INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI ai sensi
Transcript
INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI ai sensi
I INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI ai sensi del Regolamento (UE) n. 575/2013 30 giugno 2014 I 2 I Indice Requisito informativo generale ......................................................................................................5 Ambito di applicazione ................................................................................................................19 Fondi Propri .................................................................................................................................63 Requisiti di capitale....................................................................................................................149 Rischio di credito .......................................................................................................................161 Rischio di credito: rettifiche ...........................................................................................169 Rischio di credito: attività non vincolate .......................................................................183 Rischio di credito: uso delle ECAI ................................................................................184 Rischio di credito: uso del metodo IRB ........................................................................187 Rischio di credito: uso delle tecniche di attenuazione del rischio ................................225 Esposizione al rischio di controparte ............................................................................229 Rischi di mercato .......................................................................................................................245 Rischi di mercato: esposizione e uso dei modelli interni ..............................................253 Rischi di mercato: esposizioni in strumenti di capitale non incluse nel portafoglio di negoziazione ..........................................................................................272 Rischi di mercato: esposizioni al rischio di tasso di interesse su posizioni non incluse nel portafoglio di negoziazione ...............................................275 Esposizioni in posizioni verso la cartolarizzazione ....................................................................279 Rischio operativo .......................................................................................................................307 Rischio operativo: uso dei metodi avanzati di misurazione ..........................................310 Rischio di liquidità ......... ………………………………………………………………………………315 Rischio di liquidità: quadro di riferimento della gestione della liquidità e della raccolta all’ingrosso ........................................................................320 Glossario/Abbreviazioni .............................................................................................................323 Dichiarazione del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari….... .....331 Note: Tutti gli importi, se non diversamente indicato, sono da intendere in migliaia di euro. Le informazioni sono riferite all’area di consolidamento prudenziale. L’eventuale mancata quadratura tra i dati esposti nel presente documento dipende esclusivamente dagli arrotondamenti. Gli importi non ponderati relativi alle "garanzie rilasciate e impegni a erogare fondi", sia per la metodologia standard, sia per la metodologia basata su rating interni, sono stati considerati in base all’equivalente creditizio, se non diversamente indicato. La produzione del presente documento è realizzata in coerenza con specifica Regolamentazione Interna (Regole di Governance di Gruppo). I dati al 31.03.2014 riportati nel presente documento possono, in alcuni casi, differire da quelli pubblicati in riferimento al primo trimestre 2014 in ragione di aggiustamenti connessi con la diversità tra la tempistica dell’iter di approvazione delle informativa periodica e la trasmissione avvenuta in data 30.06.2014 - delle segnalazioni di vigilanza riferite al 31.03.2014. Per ragioni di coerenza e comparabilità in considerazione dell’ingresso in vigore del nuovo framework regolamentare Basilea 3 a partire dal 01.01.2014, talune tabelle riportano il 31.03.2014 quale periodo di confronto, anziché l’informazione alla data del 31.12.2013. I Il 29 ottobre 2012 è stato pubblicato il documento “Enhancing the risk disclosures of banks” redatto dal gruppo di lavoro internazionale Enhanced Disclosure Task Force – EDTF costituito sotto l’auspicio del Financial Stability Board (FSB). Il documento contiene 32 raccomandazioni volte a rafforzare la trasparenza informativa delle banche sui profili di rischio per i quali gli investitori hanno evidenziato la necessità di avere informazioni più chiare e complete. La tabella di seguito riporta schematicamente la collocazione – all’interno del presente documento di INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI – delle informazioni rese in riferimento alle citate raccomandazioni (*). TITOLO RACCOMANDAZIONE EDTF CAPITOLO SEZIONE E PARAGRAFO / TABELLA Raccomandazioni generali 1.Informativa - Indicizzazione delle informazioni di rischio Indice 2.Informativa - Terminologia e misure di rischio Glossario 3.Rischi principali ed emergenti Requisito informativo generale Governo del rischio e strategie / modello di business della gestione del rischio 5.Assetto organizzativo Requisito informativo generale 6.Cultura del rischio Requisito informativo generale Requisito informativo generale 7.Gestione del rischio e modello di business Requisiti di capitale Rischio di credito Esposizioni al rischio di controparte Rischi di mercato: esposizione e uso dei 8.Informativa sullo Stress Testing modelli interni Rischio operativo Rischio di liquidità Adeguatezza patrimoniale ed attività ponderate per il rischio 9.Requisiti aggiuntivi di capitale e buffer Requisiti di capitale 10.Patrimonio di Vigilanza: sintesi e riconciliazione Fondi Propri 11.Patrimonio di Vigilanza: variazioni nel periodo Fondi Propri 12.Pianificazione del capitale - livelli target Requisiti di capitale 13.Attività ponderate per il rischio ed attività di business Requisiti di capitale Requisiti di capitale 14.Metodi e modelli per il calcolo delle attività ponderate per il rischio La presente Informativa rappresenta il documento in cui sono rappresentate integralmente tutte le informazioni di rischio. Al termine del presente documento è presente un Glossario / Dizionario delle abbreviazioni. Specifici parametri e definizioni si trovano nelle singole sezioni legate ai rischi. Paragrafo "Rischi principali ed emergenti" Paragrafo "Struttura e organizzazione" Paragrafo "Cultura del Rischio nel Gruppo UniCredit" Paragrafo "Altri rischi e loro integrazione" Tabella “Segmentazione delle attività ponderate per il rischio” Nei capitoli relativi ai seguenti rischi: credito, controparte, mercato, operativo e liquidità Tabella “Requisiti di capitale” (*) Tabelle: -Rischio di credito e controparte -Adeguatezza patrimoniale -Requisito per rischio di mercato Rischio di credito: uso del metodo IRB Esposizione al rischio di controparte Rischi di mercato Rischi di mercato: esposizione e uso dei modelli interni Rischio operativo 15.Attività ponderate per il rischio calcolate secondo la metodologia basata sui rating interni Rischio di credito: uso del metodo IRB 16.Attività ponderate per il rischio: variazioni nel periodo Requisiti di capitale Rischio di credito: uso del metodo IRB 17.Attività ponderate per il rischio - Backtesting Rischi di mercato: esposizione e uso dei modelli interni Tabelle: -Metodologia basata sui rating interni - Metodo Avanzato" -Metodologia basata sui rating interni - Metodo Avanzato Esposizioni al dettaglio -Group Master Scale Tabella “Evoluzione delle attività ponderate per il rischio” '"Confronto tra perdite attese e perdite effettive" "Modello di confronto della performance tra risultati attesi ed effettivi" "VaR Backtesting" Liquidità Rischio di liquidità 18.Liquidità Ambito di applicazione Funding 19.Raccolta – attività impegnate Rischio di liquidita 20.Raccolta – analisi della maturity Rischio di credito 21.Strategia di raccolta Rischio di Mercato 22.Rischio di Mercato - legame con le posizioni incluse nell'informativa sul rischio di mercato Rischio di liquidità 23.Rischio di Mercato - altri significativi fattori di rischio 24.Rischio di Mercato - informativa sui modelli 25.Rischio di Mercato - tecniche per misurare il rischio di perdite oltre i parametri e misure di rischio rappresentati Rischio di Credito Rischi di mercato: esposizione e uso dei modelli interni Rischi di mercato: esposizione e uso dei modelli interni Rischi di mercato: esposizione e uso dei modelli interni Rischi di mercato: esposizione e uso dei modelli interni 26.Rischio di Credito - Profilo di rischio generale e concentrazione del rischio di credito Rischio di credito 27.Rischio di Credito - Politiche sui crediti deteriorati e a sofferenza Rischio di credito 28.Rischio di Credito - Dinamiche dei crediti deteriorati e a sofferenza Rischio di credito Rischio di liquidità Paragrafo "Impedimenti giuridici o sostanziali, attuali o prevedibili, che ostacolano il rapido trasferimento di risorse patrimoniali o di fondi all’interno del gruppo." Tavole “Attività impegnate” Tabella "Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie" Rischio di liquidità Prima tavola "Misure di rischio" "Rischio del portafoglio di negoziazione", Tabelle Tassi di interesse, Credit Spread, Capitale e VaR dei Tassi di cambio In ogni paragrafo legato ai diversi modelli All'interno del capitolo più un paragrafo dedicato "Stress testing" - Tabella "Esposizioni in titoli di debito Sovrano ripartite per Stato controparte e portafoglio di classificazione" - Tabella "Finanziamenti verso controparti Sovrane ripartite per Stato controparte" - Tabella "Rischio di credito: informazioni per cassa e fuori bilancio verso banche/clientela/per area geografica/per settore" - Paragrafo "Definizioni di esposizioni deteriorate" - Paragrafo "Descrizione delle metodologie adottate per determinare le rettifiche di valore" - Paragrafo "Informativa relativa alle esposizioni rinegoziate" e relative tabelle Tabella "Esposizioni di bilancio: modifiche delle svalutazioni complessive" "Informativa relativa alle esposizioni rinegoziate" 29.Rischio di Credito - Esposizione in derivati Rischio di credito 30.Tecniche di attenuazione del rischio Esposizioni al rischio di controparte Altri rischi 31.Altri rischi - tipologie di rischio e relativa gestione Requisito informativo generale Paragrafo “Altri rischi e loro integrazione” 32.Altri rischi - eventi pubblicamente noti Rischio operativo Nessun evento identificato al 30 giugno 2014 (*) Si segnala che al 30 giugno 2014 non costituiranno oggetto di Informativa al Mercato le informazioni relative a "New Key Regulatory Ratios" (racc. 4), “Dynamics of customer exposures by customers by sector”, “Details on collaterals”, né informazioni relative a prescrizioni normative non ancora vigenti alla medesima data (ad es. countercyclical capital buffer). 4 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Requisito informativo generale Requisito informativo generale Organizzazione del Risk Management Il gruppo UniCredit controlla e gestisce i rischi ai quali è esposto attraverso metodologie e processi rigorosi, in grado di dispiegare la loro efficacia in tutte le fasi del ciclo economico. Il presidio ed il controllo dei rischi di Gruppo sono assicurati dalla funzione Risk Management della Capogruppo che esercita il proprio ruolo di indirizzo, coordinamento e controllo dei rischi in particolare attraverso i “Portfolio Risk Managers” responsabili per i rischi di competenza, in ottica di Gruppo. Il modello prevede inoltre uno specifico punto di riferimento per l’Italia nella funzione “CRO Italy”, cui sono state assegnate le responsabilità relative ai rischi di credito, operativi e reputazionali del perimetro Italia, nonché del coordinamento manageriale delle funzioni di Risk Management presso le Entità italiane del Gruppo. In particolare, alla funzione Risk Management sono attribuiti i compiti di: • ottimizzare la qualità dell’attivo del Gruppo, minimizzando il costo dei rischi coerentemente con gli obiettivi di rischio/ redditività assegnati alle aree di business; • garantire l’indirizzo strategico e la definizione delle politiche di gestione del rischio di Gruppo; • definire e fornire ai Responsabili delle funzioni di business e alle Entità i criteri per la valutazione, la gestione, la misurazione, il monitoraggio e la comunicazione dei rischi e garantire la coerenza dei sistemi e delle procedure di controllo dei rischi sia a livello di Gruppo che di singola Entità; • contribuire alla creazione di una cultura del rischio estesa a tutto il Gruppo attraverso la formazione e lo sviluppo, d’intesa con le competenti funzioni del COO, di personale altamente qualificato; • contribuire alla definizione di soluzioni per gli sbilanci patrimoniali, al caso in coordinamento con Planning, Finance and Administration; • supportare le funzioni di business nel conseguimento dei loro obiettivi, tra l’altro contribuendo alle attività di sviluppo dei prodotti e dei business (es. innovazione dei prodotti creditizi, opportunità competitive connesse all’accordo di Basilea, etc.). In conformità all’architettura della funzione Risk Management ed al fine di presidiare la capacità di indirizzo autonomo, il coordinamento ed il controllo dei rischi di Gruppo, migliorando l’efficienza e la flessibilità nel processo decisionale e agevolando l’interazione tra le differenti funzioni coinvolte, sono operativi specifici Comitati responsabili in materia di rischi, articolati su tre distinti livelli: • il “Group Risk Committee”, responsabile per le decisioni strategiche sui rischi a livello di Gruppo; • i “Group Portfolio Risk Committees”, cui sono assegnati il compito di indirizzare, controllare e gestire i differenti rischi di portafoglio; • i “Group Transactional Committees”, dedicati alla valutazione delle singole controparti / transazioni aventi impatto sul profilo di rischio complessivo. In particolare, il Group Risk Committee si riunisce con funzioni consultive e propositive ai fini della definizione di proposte dell’Amministratore Delegato al Consiglio di Amministrazione, con riferimento a: • “risk appetite” di Gruppo inclusi obiettivi di capitalizzazione, criteri di allocazione del capitale, capacità di assunzione del rischio, “cost of equity” e politica dei dividendi nonché limiti di capitale interno; • strategie generali per l’ottimizzazione dei rischi, linee guida generali e politiche generali per la gestione dei rischi di Gruppo; • approvazione iniziale e modifiche sostanziali dei sistemi di controllo e misurazione dei rischi (per i rischi di credito, mercato, operativi ed altri rischi), inclusi possibili piani di azione, processi, requisiti di IT e di "data quality"; • struttura dei limiti per tipologia di rischio; • politiche strategiche e piani di funding; • stima complessiva degli accantonamenti per rischi su crediti ("Loan Loss Provisions"); • definizione e revisione periodica dell’“ICAAP General Framework”, del relativo perimetro di applicazione così come del “Regulatory Report” annuale; • “Regulatory Report” annuale sui rischi di mercato, di credito e operativi. 5 I Allo stesso modo si riunisce con funzioni deliberative in merito a: • la definizione delle linee guida relative alle politiche finanziarie di Gruppo (strategie di gestione dell’attivo e del passivo, incluso il profilo della "duration" a livello Gruppo); • l’allocazione del rischio alle Business Unit ed alle Entità, linee guida e strategie specifiche relative ai rischi e conseguente definizione dei limiti per il raggiungimento degli obiettivi in termini di risk appetite e limiti per tipologia di rischio; • cross-border country limit, nell’ambito dei poteri delegati; • approvazione iniziale e modifiche sostanziali delle metodologie per la misurazione e controllo del Capitale Interno; • l’approvazione di “Global Policy” generali11 per la gestione dei rischi di Gruppo, incluse le “Policy” in materia di accantonamenti per rischi su crediti (“loan loss provisions”); • approvazione di policy, strategie e metodologie per la misurazione ed il controllo del rischio immobiliare, il rischio su investimenti finanziari ed il rischio di business; • l'approvazione di piani di intervento in caso di aspetti critici nei sistemi di controllo e misurazione dei rischi evidenziati dai report interni di validazione iniziali e continuativi e dall’Internal Audit Department; • l’approvazione di azioni / iniziative di business anche di natura strategica al fine di salvaguardare il Gruppo nella “fase di allarme” di una crisi di liquidità. Il Group Risk Committee riceve inoltre periodicamente informative dai competenti Comitati/Funzioni relativamente ai seguenti temi: • progetti di riorganizzazione che riguardano i processi in materia di rischi e/o strutture organizzative coinvolte nelle attività di gestione e controllo dei rischi; • reportistica periodica sui rischi (portafoglio, grandi esposizioni, "Loan Loss Provisions", ecc.), compresa quella prevista per le autorità di vigilanza (prima della relativa divulgazione); • reportistica sul superamento dei limiti; • azioni correttive per il bilanciamento delle posizioni di rischio di Gruppo; • reportistica regolare sull'evoluzione degli accantonamenti per rischi su crediti (Loan Loss Provisions); • aggiornamento sullo stato di avanzamento delle attività e processi dei progetti di adeguamento agli Accordi di Basilea; • argomenti approvati o discussi nei Portfolio Risks Committee; • argomenti relativi ai rischi discussi nell’ambito di altri comitati di Capogruppo. Rischi principali ed emergenti La nostra prospettiva sui rischi non è statica. Il vertice aziendale è informato prontamente sui rischi principali ed emergenti attraverso un processo di monitoraggio definito all’interno del processo del “Risk Assessment”. Esso contribuisce alla valutazione dei rischi in modo prospettico attraverso l’analisi degli scenari macro-economici, rischi politici e riforme della normativa. Dettagli sui rischi principali ed emergenti sono riassunti in questa sezione. Rischio Geo-politico: Ungheria. L’economia sta attraversando un andamento favorevole nel 2014, con una crescita prevista del 2,9% yoy. La produzione industriale e il settore edilizio, dal lato dell’offerta, ed gli investimenti fissi, le esportazioni, e il consumo pubblico dal lato della domanda, sono i principali contribuenti alla crescita. È previsto un rallentamento della crescita data l’insostenibilità dei benefici fiscali. Il principale impegno del governo sarà ridurre il rapporto Debito Pubblico/PIL. Il debito estero sta diminuendo per effetto degli ampi surplus della bilancia dei pagamenti e grazie alle politiche della National Bank of Hungay. L’utilizzo di una procedura di Quantitative Easing (QE) verrà messa in atto a breve. Ucraina. L’Ucraina ha fatto progressi nell’ultimo trimestre, grazie all’elezione di un nuovo Presidente, il consolidamento della politica fiscale e la bilancia dei pagamenti e l’accordo con l’FMI (ad inizio luglio, l’Ucraina ha ottenuto un prestito pari a USD 500mn dalla World Bank per il settore finanziario. Il prestito dovrebbe essere utilizzato per la ricapitalizzazione/ ristrutturazione delle banche, il migliorando dell’efficienza del sistema bancario, quindi rafforzando il Fondo Deposito di Garanzia). La situazione (geo)politica resta alta, mentre un progresso sulla riforma politica interna è difficile nel contesto attuale. Il programma FMI Ucraino prevede solidi finanziamenti, come conseguenza si proiettano assunzioni ottimistiche sulla crescita, sul livello dei depositi e sull'accesso al mercato, mentre gli indicatori di sostenibilità del debito presuppongono aumenti della UAH. I finanziamenti per il settore bancario sono scarsi. Nella migliore delle ipotesi, le tensioni tra la Russia e l’Ucraina svaniranno lentamente, mentre c’è un elevato rischio che la Russia attivi una delle sue leve per ostacolare l’economia, e.s. il gas. Per indirizzare l’economia verso un andamento stabile di crescita, saranno necessari degli impegni di riforma su un’orizzonte pluriennale. Russia. Gli sviluppi tra la Russia e l’Ucraina sono serviti non solo ad aumentare il ciclo negativo dell’economia, ma evidenziano anche le debolezze strutturali. Ci sono segnali di aggiustamenti, generati da un deprezzamento del rublo ed una politica monetaria più restrittiva. Le riserve estere sono a rischio di un declino persistente, anche se più graduale di quanto è avenuto su base annuale. Malgrado ci sia grossa incertezza intorno ai flussi di capitale interni ed esteri, una ripetizione degli interventi FX manifestati a marzo rappresenterebbe una minaccia ai ratings sovrani della Russia. Nuove misure restrittive sono state determinate dagli Stati Uniti ed Unione Europea in relazione alla situazione in Ucraina. INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 6 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Requisito informativo generale Rischio di Credito La qualità creditizia sta ancora migliorando a livello di Gruppo, evidenziato dalla riduzione dell’Impaired Loan Portfolio ed un Coverage Ratio alto e stabile. Nella Regione Italia, il portafoglio Non – Core ha ridotto le perdite, segnando una continua riduzione degli asset ed un Coverage Ratio più alto del 50%. Rischio di Mercato: il continuato protrarsi di uno scenario con tassi di interesse a livelli storicamente molto bassi potrebbero comportare il persistere di una pressione al ribasso del margine di interesse nonché effetti sul valore delle attività e delle passività detenute dal Gruppo, ancorché il Gruppo ponga in essere una politica di copertura del rischio stesso. Rischio Operativo: Le fonti principali dei rischi operativi sono descritti nel capitolo dedicato nel presente documento. Cambiamenti regolamentari: Il Gruppo si sta attrezzando per affrontare tutte le implicazioni derivanti da Basilea III, compresi i nuovi requisiti di capitale e di liquidità, nonché il trattamento prudenziale per gli istituti finanziari rilevanti a livello globale (“G-SIFI, Global Systemically Important Financial Institutions”). Il Gruppo è designato G-SIFI e in tale qualità coinvolto nello sviluppo di un Piano di Recupero e Risoluzione (“RRP, Recovery and Resolution Plan”); quest’ultimo, insieme a sviluppi regolamentari nella UE sulla 1 struttura organizzativa delle banche e altre standard regolamentare in arrivo per l’ RRP, per il sistema del supervisore unico, per l’implementazione della CRDIV e del CRR, potrebbe indurre il Gruppo di rivedere le proprie attività e organizzazione, potenzialmente influenzando il modello di business. Infine, anche l’implementazione di nuovi standard contabili potrebbe avere un impatto sul Gruppo, per esempio, l’ IFRS 9 introdurrà significative modifiche in tema di classificazione, misurazione, impairment e hedge accounting degli strumenti finanziari in sostituzione dello IAS 39. La cultura del rischio nel Gruppo UniCredit UniCredit definisce la cultura del rischio come le norme di comportamento, riflesse nei ragionamenti e nelle azioni quotidiane di tutti i dipendenti della banca, che determinano la capacità collettiva e dei singoli di identificare, comprendere, discutere apertamente e prendere decisioni sui rischi attuali e futuri dell’organizzazione. Le istituzioni finanziarie devono far fronte, in questi primi anni del XXI secolo, a un ambiente estremamente sfidante. Il sistema finanziario del nuovo millennio è caratterizzato da livelli di interconnessione sempre maggiori, da regolamentazioni eterogenee, dalla rapida diffusione di informazioni finanziarie time-sensitive e da pool di capitali internazionali (cross-border) altamente mobili. La combinazione di tutti questi fattori crea opportunità commerciali interessanti, ma spesso genera anche rischi notevoli. Infatti, i rischi connessi a improvvisi trasferimenti di capitali all'estero, all’elevata volatilità, a contagi finanziari di ampia portata, a grandi insolvenze e, in definitiva, a gravi perdite appaiono essere elevati come non mai nella nostra storia e, perciò, devono essere al centro dei pensieri e delle azioni di ogni buon risk manager. A partire dalla crisi dei mercati finanziari, sia gli operatori del settore, sia le autorità di vigilanza, hanno affrontato il tema della cultura del rischio, dandone una definizione, identificandone gli elementi fondamentali, stabilendo princìpi di condotta, fornendo raccomandazioni e pubblicando linee guida. I principali documenti sono citati qui di seguito. • Institute of International Finance (IIF), 17 luglio 2008, “Final Report of the IIF Committee on Market Best Practices: Principles of Conduct and Best Practices Recommendations – Financial Services Industry Response to the Market Turmoil of 2007-2008”. In questo documento gli operatori del settore finanziario stabiliscono il principio secondo cui lo sviluppo efficace di una cultura del rischio coerente all’interno delle aziende è il principale strumento abilitante per la gestione del rischio. Inoltre, vengono fornite le seguenti raccomandazioni: o Le aziende devono fissare regole chiare che definiscano la gestione del rischio come responsabilità di ciascun membro dell’alta direzione dell’istituzione, in particolare dell’ amministratore delegato; o I consigli di amministrazione esercitano un essenziale ruolo di sorveglianza nella gestione del rischio; o La gestione del rischio deve essere una priorità per l’intera azienda e non concentrarsi esclusivamente su particolari aree di business o resa un mero esercizio di vigilanza quantitativa o un’attività di audit o di controllo; o La gestione del rischio deve essere una responsabilità fondamentale dell’intera dirigenza delle divisioni commerciali; o Tutti i dipendenti devono comprendere chiaramente le loro responsabilità riguardo alla gestone dei rischi assunti dall’azienda e devono rendere conto dei loro comportamenti connessi a tali responsabilità. • Institute of International Finance (IIF), 9 dicembre 2009, “Risk Culture” – Appendix III to the Report of the IIF Steering Committee on Implementation “Reform in the Financial Services Industry: Strengthening Practices for a More Stable System”. In tale documento l’IIF identifica gli elementi fondamentali di un’efficace cultura del rischio e le più comuni categorie di carenza di cultura del rischio all’interno delle organizzazioni aziendali. • European Banking Authority (EBA), 27 September 2011, “EBA Guidelines on Internal Governance”. In questo documento l’EBA richiede che le istituzioni finanziarie sviluppino una cultura del rischio integrata ed estesa all’intera istituzione, basata su una piena comprensione dei rischi da fronteggiare e di come sono gestiti, prendendo in considerazione la propria tolleranza e propensione al rischio. 1 Per esempio: “Proposal for a Regulation of the European Parliament and of the Council on structural measures improving the resilience of EU credit institutions”, gennaio 2014, e simili iniziative in Germania, Gran Bretagna, Stati Uniti. 7 I Inoltre, il 7 aprile 2014 il Financial Stability Board (FSB) ha pubblicato il documento “Guidance on Supervisory Interaction with Financial Institutions on Risk Culture – A Framework for Assessing Risk Culture”, in cui si identificano gli elementi fondanti che contribuiscono alla promozione di una sana cultura del rischio all’interno delle istituzioni finanziarie. Le linee guida hanno l’obiettivo di assistere le autorità di vigilanza nel valutare la correttezza e l’efficacia della cultura di una istituzione finanziaria nella gestione dei rischi. Esistono diversi indicatori di una sana cultura del rischio e occorre considerarli nell’insieme e come mutuamente corroboranti. Questi indicatori includono: • Tono dall’alto: Il consiglio di amministrazione e l’alta direzione sono il punto di partenza per stabilire i valori principali e la cultura del rischio di una istituzione finanziaria e i loro comportamenti devono riflettere i valori sostenuti. • Responsabilità: Una gestione del rischio efficace richiede che i dipendenti a tutti i livelli comprendano sia i valori principali delle cultura del rischio dell’istituzione, sia il suo approccio al rischio, che siano capaci di svolgere le mansioni a loro prescritte e siano consapevoli di essere considerati responsabili per le loro azioni relative all’assunzione dei rischi per conto dell’istituzione. • Comunicazione e critica efficaci: Una sana cultura del rischio promuove un ambiente in cui sia possibile una comunicazione aperta e una critica efficace e in cui i processi decisionali incoraggino una varietà di punti di vista; consente di controllare le prassi vigenti e di stimolare un’attitudine critica positiva tra i dipendenti e un ambiente per la partecipazione aperta e costruttiva. • Incentivi: La gestione delle performance e dei talenti deve incoraggiare e rinforzare il sostegno ai comportamenti per la gestione del rischio voluti dall’istituzione finanziaria. Gli incentivi finanziari e non finanziari devono ricompensare il servizio ai più grandi interessi di lungo periodo dell’istituzione finanziaria e dei suoi clienti, inclusa la profittabilità sostenibile, invece che la generazione di ricavi nel breve periodo. Per quanto concerne UniCredit, il suo Consiglio di Amministrazione – assistito dal proprio Comitato Controlli Interni e Rischi (“ICRC”) – è investito di vari poteri. Il Consiglio è chiamato direttamente, tra l’altro, a: • formalizzare le politiche per il governo dei rischi cui il Gruppo può essere esposto, riesaminarle periodicamente al fine di assicurarne l’efficacia nel tempo e vigilare sul concreto funzionamento dei processi di gestione e controllo dei rischi nel rispetto delle previsioni normative e regolamentari vigenti. In particolare, nell’ambito di queste competenze, approva le politiche di gestione del rischio di non conformità; • valutare l’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile generale di UniCredit e delle Società Principali (come individuate dal Consiglio di Amministrazione) predisposto dagli amministratori delegati, con particolare riferimento al sistema di controllo interno ed alla gestione dei conflitti di interesse; • assicurarsi che i principali rischi aziendali siano correttamente identificati nonché misurati, gestiti e monitorati in modo adeguato, determinando, inoltre, criteri di compatibilità di tali rischi con una sana e corretta gestione della Società. Inoltre il Consiglio, di nuovo assistito dall’ICRC: • determina i criteri di compatibilità dei rischi aziendali con una sana e corretta gestione della Società (risk appetite); • formalizza le politiche per il governo dei rischi a cui il Gruppo è esposto e periodicamente le riesamina al fine di assicurarne l’efficacia nel tempo; • effettua l’analisi delle relazioni sulle attività dei Comitati Manageriali di coordinamento Controlli. In aggiunta a quanto sopra, il Sotto-Comitato per i Controlli Interni (all’interno dell’ICRC): • valuta gli eventuali rilievi che emergessero dai rapporti delle funzioni di Controllo, ovvero dai Collegi Sindacali delle Società del Gruppo o da indagini e/o esami di terzi; • analizza le relazioni periodiche predisposte dalle funzioni di controllo (Internal Audit e Compliance) non ai sensi di obblighi normativi o regolamentari, ed il Sotto-Comitato per i Rischi (anch’esso parte dell’ICRC) • esamina la valutazione dei rischi a livello di Gruppo; • assiste il Consiglio nella vigilanza sul concreto funzionamento dei processi di gestione e controllo dei rischi (credito, mercato, liquidità e operativo) nel rispetto delle previsioni normative e regolamentari vigenti. Con particolare riguardo al rischio creditizio supporta il Consiglio di Amministrazione nel monitoraggio del rischio di concentrazione, per settore e singoli nominativi; • effettua l’analisi delle relazioni periodiche predisposte dalla funzione di Risk Management non ai sensi di obblighi normativi o regolamentari. Alla luce di quanto precede il Consiglio di Amministrazione, ad esempio, è chiamato a deliberare su tematiche quali la determinazione e la revisione dei sistemi basati sui rating interni (IRB); la fissazione del quadro normativo e dei limiti di Gruppo alla concentrazione dei rischi; la validazione del modello interno per il rischio di mercato. Infine, il Consiglio è anche investito di alcuni poteri gestionali riservati relativi ad operazioni intraprese dalla Banca con parti correlate, oltre che a significative operazioni di ristrutturazione. Il successo delle istituzioni risk-taking in questo nuovo contesto economico dipende principalmente dalla loro capacità di gestione del rischio. I pilastri fondamentali di una gestione del rischio di successo includono la comprensione dei rischi e dei loro effetti su conto economico e stato patrimoniale, attraverso la creazione di un coerente livello di conoscenze tecniche di base, il rafforzamento della comunicazione a tutti livelli e la creazione di una mentalità che anticipi i cambiamenti del quadro macroeconomico. Al fine di essere preparato per affrontare al meglio queste sfide, il Consiglio di Amministrazione di UniCredit si è fortemente impegnato e concentrato per coltivare una coerente cultura del rischio in tutto il Gruppo: iniziativa che è stata identificata come il principale strumento abilitante per la gestione del rischio. INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 8 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Requisito informativo generale In questo contesto caratterizzato da mercati e requisiti regolamentari in rapida evoluzione, il Risk Management di Gruppo, in coerenza con la propria missione così come definita dal Consiglio di Amministrazione di UniCredit, ha adottato un approccio strutturato e omnicomprensivo per rafforzare la cultura del rischio di UniCredit. Il programma di trasformazione punta a modificare la mentalità e i comportamenti di tutti i dipendenti della banca, attraverso tutti i livelli organizzativi, dall’alta direzione alla front-line, prendendo in considerazione le seguenti aree: • Governance: Consolidamento del legame tra appetito per il rischio, strategie e meccanismi di remunerazione; rafforzamento delle politiche e dei processi di rischio. • Formazione e Sviluppo: Progettazione di un’architettura di apprendimento basata sulle competenze, istituzionalizzazione dell’apprendimento in materia di rischi, realizzazione di percorsi di carriera con apprendimento sul campo e cross-funzionali, e introduzione di valutazioni formali e omnicomprensive in materia di rischi nei processi di nomina. • Gestione della performance: Miglioramento delle linee guida per i sistemi di incentivazione basati sui rischi, utilizzo di strumenti quantitativi per la misurazione della performance nel tempo delle decisioni di rischio individuali e regolamentazione dei processi per l’escalation e le eccezioni. • Comunicazione: Allineamento e divulgazione verso il basso delle comunicazioni su missione, valori, strategia e appetito per il rischio, e reiterazione dell’importanza e dell’impegno per una forte cultura del rischio attraverso la comunicazione da parte dell’altra direzione per mezzo di diversi canali, quali e-mail, intranet, radio aziendale, pubblicazioni interne, video messaggi e incontri del Group Management Team. Costruire e in definitiva rafforzare un’adeguata cultura del rischio è processo articolato, che si realizza nel tempo, all’interno delle funzioni commerciali e di controllo. Governance Risk Governance – Uno degli elementi chiave della gestione del rischio è il Risk Appetite Framework. Tenere in considerazione la propensione al rischio all’interno dei processi del Gruppo è considerato di importanza prioritaria dalla banca per lo sviluppo di una coerente cultura del rischio. Il Risk Appetite Framework è uno strumento gestionale efficace e che guarda al futuro, sviluppato con l’obiettivo di definire la propensione al rischio che meglio guidi l’attività commerciale della banca, coerentemente con un adeguato livello di rischio. Il Risk Appetite è definito come il livello di rischio che il Gruppo UniCredit è disposto ad accettare per il perseguimento dei propri obiettivi strategici e di piano industriale, considerando gli interessi dei propri clienti e dei propri azionisti, così come i requisiti di capitale e gli altri requisiti. I principali obiettivi del Risk Appetite del Gruppo UniCredit sono: • Valutare esplicitamente i rischi, e le loro interconnessioni a livello di Gruppo, che UniCredit decide di assumere o di evitare in una prospettiva di lungo periodo; • Specificare i tipi di rischio che la banca intende assumere, stabilendo target, trigger e limiti, sia in condizioni operative normali che di stress; • Assicurare “ex-ante” un profilo di rischio-rendimento coerente con una crescita sostenibile a lungo termine, come definita nelle proiezioni di rendimento del piano strategico o nel budget; • Assicurare che l’attività commerciale si sviluppi entro i limiti di tolleranza al rischio stabiliti dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo, in conformità alle vigenti regolamentazioni nazionali e internazionali; • Supportare le discussioni sulle opzioni strategiche future con riferimento al profilo di rischio; • Indirizzare la visione degli stakeholder interni ed esterni su un profilo di rischio coerente con il posizionamento strategico; • Fornire delle descrizioni qualitative riguardo ai rischi difficilmente quantificabili (ad esempio, strategico, di reputazione e di conformità), al fine di guidare strategicamente la revisione dei processi e del sistema dei controlli interni. Il Risk Appetite Framework definisce il profilo di rischio voluto dal Gruppo, in termini di target strategici, trigger e limiti, al fine di assicurare il controllo sul posizionamento di rischio-rendimento. I target rappresentano l’ammontare di rischio che il Gruppo intende assumere in condizioni di normale operatività e sono da considerarsi come le soglie di riferimento per lo sviluppo dell’attività commerciale. Essi sono fissati in modo abbastanza ampio per garantire la flessibilità del business di perseguire il più alto livello di crescita sana, ma sufficientemente stringente per evitare rischi indesiderati. I limiti sono punti fermi che rappresentano il massimo livello di assunzione di rischio accettabile per il Gruppo. Tra i target e i limiti, i trigger rappresentano la massima deviazione accettabile dalle soglie target; essi sono fissati in modo da assicurare il funzionamento del Gruppo anche in condizioni di stress, entro il massimo livello di rischio accettabile. Nella fase di monitoraggio, un processo di escalation assicura una reazione adeguata in caso di superamento dei trigger o dei limiti. La definizione delle metriche di Risk Appetite e dei relativi target, trigger e limiti sono integrati nel processo di budget, regolarmente monitorati e sono declinati nella gestione quotidiana del rischio e nelle attività commerciali del Gruppo. Il Risk Appetite Framework è completato con un insieme di strategie creditizie per tradurre i vincoli dell’appetito per il rischio in limiti operativi che consentano di guidare correttamente l’attività commerciale. Le strategie creditizie rappresentano un aspetto fondamentale dell’integrazione tra le società appartenenti al Gruppo e l’adozione del Risk Appetite Framework all’interno delle strutture commerciali. 9 I L’appetito per il rischio di UniCredit è rivisto annualmente, in parallelo ai processi di budget e di pianificazione, al fine di garantire la sua coerenza con le strategie di Gruppo, le condizioni commerciali e del mercato e le richieste degli stakeholder. Al fine di rafforzare la capacità di indirizzo autonomo, il coordinamento e il controllo dei rischi di Gruppo, di migliorare l'efficienza e la flessibilità del processo decisionale relativo ai rischi e di agevolare l'interazione tra le differenti funzioni coinvolte, sono stati costituiti appositi Comitati responsabili in materia di rischi. Il Gruppo dispone di tre livelli di Comitati, ciascuno avente varie facoltà di consultazione e/o di approvazione: • Group Risk Committee, responsabile per le decisioni strategiche sui rischi a livello di Gruppo; • Group Portfolio Committees, responsabili del controllo e della gestione dei rischi a livello di portafoglio: o Group Market Risks Committee; o Debt Capital Markets Commitment Committee; o Group Credit and Cross-border Risks Committee; o Group Operational and Reputational Risks Committee; o Group Assets and Liabilities Committee. • Group Transactional Committees, responsabili della valutazione di singole controparti o transazioni al di sopra di determinate soglie: o Group Credit Committee; o Group Rating Committee; o Group Transactional Credit Committee. Formazione e Sviluppo Il Modello delle Competenze – Il Modello delle Competenze di UniCredit descrive i comportamenti che ci si aspettano da tutte le persone di UniCredit affinché la banca realizzi le proprie ambizioni e soddisfi i mutevoli bisogni dei propri clienti. Esso si basa su cinque fondamenti, definiti dai vertici del Gruppo, che servono da bussola nei processi decisionali in ogni situazione professionale. Uno di questi cinque fondamenti riguarda la cultura e la gestione del rischio. Il "Balance Risk” definisce, infatti, i comportamenti fondamentali per quanto concerne la gestione del rischio, quali, ad esempio, il riconoscere tutti i rischi che hanno un impattano sul business, il gestirli in modo trasparente e il far crescere una comune consapevolezza del rischio in UniCredit. Il Modello delle Competenze di UniCredit è la base su cui tutti i dipendenti del Gruppo vengono valutati e promossi nell’ambito dei processi annuali di valutazione dei risultati (Executive Development Plan, Talent Management Review, Performance Management). Questi comportamenti sono parte dell’essenza del Gruppo, dando forma al modo di “essere UniCredit”. Formazione – Senza alcun dubbio la formazione è fondamentale per la cultura del rischio. Per rafforzare la consapevolezza della gestione del rischio e per approfondire la propria cultura del rischio, UniCredit ha creato e sta continuamente sviluppando la Risk Academy, un'iniziativa realizzata e gestita da un’unità dedicata all'interno della competence line del Risk Management di Gruppo, in collaborazione con i centri di competenza per la formazione interni al Gruppo. La Risk Academy funge da centro di eccellenza per la cultura del rischio e la formazione sui rischi, fornendo un approccio comune e coordinato all’apprendimento in tema di rischi. Con la creazione della Risk Academy, il know-how pratico degli esperti si unisce alla formazione più aggiornata. La Risk Academy ha approntato un articolato programma di formazione sui rischi, che risponde alle esigenze di aggiornamento dei professionisti di tutti i livelli, con percorsi di studio dedicati che sono disponibili per tutti i dipendenti. La Risk Academy, inoltre, adotta un approccio globale: la medesima offerta di formazione e di studio è, infatti, disponibile per tutto il Gruppo e i partecipanti provengono dalle sue diverse società e paesi. Questo approccio globale rafforza ulteriormente l'idea di una comune cultura del rischio e favorisce la comprensione dei principali concetti sui rischi e il relativo know-how a livello di Gruppo. Poiché la conoscenza del rischio e la cultura del rischio sono composti da molteplici elementi e riguardano diversi livelli, sia di esperienza che di responsabilità, la Risk Academy ha disegnato un’offerta formativa articolata: Risk Diploma Path Il Risk Diploma Path è un percorso formativo on-line e si compone di un Core Curriculum e di 2 Masterclass di approfondimento. È aperto a tutti i colleghi interessati, sia del Risk Management che non. Il Core Curriculum fornisce un'introduzione alle nozioni fondamentali del rischio e della gestione del rischio, mentre le Masterclass, a cui sia accede una volta superato il Core Curriculum, hanno lo scopo di approfondire la conoscenza del rischio attraverso l'esplorazione di contenuti avanzati. I partecipanti che hanno superato il Core Curriculum possono iscriversi a due Masterclass da scegliere all’interno di un catalogo contenente 12 Masterclass. Inoltre, tutti i partecipanti che hanno frequentato e completato positivamente l’intero Risk Diploma Path e sono interessati a estendere o ad approfondire la loro conoscenza dei rischi possono frequentare tutte le restanti Masterclass. La formazione on-line è disponibile nelle tre lingue più diffuse in UniCredit: italiano, inglese e tedesco. INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 10 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Requisito informativo generale Market and Liquidity Risk Certified Path Il Market and Liquidity Risk Certified Path è un nuovo programma di certificazione on-line di UniCredit, progettato per migliorare le conoscenze sui derivati, sui modelli di Value-at-Risk, sui modelli interni di UniCredit e sul rischio di liquidità. I contenuti formativi sono stati formulati per fornire un know-how omnicomprensivo e coerente sulla gestione dei rischi di mercato e di liquidità, analizzando temi di identificazione dei rischi, misurazione dei rischi e prassi per la mitigazione dei rischi. La conclusione positiva del Risk Diploma Path o del Market and Liquidity Risk Certified Path si concretizza con una Certificazione rilasciata in cooperazione con un’università riconosciuta a livello internazionale Entrambi i corsi sono offerti attraverso l’utilizzo di moduli d’apprendimento on-line basati sul web training, integrati da video lezioni, casi aziendali e test on-line. Risk Management Learning Lab I Risk Management Learning Lab constano di una formazione intensiva in aula relativa a vari temi chiave in materia di rischio, con sessioni condotte da esperti interni al Risk Management di Gruppo. L'obiettivo è quello di rafforzare i fondamenti del know-how relativo ai rischi, aumentare la sensibilità interna nei confronti del rischio ed elevare la consapevolezza sugli aspetti essenziali della cultura e della gestione del rischio. I contenuti includono la cultura del rischio, la governance del rischio, i fondamenti della gestione del rischio, l’ambiente regolamentare, la valutazione del rischio di credito, il credito speciale e le ristrutturazioni, il rischio di mercato, il rischio di liquidità e i rischi operativi e di reputazione. L'approccio formativo si basa su un'esperienza di apprendimento da-collega-a-collega e combina lezioni teoriche con attività su casi aziendali. I Learning Lab vengono offerti principalmente ai dirigenti non appartenenti alla competence line del Risk Management. Formazione su misura e su richiesta per l’alta direzione I corsi di formazione su misura per l’alta direzione rappresentano un nuovo canale attraverso cui la Risk Academy vuole rispondere alle esigenze e alle richieste specifiche di formazione degli alti dirigenti. Ad esempio, a novembre 2013 si è tenuto un seminario sui rischi di mercato e di liquidità dedicato al Group Management Team. L’obiettivo del seminario era quello di presentare scenari economici dalla vita reale e stimolare una discussione su come la nuova regolamentazione impatterà l’attività di UniCredit e come il Gruppo deve anticipare i cambiamenti e cogliere le nuove opportunità attraverso un ripensamento dei propri modelli di servizio e di generazione dei ricavi. Gestione della performance Retribuzione – Per rafforzare la cultura del rischio della banca, anche il collegamento tra la retribuzione e il rischio rappresenta un elemento importante. Esso è assicurato attraverso il coinvolgimento della funzione del Risk Management nella determinazione della retribuzione e nella definizione di un quadro esplicito su cui basare la retribuzione rispetto alla struttura della propensione al rischio del Gruppo, così che gli incentivi ad assumere i rischi siano adeguatamente bilanciati dagli incentivi a gestire tali rischi. In particolare, il Consiglio di Amministrazione e il Comitato per la Remunerazione si avvalgono del contributo delle funzioni coinvolte per definire il legame tra profittabilità, rischio e remunerazione all’interno dei sistemi incentivanti di Gruppo. Per ulteriori informazioni in merito all’allineamento tra rischio e retribuzione, si faccia riferimento al capitolo dedicato, pubblicato annualmente nella versione di fine anno del presente documento. KPI basati sul rischio – A livello di Gruppo, una caratteristica importante del grande impegno per una cultura del rischio forte è il rinnovato sforzo per promuovere la responsabilità individuale in tema di rischio, compliance e controlli. HR sta contribuendo a questo processo attraverso un piano specifico volto a diffondere in tutto il Gruppo la cultura del rischio, della compliance e del controllo facendo leva sul contesto esistente e sulla realizzazione di iniziative ad hoc. Nel corso degli ultimi anni, HR ha già costruito un contesto teso a migliorare la conoscenza del sistema interno di controllo e responsabilità impostando: • norme comportamentali per tutti i compiti e gli inquadramenti all'interno del Gruppo; • processi HR globali che tengano in considerazione l’approccio al rischio e alla compliance: l’Executive Development Plan (EDP – il processo annuale di gestione dei risultati/revisione della gestione in UniCredit che coinvolge tutti i dirigenti senior del Gruppo), l’Executive Compensation e il Learning & Development. Dal 2012, come parte dell’EDP e del piano di incentivazione, il Gruppo ha introdotto una particolare enfasi sul rischio, sulla compliance e sulle componenti di controllo. In questa direzione, due elementi sono già stati posti in essere: • all'interno dell’EDP, ogni manager ha il compito di effettuare una specifica valutazione qualitativa sulle competenze e sull'atteggiamento verso il rischio nel suo complesso (e su compliance e controllo), sia in termini di autovalutazione che di valutazione delle proprie risorse; • nel quadro del sistema incentivante, il KPI Bluebook (un insieme di obiettivi e linee guida per la valutazione dei risultati che assicura la coerenza con la strategia commerciale, l’evoluzione del rischio, il quadro normativo e la misurabilità dei risultati) contiene una specifica categoria di KPI – denominata: "Accrescere la cultura del rischio e del controllo" – centrata esclusivamente su indicatori che promuovono la cultura del rischio e del controllo. 11 I Comunicazione All’interno del programma di trasformazione della cultura del rischio di UniCredit, grande enfasi è posta su allineare e reiterare i messaggi fondamentali su missione, valori, strategia e appetito per il rischio di UniCredit, così come sull’importanza e l’impegno per una forte cultura del rischio. Inoltre, l’attenzione dell’alta direzione è dedicata a trasformare le parole in azioni tangibili e a mostrare come il Gruppo stia integrando la cultura del rischio nelle sue prassi operative. Al fine di raggiungere tali obiettivi si è adottato un approccio comunicativo omnicomprensivo. In una prima fase è stato sviluppato un piano editoriale per i membri dell’Executive Management Committee, cosicché essi possano comunicare messaggi comuni su come la cultura del rischio sia al centro della strategia di UniCredit e perché una solida cultura del rischio sia essenziale per una crescita sana e una profittabilità sostenibile. Questi messaggi sono poi divulgati verso il basso dall’alta dirigenza a tutti i dipendenti del Gruppo, attraverso l’utilizzo di diversi canali comunicativi, quali il sito intranet di Gruppo, le newsletter, i messaggi video, le pillole audio e gli incontri aziendali. Nelle fasi successive istituiremo un premio interno per la crescita sostenibile, come riconoscimento a quei dipendenti di UniCredit che avranno concepito le migliori soluzioni che soddisfano le esigenze dei clienti e presentano al contempo un sano profilo di rischio, Inoltre, nella sezione del sito intranet di UniCredit dedicato alla cultura del rischio pubblicheremo esempi tangibili di operazioni commerciali, accordi, prodotti o processi basati su sani princìpi di rischio. Infine, nella seconda metà del 2014 ci si concentrerà su ulteriori iniziative per migliorare ancor di più, in modo visibile e concreto, la cultura, la consapevolezza e la responsabilità in tema di rischio, di compliance e di controllo. Tutti questi elementi costituiscono il "tessuto" della cultura del rischio e devono potersi sviluppare nel giusto contesto. INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 12 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Requisito informativo generale Rischi di Pillar II e integrazione dei rischi I cosiddetti rischi del Primo Pilastro (rischio di credito, mercato, operativo, descritti in capitoli dedicati), pur rappresentando le principali tipologie, non esauriscono il novero di tutte quelle considerate rilevanti per il Gruppo che includono: • rischio di business (“business risk”); • rischio immobiliare (“real estate risk”); • rischio di investimenti finanziari (“financial investment risk”); • rischio strategico; • rischio reputazionale. Di seguito sono riportate le definizioni degli stessi. Rischio di business Il rischio di business è definito come una variazione sfavorevole e imprevista del volume dell’attività e/o dei margini di guadagno, non derivanti da rischi di credito, mercato e operativi. Può avere origine, innanzitutto, da un deterioramento rilevante del contesto di mercato, da cambiamenti nella situazione concorrenziale o nel comportamento dei clienti, ma anche da cambiamenti del quadro normativo di riferimento. I dati di esposizione inclusi nel calcolo del rischio di business sono derivati dai conti economici delle Società del Gruppo per le quali tale rischio risulta rilevante. Le volatilità e le correlazioni sono stimate sulla base delle serie storiche delle poste rilevanti di conto economico. Il rischio di business è misurato dall’Earning at Risk, definito come la massima perdita annuale con un intervallo di confidenza definito coerentemente al rating target e orizzonte temporale di un anno sotto l’ipotesi di normalità della distribuzione. Tale rischio viene calcolato a scopo di monitoraggio su base trimestrale e in fase di budgeting, secondo le tempistiche dettate dal processo di pianificazione. Rischio immobiliare (“real estate risk”) Il rischio immobiliare è definito come la perdita potenziale derivante dalle fluttuazioni dei valori di mercato del portafoglio immobiliare del Gruppo, incluse le società veicolo (SPV) immobiliari. Esso non considera le proprietà immobiliari detenute come garanzia. I dati rilevanti per il calcolo del real estate risk includono, oltre alle informazioni generali relative agli immobili, gli indici di area o regionali necessari per il calcolo di volatilità e correlazioni. Il calcolo del real estate risk stima la massima perdita potenziale con un intervallo di confidenza definito coerentemente al rating target e orizzonte temporale di un anno tramite il metodo varianza-covarianza sotto ipotesi di normalità della distribuzione. Il real estate risk è calcolato a scopo di monitoraggio su base semestrale e in fase di budgeting, secondo le tempistiche dettate nel processo di pianificazione. Rischio di investimenti finanziari (“financial investment risk”) Il rischio di investimenti finanziari deriva da partecipazioni in società non appartenenti al Gruppo e non incluse nel portafoglio di negoziazione. Il portafoglio di riferimento comprende principalmente azioni quotate e non, derivati azionari, private equity, quote di fondi comuni, hedge fund e fondi di private equity. Per tutte le esposizioni in equity del Gruppo, l’assorbimento di capitale può essere calcolato in base a un approccio PD/LGD o un approccio di mercato. L’approccio PD/LGD è utilizzato per la valutazione delle società non quotate o quotate ma non liquide, inclusi gli investimenti diretti in private equity. L’approccio di mercato viene applicato alle partecipazioni azionarie in società quotate e ai relativi strumenti di copertura, ai fondi comuni, di hedge e private equity, attraverso una mappatura degli indici di mercato. Il calcolo si basa sulla massima perdita potenziale, detta Valore a Rischio (VaR), con intervallo di confidenza definito coerentemente al rating target e orizzonte temporale di un anno. Il rischio di investimenti finanziari è calcolato a scopo di monitoraggio su base trimestrale e in fase di budgeting secondo le tempistiche dettate nel processo di pianificazione. Rischio strategico Per rischio strategico si intende il rischio di incorrere in perdite potenziali dovute a decisioni o cambiamenti radicali nel contesto operativo, da un’attuazione impropria delle decisioni, dalla mancanza di reattività a cambiamenti nel contesto operativo, con impatti negativi sul profilo di rischio e conseguentemente sul capitale, sugli utili nonché sull’orientamento generale e sul raggio di azione di una banca nel lungo periodo. Il Gruppo UniCredit ha in essere una struttura di Governo Societario, ovvero l’insieme di regole e procedure che rappresentano le linee guida della società nello svolgimento dei propri compiti nei confronti dei propri stakeholder, che permette la gestione del rischio strategico a livello di Gruppo. E’ generalmente accettato che capitale aggiuntivo non costituisce un modo per mitigare il rischio strategico. A tal fine UniCredit sta rafforzando internamente la cultura del rischio: a tal proposito è stata intrapresa un’importante iniziativa quale il lancio della “Risk Academy”, realizzata con la finalità di creare un centro di eccellenza formativa in materia di rischio a livello di Gruppo. 13 I Rischio reputazionale Il gruppo UniCredit definisce il rischio reputazionale come il rischio attuale o prospettico di una perdita, di una flessione degli utili o di un calo del valore del titolo, derivante da una percezione negativa dell'immagine della banca da parte di clienti, controparti, azionisti, investitori o autorità di vigilanza. Dal 2010 UniCredit S.p.A. adotta le Group Reputational Risk Governance Guidelines che definiscono un insieme di principi e di regole per la misurazione e il controllo del rischio reputazionale. La gestione del rischio reputazionale è in carico al dipartimento Group Operational and Reputational Risks della Capo Gruppo e alle funzioni dedicate delle società del Gruppo. Inoltre, il “Group Operational & Reputational Risks Committee” ha il ruolo di garantire la coerenza delle policy, delle metodologie e delle prassi operative sul rischio reputazionale nelle varie Divisioni/Business Unit ed Entità Legali, controllando e monitorando, a livello di Gruppo, il Reputational Risk portfolio. Il gruppo UniCredit è fortemente impegnato a promuovere soluzioni sostenibili in tutte le sue decisioni di finanziamento o di investimento, con particolare attenzione alle implicazioni reputazionali. Ogni operazione effettuata deve essere realizzata riducendo al minimo i rischi ambientali, sociali e di reputazione. I Transactional Credit Committees hanno il compito di valutare eventuali rischi reputazionali inerenti alle operazioni come specificato dalle vigenti Global Rules sul rischio reputazionale. Al fine di preservare il gruppo UniCredit dall’assunzione di rischio reputazionale, alle Group Reputational Risk Governance Guidelines si aggiungono le seguenti policy in specifici settori: “Difesa/Armi”, “Energia Nucleare”, ”Stati non cooperativi”, “Industria Mineraria” e “Infrastrutture idriche (dighe)”. Infine, il documento Human Rights Commitment mira a identificare e a gestire i rischi connessi ai diritti umani e a ridurre potenziali violazioni degli stessi. INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 14 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Requisito informativo generale Modalità di misurazione rischi Nell’ambito del processo di valutazione interna dell’adeguatezza patrimoniale (ICAAP), coerentemente con il principio di proporzionalità normato dal Secondo Pilastro di Basilea II, il profilo di rischio del Gruppo e delle principali società del Gruppo è calcolato in modo analitico. I rischi di credito, mercato, operativo, di business, immobiliare e di investimenti finanziari sono misurati in maniera quantitativa tramite: • capitale economico e aggregazione come componente del capitale interno; • stress test. Per le società classificate some “Piccole” viene utilizzato un approccio “sintetico” il cui le variazioni del valore della società viene simulato utilizzando tecniche proprie del Rischio di Mercato. Il Capitale Interno rappresenta il capitale necessario a fronte delle possibili perdite relative alle attività del Gruppo e prende in considerazione i rischi definiti dal Gruppo come quantificabili in termini di Capitale Economico coerentemente con i requisiti di Secondo Pilastro (rischi di credito, mercato, operativo, business, investimenti finanziari e rischio immobiliare, includendo l’effetto di diversificazione tra i rischi stessi - inter-diversificazione - e all’interno di ciascun portafoglio -intra-diversificazione- e un cushion prudenziale a fronte del rischio modello e della variabilità del ciclo economico). Il Capitale Interno è calcolato secondo la metodologia di aggregazione tramite una Copula Bayesiana con un orizzonte temporale di un anno e ad un livello di confidenza derivante dal rating target di Gruppo. A fini di controllo, il Capitale Interno viene calcolato trimestralmente o ad hoc se necessario; in fase di budgeting viene calcolato in ottica prospettica. La natura multi dimensionale del rischio richiede di integrare la misurazione del capitale economico con analisi di stress test, non solo al fine di stimare le perdite in alcuni scenari, ma anche di cogliere l’impatto delle determinanti delle stesse. Lo stress test è uno degli strumenti utilizzati per il controllo dei rischi rilevanti al fine di valutare la vulnerabilità della banca ad eventi “eccezionali ma plausibili”, fornendo informazioni aggiuntive rispetto alle attività di monitoraggio. Le attività di stress testing, in coerenza con quanto richiesto dalle Autorità di Vigilanza, vengono effettuate sulla base di un insieme di scenari di stress definiti internamente, che includono le principali regioni in cui il Gruppo è presente e vengono effettuati almeno due volte l’anno. Nell’ambito delle attività di misurazione dei rischi effettuate secondo le prescrizioni del Secondo Pilastro, il firm-wide stress test considera i diversi impatti di un dato scenario macro-economico sui rischi considerati rilevanti al fine di fornire una rappresentazione completa e armonica della risposta del Gruppo a condizioni di stress su di un orizzonte temporale di due anni. Lo scenario di stress test firm-wide viene definito analizzando sia eventi significativi avvenuti in passato che eventi plausibili e penalizzanti che non sono ancora avvenuti. Lo stress test è effettuato sia in relazione alle singole tipologie di rischio, sia alla loro aggregazione, fornendo come output le perdite condizionate e il capitale economico stressato. La stima dello stress test aggregato considera la variazione dell’ammontare dei singoli rischi e quella del beneficio di diversificazione in condizioni di crisi. Il top management del Gruppo è coinvolto negli esercizi di stress test firm-wide sia ex-ante che ex-post come segue: • prima di finalizzare l’esercizio, con una presentazione degli scenari selezionati e delle ipotesi sottostanti; • a valle dell’esercizio, con la presentazione dei risultati e l’eventuale discussione di un piano di rientro nel caso l’impatto superi i limiti fissati. L’adeguatezza delle singole metodologie di misurazione dei rischi sottostanti l’ICAAP, inclusi gli stress test e l’aggregazione dei rischi, è oggetto dell’attività di verifica della validazione interna. Coerentemente con il sistema di governance, il Group Risk Management di Capogruppo è responsabile dello sviluppo della metodologia e della misurazione del Capitale Economico e Interno e della definizione e implementazione dei relativi processi di Gruppo. Le relative “Group Rules”, dopo l’approvazione, sono inviate alle società interessate per l’approvazione e implementazione. 15 I Processo di Valutazione Interna dell’Adeguatezza Patrimoniale (ICAAP-Internal Capital Adequacy Assessment Process) Coerentemente con le disposizioni del Secondo Pilastro di Basilea, la misurazione del profilo di rischio è un elemento fondamentale del processo di valutazione interna dell’adeguatezza patrimoniale (ICAAP). L’approccio di Gruppo al processo ICAAP si basa sulla definizione di una “Risk Governance” come requisito preliminare, mentre il processo si articola nelle seguenti fasi: • definizione del perimetro ed identificazione dei rischi; • valutazione del profilo di rischio; • definizione del risk appetite e allocazione del capitale; • monitoraggio e reporting. L’adeguatezza patrimoniale è valutata considerando l’equilibrio tra i rischi assunti, sia di Primo che di Secondo Pilastro, ed il capitale disponibile. Per il Secondo Pilastro, la metrica di riferimento è la Risk Taking Capacity, pari al rapporto tra il capitale disponibile (Available Financial Resources – AFR) ed il Capitale Interno. Un elemento fondamentale dell’ICAAP è rappresentato dal Risk Appetite che stabilisce il livello di rischio che il Gruppo UniCredit è disposto ad accettare per il perseguimento dei propri obiettivi strategici e del business plan, considerando gli interessi dei propri clienti e degli azionisti, i requisiti di capitale e gli altri requisiti. La struttura del Risk Appetite di Gruppo include elementi qualitativi e quantitativi che sono inclusi rispettivamente nel Risk Appetite Statement e nel Risk Appetite KPI. Il Group Risk Appetite Statement definisce il posizionamento del Gruppo in termini di obiettivi strategici e dei relativi profili di rischio, al fine di indirizzare le aspettative degli stakeholder e include: • una guida ai principali vincoli per il Gruppo in termini di attività di interesse, strettamente connessi alla risk ownership; • una definizione del profilo di rischio-rendimento desiderato, coerente con la strategia complessiva del Gruppo; • una valutazione dei rischi che il Gruppo accetta di assumere o di evitare sia in condizioni normali che di stress; • una indicazione sulle strategie di gestione dei principali rischi nel perimetro del Gruppo; • descrizioni qualitative per i rischi difficilmente quantificabili (ad esempio, strategico, reputazionale, compliance) al fine di assicurare la prevenzione/intervento immediato sui rischi emergenti; • una descrizione dei principali ruoli e responsabilità nel processo di Risk Appetite per quanto riguarda le fasi di approvazione, cascading alle Società controllate del Gruppo, monitoraggio, reportistica ed escalation. La sezione dei KPI del Risk Appetite è composta da un insieme di indicatori che si fondano sull’analisi delle aspettative degli stakeholder interni ed esterni al Gruppo UniCredit, che guida alla identificazione delle seguenti categorie rilevanti per il Gruppo: • Risk ownership e posizionamento, per indicare esplicitamente le principali attività di riferimento del Gruppo e il complessivo posizionamento in termini di rischio; • Requisiti regolamentari, per includere i KPI richiesti dall’Autorità di Vigilanza; • Profittabilità e rischio, per garantire l’allineamento con il budget di Gruppo; • Controllo su specifici tipi di rischio, per garantire il controllo su tutti i principali rischi. Il Risk Appetite è approvato dal Consiglio di Amministrazione e le metriche sono regolarmente oggetto di monitoraggio e reportistica, almeno trimestrale, ai Comitati competenti. Inoltre, in conformità alle linee guida della Banca d’Italia, annualmente viene preparato ed inviato all’Autorità di Vigilanza un resoconto su base consolidata riguardante l’adeguatezza patrimoniale, fornendo al contempo un quadro generale sulle principali Entità. INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 16 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Requisito informativo generale Reporting L’Unità di Group MIS & Reporting nell’ambito della funzione Group Risk Management redige tutta la reportistica standardizzata il cui obiettivo principale è l’analisi dei driver e dei parametri di rischio di credito (ad es. esposizione al default - EAD, perdita attesa - EL, migrazioni, rettifiche di valore, rapporto di copertura, costo del rischio ecc.), principalmente in ottica di Gruppo e per aree geografiche, nonché di fornire una rappresentazione aggregata di tutti i rischi fronteggiati dal gruppo UniCredit. La reportistica prodotta costituisce peraltro strumento di supporto per le decisioni manageriali in termini di gestione e mitigazione del rischio. Tra tutti i reports prodotti dall’Unità Organizzativa di Group Risk MIS & Reporting, l’ERM Report riveste indubbiamente un ruolo centrale ai fini del monitoraggio della qualità dell’attivo del portafoglio. L’obiettivo dell’ERM Report è fornire una visione il più completa possibile dei principali rischi assunti dal Gruppo fino ad un significativo livello di dettaglio, per ciascuna categoria di rischio (di credito, di mercato, di tasso di interesse, di investimento, di negoziazione, di liquidità e operativo) e per le principali aree in cui tali rischi sono originati (Italia, Germania, Austria, CEE e Polonia). L’ERM Report, consolidando le informazioni relative all’esposizione dei principali rischi di Gruppo, fornisce una rappresentazione dettagliata in termini di: • rischio di credito – tramite analisi a livello di Gruppo e per Area Geografica relative alla composizione e alla qualità dell’attivo di Gruppo, con focus sul portafoglio deteriorato e sul rapporto di copertura, sulle rettifiche sui crediti, nonché analisi di portafogli selezionati (quali, ad esempio, Leasing, LPAC, Shipping e Real Estate) e sulle maggiori esposizioni; • rischio di liquidità – attraverso analisi della capacità del Gruppo di far fronte alle esigenze di liquidità a breve, medio e lungo termine anche in condizioni di stress (analisi effettuate mediante la simulazione di stress test), nonché di reperire/generare liquidità e finanziamenti in proprio o mediante l’accesso ai mercati finanziari; • rischio di mercato core banking book – mediante uno studio dell’esposizione e dell’andamento dei principali indicatori di market risk, nonché verifica del rispetto dei limiti di VAR sui mercati finanziari derivanti dal portafoglio di investimento core del Gruppo; • rischio di mercato trading & non core banking book – tramite la presentazione dei dati (quali, ad esempio, VAR, spread di credito, tassi di interesse e tassi di cambio) relativi al portafoglio di negoziazione e al portafoglio di investimento non core del Gruppo mediante analisi di scenario in condizioni di stress; • rischio operativo – mediante un’analisi mensile delle perdite operative generate da ogni singola Area Geografica, con dettaglio delle perdite superiori a 1 milione di euro e delle misure correttive adottate per prevenire eventi con potenziali perdite future. Su base trimestrale sono inoltre presentati i valori del capitale regolamentare con metodo Standard (TSA) e Avanzato (AMA). L’Unità di Group Risk MIS e Reporting ha altresì il compito di assicurare l’ottimizzazione, la standardizzazione e il miglioramento del processo di reporting assicurando l’efficienza e l’efficacia dell’intero corpus dei report prodotti non solo all’interno del Group Credit & Integrated Risks Department ma sia a livello di Capogruppo che a livello di Società del Gruppo. Nel corso del 2013, l’Unità di Group Risk MIS & Reporting ha fatto degli sforzi significativi per il proseguimento nell’attività di perfezionamento della qualità dei dati e dei processi di reporting, rivedendo la reportistica già esistente ed approfondendo l’analisi dei dati anche alla luce delle mutate condizioni di mercato. L’obiettivo è quello di definire la raccolta e l’elaborazione dei dati di rischio in accordo agli obblighi di segnalazione dei rischi di Gruppo sulla base delle definizioni del Comitato di Basilea per la Vigilanza Bancaria (BCBS n.239), che ha rilasciato una serie di principi relativi l’aggregazione dei dati e attività interne di reporting. Le ulteriori fasi di affinamento e di miglioramento dei report prodotti sono in corso e sono già stati raggiunti importanti risultati in termini di coerenza e qualità delle informazioni riportate. 17 I INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 18 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Ambito di applicazione Ambito di applicazione Denominazione della banca cui si applicano gli obblighi d’informativa UniCredit S.p.A., Capogruppo del Gruppo bancario “UniCredit” iscritto all’Albo dei Gruppi Bancari. Illustrazione delle differenze nelle aree di consolidamento rilevanti per i fini prudenziali e di bilancio In questa sezione del Terzo Pilastro è esposta l’area di consolidamento prudenziale del gruppo UniCredit. Si precisa che l’area di consolidamento è costruita secondo la normativa prudenziale e che la stessa differisce dall’area di consolidamento del Bilancio consolidato, che si riferisce allo standard IAS/IFRS. Questa situazione può generare disallineamenti tra i dati presenti in questo documento e quelli inseriti nel Bilancio consolidato. I diversi trattamenti sono esposti nelle liste presenti in questa sezione, che presentano le seguenti caratteristiche: • Entità consolidate al 30 giugno 2014 o società bancarie, finanziarie e strumentali controllate direttamente o indirettamente da UniCredit S.p.A. a cui si applica il metodo di consolidamento integrale; o società bancarie, finanziarie e strumentali partecipate direttamente o indirettamente da UniCredit S.p.A. in misura pari o superiore al 20 per cento, quando siano controllate congiuntamente con altri soggetti e/o in base ad accordi con essi; a queste si applica il metodo di consolidamento proporzionale; o altre società bancarie e finanziarie partecipate direttamente o indirettamente da UniCredit S.p.A. in misura pari o superiore al 20 per cento o comunque sottoposte a influenza notevole, cui si applica il metodo del patrimonio netto; o imprese, diverse dalle società bancarie, finanziarie e strumentali, controllate direttamente o indirettamente da UniCredit S.p.A. in modo esclusivo o congiunto oppure sottoposte ad influenza notevole, cui si applica il metodo del patrimonio netto. • Entità soggette al trattamento per i Fondi Propri previsto al 30 giugno 2014 ai sensi degli articoli 46 e 48 del CRR o società del settore finanziario in cui è detenuto un investimento non significativo / significativo, soggette a deduzione dai Fondi Propri ovvero a ponderazione ai fini delle attività di rischio, in relazione alle soglie per l'esenzione dalla detrazione dal capitale primario di classe 12. • Entità sommate alle attività di rischio ponderate al 30 giugno 2014 o partecipazioni in società non appartenenti al settore finanziario soggette a ponderazione ai fini delle attività di rischio. Nel contenuto della presente informativa che fa riferimento ai dati consolidati, non sono incluse le partecipazioni che singolarmente presentano un valore inferiore a 1.000 euro: n. 38 controllate e controllo congiunto n. 16 collegate n. 207 partecipazioni di minoranza iscritte nel portafoglio Attività finanziarie disponibili per la vendita (AFS). Si segnala che sono state mantenute al costo n. 187 società controllate (190 al 31 dicembre 2013), di cui: n. 13 appartenenti al Gruppo Bancario (cfr. Informativa Quantitativa della presente Tavola Ambito di applicazione); n. 174 non appartenenti al Gruppo Bancario (175 al 31 dicembre 2013). 2 Al 30 giugno 2014, nessuna partecipazione detenuta in Entità del settore finanziario è stata oggetto di deduzione dai Fondi Propri Consolidati. 19 Aree di consolidamento rilevanti per i fini prudenziali e di bilancio Entità consolidate al 30 giugno 2014 Stato UNICREDIT SPA BANCHE ROMA ITALIA X X BANK AUSTRIA REAL INVEST IMMOBILIEN-KAPITALANLAGE GMBH BANCHE VIENNA AUSTRIA X X BANK AUSTRIA WOHNBAUBANK AG BANCHE VIENNA AUSTRIA X X BANK PEKAO SA BANCHE VARSAVIA POLONIA X X BANKHAUS NEELMEYER AG BANCHE BREMA GERMANIA X X CARD COMPLETE SERVICE BANK AG BANCHE VIENNA AUSTRIA X X DAB BANK AG BANCHE MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X DC BANK AG BANCHE VIENNA AUSTRIA X X DIREKTANLAGE.AT AG BANCHE SALISBURGO AUSTRIA X X FACTORBANK AKTIENGESELLSCHAFT BANCHE VIENNA AUSTRIA X X FINECOBANK SPA BANCHE MILANO ITALIA X X LEASFINANZ BANK GMBH BANCHE VIENNA AUSTRIA X X PEKAO BANK HIPOTECZNY S.A. BANCHE VARSAVIA POLONIA X X PIONEER INVESTMENTS AUSTRIA GMBH BANCHE VIENNA AUSTRIA X X PRVA STAMBENA STEDIONICA DD ZAGREB BANCHE ZAGABRIA CROAZIA X X PUBLIC JOINT STOCK COMPANY UKRSOTSBANK BANCHE KIEV UCRAINA X X SCHOELLERBANK AKTIENGESELLSCHAFT BANCHE VIENNA AUSTRIA X X BANCHE BANJA LUKA BOSNIA ED ERZEGOVINA X X UNICREDIT BANK AG BANCHE MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X UNICREDIT BANK AUSTRIA AG BANCHE VIENNA AUSTRIA X X PRAGA REPUBBLICA CECA X X UNICREDIT BANK A.D. BANJA LUKA UNICREDIT BANK CZECH REPUBLIC AND SLOVAKIA A.S. BANCHE UNICREDIT BANK D.D. BANCHE MOSTAR BOSNIA ED ERZEGOVINA X X UNICREDIT BANK HUNGARY ZRT. BANCHE BUDAPEST UNGHERIA X X UNICREDIT BANK IRELAND PLC BANCHE DUBLINO IRLANDA X X UNICREDIT BANK SERBIA JSC BANCHE BELGRADO SERBIA X X UNICREDIT BANKA SLOVENIJA D.D. BANCHE LJUBLJANA SLOVENIA X X UNICREDIT BULBANK AD BANCHE SOFIA BULGARIA X X UNICREDIT CREDIT MANAGEMENT BANK SPA BANCHE VERONA ITALIA X X UNICREDIT INTERNATIONAL BANK (LUXEMBOURG) SA BANCHE LUSSEMBURGO LUSSEMBURGO X X UNICREDIT JELZALOGBANK ZRT. BANCHE BUDAPEST UNGHERIA X X UNICREDIT LEASING FINANCE GMBH BANCHE AMBURGO GERMANIA X X UNICREDIT LUXEMBOURG S.A. BANCHE LUSSEMBURGO LUSSEMBURGO X X UNICREDIT TIRIAC BANK S.A. BANCHE BUCAREST ROMANIA X X ZAGREBACKA BANKA D.D. BANCHE ZAGABRIA CROAZIA X X ZAO UNICREDIT BANK BANCHE MOSCA RUSSIA X X ACTIVE ASSET MANAGEMENT GMBH SOCIETA' FINANZIARIE GRUNWALD GERMANIA X X AI BETEILIGUNGS GMBH SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X Patrimonio netto Città Proporzionale Tipologia Integrale Consolidamento Patrimonio netto (RWA) Consolidamento Integrale Ragione sociale Trattamento IAS/IFRS Proporzionale Sede Trattamento nelle segnalazioni prudenziali INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 20 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Ambito di applicazione Stato ALINT 458 GRUNDSTUECKVERWALTUNG GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE BAD HOMBURG GERMANIA X X ALLEGRO LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X ALLIB LEASING S.R.O. SOCIETA' FINANZIARIE PRAGA REPUBBLICA CECA X X ALLIB NEKRETNINE D.O.O. ZA POSLOVANJE NEKRETNINAMA SOCIETA' FINANZIARIE ZAGABRIA CROAZIA X X ALLIB ROM S.R.L. SOCIETA' FINANZIARIE BUCAREST ROMANIA X X ALMS LEASING GMBH. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X ALPINE CAYMAN ISLANDS LTD. SOCIETA' FINANZIARIE GEORGE TOWN ISOLE CAYMAN X X ALV IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X ANTARES IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X ARANY PENZUEGYI LIZING ZRT. SOCIETA' FINANZIARIE BUDAPEST UNGHERIA X X ARNO GRUNDSTUECKSVERWALTUNGS GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X AS UNICREDIT FINANCE SOCIETA' FINANZIARIE RIGA LATVIA X X AUSTRIA LEASING GMBH SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X B.I. INTERNATIONAL LIMITED SOCIETA' FINANZIARIE GEORGE TOWN ISOLE CAYMAN X X BA ALPINE HOLDINGS, INC. SOCIETA' FINANZIARIE WILMINGTON U.S.A. X X BA CA LEASING (DEUTSCHLAND) GMBH SOCIETA' FINANZIARIE BAD HOMBURG GERMANIA X X BA CA SECUND LEASING GMBH SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X BA CREDITANSTALT BULUS EOOD SOCIETA' FINANZIARIE SOFIA BULGARIA X X BA EUROLEASE BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X BA/CA-LEASING BETEILIGUNGEN GMBH SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X BA-CA ANDANTE LEASING GMBH SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X BACA CENA IMMOBILIEN LEASING GMBH SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X BACA CHEOPS LEASING GMBH SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X BA-CA FINANCE (CAYMAN) II LIMITED SOCIETA' FINANZIARIE GEORGE TOWN ISOLE CAYMAN X X BA-CA FINANCE (CAYMAN) LIMITED SOCIETA' FINANZIARIE GEORGE TOWN ISOLE CAYMAN X X BACA HYDRA LEASING GMBH SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X BACA KOMMUNALLEASING GMBH SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X BACA LEASING ALFA S.R.O. SOCIETA' FINANZIARIE PRAGA REPUBBLICA CECA X X BACA LEASING CARMEN GMBH SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X BA-CA LEASING DREI GARAGEN GMBH SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X BACA LEASING GAMA S.R.O. SOCIETA' FINANZIARIE PRAGA REPUBBLICA CECA X X BA-CA LEASING MAR IMMOBILIEN LEASING GMBH SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X BA-CA LEASING MODERATO D.O.O. SOCIETA' FINANZIARIE LJUBLJANA SLOVENIA X X 21 Patrimonio netto Città Proporzionale Tipologia Integrale Consolidamento Patrimonio netto (RWA) Consolidamento Integrale Ragione sociale Trattamento IAS/IFRS Proporzionale Sede Trattamento nelle segnalazioni prudenziali Stato BACA LEASING UND BETEILIGUNGSMANAGEMENT GMBH SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X BA-CA MARKETS & INVESTMENT BETEILIGUNG GES.M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X BACA NEKRETNINE DRUSTVO SA OGRANICENOM ODGOVORNOSCU SOCIETA' FINANZIARIE SARAJEVO BOSNIA ED ERZEGOVINA X X BA-CA PRESTO LEASING GMBH SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X BACAL ALPHA DOO ZA POSLOVANJE NEKRETNINAMA SOCIETA' FINANZIARIE ZAGABRIA CROAZIA X X BACAL BETA NEKRETNINE D.O.O. ZA POSLOVANJE NEKRETNINAMA SOCIETA' FINANZIARIE ZAGABRIA CROAZIA X X BACA-LEASING AQUILA INGATLANHASNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGUE TARSASAG SOCIETA' FINANZIARIE BUDAPEST UNGHERIA X X BACA-LEASING GEMINI INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGUE TARSASAG SOCIETA' FINANZIARIE BUDAPEST UNGHERIA X X BACA-LEASING OMIKRON INGATLANHASZNOSTO KORLATOLT FELELOSSEGUE TARSASAG SOCIETA' FINANZIARIE BUDAPEST UNGHERIA X X BAL CARINA IMMOBILIEN LEASING GMBH SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X BAL DEMETER IMMOBILIEN LEASING GMBH SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X BAL HESTIA IMMOBILIEN LEASING GMBH SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X BAL HORUS IMMOBILIEN LEASING GMBH SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X BAL HYPNOS IMMOBILIEN LEASING GMBH SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X BAL LETO IMMOBILIEN LEASING GMBH SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X BAL OSIRIS IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X BAL SOBEK IMMOBILIEN LEASING GMBH SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X BANDON LEASING LIMITED SOCIETA' FINANZIARIE DUBLINO IRLANDA X X BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING IMMOBILIENANLAGEN GMBH SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X BANK AUSTRIA FINANZSERVICE GMBH SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X BANK AUSTRIA HUNGARIA BETA LEASING KORLATOLT FELELOSSEGUE TARSASAG SOCIETA' FINANZIARIE BUDAPEST UNGHERIA X X BANK AUSTRIA LEASING ARGO IMMOBILIEN LEASING GMBH SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X BANK AUSTRIA LEASING HERA IMMOBILIEN LEASING GMBH SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X BANK AUSTRIA LEASING IKARUS IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X BANK AUSTRIA LEASING MEDEA IMMOBILIEN LEASING GMBH SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X BANK AUSTRIA REAL INVEST CLIENT INVESTMENT GMBH SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X BANK AUSTRIA REAL INVEST IMMOBILIEN-MANAGEMENT GMBH SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X BARODA PIONEER ASSET MANAGEMENT COMPANY LTD SOCIETA' FINANZIARIE MUMBAI INDIA X X BARODA PIONEER TRUSTEEE COMPANY PVT LTD SOCIETA' FINANZIARIE MUMBAI INDIA X X BAULANDENTWICKLUNG GDST 1682/8 GMBH & CO OEG SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT DER BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING GMBH SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X BIL LEASING-FONDS GMBH & CO VELUM KG SOCIETA' FINANZIARIE MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X BREWO GRUNDSTUECKSVERWALTUNGS-GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X Patrimonio netto Città Proporzionale Tipologia Integrale Consolidamento Patrimonio netto (RWA) Consolidamento Integrale Ragione sociale Trattamento IAS/IFRS Proporzionale Sede Trattamento nelle segnalazioni prudenziali INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 22 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Ambito di applicazione Stato BULBANK LEASING EAD SOCIETA' FINANZIARIE SOFIA BULGARIA X X BV GRUNDSTUCKSENTWICKLUNGS-GMBH SOCIETA' FINANZIARIE MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X CABET-HOLDING GMBH SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X CABO BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X CAC REAL ESTATE, S.R.O. SOCIETA' FINANZIARIE PRAGA REPUBBLICA CECA X X CAC-IMMO SRO SOCIETA' FINANZIARIE PRAGA REPUBBLICA CECA X X CAFU VERMOEGENSVERWALTUNG GMBH & CO OG SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X CA-LEASING DELTA INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGUE TARSASAG SOCIETA' FINANZIARIE BUDAPEST UNGHERIA X X CA-LEASING EPSILON INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGUE TARSASAG SOCIETA' FINANZIARIE BUDAPEST UNGHERIA X X CA-LEASING EURO, S.R.O. SOCIETA' FINANZIARIE PRAGA REPUBBLICA CECA X X CA-LEASING KAPPA INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGUE TARSASAG SOCIETA' FINANZIARIE BUDAPEST UNGHERIA X X CA-LEASING OMEGA INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG SOCIETA' FINANZIARIE BUDAPEST UNGHERIA X X CA-LEASING OVUS S.R.O. SOCIETA' FINANZIARIE PRAGA REPUBBLICA CECA X X CA-LEASING PRAHA S.R.O. SOCIETA' FINANZIARIE PRAGA REPUBBLICA CECA X X CA-LEASING SENIOREN PARK GMBH SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X CA-LEASING ZETA INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG SOCIETA' FINANZIARIE BUDAPEST UNGHERIA X X CALG 307 MOBILIEN LEASING GMBH SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X CALG 443 GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X CALG 445 GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X CALG 451 GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X CALG ALPHA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X CALG ANLAGEN LEASING GMBH SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X CALG ANLAGEN LEASING GMBH & CO GRUNDSTUCKVERMIETUNG UND -VERWALTUNG KG SOCIETA' FINANZIARIE MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X CALG DELTA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X CALG GAMMA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X CALG GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH & CO 1050 WIEN, SIEBENBRUNNENGASSE 10-21 OG SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH & CO 1120 WIEN, SCHONBRUNNER SCHLOSS-STRASSE 38-42 OG SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH & CO PROJEKT ACHT OG SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH & CO PROJEKT VIER OG SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X CALG MINAL GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X 23 Patrimonio netto Città Proporzionale Tipologia Integrale Consolidamento Patrimonio netto (RWA) Consolidamento Integrale Ragione sociale Trattamento IAS/IFRS Proporzionale Sede Trattamento nelle segnalazioni prudenziali Stato CAL-PAPIER INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG SOCIETA' FINANZIARIE BUDAPEST UNGHERIA X X CAPITAL MORTGAGE SRL (CARTOLARIZZAZIONE : BIPCA CORDUSIO RMBS) SOCIETA' FINANZIARIE VERONA ITALIA X X CAPITAL MORTGAGE SRL (CARTOLARIZZAZIONE : CAPITAL MORTGAGE 2007 - 1) SOCIETA' FINANZIARIE VERONA ITALIA X X CDM CENTRALNY DOM MAKLERSKI PEKAO SA SOCIETA' FINANZIARIE VARSAVIA POLONIA X X CEAKSCH VERWALTUNGS G.M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X CHARADE LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X CHEFREN LEASING GMBH SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X CIVITAS IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X COFIRI S.P.A. IN LIQUIDAZIONE SOCIETA' FINANZIARIE ROMA ITALIA X X COMMUNA - LEASING GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X CONSUMER ONE SRL (CARTOLARIZZAZIONE : CONSUMER ONE) SOCIETA' FINANZIARIE VERONA ITALIA X X CONSUMER TWO SRL (CARTOLARIZZAZIONE : CONSUMER TWO) SOCIETA' FINANZIARIE VERONA ITALIA X X CONTRA LEASING-GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X CORDUSIO RMBS - UCFIN SRL (CARTOLARIZZAZIONE : CORDUSIO RMBS UCFIN - SERIE 2006) SOCIETA' FINANZIARIE VERONA ITALIA X X CORDUSIO RMBS SECURITISATION SRL (CARTOLARIZZAZIONE : CORDUSIO RMBS SECURITISATION - SERIE 2006) SOCIETA' FINANZIARIE VERONA ITALIA X X CORDUSIO RMBS SECURITISATION SRL (CARTOLARIZZAZIONE : CORDUSIO RMBS SECURITISATION - SERIE 2007) SOCIETA' FINANZIARIE VERONA ITALIA X X CORDUSIO RMBS SRL (CARTOLARIZZAZIONE : CORDUSIO RMBS) SOCIETA' FINANZIARIE VERONA ITALIA X X CORDUSIO SIM - ADVISORY & FAMILY OFFICE SPA SOCIETA' FINANZIARIE MILANO ITALIA X X CORDUSIO SOCIETA' FIDUCIARIA PER AZIONI SOCIETA' FINANZIARIE MILANO ITALIA X X CORIT - CONCESSIONARIA RISCOSSIONE TRIBUTI S.P.A. IN LIQUIDAZIONE SOCIETA' FINANZIARIE ROMA ITALIA X X DEBO LEASING IFN S.A. SOCIETA' FINANZIARIE BUCAREST ROMANIA X X DINERS CLUB CS S.R.O. SOCIETA' FINANZIARIE BRATISLAVA SLOVACCHIA X X DINERS CLUB POLSKA SP.Z.O.O. SOCIETA' FINANZIARIE VARSAVIA POLONIA X X DLV IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X DOM INWESTYCYJNY XELION SP. Z O.O. SOCIETA' FINANZIARIE VARSAVIA POLONIA X X DUODEC Z IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X ENTASI SRL SOCIETA' FINANZIARIE ROMA ITALIA X X ENTASI SRL (CARTOLARIZZAZIONE : ENTASI) SOCIETA' FINANZIARIE ROMA ITALIA X X EUROLEASE AMUN IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X EUROLEASE ANUBIS IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X EUROLEASE ISIS IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X Patrimonio netto Città Proporzionale Tipologia Integrale Consolidamento Patrimonio netto (RWA) Consolidamento Integrale Ragione sociale Trattamento IAS/IFRS Proporzionale Sede Trattamento nelle segnalazioni prudenziali INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 24 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Ambito di applicazione Stato EUROLEASE MARDUK IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X EUROLEASE RA IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X EUROLEASE RAMSES IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X EUROPA BEFEKTETESI ALAPKEZELOE ZRT (EUROPA INVESTMENT FUND MANAGEMENT LTD.) SOCIETA' FINANZIARIE BUDAPEST UNGHERIA X X EUROPEAN-OFFICE-FONDS SOCIETA' FINANZIARIE MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X EUROVENTURES-AUSTRIA-CA-MANAGEMENT GESMBH SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X EXPANDA IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X FCT UCG TIKEHAU SOCIETA' FINANZIARIE PARIGI FRANCIA X X F-E GOLD SRL (CARTOLARIZZAZIONE : F-E GOLD) SOCIETA' FINANZIARIE MILANO ITALIA X X F-E MORTGAGES SRL (CARTOLARIZZAZIONE : F-E MORTGAGES 2005) SOCIETA' FINANZIARIE VERONA ITALIA X X F-E MORTGAGES SRL (CARTOLARIZZAZIONE : F-E MORTGAGES SERIES 1 - 2003) SOCIETA' FINANZIARIE VERONA ITALIA X X FINECO VERWALTUNG AG (IN LIQUIDATION) SOCIETA' FINANZIARIE MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X FMC LEASING INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG SOCIETA' FINANZIARIE BUDAPEST UNGHERIA X X FMZ SAVARIA SZOLGALTATO KFT SOCIETA' FINANZIARIE BUDAPEST UNGHERIA X X FMZ SIGMA PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X FOLIA LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X FONDO SIGMA IMMOBILIARE SOCIETA' FINANZIARIE ROMA ITALIA X X FUGATO LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X G.N.E. GLOBAL GRUNDSTUCKSVERWERTUNG GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X GBS GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X GEBAUDELEASING GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X GEMEINDELEASING GRUNDSTUCKVERWALTUNG GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X GRUNDSTUCKSVERWALTUNG LINZ-MITTE GMBH SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X GUS CONSULTING GMBH SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X H.F.S. HYPO-FONDSBETEILIGUNGEN FUR SACHWERTE GMBH SOCIETA' FINANZIARIE MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X HELICONUS SRL (CARTOLARIZZAZIONE : HELICONUS) SOCIETA' FINANZIARIE VERONA ITALIA X X HERKU LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X HOKA LEASING-GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X HONEU LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X HVB ASSET LEASING LIMITED SOCIETA' FINANZIARIE LONDRA REGNO UNITO X X HVB ASSET MANAGEMENT HOLDING GMBH SOCIETA' FINANZIARIE MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X 25 Patrimonio netto Città Proporzionale Tipologia Integrale Consolidamento Patrimonio netto (RWA) Consolidamento Integrale Ragione sociale Trattamento IAS/IFRS Proporzionale Sede Trattamento nelle segnalazioni prudenziali Stato SOCIETA' FINANZIARIE SOFIA BULGARIA X X SOCIETA' FINANZIARIE NEW CASTE COUNTRY WILMINGTON U.S.A. X X SOCIETA' FINANZIARIE NEW CASTE COUNTRY WILMINGTON U.S.A. X X HVB CAPITAL LLC III SOCIETA' FINANZIARIE NEW CASTE COUNTRY WILMINGTON U.S.A. X X HVB CAPITAL PARTNERS AG SOCIETA' FINANZIARIE MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X HVB EXPORT LEASING GMBH SOCIETA' FINANZIARIE MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X HVB FUNDING TRUST SOCIETA' FINANZIARIE WILMINGTON U.S.A. X X HVB FUNDING TRUST II SOCIETA' FINANZIARIE NEW CASTE COUNTRY WILMINGTON U.S.A. X X HVB FUNDING TRUST III SOCIETA' FINANZIARIE WILMINGTON U.S.A. X X HVB GLOBAL ASSETS COMPANY (GP), LLC SOCIETA' FINANZIARIE DOVER U.S.A. X X HVB HONG KONG LIMITED SOCIETA' FINANZIARIE HONG KONG CINA X X HVB IMMOBILIEN AG SOCIETA' FINANZIARIE MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X HVB INVESTMENTS (UK) LIMITED SOCIETA' FINANZIARIE GEORGE TOWN ISOLE CAYMAN X X HVB LEASING CZECH REPUBLIC S.R.O. SOCIETA' FINANZIARIE PRAGA REPUBBLICA CECA X X HVB LEASING EOOD SOCIETA' FINANZIARIE SOFIA BULGARIA X X HVB LONDON INVESTMENTS (AVON) LIMITED SOCIETA' FINANZIARIE LONDRA REGNO UNITO X X HVB PRINCIPAL EQUITY GMBH SOCIETA' FINANZIARIE MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X HVB PROJEKT GMBH SOCIETA' FINANZIARIE MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X HVB REALTY CAPITAL INC. SOCIETA' FINANZIARIE NEW YORK U.S.A. X X HVB TECTA GMBH SOCIETA' FINANZIARIE MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X HVB VERWA 1 GMBH SOCIETA' FINANZIARIE MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X HVB VERWA 4 GMBH SOCIETA' FINANZIARIE MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X HVB VERWA 4.4 GMBH SOCIETA' FINANZIARIE MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X HVBFF INTERNATIONAL GREECE GMBH SOCIETA' FINANZIARIE MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X HVBFF INTERNATIONALE LEASING GMBH SOCIETA' FINANZIARIE MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X HVBFF OBJEKT BETEILIGUNGS GMBH SOCIETA' FINANZIARIE MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X HVBFF PRODUKTIONSHALLE GMBH I.L. SOCIETA' FINANZIARIE MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X HVB-LEASING AIDA INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG SOCIETA' FINANZIARIE BUDAPEST UNGHERIA X X HVB-LEASING ATLANTIS INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG SOCIETA' FINANZIARIE BUDAPEST UNGHERIA X X HVB-LEASING FIDELIO INGATLANHASNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG SOCIETA' FINANZIARIE BUDAPEST UNGHERIA X X HVB-LEASING FORTE INGATLANHASNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG SOCIETA' FINANZIARIE BUDAPEST UNGHERIA X X HVB AUTO LEASING EOOD HVB CAPITAL LLC HVB CAPITAL LLC II Patrimonio netto Città Proporzionale Tipologia Integrale Consolidamento Patrimonio netto (RWA) Consolidamento Integrale Ragione sociale Trattamento IAS/IFRS Proporzionale Sede Trattamento nelle segnalazioni prudenziali INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 26 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Ambito di applicazione Stato HVB-LEASING GARO KFT SOCIETA' FINANZIARIE BUDAPEST UNGHERIA X X HVB-LEASING HAMLET INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG SOCIETA' FINANZIARIE BUDAPEST UNGHERIA X X HVB-LEASING JUPITER KFT SOCIETA' FINANZIARIE BUDAPEST UNGHERIA X X HVB-LEASING LAMOND INGATLANHASZNOSITO KFT. SOCIETA' FINANZIARIE BUDAPEST UNGHERIA X X HVB-LEASING MAESTOSO INGATLANHASZNOSITO KFT. SOCIETA' FINANZIARIE BUDAPEST UNGHERIA X X HVB-LEASING NANO KFT SOCIETA' FINANZIARIE BUDAPEST UNGHERIA X X HVB-LEASING ROCCA INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG SOCIETA' FINANZIARIE BUDAPEST UNGHERIA X X HVB-LEASING RUBIN KFT. SOCIETA' FINANZIARIE BUDAPEST UNGHERIA X X HVB-LEASING SMARAGD KFT. SOCIETA' FINANZIARIE BUDAPEST UNGHERIA X X HVB-LEASING SPORT INGATLANHASZNOSITO KOLATPOT FEOEOASSEGU TARSASAG SOCIETA' FINANZIARIE BUDAPEST UNGHERIA X X HYPOVEREINSFINANCE N.V. SOCIETA' FINANZIARIE AMSTERDAM OLANDA X X IMMOBILIENLEASING GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X IMPRESA ONE SRL (CARTOLARIZZAZIONE : IMPRESA ONE) SOCIETA' FINANZIARIE VERONA ITALIA X X INPROX CHOMUTOV, S.R.O. SOCIETA' FINANZIARIE PRAGA REPUBBLICA CECA X X INPROX KLADNO, S.R.O. SOCIETA' FINANZIARIE PRAGA REPUBBLICA CECA X X INPROX POPRAD, SPOL. S.R.O. SOCIETA' FINANZIARIE BRATISLAVA SLOVACCHIA X X INPROX SR I., SPOL. S R.O. SOCIETA' FINANZIARIE BRATISLAVA SLOVACCHIA X X INTERKONZUM DOO SARAJEVO SOCIETA' FINANZIARIE SARAJEVO BOSNIA ED ERZEGOVINA X X INTRO LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X JAUSERN-LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X KINABALU FINANCIAL PRODUCTS LLP SOCIETA' FINANZIARIE LONDRA REGNO UNITO X X KINABALU FINANCIAL SOLUTIONS LTD SOCIETA' FINANZIARIE LONDRA REGNO UNITO X X KUNSTHAUS LEASING GMBH SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X KUTRA GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS-GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X LAGERMAX LEASING GMBH SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X LAGEV IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X LARGE CORPORATE ONE SRL (CARTOLARIZZAZIONE : LARGE CORPORATE ONE) SOCIETA' FINANZIARIE VERONA ITALIA X X LARGO LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X LEASFINANZ GMBH SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X LEGATO LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X LELEV IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X LIFE MANAGEMENT ERSTE GMBH SOCIETA' FINANZIARIE MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X 27 Patrimonio netto Città Proporzionale Tipologia Integrale Consolidamento Patrimonio netto (RWA) Consolidamento Integrale Ragione sociale Trattamento IAS/IFRS Proporzionale Sede Trattamento nelle segnalazioni prudenziali Stato LIFE MANAGEMENT ZWEITE GMBH SOCIETA' FINANZIARIE GRUNWALD GERMANIA X X LINO HOTEL-LEASING GMBH SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X LIPARK LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X LIVA IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X LOCAT CROATIA DOO SOCIETA' FINANZIARIE ZAGABRIA CROAZIA X X LOCAT SV SRL (CARTOLARIZZAZIONE : SERIE 2005) SOCIETA' FINANZIARIE CONEGLIANO ITALIA X X LOCAT SV SRL (CARTOLARIZZAZIONE : SERIE 2006) SOCIETA' FINANZIARIE CONEGLIANO ITALIA X X LOCAT SV SRL (CARTOLARIZZAZIONE : SERIE 2011) SOCIETA' FINANZIARIE CONEGLIANO ITALIA X X LTD SI&C AMC UKRSOTS REAL ESTATE SOCIETA' FINANZIARIE KIEV UCRAINA X X M. A. V. 7., BANK AUSTRIA LEASING BAUTRAGER GMBH & CO.OHG. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X MBC IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X MENUETT GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS-GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X MIK 2012 KARLATOLT FELELOSSEGU TARSAAG SOCIETA' FINANZIARIE BUDAPEST UNGHERIA X X MM OMEGA PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X MOBILITY CONCEPT GMBH SOCIETA' FINANZIARIE OBERHACHING GERMANIA X X MOGRA LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X MOVIE MARKET BETEILIGUNGS GMBH SOCIETA' FINANZIARIE MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X NAGE LOKALVERMIETUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X NATA IMMOBILIEN-LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X NEWSTONE MORTGAGE SECURITIES No.1 PLC SOCIETA' FINANZIARIE LONDRA REGNO UNITO X X NO. HYPO LEASING ASTRICTA GRUNDSTUCKVERMIETUNGS GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X OCEAN BREEZE FINANCE S.A. - COMPARTMENT 1 SOCIETA' FINANZIARIE LUSSEMBURGO LUSSEMBURGO X X OCT Z IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X OLG HANDELS- UND BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X OOO UNICREDIT LEASING SOCIETA' FINANZIARIE MOSCA RUSSIA X X ORESTOS IMMOBILIEN-VERWALTUNGS GMBH SOCIETA' FINANZIARIE MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X PARZHOF-ERRICHTUNGS- UND VERWERTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X PEKAO FAKTORING SP. ZOO SOCIETA' FINANZIARIE LUBLIN POLONIA X X PEKAO FINANCIAL SERVICES SP. ZOO SOCIETA' FINANZIARIE VARSAVIA POLONIA X X PEKAO FUNDUSZ KAPITALOWY SP. ZOO SOCIETA' FINANZIARIE VARSAVIA POLONIA X X PEKAO LEASING HOLDING S.A. SOCIETA' FINANZIARIE VARSAVIA POLONIA X X PEKAO LEASING SP ZO.O. SOCIETA' FINANZIARIE VARSAVIA POLONIA X X Patrimonio netto Città Proporzionale Tipologia Integrale Consolidamento Patrimonio netto (RWA) Consolidamento Integrale Ragione sociale Trattamento IAS/IFRS Proporzionale Sede Trattamento nelle segnalazioni prudenziali INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 28 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Ambito di applicazione Stato PEKAO PIONEER P.T.E. SA SOCIETA' FINANZIARIE VARSAVIA POLONIA X X PELOPS LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X PESTSZENTIMREI SZAKORVOSI RENDELO KFT. SOCIETA' FINANZIARIE BUDAPEST UNGHERIA X X PIANA LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X PIONEER ALTERNATIVE INVESTMENT MANAGEMENT (BERMUDA) LIMITED SOCIETA' FINANZIARIE HAMILTON BERMUDA X X PIONEER ALTERNATIVE INVESTMENT MANAGEMENT LTD SOCIETA' FINANZIARIE DUBLINO IRLANDA X X PIONEER ALTERNATIVE INVESTMENTS (ISRAEL) LTD SOCIETA' FINANZIARIE RAMAT GAN. ISRAELE X X PIONEER ALTERNATIVE INVESTMENTS (NEW YORK) LTD SOCIETA' FINANZIARIE DOVER U.S.A. X X PIONEER ASSET MANAGEMENT AS SOCIETA' FINANZIARIE PRAGA REPUBBLICA CECA X X PIONEER ASSET MANAGEMENT S.A.I. S.A. SOCIETA' FINANZIARIE BUCAREST ROMANIA X X PIONEER ASSET MANAGEMENT SA SOCIETA' FINANZIARIE LUSSEMBURGO LUSSEMBURGO X X PIONEER FUNDS DISTRIBUTOR INC SOCIETA' FINANZIARIE BOSTON U.S.A. X X PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT SPA SOCIETA' FINANZIARIE MILANO ITALIA X X PIONEER GLOBAL FUNDS DISTRIBUTOR LTD SOCIETA' FINANZIARIE HAMILTON BERMUDA X X PIONEER GLOBAL INVESTMENTS (AUSTRALIA) PTY LIMITED SOCIETA' FINANZIARIE SYDNEY AUSTRALIA X X PIONEER GLOBAL INVESTMENTS (TAIWAN) LTD. SOCIETA' FINANZIARIE TAIPEI TAIWAN X X PIONEER GLOBAL INVESTMENTS LIMITED SOCIETA' FINANZIARIE DUBLINO IRLANDA X X PIONEER INSTITUTIONAL ASSET MANAGEMENT INC SOCIETA' FINANZIARIE WILMINGTON U.S.A. X X PIONEER INVESTMENT COMPANY AS SOCIETA' FINANZIARIE PRAGA REPUBBLICA CECA X X PIONEER INVESTMENT FUND MANAGEMENT LIMITED SOCIETA' FINANZIARIE BUDAPEST UNGHERIA X X PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT INC SOCIETA' FINANZIARIE WILMINGTON U.S.A. X X PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT LIMITED SOCIETA' FINANZIARIE DUBLINO IRLANDA X X PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT SHAREHOLDER SERVICES INC. SOCIETA' FINANZIARIE BOSTON U.S.A. X X PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT SOC. DI GESTIONE DEL RISPARMIO PER AZ SOCIETA' FINANZIARIE MILANO ITALIA X X PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT USA INC. SOCIETA' FINANZIARIE WILMINGTON U.S.A. X X PIONEER INVESTMENTS KAPITALANLAGEGESELLSCHAFT MBH SOCIETA' FINANZIARIE MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X PIONEER PEKAO INVESTMENT FUND COMPANY SA (POLISH NAME: PIONEER PEKAO TFI SA) SOCIETA' FINANZIARIE VARSAVIA POLONIA X X PIONEER PEKAO INVESTMENT MANAGEMENT SA SOCIETA' FINANZIARIE VARSAVIA POLONIA X X POSATO LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X PRELUDE GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS-GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X PRIM Z IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X PRIVATE JOINT STOCK COMPANY FERROTRADE INTERNATIONAL SOCIETA' FINANZIARIE KIEV UCRAINA X X PROJEKT-LEASE GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X 29 Patrimonio netto Città Proporzionale Tipologia Integrale Consolidamento Patrimonio netto (RWA) Consolidamento Integrale Ragione sociale Trattamento IAS/IFRS Proporzionale Sede Trattamento nelle segnalazioni prudenziali Stato QUADEC Z IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X QUART Z IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X QUINT Z IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X REAL ESTATE MANAGEMENT POLAND SP. Z O.O. SOCIETA' FINANZIARIE VARSAVIA POLONIA X X REAL-LEASE GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS-GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X REAL-RENT LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X REDSTONE MORTGAGES LIMITED SOCIETA' FINANZIARIE LONDRA REGNO UNITO X X REGEV REALITATENVERWERTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X RONDO LEASING GMBH SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X ROYSTON LEASING LIMITED SOCIETA' FINANZIARIE GRAND CAYMAN ISOLE CAYMAN X X RSB ANLAGENVERMIETUNG GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X SCHOELLERBANK INVEST AG SOCIETA' FINANZIARIE SALISBURGO AUSTRIA X X SECA-LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X SEDEC Z IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X SEXT Z IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X SIA UNICREDIT LEASING SOCIETA' FINANZIARIE RIGA LATVIA X X SIGMA LEASING GMBH SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X SOLOS IMMOBILIEN- UND PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH & CO. SIRIUS BETEILIGUNGS KG SOCIETA' FINANZIARIE MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X SONATA LEASING-GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X SPECTRUM GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS-GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X STATUS VERMOGENSVERWALTUNG GMBH SOCIETA' FINANZIARIE SCHWERIN GERMANIA X X STEWE GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS-GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X STRUCTURED INVEST SOCIETE ANONYME SOCIETA' FINANZIARIE LUSSEMBURGO LUSSEMBURGO X X STRUCTURED LEASE GMBH SOCIETA' FINANZIARIE AMBURGO GERMANIA X X TERRONDA DEVELOPMENT B.V. SOCIETA' FINANZIARIE AMSTERDAM OLANDA X X TERZ Z IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X TREDEC Z IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X TREUCONSULT BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X TREVI FINANCE N 2 SPA (CARTOLARIZZAZIONE : TREVI FINANCE 2) SOCIETA' FINANZIARIE CONEGLIANO ITALIA X X TREVI FINANCE N 3 SRL (CARTOLARIZZAZIONE : TREVI FINANCE 3) SOCIETA' FINANZIARIE CONEGLIANO ITALIA X X TREVI FINANCE N. 2 S.P.A. SOCIETA' FINANZIARIE CONEGLIANO ITALIA X X TREVI FINANCE N. 3 S.R.L. SOCIETA' FINANZIARIE CONEGLIANO ITALIA X X TREVI FINANCE S.P.A. SOCIETA' FINANZIARIE CONEGLIANO ITALIA X X Patrimonio netto Città Proporzionale Tipologia Integrale Consolidamento Patrimonio netto (RWA) Consolidamento Integrale Ragione sociale Trattamento IAS/IFRS Proporzionale Sede Trattamento nelle segnalazioni prudenziali INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 30 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Ambito di applicazione Stato TREVI FINANCE SPA (CARTOLARIZZAZIONE : TREVI FINANCE) SOCIETA' FINANZIARIE CONEGLIANO ITALIA X X TRINITRADE VERMOGENSVERWALTUNGS-GESELLSCHAFT MIT BESCHRANKTER HAFTUNG SOCIETA' FINANZIARIE MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X UCL NEKRETNINE D.O.O. SOCIETA' FINANZIARIE SARAJEVO BOSNIA ED ERZEGOVINA X X UFFICIUM IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X UNICOM IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X UNICREDIT (CHINA) ADVISORY LIMITED SOCIETA' FINANZIARIE PECHINO CINA X X UNICREDIT AURORA LEASING GMBH SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X UNICREDIT AUTO LEASING E.O.O.D. SOCIETA' FINANZIARIE SOFIA BULGARIA X X UNICREDIT BETEILIGUNGS GMBH SOCIETA' FINANZIARIE MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X UNICREDIT BPC MORTAGE SRL (COVERED BONDS) SOCIETA' FINANZIARIE VERONA ITALIA X X UNICREDIT BPC MORTGAGE S.R.L. SOCIETA' FINANZIARIE VERONA ITALIA X X UNICREDIT CAIB POLAND S.A. SOCIETA' FINANZIARIE VARSAVIA POLONIA X X UNICREDIT CAIB SECURITIES UK LTD. SOCIETA' FINANZIARIE LONDRA REGNO UNITO X X UNICREDIT CAPITAL MARKETS LLC SOCIETA' FINANZIARIE NEW YORK U.S.A. X X UNICREDIT CONSUMER FINANCING EAD SOCIETA' FINANZIARIE SOFIA BULGARIA X X UNICREDIT CONSUMER FINANCING IFN S.A. SOCIETA' FINANZIARIE BUCAREST ROMANIA X X UNICREDIT DELAWARE INC SOCIETA' FINANZIARIE DOVER U.S.A. X X UNICREDIT FACTORING EAD SOCIETA' FINANZIARIE SOFIA BULGARIA X X UNICREDIT FACTORING SPA SOCIETA' FINANZIARIE MILANO ITALIA X X UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND VERWERTUNG GMBH SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X UNICREDIT GLOBAL LEASING EXPORT GMBH SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X UNICREDIT GLOBAL LEASING PARTICIPATION MANAGEMENT GMBH SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X UNICREDIT INGATLANLIZING ZRT SOCIETA' FINANZIARIE BUDAPEST UNGHERIA X X UNICREDIT KFZ LEASING GMBH SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X UNICREDIT LEASING AVIATION GMBH SOCIETA' FINANZIARIE AMBURGO GERMANIA X X UNICREDIT LEASING CORPORATION IFN S.A. SOCIETA' FINANZIARIE BUCAREST ROMANIA X X UNICREDIT LEASING CROATIA D.O.O. ZA LEASING SOCIETA' FINANZIARIE ZAGABRIA CROAZIA X X UNICREDIT LEASING CZ, A.S. SOCIETA' FINANZIARIE PRAGA REPUBBLICA CECA X X UNICREDIT LEASING D.O.O. SOCIETA' FINANZIARIE SARAJEVO BOSNIA ED ERZEGOVINA X X UNICREDIT LEASING EAD SOCIETA' FINANZIARIE SOFIA BULGARIA X X UNICREDIT LEASING GMBH SOCIETA' FINANZIARIE AMBURGO GERMANIA X X UNICREDIT LEASING HUNGARY ZRT SOCIETA' FINANZIARIE BUDAPEST UNGHERIA X X 31 Patrimonio netto Città Proporzionale Tipologia Integrale Consolidamento Patrimonio netto (RWA) Consolidamento Integrale Ragione sociale Trattamento IAS/IFRS Proporzionale Sede Trattamento nelle segnalazioni prudenziali Stato UNICREDIT LEASING IMMOTRUCK ZRT. SOCIETA' FINANZIARIE BUDAPEST UNGHERIA X X UNICREDIT LEASING KFT SOCIETA' FINANZIARIE BUDAPEST UNGHERIA X X UNICREDIT LEASING LUNA KFT SOCIETA' FINANZIARIE BUDAPEST UNGHERIA X X UNICREDIT LEASING MARS KFT SOCIETA' FINANZIARIE BUDAPEST UNGHERIA X X UNICREDIT LEASING REAL ESTATE S.R.O. SOCIETA' FINANZIARIE BRATISLAVA SLOVACCHIA X X UNICREDIT LEASING ROMANIA S.A. SOCIETA' FINANZIARIE BUCAREST ROMANIA X X UNICREDIT LEASING S.P.A. SOCIETA' FINANZIARIE MILANO ITALIA X X UNICREDIT LEASING SLOVAKIA A.S. SOCIETA' FINANZIARIE BRATISLAVA SLOVACCHIA X X UNICREDIT LEASING SRBIJA D.O.O. BEOGRAD SOCIETA' FINANZIARIE BELGRADO SERBIA X X UNICREDIT LEASING TECHNIKUM GMBH SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X UNICREDIT LEASING TOB SOCIETA' FINANZIARIE KIEV UCRAINA X X UNICREDIT LEASING URANUS KFT SOCIETA' FINANZIARIE BUDAPEST UNGHERIA X X UNICREDIT LEASING, LEASING, D.O.O. SOCIETA' FINANZIARIE LJUBLJANA SLOVENIA X X UNICREDIT LUNA LEASING GMBH SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X UNICREDIT LUXEMBOURG FINANCE SA SOCIETA' FINANZIARIE LUSSEMBURGO LUSSEMBURGO X X UNICREDIT MOBILIEN UND KFZ LEASING GMBH SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X UNICREDIT OBG S.R.L. SOCIETA' FINANZIARIE VERONA ITALIA X X UNICREDIT OBG SRL (COVERED BONDS) SOCIETA' FINANZIARIE VERONA ITALIA X X UNICREDIT PEGASUS LEASING GMBH SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X UNICREDIT POLARIS LEASING GMBH SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X UNICREDIT RENT D.O.O. BEOGRAD SOCIETA' FINANZIARIE BELGRADO SERBIA X X UNICREDIT TECHRENT LEASING GMBH SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X UNICREDIT U.S. FINANCE LLC SOCIETA' FINANZIARIE WILMINGTON U.S.A. X X UNICREDIT ZEGA LEASING-GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X UNICREDIT-LEASING HOSPES KFT SOCIETA' FINANZIARIE BUDAPEST UNGHERIA X X UNICREDIT-LEASING NEPTUNUS KFT SOCIETA' FINANZIARIE BUDAPEST UNGHERIA X X UNICREDIT-LEASING ORION INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG SOCIETA' FINANZIARIE BUDAPEST UNGHERIA X X UNICREDITO ITALIANO CAPITAL TRUST III SOCIETA' FINANZIARIE NEWARK, DELAWARE U.S.A. X X UNICREDITO ITALIANO CAPITAL TRUST IV SOCIETA' FINANZIARIE NEWARK, DELAWARE U.S.A. X X UNICREDITO ITALIANO FUNDING LLC III SOCIETA' FINANZIARIE WILMINGTON U.S.A. X X UNICREDITO ITALIANO FUNDING LLC IV SOCIETA' FINANZIARIE WILMINGTON U.S.A. X X US PROPERTY INVESTMENTS INC. SOCIETA' FINANZIARIE DALLAS U.S.A. X X VANDERBILT CAPITAL ADVISORS LLC SOCIETA' FINANZIARIE WILMINGTON U.S.A. X X Patrimonio netto Città Proporzionale Tipologia Integrale Consolidamento Patrimonio netto (RWA) Consolidamento Integrale Ragione sociale Trattamento IAS/IFRS Proporzionale Sede Trattamento nelle segnalazioni prudenziali INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 32 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Ambito di applicazione Stato VAPE COMMUNA LEASINGGESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X VERBA VERWALTUNGSGESELLSCHAFT MIT BESCHRANKTER HAFTUNG SOCIETA' FINANZIARIE MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X WEALTH MANAGEMENT CAPITAL HOLDING GMBH SOCIETA' FINANZIARIE MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X WEALTHCAP EQUITY GMBH SOCIETA' FINANZIARIE MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X WEALTHCAP FONDS GMBH SOCIETA' FINANZIARIE MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X WEALTHCAP INITIATOREN GMBH SOCIETA' FINANZIARIE MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X WEALTHCAP INVESTORENBETREUUNG GMBH SOCIETA' FINANZIARIE MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X WEALTHCAP LEASING GMBH SOCIETA' FINANZIARIE GRUNWALD GERMANIA X X WEALTHCAP PEIA KOMPLEMENTAR GMBH SOCIETA' FINANZIARIE GRUNWALD GERMANIA X X WEALTHCAP PEIA MANAGEMENT GMBH SOCIETA' FINANZIARIE MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X WEALTHCAP REAL ESTATE MANAGEMENT GMBH SOCIETA' FINANZIARIE MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X WEALTHCAP STIFTUNGSTREUHAND GMBH SOCIETA' FINANZIARIE MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X WOM GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS-GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X Z LEASING ALFA IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X Z LEASING ARKTUR IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X Z LEASING AURIGA IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X Z LEASING CORVUS IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X Z LEASING DORADO IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X Z LEASING DRACO IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X Z LEASING GAMA IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X Z LEASING GEMINI IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X Z LEASING HEBE IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X Z LEASING HERCULES IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X Z LEASING IPSILON IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X Z LEASING ITA IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X Z LEASING JANUS IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X Z LEASING KALLISTO IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X Z LEASING KAPA IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X Z LEASING LYRA IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X Z LEASING NEREIDE IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X Z LEASING OMEGA IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X Z LEASING PERSEUS IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X Z LEASING SCORPIUS IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X 33 Patrimonio netto Città Proporzionale Tipologia Integrale Consolidamento Patrimonio netto (RWA) Consolidamento Integrale Ragione sociale Trattamento IAS/IFRS Proporzionale Sede Trattamento nelle segnalazioni prudenziali Stato Z LEASING TAURUS IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X Z LEASING VENUS IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X Z LEASING VOLANS IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X ZAO LOCAT LEASING RUSSIA SOCIETA' FINANZIARIE MOSCA RUSSIA X X ZB INVEST DOO SOCIETA' FINANZIARIE ZAGABRIA CROAZIA X X ALTUS ALPHA PLC SOCIETA' FINANZIARIE SPV DUBLINO IRLANDA X X BA IMMO GEWINNSCHEIN FONDS1 SOCIETA' FINANZIARIE SPV VIENNA AUSTRIA X X BA BETRIEBSOBJEKTE GMBH SOCIETA' STRUMENTALI VIENNA AUSTRIA X X BA BETRIEBSOBJEKTE GMBH & CO BETA VERMIETUNGS OG SOCIETA' STRUMENTALI VIENNA AUSTRIA X X BA BETRIEBSOBJEKTE PRAHA, SPOL.S.R.O. SOCIETA' STRUMENTALI PRAGA REPUBBLICA CECA X X BA GVG-HOLDING GMBH SOCIETA' STRUMENTALI VIENNA AUSTRIA X X BA PRIVATE EQUITY GMBH SOCIETA' STRUMENTALI VIENNA AUSTRIA X X BALEA SOFT GMBH & CO. KG SOCIETA' STRUMENTALI AMBURGO GERMANIA X X BALEA SOFT VERWALTUNGSGESELLSCHAFT MBH SOCIETA' STRUMENTALI AMBURGO GERMANIA X X BAVARIA SERVICOS DE REPRESENTACAO COMERCIAL LTDA. SOCIETA' STRUMENTALI SAN PAOLO BRASILE X X BIL LEASING-FONDS VERWALTUNGS-GMBH SOCIETA' STRUMENTALI MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X CENTRUM BANKOWOSCI BEZPOSREDNIEJ SPOLKA Z OGRANICZONA ODPOWIEDZIALNOSC SOCIETA' STRUMENTALI CRACOVIA POLONIA X X CENTRUM KART SA SOCIETA' STRUMENTALI VARSAVIA POLONIA X X DOMUS CLEAN REINIGUNGS GMBH SOCIETA' STRUMENTALI VIENNA AUSTRIA X X FOOD & MORE GMBH SOCIETA' STRUMENTALI MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X GRUNDSTUCKSGESELLSCHAFT SIMON BESCHRANKT HAFTENDE KOMMANDITGESELLSCHAF SOCIETA' STRUMENTALI MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X HUMAN RESOURCES SERVICE AND DEVELOPMENT GMBH SOCIETA' STRUMENTALI VIENNA AUSTRIA X X HVB GESELLSCHAFT FUR GEBAUDE BETEILIGUNGS GMBH SOCIETA' STRUMENTALI MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X HVB GESELLSCHAFT FUR GEBAUDE MBH & CO KG SOCIETA' STRUMENTALI MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X HVB SECUR GMBH SOCIETA' STRUMENTALI MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X HVZ GMBH & CO. OBJEKT KG SOCIETA' STRUMENTALI MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X HYPO-BANK VERWALTUNGSZENTRUM GMBH SOCIETA' STRUMENTALI MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X HYPOVEREINS IMMOBILIEN EOOD SOCIETA' STRUMENTALI SOFIA BULGARIA X X IMMOBILIEN RATING GMBH SOCIETA' STRUMENTALI VIENNA AUSTRIA X X KLEA ZS-IMMOBILIENVERMIETUNG G.M.B.H. SOCIETA' STRUMENTALI VIENNA AUSTRIA X X KLEA ZS-LIEGENSCHAFTSVERMIETUNG G.M.B.H. SOCIETA' STRUMENTALI VIENNA AUSTRIA X X Patrimonio netto Città Proporzionale Tipologia Integrale Consolidamento Patrimonio netto (RWA) Consolidamento Integrale Ragione sociale Trattamento IAS/IFRS Proporzionale Sede Trattamento nelle segnalazioni prudenziali INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 34 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Ambito di applicazione Stato LASSALLESTRASSE BAU-, PLANUNGS-, ERRICHTUNGS- UND VERWERTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' STRUMENTALI VIENNA AUSTRIA X X LOCALMIND SPA IN LIQUIDAZIONE SOCIETA' STRUMENTALI MILANO ITALIA X X MERKURHOF GRUNDSTUCKSGESELLSCHAFT MIT BESCHRANKTER HAFTUNG SOCIETA' STRUMENTALI MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X PALAIS ROTHSCHILD VERMIETUNGS GMBH & CO OG SOCIETA' STRUMENTALI VIENNA AUSTRIA X X POMINVEST DD SOCIETA' STRUMENTALI SPLIT CROAZIA X X PORTIA GRUNDSTUCKS-VERWALTUNGSGESELLSCHAFT MBH & CO. OBJEKT KG SOCIETA' STRUMENTALI MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X PORTIA GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS-GESELLSCHAFT MIT BESCHRANKTER HAFTUNG SOCIETA' STRUMENTALI MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X PROPERTY SP. Z.O.O. (IN LIQUIDAZIONE) SOCIETA' STRUMENTALI VARSAVIA POLONIA X X SALVATORPLATZ-GRUNDSTUCKSGESELLSCHAFT MBH SOCIETA' STRUMENTALI MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X SALVATORPLATZ-GRUNDSTUCKSGESELLSCHAFT MBH & CO. OHG SAARLAND SOCIETA' STRUMENTALI MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X SALVATORPLATZ-GRUNDSTUCKSGESELLSCHAFT MBH & CO. OHG VERWALTUNGSZENTRUM SOCIETA' STRUMENTALI MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X SAS-REAL INGATLANUEZEMELTETO ES KEZELO KFT (ENGL ISH :SAS-REAL KFT) SOCIETA' STRUMENTALI BUDAPEST UNGHERIA X X SOCIETA' ITALIANA GESTIONE ED INCASSO CREDITI S.P.A. IN LIQUIDAZIONE SOCIETA' STRUMENTALI ROMA ITALIA X X SOFIGERE SOCIETE PAR ACTIONS SIMPLIFIEE SOCIETA' STRUMENTALI PARIGI FRANCIA X X SUVREMENE POSILOVNE KOMUNIKACIJE D.O.O SOCIETA' STRUMENTALI ZAGABRIA CROAZIA X X TIVOLI GRUNDSTUCKS-AKTIENGESELLSCHAFT SOCIETA' STRUMENTALI MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X UNI IT SRL SOCIETA' STRUMENTALI TRENTO ITALIA X X UNICREDIT BUSINESS INTEGRATED SOLUTIONS AUSTRIA GMBH SOCIETA' STRUMENTALI VIENNA AUSTRIA X X UNICREDIT BUSINESS INTEGRATED SOLUTIONS SOCIETA CONSORTILE PER AZIONI SOCIETA' STRUMENTALI MILANO ITALIA X X UNICREDIT BUSINESS PARTNER S.R.O. IN LIQUIDATION SOCIETA' STRUMENTALI PRAGA REPUBBLICA CECA X X UNICREDIT CREDIT MANAGEMENT IMMOBILIARE S.P.A. SOCIETA' STRUMENTALI VERONA ITALIA X X UNICREDIT DIRECT SERVICES GMBH SOCIETA' STRUMENTALI MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X UNICREDIT GLOBAL BUSINESS SERVICES GMBH SOCIETA' STRUMENTALI UNTERFOHRING GERMANIA X X VERWALTUNGSGESELLSCHAFT KATHARINENHOF MBH SOCIETA' STRUMENTALI MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X ZAGREB NEKRETNINE DOO SOCIETA' STRUMENTALI ZAGABRIA CROAZIA X X ZANE BH DOO SOCIETA' STRUMENTALI SARAJEVO BOSNIA ED ERZEGOVINA X X CHIYODA FUDOSAN GK ALTRE SOCIETA' SPV TOKYO GIAPPONE X X GEMMA VERWALTUNGSGESELLSCHAFT MBH & CO. VERMIETUNGS KG ALTRE SOCIETA' SPV PULLACH GERMANIA X X H.F.S. LEASINGFONDS DEUTSCHLAND 1 GMBH & CO. KG (IMMOBILIENLEASING) ALTRE SOCIETA' SPV MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X H.F.S. LEASINGFONDS DEUTSCHLAND 7 GMBH & CO. KG ALTRE SOCIETA' SPV MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X HJS 12 BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT MBH ALTRE SOCIETA' SPV MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X MOC VERWALTUNGS GMBH & CO. IMMOBILIEN KG ALTRE SOCIETA' SPV MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X 35 Patrimonio netto Città Proporzionale Tipologia Integrale Consolidamento Patrimonio netto (RWA) Consolidamento Integrale Ragione sociale Trattamento IAS/IFRS Proporzionale Sede Trattamento nelle segnalazioni prudenziali Stato Patrimonio netto Città Proporzionale Tipologia Integrale Consolidamento Patrimonio netto (RWA) Consolidamento Integrale Ragione sociale Trattamento IAS/IFRS Proporzionale Sede Trattamento nelle segnalazioni prudenziali OCEAN BREEZE ASSET GMBH & CO. KG ALTRE SOCIETA' SPV MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X OCEAN BREEZE ENERGY GMBH & CO. KG ALTRE SOCIETA' SPV MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X OCEAN BREEZE GMBH ALTRE SOCIETA' SPV MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X PERIKLES 20092 VERMOGENSVERWALTUNG GMBH ALTRE SOCIETA' SPV MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X SVIF UKRSOTSBUD ALTRE SOCIETA' SPV KIEV UCRAINA X X YAPI KREDI BANK AZERBAIJAN CLOSED JOINT STOCK COMPANY BANCHE BAKU AZERBAIJAN X X YAPI KREDI BANK MOSCOW BANCHE MOSCA RUSSIA X X YAPI KREDI BANK NEDERLAND N.V. BANCHE AMSTERDAM OLANDA X X YAPI VE KREDI BANKASI AS BANCHE ISTANBUL TURCHIA X X KOC FINANSAL HIZMETLER AS SOCIETA' FINANZIARIE ISTANBUL TURCHIA X X STICHTING CUSTODY SERVICES YKB SOCIETA' FINANZIARIE AMSTERDAM OLANDA X X TASFIYE HALINDE YAPI KREDI B TIPI YATIRIM ORTAKLIGI A.S. SOCIETA' FINANZIARIE ISTANBUL TURCHIA X X UNICREDIT MENKUL DEGERLER AS SOCIETA' FINANZIARIE ISTANBUL TURCHIA X X YAPI KREDI FAKTORING AS SOCIETA' FINANZIARIE ISTANBUL TURCHIA X X YAPI KREDI FINANSAL KIRALAMA AO SOCIETA' FINANZIARIE ISTANBUL TURCHIA X X YAPI KREDI HOLDING BV SOCIETA' FINANZIARIE AMSTERDAM OLANDA X X YAPI KREDI INVEST LIMITED LIABILITY COMPANY SOCIETA' FINANZIARIE BAKU AZERBAIJAN X X YAPI KREDI PORTFOEY YOENETIMI AS SOCIETA' FINANZIARIE ISTANBUL TURCHIA X X YAPI KREDI YATIRIM MENKUL DEGERLER AS SOCIETA' FINANZIARIE ISTANBUL TURCHIA X X YAPI KREDI DIVERSIFIED PAYMENT RIGHTS FINANCE SOCIETA' FINANZIARIE SPV GEORGE TOWN ISOLE CAYMAN X X A&T-PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH & CO. POTSDAMER PLATZ BERLIN KG ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X ACIS IMMOBILIEN- UND PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH & CO. OBERBAUM CITY KG ALTRE SOCIETA' GRUNWALD GERMANIA X X ACIS IMMOBILIEN- UND PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH & CO. PARKKOLONNADEN KG ALTRE SOCIETA' GRUNWALD GERMANIA X X ACIS IMMOBILIEN- UND PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH & CO. STUTTGART KRONPRINZSTRASSE KG ALTRE SOCIETA' GRUNWALD GERMANIA X X ADLER FUNDING LLC ALTRE SOCIETA' DOVER U.S.A. X AGROB IMMOBILIEN AG ALTRE SOCIETA' ISMANING GERMANIA X X AMBASSADOR PARC DEDINJE D.O.O. BEOGRAD ALTRE SOCIETA' BELGRADO SERBIA X X ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X ARRONDA IMMOBILIENVERWALTUNGS GMBH ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X ARTIST MARKETING ENTERTAINMENT GMBH ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X X ASSET BANCARI II ALTRE SOCIETA' MILANO ITALIA X ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X ANTUS IMMOBILIEN- UND PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH ARGENTAURUS IMMOBILIEN-VERMIETUNGS- UND VERWALTUNGS GMBH ATLANTERRA IMMOBILIENVERWALTUNGS GMBH X X X INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 36 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Ambito di applicazione Consolidamento MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X AWT HANDELS GESELLSCHAFT M.B.H. ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X X BA GEBAEUDEVERMIETUNGSGMBH ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X X BA-CA INFRASTRUCTURE FINANCE ADVISORY GMBH ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X X BA-CA WIEN MITTE HOLDING GMBH ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X X BANK AUSTRIA IMMOBILIENSERVICE GMBH ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X X BDK CONSULTING LLC ALTRE SOCIETA' LUCK UCRAINA X X BF NINE HOLDING GMBH ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X X BIL IMMOBILIEN FONDS GMBH & CO OBJEKT PERLACH KG ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X BLUE CAPITAL EUROPA IMMOBILIEN GMBH & CO. ACHTE OBJEKTE GROSSBRITANNIEN KG ALTRE SOCIETA' AMBURGO GERMANIA X X BLUVACANZE SPA ALTRE SOCIETA' MILANO ITALIA X BORGO DI PEROLLA SRL ALTRE SOCIETA' MASSA MARITTIMA ITALIA X X BUCHSTEIN IMMOBILIENVERWALTUNG GMBH UND CO OG ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X X BULKMAX HOLDING LTD Stato Integrale Città Proporzionale ALTRE SOCIETA' Tipologia Proporzionale AUFBAU DRESDEN GMBH Ragione sociale Patrimonio netto Consolidamento Integrale Trattamento IAS/IFRS Patrimonio netto (RWA) Sede Trattamento nelle segnalazioni prudenziali X ALTRE SOCIETA' LA VALLETTA MALTA X BV GRUNDSTUCKSENTWICKLUNGS-GMBH & CO. VERWALTUNGS-KG ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA X GERMANIA X CA IMMOBILIEN ANLAGEN AKTIENGESELLSCHAFT ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X CAMPO DI FIORI S.R.L. ALTRE SOCIETA' ROMA ITALIA X X CARDS & SYSTEMS EDV-DIENSTLEISTUNGS GMBH ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X X CASH SERVICE COMPANY AD ALTRE SOCIETA' SOFIA BULGARIA X X CBD INTERNATIONAL SP.ZO.O. ALTRE SOCIETA' VARSAVIA POLONIA X X CENTAR KAPTOL DOO ALTRE SOCIETA' ZAGABRIA CROAZIA X X CENTER HEINRICH-COLLIN-STRASSE1 VERMIETUNGS GMBH U.CO KG ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X X CHRISTOPH REISEGGER GESELLSCHAFT M.B.H. IN LIQ ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X X COMPAGNIA FONDIARIA ROMANA - SOCIETA' A RESPONDABILITA' LIMITATA ALTRE SOCIETA' ROMA ITALIA X X COMPAGNIA ITALPETROLI S.P.A. ALTRE SOCIETA' ROMA ITALIA X X COMTRADE GROUP B.V. ALTRE SOCIETA' AMSTERDAM OLANDA X CONSORZIO QUENIT ALTRE SOCIETA' VERONA ITALIA X CONSORZIO SE.TEL. SERVIZI TELEMATICI IN LIQUIDAZIONE ALTRE SOCIETA' NAPOLI ITALIA X CRIVELLI SRL X X X X X ALTRE SOCIETA' MILANO ITALIA X X CUMTERRA GESELLSCHAFT FUR IMMOBILIENVERWALTUNG MBH ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X DA VINCI S.R.L. ALTRE SOCIETA' ROMA ITALIA X DBC SP.Z O.O. ALTRE SOCIETA' VARSAVIA POLONIA X X DC ELEKTRONISCHE ZAHLUNGSSYSTEME GMBH ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X X 37 X Consolidamento MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X DELPHA IMMOBILIEN- UND PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH & CO. GROSSKUGEL BAUABSCHNITT BETA MANAGEMENT KG ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X DELPHA IMMOBILIEN- UND PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH & CO. GROSSKUGEL BAUABSCHNITT GAMMA MANAGEMENT KG ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X DIRANA LIEGENSCHAFTSVERWERTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X X DV ALPHA GMBH ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X X DV BETEILIGUNGSVERWALTUNGS GMBH ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X X ENDERLEIN & CO. GMBH ALTRE SOCIETA' BIELEFELD GERMANIA X X ERSTE ONSHORE WINDKRAFT BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT MBH & CO. WINDPARK GREFRATH KG ALTRE SOCIETA' OLDENBURG GERMANIA X X ERSTE ONSHORE WINDKRAFT BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT MBH & CO. WINDPARK KRAHENBERG KG ALTRE SOCIETA' OLDENBURG GERMANIA X X ERSTE ONSHORE WINDKRAFT BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT MBH & CO. WINDPARK MOSE KG ALTRE SOCIETA' OLDENBURG GERMANIA X X ES SHARED SERVICE CENTER SOCIETA' PER AZIONI ALTRE SOCIETA' CERNUSCO SUL NAVIGLIO ITALIA X EUROPEYE SRL ALTRE SOCIETA' ROMA ITALIA X FENICE HOLDING S.P.A. ALTRE SOCIETA' CALENZANO ITALIA X FONDIARIA LASA SPA ALTRE SOCIETA' ROMA ITALIA X X FORUM POLSKIEGO BIZNESU MEDIA SP.Z O.O. ALTRE SOCIETA' VARSAVIA POLONIA X X GENERAL LOGISTIC SOLUTIONS LLC ALTRE SOCIETA' MOSCA RUSSIA X X ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X H & B IMMOBILIEN GMBH & CO. OBJEKTE KG ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X H.F.S. IMMOBILIENFONDS GMBH ALTRE SOCIETA' EBERSBERG GERMANIA X X ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X GIMMO IMMOBILIEN-VERMIETUNGS- UND VERWALTUNGS GMBH GOLF- UND COUNTRY CLUB SEDDINER SEE IMMOBILIEN GMBH GRUNDSTUCKSAKTIENGESELLSCHAFT AM POTSDAMER PLATZ (HAUS VATERLAND) HAWA GRUNDSTUCKS GMBH & CO. OHG HOTELVERWALTUNG HAWA GRUNDSTUCKS GMBH & CO. OHG IMMOBILIENVERWALTUNG HVB LIFE SCIENCE GMBH & CO. BETEILIGUNGS-KG HVB PROFIL GESELLSCHAFT FUR PERSONALMANAGEMENT MBH Stato Integrale Città Proporzionale ALTRE SOCIETA' Tipologia Proporzionale DELPHA IMMOBILIEN- UND PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH & CO. GROSSKUGEL BAUABSCHNITT ALPHA MANAGEMENT KG Ragione sociale Patrimonio netto Consolidamento Integrale Trattamento IAS/IFRS Patrimonio netto (RWA) Sede Trattamento nelle segnalazioni prudenziali X X X ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X HYPO-BANK VERWALTUNGSZENTRUM GMBH & CO. KG OBJEKT ARABELLASTRASSE ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X HYPO-REAL HAUS- UND GRUNDBESITZ GESELLSCHAFT MBH & CO. IMMOBILIEN-VERMIETUNGS KG ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X I-FABER SPA ALTRE SOCIETA' MILANO ITALIA X X INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 38 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Ambito di applicazione Consolidamento Consolidamento ROMA ITALIA X X ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X IPSE 2000 S.P.A. (IN LIQUIDAZIONE) ALTRE SOCIETA' ROMA ITALIA X X ISB UNIVERSALE BAU GMBH ALTRE SOCIETA' BRANDEBURGO GERMANIA X X ISTRA D.M.C. DOO ALTRE SOCIETA' UMAG CROAZIA X X ISTRATURIST UMAG, HOTELIJERSTVO TURIZAM I TURISTICKA AGENCIJA DD ALTRE SOCIETA' UMAG CROAZIA X X IVONA BETEILIGUNGSVERWALTUNG GMBH ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X X JOHA GEBAEUDE- ERRICHTUNGS- UND VERMIETUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. ALTRE SOCIETA' LEONDING AUSTRIA X X KAISERWASSER BAU- UND ERRICHTUNGS GMBH UND CO OG ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X X KELLER CROSSING TEXAS L.P. ALTRE SOCIETA' WILMINGTON U.S.A. X X KSG KARTEN-VERRECHNUNGS- UND SERVICEGESELLSCHAFT M.B.H. ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X X LAURO SESSANTUNO S.P.A. ALTRE SOCIETA' MILANO ITALIA X LIFE SCIENCE I BETEILIGUNGS GMBH ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X LLC UKROTSBUD ALTRE SOCIETA' KIEV UCRAINA X X M.A.I.L. BETEILIGUNGSMANAGEMENT GESELLSCHAFT M.B.H. & CO. MCL THETA KG ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X X MARINA CITY ENTWICKLUNGS GMBH ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X X MARINA TOWER HOLDING GMBH ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X X MARTIANEZ COMERCIAL, SOCIEDAD ANONIMA ALTRE SOCIETA' PUERTO DE LA CRUZ SPAGNA X MARTUR SUNGER VE KOLTUK TESISLERI TICARET VE SANAYI A. S. ALTRE SOCIETA' ISTANBUL TURCHIA X MC MARKETING GMBH ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X X MC RETAIL GMBH ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X X MEGAPARK OOD ALTRE SOCIETA' SOFIA BULGARIA X MERIDIONALE PETROLI SRL IMMOBILIARE PATETTA SRL Stato Proporzionale Città Integrale Tipologia Patrimonio netto ALTRE SOCIETA' INTERRA GESELLSCHAFT FUR IMMOBILIENVERWALTUNG MBH Ragione sociale Proporzionale Integrale Trattamento IAS/IFRS Patrimonio netto (RWA) Sede Trattamento nelle segnalazioni prudenziali X X X X ALTRE SOCIETA' VIBO VALENTIA ITALIA X X MILLETERRA GESELLSCHAFT FUR IMMOBILIENVERWALTUNG MBH ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X MULTIPLUS CARD D.O.O. ZA PROMIDZBU I USLUGE ALTRE SOCIETA' ZAGABRIA CROAZIA X MY BETEILIGUNGS GMBH ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X NAUTILUS TANKERS LIMITED ALTRE SOCIETA' LA VALLETTA MALTA X X NEEP ROMA HOLDING SPA ALTRE SOCIETA' ROMA ITALIA X X ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X NF OBJEKTE BERLIN GMBH ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X NORDBAHNHOF BAUFELD ACHT PROJEKTENTWICKLUNG GMBH ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X X NORDBAHNHOF BAUFELD FUENF PROJEKTENTWICKLUNG GMBH ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X X NF OBJEKT FFM GMBH NF OBJEKT MUNCHEN GMBH 39 X X Consolidamento VIENNA AUSTRIA X X NORDBAHNHOF PROJEKTE HOLDING GMBH ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X X NXP CO-INVESTMENT PARTNERS VIII L.P. ALTRE SOCIETA' LONDRA REGNO UNITO X X OESTERREICHISCHE WERTPAPIERDATEN SERVICE GMBH ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X OMNIA GRUNDSTUCKS-GMBH & CO. OBJEKT EGGENFELDENER STRASSE KG OMNIA GRUNDSTUCKS-GMBH & CO. OBJEKT HAIDENAUPLATZ KG OTHMARSCHEN PARK HAMBURG GMBH & CO. CENTERPARK KG Stato Integrale Città Proporzionale ALTRE SOCIETA' Tipologia Proporzionale NORDBAHNHOF BAUFELD SIEBEN PROJEKTENTWICKLUNG GMBH Ragione sociale Patrimonio netto Consolidamento Integrale Trattamento IAS/IFRS Patrimonio netto (RWA) Sede Trattamento nelle segnalazioni prudenziali X ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X OTHMARSCHEN PARK HAMBURG GMBH & CO. GEWERBEPARK KG ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X PEKAO PROPERTY SA ALTRE SOCIETA' VARSAVIA POLONIA X X PEKAO TELECENTRUM SP. ZOO IN LIQUIDATION ALTRE SOCIETA' VARSAVIA POLONIA X X PETROLI INVESTIMENTI SPA ALTRE SOCIETA' CIVITAVECCHIA ITALIA X X PIONEER INVESTMENTS (SCHWEIZ) GMBH ALTRE SOCIETA' ZURIGO SVIZZERA X X PIRTA VERWALTUNGS GMBH ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X X PLANETHOME AG ALTRE SOCIETA' UNTERFOHRING GERMANIA X X PLANETHOME GMBH ALTRE SOCIETA' MANNHEIM GERMANIA X X POLLUX IMMOBILIEN GMBH ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X X PURE FUNDING No. 10 LTD ALTRE SOCIETA' DUBLINO IRLANDA X X RAMSES IMMOBILIEN GESELLSCHAFT M.B.H. & CO OG ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X X RANA-LIEGENSCHAFTSVERWERTUNG GMBH ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X X REAL INVEST IMMOBILIEN GMBH ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X X RHOTERRA GESELLSCHAFT FUR IMMOBILIENVERWALTUNG MBH ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X RIGEL IMMOBILIEN GMBH ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X X ROMA 2000 SRL IN LIQUIDAZIONE ALTRE SOCIETA' ROMA ITALIA X X RONCASA IMMOBILIEN-VERWALTUNGS GMBH ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X SANITA' - S.R.L. IN LIQUIDAZIONE ALTRE SOCIETA' ROMA ITALIA X X SANTA ROSA S.R.L. ALTRE SOCIETA' ROMA ITALIA X X SCHOTTENGASSE 6-8 IMMOBILIEN GMBH ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X X SELFOSS BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT MBH ALTRE SOCIETA' GRUNWALD GERMANIA X X SIMON VERWALTUNGS-AKTIENGESELLSCHAFT I.L. ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X SIRIUS IMMOBILIEN GMBH ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X X SIRIUS IMMOBILIEN- UND PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X SMIA SPA ALTRE SOCIETA' ROMA ITALIA X SOCIETA' DEPOSITI COSTIERI - SO.DE.CO. SRL ALTRE SOCIETA' ROMA ITALIA X X X INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 40 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Ambito di applicazione Consolidamento REGGIO CALABRIA ITALIA X X SOCIETA' VERONESE GESTIONE COMPRAVENDITA IMMOBILI A R.L. Stato Integrale Città ALTRE SOCIETA' ROMA ITALIA X X SOLARIS VERWALTUNGSGESELLSCHAFT MBH & CO. VERMIETUNGS KG ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X SP PROJEKTENTWICKLUNG SCHOENEFELD GMBH & CO.KG ALTRE SOCIETA' SCHOENEFELD GERMANIA X SPREE GALERIE HOTELBETRIEBSGESELLSCHAFT MBH ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X SVILUPPO GLOBALE GEIE ALTRE SOCIETA' ROMA ITALIA X T & P FRANKFURT DEVELOPMENT B.V. ALTRE SOCIETA' AMSTERDAM OLANDA X X T & P VASTGOED STUTTGART B.V. ALTRE SOCIETA' AMSTERDAM OLANDA X X TERRENO GRUNDSTUCKSVERWALTUNG GMBH & CO. ENTWICKLUNGS- UND FINANZIERUNGSVERMITTLUNGS-KG ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X TRANSTERRA GESELLSCHAFT FUR IMMOBILIENVERWALTUNG MBH TRICASA GRUNDBESITZ GESELLSCHAFT MBH & CO. 1. VERMIETUNGS KG X X X ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X TRICASA GRUNDBESITZGESELLSCHAFT DES BURGERLICHEN RECHTS NR. 1 ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X TRIESTE ADRIATIC MARITIME INITIATIVES SRL ALTRE SOCIETA' TRIESTE ITALIA X X UCTAM BALTICS SIA ALTRE SOCIETA' RIGA LATVIA X X UCTAM BULGARIA EOOD ALTRE SOCIETA' SOFIA BULGARIA X X X X UCTAM CZECH REPUBLIC SRO ALTRE SOCIETA' PRAGA REPUBBLICA CECA UCTAM D.O.O. BEOGRAD ALTRE SOCIETA' BELGRADO SERBIA X X UCTAM HUNGARY KFT ALTRE SOCIETA' BUDAPEST UNGHERIA X X UCTAM RO S.R.L. ALTRE SOCIETA' BUCAREST ROMANIA X X UCTAM RU LIMITED LIABILITY COMPANY ALTRE SOCIETA' MOSCA RUSSIA X X UCTAM UKRAINE LLC ALTRE SOCIETA' KIEV UCRAINA X X UCTAM UPRAVLJANJE D.O.O. ALTRE SOCIETA' LJUBLJANA SLOVENIA X X UNI GEBAEUDEMANAGEMENT GMBH ALTRE SOCIETA' LINZ AUSTRIA X UNICREDIT CENTER AM KAISERWASSER GMBH ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X X X X X UNICREDIT FLEET MANAGEMENT S.R.O. ALTRE SOCIETA' PRAGA REPUBBLICA CECA UNICREDIT FLEET MANAGEMENT S.R.O. ALTRE SOCIETA' BRATISLAVA SLOVACCHIA X X UNICREDIT LEASING FLEET MANAGEMENT S.R.L. ALTRE SOCIETA' BUCAREST ROMANIA X X UNICREDIT LEASING FUHRPARKMANAGEMENT GMBH ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X X UNICREDIT SUBITO CASA SPA ALTRE SOCIETA' MILANO ITALIA X X UNICREDIT TURN-AROUND MANAGEMENT CEE GMBH ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X X UNICREDIT TURN-AROUND MANAGEMENT GMBH ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X X UNIVERSALE INTERNATIONAL REALITAETEN GMBH ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X X 41 Proporzionale ALTRE SOCIETA' Tipologia Proporzionale SOCIETA' PETROLIFERA GIOIA TAURO SRL Ragione sociale Patrimonio netto Consolidamento Integrale Trattamento IAS/IFRS Patrimonio netto (RWA) Sede Trattamento nelle segnalazioni prudenziali Consolidamento AUSTRIA X X ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X VERMIETUNGSGESELLSCHAFT MBH & CO OBJEKT MOC KG ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X VIENNA DC BAUTRAEGER GMBH ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X X VIENNA DC TOWER 1 LIEGENSCHAFTSBESITZ GMBH ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X X VIENNA DC TOWER 2 LIEGENSCHAFTSBESITZ GMBH ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X X VILLINO PACELLI SRL ALTRE SOCIETA' ROMA ITALIA X X VISCONTI SRL ALTRE SOCIETA' MILANO ITALIA X X VUWB INVESTMENTS INC. ALTRE SOCIETA' ATLANTA U.S.A. X X WEALTH CAPITAL INVESTMENT INC. ALTRE SOCIETA' WILMINGTON U.S.A. X X ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X WEALTHCAP USA IMMOBILIEN VERWALTUNGS GMBH ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X WED DONAU-CITY GESELLSCHAFT M.B.H. ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X X WED HOLDING GESELLSCHAFT M.B.H. ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X X WED WIENER ENTWICKLUNGSGESELLSCHAFT FUER DEN DONAURAUM AKTIENGESELLSCHAFT ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X X WIEN MITTE IMMOBILIEN GMBH ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X WMC MANAGEMENT GMBH ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X ZAPADNI TRGOVACKI CENTAR D.O.O. ALTRE SOCIETA' RIJEKA CROAZIA X X ZETA FUENF HANDELS GMBH ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X X REAL INVEST EUROPE D BA RI KAG ALTRE SOCIETA' SPV VIENNA AUSTRIA X X SALONE N. 1 SPA ALTRE SOCIETA' SPV CONEGLIANO ITALIA X X SALONE N. 2 SPA ALTRE SOCIETA' SPV CONEGLIANO ITALIA X X SALONE N. 3 SPA ALTRE SOCIETA' SPV CONEGLIANO ITALIA X X UNO-EINKAUFSZENTRUM-VERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. V.M.G. VERMIETUNGSGESELLSCHAFT MBH WEALTHCAP EQUITY MANAGEMENT GMBH Stato Integrale Città Proporzionale LEONDING Tipologia Proporzionale ALTRE SOCIETA' Ragione sociale Patrimonio netto Consolidamento Integrale Trattamento IAS/IFRS Patrimonio netto (RWA) Sede Trattamento nelle segnalazioni prudenziali X INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 42 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Ambito di applicazione Entità sommate alle attività di rischio ponderate al 30 giugno 2014 Trattamento nelle segnalazioni prudenziali AFS Costo Patrimonio netto Proporzionale RWA Stato Tipologia Città Ragione sociale Trattamento IAS/IFRS Integrale Sede AKA AUSFUHRKREDIT-GESELLSCHAFT MBH BANCHE FRANCOFORTE GERMANIA X X BANCA D' ITALIA BANCHE ROMA ITALIA X X BANCA MEDIOCREDITO DEL FRIULI VENEZIA GIULIA SPA BANCHE UDINE ITALIA X X BANCA UBAE S.P.A. BANCHE ROMA ITALIA X X BANK FUER TIROL UND VORARLBERG AKTIENGESELLSCHAFT BANCHE INNSBRUCK AUSTRIA X BANK OF VALLETTA PLC BANCHE LA VALLETTA MALTA X BANQUE DE COMMERCE ET DE PLACEMENTS SA BANCHE GINEVRA SVIZZERA X BBB BURGSCHAFTSBANK ZU BERLIN-BRANDENBURG GMBH X X X BANCHE BERLINO GERMANIA X BGG BAYERISCHE GARANTIEGESELLSCHAFT MBH FUR MITTELSTANDISCHE BETEILIGUNGEN BANCHE MONACO DI BAVIERA GERMANIA X BKS BANK AG BANCHE KLAGENFURT AUSTRIA X BURGSCHAFTSBANK BRANDENBURG GMBH BANCHE POTSDAM GERMANIA X X BURGSCHAFTSBANK MECKLENBURG-VORPOMMERN GMBH BANCHE SCHWERIN GERMANIA X X BURGSCHAFTSBANK NORDRHEIN-WESTFALEN GMBH KREDITGARANTIEGEMEINSCHAFT - BANCHE NEUSS GERMANIA X X BURGSCHAFTSBANK RHEINLAND-PFALZ GMBH BANCHE MAINZ GERMANIA X X BURGSCHAFTSBANK SAARLAND GESELLSCHAFT MIT BESCHRANKTER HAFTUNG, KREDITGARANTIEGEMEINSCHAFT FUR DEN HANDEL, HANDWERK UND GEWERBE BANCHE SAARBRUCKEN GERMANIA X X BURGSCHAFTSBANK SACHSEN GMBH BANCHE DRESDEN GERMANIA X X BURGSCHAFTSBANK SACHSEN-ANHALT GMBH BANCHE MAGDEBURGO GERMANIA X X BURGSCHAFTSBANK SCHLESWIG-HOLSTEIN GMBH BANCHE KIEL GERMANIA X X BURGSCHAFTSBANK THURINGEN GMBH BANCHE ERFURT GERMANIA X X BURGSCHAFTSGEMEINSCHAFT HAMBURG GMBH BANCHE AMBURGO GERMANIA X X EUROPEAN INVESTMENT FUND BANCHE LUSSEMBURGO LUSSEMBURGO X X FUNDAMENTA-LAKAKASSZA LAKAS-TAKAREKPENZTAR ZRT. BANCHE BUDAPEST UNGHERIA X X ISTANBUL TAKAS VE SAKLAMA BANKASI AS BANCHE ISTANBUL TURCHIA X X ISTITUTO PER IL CREDITO SPORTIVO EDP BANCHE ROMA ITALIA X X KREDITGARANTIEGEMEINSCHAFT DER FREIEN BERUFE BADEN-WURTTEMBERG VERWALTUNGS-GMBH BANCHE STOCCARDA GERMANIA X X KREDITGARANTIEGEMEINSCHAFT DER INDUSTRIE, DES VERKEHRSGEWERBES UND DES GASTGEWERBES BADENWURTTEMBERG VERWALTUNGS-GMBH BANCHE STOCCARDA GERMANIA X X KREDITGARANTIEGEMEINSCHAFT DES BAYERISCHEN GARTENBAUES GMBH X X X BANCHE MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X KREDITGARANTIEGEMEINSCHAFT DES BAYERISCHEN HANDWERKS GMBH BANCHE MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X KREDITGARANTIEGEMEINSCHAFT DES HANDELS BADENWURTTEMBERG VERWALTUNGS-GMBH BANCHE STOCCARDA GERMANIA X X KREDITGARANTIEGEMEINSCHAFT DES HANDWERKS BADEN-WURTTEMBERG VERWALTUNGSGESELLSCHAFT MBH BANCHE STOCCARDA GERMANIA X X KREDITGARANTIEGEMEINSCHAFT DES HOTEL- UND GASTSTATTENGEWERBES IN BAYERN GMBH BANCHE MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X KREDITGARANTIEGEMEINSCHAFT FUR DEN HANDEL IN BAYERN GMBH BANCHE MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X KREDITGARANTIEGEMEINSCHAFT IN BADENWURTTEMBERG VERWALTUNGS-GMBH BANCHE STOCCARDA GERMANIA X X BANCHE FRANCOFORTE SUL MENO GERMANIA X X LIQUIDITATS-KONSORTIALBANK GMBH 43 Trattamento nelle segnalazioni prudenziali AFS Costo Patrimonio netto Proporzionale RWA Stato Tipologia Città Ragione sociale Trattamento IAS/IFRS Integrale Sede MEDIOBANCA BANCA DI CREDITO FINANZIARIO SPA BANCHE MILANO ITALIA X NIEDERSACHSISCHE BURGSCHAFTSBANK GMBH BANCHE HANNOVER GERMANIA X X NOTARTREUHANDBANK AG BANCHE VIENNA AUSTRIA X X OBERBANK AG BANCHE LINZ AUSTRIA X X OESTERREICHISCHE HOTEL- UND TOURISMUSBANK GESELLSCHAFT M.B.H. BANCHE VIENNA AUSTRIA X X OESTERREICHISCHE KONTROLLBANK AKTIENGESELLSCHAFT BANCHE VIENNA AUSTRIA X X SAARLANDISCHE INVESTITIONSKREDITBANK AG BANCHE SAARBRUCKEN GERMANIA X X TURKIYE CUMHURIYETI MERKEZ BANKASI A.S. (T.C. MERKEZ BANKASI A.S.) BANCHE ANKARA TURCHIA X X ABE CLEARING SAS SOCIETA' FINANZIARIE PARIGI FRANCIA X X ALLIANZ ZB DRUSTVO ZA UPRAVLJANJIE DOBROVOLJNIM MIROVINSKIM FONDOM D.O.O. SOCIETA' FINANZIARIE ZAGABRIA CROAZIA X X ALLIANZ ZB DRUSTVO ZA UPRAVLJANJIE OBVEZNIM MIROVINSKIM FONDOM D.O.O. SOCIETA' FINANZIARIE ZAGABRIA CROAZIA X X ARABELLA FINANCE LTD SOCIETA' FINANZIARIE DUBLINO IRLANDA X AUGUSTO SRL SOCIETA' FINANZIARIE MILANO ITALIA X X B. GROUP SPA SOCIETA' FINANZIARIE BOLOGNA ITALIA X X BACA INVESTOR BETEILIGUNGS GMBH SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X BAKU STOCK EXCHANGE SOCIETA' FINANZIARIE BAKU AZERBAIJAN X X BAMCARD DD SARAJEVO SOCIETA' FINANZIARIE SARAJEVO BOSNIA ED ERZEGOVINA X X BANJALUCKA BERZA HARTIJA OD VRJEDNOSTI A.D. BANJA LUKA SOCIETA' FINANZIARIE BANJA LUKA BOSNIA ED ERZEGOVINA X X BANKALARARASI KART MERKEZI AS SOCIETA' FINANZIARIE ISTANBUL TURCHIA X X BANKART D.O.O. SOCIETA' FINANZIARIE LJUBLJANA SLOVENIA X X BARN BV SOCIETA' FINANZIARIE AMSTERDAM OLANDA X BAYERISCHE IMMOBILIEN-LEASING GMBH & CO. VERWALTUNGS-KG SOCIETA' FINANZIARIE PULLAH GERMANIA X X BIURO INFORMACJI KREDYTOWEJ SA SOCIETA' FINANZIARIE VARSAVIA POLONIA X X BNP PARIBAS REAL ESTATE INVESTMENT MANAGEMENT GERMANY GMBH SOCIETA' FINANZIARIE MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X BORICA-BANKSERVICE AD SOCIETA' FINANZIARIE SOFIA BULGARIA X X BORSA ISTANBUL AS SOCIETA' FINANZIARIE EMIRGAN ISTANBUL TURCHIA X X BTG BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT HAMBURG MBH SOCIETA' FINANZIARIE AMBURGO GERMANIA X X BUERGSCHAFTSBANK SALZBURG GMBH SOCIETA' FINANZIARIE SALISBURGO AUSTRIA X X BULGARIAN STOCK EXCHANGE SOFIA SOCIETA' FINANZIARIE SOFIA BULGARIA X X BURZA CENNYCH PAPIEROV BRATISLAVA AS SOCIETA' FINANZIARIE BRATISLAVA SLOVACCHIA X X BWA BETEILIGUNGS- UND VERWALTUNGSAKTIENGESELLSCHAFT SOCIETA' FINANZIARIE SALISBURGO AUSTRIA X X CARLO TASSARA S.P.A. SOCIETA' FINANZIARIE BRENO ITALIA X X CASA DE COMPENSARE BUCURESTI SA SOCIETA' FINANZIARIE BUCAREST ROMANIA X X CENTRAL DEPOSITORY AD SOCIETA' FINANZIARIE SOFIA BULGARIA X X CHINA INVESTMENT INCORPORATIONS (BVI) LTD. SOCIETA' FINANZIARIE TORTOLA ISOLE VERGINI BRITANNICHE X X X X X X INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 44 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Ambito di applicazione Trattamento nelle segnalazioni prudenziali Costo Patrimonio netto Proporzionale SOCIETA' FINANZIARIE ZURIGO SVIZZERA X X CME GROUP INC SOCIETA' FINANZIARIE CHICAGO U.S.A. X X COLOMBO SRL SOCIETA' FINANZIARIE MILANO ITALIA X X COMMODITY EXCHANGE INTERBANK CURRENCY EXCHANGE OF CRIMEA SOCIETA' FINANZIARIE SIMPHEROPOL UCRAINA X X CONCARDIS GESELLSCHAFT MIT BESCHRANKTER HAFTUNG SOCIETA' FINANZIARIE ESCHBORN GERMANIA X X CONFIDICOOP MARCHE SOCIETA COOPERATIVA A MUTUALITA PREVALENTE SOCIETA' FINANZIARIE ANCONA ITALIA X X CREDIFARMA SPA SOCIETA' FINANZIARIE ROMA ITALIA X X DIOCLEZIANO SRL SOCIETA' FINANZIARIE MILANO ITALIA X X DUNAV OSIGURANJE A.D. BANJA LUKA SOCIETA' FINANZIARIE BANJA LUKA BOSNIA ED ERZEGOVINA X X ELEKTRA PURCHASE No. 17 S.A. - COMPARTMENT 2 SOCIETA' FINANZIARIE LUSSEMBURGO LUSSEMBURGO X X ELEKTRA PURCHASE No. 23 LTD SOCIETA' FINANZIARIE DUBLINO IRLANDA X X ELEKTRA PURCHASE No. 28 LTD SOCIETA' FINANZIARIE DUBLINO IRLANDA X X ELEKTRA PURCHASE No. 31 LTD SOCIETA' FINANZIARIE DUBLINO IRLANDA X X ELEKTRA PURCHASE No. 911 LTD SOCIETA' FINANZIARIE ST. HELIER IRLANDA X X E-MID SIM SPA SOCIETA' FINANZIARIE MILANO ITALIA X X EUREX BONDS GMBH SOCIETA' FINANZIARIE FRANCOFORTE SUL MENO GERMANIA X X EURO KARTENSYSTEME GESELLSCHAFT MIT BESCHRANKTER HAFTUNG SOCIETA' FINANZIARIE FRANCOFORTE SUL MENO GERMANIA X X EUROFIDI SOCIETA' CONSORTILE DI GARANZIA COLLETTIVA FIDI S.C.A.R.L. SOCIETA' FINANZIARIE TORINO ITALIA X X EUROPROGETTI & FINANZA S.P.A. IN LIQUIDAZIONE SOCIETA' FINANZIARIE ROMA ITALIA X EUROTLX SIM SPA SOCIETA' FINANZIARIE MILANO ITALIA X F2I SGR SPA - FONDI ITALIANI PER LE INFRASTRUTTURE SOCIETA DI GESTIONE SOCIETA' FINANZIARIE MILANO ITALIA X FIDES LEASING GMBH SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X FIDIA SPA IN LIQUIDAZIONE SOCIETA' FINANZIARIE MILANO ITALIA X X FINPIEMONTE PARTECIPAZIONI SPA SOCIETA' FINANZIARIE TORINO ITALIA X X FONDO ITALIANO D'INVESTIMENTO SGR SPA SOCIETA' FINANZIARIE MILANO ITALIA X X FONDUL ROMAN DE GARANTARE A CREDITELOR PENTRU INTREPRINZATORII PRIVATI-IFN S.A. SOCIETA' FINANZIARIE BUCAREST ROMANIA X X FRIULIA SPA - FINANZIARIA REGIONALE FRIULI-VENEZIA GIULIA SOCIETA' FINANZIARIE TRIESTE ITALIA X X GELDILUX-TS-2010 SA SOCIETA' FINANZIARIE LUSSEMBURGO LUSSEMBURGO X X GELDILUX-TS-2011 SA SOCIETA' FINANZIARIE LUSSEMBURGO LUSSEMBURGO X X GELDILUX-TS-2013 SA SOCIETA' FINANZIARIE LUSSEMBURGO LUSSEMBURGO X X GEPAFIN SPA SOCIETA' FINANZIARIE PERUGIA ITALIA X X GIELDA PAPIEROW WARTOSCIOWYCH W WARSZAWIE S.A. SOCIETA' FINANZIARIE VARSAVIA POLONIA X X H2I - HOLDING DI INIZIATIVA INDUSTRIALE S.P.A. SOCIETA' FINANZIARIE ROMA ITALIA X X HYPO-BA LEASING SUD GMBH SOCIETA' FINANZIARIE KLAGENFURT AUSTRIA X 45 AFS CLS GROUP HOLDINGS AG Città RWA Tipologia Stato Ragione sociale Trattamento IAS/IFRS Integrale Sede X X X X Trattamento nelle segnalazioni prudenziali Costo Patrimonio netto Proporzionale SOCIETA' FINANZIARIE KYIV UCRAINA X X KEPLER CAPITAL MARKETS SA SOCIETA' FINANZIARIE PARIGI FRANCIA X X KRAJINA OSIGURANJE D.D. BANJA LUKA SOCIETA' FINANZIARIE BANJA LUKA BOSNIA ED ERZEGOVINA X X KRAJOWA IZBA ROZLICZENIOWA SA SOCIETA' FINANZIARIE VARSAVIA POLONIA X KREDI GARANTI FONU A.S. SOCIETA' FINANZIARIE ANKARA TURCHIA X X KREDI KAYIT BUEROSU AS SOCIETA' FINANZIARIE ISTANBUL TURCHIA X X LEASING 439 GMBH SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X MACCORP ITALIANA SPA SOCIETA' FINANZIARIE MILANO ITALIA X X MEDIOFACTORING S.P.A. SOCIETA' FINANZIARIE MILANO ITALIA X X MEDIOFIMAA SRL SOCIETA' FINANZIARIE ROMA ITALIA X X MOLISE SVILUPPO S.C.P.A. SOCIETA' FINANZIARIE CAMPOBASSO ITALIA X X NOE BETEILIGUNGSFINANZIERUNGEN GMBH SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X NOE BUERGSCHAFTEN GMBH SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X OAK RIDGE INVESTMENT LLC SOCIETA' FINANZIARIE WILMINGTON U.S.A. X OBEROESTERREICHISCHE KREDITGARANTIEGESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE LINZ AUSTRIA X X OBEROESTERREICHISCHE UNTERNEHMENSBETEILIGUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE LINZ AUSTRIA X X OBJEKT-LEASE GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X OOE HIGHTECHFONDS GMBH SOCIETA' FINANZIARIE LINZ AUSTRIA X ORBIT ASSET MANAGEMENT LIMITED SOCIETA' FINANZIARIE HAMILTON BERMUDA X X PALATIN GRUNDSTUCKVERWALTUNGS GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE STOCKERAU AUSTRIA X X PAR.CO. S.P.A. SOCIETA' FINANZIARIE REGGIO EMILIA ITALIA X X PJSC SETTLEMENT CENTRE SOCIETA' FINANZIARIE KIEV UCRAINA X X PRACOWNICZE TOWARZYSTWO EMERYTALNE S.A. SOCIETA' FINANZIARIE VARSAVIA POLONIA X X PSA PAYMENT SERVICE AUSTRIA GMBH SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X PURGE GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS-GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X RCI FINANCIAL SERVICES S.R.O. SOCIETA' FINANZIARIE PRAGA REPUBBLICA CECA X X REGISTAR VRIJEDNOSNIH PAPIRA U FEDERACIJI BOSNE I HERCEGOVINE D.D. SARAJEVO SOCIETA' FINANZIARIE SARAJEVO BOSNIA ED ERZEGOVINA X REMBRA LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X ROSENKAVALIER 2008 GMBH SOCIETA' FINANZIARIE FRANCOFORTE GERMANIA X SAARLANDISCHE KAPITALBETEILIGUNGSGESELLSCHAFT MBH SOCIETA' FINANZIARIE SAARBRUCKEN GERMANIA X SCHULERRICHTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X SERFACTORING S.P.A. SOCIETA' FINANZIARIE SAN DONATO MILANESE (MI) ITALIA X SIA UNICREDIT INSURANCE BROKER SOCIETA' FINANZIARIE RIGA LETTONIA X X X X X X X X X X X X X INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 46 AL 30 GIUGNO 2014 AFS JOINT-STOCK COMPANY PFTS STOCK EXCHANGE Città RWA Tipologia Stato Ragione sociale Trattamento IAS/IFRS Integrale Sede >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Ambito di applicazione Trattamento nelle segnalazioni prudenziali AFS Costo Patrimonio netto Proporzionale RWA Stato Tipologia Città Ragione sociale Trattamento IAS/IFRS Integrale Sede SOCIETA' CONSORTILE MATESE PER L'OCCUPAZIONE S.P.A. SOCIETA' FINANZIARIE CAMPOBASSO ITALIA X SOCIETA' DI GESTIONI ESATTORIALI IN SICILIA SO.G.E.SI. S.P.A. IN LIQ. SOCIETA' FINANZIARIE PALERMO ITALIA X SOCIETA' GESTIONE CREDITI DELTA SPA SOCIETA' FINANZIARIE BOLOGNA ITALIA X X SOCIETA ITALIANA PER LE IMPRESE ALL ESTERO - SIMEST SPA SOCIETA' FINANZIARIE ROMA ITALIA X X SOCIETA REGIONALE DI GARANZIA MARCHE SOC.COOP.A R.L. SOCIETA' FINANZIARIE ANCONA ITALIA X X SOVAGRI SOC.CONSORTILE P.A. IN LIQ. SOCIETA' FINANZIARIE NAPOLI ITALIA X X SPARKASSEN-HAFTUNGS AKTIENGESELLSCHAFT SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X SREDISNJE KLIRINSKO DEPOZITARNO DRUSTVO, DIONICKO DRUSTVO SOCIETA' FINANZIARIE ZAGABRIA CROAZIA X X STEIRISCHE BETEILIGUNGSFINANZIERUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. SOCIETA' FINANZIARIE GRAZ AUSTRIA X X SWANCAP PARTNERS GMBH SOCIETA' FINANZIARIE MONACO DI BAVIERA GERMANIA X TIKEHAU CAPITAL ADVISORS S.A.S SOCIETA' FINANZIARIE PARIGI FRANCIA X TORRE SGR S.P.A. SOCIETA' FINANZIARIE ROMA ITALIA X TRANSFOND S.A. SOCIETA' FINANZIARIE BUCAREST ROMANIA X X TRZISTE NOVCA I KRATKOROCNIH VRJEDNOSNICA D.D. SOCIETA' FINANZIARIE ZAGABRIA CROAZIA X X UNICREDIT BROKER DOO SARAJEVO ZA BROKERSKE POSLOVE U OSIGURANJU SOCIETA' FINANZIARIE SARAJEVO BOSNIA ED ERZEGOVINA X X UNICREDIT BROKER S.R.O. SOCIETA' FINANZIARIE BRATISLAVA SLOVACCHIA X X UNICREDIT FUGGETLEN BIZTOSITASKOZVETITO KFT SOCIETA' FINANZIARIE BUDAPEST UNGHERIA X X UNICREDIT GLOBAL LEASING VERSICHERUNGSSERVICE GMBH SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X UNICREDIT INSURANCE BROKER EOOD SOCIETA' FINANZIARIE SOFIA BULGARIA X X UNICREDIT INSURANCE BROKER SRL SOCIETA' FINANZIARIE BUCAREST ROMANIA X X UNICREDIT LEASING VERSICHERUNGSSERVICE GMBH & CO KG SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X UNICREDIT PARTNER D.O.O SOCIETA' FINANZIARIE ZAGABRIA CROAZIA X X UNICREDIT PARTNER D.O.O BEOGRAD SOCIETA' FINANZIARIE BELGRADO SERBIA X X UNICREDIT PARTNER LLC SOCIETA' FINANZIARIE KIEV UCRAINA X X UNICREDIT POIJIST'OVACI MAKLERSKA SPOL. S R.O. SOCIETA' FINANZIARIE PRAGA REPUBBLICA CECA X X UNICREDIT ZAVAROVALNO ZASTOPINSKA DRUZBA DOO SOCIETA' FINANZIARIE LJUBLJANA SLOVENIA X X VBV-BETRIEBLICHE ALTERSVORSORGE AG SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X X VENETO SVILUPPO SPA SOCIETA' FINANZIARIE VENEZIA ITALIA X X VENETO SVILUPPO SPA - PATRIMONIO DESTINATO PMI SOCIETA' FINANZIARIE VENEZIA ITALIA X X VV IMMOBILIEN GMBH & CO. UNITED STATES KG I.L. SOCIETA' FINANZIARIE MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X VV IMMOBILIEN GMBH & CO. US CITY KG I.L, SOCIETA' FINANZIARIE MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X WKBG WIENER KREDITBURGSCHAFTS- UND BETEILIGUNGSBANK AG SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA X WUSTENROT & WURTTEMBERGISCHE AG SOCIETA' FINANZIARIE STOCCARDA GERMANIA X YAPI KREDI KORAY GAYRIMENKUL YATIRIM ORTAKLIGI AS SOCIETA' FINANZIARIE ISTANBUL TURCHIA X 47 X X X X X X X X X Trattamento nelle segnalazioni prudenziali Costo Patrimonio netto Proporzionale SOCIETA' FINANZIARIE ZAGABRIA CROAZIA X BANK AUSTRIA-CEE BETEILIGUNGSGMBH SOCIETA' FINANZIARIE (*) VIENNA AUSTRIA X X CAFU VERMOEGENSVERWALTUNG GMBH SOCIETA' FINANZIARIE (*) VIENNA AUSTRIA X X COBB BETEILIGUNGEN UND LEASING GMBH SOCIETA' FINANZIARIE (*) VIENNA AUSTRIA X X GE.S.E.T.T. - GESTIONE SERVIZI ESAZIONE TRIBUTI E TESORERIE S.P.A. IN LIQUIDAZIONE SOCIETA' FINANZIARIE (*) ROMA ITALIA X X HVB LONDON TRADING LTD. SOCIETA' FINANZIARIE (*) LONDRA REGNO UNITO X X LLC UKRSOTSFINANCE SOCIETA' FINANZIARIE (*) KIEV UCRAINA X X PAYTRIA UNTERNEHMENSBETEILIGUNGEN GMBH SOCIETA' FINANZIARIE (*) VIENNA AUSTRIA X X SFS FINANCIAL SERVICES GMBH IN LIQU SOCIETA' FINANZIARIE (*) VIENNA AUSTRIA X X UNICREDIT (U.K.) TRUST SERVICES LTD SOCIETA' FINANZIARIE (*) LONDRA REGNO UNITO X X VEREINWEST OVERSEAS FINANCE (JERSEY) LIMITED SOCIETA' FINANZIARIE (*) ST. HELIER JERSEY X X ALLIANZ YASAM VE EMEKLILIK AS SOCIETA' ASSICURATIVE ISTANBUL TURCHIA X ALLIANZ ZAGREB DD SOCIETA' ASSICURATIVE ZAGABRIA CROAZIA X AVIVA SPA SOCIETA' ASSICURATIVE MILANO ITALIA X BOSNA REOSIGURANJE DD SARAJEVO SOCIETA' ASSICURATIVE SARAJEVO BOSNIA ED ERZEGOVINA X CNP UNICREDIT VITA S.P.A. SOCIETA' ASSICURATIVE MILANO ITALIA X X CREDITRAS ASSICURAZIONI SPA SOCIETA' ASSICURATIVE MILANO ITALIA X X CREDITRAS VITA SPA SOCIETA' ASSICURATIVE MILANO ITALIA X X ERGO VERSICHERUNG AG SOCIETA' ASSICURATIVE VIENNA AUSTRIA X X EUROVITA ASSICURAZIONI SPA SOCIETA' ASSICURATIVE ROMA ITALIA X X GENERALI LIFE INSURANCE AD SOCIETA' ASSICURATIVE SOFIA BULGARIA X X GRAND CENTRAL RE LIMITED SOCIETA' ASSICURATIVE HAMILTON BERMUDA X INCONTRA ASSICURAZIONI S.P.A. SOCIETA' ASSICURATIVE MILANO ITALIA X NET INSURANCE S.P.A. SOCIETA' ASSICURATIVE ROMA ITALIA X X SARAJEVO OSIGURANJE D.D. SOCIETA' ASSICURATIVE SARAJEVO BOSNIA ED ERZEGOVINA X X ZABA PARTNER DOO ZA POSREDOVANJE U OSIGURANJU I REOSIGURANJU SOCIETA' ASSICURATIVE ZAGABRIA CROAZIA X ABC - CONSORZIO DI BANCHE E ASSICURAZIONI PER LO SVILUPPO DEGLI ASSET OPERATIVI, DEL PROCUREMENT E DEL COST MANAGEMENT ALTRE SOCIETA' ROMA ITALIA X X ABI LAB - CENTRO DI RICERCA E INNOVAZIONE PER LA BANCA ALTRE SOCIETA' ROMA ITALIA X X ACCENTURE BACK OFFICE AND ADMINISTRATION SERVICES SPA ALTRE SOCIETA' MILANO ITALIA X X X X X X X X X X INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 48 AL 30 GIUGNO 2014 AFS ZAGREBACKA BURZA D.D. Città RWA Tipologia Stato Ragione sociale Trattamento IAS/IFRS Integrale Sede >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Ambito di applicazione Trattamento nelle segnalazioni prudenziali AFS Costo Patrimonio netto Proporzionale RWA Stato Tipologia Città Ragione sociale Trattamento IAS/IFRS Integrale Sede ACIS IMMOBILIEN- UND PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH ALTRE SOCIETA' GRUNWALD GERMANIA X X ADRIA AIRWAYS SLOVENSKI LETALSKI PREVOZNIK DD ALTRE SOCIETA' BRNIK AERODROM SLOVENIA X X AEDES SPA ALTRE SOCIETA' MILANO ITALIA X X AEROPORTO DI REGGIO EMILIA S.R.L. ALTRE SOCIETA' REGGIO EMILIA ITALIA X X AEROPORTO G. MARCONI DI BOLOGNA SPA ALTRE SOCIETA' BOLOGNA ITALIA X X AGENZIA DI POLLENZO S.P.A. ALTRE SOCIETA' BRA (CUNEO) ITALIA X X ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X ALTEA VERWALTUNGSGESELLSCHAFT MBH & CO. OBJEKT I KG ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X AMFA SPA ALTRE SOCIETA' RIMINI ITALIA X AMMS ERSATZ-KOMPLEMENTAR GMBH ALTRE SOCIETA' EBERSBERG GERMANIA X X AMMS KOMPLEMENTAR GMBH ALTRE SOCIETA' EBERSBERG GERMANIA X X ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X ALTRE SOCIETA' PROVAGLIO D'ISEO (BS) ITALIA X ARENA STADION BETEILIGUNGSVERWALTUNGS-GMBH ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X ARETHA FACILITY MANAGEMENT GMBH ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X X AREZZO FIERE E CONGRESSI SRL ALTRE SOCIETA' AREZZO ITALIA X X ARZ ALLGEMEINES RECHENZENTRUM GMBH ALTRE SOCIETA' INNSBRUCK AUSTRIA X X ASTRIM S.P.A. ALTRE SOCIETA' ROMA ITALIA X X A-TRUST GESELLSCHAFT FUER SICHERHEITSSYSTEME IM ELEKTRONISCHEN DATENVERKEHR GMBH ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X X AUSTRIAN REPORTING SERVICES GMBH ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X X BANK AUSTRIA IMMOBILIEN ENTWICKLUNGS- UND VERWERTUNGSGMBH ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X X BANK AUSTRIA REAL INVEST ASSET MANAGEMENT GMBH ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X X BAREAL IMMOBILIENTREUHAND GMBH ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X X BAYBG BAYERISCHE BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT MBH ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X BAYERISCHE WOHNUNGSGESELLSCHAFT FUER HANDEL UND INDUSTRIE, GESELLSCHAFT MIT BESCHRAENKTER HAFTUNG ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X BFL BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT FUR FLUGZEUG-LEASING MBH ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X BIL AIRCRAFTLEASING GMBH ALTRE SOCIETA' GRUNWALD GERMANIA X X ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X BIL LEASING GMBH & CO OBJEKTE FREIBERG KG ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X BILANCIAI INTERNATIONAL SPA ALTRE SOCIETA' CAMPOGALLIANO ITALIA X X BIROUL DE CREDIT S.A. ALTRE SOCIETA' BUCAREST ROMANIA X X BLUE CAPITAL EUROPA IMMOBILIEN GMBH & CO. FUNFTE OBJEKTE OSTERREICH KG ALTRE SOCIETA' AMBURGO GERMANIA X X BLUE CAPITAL EUROPA IMMOBILIEN GMBH & CO. SECHSTE OBJEKTE GROSSBRITANNIEN KG ALTRE SOCIETA' AMBURGO GERMANIA X X AGRUND GRUNDSTUCKS-GMBH ANWA GESELLSCHAFT FUR ANLAGENVERWALTUNG MBH AQM S.R.L. BIL IMMOBILIEN FONDS GMBH 49 X X X Trattamento nelle segnalazioni prudenziali AFS Costo Patrimonio netto Proporzionale RWA Stato Tipologia Città Ragione sociale Trattamento IAS/IFRS Integrale Sede BLUE CAPITAL EUROPA IMMOBILIEN GMBH & CO. SIEBTE OBJEKTE OSTERREICH KG ALTRE SOCIETA' AMBURGO GERMANIA X X BLUE CAPITAL EUROPA IMMOBILIEN GMBH & CO. ZWEITE OBJEKTE NIEDERLANDE KG ALTRE SOCIETA' AMBURGO GERMANIA X X BLUE CAPITAL METROPOLITAN AMERIKA GMBH & CO. KG (GI AMERIKA GMBH & CO DRITTE OBJEKT USA KG) ALTRE SOCIETA' AMBURGO GERMANIA X X BORSE DUSSELDORF AG ALTRE SOCIETA' DUSSELDORF GERMANIA X X BOX 2004 SRL (IN LIQUIDAZIONE) ALTRE SOCIETA' ROMA ITALIA X BRIXIA EXPO - FIERA DI BRESCIA S.P.A. ALTRE SOCIETA' BRESCIA ITALIA X BV-BGPB BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT PRIVATER BANKEN FUR INTERNET - UND MOBILE BEZAHLUNGEN MBH ALTRE SOCIETA' BERLINO GERMANIA X C.A.A.B. SCPA- CENTRO AGROALIMENTARE DI BOLOGNA ALTRE SOCIETA' BOLOGNA ITALIA X X ALTRE SOCIETA' LOCALITA' LUFRANO - VOLLA (NAPOLI) ITALIA X X C.A.R. - CENTRO AGRO ALIMENTARE DI ROMA S.C.P.A. ALTRE SOCIETA' GUIDONIA MONTECELIO (ROMA) ITALIA X X C.I.M. BETEILIGUNGEN 1998 GMBH ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X X C.I.M.VERWALTUNG UND BETEILIGUNGEN 1999 GMBH ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X X CAAT - CENTRO AGRO-ALIMENTARE TORINO SCPA ALTRE SOCIETA' GRUGLIASCO ITALIA X X X X X C.A.A.N. - CENTRO AGRO ALIMENTARE DI NAPOLI S.C.P.A. X X X CBCB - CZECH BANKING CREDIT BUREAU, A.S. ALTRE SOCIETA' PRAGA REPUBBLICA CECA CEESEG AG ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X CENTER HEINRICH - COLLIN - STRASSE 1 VERMIETUNGS GMBH ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X X X X CENTRAL REGISTER OF SECURITIES ALTRE SOCIETA' BANJA LUKA BOSNIA ED ERZEGOVINA CISFI SPA ALTRE SOCIETA' NAPOLI ITALIA X X CITTA' STUDI SPA ALTRE SOCIETA' BIELLA ITALIA X X CIVITA SICILIA S.R.L. ALTRE SOCIETA' PALERMO ITALIA X X CL DRITTE CAR LEASING GMBH & CO. KG I.L. ALTRE SOCIETA' AMBURGO GERMANIA X X CL DRITTE CAR LEASING VERWALTUNGSGESELLSCHAFT MBH I.L. ALTRE SOCIETA' AMBURGO GERMANIA X X CLASS CNBC SPA ALTRE SOCIETA' MILANO ITALIA X X CO.SVI.G. SCRL ALTRE SOCIETA' ROMA ITALIA X X COLORADO -ASSOCIAZIONE IN PARTECIPAZIONE FUGA DI CERVELLI ALTRE SOCIETA' MILANO ITALIA X X COMPAGNIA INVESTIMENTI E SVILUPPO C.I.S. - SPA ALTRE SOCIETA' VILLAFRANCA ITALIA X X COMPAGNIE FONCIERE DU VIN S.A. - (IN FORMA ABBREVIATA CFV S.A.) ALTRE SOCIETA' LUSSEMBURGO LUSSEMBURGO X X CONSORZIO PATTICHIARI ALTRE SOCIETA' ROMA ITALIA X X CONSORZIO PER LO SVILUPPO INDUSTRIALE DELLA PROVINCIA DI RIETI ALTRE SOCIETA' RIETI ITALIA X X CONSORZIO ROMA RICERCHE ALTRE SOCIETA' ROMA ITALIA X X COSTA PARCHI SPA ALTRE SOCIETA' CATTOLICA ITALIA X X ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X DELTATERRA GESELLSCHAFT FUR IMMOBILIENVERWALTUNG MBH X INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 50 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Ambito di applicazione Trattamento nelle segnalazioni prudenziali AFS Costo Patrimonio netto Proporzionale RWA Stato Tipologia Città Ragione sociale Trattamento IAS/IFRS Integrale Sede DFA DEGGENDORFER FREIHAFEN ANSIEDLUNGS-GMBH ALTRE SOCIETA' DEGGENDORF GERMANIA X DUSSELDORFER BORSENHAUS GMBH ALTRE SOCIETA' DUSSELDORF GERMANIA X X DUTY FREE ZONE BOURGAS AD ALTRE SOCIETA' BOURGAS BULGARIA X X EBG - EUROPAY BETEILIGUNGS GMBH ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X X EINKAUFSGALERIE ROTER TURM BETEILIGUNGS GMBH & CO. KG X ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X EINKAUFSGALERIE ROTER TURM CHEMNITZ GMBH & CO. KG ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X ERG RENEW SPA ALTRE SOCIETA' MILANO ITALIA X X EUROCLASS MULTIMEDIA HOLDING S.A. ALTRE SOCIETA' LUSSEMBURGO LUSSEMBURGO X X ALTRE SOCIETA' LEGNANO (MILANO) ITALIA X X EUROPEAN DATAWAREHOUSE GMBH ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X EUROSANITA' S.P.A. ALTRE SOCIETA' ROMA ITALIA X X FELICITAS GMBH I.L. ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X FENICE SRL ALTRE SOCIETA' MILANO ITALIA X FIERA DI FORLI SPA ALTRE SOCIETA' FORLI' ITALIA X X FIERA TRIESTE SPA IN LIQUIDAZIONE ALTRE SOCIETA' TRIESTE ITALIA X X FILM & ENTERTAINMENT VIP MEDIENFONDS 4 GMBH & CO. KG ALTRE SOCIETA' GRUNWALD GERMANIA X X FILMAURO SRL ASSOCIAZIONE IN PARTECIPAZIONE COLPI DI FULMINE ALTRE SOCIETA' ROMA ITALIA X X FILMAURO SRL ASSOCIAZIONE IN PARTECIPAZIONE COLPO DI FORTUNA ALTRE SOCIETA' ROMA ITALIA X X FILMAURO SRL ASSOCIAZIONE IN PARTECIPAZIONE SOTTO UNA BUONA STELLA ALTRE SOCIETA' ROMA ITALIA X X G.A.L. DELL'ALTA MARCA TREVIGIANA SCRL ALTRE SOCIETA' PIEGHE DI SOLIGO ITALIA X X G.A.L. TERRE DI MARCA SCRL ALTRE SOCIETA' GORGO AL MONTICANO ITALIA X X GABETTI PROPERTY SOLUTIONS SPA ALTRE SOCIETA' MILANO ITALIA X X GARAGE AM HOF GESELLSCHAFT M.B.H. ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X X GARANTIQA HITELGARANCIA ZRT. ALTRE SOCIETA' BUDAPEST UNGHERIA X X GELDSERVICE AUSTRIA LOGISTIK FUER WERTGESTIONIERUNG UND TRANSPORTKOORDINATION GMBH ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X X GESCHUETZTE WERKSTAETTE WR. NEUSTADT GESELLSCHAFT M.B.H. ALTRE SOCIETA' WR. NEUSTADT AUSTRIA X X GESFOE GEMEINNUETZIGE BAU- UND SIEDLUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. ALTRE SOCIETA' REGAU AUSTRIA X GOLF CLUB MODENA SPA ALTRE SOCIETA' COLOMBARO DI FORMIGINE ITALIA X X GOLFPARK KLOPEINERSEE-SUEDKAERNTEN GMBH & CO. KG ALTRE SOCIETA' ST.KANZIAN AUSTRIA X X ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X EUROIMPRESA LEGNANO S.C.R.L. H.F.S. IMMOBILIENFONDS BAHNHOFSPASSAGEN POTSDAM GMBH & CO. KG H.F.S. IMMOBILIENFONDS DAS SCHLOSS BERLIN-STEGLITZ GMBH & CO. KG H.F.S. IMMOBILIENFONDS DEUTSCHLAND 1 GMBH & CO. KG H.F.S. IMMOBILIENFONDS DEUTSCHLAND 10 GMBH & CO. KG H.F.S. IMMOBILIENFONDS DEUTSCHLAND 11 GMBH & CO. KG 51 X X Trattamento nelle segnalazioni prudenziali Patrimonio netto Trattamento IAS/IFRS Proporzionale Sede X X ALTRE SOCIETA' GERMANIA X X ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X H.F.S. IMMOBILIENFONDS EUROPA 2 BETEILIGUNGS GMBH ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X H.F.S. IMMOBILIENFONDS EUROPA 3 BETEILIGUNGS B.V. ALTRE SOCIETA' L'AJA OLANDA X X ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X H.F.S. IMMOBILIENFONDS SCHWEINFURT GMBH & CO. KG ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X H.F.S. LEASINGFONDS GMBH ALTRE SOCIETA' EBERSBERG GERMANIA X X H.F.S. VALUE MANAGEMENT GMBH ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X H.F.S. ZWEITMARKTFONDS DEUTSCHLAND 1 GMBH & CO. KG ALTRE SOCIETA' EBERSBERG GERMANIA X X H.F.S. ZWEITMARKTFONDS DEUTSCHLAND 2 GMBH & CO. KG ALTRE SOCIETA' EBERSBERG GERMANIA X X H.F.S. IMMOBILIENFONDS DEUTSCHLAND 16 GMBH & CO. KG H.F.S. IMMOBILIENFONDS DEUTSCHLAND 18 GMBH & CO. KG H.F.S. IMMOBILIENFONDS DEUTSCHLAND 19 GMBH & CO. KG H.F.S. IMMOBILIENFONDS DEUTSCHLAND 3 GMBH & CO. KG H.F.S. IMMOBILIENFONDS DEUTSCHLAND 4 GMBH & CO. KG H.F.S. IMMOBILIENFONDS DEUTSCHLAND 6 GMBH & CO. KG H.F.S. IMMOBILIENFONDS DEUTSCHLAND 7 GMBH & CO. KG H.F.S. IMMOBILIENFONDS DEUTSCHLAND 8 GMBH & CO. KG H.F.S. IMMOBILIENFONDS DEUTSCHLAND 9 GMBH & CO. KG H.F.S. IMMOBILIENFONDS GMBH & CO. EUROPA 3 KG H.F.S. IMMOBILIENFONDS KOLN GMBH & CO. KG H.F.S. ZWEITMARKTFONDS DEUTSCHLAND 3 KG GMBH & CO. KG X ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X H.F.S. ZWEITMARKTFONDS DEUTSCHLAND 4 GMBH & CO. KG ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X HEIZKRAFTWERK COTTBUS VERWALTUNGS GMBH ALTRE SOCIETA' COTTBUS GERMANIA X X HEIZKRAFTWERKE-POOL-VERWALTUNGS-GMBH ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X HOBEX AG ALTRE SOCIETA' WALS-SIEZENHEIM AUSTRIA X HP IT-SOLUTIONS GESELLSCHAFT MIT BESCHRAENKTER HAFTUNG ALTRE SOCIETA' INNSBRUCK AUSTRIA X HROK DOO ALTRE SOCIETA' ZAGABRIA CROAZIA X ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X HVBFF LEASING-FONDS VERWALTUNGS GMBH ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X HVBFF OBJEKT LEIPZIG GMBH ALTRE SOCIETA' LEIPZIG GERMANIA X X HVB LIFE SCIENCE GMBH HVBFF BAUMANAGEMENT GMBH HVBFF KAPITALVERMITTLUNGS GMBH HVBFF LEASING & INVESTITION GMBH & CO ERSTE KG HVBFF LEASING OBJEKT GMBH X X X INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 52 AL 30 GIUGNO 2014 AFS GERMANIA MONACO DI BAVIERA H.F.S. IMMOBILIENFONDS DEUTSCHLAND 15 GMBH & CO. KG Costo MONACO DI BAVIERA Integrale ALTRE SOCIETA' RWA H.F.S. IMMOBILIENFONDS DEUTSCHLAND 12 GMBH & CO. KG Stato Tipologia Città Ragione sociale >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Ambito di applicazione Trattamento nelle segnalazioni prudenziali AFS Costo Patrimonio netto Proporzionale RWA Stato Tipologia Città Ragione sociale Trattamento IAS/IFRS Integrale Sede HYPO-REAL HAUS- UND GRUNDBESITZ GESELLSCHAFT MBH ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X IGEPA GEWERBEPARK GMBH & CO VERMIETUNGS KG ALTRE SOCIETA' FURSTENFELDBRUCK GERMANIA X X IMOF SPA - SOCIETA' CONSORTILE PER LA REALIZZAZIONE DEL CENTRO AGROALIMENTARE ALL'INGROSSO DI FONDI ALTRE SOCIETA' FONDI ITALIA X X INGOSSTRAKH ALTRE SOCIETA' MOSCA RUSSIA X X INTERBANKING SYSTEMS S.A. (DIAS S.A.) ALTRE SOCIETA' MAROUSSI GRECIA X X INTERNATIONAL FACTORS GROUP SCRL ALTRE SOCIETA' BRUXELLES BELGIO X X INTERPORTO BOLOGNA SPA ALTRE SOCIETA' BOLOGNA ITALIA X X INTERPORTO CAMPANO S.P.A. ALTRE SOCIETA' NAPOLI ITALIA X X INTERPORTO DI ROVIGO SPA ALTRE SOCIETA' ROVIGO ITALIA X X INTERPORTO MARCHE SPA ALTRE SOCIETA' JESI ITALIA X X INTERPORTO PADOVA SPA ALTRE SOCIETA' PADOVA ITALIA X X ISFOR 2000 S.C.P.A. ALTRE SOCIETA' BRESCIA ITALIA X X ISTICA - ISTITUTO IMMOBILIARE DI CATANIA SPA ALTRE SOCIETA' CATANIA ITALIA X X ISTITUTO DELLA ENCICLOPEDIA ITALIANA FONDATA DA G.TRECCANI S.P.A. ALTRE SOCIETA' ROMA ITALIA X X ISTITUTO EUROPEO DI ONCOLOGIA SRL ALTRE SOCIETA' MILANO ITALIA X X ITALCARNI SOCIETA COOPERATIVA AGRICOLA ALTRE SOCIETA' MIGLIARINA DI CARPI (MODENA) ITALIA X X ITALIAN INTERNATIONAL FILM - ASSOCIAZIONE IN PARTECIPAZIONI L' ULTIMA SPIAGGIA ALTRE SOCIETA' ROMA ITALIA X X ITALTEL SPA ALTRE SOCIETA' SETTIMO MILANESE ITALIA X X KOC KUELTUER SANAT VE TANITIM HITZMETLERI VE TICARET (KOC KUELTUER SANAT TANITIM AS) ALTRE SOCIETA' ISTANBUL TURCHIA X KREDITNI BIRO SISBON, UPRAVLJALEC SISTEMA IZMENJAVE INFORMACIJO BONITETI STRANK, D.O.O. X X ALTRE SOCIETA' LJUBLJANA SLOVENIA X LANDOS IMMOBILIEN- UND PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X LIFE BRITANNIA MANAGEMENT GMBH ALTRE SOCIETA' GRUNWALD GERMANIA X X LIFE GMBH & CO ERSTE KG ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X LIFE GMBH & CO. ZWEITE KG ALTRE SOCIETA' GRUNWALD GERMANIA X X LIFE VERWALTUNGS ERSTE GMBH ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X LIFE VERWALTUNGS ZWEITE GMBH ALTRE SOCIETA' GRUNWALD GERMANIA X X LUX VIDE FINANZIARIA SPA ASSOCIAZIONE IN PARTECIPAZIONE BIANCA COME IL LATTE ROSSA COME IL SANGUE ALTRE SOCIETA' ROMA ITALIA X M.A.I.L. REAL ESTATE MANAGEMENT JOTA BRATISLAVA S.R.O. ALTRE SOCIETA' BRATISLAVA SLOVACCHIA X MANTOVA INTERPORTO SRL ALTRE SOCIETA' MANTOVA ITALIA X X MARINA DI NETTUNO CIRCOLO NAUTICO S.P.A. ALTRE SOCIETA' NETTUNO (ROMA) ITALIA X X MARTIN SCHMALZLE GRUNDESTUCKSGESELLSCHAFT OBJEKT WOLFSBURG GMBH & CO. KG ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X 53 X X X Trattamento nelle segnalazioni prudenziali AFS Costo Patrimonio netto Proporzionale RWA Stato Tipologia Città Ragione sociale Trattamento IAS/IFRS Integrale Sede MBG MITTELSTANDISCHE BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT BADEN-WURTTEMBERG GMBH ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X MBG MITTELSTANDISCHE BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT RHEINLAND-PFALZ MBH ALTRE SOCIETA' MAINZ GERMANIA X X MBG MITTELSTANDISCHE BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT SCHLESWIG-HOLSTEIN MBH ALTRE SOCIETA' KIEL GERMANIA X X MEDNAV S.P.A. ALTRE SOCIETA' ROMA ITALIA X X MEGAPARK INVEST GMBH ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X MILANOSESTO SPA ALTRE SOCIETA' MILANO ITALIA X X MITTELSTANDISCHE BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT BERLINBRANDENBURG GMBH ALTRE SOCIETA' SCHWERIN GERMANIA X X MITTELSTANDISCHE BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT MECKLENBURG-VORPOMMERN MBH ALTRE SOCIETA' SCHWERIN GERMANIA X X MITTELSTANDISCHE BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT NIEDERSACHSEN (MBG) MBH ALTRE SOCIETA' HANNOVER GERMANIA X X MITTELSTANDISCHE BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT SACHSEN MBH ALTRE SOCIETA' DRESDA GERMANIA X X MITTELSTANDISCHE BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT SACHSEN-ANHALT MIT BESCHRANKTER HAFTUNG ALTRE SOCIETA' MAGDEBURGO GERMANIA X X MITTELSTANDISCHE BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT THURINGEN MBH ALTRE SOCIETA' ERFURT GERMANIA X X MIZUHO CORPORATE BANK - BA INVESTMENT CONSULTINGGMBH ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X X MOTION PICTURE PRODUCTION GMBH ALTRE SOCIETA' GRUNWALD GERMANIA X X MOTION PICTURE PRODUCTION GMBH & CO. ERSTE KG ALTRE SOCIETA' GRUNWALD GERMANIA X X ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X MUTNEGRA BETEILIGUNGS- UND VERWALTUNGS-GMBH ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X NATURAL STONE INVESTMENTS SA ALTRE SOCIETA' LUSSEMBURGO LUSSEMBURGO X X NEUMAYER TEKFOR VERWALTUNGS GMBH I.L. ALTRE SOCIETA' OFFENBURG GERMANIA X X NOMISMA - SOCIETA' DI STUDI ECONOMICI SPA ALTRE SOCIETA' BOLOGNA ITALIA X X OFFICINAE VERDI SOCIETA' PER AZIONI ALTRE SOCIETA' ROMA ITALIA X X OGR-CRT SOCIETA' CONSORTILE PER AZIONI ALTRE SOCIETA' TORINO ITALIA X X OJSC NATIONAL BUREAU OF CREDIT HISTORIES ALTRE SOCIETA' MOSCA RUSSIA X ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X MUHOGA MUNCHNER HOCHGARAGEN GESELLSCHAFT MIT BESCHRANKTER HAFTUNG OMNIA GRUNDSTUCKS-GMBH X X X ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X OMNIA GRUNDSTUCKS-GMBH & CO. OBJEKT OSTRAGEHEGE KG ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X OPP DEUTSCHLAND BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT MBH ALTRE SOCIETA' BERLINO GERMANIA X X OSCA GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT MBH & CO. KG ALTRE SOCIETA' GRUNWALD GERMANIA X X OT-OPTIMA TELEKOM DOO ALTRE SOCIETA' OMNIA GRUNDSTUCKS-GMBH & CO. BETRIEBS KG CROAZIA X X ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X P.A.N. VERWALTUNGS GMBH ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X P.B. SRL IN LIQUIDAZIONE ALTRE SOCIETA' MILANO ITALIA X X P.A.N. GMBH & CO. KG INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 54 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Ambito di applicazione Trattamento nelle segnalazioni prudenziali AFS Costo Patrimonio netto Proporzionale RWA Stato Tipologia Città Ragione sociale Trattamento IAS/IFRS Integrale Sede PACO CINEMATOGRAFICA SRL - ASSOCIAZIONE IN PARTECIPAZIONI THE BEST OFFER ALTRE SOCIETA' ROMA ITALIA X X PALOMAR SPA ASSOCIAZIONE IN PARTECIPAZIONE L'INTREPIDO ALTRE SOCIETA' ROMA ITALIA X X PATTO 2000 SCARL ALTRE SOCIETA' CITTA DELLA PIEVE ITALIA X X PEGASO INVESTIMENTI - CAMPIONI D'IMPRESA SPA ALTRE SOCIETA' TORINO ITALIA X X ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X PERTERRA GESELLSCHAFT FUR IMMOBILIENVERWALTUNG MBH ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X PETROL, SLOVENSKA ENERGETSKA DRU-BA, D.D. ALTRE SOCIETA' LJUBLJANA SLOVENIA X X PEVEC D.D. ALTRE SOCIETA' BJELOVAR CROAZIA X X PONTI ENGINEERING SCARL ALTRE SOCIETA' CITTA DI CASTELLO ITALIA X X POSLOVNI SISTEM MERCATOR D.D. (MERCATOR D.D.) ALTRE SOCIETA' LJUBLJANA SLOVENIA X X PRELIOS SPA ALTRE SOCIETA' MILANO ITALIA X X PROJEKTENTWICKLUNG SCHOENEFELD VERWALTUNGSGESELLSCHAFT MBH PEGASUS PROJECT STADTHAUS HALLE GMBH ALTRE SOCIETA' SCHOENEFELD GERMANIA X X QUINTERRA GESELLSCHAFT FUR IMMOBILIENVERWALTUNG MBH ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X RAMSES-IMMOBILIENHOLDING GMBH ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X X REAL (E) VALUE IMMOBILIEN BEWERTUNGSGMBH ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X X REAL INVEST PROPERTY GMBH & CO SPB JOTA KG ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X X REGGIO EMILIA FIERE S.R.L. IN CONCORDATO PREVENTIVO ALTRE SOCIETA' REGGIO EMILIA ITALIA X X REGGIO EMILIA INNOVAZIONE S.C.A R.L. ALTRE SOCIETA' REGGIO EMILIA ITALIA X X RIMINITERME SPA ALTRE SOCIETA' MIRAMARE DI RIMINI ITALIA X X RISANAMENTO SPA ALTRE SOCIETA' MILANO ITALIA X X ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X ROTUS IMMOBILIEN-VERWALTUNGS GMBH ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X ROUBINI GLOBAL ECONOMICS LLC ALTRE SOCIETA' WILMINGTON U.S.A. X X S.A.S.E. SPA ALTRE SOCIETA' PERUGIA ITALIA X X SALZBURGER UNTERNEHMENSBETEILIGUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. ALTRE SOCIETA' SALISBURGO AUSTRIA X X SATEL SABAH TELEVIZYON PRODUKSIYON A.S. (SATEL) ALTRE SOCIETA' ISTANBUL TURCHIA X X SAVA D.D., DRU-BA ZA UPRAVLJANJE IN FINANCIRANJE, D.D. ALTRE SOCIETA' KRANJ SLOVENIA X X SHOPPING USA GMBH & CO. ERSTE IMMOBILIEN KG I.L. ALTRE SOCIETA' AMBURGO GERMANIA X X SIA SPA ALTRE SOCIETA' MILANO ITALIA X X SICILIA CONVENTION BUREAU S.C.A R.L ALTRE SOCIETA' CATANIA ITALIA X X SINERA AG IN LIQUIDATION ALTRE SOCIETA' ZURIGO SVIZZERA X X SK BV GRUNDSTUCKSENTWICKLUNG VERWALTUNG GMBH I.L. ALTRE SOCIETA' COLONIA GERMANIA X X SOCIETA COOPERATIVA BILANCIAI CAMPOGALLIANO ALTRE SOCIETA' CAMPOGALLIANO ITALIA X X SOCIETA' ITALIANA DI MONITORAGGIO S.P.A. ALTRE SOCIETA' ROMA ITALIA X X ROLIN GRUNDSTUCKSPLANUNGS- UND VERWALTUNGSGESELLSCHAFT MBH 55 Trattamento nelle segnalazioni prudenziali AFS Costo Patrimonio netto Proporzionale RWA Stato Tipologia Città Ragione sociale Trattamento IAS/IFRS Integrale Sede SOCIETY FOR WORLDWIDE INTERBANK FINANCIAL TELECOMMUNICATION S.C. (S.W.I.F.T.) ALTRE SOCIETA' LA HULPE BELGIO X X SOFIA L.P. ALTRE SOCIETA' ST. PETER PORT GUERNSEY X X SPA IMMOBILIARE FIERA DI BRESCIA ALTRE SOCIETA' BRESCIA ITALIA X X SPACE SPA ALTRE SOCIETA' MILANO ITALIA X X SPARKASSEN IT HOLDING AG ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X X STAR22 PLANUNGS - UND ERRICHTUNGS GMBH ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X X STIL NOVO PARTECIPAZIONI SPA ALTRE SOCIETA' MILANO ITALIA X X STUDIENGESELLSCHAFT FUER ZUSAMMENARBEIT IM ZAHLUNGSVERKEHR (STUZZA) G.M.B.H. ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X X TC-TERTIA PROJEKTVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X TECHNOLOGIE-U DIENSTLEISTUNGSZENTRUM ENNSTAL ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X X THERME WIEN G.M.B.H. & CO KG ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X X THERME WIEN GES.M.B.H. ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X X TREUCONSULT PROPERTY ALPHA GMBH ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X X TREUCONSULT PROPERTY BETA GMBH ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X X TREUCONSULT PROPERTY EPSILON GMBH ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X X TSG EDV-TERMINAL-SERVICE GES.M.B.H. ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X X TURKIYE PETROLLERI AO ALTRE SOCIETA' ANKARA TURCHIA X X UNIPEG - SOCIETA COOPERATIVA AGRICOLA ALTRE SOCIETA' REGGIO EMILIA ITALIA X X VALUE TRANSFORMATION SERVICES SPA ALTRE SOCIETA' VERONA ITALIA X X VBII INDUSTRIE UND IMMOBILIEN GMBH IN LIQ ALTRE SOCIETA' AMBURGO GERMANIA X X VBW BAUEN UND WOHNEN GMBH ALTRE SOCIETA' BOCHUM GERMANIA X X VICTORIA-VOLKSBANKEN PENSIONSKASSEN AKTIENGESELLSCHAFT ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X X VINCENZO ZUCCHI SPA ALTRE SOCIETA' RESCALDINA ITALIA X X WACHSTUMSINITIATIVE SUDERELBE AKTIENGESELLSCHAFT ALTRE SOCIETA' AMBURGO GERMANIA X X WCREM CANADIAN MANAGEMENT INC. ALTRE SOCIETA' TORONTO CANADA X WEALTHCAP AIRCRAFT 1 GMBH & CO. KG ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X WEALTHCAP AIRCRAFT 25 GMBH & CO. KG ALTRE SOCIETA' GRUNWALD GERMANIA X X WEALTHCAP AIRCRAFT 26 GMBH CO. KG ALTRE SOCIETA' GRUNWALD GERMANIA X X WEALTHCAP AIRCRAFT 27 GMBH & CO GESCHLOSSENE INVESTMENTKG ALTRE SOCIETA' GRUNWALD GERMANIA X X ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X WEALTHCAP DRITTE EUROPA IMMOBILIEN VERWALTUNGSGESELLSCHAFT MBH WEALTHCAP ENTITY SERVICE GMBH WEALTHCAP EQUITY SEKUNDAR GMBH WEALTHCAP ERSTE KANADA IMMOBILIEN VERWALTUNGSGESELLSCHAFT MBH WEALTHCAP EUROPA ERSTE IMMOBILIEN - OBJEKTE NIEDERLANDE - VERWALTUNGS GMBH X X INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 56 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Ambito di applicazione Trattamento nelle segnalazioni prudenziali WEALTHCAP EUROPA IMMOBILIEN FUNFTE OBHEKTE OSTERREICH KOMPLEMENTAR GMBH AFS Costo Patrimonio netto Proporzionale RWA Stato Tipologia Città Ragione sociale Trattamento IAS/IFRS Integrale Sede ALTRE SOCIETA' GRUNWALD GERMANIA X X ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X WEALTHCAP INFRASTRUCTURE FUND I GMBH & CO. KG ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X WEALTHCAP INFRASTRUKTUR AMERIKA GMBH & CO. KG ALTRE SOCIETA' GRUNWALD GERMANIA X X WEALTHCAP LEASING 1 GMBH & CO. KG ALTRE SOCIETA' GRUNWALD GERMANIA X X WEALTHCAP LEASING 2 GMBH & CO KG ALTRE SOCIETA' GRUNWALD GERMANIA X X WEALTHCAP LEASING 3 GMBH & CO. KG ALTRE SOCIETA' GRUNWALD GERMANIA X X WEALTHCAP LEASING 4 GMBH & CO KG ALTRE SOCIETA' GRUNWALD GERMANIA X X WEALTHCAP LEBENSWERT 1 GMBH & CO. KG ALTRE SOCIETA' GRUNWALD GERMANIA X X WEALTHCAP LEBENSWERT 2. GMBH & CO. KG ALTRE SOCIETA' GRUNWALD GERMANIA X X WEALTHCAP LIFE BRITANNIA 2 GMBH & C0 KG ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X WEALTHCAP LIFE USA 4 GMBH & CO. KG ALTRE SOCIETA' GRUNWALD GERMANIA X X ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X WEALTHCAP OBJEKT RIEM GMBH & CO KG ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X WEALTHCAP OBJEKT-VORRAT 2 GMBH & CO. KG ALTRE SOCIETA' WEALTHCAP EUROPA IMMOBILIEN SIEBTE OBJEKTE TERREICH KOMPLEMENT GMBH WEALTHCAP EUROPA IMMOBILIEN VERWALTUNGS GMBH WEALTHCAP IMMOBILIEN DEUTSCHLAND 38 GMBH & CO GESCHLOSSENE INVESTMENT KG WEALTHCAP IMMOBILIEN UND VERWALTUNG SEKUNDAR GMBH WEALTHCAP IMMOBILIENFONDS DEUTSCHLAND 30 GMBH & CO. KG WEALTHCAP IMMOBILIENFONDS DEUTSCHLAND 31 GMBH & CO. KG WEALTHCAP IMMOBILIENFONDS DEUTSCHLAND 32 GMBH & CO. KG WEALTHCAP IMMOBILIENFONDS DEUTSCHLAND 33 GMBH & CO KG WEALTHCAP IMMOBILIENFONDS DEUTSCHLAND 34 GMBH & CO. KG WEALTHCAP IMMOBILIENFONDS DEUTSCHLAND 35 GMBH & CO. KG WEALTHCAP IMMOBILIENFONDS DEUTSCHLAND 36 GMBH & CO. KG WEALTHCAP IMMOBILIENFONDS DEUTSCHLAND 37 GMBH & CO KG WEALTHCAP OBJEKT HUFELANDSTRASSE GMBH & CO KG X GERMANIA X X GERMANIA X X WEALTHCAP PEIA SEKUNDAR GMBH ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA WEALTHCAP PHOTOVOLTAIK 1 GMBH & CO. KG ALTRE SOCIETA' GRUNWALD GERMANIA X ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X WEALTHCAP REAL ESTATE SEKUNDAR GMBH ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X WEALTHCAP SACHWERTE PORTFOLIO 1 GMBH & CO. KG ALTRE SOCIETA' GRUNWALD GERMANIA X WEALTHCAP PRIVATE EQUITY GMBH WEALTHCAP PRIVATE EQUITY SEKUNDAR GMBH WEALTHCAP REAL ESTATE GMBH WEALTHCAP REAL ESTATE KOMPLEMENTAR GMBH 57 X X Trattamento nelle segnalazioni prudenziali WEALTHCAP SACHWERTE PORTFOLIO 2 KOMPLEMENTAR GMBH ALTRE SOCIETA' GRUNWALD GERMANIA X WEALTHCAP US LIFE DRITTE GMBH & CO.KG ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X WEALTHCAP VORRATS-1 GMBH ALTRE SOCIETA' GRUNWALD GERMANIA X X WEALTHCAP VORRATS-2 GMBH AFS Costo Patrimonio netto Proporzionale RWA Stato Tipologia Città Ragione sociale Trattamento IAS/IFRS Integrale Sede X X ALTRE SOCIETA' GRUNWALD GERMANIA X X WEALTHCAP ZWEITE EUROPA IMMOBILIEN VERWALTUNGSGESELLSCHAFT MBH ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X X WEALTHCAP ZWEITMARKT 3 BASIS GMBH & CO.KG ALTRE SOCIETA' GRUNWALD GERMANIA X X WEALTHCAP ZWEITMARKT 3 PLUS GMBH & CO. KG ALTRE SOCIETA' GRUNWALD GERMANIA X X X WEALTHCAP ZWEITMARKTWERTE IMMOBILIEN 4 GMBH & CO. KG ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X WEALTHCAP ZWEITMARKTWERTE IMMOBILIEN 4 KOMPLEMENTAR GMBH ALTRE SOCIETA' MONACO DI BAVIERA GERMANIA X WESTFONDS 5 BUEROPARK AACHEN LAURENSBERG KG ALTRE SOCIETA' DUSSELDORF GERMANIA X X WESTFONDS 5 PALAZZO FIORENTINO FRANKFURT KG ALTRE SOCIETA' DUSSELDORF GERMANIA X X WESTFONDS 5 WALLE-CENTER BREMEN KG ALTRE SOCIETA' DUSSELDORF GERMANIA X X WH - ERSTE GRUNDSTUCKS GMBH & CO. KG ALTRE SOCIETA' SCHOENEFELD GERMANIA X X WIRTSCHAFTSVEREIN DER MITARBEITERINNEN DER UNICREDIT BANK AUSTRIA E.GEN. ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X WOHNUNGSBAUGESELLSCHAFT DER STADT ROTHENBACH A.D.PEGNITZ MIT BESCHRANKTER HAFTUNG ALTRE SOCIETA' ROTHENBACH A.D. PEGNITZ GERMANIA X X WWE WOHN- UND WIRTSCHAFTSPARK ENTWICKLUNGSGESELLSCHAFT M.B.H. ALTRE SOCIETA' VIENNA AUSTRIA X X YAPI KREDI KUELTUER-SANAT YAYINCILIK TICARET VE SANAYI AS ALTRE SOCIETA' ISTANBUL TURCHIA X YATIRIM FINANSMAN A.S. ALTRE SOCIETA' ISTANBUL TURCHIA X ALEXANDA GV GMBH & Co. VERMIETUNGS KG ALTRE SOCIETA' SPV WIESBADEN GERMANIA X X BARD BUILDING GMBH & Co. KG ALTRE SOCIETA' SPV EMDEN GERMANIA X X BARD EMDEN ENERGY GMBH & Co. KG ALTRE SOCIETA' SPV EMDEN GERMANIA X X BARD ENGINEERING GMBH ALTRE SOCIETA' SPV EMDEN GERMANIA X X BARD HOLDING GMBH ALTRE SOCIETA' SPV EMDEN GERMANIA X X BARD LOGISTIK GMBH ALTRE SOCIETA' SPV EMDEN GERMANIA X X BARD NEARSHORE HOOKSIEL GMBH ALTRE SOCIETA' SPV EMDEN GERMANIA X X BARD PHONIX VERWALTUNGS GMBH ALTRE SOCIETA' SPV EMDEN GERMANIA X X BARD SCHIFFSBETRIEBSGESELLSCHAT MBH & Co. NATALIE KG ALTRE SOCIETA' SPV EMDEN GERMANIA X X BARD SERVICE GMBH ALTRE SOCIETA' SPV EMDEN GERMANIA X X BUITENGAATS HOLDING B.V. ALTRE SOCIETA' SPV EEMSHAVEN OLANDA X X CUXHAVEN STEEL CONSTRUCTION GMBH ALTRE SOCIETA' SPV CUXHAVEN GERMANIA X X EUROPE REAL-ESTATE INVESTMENT FUND ALTRE SOCIETA' SPV BUDAPEST UNGHERIA X X GRAND CENTRAL FUNDING CORPORATION ALTRE SOCIETA' SPV NEW YORK U.S.A. X X OSI OFF-SHORE SERVICE INVEST GMBH ALTRE SOCIETA' SPV AMBURGO GERMANIA X X OWS LOGISTIK GMBH ALTRE SOCIETA' SPV EMDEN GERMANIA X X X X X X INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 58 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Ambito di applicazione Trattamento nelle segnalazioni prudenziali GERMANIA X X OWS OCEAN ZEPHYR GMBH & Co. KG EMDEN GERMANIA X X OWS OFF-SHORE WIND SOLUTIONS GMBH ALTRE SOCIETA' SPV EMDEN GERMANIA X X OWS WINDLIFT 1 CHARTER GMBH & Co. KG ALTRE SOCIETA' SPV EMDEN GERMANIA X X HVB SERVICES SOUTH AFRICA (PROPRIETARY) LIMITED ALTRE SOCIETA' / SOCIETA' STRUMENTALI (*) JOHANNESBURG REPUBBLICA SUD AFRICANA X X MY DREI HANDELS GMBH ALTRE SOCIETA' / SOCIETA' STRUMENTALI (*) VIENNA AUSTRIA X X PALAIS ROTHSCHILD VERMIETUNGS GMBH ALTRE SOCIETA' / SOCIETA' STRUMENTALI (*) VIENNA AUSTRIA X X (*) Società appartenente al Gruppo Bancario consolidata al costo per immaterialità. 59 Costo EMDEN ALTRE SOCIETA' SPV AFS Patrimonio netto ALTRE SOCIETA' SPV Stato OWS NATALIA BEKKER GMBH & Co. KG Città Integrale Tipologia RWA Ragione sociale Trattamento IAS/IFRS Proporzionale Sede Impedimenti giuridici o sostanziali, attuali o prevedibili, che ostacolano il rapido trasferimento di risorse patrimoniali o di fondi all’interno del gruppo. • • • • In considerazione della crisi finanziaria, con particolare riferimento al settore sovrano, talune Autorità di Vigilanza hanno chiesto, a partire dai precedenti semestri, che le società del Gruppo (compresa la Capogruppo) riducano la propria esposizione creditizia nei confronti di altre società del Gruppo operanti nelle rispettive giurisdizioni. In particolare, l’esposizione netta complessiva di UniCredit Bank AG nei confronti delle società del Gruppo UniCredit (escluse le società controllate da UniCredit Bank AG stessa), ammonta, al 30 giugno 2014, a circa € 8,2 miliardi, di cui circa € 3,5 miliardi di esposizione lorda per cassa. Al fine di ridurre e mitigare tale esposizione: o sono state fornite appropriate garanzie che includono la costituzione di pegni su strumenti finanziari da parte di UniCredit S.p.A. a fronte di esposizioni di UniCredit Bank AG verso UniCredit S.p.A. stessa, e o nel corso del primo semestre 2012, sono stati sottoscritti degli accordi di collateralizzazione (Credit Support Annex) a valere sugli ISDA Master Agreements che regolano l'operatività in derivati negoziati tra UniCredit Bank AG ed alcune società del Gruppo (tra cui UniCredit SpA, UniCredit Bank (Ireland) Plc e UniCredit Leasing S.p.A.) al fine di ottimizzare la gestione delle esposizioni infragruppo. UniCredit Spa (“UCI”) e UniCredit Bank AG (“UCB AG”) si sono impegnate con il Regolatore tedesco “Bundesanstalt für Finanzdienstleistungsaufsicht” (BaFin) a mantenere a livello di UCB AG un requisito patrimoniale aggiuntivo, oltre a quello regolamentare, che porta il coefficiente di solvibilità minimo a superare il 13% alla data del 30 giugno 2014. Tale impegno è volto a mantenere un capitale sufficiente –per UCB AG sia a livello individuale sia a livello sub-consolidato – che permetta di assorbire ogni eventuale perdita potenzialmente derivante da carenze nelle politiche di risk management e si intende valido fino a quando tali carenze non saranno ritenute recuperate da BaFin. Inoltre, si rileva l’impegno di non attuare misure che potrebbero portare il capitale di UCB AG al disotto della soglia concordata. Si rilevano presso alcune giurisdizioni e altre entità estere del Gruppo impegni, a livello locale, a mantenere il capitale regolamentare al disopra delle soglie normativamente fissate; si ritiene che tali impegni non abbiano nel complesso un impatto significativo sulla situazione patrimoniale del Gruppo. Esistono inoltre vincoli alla disponibilità di alcune attività patrimoniali in quanto connesse alla ordinaria operatività (ad es. pronti contro termini, prestito titoli, etc.). Stante la situazione di incertezza economica e politica del paese, si evidenzia che l’esposizione netta di Gruppo, vero le controllate ucraine, è pari, al 30 giugno 2014, a circa 1,3 miliardi di euro. INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 60 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Ambito di applicazione Denominazione di tutte le controllate non incluse nel consolidamento e ammontare aggregato delle loro deficienze patrimoniali rispetto ad eventuali requisiti patrimoniali obbligatori. In elenco le società bancarie, finanziarie e strumentali controllate direttamente o indirettamente da UniCredit S.p.A. iscritte al Gruppo Bancario che per immaterialità sono mantenute al costo. Al 30 giugno 2014 non risultano per queste società, deficienze patrimoniali rispetto ad eventuali requisiti patrimoniali obbligatori. Sede Ragione sociale Tipologia Città Stato BANK AUSTRIA-CEE BETEILIGUNGSGMBH SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA CAFU VERMOEGENSVERWALTUNG GMBH SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA COBB BETEILIGUNGEN UND LEASING GMBH SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA GE.S.E.T.T. - GESTIONE SERVIZI ESAZIONE TRIBUTI E TESORERIE S.P.A. IN LIQUIDAZIONE SOCIETA' FINANZIARIE ROMA ITALIA HVB LONDON TRADING LTD. SOCIETA' FINANZIARIE LONDRA HVB SERVICES SOUTH AFRICA (PROPRIETARY) LIMITED SOCIETA' STRUMENTALI JOHANNESBURG REGNO UNITO REPUBBLICA SUD AFRICANA LLC UKRSOTSFINANCE SOCIETA' FINANZIARIE KIEV UCRAINA MY DREI HANDELS GMBH SOCIETA' STRUMENTALI VIENNA AUSTRIA PALAIS ROTHSCHILD VERMIETUNGS GMBH SOCIETA' STRUMENTALI VIENNA AUSTRIA PAYTRIA UNTERNEHMENSBETEILIGUNGEN GMBH SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA SFS FINANCIAL SERVICES GMBH SOCIETA' FINANZIARIE VIENNA AUSTRIA UNICREDIT (U.K.) TRUST SERVICES LTD SOCIETA' FINANZIARIE LONDRA REGNO UNITO VEREINWEST OVERSEAS FINANCE (JERSEY) LIMITED SOCIETA' FINANZIARIE ST. HELIER JERSEY 61 INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 62 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Fondi Propri Fondi Propri Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*) 1 2 3 Emittente Codice identificativo (1) Legislazione applicabile allo strumento (2) 7 Trattamento regolamentare Disposizioni transitorie del CRR Disposizioni del CRR post-transitorie Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di singolo ente e consolidato Tipologia di strumento 8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3) 4 5 6 9 9a 9b 10 11 12 13 14 Importo nominale dello strumento: importo originario della valuta di emissione (milioni) Importo nominale dello strumento: importo originario valuta di emissione Importo nominale dello strumento: conversione in euro dell'importo originario (milioni di euro) Prezzo di emissione Prezzo di rimborso Classificazione contabile Data di emissione originaria Irredimibile o a scadenza Data di scadenza originaria Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione preventiva dell'Autorità di Vigilanza Data del rimborso anticipato facoltativo 15 Date del rimborso anticipato eventuale e importo del rimborso 16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile Cedole / Dividendi Dividendi/cedole fissi o variabili Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 17 18 19 20a 20b 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo - motivi di discrezionalità Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in riferimento all'importo Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso Cumulativi o non cumulativi Convertibili o non convertibili Se convertibili, evento(i) che determina(no) la conversione Se convertibili, in tutto o in parte Se convertibili, tasso di conversione Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la conversione è possibile Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento nel quale viene convertito Meccanismi di svalutazione (write down) In caso di meccanismo di svalutazione (write down), eventi che la determinano In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale o parziale In caso di svalutazione (write down), svalutazione permanente o temporanea In caso di svalutazione (write down) temporanea, descrizione del meccanismo di rivalutazione (4) Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di liquidazione Caratteristiche non conformi degli strumenti che beneficiano delle disposizioni transitorie In caso affermativo, precisare le caratteristiche non conformi (*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile 63 XS0527624059 Intero strumento - Legge Inglese Clausole di subordinazione - Legge Italiana UNICREDIT INTERNATIONAL BANK (LUXEMBOURG) SA XS0372556299 Intero strumento - Legge Inglese Clausole di subordinazione - Legge Italiana Additional Tier 1 Non ammissibile Additional Tier 1 Non ammissibile Singolo ente e consolidato Consolidato Bond - Art. 51 e 484 CRR 325 Riacquisti Bond - Art. 51 e 484 CRR 177 Riacquisti 500 350 EUR GBP 500 442 100 100 Passività - costo ammortizzato 21/07/2010 Irredimibile Senza scadenza 100 100 Passività - costo ammortizzato 27/06/2008 Irredimibile Senza scadenza SI SI 21/07/2020 "Regulatory call": 100 + rateo maturato "Tax event": in qualsiasi data di pagamento degli interessi o "reset date" al valore nominale comprensivo del rateo maturato. "Additional event": in qualsiasi data di pagamento degli interessi o "reset date" al valore nominale comprensivo del rateo maturato. Trimestrale 27/06/2018 Fixed to Floating 9,375% from issue date to 21/07/2020, equivalente to MS + 6,49%; Euribor 3M + 7,49% from 21/07/2020 NO Fixed to Floating 8,5925% from issue date to 27/06/2018 payable semi-annually, equivalent to MS + 2,95%; Libor 3M + 3,95% from 27/06/2018 NO Parzialmente discrezionale Parzialmente discrezionale Mancanza di utile distribuibile; divieto imposto dall'Autorità di vigilanza; mancato rispetto del requisito patrimoniale complessivo; "Dividend pusher" Mancanza di utile distribuibile; divieto imposto dall'Autorità di vigilanza; mancato rispetto del requisito patrimoniale complessivo; "Dividend pusher" Parzialmente discrezionale Parzialmente discrezionale SI Non cumulativi Non convertibili SI Non cumulativi Non convertibili - - - - - - - - SI SI Deficienza patrimoniale Deficienza patrimoniale Totale o parziale Totale o parziale Temporanea Temporanea Pari-passu e prorata con Core Tier 1 Pari-passu e prorata con Core Tier 1 Tier 2 Tier 2 SI SI "Step-up", "Subsequent Calls", i pagamenti non sono completamente discrezionali, "Dividend pusher", "Recapitalization hindering" "Step-up", "Subsequent Calls", i pagamenti non sono completamente discrezionali, "Dividend pusher", "Recapitalization hindering" UNICREDIT SPA "Regulatory call": 100 + rateo maturato "Tax event": al nominale comprensivo del rateo di interessi maturato "Additional event": al nominale comprensivo del rateo maturato. Trimestrale Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*) Emittente UNICREDIT INTERNATIONAL BANK 1 (LUXEMBOURG) SA 2 Codice identificativo (1) XS0470937243 Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Inglese Clausole di subordinazione - Legge Italiana 3 7 Trattamento regolamentare Disposizioni transitorie del CRR Disposizioni del CRR post-transitorie Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di singolo ente e consolidato Tipologia di strumento 8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3) 4 5 6 9 9a 9b 10 11 12 13 14 Importo nominale dello strumento: importo originario della valuta di emissione (milioni) Importo nominale dello strumento: importo originario valuta di emissione Importo nominale dello strumento: conversione in euro dell'importo originario (milioni di euro) Prezzo di emissione Prezzo di rimborso Classificazione contabile Data di emissione originaria Irredimibile o a scadenza Data di scadenza originaria Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione preventiva dell'Autorità di Vigilanza Data del rimborso anticipato facoltativo 15 Date del rimborso anticipato eventuale e importo del rimborso 16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile Cedole / Dividendi Dividendi/cedole fissi o variabili Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 17 18 19 20a 20b 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo - motivi di discrezionalità Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in riferimento all'importo Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso Cumulativi o non cumulativi Convertibili o non convertibili Se convertibili, evento(i) che determina(no) la conversione Se convertibili, in tutto o in parte Se convertibili, tasso di conversione Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la conversione è possibile Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento nel quale viene convertito Meccanismi di svalutazione (write down) In caso di meccanismo di svalutazione (write down), eventi che la determinano In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale o parziale In caso di svalutazione (write down), svalutazione permanente o temporanea In caso di svalutazione (write down) temporanea, descrizione del meccanismo di rivalutazione (4) Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di liquidazione Caratteristiche non conformi degli strumenti che beneficiano delle disposizioni transitorie In caso affermativo, precisare le caratteristiche non conformi HVB FUNDING TRUST II XS0102826673 "Waiver", "Improvement Agreement" e Obbligazione Subordinata - Legge dello Stato di New York; "Declaration", "Certificates" e "the Charter" - Giurisdizione del Delaware; "Silent Partnership & Partnership Interests" - Giurisdizione del Delaware e Legge Tedesca Additional Tier 1 Non ammissibile Additional Tier 1 Tier 2 Consolidato Consolidato Bond - Art. 51 e 484 CRR 568 Riacquisti Silent Partnership Certificates - Art. 51 e 484 CRR 17 Riacquisti 750 100 EUR GBP 750 153 100 100 Passività - costo ammortizzato 10/12/2009 Irredimibile Senza scadenza 100 100 Passività - costo ammortizzato 13/10/1999 A scadenza 13/10/2036 SI SI 10/12/2019 13/10/2034 "Regulatory call": il maggiore di (i) il "Current Nominal Value" più maturate e non corrisposte distribuzioni per il "Distribution Period" corrente e (ii) il "Make-Whole Amount" "Tax event": al "Current Nominal amount" più rateo di interessi e distribuzioni non corrisposte "Additional event": al "Current Nominal amount" più rateo di interessi e distribuzioni non corrisposte Annuale "Regulatory call": 100 + rateo maturato "Tax event": al nominale comprensivo del rateo di interessi maturato "Additional event": al nominale comprensivo del rateo maturato. Trimestrale Fixed to Floating 8,125% from issue date to 10/12/2019; Euribor 3M + 6,650% NO Fixed Parzialmente discrezionale Parzialmente discrezionale Mancanza di utile distribuibile; divieto imposto dall'Autorità di vigilanza; mancato rispetto del requisito patrimoniale complessivo; "Dividend pusher" Mancato rispetto del requisito patrimoniale complessivo; "Dividend pusher" Parzialmente discrezionale Parzialmente discrezionale SI Non cumulativi Non convertibili NO Non cumulativi Non convertibili - - - - - - - - SI SI Deficienza patrimoniale Deficienza patrimoniale Totale o parziale Totale o parziale Temporanea Temporanea Pari-passu e prorata con Core Tier 1 ogni utile disponibile è utilizzato per ripristinare la parità. Tier 2 Tier 2 SI SI "Step-up", "Subsequent Calls", i pagamenti non sono completamente discrezionali, "Dividend pusher", "Recapitalization hindering" Obbligazione non perpetua, "Dividend pusher", "accelerated write-up", "Recapitalization hindering", i pagamenti non sono completamente discrezionali 7,76% p.a NO (*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 64 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Fondi Propri Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*) 1 Emittente UNICREDITO ITALIANO CAPITAL TRUST III 2 Codice identificativo (1) XS0231436238 Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge del Delaware, New 3 York e Inglese Clausole di subordinazione - Legge Italiana Trattamento regolamentare 4 Disposizioni transitorie del CRR Additional Tier 1 5 Disposizioni del CRR post-transitorie Non ammissibile Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di 6 Consolidato singolo ente e consolidato 7 Tipologia di strumento Preferred Securities - Art. 51 e 484 CRR 121 8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3) Riacquisti Importo nominale dello strumento: importo originario 750 della valuta di emissione (milioni) Importo nominale dello strumento: importo originario 9 EUR valuta di emissione Importo nominale dello strumento: conversione in euro 750 dell'importo originario (milioni di euro) 9a Prezzo di emissione 100 9b Prezzo di rimborso 100 + accrued interest 10 Classificazione contabile Passività - costo ammortizzato 11 Data di emissione originaria 27/10/2005 12 Irredimibile o a scadenza Irredimibile 13 Data di scadenza originaria Senza scadenza Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione 14 SI preventiva dell'Autorità di Vigilanza Data del rimborso anticipato facoltativo 27/10/2015 "Regulatory call": il maggiore di: (1) "LLC Liquidation Preference per LLC preferred Security" (2) "Make-Whole Amount". Più 15 Date del rimborso anticipato eventuale e importo del qualsiasi dividendo cumulato e non corrisposto. rimborso "Tax event": al valore nominale comprensivo del rateo di interessi "Additional event": al valore nominale comprensivo del rateo di interessi 16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile Trimestrale Cedole / Dividendi 17 Dividendi/cedole fissi o variabili Fixed to Floating Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 4,028% from issue date to 27/10/2015, 18 equivalent to MS + 0,76%; Euribor 3M + 1,76% from 27/10/2015 19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” NO Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o Parzialmente discrezionale obbligatorio - in termini di tempo Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o Mancanza di utile distribuibile; divieto imposto 20a obbligatorio - in termini di tempo - motivi di dall'Autorità di vigilanza; mancato rispetto del discrezionalità requisito patrimoniale complessivo; "Dividend pusher" Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o 20b Parzialmente discrezionale obbligatorio - in riferimento all'importo 21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso SI 22 Cumulativi o non cumulativi Non cumulativi 23 Convertibili o non convertibili Non convertibili Se convertibili, evento(i) che determina(no) la 24 conversione 25 Se convertibili, in tutto o in parte 26 Se convertibili, tasso di conversione 27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la 28 conversione è possibile Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento 29 nel quale viene convertito 30 Meccanismi di svalutazione (write down) SI In caso di meccanismo di svalutazione (write down), 31 Deficienza patrimoniale eventi che la determinano In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale 32 Totale o parziale o parziale In caso di svalutazione (write down), svalutazione 33 Temporanea permanente o temporanea In caso di svalutazione (write down) temporanea, 34 Pari-passu e prorata con Core Tier 1 descrizione del meccanismo di rivalutazione (4) Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di 35 Tier 2 liquidazione 36 37 Caratteristiche non conformi degli strumenti che beneficiano delle disposizioni transitorie In caso affermativo, precisare le caratteristiche non conformi (*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile 65 UNICREDITO ITALIANO CAPITAL TRUST IV XS0231436667 Intero strumento - Legge del Delaware, New York e Inglese Clausole di subordinazione - Legge Italiana Additional Tier 1 Non ammissibile Consolidato Preferred Securities - Art. 51 e 484 CRR 25 Riacquisti 300 GBP 442 100 100 + accrued interest Passività - costo ammortizzato 27/10/2005 Irredimibile Senza scadenza SI 27/10/2015 "Regulatory call": il maggiore di: (1) "LLC Liquidation Preference per LLC preferred Security" (2) "Make-Whole Amount". Più qualsiasi dividendo cumulato e non corrisposto. "Tax event": al valore nominale comprensivo del rateo di interessi "Additional event": al valore nominale comprensivo del rateo di interessi Trimestrale Fixed to Floating 5,396% from issue date to 27/10/2015, equivalent to MS + 0,76%; Libor 3M + 1,76% from 27/10/2015 NO Parzialmente discrezionale Mancanza di utile distribuibile; divieto imposto dall'Autorità di vigilanza; mancato rispetto del requisito patrimoniale complessivo; "Dividend pusher" Parzialmente discrezionale SI Non cumulativi Non convertibili SI Deficienza patrimoniale Totale o parziale Temporanea Pari-passu e prorata con Core Tier 1 Tier 2 SI SI "Step-up", "Subsequent Calls", i pagamenti non sono completamente discrezionali, "Dividend pusher", "Recapitalization hindering" "Step-up", "Subsequent Calls", i pagamenti non sono completamente discrezionali, "Dividend pusher", "Recapitalization hindering" Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*) 1 Emittente ALPINE CAYMAN ISLANDS LTD. 2 Codice identificativo (1) DE000A0DD4K8 Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Giurisdizione delle Isole 3 Cayman, "Support Agreement" - Legge Inglese Clausole di subordinazione - Legge Austriaca Trattamento regolamentare 4 Disposizioni transitorie del CRR Additional Tier 1 5 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di 6 Consolidato singolo ente e consolidato 7 Tipologia di strumento Preferred Securities - Art. 51 e 484 CRR 95 8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3) Incremento ammontare infragruppo Importo nominale dello strumento: importo originario 250 della valuta di emissione (milioni) Importo nominale dello strumento: importo originario 9 EUR valuta di emissione Importo nominale dello strumento: conversione in euro 250 dell'importo originario (milioni di euro) 9a Prezzo di emissione 100 9b Prezzo di rimborso 100 10 Classificazione contabile Patrimonio Netto 11 Data di emissione originaria 28/10/2004 12 Irredimibile o a scadenza Irredimibile 13 Data di scadenza originaria Senza scadenza Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione 14 SI preventiva dell'Autorità di Vigilanza Data del rimborso anticipato facoltativo 28/10/2011 "Regulatory call": 100 + rateo maturato 15 Date del rimborso anticipato eventuale e importo del "Tax event": al nominale comprensivo del rateo rimborso maturato e dividendi non pagati 16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile Semestrale Cedole / Dividendi 17 Dividendi/cedole fissi o variabili Fixed to Floating Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 1Y 6,00%, max between 8,00% and CMS euro 18 10y + 0,10% from 28/10/2005. Payable semiannually 19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” NO Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o Parzialmente discrezionale obbligatorio - in termini di tempo 20a Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o Mancato rispetto del requisito patrimoniale obbligatorio - in termini di tempo - motivi di complessivo; divieto imposto dall'Autorità di discrezionalità vigilanza; "Dividend pusher" Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o 20b Obbligatorio obbligatorio - in riferimento all'importo 21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso NO 22 Cumulativi o non cumulativi Non cumulativi 23 Convertibili o non convertibili Non convertibili Se convertibili, evento(i) che determina(no) la 24 conversione 25 Se convertibili, in tutto o in parte 26 Se convertibili, tasso di conversione 27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la 28 conversione è possibile Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento nel quale viene convertito 30 Meccanismi di svalutazione (write down) In caso di meccanismo di svalutazione (write down), 31 eventi che la determinano In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale 32 o parziale In caso di svalutazione (write down), svalutazione 33 permanente o temporanea In caso di svalutazione (write down) temporanea, 34 descrizione del meccanismo di rivalutazione (4) Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di 35 liquidazione Caratteristiche non conformi degli strumenti che 36 beneficiano delle disposizioni transitorie In caso affermativo, precisare le caratteristiche non 37 conformi (*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile 29 ALPINE CAYMAN ISLANDS LTD. DE000A0DYW70 Intero strumento - Giurisdizione delle Isole Cayman, "Support Agreement" - Legge Inglese Clausole di subordinazione - Legge Austriaca Additional Tier 1 Tier 2 Consolidato Preferred Securities - Art. 51 e 484 CRR 50 Incremento ammontare infragruppo 150 EUR 150 100 100 Patrimonio Netto 22/02/2005 Irredimibile Senza scadenza SI 22/03/2012 "Regulatory call": 100 + rateo maturato "Tax event": al nominale comprensivo del rateo maturato e dividendi non pagati Annuale Fixed to Floating 1Y 7,5% payable in arrear, max between 8,00% and euro CMS 10 y + 0,15% from second year to maturity. NO Parzialmente discrezionale Mancato rispetto del requisito patrimoniale complessivo; divieto imposto dall'Autorità di vigilanza; "Dividend pusher" Obbligatorio NO Non cumulativi Non convertibili - - - NO NO - - - - N/A N/A - - Tier 2 Tier 2 SI SI "Dividend pusher", "Recapitalization hindering" "Dividend pusher", "Recapitalization hindering" INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 66 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Fondi Propri Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*) 1 Emittente HVB FUNDING TRUST 2 Codice identificativo (1) US404398AA77 Legislazione applicabile allo strumento (2) "Waiver" e "Improvement Agreement" e Obbligazione Subordinata - Legge dello Stato di New York; "Declaration", "Certificates" e "the 3 Charter" - Giurisdizione del Delaware; "Silent Partnership & Partnership Interests" Giurisdizione del Delaware e Legge Tedesca Trattamento regolamentare 4 Disposizioni transitorie del CRR Additional Tier 1 5 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di 6 Consolidato singolo ente e consolidato 7 8 9 9a 9b 10 11 12 13 14 Tipologia di strumento Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3) Importo nominale dello strumento: importo originario della valuta di emissione (milioni) Importo nominale dello strumento: importo originario valuta di emissione Importo nominale dello strumento: conversione in euro dell'importo originario (milioni di euro) Prezzo di emissione Prezzo di rimborso Classificazione contabile Data di emissione originaria Irredimibile o a scadenza Data di scadenza originaria Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione preventiva dell'Autorità di Vigilanza Data del rimborso anticipato facoltativo 15 Date del rimborso anticipato eventuale e importo del rimborso 16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile Cedole / Dividendi Dividendi/cedole fissi o variabili Tasso della cedola ed eventuale indice correlato Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo - motivi di discrezionalità Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in riferimento all'importo Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso Cumulativi o non cumulativi Convertibili o non convertibili Se convertibili, evento(i) che determina(no) la conversione Se convertibili, in tutto o in parte Se convertibili, tasso di conversione Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la conversione è possibile Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento nel quale viene convertito Meccanismi di svalutazione (write down) In caso di meccanismo di svalutazione (write down), eventi che la determinano In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale o parziale In caso di svalutazione (write down), svalutazione permanente o temporanea In caso di svalutazione (write down) temporanea, descrizione del meccanismo di rivalutazione (4) Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di liquidazione Caratteristiche non conformi degli strumenti che beneficiano delle disposizioni transitorie In caso affermativo, precisare le caratteristiche non conformi 17 18 19 20a 20b 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 (*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile 67 Silent Partnership Certificates - Art. 51 e 484 CRR 15 Riacquisti e Incremento ammontare infragruppo HVB FUNDING TRUST III US404399AA50 "Waiver" e "Improvement Agreement" e Obbligazione Subordinata - Legge dello Stato di New York; "Declaration", "Certificates" e "the Charter" - Giurisdizione del Delaware; "Silent Partnership & Partnership Interests" Giurisdizione del Delaware e Legge Tedesca Additional Tier 1 Tier 2 Consolidato Silent Partnership Certificates - Art. 51 e 484 CRR 15 Riacquisti e Incremento ammontare infragruppo 300 200 USD USD 294 186 100 100 Passività - costo ammortizzato 15/07/1999 A scadenza 30/06/2031 100 100 Passività - costo ammortizzato 22/10/1999 A scadenza 22/10/2031 SI SI 30/06/2029 Semestrale 22/10/2029 "Regulatory call": il maggiore di (i) il "Current Nominal Value" più maturate e non corrisposte distribuzioni per il "Distribution Period" corrente e (ii) il "Make-Whole Amount" "Tax event": al "Current Nominal amount" più rateo di interessi e distribuzioni non corrisposte "Additional event": al "Current Nominal amount" più rateo di interessi e distribuzioni non corrisposte Semestrale Fixed 8,741% p.a. NO Fixed 9% payable semi-annually NO Parzialmente discrezionale Parzialmente discrezionale Mancato rispetto del requisito patrimoniale complessivo; "Dividend pusher" Mancato rispetto del requisito patrimoniale complessivo; "Dividend pusher" Parzialmente discrezionale Parzialmente discrezionale NO Non cumulativi Non convertibili NO Non cumulativi Non convertibili - - - - - - - - SI SI Deficienza patrimoniale Deficienza patrimoniale Totale o parziale Totale o parziale Temporanea Temporanea ogni utile disponibile è utilizzato per ripristinare la parità ogni utile disponibile è utilizzato per ripristinare la parità Tier 2 Tier 2 SI SI obbligazione non perpetua, "dividend pusher", "accelerated write-up", "recapitalization hindering", pagamenti non completamente discrezionali obbligazione non perpetua, "dividend pusher", "accelerated write-up", "recapitalization hindering", pagamenti non completamente discrezionali "Regulatory call": 100 + rateo maturato "Tax event": al valore nominale corrente più il rateo di interessi e le distribuzioni non corrisposte "Additional event": al valore nominale corrente più il rateo di interessi e le distribuzioni non corrisposte Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*) 1 Emittente UNICREDIT SPA 2 Codice identificativo (1) XS1046224884 Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Inglese 3 Clausole di subordinazione - Legge Italiana Trattamento regolamentare 4 Disposizioni transitorie del CRR Additional Tier 1 5 Disposizioni del CRR post-transitorie Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di 6 Singolo ente e consolidato singolo ente e consolidato 7 Tipologia di strumento Bond 899 8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3) 0 Importo nominale dello strumento: importo originario 1250 della valuta di emissione (milioni) Importo nominale dello strumento: importo originario 9 USD valuta di emissione Importo nominale dello strumento: conversione in euro 908 dell'importo originario (milioni di euro) 9a 9b 10 11 12 13 14 Prezzo di emissione Prezzo di rimborso Classificazione contabile Data di emissione originaria Irredimibile o a scadenza Data di scadenza originaria Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione preventiva dell'Autorità di Vigilanza Data del rimborso anticipato facoltativo 15 Date del rimborso anticipato eventuale e importo del rimborso 16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile Cedole / Dividendi Dividendi/cedole fissi o variabili Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 17 18 19 20a 20b 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo - motivi di discrezionalità Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in riferimento all'importo Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso Cumulativi o non cumulativi Convertibili o non convertibili Se convertibili, evento(i) che determina(no) la conversione Se convertibili, in tutto o in parte Se convertibili, tasso di conversione Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la conversione è possibile Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento nel quale viene convertito Meccanismi di svalutazione (write down) In caso di meccanismo di svalutazione (write down), eventi che la determinano In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale o parziale In caso di svalutazione (write down), svalutazione permanente o temporanea In caso di svalutazione (write down) temporanea, descrizione del meccanismo di rivalutazione (4) 34 Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di liquidazione Caratteristiche non conformi degli strumenti che 36 beneficiano delle disposizioni transitorie In caso affermativo, precisare le caratteristiche non 37 conformi (*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile 35 UNICREDIT SPA XS0200676160 Intero strumento - Legge Inglese Clausole di subordinazione - Legge Italiana Tier 2 Non ammissibile Singolo ente e consolidato Bond - Art. 62 e 484 CRR 416 Riacquisti 500 EUR 500 100 100 Patrimonio Netto 03/04/2014 Irredimibile Senza scadenza 99,59 100 Passività - costo ammortizzato 22/09/2004 A scadenza 22/09/2019 SI SI 03/06/2024 "Regulatory call": 100 Semestrale 22/09/2014 "Tax event": in qualsiasi momento al valore nominale comprensivo del rateo maturato fino al 22 settembre 2014; successivamente, in qualsiasi data di pagamento degli interessi Trimestrale Fixed 8% p.a. until 06/03/2024; therafter fixed every 5 years for 5-Year Mid-Swap Rate + 518bps NO Fixed to Floating 4,5% from issue date to 20/09/2014, equivalent to MS + 0,35%; Euribor 3M + 0,95% from 22/09/2014 NO Pienamente discrezionale Obbligatorio Insufficienza di elementi di capitale distribuibile; Distribuzioni eccedenti l'Ammontare Massimo Distribuibile; "Loss Absorption Event" - Pienamente discrezionale Obbligatorio NO Non cumulativi Non convertibili SI Non cumulativi Non convertibili - - - - - - - - SI CET1 ratio dell'emittente a livello individuale o consolidato minore al 5,125% oppure all'accadere del "minimum trigger event ratio" specificato nei "Relevant Regulations". NO Totale o parziale - Temporanea N/A L'emittente, nel caso in cui registri un utile netto, può, a sua piena discrezione e subordinato all'Ammontare Massimo Distribuibile, incrementare il "Prevailing Principal Amount" dello strumento fino al massimo "Initial Principal Amount" pro rata con similari strumenti AT1 - Tier 2 Senior NO SI - "Step-Up", "Subsequent Calls" - INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 68 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Fondi Propri Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*) 1 Emittente UNICREDIT SPA 2 Codice identificativo (1) IT0003866412 Legislazione applicabile allo strumento (2) 3 Intero strumento - Legge Italiana 7 Trattamento regolamentare Disposizioni transitorie del CRR Disposizioni del CRR post-transitorie Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di singolo ente e consolidato Tipologia di strumento 8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3) 4 5 6 9 9a 9b 10 11 12 13 14 15 16 17 Importo nominale dello strumento: importo originario della valuta di emissione (milioni) Importo nominale dello strumento: importo originario valuta di emissione Importo nominale dello strumento: conversione in euro dell'importo originario (milioni di euro) Prezzo di emissione Prezzo di rimborso Classificazione contabile Data di emissione originaria Irredimibile o a scadenza Data di scadenza originaria Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione preventiva dell'Autorità di Vigilanza Data del rimborso anticipato facoltativo Date del rimborso anticipato eventuale e importo del rimborso Date successive di rimborso anticipato, se applicabile Cedole / Dividendi Dividendi/cedole fissi o variabili Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 18 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo 20a Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo - motivi di discrezionalità Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o 20b obbligatorio - in riferimento all'importo 21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso 22 Cumulativi o non cumulativi 23 Convertibili o non convertibili Se convertibili, evento(i) che determina(no) la 24 conversione 25 Se convertibili, in tutto o in parte 26 Se convertibili, tasso di conversione 27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la 28 conversione è possibile Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento 29 nel quale viene convertito 30 Meccanismi di svalutazione (write down) In caso di meccanismo di svalutazione (write down), 31 eventi che la determinano In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale 32 o parziale In caso di svalutazione (write down), svalutazione 33 permanente o temporanea In caso di svalutazione (write down) temporanea, 34 descrizione del meccanismo di rivalutazione (4) Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di 35 liquidazione Caratteristiche non conformi degli strumenti che 36 beneficiano delle disposizioni transitorie In caso affermativo, precisare le caratteristiche non 37 conformi (*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile 19 69 UNICREDIT SPA XS0241369577 Intero strumento - Legge Inglese Clausole di subordinazione - Legge Italiana Tier 2 Tier 2 Tier 2 Tier 2 Singolo ente e consolidato Singolo ente e consolidato Bond - Art. 62 CRR 70 Riacquisti e ammortamento Bond - Art. 62 CRR 283 Riacquisti e ammortamento 400 900 EUR EUR 400 900 100 100 Passività - costo ammortizzato 30/06/2005 A scadenza 30/06/2015 99,63 100 Passività - costo ammortizzato 01/02/2006 A scadenza 01/02/2016 SI NO 30/06/2010 "Tax event": al nominale comprensivo del rateo maturato - Annuale Fixed to Floating 3% first year, max between minimum rate and 75% of swap euro 10y from second year to maturity NO Fixed Obbligatorio Parzialmente discrezionale - Mancato rispetto del capitale minimo di Vigilanza Obbligatorio Parzialmente discrezionale NO Non cumulativi Non convertibili NO Cumulativi Non convertibili - - - - - - - - NO SI Deficienze patrimoniali secondo il Codice Civile italiano (articoli 2446 e 2447) - 3,95% p.a. NO - Totale o parziale N/A Temporanea - Pari-passu e prorata con Lower Tier 2 Senior Lower Tier 2 NO NO - - Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*) 1 Emittente UNICREDIT SPA 2 Codice identificativo (1) XS0241198315 Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Inglese 3 Clausole di subordinazione - Legge Italiana Trattamento regolamentare 4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 5 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di 6 Singolo ente e consolidato singolo ente e consolidato 7 Tipologia di strumento Bond - Art. 62 CRR 176 8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3) Riacquisti e ammortamento Importo nominale dello strumento: importo originario 450 della valuta di emissione (milioni) Importo nominale dello strumento: importo originario 9 GBP valuta di emissione Importo nominale dello strumento: conversione in euro 661 dell'importo originario (milioni di euro) 9a 9b 10 11 12 13 14 15 16 17 18 Prezzo di emissione Prezzo di rimborso Classificazione contabile Data di emissione originaria Irredimibile o a scadenza Data di scadenza originaria Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione preventiva dell'Autorità di Vigilanza Data del rimborso anticipato facoltativo Date del rimborso anticipato eventuale e importo del rimborso Date successive di rimborso anticipato, se applicabile Cedole / Dividendi Dividendi/cedole fissi o variabili Tasso della cedola ed eventuale indice correlato Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo 20a Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo - motivi di discrezionalità Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o 20b obbligatorio - in riferimento all'importo 21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso 22 Cumulativi o non cumulativi 23 Convertibili o non convertibili Se convertibili, evento(i) che determina(no) la 24 conversione 25 Se convertibili, in tutto o in parte 26 Se convertibili, tasso di conversione 27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la 28 conversione è possibile Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento 29 nel quale viene convertito 30 Meccanismi di svalutazione (write down) In caso di meccanismo di svalutazione (write down), 31 eventi che la determinano In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale 32 o parziale In caso di svalutazione (write down), svalutazione 33 permanente o temporanea In caso di svalutazione (write down) temporanea, 34 descrizione del meccanismo di rivalutazione (4) Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di 35 liquidazione Caratteristiche non conformi degli strumenti che 36 beneficiano delle disposizioni transitorie In caso affermativo, precisare le caratteristiche non 37 conformi (*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile 19 UNICREDIT SPA IT0004012552 Intero strumento - Legge Italiana Tier 2 Tier 2 Singolo ente e consolidato Bond - Art. 62 CRR 55 Riacquisti e ammortamento 170 EUR 170 99,80 100 Passività - costo ammortizzato 01/02/2006 A scadenza 01/02/2016 100 100 Passività - costo ammortizzato 30/03/2006 A scadenza 30/03/2016 NO SI "Tax event": al nominale comprensivo dell'eventuale rateo maturato - 30/03/2011 Fixed NO Fixed to Floating 4% first year, max between 3,2% and 65% of swap euro 10 y from second year to maturity NO Parzialmente discrezionale Obbligatorio Mancato rispetto del capitale minimo di Vigilanza - Parzialmente discrezionale Obbligatorio NO Cumulativi Non convertibili NO Non cumulativi Non convertibili - - - - - - - - SI Deficienze patrimoniali secondo il Codice Civile italiano (articoli 2446 e 2447) NO Totale o parziale - Temporanea N/A Pari-passu e prorata con Lower Tier 2 - Lower Tier 2 Senior NO NO - - 5% p.a. Annuale - INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 70 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Fondi Propri Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*) 1 Emittente UNICREDIT SPA 2 Codice identificativo (1) IT0004012586 Legislazione applicabile allo strumento (2) 3 Intero strumento - Legge Italiana 7 Trattamento regolamentare Disposizioni transitorie del CRR Disposizioni del CRR post-transitorie Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di singolo ente e consolidato Tipologia di strumento 8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3) 4 5 6 9 9a 9b 10 11 12 13 14 15 16 17 Importo nominale dello strumento: importo originario della valuta di emissione (milioni) Importo nominale dello strumento: importo originario valuta di emissione Importo nominale dello strumento: conversione in euro dell'importo originario (milioni di euro) Prezzo di emissione Prezzo di rimborso Classificazione contabile Data di emissione originaria Irredimibile o a scadenza Data di scadenza originaria Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione preventiva dell'Autorità di Vigilanza Data del rimborso anticipato facoltativo Date del rimborso anticipato eventuale e importo del rimborso Date successive di rimborso anticipato, se applicabile Cedole / Dividendi Dividendi/cedole fissi o variabili Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 18 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo 20a Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo - motivi di discrezionalità Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o 20b obbligatorio - in riferimento all'importo 21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso 22 Cumulativi o non cumulativi 23 Convertibili o non convertibili Se convertibili, evento(i) che determina(no) la 24 conversione 25 Se convertibili, in tutto o in parte 26 Se convertibili, tasso di conversione 27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la 28 conversione è possibile Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento 29 nel quale viene convertito 30 Meccanismi di svalutazione (write down) In caso di meccanismo di svalutazione (write down), 31 eventi che la determinano In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale 32 o parziale In caso di svalutazione (write down), svalutazione 33 permanente o temporanea In caso di svalutazione (write down) temporanea, 34 descrizione del meccanismo di rivalutazione (4) Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di 35 liquidazione Caratteristiche non conformi degli strumenti che 36 beneficiano delle disposizioni transitorie In caso affermativo, precisare le caratteristiche non 37 conformi (*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile 19 71 UNICREDIT SPA XS0322918565 Intero strumento - Legge Inglese Clausole di subordinazione - Legge Italiana Tier 2 Tier 2 Tier 2 Tier 2 Singolo ente e consolidato Singolo ente e consolidato Bond - Art. 62 CRR 73 Riacquisti e ammortamento Bond - Art. 62 CRR 624 Riacquisti e ammortamento 230 1.000 EUR EUR 230 1.000 100 100 Passività - costo ammortizzato 30/03/2006 A scadenza 30/03/2016 99,59 100 Passività - costo ammortizzato 26/09/2007 A scadenza 26/09/2017 SI NO 30/03/2011 - - - Annuale - Fixed to Floating 3,5% first year, max between minimum rate and 75% of swap euro 10 y from second year to maturity NO Fixed Obbligatorio Obbligatorio - - Obbligatorio Obbligatorio NO Non cumulativi Non convertibili NO Non cumulativi Non convertibili - - - - - - - - NO NO - - - - N/A N/A - - Senior Senior NO NO - - 5,75% p.a. NO Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*) 1 Emittente UNICREDIT SPA 2 Codice identificativo (1) XS0332831485 Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Inglese 3 Clausole di subordinazione - Legge Italiana Trattamento regolamentare 4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 5 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di 6 Singolo ente e consolidato singolo ente e consolidato 7 Tipologia di strumento Bond - Art. 62 CRR 117 8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3) Riacquisti e ammortamento Importo nominale dello strumento: importo originario 171 della valuta di emissione (milioni) Importo nominale dello strumento: importo originario 9 EUR valuta di emissione Importo nominale dello strumento: conversione in euro 171 dell'importo originario (milioni di euro) 9a 9b 10 11 12 13 14 Prezzo di emissione Prezzo di rimborso Classificazione contabile Data di emissione originaria Irredimibile o a scadenza Data di scadenza originaria Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione preventiva dell'Autorità di Vigilanza Data del rimborso anticipato facoltativo 15 Date del rimborso anticipato eventuale e importo del rimborso 16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile Cedole / Dividendi Dividendi/cedole fissi o variabili Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 17 18 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo 20a Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo - motivi di discrezionalità Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o 20b obbligatorio - in riferimento all'importo 21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso 22 Cumulativi o non cumulativi 23 Convertibili o non convertibili Se convertibili, evento(i) che determina(no) la 24 conversione 25 Se convertibili, in tutto o in parte 26 Se convertibili, tasso di conversione 27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la 28 conversione è possibile Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento 29 nel quale viene convertito 30 Meccanismi di svalutazione (write down) In caso di meccanismo di svalutazione (write down), 31 eventi che la determinano In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale 32 o parziale In caso di svalutazione (write down), svalutazione 33 permanente o temporanea In caso di svalutazione (write down) temporanea, 34 descrizione del meccanismo di rivalutazione (4) Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di 35 liquidazione Caratteristiche non conformi degli strumenti che 36 beneficiano delle disposizioni transitorie In caso affermativo, precisare le caratteristiche non 37 conformi (*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile 19 UNICREDIT SPA XS0334815601 Intero strumento - Legge Inglese Clausole di subordinazione - Legge Italiana Tier 2 Tier 2 Singolo ente e consolidato Bond - Art. 62 CRR 68 Riacquisti e ammortamento 100 EUR 100 100 100 Passività - costo ammortizzato 04/12/2007 A scadenza 04/12/2017 100 100 Passività - costo ammortizzato 11/12/2007 A scadenza 11/12/2017 NO NO "Tax event": in qualsiasi data di pagamento degli interessi al valore nominale comprensivo del rateo maturato - "Tax event": in qualsiasi data di pagamento degli interessi al valore nominale comprensivo del rateo maturato - Floating Max between 5,14% and 100% of swap euro 10 y NO Floating Minimum between 11% and 113,5% of swap euro 10 y NO Obbligatorio Obbligatorio - - Obbligatorio Obbligatorio NO Non cumulativi Non convertibili NO Non cumulativi Non convertibili - - - - - - - - NO NO - - - - N/A N/A - - Senior Senior NO NO - - INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 72 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Fondi Propri Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*) 1 Emittente UNICREDIT SPA 2 Codice identificativo (1) XS0348222802 Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Inglese 3 Clausole di subordinazione - Legge Italiana Trattamento regolamentare 4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 5 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di 6 Singolo ente e consolidato singolo ente e consolidato 7 Tipologia di strumento Bond - Art. 62 CRR 118 8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3) Riacquisti Importo nominale dello strumento: importo originario 125 della valuta di emissione (milioni) Importo nominale dello strumento: importo originario 9 EUR valuta di emissione Importo nominale dello strumento: conversione in euro 125 dell'importo originario (milioni di euro) 9a Prezzo di emissione 99,90 9b Prezzo di rimborso 100 10 Classificazione contabile Passività - costo ammortizzato 11 Data di emissione originaria 03/03/2008 12 Irredimibile o a scadenza A scadenza 13 Data di scadenza originaria 03/03/2023 Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione 14 NO preventiva dell'Autorità di Vigilanza Data del rimborso anticipato facoltativo 15 Date del rimborso anticipato eventuale e importo del rimborso 16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile Cedole / Dividendi 17 Dividendi/cedole fissi o variabili 18 Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo 20a Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo - motivi di discrezionalità Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o 20b obbligatorio - in riferimento all'importo 21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso 22 Cumulativi o non cumulativi 23 Convertibili o non convertibili Se convertibili, evento(i) che determina(no) la 24 conversione 25 Se convertibili, in tutto o in parte 26 Se convertibili, tasso di conversione 27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la 28 conversione è possibile Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento 29 nel quale viene convertito 30 Meccanismi di svalutazione (write down) In caso di meccanismo di svalutazione (write down), 31 eventi che la determinano In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale 32 o parziale In caso di svalutazione (write down), svalutazione 33 permanente o temporanea In caso di svalutazione (write down) temporanea, 34 descrizione del meccanismo di rivalutazione (4) Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di 35 liquidazione Caratteristiche non conformi degli strumenti che 36 beneficiano delle disposizioni transitorie In caso affermativo, precisare le caratteristiche non 37 conformi (*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile 73 UNICREDIT SPA XS0356063940 Intero strumento - Legge Inglese Clausole di subordinazione - Legge Italiana Tier 2 Tier 2 Singolo ente e consolidato Bond - Art. 62 CRR 11 Riacquisti e ammortamento 15 EUR 15 100 100 Passività - costo ammortizzato 10/04/2008 A scadenza 10/04/2018 NO - - - - - - Fixed 6,04% p.a. NO Floating Max between 5,535% and 10 y euro CMS NO Obbligatorio Obbligatorio - - Obbligatorio Obbligatorio NO Non cumulativi Non convertibili NO Non cumulativi Non convertibili - - - - - - - - NO NO - - - - N/A N/A - - Senior Senior NO NO - - Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*) 1 Emittente UNICREDIT SPA 2 Codice identificativo (1) XS0356629369 Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Inglese 3 Clausole di subordinazione - Legge Italiana Trattamento regolamentare 4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 5 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di 6 Singolo ente e consolidato singolo ente e consolidato 7 Tipologia di strumento Bond - Art. 62 CRR 76 8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3) Riacquisti e ammortamento Importo nominale dello strumento: importo originario 100 della valuta di emissione (milioni) Importo nominale dello strumento: importo originario 9 EUR valuta di emissione Importo nominale dello strumento: conversione in euro 100 dell'importo originario (milioni di euro) 9a 9b 10 11 12 13 14 15 Prezzo di emissione Prezzo di rimborso Classificazione contabile Data di emissione originaria Irredimibile o a scadenza Data di scadenza originaria Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione preventiva dell'Autorità di Vigilanza Data del rimborso anticipato facoltativo Date del rimborso anticipato eventuale e importo del rimborso 16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile Cedole / Dividendi 17 Dividendi/cedole fissi o variabili 18 Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo 20a Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo - motivi di discrezionalità Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o 20b obbligatorio - in riferimento all'importo 21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso 22 Cumulativi o non cumulativi 23 Convertibili o non convertibili Se convertibili, evento(i) che determina(no) la 24 conversione 25 Se convertibili, in tutto o in parte 26 Se convertibili, tasso di conversione 27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la 28 conversione è possibile Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento 29 nel quale viene convertito 30 Meccanismi di svalutazione (write down) In caso di meccanismo di svalutazione (write down), 31 eventi che la determinano In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale 32 o parziale In caso di svalutazione (write down), svalutazione 33 permanente o temporanea In caso di svalutazione (write down) temporanea, 34 descrizione del meccanismo di rivalutazione (4) Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di 35 liquidazione Caratteristiche non conformi degli strumenti che 36 beneficiano delle disposizioni transitorie In caso affermativo, precisare le caratteristiche non 37 conformi (*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile UNICREDIT SPA XS0367777884 Intero strumento - Legge Inglese Clausole di subordinazione - Legge Italiana Tier 2 Tier 2 Singolo ente e consolidato Bond - Art. 62 CRR 553 Riacquisti e ammortamento 1.000 EUR 1.000 100 100 Passività - costo ammortizzato 24/04/2008 A scadenza 24/04/2018 99,82 100 Passività - costo ammortizzato 05/06/2008 A scadenza 05/06/2018 NO NO "Tax event": in qualsiasi data di pagamento degli interessi al valore nominale comprensivo del rateo maturato - - Floating Max between 5% and 10 y Euro CMS + 0,67% NO Fixed 6,70% p.a. NO Obbligatorio Parzialmente discrezionale - Mancato rispetto del capitale minimo di Vigilanza Obbligatorio Parzialmente discrezionale NO Non cumulativi Non convertibili NO Cumulativi Non convertibili - - - - - - - - NO SI Deficienze patrimoniali secondo il Codice Civile italiano (articoli 2446 e 2447) - - - Totale o parziale N/A Temporanea - Pari-passu e prorata con Lower Tier 2 Senior Lower Tier 2 NO NO - - INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 74 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Fondi Propri Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*) 1 Emittente UNICREDIT SPA 2 Codice identificativo (1) XS0372227982 Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Inglese 3 Clausole di subordinazione - Legge Italiana Trattamento regolamentare 4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 5 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di 6 Singolo ente e consolidato singolo ente e consolidato 7 Tipologia di strumento Bond - Art. 62 CRR 75 8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3) Riacquisti e ammortamento Importo nominale dello strumento: importo originario 125 della valuta di emissione (milioni) Importo nominale dello strumento: importo originario 9 EUR valuta di emissione Importo nominale dello strumento: conversione in euro 125 dell'importo originario (milioni di euro) 9a Prezzo di emissione 100 9b Prezzo di rimborso 100 10 Classificazione contabile Passività - costo ammortizzato 11 Data di emissione originaria 25/06/2008 12 Irredimibile o a scadenza A scadenza 13 Data di scadenza originaria 25/06/2018 Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione 14 NO preventiva dell'Autorità di Vigilanza Data del rimborso anticipato facoltativo 15 Date del rimborso anticipato eventuale e importo del rimborso 16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile Cedole / Dividendi 17 Dividendi/cedole fissi o variabili 18 Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo 20a Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo - motivi di discrezionalità Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o 20b obbligatorio - in riferimento all'importo 21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso 22 Cumulativi o non cumulativi 23 Convertibili o non convertibili Se convertibili, evento(i) che determina(no) la 24 conversione 25 Se convertibili, in tutto o in parte 26 Se convertibili, tasso di conversione 27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la 28 conversione è possibile Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento 29 nel quale viene convertito 30 Meccanismi di svalutazione (write down) In caso di meccanismo di svalutazione (write down), 31 eventi che la determinano In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale 32 o parziale In caso di svalutazione (write down), svalutazione 33 permanente o temporanea In caso di svalutazione (write down) temporanea, 34 descrizione del meccanismo di rivalutazione (4) Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di 35 liquidazione Caratteristiche non conformi degli strumenti che 36 beneficiano delle disposizioni transitorie In caso affermativo, precisare le caratteristiche non 37 conformi (*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile 75 UNICREDIT SPA XS0503612250 Intero strumento - Legge Inglese Clausole di subordinazione - Legge Italiana Tier 2 Tier 2 Singolo ente e consolidato Bond - Art. 62 CRR 50 50 EUR 50 100 100 Passività - costo ammortizzato 21/04/2010 A scadenza 21/04/2021 NO - - - - - - Floating Euribor 6M + 1,7% NO Fixed 5% p.a. NO Parzialmente discrezionale Obbligatorio Mancato rispetto del capitale minimo di Vigilanza - Parzialmente discrezionale Obbligatorio NO Cumulativi Non convertibili NO Non cumulativi Non convertibili - - - - - - - - SI Deficienze patrimoniali secondo il Codice Civile italiano (articoli 2446 e 2447) NO Totale o parziale - Temporanea N/A Pari-passu e prorata con Lower Tier 2 - Lower Tier 2 Senior NO NO - - - Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*) 1 Emittente UNICREDIT SPA 2 Codice identificativo (1) XS0504566414 Legislazione applicabile allo strumento (2) 3 Intero strumento - Legge Italiana 7 Trattamento regolamentare Disposizioni transitorie del CRR Disposizioni del CRR post-transitorie Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di singolo ente e consolidato Tipologia di strumento 8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3) 4 5 6 Importo nominale dello strumento: importo originario della valuta di emissione (milioni) Importo nominale dello strumento: importo originario 9 valuta di emissione Importo nominale dello strumento: conversione in euro dell'importo originario (milioni di euro) 9a Prezzo di emissione 9b Prezzo di rimborso 10 Classificazione contabile 11 Data di emissione originaria 12 Irredimibile o a scadenza 13 Data di scadenza originaria Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione 14 preventiva dell'Autorità di Vigilanza Data del rimborso anticipato facoltativo 15 Date del rimborso anticipato eventuale e importo del rimborso 16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile Cedole / Dividendi 17 Dividendi/cedole fissi o variabili 18 Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo 20a Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo - motivi di discrezionalità Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o 20b obbligatorio - in riferimento all'importo 21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso 22 Cumulativi o non cumulativi 23 Convertibili o non convertibili Se convertibili, evento(i) che determina(no) la 24 conversione 25 Se convertibili, in tutto o in parte 26 Se convertibili, tasso di conversione 27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la 28 conversione è possibile Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento 29 nel quale viene convertito 30 Meccanismi di svalutazione (write down) In caso di meccanismo di svalutazione (write down), 31 eventi che la determinano In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale 32 o parziale In caso di svalutazione (write down), svalutazione 33 permanente o temporanea In caso di svalutazione (write down) temporanea, 34 descrizione del meccanismo di rivalutazione (4) Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di 35 liquidazione Caratteristiche non conformi degli strumenti che 36 beneficiano delle disposizioni transitorie In caso affermativo, precisare le caratteristiche non 37 conformi (*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile UNICREDIT SPA XS0503708280 Intero strumento - Legge Inglese Clausole di subordinazione - Legge Italiana Tier 2 Tier 2 Tier 2 Tier 2 Singolo ente e consolidato Singolo ente e consolidato Bond - Art. 62 CRR 50 - Bond - Art. 62 CRR 50 - 50 50 EUR EUR 50 50 100 100 Passività - costo ammortizzato 23/04/2010 A scadenza 25/04/2022 100 100 Passività - costo ammortizzato 26/04/2010 A scadenza 26/04/2020 NO NO - - - - - - Fixed 5,05% p.a. NO Fixed 4,75% p.a. NO Obbligatorio Obbligatorio - - Obbligatorio Obbligatorio NO Non cumulativi Non convertibili NO Non cumulativi Non convertibili - - - - - - - - NO NO - - - - N/A N/A - - Senior Senior NO NO - - INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 76 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Fondi Propri Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*) 1 Emittente UNICREDIT SPA 2 Codice identificativo (1) IT0004605074 Legislazione applicabile allo strumento (2) 3 Intero strumento - Legge Italiana 7 Trattamento regolamentare Disposizioni transitorie del CRR Disposizioni del CRR post-transitorie Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di singolo ente e consolidato Tipologia di strumento 8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3) 4 5 6 9 9a 9b 10 11 12 13 14 15 16 17 Importo nominale dello strumento: importo originario della valuta di emissione (milioni) Importo nominale dello strumento: importo originario valuta di emissione Importo nominale dello strumento: conversione in euro dell'importo originario (milioni di euro) Prezzo di emissione Prezzo di rimborso Classificazione