la pelosetta

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la pelosetta
Anno Quinto numero QuarantaTre | Aprile Duemilaquattordici | Euro Tre
What else?
Il mensile più letto della città
Storia di Copertina
LA PELOSETTA
Pagina 8
CINEMA
300 - L’ALBA DI UN IMPERO
PAGINA 28
MUSICA
R.E.M. - I SOGNATORI DI ATHENS
PAGINA 30
ECONOMIA
I RENDIMENTI NON SALGONO
PAGINA 22
300 CUCINE SOTTOCOSTO DA 3000 EURO
220 CAMERE SOTTOCOSTO DA 1900 EURO
250 SOGGIORNI PIU’ DIVANI DA 800 EURO
140 CAMERETTE SOTTOCOSTO DA 900 EURO
Via Pietro Nenni, 51 24050 | CALCINATE (Bg) | tel 035 844930
www.arredamentiriuniti.net
aperto tutti i giorni 9.00 - 12.30 / 14.00 - 19.30 | Chiuso Domenica e Lunedì | Mercoledì aperto fino alle 22.00
via S. Alessandro, 26/a - Bergamo
035. 319380 - www.gionchilie.it
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STA PER ARRIVARE
L’ESTATE
L’Editoriale
Sta per arrivare l’estate, solo pochi mesi e potrò
stare sdraiato al sole in compagnia dei miei padroni,
giocare nei prati e godermi la bella stagione!
Molti cani però non sono fortunati come me, per
poter andare in vacanza “senza pensieri” i loro
padroni preferiscono abbandonarli sulle strade
(tradendo la loro fiducia e il loro incomparabile
affetto) piuttosto che portarli con sé o affidarli a
qualcuno di competente che si possa occupare di loro
per qualche giorno.
Come potete lasciarci a noi stessi dopo tutto l’amore
e le attenzioni che vi diamo senza chiedere nulla in
cambio? Bisogna fermare questa pessima abitudine
che ogni anno di più va consolidandosi; oltre a essere
un reato perseguibile per legge, ci ferisce e ci lascia
nel degrado di una vita di randagismo, malattie e
rischi per la nostra vita.
Anche noi abbiamo il diritto di vivere una vita sana
e felice!
Sono più di 100.000 gli animali che ogni anno
vengono abbandonati in seguito alle vacanze estive,
perché nonostante gli appelli delle associazioni in
nostra difesa, questo fenomeno incivile continua a
ripetersi?
Arturo
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Editore
Editrice BergamoUp srl
Direttore Responsabile ed Editoriale
Renata Sortino
Redazione
Chiara De Troia
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Chiara De Troia
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Hanno Collaborato:
Vip International, Giorgio Arfaras, Andrea Lodetti, Massimo Buttinoni, Samuele Sortino, Nalla Ciombioni, Alice Cerea, Monica D’intino,
Graziano Lanza, Cristiana Ghione, Maurizio Lorenzi, Mr. Pink, Marco Chiari.
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SOMMARIO
APRILE DUEMILAQUATTORDICI
PUBBLIREDAZIONALI
LA PELOSETTA 8
CARIMATI
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OLTRE IL BAGNO 14
TREVIGLIO28
RUBRICHE............21
EVENT..................85
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REDAZIONALE
L
STORIA DI COPERT IN A
LA PELOSETTA
a Pelosetta è il ristorante perfetto, ideale per tutte le occasioni.
Sarà perchè rispecchia perfettamente la personalità dei proprietari Giampietro e Katia Cidali, sarà
perchè l’ambiente raffinato e di design ti avvolge mettendoti subito a tuo agio, sarà perchè si mangia
divinamente tutto, dal pesce alla pizza, passando dalla carne e finendo con i dolci. Sarà quel sarà,
ma La Peloseta risulta essere la scelta azzecata, sempre, da 19 anni una garanzia (l’anniversario cade
proprio questo mese).
Nel cuore di Pedrengo un gioiello di design e buona cucina, condito (è proprio il caso di dirlo), dalla professionalità dello
staff, “ La Pelosetta, Ristorante Pizzeria” vanta un’esperienza decennale a servizio dei clienti che vengono accolti con un’
inesauribile passione, e serviti con pietanze prelibate dalle note sarde.
Un ristorante-pizzeria creato per soddisfare ogni desiderio culinario, dove il gusto e tradizione si fondono per esaltare i
sapori e i profumi tipici della cucina mediterranea e naturalmente quella tipica sarda. Un mix vincente, che ha puntato sulle
materie prime di alta qualità, abbinate con la tradizione offrendo il giusto equilibrio tra qualità e prezzo.
La proposta della cucina è ispirata chiaramente ai profumi del mare della sardegna che la fanno da padrona in menù, tra i
primi per esempio emergono i “Paccheri delizia di mare”, un piatto che profuma di bontà alla sola vista.
Anche la tradizionale scelta della carne vanta una selezione particolare, come il maialino al forno con mirto, piatto tipico
della tradizione sarda che alla Pelosetta viene cucinato decisamente ad hoc.
Il reparto pizzeria merita una nota di merito, data l’ampissima scelta dalle 60 pizze presenti in menù, con la possibilità di
scegliere anche la tipologia dell’impasto: da quello tradizionale, a quello glutin - free per i ciliaci, passando da quelli biologici
al farro o Kamut.
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Tutte le pietanze potranno essere accompagnati dai migliori vini presenti nel mercato, infatti La Pelosetta ha oltre 100
etichette presenti in enoteca tra fermi e champagne, e se siete amanti delle birre troverete anche una vastissima scelta tra
bionde, rosse, doppie e triple malti.
Il momento dedicato al dessert è decisamente catartico: una variegatissima offerta tra torte, pasticceria, creme, gelati e dolcetti tipicamente sardi e non, da far impallidire i forni più forniti, tutti freschi di giornata.​
Ogni lunedì del mese di aprile si rinnova l’appuntamento con la musica dello showman Antonio Castro, che ha fatto entusiasmare i clienti della Pelosetta e che torna quindi a grande rishiesta.
Potrete gustare la vostra cena con un romantico sottofondo musicale (senza alcuna maggiorazione) per poi, una volta finito,
scatenarvi in una divertente serata a ritmo di buona musica rigorosamente dal vivo.
Non esistono scuse, La Pelosetta è la scelta perfetta, sempre.
Di Renata Sortino, photo by Sergio Lombi
LA PELOSETTA
Ristorante Pizzeria
TEL. 035 661480
[email protected]
VIA FRIZZONI, 6 24066 PEDRENGO
WWW.RISTORANTELAPELOSETTA.IT
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REDAZIONALE
CARIMATI
DAL 1919 ARREDAMENTI SU MISURA DI QUALITA’ E STILE
L
A STORIA, TUTTO INIZIO’ CON I BAR
CARIMATI inizia nel 1919 il proprio percorso lavorativo con l’arredamento su misura per i bar, una zona
fertile quella della bergamasca per quanto riguarda questo settore, con molte aziende che lavorando bene,
avevano contribuito nel rendere la terra orobica un punto di riferimento per l’arredamento d’ interni.
CARIMATI si consolida come marchio leader incontrastato per l’arredamento dei locali pubblici, e raggiunge il suo apice a cavallo tra gli anni ‘70 e ‘80.
Nel 2006 la società MVM S.r.l rileva il marchio, il cuore e il know-how di CARIMATI, proseguendo con gli stessi standard
qualitativi l’operato dell’azienda madre, preservando e tutelando un marchio punto di riferimento nell’arredamento di bar,
ma non solo, anche per pasticcerie, gelaterie, ristoranti, alberghi, hotel, negozi, discoteche, night club, sale cinema, teatri,
banche e altro ancora.
MVM S.r.l è formata da un gruppo di imprenditori del settore che hanno sempre ammirato e stimato la grande forza e l’egidia del marchio CARIMATI, per questo lo ristruttura per crearne, a distanza di 90 anni, un’eccellenza unica nel suo settore,
abbinando alla tradizione l’innovazione delle più moderne tecnologie e la ricerca di materiali competitivi.
L’AZIENDA OGGI
CARIMATI - MVM S.r.l da agosto ha lasciato la sede di Lallio, per trasferirsi in una location nuova a Sconzorosciate (BG)
in via XXV aprile 21, un capannone di 5000 mq di design, dove il cuore dell’azienda è costituito dall’immenso laboratorio
- falegnameria che vede nascere i progetti destinati per ogni parte del mondo.
Capitanata da Giuseppe Tirloni, Alessandra Malvestiti, e dal direttore commerciale Dragan Jurisic, CARIMATI è un’azien-
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da giovane e in continua espansione e crescita, in totale controtendenza rispetto all’attuale situazione economica italiana,
dato che dal 2010 ha raddoppiato il fatturato acquisendo lavori in ogni dove, con una prevalenza significativa per la Svizzera.
Uno staff affiatato che consta di 33 collaboratori, tra operai, impiegati, commerciali e architetti che condividono la passione
per l’arte della falegnameria, che ha portato CARIMATI ad avere un costante miglioramento raggiungendo l’obiettivo di
standard qualitativi sempre crescenti, sia di gestione che di prodotto.
Tenendo sempre presente un dogma, che alla base di ogni cosa c’è il cliente, attorno al quale ruota tutta l’attività dell’ azienda.
IL CLIENTE
Nella sua storia CARIMATI ha arredato ambienti diversissimi, subendo negli anni una continua evoluzione per adeguarsi a
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un mercato sempre in fermento, quindi al business degli arredi da bar si sono affiancati realizzazioni particolari come arredi
per barche e farmacie, navi, alberghi, ma anche cabine ristorante per treni, e anche interi mobìli per abitazioni private. Il
comune denominatore in 90 anni di storia sono state qualità e prestigio, caratteristiche che si possono ammirare e tastare
dal vivo andando per esempio in Svizzera, piccolo feudo Carimati, partendo dal Casinò, passando per il NYX Club, soggiornando al Novotel Lugano Paradiso, o rilassandosi per un drink al The Bank, avrete a che fare sempre con realizzazioni
CARIMATI.
Ma anche a Bergamo possiamo trovare esempi che testimoniano la qualità della azienda leader negli arredamenti su misura,
per sempio l’Hotel Petronilla, o l’ Eight Wok, o l’ultima creatura ovvero FROM IT in viale Papa Giovanni XXIII, 32 che
rappresenta appieno lo stile e la qualità che CARIMATI trasmette nel suo operato. Un ambiente vivace e accogliente che
sarà lo scenario delle vostre pause preferite per assapporare deliziose focacce e prelibati manicaretti.
CARIMATI: CONSULENTI A 360°
L’azienda gestisce tutte le fasi di un progetto di arredamento d’interni completo, garantendo qualità e stile coerentemente
con la filosofia di CARIMATI, proponendo ai clienti soluzioni originali, grazie alla collaborazione con i più rinomati nomi
del design e dell’architettura.
CARIMATI si occupa di tutte le fasi del progetto:
-individuazione delle soluzioni più idonee studiate sugli spazi da arredare
-studio di fattibilità
-progettazione e produzione interna degli arredamenti
-consegna, installazione e posa in opera
Ma non solo, è in grado di affiancare il cliente offrendogli una consulenza anche per tutti quei servizi che riguardano i lavori
di iniziazione di un mestiere, come per esempio la coordianzione d’immagine della attività.
Questo grazie all’ufficio grafica e marketig, che garantisce un’ assistenza continuitiva al cliente che si unisce alla progettazione e realizzazione dell’arredamento, apportando quell’elemento in più che solo CARIMATI sa valorizzare e rendere unico.
Ogni azienda ha la sua immagine vincente da creare e grazie a Carimati tutto questo diventa possibile con un arredo studiato
nei minimi particolori e sulla pelle del cliente, che sappia anche esprimere personalità e grande stile attraverso una comunicazione grafica coordinata e mirata.
Da oggi anche questo è un servizio CARIMATI, come sempre, di qualità.
Di Renata Sortino, photo by Sergio Lombi
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ARREDAMENTI CARIMATI
MVM srl
VIA XXV APRILE, 21 - 24020 SCANZOROSCIATE
(BG)
TEL. 035 200055
[email protected]
WWW.CARIMATI.IT
CARIMATI
ARREDAMENTI CARIMATI - MVM srl
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REDAZIONALE
OLTRE IL BAGNO
INTERIOR DESIGN PER PROFESSIONISTI E PRIVATI
A
rredare casa, esaltarne spazi e luci riflettendo al contempo la personalità di chi la abita è decisamente
un’arte. Ancora più difficile e creare armonia coniugata al gusto estetico in un ambiente particolare come
quello del bagno, dove la tecnologia e il design sono elavate all’ennesima potenza, per conferirgli lo status
di stanza dedita al relax per antonomasia.
E’ in questo profilo che si impongono Paolo Bertocchi, Giambattista Finazzi e Adriano Finazzi, di OLTRE IL BAGNO, da ben 15 anni professionisti in questo settore.
Un trio spumeggiante fatto di professionalità, assistenza e disponibilità, unito da un’irresistibile simpatia, rendono questo
team un mix unico e vincente nel panoroma dell’ interior design per bagno e oltre...
La loro consulenza è un vero e proprio servizio a 360°, dato da una conoscenza nel settore completo ed estremamente professionale che ha conferito loro un canale preferenziale non solo con i privati, ma anche nell’ambiente dei professionisti, dato
che sempre in più, tra architetti e geometri si appoggiano al trio per instaurare collaborazioni lavorative.
Come è nato questo sodalizio?
“In quindici anni di attività nel nostro storico negozio di Lallio, diciamo di aver fatto tanta gavetta riuscendo a offrire un
ottimo servizio ai clienti che si sono sempre trovati soddisfatti.
Il valore aggiunto della nostra consulenza si è esteso a macchia d’olio fino ad arrivare ai professionisti”, ci dice Ciccio Finazzi,
“che ci scelgono per il valore aggiunto che sappiamo dare nell’ambiente del bagno e oltre”.
Il nuovo showroom è forse la location che identifica questo percorso?
“Si, lo showroom di OLTRE IL BAGNO di via S. Bernardino 97 a Bergamo, non è solo la nostra nuova location, che si
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affinaca a quella storica di Lallio, ma è uno spazio messo a disposizione per gli architetti e professionisti con il quale collaboriamo, per citarne alcuni: Vito Conti, Archideas dell’ architetto Zanoli, Monica Rota, Stefania Marsetti, Beppe Fabrello e i
geometri Matteo Caretti e Paola Azzola”
A parlare è Adriano Finazzi che continua: “Queste partnership, sono nate dall’intento di mettere a disposizione dell’ arredameno del bagno il nostro know-how maturato negli anni e sempre all’avanguardia”,
Su che cosa è fondata la vostra, diciamo “filosofia”?
“Noi ci basiamo su logiche di concretezza orientate al raggiungimento di obiettivi specifici ovvero la soddisfazione del cliente”
ci spiega Paolo Bertocchi “Traiamo ispirazione da una visione che intende il design non come progettazione focalizzata su di
una dimensione puramente estetico-formale, ma la consideriamo una disciplina poliedrica, capace di creare identità e valore
al committente.
