dei seguenti elementi: (I) ammontare degli interessi di minoranza computabile nel
Capitale Primario di Classe 1 consolidato ai sensi dell’articolo 84 del CRR (pari ad €/mln 1.276); (II) aggiustamenti transitori di cui agli articoli
479 e 480 del CRR (filtro positivo pari ad €/mln 1.364).
145
14.
15.
16.
17.
18.
19.
20.
21.
L’ammontare riconosciuto nel Capitale Primario di Classe 1 include l’utile del primo semestre, pari a €/mln 1.116, al netto dei dividendi
prevedibili di pertinenza del Gruppo pari a €/mln 285.
L’ammontare include i profitti derivanti da variazioni del merito creditizio riferiti sia a passività per cassa valutate al fair value, sia a posizioni in
strumenti derivati.
L’ammontare si riferisce al capitale di classe 1 ammissibile incluso nel Capitale Aggiuntivo di Classe 1 consolidato (pari ad €/mln 48) emesso
da filiazioni e detenuto da terzi, compresi gli interessi di minoranza non inclusi nella voce “210. Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-)” (pari ad
€/mln 112).
L’ammontare è esposto al netto dell’aggiustamento transitorio positivo (pari ad €/mln 39), ossia l’80% del valore della deduzione (€/mln 48)
relativa a posizioni dirette, indirette e sintetiche detenute in strumenti di Additional Tier 1 emessi da FSE in cui è detenuto un investimento
significativo.
La presente voce include le seguenti rettifiche regolamentari, da dedurre per il 50% dal Capitale Aggiuntivo di Classe 1:
a.
quota residua relativa a posizioni dirette in strumenti di Capitale Aggiuntivo di Classe 1 emessi da FSE in cui l’ente ha un
investimento significativo, pari ad €/mln 18;
b.
quota residua relativa all'eccedenza di perdite attese rispetto alle rettifiche di valore per posizioni IRB, pari ad €/mln 58.
L’importo rilevante ai fini dei Fondi Propri è pari alla somma dei seguenti elementi: (I) strumenti di Capitale Aggiuntivo di Classe 1 e gli
strumenti di Capitale di Classe 2 emessi da filiazioni del Gruppo riconosciuto nei Fondi Propri consolidati ai sensi degli articoli 85-88 del CRR
(pari ad €/mln 436); (II) aggiustamenti transitori di cui all’articolo 480 del CRR (filtro positivo pari ad €/mln 971).
L’ammontare della deduzione (pari ad €/mln 604) è esposto al netto dell’aggiustamento transitorio (pari ad €/mln 334), ossia al netto dell’80%
del valore della deduzione (€/mln 417) relativa a posizioni indirette e sintetiche detenute in strumenti di Tier 2 emessi da FSE in cui è detenuto
un investimento significativo.
La presente voce include i seguenti aggiustamenti transitori al Capitale di classe 2:
a.
deduzione del rimanente 50% dell’ammontare residuo relativo a posizioni dirette detenute in strumenti di Additional Tier 1 emessi
da FSE in cui l’Ente detiene un investimento significativo, pari €/mln 18;
b.
deduzione del rimanente 50% dell’ammontare residuo dell’eccesso di perdite attese su rettifiche di valore per posizioni IRB, pari ad
€/mln 58;
c.
filtro positivo nazionale introdotto dalla Circolare Banca d’Italia n° 285 pari all’80% del 50% dei profitti non realizzati su titoli AFS,
per €/mln 262.
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
146
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Fondi Propri
147
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
148
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Requisiti di capitale
Requisiti di capitale
Il gruppo UniCredit assegna un ruolo prioritario alle attività volte alla gestione e all’allocazione del capitale in funzione dei
rischi assunti, ai fini dello sviluppo dell’operatività del Gruppo in ottica di creazione di valore. Le attività si articolano nelle
diverse fasi del processo di pianificazione e controllo del Gruppo e, in particolare:
•
nei processi di piano e budget:
o
formulazione della proposta di propensione al rischio e degli obiettivi di patrimonializzazione;
o
analisi dei rischi associati ai driver del valore e allocazione del capitale alle linee di attività e business
unit;
o
assegnazione degli obiettivi di performance aggiustate per il rischio;
o
analisi dell’impatto sul valore del Gruppo e della creazione di valore per gli azionisti;
o
elaborazione e proposta del piano del capitale e della dividend policy;
•
nei processi di monitoraggio:
o
analisi delle performance conseguite a livello di gruppo e di business unit e preparazione dei dati
gestionali per uso interno ed esterno;
o
analisi e controllo dei limiti;
o
analisi e controllo andamentale dei ratio patrimoniali di gruppo e individuali.
Il Gruppo si pone l’obiettivo di generare un reddito superiore a quello necessario a remunerare i rischi (cost of equity) e quindi
di creare valore per i propri azionisti attraverso l’allocazione del capitale alle differenti linee di attività e business unit in
funzione degli specifici profili di rischio. A supporto dei processi di pianificazione e controllo, il Gruppo adotta la metodologia
di misurazione delle performance aggiustate per il rischio (Rapm) predisponendo una serie di indicatori in grado di unire e
sintetizzare tra loro le variabili economiche, patrimoniali e di rischio da considerare.
Il capitale e la sua allocazione, quindi, assumono un’importanza rilevante nella definizione delle strategie perché da un lato
esso rappresenta l’investimento nel Gruppo da parte degli azionisti che deve essere remunerato in modo adeguato, dall’altro
è una risorsa scarsa soggetta a limiti esogeni, definiti dalla normativa di vigilanza.
Nel processo di allocazione, le definizioni di capitale utilizzate sono:
•
capitale di rischio o impiegato: è la consistenza patrimoniale conferita dagli azionisti (capitale impiegato), che deve
essere remunerata almeno pari alle aspettative (costo dell’equity);
•
capitale a rischio: è la quota parte dei mezzi propri che fronteggia (a preventivo – capitale allocato) o ha
fronteggiato (a consuntivo – capitale assorbito) i rischi assunti per perseguire gli obiettivi di creazione di valore.
Il capitale a rischio è misurato seguendo da una parte le tecniche di risk management, per cui il capitale a rischio è definito
come capitale economico, dall’altra la normativa di vigilanza, per cui il capitale a rischio è definito come capitale
regolamentare.
Il capitale economico ed il capitale regolamentare differiscono tra loro per definizione e per copertura delle categorie di
rischio. Il primo discende dall’effettiva misurazione dell’esposizione assunta, il secondo da schemi definiti nella normativa di
vigilanza.
Il capitale economico è fissato ad un livello tale da coprire con il 99,93% di probabilità (intervallo di confidenza) gli eventi
avversi, mentre il capitale regolamentare è quantificato in base ad un CET1 ratio target in linea con i principali gruppi bancari
internazionali e tenendo in considerazione gli impatti delle normative di vigilanza in vigore o che saranno adottate (CRR,
Global Systemically Important Financial Institutions: G-SIFIs, ecc.).
Il processo di allocazione del capitale è basato su una logica di “doppio binario”, considerando sia il capitale economico,
misurato attraverso la completa valutazione dei rischi tramite modelli di Risk Management, e sia il capitale regolamentare
quantificato applicando gli obbiettivi interni di capitalizzazione ai requisiti di capitale regolamentari.
La gestione del capitale, svolta dalla unità operativa Capital Management della Direzione Pianificazione, Strategia e Capital
Management, ha la finalità di definire il livello di patrimonializzazione obiettivo per il Gruppo e le sue società nel rispetto della
regolamentazione di vigilanza e della propensione al rischio.
Nella gestione dinamica del capitale, l’unità operativa Capital Management elabora il piano del capitale ed effettua il
monitoraggio dei ratios patrimoniali di Vigilanza.
Il monitoraggio si riferisce da un lato al patrimonio sia secondo la definizione contabile che secondo quella di vigilanza
(Common Equity Tier 1, Additional Tier 1 e Tier 2 Capital) e dall’altro alla pianificazione e all’andamento dei “risk weighted
asset” (RWA).
La dinamicità della gestione è finalizzata ad individuare gli strumenti di investimento e di approvvigionamento del capitale
(azioni ordinarie e altri strumenti di capitale) più idonei al conseguimento degli obiettivi identificati. In caso di deficit di capitale,
sono indicati i gap da colmare e le azioni di “capital generation” misurandone il costo e l’efficacia attraverso la metodologia di
Rapm. In tale contesto l’analisi del valore è arricchita dal ruolo di sintesi della unità operativa Capital Management per gli
aspetti regolamentari, contabili, finanziari, fiscali, di risk management ecc. e delle loro evoluzioni normative3, in modo che
siano fornite la valutazione e tutte le indicazioni necessarie alle altre funzioni della Capogruppo o società chiamate a
realizzare le azioni.
3
Per esempio Basilea 2/3, IAS/IFRS ecc.
149
I
Rafforzamento patrimoniale
In data 27 marzo 2014, con data valuta 3 aprile 2014, UniCredit S.p.A. ha lanciato un'emissione di strumenti Additional Tier 1,
denominati in USD, per un totale di USD 1,25 miliardi, i cui termini sono in linea con la nuova normativa "CRD IV" in vigore a
partire dall’1 gennaio 2014.
I titoli sono perpetui (con scadenza legata alla durata statutaria di UniCredit S.p.A.) e possono essere richiamati dall'emittente
dopo 10 anni e successivamente ad ogni data di pagamento cedola. La cedola a tasso fisso riconosciuta per i primi 10 anni è
pari a 8,00% all'anno pagata su base semestrale; in seguito, se non viene esercitata la facoltà di rimborso anticipato, la
stessa verrà ridefinita ad intervalli di 5 anni sulla base del tasso swap di pari scadenza vigente al momento maggiorato di 518
punti base. Come previsto dai requisiti regolamentari, il pagamento della cedola è discrezionale.
Gli strumenti di tipologia Additional Tier 1 contribuiscono a rafforzare il Tier 1 Ratio di UniCredit S.p.A. Il trigger del 5,125%
sul Common Equity Tier 1 (CET1) prevede che, qualora il coefficiente CET1 del Gruppo o di UniCredit S.p.A. scenda al di
sotto di tale soglia, il valore nominale dei titoli sarà ridotto temporaneamente dell'importo necessario a ripristinarne il livello,
tenendo conto anche degli altri strumenti con caratteristiche similari.
L'emissione è la prima di tipologia Additional Tier 1 con caratteristiche in linea con la nuova normativa "CRD IV" da parte di
un emittente italiano, la prima transazione in formato RegS Perp NC10 denominata in USD emessa da una banca europea
ed ha incontrato presso gli investitori un fortissimo interesse, con ordini per quasi 8 miliardi di dollari da parte di circa 450
investitori.
A seguito del riscontro di mercato particolarmente positivo, la guidance di rendimento è stata rivista ad 8,00%/8,25% rispetto
alle indicazioni iniziali di 8,25%. Le cedola è stata poi fissata a 8,00% per i primi 10 anni con un prezzo di emissione pari a
100%. Inoltre l'ammontare finale degli strumenti è stato incrementato a USD 1,25 miliardi partendo da un target iniziale di
USD 1 miliardo.
I titoli sono stati distribuiti a diverse categorie di investitori istituzionali, quali fondi (71%), assicurazioni e fondi pensione (10%)
e private banking (9%). La richiesta iniziale è arrivata principalmente dalle seguenti aree: Regno Unito (39%), Italia (20%),
Asia (12%) e Svizzera (8%).
UniCredit Corporate & Investment Banking, assieme a Citi, HSBC, Societe Generale e UBS, ha gestito il collocamento in
qualità di joint bookrunner. Il rating assegnato da parte di Fitch è "BB-". I titoli sono quotati presso la Borsa di Lussemburgo.
Si ricorda che in data 11 marzo 2014 il Consiglio di Amministrazione di UniCredit, in forza di delega conferita dall'Assemblea
straordinaria del 29 aprile 2011 e dall'Assemblea straordinaria dell'11 maggio 2012, ha deliberato un aumento di capitale per
euro 28.143.498,84 mediante emissione di n. 8.498.340 azioni ordinarie da assegnare al personale di UniCredit, delle
Banche e delle Società del Gruppo.
Si segnala inoltre che, a seguito dell’operazione di scrip dividend deliberata dall’Assemblea straordinaria del 13 maggio 2014
ed eseguita mediante l’assegnazione di azioni ordinarie e di risparmio di nuova emissione della Società agli azionisti aventi
diritto al dividendo che non abbiano optato per il pagamento in denaro, l’aumento di capitale è stato pari a euro
222.774.043,97. Pertanto il nuovo capitale sociale della Banca ammonta a euro 19.905.773.742,24.
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
150
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Requisiti di capitale
Rischio di credito e controparte
(migliaia di €)
3 0 .0 6 .2 0 14
R ISC HIO D I C R ED IT O E D I C ON T R OPA R T E
Imp o r t i no n
p o nd er at i
3 1.0 3 .2 0 14
Imp o r t i
p o nd er at i
Imp o r t i no n
p o nd er at i
R eq uisit o
Imp o r t i
p o nd er at i
R eq uisit o
A. RISCHIO DI CREDITO E DI CONTROPARTE
A.1 Metodologia Standardizzata
392.582.006
186.143.686
14.891.495
392.421.184
188.508.646
15.080.692
Esposizioni verso o garantite da amministrazioni centrali o banche centrali
129.998.939
21.336.086
1.706.887
130.240.086
23.205.447
1.856.436
Esposizioni verso o garantite da Amministrazioni regionali o autorità locali
50.268.126
1.982.223
158.578
51.013.194
2.139.416
171.153
Esposizioni verso o garantite Organismi del settore pubblico
8.156.970
2.921.605
233.728
6.831.541
2.968.665
237.493
Esposizioni verso o garantite Banche multilaterali di sviluppo
1.262.897
0
0
1.317.397
0
0
Esposizioni verso o garantite Organizzazioni internazionali
4.989.322
0
0
4.621.139
0
0
Esposizioni verso o garantite da Enti
20.817.047
12.948.657
1.035.893
12.771.512
4.572.837
365.827
Esposizioni verso o garantite da Imprese
62.213.886
62.087.264
4.966.981
65.865.085
61.934.183
4.954.735
Esposizioni Al dettaglio
46.359.563
32.977.314
2.638.185
44.363.809
31.656.521
2.532.522
Esposizioni Garantite da immobili
24.337.540
13.057.156
1.044.572
24.614.685
13.284.098
1.062.728
Esposizioni in stato di default
12.370.316
14.643.169
1.171.454
12.229.546
14.617.086
1.169.367
Esposizioni ad alto rischio
1.337.489
2.005.736
160.459
2.452.420
2.855.396
228.432
Esposizioni sottoforma di obbligazioni bancarie garantite
2.247.259
324.354
25.948
2.207.965
308.542
24.683
Esposizioni verso Organismi di investimento collettivo del risparmio (OICR)
1.344.454
1.065.763
85.261
1.340.846
1.254.347
100.348
Esposizioni a breve termine verso imprese o enti
441.654
540.614
43.249
390.656
416.000
33.280
Elementi che rappresentano posizioni verso le Cartolarizzazioni
222.705
164.863
13.189
984.347
410.056
32.804
5.272.701
4.686.111
374.889
8.672.461
13.319.525
1.065.562
Esposizioni in strumenti di capitale
Altre esposizioni
A.2 Metodologia basata sui rating interni - Attività di Rischio
20.941.138
15.402.771
1.232.222
22.504.495
15.566.527
1.245.322
462.006.400
147.012.425
11.760.994
463.482.963
147.742.760
11.819.421
Esposizioni verso o garantite da amministrazioni centrali o banche centrali
11.583.456
568.815
45.505
15.530.130
635.768
50.861
Esposizioni verso o garantite da enti, enti pubblici e territoriali e altri soggetti
60.537.145
11.914.432
953.155
60.149.795
12.638.812
1.011.105
Esposizioni verso o garantite da Imprese - PMI
69.688.864
28.183.602
2.254.688
76.776.327
31.506.699
2.520.536
Esposizioni verso o garantite da Imprese - Finanziamenti specializzati
25.108.920
10.853.534
868.283
24.954.432
11.545.564
923.645
142.061.624
64.779.219
5.182.338
131.773.276
59.233.941
4.738.715
Esposizioni verso o garantite da Imprese - Altre imprese
Esposizioni al dettaglio Garantite da immobili: PMI
8.568.913
1.946.677
155.734
8.749.734
2.026.463
162.117
87.332.777
12.067.408
965.393
87.663.549
12.105.415
968.433
5.200.271
683.001
54.640
5.258.775
709.366
56.749
34.954.348
7.598.958
607.917
34.879.332
7.959.353
636.748
Altre esposizioni al dettaglio: Persone fisiche
9.459.629
4.100.865
328.069
9.846.667
4.279.789
342.383
Elementi che rappresentano posizioni verso le cartolarizzazioni
7.510.453
2.637.045
210.964
7.900.946
3.402.707
272.217
1.678.869
134.310
1.698.883
135.911
659.475
1.770.468
141.637
1.294.526
3.235.411
258.833
233.039
469.385
37.551
730.915
1.606.099
128.488
0
0
0
0
0
0
426.436
1.301.083
104.087
563.611
1.629.312
130.345
139.070
264.231
21.138
236.177
448.735
35.899
33.006
95.717
7.657
38.665
112.127
8.970
254.360
941.135
75.291
288.769
1.068.450
85.476
Esposizioni soggette a disposizioni di vigilanza transitorie per quanto riguarda i requisiti in materia di fondi propri
0
0
0
0
0
0
Esposizioni soggette a clausole di grandfathering per quanto riguarda i requisiti in materia di fondi propri
0
0
0
0
0
0
Esposizioni al dettaglio Garantite da immobili: persone fisiche
Esposizioni al dettaglio Rotative qualificate
Altre esposizioni al dettaglio: PMI
Altre attività diverse dai crediti
A.3 Metodologia basata sui rating interni - Esposizioni in strum enti di capitale
Metodo PD/LGD: Attività di rischio
Metodo dei modelli interni attività di rischio
Metodo della ponderazione semplice: Attività di rischio
Esposizioni in strumenti di private equity di portafogli sufficientemente diversificati e altre esposizioni
Esposizioni negoziate in mercati regolamentari
Altre esposizioni in strumenti di capitale
151
I
Rischio di credito e controparte
(migliaia di €)
C o nsist enz e al 3 0 g iug no 2 0 14
R ischio d i cr ed it o
R ISC HIO D I C R ED IT O E D I C ON T R OPA R T E
METODOLOGIA STANDARDIZZATA
R ischio d i co nt r o p ar t e
R eq uisit o
p at r imo niale
R W A ( net o f IC )
C o nsist enz e al 3 1 mar z o 2 0 14
R ischio d i cr ed it o
R eq uisit o
p at r imo niale
R W A ( net o f IC )
R W A ( net o f IC )
R ischio d i co nt r o p ar t e
R eq uisit o
p at r imo niale
R eq uisit o
p at r imo niale
R W A ( net o f IC )
182.716.426
14.617.314
3.427.260
274.181
184.484.646
14.758.772
4.024.000
321.920
Esposizioni verso o garantite da amministrazioni centrali o banche centrali
21.233.929
1.698.714
102.157
8.173
23.105.125
1.848.410
100.322
8.026
Esposizioni verso o garantite da Amministrazioni regionali o autorità locali
1.960.155
156.812
22.068
1.765
2.117.170
169.374
22.246
1.780
Esposizioni verso o garantite Organismi del settore pubblico
2.877.938
230.235
43.667
3.493
2.923.579
233.886
45.086
3.607
Esposizioni verso o garantite Banche multilaterali di sviluppo
0
0
0
0
0
0
0
0
Esposizioni verso o garantite Organizzazioni internazionali
0
0
0
0
0
0
0
0
Esposizioni verso o garantite da Enti
12.105.538
968.443
843.119
67.450
3.484.001
278.720
1.088.836
87.107
Esposizioni verso o garantite da Imprese
60.038.605
4.803.088
2.048.659
163.893
59.667.366
4.773.389
2.266.817
181.345
Esposizioni Al dettaglio
32.623.366
2.609.869
353.948
28.316
31.169.885
2.493.591
486.636
38.931
Esposizioni Garantite da immobili
13.057.156
1.044.572
0
0
13.284.098
1.062.728
0
0
Esposizioni in stato di default
14.631.292
1.170.503
11.877
950
14.605.789
1.168.463
11.297
904
2.005.600
160.448
136
11
2.854.896
228.392
500
40
0
Esposizioni ad alto rischio
Esposizioni sottoforma di obbligazioni bancarie garantite
Esposizioni verso Organismi di investimento collettivo del risparmio (OICR)
Esposizioni a breve termine verso imprese o enti
Elementi che rappresentano posizioni verso le Cartolarizzazioni
Esposizioni in strumenti di capitale
324.354
25.948
0
0
308.542
24.683
0
1.065.763
85.261
0
0
1.254.347
100.348
0
0
538.997
43.120
1.617
129
413.751
33.100
2.249
180
410.056
32.804
1
13.319.515
1.065.561
10
1
15.566.526
1.245.322
1
0
25.031
164.863
13.189
0
4.686.101
374.888
10
15.402.769
1.232.222
2
17.387.947
1.391.036
419.681
33.574
16.432.115
1.314.569
312.891
329.994
26.400
1.974
158
400.142
32.011
3.179
254
Esposizioni verso o garantite da enti, enti pubblici e territoriali e altri soggetti
1.184.613
94.769
123.163
9.853
1.036.098
82.888
58.071
4.646
Esposizioni verso o garantite da Imprese - PMI
5.569.688
445.575
6.751
5.439.130
435.130
Esposizioni verso o garantite da Imprese - Finanziamenti specializzati
2.214.799
177.184
31.592
2.527
2.187.352
174.988
28.108
2.249
Esposizioni verso o garantite da Imprese - Altre imprese
8.088.853
647.108
178.559
14.285
7.369.393
589.551
144.924
11.594
119.596.711
9.567.737
6.971.041
557.683
121.402.607
9.712.209
6.192.440
495.395
Altre esposizioni
METODOLOGIA BASATA SUI RATING INTERNI
DI BASE
Esposizioni verso o garantite da amministrazioni centrali o banche centrali
AVANZATO
Esposizioni verso o garantite da amministrazioni centrali o banche centrali
Esposizioni verso o garantite da enti, enti pubblici e territoriali e altri soggetti
Esposizioni verso o garantite da Imprese - PMI
Esposizioni verso o garantite da Imprese - Finanziamenti specializzati
Esposizioni verso o garantite da Imprese - Altre imprese
Esposizioni al dettaglio Garantite da immobili: PMI
84.393
78.609
6.289
216.953
17.356
19.894
1.592
215.221
17.218
17.226
1.378
8.931.898
714.552
1.674.758
133.981
9.165.471
733.238
2.379.172
190.334
21.350.243
1.708.019
1.179.278
94.342
25.254.920
2.020.394
734.040
58.723
7.653.620
612.290
953.523
76.282
8.335.929
666.874
994.175
79.534
53.502.676
4.280.214
3.009.131
240.730
49.767.255
3.981.380
1.952.369
156.190
1.946.677
155.734
0
0
2.026.463
162.117
0
0
12.067.408
965.393
0
0
12.105.415
968.433
0
0
683.001
54.640
0
0
709.366
56.749
0
0
Altre esposizioni al dettaglio: PMI
7.561.695
604.936
37.263
2.981
7.943.337
635.467
16.016
1.281
Altre esposizioni al dettaglio: Persone fisiche
4.003.671
320.294
97.194
7.776
4.180.347
334.428
99.442
7.955
1.678.869
134.310
1.698.883
135.911
4.407.513
352.601
6.638.118
531.049
469.385
37.551
1.606.099
128.488
0
0
0
0
1.301.083
104.087
1.629.312
130.345
264.231
21.138
448.735
35.899
95.717
7.657
112.127
8.970
941.135
75.291
1.068.450
85.476
2.637.045
210.964
3.402.707
272.217
Esposizioni al dettaglio Garantite da immobili: persone fisiche
Esposizioni al dettaglio Rotative qualificate
Altre attività diverse dai crediti
ALTRE ESPOSIZIONI IRB
Metodo PD/LGD: Attività di rischio
Metodo dei modelli interni attività di rischio
Metodo della ponderazione semplice: Attività di rischio
Esposizioni in strumenti di private equity nell'ambito di portafogli sufficientemente diversificati
Esposizioni negoziate in mercati regolamentari
Altre esposizioni in strumenti di capitale
Elementi che rappresentano posizioni verso le cartolarizzazioni
Nella tabella dell’”Adeguatezza Patrimoniale”, gli importi ponderati relativi ad esposizioni verso le cartolarizzazioni contribuiscono separatamente nel punto “A.1.3
Cartolarizzazioni”, mentre il relativo requisito contribuisce nel punto “B.1 Rischio di credito e di controparte”.
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
152
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Requisiti di capitale
(migliaia di €)
Adeguatezza patrimoniale
IMPORTI NON PONDERATI
30.06.2014
31.12.2013 (4)
IMPORTI PONDERATI/REQUISITI
30.06.2014
31.12.2013 (4)
C A T EGOR IE/ V A LOR I
A. ATTIVITA' DI RISCHIO
A.1 RISCHIO DI CREDITO E CONTROPARTE
1. Metodologia standardizzata
2. Medologia basata sui rating interni
2.1 Base
2.2 Avanzata
3. Cartolarizzazioni
B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA
B.1 Rischio di credito e controparte
B.2 Rischio di aggiustamento della valutazione del credito (1)
B.3 Rischio di regolamento (2)
B.4 Rischi di mercato
1. Metodologia standard
2. Modelli interni
3. Rischio di concentrazione
B.5 Rischio Operativo
1. Metodo base
2. Metodo standardizzato
3. Metodo avanzato
B.6 Altri elementi di calcolo (3)
B.7 Totale requisiti prudenziali
C. ATTIVITA' DI RISCHIO E COEFFICENTI DI VIGILANZA
C.1 Attività di rischio ponderate
C.2 Capitale primario di classe 1 / Attività di rischio ponderate (CET1 capital ratio)
C.3 Capitale di classe 1 / Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio)
C.4 Totale Fondi Propri / Attività di rischio ponderate (Total capital ratio)
855.247.881
844.040.506
334.926.579
314.926.556
392.359.301
384.010.405
185.978.824
161.818.076
455.155.422
450.896.787
146.145.848
149.581.278
28.845.373
24.341.555
17.807.627
14.249.517
426.310.049
426.555.232
128.338.221
135.331.761
7.733.158
9.133.314
2.801.907
3.527.202
26.794.126
25.194.124
425.946
5.038
1.123.836
1.424.834
161.989
55.912
961.847
1.368.922
3.547.214
4.161.024
237.789
285.937
303.887
318.696
3.005.538
3.556.391
31.896.161
33.899.086
398.702.012
423.738.575
3.119.104
10,58%
-
11,29%
10,09%
14,98%
13,61%
I dati non ponderati riflettono alcuni affinamenti, peraltro non materiali rispetto agli importi segnalati, per omogeneità al dato effettivamente segnalato.
Note:
1.
2.
3.
4.
Il rischio di aggiustamento della valutazione del credito (CVA) è stato introdotto a partire dall’1 gennaio 2014
(ingresso in vigore di Basilea 3).
Incluso nel rischio di credito e controparte al 31 dicembre 2013.
Al 31 dicembre 2013, l’ammontare era relativo all’aggiustamento per floor.
Le grandezze al 31 dicembre 2013 sono calcolate in coerenza con le previsioni regolamentari vigenti alla data.
In base a quanto previsto dalla normativa prudenziale italiana (Banca d’Italia – Circolare 263) , sino al primo trimestre del
2014, il gruppo UniCredit ha calcolato il requisito di capitale consolidato sui rischi di mercato come somma dei requisiti
individuali delle società ricomprese nel perimetro di consolidamento (senza esclusione delle transazioni infragruppo).
Con l’entrata in vigore della CRR, tale elemento di difformità della normativa prudenziale italiana è stato eliminato
consentendo di considerare i benefici di diversificazione fra diverse società per il calcolo del requisito patrimoniale
consolidato a fronte del rischio di mercato.
Banca d’Italia ha, pertanto, autorizzato il gruppo UniCredit all’utilizzo del modello di calcolo del requisito patrimoniale
consolidato a fronte del rischio di mercato includendo l’effetto di diversificazione fra le Società del Gruppo a partire dal
secondo trimestre di quest’anno, con la sola eccezione delle società partecipate aventi sede legale al di fuori dell’Unione
Europea.
Il risparmio complessivo per il Gruppo - in termini di RWA- ammonta a circa 6 miliardi di euro, così suddivisi:
•
circa 4,4 miliardi di euro derivanti dal beneficio di diversificazione fra le società del Gruppo autorizzate all’utilizzo
del modello interno per il calcolo del requisito patrimoniale a fronte del rischio di mercato (i.e. UCI Spa, UCB AG,
UCBA AG e CEE subsidiaries aventi sede legale in paesi membri dell’Unione europea);
•
circa 1,6 miliardi di euro derivanti dall’utilizzo del metodo standardizzato per il calcolo degli RWA per le CEE
subsidiaries aventi sede legale al di fuori dell’Unione Europea.
Inoltre, nel primo semestre 2014 il gruppo Unicredit ha beneficiato di una riduzione degli RWA sui rischi operativi di oltre 7
miliardi di euro principalmente dovuta all'introduzione di un nuovo modello interno (modello di seconda generazione)
recentemente approvato dagli Organismi di Vigilanza competenti. Il nuovo modello interno meglio descrive il profilo di rischio
operativo del Gruppo migliorando l'uso di alcuni elementi forward looking come le analisi di scenario e ampliando la tipologia
delle distribuzioni statistiche disponibili.
153
I
(migliaia di €)
Segmentazione delle attività ponderate per il rischio
Im porti ponderati
Categorie
30.06.2014
TOTALE ATTIVITA' DI RISCHIO
A. Rischio di credito e di controparte 1
31.03.2014
31.12.2013
30.09.2013
30.06.2013
31.03.2013
398.702.012
334.926.579
419.000.341
339.486.817
423.738.581
314.926.556
399.747.366
329.561.853
410.870.784
343.091.434
422.873.287
353.804.786
A.1. Commercial Banking Italy
64.245.454
63.872.607
66.813.118
65.709.568
65.818.743
62.746.700
A.2. Commercial Banking Germany
27.539.843
28.138.882
27.868.611
28.717.825
30.886.743
32.047.558
A.3. Commercial Banking Austria
19.696.674
22.397.271
20.951.398
20.959.091
20.737.543
21.264.667
A.4. Poland
21.780.535
21.410.224
21.705.357
20.885.811
20.191.455
20.573.836
A.5.CEE
71.812.962
68.421.919
70.830.848
72.922.852
77.315.420
A.6. CIB
48.215.504
50.440.229
51.682.930
58.887.941
63.725.220
67.843.324
2.017.600
2.142.671
1.850.291
1.696.140
1.814.736
1.962.561
596.320
585.560
524.216
494.855
509.429
480.853
A.9. Other
50.576.655
53.916.787
23.482.137
24.364.984
24.656.608
29.106.196
A.10. Non Core
28.445.032
28.160.667
29.217.650
34.922.786
37.435.537
38.730.132
A.7. Asset Gathering
A.8. Asset Management
B. Rischio di m ercato 2
79.048.959
19.435.255
27.515.893
17.810.425
18.454.238
16.048.075
184.600
201.988
0
0
0
0
5.525
11.800
200
7.413
9.000
5.538
B.3. Commercial Banking Austria
494.125
817.825
333.863
737.175
457.913
345.975
B.4. Poland
911.338
813.163
384.913
380.400
401.400
351.063
B.5.CEE
2.573.500
5.874.450
1.673.288
1.975.463
1.951.413
2.048.388
B.6. CIB
B.1. Commercial Banking Italy
B.2. Commercial Banking Germany
17.899.938
19.167.550
19.345.938
15.229.550
15.170.863
13.047.375
B.7. Asset Gathering
42.388
17.913
41.763
23.988
29.088
70.263
B.8. Asset Management
87.763
71.775
81.150
105.288
101.225
114.913
-4.164.257
215.818
65.700
53.651
50.663
244.488
B.9. Other
B.10. Non Core
C. Rischio operativo
C.1. Commercial Banking Italy
14.719.313
132.725
145.225
0
0
0
0
44.340.177
51.997.631
52.012.800
51.731.275
51.731.275
51.168.563
10.056.000
10.820.350
10.815.700
10.996.313
10.996.313
10.689.575
C.2. Commercial Banking Germany
5.137.863
7.048.100
5.954.013
6.123.413
6.037.113
5.414.988
C.3. Commercial Banking Austria
3.634.988
3.941.888
3.844.438
3.749.600
3.692.200
3.868.488
C.4. Poland
2.011.388
2.999.100
2.998.825
2.896.163
2.896.175
2.872.600
C.5.CEE
7.588.750
9.090.238
9.164.100
8.448.575
8.474.525
C.6. CIB
6.868.525
6.787.350
7.615.863
C.7. Asset Gathering
916.388
1.020.700
1.020.888
938.963
938.963
944.613
C.8. Asset Management
934.838
1.439.250
1.440.813
1.383.163
1.383.163
1.377.638
5.567.590
7.185.006
6.980.813
7.323.988
7.212.500
7.121.963
1.623.850
1.665.650
2.177.350
38.988.800
2.248.400
2.248.400
2.195.938
C.9. Other
C.10. Non Core
D. Integrazione per Floor
7.622.700
7.851.925
8.435.138
8.247.625
1. A partire dal primo trimestre 2014 il rischio di credito e controparte include sotto la categoria 'other' l'integrazione regolamentare (risk w eight 250%)
calcolato sulle DTA e sulle partecipazioni significative non dedotte dal Common Equity Tier 1 capital (equivalente a circa €14mld)
2. In accordo con regolamentazione prudenziale Italiana (i.e. Circolare 263 di Banca d'Italia), fino a 1Q 2014 il requisito consolidato di capitale del Gruppo
Unicredit per il rischio di mercato è stato calcolato come somma dei requisiti di capitale delle LEs incluse nel perimetro di consolidamento (senza eliminare
transazioni intercompany). Con l'adozione della CCR questo approccio è stato modificato per permettere di prendere in considerazione l'effetto di
diversificazione tra diverse LEs nel calcolo degli RWA di mercato di Gruppo. A partire da 2Q 2014, a seguito dell'autorizzazione di Banca d'Italia, UniCredit
fattorizza nel calcolo del rischio di mercato consolidato l'effetto della diversificazione tra LEs, con l'esclusione di subsidiaries attive al di fuori di stati
membri EU
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
154
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Requisiti di capitale
Variazioni delle attività ponderate per il rischio
Categorie
(milioni di Euro)
Movim enti nel
prim o sem estre
del 2014
TOTALE ATTIVITA' DI RISCHIO, esistenze iniziali 1
384.750
A. Variazioni relative a rischio di credito e di controparte
20.000
0
A.1. Acquisizioni (+)/ Cessioni (-)
A.2. Effetto Tasso di Cambio
A.3. Variazione in termini di esposizione
A.4. Prociclicality
-185
-2.007
388
A.5. Variazione dei modelli di rischio
-1.470
A.6. Variazioni regolamentari
26.855
A.7. Altre variazioni
-3.582
B. Variazioni relative a rischio di m ercato
B.1. Variazioni regolamentari
1.625
-1.699
B.2. Evoluzione portafoglio
2.668
B.3. Altre variazioni
C. Variazioni relative a rischio operativo
TOTALE ATTIVITA' DI RISCHIO, rim anenze finali
656
-7.673
398.702
Note
1. "Floor Basilea I" (39mld€) non incluso
Definizioni
A.1. Acquisizioni (+)/ Cessioni (-): Acquisizioni/ Cessioni di controllate consolidate
A.2. Effetto Tasso di Cambio Impatto dele fluttuazioni del tasso di cambio
A.3. Variazione in termini di esposizione Impatto della variazione dell'esposizione allo stato di insolvenza sugli RWA
A.4. Prociclicality Impatto della probabilità di insolvenza/ perdita in caso di insolvenza/ esposizione all'insolvenza data dalla riclassifica dei clienti dovuta a ricalibrazioni e migrazioni
A.5. Variazione dei modelli di rischio Impatto di implementazione e variazioni di metodologie e modelli
A.6. Variazioni regolamentari Impatto di regolamentazioni nuove/ aggiornate e di pareri da parte dell'Autorità di Vigilanza
B.1. Variazioni regolamentari Impatto di regolamentazioni nuove/ aggiornate e di pareri da parte dell'Autorità di Vigilanza
B.2. Evoluzione portafoglio variazioni dovute all'evoluzione delle attività e agli indicatori di mercato
155
I
Requisito patrimoniale per rischio di mercato
(migliaia di €)
30.06.2014
Rischio di posizione:
- Attività incluse nel portafoglio di negoziazione ai fini di vigilanza
1.088.178
1.721.324
1.088.178
1.721.324
- Attività non incluse nel portafoglio di negoziazione ai fini di vigilanza
-
-
5.038
5.552
35.658
35.268
Rischio di regolamento per transazioni DVP
Rischio di cambio
Rischio sulle posizioni in merci
-
-
425.946
439.128
1.554.820
2.201.272
Rischio aggiustamento valutazione del merito creditizio - CVA
Requisito patrimoniale per rischio di mercato
31.03.2014
Finanziamenti specializzati
(migilia di €)
V alo r e d ell' esp o siz io ne al 3 0 .0 6 .2 0 14
D ur at a r esid ua/ Giud iz io
C at eg o r ie r eg o lament ar i
1 - f ort e
Durata residua inferiore a 2,5 anni
47.603
Durata residua pari o superiore a 2,5 anni
2 - b uo no
3 - suf f icient e
4 - d eb o le
5 - d ef ault
190.815
333.959
234.007
44.524
325.731
Totale finanziam enti specializzati 30/06/2014
47.603
524.774
234.007
44.524
325.731
Totale finanziam enti specializzati 31/03/2014
68.946
606.806
181.463
74.383
293.330
(migliaia di €)
Strumenti di capitale - metodo della ponderazione semplice
C at eg o r ie
Po nd er az io ni
3 0 .0 6 .2 0 14
3 1.0 3 .2 0 14
Strumenti di private equity detenuti informa sufficientemente diversificata
190%
139.070
Strumenti di capitale quotati sui mercati regolamentati
290%
33.006
38.665
Altri strumenti di capitale
370%
254.360
288.769
426.436
563.611
Totale strum enti di capitale
236.177
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
156
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Requisiti di capitale
Riclassificazione di attività finanziarie
Le modifiche allo IAS 39 ed all’IFRS 7 “Riclassificazione delle attività finanziarie” approvate dallo IASB nel 2008 permettono,
successivamente all’iscrizione iniziale, la riclassificazione di determinate attività finanziarie fuori dai portafogli “detenute per la
negoziazione” e “disponibili per la vendita”.
In particolare, possono essere riclassificate:
•
quelle attività finanziarie detenute per la negoziazione o disponibili per la vendita che avrebbero soddisfatto la
definizione prevista dai principi contabili internazionali per il portafoglio crediti (se tali attività non fossero state
classificate rispettivamente come detenute per la negoziazione o disponibili per la vendita alla rilevazione iniziale)
se l’entità ha l’intenzione e la capacità di possederle nel prevedibile futuro o fino a scadenza;
•
”solo in rare circostanze” quelle attività finanziarie detenute per la negoziazione che al momento della loro
iscrizione non soddisfacevano la definizione di crediti.
Nella tabella seguente sono riportati, suddivisi in base alle tipologie di strumenti finanziari ed ai portafogli interessati, il valore
di bilancio ed il fair value al 30 giugno 2014 delle attività oggetto di riclassificazione nel secondo semestre 2008 e nel primo
semestre 2009. Sono inoltre riportate le componenti reddituali relative a tali attività, distinguendo fra quelle che si sarebbero
registrate se il trasferimento non fosse stato effettuato e quelle effettivamente registrate, nel conto economico o nel
patrimonio netto.
Tali componenti reddituali, al lordo delle imposte, sono ulteriormente distinte tra quelle “valutative”, comprensive di eventuali
rettifiche di valore, e le “altre”, queste ultime comprensive degli interessi e degli utili/perdite da cessione generati dalle attività
trasferite.
L’effetto netto che si sarebbe quindi rilevato a conto economico nel primo semestre 2014 se non si fosse proceduto alle
riclassificazioni sarebbe stato positivo per 315.865 migliaia di euro, mentre quello effettivamente rilevato è stato positivo per
80.853 migliaia di euro.
157
I
Attività finanziarie riclassificate: valore contabile, fair value ed effetti sulla redditività
complessiva
COMPONENTI REDDITUALI IN
ASSENZA DEL TRASFERIMENTO
(ANTE IMPOSTE)
TIPOLOGIA DI
STRUMENTO
FINANZIARIO
(1)
PORTAFOGLIO DI
PROVENIENZA
(2)
PORTAFOGLIO DI
DESTINAZIONE
(3)
A. Titoli di debito
VALORE DI
BILANCIO AL
30.06.2014
FAIR VALUE AL
30.06.2014
VALUTATIVE
ALTRE
VALUTATIVE
ALTRE
(4)
(5)
(6)
(7)
(8)
(9)
4.599.529
4.796.713
227.836
66.864
(2.598)
75.186
9.050
9.050
582
246
462
397
182.741
186.577
(1.675)
3.156
-
2.936
Crediti verso banche
1.354.310
1.439.832
19.253
18.120
(3.654)
22.768
Crediti verso clientela
2.926.438
3.036.362
203.636
44.350
594
48.083
-
-
-
-
-
-
126.990
124.892
6.040
992
-
1.002
-
-
-
-
-
-
Attività finanziarie
detenute per la
negoziazione
Attività finanziarie
disponibili per la vendita
Attività finanziarie
detenute per la
negoziazione
Attività finanziarie
detenute sino alla
scadenza
Attività finanziarie
detenute per la
negoziazione
Attività finanziarie
detenute per la
negoziazione
Attività finanziarie
disponibili per la vendita
Crediti verso banche
Attività finanziarie
disponibili per la vendita
Crediti verso clientela
B. Titoli di capitale
Attività finanziarie
detenute per la
negoziazione
COMPONENTI REDDITUALI
REGISTRATE NELL'ESERCIZIO
(ANTE IMPOSTE)
Attività finanziarie
disponibili per la vendita
C. Finanziamenti
-
-
-
-
-
-
307.908
339.250
12.759
8.406
-
8.265
Attività finanziarie
detenute per la
negoziazione
Attività finanziarie
disponibili per la vendita
-
-
-
-
-
-
Attività finanziarie
detenute per la
negoziazione
Attività finanziarie
detenute sino alla
scadenza
-
-
-
-
-
-
Attività finanziarie
detenute per la
negoziazione
Crediti verso banche
84.100
86.790
(19)
1.743
-
1.996
Attività finanziarie
detenute per la
negoziazione
Crediti verso clientela
223.808
252.460
12.778
6.663
-
6.269
Attività finanziarie
disponibili per la vendita
Crediti verso banche
-
-
-
-
-
-
Attività finanziarie
disponibili per la vendita
Crediti verso clientela
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
D. Quote di O.I.C.R.
Attività finanziarie
detenute per la
negoziazione
Attività finanziarie
disponibili per la vendita
Totale
-
-
-
-
-
-
4.907.437
5.135.963
240.595
75.270
(2.598)
83.451
Si precisa che i titoli di debito riclassificati nel portafoglio crediti verso clientela comprendono prodotti strutturati di credito
(diversi dai contratti derivati e dagli strumenti finanziari contenenti derivati incorporati) per un valore di bilancio al 30 giungo
2014 di 2.432.821 migliaia di euro.
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
158
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Requisiti di capitale
159
I
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
160
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Rischio di credito
I
Rischio di credito
Struttura e organizzazione
L’organizzazione del rischio di credito in Capogruppo si articola su due livelli:
•
funzioni aventi responsabilità a livello di Gruppo;
•
funzioni aventi responsabilità a livello Paese.
Le funzioni con responsabilità a livello di Gruppo sono:
•
il Group Credit Risk department che, con riferimento al rischio di credito, si articola nelle seguenti strutture:
o
Group Credit Risk Policies, a cui è attribuita – tra le altre – la seguente responsabilità:

definire la normativa di Gruppo in materia di rischio di credito;

definire, relativamente ai portafogli / segmenti di clientela Group-wide, il concept dei processi
creditizi target;
o
Group Credit Risk Strategies, a cui sono attribuite - tra le altre- le seguenti responsabilità:

definire strategie e limiti, svolgere attività di stress test ed analisi di portafoglio;

monitorare il rischio di concentrazione creditizio attraverso limiti dedicati;
o
Group Credit Portfolio Management & Risk Reporting, a cui sono attribuite - tra le altre-le seguenti
responsabilità:

predisporre la reportistica necessaria al monitoraggio dell’andamento del portafoglio crediti del
Gruppo;

monitorare il portafoglio creditizio, valutandone la qualità complessiva e gestendo la qualità
degli asset buckets più rischiosi;

analizzare e monitorare il portafoglio Special Credit a livello consolidato;
•
il Group Credit Transactions department che, con riferimento al rischio di credito, si articola nelle seguenti strutture:
o
Group credit Committee Secretariat, responsabile per il supporto, l’organizzazione ed il coordinamento
delle diverse fasi procedurali e dei flussi informativi per il processo di approvazione e di reportistica
riguardante le attività del “Group Credit Committee”, il “Group Transactional Credit Committee” e del
“Group Rating Committee”;
o
FIBS Credit Transactions responsabile per le controparti “Financial Institutions, Banks and Sovereigns”
(FIBS) - tra le altre attività - di:

fornire un parere esperto sulle proposte di credito formulate dalle Entità, operando in qualità di
Group Competence Team;

deliberare, nell’ambito dei poteri delegati, o proporre ai competenti organi deliberanti, le proposte
di credito poste nei libri della Capogruppo;

rilasciare, nell’ambito dei poteri delegati, o proporre ai competenti organi deliberanti, le Non
Binding Opinion di Capogruppo sulle proposte creditizie sottoposte dalle Entità;
o
CIB & Large Credit Transactions, responsabile - tra le altre attività - di:

per le controparti diverse da “Financial Institutions, Banks and Sovereigns” (FIBS), fornire un
parere esperto sulle proposte creditizie di competenza del “Group Credit Committee” o del
“Group Transactional Credit Committee”;

fornire un parere esperto sulle transazioni LPAC (e.g. Project Finance, Acquisition &
Leveraged Finance, ecc.);

fornire un parere esperto sulle transazioni relative agli “Special Products” di tutto il Gruppo,
operando in qualità di Group Competence Team;

deliberare, nell’ambito dei poteri delegati, o proporre ai competenti organi deliberanti, le
proposte di credito relative agli “Special Products” poste nei libri della Capogruppo (e.g. ABS,
Securitization);

fornire un parere esperto sulle proposte creditizie di restructuring e workout di competenza del
“Group Credit Committee” o del “Group Transactional Credit Committee”;

valutare la proposta di classificazione in restructuring/workout delle pratiche FIBS da
sottoporre al “Group Credit Committee” o al “Group Transactional Credit Committee”;
o
Country Risk Analysis & Monitoring responsabile – tra le altre attività - di:

analizzare e monitorare il rischio Paese;

deliberare o raccogliere le proposte relative ai limiti cross-border da sottoporre alle competenti
funzioni deliberanti;
161
•
il Group Risks Control department che, con riferimento al rischio di credito, si articola nelle seguenti strutture:
o
Group Wide Credit Methodologies a cui è attribuita - tra le altre – la seguente attività:

assicurare lo sviluppo, la gestione e la continua evoluzione dei modelli, strumenti di rating,
strumenti per la misurazione del rischio di credito del portafoglio complessivo del Gruppo e
metodologie per i rischi di credito;
o
Group Basel Program a cui è attribuita - tra le altre – la seguente attività:

coordinare le attività di attuazione della regolamentazione di Basilea sul rischio di credito ed
assicurare la relativa informativa agli Organi di governo aziendale e alle Autorità di Vigilanza;
o
Group Internal Validation a cui è attribuita - tra le altre – la seguente attività:

convalidare, a livello di Gruppo, le metodologie per la misurazione del rischio di credito, i
relativi processi e le componenti di IT e data quality, allo scopo di verificarne la rispondenza
sia ai requisiti regolamentari che agli standard interni;
o
Group Rating Desk a cui sono attribuite - tra le altre - le seguenti attività:

assegnare i rating ad alcune tipologie di controparti rilevanti (Top Banking e Top Corporate);