contabile Data di emissione originaria Irredimibile o a scadenza Data di scadenza originaria Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione preventiva dell'Autorità di Vigilanza Data del rimborso anticipato facoltativo Date del rimborso anticipato eventuale e importo del rimborso Date successive di rimborso anticipato, se applicabile Cedole / Dividendi Dividendi/cedole fissi o variabili Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 18 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo 20a Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo - motivi di discrezionalità Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o 20b obbligatorio - in riferimento all'importo 21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso 22 Cumulativi o non cumulativi 23 Convertibili o non convertibili Se convertibili, evento(i) che determina(no) la 24 conversione 25 Se convertibili, in tutto o in parte 26 Se convertibili, tasso di conversione 27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la 28 conversione è possibile Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento 29 nel quale viene convertito 30 Meccanismi di svalutazione (write down) In caso di meccanismo di svalutazione (write down), 31 eventi che la determinano In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale 32 o parziale In caso di svalutazione (write down), svalutazione 33 permanente o temporanea In caso di svalutazione (write down) temporanea, 34 descrizione del meccanismo di rivalutazione (4) Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di 35 liquidazione Caratteristiche non conformi degli strumenti che 36 beneficiano delle disposizioni transitorie In caso affermativo, precisare le caratteristiche non 37 conformi (*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile 19 77 UNICREDIT SPA XS0515754587 Intero strumento - Legge Inglese Clausole di subordinazione - Legge Italiana Tier 2 Tier 2 Tier 2 Tier 2 Singolo ente e consolidato Singolo ente e consolidato Bond - Art. 62 CRR 330 - Bond - Art. 62 CRR 50 - 333 50 EUR EUR 333 50 100 100 Passività - costo ammortizzato 31/05/2010 A scadenza 31/05/2020 100 100 Passività - costo ammortizzato 14/06/2010 A scadenza 14/06/2020 NO NO - - - - - - Fixed 31/05/2011: 3,00%; 31/05/2012: 3,25%; 31/05/2013: 3,50%; 31/05/2014: 3,75%; 31/05/2015: 4,00%; 31/05/2016: 4,40%; 31/05/2017: 4,70%; 31/05/2018: 5,07%; 31/05/2019: 5,40%; 31/05/2020: 6,00%. NO Fixed Obbligatorio Obbligatorio - - Obbligatorio Obbligatorio NO Non cumulativi Non convertibili NO Non cumulativi Non convertibili - - - - - - - - NO NO - - - - N/A N/A - - Senior Senior NO NO - - 5,16% p.a. NO Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*) 1 Emittente UNICREDIT SPA 2 Codice identificativo (1) IT0004615305 3 Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Italiana Trattamento regolamentare 4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 5 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di 6 Singolo ente e consolidato singolo ente e consolidato 7 Tipologia di strumento 8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3) 9 9a 9b 10 11 12 13 14 15 16 17 Importo nominale dello strumento: importo originario della valuta di emissione (milioni) Importo nominale dello strumento: importo originario valuta di emissione Importo nominale dello strumento: conversione in euro dell'importo originario (milioni di euro) Prezzo di emissione Prezzo di rimborso Classificazione contabile Data di emissione originaria Irredimibile o a scadenza Data di scadenza originaria Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione preventiva dell'Autorità di Vigilanza Data del rimborso anticipato facoltativo Date del rimborso anticipato eventuale e importo del rimborso Date successive di rimborso anticipato, se applicabile Cedole / Dividendi Dividendi/cedole fissi o variabili Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 18 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo 20a Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo - motivi di discrezionalità Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o 20b obbligatorio - in riferimento all'importo 21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso 22 Cumulativi o non cumulativi 23 Convertibili o non convertibili Se convertibili, evento(i) che determina(no) la 24 conversione 25 Se convertibili, in tutto o in parte 26 Se convertibili, tasso di conversione 27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la 28 conversione è possibile Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento 29 nel quale viene convertito 30 Meccanismi di svalutazione (write down) In caso di meccanismo di svalutazione (write down), 31 eventi che la determinano In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale 32 o parziale In caso di svalutazione (write down), svalutazione 33 permanente o temporanea In caso di svalutazione (write down) temporanea, 34 descrizione del meccanismo di rivalutazione (4) Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di 35 liquidazione Caratteristiche non conformi degli strumenti che 36 beneficiano delle disposizioni transitorie In caso affermativo, precisare le caratteristiche non 37 conformi (*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile 19 UNICREDIT SPA IT0004698418 Intero strumento - Legge Italiana Tier 2 Tier 2 Singolo ente e consolidato Bond - Art. 62 CRR 193 Riacquisti e ammortamento Bond - Art. 62 CRR 347 Riacquisti e ammortamento 327 464 EUR EUR 327 464 100 100 Passività - costo ammortizzato 14/06/2010 A scadenza 14/06/2017 100 100 Passività - costo ammortizzato 31/03/2011 A scadenza 31/03/2018 NO NO - - - - - - Fixed 14/06/2011: 3,00%; 14/06/2012: 3,25%; 14/06/2013: 3,50%; 14/06/2014: 3,80%; 14/06/2015: 4,10%; 14/06/2016: 4,40%; 14/06/2017: 4,70%. NO Fixed to Floating Obbligatorio Obbligatorio - - Obbligatorio Obbligatorio NO Non cumulativi Non convertibili NO Non cumulativi Non convertibili - - - - - - - - NO NO - - - - N/A N/A - - Senior Senior NO NO - - 5,00% p.a. from 30/06/2011 to 31/03/2013; from 31/06/2013 Euribor 3M + 1% p.a. NO INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 78 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Fondi Propri Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*) 1 Emittente UNICREDIT SPA 2 Codice identificativo (1) IT0004698426 Legislazione applicabile allo strumento (2) 3 Intero strumento - Legge Italiana 7 Trattamento regolamentare Disposizioni transitorie del CRR Disposizioni del CRR post-transitorie Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di singolo ente e consolidato Tipologia di strumento 8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3) 4 5 6 9 9a 9b 10 11 12 13 14 15 16 17 Importo nominale dello strumento: importo originario della valuta di emissione (milioni) Importo nominale dello strumento: importo originario valuta di emissione Importo nominale dello strumento: conversione in euro dell'importo originario (milioni di euro) Prezzo di emissione Prezzo di rimborso Classificazione contabile Data di emissione originaria Irredimibile o a scadenza Data di scadenza originaria Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione preventiva dell'Autorità di Vigilanza Data del rimborso anticipato facoltativo Date del rimborso anticipato eventuale e importo del rimborso Date successive di rimborso anticipato, se applicabile Cedole / Dividendi Dividendi/cedole fissi o variabili Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 18 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo 20a Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo - motivi di discrezionalità Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o 20b obbligatorio - in riferimento all'importo 21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso 22 Cumulativi o non cumulativi 23 Convertibili o non convertibili Se convertibili, evento(i) che determina(no) la 24 conversione 25 Se convertibili, in tutto o in parte 26 Se convertibili, tasso di conversione 27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la 28 conversione è possibile Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento 29 nel quale viene convertito 30 Meccanismi di svalutazione (write down) In caso di meccanismo di svalutazione (write down), 31 eventi che la determinano In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale 32 o parziale In caso di svalutazione (write down), svalutazione 33 permanente o temporanea In caso di svalutazione (write down) temporanea, 34 descrizione del meccanismo di rivalutazione (4) Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di 35 liquidazione Caratteristiche non conformi degli strumenti che 36 beneficiano delle disposizioni transitorie In caso affermativo, precisare le caratteristiche non 37 conformi (*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile 19 79 UNICREDIT SPA XS0618847775 Intero strumento - Legge Inglese Clausole di subordinazione - Legge Italiana Tier 2 Tier 2 Tier 2 Tier 2 Singolo ente e consolidato Singolo ente e consolidato Bond - Art. 62 CRR 557 Riacquisti e ammortamento Bond - Art. 62 CRR 745 - 759 750 EUR EUR 759 750 100 100 Passività - costo ammortizzato 31/03/2011 A scadenza 31/03/2018 99,62 100 Passività - costo ammortizzato 19/04/2011 A scadenza 19/04/2021 NO NO - - - - - - Fixed 31/03/2012: 4,10%; 31/03/2013: 4,30%; 31/03/2014: 4,50%; 31/03/2015: 4,70%; 31/03/2016: 4,90%; 31/03/2017: 5,05%; 31/03/2018: 5,10% NO Fixed Obbligatorio Obbligatorio - - Obbligatorio Obbligatorio NO Non cumulativi Non convertibili NO Non cumulativi Non convertibili - - - - - - - - NO NO - - - - N/A N/A - - Senior Senior NO NO - - 6,125% p.a. NO Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*) 1 Emittente UNICREDIT SPA 2 Codice identificativo (1) IT0004723927 3 Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Italiana Trattamento regolamentare 4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 5 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di 6 Singolo ente e consolidato singolo ente e consolidato 7 Tipologia di strumento 8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3) 9 9a 9b 10 11 12 13 14 15 16 17 18 Importo nominale dello strumento: importo originario della valuta di emissione (milioni) Importo nominale dello strumento: importo originario valuta di emissione Importo nominale dello strumento: conversione in euro dell'importo originario (milioni di euro) Prezzo di emissione Prezzo di rimborso Classificazione contabile Data di emissione originaria Irredimibile o a scadenza Data di scadenza originaria Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione preventiva dell'Autorità di Vigilanza Data del rimborso anticipato facoltativo Date del rimborso anticipato eventuale e importo del rimborso Date successive di rimborso anticipato, se applicabile Cedole / Dividendi Dividendi/cedole fissi o variabili Tasso della cedola ed eventuale indice correlato Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo 20a Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo - motivi di discrezionalità Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o 20b obbligatorio - in riferimento all'importo 21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso 22 Cumulativi o non cumulativi 23 Convertibili o non convertibili Se convertibili, evento(i) che determina(no) la 24 conversione 25 Se convertibili, in tutto o in parte 26 Se convertibili, tasso di conversione 27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la 28 conversione è possibile Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento 29 nel quale viene convertito 30 Meccanismi di svalutazione (write down) In caso di meccanismo di svalutazione (write down), 31 eventi che la determinano In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale 32 o parziale In caso di svalutazione (write down), svalutazione 33 permanente o temporanea In caso di svalutazione (write down) temporanea, 34 descrizione del meccanismo di rivalutazione (4) Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di 35 liquidazione Caratteristiche non conformi degli strumenti che 36 beneficiano delle disposizioni transitorie In caso affermativo, precisare le caratteristiche non 37 conformi (*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile 19 UNICREDIT SPA IT0004740368 Intero strumento - Legge Italiana Tier 2 Tier 2 Singolo ente e consolidato Bond - Art. 62 CRR 313 Riacquisti e ammortamento Bond - Art. 62 CRR 16 Riacquisti e ammortamento 394 20 EUR EUR 394 20 100 100 Passività - costo ammortizzato 30/06/2011 A scadenza 30/06/2018 100 100 Passività - costo ammortizzato 05/07/2011 A scadenza 05/07/2018 NO NO - - - - - - Fixed to Floating 5% p.a. until 30/06/2013; from 30/09/2013 Euribor 3M + 1% p.a. NO Floating Obbligatorio Obbligatorio - - Obbligatorio Obbligatorio NO Non cumulativi Non convertibili NO Non cumulativi Non convertibili - - - - - - - - NO NO - - - - N/A N/A - - Senior Senior NO NO - - Euribor 3M + 2,50% p.a. NO INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 80 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Fondi Propri Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*) 1 Emittente UNICREDIT SPA 2 Codice identificativo (1) XS0849517650 Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Inglese 3 Clausole di subordinazione - Legge Italiana Trattamento regolamentare 4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 5 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di 6 Singolo ente e consolidato singolo ente e consolidato 7 Tipologia di strumento Bond - Art. 62 CRR 1.490 8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3) Importo nominale dello strumento: importo originario 1.500 della valuta di emissione (milioni) Importo nominale dello strumento: importo originario 9 EUR valuta di emissione Importo nominale dello strumento: conversione in euro 1.500 dell'importo originario (milioni di euro) 9a Prezzo di emissione 100,24 9b Prezzo di rimborso 100 10 Classificazione contabile Passività - costo ammortizzato 11 Data di emissione originaria 31/10/2012 12 Irredimibile o a scadenza A scadenza 13 Data di scadenza originaria 31/10/2022 Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione 14 NO preventiva dell'Autorità di Vigilanza Data del rimborso anticipato facoltativo 15 Date del rimborso anticipato eventuale e importo del rimborso 16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile Cedole / Dividendi Dividendi/cedole fissi o variabili Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 17 18 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo 20a Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo - motivi di discrezionalità Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o 20b obbligatorio - in riferimento all'importo 21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso 22 Cumulativi o non cumulativi 23 Convertibili o non convertibili Se convertibili, evento(i) che determina(no) la 24 conversione 25 Se convertibili, in tutto o in parte 26 Se convertibili, tasso di conversione 27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la 28 conversione è possibile Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento 29 nel quale viene convertito 30 Meccanismi di svalutazione (write down) In caso di meccanismo di svalutazione (write down), 31 eventi che la determinano In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale 32 o parziale In caso di svalutazione (write down), svalutazione 33 permanente o temporanea In caso di svalutazione (write down) temporanea, 34 descrizione del meccanismo di rivalutazione (4) Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di 35 liquidazione Caratteristiche non conformi degli strumenti che 36 beneficiano delle disposizioni transitorie In caso affermativo, precisare le caratteristiche non 37 conformi (*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile 19 81 UNICREDIT SPA IT0004854870 Intero strumento - Legge Italiana Tier 2 Tier 2 Singolo ente e consolidato Bond - Art. 62 CRR 536 Riacquisti e ammortamento 539 EUR 539 100 100 Passività - costo ammortizzato 05/11/2012 A scadenza 05/12/2019 NO "Regulatory call": 100 + rateo maturato "Tax event": al nominale comprensivo del rateo maturato - - Fixed NO Fixed to Floating 6,00% p.a. till 05/12/2015, Euribor 3M + 2,15% p.a.from 05/03/2016 NO Obbligatorio Obbligatorio - - Obbligatorio Obbligatorio NO Non cumulativi Non convertibili NO Non cumulativi Non convertibili - - - - - - - - NO NO - - - - N/A N/A - - Senior Senior NO NO - - 6,95% p.a - Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*) 1 Emittente UNICREDIT SPA 2 Codice identificativo (1) IT0004747330 3 Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Italiana Trattamento regolamentare 4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 5 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di 6 Singolo ente e consolidato singolo ente e consolidato 7 Tipologia di strumento 8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3) 9 9a 9b 10 11 12 13 14 15 16 17 Importo nominale dello strumento: importo originario della valuta di emissione (milioni) Importo nominale dello strumento: importo originario valuta di emissione Importo nominale dello strumento: conversione in euro dell'importo originario (milioni di euro) Prezzo di emissione Prezzo di rimborso Classificazione contabile Data di emissione originaria Irredimibile o a scadenza Data di scadenza originaria Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione preventiva dell'Autorità di Vigilanza Data del rimborso anticipato facoltativo Date del rimborso anticipato eventuale e importo del rimborso Date successive di rimborso anticipato, se applicabile Cedole / Dividendi Dividendi/cedole fissi o variabili Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 18 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo 20a Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo - motivi di discrezionalità Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o 20b obbligatorio - in riferimento all'importo 21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso 22 Cumulativi o non cumulativi 23 Convertibili o non convertibili Se convertibili, evento(i) che determina(no) la 24 conversione 25 Se convertibili, in tutto o in parte 26 Se convertibili, tasso di conversione 27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la 28 conversione è possibile Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento 29 nel quale viene convertito 30 Meccanismi di svalutazione (write down) In caso di meccanismo di svalutazione (write down), 31 eventi che la determinano In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale 32 o parziale In caso di svalutazione (write down), svalutazione 33 permanente o temporanea In caso di svalutazione (write down) temporanea, 34 descrizione del meccanismo di rivalutazione (4) Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di 35 liquidazione Caratteristiche non conformi degli strumenti che 36 beneficiano delle disposizioni transitorie In caso affermativo, precisare le caratteristiche non 37 conformi (*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile 19 UNICREDIT SPA IT0004748882 Intero strumento - Legge Italiana Tier 2 Tier 2 Singolo ente e consolidato Bond - Art. 62 CRR 126 Riacquisti e ammortamento Bond - Art. 62 CRR 8 Riacquisti e ammortamento 157 10 EUR EUR 157 10 100 100 Passività - costo ammortizzato 19/08/2011 A scadenza 19/08/2018 100 100 Passività - costo ammortizzato 21/07/2011 A scadenza 21/07/2018 NO NO - - - - - - Fixed 19/08/2012: 4,40%; 19/08/2013: 4,60%; 19/08/2014: 4,80%; 19/08/2015: 5,00%; 19/08/2016; 5,30%; 19/08/2017: 5,65%; 19/08/2018: 6,00% NO Floating Obbligatorio Obbligatorio - - Obbligatorio Obbligatorio NO Non cumulativi Non convertibili NO Non cumulativi Non convertibili - - - - - - - - NO NO - - - - N/A N/A - - Senior Senior NO NO - - Euribor 3M + 2,637% p.a. NO INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 82 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Fondi Propri Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*) 1 Emittente UNICREDIT SPA 2 Codice identificativo (1) IT0004764004 3 Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Italiana Trattamento regolamentare 4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 5 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di 6 Singolo ente e consolidato singolo ente e consolidato 7 Tipologia di strumento Bond - Art. 62 CRR 354 8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3) Riacquisti e ammortamento Importo nominale dello strumento: importo originario 414 della valuta di emissione (milioni) Importo nominale dello strumento: importo originario 9 EUR valuta di emissione 9a 9b 10 11 12 13 14 15 16 17 Importo nominale dello strumento: conversione in euro dell'importo originario (milioni di euro) Prezzo di emissione Prezzo di rimborso Classificazione contabile Data di emissione originaria Irredimibile o a scadenza Data di scadenza originaria Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione preventiva dell'Autorità di Vigilanza Data del rimborso anticipato facoltativo Date del rimborso anticipato eventuale e importo del rimborso Date successive di rimborso anticipato, se applicabile Cedole / Dividendi Dividendi/cedole fissi o variabili Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 18 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo 20a Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo - motivi di discrezionalità Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o 20b obbligatorio - in riferimento all'importo 21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso 22 Cumulativi o non cumulativi 23 Convertibili o non convertibili Se convertibili, evento(i) che determina(no) la 24 conversione 25 Se convertibili, in tutto o in parte 26 Se convertibili, tasso di conversione 27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la 28 conversione è possibile Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento 29 nel quale viene convertito 30 Meccanismi di svalutazione (write down) In caso di meccanismo di svalutazione (write down), 31 eventi che la determinano In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale 32 o parziale In caso di svalutazione (write down), svalutazione 33 permanente o temporanea In caso di svalutazione (write down) temporanea, 34 descrizione del meccanismo di rivalutazione (4) Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di 35 liquidazione Caratteristiche non conformi degli strumenti che 36 beneficiano delle disposizioni transitorie In caso affermativo, precisare le caratteristiche non 37 conformi (*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile 19 83 UNICREDIT SPA IT0004780562 Intero strumento - Legge Italiana Tier 2 Tier 2 Singolo ente e consolidato Bond - Art. 62 CRR 468 Riacquisti e ammortamento 518 EUR 414 518 100 100 Passività - costo ammortizzato 31/10/2011 A scadenza 31/10/2018 100 100 Passività - costo ammortizzato 23/12/2011 A scadenza 31/01/2019 NO NO - - - - - - Fixed 31/10/2012: 5,60%; 31/10/2013: 5,90%; 31/10/2014: 6,10%; 31/10/2015: 6,30%; 31/10/2016: 6,50%; 31/10/2017: 6,80%; 31/10/2018: 7,20% NO Fixed 31/01/2013: 6,50%; 31/01/2014: 6,90%; 31/01/2015: 7,30%; 31/01/2016: 7,80%; 31/01/2017: 8,10%; 31/01/2018: 8,30%; 31/01/2019: 8,50% NO Obbligatorio Obbligatorio - - Obbligatorio Obbligatorio NO Non cumulativi Non convertibili NO Non cumulativi Non convertibili - - - - - - - - NO NO - - - - N/A N/A - - Senior Senior NO NO - - Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*) 1 Emittente UNICREDIT SPA 2 Codice identificativo (1) IT0004883689 Legislazione applicabile allo strumento (2) 3 Intero strumento - Legge Italiana 7 Trattamento regolamentare Disposizioni transitorie del CRR Disposizioni del CRR post-transitorie Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di singolo ente e consolidato Tipologia di strumento 8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3) 4 5 6 9 9a 9b 10 11 12 13 14 Importo nominale dello strumento: importo originario della valuta di emissione (milioni) Importo nominale dello strumento: importo originario valuta di emissione Importo nominale dello strumento: conversione in euro dell'importo originario (milioni di euro) Prezzo di emissione Prezzo di rimborso Classificazione contabile Data di emissione originaria Irredimibile o a scadenza Data di scadenza originaria Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione preventiva dell'Autorità di Vigilanza Data del rimborso anticipato facoltativo 15 Date del rimborso anticipato eventuale e importo del rimborso 16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile Cedole / Dividendi Dividendi/cedole fissi o variabili Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 17 18 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo 20a Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo - motivi di discrezionalità Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o 20b obbligatorio - in riferimento all'importo 21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso 22 Cumulativi o non cumulativi 23 Convertibili o non convertibili Se convertibili, evento(i) che determina(no) la 24 conversione 25 Se convertibili, in tutto o in parte 26 Se convertibili, tasso di conversione 27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la 28 conversione è possibile Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento 29 nel quale viene convertito 30 Meccanismi di svalutazione (write down) In caso di meccanismo di svalutazione (write down), 31 eventi che la determinano In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale 32 o parziale In caso di svalutazione (write down), svalutazione 33 permanente o temporanea In caso di svalutazione (write down) temporanea, 34 descrizione del meccanismo di rivalutazione (4) Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di 35 liquidazione Caratteristiche non conformi degli strumenti che 36 beneficiano delle disposizioni transitorie In caso affermativo, precisare le caratteristiche non 37 conformi (*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile 19 UNICREDIT SPA XS0878681419 Intero strumento - Legge Inglese Clausole di subordinazione - Legge Italiana Tier 2 Tier 2 Tier 2 Tier 2 Singolo ente e consolidato Singolo ente e consolidato Bond - Art. 62 CRR 189 - Bond - Art. 62 CRR 173 Riacquisti 189 300 EUR SGD 189 179 100 100 Passività - costo ammortizzato 31/12/2012 A scadenza 28/02/2020 100 100 Passività - costo ammortizzato 30/01/2013 A scadenza 30/07/2023 NO SI - 30/07/2018 "Regulatory call": 100 + rateo maturato "Tax event": al nominale comprensivo del rateo maturato - Fixed 28/02/2014: 3,60%; 28/02/2015: 3,80%; 28/02/2016: 4,00%; 28/02/2017: 4,20%; 28/02/2018: 4,40%; 28/02/2019: 4,60%; 28/02/2020: 5,00% NO Fixed Obbligatorio Obbligatorio - - Obbligatorio Obbligatorio NO Non cumulativi Non convertibili NO Non cumulativi Non convertibili - - - - - - - - NO NO - - - - N/A N/A - - Senior Senior NO NO - - 1-5.5Y 5,5% p.a., 5.5-10.5Y SOR + 4,47% p.a. NO INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 84 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Fondi Propri Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*) 1 Emittente UNICREDIT SPA 2 Codice identificativo (1) IT0004907785 3 Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Italiana Trattamento regolamentare 4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 5 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di 6 Singolo ente e consolidato singolo ente e consolidato 7 Tipologia di strumento Bond - Art. 62 CRR 240 8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3) Importo nominale dello strumento: importo originario 241 della valuta di emissione (milioni) Importo nominale dello strumento: importo originario 9 EUR valuta di emissione 9a 9b 10 11 12 13 14 15 16 17 Importo nominale dello strumento: conversione in euro dell'importo originario (milioni di euro) Prezzo di emissione Prezzo di rimborso Classificazione contabile Data di emissione originaria Irredimibile o a scadenza Data di scadenza originaria Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione preventiva dell'Autorità di Vigilanza Data del rimborso anticipato facoltativo Date del rimborso anticipato eventuale e importo del rimborso Date successive di rimborso anticipato, se applicabile Cedole / Dividendi Dividendi/cedole fissi o variabili Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 18 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo 20a Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo - motivi di discrezionalità Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o 20b obbligatorio - in riferimento all'importo 21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso 22 Cumulativi o non cumulativi 23 Convertibili o non convertibili Se convertibili, evento(i) che determina(no) la 24 conversione 25 Se convertibili, in tutto o in parte 26 Se convertibili, tasso di conversione 27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la 28 conversione è possibile Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento 29 nel quale viene convertito 30 Meccanismi di svalutazione (write down) In caso di meccanismo di svalutazione (write down), 31 eventi che la determinano In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale 32 o parziale In caso di svalutazione (write down), svalutazione 33 permanente o temporanea In caso di svalutazione (write down) temporanea, 34 descrizione del meccanismo di rivalutazione (4) Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di 35 liquidazione Caratteristiche non conformi degli strumenti che 36 beneficiano delle disposizioni transitorie In caso affermativo, precisare le caratteristiche non 37 conformi (*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile 19 85 UNICREDIT SPA IT0004907850 Intero strumento - Legge Italiana Tier 2 Tier 2 Singolo ente e consolidato Bond - Art. 62 CRR 336 338 EUR 241 338 100 100 Passività - costo ammortizzato 29/04/2013 A scadenza 30/06/2020 100 100 Passività - costo ammortizzato 29/04/2013 A scadenza 30/06/2020 NO NO - - - - - - Fixed to Floating 4,50% p.a. payable on 30/03, 30/06, 30/09 and 30/12 each year till 30/06/2016; Euribor 3M + 2,00% p.a. payable on 30/03, 30/06, 30/09 and 30/12 each year from 30/09/2016 NO Fixed Obbligatorio Obbligatorio - - Obbligatorio Obbligatorio NO Non cumulativi Non convertibili NO Non cumulativi Non convertibili - - - - - - - - NO NO - - - - N/A N/A - - Senior Senior NO NO - - 30/06/2014: 3,25%; 30/06/2015: 3,50%; 30/06/2016: 4,00%; 30/06/2017; 30/06/2018: 5,00%; 30/06/2019: 5,50%; 30/06/2020: 6,50% NO Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*) 1 Emittente UNICREDIT SPA 2 Codice identificativo (1) XS0925177130 Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Inglese 3 Clausole di subordinazione - Legge Italiana Trattamento regolamentare 4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 5 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di 6 Singolo ente e consolidato singolo ente e consolidato 7 Tipologia di strumento Bond - Art. 62 CRR 546 8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3) Incremento ammontare infragruppo Importo nominale dello strumento: importo originario 750 della valuta di emissione (milioni) Importo nominale dello strumento: importo originario 9 USD valuta di emissione Importo nominale dello strumento: conversione in euro 569 dell'importo originario (milioni di euro) 9a 9b 10 11 12 13 14 Prezzo di emissione Prezzo di rimborso Classificazione contabile Data di emissione originaria Irredimibile o a scadenza Data di scadenza originaria Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione preventiva dell'Autorità di Vigilanza Data del rimborso anticipato facoltativo 15 Date del rimborso anticipato eventuale e importo del rimborso 16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile Cedole / Dividendi Dividendi/cedole fissi o variabili Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 17 UNICREDIT SPA IT0004917917 Intero strumento - Legge Italiana Tier 2 Tier 2 Singolo ente e consolidato Bond - Art. 62 CRR 542 554 EUR 554 100 100 Passività - costo ammortizzato 02/05/2013 A scadenza 02/05/2023 98 100 Passività - costo ammortizzato 15/05/2013 A scadenza 15/07/2020 SI NO 02/05/2018 "Regulatory call": 100 + rateo maturato "Tax event": al nominale comprensivo del rateo maturato - - Fixed to Floating - 18 1-5Y 6,375%, 6-10Y USD MS + 5,51% Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo 20a Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo - motivi di discrezionalità Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o 20b obbligatorio - in riferimento all'importo 21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso 22 Cumulativi o non cumulativi 23 Convertibili o non convertibili Se convertibili, evento(i) che determina(no) la 24 conversione 25 Se convertibili, in tutto o in parte 26 Se convertibili, tasso di conversione 27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la 28 conversione è possibile Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento 29 nel quale viene convertito 30 Meccanismi di svalutazione (write down) In caso di meccanismo di svalutazione (write down), 31 eventi che la determinano In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale 32 o parziale In caso di svalutazione (write down), svalutazione 33 permanente o temporanea In caso di svalutazione (write down) temporanea, 34 descrizione del meccanismo di rivalutazione (4) Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di 35 liquidazione Caratteristiche non conformi degli strumenti che 36 beneficiano delle disposizioni transitorie In caso affermativo, precisare le caratteristiche non 37 conformi (*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile NO Fixed to Floating 3,35% p.a payable on 15/01, 15/04, 15/07 and 15/10 until 15/06/2016; Euribor 3M + 2,65% p.a payable on 15/01, 15/04, 15/07 and 15/10 from 15/10/2016 NO Obbligatorio Obbligatorio - - Obbligatorio Obbligatorio NO Non cumulativi Non convertibili NO Non cumulativi Non convertibili - - - - - - - - NO NO - - - - N/A N/A - - Senior Senior NO NO - - 19 INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 86 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Fondi Propri Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*) 1 Emittente UNICREDIT SPA 2 Codice identificativo (1) IT0004917867 3 Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Italiana Trattamento regolamentare 4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 5 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di 6 Singolo ente e consolidato singolo ente e consolidato 7 Tipologia di strumento Bond - Art. 62 CRR 400 8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3) Importo nominale dello strumento: importo originario 400 della valuta di emissione (milioni) Importo nominale dello strumento: importo originario 9 EUR valuta di emissione 9a 9b 10 11 12 13 14 15 16 17 Importo nominale dello strumento: conversione in euro dell'importo originario (milioni di euro) Prezzo di emissione Prezzo di rimborso Classificazione contabile Data di emissione originaria Irredimibile o a scadenza Data di scadenza originaria Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione preventiva dell'Autorità di Vigilanza Data del rimborso anticipato facoltativo Date del rimborso anticipato eventuale e importo del rimborso Date successive di rimborso anticipato, se applicabile Cedole / Dividendi Dividendi/cedole fissi o variabili Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 18 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo 20a Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo - motivi di discrezionalità Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o 20b obbligatorio - in riferimento all'importo 21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso 22 Cumulativi o non cumulativi 23 Convertibili o non convertibili Se convertibili, evento(i) che determina(no) la 24 conversione 25 Se convertibili, in tutto o in parte 26 Se convertibili, tasso di conversione 27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la 28 conversione è possibile Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento 29 nel quale viene convertito 30 Meccanismi di svalutazione (write down) In caso di meccanismo di svalutazione (write down), 31 eventi che la determinano In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale 32 o parziale In caso di svalutazione (write down), svalutazione 33 permanente o temporanea In caso di svalutazione (write down) temporanea, 34 descrizione del meccanismo di rivalutazione (4) Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di 35 liquidazione Caratteristiche non conformi degli strumenti che 36 beneficiano delle disposizioni transitorie In caso affermativo, precisare le caratteristiche non 37 conformi (*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile 19 87 UNICREDIT SPA IT0004941412 Intero strumento - Legge Italiana Tier 2 Tier 2 Singolo ente e consolidato Bond - Art. 62 CRR 297 297 EUR 400 297 100 100 Passività - costo ammortizzato 15/05/2013 A scadenza 15/07/2020 100 100 Passività - costo ammortizzato 13/08/2013 A scadenza 13/10/2020 NO NO - - - - - - Fixed 15/07/2014: 3,25%; 15/07/2015: 3,50%; 15/07/2016: 4,00%; 15/07/2017: 4,50%; 15/07/2018: 5,00%; 15/07/2019: 5,50%; 15/07/2020: 6,50% NO Fixed Obbligatorio Obbligatorio - - Obbligatorio Obbligatorio NO Non cumulativi Non convertibili NO Non cumulativi Non convertibili - - - - - - - - NO NO - - - - N/A N/A - - Senior Senior NO NO - - 1Y 3,20%; 2Y 3,40%; 3Y 3,65%; 4Y 4,00%; 5Y 4,40%; 6Y 4,80%; 7Y 5,20% NO Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*) 1 Emittente UNICREDIT SPA 2 Codice identificativo (1) XS0986063864 Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Inglese 3 Clausole di subordinazione - Legge Italiana Trattamento regolamentare 4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 5 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di 6 Singolo ente e consolidato singolo ente e consolidato 7 Tipologia di strumento Notes - Art. 62 CRR 994 8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3) Importo nominale dello strumento: importo originario 1.000 della valuta di emissione (milioni) Importo nominale dello strumento: importo originario 9 EUR valuta di emissione Importo nominale dello strumento: conversione in euro 1.000 dell'importo originario (milioni di euro) 9a 9b 10 11 12 13 14 Prezzo di emissione Prezzo di rimborso Classificazione contabile Data di emissione originaria Irredimibile o a scadenza Data di scadenza originaria Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione preventiva dell'Autorità di Vigilanza Data del rimborso anticipato facoltativo 15 Date del rimborso anticipato eventuale e importo del rimborso 16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile Cedole / Dividendi Dividendi/cedole fissi o variabili Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 17 18 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo 20a Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo - motivi di discrezionalità Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o 20b obbligatorio - in riferimento all'importo 21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso 22 Cumulativi o non cumulativi 23 Convertibili o non convertibili Se convertibili, evento(i) che determina(no) la 24 conversione 25 Se convertibili, in tutto o in parte 26 Se convertibili, tasso di conversione 27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la 28 conversione è possibile Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento 29 nel quale viene convertito 30 Meccanismi di svalutazione (write down) In caso di meccanismo di svalutazione (write down), 31 eventi che la determinano In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale 32 o parziale In caso di svalutazione (write down), svalutazione 33 permanente o temporanea In caso di svalutazione (write down) temporanea, 34 descrizione del meccanismo di rivalutazione (4) Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di 35 liquidazione Caratteristiche non conformi degli strumenti che 36 beneficiano delle disposizioni transitorie In caso affermativo, precisare le caratteristiche non 37 conformi (*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile 19 UNICREDIT SPA IT0004982200 Intero strumento - Legge Italiana Tier 2 Tier 2 Singolo ente e consolidato Bond - Art. 62 CRR 267 267 EUR 267 99,91 100 Passività - costo ammortizzato 28/10/2013 A scadenza 28/10/2025 100 100 Passività - costo ammortizzato 31/01/2014 A scadenza 31/03/2021 SI NO 28/10/2020 "Regulatory call": 100 + rateo maturato "Tax event": al nominale comprensivo del rateo maturato - - Fixed NO Fixed 1Y 2.50%, 2Y 2.80%, 3Y 3.20%, 4Y 3.50%, 5Y 4.30%, 6Y 4.70%, 7Y 5.50% NO Obbligatorio Obbligatorio - - Obbligatorio Obbligatorio NO Non cumulativi Non convertibili NO Non cumulativi Non convertibili - - - - - - - - NO NO - - - - N/A N/A - - Senior Senior NO NO - - 5.75% p.a., after the call, 5Y Swap + 410 bps - INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 88 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Fondi Propri Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*) 1 Emittente UNICREDIT SPA 2 Codice identificativo (1) N/A Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Tedesca 3 Clausole di subordinazione - Legge Italiana Trattamento regolamentare 4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 5 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di 6 Consolidato singolo ente e consolidato 7 Tipologia di strumento Loan - Art. 62 CRR 7 8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3) Ammortamento Importo nominale dello strumento: importo originario 10 della valuta di emissione (milioni) Importo nominale dello strumento: importo originario 9 EUR valuta di emissione Importo nominale dello strumento: conversione in euro 10 dell'importo originario (milioni di euro) 9a Prezzo di emissione 100 9b Prezzo di rimborso 100 10 Classificazione contabile Passività - costo ammortizzato 11 Data di emissione originaria 30/10/2007 12 Irredimibile o a scadenza A scadenza 13 Data di scadenza originaria 30/10/2017 Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione 14 NO preventiva dell'Autorità di Vigilanza Data del rimborso anticipato facoltativo 15 16 Date del rimborso anticipato eventuale e importo del rimborso Date successive di rimborso anticipato, se applicabile Cedole / Dividendi 17 Dividendi/cedole fissi o variabili 18 Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo 20a Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo - motivi di discrezionalità Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o 20b obbligatorio - in riferimento all'importo 21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso 22 Cumulativi o non cumulativi 23 Convertibili o non convertibili Se convertibili, evento(i) che determina(no) la 24 conversione 25 Se convertibili, in tutto o in parte 26 Se convertibili, tasso di conversione 27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la 28 conversione è possibile Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento 29 nel quale viene convertito 30 Meccanismi di svalutazione (write down) In caso di meccanismo di svalutazione (write down), 31 eventi che la determinano In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale 32 o parziale In caso di svalutazione (write down), svalutazione 33 permanente o temporanea In caso di svalutazione (write down) temporanea, 34 descrizione del meccanismo di rivalutazione (4) Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di 35 liquidazione Caratteristiche non conformi degli strumenti che 36 beneficiano delle disposizioni transitorie In caso affermativo, precisare le caratteristiche non 37 conformi (*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile 89 UNICREDIT SPA N/A Intero strumento - Legge Tedesca Clausole di subordinazione - Legge Italiana Tier 2 Tier 2 Consolidato Loan - Art. 62 CRR 7 Ammortamento 10 EUR 10 100 100 Passività - costo ammortizzato 30/10/2007 A scadenza 30/10/2017 NO "Regulatory call": 100 + rateo maturato "Tax event": al nominale comprensivo del rateo maturato - "Regulatory call": 100 + rateo maturato "Tax event": al nominale comprensivo del rateo maturato - Fixed 5,45% p.a. NO Fixed 5,45% p.a. NO Obbligatorio Obbligatorio - - Obbligatorio Obbligatorio NO Non cumulativi Non convertibili NO Non cumulativi Non convertibili - - - - - - - - NO NO - - - - N/A N/A - - Senior Senior NO NO - - Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*) 1 Emittente UNICREDIT SPA 2 Codice identificativo (1) N/A Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Tedesca 3 Clausole di subordinazione - Legge Italiana Trattamento regolamentare 4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 5 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di 6 Consolidato singolo ente e consolidato 7 Tipologia di strumento Loan - Art. 62 CRR 7 8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3) Ammortamento Importo nominale dello strumento: importo originario 10 della valuta di emissione (milioni) Importo nominale dello strumento: importo originario 9 EUR valuta di emissione Importo nominale dello strumento: conversione in euro 10 dell'importo originario (milioni di euro) 9a 9b 10 11 12 13 14 15 Prezzo di emissione Prezzo di rimborso Classificazione contabile Data di emissione originaria Irredimibile o a scadenza Data di scadenza originaria Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione preventiva dell'Autorità di Vigilanza Data del rimborso anticipato facoltativo Date del rimborso anticipato eventuale e importo del rimborso 16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile Cedole / Dividendi 17 Dividendi/cedole fissi o variabili 18 Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo 20a Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo - motivi di discrezionalità Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o 20b obbligatorio - in riferimento all'importo 21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso 22 Cumulativi o non cumulativi 23 Convertibili o non convertibili Se convertibili, evento(i) che determina(no) la 24 conversione 25 Se convertibili, in tutto o in parte 26 Se convertibili, tasso di conversione 27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la 28 conversione è possibile Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento 29 nel quale viene convertito 30 Meccanismi di svalutazione (write down) In caso di meccanismo di svalutazione (write down), 31 eventi che la determinano In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale 32 o parziale In caso di svalutazione (write down), svalutazione 33 permanente o temporanea In caso di svalutazione (write down) temporanea, 34 descrizione del meccanismo di rivalutazione (4) Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di 35 liquidazione Caratteristiche non conformi degli strumenti che 36 beneficiano delle disposizioni transitorie In caso affermativo, precisare le caratteristiche non 37 conformi (*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile UNICREDIT SPA N/A Intero strumento - Legge Tedesca Clausole di subordinazione - Legge Italiana Tier 2 Tier 2 Consolidato Loan - Art. 62 CRR 3 Ammortamento 5 EUR 5 100 100 Passività - costo ammortizzato 13/11/2007 A scadenza 13/11/2017 100 100 Passività - costo ammortizzato 27/11/2007 A scadenza 27/11/2017 NO NO "Regulatory call": 100 + rateo maturato "Tax event": al nominale comprensivo del rateo maturato - "Regulatory call": 100 + rateo maturato "Tax event": al nominale comprensivo del rateo maturato - Fixed 5,54% p.a. NO Fixed 5,7% p.a. NO Obbligatorio Obbligatorio - - Obbligatorio Obbligatorio NO Non cumulativi Non convertibili NO Non cumulativi Non convertibili - - - - - - - - NO NO - - - - N/A N/A - - Senior Senior NO NO - - INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 90 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Fondi Propri Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*) 1 Emittente UNICREDIT SPA 2 Codice identificativo (1) N/A Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Tedesca 3 Clausole di subordinazione - Legge Italiana Trattamento regolamentare 4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 5 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di 6 Consolidato singolo ente e consolidato 7 Tipologia di strumento Loan - Art. 62 CRR 3 8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3) Ammortamento Importo nominale dello strumento: importo originario 5 della valuta di emissione (milioni) Importo nominale dello strumento: importo originario 9 EUR valuta di emissione Importo nominale dello strumento: conversione in euro 5 dell'importo originario (milioni di euro) 9a Prezzo di emissione 100 9b Prezzo di rimborso 100 10 Classificazione contabile Passività - costo ammortizzato 11 Data di emissione originaria 27/11/2007 12 Irredimibile o a scadenza A scadenza 13 Data di scadenza originaria 27/11/2017 Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione 14 NO preventiva dell'Autorità di Vigilanza Data del rimborso anticipato facoltativo 15 16 Date del rimborso anticipato eventuale e importo del rimborso Date successive di rimborso anticipato, se applicabile Cedole / Dividendi 17 Dividendi/cedole fissi o variabili 18 Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo 20a Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo - motivi di discrezionalità Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o 20b obbligatorio - in riferimento all'importo 21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso 22 Cumulativi o non cumulativi 23 Convertibili o non convertibili Se convertibili, evento(i) che determina(no) la 24 conversione 25 Se convertibili, in tutto o in parte 26 Se convertibili, tasso di conversione 27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la 28 conversione è possibile Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento 29 nel quale viene convertito 30 Meccanismi di svalutazione (write down) In caso di meccanismo di svalutazione (write down), 31 eventi che la determinano In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale 32 o parziale In caso di svalutazione (write down), svalutazione 33 permanente o temporanea In caso di svalutazione (write down) temporanea, 34 descrizione del meccanismo di rivalutazione (4) Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di 35 liquidazione Caratteristiche non conformi degli strumenti che 36 beneficiano delle disposizioni transitorie In caso affermativo, precisare le caratteristiche non 37 conformi (*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile 91 UNICREDIT SPA N/A Intero strumento - Legge Tedesca Clausole di subordinazione - Legge Italiana Tier 2 Tier 2 Consolidato Loan - Art. 62 CRR 14 Ammortamento 20 EUR 20 100 100 Passività - costo ammortizzato 27/11/2007 A scadenza 27/11/2017 NO "Regulatory call": 100 + rateo maturato "Tax event": al nominale comprensivo del rateo maturato - "Regulatory call": 100 + rateo maturato "Tax event": al nominale comprensivo del rateo maturato - Fixed 5,7% p.a. NO Fixed 5,7% p.a. NO Obbligatorio Obbligatorio - - Obbligatorio Obbligatorio NO Non cumulativi Non convertibili NO Non cumulativi Non convertibili - - - - - - - - NO NO - - - - N/A N/A - - Senior Senior NO NO - - Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*) 1 Emittente UNICREDIT SPA 2 Codice identificativo (1) N/A Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Tedesca 3 Clausole di subordinazione - Legge Italiana Trattamento regolamentare 4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 5 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di 6 Consolidato singolo ente e consolidato 7 Tipologia di strumento Loan - Art. 62 CRR 14 8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3) Ammortamento Importo nominale dello strumento: importo originario 20 della valuta di emissione (milioni) Importo nominale dello strumento: importo originario 9 EUR valuta di emissione Importo nominale dello strumento: conversione in euro 20 dell'importo originario (milioni di euro) 9a 9b 10 11 12 13 14 15 Prezzo di emissione Prezzo di rimborso Classificazione contabile Data di emissione originaria Irredimibile o a scadenza Data di scadenza originaria Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione preventiva dell'Autorità di Vigilanza Data del rimborso anticipato facoltativo Date del rimborso anticipato eventuale e importo del rimborso 16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile Cedole / Dividendi 17 Dividendi/cedole fissi o variabili 18 Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo 20a Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo - motivi di discrezionalità Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o 20b obbligatorio - in riferimento all'importo 21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso 22 Cumulativi o non cumulativi 23 Convertibili o non convertibili Se convertibili, evento(i) che determina(no) la 24 conversione 25 Se convertibili, in tutto o in parte 26 Se convertibili, tasso di conversione 27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la 28 conversione è possibile Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento 29 nel quale viene convertito 30 Meccanismi di svalutazione (write down) In caso di meccanismo di svalutazione (write down), 31 eventi che la determinano In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale 32 o parziale In caso di svalutazione (write down), svalutazione 33 permanente o temporanea In caso di svalutazione (write down) temporanea, 34 descrizione del meccanismo di rivalutazione (4) Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di 35 liquidazione Caratteristiche non conformi degli strumenti che 36 beneficiano delle disposizioni transitorie In caso affermativo, precisare le caratteristiche non 37 conformi (*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile UNICREDIT SPA N/A Intero strumento - Legge Tedesca Clausole di subordinazione - Legge Italiana Tier 2 Tier 2 Consolidato Loan - Art. 62 CRR 0 Ammortamento 1 EUR 1 100 100 Passività - costo ammortizzato 27/11/2007 A scadenza 27/11/2017 100 100 Passività - costo ammortizzato 27/11/2007 A scadenza 27/11/2017 NO NO "Regulatory call": 100 + rateo maturato "Tax event": al nominale comprensivo del rateo maturato - "Regulatory call": 100 + rateo maturato "Tax event": al nominale comprensivo del rateo maturato - Fixed 5,7% p.a. NO Fixed 5,7% p.a. NO Obbligatorio Obbligatorio - - Obbligatorio Obbligatorio NO Non cumulativi Non convertibili NO Non cumulativi Non convertibili - - - - - - - - NO NO - - - - N/A N/A - - Senior Senior NO NO - - INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 92 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Fondi Propri Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*) 1 Emittente UNICREDIT SPA 2 Codice identificativo (1) N/A Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Tedesca 3 Clausole di subordinazione - Legge Italiana Trattamento regolamentare 4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 5 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di 6 Consolidato singolo ente e consolidato 7 Tipologia di strumento Loan - Art. 62 CRR 27 8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3) Ammortamento Importo nominale dello strumento: importo originario 40 della valuta di emissione (milioni) Importo nominale dello strumento: importo originario 9 EUR valuta di emissione Importo nominale dello strumento: conversione in euro 40 dell'importo originario (milioni di euro) 9a Prezzo di emissione 100 9b Prezzo di rimborso 100 10 Classificazione contabile Passività - costo ammortizzato 11 Data di emissione originaria 27/11/2007 12 Irredimibile o a scadenza A scadenza 13 Data di scadenza originaria 27/11/2017 Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione 14 NO preventiva dell'Autorità di Vigilanza Data del rimborso anticipato facoltativo 15 16 Date del rimborso anticipato eventuale e importo del rimborso Date successive di rimborso anticipato, se applicabile Cedole / Dividendi 17 Dividendi/cedole fissi o variabili 18 Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo 20a Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo - motivi di discrezionalità Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o 20b obbligatorio - in riferimento all'importo 21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso 22 Cumulativi o non cumulativi 23 Convertibili o non convertibili Se convertibili, evento(i) che determina(no) la 24 conversione 25 Se convertibili, in tutto o in parte 26 Se convertibili, tasso di conversione 27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la 28 conversione è possibile Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento 29 nel quale viene convertito 30 Meccanismi di svalutazione (write down) In caso di meccanismo di svalutazione (write down), 31 eventi che la determinano In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale 32 o parziale In caso di svalutazione (write down), svalutazione 33 permanente o temporanea In caso di svalutazione (write down) temporanea, 34 descrizione del meccanismo di rivalutazione (4) Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di 35 liquidazione Caratteristiche non conformi degli strumenti che 36 beneficiano delle disposizioni transitorie In caso affermativo, precisare le caratteristiche non 37 conformi (*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile 93 UNICREDIT SPA N/A Intero strumento - Legge Tedesca Clausole di subordinazione - Legge Italiana Tier 2 Tier 2 Consolidato Loan - Art. 62 CRR 3 Ammortamento 5 EUR 5 100 100 Passività - costo ammortizzato 27/11/2007 A scadenza 27/11/2017 NO "Regulatory call": 100 + rateo maturato "Tax event": al nominale comprensivo del rateo maturato - "Regulatory call": 100 + rateo maturato "Tax event": al nominale comprensivo del rateo maturato - Fixed 5,7% p.a. NO Fixed 5,7% p.a. NO Obbligatorio Obbligatorio - - Obbligatorio Obbligatorio NO Non cumulativi Non convertibili NO Non cumulativi Non convertibili - - - - - - - - NO NO - - - - N/A N/A - - Senior Senior NO NO - - Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*) 1 Emittente UNICREDIT SPA 2 Codice identificativo (1) N/A Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Tedesca 3 Clausole di subordinazione - Legge Italiana Trattamento regolamentare 4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 5 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di 6 Consolidato singolo ente e consolidato 7 Tipologia di strumento Loan - Art. 62 CRR 14 8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3) Ammortamento Importo nominale dello strumento: importo originario 20 della valuta di emissione (milioni) Importo nominale dello strumento: importo originario 9 EUR valuta di emissione Importo nominale dello strumento: conversione in euro 20 dell'importo originario (milioni di euro) 9a 9b 10 11 12 13 14 15 Prezzo di emissione Prezzo di rimborso Classificazione contabile Data di emissione originaria Irredimibile o a scadenza Data di scadenza originaria Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione preventiva dell'Autorità di Vigilanza Data del rimborso anticipato facoltativo Date del rimborso anticipato eventuale e importo del rimborso 16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile Cedole / Dividendi 17 Dividendi/cedole fissi o variabili 18 Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo 20a Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo - motivi di discrezionalità Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o 20b obbligatorio - in riferimento all'importo 21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso 22 Cumulativi o non cumulativi 23 Convertibili o non convertibili Se convertibili, evento(i) che determina(no) la 24 conversione 25 Se convertibili, in tutto o in parte 26 Se convertibili, tasso di conversione 27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la 28 conversione è possibile Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento 29 nel quale viene convertito 30 Meccanismi di svalutazione (write down) In caso di meccanismo di svalutazione (write down), 31 eventi che la determinano In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale 32 o parziale In caso di svalutazione (write down), svalutazione 33 permanente o temporanea In caso di svalutazione (write down) temporanea, 34 descrizione del meccanismo di rivalutazione (4) Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di 35 liquidazione Caratteristiche non conformi degli strumenti che 36 beneficiano delle disposizioni transitorie In caso affermativo, precisare le caratteristiche non 37 conformi (*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile UNICREDIT SPA N/A Intero strumento - Legge Tedesca Clausole di subordinazione - Legge Italiana Tier 2 Tier 2 Consolidato Loan - Art. 62 CRR 3 Ammortamento 5 EUR 5 100 100 Passività - costo ammortizzato 27/11/2007 A scadenza 27/11/2017 100 100 Passività - costo ammortizzato 27/11/2007 A scadenza 27/11/2017 NO NO "Regulatory call": 100 + rateo maturato "Tax event": al nominale comprensivo del rateo maturato - "Regulatory call": 100 + rateo maturato "Tax event": al nominale comprensivo del rateo maturato - Fixed 5,7% p.a. NO Fixed 5,7% p.a. NO Obbligatorio Obbligatorio - - Obbligatorio Obbligatorio NO Non cumulativi Non convertibili NO Non cumulativi Non convertibili - - - - - - - - NO NO - - - - N/A N/A - - Senior Senior NO NO - - INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 94 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Fondi Propri Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*) 1 Emittente UNICREDIT SPA 2 Codice identificativo (1) N/A Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Tedesca 3 Clausole di subordinazione - Legge Italiana Trattamento regolamentare 4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 5 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di 6 Consolidato singolo ente e consolidato 7 Tipologia di strumento Loan - Art. 62 CRR 7 8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3) Ammortamento Importo nominale dello strumento: importo originario 10 della valuta di emissione (milioni) Importo nominale dello strumento: importo originario 9 EUR valuta di emissione Importo nominale dello strumento: conversione in euro 10 dell'importo originario (milioni di euro) 9a Prezzo di emissione 100 9b Prezzo di rimborso 100 10 Classificazione contabile Passività - costo ammortizzato 11 Data di emissione originaria 30/01/2008 12 Irredimibile o a scadenza A scadenza 13 Data di scadenza originaria 30/01/2018 Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione 14 NO preventiva dell'Autorità di Vigilanza Data del rimborso anticipato facoltativo 15 16 Date del rimborso anticipato eventuale e importo del rimborso Date successive di rimborso anticipato, se applicabile Cedole / Dividendi 17 Dividendi/cedole fissi o variabili 18 Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo 20a Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo - motivi di discrezionalità Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o 20b obbligatorio - in riferimento all'importo 21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso 22 Cumulativi o non cumulativi 23 Convertibili o non convertibili Se convertibili, evento(i) che determina(no) la 24 conversione 25 Se convertibili, in tutto o in parte 26 Se convertibili, tasso di conversione 27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la 28 conversione è possibile Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento 29 nel quale viene convertito 30 Meccanismi di svalutazione (write down) In caso di meccanismo di svalutazione (write down), 31 eventi che la determinano In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale 32 o parziale In caso di svalutazione (write down), svalutazione 33 permanente o temporanea In caso di svalutazione (write down) temporanea, 34 descrizione del meccanismo di rivalutazione (4) Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di 35 liquidazione Caratteristiche non conformi degli strumenti che 36 beneficiano delle disposizioni transitorie In caso affermativo, precisare le caratteristiche non 37 conformi (*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile 95 UNICREDIT SPA N/A Intero strumento - Legge Tedesca Clausole di subordinazione - Legge Italiana Tier 2 Tier 2 Consolidato Loan - Art. 62 CRR 7 Ammortamento 10 EUR 10 100 100 Passività - costo ammortizzato 30/01/2008 A scadenza 30/01/2018 NO "Regulatory call": 100 + rateo maturato "Tax event": al nominale comprensivo del rateo maturato - "Regulatory call": 100 + rateo maturato "Tax event": al nominale comprensivo del rateo maturato - Fixed 5,74% p.a. NO Fixed 5,74% p.a. NO Obbligatorio Obbligatorio - - Obbligatorio Obbligatorio NO Non cumulativi Non convertibili NO Non cumulativi Non convertibili - - - - - - - - NO NO - - - - N/A N/A - - Senior Senior NO NO - - Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*) 1 Emittente UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 2 Codice identificativo (1) XS0062981500 Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Inglese 3 Clausole di subordinazione - Legge Austriaca Trattamento regolamentare 4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 5 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di 6 Singolo ente e consolidato singolo ente e consolidato 7 Tipologia di strumento Bond - Art. 62 CRR 53 8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3) Riacquisti Importo nominale dello strumento: importo originario 10.000 della valuta di emissione (milioni) Importo nominale dello strumento: importo originario 9 JPY valuta di emissione Importo nominale dello strumento: conversione in euro 72 dell'importo originario (milioni di euro) 9a 9b 10 11 12 13 Prezzo di emissione Prezzo di rimborso Classificazione contabile Data di emissione originaria Irredimibile o a scadenza Data di scadenza originaria Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione 14 preventiva dell'Autorità di Vigilanza Data del rimborso anticipato facoltativo 15 Date del rimborso anticipato eventuale e importo del rimborso 16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile Cedole / Dividendi 17 Dividendi/cedole fissi o variabili 18 Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo 20a Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo - motivi di discrezionalità Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o 20b obbligatorio - in riferimento all'importo 21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso 22 Cumulativi o non cumulativi 23 Convertibili o non convertibili Se convertibili, evento(i) che determina(no) la 24 conversione 25 Se convertibili, in tutto o in parte 26 Se convertibili, tasso di conversione 27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la 28 conversione è possibile Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento 29 nel quale viene convertito 30 Meccanismi di svalutazione (write down) In caso di meccanismo di svalutazione (write down), 31 eventi che la determinano In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale 32 o parziale In caso di svalutazione (write down), svalutazione 33 permanente o temporanea In caso di svalutazione (write down) temporanea, 34 descrizione del meccanismo di rivalutazione (4) Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di 35 liquidazione Caratteristiche non conformi degli strumenti che 36 beneficiano delle disposizioni transitorie In caso affermativo, precisare le caratteristiche non 37 conformi (*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile UNICREDIT BANK AUSTRIA AG XS0070770333 Intero strumento - Legge Inglese Clausole di subordinazione - Legge Austriaca Tier 2 Tier 2 Singolo ente e consolidato Bond - Art. 62 CRR 17 Ammortamento 5.000 JPY 34 100 100 Passività - costo ammortizzato 12/03/1996 A scadenza 12/03/2021 100 100 Passività - costo ammortizzato 30/10/1996 A scadenza 31/10/2016 NO NO "Tax event": al valore nominale comprensivo del rateo maturato - "Tax event": al valore nominale comprensivo del rateo maturato - Fixed 6,3% p.a. NO Fixed 5,39% p.a. NO Obbligatorio Obbligatorio - - Obbligatorio Obbligatorio NO Non cumulativi Non convertibili NO Non cumulativi Non convertibili - - - - - - - - NO NO - - - - N/A N/A - - Senior Senior NO NO - - INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 96 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Fondi Propri Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*) 1 Emittente UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 2 Codice identificativo (1) XS0071432222 Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Inglese 3 Clausole di subordinazione - Legge Austriaca Trattamento regolamentare 4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 5 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di 6 Singolo ente e consolidato singolo ente e consolidato 7 Tipologia di strumento Bond - Art. 62 CRR 17 8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3) Ammortamento Importo nominale dello strumento: importo originario 5.000 della valuta di emissione (milioni) Importo nominale dello strumento: importo originario 9 JPY valuta di emissione Importo nominale dello strumento: conversione in euro 34 dell'importo originario (milioni di euro) 9a Prezzo di emissione 100 9b Prezzo di rimborso 100 10 Classificazione contabile Passività - costo ammortizzato 11 Data di emissione originaria 27/11/1996 12 Irredimibile o a scadenza A scadenza 13 Data di scadenza originaria 28/11/2016 Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione 14 NO preventiva dell'Autorità di Vigilanza Data del rimborso anticipato facoltativo 15 Date del rimborso anticipato eventuale e importo del rimborso 16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile Cedole / Dividendi 17 Dividendi/cedole fissi o variabili 18 Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo 20a Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo - motivi di discrezionalità Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o 20b obbligatorio - in riferimento all'importo 21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso 22 Cumulativi o non cumulativi 23 Convertibili o non convertibili Se convertibili, evento(i) che determina(no) la 24 conversione 25 Se convertibili, in tutto o in parte 26 Se convertibili, tasso di conversione 27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la 28 conversione è possibile Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento 29 nel quale viene convertito 30 Meccanismi di svalutazione (write down) In caso di meccanismo di svalutazione (write down), 31 eventi che la determinano In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale 32 o parziale In caso di svalutazione (write down), svalutazione 33 permanente o temporanea In caso di svalutazione (write down) temporanea, 34 descrizione del meccanismo di rivalutazione (4) Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di 35 liquidazione Caratteristiche non conformi degli strumenti che 36 beneficiano delle disposizioni transitorie In caso affermativo, precisare le caratteristiche non 37 conformi (*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile 97 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG US060587AB85 Intero strumento - Legge dello Stato di New York Clausole di subordinazione - Legge Austriaca Tier 2 Tier 2 Singolo ente e consolidato Bond - Art. 62 CRR 269 Ammortamento 700 USD 598 99,81 100 Passività - costo ammortizzato 11/02/1997 A scadenza 15/02/2017 NO "Tax event": al valore nominale comprensivo del rateo maturato - "Tax event": al valore nominale comprensivo del rateo maturato - Fixed 5,2% p.a. NO Fixed 7,25% p.a. NO Obbligatorio Obbligatorio - - Obbligatorio Obbligatorio NO Non cumulativi Non convertibili NO Non cumulativi Non convertibili - - - - - - - - NO NO - - - - N/A N/A - - Senior Senior NO NO - - Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*) 1 Emittente UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 2 Codice identificativo (1) AT0000541917 3 Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Austriaca Trattamento regolamentare 4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 5 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di 6 Singolo ente e consolidato singolo ente e consolidato 7 Tipologia di strumento 8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3) Importo nominale dello strumento: importo originario della valuta di emissione (milioni) Importo nominale dello strumento: importo originario 9 valuta di emissione Importo nominale dello strumento: conversione in euro dell'importo originario (milioni di euro) 9a Prezzo di emissione 9b Prezzo di rimborso 10 Classificazione contabile 11 Data di emissione originaria 12 Irredimibile o a scadenza 13 Data di scadenza originaria Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione 14 preventiva dell'Autorità di Vigilanza Data del rimborso anticipato facoltativo 15 Date del rimborso anticipato eventuale e importo del rimborso 16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile Cedole / Dividendi 17 Dividendi/cedole fissi o variabili 18 Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo 20a Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo - motivi di discrezionalità Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o 20b obbligatorio - in riferimento all'importo 21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso 22 Cumulativi o non cumulativi 23 Convertibili o non convertibili Se convertibili, evento(i) che determina(no) la 24 conversione 25 Se convertibili, in tutto o in parte 26 Se convertibili, tasso di conversione 27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la 28 conversione è possibile Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento 29 nel quale viene convertito 30 Meccanismi di svalutazione (write down) In caso di meccanismo di svalutazione (write down), 31 eventi che la determinano In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale 32 o parziale In caso di svalutazione (write down), svalutazione 33 permanente o temporanea In caso di svalutazione (write down) temporanea, 34 descrizione del meccanismo di rivalutazione (4) Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di 35 liquidazione Caratteristiche non conformi degli strumenti che 36 beneficiano delle disposizioni transitorie In caso affermativo, precisare le caratteristiche non 37 conformi (*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile UNICREDIT BANK AUSTRIA AG AT0000541719 Intero strumento - Legge Austriaca Tier 2 Tier 2 Singolo ente e consolidato Bond - Art. 62 CRR 14 Ammortamento Bond - Art. 62 CRR 20 - 45 20 EUR EUR 45 20 100 100 Passività - costo ammortizzato 25/01/2001 A scadenza 25/01/2016 100 100 Passività - costo ammortizzato 06/10/2000 A scadenza 06/10/2020 NO NO - - - - - - Floating Euribor 6M + 0,40% payable semi-annually NO Fixed 6,5% p.a. NO Obbligatorio Obbligatorio - - Obbligatorio Obbligatorio NO Non cumulativi Non convertibili NO Non cumulativi Non convertibili - - - - - - - - NO NO - - - - N/A N/A - - Senior Senior NO NO - - INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 98 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Fondi Propri Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*) 1 Emittente UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 2 Codice identificativo (1) AT0000541669 Legislazione applicabile allo strumento (2) 3 Intero strumento - Legge Austriaca 7 Trattamento regolamentare Disposizioni transitorie del CRR Disposizioni del CRR post-transitorie Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di singolo ente e consolidato Tipologia di strumento 8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3) 4 5 6 9 9a 9b 10 11 12 13 14 15 16 17 18 Importo nominale dello strumento: importo originario della valuta di emissione (milioni) Importo nominale dello strumento: importo originario valuta di emissione Importo nominale dello strumento: conversione in euro dell'importo originario (milioni di euro) Prezzo di emissione Prezzo di rimborso Classificazione contabile Data di emissione originaria Irredimibile o a scadenza Data di scadenza originaria Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione preventiva dell'Autorità di Vigilanza Data del rimborso anticipato facoltativo Date del rimborso anticipato eventuale e importo del rimborso Date successive di rimborso anticipato, se applicabile Cedole / Dividendi Dividendi/cedole fissi o variabili Tasso della cedola ed eventuale indice correlato Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo 20a Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo - motivi di discrezionalità Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o 20b obbligatorio - in riferimento all'importo 21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso 22 Cumulativi o non cumulativi 23 Convertibili o non convertibili Se convertibili, evento(i) che determina(no) la 24 conversione 25 Se convertibili, in tutto o in parte 26 Se convertibili, tasso di conversione 27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la 28 conversione è possibile Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento 29 nel quale viene convertito 30 Meccanismi di svalutazione (write down) In caso di meccanismo di svalutazione (write down), 31 eventi che la determinano In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale 32 o parziale In caso di svalutazione (write down), svalutazione 33 permanente o temporanea In caso di svalutazione (write down) temporanea, 34 descrizione del meccanismo di rivalutazione (4) Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di 35 liquidazione Caratteristiche non conformi degli strumenti che 36 beneficiano delle disposizioni transitorie In caso affermativo, precisare le caratteristiche non 37 conformi (*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile 19 99 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG XS0110196093 Intero strumento - Legge Inglese Clausole di subordinazione - Legge Austriaca Tier 2 Tier 2 Tier 2 Tier 2 Singolo ente e consolidato Singolo ente e consolidato Bond - Art. 62 CRR 5 - Bond - Art. 62 CRR 2 Ammortamento 5 12 EUR EUR 5 12 100 100 Passività - costo ammortizzato 01/08/2000 A scadenza 31/07/2020 100 100 Passività - costo ammortizzato 17/04/2000 A scadenza 17/04/2015 NO NO - - "Tax event": al valore nominale comprensivo del rateo maturato - Fixed to Floating 7,1% payable until 31/07/2005, thereafter 1,8 x 10yJPYCMS, floor: 3,25%, cap: 8,25% NO Fixed to Floating 6,00% from issue date to 17/04/2007; CMS euro 10y from 17/04/2007. Payable annually NO Obbligatorio Obbligatorio - - Obbligatorio Obbligatorio NO Non cumulativi Non convertibili NO Non cumulativi Non convertibili - - - - - - - - NO NO - - - - N/A N/A - - Senior Senior NO NO - - - Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*) 1 Emittente UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 2 Codice identificativo (1) XS0111846001 Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Inglese 3 Clausole di subordinazione - Legge Austriaca Trattamento regolamentare 4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 5 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di 6 Singolo ente e consolidato singolo ente e consolidato 7 Tipologia di strumento Bond - Art. 62 CRR 2 8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3) Ammortamento Importo nominale dello strumento: importo originario 11 della valuta di emissione (milioni) Importo nominale dello strumento: importo originario 9 EUR valuta di emissione Importo nominale dello strumento: conversione in euro 11 dell'importo originario (milioni di euro) 9a 9b 10 11 12 13 14 15 16 17 18 Prezzo di emissione Prezzo di rimborso Classificazione contabile Data di emissione originaria Irredimibile o a scadenza Data di scadenza originaria Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione preventiva dell'Autorità di Vigilanza Data del rimborso anticipato facoltativo Date del rimborso anticipato eventuale e importo del rimborso Date successive di rimborso anticipato, se applicabile Cedole / Dividendi Dividendi/cedole fissi o variabili Tasso della cedola ed eventuale indice correlato Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo 20a Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo - motivi di discrezionalità Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o 20b obbligatorio - in riferimento all'importo 21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso 22 Cumulativi o non cumulativi 23 Convertibili o non convertibili Se convertibili, evento(i) che determina(no) la 24 conversione 25 Se convertibili, in tutto o in parte 26 Se convertibili, tasso di conversione 27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la 28 conversione è possibile Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento 29 nel quale viene convertito 30 Meccanismi di svalutazione (write down) In caso di meccanismo di svalutazione (write down), 31 eventi che la determinano In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale 32 o parziale In caso di svalutazione (write down), svalutazione 33 permanente o temporanea In caso di svalutazione (write down) temporanea, 34 descrizione del meccanismo di rivalutazione (4) Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di 35 liquidazione Caratteristiche non conformi degli strumenti che 36 beneficiano delle disposizioni transitorie In caso affermativo, precisare le caratteristiche non 37 conformi (*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile 19 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG XS0112532535 Intero strumento - Legge Inglese Clausole di subordinazione - Legge Austriaca Tier 2 Tier 2 Singolo ente e consolidato Bond - Art. 62 CRR 3 Ammortamento 15 EUR 15 100 100 Passività - costo ammortizzato 25/05/2000 A scadenza 25/05/2015 100 100 Passività - costo ammortizzato 15/06/2000 A scadenza 15/06/2015 NO NO "Tax event": al valore nominale comprensivo del rateo maturato - "Tax event": al valore nominale comprensivo del rateo maturato - Floating Euro CMS 30 y (min 5,50%, max 7,25%), payable annually NO Fixed Obbligatorio Obbligatorio - - Obbligatorio Obbligatorio NO Non cumulativi Non convertibili NO Non cumulativi Non convertibili - - - - - - - - NO NO - - - - N/A N/A - - Senior Senior NO NO - - 6,31% p.a. NO INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 100 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Fondi Propri Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*) 1 Emittente UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 2 Codice identificativo (1) AT0000541396 3 Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Austriaca Trattamento regolamentare 4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 5 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di 6 Singolo ente e consolidato singolo ente e consolidato 7 Tipologia di strumento Bond - Art. 62 CRR 1 8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3) Ammortamento Importo nominale dello strumento: importo originario 8 della valuta di emissione (milioni) Importo nominale dello strumento: importo originario 9 EUR valuta di emissione 9a 9b 10 11 12 13 14 15 16 17 Importo nominale dello strumento: conversione in euro dell'importo originario (milioni di euro) Prezzo di emissione Prezzo di rimborso Classificazione contabile Data di emissione originaria Irredimibile o a scadenza Data di scadenza originaria Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione preventiva dell'Autorità di Vigilanza Data del rimborso anticipato facoltativo Date del rimborso anticipato eventuale e importo del rimborso Date successive di rimborso anticipato, se applicabile Cedole / Dividendi Dividendi/cedole fissi o variabili Tasso della cedola ed eventuale indice correlato UNICREDIT BANK AUSTRIA AG AT0000541313 Intero strumento - Legge Austriaca Tier 2 Tier 2 Singolo ente e consolidato Bond - Art. 62 CRR 3 Ammortamento 19 EUR 8 19 100 100 Passività - costo ammortizzato 28/04/2000 A scadenza 28/04/2015 100 100 Passività - costo ammortizzato 17/03/2000 A scadenza 17/03/2015 NO NO - - - - - - Fixed 18 6,8% p.a. Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo 20a Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo - motivi di discrezionalità Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o 20b obbligatorio - in riferimento all'importo 21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso 22 Cumulativi o non cumulativi 23 Convertibili o non convertibili Se convertibili, evento(i) che determina(no) la 24 conversione 25 Se convertibili, in tutto o in parte 26 Se convertibili, tasso di conversione 27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la 28 conversione è possibile Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento 29 nel quale viene convertito 30 Meccanismi di svalutazione (write down) In caso di meccanismo di svalutazione (write down), 31 eventi che la determinano In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale 32 o parziale In caso di svalutazione (write down), svalutazione 33 permanente o temporanea In caso di svalutazione (write down) temporanea, 34 descrizione del meccanismo di rivalutazione (4) Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di 35 liquidazione Caratteristiche non conformi degli strumenti che 36 beneficiano delle disposizioni transitorie In caso affermativo, precisare le caratteristiche non 37 conformi (*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile NO Fixed to Floating 5,75% from 17/03/2000 to 16/03/2001; thereafter arithmetic average Secondary Market Yield of Government Bonds according to ONB plus 0,25% NO Obbligatorio Obbligatorio - - Obbligatorio Obbligatorio NO Non cumulativi Non convertibili NO Non cumulativi Non convertibili - - - - - - - - NO NO - - - - N/A N/A - - Senior Senior NO NO - - 19 101 Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*) 1 Emittente UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 2 Codice identificativo (1) AT0000541305 Legislazione applicabile allo strumento (2) 3 Intero strumento - Legge Austriaca 7 Trattamento regolamentare Disposizioni transitorie del CRR Disposizioni del CRR post-transitorie Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di singolo ente e consolidato Tipologia di strumento 8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3) 4 5 6 Importo nominale dello strumento: importo originario della valuta di emissione (milioni) Importo nominale dello strumento: importo originario 9 valuta di emissione Importo nominale dello strumento: conversione in euro dell'importo originario (milioni di euro) 9a Prezzo di emissione 9b Prezzo di rimborso 10 Classificazione contabile 11 Data di emissione originaria 12 Irredimibile o a scadenza 13 Data di scadenza originaria Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione 14 preventiva dell'Autorità di Vigilanza Data del rimborso anticipato facoltativo 15 Date del rimborso anticipato eventuale e importo del rimborso 16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile Cedole / Dividendi 17 Dividendi/cedole fissi o variabili 18 Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo 20a Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo - motivi di discrezionalità Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o 20b obbligatorio - in riferimento all'importo 21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso 22 Cumulativi o non cumulativi 23 Convertibili o non convertibili Se convertibili, evento(i) che determina(no) la 24 conversione 25 Se convertibili, in tutto o in parte 26 Se convertibili, tasso di conversione 27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la 28 conversione è possibile Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento 29 nel quale viene convertito 30 Meccanismi di svalutazione (write down) In caso di meccanismo di svalutazione (write down), 31 eventi che la determinano In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale 32 o parziale In caso di svalutazione (write down), svalutazione 33 permanente o temporanea In caso di svalutazione (write down) temporanea, 34 descrizione del meccanismo di rivalutazione (4) Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di 35 liquidazione Caratteristiche non conformi degli strumenti che 36 beneficiano delle disposizioni transitorie In caso affermativo, precisare le caratteristiche non 37 conformi (*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile UNICREDIT BANK AUSTRIA AG XS0118835676 Intero strumento - Legge Inglese Clausole di subordinazione - Legge Austriaca Tier 2 Tier 2 Tier 2 Tier 2 Singolo ente e consolidato Singolo ente e consolidato Bond - Art. 62 CRR 4 Ammortamento Bond - Art. 62 CRR 13 Ammortamento 27 50 EUR EUR 27 50 100 100 Passività - costo ammortizzato 17/03/2000 A scadenza 17/03/2015 99,67 100 Passività - costo ammortizzato 24/10/2000 A scadenza 24/10/2015 NO NO - - "Tax event": al valore nominale comprensivo del rateo maturato - Fixed 6,625% p.a. NO Floating Euribor 6M + 0,29% payable semi-annually NO Obbligatorio Obbligatorio - - Obbligatorio Obbligatorio NO Non cumulativi Non convertibili NO Non cumulativi Non convertibili - - - - - - - - NO NO - - - - N/A N/A - - Senior Senior NO NO - - - INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 102 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Fondi Propri Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*) 1 Emittente UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 2 Codice identificativo (1) XS0122710188 Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Inglese 3 Clausole di subordinazione - Legge Austriaca Trattamento regolamentare 4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 5 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di 6 Singolo ente e consolidato singolo ente e consolidato 7 Tipologia di strumento Bond - Art. 62 CRR 20 8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3) Importo nominale dello strumento: importo originario 20 della valuta di emissione (milioni) Importo nominale dello strumento: importo originario 9 EUR valuta di emissione Importo nominale dello strumento: conversione in euro 20 dell'importo originario (milioni di euro) 9a Prezzo di emissione 99,85 9b Prezzo di rimborso 100 10 Classificazione contabile Passività - costo ammortizzato 11 Data di emissione originaria 24/01/2001 12 Irredimibile o a scadenza A scadenza 13 Data di scadenza originaria 24/01/2031 Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione 14 NO preventiva dell'Autorità di Vigilanza Data del rimborso anticipato facoltativo 15 16 Date del rimborso anticipato eventuale e importo del rimborso Date successive di rimborso anticipato, se applicabile Cedole / Dividendi 17 Dividendi/cedole fissi o variabili 18 Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo 20a Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo - motivi di discrezionalità Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o 20b obbligatorio - in riferimento all'importo 21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso 22 Cumulativi o non cumulativi 23 Convertibili o non convertibili Se convertibili, evento(i) che determina(no) la 24 conversione 25 Se convertibili, in tutto o in parte 26 Se convertibili, tasso di conversione 27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la 28 conversione è possibile Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento 29 nel quale viene convertito 30 Meccanismi di svalutazione (write down) In caso di meccanismo di svalutazione (write down), 31 eventi che la determinano In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale 32 o parziale In caso di svalutazione (write down), svalutazione 33 permanente o temporanea In caso di svalutazione (write down) temporanea, 34 descrizione del meccanismo di rivalutazione (4) Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di 35 liquidazione Caratteristiche non conformi degli strumenti che 36 beneficiano delle disposizioni transitorie In caso affermativo, precisare le caratteristiche non 37 conformi (*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile 103 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG XS0123313636 Intero strumento - Legge Inglese Clausole di subordinazione - Legge Austriaca Tier 2 Tier 2 Singolo ente e consolidato Bond - Art. 62 CRR 30 30 EUR 30 99,80 100 Passività - costo ammortizzato 25/01/2001 A scadenza 25/01/2031 NO "Tax event": in qualsiasi data di pagamento degli interessi al valore nominale comprensivo del rateo maturato - "Tax event": in qualsiasi data di pagamento degli interessi al valore nominale comprensivo del rateo maturato - Floating Euribor 3M + 0,39% p.a. NO Floating Euribor 6M + 0,3925% payable semi annually NO Obbligatorio Obbligatorio - - Obbligatorio Obbligatorio NO Non cumulativi Non convertibili NO Non cumulativi Non convertibili - - - - - - - - NO NO - - - - N/A N/A - - Senior Senior NO NO - - Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*) 1 Emittente UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 2 Codice identificativo (1) XS0123117292 Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Inglese 3 Clausole di subordinazione - Legge Austriaca Trattamento regolamentare 4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 5 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di 6 Singolo ente e consolidato singolo ente e consolidato 7 Tipologia di strumento Bond - Art. 62 CRR 46 8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3) Importo nominale dello strumento: importo originario 46 della valuta di emissione (milioni) Importo nominale dello strumento: importo originario 9 EUR valuta di emissione Importo nominale dello strumento: conversione in euro 46 dell'importo originario (milioni di euro) 9a 9b 10 11 12 13 Prezzo di emissione Prezzo di rimborso Classificazione contabile Data di emissione originaria Irredimibile o a scadenza Data di scadenza originaria Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione 14 preventiva dell'Autorità di Vigilanza Data del rimborso anticipato facoltativo 15 Date del rimborso anticipato eventuale e importo del rimborso 16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile Cedole / Dividendi 17 Dividendi/cedole fissi o variabili 18 Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo 20a Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo - motivi di discrezionalità Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o 20b obbligatorio - in riferimento all'importo 21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso 22 Cumulativi o non cumulativi 23 Convertibili o non convertibili Se convertibili, evento(i) che determina(no) la 24 conversione 25 Se convertibili, in tutto o in parte 26 Se convertibili, tasso di conversione 27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la 28 conversione è possibile Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento 29 nel quale viene convertito 30 Meccanismi di svalutazione (write down) In caso di meccanismo di svalutazione (write down), 31 eventi che la determinano In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale 32 o parziale In caso di svalutazione (write down), svalutazione 33 permanente o temporanea In caso di svalutazione (write down) temporanea, 34 descrizione del meccanismo di rivalutazione (4) Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di 35 liquidazione Caratteristiche non conformi degli strumenti che 36 beneficiano delle disposizioni transitorie In caso affermativo, precisare le caratteristiche non 37 conformi (*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile UNICREDIT BANK AUSTRIA AG AT0000539606 Intero strumento - Legge Austriaca Tier 2 Tier 2 Singolo ente e consolidato Bond - Art. 62 CRR 9 9 EUR 9 99,28 100 Passività - costo ammortizzato 25/01/2001 A scadenza 25/01/2031 100 100 Passività - costo ammortizzato 21/12/2001 A scadenza 21/12/2026 NO SI "Tax event": al valore nominale comprensivo del rateo maturato - 21/12/2017 Floating Euribor 3M + 0,35% payable quarterly NO Fixed 6% p.a. NO Obbligatorio Obbligatorio - - Obbligatorio Obbligatorio NO Non cumulativi Non convertibili NO Non cumulativi Non convertibili - - - - - - - - NO NO - - - - N/A N/A - - Senior Senior NO NO - - Annuale INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 104 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Fondi Propri Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*) 1 Emittente UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 2 Codice identificativo (1) XS0134061893 Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Inglese 3 Clausole di subordinazione - Legge Austriaca Trattamento regolamentare 4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 5 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di 6 Singolo ente e consolidato singolo ente e consolidato 7 Tipologia di strumento Bond - Art. 62 CRR 55 8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3) Importo nominale dello strumento: importo originario 55 della valuta di emissione (milioni) Importo nominale dello strumento: importo originario 9 EUR valuta di emissione Importo nominale dello strumento: conversione in euro 55 dell'importo originario (milioni di euro) 9a Prezzo di emissione 100 9b Prezzo di rimborso 100 10 Classificazione contabile Passività - costo ammortizzato 11 Data di emissione originaria 20/08/2001 12 Irredimibile o a scadenza A scadenza 13 Data di scadenza originaria 20/08/2033 Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione 14 NO preventiva dell'Autorità di Vigilanza Data del rimborso anticipato facoltativo 15 16 Date del rimborso anticipato eventuale e importo del rimborso Date successive di rimborso anticipato, se applicabile Cedole / Dividendi 17 Dividendi/cedole fissi o variabili 18 Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo 20a Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo - motivi di discrezionalità Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o 20b obbligatorio - in riferimento all'importo 21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso 22 Cumulativi o non cumulativi 23 Convertibili o non convertibili Se convertibili, evento(i) che determina(no) la 24 conversione 25 Se convertibili, in tutto o in parte 26 Se convertibili, tasso di conversione 27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la 28 conversione è possibile Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento 29 nel quale viene convertito 30 Meccanismi di svalutazione (write down) In caso di meccanismo di svalutazione (write down), 31 eventi che la determinano In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale 32 o parziale In caso di svalutazione (write down), svalutazione 33 permanente o temporanea In caso di svalutazione (write down) temporanea, 34 descrizione del meccanismo di rivalutazione (4) Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di 35 liquidazione Caratteristiche non conformi degli strumenti che 36 beneficiano delle disposizioni transitorie In caso affermativo, precisare le caratteristiche non 37 conformi (*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile 105 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG XS0136314415 Intero strumento - Legge Inglese Clausole di subordinazione - Legge Austriaca Tier 2 Tier 2 Singolo ente e consolidato Bond - Art. 62 CRR 35 35 EUR 35 99,32 100 Passività - costo ammortizzato 01/10/2001 A scadenza 31/10/2031 NO "Tax event": in qualsiasi data di pagamento degli interessi al valore nominale comprensivo del rateo maturato - "Tax event": in qualsiasi data di pagamento degli interessi al valore nominale comprensivo del rateo maturato - Floating Euribor 3M + 0,52% payable quarterly NO Floating Euribor 3M + 0,49% payable quarterly NO Obbligatorio Obbligatorio - - Obbligatorio Obbligatorio NO Non cumulativi Non convertibili NO Non cumulativi Non convertibili - - - - - - - - NO NO - - - - N/A N/A - - Senior Senior NO NO - - Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*) 1 Emittente UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 2 Codice identificativo (1) AT0000539531 Legislazione applicabile allo strumento (2) 3 Intero strumento - Legge Austriaca 7 Trattamento regolamentare Disposizioni transitorie del CRR Disposizioni del CRR post-transitorie Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di singolo ente e consolidato Tipologia di strumento 8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3) 4 5 6 9 9a 9b 10 11 12 13 14 Importo nominale dello strumento: importo originario della valuta di emissione (milioni) Importo nominale dello strumento: importo originario valuta di emissione Importo nominale dello strumento: conversione in euro dell'importo originario (milioni di euro) Prezzo di emissione Prezzo di rimborso Classificazione contabile Data di emissione originaria Irredimibile o a scadenza Data di scadenza originaria Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione preventiva dell'Autorità di Vigilanza Data del rimborso anticipato facoltativo 15 Date del rimborso anticipato eventuale e importo del rimborso 16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile Cedole / Dividendi Dividendi/cedole fissi o variabili Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 17 18 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo 20a Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo - motivi di discrezionalità Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o 20b obbligatorio - in riferimento all'importo 21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso 22 Cumulativi o non cumulativi 23 Convertibili o non convertibili Se convertibili, evento(i) che determina(no) la 24 conversione 25 Se convertibili, in tutto o in parte 26 Se convertibili, tasso di conversione 27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la 28 conversione è possibile Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento 29 nel quale viene convertito 30 Meccanismi di svalutazione (write down) In caso di meccanismo di svalutazione (write down), 31 eventi che la determinano In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale 32 o parziale In caso di svalutazione (write down), svalutazione 33 permanente o temporanea In caso di svalutazione (write down) temporanea, 34 descrizione del meccanismo di rivalutazione (4) Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di 35 liquidazione Caratteristiche non conformi degli strumenti che 36 beneficiano delle disposizioni transitorie In caso affermativo, precisare le caratteristiche non 37 conformi (*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile 19 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG XS0137905153 Intero strumento - Legge Inglese Clausole di subordinazione - Legge Austriaca Tier 2 Tier 2 Tier 2 Tier 2 Singolo ente e consolidato Singolo ente e consolidato Bond - Art. 62 CRR 2 Ammortamento Notes - Art. 62 CRR 12 - 5 12 EUR EUR 5 12 100 100 Passività - costo ammortizzato 06/12/2001 A scadenza 06/12/2016 99,25 100 Passività - costo ammortizzato 30/10/2001 A scadenza 30/10/2031 NO NO - "Tax event": in qualsiasi data di pagamento degli interessi al valore nominale comprensivo del rateo maturato - Fixed to Floating 7% from 6/12/2001 to 5/12/2006; thereafter 9,90% minus Euribor 12M, floor: 0% NO Fixed Obbligatorio Obbligatorio - - Obbligatorio Obbligatorio NO Non cumulativi Non convertibili NO Non cumulativi Non convertibili - - - - - - - - NO NO - - - - N/A N/A - - Senior Senior NO NO - - 5,935% p.a. NO INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 106 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Fondi Propri Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*) 1 Emittente UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 2 Codice identificativo (1) XS0138428684 Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Inglese 3 Clausole di subordinazione - Legge Austriaca Trattamento regolamentare 4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 5 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di 6 Singolo ente e consolidato singolo ente e consolidato 7 Tipologia di strumento Bond - Art. 62 CRR 60 8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3) Importo nominale dello strumento: importo originario 60 della valuta di emissione (milioni) Importo nominale dello strumento: importo originario 9 EUR valuta di emissione Importo nominale dello strumento: conversione in euro 60 dell'importo originario (milioni di euro) 9a Prezzo di emissione 99,31 9b Prezzo di rimborso 100 10 Classificazione contabile Passività - costo ammortizzato 11 Data di emissione originaria 05/11/2001 12 Irredimibile o a scadenza A scadenza 13 Data di scadenza originaria 31/12/2031 Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione 14 NO preventiva dell'Autorità di Vigilanza Data del rimborso anticipato facoltativo 15 16 Date del rimborso anticipato eventuale e importo del rimborso Date successive di rimborso anticipato, se applicabile Cedole / Dividendi 17 Dividendi/cedole fissi o variabili 18 Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo 20a Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo - motivi di discrezionalità Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o 20b obbligatorio - in riferimento all'importo 21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso 22 Cumulativi o non cumulativi 23 Convertibili o non convertibili Se convertibili, evento(i) che determina(no) la 24 conversione 25 Se convertibili, in tutto o in parte 26 Se convertibili, tasso di conversione 27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la 28 conversione è possibile Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento 29 nel quale viene convertito 30 Meccanismi di svalutazione (write down) In caso di meccanismo di svalutazione (write down), 31 eventi che la determinano In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale 32 o parziale In caso di svalutazione (write down), svalutazione 33 permanente o temporanea In caso di svalutazione (write down) temporanea, 34 descrizione del meccanismo di rivalutazione (4) Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di 35 liquidazione Caratteristiche non conformi degli strumenti che 36 beneficiano delle disposizioni transitorie In caso affermativo, precisare le caratteristiche non 37 conformi (*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile 107 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG XS0138355515 Intero strumento - Legge Inglese Clausole di subordinazione - Legge Austriaca Tier 2 Tier 2 Singolo ente e consolidato Bond - Art. 62 CRR 3 Ammortamento 10 USD 11 100 100 Passività - costo ammortizzato 14/11/2001 A scadenza 14/11/2016 NO "Tax event": in qualsiasi data di pagamento degli interessi al valore nominale comprensivo del rateo maturato - "Tax event": in qualsiasi data di pagamento degli interessi al valore nominale comprensivo del rateo maturato - Floating Euribor 3M + 0,50% payable quarterly NO Fixed 6,00% p.a. NO Obbligatorio Obbligatorio - - Obbligatorio Obbligatorio NO Non cumulativi Non convertibili NO Non cumulativi Non convertibili - - - - - - - - NO NO - - - - N/A N/A - - Senior Senior NO NO - - Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*) 1 Emittente UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 2 Codice identificativo (1) XS0138294201 Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Inglese 3 Clausole di subordinazione - Legge Austriaca Trattamento regolamentare 4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 5 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di 6 Singolo ente e consolidato singolo ente e consolidato 7 Tipologia di strumento Bond - Art. 62 CRR 10 8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3) Ammortamento Importo nominale dello strumento: importo originario 30 della valuta di emissione (milioni) Importo nominale dello strumento: importo originario 9 USD valuta di emissione Importo nominale dello strumento: conversione in euro 34 dell'importo originario (milioni di euro) 9a 9b 10 11 12 13 14 15 Prezzo di emissione Prezzo di rimborso Classificazione contabile Data di emissione originaria Irredimibile o a scadenza Data di scadenza originaria Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione preventiva dell'Autorità di Vigilanza Data del rimborso anticipato facoltativo Date del rimborso anticipato eventuale e importo del rimborso 16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile Cedole / Dividendi 17 Dividendi/cedole fissi o variabili 18 Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo 20a Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo - motivi di discrezionalità Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o 20b obbligatorio - in riferimento all'importo 21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso 22 Cumulativi o non cumulativi 23 Convertibili o non convertibili Se convertibili, evento(i) che determina(no) la 24 conversione 25 Se convertibili, in tutto o in parte 26 Se convertibili, tasso di conversione 27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la 28 conversione è possibile Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento 29 nel quale viene convertito 30 Meccanismi di svalutazione (write down) In caso di meccanismo di svalutazione (write down), 31 eventi che la determinano In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale 32 o parziale In caso di svalutazione (write down), svalutazione 33 permanente o temporanea In caso di svalutazione (write down) temporanea, 34 descrizione del meccanismo di rivalutazione (4) Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di 35 liquidazione Caratteristiche non conformi degli strumenti che 36 beneficiano delle disposizioni transitorie In caso affermativo, precisare le caratteristiche non 37 conformi (*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile UNICREDIT BANK AUSTRIA AG XS0139264682 Intero strumento - Legge Inglese Clausole di subordinazione - Legge Austriaca Tier 2 Tier 2 Singolo ente e consolidato Bond - Art. 62 CRR 29 40 USD 45 100 100 Passività - costo ammortizzato 14/11/2001 A scadenza 14/11/2016 100 100 Passività - costo ammortizzato 05/12/2001 A scadenza 05/12/2031 NO NO "Tax event": in qualsiasi data di pagamento degli interessi al valore nominale comprensivo del rateo maturato - "Tax event": in qualsiasi data di pagamento degli interessi al valore nominale comprensivo del rateo maturato - Fixed 6,00% p.a. NO Fixed 6,21% p.a. NO Obbligatorio Obbligatorio - - Obbligatorio Obbligatorio NO Non cumulativi Non convertibili NO Non cumulativi Non convertibili - - - - - - - - NO NO - - - - N/A N/A - - Senior Senior NO NO - - INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 108 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Fondi Propri Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*) 1 Emittente UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 2 Codice identificativo (1) N/A Legislazione applicabile allo strumento (2) 3 Intero strumento - Legge Austriaca 7 Trattamento regolamentare Disposizioni transitorie del CRR Disposizioni del CRR post-transitorie Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di singolo ente e consolidato Tipologia di strumento 8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3) 4 5 6 9 9a 9b 10 11 12 13 14 15 16 Importo nominale dello strumento: importo originario della valuta di emissione (milioni) Importo nominale dello strumento: importo originario valuta di emissione Importo nominale dello strumento: conversione in euro dell'importo originario (milioni di euro) Prezzo di emissione Prezzo di rimborso Classificazione contabile Data di emissione originaria Irredimibile o a scadenza Data di scadenza originaria Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione preventiva dell'Autorità di Vigilanza Data del rimborso anticipato facoltativo Date del rimborso anticipato eventuale e importo del rimborso Date successive di rimborso anticipato, se applicabile Cedole / Dividendi 17 Dividendi/cedole fissi o variabili 18 Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo 20a Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo - motivi di discrezionalità Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o 20b obbligatorio - in riferimento all'importo 21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso 22 Cumulativi o non cumulativi 23 Convertibili o non convertibili Se convertibili, evento(i) che determina(no) la 24 conversione 25 Se convertibili, in tutto o in parte 26 Se convertibili, tasso di conversione 27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la 28 conversione è possibile Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento 29 nel quale viene convertito 30 Meccanismi di svalutazione (write down) In caso di meccanismo di svalutazione (write down), 31 eventi che la determinano In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale 32 o parziale In caso di svalutazione (write down), svalutazione 33 permanente o temporanea In caso di svalutazione (write down) temporanea, 34 descrizione del meccanismo di rivalutazione (4) Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di 35 liquidazione Caratteristiche non conformi degli strumenti che 36 beneficiano delle disposizioni transitorie In caso affermativo, precisare le caratteristiche non 37 conformi (*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile 109 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG XS0140394817 Intero strumento - Legge Inglese Clausole di subordinazione - Legge Austriaca Tier 2 Tier 2 Tier 2 Tier 2 Singolo ente e consolidato Singolo ente e consolidato Loan - Art. 62 CRR 20 - Bond - Art. 62 CRR 94 - 28 95 USD EUR 21 95 100 100 Passività - costo ammortizzato 25/12/2006 A scadenza 15/12/2046 98,76 100 Passività - costo ammortizzato 27/12/2001 A scadenza 27/12/2031 NO NO - - "Tax event": in qualsiasi data di pagamento degli interessi al valore nominale comprensivo del rateo maturato - Fixed USD 130.000 per month/ 5.673 p.a. NO Floating Euribor 3M + 0,48% payable quarterly NO Obbligatorio Obbligatorio - - Obbligatorio Obbligatorio NO Non cumulativi Non convertibili NO Non cumulativi Non convertibili - - - - - - - - NO NO - - - - N/A N/A - - Senior Senior NO NO - - - Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*) 1 Emittente UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 2 Codice identificativo (1) XS0140907626 Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Inglese 3 Clausole di subordinazione - Legge Austriaca Trattamento regolamentare 4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 5 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di 6 Singolo ente e consolidato singolo ente e consolidato 7 Tipologia di strumento Bond - Art. 62 CRR 50 8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3) Importo nominale dello strumento: importo originario 50 della valuta di emissione (milioni) Importo nominale dello strumento: importo originario 9 EUR valuta di emissione Importo nominale dello strumento: conversione in euro 50 dell'importo originario (milioni di euro) 9a 9b 10 11 12 13 14 15 Prezzo di emissione Prezzo di rimborso Classificazione contabile Data di emissione originaria Irredimibile o a scadenza Data di scadenza originaria Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione preventiva dell'Autorità di Vigilanza Data del rimborso anticipato facoltativo Date del rimborso anticipato eventuale e importo del rimborso 16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile Cedole / Dividendi 17 Dividendi/cedole fissi o variabili 18 Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo 20a Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo - motivi di discrezionalità Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o 20b obbligatorio - in riferimento all'importo 21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso 22 Cumulativi o non cumulativi 23 Convertibili o non convertibili Se convertibili, evento(i) che determina(no) la 24 conversione 25 Se convertibili, in tutto o in parte 26 Se convertibili, tasso di conversione 27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la 28 conversione è possibile Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento 29 nel quale viene convertito 30 Meccanismi di svalutazione (write down) In caso di meccanismo di svalutazione (write down), 31 eventi che la determinano In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale 32 o parziale In caso di svalutazione (write down), svalutazione 33 permanente o temporanea In caso di svalutazione (write down) temporanea, 34 descrizione del meccanismo di rivalutazione (4) Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di 35 liquidazione Caratteristiche non conformi degli strumenti che 36 beneficiano delle disposizioni transitorie In caso affermativo, precisare le caratteristiche non 37 conformi (*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile UNICREDIT BANK AUSTRIA AG XS0140691865 Intero strumento - Legge Inglese Clausole di subordinazione - Legge Austriaca Tier 2 Tier 2 Singolo ente e consolidato Bond - Art. 62 CRR 50 50 EUR 50 99,72 100 Passività - costo ammortizzato 27/12/2001 A scadenza 27/12/2021 99,84 100 Passività - costo ammortizzato 27/12/2001 A scadenza 27/12/2026 NO NO "Tax event": in qualsiasi data di pagamento degli interessi al valore nominale comprensivo del rateo maturato - "Tax event": in qualsiasi data di pagamento degli interessi al valore nominale comprensivo del rateo maturato - Floating Euribor 3M + 0,48% payable quarterly NO Floating Euribor 6M + 0,5% payable quarterly NO Obbligatorio Obbligatorio - - Obbligatorio Obbligatorio NO Non cumulativi Non convertibili NO Non cumulativi Non convertibili - - - - - - - - NO NO - - - - N/A N/A - - Senior Senior NO NO - - INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 110 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Fondi Propri Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*) 1 Emittente UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 2 Codice identificativo (1) XS0140608125 Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Inglese 3 Clausole di subordinazione - Legge Austriaca Trattamento regolamentare 4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 5 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di 6 Singolo ente e consolidato singolo ente e consolidato 7 Tipologia di strumento Bond - Art. 62 CRR 12 8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3) Ammortamento Importo nominale dello strumento: importo originario 40 della valuta di emissione (milioni) Importo nominale dello strumento: importo originario 9 EUR valuta di emissione Importo nominale dello strumento: conversione in euro 40 dell'importo originario (milioni di euro) 9a Prezzo di emissione 99,89 9b Prezzo di rimborso 100 10 Classificazione contabile Passività - costo ammortizzato 11 Data di emissione originaria 27/12/2001 12 Irredimibile o a scadenza A scadenza 13 Data di scadenza originaria 27/12/2015 Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione 14 NO preventiva dell'Autorità di Vigilanza Data del rimborso anticipato facoltativo 15 16 Date del rimborso anticipato eventuale e importo del rimborso Date successive di rimborso anticipato, se applicabile Cedole / Dividendi 17 Dividendi/cedole fissi o variabili 18 Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo 20a Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo - motivi di discrezionalità Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o 20b obbligatorio - in riferimento all'importo 21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso 22 Cumulativi o non cumulativi 23 Convertibili o non convertibili Se convertibili, evento(i) che determina(no) la 24 conversione 25 Se convertibili, in tutto o in parte 26 Se convertibili, tasso di conversione 27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la 28 conversione è possibile Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento 29 nel quale viene convertito 30 Meccanismi di svalutazione (write down) In caso di meccanismo di svalutazione (write down), 31 eventi che la determinano In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale 32 o parziale In caso di svalutazione (write down), svalutazione 33 permanente o temporanea In caso di svalutazione (write down) temporanea, 34 descrizione del meccanismo di rivalutazione (4) Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di 35 liquidazione Caratteristiche non conformi degli strumenti che 36 beneficiano delle disposizioni transitorie In caso affermativo, precisare le caratteristiche non 37 conformi (*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile 111 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG XS0140608398 Intero strumento - Legge Inglese Clausole di subordinazione - Legge Austriaca Tier 2 Tier 2 Singolo ente e consolidato Bond - Art. 62 CRR 63 63 EUR 63 99,87 100 Passività - costo ammortizzato 27/12/2001 A scadenza 27/12/2021 NO "Tax event": in qualsiasi data di pagamento degli interessi al valore nominale comprensivo del rateo maturato - "Tax event": in qualsiasi data di pagamento degli interessi al valore nominale comprensivo del rateo maturato - Floating Euribor 3M + 0,43% payable quarterly NO Fixed 5,80% p.a. NO Obbligatorio Obbligatorio - - Obbligatorio Obbligatorio NO Non cumulativi Non convertibili NO Non cumulativi Non convertibili - - - - - - - - NO NO - - - - N/A N/A - - Senior Senior NO NO - - Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*) 1 Emittente UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 2 Codice identificativo (1) XS0140838474 Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Inglese 3 Clausole di subordinazione - Legge Austriaca Trattamento regolamentare 4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 5 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di 6 Singolo ente e consolidato singolo ente e consolidato 7 Tipologia di strumento Bond - Art. 62 CRR 125 8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3) Importo nominale dello strumento: importo originario 125 della valuta di emissione (milioni) Importo nominale dello strumento: importo originario 9 EUR valuta di emissione Importo nominale dello strumento: conversione in euro 125 dell'importo originario (milioni di euro) 9a 9b 10 11 12 13 14 15 Prezzo di emissione Prezzo di rimborso Classificazione contabile Data di emissione originaria Irredimibile o a scadenza Data di scadenza originaria Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione preventiva dell'Autorità di Vigilanza Data del rimborso anticipato facoltativo Date del rimborso anticipato eventuale e importo del rimborso 16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile Cedole / Dividendi 17 Dividendi/cedole fissi o variabili 18 Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo 20a Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo - motivi di discrezionalità Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o 20b obbligatorio - in riferimento all'importo 21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso 22 Cumulativi o non cumulativi 23 Convertibili o non convertibili Se convertibili, evento(i) che determina(no) la 24 conversione 25 Se convertibili, in tutto o in parte 26 Se convertibili, tasso di conversione 27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la 28 conversione è possibile Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento 29 nel quale viene convertito 30 Meccanismi di svalutazione (write down) In caso di meccanismo di svalutazione (write down), 31 eventi che la determinano In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale 32 o parziale In caso di svalutazione (write down), svalutazione 33 permanente o temporanea In caso di svalutazione (write down) temporanea, 34 descrizione del meccanismo di rivalutazione (4) Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di 35 liquidazione Caratteristiche non conformi degli strumenti che 36 beneficiano delle disposizioni transitorie In caso affermativo, precisare le caratteristiche non 37 conformi (*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile UNICREDIT BANK AUSTRIA AG XS0141069442 Intero strumento - Legge Inglese Clausole di subordinazione - Legge Austriaca Tier 2 Tier 2 Singolo ente e consolidato Bond - Art. 62 CRR 100 100 EUR 100 99,62 100 Passività - costo ammortizzato 27/12/2001 A scadenza 27/12/2029 99,79 100 Passività - costo ammortizzato 28/12/2001 A scadenza 28/12/2021 NO NO "Tax event": in qualsiasi data di pagamento degli interessi al valore nominale comprensivo del rateo maturato - "Tax event": in qualsiasi data di pagamento degli interessi al valore nominale comprensivo del rateo maturato - Floating Euribor 6M + 0,52% payable semi-annually NO Floating Euribor 6M +0,48% payable semi-annually NO Obbligatorio Obbligatorio - - Obbligatorio Obbligatorio NO Non cumulativi Non convertibili NO Non cumulativi Non convertibili - - - - - - - - NO NO - - - - N/A N/A - - Senior Senior NO NO - - INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 112 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Fondi Propri Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*) 1 Emittente UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 2 Codice identificativo (1) AT0000539481 3 Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Austriaca Trattamento regolamentare 4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 5 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di 6 Singolo ente e consolidato singolo ente e consolidato 7 Tipologia di strumento Bond - Art. 62 CRR 40 8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3) Importo nominale dello strumento: importo originario 40 della valuta di emissione (milioni) Importo nominale dello strumento: importo originario 9 EUR valuta di emissione Importo nominale dello strumento: conversione in euro dell'importo originario (milioni di euro) 9a Prezzo di emissione 9b Prezzo di rimborso 10 Classificazione contabile 11 Data di emissione originaria 12 Irredimibile o a scadenza 13 Data di scadenza originaria Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione 14 preventiva dell'Autorità di Vigilanza Data del rimborso anticipato facoltativo 15 Date del rimborso anticipato eventuale e importo del rimborso 16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile Cedole / Dividendi 17 Dividendi/cedole fissi o variabili 18 Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo 20a Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo - motivi di discrezionalità Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o 20b obbligatorio - in riferimento all'importo 21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso 22 Cumulativi o non cumulativi 23 Convertibili o non convertibili Se convertibili, evento(i) che determina(no) la 24 conversione 25 Se convertibili, in tutto o in parte 26 Se convertibili, tasso di conversione 27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la 28 conversione è possibile Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento 29 nel quale viene convertito 30 Meccanismi di