Vogliamo essere una struttura che si impone sul mercato con dei presupposti ben identificabili e di facile associazione.
Ovvero?
“Il valore aggiunto lo diamo noi” continua Paolo, “ la nostra innovazione risiede nell’approccio alla professione che diamo e
per la tipologia del servizio che offriamo, con il nostro modo e la nostra personalità.
Inoltre al cliente non presentiamo solo un’idea su carta, bensì un prodotto, o più prodotti, risolti in tutti i loro aspetti e di
cui si conoscono già caratteristiche tecniche, modalità di realizzazione, costi, potenzialità. Operiamo con passione, nella persuasione che il processo creativo non possa prescindere dal processo produttivo per questo offriamo assistenza, progettazione,
restrutturazione, tutto chiave in mano.
Diamo anche assitenza post vendita, siamo sempre a contatto con il cliente, non ce ne dimentichiamo una volta finito il
lavoro”.
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Quali sono i brand che avete in showroom?
“Collaboriamo praticamente con tutte le migliori aziende presenti sul mercato, ma nel nuovo showroom esponiamo “Idea
Group”, “GSG” per i sanitari, “Scirocco” per quanto riguarda i termo-arredi, “Minitall Lux” per l’illuminazione e infine
“Gloook” una nuovissima e innovativa linea di arredi in cartone per la quale siamo rivenditori esclusivi nella bergamasca”
ci dice Adriano.
In che cosa consiste il vostro lavoro?
“Diciamo che possiamo definire il cliente come quella creatura perfettamente consapevole di non avere la capacità di una
visione d’insieme, ed è per questo che ci chiama” dice con un contagioso sorriso Paolo.
“Il nostro lavoro consiste quindi nel capire cosa non gli piace. E’ importante instaurare un dialogo con lui: all’ascolto, all’osservazione, allo stimolare suggerimenti e spunti, per consegnarli, alla fine, un buon progetto.
Quello che gli farà vedere un ambiente che possa sentire proprio e migliorare la sua qualità di vita”.
Avete notato dei cambianti nei gusti dei clienti nel corso degli anni?
“Si certo. La casa è, sì, dove si vive, ma anche dove si ospita” spiega Giambattista “mai come in questi tempi (sarà la crisi?),
l’abitazione è anche il locale preferito per stare con gli amici, per socializzare.
Il bagno è diventato quindi importante e per certi versi protagonista.
È più grande e ci si investe di più. Si va oltre le funzioni base: sta divendando il luogo preferito per dedicarsi al relax profondo
e alla rigenerazione. E la domotica, sempre più facile, comoda, invisibile e attenta all’ambiente».
Qualè è il nuovo trend?
“Affidarsi a noi, Paolo, Giambattista e Adriano di OLTRE IL BAGNO anche perchè a breve ci saranno novità!”
Citando un famoso slogan anni ‘80 non ci resta che dire “provare per credere”.
Di Renata Sortino, photo by Sergio Lombi
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Architetto Monica Rota
Architetto Monica Rota
OLTRE IL BAGNO BERGAMO
VIA S. BERNARDINO 97
TEL 035-4592041
[email protected]
OLTRE IL BAGNO LALLIO (BG)
VIA PROVINCIALE 3
TEL. 035-691351
[email protected]
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REDAZIONALE
TREVIGLIO
MIRACOL SI GRIDA
RIEVOCAZIONE STORICA
D
omenica 16 marzo si è svolta a Treviglio la tradizionale rievocazione storica “Miracol si grida!”, celebrazione del miracolo della Madonna delle Lacrime che 492 anni fa salvò il Borgo dall’assedio dell’esercito
francese, giunta ormai alla 15° edizione.
Con entusiasmo e partecipazione i cittadini si sono prestati a fare da “attori” in questa manifestazione
molto amata: circa 200 persone fra staff, comparse e sbandieratori in abiti ispirati allo stile cinquecentesco
disegnati dal “Gruppo Bartolomeo Colleoni” di Martinengo.
Grande anche l’affluenza e la partecipazione del pubblico, grazie alla Pro Loco di Treviglio che cura l’organizzazione e la
promozione dell’evento, fatto di riti religiosi e civili a cui si aggiungono mercatini e bancarelle che hanno reso la giornata un
piacevole passatempo per le famiglie e tutte le persone accorse.
La storia narrata è avvenuta nel 500, un periodo infelice per Treviglio, che nei primi anni del secolo fu vittima delle contese
fra Veneziani e Francesi. Nel 1509 i Veneziani saccheggiarono e depredarono il Borgo appiccando incendi che uccisero molte
persone e distrussero edifici, patrimoni librari e documentari, per essere poi cacciati dai Francesi.
Quando questi ultimi si insediarono a Treviglio, la popolazione trevigliese chiese protezione a Carlo V di Spagna, presente
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a Milano e interessato alla conquista della Gera d’Adda, suscitando le ire degli occupanti, che decisero di muovere battaglia
contro Treviglio guidati dal generale Odetto di Foix, visconte di Lautrec.
La sera precedente l’attacco francese i Trevigliesi, ormai allo stremo delle forze e consapevoli di non essere in grado di resistere
all’assedio, si riunirono in preghiera intorno a un’immagine della Madonna col Bambino dipinta su una prete del Monastero
delle Agostiniane, che all’alba del 28 febbraio 1522 cominciò a versare lacrime inducendo i fedeli e le monache lì riuniti a
gridare al Miracolo. Il clamore della folla giunse fino al generale Lautrec e ai consoli della Città i quali, constatando in prima
persona la prodigiosità dell’evento, deposero le armi e le insegne ai piedi dell’immagine della Madonna e risparmiarono il
Borgo dalla distruzione. Da quell’anno, l’ultimo giorno di febbraio è stato proclamato festa civile e tutt’ora si commemora
per ricordare il miracolo che ha salvato la popolazione in una giornata di collettività e divertimento.
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Rubriche
ECONOMIA
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DONNE24
CINEMA28
MUSICA30
ARTE32
SPORT38
MEDICINA
42
LUSSO 44
LUX PARADE
46
THE GREAT ESCAPE
48
VIAGGI50
MOTORI52
TELEFILM 56
MODA UOMO 58
TECNOLOGIA62
BLOG64
LIBRI68
CUCINA-RECENSIONE70
CUCINA-RICETTA72
PRANOTERAPIA74
SICUREZZA76
ANIMALI78
IMMOBILI80
OROSCOPO 82
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RUBRICHE
ECONOMIA
Di Giorgio Arfaras
Presidente SCM SIM spa
www.scmsim.it [email protected]
I RENDIMENTI NON SALGONO
A
leggiava un timore nell’euro-area: una vittoria del Front National di Marine Le Pen nelle elezioni amministrative francesi. Una vittoria che concretizzava sia con la conquista di molti comuni sia in un numero
elevato di voti anche quando i comuni non fossero stati conquistati – in Francia, infatti, c’è il doppio
turno, per cui un partito può prendere molti voti ma perdere alle elezioni, se gli altri si coalizzano.
Il Front National (FN), alla fine ha preso qualche sindaco nelle città minori e il 5% dei voti. Il FN non si
è però presentato ovunque, perciò il 5% effettivo diventerebbe un 15% potenziale se si fosse presentato ovunque. Insomma,
in Francia alle amministrative, alla fine, ha perso il Partito Socialista ed ha vinto l’Union pour un mouvement populaire
(UMP), il partito dell’ex presidente Nicolas Sarkozy.
Il governatore della Banca Centrale degli Stati Uniti Janet Yellen ha espresso un punto di vista poco ottimista sullo stato
del mercato del lavoro. E’ vero che il tasso di disoccupazione che tutti hanno in mente, quello che viene reso pubblico il
primo venerdì di ogni mese, è sceso sotto il 7%, ma questo dipende da come lo si misura. Sono i disoccupati che cercano
attivamente un lavoro in rapporto a quanti fanno parte della forza lavoro. Se si includono gli scoraggiati, quelli che non
cercano più un lavoro, la percentuale di disoccupati sale. In questo caso, si ha un’altra informazione. La percentuale di chi
“semplicemente” lavora – ossia, escludendo chi cerca attivamente lavoro e chi, invece, è scoraggiato – sul totale della forza
lavoro è scesa al livello del 1978.
Da qui il dilemma: se si misura la disoccupazione nel primo modo, allora la politica monetaria ha fatto il suo corso e deve
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diventare velocemente meno espansiva e poi restrittiva, se lo si misura nel secondo, essa non ha ancora attuato fino in fondo
il proprio compito, e può restare espansiva seppur con un tono minore.
La vicenda francese mostra come non sia una deriva anti-euro. Vedremo alle elezioni europee di maggio. La vicenda del
mercato del lavoro statunitense mostra come la politica monetaria sarà sempre meno espansiva – avremo una riduzione del
volume degli acquisti di obbligazioni, il tapering – ma non ancora restrittiva.
Dal punto di vista dei mercati finanziari sono delle buone notizie. Infatti, i rendimenti delle obbligazioni nell’euro area dei
Paesi detti “mal messi” sono compressi – ciò non sarebbe possibile, se ci fosse una vera deriva anti-euro – con quelli statunitensi che continuano a non salire – ciò non sarebbe possibile, se ci fosse una vera ripresa del mercato del lavoro.
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RUBRICHE
ATTUALITÀ
Di Renata Sortino
LA CLASSE NON È ACQUA
Q
uello dell’eleganza è un concetto certamente soggettivo e sfumato.
Se guardiamo al mondo dello spettacolo spesso non è facile individuare quelle che sono le donne più
eleganti, molte di loro sono bellissime, ma solo l’aspetto fisico non basta.
L’eleganza va ben oltre, è tutta una questione di stile e portamento nonché di gusto, un mix di equilibrio, personalità, senso dell’estetica e anche di garbo. Lo stile va oltre il fatto di quanto denaro si abbia
a disposizione per vestirsi, quindi non è una questione di abbigliamento realizzato su misura, piuttosto
che di griffe o di mode.
Ciò di cui parliamo è un concetto quasi astratto, l’eleganza fa parte di ciò che una persona è, e le donne che ho selezionato
per questa rassegna rappresentano questo: quando lo stile scavalca la barriera della normalità si parla di icone, icone della
moda. Ho voluto tentare l’ardua impresa di definire questo concetto, niente meno che con una golden list delle 10 donne
più eleganti di sempre.
1) Marella Agnelli
Eleganza classica senza tempo, eppure contemporanea e magnetica.
La classe e il buongusto che arrivano a toccare le note dell’aristocrazia. A un galà presentandosi in camicia bianca e con un
filo di perle riuscirebbe a far sentire fuori posto le dame più agghindate e sicure.
Dotata di una classe naturale e di una raffinatezza distinta e intramontabile, Marella Agnelli fu più volte considerata come
una delle donne più eleganti al mondo per esempio da Valentino, Richard Avedon e Andy Warhol.
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2) Mozah Bint Nasser
Moglie dell’Emiro del Qatar rappresenta l’icona dell’eleganza contemporanea che contamina mondi differenti, quello orientale, dal quale proviene, e quello occidentale. Donna affascinante e bellissima, indossa con superba eleganza outfit impeccabili e di estrema classe.
3) Victoria Beckham
Che piaccia o no, una cosa è assolutamente fuori discussione: Victoria Beckham è una donna elegante.
Tubini o skinny pants, sono sempre abbinati a decolleté e borse evergreen, uno stile fatto di sobrietà e rigore, dove l’eleganza
e la grazia la fanno da padrona.
4) Iris Apfel
Eccentrica, unica e inimitabile, a 93 anni Iris Apfel è considerata dagli stylist internazionali una “Fashion Icon”, se non addirittura una Fashion Guru.
Corporatura minuta, rossetto rosso, occhiali da vista enormi e rotondi, abiti dalla forgia etnica mescolati con capi haute
couture, questo è il suo stile inconfondibile dato da una personalità esplosiva e da una bruciante passione per il design che
non l’ha mai abbandonata.
5) Kate Moss
Ancor oggi, in una cultura in cui i modelli sono sempre più giovani, è a quarant’anni, la modella più richiesta dai designers
e dal pubblico. Celebre e popolare da molti anni, per la sua immagine di ragazza moderna e rocker cattiva è considerata un’icona della moda, la rappresentazione femminile di un genere inventato da lei: il Rock’n’Chic.
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6) Olivia Palermo
Classe 1986, è una modella, attrice, fashion blogger, socialite ma soprattutto una it-girl dell’Upper East Side, ha saputo
costruire il suo personaggio grazie al suo stile hi-low.
7) Bianca Jagger
Icona dalla bellezza inusuale e dalla personalità marcata, Bianca Jagger ha “attraversato” gli anni 70 e 80 come protagonista
e musa di designer e artisti.
Un’eleganza fatta da un’ incomparabile presenza di carattere, stile e sensualità, legati assieme alla scelta di un colore simbolo,
il bianco, che declinerà nei più svariati stili indossando in modo superbo tailleur maschili piuttosto che abiti da sera.
8) Jackie ‘O (Jacqueline Kennedy Onassis)
Negli anni ‘70, quando era la signora Onassis, è stata un’icona di stile a livelli probabilmente irraggiungibili. Indossava infradito e foulard annodati in testa con un’eleganza e disinvoltura unici. Celebre anche l’utilizzo degli accessori come borse e
occhiali per contraddistinguere ogni outfit marchi dello Jackie ’O Style.
9) Agyness Deyn
Tra le modelle di maggior successo degli ultimi anni, Agyness Deyn, ha saputo imporsi con uno stile semplice e naturale.
Dotata di uno stile da “tomboy”, che la rende diversa da tutte le altre, riesce ad emergere grazie alla sua bellezza atipica nel
panorama fashion mondiale: è la combinazione perfetta di viso, corpo e personalità.
10) Inès de la Fressange
Donna elegante nell’animo oltre che negli outfit, ha da sempre condotto una vita sotto il segno del garbo. Testimonial di
quell’essere chic tipico delle francesi, la de la Fressange ci ha scritto pure un libro intitolato per l’appunto “La parigina” un,
vademecum per essere eleganti.
E’ stata musa di Karl Lagerfeld per Chanel e oggi è ambasciatrice per Roger Vivier.
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RUBRICHE
CINEMA
PARLIAMO
DI FILM
Di Davide Comotti
300
N
L’ALBA DI UN IMPERO
el cinema americano contemporaneo si è creato un legame sempre più forte tra la settima arte e il fumetto: non solo nella spettacolare messa in scena di personaggi come Spiderman o gli eroi Marvel, ma
anche attraverso curiosi esperimenti di fusione estetica. Sono nati così film di culto come Sin City e 300,
entrambi tratti dalle graphic-novel di Frank Miller, che rispecchiano le sue atmosfere dark e uniscono ai
personaggi in carne e ossa paesaggi ricostruiti (o modificati) attraverso la computer grafica in modo da
risultare simili alle immagini dei fumetti.