deliberare, nell’ambito dei poteri delegati, o proporre agli organi deliberativi competenti sulle
proposte di modifica di rating relative ai sistemi di rating Group-wide.
A livello Paese, le attività di indirizzo e controllo del rischio di credito, nonché lo svolgimento delle attività “operative” (es.
erogazione crediti, monitoraggio andamentale, ecc.) ricadono sotto la responsabilità dei CRO delle controllate.
In UniCredit S.p.A., tali funzioni sono assolte dalle strutture organizzative dipendenti dal “CRO Italy”, che riporta al “Group
CRO”, e in particolare:
•
CRO Italy Change Management and Support” responsabile per il perimetro Italia di UniCredit S.p.A. e per le attività
svolte nel perimetro CRO Italy, della gestione dei progetti di area, del coordinamento dei rapporti con gli Organi di
sorveglianza e di controllo relativamente a tematiche di competenza del perimetro CRO Italy, della pianificazione di
budget ed analisi dei costi;
•
il Risk Management Italy department che svolge – tra l’altro – le attività di governo e di controllo dei rischi di credito
relativi al perimetro di competenza del “Country Chairman Italy” (compresi i prodotti Consumer). Il department, con
riferimento al rischio di credito, si articola nelle seguenti strutture:
o
Credit Risk Portfolio Analytics department a cui è attribuita - tra le altre – la seguente attività: monitorare
e prevedere la composizione della rischiosità di portafoglio crediti in termini di qualità del credito, costo
del rischio, RWA ed assorbimento di capitale per il perimetro UniCredit S.p.A. predisponendo la
reportistica richiesta;
o
Credit Policies & Products Italy department a cui è attribuita - tra le altre – la seguente attività: definire le
regole creditizie di processo/prodotto relative alla fase di erogazione, monitoraggio, restructuring e
workout per il perimetro UniCredit S.p.A..;
o
Credit Risk Methodologies department a cui è attribuita - tra le altre – la seguente attività: definizione e
gestione delle metodologie riguardanti la gestione del rischio di credito. Tali metodologie si riferiscono ai
modelli per la misurazione del rischio di credito per tutti i segmenti di clientela;
o
Rating Desk Italy unit a cui è attribuita - tra le altre – la seguente attività: deliberare, nell’ambito dei poteri
delegati, o proporre agli organi competenti in merito alle richieste di modifica del rating relative ai sistemi
di rating locali per la misurazione del rischio di credito in capo ai segmenti imprese di UniCredit S.p.A.;
•
il Credit Underwriting department a cui sono attribuite - tra le altre - le seguenti attività:
o
coordinamento e gestione delle attività dei „”Regional Industry Team Leaders‟ (ad esclusione del RIT 6)
e del “Territorial Credit Risk Underwriting”(ad esclusione del perimetro special portfolio;
o
corretto svolgimento delle attività di delibera dei RIT e del Territorial Credit Risk Underwriting;
o
coordinamento e gestione delle attività di erogazione del credito per la clientela UniCredit S.p.A.
relativamente ai prodotti Consumer e Mortgages Non Banking;
o
attività preparatorie e amministrative per le pratiche da sottoporre all’Italian Transactional Credit
Committee e all‟Italian Special & Transactional Credit Committee;
•
il Loan Administration department a cui sono attribuite - tra le altre - le seguenti attività:
o
presidio delle attività amministrative post-delibera creditizia/erogazione;
o
gestione del credito agevolato;
o
attività creditizie e amministrative relative ai Consorzi di garanzia;
o
coordinamento e gestione delle attività di post-erogazione relative ai prodotti Mortgages assicurando la
qualità e l’integrità del patrimonio informativo e la minimizzazione dei rischi e deliberando le richieste
pervenute nell’ambito delle proprie autonomie di delibera;
o
attività di consulenza ed assistenza tecnica giuridica in materia creditizia per il perimetro Italia, sia per il
portafoglio performing che per quello non performing;
Con riferimento al rischio di credito, si articola nelle seguenti strutture
o
Loan Administration Network;
o
Subsidized Loans;
o
Collateral and Personal Guarantees Administration Services;
o
Contracts Administration Services and Control;
o
Credit Advice Italy;
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
162
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Rischio di credito
I
•
•
•
Lo Special Credit department a cui sono attribuite - tra le altre - le seguenti attività:
o
coordinare e gestire le attività di erogazione del credito per la clientela di UniCredit S.p.A. per il perimetro
“special portfolio”;
o
gestire le attività di istruttoria, analisi creditizia e predisposizione della documentazione per le pratiche da
sottoporre agli Organi deliberativi competenti;
o
di gestire il recupero dei crediti scaduti e non pagati, nonché le attività correlate, ivi compresa la
classificazione a incaglio/ sofferenza nell’ambito delle deleghe stabilite;
o
presidio delle attività finalizzate al contenimento del costo del rischio di credito irregolare e problematico;
o
delibera nell’ambito dei poteri delegati, in merito a posizioni in ristrutturazione o a workout;
Il department si articola nelle seguenti strutture:
o
Territorial Credit Risk Underwriting Special Portfolio Italy responsabile per il perimetro special portfolio, di
gestire le attività di erogazione del credito per la clientela di UniCredit S.p.A. (compresa la gestione delle
attività di erogazione di competenza del ‘Regional Industry Team” 6);
o
Restructuring & Workout Italy department, responsabile, con riferimento alla clientela o ai Gruppi
Economici di qualunque segmento del perimetro Italia di UniCredit S.p.A. per il coordinamento e la
conduzione delle attività di gestione delle posizioni in restructuring e workout, nonché della gestione delle
attività amministrativo/contabili di competenza;
o
Special Credit Analytics & Control Management unit, responsabile per la valutazione del rispetto delle
regole di gestione delle pratiche il cui recupero è curato dalla Banca nonché della pianificazione degli
incassi attesi e del monitoraggio per il portafoglio a recupero gestito da servicer esterni;
Restructuring Large Files responsabile, con riferimento a esposizioni superiori ad una determinata soglia:
o
per il coordinamento e la conduzione delle attività di gestione delle posizioni in restructuring,
o
monitorando anche il rispetto degli accordi previsti dal piano di ristrutturazione e degli eventuali
covenants previsti;
Il Credit Monitoring department a cui sono attribuite - tra le altre - le seguenti attività:
o
coordinare, indirizzare e gestire le attività di monitoraggio per tutta la clientela di UniCredit S.p.A.,
o
gestire e recuperare i crediti scaduti e non pagati.
Il department si articola nelle seguenti strutture:
o
Credit Monitoring Operations & Support” responsabile per il coordinamento e la supervisione delle
attività nell’ambito del modello operativo del monitoraggio;
o
Central Credit Risk Monitoring Italy” responsabile per il perimetro di UniCredit S.p.A., ad esclusione del
perimetro di competenza Individuals e dei prodotti Consumer, di coordinare ed indirizzare le attività di
monitoraggio svolte dalle strutture territoriali esercitando l’attività di delibera in base alle vigenti
normative;
o
Territorial Credit Risk Monitoring Italy” responsabile per il coordinamento e la gestione del monitoraggio
del credito, per il perimetro Italia di UniCredit S.p.A. attraverso il monitoraggio andamentale delle
posizioni;
o
“Customer Recovery” (Cu. Re.) responsabile di gestire e supportare i processi di monitoraggio, credit
collection e classificazione a portafoglio problematico della clientela “Individuals”, “Small Business” e
“Mid Enterprises”, come individuata dalla normativa vigente, ivi comprese tutte le valutazioni e decisioni
relativamente a possibili soluzioni transattive o di rinegoziazione, garantendone l’efficacia ed efficienza
operativa.
Inoltre, con riferimento al rischio di credito sono attivi specifici comitati:
•
il “Group Credit Committee”, responsabile per la valutazione e la delibera per proposte creditizie di competenza, ivi
incluse quelle a “restructuring” e “workout”, strategie rilevanti e azioni correttive da assumere (inclusa la
classificazione dello stato laddove applicabile) per le posizioni “watchlist”, limiti specifici per operazioni connesse al
mercato dei capitali di debito sul Trading Book, limiti all’esposizione per singolo emittente sul Trading Book;
•
il "Group Credit and Cross-Border Risks Committee”, responsabile del monitoraggio per i rischi di credito e crossborder a livello di Gruppo, per la presentazione al “Group Risk Committee” per approvazione o informativa, di
strategie, policy, metodologie e limiti relativi ai rischi di credito e cross-border, nonché della reportistica periodica
sul portafoglio e il profilo di rischio relativamente a detti rischi;
•
il "Group Transactional Credit Committee", responsabile con funzioni deliberanti, nell’ambito dei poteri delegati,
(delibere e/o rilascio di pareri non vincolanti alle Entità del Gruppo), e/o funzioni consultive per le pratiche di
competenza degli Organi Superiori, per proposte creditizie, comprese le posizioni in “restructuring” e “workout”;
strategie ed azioni correttive rilevanti da intraprendere per posizioni in “watchlist”, limiti specifici per operazioni
connesse al mercato dei capitali di debito, limiti all’esposizione per singolo emittente sul portafoglio di negoziazione;
•
l’ “Italian Transactional Credit Committee”, responsabile con funzioni deliberanti, nell’ambito dei poteri delegati, e/o
consultive per pratiche competenza degli Organi Superiori, in merito a controparti di UniCredit S.p.A. (ad
esclusione di controparti FIBS) per proposte creditizie (incluse le posizioni in “restructuring” e “workout”), stato di
classificazione delle posizioni, strategie ed azioni correttive da intraprendere per le posizioni in “watchlist”,
operazioni inerenti il credito su pegno nonché per il rilascio di pareri non vincolanti per le Entità Italiane del Gruppo;
•
il “Group Rating Committee”, responsabile di assumere decisioni e/o rilasciare pareri non vincolanti alle Entità del
Gruppo sulle proposte di modifica del rating;
•
l’ “Italian Special & Transactional Credit Committee”, responsabile, nell’ambito dei poteri delegati, della valutazione
e approvazione o emissione di parere consultivo per pratiche di competenza di Organi superiori, delle posizioni in
restructuring e a workout nonché delle posizioni di clienti gestiti dal department “Special Credit Italy”.
163
Governance e policies
I rapporti tra la Capogruppo e le Entità del Gruppo che esercitano attività creditizia, sono disciplinati da specifiche disposizioni
di governance che assicurano alla Capogruppo stessa il ruolo di direzione, supporto e controllo, in particolare nelle seguenti
aree di attività: politiche creditizie, strategie creditizie, sviluppo dei modelli, validazione dei sistemi di rating, rischio di
concentrazione creditizia, rilascio di prodotti creditizi, monitoraggio e reportistica del rischio creditizio di portafoglio.
In particolare, le Entità del Gruppo sono tenute a richiedere alla funzione di Group Risk Management apposito parere
anteriormente alla concessione/riesame di linee di credito nei confronti di singole controparti/gruppi economici, qualora le
medesime linee eccedano predeterminate soglie di importo, anche in riferimento all’obbligo di osservanza dei limiti di
concentrazione dei rischi creditizi, da porre in relazione al patrimonio di vigilanza.
In conformità al ruolo attribuito dalla governance aziendale alla Capogruppo, e specificamente alla funzione Group Risk
Management, le “General Group Credit Policies”, disposizioni generali relative allo svolgimento dell'attività creditizia a livello
di Gruppo, dettano le regole ed i principi volti ad indirizzare, disciplinare ed omogeneizzare la valutazione e la gestione del
rischio di credito, in linea con i requisiti regolamentari e la best practice di Gruppo.
Le disposizioni di carattere generale sono integrate da policy che disciplinano specifiche tematiche (area di business,
segmento di attività, tipologia di controparte/transazione, ecc.). Tali documenti si distinguono in due categorie:
•
policy dedicate a tematiche considerate “Group-wide”, sviluppate dalla Capogruppo e indirizzate a tutte le Entità.
Alcuni esempi sono le policy concernenti la clientela FIBS (“Financial Institutions, Banks and Sovereigns”), i limiti
Paese, le operazioni di Project Finance e Acquisition & Leveraged Finance, la gestione del collaterale nelle
operazioni derivate OTC, pronti contro termine e prestito di titoli, la valutazione, il monitoraggio e la gestione dei
limiti di rischio di sottoscrizione per il portafoglio oggetto di sindacazione, le operazioni di “Commercial Real Estate
Financing” (CREF) e “Structured Trade and Export Finance (STEF)”;
•
policy sviluppate a livello locale da singole Entità. Tali documenti dettagliano le regole creditizie riferite ad alcune
aree geografiche, Entità controllate, ecc., qualora richieste dalle peculiarità del mercato locale, e hanno validità nel
rispettivo perimetro di competenza.
A livello di singola Entità e di Capogruppo (qualora necessario), le policy sono ulteriormente dettagliate tramite Istruzioni
Operative, che declinano regole e istruzioni specifiche per l’operatività quotidiana.
Le policy creditizie hanno di norma un approccio di tipo “statico” e sono aggiornate all’occorrenza. Pertanto sono da integrare
con le Strategie creditizie che, aggiornate con frequenza almeno annuale, definiscono con quali clienti / prodotti, in quali
segmenti industriali e aree geografiche, l’Entità / il Gruppo intende sviluppare il proprio business creditizio.
Metodologie di gestione e misurazione
Generalmente, il rischio di credito rappresenta il rischio di incorrere in una perdita di valore, riferita ad un'esposizione
creditizia, derivante da un inatteso deterioramento del merito di credito della controparte.
Ai fini della sua misurazione, il rischio di credito è definito come il rischio di incorrere in perdite derivanti dalla possibilità che
una controparte, beneficiaria di un finanziamento ovvero emittente di un'obbligazione finanziaria (obbligazione, titolo, ecc.),
non sia in grado di adempiere ai relativi impegni (rimborso a tempo debito degli interessi e/o del capitale o di ogni altro
ammontare dovuto (rischio di default)). In senso più ampio, il rischio di credito può essere definito anche come la perdita
potenziale riveniente dal default del prenditore / emittente o da un decremento del valore di mercato di un'obbligazione
finanziaria, a causa del deterioramento della sua qualità creditizia. Su quest’ultimo aspetto il Gruppo sta esplorando nuovi
approcci che considerino la componente di rischio di credito del banking book soggetta a variazioni di valore.
La misurazione del rischio di credito viene effettuata sia a livello di singola controparte / transazione, sia a livello dell’intero
portafoglio. Gli strumenti ed i processi a supporto dell’attività creditizia nei confronti di singoli prenditori, tanto nella fase di
erogazione quanto in quella di monitoraggio, comprendono il processo di assegnazione del rating, differenziato in base alle
peculiari caratteristiche dei differenti segmenti di clientela / prodotto, al fine di assicurare il massimo livello di efficacia.
La valutazione del merito creditizio di una controparte, in sede di esame della proposta di affidamento, scaturisce dal
processo di analisi dei dati finanziari e di quelli qualitativi (posizionamento competitivo dell'azienda, struttura societaria ed
organizzativa, ecc.), caratteristiche geo-settoriali, comportamentali a livello di Entità e di sistema bancario (ad es. Centrale dei
rischi), al fine di pervenire all'assegnazione di un rating, da intendersi quale definizione della “probabilità di default” (PD) della
controparte medesima, con un orizzonte temporale di un anno.
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
164
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Rischio di credito
I
Il monitoraggio sistematico è incentrato sulla cosiddetta “gestione andamentale” che, sulla base di tutte le informazioni
disponibili, di fonte interna ed esterna, esprime un punteggio (“scoring”) che rappresenta una valutazione sintetica di
rischiosità di ciascun cliente monitorato. Tale punteggio è ottenuto grazie ad una funzione statistica che sintetizza le
informazioni a disposizione, tramite un insieme di variabili rivelatesi significative nell’individuare, nel lasso temporale dei
dodici mesi, l’evento del “default”.
Il rating interno o il grado di rischiosità assegnata alla controparte / transazione, entra nel calcolo dei livelli deliberativi; vale a
dire che, a parità di importi da erogare, le deleghe di poteri conferite per l'esercizio dell'attività creditizia ai competenti Organi
si riducono progressivamente in funzione dell'accentuarsi della rischiosità del cliente. Il modello organizzativo adottato
prevede l’esistenza di una funzione dedicata, indipendente dalle funzioni commerciali e di erogazione, cui è assegnata la
responsabilità di gestire l’attuazione di un processo cosiddetto di override, cioè dell’eventuale correzione del giudizio
automatico espresso dal modello.
Il merito di credito di ciascuna controparte viene rivisto almeno su base annuale, tenendo in considerazione le nuove
informazioni acquisite. Ogni controparte è valutata nell’ambito anche dell'eventuale gruppo di appartenenza considerando, di
regola, il teorico rischio massimo dell’intero gruppo economico.
Oltre alle metodologie riassunte nei sistemi di rating, la funzione Risk Management utilizza modelli di portafoglio in grado di
misurare il rischio di credito a livello aggregato e, nel contempo, di individuare il contributo di singole porzioni di portafoglio o
singole controparti alla posizione di rischio complessiva.
I parametri di misurazione del rischio di credito a livello di portafoglio sono fondamentalmente tre, calcolati e valutati su un
orizzonte temporale di dodici mesi:
•
Expected Loss (EL);
•
Credit Value at Risk (Credit VaR);
•
Expected Shortfall (ES).
Al fine di individuare il Credit VaR a livello di portafoglio, viene specificata la distribuzione delle perdite a livello dello stesso;
questa è costituita dalle probabilità di ottenere differenti valori di perdita su un determinato orizzonte temporale (“discrete loss
case”). Il valore di perdita associato alla relativa probabilità è dato dal prodotto della percentuale di perdita in caso di default
(LGD) e le esposizioni in default (EAD) dei singoli obbligati, considerando le correlazioni tra i default.
La perdita attesa (EL) costituisce il valore della perdita media a livello di portafoglio aggregato, dovuto al potenziale
manifestarsi dell’inadempienza degli obbligati. La perdita attesa a livello di portafoglio è data dalla somma delle perdite attese
dei singoli obbligati, che possono essere determinate attraverso il prodotto di PD x LGD x EAD, ed è indipendente dalle
correlazioni tra i default a livello di portafoglio. La perdita attesa è di norma computata come componente di costo.
Il Value at Risk rappresenta la soglia monetaria di perdita superata solo per un prefissato valore di probabilità (VaR con livello
di confidenza 1-α). Il Capitale Economico è derivato dal Value at Risk sottraendone la perdita attesa ed è un input per la
determinazione del Capitale Interno a copertura delle perdite potenziali derivanti da tutte le fonti di rischio.
Il VaR è ampiamente utilizzato quale misura del rischio di portafoglio ma non fornisce alcuna informazione concernente le
perdite potenziali nel caso in cui i limiti di VaR siano superati. Tale indicazione è invece fornita dall’ “Expected Shortfall” (ES)
che rappresenta il valore atteso delle perdite che eccedono la soglia di VaR. Il Credit VaR di portafoglio e l’ES dipendono
significativamente dalla correlazione tra i default e possono essere ridotti attraverso un’adeguata diversificazione del
portafoglio.
I modelli di portafoglio creditizio forniscono misure di capitale economico riallocato sulle singole controparti componenti i
portafogli esaminati e sono alla base delle misure di performance rettificate per il rischio.
Le misure di capitale economico (basate sul Credit VaR) rappresentano, inoltre, un input fondamentale per la predisposizione
ed applicazione delle strategie creditizie, per l’analisi dei limiti creditizi e di concentrazione dei rischi. Il motore di calcolo del
capitale economico è uno degli strumenti altresì utilizzato per analisi di stress testing sul portafoglio creditizio, partendo da
variabili macroeconomiche che influenzano i diversi segmenti di clientela per Paese, dimensione, ecc.
Tutti i sopra citati parametri di rischio sono soggetti ad una validazione iniziale e ad un regolare processo di monitoraggio,
con riferimento a ciascun sistema di rating, in tutte le sue componenti: modelli, processi, sistemi IT e data quality.
La finalità è di attestare la conformità dei sistemi, unitamente a quella di porre in evidenza aree di possibile miglioramento,
così come eventuali disallineamenti nelle metodologie che possano comportare rischi di non perfetta comparabilità nelle
misure prodotte.
Anche il modello interno di Credit VaR è oggetto di valutazione nell’ambito della validazione del Secondo Pilastro di Basilea
II.
Il calcolo del capitale economico creditizio è disponibile su un’unica piattaforma tecnologica (“CPM”) e con una comune
metodologia per le strutture di holding e per diverse partecipate di UniCredit Group. Il progetto di estensione del CPM (roll
out) nelle partecipate dell’area CEE ha permesso di coprire le principali geografie del Gruppo.
165
Per la misurazione dell’efficacia delle cartolarizzazioni nel trasferimento del rischio di credito è stato sviluppato un applicativo
(Structured Credit Risk Analyzer) in grado di simulare le perdite dei portafogli sottostanti le cartolarizzazioni (collateral
portfolios) e allocarle alle tranches che costituiscono il passivo delle operazioni di cartolarizzazione, sia nelle operazioni
sintetiche (in cui il rischio di credito è trasferito tramite derivati di credito) che in quelle in cui vi è una cessione degli attivi.
Strategie creditizie e Rischio di Concentrazione
Le Strategie Creditizie di Gruppo rappresentano un efficace strumento di governo del rischio di credito, contribuendo alla
definizione degli obiettivi di Budget in coerenza con il Risk Appetite del Gruppo, di cui sono parte integrante. Esse
costituiscono inoltre uno strumento gestionale in quanto traducono in forma concreta le metriche definite all’interno del Risk
Appetite.
Prendendo in considerazione lo scenario macroeconomico e creditizio, l’outlook a livello di settore economico, nonché le
iniziative/strategie di business, le Strategie Creditizie forniscono un insieme di linee guida e di target operativi rivolti ai Paesi e
ai segmenti di business in cui il Gruppo opera, con la finalità di identificarne il profilo di rischio e di consentirne una crescita
ad esso coerente.
In riferimento alla gestione del rischio del portafoglio crediti di Gruppo, particolare rilevanza è posta al rischio di
concentrazione creditizio. Tale rischio di concentrazione, coerentemente con la definizione fornita dalla normativa di Basilea
II, si configura come una singola esposizione o un gruppo di esposizioni tra di loro correlate, potenzialmente in grado di
produrre perdite tali da minacciare la solidità del Gruppo o la sua capacità di proseguire nello svolgimento della normale
operatività.
Il Gruppo UniCredit, in conformità con il quadro regolamentare delineato dal Comitato di Basilea (Secondo Pilastro), si è
dotato di politiche e sistemi di controllo per individuare, misurare e monitorare il rischio creditizio di concentrazione:
•
verso singole controparti o gruppi di controparti collegate (Singoli Prenditori/Gruppi Economici);
•
verso controparti appartenenti allo stesso settore economico (Industry).
Le simulazioni di stress test costituiscono parte integrante della definizione delle Strategie Creditizie. Con l’utilizzo degli
stress test si effettuano le stime di alcuni parametri di rischio tra cui la probabilità di default (PD), la Perdita Attesa (EL), il
capitale economico e il Risk Weighted Asset (RWA), nell’ipotesi di scenari macroeconomici e finanziari avversi. I parametri
sottoposti a stress test sono utilizzati non solo per fini regolamentari (relativamente al Primo e Secondo Pilastro di Basilea),
ma anche quali indicatori gestionali di vulnerabilità di un portafoglio riferibile a una società del Gruppo, a una linea di
business, a una specifica area/settore/gruppo economico o ad altro raggruppamento rilevante, nella condizione di una fase
negativa del ciclo economico.
In conformità alle disposizioni regolamentari, gli stress test sono effettuati con cadenza regolare su scenari di stress
aggiornati e comunicati sia all’Alta Direzione sia all’Organo di Vigilanza. In aggiunta alle attività ordinarie, simulazioni ad hoc
sono effettuate a fronte di specifiche richieste da parte dell’Organo di Vigilanza.
Strumenti di attenuazione del rischio di credito
Il Gruppo utilizza una pluralità di tecniche di mitigazione del rischio di credito volte a ridurre le perdite potenziali derivanti
dall’attività creditizia nell’eventualità di default dell’obbligato principale. In tale ambito ed in conformità alla “International
Convergence of Capital Measurement and Capital Standards - A Revised Framework” (Basilea II), il Gruppo è fortemente
impegnato a soddisfare tutti i requisiti necessari alla corretta applicazione delle tecniche di Credit Risk Mitigation (CRM) in
relazione ai differenti approcci adottati – Standardizzato, IRB Foundation (F-IRB) o IRB Avanzato (A-IRB) - ai fini sia
gestionali interni sia del loro riconoscimento per il calcolo dei requisiti patrimoniali.
Con specifico riferimento alle tecniche di mitigazione del rischio, sono in vigore linee guida generali di Gruppo emesse dalla
Capogruppo al fine di definire regole e principi comuni per l’indirizzo, il governo e la gestione standardizzata delle tecniche di
mitigazione del rischio in linea con i principi di Gruppo, le best practice e in conformità con i requisiti regolamentari in materia.
Ad integrazione delle linee guida generali sulle tecniche di mitigazione del rischio, le singole Entità hanno emanato normative
interne, specificando processi, strategie e procedure per la gestione delle garanzie. In particolare tali normative dettagliano le
regole per l’ammissibilità, la valutazione e la gestione delle garanzie, assicurandone la validità, l’opponibilità giuridica, la
tempestività di realizzo in conformità con il sistema giuridico locale di ciascun Paese.
Le singole Entità hanno inoltre realizzato attività di verifica sulla gestione delle garanzie e verifiche sulla conformità delle
tecniche di mitigazione del rischio in particolare nell’ambito dei processi di applicazione dei sistemi di rating interni, per
verificare la presenza di una documentazione adeguata e di procedure formalizzate per l’utilizzo delle tecniche di mitigazione
del rischio ai fini del calcolo del capitale regolamentare.
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
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AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Rischio di credito
I
Secondo la policy creditizia, le garanzie - reali o personali - possono essere acquisite solo come supporto sussidiario del fido
e non devono essere intese come elementi sostitutivi dell’autonoma capacità di rimborso del debitore principale. Per tale
ragione, oltre alla più ampia analisi del merito creditizio e dell’autonoma capacità di rimborso del debitore principale, esse
sono oggetto di specifica valutazione ed analisi per il ruolo di fonte sussidiaria di rimborso dell’esposizione debitoria.
Le principali tipologie di garanzie reali utilizzate a supporto del credito dalle Entità del Gruppo sono principalmente le
immobiliari, sia residenziali che commerciali, le garanzie finanziarie (inclusi i depositi in contante, le obbligazioni, azioni e
quote di organismi di investimento collettivo in valori mobiliari (OICVM)). Altri tipi di garanzie reali (pegno su merci o su crediti
e polizze vita) sono meno comuni. Il Gruppo si avvale, inoltre, di accordi bilaterali di netting per operazioni di derivati (tramite
la sottoscrizione di accordi ISDA e CSA), pronti contro termine e prestito titoli.
Il sistema di gestione delle tecniche di mitigazione del rischio di credito è parte integrante del processo di approvazione e
monitoraggio del credito, che supportano ampiamente i controlli di qualità, la valutazione delle garanzie e la corretta
categorizzazione ai fini di stima della LGD. Controlli e relative responsabilità sono debitamente formalizzati e documentati in
norme interne e procedure operative. Inoltre sono stati implementati processi per il presidio di tutte le informazioni utili
all'identificazione e la valutazione delle garanzie ed il loro corretto inserimento nei sistemi.
Nel processo di acquisizione delle garanzie il Gruppo attribuisce particolare rilevanza ai processi e al sistema dei controlli per
il rispetto dei requisiti legali (“certezza giuridica”) dei contratti, nonché alla valutazione della congruità della garanzia e, nel
caso delle garanzie personali, della solvibilità e del profilo di rischio del fornitore di protezione.
Per le garanzie reali il processo di valutazione è governato da principi prudenziali, sia con riferimento all’utilizzo di valori di
riferimento “di mercato” che all’applicazione di opportuni scarti al fine di evitare che in caso di escussione si verifichino perdite
inattese.
I processi di monitoraggio delle garanzie sono volti ad assicurare il mantenimento fino alla scadenza dei requisiti di
ammissibilità, sia generali sia specifici, previsti dalle policy creditizie, dalla normativa interna e dai requisiti dell’Organo di
Vigilanza in materia.
Attività di reporting e di monitoraggio
L’obiettivo fondamentale delle attività di reportistica e monitoraggio del portafoglio creditizio, effettuate dalla funzione Group
Risk Management, è quello di analizzare le principali componenti del rischio di credito (quali i valori di EAD (Esposizione al
Default), EL (Expected Loss), migrazioni, costo del rischio, ecc.), al fine di adottare tempestivamente tutte le possibili
contromisure a livello di portafoglio complessivo, parziale o di singole controparti.
La funzione Group Risk Management è responsabile della reportistica attinente al rischio di credito a livello di portafoglio
consolidato, sia su base periodica sia sulla base di richieste ad hoc (da parte dell’Alta Direzione, dell’Autorità di Vigilanza o da
parte di controparti esterne quali agenzie di rating), con l’obiettivo di analizzare le principali componenti di tale rischio e la loro
evoluzione temporale, onde poter cogliere tempestivamente eventuali sintomi di deterioramento e, quindi, intraprendere
opportune iniziative correttive. L’andamento del portafoglio di rischio di credito viene analizzato con riferimento ai principali
drivers (quali la crescita e gli indicatori dei parametri di rischio), ai diversi segmenti di clientela, alle realtà locali, ai settori
industriali, nonché all’andamento del portafoglio in default e alla relativa copertura.
Le attività di portfolio reporting a livello di Gruppo sono condotte in stretta collaborazione con i CRO (Chief Risk Officer) delle
singole Entità e i Credit Risk Portfolio Managers che, all’interno del rispettivo perimetro, implementano le loro specifiche
attività di reporting.
Con decorrenza dal 2014, le attività di reporting e monitoraggio sono state attribuite a due diverse Unità' organizzative,
all’interno del Department di "Group Credit and Integrated Risks".
L’Unità di “Group Credit Risk MIS & Reporting”, è responsabile di definire il framework di Gruppo per la reportistica sui rischi,
di produrre la reportistica standard/ricorrente in materia di rischio di credito e di large files. Costituisce un’interfaccia con il
department “PF&A” per i controlli di secondo livello sulle segnalazioni di vigilanza.
Inoltre, è responsabile di perseguire strategie di unificazione delle piattaforme MIS e di promuovere l’utilizzo di strumenti di
business intelligence a livello di Gruppo.
L’Unità “Risks Assessment & Monitoring”, invece, è responsabile di analizzare e monitorare la composizione e la rischiosità
del portafoglio crediti per le principali metriche di rischio di credito a livello di Gruppo/LEs/Divisione, fornendo così alle
competenti funzioni di PF&A gli elementi utili per evidenziare gli scostamenti rispetto al “budget/forecast”, e di produrre le
analisi periodiche volte a fornire al Top Management una visione integrata dei rischi di Gruppo, nonché le analisi per le
Agenzie di Rating, gli Investitori e richieste “ad hoc” provenienti da Enti/Organismi esterni.
167
Già a partire dal 2011 e del 2012 le attività di reporting erano state affinate grazie ad un’intensa attività di fine tuning dei
processi per la raccolta e il consolidamento dei dati. È’ stato così possibile conseguire un significativo miglioramento in
termini di qualità delle informazioni rappresentate e dei processi a supporto dei report consolidati quali, ad esempio, l’ERM Enterprise Risk Management Report, nonché’ il “Risk Assessment” indirizzati all’Alta Direzione aziendale. Inoltre, le unità
dedicate al reporting nell’ambito dei portafogli e dei settori di attività hanno contribuito a monitorare le posizioni esposte a
rischio di credito all’interno dei propri perimetri di competenza.
L’intera attività di monitoraggio che è finalizzata a individuare e a reagire in modo tempestivo a possibili deterioramenti della
qualità del credito delle controparti, invece, è stata ulteriormente rafforzata con strutture dedicate del Group Risk
Management che si occupano della reportistica volta ad analizzare le principali componenti di tale rischio e la loro evoluzione
temporale, al fine di poter cogliere tempestivamente eventuali sintomi di deterioramento e, quindi, intraprendere opportune
azioni correttive.
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
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AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Rischio di credito
I
Rischio di credito: rettifiche
Definizioni di esposizioni deteriorate
Secondo le regole Banca d’Italia, le esposizioni deteriorate sono classificate nelle seguenti categorie:
•
sofferenze - individuano l’area dei crediti formalmente deteriorati, costituiti dall’esposizione verso clienti che
versano in uno stato di insolvenza anche non accertato giudizialmente o in situazioni equiparabili. La valutazione
avviene generalmente su base analitica ovvero, in caso di importi non significativi singolarmente, su base forfetaria
per tipologie di esposizioni omogenee;
•
incagli - definiscono quell’area creditizia in cui ricadono i rapporti verso soggetti che si trovano in temporanea
difficoltà, che si prevede possa essere rimossa in un congruo periodo di tempo. Tra gli incagli sono incluse inoltre
le esposizioni, non classificate in sofferenza e concesse a soggetti diversi dalle amministrazioni pubbliche, per le
quali risultino soddisfatte entrambe le seguenti condizioni:
o
siano scadute e non pagate in via continuativa da oltre 270 giorni (ovvero da oltre 150 o 180 giorni per le
esposizioni di credito al consumo rispettivamente di durata originaria inferiore o pari e superiore a 36
mesi);
o
l’importo complessivo delle esposizioni di cui al punto precedente e delle altre quote scadute da meno di
270 giorni verso il medesimo debitore, sia almeno pari al 10% dell’intera esposizione verso tale debitore.
Gli incagli sono valutati analiticamente quando particolari elementi lo consiglino ovvero applicando
analiticamente percentuali determinate in modo forfetario su basi storico/statistiche nei restanti casi;
•
esposizioni ristrutturate - rappresentano le esposizioni nei confronti di controparti con le quali sono stati conclusi
accordi che prevedono la concessione di una moratoria al pagamento del debito e la contemporanea
rinegoziazione delle condizioni a tassi inferiori a quelli di mercato, la conversione di parte dei prestiti in azioni (“debt
to equity swap”) e/o eventuali rinunce in linea capitale; sono valutati analiticamente, ricomprendendo nelle
svalutazioni l’onere attualizzato riveniente dall’eventuale rinegoziazione del tasso a condizioni inferiori al tasso
contrattuale originario. Le esposizioni ristrutturate possono essere riclassificate tra i crediti non deteriorati solo dopo
che siano trascorsi almeno due anni dalla data di stipula dell’accordo di ristrutturazione e solo a seguito di delibera
dei competenti organi aziendali sull’avvenuto recupero delle condizioni di piena solvibilità da parte del debitore e
sulla mancanza di insoluti su tutte le linee di credito in essere. Le rinegoziazioni di crediti che prevedano la loro
cancellazione in cambio di azioni attraverso operazioni di “debt to equity swap” comportano, precedentemente
all’esecuzione dello scambio, la valutazione dei crediti in oggetto in funzione degli accordi di conversione stipulati
alla data di redazione del bilancio. Per le modalità di determinazione del fair value delle azioni rivenienti da tali
operazioni ai fini della loro rilevazione iniziale si veda la Parte A.3 del bilancio consolidato. Le eventuali differenze
negative tra il valore dei crediti e quello delle azioni così determinato è rilevato a conto economico tra le rettifiche di
valore. Per le informazioni sulle esposizioni rinegoziate (c.d. forborn exposures) si veda anche la Parte E – Sezione
1 – Rischio di credito – Informativa relativa alle esposizioni rinegoziate del bilancio consolidato;
•
esposizioni scadute - rappresentano l’intera esposizione nei confronti di controparti, diverse da quelle classificate
nelle precedenti categorie, che alla data di riferimento presentano crediti scaduti o sconfinanti da oltre 90 giorni
nonché i requisiti fissati dalla normativa prudenziale (cfr. Circolare Banca d’Italia n. 263 del 27 dicembre 2006
“Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche” ) per l’inclusione degli stessi nelle “esposizioni scadute”
(banche standardizzate) ovvero delle “esposizioni in default” (banche IRB).
L’esposizione complessiva viene rilevata qualora, alla data di riferimento:
•
la quota scaduta e/o sconfinante;
oppure:
•
la media delle quote scadute e/o sconfinanti, rilevate su base giornaliera nell’ultimo trimestre precedente, sia pari o
superiore al 5% dell’esposizione stessa.
Le esposizioni scadute sono valutate in modo forfetario su basi storico/statistiche, applicando laddove disponibile la
rischiosità rilevata dall’appropriato fattore di rischio utilizzato ai fini di Basilea 2 (“perdita in caso di inadempienza” – o LGD Loss given default).
La valutazione collettiva riguarda portafogli di attività per i quali non siano stati riscontrati singolarmente elementi oggettivi di
perdita: a tali portafogli è attribuita, secondo la metodologia di seguito descritta, una perdita verificata latente misurabile
anche tenendo conto dei fattori di rischio utilizzati ai fini dei requisiti di Basilea 2.
169
Descrizione delle metodologie adottate per determinare le
rettifiche di valore
I crediti sono costituiti da attività finanziarie non derivate verso clientela e verso banche, con pagamenti fissi o determinabili e
che non sono quotate in un mercato attivo. I crediti sono iscritti alla data di sottoscrizione del contratto, che normalmente
coincide con la data di erogazione alla controparte.
Tali voci comprendono anche titoli di debito aventi le medesime caratteristiche od oggetto di riclassificazione di portafoglio
secondo le regole previste dallo IAS 39 e i valori netti riferiti alle operazioni di leasing finanziario di beni “in costruendo” e di
beni in attesa di locazione finanziaria, i cui contratti abbiano le caratteristiche di “contratti con trasferimento dei rischi”.
Dopo l’iniziale rilevazione al fair value, che di norma corrisponde al corrispettivo pagato comprensivo dei costi e ricavi di
transazione che sono direttamente attribuibili all’acquisizione o all’erogazione dell’attività finanziaria (ancorché non ancora
regolati), i crediti sono valutati al costo ammortizzato, utilizzando il criterio dell’interesse effettivo, eventualmente rettificato al
fine di tener conto di riduzioni/riprese di valore risultanti dal processo di valutazione.
Gli utili (o le perdite) su creditisono rilevati nel conto economico:
•
quando l’attività finanziaria in questione è eliminata, alla voce 100.a) “Utili (perdite) da cessione di crediti”;
ovvero:
•
quando l’attività finanziaria ha subito una riduzione di valore, alla voce 130.a) “Rettifiche di valore nette per
deterioramento di crediti”.
Gli interessi sui crediti erogati sono classificati alla voce 10. “Interessi attivi e proventi assimilati” e sono iscritti in base al
criterio del tasso di interesse effettivo pro rata temporis lungo la durata del credito.
Gli interessi di mora sono contabilizzati a conto economico al momento dell’eventuale incasso.
I crediti sono sottoposti ad una ricognizione volta ad individuare quelli che, a seguito del verificarsi di eventi occorsi dopo la
loro iscrizione, mostrino oggettive evidenze di una possibile perdita di valore. Tali crediti deteriorati sono rivisti ed analizzati
periodicamente, almeno una volta all’anno.
Un credito è considerato deteriorato quando si ritiene che, probabilmente, non si sarà in grado di recuperarne l’intero
ammontare, sulla base delle condizioni contrattuali originarie, o un valore equivalente.
I criteri per la determinazione delle svalutazioni da apportare ai crediti si basano sull’attualizzazione dei flussi finanziari attesi
per capitale ed interessi; ai fini della determinazione del valore attuale dei flussi, gli elementi fondamentali sono rappresentati
dall’individuazione degli incassi stimati, delle relative scadenze e del tasso di attualizzazione da applicare.
L’importo della perdita, infatti, per le esposizioni deteriorate classificate come sofferenze, incagli e ristrutturate, secondo le
categorie più avanti specificate, è ottenuto come differenza tra il valore di iscrizione e il valore attuale degli stimati flussi di
cassa, scontati al tasso di interesse originario dell’attività finanziaria.
Nei casi in cui il tasso di interesse originario di un’attività finanziaria oggetto di attualizzazione non sia reperibile, oppure il suo
reperimento sarebbe eccessivamente oneroso, si è applicato il tasso medio rilevato sulle posizioni aventi caratteristiche simili
ma non deteriorate nell’anno in cui si è verificato il deterioramento originario dell’attività considerata. Per tutte le posizioni a
tasso fisso il tasso così determinato è mantenuto costante anche negli esercizi seguenti.
I tempi di recupero sono stimati sulla base delle scadenze eventualmente concordate con i debitori ovvero di business plan o
di previsioni basate sull’esperienza storica dei recuperi osservati per classi omogenee di finanziamenti, tenuto conto della
forma tecnica, della localizzazione geografica, della tipologia di garanzia e di altri eventuali fattori ritenuti rilevanti.
Ogni cambiamento successivo nell’importo o nelle scadenze dei flussi di cassa attesi, che produca una variazione negativa
rispetto alle stime iniziali, determina la rilevazione di una rettifica di valore alla voce di conto economico 130.a)
“Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di crediti”.
Le rettifiche di valore su esposizioni deteriorate sono classificate come specifiche nella citata voce di conto economico anche
quando la metodologia di calcolo è di tipo forfetario/statistico, secondo quanto precisato nel precedente capitolo.
Qualora vengano meno i motivi che hanno determinato le rettifiche di valore e tale valutazione sia oggettivamente
riconducibile ad un evento occorso dopo la rettifica stessa, viene appostata alla medesima voce di conto economico una
ripresa di valore, nel limite massimo del costo ammortizzato che si sarebbe determinato in assenza di precedenti
svalutazioni.
L’eliminazione integrale di un credito è effettuata quando lo stesso è considerato irrecuperabile o è stralciato nella sua
interezza. Le cancellazioni sono imputate direttamente alla voce 130.a) “Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento
di crediti” di conto economico e sono rilevate in riduzione della quota capitale del credito. Recuperi di parte o di interi importi
precedentemente cancellati sono iscritti alla medesima voce.
Le rinegoziazioni di crediti che prevedano la loro cancellazione in cambio di azioni attraverso operazioni di debt/equity swap
comportano, nell'intervallo temporale precedente all’esecuzione dello scambio, la valutazione dei crediti in oggetto in
funzione degli accordi di conversione stipulati alla data di redazione del bilancio.
Le eventuali differenze negative tra il valore dei crediti ed il fair value delle azioni è rilevato a conto economico tra le rettifiche
di valore.
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
170
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Rischio di credito
I
Informativa relativa alle esposizioni creditizie rinegoziate e
nuove definizioni EBA relative ai crediti deteriorati
In relazione al documento ESMA n. 2012/853 del 20 dicembre 2012 in materia di informazioni da rendere nel bilancio IFRS
delle istituzioni finanziarie in merito alle esposizioni rinegoziate e successive raccomandazioni ESMA in tema, si precisa che
l’individuazione del portafoglio in oggetto rileva al fine di consentire:
•
tempestività di azione: con un solido ed efficace processo di monitoraggio e di reportistica, la tempestiva
segnalazione di un possibile deterioramento della qualità del credito permette al Gruppo di porre prontamente in
atto sia le necessarie attività finalizzate ad un’eventuale rinegoziazione sia le misure gestionali restrittive in una
fase antecedente al potenziale “default” e finalizzate al ridimensionamento dell’entità del rischio; ogni attività
finalizzata ad una possibile rinegoziazione ha come obiettivo la tempestiva identificazione e di conseguenza la
corretta gestione delle esposizioni che presentano un aumentato rischio di credito, nella fase in cui la Banca non ha
ancora intrapreso gli atti di espropriazione o altre azioni esecutive similari ed è ancora sussistente la piena capacità
di rimborso del cliente;
•
corretta valutazione delle posizioni deteriorate, al fine di definire le modalità di intervento e di classificazione
nell’ambito delle classi di “default”;
•
inizio di azioni mirate di recupero in funzione della tipologia ed importo dell’esposizione, nonché della specificità del
cliente;
•
adeguati accantonamenti iscritti in conto economico, coerenti con le prospettive e con i tempi di recupero del
credito e con la tipologia dell’esposizione. Tale attività è in linea con i principi IAS 39 e con le regole “Basilea 2”;
•
accurata e sistematica attività di reportistica, al fine di monitorare nel tempo il rischio di portafoglio a livello
aggregato.
Per quanto riguarda le valutazioni e gli accantonamenti delle esposizioni ‘Forborne’, le politiche contabili seguono il criterio
generale in linea con le disposizioni dello IAS 39, ossia se sussistono evidenze obiettive che si è incorsi in una perdita per
riduzione di valore su crediti o su attività finanziarie detenute sino alla scadenza (iscritti al costo ammortizzato), l’importo della
perdita viene misurato come la differenza tra il valore contabile dell’attività e il valore attuale dei futuri flussi finanziari stimati
(escludendo perdite di credito future che non si sono ancora manifestate) attualizzati al tasso di interesse effettivo originale
dell’attività finanziaria. L’importo della perdita viene rilevato alla voce 130. di conto economico tra le “Rettifiche/Riprese di
valore nette per deterioramento” e il valore contabile dell’attività viene di conseguenza ridotto.
Alle disposizioni ESMA e a quelle dello IAS 39 si affiancano le istruzioni per la rendicontazione finanziaria FINREP, diramate
dall’Autorità Bancaria Europea (EBA)4, che introducono due nuove classificazioni per i crediti e per i titoli di debito in bilancio:
Forborne exposures e Non-performing exposures.
•
Si definiscono Forborne le esposizioni contenenti misure di rinegoziazione (Forbearance), ossia concessioni nei
confronti di un debitore che ha affrontato - oppure che è in procinto di affrontare - difficoltà a rispettare i propri
impegni finanziari ("difficoltà finanziarie")
•
Le Esposizioni Non-performing secondo le nuove definizioni EBA sono quelle che soddisfano uno o entrambi i
seguenti criteri:
o
esposizioni materiali scadute da più di 90 giorni;
o
la banca valuta improbabile che il debitore possa adempiere interamente alle sue obbligazioni creditizie,
senza procedere all’escussione e al realizzo delle garanzie, a prescindere dall’esistenza di esposizioni
scadute e/o sconfinanti e dai giorni di arretrato.
Queste due nuove classificazioni introdotte da EBA sono efficaci a partire dalla rendicontazione finanziaria FINREP
all’autorità di vigilanza di Dicembre 2014 (primo invio riferito ai dati di Settembre 2014).
Sono in corso le attività progettuali finalizzate a implementare nei sistemi gestionali e contabili del Gruppo le regole di
classificazione introdotte dall’EBA. I nuovi processi consentiranno di migliorare la conformità delle regole di classificazione
alla normativa sopra citata, monitorare la dinamica di tali esposizioni ed effettuare le necessarie segnalazioni all’autorità di
vigilanza.
In linea con il piano di implementazione, con riferimento al 30 giugno 2014, le modalità di classificazione dei crediti nelle
categorie di rischio sono rimaste invariate rispetto a quanto rappresentato nel bilancio al 31 dicembre 2013 e riflettono le
normative emanate da Banca d’Italia. Pertanto, la classificazione, da parte di ciascuna Entità, nelle diverse classi di “default”,
deve aver luogo nel rispetto delle disposizioni legali e di quelle regolamentari emanate dalle locali Autorità di Vigilanza.
Per quanto riguarda le esposizioni Forborne, la messa a regime dei nuovi processi potrà portare ad una puntuale
identificazione delle esposizioni Forborne performing (in bonis) e ad una conseguente verifica, sulla nuova porzione di
portafoglio individuata, degli eventuali aggiustamenti che si rendano appropriati nei sistemi di rating interno e di valutazione
dei crediti.
In relazione a ciò, ed alla circostanza che la Capogruppo, in tale ruolo, è tenuta al rispetto delle istruzioni emanate
dall'Autorità di Vigilanza italiana, con riferimento alle Entità estere del Gruppo, sono adottati opportuni accorgimenti finalizzati
a raccordare ed allineare tra loro risultanze riconducibili a classi di “default”, altrimenti non del tutto omogenee tra loro.
4
Rif. EBA/ITS/2013/03 del 21 ottobre 2013.
171
Nella presente informativa relativa alle pratiche di rinegoziazione (Forbearance) si è proceduto, sulla base delle informazioni
allo stato disponibili, ad approssimare gli esiti della nuova definizione EBA. Essendo però ancora in corso le attività di
adeguamento dei processi che porteranno alla applicazione della nuova definizione, nella predisposizione della presente
informativa si è dovuto fare riferimento a semplificazioni e a limitazioni:
•
Con riferimento all’approssimazione adottata per la classe dei Forborne non performing (deteriorate), si rammenta
che ai sensi della classificazione Banca d’Italia, con specifico riferimento alle pratiche di rinegoziazione, una
posizione è classificata come “Credito Ristrutturato” quando l’accordo di modifica prevede la concessione di una
moratoria al pagamento del debito e la contemporanea rinegoziazione delle condizioni a tassi inferiori a quelli di
mercato, la conversione di parte dei prestiti in azioni e/o eventuali sacrifici in linea capitale. I Crediti Ristrutturati
sono quindi valutati analiticamente, ricomprendendo nelle svalutazioni l’onere attualizzato riveniente dall’eventuale
rinegoziazione del tasso a condizioni inferiori al tasso contrattuale originario. Le esposizioni ristrutturate possono
essere riclassificate tra i crediti in “bonis” solo dopo che siano trascorsi almeno due anni dalla data di stipula
dell’accordo di ristrutturazione e solo a seguito di delibera dei competenti organi aziendali sull’avvenuto recupero
delle condizioni di piena solvibilità da parte del debitore e sulla mancanza di insoluti su tutte le linee di credito in
essere. Banca d’Italia a Febbraio 2014 ha inoltre prescritto che rientrano tra le esposizioni Forborne anche le
omologhe di Concordato Preventivo in continuità aziendale e di ristrutturazione dei debiti (art. 182 bis Legge
Fallimentare). Nelle tabelle sottostanti come esposizioni Forborne deteriorate sono stati quindi riportati i “Crediti
Ristrutturati” secondo la classificazione Banca d’Italia e, relativamente al perimetro Italia, anche le esposizioni
deteriorate relative alle omologhe sopracitate non incluse tra i “Crediti Ristrutturati”.
•
Per quanto riguarda invece le esposizioni Forborne performing (in bonis), nelle more della definizione di procedure
di misurazione armonizzate a livello di Gruppo, si rimanda alle informative prodotte, ove disponibili e previste,
nell’informativa finanziaria prodotta a fini locali.
Tali criteri sono stati seguiti sia per l’individuazione delle esposizioni Forborne Non Performing al 31 dicembre 2013 che per
quelle al 30 giugno 2014, con la precisazione che le omologhe di concordato preventivo in continuità aziendale e le omologhe
di accordo di ristrutturazione dei debiti classificate a ‘incaglio’ o ‘’sofferenza’ sono state considerate solo per i dati di giugno
2014. Di seguito i consuntivi risultanti (in milioni di Euro).
ESPOSIZIONI RINEGOZIATE QUALIFICATE COME FORBEARANCE - Crediti verso clientela
Consistenze al 30.06.2014
(milioni di €)
Consistenze al 31.12.2013
Esposizione
Rettifiche di
Esposizione
Esposizione
Rettifiche di
Esposizione
lorda
valore
netta
lorda
valore
netta
6.147
2.290
3.857
6.153
2.217
3.936
Totale
di cui:
Italia (*)
Germania
Austria
CEE
Polonia
Coverage ratio
% Incidenza sui crediti verso clientela
3.164
1.140
847
400
596
983
453
515
100
239
2.181
687
332
300
357
37,3%
0,81%
3.202
995
1.009
359
588
920
443
546
95
213
2.282
552
463
264
375
36,0%
0,78%
(*) I dati al 30 giugno includono omologhe di concordato preventivo in continuità aziendale ai sensi dell'art. 186 bis L.F. e omologhe di
accordo di ristrutturazione dei debiti ai sensi dell'art. 182 bis L.F. per 394 milioni di euro.
L’ammontare delle esposizioni nette dei crediti Forborne al 30 giugno 2014 riguardante le posizioni “deteriorate” (3.857 milioni
di Euro) risulta inferiore di 79 milioni di Euro rispetto al dato di fine 2013 (3.936 milioni di Euro), pari a -2%. A valori lordi, le
medesime esposizioni ammontano a fine giugno 2014 a 6.147 milioni di Euro, inferiori di 6 milioni di Euro (-0,1%) a quelle di
fine 2013 (6.153 milioni di Euro).
Relativamente al perimetro Italia, le esposizioni nette Forborne Non Performing complessive a Giugno 2014 ammontano a
2.181 milioni di euro di cui 1.923 milioni di Euro relativi a “crediti ristrutturati” (inclusi 136 milioni di Euro relativi ad omologhe
di accordo ristrutturazione dei debiti - Art 182 bis Legge Fallimentare) e 258 milioni di Euro relativi ad omologhe di concordato
in continuità aziendale e di ristrutturazione dei debiti classificate ad ‘incaglio’ o ‘sofferenza’.
A fronte di un ammontare complessivo di esposizioni nette Forbone Non Performing sostanzialmente in linea con il dato di
Dicembre 2013 si registra:
•
per l’Italia una diminuzione di “Crediti Ristrutturati” da 2.282 milioni di Euro a 1.923 milioni di Euro relativi a incassi
e realizzi per cessioni, compensata dall’inclusione delle esposizioni Forborne Non Performing relative alle
omologhe sopra citate.
•
relativamente alle altre regioni, per l’Austria una riduzione delle esposizioni dovuta alla consueta attività di
monitoraggio e aggiornamento delle posizioni stesse, per le quali sono ricorsi, nell’anno, i requisiti per una
classificazione a maggior rischio, compensata dall’aumento registrato in Germania.
La copertura sulle posizioni Forborne deteriorate a giugno 2014 (37,3%) risulta complessivamente in linea con quella di fine
2013 (36,0%).
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
172
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Rischio di credito
I
Informativa relativa alle esposizioni Sovrane
In merito alle esposizioni Sovrane5 detenute dal Gruppo al 30 giugno 2014, si precisa che il valore di bilancio delle
esposizioni della specie rappresentate da “titoli di debito” ammonta a 110.842 milioni, di cui circa il 94% concentrato su otto
Paesi tra i quali l’Italia, con 55.610 milioni, rappresenta una quota del 50% sul totale complessivo. Per ciascuno di tali otto
Paesi, nella tabella di cui sotto sono riportati, per tipologia di portafoglio, i valori contabili delle relative esposizioni al 30
giugno 2014.
(migliaia di €)
Esposizioni in titoli di debito Sovrano ripartite per Stato controparte e portafoglio di classificazione
consistenze al 30.06.2014
Paese / portafoglio di classificazione
Valore nom inale
- Italia
attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione (esp. netta 1)
attività finanziarie valutate al fair value
attività finanziarie disponibili per la vendita
crediti
attività finanziarie detenute sino a scadenza
- Germ ania
attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione (esp. netta 1)
attività finanziarie valutate al fair value
attività finanziarie disponibili per la vendita
crediti
attività finanziarie detenute sino a scadenza
- Austria
attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione (esp. netta 1)
attività finanziarie valutate al fair value
attività finanziarie disponibili per la vendita
crediti
Valore di bilancio
Fair Value
51.766.695
55.609.864
55.651.082
5.160.956
4.675.466
4.675.466
21.096
22.151
22.151
42.990.210
47.554.368
47.554.368
676.207
450.316
460.221
2.918.226
2.907.563
2.938.877
26.649.319
25.673.955
25.665.657
3.594.495
2.126.766
2.126.766
21.779.798
22.255.799
22.255.799
209.800
213.049
213.049
1.065.226
1.078.341
1.070.042
-
-
-
8.115.288
9.319.250
9.330.789
184.040
166.556
166.556
78.481
92.463
92.463
7.730.948
8.938.369
8.938.369
-
-
-
121.819
121.862
133.401
6.165.739
6.493.222
6.532.734
255.242
193.188
193.188
-
-
-
attività finanziarie disponibili per la vendita
4.549.558
4.919.655
4.919.655
crediti
1.182.888
1.197.535
1.198.358
178.051
182.844
221.532
2.414.259
2.583.869
2.583.869
174.970
97.663
97.663
54.705
54.799
54.799
2.184.584
2.431.407
2.431.407
crediti
-
-
-
attività finanziarie detenute sino a scadenza
-
-
-
1.713.381
1.637.985
1.637.985
attività finanziarie detenute sino a scadenza
- Polonia
attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione (esp. netta 1)
attività finanziarie valutate al fair value
attività finanziarie detenute sino a scadenza
- Repubblica Ceca
attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione (esp. netta 1)
attività finanziarie valutate al fair value
attività finanziarie disponibili per la vendita
- Francia
1
attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione (esp. netta )
401.681
249.225
249.225
attività finanziarie valutate al fair value
971.700
1.011.276
1.011.276
attività finanziarie disponibili per la vendita
340.000
377.484
377.484
crediti
-
-
-
attività finanziarie detenute sino a scadenza
-
-
-
1.174.750
1.197.730
1.197.730
112.397
88.278
88.278
-
-
-
1.062.353
1.109.452
1.109.452
crediti
-
-
-
attività finanziarie detenute sino a scadenza
-
-
-
1.131.856
1.142.151
1.142.151
- Rom ania
attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione (esp. netta 1)
attività finanziarie valutate al fair value
attività finanziarie disponibili per la vendita
- Spagna
attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione (esp. netta 1)
8.625
-78.755
-78.755
attività finanziarie valutate al fair value
365.117
393.739
393.739
attività finanziarie disponibili per la vendita
750.000
820.872
820.872
-
-
-
8.114
6.295
6.295
99.131.288
103.658.026
103.686.418
crediti
attività finanziarie detenute sino a scadenza
Totale esposizioni per cassa
( 1) Include le esposizioni in Credit Derivatives.
La vita media residua ponderata delle esposizioni Sovrane elencate nella tabella di dettaglio di cui sopra, suddivisa tra
banking6 e trading book, è la seguente:
5
Per esposizioni Sovrane si intendono i titoli obbligazionari emessi dai governi centrali e locali e dagli enti governativi nonché i prestiti erogati agli stessi. Ai fini della
presente esposizione di rischio sono escluse le eventuali posizioni detenute tramite ABS.
6
Il c.d. banking book include le Attività finanziarie valutate al fair value, quelle disponibili per la vendita, quelle detenute sino a scadenza ed i crediti.
173
Vita m edia residua ponderata
(anni)
Banking book
Trading book
- Italia
3,27
1,68
- Germania
2,23
4,88
- Austria
5,43
8,35
- Polonia
4,53
0,71
- Repubblica Ceca
4,35
1,51
- Francia
3,58
9,52
- Romania
1,71
2,07
- Spagna
1,92
0,75
Il restante 6% del totale delle esposizioni Sovrane in titoli di debito, pari a 7.184 milioni, sempre riferito al valore di bilancio al
30 giugno 2014, è suddiviso tra 55 Paesi, tra cui: Slovenia (293 milioni), Portogallo (33 milioni), Argentina (4 milioni), Stati
Uniti (2 milioni) ed Irlanda (1 milione), . Le esposizioni in titoli di debito Sovrani nei confronti di Grecia, Cipro e Ucraina sono
immateriali.
Per le esposizioni in questione non si ravvedono evidenze di impairment al 30 giugno 2014.
La tabella sottostante riporta la classificazione dei titoli di debito appartenenti al banking book e la loro rilevanza percentuale
sul totale del portafoglio di appartenenza.
(migliaia di €)
Esposizioni in titoli di debito Sovrano ripartite per portafoglio di attività finanziarie
consistenze al 30.06.2014
Valore di bilancio
% portafoglio di appartenenza
Attività finanziarie
valutate al fair value
Attività finanziarie
disponibili per la
vendita
Crediti
Attività finanziarie
detenute sino a
scadenza
Totale
22.905.780
71.914.492
2.753.048
3.306.350
100.879.671
72,48%
76,80%
0,50%
77,05%
14,91%
Alle esposizioni Sovrane in titoli di debito vanno altresì aggiunti i “finanziamenti”7 erogati a governi centrali e locali ed agli enti
governativi.
Nella tabella sottostante è riportato l’ammontare dei finanziamenti del portafoglio crediti al 30 giugno 2014 nei confronti dei
Paesi verso i quali l’esposizione complessiva è superiore a 140 milioni, che rappresentano oltre il 95% del totale.
Finanziam enti verso controparti Sovrane ripartite per Stato controparte
Paese
1
(migliaia di €)
consistenze al 30.06.2014
Valore di bilancio
- Germania ( )
7.735.627
- Italia
6.345.819
- Austria ( 2)
5.501.013
- Croazia
2.554.129
- Polonia
1.521.379
- Indonesia
431.424
- Bosnia-Erzegovina
231.616
- Slovenia
225.372
- Turchia
203.212
- Bulgaria
173.986
- Brasile
148.323
- Ungheria
147.324
- Serbia
Totale esposizioni per cassa
140.475
25.359.700
(1) di cui 854.622 migliaia tra le attività finanziarie detenute per la negoziazione e quelle valutate al fair value.
(2) di cui 223.920 migliaia tra le attività finanziarie valutate al fair value.
Si segnala infine che le posizioni assunte o pareggiate attraverso strumenti derivati sono negoziate all’interno di ISDA master
agreement e accompagnate da Credit Support Annexes, che prevedono l’utilizzo di cash collateral o di titoli stanziabili a
basso rischio.
Per maggiori dettagli sulle analisi di sensitivity ai credit spreads e sui risultati di stress test si rimanda agli scenari “Greece
Exit”, "Widespread Contagion", "Sovereign Debt Tension" e “Emerging Markets Slowdown” di cui ai capitoli 2.7 e 2.8. della
successiva Sezione 2 – Rischi di mercato, mentre per le politiche di gestione della liquidità si veda la successiva Sezione 3 –
Rischio di liquidità.
7
Escluse le partite fiscali.
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
174
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Rischio di credito
I
(migliaia di €)
Rischio di credito: informazioni per cassa e fuori bilancio verso banche
CONSISTENZE AL
30.06.2014
ESPOSIZIONI PER CASSA
ATTIVITA' FINANZIARE DI
NEGOZIAZIONE
TIPOLOGIA DI
ESPOSIZIONE/PORTAFOGLIO CONTABILE
ATTIVITA' FINANZIARIE
VALUTATE AL FAIR VALUE
ATTIVITA' FINANZIARIE
DETENUTE FINO ALLA
SCADENZA
ATTIVITA' FINANZIARIE
DISPONIBILI PER LA VENDITA
ATTIVITA' NON CORRENTI E
GRUPPI IN VIA DI DISMISSIONE
CREDITI VERSO BANCHE
ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO
ESPOSIZIONE
LORDA
ESPOSIZIONE
MEDIA
ESPOSIZIONE
LORDA
ESPOSIZIONE
MEDIA
ESPOSIZIONE
LORDA
ESPOSIZIONE
MEDIA
ESPOSIZIONE
LORDA
ESPOSIZIONE
MEDIA
ESPOSIZIONE
LORDA
ESPOSIZIONE
MEDIA
ESPOSIZIONE
LORDA
ESPOSIZIONE
MEDIA
ESPOSIZIONE
LORDA
ESPOSIZIONE
MEDIA
a) Sofferenze
-
-
-
-
865
865
-
-
239.902
272.044
-
-
-
-
b) Incagli
-
-
-
-
-
-
-
-
2.260
15.114
-
-
-
-
c) Esposizioni ristrutturate
-
-
-
-
-
-
-
-
-
3.878
-
-
-
-
d) Esposizioni scadute
-
-
-
-
-
-
-
-
7.808
6.895
-
-
-
-
e) Altre attività
5.345.044
6.094.382
7.937.763
7.411.280
12.220.588
11.999.267
644.084
477.421
72.511.380
66.701.043
140.374
114.823
-
-
Totale A
5.345.044
6.094.382
7.937.763
7.411.280
12.221.453
12.000.132
644.084
477.421
72.761.350
66.998.974
140.374
114.823
-
-
a) Deteriorate
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
474.173
483.045
b) Altre
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
32.030.042
32.133.823
A. Esposizioni per cassa
B. Esposizioni fuori bilancio
Totale B
TOTALE A+B al
30.06.2014
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
32.504.215
32.616.868
5.345.044
6.094.382
7.937.763
7.411.280
12.221.453
12.000.132
644.084
477.421
72.761.350
66.998.974
140.374
114.823
32.504.215
32.616.868
L’esposizione media è calcolata su dati pubblicati.
175
(migliaia di €)
Rischio di credito: informazioni per cassa e fuori bilancio verso clientela
CONSISTENZE AL
30.06.2014
ESPOSIZIONI PER CASSA
ATTIVITA' FINANZIARIE
VALUTATE AL FAIR
VALUE
ATTIVITA' FINANZIARE
DI NEGOZIAZIONE
ATTIVITA' FINANZIARIE
DISPONIBILI PER LA
VENDITA
ATTIVITA' FINANZIARIE
DETENUTE FINO ALLA
SCADENZA
ESPOSIZIONE
LORDA
ESPOSIZIONE
MEDIA
ESPOSIZIONE
LORDA
ESPOSIZIONE
MEDIA
ESPOSIZIONE
LORDA
ESPOSIZIONE
MEDIA
a) Sofferenze
-
-
-
-
41.955
b) Incagli
-
-
-
-
45.738
1.553
1.712
3.146
1.049
15
TIPOLOGIA DI
ESPOSIZIONE/PORTAFOGLIO
CONTABILE
ATTIVITA' NON
CORRENTI E GRUPPI IN
VIA DI DISMISSIONE
CREDITI VERSO
CLIENTELA
ESPOSIZIONI FUORI
BILANCIO
ESPOSIZIONE
LORDA
ESPOSIZIONE
MEDIA
ESPOSIZIONE
LORDA
ESPOSIZIONE
MEDIA
ESPOSIZIONE
LORDA
ESPOSIZIONE
MEDIA
ESPOSIZIONE
LORDA
ESPOSIZIONE
MEDIA
38.543
574
10.352
50.185.868
48.262.270
971.046
698.171
-
-
64.066
1.992
1.971
23.895.080
24.009.312
88.477
82.820
-
-
1.157
6.413
6.345
6.822.759
7.426.044
241.686
166.621
-
-
A. Esposizioni per cassa
c) Esposizioni ristrutturate
d) Esposizioni scadute
-
-
-
-
6.533
2.178
-
4
3.498.613
4.020.642
55.738
35.298
-
-
e) Altre attività
21.391.264
19.829.274
23.155.089
22.067.588
82.261.584
75.383.374
4.497.154
4.809.221
455.733.026
470.518.203
1.414.984
1.089.263
-
-
Totale A
21.392.817
19.830.986
23.158.235
22.068.637
82.355.825
75.489.318
4.506.133
4.827.893
540.135.346
554.236.471
2.771.931
2.072.173
-
-
a) Deteriorate
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2.946.385
3.342.588
b) Altre
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
186.834.822
190.493.587
B. Esposizioni fuori bilancio
Totale B
TOTALE A+B al
30.06.2014
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
189.781.207
193.836.175
21.392.817
19.830.986
23.158.235
22.068.637
82.355.825
75.489.318
4.506.133
4.827.893
540.135.346
554.236.471
2.771.931
2.072.173
189.781.207
193.836.175
L’esposizione media è calcolata su dati pubblicati.
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
176
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Rischio di credito
I
Distribuzione territoriale delle esposizioni per cassa e fuori bilancio verso banche
(migliaia di €)
CONSISTENZE AL
ITALIA
ESPOSIZIONI/AREE
GEOGRAFICHE
ALTRI PAESI EUROPEI
AMERICA
30.06.2014
ASIA
RESTO DEL MONDO
ESPOSIZIONE LORDA
ESPOSIZIONE NETTA
ESPOSIZIONE LORDA
ESPOSIZIONE NETTA
ESPOSIZIONE LORDA
ESPOSIZIONE NETTA
ESPOSIZIONE LORDA
ESPOSIZIONE NETTA
ESPOSIZIONE LORDA
ESPOSIZIONE NETTA
a) Sofferenze
-
-
78.981
16.741
24.021
1.168
131.078
72.930
6.687
6.687
b) Incagli
7
-
929
929
-
-
727
10
597
597
c) Esposizioni ristrutturate
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
d) Esposizioni scadute
-
-
-
-
-
-
7.808
6.947
-
-
13.919.891
13.918.043
74.880.809
74.870.245
3.420.275
3.419.950
2.208.260
2.207.310
4.369.998
4.367.003
13.919.898
13.918.043
74.960.719
74.887.915
3.444.296
3.421.118
2.347.873
2.287.197
4.377.282
4.374.287
a) Sofferenze
-
-
126
118
-
-
646
646
-
-
b) Incagli
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
c) Altre attività deteriorate
-
-
473.401
197
-
-
-
-
-
-
1.609.292
1.609.028
23.310.800
23.305.883
878.270
878.263
2.453.837
2.453.613
1.431.731
1.431.708
1.609.292
1.609.028
23.784.327
23.306.198
878.270
878.263
2.454.483
2.454.259
1.431.731
1.431.708
15.529.190
15.527.071
98.745.046
98.194.113
4.322.566
4.299.381
4.802.356
4.741.456
5.809.013
5.808.995
A. Esposizioni per cassa
e) Altre esposizioni
TOTALE A
B. Esposizioni "fuori bilancio"
e) Altre esposizioni
TOTALE B
TOTALE (A+B)
30.06.2014
177
Distribuzione territoriale delle esposizioni per cassa e fuori bilancio verso clientela
(migliaia di €)
CONSISTENZE AL
ITALIA
ESPOSIZIONI/AREE GEOGRAFICHE
ALTRI PAESI EUROPEI
AMERICA
30.06.2014
ASIA
RESTO DEL MONDO
ESPOSIZIONE LORDA
ESPOSIZIONE NETTA
ESPOSIZIONE LORDA
ESPOSIZIONE NETTA
ESPOSIZIONE LORDA
ESPOSIZIONE NETTA
ESPOSIZIONE LORDA
ESPOSIZIONE NETTA
ESPOSIZIONE LORDA
ESPOSIZIONE NETTA
a) Sofferenze
36.445.232
14.011.782
13.209.676
5.468.669
131.210
70.595
253.568
100.235
1.159.757
306.506
b) Incagli
19.992.249
12.206.053
3.795.040
2.506.048
7.441
5.326
46.478
45.513
190.079
66.570
c) Esposizioni ristrutturate
2.662.719
1.899.803
4.187.119
2.035.535
33.404
12.123
31.612
14.112
160.718
60.460
d) Esposizioni scadute
2.649.012
2.055.052
721.278
593.006
627
569
40.301
39.456
149.666
103.269
262.390.499
260.780.911
297.400.311
296.231.778
5.144.191
5.118.289
2.951.204
2.934.449
20.566.896
20.446.615
324.139.711
290.953.601
319.313.424
306.835.036
5.316.873
5.206.902
3.323.163
3.133.765
22.227.116
20.983.420
a) Sofferenze
265.840
217.784
622.805
372.068
1
1
56.013
54.300
34.108
7.725
b) Incagli
817.180
733.591
145.344
107.843
103.319
101.060
165
165
8.566
1.447
c) Altre attività deteriorate
534.081
495.123
286.708
183.770
-
0
-
-
72.255
65.419
62.340.038
62.226.929
101.396.126
101.355.835
6.590.647
6.588.729
1.218.351
1.218.048
14.694.226
14.687.290
63.957.139
63.673.427
102.450.983
102.019.516
6.693.967
6.689.790
1.274.529
1.272.513
14.809.155
14.761.881
388.096.850
354.627.028
421.764.407
408.854.552
12.010.840
11.896.692
4.597.692
4.406.278
37.036.271
35.745.301
A. Esposizioni per cassa
e) Altre esposizioni
TOTALE A
B. Esposizioni "fuori bilancio"
e) Altre esposizioni
TOTALE B
TOTALE (A+B) AL
30.06.2014
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
178
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Rischio di credito
I
(migliaia di €)
Distribuzione settoriale delle esposizioni per cassa e fuori bilancio verso clientela (prima parte)
CONSISTENZA AL
GOVERNI
30.06.2014
ALTRI ENTI PUBBLICI
ESPOSIZIONE
LORDA
RETTIFICHE DI
VALORE
COMPLESSIVE
a) Sofferenze
1.418
b) Incagli
2.274
c) Esposizioni ristrutturate
SOCIETA' FINANZIARIE
ESPOSIZIONE
NETTA
ESPOSIZIONE
LORDA
RETTIFICHE DI
VALORE
COMPLESSIVE
ESPOSIZIONE
NETTA
ESPOSIZIONE
LORDA
RETTIFICHE DI
VALORE
COMPLESSIVE
ESPOSIZIONE
NETTA
895
523
155.401
54.022
101.379
684.516
564.475
120.041
783
1.491
55.825
17.605
38.220
372.086
158.371
213.715
1.562
1
1.561
6.419
1.610
4.809
254.385
68.827
185.558
53.933
1.157
52.776
54.177
7.628
46.549
447.801
134.776
313.025
87.300.489
7.130
87.293.359
42.223.141
120.124
42.103.017
62.372.032
117.708
62.254.324
87.359.676
9.966
87.349.710
42.494.963
200.989
42.293.974
64.130.820
1.044.157
63.086.663
a) Sofferenze
-
-
-
18.672
6
18.666
11.936
2.854
9.082
b) Incagli
-
-
-
2
1
1
8.874
57
8.817
c) Altre attività deteriorate
-
-
-
158
0
158
5.518
4.089
1.429
5.767.772
102
5.767.670
12.654.547