svalutazione (write down) In caso di meccanismo di svalutazione (write down), 31 eventi che la determinano In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale 32 o parziale In caso di svalutazione (write down), svalutazione 33 permanente o temporanea In caso di svalutazione (write down) temporanea, 34 descrizione del meccanismo di rivalutazione (4) Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di 35 liquidazione Caratteristiche non conformi degli strumenti che 36 beneficiano delle disposizioni transitorie In caso affermativo, precisare le caratteristiche non 37 conformi (*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile 113 UNICREDIT BANK AUSTRIA AG N/A Intero strumento - Legge Austriaca Tier 2 Tier 2 Singolo ente e consolidato Loan - Art. 62 CRR 25 25 EUR 40 25 100 100 Passività - costo ammortizzato 30/11/2001 A scadenza 29/11/2021 100 100 Passività - costo ammortizzato 19/10/2001 A scadenza 19/10/2021 NO NO - - - - - - Fixed 6% p.a. NO Fixed 6,01% p.a. NO Obbligatorio Obbligatorio - - Obbligatorio Obbligatorio NO Non cumulativi Non convertibili NO Non cumulativi Non convertibili - - - - - - - - NO NO - - - - N/A N/A - - Senior Senior NO NO - - Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*) 1 Emittente UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 2 Codice identificativo (1) N/A 3 Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Austriaca Trattamento regolamentare 4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 5 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di 6 Singolo ente e consolidato singolo ente e consolidato 7 Tipologia di strumento 8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3) 9 9a 9b 10 11 12 13 14 15 16 Importo nominale dello strumento: importo originario della valuta di emissione (milioni) Importo nominale dello strumento: importo originario valuta di emissione Importo nominale dello strumento: conversione in euro dell'importo originario (milioni di euro) Prezzo di emissione Prezzo di rimborso Classificazione contabile Data di emissione originaria Irredimibile o a scadenza Data di scadenza originaria Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione preventiva dell'Autorità di Vigilanza Data del rimborso anticipato facoltativo Date del rimborso anticipato eventuale e importo del rimborso Date successive di rimborso anticipato, se applicabile Cedole / Dividendi 17 Dividendi/cedole fissi o variabili 18 Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo 20a Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo - motivi di discrezionalità Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o 20b obbligatorio - in riferimento all'importo 21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso 22 Cumulativi o non cumulativi 23 Convertibili o non convertibili Se convertibili, evento(i) che determina(no) la 24 conversione 25 Se convertibili, in tutto o in parte 26 Se convertibili, tasso di conversione 27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la 28 conversione è possibile Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento 29 nel quale viene convertito 30 Meccanismi di svalutazione (write down) In caso di meccanismo di svalutazione (write down), 31 eventi che la determinano In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale 32 o parziale In caso di svalutazione (write down), svalutazione 33 permanente o temporanea In caso di svalutazione (write down) temporanea, 34 descrizione del meccanismo di rivalutazione (4) Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di 35 liquidazione Caratteristiche non conformi degli strumenti che 36 beneficiano delle disposizioni transitorie In caso affermativo, precisare le caratteristiche non 37 conformi (*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile UNICREDIT BANK AUSTRIA AG AT0000246814 Intero strumento - Legge Austriaca Tier 2 Tier 2 Singolo ente e consolidato Loan - Art. 62 CRR 20 - Notes - Art 62 CRR 2 Riacquisti 20 15 EUR EUR 20 15 100 100 Passività - costo ammortizzato 03/12/2001 A scadenza 02/12/2021 100 100 Passività - costo ammortizzato 14/02/1996 A scadenza 26/02/2021 NO SI - 26/02/2016 - - - In qualsiasi momento con preavviso dopo la data di esercizio dell'opzione di rimborso anticipato Fixed 5,51% p.a. NO Floating Euribor 6M + 0,20% payable semi-annually NO Obbligatorio Obbligatorio - - Obbligatorio Obbligatorio NO Non cumulativi Non convertibili NO Non cumulativi Non convertibili - - - - - - - - NO NO - - - - N/A N/A - - Senior Senior NO NO - - INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 114 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Fondi Propri Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*) 1 Emittente UNICREDIT BANK AG 2 Codice identificativo (1) XS0100204766 3 Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Tedesca Trattamento regolamentare 4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 5 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di 6 Singolo ente e consolidato singolo ente e consolidato 7 Tipologia di strumento Bond - Art. 62 CRR 0 8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3) Ammortamento Importo nominale dello strumento: importo originario 45 della valuta di emissione (milioni) Importo nominale dello strumento: importo originario 9 DEM valuta di emissione Importo nominale dello strumento: conversione in euro dell'importo originario (milioni di euro) Prezzo di emissione Prezzo di rimborso Classificazione contabile Data di emissione originaria Irredimibile o a scadenza Data di scadenza originaria Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione preventiva dell'Autorità di Vigilanza Data del rimborso anticipato facoltativo UNICREDIT BANK AG XS0093266939 Intero strumento - Legge Tedesca Tier 2 Tier 2 Singolo ente e consolidato Bond - Art. 62 CRR 27 Ammortamento 60 DEM 23 31 99,60 100 Passività - costo ammortizzato 02/08/1999 A scadenza 04/08/2014 100 100 Passività - costo ammortizzato 21/12/1998 A scadenza 21/12/2018 NO NO - 16 "Regulatory call": 100 + rateo maturato "Tax event": al valore nominale comprensivo del rateo maturato - 17 18 19 Fixed 5,75% p.a. payable quarterly NO Fixed 5,43% p.a. NO Obbligatorio Obbligatorio - - Obbligatorio Obbligatorio NO Non cumulativi Non convertibili NO Non cumulativi Non convertibili - - - - - - - - NO NO - - - - N/A N/A - - Senior Senior NO NO - - 9a 9b 10 11 12 13 14 15 Date del rimborso anticipato eventuale e importo del rimborso Date successive di rimborso anticipato, se applicabile Cedole / Dividendi Dividendi/cedole fissi o variabili Tasso della cedola ed eventuale indice correlato Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo 20a Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo - motivi di discrezionalità Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o 20b obbligatorio - in riferimento all'importo 21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso 22 Cumulativi o non cumulativi 23 Convertibili o non convertibili Se convertibili, evento(i) che determina(no) la 24 conversione 25 Se convertibili, in tutto o in parte 26 Se convertibili, tasso di conversione 27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la 28 conversione è possibile Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento 29 nel quale viene convertito 30 Meccanismi di svalutazione (write down) In caso di meccanismo di svalutazione (write down), 31 eventi che la determinano In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale 32 o parziale In caso di svalutazione (write down), svalutazione 33 permanente o temporanea In caso di svalutazione (write down) temporanea, 34 descrizione del meccanismo di rivalutazione (4) Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di 35 liquidazione Caratteristiche non conformi degli strumenti che 36 beneficiano delle disposizioni transitorie In caso affermativo, precisare le caratteristiche non 37 conformi (*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile 115 - Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di 1 Emittente 2 Codice identificativo (1) 3 Legislazione applicabile allo strumento (2) Trattamento regolamentare 4 Disposizioni transitorie del CRR 5 Disposizioni del CRR post-transitorie Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di 6 singolo ente e consolidato 7 Tipologia di strumento 8 9 9a 9b 10 11 12 13 14 15 16 17 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3) Importo nominale dello strumento: importo originario della valuta di emissione (milioni) Importo nominale dello strumento: importo originario valuta di emissione Importo nominale dello strumento: conversione in euro dell'importo originario (milioni di euro) Prezzo di emissione Prezzo di rimborso Classificazione contabile Data di emissione originaria Irredimibile o a scadenza Data di scadenza originaria Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione preventiva dell'Autorità di Vigilanza Data del rimborso anticipato facoltativo Date del rimborso anticipato eventuale e importo del rimborso Date successive di rimborso anticipato, se applicabile Cedole / Dividendi Dividendi/cedole fissi o variabili Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 18 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo 20a Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo - motivi di discrezionalità Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o 20b obbligatorio - in riferimento all'importo 21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso 22 Cumulativi o non cumulativi 23 Convertibili o non convertibili Se convertibili, evento(i) che determina(no) la 24 conversione 25 Se convertibili, in tutto o in parte 26 Se convertibili, tasso di conversione 27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la 28 conversione è possibile Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento 29 nel quale viene convertito 30 Meccanismi di svalutazione (write down) In caso di meccanismo di svalutazione (write down), 31 eventi che la determinano In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale 32 o parziale In caso di svalutazione (write down), svalutazione 33 permanente o temporanea In caso di svalutazione (write down) temporanea, 34 descrizione del meccanismo di rivalutazione (4) Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di 35 liquidazione Caratteristiche non conformi degli strumenti che 36 beneficiano delle disposizioni transitorie In caso affermativo, precisare le caratteristiche non 37 conformi (*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile 19 capitale (*) UNICREDIT BANK AG XS0097425226 Intero strumento - Legge Tedesca UNICREDIT BANK AG XS0097950900 Intero strumento - Legge Tedesca Tier 2 Tier 2 Tier 2 Tier 2 Singolo ente e consolidato Singolo ente e consolidato Bond - Art. 62 CRR 38 - Bond - Art. 62 CRR 3 - 40 3 EUR EUR 40 3 99,83 100 Passività - costo ammortizzato 14/05/1999 A scadenza 14/05/2019 100 100 Passività - costo ammortizzato 28/05/1999 A scadenza 28/05/2019 NO NO - - - - - - Fixed to Floating NO Fixed to Floating 4,50% from issue date to 28/05/2004; max between 4,50% and 90% of Euro CMS 10 y from 28/05/2004. NO Obbligatorio Obbligatorio - - Obbligatorio Obbligatorio NO Non cumulativi Non convertibili NO Non cumulativi Non convertibili - - - - - - - - NO NO - - - - N/A N/A - - Senior Senior NO NO - - 5,00% from issue date to 14/05/2009; 5,00% + 16% of euro CMS 10 y from 14/05/2009. INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 116 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Fondi Propri Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*) 1 Emittente UNICREDIT BANK AG 2 Codice identificativo (1) XS0098170003 3 Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Tedesca Trattamento regolamentare 4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 5 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di 6 Singolo ente e consolidato singolo ente e consolidato 7 Tipologia di strumento Bond - Art. 62 CRR 42 8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3) Importo nominale dello strumento: importo originario 43 della valuta di emissione (milioni) Importo nominale dello strumento: importo originario 9 EUR valuta di emissione 9a 9b 10 11 12 13 14 15 16 17 Importo nominale dello strumento: conversione in euro dell'importo originario (milioni di euro) Prezzo di emissione Prezzo di rimborso Classificazione contabile Data di emissione originaria Irredimibile o a scadenza Data di scadenza originaria Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione preventiva dell'Autorità di Vigilanza Data del rimborso anticipato facoltativo Date del rimborso anticipato eventuale e importo del rimborso Date successive di rimborso anticipato, se applicabile Cedole / Dividendi Dividendi/cedole fissi o variabili Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 18 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo 20a Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo - motivi di discrezionalità Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o 20b obbligatorio - in riferimento all'importo 21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso 22 Cumulativi o non cumulativi 23 Convertibili o non convertibili Se convertibili, evento(i) che determina(no) la 24 conversione 25 Se convertibili, in tutto o in parte 26 Se convertibili, tasso di conversione 27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la 28 conversione è possibile Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento 29 nel quale viene convertito 30 Meccanismi di svalutazione (write down) In caso di meccanismo di svalutazione (write down), 31 eventi che la determinano In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale 32 o parziale In caso di svalutazione (write down), svalutazione 33 permanente o temporanea In caso di svalutazione (write down) temporanea, 34 descrizione del meccanismo di rivalutazione (4) Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di 35 liquidazione Caratteristiche non conformi degli strumenti che 36 beneficiano delle disposizioni transitorie In caso affermativo, precisare le caratteristiche non 37 conformi (*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile 19 117 UNICREDIT BANK AG XS0098907693 Intero strumento - Legge Tedesca Tier 2 Tier 2 Singolo ente e consolidato Bond - Art. 62 CRR 21 Riacquisti 25 EUR 43 25 100 100 Passività - costo ammortizzato 01/06/1999 A scadenza 01/06/2019 100 100 Passività - costo ammortizzato 25/06/1999 A scadenza 25/06/2019 NO SI - 25/06/2009 - - - - Fixed to Floating 4,70% from issue date to 01/06/2009; max between 4,70% and 102% of euro CMS 10y from 01/06/2009 NO Fixed Obbligatorio Obbligatorio - - Obbligatorio Obbligatorio NO Non cumulativi Non convertibili NO Non cumulativi Non convertibili - - - - - - - - NO NO - - - - N/A N/A - - Senior Senior NO NO - - 7,00% p.a. NO Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*) 1 Emittente UNICREDIT BANK AG 2 Codice identificativo (1) XS0100695054 3 Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Tedesca Trattamento regolamentare 4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 5 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di 6 Singolo ente e consolidato singolo ente e consolidato 7 Tipologia di strumento 8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3) Importo nominale dello strumento: importo originario della valuta di emissione (milioni) Importo nominale dello strumento: importo originario 9 valuta di emissione Importo nominale dello strumento: conversione in euro dell'importo originario (milioni di euro) 9a Prezzo di emissione 9b Prezzo di rimborso 10 Classificazione contabile 11 Data di emissione originaria 12 Irredimibile o a scadenza 13 Data di scadenza originaria Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione 14 preventiva dell'Autorità di Vigilanza Data del rimborso anticipato facoltativo 15 Date del rimborso anticipato eventuale e importo del rimborso 16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile Cedole / Dividendi 17 Dividendi/cedole fissi o variabili 18 Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo 20a Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo - motivi di discrezionalità Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o 20b obbligatorio - in riferimento all'importo 21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso 22 Cumulativi o non cumulativi 23 Convertibili o non convertibili Se convertibili, evento(i) che determina(no) la 24 conversione 25 Se convertibili, in tutto o in parte 26 Se convertibili, tasso di conversione 27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la 28 conversione è possibile Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento 29 nel quale viene convertito 30 Meccanismi di svalutazione (write down) In caso di meccanismo di svalutazione (write down), 31 eventi che la determinano In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale 32 o parziale In caso di svalutazione (write down), svalutazione 33 permanente o temporanea In caso di svalutazione (write down) temporanea, 34 descrizione del meccanismo di rivalutazione (4) Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di 35 liquidazione Caratteristiche non conformi degli strumenti che 36 beneficiano delle disposizioni transitorie In caso affermativo, precisare le caratteristiche non 37 conformi (*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile UNICREDIT BANK AG XS0102734984 Intero strumento - Legge Tedesca Tier 2 Tier 2 Singolo ente e consolidato Bond - Art. 62 CRR 0 Ammortamento Bond - Art. 62 CRR 4 Riacquisti e ammortamento 8 80 EUR EUR 8 80 100 100 Passività - costo ammortizzato 11/08/1999 A scadenza 11/08/2014 100 100 Passività - costo ammortizzato 06/10/1999 A scadenza 06/10/2014 NO NO - - - - - - Floating Max between 4,86% and 92% of Euro CMS 10 y. NO Fixed 6,46% p.a. payable annually. NO Obbligatorio Obbligatorio - - Obbligatorio Obbligatorio NO Non cumulativi Non convertibili NO Non cumulativi Non convertibili - - - - - - - - NO NO - - - - N/A N/A - - Senior Senior NO NO - - INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 118 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Fondi Propri Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*) 1 Emittente UNICREDIT BANK AG 2 Codice identificativo (1) XS0104764377 3 Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Tedesca Trattamento regolamentare 4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 5 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di 6 Singolo ente e consolidato singolo ente e consolidato 7 Tipologia di strumento Bond - Art. 62 CRR 39 8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3) Importo nominale dello strumento: importo originario 39 della valuta di emissione (milioni) Importo nominale dello strumento: importo originario 9 EUR valuta di emissione Importo nominale dello strumento: conversione in euro dell'importo originario (milioni di euro) 9a Prezzo di emissione 9b Prezzo di rimborso 10 Classificazione contabile 11 Data di emissione originaria 12 Irredimibile o a scadenza 13 Data di scadenza originaria Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione 14 preventiva dell'Autorità di Vigilanza Data del rimborso anticipato facoltativo 15 Date del rimborso anticipato eventuale e importo del rimborso 16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile Cedole / Dividendi 17 Dividendi/cedole fissi o variabili 18 Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo 20a Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo - motivi di discrezionalità Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o 20b obbligatorio - in riferimento all'importo 21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso 22 Cumulativi o non cumulativi 23 Convertibili o non convertibili Se convertibili, evento(i) che determina(no) la 24 conversione 25 Se convertibili, in tutto o in parte 26 Se convertibili, tasso di conversione 27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la 28 conversione è possibile Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento 29 nel quale viene convertito 30 Meccanismi di svalutazione (write down) In caso di meccanismo di svalutazione (write down), 31 eventi che la determinano In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale 32 o parziale In caso di svalutazione (write down), svalutazione 33 permanente o temporanea In caso di svalutazione (write down) temporanea, 34 descrizione del meccanismo di rivalutazione (4) Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di 35 liquidazione Caratteristiche non conformi degli strumenti che 36 beneficiano delle disposizioni transitorie In caso affermativo, precisare le caratteristiche non 37 conformi (*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile 119 UNICREDIT BANK AG DE0002298890 Intero strumento - Legge Tedesca Tier 2 Tier 2 Singolo ente e consolidato Bond - Art. 62 CRR 20 20 EUR 39 20 100 100 Passività - costo ammortizzato 26/11/1999 A scadenza 19/11/2029 100 100 Passività - costo ammortizzato 07/06/1999 A scadenza 07/06/2019 NO NO - - - - - - Floating Euribor 6M + 0,62% NO Fixed 5,5% p.a. NO Obbligatorio Obbligatorio - - Obbligatorio Obbligatorio NO Non cumulativi Non convertibili NO Non cumulativi Non convertibili - - - - - - - - NO NO - - - - N/A N/A - - Senior Senior NO NO - - Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*) 1 Emittente UNICREDIT BANK AG 2 Codice identificativo (1) XS0105174352 3 Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Tedesca Trattamento regolamentare 4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 5 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di 6 Singolo ente e consolidato singolo ente e consolidato 7 Tipologia di strumento 8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3) 9 9a 9b 10 11 12 13 14 15 16 17 18 Importo nominale dello strumento: importo originario della valuta di emissione (milioni) Importo nominale dello strumento: importo originario valuta di emissione Importo nominale dello strumento: conversione in euro dell'importo originario (milioni di euro) Prezzo di emissione Prezzo di rimborso Classificazione contabile Data di emissione originaria Irredimibile o a scadenza Data di scadenza originaria Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione preventiva dell'Autorità di Vigilanza Data del rimborso anticipato facoltativo Date del rimborso anticipato eventuale e importo del rimborso Date successive di rimborso anticipato, se applicabile Cedole / Dividendi Dividendi/cedole fissi o variabili Tasso della cedola ed eventuale indice correlato Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo 20a Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo - motivi di discrezionalità Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o 20b obbligatorio - in riferimento all'importo 21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso 22 Cumulativi o non cumulativi 23 Convertibili o non convertibili Se convertibili, evento(i) che determina(no) la 24 conversione 25 Se convertibili, in tutto o in parte 26 Se convertibili, tasso di conversione 27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la 28 conversione è possibile Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento 29 nel quale viene convertito 30 Meccanismi di svalutazione (write down) In caso di meccanismo di svalutazione (write down), 31 eventi che la determinano In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale 32 o parziale In caso di svalutazione (write down), svalutazione 33 permanente o temporanea In caso di svalutazione (write down) temporanea, 34 descrizione del meccanismo di rivalutazione (4) Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di 35 liquidazione Caratteristiche non conformi degli strumenti che 36 beneficiano delle disposizioni transitorie In caso affermativo, precisare le caratteristiche non 37 conformi (*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile 19 UNICREDIT BANK AG XS0105656267 Intero strumento - Legge Tedesca Tier 2 Tier 2 Singolo ente e consolidato Bond - Art. 62 CRR 12 - Bond - Art. 62 CRR 12 - 12 15 EUR EUR 12 15 99,75 100 Passività - costo ammortizzato 13/12/1999 A scadenza 13/12/2024 79,15 100 Passività - costo ammortizzato 21/12/1999 A scadenza 21/12/2029 NO NO - - - - - - Fixed 2,00% p.a. from issue date to 13/12/2004; 9,00% p.a. from 13/12/2004. NO Fixed Obbligatorio Obbligatorio - - Obbligatorio Obbligatorio NO Non cumulativi Non convertibili NO Non cumulativi Non convertibili - - - - - - - - NO NO - - - - N/A N/A - - Senior Senior NO NO - - 5,00% p.a. NO INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 120 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Fondi Propri Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*) 1 Emittente UNICREDIT BANK AG 2 Codice identificativo (1) XS0106620288 3 Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Tedesca Trattamento regolamentare 4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 5 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di 6 Singolo ente e consolidato singolo ente e consolidato 7 Tipologia di strumento Bond - Art. 62 CRR 1 8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3) Ammortamento Importo nominale dello strumento: importo originario 10 della valuta di emissione (milioni) Importo nominale dello strumento: importo originario 9 EUR valuta di emissione 9a 9b 10 11 12 13 14 15 16 17 Importo nominale dello strumento: conversione in euro dell'importo originario (milioni di euro) Prezzo di emissione Prezzo di rimborso Classificazione contabile Data di emissione originaria Irredimibile o a scadenza Data di scadenza originaria Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione preventiva dell'Autorità di Vigilanza Data del rimborso anticipato facoltativo Date del rimborso anticipato eventuale e importo del rimborso Date successive di rimborso anticipato, se applicabile Cedole / Dividendi Dividendi/cedole fissi o variabili Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 18 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo 20a Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo - motivi di discrezionalità Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o 20b obbligatorio - in riferimento all'importo 21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso 22 Cumulativi o non cumulativi 23 Convertibili o non convertibili Se convertibili, evento(i) che determina(no) la 24 conversione 25 Se convertibili, in tutto o in parte 26 Se convertibili, tasso di conversione 27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la 28 conversione è possibile Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento 29 nel quale viene convertito 30 Meccanismi di svalutazione (write down) In caso di meccanismo di svalutazione (write down), 31 eventi che la determinano In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale 32 o parziale In caso di svalutazione (write down), svalutazione 33 permanente o temporanea In caso di svalutazione (write down) temporanea, 34 descrizione del meccanismo di rivalutazione (4) Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di 35 liquidazione Caratteristiche non conformi degli strumenti che 36 beneficiano delle disposizioni transitorie In caso affermativo, precisare le caratteristiche non 37 conformi (*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile 19 121 UNICREDIT BANK AG N/A Intero strumento - Legge Tedesca Tier 2 Tier 2 Singolo ente e consolidato Loan - Art. 62 CRR 0 Ammortamento 5 EUR 10 5 100 100 Passività - costo ammortizzato 21/01/2000 A scadenza 21/01/2015 100 100 Passività - costo ammortizzato 07/10/1999 A scadenza 03/11/2014 NO NO - - - - - - Fixed to Floating 8,90% p.a. from issue date to 21/01/2003; Min between 8,90% and GBP CMS 10y from 21/01/2003. NO Fixed Obbligatorio Obbligatorio - - Obbligatorio Obbligatorio NO Non cumulativi Non convertibili NO Non cumulativi Non convertibili - - - - - - - - NO NO - - - - N/A N/A - - Senior Senior NO NO - - 6,52% p.a. NO Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*) 1 Emittente UNICREDIT BANK AG 2 Codice identificativo (1) N/A 3 Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Tedesca Trattamento regolamentare 4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 5 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di 6 Singolo ente e consolidato singolo ente e consolidato 7 Tipologia di strumento 8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3) Importo nominale dello strumento: importo originario della valuta di emissione (milioni) Importo nominale dello strumento: importo originario 9 valuta di emissione Importo nominale dello strumento: conversione in euro dell'importo originario (milioni di euro) 9a Prezzo di emissione 9b Prezzo di rimborso 10 Classificazione contabile 11 Data di emissione originaria 12 Irredimibile o a scadenza 13 Data di scadenza originaria Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione 14 preventiva dell'Autorità di Vigilanza Data del rimborso anticipato facoltativo 15 Date del rimborso anticipato eventuale e importo del rimborso 16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile Cedole / Dividendi 17 Dividendi/cedole fissi o variabili 18 Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo 20a Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo - motivi di discrezionalità Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o 20b obbligatorio - in riferimento all'importo 21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso 22 Cumulativi o non cumulativi 23 Convertibili o non convertibili Se convertibili, evento(i) che determina(no) la 24 conversione 25 Se convertibili, in tutto o in parte 26 Se convertibili, tasso di conversione 27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la 28 conversione è possibile Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento 29 nel quale viene convertito 30 Meccanismi di svalutazione (write down) In caso di meccanismo di svalutazione (write down), 31 eventi che la determinano In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale 32 o parziale In caso di svalutazione (write down), svalutazione 33 permanente o temporanea In caso di svalutazione (write down) temporanea, 34 descrizione del meccanismo di rivalutazione (4) Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di 35 liquidazione Caratteristiche non conformi degli strumenti che 36 beneficiano delle disposizioni transitorie In caso affermativo, precisare le caratteristiche non 37 conformi (*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile UNICREDIT BANK AG N/A Intero strumento - Legge Tedesca Tier 2 Tier 2 Singolo ente e consolidato Loan - Art. 62 CRR 1 Ammortamento Loan - Art. 62 CRR 0 Ammortamento 10 5 EUR EUR 10 5 100 100 Passività - costo ammortizzato 07/10/1999 A scadenza 03/11/2014 100 100 Passività - costo ammortizzato 10/11/1999 A scadenza 07/11/2014 NO NO - - - - - - Fixed 6,52% p.a. NO Fixed 6,20% p.a. NO Obbligatorio Obbligatorio - - Obbligatorio Obbligatorio NO Non cumulativi Non convertibili NO Non cumulativi Non convertibili - - - - - - - - NO NO - - - - N/A N/A - - Senior Senior NO NO - - INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 122 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Fondi Propri Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*) 1 Emittente UNICREDIT BANK AG 2 Codice identificativo (1) XS0111214465 3 Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Tedesca Trattamento regolamentare 4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 5 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di 6 Singolo ente e consolidato singolo ente e consolidato 7 Tipologia di strumento Bond - Art. 62 CRR 11 8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3) Ammortamento Importo nominale dello strumento: importo originario 60 della valuta di emissione (milioni) Importo nominale dello strumento: importo originario 9 EUR valuta di emissione Importo nominale dello strumento: conversione in euro dell'importo originario (milioni di euro) 9a Prezzo di emissione 9b Prezzo di rimborso 10 Classificazione contabile 11 Data di emissione originaria 12 Irredimibile o a scadenza 13 Data di scadenza originaria Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione 14 preventiva dell'Autorità di Vigilanza Data del rimborso anticipato facoltativo 15 Date del rimborso anticipato eventuale e importo del rimborso 16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile Cedole / Dividendi 17 Dividendi/cedole fissi o variabili 18 Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo 20a Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo - motivi di discrezionalità Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o 20b obbligatorio - in riferimento all'importo 21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso 22 Cumulativi o non cumulativi 23 Convertibili o non convertibili Se convertibili, evento(i) che determina(no) la 24 conversione 25 Se convertibili, in tutto o in parte 26 Se convertibili, tasso di conversione 27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la 28 conversione è possibile Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento 29 nel quale viene convertito 30 Meccanismi di svalutazione (write down) In caso di meccanismo di svalutazione (write down), 31 eventi che la determinano In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale 32 o parziale In caso di svalutazione (write down), svalutazione 33 permanente o temporanea In caso di svalutazione (write down) temporanea, 34 descrizione del meccanismo di rivalutazione (4) Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di 35 liquidazione Caratteristiche non conformi degli strumenti che 36 beneficiano delle disposizioni transitorie In caso affermativo, precisare le caratteristiche non 37 conformi (*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile 123 UNICREDIT BANK AG XS0114878233 Intero strumento - Legge Tedesca Tier 2 Tier 2 Singolo ente e consolidato Bond - Art. 62 CRR 8 8 EUR 60 8 100 100 Passività - costo ammortizzato 02/06/2000 A scadenza 02/06/2015 99,71 100 Passività - costo ammortizzato 01/08/2000 A scadenza 03/08/2020 NO NO - - "Tax event": al valore nominale comprensivo del rateo maturato - Floating Max between 5,50% and 75% of Euro CMS 10y. NO Floating Euribor 6M + 0,65% NO Obbligatorio Obbligatorio - - Obbligatorio Obbligatorio NO Non cumulativi Non convertibili NO Non cumulativi Non convertibili - - - - - - - - NO NO - - - - N/A N/A - - Senior Senior NO NO - - - Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*) 1 Emittente UNICREDIT BANK AG 2 Codice identificativo (1) N/A 3 Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Tedesca Trattamento regolamentare 4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 5 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di 6 Singolo ente e consolidato singolo ente e consolidato 7 Tipologia di strumento 8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3) Importo nominale dello strumento: importo originario della valuta di emissione (milioni) Importo nominale dello strumento: importo originario 9 valuta di emissione Importo nominale dello strumento: conversione in euro dell'importo originario (milioni di euro) 9a Prezzo di emissione 9b Prezzo di rimborso 10 Classificazione contabile 11 Data di emissione originaria 12 Irredimibile o a scadenza 13 Data di scadenza originaria Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione 14 preventiva dell'Autorità di Vigilanza Data del rimborso anticipato facoltativo 15 Date del rimborso anticipato eventuale e importo del rimborso 16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile Cedole / Dividendi 17 Dividendi/cedole fissi o variabili 18 Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo 20a Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo - motivi di discrezionalità Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o 20b obbligatorio - in riferimento all'importo 21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso 22 Cumulativi o non cumulativi 23 Convertibili o non convertibili Se convertibili, evento(i) che determina(no) la 24 conversione 25 Se convertibili, in tutto o in parte 26 Se convertibili, tasso di conversione 27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la 28 conversione è possibile Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento 29 nel quale viene convertito 30 Meccanismi di svalutazione (write down) In caso di meccanismo di svalutazione (write down), 31 eventi che la determinano In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale 32 o parziale In caso di svalutazione (write down), svalutazione 33 permanente o temporanea In caso di svalutazione (write down) temporanea, 34 descrizione del meccanismo di rivalutazione (4) Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di 35 liquidazione Caratteristiche non conformi degli strumenti che 36 beneficiano delle disposizioni transitorie In caso affermativo, precisare le caratteristiche non 37 conformi (*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile UNICREDIT BANK AG N/A Intero strumento - Legge Tedesca Tier 2 Tier 2 Singolo ente e consolidato Loan - Art. 62 CRR 0 Ammortamento Loan - Art. 62 CRR 1 Ammortamento 5 5 EUR EUR 5 5 100 100 Passività - costo ammortizzato 10/11/1999 A scadenza 07/11/2014 100 100 Passività - costo ammortizzato 17/03/2000 A scadenza 17/03/2015 NO NO - - - - - - Fixed 6,20% p.a. NO Fixed 6,59% p.a. NO Obbligatorio Obbligatorio - - Obbligatorio Obbligatorio NO Non cumulativi Non convertibili NO Non cumulativi Non convertibili - - - - - - - - NO NO - - - - N/A N/A - - Senior Senior NO NO - - INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 124 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Fondi Propri Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*) 1 Emittente UNICREDIT BANK AG 2 Codice identificativo (1) XS0119485885 3 Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Tedesca Trattamento regolamentare 4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 5 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di 6 Singolo ente e consolidato singolo ente e consolidato 7 Tipologia di strumento Bond - Art. 62 CRR 14 8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3) Importo nominale dello strumento: importo originario 14 della valuta di emissione (milioni) Importo nominale dello strumento: importo originario 9 EUR valuta di emissione 9a 9b 10 11 12 13 14 15 16 17 18 Importo nominale dello strumento: conversione in euro dell'importo originario (milioni di euro) Prezzo di emissione Prezzo di rimborso Classificazione contabile Data di emissione originaria Irredimibile o a scadenza Data di scadenza originaria Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione preventiva dell'Autorità di Vigilanza Data del rimborso anticipato facoltativo Date del rimborso anticipato eventuale e importo del rimborso Date successive di rimborso anticipato, se applicabile Cedole / Dividendi Dividendi/cedole fissi o variabili Tasso della cedola ed eventuale indice correlato Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo 20a Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo - motivi di discrezionalità Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o 20b obbligatorio - in riferimento all'importo 21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso 22 Cumulativi o non cumulativi 23 Convertibili o non convertibili Se convertibili, evento(i) che determina(no) la 24 conversione 25 Se convertibili, in tutto o in parte 26 Se convertibili, tasso di conversione 27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la 28 conversione è possibile Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento 29 nel quale viene convertito 30 Meccanismi di svalutazione (write down) In caso di meccanismo di svalutazione (write down), 31 eventi che la determinano In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale 32 o parziale In caso di svalutazione (write down), svalutazione 33 permanente o temporanea In caso di svalutazione (write down) temporanea, 34 descrizione del meccanismo di rivalutazione (4) Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di 35 liquidazione Caratteristiche non conformi degli strumenti che 36 beneficiano delle disposizioni transitorie In caso affermativo, precisare le caratteristiche non 37 conformi (*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile 19 125 UNICREDIT BANK AG XS0120851174 Intero strumento - Legge Tedesca Tier 2 Tier 2 Singolo ente e consolidato Bond - Art. 62 CRR 10 10 EUR 14 10 100 100 Passività - costo ammortizzato 23/10/2000 A scadenza 23/10/2020 100 100 Passività - costo ammortizzato 22/12/2000 A scadenza 22/12/2020 NO NO - - - - - - Floating NO Floating 67% of Euro CMS 10y, with a min. of 4,85% and a max of 5,85% NO Obbligatorio Obbligatorio - - Obbligatorio Obbligatorio NO Non cumulativi Non convertibili NO Non cumulativi Non convertibili - - - - - - - - NO NO - - - - N/A N/A - - Senior Senior NO NO - - Euribor 3M + 0,70% Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di 1 Emittente 2 Codice identificativo (1) 3 Legislazione applicabile allo strumento (2) Trattamento regolamentare 4 Disposizioni transitorie del CRR 5 Disposizioni del CRR post-transitorie Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di 6 singolo ente e consolidato 7 Tipologia di strumento 8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3) Importo nominale dello strumento: importo originario della valuta di emissione (milioni) Importo nominale dello strumento: importo originario 9 valuta di emissione Importo nominale dello strumento: conversione in euro dell'importo originario (milioni di euro) 9a Prezzo di emissione 9b Prezzo di rimborso 10 Classificazione contabile 11 Data di emissione originaria 12 Irredimibile o a scadenza 13 Data di scadenza originaria Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione 14 preventiva dell'Autorità di Vigilanza Data del rimborso anticipato facoltativo 15 Date del rimborso anticipato eventuale e importo del rimborso 16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile Cedole / Dividendi 17 Dividendi/cedole fissi o variabili 18 Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo 20a Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo - motivi di discrezionalità Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o 20b obbligatorio - in riferimento all'importo 21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso 22 Cumulativi o non cumulativi 23 Convertibili o non convertibili Se convertibili, evento(i) che determina(no) la 24 conversione 25 Se convertibili, in tutto o in parte 26 Se convertibili, tasso di conversione 27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la 28 conversione è possibile Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento 29 nel quale viene convertito 30 Meccanismi di svalutazione (write down) In caso di meccanismo di svalutazione (write down), 31 eventi che la determinano In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale 32 o parziale In caso di svalutazione (write down), svalutazione 33 permanente o temporanea In caso di svalutazione (write down) temporanea, 34 descrizione del meccanismo di rivalutazione (4) Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di 35 liquidazione Caratteristiche non conformi degli strumenti che 36 beneficiano delle disposizioni transitorie In caso affermativo, precisare le caratteristiche non 37 conformi (*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile capitale (*) UNICREDIT BANK AG N/A Intero strumento - Legge Tedesca UNICREDIT BANK AG N/A Intero strumento - Legge Tedesca Tier 2 Tier 2 Tier 2 Tier 2 Singolo ente e consolidato Singolo ente e consolidato Loan - Art. 62 CRR 1 Ammortamento Loan - Art. 62 CRR 2 Ammortamento 5 10 EUR EUR 5 10 100 100 Passività - costo ammortizzato 17/03/2000 A scadenza 17/03/2015 100 100 Passività - costo ammortizzato 25/04/2000 A scadenza 20/04/2015 NO NO - - - - - - Fixed 6,59% p.a. NO Fixed 6,48% p.a. NO Obbligatorio Obbligatorio - - Obbligatorio Obbligatorio NO Non cumulativi Non convertibili NO Non cumulativi Non convertibili - - - - - - - - NO NO - - - - N/A N/A - - Senior Senior NO NO - - INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 126 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Fondi Propri Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*) 1 Emittente UNICREDIT BANK AG 2 Codice identificativo (1) N/A 3 Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Tedesca Trattamento regolamentare 4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 5 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di 6 Singolo ente e consolidato singolo ente e consolidato 7 Tipologia di strumento Loan - Art. 62 CRR 7 8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3) Ammortamento Importo nominale dello strumento: importo originario 10 della valuta di emissione (milioni) Importo nominale dello strumento: importo originario 9 EUR valuta di emissione 9a 9b 10 11 12 13 14 15 16 17 Importo nominale dello strumento: conversione in euro dell'importo originario (milioni di euro) Prezzo di emissione Prezzo di rimborso Classificazione contabile Data di emissione originaria Irredimibile o a scadenza Data di scadenza originaria Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione preventiva dell'Autorità di Vigilanza Data del rimborso anticipato facoltativo Date del rimborso anticipato eventuale e importo del rimborso Date successive di rimborso anticipato, se applicabile Cedole / Dividendi Dividendi/cedole fissi o variabili Tasso della cedola ed eventuale indice correlato UNICREDIT BANK AG XS0150812872 Intero strumento - Legge Tedesca Tier 2 Tier 2 Singolo ente e consolidato Bond - Art. 62 CRR 6 Ammortamento 10 EUR 10 10 100 100 Passività - costo ammortizzato 27/11/2002 A scadenza 27/11/2017 100 100 Passività - costo ammortizzato 08/07/2002 A scadenza 08/07/2017 NO NO - - - - - - Fixed 18 5,85% p.a. Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo 20a Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo - motivi di discrezionalità Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o 20b obbligatorio - in riferimento all'importo 21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso 22 Cumulativi o non cumulativi 23 Convertibili o non convertibili Se convertibili, evento(i) che determina(no) la 24 conversione 25 Se convertibili, in tutto o in parte 26 Se convertibili, tasso di conversione 27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la 28 conversione è possibile Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento 29 nel quale viene convertito 30 Meccanismi di svalutazione (write down) In caso di meccanismo di svalutazione (write down), 31 eventi che la determinano In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale 32 o parziale In caso di svalutazione (write down), svalutazione 33 permanente o temporanea In caso di svalutazione (write down) temporanea, 34 descrizione del meccanismo di rivalutazione (4) Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di 35 liquidazione Caratteristiche non conformi degli strumenti che 36 beneficiano delle disposizioni transitorie In caso affermativo, precisare le caratteristiche non 37 conformi (*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile NO Fixed 1,00% from 08/07/2003 to 08/07/2007; 3,00% from 08/07/2008 to 08/07/2012; 4,00% from 08/07/2013 to 08/07/2017 NO Obbligatorio Obbligatorio - - Obbligatorio Obbligatorio NO Non cumulativi Non convertibili NO Non cumulativi Non convertibili - - - - - - - - NO NO - - - - N/A N/A - - Senior Senior NO NO - - 19 127 Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*) 1 Emittente UNICREDIT BANK AG 2 Codice identificativo (1) XS0154897317 3 Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Tedesca Trattamento regolamentare 4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 5 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di 6 Singolo ente e consolidato singolo ente e consolidato 7 Tipologia di strumento 8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3) 9 9a 9b 10 11 12 13 14 15 16 17 Importo nominale dello strumento: importo originario della valuta di emissione (milioni) Importo nominale dello strumento: importo originario valuta di emissione Importo nominale dello strumento: conversione in euro dell'importo originario (milioni di euro) Prezzo di emissione Prezzo di rimborso Classificazione contabile Data di emissione originaria Irredimibile o a scadenza Data di scadenza originaria Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione preventiva dell'Autorità di Vigilanza Data del rimborso anticipato facoltativo Date del rimborso anticipato eventuale e importo del rimborso Date successive di rimborso anticipato, se applicabile Cedole / Dividendi Dividendi/cedole fissi o variabili Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 18 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo 20a Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo - motivi di discrezionalità Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o 20b obbligatorio - in riferimento all'importo 21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso 22 Cumulativi o non cumulativi 23 Convertibili o non convertibili Se convertibili, evento(i) che determina(no) la 24 conversione 25 Se convertibili, in tutto o in parte 26 Se convertibili, tasso di conversione 27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la 28 conversione è possibile Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento 29 nel quale viene convertito 30 Meccanismi di svalutazione (write down) In caso di meccanismo di svalutazione (write down), 31 eventi che la determinano In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale 32 o parziale In caso di svalutazione (write down), svalutazione 33 permanente o temporanea In caso di svalutazione (write down) temporanea, 34 descrizione del meccanismo di rivalutazione (4) Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di 35 liquidazione Caratteristiche non conformi degli strumenti che 36 beneficiano delle disposizioni transitorie In caso affermativo, precisare le caratteristiche non 37 conformi (*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile 19 UNICREDIT BANK AG N/A Intero strumento - Legge Tedesca Tier 2 Tier 2 Singolo ente e consolidato Bond - Art. 62 CRR 16 Ammortamento Loan - Art. 62 CRR 4 Ammortamento 25 10 EUR EUR 25 10 100 100 Passività - costo ammortizzato 24/09/2002 A scadenza 24/09/2017 100 100 Passività - costo ammortizzato 29/12/2003 A scadenza 30/05/2016 NO NO - - - - - - Floating Max between 6,50% and 94% of Euro CMS 10y from issue date to 24/09/2007; 94% of Euro CMS 10Y 24/09/2007. NO Fixed Obbligatorio Obbligatorio - - Obbligatorio Obbligatorio NO Non cumulativi Non convertibili NO Non cumulativi Non convertibili - - - - - - - - NO NO - - - - N/A N/A - - Senior Senior NO NO - - 6% p.a. NO INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 128 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Fondi Propri Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*) 1 Emittente UNICREDIT BANK AG 2 Codice identificativo (1) N/A 3 Legislazione applicabile allo strumento (2) Intero strumento - Legge Tedesca Trattamento regolamentare 4 Disposizioni transitorie del CRR Tier 2 5 Disposizioni del CRR post-transitorie Tier 2 Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di 6 Singolo ente e consolidato singolo ente e consolidato 7 Tipologia di strumento Loan - Art. 62 CRR 2 8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3) Ammortamento Importo nominale dello strumento: importo originario 15 della valuta di emissione (milioni) Importo nominale dello strumento: importo originario 9 EUR valuta di emissione Importo nominale dello strumento: conversione in euro dell'importo originario (milioni di euro) 9a Prezzo di emissione 9b Prezzo di rimborso 10 Classificazione contabile 11 Data di emissione originaria 12 Irredimibile o a scadenza 13 Data di scadenza originaria Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione 14 preventiva dell'Autorità di Vigilanza Data del rimborso anticipato facoltativo 15 Date del rimborso anticipato eventuale e importo del rimborso 16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile Cedole / Dividendi 17 Dividendi/cedole fissi o variabili 18 Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo 20a Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo - motivi di discrezionalità Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o 20b obbligatorio - in riferimento all'importo 21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso 22 Cumulativi o non cumulativi 23 Convertibili o non convertibili Se convertibili, evento(i) che determina(no) la 24 conversione 25 Se convertibili, in tutto o in parte 26 Se convertibili, tasso di conversione 27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la 28 conversione è possibile Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento 29 nel quale viene convertito 30 Meccanismi di svalutazione (write down) In caso di meccanismo di svalutazione (write down), 31 eventi che la determinano In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale 32 o parziale In caso di svalutazione (write down), svalutazione 33 permanente o temporanea In caso di svalutazione (write down) temporanea, 34 descrizione del meccanismo di rivalutazione (4) Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di 35 liquidazione Caratteristiche non conformi degli strumenti che 36 beneficiano delle disposizioni transitorie In caso affermativo, precisare le caratteristiche non 37 conformi (*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile 129 BANK AUSTRIA WOHNBAUBANK AG AT0000347695 Intero strumento - Legge Austriaca Tier 2 Tier 2 Singolo ente e consolidato Bond - Art. 62 CRR 5 Ammortamento 12 EUR 15 12 100 100 Passività - costo ammortizzato 29/04/2005 A scadenza 29/04/2015 100 100 Patrimonio Netto 03/11/2003 A scadenza 02/11/2016 NO SI - 03/11/2013 - - - - Fixed 4,21% p.a. NO Fixed 4,875% p.a. NO Obbligatorio Parzialmente discrezionale - Deve essere coperto dall'utile di esercizio Obbligatorio Obbligatorio NO Non cumulativi Non convertibili - NO Cumulativi Convertibili No conversion trigger (Ogni data di pagamento a facoltà del possessore) Fully or Partially 4:5 at the option of the holders - Additional Tier 1 - BANK AUSTRIA WOHNBAUBANK AG NO SI - Deficienza di capitale - Totale o parziale N/A Temporanea - Attivato dall'utile Senior Senior NO NO - - - Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*) 1 Emittente BANK AUSTRIA WOHNBAUBANK AG 2 Codice identificativo (1) AT000B074141 Legislazione applicabile allo strumento (2) 3 Intero strumento - Legge Austriaca 7 Trattamento regolamentare Disposizioni transitorie del CRR Disposizioni del CRR post-transitorie Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di singolo ente e consolidato Tipologia di strumento 8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3) 4 5 6 Importo nominale dello strumento: importo originario della valuta di emissione (milioni) Importo nominale dello strumento: importo originario 9 valuta di emissione Importo nominale dello strumento: conversione in euro dell'importo originario (milioni di euro) 9a Prezzo di emissione 9b Prezzo di rimborso 10 Classificazione contabile 11 Data di emissione originaria 12 Irredimibile o a scadenza 13 Data di scadenza originaria Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione 14 preventiva dell'Autorità di Vigilanza Data del rimborso anticipato facoltativo 15 Date del rimborso anticipato eventuale e importo del rimborso 16 Date successive di rimborso anticipato, se applicabile Cedole / Dividendi 17 Dividendi/cedole fissi o variabili 18 Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 19 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo 20a Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo - motivi di discrezionalità Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o 20b obbligatorio - in riferimento all'importo 21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso 22 Cumulativi o non cumulativi 23 Convertibili o non convertibili Se convertibili, evento(i) che determina(no) la 24 conversione 25 Se convertibili, in tutto o in parte 26 Se convertibili, tasso di conversione 27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la 28 conversione è possibile Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento 29 nel quale viene convertito 30 Meccanismi di svalutazione (write down) In caso di meccanismo di svalutazione (write down), 31 eventi che la determinano In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale 32 o parziale In caso di svalutazione (write down), svalutazione 33 permanente o temporanea In caso di svalutazione (write down) temporanea, 34 descrizione del meccanismo di rivalutazione (4) Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di 35 liquidazione Caratteristiche non conformi degli strumenti che 36 beneficiano delle disposizioni transitorie In caso affermativo, precisare le caratteristiche non 37 conformi (*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile UNICREDIT LUXEMBOURG FINANCE SA US90466GAC69 Intero strumento - Legge dello Stato di New York Clausole di subordinazione - Legge Italiana Tier 2 Tier 2 Tier 2 Tier 2 Singolo ente e consolidato Consolidato Bond - Art. 62 CRR 4 Ammortamento Bond - Art. 62 CRR 355 Ammortamento 8 750 EUR USD 8 519 100 100 Patrimonio Netto 23/10/2007 A scadenza 22/10/2017 99,93 100 Passività - costo ammortizzato 31/10/2007 A scadenza 31/10/2017 NO NO - - "Tax event": al valore nominale comprensivo del rateo maturato - Fixed 4,625% p.a. NO Fixed 6,00% p.a. NO Obbligatorio Obbligatorio - - Obbligatorio Obbligatorio NO Cumulativi Convertibili No conversion trigger (Ogni data di pagamento a facoltà del possessore) Fully or Partially 4:5 at the option of the holders NO Non cumulativi Non convertibili Additional Tier 1 - BANK AUSTRIA WOHNBAUBANK AG - NO NO - - - - N/A N/A - - Senior Senior NO NO - - - - INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 130 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Fondi Propri Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale (*) 1 Emittente UNICREDIT BANK AUSTRIA AG 2 Codice identificativo (1) AT0000245790 Legislazione applicabile allo strumento (2) 3 Intero strumento - Legge Austriaca 7 Trattamento regolamentare Disposizioni transitorie del CRR Disposizioni del CRR post-transitorie Ammissibile a livello: di singolo ente; consolidato; di singolo ente e consolidato Tipologia di strumento 8 Importo computato nei Fondi Propri (milioni di euro) (3) 4 5 6 9 9a 9b 10 11 12 13 14 15 16 17 Importo nominale dello strumento: importo originario della valuta di emissione (milioni) Importo nominale dello strumento: importo originario valuta di emissione Importo nominale dello strumento: conversione in euro dell'importo originario (milioni di euro) Prezzo di emissione Prezzo di rimborso Classificazione contabile Data di emissione originaria Irredimibile o a scadenza Data di scadenza originaria Rimborso anticipato soggetto ad autorizzazione preventiva dell'Autorità di Vigilanza Data del rimborso anticipato facoltativo Date del rimborso anticipato eventuale e importo del rimborso Date successive di rimborso anticipato, se applicabile Cedole / Dividendi Dividendi/cedole fissi o variabili Tasso della cedola ed eventuale indice correlato 18 Presenza di un meccanismo di “dividend stopper” Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo 20a Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o obbligatorio - in termini di tempo - motivi di discrezionalità Pienamente discrezionale, parzialmente discrezionale o 20b obbligatorio - in riferimento all'importo 21 Presenza di “step up” o di altro incentivo al rimborso 22 Cumulativi o non cumulativi 23 Convertibili o non convertibili Se convertibili, evento(i) che determina(no) la 24 conversione 25 Se convertibili, in tutto o in parte 26 Se convertibili, tasso di conversione 27 Se convertibili, conversione obbligatoria o facoltativa Se convertibili, precisare il tipo di strumento nel quale la 28 conversione è possibile Se convertibile, precisare l'emittente dello strumento 29 nel quale viene convertito 30 Meccanismi di svalutazione (write down) In caso di meccanismo di svalutazione (write down), 31 eventi che la determinano In caso di svalutazione (write down), svalutazione totale 32 o parziale In caso di svalutazione (write down), svalutazione 33 permanente o temporanea In caso di svalutazione (write down) temporanea, 34 descrizione del meccanismo di rivalutazione (4) Posizione nella gerarchia di subordinazione in caso di 35 liquidazione Caratteristiche non conformi degli strumenti che 36 beneficiano delle disposizioni transitorie In caso affermativo, precisare le caratteristiche non 37 conformi (*) ‘N/A’ se l’informazione non è applicabile 19 131 UNICREDIT SPA XS1070428732 Intero strumento - Legge inglese Clausole di subordinazione - Legge italiana Tier 2 Tier 2 Tier 2 Tier 2 Singolo ente e consolidato Singolo ente e consolidato Bond - Art. 62 CRR 1 Riacquisti Bond - Art. 62 CRR 184 Riacquisti e ammortamento 27 185 EUR EUR 27 185 100 130 Passività - costo ammortizzato 25/10/1989 A scadenza 25/10/2019 99,26 100 Passività - costo ammortizzato 21/05/2014 A scadenza 21/05/2024 NO SI - 21/05/2019 - "Regulatory call": 100 + rateo maturato - NO Fixed to Floating 7,25% for first five years, thereafter arithmetic average Secondary Market Yield of Banking Bonds according to ONB minus 0,25% NO Fixed Obbligatorio Obbligatorio - - Obbligatorio Mandatory NO Non cumulativi Non convertibili NO Non cumulativi Non convertibili - - - - - - - - NO NO - - - - N/A N/A - - Senior Senior NO NO - - 3.125% from issue date to 21/05/2019; fixed rate equivalent to 5Y MS + 2.50% from 21/05/2019 NO Note: In aggiunta agli strumenti elencati nella tabella, sono computati nell’AT1 anche le “Preferred shares” BAZGBMP00006 e UA1002232007, emesse, rispettivamente, da Zabamostar e JSCBanksdu che sono ricomprese nel calcolo delle interessenze di minoranza di AT1. 1. 2. 3. 4. Si noti che le "ISIN Guidelines" (paragrafo 7) stabiliscono che “banking instruments or facilities such as bank loans are outside of the scope of the ISO-6166 standard and should not be identified by ISIN codes". Quindi, la presente sezione riporta "NA" (Non Applicabile) per quegli strumenti classificati come "Loans". Se non diversamente indicato, la giurisdizione delle clausole di subordinazione è quella dell'intero strumento. Nel caso di strumenti emessi da Entità del Gruppo diverse dalla Capogruppo, l'ammontare riportato rappresenta l'importo computabile, base di calcolo per la determinazione delle interessenze di minoranza. I meccanismi di "write-up" descritti sono allineati alle originarie "Final Terms & Conditions"; pertanto, la classificazione regolamentare degli strumenti è quella in vigore alla data di emissione. INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 132 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Fondi Propri Modello transitorio per la pubblicazione delle informazioni sui Fondi Propri (*) Capitale primario di classe 1 : strumenti e riserve 1 Strumenti di capitale e le relative riserve sovrapprezzo azioni (1) di cui: Azioni ordinarie Dati riferiti al 30.06.2014 Dati riferiti al 31.03.2014 (C) - Importi soggetti al (C) - Importi soggetti al trattamento pre-regolamento trattamento pre-regolamento (A) - Importo alla data (A) - Importo alla data (UE) No 575/2013 o importo (UE) No 575/2013 o importo dell'Informativa dell'Informativa residuo prescritto dal residuo prescritto dal Regolamento (UE) No 575/2013 Regolamento (UE) No 575/2013 35.222.289 42.896.456 35.222.289 42.896.456 2 Utili non distribuiti (2) 6.761.164 -1.051.857 3 Altre componenti di conto economico complessivo accumulate (e altre riserve, includere gli utili e le perdite non realizzati ai sensi della disciplina contabile applicabile) 3.927.028 3.322.881 Fondi per rischi bancari generali 0 0 Importo degli elementi ammissibili di cui all'articolo 484 (3) e le relative riserve sovrapprezzo azioni, soggetti a eliminazione progressiva dal capitale primario di classe 1 0 0 Conferimenti di capitale pubblico che beneficiano della clausola di grandfathering fino al 1 gennaio 2018 0 0 3a 4 5 5a 6 133 Interessi di minoranza (importo consentito nel capitale primario di classe 1 consolidato) (3) Utili di periodo verificati da persone indipendenti al netto di tutti gli oneri o dividendi prevedibili (4) Capitale primario di classe 1 (CET1) prima delle rettifiche regolamentari 2.640.005 1.363.989 2.605.391 830.695 0 49.381.182 47.772.871 1.310.693 Capitale primario di classe 1 (CET1): rettifiche regolamentari 7 Rettifiche di valore supplementari 8 Attività immateriali (al netto delle relative passività fiscali) 9 Aggiustamento transitorio connesso allo IAS 19 (5) Dati riferiti al 30.06.2014 Dati riferiti al 31.03.2014 (C) - Importi soggetti al (C) - Importi soggetti al trattamento pre-regolamento trattamento pre-regolamento (A) - Importo alla data (A) - Importo alla data (UE) No 575/2013 o importo (UE) No 575/2013 o importo dell'Informativa dell'Informativa residuo prescritto dal residuo prescritto dal Regolamento (UE) No 575/2013 Regolamento (UE) No 575/2013 -295.199 0 -205.000 0 -5.416.536 0 -5.382.274 0 1.780.707 0 1.296.794 0 -47.072 188.290 -63.891 255.563 -662.077 0 -525.676 0 -29.067 116.269 -34.451 137.804 0 0 0 0 10 Attività fiscali differite che dipendono dalla redditività futura,escluse quelle derivanti da differenze temporanee (al netto delle passività fiscali dove siano soddisfatte le condizioni di cui all' articolo 38 (3)) 11 Riserve di valore equo relative agli utili e alle perdite generati dalla copertura dei flussi di cassa 12 Importi negativi risultanti dal calcolo degli importi delle perdite attese 13 Qualsiasi aumento del patrimonio netto risultante da attività cartolarizzate 14 Utili o perdite su passività valutate al valore equo dovuti all'evoluzione del merito di credito (6) -178.482 0 -245.136 0 15 Attività dei fondi pensione a prestazioni definite -23.206 0 -39.475 0 16 Strumenti propri di capitale primario di classe 1 detenuti dall'ente direttamente o indirettamente (7) -55.988 0 -68.896 0 17 Strumenti di capitale primario di classe 1 di soggetti del settore finanziario detenuti dall'ente, quando tali soggetti detengono con l'ente una partecipazione incrociata reciproca concepita per aumentare artificialmente i fondi propri dell'ente 0 0 0 0 18 Strumenti di capitale primario di classe 1 di soggetti del settore finanziario detenuti dall'ente direttamente o indirettamente, quando l'ente non ha un investimento significativo in tali soggetti (importo superiore alla soglia del 10% e al netto di posizioni corte ammissibili) 0 0 0 0 19 Strumenti di capitale primario di classe 1 di soggetti del settore finanziario detenuti dall'ente direttamente, indirettamente o sinteticamente quando l'ente ha un investimento significativo in tali soggetti (importo superiore alla soglia del 10% e al netto di posizioni corte ammissibili) 0 0 0 0 20a Importo dell'esposizione dei seguenti elementi, che possiedono i requisiti per ricevere un fattore di ponderazione del rischio pari al 1250%, quando l'ente opta per la deduzione -282.339 0 -276.587 0 20c -282.339 0 -276.587 0 21 Attività fiscali differite che derivano da differenze temporanee (importo superiore alla soglia del 10%, al netto delle relative passività fiscali per le quali sono soddisfatte le condizioni di cui all'articolo 38 (3)) di cui: posizioni verso cartolarizzazioni 0 0 0 0 22 Importo eccedente la soglia del 15% 0 0 0 0 25a Perdite relative all'esercizio in corso 0 0 0 0 25b Tributi prevedibili relativi agli elementi del capitale primario di classe 1 0 0 0 0 26 Rettifiche regolamentari applicabili al capitale primario di classe 1 in relazione agli importi soggetti a trattamento pre-CRR (8) 26a Rettifiche regolamentari relative agli utili e alle perdite non realizzate ai sensi degli articoli 467 e 468 (9) -357.109 -332.627 -1.631.974 -1.161.934 di cui: Utili non realizzati su titoli di debito riferiti ad emittenti diversi da amministrazioni centrali appartenenti all'Unione Europea -409.033 -185.375 di cui: Utili non realizzati su titoli di debito emessi da amministrazioni centrali appartenenti all'Unione Europea -976.109 -732.667 di cui: Utili non realizzati su titoli di capitale -246.832 -243.892 0 0 26b Importo da dedurre dal o da aggiungere al capitale primario di classe 1 in relazione ai filtri e alle deduzioni aggiuntivi previsti per il trattamento pre-CRR 27 Deduzioni ammissibili dal capitale aggiuntivo di classe 1 che superano il capitale aggiuntivo di classe 1 dell'ente 0 0 28 Totale delle rettifiche regolamentari al capitale primario di classe 1 (CET1) -7.198.343 -7.039.153 29 Capitale primario di classe 1 (CET1) 42.182.839 40.733.718 INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 134 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Fondi Propri Capitale aggiuntivo di classe 1 (AT1): strumenti 30 Strumenti di capitale e le relative riserve sovrapprezzo azioni 33 Importo degli elementi ammissibili di cui all'articolo 484 (4) e le relative riserve sovrapprezzo azioni, soggetti a eliminazione progressiva dal capitale aggiuntivo di classe 1 (1) 34 Capitale di classe 1 ammissibile incluso nel capitale aggiuntivo di classe 1 consolidato (compresi gli interessi di minoranza non inclusi nella riga 5) emesso da filiazioni e detenuto da terzi 35 36 Dati riferiti al 30.06.2014 Dati riferiti al 31.03.2014 (C) - Importi soggetti al (C) - Importi soggetti al trattamento pre-regolamento trattamento pre-regolamento (A) - Importo alla data (UE) No 575/2013 o importo (UE) No 575/2013 o importo dell'Informativa residuo prescritto dal residuo prescritto dal Regolamento (UE) No 575/2013 Regolamento (UE) No 575/2013 (A) - Importo alla data dell'Informativa 898.604 0 1.842.537 1.840.552 159.891 di cui: strumenti emessi da filiazioni soggetti a eliminazione progressiva Capitale aggiuntivo di classe 1 (AT1) prima delle rettifiche regolamentari 111.704 164.624 192.790 90.402 192.209 2.901.032 2.005.176 Capitale aggiuntivo di classe 1 (AT1): rettifiche regolamentari 37 Strumenti propri di capitale aggiuntivo di classe 1 detenuti dall'ente direttamente o indirettamente 0 0 0 0 38 Strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 di soggetti del settore finanziario detenuti dall'ente, quando tali soggetti detengono con l'ente una partecipazione incrociata reciproca concepita per aumentare artificialmente i fondi propri dell'ente 0 0 0 0 39 Strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 di soggetti del settore finanziario detenuti dall'ente direttamente o indirettamente, quando l'ente non ha un investimento significativo in tali soggetti (importo superiore alla soglia del 10% e al netto di posizioni corte ammissibili) 0 0 0 0 40 Strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 di soggetti del settore finanziario detenuti dall'ente direttamente indirettamente quando l'ente ha un investimento significativo in tali soggetti (importo superiore alla soglia del 10% e al netto di posizioni corte ammissibili) -9.641 38.563 -12.548 50.191 41 Rettifiche regolamentari applicate al capitale aggiuntivo di classe 1 in relazione agli importi soggetti a trattamento preCRR e trattamenti transitori, soggetti a eliminazione progressiva ai sensi del regolamento (UE) No 575/2013 (ossia importi residui CRR) 0 0 41a Importi residui dedotti dal capitale aggiuntivo di classe 1 in relazione alla deduzione dal capitale primario di classe 1 durante il periodo transitorio ai sensi dell'articolo 472 del regolamento (UE) No 575/2013 -58.134 -68.902 41b Importi residui dedotti dal capitale aggiuntivo di classe 1 in relazione alla deduzione dal capitale di classe 2 durante il periodo transitorio ai sensi dell'articolo 475 del regolamento (UE) No 575/2013 (10) di cui: Importo residuo relativo all'eccedenza di perdite attese rispetto alle rettifiche di valore per posizioni IRB -58.134 -68.902 -18.002 di cui: Importo residuo relativo a strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 di soggetti del settore finanziario detenuti dall'ente direttamente quando l'ente ha un investimento significativo -23.776 -18.002 -23.776 41c Importo da dedurre dal o da aggiungere al capitale aggiuntivo di classe 1 in relazione ai filtri e alle deduzioni aggiuntivi previsti per il trattamento pre-CRR 0 0 42 Deduzioni ammissibili dal capitale di classe 2 che superano il capitale di classe 2 dell'ente 0 0 43 Totale delle rettifiche regolamentari al capitale aggiuntivo di classe 1 (AT1) -85.777 -105.226 44 Capitale aggiuntivo di classe 1 (AT1) 2.815.255 1.899.951 45 Capitale di classe 1 (T1= CET1 + AT1) 44.998.094 42.633.669 12.621.943 12.819.587 415.620 422.582 Capitale di classe 2 (T2): strumenti e accantonamenti 46 Strumenti di capitale e le relative riserve sovrapprezzo azioni 47 Importo degli elementi ammissibili di cui all'articolo 484 (5), e le relative riserve sovrapprezzo azioni, soggetti a eliminazione progressiva dal capitale di classe 2 48 Strumenti di fondi propri ammissibili inclusi nel capitale di classe 2 consolidato (compresi gli interessi di minoranza e strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 non inclusi nella riga 5 o nella riga 34) emessi da filiazioni e detenuti da terzi 50 Rettifiche di valore su crediti (11) 51 Capitale di classe 2 (T2) prima delle rettifiche regolamentari 135 1.406.633 970.753 1.476.977 712.392 906.157 15.156.588 15.625.303 923.780 Capitale di classe 2 (T2): rettifiche regolamentari Dati riferiti al 30.06.2014 Dati riferiti al 31.03.2014 (C) - Importi soggetti al (C) - Importi soggetti al trattamento pre-regolamento trattamento pre-regolamento (A) - Importo alla data (A) - Importo alla data (UE) No 575/2013 o importo (UE) No 575/2013 o importo dell'Informativa dell'Informativa residuo prescritto dal residuo prescritto dal Regolamento (UE) No 575/2013 Regolamento (UE) No 575/2013 52 Strumenti propri di capitale di classe 2 detenuti dall'ente direttamente o indirettamente e prestiti subordinati 0 0 0 0 53 Strumenti di capitale di classe 2 e prestiti subordinati di soggetti del settore finanziario detenuti dall'ente, quando tali soggetti detengono con l'ente una partecipazione incrociata reciproca concepita per aumentare artificialmente i fondi propri dell'ente 0 0 0 0 54 Strumenti di capitale di classe 2 e prestiti subordinati di soggetti del settore finanziario detenuti direttamente o indirettamente, quando l'ente non ha un investimento significativo in tali soggetti (importo superiore alla soglia del 10% e al netto di posizioni corte ammissibili) 0 0 0 0 55 Strumenti di capitale di classe 2 e prestiti subordinati di soggetti del settore finanziario detenuti dall'ente direttamente o indirettamente, quando l'ente ha un investimento significativo in tali soggetti (al netto di posizioni corte ammissibili) -603.656 333.600 -600.076 336.080 56 Rettifiche regolamentari applicate al capitale di classe 2 in relazione agli importi soggetti a trattamento pre-CRR e trattamenti transitori, soggetti a eliminazione progressiva ai sensi del regolamento (UE) No 575/2013 (ossia importi residui CRR) 0 0 56a Importi residui dedotti dal capitale di classe 2 in relazione alla deduzione del capitale primario di classe 1 durante il periodo transitorio ai sensi dell'articolo 472 del regolamento (UE) No 575/2013 -58.134 -68.902 di cui: Importo residuo relativo all'eccedenza di perdite attese rispetto alle rettifiche di valore per posizioni IRB 56b Importi residui dedotti dal capitale di classe 2 in relazione alla deduzione del capitale aggiuntivo di classe 1 durante il periodo transitorio ai sensi dell'articolo 475 del regolamento (UE) No 575/2013 (10) di cui: Importo residuo relativo a strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 di soggetti del settore finanziario detenuti dall'ente direttamente quando l'ente ha un investimento significativo 56c Importo da dedurre dal o da aggiungere al capitale di classe 2 in relazione ai filtri e alle deduzioni aggiuntivi previsti per il trattamento pre-CRR di cui: utili non realizzati su titoli AFS soggetti a filtro nazionale aggiuntivo -58.134 -18.002 -18.002 262.346 262.346 -68.902 -23.776 -23.776 171.707 171.707 57 Totale delle rettifiche regolamentari al capitale di classe 2 (T2) -417.446 -521.047 58 Capitale di classe 2 (T2) 14.739.142 15.104.256 59.737.236 57.737.925 336.228 434.156 398.702.012 418.870.049 59 Capitale totale (TC= T1+T2) 59a Attività ponderate per il rischio in relazione agli importi soggetti a trattamento pre-CRR e trattamenti transitori, soggetti a eliminazione progressiva ai sensi del regolamento (UE) No 575/2013 (ossia importi residui CRR) 60 Totale delle attività ponderate per il rischio INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 136 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Fondi Propri Coefficienti e riserve di capitale Dati riferiti al 30.06.2014 Dati riferiti al 31.03.2014 (C) - Importi soggetti al (C) - Importi soggetti al trattamento pre-regolamento trattamento pre-regolamento (A) - Importo alla data (UE) No 575/2013 o importo (UE) No 575/2013 o importo dell'Informativa residuo prescritto dal residuo prescritto dal Regolamento (UE) No 575/2013 Regolamento (UE) No 575/2013 (A) - Importo alla data dell'Informativa 61 Capitale primario di classe 1 (in percentuale dell'importo dell'esposizione al rischio) 10,58% 9,72% 62 Capitale di classe 1 (in percentuale dell'importo dell'esposizione al rischio) 11,29% 10,18% 63 Capitale totale (in percentuale dell'importo dell'esposizione al rischio) 14,98% 13,78% 64 Requisito della riserva di capitale specifica dell'ente (requisito relativo al capitale primario di classe 1 a norma dell'articolo 92 (1) (a)), requisiti della riserva di conservazione del capitale, della riserva di capitale anticiclica, della riserva di capitale a fronte del rischio sistemico, della riserva di capitale degli enti a rilevanza sistemica (riserva degli G-SII o O-SII), (in percentuale dell'importo dell'esposizione al rischio) 7,00% 7,00% 65 68 di cui: requisito della riserva di conservazione del capitale Capitale primario di classe 1 disponibile per le riserve (in percentuale dell'importo dell'esposizione al rischio) (12) 2,50% 2,50% 3,29% 2,18% Coefficienti e riserve di capitale 72 Capitale di soggetti del settore finanziario detenuto direttamente o indirettamente, quando l'ente non ha un investimento significativo in tali soggetti (importo inferiore alla soglia del 10% e al netto di posizioni corte ammissibili) 3.464.400 3.689.478 73 Strumenti di capitale primario di classe 1 di soggetti del settore finanziario detenuti dall'ente direttamente o indirettamente, quando l'ente ha un investimento significativo in tali soggetti (importo inferiore alla soglia del 10% e al netto di posizioni corte ammissibili) 3.003.782 3.061.139 75 Attività fiscali differite che derivano da differenze temporanee (importo inferiore alla soglia del 10%, al netto delle relative passività fiscali per le quali sono soddisfatte le condizioni di cui all'articolo 38 (3)) 2.543.378 2.576.804 - - Massimali applicabili per l'inclusione di accantonamenti nel capitale di classe 2 76 Rettifiche di valore su crediti incluse nel capitale di classe 2 in relazione alle esposizioni soggette al metodo standardizzato (prima dell'applicazione del massimale) 77 Massimale per l'inclusione di rettifiche di valore su crediti nel capitale di classe 2 nel quadro del metodo standardizzato - - 78 Rettifiche di valore su crediti incluse nel capitale di classe 2 in relazione alle esposizioni soggette al metodo basato sui rating interni (prima dell'applicazione del massimale) 712.392 1.367.644 79 Massimale per l'inclusione di rettifiche di valore su crediti nel capitale di classe 2 nel quadro del metodo basato sui rating interni 892.697 906.157 - - Strumenti di capitale soggetti a eliminazione progressiva (applicabile soltanto tra il 1 gennaio 2013 e il 1 gennaio 2022) 80 Attuale massimale sugli strumenti di capitale primario di classe 1 soggetti a eliminazione progressiva 81 Importo escluso dal capitale primario di classe 1 in ragione al massimale (superamento del massimale dopo i rimborsi e le scadenze) 82 Attuale massimale sugli strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 soggetti a eliminazione progressiva 83 Importo escluso dal capitale aggiuntivo di classe 1 in ragione al massimale (superamento del massimale dopo i rimborsi e le scadenze) 84 Attuale massimale sugli strumenti di capitale di classe 2 soggetti a eliminazione progressiva 85 Importo escluso dal capitale di classe 2 in ragione al massimale (superamento del massimale dopo i rimborsi e le scadenze) 137 - - 2.078.505 2.078.505 - - 1.927.930 1.927.930 - - Note: (*) Le sottovoci valorizzate a zero ovvero non applicabili non sono riportate. 1. Le azioni ordinarie che rappresentano il sottostante dei titoli “CASHES” sono computate nella voce di “1. Strumenti di capitale e le relative riserve sovrapprezzo azioni” per un totale di €/migliaia 2.373.915, e nella voce “33. Importo degli elementi ammissibili di cui all'articolo 484 (4) e le relative riserve sovrapprezzo azioni, soggetti a eliminazione progressiva dal capitale aggiuntivo di classe 1“ per un totale di €/migliaia 609.085, a seguito dell'aumento del capitale sociale a titolo gratuito per nominali €/migliaia 2.499.217,96 deliberato dall’Assemblea straordinaria del 15 dicembre 2011. I CASHES sono strumenti di tipo equity linked, emessi per un controvalore di euro 2.983.000.000 nel mese di febbraio 2009 da The Bank of New York (Luxembourg) S.A. con scadenza al 15 dicembre 2050 e convertibili, a determinate condizioni, in n° 96.756.406 azioni ordinarie di UniCredit S.p.A. (ridotte da n° 967.564.061 a seguito del raggruppamento azionario del 23 dicembre 2011) sottoscritte da Mediobanca nell’ambito dell’operazione di aumento di capitale deliberato dall’Assemblea Straordinaria dei Soci di UniCredit il 14 novembre 2008. Pertanto, dal momento che queste azioni sono regolarmente emesse, sono pienamente disponibili per assorbire eventuali perdite al pari di ogni altra azione ordinaria. Sono state inoltre riclassificate – dalla voce “1. Strumenti di capitale e le relative riserve sovrapprezzo azioni” alla voce “33. Importo degli elementi ammissibili di cui all'articolo 484 (4) e le relative riserve sovrapprezzo azioni, soggetti a eliminazione progressiva dal capitale aggiuntivo di classe 1“ – €/migliaia 8.312 riferiti ad azioni di risparmio ed €/migliaia 9.662 di relative riserve sovrapprezzo. 2. L’importo alla data del 31.03.2014 includeva la perdita riferita all’esercizio 2013 (comprensivo della proposta di “scrip dividends”) in attesa dell’approvazione da parte dell’Assemblea dei Soci di UniCredit in merito alla sua imputazione. 3. L’importo di cui alla Colonna (C) include l’ammontare degli interessi di minoranza ammessi nei Fondi Propri consolidati ai sensi delle disposizioni transitorie di cui agli articoli 479 e 480 del CRR. 4. L’ammontare al 30 giugno 2014 include l’utile del primo semestre, pari a €/mln 1.116; tale ammontare è stato riconosciuto nei Fondi Propri ai sensi dell’articolo 26 del CRR (il Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2014 è stato oggetto di revisione contabile limitata da parte di Deloitte & Touche S.p.A.), al netto dei dividendi prevedibili di pertinenza del Gruppo, pari ad €/mln 285. Al 31 marzo 2014, l’utile del 1° trimestre dell’anno, pari ad €/mln 712, non era stato incluso in quanto non sottoposto a verifica da parte di soggetti indipendenti. 5. A partire dal 1° gennaio 2013, per effetto dell’entrata in vigore delle modifiche al principio IAS 19 (IAS 19R), l’eliminazione del metodo del corridoio – con conseguente iscrizione del valore attuale dell’obbligazione a benefici definiti – ha determinato un impatto sul patrimonio netto del Gruppo connesso alla rilevazione nelle riserve di valutazione delle perdite attuariali nette non precedentemente rilevate in applicazione di detto metodo. Tale riserva di valutazione – negativa per €/milioni 1.915 e ricompresa all’interno della voce “3. Altre componenti di conto economico complessivo accumulate” – è soggetta ad aggiustamento transitorio positivo per €/milioni 1.781 nella presente voce, pari al 100% dell’importo calcolato in coerenza con l’articolo 473 del CRR. 6. L’ammontare include i profitti derivanti da variazioni del merito creditizio riferiti sia a passività per cassa valutate al fair value, sia a posizioni in strumenti derivati. 7. L’ammontare include anche posizioni sintetiche in propri strumenti di capitale primario di classe 1. 8. L’ammontare include €/milioni 279 relativi all’effetto del filtro negativo connesso ad “affrancamento multiplo”, così come disposto nella Circolare 285 della Banca d’Italia; l’ammontare include inoltre €/mln 78 relativi al filtro nazionale connesso alla cessione in blocco degli immobili ad uso funzionale. 9. Con riferimento alle indicazioni riportate nel Bollettino di Vigilanza della Banca d’Italia n.12 del dicembre 2013 in merito alle disposizioni transitorie in materia di fondi propri riguardanti il trattamento dei profitti e delle perdite non realizzate relativi alle esposizioni verso le Amministrazioni Centrali classificate nella categoria “Attività finanziarie disponibili per la vendita (Available For Sale – AFS)” dello IAS 39, UniCredit SpA ha esercitato la facoltà prevista nella Parte Seconda, Capitolo 14, sezione II, par. 2, ultimo capoverso della Circolare 285 recante “Disposizioni di vigilanza per le banche” con riferimento ai fondi propri consolidati (nonché ai fondi propri individuali di tutte le Banche appartenenti al Gruppo Bancario sottoposte alla vigilanza da parte di Banca d’Italia). Coerentemente con l'applicazione della suddetta facoltà, a partire dal 31.03.2014 ed in coerenza con i precedenti periodi, UniCredit SpA provvede, limitatamente ai titoli emessi da Amministrazioni centrali di Paesi appartenenti all'Unione Europea inclusi nel portafoglio "attività finanziarie disponibili per la vendita AFS", a non includere in alcun elemento dei fondi propri profitti o perdite non realizzati relativamente alle esposizioni verso le amministrazioni centrali classificate nella categoria "Attività finanziarie disponibili per la vendita" dello IAS 39, secondo le modalità previste dall’articolo 467 del CRR. Al 30 giugno 2014, l’ammontare delle plusvalenze nette escluse dal capitale primario di classe 1 ammonta a €/milioni 976. 10. L’ammontare include la quota residua relativa a posizioni dirette in strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 in cui l’ente ha un investimento significativo, da dedurre per il 50% dal capitale aggiuntivo di classe 1. 11. Si riferisce alle previsioni contenute nell’articolo 62, comma d, del CRR. 12. L’ammontare è ottenuto sottraendo dal capitale primario di classe 1 calcolato alla data i seguenti elementi (espressi in percentuale delle attività ponderate per il rischio): (I) requisito riferito al capitale primario di classe 1; (II) requisito riferito al capitale aggiuntivo di classe 1, per la quota coperta da elementi del capitale primario di classe 1. INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 138 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Fondi Propri Schema patrimoniale di confronto (30 giugno 2014 – 31 dicembre 2013) tra Fondi Propri inclusivi degli aggiustamenti transitori e Patrimonio di Vigilanza Elemento patrimoniale Rif. Tavola Fondi Propri (colonna A) 30.06.2014 Rif. Pillar III dicembre 2013 (*) 31.12.2013 A.1.1 + A.1.2 + A.1.3 + A.2.1 + A.2.4 Capitale, riserve di sovrapprezzo e altre riserve (1) 48.758.376 1 + 2 + 3 + 5a + 16 47.784.408 Altre componenti di conto economico complessivo accumulate (2) -2.073.188 3 -1.932.079 A.2.2 + A.2.5 2.640.005 5 2.916.591 A.1.1 + A.1.2 + A.1.3 + A.2.1 + A.2.4 Filtri prudenziali del capitale primario di classe 1 (4) -1.492.867 7 + 11 + 14 + 26 -320.558 B.2 Attività immateriali - Avviamento (2a) -3.587.066 Attività immateriali - Altre attività immateriali -1.829.470 Interessi di minoranza (3) -3.668.790 8 A.2.2 + A.2.3 -1.813.038 Attività fiscali differite che si basano sulla redditività futura, escluse quelle derivanti da differenze temporanee -47.072 10 - - Importi negativi risultanti dal calcolo degli importi delle perdite attese (shortfall su posizioni IRB) (5) -29.067 12 -449.279 D. Attività dei fondi pensione a prestazioni definite Deduzioni derivanti da cartolarizzazioni (5) -23.206 15 - - -282.339 20c -275.856 D. -106 D. Deduzioni relative al rischio di regolamento su transazioni non DVP (5) 0 - Deduzioni per partecipazioni in entità del settore finanziario in cui l'ente detiene una quota significativa (5; a, b) 0 19 -1.694.067 D. 9 + 26a 1.315.290 B.1 - -1.179.476 B.1 + B.2 Altri aggiustamenti transitori al capitale primario di classe 1 (6) Altri filtri nazionali precedenti al 01.01.2014 (7) CAPITALE PRIMARIO DI CLASSE 1 148.733 42.182.839 29 - 898.604 30 2.054.192 1.842.537 33 - - 159.891 34 - - -9.641 40 - - -76.136 41a + 41b - - 2.815.255 44 - - CAPITALE DI CLASSE 1 (al 30.06.2014) - PATRIMONIO DI BASE (al 31.12.2013) 44.998.094 45 42.737.233 E. Strumenti e prestiti subordinati computabili nel capitale di classe 2, inclusi strumenti emessi da filiazioni inclusi nel capitale di classe 2 consolidato (10) 14.028.576 46 + 48 16.907.027 F.1.5 + F.1.6 Strumenti computabili nel capitale aggiuntivo di classe 1 e relative riserve sovrapprezzo Strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 oggetto di disposizioni transitorie (grandfathering) (8) Strumenti emessi da filiazioni inclusi nel capitale aggiuntivo di classe 1 consolidato (9) Deduzioni per posizioni in strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 di entità del settore finanziario in cui l'ente detiene un investimento significativo (5b) Altri aggiustamenti transitiori al capitale aggiuntivo di classe 1 CAPITALE AGGIUNTIVO DI CLASSE 1 Strumenti e prestiti subordinati di classe 2 oggetto di disposizioni transitorie (grandfathering) 415.620 47 - Eccedenza delle rettifiche di valore rispetto alle perdite attese su posizioni IRB 712.392 50 1.889.559 -603.656 55 - -76.136 56a + 56b - Deduzioni per posizioni in strumenti di capitale di classe 2 di entità del settore finanziario in cui l'ente detiene un investimento significativo (5b) Altri aggiustamenti transitori al capitale di classe 2 Altre componenti di conto economico complessivo accumulate, diverse da quelle incluse nel capitale primario di classe 1 / Core Tier 1 (11) Altri elementi o deduzioni dal capitale di classe 2 - altri (12) - - A.1.4 + A.1.5 + A.1.6 F.1.7 - -1.195.484 F.1.2 + F.1.9 + F.2.3 262.346 56c -2.687.176 F.2.1 + I + G2 CAPITALE DI CLASSE 2 (al 30.06.2014) - CAPITALE SUPPLEMENTARE (al 31.12.2013) 14.739.142 58 14.913.926 L. TOTALE FONDI PROPRI (al 30.06.2014) - PATRIMONIO DI VIGILANZA (al 31.12.2013) 59.737.236 59 57.651.159 P. 139 Note alla tabella di pagina precedente: (*) Il riferimento è alla tabella “Composizione del patrimonio di vigilanza”, contenuto all’interno della Tavola 3 del documento di Informativa al Pubblico al 31.12.2013. 1. L’ammontare al 30.06.2014 include le seguenti voci della tavola “Modello transitorio per la pubblicazione delle informazioni sui Fondi Propri”: • “1. Strumenti di capitale e le relative riserve sovrapprezzo azioni”; • “2. Utili non distribuiti”; • “3. Altre componenti di conto economico complessivo accumulate (e altre riserve, includere gli utili e le perdite non realizzati ai sensi della disciplina contabile applicabile)”, per la sola componente riferita alle altre riserve, pari a €/mln 6.006; • “5a. Utili di periodo verificati da persone indipendenti al netto di tutti gli oneri o dividendi prevedibili”, per €/mln 831. L’ammontare al 31.12.2013 include le componenti di Gruppo riferite alle seguenti voci: (I) Capitale, (II) Sovrapprezzi di emissione, (III) Riserve, (IV) Azioni o quote proprie, (V) Risultato del periodo. 2. L’ammontare al 30.06.2014 include la sola quota di riserve di valutazione relativa alle altre componenti di conto economico complessivo accumulate, mentre la componente relativa alle altre riserve è inclusa nella voce “Capitale, riserve di sovrapprezzo e altre riserve” (rif. nota 1). a) L’ammontare al 31.12.2013 include la differenza cambio sull’avviamento, dedotta dal patrimonio di base unitamente all’avviamento medesimo, e le riserve di valutazione delle perdite attuariali nette derivanti dall’eliminazione del metodo del corridoio per effetto dell’entrata in vigore delle modifiche al principio IAS 19 (IAS 19R). Tale ammontare non include quindi – in quanto normativamente non ammesse a concorrere al Core Tier 1 alla data del 31.12.2013 – le altre riserve di valutazione (quali la riserva per differenze cambio, leggi speciali di rivalutazione, riserve positive su titoli AFS), classificate nel Tier 2; rif. nota 11. 3. L’ammontare al 30.06.2014 include l’ammontare degli interessi di minoranza ammessi nei Fondi Propri consolidati ai sensi delle disposizioni transitorie di cui agli articoli 479 e 480 del CRR. L’ammontare al 31.12.2013 include le componenti di terzi riferite alle seguenti voci: (I) Capitale, (II) Sovrapprezzi di emissione, (III) Riserve, (IV) Azioni o quote proprie, (V) Risultato del periodo. 4. L’ammontare riferito al 31.12.2013 include i filtri prudenziali relativi alle variazioni del proprio merito creditizio, agli affrancamenti multipli di un medesimo avviamento ed alla cessione immobili strumentali; l’ammontare non include il filtro relativo alla rivalutazione della partecipazione nel capitale della Banca d’Italia esposto nella voce “Altri filtri nazionali precedenti al 01.01.2014” del presente template (cfr. nota 7). 5. Gli ammontari al 31.12.2013 includono il 50% dell’ammontare da dedurre, in ragione delle disposizioni regolamentari della Banca d’Italia che prevedevano la deduzione del 50% delle presenti voci dal Tier1 e del restante 50% dal Tier2. La somma degli elementi è pari ad €/mln 2.419, in coerenza con il punto D. della tavola di “Composizione del patrimonio di vigilanza” al 31.12.2013. Per il rimanente 50%, si veda la nota 12. a) Al 30.06.2014, le deduzioni per partecipazioni in entità del settore finanziario in cui l'ente detiene una quota significativa non eccedono le soglie condizionali definite dal CRR. b) Al 31.12.2013, tale ammontare includeva anche gli attivi subordinati emessi dalle medesime partecipazioni oggetto di deduzione. 6. L’ammontare al 30.06.2014 include i seguenti effetti: (I) aggiustamento transitorio positivo per €/milioni 1.781 relativo allo IAS 19R (cfr. nota 2) a fronte della riserva di valutazione negativa per €/milioni 1.915; (II) esclusione degli utili non realizzati su titoli AFS. L’ammontare al 31.12.2013 include il filtro prudenziale positivo relativo allo IAS 19R. 7. L’ammontare al 31.12.2013 si riferisce prevalentemente a: (I) filtro negativo connesso alla sterilizzazione degli effetti positivi derivanti dalla rivalutazione della partecipazione nel capitale della Banca d’Italia. L’ammontare del filtro, pari ad €/mln 1.190, è al netto dell’effetto fiscale (€/mln 184); (II) il filtro relativo alle plusvalenze sulle passività subordinate di negoziazione. Al 30 giugno 2014, al valore della partecipazione nel capitale della Banca d’Italia viene applicata una ponderazione pari al 100% in applicazione dell’articolo 133 del CRR (Esposizioni in strumenti di capitale) e la rivalutazione transitata a conto economico al 31.12.2013 non è oggetto di filtro. 8. L’ammontare al 30.06.2014 include – tra gli altri – la quota dei Cashes computati nella voce “33. Importo degli elementi ammissibili di cui all'articolo 484 (4) e le relative riserve sovrapprezzo azioni, soggetti a eliminazione progressiva dal capitale aggiuntivo di classe 1“ per un totale di €/mln 609. Tale ammontare al 31.12.2013 era incluso nella voce A.1.5 della tavola di “Composizione del patrimonio di vigilanza” al 31.12.2013. 9. L’ammontare al 30.06.2014 include l’ammontare degli strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 emessi da filiazioni ed ammessi nei fondi propri consolidati, comprensivo degli aggiustamenti transitori di cui all’articolo 480 del CRR. 10. L’ammontare al 30.06.2014 include anche l’ammontare degli strumenti di capitale di classe 2 emessi da filiazioni ed ammessi nei fondi propri consolidati, comprensivo degli aggiustamenti transitori di cui all’articolo 480 del CRR. 11. (rif. nota 2.a) L’ammontare al 31.12.2013 include i seguenti elementi: • riserva per differenze cambio, ad esclusione di quelle connesse all’avviamento, negative per €/mln 1.958 (tale ammontare rappresenta la quasi totalità della voce “F.2.3 – Altri elementi negativi” dello schema “Composizione del patrimonio di vigilanza” al 31.12.2013, pari a €/mln 1.960; la restante quota, pari ad €/mln 2 è anch’essa inclusa convenzionalmente nella presente voce); • leggi speciali di rivalutazione (rif. alla voce “F.1.9 – Altri elementi positivi” dello schema “Composizione del patrimonio di vigilanza” al 31.12.2013), positivo per €/mln 278; • Riserve da valutazione di titoli disponibili per la vendita (esclusa la plusvalenza netta connessa ai titoli di debito emessi da amministrazioni centrali di paesi appartenenti all’Unione Europea), positive per €/mln 487. 12. L’ammontare al 31.12.2013 include: • il 50% dell’ammontare da dedurre, in ragione delle disposizioni regolamentari della Banca d’Italia che prevedevano la deduzione del 50% dell’ammontare dal Tier1 e del restante 50% dal Tier2. La somma degli elementi è pari ad €/mln 2.419, in coerenza con il punto I. della tavola di “Composizione del patrimonio di vigilanza” al 31.12.2013. Gli elementi dedotti dal Core Tier 1 al 31.12.2013 (ovvero il rimanente 50%, ovviamente pari a €/mln 2,419) sono quelli indicati in riferimento alla lettera D. dello schema “Composizione del patrimonio di vigilanza” al 31.12.2013; • le minusvalenze nette su partecipazioni (rif. F.2.1 della tavola di “Composizione del patrimonio di vigilanza” al 31.12.2013), pari ad €/mln 24; • il filtro negativo relativo al 50% dell’ammontare positivo delle riserve di valutazione su titoli AFS inclusi nel Tier2, uguale a €/mln 244 INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 140 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Fondi Propri Evoluzione dei Fondi Propri (migliaia di €) FO NDI P RO P RI (* ) (* * ) 0 1. 0 1. 2 0 14 - 3 0 . 0 6 . 2 0 14 0 1. 0 1. 2 0 13 - 3 0 . 0 6 . 2 0 13 Ca pita le P rima rio di Cla sse 1 (Core Tie r 1 Ca pita l in rife rime nto a l 2 0 13 ) (* * * ) Inizio de l pe riodo S trume nti e rise rve 1. Capitale proprio (1) (1a) 2. Riserve e sovrapprezzi di emissione propri (1) 3. Altre componenti di conto economico complessivo accumulate, di cui: 3.1. Riserve di valutazione delle perdite attuariali nette e differenza cambio sull'avviamento (2) 3.2 CRR: riserve di cash flow hedge, differenze di cambio, utili / perdite non realizzate; etc. (3) 4. Utile del periodo (al netto di interessi di minoranza, beneficenza e dividendi prevedibili del Gruppo) (1b) 5. Interessi di minoranza ammissibili (4) Re ttific he re gola me nta ri 6. Variazioni del proprio merito creditizio 7. Cessione di immobili 40.683.041 4 6 . 3 14 . 3 9 7 232.643 6.907 (3 7 . 13 7 ) 395.943 (14 1. 10 9 ) (1. 5 7 6 . 8 3 0 ) (497.268) (1.576.830) 356.159 - 830.695 553.642 (2 7 6 . 7 9 0 ) 5 14 . 8 5 6 (16 1. 6 0 1) (4 . 8 2 3 ) (6 7 9 ) 1. 5 9 4 (5 2 . 7 5 3 ) (16 6 . 4 0 6 ) 9. CRR: Riserve di cash flow hedge (5) (6 6 2 . 0 7 7 ) - 10. CRR: Rettifiche di vigilanza addizionali (Additional Value Adjustments - AVA) (6) (2 9 5 . 19 9 ) - (5 2 . 0 2 9 ) 1. 3 6 6 8. Affrancamenti multipli di un medesimo avviamento 11. Strumenti propri di capitale detenuti direttamente o indirettamente, di cui: (7) 11.1 Azioni proprie 11.2 CRR: Posizioni indirette e sintetiche 12. Avviamento (8) (2) 288 (52.317) 1.366 - 8 1. 7 2 4 110 . 6 8 3 13. Altre immobilizzazioni immateriali (16 . 4 3 2 ) 7 8 . 19 8 14. CRR: Attività fiscali differite basate sulla redditività futura, escluse quelle derivanti da differenze temporanee (4 7 . 0 7 2 ) - 15. CRR: Attività dei fondi pensione a prestazioni definite (2 3 . 2 0 6 ) - 16. Eccedenza delle perdite attese rispetto alle rettifiche di valore su posizioni IRB (9) 4 2 0 . 2 11 (2 6 6 . 2 7 2 ) 17. Deduzioni derivanti da cartolarizzazioni (10) (6 . 4 8 3 ) (2 . 2 7 5 ) 18. Deduzioni relative al rischio di regolamento su transazioni non DVP 19. Deduzioni per partecipazioni in entità del settore finanziario in cui l'ente detiene una quota significativa (11) (14) 20. Altri aggiustamenti transitori, di cui: 20.1 Aggiustamento transitorio connesso allo IAS 19 20.2 CRR: Rettifiche regolamentari relative agli utili e alle perdite non realizzate (12) 21. Altri filtri nazionali precedenti al 01.01.2014 (13) Fine de l pe riodo 10 6 - 1. 6 9 4 . 0 6 7 (4 8 2 . 9 8 9 ) (1. 16 6 . 5 5 7 ) 1. 4 17 . 6 2 0 465.417 1.417.620 (1.631.974) 1. 17 9 . 4 7 6 (11. 0 13 ) 4 2 . 18 2 . 8 3 9 46.884.598 2 . 0 5 4 . 19 2 2.553.877 Ca pita le a ggiuntivo di c la sse 1 (Tie r 1 in rife rime nto a l 2 0 13 ) Inizio de l pe riodo S trume nti 22. Strumenti computabili, inclusi strumenti emessi da filiazioni 846.840 (4 0 4 . 2 6 9 ) Re ttific he re gola me nta ri 23. Deduzioni per posizioni in strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 di entità del settore finanziario in cui l'ente detiene un investimento significativo (14) 24. Altri aggiustamenti transitori al capitale aggiuntivo di classe 1 (15) (9 . 6 4 1) - (7 6 . 13 6 ) - Fine de l pe riodo 44.998.094 49.034.206 14 . 9 13 . 9 2 6 14 . 3 4 2 . 6 0 3 Ca pita le di c la sse 2 (P a trimonio supple me nta re rife rime nto a l 2 0 13 ) Inizio de l pe riodo 25. Strumenti e prestiti subordinati computabili (16) 9 1. 9 0 7 1. 19 5 . 4 8 4 (6 4 4 . 10 3 ) (1. 17 7 . 16 7 ) 111. 3 9 6 28. Altri elementi negativi e deduzioni, di cui: 2.345.866 (8 0 1. 5 4 3 ) 28.1 Deduzioni per posizioni in strumenti di capitale di classe 2 (Tier2) di entità del settore finanziario in cui l'ente detiene un investimento significativo (11) (14) 28.2 Eccedenza delle perdite attese rispetto alle rettifiche di valore su posizioni IRB (9) 1.090.411 (482.989) 449.279 (266.272) 28.3 Deduzioni derivanti da cartolarizzazioni (10) 275.856 (2.275) 28.4 Utili non realizzati su titoli AFS soggetti a filtro nazionale aggiuntivo 506.051 (38.020) 24.165 (11.988) 28.5 Minusvalenze nette su partecipazioni (18) 29. Altri aggiustamenti transitori al capitale di classe 2 (15) Fine de l pe riodo Tota le Fondi P ropri a lla fine de l pe riodo (Tota le de l P a trimonio di V igila nza in rife rime nto a l 2 0 13 ) 141 (2 . 4 6 2 . 8 3 1) 26. Altre componenti di conto economico complessivo accumulate, diverse da quelle incluse nel capitale primario di classe 1 (Tier1) (17) 27. Eccedenza delle rettifiche di valore rispetto alle perdite attese su posizioni IRB (7 6 . 13 6 ) - 14 . 7 3 9 . 14 2 13 . 10 0 . 2 6 0 59.737.236 6 2 . 13 4 . 4 6 6 Note alla tabella di pagina precedente: (*) Ad eccezione dei dati di inizio e fine periodo, le grandezze sono riferite alle variazioni di periodo. (**) L’indicazione CRR si riferisce agli elementi di nuova introduzione con il Regolamento UE 575/2013. (***) L’apertura del periodo 01.01.2014 – 30.06.2014 è rappresentata dal Core Tier 1 Capital (CT1) al 31.12.2013, calcolato – alla data – secondo una metodologia interna. Le novità regolamentari connesse all’adozione del CRR sono rappresentate nell’evoluzione degli elementi patrimoniali in riferimento al primo semestre 2014. L’evoluzione riferita al periodo 1.1.2013 – 30.06.2013 riflette le grandezze regolamentari sulla base della normativa vigente alla data. (1) La variazione al 30.06.2014 non è inclusiva della quota di terzi, ricompresa nella voce relativa ai complessivi interessi di minoranza ammissibili nel Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 – CET1) ai sensi del CRR (riferimento riga 5 dello schema). In coerenza, la variazione riferita alla componente di terzi al 30.06.2013 è stata riclassificata ed è anch’essa esposta – per comparazione – tra gli interessi di minoranza ammissibili (riga 5 dello schema). (1a) In riferimento alla voce “Capitale”, l’incremento al 30.06.2014 è prevalentemente legato all’operazione di scrip dividend deliberata dall’Assemblea straordinaria del 13 maggio 2014 per €/mln 223, eseguita mediante l’assegnazione di azioni ordinarie e di risparmio di nuova emissione della Società agli azionisti aventi diritto al dividendo 2013 che non abbiano optato per il pagamento in denaro. (1b) In riferimento alla voce “Utile del periodo” (riga 4 dello schema), l’ammontare al 30.06.2014 è rappresentato dall’utile del 1° semestre 2014 pari ad €/mln 1.116, ammesso nei Fondi Propri consolidati ai sensi dell’articolo 26 del CRR, al netto dei dividendi prevedibili di pertinenza del Gruppo pari ad €/mln 285. (2) La variazione negativa al 30.06.2013 (per €/mln 1.577) si riferisce ai seguenti elementi: • differenza cambio sull’avviamento per €/mln 109, dedotta dal CT1 unitamente all’avviamento; • riserve di valutazione delle perdite attuariali nette derivanti dall’eliminazione del metodo del corridoio per effetto dell’entrata in vigore delle modifiche al principio IAS 19 (IAS 19R), per €/mln 1.467. (3) L’incremento al 30.06.2014 (€/mln 356) si riferisce a tutte le altre componenti di conto economico complessivo accumulate non comprese nella riga 3.1 (e.g.: riserva per differenze cambio, riserve su titoli AFS, riserva di copertura dei flussi di cassa degli strumenti finanziari). L’ammontare al 30.06.2013 è pari a zero in quanto le citate riserve di valutazione non erano ammesse a concorrere al CT1, venendo classificate nel patrimonio supplementare (Tier 2 Capital – T2). (4) L’ammontare al 30.06.2014 si riferisce agli interessi di minoranza ammessi nei Fondi Propri consolidati ai sensi delle disposizioni transitorie di cui agli articoli 479 e 480 del CRR. La variazione negativa è essenzialmente dovuta ai limiti imposti all’ammissibilità degli interessi di minoranza ai sensi del CRR, peraltro mitigata positivamente dalla quota di utile di terzi riferita al 1° semestre del 2014. La variazione positiva al 30.06.2013 è riferita alle componenti di terzi delle seguenti voci: Capitale, Sovrapprezzi di emissione, Riserve, utile del primo semestre 2013 (al netto dei dividendi prevedibili di terzi calcolati alla data). (5) L’ammontare negativo al 30.06.2014 (€/mln 662) fa riferimento alle disposizioni di cui all’articolo 33.1.a del CRR, che statuisce l’esclusione dai Fondi Propri delle riserve di valore equo relative ai profitti e alle perdite generati dalla copertura dei flussi di cassa degli strumenti finanziari. (6) L’ammontare negativo al 30.06.2014 (€/mln 295) è connessa all’applicazione della valutazione prudente (“prudent valuation”). Il CRR infatti, all’articolo 34, impone la deduzione dal CET1 dell’ammontare delle rettifiche di valore supplementari (Additional Value Adjustments – AVA) calcolate in applicazione dell’articolo 105. (7) Oltre alla azioni proprie, riportate in coerenza con il 30.06.2013, la variazione negativa riferita al 30.06.2014 (per €/mln 52) comprende ed è essenzialmente legata all’ammontare delle posizioni indirette e sintetiche detenute in propri strumenti di capitale di CET1 for €/mln 52. (8) Le variazioni non comprendono la differenza cambio sull’avviamento, esposta tra le “Altre componenti di conto economico complessivo accumulate” (voce 3.1). (9) In riferimento alle grandezze di CET1 – CT1: • l’incremento registrato al 30.06.2014 tiene conto anche dell’aggiustamento transitorio positivo introdotto dal CRR (per €/mln 116) pari all’80% del valore della deduzione per eccesso di perdite attese su rettifiche di valore per posizioni IRB; • in riferimento alla variazione negativa registrata al 30.06.2013, l’ammontare (€/mln 266) è pari al 50% della complessiva variazione di periodo, in coerenza con le disposizioni regolamentari vigenti alla data che imponevano le deduzioni per il 50% dal T1 e per il 50% dal T2; il restante 50% è pertanto riportato nella voce del T2 “Altri elementi negativi e deduzioni” (riga 28.2). La variazione positiva indicata nel T2 al 30.06.2014 (riga 28.2) si riferisce all’ammontare dedotto al 31.12.2013 (in coerenza con le norme vigenti alla data); infatti, a seguito dell’adozione del CRR a partire dal 01.01.2014, la deduzione non è più inclusa nel T2, ma diviene rilevante ai fini del CET1. (10) In riferimento al 30.06.2013, l’ammontare (€/mln 2) è pari al 50% della complessiva variazione di periodo, in coerenza con le disposizioni regolamentari vigenti alla data che imponevano le deduzioni per il 50% dal T1 e per il 50% dal T2; il restante 50% è pertanto riportato nel T2, in riferimento alla voce “Altri elementi negativi e deduzioni” (riga 28.3). La variazione positiva indicata nel T2 al 30.06.2014 (riga 28.3) si riferisce all’ammontare dedotto al 31.12.2013 (in coerenza con le norme vigenti alla data); infatti, a seguito dell’adozione del CRR a partire dal 01.01.2014, la deduzione non è più inclusa nel T2, ma diviene rilevante ai fini del CET1. INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 142 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Fondi Propri (11) Al 30.06.2014 l’ammontare delle partecipazioni significative e non significative in società del settore finanziario (Financial Sector Entity – FSE) non eccede le soglie condizionali definite dal CRR (cfr. articoli 46, 48); pertanto non sono applicate deduzioni al CET1. Il trend positivo esposto alla data rappresenta quindi l’ammontare della deduzione per posizioni in strumenti di capitale al 31.12.2013, non più rilevata al 30.06.2014 in ragione della modifica alla metodologia di calcolo introdotta dal CRR. In riferimento al 30.06.2013: • in coerenza con le disposizioni regolamentari vigenti alla data, che imponevano le deduzioni per il 50% dal T1 e per il 50% dal T2, l’ammontare (€/mln 483) è pari al 50% della complessiva variazione di periodo; il restante 50% è riportato nel T2, in riferimento alla voce “Altri elementi negativi e deduzioni” (riga 28.1); • la variazione relativa agli attivi subordinati oggetto di deduzione è inclusa nella presente voce. (12) La variazione negativa al 30.06.2014 (per €/mln 1,632) deriva dai seguenti elementi: (I) aggiustamento transitorio al CET1 per l’esclusione dai Fondi Propri dei profitti non realizzati relativamente a titoli classificati tra le attività disponibili per la vendita secondo le modalità previste dall’articolo 467 del CRR; (II) aggiustamento negativo pari a €/mln 976, connesso all’esclusione dei profitti non realizzati relativamente alle esposizioni verso le amministrazioni centrali classificate nel portafoglio AFS dello IAS39, in conformità con l’esercizio da parte di UniCredit SpA della facoltà prevista dalla Circolare n° 285 di Banca d’Italia (Parte Seconda, Capitolo 14, Sezione II). (13) L’incremento al 30.06.2014 è prevalentemente connessa all’eliminazione dei seguenti elementi: (I) sterilizzazione degli effetti positivi derivanti dalla rivalutazione della partecipazione nel capitale della Banca d’Italia, pari ad €/mln 1.190, al netto dell’effetto fiscale (€/mln 184); (II) filtro positivo relativo alle plusvalenze sulle passività subordinate di negoziazione (per €/mln 10). Con particolare riferimento al punto (I), al 30.06.2014 il valore della partecipazione nel capitale della Banca d’Italia è ponderata al 100% in applicazione dell’articolo 133 del CRR (Esposizioni in strumenti di capitale); la relativa rivalutazione transitata a conto economico al 31.12.2013 non è oggetto di filtro in quanto realizzata. (14) La variazione riferita al 30.06.2014 (negativa per €/mln 10) si riferisce alla rettifica regolamentare per posizioni dirette, indirette e sintetiche detenute in strumenti di Capitale Aggiuntivo di Classe 1 emessi da FSE in cui è detenuto un investimento significativo. L’ammontare è esposto al netto dell’aggiustamento transitorio positivo (€/mln 39), pari all’80% della complessiva deduzione (€/mln 48). In riferimento al 30.06.2013, la variazione riferita agli attivi subordinati oggetto di deduzione è inclusa nella voce “Deduzioni per partecipazioni in entità del settore finanziario in cui l'ente detiene una quota significativa” (riga 19). (15) La variazione riferita al 30.06.2014 si riferisce alle seguenti rettifiche regolamentari, oggetto di deduzione per il 50% dal Capitale Aggiuntivo di Classe 1 e per il 50% dal T2 (riga 29): • quota residua relativa a posizioni dirette in strumenti di Capitale Aggiuntivo di Classe 1 emessi da FSE in cui l’ente ha un investimento significativo, pari ad €/mln 18; • quota residua relativa all'eccedenza di perdite attese rispetto alle rettifiche di valore per posizioni IRB, pari ad €/mln 58. (16) La variazione negativa al 30.06.2014 (€/mln 2.463) include – oltre diminuzione della quota computabile di strumenti e prestiti subordinati – anche gli ammontari riferiti ai seguenti elementi: (I) strumenti emessi da filiazioni (positivi per €/mln 1.407); (II) strumenti e prestiti subordinati di classe 2 oggetto di disposizioni transitorie (grandfathering) (positivi per €/mln 416). La variazione positiva al 30.06.2013 (€/mln 92) comprende le evoluzioni connesse ai seguenti elementi: (I) strumenti ibridi di patrimonializzazione (negativi per €/mln 151); (II) passività subordinate di 2° livello (positivi per €/mln 243). (17) L’incremento nel T2 al 30.06.2014 (€/mln 1.195) si riferisce all’ammontare delle riserve di valutazione al 31.12.2013; infatti, a seguito delle disposizioni introdotte dal CRR a partire dal 01.01.2014, tali riserve non sono più incluse nel T2, ma assumono rilevanza ai fini del CET1 tra le Altre componenti di conto economico complessivo accumulate. In particolare, la variazione positiva è riferita ai seguenti elementi (l’indicazione “positiva”/”negativa” riportata di seguito deve essere letta come saldo alla data del 31.12.2013, assumendo quindi senso contrario ai fini della rappresentazione delle variazioni del periodo): (I) riserve positive da valutazione di titoli disponibili per la vendita (positive per €/mln 487); (II) differenze di cambio (negative per €/mln 1.960), diverse da quella sull’avviamento inclusa nel CET1; (III) leggi speciali di rivalutazione (positive per €/mln 278). La variazione negativa al 30.06.2013 (€/mln 644) si riferisce prevalentemente ad evoluzioni dei seguenti elementi: (I) riserve positive da valutazione di titoli disponibili per la vendita (positive per €/mln 76); (II) differenze di cambio (negative per €/mln 720), diverse da quella sull’avviamento inclusa nel CT1. (18) La variazione positiva al 30.06.2014 (€/mln 24) è connessa alla deduzione per minusvalenze nette su partecipazioni alla data del 31.12.2013, rilevante ai sensi della normativa vigente alla data, ma non più ammessa ai sensi del CRR. 143 Riconciliazione dello Stato Patrimoniale contabile e regolamentare con riconduzione agli elementi dei Fondi Propri transitori (migliaia di €) D at i co nt ab ili ( * ) V O CI DELL'ATTIV O Per imet r o d i b ilancio Per imet r o p r ud enz iale A mmo nt ar i r ilevant i ai f ini d ei F o nd i Pr o p r i ( * * ) R if . T avo la " M o d ello t r ansit o r io p er la p ub b licaz io ne d elle inf o r maz io ni sui F o nd i Pr o p r i" N ot e ( ***) 40. Attività finanziarie disponibili per la vendita - Titoli di capitale (partecipazioni) 2.632.949 2.630.849 - 18, 19, 21 1 100. Partecipazioni 6.245.504 3.857.501 - 18, 19, 21 1 130. Attività immateriali, di cui: 5.390.026 5.433.503 (5 . 4 16 . 5 3 6 ) Avviamento 3.536.328 3.533.897 (3.587.066) 8 2 Altre immobilizzazioni immateriali 1.853.698 1.899.606 (1.829.470) 8 3 140. Attività fiscali differite, di cui principalmente: Affrancamenti multipli dell'avviamento Attività fiscali differite che si basano sulla redditività futura 15 . 9 2 1. 5 18 16 . 0 0 4 . 3 2 2 (3 2 5 . 9 9 0 ) 557.835 557.835 (278.918) 26 4 (5.259.616) (5.342.420) (47.072) 10, 21, 22 5 R if . T avo la " M o d ello t r ansit o r io p er la p ub b licaz io ne d elle inf o r maz io ni sui F o nd i Pr o p r i" N ot e ( ***) 46 6 D at i co nt ab ili ( * ) V O CI DEL P AS S IV O E DEL P ATRIMO NIO NETTO 20. Debiti verso clientela - Passività subordinate, di cui: Strumenti computabili nel capitale di classe 2 30. Titoli in circolazione - Passività subordinate, di cui: Strumenti computabili nel capitale aggiuntivo di classe 1 Per imet r o d i b ilancio 40. Passività finanziarie di negoziazione - Passività subordinate, di cui: Strumenti computabili nel capitale di classe 2 140. Riserve da valutazione, di cui principalmente: Riserve da valutazione di titoli disponibili per la vendita Riserve di valutazione delle perdite attuariali nette Altri elementi positivi - Leggi speciali di rivalutazione Riserve di cash flow hedge Differenze di cambio 160. Strumenti di capitale, di cui: Strumenti computabili nel capitale aggiuntivo di classe 1 170. Riserve Per imet r o p r ud enz iale 3 4 9 . 10 9 346.909 346.912 18 . 2 2 0 . 13 9 18 . 8 0 7 . 5 3 0 1.445.889 1.233.452 33 6 - 11 0 609.085 33 6 - 11 16.774.250 16.774.250 12.920.943 46, 47 6 16 6 . 10 5 16 6 . 10 5 166.105 (2 . 0 7 4 . 0 5 5 ) 1.631.974 0 3 - 26a 7 (1.915.253) (134.546) 3- 9 8 277.020 277.020 277.020 3 710.671 662.077 0 (1.712.229) (2.725.988) (2.729.006) 898.604 898.604 898.604 898.604 15 . 9 7 6 . 6 0 4 19 . 9 0 5 . 7 7 4 220. Utile (Perdita) di periodo (+/- ) Altri e le me nti a qua dra tura de i Fondi P ropri Tota le a ltri e le me nti, di c ui: 6 575.155 190. Capitale, di cui: 210. Patrimonio di pertinenza di terzi (+/- ) 0 (2 . 5 8 6 . 5 3 2 ) (1.916.728) 180. Sovrapprezzi di emissione 200. Azioni proprie (- ) 0 166.105 (2 . 0 7 3 . 18 8 ) 12 . 7 6 1. 3 8 0 Azioni ordinarie sottostanti i titoli “ CASHES” - Quota strumenti Capitale Aggiuntivo di Classe 1 116.620 14 . 7 6 3 . 4 8 0 0 13 . 118 . 3 2 5 Azioni ordinarie sottostanti i titoli “ CASHES” - Quota capitale 116 . 6 2 0 346.912 1.445.889 Riclassifica: Azioni ordinarie sottostanti i titoli “ CASHES” - Quota strumenti Capitale Aggiuntivo di Classe 1 Strumenti computabili nel capitale di classe 2 A mmo nt ar i r ilevant i ai f ini d ei F o nd i Pr o p r i ( * * ) 3 - 11 3 9 30 10 898.604 898.604 12 . 7 6 1. 3 8 0 2, 3 15 . 9 7 6 . 6 0 4 15 . 9 5 2 . 10 1 1, 33 11 19 . 9 0 5 . 7 7 4 19 . 2 7 0 . 18 8 1, 33 11 1 11 16 12 2.373.915 2.373.915 2.373.915 609.085 609.085 0 11 (3 . 6 7 1) (3 . 6 7 1) (3 . 6 7 1) 3.234.467 3 . 2 17 . 0 2 5 2.640.005 5 13 1. 115 . 6 9 5 1. 115 . 6 9 5 830.695 5a 14 A mmo nt ar i r ilevant i ai f ini d ei F o nd i Pr o p r i ( * * ) R if . T avo la " M o d ello t r ansit o r io p er la p ub b licaz io ne d elle inf o r maz io ni sui F o nd i Pr o p r i" 836.892 Deduzioni posizioni in propri strumenti di capitale primario di classe 1 (52.317) 16 Attività a servizio di fondi pensione a benefici definiti (23.206) 15 Rettifiche di valore supplementari (295.199) 7 Filtri prudenziali applicati al capitale primario di classe 1, di cui: (256.673) Variazioni del proprio merito creditizio Cessione di immobili Deduzioni per cartolarizzazioni Eccedenza delle perdite attese rispetto alle rettifiche di valore complessive (modelli IRB) Strumenti emessi da filiazioni computati nel capitale aggiuntivo di classe 1 Deduzioni per attivi subordinati del capitale aggiuntivo di classe 1 emessi da Entità del settore finanziario Aggiustamenti transitori al capitale aggiuntivo di classe 1 (178.482) 14 (78.191) 26 (282.339) 12 15 20c (29.067) 12 159.891 34 16 (9.641) 40 17 41a, 41b 18 (76.136) Strumenti emessi da filiazioni computati nel capitale di classe 2 1.406.633 48 19 Deduzioni per attivi subordinati del capitale di classe 2 emessi da Entità del settore finanziario (603.656) 55 20 Eccedenza delle rettifiche di valore complessive rispetto alle perdite attese (modelli IRB) 712.392 50 Aggiustamenti transitori al capitale di classe 2 186.210 56a, 56b, 56c Tota le Fondi P ropri 59.737.236 21 59 INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 144 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Fondi Propri Note alla tabella di pagina precedente: (*) Le differenze tra valori contabili e regolamentari sono sostanzialmente imputabili a differenze nella composizione dei perimetri di consolidamento utilizzati a fini bilancio (IFRS) e regolamentare (Gruppo Bancario), come definiti nel precedente capitolo “Ambito di applicazione”. In tal senso, si segnala che, a partire dal 1° gennaio 2014, si sono registrate consistenti variazioni tra le aree di consolidamento contabile e regolamentare dovute principalmente all’entrata in vigore dei principi contabili internazionali IFRS 10 e IFRS 11. In particolare, l’IFRS 11 ha sostituito lo IAS 31, “Partecipazioni in joint venture”, ed il SIC 13, “Entità a controllo congiunto – Conferimenti in natura da parte dei partecipanti al controllo”, eliminando la possibilità di adottare – dal punto di vista contabile – il metodo del consolidamento proporzionale, e quindi imponendo il passaggio al metodo del patrimonio netto per il consolidamento delle entità a controllo congiunto. Per il gruppo UniCredit, l’impatto più rilevante connesso a tale modifica ha riguardato le Entità del gruppo Koc/Yapi Kredi, ora deconsolidate contabilmente, ma consolidate proporzionalmente nel perimetro regolamentare in continuità con i periodi precedenti. (**) Il segno (+/-) rappresenta la contribuzione (positiva / negativa) ai Fondi Propri. (***) Note relative alla colonna “Ammontari rilevanti ai fini dei Fondi Propri”: 1. Al 30.06.2014 l’ammontare delle partecipazioni significative e non significative in società del settore finanziario (Financial Sector Entity – FSE) non eccede le soglie condizionali definite dal CRR (cfr. articoli 46, 48); pertanto non sono applicate deduzioni al Capitale Primario di Classe 1. Con riferimento alla voce “Partecipazioni”, la principale differenza tra ammontare contabile e ammontare regolamentare è ascrivibile alle Entità consolidate contabilmente secondo il metodo del Patrimonio netto, in coerenza con quanto esposto nella nota (*). 2. Il valore dell’avviamento rilevante ai fini delle deduzioni dai Fondi Propri (€/mln 3.587) include anche le differenze positive di patrimonio netto relative ad investimenti significativi, mentre è al netto delle relative passività fiscali differite. 3. Oltre al valore regolamentare di partenza delle “Altre attività immateriali” (negativo per €/mln 1.900), l’importo della deduzione tiene conto anche dei seguenti elementi: (I) riduzione per passività fiscali connesse alla svalutazione di tali attività immateriali (cfr. art. 37 del CRR); (II) quota di ulteriori attività immateriali in via di dismissione (cfr. punto B.9 della tavola di Nota Integrativa “15.1 Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione: composizione per tipologia di attività” della Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2014). 4. €/mln 558 sono riferiti ad attività fiscali differite connesse con affrancamenti plurimi di un medesimo avviamento. In riferimento a tali attività fiscali, €/mln 279 sono relativi all’effetto del filtro negativo connesso ad “affrancamento multiplo”, calcolato come da comunicazione di Banca d’Italia del 9 maggio 2013 (20% per anno, a partire dal 31 dicembre 2012). 5. L’importo delle attività fiscali differite rilevante ai fini delle deduzioni dai Fondi Propri è espresso al netto delle passività fiscali differite laddove siano soddisfatte le condizioni di cui all’articolo 38 del CRR. L’ammontare dedotto dal Capitale Primario di Classe 1 al 30.06.2014 (€/mln 47 in considerazione del phase-in del 20% dell’ammontare complessivo, pari ad €/mln 235) si riferisce alle sole attività fiscali differite che si basano sulla redditività futura e non derivano da differenze temporanee; infatti, l’importo di attività fiscali differite derivanti da differenze temporanee non è soggetto a deduzione in quanto non eccedente le soglie condizionali definite dal CRR (cfr. articolo 48). 6. L’ammontare rilevante ai fini dei Fondi Propri si riferisce solo agli strumenti emessi dalla Capogruppo UniCredit S.p.A., in quanto gli strumenti subordinati emessi da filiazioni del Gruppo (e.g. passività finanziarie di negoziazione) sono inclusi nei Fondi Propri consolidati solo per l’ammontare risultante dall’applicazione degli algoritmi di calcolo di cui agli articoli 85-88 del CRR (esposto tra gli “Altri elementi a quadratura dei Fondi Propri”). La presente voce include inoltre i seguenti ammontari oggetto di riclassifica: a. €/mln 609 riferiti alla quota dei Cashes (dalla voce Capitale) non oggetto di aumento del capitale sociale a titolo gratuito per nominali €/mln 2.499 deliberato dall’Assemblea straordinaria del 15 dicembre 2011; b. €/mln 8 riferiti ad azioni di risparmio (dalla voce Capitale); c. €/mln 10 di riserve sovrapprezzo riferite ad azioni di risparmio (dalla voce Sovrapprezzi di emissione). 7. L’importo delle riserve da valutazione relative ad attività disponibili per la vendita include anche la porzione di riserve relative ad attività in via di dismissione e partecipazioni valutate a patrimonio netto; proprio in considerazione di tale aspetto, la differenza di maggiore rilevanza tra ammontare contabile e ammontare regolamentare è riferita alle riserve di valutazione riferite alle Entità consolidate contabilmente secondo il metodo del Patrimonio netto, in coerenza con quanto esposto nella nota (*). L’ammontare considerato ai fini dei Fondi Propri è nullo in considerazione dei seguenti elementi: (I) aggiustamento transitorio al Capitale Primario di Classe 1 per l’esclusione dai Fondi Propri dei profitti non realizzati relativamente a titoli classificati tra le attività disponibili per la vendita secondo le modalità previste dall’articolo 467 del CRR; (II) aggiustamento negativo pari a €/mln 976, connesso all’esclusione dei profitti non realizzati relativamente alle esposizioni verso le amministrazioni centrali classificate nel portafoglio AFS dello IAS39, in conformità con l’esercizio da parte di UniCredit SpA della facoltà prevista dalla Circolare n° 285 di Banca d’Italia (Parte Seconda, Capitolo 14, Sezione II). 8. A partire dal 1° gennaio 2013, per effetto dell’entrata in vigore delle modifiche al principio IAS 19 (IAS 19R), l’eliminazione del metodo del corridoio – con conseguente iscrizione del valore attuale dell’obbligazione a benefici definiti – ha determinato un impatto sul patrimonio netto del Gruppo connesso alla rilevazione nelle riserve di valutazione delle perdite attuariali nette non precedentemente rilevate in applicazione di detto metodo. Dal punto di vista regolamentare, tale riserva di valutazione – negativa per €/mln 1.915 – è soggetta ad aggiustamento transitorio positivo per €/mln 1.781, pari al 100% dell’importo calcolato in coerenza con l’articolo 473 del CRR. 9. La differenza di maggiore rilevanza tra ammontare contabile e regolamentare è riferita alla riserva cambi delle Entità del gruppo Koc/Yapi Kredi (negativa per circa €/bn 1), deconsolidate contabilmente, ma consolidate proporzionalmente nel perimetro regolamentare in continuità con i periodi precedenti. 