Il successo di 300 (2007) è stato così grande che quest’anno è stato prodotto una specie di sequel, 300 – L’alba di un impero
(2014), diretto non più dall’americano Zack Snyder (comunque presente sia in produzione che nella sceneggiatura) ma
dall’israeliano Noam Murro (al suo secondo film dopo Smart people) e distribuito anche in 3D. Più che un vero e proprio
seguito, si tratta di uno spin-off (cioè un derivato dal precedente) e di un midquel (un film che sviluppa qualcosa appena
accennato nell’originale), il cui soggetto è tratto da Xerses, la graphic-novel inedita di Miller. Se 300 raccontava la battaglia
delle Termopili ed aveva come protagonista lo spartano Leonida (Gerard Butler), L’alba di un impero lascia in secondo piano
questo episodio e si concentra sul personaggio dell’ateniese Temistocle. Dopo la morte del re persiano Dario, il potere passa
ai figli Serse e Artemisia: dieci anni dopo, il generale ateniese Temistocle deve fronteggiare la minaccia dell’Impero che vuole
invadere la Grecia. Avendo ricevuto il rifiuto di alleanza da Sparta, inizia una lunga battaglia navale con la flotta persiana,
che si conclude con il massacro degli ateniesi. Contemporaneamente, l’esercito di Leonida viene distrutto alle Termopili e
per il popolo greco sembra la fine. Temistocle rifiuta però ogni resa, e con la regina spartana Gorgo riesce a unificare tutta
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la Grecia per la battaglia finale contro la Persia. L’andamento narrativo e lo stile riprendono fedelmente quelli di 300: una
rivisitazione epica e poderosa di un episodio storico, naturalmente senza la pretesa di assoluta veridicità, realizzata ancora
con l’estetica fumettistica che aveva fatto la fortuna del precedente. Di film ispirati ad eventi storici o mitologici ce ne sono
infatti in abbondanza, ma ciò che distingue questi due è la ricostruzione dei paesaggi attraverso il digitale, da cui nasce un
vero e proprio fumetto fatto cinema. Il punto di forza de L’alba di un impero sono innanzitutto le grandiose scene corali
di battaglia, fra scontri navali e crudeli duelli corpo a corpo con spade e scudi: come in 300, c’è ampio spazio alle scene di
violenza, con il sangue che scorre copioso, ma è una violenza “grafica” che crea spettacolo senza dare troppo fastidio. Notevole anche il coté dark e macabro, fedele allo stile di Miller, che ritorna puntuale: basti ricordare Artemisia che bacia la testa
mozzata, il flashback sul massacro della sua famiglia, le innumerevoli uccisioni, la figura quasi demoniaca di Serse e la distesa
di cadaveri alle Termopili. Protagonista è l’australiano Sullivan Stapleton (Gangster Squad) nel ruolo di Temistocle, mentre la
francese Eva Green (Bond-girl in 007 – Casino Royale) è la perfida Artemisia. In un film di tale stampo, non c’è da aspettarsi
una particolare profondità nelle recitazioni, ma i due interpreti danno vita a buoni personaggi il cui rapporto è sempre in
bilico fra odio e seduzione – memorabili i loro incontri, prima in un violento amplesso e poi nel duello finale. Dal punto
di vista stilistico, sono da notare le inquadrature di ampio respiro su sterminati paesaggi o sul mare, contrapposte ai dettagli
negli scontri, per cui la regia sceglie di alternare immagini al ralenti con altre accelerate. Ottime le scenografie, i costumi e
gli interni, sempre con il voluto ausilio del digitale. La potente colonna sonora dal sapore epico fa il resto, regalando allo
spettatore circa 100 minuti di emozione e divertimento.
Forse proprio la durata relativamente ristretta per un kolossal, la poca esperienza di Murro alla regia e il minore carisma di
Stapleton rispetto a Butler rendono L’alba di un impero leggermente inferiore a 300: probabilmente non è destinato ad avere
il medesimo successo, ma gli ottimi risultati ai botteghini confermano la buona riuscita anche di questo prodotto e – più in
generale – la popolarità di questo genere di film.
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RUBRICHE
MUSICA
IT’S ONLY
ROCK’N’ROLL
Di Andrea Lodetti
R.E.M.
I SOGNATORI DI ATHENS
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1 settembre 2011. In questa data arrivava la notizia che i R.E.M. si erano sciolti. Un lampo nel cielo sereno
del rock moderno, una dura pugnalata per i fans più appassionati. Con una commovente lettera d’addio
Stipe e soci comunicavano che la loro avventura, dopo quasi trent’anni di onorata carriera, terminava quel
giorno, senza lacrime né ripensamenti.
Addio all’acidula voce di Stipe, ai magistrali arpeggi di Buck e alle linee di basso di Mills (l’addio al sempre
puntuale lavoro sulle pelli di Berry avvenne già nel 1997, quando il batterista abbandonò il gruppo per gravi
problemi di salute). Fortunatamente ci rimarranno per sempre i loro lavori ed io da consuetudine vi porto alla scoperta dei
migliori, quelli da portare sull’isola deserta. Buon appetito.
1992. Automatic For The People.
Il precedente “Out Of Time” del 1991 li ha portati al successo, con questo disco si stabiliscono definitivamente nell’Olimpo. Un album quasi acustico, cupo, incentrato sui temi del dolore e della sofferenza. Brani come “Everybody Hurts” e
“Sweetness Follows” sono un colpo al cuore. Circondate da grigiore anche altre splendide ballate come “Drive” e “Try Not
To Breathe”. Verso la fine s’incontrano i due capolavori: “Man on The Moon” e “Nightswimming”. La prima, dotata di una
melodia azzeccatissima, è dedicata ad Andy Kauffman, celebre comico scomparso prematuramente; la seconda, dolcissima,
malinconica, con il pianoforte a farla da padrone tra notti di fine estate e bagni a mare.
1994. Monster.
Disco molto discusso all’epoca. I R.E.M. si avvicinano al mondo grunge, imperante all’epoca, e sfornano questo gran disco.
Rispetto al suono tipico dei quattro qui si aggiungono chitarre elettriche, distorsioni e grinta a piene mani. Subito dall’attac-
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co con la trascinante “What’s The Frequency Kenneth?” si capisce che si è di fronte a qualcosa di diverso. La sensazione viene
confermata ascoltando le “cattive Star69”, “Crush With Eyeliner” e “Circus Envy”. Doverosa menzione per la splendida
ballata alla R.E.M. del disco ovvero “Strange Currencies” e per la lacrimevole “Let Me In”: un muro di chitarre da valicare
per la sofferente voce di Michael Stipe in questa dedica a Kurt Cobain, grande amico e fan della band, scomparso durante
le registrazioni.
1996. New Adventures In Hi- Fi.
Il lavoro al quale sono più affezionato. Fu un colpo di fulmine quando sentii Stipe e Patty Smith duettare nella ballatona
“E-Bow The Letter” e lo stesso fu per gli altri due singoli estratti: “Bittersweet Me” con il suo gagliardo riff di chitarra e
“Electrolite”, un tenue folk accompagnato da banjo, pianoforte e violini. Un disco completo che si destreggia tra il quasi
hard rock di “The Wake Up Bomb” e “Binky The Doormat” al cantautorato di “New Test Leper” con una sorprendente naturalità. Se siete dei romanticoni andate direttamente alla traccia numero nove e lasciatevi inondare di dolcezza dalle liriche
di “Be Mine”, una dichiarazione d’amore di rara intensità.
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RUBRICHE
ARTE
Di Redazione
ROMERO BRITTO
R
CUBISMO NEO-POP
omero Britto è un grande artista brasiliano contemporaneo, erede diretto della Pop Art di Andy Warhol e
del Graffitismo di Keith Haring.
Nato a Recife (Brasile), è cresciuto in condizioni modeste ma l’innata creatività gli ha sempre permesso
di riempire la sua vita con colori vibranti e immagini di un mondo felice, disegnando su “tele di fortuna”
come giornali, cartoline e qualunque supporto cartaceo potesse trovare.
Nel 1983 Britto decide di intraprendere un viaggio in Europa alla scoperta in prima persona delle opere
dei Grandi Artisti, verso la Mecca della Storia dell’Arte mondiale. Dopo aver esposto alcune opere in piccole gallerie e mostre
private, decide di trasferirsi a Miami, cuore del sempre crescente movimento della Pop Art, dove apre uno studio pubblico e
comincia a farsi conoscere esponendo in diverse gallerie della città; ma l’affermazione sulla scena artistica internazionale gli si
presenta quando, nel 1989, Absolut Vodka lo incarica di disegnare l’etichetta della bottiglia per una campagna pubblicitaria.
Lo studio di Britto diventa presto un ritrovo per persone di ogni età e ceto sociale, spinte lì per ammirare ed acquisire il suo
stile unico e inconfondibile, fatto di colori pulsanti, temi pop e composizioni vivaci che attraggono al primo sguardo per il
loro forte potere estetico e visivo e creano una nuova espressione artistica che riflette la fede ottimistica dell’artista verso il
mondo che lo circonda.
Le opere di Romero Britto, apprezzate vivamente anche da Robert Rauschenberg (grande artista vicino alla Pop Art, al Dadaismo e all’Espressionismo Astratto), sono attualmente esposte presso numerose gallerie di grande fama in tutto il mondo,
oltre 20 città ospitano come installazioni permanenti alcune sue sculture, ed è stato il primo artista ad esporre una scultura
monumentale a Hyde Park (Londra). Il suo stile “bizzarro” è stato molto apprezzato anche dalle grandi società (fra cui Disney, Ford e Campari), che lo hanno richiesto per realizzare grandi murales, sculture, stampe per accessori, oggetti di design
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e loghi di prodotti in tutto il mondo. Nel 2010 realizza il suo primo libro per bambini “My Alphabet Playbook”, ricco di
immagini colorate pensate apposta per i più piccoli.
Ha realizzato ritratti di moltissimi personaggi nel mondo del business, della politica e dello spettacolo, è stato nominato
ambasciatore delle Arti dello Stato della Florida e nel 2004 la sua opera “Welcome” (la scultura in alluminio più grande del
mondo) è stata esposta nella stazione di Dadeland a Miami. Recentemente ha disegnato i costumi per il 41° Super Bowl.
Caratteristica della personalità di Britto è anche quella della beneficenza e crede vivamente che l’arte sia un bene da condividere e mostrare, infatti è uno dei pochi artisti contemporanei capace di conciliare creatività e pubblicità, rendendo l’arte
popolare.
“Romero Britto naviga in un oceano di colori e arriva su un’isola di armonia”, Paulo Coelho.
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Viale Vittorio Emanuele II, 12 - 24121 Bergamo
Tel 035 217 037 - [email protected] - www-leiris.it - Chiuso la domenica
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RUBRICHE
ARTE
Di Chiara De Troia
violet-photography.weebly.com
[email protected]
PERCEZIONI
INCONTRO SORPRENDENTE E VITALE CON LA REALTÀ
“P
ercezioni” (a cura di Carloalberto Treccani ed Emma Ciceri), mostra nata da un corpo di lavori selezionati tra gli studenti dell’Accademia Carrara di Bergamo, è il primo appuntamento
del progetto Underground ideato da Galleria Marelia (sede della mostra, visitabile fino al 10
maggio) con l’obiettivo di offrire visibilità a giovani artisti e studenti delle Accademie di Belle
Arti. Una bella iniziativa che permette agli artisti “alle prime armi” di confrontarsi con la realtà
espositiva ed acquisire maggiore esperienza e sicurezza, oltre che un’ottima occasione per confrontarsi e per farsi conoscere nel mondo dell’arte locale.
Il tema che accomuna le opere presentate, distanti nella forma e nell’uso dei mezzi, è l’incontro, la sua eccezionalità, la conservazione del momento dello stesso. Le opere sono istanti nei quali la realtà e lo sguardo si sono incontrati e poi sviluppati
tramite il linguaggio artistico e, complice lo stupore, esaltano l’unicità della visione.
Appena entrati nella galleria, in una grande stanza luminosa, si può ammirare una serie di candele consumate a diverse altezze disposte in fila indiana lungo una parete, è l’opera di Federica Mutti “Senza titolo – Cosa resta di 316 cene al lume di
candela”, tracce di centinaia di cene romantiche che si sono consumate nel tempo di una candela, conservata come intimo
ricordo altrui in una lunga linea blu in continua evoluzione; l’attenzione passa poi a un oggetto posto al centro della stanza,
una scatola in poliplat con un piccolo foro attraverso cui poterne guardare l’interno, un teatrino in 3D scena di un luogo
ormai scomparso ma preservato dall’opera “Sali D’Aral: modellino” di Veronica Citterio, che facendo leva su una sorta di
spirito di voyeurismo (che ricorda il meccanismo di Etant donnés di Marcel Duchamp) attira lo sguardo dello spettatore.
Su una parete le otto stampe fotografiche “Alberi” di Giusy La Licata accompagnate da brevi didascalie-microstorie che
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hanno come soggetto gli alberi, ma arrivano a parlare degli uomini in una sorta di fusione universale; e su un’altra le cinque
fotografie ai sali d’argento di Laura Crevena, raffiguranti oggetti legati alla montagna nell’intento impossibile di misurare,
conoscere e contenere la natura e archiviati nel tentativo di conservare la vita che li ha attraversati. “Le vicine (parte 2)” di
Chiara Fusar Bassini, si compone invece di due parti in dialogo fra loro, una serie fotografica raffigurante piante da appartamento accostate alle descrizioni botaniche delle stesse, una sorta di alter ego utile ad indagare il mondo delle vicine di casa
dell’artista attraverso l’osservazione di ciò che curano nell’ambiente familiare; e un breve filmato (visibile direttamente dallo
schermo di un computer) in cui l’artista è intenta a rubare le piante delle vicine e portarle nel suo appartamento, rappresentando metaforicamente la fase del contatto diretto e personale con la loro realtà di donne.
Al piano inferiore si è accolti da un’atmosfera cupa, illuminata solo dalle opere poste al suo interno: “Paper view” di Lorenzo
Misia, installazione video su parete rappresentante l’intervento personale dell’artista che, all’incontro con la natura dei boschi, risponde ricoprendo un albero caduto con fogli di carta bianchi, tentativo fallito di nascondere che ne esalta la presenza;
e “Respiro” di Simone Brolis, installazione (interpretazione dell’omonima opera teatrale di Beckett) che mette in scena respiri
e luce e dona un senso di vuoto denso di vita attraverso una set-maquette e un video prodotto su di essa.
Nei lavori esposti si trovano dunque cose percepite, intraviste, celate o poste in rilievo, in cui viene attivata una particolare
attenzione al visivo ed alla sua negazione, un interessante dialogo fra il pubblico ed una nuova generazione di artisti.