1.072
12.653.475
34.800.755
2.371
34.798.384
Tipologia di esposizione/Aree
controparti
A. Esposizioni per cassa
d) Esposizioni scadute
e) Altre esposizioni
TOTALE A
B. Esposizioni "fuori
bilancio"
e) Altre esposizioni
TOTALE B
TOTALE (A+B) AL
179
30.06.2014
5.767.772
102
5.767.670
12.673.379
1.079
12.672.300
34.827.083
9.371
34.817.712
93.127.448
10.068
93.117.380
55.168.342
202.068
54.966.274
98.957.903
1.053.528
97.904.375
(migliaia di €)
Distribuzione settoriale delle esposizioni per cassa e fuori bilancio verso clientela (seconda parte)
CONSISTENZA AL
SOCIETA' DI ASSICURAZIONE
Tipologia di esposizione/Aree
controparti
30.06.2014
IMPRESE NON FINANZIARIE
ALTRI SOGGETTI
ESPOSIZIONE
LORDA
RETTIFICHE DI
VALORE
COMPLESSIVE
ESPOSIZIONE
NETTA
ESPOSIZIONE
LORDA
RETTIFICHE DI
VALORE
COMPLESSIVE
ESPOSIZIONE
NETTA
ESPOSIZIONE
LORDA
RETTIFICHE DI
VALORE
COMPLESSIVE
ESPOSIZIONE
NETTA
23.111
9.960
13.151
36.621.214
22.693.843
13.927.371
13.713.783
7.918.461
5.795.322
1.557
90
1.467
19.784.382
7.763.547
12.020.835
3.815.163
1.261.381
2.553.782
-
-
-
6.526.844
2.934.577
3.592.267
286.362
48.524
237.838
71
39
32
1.986.427
389.165
1.597.262
1.018.475
236.767
781.708
1.626.086
5.967
1.620.119
251.664.689
1.909.314
249.755.375
143.266.664
780.816
142.485.848
1.650.825
16.056
1.634.769
316.583.556
35.690.446
280.893.110
162.100.447
10.245.949
151.854.498
28
23
5
890.514
282.864
607.650
57.617
41.142
16.475
0
-
0
1.033.167
109.538
923.629
32.531
20.872
11.659
25
-
25
859.053
136.515
722.538
28.290
8.128
20.162
722.686
361
722.325
106.823.934
145.240
106.678.694
25.469.694
13.411
25.456.283
A. Esposizioni per cassa
a) Sofferenze
b) Incagli
c) Esposizioni ristrutturate
d) Esposizioni scadute
e) Altre esposizioni
TOTALE A
B. Esposizioni "fuori
bilancio"
a) Sofferenze
b) Incagli
c) Altre attività deteriorate
e) Altre esposizioni
TOTALE B
TOTALE (A+B) AL
30.06.2014
722.739
384
722.355
109.606.668
674.157
108.932.511
25.588.132
83.553
25.504.579
2.373.564
16.440
2.357.124
426.190.224
36.364.603
389.825.621
187.688.579
10.329.502
177.359.077
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
180
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Rischio di credito
I
Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività
finanziarie
VOCI/SCAGLIONI
TEMPORALI
Attività per cassa
A.1 Titoli di Stato
A.2 Altri titoli di
debito
A.3 Quote O.I.C.R.
CONSISTENZE AL
30.06.2014
(migliaia di €)
A VISTA
DA OLTRE
1 GIORNO
A7
GIORNI
DA OLTRE
7 GIORNI
A 15
GIORNI
DA OLTRE
15 GIORNI
A 1 MESE
DA OLTRE
1 MESE
FINO A 3
MESI
DA OLTRE 3
MESI FINO
A 6 MESI
DA OLTRE
6 MESI
FINO A 1
ANNO
DA OLTRE
1 ANNO
FINO A 5
ANNI
OLTRE
5 ANNI
DURATA
INDETERMINATA
99.895.526
24.055.737
14.434.344
23.746.489
44.721.815
37.673.780
57.844.410
226.729.028
199.736.230
7.759.699
75.285
204.883
97.186
513.762
1.077.232
3.086.975
8.509.481
46.024.452
22.470.381
582
112.767
2.510.593
965.028
122.810
1.686.321
2.650.183
6.166.060
40.302.721
21.262.072
167.169
984.730
13.011
1.033
22.980
2.598.418
98.722.744
21.327.250
13.372.130
23.109.917
41.958.262
31.936.622
43.168.869
140.400.822
155.980.797
4.993.530
- Banche
30.442.393
10.006.574
2.655.150
4.890.458
11.539.412
2.431.674
1.398.225
2.036.303
2.481.399
1.499.973
- Clientela
68.280.351
11.320.676
10.716.980
18.219.459
30.418.850
29.504.948
41.770.644
138.364.519
153.499.398
3.493.557
Passività per cassa
276.707.769
36.535.580
14.593.015
24.544.755
80.106.735
34.877.946
56.654.332
124.846.976
57.347.387
4.132.419
B.1 Conti correnti
e depositi
49.692
A.4 Finanziamenti
249.960.044
19.116.219
4.664.246
11.665.660
44.781.576
15.210.770
14.324.032
15.693.671
1.585.232
- Banche
13.062.353
2.147.424
1.013.671
1.029.564
4.486.962
567.507
1.238.932
2.479.756
481.788
- Clientela
236.897.691
16.968.795
3.650.575
10.636.096
40.294.614
14.643.263
13.085.100
13.213.915
1.103.444
49.692
B.2 Titoli di debito
315.986
2.093.218
943.295
5.163.369
6.007.259
8.208.709
15.901.981
87.677.147
41.630.538
1.993.346
B.3 Altre passività
26.431.739
15.326.143
8.985.474
7.715.726
29.317.900
11.458.467
26.428.319
21.476.158
14.131.617
2.089.381
C.1 Derivati finanziari
con scambio di
capitale
- Posizioni
lunghe
5.346.279
18.923.627
9.806.623
21.628.773
40.372.603
33.548.701
28.008.568
18.043.647
5.552.317
108.747
- Posizioni corte
4.741.772
18.858.300
9.679.616
21.534.360
39.824.162
33.941.777
28.460.404
19.023.789
7.006.276
106.099
C.2 Derivati finanziari
senza scambio di
capitale
- Posizioni
lunghe
25.037.945
668.586
808.262
1.630.629
6.125.129
3.250.369
4.096.072
14.841.419
12.083.761
253.973
- Posizioni corte
23.334.315
668.354
723.523
1.664.169
6.129.285
3.246.643
4.104.658
14.912.487
12.076.912
253.973
6.171.928
8.619.524
10.000
497.149
359.620
369.912
5.509.560
1.741.886
3.068.377
3.922.893
913.573
2.312
779.532
90.000
Operazioni "fuori
bilancio"
C.3 Depositi e
finanziamenti da
ricevere
- Posizioni
lunghe
- Posizioni corte
C.4 Impegni
irrevocabili a erogare
fondi
- Posizioni
lunghe
31.999.710
5.393.834
2.267.536
1.060.976
12.346.772
7.581.416
6.102.245
26.895.696
3.276.880
1.282.532
- Posizioni corte
63.662.526
544.472
27.644
189.272
9.723.115
1.433.106
3.715.786
16.231.764
1.446.597
1.282.289
1.122.032
4.512
14.515
28.605
123.346
150.608
348.385
604.416
506.823
191.430
4.165
76.873
3.393
9.073
31.485
71.404
61.506
128.400.147
42.241.934
95.009
2.000
1.601.491
2.726.000
5.072.000
29.350.000
325.000
10.000
10.000
1.653.491
2.593.000
4.559.000
31.315.000
478.000
283.000
41.000
747.000
847.000
5.857.100
699.000
64.000
6.000
1.579.000
1.654.000
2.931.100
492.000
C.5 Garanzie
finanziarie rilasciate
C.6 Garanzie
finanziarie ricevute
C.7 Derivati creditizi
con scambio di
capitale
- Posizioni
lunghe
- Posizioni corte
C.8 Derivati creditizi
senza scambio di
capitale
- Posizioni
lunghe
- Posizioni corte
181
(migliaia di €)
Esposizioni creditizie per cassa: dinamica delle rettifiche di valore complessive
M OVI M EN TI D EL P R I M O S EM ES TR E 2 0 14
C A U S A LI / C A TEGOR I E
ES P OS I ZI ON I
ES P OS I ZI ON I
ES P OS I ZI ON I
ES P OS I ZI ON I
S OFFER EN ZE
I N C A GLI
R I S TR U TTU R A TE
S C A D U TE
TOTA LE
S OFFER EN ZE
I N C A GLI
R I S TR U TTU R A TE
S C A D U TE
TOTA LE
14 4 .3 50
3 .0 53
-
157
14 7.56 0
3 1.9 4 4 .4 6 0
10 .0 70 .4 8 8
3 .19 0 .6 16
79 4 .3 8 1
4 5.9 9 9 .9 4 5
17.2 12
37
554 .76 3
8 3 1.3 77
8 .13 8 .554
A . R et t if iche co mp lessive iniz iali
B . V ar iaz io ni in aument o
-
70 5
17.9 54
4 .3 2 8 .6 4 8
2 .4 2 3 .76 6
14.950
31
-
702
15.683
1.980.652
1.387.898
301.377
509.210
B.1 bis perdite da cessione
-
-
-
-
-
42.753
39
34.855
46
77.693
B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate
-
-
-
3
3
1.832.036
814.707
129.162
107.360
2.883.265
B.1 rettifiche di valore
B.3 altre variazioni in aumento
C . V ar iaz io ni in d iminuz io ne
C.1 riprese di valore da valutazione
C.2 riprese di valore da incasso
C.2 bis utili da cessione
C.3 cancellazioni
C.4 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate
C.5 altre variazioni in diminuzione
D . R et t if iche co mp lessive f inalI
2.262
6
-
-
2.268
221.122
89.369
18 .3 2 1
2 .3 6 6
-
1
2 0 .6 8 8
5.0 3 1.4 52
473.207
3 .2 9 2 .4 77
6 9 1.8 4 0
214.761
4.179.137
998.459
8 56 .2 2 6
9 .8 71.9 9 5
5
94
-
1
100
597.608
224.337
52.125
55.573
929.643
11.949
2.269
-
-
14.218
504.991
470.443
182.601
59.160
1.217.195
-
-
-
-
-
39.024
17.907
5.575
-
62.506
5.249
-
-
-
5.249
3.460.917
274.041
136.185
4.219
3.875.362
2.883.265
-
3
-
-
3
144.931
1.979.748
205.164
553.422
1.118
-
-
-
1.118
283.981
326.001
110.190
183.852
904.024
14 3 .2 4 1
72 4
-
861
14 4 .8 2 6
3 .0 53 .53 9
76 9 .53 2
4 4 .2 6 6 .50 4
3 1.2 4 1.6 56
9 .2 0 1.777
Non include la categoria relativa alle “Altre Esposizioni”.
Le rettifiche nette di valore riferite al solo Gruppo Bancario, comprensive di quelle relative alle “Altre esposizioni”, imputate al Conto Economico
nel primo semestre 2014 ammontano a:
- Crediti verso banche 7.521 migliaia di euro;
- Crediti verso clientela 1.807.694 migliaia di euro.
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
182
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Rischio di credito
I
Rischio di credito: attività non vincolate
(migliaia di €)
Informativa sulle attività impegnate iscritte in bilancio
IMPEGNATE
FORME TECNICHE
1. Cassa e disponibilità
liquide
2. Titoli di debito
3. Titoli di capitale
4. Finanziamenti
5. Altre attività
finanziarie
6.
Attività non
finanziarie
Totale 30.06.2014
VALORE DI
BILANCIO
933.739
70.831.572
3.604.281
131.514.256
14.122
298.030
207.196.000
NON IMPEGNATE
FAIR
VALUE
VALORE DI
BILANCIO
X
71.089.293
3.604.281
X
X
X
74.693.574
FAIR
VALUE
9.384.734
87.058.629
6.705.698
430.174.930
69.870.415
48.445.788
651.640.194
X
88.814.684
6.252.326
X
X
X
95.067.010
10.318.473
157.890.201
10.309.979
561.689.186
69.884.537
48.743.818
858.836.194
(migliaia di €)
Informativa sulle attività di proprietà impegnate non iscritte in bilancio
FORME TECNICHE
1. Attività finanziarie
- Titoli
- Altre
2. Attività non finanziarie
Totale 30.06.2014
TOTALE
30.06.2014
IMPEGNATE
NON
IMPEGNATE
96.386.734
80.055.576
16.331.158
20.450
96.407.184
92.361.855
91.122.426
1.239.429
10.062.027
102.423.882
TOTALE
30.06.2014
188.748.589
171.178.002
17.570.587
10.082.477
198.831.066
Le informazioni relative alle attività non vincolate fanno riferimento al perimetro di bilancio a cui sono state aggiunte proporzionalmente le società a controllo congiunto.
183
Rischio di credito: uso delle ECAI
Rischio di credito – metodologia standardizzata
Elenco delle ECAI (Agenzia esterna per la valutazione del merito di credito - External Credit Assessment Institution) ed ECA
(Agenzia per il credito all’esportazione - Export Credit Agency) utilizzate nella metodologia standardizzata e dei portafogli in
cui sono applicati i rating delle stesse.
Portafogli
ECA / ECAI
Caratteristiche
del rating8
Esposizioni verso
amministrazioni centrali e
banche centrali
Esposizioni verso organizzazioni
internazionali
Esposizioni verso banche
multilaterali di sviluppo
Esposizioni verso imprese ed
altri soggetti
Esposizioni verso organismi di
investimento collettivo del
risparmio (OICR)
- Fitch Ratings;
- Moody's Investor Services;
- Standard and Poor's Rating
Services
Solicited e Unsolicited
8
•
•
solicited rating: il rating rilasciato sulla base di una richiesta del soggetto valutato e verso un corrispettivo. Sono equiparati ai
solicited rating i rating rilasciati in assenza di richiesta qualora precedentemente il soggetto abbia ottenuto un solicited rating dalla
medesima ECAI;
unsolicited rating: il rating rilasciato in assenza di richiesta del soggetto valutato e di corresponsione di un corrispettivo.
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
184
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Rischio di credito
I
(migliaia di €)
Distribuzione delle esposizioni: metodologia standardizzata
C o nsist enz e al
Po r t af o g lo R eg o lament ar e
C o nsist enz e al
3 0 .0 6 .2 0 14
ESPOSIZ ION E C ON
A T T EN U A Z ION E D EL
R ISC HIO D I C R ED IT O
3 1.0 3 .2 0 14
ESPOSIZ ION E SEN Z A
A T T EN U A Z ION E D EL
R ISC HIO D I C R ED IT O
ESPOSIZ ION E C ON
A T T EN U A Z ION E D EL
R ISC HIO D I C R ED IT O
ESPOSIZ ION E SEN Z A
A T T EN U A Z ION E D EL
R ISC HIO D I C R ED IT O
463.808.443
544.342.378
459.585.434
539.979.988
Esposizioni verso o garantite da amministrazioni centrali e banche centrali
132.414.403
127.875.200
132.406.591
127.820.556
Esposizioni verso o garantite da Amministrazioni regionali o autorità locali
56.529.979
51.776.041
55.896.188
50.352.635
Esposizioni verso o garantite da organismi del settore pubblico
10.267.230
12.572.579
8.887.896
11.200.176
Esposizioni verso o garantite da banche multilaterali di sviluppo
1.313.653
1.135.740
1.378.504
1.202.454
Esposizioni verso o garantite da Organizzazioni internazionali
4.989.324
4.989.324
4.621.142
4.621.142
Esposizioni verso o garantite da enti
20.693.201
82.713.455
16.453.414
81.561.719
Esposizioni verso o garantite da imprese e altri soggetti
91.469.221
113.569.799
89.529.515
108.597.762
Esposizioni al dettaglio
77.185.179
79.995.971
76.010.332
79.315.105
Esposizioni garantite da immobili
25.053.163
25.170.097
25.297.471
25.404.192
Esposizioni in stato di default
12.840.451
13.179.901
12.646.467
13.153.863
Esposizioni ad alto rischio
1.352.161
1.352.408
1.333.173
1.333.177
Esposizioni sotto forma di obbligazioni bancarie garantite
2.247.259
2.247.259
2.207.965
2.207.965
441.679
753.064
390.686
683.152
1.344.454
1.344.454
1.340.846
1.340.846
Esposizioni a breve termine verso imprese e altri soggetti o enti
Esposizioni verso Organismi di investimento collettivo del risparmio OICR
Esposizioni in strumenti di capitale
Altre Esposizioni
185
4.717.624
4.717.624
8.672.461
8.672.461
20.949.462
20.949.462
22.512.783
22.512.783
(migliaia di €)
Metodologia standardizzata delle attività di rischio
30.06.2014
Portafoglio regolamentato
ESPOSIZIONE CON ATTENUAZIONE DEL RISCHIO
0%
2%
4%
10%
20%
35%
50%
Esposizioni verso o garantite da amministrazioni centrali e banche centrali
110.640.730
0
0
0
636.436
0
Esposizioni verso o garantite da Amministrazioni regionali o autorità locali
70%
75%
100%
7.412.030
0
0
150%
250%
370%
Altre
ponderazioni
1250%
TOTALE
11.141.447
0
2.583.760
0
0
0
132.414.403
44.331.941
0
0
0
11.471.751
0
50.638
0
0
581.920
0
0
0
0
93.729
56.529.979
Esposizioni verso o garantite da organismi del settore pubblico
4.061.880
0
0
0
2.091.067
0
137.888
0
0
3.976.395
0
0
0
0
0
10.267.230
Esposizioni verso o garantite da banche multilaterali di sviluppo
1.313.653
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Esposizioni verso o garantite da Organizzazioni internazionali
4.989.324
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
4.989.324
Esposizioni verso o garantite da enti
481.777
963.487
0
0
8.765.842
0
5.989.642
0
4.015
1.241.470
3.334
3.003.782
0
36
239.816
20.693.201
Esposizioni verso o garantite da imprese e altri soggetti
101.328
1.673.187
0
0
831.779
7.958
2.298.497
35.779
268
85.597.069
923.356
0
0
0
0
91.469.221
245
1.313.653
0
0
0
0
185
0
0
77.067.093
115.051
2.605
0
0
0
0
77.185.179
0
0
0
0
0
11.388.957
5.894.407
0
3.433.360
4.336.336
0
0
0
0
103
25.053.163
35.348
0
0
0
0
90
751
0
0
7.734.313
5.069.949
0
0
0
0
12.840.451
Esposizioni ad alto rischio
0
0
0
0
0
192
0
0
0
116
1.351.832
21
0
0
0
1.352.161
Esposizioni sotto forma di obbligazioni bancarie garantite
0
0
0
1.421.863
768.432
0
56.964
0
0
0
0
0
0
0
0
2.247.259
Esposizioni a breve termine verso imprese e altri soggetti o enti
0
0
0
0
29.547
0
28.379
0
0
110.155
273.598
0
0
0
0
441.679
449.154
0
0
0
0
0
0
0
0
533.877
433
0
0
0
360.990
1.344.454
54.367
0
0
0
0
0
0
0
0
4.617.539
45.718
0
0
0
0
4.717.624
4.499.255
0
0
0
1.285.453
0
79.623
0
0
15.065.546
0
19.583
0
2
0
20.949.462
Esposizioni al dettaglio
Esposizioni garantite da immobili
Esposizioni in stato di default
Esposizioni verso Organismi di investimento collettivo del risparmio OICR
Esposizioni in strumenti di capitale
Altre Esposizioni
30.06.2014
Portafoglio regolamentato
ESPOSIZIONE SENZA ATTENUAZIONE DEL RISCHIO
0%
2%
4%
10%
20%
35%
50%
70%
75%
100%
150%
250%
370%
Altre
ponderazioni
1250%
TOTALE
Esposizioni verso o garantite da amministrazioni centrali e banche centrali
105.302.206
0
0
0
664.271
0
8.180.994
0
0
11.143.969
0
2.583.760
0
0
0
127.875.200
Esposizioni verso o garantite da Amministrazioni regionali o autorità locali
39.504.121
0
0
0
11.535.206
0
50.638
0
0
592.347
0
0
0
0
93.729
51.776.041
Esposizioni verso o garantite da organismi del settore pubblico
3.912.494
0
0
0
3.358.135
0
140.821
0
0
5.141.129
20.000
0
0
0
0
12.572.579
Esposizioni verso o garantite da banche multilaterali di sviluppo
1.135.740
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Esposizioni verso o garantite da Organizzazioni internazionali
4.989.324
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
4.989.324
166.079
55.094.280
0
0
16.890.936
0
6.066.704
0
4.015
1.244.293
3.514
3.003.782
0
36
239.816
82.713.455
73.542
18.499.446
0
0
1.380.770
0
2.061.521
0
268
90.622.746
931.506
0
0
0
0
113.569.799
245
Esposizioni verso o garantite da enti
Esposizioni verso o garantite da imprese e altri soggetti
1.135.740
0
0
0
0
185
0
0
79.874.948
117.988
2.605
0
0
0
0
79.995.971
0
0
0
0
0
11.250.239
2.804.575
0
4.514.753
6.593.996
6.531
0
0
0
3
25.170.097
30.200
0
0
0
0
90
733
0
0
7.124.476
6.024.402
0
0
0
0
13.179.901
Esposizioni ad alto rischio
0
0
0
0
0
192
0
0
0
116
1.352.079
21
0
0
0
1.352.408
Esposizioni sotto forma di obbligazioni bancarie garantite
0
0
0
1.421.863
768.432
0
56.964
0
0
0
0
0
0
0
0
2.247.259
Esposizioni a breve termine verso imprese e altri soggetti o enti
0
0
0
0
29.547
0
0
0
0
118.483
605.034
0
0
0
0
753.064
449.154
0
0
0
0
0
0
0
0
533.877
433
0
0
0
360.990
1.344.454
54.367
0
0
0
0
0
0
0
0
4.617.539
45.718
0
0
0
0
4.717.624
4.499.246
0
0
0
1.285.453
0
79.623
0
0
15.065.545
0
19.593
0
2
0
20.949.462
Esposizioni al dettaglio
Esposizioni garantite da immobili
Esposizioni in stato di default
Esposizioni verso Organismi di investimento collettivo del risparmio OICR
Esposizioni in strumenti di capitale
Altre Esposizioni
31.03.2014
Portafoglio regolamentato
ESPOSIZIONE CON ATTENUAZIONE DEL RISCHIO
0%
2%
4%
10%
20%
35%
50%
70%
75%
100%
150%
250%
370%
Altre
ponderazioni
1250%
TOTALE
Esposizioni verso o garantite da amministrazioni centrali e banche centrali
109.052.662
0
0
0
519.722
0
7.153.880
0
0
13.056.829
0
2.623.498
0
0
0
132.406.591
Esposizioni verso o garantite da Amministrazioni regionali o autorità locali
44.114.173
0
0
0
11.032.913
3.954
150.050
0
0
595.098
0
0
0
0
0
55.896.188
Esposizioni verso o garantite da organismi del settore pubblico
2.912.717
0
0
0
1.846.829
616
127.326
0
0
4.000.360
48
0
0
0
0
8.887.896
Esposizioni verso o garantite da banche multilaterali di sviluppo
1.378.504
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Esposizioni verso o garantite da Organizzazioni internazionali
4.621.142
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
4.621.142
Esposizioni verso o garantite da enti
292.567
954.177
0
0
8.124.423
0
5.576.004
0
4.865
1.169.252
101.026
0
0
52
231.048
16.453.414
Esposizioni verso o garantite da imprese e altri soggetti
116.158
987.922
0
0
1.456.053
229.991
2.923.229
35.274
0
83.729.775
51.113
0
0
0
0
89.529.515
245
1.378.504
0
0
0
0
114.580
4.878
0
75.747.932
142.697
0
0
0
0
0
76.010.332
0
0
0
0
0
11.261.527
6.157.821
0
3.372.909
4.504.895
319
0
0
0
0
25.297.471
35.349
0
0
0
2.300
50.037
7.032
0
0
7.229.134
5.322.615
0
0
0
0
12.646.467
Esposizioni ad alto rischio
0
0
0
0
0
195
0
0
0
118
1.315.609
17.251
0
0
0
1.333.173
Esposizioni sotto forma di obbligazioni bancarie garantite
0
0
0
1.392.316
795.049
0
20.600
0
0
0
0
0
0
0
0
2.207.965
2.655
0
0
0
35.532
0
40.650
0
0
158.321
153.528
0
0
0
0
390.686
416.882
0
0
0
0
0
0
0
0
505.879
491
0
0
0
417.594
1.340.846
121
0
0
0
0
0
0
0
0
5.543.456
46.139
3.082.745
0
0
0
8.672.461
4.923.975
0
0
0
2.593.797
0
85.425
0
0
14.839.126
0
69.667
0
0
793
22.512.783
Esposizioni al dettaglio
Esposizioni garantite da immobili
Esposizioni in stato di default
Esposizioni a breve termine verso imprese e altri soggetti o enti
Esposizioni verso Organismi di investimento collettivo del risparmio OICR
Esposizioni in strumenti di capitale
Altre Esposizioni
31.03.2014
Portafoglio regolamentato
ESPOSIZIONE SENZA ATTENUAZIONE DEL RISCHIO
0%
2%
4%
10%
20%
35%
50%
70%
75%
100%
150%
250%
370%
Altre
ponderazioni
1250%
TOTALE
Esposizioni verso o garantite da amministrazioni centrali e banche centrali
103.718.070
0
0
0
541.373
0
7.895.304
0
0
13.042.311
0
2.623.498
0
0
0
127.820.556
Esposizioni verso o garantite da Amministrazioni regionali o autorità locali
38.597.736
0
0
0
11.095.233
3.954
53.905
0
0
600.509
1.298
0
0
0
0
50.352.635
Esposizioni verso o garantite da organismi del settore pubblico
2.868.450
0
0
0
3.102.260
616
130.447
0
0
5.078.355
20.048
0
0
0
0
11.200.176
Esposizioni verso o garantite da banche multilaterali di sviluppo
1.202.454
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Esposizioni verso o garantite da Organizzazioni internazionali
4.621.142
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
4.621.142
198.783
65.016.940
0
0
9.216.486
0
5.621.116
0
4.865
1.171.185
101.244
0
0
52
231.048
81.561.719
92.762
987.922
0
0
15.177.261
220.277
2.642.617
0
0
89.425.810
51.113
0
0
0
0
108.597.762
245
Esposizioni verso o garantite da enti
Esposizioni verso o garantite da imprese e altri soggetti
1.202.454
0
0
0
0
114.580
4.878
0
79.048.746
146.656
0
0
0
0
0
79.315.105
0
0
0
0
0
11.131.633
2.661.852
0
4.569.323
7.034.363
7.021
0
0
0
0
25.404.192
83.538
0
0
0
2.300
50.037
7.014
0
0
6.742.704
6.268.270
0
0
0
0
13.153.863
Esposizioni ad alto rischio
0
0
0
0
0
195
0
0
0
118
1.315.613
17.251
0
0
0
1.333.177
Esposizioni sotto forma di obbligazioni bancarie garantite
0
0
0
1.392.316
795.049
0
20.600
0
0
0
0
0
0
0
0
2.207.965
42
0
0
0
38.150
0
0
0
0
158.321
486.639
0
0
0
0
683.152
416.882
0
0
0
0
0
0
0
0
505.879
491
0
0
0
417.594
1.340.846
121
0
0
0
0
0
0
0
0
5.543.456
46.139
3.082.745
0
0
0
8.672.461
4.923.975
0
0
0
2.574.035
0
85.425
0
0
14.858.888
0
69.667
0
0
793
22.512.783
Esposizioni al dettaglio
Esposizioni garantite da immobili
Esposizioni in stato di default
Esposizioni a breve termine verso imprese e altri soggetti o enti
Esposizioni verso Organismi di investimento collettivo del risparmio OICR
Esposizioni in strumenti di capitale
Altre Esposizioni
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
186
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Rischio di credito
I
Rischio di credito: uso del metodo IRB
Con provvedimento N. 365138 del 28 marzo 2008 Banca d’Italia ha autorizzato il Gruppo UniCredit all’utilizzo dei metodi
avanzati per la determinazione del requisito patrimoniale sui rischi di credito e sui rischi operativi.
Con specifico riferimento al rischio di credito, il Gruppo è attualmente autorizzato ad utilizzare le stime interne dei parametri
PD, LGD ed EAD per il portafoglio crediti di Gruppo (Stati Sovrani, Banche, Multinazionali e transazioni di Global Project
Finance) e per i portafogli creditizi locali delle principali banche del Gruppo (Imprese ed Esposizioni al dettaglio).
Relativamente alle imprese clienti delle banche italiane del Gruppo, sono attualmente in uso i parametri di EAD
regolamentare.
In una prima fase, dette metodologie sono state adottate dalla Capogruppo e da alcune controllate italiane, confluite nel 2010
in UniCredit S.p.A. (UCI) per effetto dell’operazione societaria “One4C”, nonché da UniCredit Bank AG (UCB AG) e da
UniCredit Bank Austria AG (BA AG). In coerenza con il piano di estensione progressiva dei metodi IRB approvato dal Gruppo
e comunicato all’Autorità di Vigilanza (Roll-out Plan), a partire dal 2008 tali metodi sono stati estesi ed autorizzati anche ad
UniCredit Credit Management Bank S.p.A., UniCredit Bank Luxembourg S.A, UniCredit Banka Slovenija d.d., UniCredit
Bulbank AD, UniCredit Bank Czech Republic a.s., UniCredit Bank Ireland p.l.c, UniCredit Bank Hungary, UniCredit Tiriac
Bank a.s. e UniCredit Bank Slovakia a.s.. L’adozione dei sistemi IRB da parte delle rimanenti società avverrà secondo lo
stesso piano.
La presente informativa qualitativa è strutturata illustrando i sistemi di rating autorizzati dagli Organi di Vigilanza per classe di
attività prevalente.
Il seguente schema riassuntivo presenta i sistemi di rating in uso nel Gruppo con l’indicazione della classe di attività di
riferimento e delle Entità in cui sono utilizzati.
Asset class Prevalente
Amministrazioni centrali e
banche centrali
Stati Sovrani (PD, LGD,EAD)
Groupwide
Intermediari Vigilati
Sistema di Rating
Banche (PD, LGD,EAD)
Multinational (PD, LGD, EAD)
Global Project Finance (PD, LGD, EAD)
Rating Integrato Corporate RIC (PD, LGD)
Mid Corporate (PD, LGD, EAD)
Foreign Small and Mediumsized Enterprises (PD, LGD,
EAD)
Income Producing Real Estate (IPRE) (PD, LGD, EAD)
Acquisition and Leverage Finance (PD, LGD, EAD)
Global Shipping (PD, LGD, EAD)
Wind Project Finance (PD, LGD, EAD)
Foreign Mid - Corporate (PD, LGD, EAD)
Mid Corporate (PD, LGD, EAD)
IPRE (PD, LGD, EAD)
Imprese
UCI, UCB AG, BA, UCB Lux, UCB Slo*,
UCB BG*, UCB CZ*, UCB HU*, UCB SK*,
UCB RO*, UCL GMBH, ZAO UCB*
UCI, UCB AG, BA, UCB CZ*, UCB Lux
UCI, UCCMB
UCB AG, UCB Lux
UCB AG
UCB AG, UCB Lux
UCB AG, UCB Lux
UCB AG
UCB AG
UCB Lux
BA
BA, UCB CZ*
Income Producing Real Estate (IPRE) (Slotting criteria)
UCB BG; UCB SK
Non Profit (PD, LGD, EAD)
BA
UCB HU*, UCB Slo*, UCB CZ*, UCB BG*,
UCB SK*, UCB RO*
UCL GMBH
UCL GMBH
Mid-Corporate (PD)
Local
Entità
UCI, UCB AG , BA, UCB CZ*, UCB SK*,
UCB RO*, UCB Lux
UCI, UCB AG, BA, UCB Lux, UCB Slo*,
UCB IE*, UCB BG*, UCB CZ*, UCB HU(*)
(**), UCB SK*, UCB RO*, UCL GMBH
Mid-Corporate (PD, LGD, EAD)
Specialized lending (Slotting criteria)
Amministrazioni centrali e
Altri sistemi di rating minori (Public Sector Entities,
UCB CZ*
banche centrali/Imprese
Municipalities, Religious Companies, Leasing) (PD)
Imprese/Esposizioni al
Small Business (PD, LGD, EAD)
UCL GMBH
dettaglio
Commercial Real Estate Finance (PD, LGD, EAD)
UCB AG, UCB Lux
Rating Integrato Small Business RISB (PD, LGD)
UCI, UCCMB
Rating Integrato Privati (RIP) Mutui Ipotecari (PD, LGD,
UCI, UCCMB
EAD)
Scoperti di conto e Carte di Credito (PD, LGD, EAD)***
UCI, UCCMB
Prestiti Personali (PD, LGD, EAD)***
UCI, UCCMB
Esposizioni al dettaglio
Small Business (PD, LGD, EAD)
UCB AG, UCB Lux
Private Individuals (PD, LGD, EAD)
UCB AG
Private Wealthy Customers (PD, LGD, EAD)
UCB Lux
Small Business (PD, LGD, EAD)
BA
Private Individuals (PD, LGD, EAD)
BA
Cartolarizzazioni
Asset Backed Commercial Paper (PD, LGD, EAD)
UCB AG
(*) Queste banche sono attualmente autorizzate all’utilizzo dell’approccio IRB Foundation e dunque utilizzano solo la stima interna di PD ai fini
del calcolo del requisito patrimoniale
(**) per tale paese il sistema di rating GW BANKS è stato autorizzato dagli organi di vigilanza locali per la sola parte del modello relativa alle
banche commercial ad esclusione del segmento Securities Industry
(***) Sistemi autorizzati dal 2010 il cui utilizzo IRB a fini regolamentari è prudenzialmente previsto al completamento dell’attività di revisione dei
suddetti modelli.
187
Legenda:
UCI: UniCredit Spa
UCCMB: UniCredit Credit Management Bank
UCB AG: UniCredit Bank AG
BA: UniCredit Bank Austria AG
UCB IE: UniCredit Bank Ireland plc.
UCB Lux: UniCredit Bank Luxembourg S.A.
UCL GMBH: UniCredit Leasing GMBH e controllate
(UniCredit Leasing Finance GMBH, Structured Lease GMBH,
UniCredit Leasing Aviation GMBH)
UCB Slo: UniCredit Banka Slovenija d.d.
UCB BG: UniCredit Bulbank AD
UCB CZ: UniCredit Bank Czech Republic, a.s.
UCB HU: UniCredit Hungary
UCB SK: ex UniCredit Bank Slovakia a.s., filiale di UniCredit
Bank Czech Republic, a.s.da Dicembre 2013
UCB RO: UniCredit Tiriac Bank a.s.
ZAO UCB Zao UniCredit Bank (Russia)
Nel corso del primo semestre 2014, in coerenza con il piano di Roll out dei sistemi IRB, il Gruppo ha ricevuto l’autorizzazione
all’utilizzo dell’approccio IRB Foundation per il sistema di rating IRB Group wide per le esposizioni appartenenti al
segmento Multinational in Zao UniCredit Bank (Russia), e quindi ha provveduto alla sua implementazione per il calcolo del
requisito regolamentare di capitale a fronte del rischio di credito, attraverso l’utilizzo delle sole stime interne del parametro
PD.
La necessità di avere una visione comune e condivisa della rischiosità dei clienti a livello di Gruppo, ha richiesto l’introduzione
di una Master Scale di Gruppo al fine di incrementare la comunicazione e l’efficacia delle decisioni nel processo di
erogazione e reporting gestionale.
Tale Master Scale, è stata realizzata allo scopo di:
•
consentire ai gestori del rischio e della relazione di comunicare con un linguaggio comune;
•
garantire la coerenza delle decisioni di Credito, anche nel caso in cui si basino sulle classi di rating (RC) e non sulle
PD;
•
consentire la definizione di politiche del credito / linee guida senza dare spazio ad ambiguità.
La Rating Master Scale di Gruppo, integrata nelle Regole di Governance di Gruppo con l’Ordine di Servizio n.488 di marzo
2011, si basa sulle seguenti assunzioni:
•
le classi di rating Investment grade / non-investment grade sono chiaramente separate.
•
il range di PD è sufficientemente ampio (da AAA fino a Default) e le classi di default corrispondono a quelle definite
da Banca d’Italia
•
la Rating Master Scale di Gruppo si basa sulla scala di rating di Standard and Poor’s: le classi Investment grade
sono strettamente allineate con le classi di PD di S&P's; mentre le classi di rating Non-investment sono più
granulari.
La Rating Master Scale di Gruppo è utilizzata solo ai fini di reporting gestionale, quindi non ha impatto sui sistemi di rating
interni (IRB) sulla loro compliance con i requisiti previsti dall’Accordo di Basilea e sul loro piano di estensione progressiva. La
metodologia di calcolo delle attività ponderate per il rischio, delle perdite attese, e degli accantonamenti non cambia. Non c’è
inoltre impatto sul pricing dei prestiti e non è necessario effettuare una ricalibrazione dei modelli di rating esistenti.
E’ da sottolineare inoltre che la corrispondenza fra le classi di PD previste dalla Group Master Scale e le classi di rating
esterni è puramente indicativa e di conseguenza potrebbe variare nel tempo.
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
188
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Rischio di credito
I
PD Min
PD Max
S&P proxy
Rating
Equivalent
0,0000%
0,0036%
AAA
0,0036%
0,0065%
AA+
0,0065%
0,0116%
AA
0,0116%
0,0208%
AA-
0,0208%
0,0371%
A+
0,0371%
0,0663%
A
C3
0,0663%
0,1185%
A-
D1
0,1185%
0,2116%
BBB+
0,2116%
0,3779%
BBB
D3
0,3779%
0,5824%
BBB-
E1
0,5824%
0,7744%
BB+
0,7744%
1,0298%
BB
E3
1,0298%
1,3693%
BB-
F1
1,3693%
1,8209%
B+
1,8209%
2,4214%
B+
F3
2,4214%
3,2198%
B+
G1
3,2198%
4,2816%
B
4,2816%
5,6935%
B
5,6935%
7,5710%
B
Rating Class
(disaggregata e aggregata)
A
01
B1
B2
02
B3
C1
C2
D2
E2
F2
G2
03
04
05
06
07
G3
H1
7,5710%
10,0677%
B-
10,0677%
13,3876%
B-
13,3876%
17,8023%
B-
17,8023%
23,6729%
CCC
23,6729%
31,4793%
CC
31,4793%
99,9999%
C
X1
Past overdue
100%
D
X2
Restructuring
100%
D
X3
Doubtful
100%
D
X4
Nonperforming
100%
D
H2
08
H3
I1
I2
09
I3
10
Tutti i sistemi di rating interno adottati dal Gruppo rappresentano una componente fondamentale dei processi decisionali e di
governance del rischio di credito. In particolare le aree di maggiore utilizzo dei rating sono le seguenti:
•
il processo creditizio, nelle diverse fasi:
o
concessione/riesame. L’assegnazione dei rating interni rappresenta un momento fondamentale nel
processo di valutazione del merito creditizio della controparte/transazione e costituisce la fase
preliminare per la concessione/riesame delle linee di credito. Il rating, assegnato prima della delibera,
viene reso disponibile nell’ambito del processo di erogazione, integrato, in maniera sostanziale, nella
valutazione e commentato nella proposta creditizia. Pertanto il rating rappresenta, di norma, un fattore
fondamentale, unitamente all’ammontare delle esposizioni creditizie, per definire l’Organo competente
per la delibera.
o
monitoraggio. Il processo di monitoraggio creditizio è finalizzato ad individuare ed a reagire
tempestivamente ai primi sintomi di possibile deterioramento della qualità creditizia del cliente,
consentendo pertanto di intervenire nella fase antecedente all’effettivo stato di default (quando cioè
esiste ancora la possibilità di recupero della creditoria). Le azioni si focalizzano principalmente sul
controllo andamentale dell’esposizione, fino a giungere, laddove necessario, al totale disimpegno nei
confronti del cliente. Oltre a determinare un positivo impatto in termini di EAD, la fase di monitoraggio
consente l’ottimizzazione delle condizioni per una eventuale successiva fase di recupero, tramite
richiesta di garanzie aggiuntive, nei limiti consentiti dalla normativa locale, con conseguente riduzione
della LGD.
189
o
•
•
•
•
recupero crediti. La valutazione della strategia da adottare è finalizzata alla determinazione del piano di
recupero, delle previsioni di perdita, dei flussi di cassa netti attesi (dopo l’escussione delle garanzie reali
e personali) e di tutte le altre grandezze rilevanti al fine del calcolo del Valore Attuale Netto (“NPV”), sulla
base delle relative ipotesi prudenziali di recupero, tenendo conto di tutti i costi connessi e delle
probabilità di insuccesso della strategia. Tale valutazione va svolta anche in un’ottica di LGD stimata. La
LGD è anche la base per determinare il prezzo da assegnare ai crediti non-performing da trasferire ad
UniCredit Credit Management Bank
le politiche di accantonamento. Per la clientela in bonis è stata adottata la metodologia delle perdite “sostenute”
ma non “riportate” (“Incurred but not reported losses”, IBNR), che utilizza i valori della perdita attesa mediante il
parametro Loss Confirmation Period (LCP) per il calcolo degli accantonamenti. Per le controparti classificate a
default, deve essere sempre assicurata una coerenza tra accantonamenti, calcolo dell’NPV e informazione storica
sulle perdite per tipologia simile d’impiego
la gestione ed allocazione del capitale. Il rating è elemento essenziale anche per quanto attiene al processo di
quantificazione, gestione ed allocazione del capitale. In particolare, gli output dei sistemi di rating vengono integrati,
a livello di Capogruppo, con riferimento al Gruppo nel suo complesso, nei processi volti alla misurazione del
capitale (sia regolamentare sia economico) ed alla gestione del medesimo, come pure in quelli volti alla
determinazione delle misure “risk adjusted performance” e del conto economico rettificato a fini di pianificazione
strategica.;
la pianificazione strategica. La rischiosità della clientela rappresenta un driver rilevante nel contesto della
pianificazione strategica, del budgeting e delle previsioni, per la quantificazione dell’RWA, delle rettifiche nette di
conto economico e degli impieghi di stato patrimoniale.
la reportistica. Vengono prodotti specifici report per l’Alta Direzione a livello consolidato / divisionale / regionale e
per singola Entità, che mostrano l’andamento del portafoglio di rischio di credito, fornendo informazioni sulla
Esposizione a Default, Perdita Attesa, PD e LGD medie per i diversi segmenti di clientela, in accordo con i sistemi
di rating interni implementati. I rating sono inoltre utilizzati nella definizione del pricing e degli MBO da assegnare ai
gestori, nonché nell’identificazione dei clienti con EVA negativo, su cui vengono adottate azioni mirate.
Per il raggiungimento della compliance alla normativa di Basilea II, il Gruppo UniCredit ha effettuato specifiche attività
finalizzate a definire e soddisfare i requisiti necessari per l’applicazione delle tecniche di Credit Risk Mitigation (CRM). Si è
infatti proceduto alla:
•
emanazione di policy interne che rappresentano il recepimento, l’interpretazione e l’interiorizzazione dei requisiti
normativi della CRM all’interno del Gruppo. La produzione di questa documentazione ha perseguito diversi obiettivi,
volti ad incoraggiare l’ottimizzazione della gestione delle garanzie ed a definire le regole di ammissibilità,
valutazione, monitoraggio e gestione delle garanzie personali e reali in linea con i requisiti generali e specifici
stabiliti dall’Autorità di Vigilanza;
•
integrazione delle citate policy nei processi di acquisizione e gestione delle garanzie all’interno del Gruppo, con
particolare enfasi sui processi volti al soddisfacimento del requisito di certezza giuridica;
•
implementazione di adeguati strumenti IT a supporto del processo di gestione delle garanzie, a partire dalla fase di
valutazione ed acquisizione delle garanzie, sino a quella di monitoraggio ed escussione delle stesse.
L’implementazione del sistema informativo ha permesso di gestire, raccogliere ed archiviare i dati necessari alla
verifica del soddisfacimento dei requisiti richiesti per l’ammissibilità ai fini regolamentari ed al calcolo degli indicatori
di rischio.
Per maggiori dettagli sulla gestione del processo di riconoscimento delle tecniche di attenuazione del rischio di credito si
faccia riferimento al capitolo dedicato “Tecniche di mitigazione del rischio del credito”.
Inoltre, lo sviluppo dei sistemi di rating avanzati e la loro introduzione nei processi aziendali ha comportato la necessità di
istituire, sia presso la Capogruppo che presso le Entità, un processo di convalida dei sistemi di rating ed un ampliamento
delle attività richieste alla funzione di Internal Audit con riferimento alla revisione dei sistemi stessi.
Obiettivo del processo di convalida è esprimere un giudizio in merito al regolare funzionamento, alla capacità predittiva e
performance complessiva dei sistemi IRB adottati ed alla loro coerenza con le prescrizioni normative e gli standard interni, in
particolare mediante:
•
valutazione del processo di sviluppo del modello, con specifico riferimento alla logica sottostante e ai criteri
metodologici a supporto della stima dei parametri di rischio;
•
valutazione dell’accuratezza delle stime di tutte le componenti rilevanti di rischio mediante performance del sistema
e analisi di calibrazione dei parametri e benchmarking;
•
accertamento che il sistema di rating sia effettivamente utilizzato nei diversi ambiti della gestione;
•
analisi dei processi operativi, dei presidi di controllo, della documentazione e delle infrastrutture informatiche
connesse con i sistemi di rating.
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
190
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Rischio di credito
I
Il processo di convalida è stato rivisto in maniera sostanziale nel corso del 2013, principalmente secondo le seguenti linee
guida:
•
l’introduzione di criteri di prioritizzazione della pianificazione delle attività di validazione, tali da consentire la
concentrazione su quelle a maggior valore aggiunto in termini di controllo dei rischi;
•
la calibrazione della profondità delle analisi da svolgere, in base alla materialità del portafoglio, ai segnali di
potenziale deterioramento delle performance e all’importanza dei cambiamenti intervenuti sul Sistema di rating;
•
la definizione di nuovi principi per l’omogeneizzazione nel Gruppo della classificazione del grado di importanza
delle raccomandazioni e della complessiva valutazione del Sistema di rating, in base ai risultati dell’attività di
validazione;
•
il miglioramento della efficienza del processo di monitoraggio delle raccomandazioni emanate dalla funzione di
validazione.
Il processo di convalida istituito nell’ambito del Gruppo prevede, comunque, innanzi tutto la distinzione tra validazione iniziale
e nel tempo (on-going).
La validazione iniziale ha l’obiettivo di valutare il posizionamento dei sistemi di rating del Gruppo in relazione ai requisiti
minimi regolamentari e alle linee guida e agli standard di Gruppo inerenti metodologia, processi, qualità dei dati, procedure di
validazione quantitativa e qualitativa, governance interna ed ambiente tecnologico, identificando eventuali gap o criticità
rispetto a tali requisiti, prima della approvazione da parte delle Autorità o in caso dell’introduzione di cambiamenti di tipo
fondamentale
La validazione on-going ha invece l’obiettivo di valutare in modo continuativo il corretto funzionamento del sistema di rating in
tutte le sue componenti e di monitorarne la coerenza rispetto ai requisiti interni e regolamentari.
In secondo luogo il processo prevede distinte attribuzioni di responsabilità per la convalida dei cosiddetti sistemi Group-wide
e per quelli Locali.
Per i sistemi Group wide, la cui metodologia è unica a livello di Gruppo, la responsabilità è assegnata alla Capogruppo. Per
quanto riguarda i sistemi di rating locali in uso nella Capogruppo, la responsabilità compete alle singole Entità locali. In caso
di sistemi locali al di fuori di Unicredit Spa, alla Capogruppo è comunque assegnato il compito di valutare sia in fase iniziale
che nel tempo l’adeguato svolgimento delle attività di sviluppo e validazione svolte localmente ed il corretto funzionamento
del sistema di rating, fornendo al contempo suggerimenti derivanti dall’attività di benchmarking, interno ed esterno, e
finalizzati al perseguimento della best practice. Sulla base dell’attività di rivalidazione la Capogruppo emana un parere non
vincolante (Non Binding Opinion) sui sistemi di rating locali sia in fase iniziale sia a seguito delle attività on-going.
Il dipartimento responsabile delle attività di convalida è indipendente, oltre che dalle unità responsabili dello sviluppo dei
modelli, anche dalla funzione di revisione interna che sottopone a verifica il processo e l’esito della convalida.
Tale dipartimento ha definito e mantiene le linee guida di validazione dei sistemi di rating finalizzate ad una convergenza
verso modalità di validazione omogenee, garantendo in tal modo una condivisione dei criteri di valutazione dei risultati, anche
mediante l’introduzione di valori soglia comuni (threshold) e il confronto tra i diversi sistemi. L’utilizzo delle soglie consente la
riconduzione dei risultati dei test ad un sistema semaforico i cui colori sono associati a diversi livelli di gravità dei fenomeni
rilevati.
Uno sforzo particolare è dedicato infatti al perseguimento di un approccio comune alla validazione dei modelli, con
l’identificazione dei test minimi richiesti e delle modalità di rappresentazione dei relativi risultati. Le tipologie di test si dividono
in analisi qualitative ed in analisi quantitative:
•
nella parte qualitativa si valutano la bontà della metodologia utilizzata per la creazione del modello, l’inclusione di
tutti i fattori rilevanti e la rappresentatività dei dati utilizzati in fase di sviluppo;
•
nella parte quantitativa si valutano performance, stabilità e calibrazione con riferimento sia al modello nel suo
complesso che alle specifiche componenti e ai singoli fattori.
E’ inoltre definita una struttura gerarchica delle suddette analisi, prevedendo un livello di dettaglio in funzione della specifica
fase di validazione (iniziale, on-going). La necessità di taluni test viene infatti richiesta solo qualora si rilevino criticità nello
svolgimento delle analisi di ordine gerarchico superiore.
Le aree di analisi riconducibili ai requisiti organizzativi previsti dalla Normativa di Banca d’Italia sono l’utilizzo interno (internal
use), reporting, IT e qualità dei dati e governo societario (governance).
I dati e i documenti relativi alle attività di convalida sinora effettuate sono memorizzati in appositi spazi di archiviazione che
garantiscono una rapida consultazione, la sicurezza delle informazioni e la replicabilità di tutte le analisi effettuate.
I risultati dell’attività di convalida interna, che coinvolgono i sistemi di rating in ogni loro componente (metodologie, processi e
aspetti Data Quality e IT), sono annualmente sintetizzati nell’ambito di una relazione, il cui obiettivo è portare all’attenzione
del Top Management e delle Autorità di Vigilanza il grado di adeguatezza dei sistemi oggetto di convalida nonché le principali
aree di miglioramento relative agli stessi.
191
Obiettivo invece dell’attività di Internal Audit sui sistemi di rating interni è la verifica della funzionalità del complessivo assetto
dei controlli sui medesimi che consiste nel verificare:
•
la conformità dei sistemi IRB rispetto ai requisiti normativi;
•
l’utilizzo gestionale dei sistemi di rating;
•
l’adeguatezza e completezza del processo di convalida dei sistemi di rating.
In tale contesto la funzione Internal Audit di Capogruppo (da ora UC IA), allo scopo di supportare le Entità sulla qualità
(funzionalità/adeguatezza) dei Sistemi dei Controlli Interni e curare l’evoluzione delle metodologie di internal audit in coerenza
con i mutamenti degli scenari di riferimento, ha coordinato lo sviluppo di una metodologia comune per l’effettuazione delle
attività di audit e ne gestisce nel continuo il mantenimento ed il miglioramento.
Tale metodologia è stata sviluppata al fine di valutare la fondatezza delle conclusioni delle funzioni di controllo del rischio ed il
rispetto dei requisiti normativi previsti con particolare riferimento al processo di convalida interna dei sistemi interni di
misurazione e controllo del rischio. Si precisa peraltro che la funzione di Internal Audit non è direttamente coinvolta nella
progettazione/selezione del modello.
In continuità con la propria mission UC IA effettua attività di audit direttamente su UniCredit S.p.A. e, ove necessario, anche
presso le Entità del Gruppo, nonché coordinando le attività delle funzioni di Internal Audit.
In particolare, le verifiche necessarie alla valutazione della funzionalità dei sistemi di rating trovano adeguato spazio nella
pianificazione dell’attività di audit nell’ambito del Gruppo (processo di audit planning). Tali attività sono promosse da UC IA
che ne condivide l’inserimento nel piano dei controlli delle funzioni di Internal Audit delle Entità del Gruppo. UC IA provvede
quindi al monitoraggio sull’effettuazione di tali verifiche tramite una specifica funzione, eventualmente attivandosi localmente
in caso di scostamenti.
Inoltre UC IA redige periodicamente una specifica relazione annuale di sintesi che presenta una valutazione circa la
complessiva funzionalità del sistema dei controlli interni in materia descrivendo, tra l’altro, gli esiti delle verifiche svolte,
evidenziando le principali criticità e disfunzioni rilevate e raccomandando alcuni interventi migliorativi.
Infine, UC IA informa periodicamente il Collegio Sindacale, l’Internal Control & Risks Committee e il Consiglio di
Amministrazione della Capogruppo sullo svolgimento delle proprie attività e sui relativi risultati.
Sulla base degli esiti delle attività di convalida e di revisione interna, riassunti annualmente nelle citate “relazioni annuali delle
funzioni di convalida e revisione interna in materia di Basilea II – Rischio di Credito”, e con il parere del Collegio Sindacale, il
Consiglio di Amministrazione attesta annualmente (ultima delibera il 11 marzo 2014) la sussistenza dei requisiti normativi
previsti per l’utilizzo dei sistemi IRB nel Gruppo UniCredit.
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
192
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Rischio di credito
I
Stati Sovrani (Amministrazioni centrali e banche centrali)
Modelli Group wide
Modello di rating per Stati Sovrani
L’approccio utilizzato per lo sviluppo del modello di rating Paese è quello dello shadow rating, tramite il quale si vuole
replicare la capacità di ranking dei rating esterni (da ECAI) utilizzando fattori macroeconomici e qualitativi.
Sono stati sviluppati due modelli separati, uno per i paesi emergenti (EM) e uno per i paesi sviluppati (DC).
Il modulo quantitativo per questi ultimi (DC) utilizza variabili relative alla bilancia commerciale, ad indicatori monetari, al peso
del sistema bancario, al PIL pro capite, al livello di disoccupazione e ad alcuni indicatori fiscali. Il modulo qualitativo include
variabili relative allo sviluppo del sistema finanziario, alla politica dei tassi di cambio ed alle condizioni socio-politiche ed
economiche.
Il modulo quantitativo per i paesi emergenti (EM) utilizza variabili legate alla bilancia commerciale, ad indicatori monetari,
all’importanza dei sistema bancario, al PIL pro capite, alla crescita reale del PIL, al peso delle esportazioni e dell’ industria
sul PIL nonchè ad alcuni indicatori fiscali. Il modulo qualitativo include variabili relative alla stabilità del sistema finanziario,
alla politica dei tassi di cambio, alla la flessibilità del sistema economico, le condizioni socio-politiche, le condizioni
economiche ed il servizio del debito.
In base ai risultati della attività di validazione ongoing condotta nel 2012, che aveva evidenziato alcune aree di miglioramento,
nel corso del 2013 è stata effettuata una revisione dei modelli per la stima della PD e della LGD. L’Unità di Validazione ha
esaminato i nuovi modelli, attraverso una analisi approfondita ed esaustiva della struttura, delle caratteristiche quantitative e
qualitative, delle performance, di test di stabilità e calibrazione, evidenziando chiari miglioramenti nei modelli seppur soggetti
ad alcune aree di intervento, relativamente a specifici aspetti.
I nuovi modelli, in accordo con l’ Autorità di Vigilanza, sono stati implementati ai fini regolamentari a partire dal mese di
Giugno 2014.
Modello di LGD per Stati Sovrani
Il modello utilizza un approccio statistico-regressivo supportato dal giudizio degli esperti, partendo da un set di variabili
macroeconomiche e fattori qualitativi, di cui sette sono stati inclusi nella versione finale. La variabile dipendente (LGD) è stata
calcolata utilizzando dati storici esterni delle LGD e tassi di recupero esterni (ECAI). Il modello fornisce la LGD per le sole
esposizioni dirette unsecured verso Stati Sovrani.
Per il modulo quantitativo, le variabili esplicative selezionate sono: il saldo delle partite correnti in percentuale del PIL, il fiscal
gap, l’eccesso di bilancio e il tasso reale di cambio effettivo.Iil modulo qualitativo comprende variabili che riguardano la
stabilità del sistema finanziario, le condizioni socio-politiche e il servizio del debito.
In base ai risultati della attività di validazione ongoing condotta nel 2012, che aveva evidenziato alcune are di miglioramento,
nel 2013 è stata portata a termine una revisione del modello LGD. I risultati della convalida sul nuovo modello, basati
sull’approfondita analisi sia della sua struttura sia della componente quantitativa, hanno messo in evidenza significativi
miglioramenti che hanno portato alla rimozione di alcune carenze che erano state rilevate durante le valutazioni precedenti.
Oltre alla metodologia, l’attività di convalida ha riguardato gli aspetti IT e di processo, inclusi i fenomeni più rilevanti dal punto
di vista della qualità del dato.
Il nuovo modello, in accordo con l’ Autorità di Vigilanza, è stato implementato ai fini regolamentari a partire dal mese di
giugno 2014.
193
Banche (Intermediari Vigilati)
Modelli Group wide
Modello di rating per Banche
L’approccio usato per la stima del rating Banche, definito come shadow rating, tenta di replicare la capacità di ranking dei
rating esterni (da ECAI) attraverso una combinazione di fattori quantitativi e qualitativi.
Sono stati sviluppati due modelli differenti, uno per le banche residenti in paesi sviluppati (DC) ed uno per quelle appartenenti
a paesi emergenti (EM), in quanto si ritiene esistano driver di rischio diversi per i due segmenti.
Il modulo quantitativo finale, per le banche residenti in paesi sviluppati (DC), copre diverse categorie di fattori: redditività,
profilo di rischio, dimensione e capacità di raccolta.
Similmente, per le banche nei paesi emergenti (EM), con diverso peso delle categorie di fattori: redditività, profilo di rischio,
dimensione, funding e capitalizzazione.
Specifici aggiustamenti da applicare alla PD risultante sia dal modello EM che DC sono previsti per considerare i seguenti
aspetti:
•
i tre tipi di supporto (eventualmente) forniti alle banche – da parte del governo, da parte del gruppo economico di
appartenenza, da parte di un Institutional Protection Fund; tali fattori sono trattati distintamente, in maniera
omogenea (sulla base delle PD) e non additiva (solo quello con effetto di mitigazione maggiore trova in effetti
applicazione);
•
il fattore rischio paese in generale (considerato nella fase di calibrazione del modello); in questo ambito il modello
considera il rischio paese ed il più specifico rischio di trasferimento, cioè il rischio che il debitore non sia in grado di
ottenere valuta estera per sostenere i propri impegni anche se in possesso di corrispondente valuta locale.
La scala di rating del modello si basa sui tassi di default impliciti nei rating esterni.
Nel corso di una revisione, allo scopo di misurare adeguatamente il rischio di credito delle esposizioni verso controparti
Securities Industry (SI)9,si è proceduto allo sviluppo di un modello specifico. L’approccio utilizzato per le Securities Industry è
simile a quello adottato per le Banche commerciali, tuttavia prevede che il supporto del gruppo economico d’appartenenza,
particolarmente importante nel segmento SI, sia stimato come modulo indipendente attraverso l’elaborazione di risposte
qualitative.
L’ambito di applicazione del sistema di rating Banche è stato esteso anche a quelle società controllate che esercitino
un’attività di corporate treasury o di funding vehicles attraverso il modulo specifico dei CTFV (si veda paragrafo “Il modello di
Rating per Imprese Multinational”).
L’unità di validazione ha valutato sia il modello Banche, sia il modello specifico per le controparti Securities Industry; nel
condurre la propria attività sono state applicate (come anche per il resto dei sistemi) le linee guida di validazione ufficiali per
l’intero Gruppo10,, le quali coprono sia aspetti di struttura del modello sia analisi di performance, calibrazione, stabilità, non
solo sul risultato finale ma anche a livello di singole componenti e fattori. L’unità di validazione ha espresso un giudizio
complessivamente positivo su tali modelli, rilevando alcuni punti di attenzione che saranno monitorati annualmente.
Conseguentemente, è stata effettuata un’attività di revisione della modellistica, che ha coinvolto anche il parametro di LGD: il
giudizio delle funzioni di controllo interno sui modelli così rivisti (PD e LGD) è ancora in fase di rilascio e sarà concluso nella
seconda metà del 2014
Modello LGD per Banche
Il modello sviluppato è di tipo expert-based e fa riferimento alle sole esposizioni in bonis senior unsecured, che costituiscono
la parte preponderante del portafoglio esposizioni verso banche. Successivamente, l’applicazione di metodologie avanzate
(comuni a più segmenti Group wide) è stata estesa alle esposizioni junior. Attualmente il modello di stima della LGD copre sia
le banche commerciali sia quelle d’affari (Securities Industry).
Il valore individuale di LGD viene calcolato partendo da un’analisi dei bilanci, simulando il recupero in caso di default
proveniente dalla liquidazione di varie categorie di asset della banca, dopo aver remunerato i creditori con più elevato grado
di priorità (la versione attuale del modello prevede un trattamento più raffinato dei depositi, considerandone l’eventuale
priorità in base alla legislazione del paese).
Per ottenere una valutazione realistica e conservativa degli asset della banca, sono stati definiti haircut per ogni tipologia di
attivo, per considerare il probabile deterioramento che avviene prima del default, le differenze tra valore di mercato e di libro e
tra valore di mercato e ricavi dalla vendita (la versione attuale del modello prevede haircut maggiori da applicare al valore dei
mutui ipotecari iscritti nel bilancio della controparte).
Inoltre, in considerazione del fatto che il successo della fase di recupero dipende in buona parte dal contesto
legale/istituzionale di riferimento, sono applicati haircut specifici per ogni paese, che considerano il rischio legale.
9
Il segmento SI è costituito da controparti impegnate in attività di broker/dealer, merchant/investment banking, corporate finance, M&A e Wealth Management e
comprende sia società SI “pure”, per cui tali attività sono assolutamente prevalenti, sia banche “ibride”, cioè dedite in ugual misura ad attività commerciale e di
investimento. Prima dello sviluppo di un sistema di rating interno dedicato, le controparti SI erano per lo più prive di rating, salvo alcune eccezioni coperte dal sistema
Banche.
10
Le linee guida relative alla validazione dei modelli PD, sono state riviste ad emesse in una nuova versione ad aprile 2012
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
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AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Rischio di credito
I
Infine sono previsti haircut per incorporare i costi del processo di recupero, in base a una valutazione data degli esperti di
workout. Poiché i recuperi derivanti dagli asset della banca prenditrice si assumono in valuta locale, mentre il reale recupero
finale deve essere stimato nella divisa del creditore, ai recuperi in valuta locale viene applicato un haircut legato alla volatilità
del cambio per considerare il rischio di deprezzamento.
Nell’ambito del segmento banche, il framework LGD è stato migliorato in modo da riflettere più correttamente il profilo di
rischio tipicamente più basso di alcuni specifici prodotti (o transazioni), in particolare con riferimento ai covered bond e ai
prodotti con mitigazione del rischio paese. Per quanto riguarda i covered bond, sono stati definiti, due diversi valori di LGD,
da applicare in base al paese dell’emittente e alla conferma da parte dell’analista creditizio responsabile che l’emissione di
covered bond dello specifico emittente sia in linea con gli standard di mercato locali.
Per i prodotti con mitigazione del rischio paese, la LGD di controparte si riduce in base al contributo del rischio paese sulla
PD totale di controparte, attraverso l’applicazione alla LGD unsecured di un fattore di recupero della specifica transazione
(Transaction Specific Recovery factor). Nell’ambito del segmento banche, tale riduzione della LGD si applica a una
particolare tipologia di prodotto: i finanziamenti commerciali a breve termine tra banche (Short Term Commercial Financing).
L’Unità di Validazione ha verificato nel continuo la struttura e l’ambito di applicazione del modello, le componenti, le
integrazioni expert-based e l’override. Per quanto possibile, sono stati esaminati anche benchmark esterni. Nell’analisi
condotta, inoltre, è stata rivolta particolare attenzione alla valutazione degli haircut definiti in corrispondenza delle diverse
tipologie di attivo bancario.
Oltre alla metodologia, l’attività di convalida ha riguardato gli aspetti IT e di processo, inclusi i fenomeni più rilevanti dal punto
di vista della qualità del dato.
195
Imprese (comprese le PMI, i finanziamenti specializzati e i crediti commerciali acquistati
verso imprese)
Modelli Group wide
Modello di rating per Imprese Multinational
Il modello di rating si applica alle imprese (corporate) Multinational definite come le società con turnover o ricavi operativi, da
bilancio consolidato, maggiori di 500 milioni di euro per almeno 2 anni consecutivi (la definizione del segmento è stata
recentemente precisata per riflettere la decisione di rimuovere le aziende di leasing e factoring dall’ambito di applicazione del
modello MNC).
L’approccio usato per la stima del rating Multinational, definito come shadow rating, tenta di replicare la capacità di ranking
dei rating esterni (da ECAI) attraverso una combinazione di fattori quantitativi e qualitativi.
Il modulo quantitativo copre diverse categorie di fattori quali struttura patrimoniale, redditività, copertura degli interessi e
dimensione. Risultato di questo modulo è uno score quantitativo.
Il modulo qualitativo consiste in un set di questionari che analizzano aspetti quali la qualità del management, l’andamento del
settore d’appartenenza, la quota di mercato ecc. Risultato di questo modulo è uno score qualitativo.
Gli score quantitativo e qualitativo sono poi integrati e il risultato è trasformato in una PD (attraverso una funziona stimata in
fase di calibrazione). Specifici aggiustamenti da applicare alla PD sono previsti per considerare i seguenti aspetti:
•
il supporto (eventuale) da parte del gruppo economico di appartenenza (sulla base di una media di PD).
•
il fattore rischio paese in generale (considerato nella fase di calibrazione del modello); in questo ambito il modello
considera il rischio paese ed il più specifico rischio di trasferimento, cioè il rischio che il debitore non sia in grado di
ottenere valuta estera per sostenere i propri impegni anche se in possesso di corrispondente valuta locale.
Dal 2012 il sistema di rating Group wide Multinational Corporate (MNC) è esteso al portafoglio Italian Large Corporate che
comprende le imprese con un fatturato/valore della produzione tra euro 250 milioni ed euro 500 milioni. Nel corso del 2012 è
stata effettuata una specifica attività di ricalibrazione del modello PD, implementata a partire da Giugno 2013.
L’Unità di Validazione ha verificato l’approccio della calibrazione del modello valutandolo adeguato per effetto dell’inclusione
dei dati degli ultimi anni coerentemente con l’approccio “through the cycle” utilizzato.
L’ambito di applicazione comprende anche quelle società controllate che esercitano un’attività di corporate treasury – (ad es.
cash concentration, FX management e funding) o che costituiscono un veicolo specializzato (per emissioni di titoli a medio
termine – MTN – titoli di credito o obbligazioni) il cui merito di credito sia influenzato dal supporto della controllante/gruppo
mediante fideiussioni esplicite o altri meccanismi (ad es. un accordo di supporto dalla controllante): il rating di tali controparti
viene calcolato attraverso il modulo specifico dei Corporate Treasuries and Funding Vehicles (CTFV).Poiché, nella maggior
parte dei casi, il default di un CTFV è provocato dal default del gruppo a cui appartiene, sia la PD che la LGD unsecured sono
state stimate come distanza rispetto ai valori di PD e LGD della capogruppo sulla base dei contributi e delle opinioni degli
esperti del settore.
A partire da un questionario qualitativo, quindi, si determinano i notch di downgrade rispetto al rating della capogruppo per
calcolare il rating del CTFV; in modo analogo si procede per determinare l’incremento da applicare alla LGD della
capogruppo per calcolare la LGD del CTFV.
L’Unità di Convalida ha verificato sulla base di una attività ongoing il Sistema di rating Group wide Multinational (MNC)
attraverso una analisi completa degli aspetti quantitativi e qualitativi, considerando inoltre le informazioni ricavate da
providers esterni al fine di effettuare un’attività esaustiva di benchmarking. I risultati di tale attività hanno mostrato una
complessiva adeguatezza del modello, evidenziando comunque alcune aree di miglioramento, monitorate su base annuale.
Di conseguenza tali miglioramenti saranno tenuti in considerazione nella attività di risviluppo del modello recentemente
avviata.
A partire dal mese di Marzo 2014, il Gruppo è stato autorizzato all’utilizzo del sistema di rating Group Wide per le controparti
Multinational in Zao UniCredit Bank (Russia), con l’approccio Foundation, utilizzando esclusivamente la stima interna della
PD per il calcolo del capitale.
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
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AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Rischio di credito
I
Modello di LGD per Imprese Multinational
Non disponendo di serie storiche di tassi di recupero interni per le aziende Multinational (essendo un portafoglio con pochi
default osservati) è stato sviluppato un modello statistico-regressivo principalmente basato su dati di recupero forniti da un
provider esterno.
Il modello di LGD si applica alle sole esposizioni senior unsecured verso aziende in bonis (alle esposizioni junior si applicano
metodologie avanzate comuni a più segmenti Group wide).
Più in dettaglio, il modello di LGD consiste in quattro fasi principali (in cui l’add-on che tiene conto delle fasi negative del ciclo
economico, downturn, è incorporato):
•
in una prima fase, una LGD complessiva della controparte (Overall LGD), indipendente dalla seniority dei creditori,
viene calcolata sulla base di fattori quantitativi di bilancio;
•
in una seconda fase, sulla base di un questionario qualitativo, viene calcolata la variazione in aumento della LGD
per debiti senior unsecured Bond, determinando la Gross senior unsecured Bond LGD;
•
tale LGD è rettificata per tener conto del rischio legale e dei costi relativi al processo di recupero (Adjusted Senior
Unsecured Bond LGD);
•
al valore finale della Unsecured Bond LGD (applicabile al debito di tipo obbligazionario) viene applicato un
coversion factor che consente di ottenere una Loan LGD (Final LGD Senior Unsecured Loan) che è più bassa, in
quanto considera la probabilità e gli effetti della ristrutturazione del debito, tipici dei prestiti bancari e di prodotti
similari che costituiscono la parte più rappresentativa del portafoglio del Gruppo UniCredit.
Come per il parametro PD, anche la LGD del sistema Multinational è stata estesa al segmento Italian Large Corporates (ILC).
Il framework LGD riflettere in modo corretto il profilo di rischio tipicamente più basso di alcuni specifici prodotti (o transazioni),
in particolare i prodotti con mitigazione del rischio. Nell’ambito di applicazione al segmento MNC, si considera una particolare
tipologia di transazioni, quelle in cui il pagamento è garantito dalla vendita di beni ad una terza parte con residenza in un
paese considerato a basso rischio (Only Delivery Risk).
L’unità di validazione ha esaminato la struttura del modello e ha verificato nel continuo la qualità, la performance delle stime e
il loro livello di conservatività. Ha inoltre analizzato in maniera estesa benchmark esterni (presenti in letteratura e/o in forma di
recovery rating pubblicati dalle agenzie di rating), riscontrando un sostanziale allineamento con questi dati
Oltre alla metodologia, l’attività di convalida ha riguardato gli aspetti IT e di processo, inclusi i fenomeni più rilevanti dal punto
di vista della qualità del dato.
Modello di rating Global Project Finance (GPF)
Il modello di rating Group wide Global Project Finance (GPF) è dedicato alle operazioni di project finance con volume totale
di debito del progetto superiore ai 20 milioni di Euro ed ha un approccio di stima basato sulla combinazione di 21 fattori
qualitativi valutati attraverso un questionario. L’analisi viene effettuata raggruppando i rischi di progetto in 5 aree di
riferimento: il rischio collegato agli sponsor del progetto; il rischio di completamento; il rischio operativo; rischi “speciali” (ad
es. il rischio di un terremoto, il rischio di tasso) e il rischio legato ai cash flows.Il modello è stato rivisto nel 2011 al fine di
ridurre l’incidenza degli elementi di giudizio soggettivo sul rating finale e di aumentare il potere predittivo di tutto il sistema,
anche al fine di rispondere e rimuovere le criticità evidenziate dalle funzioni di validazione e audit e dagli Organi di Vigilanza.
La revisione del modello PD ha comportato l’ottimizzazione statistica dei pesi dei fattori del modello in precedenza basati
sulla valutazione degli esperti e ridotto il numero di aggiustamenti manuali.
I principali cambiamenti apportati al modello PD rispetto alla versione precedente consistono in:
•
l’ottimizzazione statistica dei pesi sui singoli fattori (definiti dagli esperti); l’uso di un approccio statistico per la stima
dei pesi del modello consente di aumentare il potere predittivo sulla base dei default passati;
•
una generale standardizzazione del modello attraverso la limitazione delle possibilità di intervento manuale sul
rating alla sola pratica dell’override (è stata mantenuta soltanto la caratteristica “weak link”, che permette di
abbassare un rating in caso di segnali negativi );
•
un nuovo trattamento del rischio di completamento che consente la riduzione dei pesi in base allo stato di
avanzamento del progetto e al momento in cui comincia a generare flussi monetari;
•
l’esplicita considerazione del rischio paese (generale e di trasferimento) in aggiunta al rischio intrinseco del
progetto e basata sulla PD del paese;
•
una più dettagliata descrizione dei fattori di rischio al fine di rafforzare l'obiettività della valutazione.
L’unità di validazione ha esaminato la struttura del modello e ha verificato nel continuo la sua performance sia a livello
aggregato, che di aree di rischio e di singolo fattore. Ha inoltre analizzato la stabilità, i meccanismi di aggiustamento e
override, la calibrazione delle stime ed effettuato un’analisi di benchmarking, sebbene la disponibilità di rating esterni sia
limitata. Tutte queste analisi hanno riguardato il portafoglio GPF di Gruppo, presso le principali Entità: UniCredit S.p.A., UCB
AG, UCBA AG.
Dalla validazione condotta nel 2013 è scaturita una valutazione del modello nel complesso positiva sia dal punto di vista
qualitativo che quantitativo. Anche gli aspetti relativi ai processi, qualità dei dati e procedure IT del sistema di rating GPF
modificato sono stati oggetto di validazione interna.
197
Modello di LGD Global Project Finance (GPF)
Il modello interno per la stima della LGD GPF, si applica alle esposizioni totali dirette in bonis per controparti GPF.
Nella versione iniziale, il modello era essenzialmente basato sulla metodologia “distressed assets” sviluppata da S&P’s, che
esamina la coda della distribuzione del valore degli asset del progetto nella “regione” in cui il default è avvenuto e definisce
quindi la distribuzione di probabilità della LGD come distribuzione della differenza tra debito e valore degli asset in tale
regione. Questo framework generale è stato adeguato alla realtà e alle pratiche gestionali del Gruppo UniCredit attraverso
l’adozione di alcuni adattamenti che riguardano il metodo di calcolo del valore degli asset, la tecnica di determinazione della
regione di default e l’introduzione di opportune “volatility scorecard” basate su specifici questionari e calibrate per settore.
Con la revisione implementata nel 2011 sono state realizzate attività di perfezionamento del modello LGD al fine di
migliorarne le performance. Gli interventi hanno riguardato la semplificazione della metodologia “distressed assets”
(’eliminazione della determinazione esplicita del valore degli asset, sostituita dal calcolo diretto del rapporto tra debito e il
valore (massimo) dei “distressed assets” (DMDA), sulla base di un questionario qualitativo; rimozione della “volatility
scorecard”). Inoltre è stato introdotto uno scenario di “evento estremo”, caratterizzato da perdite molto alte, oltre allo scenario
“standard” basato sulla metodologia “distressed assets”. La probabilità di “evento estremo” è determinata sulla base delle
risposte ad uno specifico questionario qualitativo e viene usata come “peso” della media ponderata della LGD “standard” e
della LGD di “evento estremo”: tale media costituisce la LGD attesa.
Sono stati inoltre considerati esplicitamente degli add-on che tengano conto delle fasi negative del ciclo economico (downturn
add-on) e dei costi di recupero. La struttura del modello è stata aggiornata permettendo il calcolo parallelo della LGD sia per
le posizioni senior che per quelle junior.
In questo ambito la validazione annuale 2013 ha prodotto una valutazione del modello nel complesso positiva riscontrando
una sostanziale conservatività delle stime interne rispetto ai benchmark esterni disponibili.
Modello di EAD per i segmenti Group wide
Il principale driver della EAD è la tipologia di prodotto, e il calcolo è legato a tre componenti. In primo luogo, in linea con i
requisiti regolamentari, si assume che l’esposizione corrente di bilancio continuerà ad esistere fino al default. A questo valore
si somma il valore atteso di un ulteriore utilizzo della linea di credito accordata, e in terzo luogo, l’eventualità di uno scoperto
oltre l’attuale linea di credito è considerata come percentuale della linea di credito accordata. Viene inoltre considerata, per i
prodotti rilevanti, la probabilità di una richiesta di pagamento da parte di un terzo, cui è stata rilasciata una garanzia in caso di
default.
Nel corso del 2012 il modello è stato significativamente rivisto al fine di approntare miglioramenti alla metodologia ed
aumentarne la rappresentatività, nonché al fine di superare le debolezze evidenziate dalle funzioni di controllo
I risultati di tale attività sono stati oggetto di validazione nel corso del 1° Semestre 2013 con esito positivo e comunicati
all’Organo di Vigilanza. Le modifiche apportate al modello troveranno applicazione nel corso del 2014, in coerenza con le
tempistiche del processo di approvazione formale da parte delle Autorità Competenti. .
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
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AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Rischio di credito
I
Modelli locali, perimetro Italia
Modello di rating Corporate Italia