10. L’ammontare si riferisce all’emissione di strumenti di Capitale Aggiuntivo di Classe 1, denominati in USD, per un totale di USD/bn 1,25 effettuata da UniCredit S.p.A. in data 27 marzo 2014, con data valuta 3 aprile 2014, i cui termini sono in linea con la nuova normativa "CRD IV" in vigore a partire dall’1 gennaio 2014. 11. In riferimento alla voce Sovrapprezzi di emissione, la differenza (pari ad €/mln 25) tra l’ammontare contabile e l’ammontare computato nei Fondi Propri si riferisce ai seguenti importi: (I) riserva da sovrapprezzo relativa ad azioni di risparmio per €/mln 10, riclassificata nel Capitale Aggiuntivo di Classe 1 (cfr. nota 6); (II) eliminazione della riserva da sovrapprezzo connessa a finanziamento indiretto degli strumenti di fondi propri per €/mln 15. In riferimento alla voce Capitale, le azioni ordinarie che rappresentano il sottostante dei titoli “CASHES” sono computate nel Capitale Primario di Classe 1 per un totale di €/mln 2.374, e nel Capitale Aggiuntivo di Classe 1 per un totale di €/mln 609 tra gli strumenti soggetti a phase-out (rif. nota 6). 12. L’ammontare dedotto dai Fondi Propri di cui alla voce 16 della tavola "Modello transitorio per la pubblicazione delle informazioni sui Fondi Propri" (pari ad €/mln 56) include – oltre alla presente voce – anche le posizioni indirette e sintetiche in propri strumenti di Capitale Primario di Classe 1 (pari ad €/mln 52) esposte nel presente schema tra gli “Altri elementi a quadratura dei Fondi Propri”. 13. L’importo rilevante ai fini dei Fondi Propri è pari alla somma dei seguenti elementi: (I) ammontare degli interessi di minoranza computabile nel Capitale Primario di Classe 1 consolidato ai sensi dell’articolo 84 del CRR (pari ad €/mln 1.276); (II) aggiustamenti transitori di cui agli articoli 479 e 480 del CRR (filtro positivo pari ad €/mln 1.364). 145 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. L’ammontare riconosciuto nel Capitale Primario di Classe 1 include l’utile del primo semestre, pari a €/mln 1.116, al netto dei dividendi prevedibili di pertinenza del Gruppo pari a €/mln 285. L’ammontare include i profitti derivanti da variazioni del merito creditizio riferiti sia a passività per cassa valutate al fair value, sia a posizioni in strumenti derivati. L’ammontare si riferisce al capitale di classe 1 ammissibile incluso nel Capitale Aggiuntivo di Classe 1 consolidato (pari ad €/mln 48) emesso da filiazioni e detenuto da terzi, compresi gli interessi di minoranza non inclusi nella voce “210. Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-)” (pari ad €/mln 112). L’ammontare è esposto al netto dell’aggiustamento transitorio positivo (pari ad €/mln 39), ossia l’80% del valore della deduzione (€/mln 48) relativa a posizioni dirette, indirette e sintetiche detenute in strumenti di Additional Tier 1 emessi da FSE in cui è detenuto un investimento significativo. La presente voce include le seguenti rettifiche regolamentari, da dedurre per il 50% dal Capitale Aggiuntivo di Classe 1: a. quota residua relativa a posizioni dirette in strumenti di Capitale Aggiuntivo di Classe 1 emessi da FSE in cui l’ente ha un investimento significativo, pari ad €/mln 18; b. quota residua relativa all'eccedenza di perdite attese rispetto alle rettifiche di valore per posizioni IRB, pari ad €/mln 58. L’importo rilevante ai fini dei Fondi Propri è pari alla somma dei seguenti elementi: (I) strumenti di Capitale Aggiuntivo di Classe 1 e gli strumenti di Capitale di Classe 2 emessi da filiazioni del Gruppo riconosciuto nei Fondi Propri consolidati ai sensi degli articoli 85-88 del CRR (pari ad €/mln 436); (II) aggiustamenti transitori di cui all’articolo 480 del CRR (filtro positivo pari ad €/mln 971). L’ammontare della deduzione (pari ad €/mln 604) è esposto al netto dell’aggiustamento transitorio (pari ad €/mln 334), ossia al netto dell’80% del valore della deduzione (€/mln 417) relativa a posizioni indirette e sintetiche detenute in strumenti di Tier 2 emessi da FSE in cui è detenuto un investimento significativo. La presente voce include i seguenti aggiustamenti transitori al Capitale di classe 2: a. deduzione del rimanente 50% dell’ammontare residuo relativo a posizioni dirette detenute in strumenti di Additional Tier 1 emessi da FSE in cui l’Ente detiene un investimento significativo, pari €/mln 18; b. deduzione del rimanente 50% dell’ammontare residuo dell’eccesso di perdite attese su rettifiche di valore per posizioni IRB, pari ad €/mln 58; c. filtro positivo nazionale introdotto dalla Circolare Banca d’Italia n° 285 pari all’80% del 50% dei profitti non realizzati su titoli AFS, per €/mln 262. INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 146 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Fondi Propri 147 INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 148 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Requisiti di capitale Requisiti di capitale Il gruppo UniCredit assegna un ruolo prioritario alle attività volte alla gestione e all’allocazione del capitale in funzione dei rischi assunti, ai fini dello sviluppo dell’operatività del Gruppo in ottica di creazione di valore. Le attività si articolano nelle diverse fasi del processo di pianificazione e controllo del Gruppo e, in particolare: • nei processi di piano e budget: o formulazione della proposta di propensione al rischio e degli obiettivi di patrimonializzazione; o analisi dei rischi associati ai driver del valore e allocazione del capitale alle linee di attività e business unit; o assegnazione degli obiettivi di performance aggiustate per il rischio; o analisi dell’impatto sul valore del Gruppo e della creazione di valore per gli azionisti; o elaborazione e proposta del piano del capitale e della dividend policy; • nei processi di monitoraggio: o analisi delle performance conseguite a livello di gruppo e di business unit e preparazione dei dati gestionali per uso interno ed esterno; o analisi e controllo dei limiti; o analisi e controllo andamentale dei ratio patrimoniali di gruppo e individuali. Il Gruppo si pone l’obiettivo di generare un reddito superiore a quello necessario a remunerare i rischi (cost of equity) e quindi di creare valore per i propri azionisti attraverso l’allocazione del capitale alle differenti linee di attività e business unit in funzione degli specifici profili di rischio. A supporto dei processi di pianificazione e controllo, il Gruppo adotta la metodologia di misurazione delle performance aggiustate per il rischio (Rapm) predisponendo una serie di indicatori in grado di unire e sintetizzare tra loro le variabili economiche, patrimoniali e di rischio da considerare. Il capitale e la sua allocazione, quindi, assumono un’importanza rilevante nella definizione delle strategie perché da un lato esso rappresenta l’investimento nel Gruppo da parte degli azionisti che deve essere remunerato in modo adeguato, dall’altro è una risorsa scarsa soggetta a limiti esogeni, definiti dalla normativa di vigilanza. Nel processo di allocazione, le definizioni di capitale utilizzate sono: • capitale di rischio o impiegato: è la consistenza patrimoniale conferita dagli azionisti (capitale impiegato), che deve essere remunerata almeno pari alle aspettative (costo dell’equity); • capitale a rischio: è la quota parte dei mezzi propri che fronteggia (a preventivo – capitale allocato) o ha fronteggiato (a consuntivo – capitale assorbito) i rischi assunti per perseguire gli obiettivi di creazione di valore. Il capitale a rischio è misurato seguendo da una parte le tecniche di risk management, per cui il capitale a rischio è definito come capitale economico, dall’altra la normativa di vigilanza, per cui il capitale a rischio è definito come capitale regolamentare. Il capitale economico ed il capitale regolamentare differiscono tra loro per definizione e per copertura delle categorie di rischio. Il primo discende dall’effettiva misurazione dell’esposizione assunta, il secondo da schemi definiti nella normativa di vigilanza. Il capitale economico è fissato ad un livello tale da coprire con il 99,93% di probabilità (intervallo di confidenza) gli eventi avversi, mentre il capitale regolamentare è quantificato in base ad un CET1 ratio target in linea con i principali gruppi bancari internazionali e tenendo in considerazione gli impatti delle normative di vigilanza in vigore o che saranno adottate (CRR, Global Systemically Important Financial Institutions: G-SIFIs, ecc.). Il processo di allocazione del capitale è basato su una logica di “doppio binario”, considerando sia il capitale economico, misurato attraverso la completa valutazione dei rischi tramite modelli di Risk Management, e sia il capitale regolamentare quantificato applicando gli obbiettivi interni di capitalizzazione ai requisiti di capitale regolamentari. La gestione del capitale, svolta dalla unità operativa Capital Management della Direzione Pianificazione, Strategia e Capital Management, ha la finalità di definire il livello di patrimonializzazione obiettivo per il Gruppo e le sue società nel rispetto della regolamentazione di vigilanza e della propensione al rischio. Nella gestione dinamica del capitale, l’unità operativa Capital Management elabora il piano del capitale ed effettua il monitoraggio dei ratios patrimoniali di Vigilanza. Il monitoraggio si riferisce da un lato al patrimonio sia secondo la definizione contabile che secondo quella di vigilanza (Common Equity Tier 1, Additional Tier 1 e Tier 2 Capital) e dall’altro alla pianificazione e all’andamento dei “risk weighted asset” (RWA). La dinamicità della gestione è finalizzata ad individuare gli strumenti di investimento e di approvvigionamento del capitale (azioni ordinarie e altri strumenti di capitale) più idonei al conseguimento degli obiettivi identificati. In caso di deficit di capitale, sono indicati i gap da colmare e le azioni di “capital generation” misurandone il costo e l’efficacia attraverso la metodologia di Rapm. In tale contesto l’analisi del valore è arricchita dal ruolo di sintesi della unità operativa Capital Management per gli aspetti regolamentari, contabili, finanziari, fiscali, di risk management ecc. e delle loro evoluzioni normative3, in modo che siano fornite la valutazione e tutte le indicazioni necessarie alle altre funzioni della Capogruppo o società chiamate a realizzare le azioni. 3 Per esempio Basilea 2/3, IAS/IFRS ecc. 149 I Rafforzamento patrimoniale In data 27 marzo 2014, con data valuta 3 aprile 2014, UniCredit S.p.A. ha lanciato un'emissione di strumenti Additional Tier 1, denominati in USD, per un totale di USD 1,25 miliardi, i cui termini sono in linea con la nuova normativa "CRD IV" in vigore a partire dall’1 gennaio 2014. I titoli sono perpetui (con scadenza legata alla durata statutaria di UniCredit S.p.A.) e possono essere richiamati dall'emittente dopo 10 anni e successivamente ad ogni data di pagamento cedola. La cedola a tasso fisso riconosciuta per i primi 10 anni è pari a 8,00% all'anno pagata su base semestrale; in seguito, se non viene esercitata la facoltà di rimborso anticipato, la stessa verrà ridefinita ad intervalli di 5 anni sulla base del tasso swap di pari scadenza vigente al momento maggiorato di 518 punti base. Come previsto dai requisiti regolamentari, il pagamento della cedola è discrezionale. Gli strumenti di tipologia Additional Tier 1 contribuiscono a rafforzare il Tier 1 Ratio di UniCredit S.p.A. Il trigger del 5,125% sul Common Equity Tier 1 (CET1) prevede che, qualora il coefficiente CET1 del Gruppo o di UniCredit S.p.A. scenda al di sotto di tale soglia, il valore nominale dei titoli sarà ridotto temporaneamente dell'importo necessario a ripristinarne il livello, tenendo conto anche degli altri strumenti con caratteristiche similari. L'emissione è la prima di tipologia Additional Tier 1 con caratteristiche in linea con la nuova normativa "CRD IV" da parte di un emittente italiano, la prima transazione in formato RegS Perp NC10 denominata in USD emessa da una banca europea ed ha incontrato presso gli investitori un fortissimo interesse, con ordini per quasi 8 miliardi di dollari da parte di circa 450 investitori. A seguito del riscontro di mercato particolarmente positivo, la guidance di rendimento è stata rivista ad 8,00%/8,25% rispetto alle indicazioni iniziali di 8,25%. Le cedola è stata poi fissata a 8,00% per i primi 10 anni con un prezzo di emissione pari a 100%. Inoltre l'ammontare finale degli strumenti è stato incrementato a USD 1,25 miliardi partendo da un target iniziale di USD 1 miliardo. I titoli sono stati distribuiti a diverse categorie di investitori istituzionali, quali fondi (71%), assicurazioni e fondi pensione (10%) e private banking (9%). La richiesta iniziale è arrivata principalmente dalle seguenti aree: Regno Unito (39%), Italia (20%), Asia (12%) e Svizzera (8%). UniCredit Corporate & Investment Banking, assieme a Citi, HSBC, Societe Generale e UBS, ha gestito il collocamento in qualità di joint bookrunner. Il rating assegnato da parte di Fitch è "BB-". I titoli sono quotati presso la Borsa di Lussemburgo. Si ricorda che in data 11 marzo 2014 il Consiglio di Amministrazione di UniCredit, in forza di delega conferita dall'Assemblea straordinaria del 29 aprile 2011 e dall'Assemblea straordinaria dell'11 maggio 2012, ha deliberato un aumento di capitale per euro 28.143.498,84 mediante emissione di n. 8.498.340 azioni ordinarie da assegnare al personale di UniCredit, delle Banche e delle Società del Gruppo. Si segnala inoltre che, a seguito dell’operazione di scrip dividend deliberata dall’Assemblea straordinaria del 13 maggio 2014 ed eseguita mediante l’assegnazione di azioni ordinarie e di risparmio di nuova emissione della Società agli azionisti aventi diritto al dividendo che non abbiano optato per il pagamento in denaro, l’aumento di capitale è stato pari a euro 222.774.043,97. Pertanto il nuovo capitale sociale della Banca ammonta a euro 19.905.773.742,24. INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 150 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Requisiti di capitale Rischio di credito e controparte (migliaia di €) 3 0 .0 6 .2 0 14 R ISC HIO D I C R ED IT O E D I C ON T R OPA R T E Imp o r t i no n p o nd er at i 3 1.0 3 .2 0 14 Imp o r t i p o nd er at i Imp o r t i no n p o nd er at i R eq uisit o Imp o r t i p o nd er at i R eq uisit o A. RISCHIO DI CREDITO E DI CONTROPARTE A.1 Metodologia Standardizzata 392.582.006 186.143.686 14.891.495 392.421.184 188.508.646 15.080.692 Esposizioni verso o garantite da amministrazioni centrali o banche centrali 129.998.939 21.336.086 1.706.887 130.240.086 23.205.447 1.856.436 Esposizioni verso o garantite da Amministrazioni regionali o autorità locali 50.268.126 1.982.223 158.578 51.013.194 2.139.416 171.153 Esposizioni verso o garantite Organismi del settore pubblico 8.156.970 2.921.605 233.728 6.831.541 2.968.665 237.493 Esposizioni verso o garantite Banche multilaterali di sviluppo 1.262.897 0 0 1.317.397 0 0 Esposizioni verso o garantite Organizzazioni internazionali 4.989.322 0 0 4.621.139 0 0 Esposizioni verso o garantite da Enti 20.817.047 12.948.657 1.035.893 12.771.512 4.572.837 365.827 Esposizioni verso o garantite da Imprese 62.213.886 62.087.264 4.966.981 65.865.085 61.934.183 4.954.735 Esposizioni Al dettaglio 46.359.563 32.977.314 2.638.185 44.363.809 31.656.521 2.532.522 Esposizioni Garantite da immobili 24.337.540 13.057.156 1.044.572 24.614.685 13.284.098 1.062.728 Esposizioni in stato di default 12.370.316 14.643.169 1.171.454 12.229.546 14.617.086 1.169.367 Esposizioni ad alto rischio 1.337.489 2.005.736 160.459 2.452.420 2.855.396 228.432 Esposizioni sottoforma di obbligazioni bancarie garantite 2.247.259 324.354 25.948 2.207.965 308.542 24.683 Esposizioni verso Organismi di investimento collettivo del risparmio (OICR) 1.344.454 1.065.763 85.261 1.340.846 1.254.347 100.348 Esposizioni a breve termine verso imprese o enti 441.654 540.614 43.249 390.656 416.000 33.280 Elementi che rappresentano posizioni verso le Cartolarizzazioni 222.705 164.863 13.189 984.347 410.056 32.804 5.272.701 4.686.111 374.889 8.672.461 13.319.525 1.065.562 Esposizioni in strumenti di capitale Altre esposizioni A.2 Metodologia basata sui rating interni - Attività di Rischio 20.941.138 15.402.771 1.232.222 22.504.495 15.566.527 1.245.322 462.006.400 147.012.425 11.760.994 463.482.963 147.742.760 11.819.421 Esposizioni verso o garantite da amministrazioni centrali o banche centrali 11.583.456 568.815 45.505 15.530.130 635.768 50.861 Esposizioni verso o garantite da enti, enti pubblici e territoriali e altri soggetti 60.537.145 11.914.432 953.155 60.149.795 12.638.812 1.011.105 Esposizioni verso o garantite da Imprese - PMI 69.688.864 28.183.602 2.254.688 76.776.327 31.506.699 2.520.536 Esposizioni verso o garantite da Imprese - Finanziamenti specializzati 25.108.920 10.853.534 868.283 24.954.432 11.545.564 923.645 142.061.624 64.779.219 5.182.338 131.773.276 59.233.941 4.738.715 Esposizioni verso o garantite da Imprese - Altre imprese Esposizioni al dettaglio Garantite da immobili: PMI 8.568.913 1.946.677 155.734 8.749.734 2.026.463 162.117 87.332.777 12.067.408 965.393 87.663.549 12.105.415 968.433 5.200.271 683.001 54.640 5.258.775 709.366 56.749 34.954.348 7.598.958 607.917 34.879.332 7.959.353 636.748 Altre esposizioni al dettaglio: Persone fisiche 9.459.629 4.100.865 328.069 9.846.667 4.279.789 342.383 Elementi che rappresentano posizioni verso le cartolarizzazioni 7.510.453 2.637.045 210.964 7.900.946 3.402.707 272.217 1.678.869 134.310 1.698.883 135.911 659.475 1.770.468 141.637 1.294.526 3.235.411 258.833 233.039 469.385 37.551 730.915 1.606.099 128.488 0 0 0 0 0 0 426.436 1.301.083 104.087 563.611 1.629.312 130.345 139.070 264.231 21.138 236.177 448.735 35.899 33.006 95.717 7.657 38.665 112.127 8.970 254.360 941.135 75.291 288.769 1.068.450 85.476 Esposizioni soggette a disposizioni di vigilanza transitorie per quanto riguarda i requisiti in materia di fondi propri 0 0 0 0 0 0 Esposizioni soggette a clausole di grandfathering per quanto riguarda i requisiti in materia di fondi propri 0 0 0 0 0 0 Esposizioni al dettaglio Garantite da immobili: persone fisiche Esposizioni al dettaglio Rotative qualificate Altre esposizioni al dettaglio: PMI Altre attività diverse dai crediti A.3 Metodologia basata sui rating interni - Esposizioni in strum enti di capitale Metodo PD/LGD: Attività di rischio Metodo dei modelli interni attività di rischio Metodo della ponderazione semplice: Attività di rischio Esposizioni in strumenti di private equity di portafogli sufficientemente diversificati e altre esposizioni Esposizioni negoziate in mercati regolamentari Altre esposizioni in strumenti di capitale 151 I Rischio di credito e controparte (migliaia di €) C o nsist enz e al 3 0 g iug no 2 0 14 R ischio d i cr ed it o R ISC HIO D I C R ED IT O E D I C ON T R OPA R T E METODOLOGIA STANDARDIZZATA R ischio d i co nt r o p ar t e R eq uisit o p at r imo niale R W A ( net o f IC ) C o nsist enz e al 3 1 mar z o 2 0 14 R ischio d i cr ed it o R eq uisit o p at r imo niale R W A ( net o f IC ) R W A ( net o f IC ) R ischio d i co nt r o p ar t e R eq uisit o p at r imo niale R eq uisit o p at r imo niale R W A ( net o f IC ) 182.716.426 14.617.314 3.427.260 274.181 184.484.646 14.758.772 4.024.000 321.920 Esposizioni verso o garantite da amministrazioni centrali o banche centrali 21.233.929 1.698.714 102.157 8.173 23.105.125 1.848.410 100.322 8.026 Esposizioni verso o garantite da Amministrazioni regionali o autorità locali 1.960.155 156.812 22.068 1.765 2.117.170 169.374 22.246 1.780 Esposizioni verso o garantite Organismi del settore pubblico 2.877.938 230.235 43.667 3.493 2.923.579 233.886 45.086 3.607 Esposizioni verso o garantite Banche multilaterali di sviluppo 0 0 0 0 0 0 0 0 Esposizioni verso o garantite Organizzazioni internazionali 0 0 0 0 0 0 0 0 Esposizioni verso o garantite da Enti 12.105.538 968.443 843.119 67.450 3.484.001 278.720 1.088.836 87.107 Esposizioni verso o garantite da Imprese 60.038.605 4.803.088 2.048.659 163.893 59.667.366 4.773.389 2.266.817 181.345 Esposizioni Al dettaglio 32.623.366 2.609.869 353.948 28.316 31.169.885 2.493.591 486.636 38.931 Esposizioni Garantite da immobili 13.057.156 1.044.572 0 0 13.284.098 1.062.728 0 0 Esposizioni in stato di default 14.631.292 1.170.503 11.877 950 14.605.789 1.168.463 11.297 904 2.005.600 160.448 136 11 2.854.896 228.392 500 40 0 Esposizioni ad alto rischio Esposizioni sottoforma di obbligazioni bancarie garantite Esposizioni verso Organismi di investimento collettivo del risparmio (OICR) Esposizioni a breve termine verso imprese o enti Elementi che rappresentano posizioni verso le Cartolarizzazioni Esposizioni in strumenti di capitale 324.354 25.948 0 0 308.542 24.683 0 1.065.763 85.261 0 0 1.254.347 100.348 0 0 538.997 43.120 1.617 129 413.751 33.100 2.249 180 410.056 32.804 1 13.319.515 1.065.561 10 1 15.566.526 1.245.322 1 0 25.031 164.863 13.189 0 4.686.101 374.888 10 15.402.769 1.232.222 2 17.387.947 1.391.036 419.681 33.574 16.432.115 1.314.569 312.891 329.994 26.400 1.974 158 400.142 32.011 3.179 254 Esposizioni verso o garantite da enti, enti pubblici e territoriali e altri soggetti 1.184.613 94.769 123.163 9.853 1.036.098 82.888 58.071 4.646 Esposizioni verso o garantite da Imprese - PMI 5.569.688 445.575 6.751 5.439.130 435.130 Esposizioni verso o garantite da Imprese - Finanziamenti specializzati 2.214.799 177.184 31.592 2.527 2.187.352 174.988 28.108 2.249 Esposizioni verso o garantite da Imprese - Altre imprese 8.088.853 647.108 178.559 14.285 7.369.393 589.551 144.924 11.594 119.596.711 9.567.737 6.971.041 557.683 121.402.607 9.712.209 6.192.440 495.395 Altre esposizioni METODOLOGIA BASATA SUI RATING INTERNI DI BASE Esposizioni verso o garantite da amministrazioni centrali o banche centrali AVANZATO Esposizioni verso o garantite da amministrazioni centrali o banche centrali Esposizioni verso o garantite da enti, enti pubblici e territoriali e altri soggetti Esposizioni verso o garantite da Imprese - PMI Esposizioni verso o garantite da Imprese - Finanziamenti specializzati Esposizioni verso o garantite da Imprese - Altre imprese Esposizioni al dettaglio Garantite da immobili: PMI 84.393 78.609 6.289 216.953 17.356 19.894 1.592 215.221 17.218 17.226 1.378 8.931.898 714.552 1.674.758 133.981 9.165.471 733.238 2.379.172 190.334 21.350.243 1.708.019 1.179.278 94.342 25.254.920 2.020.394 734.040 58.723 7.653.620 612.290 953.523 76.282 8.335.929 666.874 994.175 79.534 53.502.676 4.280.214 3.009.131 240.730 49.767.255 3.981.380 1.952.369 156.190 1.946.677 155.734 0 0 2.026.463 162.117 0 0 12.067.408 965.393 0 0 12.105.415 968.433 0 0 683.001 54.640 0 0 709.366 56.749 0 0 Altre esposizioni al dettaglio: PMI 7.561.695 604.936 37.263 2.981 7.943.337 635.467 16.016 1.281 Altre esposizioni al dettaglio: Persone fisiche 4.003.671 320.294 97.194 7.776 4.180.347 334.428 99.442 7.955 1.678.869 134.310 1.698.883 135.911 4.407.513 352.601 6.638.118 531.049 469.385 37.551 1.606.099 128.488 0 0 0 0 1.301.083 104.087 1.629.312 130.345 264.231 21.138 448.735 35.899 95.717 7.657 112.127 8.970 941.135 75.291 1.068.450 85.476 2.637.045 210.964 3.402.707 272.217 Esposizioni al dettaglio Garantite da immobili: persone fisiche Esposizioni al dettaglio Rotative qualificate Altre attività diverse dai crediti ALTRE ESPOSIZIONI IRB Metodo PD/LGD: Attività di rischio Metodo dei modelli interni attività di rischio Metodo della ponderazione semplice: Attività di rischio Esposizioni in strumenti di private equity nell'ambito di portafogli sufficientemente diversificati Esposizioni negoziate in mercati regolamentari Altre esposizioni in strumenti di capitale Elementi che rappresentano posizioni verso le cartolarizzazioni Nella tabella dell’”Adeguatezza Patrimoniale”, gli importi ponderati relativi ad esposizioni verso le cartolarizzazioni contribuiscono separatamente nel punto “A.1.3 Cartolarizzazioni”, mentre il relativo requisito contribuisce nel punto “B.1 Rischio di credito e di controparte”. INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 152 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Requisiti di capitale (migliaia di €) Adeguatezza patrimoniale IMPORTI NON PONDERATI 30.06.2014 31.12.2013 (4) IMPORTI PONDERATI/REQUISITI 30.06.2014 31.12.2013 (4) C A T EGOR IE/ V A LOR I A. ATTIVITA' DI RISCHIO A.1 RISCHIO DI CREDITO E CONTROPARTE 1. Metodologia standardizzata 2. Medologia basata sui rating interni 2.1 Base 2.2 Avanzata 3. Cartolarizzazioni B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA B.1 Rischio di credito e controparte B.2 Rischio di aggiustamento della valutazione del credito (1) B.3 Rischio di regolamento (2) B.4 Rischi di mercato 1. Metodologia standard 2. Modelli interni 3. Rischio di concentrazione B.5 Rischio Operativo 1. Metodo base 2. Metodo standardizzato 3. Metodo avanzato B.6 Altri elementi di calcolo (3) B.7 Totale requisiti prudenziali C. ATTIVITA' DI RISCHIO E COEFFICENTI DI VIGILANZA C.1 Attività di rischio ponderate C.2 Capitale primario di classe 1 / Attività di rischio ponderate (CET1 capital ratio) C.3 Capitale di classe 1 / Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio) C.4 Totale Fondi Propri / Attività di rischio ponderate (Total capital ratio) 855.247.881 844.040.506 334.926.579 314.926.556 392.359.301 384.010.405 185.978.824 161.818.076 455.155.422 450.896.787 146.145.848 149.581.278 28.845.373 24.341.555 17.807.627 14.249.517 426.310.049 426.555.232 128.338.221 135.331.761 7.733.158 9.133.314 2.801.907 3.527.202 26.794.126 25.194.124 425.946 5.038 1.123.836 1.424.834 161.989 55.912 961.847 1.368.922 3.547.214 4.161.024 237.789 285.937 303.887 318.696 3.005.538 3.556.391 31.896.161 33.899.086 398.702.012 423.738.575 3.119.104 10,58% - 11,29% 10,09% 14,98% 13,61% I dati non ponderati riflettono alcuni affinamenti, peraltro non materiali rispetto agli importi segnalati, per omogeneità al dato effettivamente segnalato. Note: 1. 2. 3. 4. Il rischio di aggiustamento della valutazione del credito (CVA) è stato introdotto a partire dall’1 gennaio 2014 (ingresso in vigore di Basilea 3). Incluso nel rischio di credito e controparte al 31 dicembre 2013. Al 31 dicembre 2013, l’ammontare era relativo all’aggiustamento per floor. Le grandezze al 31 dicembre 2013 sono calcolate in coerenza con le previsioni regolamentari vigenti alla data. In base a quanto previsto dalla normativa prudenziale italiana (Banca d’Italia – Circolare 263) , sino al primo trimestre del 2014, il gruppo UniCredit ha calcolato il requisito di capitale consolidato sui rischi di mercato come somma dei requisiti individuali delle società ricomprese nel perimetro di consolidamento (senza esclusione delle transazioni infragruppo). Con l’entrata in vigore della CRR, tale elemento di difformità della normativa prudenziale italiana è stato eliminato consentendo di considerare i benefici di diversificazione fra diverse società per il calcolo del requisito patrimoniale consolidato a fronte del rischio di mercato. Banca d’Italia ha, pertanto, autorizzato il gruppo UniCredit all’utilizzo del modello di calcolo del requisito patrimoniale consolidato a fronte del rischio di mercato includendo l’effetto di diversificazione fra le Società del Gruppo a partire dal secondo trimestre di quest’anno, con la sola eccezione delle società partecipate aventi sede legale al di fuori dell’Unione Europea. Il risparmio complessivo per il Gruppo - in termini di RWA- ammonta a circa 6 miliardi di euro, così suddivisi: • circa 4,4 miliardi di euro derivanti dal beneficio di diversificazione fra le società del Gruppo autorizzate all’utilizzo del modello interno per il calcolo del requisito patrimoniale a fronte del rischio di mercato (i.e. UCI Spa, UCB AG, UCBA AG e CEE subsidiaries aventi sede legale in paesi membri dell’Unione europea); • circa 1,6 miliardi di euro derivanti dall’utilizzo del metodo standardizzato per il calcolo degli RWA per le CEE subsidiaries aventi sede legale al di fuori dell’Unione Europea. Inoltre, nel primo semestre 2014 il gruppo Unicredit ha beneficiato di una riduzione degli RWA sui rischi operativi di oltre 7 miliardi di euro principalmente dovuta all'introduzione di un nuovo modello interno (modello di seconda generazione) recentemente approvato dagli Organismi di Vigilanza competenti. Il nuovo modello interno meglio descrive il profilo di rischio operativo del Gruppo migliorando l'uso di alcuni elementi forward looking come le analisi di scenario e ampliando la tipologia delle distribuzioni statistiche disponibili. 153 I (migliaia di €) Segmentazione delle attività ponderate per il rischio Im porti ponderati Categorie 30.06.2014 TOTALE ATTIVITA' DI RISCHIO A. Rischio di credito e di controparte 1 31.03.2014 31.12.2013 30.09.2013 30.06.2013 31.03.2013 398.702.012 334.926.579 419.000.341 339.486.817 423.738.581 314.926.556 399.747.366 329.561.853 410.870.784 343.091.434 422.873.287 353.804.786 A.1. Commercial Banking Italy 64.245.454 63.872.607 66.813.118 65.709.568 65.818.743 62.746.700 A.2. Commercial Banking Germany 27.539.843 28.138.882 27.868.611 28.717.825 30.886.743 32.047.558 A.3. Commercial Banking Austria 19.696.674 22.397.271 20.951.398 20.959.091 20.737.543 21.264.667 A.4. Poland 21.780.535 21.410.224 21.705.357 20.885.811 20.191.455 20.573.836 A.5.CEE 71.812.962 68.421.919 70.830.848 72.922.852 77.315.420 A.6. CIB 48.215.504 50.440.229 51.682.930 58.887.941 63.725.220 67.843.324 2.017.600 2.142.671 1.850.291 1.696.140 1.814.736 1.962.561 596.320 585.560 524.216 494.855 509.429 480.853 A.9. Other 50.576.655 53.916.787 23.482.137 24.364.984 24.656.608 29.106.196 A.10. Non Core 28.445.032 28.160.667 29.217.650 34.922.786 37.435.537 38.730.132 A.7. Asset Gathering A.8. Asset Management B. Rischio di m ercato 2 79.048.959 19.435.255 27.515.893 17.810.425 18.454.238 16.048.075 184.600 201.988 0 0 0 0 5.525 11.800 200 7.413 9.000 5.538 B.3. Commercial Banking Austria 494.125 817.825 333.863 737.175 457.913 345.975 B.4. Poland 911.338 813.163 384.913 380.400 401.400 351.063 B.5.CEE 2.573.500 5.874.450 1.673.288 1.975.463 1.951.413 2.048.388 B.6. CIB B.1. Commercial Banking Italy B.2. Commercial Banking Germany 17.899.938 19.167.550 19.345.938 15.229.550 15.170.863 13.047.375 B.7. Asset Gathering 42.388 17.913 41.763 23.988 29.088 70.263 B.8. Asset Management 87.763 71.775 81.150 105.288 101.225 114.913 -4.164.257 215.818 65.700 53.651 50.663 244.488 B.9. Other B.10. Non Core C. Rischio operativo C.1. Commercial Banking Italy 14.719.313 132.725 145.225 0 0 0 0 44.340.177 51.997.631 52.012.800 51.731.275 51.731.275 51.168.563 10.056.000 10.820.350 10.815.700 10.996.313 10.996.313 10.689.575 C.2. Commercial Banking Germany 5.137.863 7.048.100 5.954.013 6.123.413 6.037.113 5.414.988 C.3. Commercial Banking Austria 3.634.988 3.941.888 3.844.438 3.749.600 3.692.200 3.868.488 C.4. Poland 2.011.388 2.999.100 2.998.825 2.896.163 2.896.175 2.872.600 C.5.CEE 7.588.750 9.090.238 9.164.100 8.448.575 8.474.525 C.6. CIB 6.868.525 6.787.350 7.615.863 C.7. Asset Gathering 916.388 1.020.700 1.020.888 938.963 938.963 944.613 C.8. Asset Management 934.838 1.439.250 1.440.813 1.383.163 1.383.163 1.377.638 5.567.590 7.185.006 6.980.813 7.323.988 7.212.500 7.121.963 1.623.850 1.665.650 2.177.350 38.988.800 2.248.400 2.248.400 2.195.938 C.9. Other C.10. Non Core D. Integrazione per Floor 7.622.700 7.851.925 8.435.138 8.247.625 1. A partire dal primo trimestre 2014 il rischio di credito e controparte include sotto la categoria 'other' l'integrazione regolamentare (risk w eight 250%) calcolato sulle DTA e sulle partecipazioni significative non dedotte dal Common Equity Tier 1 capital (equivalente a circa €14mld) 2. In accordo con regolamentazione prudenziale Italiana (i.e. Circolare 263 di Banca d'Italia), fino a 1Q 2014 il requisito consolidato di capitale del Gruppo Unicredit per il rischio di mercato è stato calcolato come somma dei requisiti di capitale delle LEs incluse nel perimetro di consolidamento (senza eliminare transazioni intercompany). Con l'adozione della CCR questo approccio è stato modificato per permettere di prendere in considerazione l'effetto di diversificazione tra diverse LEs nel calcolo degli RWA di mercato di Gruppo. A partire da 2Q 2014, a seguito dell'autorizzazione di Banca d'Italia, UniCredit fattorizza nel calcolo del rischio di mercato consolidato l'effetto della diversificazione tra LEs, con l'esclusione di subsidiaries attive al di fuori di stati membri EU INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 154 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Requisiti di capitale Variazioni delle attività ponderate per il rischio Categorie (milioni di Euro) Movim enti nel prim o sem estre del 2014 TOTALE ATTIVITA' DI RISCHIO, esistenze iniziali 1 384.750 A. Variazioni relative a rischio di credito e di controparte 20.000 0 A.1. Acquisizioni (+)/ Cessioni (-) A.2. Effetto Tasso di Cambio A.3. Variazione in termini di esposizione A.4. Prociclicality -185 -2.007 388 A.5. Variazione dei modelli di rischio -1.470 A.6. Variazioni regolamentari 26.855 A.7. Altre variazioni -3.582 B. Variazioni relative a rischio di m ercato B.1. Variazioni regolamentari 1.625 -1.699 B.2. Evoluzione portafoglio 2.668 B.3. Altre variazioni C. Variazioni relative a rischio operativo TOTALE ATTIVITA' DI RISCHIO, rim anenze finali 656 -7.673 398.702 Note 1. "Floor Basilea I" (39mld€) non incluso Definizioni A.1. Acquisizioni (+)/ Cessioni (-): Acquisizioni/ Cessioni di controllate consolidate A.2. Effetto Tasso di Cambio Impatto dele fluttuazioni del tasso di cambio A.3. Variazione in termini di esposizione Impatto della variazione dell'esposizione allo stato di insolvenza sugli RWA A.4. Prociclicality Impatto della probabilità di insolvenza/ perdita in caso di insolvenza/ esposizione all'insolvenza data dalla riclassifica dei clienti dovuta a ricalibrazioni e migrazioni A.5. Variazione dei modelli di rischio Impatto di implementazione e variazioni di metodologie e modelli A.6. Variazioni regolamentari Impatto di regolamentazioni nuove/ aggiornate e di pareri da parte dell'Autorità di Vigilanza B.1. Variazioni regolamentari Impatto di regolamentazioni nuove/ aggiornate e di pareri da parte dell'Autorità di Vigilanza B.2. Evoluzione portafoglio variazioni dovute all'evoluzione delle attività e agli indicatori di mercato 155 I Requisito patrimoniale per rischio di mercato (migliaia di €) 30.06.2014 Rischio di posizione: - Attività incluse nel portafoglio di negoziazione ai fini di vigilanza 1.088.178 1.721.324 1.088.178 1.721.324 - Attività non incluse nel portafoglio di negoziazione ai fini di vigilanza - - 5.038 5.552 35.658 35.268 Rischio di regolamento per transazioni DVP Rischio di cambio Rischio sulle posizioni in merci - - 425.946 439.128 1.554.820 2.201.272 Rischio aggiustamento valutazione del merito creditizio - CVA Requisito patrimoniale per rischio di mercato 31.03.2014 Finanziamenti specializzati (migilia di €) V alo r e d ell' esp o siz io ne al 3 0 .0 6 .2 0 14 D ur at a r esid ua/ Giud iz io C at eg o r ie r eg o lament ar i 1 - f ort e Durata residua inferiore a 2,5 anni 47.603 Durata residua pari o superiore a 2,5 anni 2 - b uo no 3 - suf f icient e 4 - d eb o le 5 - d ef ault 190.815 333.959 234.007 44.524 325.731 Totale finanziam enti specializzati 30/06/2014 47.603 524.774 234.007 44.524 325.731 Totale finanziam enti specializzati 31/03/2014 68.946 606.806 181.463 74.383 293.330 (migliaia di €) Strumenti di capitale - metodo della ponderazione semplice C at eg o r ie Po nd er az io ni 3 0 .0 6 .2 0 14 3 1.0 3 .2 0 14 Strumenti di private equity detenuti informa sufficientemente diversificata 190% 139.070 Strumenti di capitale quotati sui mercati regolamentati 290% 33.006 38.665 Altri strumenti di capitale 370% 254.360 288.769 426.436 563.611 Totale strum enti di capitale 236.177 INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 156 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Requisiti di capitale Riclassificazione di attività finanziarie Le modifiche allo IAS 39 ed all’IFRS 7 “Riclassificazione delle attività finanziarie” approvate dallo IASB nel 2008 permettono, successivamente all’iscrizione iniziale, la riclassificazione di determinate attività finanziarie fuori dai portafogli “detenute per la negoziazione” e “disponibili per la vendita”. In particolare, possono essere riclassificate: • quelle attività finanziarie detenute per la negoziazione o disponibili per la vendita che avrebbero soddisfatto la definizione prevista dai principi contabili internazionali per il portafoglio crediti (se tali attività non fossero state classificate rispettivamente come detenute per la negoziazione o disponibili per la vendita alla rilevazione iniziale) se l’entità ha l’intenzione e la capacità di possederle nel prevedibile futuro o fino a scadenza; • ”solo in rare circostanze” quelle attività finanziarie detenute per la negoziazione che al momento della loro iscrizione non soddisfacevano la definizione di crediti. Nella tabella seguente sono riportati, suddivisi in base alle tipologie di strumenti finanziari ed ai portafogli interessati, il valore di bilancio ed il fair value al 30 giugno 2014 delle attività oggetto di riclassificazione nel secondo semestre 2008 e nel primo semestre 2009. Sono inoltre riportate le componenti reddituali relative a tali attività, distinguendo fra quelle che si sarebbero registrate se il trasferimento non fosse stato effettuato e quelle effettivamente registrate, nel conto economico o nel patrimonio netto. Tali componenti reddituali, al lordo delle imposte, sono ulteriormente distinte tra quelle “valutative”, comprensive di eventuali rettifiche di valore, e le “altre”, queste ultime comprensive degli interessi e degli utili/perdite da cessione generati dalle attività trasferite. L’effetto netto che si sarebbe quindi rilevato a conto economico nel primo semestre 2014 se non si fosse proceduto alle riclassificazioni sarebbe stato positivo per 315.865 migliaia di euro, mentre quello effettivamente rilevato è stato positivo per 80.853 migliaia di euro. 157 I Attività finanziarie riclassificate: valore contabile, fair value ed effetti sulla redditività complessiva COMPONENTI REDDITUALI IN ASSENZA DEL TRASFERIMENTO (ANTE IMPOSTE) TIPOLOGIA DI STRUMENTO FINANZIARIO (1) PORTAFOGLIO DI PROVENIENZA (2) PORTAFOGLIO DI DESTINAZIONE (3) A. Titoli di debito VALORE DI BILANCIO AL 30.06.2014 FAIR VALUE AL 30.06.2014 VALUTATIVE ALTRE VALUTATIVE ALTRE (4) (5) (6) (7) (8) (9) 4.599.529 4.796.713 227.836 66.864 (2.598) 75.186 9.050 9.050 582 246 462 397 182.741 186.577 (1.675) 3.156 - 2.936 Crediti verso banche 1.354.310 1.439.832 19.253 18.120 (3.654) 22.768 Crediti verso clientela 2.926.438 3.036.362 203.636 44.350 594 48.083 - - - - - - 126.990 124.892 6.040 992 - 1.002 - - - - - - Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie disponibili per la vendita Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie detenute sino alla scadenza Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie disponibili per la vendita Crediti verso banche Attività finanziarie disponibili per la vendita Crediti verso clientela B. Titoli di capitale Attività finanziarie detenute per la negoziazione COMPONENTI REDDITUALI REGISTRATE NELL'ESERCIZIO (ANTE IMPOSTE) Attività finanziarie disponibili per la vendita C. Finanziamenti - - - - - - 307.908 339.250 12.759 8.406 - 8.265 Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie disponibili per la vendita - - - - - - Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - - - - - Attività finanziarie detenute per la negoziazione Crediti verso banche 84.100 86.790 (19) 1.743 - 1.996 Attività finanziarie detenute per la negoziazione Crediti verso clientela 223.808 252.460 12.778 6.663 - 6.269 Attività finanziarie disponibili per la vendita Crediti verso banche - - - - - - Attività finanziarie disponibili per la vendita Crediti verso clientela - - - - - - - - - - - - D. Quote di O.I.C.R. Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie disponibili per la vendita Totale - - - - - - 4.907.437 5.135.963 240.595 75.270 (2.598) 83.451 Si precisa che i titoli di debito riclassificati nel portafoglio crediti verso clientela comprendono prodotti strutturati di credito (diversi dai contratti derivati e dagli strumenti finanziari contenenti derivati incorporati) per un valore di bilancio al 30 giungo 2014 di 2.432.821 migliaia di euro. INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 158 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Requisiti di capitale 159 I INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 160 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Rischio di credito I Rischio di credito Struttura e organizzazione L’organizzazione del rischio di credito in Capogruppo si articola su due livelli: • funzioni aventi responsabilità a livello di Gruppo; • funzioni aventi responsabilità a livello Paese. Le funzioni con responsabilità a livello di Gruppo sono: • il Group Credit Risk department che, con riferimento al rischio di credito, si articola nelle seguenti strutture: o Group Credit Risk Policies, a cui è attribuita – tra le altre – la seguente responsabilità: definire la normativa di Gruppo in materia di rischio di credito; definire, relativamente ai portafogli / segmenti di clientela Group-wide, il concept dei processi creditizi target; o Group Credit Risk Strategies, a cui sono attribuite - tra le altre- le seguenti responsabilità: definire strategie e limiti, svolgere attività di stress test ed analisi di portafoglio; monitorare il rischio di concentrazione creditizio attraverso limiti dedicati; o Group Credit Portfolio Management & Risk Reporting, a cui sono attribuite - tra le altre-le seguenti responsabilità: predisporre la reportistica necessaria al monitoraggio dell’andamento del portafoglio crediti del Gruppo; monitorare il portafoglio creditizio, valutandone la qualità complessiva e gestendo la qualità degli asset buckets più rischiosi; analizzare e monitorare il portafoglio Special Credit a livello consolidato; • il Group Credit Transactions department che, con riferimento al rischio di credito, si articola nelle seguenti strutture: o Group credit Committee Secretariat, responsabile per il supporto, l’organizzazione ed il coordinamento delle diverse fasi procedurali e dei flussi informativi per il processo di approvazione e di reportistica riguardante le attività del “Group Credit Committee”, il “Group Transactional Credit Committee” e del “Group Rating Committee”; o FIBS Credit Transactions responsabile per le controparti “Financial Institutions, Banks and Sovereigns” (FIBS) - tra le altre attività - di: fornire un parere esperto sulle proposte di credito formulate dalle Entità, operando in qualità di Group Competence Team; deliberare, nell’ambito dei poteri delegati, o proporre ai competenti organi deliberanti, le proposte di credito poste nei libri della Capogruppo; rilasciare, nell’ambito dei poteri delegati, o proporre ai competenti organi deliberanti, le Non Binding Opinion di Capogruppo sulle proposte creditizie sottoposte dalle Entità; o CIB & Large Credit Transactions, responsabile - tra le altre attività - di: per le controparti diverse da “Financial Institutions, Banks and Sovereigns” (FIBS), fornire un parere esperto sulle proposte creditizie di competenza del “Group Credit Committee” o del “Group Transactional Credit Committee”; fornire un parere esperto sulle transazioni LPAC (e.g. Project Finance, Acquisition & Leveraged Finance, ecc.); fornire un parere esperto sulle transazioni relative agli “Special Products” di tutto il Gruppo, operando in qualità di Group Competence Team; deliberare, nell’ambito dei poteri delegati, o proporre ai competenti organi deliberanti, le proposte di credito relative agli “Special Products” poste nei libri della Capogruppo (e.g. ABS, Securitization); fornire un parere esperto sulle proposte creditizie di restructuring e workout di competenza del “Group Credit Committee” o del “Group Transactional Credit Committee”; valutare la proposta di classificazione in restructuring/workout delle pratiche FIBS da sottoporre al “Group Credit Committee” o al “Group Transactional Credit Committee”; o Country Risk Analysis & Monitoring responsabile – tra le altre attività - di: analizzare e monitorare il rischio Paese; deliberare o raccogliere le proposte relative ai limiti cross-border da sottoporre alle competenti funzioni deliberanti; 161 • il Group Risks Control department che, con riferimento al rischio di credito, si articola nelle seguenti strutture: o Group Wide Credit Methodologies a cui è attribuita - tra le altre – la seguente attività: assicurare lo sviluppo, la gestione e la continua evoluzione dei modelli, strumenti di rating, strumenti per la misurazione del rischio di credito del portafoglio complessivo del Gruppo e metodologie per i rischi di credito; o Group Basel Program a cui è attribuita - tra le altre – la seguente attività: coordinare le attività di attuazione della regolamentazione di Basilea sul rischio di credito ed assicurare la relativa informativa agli Organi di governo aziendale e alle Autorità di Vigilanza; o Group Internal Validation a cui è attribuita - tra le altre – la seguente attività: convalidare, a livello di Gruppo, le metodologie per la misurazione del rischio di credito, i relativi processi e le componenti di IT e data quality, allo scopo di verificarne la rispondenza sia ai requisiti regolamentari che agli standard interni; o Group Rating Desk a cui sono attribuite - tra le altre - le seguenti attività: assegnare i rating ad alcune tipologie di controparti rilevanti (Top Banking e Top Corporate); deliberare, nell’ambito dei poteri delegati, o proporre agli organi deliberativi competenti sulle proposte di modifica di rating relative ai sistemi di rating Group-wide. A livello Paese, le attività di indirizzo e controllo del rischio di credito, nonché lo svolgimento delle attività “operative” (es. erogazione crediti, monitoraggio andamentale, ecc.) ricadono sotto la responsabilità dei CRO delle controllate. In UniCredit S.p.A., tali funzioni sono assolte dalle strutture organizzative dipendenti dal “CRO Italy”, che riporta al “Group CRO”, e in particolare: • CRO Italy Change Management and Support” responsabile per il perimetro Italia di UniCredit S.p.A. e per le attività svolte nel perimetro CRO Italy, della gestione dei progetti di area, del coordinamento dei rapporti con gli Organi di sorveglianza e di controllo relativamente a tematiche di competenza del perimetro CRO Italy, della pianificazione di budget ed analisi dei costi; • il Risk Management Italy department che svolge – tra l’altro – le attività di governo e di controllo dei rischi di credito relativi al perimetro di competenza del “Country Chairman Italy” (compresi i prodotti Consumer). Il department, con riferimento al rischio di credito, si articola nelle seguenti strutture: o Credit Risk Portfolio Analytics department a cui è attribuita - tra le altre – la seguente attività: monitorare e prevedere la composizione della rischiosità di portafoglio crediti in termini di qualità del credito, costo del rischio, RWA ed assorbimento di capitale per il perimetro UniCredit S.p.A. predisponendo la reportistica richiesta; o Credit Policies & Products Italy department a cui è attribuita - tra le altre – la seguente attività: definire le regole creditizie di processo/prodotto relative alla fase di erogazione, monitoraggio, restructuring e workout per il perimetro UniCredit S.p.A..; o Credit Risk Methodologies department a cui è attribuita - tra le altre – la seguente attività: definizione e gestione delle metodologie riguardanti la gestione del rischio di credito. Tali metodologie si riferiscono ai modelli per la misurazione del rischio di credito per tutti i segmenti di clientela; o Rating Desk Italy unit a cui è attribuita - tra le altre – la seguente attività: deliberare, nell’ambito dei poteri delegati, o proporre agli organi competenti in merito alle richieste di modifica del rating relative ai sistemi di rating locali per la misurazione del rischio di credito in capo ai segmenti imprese di UniCredit S.p.A.; • il Credit Underwriting department a cui sono attribuite - tra le altre - le seguenti attività: o coordinamento e gestione delle attività dei „”Regional Industry Team Leaders‟ (ad esclusione del RIT 6) e del “Territorial Credit Risk Underwriting”(ad esclusione del perimetro special portfolio; o corretto svolgimento delle attività di delibera dei RIT e del Territorial Credit Risk Underwriting; o coordinamento e gestione delle attività di erogazione del credito per la clientela UniCredit S.p.A. relativamente ai prodotti Consumer e Mortgages Non Banking; o attività preparatorie e amministrative per le pratiche da sottoporre all’Italian Transactional Credit Committee e all‟Italian Special & Transactional Credit Committee; • il Loan Administration department a cui sono attribuite - tra le altre - le seguenti attività: o presidio delle attività amministrative post-delibera creditizia/erogazione; o gestione del credito agevolato; o attività creditizie e amministrative relative ai Consorzi di garanzia; o coordinamento e gestione delle attività di post-erogazione relative ai prodotti Mortgages assicurando la qualità e l’integrità del patrimonio informativo e la minimizzazione dei rischi e deliberando le richieste pervenute nell’ambito delle proprie autonomie di delibera; o attività di consulenza ed assistenza tecnica giuridica in materia creditizia per il perimetro Italia, sia per il portafoglio performing che per quello non performing; Con riferimento al rischio di credito, si articola nelle seguenti strutture o Loan Administration Network; o Subsidized Loans; o Collateral and Personal Guarantees Administration Services; o Contracts Administration Services and Control; o Credit Advice Italy; INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 162 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Rischio di credito I • • • Lo Special Credit department a cui sono attribuite - tra le altre - le seguenti attività: o coordinare e gestire le attività di erogazione del credito per la clientela di UniCredit S.p.A. per il perimetro “special portfolio”; o gestire le attività di istruttoria, analisi creditizia e predisposizione della documentazione per le pratiche da sottoporre agli Organi deliberativi competenti; o di gestire il recupero dei crediti scaduti e non pagati, nonché le attività correlate, ivi compresa la classificazione a incaglio/ sofferenza nell’ambito delle deleghe stabilite; o presidio delle attività finalizzate al contenimento del costo del rischio di credito irregolare e problematico; o delibera nell’ambito dei poteri delegati, in merito a posizioni in ristrutturazione o a workout; Il department si articola nelle seguenti strutture: o Territorial Credit Risk Underwriting Special Portfolio Italy responsabile per il perimetro special portfolio, di gestire le attività di erogazione del credito per la clientela di UniCredit S.p.A. (compresa la gestione delle attività di erogazione di competenza del ‘Regional Industry Team” 6); o Restructuring & Workout Italy department, responsabile, con riferimento alla clientela o ai Gruppi Economici di qualunque segmento del perimetro Italia di UniCredit S.p.A. per il coordinamento e la conduzione delle attività di gestione delle posizioni in restructuring e workout, nonché della gestione delle attività amministrativo/contabili di competenza; o Special Credit Analytics & Control Management unit, responsabile per la valutazione del rispetto delle regole di gestione delle pratiche il cui recupero è curato dalla Banca nonché della pianificazione degli incassi attesi e del monitoraggio per il portafoglio a recupero gestito da servicer esterni; Restructuring Large Files responsabile, con riferimento a esposizioni superiori ad una determinata soglia: o per il coordinamento e la conduzione delle attività di gestione delle posizioni in restructuring, o monitorando anche il rispetto degli accordi previsti dal piano di ristrutturazione e degli eventuali covenants previsti; Il Credit Monitoring department a cui sono attribuite - tra le altre - le seguenti attività: o coordinare, indirizzare e gestire le attività di monitoraggio per tutta la clientela di UniCredit S.p.A., o gestire e recuperare i crediti scaduti e non pagati. Il department si articola nelle seguenti strutture: o Credit Monitoring Operations & Support” responsabile per il coordinamento e la supervisione delle attività nell’ambito del modello operativo del monitoraggio; o Central Credit Risk Monitoring Italy” responsabile per il perimetro di UniCredit S.p.A., ad esclusione del perimetro di competenza Individuals e dei prodotti Consumer, di coordinare ed indirizzare le attività di monitoraggio svolte dalle strutture territoriali esercitando l’attività di delibera in base alle vigenti normative; o Territorial Credit Risk Monitoring Italy” responsabile per il coordinamento e la gestione del monitoraggio del credito, per il perimetro Italia di UniCredit S.p.A. attraverso il monitoraggio andamentale delle posizioni; o “Customer Recovery” (Cu. Re.) responsabile di gestire e supportare i processi di monitoraggio, credit collection e classificazione a portafoglio problematico della clientela “Individuals”, “Small Business” e “Mid Enterprises”, come individuata dalla normativa vigente, ivi comprese tutte le valutazioni e decisioni relativamente a possibili soluzioni transattive o di rinegoziazione, garantendone l’efficacia ed efficienza operativa. Inoltre, con riferimento al rischio di credito sono attivi specifici comitati: • il “Group Credit Committee”, responsabile per la valutazione e la delibera per proposte creditizie di competenza, ivi incluse quelle a “restructuring” e “workout”, strategie rilevanti e azioni correttive da assumere (inclusa la classificazione dello stato laddove applicabile) per le posizioni “watchlist”, limiti specifici per operazioni connesse al mercato dei capitali di debito sul Trading Book, limiti all’esposizione per singolo emittente sul Trading Book; • il "Group Credit and Cross-Border Risks Committee”, responsabile del monitoraggio per i rischi di credito e crossborder a livello di Gruppo, per la presentazione al “Group Risk Committee” per approvazione o informativa, di strategie, policy, metodologie e limiti relativi ai rischi di credito e cross-border, nonché della reportistica periodica sul portafoglio e il profilo di rischio relativamente a detti rischi; • il "Group Transactional Credit Committee", responsabile con funzioni deliberanti, nell’ambito dei poteri delegati, (delibere e/o rilascio di pareri non vincolanti alle Entità del Gruppo), e/o funzioni consultive per le pratiche di competenza degli Organi Superiori, per proposte creditizie, comprese le posizioni in “restructuring” e “workout”; strategie ed azioni correttive rilevanti da intraprendere per posizioni in “watchlist”, limiti specifici per operazioni connesse al mercato dei capitali di debito, limiti all’esposizione per singolo emittente sul portafoglio di negoziazione; • l’ “Italian Transactional Credit Committee”, responsabile con funzioni deliberanti, nell’ambito dei poteri delegati, e/o consultive per pratiche competenza degli Organi Superiori, in merito a controparti di UniCredit S.p.A. (ad esclusione di controparti FIBS) per proposte creditizie (incluse le posizioni in “restructuring” e “workout”), stato di classificazione delle posizioni, strategie ed azioni correttive da intraprendere per le posizioni in “watchlist”, operazioni inerenti il credito su pegno nonché per il rilascio di pareri non vincolanti per le Entità Italiane del Gruppo; • il “Group Rating Committee”, responsabile di assumere decisioni e/o rilasciare pareri non vincolanti alle Entità del Gruppo sulle proposte di modifica del rating; • l’ “Italian Special & Transactional Credit Committee”, responsabile, nell’ambito dei poteri delegati, della valutazione e approvazione o emissione di parere consultivo per pratiche di competenza di Organi superiori, delle posizioni in restructuring e a workout nonché delle posizioni di clienti gestiti dal department “Special Credit Italy”. 163 Governance e policies I rapporti tra la Capogruppo e le Entità del Gruppo che esercitano attività creditizia, sono disciplinati da specifiche disposizioni di governance che assicurano alla Capogruppo stessa il ruolo di direzione, supporto e controllo, in particolare nelle seguenti aree di attività: politiche creditizie, strategie creditizie, sviluppo dei modelli, validazione dei sistemi di rating, rischio di concentrazione creditizia, rilascio di prodotti creditizi, monitoraggio e reportistica del rischio creditizio di portafoglio. In particolare, le Entità del Gruppo sono tenute a richiedere alla funzione di Group Risk Management apposito parere anteriormente alla concessione/riesame di linee di credito nei confronti di singole controparti/gruppi economici, qualora le medesime linee eccedano predeterminate soglie di importo, anche in riferimento all’obbligo di osservanza dei limiti di concentrazione dei rischi creditizi, da porre in relazione al patrimonio di vigilanza. In conformità al ruolo attribuito dalla governance aziendale alla Capogruppo, e specificamente alla funzione Group Risk Management, le “General Group Credit Policies”, disposizioni generali relative allo svolgimento dell'attività creditizia a livello di Gruppo, dettano le regole ed i principi volti ad indirizzare, disciplinare ed omogeneizzare la valutazione e la gestione del rischio di credito, in linea con i requisiti regolamentari e la best practice di Gruppo. Le disposizioni di carattere generale sono integrate da policy che disciplinano specifiche tematiche (area di business, segmento di attività, tipologia di controparte/transazione, ecc.). Tali documenti si distinguono in due categorie: • policy dedicate a tematiche considerate “Group-wide”, sviluppate dalla Capogruppo e indirizzate a tutte le Entità. Alcuni esempi sono le policy concernenti la clientela FIBS (“Financial Institutions, Banks and Sovereigns”), i limiti Paese, le operazioni di Project Finance e Acquisition & Leveraged Finance, la gestione del collaterale nelle operazioni derivate OTC, pronti contro termine e prestito di titoli, la valutazione, il monitoraggio e la gestione dei limiti di rischio di sottoscrizione per il portafoglio oggetto di sindacazione, le operazioni di “Commercial Real Estate Financing” (CREF) e “Structured Trade and Export Finance (STEF)”; • policy sviluppate a livello locale da singole Entità. Tali documenti dettagliano le regole creditizie riferite ad alcune aree geografiche, Entità controllate, ecc., qualora richieste dalle peculiarità del mercato locale, e hanno validità nel rispettivo perimetro di competenza. A livello di singola Entità e di Capogruppo (qualora necessario), le policy sono ulteriormente dettagliate tramite Istruzioni Operative, che declinano regole e istruzioni specifiche per l’operatività quotidiana. Le policy creditizie hanno di norma un approccio di tipo “statico” e sono aggiornate all’occorrenza. Pertanto sono da integrare con le Strategie creditizie che, aggiornate con frequenza almeno annuale, definiscono con quali clienti / prodotti, in quali segmenti industriali e aree geografiche, l’Entità / il Gruppo intende sviluppare il proprio business creditizio. Metodologie di gestione e misurazione Generalmente, il rischio di credito rappresenta il rischio di incorrere in una perdita di valore, riferita ad un'esposizione creditizia, derivante da un inatteso deterioramento del merito di credito della controparte. Ai fini della sua misurazione, il rischio di credito è definito come il rischio di incorrere in perdite derivanti dalla possibilità che una controparte, beneficiaria di un finanziamento ovvero emittente di un'obbligazione finanziaria (obbligazione, titolo, ecc.), non sia in grado di adempiere ai relativi impegni (rimborso a tempo debito degli interessi e/o del capitale o di ogni altro ammontare dovuto (rischio di default)). In senso più ampio, il rischio di credito può essere definito anche come la perdita potenziale riveniente dal default del prenditore / emittente o da un decremento del valore di mercato di un'obbligazione finanziaria, a causa del deterioramento della sua qualità creditizia. Su quest’ultimo aspetto il Gruppo sta esplorando nuovi approcci che considerino la componente di rischio di credito del banking book soggetta a variazioni di valore. La misurazione del rischio di credito viene effettuata sia a livello di singola controparte / transazione, sia a livello dell’intero portafoglio. Gli strumenti ed i processi a supporto dell’attività creditizia nei confronti di singoli prenditori, tanto nella fase di erogazione quanto in quella di monitoraggio, comprendono il processo di assegnazione del rating, differenziato in base alle peculiari caratteristiche dei differenti segmenti di clientela / prodotto, al fine di assicurare il massimo livello di efficacia. La valutazione del merito creditizio di una controparte, in sede di esame della proposta di affidamento, scaturisce dal processo di analisi dei dati finanziari e di quelli qualitativi (posizionamento competitivo dell'azienda, struttura societaria ed organizzativa, ecc.), caratteristiche geo-settoriali, comportamentali a livello di Entità e di sistema bancario (ad es. Centrale dei rischi), al fine di pervenire all'assegnazione di un rating, da intendersi quale definizione della “probabilità di default” (PD) della controparte medesima, con un orizzonte temporale di un anno. INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 164 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Rischio di credito I Il monitoraggio sistematico è incentrato sulla cosiddetta “gestione andamentale” che, sulla base di tutte le informazioni disponibili, di fonte interna ed esterna, esprime un punteggio (“scoring”) che rappresenta una valutazione sintetica di rischiosità di ciascun cliente monitorato. Tale punteggio è ottenuto grazie ad una funzione statistica che sintetizza le informazioni a disposizione, tramite un insieme di variabili rivelatesi significative nell’individuare, nel lasso temporale dei dodici mesi, l’evento del “default”. Il rating interno o il grado di rischiosità assegnata alla controparte / transazione, entra nel calcolo dei livelli deliberativi; vale a dire che, a parità di importi da erogare, le deleghe di poteri conferite per l'esercizio dell'attività creditizia ai competenti Organi si riducono progressivamente in funzione dell'accentuarsi della rischiosità del cliente. Il modello organizzativo adottato prevede l’esistenza di una funzione dedicata, indipendente dalle funzioni commerciali e di erogazione, cui è assegnata la responsabilità di gestire l’attuazione di un processo cosiddetto di override, cioè dell’eventuale correzione del giudizio automatico espresso dal modello. Il merito di credito di ciascuna controparte viene rivisto almeno su base annuale, tenendo in considerazione le nuove informazioni acquisite. Ogni controparte è valutata nell’ambito anche dell'eventuale gruppo di appartenenza considerando, di regola, il teorico rischio massimo dell’intero gruppo economico. Oltre alle metodologie riassunte nei sistemi di rating, la funzione Risk Management utilizza modelli di portafoglio in grado di misurare il rischio di credito a livello aggregato e, nel contempo, di individuare il contributo di singole porzioni di portafoglio o singole controparti alla posizione di rischio complessiva. I parametri di misurazione del rischio di credito a livello di portafoglio sono fondamentalmente tre, calcolati e valutati su un orizzonte temporale di dodici mesi: • Expected Loss (EL); • Credit Value at Risk (Credit VaR); • Expected Shortfall (ES). Al fine di individuare il Credit VaR a livello di portafoglio, viene specificata la distribuzione delle perdite a livello dello stesso; questa è costituita dalle probabilità di ottenere differenti valori di perdita su un determinato orizzonte temporale (“discrete loss case”). Il valore di perdita associato alla relativa probabilità è dato dal prodotto della percentuale di perdita in caso di default (LGD) e le esposizioni in default (EAD) dei singoli obbligati, considerando le correlazioni tra i default. La perdita attesa (EL) costituisce il valore della perdita media a livello di portafoglio aggregato, dovuto al potenziale manifestarsi dell’inadempienza degli obbligati. La perdita attesa a livello di portafoglio è data dalla somma delle perdite attese dei singoli obbligati, che possono essere determinate attraverso il prodotto di PD x LGD x EAD, ed è indipendente dalle correlazioni tra i default a livello di portafoglio. La perdita attesa è di norma computata come componente di costo. Il Value at Risk rappresenta la soglia monetaria di perdita superata solo per un prefissato valore di probabilità (VaR con livello di confidenza 1-α). Il Capitale Economico è derivato dal Value at Risk sottraendone la perdita attesa ed è un input per la determinazione del Capitale Interno a copertura delle perdite potenziali derivanti da tutte le fonti di rischio. Il VaR è ampiamente utilizzato quale misura del rischio di portafoglio ma non fornisce alcuna informazione concernente le perdite potenziali nel caso in cui i limiti di VaR siano superati. Tale indicazione è invece fornita dall’ “Expected Shortfall” (ES) che rappresenta il valore atteso delle perdite che eccedono la soglia di VaR. Il Credit VaR di portafoglio e l’ES dipendono significativamente dalla correlazione tra i default e possono essere ridotti attraverso un’adeguata diversificazione del portafoglio. I modelli di portafoglio creditizio forniscono misure di capitale economico riallocato sulle singole controparti componenti i portafogli esaminati e sono alla base delle misure di performance rettificate per il rischio. Le misure di capitale economico (basate sul Credit VaR) rappresentano, inoltre, un input fondamentale per la predisposizione ed applicazione delle strategie creditizie, per l’analisi dei limiti creditizi e di concentrazione dei rischi. Il motore di calcolo del capitale economico è uno degli strumenti altresì utilizzato per analisi di stress testing sul portafoglio creditizio, partendo da variabili macroeconomiche che influenzano i diversi segmenti di clientela per Paese, dimensione, ecc. Tutti i sopra citati parametri di rischio sono soggetti ad una validazione iniziale e ad un regolare processo di monitoraggio, con riferimento a ciascun sistema di rating, in tutte le sue componenti: modelli, processi, sistemi IT e data quality. La finalità è di attestare la conformità dei sistemi, unitamente a quella di porre in evidenza aree di possibile miglioramento, così come eventuali disallineamenti nelle metodologie che possano comportare rischi di non perfetta comparabilità nelle misure prodotte. Anche il modello interno di Credit VaR è oggetto di valutazione nell’ambito della validazione del Secondo Pilastro di Basilea II. Il calcolo del capitale economico creditizio è disponibile su un’unica piattaforma tecnologica (“CPM”) e con una comune metodologia per le strutture di holding e per diverse partecipate di UniCredit Group. Il progetto di estensione del CPM (roll out) nelle partecipate dell’area CEE ha permesso di coprire le principali geografie del Gruppo. 165 Per la misurazione dell’efficacia delle cartolarizzazioni nel trasferimento del rischio di credito è stato sviluppato un applicativo (Structured Credit Risk Analyzer) in grado di simulare le perdite dei portafogli sottostanti le cartolarizzazioni (collateral portfolios) e allocarle alle tranches che costituiscono il passivo delle operazioni di cartolarizzazione, sia nelle operazioni sintetiche (in cui il rischio di credito è trasferito tramite derivati di credito) che in quelle in cui vi è una cessione degli attivi. Strategie creditizie e Rischio di Concentrazione Le Strategie Creditizie di Gruppo rappresentano un efficace strumento di governo del rischio di credito, contribuendo alla definizione degli obiettivi di Budget in coerenza con il Risk Appetite del Gruppo, di cui sono parte integrante. Esse costituiscono inoltre uno strumento gestionale in quanto traducono in forma concreta le metriche definite all’interno del Risk Appetite. Prendendo in considerazione lo scenario macroeconomico e creditizio, l’outlook a livello di settore economico, nonché le iniziative/strategie di business, le Strategie Creditizie forniscono un insieme di linee guida e di target operativi rivolti ai Paesi e ai segmenti di business in cui il Gruppo opera, con la finalità di identificarne il profilo di rischio e di consentirne una crescita ad esso coerente. In riferimento alla gestione del rischio del portafoglio crediti di Gruppo, particolare rilevanza è posta al rischio di concentrazione creditizio. Tale rischio di concentrazione, coerentemente con la definizione fornita dalla normativa di Basilea II, si configura come una singola esposizione o un gruppo di esposizioni tra di loro correlate, potenzialmente in grado di produrre perdite tali da minacciare la solidità del Gruppo o la sua capacità di proseguire nello svolgimento della normale operatività. Il Gruppo UniCredit, in conformità con il quadro regolamentare delineato dal Comitato di Basilea (Secondo Pilastro), si è dotato di politiche e sistemi di controllo per individuare, misurare e monitorare il rischio creditizio di concentrazione: • verso singole controparti o gruppi di controparti collegate (Singoli Prenditori/Gruppi Economici); • verso controparti appartenenti allo stesso settore economico (Industry). Le simulazioni di stress test costituiscono parte integrante della definizione delle Strategie Creditizie. Con l’utilizzo degli stress test si effettuano le stime di alcuni parametri di rischio tra cui la probabilità di default (PD), la Perdita Attesa (EL), il capitale economico e il Risk Weighted Asset (RWA), nell’ipotesi di scenari macroeconomici e finanziari avversi. I parametri sottoposti a stress test sono utilizzati non solo per fini regolamentari (relativamente al Primo e Secondo Pilastro di Basilea), ma anche quali indicatori gestionali di vulnerabilità di un portafoglio riferibile a una società del Gruppo, a una linea di business, a una specifica area/settore/gruppo economico o ad altro raggruppamento rilevante, nella condizione di una fase negativa del ciclo economico. In conformità alle disposizioni regolamentari, gli stress test sono effettuati con cadenza regolare su scenari di stress aggiornati e comunicati sia all’Alta Direzione sia all’Organo di Vigilanza. In aggiunta alle attività ordinarie, simulazioni ad hoc sono effettuate a fronte di specifiche richieste da parte dell’Organo di Vigilanza. Strumenti di attenuazione del rischio di credito Il Gruppo utilizza una pluralità di tecniche di mitigazione del rischio di credito volte a ridurre le perdite potenziali derivanti dall’attività creditizia nell’eventualità di default dell’obbligato principale. In tale ambito ed in conformità alla “International Convergence of Capital Measurement and Capital Standards - A Revised Framework” (Basilea II), il Gruppo è fortemente impegnato a soddisfare tutti i requisiti necessari alla corretta applicazione delle tecniche di Credit Risk Mitigation (CRM) in relazione ai differenti approcci adottati – Standardizzato, IRB Foundation (F-IRB) o IRB Avanzato (A-IRB) - ai fini sia gestionali interni sia del loro riconoscimento per il calcolo dei requisiti patrimoniali. Con specifico riferimento alle tecniche di mitigazione del rischio, sono in vigore linee guida generali di Gruppo emesse dalla Capogruppo al fine di definire regole e principi comuni per l’indirizzo, il governo e la gestione standardizzata delle tecniche di mitigazione del rischio in linea con i principi di Gruppo, le best practice e in conformità con i requisiti regolamentari in materia. Ad integrazione delle linee guida generali sulle tecniche di mitigazione del rischio, le singole Entità hanno emanato normative interne, specificando processi, strategie e procedure per la gestione delle garanzie. In particolare tali normative dettagliano le regole per l’ammissibilità, la valutazione e la gestione delle garanzie, assicurandone la validità, l’opponibilità giuridica, la tempestività di realizzo in conformità con il sistema giuridico locale di ciascun Paese. Le singole Entità hanno inoltre realizzato attività di verifica sulla gestione delle garanzie e verifiche sulla conformità delle tecniche di mitigazione del rischio in particolare nell’ambito dei processi di applicazione dei sistemi di rating interni, per verificare la presenza di una documentazione adeguata e di procedure formalizzate per l’utilizzo delle tecniche di mitigazione del rischio ai fini del calcolo del capitale regolamentare. INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 166 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Rischio di credito I Secondo la policy creditizia, le garanzie - reali o personali - possono essere acquisite solo come supporto sussidiario del fido e non devono essere intese come elementi sostitutivi dell’autonoma capacità di rimborso del debitore principale. Per tale ragione, oltre alla più ampia analisi del merito creditizio e dell’autonoma capacità di rimborso del debitore principale, esse sono oggetto di specifica valutazione ed analisi per il ruolo di fonte sussidiaria di rimborso dell’esposizione debitoria. Le principali tipologie di garanzie reali utilizzate a supporto del credito dalle Entità del Gruppo sono principalmente le immobiliari, sia residenziali che commerciali, le garanzie finanziarie (inclusi i depositi in contante, le obbligazioni, azioni e quote di organismi di investimento collettivo in valori mobiliari (OICVM)). Altri tipi di garanzie reali (pegno su merci o su crediti e polizze vita) sono meno comuni. Il Gruppo si avvale, inoltre, di accordi bilaterali di netting per operazioni di derivati (tramite la sottoscrizione di accordi ISDA e CSA), pronti contro termine e prestito titoli. Il sistema di gestione delle tecniche di mitigazione del rischio di credito è parte integrante del processo di approvazione e monitoraggio del credito, che supportano ampiamente i controlli di qualità, la valutazione delle garanzie e la corretta categorizzazione ai fini di stima della LGD. Controlli e relative responsabilità sono debitamente formalizzati e documentati in norme interne e procedure operative. Inoltre sono stati implementati processi per il presidio di tutte le informazioni utili all'identificazione e la valutazione delle garanzie ed il loro corretto inserimento nei sistemi. Nel processo di acquisizione delle garanzie il Gruppo attribuisce particolare rilevanza ai processi e al sistema dei controlli per il rispetto dei requisiti legali (“certezza giuridica”) dei contratti, nonché alla valutazione della congruità della garanzia e, nel caso delle garanzie personali, della solvibilità e del profilo di rischio del fornitore di protezione. Per le garanzie reali il processo di valutazione è governato da principi prudenziali, sia con riferimento all’utilizzo di valori di riferimento “di mercato” che all’applicazione di opportuni scarti al fine di evitare che in caso di escussione si verifichino perdite inattese. I processi di monitoraggio delle garanzie sono volti ad assicurare il mantenimento fino alla scadenza dei requisiti di ammissibilità, sia generali sia specifici, previsti dalle policy creditizie, dalla normativa interna e dai requisiti dell’Organo di Vigilanza in materia. Attività di reporting e di monitoraggio L’obiettivo fondamentale delle attività di reportistica e monitoraggio del portafoglio creditizio, effettuate dalla funzione Group Risk Management, è quello di analizzare le principali componenti del rischio di credito (quali i valori di EAD (Esposizione al Default), EL (Expected Loss), migrazioni, costo del rischio, ecc.), al fine di adottare tempestivamente tutte le possibili contromisure a livello di portafoglio complessivo, parziale o di singole controparti. La funzione Group Risk Management è responsabile della reportistica attinente al rischio di credito a livello di portafoglio consolidato, sia su base periodica sia sulla base di richieste ad hoc (da parte dell’Alta Direzione, dell’Autorità di Vigilanza o da parte di controparti esterne quali agenzie di rating), con l’obiettivo di analizzare le principali componenti di tale rischio e la loro evoluzione temporale, onde poter cogliere tempestivamente eventuali sintomi di deterioramento e, quindi, intraprendere opportune iniziative correttive. L’andamento del portafoglio di rischio di credito viene analizzato con riferimento ai principali drivers (quali la crescita e gli indicatori dei parametri di rischio), ai diversi segmenti di clientela, alle realtà locali, ai settori industriali, nonché all’andamento del portafoglio in default e alla relativa copertura. Le attività di portfolio reporting a livello di Gruppo sono condotte in stretta collaborazione con i CRO (Chief Risk Officer) delle singole Entità e i Credit Risk Portfolio Managers che, all’interno del rispettivo perimetro, implementano le loro specifiche attività di reporting. Con decorrenza dal 2014, le attività di reporting e monitoraggio sono state attribuite a due diverse Unità' organizzative, all’interno del Department di "Group Credit and Integrated Risks". L’Unità di “Group Credit Risk MIS & Reporting”, è responsabile di definire il framework di Gruppo per la reportistica sui rischi, di produrre la reportistica standard/ricorrente in materia di rischio di credito e di large files. Costituisce un’interfaccia con il department “PF&A” per i controlli di secondo livello sulle segnalazioni di vigilanza. Inoltre, è responsabile di perseguire strategie di unificazione delle piattaforme MIS e di promuovere l’utilizzo di strumenti di business intelligence a livello di Gruppo. L’Unità “Risks Assessment & Monitoring”, invece, è responsabile di analizzare e monitorare la composizione e la rischiosità del portafoglio crediti per le principali metriche di rischio di credito a livello di Gruppo/LEs/Divisione, fornendo così alle competenti funzioni di PF&A gli elementi utili per evidenziare gli scostamenti rispetto al “budget/forecast”, e di produrre le analisi periodiche volte a fornire al Top Management una visione integrata dei rischi di Gruppo, nonché le analisi per le Agenzie di Rating, gli Investitori e richieste “ad hoc” provenienti da Enti/Organismi esterni. 167 Già a partire dal 2011 e del 2012 le attività di reporting erano state affinate grazie ad un’intensa attività di fine tuning dei processi per la raccolta e il consolidamento dei dati. È’ stato così possibile conseguire un significativo miglioramento in termini di qualità delle informazioni rappresentate e dei processi a supporto dei report consolidati quali, ad esempio, l’ERM Enterprise Risk Management Report, nonché’ il “Risk Assessment” indirizzati all’Alta Direzione aziendale. Inoltre, le unità dedicate al reporting nell’ambito dei portafogli e dei settori di attività hanno contribuito a monitorare le posizioni esposte a rischio di credito all’interno dei propri perimetri di competenza. L’intera attività di monitoraggio che è finalizzata a individuare e a reagire in modo tempestivo a possibili deterioramenti della qualità del credito delle controparti, invece, è stata ulteriormente rafforzata con strutture dedicate del Group Risk Management che si occupano della reportistica volta ad analizzare le principali componenti di tale rischio e la loro evoluzione temporale, al fine di poter cogliere tempestivamente eventuali sintomi di deterioramento e, quindi, intraprendere opportune azioni correttive. INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 168 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Rischio di credito I Rischio di credito: rettifiche Definizioni di esposizioni deteriorate Secondo le regole Banca d’Italia, le esposizioni deteriorate sono classificate nelle seguenti categorie: • sofferenze - individuano l’area dei crediti formalmente deteriorati, costituiti dall’esposizione verso clienti che versano in uno stato di insolvenza anche non accertato giudizialmente o in situazioni equiparabili. La valutazione avviene generalmente su base analitica ovvero, in caso di importi non significativi singolarmente, su base forfetaria per tipologie di esposizioni omogenee; • incagli - definiscono quell’area creditizia in cui ricadono i rapporti verso soggetti che si trovano in temporanea difficoltà, che si prevede possa essere rimossa in un congruo periodo di tempo. Tra gli incagli sono incluse inoltre le esposizioni, non classificate in sofferenza e concesse a soggetti diversi dalle amministrazioni pubbliche, per le quali risultino soddisfatte entrambe le seguenti condizioni: o siano scadute e non pagate in via continuativa da oltre 270 giorni (ovvero da oltre 150 o 180 giorni per le esposizioni di credito al consumo rispettivamente di durata originaria inferiore o pari e superiore a 36 mesi); o l’importo complessivo delle esposizioni di cui al punto precedente e delle altre quote scadute da meno di 270 giorni verso il medesimo debitore, sia almeno pari al 10% dell’intera esposizione verso tale debitore. Gli incagli sono valutati analiticamente quando particolari elementi lo consiglino ovvero applicando analiticamente percentuali determinate in modo forfetario su basi storico/statistiche nei restanti casi; • esposizioni ristrutturate - rappresentano le esposizioni nei confronti di controparti con le quali sono stati conclusi accordi che prevedono la concessione di una moratoria al pagamento del debito e la contemporanea rinegoziazione delle condizioni a tassi inferiori a quelli di mercato, la conversione di parte dei prestiti in azioni (“debt to equity swap”) e/o eventuali rinunce in linea capitale; sono valutati analiticamente, ricomprendendo nelle svalutazioni l’onere attualizzato riveniente dall’eventuale rinegoziazione del tasso a condizioni inferiori al tasso contrattuale originario. Le esposizioni ristrutturate possono essere riclassificate tra i crediti non deteriorati solo dopo che siano trascorsi almeno due anni dalla data di stipula dell’accordo di ristrutturazione e solo a seguito di delibera dei competenti organi aziendali sull’avvenuto recupero delle condizioni di piena solvibilità da parte del debitore e sulla mancanza di insoluti su tutte le linee di credito in essere. Le rinegoziazioni di crediti che prevedano la loro cancellazione in cambio di azioni attraverso operazioni di “debt to equity swap” comportano, precedentemente all’esecuzione dello scambio, la valutazione dei crediti in oggetto in funzione degli accordi di conversione stipulati alla data di redazione del bilancio. Per le modalità di determinazione del fair value delle azioni rivenienti da tali operazioni ai fini della loro rilevazione iniziale si veda la Parte A.3 del bilancio consolidato. Le eventuali differenze negative tra il valore dei crediti e quello delle azioni così determinato è rilevato a conto economico tra le rettifiche di valore. Per le informazioni sulle esposizioni rinegoziate (c.d. forborn exposures) si veda anche la Parte E – Sezione 1 – Rischio di credito – Informativa relativa alle esposizioni rinegoziate del bilancio consolidato; • esposizioni scadute - rappresentano l’intera esposizione nei confronti di controparti, diverse da quelle classificate nelle precedenti categorie, che alla data di riferimento presentano crediti scaduti o sconfinanti da oltre 90 giorni nonché i requisiti fissati dalla normativa prudenziale (cfr. Circolare Banca d’Italia n. 263 del 27 dicembre 2006 “Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche” ) per l’inclusione degli stessi nelle “esposizioni scadute” (banche standardizzate) ovvero delle “esposizioni in default” (banche IRB). L’esposizione complessiva viene rilevata qualora, alla data di riferimento: • la quota scaduta e/o sconfinante; oppure: • la media delle quote scadute e/o sconfinanti, rilevate su base giornaliera nell’ultimo trimestre precedente, sia pari o superiore al 5% dell’esposizione stessa. Le esposizioni scadute sono valutate in modo forfetario su basi storico/statistiche, applicando laddove disponibile la rischiosità rilevata dall’appropriato fattore di rischio utilizzato ai fini di Basilea 2 (“perdita in caso di inadempienza” – o LGD Loss given default). La valutazione collettiva riguarda portafogli di attività per i quali non siano stati riscontrati singolarmente elementi oggettivi di perdita: a tali portafogli è attribuita, secondo la metodologia di seguito descritta, una perdita verificata latente misurabile anche tenendo conto dei fattori di rischio utilizzati ai fini dei requisiti di Basilea 2. 169 Descrizione delle metodologie adottate per determinare le rettifiche di valore I crediti sono costituiti da attività finanziarie non derivate verso clientela e verso banche, con pagamenti fissi o determinabili e che non sono quotate in un mercato attivo. I crediti sono iscritti alla data di sottoscrizione del contratto, che normalmente coincide con la data di erogazione alla controparte. Tali voci comprendono anche titoli di debito aventi le medesime caratteristiche od oggetto di riclassificazione di portafoglio secondo le regole previste dallo IAS 39 e i valori netti riferiti alle operazioni di leasing finanziario di beni “in costruendo” e di beni in attesa di locazione finanziaria, i cui contratti abbiano le caratteristiche di “contratti con trasferimento dei rischi”. Dopo l’iniziale rilevazione al fair value, che di norma corrisponde al corrispettivo pagato comprensivo dei costi e ricavi di transazione che sono direttamente attribuibili all’acquisizione o all’erogazione dell’attività finanziaria (ancorché non ancora regolati), i crediti sono valutati al costo ammortizzato, utilizzando il criterio dell’interesse effettivo, eventualmente rettificato al fine di tener conto di riduzioni/riprese di valore risultanti dal processo di valutazione. Gli utili (o le perdite) su creditisono rilevati nel conto economico: • quando l’attività finanziaria in questione è eliminata, alla voce 100.a) “Utili (perdite) da cessione di crediti”; ovvero: • quando l’attività finanziaria ha subito una riduzione di valore, alla voce 130.a) “Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti”. Gli interessi sui crediti erogati sono classificati alla voce 10. “Interessi attivi e proventi assimilati” e sono iscritti in base al criterio del tasso di interesse effettivo pro rata temporis lungo la durata del credito. Gli interessi di mora sono contabilizzati a conto economico al momento dell’eventuale incasso. I crediti sono sottoposti ad una ricognizione volta ad individuare quelli che, a seguito del verificarsi di eventi occorsi dopo la loro iscrizione, mostrino oggettive evidenze di una possibile perdita di valore. Tali crediti deteriorati sono rivisti ed analizzati periodicamente, almeno una volta all’anno. Un credito è considerato deteriorato quando si ritiene che, probabilmente, non si sarà in grado di recuperarne l’intero ammontare, sulla base delle condizioni contrattuali originarie, o un valore equivalente. I criteri per la determinazione delle svalutazioni da apportare ai crediti si basano sull’attualizzazione dei flussi finanziari attesi per capitale ed interessi; ai fini della determinazione del valore attuale dei flussi, gli elementi fondamentali sono rappresentati dall’individuazione degli incassi stimati, delle relative scadenze e del tasso di attualizzazione da applicare. L’importo della perdita, infatti, per le esposizioni deteriorate classificate come sofferenze, incagli e ristrutturate, secondo le categorie più avanti specificate, è ottenuto come differenza tra il valore di iscrizione e il valore attuale degli stimati flussi di cassa, scontati al tasso di interesse originario dell’attività finanziaria. Nei casi in cui il tasso di interesse originario di un’attività finanziaria oggetto di attualizzazione non sia reperibile, oppure il suo reperimento sarebbe eccessivamente oneroso, si è applicato il tasso medio rilevato sulle posizioni aventi caratteristiche simili ma non deteriorate nell’anno in cui si è verificato il deterioramento originario dell’attività considerata. Per tutte le posizioni a tasso fisso il tasso così determinato è mantenuto costante anche negli esercizi seguenti. I tempi di recupero sono stimati sulla base delle scadenze eventualmente concordate con i debitori ovvero di business plan o di previsioni basate sull’esperienza storica dei recuperi osservati per classi omogenee di finanziamenti, tenuto conto della forma tecnica, della localizzazione geografica, della tipologia di garanzia e di altri eventuali fattori ritenuti rilevanti. Ogni cambiamento successivo nell’importo o nelle scadenze dei flussi di cassa attesi, che produca una variazione negativa rispetto alle stime iniziali, determina la rilevazione di una rettifica di valore alla voce di conto economico 130.a) “Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di crediti”. Le rettifiche di valore su esposizioni deteriorate sono classificate come specifiche nella citata voce di conto economico anche quando la metodologia di calcolo è di tipo forfetario/statistico, secondo quanto precisato nel precedente capitolo. Qualora vengano meno i motivi che hanno determinato le rettifiche di valore e tale valutazione sia oggettivamente riconducibile ad un evento occorso dopo la rettifica stessa, viene appostata alla medesima voce di conto economico una ripresa di valore, nel limite massimo del costo ammortizzato che si sarebbe determinato in assenza di precedenti svalutazioni. L’eliminazione integrale di un credito è effettuata quando lo stesso è considerato irrecuperabile o è stralciato nella sua interezza. Le cancellazioni sono imputate direttamente alla voce 130.a) “Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di crediti” di conto economico e sono rilevate in riduzione della quota capitale del credito. Recuperi di parte o di interi importi precedentemente cancellati sono iscritti alla medesima voce. Le rinegoziazioni di crediti che prevedano la loro cancellazione in cambio di azioni attraverso operazioni di debt/equity swap comportano, nell'intervallo temporale precedente all’esecuzione dello scambio, la valutazione dei crediti in oggetto in funzione degli accordi di conversione stipulati alla data di redazione del bilancio. Le eventuali differenze negative tra il valore dei crediti ed il fair value delle azioni è rilevato a conto economico tra le rettifiche di valore. INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 170 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Rischio di credito I Informativa relativa alle esposizioni creditizie rinegoziate e nuove definizioni EBA relative ai crediti deteriorati In relazione al documento ESMA n. 2012/853 del 20 dicembre 2012 in materia di informazioni da rendere nel bilancio IFRS delle istituzioni finanziarie in merito alle esposizioni rinegoziate e successive raccomandazioni ESMA in tema, si precisa che l’individuazione del portafoglio in oggetto rileva al fine di consentire: • tempestività di azione: con un solido ed efficace processo di monitoraggio e di reportistica, la tempestiva segnalazione di un possibile deterioramento della qualità del credito permette al Gruppo di porre prontamente in atto sia le necessarie attività finalizzate ad un’eventuale rinegoziazione sia le misure gestionali restrittive in una fase antecedente al potenziale “default” e finalizzate al ridimensionamento dell’entità del rischio; ogni attività finalizzata ad una possibile rinegoziazione ha come obiettivo la tempestiva identificazione e di conseguenza la corretta gestione delle esposizioni che presentano un aumentato rischio di credito, nella fase in cui la Banca non ha ancora intrapreso gli atti di espropriazione o altre azioni esecutive similari ed è ancora sussistente la piena capacità di rimborso del cliente; • corretta valutazione delle posizioni deteriorate, al fine di definire le modalità di intervento e di classificazione nell’ambito delle classi di “default”; • inizio di azioni mirate di recupero in funzione della tipologia ed importo dell’esposizione, nonché della specificità del cliente; • adeguati accantonamenti iscritti in conto economico, coerenti con le prospettive e con i tempi di recupero del credito e con la tipologia dell’esposizione. Tale attività è in linea con i principi IAS 39 e con le regole “Basilea 2”; • accurata e sistematica attività di reportistica, al fine di monitorare nel tempo il rischio di portafoglio a livello aggregato. Per quanto riguarda le valutazioni e gli accantonamenti delle esposizioni ‘Forborne’, le politiche contabili seguono il criterio generale in linea con le disposizioni dello IAS 39, ossia se sussistono evidenze obiettive che si è incorsi in una perdita per riduzione di valore su crediti o su attività finanziarie detenute sino alla scadenza (iscritti al costo ammortizzato), l’importo della perdita viene misurato come la differenza tra il valore contabile dell’attività e il valore attuale dei futuri flussi finanziari stimati (escludendo perdite di credito future che non si sono ancora manifestate) attualizzati al tasso di interesse effettivo originale dell’attività finanziaria. L’importo della perdita viene rilevato alla voce 130. di conto economico tra le “Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento” e il valore contabile dell’attività viene di conseguenza ridotto. Alle disposizioni ESMA e a quelle dello IAS 39 si affiancano le istruzioni per la rendicontazione finanziaria FINREP, diramate dall’Autorità Bancaria Europea (EBA)4, che introducono due nuove classificazioni per i crediti e per i titoli di debito in bilancio: Forborne exposures e Non-performing exposures. • Si definiscono Forborne le esposizioni contenenti misure di rinegoziazione (Forbearance), ossia concessioni nei confronti di un debitore che ha affrontato - oppure che è in procinto di affrontare - difficoltà a rispettare i propri impegni finanziari ("difficoltà finanziarie") • Le Esposizioni Non-performing secondo le nuove definizioni EBA sono quelle che soddisfano uno o entrambi i seguenti criteri: o esposizioni materiali scadute da più di 90 giorni; o la banca valuta improbabile che il debitore possa adempiere interamente alle sue obbligazioni creditizie, senza procedere all’escussione e al realizzo delle garanzie, a prescindere dall’esistenza di esposizioni scadute e/o sconfinanti e dai giorni di arretrato. Queste due nuove classificazioni introdotte da EBA sono efficaci a partire dalla rendicontazione finanziaria FINREP all’autorità di vigilanza di Dicembre 2014 (primo invio riferito ai dati di Settembre 2014). Sono in corso le attività progettuali finalizzate a implementare nei sistemi gestionali e contabili del Gruppo le regole di classificazione introdotte dall’EBA. I nuovi processi consentiranno di migliorare la conformità delle regole di classificazione alla normativa sopra citata, monitorare la dinamica di tali esposizioni ed effettuare le necessarie segnalazioni all’autorità di vigilanza. In linea con il piano di implementazione, con riferimento al 30 giugno 2014, le modalità di classificazione dei crediti nelle categorie di rischio sono rimaste invariate rispetto a quanto rappresentato nel bilancio al 31 dicembre 2013 e riflettono le normative emanate da Banca d’Italia. Pertanto, la classificazione, da parte di ciascuna Entità, nelle diverse classi di “default”, deve aver luogo nel rispetto delle disposizioni legali e di quelle regolamentari emanate dalle locali Autorità di Vigilanza. Per quanto riguarda le esposizioni Forborne, la messa a regime dei nuovi processi potrà portare ad una puntuale identificazione delle esposizioni Forborne performing (in bonis) e ad una conseguente verifica, sulla nuova porzione di portafoglio individuata, degli eventuali aggiustamenti che si rendano appropriati nei sistemi di rating interno e di valutazione dei crediti. In relazione a ciò, ed alla circostanza che la Capogruppo, in tale ruolo, è tenuta al rispetto delle istruzioni emanate dall'Autorità di Vigilanza italiana, con riferimento alle Entità estere del Gruppo, sono adottati opportuni accorgimenti finalizzati a raccordare ed allineare tra loro risultanze riconducibili a classi di “default”, altrimenti non del tutto omogenee tra loro. 4 Rif. EBA/ITS/2013/03 del 21 ottobre 2013. 171 Nella presente informativa relativa alle pratiche di rinegoziazione (Forbearance) si è proceduto, sulla base delle informazioni allo stato disponibili, ad approssimare gli esiti della nuova definizione EBA. Essendo però ancora in corso le attività di adeguamento dei processi che porteranno alla applicazione della nuova definizione, nella predisposizione della presente informativa si è dovuto fare riferimento a semplificazioni e a limitazioni: • Con riferimento all’approssimazione adottata per la classe dei Forborne non performing (deteriorate), si rammenta che ai sensi della classificazione Banca d’Italia, con specifico riferimento alle pratiche di rinegoziazione, una posizione è classificata come “Credito Ristrutturato” quando l’accordo di modifica prevede la concessione di una moratoria al pagamento del debito e la contemporanea rinegoziazione delle condizioni a tassi inferiori a quelli di mercato, la conversione di parte dei prestiti in azioni e/o eventuali sacrifici in linea capitale. I Crediti Ristrutturati sono quindi valutati analiticamente, ricomprendendo nelle svalutazioni l’onere attualizzato riveniente dall’eventuale rinegoziazione del tasso a condizioni inferiori al tasso contrattuale originario. Le esposizioni ristrutturate possono essere riclassificate tra i crediti in “bonis” solo dopo che siano trascorsi almeno due anni dalla data di stipula dell’accordo di ristrutturazione e solo a seguito di delibera dei competenti organi aziendali sull’avvenuto recupero delle condizioni di piena solvibilità da parte del debitore e sulla mancanza di insoluti su tutte le linee di credito in essere. Banca d’Italia a Febbraio 2014 ha inoltre prescritto che rientrano tra le esposizioni Forborne anche le omologhe di Concordato Preventivo in continuità aziendale e di ristrutturazione dei debiti (art. 182 bis Legge Fallimentare). Nelle tabelle sottostanti come esposizioni Forborne deteriorate sono stati quindi riportati i “Crediti Ristrutturati” secondo la classificazione Banca d’Italia e, relativamente al perimetro Italia, anche le esposizioni deteriorate relative alle omologhe sopracitate non incluse tra i “Crediti Ristrutturati”. • Per quanto riguarda invece le esposizioni Forborne performing (in bonis), nelle more della definizione di procedure di misurazione armonizzate a livello di Gruppo, si rimanda alle informative prodotte, ove disponibili e previste, nell’informativa finanziaria prodotta a fini locali. Tali criteri sono stati seguiti sia per l’individuazione delle esposizioni Forborne Non Performing al 31 dicembre 2013 che per quelle al 30 giugno 2014, con la precisazione che le omologhe di concordato preventivo in continuità aziendale e le omologhe di accordo di ristrutturazione dei debiti classificate a ‘incaglio’ o ‘’sofferenza’ sono state considerate solo per i dati di giugno 2014. Di seguito i consuntivi risultanti (in milioni di Euro). ESPOSIZIONI RINEGOZIATE QUALIFICATE COME FORBEARANCE - Crediti verso clientela Consistenze al 30.06.2014 (milioni di €) Consistenze al 31.12.2013 Esposizione Rettifiche di Esposizione Esposizione Rettifiche di Esposizione lorda valore netta lorda valore netta 6.147 2.290 3.857 6.153 2.217 3.936 Totale di cui: Italia (*) Germania Austria CEE Polonia Coverage ratio % Incidenza sui crediti verso clientela 3.164 1.140 847 400 596 983 453 515 100 239 2.181 687 332 300 357 37,3% 0,81% 3.202 995 1.009 359 588 920 443 546 95 213 2.282 552 463 264 375 36,0% 0,78% (*) I dati al 30 giugno includono omologhe di concordato preventivo in continuità aziendale ai sensi dell'art. 186 bis L.F. e omologhe di accordo di ristrutturazione dei debiti ai sensi dell'art. 182 bis L.F. per 394 milioni di euro. L’ammontare delle esposizioni nette dei crediti Forborne al 30 giugno 2014 riguardante le posizioni “deteriorate” (3.857 milioni di Euro) risulta inferiore di 79 milioni di Euro rispetto al dato di fine 2013 (3.936 milioni di Euro), pari a -2%. A valori lordi, le medesime esposizioni ammontano a fine giugno 2014 a 6.147 milioni di Euro, inferiori di 6 milioni di Euro (-0,1%) a quelle di fine 2013 (6.153 milioni di Euro). Relativamente al perimetro Italia, le esposizioni nette Forborne Non Performing complessive a Giugno 2014 ammontano a 2.181 milioni di euro di cui 1.923 milioni di Euro relativi a “crediti ristrutturati” (inclusi 136 milioni di Euro relativi ad omologhe di accordo ristrutturazione dei debiti - Art 182 bis Legge Fallimentare) e 258 milioni di Euro relativi ad omologhe di concordato in continuità aziendale e di ristrutturazione dei debiti classificate ad ‘incaglio’ o ‘sofferenza’. A fronte di un ammontare complessivo di esposizioni nette Forbone Non Performing sostanzialmente in linea con il dato di Dicembre 2013 si registra: • per l’Italia una diminuzione di “Crediti Ristrutturati” da 2.282 milioni di Euro a 1.923 milioni di Euro relativi a incassi e realizzi per cessioni, compensata dall’inclusione delle esposizioni Forborne Non Performing relative alle omologhe sopra citate. • relativamente alle altre regioni, per l’Austria una riduzione delle esposizioni dovuta alla consueta attività di monitoraggio e aggiornamento delle posizioni stesse, per le quali sono ricorsi, nell’anno, i requisiti per una classificazione a maggior rischio, compensata dall’aumento registrato in Germania. La copertura sulle posizioni Forborne deteriorate a giugno 2014 (37,3%) risulta complessivamente in linea con quella di fine 2013 (36,0%). INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 172 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Rischio di credito I Informativa relativa alle esposizioni Sovrane In merito alle esposizioni Sovrane5 detenute dal Gruppo al 30 giugno 2014, si precisa che il valore di bilancio delle esposizioni della specie rappresentate da “titoli di debito” ammonta a 110.842 milioni, di cui circa il 94% concentrato su otto Paesi tra i quali l’Italia, con 55.610 milioni, rappresenta una quota del 50% sul totale complessivo. Per ciascuno di tali otto Paesi, nella tabella di cui sotto sono riportati, per tipologia di portafoglio, i valori contabili delle relative esposizioni al 30 giugno 2014. (migliaia di €) Esposizioni in titoli di debito Sovrano ripartite per Stato controparte e portafoglio di classificazione consistenze al 30.06.2014 Paese / portafoglio di classificazione Valore nom inale - Italia attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione (esp. netta 1) attività finanziarie valutate al fair value attività finanziarie disponibili per la vendita crediti attività finanziarie detenute sino a scadenza - Germ ania attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione (esp. netta 1) attività finanziarie valutate al fair value attività finanziarie disponibili per la vendita crediti attività finanziarie detenute sino a scadenza - Austria attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione (esp. netta 1) attività finanziarie valutate al fair value attività finanziarie disponibili per la vendita crediti Valore di bilancio Fair Value 51.766.695 55.609.864 55.651.082 5.160.956 4.675.466 4.675.466 21.096 22.151 22.151 42.990.210 47.554.368 47.554.368 676.207 450.316 460.221 2.918.226 2.907.563 2.938.877 26.649.319 25.673.955 25.665.657 3.594.495 2.126.766 2.126.766 21.779.798 22.255.799 22.255.799 209.800 213.049 213.049 1.065.226 1.078.341 1.070.042 - - - 8.115.288 9.319.250 9.330.789 184.040 166.556 166.556 78.481 92.463 92.463 7.730.948 8.938.369 8.938.369 - - - 121.819 121.862 133.401 6.165.739 6.493.222 6.532.734 255.242 193.188 193.188 - - - attività finanziarie disponibili per la vendita 4.549.558 4.919.655 4.919.655 crediti 1.182.888 1.197.535 1.198.358 178.051 182.844 221.532 2.414.259 2.583.869 2.583.869 174.970 97.663 97.663 54.705 54.799 54.799 2.184.584 2.431.407 2.431.407 crediti - - - attività finanziarie detenute sino a scadenza - - - 1.713.381 1.637.985 1.637.985 attività finanziarie detenute sino a scadenza - Polonia attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione (esp. netta 1) attività finanziarie valutate al fair value attività finanziarie detenute sino a scadenza - Repubblica Ceca attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione (esp. netta 1) attività finanziarie valutate al fair value attività finanziarie disponibili per la vendita - Francia 1 attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione (esp. netta ) 401.681 249.225 249.225 attività finanziarie valutate al fair value 971.700 1.011.276 1.011.276 attività finanziarie disponibili per la vendita 340.000 377.484 377.484 crediti - - - attività finanziarie detenute sino a scadenza - - - 1.174.750 1.197.730 1.197.730 112.397 88.278 88.278 - - - 1.062.353 1.109.452 1.109.452 crediti - - - attività finanziarie detenute sino a scadenza - - - 1.131.856 1.142.151 1.142.151 - Rom ania attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione (esp. netta 1) attività finanziarie valutate al fair value attività finanziarie disponibili per la vendita - Spagna attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione (esp. netta 1) 8.625 -78.755 -78.755 attività finanziarie valutate al fair value 365.117 393.739 393.739 attività finanziarie disponibili per la vendita 750.000 820.872 820.872 - - - 8.114 6.295 6.295 99.131.288 103.658.026 103.686.418 crediti attività finanziarie detenute sino a scadenza Totale esposizioni per cassa ( 1) Include le esposizioni in Credit Derivatives. La vita media residua ponderata delle esposizioni Sovrane elencate nella tabella di dettaglio di cui sopra, suddivisa tra banking6 e trading book, è la seguente: 5 Per esposizioni Sovrane si intendono i titoli obbligazionari emessi dai governi centrali e locali e dagli enti governativi nonché i prestiti erogati agli stessi. Ai fini della presente esposizione di rischio sono escluse le eventuali posizioni detenute tramite ABS. 6 Il c.d. banking book include le Attività finanziarie valutate al fair value, quelle disponibili per la vendita, quelle detenute sino a scadenza ed i crediti. 173 Vita m edia residua ponderata (anni) Banking book Trading book - Italia 3,27 1,68 - Germania 2,23 4,88 - Austria 5,43 8,35 - Polonia 4,53 0,71 - Repubblica Ceca 4,35 1,51 - Francia 3,58 9,52 - Romania 1,71 2,07 - Spagna 1,92 0,75 Il restante 6% del totale delle esposizioni Sovrane in titoli di debito, pari a 7.184 milioni, sempre riferito al valore di bilancio al 30 giugno 2014, è suddiviso tra 55 Paesi, tra cui: Slovenia (293 milioni), Portogallo (33 milioni), Argentina (4 milioni), Stati Uniti (2 milioni) ed Irlanda (1 milione), . Le esposizioni in titoli di debito Sovrani nei confronti di Grecia, Cipro e Ucraina sono immateriali. Per le esposizioni in questione non si ravvedono evidenze di impairment al 30 giugno 2014. La tabella sottostante riporta la classificazione dei titoli di debito appartenenti al banking book e la loro rilevanza percentuale sul totale del portafoglio di appartenenza. (migliaia di €) Esposizioni in titoli di debito Sovrano ripartite per portafoglio di attività finanziarie consistenze al 30.06.2014 Valore di bilancio % portafoglio di appartenenza Attività finanziarie valutate al fair value Attività finanziarie disponibili per la vendita Crediti Attività finanziarie detenute sino a scadenza Totale 22.905.780 71.914.492 2.753.048 3.306.350 100.879.671 72,48% 76,80% 0,50% 77,05% 14,91% Alle esposizioni Sovrane in titoli di debito vanno altresì aggiunti i “finanziamenti”7 erogati a governi centrali e locali ed agli enti governativi. Nella tabella sottostante è riportato l’ammontare dei finanziamenti del portafoglio crediti al 30 giugno 2014 nei confronti dei Paesi verso i quali l’esposizione complessiva è superiore a 140 milioni, che rappresentano oltre il 95% del totale. Finanziam enti verso controparti Sovrane ripartite per Stato controparte Paese 1 (migliaia di €) consistenze al 30.06.2014 Valore di bilancio - Germania ( ) 7.735.627 - Italia 6.345.819 - Austria ( 2) 5.501.013 - Croazia 2.554.129 - Polonia 1.521.379 - Indonesia 431.424 - Bosnia-Erzegovina 231.616 - Slovenia 225.372 - Turchia 203.212 - Bulgaria 173.986 - Brasile 148.323 - Ungheria 147.324 - Serbia Totale esposizioni per cassa 140.475 25.359.700 (1) di cui 854.622 migliaia tra le attività finanziarie detenute per la negoziazione e quelle valutate al fair value. (2) di cui 223.920 migliaia tra le attività finanziarie valutate al fair value. Si segnala infine che le posizioni assunte o pareggiate attraverso strumenti derivati sono negoziate all’interno di ISDA master agreement e accompagnate da Credit Support Annexes, che prevedono l’utilizzo di cash collateral o di titoli stanziabili a basso rischio. Per maggiori dettagli sulle analisi di sensitivity ai credit spreads e sui risultati di stress test si rimanda agli scenari “Greece Exit”, "Widespread Contagion", "Sovereign Debt Tension" e “Emerging Markets Slowdown” di cui ai capitoli 2.7 e 2.8. della successiva Sezione 2 – Rischi di mercato, mentre per le politiche di gestione della liquidità si veda la successiva Sezione 3 – Rischio di liquidità. 7 Escluse le partite fiscali. INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 174 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Rischio di credito I (migliaia di €) Rischio di credito: informazioni per cassa e fuori bilancio verso banche CONSISTENZE AL 30.06.2014 ESPOSIZIONI PER CASSA ATTIVITA' FINANZIARE DI NEGOZIAZIONE TIPOLOGIA DI ESPOSIZIONE/PORTAFOGLIO CONTABILE ATTIVITA' FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE ATTIVITA' FINANZIARIE DETENUTE FINO ALLA SCADENZA ATTIVITA' FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA ATTIVITA' NON CORRENTI E GRUPPI IN VIA DI DISMISSIONE CREDITI VERSO BANCHE ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO ESPOSIZIONE LORDA ESPOSIZIONE MEDIA ESPOSIZIONE LORDA ESPOSIZIONE MEDIA ESPOSIZIONE LORDA ESPOSIZIONE MEDIA ESPOSIZIONE LORDA ESPOSIZIONE MEDIA ESPOSIZIONE LORDA ESPOSIZIONE MEDIA ESPOSIZIONE LORDA ESPOSIZIONE MEDIA ESPOSIZIONE LORDA ESPOSIZIONE MEDIA a) Sofferenze - - - - 865 865 - - 239.902 272.044 - - - - b) Incagli - - - - - - - - 2.260 15.114 - - - - c) Esposizioni ristrutturate - - - - - - - - - 3.878 - - - - d) Esposizioni scadute - - - - - - - - 7.808 6.895 - - - - e) Altre attività 5.345.044 6.094.382 7.937.763 7.411.280 12.220.588 11.999.267 644.084 477.421 72.511.380 66.701.043 140.374 114.823 - - Totale A 5.345.044 6.094.382 7.937.763 7.411.280 12.221.453 12.000.132 644.084 477.421 72.761.350 66.998.974 140.374 114.823 - - a) Deteriorate - - - - - - - - - - - - 474.173 483.045 b) Altre - - - - - - - - - - - - 32.030.042 32.133.823 A. Esposizioni per cassa B. Esposizioni fuori bilancio Totale B TOTALE A+B al 30.06.2014 - - - - - - - - - - - - 32.504.215 32.616.868 5.345.044 6.094.382 7.937.763 7.411.280 12.221.453 12.000.132 644.084 477.421 72.761.350 66.998.974 140.374 114.823 32.504.215 32.616.868 L’esposizione media è calcolata su dati pubblicati. 175 (migliaia di €) Rischio di credito: informazioni per cassa e fuori bilancio verso clientela CONSISTENZE AL 30.06.2014 ESPOSIZIONI PER CASSA ATTIVITA' FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE ATTIVITA' FINANZIARE DI NEGOZIAZIONE ATTIVITA' FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA ATTIVITA' FINANZIARIE DETENUTE FINO ALLA SCADENZA ESPOSIZIONE LORDA ESPOSIZIONE MEDIA ESPOSIZIONE LORDA ESPOSIZIONE MEDIA ESPOSIZIONE LORDA ESPOSIZIONE MEDIA a) Sofferenze - - - - 41.955 b) Incagli - - - - 45.738 1.553 1.712 3.146 1.049 15 TIPOLOGIA DI ESPOSIZIONE/PORTAFOGLIO CONTABILE ATTIVITA' NON CORRENTI E GRUPPI IN VIA DI DISMISSIONE CREDITI VERSO CLIENTELA ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO ESPOSIZIONE LORDA ESPOSIZIONE MEDIA ESPOSIZIONE LORDA ESPOSIZIONE MEDIA ESPOSIZIONE LORDA ESPOSIZIONE MEDIA ESPOSIZIONE LORDA ESPOSIZIONE MEDIA 38.543 574 10.352 50.185.868 48.262.270 971.046 698.171 - - 64.066 1.992 1.971 23.895.080 24.009.312 88.477 82.820 - - 1.157 6.413 6.345 6.822.759 7.426.044 241.686 166.621 - - A. Esposizioni per cassa c) Esposizioni ristrutturate d) Esposizioni scadute - - - - 6.533 2.178 - 4 3.498.613 4.020.642 55.738 35.298 - - e) Altre attività 21.391.264 19.829.274 23.155.089 22.067.588 82.261.584 75.383.374 4.497.154 4.809.221 455.733.026 470.518.203 1.414.984 1.089.263 - - Totale A 21.392.817 19.830.986 23.158.235 22.068.637 82.355.825 75.489.318 4.506.133 4.827.893 540.135.346 554.236.471 2.771.931 2.072.173 - - a) Deteriorate - - - - - - - - - - - - 2.946.385 3.342.588 b) Altre - - - - - - - - - - - - 186.834.822 190.493.587 B. Esposizioni fuori bilancio Totale B TOTALE A+B al 30.06.2014 - - - - - - - - - - - - 189.781.207 193.836.175 21.392.817 19.830.986 23.158.235 22.068.637 82.355.825 75.489.318 4.506.133 4.827.893 540.135.346 554.236.471 2.771.931 2.072.173 189.781.207 193.836.175 L’esposizione media è calcolata su dati pubblicati. INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 176 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Rischio di credito I Distribuzione territoriale delle esposizioni per cassa e fuori bilancio verso banche (migliaia di €) CONSISTENZE AL ITALIA ESPOSIZIONI/AREE GEOGRAFICHE ALTRI PAESI EUROPEI AMERICA 30.06.2014 ASIA RESTO DEL MONDO ESPOSIZIONE LORDA ESPOSIZIONE NETTA ESPOSIZIONE LORDA ESPOSIZIONE NETTA ESPOSIZIONE LORDA ESPOSIZIONE NETTA ESPOSIZIONE LORDA ESPOSIZIONE NETTA ESPOSIZIONE LORDA ESPOSIZIONE NETTA a) Sofferenze - - 78.981 16.741 24.021 1.168 131.078 72.930 6.687 6.687 b) Incagli 7 - 929 929 - - 727 10 597 597 c) Esposizioni ristrutturate - - - - - - - - - - d) Esposizioni scadute - - - - - - 7.808 6.947 - - 13.919.891 13.918.043 74.880.809 74.870.245 3.420.275 3.419.950 2.208.260 2.207.310 4.369.998 4.367.003 13.919.898 13.918.043 74.960.719 74.887.915 3.444.296 3.421.118 2.347.873 2.287.197 4.377.282 4.374.287 a) Sofferenze - - 126 118 - - 646 646 - - b) Incagli - - - - - - - - - - c) Altre attività deteriorate - - 473.401 197 - - - - - - 1.609.292 1.609.028 23.310.800 23.305.883 878.270 878.263 2.453.837 2.453.613 1.431.731 1.431.708 1.609.292 1.609.028 23.784.327 23.306.198 878.270 878.263 2.454.483 2.454.259 1.431.731 1.431.708 15.529.190 15.527.071 98.745.046 98.194.113 4.322.566 4.299.381 4.802.356 4.741.456 5.809.013 5.808.995 A. Esposizioni per cassa e) Altre esposizioni TOTALE A B. Esposizioni "fuori bilancio" e) Altre esposizioni TOTALE B TOTALE (A+B) 30.06.2014 177 Distribuzione territoriale delle esposizioni per cassa e fuori bilancio verso clientela (migliaia di €) CONSISTENZE AL ITALIA ESPOSIZIONI/AREE GEOGRAFICHE ALTRI PAESI EUROPEI AMERICA 30.06.2014 ASIA RESTO DEL MONDO ESPOSIZIONE LORDA ESPOSIZIONE NETTA ESPOSIZIONE LORDA ESPOSIZIONE NETTA ESPOSIZIONE LORDA ESPOSIZIONE NETTA ESPOSIZIONE LORDA ESPOSIZIONE NETTA ESPOSIZIONE LORDA ESPOSIZIONE NETTA a) Sofferenze 36.445.232 14.011.782 13.209.676 5.468.669 131.210 70.595 253.568 100.235 1.159.757 306.506 b) Incagli 19.992.249 12.206.053 3.795.040 2.506.048 7.441 5.326 46.478 45.513 190.079 66.570 c) Esposizioni ristrutturate 2.662.719 1.899.803 4.187.119 2.035.535 33.404 12.123 31.612 14.112 160.718 60.460 d) Esposizioni scadute 2.649.012 2.055.052 721.278 593.006 627 569 40.301 39.456 149.666 103.269 262.390.499 260.780.911 297.400.311 296.231.778 5.144.191 5.118.289 2.951.204 2.934.449 20.566.896 20.446.615 324.139.711 290.953.601 319.313.424 306.835.036 5.316.873 5.206.902 3.323.163 3.133.765 22.227.116 20.983.420 a) Sofferenze 265.840 217.784 622.805 372.068 1 1 56.013 54.300 34.108 7.725 b) Incagli 817.180 733.591 145.344 107.843 103.319 101.060 165 165 8.566 1.447 c) Altre attività deteriorate 534.081 495.123 286.708 183.770 - 0 - - 72.255 65.419 62.340.038 62.226.929 101.396.126 101.355.835 6.590.647 6.588.729 1.218.351 1.218.048 14.694.226 14.687.290 63.957.139 63.673.427 102.450.983 102.019.516 6.693.967 6.689.790 1.274.529 1.272.513 14.809.155 14.761.881 388.096.850 354.627.028 421.764.407 408.854.552 12.010.840 11.896.692 4.597.692 4.406.278 37.036.271 35.745.301 A. Esposizioni per cassa e) Altre esposizioni TOTALE A B. Esposizioni "fuori bilancio" e) Altre esposizioni TOTALE B TOTALE (A+B) AL 30.06.2014 INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 178 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Rischio di credito I (migliaia di €) Distribuzione settoriale delle esposizioni per cassa e fuori bilancio verso clientela (prima parte) CONSISTENZA AL GOVERNI 30.06.2014 ALTRI ENTI PUBBLICI ESPOSIZIONE LORDA RETTIFICHE DI VALORE COMPLESSIVE a) Sofferenze 1.418 b) Incagli 2.274 c) Esposizioni ristrutturate SOCIETA' FINANZIARIE ESPOSIZIONE NETTA ESPOSIZIONE LORDA RETTIFICHE DI VALORE COMPLESSIVE ESPOSIZIONE NETTA ESPOSIZIONE LORDA RETTIFICHE DI VALORE COMPLESSIVE ESPOSIZIONE NETTA 895 523 155.401 54.022 101.379 684.516 564.475 120.041 783 1.491 55.825 17.605 38.220 372.086 158.371 213.715 1.562 1 1.561 6.419 1.610 4.809 254.385 68.827 185.558 53.933 1.157 52.776 54.177 7.628 46.549 447.801 134.776 313.025 87.300.489 7.130 87.293.359 42.223.141 120.124 42.103.017 62.372.032 117.708 62.254.324 87.359.676 9.966 87.349.710 42.494.963 200.989 42.293.974 64.130.820 1.044.157 63.086.663 a) Sofferenze - - - 18.672 6 18.666 11.936 2.854 9.082 b) Incagli - - - 2 1 1 8.874 57 8.817 c) Altre attività deteriorate - - - 158 0 158 5.518 4.089 1.429 5.767.772 102 5.767.670 12.654.547 1.072 12.653.475 34.800.755 2.371 34.798.384 Tipologia di esposizione/Aree controparti A. Esposizioni per cassa d) Esposizioni scadute e) Altre esposizioni TOTALE A B. Esposizioni "fuori bilancio" e) Altre esposizioni TOTALE B TOTALE (A+B) AL 179 30.06.2014 5.767.772 102 5.767.670 12.673.379 1.079 12.672.300 34.827.083 9.371 34.817.712 93.127.448 10.068 93.117.380 55.168.342 202.068 54.966.274 98.957.903 1.053.528 97.904.375 (migliaia di €) Distribuzione settoriale delle esposizioni per cassa e fuori bilancio verso clientela (seconda parte) CONSISTENZA AL SOCIETA' DI ASSICURAZIONE Tipologia di esposizione/Aree controparti 30.06.2014 IMPRESE NON FINANZIARIE ALTRI SOGGETTI ESPOSIZIONE LORDA RETTIFICHE DI VALORE COMPLESSIVE ESPOSIZIONE NETTA ESPOSIZIONE LORDA RETTIFICHE DI VALORE COMPLESSIVE ESPOSIZIONE NETTA ESPOSIZIONE LORDA RETTIFICHE DI VALORE COMPLESSIVE ESPOSIZIONE NETTA 23.111 9.960 13.151 36.621.214 22.693.843 13.927.371 13.713.783 7.918.461 5.795.322 1.557 90 1.467 19.784.382 7.763.547 12.020.835 3.815.163 1.261.381 2.553.782 - - - 6.526.844 2.934.577 3.592.267 286.362 48.524 237.838 71 39 32 1.986.427 389.165 1.597.262 1.018.475 236.767 781.708 1.626.086 5.967 1.620.119 251.664.689 1.909.314 249.755.375 143.266.664 780.816 142.485.848 1.650.825 16.056 1.634.769 316.583.556 35.690.446 280.893.110 162.100.447 10.245.949 151.854.498 28 23 5 890.514 282.864 607.650 57.617 41.142 16.475 0 - 0 1.033.167 109.538 923.629 32.531 20.872 11.659 25 - 25 859.053 136.515 722.538 28.290 8.128 20.162 722.686 361 722.325 106.823.934 145.240 106.678.694 25.469.694 13.411 25.456.283 A. Esposizioni per cassa a) Sofferenze b) Incagli c) Esposizioni ristrutturate d) Esposizioni scadute e) Altre esposizioni TOTALE A B. Esposizioni "fuori bilancio" a) Sofferenze b) Incagli c) Altre attività deteriorate e) Altre esposizioni TOTALE B TOTALE (A+B) AL 30.06.2014 722.739 384 722.355 109.606.668 674.157 108.932.511 25.588.132 83.553 25.504.579 2.373.564 16.440 2.357.124 426.190.224 36.364.603 389.825.621 187.688.579 10.329.502 177.359.077 INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 180 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Rischio di credito I Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie VOCI/SCAGLIONI TEMPORALI Attività per cassa A.1 Titoli di Stato A.2 Altri titoli di debito A.3 Quote O.I.C.R. CONSISTENZE AL 30.06.2014 (migliaia di €) A VISTA DA OLTRE 1 GIORNO A7 GIORNI DA OLTRE 7 GIORNI A 15 GIORNI DA OLTRE 15 GIORNI A 1 MESE DA OLTRE 1 MESE FINO A 3 MESI DA OLTRE 3 MESI FINO A 6 MESI DA OLTRE 6 MESI FINO A 1 ANNO DA OLTRE 1 ANNO FINO A 5 ANNI OLTRE 5 ANNI DURATA INDETERMINATA 99.895.526 24.055.737 14.434.344 23.746.489 44.721.815 37.673.780 57.844.410 226.729.028 199.736.230 7.759.699 75.285 204.883 97.186 513.762 1.077.232 3.086.975 8.509.481 46.024.452 22.470.381 582 112.767 2.510.593 965.028 122.810 1.686.321 2.650.183 6.166.060 40.302.721 21.262.072 167.169 984.730 13.011 1.033 22.980 2.598.418 98.722.744 21.327.250 13.372.130 23.109.917 41.958.262 31.936.622 43.168.869 140.400.822 155.980.797 4.993.530 - Banche 30.442.393 10.006.574 2.655.150 4.890.458 11.539.412 2.431.674 1.398.225 2.036.303 2.481.399 1.499.973 - Clientela 68.280.351 11.320.676 10.716.980 18.219.459 30.418.850 29.504.948 41.770.644 138.364.519 153.499.398 3.493.557 Passività per cassa 276.707.769 36.535.580 14.593.015 24.544.755 80.106.735 34.877.946 56.654.332 124.846.976 57.347.387 4.132.419 B.1 Conti correnti e depositi 49.692 A.4 Finanziamenti 249.960.044 19.116.219 4.664.246 11.665.660 44.781.576 15.210.770 14.324.032 15.693.671 1.585.232 - Banche 13.062.353 2.147.424 1.013.671 1.029.564 4.486.962 567.507 1.238.932 2.479.756 481.788 - Clientela 236.897.691 16.968.795 3.650.575 10.636.096 40.294.614 14.643.263 13.085.100 13.213.915 1.103.444 49.692 B.2 Titoli di debito 315.986 2.093.218 943.295 5.163.369 6.007.259 8.208.709 15.901.981 87.677.147 41.630.538 1.993.346 B.3 Altre passività 26.431.739 15.326.143 8.985.474 7.715.726 29.317.900 11.458.467 26.428.319 21.476.158 14.131.617 2.089.381 C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale - Posizioni lunghe 5.346.279 18.923.627 9.806.623 21.628.773 40.372.603 33.548.701 28.008.568 18.043.647 5.552.317 108.747 - Posizioni corte 4.741.772 18.858.300 9.679.616 21.534.360 39.824.162 33.941.777 28.460.404 19.023.789 7.006.276 106.099 C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale - Posizioni lunghe 25.037.945 668.586 808.262 1.630.629 6.125.129 3.250.369 4.096.072 14.841.419 12.083.761 253.973 - Posizioni corte 23.334.315 668.354 723.523 1.664.169 6.129.285 3.246.643 4.104.658 14.912.487 12.076.912 253.973 6.171.928 8.619.524 10.000 497.149 359.620 369.912 5.509.560 1.741.886 3.068.377 3.922.893 913.573 2.312 779.532 90.000 Operazioni "fuori bilancio" C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere - Posizioni lunghe - Posizioni corte C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi - Posizioni lunghe 31.999.710 5.393.834 2.267.536 1.060.976 12.346.772 7.581.416 6.102.245 26.895.696 3.276.880 1.282.532 - Posizioni corte 63.662.526 544.472 27.644 189.272 9.723.115 1.433.106 3.715.786 16.231.764 1.446.597 1.282.289 1.122.032 4.512 14.515 28.605 123.346 150.608 348.385 604.416 506.823 191.430 4.165 76.873 3.393 9.073 31.485 71.404 61.506 128.400.147 42.241.934 95.009 2.000 1.601.491 2.726.000 5.072.000 29.350.000 325.000 10.000 10.000 1.653.491 2.593.000 4.559.000 31.315.000 478.000 283.000 41.000 747.000 847.000 5.857.100 699.000 64.000 6.000 1.579.000 1.654.000 2.931.100 492.000 C.5 Garanzie finanziarie rilasciate C.6 Garanzie finanziarie ricevute C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale - Posizioni lunghe - Posizioni corte C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale - Posizioni lunghe - Posizioni corte 181 (migliaia di €) Esposizioni creditizie per cassa: dinamica delle rettifiche di valore complessive M OVI M EN TI D EL P R I M O S EM ES TR E 2 0 14 C A U S A LI / C A TEGOR I E ES P OS I ZI ON I ES P OS I ZI ON I ES P OS I ZI ON I ES P OS I ZI ON I S OFFER EN ZE I N C A GLI R I S TR U TTU R A TE S C A D U TE TOTA LE S OFFER EN ZE I N C A GLI R I S TR U TTU R A TE S C A D U TE TOTA LE 14 4 .3 50 3 .0 53 - 157 14 7.56 0 3 1.9 4 4 .4 6 0 10 .0 70 .4 8 8 3 .19 0 .6 16 79 4 .3 8 1 4 5.9 9 9 .9 4 5 17.2 12 37 554 .76 3 8 3 1.3 77 8 .13 8 .554 A . R et t if iche co mp lessive iniz iali B . V ar iaz io ni in aument o - 70 5 17.9 54 4 .3 2 8 .6 4 8 2 .4 2 3 .76 6 14.950 31 - 702 15.683 1.980.652 1.387.898 301.377 509.210 B.1 bis perdite da cessione - - - - - 42.753 39 34.855 46 77.693 B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate - - - 3 3 1.832.036 814.707 129.162 107.360 2.883.265 B.1 rettifiche di valore B.3 altre variazioni in aumento C . V ar iaz io ni in d iminuz io ne C.1 riprese di valore da valutazione C.2 riprese di valore da incasso C.2 bis utili da cessione C.3 cancellazioni C.4 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate C.5 altre variazioni in diminuzione D . R et t if iche co mp lessive f inalI 2.262 6 - - 2.268 221.122 89.369 18 .3 2 1 2 .3 6 6 - 1 2 0 .6 8 8 5.0 3 1.4 52 473.207 3 .2 9 2 .4 77 6 9 1.8 4 0 214.761 4.179.137 998.459 8 56 .2 2 6 9 .8 71.9 9 5 5 94 - 1 100 597.608 224.337 52.125 55.573 929.643 11.949 2.269 - - 14.218 504.991 470.443 182.601 59.160 1.217.195 - - - - - 39.024 17.907 5.575 - 62.506 5.249 - - - 5.249 3.460.917 274.041 136.185 4.219 3.875.362 2.883.265 - 3 - - 3 144.931 1.979.748 205.164 553.422 1.118 - - - 1.118 283.981 326.001 110.190 183.852 904.024 14 3 .2 4 1 72 4 - 861 14 4 .8 2 6 3 .0 53 .53 9 76 9 .53 2 4 4 .2 6 6 .50 4 3 1.2 4 1.6 56 9 .2 0 1.777 Non include la categoria relativa alle “Altre Esposizioni”. Le rettifiche nette di valore riferite al solo Gruppo Bancario, comprensive di quelle relative alle “Altre esposizioni”, imputate al Conto Economico nel primo semestre 2014 ammontano a: - Crediti verso banche 7.521 migliaia di euro; - Crediti verso clientela 1.807.694 migliaia di euro. INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 182 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Rischio di credito I Rischio di credito: attività non vincolate (migliaia di €) Informativa sulle attività impegnate iscritte in bilancio IMPEGNATE FORME TECNICHE 1. Cassa e disponibilità liquide 2. Titoli di debito 3. Titoli di capitale 4. Finanziamenti 5. Altre attività finanziarie 6. Attività non finanziarie Totale 30.06.2014 VALORE DI BILANCIO 933.739 70.831.572 3.604.281 131.514.256 14.122 298.030 207.196.000 NON IMPEGNATE FAIR VALUE VALORE DI BILANCIO X 71.089.293 3.604.281 X X X 74.693.574 FAIR VALUE 9.384.734 87.058.629 6.705.698 430.174.930 69.870.415 48.445.788 651.640.194 X 88.814.684 6.252.326 X X X 95.067.010 10.318.473 157.890.201 10.309.979 561.689.186 69.884.537 48.743.818 858.836.194 (migliaia di €) Informativa sulle attività di proprietà impegnate non iscritte in bilancio FORME TECNICHE 1. Attività finanziarie - Titoli - Altre 2. Attività non finanziarie Totale 30.06.2014 TOTALE 30.06.2014 IMPEGNATE NON IMPEGNATE 96.386.734 80.055.576 16.331.158 20.450 96.407.184 92.361.855 91.122.426 1.239.429 10.062.027 102.423.882 TOTALE 30.06.2014 188.748.589 171.178.002 17.570.587 10.082.477 198.831.066 Le informazioni relative alle attività non vincolate fanno riferimento al perimetro di bilancio a cui sono state aggiunte proporzionalmente le società a controllo congiunto. 