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RUBRICHE
SPORT
LO SPORTIVO
DEL MESE
Di Samuele Sortino
PER SEMPRE AYRTON SENNA
T
alento cristallino fatto di coraggio e passione, un vero campione per indole, caratteristiche che rendevano
Ayrton Senna un uomo di estremo fascino al quale le donne e i tifosi non riuscivano a resistere.
Ma anche meticoloso, aggressivo e preciso professionista “ossessionato dai tempi e dalla performance” dirà
il padre Nelson.
Ayrton Senna (nato il 21 marzo di 54 anni fa) non ha bisogno di presentazioni, lo conosciamo tutti, fu un
grande e amatissimo pilota brasiliano di Formula Uno e il primo maggio si celebra il ventennale della sua
tragica scomparsa.
Morì infatti in un incidente a Imola, durante il Gran Premio di San Marino del primo maggio 1994 a 34 anni.
La sua morte giunse al termine di tre giorni infausti per il mondo della Formula 1, cominciati già venerdì 29 aprile, durante le prove libere, con l’incidente della Jordan di Rubens Barrichello alla variante Bassa. Il pilota brasiliano per fortuna
riportò ferite non gravi, una frattura al naso, una costola incrinata e poco più. Ma il sabato successivo la Simtek di Roland
Ratzenberger si schiantò a 306 km/h contro il muro della curva Villeneuve. Il pilota austriaco, 34 anni, morirà poco dopo
all’Ospedale Maggiore di Bologna.
Come se non fosse abbastanza, il destino continuò ad accanirsi anche la domenica: alla partenza la Benetton di Letho rimase
ferma, divenendo bersaglio per la Lotus di Lamy che purtroppo non riuscì ad evitarla. L’impatto fu violento e i detriti e una
gomma volarono fino in tribuna ferendo 9 spettatori, uno in modo grave. La gara riprese, ma la Williams di Senna uscì di
pista, andando a sbattere contro il muro di protezione. Un pezzo di metallo della sospensione della sua auto frantumò la
visiera del casco di Ayrton provocandogli un gravissismo trauma cranico in seguito al quale poche ore dopo il pilota brasiliano morì.
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Mentre Ayrton lottava tra la vita e la morte, la gara proseguì, proseguendo persino con altri incidenti.
Il più grave dovuto a una ruota posteriore persa dall’auto di Alboreto all’uscita dai box che finisce a tutta velocità contro i
meccanici dei team Ferrari, Lotus e Benetton, tutti poi curati in ospedale.
Il più brutto weekend della Formula 1 si chiuse con la vittoria di Michael Schumacher alla guida della Benetton, davanti a
Nicola Larini (Ferrari) e Mika Hakkinen (McLaren).
Ayrton Senna aveva vinto per tre volte il Campionato del Mondo di Formula Uno e solo Michael Schumacher e Alain Prost
hanno vinto più Gran Premi di lui: la sua morte precoce in gara rese ancora più leggendari i suoi successi e la sua storia.
Ayrton è stato non solo un grande campione e un grande sportivo, ma anche un uomo dotato di sensibilità ed attento ai
problemi del suo Paese, il Brasile. E’ stato fondatore di uno degli istituti benefici più importanti del Sud America, “l’Instituto
Ayrton Senna”, gestito dalla sorella del pilota Viviane, che nel 2013 ha fornito assistenza medica e scolastica a 2 milioni di
bambini brasiliani, attraverso 75.000 operatori qualificati ed arrivando a toccare 1.300 città in 24 Stati del Brasile.
Anche a vent’anni dalla sua scomparsa il suo animo generoso da vero campione continua a essere presente per onorare la sua
memoria, la sua storia e la sua passione, elemento riconoscibilissimo dal suo sguardo quando era ancora in vita.
Lui era così, unico e insostituibile. Per sempre Ayrton Senna.
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RUBRICHE
U.S.A. SPORTS
MIGUEL
CABRERA
Di Carlo Rondi
J
300 PER IL 24
osè Miguel Cabrera Torres, conosciuto come Miguel Cabrera o Miggy è un giocatore professionista di Baseball e gioca prima base per i Detroit Tigers nell’MLB.
Nasce il 18 aprile 1983 in Venezuela e cresce (sportivamente parlando) nel Florida Marlins System nelle leghe
minori, approdando poi in Florida dove giocherà per 4 stagioni prima di trasferirsi a Detroit.
Cabrera è un 8 volte All Star, ed è uno dei migliori battitori in circolazione, con una media di battute valide del .321 (32,1%) con almeno 30 fuoricampo stagionali battuti in 9 anni (365 fino ad oggi) e più di
100 corse annuali negli ultimi 10 anni! E’ professionista da 10 anni e per 10 volte è stato incluso nella lista per vincere
l’MVP (Most Valuable Player) finendo nei primi 5 sei volte e vincendo AL MVP per ben 2 volte di fila (2012-2013).
Nel 2012 Cabrera ha vinto il titolo Triple Crown in battuta dopo 50 anni dall’ultima volta che qualcuno era riuscito nell’impresa, si aggiunge così alla corta lista assieme a miti di questo sport come Carl Yastrzemski, Lou Gherig e Mickey Mantle.
Miguel è un membro molto attivo della comunità di Detroit e nel 2012 ha ‘aperto’ la Miguel Cabrera Foundation che aiuta
i bambini bisognosi e incoraggia i ragazzi di strada a giocare a baseball, è stato infatti nominato più volte per il Roberto
Clemente Award che va a premiare i migliori atleti che rappresentano meglio il baseball dentro e fuori dal campo.
Ma perchè parliamo di Cabrera oggi? Perchè il venezuelano più amato dall’america ha firmato in questi giorni un estensione
contrattuale di 10 anni a 300 milioni di dollari! 30 milioni a stagione fino a quando avrà 41 anni!
La somma è una somma record, infatti con questo contratto diventa l’atleta sportivo più pagato al mondo dalla propria
società (fuori i proventi degli sponsor), e lo fa a Detroit, la città che a dicembre dichiarò il fallimento. Si perchè Detroit ha
un buco da 18 miliardi di dollari, tanto da non potersi più permettere l’illuminazione stradale, le forze di polizia e i vigili
del fuoco.
Il più ricco in mezzo ai più poveri, le 2 facce dell’America.
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RUBRICHE
MEDICINA
SALUTE E
BELLEZZA
Di Dott. Massimo Buttinoni
Esperto in medicina estetica e
del benessere
[email protected]
LA TERAPIA FOTODINAMICA
L
a terapia fotodinamica è una metodica non invasiva che sfrutta le proprietà di alcune sostanze fotosensibilizzanti. Queste sostanze, applicate per via topica a determinate concentrazioni e dopo un certo periodo
di incubazione, hanno la capacità di localizzarsi a livello dei tessuti bersaglio senza interagire con i tessuti
sani circostanti.
Le sostanze utilizzate in ambito dermatologico sono molecole di tipo porfirinico e loro derivati, ad esempio l’ALA (acido 5-aminolevulinico) e il suo estere il metilaminolevunilato.
Queste sostanze si sono dimostrate tanto efficaci quanto sicure, tanto che la PDT risulta essere uno dei trattamenti con
maggiore profilo di sicurezza e di efficacia.
La sostanza fotosensibilizzante viene applicata in occlusione per circa 1-2 ore sull’area di cute da trattare; il tempo di applicazione è in relazione al quadro clinico da sottoporre al trattamento e può raggiungere anche le 24 ore di applicazione.
L’effetto di tali sostanze è del tutto selettivo in quanto la cute sana circostante, ricoperta da uno strato corneo normale, è
impermeabile alla sostanza fotosensibilizzante applicata e inoltre la selettività della distruzione è garantita dalla captazione
preferenziale di tale sostanza da parte dei tessuti cutanei alterati, che presentano proprietà metaboliche e proliferative differenti rispetto ai tessuti sani.
Il trattamento deve essere ripetuto più volte, secondo il risultato ottenuto e il giudizio del medico. Solitamente occorrono
almeno tre sedute a distanza di circa 2-3 settimane l’una dall’altra.
Dopo la seduta la cute appare arrossata come dopo l’esposizione al sole. Si possono formare delle sottili crosticine, ma la
riparazione della cute è rapida.
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La ripresa dell’attività lavorativa e sociale è immediata o dal giorno successivo a seconda del trattamento.
La PDT quindi presenta una serie di benefici quali:
- non è invasiva
- è ben tollerata dal paziente
- non necessita l’uso di anestetici locali
- il danno tissutale è selettivo
- non presenta particolari complicazioni post-trattamento
- non ha tossicità sistemica
- può essere ripetuta senza che si verifichi alcuna perdita di efficacia
- può essere associata ad altre procedure terapeutiche
- i risultati estetici variano da buoni a eccellenti
La PDT è indicata:
- nel fotodanneggiamento cronico (photoaging) del viso, collo, decolté, mani, braccia...
- nel trattamento dell’acne attiva
- verruche piane
- ulcere
- iperpigmentazioni post-acneiche, solari, post-infiammatorie
- soggetti che hanno subito un trapianto di pelle e soggetti con esiti da ustioni
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RUBRICHE
LUSSO
OROLOGI
DI LUSSO
Di Redazione
BASELWORLD 2014
DAL 27 MARZO AL 3 APRILE, BASILEA DIVENTA SCENARIO DEL LUSSO CON BASELWORLD
2014, IL PIÙ GRANDE ED IMPORTANTE SALONE DELL’OROLOGERIA E DELLA GIOIELLERIA,
LEADER A LIVELLO MONDIALE. BEN 1.460 ESPOSITORI NEI PADIGLIONI DI BASILEA.
P
er i marchi del settore dell’orologeria e della gioielleria, questo salone è senza dubbio l’evento dell’anno.
Novità, trend e innovazioni nel ramo vengono presentati dai più rinomati brand mondiali raggiungendo
una perfezione senza eguali. Si stima che l’80% del fatturato mondiale nel settore dell’orologeria e della
gioielleria venga generato da Baselworld.
Si attendono oltre 150mila visitatori e 3.500 rappresentanti dei media da tutto il mondo, che accorreranno
a scoprire le novità dei 1.500 espositori. Tra questi, marchi di tutte le fasce di prezzo, appartenenti a grandi
gruppi, come Omega e Longines di Swatch Group, o indipendenti, da Rolex a Patek Philippe e Chopard.
Sono i modelli più raffinati e costosi a trainare i risultati del settore orologiero. Nel 2013, infatti, secondo i dati della Fh, la
Federazione dell’industria orologiera svizzera, l’export di lancette elvetiche (pari a circa il 90% della produzione del Paese) è
cresciuto dell’1,9% a quota 21,8 miliardi di franchi. Più della metà di tale valore, ovvero 13,5 miliardi di franchi, è riferito
agli orologi sopra i 3mila euro, il cui export è cresciuto del 2,8%. E anche in Italia, come emerge dall’indagine Gfk per
Assorologi, nel 2013 a fronte di un trend negativo nel numero di pezzi venduti (-5,6%), si è registrata una leggera crescita a
valore (+0,5%) e il prezzo medio si è alzato da 163 a 174 euro.
La parola ai manager
Il Salone è un microcosmo di industrie – ha spiegato Sylvie Ritter, managing director di Baselworld - in cui per una settimana all’anno i principali player del settore si uniscono e mettono l’accento su cambiamenti, trend e innovazioni. Per mante-
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nere una perfetta armonia fra tradizione e domanda, dobbiamo costantemente dimostrare capacità previsionali”.
Gioielleria, pietre preziose, perle e orologi: questo il focus del Salone. “Per preservare l’integrità delle creazioni bisogna
proteggere la proprietà intellettuale e il know how – ha detto Jacques Duchéne, presidente del Comitato degli espositori,
ottimista sul futuro dell’industria - perché la contraffazione è un crimine e danneggia l’innovazione”. La presentazione di
domenica 30 Marzo si è conclusa con le parole di Francois Thiébaud, a capo del comitato degli espositori svizzeri, che ha
tirato le somme sulle cifre dell’industria del 2013. Sebbene si sia mostrata più debole, la performance ha comunque registrato
una lieve crescita con un export a quota +1,9%rispetto al 2012.
Baselworld in numeri
•
150.000 visitatori da 100 paesi
•
1.460 espositori da 40 paesi
•
3.610 giornalisti da 70 paesi
•
141.000 mq di superficie espositiva
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RUBRICHE
LUX PARADE
Di Redazione
LUX PARADE
D
irettamente da Baselworld 2014, il regno del lusso per antonomasia, una carrellata di gioielli di alta
gamma di orologeria.
1. Graff Diamonds: The Hallucination
Esordio a Baselworld con “The Hallucination” l’orologio più prezioso del mondo “The Hallucination”
ha un valore stimato di 55 milioni di dollari grazie ai 110 carati di rari diamanti colorati che lo fanno
essere l’orologio più prezioso mai creato.
2. Patek Philippe: Nautilus Cronografo Travel Time 5990/1
Presenta al 12 un datario analogico e al 6 l’unico totalizzatore cronografico di 60 minuti. Ad equipaggiarlo il nuovo movimento CH 28-520 SC FUS, il primo della casa a riunire insieme la funzione di cronografo e la lettura di un secondo fuso
orario.
3. Rolex: Oyster Perpetual GMT-MASTER
Rolex presenta in prima mondiale un’importante innovazione nel settore della ceramica, con questo modello dotato di
un disco della lunetta Cerachrom monoblocco bicolore rosso e blu. La lunetta bicolore, una prodezza tecnica ed estetica
risultato di anni di ricerche e protetta da due brevetti, riesce nell’intento di conciliare l’estetica iconica del GMT-MASTER
originale del 1955 e le prestazioni tecniche del Cerachrom, un componente praticamente antiscalfitture e inalterabile sviluppato da Rolex.
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4. CHOPARD: L.U.C. 1963 in oro rosa 18 carati (EDIZIONE LIMITATA)
Il raffinato segnatempo L.U.C. 1963 in oro rosa 18 carati, proposto in edizione limitata di 50 esemplari, rende omaggio ai
50 anni della famiglia Scheufele alla guida di Chopard. All’esterno, le sue linee sobrie ed eleganti presentano un quadrante
tipo porcellana, una cassa satinata leggermente ricurva e inconfondibili lancette L.U.C.
5. TAG Heuer Monaco V4 Tourbillon
Grazie al continuo lavoro sullo sviluppo top secret delle sue cinghie di trasmissione dallo spessore non superiore a quello di
un capello, la maison elvetica porta la sua rivoluzionaria creazione ad un livello successivo;
Il risultato è un gioiello brevettato, che rappresenta una netta rottura con tutti i codici e le convenzioni dell’orologeria.
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RUBRICHE
SOCIETÀ
Di Redazione
THE GREAT ESCAPE, LA GRANDE FUGA
N
on solo i cervelloni lasciano l’Italia per Paesi che ne valorizzino le loro competenze, ma anche molti normalissimi giovani, ragazzi che spesso sono nostri amici, vicini di casa, fratelli, si mettono in discussione
affrontando un percorso coraggioso e sicuramente da ammirare.