Il sistema di Rating Integrato Corporate (RIC) fornisce il rating delle controparti imprese di UniCredit S.p.A. aventi un fatturato
(o total assets laddove il fatturato non è informativo) da 5 a 250 milioni di euro, secondo la nuova segmentazione, operativa
da novembre 2010, decisa nell’ambito del progetto di fusione societaria One4C, anche a seguito di una specifica attività di
confronto delle performance delle diverse modellistiche disponibili sui segmenti imprese in Italia. Il modello è stato ridisegnato
con riferimento al comparto delle imprese industriali (RIC3), anche sulla base delle raccomandazioni emerse nelle precedenti
attività di validazione, ed è operativo da novembre 2011.
La struttura del modello di rating RIC3 si compone di tre moduli elementari, di cui due di natura quantitativa e uno qualitativo:
•
modulo economico-finanziario, che considera le informazioni di bilancio presenti negli archivi del Sistema Centrale
Bilanci - cash flow e redditività; oneri finanziari; struttura finanziaria e composizione del debito; equilibrio finanziario
e liquidità; crescita; volatilità e struttura operativa.
•
modulo andamentale, che, considerando esclusivamente i dati andamentali di fonte esterna ricavabili sia dai flussi
di primo invio che dai flussi di ritorno di Centrale Rischi, permette il monitoraggio del comportamento della
controparte sia nei confronti del Gruppo che del sistema bancario nel suo complesso - crediti per cassa: revoca,
scadenza a breve, scadenza a lungo termine, crediti auto liquidanti; crediti di firma: commerciale, finanziaria;
garanzie.
•
modulo qualitativo, che considera le risposte alle domande del questionario qualitativo compilato in fase di
affidamento. A differenza di quanto avveniva nelle precedenti versioni del modello, la componente qualitativa è
stata complessivamente sviluppata tramite approccio statistico.
Il modello di rating RIC3 prevede un meccanismo di aggiornamento del rating attraverso un sistema di eventi trigger mirati ad
ottenere maggiore stabilità nelle valutazioni garantendo da un lato il tempestivo aggiornamento e dall’altro l’intervento esperto
(del gestore e della funzione di rating desk) laddove necessario.
Il modello è differenziato per le esposizioni Real Estate. Lo sviluppo di moduli dedicati al settore Real Estate è stato realizzato
per tener conto della diversa tipologia e rischiosità di tali controparti avendo attenzione alle raccomandazioni espresse dalle
funzioni di controllo interno e dall’Organo di Vigilanza.
Il modello corporate Real Estate trova applicazione per le controparti con struttura di bilancio “05” (Società Immobiliari)
secondo la classificazione Centrale dei Bilanci e attivo superiore ai 5 milioni di euro, coerentemente alla suddivisione
gestionale della clientela adottata dalla Banca e coi relativi processi creditizi. E’ basato principalmente sullo sviluppo di una
componente economico/finanziaria ad hoc, sull’integrazione di quest’ultima con il modulo qualitativo RIC3 e i moduli
andamentali RISB (Centrale Rischi e andamentale interno).
Nel corso del 2013 i modelli sono stati ricalibrati incorporando i tassi di default osservati nel 2012 e nel 2013.
Sempre nel 2013 è stato introdotto il Rating Gruppi, che incorporando l’appartenenza ad un gruppo economico nella
valutazione del rating complessivo di una controparte, ha permesso di ottenere significativi miglioramenti dei modelli
corporate in termini di performance e di calibrazione.
Le attività di convalida dei modelli PD Corporate, condotte dalla funzione competente Group Internal Validation allo scopo di
verificare nel complesso il funzionamento dei sistemi di rating e la conformità ai requisiti quantitativi e organizzativi previsti
dalla normativa di Vigilanza, ne hanno rilevato la sostanziale adeguatezza anche alla luce delle importanti azioni correttive
introdotte nel corso del 2013.
Nel corso del 2014, la funzione di Sviluppo Modelli ha avviato la revisione dei modelli Rating Integrato Corporate a cui
seguiranno, come di consueto, le attività di controllo interno, di approvazione e di comunicazione agli Organi di Vigilanza
competenti.
Modelli di LGD Imprese per i portafogli locali Italia
I modelli di calcolo del parametro di rischio LGD sono stati rivisti nel 2012 e implementati nel corso del 2013. La revisione di
detti modelli è stata intrapresa per migliorarne la funzionalità e l’adeguatezza. In particolare, oltre ad apportare importanti
modifiche al modello già in uso per il perimetro di clientela “in bonis”, sono stati sviluppati ex-novo i modelli dedicati alla stima
della LGD per i crediti in default, differenziati per stato di default .
La rappresentatività del modello LGD Imprese è stata significativamente migliorata attraverso l’estensione del campione di
sviluppo, comprendente il periodo 2008-2011 caratterizzato dalla fase di recessione economica, l’introduzione delle
sofferenze chiuse e aperte prima del 1997 e delle posizioni ex-Capitalia, con il conseguente allungamento della durata media
delle sofferenze considerate ai fini dello sviluppo del modello.
La stima del tasso di perdita continua ad essere basata su un approccio di tipo “workout LGD”, tramite l’attualizzazione dei
flussi di cassa osservati nelle fasi di gestione del recupero. In questo contesto, l’approccio metodologico per la definizione dei
tassi di attualizzazione è stato modificato passando da tassi storici a tassi correnti.
Per i nuovi modelli LGD “Defaulted Assets” per le esposizioni in sofferenza, incaglio e past due è stato adottato un approccio
statistico che ha permesso di incorporare nelle stime informazioni relative al periodo di permanenza nello stato e
all’andamento pregresso del recupero. La differenza principale tra i nuovi modelli LGD “Defaulted Assets” e i moduli
“Incaglio”, “Past Due” e “Sofferenza” della LGD per le esposizioni ”in bonis” consiste nel fatto che, mentre queste ultime
stimano il tasso di perdita al momento dell’ingresso a default (tempo T0), i moduli dedicati ai Defaulted Asset stimano il tasso
di perdita riferito alla vintage del rapporto, al momento in cui si trova la specifica controparte in default (cosiddetta Time
Dependency) prendendo in considerazione, quindi, anche le informazioni disponibili successivamente al momento del default
stesso.
199
Un ulteriore passo verso una maggiore funzionalità e rappresentatività dei modelli è rappresentato dal riconoscimento
dell’effetto mitigante delle garanzie personali sulle stime del tasso di perdita, ottenuto con l’implementazione dei sistemi di
rating Confidi e Garanti. Il nuovo sistema di rating Garanti Persone Fisiche esprime un giudizio complessivo sul merito
creditizio del Garante che nasce dall’integrazione di moduli elementari che sfruttano le informazioni rinvenibili presso fonti
interne con altre informazioni esterne. Relativamente ai Confidi, il nuovo sistema di rating risulta dall’integrazione di moduli
sviluppati prevalentemente su base esperta data la natura low default del portafoglio di riferimento, nonché l’assenza di rating
esterni tali da consentire lo sviluppo di approcci quantitativi di tipo shadow rating.
La metodologia adottata ha dunque perseguito l’obiettivo di riflettere la valutazione in termini di rischio degli specialisti Confidi
raccolta in fase di sviluppo. La LGD del Confidi è stata sviluppata seguendo l’approccio metodologico in uso per le Banche,
sebbene siano stati introdotti accorgimenti ad hoc introdotti al fine di gestire peculiarità specifiche proprie del mondo Confidi.
Nel corso dell’ultimo trimestre 2013 ed il primo trimestre 2014 sono state messe a punto dalla Funzione di Sviluppo Modelli le
calibrazioni dei modelli con l’incorporazione dei Danger Rate osservati nel 2013 e l’estensione della serie storica del
campione di sviluppo con i dati del 2012.
Contestualmente è stata rivista la metodologia di attualizzazione passando ai tassi correnti medi degli ultimi 5 anni ed
introducendo, in fase di calibrazione, l’effetto di operazioni di cessioni straordinarie avvenute in passato nella Banca.
In entrambi i casi le attività di convalida hanno fornito un giudizio di adeguatezza degli interventi effettuati sui modelli.
Modelli di EAD Imprese per i portafogli locali Italia
In ottemperanza a quanto previsto dalla regolamentazione di riferimento ed in coerenza con il piano di estensione
progressiva delle metodologie IRB per il rischio di credito, il Gruppo ha provveduto allo sviluppo dei modelli per la stima della
Exposure At Default (EAD) per i sistemi autorizzati in Italia “Rating Integrato Corporate (RIC)” e “Rating Integrato Small
Business (RISB)”, presentando richiesta di autorizzazione per il loro utilizzo a Banca d’Italia a dicembre 2012.
I modelli EAD RIC e RISB sono stati sviluppati secondo i requisiti previsti dalla regolamentazione di Vigilanza di riferimento.
In particolare, è stata adottata la definizione di default prevista dalla disciplina per i sistemi IRB, in coerenza con quanto in
essere per i modelli PD e LGD: past due a 90 giorni, incagli, ristrutturati e sofferenze.
Le attività di convalida dei modelli EAD RIC e RISB sono state condotte dalla funzione competente Group Internal Validation
allo scopo di verificare nel complesso il funzionamento dei sistemi di rating e la conformità ai requisiti quantitativi e
organizzativi previsti dalla normativa di Vigilanza e hanno riguardato, in coerenza con i dettami della normativa stessa e con
gli standard interni, la metodologia di stima e la relativa infrastruttura IT.
Sulla base degli esiti delle suddette attività, la funzione di convalida ha espresso un giudizio di sostanziale adeguatezza dei
modelli di EAD, non rilevando disallineamenti significativi rispetto ai requisiti normativi di riferimento per l’utilizzo dei sistemi
IRB ai fini regolamentari, cosa che avverrà al ricevimento della relativa autorizzazione da parte dell’Organo di Vigilanza. .
Tale giudizio è stato confermato dalla funzione di controllo anche a fronte dell’intervento di calibrazione condotto nel corso del
2013, che ha reso i modelli ancora più in linea con gli standard di Gruppo.
Nel corso del primo semestre 2014 la funzione di Sviluppo Modelli ha provveduto alla consueta calibrazione dei modelli; le
attività di convalida saranno condotte nell’arco del secondo semestre 2014.
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
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AL 30 GIUGNO 2014
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Rischio di credito
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Modelli Locali, perimetro Germania
Modello di rating Mid corporate
Il modello “Mittelstandsrating” si occupa di fornire i rating delle esposizioni verso la classe imprese di UCB AG con sede in
Germania e con fatturato compreso tra i 5 e i 500 milioni di euro. Il portafoglio target è stato rivisto ad aprile 2011 (in
precedenza il limite inferiore di fatturato era fissato a 3 milioni di euro), nell’ambito dell’iniziativa del Gruppo chiamata
“One4C” volta ad aumentare ulteriormente la soddisfazione dei clienti e ad accrescere la vicinanza ai territori in cui opera il
Gruppo.
La versione del modello attualmente in uso è stata sviluppata con l’obiettivo sia di semplificare il modello originario (il numero
dei modelli per la valutazione automatica del bilancio è stato ridotto da 12 a 4), sia per introdurre contestualmente i
miglioramenti suggeriti dalla precedente fase di convalida.
Il modello è costituito da due moduli: uno quantitativo ed uno qualitativo. Il punteggio risultante dall’analisi di bilancio, con
l’qggiunta di fattori addizionali complementari, determina un rating parziale (hardfact rating). Il modulo qualitativo fornisce
invece il rating parziale relativo alla situazione dell’impresa. Il rating finale nasce dalla combinazione dei due rating parziali.
Il modulo quantitativo è basato su 4 sotto-moduli statistici chiamati “Maschinelle Analyse von Jahresabschlüssen” (Analisi
automatica del bilancio), in breve MAJA. L’ambito di applicazione di ciascuno di questi sotto-moduli dipende dal settore di
attività economica dell’azienda (Industria, Commercio, Costruzioni e Servizi).
Gli indicatori finanziari inclusi nel modulo quantitativo (selezionati con un processo che ha incluso sia analisi statistiche che
interazioni con gli esperti), coprono in generale le seguenti aree di analisi:
•
struttura dell’attivo/passivo;
•
struttura dei costi, liquidità;
•
profittabilità
La valutazione del bilancio è effettuata in maniera complementare attraverso fattori addizionai che riguardano lo sviluppo
corrente dell’azienda, la qualità del bilancio e specifici indicatori di settore.
Il modulo qualitativo, riguarda invece le aree di analisi relative a:
•
situazione finanziaria;
•
assetto manageriale/imprenditoriale;
•
pianificazione e controllo;
•
settore/mercato/prodotto;
•
fattori di rischio;
•
posizionamento settoriale.
In presenza di segnali di deterioramento creditizio, i sistemi di allarme (warning signals). inclusi nel modulo qualitativo,
permettono una correzione automatica del rating
Il rating finale può infine essere corretto manualmente (override) nel caso in cui informazioni aggiuntive indichino che il rating
calcolato non è adeguato. Tale pratica è soggetta a restrizioni e vincoli specifici ed è monitorata strettamente dalla funzione di
convalida interna.
Sono state effettuate anche le ordinarie attività di calibrazione del modello.
La funzione di convalida interna ha verificato il disegno del modello, la tenuta (performance e stabilità) dei diversi moduli che
lo compongono (quantitativo, con i relativi sotto-moduli, e qualitativo) e la sua calibrazione esprimendosi positivamente: la
tenuta del modello risulta conforme agli standard di Gruppo e le PD medie risultano in linea con i tassi di default osservati. La
valutazione positiva sul modello è stata confermata anche dalla funzione di rivalidazione della Capogruppo.
Il modello di rating viene applicato anche a UniCredit Bank Luxembourg S.A.
E’ stato inoltre autorizzato il suo uso in UniCredit Leasing GmBh ed alcune sue controllate.
Modello di rating Foreign SME
Il sistema di rating Foreign SME, applicato anche a UniCredit Bank Luxembourg SA, viene utilizzato per la valutazione delle
imprese o gruppi di imprese con sede legale fuori dalla Germania. Il rating viene assegnato a tali controparti sulla base di una
componente quantitativa esterna specifica per Paese, che viene integrata con un modulo qualitativo sviluppato internamente
a partire da quello definito per il segmento Mid Corporate tedesco. Nella sua versione iniziale, il modello di rating Foreign
SME è stato utilizzato per i 22 paesi per i quali erano disponibili modelli RiskCalc specifici per l’analisi dei bilanci al momento
dello sviluppo e per ulteriori 45 paesi per i quali Moody’s aveva suggerito l’uso di tali modelli come proxy.
Successivamente Moody’s ha sviluppato altri modelli RiskCalc. Pertanto, nel dicembre 2011 l'applicazione del modello è stata
estesa a tutti i paesi del mondo attraverso l’adeguamento della calibrazione al portafoglio target così esteso. L’impatto
dell’estensione del perimetro non ha avuto impatti significativi né dal puto di vista della struttura del modello, né nelle fasi
rilevanti del processo. Dopo la fase di use-test ed in base agli esiti della attività di ispezione regolamentare, la suddetta
estensione è stata approvata da parte dell’Organo di Vigilanza a Giugno 2013. Anche in questo caso, le attività di validazione
e rivalidazione interna hanno consentito al Gruppo di monitorare la conformità del modello ai requisiti normativi, tenendo in
considerazione il fatto che le ridotte dimensioni dei perimetri di applicazione non hanno consentito una stima interna del
modulo finanziario al momento della suo primo sviluppo nel 2009; inoltre relativamente alle analisi effettuate sulla
calibrazione, le attività di validazione condotte nel 2013 hanno evidenziato la necessità di una ricalibrazione , pianificata nel
2014.
201
Modello di rating Commercial Real Estate Finance (CREF)
Il modello di rating per il Commercial Real Estate Finance (CREF) di UCB AG è utilizzato in Germania per valutare le
esposizioni verso:
•
Operatori Immobiliari: aziende che redigono il Bilancio, i cui utili provengono principalmente dalla costruzione (o
acquisto) e dalla successiva vendita di stabili destinati ad abitazione o ad uso commerciale (uffici, negozi);
•
Investitori Immobiliari con bilancio: aziende che redigono il Bilancio, i cui utili provengono principalmente dall’affitto
di immobili di proprietà, sia residenziali che commerciali;
•
Investitori Immobiliari senza bilancio: aziende senza bilancio o clienti privati con reddito proveniente principalmente
dall’affitto di immobili di proprietà e comunque superiori a 200.000 euro l’anno;
•
Building Societies: Società con principale attività relativa alla gestione di proprietà residenziali per proprio conto ed
a propri fini in via continuativa La gestione della struttura e degli impianti viene effettuata dalla società o da società
del gruppo (nessuna amministrazione esterna) senza ricorso finanziario di privati
Tali clienti sono valutati attraverso modelli costruiti sulla base di tre moduli elementari:
•
un modulo qualitativo che si propone di valutare la qualità e l’affidabilità del management, le competenze del team
di gestione, la qualità della gestione organizzativa e l’esperienza della banca nella gestione dei rapporti con
l’azienda;
•
un modulo qualitativo che si propone di valutare l’oggetto/progetto da finanziare o finanziato (non solo dalla banca),
ivi compresa la qualità e il rischio implicito nel portafoglio di immobili/progetti dell’azienda, la sua capacità di
pianificazione (dalla esperienza passata) e i flussi di cassa pianificati/previsti negli anni a venire;
•
un modulo quantitativo finanziario, basato sul bilancio dell’azienda e completato da una valutazione qualitativa sulla
qualità, affidabilità e completezza del bilancio.
I quattro modelli (Operatori immobiliari, Investitori immobiliari con e senza bilancio, Buiding societies) usano tutti gli stessi
sotto-moduli. La principale differenza è la ponderazione con cui vengono combinati gli score parziali nello score complessivo.
I fondi Speciali di Real Estate sono valutati con il modello Investitori immobiliari. Tale estensione è stata approvata
dall’Autorità nel corso del 2013.
Il sistema CREF è stato oggetto di due ulteriori estensioni del perimetro di applicazione ai clienti con bilancio non residenti in
Germania (c.d. Foreign Reporting, sia Investitori che Sviluppatori). A Novembre 2012 è stata effettuata la relativa attività di
ispezione da parte degli Organismi di Vigilanza Locali, con esito sostanzialmente positivo, e l’utilizzo regolamentare avrà
effetto successivamente alla loro formale approvazione.
La validazione locale annuale del modello è stata ultimata nel 2013 e ha confermato l'idoneità del modello per quanto
riguarda le performance dell’ordinamento e la calibrazione. Il modello degli Investitori immobiliari senza bilancio è stato
ricalibrato nel mese di febbraio 2014
Il modello di rating CREF viene applicato anche a UniCredit Bank Luxembourg S.A.
Modello di rating per Operazioni di Acquisition and Leveraged Finance (ALF)
Il modello di rating “Acquisition and Leveraged Finance” (ALF) è destinato alla valutazione delle iniziative di
finanziamento/rifinanziamento delle operazioni di acquisizione societarie nelle quali passività bancarie addizionali vengono
aggiunte al normale indebitamento operativo dell’azienda acquistata allo scopo di finanziare l’acquisizione stessa.
Il debito risultante dall’acquisizione viene rimborsato tramite i flussi di cassa futuri dell’azienda acquisita e, in alcuni casi, (es.
nel caso di acquisizioni che coinvolgono investitori strategici) anche dell’azienda acquirente.
Le operazioni di acquisizione e le loro implicazioni in tema societario e fiscale (spesso in diverse giurisdizioni) esigono una
competenza specifica in fase sindacale, richiedendo:
•
appropriate relazioni rischio/rendimento, oltre ad una struttura di finanziamento basata su un modello realistico di
simulazione dei cash flow;
•
l’adattamento (structuring) della struttura finanziaria e di rimborso del debito dell’azienda acquisita ai flussi di cassa
futuri;
•
l’uso combinato di strumenti di finanziamento altamente differenziati (senior debt, junior debt, mezzanine, ecc).
Per quanto riguarda gli aspetti metodologici, l’”ALF-Rating” è sostanzialmente un rating finanziario che calcola la probabilità di
default dell’azienda acquisita sulla base dei ratio patrimoniali e finanziari ricavati dal bilancio e del conto economico
previsionale. Un modulo qualitativo non è stato previsto in considerazione del fatto che nella predisposizione di un bilancio
previsionale vengono già implicitamente presi in considerazione una grande quantità di informazioni qualitative e basate su
un giudizio esperto. La predisposizione del bilancio previsionale avviene anche con l’ausilio di modelli di simulazione dei
flussi di cassa futuri (INCAS, International financial model).
In alcuni casi sono consentite delle correzioni manuali (override), sia dei singoli ratio finanziari sia del rating finale, che
devono essere approvate dalle funzioni preposte e che vengono strettamente monitorate dalla funzione di convalida interna.
Durante il 2012, l’unità di validazione ha effettuato analisi sia qualitative che quantitative per la verifica della tenuta del
modello.
In sostanza, il calcolo della LGD per il portafoglio ALF in UCB AG segue lo stesso metodo di calcolo del modello generale di
LGD per i segmenti Retail / Imprese. Sulla base delle specificità del portafoglio, il trattamento dei flussi di cassa delle
garanzie reali è diverso, vale a dire che i collateral non sono esplicitamente valutati ai fini del calcolo del rischio, ma i flussi di
cassa delle garanzie sono inclusi nel calcolo della LGD. Una validazione sulla metodologia di stima della LGD è stata
realizzata nel 2013. Le analisi non hanno dimostrato necessità di aggiustamenti.
Il modello di rating ALF viene applicato anche a UniCredit Bank Luxembourg S.A..
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
202
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Rischio di credito
I
Modello di rating Income Producing Real Estate (IPRE)
Il modello IPRE fornisce una valutazione di una particolare categoria di prestiti legati alle operazioni immobiliari cash-flow
based, nella quali la banca ha accesso diretto ai flussi finanziari prodotti dall’operazione stessa.
Il sistema di rating IPRE in UCB AG è un modello transaction-based che fornisce una PD alla singola transazione a non alla
controparte corporate o al fondo che avvia e struttura l’operazione: il modello è applicato alle controparti/transazioni che
soddisfano una serie di criteri rigorosamente definiti
Il fondamento principale del modello IPRE in UCB AG è la simulazione dei flussi di cassa (modulo 1). L'idea principale alla
base di questo approccio è che una transazione IPRE si considera in default se il flusso di cassa (al netto delle spese) che si
realizza dai redditi da locazione o dalla vendita dell'immobile, non sia generato in maniera sufficiente per il rimborso del
prestito – o se il valore della proprietà immobiliare scenda al di sotto del valore nominale del prestito.
Questo a sua volta si presume che succeda se i principali parametri macroeconomici (come l'indice dei canoni d’affitto e
l’indice dei prezzi di vendita) subiscano una tendenza negativa. L'approccio della simulazione viene scelto per poter esplorare
una varietà di possibili scenari dello sviluppo dei parametri macroeconomici, pesati per le differenti probabilità di realizzazione
e quindi comprendere la similitudine con la probabilità di default della transazione.
Per poter rilevare ulteriori aspetti, il risultato della simulazione può essere modificato sulla base delle informazioni qualitative
(modulo 2 e 3):
•
determinazione delle specificità dell’oggetto del finanziamento detenuto dalla SPV (Specific object characteristics
module);
•
un modulo qualitativo “Soft facts module” (questa componente è arricchita con una specifica guideline per la
corretta interpretazione del questionario e per la spiegazione dettagliata dei fattori contenuti nel modulo).
I risultati di ciascuna simulazione sono aggregati per produrre la PD ad un anno, poi calibrati in base ai tassi di default
osservati a lungo termine, e gli altri parametri di rischio (Market Value), che poi vengono conseguentemente aggiustati per
tener conto di fattori specifici dell’oggetto dell’operazione (dislocazione e qualità dell’immobile) e di altri fattori qualitativi.
Sulla base delle attività di validazione locale effettuate nel 2013, il modello risulta generalmente conforme ai requisiti, anche
se sono state già identificate aree di miglioramento minori durante la validazione fatta nel 2012 e la necessità di
implementarle. La validazione mostra risultati generalmente soddisfacenti con riferimento al potere predittivo, la stabilità e alla
calibrazione, ma i risultati devono essere interpretati alla luce di un numero ancora esiguo di casi nel campione convalidato,
che dovrebbero tuttavia aumentare nei prossimi anni.
Il calcolo della LGD per il portafoglio IPRE in UCB AG segue lo stesso metodo di calcolo del modello generale di LGD per i
segmenti Retail / Imprese. La convalida della LGD nel 2013 mostra risultati stabili e quindi nessuna necessità di
aggiustamento dei parametri ad eccezione di alcuni gruppi di tassi delle procedure di recupero, del periodo di liquidazione e
del tasso di costi indiretti.
Il modello di rating IPRE viene applicato anche a UniCredit Bank Luxembourg SA .
Modello di rating Global Shipping (GLOS) per lo Ship financing
La principale caratteristica dello “ship financing” è l’erogazione di prestiti per l’acquisto di navi, principalmente garantiti da
un’ipoteca sul bene finanziato. Tale business dipende dalla capacità del bene finanziato di produrre i flussi di cassa necessari
per ripagare il credito.
Il focus di UCB AG è il finanziamento di navi per le quali esiste un mercato secondario efficiente, liquido e trasparente. Ciò
include ad esempio navi container, bulk carrier e navi cisterna.
Il modello GLOS è principalmente collegato alla transazione e al reddito della nave, consentendo di calcolare la probabilità di
default (PD) e la LGD del debitore.
Il calcolo della PD nel modulo quantitativo si basa su una simulazione Monte Carlo. Lo sviluppo dei fattori quantitativi (ad
esempio il valore della nave) si basa su un processo stocastico i cui parametri sono validati e stimati regolarmente sulla base
di dati esterni. Il cash flow è calcolato per ogni trimestre lungo il periodo di finanziamento.
Il rating finanziario basato su fattori quantitativi, viene aggiustato (attraverso upgrade o downgrade della PD di alcuni notches)
utilizzando i seguenti fattori qualitativi:
•
gestione d’impresa (es. reputazione);
•
gestione tecnica (es. dimensioni della flotta);
•
posizione di UCB AG (es. covenants);
•
assicurazione.
L’unità di validazione locale ha effettuato nel corso del 2012 una attività di convalida dalla quale si è evidenziata la necessità
di una ricalibrazione basata sui dati default più recenti. Tale ricalibrazione è stata effettuata a Marzo 2013. Sono aggiornate
regolarmente le serie storiche per tenere conto dell’evoluzione di mercato.
Il calcolo della LGD segue lo stesso approccio del modello generale di LGD per i segmenti Retail / Imprese (si veda paragrafo
dedicato). Particolare attenzione alla stima del valore di mercato delle navi, per cui viene utilizzata una simulazione Monte
Carlo.
Nel 2013 è stata portata a termine una validazione locale del modello di LGD comprensiva della valutazione delle garanzie. I
risultati hanno dimostrato la necessità di ricalibrare la LGD non garantita, e il tasso di recupero per la liquidazione delle navi è
rimasto inalterato. I valori ricalibrati della LGD vengono utilizzati a partire dal Dicembre 2013.
203
Modello di rating per transazioni Wind Project Finance
In UCB AG è stato predisposto un modello di rating specifico per il portafoglio “Wind Project Finance” costituito dalle
operazioni di finanziamento onshore di progetti in Germania nell’ambito della produzione di energia eolica con un taglio
inferiore ai 20 milioni di euro.
Il modello per la stima della PD è composto da un modulo quantitativo, basato su una simulazione Monte Carlo dei flussi di
cassa futuri, il cui esito è aggiustato per il risultato di una componente qualitativa, che ha previsto la definizione su base
esperta dei fattori e delle relative ponderazioni.
Entrambi i moduli (quantitativo e qualitativo) sono obbligatori per la valutazione, e la loro combinazione può essere soggetta
ad un peggioramento fino a tre 2 notches. La PD risultante viene infine convertita in un rating del progetto tramite la master
scale.
Per quanto riguarda la LGD, UCB AG ha sviluppato un metodo per stimare il valore della garanzia degli impianti di energia
eolica. Questo approccio è basato su simulazioni Monte Carlo dei futuri flussi di cassa derivanti dagli impianti. Le simulazioni
sono usate coerentemente per la stima della PD e della garanzia. Inoltre viene determinata una LGD specifica per le
posizioni non garantite. Un’attività di validazione locale è stata realizzata durante il 2013. I parametri del modello sono
sostanzialmente stabili; si è deciso di aggiustare solamente il periodo di liquidazione, il Discount Rate e il tasso dei costi
indiretti.
L’unità di validazione ha valutato l’approccio adoperato ed il disegno complessivo del modello, in linea con le caratteristiche
del portafoglio , con gli standard interni nonché il profilo di completezza informativa.
Modello di LGD dei portafogli locali Germania
Il campo di applicazione del modello LGD UCB AG è relativo a tutto il portafoglio della clientela corporate e retail, ad
eccezione dei bonds e dello specialized lending.
La LGD rappresenta la perdita economica subita dalla banca sulla singola transazione ed è calcolata come percentuale
dell’esposizione al momento del default. La LGD viene calcolata a livello di singola transazione secondo la logica che
differenti tipologie di default sono possibili:
•
Liquidation: liquidazione totale e recupero coatto delle garanzie. Il rapporto con il cliente viene interrotto ed il cliente
viene rimosso dal portafoglio;
•
Settlement: il cliente rientra nel portafoglio performing dopo aver fatto registrare alla banca una perdita rilevante
(>100 euro);
•
Cure: al termine del periodo di difficoltà il cliente rientra nel portafoglio performing senza aver fatto registrare alla
banca una perdita rilevante (<100 euro).
Nel caso “Cure” l’LGD è posta a 0, mentre negli altri due casi la stima della LGD segue un approccio workout con la stima
separata dei recuperi provenienti dalle garanzie e di quelli provenienti dalla parte non garantita dell’esposizione. Le garanzie
personali e derivati di credito non sono prese in considerazione all’interno del modello, in quanto per tali tipologie di garanzie
si utilizza l’approccio di sostituzione.
Ai fini della determinazione del valore finale della LGD vengono dunque presi in considerazione i seguenti fattori:
•
valore minimo che la LGD può assumere sulla base di quanto stabilito in normativa (ad esempio 10% per i mutui
residenziali);
•
esposizione a Default
•
la somma di tutte le garanzie del prestito
•
tasso stimato di casi non-cure;
•
il periodo di liquidazione:
•
valore atteso di recupero della garanzia al netto dei costi diretti;
•
tasso di perdita attesa della porzione non garantita della transazione, al netto dei costi diretti associati al processo
di recupero;
•
la percentuale dei costi indiretti;
•
eventuale fattore di aggiustamento per tenere conto di un potenziale peggioramento del ciclo economico.
Con riferimento alla modalità di stima del tasso di recupero delle garanzie, questo è stato ottenuto sulla base di un campione
storico e calcolato differentemente per le seguenti tipologie di garanzia:
•
real estate;
•
altre garanzie reali.
•
Tale valore è stato poi scontato tenendo conto della duration media di periodo e della realizzazione delle garanzie.
Con riferimento invece alla modalità di stima della parte “unsecured”, questa è stata effettuata attraverso le procedure di
rating (le principali sono Mid Corporate rating, Small Business Customer rating, Product scoring, Commercial Real Estate,
Start-up) e i segmenti di clientela.
Nel 2013 è stata introdotta una nuova parametrizzazione al fine di continuare l’attività di miglioramento del modello iniziata
nel 2012, aggiungendo ulteriori fattori di rischio per la stima della LGD non garantita (il rating delle Start-up è stato aggiunto
da Dicembre 2013)
Inoltre la validazione ha esaminato la struttura del modello, i parametri specifici e l’effetto sul ciclo economico. Infine, sono
stati valutati positivamente anche la calibrazione del modello e i sui componenti realizzando una nuova parametrizzazione
ove necessario. Come di consueto, sarà realizzata l’attività annuale di validazione locale nel corso del 2014, al fine di
valutare se il modello è complessivamente ancora adeguato e se è necessario effettuare una ri-parametrizzazione al fine di
introdurre dati più recenti.
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
204
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Rischio di credito
I
Modello di EAD dei portafogli locali Germania
Il modello di EAD è applicato in UCB AG a tutti i prodotti relativi alla clientela locale che siano trattati secondo la metodologia
IRB (ad eccezione delle transazioni appartenenti a clientela Group wide)
L’EAD è definita come l’esposizione attesa su una transazione al momento del default. L’esposizione è rappresentata dal
totale del valore di bilancio al lordo di ogni accantonamento per perdite. L’orizzonte temporale della stima è un anno, pertanto
il modello applicato si riferisce alla esposizione attesa nella probabilità che il default si verifichi entro un anno.
Il valore dell’EAD è calcolato a livello di singola transazione come somma di due componenti: l’EAD on Balance e l’EAD Off
Balance, dove il parametro che va stimato è ovviamente l’EAD Off Balance.
L’EAD dipende dai seguenti elementi:
•
CEQ: Credit Equivalent Factor, è il fattore di conversione creditizia del credito e rappresenta la quota
dell’impegno/garanzia rilasciata dalla banca che verrà utilizzato;
•
LEQ: Limit Equivalent Factor, è la percentuale del margine 1, 2, … 12 mesi prima del default che ci si attende sarà
utilizzato al momento del default;
•
BO (Base Overdraft) e LOF (Limit Overdraft Factor): sono i parametri che stimano l’ammontare atteso di utilizzo
che al momento del default sarà superiore al limite massimo allocato (ammontare di sconfino); in fase di
applicazione il BO è sempre pari a zero;
•
Endorsement: ammontare di impegni rilasciati verso il cliente dalla banca;
•
External Line: linea di credito;
•
Drawing: attuale utilizzo.
I parametri sopra definiti sono poi differenziati in funzione di macro-tipologie di prodotto definite.
Ai fini del modello, i parametri sono stati stimati calcolando le medie pesate per segmento.
Nel 2013 è stata effettuata una ri-parametrizzazione basata sulle serie storiche più aggiornate confermando l’appropriatezza
deli criteri di segmentazione adottati. Per la precisione, i parametri finali sono differenziati per prodotto a livello di gruppo e,
relativamente al gruppo “Conti Correnti”, in base alla rispettiva categoria di appartenenza.
205
Modelli Locali, UCL GMBH UniCredit Leasing GMBH e controllate11
Modello di rating Mid corporate
In riferimento al modello di rating Mid Corporate (Middle market Model), si rimadna alla descrizione dello stesso effettuata nel
paragrafo relativo a UniCredit Bang A.G. “Modello di rating Mid corporate”.
Specialized Lending (Slotting Criteria)
Il modello di UCL “Specialized Lending- ELSA" è applicato per la valutazione del merito creditizio di progetti speciali e dei
finanziamenti finalizzati.
Nel corso del 2013 è stata condotta un’attività di validazione a livello locale mirata alla valutazione qualitativa di tutte le
categorie sottostanti. È stata inoltre verificata la conformità ai requisiti regolamentari nel corso di specifici interventi della
funzione di controllo interno, durante il 2012: non sono state trovate carenze in termini di rispetto dell’adeguatezza e della
correttezza del sistema di rating.
Modello di LGD locale
Il modello locale di LGD è applicato a tutti i contratti dei clienti appartenenti a Unicredit Leasing GMBH e sue controllate (ad
eccezione di Mobility Concept), con l’esclusione di:
•
prodotti “purchase finance”, per i quali viene utilizzato il modello locale di UCB AG12
•
tutte le esposizione dei clienti a cui si applicano i modelli di rating Group wide (Banche/Multinational)
•
finanziamenti a progetto o finalizzati.
Il calcolo della LGD è generalmente effettuato a livello di componente contrattuale e segue l’approccio per cui si possano
verificare diversi tipologie di perdite economiche:
•
Liquidazione: si verifica lo stralcio del cliente e dei suoi contratti alla fine del periodo di recupero
•
Recupero: il locatario può rientrare attraverso un procedimento di recupero naturale (scompare l’originario motivo
del default) o attraverso una ristrutturazione sistematica del debito. In questo caso UCLG considera un termine di
12 mesi di pagamenti regolari, per considerare la transazione effettivamente recuperata.
Nel processo di stima vengono considerati altri parametri:
•
il tasso di attualizzazione, utilizzato per attualizzare gli ammontari dei cash-flow, le rate e il valore residuo, è il tasso
di rifinanziamento dello stesso periodo di riferimento;
•
i costi diretti/indiretti che sono rilevanti ai fini del calcolo della LGD dipendono dalle attività effettuate dalle
competenti strutture di Restructuring , Legale e Finanza. La somma dei costi indiretti è calcolata annualmente ed è
distribuita sulla totalità dei contratti per cui è avvenuto il default nell’anno, mentre i costi diretti vengono imputati
direttamente sulle singole componenti rilevanti.
La “LGD di liquidazione” si differenzia per:
•
esposizioni in bonis (performing);
•
crediti in default (default function);
per cui la LGD unicamente utilizzata è quella di “Recupero”, indipendentemente dall’evento che ha generato il default.
In particolare una stima della LGD è effettuata all’inizio del contratto ed è aggiornata periodicamente; in riferimento alla LGD
di Liquidazione, la stima all’inizio e al momento del default dalla classe di assegnazione (bassa LGD in classe 1 o alta LGD in
classe 2). Ogni classe è associata ad una funzione di regressione lineare, laddove la LGD di Recupero è definita
considerando la tipologia di cliente e il settore di appartenenza.
La LGD totale di un contratto dipende dall’assegnazione dello stesso ad un segmento di business (di credito o di leasing) e
dal suo stato. In particolare è stata effettuata lo sviluppo metodologico del modello e un aggiustamento dinamico del calcolo
della LGD in coerenza con gli stati dei contratti nel Corso della relazione con il cliente (sottoscrizione, data del default, data
della classificazione, data della liquidazione). Inoltre, il calcolo della LGD totale considera fattori addizionali: il fattore del ciclo
economico (downturn-factor), il fattore della possibile classificazione errata del modello, e il fattore che considera la perdita
inattesa.
Durante la validazione locare effettuata nel Corso del 2013 è stata data particolare attenzione all’approccio metodologico in
termini di clusterizzazione di componenti low e high default, con la sostituzione del metodo “nearest neighbor” con il modello
logit
11 Unicredit Leasing Finance GMBH, Structured Lease GMBH, UniCredit Leasing Aviation GMBH
12 All’interno del calcolo della LGD viene utilizzato il tasso dei procedimenti di UCB AG, mentre i periodi di recupero e l’ammontare dei costi indiretti viene definito da
UCL Gmbh.
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
206
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Rischio di credito
I
Modello Locale di EAD
Il modello locale di Exposure at Default (EAD) di UniCredit Leasing (UCLG) si applica a tutte le transazioni IRB di tipo
“corporate” e “retail” (ad eccezione di quelle trattate con i sistemi di rating Group wide).
L’EAD è calcolata a livello di transazione ed è differenziata per tipologia di prodotto. In particolare per i contratti di locazione
finale/credito UCLG ha scelto di non sviluppare un modello di EAD che consideri solo la componente di bilancio (on-balance).
Per i fattori di conversione creditizia vengono utilizzati i valori regolamentari per i contratti provvisori (provisional agreements),
i crediti acquistati (purchased receivables) e i prodotti di tipo “contingent liabilities”. Infine per il prodotto “purchase
finance”,gestito anche da UniCredit Bank AG, UCLG ha deciso di adottare le stime utilizzare per i conti correnti.
Pertanto, non dovendo procedere alla validazione di un modello in senso statistico-matematico, le attività di validazione si
sono focalizzate sulla rappresentatività per il prodotto “purchased financing” (effettuata a cura di UCB AG e completata nel
2014) e la valutazione del livello di conservatività delle stime, senza rilevare carenze in termini di appropriatezza.
Modelli Locali, Austria
Modello di rating Mid Corporate
Il modello “FirmenkundenratingInland” (=Mid Corporate PD rating) è utilizzato per clienti residenti in Austria e in altri paesi al
di fuori del perimetro Cee con fatturato annuale superiore a 1,5 milioni di Euro ed inferiore a 500 milioni. Il modello è costituito
da due componenti: un modulo quantitativo ed uno qualitativo.
La selezione dei fattori di rischio per il modulo quantitativo è avvenuta sulla base di criteri sia statistici che esperti.
I principali fattori di rischio inclusi nel modulo quantitativo coprono in generale le seguenti aree di analisi:
•
dimensione;
•
struttura delle passività;
•
fattori dinamici (ad esempio ROI);
•
equity ratio.
Il modulo qualitativo copre invece le aree di analisi relative a:
•
qualità del management;
•
contabilità e reportistica;
•
impianti, processi ed organizzazione;
•
mercato e posizione di mercato;
•
livello/capacità di utilizzo;
•
eventuali scoperti.
Il “rating qualitativo” ed il “rating finanziario finale” (= rating quantitativo dopo una verifica sulla possibilità di applicare un “age
restriction” e di effettuare un primo “override” sulla base delle informazioni a disposizione) sono integrati al fine di ottenere il
cosiddetto “Combined Customer Rating”.
A tale rating si applicano i “warning signals” ottenendo il “Modified Customer Rating”. Inoltre è possibile effettuare un override
a tale rating che determina lo “Stand alone Customer Rating”. Se tale rating è più vecchio di 15 mesi, viene applicato un “age
restriction”, determinando un downgrade.
Modello di rating Non Profit Joint Building Association
Il modello “Non Profit Joint Building Association” (NPJBA) si applica alle esposizioni verso associazioni non-profit create per
la costruzione di immobili.
È un modello di rating che si compone di una parte quantitativa (rating finanziario) e di una qualitativa.
Il rating finanziario si basa su tre tipologie di informazioni principali:
•
adeguatezza del capitale a disposizione;
•
profittabilità;
•
liquidità disponibile.
Il rating qualitativo invece si basa su 6 componenti fondamentali:
•
qualità del management;
•
contabilità e reporting;
•
organizzazione;
•
posizione di mercato;
•
comportamento andamentale;
•
caratteristiche specifiche dell’NPJBA.
Il rating quantitativo e quello qualitativo vengono combinati al fine di ottenere il “Combined Rating”; tale rating può subire un
overruling sulla base di informazioni aggiuntive a disposizione del gestore della transazione, conducendo al cosiddetto “Valid
customer rating”.
207
Modello di rating Income Producing Real Estate (IPRE) e il modello di rating Real Estate Customer (RECR)
Il modello IPRE è un rating di transazione che si applica ad una tipologia particolare di prestiti specializzati collegata a
transazioni immobiliari “cash flow based” in cui la banca ha accesso diretto ai flussi (cash flows) derivanti dalla transazione. In
queste tipologie di transazioni, la domanda fondamentale è legata alla possibilità che i flussi di cassa derivanti dalla
transazione siano in grado di ripagare i debiti alla banca. In aggiunta BA effettua anche una valutazione
sull’investitore/costruttore.
Di conseguenza il modello IPRE è costituito da due componenti:
•
rating di transazione;
•
rating di controparte (Real Estate Customer Rating, RECR).
Entrambi sono combinati al fine di determinare il rating finale.
Il rating di transazione distingue tre differenti fasi in cui può avvenire il finanziamento:
•
costruzione dell’immobile;
•
vendita dell’immobile;
•
renting dell’immobile.
Il rating di controparte (Real Estate Customer Rating, RECR) è un “rating corporate” che differenzia tra “investitori immobiliari”
e “costruttori immobiliari”; quest’ultimo è a sua volta suddiviso in “costruttori residenziali” e “altri costruttori”. Per entrambi,
sono utilizzati sia un modulo quantitativo (facendo riferimento ai dati di bilancio) che un modulo qualitativo.
A valle dell’integrazione tra la componente di transazione e quella di controparte, il rating può subire degli aggiustamenti a
seguito di segnali di deterioramento del merito creditizio (warning signals), o a seguito di correzioni (over rulings) o per tener
conto del periodo di validità del rating (age restrictions).
L’attuale modello di rating IPRE si avvale di una versione aggiornata degli scenari macroeconomici sottostanti le simulazioni
e dell’introduzione di un elemento di conservatività nella calibrazione alla luce dei risultati delle attività di validazione locale.
Modello di LGD dei portafogli locali Austria
Il modello LGD di UCB BA si applica a tutta la clientela locale sia corporate che retail.
La LGD rappresenta la perdita economica subita dalla banca sulla singola transazione ed è calcolata come percentuale
dell’esposizione a default. Il modello di LGD è un modello basato sul calcolo delle medie dei dati interni di clienti in default e
rappresenta un approccio “work out” specifico per ogni transazione.
La metodologia tiene conto di tre potenziali situazioni di default che possono caratterizzare il processo di work out sui clienti
in default:
•
cure/reaging: ritorno del cliente ad uno stato di performing senza perdite da parte della banca;
•
settlement/restructuring: ritorno del cliente, attraverso una ristrutturazione, ad uno stato di performing con una
perdita sostanziale (maggiore di 100 euro) per la banca;
•
liquidation: liquidazione totale e recupero coatto delle garanzie con interruzione del rapporto creditizio.
Dopo la chiusura del processo di work out tutti i default possono essere associati ad una delle tre situazioni sopra descritte e
la LGD è calcolata ex post sulla base dei ricavi realizzati e dei costi. Nel fare ciò, tutti i singoli flussi di cassa sono scontati al
tempo del default.
Lo schema generale del modello di LGD in BA prevede la stima separata dei recuperi derivanti dalle garanzie reali e quelli
derivanti dalla porzione non garantita dell’esposizione. Le garanzie personali e i derivati creditizi non sono prese in
considerazione nei modelli, dal momento che in loro presenza viene applicato l’approccio di sostituzione.
Al fine di determinare il valore finale di LGD si considerano i seguenti elementi:
•
EAD;
•
tasso atteso di recupero della garanzia reale al netto dei costi diretti (con specifico riferimento alla stima degli
haircuts specifici sulle garanzie sulla base dei recuperi realizzati ed in funzione del tipo di garanzia);
•
tasso atteso di recupero della porzione non garantita della transazione, al netto dei costi diretti;
•
durata del recupero;
•
fattori di sconto;
•
tasso di spese indirette (risultato dei processi interni della banca nelle unità di work out);
•
fattori di prudenzialità specifici e generici per coprire possibili inesattezze di stima;
•
un fattore di aggiustamento utilizzato a fini di calibrazione;
•
fattore di aggiustamento del ciclo economico.
Con riferimento alla modalità di stima del tasso di recupero delle garanzie reali, questo è stato ottenuto sulla base di un
campione storico e calcolato differentemente per le seguenti tipologie di garanzie con la possibilità di considerare criteri per
una segmentazione aggiuntiva:
•
immobili residenziali;
•
immobili commerciali;
•
altri immobili;
•
garanzie finanziarie;
•
polizze assicurazione vita;
•
crediti;
•
altre garanzie materiali.
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
208
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Rischio di credito
I
Con riferimento ai titoli è stato implementato un modello interno per la stima della volatilità.
In relazione invece alla modalità di stima della parte “unsecured”, questa è stata effettuata separatamente per otto categorie
di clienti (le tre principali sono privati, small business e corporate) oltre che per i sistemi di rating Group wide utilizzati
(specialmente per Stati Sovrani, Banche e imprese Multinational). Inoltre per small business e privati è stata introdotta
un’ulteriore suddivisione per classe di esposizione.
Il parametro utilizzato per le esposizioni in default è la migliore stima di LGD ottenuta con una specifica suddivisione per
scadenza di ciascuna delle otto categorie di controparti localmente utilizzate.
Modello di EAD dei portafogli locali Austria
Il modello di EAD determina l’esposizione attesa su una transazione al momento del default. È stimato a livello di singola
transazione utilizzando le seguenti informazioni:
•
esposizione effettiva al momento della stima;
•
ammontare di garanzie/impegni rilasciato dalla banca alla controparte;
•
limite creditizio massimo allocato.
I parametri stimati sono i seguenti:
•
CEQ (Credit Equivalent Factor): è il fattore di conversione creditizia del credito e rappresenta la quota
dell’impegno/garanzia rilasciata dalla banca che verrà utilizzata;
•
LEQ (Limit Equivalent Factor): è la percentuale dell’ammontare inutilizzato 12 mesi prima del default che ci si
attende verrà utilizzato al momento del default;
•
LOF (Limit Overdraft Factor): sono i parametri che stimano l’ammontare atteso di sconfino;
•
COF (Correction Overdraft Factor): è un parametro rilevante solo se l’esposizione del cliente è sopra il limite
massimo allocato12 mesi prima del default ed è stimato come il rapporto tra l’ammontare di sconfino al momento
del default e l’ammontare di sconfino 12 mesi prima.
I parametri sono stati stimati calcolando delle medie pesate per segmento. La segmentazione è basata sulle categorie di
prodotto.
Tutti i modelli Corporate IRB sono stati validati su base annuale, attraverso attività ongoing, in particolare il Non Profit Joint
Building Association, l’IPRE, il Real Estate Client Rating, e i modelli di EAD ed di LGD. Per il modello Mid Corporate è stata
effettuata una attività di validazione iniziale.
La valutazione complessiva del modello Non Profit Joint Building Association ha prodotto un esito pienamente positivo. I
risultati della tre validazioni invece hanno evidenziato alcune aree di miglioramento.
209
Modelli Locali, perimetro Central and Eastern Europe
Con riferimento al perimetro di Gruppo riguardante l’Europa centrale ed orientale (CEE), il Gruppo è stato autorizzato a
partire dal 2011 all’utilizzo dell’approccio F-IRB per la misurazione dei requisiti patrimoniali a fronte del rischio di credito in
Repubblica Ceca, Bulgaria, Slovenia ed Ungheria e dal 2012 anche per Romania e Slovacchia.
Asset class
Prevalente
Type
Amministrazioni
centrali e banche
centrali
Intermediari Vigilati
Sistema di Rating
Entità
Stati sovrani (PD)
Group wide
Banche commerciali (PD)
Multinational (PD)
Global Project Finance (PD) – autorizzato solo con
riferimento al perimetro Ceco
CZ Mid Corporate (PD)
Imprese
UCB Repubblica
Ceca e
Slovacchia
SK Mid Corporate (PD)
Locale
CZ IPRE (PD)
SK IPRE Slotting Criteria
Altri sistemi di rating minori Cechi - Public Sector
Entities, Municipalities, Religious Companies, Leasing
(PD)
Intermediari Vigilati /
Imprese
Intermediari Vigilati
Banche (PD)
Group wide
Multinational (PD)
Imprese
UCB Bulgaria
Mid Corporate (PD)
Locale
IPRE Slotting Criteria
Intermediari Vigilati
Banche (PD)
Group wide
Multinational (PD)
UCB Slovenia
Imprese
Locale
Group wide
Imprese
Locale
Amministrazioni
centrali e banche
centrali
Intermediari Vigilati
Imprese
Mid Corporate (PD)
Banche (PD)(**)
Intermediari Vigilati
Multinational (PD)
UCB Ungheria
Mid Corporate (PD)
Stati Sovrani (PD)
Group wide
Banche (PD)
UCB Romania
Multinational (PD)
Locale
Mid Corporate (PD)
(**) per tale paese il sistema di rating GW BANKS è stato autorizzato dagli organi di vigilanza locali per la sola parte del modello relativa alle
banche commercial ad esclusione del segmento Securities Industry
Tali Entità sono attualmente autorizzate al metodo IRB Foundation quindi solo all’utilizzo della PD interna ai fini del calcolo
del requisito regolamentare derivante dagli obblighi di Primo Pilastro.
I modelli locali autorizzati nell’area CEE si caratterizzano per una matrice comune, ovvero il modello originariamente
sviluppato da UniCredit Bank Austria13, successivamente rivista nei diversi Paesi al fine di allineare le stime alle specifiche
caratteristiche dei portafogli locali. Ad oggi UniCredit Bank Slovenia rimane l’unico caso dove tale processo di
customizzazione non è ancora stato completato, anche se una revisione completa del modello verrà valutata all’interno del
processo di pianificazione annuale di Gruppo per il 2015
13
Per i modelli Group wide si rimanda al relativo paragrafo.
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
210
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Rischio di credito
I
Il framework originariamente sviluppato da Bank Austria che continua ad essere mantenuto come struttura di fondo prevede:
•
Un modello Mid-corporate che contempla:
o
la stima di una componente finanziaria e di una qualitativa;
o
una funzione di integrazione su basi statistiche;
o
la definizione di un set di warning signal e di un sistema di override.
•
Un modello IPRE, in taluni casi analogo a quello adottato internamente da Bank Austria, che integra un rating
cliente e uno di transazione (quest’ultimo definito mediante approccio regressivo per due segmenti e sulla base di
un metodo simulativo Monte Carlo per un terzo segmento). Sono quindi previsti “country adjustment” che
intervengono nella calibrazione specifica del Paese.
Di seguito si forniscono ulteriori dettagli relativi ai principali aggiornamenti apportati ai modelli sulla base delle esigenze
specifiche rese necessarie sia propedeuticamente alle richieste di autorizzazione, sia successivamente in funzione delle
ulteriori aree di miglioramento individuate.
UniCredit Bank Repubblica Ceca e Slovacchia
A partire da Dicembre 2013, UniCredit Bank Czech Republic a.s. ha cambiato la propria ragione sociale in UniCredit Bank
Czech Republic and Slovakia a.s. a seguito della fusione avvenuta con UniCredit Bank Slovakia a.s.. Tuttavia, i distinti
modelli precedentemente autorizzati IRB sono stati mantenuti rispettivamente per il trattamento delle esposizioni in
Repubblica Ceca e Slovacchia
Più in dettaglio, per quanto riguarda il portafoglio Ceco, nel corso del 2009 la Banca ha ristimato parzialmente il modello di
rating “Mid-Corporate”, su dati interni, aggiornando i pesi dei fattori quantitativi, in vista della richiesta di autorizzazione
all’adozione di modelli IRB..
In seguito, le attività di validazione effettuate nel 2012 hanno evidenziato la necessità di intervenire ulteriormente al fine di
garantire una maggiore coerenza del modello con il portafoglio locale ed un miglioramento delle performance complessive.
Alla luce di ciò, nel corso del primo trimestre 2013, la Banca ha provveduto alla revisione dei moduli finanziario ed
andamentale ed alla semplificazione del qualitativo, nonché al conseguente aggiornamento della funzione di ponderazione
dei medesimi moduli e della calibrazione.
Anche nel caso del portafoglio immobiliare Ceco, la Banca è stata autorizzata all’utilizzo dell’approccio FIRB a partire da
inizio 2011, mediante l’adozione dello stesso modello di rating IPRE autorizzato in Bank Austria dal 2008 Quest’ultima ha
effettuato specifiche attività di sviluppo, in primis rivedendo la calibrazione e la parametrizzazione degli scenari e
successivamente ridefinendo su base statistica i coefficienti di quasi tutte le componenti del modello con una conseguente
riduzione del peso delle scelte esperte / discrezionali. Nel corso del 2012, la revisione della componente regressiva del
modello IPRE in Bank Austria, è stata estesa anche localmente dapprima mediante una calibrazione prudenziale e
successivamente con l’implementazione effettiva della nuova versione del modello.
Con riferimento al portafoglio Slovacco, nel corso della prima metà del 2011, la Banca ha provveduto ad effettuare una
revisione del sistema di rating “Mid-Corporate” che ha comportato una personalizzazione sia del modulo finanziario che
qualitativo sulla base del tasso di default osservato internamente, nonché un aggiornamento della calibrazione dello stesso.
In particolare, l’utilizzo del tasso di default osservato internamente ha contribuito a migliorare sia la rappresentatività verso il
portafoglio target sia la calibrazione.
Inoltre, a partire da Settembre 2013, UniCredit Bank Slovakia è stata autorizzata all’utilizzo di un approccio “supervisory
slotting criteria” per la misurazione del rischio di credito a fini regolamentari per le esposizioni rivenienti da “finanziamenti
specializzati per transazioni immobiliari”. Tuttavia, come richiesto dal competente Organo di Vigilanza locale, un’attività di
ricalibrazione è stata svolta nel corso della prima metà di quest’anno.
UniCredit Bank Bulgaria
Come per la Repubblica Ceca e la Slovenia, il modello di rating “Mid-Corporate” nel 2012, è stato oggetto di una revisione del
modulo finanziario e dei pesi dei fattori del modulo quantitativo, nonché della revisione della funzione di ponderazione dei
moduli ed a un nuovo aggiornamento della calibrazione.
Per quanto riguarda il portafoglio immobiliare, a partire da gennaio 2011 UniCredit Bulbank è stata autorizzata a valutare le
esposizioni da “finanziamenti specializzati per transazioni immobiliari” con un sistema basato su criteri regolamentari di
classificazione e denominato “supervisory slotting criteria”.
Il modello calcola lo score di ogni transazione sulla base delle risposte a 15 domande afferenti ai seguenti ambiti:
•
solidità patrimoniale;
•
caratteristiche degli asset;
•
forza/stabilità dello sponsor/costruttore;
•
sicurezza.
Ad ognuna delle domande del questionario viene fornita un’unica risposta tra forte, buono, sufficiente e debole:
•
ogni combinazione di domanda-risposta individua un punteggio;
•
la media ponderata di tutti e 15 i punteggi determina la categoria regolamentare nella quale rientra il cliente;
•
in funzione della categoria regolamentare e della durata residua dell’esposizione viene determinato il fattore di
ponderazione finale e le relative perdite attese.
211
UniCredit Bank Slovenia
Il modello di rating “Mid-Corporate” è stato oggetto di una attività ordinaria di ricalibrazione delle stime di PD in vista
dell’autorizzazione F-IRB, tuttavia una nuova ricalibrazione è stata pianificata nella seconda metà del 2014 al fine di allineare
i risultati del modello con quanto realmente riscontrato in termini di tassi di default storici.
UniCredit Bank Ungheria
La Banca Ungherese ha rivisto nel corso del 2012 il sistema di rating Mid Corporate che è stato oggetto di verifica congiunta
delle funzioni di convalida locale e di Gruppo.
Tale attività ha comportato essenzialmente la revisione del modulo finanziario e della funzione di ponderazione dei moduli,
nonché un nuovo aggiornamento della calibrazione dello stesso.
UniCredit Bank Romania
Tra la fine del 2010 e marzo 2011, la Banca ha provveduto a effettuare una revisione del sistema di rating “Mid-Corporate”
che ha comportato una personalizzazione sia del modulo finanziario che qualitativo sulla base del tasso di default osservato
internamente, nonché un aggiornamento della calibrazione dello stesso. In particolare, tale personalizzazione ha permesso di
superare le principali carenze dimostrate in precedenza e di contribuire ad un miglioramento generale del sistema di rating.
La nuova versione del modello ha contribuito ad incrementare la sua trasparenza, in quanto tutti gli step metodologici
possono essere replicati e i campioni di sviluppo così come la procedura di identificazione dei fattori sono adeguatamente
salvati.
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
212
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Rischio di credito
I
Esposizioni al dettaglio (esposizioni garantite da immobili; esposizioni rotative
qualificate; altre esposizioni al dettaglio)
Modelli Locali, perimetro Italia
Il modello di rating Small Business Italia
Il modello Rating Integrato Small Business (RISB) fornisce il rating delle controparti imprese di UniCredit S.p.A. aventi un
fatturato (o total assets laddove il fatturato non è informativo) fino a 5 milioni di euro, secondo la segmentazione in vigore
dalla costituzione di UniCredit S.p.A.
Il modello è stato strutturato in modo da ottimizzare l’aggregazione delle diverse fonti informative, sia interne (qualitative,
finanziarie, anagrafiche ed andamentali) sia esterne (il flusso di Centrale dei Rischi Banca di Italia e le centrali rischi private),
differenziando tra erogazione a nuovi clienti o a clienti già esistenti e sulla base di una segmentazione del portafoglio Imprese
che riflette la dimensione e l’anzianità dell’azienda sul mercato. I moduli sottostanti il modello sono i seguenti:
•
modulo anagrafico;
•
modulo andamentale esterno (CE.RI/SIA);
•
modulo finanziario;
•
moduli Credit Bureau (Experian e Crif);
•
modulo qualitativo;
•
modulo andamentale interno.
Con riferimento alle controparti Real Estate afferenti al segmento Small Business, il relativo modello deriva dall’integrazione
di un modulo finanziario definito ad hoc per questa tipologia di controparti ed il set di moduli in uso nell’ambito del Rating
Integrato Small Business (RISB). Tale modello è stato introdotto da giugno 2012 a fini regolamentari.
Inoltre, anche con riferimento al perimetro Small Business, la banca ha adottato un approccio ad hoc per valutare il merito
creditizio di imprese appartenenti ad un gruppo economico. A tal riguardo, la funzione di convalida ha giudicato positivamente
gli interventi condotti sul modello poiché volti ad una miglior quantificazione del rischio associato a questa tipologia di
controparti. Nel corso del 2013 la funzione di sviluppo ha proceduto anche alla revisione del modulo qualitativo: tale
intervento è stato giudicato positivamente da GIV, in quanto ha consentito di sanare una raccomandazione formulata nei
precedenti interventi di convalida, relativa alla semplificazione del framework metodologico.
Analogamente a quanto fatto per il modello RIC, nel primo semestre del 2014 è stata confermata, dopo opportuna verifica
condotta da GIV, l’adeguatezza delle stime e della metodologia adottata con l’anticipo della calibrazione finalizzata ad
incorporare i tassi di default 2013.
Il modello di LGD Small Business per i portafogli locali Italia
In riferimento al modello di LGD per il segmento Small Business si veda quanto descritto nel paragrafo “Modelli di LGD
Imprese per i portafogli locali Italia”.
Il modello di EAD Small Business per i portafogli locali Italia
In riferimento al modello di EAD per il segmento Small Business si veda quanto descritto nel paragrafo “Modelli di EAD
Imprese per i portafogli locali Italia”.
Il modello di rating del segmento Privati Italia
Mutui Ipotecari
Il portafoglio di applicazione del modello di Rating RIP MI (Rating Integrato Privati per Mutui Ipotecari) è costituito dall’insieme
di tutte le tipologie di mutui ipotecari trattati in UniCredit S.p.A., destinati all’acquisto, costruzione e ristrutturazione di immobili
residenziali da parte della clientela privati e all’acquisto di immobili per finalità legate all’attività economica svolta da parte
delle Persone Fisiche appartenenti al settore delle Famiglie Produttrici.
Il modello di rating RIP MI utilizza come driver di rischio informazioni differenti a seconda che venga calcolato in fase di
richiesta di finanziamento o di monitoraggio mensile nel corso della vita del mutuo stesso.
Lo score utilizzato per la valutazione in fase di erogazione dei mutui ipotecari richiesti si basa sulle informazioni di seguito
riportate, distinte in gruppi affini:
•
informazioni anagrafiche, reddituali e di Credit Bureau (Experian e Crif) relative alle figure richiedenti il
finanziamento (intestatari)
•
caratteristiche del finanziamento richiesto (durata, LTV, etc.)
•
informazioni patrimoniali degli intestatari e del loro nucleo (attività finanziarie e conti correnti)
•
informazioni legate all’andamento dell’azienda a cui gli intestatari sono collegati (ove presenti)
•
informazioni di Centrale Rischi (ove presenti).
Il modello di rating RIP MI utilizzato nella fase di post-erogazione calcola con frequenza mensile il rating del finanziamento
ipotecario in modo massivo sull’intero portafoglio mutui ipotecari privati.
I moduli informativi che costituiscono il modello per la fase andamentale sono i seguenti:
•
informazioni andamentali sul finanziamento (gravità dell’insoluto, presenza di incidenti storici, anzianità del mutuo,
trend storico di eventuali insolvenze);
•
informazioni patrimoniali degli intestatari e del loro nucleo (attività finanziarie e conti correnti);
•
informazioni legate all’andamento dell’azienda a cui gli intestatari sono collegati (ove presenti).
213
Nella determinazione della PD sono stati considerati in default i crediti classificati a Sofferenze, Partite Incagliate, Esposizioni
ristrutturate e Past Due non tecnici, ovvero i crediti con almeno 7 rate in arretrato.
Il modello di rating RIP MI in produzione è stato sviluppato nel corso del 2011; le modifiche effettuate sul sistema di rating
consistono nel risviluppo completo del modello di stima della PD, seguendo le raccomandazioni suggerite dall’Organo di
Vigilanza e dalle funzioni di controllo interno. Contestualmente alla revisione del sistema in oggetto è stata effettuata la sua
estensione ai portafogli residuali di mutui ipotecari, prevalentemente confluiti a seguito di operazioni societarie. Le modifiche
al modello sono state inoltre oggetto di un’attività di validazione iniziale che ha messo in luce un notevole miglioramento nella
valutazione del rischio.
Nel primo semestre del 2014, adottando una metodologia trasversalmente coerente per tutti i prodotti del segmento Privati,
sono state completate le attività di calibrazione relative ai tassi di default del 2013, la cui entrata in produzione è prevista per
settembre 2014.
Scoperti di Conto Corrente e Carte di Credito a Saldo
Il Rating Integrato Privati per finanziamenti in Conto Corrente (RIP CC) esprime un giudizio complessivo sul merito creditizio
del privato affidato o richiedente un fido ricompreso nel pool CC (conti correnti, crediti di firma, carte a saldo) e deriva
dall’integrazione di un set di moduli elementari che sfruttano le informazioni provenienti da fonti interne (informazioni
anagrafiche, andamentali e patrimoniali) e da Credit Bureau esterni. L’aggregazione dei moduli è stata effettuata in modo
diverso per i seguenti cinque sotto-segmenti principali di clientela Privata:
•
i nuovi clienti che richiedono un affidamento (c.d. Nuovi);
•
i clienti esistenti ma operanti su base attiva (c.d. Richiedenti ex-Base Attiva) che richiedono un affidamento;
•
i clienti esistenti e affidati (c.d. Esistenti Affidati);
•
i clienti esposti ma non affidati (c.d. Esposti Non-Affidati);
•
i dipendenti del Gruppo UniCredit (c.d. Dipendenti).
L’aggregazione dei moduli determina la stima di uno score di erogazione, applicato per la valutazione del merito creditizio del
cliente sia nel processo di nuovo affidamento che di rinnovo, e di uno score di monitoraggio, utilizzato per la valutazione del
cliente che presenta già una relazione con la Banca.
Le informazioni sottostanti il modulo Anagrafico-Finanziario – acquisite in fase di erogazione ed aggiornate solo in minima
parte nel corso del monitoraggio del fido – perdono progressivamente peso all’interno del modello. Diversamente, le variabili
di carattere andamentale potrebbero non essere presenti in fase di erogazione (nuovi clienti), ma sono presenti e aggiornate
mensilmente nel corso del monitoraggio. Le informazioni andamentali di fonte Crif sono aggiornate con cadenza trimestrale.
La funzione di validazione in fase di convalida iniziale ha verificato il disegno del modello, l’utilizzo delle fonti informative, le
sue performance in termini di “rank ordering” e calibrazione e la stabilità della popolazione nel tempo. Inoltre, particolare
attenzione è stata rivolta all’analisi dei sotto-modelli identificati. Nel corso del 2012 il modello è stato revisionato indirizzando i
rilievi di degli organi di controllo interni ed esterni. I principali interventi riguardano:
•
la definizione di default, in cui i past-due sono stati aggiornati con un limite a 90 giorni ed è stata studiata una
definizione di past-due “tecnico” più efficacie e in linea con l’operatività e le strategie di recupero;
•
l’introduzione di un modello ad hoc per le carte di credito capace di cogliere i profili di rischio peculiari di questo
prodotto.
Le successive attività di validazione hanno rilevato come il nuovo modello soddisfi i requisiti minimi di compliance nonché gli
standard interni ed apporti un miglioramento nella valutazione del rischio. Le modifiche introdotte, a partire da un’accurata
identificazione del past due tecnico, hanno infatti permesso di superare i rilievi dell’Organo di Vigilanza e molti di quelli della
precedente attività di convalida in merito alle stime precedentemente in produzione.
Nel corso del primo semestre del 2014, adottando una metodologia trasversalmente coerente su tutti i prodotti del segmento
Privati, sono state completate le attività di calibrazione relative ai tassi di default del 2013.
Prestiti Personali
Il sistema di rating per i prestiti personali è costituito, ai fini della stima della PD, da modelli differenti in ragione della finalità di
utilizzo (erogazione o monitoraggio), del canale di erogazione e del portafoglio di applicazione, al fine di cogliere le peculiarità
dei diversi segmenti in termini di gestione del business, rischiosità e proprietà statistiche.
La funzione di validazione in fase di prima convalida ha verificato il disegno del modello, l’utilizzo delle fonti informative, le
sue performance in termini di rank ordering, calibrazione e stabilità, effettuando nel corso del primo trimestre del 2010 anche
specifiche analisi per la verifica della possibilità di adottare le stime anche per il portafoglio di provenienza ex Capitalia. Nel
2013 è stata avviata un’attività di revisione, conclusa a gennaio 2014, in coerenza con il piano di attività finalizzate al
risviluppo complessivo del modello per un suo futuro utilizzo a fini segnaletici.
Entro il mese di luglio 2014, verranno completate le attività di calibrazione del nuovo modello finalizzate all’inclusione dei
tassi di default del 2013.
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
214
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Rischio di credito
I
Modello di LGD Retail per i portafogli locali Italia
I modelli di LGD del segmento Retail per i portafogli locali Italia sono stati sviluppati secondo le logiche e la metodologia
utilizzate per il segmento Imprese a cui si rimanda per un maggior dettaglio informativo. Le uniche differenze riguardano i
prodotti dei Prestiti Personali per cui l’approccio di stima adottato si basa sulla modellizzazione del WOE (Weight of
Evidence) associato ai diversi attributi delle variabili disponibili in fase di application.
Annualmente viene ricalibrata la componente del Danger Rate con l’inserimento dei default dell’ultimo anno, ed in
particolare:

con riferimento ai mutui, nel corso del primo semestre sono state condotte le ricalibrazioni sia sul vecchio che sul
nuovo modello, inclusive dei default 2013. Nello specifico, la ricalibrazione del Danger Rate relativa al vecchio
modello è andata in produzione a giugno 2014, mentre quella del nuovo modello verrà implementata nel 2014;

relativamente al prodotto conti correnti, nel corso del primo semestre è stata condotta una ricalibrazione della
componente Danger Rate , inclusiva dei default 2013 che andrà in produzione a settembre 2014.
Le attività di validazione on-going hanno evidenziato nello specifico per i mutui una buona tenuta del modello sulle
componenti incagli e past due, mentre è emersa una non conservatività dello stesso per la parte sofferenze, che è stata
superata con la revisione del modello conclusa nel 2013 già valutato positivamente dalle funzioni di convalida e Audit e la cui
implementazione è prevista nel 2014
Anche per gli scoperti di conto corrente e carte di credito la revisione, conclusasi nel 2013, è stata valutata positivamente
dalle funzioni di convalida interna ed è in fase di finalizzazione l’attività di preparazione della comunicazione a Banca d’Italia. .
Modello di EAD per i portafogli locali Italia
Contestualmente all’introduzione dei sistemi di rating per i finanziamenti in conto corrente e per i prestiti personali, il Gruppo
ha sviluppato modelli per la stima dell’esposizione al momento del default (EAD). Inoltre, il sistema di rating RIP Mutui
Ipotecari è stato arricchito di un modello interno per la stima della EAD, autorizzato da parte dell’Organo di Vigilanza a
dicembre 2010.
L’approccio utilizzato per la valutazione dell’EAD è costituito in tutti i casi da una metodologia “entro 12 mesi”, secondo cui si
procede all’osservazione della clientela affidata o sconfinante in bonis a una determinata data di riferimento (es. 31/12/t) che
risulti classificata in default nell’arco dei 12 mesi successivi.
Con riferimento agli scoperti di conto corrente e alle carte di credito a saldo, la stima dell’EAD è differenziata in funzione della
forma tecnica, clusterizzata nelle seguenti famiglie: conti correnti e carte di credito a saldo, portafoglio commerciale e crediti
di firma. Il calcolo dell’EAD per i rapporti di conto corrente si differenzia in base alla presenza o meno di margine residuo sulla
linea di fido all’istante di osservazione; in particolare, in presenza di margine si prevede il calcolo di un equivalente creditizio
(CCF), mentre in assenza di margine alla data di riferimento si prevede il calcolo di un indicatore in funzione del solo utilizzo
corrente (K). Inoltre, le famiglie conti correnti e carte di credito a saldo sono state gestite congiuntamente dal momento che
l’operatività gestionale prevede l’addebito mensile dell’utilizzo della carta di credito sul conto corrente di appoggio (anche se
incapiente), e determina sulla carta di credito, proprio per questo, esposizioni che, ogni mese, sono completamente
indipendenti dalla movimentazione relativa ai mesi precedenti.
Per quanto riguarda i crediti di firma, attraverso cui la banca assume o garantisce un’obbligazione del cliente esponendosi al
rischio di dover rispondere con il proprio patrimonio in caso di inadempimento dell’affidato, si è valutata la probabilità che la
garanzia stessa o l’impegno concesso possano trasformarsi in un’esposizione per cassa. Il modello EAD valuta la quota dei
crediti di firma in essere al momento del default che, in quanto tali, rappresentano un rischio potenziale per l’Istituto (il rischio
effettivo, ovvero che tali esposizioni ‘potenziali’ si trasformino in esposizioni per cassa, è valutato nel modello LGD). Per
quanto concerne la stima dell’esposizione al default sui rapporti di portafoglio commerciale, la funzione di sviluppo ha deciso
di calcolare esclusivamente un coefficiente K, funzione dell’esposizione corrente. Su prodotti autoliquidanti, infatti, i margini
non sono direttamente disponibili, ma erogati solo previa presentazione di effetti ed è il rapporto tra gli utilizzi in data di
default e gli utilizzi in data di riferimento ad evidenziare un eventuale incremento del rischio e indicare la percentuale di
esposizione attesa al momento del default.
Il modello così rivisto nel corso del 2013 è stato valutato positivamente dalle funzioni di convalida e Audit; è in fase di
completamento il processo per la comunicazione a Banca d’Italia.
Per quanto riguarda i prestiti personali, invece, le analisi svolte hanno evidenziato che l’esposizione al momento del default è
inferiore al 100% dell’esposizione alla data di osservazione in corrispondenza di tutti i cluster ottenuti dalle variabili di
segmentazione e per tutti i portafogli analizzati. Per tale ragione si è deciso di non implementare il modello sviluppato e di
assegnare prudenzialmente ad ogni esposizione, a fini regolamentari, una EAD pari a 100%. La relativa attività di validazione
non ha messo in luce particolari punti di attenzione, condividendo le scelte adottate. Nelle future fasi di sviluppo del sistema
di Rating saranno comunque condotte le attività finalizzate a verificare l’adeguatezza dell’applicazione di una EAD pari a
100%.
Infine, con riferimento ai mutui ipotecari l’approccio adottato è del tutto analogo a quello utilizzato per i prestiti personali. In
questo caso sono stati identificati alcuni sotto-portafogli ai quali è associata una EAD media superiore al 100%, in particolare
in presenza di un impagato al momento dell’osservazione. Coerentemente con la normativa, tutti i rapporti ai quali risulta
associata una EAD inferiore al 100% dell’esposizione corrente vengono forzati a quest’ultimo valore.
Le modifiche effettuate sul sistema di rating consistono per quanto riguarda l’EAD nella revisione del modello di stima,
seguendo le raccomandazioni suggerite dall’Organo di Vigilanza e dalle funzioni di controllo interno.
Coerentemente con quanto avvenuto per la PD, nel corso del 2013 anche il modello EAD Mutui Ipotecari è stato ricalibrato al
fine di inglobare gli effetti dell’allungamento della serie storica dei tassi di default al 2012. Anche nel corso del primo semestre
2014 è stata condotta un’ulteriore attività di calibrazione finalizzata all’inclusione dei default al 2013.
215
L’attività di validazione del modello EAD Mutui Ipotecari ha portato ad un giudizio sostanzialmente positivo. Il modello
proposto, infatti, oltre ad essere semplice ed intuitivo, risulta particolarmente idoneo per un prodotto, come i mutui ipotecari,
che non presenta margini e sul quale è soprattutto rilevante discriminare i cluster di popolazione che superano il floor
regolamentare del 100% rispetto al resto del portafoglio che rimane sotto soglia. Inoltre, le verifiche quantitative mostrano
performance adeguate e stime allineate ai valori osservati.
Modelli Locali Perimetro Germania
Modello di rating Small Business
Il modello di rating “UCB AG SBC” ha come ambito di applicazione le piccole o medie aziende tedesche e i privati, residenti in
Germania, il cui reddito deriva principalmente dall’esercizio di una libera professione, da lavoro indipendente o dai proventi di
una PMI (SME) di cui sono maggiori azionisti o proprietari.
Inoltre il limite superiore del segmento “Middle Market” è fissato ad euro 5 milioni di fatturato per le controparti con bilancio (
Il modello di rating "UCB AG SBC " è strutturato in quatto diversi sotto-moduli, che vengono diversamente applicati in
funzione della fase di processo creditizio e dell’esposizione creditizia della controparte:
•
il modulo “Scoring GK” (composto da due sotto-moduli: GK1 per le società i cui soci hanno responsabilità
personale limitata e GK2 per le società i cui soci hanno piena responsabilità civile) è applicato in erogazione per i
clienti con esposizione superiore a 50.000 euro ed in fase di revisione annuale per i clienti con un esposizione
superiore a 500.000 euro;
•
il modulo “Behaviour Scoring” (costituito da quattro sotto-moduli, basato sulla segmentazione di prodotto) è
utilizzato sia nella valutazione automatica mensile della clientela Small Business (con esposizione inferiore a
500.000 euro) che, nella fase di erogazione, in input al modulo Scoring GK. Lo score andamentale viene calcolato
automaticamente ogni mese;
•
il modulo “Small Credit Line” è applicato solo in erogazione e per i clienti con una limitata esposizione creditizia
(inferiore a 50.000 euro) ed in assenza di un rating di controparte. Non è utilizzato per la revisione annuale del
rating.
•
Il modulo “Rating for Start Up” è utilizzato da Dicembre 2011. Questo viene assegnato a partner durante la fase di
application, nella quale il business è appena fondato, per le acquisizioni, follow-up o partecipazioni rilevanti. Il rating
viene utilizzato sia annualmente, in occasione della revisione, entro i primi tre anni per i partner con un limite di
approvazione maggiore di 500.000 euro.
Il rating può essere corretto al verificarsi di un evento predefinito (all’interno di un set di eventi che richiedono un downgrade o
un upgrade della controparte) o sulla base di una valutazione esperta. Le correzioni del rating (override) sono soggette ad
uno stretto monitoraggio da parte della funzione di convalida interna. Inoltre il processo di override è ammesso solo per i
clienti con elevata esposizione.
Nel corso del 2011, il modulo Small Credit Line è stato risviluppato completamente su base statistica, attraverso l’utilizzo di
un campione di sviluppo rappresentativo del corrente perimetro di applicazione. Inoltre, è stato allungato l’orizzonte temporale
usato per la ricalibrazione, coerentemente con la regolamentazione di Basilea II. In riferimento al modulo finanziario (Maja) è
in corso un’attività di risviluppo.
L'ultima attività di validazione locale ha confermato che i risultati delle prestazioni sono generalmente soddisfacenti, tuttavia,
questa attività ha mostrato che la stima della PD è ancora molto conservativa, nonostante l’attività di ricalibrazione effettuata
nel 2013 per i modelli “Small Credit Line”, Scoring GK.
Il modello di rating Small Business (Scoring GK e Behaviour Scoring) viene applicato, come descritto sopra, anche a
UniCredit Bank Luxembourg SA
Per la descrizione del modello di LGD, si veda quanto descritto nel paragrafo “Imprese – Modello di LGD per i portafogli locali
Germania”
Modello di rating Privati
Il modello di rating “UCB AG private individuals” ha come ambito di applicazione tutti i privati, esclusi i liberi professionisti e i
lavoratori indipendenti. Sono inoltre esclusi i privati che possiedono un elevato reddito riveniente dall’affitto di immobili, che
sono considerati parte del portafoglio “Commercial Real Estate” e valutati con il sistema di rating apposito.
Il modulo principale del modello, chiamato “Product Scoring,” è costituito da 9 scorecard: 5 di erogazione, differenziate per
tipo di prodotto, e 4 comportamentali. In funzione della fase del ciclo di vita in cui si trova la transazione vengono combinati
entrambi gli score o ne viene preso solo uno dei due.
Tutte le valutazioni disponibili su ciascun cliente (nel caso in cui abbia più di un rapporto con la banca) sono inoltre combinate
sulla base di un modello sviluppato su base esperta per ottenere una probabilità di default complessiva sul singolo cliente.
Tale logica prevede dapprima la determinazione di una “PD di transazione” per ogni transazione. Tutte le PD così stimate
relative alla medesima tipologia di prodotto vengono poi combinate (utilizzando un esposizione media) in una “PD di
Prodotto”. Infine, tutte le PD di prodotto contribuiscono a determinare una “PD di cliente”, sulla base dell’esposizione, del
“peso informativo” (che sintetizza come e con quale anticipo ciascun prodotto contribuisce a fornire informazioni sul futuro
default del cliente) e del “fattore di rischiosità nella combinazione dei prodotti” (che specifica il diverso contributo di ciascuna
combinazione dei prodotti sul tasso di default atteso).
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
216
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Rischio di credito
I
In aggiunta al modulo sopra descritto, vi sono delle scorecard specifiche per i clienti “Private” e per quelli con elevata
esposizione (sopra i 500.000 euro). Questi sono valutati con il modulo “Rating Private e grandi clienti”
L’ultima attività di convalida interna per il modello ha dimostrato una selettività molto buona del modulo “Product Scoring” e
risultati generalmente buoni per il modulo “Rating Private e grandi clienti”, per effetto della scarsa numerosità del relativo
segmento. Tuttavia la validazione ha mostrato la necessità di rivedere alcuni scorecard, a causa di un calo del fattore di
discriminazione dei singoli score. I test effettuati per la analisi della calibrazione sono risultati in generale soddisfacenti, senza
rilevare la necessità di una ulteriore ricalibrazione
Il modello di rating Privati viene applicato anche a UniCredit Bank Luxembourg .
Per la descrizione del modello di LGD, si veda quanto descritto nel paragrafo “Imprese – Modello di LGD dei portafogli locali
Germania”.
Modelli Locali, UCL GMBH UniCredit Leasing GMBH e controllate14
Modello di Rating Small Business
Il modello di rating GK è applicato per la valutazione del merito creditizio della clientela appartenente al segmento Small
Business, compresi i clienti con un livello di turnover minore di €5 milioni.
Il modello GK – a livello di controparte – è costituito da due moduli separatamente calibrati e successivamente integrati:
•
“Application Scoring”, utilizzato durante il processo di approvazione del credito e anche nella fase di monitoraggio;
•
“Behavioural Scoring” (andamentale), considerato significativo per la valutazione creditizia della clientele esistenze
con almeno sei mesi di anzianità di rapporto con la Banca, che viene aggiornato giornalmente.
Infine possono essere applicate le seguenti motivazioni per effettuare un “override”:
•
deterioramento della situazione economica;
•
deterioramento della situazione economica di un business partener di riferimento (nel caso di gruppi di fatto)
•
deterioramento dovuto al peggioramento del rating della capogruppo rispetto a quello applicato alla controllata (nel
caso di Parent Company appartenenti al segmetno Small Business)
Non è possibile applicare un override positivo.
Nel corso del 2014 è stata effettuata un’attività di validazione a livello locale.
In riferimento al modello locale di Ead e di LGD si veda quanto descritto in precedenza nel paragrafo relativo alle esposizioni
corporate “Modelli locali, UCL GMBH UniCredit Leasing GMBH e controllate” .
14
UniCredit Leasing Finance GMBH, Structured Lease GMBH, UniCredit Leasing Aviation GMBH
217
Modelli Locali Perimetro Austria
Modello di rating Small Business
Il modello di rating ha come ambito di applicazione le piccole aziende austriache, incluse le organizzazioni non-profit (fino a
1,5 milioni di fatturato o in contabilità semplificata).
Il disegno generale del modello differenzia tra “modulo di erogazione” e “modulo andamentale”.
Il modulo di erogazione si applica principalmente nei seguenti casi:
•
nuovo cliente;
•
il cliente chiede un’ulteriore linea di fido tale per cui l’esposizione totale è maggiore di 50.000 euro o non vi è uno
score andamentale (indipendentemente dall’ammontare dell’esposizione);
•
sono disponibili le informazioni di bilancio aggiornate;
•
sono stati modificati/sono sopraggiunti “warning signals”.
Il modulo di erogazione contiene un modulo qualitativo ed uno quantitativo sulla controparte. In funzione del regime contabile
della controparte, i fattori di rischio quantitativi coprono almeno 3 delle seguenti aree di analisi:
•
profittabilità;
•
copertura del debito;
•
struttura del capitale;
•
redditività.
I fattori di rischio qualitativo coprono invece le aree di analisi relative a:
•
settore industriale/linea di business;
•
storia del default;
•
esperienza del management;
•
protezione rispetto al rischio;
•
gestione di raccolta della liquidità.
Se la transazione del cliente ha un’anzianità superiore ai 6 mesi e l’esposizione della controparte è inferiore ad 1 milione di
euro, il modulo andamentale viene calcolato automaticamente su base mensile.
Per le controparti con esposizione superiore ad 1 milione di euro viene utilizzato solo il modulo di erogazione, sul quale è
tuttavia possibile effettuare un override da parte del gestore.
I due moduli (erogazione ed andamentale) sono integrati utilizzando differenti pesi in funzione dell’esposizione e
dell’anzianità dello score di erogazione al fine di ottenere una PD combinata, che, una volta mappata nella master scale,
determina il “calculated rating”. Il rating finale, “valid rating”, è ottenuto modificando il calculated rating sulla base di eventuali
informazioni negative a disposizione o in generale di “warning signals”.
Nel corso del 2014 è stato implementato un modulo di valutazione separato per i clienti senza prestiti “Foreign Exchange” ed
è stata aggiornata la calibrazione per i clienti con e senza prestiti “Foreign Exchange”.
Il modello di rating Small Business è stato oggetto del consueto processo di validazione on-going, con la verifica della
appropriatezza disegno del modello. Sono state effettuate analisi quantitative volte principalmente a valutare il potere
discriminante del modello stesso e delle sue componenti, evidenziando risultati soddisfacenti in termini di potere
discriminante, calibrazione e stabilità del rating finale.
Per la descrizione del modello di LGD, si veda quanto descritto nel paragrafo “Modello di LGD per i portafogli locali Austria”.
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
218
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Rischio di credito
I
Modello di rating Privati
Il modello di rating Privati ha come ambito di applicazione tutte le persone fisiche, esclusi i liberi professionisti e i lavoratori
indipendenti.
La versione del modello rating “Privati” attualmente in uso è costituita da quattro moduli statistici: uno di erogazione e tre di
andamento, combinati tramite una specifica logica di integrazione. L’intero sistema di rating è stato stimato, attraverso
regressioni logistiche e a livello di singola transazione.
In particolare, viene assegnato uno score a ciascuna operazione mediante uno dei 4 modelli di scoring. Nel caso di una
nuova richiesta di credito, viene calcolato lo score di erogazione per il prodotto in questione. Per i clienti privi di score
andamentale, lo score di erogazione resta valido per i successivi 6 mesi. Dopo sei mesi viene calcolato il relativo punteggio
comportamentale che viene poi aggiornato mensilmente. Per i clienti dotati di score andamentale significativo, lo score di
applicazione è rilevante solo ai fini della decisione sul nuovo prestito e della definizione del relativo prezzo; dopo 6 mesi,
quando alla nuova transazione viene assegnato uno score andamentale, non è più tenuto in considerazione. Per i clienti con
più di una transazione è stata sviluppata una logica di integrazione che combina tutte gli score di erogazione e/o andamentali
disponibili in uno score di transazione finale.
In una fase successiva viene effettuata una calibrazione dello score alla probabilità di default a 12 mesi attraverso una
funzione esponenziale. La tendenza centrale è stata determinata facendo leva sul tasso di default cumulativo a 12 mesi
ottenuto dalle analisi di anzianità.
Nell’ultima fase del modello, tutti gli score di transazione standardizzati vengono poi combinati per ottenere la PD specifica
del cliente. La PD così ottenuta è mappata su una “Master Scale" composta da 28 notches. La PD del cliente è, infine,
degradata in presenza di segnali negativi ottenuti dal credit Bureau KSV o a fronte di segnali di allarme automatici.
Nel 2011 è stata effettuata una calibrazione ad hoc del segmento specifico dei Forex Loan, in seguito ai risultati negativi delle
attività di validazione sia in termini di calibrazione sia di performance. Questi risultati erano principalmente dovuti ai cosiddetti
“Default Tecnici”, incorsi nel periodo di riferimento per l’alta volatilità registrata nei tassi di cambio.
Nel 2013 è stato implementato uno scorecard dedicato per i clienti con esposizioni non in valuta estera e sono state
aggiornate le calibrazioni per i clienti con esposizioni in valuta/e non.
In riferimento al modello di LGD/EAD si veda quanto descritto nel paragrafo “Imprese – Modello di LGD/EAD dei portafogli
Locali Austria”.
Tutti i modelli IRB Retail sono stati validati su base annua, attraverso specifiche attività di tipo ongoing su Private Individuals,
Small Business, e modelli di LGD, EAD (per LGD e EAD vedere la sezione Corporate).
La valutazione, ha evidenziato degli aspetti da migliorare per i Privati ed i modelli Small Business.
219
Asset Backed Commercial Paper (posizioni verso cartolarizzazioni)
Modelli Locali, Perimetro Germania
Modello di rating Internal Assessment Approach per operazioni di Asset Backed Commercial Paper
Il modello, sviluppato replicando l’approccio delle agenzie di rating, assegna un rating alle linee di credito di liquidità che UCB
AG detiene nei confronti dei veicoli che emettono gli “Asset Backed Commercial Paper”.
In linea con i requisiti Basile III, il modello si differenzia in funzione della tipologia di esposizione sottostante l’operazione di
cartolarizzazione. In particolare, sono stati sviluppati internamente i seguenti 8 sotto modelli (di cui i solamente primi due
sono ancora utilizzati, in seguito alla proposta di UCB AG di stralciarli, per mancanza di transazioni del genere):
•
crediti commerciali (trade receivables);
•
prestiti e leasing (loans and leases);
•
mutui residenziali (segmento “residential mortgages”);
•
titoli con rating (single rated securities);
•
mutui commerciali (segmento “commercial mortgages”);
•
titoli con rating e prestiti aziendali (rated securities and corporate loans);
•
carte di credito;
•
conduits/ABCP programme.
A partire dalla fine del 2013, UniCredit Group ha sostenuto le operazioni ABCP in finanziamenti e leasing e crediti
commerciali con le linee di liquidità almeno del 102%, senza supporto di credito supplementari nei confronti del conduit/ABCP
programme.
Tutti i modelli di cui sopra sono costituiti da un modulo quantitativo che fornisce un tranching virtuale e un modulo qualitativo il
cui risultato influenza il modulo quantitativo attraverso i movimenti di notches verso l'alto o verso il basso.
Per il modulo quantitativo, due metodologie principali vengono utilizzate a seconda del tipo di esposizione sottostante e la vita
residua delle attività sottostanti:
•
approccio "Riserve Based": in genere utilizzato per gli asset con breve vita residua (tipicamente meno di 6 mesi)
Per questo tipo di operazioni, una valutazione "point in time" è effettuata al fine di determinare, in modo statico, la
riserve necessarie per coprire le perdite;
•
approccio "Cash Flow Based": utilizzato per le attività con vita residua più lunga. L'evoluzione delle attività si basa
sulla modellazione dei flussi di cassa attesi per determinare la perdita alla fine della vita della transazione.
I moduli qualitativi sono stati sviluppati sulla base del feedback da parte di esperti del settore.
Nel mese di Gennaio 2014, è stata eseguita un’attività di convalida annuale da UCB AG che ha confermato, in generale,
l’adeguatezza del sistema in termini di metodologie e processi.
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
220
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Rischio di credito
I
Metodologia basata sui rating interni - attività di rischio
(migliaia di €)
M ET OD O IR B B A SE
M ET OD O IR B A V A N Z A T O
M ET OD O IR B B A SE
C o nsist enz a al 3 0 g iug no 2 0 14
V alo r e
V alo r e
d ell' esp o siz io ne p o nd er at o
Esposizioni verso o garantite da amministrazioni centrali o banche
centrali
Esposizioni verso o garantite da enti, enti pubblici e territoriali e altri
soggetti
Esposizioni verso o garantite da imprese:
M ET OD O IR B A V A N Z A T O
C o nsist enz a al 3 1 mar z o 2 0 14
V alo r e
V alo r e p o nd er at o
d ell' esp o siz io ne
V alo r e
d ell' esp o siz io ne
V alo r e
p o nd er at o
V alo r e
d ell' esp o siz io ne
V alo r e
p o nd er at o
2.913.370
331.968
8.670.086
236.847
3.964.396
403.320
11.565.734
232.448
4.188.974
1.307.775
56.348.171
10.606.657
2.539.018
1.094.170
57.610.777
11.544.642
2.991.808
2.246.391
22.117.112
8.607.143
2.959.719
2.215.459
21.994.713
9.330.105
7.487.687
5.654.082
62.201.177
22.529.520
7.344.580
5.517.742
69.431.747
25.988.957
11.263.534
8.267.411
130.798.089
56.511.806
10.579.821
7.514.318
121.193.458
51.719.621
- Esposizioni verso o garantite da imprese - Finanziamenti specializzati
- Esposizioni verso o garantite da imprese - PMI
- Esposizioni verso o garantite da imprese - Altre imprese
Esposizioni al dettaglio:
- Esposizioni al dettaglio Garantite da immobili: PMI
- Esposizioni al dettaglio Garantite da immobili: Persone fisiche
- Esposizioni rotative al dettaglio qualificate
- Altre esposizioni al dettaglio: PMI
- Altre esposizioni al dettaglio: Persone fisiche
8.568.913
1.946.677
8.749.734
2.026.463
87.332.777
12.067.408
87.663.549
12.105.415
5.200.271
683.001
5.258.775
709.366
34.954.348
7.598.958
34.879.332
7.959.353
9.459.629
4.100.865
9.846.667
4.279.789
Altre attività diverse dai crediti
Totale attività di rischio per cassa
Totale garanzie rilasciate e im pegni a erogare fondi
Totale contratti derivati e operazioni con regolam ento a lungo
term ine
Totale operazioni SFT
Com pensazione tra prodotti diversi
Totale
221
1.678.869
1.698.883
22.169.773
15.174.835
332.251.486
101.376.157
21.381.135
14.386.149
334.568.063
103.690.852
3.467.034
2.213.110
64.522.031
18.220.554
3.284.698
2.045.967
66.190.514
17.711.751
547.910
337.062
12.416.966
5.638.841
534.537
295.951
12.579.607
4.817.029
2.660.656
82.620
15.501.087
604.786
2.187.164
16.942
13.914.684
671.013
0
0
959.003
727.413
0
0
941.618
704.397
28.845.373
17.807.627
425.650.573
126.567.751
27.387.534
16.745.009
428.194.486
127.595.042
(migliaia di €)
Metodologia basata sui rating interni - metodo avanzato
30.6.2014
CLASSE DI
ESPOSIZIONE
Esposizioni verso
o garantite da
amministrazioni
centrali o banche
centrali
Classe di merito creditizio
Valore
nominale
Valore dell'
esposizione
PD media
LGD media
ponderata (% ) ponderata (% )
RWA
Margini
inutilizzati
revocabili e
irrevocabili
CCF%
(MEDIO)
Rettifiche di
valore
Classe 01 - da 0,00% a 0,0036%
1.364.115
1.373.834
0,01%
166
0,00%
0,50%
7.083
50,01%
Classe 02 - da 0,0037% a 0,0208%
5.880.130
5.924.175
0,17%
9.970
0,02%
0,90%
103
12,62%
1
Classe 03 - da 0,0209% a 0,1185%
3.584.881
3.545.353
11,56%
409.911
0,03%
28,60%
45.388
11,91%
52
0
Classe 04 - da 0,1186% a 0,5824%
20.715
20.304
52,03%
10.564
0,45%
35,04%
66
221,21%
2
Classe 05 - da 0,5825% a 1,3693%
681.310
665.011
11,44%
76.060
1,23%
4,30%
27.021
7,86%
108
Classe 06 - da 1,3694% a 3,2198%
207.269
45.732
110,88%
50.706
1,77%
45,56%
140.970
0,37%
91
Classe 07 - da 3,2199% a 7,571%
2.758
39
289,74%
113
5,80%
65,43%
2.719
0,00%
0
Classe 08 - da 7,5711% a 17,8023%
6.533
1.082
113,59%
1.229
10,63%
26,25%
5.387
0,00%
6
Classe 09 - da 17,8024% a 99,99%
53.136
4.152
243,09%
10.093
20,15%
39,12%
49.022
0,18%
102
56,04%
13.932
3.774
0,08%
3
100,00%
11.814.779
11.583.456
4,91%
568.815
0,14%
Classe 01 - da 0,00% a 0,0036%
0
0
0,00%
0
0,00%
Classe 02 - da 0,0037% a 0,0208%
0
0
0,00%
0
0,00%
Classe 03 - da 0,0209% a 0,1185%
57.022.012
49.148.819
11,23%
5.520.417
Classe 04 - da 0,1186% a 0,5824%
13.666.071
8.524.349
46,64%
Classe 05 - da 0,5825% a 1,3693%
2.055.229
980.719
79,96%
Classe 06 - da 1,3694% a 3,2198%
Classe 10 - 100%
Totali
Esposizioni verso
o garantite da
enti, enti pubblici
e territoriali e
altri soggetti
Fattore medio
di
ponderazione
%
11.039
7,77%
1.628
288.798
4,40%
1.990
0,00%
0
0,00%
0
0,00%
0
0,00%
0
0,06%
41,65%
4.094.005
19,68%
1.968
3.975.467
0,28%
69,50%
4.348.189
8,85%
4.033
784.150
0,87%
52,81%
815.989
9,25%
1.299
2,12%
70,59%
399.191
8,83%
979
1.093.244
651.494
80,52%
524.606
Classe 07 - da 3,2199% a 7,571%
480.754
362.787
153,23%
555.909
4,47%
51,17%
97.216
8,96%
7.676
Classe 08 - da 7,5711% a 17,8023%
753.851
582.761
47,12%
274.622
10,80%
22,78%
83.178
10,02%
4.558
Classe 09 - da 17,8024% a 99,99%
361.753
132.830
207,60%
275.750
20,93%
69,65%
75.931
10,71%
4.904
Classe 10 - 100%
168.391
151.222
0,89%
1.342
100,00%
61,67%
20.183
8,10%
121.649
75.601.305
60.534.981
19,68%
11.912.263
0,56%
9.933.882
13,60%
147.066
Esposizioni verso Classe 01 - da 0,00% a 0,0036%
o garantite da
Classe 02 - da 0,0037% a 0,0208%
imprese - PMI
0
0
0,00%
0
0,00%
0,00%
0
0,00%
0
0
0
0,00%
0
0,00%
0,00%
0
0,00%
0
Classe 03 - da 0,0209% a 0,1185%
4.459.337
3.798.254
6,84%
259.913
0,08%
12,72%
724.609
36,87%
117
Classe 04 - da 0,1186% a 0,5824%
13.927.106
10.722.224
24,31%
2.606.978
0,31%
20,83%
3.164.371
27,49%
3.262
Classe 05 - da 0,5825% a 1,3693%
14.796.870
10.926.563
45,22%
4.941.276
0,95%
25,40%
3.404.080
19,86%
12.987
Classe 06 - da 1,3694% a 3,2198%
15.307.909
11.460.744
58,49%
6.703.655
2,21%
24,79%
3.555.218
14,86%
28.409
Classe 07 - da 3,2199% a 7,571%
10.049.171
8.342.806
84,00%
7.007.718
4,55%
31,37%
1.480.102
9,98%
80.524
4.655.697
4.002.387
91,22%
3.651.066
10,63%
22,73%
585.690
22,34%
113.017
Totali
Classe 08 - da 7,5711% a 17,8023%
Classe 09 - da 17,8024% a 99,99%
Classe 10 - 100%
2.136.394
136,39%
2.913.824
36,16%
27,87%
207.793
7,80%
201.374
18.299.492
0,54%
99.172
100,00%
49,61%
819.605
11,69%
9.056.229
84.823.002
69.688.864
40,44%
28.183.602
29,09%
13.941.468
19,60%
9.495.919
Classe 01 - da 0,00% a 0,0036%
0
0
0,00%
0
0,00%
0,00%
0
0,00%
0
Classe 02 - da 0,0037% a 0,0208%
0
0
0,00%
0
0,00%
0,00%
0
0,00%
0
Classe 03 - da 0,0209% a 0,1185%
1.980.483
1.928.860
15,88%
306.307
0,09%
19,47%
104.788
12,97%
315
Classe 04 - da 0,1186% a 0,5824%
7.748.822
6.851.498
27,38%
1.875.992
0,35%
17,04%
1.089.877
14,03%
2.056
Classe 05 - da 0,5825% a 1,3693%
5.229.617
4.968.343
35,38%
1.757.863
0,90%
10,09%
335.118
35,69%
1.772
Classe 06 - da 1,3694% a 3,2198%
4.704.139
4.586.701
79,79%
3.659.804
2,09%
17,98%
120.280
41,75%
9.149
Classe 07 - da 3,2199% a 7,571%
779.858
771.139
66,48%
512.682
4,81%
18,01%
21.231
54,65%
3.460
Classe 08 - da 7,5711% a 17,8023%
766.103
749.128
121,40%
909.435
10,18%
24,86%
25.994
32,72%
25.579
Totali
Esposizioni verso
o garantite da
imprese Finanziamenti
specializzati
2.367.902
19.259.010
793.353
788.787
122,76%
968.301
20,20%
23,87%
8.791
38,31%
67.212
3.324.674
3.287.828
0,80%
26.209
100,00%
52,25%
109.036
42,92%
1.065.091
25.327.049
23.932.284
41,85%
10.016.593
15,57%
1.815.115
22,40%
1.174.634
0
0
Classe 09 - da 17,8024% a 99,99%
Classe 10 - 100%
Totali
Esposizioni verso Classe 01 - da 0,00% a 0,0036%
o garantite da
Classe 02 - da 0,0037% a 0,0208%
imprese - Altre
Classe 03 - da 0,0209% a 0,1185%
imprese
0
0,00%
0
0,00%
0,00%
0
0,00%
0
0
0,00%
0
0,00%
0,00%
0
0,00%
0
76.628.560
36.412.001
17,07%
6.216.562
0,06%
37,78%
41.430.100
25,14%
2.160
Classe 04 - da 0,1186% a 0,5824%
77.281.028
44.641.685
38,61%
17.236.274
0,29%
33,26%
30.150.654
21,72%
19.321
Classe 05 - da 0,5825% a 1,3693%
27.780.904
17.852.681
62,97%
11.241.748
0,90%
31,17%
8.771.201
22,08%
27.095
Classe 06 - da 1,3694% a 3,2198%
21.295.192
14.082.244
84,25%
11.863.863
2,07%
31,97%
6.249.738
16,10%
56.297
Classe 07 - da 3,2199% a 7,571%
11.001.018
7.761.648
121,87%
9.459.196
4,59%
37,06%
2.282.533
14,24%
220.571
Classe 08 - da 7,5711% a 17,8023%
5.791.235
4.736.414
121,99%
5.777.765
11,46%
25,40%
865.167
26,16%
205.845
Classe 09 - da 17,8024% a 99,99%
1.915.762
1.513.573
190,90%
2.889.463
35,73%
33,77%
367.818
11,24%
199.030
16.732.026
15.061.378
0,63%
94.348
100,00%
48,05%
1.690.220
18,71%
7.927.761
91.807.431
22,67%
8.658.080
Classe 10 - 100%
238.425.725
142.061.624
45,60%
64.779.219
12,04%
Esposizioni in
Classe 01 - da 0,00% a 0,0036%
strumenti di
Classe 02 - da 0,0037% a 0,0208%
capitale: metodo
Classe 03 - da 0,0209% a 0,1185%
PD/LGD
0
0
0,00%
0
0,00%
0,00%
0
0
0,00%
0
0,00%
0,00%
0
0
0,00%
0
0,00%
0,00%
Classe 04 - da 0,1186% a 0,5824%
168.457
168.457
211,55%
356.373
0,42%
88,67%
Classe 05 - da 0,5825% a 1,3693%
31.329
31.329
223,75%
70.098
1,04%
87,48%
Classe 06 - da 1,3694% a 3,2198%
750
750
338,00%
2.535
2,29%
65,00%
Classe 07 - da 3,2199% a 7,571%
1.258
1.258
540,94%
6.805
4,25%
90,00%
Classe 08 - da 7,5711% a 17,8023%
4.898
4.898
643,55%
31.521
7,90%
90,00%
515
515
398,64%
2.053
20,00%
65,00%
25.832
25.832
0,00%
0
100,00%
89,23%
233.039
233.039
201,42%
469.385
11,77%
426.436
426.436
1.301.083
426.436
426.436
1.301.083
Totali
Classe 09 - da 17,8024% a 99,99%
Classe 10 - 100%
Totali
Esposizioni in
strumenti di
capitale: metodo
della
ponderazione
semplice
NA
Totali
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
222
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Rischio di credito
I
Note alla tabella di pagina precedente:
•
•
•
223
Al fine di avere una coerenza fra reporting a uso interno e quello ad uso esterno e mantenere comunque un’articolazione per classi
di PD che consenta una differenziazione significativa del rischio di credito, si è deciso di adottare anche ai fini della predisposizione
delle presenti tabelle, la Master Scale comune a livello gruppo, che prevede dei livelli di cut-off diversi da quelli utilizzati nella
precedente scala.
L’eventuale migrazione di esposizioni fra classi che si dovesse evidenziare rispetto alla scala di rating utilizzata nelle precedenti
pubblicazioni del presente documento non è da considerarsi come un peggioramento/miglioramento della rischiosità del portafoglio
ma semplicemente come un effetto dovuto al cambiamento della scala stessa.
Nelle “Esposizioni verso o garantite da enti, enti pubblici e territoriali e altri soggetti” non sono incluse le esposizioni per transazioni
non DVP.
Nelle “Esposizioni verso o garantite da imprese – finanziamenti specializzati” non sono incluse le esposizioni per finanziamenti
specializzati – slotting criteria.
(migliaia di €)
Metodologia basata sui rating interni - Metodo Avanzato - Esposizioni al dettaglio
30.06.2014
CLASSE DI
ESPOSIZIONE
Classe di merito creditizio
Valore
Nominale
Esposizioni al
dettaglio
Garantite da
immobili: PMI
PD media
ponderata(% )
RWA
LGD media
ponderata (% )
Margini
inutilizzati
revocabili e
irrevocabili
CCF% MEDIO
Rettifiche di
valore
Classe 01 - da 0,00% a 0,0036%
0
0
0,00%
0
0,00%
0,00%
0
0,00%
Classe 02 - da 0,0037% a 0,0208%
0
0
0,00%
0
0,00%
0,00%
0
0,00%
0
Classe 03 - da 0,0209% a 0,1185%
288.479
285.652
2,55%
7.287
0,09%
14,89%
6.204
61,30%
22
Classe 04 - da 0,1186% a 0,5824%
1.416.711
1.374.724
6,67%
91.699
0,28%
16,15%
64.132
53,36%
278
Classe 05 - da 0,5825% a 1,3693%
2.289.584
2.210.045
17,42%
384.948
0,95%
17,05%
109.914
54,57%
1.528
Classe 06 - da 1,3694% a 3,2198%
0
1.301.851
1.264.723
27,92%
353.076
2,39%
15,07%
52.440
59,00%
2.012
Classe 07 - da 3,2199% a 7,571%
731.132
714.193
49,70%
354.975
5,00%
17,65%
13.614
70,34%
3.769
Classe 08 - da 7,5711% a 17,8023%
413.019
404.741
64,48%
260.971
10,31%
16,60%
8.229
61,10%
4.552
Classe 09 - da 17,8024% a 99,99%
542.300
533.424
91,67%
488.977
33,95%
20,18%
4.200
35,83%
32.987
1.798.730
1.781.411
0,27%
4.744
100,00%
33,81%
8.781.806
8.568.913
22,72%
1.946.677
24,45%
Classe 01 - da 0,00% a 0,0036%
0
0
0,00%
0
0,00%
Classe 02 - da 0,0037% a 0,0208%
0
0
0,00%
0
0,00%
Classe 03 - da 0,0209% a 0,1185%
10.886.145
10.864.012
2,61%
283.410
0,08%
Classe 04 - da 0,1186% a 0,5824%
39.032.700
38.927.428
6,18%
2.407.136
0,26%
Classe 05 - da 0,5825% a 1,3693%
12.580.945
12.471.400
16,21%
2.021.442
Classe 06 - da 1,3694% a 3,2198%
8.855.342
8.801.661
31,58%
Classe 07 - da 3,2199% a 7,571%
3.107.968
3.104.757
Classe 08 - da 7,5711% a 17,8023%
2.088.829
Classe 09 - da 17,8024% a 99,99%
2.352.052
Classe 10 - 100%
Totali
Esposizioni al
dettaglio
Garantite da
immobili:
Persone Fisiche
Fattore medio
di
ponderazione
%
Valore dell'
esposizione
6.473
23,19%
520.028
265.206
55,26%
565.176
0,00%
0
0,00%
0
0,00%
0
0,00%
602
12,40%
53.653
53,04%
13.251
12,08%
250.033
38,75%
62.646
0,88%
13,23%
179.205
36,54%
66.390
2.779.153
2,16%
14,78%
85.735
36,91%
74.988
45,87%
1.424.143
4,99%
13,27%
11.788
49,01%
30.421
2.078.883
66,67%
1.385.917
13,69%
12,47%
17.761
39,18%
39.056
2.353.827
74,62%
1.756.392
39,11%
12,80%
1.645
42,49%
163.236
23,14%
8.740.136
8.730.809
0,11%
9.815
100,00%
87.644.117
87.332.777
13,82%
12.067.408
12,02%
Esposizioni al
Classe 01 - da 0,00% a 0,0036%
dettaglio Rotative
Classe 02 - da 0,0037% a 0,0208%
Qualificate
0
0
0,00%
0
0,00%
0
0
0,00%
0
Classe 03 - da 0,0209% a 0,1185%
3.804.461
2.076.169
2,34%
Classe 04 - da 0,1186% a 0,5824%
2.667.958
1.436.186
Classe 05 - da 0,5825% a 1,3693%
840.614
Classe 06 - da 1,3694% a 3,2198%
451.869
Classe 07 - da 3,2199% a 7,571%
134.501
Classe 08 - da 7,5711% a 17,8023%
105.082
Classe 09 - da 17,8024% a 99,99%
Classe 10 - 100%
Totali
10.564
18,03%
3.053.408
610.384
38,96%
3.503.998
0,00%
0
0,00%
0
0,00%
0,00%
0
0,00%
0
48.499
0,05%
63,45%
3.725.776
53,61%
2
7,95%
114.121
0,28%
55,47%
2.407.664
48,84%
167
577.083
19,77%
114.089
0,91%
52,95%
557.805
52,76%
593
371.589
37,07%
137.765
2,27%
50,27%
194.081
58,64%
1.451
119.906
64,30%
77.102
4,90%
51,09%
41.668
64,97%
1.187
94.732
102,42%
97.028
10,50%
51,47%
30.611
66,19%
2.054
26.036
25.850
145,12%
37.513
20,00%
49,47%
3.228
94,24%
4.266
499.819
498.756
11,41%
56.884
100,00%
97,33%
2.853
62,78%
453.603
8.530.340
5.200.271
13,13%
683.001
10,35%
6.963.686
52,18%
463.323
Classe 10 - 100%
Totali
Altre esposizioni Classe 01 - da 0,00% a 0,0036%
al dettaglio: PMI
0
0,00%
0
0,00%
0
0,00%
Classe 02 - da 0,0037% a 0,0208%
0
0
0,00%
0
0,00%
0,00%
0
0,00%
0
Classe 03 - da 0,0209% a 0,1185%
2.252.260
669.074
5,86%
39.215
0,09%
32,99%
1.579.848
0,96%
88
Classe 04 - da 0,1186% a 0,5824%
10.793.344
4.552.523
14,51%
660.614
0,27%
35,70%
6.384.234
2,85%
1.966
Classe 05 - da 0,5825% a 1,3693%
12.735.605
7.236.767
28,91%
2.091.906
0,94%
36,29%
5.677.546
4,18%
11.876
Classe 06 - da 1,3694% a 3,2198%
6.115.258
3.709.625
42,62%
1.581.070
2,39%
38,69%
2.506.271
5,21%
16.573
Classe 07 - da 3,2199% a 7,571%
4.707.105
3.065.743
49,45%
1.516.159
4,80%
40,93%
1.679.335
2,91%
33.673
Classe 08 - da 7,5711% a 17,8023%
1.720.329
1.337.711
60,61%
810.752
10,59%
50,79%
395.371
5,25%
27.587
Classe 09 - da 17,8024% a 99,99%
1.500.452
1.210.971
73,61%
891.336
35,30%
37,07%
292.751
1,74%
123.635
13.572.025
13.171.934
0,06%
7.906
100,00%
69,67%
53.396.378
34.954.348
21,74%
7.598.958
40,22%
Altre esposizioni Classe 01 - da 0,00% a 0,0036%
al dettaglio:
Classe 02 - da 0,0037% a 0,0208%
Persone fisiche
0
0
0,00%
0
0,00%
0
0
0,00%
0
0,00%
Classe 03 - da 0,0209% a 0,1185%
1.125.500
949.718
11,02%
104.616
Classe 04 - da 0,1186% a 0,5824%
2.853.615
2.437.075
28,74%
Classe 05 - da 0,5825% a 1,3693%
2.493.967
2.220.212
48,23%
Classe 06 - da 1,3694% a 3,2198%
Classe 10 - 100%
Totali
0
0,00%
0
401.237
1,64%
8.683.523
18.916.593
3,42%
8.898.921
0,00%
0
0,00%
0
0,00%
0
0,00%
0
0,07%
54,35%
206.329
25,53%
35
700.403
0,33%
50,38%
555.057
32,18%
998
1.070.806
0,93%
46,76%
402.468
36,42%
2.987
2.069.677
1.938.486
64,01%
1.240.812
2,30%
47,54%
215.055
45,06%
5.570
Classe 07 - da 3,2199% a 7,571%
606.944
573.431
81,31%
466.234
4,86%
52,57%
55.217
43,57%
2.790
Classe 08 - da 7,5711% a 17,8023%
465.460
444.693
80,23%
356.782
11,76%
44,31%
30.796
40,74%
4.761
Classe 09 - da 17,8024% a 99,99%
106.789
104.664
140,19%
146.724
22,54%
61,46%
3.833
58,49%
29.557
50,66%
7.071
58,15%
561.476
1.475.826
35,08%
608.174
796.922
791.350
1,83%
14.488
100,00%
10.518.874
9.459.629
43,35%
4.100.865
10,24%
Classe 10 - 100%
Totali
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
224
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Rischio di credito
I
Rischio di credito: uso delle tecniche di
attenuazione del rischio
Il gruppo UniCredit, in coerenza con quanto stabilito dal documento “Convergenza internazionale della misurazione del
capitale e dei coefficienti patrimoniali” (Basilea II) in tema di tecniche di mitigazione del rischio di credito (di seguito “CRM”),
persegue il pieno soddisfacimento dei requisiti necessari per il riconoscimento, ai fini prudenziali, dei diversi strumenti in
relazione agli approcci adottati (Standardizzato o IRB di base - F-IRB o IRB Avanzato - A-IRB).
A tal fine sono stati effettuati interventi e portati a compimento specifici progetti volti all’implementazione della normativa
interna di Gruppo e all’adeguamento dei processi e dei sistemi informativi. Tenuto conto della dislocazione territoriale del
Gruppo in diversi Paesi, le implementazioni sono state eseguite nel rispetto degli ordinamenti locali e dei requisiti di Vigilanza
dei Paesi di appartenenza delle singole Entità.
Il Gruppo ha recepito i requisiti normativi in materia di CRM attraverso l’emanazione di specifiche Linee Guida interne da
parte della Capogruppo, redatte in conformità alle “Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche” (Circolare della
Banca d'Italia n. 263), alle Direttive Comunitarie 2006/48/CE e 2006/49/CE e successivi aggiornamenti ed al documento
"Convergenza internazionale della misurazione del capitale e dei coefficienti patrimoniali " del Comitato di Basilea per la
vigilanza bancaria. Tale normativa persegue diversi obiettivi:
•
favorire la gestione ottimale delle garanzie;
•
massimizzare l’effetto di mitigazione delle garanzie reali e personali sui crediti in default;
•
ottenere un impatto positivo sui requisiti patrimoniali di Gruppo, assicurando che le pratiche di CRM locali rispettino
i requisiti minimi richiesti da “Basilea II”;
•
definire regole generali per l’ammissibilità, la valutazione, il monitoraggio e la gestione delle garanzie reali e
personali e dettagliare regole e requisiti specifici relativamente a determinate tipologie di garanzie.
Le garanzie reali e personali possono essere acquisite solo come supporto sussidiario del fido e non devono essere intese
come elementi sostitutivi della capacità del debitore principale di far fronte alle proprie obbligazioni. Per tale ragione, le stesse
sono oggetto di specifica valutazione all’interno della proposta creditizia, unitamente alla più ampia analisi del merito
creditizio e dell’autonoma capacità di rimborso del debitore principale.
Nella valutazione delle tecniche di CRM, il Gruppo attribuisce particolare rilevanza sia al requisito della “certezza giuridica” di
tutte le garanzie reali e personali, sia alla loro congruità. Le Entità devono porre in essere tutte le azioni necessarie al fine di:
•
assicurare il rispetto dei requisiti contrattuali e legali, in modo tale che i contratti di garanzia siano giuridicamente
opponibili secondo quanto previsto dal corpus giuridico ad essi applicabile;
•
condurre sufficienti controlli di natura legale che avallino l’effettiva opponibilità delle garanzie in tutte le giurisdizioni
rilevanti e nei confronti di tutte le parti coinvolte.
Le Entità devono, se necessario, ripetere detti controlli al fine di assicurare in via continuativa l’opponibilità della garanzia per
l'intera durata dell’esposizione creditizia sottostante. D’altro canto, l’adeguatezza deve essere costantemente assicurata.
Qualsiasi garanzia, a prescindere dalla tipologia, può essere definita congrua qualora risulti adeguata rispetto all’entità ed
all’articolazione dell’affidamento e, limitatamente alle garanzie personali, non sussistano rilevanti rischi in capo al garante.
In linea generale, le regole operative ed i relativi processi sono particolarmente rigorosi, al fine di assicurare la perfezione
formale e sostanziale della garanzia acquisita.
Le singole Entità realizzano attività di controllo sulla gestione delle garanzie e verifiche sulla conformità delle tecniche di
mitigazione del rischio in particolare nell’ambito dei processi di validazione dei sistemi di rating interni, nonché in occasione
delle attività connesse alla estensione progressiva dei sistemi avanzati alle diverse Entità del Gruppo.
Politiche e processi in materia di compensazione in bilancio e “fuori bilancio” con l’indicazione della
misura in cui il Gruppo ricorre alla compensazione
In generale le compensazioni in bilancio di crediti reciproci tra l'ente creditizio e la sua controparte possono essere
riconosciute come garanzie ammissibili, qualora siano giuridicamente valide ed opponibili in tutte le giurisdizioni rilevanti,
anche nel caso di insolvenza o di fallimento della controparte, e soddisfino le seguenti condizioni operative:
•
consentano la compensazione tra profitti e perdite sulle transazioni specificate nell’accordo quadro, così che vi sia
un unico ammontare netto dovuto da una parte all’altra;
•
soddisfino i requisiti minimi per il riconoscimento delle garanzie reali finanziarie (requisiti di valutazione e di
monitoraggio).
In linea generale le Entità del Gruppo possono utilizzare le compensazioni in bilancio solo se in grado di determinare in ogni
momento il valore netto della posizione (vale a dire quali attività e passività della controparte rientrino nell’accordo di
compensazione), monitorando e controllando debiti, crediti e valore netto.
225
Il Gruppo utilizza strumenti di compensazione principalmente su strumenti derivati, pronti contro termine e prestito titoli
qualora le controparti siano, in genere, Istituzioni finanziarie. Il principale obiettivo è quello di ridurre l’utilizzo delle linee di
credito e avere benefici in termini di minor assorbimento di capitale attraverso gli accordi di copertura. A tal proposito, è stata
emessa una policy dedicata (“Gestione del collaterale nelle operazioni derivate OTC, pronti contro termine e prestito di titoli”)
avente lo scopo di definire un framework efficiente ed esaustivo nell’ambito della gestione delle garanzie per salvaguardare la
banca dall’assumere rischi evitabili.
L’efficacia degli accordi di copertura sottoscritti con le specifiche controparti dipende dalla selezione di asset adeguati ad
essere considerati ammissibili ai fini di mitigazione. Alcune tipologie di garanzie presentano un rischio intrinseco legato alla
volatilità dei prezzi, la liquidità e al regolamento degli asset medesimi. Inoltre, il collaterale deve essere valutato anche sulla
base del fornitore (rischio del double default). La citata policy dettaglia i criteri di ammissibilità sia per i derivati OTC sia per le
transazioni di pronti contro termine e prestito titoli, e definisce anche gli standard minimi in termini di documentazione,
richiedendo in generale accordi riconosciuti sul mercato quali ISDA Master Agreement, Global Master Repurchase
Agreement o European Master Agreement.
Politiche e processi per la valutazione e la gestione delle garanzie reali
Il gruppo UniCredit ha sviluppato un sistema di gestione delle garanzie reali al fine di assicurare un chiaro ed efficace
processo di valutazione, monitoraggio e gestione di tutte le tipologie di garanzie finalizzate a mitigare il rischio di credito.
La valutazione della garanzia reale è basata sul valore corrente di mercato o sul prezzo al quale il bene sottostante può
essere ragionevolmente venduto (vale a dire il “valore equo” dello strumento finanziario acquisito in pegno o dell’immobile
posto a garanzia).
In particolare, per gli strumenti finanziari, i metodi di valutazione dipendono dalla loro tipologia:
•
titoli quotati su mercati di borsa ufficiali, sono valutati ai prezzi di mercato (nello specifico, si considera il prezzo
della più recente seduta di borsa);
•
titoli non quotati sui mercati di borsa ufficiali, sono valutati sulla base di stime coerenti del prezzo che tengano
conto dei dati del mercato;
•
quote di OICR (Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio), sono valutate al prezzo corrispondente al
valore giornaliero pubblicato dalla società di gestione per singola quota.
Il prezzo di mercato dei valori oggetto di pegno, deve essere rettificato, con applicazione di adeguati scarti, in funzione sia
della volatilità del mercato stesso sia di quella valutaria, in conformità a quanto disposto dai requisiti regolamentari.
In particolare, se la garanzia è denominata in una valuta locale diversa da quella del credito garantito (disallineamento di
valuta), deve essere applicato un ulteriore scarto.
Anche i disallineamenti di scadenza devono essere considerati nell’attività di valutazione della garanzia per tenere conto del
minor valore della copertura.
I modelli attualmente in uso nel Gruppo sono basati su scarti prudenziali sia predeterminati, sia stimati internamente.
L’approccio metodologico prevede che il valore della copertura sia stimato per singolo strumento finanziario in base al suo
valore di mercato (c.d. mark to market) con applicazione di uno scarto che tenga conto della rischiosità intrinseca del
medesimo in funzione dei differenti fattori (rischiosità dei corsi, periodo di detenzione e rischio di liquidità).
Le principali Entità sono state dotate di uno strumento informatico per la rivalutazione automatica al valore di mercato degli
strumenti finanziari acquisiti in pegno, garantendo in questo modo un monitoraggio costante della garanzia.
Per quanto riguarda la valutazione delle garanzie immobiliari, sono stati definiti ed implementati specifici processi e
procedure, al fine di assicurare la valutazione dell’immobile da parte di un perito indipendente ad un valore non superiore a
quello di mercato. Per le Entità operanti in Austria, Germania e Italia, le attività di monitoraggio e rivalutazione degli immobili
sono gestite tramite sistemi automatici basati su metodi statistici che utilizzano database interni o forniti da info-provider
esterni.
Altre tipologie di garanzie reali (quali ad esempio il pegno su merci) sono soggette, in fase di valutazione, a specifici scarti
prudenziali. L’attività di monitoraggio dipende dalle caratteristiche della garanzia stessa. In generale, il pegno su merci viene
gestito con la dovuta cautela.
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
226
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Rischio di credito
I
Descrizione delle principali tipologie di garanzie reali accettate dalle Entità del Gruppo
Le garanzie reali assunte a supporto delle linee di credito erogate dalle Entità del Gruppo sono rappresentate principalmente
da garanzie ipotecarie residenziali e commerciali (circa il 75% della consistenza totale delle garanzie) e dal pegno su titoli di
debito, azioni, quote di fondi comuni d’investimento (circa il 15%). La parte rimanente è costituita da pegno su altri valori (es.
merci) e altre garanzie reali (es. pegni su beni mobili registrati).
Ai fini del relativo riconoscimento per la mitigazione del rischio tuttavia, rilevano il rispetto dei requisiti generali previsti dalla
normativa di Vigilanza, e di quelli specifici per l’approccio adottato ai fini del calcolo del requisito patrimoniale relativamente
alla singola controparte/esposizione (Standardizzato, F-IRB, A-IRB), in conformità a quanto stabilito dall’ordinamento
giuridico del Paese di appartenenza.
La Capogruppo fornisce specifiche linee guida per l’ammissibilità di ciascuna tipologia di garanzia e di conseguenza ogni
Entità è tenuta a definire la lista delle garanzie ammissibili, in conformità sia ai metodi ed alle procedure di Gruppo, sia alla
normativa di Vigilanza locale ed alle peculiarità del sistema giuridico in essere nel Paese in cui opera.
Principali tipologie di garanti e di controparti in operazioni su derivati creditizi ed il loro merito di
credito
Le garanzie personali vengono acquisite quali elementi complementari ed accessori alla concessione del fido, per il quale
l’elemento di mitigazione del rischio è rappresentato dalla fonte di rientro sussidiaria. Esse rappresentano uno strumento
particolarmente diffuso nell’ambito del Gruppo, con caratteristiche differenziate nei diversi mercati di riferimento.
In particolare, risultano particolarmente rilevanti nel mercato italiano le garanzie personali rilasciate da persone fisiche o da
co-intestazioni di persone fisiche, che non vengono utilizzate ai fini di mitigazione del rischio. Meno frequentemente il rischio
di insolvenza è coperto da garanzie personali fornite da altre persone giuridiche (generalmente la casa madre o società
appartenenti allo stesso gruppo economico del debitore), oppure prestate da istituzioni finanziarie e compagnie assicurative
A livello consolidato, le garanzie personali sono rilasciate da banche (circa il 20% della consistenza totale delle garanzie), da
governi, banche centrali e altri enti pubblici (circa il 20%) e da altri soggetti (60%). In quest’ultima categoria sono comprese le
garanzie personali rilasciate da persone fisiche, la cui ammissibilità ai fini di mitigazione è funzione degli approcci adottati
dalle singole Entità.
Fornitori di protezione, ove la garanzia è rappresentata da derivati creditizi, sono quasi esclusivamente banche e controparti
istituzionali.
La fattispecie dei garanti ammissibili dipende dallo specifico approccio adottato da ciascuna Entità. In particolare,
nell’approccio Standardizzato esiste una lista ristretta di garanti ammissibili, di cui fanno parte Stati sovrani e banche centrali,
enti del settore pubblico ed enti territoriali, banche multilaterali di sviluppo, intermediari vigilati ed imprese non finanziarie con
rating esterno attribuito da un’ECAI riconosciuta, associato ad una classe della scala di valutazione del merito di credito non
inferiore a 2. Nell’approccio IRB-A, ai fini del riconoscimento nel calcolo dei requisiti patrimoniali delle garanzie personali,
oltre al soddisfacimento dei requisiti minimi previsti, rileva anche che l’entità sia in grado di effettuare la valutazione della
qualità e del merito creditizio del garante al momento dell’assunzione della protezione e per tutta la sua durata.
Prima di acquisire una garanzia personale il garante/fornitore di protezione (o il venditore di protezione in caso di “credit
default swap”) deve essere valutato al fine di ponderarne la solvibilità ed il profilo di rischio. L’effetto di copertura delle
garanzie personali/derivati creditizi con finalità di garanzia dal rischio di credito dipende sostanzialmente dal merito creditizio
del garante e, in fase di concessione, deve essere valutata anche sua capacità di rimborso.
Informazioni sulle concentrazioni del rischio di mercato o di credito nell’ambito degli strumenti di
attenuazione del rischio di credito adottati
Esiste rischio di concentrazione quando la maggior parte degli strumenti finanziari acquisiti a garanzia dal Gruppo (a livello di
portafoglio) è rappresentata da una ristretta tipologia di garanzie reali, di strumenti di protezione, ovvero quando è prestata da
una ristretta cerchia di specifici garanti (da intendersi sia come singolo nominativo sia come settore industriale di riferimento)
o quando vi è sproporzione nei volumi di garanzie assunte.
Tale concentrazione viene monitorata e controllata dai seguenti processi/meccanismi:

in caso di garanzie personali/derivati creditizi è attribuito al garante/fornitore di protezione un debito potenziale (in
termini di rischio indiretto). Nella fase di istruttoria del credito, in capo al garante viene posta una responsabilità
aggiuntiva e sussidiaria il cui effetto si riflette sull’esposizione complessiva ad esso riferita, calcolata e approvata in
conformità al sistema di deleghe interno a ciascuna Entità;

nel caso in cui il garante/fornitore di protezione, direttamente o indirettamente, sia una Banca centrale o uno Stato
sovrano, deve essere attribuito uno specifico limite di credito. Se il garante è un soggetto estero, è necessario
valutare, al caso, la definizione di un limite per il Paese di appartenenza.
227
(migliaia di €)
Tecniche di attenuazione del rischio - approccio standardizzato
Consistenze al 30.06.2014
GARANZIE REALI
FINANZIARIE
Esposizioni verso o garantite da amministrazioni centrali e banche centrali
ALTRE GARANZIE
Consistenze al 31.03.2014
GARANZIE
PERSONALI E
DERIVATI SU
CREDITI
GARANZIE REALI
FINANZIARIE
ALTRE GARANZIE
GARANZIE
PERSONALI E
DERIVATI SU
CREDITI
6.802.271
35.000
27.839
6.896.370
42.000
Esposizioni verso o garantite da Amministrazioni regionali o autorità locali
55.869
0
44.679
55.958
0
41.107
Esposizioni verso o garantite da organismi del settore pubblico
19.101
0
2.492.221
29.379
0
2.495.991
Esposizioni verso o garantite da banche multilaterali di sviluppo
0
0
0
0
0
0
Esposizioni verso o garantite da Organizzazioni internazionali
0
0
0
0
0
0
Esposizioni verso o garantite da enti
62.339.218
10.200
411.617
65.671.108
10.200
210.684
Esposizioni verso o garantite da imprese o altri soggetti
20.548.000
73.991
1.934.029
16.582.700
76.830
2.990.957
2.680.351
54.431
472.998
3.263.613
57.191
478.326
26.753
0
90.181
23.810
0
82.910
183.841
9.008
151.746
185.851
6.379
364.019
247
0
0
5.118
0
0
0
0
0
0
0
0
328.136
0
11.629
329.216
0
3.900
Esposizioni verso Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio (OICR)
0
0
0
0
0
0
Esposizioni in strumenti di capitale
0
0
0
0
0
0
Altre Esposizioni
0
0
0
0
0
0
92.983.787
182.630
5.636.939
93.043.123
192.600
6.689.550
Esposizioni al dettaglio
Esposizioni garantite da immobili
Esposizioni in stato di default
Esposizioni ad alto rischio
Esposizioni sotto forma di obbligazioni bancarie garantite
Esposizioni a breve termine verso imprese e altri soggetti o enti
TOTALE
21.656
(migliaia di €)
Tecniche di attenuazione del rischio di credito - metodo IRB
CONSISTENZE AL 30.06.2014
CONSISTENZE AL 31.03.2014
GARANZIE
GARANZIE
GARANZIE
GARANZIE
ALTRE
PERSONALI E
ALTRE
PERSONALI E
REALI
REALI
GARANZIE DERIVATI SU
GARANZIE DERIVATI SU
FINANZIARIE
FINANZIARIE
CREDITI
CREDITI
METODOLOGIA BASATA SUI RATING INTERNI - BASE
Esposizioni verso o garantite da amministrazioni centrali o banche centrali
Esposizioni verso o garantite da enti, enti pubblici e territoriali e altri soggetti
Esposizioni verso o garantite da imprese - PMI
Esposizioni verso o garantite da imprese - Finanziamenti specializzati
Esposizioni verso o garantite da imprese - Altre imprese
METODOLOGIA BASATA SUI RATING INTERNI - AVANZATO
Esposizioni verso o garantite da amministrazioni centrali o banche centrali
Esposizioni verso o garantite da enti, enti pubblici e territoriali e altri soggetti
Esposizioni verso o garantite da imprese - PMI
Esposizioni verso o garantite da imprese - Finanziamenti specializzati
Esposizioni verso o garantite da imprese - Altre imprese
Esposizioni al dettaglio garantite da immobili: PMI
Esposizioni al dettaglio garantite da immobili: Persone Fisiche
Esposizioni al dettaglio rotative qualificate
Altre esposizioni al dettaglio: PMI
Altre esposizioni al dettaglio: Persone Fisiche
TOTALE
823.651
8.899.305
221.778
21.110
52.752
17.954
1.541.665
831.120
405.516
155.434
6.291
742.911
1.425.400
1.381.644
213.424
19.535
55.110
16.720
1.635.093
763.264
177.523
165.298
13.925
689.209
601.870
22.751.792
1.582.694
70.705
3.651.168
52.179
198.786
700.529
663.251
40.291.570
534
76.152
28.426.514
8.047.661
24.943.778
8.334.178
81.948.946
1.665.121
1.077.516
156.911.139
1.541.669
2.207.448
6.618.351
652.884
13.920.755
16.270
17.316
240
12.395.975
116.159
38.797.219
2.234.847
23.359.080
1.481.883
65.761
3.891.468
45.815
195.734
313.681
677.549
35.360.931
565
89.496
30.604.830
8.202.721
22.909.034
4.627.856
82.195.555
1.665.336
1.089.286
153.799.756
1.530.158
3.578.273
8.733.511
741.327
12.880.348
15.585
18.882
291
13.466.575
117.144
42.128.049
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
228
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Rischio di credito
Esposizione al rischio di controparte
Il Rischio creditizio di controparte (CCR) è definito come il rischio che una controparte di un’operazione in derivati sia
insolvente prima della regolamentazione dei flussi di cassa della transazione.
Il rischio creditizio di Controparte è un caso particolare del più generico rischio di credito (e.g. i prestiti). Differentemente dai
tradizionali rischi creditizi sui prestiti, dove l’esposizione al rischio creditizio è unilaterale e solo la banca creditrice sostiene il
rischio di perdita, il CCR crea un rischio di perdita bilaterale: il valore di mercato di una transazione può essere positivo o
negativo alternativamente per entrambe le controparti. Il valore di mercato è incerto e può variare nel tempo al variare dei
fattori di mercato sottostanti.
L’esposizione dovuta al CCR è stimata considerando l’effetto di un periodo di stress (stressed Expected Positive Exposure) e
le pratiche di gestione del collaterale.
I prodotti finanziari che ricadono nell’ambito del CCR sono:
•
strumenti derivati “Over the Counter” (contratti non scambiati su piazze regolamentate);
•
“Security financing transactions” (pronti contro termine e prestito titoli marginati o no);
•
“Long settlement transactions”, dove la controparte della transazione è contrattualmente obbligata a consegnare un
titolo, una commodity o un ammontare in valuta estera contro una somma di denaro, altri strumenti finanziari, o
commodity, o vice versa alla data di regolamentazione o consegna che è superiore alla minore delle date tipiche
per quella transazione nel mercato;
•
derivati scambiati su piazze regolamentate.
PRINCIPI DI GOVERNANCE DEL RISCHI DI CREDITO DI CONTROPARTE
Al fine di definire metodologie, regolamentazioni interne e processi per la gestione del Rischio di Credito di Controparte
concettualmente robuste, correttamente implementate ed in coerenza con le istruzioni dell’Organo di Vigilanza italiano, sono
stati sviluppati i seguenti principi generali:
Punti fondamentali
•
•
•
•
il Rischio di Credito di Controparte è un tipo particolare di rischio di credito e come tale i processi e le regole per la
supervisione ed il controllo delle attività legate al CCR seguono la stessa logica delle attività di credito, per
assicurare una vista comprensiva del rischio controparte.
La gestione del CCR deve considerare i limiti di rischio e adeguarsi con le Regole Globali emesse dal Group Risk
Management e deve essere incorporato nel sistema di limiti e processi delle Legal Entity.
Il controllo del CCR è assicurato su base giornaliera da funzioni di rischio dedicate in ciascuna Legal Entity15 e nella
Holding Company, dal senior management, dalle commissioni rilevanti ed dal consiglio di amministrazione.
La gestione del CCR deve incorporare i rischi di mercato per poter catturare i movimenti di mercato nel CCR.
Ruolo della Holding Company e delle Legal Entity
•
•
•
•
•
•
15
La definizione delle linee guida, l’impostazione del framework e delle policy per la gestione del CCR sarà in capo a
specifiche funzioni della Capogruppo come riportato nel regolamento interno della Holding.
La Holding sarà responsabile di monitorare le esposizioni a livello di gruppo al fine di garantire un appropriata
supervisione sul rischio di concentrazione e sulle esposizioni più rilevanti.
La Holding partecipa alla definizioni delle azioni correttive per le anomalie riguardanti il CCR delle controparti
rilevanti16.
La funzione Risk Methodology della Holding è responsabile per lo sviluppo dei modelli di CCR per il Gruppo
UniCredit
Sulla base di regole generali emesse dalla Holding, sarà implementato un rigoroso e completo programma di
stress testing, tale da considerare scenari rilevanti sia a livello di gruppo che di Legal Entity, basati sui numeri
scaturiti dalla misurazione del rischio di controparte.
La Holding ha emesso specifiche regole generali che descrivono il robusto processo di individuazione ed analisi dei
rischi Wrong Way generici e specifici.
Le entità di controllo del CCR di UC SpA, UCB AG e UC BA AG sono responsabili del coordinamento delle funzioni sotto-controllate per le loro corrispettive Legal
Entity consolidate.
16
Le controparti sono considerate rilevanti in base al loro rating, il livello di esposizione o altri parametri rilevanti come definito nella documentazione di gruppo
229
MODALITÀ DI GESTIONE E MONITORAGGIO DEL RISCHIO
Il framework di gestione del rischi creditizi di controparte nel gruppo UniCredit è basato sul controllo quotidiano delle
esposizioni, definite utilizzando un approccio basato sul calcolo della distribuzione di valori futuri delle transazioni scambiate
su mercati regolamentati, OTC ed SFT a livello di singola controparte.
La funzione Risk Methodology della Holding ha articolato in tre fasi la stima a livello di controparte della esposizione
creditizia, questi sono:
•
generazione degli scenari. Scenari di mercato future sono simulate su un insieme fisso di date di simulazione,
utilizzando modelli di evoluzione di fattori di rischio.
•
valutazione degli strumenti. Per ogni data di simulazione e per ogni realizzazione dei fattori di rischio di mercato
sottostanti, si esegue la valutazione degli strumenti.
•
aggregazione. Per ogni data di simulazione e per ogni realizzazione dei fattori di rischio di mercato sottostanti, i
valori degli strumenti sono sommati per ottenere il valore di portafoglio per la controparte.
A scopo manageriale l’esposizione a livello di controparte delle transazioni all’interno dell’ modello interno (IMM) è misurato
utilizzando la Potential Future Exposure17 (PFE). Per transazioni non incluse nello scopo del IMM per il CCR, le esposizioni
sono stimate utilizzando fattori di conversione creditizia (i.e. CCF). La calibrazione dei CCF risulta in un stima prudenziale di
PFE.
I modelli interni che calcolano l’esposizione pre-settlement giornaliera producono le misure che sono utilizzate nel calcolo del
Patrimonio di Vigilanza, processo per il quale UniCredit ha ricevuto autorizzazione da parte degli Organi di Vigilanza in Aprile
2014. Gli stessi modelli interni producono simulazioni “stressed” che saranno utilizzate nel processo ICAAP e forniscono al
risk management analisi a livello di controparti, paesi e settori di mercato ed identificano potenziali rischi di tipo General
Wrong Way nel portafoglio.
La definizione e approvazioni dei limiti sul CCR sono parte del processo di underwriting a livello locale e centrali di
capogruppo, vi sono descritti i poteri di delega, la fase di escalation e i comitati rischi competenti. La funzione locale di
controllo del CCR contribuisce alla definizione dei limiti e alla revisione dei processi fornendo il necessario contribuito tecnico
e professionale.
La propensione al rischio verso una controparte o ad un insieme di controparti parte di uno stesso gruppo è definito
attraverso un plafond, per categorie di clienti quando esiste, oppure attraverso il limite che rappresenta l’esposizione
massima consolidata che la Legal Entity e/o il Gruppo può garantire a questa controparte.
La definizione dei limiti e dei plafond è effettuata dalla funzioni competenti conformemente alle strategie creditizie stabilite a
livello di gruppo e/o coerentemente con quelle definite a livello locale.
Una parte di questo plafond/limite può essere allocata sul rischio di pre-settlement che sarà confrontato con il massimo
Potential Future Exposure (PFE) verso una controparte in un determinato arco temporale.
MITIGAZIONE DEL RISCHIO
UniCredit mitiga i rischi di credito di controparte in operazione con derivati attraverso il ricorso a controparti centrali (Central
Counterparties - CCPs), tecniche di compensazione (netting) e di collateralizzazione.
Il netting consente l’aggregazione e la compensazione di transazioni in derivati con valore Mark-to Market positivo e negativo
con la stessa controparte, riducendo cosi l’esposizione in casi di default di una delle controparti. Una specifica
regolamentazione a livello di Gruppo stabilisce che tutti gli accordi di compensazione debbano essere documentati in forma
scritta attraverso un accordo quadro (Master Agreement) giuridicamente vincolante. L'applicazione e l'applicabilità di tali
accordi di compensazione viene monitorata su base continuativa dall’Ufficio Legale incaricato. Tra le posizioni a livello di
Entità di Gruppo non viene effettuata alcuna ulteriore compensazione in quanto non consentita dalla legge e, inoltre, non
sarebbe coperta dagli accordi quadro bilaterali sottostanti.
Potrebbero essere richiesti accordi per la costituzione di garanzie collaterali (se legalmente applicabili nella giurisdizione), in
funzione del merito creditizio della controparte e della natura della transazione. Come regola generale, derivati su cambi, su
tassi di interesse, su titoli azionari, su materie prime, derivati creditizi, le EU-emissions-allowance transactions, derivati sul
clima e altre operazioni in derivati OTC possono essere collateralizzate attraverso un accordo che preveda la prestazione di
garanzie collaterali.
17
La Potential Future Exposure è definita come la probabile esposizione per un dato livello di confidenza ed ad una certa data futura.
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
230
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Rischio di credito
È definita a livello di Gruppo una specifica policy per il controllo e la gestione delle garanzie collaterali, approvata nel 2013 dai
comitati rischi nel Gruppo. Questa definisce i ruoli e le responsabilità delle strutture coinvolte sia a livello di Capogruppo sia di
singola Entità. Detta regolamentazione definisce i criteri di ammissibilità (anche tipi di garanzie pre-approvati, garanzie che
richiedono approvazione specifica e garanzie non–accettabili), assicurando che la garanzia collaterale concordata presenti le
seguenti caratteristiche, quali la trasparenza dei prezzi, il livello di liquidità, esecutività, l'indipendenza e l'idoneità ai fini
regolamentari e definisce i parametri per quanto concerne gli aspetti della correlazione e della concentrazione dei rischi. È
necessario distinguere i criteri di idoneità delle garanzie collaterali per le operazioni in derivati OTC e delle operazioni di
Reverse Repo/Secutity Lending Transactions, in quanto le garanzie collaterali per i derivati OTC devono avere una qualità
creditizia più elevata, data la natura potenzialmente più lunga della transazione e l'incapacità di modificare i criteri di idoneità
con un accordo CSA già firmato. Le garanzie collaterali per le operazioni di Reverse Repo/Secutity Lending Transactions
possono essere di gamma più ampia, data la durata generalmente più breve delle operazioni. Le garanzie collaterali “non per
cassa” accettate per mitigare le esposizioni in derivati OTC sono soggette ad un margine addizionale (“haircut”); le garanzie
collaterali vengono adeguatamente valutate e selezionate e i margini addizionali sono definiti sulla base del grado di liquidità
e di volatilità del prezzo del titolo sottostante e riflettono il fatto che la garanzia possa diminuire di valore nel periodo
compreso tra la data in cui la garanzia collaterale viene richiesta e la data di liquidazione della stessa.
Una struttura indipendente di gestione delle garanzie collaterali segue il processo di collateralizzazione; tale processo
comprende la costituzione in pegno e la ricezione delle garanzie collaterali, effettuando la riconciliazione delle richieste di
alimentazione del margine effettuate e/o non evase.
Il processo di gestione delle garanzie è strettamente allineato con la strategia di raccolta a breve e lungo termine delle Banca
(sia al livello di entità giuridica, sia al livello di gruppo). Un’altra policy di Gruppo definisce la re-hypothecation (l’uso delle
garanzie ricevute come garanzia dei propri debiti) di garanzie per assicurare prudenza e minimizzare i problemi di liquidità.
Esigenze intra-day di collateralizzazione, oltre una specifica soglia, vengono immediatamente segnalate all’unità che gestisce
il funding a breve termine della banca.
Ove possibile, UniCredit fa ricorso a CCP per mitigare il rischi creditizio di controparte per derivati OTC. Una CCP, agendo
come intermediario di un derivato OTC, elimina il rischio di controparte bilaterale di una transazione, lasciando la necessità
per UniCredit di gestire il rischio di mercato.
MODALITÀ DI GESTIONE DEL WRONG WAY RISK
Sia la le funzioni di capogruppo che delle società controllate addette al controllo del CCR, valutano e gestiscono il Wrong
Way Risk derivante dalla correlazione positiva fra il merito creditizio della controparte e i fattori di rischio che guidano
l’esposizione verso la controparte stessa. Il Wrong Way Risk si distingue in Wrong-Way Risk specifico (SWWR) e WrongWay Risk generico (GWWR).
Wrong Way Risk specifico si verifica quando l’esposizione della transazione è correlata con il merito creditizio della
controparte per un motivo che è specifico per la controparte. Più comunemente questo tipo di correlazione si verifica quando
c’è un collegamento legale/economico di proprietà fra la controparte e l’entità sottostante le garanzie
In dettaglio le transazioni affette da SWWR sono in grado di generare esposizioni più elevate rispetto al PFE (Potential Future
Exposure) standard del settore come definito dalle metodologie, dal momento che quest’ultimo si applica a derivati plain
vanilla e assume una correlazione limitata. La policy sul Wrong Way Risk specifico ha lo scopo di completare le nostre
metodologie di calcolo dell’esposizione, fornendo un quadro unico per la propensione, definizione, monitoraggio e gestione
dell’esposizione al Wrong Way risk specifico.
Wrong-Way Risk generico: si verifica quando la probabilità di insolvenza della controparte è positivamente correlata con
fattori generali di rischio di mercato, che interessa anche il valore delle transazioni con il gruppo. La policy sul Wrong Way
Risk generico ha lo scopo di definire il quadro di riferimento per l’analisi, il monitoraggio e la gestione del potenziale impatto
del GWWR per prodotto, paese e settore industriale. Inoltre prevede ulteriori livelli di controllo per le transazioni affette da
Wrong Way Risk generico.
Le regole generali definite dalla Capogruppo forniscono indicazioni sui principi e sulle fasi da seguire in materia di controllo e
gestione di questa tipologia di rischi.
IMPATTI IN CASO DI RIDUZIONE DEL MERITO DI CREDITO
Vengono effettuati reports mensili per misurare l'impatto in termini di addizionali garanzie collaterali che la banca dovrebbe
fornire in caso di downgrade del suo rating creditizio. A tal fine vengono presi in considerazione i rating forniti da tutte le
principali agenzie di rating.
I controlli vengono effettuati a livello di singola Entità. Viene effettuata, inoltre, un’attività di reportistica a livello consolidato,
per consentire la valutazione dell'impatto a livello di Gruppo. Attenzione particolare è riservata ai veicoli.
231
(migliaia di €)
Rischio di controparte - garanzie reali detenute
V A LOR E EA D A L
V A LOR E EA D A L
3 0 .0 6 .2 0 14
3 1.0 3 .2 0 14
R ISC HIO D I C ON T R OPA R T E - GA R A N Z IE R EA LI D ET EN U T E
Approccio standardizzato
- contratti derivati e operazioni con regolamento a lungo termine
- operazioni SFT
310.819
400.309
87.976.191
88.198.021
(migliaia di €)
Rischio di controparte
VALORE EAD
VALORE PONDERATO
VALORE EAD
VALORE PONDERATO
30.06.2014
30.06.2014
31.03.2014
31.03.2014
Approccio standardizzato
- contratti derivati e operazioni con regolamento a lungo termine
13.016.689
2.207.782
12.103.265
2.194.022
- operazioni SFT
5.570.069
1.131.889
7.313.774
1.751.403
- compensazione tra prodotti diversi
1.122.076
87.589
715.336
78.575
- contratti derivati e operazioni con regolamento a lungo termine
12.964.876
5.975.903
13.114.144
5.112.980
- operazioni SFT
18.161.743
687.406
16.101.848
687.955
959.003
727.413
941.618
704.397
Approccio IRB
- compensazione tra prodotti diversi
(migliaia di €)
Portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali di fine periodo
CONSISTENZE AL
ATTIVITA' SOTTOSTANTI/TIPOLOGIE DERIVATI
1. Titoli di debito e tassi di interesse
a) Options
b) Swap
c) Forward
d) Futures
30.06.2014
CONSISTENZE AL
31.12.2013
OVER THE COUNTER
CONTROPARTI CENTRALI
OVER THE COUNTER
CONTROPARTI CENTRALI
1.987.065.805
104.924.786
2.113.766.156
73.125.780
295.852.050
29.774.000
323.471.637
25.668.000
1.582.648.381
4.312
1.651.840.689
220.631
50.891.060
1.900.856
53.248.036
1.979.372
45.257.777
-
73.245.618
26.710
57.674.314
-
85.179.084
-
143.386.736
35.112.803
108.813.605
31.150.057
118.414.486
29.384.716
94.537.276
24.068.811
10.415.000
450.000
11.559.000
398.000
c) Forward
265.001
-
387.000
-
d) Futures
-
5.276.733
65
6.683.242
e) Altri
2. Titoli di capitale e indici azionari
a) Options
b) Swap
e) Altri
3. Valute e oro
a) Options
14.292.249
1.354
2.330.264
4
542.206.425
164.836
559.289.111
75.251
28.283.626
-
27.219.562
-
b) Swap
225.094.401
-
218.399.350
-
c) Forward
287.894.142
-
313.151.840
-
d) Futures
-
164.836
-
75.251
e) Altri
934.256
-
518.359
-
4. Merci
3.488.814
982.000
3.204.261
756.000
5. Altri sottostanti
Totale
1.280.387
-
1.463.710
-
2.677.428.167
141.184.425
2.786.536.843
105.107.088
La tabella riporta i valori nozionali degli strumenti derivati finanziari classificati nel portafoglio di negoziazione di vigilanza nei separati bilanci delle società facenti parte
del Gruppo Bancario.
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
232
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Rischio di credito
(migliaia di €)
Portafoglio bancario: valori nozionali di fine periodo - Di copertura
CONSISTENZE AL
ATTIVITA' SOTTOSTANTI/TIPOLOGIE DERIVATI
30.06.2014
CONSISTENZE AL
31.12.2013
OVER THE COUNTER
CONTROPARTI CENTRALI
OVER THE COUNTER
CONTROPARTI CENTRALI
24.940.892
6.149.000
26.807.799
8.078.000
2.160.000
-
1.994.000
-
22.751.892
-
23.550.799
-
c) Forward
29.000
-
1.263.000
-
d) Futures
-
6.149.000
-
8.078.000
1. Titoli di debito e tassi di interesse
a) Options
b) Swap
e) Altri
-
-
-
-
35.069.000
-
5.394.248
-
6.000
-
248
-
b) Swap
-
-
-
-
c) Forward
-
-
-
-
d) Futures
-
-
-
-
35.063.000
-
5.394.000
-
6.104.508
-
7.814.228
-
652.000
-
489.000
-
b) Swap
2.804.147
-
3.111.711
-
c) Forward
2.648.361
-
4.213.517
-
d) Futures
-
-
-
-
e) Altri
-
-
-
-
4. Merci
-
-
-
-
5. Altri sottostanti
-
-
-
-
66.114.400
6.149.000
40.016.275
8.078.000
2. Titoli di capitale e indici azionari
a) Options
e) Altri
3. Valute e oro
a) Options
Totale
La tabella, che si riferisce al Gruppo Bancario, riporta i valori nozionali degli strumenti derivati finanziari di copertura contabile classificati nel portafoglio bancario.
(migliaia di €)
Portafoglio bancario: valori nozionali di fine periodo - Altri derivati
CONSISTENZE AL
ATTIVITA' SOTTOSTANTI/TIPOLOGIE DERIVATI
30.06.2014
CONSISTENZE AL
31.12.2013
OVER THE COUNTER
CONTROPARTI CENTRALI
OVER THE COUNTER
CONTROPARTI CENTRALI
34.945.316
-
42.126.504
12.000
6.094.386
-
6.093.987
-
28.835.131
-
36.032.517
-
c) Forward
5.799
-
-
-
d) Futures
10.000
-
-
12.000
-
-
-
-
1.927.141
-
2.044.161
-
1.927.141
-
2.044.161
-
b) Swap
-
-
-
-
c) Forward
-
-
-
-
d) Futures
-
-
-
-
e) Altri
-
-
-
-
788.145
-
1.805.247
-
-
-
60.006
-
18.283
-
336.433
-
c) Forward
769.862
-
1.408.808
-
d) Futures
-
-
-
-
e) Altri
-
-
-
-
4. Merci
16.217
-
45.993
-
-
-
-
-
37.676.819
-
46.021.905
12.000
1. Titoli di debito e tassi di interesse
a) Options
b) Swap
e) Altri
2. Titoli di capitale e indici azionari
a) Options
3. Valute e oro
a) Options
b) Swap
5. Altri sottostanti
Totale
La tabella, che si riferisce al Gruppo Bancario, riporta i valori nozionali degli strumenti derivati finanziari rilevati in bilancio nelle “attività/passività finanziarie detenute
per la negoziazione” appartenenti al portafoglio bancario di vigilanza.
233
(migliaia di €)
Derivati finanziari: fair value lordo positivo - ripartizione per prodotti
FAIR VALUE POSITIVO
CONSISTENZE AL
PORTAFOGLI/TIPOLOGIE DERIVATI
A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza
a) Opzioni
b) Interest rate swap
c) Cross currency swap
d) Equity swap
e) Forward
f) Futures
g) Altri
B. Portafoglio bancario - di copertura
a) Opzioni
b) Interest rate swap
c) Cross currency swap
d) Equity swap
e) Forward
f) Futures
g) Altri
C. Portafoglio bancario - altri derivati
a) Opzioni
b) Interest rate swap
c) Cross currency swap
d) Equity swap
e) Forward
f) Futures
g) Altri
Totale
30.06.2014
CONSISTENZE AL
31.12.2013
OVER THE COUNTER
CONTROPARTI CENTRALI
OVER THE COUNTER
CONTROPARTI CENTRALI
72.246.187
1.523.654
69.421.525
1.411.513
5.536.072
1.494.786
5.571.625
1.386.151
60.256.609
-
54.909.113
-
3.220.044
-
3.648.385
-
123.000
-
212.000
-
2.744.325
275
4.761.734
944
-
28.377
493
24.418
366.137
216
318.175
-
1.001.181
-
877.452
-
19.000
-
16.000
-
582.294
-
466.443
-
9.597
-
30.229
-
-
-
-
-
10.290
-
22.780
-
-
-
-
-
380.000
-
342.000
-
1.982.239
56
1.456.826
164
37.851
-
42.791
-
1.929.210
-
1.385.106
-
4.517
-
3.537
-
-
-
-
-
10.642
-
25.392
-
19
-
-
79
-
56
-
85
75.229.607
1.523.710
71.755.803
1.411.677
La tabella riporta la distribuzione dei fair value lordi positivi secondo la tipologia di prodotto ed in base alla classificazione nel portafoglio bancario o di negoziazione
operata nei separati bilanci delle società facenti parte del Gruppo Bancario.
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
234
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Rischio di credito
(migliaia di €)
Derivati finanziari: fair value lordo negativo - ripartizione per prodotti
FAIR VALUE NEGATIVO
CONSISTENZE AL
PORTAFOGLI/TIPOLOGIE DERIVATI
A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza
a) Opzioni
b) Interest rate swap
c) Cross currency swap
d) Equity swap
e) Forward
f) Futures
g) Altri
30.06.2014
CONSISTENZE AL
31.12.2013
OVER THE COUNTER
CONTROPARTI CENTRALI
OVER THE COUNTER
CONTROPARTI CENTRALI
68.075.165
1.411.092
66.182.149
1.287.293
7.085.374
1.376.534
7.002.812
1.236.029
54.621.805
-
50.519.764
-
3.833.239
-
4.041.470
-
139.000
1.000
219.000
1.000
2.333.722
477
4.336.995
581
-
33.081
493
49.683
62.025
-
61.615
-
1.436.849
-
1.423.656
-
37.108
-
50.176
-
1.240.689
-
1.149.912
-
149.156
-
154.805
-
-
-
-
-
9.896
-
68.763
-
f) Futures
-
-
-
-
g) Altri
-
-
-
-
1.257.386
2
1.172.523
83
B. Portafoglio bancario - di copertura
a) Opzioni
b) Interest rate swap
c) Cross currency swap
d) Equity swap
e) Forward
C. Portafoglio bancario - Altri derivati
a) Opzioni
b) Interest rate swap
c) Cross currency swap
d) Equity swap
e) Forward
f) Futures
g) Altri
Totale
99.693
-
127.279
-
1.133.889
-
1.026.998
-
21.717
-
9.660
-
-
-
-
-
2.068
-
8.586
-
19
-
-
79
-
2
-
4
70.769.400
1.411.094
68.778.328
1.287.376
La tabella riporta la distribuzione dei fair value lordi negativi secondo la tipologia di prodotto ed in base alla classificazione nel portafoglio bancario o di negoziazione
operata nei separati bilanci delle società facenti parte del Gruppo Bancario.
235
Derivati finanziari OTC: portafoglio di negoziazione di vigilanza - valori nozionali, fair value lordi
positivi e negativi per controparti - contratti non rientranti in accordi di compensazione
CONSISTENZE AL
(migliaia di €)
30.06.2014
GOVERNI E
BANCHE
CENTRALI
ALTRI ENTI
PUBBLICI
BANCHE
SOCIETA'
FINANZIARIE
SOCIETA' DI
ASSICURAZIONE
IMPRESE NON
FINANZIARIE
ALTRI SOGGETTI
539.228
24.758.011
58.796.383
87.392.945
12.130.458
34.592.322
2.713.543
- fair value positivo
241
1.592.453
1.112.180
3.131.760
54.370
2.020.801
94.503
- fair value negativo
85
826.498
1.822.513
3.201.209
24.922
51.119
1.965
- esposizione futura
246
283.426
398.119
373.436
13.409
281.658
3.718
- valore nozionale
-
140.000
104.543.972
447.328
97.960
1.095.198
1.124.291
- fair value positivo
-
19.000
339.550
38
1.000
4.151
4.807
- fair value negativo
-
-
35.910
29.098
1.252
12.461
17.097
- esposizione futura
-
8.000
7.286.000
31.001
4.414
12.143
12.007
CONTRATTI NON RIENTRANTI IN ACCORDI DI
COMPENSAZIONE
1) Titoli di debito e tassi d'interesse
- valore nozionale
2) Titoli di capitale e indici azionari
3) Valute e oro
- valore nozionale
2.460.472
822.404
18.437.453
6.101.301
149.515
15.263.818
2.344.685
- fair value positivo
56.847
4.080
249.508
111.848
2.029
385.208
32.663
- fair value negativo
11.865
158.101
373.074
280.020
4.028
194.761
11.515
- esposizione futura
17.998
50.259
379.717
112.586
1.669
290.087
7.532
- valore nozionale
-
11.000
565.213
782.359
3.000
411.444
79.770
- fair value positivo
-
-
8.278
1.000
-
14.644
30
- fair value negativo
-
-
18.140
4.000
-
12.851
1.374
- esposizione futura
-
1.000
45.067
50.000
-
31.098
684
4) Altri valori
La tabella si riferisce al solo Gruppo Bancario ed esclude i contratti derivati quotati in mercati i cui meccanismi di funzionamento garantiscono i partecipanti dal rischio
di controparte.
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
236
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Rischio di credito
Derivati finanziari OTC: portafoglio di negoziazione di vigilanza - valori nozionali,
fair value lordi positivi e negativi per controparti - contratti rientranti in accordi di compensazione
CONSISTENZE AL
(migliaia di €)
30.06.2014
GOVERNI E
BANCHE
CENTRALI
ALTRI ENTI
PUBBLICI
BANCHE
SOCIETA'
FINANZIARIE
SOCIETA' DI
ASSICURAZIONE
IMPRESE NON
FINANZIARIE
ALTRI SOGGETTI
- valore nozionale
40.412
16.612.129
727.898.151
978.092.229
5.048.982
38.163.013
288.000
- fair value positivo
14.744
823.669
33.159.560
21.457.736
68.110
1.157.425
26.000
-
536.664
31.975.235
20.533.043
447.158
506.193
-
- valore nozionale
-
21.000
25.831.000
9.602.000
392.987
91.000
-
- fair value positivo
-
-
716.000
157.000
2.000
1.000
-
- fair value negativo
-
3.000
1.109.000
332.000
9.519
31.000
-
1.445.562
2.064.000
403.523.590
46.854.916
1.750.051
40.915.661
73.000
107.526
1.000
3.990.752
495.816
8.416
727.084
15.000
1.001
12.000
4.225.070
572.408
8.866
602.210
-
- valore nozionale
-
-
895.000
267.749
-
1.753.666
-
- fair value positivo
-
-
27.000
7.445
-
41.915
-
- fair value negativo
-
-
25.000
10.864
-
41.354
-
CONTRATTI RIENTRANTI IN ACCORDI DI
COMPENSAZIONE
1) Titoli di debito e tassi d'interesse
- fair value negativo
2) Titoli di capitale e indici azionari
3) Valute e oro
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
4) Altri valori
La tabella si riferisce al solo Gruppo Bancario ed esclude i contratti derivati quotati in mercati i cui meccanismi di funzionamento garantiscono i partecipanti dal rischio
di controparte.
237
Derivati finanziari OTC: portafoglio bancario - valori nozionali, fair value lordi positivi
e negativi per controparti - contratti non rientranti in accordi di compensazione
CONSISTENZE AL
(migliaia di €)
30.06.2014
GOVERNI E
BANCHE
CENTRALI
ALTRI ENTI
PUBBLICI
BANCHE
SOCIETA'
FINANZIARIE
SOCIETA' DI
ASSICURAZIONE
IMPRESE NON
FINANZIARIE
ALTRI SOGGETTI
- valore nozionale
5.000.000
4.000
19.212.153
13.222.040
438.000
314.127
578.087
- fair value positivo
1.731.811
-
286.874
129.091
6.000
51.510
4.718
- fair value negativo
-
-
877.041
424.849
-
65.155
11.485
- esposizione futura
60.000
-
57.672
73.726
7.000
18.060
912
- valore nozionale
-
-
35.275.395
65.128
-
65.087
1.587.489
- fair value positivo
-
-
378.397
5
-
-
-
- fair value negativo
-
-
7.697
-
-
5
76.956
- esposizione futura
-
-
2.492.294
5.205
-
4
813
- valore nozionale
-
-
3.977.080
1.686
-
36.631
-
- fair value positivo
-
-
28.824
3
-
6.594
-
- fair value negativo
-
-
128.714
-
-
36.903
-
- esposizione futura
-
-
129.608
17
-
26.238
-
- valore nozionale
-
-
8.217
-
-
-
8.000
- fair value positivo
-
-
62
-
-
220
-
- fair value negativo
-
-
-
-
-
-
62
- esposizione futura
-
-
36
-
-
-
36
CONTRATTI NON RIENTRANTI IN ACCORDI DI
COMPENSAZIONE
1) Titoli di debito e tassi d'interesse
2) Titoli di capitale e indici azionari
3) Valute e oro
4) Altri valori
La tabella si riferisce al solo Gruppo Bancario ed esclude i contratti derivati quotati in mercati i cui meccanismi di funzionamento garantiscono i partecipanti dal rischio
di controparte.
Derivati finanziari OTC: portafoglio bancario - valori nozionali, fair value lordi positivi
e negativi per controparti - contratti rientranti in accordi di compensazione
CONSISTENZE AL
(migliaia di €)
30.06.2014
GOVERNI E
BANCHE
CENTRALI
ALTRI ENTI
PUBBLICI
BANCHE
SOCIETA'
FINANZIARIE
SOCIETA' DI
ASSICURAZIONE
IMPRESE NON
FINANZIARIE
ALTRI SOGGETTI
- valore nozionale
-
74.000
18.200.543
2.516.219
-
327.038
-
- fair value positivo
-
5.000
313.708
23.668
-
6.253
-
- fair value negativo
-
1.000
615.342
354.936
-
68.382
-
- valore nozionale
-
-
42
-
-
3.000
-
- fair value positivo
-
-
-
-
-
2.000
-
- fair value negativo
-
-
-
-
-
-
-
- valore nozionale
-
-
2.238.256
180.000
-
459.000
-
- fair value positivo
-
-
1.682
-
-
7.000
-
- fair value negativo
-
-
18.705
5.000
-
2.000
-
- valore nozionale
-
-
-
-
-
-
-
- fair value positivo
-
-
-
-
-
-
-
- fair value negativo
-
-
-
-
-
-
-
CONTRATTI RIENTRANTI IN ACCORDI DI
COMPENSAZIONE
1) Titoli di debito e tassi d'interesse
2) Titoli di capitale e indici azionari
3) Valute e oro
4) Altri valori
La tabella si riferisce al solo Gruppo Bancario ed esclude i contratti derivati quotati in mercati i cui meccanismi di funzionamento garantiscono i partecipanti dal rischio
di controparte.
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
238
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Rischio di credito
(migliaia di €)
Derivati creditizi: valori nozionali di fine periodo
PORTAFOGLIO DI NEGOZIAZIONE DI VIGILANZA
CATEGORIE DI
OPERAZIONI
PORTAFOGLIO BANCARIO
SU UN SINGOLO
SOGGETTO
SU PIU' SOGGETTI
(BASKET)
SU UN SINGOLO
SOGGETTO
SU PIU' SOGGETTI
(BASKET)
a) Credit default products
20.831.000
21.881.000
480.100
-
b) Credit spread products
-
-
-
-
c) Total rate of return swap
-
-
-
-
1.874.000
2.471.000
5.000
-
1. Acquisti di protezione
d) Altri
Consistenze al
30.06.2014
22.705.000
24.352.000
485.100
-
Consistenze al
31.12.2013
28.560.000
26.150.400
426.100
-
a) Credit default products
22.514.000
22.939.000
100.000
-
b) Credit spread products
13.491
-
-
-
-
-
-
-
524.000
1.174.000
-
-
23.051.491
27.556.269
24.113.000
27.111.000
100.000
100.000
-
2. Vendite di protezione
c) Total rate of return swap
d) Altri
Consistenze al
Consistenze al
30.06.2014
31.12.2013
La tabella riporta I valori nozionali degli strumenti derivati creditizi in base alla classificazione nel portafoglio di negoziazione di vigilanza od in quello bancario operata
nei separati bilanci delle società facenti parte del Gruppo Bancario.
(migliaia di €)
Derivati creditizi OTC: fair value lordo positivo - ripartizione per prodotti
FAIR VALUE POSITIVO
CONSISTENZE AL
CONSISTENZE AL
30.06.2014
31.12.2013
1.139.473
1.054.221
a) Credit default products
982.000
987.147
b) Credit spread products
2.473
2.074
PORTAFOGLI/TIPOLOGIE DERIVATI
A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza
c) Total rate of return swap
d) Altri
B. Portafoglio bancario
-
3.000
155.000
62.000
-
1.199
a) Credit default products
-
1.199
b) Credit spread products
-
-
c) Total rate of return swap
-
-
d) Altri
Totale
-
-
1.139.473
1.055.420
La tabella riporta la distribuzione dei fair value lordi positivi secondo la tipologia di prodotto ed in base alla classificazione nel portafoglio bancario o di negoziazione
operata nei separati bilanci delle società facenti parte del Gruppo Bancario.
239
(migliaia di €)
Derivati creditizi OTC: fair value lordo negativo - ripartizione per prodotti
FAIR VALUE NEGATIVO
CONSISTENZE AL
CONSISTENZE AL
30.06.2014
31.12.2013
1.077.919
1.069.107
a) Credit default products
941.000
1.033.000
b) Credit spread products
919
1.107
PORTAFOGLI/TIPOLOGIE DERIVATI
A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza
c) Total rate of return swap
d) Altri
B. Portafoglio bancario
-
-
136.000
35.000
9.410
10.879
a) Credit default products
9.384
10.824
b) Credit spread products
-
-
c) Total rate of return swap
-
-
26
1.087.329
55
1.079.986
d) Altri
Totale
La tabella riporta la distribuzione dei fair value lordi negativi secondo la tipologia di prodotto ed in base alla classificazione nel portafoglio bancario o di negoziazione
operata nei separati bilanci delle società facenti parte del Gruppo Bancario.
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
240
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Rischio di credito
Derivati creditizi OTC: fair value lordi (positivi e negativi)
per controparti - contratti non rientranti in accordi di compensazione
(migliaia di €)
CONSISTENZE AL
30.06.2014
GOVERNI E
BANCHE
CENTRALI
ALTRI ENTI
PUBBLICI
BANCHE
SOCIETA'
FINANZIARIE
SOCIETA' DI
ASSICURAZIONE
IMPRESE NON
FINANZIARIE
ALTRI SOGGETTI
- valore nozionale
-
-
4.345.000
-
-
-
-
- fair value positivo
-
-
115.000
-
-
-
-
- fair value negativo
-
-
81.000
-
-
-
-
- esposizione futura
-
-
346.000
-
-
-
-
- valore nozionale
-
-
1.711.491
-
-
-
-
- fair value positivo
-
-
42.473
-
-
-
-
- fair value negativo
-
-
55.919
-
-
-
-
- esposizione futura
-
-
147.000
-
-
-
-
- valore nozionale
-
-
-
-
-
-
5.000
- fair value positivo
-
-
-
-
-
-
-
- fair value negativo
-
-
-
-
-
-
26
- valore nozionale
-
-
-
-
-
-
-
- fair value positivo
-
-
-
-
-
-
-
- fair value negativo
-
-
-
-
-
-
-
CONTRATTI NON RIENTRANTI IN ACCORDI DI
COMPENSAZIONE
Negoziazione di vigilanza
1) Acquisto protezione
2) Vendita protezione
Portafoglio bancario
1) Acquisto di protezione
2) Vendita di protezione
La tabella si riferisce al solo Gruppo Bancario ed esclude i contratti derivati quotati in mercati regolamentati i cui meccanismi di funzionamento garantiscono i
partecipanti dal rischio di controparte.
Derivati creditizi OTC: fair value lordi (positivi e negativi)
per controparti - contratti rientranti in accordi di compensazione
(migliaia di €)
CONSISTENZE AL
30.06.2014
GOVERNI E
BANCHE
CENTRALI
ALTRI ENTI
PUBBLICI
BANCHE
SOCIETA'
FINANZIARIE
SOCIETA' DI
ASSICURAZIONE
IMPRESE NON
FINANZIARIE
ALTRI SOGGETTI
- valore nozionale
-
-
29.899.000
12.813.000
-
-
-
- fair value positivo
-
-
81.000
51.000
-
-
-
- fair value negativo
-
-
638.000
157.000
-
-
-
CONTRATTI RIENTRANTI IN ACCORDI DI
COMPENSAZIONE
Negoziazione di vigilanza
1) Acquisto protezione
2) Vendita protezione
-
- valore nozionale
-
-
27.603.000
17.850.000
-
-
-
- fair value positivo
-
-
575.000
275.000
-
-
-
- fair value negativo
-
-
93.000
53.000
-
-
-
Portafoglio bancario
1) Acquisto di protezione
-
- valore nozionale
-
-
392.100
88.000
-
-
-
- fair value positivo
-
-
-
-
-
-
-
- fair value negativo
-
-
5.384
3.000
-
-
-
2) Vendita di protezione
-
- valore nozionale
-
-
75.000
25.000
-
-
-
- fair value positivo
-
-
-
-
-
-
-
- fair value negativo
-
-
1.000
-
-
-
-
La tabella si riferisce al solo Gruppo Bancario ed esclude i contratti derivati quotati in mercati regolamentati i cui meccanismi di funzionamento garantiscono i
partecipanti dal rischio di controparte.
241
Derivati finanziari e creditizi OTC: fair value netti ed esposizione futura per controparti
CONSISTENZE AL
(migliaia di €)
30.06.2014
GOVERNI E
BANCHE
CENTRALI
ALTRI ENTI
PUBBLICI
BANCHE
SOCIETA'
FINANZIARIE
SOCIETA' DI
ASSICURAZIONE
IMPRESE NON
FINANZIARIE
ALTRI
SOGGETTI
1) Accordi bilaterali derivati finanziari
- fair value positivo
122.269
69.704
2.876.114
415.526
17.580
757.620
-
- fair value negativo
-
37.698
2.318.277
754.111
42.597
292.889
-
- esposizione futura
1.506
14.112
2.261.831
1.827.126
6.609
185.291
-
123.775
83.816
5.044.362
2.224.883
24.174
983.135
-
- fair value positivo
-
-
-
-
-
-
-
- fair value negativo
-
-
-
-
-
-
-
- esposizione futura
-
-
-
-
-
-
-
- rischio di controparte netto
-
-
-
-
-
-
-
- rischio di controparte netto
2) Accordi bilaterali derivati creditizi
3) Accordi “Cross product”
- fair value positivo
-
283.439
8.397.477
1.859.655
52.707
1.065.910
56.195
- fair value negativo
488
98.439
8.330.377
1.479.834
445.411
635.435
323
- esposizione futura
-
-
762.854
181.033
1.343
123.225
75
3.988
449.888
6.645.858
2.633.027
97.429
1.772.154
63.445
- rischio di controparte netto
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
242
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Rischi di mercato
243
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
244
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Rischi di mercato
Rischi di mercato
Il rischio di mercato deriva dall’effetto che variazioni nelle variabili di mercato (tassi di interesse, prezzi dei titoli, tassi di
cambio, ecc.) possono generare sul valore economico del portafoglio del Gruppo, dove quest’ultimo comprende le attività
detenute sia nel trading book, ossia nel portafoglio di negoziazione, sia quelle iscritte nel banking book, ovvero l’operatività
connessa con la gestione caratteristica della banca commerciale e con le scelte di investimento strategiche. La gestione del
rischio di mercato nel gruppo UniCredit ricomprende, perciò, tutte le attività connesse con le operazioni di tesoreria e di
gestione della struttura patrimoniale, sia nella Capogruppo, sia nelle singole società che compongono il Gruppo stesso.
Il modello in essere garantisce la capacità di indirizzo, coordinamento e controllo di alcuni rischi aggregati (cosiddetti Portfolio
Risks), tramite centri di responsabilità dedicati (Portfolio Risk Managers), interamente focalizzati e specializzati su tali rischi,
in ottica di Gruppo e interdivisionale.
In base a tale organizzazione la struttura di primo riporto al “Group Risk Management”, dedicata al governo dei rischi di
mercato, è il dipartimento “Group Financial Risk”.
Strategie e Processi di Gestione del Rischio
Il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo stabilisce le linee guida strategiche per l’assunzione dei rischi di mercato
definendo, in funzione della propensione al rischio e degli obiettivi di creazione di valore in rapporto ai rischi assunti,
l’allocazione del capitale per la Capogruppo stessa e per le società controllate.
In aggiunta al Group Risk Committee, in relazione al governo dei Rischi di Mercato, i Comitati responsabili in materia sono i
seguenti:
•
Group Market Risk Committee;
•
Group Assets & Liabilities Committee.
Il “Group Market Risk Committee” è responsabile per il monitoraggio dei Rischi di Mercato a livello di Gruppo, per la
valutazione dell’impatto delle transazioni – approvate dai competenti organi – che influiscono in maniera significativa sul
profilo complessivo del portafoglio del Rischio di Mercato, per la presentazione al “Group Risk Committee” per approvazione
o informativa, di strategie relative al Rischio di Mercato, policy, metodologie e limiti nonché della reportistica periodica sul
portafoglio del rischio di mercato.
Il Comitato è responsabile inoltre di garantire la coerenza delle policy, metodologie e prassi operative riguardo al rischio di
mercato, nelle diverse Divisioni/ Business Unit ed Entità. Controlla e monitora il Group market risk portfolio.
Il “Group Assets and Liabilities Committee” è responsabile per il monitoraggio del rischio di liquidità, di cambio (FX) e di tasso
d’interesse del Banking Book, per la presentazione al “Group Risk Committee” – per approvazione o informazione – delle
strategie per la gestione di asset e liabilities (incluso il profilo di duration a livello di Gruppo) e della visione complessiva del
posizionamento di Gruppo in termini di ALM, nonché delle strategie, policy, metodologie e limiti per i rischi di liquidità, cambio
e tasso d’interesse del Banking Book.
Il Comitato è inoltre responsabile di assicurare la coerenza di politiche, metodologie e prassi operative per i rischi di liquidità,
di cambio e di tasso d’interesse di Banking Book nell’ambito dei diversi Regional Liquidity Center, Divisioni/ Business Unit ed
Entità, con l’obiettivo di ottimizzare l’utilizzo delle risorse finanziarie quali liquidità e capitale e di riconciliare la richiesta delle
stesse con le strategie di business nell’ambito dell’intero Gruppo. Monitora inoltre l’evoluzione degli asset e liabilities per
l’intero Gruppo e l’esecuzione del piano di funding. Analizza l’impatto delle oscillazioni dei tassi di interesse, dei vincoli di
liquidità e le esposizioni ai cambi.
245
Portafoglio di Negoziazione
Il Portafoglio di Negoziazione include le posizioni in strumenti finanziari o materie prime detenute a fini sia di negoziazione sia
di copertura di altri elementi del Portafoglio di Negoziazione stesso. Per poter essere sottoposti al trattamento di capitale del
Portafoglio di Negoziazione, in ottemperanza alla policy vigente “Eligibility Criteria for the Regulatory Trading Book
assignment”, gli strumenti finanziari devono essere liberi da restrizioni contrattuali sulla loro negoziabilità oppure il rischio
relativo deve poter essere totalmente immunizzabile. Inoltre, le posizioni devono essere frequentemente e accuratamente
valutate e il portafoglio deve essere gestito in maniera attiva.
Il rischio che il valore di uno strumento finanziario (attività o passività, liquidità o strumento derivato) cambi nel tempo è
determinato da cinque fattori di rischio di mercato standard:
•
Rischio di credito: rischio che il valore di uno strumento decresca a causa della variazione dei credit spread;
•
Rischio di corso azionario: rischio che il valore di uno strumento decresca a causa delle variazioni dei prezzi di
azioni o indici;
•
Rischio di tasso d'interesse: rischio che il valore di uno strumento decresca a causa della variazione dei tassi di
interesse;
•
Rischio di tasso di cambio: rischio che il valore di uno strumento decresca a causa della variazione dei tassi di
cambio;
•
Rischio di prezzo delle materie prime: rischio che il valore di uno strumento decresca a causa della variazione dei
prezzi delle materie prime (ad esempio: oro, greggio).
Il gruppo UniCredit gestisce e monitora il rischio di mercato mediante due insiemi di misure:
•
Global Market Risk measures:
o
Value at Risk (VaR), che rappresenta la perdita potenziale del valore di un portafoglio in un determinato
periodo per un determinato intervallo di confidenza;
o
Stressed VaR (SVaR), che rappresenta il VaR potenziale di un portafoglio soggetto ad un periodo di
dodici mesi di significativo stress finanziario;
o
Incremental Risk Charge (IRC), che rappresenta il capitale regolamentare mirato a coprire le perdite
creditizie (rischi di default e migrazione) che possono verificarsi in un portafoglio in un determinato
periodo e per un determinato intervallo di confidenza;
o
Loss Warning Level (LWL), che è definito come la P&L economica cumulata su un periodo di 60 giorni
lavorativi di un'unità di rischio;
o
Combined Stress Test Warning Level (STWL), che rappresenta la perdita potenziale del valore di un
portafoglio calcolata sulla base di uno scenario di stress.
•
Granular Market Risk measures:
o
Sensitivities, che rappresentano la variazione nel valore di mercato di uno strumento finanziario a causa
dei movimenti dei fattori di rischio di mercato rilevanti.
Sulla base di queste misure, sono definiti due insiemi di limiti:
•
Global Market Risk limits (Loss Warning Levels, Combined Stress Test Warning Level, VaR, SVaR, IRC): che
hanno lo scopo di definire un limite all'assorbimento di capitale economico ed alla perdita economica accettata per
le attività di negoziazione; questi limiti devono essere consistenti con il budget di ricavi assegnato e la risk taking
capacity assunta;
•
Granular Market Risk limits (limiti sulle Sensitivity, sugli scenari di Stress e sui Nominali): che esistono
indipendentemente, ma agiscono in parallelo ai Global Market Risk limits ed operano in maniera consolidata in tutte
le Entità (ove possibile); al fine di controllare più efficacemente e specificamente diversi tipi di rischio, portafogli e
prodotti, questi limiti sono in generale associati a sensitività granulari oppure a scenari di stress. I livelli fissati per i
Granular Market Risk limits mirano a limitare la concentrazione del rischio verso singoli risk factor o l'eccessiva
esposizione verso risk factor che non sono sufficientemente rappresentati dal VaR.
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
246
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Rischi di mercato
Portafoglio Bancario
Le principali componenti del rischio di mercato del portafoglio Bancario sono il rischio di credit spread, il rischio tasso
d’interesse e il rischio di cambio.
Il primo deriva principalmente dagli investimenti in titoli di Stato detenuti ai fini di liquidità. Il rischio di Mercato relativo al
portafoglio obbligazionario è vincolato e monitorato mediante limiti sul nozionale, misure di sensitività al Valore Economico e
limiti sul Value at Risk. Il contributo principale all’esposizione di credit spread è legato al rischio Sovrano italiano per gli
investimenti del Perimetro Italia.
La seconda componente, il rischio tasso di interesse, è gestita con la finalità di stabilizzare il margine d’Interesse.
L’esposizione è misurata in termini di sensitività al valore economico e al margine d’interesse. Su base giornaliera le funzioni
di tesoreria gestiscono il rischio tasso derivante dalle transazioni commerciali mantenendo l’esposizione entro i limiti fissati
dai Comitati di Rischio. L’esposizione è monitorata e misurata su base giornaliera dalle funzioni di Risk Management. Il
Comitato Asset & Liability Management è responsabile della strategia di gestione del rischio tasso per il Portafoglio
Strategico, inclusa la decisione di investire la posizione di passività non onerose, al netto delle attività non fruttifere. La
strategia applicata mira a minimizzare il rischio sul margine d’interesse per la Banca. Questo implica che gli investimenti
siano effettuati secondo un profilo di replica del portafoglio di Free Equity, dove la scelta dell’esatto profilo di scadenza da
perseguire è deciso dal Comitato Asset & Liability Management. Anche la strategia di investimento delle poste a vista ha
come obiettivo la stabilizzazione dei margini, mediante investimenti più a lungo termine. Questo vale per tutti i regional
centres. Il Comitato di Asset & Liability Management decide il profilo di scadenza che si ritiene più adeguato a proteggere il
margine di interesse della Banca. Il profilo di scadenza delle poste a vista può essere diverso per i diversi regional centres,
poiché tiene conto delle differenze locali, così come l’attuazione della strategia di investimento.
La strategia di gestione del rischio tasso è fissata considerando anche i principali impatti derivanti da estinzione anticipata
sulle attività. Tale fenomeno riveste maggiore rilevanza nel portafoglio mutui del perimetro italiano e tedesco. Il profilo di
estinzione anticipata è stimato a partire dai dati storici e da analisi di trend. Si adottano quindi strumenti di copertura che
replichino perfettamente tale profilo. Per i mutui italiani il modello comportamentale per la stima dell’estinzione anticipata
prevista costituisce la base per la copertura del fenomeno di pre-payment. Il rischio convessità a causa dell'incertezza dei
rimborsi anticipati viene valutata attraverso analisi di scenario. Il rischio di pre-payment del portafoglio mutui tedesco è meno
rilevante a causa delle commissioni dovute in caso di pagamento anticipato di un mutuo. Ad ogni modo tale esposizione è
integralmente coperta da swaption. Al contrario il rischio di rimborso anticipato nel portafoglio crediti austriaco e polacco è
considerato residuale; dunque nessuna strategia di copertura viene applicata a tale rischio.
La strategia di gestione della posizione del rischio di tasso di interesse riferita al perimetro di Banking Book è poi rivista,
almeno su base mensile, dal Group ALCO. Il coinvolgimento del comitato in materia di gestione del rischio di tasso di
interesse include:
•
settaggio e monitoraggio dei limiti;
•
strategie di copertura;
•
linee guida e policies;
•
decisioni relative al Funds transfer pricing;
•
metodologie e misurazione del rischio.
È importante notare che il Group ALCO delibera in merito alle linee guida ed al Risk Framework per i regional centres. I
comitati ALCO a livello di singolo regional centre delineano il processo relativo al loro perimetro, mentre il Group ALCO
monitora la posizione complessiva.
Risk Management propone i limiti che richiedono la approvazione da parte del Group Risk Committee.
La terza componente è il rischio di cambio. Le fonti di questa esposizione si riferiscono principalmente a investimenti di
capitale in valuta estera. L'attuale strategia è quella di non coprire il capitale da tale rischio. La politica generale è quella di
coprire l'esposizione relativa a dividendi e Profit&Loss in valuta estera, tenendo conto del costo di copertura e delle condizioni
di mercato. Tale fonte di rischio è più rilevante per Bank Pekao e le controllate dei Paesi CEE. L'esposizione FX è coperta
con contratti forward e opzioni, classificati contabilmente nel portafoglio di negoziazione. Tale regola generale è valida per la
Holding e Sub-holding. Anche tale strategia di copertura è valutata dai Comitati di Rischio su base periodica.
247
Struttura ed organizzazione
Nel corso del secondo trimestre del 2013, al fine di creare un unico punto di riferimento per la gestione dei rischi finanziari del
Gruppo UniCredit e per assicurare una più efficiente gestione, coordinamento e controllo attraverso un’unica struttura
organizzativa, è stato creato il dipartimento “Group Financial Risk”, a riporto diretto del dipartimento “Group Risk
Management”.
Il “Group Financial Risk” è responsabile del governo e controllo dei rischi finanziari a livello di Gruppo (rischi di liquidità, tasso
di interesse, mercato, controparte e di trading credit18) attraverso la valutazione delle strategie e la proposta agli Organi
competenti dei limiti di rischio e Global/Local Rules. Il dipartimento è anche responsabile del coordinamento manageriale
delle corrispondenti funzioni dei Regional Centers (RCs), secondo quanto previsto dalle “GMGR19” e “GMGR Evolution”, e del
fornire decisioni e Non Binding Opinion (NBO), quando richiesto, per tutti i rischi finanziari del Gruppo.
Inoltre, il dipartimento “Group Financial Risk” è responsabile a livello di Gruppo della definizione, sviluppo ed aggiornamento
delle metodologie e architetture per la misurazione ed il controllo dei rischi finanziari e delle procedure per i Market Data
Reference ed il Fair Value degli strumenti finanziari. Il dipartimento assicura la conformità della struttura di Financial Risk
Management con i requisiti regolamentari.
Al fine di gestire efficacemente i rischi finanziari del Gruppo, la nuova struttura organizzativa include le seguenti unità:
•
“Group Market & Trading Credit Risk Management” department, responsabile per il governo e controllo dei rischi di
mercato, trading credit e collateral a livello di Gruppo e responsabile delle seguenti attività:
o
definire la struttura di Gruppo per la gestione del rischio di mercato e di trading credit oggetto di
implementazione da parte dei RCs;
o
assicurare che le strategie di rischio di controparte ed emittente siano integrate nella strategia di rischio
di credito di Gruppo e nei processi di gestione giornaliera del rischio di credito dei RCs;
o
verificare la corretta implementazione delle strutture e dei processi di rischio di mercato, controparte ed
emittente nei RCs;
o
gestire il rischio di mercato e traded credit dei RCs ed assicurare un consistente approccio a livello di
Gruppo;
o
monitorare la coerenza della strategia di business con la strategia di rischio di mercato.
Il department include:
o
“Market Risk Management” unit, responsabile della gestione del rischio di mercato a livello consolidato e
responsabile di queste attività:

coordinare il processo di identificazione del rischio di mercato dei RCs ed assicurare la
consistenza con gli standard regolamentari;

proporre la strategia di rischio di mercato a livello di Gruppo e tradurla nella definizione ed
allocazione dei limiti globali e granulari a livello di Gruppo e di RCs;

valutare i rischi di mercato per nuovi prodotti e formulare NBO sull’emissione di tali prodotti per
i RCs;

controllare i rischi non inclusi nei modelli interni in cooperazione con la “Group Risk
Methodologies & Architecture” unit;

verificare la coerenza dell’attività di front office con la strategia di rischio di mercato di Gruppo
mediante l’analisi della P&L explanation e attribution e la supervisione giornaliera dell’attività di
monitoraggio dei limiti effettuata dalle funzioni di controllo di rischio di mercato dei RCs, con
l’attivazione, in caso di sforamento, del processo di escalation e la definizione delle azioni
correttive da intraprendere.
o
“Portfolio Market Risk Management” unit, responsabile dello stress testing, del monitoraggio e della
reportistica dei profili e rischi di mercato, con le seguenti attività:

coordinare il programma di stress test dei rischi di mercato a livello di Gruppo che deve essere
implementato dai RCs ed assicurare che esso includa tutti i rischi materiali di mercato per il
Gruppo;

effettuare lo stress test per i rischi di mercato a livello di Gruppo, valutando la capacità del
Gruppo di assorbire le perdite da rischio di mercato e le opportunità di ridurre il rischio;

produrre i report sul rischio di mercato al fine di fornire una visione aggiornata a livello di
Gruppo, sia in scenari normali sia in scenari di stress, coerentemente con gli standard definiti
dal “Group Financial Risk Standard & Practice” unit;