183 Rischio di credito: uso delle ECAI Rischio di credito – metodologia standardizzata Elenco delle ECAI (Agenzia esterna per la valutazione del merito di credito - External Credit Assessment Institution) ed ECA (Agenzia per il credito all’esportazione - Export Credit Agency) utilizzate nella metodologia standardizzata e dei portafogli in cui sono applicati i rating delle stesse. Portafogli ECA / ECAI Caratteristiche del rating8 Esposizioni verso amministrazioni centrali e banche centrali Esposizioni verso organizzazioni internazionali Esposizioni verso banche multilaterali di sviluppo Esposizioni verso imprese ed altri soggetti Esposizioni verso organismi di investimento collettivo del risparmio (OICR) - Fitch Ratings; - Moody's Investor Services; - Standard and Poor's Rating Services Solicited e Unsolicited 8 • • solicited rating: il rating rilasciato sulla base di una richiesta del soggetto valutato e verso un corrispettivo. Sono equiparati ai solicited rating i rating rilasciati in assenza di richiesta qualora precedentemente il soggetto abbia ottenuto un solicited rating dalla medesima ECAI; unsolicited rating: il rating rilasciato in assenza di richiesta del soggetto valutato e di corresponsione di un corrispettivo. INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 184 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Rischio di credito I (migliaia di €) Distribuzione delle esposizioni: metodologia standardizzata C o nsist enz e al Po r t af o g lo R eg o lament ar e C o nsist enz e al 3 0 .0 6 .2 0 14 ESPOSIZ ION E C ON A T T EN U A Z ION E D EL R ISC HIO D I C R ED IT O 3 1.0 3 .2 0 14 ESPOSIZ ION E SEN Z A A T T EN U A Z ION E D EL R ISC HIO D I C R ED IT O ESPOSIZ ION E C ON A T T EN U A Z ION E D EL R ISC HIO D I C R ED IT O ESPOSIZ ION E SEN Z A A T T EN U A Z ION E D EL R ISC HIO D I C R ED IT O 463.808.443 544.342.378 459.585.434 539.979.988 Esposizioni verso o garantite da amministrazioni centrali e banche centrali 132.414.403 127.875.200 132.406.591 127.820.556 Esposizioni verso o garantite da Amministrazioni regionali o autorità locali 56.529.979 51.776.041 55.896.188 50.352.635 Esposizioni verso o garantite da organismi del settore pubblico 10.267.230 12.572.579 8.887.896 11.200.176 Esposizioni verso o garantite da banche multilaterali di sviluppo 1.313.653 1.135.740 1.378.504 1.202.454 Esposizioni verso o garantite da Organizzazioni internazionali 4.989.324 4.989.324 4.621.142 4.621.142 Esposizioni verso o garantite da enti 20.693.201 82.713.455 16.453.414 81.561.719 Esposizioni verso o garantite da imprese e altri soggetti 91.469.221 113.569.799 89.529.515 108.597.762 Esposizioni al dettaglio 77.185.179 79.995.971 76.010.332 79.315.105 Esposizioni garantite da immobili 25.053.163 25.170.097 25.297.471 25.404.192 Esposizioni in stato di default 12.840.451 13.179.901 12.646.467 13.153.863 Esposizioni ad alto rischio 1.352.161 1.352.408 1.333.173 1.333.177 Esposizioni sotto forma di obbligazioni bancarie garantite 2.247.259 2.247.259 2.207.965 2.207.965 441.679 753.064 390.686 683.152 1.344.454 1.344.454 1.340.846 1.340.846 Esposizioni a breve termine verso imprese e altri soggetti o enti Esposizioni verso Organismi di investimento collettivo del risparmio OICR Esposizioni in strumenti di capitale Altre Esposizioni 185 4.717.624 4.717.624 8.672.461 8.672.461 20.949.462 20.949.462 22.512.783 22.512.783 (migliaia di €) Metodologia standardizzata delle attività di rischio 30.06.2014 Portafoglio regolamentato ESPOSIZIONE CON ATTENUAZIONE DEL RISCHIO 0% 2% 4% 10% 20% 35% 50% Esposizioni verso o garantite da amministrazioni centrali e banche centrali 110.640.730 0 0 0 636.436 0 Esposizioni verso o garantite da Amministrazioni regionali o autorità locali 70% 75% 100% 7.412.030 0 0 150% 250% 370% Altre ponderazioni 1250% TOTALE 11.141.447 0 2.583.760 0 0 0 132.414.403 44.331.941 0 0 0 11.471.751 0 50.638 0 0 581.920 0 0 0 0 93.729 56.529.979 Esposizioni verso o garantite da organismi del settore pubblico 4.061.880 0 0 0 2.091.067 0 137.888 0 0 3.976.395 0 0 0 0 0 10.267.230 Esposizioni verso o garantite da banche multilaterali di sviluppo 1.313.653 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Esposizioni verso o garantite da Organizzazioni internazionali 4.989.324 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 4.989.324 Esposizioni verso o garantite da enti 481.777 963.487 0 0 8.765.842 0 5.989.642 0 4.015 1.241.470 3.334 3.003.782 0 36 239.816 20.693.201 Esposizioni verso o garantite da imprese e altri soggetti 101.328 1.673.187 0 0 831.779 7.958 2.298.497 35.779 268 85.597.069 923.356 0 0 0 0 91.469.221 245 1.313.653 0 0 0 0 185 0 0 77.067.093 115.051 2.605 0 0 0 0 77.185.179 0 0 0 0 0 11.388.957 5.894.407 0 3.433.360 4.336.336 0 0 0 0 103 25.053.163 35.348 0 0 0 0 90 751 0 0 7.734.313 5.069.949 0 0 0 0 12.840.451 Esposizioni ad alto rischio 0 0 0 0 0 192 0 0 0 116 1.351.832 21 0 0 0 1.352.161 Esposizioni sotto forma di obbligazioni bancarie garantite 0 0 0 1.421.863 768.432 0 56.964 0 0 0 0 0 0 0 0 2.247.259 Esposizioni a breve termine verso imprese e altri soggetti o enti 0 0 0 0 29.547 0 28.379 0 0 110.155 273.598 0 0 0 0 441.679 449.154 0 0 0 0 0 0 0 0 533.877 433 0 0 0 360.990 1.344.454 54.367 0 0 0 0 0 0 0 0 4.617.539 45.718 0 0 0 0 4.717.624 4.499.255 0 0 0 1.285.453 0 79.623 0 0 15.065.546 0 19.583 0 2 0 20.949.462 Esposizioni al dettaglio Esposizioni garantite da immobili Esposizioni in stato di default Esposizioni verso Organismi di investimento collettivo del risparmio OICR Esposizioni in strumenti di capitale Altre Esposizioni 30.06.2014 Portafoglio regolamentato ESPOSIZIONE SENZA ATTENUAZIONE DEL RISCHIO 0% 2% 4% 10% 20% 35% 50% 70% 75% 100% 150% 250% 370% Altre ponderazioni 1250% TOTALE Esposizioni verso o garantite da amministrazioni centrali e banche centrali 105.302.206 0 0 0 664.271 0 8.180.994 0 0 11.143.969 0 2.583.760 0 0 0 127.875.200 Esposizioni verso o garantite da Amministrazioni regionali o autorità locali 39.504.121 0 0 0 11.535.206 0 50.638 0 0 592.347 0 0 0 0 93.729 51.776.041 Esposizioni verso o garantite da organismi del settore pubblico 3.912.494 0 0 0 3.358.135 0 140.821 0 0 5.141.129 20.000 0 0 0 0 12.572.579 Esposizioni verso o garantite da banche multilaterali di sviluppo 1.135.740 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Esposizioni verso o garantite da Organizzazioni internazionali 4.989.324 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 4.989.324 166.079 55.094.280 0 0 16.890.936 0 6.066.704 0 4.015 1.244.293 3.514 3.003.782 0 36 239.816 82.713.455 73.542 18.499.446 0 0 1.380.770 0 2.061.521 0 268 90.622.746 931.506 0 0 0 0 113.569.799 245 Esposizioni verso o garantite da enti Esposizioni verso o garantite da imprese e altri soggetti 1.135.740 0 0 0 0 185 0 0 79.874.948 117.988 2.605 0 0 0 0 79.995.971 0 0 0 0 0 11.250.239 2.804.575 0 4.514.753 6.593.996 6.531 0 0 0 3 25.170.097 30.200 0 0 0 0 90 733 0 0 7.124.476 6.024.402 0 0 0 0 13.179.901 Esposizioni ad alto rischio 0 0 0 0 0 192 0 0 0 116 1.352.079 21 0 0 0 1.352.408 Esposizioni sotto forma di obbligazioni bancarie garantite 0 0 0 1.421.863 768.432 0 56.964 0 0 0 0 0 0 0 0 2.247.259 Esposizioni a breve termine verso imprese e altri soggetti o enti 0 0 0 0 29.547 0 0 0 0 118.483 605.034 0 0 0 0 753.064 449.154 0 0 0 0 0 0 0 0 533.877 433 0 0 0 360.990 1.344.454 54.367 0 0 0 0 0 0 0 0 4.617.539 45.718 0 0 0 0 4.717.624 4.499.246 0 0 0 1.285.453 0 79.623 0 0 15.065.545 0 19.593 0 2 0 20.949.462 Esposizioni al dettaglio Esposizioni garantite da immobili Esposizioni in stato di default Esposizioni verso Organismi di investimento collettivo del risparmio OICR Esposizioni in strumenti di capitale Altre Esposizioni 31.03.2014 Portafoglio regolamentato ESPOSIZIONE CON ATTENUAZIONE DEL RISCHIO 0% 2% 4% 10% 20% 35% 50% 70% 75% 100% 150% 250% 370% Altre ponderazioni 1250% TOTALE Esposizioni verso o garantite da amministrazioni centrali e banche centrali 109.052.662 0 0 0 519.722 0 7.153.880 0 0 13.056.829 0 2.623.498 0 0 0 132.406.591 Esposizioni verso o garantite da Amministrazioni regionali o autorità locali 44.114.173 0 0 0 11.032.913 3.954 150.050 0 0 595.098 0 0 0 0 0 55.896.188 Esposizioni verso o garantite da organismi del settore pubblico 2.912.717 0 0 0 1.846.829 616 127.326 0 0 4.000.360 48 0 0 0 0 8.887.896 Esposizioni verso o garantite da banche multilaterali di sviluppo 1.378.504 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Esposizioni verso o garantite da Organizzazioni internazionali 4.621.142 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 4.621.142 Esposizioni verso o garantite da enti 292.567 954.177 0 0 8.124.423 0 5.576.004 0 4.865 1.169.252 101.026 0 0 52 231.048 16.453.414 Esposizioni verso o garantite da imprese e altri soggetti 116.158 987.922 0 0 1.456.053 229.991 2.923.229 35.274 0 83.729.775 51.113 0 0 0 0 89.529.515 245 1.378.504 0 0 0 0 114.580 4.878 0 75.747.932 142.697 0 0 0 0 0 76.010.332 0 0 0 0 0 11.261.527 6.157.821 0 3.372.909 4.504.895 319 0 0 0 0 25.297.471 35.349 0 0 0 2.300 50.037 7.032 0 0 7.229.134 5.322.615 0 0 0 0 12.646.467 Esposizioni ad alto rischio 0 0 0 0 0 195 0 0 0 118 1.315.609 17.251 0 0 0 1.333.173 Esposizioni sotto forma di obbligazioni bancarie garantite 0 0 0 1.392.316 795.049 0 20.600 0 0 0 0 0 0 0 0 2.207.965 2.655 0 0 0 35.532 0 40.650 0 0 158.321 153.528 0 0 0 0 390.686 416.882 0 0 0 0 0 0 0 0 505.879 491 0 0 0 417.594 1.340.846 121 0 0 0 0 0 0 0 0 5.543.456 46.139 3.082.745 0 0 0 8.672.461 4.923.975 0 0 0 2.593.797 0 85.425 0 0 14.839.126 0 69.667 0 0 793 22.512.783 Esposizioni al dettaglio Esposizioni garantite da immobili Esposizioni in stato di default Esposizioni a breve termine verso imprese e altri soggetti o enti Esposizioni verso Organismi di investimento collettivo del risparmio OICR Esposizioni in strumenti di capitale Altre Esposizioni 31.03.2014 Portafoglio regolamentato ESPOSIZIONE SENZA ATTENUAZIONE DEL RISCHIO 0% 2% 4% 10% 20% 35% 50% 70% 75% 100% 150% 250% 370% Altre ponderazioni 1250% TOTALE Esposizioni verso o garantite da amministrazioni centrali e banche centrali 103.718.070 0 0 0 541.373 0 7.895.304 0 0 13.042.311 0 2.623.498 0 0 0 127.820.556 Esposizioni verso o garantite da Amministrazioni regionali o autorità locali 38.597.736 0 0 0 11.095.233 3.954 53.905 0 0 600.509 1.298 0 0 0 0 50.352.635 Esposizioni verso o garantite da organismi del settore pubblico 2.868.450 0 0 0 3.102.260 616 130.447 0 0 5.078.355 20.048 0 0 0 0 11.200.176 Esposizioni verso o garantite da banche multilaterali di sviluppo 1.202.454 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Esposizioni verso o garantite da Organizzazioni internazionali 4.621.142 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 4.621.142 198.783 65.016.940 0 0 9.216.486 0 5.621.116 0 4.865 1.171.185 101.244 0 0 52 231.048 81.561.719 92.762 987.922 0 0 15.177.261 220.277 2.642.617 0 0 89.425.810 51.113 0 0 0 0 108.597.762 245 Esposizioni verso o garantite da enti Esposizioni verso o garantite da imprese e altri soggetti 1.202.454 0 0 0 0 114.580 4.878 0 79.048.746 146.656 0 0 0 0 0 79.315.105 0 0 0 0 0 11.131.633 2.661.852 0 4.569.323 7.034.363 7.021 0 0 0 0 25.404.192 83.538 0 0 0 2.300 50.037 7.014 0 0 6.742.704 6.268.270 0 0 0 0 13.153.863 Esposizioni ad alto rischio 0 0 0 0 0 195 0 0 0 118 1.315.613 17.251 0 0 0 1.333.177 Esposizioni sotto forma di obbligazioni bancarie garantite 0 0 0 1.392.316 795.049 0 20.600 0 0 0 0 0 0 0 0 2.207.965 42 0 0 0 38.150 0 0 0 0 158.321 486.639 0 0 0 0 683.152 416.882 0 0 0 0 0 0 0 0 505.879 491 0 0 0 417.594 1.340.846 121 0 0 0 0 0 0 0 0 5.543.456 46.139 3.082.745 0 0 0 8.672.461 4.923.975 0 0 0 2.574.035 0 85.425 0 0 14.858.888 0 69.667 0 0 793 22.512.783 Esposizioni al dettaglio Esposizioni garantite da immobili Esposizioni in stato di default Esposizioni a breve termine verso imprese e altri soggetti o enti Esposizioni verso Organismi di investimento collettivo del risparmio OICR Esposizioni in strumenti di capitale Altre Esposizioni INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 186 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Rischio di credito I Rischio di credito: uso del metodo IRB Con provvedimento N. 365138 del 28 marzo 2008 Banca d’Italia ha autorizzato il Gruppo UniCredit all’utilizzo dei metodi avanzati per la determinazione del requisito patrimoniale sui rischi di credito e sui rischi operativi. Con specifico riferimento al rischio di credito, il Gruppo è attualmente autorizzato ad utilizzare le stime interne dei parametri PD, LGD ed EAD per il portafoglio crediti di Gruppo (Stati Sovrani, Banche, Multinazionali e transazioni di Global Project Finance) e per i portafogli creditizi locali delle principali banche del Gruppo (Imprese ed Esposizioni al dettaglio). Relativamente alle imprese clienti delle banche italiane del Gruppo, sono attualmente in uso i parametri di EAD regolamentare. In una prima fase, dette metodologie sono state adottate dalla Capogruppo e da alcune controllate italiane, confluite nel 2010 in UniCredit S.p.A. (UCI) per effetto dell’operazione societaria “One4C”, nonché da UniCredit Bank AG (UCB AG) e da UniCredit Bank Austria AG (BA AG). In coerenza con il piano di estensione progressiva dei metodi IRB approvato dal Gruppo e comunicato all’Autorità di Vigilanza (Roll-out Plan), a partire dal 2008 tali metodi sono stati estesi ed autorizzati anche ad UniCredit Credit Management Bank S.p.A., UniCredit Bank Luxembourg S.A, UniCredit Banka Slovenija d.d., UniCredit Bulbank AD, UniCredit Bank Czech Republic a.s., UniCredit Bank Ireland p.l.c, UniCredit Bank Hungary, UniCredit Tiriac Bank a.s. e UniCredit Bank Slovakia a.s.. L’adozione dei sistemi IRB da parte delle rimanenti società avverrà secondo lo stesso piano. La presente informativa qualitativa è strutturata illustrando i sistemi di rating autorizzati dagli Organi di Vigilanza per classe di attività prevalente. Il seguente schema riassuntivo presenta i sistemi di rating in uso nel Gruppo con l’indicazione della classe di attività di riferimento e delle Entità in cui sono utilizzati. Asset class Prevalente Amministrazioni centrali e banche centrali Stati Sovrani (PD, LGD,EAD) Groupwide Intermediari Vigilati Sistema di Rating Banche (PD, LGD,EAD) Multinational (PD, LGD, EAD) Global Project Finance (PD, LGD, EAD) Rating Integrato Corporate RIC (PD, LGD) Mid Corporate (PD, LGD, EAD) Foreign Small and Mediumsized Enterprises (PD, LGD, EAD) Income Producing Real Estate (IPRE) (PD, LGD, EAD) Acquisition and Leverage Finance (PD, LGD, EAD) Global Shipping (PD, LGD, EAD) Wind Project Finance (PD, LGD, EAD) Foreign Mid - Corporate (PD, LGD, EAD) Mid Corporate (PD, LGD, EAD) IPRE (PD, LGD, EAD) Imprese UCI, UCB AG, BA, UCB Lux, UCB Slo*, UCB BG*, UCB CZ*, UCB HU*, UCB SK*, UCB RO*, UCL GMBH, ZAO UCB* UCI, UCB AG, BA, UCB CZ*, UCB Lux UCI, UCCMB UCB AG, UCB Lux UCB AG UCB AG, UCB Lux UCB AG, UCB Lux UCB AG UCB AG UCB Lux BA BA, UCB CZ* Income Producing Real Estate (IPRE) (Slotting criteria) UCB BG; UCB SK Non Profit (PD, LGD, EAD) BA UCB HU*, UCB Slo*, UCB CZ*, UCB BG*, UCB SK*, UCB RO* UCL GMBH UCL GMBH Mid-Corporate (PD) Local Entità UCI, UCB AG , BA, UCB CZ*, UCB SK*, UCB RO*, UCB Lux UCI, UCB AG, BA, UCB Lux, UCB Slo*, UCB IE*, UCB BG*, UCB CZ*, UCB HU(*) (**), UCB SK*, UCB RO*, UCL GMBH Mid-Corporate (PD, LGD, EAD) Specialized lending (Slotting criteria) Amministrazioni centrali e Altri sistemi di rating minori (Public Sector Entities, UCB CZ* banche centrali/Imprese Municipalities, Religious Companies, Leasing) (PD) Imprese/Esposizioni al Small Business (PD, LGD, EAD) UCL GMBH dettaglio Commercial Real Estate Finance (PD, LGD, EAD) UCB AG, UCB Lux Rating Integrato Small Business RISB (PD, LGD) UCI, UCCMB Rating Integrato Privati (RIP) Mutui Ipotecari (PD, LGD, UCI, UCCMB EAD) Scoperti di conto e Carte di Credito (PD, LGD, EAD)*** UCI, UCCMB Prestiti Personali (PD, LGD, EAD)*** UCI, UCCMB Esposizioni al dettaglio Small Business (PD, LGD, EAD) UCB AG, UCB Lux Private Individuals (PD, LGD, EAD) UCB AG Private Wealthy Customers (PD, LGD, EAD) UCB Lux Small Business (PD, LGD, EAD) BA Private Individuals (PD, LGD, EAD) BA Cartolarizzazioni Asset Backed Commercial Paper (PD, LGD, EAD) UCB AG (*) Queste banche sono attualmente autorizzate all’utilizzo dell’approccio IRB Foundation e dunque utilizzano solo la stima interna di PD ai fini del calcolo del requisito patrimoniale (**) per tale paese il sistema di rating GW BANKS è stato autorizzato dagli organi di vigilanza locali per la sola parte del modello relativa alle banche commercial ad esclusione del segmento Securities Industry (***) Sistemi autorizzati dal 2010 il cui utilizzo IRB a fini regolamentari è prudenzialmente previsto al completamento dell’attività di revisione dei suddetti modelli. 187 Legenda: UCI: UniCredit Spa UCCMB: UniCredit Credit Management Bank UCB AG: UniCredit Bank AG BA: UniCredit Bank Austria AG UCB IE: UniCredit Bank Ireland plc. UCB Lux: UniCredit Bank Luxembourg S.A. UCL GMBH: UniCredit Leasing GMBH e controllate (UniCredit Leasing Finance GMBH, Structured Lease GMBH, UniCredit Leasing Aviation GMBH) UCB Slo: UniCredit Banka Slovenija d.d. UCB BG: UniCredit Bulbank AD UCB CZ: UniCredit Bank Czech Republic, a.s. UCB HU: UniCredit Hungary UCB SK: ex UniCredit Bank Slovakia a.s., filiale di UniCredit Bank Czech Republic, a.s.da Dicembre 2013 UCB RO: UniCredit Tiriac Bank a.s. ZAO UCB Zao UniCredit Bank (Russia) Nel corso del primo semestre 2014, in coerenza con il piano di Roll out dei sistemi IRB, il Gruppo ha ricevuto l’autorizzazione all’utilizzo dell’approccio IRB Foundation per il sistema di rating IRB Group wide per le esposizioni appartenenti al segmento Multinational in Zao UniCredit Bank (Russia), e quindi ha provveduto alla sua implementazione per il calcolo del requisito regolamentare di capitale a fronte del rischio di credito, attraverso l’utilizzo delle sole stime interne del parametro PD. La necessità di avere una visione comune e condivisa della rischiosità dei clienti a livello di Gruppo, ha richiesto l’introduzione di una Master Scale di Gruppo al fine di incrementare la comunicazione e l’efficacia delle decisioni nel processo di erogazione e reporting gestionale. Tale Master Scale, è stata realizzata allo scopo di: • consentire ai gestori del rischio e della relazione di comunicare con un linguaggio comune; • garantire la coerenza delle decisioni di Credito, anche nel caso in cui si basino sulle classi di rating (RC) e non sulle PD; • consentire la definizione di politiche del credito / linee guida senza dare spazio ad ambiguità. La Rating Master Scale di Gruppo, integrata nelle Regole di Governance di Gruppo con l’Ordine di Servizio n.488 di marzo 2011, si basa sulle seguenti assunzioni: • le classi di rating Investment grade / non-investment grade sono chiaramente separate. • il range di PD è sufficientemente ampio (da AAA fino a Default) e le classi di default corrispondono a quelle definite da Banca d’Italia • la Rating Master Scale di Gruppo si basa sulla scala di rating di Standard and Poor’s: le classi Investment grade sono strettamente allineate con le classi di PD di S&P's; mentre le classi di rating Non-investment sono più granulari. La Rating Master Scale di Gruppo è utilizzata solo ai fini di reporting gestionale, quindi non ha impatto sui sistemi di rating interni (IRB) sulla loro compliance con i requisiti previsti dall’Accordo di Basilea e sul loro piano di estensione progressiva. La metodologia di calcolo delle attività ponderate per il rischio, delle perdite attese, e degli accantonamenti non cambia. Non c’è inoltre impatto sul pricing dei prestiti e non è necessario effettuare una ricalibrazione dei modelli di rating esistenti. E’ da sottolineare inoltre che la corrispondenza fra le classi di PD previste dalla Group Master Scale e le classi di rating esterni è puramente indicativa e di conseguenza potrebbe variare nel tempo. INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 188 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Rischio di credito I PD Min PD Max S&P proxy Rating Equivalent 0,0000% 0,0036% AAA 0,0036% 0,0065% AA+ 0,0065% 0,0116% AA 0,0116% 0,0208% AA- 0,0208% 0,0371% A+ 0,0371% 0,0663% A C3 0,0663% 0,1185% A- D1 0,1185% 0,2116% BBB+ 0,2116% 0,3779% BBB D3 0,3779% 0,5824% BBB- E1 0,5824% 0,7744% BB+ 0,7744% 1,0298% BB E3 1,0298% 1,3693% BB- F1 1,3693% 1,8209% B+ 1,8209% 2,4214% B+ F3 2,4214% 3,2198% B+ G1 3,2198% 4,2816% B 4,2816% 5,6935% B 5,6935% 7,5710% B Rating Class (disaggregata e aggregata) A 01 B1 B2 02 B3 C1 C2 D2 E2 F2 G2 03 04 05 06 07 G3 H1 7,5710% 10,0677% B- 10,0677% 13,3876% B- 13,3876% 17,8023% B- 17,8023% 23,6729% CCC 23,6729% 31,4793% CC 31,4793% 99,9999% C X1 Past overdue 100% D X2 Restructuring 100% D X3 Doubtful 100% D X4 Nonperforming 100% D H2 08 H3 I1 I2 09 I3 10 Tutti i sistemi di rating interno adottati dal Gruppo rappresentano una componente fondamentale dei processi decisionali e di governance del rischio di credito. In particolare le aree di maggiore utilizzo dei rating sono le seguenti: • il processo creditizio, nelle diverse fasi: o concessione/riesame. L’assegnazione dei rating interni rappresenta un momento fondamentale nel processo di valutazione del merito creditizio della controparte/transazione e costituisce la fase preliminare per la concessione/riesame delle linee di credito. Il rating, assegnato prima della delibera, viene reso disponibile nell’ambito del processo di erogazione, integrato, in maniera sostanziale, nella valutazione e commentato nella proposta creditizia. Pertanto il rating rappresenta, di norma, un fattore fondamentale, unitamente all’ammontare delle esposizioni creditizie, per definire l’Organo competente per la delibera. o monitoraggio. Il processo di monitoraggio creditizio è finalizzato ad individuare ed a reagire tempestivamente ai primi sintomi di possibile deterioramento della qualità creditizia del cliente, consentendo pertanto di intervenire nella fase antecedente all’effettivo stato di default (quando cioè esiste ancora la possibilità di recupero della creditoria). Le azioni si focalizzano principalmente sul controllo andamentale dell’esposizione, fino a giungere, laddove necessario, al totale disimpegno nei confronti del cliente. Oltre a determinare un positivo impatto in termini di EAD, la fase di monitoraggio consente l’ottimizzazione delle condizioni per una eventuale successiva fase di recupero, tramite richiesta di garanzie aggiuntive, nei limiti consentiti dalla normativa locale, con conseguente riduzione della LGD. 189 o • • • • recupero crediti. La valutazione della strategia da adottare è finalizzata alla determinazione del piano di recupero, delle previsioni di perdita, dei flussi di cassa netti attesi (dopo l’escussione delle garanzie reali e personali) e di tutte le altre grandezze rilevanti al fine del calcolo del Valore Attuale Netto (“NPV”), sulla base delle relative ipotesi prudenziali di recupero, tenendo conto di tutti i costi connessi e delle probabilità di insuccesso della strategia. Tale valutazione va svolta anche in un’ottica di LGD stimata. La LGD è anche la base per determinare il prezzo da assegnare ai crediti non-performing da trasferire ad UniCredit Credit Management Bank le politiche di accantonamento. Per la clientela in bonis è stata adottata la metodologia delle perdite “sostenute” ma non “riportate” (“Incurred but not reported losses”, IBNR), che utilizza i valori della perdita attesa mediante il parametro Loss Confirmation Period (LCP) per il calcolo degli accantonamenti. Per le controparti classificate a default, deve essere sempre assicurata una coerenza tra accantonamenti, calcolo dell’NPV e informazione storica sulle perdite per tipologia simile d’impiego la gestione ed allocazione del capitale. Il rating è elemento essenziale anche per quanto attiene al processo di quantificazione, gestione ed allocazione del capitale. In particolare, gli output dei sistemi di rating vengono integrati, a livello di Capogruppo, con riferimento al Gruppo nel suo complesso, nei processi volti alla misurazione del capitale (sia regolamentare sia economico) ed alla gestione del medesimo, come pure in quelli volti alla determinazione delle misure “risk adjusted performance” e del conto economico rettificato a fini di pianificazione strategica.; la pianificazione strategica. La rischiosità della clientela rappresenta un driver rilevante nel contesto della pianificazione strategica, del budgeting e delle previsioni, per la quantificazione dell’RWA, delle rettifiche nette di conto economico e degli impieghi di stato patrimoniale. la reportistica. Vengono prodotti specifici report per l’Alta Direzione a livello consolidato / divisionale / regionale e per singola Entità, che mostrano l’andamento del portafoglio di rischio di credito, fornendo informazioni sulla Esposizione a Default, Perdita Attesa, PD e LGD medie per i diversi segmenti di clientela, in accordo con i sistemi di rating interni implementati. I rating sono inoltre utilizzati nella definizione del pricing e degli MBO da assegnare ai gestori, nonché nell’identificazione dei clienti con EVA negativo, su cui vengono adottate azioni mirate. Per il raggiungimento della compliance alla normativa di Basilea II, il Gruppo UniCredit ha effettuato specifiche attività finalizzate a definire e soddisfare i requisiti necessari per l’applicazione delle tecniche di Credit Risk Mitigation (CRM). Si è infatti proceduto alla: • emanazione di policy interne che rappresentano il recepimento, l’interpretazione e l’interiorizzazione dei requisiti normativi della CRM all’interno del Gruppo. La produzione di questa documentazione ha perseguito diversi obiettivi, volti ad incoraggiare l’ottimizzazione della gestione delle garanzie ed a definire le regole di ammissibilità, valutazione, monitoraggio e gestione delle garanzie personali e reali in linea con i requisiti generali e specifici stabiliti dall’Autorità di Vigilanza; • integrazione delle citate policy nei processi di acquisizione e gestione delle garanzie all’interno del Gruppo, con particolare enfasi sui processi volti al soddisfacimento del requisito di certezza giuridica; • implementazione di adeguati strumenti IT a supporto del processo di gestione delle garanzie, a partire dalla fase di valutazione ed acquisizione delle garanzie, sino a quella di monitoraggio ed escussione delle stesse. L’implementazione del sistema informativo ha permesso di gestire, raccogliere ed archiviare i dati necessari alla verifica del soddisfacimento dei requisiti richiesti per l’ammissibilità ai fini regolamentari ed al calcolo degli indicatori di rischio. Per maggiori dettagli sulla gestione del processo di riconoscimento delle tecniche di attenuazione del rischio di credito si faccia riferimento al capitolo dedicato “Tecniche di mitigazione del rischio del credito”. Inoltre, lo sviluppo dei sistemi di rating avanzati e la loro introduzione nei processi aziendali ha comportato la necessità di istituire, sia presso la Capogruppo che presso le Entità, un processo di convalida dei sistemi di rating ed un ampliamento delle attività richieste alla funzione di Internal Audit con riferimento alla revisione dei sistemi stessi. Obiettivo del processo di convalida è esprimere un giudizio in merito al regolare funzionamento, alla capacità predittiva e performance complessiva dei sistemi IRB adottati ed alla loro coerenza con le prescrizioni normative e gli standard interni, in particolare mediante: • valutazione del processo di sviluppo del modello, con specifico riferimento alla logica sottostante e ai criteri metodologici a supporto della stima dei parametri di rischio; • valutazione dell’accuratezza delle stime di tutte le componenti rilevanti di rischio mediante performance del sistema e analisi di calibrazione dei parametri e benchmarking; • accertamento che il sistema di rating sia effettivamente utilizzato nei diversi ambiti della gestione; • analisi dei processi operativi, dei presidi di controllo, della documentazione e delle infrastrutture informatiche connesse con i sistemi di rating. INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 190 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Rischio di credito I Il processo di convalida è stato rivisto in maniera sostanziale nel corso del 2013, principalmente secondo le seguenti linee guida: • l’introduzione di criteri di prioritizzazione della pianificazione delle attività di validazione, tali da consentire la concentrazione su quelle a maggior valore aggiunto in termini di controllo dei rischi; • la calibrazione della profondità delle analisi da svolgere, in base alla materialità del portafoglio, ai segnali di potenziale deterioramento delle performance e all’importanza dei cambiamenti intervenuti sul Sistema di rating; • la definizione di nuovi principi per l’omogeneizzazione nel Gruppo della classificazione del grado di importanza delle raccomandazioni e della complessiva valutazione del Sistema di rating, in base ai risultati dell’attività di validazione; • il miglioramento della efficienza del processo di monitoraggio delle raccomandazioni emanate dalla funzione di validazione. Il processo di convalida istituito nell’ambito del Gruppo prevede, comunque, innanzi tutto la distinzione tra validazione iniziale e nel tempo (on-going). La validazione iniziale ha l’obiettivo di valutare il posizionamento dei sistemi di rating del Gruppo in relazione ai requisiti minimi regolamentari e alle linee guida e agli standard di Gruppo inerenti metodologia, processi, qualità dei dati, procedure di validazione quantitativa e qualitativa, governance interna ed ambiente tecnologico, identificando eventuali gap o criticità rispetto a tali requisiti, prima della approvazione da parte delle Autorità o in caso dell’introduzione di cambiamenti di tipo fondamentale La validazione on-going ha invece l’obiettivo di valutare in modo continuativo il corretto funzionamento del sistema di rating in tutte le sue componenti e di monitorarne la coerenza rispetto ai requisiti interni e regolamentari. In secondo luogo il processo prevede distinte attribuzioni di responsabilità per la convalida dei cosiddetti sistemi Group-wide e per quelli Locali. Per i sistemi Group wide, la cui metodologia è unica a livello di Gruppo, la responsabilità è assegnata alla Capogruppo. Per quanto riguarda i sistemi di rating locali in uso nella Capogruppo, la responsabilità compete alle singole Entità locali. In caso di sistemi locali al di fuori di Unicredit Spa, alla Capogruppo è comunque assegnato il compito di valutare sia in fase iniziale che nel tempo l’adeguato svolgimento delle attività di sviluppo e validazione svolte localmente ed il corretto funzionamento del sistema di rating, fornendo al contempo suggerimenti derivanti dall’attività di benchmarking, interno ed esterno, e finalizzati al perseguimento della best practice. Sulla base dell’attività di rivalidazione la Capogruppo emana un parere non vincolante (Non Binding Opinion) sui sistemi di rating locali sia in fase iniziale sia a seguito delle attività on-going. Il dipartimento responsabile delle attività di convalida è indipendente, oltre che dalle unità responsabili dello sviluppo dei modelli, anche dalla funzione di revisione interna che sottopone a verifica il processo e l’esito della convalida. Tale dipartimento ha definito e mantiene le linee guida di validazione dei sistemi di rating finalizzate ad una convergenza verso modalità di validazione omogenee, garantendo in tal modo una condivisione dei criteri di valutazione dei risultati, anche mediante l’introduzione di valori soglia comuni (threshold) e il confronto tra i diversi sistemi. L’utilizzo delle soglie consente la riconduzione dei risultati dei test ad un sistema semaforico i cui colori sono associati a diversi livelli di gravità dei fenomeni rilevati. Uno sforzo particolare è dedicato infatti al perseguimento di un approccio comune alla validazione dei modelli, con l’identificazione dei test minimi richiesti e delle modalità di rappresentazione dei relativi risultati. Le tipologie di test si dividono in analisi qualitative ed in analisi quantitative: • nella parte qualitativa si valutano la bontà della metodologia utilizzata per la creazione del modello, l’inclusione di tutti i fattori rilevanti e la rappresentatività dei dati utilizzati in fase di sviluppo; • nella parte quantitativa si valutano performance, stabilità e calibrazione con riferimento sia al modello nel suo complesso che alle specifiche componenti e ai singoli fattori. E’ inoltre definita una struttura gerarchica delle suddette analisi, prevedendo un livello di dettaglio in funzione della specifica fase di validazione (iniziale, on-going). La necessità di taluni test viene infatti richiesta solo qualora si rilevino criticità nello svolgimento delle analisi di ordine gerarchico superiore. Le aree di analisi riconducibili ai requisiti organizzativi previsti dalla Normativa di Banca d’Italia sono l’utilizzo interno (internal use), reporting, IT e qualità dei dati e governo societario (governance). I dati e i documenti relativi alle attività di convalida sinora effettuate sono memorizzati in appositi spazi di archiviazione che garantiscono una rapida consultazione, la sicurezza delle informazioni e la replicabilità di tutte le analisi effettuate. I risultati dell’attività di convalida interna, che coinvolgono i sistemi di rating in ogni loro componente (metodologie, processi e aspetti Data Quality e IT), sono annualmente sintetizzati nell’ambito di una relazione, il cui obiettivo è portare all’attenzione del Top Management e delle Autorità di Vigilanza il grado di adeguatezza dei sistemi oggetto di convalida nonché le principali aree di miglioramento relative agli stessi. 191 Obiettivo invece dell’attività di Internal Audit sui sistemi di rating interni è la verifica della funzionalità del complessivo assetto dei controlli sui medesimi che consiste nel verificare: • la conformità dei sistemi IRB rispetto ai requisiti normativi; • l’utilizzo gestionale dei sistemi di rating; • l’adeguatezza e completezza del processo di convalida dei sistemi di rating. In tale contesto la funzione Internal Audit di Capogruppo (da ora UC IA), allo scopo di supportare le Entità sulla qualità (funzionalità/adeguatezza) dei Sistemi dei Controlli Interni e curare l’evoluzione delle metodologie di internal audit in coerenza con i mutamenti degli scenari di riferimento, ha coordinato lo sviluppo di una metodologia comune per l’effettuazione delle attività di audit e ne gestisce nel continuo il mantenimento ed il miglioramento. Tale metodologia è stata sviluppata al fine di valutare la fondatezza delle conclusioni delle funzioni di controllo del rischio ed il rispetto dei requisiti normativi previsti con particolare riferimento al processo di convalida interna dei sistemi interni di misurazione e controllo del rischio. Si precisa peraltro che la funzione di Internal Audit non è direttamente coinvolta nella progettazione/selezione del modello. In continuità con la propria mission UC IA effettua attività di audit direttamente su UniCredit S.p.A. e, ove necessario, anche presso le Entità del Gruppo, nonché coordinando le attività delle funzioni di Internal Audit. In particolare, le verifiche necessarie alla valutazione della funzionalità dei sistemi di rating trovano adeguato spazio nella pianificazione dell’attività di audit nell’ambito del Gruppo (processo di audit planning). Tali attività sono promosse da UC IA che ne condivide l’inserimento nel piano dei controlli delle funzioni di Internal Audit delle Entità del Gruppo. UC IA provvede quindi al monitoraggio sull’effettuazione di tali verifiche tramite una specifica funzione, eventualmente attivandosi localmente in caso di scostamenti. Inoltre UC IA redige periodicamente una specifica relazione annuale di sintesi che presenta una valutazione circa la complessiva funzionalità del sistema dei controlli interni in materia descrivendo, tra l’altro, gli esiti delle verifiche svolte, evidenziando le principali criticità e disfunzioni rilevate e raccomandando alcuni interventi migliorativi. Infine, UC IA informa periodicamente il Collegio Sindacale, l’Internal Control & Risks Committee e il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo sullo svolgimento delle proprie attività e sui relativi risultati. Sulla base degli esiti delle attività di convalida e di revisione interna, riassunti annualmente nelle citate “relazioni annuali delle funzioni di convalida e revisione interna in materia di Basilea II – Rischio di Credito”, e con il parere del Collegio Sindacale, il Consiglio di Amministrazione attesta annualmente (ultima delibera il 11 marzo 2014) la sussistenza dei requisiti normativi previsti per l’utilizzo dei sistemi IRB nel Gruppo UniCredit. INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 192 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Rischio di credito I Stati Sovrani (Amministrazioni centrali e banche centrali) Modelli Group wide Modello di rating per Stati Sovrani L’approccio utilizzato per lo sviluppo del modello di rating Paese è quello dello shadow rating, tramite il quale si vuole replicare la capacità di ranking dei rating esterni (da ECAI) utilizzando fattori macroeconomici e qualitativi. Sono stati sviluppati due modelli separati, uno per i paesi emergenti (EM) e uno per i paesi sviluppati (DC). Il modulo quantitativo per questi ultimi (DC) utilizza variabili relative alla bilancia commerciale, ad indicatori monetari, al peso del sistema bancario, al PIL pro capite, al livello di disoccupazione e ad alcuni indicatori fiscali. Il modulo qualitativo include variabili relative allo sviluppo del sistema finanziario, alla politica dei tassi di cambio ed alle condizioni socio-politiche ed economiche. Il modulo quantitativo per i paesi emergenti (EM) utilizza variabili legate alla bilancia commerciale, ad indicatori monetari, all’importanza dei sistema bancario, al PIL pro capite, alla crescita reale del PIL, al peso delle esportazioni e dell’ industria sul PIL nonchè ad alcuni indicatori fiscali. Il modulo qualitativo include variabili relative alla stabilità del sistema finanziario, alla politica dei tassi di cambio, alla la flessibilità del sistema economico, le condizioni socio-politiche, le condizioni economiche ed il servizio del debito. In base ai risultati della attività di validazione ongoing condotta nel 2012, che aveva evidenziato alcune aree di miglioramento, nel corso del 2013 è stata effettuata una revisione dei modelli per la stima della PD e della LGD. L’Unità di Validazione ha esaminato i nuovi modelli, attraverso una analisi approfondita ed esaustiva della struttura, delle caratteristiche quantitative e qualitative, delle performance, di test di stabilità e calibrazione, evidenziando chiari miglioramenti nei modelli seppur soggetti ad alcune aree di intervento, relativamente a specifici aspetti. I nuovi modelli, in accordo con l’ Autorità di Vigilanza, sono stati implementati ai fini regolamentari a partire dal mese di Giugno 2014. Modello di LGD per Stati Sovrani Il modello utilizza un approccio statistico-regressivo supportato dal giudizio degli esperti, partendo da un set di variabili macroeconomiche e fattori qualitativi, di cui sette sono stati inclusi nella versione finale. La variabile dipendente (LGD) è stata calcolata utilizzando dati storici esterni delle LGD e tassi di recupero esterni (ECAI). Il modello fornisce la LGD per le sole esposizioni dirette unsecured verso Stati Sovrani. Per il modulo quantitativo, le variabili esplicative selezionate sono: il saldo delle partite correnti in percentuale del PIL, il fiscal gap, l’eccesso di bilancio e il tasso reale di cambio effettivo.Iil modulo qualitativo comprende variabili che riguardano la stabilità del sistema finanziario, le condizioni socio-politiche e il servizio del debito. In base ai risultati della attività di validazione ongoing condotta nel 2012, che aveva evidenziato alcune are di miglioramento, nel 2013 è stata portata a termine una revisione del modello LGD. I risultati della convalida sul nuovo modello, basati sull’approfondita analisi sia della sua struttura sia della componente quantitativa, hanno messo in evidenza significativi miglioramenti che hanno portato alla rimozione di alcune carenze che erano state rilevate durante le valutazioni precedenti. Oltre alla metodologia, l’attività di convalida ha riguardato gli aspetti IT e di processo, inclusi i fenomeni più rilevanti dal punto di vista della qualità del dato. Il nuovo modello, in accordo con l’ Autorità di Vigilanza, è stato implementato ai fini regolamentari a partire dal mese di giugno 2014. 193 Banche (Intermediari Vigilati) Modelli Group wide Modello di rating per Banche L’approccio usato per la stima del rating Banche, definito come shadow rating, tenta di replicare la capacità di ranking dei rating esterni (da ECAI) attraverso una combinazione di fattori quantitativi e qualitativi. Sono stati sviluppati due modelli differenti, uno per le banche residenti in paesi sviluppati (DC) ed uno per quelle appartenenti a paesi emergenti (EM), in quanto si ritiene esistano driver di rischio diversi per i due segmenti. Il modulo quantitativo finale, per le banche residenti in paesi sviluppati (DC), copre diverse categorie di fattori: redditività, profilo di rischio, dimensione e capacità di raccolta. Similmente, per le banche nei paesi emergenti (EM), con diverso peso delle categorie di fattori: redditività, profilo di rischio, dimensione, funding e capitalizzazione. Specifici aggiustamenti da applicare alla PD risultante sia dal modello EM che DC sono previsti per considerare i seguenti aspetti: • i tre tipi di supporto (eventualmente) forniti alle banche – da parte del governo, da parte del gruppo economico di appartenenza, da parte di un Institutional Protection Fund; tali fattori sono trattati distintamente, in maniera omogenea (sulla base delle PD) e non additiva (solo quello con effetto di mitigazione maggiore trova in effetti applicazione); • il fattore rischio paese in generale (considerato nella fase di calibrazione del modello); in questo ambito il modello considera il rischio paese ed il più specifico rischio di trasferimento, cioè il rischio che il debitore non sia in grado di ottenere valuta estera per sostenere i propri impegni anche se in possesso di corrispondente valuta locale. La scala di rating del modello si basa sui tassi di default impliciti nei rating esterni. Nel corso di una revisione, allo scopo di misurare adeguatamente il rischio di credito delle esposizioni verso controparti Securities Industry (SI)9,si è proceduto allo sviluppo di un modello specifico. L’approccio utilizzato per le Securities Industry è simile a quello adottato per le Banche commerciali, tuttavia prevede che il supporto del gruppo economico d’appartenenza, particolarmente importante nel segmento SI, sia stimato come modulo indipendente attraverso l’elaborazione di risposte qualitative. L’ambito di applicazione del sistema di rating Banche è stato esteso anche a quelle società controllate che esercitino un’attività di corporate treasury o di funding vehicles attraverso il modulo specifico dei CTFV (si veda paragrafo “Il modello di Rating per Imprese Multinational”). L’unità di validazione ha valutato sia il modello Banche, sia il modello specifico per le controparti Securities Industry; nel condurre la propria attività sono state applicate (come anche per il resto dei sistemi) le linee guida di validazione ufficiali per l’intero Gruppo10,, le quali coprono sia aspetti di struttura del modello sia analisi di performance, calibrazione, stabilità, non solo sul risultato finale ma anche a livello di singole componenti e fattori. L’unità di validazione ha espresso un giudizio complessivamente positivo su tali modelli, rilevando alcuni punti di attenzione che saranno monitorati annualmente. Conseguentemente, è stata effettuata un’attività di revisione della modellistica, che ha coinvolto anche il parametro di LGD: il giudizio delle funzioni di controllo interno sui modelli così rivisti (PD e LGD) è ancora in fase di rilascio e sarà concluso nella seconda metà del 2014 Modello LGD per Banche Il modello sviluppato è di tipo expert-based e fa riferimento alle sole esposizioni in bonis senior unsecured, che costituiscono la parte preponderante del portafoglio esposizioni verso banche. Successivamente, l’applicazione di metodologie avanzate (comuni a più segmenti Group wide) è stata estesa alle esposizioni junior. Attualmente il modello di stima della LGD copre sia le banche commerciali sia quelle d’affari (Securities Industry). Il valore individuale di LGD viene calcolato partendo da un’analisi dei bilanci, simulando il recupero in caso di default proveniente dalla liquidazione di varie categorie di asset della banca, dopo aver remunerato i creditori con più elevato grado di priorità (la versione attuale del modello prevede un trattamento più raffinato dei depositi, considerandone l’eventuale priorità in base alla legislazione del paese). Per ottenere una valutazione realistica e conservativa degli asset della banca, sono stati definiti haircut per ogni tipologia di attivo, per considerare il probabile deterioramento che avviene prima del default, le differenze tra valore di mercato e di libro e tra valore di mercato e ricavi dalla vendita (la versione attuale del modello prevede haircut maggiori da applicare al valore dei mutui ipotecari iscritti nel bilancio della controparte). Inoltre, in considerazione del fatto che il successo della fase di recupero dipende in buona parte dal contesto legale/istituzionale di riferimento, sono applicati haircut specifici per ogni paese, che considerano il rischio legale. 9 Il segmento SI è costituito da controparti impegnate in attività di broker/dealer, merchant/investment banking, corporate finance, M&A e Wealth Management e comprende sia società SI “pure”, per cui tali attività sono assolutamente prevalenti, sia banche “ibride”, cioè dedite in ugual misura ad attività commerciale e di investimento. Prima dello sviluppo di un sistema di rating interno dedicato, le controparti SI erano per lo più prive di rating, salvo alcune eccezioni coperte dal sistema Banche. 10 Le linee guida relative alla validazione dei modelli PD, sono state riviste ad emesse in una nuova versione ad aprile 2012 INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 194 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Rischio di credito I Infine sono previsti haircut per incorporare i costi del processo di recupero, in base a una valutazione data degli esperti di workout. Poiché i recuperi derivanti dagli asset della banca prenditrice si assumono in valuta locale, mentre il reale recupero finale deve essere stimato nella divisa del creditore, ai recuperi in valuta locale viene applicato un haircut legato alla volatilità del cambio per considerare il rischio di deprezzamento. Nell’ambito del segmento banche, il framework LGD è stato migliorato in modo da riflettere più correttamente il profilo di rischio tipicamente più basso di alcuni specifici prodotti (o transazioni), in particolare con riferimento ai covered bond e ai prodotti con mitigazione del rischio paese. Per quanto riguarda i covered bond, sono stati definiti, due diversi valori di LGD, da applicare in base al paese dell’emittente e alla conferma da parte dell’analista creditizio responsabile che l’emissione di covered bond dello specifico emittente sia in linea con gli standard di mercato locali. Per i prodotti con mitigazione del rischio paese, la LGD di controparte si riduce in base al contributo del rischio paese sulla PD totale di controparte, attraverso l’applicazione alla LGD unsecured di un fattore di recupero della specifica transazione (Transaction Specific Recovery factor). Nell’ambito del segmento banche, tale riduzione della LGD si applica a una particolare tipologia di prodotto: i finanziamenti commerciali a breve termine tra banche (Short Term Commercial Financing). L’Unità di Validazione ha verificato nel continuo la struttura e l’ambito di applicazione del modello, le componenti, le integrazioni expert-based e l’override. Per quanto possibile, sono stati esaminati anche benchmark esterni. Nell’analisi condotta, inoltre, è stata rivolta particolare attenzione alla valutazione degli haircut definiti in corrispondenza delle diverse tipologie di attivo bancario. Oltre alla metodologia, l’attività di convalida ha riguardato gli aspetti IT e di processo, inclusi i fenomeni più rilevanti dal punto di vista della qualità del dato. 195 Imprese (comprese le PMI, i finanziamenti specializzati e i crediti commerciali acquistati verso imprese) Modelli Group wide Modello di rating per Imprese Multinational Il modello di rating si applica alle imprese (corporate) Multinational definite come le società con turnover o ricavi operativi, da bilancio consolidato, maggiori di 500 milioni di euro per almeno 2 anni consecutivi (la definizione del segmento è stata recentemente precisata per riflettere la decisione di rimuovere le aziende di leasing e factoring dall’ambito di applicazione del modello MNC). L’approccio usato per la stima del rating Multinational, definito come shadow rating, tenta di replicare la capacità di ranking dei rating esterni (da ECAI) attraverso una combinazione di fattori quantitativi e qualitativi. Il modulo quantitativo copre diverse categorie di fattori quali struttura patrimoniale, redditività, copertura degli interessi e dimensione. Risultato di questo modulo è uno score quantitativo. Il modulo qualitativo consiste in un set di questionari che analizzano aspetti quali la qualità del management, l’andamento del settore d’appartenenza, la quota di mercato ecc. Risultato di questo modulo è uno score qualitativo. Gli score quantitativo e qualitativo sono poi integrati e il risultato è trasformato in una PD (attraverso una funziona stimata in fase di calibrazione). Specifici aggiustamenti da applicare alla PD sono previsti per considerare i seguenti aspetti: • il supporto (eventuale) da parte del gruppo economico di appartenenza (sulla base di una media di PD). • il fattore rischio paese in generale (considerato nella fase di calibrazione del modello); in questo ambito il modello considera il rischio paese ed il più specifico rischio di trasferimento, cioè il rischio che il debitore non sia in grado di ottenere valuta estera per sostenere i propri impegni anche se in possesso di corrispondente valuta locale. Dal 2012 il sistema di rating Group wide Multinational Corporate (MNC) è esteso al portafoglio Italian Large Corporate che comprende le imprese con un fatturato/valore della produzione tra euro 250 milioni ed euro 500 milioni. Nel corso del 2012 è stata effettuata una specifica attività di ricalibrazione del modello PD, implementata a partire da Giugno 2013. L’Unità di Validazione ha verificato l’approccio della calibrazione del modello valutandolo adeguato per effetto dell’inclusione dei dati degli ultimi anni coerentemente con l’approccio “through the cycle” utilizzato. L’ambito di applicazione comprende anche quelle società controllate che esercitano un’attività di corporate treasury – (ad es. cash concentration, FX management e funding) o che costituiscono un veicolo specializzato (per emissioni di titoli a medio termine – MTN – titoli di credito o obbligazioni) il cui merito di credito sia influenzato dal supporto della controllante/gruppo mediante fideiussioni esplicite o altri meccanismi (ad es. un accordo di supporto dalla controllante): il rating di tali controparti viene calcolato attraverso il modulo specifico dei Corporate Treasuries and Funding Vehicles (CTFV).Poiché, nella maggior parte dei casi, il default di un CTFV è provocato dal default del gruppo a cui appartiene, sia la PD che la LGD unsecured sono state stimate come distanza rispetto ai valori di PD e LGD della capogruppo sulla base dei contributi e delle opinioni degli esperti del settore. A partire da un questionario qualitativo, quindi, si determinano i notch di downgrade rispetto al rating della capogruppo per calcolare il rating del CTFV; in modo analogo si procede per determinare l’incremento da applicare alla LGD della capogruppo per calcolare la LGD del CTFV. L’Unità di Convalida ha verificato sulla base di una attività ongoing il Sistema di rating Group wide Multinational (MNC) attraverso una analisi completa degli aspetti quantitativi e qualitativi, considerando inoltre le informazioni ricavate da providers esterni al fine di effettuare un’attività esaustiva di benchmarking. I risultati di tale attività hanno mostrato una complessiva adeguatezza del modello, evidenziando comunque alcune aree di miglioramento, monitorate su base annuale. Di conseguenza tali miglioramenti saranno tenuti in considerazione nella attività di risviluppo del modello recentemente avviata. A partire dal mese di Marzo 2014, il Gruppo è stato autorizzato all’utilizzo del sistema di rating Group Wide per le controparti Multinational in Zao UniCredit Bank (Russia), con l’approccio Foundation, utilizzando esclusivamente la stima interna della PD per il calcolo del capitale. INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 196 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Rischio di credito I Modello di LGD per Imprese Multinational Non disponendo di serie storiche di tassi di recupero interni per le aziende Multinational (essendo un portafoglio con pochi default osservati) è stato sviluppato un modello statistico-regressivo principalmente basato su dati di recupero forniti da un provider esterno. Il modello di LGD si applica alle sole esposizioni senior unsecured verso aziende in bonis (alle esposizioni junior si applicano metodologie avanzate comuni a più segmenti Group wide). Più in dettaglio, il modello di LGD consiste in quattro fasi principali (in cui l’add-on che tiene conto delle fasi negative del ciclo economico, downturn, è incorporato): • in una prima fase, una LGD complessiva della controparte (Overall LGD), indipendente dalla seniority dei creditori, viene calcolata sulla base di fattori quantitativi di bilancio; • in una seconda fase, sulla base di un questionario qualitativo, viene calcolata la variazione in aumento della LGD per debiti senior unsecured Bond, determinando la Gross senior unsecured Bond LGD; • tale LGD è rettificata per tener conto del rischio legale e dei costi relativi al processo di recupero (Adjusted Senior Unsecured Bond LGD); • al valore finale della Unsecured Bond LGD (applicabile al debito di tipo obbligazionario) viene applicato un coversion factor che consente di ottenere una Loan LGD (Final LGD Senior Unsecured Loan) che è più bassa, in quanto considera la probabilità e gli effetti della ristrutturazione del debito, tipici dei prestiti bancari e di prodotti similari che costituiscono la parte più rappresentativa del portafoglio del Gruppo UniCredit. Come per il parametro PD, anche la LGD del sistema Multinational è stata estesa al segmento Italian Large Corporates (ILC). Il framework LGD riflettere in modo corretto il profilo di rischio tipicamente più basso di alcuni specifici prodotti (o transazioni), in particolare i prodotti con mitigazione del rischio. Nell’ambito di applicazione al segmento MNC, si considera una particolare tipologia di transazioni, quelle in cui il pagamento è garantito dalla vendita di beni ad una terza parte con residenza in un paese considerato a basso rischio (Only Delivery Risk). L’unità di validazione ha esaminato la struttura del modello e ha verificato nel continuo la qualità, la performance delle stime e il loro livello di conservatività. Ha inoltre analizzato in maniera estesa benchmark esterni (presenti in letteratura e/o in forma di recovery rating pubblicati dalle agenzie di rating), riscontrando un sostanziale allineamento con questi dati Oltre alla metodologia, l’attività di convalida ha riguardato gli aspetti IT e di processo, inclusi i fenomeni più rilevanti dal punto di vista della qualità del dato. Modello di rating Global Project Finance (GPF) Il modello di rating Group wide Global Project Finance (GPF) è dedicato alle operazioni di project finance con volume totale di debito del progetto superiore ai 20 milioni di Euro ed ha un approccio di stima basato sulla combinazione di 21 fattori qualitativi valutati attraverso un questionario. L’analisi viene effettuata raggruppando i rischi di progetto in 5 aree di riferimento: il rischio collegato agli sponsor del progetto; il rischio di completamento; il rischio operativo; rischi “speciali” (ad es. il rischio di un terremoto, il rischio di tasso) e il rischio legato ai cash flows.Il modello è stato rivisto nel 2011 al fine di ridurre l’incidenza degli elementi di giudizio soggettivo sul rating finale e di aumentare il potere predittivo di tutto il sistema, anche al fine di rispondere e rimuovere le criticità evidenziate dalle funzioni di validazione e audit e dagli Organi di Vigilanza. La revisione del modello PD ha comportato l’ottimizzazione statistica dei pesi dei fattori del modello in precedenza basati sulla valutazione degli esperti e ridotto il numero di aggiustamenti manuali. I principali cambiamenti apportati al modello PD rispetto alla versione precedente consistono in: • l’ottimizzazione statistica dei pesi sui singoli fattori (definiti dagli esperti); l’uso di un approccio statistico per la stima dei pesi del modello consente di aumentare il potere predittivo sulla base dei default passati; • una generale standardizzazione del modello attraverso la limitazione delle possibilità di intervento manuale sul rating alla sola pratica dell’override (è stata mantenuta soltanto la caratteristica “weak link”, che permette di abbassare un rating in caso di segnali negativi ); • un nuovo trattamento del rischio di completamento che consente la riduzione dei pesi in base allo stato di avanzamento del progetto e al momento in cui comincia a generare flussi monetari; • l’esplicita considerazione del rischio paese (generale e di trasferimento) in aggiunta al rischio intrinseco del progetto e basata sulla PD del paese; • una più dettagliata descrizione dei fattori di rischio al fine di rafforzare l'obiettività della valutazione. L’unità di validazione ha esaminato la struttura del modello e ha verificato nel continuo la sua performance sia a livello aggregato, che di aree di rischio e di singolo fattore. Ha inoltre analizzato la stabilità, i meccanismi di aggiustamento e override, la calibrazione delle stime ed effettuato un’analisi di benchmarking, sebbene la disponibilità di rating esterni sia limitata. Tutte queste analisi hanno riguardato il portafoglio GPF di Gruppo, presso le principali Entità: UniCredit S.p.A., UCB AG, UCBA AG. Dalla validazione condotta nel 2013 è scaturita una valutazione del modello nel complesso positiva sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo. Anche gli aspetti relativi ai processi, qualità dei dati e procedure IT del sistema di rating GPF modificato sono stati oggetto di validazione interna. 197 Modello di LGD Global Project Finance (GPF) Il modello interno per la stima della LGD GPF, si applica alle esposizioni totali dirette in bonis per controparti GPF. Nella versione iniziale, il modello era essenzialmente basato sulla metodologia “distressed assets” sviluppata da S&P’s, che esamina la coda della distribuzione del valore degli asset del progetto nella “regione” in cui il default è avvenuto e definisce quindi la distribuzione di probabilità della LGD come distribuzione della differenza tra debito e valore degli asset in tale regione. Questo framework generale è stato adeguato alla realtà e alle pratiche gestionali del Gruppo UniCredit attraverso l’adozione di alcuni adattamenti che riguardano il metodo di calcolo del valore degli asset, la tecnica di determinazione della regione di default e l’introduzione di opportune “volatility scorecard” basate su specifici questionari e calibrate per settore. Con la revisione implementata nel 2011 sono state realizzate attività di perfezionamento del modello LGD al fine di migliorarne le performance. Gli interventi hanno riguardato la semplificazione della metodologia “distressed assets” (’eliminazione della determinazione esplicita del valore degli asset, sostituita dal calcolo diretto del rapporto tra debito e il valore (massimo) dei “distressed assets” (DMDA), sulla base di un questionario qualitativo; rimozione della “volatility scorecard”). Inoltre è stato introdotto uno scenario di “evento estremo”, caratterizzato da perdite molto alte, oltre allo scenario “standard” basato sulla metodologia “distressed assets”. La probabilità di “evento estremo” è determinata sulla base delle risposte ad uno specifico questionario qualitativo e viene usata come “peso” della media ponderata della LGD “standard” e della LGD di “evento estremo”: tale media costituisce la LGD attesa. Sono stati inoltre considerati esplicitamente degli add-on che tengano conto delle fasi negative del ciclo economico (downturn add-on) e dei costi di recupero. La struttura del modello è stata aggiornata permettendo il calcolo parallelo della LGD sia per le posizioni senior che per quelle junior. In questo ambito la validazione annuale 2013 ha prodotto una valutazione del modello nel complesso positiva riscontrando una sostanziale conservatività delle stime interne rispetto ai benchmark esterni disponibili. Modello di EAD per i segmenti Group wide Il principale driver della EAD è la tipologia di prodotto, e il calcolo è legato a tre componenti. In primo luogo, in linea con i requisiti regolamentari, si assume che l’esposizione corrente di bilancio continuerà ad esistere fino al default. A questo valore si somma il valore atteso di un ulteriore utilizzo della linea di credito accordata, e in terzo luogo, l’eventualità di uno scoperto oltre l’attuale linea di credito è considerata come percentuale della linea di credito accordata. Viene inoltre considerata, per i prodotti rilevanti, la probabilità di una richiesta di pagamento da parte di un terzo, cui è stata rilasciata una garanzia in caso di default. Nel corso del 2012 il modello è stato significativamente rivisto al fine di approntare miglioramenti alla metodologia ed aumentarne la rappresentatività, nonché al fine di superare le debolezze evidenziate dalle funzioni di controllo I risultati di tale attività sono stati oggetto di validazione nel corso del 1° Semestre 2013 con esito positivo e comunicati all’Organo di Vigilanza. Le modifiche apportate al modello troveranno applicazione nel corso del 2014, in coerenza con le tempistiche del processo di approvazione formale da parte delle Autorità Competenti. . INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 198 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Rischio di credito I Modelli locali, perimetro Italia Modello di rating Corporate Italia Il sistema di Rating Integrato Corporate (RIC) fornisce il rating delle controparti imprese di UniCredit S.p.A. aventi un fatturato (o total assets laddove il fatturato non è informativo) da 5 a 250 milioni di euro, secondo la nuova segmentazione, operativa da novembre 2010, decisa nell’ambito del progetto di fusione societaria One4C, anche a seguito di una specifica attività di confronto delle performance delle diverse modellistiche disponibili sui segmenti imprese in Italia. Il modello è stato ridisegnato con riferimento al comparto delle imprese industriali (RIC3), anche sulla base delle raccomandazioni emerse nelle precedenti attività di validazione, ed è operativo da novembre 2011. La struttura del modello di rating RIC3 si compone di tre moduli elementari, di cui due di natura quantitativa e uno qualitativo: • modulo economico-finanziario, che considera le informazioni di bilancio presenti negli archivi del Sistema Centrale Bilanci - cash flow e redditività; oneri finanziari; struttura finanziaria e composizione del debito; equilibrio finanziario e liquidità; crescita; volatilità e struttura operativa. • modulo andamentale, che, considerando esclusivamente i dati andamentali di fonte esterna ricavabili sia dai flussi di primo invio che dai flussi di ritorno di Centrale Rischi, permette il monitoraggio del comportamento della controparte sia nei confronti del Gruppo che del sistema bancario nel suo complesso - crediti per cassa: revoca, scadenza a breve, scadenza a lungo termine, crediti auto liquidanti; crediti di firma: commerciale, finanziaria; garanzie. • modulo qualitativo, che considera le risposte alle domande del questionario qualitativo compilato in fase di affidamento. A differenza di quanto avveniva nelle precedenti versioni del modello, la componente qualitativa è stata complessivamente sviluppata tramite approccio statistico. Il modello di rating RIC3 prevede un meccanismo di aggiornamento del rating attraverso un sistema di eventi trigger mirati ad ottenere maggiore stabilità nelle valutazioni garantendo da un lato il tempestivo aggiornamento e dall’altro l’intervento esperto (del gestore e della funzione di rating desk) laddove necessario. Il modello è differenziato per le esposizioni Real Estate. Lo sviluppo di moduli dedicati al settore Real Estate è stato realizzato per tener conto della diversa tipologia e rischiosità di tali controparti avendo attenzione alle raccomandazioni espresse dalle funzioni di controllo interno e dall’Organo di Vigilanza. Il modello corporate Real Estate trova applicazione per le controparti con struttura di bilancio “05” (Società Immobiliari) secondo la classificazione Centrale dei Bilanci e attivo superiore ai 5 milioni di euro, coerentemente alla suddivisione gestionale della clientela adottata dalla Banca e coi relativi processi creditizi. E’ basato principalmente sullo sviluppo di una componente economico/finanziaria ad hoc, sull’integrazione di quest’ultima con il modulo qualitativo RIC3 e i moduli andamentali RISB (Centrale Rischi e andamentale interno). Nel corso del 2013 i modelli sono stati ricalibrati incorporando i tassi di default osservati nel 2012 e nel 2013. Sempre nel 2013 è stato introdotto il Rating Gruppi, che incorporando l’appartenenza ad un gruppo economico nella valutazione del rating complessivo di una controparte, ha permesso di ottenere significativi miglioramenti dei modelli corporate in termini di performance e di calibrazione. Le attività di convalida dei modelli PD Corporate, condotte dalla funzione competente Group Internal Validation allo scopo di verificare nel complesso il funzionamento dei sistemi di rating e la conformità ai requisiti quantitativi e organizzativi previsti dalla normativa di Vigilanza, ne hanno rilevato la sostanziale adeguatezza anche alla luce delle importanti azioni correttive introdotte nel corso del 2013. Nel corso del 2014, la funzione di Sviluppo Modelli ha avviato la revisione dei modelli Rating Integrato Corporate a cui seguiranno, come di consueto, le attività di controllo interno, di approvazione e di comunicazione agli Organi di Vigilanza competenti. Modelli di LGD Imprese per i portafogli locali Italia I modelli di calcolo del parametro di rischio LGD sono stati rivisti nel 2012 e implementati nel corso del 2013. La revisione di detti modelli è stata intrapresa per migliorarne la funzionalità e l’adeguatezza. In particolare, oltre ad apportare importanti modifiche al modello già in uso per il perimetro di clientela “in bonis”, sono stati sviluppati ex-novo i modelli dedicati alla stima della LGD per i crediti in default, differenziati per stato di default . La rappresentatività del modello LGD Imprese è stata significativamente migliorata attraverso l’estensione del campione di sviluppo, comprendente il periodo 2008-2011 caratterizzato dalla fase di recessione economica, l’introduzione delle sofferenze chiuse e aperte prima del 1997 e delle posizioni ex-Capitalia, con il conseguente allungamento della durata media delle sofferenze considerate ai fini dello sviluppo del modello. La stima del tasso di perdita continua ad essere basata su un approccio di tipo “workout LGD”, tramite l’attualizzazione dei flussi di cassa osservati nelle fasi di gestione del recupero. In questo contesto, l’approccio metodologico per la definizione dei tassi di attualizzazione è stato modificato passando da tassi storici a tassi correnti. Per i nuovi modelli LGD “Defaulted Assets” per le esposizioni in sofferenza, incaglio e past due è stato adottato un approccio statistico che ha permesso di incorporare nelle stime informazioni relative al periodo di permanenza nello stato e all’andamento pregresso del recupero. La differenza principale tra i nuovi modelli LGD “Defaulted Assets” e i moduli “Incaglio”, “Past Due” e “Sofferenza” della LGD per le esposizioni ”in bonis” consiste nel fatto che, mentre queste ultime stimano il tasso di perdita al momento dell’ingresso a default (tempo T0), i moduli dedicati ai Defaulted Asset stimano il tasso di perdita riferito alla vintage del rapporto, al momento in cui si trova la specifica controparte in default (cosiddetta Time Dependency) prendendo in considerazione, quindi, anche le informazioni disponibili successivamente al momento del default stesso. 199 Un ulteriore passo verso una maggiore funzionalità e rappresentatività dei modelli è rappresentato dal riconoscimento dell’effetto mitigante delle garanzie personali sulle stime del tasso di perdita, ottenuto con l’implementazione dei sistemi di rating Confidi e Garanti. Il nuovo sistema di rating Garanti Persone Fisiche esprime un giudizio complessivo sul merito creditizio del Garante che nasce dall’integrazione di moduli elementari che sfruttano le informazioni rinvenibili presso fonti interne con altre informazioni esterne. Relativamente ai Confidi, il nuovo sistema di rating risulta dall’integrazione di moduli sviluppati prevalentemente su base esperta data la natura low default del portafoglio di riferimento, nonché l’assenza di rating esterni tali da consentire lo sviluppo di approcci quantitativi di tipo shadow rating. La metodologia adottata ha dunque perseguito l’obiettivo di riflettere la valutazione in termini di rischio degli specialisti Confidi raccolta in fase di sviluppo. La LGD del Confidi è stata sviluppata seguendo l’approccio metodologico in uso per le Banche, sebbene siano stati introdotti accorgimenti ad hoc introdotti al fine di gestire peculiarità specifiche proprie del mondo Confidi. Nel corso dell’ultimo trimestre 2013 ed il primo trimestre 2014 sono state messe a punto dalla Funzione di Sviluppo Modelli le calibrazioni dei modelli con l’incorporazione dei Danger Rate osservati nel 2013 e l’estensione della serie storica del campione di sviluppo con i dati del 2012. Contestualmente è stata rivista la metodologia di attualizzazione passando ai tassi correnti medi degli ultimi 5 anni ed introducendo, in fase di calibrazione, l’effetto di operazioni di cessioni straordinarie avvenute in passato nella Banca. In entrambi i casi le attività di convalida hanno fornito un giudizio di adeguatezza degli interventi effettuati sui modelli. Modelli di EAD Imprese per i portafogli locali Italia In ottemperanza a quanto previsto dalla regolamentazione di riferimento ed in coerenza con il piano di estensione progressiva delle metodologie IRB per il rischio di credito, il Gruppo ha provveduto allo sviluppo dei modelli per la stima della Exposure At Default (EAD) per i sistemi autorizzati in Italia “Rating Integrato Corporate (RIC)” e “Rating Integrato Small Business (RISB)”, presentando richiesta di autorizzazione per il loro utilizzo a Banca d’Italia a dicembre 2012. I modelli EAD RIC e RISB sono stati sviluppati secondo i requisiti previsti dalla regolamentazione di Vigilanza di riferimento. In particolare, è stata adottata la definizione di default prevista dalla disciplina per i sistemi IRB, in coerenza con quanto in essere per i modelli PD e LGD: past due a 90 giorni, incagli, ristrutturati e sofferenze. Le attività di convalida dei modelli EAD RIC e RISB sono state condotte dalla funzione competente Group Internal Validation allo scopo di verificare nel complesso il funzionamento dei sistemi di rating e la conformità ai requisiti quantitativi e organizzativi previsti dalla normativa di Vigilanza e hanno riguardato, in coerenza con i dettami della normativa stessa e con gli standard interni, la metodologia di stima e la relativa infrastruttura IT. Sulla base degli esiti delle suddette attività, la funzione di convalida ha espresso un giudizio di sostanziale adeguatezza dei modelli di EAD, non rilevando disallineamenti significativi rispetto ai requisiti normativi di riferimento per l’utilizzo dei sistemi IRB ai fini regolamentari, cosa che avverrà al ricevimento della relativa autorizzazione da parte dell’Organo di Vigilanza. . Tale giudizio è stato confermato dalla funzione di controllo anche a fronte dell’intervento di calibrazione condotto nel corso del 2013, che ha reso i modelli ancora più in linea con gli standard di Gruppo. Nel corso del primo semestre 2014 la funzione di Sviluppo Modelli ha provveduto alla consueta calibrazione dei modelli; le attività di convalida saranno condotte nell’arco del secondo semestre 2014. INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 200 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Rischio di credito I Modelli Locali, perimetro Germania Modello di rating Mid corporate Il modello “Mittelstandsrating” si occupa di fornire i rating delle esposizioni verso la classe imprese di UCB AG con sede in Germania e con fatturato compreso tra i 5 e i 500 milioni di euro. Il portafoglio target è stato rivisto ad aprile 2011 (in precedenza il limite inferiore di fatturato era fissato a 3 milioni di euro), nell’ambito dell’iniziativa del Gruppo chiamata “One4C” volta ad aumentare ulteriormente la soddisfazione dei clienti e ad accrescere la vicinanza ai territori in cui opera il Gruppo. La versione del modello attualmente in uso è stata sviluppata con l’obiettivo sia di semplificare il modello originario (il numero dei modelli per la valutazione automatica del bilancio è stato ridotto da 12 a 4), sia per introdurre contestualmente i miglioramenti suggeriti dalla precedente fase di convalida. Il modello è costituito da due moduli: uno quantitativo ed uno qualitativo. Il punteggio risultante dall’analisi di bilancio, con l’qggiunta di fattori addizionali complementari, determina un rating parziale (hardfact rating). Il modulo qualitativo fornisce invece il rating parziale relativo alla situazione dell’impresa. Il rating finale nasce dalla combinazione dei due rating parziali. Il modulo quantitativo è basato su 4 sotto-moduli statistici chiamati “Maschinelle Analyse von Jahresabschlüssen” (Analisi automatica del bilancio), in breve MAJA. L’ambito di applicazione di ciascuno di questi sotto-moduli dipende dal settore di attività economica dell’azienda (Industria, Commercio, Costruzioni e Servizi). Gli indicatori finanziari inclusi nel modulo quantitativo (selezionati con un processo che ha incluso sia analisi statistiche che interazioni con gli esperti), coprono in generale le seguenti aree di analisi: • struttura dell’attivo/passivo; • struttura dei costi, liquidità; • profittabilità La valutazione del bilancio è effettuata in maniera complementare attraverso fattori addizionai che riguardano lo sviluppo corrente dell’azienda, la qualità del bilancio e specifici indicatori di settore. Il modulo qualitativo, riguarda invece le aree di analisi relative a: • situazione finanziaria; • assetto manageriale/imprenditoriale; • pianificazione e controllo; • settore/mercato/prodotto; • fattori di rischio; • posizionamento settoriale. In presenza di segnali di deterioramento creditizio, i sistemi di allarme (warning signals). inclusi nel modulo qualitativo, permettono una correzione automatica del rating Il rating finale può infine essere corretto manualmente (override) nel caso in cui informazioni aggiuntive indichino che il rating calcolato non è adeguato. Tale pratica è soggetta a restrizioni e vincoli specifici ed è monitorata strettamente dalla funzione di convalida interna. Sono state effettuate anche le ordinarie attività di calibrazione del modello. La funzione di convalida interna ha verificato il disegno del modello, la tenuta (performance e stabilità) dei diversi moduli che lo compongono (quantitativo, con i relativi sotto-moduli, e qualitativo) e la sua calibrazione esprimendosi positivamente: la tenuta del modello risulta conforme agli standard di Gruppo e le PD medie risultano in linea con i tassi di default osservati. La valutazione positiva sul modello è stata confermata anche dalla funzione di rivalidazione della Capogruppo. Il modello di rating viene applicato anche a UniCredit Bank Luxembourg S.A. E’ stato inoltre autorizzato il suo uso in UniCredit Leasing GmBh ed alcune sue controllate. Modello di rating Foreign SME Il sistema di rating Foreign SME, applicato anche a UniCredit Bank Luxembourg SA, viene utilizzato per la valutazione delle imprese o gruppi di imprese con sede legale fuori dalla Germania. Il rating viene assegnato a tali controparti sulla base di una componente quantitativa esterna specifica per Paese, che viene integrata con un modulo qualitativo sviluppato internamente a partire da quello definito per il segmento Mid Corporate tedesco. Nella sua versione iniziale, il modello di rating Foreign SME è stato utilizzato per i 22 paesi per i quali erano disponibili modelli RiskCalc specifici per l’analisi dei bilanci al momento dello sviluppo e per ulteriori 45 paesi per i quali Moody’s aveva suggerito l’uso di tali modelli come proxy. Successivamente Moody’s ha sviluppato altri modelli RiskCalc. Pertanto, nel dicembre 2011 l'applicazione del modello è stata estesa a tutti i paesi del mondo attraverso l’adeguamento della calibrazione al portafoglio target così esteso. L’impatto dell’estensione del perimetro non ha avuto impatti significativi né dal puto di vista della struttura del modello, né nelle fasi rilevanti del processo. Dopo la fase di use-test ed in base agli esiti della attività di ispezione regolamentare, la suddetta estensione è stata approvata da parte dell’Organo di Vigilanza a Giugno 2013. Anche in questo caso, le attività di validazione e rivalidazione interna hanno consentito al Gruppo di monitorare la conformità del modello ai requisiti normativi, tenendo in considerazione il fatto che le ridotte dimensioni dei perimetri di applicazione non hanno consentito una stima interna del modulo finanziario al momento della suo primo sviluppo nel 2009; inoltre relativamente alle analisi effettuate sulla calibrazione, le attività di validazione condotte nel 2013 hanno evidenziato la necessità di una ricalibrazione , pianificata nel 2014. 201 Modello di rating Commercial Real Estate Finance (CREF) Il modello di rating per il Commercial Real Estate Finance (CREF) di UCB AG è utilizzato in Germania per valutare le esposizioni verso: • Operatori Immobiliari: aziende che redigono il Bilancio, i cui utili provengono principalmente dalla costruzione (o acquisto) e dalla successiva vendita di stabili destinati ad abitazione o ad uso commerciale (uffici, negozi); • Investitori Immobiliari con bilancio: aziende che redigono il Bilancio, i cui utili provengono principalmente dall’affitto di immobili di proprietà, sia residenziali che commerciali; • Investitori Immobiliari senza bilancio: aziende senza bilancio o clienti privati con reddito proveniente principalmente dall’affitto di immobili di proprietà e comunque superiori a 200.000 euro l’anno; • Building Societies: Società con principale attività relativa alla gestione di proprietà residenziali per proprio conto ed a propri fini in via continuativa La gestione della struttura e degli impianti viene effettuata dalla società o da società del gruppo (nessuna amministrazione esterna) senza ricorso finanziario di privati Tali clienti sono valutati attraverso modelli costruiti sulla base di tre moduli elementari: • un modulo qualitativo che si propone di valutare la qualità e l’affidabilità del management, le competenze del team di gestione, la qualità della gestione organizzativa e l’esperienza della banca nella gestione dei rapporti con l’azienda; • un modulo qualitativo che si propone di valutare l’oggetto/progetto da finanziare o finanziato (non solo dalla banca), ivi compresa la qualità e il rischio implicito nel portafoglio di immobili/progetti dell’azienda, la sua capacità di pianificazione (dalla esperienza passata) e i flussi di cassa pianificati/previsti negli anni a venire; • un modulo quantitativo finanziario, basato sul bilancio dell’azienda e completato da una valutazione qualitativa sulla qualità, affidabilità e completezza del bilancio. I quattro modelli (Operatori immobiliari, Investitori immobiliari con e senza bilancio, Buiding societies) usano tutti gli stessi sotto-moduli. La principale differenza è la ponderazione con cui vengono combinati gli score parziali nello score complessivo. I fondi Speciali di Real Estate sono valutati con il modello Investitori immobiliari. Tale estensione è stata approvata dall’Autorità nel corso del 2013. Il sistema CREF è stato oggetto di due ulteriori estensioni del perimetro di applicazione ai clienti con bilancio non residenti in Germania (c.d. Foreign Reporting, sia Investitori che Sviluppatori). A Novembre 2012 è stata effettuata la relativa attività di ispezione da parte degli Organismi di Vigilanza Locali, con esito sostanzialmente positivo, e l’utilizzo regolamentare avrà effetto successivamente alla loro formale approvazione. La validazione locale annuale del modello è stata ultimata nel 2013 e ha confermato l'idoneità del modello per quanto riguarda le performance dell’ordinamento e la calibrazione. Il modello degli Investitori immobiliari senza bilancio è stato ricalibrato nel mese di febbraio 2014 Il modello di rating CREF viene applicato anche a UniCredit Bank Luxembourg S.A. Modello di rating per Operazioni di Acquisition and Leveraged Finance (ALF) Il modello di rating “Acquisition and Leveraged Finance” (ALF) è destinato alla valutazione delle iniziative di finanziamento/rifinanziamento delle operazioni di acquisizione societarie nelle quali passività bancarie addizionali vengono aggiunte al normale indebitamento operativo dell’azienda acquistata allo scopo di finanziare l’acquisizione stessa. Il debito risultante dall’acquisizione viene rimborsato tramite i flussi di cassa futuri dell’azienda acquisita e, in alcuni casi, (es. nel caso di acquisizioni che coinvolgono investitori strategici) anche dell’azienda acquirente. Le operazioni di acquisizione e le loro implicazioni in tema societario e fiscale (spesso in diverse giurisdizioni) esigono una competenza specifica in fase sindacale, richiedendo: • appropriate relazioni rischio/rendimento, oltre ad una struttura di finanziamento basata su un modello realistico di simulazione dei cash flow; • l’adattamento (structuring) della struttura finanziaria e di rimborso del debito dell’azienda acquisita ai flussi di cassa futuri; • l’uso combinato di strumenti di finanziamento altamente differenziati (senior debt, junior debt, mezzanine, ecc). Per quanto riguarda gli aspetti metodologici, l’”ALF-Rating” è sostanzialmente un rating finanziario che calcola la probabilità di default dell’azienda acquisita sulla base dei ratio patrimoniali e finanziari ricavati dal bilancio e del conto economico previsionale. Un modulo qualitativo non è stato previsto in considerazione del fatto che nella predisposizione di un bilancio previsionale vengono già implicitamente presi in considerazione una grande quantità di informazioni qualitative e basate su un giudizio esperto. La predisposizione del bilancio previsionale avviene anche con l’ausilio di modelli di simulazione dei flussi di cassa futuri (INCAS, International financial model). In alcuni casi sono consentite delle correzioni manuali (override), sia dei singoli ratio finanziari sia del rating finale, che devono essere approvate dalle funzioni preposte e che vengono strettamente monitorate dalla funzione di convalida interna. Durante il 2012, l’unità di validazione ha effettuato analisi sia qualitative che quantitative per la verifica della tenuta del modello. In sostanza, il calcolo della LGD per il portafoglio ALF in UCB AG segue lo stesso metodo di calcolo del modello generale di LGD per i segmenti Retail / Imprese. Sulla base delle specificità del portafoglio, il trattamento dei flussi di cassa delle garanzie reali è diverso, vale a dire che i collateral non sono esplicitamente valutati ai fini del calcolo del rischio, ma i flussi di cassa delle garanzie sono inclusi nel calcolo della LGD. Una validazione sulla metodologia di stima della LGD è stata realizzata nel 2013. Le analisi non hanno dimostrato necessità di aggiustamenti. Il modello di rating ALF viene applicato anche a UniCredit Bank Luxembourg S.A.. INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 202 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Rischio di credito I Modello di rating Income Producing Real Estate (IPRE) Il modello IPRE fornisce una valutazione di una particolare categoria di prestiti legati alle operazioni immobiliari cash-flow based, nella quali la banca ha accesso diretto ai flussi finanziari prodotti dall’operazione stessa. Il sistema di rating IPRE in UCB AG è un modello transaction-based che fornisce una PD alla singola transazione a non alla controparte corporate o al fondo che avvia e struttura l’operazione: il modello è applicato alle controparti/transazioni che soddisfano una serie di criteri rigorosamente definiti Il fondamento principale del modello IPRE in UCB AG è la simulazione dei flussi di cassa (modulo 1). L'idea principale alla base di questo approccio è che una transazione IPRE si considera in default se il flusso di cassa (al netto delle spese) che si realizza dai redditi da locazione o dalla vendita dell'immobile, non sia generato in maniera sufficiente per il rimborso del prestito – o se il valore della proprietà immobiliare scenda al di sotto del valore nominale del prestito. Questo a sua volta si presume che succeda se i principali parametri macroeconomici (come l'indice dei canoni d’affitto e l’indice dei prezzi di vendita) subiscano una tendenza negativa. L'approccio della simulazione viene scelto per poter esplorare una varietà di possibili scenari dello sviluppo dei parametri macroeconomici, pesati per le differenti probabilità di realizzazione e quindi comprendere la similitudine con la probabilità di default della transazione. Per poter rilevare ulteriori aspetti, il risultato della simulazione può essere modificato sulla base delle informazioni qualitative (modulo 2 e 3): • determinazione delle specificità dell’oggetto del finanziamento detenuto dalla SPV (Specific object characteristics module); • un modulo qualitativo “Soft facts module” (questa componente è arricchita con una specifica guideline per la corretta interpretazione del questionario e per la spiegazione dettagliata dei fattori contenuti nel modulo). I risultati di ciascuna simulazione sono aggregati per produrre la PD ad un anno, poi calibrati in base ai tassi di default osservati a lungo termine, e gli altri parametri di rischio (Market Value), che poi vengono conseguentemente aggiustati per tener conto di fattori specifici dell’oggetto dell’operazione (dislocazione e qualità dell’immobile) e di altri fattori qualitativi. Sulla base delle attività di validazione locale effettuate nel 2013, il modello risulta generalmente conforme ai requisiti, anche se sono state già identificate aree di miglioramento minori durante la validazione fatta nel 2012 e la necessità di implementarle. La validazione mostra risultati generalmente soddisfacenti con riferimento al potere predittivo, la stabilità e alla calibrazione, ma i risultati devono essere interpretati alla luce di un numero ancora esiguo di casi nel campione convalidato, che dovrebbero tuttavia aumentare nei prossimi anni. Il calcolo della LGD per il portafoglio IPRE in UCB AG segue lo stesso metodo di calcolo del modello generale di LGD per i segmenti Retail / Imprese. La convalida della LGD nel 2013 mostra risultati stabili e quindi nessuna necessità di aggiustamento dei parametri ad eccezione di alcuni gruppi di tassi delle procedure di recupero, del periodo di liquidazione e del tasso di costi indiretti. Il modello di rating IPRE viene applicato anche a UniCredit Bank Luxembourg SA . Modello di rating Global Shipping (GLOS) per lo Ship financing La principale caratteristica dello “ship financing” è l’erogazione di prestiti per l’acquisto di navi, principalmente garantiti da un’ipoteca sul bene finanziato. Tale business dipende dalla capacità del bene finanziato di produrre i flussi di cassa necessari per ripagare il credito. Il focus di UCB AG è il finanziamento di navi per le quali esiste un mercato secondario efficiente, liquido e trasparente. Ciò include ad esempio navi container, bulk carrier e navi cisterna. Il modello GLOS è principalmente collegato alla transazione e al reddito della nave, consentendo di calcolare la probabilità di default (PD) e la LGD del debitore. Il calcolo della PD nel modulo quantitativo si basa su una simulazione Monte Carlo. Lo sviluppo dei fattori quantitativi (ad esempio il valore della nave) si basa su un processo stocastico i cui parametri sono validati e stimati regolarmente sulla base di dati esterni. Il cash flow è calcolato per ogni trimestre lungo il periodo di finanziamento. Il rating finanziario basato su fattori quantitativi, viene aggiustato (attraverso upgrade o downgrade della PD di alcuni notches) utilizzando i seguenti fattori qualitativi: • gestione d’impresa (es. reputazione); • gestione tecnica (es. dimensioni della flotta); • posizione di UCB AG (es. covenants); • assicurazione. L’unità di validazione locale ha effettuato nel corso del 2012 una attività di convalida dalla quale si è evidenziata la necessità di una ricalibrazione basata sui dati default più recenti. Tale ricalibrazione è stata effettuata a Marzo 2013. Sono aggiornate regolarmente le serie storiche per tenere conto dell’evoluzione di mercato. Il calcolo della LGD segue lo stesso approccio del modello generale di LGD per i segmenti Retail / Imprese (si veda paragrafo dedicato). Particolare attenzione alla stima del valore di mercato delle navi, per cui viene utilizzata una simulazione Monte Carlo. Nel 2013 è stata portata a termine una validazione locale del modello di LGD comprensiva della valutazione delle garanzie. I risultati hanno dimostrato la necessità di ricalibrare la LGD non garantita, e il tasso di recupero per la liquidazione delle navi è rimasto inalterato. I valori ricalibrati della LGD vengono utilizzati a partire dal Dicembre 2013. 203 Modello di rating per transazioni Wind Project Finance In UCB AG è stato predisposto un modello di rating specifico per il portafoglio “Wind Project Finance” costituito dalle operazioni di finanziamento onshore di progetti in Germania nell’ambito della produzione di energia eolica con un taglio inferiore ai 20 milioni di euro. Il modello per la stima della PD è composto da un modulo quantitativo, basato su una simulazione Monte Carlo dei flussi di cassa futuri, il cui esito è aggiustato per il risultato di una componente qualitativa, che ha previsto la definizione su base esperta dei fattori e delle relative ponderazioni. Entrambi i moduli (quantitativo e qualitativo) sono obbligatori per la valutazione, e la loro combinazione può essere soggetta ad un peggioramento fino a tre 2 notches. La PD risultante viene infine convertita in un rating del progetto tramite la master scale. Per quanto riguarda la LGD, UCB AG ha sviluppato un metodo per stimare il valore della garanzia degli impianti di energia eolica. Questo approccio è basato su simulazioni Monte Carlo dei futuri flussi di cassa derivanti dagli impianti. Le simulazioni sono usate coerentemente per la stima della PD e della garanzia. Inoltre viene determinata una LGD specifica per le posizioni non garantite. Un’attività di validazione locale è stata realizzata durante il 2013. I parametri del modello sono sostanzialmente stabili; si è deciso di aggiustare solamente il periodo di liquidazione, il Discount Rate e il tasso dei costi indiretti. L’unità di validazione ha valutato l’approccio adoperato ed il disegno complessivo del modello, in linea con le caratteristiche del portafoglio , con gli standard interni nonché il profilo di completezza informativa. Modello di LGD dei portafogli locali Germania Il campo di applicazione del modello LGD UCB AG è relativo a tutto il portafoglio della clientela corporate e retail, ad eccezione dei bonds e dello specialized lending. La LGD rappresenta la perdita economica subita dalla banca sulla singola transazione ed è calcolata come percentuale dell’esposizione al momento del default. La LGD viene calcolata a livello di singola transazione secondo la logica che differenti tipologie di default sono possibili: • Liquidation: liquidazione totale e recupero coatto delle garanzie. Il rapporto con il cliente viene interrotto ed il cliente viene rimosso dal portafoglio; • Settlement: il cliente rientra nel portafoglio performing dopo aver fatto registrare alla banca una perdita rilevante (>100 euro); • Cure: al termine del periodo di difficoltà il cliente rientra nel portafoglio performing senza aver fatto registrare alla banca una perdita rilevante (<100 euro). Nel caso “Cure” l’LGD è posta a 0, mentre negli altri due casi la stima della LGD segue un approccio workout con la stima separata dei recuperi provenienti dalle garanzie e di quelli provenienti dalla parte non garantita dell’esposizione. Le garanzie personali e derivati di credito non sono prese in considerazione all’interno del modello, in quanto per tali tipologie di garanzie si utilizza l’approccio di sostituzione. Ai fini della determinazione del valore finale della LGD vengono dunque presi in considerazione i seguenti fattori: • valore minimo che la LGD può assumere sulla base di quanto stabilito in normativa (ad esempio 10% per i mutui residenziali); • esposizione a Default • la somma di tutte le garanzie del prestito • tasso stimato di casi non-cure; • il periodo di liquidazione: • valore atteso di recupero della garanzia al netto dei costi diretti; • tasso di perdita attesa della porzione non garantita della transazione, al netto dei costi diretti associati al processo di recupero; • la percentuale dei costi indiretti; • eventuale fattore di aggiustamento per tenere conto di un potenziale peggioramento del ciclo economico. Con riferimento alla modalità di stima del tasso di recupero delle garanzie, questo è stato ottenuto sulla base di un campione storico e calcolato differentemente per le seguenti tipologie di garanzia: • real estate; • altre garanzie reali. • Tale valore è stato poi scontato tenendo conto della duration media di periodo e della realizzazione delle garanzie. Con riferimento invece alla modalità di stima della parte “unsecured”, questa è stata effettuata attraverso le procedure di rating (le principali sono Mid Corporate rating, Small Business Customer rating, Product scoring, Commercial Real Estate, Start-up) e i segmenti di clientela. Nel 2013 è stata introdotta una nuova parametrizzazione al fine di continuare l’attività di miglioramento del modello iniziata nel 2012, aggiungendo ulteriori fattori di rischio per la stima della LGD non garantita (il rating delle Start-up è stato aggiunto da Dicembre 2013) Inoltre la validazione ha esaminato la struttura del modello, i parametri specifici e l’effetto sul ciclo economico. Infine, sono stati valutati positivamente anche la calibrazione del modello e i sui componenti realizzando una nuova parametrizzazione ove necessario. Come di consueto, sarà realizzata l’attività annuale di validazione locale nel corso del 2014, al fine di valutare se il modello è complessivamente ancora adeguato e se è necessario effettuare una ri-parametrizzazione al fine di introdurre dati più recenti. INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 204 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Rischio di credito I Modello di EAD dei portafogli locali Germania Il modello di EAD è applicato in UCB AG a tutti i prodotti relativi alla clientela locale che siano trattati secondo la metodologia IRB (ad eccezione delle transazioni appartenenti a clientela Group wide) L’EAD è definita come l’esposizione attesa su una transazione al momento del default. L’esposizione è rappresentata dal totale del valore di bilancio al lordo di ogni accantonamento per perdite. L’orizzonte temporale della stima è un anno, pertanto il modello applicato si riferisce alla esposizione attesa nella probabilità che il default si verifichi entro un anno. Il valore dell’EAD è calcolato a livello di singola transazione come somma di due componenti: l’EAD on Balance e l’EAD Off Balance, dove il parametro che va stimato è ovviamente l’EAD Off Balance. L’EAD dipende dai seguenti elementi: • CEQ: Credit Equivalent Factor, è il fattore di conversione creditizia del credito e rappresenta la quota dell’impegno/garanzia rilasciata dalla banca che verrà utilizzato; • LEQ: Limit Equivalent Factor, è la percentuale del margine 1, 2, … 12 mesi prima del default che ci si attende sarà utilizzato al momento del default; • BO (Base Overdraft) e LOF (Limit Overdraft Factor): sono i parametri che stimano l’ammontare atteso di utilizzo che al momento del default sarà superiore al limite massimo allocato (ammontare di sconfino); in fase di applicazione il BO è sempre pari a zero; • Endorsement: ammontare di impegni rilasciati verso il cliente dalla banca; • External Line: linea di credito; • Drawing: attuale utilizzo. I parametri sopra definiti sono poi differenziati in funzione di macro-tipologie di prodotto definite. Ai fini del modello, i parametri sono stati stimati calcolando le medie pesate per segmento. Nel 2013 è stata effettuata una ri-parametrizzazione basata sulle serie storiche più aggiornate confermando l’appropriatezza deli criteri di segmentazione adottati. Per la precisione, i parametri finali sono differenziati per prodotto a livello di gruppo e, relativamente al gruppo “Conti Correnti”, in base alla rispettiva categoria di appartenenza. 205 Modelli Locali, UCL GMBH UniCredit Leasing GMBH e controllate11 Modello di rating Mid corporate In riferimento al modello di rating Mid Corporate (Middle market Model), si rimadna alla descrizione dello stesso effettuata nel paragrafo relativo a UniCredit Bang A.G. “Modello di rating Mid corporate”. Specialized Lending (Slotting Criteria) Il modello di UCL “Specialized Lending- ELSA" è applicato per la valutazione del merito creditizio di progetti speciali e dei finanziamenti finalizzati. Nel corso del 2013 è stata condotta un’attività di validazione a livello locale mirata alla valutazione qualitativa di tutte le categorie sottostanti. È stata inoltre verificata la conformità ai requisiti regolamentari nel corso di specifici interventi della funzione di controllo interno, durante il 2012: non sono state trovate carenze in termini di rispetto dell’adeguatezza e della correttezza del sistema di rating. Modello di LGD locale Il modello locale di LGD è applicato a tutti i contratti dei clienti appartenenti a Unicredit Leasing GMBH e sue controllate (ad eccezione di Mobility Concept), con l’esclusione di: • prodotti “purchase finance”, per i quali viene utilizzato il modello locale di UCB AG12 • tutte le esposizione dei clienti a cui si applicano i modelli di rating Group wide (Banche/Multinational) • finanziamenti a progetto o finalizzati. Il calcolo della LGD è generalmente effettuato a livello di componente contrattuale e segue l’approccio per cui si possano verificare diversi tipologie di perdite economiche: • Liquidazione: si verifica lo stralcio del cliente e dei suoi contratti alla fine del periodo di recupero • Recupero: il locatario può rientrare attraverso un procedimento di recupero naturale (scompare l’originario motivo del default) o attraverso una ristrutturazione sistematica del debito. In questo caso UCLG considera un termine di 12 mesi di pagamenti regolari, per considerare la transazione effettivamente recuperata. Nel processo di stima vengono considerati altri parametri: • il tasso di attualizzazione, utilizzato per attualizzare gli ammontari dei cash-flow, le rate e il valore residuo, è il tasso di rifinanziamento dello stesso periodo di riferimento; • i costi diretti/indiretti che sono rilevanti ai fini del calcolo della LGD dipendono dalle attività effettuate dalle competenti strutture di Restructuring , Legale e Finanza. La somma dei costi indiretti è calcolata annualmente ed è distribuita sulla totalità dei contratti per cui è avvenuto il default nell’anno, mentre i costi diretti vengono imputati direttamente sulle singole componenti rilevanti. La “LGD di liquidazione” si differenzia per: • esposizioni in bonis (performing); • crediti in default (default function); per cui la LGD unicamente utilizzata è quella di “Recupero”, indipendentemente dall’evento che ha generato il default. In particolare una stima della LGD è effettuata all’inizio del contratto ed è aggiornata periodicamente; in riferimento alla LGD di Liquidazione, la stima all’inizio e al momento del default dalla classe di assegnazione (bassa LGD in classe 1 o alta LGD in classe 2). Ogni classe è associata ad una funzione di regressione lineare, laddove la LGD di Recupero è definita considerando la tipologia di cliente e il settore di appartenenza. La LGD totale di un contratto dipende dall’assegnazione dello stesso ad un segmento di business (di credito o di leasing) e dal suo stato. In particolare è stata effettuata lo sviluppo metodologico del modello e un aggiustamento dinamico del calcolo della LGD in coerenza con gli stati dei contratti nel Corso della relazione con il cliente (sottoscrizione, data del default, data della classificazione, data della liquidazione). Inoltre, il calcolo della LGD totale considera fattori addizionali: il fattore del ciclo economico (downturn-factor), il fattore della possibile classificazione errata del modello, e il fattore che considera la perdita inattesa. Durante la validazione locare effettuata nel Corso del 2013 è stata data particolare attenzione all’approccio metodologico in termini di clusterizzazione di componenti low e high default, con la sostituzione del metodo “nearest neighbor” con il modello logit 11 Unicredit Leasing Finance GMBH, Structured Lease GMBH, UniCredit Leasing Aviation GMBH 12 All’interno del calcolo della LGD viene utilizzato il tasso dei procedimenti di UCB AG, mentre i periodi di recupero e l’ammontare dei costi indiretti viene definito da UCL Gmbh. INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 206 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Rischio di credito I Modello Locale di EAD Il modello locale di Exposure at Default (EAD) di UniCredit Leasing (UCLG) si applica a tutte le transazioni IRB di tipo “corporate” e “retail” (ad eccezione di quelle trattate con i sistemi di rating Group wide). L’EAD è calcolata a livello di transazione ed è differenziata per tipologia di prodotto. In particolare per i contratti di locazione finale/credito UCLG ha scelto di non sviluppare un modello di EAD che consideri solo la componente di bilancio (on-balance). Per i fattori di conversione creditizia vengono utilizzati i valori regolamentari per i contratti provvisori (provisional agreements), i crediti acquistati (purchased receivables) e i prodotti di tipo “contingent liabilities”. Infine per il prodotto “purchase finance”,gestito anche da UniCredit Bank AG, UCLG ha deciso di adottare le stime utilizzare per i conti correnti. Pertanto, non dovendo procedere alla validazione di un modello in senso statistico-matematico, le attività di validazione si sono focalizzate sulla rappresentatività per il prodotto “purchased financing” (effettuata a cura di UCB AG e completata nel 2014) e la valutazione del livello di conservatività delle stime, senza rilevare carenze in termini di appropriatezza. Modelli Locali, Austria Modello di rating Mid Corporate Il modello “FirmenkundenratingInland” (=Mid Corporate PD rating) è utilizzato per clienti residenti in Austria e in altri paesi al di fuori del perimetro Cee con fatturato annuale superiore a 1,5 milioni di Euro ed inferiore a 500 milioni. Il modello è costituito da due componenti: un modulo quantitativo ed uno qualitativo. La selezione dei fattori di rischio per il modulo quantitativo è avvenuta sulla base di criteri sia statistici che esperti. I principali fattori di rischio inclusi nel modulo quantitativo coprono in generale le seguenti aree di analisi: • dimensione; • struttura delle passività; • fattori dinamici (ad esempio ROI); • equity ratio. Il modulo qualitativo copre invece le aree di analisi relative a: • qualità del management; • contabilità e reportistica; • impianti, processi ed organizzazione; • mercato e posizione di mercato; • livello/capacità di utilizzo; • eventuali scoperti. Il “rating qualitativo” ed il “rating finanziario finale” (= rating quantitativo dopo una verifica sulla possibilità di applicare un “age restriction” e di effettuare un primo “override” sulla base delle informazioni a disposizione) sono integrati al fine di ottenere il cosiddetto “Combined Customer Rating”. A tale rating si applicano i “warning signals” ottenendo il “Modified Customer Rating”. Inoltre è possibile effettuare un override a tale rating che determina lo “Stand alone Customer Rating”. Se tale rating è più vecchio di 15 mesi, viene applicato un “age restriction”, determinando un downgrade. Modello di rating Non Profit Joint Building Association Il modello “Non Profit Joint Building Association” (NPJBA) si applica alle esposizioni verso associazioni non-profit create per la costruzione di immobili. È un modello di rating che si compone di una parte quantitativa (rating finanziario) e di una qualitativa. Il rating finanziario si basa su tre tipologie di informazioni principali: • adeguatezza del capitale a disposizione; • profittabilità; • liquidità disponibile. Il rating qualitativo invece si basa su 6 componenti fondamentali: • qualità del management; • contabilità e reporting; • organizzazione; • posizione di mercato; • comportamento andamentale; • caratteristiche specifiche dell’NPJBA. Il rating quantitativo e quello qualitativo vengono combinati al fine di ottenere il “Combined Rating”; tale rating può subire un overruling sulla base di informazioni aggiuntive a disposizione del gestore della transazione, conducendo al cosiddetto “Valid customer rating”. 207 Modello di rating Income Producing Real Estate (IPRE) e il modello di rating Real Estate Customer (RECR) Il modello IPRE è un rating di transazione che si applica ad una tipologia particolare di prestiti specializzati collegata a transazioni immobiliari “cash flow based” in cui la banca ha accesso diretto ai flussi (cash flows) derivanti dalla transazione. In queste tipologie di transazioni, la domanda fondamentale è legata alla possibilità che i flussi di cassa derivanti dalla transazione siano in grado di ripagare i debiti alla banca. In aggiunta BA effettua anche una valutazione sull’investitore/costruttore. Di conseguenza il modello IPRE è costituito da due componenti: • rating di transazione; • rating di controparte (Real Estate Customer Rating, RECR). Entrambi sono combinati al fine di determinare il rating finale. Il rating di transazione distingue tre differenti fasi in cui può avvenire il finanziamento: • costruzione dell’immobile; • vendita dell’immobile; • renting dell’immobile. Il rating di controparte (Real Estate Customer Rating, RECR) è un “rating corporate” che differenzia tra “investitori immobiliari” e “costruttori immobiliari”; quest’ultimo è a sua volta suddiviso in “costruttori residenziali” e “altri costruttori”. Per entrambi, sono utilizzati sia un modulo quantitativo (facendo riferimento ai dati di bilancio) che un modulo qualitativo. A valle dell’integrazione tra la componente di transazione e quella di controparte, il rating può subire degli aggiustamenti a seguito di segnali di deterioramento del merito creditizio (warning signals), o a seguito di correzioni (over rulings) o per tener conto del periodo di validità del rating (age restrictions). L’attuale modello di rating IPRE si avvale di una versione aggiornata degli scenari macroeconomici sottostanti le simulazioni e dell’introduzione di un elemento di conservatività nella calibrazione alla luce dei risultati delle attività di validazione locale. Modello di LGD dei portafogli locali Austria Il modello LGD di UCB BA si applica a tutta la clientela locale sia corporate che retail. La LGD rappresenta la perdita economica subita dalla banca sulla singola transazione ed è calcolata come percentuale dell’esposizione a default. Il modello di LGD è un modello basato sul calcolo delle medie dei dati interni di clienti in default e rappresenta un approccio “work out” specifico per ogni transazione. La metodologia tiene conto di tre potenziali situazioni di default che possono caratterizzare il processo di work out sui clienti in default: • cure/reaging: ritorno del cliente ad uno stato di performing senza perdite da parte della banca; • settlement/restructuring: ritorno del cliente, attraverso una ristrutturazione, ad uno stato di performing con una perdita sostanziale (maggiore di 100 euro) per la banca; • liquidation: liquidazione totale e recupero coatto delle garanzie con interruzione del rapporto creditizio. Dopo la chiusura del processo di work out tutti i default possono essere associati ad una delle tre situazioni sopra descritte e la LGD è calcolata ex post sulla base dei ricavi realizzati e dei costi. Nel fare ciò, tutti i singoli flussi di cassa sono scontati al tempo del default. Lo schema generale del modello di LGD in BA prevede la stima separata dei recuperi derivanti dalle garanzie reali e quelli derivanti dalla porzione non garantita dell’esposizione. Le garanzie personali e i derivati creditizi non sono prese in considerazione nei modelli, dal momento che in loro presenza viene applicato l’approccio di sostituzione. Al fine di determinare il valore finale di LGD si considerano i seguenti elementi: • EAD; • tasso atteso di recupero della garanzia reale al netto dei costi diretti (con specifico riferimento alla stima degli haircuts specifici sulle garanzie sulla base dei recuperi realizzati ed in funzione del tipo di garanzia); • tasso atteso di recupero della porzione non garantita della transazione, al netto dei costi diretti; • durata del recupero; • fattori di sconto; • tasso di spese indirette (risultato dei processi interni della banca nelle unità di work out); • fattori di prudenzialità specifici e generici per coprire possibili inesattezze di stima; • un fattore di aggiustamento utilizzato a fini di calibrazione; • fattore di aggiustamento del ciclo economico. Con riferimento alla modalità di stima del tasso di recupero delle garanzie reali, questo è stato ottenuto sulla base di un campione storico e calcolato differentemente per le seguenti tipologie di garanzie con la possibilità di considerare criteri per una segmentazione aggiuntiva: • immobili residenziali; • immobili commerciali; • altri immobili; • garanzie finanziarie; • polizze assicurazione vita; • crediti; • altre garanzie materiali. INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 208 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Rischio di credito I Con riferimento ai titoli è stato implementato un modello interno per la stima della volatilità. In relazione invece alla modalità di stima della parte “unsecured”, questa è stata effettuata separatamente per otto categorie di clienti (le tre principali sono privati, small business e corporate) oltre che per i sistemi di rating Group wide utilizzati (specialmente per Stati Sovrani, Banche e imprese Multinational). Inoltre per small business e privati è stata introdotta un’ulteriore suddivisione per classe di esposizione. Il parametro utilizzato per le esposizioni in default è la migliore stima di LGD ottenuta con una specifica suddivisione per scadenza di ciascuna delle otto categorie di controparti localmente utilizzate. Modello di EAD dei portafogli locali Austria Il modello di EAD determina l’esposizione attesa su una transazione al momento del default. È stimato a livello di singola transazione utilizzando le seguenti informazioni: • esposizione effettiva al momento della stima; • ammontare di garanzie/impegni rilasciato dalla banca alla controparte; • limite creditizio massimo allocato. I parametri stimati sono i seguenti: • CEQ (Credit Equivalent Factor): è il fattore di conversione creditizia del credito e rappresenta la quota dell’impegno/garanzia rilasciata dalla banca che verrà utilizzata; • LEQ (Limit Equivalent Factor): è la percentuale dell’ammontare inutilizzato 12 mesi prima del default che ci si attende verrà utilizzato al momento del default; • LOF (Limit Overdraft Factor): sono i parametri che stimano l’ammontare atteso di sconfino; • COF (Correction Overdraft Factor): è un parametro rilevante solo se l’esposizione del cliente è sopra il limite massimo allocato12 mesi prima del default ed è stimato come il rapporto tra l’ammontare di sconfino al momento del default e l’ammontare di sconfino 12 mesi prima. I parametri sono stati stimati calcolando delle medie pesate per segmento. La segmentazione è basata sulle categorie di prodotto. Tutti i modelli Corporate IRB sono stati validati su base annuale, attraverso attività ongoing, in particolare il Non Profit Joint Building Association, l’IPRE, il Real Estate Client Rating, e i modelli di EAD ed di LGD. Per il modello Mid Corporate è stata effettuata una attività di validazione iniziale. La valutazione complessiva del modello Non Profit Joint Building Association ha prodotto un esito pienamente positivo. I risultati della tre validazioni invece hanno evidenziato alcune aree di miglioramento. 209 Modelli Locali, perimetro Central and Eastern Europe Con riferimento al perimetro di Gruppo riguardante l’Europa centrale ed orientale (CEE), il Gruppo è stato autorizzato a partire dal 2011 all’utilizzo dell’approccio F-IRB per la misurazione dei requisiti patrimoniali a fronte del rischio di credito in Repubblica Ceca, Bulgaria, Slovenia ed Ungheria e dal 2012 anche per Romania e Slovacchia. Asset class Prevalente Type Amministrazioni centrali e banche centrali Intermediari Vigilati Sistema di Rating Entità Stati sovrani (PD) Group wide Banche commerciali (PD) Multinational (PD) Global Project Finance (PD) – autorizzato solo con riferimento al perimetro Ceco CZ Mid Corporate (PD) Imprese UCB Repubblica Ceca e Slovacchia SK Mid Corporate (PD) Locale CZ IPRE (PD) SK IPRE Slotting Criteria Altri sistemi di rating minori Cechi - Public Sector Entities, Municipalities, Religious Companies, Leasing (PD) Intermediari Vigilati / Imprese Intermediari Vigilati Banche (PD) Group wide Multinational (PD) Imprese UCB Bulgaria Mid Corporate (PD) Locale IPRE Slotting Criteria Intermediari Vigilati Banche (PD) Group wide Multinational (PD) UCB Slovenia Imprese Locale Group wide Imprese Locale Amministrazioni centrali e banche centrali Intermediari Vigilati Imprese Mid Corporate (PD) Banche (PD)(**) Intermediari Vigilati Multinational (PD) UCB Ungheria Mid Corporate (PD) Stati Sovrani (PD) Group wide Banche (PD) UCB Romania Multinational (PD) Locale Mid Corporate (PD) (**) per tale paese il sistema di rating GW BANKS è stato autorizzato dagli organi di vigilanza locali per la sola parte del modello relativa alle banche commercial ad esclusione del segmento Securities Industry Tali Entità sono attualmente autorizzate al metodo IRB Foundation quindi solo all’utilizzo della PD interna ai fini del calcolo del requisito regolamentare derivante dagli obblighi di Primo Pilastro. I modelli locali autorizzati nell’area CEE si caratterizzano per una matrice comune, ovvero il modello originariamente sviluppato da UniCredit Bank Austria13, successivamente rivista nei diversi Paesi al fine di allineare le stime alle specifiche caratteristiche dei portafogli locali. Ad oggi UniCredit Bank Slovenia rimane l’unico caso dove tale processo di customizzazione non è ancora stato completato, anche se una revisione completa del modello verrà valutata all’interno del processo di pianificazione annuale di Gruppo per il 2015 13 Per i modelli Group wide si rimanda al relativo paragrafo. INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 210 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Rischio di credito I Il framework originariamente sviluppato da Bank Austria che continua ad essere mantenuto come struttura di fondo prevede: • Un modello Mid-corporate che contempla: o la stima di una componente finanziaria e di una qualitativa; o una funzione di integrazione su basi statistiche; o la definizione di un set di warning signal e di un sistema di override. • Un modello IPRE, in taluni casi analogo a quello adottato internamente da Bank Austria, che integra un rating cliente e uno di transazione (quest’ultimo definito mediante approccio regressivo per due segmenti e sulla base di un metodo simulativo Monte Carlo per un terzo segmento). Sono quindi previsti “country adjustment” che intervengono nella calibrazione specifica del Paese. Di seguito si forniscono ulteriori dettagli relativi ai principali aggiornamenti apportati ai modelli sulla base delle esigenze specifiche rese necessarie sia propedeuticamente alle richieste di autorizzazione, sia successivamente in funzione delle ulteriori aree di miglioramento individuate. UniCredit Bank Repubblica Ceca e Slovacchia A partire da Dicembre 2013, UniCredit Bank Czech Republic a.s. ha cambiato la propria ragione sociale in UniCredit Bank Czech Republic and Slovakia a.s. a seguito della fusione avvenuta con UniCredit Bank Slovakia a.s.. Tuttavia, i distinti modelli precedentemente autorizzati IRB sono stati mantenuti rispettivamente per il trattamento delle esposizioni in Repubblica Ceca e Slovacchia Più in dettaglio, per quanto riguarda il portafoglio Ceco, nel corso del 2009 la Banca ha ristimato parzialmente il modello di rating “Mid-Corporate”, su dati interni, aggiornando i pesi dei fattori quantitativi, in vista della richiesta di autorizzazione all’adozione di modelli IRB.. In seguito, le attività di validazione effettuate nel 2012 hanno evidenziato la necessità di intervenire ulteriormente al fine di garantire una maggiore coerenza del modello con il portafoglio locale ed un miglioramento delle performance complessive. Alla luce di ciò, nel corso del primo trimestre 2013, la Banca ha provveduto alla revisione dei moduli finanziario ed andamentale ed alla semplificazione del qualitativo, nonché al conseguente aggiornamento della funzione di ponderazione dei medesimi moduli e della calibrazione. Anche nel caso del portafoglio immobiliare Ceco, la Banca è stata autorizzata all’utilizzo dell’approccio FIRB a partire da inizio 2011, mediante l’adozione dello stesso modello di rating IPRE autorizzato in Bank Austria dal 2008 Quest’ultima ha effettuato specifiche attività di sviluppo, in primis rivedendo la calibrazione e la parametrizzazione degli scenari e successivamente ridefinendo su base statistica i coefficienti di quasi tutte le componenti del modello con una conseguente riduzione del peso delle scelte esperte / discrezionali. Nel corso del 2012, la revisione della componente regressiva del modello IPRE in Bank Austria, è stata estesa anche localmente dapprima mediante una calibrazione prudenziale e successivamente con l’implementazione effettiva della nuova versione del modello. Con riferimento al portafoglio Slovacco, nel corso della prima metà del 2011, la Banca ha provveduto ad effettuare una revisione del sistema di rating “Mid-Corporate” che ha comportato una personalizzazione sia del modulo finanziario che qualitativo sulla base del tasso di default osservato internamente, nonché un aggiornamento della calibrazione dello stesso. In particolare, l’utilizzo del tasso di default osservato internamente ha contribuito a migliorare sia la rappresentatività verso il portafoglio target sia la calibrazione. Inoltre, a partire da Settembre 2013, UniCredit Bank Slovakia è stata autorizzata all’utilizzo di un approccio “supervisory slotting criteria” per la misurazione del rischio di credito a fini regolamentari per le esposizioni rivenienti da “finanziamenti specializzati per transazioni immobiliari”. Tuttavia, come richiesto dal competente Organo di Vigilanza locale, un’attività di ricalibrazione è stata svolta nel corso della prima metà di quest’anno. UniCredit Bank Bulgaria Come per la Repubblica Ceca e la Slovenia, il modello di rating “Mid-Corporate” nel 2012, è stato oggetto di una revisione del modulo finanziario e dei pesi dei fattori del modulo quantitativo, nonché della revisione della funzione di ponderazione dei moduli ed a un nuovo aggiornamento della calibrazione. Per quanto riguarda il portafoglio immobiliare, a partire da gennaio 2011 UniCredit Bulbank è stata autorizzata a valutare le esposizioni da “finanziamenti specializzati per transazioni immobiliari” con un sistema basato su criteri regolamentari di classificazione e denominato “supervisory slotting criteria”. Il modello calcola lo score di ogni transazione sulla base delle risposte a 15 domande afferenti ai seguenti ambiti: • solidità patrimoniale; • caratteristiche degli asset; • forza/stabilità dello sponsor/costruttore; • sicurezza. Ad ognuna delle domande del questionario viene fornita un’unica risposta tra forte, buono, sufficiente e debole: • ogni combinazione di domanda-risposta individua un punteggio; • la media ponderata di tutti e 15 i punteggi determina la categoria regolamentare nella quale rientra il cliente; • in funzione della categoria regolamentare e della durata residua dell’esposizione viene determinato il fattore di ponderazione finale e le relative perdite attese. 211 UniCredit Bank Slovenia Il modello di rating “Mid-Corporate” è stato oggetto di una attività ordinaria di ricalibrazione delle stime di PD in vista dell’autorizzazione F-IRB, tuttavia una nuova ricalibrazione è stata pianificata nella seconda metà del 2014 al fine di allineare i risultati del modello con quanto realmente riscontrato in termini di tassi di default storici. UniCredit Bank Ungheria La Banca Ungherese ha rivisto nel corso del 2012 il sistema di rating Mid Corporate che è stato oggetto di verifica congiunta delle funzioni di convalida locale e di Gruppo. Tale attività ha comportato essenzialmente la revisione del modulo finanziario e della funzione di ponderazione dei moduli, nonché un nuovo aggiornamento della calibrazione dello stesso. UniCredit Bank Romania Tra la fine del 2010 e marzo 2011, la Banca ha provveduto a effettuare una revisione del sistema di rating “Mid-Corporate” che ha comportato una personalizzazione sia del modulo finanziario che qualitativo sulla base del tasso di default osservato internamente, nonché un aggiornamento della calibrazione dello stesso. In particolare, tale personalizzazione ha permesso di superare le principali carenze dimostrate in precedenza e di contribuire ad un miglioramento generale del sistema di rating. La nuova versione del modello ha contribuito ad incrementare la sua trasparenza, in quanto tutti gli step metodologici possono essere replicati e i campioni di sviluppo così come la procedura di identificazione dei fattori sono adeguatamente salvati. INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 212 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Rischio di credito I Esposizioni al dettaglio (esposizioni garantite da immobili; esposizioni rotative qualificate; altre esposizioni al dettaglio) Modelli Locali, perimetro Italia Il modello di rating Small Business Italia Il modello Rating Integrato Small Business (RISB) fornisce il rating delle controparti imprese di UniCredit S.p.A. aventi un fatturato (o total assets laddove il fatturato non è informativo) fino a 5 milioni di euro, secondo la segmentazione in vigore dalla costituzione di UniCredit S.p.A. Il modello è stato strutturato in modo da ottimizzare l’aggregazione delle diverse fonti informative, sia interne (qualitative, finanziarie, anagrafiche ed andamentali) sia esterne (il flusso di Centrale dei Rischi Banca di Italia e le centrali rischi private), differenziando tra erogazione a nuovi clienti o a clienti già esistenti e sulla base di una segmentazione del portafoglio Imprese che riflette la dimensione e l’anzianità dell’azienda sul mercato. I moduli sottostanti il modello sono i seguenti: • modulo anagrafico; • modulo andamentale esterno (CE.RI/SIA); • modulo finanziario; • moduli Credit Bureau (Experian e Crif); • modulo qualitativo; • modulo andamentale interno. Con riferimento alle controparti Real Estate afferenti al segmento Small Business, il relativo modello deriva dall’integrazione di un modulo finanziario definito ad hoc per questa tipologia di controparti ed il set di moduli in uso nell’ambito del Rating Integrato Small Business (RISB). Tale modello è stato introdotto da giugno 2012 a fini regolamentari. Inoltre, anche con riferimento al perimetro Small Business, la banca ha adottato un approccio ad hoc per valutare il merito creditizio di imprese appartenenti ad un gruppo economico. A tal riguardo, la funzione di convalida ha giudicato positivamente gli interventi condotti sul modello poiché volti ad una miglior quantificazione del rischio associato a questa tipologia di controparti. Nel corso del 2013 la funzione di sviluppo ha proceduto anche alla revisione del modulo qualitativo: tale intervento è stato giudicato positivamente da GIV, in quanto ha consentito di sanare una raccomandazione formulata nei precedenti interventi di convalida, relativa alla semplificazione del framework metodologico. Analogamente a quanto fatto per il modello RIC, nel primo semestre del 2014 è stata confermata, dopo opportuna verifica condotta da GIV, l’adeguatezza delle stime e della metodologia adottata con l’anticipo della calibrazione finalizzata ad incorporare i tassi di default 2013. Il modello di LGD Small Business per i portafogli locali Italia In riferimento al modello di LGD per il segmento Small Business si veda quanto descritto nel paragrafo “Modelli di LGD Imprese per i portafogli locali Italia”. Il modello di EAD Small Business per i portafogli locali Italia In riferimento al modello di EAD per il segmento Small Business si veda quanto descritto nel paragrafo “Modelli di EAD Imprese per i portafogli locali Italia”. Il modello di rating del segmento Privati Italia Mutui Ipotecari Il portafoglio di applicazione del modello di Rating RIP MI (Rating Integrato Privati per Mutui Ipotecari) è costituito dall’insieme di tutte le tipologie di mutui ipotecari trattati in UniCredit S.p.A., destinati all’acquisto, costruzione e ristrutturazione di immobili residenziali da parte della clientela privati e all’acquisto di immobili per finalità legate all’attività economica svolta da parte delle Persone Fisiche appartenenti al settore delle Famiglie Produttrici. Il modello di rating RIP MI utilizza come driver di rischio informazioni differenti a seconda che venga calcolato in fase di richiesta di finanziamento o di monitoraggio mensile nel corso della vita del mutuo stesso. Lo score utilizzato per la valutazione in fase di erogazione dei mutui ipotecari richiesti si basa sulle informazioni di seguito riportate, distinte in gruppi affini: • informazioni anagrafiche, reddituali e di Credit Bureau (Experian e Crif) relative alle figure richiedenti il finanziamento (intestatari) • caratteristiche del finanziamento richiesto (durata, LTV, etc.) • informazioni patrimoniali degli intestatari e del loro nucleo (attività finanziarie e conti correnti) • informazioni legate all’andamento dell’azienda a cui gli intestatari sono collegati (ove presenti) • informazioni di Centrale Rischi (ove presenti). Il modello di rating RIP MI utilizzato nella fase di post-erogazione calcola con frequenza mensile il rating del finanziamento ipotecario in modo massivo sull’intero portafoglio mutui ipotecari privati. I moduli informativi che costituiscono il modello per la fase andamentale sono i seguenti: • informazioni andamentali sul finanziamento (gravità dell’insoluto, presenza di incidenti storici, anzianità del mutuo, trend storico di eventuali insolvenze); • informazioni patrimoniali degli intestatari e del loro nucleo (attività finanziarie e conti correnti); • informazioni legate all’andamento dell’azienda a cui gli intestatari sono collegati (ove presenti). 