Nome: Massimiliano (Max)
Cognome: Garbelli
Nato a: Rivolta d’Adda il 17 Gennaio 1985
Impiego in Italia: magazziniere e facevo anche consegne per una coltelleria.
Hobby: sono un chitarrista, adoro la musica e il rock infatti suonavo nei “Fillmore East” una cover band di rock anni 70-80
molto popolare tra il cremonese e la bassa bergamasca.
Hai lasciato l’Italia perchè?
La ditta per il quale lavoravo era in difficoltà economica e quindi non mi aveva potuto rinnovare il contratto.
Come mai hai scelto l’Australia?
Ho pensato che nel mio Paese non c’erano opportunità e quindi mi sono voluto mettere in gioco scegliendo l’Australia dato
che sono in 20 milioni su un territorio più vasto dell’Europa, clima, ambiente incontaminato, paesaggi meravigliosi e poi
perchè un mio ex collega c’era stato e mi aveva raccontato cose meravigliose che infatti sto provando anche io sulla mia
pelle....
I benefici di questa scelta?
Moltissimi. Innanzi tutto come dicevo, il luogo nel quale vivo, è incantevole. Questo è un particolare non da poco, sono
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convinto che il clima influenzi positivamente sul rendiconto della vita e qundi anche sul lavoro.
La gente inoltre è spontanea e senza pregiudizi e poi mi sono messo in discussione imparando una lingua, l’inglese, che prima
conoscevo solo a livello scolastico.
Che lavoro svolgi in Australia ?
Ho fatto di tutto. Ho cominciato facendo l’operaio agricolo e svolgendo mansioni in questo settore,
adesso invece ho due lavori part-time: entrambi sono in un food store dove vendiamo alimentari, In pratica faccio un pò di
tutto: dal magazziniere, al mulettista, al salumiere, cassiere, faccio e prendo ordini al telefono.
Come vedi il tuo futuro?
Per ora l’idea è viaggiare e lavorare. L’Italia per il momento la valuto solo come luogo di villeggiatura e non dove costruire
un futuro.
Consigli ai giovani come te di fare questa scelta?
Assolutamente si....qualsiasi persona che non ha famiglia da mantenere o legami particolari e vuole partire io dico FALLO
e basta.
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RUBRICHE
VIAGGI
Di Monica D’Intino
Consulente di viaggi
[email protected]
BAJA CALIFORNIA
L
L’ALTRO MESSICO
a penisola della Baja California è una lunga striscia di terra arida che si colora verso le coste, un’esperienza
dai ritmi lenti, un viaggio attraverso una terra di contrasti meravigliosi, di equilibri precari e secolari tra
uomo e natura, di scoperte inattese ad ogni chilometro di strada, ad ogni passo. Le acque del Pacifico all’interno della baia sono denominate Mar di Cortez dal nome del conquistatore spagnolo, che, giunto sulla costa messicana dall’entroterra, pensò alla Baja California come ad un’isola, separata dal resto del continente.
Viaggiare per la Baja California può costituire molte esperienze in una: un’avventura tra ambienti impervi
e paesaggi brulli e quasi desertici nell’entroterra; un viaggio attraverso città brulicanti di vita come Tijuana, vicinissima al
confine statunitense a nord e La Paz, centro più importante del sud della penisola; una vacanza in luoghi da cartolina sulla
costa, come le località di Cabo San Lucas, San José del Cabo e Todos Santos. Qui tra le migliori strutture ricordiamo l’Hotel
California e la Posada La Poza, due realtà diverse in cui però i colori di questa terra fanno da splendido contorno. Nell’ultima
parte della penisola si trova una zona che preserva un’interessante dualità nei due “Cabos”: la tranquilla San José del Cabo,
che mantiene l’aspetto e l’atmosfera di un autentico pueblo messicano con strade acciottolate, intimi ristorantini e boutique;
e Cabo San Lucas, sul lato opposto del “Corridoio”, il luogo perfetto per far festa, ricca di bar animati e centri commerciali
nella zona attigua al porticciolo. Qui vi sapranno sorprendere i lussuosi resorts, le impressionanti spa e gli enormi campi da
golf che hanno reso famosa Los Cabos. Da segnalare per gli amanti del lusso non ostentato gli Hotels One & Only Palmilla
e Las Ventanas al Paraiso. L’incontro con le balene è una delle esperienze più affascinanti da vivere durante un viaggio in Baja
California poiché, nel periodo che va da metà dicembre a metà aprile, è una delle zone di maggior concentrazione di balene
grigie. Questi giganteschi mammiferi marini, infatti, ogni anno discendono dall’Oceano Artico per riprodursi ed assistere i
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piccoli nelle prime settimane di vita.
Per gli amanti della natura un’altra meta da non perdere è il Parque Marino de Loreto. La città, primo centro abitato permanente della penisola di cui è stata capitale per più di un secolo, custodisce la prima missione della Bassa California, fondata dal Gesuita Juan Maria Salvatierra. Visitando il parco marino si possono raggiungere le splendide isole Coronado, un
paradiso di colori che spaziano dal nero e dal rosso delle formazioni di lava, sino all’azzurro intenso del mare che lambisce
le coste dove avvistare i simpatici leoni marini, gli amichevoli delfini e le sule dalle zampe celesti. Non si può lasciare la Baja
California senza aver visitato la sua capitale del sud, La Paz, tranquilla e ricca di spiagge paradisiache. La città è il punto di
partenza ideale per esplorare il Mare di Cortez, uno degli ambienti marini più diversificati al mondo. Solcando le sue acque
si può raggiungere l’isola Espiritu Santo, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, dove ammirare magnifici paesaggi fatti di spiagge vergini, baie da sogno e acque cristalline nelle quali immergersi tra pesci tropicali e leoni marini. Qui la
particolarissima struttura, il campo tendato Baja Camp, riserva un’esperienza unica ed indimenticabile.
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RUBRICHE
MOTORI
Di Redazione
AUTO NEWS
D
opo il Salone di Ginevra, evento cult per gli appassionati delle quattro ruote, ecco le ultimissime notizie
sulle auto che più ci entusiasmeranno nei prossimi mesi.
CHEVROLET CORVETTE CABRIO
Anagraficamente si chiama Corvette C7 Stingray Covertible, un’icona dell’automobilismo made in USA,
pronta a regalare sensazioni forti anche al mercato italiano, dato che da aprile è possibile acquistare questo
bolide. Il Drive Selector permette di scegliere diverse tipologie di guida, da quelle più tranquille a quelle più sportive.
BMW X7
Si tratta di un suv ancora più grande e lussuosa rispetto all’X5, sarà la diretta rivale della GL Mercedes L’attesissima BMW
X7 verrà prodotta nello stabilimento di Spartanburg, negli USA, che passerà da 300mila a 450mila unità all’anno a partire
dal 2016. Dovrebbe avere 7 posti distribuiti su tre file, con la X5 dovrebbe condividere la piattaforma (ma con un passo
maggiore) e la meccanica.
DAVID BROWN SPEEDBACK
Realizzata in Gran Bretagna con tecniche artigianali, la Speedback è una moderna ‘granturismo’ ispirata alle sportive del passato, ovvero il meglio della tradizione in chiave moderna. Sarà prodotta in numerazione limitata per garantirne l’esclusività.
Il debutto in pubblico della Speedback è fissato per il 17 aprile al Top Marques, l’evento di Monaco dedicato alla supercar.
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FORD MUSTANG
Per i suoi 50 anni la Ford Mustang raggiungerà la cima di uno dei grattacieli più famosi, proprio come la sua antenata.
L’evento è previsto per la notte del 16 aprile sul tetto dell’Empire State Building dove verrà accuratamente riassemblata,
celebrando la presentazione cult del 1964.
La nuova Ford Mustang sarà in vendita per la prima volta anche per il mercato europeo nel 2015, sia in versione coupè
fastback che convertibile.
Due motori disponibili: il V8 5.0 da 260 CV e il 2.3 Turbo ecoBoost da 309 CV.
BMW i8
Parte ad aprile la produzione dell’ibrida plug-in i8 presso lo stabilimento BMW di Lipsia con le prime consegne previste
per giugno.
BMW presenta la i8 come un nuovo concetto di auto sportiva, un’ibrida plug-in che unisce i vantaggi dell’elettromobilità
con quelli della tecnologia dei motori a combustione.
La prima sportiva con consumi ed emissioni di un’utilitaria. La sua forza sta nella perfetta sincronizzazione di motore elettrico e motore a combustione, che si traduce in una maggiore efficienza e dinamicità su strada.
Più efficace anche grazie alla struttura leggera in carbonio e ad un design aerodinamico, e sostenibile grazie all’efficientissima
tecnologia BMW eDrive con consumi ed emissioni estremamente ridotti.
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RUBRICHE
TELEFILM
ADVENTURE
SERIES
Di Carlo Rondi
BLACK SAILS
B
lack Sails è una serie televisiva statunitense creata da Jon Steinberg e Robert Levine trasmessa a partire dal
25 gennaio 2014 e funge da prequel al romanzo di Robert Louis Stevenson “L’isola del tesoro”.
Dopo la prima stagione appena conclusa composta da 8 episodi, visto il grande successo e le acclamazioni
ricevute al ComiCon di San Diego è stata subito richiesta una seconda stagione composta da 10 episodi,
uscita prevista per gennaio 2015.
Durante l’epoca d’oro della pirateria, il temuto Capitano Flint porta con sè a bordo della propria nave il
giovane John Silver come cuoco per nascondere un furto fatto dal giovanotto che però potrà portare nelle tasche della ciurma
molto oro grazie a delle informazioni che solo lui ha.
Comincia così questa avventura. La trama si svolge sull’isola di Nassau e in mare aperto, e il tutto è focalizzato sulla ricerca
del galeone spagnolo Urca de Lima.
Black Sails ha tutto quello che ci si potrebbe aspettare da una serie sui pirati: combattimenti, menzogne, tradimenti, omicidi,
ammutinamenti, prostitute, rum, oro, cannoni e chi più ne ha più ne metta!
La serie va a ricreare, romanzandole, le vere storie di veri pirati e luoghi mischiandole con i personaggi del libro “L’isola del
tesoro”, troviamo infatti i già citati Capitano Flint e Long John Silver con Billy Bones (inventati da Stevenson) ma anche i
realmente esistiti Charles Vane, Edward Teach meglio conosciuto come Barbanera, John Rackham conosciuto come Calico
Jack, la piratessa Anne Bonny e il vecchio Benjamin Hornigold, oltre alla famiglia Guthrie cioè coloro che gestivano i rapporti commerciali tra pirati e resto del mondo.
Non c’è nient’altro da dire senza spoilerare troppo, il consiglio è semplicemente quello di guardarla perchè merita, sia che
siate appassionati di pirati o no! ...Arrr!
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RUBRICHE
MODA UOMO
FASHION
OUTFIT
Classic
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Businessman
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Casual
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Underground
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RUBRICHE
TECNOLOGIA
Di Sergio Lombi
STAMPA 3D:
NASCE UN’IDEA CONCRETA
A
l servizio di creativi e liberi professionisti è finalmente arrivata la Stampante 3D formato “casalingo”.
Si tratta di un prodotto capace, partendo da un file elaborato attraverso un software di modellazione 3D,
di riprodurre fedelmente qualsiasi oggetto aggiungendo uno strato sull’altro (deposizione additiva) di
materiale plastico o metallico riscaldato da uno speciale ugello che rende malleabile la sostanza.
Il risultato della stampa è un oggetto piuttosto grezzo che necessita di rifiniture (levigatura, verniciatura
etc.. ) in base all’utilizzo.
La stampa in 3D è ampiamente utilizzata da anni dalle aziende per creare prototipi di dispositivi da destinare poi alla produzione di massa e ha trovato un forte impiego nell’ambito medico-scientifico: produrre protesi uniche adeguate al paziente è
una pratica che richiede la massima precisione e personalizzazione, ne è prova una ragazzina svedese che è riuscita a tornare
a camminare con una protesi realizzata ad-hoc da un’azienda belga specializzata nella realizzazione di modelli 3D e la giusta
riabilitazione.
Oppure basta pensare a LEGO: chi da piccolo non ha passato ore e ore ad assemblare semplici mattoncini plastici colorati
componendo costruzioni che ogni mamma definiva opere architettoniche?
Grazie all’inserimento di tale prodotto nel mercato consumer ad un prezzo inferiore rispetto ai macchinari utilizzati negli
ambiti appena citati, anche per i liberi professionisti disporre di un prodotto del genere può fare la differenza: architetti,
artigiani alle prese con plastici o utenti dediti al “fai da te”…
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Parlando di costi si parte da un investimento iniziale di circa € 1.000 per l’acquisto della stampante a cui va aggiunto il costo
del materiale di consumo (bobine di materiale plastico oppure metallico) pari al prezzo delle comuni cartucce d’inchiostro.
Per quanto riguarda i consumi si parla, invece, di 250W di picco nella fase di deposizione dei materiali (operazione che si
svolge piuttosto velocemente).
Non resta che dare il via all’immaginazione e soddisfare il desiderio di riprodurre concretamente un progetto che finora poteva rimanere solo come inchiostro sulla carta.
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RUBRICHE
BLOG
Di Alice Cerea
Blogger
babywhatsup.com
UN GIRO PER L’AFFASCINANTE GENOVA
L
a blogger Alice Cerea, oggi alle prese con una delle sue avventure in giro per l’Italia; questa volta grazie ad una
collaborazione con Costa Edutainment, ed è proprio ora che inizia questa storia…
“Sono le 6.30 di sabato 8 marzo 2014, la sveglia suona incessantemente dalle 6.00 e io fatico a svegliarmi,
ma basta il solo pensiero della sensazionale giornata che mi aspetta ad infondermi una carica mai vista prima;
così accendo le luci, mi vesto in fretta e furia e butto giù dal letto Yuri, Genova ci aspetta!
Indosso un carinissimo, e davvero troppo estivo, minidress bianco abbinato ad un paio di comodi stivali da biker, io e i
tacchi non andiamo molto d’accordo!
In meno di 3 ore siamo a destinazione, nonostante una deviazione di 100 km (forse avremmo dovuto consultare Google
Maps?), è una giornata stupenda, il sole splende riflettendosi nel mare cristallino, uno spettacolo!
Mi reco verso un’imponente edificio: l’acquario di Genova, il mio primo impegno di oggi. Una struttura fenomenale, con
litri e litri di acqua e creature affascinanti, dai delfini ai piranha, dagli squali ai pesci tropicali, senza tralasciare pinguini,
foche e tartarughe. L’atmosfera è rilassante e coinvolgente allo stesso tempo; i delfini sono senz’altro i protagonisti di questa
giornata, anche se mi chiedo che fine abbia fatto il pesce luna, un’enorme creatura marina della quale mi innamorai durante
la mia prima visita all’acquario 10 anni fa…
Proseguo la mia visita fra attrazioni interattive e animali coloratissimi.