fornire alle funzioni competenti adeguate informazioni sul rischio di mercato a livello di Gruppo
ed assicurare che esse siano integrate in maniera consistente nel Capital Planning di Gruppo
ed in tutte le informative regolamentari (ICAAP, Terzo Pilastro della disclosure di Basilea II,
Nota Integrativa di Bilancio).
18
19
i.e. Rischio di Pre-Settlement, di Regolamento, di Money Market e Rischio Emittente
Group Managerial Golden Rules
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
248
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Rischi di mercato
•
•
249
“Group Price Control”, team responsabile della struttura di Gruppo dei Market Data e Fair Value a fini contabili e di
calcolo di P&L. In particolare, il team è responsabile delle seguenti attività:
o
definire, sviluppare ed aggiornare la struttura dei Market Data di riferimento e dei Fair Value per la
valutazione degli strumenti finanziari, quest’ultima in collaborazione con la unit “Group Risk
Methodologies & Architecture”;
o
definire a livello di Gruppo le attività di Independent Price Verification (IPV) e Fair Value Adjustments
(FVA) (ad es: collaborazione con i competence centers ed il dipartimento PF&A, la reportistica);
o
verificare la corretta implementazione e la qualità dell’output delle strutture sopra menzionate nei RCs e
l’adeguatezza dei criteri di valutazione;
o
definire, sviluppare ed aggiornare i controlli di Market Conformity;
o
effettuare i controlli di secondo livello, per la propria area di competenza, sulla contribuzione ai tassi di
riferimento del mercato monetario e FTP ed i processi di IPV ed FVA per il RC Italy;
o
supportare UniCredit S.p.A., per il perimetro del “Country Chairman Italy”, nelle attività legate
all’applicazione della MiFID;
o
definire e monitorare i limiti di rischio e i livelli di autonomia sui modelli di portafoglio e sui building blocks
usati per la gestione dei conti segregati e verificare la loro allocazione per quanto riguarda le strategie di
investimento;
o
fornire i risultati dell’attività di monitoraggio al “Group Investment Committee” ed al Consiglio di
Amministrazione/Amministratore Delegato;
o
controllare i dati di performance dei modelli di portafoglio e building blocks calcolati dal department
“Global Investment Strategy” (GIS);
o
fornire, o approvare quando proposte dal department “Global Investment Strategy” (GIS) o “Investment
Products Italy” le classificazioni relative agli strumenti finanziari da inserire nel “Common Instrument
Classification” (CIC) Management System.
“Group Risk Methodologies & Architecture” unit, responsabile delle metodologie e dell’architettura a livello di
Gruppo per i rischi di mercato, controparte, tasso di interesse e liquidità, attraverso le seguenti attività:
o
definire, sviluppare ed aggiornare le metodologie per la misura, la gestione e lo stress test dei rischi
finanziari (ovvero VaR, SVaR, IRC, CCR, EPE, CBC);
o
analizzare e verificare i modelli sviluppati dal dipartimento “Planning, Finance & Administration” ed
utilizzati per la gestione ed il controllo i rischi di bilancio e di liquidità del gruppo;
o
sviluppare prototipi per nuovi modelli ed applicazioni per la gestione e la reportistica del rischio
finanziario;
o
definire, sviluppare ed aggiornare le metodologie per la Independent Price Verification (IPV) e Fair Value
Adjustments (FVA), in collaborazione con il team “Group Price Control”;
o
gestire il processo di approvazione e revisione regolamentare dei modelli di gestione del rischio
finanziario, indirizzando al dipartimento “Group Internal Validation” e “Internal Audit” raccomandazioni
relative a tali modelli;
o
coordinare le attività nei diversi RCs di implementazione e manutenzione dei modelli e delle architetture
a livello di Gruppo, verificando la corretta implementazione e la qualità dell’output;
o
sviluppare le metriche di rischio per i rischi non correttamente catturati dai modelli interni in cooperazione
con l’unità di “Market Risk Management”;
o
supportare le funzioni competenti nella misura e nell’analisi del capitale economico per il rischio di
controparte, liquidità, tasso di interesse e di mercato per il processo regolamentare ICAAP, per la
pianificazione strategica e di budget;
o
supportare, in cooperazione con la “Divisione CIB” ed il dipartimento “PF&A”, le funzioni competenti al
fine di identificare e sfruttare possibili opportunità di ottimizzazione del capitale;
o
analizzare i modelli sviluppati dal Front Office utilizzati per calcolare la P&L, verifica periodica della loro
adeguatezza e stima, in collaborazione con il team “Group Price Control”, i relativi modelli di rischio per
quantificare i Fair Value Adjustments;
o
definire, sviluppare ed aggiornare a livello di Gruppo le architetture per la gestione dei rischi di mercato e
per i dati di mercato di riferimento per il Front Office (ad esempio: EOD, IPV, FVA, conformity checks);
o
estrarre, validare e fornire i parametri di mercato per i modelli di gestione dei rischi finanziari;
o
supportare il dipartimento “Group Market & Trading Credit Risk Management” configurando a livello di
Gruppo gli scenari di stress test nei sistemi di misura del rischio;
o
mantenere e monitorare le performance dei modelli di gestione del rischio finanziario a livello di Gruppo,
inclusi i risultati di back testing effettuati dai RCs e a livello consolidato, in collaborazione con l’unità di
“Market Risk Validation”.
•
•
•
“Financial Risk Italy” unit è responsabile del controllo indipendente dei rischi di liquidità, tasso di interesse, mercato,
controparte, trading credit e collateral a livello di RC Italia e delle esecuzione degli stress test richiesti. L’unità è
responsabile delle seguenti attività:
o
proporre, in cooperazione con le funzioni di Gruppo coinvolte, la definizione e l’allocazione dei limiti di
rischio di mercato, tasso di interesse e liquidità a livello di RC Italia ed il relativo monitoraggio in caso di
superamento del limite e valutazione delle contromisure/azioni di mitigazione da intraprendere;
o
verificare la coerenza delle attività di Front Office con le strategie di rischio di mercato per il RC Italia;
o
effettuare, in relazione alle controparti FIBS, la validazione delle esposizioni, il monitoraggio delle line di
credito e la gestione degli sforamenti overnight e intra-day per il rischio di trading credit e di collateral;
o
produrre la reportistica a livello di RC Italia;
o
eseguire i programmi di stress test definiti dal Gruppo sul RC Italia per i rischi di mercato, liquidità,
trading credit e collateral ed effettuare le attività di manutenzione e back-testing dei modelli interni per il
RC Italia;
o
monitorare, a livello di RC Italia, la gestione del collateral relativo a prodotti derivati e securities financing
transactions aventi controparti FIBS;
o
valutare i rischi attinenti ai nuovi prodotti del RC Italia e fornire un parere sulla introduzione di tali prodotti;
o
monitorare i limiti in termini di mark up e hedging cost per il business dei corporate treasury sales;
o
svolgere i controlli di plausibilità delle esposizioni “largest 50” sui dati di esposizione del RC Italy secondo
quanto stabilito dal data model e adottati per il reporting ufficiale settimanale e mensile destinato a Banca
d’Italia, per rischio di credit trading e di collateral;
o
svolgere i controlli di secondo livello, per la propria area di competenza, sui tassi di riferimento del
mercato monetario e FTP, come indicato dai processi e dalla normativa interna in vigore.
“Group Financial Risk Standard & Practice” unit, responsabile delle Global Policies e della coerenza e della
coordinazione all’interno del Gruppo della reportistica di financial risk. In dettaglio, la unit ha in carico le seguenti
attività:
o
pubblicare le Global Policies in cooperazione con il department “Group Financial Risk”;
o
monitorare l’approvazione e l’implementazione delle Global Policies in tema di financial risk a livello
locale con la cooperazione delle competenti funzioni delle Entità Legali; tali funzioni garantiscono
l’implementazione di Policies a livello locale coerenti con le Global Policies;
o
verificare l’approvazione e l’implementazione a livello locale delle Global Operational Instructions (GOI)
tramite le funzioni competenti della Entità Legali;
o
definire gli standard di reportistica per il department “Group Financial Risk”, gestire la documentazione ai
comitati di Gruppo identificando responsabilità e azioni;
o
tracciare e coordinare le attività relative ai rilievi dell’Audit department su “Group Financial Risk”;
o
svolgere il ruolo di interfaccia con Autorità di Vigilanza/Management/Organi rilevanti per il department
“Group Financial Risk”, in coordinamento con le funzioni di Gruppo e di department.
“Group Liquidity and Interest Rate Risk Management” unit, responsabile del controllo indipendente del rischio di
tasso di interesse a livello di Gruppo. Le responsabilità comprendono queste attività:
o
proporre agli Organi competenti i limiti da adottare per la gestione dei rischi di tasso d’interesse inerenti il
bilancio a livello di Gruppo e valutare la proposta dei limiti a livello di Regional Center;
o
svolgere controlli, analisi e monitoraggio dei limiti sui fattori di rischio rilevanti per il bilancio (e.g. IR, FX)
sia a livello di Gruppo che a livello di Regional Center;
o
verificare la corretta implementazione dei processi di gestione dei rischi inerenti il bilancio in tutti i
Regional Centers;
o
definire e coordinare le analisi di scenario per il rischio di tasso di interesse per il Gruppo e per i Regional
Centres;
o
produrre il Group reporting per gli Organi competenti e le Autorità di Vigilanza quando previsto,
coerentemente agli standard e ai requisiti definiti dalla unit “Group Financial Risk Standard & Practice”.
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
250
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Rischi di mercato
Sistemi di misurazione e di reporting
Portafoglio di Negoziazione
Nel corso del primo semestre 2014, il Gruppo UniCredit ha continuato a migliorare e consolidare i modelli di rischio di
mercato al fine di misurare, rappresentare e controllare opportunamente il profilo di rischio del Gruppo. Negli ultimi tre anni, in
accordo con le linee guida e le normative del Comitato di Basilea, sono stati sviluppati, sia al fine del calcolo del capitale
regolamentare sia a fini manageriali, modelli per la misura del rischio di mercato allo stato dell'arte, quali Stressed VaR e
Incremental Risk Charge.
Il monitoraggio di detti profili di rischio è stato reso ancor più efficace attraverso l'introduzione di limiti di rischio granulari che
si aggiungono a quelli di VaR in relazione alle principali attività dell’investment banking.
All’interno del contesto organizzativo descritto in precedenza, la politica seguita dal Gruppo UniCredit nell’ambito del market
risk management è finalizzata ad una progressiva adozione ed utilizzo di principi, regole e processi comuni in termini di
propensione al rischio, definizione dei limiti, sviluppo dei modelli, pricing e disamina dei modelli di rischio.
Il dipartimento Group Financial Risk è specificamente chiamato a garantire che principi, regole e processi siano in linea con la
miglior prassi di settore e coerenti con le norme e gli usi dei diversi paesi in cui vengono applicati.
Il principale strumento utilizzato dal Gruppo UniCredit per la misurazione del rischio di mercato sulle posizioni di trading è il
Value at Risk (VaR), calcolato secondo l’approccio della simulazione storica. Per ulteriori dettagli sui modelli di valutazione
del rischio si faccia riferimento al capitolo successivo.
Gli standard di reportistica sui rischi di mercato sono fissati dal Group Risk Committee su indicazione della funzione di Market
Risk. Il Group Financial Risk definisce gli standard di reportistica sui rischi di mercato, in termini sia di contenuti sia di
frequenza, e fornisce puntualmente informazioni al Top Management ed alle autorità di vigilanza sul profilo di rischio di
mercato a livello consolidato.
In aggiunta al VaR ed alle misure di rischio previste da Basilea II, gli stress test sono un efficace strumento di gestione del
rischio, in quanto forniscono ad UniCredit la indicazione di quanto capitale potrebbe essere necessario per assorbire perdite
in caso di forti shock finanziari. Lo stress testing è parte integrante dell’Internal Capital Adequacy Assessment Process
(ICAAP), dove si richiede ad UniCredit di eseguire uno stress testing rigoroso e forward-looking al fine di identificare possibili
eventi o cambiamenti nelle condizioni di mercato che possano ripercuotersi in maniera sfavorevole per la banca.
Portafoglio Bancario
La responsabilità primaria per il monitoraggio ed il controllo della gestione del rischio di mercato nel Banking Book risiede
presso gli Organi competenti della Banca. Per esempio, la Capogruppo è responsabile per il processo di monitoraggio del
rischio di mercato sul Banking Book a livello consolidato. In quanto tale, definisce la struttura, i dati rilevanti e la frequenza
per un adeguato reporting a livello di Gruppo.
La misura di rischio di tasso di interesse per il Banking Book riguarda il duplice aspetto di valore e di margine di interesse
netto della Banca.
In particolare, le due prospettive diverse ma complementari prospettive riguardano:
•
Economic value perspective: variazioni nei tassi di interesse possono ripercuotersi sul valore economico di attivo e
passivo. Il valore economico della banca può essere visto come il valore attuale dei flussi di cassa netti attesi della
banca, cioè i flussi attesi dell’attivo meno quelli del passivo; una misura di rischio rilevante da questo punto di vista
è la sensitività del valore economico per bucket temporale per uno shock dei tassi di 1bp. Questa misura è riportata
ai comitati competenti al fine di valutare l'impatto sul valore economico di possibili cambiamenti nella curva dei
rendimenti. La sensitività al valore economico è calcolata anche per uno shock parallelo di 200bp. Una variabile di
controllo da questo punto di vista è Value at Risk relativo alla sola componente rischio di tasso di interesse.
•
Income perspective: l’analisi si concentra sull’impatto del cambiamento dei tassi di interesse sul margine netto di
interesse maturato o effettivamente riportato, cioè sulla differenza tra interessi attivi e passivi. Un esempio di una
misura di rischio utilizzata è la Net Interest Income sensitivity, per uno shock parallelo dei tassi di 100 punti base.
Tale misura fornisce un’indicazione dell’impatto che tale shock avrebbe sul margine di interesse nel corso dei
prossimi 12 mesi. Per tali scenari di tasso lo 0% è considerato come limite minimo per shock negativi,
considerando anche l’attuale contesto di tassi ai minimi storici. A completamento di tali analisi si considerano anche
le sensitività per scenari addizionali di minore e maggiore pendenza della curva dei tassi (shock non paralleli).
Oltre il set di limiti e livelli di allerta per il rischio tasso, misure dell’esposizione e relative restrizioni sono in atto anche per le
altre fonti di rischio di mercato, come rischio di cambio, rischio azionario, rischio di valore a causa di variazioni degli spread
creditizi. Inoltre, attraverso le misure di sensitività economica e altri indicatori granulari, questi tipi di rischio sono catturati in
un Value at Risk che include tutti i fattori di rischio di mercato. Queste misure di Value at Risk sono basate su simulazione
storica.
251
Politiche di copertura e di attenuazione del rischio
Portafoglio di Negoziazione
Su base trimestrale un insieme di indicatori di rischio è fornito al Group Risk Committee attraverso l’Enterprise Risk
Management Report e, su base mensile, al Group Market Risk Committe attraverso la Market Risk Overview; questi
includono gli utilizzi di VaR, Stressed-VaR, IRC, le Sensitivities ed i risultati degli Stress tests.
Allo stesso tempo il superamento dei limiti è riportato sia al Group Market Risk Committee che al Group Risk Committee,
laddove il processo di “escalation” è normato dalla Policy Globale "Limiti del Rischio di Mercato" che definisce la natura delle
varie soglie/limiti applicati come gli organismi competenti da coinvolgere per stabilire il più appropriato piano di azione per
ricondurre le esposizioni nei limiti approvati.
Un focus, se richiesto, è fornito di volta in volta sull’attività di specifici ambiti di business al fine di assicurare il più elevato
livello di comprensione e di discussione dei rischi in date aree che sono ritenute meritevoli di particolare attenzione.
Portafoglio Bancario
In sede di ALCO si discutono su base mensile i principali fattori di rischio di mercato. Il comitato decide la strategia da
adottare con l’ottica di stabilizzare il margine. La funzione Risk Management di Gruppo riporta al comitato le misure di rischio
relative al portafoglio Bancario sotto un’ottica di margine e di valore economico. Tale funzione propone e monitora i set di
limiti e warning level che sono stati preventivamente approvati dai rilevanti organi competenti.
Violazioni di tali limiti e warning levels, se presenti, vengono riportati agli Organi suddetti. Di conseguenza, il procedimento di
escalation si attiva in linea con le procedure descritte nella Policy, per implementare le misure più appropriate al fine di
ristabilire l’esposizione all’interno dei limiti approvati.
Le operazioni strutturali di copertura dal rischio di tasso di interesse al fine di attenuare l’esposizione verso il business della
clientela sono eseguite dalle funzioni di Tesoreria. Le operazioni strategiche del perimetro di Banking Book possono essere
eseguite dal dipartimento di Asset and Liability Management - ALM.
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
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AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Rischi di mercato
Rischi di mercato: esposizione e uso dei modelli
interni
Modello interno per i rischi di prezzo, tasso di interesse e
tasso di cambio per il Portafoglio di Negoziazione
Regolamentare
La politica seguita dal Gruppo UniCredit nell’ambito del market risk management è finalizzata ad una progressiva adozione
ed utilizzo di principi, regole e processi comuni in termini di propensione al rischio, definizione dei limiti, sviluppo dei modelli,
pricing e disamina dei modelli di rischio.
Il dipartimento Group Financial Risk è specificamente chiamato a garantire che principi, regole e processi siano in linea con la
miglior prassi di settore e coerenti con le norme e gli usi dei diversi paesi in cui vengono applicati.
La direttiva 2010/76/EU (CRD III) ha introdotto svariate migliorie al regime sul capitale per le posizioni del portafoglio di
negoziazione, recependo così pienamente la proposta del Comitato di Basilea. La CRD III potenzia l’attuale modello basato
sul calcolo del VaR (valore a rischio), con altre misure di rischio: Incremental Risk Charge (IRC) per la misura del rischio di
migrazione del rating nonché del rischio di default e un VaR calcolato in condizioni di stress (Stressed VaR).
L’Incremental Risk Charge cattura sia il rischio di default che quello di migrazione per i prodotti non cartolarizzati. Il capitale
addizionale per prodotti di credito e cartolarizzazioni non coperte da IRC è calcolato attraverso l’approccio standardizzato. La
misura dello Stressed VaR invece viene introdotta con lo scopo di ridurre la prociclicità dei requisiti minimi di capitale per il
rischio di mercato.
Il gruppo UniCredit calcola sia il VaR che lo Stressed VaR per il rischio di mercato su posizioni di negoziazione attraverso il
metodo della simulazione storica.
Tale metodo prevede la rivalutazione giornaliera delle posizioni sulla base dell’andamento dei prezzi di mercato su di un
opportuno intervallo temporale di osservazione. La distribuzione empirica di utili/perdite che ne deriva viene analizzata per
determinare l’effetto di movimenti estremi del mercato sui portafogli. Per un portafoglio, una probabilità e un orizzonte
temporale dati, il VaR è definito in modo che la probabilità che la perdita data dal mark-to-market su un portafoglio, per un
determinato orizzonte temporale, non ecceda tale valore ad un livello di confidenza stabilito (assumendo condizioni normali
sul mercato e nessuna negoziazione nel portafoglio). I parametri utilizzati per il calcolo del VaR sono i seguenti: intervallo di
confidenza del 99%; orizzonte temporale di 1 giorno; aggiornamento giornaliero delle serie storiche; periodo di osservazione
di 500 giorni. L’utilizzo di un orizzonte temporale di 1 giorno consente un confronto immediato con gli utili/perdite realizzati.
Analogamente lo Stressed VaR è calcolato con un livello di confidenza al 99% e un orizzonte temporale di un giorno su base
settimanale, ma su un periodo stressato di osservazione di 250 giorni. Il periodo storico scelto identifica un periodo di
osservazione di un anno che produce la misura più alta per il portafoglio attuale. Per il primo semestre 2014 UCBA e UCB
AG hanno utilizzato l’intervallo dal 15 Settembre 2008 al 31 Agosto 2009 (crisi Lehman), mentre UCI SPA ha impiegato il
periodo dall’11 Luglio 2011 al 22 Giugno 2012 (crisi del debito sovrano).
A partire da Giugno 2014 la finestra temporale di SVAR a livello di Gruppo, è stata allineata a quella di UCI SPA (dal 11
Luglio 2011 al 22 Giugno 2012).
Per il calcolo del capitale regolamentare il VaR giornaliero e lo Stressed VaR sono debitamente riscalati su un orizzonte
temporale di 10 giorni mentre le misure giornaliere sono usate attivamente per la gestione del rischio di mercato.
Il gruppo UniCredit calcola l’IRC su un orizzonte temporale di un anno ed un livello di confidenza del 99,9% usando una
versione multivariata del modello di tipo Merton nel quale vengono considerati sia gli eventi di migrazione che di default. Di
fatto il default è visto come una particolare migrazione in uno stato assorbente. Gli eventi migratori sono simulati su un
orizzonte temporale di misura regolamentare, tenendo conto degli orizzonti di liquidità delle singole posizioni. Anche nel
primo semestre 2014 a tutte le posizioni è stato applicato un orizzonte di liquidità conservativo di un anno.
253
L'unità di "Group Internal Validation" di Gruppo ha svolto le proprie attività di validazione sulla robustezza metodologica dei
modelli di IRC, al fine di integrare le analisi disponibili effettuate in fase di sviluppo e di verificare l’adeguatezza dell’ambiente
di risk management ai requisiti regolamentari e agli standard interni.
Come già evidenziato dalle stesse Autorità di Vigilanza, metodologie di backtesting basate sulla verifica di solidità, dati un
intervallo di confidenza del 99,9% e un orizzonte temporale di un anno, non possono essere semplicemente estese alla
metriche di IRC. Di conseguenza, da una parte la validazione dei modelli di IRC ha fatto molto affidamento su metodologie
indirette (tra le quali stress test, analisi di sensitivity e di scenario), dall’altra, al fine di verificare la ragionevolezza qualitativa e
quantitativa dei modelli, un’attenzione particolare è stata posta sull’analisi specifica del comportamento dei portafogli di
UniCredit.
L'unità di "Group Internal Validation" ha mantenuto un ambito di analisi il più ampio possibile, al fine di ricomprendere le
diverse problematiche che si possono configurare nello sviluppo di tali modelli (disegno generale del modello, adeguatezza
regolamentare, implementazione computazionale, spiegazione delle risultanze).
In particolare, tra gli aspetti affrontati dalla convalida di Gruppo, si evidenziano la parametrizzazione del modello (come ad
esempio le matrici d transizione e la loro regolarizzazione su liquidity horizon inferiori ad un anno, la struttura di dipendenze,
l’analisi di sensitivities con riferimento ai principali parametri, un’analisi di stabilità in riferimento agli input del modello più
potenzialmente difficili da stimare), il disegno complessivo del modello, test di replica dello stesso, la struttura del portafoglio,
i processi e gli output del modello.
La Banca d’Italia ha autorizzato il Gruppo UniCredit all’uso dei modelli interni per il calcolo dei requisiti di capitale per il rischio
di mercato. Ad oggi UCI Ireland e Bank Pekao sono le principali società del Gruppo che stanno ancora utilizzando un
approccio standardizzato per il calcolo dei requisiti di capitale concernenti posizioni di negoziazione. Come parte della
progressiva estensione dei modelli interni a tutte le società del Gruppo comunque, il VaR è già in uso per la gestione del
rischio di mercato nelle suddette società. A partire dal secondo trimestre 2014 il contributo al requisito consolidato per i rischi
di mercato delle controllate aventi sede legale al di fuori dell’Unione Europea andrà quantificato in base all’approccio
autorizzato dalle autorità nazionali competenti.
Il metodo di misurazione standardizzato si applica anche al calcolo del capitale che copre il rischio dell’esposizione a valute
estere in banking book per le società controllate che non svolgono attività di negoziazione.
Al fine di convalidare la coerenza dei modelli interni di VaR impiegati per il calcolo dei requisiti patrimoniali sui rischi di
mercato, sono effettuati test retrospettivi (i.e. back testing) confrontando le previsioni di rischio del modello interno con i
risultati a posteriori dei profitti e perdite del portafoglio, al fine di verificare se le misure di rischio al 99esimo percentile
effettivamente coprano il 99% dei risultati del trading. L’esercizio si basa sugli ultimi dodici mesi di dati (cioè 250 osservazioni
giornaliere). Qualora il numero di eccezioni nell’anno precedente superi quanto previsto dal livello di confidenza scelto, è
attivata una revisione dei parametri e delle assunzioni del modello. In aggiunta al backtesting, Group Internal Validation ha
effettuato una validazione periodica del framework di VaR per verificarne la conformità ai requisiti regolamentari.
I portafogli di negoziazione sono sottoposti a Stress test in base a un’ampia serie di scenari a fini di managerial reporting,
descritti in un paragrafo dedicato di seguito. A seconda delle normative nazionali, alcuni scenari pertinenti sono inoltre
oggetto di rendicontazione regolamentare trimestrale. Vengono inoltre considerate misure di rischio sostitutive, vale a dire
sensitivity, scenari di stress definiti o l’indicazione di importi nominali, che vengono incluse nella rendicontazione
regolamentare al fine di consentire la stima di rischi non coperti dalla simulazione VaR del modello interno.
Per ciò che riguarda le politiche e le procedure interne di analisi di scenario (c.d. “stress testing”), il calcolo dei risultati di
Stress Test per il perimetro IMOD viene effettuato all’interno del tool di gruppo UGRM garantendo in questo modo uniformità
a livello metodologico. Per le parti restanti del portafoglio si è deciso di affidare alle singole legal entity le modalità con cui
effettuare tali prove di stress. A livello complessivo, tuttavia, è stato individuato un set di scenari, comuni a tutte le realtà
appartenenti al Gruppo, da applicare congiuntamente alla totalità delle posizioni, per verificare mensilmente l’impatto
potenziale che tali scenari potrebbero avere sul portafoglio di negoziazione globale. I risultati e le implicazioni di tali stress
test vengono analizzati e discussi mensilmente in un Market Risk Stress Test Open Forum, cui partecipano i rappresentanti
delle funzioni di Market Risk delle diverse società del Gruppo oltre che i rappresentanti del Business.
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
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AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Rischi di mercato
Procedure e metodologie per la valutazione delle posizioni del Portafoglio di Negoziazione
Il Gruppo Unicredit assicura che il valore applicato a ciascuna posizione del portafoglio di negoziazione rifletta
adeguatamente il fair (market) value, valore equo di mercato, cioè il corrispettivo al quale un’attività potrebbe essere
scambiata, o una passività estinta, in una libera transazione tra parti consapevoli e indipendenti. Il fair value di uno strumento
finanziario è basato su, o derivato da, prezzi di mercato o altri parametri variabili osservabili o desumibili univocamente dai
prezzi di mercato. La disponibilità di prezzi o variabili osservabili differisce a seconda dei prodotti e dei mercati, e può
modificarsi nel corso del tempo.
Nel caso in cui i prezzi o i parametri osservabili siano prontamente e regolarmente disponibili (ossia soddisfino adeguati
requisiti di liquidità), essi sono direttamente utilizzati nella determinazione del fair value (mark-to-market) senza alcuna
componente soggettiva (ad esempio, per titoli azionari o obbligazionari liquidi, derivati negoziati in borsa). Questo include
strumenti il cui fair value è derivato da modelli di valutazione correntemente accettati sul mercato che rappresentano degli
standard nell’industria finanziaria e i cui parametri sono direttamente osservabili (ad esempio, contratti di swap plain vanilla e
un certo numero di opzioni).
In mercati non attivi ovvero per alcuni strumenti, per i quali prezzi o parametri osservabili non siano disponibili, il calcolo del
fair value avviene attraverso tecniche di valutazione appropriate per lo strumento specifico (mark-to-model). Questo
approccio prevede il ricorso a stime e giudizi di esperti e, pertanto, può richiedere rettifiche di valore che tengano conto degli
spread denaro-lettera, della liquidità delle posizioni e del rischio di controparte, oltre che del modello utilizzato. Inoltre,
ciascun modello di valutazione utilizzato per il calcolo del fair value deve essere validato da una funzione dedicata
indipendente dalle unità di business.
Secondo le Group Market Risk Governance Guidelines della banca, ovvero le linee guida che definiscono principi e regole
per la gestione ed il controllo delle attività che comportano un rischio di mercato, al fine di assicurare l’adeguata separazione
tra funzioni deputate alle attività di sviluppo e funzioni responsabili della validazione, tutti i modelli di valutazione sviluppati
dalle funzioni di front-office delle società del gruppo sono valutati e convalidati centralmente ed indipendentemente da Group
Internal Validation, in cooperazione con le funzioni di Market Risk della capogruppo. La convalida dei modelli è effettuata
centralmente anche nel caso di nuovi sistemi o strumenti di analisi il cui utilizzo abbia un impatto potenziale sui risultati
economici della banca.
In aggiunta alla valutazione giornaliera di mark-to-market o mark-to-model, la banca prevede una verifica indipendente dei
prezzi e degli altri parametri desunti dal mercato (IPV, Independent price verification) . Attraverso tale processo vengono
valutate regolarmente l’accuratezza e l’affidabilità dei prezzi di mercato o dei parametri utilizzati dai modelli. Mentre la
valutazione giornaliera di mark-to-market o mark-to-model può essere eseguita dagli operatori di front-office, la validazione
dei prezzi di mercato e dei parametri dei modelli viene effettuata dalle funzioni di Market Risk, che sono indipendenti da
quelle di Trading, almeno su base mensile ovvero più frequentemente, in funzione della natura del mercato e dell’attività di
negoziazione. Qualora non siano disponibili fonti indipendenti per i prezzi o tali fonti siano eccessivamente soggettive,
vengono adottate delle appropriate misure di valutazione prudenziale come le rettifiche di valore (FVA, Fair Value
Adjustments).
Informazioni sui modelli di valutazione usati per il calcolo del fair value
Di seguito si riportano le informazioni richieste dall’IFRS13 circa i portafogli contabili valutati al fair value su base ricorrente.
Titoli obbligazionari a reddito fisso
I titoli obbligazionari a reddito fisso sono valutati attraverso due processi principali in base alla liquidità del mercato di
riferimento. Gli strumenti liquidi in mercati attivi sono valutati al prezzo di mercato (mark-to market) e conseguentemente tali
strumenti sono assegnati al Livello 1 della gerarchia del fair value .
Gli strumenti non scambiati in mercati attivi sono valutati a mark-to-model utilizzando delle curve di tasso di interesse e di
credit spread impliciti derivate da strumenti di Livello 1. Il modello massimizza l’uso di parametri osservabili e minimizza l’uso
dei parametri non osservabili. In questo senso, in funzione della rappresentatività della curva di credit spread applicata, le
obbligazioni sono classificate come Livello 2 o Livello 3 rispettivamente; il Livello 3 è applicato nel caso in cui sia utilizzato un
credit spread significativamente non osservabile sul mercato. Nella valutazione a fair value, vengono applicate delle rettifiche
prudenziali di valore (fair value adjustments) a fronte della ridotta liquidità e dell’eventuale rischio di modello al fine di
compensare la mancanza di parametri di mercato osservabili per le posizioni a Livello 2 e Livello 3.
Nel processo globale di verifica indipendente dei prezzi (IPV) delle obbligazioni, l’accuratezza dei prezzi di mercato delle
obbligazioni di Livello 1 e dei modelli di valutazione per le obbligazioni illiquide sono regolarmente sottoposte a verifica.
Prodotti finanziari strutturati
La Banca determina il fair value dei prodotti finanziati strutturati non quotati in mercati attivi utilizzando l’appropriato metodo di
valutazione in funzione della natura della struttura incorporata. Tali strumenti sono classificati al Livello 2 o al Livello 3 a
seconda dell’osservabilità degli input significativi del modello.
255
Asset Backed Securities
Il Gruppo UniCredit valuta i titoli obbligazionari asset backed sulla base dell’estensione ed implementazione in tutte le società
del Gruppo del processo di verifica indipendente dei prezzi (IPV) adeguato alle diverse condizioni di mercato per i Titoli di
Credito strutturati.
L’assunzione principale del processo di IPV è che la qualità di un prezzo venga verificata attraverso la disponibilità di
molteplici quotazioni da parte di operatori del mercato indipendenti per strumenti identici.
Il processo fa affidamento inizialmente su consensus data provider che operano come collettori di quotazioni di mercato.
In seconda istanza , i prezzi sono verificati utilizzando come benchmark per ogni strumento un pool di strumenti finanziari
simili con una quotazione di mercato affidabile. Un approccio alternativo consiste nel valutare lo strumento per mezzo di
modelli di pricing matematici, applicabili ogni volta che l’informazione sulle assunzioni dei partecipanti al mercato riguardo ai
parametri del modello siano ragionevolmente disponibili senza comportare costi o sforzi eccessivi.
L’IPV rappresenta il fondamento dell’approccio della Fair Valuation: eventualmente integrata da FVA considerati come una
riserva a fronte del rischio di modello calcolati assumendo che un downgrade di un notch del rating delle emissioni possa
essere considerato come una misura dell’incertezza.
Derivati
Il fair value dei derivati non scambiati su un mercato attivo deriva dall’applicazione di modelli di valutazione mark to model.
Quando è presente un mercato attivo per i parametri di input del modello valutativo delle differenti componenti del derivato, il
fair value viene determinato in base alle quotazioni di mercato delle stesse. Le tecniche di valutazione basate su input
osservabili sono classificate come Livello 2 mentre quelle basate su input non osservabili sono classificate come Livello 3.
Titoli di capitale
I titoli di capitale sono assegnati al Livello 1 quando una quotazione su un mercato attivo è disponibile e al Livello 3 quando
non vi sono quotazioni o le quotazioni sono state sospese a tempo indeterminato. Tali strumenti sono classificati come Livello
2 solo nel caso in cui il volume di attività sul mercato di quotazione sia significativamente ridotto.
Per i titoli di capitale valutati al costo, un impairment è previsto qualora il costo superi il valore recuperabile in modo
significativo e/o prolungato nel tempo.
Fondi di Investimento
Il Gruppo detiene investimenti in fondi di investimento aperti che pubblicano il Net Asset Value (NAV) per ciascuna quota,
inclusi fondi comuni, fondi private equity, hedge funds (compresi fondi di fondi) e fondi immobiliari. Gli investimenti del Gruppo
includono investimenti in fondi gestiti da Asset Manager del Gruppo e investimenti in fondi gestiti da terzi.
I Fondi aperti sono classificati generalmente come Livello 1 quando una quotazione (NAV) desumibile da un mercato attivo è
disponibile mentre possono essere classificati come Livello 2 e Livello 3 a seconda della disponibilità del NAV, la trasparenza
del portafoglio e di possibili vincoli/limitazioni legate a clausole di uscita.
I fondi immobiliari e altri fondi chiusi sono classificati come Livello 1 in caso essi siano quotati su un mercato attivo; in caso
ciò non si verifichi, essi sono classificati come Livello 3 e sono valutati attraverso un credit adjustment del NAV basato sulle
caratteristiche specifiche del singolo fondo.
Per i fondi valutati al costo, un impairment è previsto qualora il costo superi il valore recuperabile in modo significativo e/o
prolungato nel tempo.
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
256
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Rischi di mercato
Fair Value Adjustment (FVA)
Il Fair Value Adjustment è definito come quella quantità che deve essere aggiunta al prezzo mid osservato sul mercato
piuttosto che al prezzo teorico generato dal modello al fine di ottenere il fair value prudenziale della posizione. Il FVA tiene
conto dell’incertezza nella valutazione di uno strumento finanziario allo scopo di ridurre il rischio di inserire a bilancio delle
valutazioni non corrette, assicurare che il fair value rifletta il prezzo di realizzo di una transazione di mercato effettivamente
possibile e di incorporare possibili costi futuri.
Tra i vari tipi di aggiustamento possibili, i seguenti sono stati ritenuti necessari:
•
Credit/Debit Valuation Adjustment;
•
Rischio di modello;
•
Costo di chiusura;
•
Altri aggiustamenti.
Credit/Debit Valuation Adjustment (CVA/DVA)
Gli adjustment CVAs e DVAs sono incorporati nella valutazione dei derivati per riflettere l’impatto sul fair value del rischio di
credito della controparte e della qualità del credito di UniCredit stessa rispettivamente.
La metodologia CVA/DVA utilizzata da UniCredit si basa sui seguenti input:
•
EAD derivante da tecniche di simulazione. La simulazione dell’esposizione tiene inoltre conto dello Specific Wrong
Way Risk che deriva da transazioni dove c’è una correlazione tra il rischio di credito della controparte e i fattori di
rischio sottostanti il derivato.
•
PD derivata dalle probabilità di default storiche o implicite nei tassi di default del mercato corrente, ottenuti
attraverso Credit Default Swaps
•
LGD basata sul valore stimato del recupero atteso in caso di fallimento della controparte e definito grazie
all’esperienza della Banca stessa o ai tassi impliciti di default del mercato corrente, ottenuti attraverso i Credit
default Swaps.
Rischio di modello
Modelli finanziari sono utilizzati per determinare il valore di uno strumento finanziario laddove un’osservazione diretta di
mercato non sia possibile o non sia ritenuta affidabile. In generale il rischio di modello rappresenta la possibilità che la
valutazione di uno strumento finanziario sia effettivamente sensibile alla scelta del modello. E’ possibile valutare il medesimo
strumento finanziario utilizzando modelli alternativi di valutazione che possono determinare risultati diversi in termini di
prezzo. L’aggiustamento per il rischio di modello si riferisce al rischio che l’effettivo fair value dello strumento sia differente dal
valore prodotto dal modello.
Costo di chiusura
Apprezza il costo implicito nella chiusura della posizione che può essere raggiunto mediante la vendita della posizione lunga
(o l’acquisto della posizione corta), o anche entrando in una nuova transazione (o più d’una) che immunizzi la posizione
aperta. I costi di chiusura sono tipicamente derivati dallo spread bid/ask osservato sul mercato assumendo che una posizione
marcata al mid possa essere chiusa al bid o all’ask alternativamente. Tale aggiustamento non è necessario nel caso in cui la
posizione sia stata marcata al bid o ask e già rappresenti un exit price. Un aggiustamento viene anche applicato sul NAV di
fondi di investimento quando sono previste delle penalties in caso di uscita.
Other Adjustments
Altri aggiustamenti del fair value, non inclusi nelle precedenti categorie, possono essere presi in considerazione ai fini di
allineare la valutazione all’exit price anche in funzione del livello di liquidità dei mercati/dei parametri di valutazione, per
esempio aggiustamenti nel prezzo di uno strumento azionario la cui quotazione sul mercato non sia rappresentativa
dell’effettivo exit price.
257
Misure di rischio
Legame tra le misure di rischio di mercato e le poste a bilancio
La tabella sottostante mostra il legame tra le poste del bilancio consolidato di Gruppo che sono rilevanti in termini di rischio di
mercato e le principali misure di rischio utilizzate, finalizzate al monitoraggio.
Le attività e passività detenute per la negoziazione sono principalmente monitorate attraverso il VaR e altre misure di rischio
Basilea 2.5. Inoltre per le principali sensitivities/esposizioni sono definiti e monitorati i Granular Market Limits.
Le altre tipologie di attività e passività, sebbene siano gestite con diverse misure di rischio (come sensitivity al tasso di
interesse, al credit spread, al tasso di cambio, all’azionario ecc., più altri parametri che sono tipici del Banking Book come
l’analisi del Margine di Interesse e l’analisi del Valore Economico), sono comunque gestite e monitorate attraverso il VaR.
ATTIVO rilevante in term ini di Rischio di Mercato
30.06.2014
Valore contabile
Perim etro VaR (1)
Altre Misure Rischio (2)
Attività finanziarie detenute per la negoziazione
-84.079.336
Attività finanziarie valutate al fair value
-31.603.223
-31.603.223 FX EQ CS IR
Attività finanziarie disponibili per la vendita
-93.633.440
-93.633.440 FX CS IR
Derivati di copertura
-4.291.286
Crediti verso banche
-70.012.916
Crediti verso clientela
-477.093.243
Derivati di copertura
-11.020.663
Investimenti in associate e joint ventures
Totale Attività
PASSIVO rilevante in term ini di Rischio di Mercato
30.06.2014
-84.069.868
(m ilioni di euro)
Sensitivity
-9.468 FX EQ CS IR
-4.291.286 FX CS IR
-70.012.916 FX EQ CS IR
-477.093.243 FX CS IR
-11.020.663 FX EQ CS IR
-6.245.504
-6.245.504 EQ
-777.979.611
Valore contabile
(3)
-84.069.868
Perim etro VaR (1)
-693.909.743
Altre Misure Rischio (2)
(m ilioni di euro)
Sensitivity
Depositi verso banche
110.222.387
109.862.506 FX EQ CS IR
Depositi verso clientela
410.929.970
401.489.640 FX EQ CS IR
Titoli in circolazione
160.093.779
Passività finanziarie detenute per la negoziazione
Passività finanziarie valutate al fair value
Derivati di copertura
Totale Passività
63.637.079
159.514.872 FX EQ CS IR
63.652.209
649.217
(1)
Principale misura di rischio è il VaR
(2)
Principali misure di rischio sono le senstivity ai fattori di rischio
(3)
Posizioni detenute per la negoziazione ma classificate a Portafoglio Bancario (MtM)
FX EQ CS IR
649.217 FX EQ CS IR
9.533.950
755.066.382
(3)-15.130
9.533.950 FX EQ CS IR
63.652.209
681.035.055
Sensitivity
FX sensitivity a variazioni dei tassi di cambio.
EQ sensitivity a variazioni dei prezzi di azioni o indici;
IR sensitivity a variazioni al tasso di interesse.
CS sensitivity a variazioni del credit spread.
I valori di attività e passività riportati nella prima colonna identificano il perimetro rilevante in termini di rischio di mercato per il
quale la misura principale di rischio è il VaR.
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
258
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Rischi di mercato
Dati di VaR
Vengono di seguito riportati i dati di VaR relativamente all’intero complesso dei rischi di mercato riferibili al portafoglio di
negoziazione
Nell’aggregare i vari profili di rischio delle diverse unità di risk taking che compongono il Gruppo, nel calcolo della rischiosità
complessiva è stata trascurata - per ragioni di tipo prudenziale - la diversificazione riveniente dalle posizioni di differenti
società appartenenti al Gruppo.
Rischiosità del portafoglio di negoziazione
VaR giornaliero portafoglio di negoziazione
UniCredit Spa
*Bank Pekao SA
UCBA AG Group
UCB AG Group
Totale UniCredit Group (1)
(milioni di euro)
26.06.2014
5,6
0,4
4,6
6,7
17,3
MEDIA ULTIMI
60 GIORNI
10,4
0,4
5,3
6,4
22,6
MEDIA
9,9
0,5
5,7
7,1
23,2
2014
MASSIMO
14,0
0,8
7,9
13,3
29,5
MINIMO
5,3
0,3
2,3
4,9
16,9
2013
MEDIA
6,5
0,4
2,2
14,9
24,0
(1) Il VaR totale è la somma dei valori di VaR individuali, senza prendere in considerazione alcun effetto di diversificazione tra i membri del gruppo
* Soltanto a scopo gestionale
L’aumento riscontrato nel primo semestre 2014 per il VaR di UCBA AG è principalmente riconducibile alla nuova metodologia
di calcolo, che riflette i nuovi criteri definiti all’interno dall’articolo 325 della CRR. Il VaR di UCB AG del primo semestre 2014 è
allineato al secondo semestre 2013 durante il quale si era registrata la progressiva riduzione di VaR, principalmente dovuta
alle attività legate alla gestione del portafoglio di Credit Index, alla ridotta esposzione verso i governativi italiani e anche allo
slittamento della finestra temporale utlizzata per il calcolo del VaR. Il VaR di UCI Irlanda non è rappresentato in quanto, per
buona parte del primo semestre 2014, non vi sono state posizioni attive nel relativo portafoglio di negoziazione. Il VaR di
Fineco Bank non è rappresentato trattandosi di un valore trascurabile che non contribuisce significativamente al rischo di
Gruppo relativo ai portafogli di negoziazione.
Al fine di evidenziare i principali contributi al VaR si riporta di seguito una tabella indicante il VaR ottenibile considerando
separatamente i principali fattori di rischio.
VaR Tasso di Interesse sul portafoglio di negoziazione
UniCredit Spa
UCBA AG Group
UCB AG Group
Totale UniCredit Group
(milioni di euro)
26.06.2014
2,1
3,0
7,0
6,7
MEDIA
1,9
2,5
7,2
6,6
2014
MASSIMO
2,5
3,0
8,1
7,4
MEDIA
11,4
0,8
7,8
17,8
2014
MASSIMO
14,3
1,6
10,0
21,9
MEDIA
0,2
2,3
2,4
2014
MASSIMO
0,4
3,0
3,0
MEDIA
3,8
2,5
1,4
6,1
2014
MASSIMO
6,0
3,5
2,0
7,4
MINIMO
1,2
2,1
6,1
5,2
VaR Credit Spread sul portafoglio di negoziazione
UniCredit Spa
UCBA AG Group
UCB AG Group
Totale UniCredit Group
(milioni di euro)
26.06.2014
4,5
0,3
8,9
11,0
MINIMO
4,5
0,3
5,1
11,0
VaR Equity sul portafoglio di negoziazione
UniCredit Spa
UCBA AG Group
UCB AG Group
Totale UniCredit Group
2013
MEDIA
6,7
1,5
14,9
21,5
(milioni di euro)
26.06.2014
0,1
1,9
1,9
MINIMO
0,1
1,9
1,8
VaR FX sul portafoglio di negoziazione
UniCredit Spa
UCBA AG Group
UCB AG Group
Totale UniCredit Group
2013
MEDIA
1,6
1,1
6,3
6,8
2013
MEDIA
0,4
3,4
3,8
(milioni di euro)
26.06.2014
5,4
0,9
0,7
6,1
MINIMO
2,0
0,9
0,7
5,2
2013
MEDIA
3,0
1,9
0,8
4,6
Le tabelle mostrano come il Credit Spread sia il fattore rilevante sul VaR complessivo.
Per tutto il primo semestre 2014 si è registrato un trend decrescente per la componente di Credit Spread, determinato da
UCB AG.
259
Dati di SVaR
Vengono di seguito riportati i dati di SVaR relativamente all'intero complesso dei rischi di mercato riferibili alla parte del
portafoglio di negoziazione sottoposto al Modello Interno.
Nell’aggregare i vari profili di rischio delle diverse unità di risk taking che compongono il Gruppo, nel calcolo della rischiosità
complessiva è stata trascurata - per ragioni di tipo prudenziale - la diversificazione riveniente dalle posizioni di differenti
società appartenenti al Gruppo.
Rischiosità del portafoglio di negoziazione
SVaR Portafoglio di Negoziazione
UCI SpA
UCBA AG Group
UCB AG Group
Totale UniCredit Group (1)
(milioni di euro)
26.06.2014
17,7
19,0
20,9
57,7
MEDIA ULTIME
12 SETTIMANE
23,5
19,8
16,6
59,9
MEDIA
22,0
23,8
20,9
66,7
2014
MASSIMO
29,8
38,7
34,1
92,4
2013
MEDIA
13,7
11,0
23,5
46,9
MINIMO
12,7
15,8
11,3
51,6
(1) Lo SVaR totale è la somma dei valori di SVaR individuali, senza prendere in considerazione alcun effetto di diversificazione tra i membri del gruppo
L’aumento di SVAR registrato per UCBA AG nei primi sei mesi del 2014 è guidato sia dal perimetro CEE, in particolare dalla
Russia, all’interno del cui perimetro di negoziazione si è verificata una rivalutazione delle posizioni AFS,IRS,CCS e FX
swaps, a Gennaio 2014, sia dalla nuova metodologia di calcolo di SVaR così come definita all’interno dell’articolo 325 della
CRR. L’aumento di SVAR per UCI SPA è stato principalmente indotto dalla partecipazione alle aste e al conseguente
aumento di esposizione verso i governativi Italiani.
Dati di IRC
Vengono di seguito riportati i dati dell'IRC relativamente all'intero complesso dei rischi di mercato riferibili alla parte del
portafoglio di negoziazione sottoposto al Modello Interno.
Nell’aggregare i vari profili di rischio delle diverse unità di risk taking che compongono il Gruppo, nel calcolo della rischiosità
complessiva è stata trascurata - per ragioni di tipo prudenziale - la diversificazione riveniente dalle posizioni di differenti
società appartenenti al Gruppo.
Rischiosità del portafoglio di negoziazione
IRC Portafoglio di Negoziazione
UCI SpA
UCBA AG Group
UCB AG Group
Totale UniCredit Group (1)
(milioni di euro)
26.06.2014
161,1
28,5
266,0
455,6
MEDIA ULTIME
12 SETTIMANE
230,2
38,6
218,1
486,8
MEDIA
231,7
49,9
225,0
506,6
2014
MASSIMO
298,8
72,1
290,4
604,0
MINIMO
128,5
28,5
175,3
439,6
2013
MEDIA
159,7
47,8
251,4
415,9
(1) L'IRC totale è la somma dei valori di IRC individuali, senza prendere in considerazione alcun effetto di diversificazione tra i membri del gruppo
L’aumento dell’IRC di UCI SpA è stato indotto dalla maggior esposizione verso i governativi italiani.
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
260
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Rischi di mercato
Backtesting del VaR
Nel corso del primo semestre 2014, il rischio di mercato del gruppo UniCredit si è mantenuto stabile nonostante un contesto
generale di incertezza nei mercati finanziari .
Si riportano di seguito i grafici con le analisi di back-testing relativi ai rischi di mercato del portafoglio di negoziazione, nei
quali i dati di VaR degli ultimi dodici mesi sono confrontati con i risultati di “profit and loss” per ciascuna principale unità “risktaker”:
UCB AG Group
In UCB AG si è verificato uno sconfinamento nel primo semestre 2014, 5 Marzo 2014, indotto da un errore di calcolo della P&L per alcune
posizioni CCS nel book DOGG incluse nel perimetro regolamentare di Trading Book.
UCBA AG Group
In UCBA AG sono stati registrati tre sconfinamenti negativi nel secondo semestre 2013: il 13 giugno sia economico che
ipotetico, il 24 giugno sia economico che ipotetico e l’8 luglio solo ipotetico. Questi sono stati determinati dalla posizioni di
copertura FX finalizzate ai profitti budgetizzati delle CEE, a seguito dell’apprezzamento simultaneo delle principali currency
delle CEE verso l’euro. A partire da Gennaio 2014 sono cambiati i criteri per il calcolo del VaR ai fini dell’assorbimento di
capitale, secondo quanto descrtto dalla normativa 325 della CRR, e questo giustifica l’aumento del VaR.
261
UCI SPA
In UCI SpA non si sono verificati sconfinamenti negativi nel primo semestre 2014.
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
262
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Rischi di mercato
Rischio di tasso di interesse - Portafoglio di negoziazione di
vigilanza
Aspetti generali
Il rischio di tasso di interesse relativo al portafoglio di negoziazione deriva da posizioni finanziarie assunte dai centri
specialistici di detenzione del rischio di mercato del Gruppo entro i limiti e le autonomie assegnati. A prescindere dall’utilizzo
dei modelli interni nel calcolo dei requisiti patrimoniali, le posizioni di rischio nel Gruppo sono monitorate e soggette a limiti
attribuiti ai portafogli sulla base delle responsabilità manageriali e non puramente su criteri regolamentari.
Processi di gestione e metodi di misurazione del rischio
Per quanto riguarda sia la descrizione dei processi interni di controllo e gestione del rischio che l’illustrazione delle
metodologie utilizzate per l’analisi della rischiosità, si rimanda a quanto già esposto nel paragrafo introduttivo riguardo ai
modelli interni.
In aggiunta al monitoraggio dei Granular Market Limits, Group Market Risk function procede con periodicità almeno mensile
al calcolo di sensitivity analysis, intesa come effetto di conto economico conseguente alla variazione di valore di singoli fattori
di rischio o di più fattori di rischio dello stesso tipo, sull’intero portafoglio della divisione CIB (portafoglio di negoziazione e
portafoglio bancario), in quanto racchiude la porzione significativa del portafoglio di negoziazione ed è soggetto alle maggiori
variazioni nel corso dell’anno. I risultati sono riportati al top management su base mensile.
In aggiunta alla sensitivity degli strumenti finanziari rispetto alle variazioni del fattore di rischio sottostante si procede altresì al
calcolo della sensitivity rispetto alla volatilità di tassi di interesse ipotizzando, in particolare, una variazione negativa del 30%
e positiva del 50% delle curve o matrici di volatilità.
Sensitivity ai tassi di interesse
La sensitivity ai tassi di interesse è calcolata ipotizzando sia movimenti paralleli (“parallel shift”) delle curve di tasso, sia
variazioni della relativa inclinazione.
Per quanto riguarda i movimenti paralleli si analizzano gli effetti conseguenti a movimenti delle principali curve per
±1pb/±10pb/±100pb.
Ad uno spostamento della curva di 1pb, viene calcolata la sensitivity in corrispondenza di diversi time-bucket. Per quanto
riguarda le variazioni nell'inclinazione delle curve dei tassi, si riporta la sensitivity a variazioni delle stesse sia in senso orario
(“clockwise turning” - Turn CW), rappresentativa di un incremento dei tassi a breve termine e di una contemporanea
diminuzione di quelli a lungo termine, sia in senso antiorario (“counter-clockwise turning” - Turn CCW), rappresentativa di una
diminuzione dei tassi a breve e di un corrispondente incremento di quelli a lungo termine.
In particolare, la rotazione oraria e anti-oraria attualmente implementata prevede rispettivamente le seguenti variazioni in
termini assoluti:
•
+50pb/-50pb in corrispondenza del bucket a 1 giorno;
•
0pb in corrispondenza del bucket a 1 anno;
•
-50pb/+50pb in corrispondenza del bucket a 30 anni e oltre;
•
per bucket compresi tra quelli indicati, lo spostamento da applicare è ricavato per interpolazione lineare.
Le tabelle sottostanti mostrano le sensitivity per il portafoglio di negoziazione della divisione CIB.
milioni di €
Tassi di interesse
Totale
di cui: EUR
USD
GBP
CHF
JPY
+1 PB
inferiore
a 3 mesi
0,1
0,1
0,1
0,1
0,0
0,0
Tassi di interesse
-
+1 PB
da 3 mesi
a 1 anno
0,5
0,4
0,3
0,1
0,1
0,1
-
+1 PB
+1 PB
+1 PB
da 1 a 2
da 2 a 5
da 5 a 10
anni
anni
anni
0,1 0,8
1,2
0,2 0,8
1,2
0,1
0,1
0,1
0,1
0,0 0,0
0,0
0,1 0,0
0,2
0,0 0,0
+1 PB
oltre 10
anni
0,7
0,7
0,0
0,0
0,0
0,0
milioni di €
-30%
+50%
12,074
-2,530
Il principale contributore alla volatilità tassi di interesse è l’EURO.
263
+1 PB
-100 PB
-
Totale
0,7
0,6
0,2
0,2
0,1
0,3 -
116,1
80,7
20,0
20,7
3,4
6,4 -
-10 PB
12,5
9,1
2,6
2,1
0,3
2,6
+10 PB
-
6,5
6,0
1,8
2,1
0,5
2,6
+100 PB
-
4,1
1,4
16,7 20,9 4,2
25,5
CW
27,2
26,1
3,0
1,2
0,7
0,5
CCW
-
-
16,9
20,5
4,8
1,2
0,4
1,3
Rischio di prezzo – Portafoglio di negoziazione di vigilanza
Aspetti generali
In analogia con quanto già descritto in precedenza, la rischiosità di prezzo riferita ad azioni, commodity, OICR e relativi
prodotti derivati presenti nel portafoglio di negoziazione, origina da posizioni assunte dai centri specialistici di detenzione del
rischio di mercato del Gruppo entro i limiti e le autonomie assegnati.
Il rischio di prezzo derivante dalla negoziazione in conto proprio di tali strumenti viene gestito con strategie sia direzionali che
di relative value attraverso la compravendita diretta di titoli, derivati regolamentati e OTC e il ricorso al security lending.
Strategie di trading di volatilità sono perseguite utilizzando prodotti opzionali e derivati complessi.
Processi di gestione e metodi di misurazione del rischio
Per quanto riguarda sia la descrizione dei processi interni di controllo e gestione del rischio che l’illustrazione delle
metodologie utilizzate per l’analisi della rischiosità, si rimanda a quanto già esposto nel paragrafo introduttivo riguardo ai
modelli interni. L’analisi di sensitivity è condotta sull’intero portafoglio della divisione CIB (portafoglio di negoziazione e
portafoglio bancario), in quanto racchiude la porzione significativa del portafoglio di negoziazione ed è soggetto alle maggiori
variazioni nel corso dell’anno.
Sensitivity ai corsi azionari
La sensitivity rispetto ai corsi azionari è espressa in due modalità:
•
come “Delta cash-equivalent”, ovvero come controvalore in euro della quantità di sottostante che esporrebbe la
banca allo stesso rischio derivante dal portafoglio reale;
•
come risultato economico derivante dall’aumento e diminuzione dei prezzi spot del 1%, 10% e 20%.
Il Delta cash equivalent ed il Delta 1% (ovvero l’impatto economico risultante dall’aumento dei prezzi spot dell’1%) sono
calcolati sia dettagliatamente per regione geografica (immaginando che tutti i mercati azionari appartenenti a ciascuna
regione siano perfettamente correlati) sia per totale (assumendo pertanto una perfetta correlazione fra tutti i mercati azionari).
Le sensitivity rispetto a variazioni del 10% e 20% sono calcolate esclusivamente per totale.
Il Gruppo procede altresì al calcolo della sensitivity rispetto alla volatilità delle equity ipotizzando, in particolare, una
variazione negativa del 30% e positiva del 30% delle curve o matrici di volatilità.
In aggiunta si procede anche al calcolo della sensitivity ai prezzi delle materie prime secondo i criteri sopra indicati.
Quest’ultima, considerata la secondarietà dell’esposizione rispetto a quella verso le altre tipologie di rischio, è articolata in
un’unica categoria.
Le tabelle sottostanti mostrano le sensitivity per il portafoglio di negoziazione della divisione CIB.
milioni di €
Delta Cashequivalent
Azioni
Tutti i mercati
Europa
USA
Giappone
Regno unito
Svizzera
CEE
Altro
Materie prime
Tutti i mercati
Azioni
-
-
-
-30%
7,234
-20%
31,0 2,7
63,1
0,8
15,1
10,6
15,1
16,9
69,0 -
2,2 -
2,9 -
-10%
11,4
-1%
+1%
0,2 -
-
0,5
0,0 -
+10%
+20%
0,3 0,0
0,6
0,0
0,2
0,1
0,2
0,2
5,8 -
22,6
0,0 -
0,8 -
3,5
milioni di €
+30%
-9,635
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
264
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Rischi di mercato
Rischio di prezzo - Portafoglio bancario
Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio
Il rischio di prezzo del portafoglio bancario origina principalmente dalle partecipazioni detenute dalla Capogruppo e dalle sue
controllate con finalità di stabile investimento, nonché dalle quote di OICR non comprese nel portafoglio di negoziazione in
quanto detenute anch’esse con finalità di stabile investimento. Nell’assessment del più complessivo portafoglio bancario,
anche questo tipo di rischio è tenuto in considerazione.
Informativa relativa alle quote rappresentative del capitale di Banca d’Italia
UniCredit S.p.A. detiene il 22,114% delle quote del Capitale di Banca d’Italia, iscritte nella voce 40 – Attività Finanziarie
Disponibili per la Vendita.
Trattamento contabile adottato nel bilancio al 31 dicembre 2013
A seguito dell’emanazione del D.L. 30 novembre 2013 n. 133 (nel seguito “D.L. 133” – convertito con modifiche nella Legge
29 gennaio 2014 n. 5) e delle conseguenti deliberazioni dell’Assemblea Straordinaria del 23 dicembre 2013, Banca d’Italia ha
effettuato un aumento di capitale per Euro 7,5 miliardi (tramite prelievo di pre-esistenti riserve), emettendo nuove quote aventi
valore nominale di Euro 25.000, in sostituzione delle precedenti (che sono state annullate).
Il D.L. 133 ha comportato una serie di modifiche statutarie, le quali hanno determinato una rilevante discontinuità giuridica
nella disciplina delle quote, sufficiente a delineare un radicale mutamento nei contenuti e nella fisionomia dei titoli e dei diritti
da essi portati nonché a comportare una variazione delle caratteristiche dei flussi prospettici attesi.
In considerazione dei caratteri di unicità ed eccezionalità dell’inquadramento giuridico della partecipazione al capitale di
Banca d’Italia, del D.L. 133 e delle modifiche poste in essere dall’Assemblea Straordinaria di Banca d’Italia stessa, nonché
dell’assenza di esplicite indicazioni in seno agli IFRS atte a disciplinare puntualmente il caso di specie, il trattamento
contabile nel bilancio al 31 dicembre 2013 (storno contabile delle precedenti azioni e riconoscimento inziale delle nuove
azioni al loro fair value, con rilevazione a conto economico della plusvalenza) era stato determinato in via interpretativa. Tale
trattamento contabile è stato quindi oggetto di approfondimento presso le autorità nazionali ed internazionali competenti ed in
particolare è stato discusso dall’IFRS Interpretation Committee, il quale ha deliberato in via provvisoria il 16 luglio 2014 che il
tema sollevato, non essendo di interesse generale in quanto caratterizzato da unicità della fattispecie e non avendo causato
differenze di approccio contabile nei bilanci delle società interessate (predisposti sulla base di una medesima
interpretazione), non sarà oggetto di una deliberazione tecnica. La decisione dell’IFRS Interpretation Committee è
attualmente soggetta a pubblica consultazione.
In relazione agli approfondimenti in corso sopra descritti, rileva osservare che in data 10 marzo 2014 la Consob ha emesso
una raccomandazione, richiamando come, a fronte delle questioni interpretative emerse in sede internazionale e nelle more
degli approfondimenti in corso in merito all’applicazione della normativa nonché alla sua coerenza rispetto ai principi contabili
internazionali (Ias/Ifrs), sia necessario fornire in bilancio la più completa informativa riguardo alle scelte contabili effettuate. La
presente informativa intende quindi fornire tali contenuti.
Ai fini del bilancio consolidato e separato di UniCredit S.p.A. al 31 dicembre 2013 gli Amministratori hanno ritenuto che il
trattamento contabile più appropriato fosse quello di imputare i maggiori valori emersi a seguito della transazione a conto
economico. Tale interpretazione, peraltro confortata da quanto espresso da autorevoli esperti, considerava realizzativo lo
scambio tra quote pre riforma e nuove quote, assumendo l’esistenza delle condizioni richieste dallo IAS 39 (paragrafo 17) per
procedere alla cancellazione (derecognition) delle quote pre-esistenti e all’iscrizione delle nuove quote, ossia:
•
avvenuta estinzione dei diritti incorporati nelle quote pre riforma e la loro sostituzione con differenti diritti veicolati
dalle nuove quote; ovvero
•
discontinuità tra quote pre riforma e nuove quote da un punto di vista di qualità dei flussi prospettici attesi (e
dunque del rischio associato a tali flussi).
265
Coerentemente a questa interpretazione, quindi, ai fini del Bilancio consolidato e separato di UniCredit S.p.A. al 31 dicembre
2013:
•
si era proceduto ad effettuare la derecognition delle quote annullate e la registrazione iniziale delle nuove quote al
loro valore nominale, considerato rappresentativo del fair value per le ragioni nel seguito esposte;
•
in considerazione delle caratteristiche dello strumento e dei parametri utilizzati nella stima, tale fair value si
qualificava come di Livello 3 ai sensi dell’IFRS 13;
•
la differenza fra il fair value di prima iscrizione delle nuove quote (Euro 1.659 milioni) ed il valore contabile delle
precedenti quote annullate (Euro 285 milioni) è stata riconosciuta a conto economico alla voce 100 – Utili da
cessione di attività disponibili per la vendita, ed ha comportato un effetto positivo sul risultato d’esercizio pari a Euro
1.190 milioni (al netto di imposte per Euro 184 milioni). Le imposte erano state calcolate sulla base dell’aliquota del
12%, come previsto dalla Legge di Stabilità del 27 dicembre 2013; l’operazione non ha avuto effetto sul patrimonio
di vigilanza al 31 dicembre 2013.
Una differente interpretazione rispetto all’approccio adottato avrebbe comportato nel 2013, a parità di redditività complessiva,
l’imputazione del provento suddetto a Patrimonio Netto e non in Conto Economico.
Trattamento contabile al 30 giugno 2014 e determinazione del fair value
Il Decreto Legge n. 66 del 24 aprile 2014, poi convertito in legge n. 89/2014, ha previsto un incremento dell’aliquota da
applicare al maggior valore delle nuove quote di Banca d’Italia dal 12% al 26%, comportando pertanto un maggior onere per
Euro 215 milioni contabilizzato alla voce Imposte & Tasse di Conto economico nel primo semestre 2014.
Le nuove quote sono valutate al fair value, definito attraverso un processo valutativo di natura fondamentale di livello 3 che
ha confermato un valore contabile allineato ai valori del 31 dicembre 2013, senza quindi determinare impatti valutativi nel
primo semestre 2014. Nella valutazione si è tenuto conto del valore a cui è stato eseguito l’Aumento di Capitale, il quale a
sua volta riflette gli esiti dell’esercizio valutativo effettuato dal comitato di esperti di alto livello per conto della Banca d’Italia lo
scorso novembre 2013, nonché degli esiti di una valutazione basata su modello.
Si ricorda che, al fine di facilitare l’equilibrata distribuzione delle quote tra i partecipanti, il nuovo statuto della Banca d’Italia ha
posto un limite pari al 3% per la detenzione delle quote nel capitale di Banca d’Italia stessa, stabilendo che non spetteranno
diritti di voto né diritti ai dividendi sulle quote eccedenti e che vi sia un periodo di adeguamento (entro il quale procedere
all’alienazione delle quote eccedenti) non superiore a 36 mesi durante il quale a tali quote eccedenti non spetta il diritto di
voto ma sono riconosciuti i diritti ai dividendi. Sebbene la riforma abbia posto le basi per rimuovere la precedente situazione
di immobilizzo, allo stato attuale, non sussiste un impegno al riacquisto o all’intermediazione delle quote eccedenti da parte di