213 Nella determinazione della PD sono stati considerati in default i crediti classificati a Sofferenze, Partite Incagliate, Esposizioni ristrutturate e Past Due non tecnici, ovvero i crediti con almeno 7 rate in arretrato. Il modello di rating RIP MI in produzione è stato sviluppato nel corso del 2011; le modifiche effettuate sul sistema di rating consistono nel risviluppo completo del modello di stima della PD, seguendo le raccomandazioni suggerite dall’Organo di Vigilanza e dalle funzioni di controllo interno. Contestualmente alla revisione del sistema in oggetto è stata effettuata la sua estensione ai portafogli residuali di mutui ipotecari, prevalentemente confluiti a seguito di operazioni societarie. Le modifiche al modello sono state inoltre oggetto di un’attività di validazione iniziale che ha messo in luce un notevole miglioramento nella valutazione del rischio. Nel primo semestre del 2014, adottando una metodologia trasversalmente coerente per tutti i prodotti del segmento Privati, sono state completate le attività di calibrazione relative ai tassi di default del 2013, la cui entrata in produzione è prevista per settembre 2014. Scoperti di Conto Corrente e Carte di Credito a Saldo Il Rating Integrato Privati per finanziamenti in Conto Corrente (RIP CC) esprime un giudizio complessivo sul merito creditizio del privato affidato o richiedente un fido ricompreso nel pool CC (conti correnti, crediti di firma, carte a saldo) e deriva dall’integrazione di un set di moduli elementari che sfruttano le informazioni provenienti da fonti interne (informazioni anagrafiche, andamentali e patrimoniali) e da Credit Bureau esterni. L’aggregazione dei moduli è stata effettuata in modo diverso per i seguenti cinque sotto-segmenti principali di clientela Privata: • i nuovi clienti che richiedono un affidamento (c.d. Nuovi); • i clienti esistenti ma operanti su base attiva (c.d. Richiedenti ex-Base Attiva) che richiedono un affidamento; • i clienti esistenti e affidati (c.d. Esistenti Affidati); • i clienti esposti ma non affidati (c.d. Esposti Non-Affidati); • i dipendenti del Gruppo UniCredit (c.d. Dipendenti). L’aggregazione dei moduli determina la stima di uno score di erogazione, applicato per la valutazione del merito creditizio del cliente sia nel processo di nuovo affidamento che di rinnovo, e di uno score di monitoraggio, utilizzato per la valutazione del cliente che presenta già una relazione con la Banca. Le informazioni sottostanti il modulo Anagrafico-Finanziario – acquisite in fase di erogazione ed aggiornate solo in minima parte nel corso del monitoraggio del fido – perdono progressivamente peso all’interno del modello. Diversamente, le variabili di carattere andamentale potrebbero non essere presenti in fase di erogazione (nuovi clienti), ma sono presenti e aggiornate mensilmente nel corso del monitoraggio. Le informazioni andamentali di fonte Crif sono aggiornate con cadenza trimestrale. La funzione di validazione in fase di convalida iniziale ha verificato il disegno del modello, l’utilizzo delle fonti informative, le sue performance in termini di “rank ordering” e calibrazione e la stabilità della popolazione nel tempo. Inoltre, particolare attenzione è stata rivolta all’analisi dei sotto-modelli identificati. Nel corso del 2012 il modello è stato revisionato indirizzando i rilievi di degli organi di controllo interni ed esterni. I principali interventi riguardano: • la definizione di default, in cui i past-due sono stati aggiornati con un limite a 90 giorni ed è stata studiata una definizione di past-due “tecnico” più efficacie e in linea con l’operatività e le strategie di recupero; • l’introduzione di un modello ad hoc per le carte di credito capace di cogliere i profili di rischio peculiari di questo prodotto. Le successive attività di validazione hanno rilevato come il nuovo modello soddisfi i requisiti minimi di compliance nonché gli standard interni ed apporti un miglioramento nella valutazione del rischio. Le modifiche introdotte, a partire da un’accurata identificazione del past due tecnico, hanno infatti permesso di superare i rilievi dell’Organo di Vigilanza e molti di quelli della precedente attività di convalida in merito alle stime precedentemente in produzione. Nel corso del primo semestre del 2014, adottando una metodologia trasversalmente coerente su tutti i prodotti del segmento Privati, sono state completate le attività di calibrazione relative ai tassi di default del 2013. Prestiti Personali Il sistema di rating per i prestiti personali è costituito, ai fini della stima della PD, da modelli differenti in ragione della finalità di utilizzo (erogazione o monitoraggio), del canale di erogazione e del portafoglio di applicazione, al fine di cogliere le peculiarità dei diversi segmenti in termini di gestione del business, rischiosità e proprietà statistiche. La funzione di validazione in fase di prima convalida ha verificato il disegno del modello, l’utilizzo delle fonti informative, le sue performance in termini di rank ordering, calibrazione e stabilità, effettuando nel corso del primo trimestre del 2010 anche specifiche analisi per la verifica della possibilità di adottare le stime anche per il portafoglio di provenienza ex Capitalia. Nel 2013 è stata avviata un’attività di revisione, conclusa a gennaio 2014, in coerenza con il piano di attività finalizzate al risviluppo complessivo del modello per un suo futuro utilizzo a fini segnaletici. Entro il mese di luglio 2014, verranno completate le attività di calibrazione del nuovo modello finalizzate all’inclusione dei tassi di default del 2013. INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 214 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Rischio di credito I Modello di LGD Retail per i portafogli locali Italia I modelli di LGD del segmento Retail per i portafogli locali Italia sono stati sviluppati secondo le logiche e la metodologia utilizzate per il segmento Imprese a cui si rimanda per un maggior dettaglio informativo. Le uniche differenze riguardano i prodotti dei Prestiti Personali per cui l’approccio di stima adottato si basa sulla modellizzazione del WOE (Weight of Evidence) associato ai diversi attributi delle variabili disponibili in fase di application. Annualmente viene ricalibrata la componente del Danger Rate con l’inserimento dei default dell’ultimo anno, ed in particolare: con riferimento ai mutui, nel corso del primo semestre sono state condotte le ricalibrazioni sia sul vecchio che sul nuovo modello, inclusive dei default 2013. Nello specifico, la ricalibrazione del Danger Rate relativa al vecchio modello è andata in produzione a giugno 2014, mentre quella del nuovo modello verrà implementata nel 2014; relativamente al prodotto conti correnti, nel corso del primo semestre è stata condotta una ricalibrazione della componente Danger Rate , inclusiva dei default 2013 che andrà in produzione a settembre 2014. Le attività di validazione on-going hanno evidenziato nello specifico per i mutui una buona tenuta del modello sulle componenti incagli e past due, mentre è emersa una non conservatività dello stesso per la parte sofferenze, che è stata superata con la revisione del modello conclusa nel 2013 già valutato positivamente dalle funzioni di convalida e Audit e la cui implementazione è prevista nel 2014 Anche per gli scoperti di conto corrente e carte di credito la revisione, conclusasi nel 2013, è stata valutata positivamente dalle funzioni di convalida interna ed è in fase di finalizzazione l’attività di preparazione della comunicazione a Banca d’Italia. . Modello di EAD per i portafogli locali Italia Contestualmente all’introduzione dei sistemi di rating per i finanziamenti in conto corrente e per i prestiti personali, il Gruppo ha sviluppato modelli per la stima dell’esposizione al momento del default (EAD). Inoltre, il sistema di rating RIP Mutui Ipotecari è stato arricchito di un modello interno per la stima della EAD, autorizzato da parte dell’Organo di Vigilanza a dicembre 2010. L’approccio utilizzato per la valutazione dell’EAD è costituito in tutti i casi da una metodologia “entro 12 mesi”, secondo cui si procede all’osservazione della clientela affidata o sconfinante in bonis a una determinata data di riferimento (es. 31/12/t) che risulti classificata in default nell’arco dei 12 mesi successivi. Con riferimento agli scoperti di conto corrente e alle carte di credito a saldo, la stima dell’EAD è differenziata in funzione della forma tecnica, clusterizzata nelle seguenti famiglie: conti correnti e carte di credito a saldo, portafoglio commerciale e crediti di firma. Il calcolo dell’EAD per i rapporti di conto corrente si differenzia in base alla presenza o meno di margine residuo sulla linea di fido all’istante di osservazione; in particolare, in presenza di margine si prevede il calcolo di un equivalente creditizio (CCF), mentre in assenza di margine alla data di riferimento si prevede il calcolo di un indicatore in funzione del solo utilizzo corrente (K). Inoltre, le famiglie conti correnti e carte di credito a saldo sono state gestite congiuntamente dal momento che l’operatività gestionale prevede l’addebito mensile dell’utilizzo della carta di credito sul conto corrente di appoggio (anche se incapiente), e determina sulla carta di credito, proprio per questo, esposizioni che, ogni mese, sono completamente indipendenti dalla movimentazione relativa ai mesi precedenti. Per quanto riguarda i crediti di firma, attraverso cui la banca assume o garantisce un’obbligazione del cliente esponendosi al rischio di dover rispondere con il proprio patrimonio in caso di inadempimento dell’affidato, si è valutata la probabilità che la garanzia stessa o l’impegno concesso possano trasformarsi in un’esposizione per cassa. Il modello EAD valuta la quota dei crediti di firma in essere al momento del default che, in quanto tali, rappresentano un rischio potenziale per l’Istituto (il rischio effettivo, ovvero che tali esposizioni ‘potenziali’ si trasformino in esposizioni per cassa, è valutato nel modello LGD). Per quanto concerne la stima dell’esposizione al default sui rapporti di portafoglio commerciale, la funzione di sviluppo ha deciso di calcolare esclusivamente un coefficiente K, funzione dell’esposizione corrente. Su prodotti autoliquidanti, infatti, i margini non sono direttamente disponibili, ma erogati solo previa presentazione di effetti ed è il rapporto tra gli utilizzi in data di default e gli utilizzi in data di riferimento ad evidenziare un eventuale incremento del rischio e indicare la percentuale di esposizione attesa al momento del default. Il modello così rivisto nel corso del 2013 è stato valutato positivamente dalle funzioni di convalida e Audit; è in fase di completamento il processo per la comunicazione a Banca d’Italia. Per quanto riguarda i prestiti personali, invece, le analisi svolte hanno evidenziato che l’esposizione al momento del default è inferiore al 100% dell’esposizione alla data di osservazione in corrispondenza di tutti i cluster ottenuti dalle variabili di segmentazione e per tutti i portafogli analizzati. Per tale ragione si è deciso di non implementare il modello sviluppato e di assegnare prudenzialmente ad ogni esposizione, a fini regolamentari, una EAD pari a 100%. La relativa attività di validazione non ha messo in luce particolari punti di attenzione, condividendo le scelte adottate. Nelle future fasi di sviluppo del sistema di Rating saranno comunque condotte le attività finalizzate a verificare l’adeguatezza dell’applicazione di una EAD pari a 100%. Infine, con riferimento ai mutui ipotecari l’approccio adottato è del tutto analogo a quello utilizzato per i prestiti personali. In questo caso sono stati identificati alcuni sotto-portafogli ai quali è associata una EAD media superiore al 100%, in particolare in presenza di un impagato al momento dell’osservazione. Coerentemente con la normativa, tutti i rapporti ai quali risulta associata una EAD inferiore al 100% dell’esposizione corrente vengono forzati a quest’ultimo valore. Le modifiche effettuate sul sistema di rating consistono per quanto riguarda l’EAD nella revisione del modello di stima, seguendo le raccomandazioni suggerite dall’Organo di Vigilanza e dalle funzioni di controllo interno. Coerentemente con quanto avvenuto per la PD, nel corso del 2013 anche il modello EAD Mutui Ipotecari è stato ricalibrato al fine di inglobare gli effetti dell’allungamento della serie storica dei tassi di default al 2012. Anche nel corso del primo semestre 2014 è stata condotta un’ulteriore attività di calibrazione finalizzata all’inclusione dei default al 2013. 215 L’attività di validazione del modello EAD Mutui Ipotecari ha portato ad un giudizio sostanzialmente positivo. Il modello proposto, infatti, oltre ad essere semplice ed intuitivo, risulta particolarmente idoneo per un prodotto, come i mutui ipotecari, che non presenta margini e sul quale è soprattutto rilevante discriminare i cluster di popolazione che superano il floor regolamentare del 100% rispetto al resto del portafoglio che rimane sotto soglia. Inoltre, le verifiche quantitative mostrano performance adeguate e stime allineate ai valori osservati. Modelli Locali Perimetro Germania Modello di rating Small Business Il modello di rating “UCB AG SBC” ha come ambito di applicazione le piccole o medie aziende tedesche e i privati, residenti in Germania, il cui reddito deriva principalmente dall’esercizio di una libera professione, da lavoro indipendente o dai proventi di una PMI (SME) di cui sono maggiori azionisti o proprietari. Inoltre il limite superiore del segmento “Middle Market” è fissato ad euro 5 milioni di fatturato per le controparti con bilancio ( Il modello di rating "UCB AG SBC " è strutturato in quatto diversi sotto-moduli, che vengono diversamente applicati in funzione della fase di processo creditizio e dell’esposizione creditizia della controparte: • il modulo “Scoring GK” (composto da due sotto-moduli: GK1 per le società i cui soci hanno responsabilità personale limitata e GK2 per le società i cui soci hanno piena responsabilità civile) è applicato in erogazione per i clienti con esposizione superiore a 50.000 euro ed in fase di revisione annuale per i clienti con un esposizione superiore a 500.000 euro; • il modulo “Behaviour Scoring” (costituito da quattro sotto-moduli, basato sulla segmentazione di prodotto) è utilizzato sia nella valutazione automatica mensile della clientela Small Business (con esposizione inferiore a 500.000 euro) che, nella fase di erogazione, in input al modulo Scoring GK. Lo score andamentale viene calcolato automaticamente ogni mese; • il modulo “Small Credit Line” è applicato solo in erogazione e per i clienti con una limitata esposizione creditizia (inferiore a 50.000 euro) ed in assenza di un rating di controparte. Non è utilizzato per la revisione annuale del rating. • Il modulo “Rating for Start Up” è utilizzato da Dicembre 2011. Questo viene assegnato a partner durante la fase di application, nella quale il business è appena fondato, per le acquisizioni, follow-up o partecipazioni rilevanti. Il rating viene utilizzato sia annualmente, in occasione della revisione, entro i primi tre anni per i partner con un limite di approvazione maggiore di 500.000 euro. Il rating può essere corretto al verificarsi di un evento predefinito (all’interno di un set di eventi che richiedono un downgrade o un upgrade della controparte) o sulla base di una valutazione esperta. Le correzioni del rating (override) sono soggette ad uno stretto monitoraggio da parte della funzione di convalida interna. Inoltre il processo di override è ammesso solo per i clienti con elevata esposizione. Nel corso del 2011, il modulo Small Credit Line è stato risviluppato completamente su base statistica, attraverso l’utilizzo di un campione di sviluppo rappresentativo del corrente perimetro di applicazione. Inoltre, è stato allungato l’orizzonte temporale usato per la ricalibrazione, coerentemente con la regolamentazione di Basilea II. In riferimento al modulo finanziario (Maja) è in corso un’attività di risviluppo. L'ultima attività di validazione locale ha confermato che i risultati delle prestazioni sono generalmente soddisfacenti, tuttavia, questa attività ha mostrato che la stima della PD è ancora molto conservativa, nonostante l’attività di ricalibrazione effettuata nel 2013 per i modelli “Small Credit Line”, Scoring GK. Il modello di rating Small Business (Scoring GK e Behaviour Scoring) viene applicato, come descritto sopra, anche a UniCredit Bank Luxembourg SA Per la descrizione del modello di LGD, si veda quanto descritto nel paragrafo “Imprese – Modello di LGD per i portafogli locali Germania” Modello di rating Privati Il modello di rating “UCB AG private individuals” ha come ambito di applicazione tutti i privati, esclusi i liberi professionisti e i lavoratori indipendenti. Sono inoltre esclusi i privati che possiedono un elevato reddito riveniente dall’affitto di immobili, che sono considerati parte del portafoglio “Commercial Real Estate” e valutati con il sistema di rating apposito. Il modulo principale del modello, chiamato “Product Scoring,” è costituito da 9 scorecard: 5 di erogazione, differenziate per tipo di prodotto, e 4 comportamentali. In funzione della fase del ciclo di vita in cui si trova la transazione vengono combinati entrambi gli score o ne viene preso solo uno dei due. Tutte le valutazioni disponibili su ciascun cliente (nel caso in cui abbia più di un rapporto con la banca) sono inoltre combinate sulla base di un modello sviluppato su base esperta per ottenere una probabilità di default complessiva sul singolo cliente. Tale logica prevede dapprima la determinazione di una “PD di transazione” per ogni transazione. Tutte le PD così stimate relative alla medesima tipologia di prodotto vengono poi combinate (utilizzando un esposizione media) in una “PD di Prodotto”. Infine, tutte le PD di prodotto contribuiscono a determinare una “PD di cliente”, sulla base dell’esposizione, del “peso informativo” (che sintetizza come e con quale anticipo ciascun prodotto contribuisce a fornire informazioni sul futuro default del cliente) e del “fattore di rischiosità nella combinazione dei prodotti” (che specifica il diverso contributo di ciascuna combinazione dei prodotti sul tasso di default atteso). INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 216 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Rischio di credito I In aggiunta al modulo sopra descritto, vi sono delle scorecard specifiche per i clienti “Private” e per quelli con elevata esposizione (sopra i 500.000 euro). Questi sono valutati con il modulo “Rating Private e grandi clienti” L’ultima attività di convalida interna per il modello ha dimostrato una selettività molto buona del modulo “Product Scoring” e risultati generalmente buoni per il modulo “Rating Private e grandi clienti”, per effetto della scarsa numerosità del relativo segmento. Tuttavia la validazione ha mostrato la necessità di rivedere alcuni scorecard, a causa di un calo del fattore di discriminazione dei singoli score. I test effettuati per la analisi della calibrazione sono risultati in generale soddisfacenti, senza rilevare la necessità di una ulteriore ricalibrazione Il modello di rating Privati viene applicato anche a UniCredit Bank Luxembourg . Per la descrizione del modello di LGD, si veda quanto descritto nel paragrafo “Imprese – Modello di LGD dei portafogli locali Germania”. Modelli Locali, UCL GMBH UniCredit Leasing GMBH e controllate14 Modello di Rating Small Business Il modello di rating GK è applicato per la valutazione del merito creditizio della clientela appartenente al segmento Small Business, compresi i clienti con un livello di turnover minore di €5 milioni. Il modello GK – a livello di controparte – è costituito da due moduli separatamente calibrati e successivamente integrati: • “Application Scoring”, utilizzato durante il processo di approvazione del credito e anche nella fase di monitoraggio; • “Behavioural Scoring” (andamentale), considerato significativo per la valutazione creditizia della clientele esistenze con almeno sei mesi di anzianità di rapporto con la Banca, che viene aggiornato giornalmente. Infine possono essere applicate le seguenti motivazioni per effettuare un “override”: • deterioramento della situazione economica; • deterioramento della situazione economica di un business partener di riferimento (nel caso di gruppi di fatto) • deterioramento dovuto al peggioramento del rating della capogruppo rispetto a quello applicato alla controllata (nel caso di Parent Company appartenenti al segmetno Small Business) Non è possibile applicare un override positivo. Nel corso del 2014 è stata effettuata un’attività di validazione a livello locale. In riferimento al modello locale di Ead e di LGD si veda quanto descritto in precedenza nel paragrafo relativo alle esposizioni corporate “Modelli locali, UCL GMBH UniCredit Leasing GMBH e controllate” . 14 UniCredit Leasing Finance GMBH, Structured Lease GMBH, UniCredit Leasing Aviation GMBH 217 Modelli Locali Perimetro Austria Modello di rating Small Business Il modello di rating ha come ambito di applicazione le piccole aziende austriache, incluse le organizzazioni non-profit (fino a 1,5 milioni di fatturato o in contabilità semplificata). Il disegno generale del modello differenzia tra “modulo di erogazione” e “modulo andamentale”. Il modulo di erogazione si applica principalmente nei seguenti casi: • nuovo cliente; • il cliente chiede un’ulteriore linea di fido tale per cui l’esposizione totale è maggiore di 50.000 euro o non vi è uno score andamentale (indipendentemente dall’ammontare dell’esposizione); • sono disponibili le informazioni di bilancio aggiornate; • sono stati modificati/sono sopraggiunti “warning signals”. Il modulo di erogazione contiene un modulo qualitativo ed uno quantitativo sulla controparte. In funzione del regime contabile della controparte, i fattori di rischio quantitativi coprono almeno 3 delle seguenti aree di analisi: • profittabilità; • copertura del debito; • struttura del capitale; • redditività. I fattori di rischio qualitativo coprono invece le aree di analisi relative a: • settore industriale/linea di business; • storia del default; • esperienza del management; • protezione rispetto al rischio; • gestione di raccolta della liquidità. Se la transazione del cliente ha un’anzianità superiore ai 6 mesi e l’esposizione della controparte è inferiore ad 1 milione di euro, il modulo andamentale viene calcolato automaticamente su base mensile. Per le controparti con esposizione superiore ad 1 milione di euro viene utilizzato solo il modulo di erogazione, sul quale è tuttavia possibile effettuare un override da parte del gestore. I due moduli (erogazione ed andamentale) sono integrati utilizzando differenti pesi in funzione dell’esposizione e dell’anzianità dello score di erogazione al fine di ottenere una PD combinata, che, una volta mappata nella master scale, determina il “calculated rating”. Il rating finale, “valid rating”, è ottenuto modificando il calculated rating sulla base di eventuali informazioni negative a disposizione o in generale di “warning signals”. Nel corso del 2014 è stato implementato un modulo di valutazione separato per i clienti senza prestiti “Foreign Exchange” ed è stata aggiornata la calibrazione per i clienti con e senza prestiti “Foreign Exchange”. Il modello di rating Small Business è stato oggetto del consueto processo di validazione on-going, con la verifica della appropriatezza disegno del modello. Sono state effettuate analisi quantitative volte principalmente a valutare il potere discriminante del modello stesso e delle sue componenti, evidenziando risultati soddisfacenti in termini di potere discriminante, calibrazione e stabilità del rating finale. Per la descrizione del modello di LGD, si veda quanto descritto nel paragrafo “Modello di LGD per i portafogli locali Austria”. INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 218 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Rischio di credito I Modello di rating Privati Il modello di rating Privati ha come ambito di applicazione tutte le persone fisiche, esclusi i liberi professionisti e i lavoratori indipendenti. La versione del modello rating “Privati” attualmente in uso è costituita da quattro moduli statistici: uno di erogazione e tre di andamento, combinati tramite una specifica logica di integrazione. L’intero sistema di rating è stato stimato, attraverso regressioni logistiche e a livello di singola transazione. In particolare, viene assegnato uno score a ciascuna operazione mediante uno dei 4 modelli di scoring. Nel caso di una nuova richiesta di credito, viene calcolato lo score di erogazione per il prodotto in questione. Per i clienti privi di score andamentale, lo score di erogazione resta valido per i successivi 6 mesi. Dopo sei mesi viene calcolato il relativo punteggio comportamentale che viene poi aggiornato mensilmente. Per i clienti dotati di score andamentale significativo, lo score di applicazione è rilevante solo ai fini della decisione sul nuovo prestito e della definizione del relativo prezzo; dopo 6 mesi, quando alla nuova transazione viene assegnato uno score andamentale, non è più tenuto in considerazione. Per i clienti con più di una transazione è stata sviluppata una logica di integrazione che combina tutte gli score di erogazione e/o andamentali disponibili in uno score di transazione finale. In una fase successiva viene effettuata una calibrazione dello score alla probabilità di default a 12 mesi attraverso una funzione esponenziale. La tendenza centrale è stata determinata facendo leva sul tasso di default cumulativo a 12 mesi ottenuto dalle analisi di anzianità. Nell’ultima fase del modello, tutti gli score di transazione standardizzati vengono poi combinati per ottenere la PD specifica del cliente. La PD così ottenuta è mappata su una “Master Scale" composta da 28 notches. La PD del cliente è, infine, degradata in presenza di segnali negativi ottenuti dal credit Bureau KSV o a fronte di segnali di allarme automatici. Nel 2011 è stata effettuata una calibrazione ad hoc del segmento specifico dei Forex Loan, in seguito ai risultati negativi delle attività di validazione sia in termini di calibrazione sia di performance. Questi risultati erano principalmente dovuti ai cosiddetti “Default Tecnici”, incorsi nel periodo di riferimento per l’alta volatilità registrata nei tassi di cambio. Nel 2013 è stato implementato uno scorecard dedicato per i clienti con esposizioni non in valuta estera e sono state aggiornate le calibrazioni per i clienti con esposizioni in valuta/e non. In riferimento al modello di LGD/EAD si veda quanto descritto nel paragrafo “Imprese – Modello di LGD/EAD dei portafogli Locali Austria”. Tutti i modelli IRB Retail sono stati validati su base annua, attraverso specifiche attività di tipo ongoing su Private Individuals, Small Business, e modelli di LGD, EAD (per LGD e EAD vedere la sezione Corporate). La valutazione, ha evidenziato degli aspetti da migliorare per i Privati ed i modelli Small Business. 219 Asset Backed Commercial Paper (posizioni verso cartolarizzazioni) Modelli Locali, Perimetro Germania Modello di rating Internal Assessment Approach per operazioni di Asset Backed Commercial Paper Il modello, sviluppato replicando l’approccio delle agenzie di rating, assegna un rating alle linee di credito di liquidità che UCB AG detiene nei confronti dei veicoli che emettono gli “Asset Backed Commercial Paper”. In linea con i requisiti Basile III, il modello si differenzia in funzione della tipologia di esposizione sottostante l’operazione di cartolarizzazione. In particolare, sono stati sviluppati internamente i seguenti 8 sotto modelli (di cui i solamente primi due sono ancora utilizzati, in seguito alla proposta di UCB AG di stralciarli, per mancanza di transazioni del genere): • crediti commerciali (trade receivables); • prestiti e leasing (loans and leases); • mutui residenziali (segmento “residential mortgages”); • titoli con rating (single rated securities); • mutui commerciali (segmento “commercial mortgages”); • titoli con rating e prestiti aziendali (rated securities and corporate loans); • carte di credito; • conduits/ABCP programme. A partire dalla fine del 2013, UniCredit Group ha sostenuto le operazioni ABCP in finanziamenti e leasing e crediti commerciali con le linee di liquidità almeno del 102%, senza supporto di credito supplementari nei confronti del conduit/ABCP programme. Tutti i modelli di cui sopra sono costituiti da un modulo quantitativo che fornisce un tranching virtuale e un modulo qualitativo il cui risultato influenza il modulo quantitativo attraverso i movimenti di notches verso l'alto o verso il basso. Per il modulo quantitativo, due metodologie principali vengono utilizzate a seconda del tipo di esposizione sottostante e la vita residua delle attività sottostanti: • approccio "Riserve Based": in genere utilizzato per gli asset con breve vita residua (tipicamente meno di 6 mesi) Per questo tipo di operazioni, una valutazione "point in time" è effettuata al fine di determinare, in modo statico, la riserve necessarie per coprire le perdite; • approccio "Cash Flow Based": utilizzato per le attività con vita residua più lunga. L'evoluzione delle attività si basa sulla modellazione dei flussi di cassa attesi per determinare la perdita alla fine della vita della transazione. I moduli qualitativi sono stati sviluppati sulla base del feedback da parte di esperti del settore. Nel mese di Gennaio 2014, è stata eseguita un’attività di convalida annuale da UCB AG che ha confermato, in generale, l’adeguatezza del sistema in termini di metodologie e processi. INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 220 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Rischio di credito I Metodologia basata sui rating interni - attività di rischio (migliaia di €) M ET OD O IR B B A SE M ET OD O IR B A V A N Z A T O M ET OD O IR B B A SE C o nsist enz a al 3 0 g iug no 2 0 14 V alo r e V alo r e d ell' esp o siz io ne p o nd er at o Esposizioni verso o garantite da amministrazioni centrali o banche centrali Esposizioni verso o garantite da enti, enti pubblici e territoriali e altri soggetti Esposizioni verso o garantite da imprese: M ET OD O IR B A V A N Z A T O C o nsist enz a al 3 1 mar z o 2 0 14 V alo r e V alo r e p o nd er at o d ell' esp o siz io ne V alo r e d ell' esp o siz io ne V alo r e p o nd er at o V alo r e d ell' esp o siz io ne V alo r e p o nd er at o 2.913.370 331.968 8.670.086 236.847 3.964.396 403.320 11.565.734 232.448 4.188.974 1.307.775 56.348.171 10.606.657 2.539.018 1.094.170 57.610.777 11.544.642 2.991.808 2.246.391 22.117.112 8.607.143 2.959.719 2.215.459 21.994.713 9.330.105 7.487.687 5.654.082 62.201.177 22.529.520 7.344.580 5.517.742 69.431.747 25.988.957 11.263.534 8.267.411 130.798.089 56.511.806 10.579.821 7.514.318 121.193.458 51.719.621 - Esposizioni verso o garantite da imprese - Finanziamenti specializzati - Esposizioni verso o garantite da imprese - PMI - Esposizioni verso o garantite da imprese - Altre imprese Esposizioni al dettaglio: - Esposizioni al dettaglio Garantite da immobili: PMI - Esposizioni al dettaglio Garantite da immobili: Persone fisiche - Esposizioni rotative al dettaglio qualificate - Altre esposizioni al dettaglio: PMI - Altre esposizioni al dettaglio: Persone fisiche 8.568.913 1.946.677 8.749.734 2.026.463 87.332.777 12.067.408 87.663.549 12.105.415 5.200.271 683.001 5.258.775 709.366 34.954.348 7.598.958 34.879.332 7.959.353 9.459.629 4.100.865 9.846.667 4.279.789 Altre attività diverse dai crediti Totale attività di rischio per cassa Totale garanzie rilasciate e im pegni a erogare fondi Totale contratti derivati e operazioni con regolam ento a lungo term ine Totale operazioni SFT Com pensazione tra prodotti diversi Totale 221 1.678.869 1.698.883 22.169.773 15.174.835 332.251.486 101.376.157 21.381.135 14.386.149 334.568.063 103.690.852 3.467.034 2.213.110 64.522.031 18.220.554 3.284.698 2.045.967 66.190.514 17.711.751 547.910 337.062 12.416.966 5.638.841 534.537 295.951 12.579.607 4.817.029 2.660.656 82.620 15.501.087 604.786 2.187.164 16.942 13.914.684 671.013 0 0 959.003 727.413 0 0 941.618 704.397 28.845.373 17.807.627 425.650.573 126.567.751 27.387.534 16.745.009 428.194.486 127.595.042 (migliaia di €) Metodologia basata sui rating interni - metodo avanzato 30.6.2014 CLASSE DI ESPOSIZIONE Esposizioni verso o garantite da amministrazioni centrali o banche centrali Classe di merito creditizio Valore nominale Valore dell' esposizione PD media LGD media ponderata (% ) ponderata (% ) RWA Margini inutilizzati revocabili e irrevocabili CCF% (MEDIO) Rettifiche di valore Classe 01 - da 0,00% a 0,0036% 1.364.115 1.373.834 0,01% 166 0,00% 0,50% 7.083 50,01% Classe 02 - da 0,0037% a 0,0208% 5.880.130 5.924.175 0,17% 9.970 0,02% 0,90% 103 12,62% 1 Classe 03 - da 0,0209% a 0,1185% 3.584.881 3.545.353 11,56% 409.911 0,03% 28,60% 45.388 11,91% 52 0 Classe 04 - da 0,1186% a 0,5824% 20.715 20.304 52,03% 10.564 0,45% 35,04% 66 221,21% 2 Classe 05 - da 0,5825% a 1,3693% 681.310 665.011 11,44% 76.060 1,23% 4,30% 27.021 7,86% 108 Classe 06 - da 1,3694% a 3,2198% 207.269 45.732 110,88% 50.706 1,77% 45,56% 140.970 0,37% 91 Classe 07 - da 3,2199% a 7,571% 2.758 39 289,74% 113 5,80% 65,43% 2.719 0,00% 0 Classe 08 - da 7,5711% a 17,8023% 6.533 1.082 113,59% 1.229 10,63% 26,25% 5.387 0,00% 6 Classe 09 - da 17,8024% a 99,99% 53.136 4.152 243,09% 10.093 20,15% 39,12% 49.022 0,18% 102 56,04% 13.932 3.774 0,08% 3 100,00% 11.814.779 11.583.456 4,91% 568.815 0,14% Classe 01 - da 0,00% a 0,0036% 0 0 0,00% 0 0,00% Classe 02 - da 0,0037% a 0,0208% 0 0 0,00% 0 0,00% Classe 03 - da 0,0209% a 0,1185% 57.022.012 49.148.819 11,23% 5.520.417 Classe 04 - da 0,1186% a 0,5824% 13.666.071 8.524.349 46,64% Classe 05 - da 0,5825% a 1,3693% 2.055.229 980.719 79,96% Classe 06 - da 1,3694% a 3,2198% Classe 10 - 100% Totali Esposizioni verso o garantite da enti, enti pubblici e territoriali e altri soggetti Fattore medio di ponderazione % 11.039 7,77% 1.628 288.798 4,40% 1.990 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,06% 41,65% 4.094.005 19,68% 1.968 3.975.467 0,28% 69,50% 4.348.189 8,85% 4.033 784.150 0,87% 52,81% 815.989 9,25% 1.299 2,12% 70,59% 399.191 8,83% 979 1.093.244 651.494 80,52% 524.606 Classe 07 - da 3,2199% a 7,571% 480.754 362.787 153,23% 555.909 4,47% 51,17% 97.216 8,96% 7.676 Classe 08 - da 7,5711% a 17,8023% 753.851 582.761 47,12% 274.622 10,80% 22,78% 83.178 10,02% 4.558 Classe 09 - da 17,8024% a 99,99% 361.753 132.830 207,60% 275.750 20,93% 69,65% 75.931 10,71% 4.904 Classe 10 - 100% 168.391 151.222 0,89% 1.342 100,00% 61,67% 20.183 8,10% 121.649 75.601.305 60.534.981 19,68% 11.912.263 0,56% 9.933.882 13,60% 147.066 Esposizioni verso Classe 01 - da 0,00% a 0,0036% o garantite da Classe 02 - da 0,0037% a 0,0208% imprese - PMI 0 0 0,00% 0 0,00% 0,00% 0 0,00% 0 0 0 0,00% 0 0,00% 0,00% 0 0,00% 0 Classe 03 - da 0,0209% a 0,1185% 4.459.337 3.798.254 6,84% 259.913 0,08% 12,72% 724.609 36,87% 117 Classe 04 - da 0,1186% a 0,5824% 13.927.106 10.722.224 24,31% 2.606.978 0,31% 20,83% 3.164.371 27,49% 3.262 Classe 05 - da 0,5825% a 1,3693% 14.796.870 10.926.563 45,22% 4.941.276 0,95% 25,40% 3.404.080 19,86% 12.987 Classe 06 - da 1,3694% a 3,2198% 15.307.909 11.460.744 58,49% 6.703.655 2,21% 24,79% 3.555.218 14,86% 28.409 Classe 07 - da 3,2199% a 7,571% 10.049.171 8.342.806 84,00% 7.007.718 4,55% 31,37% 1.480.102 9,98% 80.524 4.655.697 4.002.387 91,22% 3.651.066 10,63% 22,73% 585.690 22,34% 113.017 Totali Classe 08 - da 7,5711% a 17,8023% Classe 09 - da 17,8024% a 99,99% Classe 10 - 100% 2.136.394 136,39% 2.913.824 36,16% 27,87% 207.793 7,80% 201.374 18.299.492 0,54% 99.172 100,00% 49,61% 819.605 11,69% 9.056.229 84.823.002 69.688.864 40,44% 28.183.602 29,09% 13.941.468 19,60% 9.495.919 Classe 01 - da 0,00% a 0,0036% 0 0 0,00% 0 0,00% 0,00% 0 0,00% 0 Classe 02 - da 0,0037% a 0,0208% 0 0 0,00% 0 0,00% 0,00% 0 0,00% 0 Classe 03 - da 0,0209% a 0,1185% 1.980.483 1.928.860 15,88% 306.307 0,09% 19,47% 104.788 12,97% 315 Classe 04 - da 0,1186% a 0,5824% 7.748.822 6.851.498 27,38% 1.875.992 0,35% 17,04% 1.089.877 14,03% 2.056 Classe 05 - da 0,5825% a 1,3693% 5.229.617 4.968.343 35,38% 1.757.863 0,90% 10,09% 335.118 35,69% 1.772 Classe 06 - da 1,3694% a 3,2198% 4.704.139 4.586.701 79,79% 3.659.804 2,09% 17,98% 120.280 41,75% 9.149 Classe 07 - da 3,2199% a 7,571% 779.858 771.139 66,48% 512.682 4,81% 18,01% 21.231 54,65% 3.460 Classe 08 - da 7,5711% a 17,8023% 766.103 749.128 121,40% 909.435 10,18% 24,86% 25.994 32,72% 25.579 Totali Esposizioni verso o garantite da imprese Finanziamenti specializzati 2.367.902 19.259.010 793.353 788.787 122,76% 968.301 20,20% 23,87% 8.791 38,31% 67.212 3.324.674 3.287.828 0,80% 26.209 100,00% 52,25% 109.036 42,92% 1.065.091 25.327.049 23.932.284 41,85% 10.016.593 15,57% 1.815.115 22,40% 1.174.634 0 0 Classe 09 - da 17,8024% a 99,99% Classe 10 - 100% Totali Esposizioni verso Classe 01 - da 0,00% a 0,0036% o garantite da Classe 02 - da 0,0037% a 0,0208% imprese - Altre Classe 03 - da 0,0209% a 0,1185% imprese 0 0,00% 0 0,00% 0,00% 0 0,00% 0 0 0,00% 0 0,00% 0,00% 0 0,00% 0 76.628.560 36.412.001 17,07% 6.216.562 0,06% 37,78% 41.430.100 25,14% 2.160 Classe 04 - da 0,1186% a 0,5824% 77.281.028 44.641.685 38,61% 17.236.274 0,29% 33,26% 30.150.654 21,72% 19.321 Classe 05 - da 0,5825% a 1,3693% 27.780.904 17.852.681 62,97% 11.241.748 0,90% 31,17% 8.771.201 22,08% 27.095 Classe 06 - da 1,3694% a 3,2198% 21.295.192 14.082.244 84,25% 11.863.863 2,07% 31,97% 6.249.738 16,10% 56.297 Classe 07 - da 3,2199% a 7,571% 11.001.018 7.761.648 121,87% 9.459.196 4,59% 37,06% 2.282.533 14,24% 220.571 Classe 08 - da 7,5711% a 17,8023% 5.791.235 4.736.414 121,99% 5.777.765 11,46% 25,40% 865.167 26,16% 205.845 Classe 09 - da 17,8024% a 99,99% 1.915.762 1.513.573 190,90% 2.889.463 35,73% 33,77% 367.818 11,24% 199.030 16.732.026 15.061.378 0,63% 94.348 100,00% 48,05% 1.690.220 18,71% 7.927.761 91.807.431 22,67% 8.658.080 Classe 10 - 100% 238.425.725 142.061.624 45,60% 64.779.219 12,04% Esposizioni in Classe 01 - da 0,00% a 0,0036% strumenti di Classe 02 - da 0,0037% a 0,0208% capitale: metodo Classe 03 - da 0,0209% a 0,1185% PD/LGD 0 0 0,00% 0 0,00% 0,00% 0 0 0,00% 0 0,00% 0,00% 0 0 0,00% 0 0,00% 0,00% Classe 04 - da 0,1186% a 0,5824% 168.457 168.457 211,55% 356.373 0,42% 88,67% Classe 05 - da 0,5825% a 1,3693% 31.329 31.329 223,75% 70.098 1,04% 87,48% Classe 06 - da 1,3694% a 3,2198% 750 750 338,00% 2.535 2,29% 65,00% Classe 07 - da 3,2199% a 7,571% 1.258 1.258 540,94% 6.805 4,25% 90,00% Classe 08 - da 7,5711% a 17,8023% 4.898 4.898 643,55% 31.521 7,90% 90,00% 515 515 398,64% 2.053 20,00% 65,00% 25.832 25.832 0,00% 0 100,00% 89,23% 233.039 233.039 201,42% 469.385 11,77% 426.436 426.436 1.301.083 426.436 426.436 1.301.083 Totali Classe 09 - da 17,8024% a 99,99% Classe 10 - 100% Totali Esposizioni in strumenti di capitale: metodo della ponderazione semplice NA Totali INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 222 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Rischio di credito I Note alla tabella di pagina precedente: • • • 223 Al fine di avere una coerenza fra reporting a uso interno e quello ad uso esterno e mantenere comunque un’articolazione per classi di PD che consenta una differenziazione significativa del rischio di credito, si è deciso di adottare anche ai fini della predisposizione delle presenti tabelle, la Master Scale comune a livello gruppo, che prevede dei livelli di cut-off diversi da quelli utilizzati nella precedente scala. L’eventuale migrazione di esposizioni fra classi che si dovesse evidenziare rispetto alla scala di rating utilizzata nelle precedenti pubblicazioni del presente documento non è da considerarsi come un peggioramento/miglioramento della rischiosità del portafoglio ma semplicemente come un effetto dovuto al cambiamento della scala stessa. Nelle “Esposizioni verso o garantite da enti, enti pubblici e territoriali e altri soggetti” non sono incluse le esposizioni per transazioni non DVP. Nelle “Esposizioni verso o garantite da imprese – finanziamenti specializzati” non sono incluse le esposizioni per finanziamenti specializzati – slotting criteria. (migliaia di €) Metodologia basata sui rating interni - Metodo Avanzato - Esposizioni al dettaglio 30.06.2014 CLASSE DI ESPOSIZIONE Classe di merito creditizio Valore Nominale Esposizioni al dettaglio Garantite da immobili: PMI PD media ponderata(% ) RWA LGD media ponderata (% ) Margini inutilizzati revocabili e irrevocabili CCF% MEDIO Rettifiche di valore Classe 01 - da 0,00% a 0,0036% 0 0 0,00% 0 0,00% 0,00% 0 0,00% Classe 02 - da 0,0037% a 0,0208% 0 0 0,00% 0 0,00% 0,00% 0 0,00% 0 Classe 03 - da 0,0209% a 0,1185% 288.479 285.652 2,55% 7.287 0,09% 14,89% 6.204 61,30% 22 Classe 04 - da 0,1186% a 0,5824% 1.416.711 1.374.724 6,67% 91.699 0,28% 16,15% 64.132 53,36% 278 Classe 05 - da 0,5825% a 1,3693% 2.289.584 2.210.045 17,42% 384.948 0,95% 17,05% 109.914 54,57% 1.528 Classe 06 - da 1,3694% a 3,2198% 0 1.301.851 1.264.723 27,92% 353.076 2,39% 15,07% 52.440 59,00% 2.012 Classe 07 - da 3,2199% a 7,571% 731.132 714.193 49,70% 354.975 5,00% 17,65% 13.614 70,34% 3.769 Classe 08 - da 7,5711% a 17,8023% 413.019 404.741 64,48% 260.971 10,31% 16,60% 8.229 61,10% 4.552 Classe 09 - da 17,8024% a 99,99% 542.300 533.424 91,67% 488.977 33,95% 20,18% 4.200 35,83% 32.987 1.798.730 1.781.411 0,27% 4.744 100,00% 33,81% 8.781.806 8.568.913 22,72% 1.946.677 24,45% Classe 01 - da 0,00% a 0,0036% 0 0 0,00% 0 0,00% Classe 02 - da 0,0037% a 0,0208% 0 0 0,00% 0 0,00% Classe 03 - da 0,0209% a 0,1185% 10.886.145 10.864.012 2,61% 283.410 0,08% Classe 04 - da 0,1186% a 0,5824% 39.032.700 38.927.428 6,18% 2.407.136 0,26% Classe 05 - da 0,5825% a 1,3693% 12.580.945 12.471.400 16,21% 2.021.442 Classe 06 - da 1,3694% a 3,2198% 8.855.342 8.801.661 31,58% Classe 07 - da 3,2199% a 7,571% 3.107.968 3.104.757 Classe 08 - da 7,5711% a 17,8023% 2.088.829 Classe 09 - da 17,8024% a 99,99% 2.352.052 Classe 10 - 100% Totali Esposizioni al dettaglio Garantite da immobili: Persone Fisiche Fattore medio di ponderazione % Valore dell' esposizione 6.473 23,19% 520.028 265.206 55,26% 565.176 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 602 12,40% 53.653 53,04% 13.251 12,08% 250.033 38,75% 62.646 0,88% 13,23% 179.205 36,54% 66.390 2.779.153 2,16% 14,78% 85.735 36,91% 74.988 45,87% 1.424.143 4,99% 13,27% 11.788 49,01% 30.421 2.078.883 66,67% 1.385.917 13,69% 12,47% 17.761 39,18% 39.056 2.353.827 74,62% 1.756.392 39,11% 12,80% 1.645 42,49% 163.236 23,14% 8.740.136 8.730.809 0,11% 9.815 100,00% 87.644.117 87.332.777 13,82% 12.067.408 12,02% Esposizioni al Classe 01 - da 0,00% a 0,0036% dettaglio Rotative Classe 02 - da 0,0037% a 0,0208% Qualificate 0 0 0,00% 0 0,00% 0 0 0,00% 0 Classe 03 - da 0,0209% a 0,1185% 3.804.461 2.076.169 2,34% Classe 04 - da 0,1186% a 0,5824% 2.667.958 1.436.186 Classe 05 - da 0,5825% a 1,3693% 840.614 Classe 06 - da 1,3694% a 3,2198% 451.869 Classe 07 - da 3,2199% a 7,571% 134.501 Classe 08 - da 7,5711% a 17,8023% 105.082 Classe 09 - da 17,8024% a 99,99% Classe 10 - 100% Totali 10.564 18,03% 3.053.408 610.384 38,96% 3.503.998 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0,00% 0 0,00% 0 48.499 0,05% 63,45% 3.725.776 53,61% 2 7,95% 114.121 0,28% 55,47% 2.407.664 48,84% 167 577.083 19,77% 114.089 0,91% 52,95% 557.805 52,76% 593 371.589 37,07% 137.765 2,27% 50,27% 194.081 58,64% 1.451 119.906 64,30% 77.102 4,90% 51,09% 41.668 64,97% 1.187 94.732 102,42% 97.028 10,50% 51,47% 30.611 66,19% 2.054 26.036 25.850 145,12% 37.513 20,00% 49,47% 3.228 94,24% 4.266 499.819 498.756 11,41% 56.884 100,00% 97,33% 2.853 62,78% 453.603 8.530.340 5.200.271 13,13% 683.001 10,35% 6.963.686 52,18% 463.323 Classe 10 - 100% Totali Altre esposizioni Classe 01 - da 0,00% a 0,0036% al dettaglio: PMI 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% Classe 02 - da 0,0037% a 0,0208% 0 0 0,00% 0 0,00% 0,00% 0 0,00% 0 Classe 03 - da 0,0209% a 0,1185% 2.252.260 669.074 5,86% 39.215 0,09% 32,99% 1.579.848 0,96% 88 Classe 04 - da 0,1186% a 0,5824% 10.793.344 4.552.523 14,51% 660.614 0,27% 35,70% 6.384.234 2,85% 1.966 Classe 05 - da 0,5825% a 1,3693% 12.735.605 7.236.767 28,91% 2.091.906 0,94% 36,29% 5.677.546 4,18% 11.876 Classe 06 - da 1,3694% a 3,2198% 6.115.258 3.709.625 42,62% 1.581.070 2,39% 38,69% 2.506.271 5,21% 16.573 Classe 07 - da 3,2199% a 7,571% 4.707.105 3.065.743 49,45% 1.516.159 4,80% 40,93% 1.679.335 2,91% 33.673 Classe 08 - da 7,5711% a 17,8023% 1.720.329 1.337.711 60,61% 810.752 10,59% 50,79% 395.371 5,25% 27.587 Classe 09 - da 17,8024% a 99,99% 1.500.452 1.210.971 73,61% 891.336 35,30% 37,07% 292.751 1,74% 123.635 13.572.025 13.171.934 0,06% 7.906 100,00% 69,67% 53.396.378 34.954.348 21,74% 7.598.958 40,22% Altre esposizioni Classe 01 - da 0,00% a 0,0036% al dettaglio: Classe 02 - da 0,0037% a 0,0208% Persone fisiche 0 0 0,00% 0 0,00% 0 0 0,00% 0 0,00% Classe 03 - da 0,0209% a 0,1185% 1.125.500 949.718 11,02% 104.616 Classe 04 - da 0,1186% a 0,5824% 2.853.615 2.437.075 28,74% Classe 05 - da 0,5825% a 1,3693% 2.493.967 2.220.212 48,23% Classe 06 - da 1,3694% a 3,2198% Classe 10 - 100% Totali 0 0,00% 0 401.237 1,64% 8.683.523 18.916.593 3,42% 8.898.921 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,07% 54,35% 206.329 25,53% 35 700.403 0,33% 50,38% 555.057 32,18% 998 1.070.806 0,93% 46,76% 402.468 36,42% 2.987 2.069.677 1.938.486 64,01% 1.240.812 2,30% 47,54% 215.055 45,06% 5.570 Classe 07 - da 3,2199% a 7,571% 606.944 573.431 81,31% 466.234 4,86% 52,57% 55.217 43,57% 2.790 Classe 08 - da 7,5711% a 17,8023% 465.460 444.693 80,23% 356.782 11,76% 44,31% 30.796 40,74% 4.761 Classe 09 - da 17,8024% a 99,99% 106.789 104.664 140,19% 146.724 22,54% 61,46% 3.833 58,49% 29.557 50,66% 7.071 58,15% 561.476 1.475.826 35,08% 608.174 796.922 791.350 1,83% 14.488 100,00% 10.518.874 9.459.629 43,35% 4.100.865 10,24% Classe 10 - 100% Totali INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 224 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Rischio di credito I Rischio di credito: uso delle tecniche di attenuazione del rischio Il gruppo UniCredit, in coerenza con quanto stabilito dal documento “Convergenza internazionale della misurazione del capitale e dei coefficienti patrimoniali” (Basilea II) in tema di tecniche di mitigazione del rischio di credito (di seguito “CRM”), persegue il pieno soddisfacimento dei requisiti necessari per il riconoscimento, ai fini prudenziali, dei diversi strumenti in relazione agli approcci adottati (Standardizzato o IRB di base - F-IRB o IRB Avanzato - A-IRB). A tal fine sono stati effettuati interventi e portati a compimento specifici progetti volti all’implementazione della normativa interna di Gruppo e all’adeguamento dei processi e dei sistemi informativi. Tenuto conto della dislocazione territoriale del Gruppo in diversi Paesi, le implementazioni sono state eseguite nel rispetto degli ordinamenti locali e dei requisiti di Vigilanza dei Paesi di appartenenza delle singole Entità. Il Gruppo ha recepito i requisiti normativi in materia di CRM attraverso l’emanazione di specifiche Linee Guida interne da parte della Capogruppo, redatte in conformità alle “Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche” (Circolare della Banca d'Italia n. 263), alle Direttive Comunitarie 2006/48/CE e 2006/49/CE e successivi aggiornamenti ed al documento "Convergenza internazionale della misurazione del capitale e dei coefficienti patrimoniali " del Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria. Tale normativa persegue diversi obiettivi: • favorire la gestione ottimale delle garanzie; • massimizzare l’effetto di mitigazione delle garanzie reali e personali sui crediti in default; • ottenere un impatto positivo sui requisiti patrimoniali di Gruppo, assicurando che le pratiche di CRM locali rispettino i requisiti minimi richiesti da “Basilea II”; • definire regole generali per l’ammissibilità, la valutazione, il monitoraggio e la gestione delle garanzie reali e personali e dettagliare regole e requisiti specifici relativamente a determinate tipologie di garanzie. Le garanzie reali e personali possono essere acquisite solo come supporto sussidiario del fido e non devono essere intese come elementi sostitutivi della capacità del debitore principale di far fronte alle proprie obbligazioni. Per tale ragione, le stesse sono oggetto di specifica valutazione all’interno della proposta creditizia, unitamente alla più ampia analisi del merito creditizio e dell’autonoma capacità di rimborso del debitore principale. Nella valutazione delle tecniche di CRM, il Gruppo attribuisce particolare rilevanza sia al requisito della “certezza giuridica” di tutte le garanzie reali e personali, sia alla loro congruità. Le Entità devono porre in essere tutte le azioni necessarie al fine di: • assicurare il rispetto dei requisiti contrattuali e legali, in modo tale che i contratti di garanzia siano giuridicamente opponibili secondo quanto previsto dal corpus giuridico ad essi applicabile; • condurre sufficienti controlli di natura legale che avallino l’effettiva opponibilità delle garanzie in tutte le giurisdizioni rilevanti e nei confronti di tutte le parti coinvolte. Le Entità devono, se necessario, ripetere detti controlli al fine di assicurare in via continuativa l’opponibilità della garanzia per l'intera durata dell’esposizione creditizia sottostante. D’altro canto, l’adeguatezza deve essere costantemente assicurata. Qualsiasi garanzia, a prescindere dalla tipologia, può essere definita congrua qualora risulti adeguata rispetto all’entità ed all’articolazione dell’affidamento e, limitatamente alle garanzie personali, non sussistano rilevanti rischi in capo al garante. In linea generale, le regole operative ed i relativi processi sono particolarmente rigorosi, al fine di assicurare la perfezione formale e sostanziale della garanzia acquisita. Le singole Entità realizzano attività di controllo sulla gestione delle garanzie e verifiche sulla conformità delle tecniche di mitigazione del rischio in particolare nell’ambito dei processi di validazione dei sistemi di rating interni, nonché in occasione delle attività connesse alla estensione progressiva dei sistemi avanzati alle diverse Entità del Gruppo. Politiche e processi in materia di compensazione in bilancio e “fuori bilancio” con l’indicazione della misura in cui il Gruppo ricorre alla compensazione In generale le compensazioni in bilancio di crediti reciproci tra l'ente creditizio e la sua controparte possono essere riconosciute come garanzie ammissibili, qualora siano giuridicamente valide ed opponibili in tutte le giurisdizioni rilevanti, anche nel caso di insolvenza o di fallimento della controparte, e soddisfino le seguenti condizioni operative: • consentano la compensazione tra profitti e perdite sulle transazioni specificate nell’accordo quadro, così che vi sia un unico ammontare netto dovuto da una parte all’altra; • soddisfino i requisiti minimi per il riconoscimento delle garanzie reali finanziarie (requisiti di valutazione e di monitoraggio). In linea generale le Entità del Gruppo possono utilizzare le compensazioni in bilancio solo se in grado di determinare in ogni momento il valore netto della posizione (vale a dire quali attività e passività della controparte rientrino nell’accordo di compensazione), monitorando e controllando debiti, crediti e valore netto. 225 Il Gruppo utilizza strumenti di compensazione principalmente su strumenti derivati, pronti contro termine e prestito titoli qualora le controparti siano, in genere, Istituzioni finanziarie. Il principale obiettivo è quello di ridurre l’utilizzo delle linee di credito e avere benefici in termini di minor assorbimento di capitale attraverso gli accordi di copertura. A tal proposito, è stata emessa una policy dedicata (“Gestione del collaterale nelle operazioni derivate OTC, pronti contro termine e prestito di titoli”) avente lo scopo di definire un framework efficiente ed esaustivo nell’ambito della gestione delle garanzie per salvaguardare la banca dall’assumere rischi evitabili. L’efficacia degli accordi di copertura sottoscritti con le specifiche controparti dipende dalla selezione di asset adeguati ad essere considerati ammissibili ai fini di mitigazione. Alcune tipologie di garanzie presentano un rischio intrinseco legato alla volatilità dei prezzi, la liquidità e al regolamento degli asset medesimi. Inoltre, il collaterale deve essere valutato anche sulla base del fornitore (rischio del double default). La citata policy dettaglia i criteri di ammissibilità sia per i derivati OTC sia per le transazioni di pronti contro termine e prestito titoli, e definisce anche gli standard minimi in termini di documentazione, richiedendo in generale accordi riconosciuti sul mercato quali ISDA Master Agreement, Global Master Repurchase Agreement o European Master Agreement. Politiche e processi per la valutazione e la gestione delle garanzie reali Il gruppo UniCredit ha sviluppato un sistema di gestione delle garanzie reali al fine di assicurare un chiaro ed efficace processo di valutazione, monitoraggio e gestione di tutte le tipologie di garanzie finalizzate a mitigare il rischio di credito. La valutazione della garanzia reale è basata sul valore corrente di mercato o sul prezzo al quale il bene sottostante può essere ragionevolmente venduto (vale a dire il “valore equo” dello strumento finanziario acquisito in pegno o dell’immobile posto a garanzia). In particolare, per gli strumenti finanziari, i metodi di valutazione dipendono dalla loro tipologia: • titoli quotati su mercati di borsa ufficiali, sono valutati ai prezzi di mercato (nello specifico, si considera il prezzo della più recente seduta di borsa); • titoli non quotati sui mercati di borsa ufficiali, sono valutati sulla base di stime coerenti del prezzo che tengano conto dei dati del mercato; • quote di OICR (Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio), sono valutate al prezzo corrispondente al valore giornaliero pubblicato dalla società di gestione per singola quota. Il prezzo di mercato dei valori oggetto di pegno, deve essere rettificato, con applicazione di adeguati scarti, in funzione sia della volatilità del mercato stesso sia di quella valutaria, in conformità a quanto disposto dai requisiti regolamentari. In particolare, se la garanzia è denominata in una valuta locale diversa da quella del credito garantito (disallineamento di valuta), deve essere applicato un ulteriore scarto. Anche i disallineamenti di scadenza devono essere considerati nell’attività di valutazione della garanzia per tenere conto del minor valore della copertura. I modelli attualmente in uso nel Gruppo sono basati su scarti prudenziali sia predeterminati, sia stimati internamente. L’approccio metodologico prevede che il valore della copertura sia stimato per singolo strumento finanziario in base al suo valore di mercato (c.d. mark to market) con applicazione di uno scarto che tenga conto della rischiosità intrinseca del medesimo in funzione dei differenti fattori (rischiosità dei corsi, periodo di detenzione e rischio di liquidità). Le principali Entità sono state dotate di uno strumento informatico per la rivalutazione automatica al valore di mercato degli strumenti finanziari acquisiti in pegno, garantendo in questo modo un monitoraggio costante della garanzia. Per quanto riguarda la valutazione delle garanzie immobiliari, sono stati definiti ed implementati specifici processi e procedure, al fine di assicurare la valutazione dell’immobile da parte di un perito indipendente ad un valore non superiore a quello di mercato. Per le Entità operanti in Austria, Germania e Italia, le attività di monitoraggio e rivalutazione degli immobili sono gestite tramite sistemi automatici basati su metodi statistici che utilizzano database interni o forniti da info-provider esterni. Altre tipologie di garanzie reali (quali ad esempio il pegno su merci) sono soggette, in fase di valutazione, a specifici scarti prudenziali. L’attività di monitoraggio dipende dalle caratteristiche della garanzia stessa. In generale, il pegno su merci viene gestito con la dovuta cautela. INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 226 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Rischio di credito I Descrizione delle principali tipologie di garanzie reali accettate dalle Entità del Gruppo Le garanzie reali assunte a supporto delle linee di credito erogate dalle Entità del Gruppo sono rappresentate principalmente da garanzie ipotecarie residenziali e commerciali (circa il 75% della consistenza totale delle garanzie) e dal pegno su titoli di debito, azioni, quote di fondi comuni d’investimento (circa il 15%). La parte rimanente è costituita da pegno su altri valori (es. merci) e altre garanzie reali (es. pegni su beni mobili registrati). Ai fini del relativo riconoscimento per la mitigazione del rischio tuttavia, rilevano il rispetto dei requisiti generali previsti dalla normativa di Vigilanza, e di quelli specifici per l’approccio adottato ai fini del calcolo del requisito patrimoniale relativamente alla singola controparte/esposizione (Standardizzato, F-IRB, A-IRB), in conformità a quanto stabilito dall’ordinamento giuridico del Paese di appartenenza. La Capogruppo fornisce specifiche linee guida per l’ammissibilità di ciascuna tipologia di garanzia e di conseguenza ogni Entità è tenuta a definire la lista delle garanzie ammissibili, in conformità sia ai metodi ed alle procedure di Gruppo, sia alla normativa di Vigilanza locale ed alle peculiarità del sistema giuridico in essere nel Paese in cui opera. Principali tipologie di garanti e di controparti in operazioni su derivati creditizi ed il loro merito di credito Le garanzie personali vengono acquisite quali elementi complementari ed accessori alla concessione del fido, per il quale l’elemento di mitigazione del rischio è rappresentato dalla fonte di rientro sussidiaria. Esse rappresentano uno strumento particolarmente diffuso nell’ambito del Gruppo, con caratteristiche differenziate nei diversi mercati di riferimento. In particolare, risultano particolarmente rilevanti nel mercato italiano le garanzie personali rilasciate da persone fisiche o da co-intestazioni di persone fisiche, che non vengono utilizzate ai fini di mitigazione del rischio. Meno frequentemente il rischio di insolvenza è coperto da garanzie personali fornite da altre persone giuridiche (generalmente la casa madre o società appartenenti allo stesso gruppo economico del debitore), oppure prestate da istituzioni finanziarie e compagnie assicurative A livello consolidato, le garanzie personali sono rilasciate da banche (circa il 20% della consistenza totale delle garanzie), da governi, banche centrali e altri enti pubblici (circa il 20%) e da altri soggetti (60%). In quest’ultima categoria sono comprese le garanzie personali rilasciate da persone fisiche, la cui ammissibilità ai fini di mitigazione è funzione degli approcci adottati dalle singole Entità. Fornitori di protezione, ove la garanzia è rappresentata da derivati creditizi, sono quasi esclusivamente banche e controparti istituzionali. La fattispecie dei garanti ammissibili dipende dallo specifico approccio adottato da ciascuna Entità. In particolare, nell’approccio Standardizzato esiste una lista ristretta di garanti ammissibili, di cui fanno parte Stati sovrani e banche centrali, enti del settore pubblico ed enti territoriali, banche multilaterali di sviluppo, intermediari vigilati ed imprese non finanziarie con rating esterno attribuito da un’ECAI riconosciuta, associato ad una classe della scala di valutazione del merito di credito non inferiore a 2. Nell’approccio IRB-A, ai fini del riconoscimento nel calcolo dei requisiti patrimoniali delle garanzie personali, oltre al soddisfacimento dei requisiti minimi previsti, rileva anche che l’entità sia in grado di effettuare la valutazione della qualità e del merito creditizio del garante al momento dell’assunzione della protezione e per tutta la sua durata. Prima di acquisire una garanzia personale il garante/fornitore di protezione (o il venditore di protezione in caso di “credit default swap”) deve essere valutato al fine di ponderarne la solvibilità ed il profilo di rischio. L’effetto di copertura delle garanzie personali/derivati creditizi con finalità di garanzia dal rischio di credito dipende sostanzialmente dal merito creditizio del garante e, in fase di concessione, deve essere valutata anche sua capacità di rimborso. Informazioni sulle concentrazioni del rischio di mercato o di credito nell’ambito degli strumenti di attenuazione del rischio di credito adottati Esiste rischio di concentrazione quando la maggior parte degli strumenti finanziari acquisiti a garanzia dal Gruppo (a livello di portafoglio) è rappresentata da una ristretta tipologia di garanzie reali, di strumenti di protezione, ovvero quando è prestata da una ristretta cerchia di specifici garanti (da intendersi sia come singolo nominativo sia come settore industriale di riferimento) o quando vi è sproporzione nei volumi di garanzie assunte. Tale concentrazione viene monitorata e controllata dai seguenti processi/meccanismi: in caso di garanzie personali/derivati creditizi è attribuito al garante/fornitore di protezione un debito potenziale (in termini di rischio indiretto). Nella fase di istruttoria del credito, in capo al garante viene posta una responsabilità aggiuntiva e sussidiaria il cui effetto si riflette sull’esposizione complessiva ad esso riferita, calcolata e approvata in conformità al sistema di deleghe interno a ciascuna Entità; nel caso in cui il garante/fornitore di protezione, direttamente o indirettamente, sia una Banca centrale o uno Stato sovrano, deve essere attribuito uno specifico limite di credito. Se il garante è un soggetto estero, è necessario valutare, al caso, la definizione di un limite per il Paese di appartenenza. 227 (migliaia di €) Tecniche di attenuazione del rischio - approccio standardizzato Consistenze al 30.06.2014 GARANZIE REALI FINANZIARIE Esposizioni verso o garantite da amministrazioni centrali e banche centrali ALTRE GARANZIE Consistenze al 31.03.2014 GARANZIE PERSONALI E DERIVATI SU CREDITI GARANZIE REALI FINANZIARIE ALTRE GARANZIE GARANZIE PERSONALI E DERIVATI SU CREDITI 6.802.271 35.000 27.839 6.896.370 42.000 Esposizioni verso o garantite da Amministrazioni regionali o autorità locali 55.869 0 44.679 55.958 0 41.107 Esposizioni verso o garantite da organismi del settore pubblico 19.101 0 2.492.221 29.379 0 2.495.991 Esposizioni verso o garantite da banche multilaterali di sviluppo 0 0 0 0 0 0 Esposizioni verso o garantite da Organizzazioni internazionali 0 0 0 0 0 0 Esposizioni verso o garantite da enti 62.339.218 10.200 411.617 65.671.108 10.200 210.684 Esposizioni verso o garantite da imprese o altri soggetti 20.548.000 73.991 1.934.029 16.582.700 76.830 2.990.957 2.680.351 54.431 472.998 3.263.613 57.191 478.326 26.753 0 90.181 23.810 0 82.910 183.841 9.008 151.746 185.851 6.379 364.019 247 0 0 5.118 0 0 0 0 0 0 0 0 328.136 0 11.629 329.216 0 3.900 Esposizioni verso Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio (OICR) 0 0 0 0 0 0 Esposizioni in strumenti di capitale 0 0 0 0 0 0 Altre Esposizioni 0 0 0 0 0 0 92.983.787 182.630 5.636.939 93.043.123 192.600 6.689.550 Esposizioni al dettaglio Esposizioni garantite da immobili Esposizioni in stato di default Esposizioni ad alto rischio Esposizioni sotto forma di obbligazioni bancarie garantite Esposizioni a breve termine verso imprese e altri soggetti o enti TOTALE 21.656 (migliaia di €) Tecniche di attenuazione del rischio di credito - metodo IRB CONSISTENZE AL 30.06.2014 CONSISTENZE AL 31.03.2014 GARANZIE GARANZIE GARANZIE GARANZIE ALTRE PERSONALI E ALTRE PERSONALI E REALI REALI GARANZIE DERIVATI SU GARANZIE DERIVATI SU FINANZIARIE FINANZIARIE CREDITI CREDITI METODOLOGIA BASATA SUI RATING INTERNI - BASE Esposizioni verso o garantite da amministrazioni centrali o banche centrali Esposizioni verso o garantite da enti, enti pubblici e territoriali e altri soggetti Esposizioni verso o garantite da imprese - PMI Esposizioni verso o garantite da imprese - Finanziamenti specializzati Esposizioni verso o garantite da imprese - Altre imprese METODOLOGIA BASATA SUI RATING INTERNI - AVANZATO Esposizioni verso o garantite da amministrazioni centrali o banche centrali Esposizioni verso o garantite da enti, enti pubblici e territoriali e altri soggetti Esposizioni verso o garantite da imprese - PMI Esposizioni verso o garantite da imprese - Finanziamenti specializzati Esposizioni verso o garantite da imprese - Altre imprese Esposizioni al dettaglio garantite da immobili: PMI Esposizioni al dettaglio garantite da immobili: Persone Fisiche Esposizioni al dettaglio rotative qualificate Altre esposizioni al dettaglio: PMI Altre esposizioni al dettaglio: Persone Fisiche TOTALE 823.651 8.899.305 221.778 21.110 52.752 17.954 1.541.665 831.120 405.516 155.434 6.291 742.911 1.425.400 1.381.644 213.424 19.535 55.110 16.720 1.635.093 763.264 177.523 165.298 13.925 689.209 601.870 22.751.792 1.582.694 70.705 3.651.168 52.179 198.786 700.529 663.251 40.291.570 534 76.152 28.426.514 8.047.661 24.943.778 8.334.178 81.948.946 1.665.121 1.077.516 156.911.139 1.541.669 2.207.448 6.618.351 652.884 13.920.755 16.270 17.316 240 12.395.975 116.159 38.797.219 2.234.847 23.359.080 1.481.883 65.761 3.891.468 45.815 195.734 313.681 677.549 35.360.931 565 89.496 30.604.830 8.202.721 22.909.034 4.627.856 82.195.555 1.665.336 1.089.286 153.799.756 1.530.158 3.578.273 8.733.511 741.327 12.880.348 15.585 18.882 291 13.466.575 117.144 42.128.049 INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 228 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Rischio di credito Esposizione al rischio di controparte Il Rischio creditizio di controparte (CCR) è definito come il rischio che una controparte di un’operazione in derivati sia insolvente prima della regolamentazione dei flussi di cassa della transazione. Il rischio creditizio di Controparte è un caso particolare del più generico rischio di credito (e.g. i prestiti). Differentemente dai tradizionali rischi creditizi sui prestiti, dove l’esposizione al rischio creditizio è unilaterale e solo la banca creditrice sostiene il rischio di perdita, il CCR crea un rischio di perdita bilaterale: il valore di mercato di una transazione può essere positivo o negativo alternativamente per entrambe le controparti. Il valore di mercato è incerto e può variare nel tempo al variare dei fattori di mercato sottostanti. L’esposizione dovuta al CCR è stimata considerando l’effetto di un periodo di stress (stressed Expected Positive Exposure) e le pratiche di gestione del collaterale. I prodotti finanziari che ricadono nell’ambito del CCR sono: • strumenti derivati “Over the Counter” (contratti non scambiati su piazze regolamentate); • “Security financing transactions” (pronti contro termine e prestito titoli marginati o no); • “Long settlement transactions”, dove la controparte della transazione è contrattualmente obbligata a consegnare un titolo, una commodity o un ammontare in valuta estera contro una somma di denaro, altri strumenti finanziari, o commodity, o vice versa alla data di regolamentazione o consegna che è superiore alla minore delle date tipiche per quella transazione nel mercato; • derivati scambiati su piazze regolamentate. PRINCIPI DI GOVERNANCE DEL RISCHI DI CREDITO DI CONTROPARTE Al fine di definire metodologie, regolamentazioni interne e processi per la gestione del Rischio di Credito di Controparte concettualmente robuste, correttamente implementate ed in coerenza con le istruzioni dell’Organo di Vigilanza italiano, sono stati sviluppati i seguenti principi generali: Punti fondamentali • • • • il Rischio di Credito di Controparte è un tipo particolare di rischio di credito e come tale i processi e le regole per la supervisione ed il controllo delle attività legate al CCR seguono la stessa logica delle attività di credito, per assicurare una vista comprensiva del rischio controparte. La gestione del CCR deve considerare i limiti di rischio e adeguarsi con le Regole Globali emesse dal Group Risk Management e deve essere incorporato nel sistema di limiti e processi delle Legal Entity. Il controllo del CCR è assicurato su base giornaliera da funzioni di rischio dedicate in ciascuna Legal Entity15 e nella Holding Company, dal senior management, dalle commissioni rilevanti ed dal consiglio di amministrazione. La gestione del CCR deve incorporare i rischi di mercato per poter catturare i movimenti di mercato nel CCR. Ruolo della Holding Company e delle Legal Entity • • • • • • 15 La definizione delle linee guida, l’impostazione del framework e delle policy per la gestione del CCR sarà in capo a specifiche funzioni della Capogruppo come riportato nel regolamento interno della Holding. La Holding sarà responsabile di monitorare le esposizioni a livello di gruppo al fine di garantire un appropriata supervisione sul rischio di concentrazione e sulle esposizioni più rilevanti. La Holding partecipa alla definizioni delle azioni correttive per le anomalie riguardanti il CCR delle controparti rilevanti16. La funzione Risk Methodology della Holding è responsabile per lo sviluppo dei modelli di CCR per il Gruppo UniCredit Sulla base di regole generali emesse dalla Holding, sarà implementato un rigoroso e completo programma di stress testing, tale da considerare scenari rilevanti sia a livello di gruppo che di Legal Entity, basati sui numeri scaturiti dalla misurazione del rischio di controparte. La Holding ha emesso specifiche regole generali che descrivono il robusto processo di individuazione ed analisi dei rischi Wrong Way generici e specifici. Le entità di controllo del CCR di UC SpA, UCB AG e UC BA AG sono responsabili del coordinamento delle funzioni sotto-controllate per le loro corrispettive Legal Entity consolidate. 16 Le controparti sono considerate rilevanti in base al loro rating, il livello di esposizione o altri parametri rilevanti come definito nella documentazione di gruppo 229 MODALITÀ DI GESTIONE E MONITORAGGIO DEL RISCHIO Il framework di gestione del rischi creditizi di controparte nel gruppo UniCredit è basato sul controllo quotidiano delle esposizioni, definite utilizzando un approccio basato sul calcolo della distribuzione di valori futuri delle transazioni scambiate su mercati regolamentati, OTC ed SFT a livello di singola controparte. La funzione Risk Methodology della Holding ha articolato in tre fasi la stima a livello di controparte della esposizione creditizia, questi sono: • generazione degli scenari. Scenari di mercato future sono simulate su un insieme fisso di date di simulazione, utilizzando modelli di evoluzione di fattori di rischio. • valutazione degli strumenti. Per ogni data di simulazione e per ogni realizzazione dei fattori di rischio di mercato sottostanti, si esegue la valutazione degli strumenti. • aggregazione. Per ogni data di simulazione e per ogni realizzazione dei fattori di rischio di mercato sottostanti, i valori degli strumenti sono sommati per ottenere il valore di portafoglio per la controparte. A scopo manageriale l’esposizione a livello di controparte delle transazioni all’interno dell’ modello interno (IMM) è misurato utilizzando la Potential Future Exposure17 (PFE). Per transazioni non incluse nello scopo del IMM per il CCR, le esposizioni sono stimate utilizzando fattori di conversione creditizia (i.e. CCF). La calibrazione dei CCF risulta in un stima prudenziale di PFE. I modelli interni che calcolano l’esposizione pre-settlement giornaliera producono le misure che sono utilizzate nel calcolo del Patrimonio di Vigilanza, processo per il quale UniCredit ha ricevuto autorizzazione da parte degli Organi di Vigilanza in Aprile 2014. Gli stessi modelli interni producono simulazioni “stressed” che saranno utilizzate nel processo ICAAP e forniscono al risk management analisi a livello di controparti, paesi e settori di mercato ed identificano potenziali rischi di tipo General Wrong Way nel portafoglio. La definizione e approvazioni dei limiti sul CCR sono parte del processo di underwriting a livello locale e centrali di capogruppo, vi sono descritti i poteri di delega, la fase di escalation e i comitati rischi competenti. La funzione locale di controllo del CCR contribuisce alla definizione dei limiti e alla revisione dei processi fornendo il necessario contribuito tecnico e professionale. La propensione al rischio verso una controparte o ad un insieme di controparti parte di uno stesso gruppo è definito attraverso un plafond, per categorie di clienti quando esiste, oppure attraverso il limite che rappresenta l’esposizione massima consolidata che la Legal Entity e/o il Gruppo può garantire a questa controparte. La definizione dei limiti e dei plafond è effettuata dalla funzioni competenti conformemente alle strategie creditizie stabilite a livello di gruppo e/o coerentemente con quelle definite a livello locale. Una parte di questo plafond/limite può essere allocata sul rischio di pre-settlement che sarà confrontato con il massimo Potential Future Exposure (PFE) verso una controparte in un determinato arco temporale. MITIGAZIONE DEL RISCHIO UniCredit mitiga i rischi di credito di controparte in operazione con derivati attraverso il ricorso a controparti centrali (Central Counterparties - CCPs), tecniche di compensazione (netting) e di collateralizzazione. Il netting consente l’aggregazione e la compensazione di transazioni in derivati con valore Mark-to Market positivo e negativo con la stessa controparte, riducendo cosi l’esposizione in casi di default di una delle controparti. Una specifica regolamentazione a livello di Gruppo stabilisce che tutti gli accordi di compensazione debbano essere documentati in forma scritta attraverso un accordo quadro (Master Agreement) giuridicamente vincolante. L'applicazione e l'applicabilità di tali accordi di compensazione viene monitorata su base continuativa dall’Ufficio Legale incaricato. Tra le posizioni a livello di Entità di Gruppo non viene effettuata alcuna ulteriore compensazione in quanto non consentita dalla legge e, inoltre, non sarebbe coperta dagli accordi quadro bilaterali sottostanti. Potrebbero essere richiesti accordi per la costituzione di garanzie collaterali (se legalmente applicabili nella giurisdizione), in funzione del merito creditizio della controparte e della natura della transazione. Come regola generale, derivati su cambi, su tassi di interesse, su titoli azionari, su materie prime, derivati creditizi, le EU-emissions-allowance transactions, derivati sul clima e altre operazioni in derivati OTC possono essere collateralizzate attraverso un accordo che preveda la prestazione di garanzie collaterali. 17 La Potential Future Exposure è definita come la probabile esposizione per un dato livello di confidenza ed ad una certa data futura. INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 230 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Rischio di credito È definita a livello di Gruppo una specifica policy per il controllo e la gestione delle garanzie collaterali, approvata nel 2013 dai comitati rischi nel Gruppo. Questa definisce i ruoli e le responsabilità delle strutture coinvolte sia a livello di Capogruppo sia di singola Entità. Detta regolamentazione definisce i criteri di ammissibilità (anche tipi di garanzie pre-approvati, garanzie che richiedono approvazione specifica e garanzie non–accettabili), assicurando che la garanzia collaterale concordata presenti le seguenti caratteristiche, quali la trasparenza dei prezzi, il livello di liquidità, esecutività, l'indipendenza e l'idoneità ai fini regolamentari e definisce i parametri per quanto concerne gli aspetti della correlazione e della concentrazione dei rischi. È necessario distinguere i criteri di idoneità delle garanzie collaterali per le operazioni in derivati OTC e delle operazioni di Reverse Repo/Secutity Lending Transactions, in quanto le garanzie collaterali per i derivati OTC devono avere una qualità creditizia più elevata, data la natura potenzialmente più lunga della transazione e l'incapacità di modificare i criteri di idoneità con un accordo CSA già firmato. Le garanzie collaterali per le operazioni di Reverse Repo/Secutity Lending Transactions possono essere di gamma più ampia, data la durata generalmente più breve delle operazioni. Le garanzie collaterali “non per cassa” accettate per mitigare le esposizioni in derivati OTC sono soggette ad un margine addizionale (“haircut”); le garanzie collaterali vengono adeguatamente valutate e selezionate e i margini addizionali sono definiti sulla base del grado di liquidità e di volatilità del prezzo del titolo sottostante e riflettono il fatto che la garanzia possa diminuire di valore nel periodo compreso tra la data in cui la garanzia collaterale viene richiesta e la data di liquidazione della stessa. Una struttura indipendente di gestione delle garanzie collaterali segue il processo di collateralizzazione; tale processo comprende la costituzione in pegno e la ricezione delle garanzie collaterali, effettuando la riconciliazione delle richieste di alimentazione del margine effettuate e/o non evase. Il processo di gestione delle garanzie è strettamente allineato con la strategia di raccolta a breve e lungo termine delle Banca (sia al livello di entità giuridica, sia al livello di gruppo). Un’altra policy di Gruppo definisce la re-hypothecation (l’uso delle garanzie ricevute come garanzia dei propri debiti) di garanzie per assicurare prudenza e minimizzare i problemi di liquidità. Esigenze intra-day di collateralizzazione, oltre una specifica soglia, vengono immediatamente segnalate all’unità che gestisce il funding a breve termine della banca. Ove possibile, UniCredit fa ricorso a CCP per mitigare il rischi creditizio di controparte per derivati OTC. Una CCP, agendo come intermediario di un derivato OTC, elimina il rischio di controparte bilaterale di una transazione, lasciando la necessità per UniCredit di gestire il rischio di mercato. MODALITÀ DI GESTIONE DEL WRONG WAY RISK Sia la le funzioni di capogruppo che delle società controllate addette al controllo del CCR, valutano e gestiscono il Wrong Way Risk derivante dalla correlazione positiva fra il merito creditizio della controparte e i fattori di rischio che guidano l’esposizione verso la controparte stessa. Il Wrong Way Risk si distingue in Wrong-Way Risk specifico (SWWR) e WrongWay Risk generico (GWWR). Wrong Way Risk specifico si verifica quando l’esposizione della transazione è correlata con il merito creditizio della controparte per un motivo che è specifico per la controparte. Più comunemente questo tipo di correlazione si verifica quando c’è un collegamento legale/economico di proprietà fra la controparte e l’entità sottostante le garanzie In dettaglio le transazioni affette da SWWR sono in grado di generare esposizioni più elevate rispetto al PFE (Potential Future Exposure) standard del settore come definito dalle metodologie, dal momento che quest’ultimo si applica a derivati plain vanilla e assume una correlazione limitata. La policy sul Wrong Way Risk specifico ha lo scopo di completare le nostre metodologie di calcolo dell’esposizione, fornendo un quadro unico per la propensione, definizione, monitoraggio e gestione dell’esposizione al Wrong Way risk specifico. Wrong-Way Risk generico: si verifica quando la probabilità di insolvenza della controparte è positivamente correlata con fattori generali di rischio di mercato, che interessa anche il valore delle transazioni con il gruppo. La policy sul Wrong Way Risk generico ha lo scopo di definire il quadro di riferimento per l’analisi, il monitoraggio e la gestione del potenziale impatto del GWWR per prodotto, paese e settore industriale. Inoltre prevede ulteriori livelli di controllo per le transazioni affette da Wrong Way Risk generico. Le regole generali definite dalla Capogruppo forniscono indicazioni sui principi e sulle fasi da seguire in materia di controllo e gestione di questa tipologia di rischi. IMPATTI IN CASO DI RIDUZIONE DEL MERITO DI CREDITO Vengono effettuati reports mensili per misurare l'impatto in termini di addizionali garanzie collaterali che la banca dovrebbe fornire in caso di downgrade del suo rating creditizio. A tal fine vengono presi in considerazione i rating forniti da tutte le principali agenzie di rating. I controlli vengono effettuati a livello di singola Entità. Viene effettuata, inoltre, un’attività di reportistica a livello consolidato, per consentire la valutazione dell'impatto a livello di Gruppo. Attenzione particolare è riservata ai veicoli. 231 (migliaia di €) Rischio di controparte - garanzie reali detenute V A LOR E EA D A L V A LOR E EA D A L 3 0 .0 6 .2 0 14 3 1.0 3 .2 0 14 R ISC HIO D I C ON T R OPA R T E - GA R A N Z IE R EA LI D ET EN U T E Approccio standardizzato - contratti derivati e operazioni con regolamento a lungo termine - operazioni SFT 310.819 400.309 87.976.191 88.198.021 (migliaia di €) Rischio di controparte VALORE EAD VALORE PONDERATO VALORE EAD VALORE PONDERATO 30.06.2014 30.06.2014 31.03.2014 31.03.2014 Approccio standardizzato - contratti derivati e operazioni con regolamento a lungo termine 13.016.689 2.207.782 12.103.265 2.194.022 - operazioni SFT 5.570.069 1.131.889 7.313.774 1.751.403 - compensazione tra prodotti diversi 1.122.076 87.589 715.336 78.575 - contratti derivati e operazioni con regolamento a lungo termine 12.964.876 5.975.903 13.114.144 5.112.980 - operazioni SFT 18.161.743 687.406 16.101.848 687.955 959.003 727.413 941.618 704.397 Approccio IRB - compensazione tra prodotti diversi (migliaia di €) Portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali di fine periodo CONSISTENZE AL ATTIVITA' SOTTOSTANTI/TIPOLOGIE DERIVATI 1. Titoli di debito e tassi di interesse a) Options b) Swap c) Forward d) Futures 30.06.2014 CONSISTENZE AL 31.12.2013 OVER THE COUNTER CONTROPARTI CENTRALI OVER THE COUNTER CONTROPARTI CENTRALI 1.987.065.805 104.924.786 2.113.766.156 73.125.780 295.852.050 29.774.000 323.471.637 25.668.000 1.582.648.381 4.312 1.651.840.689 220.631 50.891.060 1.900.856 53.248.036 1.979.372 45.257.777 - 73.245.618 26.710 57.674.314 - 85.179.084 - 143.386.736 35.112.803 108.813.605 31.150.057 118.414.486 29.384.716 94.537.276 24.068.811 10.415.000 450.000 11.559.000 398.000 c) Forward 265.001 - 387.000 - d) Futures - 5.276.733 65 6.683.242 e) Altri 2. Titoli di capitale e indici azionari a) Options b) Swap e) Altri 3. Valute e oro a) Options 14.292.249 1.354 2.330.264 4 542.206.425 164.836 559.289.111 75.251 28.283.626 - 27.219.562 - b) Swap 225.094.401 - 218.399.350 - c) Forward 287.894.142 - 313.151.840 - d) Futures - 164.836 - 75.251 e) Altri 934.256 - 518.359 - 4. Merci 3.488.814 982.000 3.204.261 756.000 5. Altri sottostanti Totale 1.280.387 - 1.463.710 - 2.677.428.167 141.184.425 2.786.536.843 105.107.088 La tabella riporta i valori nozionali degli strumenti derivati finanziari classificati nel portafoglio di negoziazione di vigilanza nei separati bilanci delle società facenti parte del Gruppo Bancario. INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 232 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Rischio di credito (migliaia di €) Portafoglio bancario: valori nozionali di fine periodo - Di copertura CONSISTENZE AL ATTIVITA' SOTTOSTANTI/TIPOLOGIE DERIVATI 30.06.2014 CONSISTENZE AL 31.12.2013 OVER THE COUNTER CONTROPARTI CENTRALI OVER THE COUNTER CONTROPARTI CENTRALI 24.940.892 6.149.000 26.807.799 8.078.000 2.160.000 - 1.994.000 - 22.751.892 - 23.550.799 - c) Forward 29.000 - 1.263.000 - d) Futures - 6.149.000 - 8.078.000 1. Titoli di debito e tassi di interesse a) Options b) Swap e) Altri - - - - 35.069.000 - 5.394.248 - 6.000 - 248 - b) Swap - - - - c) Forward - - - - d) Futures - - - - 35.063.000 - 5.394.000 - 6.104.508 - 7.814.228 - 652.000 - 489.000 - b) Swap 2.804.147 - 3.111.711 - c) Forward 2.648.361 - 4.213.517 - d) Futures - - - - e) Altri - - - - 4. Merci - - - - 5. Altri sottostanti - - - - 66.114.400 6.149.000 40.016.275 8.078.000 2. Titoli di capitale e indici azionari a) Options e) Altri 3. Valute e oro a) Options Totale La tabella, che si riferisce al Gruppo Bancario, riporta i valori nozionali degli strumenti derivati finanziari di copertura contabile classificati nel portafoglio bancario. (migliaia di €) Portafoglio bancario: valori nozionali di fine periodo - Altri derivati CONSISTENZE AL ATTIVITA' SOTTOSTANTI/TIPOLOGIE DERIVATI 30.06.2014 CONSISTENZE AL 31.12.2013 OVER THE COUNTER CONTROPARTI CENTRALI OVER THE COUNTER CONTROPARTI CENTRALI 34.945.316 - 42.126.504 12.000 6.094.386 - 6.093.987 - 28.835.131 - 36.032.517 - c) Forward 5.799 - - - d) Futures 10.000 - - 12.000 - - - - 1.927.141 - 2.044.161 - 1.927.141 - 2.044.161 - b) Swap - - - - c) Forward - - - - d) Futures - - - - e) Altri - - - - 788.145 - 1.805.247 - - - 60.006 - 18.283 - 336.433 - c) Forward 769.862 - 1.408.808 - d) Futures - - - - e) Altri - - - - 4. Merci 16.217 - 45.993 - - - - - 37.676.819 - 46.021.905 12.000 1. Titoli di debito e tassi di interesse a) Options b) Swap e) Altri 2. Titoli di capitale e indici azionari a) Options 3. Valute e oro a) Options b) Swap 5. Altri sottostanti Totale La tabella, che si riferisce al Gruppo Bancario, riporta i valori nozionali degli strumenti derivati finanziari rilevati in bilancio nelle “attività/passività finanziarie detenute per la negoziazione” appartenenti al portafoglio bancario di vigilanza. 233 (migliaia di €) Derivati finanziari: fair value lordo positivo - ripartizione per prodotti FAIR VALUE POSITIVO CONSISTENZE AL PORTAFOGLI/TIPOLOGIE DERIVATI A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza a) Opzioni b) Interest rate swap c) Cross currency swap d) Equity swap e) Forward f) Futures g) Altri B. Portafoglio bancario - di copertura a) Opzioni b) Interest rate swap c) Cross currency swap d) Equity swap e) Forward f) Futures g) Altri C. Portafoglio bancario - altri derivati a) Opzioni b) Interest rate swap c) Cross currency swap d) Equity swap e) Forward f) Futures g) Altri Totale 30.06.2014 CONSISTENZE AL 31.12.2013 OVER THE COUNTER CONTROPARTI CENTRALI OVER THE COUNTER CONTROPARTI CENTRALI 72.246.187 1.523.654 69.421.525 1.411.513 5.536.072 1.494.786 5.571.625 1.386.151 60.256.609 - 54.909.113 - 3.220.044 - 3.648.385 - 123.000 - 212.000 - 2.744.325 275 4.761.734 944 - 28.377 493 24.418 366.137 216 318.175 - 1.001.181 - 877.452 - 19.000 - 16.000 - 582.294 - 466.443 - 9.597 - 30.229 - - - - - 10.290 - 22.780 - - - - - 380.000 - 342.000 - 1.982.239 56 1.456.826 164 37.851 - 42.791 - 1.929.210 - 1.385.106 - 4.517 - 3.537 - - - - - 10.642 - 25.392 - 19 - - 79 - 56 - 85 75.229.607 1.523.710 71.755.803 1.411.677 La tabella riporta la distribuzione dei fair value lordi positivi secondo la tipologia di prodotto ed in base alla classificazione nel portafoglio bancario o di negoziazione operata nei separati bilanci delle società facenti parte del Gruppo Bancario. INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 234 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Rischio di credito (migliaia di €) Derivati finanziari: fair value lordo negativo - ripartizione per prodotti FAIR VALUE NEGATIVO CONSISTENZE AL PORTAFOGLI/TIPOLOGIE DERIVATI A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza a) Opzioni b) Interest rate swap c) Cross currency swap d) Equity swap e) Forward f) Futures g) Altri 30.06.2014 CONSISTENZE AL 31.12.2013 OVER THE COUNTER CONTROPARTI CENTRALI OVER THE COUNTER CONTROPARTI CENTRALI 68.075.165 1.411.092 66.182.149 1.287.293 7.085.374 1.376.534 7.002.812 1.236.029 54.621.805 - 50.519.764 - 3.833.239 - 4.041.470 - 139.000 1.000 219.000 1.000 2.333.722 477 4.336.995 581 - 33.081 493 49.683 62.025 - 61.615 - 1.436.849 - 1.423.656 - 37.108 - 50.176 - 1.240.689 - 1.149.912 - 149.156 - 154.805 - - - - - 9.896 - 68.763 - f) Futures - - - - g) Altri - - - - 1.257.386 2 1.172.523 83 B. Portafoglio bancario - di copertura a) Opzioni b) Interest rate swap c) Cross currency swap d) Equity swap e) Forward C. Portafoglio bancario - Altri derivati a) Opzioni b) Interest rate swap c) Cross currency swap d) Equity swap e) Forward f) Futures g) Altri Totale 99.693 - 127.279 - 1.133.889 - 1.026.998 - 21.717 - 9.660 - - - - - 2.068 - 8.586 - 19 - - 79 - 2 - 4 70.769.400 1.411.094 68.778.328 1.287.376 La tabella riporta la distribuzione dei fair value lordi negativi secondo la tipologia di prodotto ed in base alla classificazione nel portafoglio bancario o di negoziazione operata nei separati bilanci delle società facenti parte del Gruppo Bancario. 235 Derivati finanziari OTC: portafoglio di negoziazione di vigilanza - valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti - contratti non rientranti in accordi di compensazione CONSISTENZE AL (migliaia di €) 30.06.2014 GOVERNI E BANCHE CENTRALI ALTRI ENTI PUBBLICI BANCHE SOCIETA' FINANZIARIE SOCIETA' DI ASSICURAZIONE IMPRESE NON FINANZIARIE ALTRI SOGGETTI 539.228 24.758.011 58.796.383 87.392.945 12.130.458 34.592.322 2.713.543 - fair value positivo 241 1.592.453 1.112.180 3.131.760 54.370 2.020.801 94.503 - fair value negativo 85 826.498 1.822.513 3.201.209 24.922 51.119 1.965 - esposizione futura 246 283.426 398.119 373.436 13.409 281.658 3.718 - valore nozionale - 140.000 104.543.972 447.328 97.960 1.095.198 1.124.291 - fair value positivo - 19.000 339.550 38 1.000 4.151 4.807 - fair value negativo - - 35.910 29.098 1.252 12.461 17.097 - esposizione futura - 8.000 7.286.000 31.001 4.414 12.143 12.007 CONTRATTI NON RIENTRANTI IN ACCORDI DI COMPENSAZIONE 1) Titoli di debito e tassi d'interesse - valore nozionale 2) Titoli di capitale e indici azionari 3) Valute e oro - valore nozionale 2.460.472 822.404 18.437.453 6.101.301 149.515 15.263.818 2.344.685 - fair value positivo 56.847 4.080 249.508 111.848 2.029 385.208 32.663 - fair value negativo 11.865 158.101 373.074 280.020 4.028 194.761 11.515 - esposizione futura 17.998 50.259 379.717 112.586 1.669 290.087 7.532 - valore nozionale - 11.000 565.213 782.359 3.000 411.444 79.770 - fair value positivo - - 8.278 1.000 - 14.644 30 - fair value negativo - - 18.140 4.000 - 12.851 1.374 - esposizione futura - 1.000 45.067 50.000 - 31.098 684 4) Altri valori La tabella si riferisce al solo Gruppo Bancario ed esclude i contratti derivati quotati in mercati i cui meccanismi di funzionamento garantiscono i partecipanti dal rischio di controparte. INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 236 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Rischio di credito Derivati finanziari OTC: portafoglio di negoziazione di vigilanza - valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti - contratti rientranti in accordi di compensazione CONSISTENZE AL (migliaia di €) 30.06.2014 GOVERNI E BANCHE CENTRALI ALTRI ENTI PUBBLICI BANCHE SOCIETA' FINANZIARIE SOCIETA' DI ASSICURAZIONE IMPRESE NON FINANZIARIE ALTRI SOGGETTI - valore nozionale 40.412 16.612.129 727.898.151 978.092.229 5.048.982 38.163.013 288.000 - fair value positivo 14.744 823.669 33.159.560 21.457.736 68.110 1.157.425 26.000 - 536.664 31.975.235 20.533.043 447.158 506.193 - - valore nozionale - 21.000 25.831.000 9.602.000 392.987 91.000 - - fair value positivo - - 716.000 157.000 2.000 1.000 - - fair value negativo - 3.000 1.109.000 332.000 9.519 31.000 - 1.445.562 2.064.000 403.523.590 46.854.916 1.750.051 40.915.661 73.000 107.526 1.000 3.990.752 495.816 8.416 727.084 15.000 1.001 12.000 4.225.070 572.408 8.866 602.210 - - valore nozionale - - 895.000 267.749 - 1.753.666 - - fair value positivo - - 27.000 7.445 - 41.915 - - fair value negativo - - 25.000 10.864 - 41.354 - CONTRATTI RIENTRANTI IN ACCORDI DI COMPENSAZIONE 1) Titoli di debito e tassi d'interesse - fair value negativo 2) Titoli di capitale e indici azionari 3) Valute e oro - valore nozionale - fair value positivo - fair value negativo 4) Altri valori La tabella si riferisce al solo Gruppo Bancario ed esclude i contratti derivati quotati in mercati i cui meccanismi di funzionamento garantiscono i partecipanti dal rischio di controparte. 237 Derivati finanziari OTC: portafoglio bancario - valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti - contratti non rientranti in accordi di compensazione CONSISTENZE AL (migliaia di €) 30.06.2014 GOVERNI E BANCHE CENTRALI ALTRI ENTI PUBBLICI BANCHE SOCIETA' FINANZIARIE SOCIETA' DI ASSICURAZIONE IMPRESE NON FINANZIARIE ALTRI SOGGETTI - valore nozionale 5.000.000 4.000 19.212.153 13.222.040 438.000 314.127 578.087 - fair value positivo 1.731.811 - 286.874 129.091 6.000 51.510 4.718 - fair value negativo - - 877.041 424.849 - 65.155 11.485 - esposizione futura 60.000 - 57.672 73.726 7.000 18.060 912 - valore nozionale - - 35.275.395 65.128 - 65.087 1.587.489 - fair value positivo - - 378.397 5 - - - - fair value negativo - - 7.697 - - 5 76.956 - esposizione futura - - 2.492.294 5.205 - 4 813 - valore nozionale - - 3.977.080 1.686 - 36.631 - - fair value positivo - - 28.824 3 - 6.594 - - fair value negativo - - 128.714 - - 36.903 - - esposizione futura - - 129.608 17 - 26.238 - - valore nozionale - - 8.217 - - - 8.000 - fair value positivo - - 62 - - 220 - - fair value negativo - - - - - - 62 - esposizione futura - - 36 - - - 36 CONTRATTI NON RIENTRANTI IN ACCORDI DI COMPENSAZIONE 1) Titoli di debito e tassi d'interesse 2) Titoli di capitale e indici azionari 3) Valute e oro 4) Altri valori La tabella si riferisce al solo Gruppo Bancario ed esclude i contratti derivati quotati in mercati i cui meccanismi di funzionamento garantiscono i partecipanti dal rischio di controparte. Derivati finanziari OTC: portafoglio bancario - valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti - contratti rientranti in accordi di compensazione CONSISTENZE AL (migliaia di €) 30.06.2014 GOVERNI E BANCHE CENTRALI ALTRI ENTI PUBBLICI BANCHE SOCIETA' FINANZIARIE SOCIETA' DI ASSICURAZIONE IMPRESE NON FINANZIARIE ALTRI SOGGETTI - valore nozionale - 74.000 18.200.543 2.516.219 - 327.038 - - fair value positivo - 5.000 313.708 23.668 - 6.253 - - fair value negativo - 1.000 615.342 354.936 - 68.382 - - valore nozionale - - 42 - - 3.000 - - fair value positivo - - - - - 2.000 - - fair value negativo - - - - - - - - valore nozionale - - 2.238.256 180.000 - 459.000 - - fair value positivo - - 1.682 - - 7.000 - - fair value negativo - - 18.705 5.000 - 2.000 - - valore nozionale - - - - - - - - fair value positivo - - - - - - - - fair value negativo - - - - - - - CONTRATTI RIENTRANTI IN ACCORDI DI COMPENSAZIONE 1) Titoli di debito e tassi d'interesse 2) Titoli di capitale e indici azionari 3) Valute e oro 4) Altri valori La tabella si riferisce al solo Gruppo Bancario ed esclude i contratti derivati quotati in mercati i cui meccanismi di funzionamento garantiscono i partecipanti dal rischio di controparte. INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 238 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Rischio di credito (migliaia di €) Derivati creditizi: valori nozionali di fine periodo PORTAFOGLIO DI NEGOZIAZIONE DI VIGILANZA CATEGORIE DI OPERAZIONI PORTAFOGLIO BANCARIO SU UN SINGOLO SOGGETTO SU PIU' SOGGETTI (BASKET) SU UN SINGOLO SOGGETTO SU PIU' SOGGETTI (BASKET) a) Credit default products 20.831.000 21.881.000 480.100 - b) Credit spread products - - - - c) Total rate of return swap - - - - 1.874.000 2.471.000 5.000 - 1. Acquisti di protezione d) Altri Consistenze al 30.06.2014 22.705.000 24.352.000 485.100 - Consistenze al 31.12.2013 28.560.000 26.150.400 426.100 - a) Credit default products 22.514.000 22.939.000 100.000 - b) Credit spread products 13.491 - - - - - - - 524.000 1.174.000 - - 23.051.491 27.556.269 24.113.000 27.111.000 100.000 100.000 - 2. Vendite di protezione c) Total rate of return swap d) Altri Consistenze al Consistenze al 30.06.2014 31.12.2013 La tabella riporta I valori nozionali degli strumenti derivati creditizi in base alla classificazione nel portafoglio di negoziazione di vigilanza od in quello bancario operata nei separati bilanci delle società facenti parte del Gruppo Bancario. (migliaia di €) Derivati creditizi OTC: fair value lordo positivo - ripartizione per prodotti FAIR VALUE POSITIVO CONSISTENZE AL CONSISTENZE AL 30.06.2014 31.12.2013 1.139.473 1.054.221 a) Credit default products 982.000 987.147 b) Credit spread products 2.473 2.074 PORTAFOGLI/TIPOLOGIE DERIVATI A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza c) Total rate of return swap d) Altri B. Portafoglio bancario - 3.000 155.000 62.000 - 1.199 a) Credit default products - 1.199 b) Credit spread products - - c) Total rate of return swap - - d) Altri Totale - - 1.139.473 1.055.420 La tabella riporta la distribuzione dei fair value lordi positivi secondo la tipologia di prodotto ed in base alla classificazione nel portafoglio bancario o di negoziazione operata nei separati bilanci delle società facenti parte del Gruppo Bancario. 239 (migliaia di €) Derivati creditizi OTC: fair value lordo negativo - ripartizione per prodotti FAIR VALUE NEGATIVO CONSISTENZE AL CONSISTENZE AL 30.06.2014 31.12.2013 1.077.919 1.069.107 a) Credit default products 941.000 1.033.000 b) Credit spread products 919 1.107 PORTAFOGLI/TIPOLOGIE DERIVATI A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza c) Total rate of return swap d) Altri B. Portafoglio bancario - - 136.000 35.000 9.410 10.879 a) Credit default products 9.384 10.824 b) Credit spread products - - c) Total rate of return swap - - 26 1.087.329 55 1.079.986 d) Altri Totale La tabella riporta la distribuzione dei fair value lordi negativi secondo la tipologia di prodotto ed in base alla classificazione nel portafoglio bancario o di negoziazione operata nei separati bilanci delle società facenti parte del Gruppo Bancario. INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 240 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Rischio di credito Derivati creditizi OTC: fair value lordi (positivi e negativi) per controparti - contratti non rientranti in accordi di compensazione (migliaia di €) CONSISTENZE AL 30.06.2014 GOVERNI E BANCHE CENTRALI ALTRI ENTI PUBBLICI BANCHE SOCIETA' FINANZIARIE SOCIETA' DI ASSICURAZIONE IMPRESE NON FINANZIARIE ALTRI SOGGETTI - valore nozionale - - 4.345.000 - - - - - fair value positivo - - 115.000 - - - - - fair value negativo - - 81.000 - - - - - esposizione futura - - 346.000 - - - - - valore nozionale - - 1.711.491 - - - - - fair value positivo - - 42.473 - - - - - fair value negativo - - 55.919 - - - - - esposizione futura - - 147.000 - - - - - valore nozionale - - - - - - 5.000 - fair value positivo - - - - - - - - fair value negativo - - - - - - 26 - valore nozionale - - - - - - - - fair value positivo - - - - - - - - fair value negativo - - - - - - - CONTRATTI NON RIENTRANTI IN ACCORDI DI COMPENSAZIONE Negoziazione di vigilanza 1) Acquisto protezione 2) Vendita protezione Portafoglio bancario 1) Acquisto di protezione 2) Vendita di protezione La tabella si riferisce al solo Gruppo Bancario ed esclude i contratti derivati quotati in mercati regolamentati i cui meccanismi di funzionamento garantiscono i partecipanti dal rischio di controparte. Derivati creditizi OTC: fair value lordi (positivi e negativi) per controparti - contratti rientranti in accordi di compensazione (migliaia di €) CONSISTENZE AL 30.06.2014 GOVERNI E BANCHE CENTRALI ALTRI ENTI PUBBLICI BANCHE SOCIETA' FINANZIARIE SOCIETA' DI ASSICURAZIONE IMPRESE NON FINANZIARIE ALTRI SOGGETTI - valore nozionale - - 29.899.000 12.813.000 - - - - fair value positivo - - 81.000 51.000 - - - - fair value negativo - - 638.000 157.000 - - - CONTRATTI RIENTRANTI IN ACCORDI DI COMPENSAZIONE Negoziazione di vigilanza 1) Acquisto protezione 2) Vendita protezione - - valore nozionale - - 27.603.000 17.850.000 - - - - fair value positivo - - 575.000 275.000 - - - - fair value negativo - - 93.000 53.000 - - - Portafoglio bancario 1) Acquisto di protezione - - valore nozionale - - 392.100 88.000 - - - - fair value positivo - - - - - - - - fair value negativo - - 5.384 3.000 - - - 2) Vendita di protezione - - valore nozionale - - 75.000 25.000 - - - - fair value positivo - - - - - - - - fair value negativo - - 1.000 - - - - La tabella si riferisce al solo Gruppo Bancario ed esclude i contratti derivati quotati in mercati regolamentati i cui meccanismi di funzionamento garantiscono i partecipanti dal rischio di controparte. 241 Derivati finanziari e creditizi OTC: fair value netti ed esposizione futura per controparti CONSISTENZE AL (migliaia di €) 30.06.2014 GOVERNI E BANCHE CENTRALI ALTRI ENTI PUBBLICI BANCHE SOCIETA' FINANZIARIE SOCIETA' DI ASSICURAZIONE IMPRESE NON FINANZIARIE ALTRI SOGGETTI 1) Accordi bilaterali derivati finanziari - fair value positivo 122.269 69.704 2.876.114 415.526 17.580 757.620 - - fair value negativo - 37.698 2.318.277 754.111 42.597 292.889 - - esposizione futura 1.506 14.112 2.261.831 1.827.126 6.609 185.291 - 123.775 83.816 5.044.362 2.224.883 24.174 983.135 - - fair value positivo - - - - - - - - fair value negativo - - - - - - - - esposizione futura - - - - - - - - rischio di controparte netto - - - - - - - - rischio di controparte netto 2) Accordi bilaterali derivati creditizi 3) Accordi “Cross product” - fair value positivo - 283.439 8.397.477 1.859.655 52.707 1.065.910 56.195 - fair value negativo 488 98.439 8.330.377 1.479.834 445.411 635.435 323 - esposizione futura - - 762.854 181.033 1.343 123.225 75 3.988 449.888 6.645.858 2.633.027 97.429 1.772.154 63.445 - rischio di controparte netto INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 242 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Rischi di mercato 243 INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 244 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Rischi di mercato Rischi di mercato Il rischio di mercato deriva dall’effetto che variazioni nelle variabili di mercato (tassi di interesse, prezzi dei titoli, tassi di cambio, ecc.) possono generare sul valore economico del portafoglio del Gruppo, dove quest’ultimo comprende le attività detenute sia nel trading book, ossia nel portafoglio di negoziazione, sia quelle iscritte nel banking book, ovvero l’operatività connessa con la gestione caratteristica della banca commerciale e con le scelte di investimento strategiche. La gestione del rischio di mercato nel gruppo UniCredit ricomprende, perciò, tutte le attività connesse con le operazioni di tesoreria e di gestione della struttura patrimoniale, sia nella Capogruppo, sia nelle singole società che compongono il Gruppo stesso. Il modello in essere garantisce la capacità di indirizzo, coordinamento e controllo di alcuni rischi aggregati (cosiddetti Portfolio Risks), tramite centri di responsabilità dedicati (Portfolio Risk Managers), interamente focalizzati e specializzati su tali rischi, in ottica di Gruppo e interdivisionale. In base a tale organizzazione la struttura di primo riporto al “Group Risk Management”, dedicata al governo dei rischi di mercato, è il dipartimento “Group Financial Risk”. Strategie e Processi di Gestione del Rischio Il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo stabilisce le linee guida strategiche per l’assunzione dei rischi di mercato definendo, in funzione della propensione al rischio e degli obiettivi di creazione di valore in rapporto ai rischi assunti, l’allocazione del capitale per la Capogruppo stessa e per le società controllate. In aggiunta al Group Risk Committee, in relazione al governo dei Rischi di Mercato, i Comitati responsabili in materia sono i seguenti: • Group Market Risk Committee; • Group Assets & Liabilities Committee. Il “Group Market Risk Committee” è responsabile per il monitoraggio dei Rischi di Mercato a livello di Gruppo, per la valutazione dell’impatto delle transazioni – approvate dai competenti organi – che influiscono in maniera significativa sul profilo complessivo del portafoglio del Rischio di Mercato, per la presentazione al “Group Risk Committee” per approvazione o informativa, di strategie relative al Rischio di Mercato, policy, metodologie e limiti nonché della reportistica periodica sul portafoglio del rischio di mercato. Il Comitato è responsabile inoltre di garantire la coerenza delle policy, metodologie e prassi operative riguardo al rischio di mercato, nelle diverse Divisioni/ Business Unit ed Entità. Controlla e monitora il Group market risk portfolio. Il “Group Assets and Liabilities Committee” è responsabile per il monitoraggio del rischio di liquidità, di cambio (FX) e di tasso d’interesse del Banking Book, per la presentazione al “Group Risk Committee” – per approvazione o informazione – delle strategie per la gestione di asset e liabilities (incluso il profilo di duration a livello di Gruppo) e della visione complessiva del posizionamento di Gruppo in termini di ALM, nonché delle strategie, policy, metodologie e limiti per i rischi di liquidità, cambio e tasso d’interesse del Banking Book. Il Comitato è inoltre responsabile di assicurare la coerenza di politiche, metodologie e prassi operative per i rischi di liquidità, di cambio e di tasso d’interesse di Banking Book nell’ambito dei diversi Regional Liquidity Center, Divisioni/ Business Unit ed Entità, con l’obiettivo di ottimizzare l’utilizzo delle risorse finanziarie quali liquidità e capitale e di riconciliare la richiesta delle stesse con le strategie di business nell’ambito dell’intero Gruppo. Monitora inoltre l’evoluzione degli asset e liabilities per l’intero Gruppo e l’esecuzione del piano di funding. Analizza l’impatto delle oscillazioni dei tassi di interesse, dei vincoli di liquidità e le esposizioni ai cambi. 245 Portafoglio di Negoziazione Il Portafoglio di Negoziazione include le posizioni in strumenti finanziari o materie prime detenute a fini sia di negoziazione sia di copertura di altri elementi del Portafoglio di Negoziazione stesso. Per poter essere sottoposti al trattamento di capitale del Portafoglio di Negoziazione, in ottemperanza alla policy vigente “Eligibility Criteria for the Regulatory Trading Book assignment”, gli strumenti finanziari devono essere liberi da restrizioni contrattuali sulla loro negoziabilità oppure il rischio relativo deve poter essere totalmente immunizzabile. Inoltre, le posizioni devono essere frequentemente e accuratamente valutate e il portafoglio deve essere gestito in maniera attiva. Il rischio che il valore di uno strumento finanziario (attività o passività, liquidità o strumento derivato) cambi nel tempo è determinato da cinque fattori di rischio di mercato standard: • Rischio di credito: rischio che il valore di uno strumento decresca a causa della variazione dei credit spread; • Rischio di corso azionario: rischio che il valore di uno strumento decresca a causa delle variazioni dei prezzi di azioni o indici; • Rischio di tasso d'interesse: rischio che il valore di uno strumento decresca a causa della variazione dei tassi di interesse; • Rischio di tasso di cambio: rischio che il valore di uno strumento decresca a causa della variazione dei tassi di cambio; • Rischio di prezzo delle materie prime: rischio che il valore di uno strumento decresca a causa della variazione dei prezzi delle materie prime (ad esempio: oro, greggio). Il gruppo UniCredit gestisce e monitora il rischio di mercato mediante due insiemi di misure: • Global Market Risk measures: o Value at Risk (VaR), che rappresenta la perdita potenziale del valore di un portafoglio in un determinato periodo per un determinato intervallo di confidenza; o Stressed VaR (SVaR), che rappresenta il VaR potenziale di un portafoglio soggetto ad un periodo di dodici mesi di significativo stress finanziario; o Incremental Risk Charge (IRC), che rappresenta il capitale regolamentare mirato a coprire le perdite creditizie (rischi di default e migrazione) che possono verificarsi in un portafoglio in un determinato periodo e per un determinato intervallo di confidenza; o Loss Warning Level (LWL), che è definito come la P&L economica cumulata su un periodo di 60 giorni lavorativi di un'unità di rischio; o Combined Stress Test Warning Level (STWL), che rappresenta la perdita potenziale del valore di un portafoglio calcolata sulla base di uno scenario di stress. • Granular Market Risk measures: o Sensitivities, che rappresentano la variazione nel valore di mercato di uno strumento finanziario a causa dei movimenti dei fattori di rischio di mercato rilevanti. Sulla base di queste misure, sono definiti due insiemi di limiti: • Global Market Risk limits (Loss Warning Levels, Combined Stress Test Warning Level, VaR, SVaR, IRC): che hanno lo scopo di definire un limite all'assorbimento di capitale economico ed alla perdita economica accettata per le attività di negoziazione; questi limiti devono essere consistenti con il budget di ricavi assegnato e la risk taking capacity assunta; • Granular Market Risk limits (limiti sulle Sensitivity, sugli scenari di Stress e sui Nominali): che esistono indipendentemente, ma agiscono in parallelo ai Global Market Risk limits ed operano in maniera consolidata in tutte le Entità (ove possibile); al fine di controllare più efficacemente e specificamente diversi tipi di rischio, portafogli e prodotti, questi limiti sono in generale associati a sensitività granulari oppure a scenari di stress. I livelli fissati per i Granular Market Risk limits mirano a limitare la concentrazione del rischio verso singoli risk factor o l'eccessiva esposizione verso risk factor che non sono sufficientemente rappresentati dal VaR. INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 246 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Rischi di mercato Portafoglio Bancario Le principali componenti del rischio di mercato del portafoglio Bancario sono il rischio di credit spread, il rischio tasso d’interesse e il rischio di cambio. Il primo deriva principalmente dagli investimenti in titoli di Stato detenuti ai fini di liquidità. Il rischio di Mercato relativo al portafoglio obbligazionario è vincolato e monitorato mediante limiti sul nozionale, misure di sensitività al Valore Economico e limiti sul Value at Risk. Il contributo principale all’esposizione di credit spread è legato al rischio Sovrano italiano per gli investimenti del Perimetro Italia. La seconda componente, il rischio tasso di interesse, è gestita con la finalità di stabilizzare il margine d’Interesse. L’esposizione è misurata in termini di sensitività al valore economico e al margine d’interesse. Su base giornaliera le funzioni di tesoreria gestiscono il rischio tasso derivante dalle transazioni commerciali mantenendo l’esposizione entro i limiti fissati dai Comitati di Rischio. L’esposizione è monitorata e misurata su base giornaliera dalle funzioni di Risk Management. Il Comitato Asset & Liability Management è responsabile della strategia di gestione del rischio tasso per il Portafoglio Strategico, inclusa la decisione di investire la posizione di passività non onerose, al netto delle attività non fruttifere. La strategia applicata mira a minimizzare il rischio sul margine d’interesse per la Banca. Questo implica che gli investimenti siano effettuati secondo un profilo di replica del portafoglio di Free Equity, dove la scelta dell’esatto profilo di scadenza da perseguire è deciso dal Comitato Asset & Liability Management. Anche la strategia di investimento delle poste a vista ha come obiettivo la stabilizzazione dei margini, mediante investimenti più a lungo termine. Questo vale per tutti i regional centres. Il Comitato di Asset & Liability Management decide il profilo di scadenza che si ritiene più adeguato a proteggere il margine di interesse della Banca. Il profilo di scadenza delle poste a vista può essere diverso per i diversi regional centres, poiché tiene conto delle differenze locali, così come l’attuazione della strategia di investimento. La strategia di gestione del rischio tasso è fissata considerando anche i principali impatti derivanti da estinzione anticipata sulle attività. Tale fenomeno riveste maggiore rilevanza nel portafoglio mutui del perimetro italiano e tedesco. Il profilo di estinzione anticipata è stimato a partire dai dati storici e da analisi di trend. Si adottano quindi strumenti di copertura che replichino perfettamente tale profilo. Per i mutui italiani il modello comportamentale per la stima dell’estinzione anticipata prevista costituisce la base per la copertura del fenomeno di pre-payment. Il rischio convessità a causa dell'incertezza dei rimborsi anticipati viene valutata attraverso analisi di scenario. Il rischio di pre-payment del portafoglio mutui tedesco è meno rilevante a causa delle commissioni dovute in caso di pagamento anticipato di un mutuo. Ad ogni modo tale esposizione è integralmente coperta da swaption. Al contrario il rischio di rimborso anticipato nel portafoglio crediti austriaco e polacco è considerato residuale; dunque nessuna strategia di copertura viene applicata a tale rischio. La strategia di gestione della posizione del rischio di tasso di interesse riferita al perimetro di Banking Book è poi rivista, almeno su base mensile, dal Group ALCO. Il coinvolgimento del comitato in materia di gestione del rischio di tasso di interesse include: • settaggio e monitoraggio dei limiti; • strategie di copertura; • linee guida e policies; • decisioni relative al Funds transfer pricing; • metodologie e misurazione del rischio. È importante notare che il Group ALCO delibera in merito alle linee guida ed al Risk Framework per i regional centres. I comitati ALCO a livello di singolo regional centre delineano il processo relativo al loro perimetro, mentre il Group ALCO monitora la posizione complessiva. Risk Management propone i limiti che richiedono la approvazione da parte del Group Risk Committee. La terza componente è il rischio di cambio. Le fonti di questa esposizione si riferiscono principalmente a investimenti di capitale in valuta estera. L'attuale strategia è quella di non coprire il capitale da tale rischio. La politica generale è quella di coprire l'esposizione relativa a dividendi e Profit&Loss in valuta estera, tenendo conto del costo di copertura e delle condizioni di mercato. Tale fonte di rischio è più rilevante per Bank Pekao e le controllate dei Paesi CEE. L'esposizione FX è coperta con contratti forward e opzioni, classificati contabilmente nel portafoglio di negoziazione. Tale regola generale è valida per la Holding e Sub-holding. Anche tale strategia di copertura è valutata dai Comitati di Rischio su base periodica. 247 Struttura ed organizzazione Nel corso del secondo trimestre del 2013, al fine di creare un unico punto di riferimento per la gestione dei rischi finanziari del Gruppo UniCredit e per assicurare una più efficiente gestione, coordinamento e controllo attraverso un’unica struttura organizzativa, è stato creato il dipartimento “Group Financial Risk”, a riporto diretto del dipartimento “Group Risk Management”. Il “Group Financial Risk” è responsabile del governo e controllo dei rischi finanziari a livello di Gruppo (rischi di liquidità, tasso di interesse, mercato, controparte e di trading credit18) attraverso la valutazione delle strategie e la proposta agli Organi competenti dei limiti di rischio e Global/Local Rules. Il dipartimento è anche responsabile del coordinamento manageriale delle corrispondenti funzioni dei Regional Centers (RCs), secondo quanto previsto dalle “GMGR19” e “GMGR Evolution”, e del fornire decisioni e Non Binding Opinion (NBO), quando richiesto, per tutti i rischi finanziari del Gruppo. Inoltre, il dipartimento “Group Financial Risk” è responsabile a livello di Gruppo della definizione, sviluppo ed aggiornamento delle metodologie e architetture per la misurazione ed il controllo dei rischi finanziari e delle procedure per i Market Data Reference ed il Fair Value degli strumenti finanziari. Il dipartimento assicura la conformità della struttura di Financial Risk Management con i requisiti regolamentari. Al fine di gestire efficacemente i rischi finanziari del Gruppo, la nuova struttura organizzativa include le seguenti unità: • “Group Market & Trading Credit Risk Management” department, responsabile per il governo e controllo dei rischi di mercato, trading credit e collateral a livello di Gruppo e responsabile delle seguenti attività: o definire la struttura di Gruppo per la gestione del rischio di mercato e di trading credit oggetto di implementazione da parte dei RCs; o assicurare che le strategie di rischio di controparte ed emittente siano integrate nella strategia di rischio di credito di Gruppo e nei processi di gestione giornaliera del rischio di credito dei RCs; o verificare la corretta implementazione delle strutture e dei processi di rischio di mercato, controparte ed emittente nei RCs; o gestire il rischio di mercato e traded credit dei RCs ed assicurare un consistente approccio a livello di Gruppo; o monitorare la coerenza della strategia di business con la strategia di rischio di mercato. Il department include: o “Market Risk Management” unit, responsabile della gestione del rischio di mercato a livello consolidato e responsabile di queste attività: coordinare il processo di identificazione del rischio di mercato dei RCs ed assicurare la consistenza con gli standard regolamentari; proporre la strategia di rischio di mercato a livello di Gruppo e tradurla nella definizione ed allocazione dei limiti globali e granulari a livello di Gruppo e di RCs; valutare i rischi di mercato per nuovi prodotti e formulare NBO sull’emissione di tali prodotti per i RCs; controllare i rischi non inclusi nei modelli interni in cooperazione con la “Group Risk Methodologies & Architecture” unit; verificare la coerenza dell’attività di front office con la strategia di rischio di mercato di Gruppo mediante l’analisi della P&L explanation e attribution e la supervisione giornaliera dell’attività di monitoraggio dei limiti effettuata dalle funzioni di controllo di rischio di mercato dei RCs, con l’attivazione, in caso di sforamento, del processo di escalation e la definizione delle azioni correttive da intraprendere. o “Portfolio Market Risk Management” unit, responsabile dello stress testing, del monitoraggio e della reportistica dei profili e rischi di mercato, con le seguenti attività: coordinare il programma di stress test dei rischi di mercato a livello di Gruppo che deve essere implementato dai RCs ed assicurare che esso includa tutti i rischi materiali di mercato per il Gruppo; effettuare lo stress test per i rischi di mercato a livello di Gruppo, valutando la capacità del Gruppo di assorbire le perdite da rischio di mercato e le opportunità di ridurre il rischio; produrre i report sul rischio di mercato al fine di fornire una visione aggiornata a livello di Gruppo, sia in scenari normali sia in scenari di stress, coerentemente con gli standard definiti dal “Group Financial Risk Standard & Practice” unit; fornire alle funzioni competenti adeguate informazioni sul rischio di mercato a livello di Gruppo ed assicurare che esse siano integrate in maniera consistente nel Capital Planning di Gruppo ed in tutte le informative regolamentari (ICAAP, Terzo Pilastro della disclosure di Basilea II, Nota Integrativa di Bilancio). 