Per pranzo un panino al volo e via verso il prossimo appuntamento, sempre con Costa Edutainment.
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Oggi visiterò il Galata museo del mare, un’imponente struttura a 4 piani che racconta la storia del mare, di Genova e del
suo porto conosciuto oltremare.
All’interno fedeli ricostruzioni di antichi vascelli, una favolosa terrazza panoramica sull’intera città e lui, il punto forte, un
vero sottomarino sommerso visitabile, non credevo ai miei occhi!
Una giornata emozionante e fantastica alla scoperta di una città dai mille volti, tra antichi viottoli e mura risalenti all’età
barbara.
La sera giunge in un battibaleno e risalgo in macchina, la prossima avventura mi aspetta!
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RUBRICHE
LIBRI
SBIRRO MA
NON SOLO
Di Maurizio Lorenzi
SBIRRO MORTO EROE
LE VERITÁ GIUDIZIARIE
U
n tavolo con il piano in legno grezzo. Grigio sfumato, slavato. Inodore.
Piccole macchie che non disturbano.
Cinque sedie. Forse troppe per un tavolo così.
In mezzo, un foro per un ombrellone che non c’è, ma tanto oggi non c’è il sole e non c’è pioggia.
È ancora estate ma oggi non succede nulla in cielo.
Sento profumo di caffè. In lontananza rumori di automobili.
Per le mani mi ritrovo lo scontrino.
Comanda 937. Tavolo 17. Operatore Karim. 1 caffè. 1 acqua naturale. 15 marzo 2014 Ore 17.41 Scontrino nr. 113
Va bene, il bar sta per chiudere, ma il mio cuore ha appena aperto.
Finalmente. Adesso posso scriverti.
“Quello che penso è che non ci siamo capiti. O meglio. Mi sono spiegato male.
È diverso. C’è una differenza di fondo che fa per l’appunto la differenza.
Prima di chiudere una porta però dovresti controllare chi c’è dietro. Almeno così penso sia giusto fare.
Potrebbe valerne la pena.
È ovvio, è chiaro che voglio stare con te e allora provo a mettermi nei tuoi panni. Forse, così, capirò qualcosa di più.
Tu hai un sogno. Grandi aspirazioni. Logico e naturale che sia così.
Lo so che vuoi realizzare i tuoi desideri e desideri di vivere sognando e non sognare di vivere.
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Lo so.
Lecito. Anzi, doveroso.
E io voglio assecondarti, perché la tua felicità sarà, di riflesso, la mia. La nostra.
Ma a volte capita di dibattere, di discutere. Può succedere, ma tutto, anche questo, serve per costruire, per confrontarci e per
capire davvero quello che si vuole in questa vita fatta di carne, ossa e pensieri.
Mettere a fuoco le priorità. Scartare il superfluo per cogliere ed apprezzare ciò che conta davvero.
Ebbene, tu conti.
La nostra sincerità conterà.
Eccolo qui il nostro futuro.
Se lo vorremo, potrà essere così.
Uniti per davvero, nel rispetto di entrambi, con il sacrificio di entrambi, per camminare insieme, mano nella mano, da una
parte.
E magari, nell’altra, ognuno nella sua, accogliendone una piccina piccina.
Non siamo così distanti. Siamo solo in fase di avvicinamento.
Come due pianeti che precipitano e seguono la scia dell’infinito, prima di scontrarsi, ma senza urti. Solo morbidamente.
Adagiati, uno sull’altro.
Fa bene confrontarsi. Tonifica la mente sputare il rospo e poi deglutire, assaggiare quello strano timore che assomiglia, istante
dopo istante, alla paura.
Ma poi per fortuna, arriva il sollievo. La riflessione e il sentimento soffiano forte sulle nuvole che adesso, ora che respiro di
nuovo senza affanno, se ne stanno in disparte, sul bordo, a fare da cornice a un cielo sereno, specchio della mia rinnovata
anima.
Sono cieco perché non vedo l’ora di abbracciarti, scrutare i tuoi occhi, oceano sconfinato del mio sognare, perdizione della
gioia di vivere, immensità del mio benessere.
I tuoi occhi, due pietre preziose.
I tuoi occhi, ovvero tu.
So che si sapranno capire con i miei.
In silenzio.
Ed eccolo il colpo all’animo. Quello che bussa forte e picchia ancora più violentemente.
La tua attesa mi contorce, mi turba, esattamente come quel tuo modo di camminare.
Silenzio.
Ascolto.
Eccole.
Le note.
Arrivano.
Le sento. Sono loro che esemplificano l’istante.
“Quante volte sei passata e quante volte passerai”
Te lo scrivo adesso a freddo, con la mente fredda.
Quando già mi manchi, da un bel po’.
E già ti voglio.
Prendi solo le mie parole. Insieme alla mia buona fede.
È difficile lo so.
Ma possiamo ascoltare il cuore, non credi?
Ognuno il suo e poi sorridere.
Il mio sussurra il tuo nome,
E il tuo?”
Finito. Adesso metto una bella firma e domani vado a imbucarla. Oppure no, magari la metto in una bottiglia da affidare al
destino. Il bar sta per chiudere. Il buio si fa minaccioso mentre annuncia la sera. Gente che va, gente che viene. Sono tutte
uguali le persone che passeggiano e si avviano all’uscita. Tutte uguali finché non le conosci.
Tutte uguali meno te.
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RUBRICHE
CUCINA- RECENSIO N E
UN TAVOLO
PER DUE
Di Mr Pink 2
SUSHI…SI SCRIVE COSÌ?
I
o non avevo nessuna intenzione di uscire, anzi volevo approfittare di una delle rare belle giornate di questa “quasi” primavera per dedicarmi al giardinaggio… ma come al solito ho ceduto, anche se mi sarei accontentato di una semplice
pasta con pomodorini e basilico. Ed invece vengo portato (quasi bendato), sulla statale che porta da Seriate a Brusaporto. L’idea parte da lei con una strana voglia di sushi… il che è già preoccupante, ma dopo poco mi tranquillizzo
e mi rendo conto che la faccenda si sta facendo quasi seria. Pranzo, non cena, ma poco cambia quando si tratta di
nutrirsi. Quindi? Parcheggio? In abbondanza dietro al locale. Indicazioni? Assolutamente da intuire! Proprio qui scatta
l’AHI AHI AHI! Semplicemente non capisci dove “cavolo” vai a mangiare! SUDAMERICANO O CINOGIAPPONESE?
In pratica sulla strada si trova un’insegna che offre carne argentina alla brace e su un terrazzino uno striscione che promuove
cucina orientale a buon mercato che farebbe ingolosire chiunque. Accoglienza? Al momento un po’ freddina. Invece si è poi
rivelata buona, soprattutto ammettendo il fatto che siamo arrivati un po’ tardi. Anche se a pranzo il ristorante chiude alle
15.00. Dopo aver ordinato, una gentilissima signora dagli occhi a mandorla ci ha aiutato a capire come andavano mangiati
determinati piatti della loro cucina. Finalmente qualcuno che non ti snobba e ti aiuta a capire come va mangiato un sushi o
un qualunque piatto dell’estremo oriente. Sarebbe un po’ come insegnare ad un orientale a mangiare la polenta e i casoncelli,
ma con la forchetta e non con le bacchette! QUESTIONE DI CULTURE! Che dire dell’ambiente? Da dimenticare. Tipo
pizzeria dei gloriosi anni ’70, con annessa BALERA degli anni ’50, veramente non saprei che dire, visto e considerato che è
davvero ma davvero spoglio. Fotografie alle pareti che rimandano all’Argentina come l’insegna, ma il sushi? Forse è la nota
più positiva. Ottimo, abbondante e soprattutto “semplicemente”… BELLO! Ricordiamoci che generalmente noi occidentali definiamo sushi quasi tutto ciò che è abbinato ad un’alga, riso lesso e pesce crudo. Ma non funziona veramente così.
Qui all’Happiness si ha la possibilità di assaggiare una buona varietà di specialità orientali senza fronzoli e comunque il menù
a base di carne argentina alla brace ve lo portano davvero! Quindi la doppia insegna mi sa che non è sbagliata.
Ed io che pensavo che fosse una sorta di transito di cambio gestione!
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RUBRICHE
CUCINA
LA RICETTA
Di Graziano Lanza
SAN PIETRO CROCCANTE SU VELLUTATA
DI MAZZANCOLLE E ARANCE TAROCCO
N
el piatto che vi proponiamo in questo numero andremo ad utilizzare un pesce dalla polpa delicata ma al
tempo stesso molto gustosa: il San Pietro.
La salsa abbinata vuole essere fresca e leggera e richiamare la primavera ormai alle porte.
Spero rimarrete piacevolmente sorpresi dal contrasto dato dalla croccantezza della mandorla tostata e dalla
cremosità della vellutata.
Ingredienti
per 4 persone:
Procedimento:
•
N.
4
filetti
di San Pietro da 120gr. c.a.
Passare i filetti di pesce nell’uovo sbattuto prima e poi nella granella di man•
100gr. di granella di mandorle
dorle, aggiustare di sale e pepe ed infornare a 175°C per 12-15 minuti circa.
•
N. 1 uovo intero
Nel
frattempo scottare i gamberi con poco olio ben caldo e lo spicchio d’aglio
•
100gr. di mazzancolle pulite
“in
camicia”, sfumare con il vino bianco, lasciare evaporare bene prima di
•
N. 1 arancia non trattata
aggiungere
il succo dell’arancia, il burro ed emulsionare il tutto con un frulla•
1 noce di burro
tore
ad immersione che ci aiuterà a legare e montare la salsa.
•
Sale e pepe q.b.
Servire il pesce sulla salsa a specchio accompagnandolo con un contorno a
•
Olio extravergine
vostro
piacere.
•
Vino bianco
Buon
appetito!
• 1 spicchio d’aglio
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BUONA CUCINA E DESIGN - RISTORANTE
RUBRICHE
PRANOTERAP IA
Di Cristiana Ghione
I CINQUE ELEMENTI
C
ome ho anticipato nello scorso articolo i cinque elementi sono legati agli organi, ai visceri, ai colori, alle
stagioni ecc.in questo caso parlerò delle emozioni legate ad essi.
L’uomo, in quanto parte della Natura, è composto anch’esso degli stessi elementi e quindi, studiando la
natura si studia l’uomo. Nel mondo e nell’uomo i cinque elementi sono collegati alle cinque stagioni, e
cinque sono i climi, i colori, i sapori, gli odori, ecc. Come nelle stagioni ci sono i climi che influenzano
l’ambiente naturale, nell’uomo ci sono le emozioni, forze originarie all’interno della psiche umana che
influenzano l’ambiente interiore. Le emozioni sono immateriali eppure palpabili; sono difficili da definire in categorie, ma
hanno effetti profondi e tangibili. Le emozioni sono spesso appropriate, ma quando sono in eccesso oppure in deficit dominano l’esperienza interiore e il comportamento esteriore: questo scombussola il fluire armonioso del Qi (energia) generando
squilibrio.
In MTC le cinque emozioni sono considerate una delle maggiori influenze sullo stato di salute e malattia.
La Gioia: Emozione del Fuoco
L’emozione è la risposta fisiologica e psicologica dell’individuo di fronte a una situazione di interazione ambientale.
L’emozione fa dunque parte della vita psichica dell’uomo. Il termine di origine greca psiche significa respiro, soffio e riconduce all’idea del respiro vitale, dell’anima in quanto originariamente identificata con quel respiro: è l’elemento animatore
del corpo. La Medicina Tradizionale Cinese abbina ad ogni elemento della pentacoordinazione un’emozione; la gioia è l’emozione dell’elemento Fuoco ed è veicolata dallo Shen. Lo Shen, tradotto a volte come energia mentale a volte come spirito,
è la coscienza della propria esistenza; tale coscienza presenta un aspetto Yang (le motivazioni dell’esistenza, la percezione
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del vivere) ed un aspetto Yin (le condizioni dell’esistenza, l’essenza vitale di ogni persona). La capacità di percezione-risposta
dell’organismo, sia automatica che cosciente, garantisce l’esistenza; d’altronde ogni parte del corpo, ogni cellula vive proprio
perché stimolata e collegata al tutto. All’elemento Fuoco è collegato l’organo meridiano Cuore, che alberga lo Shen fungendo
da matrice materiale della psiche e che spinge il sangue, comunicando in questo modo con tutte le cellule dell’organismo.
La gioia, emozione del Cuore, è uno stato di tranquillità, una sorta di contentezza di vivere comunicata alle cellule attraverso
il sangue e alla psiche attraverso lo Shen: essa contribuisce a realizzare il destino di ogni uomo e a sancire il suo legame con
il Cielo e con la Terra.
Il Pensiero Riflessivo: Emozione della Terra
L’Elemento Terra è il fondamento dell’esistenza fisica, poiché rappresenta la stabilità, la sicurezza e il sostegno nella vita
dell’essere umano. La Terra è fertile: da lei provengono le piante che danno nutrimento, le acque che dissetano, i minerali e
i metalli che arricchiscono la vita. La fertilità è il dono dell’elemento Terra: incarna la capacità di ricevere, elaborare e dare
nutrimento al corpo e alla mente. L’ideogramma cinese corrispondente pensiero riflessivo contiene le radici del cuore e del
cervello; indica la giusta mediazione tra il sentimento e la ragione: pensare prima di agire; ricevere e dare nella stessa misura
per mantenere l’equilibrio dell’insieme.
La Tristezza: Emozione del Metallo
L’emozione associata all’Elemento Metallo è la tristezza. Nel ciclo della vita nascita, crescita, maturità, declino e morte che si
manifesta nelle stagioni, il Metallo rappresenta la fase del declino autunnale, in cui è normale provare tristezza. All’elemento
Metallo sono associati il Polmone (che attraverso il respiro svolge il compito di assorbire il più prezioso dei componenti della
Natura: il Qi dell’universo) e l’Intestino Crasso, che lavora per espellere dal corpo e dalla mente tutto quello che non serve
più. Nell’esistenza umana la tristezza è inevitabile, ma se il Metallo è armonioso ci si adegua ai cambiamenti, perché ad ogni
perdita corrisponde una nuova entrata. L’energia del Metallo non evita l’esperienza della tristezza, ma impedisce che vi si
rimanga intrappolati, mantenendo l’apertura a nuove possibilità.
La Paura: Emozione dell’ Acqua
La paura fa parte dell’istinto di sopravvivenza. Per la Medicina Tradizionale Cinese la paura è l’emozione dell’Elemento
Acqua, che rappresenta l’origine della vita; all’Acqua appartiene l’organo meridiano “Rene”.
Il Rene conserva l’energia sorgente, il “soffio originario” dell’uomo e del cosmo; tale energia ha il compito del mantenimento
della specie (ereditarietà) e contemporaneamente la funzione di programmare lo sviluppo di ogni uomo secondo il suo irripetibile programma genetico.