Banca d’Italia, né sono ancora state definite le modalità operative e le condizioni di tale eventuale riacquisto.
Come già in sede di bilancio al 31 dicembre 2013, gli Amministratori hanno ritenuto che sussistessero anche al 30 giugno
2014 le condizioni per determinare attendibilmente un fair value delle quote. In particolare, il fair value delle quote
(corrispondente ad una valutazione del 100% delle quote di Euro 7,5 miliardi) è stato confermato da una valutazione interna,
basata su un dividend discount model di lungo periodo rettificata da uno sconto di liquidità idoneo a riflettere una limitata
circolazione delle quote. Come ogni valutazione di un titolo non quotato definita attraverso l’utilizzo di modelli e di variabili non
osservabili, sussiste un certo livello di incertezza e giudizio professionale.
È evidente quindi come l’effettiva creazione, nei prossimi mesi, di scambi sulle quote si qualifichi come un fattore di
incertezza nel contesto della determinazione del fair value e della sua sostenibilità nel prossimo futuro.
Con riferimento al trattamento regolamentare (effetti sul capitale regolamentare e ratio patrimoniali):
•
al valore della partecipazione, rivalutato ed iscritto nel bilancio al 30 giugno 2014, si applica una ponderazione pari
al 100% (in applicazione dell’articolo 133 “Esposizioni in strumenti di capitale” del CRR);
•
la rivalutazione transitata a conto economico al 31 dicembre 2013 non è oggetto di filtro.
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
266
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Rischi di mercato
Rischio di cambio - Portafoglio di negoziazione di vigilanza
Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio
In analogia con quanto già descritto in precedenza, il rischio relativo ai tassi di cambio e relativi prodotti derivati presenti nel
portafoglio di negoziazione, origina da posizioni assunte dai centri specialistici di detenzione del rischio di mercato del
Gruppo entro i limiti e le autonomie assegnati.
Il rischio derivante dalla negoziazione in conto proprio di tali strumenti viene gestito con strategie sia direzionali che di relative
value attraverso la compravendita diretta di titoli, derivati regolamentati e OTC. Strategie di trading di volatilità sono
perseguite utilizzando prodotti opzionali.
Per quanto riguarda sia la descrizione dei processi interni di controllo e gestione del rischio che l’illustrazione delle
metodologie utilizzate per l’analisi della rischiosità, si rimanda a quanto già esposto nel paragrafo introduttivo riguardo ai
modelli interni. L’analisi di sensitività è condotta sull’intero portafoglio della divisione CIB (portafoglio di negoziazione e
portafoglio bancario), in quanto racchiude la porzione significativa del portafoglio di negoziazione ed è soggetto alle maggiori
variazioni nel corso dell’anno.
Sensitivity ai tassi di cambio
La sensitivity rispetto al tasso di cambio valuta l’impatto economico risultante dall’apprezzamento e deprezzamento del 1%,
5% e del 10% di ciascuna valuta rispetto a tutte le altre. L’esposizione verso le diverse valute viene anche espressa come
“Delta cash equivalent” in euro: questa rappresenta il controvalore in Euro della somma in valuta che esporrebbe allo stesso
rischio di cambio derivante dal portafoglio reale.
Il Gruppo procede altresì al calcolo della sensitivity rispetto alla volatilità dei tassi di cambio ipotizzando, in particolare, una
variazione positiva del 50% o negativa del 30% delle curve o matrici di volatilità.
Le tabelle sottostanti mostrano le sensitivity per il portafoglio di negoziazione della divisione CIB.
milioni di €
Tassi di Cambio
EUR
USD
GBP
CHF
JPY
Tassi di cambio
Delta CashEquivalent
73,7
24,1
17,0
5,4
-30%
7,454
-10%
-
32,8
3,2 5,4 6,8 4,5
-5%
10,6
0,4 2,2 3,1 1,4
-1%
1,1 0,5
0,3
0,1
0,0
+1%
1,0 0,7
0,2
0,2 0,1
+5%
7,7 8,6
0,7
0,2 0,2
+10%
14,0
22,8
0,1
0,4
0,1
milioni di €
+50%
-13,315
I principali contributorli alla volatilità del tasso di cambio sono: EUR/USD,EUR/JPY e EUR/GBP.
267
Rischio di cambio - Portafoglio bancario
Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio
Il rischio di cambio in UniCredit origina sia dalla presenza nel Gruppo di banche che operano in aree valutarie diverse
dall’Area Euro, sia da posizioni assunte dai centri specialistici di detenzione del rischio di mercato del Gruppo, entro i limiti e
le autonomie assegnati.
In questo secondo caso, il rischio di cambio origina da attività in valuta svolta mediante la negoziazione di vari strumenti di
mercato e viene costantemente monitorato e misurato utilizzando i modelli interni sviluppati dalle società che compongono il
Gruppo. Tali modelli vengono inoltre utilizzati nel calcolo dei requisiti patrimoniali sui rischi di mercato a fronte
dell’esposizione a tale tipologia di rischio.
Attività di copertura del rischio di cambio
Il Gruppo attua una politica di copertura economica sia degli utili che dei dividendi provenienti dalle controllate non
appartenenti all’area euro. Nell’implementazione di tali strategie si considerano le condizioni di mercato.
La politica di copertura del rischio cambio relativo alla facoltà di rimborso anticipato degli strumenti di capitale AT1 denominati
in divisa già iscritti tra le componenti di patrimonio contabile (comunque subordinata alla preventiva autorizzazione del
regolatore) prevede il mantenimento di una posizione lunga in divisa.
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
268
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Rischi di mercato
Rischio di Credit Spread – Portafoglio di negoziazione di
vigilanza
Aspetti generali
In analogia con quanto già descritto in precedenza, il rischio relativo ai credit spreads e relativi prodotti derivati presenti nel
portafoglio di negoziazione origina da posizioni assunte dai centri specialistici di detenzione del rischio di mercato del Gruppo
entro i limiti e le autonomie assegnati.
Il rischio derivante dalla negoziazione in conto proprio di tali strumenti viene gestito con strategie sia direzionali che di relative
value attraverso la compravendita diretta di titoli, derivati regolamentati ed OTC.
Processi di gestione e metodi di misurazione del rischio
Per quanto riguarda sia la descrizione dei processi interni di controllo e gestione del rischio che l’illustrazione delle
metodologie utilizzate per l’analisi della rischiosità, si rimanda a quanto già esposto nel paragrafo introduttivo riguardo ai
modelli interni. L’analisi di sensitività è condotta sull’intero portafoglio della divisione CIB (portafoglio di negoziazione e
portafoglio bancario), in quanto racchiude la porzione significativa del portafoglio di negoziazione ed è soggetto alle maggiori
variazioni nel corso dell’anno.
Sensitivity ai Credit Spread
Le sensitivity ai credit spread sono calcolate ipotizzando un peggioramento del merito di credito risultante in un movimento
parallelo delle curve di credit spread per +1pb/+100pb.
Tali sensitivity sono calcolate sia a livello complessivo, ipotizzando un movimento parallelo di tutte le curve di credit spread
sia in corrispondenza di specifiche classi di rating e di settori economici.
La tabella sottostante mostra le sensitivity per il portafoglio di negoziazione della divisione CIB.
milioni di €
Totale
Rating
AAA
AA
A
BBB
BB
B
CCC and NR
Settore
Non Dev. Sovereigns & Related
ABS and MBS
Jumbo and Pfandbriefe
Financial Services
All Corporates
-Automotive
-Consumer Goods
-Pharmaceutical
-Industries
-Telecommunications
-Utilities and Energy Sources
-All other Corporates
Total Developed Sovereigns
269
+1PB
+1PB
+1PB
+1PB
+1 PB
INFERIORE
DA 6 MESI
DA 2 A
OLTRE
Totale
A 6 MESI
A 2 ANNI
7 ANNI
7 ANNI
0,1 0,2 0,9 0,2 1,3 -
-
-
-
0,0
0,0
0,0
0,1
0,0
0,0
-
-
0,0
0,0
0,0
0,1
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
-
-
-
-
0,1
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
-
-
0,3
0,1
0,2
0,2
0,1
0,1
-
-
0,0
0,0
0,1
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
-
0,2
0,0
0,1
0,2
0,3
0,0
0,1
0,0
0,1
0,1
0,1
0,0
-
-
-
0,2
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
-
-
0,6
0,1
0,3
0,2
0,1
0,0
-
0,1
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
0,0
-
0,4
0,0
0,3
0,4
0,3
0,0
0,1
0,0
0,1
0,0
0,1
0,1
-
0,5
+100PB
108,0
-
31,6
-
41,5
13,0
8,5
5,5
-
-
19,2
2,7
38,4
28,2
25,5
3,0
8,7
0,5
5,4
6,5
-
1,4
n.d.
Stress test
Gli Stress test integrano i risultati dell’analisi di sensitività e di VaR nell’ottica di valutare i rischi potenziali in un modo diverso.
Lo stress test esegue la valutazione di un portafoglio in riferimento sia a scenari semplici (in cui si ipotizza una variazione in
singoli fattori di rischio) sia a scenari complessi (nei quali si prefigurano variazioni simultanee in più fattori di rischio).
Qui si riportano la descrizione degli scenari complessi, che integrano la variazione dei fattori di rischio di tasso di interesse,
rischio di prezzo, rischio di cambio e rischio di credit spread. Per la descrizione degli scenari semplici, fare riferimento ai
paragrafi precedenti. Per quanto attiene agli scenari complessi, all’intero portafoglio di negoziazione di Gruppo sono stati
mensilmente applicati diversi scenari i cui risultati vengono di volta in volta comunicati al top management.
Scenario “Greece Exit”
Lo scenario, introdotto a Giugno 2012 ed aggiornato a Dicembre 2013, ipotizza che la Grecia esca dalla zona EMU senza
portare l’eurozona al collasso. Nonostante gli eventi dell’ultimo periodo abbiano ampiamente ridotto la probabilità che tale
scenario si realizzi nel breve termine, la Grecia resta in una situazione complessa e la sua uscita dall’EMU non è da
considerarsi del tutto improbabile nel medio termine.
L’uscita della Grecia dall’EMU impatterebbe negativamente la crescita del PIL nell'eurozona attraverso diversi canali,
principalmente legati ai mercati finanziari. La crescente volatilità ed il generalizzato aumento dei premi al rischio renderebbe
più complicata la pianificazione degli investimenti. Il credito per l'economia reale sarebbe più costoso a causa dell’aumentare
delle difficoltà di finanziamento del sistema bancario (anche a causa di una rinnovata fuga dei depositi e delle tensioni nel
mercato interbancario). Questo rafforzerebbe il legame negativo tra rischio sovrano, banche ed economia reale.
•
Sul fronte obbligazionario, il flight-to-quality si concentrerebbe in particolare sulle obbligazioni tedesche e
statunitensi, per i quali ci si aspetta un apprezzamento sullo swap (40/30 bps).
•
Per quanto riguarda i paesi periferici, gli spread sarebbero sotto pressione. Lo swap spread italiano si
allargherebbe di 300pb, raggiungendo area 500pb, mentre per la Spagna l'allargamento sarebbe di 250pb;
•
I mercati azionari precipiterebbero e, allo stesso tempo, si verificherebbe un deciso aumento della volatilità;
•
Rispetto ai tassi di cambio, l’euro si svaluterebbe fortemente, in quanto un’uscita della Grecia comprometterebbe la
fiducia nella moneta comune. Le perdite più gravi dovrebbero essere nei confronti del dollaro (con un
deprezzamento di circa il 30%), che continuerebbe ad essere percepito come valuta di rifugio nel caso di una
crescita del disordine nella zona euro. Tuttavia, l’euro perderebbe terreno in misura significativa anche rispetto a
yen e franco svizzero. D'altra parte, il deprezzamento dell’euro contro la sterlina dovrebbe essere meno
significativo (-20%), in quanto anche l'economia del Regno Unito sarebbe fortemente influenzata dagli sviluppi della
EMU.
Scenario “Widespread Contagion”
In questo scenario, aggiornato nel Dicembre 2013, si assume un'escalation della crisi del debito, con un'elevata pressione su
Spagna e Italia. Il recente rafforzamento dell'impegno dei governi nella costruzione di un firewall credibile contro il contagio e
l'introduzione da parte della ECB dell'OMT (Outright Monetary Transactions) dovrebbe fornire un cuscinetto contro
l'allargamento degli spread. Tuttavia, la volatilità del mercato e la perdurante crisi dei mercati finanziari porterebbe ad un
pesante peggioramento delle condizioni economiche a livello europeo. A causa degli importanti collegamenti commerciali tra i
paesi dell'eurozona, lo shock finanziario sarebbe amplificato e causerebbe una recessione più profonda. Tale escalation della
tensione porterebbe la Spagna a chiedere l'attivazione dell'EFSF/ESM. Le tensioni in Italia richiederebbero una risposta più
radicale e sistemica da parte delle autorità europee. Questo dovrebbe prevenire una rottura della zona EMU nei due anni
seguenti.
Lo shock originato nei mercati finanziari avrebbe un impatto consistente sulla crescita del PIL nella periferia della zona EU.
Per quanto riguarda i mercati finanziari questi sono interessati:
•
sul lato Fixed-Income, dovremmo iniziare a vedere una domanda del tipo flight-to-quality, specialmente per le
obbligazioni tedesche e statunitensi. Per questi emittenti il Credit Spread dovrebbe ridursi di circa 20/30 bps. Tutte
le altre obbligazioni governative sarebbero sotto pressione a causa del riposizionamento nel rischio di credito, i
bond italiani e spagnoli allargherebbero i loro spreads vs bund di circa 200 bps . Un allargamento degli spread si
verificherebbe anche per le obbligazioni corporate; lo shift nelle preferenze di rischio di credito porterebbe ad una
forte pressione sui bond ad alto rendimento;
•
i mercati azionari risentirebbero di un discreto calo, accoppiato ad un aumento della volatilità;
•
la diffusione del contagio su tutta l’eurozona dovrebbe pesare sull’ EUR-USD, sebbene la Fed mantenesse i tassi
inalterati. GBP-USD dovrebbe essere meno impattato dell’EUR-USD, mentre l’EUR-GBP ne risentirebbe poiché la
sterlina potrebbe essere percepita come una copertura per l’EMU. Nelle CEE, una risposta ad una minor crescita e
al deterioramento dei fondamentali economici, ci aspetteremmo che i policy-maker favoriscano la svalutazione di
alcune valute locali per favorire la crescita.
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
270
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Rischi di mercato
Scenario “Sovereign Debt Tension”
In questo scenario, introdotto nel Giugno 2010 ed aggiornato nel Dicembre 2011, si ipotizza l’avvio di un processo di
escalation di crisi del debito sovrano. Questo è determinato dal fatto che, mentre la costituzione dell'European Financial
Stability Facility e l'iniezione di liquidità da parte della ECB sembrano aver evitato la possibilità di un vero e proprio default,
persistono tuttavia le tensioni sui mercato. Tali tensioni potrebbero creare un contesto impegnativo in un tempo in cui diversi
paesi europei stanno consolidando le proprie finanze pubbliche. In tale scenario, la crisi del debito sovrano dell’UME avrebbe,
allo stesso tempo, effetti a cascata sull’economia USA e la flight-to-quality porterebbe ad una corsa verso i bond su entrambe
le sponde dell’Atlantico. In termini delle variabili dei marcati finanziari, questo scenario assume:
•
credit spread: per i titoli governativi la maggiore avversione al rischio implicherebbe per gli emittenti core un
restringimento degli spread rispetto ai tassi swap. I paesi periferici dell’UE sarebbero sottoposti ad una notevole
pressione: gli spread dei titoli italiani si allargherebbero ulteriormente, mentre i bond spagnoli sarebbero meno sotto
pressione; tutti gli spread di credito, nell'universo dei bond corporate, sarebbero sotto pressione;
•
un crollo dei mercati azionari mondiali; tale evento si combinerebbe con un aumento delle volatilità dei titoli
azionari;
•
un appiattimento delle curve dei tassi di interesse USD e EUR. Si assume in questo scenario un aumento delle
volatilità dei tassi di interesse;
•
un apprezzamento dell’USD soprattutto nei confronti dell’EUR; deprezzamento delle monete dell’area CEE rispetto
all’EUR.
Scenario “Emerging Markets Slowdown”
Questo scenario è stato introdotto a giugno 2011 e copre gli anni dal 2011 al 2013. L’assunzione base è quella di una crisi
proveniente dall’economia reale, più precisamente un pesante rallentamento nella crescita delle economie emergenti che
cominci nel 2011 e si intensifichi nel 2012. Questo avrebbe un effetto negativo sul PIL della zona euro, ed in misura minore
su quello degli USA, dove il peso della produzione industriale e del commercio estero è minore. Come risultato di un’attività
economica ridotta e di un calo nel prezzo del petrolio si otterrebbe un rallentamento dell’inflazione. La combinazione di
rallentamento nella crescita del PIL ed inflazione ridotta porterebbe ad un notevole rallentamento nella normalizzazione dei
tassi di riferimento delle banche centrali.
Dal punto di vista delle variabili macroeconomiche questo scenario ipotizza:
•
credit spread: un deterioramento per gli spread dei paesi europei minore rispetto allo scenario Sovereign Tensions,
a causa di un impatto solo indiretto sugli spread. La crisi si riflette di più sulle compagnie petrolifere fuori dall’indice
“iTraxx main”. Anche l’allargamento degli spread per gli indici iTraxx Financial Senior e iTraxx Financial Sub è
rilevante;
•
non ci sono impatti sulla curva dei tassi giapponesi. Quelli sulle curve per USA, EU e UK consistono in un calo che
si manterrà all’aumentare degli orizzonti temporali nelle curve. Questo riflette la peggiore prospettiva di crescita e le
migliori prospettive sull’inflazione. La curva dei tassi Euribor è tra le tre quella maggiormente impattata, a causa del
ripiego verso i Bunds tedeschi da parte di investitori avversi al rischio;
•
il ribasso del mercato delle azioni accompagnato dalla crescita della volatilità di tutti i suoi titoli;
•
il deprezzamento dell’euro rispetto a dollaro, yen e franco svizzero (viste come monete rifugio) ed il suo
apprezzamento sia verso altre le monete europee che verso la lira turca.
Stress Test sul portafoglio di negoziazione
Scenario
(milioni di euro)
26.06.2014
UniCredit Spa
Bank Pekao SA
UCBA AG Group
UCB AG Group
UniCredit Group Total
2014
Sovereign
Tensions
1
-11
7
-550
-552
Emerging Market
Slowdown
35
-13
11
-675
-643
Grexit
-4
1
122
-399
-280
Widespread
Contagion
10
1
51
-250
-187
La diminuzione delle perdite condizionali nel Trading Book è guidata da UCBA AG e UniCredit SpA. La diminuzione è
principalmente negli scenari Greece Exit e Widespread Contagion. I profitti condizionali in UCBA AG sono prodotti dal
perimetro CEE e derivano dalle posizioni in cambi; in UniCredit SpA l’inversione delle perdite potenziali evidenziate a
Dicembre in profitti è dovuta alle posizioni corte in PLN nel perimetro ALM che generano un profitto in scenari che prevedono
il deprezzamento della valuta. L’effetto complessivo è parzialmente compensato dall’aumento delle perdite in UCB AG
principalmente nella Business Line ICT.
271
Rischi di mercato: esposizioni in strumenti di
capitale non incluse nel portafoglio di
negoziazione
Differenziazione delle esposizioni in funzione degli obiettivi
perseguiti
Le operazioni in strumenti di capitale incluse nel portafoglio bancario del Gruppo perseguono molteplici obiettivi:
•
istituzionali;
•
strategici, di norma società sottoposte ad influenza notevole e di supporto allo svolgimento / sviluppo dell’attività
bancaria (quali, ad esempio, le interessenze in società finanziarie e assicurative);
•
d’investimento finanziario, tra cui gli investimenti in titoli di capitale, in quote di fondi comuni d’investimento
(O.I.C.R.) e di private equity;
•
altri, quali, ad esempio, gli investimenti rivenienti da operazioni di ristrutturazione del credito.
Descrizione delle tecniche di contabilizzazione e delle
metodologie di valutazione utilizzate
Partecipazioni
Le partecipazioni sono valutate secondo il metodo del patrimonio netto oppure al costo.
La partecipazione valutata al patrimonio netto include l’avviamento (al netto di qualsiasi perdita di valore) eventualmente
pagato per l’acquisizione. La partecipazione agli utili e alle perdite post-acquisizione delle collegate è rilevata in conto
economico alla voce 240. “Utili (Perdite) delle partecipazioni”.
I profitti non realizzati sulle transazioni fra il Gruppo e le sue partecipazioni sono eliminati nella stessa percentuale della
partecipazione del Gruppo agli utili delle partecipazioni stesse. Anche le perdite non realizzate sono eliminate, a meno che le
transazioni effettuate diano evidenza di una perdita di valore delle attività negoziate.
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
272
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Rischi di mercato
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Le attività finanziarie disponibili per la vendita sono inizialmente rilevate alla data di regolamento al fair value, che
normalmente corrisponde al costo dell’operazione comprensivo dei costi e ricavi di transazione direttamente attribuibili allo
strumento stesso.
Tali attività sono anche successivamente valutate al fair value. Gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni del fair value sono
rilevati nella voce 140. “Riserve da valutazione” del patrimonio netto, ad eccezione delle perdite per riduzione di valore
(impairment) che sono esposte alla voce 130.b) “Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di attività finanziarie
disponibili per la vendita” fino a quando l’attività finanziaria non è alienata, momento in cui gli utili e le perdite cumulati sono
iscritti nel conto economico alla voce 100.b) “Utili (perdite) da cessione o riacquisto di attività finanziarie disponibili per la
vendita”.
Le variazioni di fair value rilevate nella voce 140. “Riserve da valutazione” sono esposte anche nel Prospetto della redditività
complessiva.
Gli strumenti rappresentativi di capitale (titoli azionari) non quotati in un mercato attivo e il cui fair value non può essere
determinato in modo attendibile sono valutati al costo.
Come sopra citato, qualora vi sia qualche obiettiva evidenza che l’attività abbia subito una riduzione di valore (impairment), la
perdita cumulata, che è stata rilevata direttamente nella voce 140. del patrimonio netto “Riserve da valutazione”, viene
trasferita a conto economico alla voce 130.b) “Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di attività finanziarie
disponibili per la vendita”.
Per gli strumenti di capitale l’esistenza di perdite durevoli di valore è valutata considerando, oltre ad eventuali difficoltà nel
servizio del debito da parte dell’emittente, ulteriori indicatori quali il declino del fair value al di sotto del costo e variazioni
avverse nell’ambiente in cui l’impresa opera.
Nei casi in cui la riduzione del fair value al di sotto del costo sia superiore al 50% o perduri per oltre 18 mesi, la perdita di
valore è ritenuta durevole.
Qualora, invece, il declino del fair value dello strumento al di sotto del costo sia inferiore o uguale al 50% ma superiore al
20% oppure perduri da non più di 18 mesi ma da non meno di 9, il Gruppo procede ad analizzare ulteriori indicatori reddituali
e di mercato.
Qualora i risultati di detta analisi siano tali da mettere in dubbio la possibilità di recuperare l’ammontare originariamente
investito, si procede alla rilevazione di una perdita durevole di valore.
L’importo trasferito a conto economico è quindi pari alla differenza tra il valore di carico (costo di acquisizione al netto delle
eventuali perdite per riduzione di valore già precedentemente rilevate nel conto economico) e il fair value corrente.
Le perdite per riduzione di valore di titoli azionari, rilevate a conto economico, non sono successivamente ripristinate con
effetto a conto economico ma a patrimonio netto.
Attività finanziarie valutate al fair value
I titoli di capitale ricompresi nel portafoglio delle attività finanziarie valutate al fair value, così come le attività finanziarie
detenute per la negoziazione, sono oggetto di valutazione al fair value con registrazione dei profitti e delle perdite, realizzati e
non, a conto economico. In particolare, nel caso del portafoglio delle attività finanziarie valutate al fair value, detti profitti e
perdite sono esposti alla voce 110. “Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value”.
In questo portafoglio non possono essere contabilizzati degli investimenti in strumenti rappresentativi di capitale per i quali
non siano rilevabili prezzi in mercati attivi ed il cui fair value non sia determinabile in modo attendibile.
273
(migliaia di €)
C o nsist enz e al 3 0 .0 6 .2 0 14
T ip o lo g ia esp o siz io ni/ valo r i
V alo r e d i B ilancio
Livello 1
A. Partecipazioni
Livello 2 / 3
V alo r e d i
mer cat o
F air V alue
Livello 1
1.863.500
1.994.001
1.491.253
B. Attività finanziarie disponibili per la vendita
664.552
3.240.543
664.552
C. Attività finanziarie valutate al fair value
106.000
400.932
106.000
Livello 2 / 3
X
Livello 1
U t ili/ p er d it e r ealiz z at i
e imp air ment
U t ili
Per d it e
1.491.253
142.176
(82.446)
2.824.290
664.552
188.587
(78.484)
400.932
106.000
6.818
(1.198)
Plus/ minusvalenz e no n
r ealiz z at e e iscr it t e a
Plus ( +)
M inus ( - )
X
X
54.836
(25.861)
X
X
(migliaia di €)
C o nsist enz e al 3 1.12 .2 0 13
T ip o lo g ia esp o siz io ni/ valo r i
V alo r e d i B ilancio
Livello 1
A. Partecipazioni
Livello 2 / 3
V alo r e d i
mer cat o
F air V alue
Livello 1
Livello 2 / 3
X
Livello 1
U t ili/ p er d it e r ealiz z at i
e imp air ment
U t ili
Per d it e
Plus/ minusvalenz e no n
r ealiz z at e e iscr it t e a
st at o p at r imo niale
Plus ( +)
2.046.690
2.416.736
1.591.196
1.591.196
339.408
(129.596)
X
B. Attività finanziarie disponibili per la vendita
563.512
3.634.821
563.512
3.013.341
563.512
1.741.721
(158.892)
118.153
C. Attività finanziarie valutate al fair value
89.933
443.392
89.933
443.392
89.933
55.195
(25.345)
M inus ( - )
X
(53.586)
X
X
Le attività finanziarie disponibili per la vendita includono 416 e 621 milioni relativi ad attività valutate al costo, rispettivamente al 30.06.2014 e al 31.12.2013.
Il livello 1 corrisponde al valore di mercato.
Portafoglio bancario: esposizioni per cassa in strumenti di capitale - valori ponderati
(migliaia di €)
VALORE PONDERATO
30.06.2014
Metodo IRB
- Strumenti di private equity detenuti in forma sufficientemente diversificata
- Strumenti di capitale quotati sui mercati regolamentati
- Altri strumenti di capitale
Metodo Standard
31.12.2013
1.301.083
3.232.729
264.231
240.321
95.717
521.296
941.135
2.471.112
3.265.787
3.347.847
- Strumenti di private equity detenuti in forma sufficientemente diversificata
833.227
747.223
- Strumenti di capitale quotati sui mercati regolamentati
457.109
503.489
1.975.451
2.097.135
- Altri strumenti di capitale
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
274
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Rischi di mercato
Rischi di mercato: esposizioni al rischio di
tasso di interesse su posizioni non
incluse nel portafoglio di negoziazione
Aspetti generali, processi di gestione e metodi di
misurazione del rischio di tasso di interesse
Il rischio di tasso di interesse consiste nelle variazioni dei tassi di interesse che si riflettono:
•
sulla formazione del margine di interesse e, conseguentemente, sugli utili della banca (cash flow risk);
•
sul valore attuale netto delle attività e delle passività, impattando sul valore attuale dei cash flow futuri (fair value
risk).
Il rischio di tasso di interesse incide su tutte le posizioni di proprietà rivenienti dall’operatività commerciale e dalle scelte di
investimento strategiche (banking book).
Le fonti principali del rischio di tasso di interesse si possono classificare come segue:
•
repricing risk: rischio derivante dalle discrepanze temporali in termini di riprezzamento delle attività e passività della
banca. Tali discrepanze comportano un rischio legato alla curva dei tassi. Tale rischio è relativo all’esposizione
della banca rispetto a variazioni, nell’inclinazione e nella forma, della curva dei tassi d’interesse. Un rischio
collegato è il basis risk. Tale rischio deriva dall’imperfetta correlazione nei cambiamenti dei tassi attivi e passivi su
differenti strumenti che possono anche presentare caratteristiche di riprezzamento simili;
•
optional risk: rischio derivante da opzioni implicitamente o esplicitamente presenti nelle posizioni di banking book di
Gruppo. Un esempio rilevante sono le opzioni incluse nel portafoglio mutui della banca.
La stima delle posizioni per il rischio di tasso di interesse include delle ipotesi per le attività e le passività che non hanno una
scadenza ben definita. L’approccio per ciascuna delle tipologie di strumenti varia per i diversi Regional Centre20 appartenenti
al Gruppo:
•
poste a vista e depositi di risparmio: si formulano delle ipotesi di scadenza per la stabilità delle transazioni aventi
durata contrattuale indeterminata. Per l'ipotesi di stabilità si prendono in esame diverse variabili: tra le più
importanti la volatilità dei volumi, così come la correlazione osservata e percepita tra tassi di mercato e tassi di
remunerazione alla clientela. Tali variabili sono oggetto di analisi statistiche e qualitative, al fine di valutare quale
profilo di scadenza delle operazioni di copertura meglio replichi ed elimini il potenziale rischio di tasso di interesse
derivante dalle poste a vista. La modellizzazione del profilo di scadenza mira a minimizzare la volatilità del margine.
Gli approcci variano per Regional Centre, in modo da prendere in considerazione le peculiarità locali:
o
per l'Italia l'analisi statistica gioca un ruolo dominante. Sulla base di tale analisi i conti non esplicitamente
legati a un indice vengono mappati con scadenze fino a 10 anni. Di recente sono stati apportati dei
miglioramenti al fine di considerare la diversa segmentazione della clientela in accordo con le direttive di
Basilea III, allo stesso modo è stata adottata un’ulteriore classificazione basata sugli importi depositati
per meglio individuare le fasce di clientela maggiormente sensibili ad oscillazioni dei tassi di mercato.
Tale profilo viene poi rivisto per ogni singolo segmento di clientela in modo tale da considerare
implicitamente il rischio di concentrazione, adottando un check di consistenza di liquidità bassato sulla
volatilità storica dei conti correnti non indicizzati. L’esposizione risultante dal profilo modellizzato è in gran
parte coperto, tenendo conto di una visione qualitativa sula futura evoluzione dei volumi;
o
per la Polonia, le assunzioni sulla scadenza dei depositi a vista è meno rilevante, poiché il volume è più
contenuto, e una quota sostanziale dei conti è indicizzata. L'approccio per le proiezioni di scadenza in
Polonia è simile a quello adottato per l’Italia, anche se la durata massima viene fissata più a breve;
o
le proiezioni delle scadenze in Austria e Germania si discostano dalla pura applicazione del modello
statistico. Gli elementi presi in considerazione in aggiunta alle analisi statistiche includono gli effetti di
sostituzione con i depositi a termine, le previsioni sull’elasticità del tassi di remunerazione dei conti a
vista e la potenziale competizione per la liquidità. La durata massima è anche per questi perimetri fissata
a 10 anni, mentre l'approccio si traduce generalmente in proiezioni più conservative, ovvero, la scadenza
media proiettata è in genere più breve di quanto previsto dal modello statistico. L'esposizione del profilo
di scadenza previsto per queste Paesi è ad ogni modo coperto tramite un portafoglio di replica deciso dal
Comitato Rischi competente.
20
In generale, il concetto di Regional Centre è congruente con quello di subholding. I Regional Centre sono Entità Legali incaricate di indirizzare, coordinare, misurare
e controllare il rischio di tasso di interesse delle Entità rientranti nel loro perimetro di responsabilità.
In tale contesto, un ruolo particolarmente importante è svolto dalla Capogruppo, in qualità di “Supervisory and Overarching Regional Centre”, nella sua funzione di
indirizzo, coordinamento e controllo di tutti gli aspetti riguardanti il rischio di tasso di interesse nel banking book per l’intero Gruppo. La Capogruppo inoltre agisce come
Regional Centre italiano.
275
•
•
•
mutui residenziali: il modello stima i futuri volumi di rimborso su base continuativa, al fine di limitare il rischio che la
banca possa non essere adeguatamente coperta dal rischio di tasso di interesse derivante dall’esposizione in
mutui residenziali a tasso fisso. Le ipotesi di rimborso anticipato dei mutui sono basate su dati storici, arricchite da
una valutazione qualitativa. La rilevanza e l'approccio per catturare questo fenomeno varia in base al perimetro:
o
tale fenomeno assume particolare rilevanza dal punto di vista del rischio di tasso di interesse per il
portafoglio italiano di mutui a tasso fisso. Il profilo delle scadenze dunque prende in considerazione sia le
caratteristiche contrattuali che il tasso atteso di estinzione anticipata;
o
per la Germania il rischio di rimborso anticipato è rappresentato da un portafoglio di swaption
completamente coperto dal rischio;
o
per Polonia e Austria le ipotesi di estinzione anticipata non hanno alcun impatto significativo sulle stime.
Ad esempio il portafoglio di mutui in Polonia è generalmente indicizzato a tasso variabile. Questo fa sì
che l’evento di una estinzione anticipata sia meno rilevante al fine della copertura dal puro rischio di
tasso.
sofferenze: per il perimetro Italia il modello di scadenza si basa sul profilo atteso di recupero, mentre per gli altri
regional center nessuna sensitività è assegnata a questa categoria di crediti;
equity: questa voce di bilancio non è modellizzata, ovvero, nessun profilo di scadenza è assegnato al Capitale
proprio.
Limiti e soglie d’allerta sono definiti in termini di VaR (utilizzando la metodologia descritta per il portafoglio di negoziazione,
sulla base delle sensitivity alle fluttuazioni dei tassi di interesse, calcolate tenendo conto delle informazioni date dai modelli
comportamentali) o Sensitivity, per ogni Banca o Società del Gruppo. L’insieme di metriche è definito a seconda del livello di
complessità del business della Società.
Ciascuna delle banche o società del Gruppo si assume la responsabilità di gestire l'esposizione al rischio di tasso di interesse
entro i limiti specificati. A livello consolidato, tale responsabilità è in capo all’Unità Group Asset Liability Management e alle
funzioni del Group Risk Management incaricate della misurazione del rischio di tasso di interesse.
La misurazione del rischio di tasso di interesse include:
•
l’analisi del Margine d’Interesse: tale attività si traduce in un’analisi statica di gap (assumendo cioè che le posizioni
rimangano costanti durante il periodo), e una simulazione di impatto sul margine di interesse per l'attuale periodo,
prendendo in considerazione le ipotesi di elasticità per le poste a vista. In aggiunta, attraverso un'analisi di
simulazione, si valuta l'impatto sul reddito di shock differenti delle curve dei tassi. Gli shock di riferimento per uno
scenario di rialzo o di ribasso dei tassi sono shock istantanei e paralleli rispettivamente di + / - 100 bp. Tali scenari
standard sono corredati da un’analisi in caso di appiattimento o maggiore pendenza delle curve dei tassi, al fine di
valutare l'impatto sul Margine di Interesse Netto di movimenti non paralleli delle curve;
•
l’analisi del Valore Economico: essa include il calcolo delle misure di duration, sensitivity del valore economico
delle poste di bilancio per i diversi punti della curva, così come l'impatto sul valore economico derivante da grandi
variazioni dei tassi di mercato, ad esempio in seguito ad uno spostamento parallelo di 200 bp.
Il rischio tasso di interesse viene monitorato su base giornaliera in termini di sensitivity del valore economico, per uno shock
istantaneo e parallelo di +1 punto base della struttura a termine dei tassi di interesse. Su base mensile sono monitorate la
sensitivity del valore economico per uno shock di +200 punti base e la sensitivity del Margine di interesse. La funzione
responsabile della gestione del rischio di tasso di interesse verifica su base giornaliera l'utilizzo dei limiti per le esposizioni al
rischio tasso di interesse delle principali posizioni.
La Tesoreria copre l’esposizione al rischio di tasso di interesse da operazioni commerciali. L’esposizione al rischio di tasso di
interesse della Tesoreria è monitorato mediate un insieme di limiti e soglie d’allerta Lo stesso vale per l'esposizione
complessiva al rischio tasso dello stato patrimoniale, tenendo conto anche delle posizioni strategiche di investimento della
banca, come ad esempio le operazioni non direttamente collegate alla copertura del business commerciale.
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
276
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Rischi di mercato
La sensitivity del margine d’interesse – calcolata sulla base delle citate assunzioni e nell’ipotesi di un aumento di 100 punti
base dei tassi – ammonta alla fine di giugno 2014 a 275 milioni di euro (-123 milioni in caso di riduzione di 100 punti base). Si
precisa che tale misura evidenzia l’effetto delle variazioni dei tassi sul portafoglio oggetto di misurazione, escludendo
qualunque ipotesi circa i futuri cambiamenti nella composizione delle attività e passività.
La tavola seguente espone gli effetti di uno shock di tasso di interesse, negativo o positivo, con una scomposizione nelle
valute principali.
Alla fine di Giugno 2014 la sensitivity del valore economico del bilancio a una variazione istantanea e parallela dei tassi di
+200 punti base è pari a -1.296 milioni di euro.
(milioni di €)
Rischio Tasso d'Interesse nel Portafoglio
Bancario
Valuta
+200 bps
-200 bps
Euro
-790
419
Dollaro USA
-30
29
Zloty Polacco
-59
86
Sterlina inglese
-56
36
Franco Svizzero
53
-7
Yen Giapponese
44
-7
Lira Turca
-128
140
Rublo Russo
-105
115
Altre
-225
197
TOT
-1.296
1.009
Tali misurazioni sono basate su assunzioni di modellizzazione delle scadenze per poste di bilancio che possono avere (sia ai
fini di valutazione del rischio liquidità che di rischio tasso) un profilo atteso di scadenza differente da quello contrattuale,
oppure la mancanza di specifici bucket temporali, come le poste a vista e i mutui.
La riduzione del valore economico, calcolata secondo le modalità gestionali, si mantiene nel caso di una variazione dei tassi
di 200 punti base nei limiti considerati come soglia di attenzione dalle vigenti disposizioni di Vigilanza (20% del patrimonio di
vigilanza).
Rischio Tasso d'Interesse nel Portafoglio Bancario
Valuta [€migliaia]
Euro
Dollaro USA
Zloty Polacco
Sterlina inglese
Franco Svizzero
Yen Giapponese
Lira Turca
Rublo Russo
Altre
TOT
+1bp
fino a
1 mese
+1bp
da 1 mese
a 3 mesi
+1bp
da 6 mesi
a 1 anno
+1bp
da 1 anno
a 3 anni
+1bp
da 3 anni
a 5 anni
+1bp
da 5 anni
a 10 anni
+1bp
da 10 anni
a 20 anni
+1bp
oltre
20 anni
TOT
240
42
-52
9
-31
-15
26
2
45
267
-4
-225
-108
129
197
54
-50
-39
-48
-93
-142
-262
61
-287
-64
182
-31
-28
-129
-701
-1.579
373
114
-49
108
-5
-278
-183
-451
-1.950
-1.975
85
15
-72
4
-1
70
-43
-340
-2.258
613
171
-278
-6
4
4
-411
-222
-190
-315
-887
-200
-138
-2
-21
2
0
-34
-3
-1.283
-118
-356
4
1
0
0
0
1
-2
-470
-3.852
-372
-381
-278
196
222
-674
-545
-1.118
-6.803
Nella tabella sopra è mostrata la sensitivity del valore economico a variazioni dei tassi. In particolare la stima è effettuata in
uno scenario di shock paralleli delle curve dei tassi di 1bp. Si fornisce il dettaglio per bucket temporale e per valuta
dell’esposizione di gruppo a tale metrica di rischio.
Il contributo principale all’ esposizione di Gruppo rimane sulla curva Euro, seguita in ordine di impatto dalla curva Dollaro:
l’esposizione verso le due valute spiega più del 50% della sensitivity totale. In termini temporali, il contributo più alto (di segno
negativo) è concentrato nel bucket 3Y – 5Y. Tale profilo è spiegato dalla strategia di Gruppo di copertura dell’Equity.
277
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
278
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Esposizioni in posizioni verso la cartolarizzazione
Esposizioni in posizioni verso la
cartolarizzazione
Nell’ambito delle attività di cartolarizzazione il Gruppo opera sia come “originator” (cedente), sia come “sponsor” (promotore)
ed investitore secondo le definizioni previste da Basilea 2 e recepite dalla Circolare 263 della Banca d’Italia “Nuove
disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche” del 27 dicembre 2006 e successivi aggiornamenti.
Il Gruppo come “originator”
L’attività del Gruppo come originator prevede la cessione di portafogli di crediti iscritti nello stato patrimoniale a società
veicolo costituite nella forma di “società per la cartolarizzazione di crediti” ex lege 130/99 oppure secondo analoghe strutture
di diritto estero.
La società cessionaria finanzia l’acquisto dei portafogli attraverso l’emissione di titoli differenziati in termini di subordinazione
(seniority), retrocedendo al Gruppo l’ammontare incassato.
Il rendimento, nonché il rimborso, dei titoli emessi dalla società cessionaria è quindi dipendente, in via principale, dai flussi di
cassa del portafoglio oggetto di cessione.
A ulteriore garanzia dei sottoscrittori le transazioni possono prevedere particolari forme di supporto creditizio, quali
finanziamenti a esigibilità limitata, garanzie finanziarie, lettere di credito, overcollateralisation, ecc.
Gli obiettivi per i quali il Gruppo effettua tali transazioni sono in generale i seguenti:
•
creazione di titoli consegnabili a garanzia di pronti contro termine presso la Banca d’Italia e la Banca Centrale
Europea (counterbalancing capacity);
•
riduzione del costo del funding connesso alla possibilità di emettere titoli dotati di rating superiori e, quindi, ad un
tasso inferiore rispetto alle ordinarie emissioni senior;
•
liberazione del capitale economico/regolamentare attraverso la realizzazione di operazioni che, riducendo il livello
di rischio di credito sostenuto, consentono di ridurre i requisiti patrimoniali calcolati in base alle regole vigenti.
In particolare, il Gruppo pone in essere sia operazioni di cartolarizzazione tradizionale, che prevedono l’effettiva cessione del
portafoglio crediti alla società veicolo, sia operazioni di cartolarizzazione sintetica che prevedono, attraverso la stipula di
contratti di credit default swap, garanzie finanziarie o per cassa l’acquisto di protezione su tutto o parte del rischio di credito
sottostante al portafoglio crediti.
Il ricorso a queste tipologie di operazioni è comunque limitato. In proposito si segnala che l’ammontare di finanziamenti
oggetto di cartolarizzazione21, al netto delle operazioni per le quali il Gruppo ha acquistato la totalità delle passività emesse
dai veicoli (c.d. auto-cartolarizzazioni), è pari all’1,95% del portafoglio crediti del Gruppo al 30 giugno 2014. Le operazioni di
auto-cartolarizzazione, a loro volta, rappresentano il 2,36% del portafoglio crediti.
Dal 2008, inoltre, è in essere un programma di emissione di Obbligazioni Bancarie Garantite (OBG) ai sensi della citata legge italiana
130/99, in base al quale sono stati ceduti ad una SPE, appositamente costituita ed inclusa nel gruppo bancario, mutui residenziali
ipotecari a garanzia del programma citato.
Inoltre che, allo scopo di creare counterbalancing capacity, nel 2012 UniCredit S.p.A. ha avviato un nuovo programma di
Obbligazioni Bancarie Garantite (“Nuovo Programma OBG”), non dotato di alcun rating specifico ed avente come sottostante
mutui residenziali ipotecari e mutui ipotecari commerciali. La struttura contrattuale e di controllo e le controparti di tale
programma ricalcano il programma pre-esistente, ad eccezione dei riferimenti alle Agenzie di Rating e dell’utilizzo di un
nuovo Special Purpose Vehicle, UniCredit OBG S.r.L..
Al 30 giugno 2014 risultano emesse complessivamente per i due programmi 31 serie di Obbligazioni Bancarie Garantite per
un ammontare complessivo pari a 29.796 milioni, di cui 14.790 milioni ritenuti da UniCredit S.p.A. Si precisa inoltre che,
successivamente al riacquisto, 2.499 milioni sono stati posti a garanzia di operazioni di pronti contro termine di raccolta e,
conseguentemente, risultano anch’essi esposti alla voce 30 del passivo “Titoli in circolazione”.
Al 30 giugno 2014 risultano altresì in circolazione analoghe Obbligazioni Bancarie Garantite ai sensi della legislazione
tedesca, austriaca (Pfandbrief) e russa per un valore di bilancio di 31.378.558, di cui 21.740.382 garantite da mutui ipotecari
e 9.638.176 garantite da crediti verso il settore pubblico.
21 Ci si riferisce all’ammontare di crediti oggetto di cessione, anche sintetica, ma non cancellati dall’attivo di bilancio.
279
Politiche contabili – Derecognition
Secondo IAS 39, derecognition è la cancellazione dallo stato patrimoniale di un’attività finanziaria rilevata precedentemente.
Le condizioni per l’integrale cancellazione di un’attività finanziaria sono l’estinzione dei diritti contrattuali, come la loro naturale
scadenza, ovvero il trasferimento ad una controparte esterna al Gruppo dei diritti all’incasso dei flussi di cassa derivanti da
tale attività.
I diritti all’incasso si considerano trasferiti anche qualora vengano mantenuti i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari
dell’attività, ma venga assunto un obbligo a pagare quei flussi a una o più entità e si verifichino tutte e tre le seguenti
condizioni (accordo pass-through):
•
non sussiste l’obbligo da parte del Gruppo a corrispondere importi non incassati dall’attività originaria;
•
è vietata la vendita o la costituzione in garanzia dell’attività originaria, salvo quando questa è a garanzia della
obbligazione a corrispondere flussi finanziari;
•
il Gruppo è obbligato a trasferire senza alcun ritardo tutti i flussi finanziari che incassa e non ha diritto ad investirli,
ad eccezione di investimenti in disponibilità liquide durante il breve periodo tra la data di incasso e quella di
versamento, a condizione che vengano riconosciuti anche gli interessi maturati nel periodo.
Inoltre, l’eliminazione di un’attività finanziaria è subordinata alla verifica che tutti i rischi e i benefici derivanti dalla titolarità dei
diritti siano stati effettivamente trasferiti (true sale). In caso di trasferimento sostanzialmente di tutti i rischi e i benefici si
provvede alla cancellazione dell’attività (o gruppo di attività) cedute e si rilevano separatamente i diritti e gli obblighi relativi al
trasferimento come attività o passività.
Viceversa, in caso di mantenimento dei rischi e benefici, è necessario continuare a rilevare l’attività (o gruppo di attività)
cedute. In tal caso occorre rilevare anche una passività corrispondente all’importo ricevuto come corrispettivo per la cessione
e registrare successivamente tutti i proventi maturati sull’attività così come tutti gli oneri maturati sulla passività.
Le principali operazioni che, in base alle regole anzidette, non consentono di operare la cancellazione integrale di un’attività
finanziaria sono le operazioni di cartolarizzazione di crediti, le operazioni di pronti contro termine e le operazioni di prestito
titoli.
Nel caso delle operazioni di cartolarizzazione tradizionale, il Gruppo mantiene sempre la “prima perdita” sotto forma di titolo
junior o di esposizione analoga, fornendo in alcuni casi ulteriori forme di supporto creditizio, come sopra specificato. Tale
operatività consente al Gruppo di beneficiare della parte del rendimento del portafoglio crediti ceduto che eccede quanto
corrisposto ai sottoscrittori dei titoli “senior” e “mezzanine”.
Il mantenimento in capo al Gruppo del rischio di prima perdita e dell’associato rendimento, determina la ritenzione della
maggior parte dei rischi e dei rendimenti del portafoglio ceduto. Conseguentemente dette operazioni sono rappresentate in
bilancio come operazioni di finanziamento senza procedere né alla rilevazione di utili da cessione né alla cancellazione del
portafoglio crediti ceduto.
Anche nel caso di operazioni di cartolarizzazione sintetica, il portafoglio crediti a fronte del quale si è acquistata protezione
non è oggetto di cancellazione dal bilancio. Si procede, invece, alla rilevazione dei derivati di copertura e delle altre eventuali
interessenze acquisite.
In questo contesto i derivati di credito, nei quali è previsto che l’emittente effettui dei pagamenti prestabiliti al fine di risarcire
l’assicurato di una perdita effettiva subita per inadempienza di un determinato debitore al pagamento dovuto alla scadenza
prevista di uno strumento di debito, sono classificati fra le garanzie finanziarie acquistate.
Conseguentemente gli effetti di mitigazione del rischio di credito, associati all'acquisto di protezione, sono considerati
nell'ambito della valutazione dei crediti sottostanti. Eventuali premi pagati per l'acquisto di protezione sono classificati fra le
altre attività ed oggetto di ammortamento a conto economico lungo la vita del contratto.
Le eventuali interessenze acquistate sono attività finanziarie classificate in uno dei portafogli previsti dal principio contabile
internazionale applicabile, in funzione delle caratteristiche contrattuali e dell'intento per il quale sono acquisite. Tali attività
sono quindi oggetto di valutazione in funzione del portafoglio di appartenenza, sulla base della performance del portafoglio
sottostante e tenendo conto del tranching delle stesse.
I contratti di supporto di credito (c.d. credit enhancement), in aggiunta alle tranches più subordinate di ogni cartolarizzazione,
possono essere costituiti anche da prestiti subordinati o prezzi di acquisto differito (deferred purchase price – DPP).
Il valore di tali strumenti, in caso di cartolarizzazioni tradizionali, è esposto in diminuzione del valore delle passività associate
ad attività cedute ma non cancellate dal bilancio, mentre in caso di cartolarizzazioni sintetiche, i contratti di supporto di credito
sono rilevati fra le attività finanziarie e valutati coerentemente al portafoglio di appartenenza.
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
280
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Esposizioni in posizioni verso la cartolarizzazione
Fino al 31 dicembre 2013, eccezione a queste regole generali era costituita dalle operazioni per le quali il Gruppo, pur
mantenendo la maggior parte dei rischi e rendimenti del portafoglio sottostante, aveva proceduto alla cancellazione dal
bilancio poiché antecedenti all’1 gennaio 2002. Infatti, in sede di prima applicazione dei principi contabili internazionali
(IAS/IFRS), si era, per le stesse, utilizzata la facoltà del principio contabile IFRS 1 che consente di non reiscrivere le attività
cedute antecedentemente all’1 gennaio 2004, indipendentemente dalla misura di rischi e rendimenti mantenuti.
Dall’1 gennaio 2014, tuttavia, l’entrata in vigore del principio contabile IFRS 10 “Bilancio consolidato” ha comportato il
consolidamento delle transazioni alle quali si applicava in precedenza la facoltà di non reiscrizione sopra descritta, costituite
dalle cartolarizzazioni “Trevi Finance”, “Trevi Finance 2”, “Trevi Finance 3” ed “Entasi”.
Le esposizioni verso queste operazioni al 30 giugno 2014 sono state quindi ricomprese nella voce “Non cancellate dal
bilancio” della successiva informativa quantitativa, provvedendo coerentemente alla riesposizione del periodo di confronto per
permetterne la comparabilità.
Nelle tabelle sottostanti sono riportate le operazioni di cartolarizzazione sia tradizionali che sintetiche e, separatamente, le
auto-cartolarizzazioni originate da società del Gruppo in essere al 30 giugno 2014.
CEDENTE DELLE ATTIVITA' CARTOLARIZZATE: UniCredit S.p.A.
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
Tipologia di operazione:
Cedente delle attività cartolarizzate:
Sponsor:
Emittente:
Obiettivi dell'operazione:
Tipologia delle attività cartolarizzate:
Qualità delle attività cartolarizzate:
Data del closing:
DANUBIO
Tradizionale
UniCredit S.p.A.
Credito Fondiario S.p.A.
Danubio S.r.l.
Deleveraging del portafoglio ceduto da parte del cedente
Crediti al consumo e prestiti personali
Sofferenze
11/04/2014
Valore nominale del portafoglio:
932.941.760 €
Garanzie rilasciate dalla banca:
-
Garanzie rilasciate da terzi:
-
Linee di Credito rilasciate dalla banca:
-
Linee di Credito rilasciate da terzi:
-
Altre forme di Credit Enhancements:
-
ORIGINATOR: UniCredit S.p.A.
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
Tipologia di operazione:
Originator:
Emittente:
Obiettivi dell'operazione:
Tipologia delle attività cartolarizzate:
Qualità delle attività cartolarizzate:
Data del closing:
CONSUMER TWO
Tradizionale
UniCredit S.p.A.
Consumer TWO S.r.l.
Funding / Counterbalancing capacity
Prestiti personali
In bonis
25/11/2013
Valore nominale del portafoglio:
1.234.022.049 €
Garanzie rilasciate dalla banca:
-
Garanzie rilasciate da terzi:
-
Linee di Credito rilasciate dalla banca:
-
Linee di Credito rilasciate da terzi:
Altre forme di Credit Enhancements:
281
UniCredit S.p.A. ha erogato alla società veicolo due mutui ad
esigibilità limitata dell'importo di 24,68 milioni di euro e di 5
milioni di euro.
ORIGINATOR: UniCredit S.p.A.
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
Tipologia di operazione:
Originator:
Emittente:
Obiettivi dell'operazione:
Tipologia delle attività cartolarizzate:
Qualità delle attività cartolarizzate:
Data del closing:
LARGE CORPORATE ONE
Tradizionale
UniCredit S.p.A.
Large Corporate ONE S.r.l.
Funding / Counterbalancing capacity
Portafoglio finanziamenti imprese
In bonis
13/08/2013
Valore nominale del portafoglio:
278.606.012 €
Garanzie rilasciate dalla banca:
Senior Notes Guarantee Valore Iniziale € 304.000.000
Garanzie rilasciate da terzi:
Linee di Credito rilasciate dalla banca:
Interest Shortfall Facility € 15.000.000
Linee di Credito rilasciate da terzi:
-
Altre forme di Credit Enhancements:
-
ORIGINATOR: UniCredit S.p.A.
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
Tipologia di operazione:
Originator:
Emittente:
Obiettivi dell'operazione:
Tipologia delle attività cartolarizzate:
Qualità delle attività cartolarizzate:
Data del closing:
Valore nominale del portafoglio:
Garanzie rilasciate dalla banca:
Garanzie rilasciate da terzi:
U-Propeller 2013-1
Tranche Covered
UniCredit S.p.A.
U-Propeller 2013 S.A.
Liberazione Capitale Regolamentare e trasferimento del
rischio di credito
crediti verso project financing del settore energie rinnovabili
in bonis
27/12/2013
916.000.000 €
cash collateral Mariner Investment Group LLC
Linee di Credito rilasciate dalla banca:
-
Linee di Credito rilasciate da terzi:
-
Altre forme di Credit Enhancements:
-
ORIGINATOR: UniCredit S.p.A.
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
FEDERASCOMFIDI
Tipologia di operazione:
Tranched Cover
Originator:
UniCredit S.p.A.
Emittente:
Obiettivi dell'operazione:
Tipologia delle attività cartolarizzate:
Qualità delle attività cartolarizzate:
Data del closing:
Valore nominale del portafoglio:
Garanzie rilasciate dalla banca:
Garanzie rilasciate da terzi:
UniCredit S.p.A.
Copertura Rischio di Credito
Crediti a scadenza verso clientela Small and Medium
Enterprises , garantita in fase di erogazione da Confidi
in bonis
25/03/2013
64.235.679 €
Garanzia finanziaria a copertura della tranche junior sotto
forma di pegno su conto corrente vincolato; garanzia
finanziaria a copertura della tranche mezzanine sotto forma
di garanzia personale.
Linee di Credito rilasciate dalla banca:
-
Linee di Credito rilasciate da terzi:
-
Altre forme di Credit Enhancements:
-
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
282
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Esposizioni in posizioni verso la cartolarizzazione
ORIGINATOR: UniCredit S.p.A.
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
FEDERCONFIDI
Tipologia di operazione:
Tranche Covered
Originator:
Obiettivi dell'operazione:
Liberazione Capitale Regolamentare e trasferimento del rischio di credito
UniCredit S.p.A.
Tipologia delle attività cartolarizzate:
Crediti a scadenza verso clientela Small and Medium Enterprises, in
prevalenza chirografari
Qualità delle attività cartolarizzate:
in bonis
Data del closing:
25/03/2013
62.470.203 €
Valore nominale del portafoglio:
Garanzie rilasciate dalla banca:
-
Garanzie rilasciate da terzi:
cash collateral Federconfidi ed IGI - personal collateral EIF
Linee di Credito rilasciate dalla banca:
-
Linee di Credito rilasciate da terzi:
-
Altre forme di Credit Enhancements:
-
ORIGINATOR: UniCredit S.p.A. (ex UniCredit Fam ily Financing Bank S.p.A.)
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
Cordusio RMBS UCFin - SERIE 2006 (ex Cordusio RMBS 3 UBCasa 1)
Tradizionale
Tipologia di operazione:
Originator:
UniCredit Banca per la Casa S.p.A.
Obiettivi dell'operazione:
Funding / Counterbalancing capacity
Tipologia delle attività cartolarizzate:
Portafoglio mutui ipotecari residenziali
Qualità delle attività cartolarizzate:
In bonis
16/11/2006
Data del closing:
Valore nominale del portafoglio:
2.495.969.425 €
Garanzie rilasciate dalla banca:
-
Garanzie rilasciate da terzi:
-
Linee di Credito rilasciate dalla banca:
-
Linee di Credito rilasciate da terzi:
-
Altre forme di Credit Enhancements:
UniCredit S.p.A. ha erogato alla Società Veicolo un mutuo ad
esigibiltà limitata dell’importo di 14,976 milioni di euro che a fine
esercizio risulta interamente rimborsato.
ORIGINATOR: UniCredit S.p.A. (ex UniCredit Fam ily Financing Bank S.p.A., ex UniCredit Banca S.p.A.)
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
Tipologia di operazione:
Originator:
Cordusio RMBS Securitisation - Serie 2007
Cordusio RMBS Securitisation - Serie 2006
(ex Cordusio RMBS 2)
Tradizionale
Tradizionale
Cordusio RMBS
Tradizionale
UniCredit Banca S.p.A.
UniCredit Banca S.p.A.
UniCredit Banca S.p.A.
Obiettivi dell'operazione:
Funding / Counterbalancing capacity
Funding / Counterbalancing capacity
Funding / Counterbalancing capacity
Tipologia delle attività cartolarizzate:
Mutui ipotecari su immobili residenziali
Mutui ipotecari su immobili residenziali
Mutui ipotecari su immobili residenziali
Qualità delle attività cartolarizzate:
In bonis
In bonis
Data del closing:
Valore nominale del portafoglio:
22/05/2007
06/07/2006
05/05/2005
3.908.102.838 €
2.544.388.351 €
2.990.089.151 €
Garanzie rilasciate dalla banca:
-
-
-
Garanzie rilasciate da terzi:
-
-
-
Linee di Credito rilasciate dalla banca:
-
-
Linee di Credito rilasciate da terzi:
-
-
-
UniCredit S.p.A. ha erogato alla Società Veicolo un mutuo ad
esigibiltà limitata dell’importo di 6,253 milioni di euro che a fine
esercizio risulta interamente rimborsato.
UniCredit S.p.A. ha erogato alla Società Veicolo un mutuo ad
esigibiltà limitata dell’importo di 6,361 milioni di euro che a fine
esercizio risulta interamente rimborsato.
UniCredit S.p.A. ha erogato alla Società Veicolo un mutuo ad
esigibiltà limitata dell’importo di 6,127 milioni di euro che a fine
esercizio risulta interamente rimborsato.
Altre forme di Credit Enhancements:
In bonis
-
ORIGINATOR: UniCredit S.p.A. (ex UniCredit Fam ily Financing Bank S.p.A., ex Banca di Rom a S.p.A.)
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
Tipologia di operazione:
Originator:
CAPITAL MORTGAGE 2007 - 1
Tradizionale
Banca di Roma S.p.A.
Obiettivi dell'operazione:
Funding / Counterbalancing capacity
Tipologia delle attività cartolarizzate:
Mutui ipotecari su immobili residenziali
Qualità delle attività cartolarizzate:
In bonis
14/05/2007
Data del closing:
Valore nominale del portafoglio:
2.183.087.875 €
Garanzie rilasciate dalla banca:
-
Garanzie rilasciate da terzi:
-
Linee di Credito rilasciate dalla banca:
-
Linee di Credito rilasciate da terzi:
Altre forme di Credit Enhancements:
283
UniCredit S.p.A. ha erogato alla Società Veicolo un mutuo ad
esigibilità limitata (con funzione di Equity) di 37,19 milioni di euro.
ORIGINATOR: UniCredit S.p.A. (ex UniCredit Fam ily Financing Bank S.p.A., ex FinecoBank S.p.A.)
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
F-E Mortgages 2005
Tipologia di operazione:
Originator:
F-E Mortgages Series 1-2003
Heliconus
Tradizionale
Tradizionale
Tradizionale
FinecoBank S.p.A.
Fin-eco Banca ICQ S.p.A.
Fin-eco Banca ICQ S.p.A.
Obiettivi dell'operazione:
Funding / Counterbalancing capacity
Funding / Counterbalancing capacity
Funding / Counterbalancing capacity
Tipologia delle attività cartolarizzate:
Mutui ipotecari su immobili residenziali
Mutui ipotecari su immobili residenziali
Mutui ipotecari
In bonis
In bonis
Qualità delle attività cartolarizzate:
In bonis
Data del closing:
Valore nominale del portafoglio:
06/04/2005
27/11/2003
08/11/2002
1.028.683.779 €
748.630.649 €
408.790.215 €
Garanzie rilasciate dalla banca:
-
-
-
Garanzie rilasciate da terzi:
-
-
-
Linee di Credito rilasciate dalla banca:
-
Linee di Credito rilasciate da terzi:
Altre forme di Credit Enhancements:
la linea di credito rilasciata per 20 milioni di euro da UniCredit La linea di credito rilasciata per 10,220 milioni di euro da
S.p.A., congiuntamente a Royal Bank of Scotland Plc, è stata UniCredit S.p.A. è stata estinta.
estinta.
-
UniCredit S.p.A. ha erogato alla Società Veicolo un mutuo ad
esigibilità limitata (con funzione di Equity) di 15,431 milioni di euro
che a fine esercizio risulta rimborsato in quota capitale per 8,763
milioni di euro.
-
-
ORIGINATOR: UniCredit S.p.A. (ex Capitalia S.p.A., ex Banca di Rom a S.p.A.)
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
Tipologia di operazione:
Originator:
TREVI FINANCE
TREVI FINANCE 2
Tradizionale
Banca di Roma S.p.A
Tradizionale
Banca di Roma S.p.A. 89%,
Mediocredito di Roma S.p.A. 11%
Obiettivi dell'operazione:
Tipologia delle attività cartolarizzate:
Qualità delle attività cartolarizzate:
Funding
Funding
crediti ordinari - mutui fondiari
crediti ordinari - mutui fondiari
non performing
Data del closing:
Valore nominale del portafoglio:
Garanzie rilasciate dalla banca:
Garanzie rilasciate da terzi:
credito finalizzato
non performing
21/07/1999
2.689.000.000 €
credito finalizzato
20/04/2000
94.000.000 €
Rimborso titoli mezzanine C1 e C2 in circolazione
-
2.425.000.000 €
98.000.000 €
Rimborso titoli mezzanine in circolazione
Linee di Credito rilasciate dalla banca:
-
-
Linee di Credito rilasciate da terzi:
-
-
Altre forme di Credit Enhancements:
-
-
ORIGINATOR: UniCredit S.p.A. (ex Capitalia S.p.A., ex Banca di Rom a S.p.A.)
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
Tipologia di operazione:
Originator:
TREVI FINANCE 3
ENTASI
Tradizionale
Banca di Roma S.p.A. 92,2%,
Mediocredito Centrale S.p.A. 5,2%
Leasing Roma S.p.A. 2,6%
Tradizionale
Banca di Roma S.p.A
Obiettivi dell'operazione:
Tipologia delle attività cartolarizzate:
Qualità delle attività cartolarizzate:
Funding
Funding
crediti ordinari - mutui fondiari
Collateralised bond obligation
non performing
Data del closing:
credito finalizzato
titoli di Trevi Finance 3 classi C1 e C2
102.000.000 €
25/05/2001
2.745.000.000 €
28/06/2001
Garanzie rilasciate da terzi:
-
320.000.000 €
Impegno da parte di UniCredit S.p.A. (ex Capitalia S.p.A), in
caso di eventi che diano diritto al rimborso anticipato dei
titoili emessi, al riacquisto delle notes di Trevi Finance 3 a
condizioni tali da permettere il rimborso dei titoli Entasi.
Analogo impegno sussiste in caso di esercizio dell'opzione
-
Linee di Credito rilasciate dalla banca:
-
-
Linee di Credito rilasciate da terzi:
-
-
Altre forme di Credit Enhancements:
-
-
Valore nominale del portafoglio:
Garanzie rilasciate dalla banca:
Rimborso titoli mezzanine in circolazione
Come indicato in tabella, le attività sottostanti della cartolarizzazione Entasi sono i titoli classe C1 e C2 della cartolarizzazione
Trevi Finance 3. I sottostanti di quest’ultima, così come quelli di Trevi Finance e Trevi Finance 2, sono costituiti da attività
deteriorate cancellate dai bilanci degli originator poiché, in sede di prima applicazione dei principi contabili internazionali
(IAS/IFRS), si era utilizzata la facoltà del principio contabile IFRS 1 che consente di non reiscrivere le attività cedute
antecedentemente all’1 gennaio 2004, indipendentemente dalla misura di rischi e rendimenti mantenuti.
Dall’1 gennaio 2014, tuttavia, l’entrata in vigore del principio contabile IFRS 10 “Bilancio consolidato” ha comportato il
consolidamento delle citate transazioni alle quali si applicava in precedenza la facoltà di non reiscrizione sopra descritta.
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
284
AL 30 GIUGNO 2014
>> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI
Esposizioni in posizioni verso la cartolarizzazione
ORIGINATOR: UniCredit S.p.A. (ex Capitalia S.p.A., ex Banca di Rom a S.p.A.)
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
Tipologia di operazione:
Originator:
Obiettivi dell'operazione:
Tipologia delle attività cartolarizzate:
Qualità delle attività cartolarizzate:
Data del closing:
CAESAR FINANCE
Tradizionale
Banca di Roma S.p.A
Funding
Collateralised bond obligation
in bonis
5/11/1999
Valore nominale del portafoglio:
360.329.000 €
Garanzie rilasciate dalla banca:
-
Garanzie rilasciate da terzi:
-
Linee di Credito rilasciate dalla banca:
-
Linee di Credito rilasciate da terzi:
-
Altre forme di Credit Enhancements:
-
ORIGINATOR: Trevi Finance S.p.A., Trevi Finance n.2 S.p.A., Trevi Finance n.3 S.r.L.
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
Tipologia di operazione:
Originator:
Emittente:
Obiettivi dell'operazione:
Tipologia delle attività cartolarizzate:
Qualità delle attività cartolarizzate:
Data del closing:
AURORA 1
Tradizionale
Trevi Finance S.p.A., Trevi
Finance n.2 S.p.A., Trevi Finance
n.3 S.r.L.
Aurora SPV S.r.L.
Funding
crediti ordinari - mutui fondiari
Sofferenze
25/03/2013
Valore nominale del portafoglio:
716.531.408 €
Garanzie rilasciate dalla banca:
-
Garanzie rilasciate da terzi:
-
Linee di Credito rilasciate dalla banca:
-
Linee di Credito rilasciate da terzi:
-
Altre forme di Credit Enhancements:
-
ORIGINATOR: UniCredit Credit Managem ent Bank S.p.A.
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
AURORA 2
Tipologia di operazione:
Tradizionale
Originator:
Emittente:
Obiettivi dell'operazione:
Tipologia delle attività cartolarizzate:
Qualità delle attività cartolarizzate:
Data del closing:
UniCredit Credit Management Bank S.p.A.
Aurora SPV S.r.L.
Funding
crediti ordinari - mutui - finanziamenti
Sofferenze
19/12/2013
Valore nominale del portafoglio:
699.393.888 €
Garanzie rilasciate dalla banca:
-
Garanzie rilasciate da terzi:
-
Linee di Credito rilasciate dalla banca:
-
Linee di Credito rilasciate da terzi:
-
Altre forme di Credit Enhancements:
-
285
ORIGINATOR: UniCredit Leasing S.p.A (ex LOCAT S.p.A.)
NOM