18 19 i.e. Rischio di Pre-Settlement, di Regolamento, di Money Market e Rischio Emittente Group Managerial Golden Rules INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 248 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Rischi di mercato • • 249 “Group Price Control”, team responsabile della struttura di Gruppo dei Market Data e Fair Value a fini contabili e di calcolo di P&L. In particolare, il team è responsabile delle seguenti attività: o definire, sviluppare ed aggiornare la struttura dei Market Data di riferimento e dei Fair Value per la valutazione degli strumenti finanziari, quest’ultima in collaborazione con la unit “Group Risk Methodologies & Architecture”; o definire a livello di Gruppo le attività di Independent Price Verification (IPV) e Fair Value Adjustments (FVA) (ad es: collaborazione con i competence centers ed il dipartimento PF&A, la reportistica); o verificare la corretta implementazione e la qualità dell’output delle strutture sopra menzionate nei RCs e l’adeguatezza dei criteri di valutazione; o definire, sviluppare ed aggiornare i controlli di Market Conformity; o effettuare i controlli di secondo livello, per la propria area di competenza, sulla contribuzione ai tassi di riferimento del mercato monetario e FTP ed i processi di IPV ed FVA per il RC Italy; o supportare UniCredit S.p.A., per il perimetro del “Country Chairman Italy”, nelle attività legate all’applicazione della MiFID; o definire e monitorare i limiti di rischio e i livelli di autonomia sui modelli di portafoglio e sui building blocks usati per la gestione dei conti segregati e verificare la loro allocazione per quanto riguarda le strategie di investimento; o fornire i risultati dell’attività di monitoraggio al “Group Investment Committee” ed al Consiglio di Amministrazione/Amministratore Delegato; o controllare i dati di performance dei modelli di portafoglio e building blocks calcolati dal department “Global Investment Strategy” (GIS); o fornire, o approvare quando proposte dal department “Global Investment Strategy” (GIS) o “Investment Products Italy” le classificazioni relative agli strumenti finanziari da inserire nel “Common Instrument Classification” (CIC) Management System. “Group Risk Methodologies & Architecture” unit, responsabile delle metodologie e dell’architettura a livello di Gruppo per i rischi di mercato, controparte, tasso di interesse e liquidità, attraverso le seguenti attività: o definire, sviluppare ed aggiornare le metodologie per la misura, la gestione e lo stress test dei rischi finanziari (ovvero VaR, SVaR, IRC, CCR, EPE, CBC); o analizzare e verificare i modelli sviluppati dal dipartimento “Planning, Finance & Administration” ed utilizzati per la gestione ed il controllo i rischi di bilancio e di liquidità del gruppo; o sviluppare prototipi per nuovi modelli ed applicazioni per la gestione e la reportistica del rischio finanziario; o definire, sviluppare ed aggiornare le metodologie per la Independent Price Verification (IPV) e Fair Value Adjustments (FVA), in collaborazione con il team “Group Price Control”; o gestire il processo di approvazione e revisione regolamentare dei modelli di gestione del rischio finanziario, indirizzando al dipartimento “Group Internal Validation” e “Internal Audit” raccomandazioni relative a tali modelli; o coordinare le attività nei diversi RCs di implementazione e manutenzione dei modelli e delle architetture a livello di Gruppo, verificando la corretta implementazione e la qualità dell’output; o sviluppare le metriche di rischio per i rischi non correttamente catturati dai modelli interni in cooperazione con l’unità di “Market Risk Management”; o supportare le funzioni competenti nella misura e nell’analisi del capitale economico per il rischio di controparte, liquidità, tasso di interesse e di mercato per il processo regolamentare ICAAP, per la pianificazione strategica e di budget; o supportare, in cooperazione con la “Divisione CIB” ed il dipartimento “PF&A”, le funzioni competenti al fine di identificare e sfruttare possibili opportunità di ottimizzazione del capitale; o analizzare i modelli sviluppati dal Front Office utilizzati per calcolare la P&L, verifica periodica della loro adeguatezza e stima, in collaborazione con il team “Group Price Control”, i relativi modelli di rischio per quantificare i Fair Value Adjustments; o definire, sviluppare ed aggiornare a livello di Gruppo le architetture per la gestione dei rischi di mercato e per i dati di mercato di riferimento per il Front Office (ad esempio: EOD, IPV, FVA, conformity checks); o estrarre, validare e fornire i parametri di mercato per i modelli di gestione dei rischi finanziari; o supportare il dipartimento “Group Market & Trading Credit Risk Management” configurando a livello di Gruppo gli scenari di stress test nei sistemi di misura del rischio; o mantenere e monitorare le performance dei modelli di gestione del rischio finanziario a livello di Gruppo, inclusi i risultati di back testing effettuati dai RCs e a livello consolidato, in collaborazione con l’unità di “Market Risk Validation”. • • • “Financial Risk Italy” unit è responsabile del controllo indipendente dei rischi di liquidità, tasso di interesse, mercato, controparte, trading credit e collateral a livello di RC Italia e delle esecuzione degli stress test richiesti. L’unità è responsabile delle seguenti attività: o proporre, in cooperazione con le funzioni di Gruppo coinvolte, la definizione e l’allocazione dei limiti di rischio di mercato, tasso di interesse e liquidità a livello di RC Italia ed il relativo monitoraggio in caso di superamento del limite e valutazione delle contromisure/azioni di mitigazione da intraprendere; o verificare la coerenza delle attività di Front Office con le strategie di rischio di mercato per il RC Italia; o effettuare, in relazione alle controparti FIBS, la validazione delle esposizioni, il monitoraggio delle line di credito e la gestione degli sforamenti overnight e intra-day per il rischio di trading credit e di collateral; o produrre la reportistica a livello di RC Italia; o eseguire i programmi di stress test definiti dal Gruppo sul RC Italia per i rischi di mercato, liquidità, trading credit e collateral ed effettuare le attività di manutenzione e back-testing dei modelli interni per il RC Italia; o monitorare, a livello di RC Italia, la gestione del collateral relativo a prodotti derivati e securities financing transactions aventi controparti FIBS; o valutare i rischi attinenti ai nuovi prodotti del RC Italia e fornire un parere sulla introduzione di tali prodotti; o monitorare i limiti in termini di mark up e hedging cost per il business dei corporate treasury sales; o svolgere i controlli di plausibilità delle esposizioni “largest 50” sui dati di esposizione del RC Italy secondo quanto stabilito dal data model e adottati per il reporting ufficiale settimanale e mensile destinato a Banca d’Italia, per rischio di credit trading e di collateral; o svolgere i controlli di secondo livello, per la propria area di competenza, sui tassi di riferimento del mercato monetario e FTP, come indicato dai processi e dalla normativa interna in vigore. “Group Financial Risk Standard & Practice” unit, responsabile delle Global Policies e della coerenza e della coordinazione all’interno del Gruppo della reportistica di financial risk. In dettaglio, la unit ha in carico le seguenti attività: o pubblicare le Global Policies in cooperazione con il department “Group Financial Risk”; o monitorare l’approvazione e l’implementazione delle Global Policies in tema di financial risk a livello locale con la cooperazione delle competenti funzioni delle Entità Legali; tali funzioni garantiscono l’implementazione di Policies a livello locale coerenti con le Global Policies; o verificare l’approvazione e l’implementazione a livello locale delle Global Operational Instructions (GOI) tramite le funzioni competenti della Entità Legali; o definire gli standard di reportistica per il department “Group Financial Risk”, gestire la documentazione ai comitati di Gruppo identificando responsabilità e azioni; o tracciare e coordinare le attività relative ai rilievi dell’Audit department su “Group Financial Risk”; o svolgere il ruolo di interfaccia con Autorità di Vigilanza/Management/Organi rilevanti per il department “Group Financial Risk”, in coordinamento con le funzioni di Gruppo e di department. “Group Liquidity and Interest Rate Risk Management” unit, responsabile del controllo indipendente del rischio di tasso di interesse a livello di Gruppo. Le responsabilità comprendono queste attività: o proporre agli Organi competenti i limiti da adottare per la gestione dei rischi di tasso d’interesse inerenti il bilancio a livello di Gruppo e valutare la proposta dei limiti a livello di Regional Center; o svolgere controlli, analisi e monitoraggio dei limiti sui fattori di rischio rilevanti per il bilancio (e.g. IR, FX) sia a livello di Gruppo che a livello di Regional Center; o verificare la corretta implementazione dei processi di gestione dei rischi inerenti il bilancio in tutti i Regional Centers; o definire e coordinare le analisi di scenario per il rischio di tasso di interesse per il Gruppo e per i Regional Centres; o produrre il Group reporting per gli Organi competenti e le Autorità di Vigilanza quando previsto, coerentemente agli standard e ai requisiti definiti dalla unit “Group Financial Risk Standard & Practice”. INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 250 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Rischi di mercato Sistemi di misurazione e di reporting Portafoglio di Negoziazione Nel corso del primo semestre 2014, il Gruppo UniCredit ha continuato a migliorare e consolidare i modelli di rischio di mercato al fine di misurare, rappresentare e controllare opportunamente il profilo di rischio del Gruppo. Negli ultimi tre anni, in accordo con le linee guida e le normative del Comitato di Basilea, sono stati sviluppati, sia al fine del calcolo del capitale regolamentare sia a fini manageriali, modelli per la misura del rischio di mercato allo stato dell'arte, quali Stressed VaR e Incremental Risk Charge. Il monitoraggio di detti profili di rischio è stato reso ancor più efficace attraverso l'introduzione di limiti di rischio granulari che si aggiungono a quelli di VaR in relazione alle principali attività dell’investment banking. All’interno del contesto organizzativo descritto in precedenza, la politica seguita dal Gruppo UniCredit nell’ambito del market risk management è finalizzata ad una progressiva adozione ed utilizzo di principi, regole e processi comuni in termini di propensione al rischio, definizione dei limiti, sviluppo dei modelli, pricing e disamina dei modelli di rischio. Il dipartimento Group Financial Risk è specificamente chiamato a garantire che principi, regole e processi siano in linea con la miglior prassi di settore e coerenti con le norme e gli usi dei diversi paesi in cui vengono applicati. Il principale strumento utilizzato dal Gruppo UniCredit per la misurazione del rischio di mercato sulle posizioni di trading è il Value at Risk (VaR), calcolato secondo l’approccio della simulazione storica. Per ulteriori dettagli sui modelli di valutazione del rischio si faccia riferimento al capitolo successivo. Gli standard di reportistica sui rischi di mercato sono fissati dal Group Risk Committee su indicazione della funzione di Market Risk. Il Group Financial Risk definisce gli standard di reportistica sui rischi di mercato, in termini sia di contenuti sia di frequenza, e fornisce puntualmente informazioni al Top Management ed alle autorità di vigilanza sul profilo di rischio di mercato a livello consolidato. In aggiunta al VaR ed alle misure di rischio previste da Basilea II, gli stress test sono un efficace strumento di gestione del rischio, in quanto forniscono ad UniCredit la indicazione di quanto capitale potrebbe essere necessario per assorbire perdite in caso di forti shock finanziari. Lo stress testing è parte integrante dell’Internal Capital Adequacy Assessment Process (ICAAP), dove si richiede ad UniCredit di eseguire uno stress testing rigoroso e forward-looking al fine di identificare possibili eventi o cambiamenti nelle condizioni di mercato che possano ripercuotersi in maniera sfavorevole per la banca. Portafoglio Bancario La responsabilità primaria per il monitoraggio ed il controllo della gestione del rischio di mercato nel Banking Book risiede presso gli Organi competenti della Banca. Per esempio, la Capogruppo è responsabile per il processo di monitoraggio del rischio di mercato sul Banking Book a livello consolidato. In quanto tale, definisce la struttura, i dati rilevanti e la frequenza per un adeguato reporting a livello di Gruppo. La misura di rischio di tasso di interesse per il Banking Book riguarda il duplice aspetto di valore e di margine di interesse netto della Banca. In particolare, le due prospettive diverse ma complementari prospettive riguardano: • Economic value perspective: variazioni nei tassi di interesse possono ripercuotersi sul valore economico di attivo e passivo. Il valore economico della banca può essere visto come il valore attuale dei flussi di cassa netti attesi della banca, cioè i flussi attesi dell’attivo meno quelli del passivo; una misura di rischio rilevante da questo punto di vista è la sensitività del valore economico per bucket temporale per uno shock dei tassi di 1bp. Questa misura è riportata ai comitati competenti al fine di valutare l'impatto sul valore economico di possibili cambiamenti nella curva dei rendimenti. La sensitività al valore economico è calcolata anche per uno shock parallelo di 200bp. Una variabile di controllo da questo punto di vista è Value at Risk relativo alla sola componente rischio di tasso di interesse. • Income perspective: l’analisi si concentra sull’impatto del cambiamento dei tassi di interesse sul margine netto di interesse maturato o effettivamente riportato, cioè sulla differenza tra interessi attivi e passivi. Un esempio di una misura di rischio utilizzata è la Net Interest Income sensitivity, per uno shock parallelo dei tassi di 100 punti base. Tale misura fornisce un’indicazione dell’impatto che tale shock avrebbe sul margine di interesse nel corso dei prossimi 12 mesi. Per tali scenari di tasso lo 0% è considerato come limite minimo per shock negativi, considerando anche l’attuale contesto di tassi ai minimi storici. A completamento di tali analisi si considerano anche le sensitività per scenari addizionali di minore e maggiore pendenza della curva dei tassi (shock non paralleli). Oltre il set di limiti e livelli di allerta per il rischio tasso, misure dell’esposizione e relative restrizioni sono in atto anche per le altre fonti di rischio di mercato, come rischio di cambio, rischio azionario, rischio di valore a causa di variazioni degli spread creditizi. Inoltre, attraverso le misure di sensitività economica e altri indicatori granulari, questi tipi di rischio sono catturati in un Value at Risk che include tutti i fattori di rischio di mercato. Queste misure di Value at Risk sono basate su simulazione storica. 251 Politiche di copertura e di attenuazione del rischio Portafoglio di Negoziazione Su base trimestrale un insieme di indicatori di rischio è fornito al Group Risk Committee attraverso l’Enterprise Risk Management Report e, su base mensile, al Group Market Risk Committe attraverso la Market Risk Overview; questi includono gli utilizzi di VaR, Stressed-VaR, IRC, le Sensitivities ed i risultati degli Stress tests. Allo stesso tempo il superamento dei limiti è riportato sia al Group Market Risk Committee che al Group Risk Committee, laddove il processo di “escalation” è normato dalla Policy Globale "Limiti del Rischio di Mercato" che definisce la natura delle varie soglie/limiti applicati come gli organismi competenti da coinvolgere per stabilire il più appropriato piano di azione per ricondurre le esposizioni nei limiti approvati. Un focus, se richiesto, è fornito di volta in volta sull’attività di specifici ambiti di business al fine di assicurare il più elevato livello di comprensione e di discussione dei rischi in date aree che sono ritenute meritevoli di particolare attenzione. Portafoglio Bancario In sede di ALCO si discutono su base mensile i principali fattori di rischio di mercato. Il comitato decide la strategia da adottare con l’ottica di stabilizzare il margine. La funzione Risk Management di Gruppo riporta al comitato le misure di rischio relative al portafoglio Bancario sotto un’ottica di margine e di valore economico. Tale funzione propone e monitora i set di limiti e warning level che sono stati preventivamente approvati dai rilevanti organi competenti. Violazioni di tali limiti e warning levels, se presenti, vengono riportati agli Organi suddetti. Di conseguenza, il procedimento di escalation si attiva in linea con le procedure descritte nella Policy, per implementare le misure più appropriate al fine di ristabilire l’esposizione all’interno dei limiti approvati. Le operazioni strutturali di copertura dal rischio di tasso di interesse al fine di attenuare l’esposizione verso il business della clientela sono eseguite dalle funzioni di Tesoreria. Le operazioni strategiche del perimetro di Banking Book possono essere eseguite dal dipartimento di Asset and Liability Management - ALM. INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 252 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Rischi di mercato Rischi di mercato: esposizione e uso dei modelli interni Modello interno per i rischi di prezzo, tasso di interesse e tasso di cambio per il Portafoglio di Negoziazione Regolamentare La politica seguita dal Gruppo UniCredit nell’ambito del market risk management è finalizzata ad una progressiva adozione ed utilizzo di principi, regole e processi comuni in termini di propensione al rischio, definizione dei limiti, sviluppo dei modelli, pricing e disamina dei modelli di rischio. Il dipartimento Group Financial Risk è specificamente chiamato a garantire che principi, regole e processi siano in linea con la miglior prassi di settore e coerenti con le norme e gli usi dei diversi paesi in cui vengono applicati. La direttiva 2010/76/EU (CRD III) ha introdotto svariate migliorie al regime sul capitale per le posizioni del portafoglio di negoziazione, recependo così pienamente la proposta del Comitato di Basilea. La CRD III potenzia l’attuale modello basato sul calcolo del VaR (valore a rischio), con altre misure di rischio: Incremental Risk Charge (IRC) per la misura del rischio di migrazione del rating nonché del rischio di default e un VaR calcolato in condizioni di stress (Stressed VaR). L’Incremental Risk Charge cattura sia il rischio di default che quello di migrazione per i prodotti non cartolarizzati. Il capitale addizionale per prodotti di credito e cartolarizzazioni non coperte da IRC è calcolato attraverso l’approccio standardizzato. La misura dello Stressed VaR invece viene introdotta con lo scopo di ridurre la prociclicità dei requisiti minimi di capitale per il rischio di mercato. Il gruppo UniCredit calcola sia il VaR che lo Stressed VaR per il rischio di mercato su posizioni di negoziazione attraverso il metodo della simulazione storica. Tale metodo prevede la rivalutazione giornaliera delle posizioni sulla base dell’andamento dei prezzi di mercato su di un opportuno intervallo temporale di osservazione. La distribuzione empirica di utili/perdite che ne deriva viene analizzata per determinare l’effetto di movimenti estremi del mercato sui portafogli. Per un portafoglio, una probabilità e un orizzonte temporale dati, il VaR è definito in modo che la probabilità che la perdita data dal mark-to-market su un portafoglio, per un determinato orizzonte temporale, non ecceda tale valore ad un livello di confidenza stabilito (assumendo condizioni normali sul mercato e nessuna negoziazione nel portafoglio). I parametri utilizzati per il calcolo del VaR sono i seguenti: intervallo di confidenza del 99%; orizzonte temporale di 1 giorno; aggiornamento giornaliero delle serie storiche; periodo di osservazione di 500 giorni. L’utilizzo di un orizzonte temporale di 1 giorno consente un confronto immediato con gli utili/perdite realizzati. Analogamente lo Stressed VaR è calcolato con un livello di confidenza al 99% e un orizzonte temporale di un giorno su base settimanale, ma su un periodo stressato di osservazione di 250 giorni. Il periodo storico scelto identifica un periodo di osservazione di un anno che produce la misura più alta per il portafoglio attuale. Per il primo semestre 2014 UCBA e UCB AG hanno utilizzato l’intervallo dal 15 Settembre 2008 al 31 Agosto 2009 (crisi Lehman), mentre UCI SPA ha impiegato il periodo dall’11 Luglio 2011 al 22 Giugno 2012 (crisi del debito sovrano). A partire da Giugno 2014 la finestra temporale di SVAR a livello di Gruppo, è stata allineata a quella di UCI SPA (dal 11 Luglio 2011 al 22 Giugno 2012). Per il calcolo del capitale regolamentare il VaR giornaliero e lo Stressed VaR sono debitamente riscalati su un orizzonte temporale di 10 giorni mentre le misure giornaliere sono usate attivamente per la gestione del rischio di mercato. Il gruppo UniCredit calcola l’IRC su un orizzonte temporale di un anno ed un livello di confidenza del 99,9% usando una versione multivariata del modello di tipo Merton nel quale vengono considerati sia gli eventi di migrazione che di default. Di fatto il default è visto come una particolare migrazione in uno stato assorbente. Gli eventi migratori sono simulati su un orizzonte temporale di misura regolamentare, tenendo conto degli orizzonti di liquidità delle singole posizioni. Anche nel primo semestre 2014 a tutte le posizioni è stato applicato un orizzonte di liquidità conservativo di un anno. 253 L'unità di "Group Internal Validation" di Gruppo ha svolto le proprie attività di validazione sulla robustezza metodologica dei modelli di IRC, al fine di integrare le analisi disponibili effettuate in fase di sviluppo e di verificare l’adeguatezza dell’ambiente di risk management ai requisiti regolamentari e agli standard interni. Come già evidenziato dalle stesse Autorità di Vigilanza, metodologie di backtesting basate sulla verifica di solidità, dati un intervallo di confidenza del 99,9% e un orizzonte temporale di un anno, non possono essere semplicemente estese alla metriche di IRC. Di conseguenza, da una parte la validazione dei modelli di IRC ha fatto molto affidamento su metodologie indirette (tra le quali stress test, analisi di sensitivity e di scenario), dall’altra, al fine di verificare la ragionevolezza qualitativa e quantitativa dei modelli, un’attenzione particolare è stata posta sull’analisi specifica del comportamento dei portafogli di UniCredit. L'unità di "Group Internal Validation" ha mantenuto un ambito di analisi il più ampio possibile, al fine di ricomprendere le diverse problematiche che si possono configurare nello sviluppo di tali modelli (disegno generale del modello, adeguatezza regolamentare, implementazione computazionale, spiegazione delle risultanze). In particolare, tra gli aspetti affrontati dalla convalida di Gruppo, si evidenziano la parametrizzazione del modello (come ad esempio le matrici d transizione e la loro regolarizzazione su liquidity horizon inferiori ad un anno, la struttura di dipendenze, l’analisi di sensitivities con riferimento ai principali parametri, un’analisi di stabilità in riferimento agli input del modello più potenzialmente difficili da stimare), il disegno complessivo del modello, test di replica dello stesso, la struttura del portafoglio, i processi e gli output del modello. La Banca d’Italia ha autorizzato il Gruppo UniCredit all’uso dei modelli interni per il calcolo dei requisiti di capitale per il rischio di mercato. Ad oggi UCI Ireland e Bank Pekao sono le principali società del Gruppo che stanno ancora utilizzando un approccio standardizzato per il calcolo dei requisiti di capitale concernenti posizioni di negoziazione. Come parte della progressiva estensione dei modelli interni a tutte le società del Gruppo comunque, il VaR è già in uso per la gestione del rischio di mercato nelle suddette società. A partire dal secondo trimestre 2014 il contributo al requisito consolidato per i rischi di mercato delle controllate aventi sede legale al di fuori dell’Unione Europea andrà quantificato in base all’approccio autorizzato dalle autorità nazionali competenti. Il metodo di misurazione standardizzato si applica anche al calcolo del capitale che copre il rischio dell’esposizione a valute estere in banking book per le società controllate che non svolgono attività di negoziazione. Al fine di convalidare la coerenza dei modelli interni di VaR impiegati per il calcolo dei requisiti patrimoniali sui rischi di mercato, sono effettuati test retrospettivi (i.e. back testing) confrontando le previsioni di rischio del modello interno con i risultati a posteriori dei profitti e perdite del portafoglio, al fine di verificare se le misure di rischio al 99esimo percentile effettivamente coprano il 99% dei risultati del trading. L’esercizio si basa sugli ultimi dodici mesi di dati (cioè 250 osservazioni giornaliere). Qualora il numero di eccezioni nell’anno precedente superi quanto previsto dal livello di confidenza scelto, è attivata una revisione dei parametri e delle assunzioni del modello. In aggiunta al backtesting, Group Internal Validation ha effettuato una validazione periodica del framework di VaR per verificarne la conformità ai requisiti regolamentari. I portafogli di negoziazione sono sottoposti a Stress test in base a un’ampia serie di scenari a fini di managerial reporting, descritti in un paragrafo dedicato di seguito. A seconda delle normative nazionali, alcuni scenari pertinenti sono inoltre oggetto di rendicontazione regolamentare trimestrale. Vengono inoltre considerate misure di rischio sostitutive, vale a dire sensitivity, scenari di stress definiti o l’indicazione di importi nominali, che vengono incluse nella rendicontazione regolamentare al fine di consentire la stima di rischi non coperti dalla simulazione VaR del modello interno. Per ciò che riguarda le politiche e le procedure interne di analisi di scenario (c.d. “stress testing”), il calcolo dei risultati di Stress Test per il perimetro IMOD viene effettuato all’interno del tool di gruppo UGRM garantendo in questo modo uniformità a livello metodologico. Per le parti restanti del portafoglio si è deciso di affidare alle singole legal entity le modalità con cui effettuare tali prove di stress. A livello complessivo, tuttavia, è stato individuato un set di scenari, comuni a tutte le realtà appartenenti al Gruppo, da applicare congiuntamente alla totalità delle posizioni, per verificare mensilmente l’impatto potenziale che tali scenari potrebbero avere sul portafoglio di negoziazione globale. I risultati e le implicazioni di tali stress test vengono analizzati e discussi mensilmente in un Market Risk Stress Test Open Forum, cui partecipano i rappresentanti delle funzioni di Market Risk delle diverse società del Gruppo oltre che i rappresentanti del Business. INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 254 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Rischi di mercato Procedure e metodologie per la valutazione delle posizioni del Portafoglio di Negoziazione Il Gruppo Unicredit assicura che il valore applicato a ciascuna posizione del portafoglio di negoziazione rifletta adeguatamente il fair (market) value, valore equo di mercato, cioè il corrispettivo al quale un’attività potrebbe essere scambiata, o una passività estinta, in una libera transazione tra parti consapevoli e indipendenti. Il fair value di uno strumento finanziario è basato su, o derivato da, prezzi di mercato o altri parametri variabili osservabili o desumibili univocamente dai prezzi di mercato. La disponibilità di prezzi o variabili osservabili differisce a seconda dei prodotti e dei mercati, e può modificarsi nel corso del tempo. Nel caso in cui i prezzi o i parametri osservabili siano prontamente e regolarmente disponibili (ossia soddisfino adeguati requisiti di liquidità), essi sono direttamente utilizzati nella determinazione del fair value (mark-to-market) senza alcuna componente soggettiva (ad esempio, per titoli azionari o obbligazionari liquidi, derivati negoziati in borsa). Questo include strumenti il cui fair value è derivato da modelli di valutazione correntemente accettati sul mercato che rappresentano degli standard nell’industria finanziaria e i cui parametri sono direttamente osservabili (ad esempio, contratti di swap plain vanilla e un certo numero di opzioni). In mercati non attivi ovvero per alcuni strumenti, per i quali prezzi o parametri osservabili non siano disponibili, il calcolo del fair value avviene attraverso tecniche di valutazione appropriate per lo strumento specifico (mark-to-model). Questo approccio prevede il ricorso a stime e giudizi di esperti e, pertanto, può richiedere rettifiche di valore che tengano conto degli spread denaro-lettera, della liquidità delle posizioni e del rischio di controparte, oltre che del modello utilizzato. Inoltre, ciascun modello di valutazione utilizzato per il calcolo del fair value deve essere validato da una funzione dedicata indipendente dalle unità di business. Secondo le Group Market Risk Governance Guidelines della banca, ovvero le linee guida che definiscono principi e regole per la gestione ed il controllo delle attività che comportano un rischio di mercato, al fine di assicurare l’adeguata separazione tra funzioni deputate alle attività di sviluppo e funzioni responsabili della validazione, tutti i modelli di valutazione sviluppati dalle funzioni di front-office delle società del gruppo sono valutati e convalidati centralmente ed indipendentemente da Group Internal Validation, in cooperazione con le funzioni di Market Risk della capogruppo. La convalida dei modelli è effettuata centralmente anche nel caso di nuovi sistemi o strumenti di analisi il cui utilizzo abbia un impatto potenziale sui risultati economici della banca. In aggiunta alla valutazione giornaliera di mark-to-market o mark-to-model, la banca prevede una verifica indipendente dei prezzi e degli altri parametri desunti dal mercato (IPV, Independent price verification) . Attraverso tale processo vengono valutate regolarmente l’accuratezza e l’affidabilità dei prezzi di mercato o dei parametri utilizzati dai modelli. Mentre la valutazione giornaliera di mark-to-market o mark-to-model può essere eseguita dagli operatori di front-office, la validazione dei prezzi di mercato e dei parametri dei modelli viene effettuata dalle funzioni di Market Risk, che sono indipendenti da quelle di Trading, almeno su base mensile ovvero più frequentemente, in funzione della natura del mercato e dell’attività di negoziazione. Qualora non siano disponibili fonti indipendenti per i prezzi o tali fonti siano eccessivamente soggettive, vengono adottate delle appropriate misure di valutazione prudenziale come le rettifiche di valore (FVA, Fair Value Adjustments). Informazioni sui modelli di valutazione usati per il calcolo del fair value Di seguito si riportano le informazioni richieste dall’IFRS13 circa i portafogli contabili valutati al fair value su base ricorrente. Titoli obbligazionari a reddito fisso I titoli obbligazionari a reddito fisso sono valutati attraverso due processi principali in base alla liquidità del mercato di riferimento. Gli strumenti liquidi in mercati attivi sono valutati al prezzo di mercato (mark-to market) e conseguentemente tali strumenti sono assegnati al Livello 1 della gerarchia del fair value . Gli strumenti non scambiati in mercati attivi sono valutati a mark-to-model utilizzando delle curve di tasso di interesse e di credit spread impliciti derivate da strumenti di Livello 1. Il modello massimizza l’uso di parametri osservabili e minimizza l’uso dei parametri non osservabili. In questo senso, in funzione della rappresentatività della curva di credit spread applicata, le obbligazioni sono classificate come Livello 2 o Livello 3 rispettivamente; il Livello 3 è applicato nel caso in cui sia utilizzato un credit spread significativamente non osservabile sul mercato. Nella valutazione a fair value, vengono applicate delle rettifiche prudenziali di valore (fair value adjustments) a fronte della ridotta liquidità e dell’eventuale rischio di modello al fine di compensare la mancanza di parametri di mercato osservabili per le posizioni a Livello 2 e Livello 3. Nel processo globale di verifica indipendente dei prezzi (IPV) delle obbligazioni, l’accuratezza dei prezzi di mercato delle obbligazioni di Livello 1 e dei modelli di valutazione per le obbligazioni illiquide sono regolarmente sottoposte a verifica. Prodotti finanziari strutturati La Banca determina il fair value dei prodotti finanziati strutturati non quotati in mercati attivi utilizzando l’appropriato metodo di valutazione in funzione della natura della struttura incorporata. Tali strumenti sono classificati al Livello 2 o al Livello 3 a seconda dell’osservabilità degli input significativi del modello. 255 Asset Backed Securities Il Gruppo UniCredit valuta i titoli obbligazionari asset backed sulla base dell’estensione ed implementazione in tutte le società del Gruppo del processo di verifica indipendente dei prezzi (IPV) adeguato alle diverse condizioni di mercato per i Titoli di Credito strutturati. L’assunzione principale del processo di IPV è che la qualità di un prezzo venga verificata attraverso la disponibilità di molteplici quotazioni da parte di operatori del mercato indipendenti per strumenti identici. Il processo fa affidamento inizialmente su consensus data provider che operano come collettori di quotazioni di mercato. In seconda istanza , i prezzi sono verificati utilizzando come benchmark per ogni strumento un pool di strumenti finanziari simili con una quotazione di mercato affidabile. Un approccio alternativo consiste nel valutare lo strumento per mezzo di modelli di pricing matematici, applicabili ogni volta che l’informazione sulle assunzioni dei partecipanti al mercato riguardo ai parametri del modello siano ragionevolmente disponibili senza comportare costi o sforzi eccessivi. L’IPV rappresenta il fondamento dell’approccio della Fair Valuation: eventualmente integrata da FVA considerati come una riserva a fronte del rischio di modello calcolati assumendo che un downgrade di un notch del rating delle emissioni possa essere considerato come una misura dell’incertezza. Derivati Il fair value dei derivati non scambiati su un mercato attivo deriva dall’applicazione di modelli di valutazione mark to model. Quando è presente un mercato attivo per i parametri di input del modello valutativo delle differenti componenti del derivato, il fair value viene determinato in base alle quotazioni di mercato delle stesse. Le tecniche di valutazione basate su input osservabili sono classificate come Livello 2 mentre quelle basate su input non osservabili sono classificate come Livello 3. Titoli di capitale I titoli di capitale sono assegnati al Livello 1 quando una quotazione su un mercato attivo è disponibile e al Livello 3 quando non vi sono quotazioni o le quotazioni sono state sospese a tempo indeterminato. Tali strumenti sono classificati come Livello 2 solo nel caso in cui il volume di attività sul mercato di quotazione sia significativamente ridotto. Per i titoli di capitale valutati al costo, un impairment è previsto qualora il costo superi il valore recuperabile in modo significativo e/o prolungato nel tempo. Fondi di Investimento Il Gruppo detiene investimenti in fondi di investimento aperti che pubblicano il Net Asset Value (NAV) per ciascuna quota, inclusi fondi comuni, fondi private equity, hedge funds (compresi fondi di fondi) e fondi immobiliari. Gli investimenti del Gruppo includono investimenti in fondi gestiti da Asset Manager del Gruppo e investimenti in fondi gestiti da terzi. I Fondi aperti sono classificati generalmente come Livello 1 quando una quotazione (NAV) desumibile da un mercato attivo è disponibile mentre possono essere classificati come Livello 2 e Livello 3 a seconda della disponibilità del NAV, la trasparenza del portafoglio e di possibili vincoli/limitazioni legate a clausole di uscita. I fondi immobiliari e altri fondi chiusi sono classificati come Livello 1 in caso essi siano quotati su un mercato attivo; in caso ciò non si verifichi, essi sono classificati come Livello 3 e sono valutati attraverso un credit adjustment del NAV basato sulle caratteristiche specifiche del singolo fondo. Per i fondi valutati al costo, un impairment è previsto qualora il costo superi il valore recuperabile in modo significativo e/o prolungato nel tempo. INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 256 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Rischi di mercato Fair Value Adjustment (FVA) Il Fair Value Adjustment è definito come quella quantità che deve essere aggiunta al prezzo mid osservato sul mercato piuttosto che al prezzo teorico generato dal modello al fine di ottenere il fair value prudenziale della posizione. Il FVA tiene conto dell’incertezza nella valutazione di uno strumento finanziario allo scopo di ridurre il rischio di inserire a bilancio delle valutazioni non corrette, assicurare che il fair value rifletta il prezzo di realizzo di una transazione di mercato effettivamente possibile e di incorporare possibili costi futuri. Tra i vari tipi di aggiustamento possibili, i seguenti sono stati ritenuti necessari: • Credit/Debit Valuation Adjustment; • Rischio di modello; • Costo di chiusura; • Altri aggiustamenti. Credit/Debit Valuation Adjustment (CVA/DVA) Gli adjustment CVAs e DVAs sono incorporati nella valutazione dei derivati per riflettere l’impatto sul fair value del rischio di credito della controparte e della qualità del credito di UniCredit stessa rispettivamente. La metodologia CVA/DVA utilizzata da UniCredit si basa sui seguenti input: • EAD derivante da tecniche di simulazione. La simulazione dell’esposizione tiene inoltre conto dello Specific Wrong Way Risk che deriva da transazioni dove c’è una correlazione tra il rischio di credito della controparte e i fattori di rischio sottostanti il derivato. • PD derivata dalle probabilità di default storiche o implicite nei tassi di default del mercato corrente, ottenuti attraverso Credit Default Swaps • LGD basata sul valore stimato del recupero atteso in caso di fallimento della controparte e definito grazie all’esperienza della Banca stessa o ai tassi impliciti di default del mercato corrente, ottenuti attraverso i Credit default Swaps. Rischio di modello Modelli finanziari sono utilizzati per determinare il valore di uno strumento finanziario laddove un’osservazione diretta di mercato non sia possibile o non sia ritenuta affidabile. In generale il rischio di modello rappresenta la possibilità che la valutazione di uno strumento finanziario sia effettivamente sensibile alla scelta del modello. E’ possibile valutare il medesimo strumento finanziario utilizzando modelli alternativi di valutazione che possono determinare risultati diversi in termini di prezzo. L’aggiustamento per il rischio di modello si riferisce al rischio che l’effettivo fair value dello strumento sia differente dal valore prodotto dal modello. Costo di chiusura Apprezza il costo implicito nella chiusura della posizione che può essere raggiunto mediante la vendita della posizione lunga (o l’acquisto della posizione corta), o anche entrando in una nuova transazione (o più d’una) che immunizzi la posizione aperta. I costi di chiusura sono tipicamente derivati dallo spread bid/ask osservato sul mercato assumendo che una posizione marcata al mid possa essere chiusa al bid o all’ask alternativamente. Tale aggiustamento non è necessario nel caso in cui la posizione sia stata marcata al bid o ask e già rappresenti un exit price. Un aggiustamento viene anche applicato sul NAV di fondi di investimento quando sono previste delle penalties in caso di uscita. Other Adjustments Altri aggiustamenti del fair value, non inclusi nelle precedenti categorie, possono essere presi in considerazione ai fini di allineare la valutazione all’exit price anche in funzione del livello di liquidità dei mercati/dei parametri di valutazione, per esempio aggiustamenti nel prezzo di uno strumento azionario la cui quotazione sul mercato non sia rappresentativa dell’effettivo exit price. 257 Misure di rischio Legame tra le misure di rischio di mercato e le poste a bilancio La tabella sottostante mostra il legame tra le poste del bilancio consolidato di Gruppo che sono rilevanti in termini di rischio di mercato e le principali misure di rischio utilizzate, finalizzate al monitoraggio. Le attività e passività detenute per la negoziazione sono principalmente monitorate attraverso il VaR e altre misure di rischio Basilea 2.5. Inoltre per le principali sensitivities/esposizioni sono definiti e monitorati i Granular Market Limits. Le altre tipologie di attività e passività, sebbene siano gestite con diverse misure di rischio (come sensitivity al tasso di interesse, al credit spread, al tasso di cambio, all’azionario ecc., più altri parametri che sono tipici del Banking Book come l’analisi del Margine di Interesse e l’analisi del Valore Economico), sono comunque gestite e monitorate attraverso il VaR. ATTIVO rilevante in term ini di Rischio di Mercato 30.06.2014 Valore contabile Perim etro VaR (1) Altre Misure Rischio (2) Attività finanziarie detenute per la negoziazione -84.079.336 Attività finanziarie valutate al fair value -31.603.223 -31.603.223 FX EQ CS IR Attività finanziarie disponibili per la vendita -93.633.440 -93.633.440 FX CS IR Derivati di copertura -4.291.286 Crediti verso banche -70.012.916 Crediti verso clientela -477.093.243 Derivati di copertura -11.020.663 Investimenti in associate e joint ventures Totale Attività PASSIVO rilevante in term ini di Rischio di Mercato 30.06.2014 -84.069.868 (m ilioni di euro) Sensitivity -9.468 FX EQ CS IR -4.291.286 FX CS IR -70.012.916 FX EQ CS IR -477.093.243 FX CS IR -11.020.663 FX EQ CS IR -6.245.504 -6.245.504 EQ -777.979.611 Valore contabile (3) -84.069.868 Perim etro VaR (1) -693.909.743 Altre Misure Rischio (2) (m ilioni di euro) Sensitivity Depositi verso banche 110.222.387 109.862.506 FX EQ CS IR Depositi verso clientela 410.929.970 401.489.640 FX EQ CS IR Titoli in circolazione 160.093.779 Passività finanziarie detenute per la negoziazione Passività finanziarie valutate al fair value Derivati di copertura Totale Passività 63.637.079 159.514.872 FX EQ CS IR 63.652.209 649.217 (1) Principale misura di rischio è il VaR (2) Principali misure di rischio sono le senstivity ai fattori di rischio (3) Posizioni detenute per la negoziazione ma classificate a Portafoglio Bancario (MtM) FX EQ CS IR 649.217 FX EQ CS IR 9.533.950 755.066.382 (3)-15.130 9.533.950 FX EQ CS IR 63.652.209 681.035.055 Sensitivity FX sensitivity a variazioni dei tassi di cambio. EQ sensitivity a variazioni dei prezzi di azioni o indici; IR sensitivity a variazioni al tasso di interesse. CS sensitivity a variazioni del credit spread. I valori di attività e passività riportati nella prima colonna identificano il perimetro rilevante in termini di rischio di mercato per il quale la misura principale di rischio è il VaR. INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 258 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Rischi di mercato Dati di VaR Vengono di seguito riportati i dati di VaR relativamente all’intero complesso dei rischi di mercato riferibili al portafoglio di negoziazione Nell’aggregare i vari profili di rischio delle diverse unità di risk taking che compongono il Gruppo, nel calcolo della rischiosità complessiva è stata trascurata - per ragioni di tipo prudenziale - la diversificazione riveniente dalle posizioni di differenti società appartenenti al Gruppo. Rischiosità del portafoglio di negoziazione VaR giornaliero portafoglio di negoziazione UniCredit Spa *Bank Pekao SA UCBA AG Group UCB AG Group Totale UniCredit Group (1) (milioni di euro) 26.06.2014 5,6 0,4 4,6 6,7 17,3 MEDIA ULTIMI 60 GIORNI 10,4 0,4 5,3 6,4 22,6 MEDIA 9,9 0,5 5,7 7,1 23,2 2014 MASSIMO 14,0 0,8 7,9 13,3 29,5 MINIMO 5,3 0,3 2,3 4,9 16,9 2013 MEDIA 6,5 0,4 2,2 14,9 24,0 (1) Il VaR totale è la somma dei valori di VaR individuali, senza prendere in considerazione alcun effetto di diversificazione tra i membri del gruppo * Soltanto a scopo gestionale L’aumento riscontrato nel primo semestre 2014 per il VaR di UCBA AG è principalmente riconducibile alla nuova metodologia di calcolo, che riflette i nuovi criteri definiti all’interno dall’articolo 325 della CRR. Il VaR di UCB AG del primo semestre 2014 è allineato al secondo semestre 2013 durante il quale si era registrata la progressiva riduzione di VaR, principalmente dovuta alle attività legate alla gestione del portafoglio di Credit Index, alla ridotta esposzione verso i governativi italiani e anche allo slittamento della finestra temporale utlizzata per il calcolo del VaR. Il VaR di UCI Irlanda non è rappresentato in quanto, per buona parte del primo semestre 2014, non vi sono state posizioni attive nel relativo portafoglio di negoziazione. Il VaR di Fineco Bank non è rappresentato trattandosi di un valore trascurabile che non contribuisce significativamente al rischo di Gruppo relativo ai portafogli di negoziazione. Al fine di evidenziare i principali contributi al VaR si riporta di seguito una tabella indicante il VaR ottenibile considerando separatamente i principali fattori di rischio. VaR Tasso di Interesse sul portafoglio di negoziazione UniCredit Spa UCBA AG Group UCB AG Group Totale UniCredit Group (milioni di euro) 26.06.2014 2,1 3,0 7,0 6,7 MEDIA 1,9 2,5 7,2 6,6 2014 MASSIMO 2,5 3,0 8,1 7,4 MEDIA 11,4 0,8 7,8 17,8 2014 MASSIMO 14,3 1,6 10,0 21,9 MEDIA 0,2 2,3 2,4 2014 MASSIMO 0,4 3,0 3,0 MEDIA 3,8 2,5 1,4 6,1 2014 MASSIMO 6,0 3,5 2,0 7,4 MINIMO 1,2 2,1 6,1 5,2 VaR Credit Spread sul portafoglio di negoziazione UniCredit Spa UCBA AG Group UCB AG Group Totale UniCredit Group (milioni di euro) 26.06.2014 4,5 0,3 8,9 11,0 MINIMO 4,5 0,3 5,1 11,0 VaR Equity sul portafoglio di negoziazione UniCredit Spa UCBA AG Group UCB AG Group Totale UniCredit Group 2013 MEDIA 6,7 1,5 14,9 21,5 (milioni di euro) 26.06.2014 0,1 1,9 1,9 MINIMO 0,1 1,9 1,8 VaR FX sul portafoglio di negoziazione UniCredit Spa UCBA AG Group UCB AG Group Totale UniCredit Group 2013 MEDIA 1,6 1,1 6,3 6,8 2013 MEDIA 0,4 3,4 3,8 (milioni di euro) 26.06.2014 5,4 0,9 0,7 6,1 MINIMO 2,0 0,9 0,7 5,2 2013 MEDIA 3,0 1,9 0,8 4,6 Le tabelle mostrano come il Credit Spread sia il fattore rilevante sul VaR complessivo. Per tutto il primo semestre 2014 si è registrato un trend decrescente per la componente di Credit Spread, determinato da UCB AG. 259 Dati di SVaR Vengono di seguito riportati i dati di SVaR relativamente all'intero complesso dei rischi di mercato riferibili alla parte del portafoglio di negoziazione sottoposto al Modello Interno. Nell’aggregare i vari profili di rischio delle diverse unità di risk taking che compongono il Gruppo, nel calcolo della rischiosità complessiva è stata trascurata - per ragioni di tipo prudenziale - la diversificazione riveniente dalle posizioni di differenti società appartenenti al Gruppo. Rischiosità del portafoglio di negoziazione SVaR Portafoglio di Negoziazione UCI SpA UCBA AG Group UCB AG Group Totale UniCredit Group (1) (milioni di euro) 26.06.2014 17,7 19,0 20,9 57,7 MEDIA ULTIME 12 SETTIMANE 23,5 19,8 16,6 59,9 MEDIA 22,0 23,8 20,9 66,7 2014 MASSIMO 29,8 38,7 34,1 92,4 2013 MEDIA 13,7 11,0 23,5 46,9 MINIMO 12,7 15,8 11,3 51,6 (1) Lo SVaR totale è la somma dei valori di SVaR individuali, senza prendere in considerazione alcun effetto di diversificazione tra i membri del gruppo L’aumento di SVAR registrato per UCBA AG nei primi sei mesi del 2014 è guidato sia dal perimetro CEE, in particolare dalla Russia, all’interno del cui perimetro di negoziazione si è verificata una rivalutazione delle posizioni AFS,IRS,CCS e FX swaps, a Gennaio 2014, sia dalla nuova metodologia di calcolo di SVaR così come definita all’interno dell’articolo 325 della CRR. L’aumento di SVAR per UCI SPA è stato principalmente indotto dalla partecipazione alle aste e al conseguente aumento di esposizione verso i governativi Italiani. Dati di IRC Vengono di seguito riportati i dati dell'IRC relativamente all'intero complesso dei rischi di mercato riferibili alla parte del portafoglio di negoziazione sottoposto al Modello Interno. Nell’aggregare i vari profili di rischio delle diverse unità di risk taking che compongono il Gruppo, nel calcolo della rischiosità complessiva è stata trascurata - per ragioni di tipo prudenziale - la diversificazione riveniente dalle posizioni di differenti società appartenenti al Gruppo. Rischiosità del portafoglio di negoziazione IRC Portafoglio di Negoziazione UCI SpA UCBA AG Group UCB AG Group Totale UniCredit Group (1) (milioni di euro) 26.06.2014 161,1 28,5 266,0 455,6 MEDIA ULTIME 12 SETTIMANE 230,2 38,6 218,1 486,8 MEDIA 231,7 49,9 225,0 506,6 2014 MASSIMO 298,8 72,1 290,4 604,0 MINIMO 128,5 28,5 175,3 439,6 2013 MEDIA 159,7 47,8 251,4 415,9 (1) L'IRC totale è la somma dei valori di IRC individuali, senza prendere in considerazione alcun effetto di diversificazione tra i membri del gruppo L’aumento dell’IRC di UCI SpA è stato indotto dalla maggior esposizione verso i governativi italiani. INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 260 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Rischi di mercato Backtesting del VaR Nel corso del primo semestre 2014, il rischio di mercato del gruppo UniCredit si è mantenuto stabile nonostante un contesto generale di incertezza nei mercati finanziari . Si riportano di seguito i grafici con le analisi di back-testing relativi ai rischi di mercato del portafoglio di negoziazione, nei quali i dati di VaR degli ultimi dodici mesi sono confrontati con i risultati di “profit and loss” per ciascuna principale unità “risktaker”: UCB AG Group In UCB AG si è verificato uno sconfinamento nel primo semestre 2014, 5 Marzo 2014, indotto da un errore di calcolo della P&L per alcune posizioni CCS nel book DOGG incluse nel perimetro regolamentare di Trading Book. UCBA AG Group In UCBA AG sono stati registrati tre sconfinamenti negativi nel secondo semestre 2013: il 13 giugno sia economico che ipotetico, il 24 giugno sia economico che ipotetico e l’8 luglio solo ipotetico. Questi sono stati determinati dalla posizioni di copertura FX finalizzate ai profitti budgetizzati delle CEE, a seguito dell’apprezzamento simultaneo delle principali currency delle CEE verso l’euro. A partire da Gennaio 2014 sono cambiati i criteri per il calcolo del VaR ai fini dell’assorbimento di capitale, secondo quanto descrtto dalla normativa 325 della CRR, e questo giustifica l’aumento del VaR. 261 UCI SPA In UCI SpA non si sono verificati sconfinamenti negativi nel primo semestre 2014. INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 262 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Rischi di mercato Rischio di tasso di interesse - Portafoglio di negoziazione di vigilanza Aspetti generali Il rischio di tasso di interesse relativo al portafoglio di negoziazione deriva da posizioni finanziarie assunte dai centri specialistici di detenzione del rischio di mercato del Gruppo entro i limiti e le autonomie assegnati. A prescindere dall’utilizzo dei modelli interni nel calcolo dei requisiti patrimoniali, le posizioni di rischio nel Gruppo sono monitorate e soggette a limiti attribuiti ai portafogli sulla base delle responsabilità manageriali e non puramente su criteri regolamentari. Processi di gestione e metodi di misurazione del rischio Per quanto riguarda sia la descrizione dei processi interni di controllo e gestione del rischio che l’illustrazione delle metodologie utilizzate per l’analisi della rischiosità, si rimanda a quanto già esposto nel paragrafo introduttivo riguardo ai modelli interni. In aggiunta al monitoraggio dei Granular Market Limits, Group Market Risk function procede con periodicità almeno mensile al calcolo di sensitivity analysis, intesa come effetto di conto economico conseguente alla variazione di valore di singoli fattori di rischio o di più fattori di rischio dello stesso tipo, sull’intero portafoglio della divisione CIB (portafoglio di negoziazione e portafoglio bancario), in quanto racchiude la porzione significativa del portafoglio di negoziazione ed è soggetto alle maggiori variazioni nel corso dell’anno. I risultati sono riportati al top management su base mensile. In aggiunta alla sensitivity degli strumenti finanziari rispetto alle variazioni del fattore di rischio sottostante si procede altresì al calcolo della sensitivity rispetto alla volatilità di tassi di interesse ipotizzando, in particolare, una variazione negativa del 30% e positiva del 50% delle curve o matrici di volatilità. Sensitivity ai tassi di interesse La sensitivity ai tassi di interesse è calcolata ipotizzando sia movimenti paralleli (“parallel shift”) delle curve di tasso, sia variazioni della relativa inclinazione. Per quanto riguarda i movimenti paralleli si analizzano gli effetti conseguenti a movimenti delle principali curve per ±1pb/±10pb/±100pb. Ad uno spostamento della curva di 1pb, viene calcolata la sensitivity in corrispondenza di diversi time-bucket. Per quanto riguarda le variazioni nell'inclinazione delle curve dei tassi, si riporta la sensitivity a variazioni delle stesse sia in senso orario (“clockwise turning” - Turn CW), rappresentativa di un incremento dei tassi a breve termine e di una contemporanea diminuzione di quelli a lungo termine, sia in senso antiorario (“counter-clockwise turning” - Turn CCW), rappresentativa di una diminuzione dei tassi a breve e di un corrispondente incremento di quelli a lungo termine. In particolare, la rotazione oraria e anti-oraria attualmente implementata prevede rispettivamente le seguenti variazioni in termini assoluti: • +50pb/-50pb in corrispondenza del bucket a 1 giorno; • 0pb in corrispondenza del bucket a 1 anno; • -50pb/+50pb in corrispondenza del bucket a 30 anni e oltre; • per bucket compresi tra quelli indicati, lo spostamento da applicare è ricavato per interpolazione lineare. Le tabelle sottostanti mostrano le sensitivity per il portafoglio di negoziazione della divisione CIB. milioni di € Tassi di interesse Totale di cui: EUR USD GBP CHF JPY +1 PB inferiore a 3 mesi 0,1 0,1 0,1 0,1 0,0 0,0 Tassi di interesse - +1 PB da 3 mesi a 1 anno 0,5 0,4 0,3 0,1 0,1 0,1 - +1 PB +1 PB +1 PB da 1 a 2 da 2 a 5 da 5 a 10 anni anni anni 0,1 0,8 1,2 0,2 0,8 1,2 0,1 0,1 0,1 0,1 0,0 0,0 0,0 0,1 0,0 0,2 0,0 0,0 +1 PB oltre 10 anni 0,7 0,7 0,0 0,0 0,0 0,0 milioni di € -30% +50% 12,074 -2,530 Il principale contributore alla volatilità tassi di interesse è l’EURO. 263 +1 PB -100 PB - Totale 0,7 0,6 0,2 0,2 0,1 0,3 - 116,1 80,7 20,0 20,7 3,4 6,4 - -10 PB 12,5 9,1 2,6 2,1 0,3 2,6 +10 PB - 6,5 6,0 1,8 2,1 0,5 2,6 +100 PB - 4,1 1,4 16,7 20,9 4,2 25,5 CW 27,2 26,1 3,0 1,2 0,7 0,5 CCW - - 16,9 20,5 4,8 1,2 0,4 1,3 Rischio di prezzo – Portafoglio di negoziazione di vigilanza Aspetti generali In analogia con quanto già descritto in precedenza, la rischiosità di prezzo riferita ad azioni, commodity, OICR e relativi prodotti derivati presenti nel portafoglio di negoziazione, origina da posizioni assunte dai centri specialistici di detenzione del rischio di mercato del Gruppo entro i limiti e le autonomie assegnati. Il rischio di prezzo derivante dalla negoziazione in conto proprio di tali strumenti viene gestito con strategie sia direzionali che di relative value attraverso la compravendita diretta di titoli, derivati regolamentati e OTC e il ricorso al security lending. Strategie di trading di volatilità sono perseguite utilizzando prodotti opzionali e derivati complessi. Processi di gestione e metodi di misurazione del rischio Per quanto riguarda sia la descrizione dei processi interni di controllo e gestione del rischio che l’illustrazione delle metodologie utilizzate per l’analisi della rischiosità, si rimanda a quanto già esposto nel paragrafo introduttivo riguardo ai modelli interni. L’analisi di sensitivity è condotta sull’intero portafoglio della divisione CIB (portafoglio di negoziazione e portafoglio bancario), in quanto racchiude la porzione significativa del portafoglio di negoziazione ed è soggetto alle maggiori variazioni nel corso dell’anno. Sensitivity ai corsi azionari La sensitivity rispetto ai corsi azionari è espressa in due modalità: • come “Delta cash-equivalent”, ovvero come controvalore in euro della quantità di sottostante che esporrebbe la banca allo stesso rischio derivante dal portafoglio reale; • come risultato economico derivante dall’aumento e diminuzione dei prezzi spot del 1%, 10% e 20%. Il Delta cash equivalent ed il Delta 1% (ovvero l’impatto economico risultante dall’aumento dei prezzi spot dell’1%) sono calcolati sia dettagliatamente per regione geografica (immaginando che tutti i mercati azionari appartenenti a ciascuna regione siano perfettamente correlati) sia per totale (assumendo pertanto una perfetta correlazione fra tutti i mercati azionari). Le sensitivity rispetto a variazioni del 10% e 20% sono calcolate esclusivamente per totale. Il Gruppo procede altresì al calcolo della sensitivity rispetto alla volatilità delle equity ipotizzando, in particolare, una variazione negativa del 30% e positiva del 30% delle curve o matrici di volatilità. In aggiunta si procede anche al calcolo della sensitivity ai prezzi delle materie prime secondo i criteri sopra indicati. Quest’ultima, considerata la secondarietà dell’esposizione rispetto a quella verso le altre tipologie di rischio, è articolata in un’unica categoria. Le tabelle sottostanti mostrano le sensitivity per il portafoglio di negoziazione della divisione CIB. milioni di € Delta Cashequivalent Azioni Tutti i mercati Europa USA Giappone Regno unito Svizzera CEE Altro Materie prime Tutti i mercati Azioni - - - -30% 7,234 -20% 31,0 2,7 63,1 0,8 15,1 10,6 15,1 16,9 69,0 - 2,2 - 2,9 - -10% 11,4 -1% +1% 0,2 - - 0,5 0,0 - +10% +20% 0,3 0,0 0,6 0,0 0,2 0,1 0,2 0,2 5,8 - 22,6 0,0 - 0,8 - 3,5 milioni di € +30% -9,635 INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 264 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Rischi di mercato Rischio di prezzo - Portafoglio bancario Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio Il rischio di prezzo del portafoglio bancario origina principalmente dalle partecipazioni detenute dalla Capogruppo e dalle sue controllate con finalità di stabile investimento, nonché dalle quote di OICR non comprese nel portafoglio di negoziazione in quanto detenute anch’esse con finalità di stabile investimento. Nell’assessment del più complessivo portafoglio bancario, anche questo tipo di rischio è tenuto in considerazione. Informativa relativa alle quote rappresentative del capitale di Banca d’Italia UniCredit S.p.A. detiene il 22,114% delle quote del Capitale di Banca d’Italia, iscritte nella voce 40 – Attività Finanziarie Disponibili per la Vendita. Trattamento contabile adottato nel bilancio al 31 dicembre 2013 A seguito dell’emanazione del D.L. 30 novembre 2013 n. 133 (nel seguito “D.L. 133” – convertito con modifiche nella Legge 29 gennaio 2014 n. 5) e delle conseguenti deliberazioni dell’Assemblea Straordinaria del 23 dicembre 2013, Banca d’Italia ha effettuato un aumento di capitale per Euro 7,5 miliardi (tramite prelievo di pre-esistenti riserve), emettendo nuove quote aventi valore nominale di Euro 25.000, in sostituzione delle precedenti (che sono state annullate). Il D.L. 133 ha comportato una serie di modifiche statutarie, le quali hanno determinato una rilevante discontinuità giuridica nella disciplina delle quote, sufficiente a delineare un radicale mutamento nei contenuti e nella fisionomia dei titoli e dei diritti da essi portati nonché a comportare una variazione delle caratteristiche dei flussi prospettici attesi. In considerazione dei caratteri di unicità ed eccezionalità dell’inquadramento giuridico della partecipazione al capitale di Banca d’Italia, del D.L. 133 e delle modifiche poste in essere dall’Assemblea Straordinaria di Banca d’Italia stessa, nonché dell’assenza di esplicite indicazioni in seno agli IFRS atte a disciplinare puntualmente il caso di specie, il trattamento contabile nel bilancio al 31 dicembre 2013 (storno contabile delle precedenti azioni e riconoscimento inziale delle nuove azioni al loro fair value, con rilevazione a conto economico della plusvalenza) era stato determinato in via interpretativa. Tale trattamento contabile è stato quindi oggetto di approfondimento presso le autorità nazionali ed internazionali competenti ed in particolare è stato discusso dall’IFRS Interpretation Committee, il quale ha deliberato in via provvisoria il 16 luglio 2014 che il tema sollevato, non essendo di interesse generale in quanto caratterizzato da unicità della fattispecie e non avendo causato differenze di approccio contabile nei bilanci delle società interessate (predisposti sulla base di una medesima interpretazione), non sarà oggetto di una deliberazione tecnica. La decisione dell’IFRS Interpretation Committee è attualmente soggetta a pubblica consultazione. In relazione agli approfondimenti in corso sopra descritti, rileva osservare che in data 10 marzo 2014 la Consob ha emesso una raccomandazione, richiamando come, a fronte delle questioni interpretative emerse in sede internazionale e nelle more degli approfondimenti in corso in merito all’applicazione della normativa nonché alla sua coerenza rispetto ai principi contabili internazionali (Ias/Ifrs), sia necessario fornire in bilancio la più completa informativa riguardo alle scelte contabili effettuate. La presente informativa intende quindi fornire tali contenuti. Ai fini del bilancio consolidato e separato di UniCredit S.p.A. al 31 dicembre 2013 gli Amministratori hanno ritenuto che il trattamento contabile più appropriato fosse quello di imputare i maggiori valori emersi a seguito della transazione a conto economico. Tale interpretazione, peraltro confortata da quanto espresso da autorevoli esperti, considerava realizzativo lo scambio tra quote pre riforma e nuove quote, assumendo l’esistenza delle condizioni richieste dallo IAS 39 (paragrafo 17) per procedere alla cancellazione (derecognition) delle quote pre-esistenti e all’iscrizione delle nuove quote, ossia: • avvenuta estinzione dei diritti incorporati nelle quote pre riforma e la loro sostituzione con differenti diritti veicolati dalle nuove quote; ovvero • discontinuità tra quote pre riforma e nuove quote da un punto di vista di qualità dei flussi prospettici attesi (e dunque del rischio associato a tali flussi). 265 Coerentemente a questa interpretazione, quindi, ai fini del Bilancio consolidato e separato di UniCredit S.p.A. al 31 dicembre 2013: • si era proceduto ad effettuare la derecognition delle quote annullate e la registrazione iniziale delle nuove quote al loro valore nominale, considerato rappresentativo del fair value per le ragioni nel seguito esposte; • in considerazione delle caratteristiche dello strumento e dei parametri utilizzati nella stima, tale fair value si qualificava come di Livello 3 ai sensi dell’IFRS 13; • la differenza fra il fair value di prima iscrizione delle nuove quote (Euro 1.659 milioni) ed il valore contabile delle precedenti quote annullate (Euro 285 milioni) è stata riconosciuta a conto economico alla voce 100 – Utili da cessione di attività disponibili per la vendita, ed ha comportato un effetto positivo sul risultato d’esercizio pari a Euro 1.190 milioni (al netto di imposte per Euro 184 milioni). Le imposte erano state calcolate sulla base dell’aliquota del 12%, come previsto dalla Legge di Stabilità del 27 dicembre 2013; l’operazione non ha avuto effetto sul patrimonio di vigilanza al 31 dicembre 2013. Una differente interpretazione rispetto all’approccio adottato avrebbe comportato nel 2013, a parità di redditività complessiva, l’imputazione del provento suddetto a Patrimonio Netto e non in Conto Economico. Trattamento contabile al 30 giugno 2014 e determinazione del fair value Il Decreto Legge n. 66 del 24 aprile 2014, poi convertito in legge n. 89/2014, ha previsto un incremento dell’aliquota da applicare al maggior valore delle nuove quote di Banca d’Italia dal 12% al 26%, comportando pertanto un maggior onere per Euro 215 milioni contabilizzato alla voce Imposte & Tasse di Conto economico nel primo semestre 2014. Le nuove quote sono valutate al fair value, definito attraverso un processo valutativo di natura fondamentale di livello 3 che ha confermato un valore contabile allineato ai valori del 31 dicembre 2013, senza quindi determinare impatti valutativi nel primo semestre 2014. Nella valutazione si è tenuto conto del valore a cui è stato eseguito l’Aumento di Capitale, il quale a sua volta riflette gli esiti dell’esercizio valutativo effettuato dal comitato di esperti di alto livello per conto della Banca d’Italia lo scorso novembre 2013, nonché degli esiti di una valutazione basata su modello. Si ricorda che, al fine di facilitare l’equilibrata distribuzione delle quote tra i partecipanti, il nuovo statuto della Banca d’Italia ha posto un limite pari al 3% per la detenzione delle quote nel capitale di Banca d’Italia stessa, stabilendo che non spetteranno diritti di voto né diritti ai dividendi sulle quote eccedenti e che vi sia un periodo di adeguamento (entro il quale procedere all’alienazione delle quote eccedenti) non superiore a 36 mesi durante il quale a tali quote eccedenti non spetta il diritto di voto ma sono riconosciuti i diritti ai dividendi. Sebbene la riforma abbia posto le basi per rimuovere la precedente situazione di immobilizzo, allo stato attuale, non sussiste un impegno al riacquisto o all’intermediazione delle quote eccedenti da parte di Banca d’Italia, né sono ancora state definite le modalità operative e le condizioni di tale eventuale riacquisto. Come già in sede di bilancio al 31 dicembre 2013, gli Amministratori hanno ritenuto che sussistessero anche al 30 giugno 2014 le condizioni per determinare attendibilmente un fair value delle quote. In particolare, il fair value delle quote (corrispondente ad una valutazione del 100% delle quote di Euro 7,5 miliardi) è stato confermato da una valutazione interna, basata su un dividend discount model di lungo periodo rettificata da uno sconto di liquidità idoneo a riflettere una limitata circolazione delle quote. Come ogni valutazione di un titolo non quotato definita attraverso l’utilizzo di modelli e di variabili non osservabili, sussiste un certo livello di incertezza e giudizio professionale. È evidente quindi come l’effettiva creazione, nei prossimi mesi, di scambi sulle quote si qualifichi come un fattore di incertezza nel contesto della determinazione del fair value e della sua sostenibilità nel prossimo futuro. Con riferimento al trattamento regolamentare (effetti sul capitale regolamentare e ratio patrimoniali): • al valore della partecipazione, rivalutato ed iscritto nel bilancio al 30 giugno 2014, si applica una ponderazione pari al 100% (in applicazione dell’articolo 133 “Esposizioni in strumenti di capitale” del CRR); • la rivalutazione transitata a conto economico al 31 dicembre 2013 non è oggetto di filtro. INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 266 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Rischi di mercato Rischio di cambio - Portafoglio di negoziazione di vigilanza Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio In analogia con quanto già descritto in precedenza, il rischio relativo ai tassi di cambio e relativi prodotti derivati presenti nel portafoglio di negoziazione, origina da posizioni assunte dai centri specialistici di detenzione del rischio di mercato del Gruppo entro i limiti e le autonomie assegnati. Il rischio derivante dalla negoziazione in conto proprio di tali strumenti viene gestito con strategie sia direzionali che di relative value attraverso la compravendita diretta di titoli, derivati regolamentati e OTC. Strategie di trading di volatilità sono perseguite utilizzando prodotti opzionali. Per quanto riguarda sia la descrizione dei processi interni di controllo e gestione del rischio che l’illustrazione delle metodologie utilizzate per l’analisi della rischiosità, si rimanda a quanto già esposto nel paragrafo introduttivo riguardo ai modelli interni. L’analisi di sensitività è condotta sull’intero portafoglio della divisione CIB (portafoglio di negoziazione e portafoglio bancario), in quanto racchiude la porzione significativa del portafoglio di negoziazione ed è soggetto alle maggiori variazioni nel corso dell’anno. Sensitivity ai tassi di cambio La sensitivity rispetto al tasso di cambio valuta l’impatto economico risultante dall’apprezzamento e deprezzamento del 1%, 5% e del 10% di ciascuna valuta rispetto a tutte le altre. L’esposizione verso le diverse valute viene anche espressa come “Delta cash equivalent” in euro: questa rappresenta il controvalore in Euro della somma in valuta che esporrebbe allo stesso rischio di cambio derivante dal portafoglio reale. Il Gruppo procede altresì al calcolo della sensitivity rispetto alla volatilità dei tassi di cambio ipotizzando, in particolare, una variazione positiva del 50% o negativa del 30% delle curve o matrici di volatilità. Le tabelle sottostanti mostrano le sensitivity per il portafoglio di negoziazione della divisione CIB. milioni di € Tassi di Cambio EUR USD GBP CHF JPY Tassi di cambio Delta CashEquivalent 73,7 24,1 17,0 5,4 -30% 7,454 -10% - 32,8 3,2 5,4 6,8 4,5 -5% 10,6 0,4 2,2 3,1 1,4 -1% 1,1 0,5 0,3 0,1 0,0 +1% 1,0 0,7 0,2 0,2 0,1 +5% 7,7 8,6 0,7 0,2 0,2 +10% 14,0 22,8 0,1 0,4 0,1 milioni di € +50% -13,315 I principali contributorli alla volatilità del tasso di cambio sono: EUR/USD,EUR/JPY e EUR/GBP. 267 Rischio di cambio - Portafoglio bancario Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio Il rischio di cambio in UniCredit origina sia dalla presenza nel Gruppo di banche che operano in aree valutarie diverse dall’Area Euro, sia da posizioni assunte dai centri specialistici di detenzione del rischio di mercato del Gruppo, entro i limiti e le autonomie assegnati. In questo secondo caso, il rischio di cambio origina da attività in valuta svolta mediante la negoziazione di vari strumenti di mercato e viene costantemente monitorato e misurato utilizzando i modelli interni sviluppati dalle società che compongono il Gruppo. Tali modelli vengono inoltre utilizzati nel calcolo dei requisiti patrimoniali sui rischi di mercato a fronte dell’esposizione a tale tipologia di rischio. Attività di copertura del rischio di cambio Il Gruppo attua una politica di copertura economica sia degli utili che dei dividendi provenienti dalle controllate non appartenenti all’area euro. Nell’implementazione di tali strategie si considerano le condizioni di mercato. La politica di copertura del rischio cambio relativo alla facoltà di rimborso anticipato degli strumenti di capitale AT1 denominati in divisa già iscritti tra le componenti di patrimonio contabile (comunque subordinata alla preventiva autorizzazione del regolatore) prevede il mantenimento di una posizione lunga in divisa. INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 268 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Rischi di mercato Rischio di Credit Spread – Portafoglio di negoziazione di vigilanza Aspetti generali In analogia con quanto già descritto in precedenza, il rischio relativo ai credit spreads e relativi prodotti derivati presenti nel portafoglio di negoziazione origina da posizioni assunte dai centri specialistici di detenzione del rischio di mercato del Gruppo entro i limiti e le autonomie assegnati. Il rischio derivante dalla negoziazione in conto proprio di tali strumenti viene gestito con strategie sia direzionali che di relative value attraverso la compravendita diretta di titoli, derivati regolamentati ed OTC. Processi di gestione e metodi di misurazione del rischio Per quanto riguarda sia la descrizione dei processi interni di controllo e gestione del rischio che l’illustrazione delle metodologie utilizzate per l’analisi della rischiosità, si rimanda a quanto già esposto nel paragrafo introduttivo riguardo ai modelli interni. L’analisi di sensitività è condotta sull’intero portafoglio della divisione CIB (portafoglio di negoziazione e portafoglio bancario), in quanto racchiude la porzione significativa del portafoglio di negoziazione ed è soggetto alle maggiori variazioni nel corso dell’anno. Sensitivity ai Credit Spread Le sensitivity ai credit spread sono calcolate ipotizzando un peggioramento del merito di credito risultante in un movimento parallelo delle curve di credit spread per +1pb/+100pb. Tali sensitivity sono calcolate sia a livello complessivo, ipotizzando un movimento parallelo di tutte le curve di credit spread sia in corrispondenza di specifiche classi di rating e di settori economici. La tabella sottostante mostra le sensitivity per il portafoglio di negoziazione della divisione CIB. milioni di € Totale Rating AAA AA A BBB BB B CCC and NR Settore Non Dev. Sovereigns & Related ABS and MBS Jumbo and Pfandbriefe Financial Services All Corporates -Automotive -Consumer Goods -Pharmaceutical -Industries -Telecommunications -Utilities and Energy Sources -All other Corporates Total Developed Sovereigns 269 +1PB +1PB +1PB +1PB +1 PB INFERIORE DA 6 MESI DA 2 A OLTRE Totale A 6 MESI A 2 ANNI 7 ANNI 7 ANNI 0,1 0,2 0,9 0,2 1,3 - - - - 0,0 0,0 0,0 0,1 0,0 0,0 - - 0,0 0,0 0,0 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 - - - - 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 - - 0,3 0,1 0,2 0,2 0,1 0,1 - - 0,0 0,0 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 - 0,2 0,0 0,1 0,2 0,3 0,0 0,1 0,0 0,1 0,1 0,1 0,0 - - - 0,2 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 - - 0,6 0,1 0,3 0,2 0,1 0,0 - 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 - 0,4 0,0 0,3 0,4 0,3 0,0 0,1 0,0 0,1 0,0 0,1 0,1 - 0,5 +100PB 108,0 - 31,6 - 41,5 13,0 8,5 5,5 - - 19,2 2,7 38,4 28,2 25,5 3,0 8,7 0,5 5,4 6,5 - 1,4 n.d. Stress test Gli Stress test integrano i risultati dell’analisi di sensitività e di VaR nell’ottica di valutare i rischi potenziali in un modo diverso. Lo stress test esegue la valutazione di un portafoglio in riferimento sia a scenari semplici (in cui si ipotizza una variazione in singoli fattori di rischio) sia a scenari complessi (nei quali si prefigurano variazioni simultanee in più fattori di rischio). Qui si riportano la descrizione degli scenari complessi, che integrano la variazione dei fattori di rischio di tasso di interesse, rischio di prezzo, rischio di cambio e rischio di credit spread. Per la descrizione degli scenari semplici, fare riferimento ai paragrafi precedenti. Per quanto attiene agli scenari complessi, all’intero portafoglio di negoziazione di Gruppo sono stati mensilmente applicati diversi scenari i cui risultati vengono di volta in volta comunicati al top management. Scenario “Greece Exit” Lo scenario, introdotto a Giugno 2012 ed aggiornato a Dicembre 2013, ipotizza che la Grecia esca dalla zona EMU senza portare l’eurozona al collasso. Nonostante gli eventi dell’ultimo periodo abbiano ampiamente ridotto la probabilità che tale scenario si realizzi nel breve termine, la Grecia resta in una situazione complessa e la sua uscita dall’EMU non è da considerarsi del tutto improbabile nel medio termine. L’uscita della Grecia dall’EMU impatterebbe negativamente la crescita del PIL nell'eurozona attraverso diversi canali, principalmente legati ai mercati finanziari. La crescente volatilità ed il generalizzato aumento dei premi al rischio renderebbe più complicata la pianificazione degli investimenti. Il credito per l'economia reale sarebbe più costoso a causa dell’aumentare delle difficoltà di finanziamento del sistema bancario (anche a causa di una rinnovata fuga dei depositi e delle tensioni nel mercato interbancario). Questo rafforzerebbe il legame negativo tra rischio sovrano, banche ed economia reale. • Sul fronte obbligazionario, il flight-to-quality si concentrerebbe in particolare sulle obbligazioni tedesche e statunitensi, per i quali ci si aspetta un apprezzamento sullo swap (40/30 bps). • Per quanto riguarda i paesi periferici, gli spread sarebbero sotto pressione. Lo swap spread italiano si allargherebbe di 300pb, raggiungendo area 500pb, mentre per la Spagna l'allargamento sarebbe di 250pb; • I mercati azionari precipiterebbero e, allo stesso tempo, si verificherebbe un deciso aumento della volatilità; • Rispetto ai tassi di cambio, l’euro si svaluterebbe fortemente, in quanto un’uscita della Grecia comprometterebbe la fiducia nella moneta comune. Le perdite più gravi dovrebbero essere nei confronti del dollaro (con un deprezzamento di circa il 30%), che continuerebbe ad essere percepito come valuta di rifugio nel caso di una crescita del disordine nella zona euro. Tuttavia, l’euro perderebbe terreno in misura significativa anche rispetto a yen e franco svizzero. D'altra parte, il deprezzamento dell’euro contro la sterlina dovrebbe essere meno significativo (-20%), in quanto anche l'economia del Regno Unito sarebbe fortemente influenzata dagli sviluppi della EMU. Scenario “Widespread Contagion” In questo scenario, aggiornato nel Dicembre 2013, si assume un'escalation della crisi del debito, con un'elevata pressione su Spagna e Italia. Il recente rafforzamento dell'impegno dei governi nella costruzione di un firewall credibile contro il contagio e l'introduzione da parte della ECB dell'OMT (Outright Monetary Transactions) dovrebbe fornire un cuscinetto contro l'allargamento degli spread. Tuttavia, la volatilità del mercato e la perdurante crisi dei mercati finanziari porterebbe ad un pesante peggioramento delle condizioni economiche a livello europeo. A causa degli importanti collegamenti commerciali tra i paesi dell'eurozona, lo shock finanziario sarebbe amplificato e causerebbe una recessione più profonda. Tale escalation della tensione porterebbe la Spagna a chiedere l'attivazione dell'EFSF/ESM. Le tensioni in Italia richiederebbero una risposta più radicale e sistemica da parte delle autorità europee. Questo dovrebbe prevenire una rottura della zona EMU nei due anni seguenti. Lo shock originato nei mercati finanziari avrebbe un impatto consistente sulla crescita del PIL nella periferia della zona EU. Per quanto riguarda i mercati finanziari questi sono interessati: • sul lato Fixed-Income, dovremmo iniziare a vedere una domanda del tipo flight-to-quality, specialmente per le obbligazioni tedesche e statunitensi. Per questi emittenti il Credit Spread dovrebbe ridursi di circa 20/30 bps. Tutte le altre obbligazioni governative sarebbero sotto pressione a causa del riposizionamento nel rischio di credito, i bond italiani e spagnoli allargherebbero i loro spreads vs bund di circa 200 bps . Un allargamento degli spread si verificherebbe anche per le obbligazioni corporate; lo shift nelle preferenze di rischio di credito porterebbe ad una forte pressione sui bond ad alto rendimento; • i mercati azionari risentirebbero di un discreto calo, accoppiato ad un aumento della volatilità; • la diffusione del contagio su tutta l’eurozona dovrebbe pesare sull’ EUR-USD, sebbene la Fed mantenesse i tassi inalterati. GBP-USD dovrebbe essere meno impattato dell’EUR-USD, mentre l’EUR-GBP ne risentirebbe poiché la sterlina potrebbe essere percepita come una copertura per l’EMU. Nelle CEE, una risposta ad una minor crescita e al deterioramento dei fondamentali economici, ci aspetteremmo che i policy-maker favoriscano la svalutazione di alcune valute locali per favorire la crescita. INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 270 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Rischi di mercato Scenario “Sovereign Debt Tension” In questo scenario, introdotto nel Giugno 2010 ed aggiornato nel Dicembre 2011, si ipotizza l’avvio di un processo di escalation di crisi del debito sovrano. Questo è determinato dal fatto che, mentre la costituzione dell'European Financial Stability Facility e l'iniezione di liquidità da parte della ECB sembrano aver evitato la possibilità di un vero e proprio default, persistono tuttavia le tensioni sui mercato. Tali tensioni potrebbero creare un contesto impegnativo in un tempo in cui diversi paesi europei stanno consolidando le proprie finanze pubbliche. In tale scenario, la crisi del debito sovrano dell’UME avrebbe, allo stesso tempo, effetti a cascata sull’economia USA e la flight-to-quality porterebbe ad una corsa verso i bond su entrambe le sponde dell’Atlantico. In termini delle variabili dei marcati finanziari, questo scenario assume: • credit spread: per i titoli governativi la maggiore avversione al rischio implicherebbe per gli emittenti core un restringimento degli spread rispetto ai tassi swap. I paesi periferici dell’UE sarebbero sottoposti ad una notevole pressione: gli spread dei titoli italiani si allargherebbero ulteriormente, mentre i bond spagnoli sarebbero meno sotto pressione; tutti gli spread di credito, nell'universo dei bond corporate, sarebbero sotto pressione; • un crollo dei mercati azionari mondiali; tale evento si combinerebbe con un aumento delle volatilità dei titoli azionari; • un appiattimento delle curve dei tassi di interesse USD e EUR. Si assume in questo scenario un aumento delle volatilità dei tassi di interesse; • un apprezzamento dell’USD soprattutto nei confronti dell’EUR; deprezzamento delle monete dell’area CEE rispetto all’EUR. Scenario “Emerging Markets Slowdown” Questo scenario è stato introdotto a giugno 2011 e copre gli anni dal 2011 al 2013. L’assunzione base è quella di una crisi proveniente dall’economia reale, più precisamente un pesante rallentamento nella crescita delle economie emergenti che cominci nel 2011 e si intensifichi nel 2012. Questo avrebbe un effetto negativo sul PIL della zona euro, ed in misura minore su quello degli USA, dove il peso della produzione industriale e del commercio estero è minore. Come risultato di un’attività economica ridotta e di un calo nel prezzo del petrolio si otterrebbe un rallentamento dell’inflazione. La combinazione di rallentamento nella crescita del PIL ed inflazione ridotta porterebbe ad un notevole rallentamento nella normalizzazione dei tassi di riferimento delle banche centrali. Dal punto di vista delle variabili macroeconomiche questo scenario ipotizza: • credit spread: un deterioramento per gli spread dei paesi europei minore rispetto allo scenario Sovereign Tensions, a causa di un impatto solo indiretto sugli spread. La crisi si riflette di più sulle compagnie petrolifere fuori dall’indice “iTraxx main”. Anche l’allargamento degli spread per gli indici iTraxx Financial Senior e iTraxx Financial Sub è rilevante; • non ci sono impatti sulla curva dei tassi giapponesi. Quelli sulle curve per USA, EU e UK consistono in un calo che si manterrà all’aumentare degli orizzonti temporali nelle curve. Questo riflette la peggiore prospettiva di crescita e le migliori prospettive sull’inflazione. La curva dei tassi Euribor è tra le tre quella maggiormente impattata, a causa del ripiego verso i Bunds tedeschi da parte di investitori avversi al rischio; • il ribasso del mercato delle azioni accompagnato dalla crescita della volatilità di tutti i suoi titoli; • il deprezzamento dell’euro rispetto a dollaro, yen e franco svizzero (viste come monete rifugio) ed il suo apprezzamento sia verso altre le monete europee che verso la lira turca. Stress Test sul portafoglio di negoziazione Scenario (milioni di euro) 26.06.2014 UniCredit Spa Bank Pekao SA UCBA AG Group UCB AG Group UniCredit Group Total 2014 Sovereign Tensions 1 -11 7 -550 -552 Emerging Market Slowdown 35 -13 11 -675 -643 Grexit -4 1 122 -399 -280 Widespread Contagion 10 1 51 -250 -187 La diminuzione delle perdite condizionali nel Trading Book è guidata da UCBA AG e UniCredit SpA. La diminuzione è principalmente negli scenari Greece Exit e Widespread Contagion. I profitti condizionali in UCBA AG sono prodotti dal perimetro CEE e derivano dalle posizioni in cambi; in UniCredit SpA l’inversione delle perdite potenziali evidenziate a Dicembre in profitti è dovuta alle posizioni corte in PLN nel perimetro ALM che generano un profitto in scenari che prevedono il deprezzamento della valuta. L’effetto complessivo è parzialmente compensato dall’aumento delle perdite in UCB AG principalmente nella Business Line ICT. 271 Rischi di mercato: esposizioni in strumenti di capitale non incluse nel portafoglio di negoziazione Differenziazione delle esposizioni in funzione degli obiettivi perseguiti Le operazioni in strumenti di capitale incluse nel portafoglio bancario del Gruppo perseguono molteplici obiettivi: • istituzionali; • strategici, di norma società sottoposte ad influenza notevole e di supporto allo svolgimento / sviluppo dell’attività bancaria (quali, ad esempio, le interessenze in società finanziarie e assicurative); • d’investimento finanziario, tra cui gli investimenti in titoli di capitale, in quote di fondi comuni d’investimento (O.I.C.R.) e di private equity; • altri, quali, ad esempio, gli investimenti rivenienti da operazioni di ristrutturazione del credito. Descrizione delle tecniche di contabilizzazione e delle metodologie di valutazione utilizzate Partecipazioni Le partecipazioni sono valutate secondo il metodo del patrimonio netto oppure al costo. La partecipazione valutata al patrimonio netto include l’avviamento (al netto di qualsiasi perdita di valore) eventualmente pagato per l’acquisizione. La partecipazione agli utili e alle perdite post-acquisizione delle collegate è rilevata in conto economico alla voce 240. “Utili (Perdite) delle partecipazioni”. I profitti non realizzati sulle transazioni fra il Gruppo e le sue partecipazioni sono eliminati nella stessa percentuale della partecipazione del Gruppo agli utili delle partecipazioni stesse. Anche le perdite non realizzate sono eliminate, a meno che le transazioni effettuate diano evidenza di una perdita di valore delle attività negoziate. INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 272 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Rischi di mercato Attività finanziarie disponibili per la vendita Le attività finanziarie disponibili per la vendita sono inizialmente rilevate alla data di regolamento al fair value, che normalmente corrisponde al costo dell’operazione comprensivo dei costi e ricavi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. Tali attività sono anche successivamente valutate al fair value. Gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni del fair value sono rilevati nella voce 140. “Riserve da valutazione” del patrimonio netto, ad eccezione delle perdite per riduzione di valore (impairment) che sono esposte alla voce 130.b) “Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita” fino a quando l’attività finanziaria non è alienata, momento in cui gli utili e le perdite cumulati sono iscritti nel conto economico alla voce 100.b) “Utili (perdite) da cessione o riacquisto di attività finanziarie disponibili per la vendita”. Le variazioni di fair value rilevate nella voce 140. “Riserve da valutazione” sono esposte anche nel Prospetto della redditività complessiva. Gli strumenti rappresentativi di capitale (titoli azionari) non quotati in un mercato attivo e il cui fair value non può essere determinato in modo attendibile sono valutati al costo. Come sopra citato, qualora vi sia qualche obiettiva evidenza che l’attività abbia subito una riduzione di valore (impairment), la perdita cumulata, che è stata rilevata direttamente nella voce 140. del patrimonio netto “Riserve da valutazione”, viene trasferita a conto economico alla voce 130.b) “Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita”. Per gli strumenti di capitale l’esistenza di perdite durevoli di valore è valutata considerando, oltre ad eventuali difficoltà nel servizio del debito da parte dell’emittente, ulteriori indicatori quali il declino del fair value al di sotto del costo e variazioni avverse nell’ambiente in cui l’impresa opera. Nei casi in cui la riduzione del fair value al di sotto del costo sia superiore al 50% o perduri per oltre 18 mesi, la perdita di valore è ritenuta durevole. Qualora, invece, il declino del fair value dello strumento al di sotto del costo sia inferiore o uguale al 50% ma superiore al 20% oppure perduri da non più di 18 mesi ma da non meno di 9, il Gruppo procede ad analizzare ulteriori indicatori reddituali e di mercato. Qualora i risultati di detta analisi siano tali da mettere in dubbio la possibilità di recuperare l’ammontare originariamente investito, si procede alla rilevazione di una perdita durevole di valore. L’importo trasferito a conto economico è quindi pari alla differenza tra il valore di carico (costo di acquisizione al netto delle eventuali perdite per riduzione di valore già precedentemente rilevate nel conto economico) e il fair value corrente. Le perdite per riduzione di valore di titoli azionari, rilevate a conto economico, non sono successivamente ripristinate con effetto a conto economico ma a patrimonio netto. Attività finanziarie valutate al fair value I titoli di capitale ricompresi nel portafoglio delle attività finanziarie valutate al fair value, così come le attività finanziarie detenute per la negoziazione, sono oggetto di valutazione al fair value con registrazione dei profitti e delle perdite, realizzati e non, a conto economico. In particolare, nel caso del portafoglio delle attività finanziarie valutate al fair value, detti profitti e perdite sono esposti alla voce 110. “Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value”. In questo portafoglio non possono essere contabilizzati degli investimenti in strumenti rappresentativi di capitale per i quali non siano rilevabili prezzi in mercati attivi ed il cui fair value non sia determinabile in modo attendibile. 273 (migliaia di €) C o nsist enz e al 3 0 .0 6 .2 0 14 T ip o lo g ia esp o siz io ni/ valo r i V alo r e d i B ilancio Livello 1 A. Partecipazioni Livello 2 / 3 V alo r e d i mer cat o F air V alue Livello 1 1.863.500 1.994.001 1.491.253 B. Attività finanziarie disponibili per la vendita 664.552 3.240.543 664.552 C. Attività finanziarie valutate al fair value 106.000 400.932 106.000 Livello 2 / 3 X Livello 1 U t ili/ p er d it e r ealiz z at i e imp air ment U t ili Per d it e 1.491.253 142.176 (82.446) 2.824.290 664.552 188.587 (78.484) 400.932 106.000 6.818 (1.198) Plus/ minusvalenz e no n r ealiz z at e e iscr it t e a Plus ( +) M inus ( - ) X X 54.836 (25.861) X X (migliaia di €) C o nsist enz e al 3 1.12 .2 0 13 T ip o lo g ia esp o siz io ni/ valo r i V alo r e d i B ilancio Livello 1 A. Partecipazioni Livello 2 / 3 V alo r e d i mer cat o F air V alue Livello 1 Livello 2 / 3 X Livello 1 U t ili/ p er d it e r ealiz z at i e imp air ment U t ili Per d it e Plus/ minusvalenz e no n r ealiz z at e e iscr it t e a st at o p at r imo niale Plus ( +) 2.046.690 2.416.736 1.591.196 1.591.196 339.408 (129.596) X B. Attività finanziarie disponibili per la vendita 563.512 3.634.821 563.512 3.013.341 563.512 1.741.721 (158.892) 118.153 C. Attività finanziarie valutate al fair value 89.933 443.392 89.933 443.392 89.933 55.195 (25.345) M inus ( - ) X (53.586) X X Le attività finanziarie disponibili per la vendita includono 416 e 621 milioni relativi ad attività valutate al costo, rispettivamente al 30.06.2014 e al 31.12.2013. Il livello 1 corrisponde al valore di mercato. Portafoglio bancario: esposizioni per cassa in strumenti di capitale - valori ponderati (migliaia di €) VALORE PONDERATO 30.06.2014 Metodo IRB - Strumenti di private equity detenuti in forma sufficientemente diversificata - Strumenti di capitale quotati sui mercati regolamentati - Altri strumenti di capitale Metodo Standard 31.12.2013 1.301.083 3.232.729 264.231 240.321 95.717 521.296 941.135 2.471.112 3.265.787 3.347.847 - Strumenti di private equity detenuti in forma sufficientemente diversificata 833.227 747.223 - Strumenti di capitale quotati sui mercati regolamentati 457.109 503.489 1.975.451 2.097.135 - Altri strumenti di capitale INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 274 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Rischi di mercato Rischi di mercato: esposizioni al rischio di tasso di interesse su posizioni non incluse nel portafoglio di negoziazione Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse Il rischio di tasso di interesse consiste nelle variazioni dei tassi di interesse che si riflettono: • sulla formazione del margine di interesse e, conseguentemente, sugli utili della banca (cash flow risk); • sul valore attuale netto delle attività e delle passività, impattando sul valore attuale dei cash flow futuri (fair value risk). Il rischio di tasso di interesse incide su tutte le posizioni di proprietà rivenienti dall’operatività commerciale e dalle scelte di investimento strategiche (banking book). Le fonti principali del rischio di tasso di interesse si possono classificare come segue: • repricing risk: rischio derivante dalle discrepanze temporali in termini di riprezzamento delle attività e passività della banca. Tali discrepanze comportano un rischio legato alla curva dei tassi. Tale rischio è relativo all’esposizione della banca rispetto a variazioni, nell’inclinazione e nella forma, della curva dei tassi d’interesse. Un rischio collegato è il basis risk. Tale rischio deriva dall’imperfetta correlazione nei cambiamenti dei tassi attivi e passivi su differenti strumenti che possono anche presentare caratteristiche di riprezzamento simili; • optional risk: rischio derivante da opzioni implicitamente o esplicitamente presenti nelle posizioni di banking book di Gruppo. Un esempio rilevante sono le opzioni incluse nel portafoglio mutui della banca. La stima delle posizioni per il rischio di tasso di interesse include delle ipotesi per le attività e le passività che non hanno una scadenza ben definita. L’approccio per ciascuna delle tipologie di strumenti varia per i diversi Regional Centre20 appartenenti al Gruppo: • poste a vista e depositi di risparmio: si formulano delle ipotesi di scadenza per la stabilità delle transazioni aventi durata contrattuale indeterminata. Per l'ipotesi di stabilità si prendono in esame diverse variabili: tra le più importanti la volatilità dei volumi, così come la correlazione osservata e percepita tra tassi di mercato e tassi di remunerazione alla clientela. Tali variabili sono oggetto di analisi statistiche e qualitative, al fine di valutare quale profilo di scadenza delle operazioni di copertura meglio replichi ed elimini il potenziale rischio di tasso di interesse derivante dalle poste a vista. La modellizzazione del profilo di scadenza mira a minimizzare la volatilità del margine. Gli approcci variano per Regional Centre, in modo da prendere in considerazione le peculiarità locali: o per l'Italia l'analisi statistica gioca un ruolo dominante. Sulla base di tale analisi i conti non esplicitamente legati a un indice vengono mappati con scadenze fino a 10 anni. Di recente sono stati apportati dei miglioramenti al fine di considerare la diversa segmentazione della clientela in accordo con le direttive di Basilea III, allo stesso modo è stata adottata un’ulteriore classificazione basata sugli importi depositati per meglio individuare le fasce di clientela maggiormente sensibili ad oscillazioni dei tassi di mercato. Tale profilo viene poi rivisto per ogni singolo segmento di clientela in modo tale da considerare implicitamente il rischio di concentrazione, adottando un check di consistenza di liquidità bassato sulla volatilità storica dei conti correnti non indicizzati. L’esposizione risultante dal profilo modellizzato è in gran parte coperto, tenendo conto di una visione qualitativa sula futura evoluzione dei volumi; o per la Polonia, le assunzioni sulla scadenza dei depositi a vista è meno rilevante, poiché il volume è più contenuto, e una quota sostanziale dei conti è indicizzata. L'approccio per le proiezioni di scadenza in Polonia è simile a quello adottato per l’Italia, anche se la durata massima viene fissata più a breve; o le proiezioni delle scadenze in Austria e Germania si discostano dalla pura applicazione del modello statistico. Gli elementi presi in considerazione in aggiunta alle analisi statistiche includono gli effetti di sostituzione con i depositi a termine, le previsioni sull’elasticità del tassi di remunerazione dei conti a vista e la potenziale competizione per la liquidità. La durata massima è anche per questi perimetri fissata a 10 anni, mentre l'approccio si traduce generalmente in proiezioni più conservative, ovvero, la scadenza media proiettata è in genere più breve di quanto previsto dal modello statistico. L'esposizione del profilo di scadenza previsto per queste Paesi è ad ogni modo coperto tramite un portafoglio di replica deciso dal Comitato Rischi competente. 20 In generale, il concetto di Regional Centre è congruente con quello di subholding. I Regional Centre sono Entità Legali incaricate di indirizzare, coordinare, misurare e controllare il rischio di tasso di interesse delle Entità rientranti nel loro perimetro di responsabilità. In tale contesto, un ruolo particolarmente importante è svolto dalla Capogruppo, in qualità di “Supervisory and Overarching Regional Centre”, nella sua funzione di indirizzo, coordinamento e controllo di tutti gli aspetti riguardanti il rischio di tasso di interesse nel banking book per l’intero Gruppo. La Capogruppo inoltre agisce come Regional Centre italiano. 275 • • • mutui residenziali: il modello stima i futuri volumi di rimborso su base continuativa, al fine di limitare il rischio che la banca possa non essere adeguatamente coperta dal rischio di tasso di interesse derivante dall’esposizione in mutui residenziali a tasso fisso. Le ipotesi di rimborso anticipato dei mutui sono basate su dati storici, arricchite da una valutazione qualitativa. La rilevanza e l'approccio per catturare questo fenomeno varia in base al perimetro: o tale fenomeno assume particolare rilevanza dal punto di vista del rischio di tasso di interesse per il portafoglio italiano di mutui a tasso fisso. Il profilo delle scadenze dunque prende in considerazione sia le caratteristiche contrattuali che il tasso atteso di estinzione anticipata; o per la Germania il rischio di rimborso anticipato è rappresentato da un portafoglio di swaption completamente coperto dal rischio; o per Polonia e Austria le ipotesi di estinzione anticipata non hanno alcun impatto significativo sulle stime. Ad esempio il portafoglio di mutui in Polonia è generalmente indicizzato a tasso variabile. Questo fa sì che l’evento di una estinzione anticipata sia meno rilevante al fine della copertura dal puro rischio di tasso. sofferenze: per il perimetro Italia il modello di scadenza si basa sul profilo atteso di recupero, mentre per gli altri regional center nessuna sensitività è assegnata a questa categoria di crediti; equity: questa voce di bilancio non è modellizzata, ovvero, nessun profilo di scadenza è assegnato al Capitale proprio. Limiti e soglie d’allerta sono definiti in termini di VaR (utilizzando la metodologia descritta per il portafoglio di negoziazione, sulla base delle sensitivity alle fluttuazioni dei tassi di interesse, calcolate tenendo conto delle informazioni date dai modelli comportamentali) o Sensitivity, per ogni Banca o Società del Gruppo. L’insieme di metriche è definito a seconda del livello di complessità del business della Società. Ciascuna delle banche o società del Gruppo si assume la responsabilità di gestire l'esposizione al rischio di tasso di interesse entro i limiti specificati. A livello consolidato, tale responsabilità è in capo all’Unità Group Asset Liability Management e alle funzioni del Group Risk Management incaricate della misurazione del rischio di tasso di interesse. La misurazione del rischio di tasso di interesse include: • l’analisi del Margine d’Interesse: tale attività si traduce in un’analisi statica di gap (assumendo cioè che le posizioni rimangano costanti durante il periodo), e una simulazione di impatto sul margine di interesse per l'attuale periodo, prendendo in considerazione le ipotesi di elasticità per le poste a vista. In aggiunta, attraverso un'analisi di simulazione, si valuta l'impatto sul reddito di shock differenti delle curve dei tassi. Gli shock di riferimento per uno scenario di rialzo o di ribasso dei tassi sono shock istantanei e paralleli rispettivamente di + / - 100 bp. Tali scenari standard sono corredati da un’analisi in caso di appiattimento o maggiore pendenza delle curve dei tassi, al fine di valutare l'impatto sul Margine di Interesse Netto di movimenti non paralleli delle curve; • l’analisi del Valore Economico: essa include il calcolo delle misure di duration, sensitivity del valore economico delle poste di bilancio per i diversi punti della curva, così come l'impatto sul valore economico derivante da grandi variazioni dei tassi di mercato, ad esempio in seguito ad uno spostamento parallelo di 200 bp. Il rischio tasso di interesse viene monitorato su base giornaliera in termini di sensitivity del valore economico, per uno shock istantaneo e parallelo di +1 punto base della struttura a termine dei tassi di interesse. Su base mensile sono monitorate la sensitivity del valore economico per uno shock di +200 punti base e la sensitivity del Margine di interesse. La funzione responsabile della gestione del rischio di tasso di interesse verifica su base giornaliera l'utilizzo dei limiti per le esposizioni al rischio tasso di interesse delle principali posizioni. La Tesoreria copre l’esposizione al rischio di tasso di interesse da operazioni commerciali. L’esposizione al rischio di tasso di interesse della Tesoreria è monitorato mediate un insieme di limiti e soglie d’allerta Lo stesso vale per l'esposizione complessiva al rischio tasso dello stato patrimoniale, tenendo conto anche delle posizioni strategiche di investimento della banca, come ad esempio le operazioni non direttamente collegate alla copertura del business commerciale. INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 276 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Rischi di mercato La sensitivity del margine d’interesse – calcolata sulla base delle citate assunzioni e nell’ipotesi di un aumento di 100 punti base dei tassi – ammonta alla fine di giugno 2014 a 275 milioni di euro (-123 milioni in caso di riduzione di 100 punti base). Si precisa che tale misura evidenzia l’effetto delle variazioni dei tassi sul portafoglio oggetto di misurazione, escludendo qualunque ipotesi circa i futuri cambiamenti nella composizione delle attività e passività. La tavola seguente espone gli effetti di uno shock di tasso di interesse, negativo o positivo, con una scomposizione nelle valute principali. Alla fine di Giugno 2014 la sensitivity del valore economico del bilancio a una variazione istantanea e parallela dei tassi di +200 punti base è pari a -1.296 milioni di euro. (milioni di €) Rischio Tasso d'Interesse nel Portafoglio Bancario Valuta +200 bps -200 bps Euro -790 419 Dollaro USA -30 29 Zloty Polacco -59 86 Sterlina inglese -56 36 Franco Svizzero 53 -7 Yen Giapponese 44 -7 Lira Turca -128 140 Rublo Russo -105 115 Altre -225 197 TOT -1.296 1.009 Tali misurazioni sono basate su assunzioni di modellizzazione delle scadenze per poste di bilancio che possono avere (sia ai fini di valutazione del rischio liquidità che di rischio tasso) un profilo atteso di scadenza differente da quello contrattuale, oppure la mancanza di specifici bucket temporali, come le poste a vista e i mutui. La riduzione del valore economico, calcolata secondo le modalità gestionali, si mantiene nel caso di una variazione dei tassi di 200 punti base nei limiti considerati come soglia di attenzione dalle vigenti disposizioni di Vigilanza (20% del patrimonio di vigilanza). Rischio Tasso d'Interesse nel Portafoglio Bancario Valuta [€migliaia] Euro Dollaro USA Zloty Polacco Sterlina inglese Franco Svizzero Yen Giapponese Lira Turca Rublo Russo Altre TOT +1bp fino a 1 mese +1bp da 1 mese a 3 mesi +1bp da 6 mesi a 1 anno +1bp da 1 anno a 3 anni +1bp da 3 anni a 5 anni +1bp da 5 anni a 10 anni +1bp da 10 anni a 20 anni +1bp oltre 20 anni TOT 240 42 -52 9 -31 -15 26 2 45 267 -4 -225 -108 129 197 54 -50 -39 -48 -93 -142 -262 61 -287 -64 182 -31 -28 -129 -701 -1.579 373 114 -49 108 -5 -278 -183 -451 -1.950 -1.975 85 15 -72 4 -1 70 -43 -340 -2.258 613 171 -278 -6 4 4 -411 -222 -190 -315 -887 -200 -138 -2 -21 2 0 -34 -3 -1.283 -118 -356 4 1 0 0 0 1 -2 -470 -3.852 -372 -381 -278 196 222 -674 -545 -1.118 -6.803 Nella tabella sopra è mostrata la sensitivity del valore economico a variazioni dei tassi. In particolare la stima è effettuata in uno scenario di shock paralleli delle curve dei tassi di 1bp. Si fornisce il dettaglio per bucket temporale e per valuta dell’esposizione di gruppo a tale metrica di rischio. Il contributo principale all’ esposizione di Gruppo rimane sulla curva Euro, seguita in ordine di impatto dalla curva Dollaro: l’esposizione verso le due valute spiega più del 50% della sensitivity totale. In termini temporali, il contributo più alto (di segno negativo) è concentrato nel bucket 3Y – 5Y. Tale profilo è spiegato dalla strategia di Gruppo di copertura dell’Equity. 277 INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 278 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Esposizioni in posizioni verso la cartolarizzazione Esposizioni in posizioni verso la cartolarizzazione Nell’ambito delle attività di cartolarizzazione il Gruppo opera sia come “originator” (cedente), sia come “sponsor” (promotore) ed investitore secondo le definizioni previste da Basilea 2 e recepite dalla Circolare 263 della Banca d’Italia “Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche” del 27 dicembre 2006 e successivi aggiornamenti. Il Gruppo come “originator” L’attività del Gruppo come originator prevede la cessione di portafogli di crediti iscritti nello stato patrimoniale a società veicolo costituite nella forma di “società per la cartolarizzazione di crediti” ex lege 130/99 oppure secondo analoghe strutture di diritto estero. La società cessionaria finanzia l’acquisto dei portafogli attraverso l’emissione di titoli differenziati in termini di subordinazione (seniority), retrocedendo al Gruppo l’ammontare incassato. Il rendimento, nonché il rimborso, dei titoli emessi dalla società cessionaria è quindi dipendente, in via principale, dai flussi di cassa del portafoglio oggetto di cessione. A ulteriore garanzia dei sottoscrittori le transazioni possono prevedere particolari forme di supporto creditizio, quali finanziamenti a esigibilità limitata, garanzie finanziarie, lettere di credito, overcollateralisation, ecc. Gli obiettivi per i quali il Gruppo effettua tali transazioni sono in generale i seguenti: • creazione di titoli consegnabili a garanzia di pronti contro termine presso la Banca d’Italia e la Banca Centrale Europea (counterbalancing capacity); • riduzione del costo del funding connesso alla possibilità di emettere titoli dotati di rating superiori e, quindi, ad un tasso inferiore rispetto alle ordinarie emissioni senior; • liberazione del capitale economico/regolamentare attraverso la realizzazione di operazioni che, riducendo il livello di rischio di credito sostenuto, consentono di ridurre i requisiti patrimoniali calcolati in base alle regole vigenti. In particolare, il Gruppo pone in essere sia operazioni di cartolarizzazione tradizionale, che prevedono l’effettiva cessione del portafoglio crediti alla società veicolo, sia operazioni di cartolarizzazione sintetica che prevedono, attraverso la stipula di contratti di credit default swap, garanzie finanziarie o per cassa l’acquisto di protezione su tutto o parte del rischio di credito sottostante al portafoglio crediti. Il ricorso a queste tipologie di operazioni è comunque limitato. In proposito si segnala che l’ammontare di finanziamenti oggetto di cartolarizzazione21, al netto delle operazioni per le quali il Gruppo ha acquistato la totalità delle passività emesse dai veicoli (c.d. auto-cartolarizzazioni), è pari all’1,95% del portafoglio crediti del Gruppo al 30 giugno 2014. Le operazioni di auto-cartolarizzazione, a loro volta, rappresentano il 2,36% del portafoglio crediti. Dal 2008, inoltre, è in essere un programma di emissione di Obbligazioni Bancarie Garantite (OBG) ai sensi della citata legge italiana 130/99, in base al quale sono stati ceduti ad una SPE, appositamente costituita ed inclusa nel gruppo bancario, mutui residenziali ipotecari a garanzia del programma citato. Inoltre che, allo scopo di creare counterbalancing capacity, nel 2012 UniCredit S.p.A. ha avviato un nuovo programma di Obbligazioni Bancarie Garantite (“Nuovo Programma OBG”), non dotato di alcun rating specifico ed avente come sottostante mutui residenziali ipotecari e mutui ipotecari commerciali. La struttura contrattuale e di controllo e le controparti di tale programma ricalcano il programma pre-esistente, ad eccezione dei riferimenti alle Agenzie di Rating e dell’utilizzo di un nuovo Special Purpose Vehicle, UniCredit OBG S.r.L.. Al 30 giugno 2014 risultano emesse complessivamente per i due programmi 31 serie di Obbligazioni Bancarie Garantite per un ammontare complessivo pari a 29.796 milioni, di cui 14.790 milioni ritenuti da UniCredit S.p.A. Si precisa inoltre che, successivamente al riacquisto, 2.499 milioni sono stati posti a garanzia di operazioni di pronti contro termine di raccolta e, conseguentemente, risultano anch’essi esposti alla voce 30 del passivo “Titoli in circolazione”. Al 30 giugno 2014 risultano altresì in circolazione analoghe Obbligazioni Bancarie Garantite ai sensi della legislazione tedesca, austriaca (Pfandbrief) e russa per un valore di bilancio di 31.378.558, di cui 21.740.382 garantite da mutui ipotecari e 9.638.176 garantite da crediti verso il settore pubblico. 21 Ci si riferisce all’ammontare di crediti oggetto di cessione, anche sintetica, ma non cancellati dall’attivo di bilancio. 279 Politiche contabili – Derecognition Secondo IAS 39, derecognition è la cancellazione dallo stato patrimoniale di un’attività finanziaria rilevata precedentemente. Le condizioni per l’integrale cancellazione di un’attività finanziaria sono l’estinzione dei diritti contrattuali, come la loro naturale scadenza, ovvero il trasferimento ad una controparte esterna al Gruppo dei diritti all’incasso dei flussi di cassa derivanti da tale attività. I diritti all’incasso si considerano trasferiti anche qualora vengano mantenuti i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell’attività, ma venga assunto un obbligo a pagare quei flussi a una o più entità e si verifichino tutte e tre le seguenti condizioni (accordo pass-through): • non sussiste l’obbligo da parte del Gruppo a corrispondere importi non incassati dall’attività originaria; • è vietata la vendita o la costituzione in garanzia dell’attività originaria, salvo quando questa è a garanzia della obbligazione a corrispondere flussi finanziari; • il Gruppo è obbligato a trasferire senza alcun ritardo tutti i flussi finanziari che incassa e non ha diritto ad investirli, ad eccezione di investimenti in disponibilità liquide durante il breve periodo tra la data di incasso e quella di versamento, a condizione che vengano riconosciuti anche gli interessi maturati nel periodo. Inoltre, l’eliminazione di un’attività finanziaria è subordinata alla verifica che tutti i rischi e i benefici derivanti dalla titolarità dei diritti siano stati effettivamente trasferiti (true sale). In caso di trasferimento sostanzialmente di tutti i rischi e i benefici si provvede alla cancellazione dell’attività (o gruppo di attività) cedute e si rilevano separatamente i diritti e gli obblighi relativi al trasferimento come attività o passività. Viceversa, in caso di mantenimento dei rischi e benefici, è necessario continuare a rilevare l’attività (o gruppo di attività) cedute. In tal caso occorre rilevare anche una passività corrispondente all’importo ricevuto come corrispettivo per la cessione e registrare successivamente tutti i proventi maturati sull’attività così come tutti gli oneri maturati sulla passività. Le principali operazioni che, in base alle regole anzidette, non consentono di operare la cancellazione integrale di un’attività finanziaria sono le operazioni di cartolarizzazione di crediti, le operazioni di pronti contro termine e le operazioni di prestito titoli. Nel caso delle operazioni di cartolarizzazione tradizionale, il Gruppo mantiene sempre la “prima perdita” sotto forma di titolo junior o di esposizione analoga, fornendo in alcuni casi ulteriori forme di supporto creditizio, come sopra specificato. Tale operatività consente al Gruppo di beneficiare della parte del rendimento del portafoglio crediti ceduto che eccede quanto corrisposto ai sottoscrittori dei titoli “senior” e “mezzanine”. Il mantenimento in capo al Gruppo del rischio di prima perdita e dell’associato rendimento, determina la ritenzione della maggior parte dei rischi e dei rendimenti del portafoglio ceduto. Conseguentemente dette operazioni sono rappresentate in bilancio come operazioni di finanziamento senza procedere né alla rilevazione di utili da cessione né alla cancellazione del portafoglio crediti ceduto. Anche nel caso di operazioni di cartolarizzazione sintetica, il portafoglio crediti a fronte del quale si è acquistata protezione non è oggetto di cancellazione dal bilancio. Si procede, invece, alla rilevazione dei derivati di copertura e delle altre eventuali interessenze acquisite. In questo contesto i derivati di credito, nei quali è previsto che l’emittente effettui dei pagamenti prestabiliti al fine di risarcire l’assicurato di una perdita effettiva subita per inadempienza di un determinato debitore al pagamento dovuto alla scadenza prevista di uno strumento di debito, sono classificati fra le garanzie finanziarie acquistate. Conseguentemente gli effetti di mitigazione del rischio di credito, associati all'acquisto di protezione, sono considerati nell'ambito della valutazione dei crediti sottostanti. Eventuali premi pagati per l'acquisto di protezione sono classificati fra le altre attività ed oggetto di ammortamento a conto economico lungo la vita del contratto. Le eventuali interessenze acquistate sono attività finanziarie classificate in uno dei portafogli previsti dal principio contabile internazionale applicabile, in funzione delle caratteristiche contrattuali e dell'intento per il quale sono acquisite. Tali attività sono quindi oggetto di valutazione in funzione del portafoglio di appartenenza, sulla base della performance del portafoglio sottostante e tenendo conto del tranching delle stesse. I contratti di supporto di credito (c.d. credit enhancement), in aggiunta alle tranches più subordinate di ogni cartolarizzazione, possono essere costituiti anche da prestiti subordinati o prezzi di acquisto differito (deferred purchase price – DPP). Il valore di tali strumenti, in caso di cartolarizzazioni tradizionali, è esposto in diminuzione del valore delle passività associate ad attività cedute ma non cancellate dal bilancio, mentre in caso di cartolarizzazioni sintetiche, i contratti di supporto di credito sono rilevati fra le attività finanziarie e valutati coerentemente al portafoglio di appartenenza. INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 280 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Esposizioni in posizioni verso la cartolarizzazione Fino al 31 dicembre 2013, eccezione a queste regole generali era costituita dalle operazioni per le quali il Gruppo, pur mantenendo la maggior parte dei rischi e rendimenti del portafoglio sottostante, aveva proceduto alla cancellazione dal bilancio poiché antecedenti all’1 gennaio 2002. Infatti, in sede di prima applicazione dei principi contabili internazionali (IAS/IFRS), si era, per le stesse, utilizzata la facoltà del principio contabile IFRS 1 che consente di non reiscrivere le attività cedute antecedentemente all’1 gennaio 2004, indipendentemente dalla misura di rischi e rendimenti mantenuti. Dall’1 gennaio 2014, tuttavia, l’entrata in vigore del principio contabile IFRS 10 “Bilancio consolidato” ha comportato il consolidamento delle transazioni alle quali si applicava in precedenza la facoltà di non reiscrizione sopra descritta, costituite dalle cartolarizzazioni “Trevi Finance”, “Trevi Finance 2”, “Trevi Finance 3” ed “Entasi”. Le esposizioni verso queste operazioni al 30 giugno 2014 sono state quindi ricomprese nella voce “Non cancellate dal bilancio” della successiva informativa quantitativa, provvedendo coerentemente alla riesposizione del periodo di confronto per permetterne la comparabilità. Nelle tabelle sottostanti sono riportate le operazioni di cartolarizzazione sia tradizionali che sintetiche e, separatamente, le auto-cartolarizzazioni originate da società del Gruppo in essere al 30 giugno 2014. CEDENTE DELLE ATTIVITA' CARTOLARIZZATE: UniCredit S.p.A. NOME CARTOLARIZZAZIONE: Tipologia di operazione: Cedente delle attività cartolarizzate: Sponsor: Emittente: Obiettivi dell'operazione: Tipologia delle attività cartolarizzate: Qualità delle attività cartolarizzate: Data del closing: DANUBIO Tradizionale UniCredit S.p.A. Credito Fondiario S.p.A. Danubio S.r.l. Deleveraging del portafoglio ceduto da parte del cedente Crediti al consumo e prestiti personali Sofferenze 11/04/2014 Valore nominale del portafoglio: 932.941.760 € Garanzie rilasciate dalla banca: - Garanzie rilasciate da terzi: - Linee di Credito rilasciate dalla banca: - Linee di Credito rilasciate da terzi: - Altre forme di Credit Enhancements: - ORIGINATOR: UniCredit S.p.A. NOME CARTOLARIZZAZIONE: Tipologia di operazione: Originator: Emittente: Obiettivi dell'operazione: Tipologia delle attività cartolarizzate: Qualità delle attività cartolarizzate: Data del closing: CONSUMER TWO Tradizionale UniCredit S.p.A. Consumer TWO S.r.l. Funding / Counterbalancing capacity Prestiti personali In bonis 25/11/2013 Valore nominale del portafoglio: 1.234.022.049 € Garanzie rilasciate dalla banca: - Garanzie rilasciate da terzi: - Linee di Credito rilasciate dalla banca: - Linee di Credito rilasciate da terzi: Altre forme di Credit Enhancements: 281 UniCredit S.p.A. ha erogato alla società veicolo due mutui ad esigibilità limitata dell'importo di 24,68 milioni di euro e di 5 milioni di euro. ORIGINATOR: UniCredit S.p.A. NOME CARTOLARIZZAZIONE: Tipologia di operazione: Originator: Emittente: Obiettivi dell'operazione: Tipologia delle attività cartolarizzate: Qualità delle attività cartolarizzate: Data del closing: LARGE CORPORATE ONE Tradizionale UniCredit S.p.A. Large Corporate ONE S.r.l. Funding / Counterbalancing capacity Portafoglio finanziamenti imprese In bonis 13/08/2013 Valore nominale del portafoglio: 278.606.012 € Garanzie rilasciate dalla banca: Senior Notes Guarantee Valore Iniziale € 304.000.000 Garanzie rilasciate da terzi: Linee di Credito rilasciate dalla banca: Interest Shortfall Facility € 15.000.000 Linee di Credito rilasciate da terzi: - Altre forme di Credit Enhancements: - ORIGINATOR: UniCredit S.p.A. NOME CARTOLARIZZAZIONE: Tipologia di operazione: Originator: Emittente: Obiettivi dell'operazione: Tipologia delle attività cartolarizzate: Qualità delle attività cartolarizzate: Data del closing: Valore nominale del portafoglio: Garanzie rilasciate dalla banca: Garanzie rilasciate da terzi: U-Propeller 2013-1 Tranche Covered UniCredit S.p.A. U-Propeller 2013 S.A. Liberazione Capitale Regolamentare e trasferimento del rischio di credito crediti verso project financing del settore energie rinnovabili in bonis 27/12/2013 916.000.000 € cash collateral Mariner Investment Group LLC Linee di Credito rilasciate dalla banca: - Linee di Credito rilasciate da terzi: - Altre forme di Credit Enhancements: - ORIGINATOR: UniCredit S.p.A. NOME CARTOLARIZZAZIONE: FEDERASCOMFIDI Tipologia di operazione: Tranched Cover Originator: UniCredit S.p.A. Emittente: Obiettivi dell'operazione: Tipologia delle attività cartolarizzate: Qualità delle attività cartolarizzate: Data del closing: Valore nominale del portafoglio: Garanzie rilasciate dalla banca: Garanzie rilasciate da terzi: UniCredit S.p.A. Copertura Rischio di Credito Crediti a scadenza verso clientela Small and Medium Enterprises , garantita in fase di erogazione da Confidi in bonis 25/03/2013 64.235.679 € Garanzia finanziaria a copertura della tranche junior sotto forma di pegno su conto corrente vincolato; garanzia finanziaria a copertura della tranche mezzanine sotto forma di garanzia personale. Linee di Credito rilasciate dalla banca: - Linee di Credito rilasciate da terzi: - Altre forme di Credit Enhancements: - INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 282 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Esposizioni in posizioni verso la cartolarizzazione ORIGINATOR: UniCredit S.p.A. NOME CARTOLARIZZAZIONE: FEDERCONFIDI Tipologia di operazione: Tranche Covered Originator: Obiettivi dell'operazione: Liberazione Capitale Regolamentare e trasferimento del rischio di credito UniCredit S.p.A. Tipologia delle attività cartolarizzate: Crediti a scadenza verso clientela Small and Medium Enterprises, in prevalenza chirografari Qualità delle attività cartolarizzate: in bonis Data del closing: 25/03/2013 62.470.203 € Valore nominale del portafoglio: Garanzie rilasciate dalla banca: - Garanzie rilasciate da terzi: cash collateral Federconfidi ed IGI - personal collateral EIF Linee di Credito rilasciate dalla banca: - Linee di Credito rilasciate da terzi: - Altre forme di Credit Enhancements: - ORIGINATOR: UniCredit S.p.A. (ex UniCredit Fam ily Financing Bank S.p.A.) NOME CARTOLARIZZAZIONE: Cordusio RMBS UCFin - SERIE 2006 (ex Cordusio RMBS 3 UBCasa 1) Tradizionale Tipologia di operazione: Originator: UniCredit Banca per la Casa S.p.A. Obiettivi dell'operazione: Funding / Counterbalancing capacity Tipologia delle attività cartolarizzate: Portafoglio mutui ipotecari residenziali Qualità delle attività cartolarizzate: In bonis 16/11/2006 Data del closing: Valore nominale del portafoglio: 2.495.969.425 € Garanzie rilasciate dalla banca: - Garanzie rilasciate da terzi: - Linee di Credito rilasciate dalla banca: - Linee di Credito rilasciate da terzi: - Altre forme di Credit Enhancements: UniCredit S.p.A. ha erogato alla Società Veicolo un mutuo ad esigibiltà limitata dell’importo di 14,976 milioni di euro che a fine esercizio risulta interamente rimborsato. ORIGINATOR: UniCredit S.p.A. (ex UniCredit Fam ily Financing Bank S.p.A., ex UniCredit Banca S.p.A.) NOME CARTOLARIZZAZIONE: Tipologia di operazione: Originator: Cordusio RMBS Securitisation - Serie 2007 Cordusio RMBS Securitisation - Serie 2006 (ex Cordusio RMBS 2) Tradizionale Tradizionale Cordusio RMBS Tradizionale UniCredit Banca S.p.A. UniCredit Banca S.p.A. UniCredit Banca S.p.A. Obiettivi dell'operazione: Funding / Counterbalancing capacity Funding / Counterbalancing capacity Funding / Counterbalancing capacity Tipologia delle attività cartolarizzate: Mutui ipotecari su immobili residenziali Mutui ipotecari su immobili residenziali Mutui ipotecari su immobili residenziali Qualità delle attività cartolarizzate: In bonis In bonis Data del closing: Valore nominale del portafoglio: 22/05/2007 06/07/2006 05/05/2005 3.908.102.838 € 2.544.388.351 € 2.990.089.151 € Garanzie rilasciate dalla banca: - - - Garanzie rilasciate da terzi: - - - Linee di Credito rilasciate dalla banca: - - Linee di Credito rilasciate da terzi: - - - UniCredit S.p.A. ha erogato alla Società Veicolo un mutuo ad esigibiltà limitata dell’importo di 6,253 milioni di euro che a fine esercizio risulta interamente rimborsato. UniCredit S.p.A. ha erogato alla Società Veicolo un mutuo ad esigibiltà limitata dell’importo di 6,361 milioni di euro che a fine esercizio risulta interamente rimborsato. UniCredit S.p.A. ha erogato alla Società Veicolo un mutuo ad esigibiltà limitata dell’importo di 6,127 milioni di euro che a fine esercizio risulta interamente rimborsato. Altre forme di Credit Enhancements: In bonis - ORIGINATOR: UniCredit S.p.A. (ex UniCredit Fam ily Financing Bank S.p.A., ex Banca di Rom a S.p.A.) NOME CARTOLARIZZAZIONE: Tipologia di operazione: Originator: CAPITAL MORTGAGE 2007 - 1 Tradizionale Banca di Roma S.p.A. Obiettivi dell'operazione: Funding / Counterbalancing capacity Tipologia delle attività cartolarizzate: Mutui ipotecari su immobili residenziali Qualità delle attività cartolarizzate: In bonis 14/05/2007 Data del closing: Valore nominale del portafoglio: 2.183.087.875 € Garanzie rilasciate dalla banca: - Garanzie rilasciate da terzi: - Linee di Credito rilasciate dalla banca: - Linee di Credito rilasciate da terzi: Altre forme di Credit Enhancements: 283 UniCredit S.p.A. ha erogato alla Società Veicolo un mutuo ad esigibilità limitata (con funzione di Equity) di 37,19 milioni di euro. ORIGINATOR: UniCredit S.p.A. (ex UniCredit Fam ily Financing Bank S.p.A., ex FinecoBank S.p.A.) NOME CARTOLARIZZAZIONE: F-E Mortgages 2005 Tipologia di operazione: Originator: F-E Mortgages Series 1-2003 Heliconus Tradizionale Tradizionale Tradizionale FinecoBank S.p.A. Fin-eco Banca ICQ S.p.A. Fin-eco Banca ICQ S.p.A. Obiettivi dell'operazione: Funding / Counterbalancing capacity Funding / Counterbalancing capacity Funding / Counterbalancing capacity Tipologia delle attività cartolarizzate: Mutui ipotecari su immobili residenziali Mutui ipotecari su immobili residenziali Mutui ipotecari In bonis In bonis Qualità delle attività cartolarizzate: In bonis Data del closing: Valore nominale del portafoglio: 06/04/2005 27/11/2003 08/11/2002 1.028.683.779 € 748.630.649 € 408.790.215 € Garanzie rilasciate dalla banca: - - - Garanzie rilasciate da terzi: - - - Linee di Credito rilasciate dalla banca: - Linee di Credito rilasciate da terzi: Altre forme di Credit Enhancements: la linea di credito rilasciata per 20 milioni di euro da UniCredit La linea di credito rilasciata per 10,220 milioni di euro da S.p.A., congiuntamente a Royal Bank of Scotland Plc, è stata UniCredit S.p.A. è stata estinta. estinta. - UniCredit S.p.A. ha erogato alla Società Veicolo un mutuo ad esigibilità limitata (con funzione di Equity) di 15,431 milioni di euro che a fine esercizio risulta rimborsato in quota capitale per 8,763 milioni di euro. - - ORIGINATOR: UniCredit S.p.A. (ex Capitalia S.p.A., ex Banca di Rom a S.p.A.) NOME CARTOLARIZZAZIONE: Tipologia di operazione: Originator: TREVI FINANCE TREVI FINANCE 2 Tradizionale Banca di Roma S.p.A Tradizionale Banca di Roma S.p.A. 89%, Mediocredito di Roma S.p.A. 11% Obiettivi dell'operazione: Tipologia delle attività cartolarizzate: Qualità delle attività cartolarizzate: Funding Funding crediti ordinari - mutui fondiari crediti ordinari - mutui fondiari non performing Data del closing: Valore nominale del portafoglio: Garanzie rilasciate dalla banca: Garanzie rilasciate da terzi: credito finalizzato non performing 21/07/1999 2.689.000.000 € credito finalizzato 20/04/2000 94.000.000 € Rimborso titoli mezzanine C1 e C2 in circolazione - 2.425.000.000 € 98.000.000 € Rimborso titoli mezzanine in circolazione Linee di Credito rilasciate dalla banca: - - Linee di Credito rilasciate da terzi: - - Altre forme di Credit Enhancements: - - ORIGINATOR: UniCredit S.p.A. (ex Capitalia S.p.A., ex Banca di Rom a S.p.A.) NOME CARTOLARIZZAZIONE: Tipologia di operazione: Originator: TREVI FINANCE 3 ENTASI Tradizionale Banca di Roma S.p.A. 92,2%, Mediocredito Centrale S.p.A. 5,2% Leasing Roma S.p.A. 2,6% Tradizionale Banca di Roma S.p.A Obiettivi dell'operazione: Tipologia delle attività cartolarizzate: Qualità delle attività cartolarizzate: Funding Funding crediti ordinari - mutui fondiari Collateralised bond obligation non performing Data del closing: credito finalizzato titoli di Trevi Finance 3 classi C1 e C2 102.000.000 € 25/05/2001 2.745.000.000 € 28/06/2001 Garanzie rilasciate da terzi: - 320.000.000 € Impegno da parte di UniCredit S.p.A. (ex Capitalia S.p.A), in caso di eventi che diano diritto al rimborso anticipato dei titoili emessi, al riacquisto delle notes di Trevi Finance 3 a condizioni tali da permettere il rimborso dei titoli Entasi. Analogo impegno sussiste in caso di esercizio dell'opzione - Linee di Credito rilasciate dalla banca: - - Linee di Credito rilasciate da terzi: - - Altre forme di Credit Enhancements: - - Valore nominale del portafoglio: Garanzie rilasciate dalla banca: Rimborso titoli mezzanine in circolazione Come indicato in tabella, le attività sottostanti della cartolarizzazione Entasi sono i titoli classe C1 e C2 della cartolarizzazione Trevi Finance 3. I sottostanti di quest’ultima, così come quelli di Trevi Finance e Trevi Finance 2, sono costituiti da attività deteriorate cancellate dai bilanci degli originator poiché, in sede di prima applicazione dei principi contabili internazionali (IAS/IFRS), si era utilizzata la facoltà del principio contabile IFRS 1 che consente di non reiscrivere le attività cedute antecedentemente all’1 gennaio 2004, indipendentemente dalla misura di rischi e rendimenti mantenuti. Dall’1 gennaio 2014, tuttavia, l’entrata in vigore del principio contabile IFRS 10 “Bilancio consolidato” ha comportato il consolidamento delle citate transazioni alle quali si applicava in precedenza la facoltà di non reiscrizione sopra descritta. INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI 284 AL 30 GIUGNO 2014 >> INFORMATIVA DA PARTE DEGLI ENTI Esposizioni in posizioni verso la cartolarizzazione ORIGINATOR: UniCredit S.p.A. (ex Capitalia S.p.A., ex Banca di Rom a S.p.A.) NOME CARTOLARIZZAZIONE: Tipologia di operazione: Originator: Obiettivi dell'operazione: Tipologia delle attività cartolarizzate: Qualità delle attività cartolarizzate: Data del closing: CAESAR FINANCE Tradizionale Banca di Roma S.p.A Funding Collateralised bond obligation in bonis 5/11/1999 Valore nominale del portafoglio: 360.329.000 € Garanzie rilasciate dalla banca: - Garanzie rilasciate da terzi: - Linee di Credito rilasciate dalla banca: - Linee di Credito rilasciate da terzi: - Altre forme di Credit Enhancements: - ORIGINATOR: Trevi Finance S.p.A., Trevi Finance n.2 S.p.A., Trevi Finance n.3 S.r.L. NOME CARTOLARIZZAZIONE: Tipologia di operazione: Originator: Emittente: Obiettivi dell'operazione: Tipologia delle attività cartolarizzate: Qualità delle attività cartolarizzate: Data del closing: AURORA 1 Tradizionale Trevi Finance S.p.A., Trevi Finance n.2 S.p.A., Trevi Finance n.3 S.r.L. Aurora SPV S.r.L. Funding crediti ordinari - mutui fondiari Sofferenze 25/03/2013 Valore nominale del portafoglio: 716.531.408 € Garanzie rilasciate dalla banca: - Garanzie rilasciate da terzi: - Linee di Credito rilasciate dalla banca: - Linee di Credito rilasciate da terzi: - Altre forme di Credit Enhancements: - ORIGINATOR: UniCredit Credit Managem ent Bank S.p.A. NOME CARTOLARIZZAZIONE: AURORA 2 Tipologia di operazione: Tradizionale Originator: Emittente: Obiettivi dell'operazione: Tipologia delle attività cartolarizzate: Qualità delle attività cartolarizzate: Data del closing: UniCredit Credit Management Bank S.p.A. Aurora SPV S.r.L. Funding crediti ordinari - mutui - finanziamenti Sofferenze 19/12/2013 Valore nominale del portafoglio: 699.393.888 € Garanzie rilasciate dalla banca: - Garanzie rilasciate da terzi: - Linee di Credito rilasciate dalla banca: - Linee di Credito rilasciate da terzi: - Altre forme di Credit Enhancements: - 285 ORIGINATOR: UniCredit Leasing S.p.A (ex LOCAT S.p.A.) NOM