I reni reggono dunque la nascita, la crescita, lo sviluppo e la riproduzione.
Una paura intensa provoca rilascio dell’energia originaria: una scarica di adrenalina che rende pronti all’azione per salvaguardare la vita; le scorie vengono eliminate, i processi digestivi sospesi e si è pronti all’azione, secondo quella che è una normale
reazione in una situazione di pericolo.
La Rabbia: Emozione del Legno
La caratteristica dell’Elemento Legno è l’identità individuale; infatti, pur essendo parte integrante della Natura, ogni singola
specie e ogni singolo individuo possiede forma e aspetto propri e unici.
Lo stesso elemento dona la capacità di lavorare per il proprio benessere e per quello delle altre forme di vita che condividono
e creano l’ambiente, poiché solo in questo modo si garantisce la sopravvivenza.
Nell’uomo questi aspetti si manifestano con la capacità di armoniosa coesistenza e con l’impulso a esprimere la propria individualità.
L’istinto ad esprimere la propria autonomia può essere represso dalle figure autoritarie che ci circondano, e manifestare apertamente la propria “giusta rabbia” rappresenta un modo per essere ascoltati e considerati.
Quando l’individuo viene riconosciuto e incoraggiato ad essere se stesso la rabbia non costituisce un problema, in quanto le
qualità positive del Legno (creatività e coesistenza armoniosa) possono funzionare apportando il
massimo beneficio.
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RUBRICHE
SICUREZZA
Di Marco Chiari
I SISTEMI DI VIDEO SORVEGLIANZA
E LO STATUTO DEI LAVORATORI
O
gni giorno le telecamere documentano almeno un fatto di cronaca oppure sono lo strumento di soluzione di un caso per le forze dell’ordine. Cresce così il dilemma per il cittadino, tra la necessità di
protezione e la volontà di difendere la propria sfera privata.
Il progresso tecnologico ci permette di conciliare la necessità di sicurezza pubblica con la tutela della
sfera privata, promuovendo la ricerca di una maggiore trasparenza e certezza del rispetto della privacy
degli utenti.
E’ frequente che per la sicurezza di una filiale di una banca siano effettuate riprese che coinvolgono i propri dipendenti nel
corso dell’esercizio delle proprie mansioni. L’impiegato allo sportello di una Banca si trova involontariamente attore in una
scena criminosa. Sino a ieri era però difficile poter dimostrare che i sistemi di videosorveglianza, nati per individuare il criminale se orientate ad inquadrare l’atto stesso della rapina o dell’aggressione, venissero invece utilizzate per un illecito controllo
quantitativo e qualitativo del dipendente (come espressamente vietato dall’Art.4 L.300/70 dello Statuto dei Lavoratori).
Da oggi è possibile disporre e garantire che le registrazioni saranno custodite in un formato illeggibile se non da parte della
Magistratura, al solo scopo di salvaguardare la sicurezza delle persone e del bene aziendale. Si dispone nel contempo di uno
strumento vigile e attivo, in grado di analizzare in maniera assolutamente anonima un accadimento ed allertare le Forze di
Polizia perchè possano intervenire tempestivamente in massima sicurezza all’esterno della filiale salvaguardando l’incolumità
di clienti e dipendenti.
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Un importante effetto che deriva dall’applicazione di questa tecnologia è che diventa molto più semplice ricevere l’autorizzazione a conservare le registrazioni per un periodo superiore rispetto ai 7 giorni oggi consentiti, offrendo la possibilità di
acclarare fatti avvenuti a distanza di tempo con la possibilità di risalire anche a distanza di mesi a chi, ad esempio, avesse
compiuto sopralluoghi a volto scoperto nella filiale per progettare il piano criminoso. Episodi quali truffe potranno essere
acclarati anche se scoperti a distanza di mesi, in occasione dell’invio dell’Estratto Conto trimestrale.
E’ evidente il beneficio per la Forza Pubblica che potrà disporre di tutte quelle ambite informazioni che, fino a ieri, una
prematura ma obbligatoria cancellazione hanno reso irrecuperabili.
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RUBRICHE
ANIMALI
AMICI A
4 ZAMPE
Di Giuseppe Orlandi
DIAMO VOCE A CHI NON HA VOCE
L’
Associazione “Progetto Galgo” continua nel suo instancabile lavoro.
Il 15 marzo, infatti, hanno fatto il loro ingresso in Italia sei magnifici cani Galgo e un dolcissimo Podenco Canarie che, in occasione del ritrovo avvenuto a Paladina (BG), sono stati affidati alle loro nuove
famiglie in un’atmosfera di festa e partecipazione.
E’ stato un pomeriggio all’insegna della solidarietà, dove i volontari di “Progetto Galgo”, gli addestratori di “Centro Servizi del Cane”, i nuovi affidatari, e tutti coloro che hanno già adottato un Galgo, ormai
entrati anch’essi nello spirito dell’associazione, si sono trovati per accogliere al meglio i nuovi arrivati.
Questi ritrovi, che hanno luogo quasi ogni mese, sono anche un’occasione per riunirsi e condividere le proprie storie ed
esperienze di convivenza con i cani adottati.
Inoltre è sempre presente il team di educatori cinofili di “Centro Servizi del Cane” che, con consigli e suggerimenti utili per
i primi giorni d’inserimento, aiuta le nuove famiglie a far sì che i cani si adattino il prima possibile al nuovo ambiente ed ai
nuovi padroni e cominciando, così, la loro nuova vita finalmente in serenità.
Queste le nuove adozioni avvenute in collaborazione con l’associazione spagnola “Galgos 112” (ma ricordiamolo… sono
tra i pochi fortunati):
TRISTAN, di Mariagrazia e Walter.
LLUVIA, adottata da Claudio e Patrizia.
DIEGO, adottato da Andrea e Michela.
PAQUITA, di Simone e Agnese con il figlio Guglielmo.
SUSHI, adottata da Chiara e Diego con la figlia Alice.
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RUBEN, con Anna Maria e Alberto.
ELVIRA, adottata da Thomas, Barbara e i figli Marco e Mia.
ORION, Podenco adottato da Maurizia.
Vediamo ora la storia e le caratteristiche del Galgo.
Il Galgo è un Levriero Spagnolo che, a differenza di tutte le altre razze canine, non è stato creato e selezionato dall’uomo.
E’ una razza molto antica. La sua esistenza è documentata nei primi graffiti dell’Alta Mesopotamia. Era tra le più venerate
nell’antichità, al punto da esserne stata vietata la proprietà ai contadini e alla gente povera, ad esclusivo uso di nobili e ricchi.
Furono i primi animali a collaborare con l’uomo, utilizzati per la caccia e come cani da compagnia.
Il Galgo è estremamente affettuoso, morbosamente attaccato al suo padrone.
Meraviglioso cane da compagnia, veramente intelligente e sensibile. E’ pigro e adora dormire, ma è pronto a trasformarsi in
un velocissimo cacciatore, sguardo attento e muscoli pronti allo scatto.
La sua incredibile vista ed eccezionale velocità spesso rappresentano la sua maledizione.
In Spagna il Galgo è infatti usato indiscriminatamente dai cacciatori per la caccia alla lepre.
Conosciuti anche come “i figli del vento”, per le loro capacità di correre veloci sul terreno, ma anche come “i cani del nulla”
considerati oggetti, strumenti da lavoro o da usare per divertimento e da gettare quando non sono più redditizi.
Condannati a morte già dalla loro nascita non conosceranno mai l’affetto, il calore di una casa, la comodità di un divano.
In Spagna, ogni anno, i cani abbandonati o torturati sono tantissimi.
Non si può restare indifferenti a una tale brutalità.
E’ per tale motivo che “Progetto Galgo” lotta per salvare e tutelare questa razza, così sottostimata da rendere i proprietari
potenziali assassini.
Scoprire il levriero come animale da compagnia è un’esperienza unica. Solo chi ha avuto la fortuna di partecipare alla sua
routine quotidiana può capire davvero un Levriero.
E’ garantito che chiunque decida di adottare una di queste sfortunate creature guadagna un amore sincero ed incondizionato.
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RUBRICHE
IMMOBILI
Di Dr. Laura Adele Feltri
www.casafeltri.it
CASAFELTRI
UNA NUOVA RUBRICA
L
AURA ADELE FELTRI
non è solo agente immobiliare, anzi “consulente immobiliare” ,connotazione che la rende un punto di riferimento per porre in vendita o acquistare un immobile ,ma anche e soprattutto esperta del settore tramite corsi
di aggiornamento,convegni con architetti, notai,commercialisti, e professionisti che gravitano nel mondo
dell’edile.
IN COSA CERCA DI DIFFERENZIARSI RISPETTO ALLA FIGURA TRADIZIONALE DELL’AGENTE IMMOBILIARE?
In un mondo dell’informazione globalizzata la differenza la fanno le persone che cercano di avere una cognizione completa.
Per questo motivo cerco nuovi spunti per migliorarmi,come l’essere aggiornata sulle nuove ordinanze e iniziative comunali
che vedono trasformarsi la città.Attualmente sto seguendo il “PIANO COLORE” ,che porterà Bergamo ,in un futuro non
troppo tardivo ,ad avere un volto omogeneo nei colori, cosa che si rifletterà nella commercializzazione degli immobili.
PER QUESTO HA DECISO DI IMPRONTARE UNA RUBRICA CHE DIA UNA IDEA PIÙ AMPIA DEL SETTORE
DOVE LEI OPERA
Mi è stata gentilmente proposta dall’editore Michele Oggioni, dopo aver notato che il mondo immobiliare non è solo compravendita, ma esiste una dimensione che va ben oltre. Mi piacerebbe poter dare un’immagine della mia categoria diversa da
quella diffusasi in questi anni, immagine che la vorrebbe in aumento numerico, ma non qualitativo; è l’opposto: la crisi ha
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lasciato spazio ad un minor numero di consulenti del mio settore, e precisamente ai più preparati, competenti e a coloro che
abbiano la volontà di far crescere nelle persone la fiducia nei confronti della nostra categoria.
COSA SI PREFIGGE QUESTA RUBRICA?
La divulgazione di notizie che non siano fini a se stesse, ma che possano risultare un vantaggio per chi le acquisisce, rendendolo
piu’ consapevole: di come si stia muovendo il mercato del nuovo e dell’usato,dei tempi necessari alla commercializzazione,del
tipo di clientela che si sta accostando all’acquisto e quali sono le motivazioni che spingono alla vendita. Dati che accendono
riflessioni nelle singole famiglie che si apprestano a prendere decisioni di qualsiasi natura in campo immobiliare.
DOVE TROVA IL TEMPO PER INTERESSARSI DI TUTTO CIÒ, AVENDO ANCHE UNA STRUTTURA COME
CASAFELTRI,BEN INSERITA IN BERGAMO E QUINDI CON ASPETTATIVE CHE NON PUÒ DELUDERE?
Ho creato all’interno della mio studio casafeltri una squadra ben avviata e affiatata;ciascun ruolo è ben calibrato su ogni
collaboratore ,che sa come agire per dare un servizio di intermediazione immobiliare di alto livello.Per me come per loro il
tempo non esiste,esistono persone che hanno sete di conoscenza Questo modo di operare significa potermi dedicare ,oltre alla
comunicazione di ciò che la mia società è in grado di fornire rispetto ad una tradizionale agenzia immobiliare;anche alla
divulgazione di tutto ciò che apprendo.
CHE VISIONE HA DEL SETTORE IMMOBILIARE IN QUESTO
MOMENTO?
Posso suppore che per alcuni forse ,potrebbe a prima vista apparire facile; niente di più falso. Il settore immobiliare e le intermediazioni richiedono un sapere dettagliato dei tempi, delle modalità di comunicazione, delle giuste strategie di marketing,
che vanno costantemente riviste e calibrate per ciascun cliente, tipo di immobile, esigenze di stili di vita.. E’ poi essenziale
una conoscenza solida e a 360° del prodotto immobile, non basta dire “ vendo tot mq in una determinata zona”. E’ necessario
proporre il bene sapendo palesare vantaggi e possibili svantaggi, trovando il modo costruttivo per superarli, saper prospettare
la versatilità della casa, le sue potenzialità. In ultimo va vagliata l’ubicazione in funzione di fattori come i futuri cambiamenti
non solo delle esigenze del cliente, ma anche della città stessa e delle sue continue mutazioni.
M at t eo M ot t ari Ph o t og ra ph e r
CI SONO PERSONE CHE HANNO SETE DI CONOSCENZA ... SIAMO CURIOSI DI LEGGERLA .....
l’ASPETTIAMO IL PROSSIMO MESE
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RUBRICHE
OROSCOPO
Di Redazione
TORO
T
OROSCOPO
ORO
Gli influssi di Venere in sestile al vostro segno vi daranno questo mese un vento di passione nella vostra
vita affettiva e i single del segno saranno ispirati dal non fuggire dalle situazioni che possono portarli a fare
incontri. La vostra vita finanziaria si annuncia molto agitata questo mese.
GEMELLI
Mercurio, il vostro pianeta padrone, vi motiva a riaffermare i vostri valori e le vostre ispirazioni, avrete il bisogno di gridare le
vostre intenzioni, i vostri progetti. La fortuna è dalla vostra parte. Prenderete la situazione in mano in ambito professionale
con tatto e fermezza.
CANCRO
Gli influssi di Mercurio in trigone al vostro segno vi porteranno una corrente di fortuna sul piano finanziario e sentimentale
che vi faciliterà le cose. Attenti all’eccesso ed a sacrificare i vostri interessi, anche nel piano professionale. Giove vi proteggerà
dai grandi sconvolgimenti e sosterrà il vostro irraggiamento sociale ed il vostro ottimismo.
LEONE
Le istanze planetarie questo mese v’inciteranno a posizionare i vostri desideri in corrispondenza a quelli di chi vi sta vicino
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per rafforzare la stima di chi amate. Avrete a cuore di liberarvi degli ostacoli inutili e la sicurezza in voi stessi sarà rafforzata
dal fatto che avrete facilità nel mettere a punto delle strategie vincenti e molto elaborate.
VERGINE
Gli influssi di Giove in sestile al vostro segno vi permetteranno di proseguire positivamente ad operare in direzione dei vostri
obiettivi personali senza particolari freni, questo mese. Gli influssi di Mercurio vi faranno perdere serenità se dovrete dedicarvi ai lavori di fondo. La vostra vita affettiva, i vostri legami con chi vi è vicino, avranno delle tensioni.
BILANCIA
Gli influssi solari sfalsati al vostro settore vi permetteranno di prendere delle distanze nella vostra vita sociale, risentirete un
minor bisogno d’integrazione, a beneficio di una riflessione più profonda del solito. Siate prudenti sul piano finanziario, ci
sono dei tranelli sul vostro cammino che bisogna riconoscere prima d’impegnarvi.
SCORPIONE
Ripartire con il piede giusto sarà la vostra motivazione principale questo mese. Il Carre di Mercurio rischia di creare dei
rapporti tesi nella vostra vita professionale. La vostra vita sentimentale avrà tendenza a prendere un ritmo più rapido, che
v’immergerà pienamente ma che non favorirà un regresso emozionale.
SAGITTARIO
Il transito di Mercurio in sestile al vostro segno vi spingerà questo mese a sviluppare la vostra socievolezza verso dei nuovi
ambienti, nuove culture, terreni vergini. La vostra vita professionale ne beneficerà direttamente. Questo periodo è ideale per
cambiare lavoro, prendere una nuova strada in termini di carriera.
CAPRICORNO
L’opposizione di Giove al vostro segno questo mese provocherà in voi delle ispirazioni molto positive. Vedrete più chiaramente come far sviluppare la vostra vita. Risentirete ugualmente il bisogno di solitudine, che vi permetterà di fare il punto
efficacemente e di prendere delle buone decisioni per l’evoluzione dei vostri progetti.
ACQUARIO
La congiunzione di Mercurio e di Venere al vostro settore questo mese vi apporteranno un influsso di fortuna, delle facilità
si annunciano sul piano relazionale. Dei nuovi incontri e relazioni sociali saranno altamente favorevoli per il vostro futuro e
per mettere a punto dei nuovi progetti a lungo termine.
PESCI
Gli aspetti di Mercurio e Venere in semi carre al vostro segno vi inciteranno ad avvicinarvi a persone diverse da quelle che
frequentate abitualmente sul piano amicale e sociale. Non vi mancherà l’intuizione per trovarvi al posto giusto nel momento
giusto e provocare così degli incontri memorabili, che potranno sfociare in legami appaganti, anche a lungo termine.
ARIETE
L’opposizione di Marte, il vostro pianeta padrone, al vostro settore contribuirà a far nascere in voi un vento di rivoluzione
interna contro tutto ciò che frena i vostri sforzi, la vostra volontà di progresso. Il semi quadrato di Venere al vostro segno vi
porterà una bella oasi di pace nei vostri amori ed anche in famiglia.
per rafforzare la stima di chi amate. Avrete a cuore di liberarvi degli ostacoli inutili e la sicurezza in voi stessi sarà rafforzata
dal fatto che avrete facilità nel mettere a punto delle strategie vincenti e molto elaborate.
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HOTEL SAN ROCCO
Via Francesco Martinengo Colleoni 18/28
24020 Scanzorosciate (Bergamo)
Tel: 035 657085
Fax: 035 6590167
Mail: [email protected]
L'Hotel San Rocco é facilmente raggiungibile percorrendo
l'autostrada A4, dista 15 minuti dall'uscita di Bergamo e 10
dall'aeroporto internazionale di Orio al Serio.
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Events
FABRIZIO FRIGENI
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BERGAMO FILM MEETING
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CARTOOMICS 2014
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NAPOLEON UP
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EVENT
MUSICA
LA CAPITALE DELLA CHITARRA
SOSTIENE FRIGENI
C’
era una volta, a Madrid, un piccolo laboratorio dedito alla costruzione di chitarre classiche.
Qui, un giovane di nome Paulino Bernabé, cresciuto al fianco di grandi maestri liutai come José
Ramirez III, affinò la sua tecnica di lavorazione al punto da divenire il più rinomato costruttore
di chitarre spagnolo, meritevole sia della stima di autentiche star quali Andrés Segovia e Narciso
Yepes, sia di numerosi premi e onorificenze da parte di addetti ai lavori e sovrani.
In seguito, come nella migliore delle tradizioni, il leggendario liutaio ha lasciato il posto a un figlio
altrettanto talentuoso, che per sua volontà porta lo stesso nome che oggi è sinonimo di qualità assoluta ovunque nel mondo
degli strumenti musicali.
Come i violini Stradivari e i pianoforti Steinway, le chitarre Bernabè attirano infatti curiosi, intenditori e musicisti che giungono alle varie esposizioni da ogni parte del mondo per vederle, toccarle e suonarle. Ed è proprio durante la Musikmesse, la
fiera internazionale della musica che si svolge ogni anno a Francoforte sul Meno in Germania, che, tra questi sinceri appassionati, Paulino Bernabé ne ha avvicinato uno a sé per nominarlo testimonial del suo marchio e sostenerne le attività artistiche, didattiche e musicali mediante il supporto della sua fondazione. Il fortunato musicista è italiano e ha il volto amico di
Fabrizio Frigeni, chitarrista di casa nostra del quale negli ultimi mesi BergamoUp ha raccontato ai lettori ogni passo che ha
portato a questo importante traguardo. Ci uniamo quindi a lui e all’avvocato Marco Chiari, con l’augurio che il contributo
della Spanish Guitar Foundation alla divulgazione della cultura musicale nel nostro paese non sia soltanto un premio in più
da esporre in bacheca, ma piuttosto l’inizio di una lunga primavera di capolavori...
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EVENT
MOSTRE
Di Chiara De Troia
violet-photography.weebly.com
[email protected]
BERGAMO FILM MEETING
B
32° EDIZIONE
FM, rassegna cinematografica giunta alla 32° edizione, è tornato in città proponendo anche quest’anno
oltre 100 opere tra film e cortometraggi da tutto il mondo. Il festival si è svolto dall’8 al 16 marzo, presso
l’Auditorium in Piazza della Libertà e altri luoghi in centro città dedicati alla proiezione dei film e alle
attività collaterali. Un’iniziativa importante per il nostro territorio, un percorso culturale aperto a tutti
(anche persone provenienti da tutta Italia ed Europa) per investire nella conoscenza di un mondo in
continua evoluzione, il Cinema.
Come di consueto, il festival si è suddiviso in diverse sezioni, dando quest’anno un ruolo predominante alla figura della
Donna. Il percorso biennale “Europa: femminile, singolare”, dedicato alle opere cinematografiche (34 in tutto) di alcune registe che si sono segnalate per le loro qualità: Antonietta De Lillo, napoletana, attenta al linguaggio e alle tecniche del cinema
documentario, sperimentando nuovi sguardi sul reale e sull’immaginario; Sólveig Anspach, islandese, i cui film con protagoniste femminili sono una riflessione consapevolmente radicale sull’alterità e la diversità quali condizioni di smarrimento
per indagare su se stessi e aprirsi ad una dimensione nuova; e Jessica Hausner, austriaca, che propone un cinema indirizzato
a una presa di coscienza del reale, con un occhio estraneo a prese di posizione, nel ruolo di osservatore freddo e impassibile.
“Ma papà ti manda sola?” (dal titolo del film di Bogdanovich), rassegna di 10 film del genere screwball comedy, ricchi di
equivoci esilaranti, ripetuti colpi di scena e situazioni comiche con personaggi femminili che ribaltano equilibri consolidati
in una sempiterna guerra tra i sessi: il cinema come terapia contro la penuria del presente.
Protagonista della rassegna è stato anche il regista d’animazione e illustratore francese Pierre-Luc Granjon, di cui è stata proposta una personale completa (9 cortometraggi), la sua “Carta Bianca” (10 film d’autore che hanno influenzato il regista nel
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corso della sua esperienza) e una mostra a Porta S. Agostino contenente i suoi lavori di disegno, grafica, scultura, scenografia
e decoupage. Da non dimenticare “Visti da Vicino”, 15 documentari che entrano nel vivo della realtà, la retrospettiva di 23
film con Dirk Bogarde (attore britannico dall’aspetto ambiguo e tenebroso), la “Fantamaratona”, appuntamento fantastico/
horror per i nottambuli, che ha proposto due cult assoluti (Per favore non mordermi sul collo e Carrie – Lo sguardo di Satana),
la collaborazione con Bergamo Jazz con la proiezione di due film accompagnati dal vivo dalle musiche del trio di Vincenzo
Vasi e del sassofonista Barney Wilen, e il “Kino Club”, proposta formativa dedicata ai più giovani per avvicinarli al cinema
d’autore.
Una nota di merito a “Mostra Concorso”, composta da 7 film inediti in Italia realizzati da giovani registi meritevoli in corsa
per il Premio Bergamo Film Meeting, assegnato ai tre migliori film in base alle preferenze espresse dal pubblico in sala. Il
primo premio è stato vinto dal regista finlandese Jan Forsström con il film Silmäterä – La principessa d’Egitto, premio a parer
mio meritatissimo, avendo visto il film e avendone assaporato la qualità. Interessanti le iniziative del Meeting Point (tensostruttura posta per l’occasione vicino all’Auditorium) e gli Aperitivi con gli Autori, per conoscere da vicino i registi, gli attori
e i produttori dei film in sala. Un festival dunque variegato, ricco di iniziative per tutti i gusti, che ha avuto numerosissime
partecipazioni quest’anno come negli anni passati, un ritrovo per cultori della materia e per semplici appassionati, in un
ambiente che si sente subito familiare e coinvolgente.
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EVENT
FIERE
CARTOOMICS 2014
V
enerdì 14, sabato 15 e domenica 16 marzo si è svolto a Milano (Fiera Rho) il Cartoomics, una delle fiere
di fumetti, cartoni, giochi, videogiochi, film, serie tv e cosplay più importanti d’Italia.
Già in metropolitana si respira un’aria di felicità e si possono scorgere strani personaggi travestiti da Spiderman, Superman e/o i più disparati eroi giapponesi sconosciuti ai più! Arrivati a Rho ci si rende conto
di entrare in un mondo magico, quello che sognano i bambini (e in segreto anche i più grandi), e si è
circondati da un intero mondo di nerd che si stacca completamente dal mondo reale.
Il Cartoomics è diviso in 3 sezioni: l’area giochi, dove si trovano giochi in scatola, giochi di ruolo, carte, videogiochi etc,
l’area fumetti dove si trovano appunto i fumetti ma anche gli anime, e la gran parte degli espositori di oggettistica e abbigliamento affini, e l’area cosplay, dove è possibile incontrare pressoché qualsiasi personaggio mai inventato nella storia!
Poi ci sono i gruppi organizzati: dei veri stand di ‘fanatici’ come sono i ‘Ghostbusters Italia’ che sono un gruppo di ragazzi
vestiti come il famoso Bill Murray nel film con le attrezzature e il loro stage che ricrea l’interno della base degli Acchiappafantasmi del teleschermo. Oltre ai G.I. ci sono molti gruppi, tra i quali i ‘Gotham Shadows’ vestiti come i personaggi di Batman, ‘La Foresta Magica’ che rappresenta i personaggi fantasy come quelli di Game of Thrones, e soprattutto la ‘Umbrella
Italian Division’ da Resident Evil, che a vederli sembra una vera e propria organizzazione paramilitare con Jeep, Hummer,
fucili, mitra, zombie e persino un elicottero!
Girando tra i 200 espositori, quest’anno si incappava anche in un ring dove i combattenti della I.C.W. si sono esibiti per
tutti i 3 giorni per deliziare il pubblico con mosse più o meno spettacolari, e devo dire che hanno riscosso davvero un grande
successo nonostante non siano quei mostri sacri della W.W.E.
La cosa più bella di questa fiera è che girando tra un fumetto e un’action figure, puoi vedere qualcuno vestito, acconciato e
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truccato come un tuo “idolo” e chiedergli di fare una foto con lui. Io in quest’edizione ho fatto più di 200 foto e tutti sono
stati disponibilissimi, simpaticissimi e cordialissimi, con alcuni ci si ferma poi anche magari a scambiare qualche parola sul
personaggio che rappresentano e lì si vede la passione con cui fanno queste cose. Una delle cose che mi hanno colpito di più
sono state 2 coppie di travestimenti: 2 signori anziani, uomo e donna, vestiti da Odino e moglie (genitori di Thor nel film)
e una coppia padre/figlio che impersonificavano il Dottor Henry Jones e il figlio Indiana Jones.
Arrivederci all’anno prossimo Cartoomics!
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Geneve,
V.E.O.S.P.S.S.
Geneve,
Matteo Mottari
Matteo Mottari
D
opo la cerimonia della Spada, antico Cerimoniale usato dai dai Cavalieri del Tempio per iniziare le
diverse fasi della procedura all’ Intronizzazione del Principe,che si è svolta il 7 Dicembre 2013 alla
Villa Malliana di Almenno S. Bartolomeo (BG) vedi Bergamo Up N°41 del Febbraio 2013, Sabato 8
Febbraio 2014, nella Abbazia di Ferrania (SV), si sono incontrati nel piazzale dell’antico borgo abbaziale
i Cavalieri e le Dame del V.E.O.S.P.S.S. (Venerabilis Equester Ordo Sacri Principatus Sancti Sepulcri)
con i Cavalieri e Dame degli Ordini: Militare Della Memoria Napoleonica, della Corona di Ferro e del
O.S.M.T.H. (Ordo Supremus Militaris Templi). Dopo lo scambio dei convenevoli fra gli illustri ospiti e personalità, con i
labari spiegati sono entrati in corteo nell’Abbazia preceduti dal Cappellano Generale dell’Ordine, Fra don Massimo Iglina
e i Ministranti, al suono dell’inno dell’Ordine che riecheggiava in tutto il borgo. La Cerimonia è iniziata con la S. Messa
ufficiata dal Cappellano Generale dell’Ordine, Fra don Massimo Iglina. Al termine della S. Messa, il Gran Priore dell’Ordine
Fra Riccardo Bonsi ha iniziato la Cerimonia di Investitura; due i Cavalieri ad Honorem: il Barone Jean Philippe Arnotte, di
Holzem (Granducato di Lussenburgo) e il Dr.Gianluigi Lerta, di Sanremo (IM). E’ seguita la Cerimonia di Consacrazione
a Cavaliere Ufficiale di Fra Giuliano Renzi di Montichiari (BS). Fra don Massimo Iglina, è stato elevato ad Abate Generale
del V.E.O.S.P S.S. e gli è stata consegnata la Ferula e la Regola dell’Ordine. Infine, Sua altezza Serenissima Fra Massimiliano
Molini di Valibona, Principe di Chauvigny e Nimes e Princes di Castrum de Sepulchro (Seborga), ha ricevuto ufficialmente
la benedizione dell’Abate Generale e la consegna della Carta Costituzionale, in qualità di protettore del Castrum e guida spirituale e politica dell’antico Principato di Seborga. Riporto integralmente la riflessione di Sua Altezza Serenissima il Principe
di Seborga Maximilianus 1. °Abbiamo accettato questo gravoso e impegnativo incarico, nel nome di Dio,al quale chiediamo
ora la forza per guidare la sacralità del Principato di Seborga fino all’indipendenza, mettendo a disposizione dei fratelli in
Cristo,il nostro braccio e la nostra spada. Niente e nessuno potrà piegarci,perché la mano di Dio è sopra la nostra testa e ci
guiderà in questa Battaglia, fino alla vittoria.
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La cerimonia si è conclusa con la cena allestita nel salone dell’Abbazia, dove gli illustri partecipanti hanno potuto gustare le
specialità del luogo.
Ricordiamo alcune personalità e ospiti che hanno partecipato all’evento:
L’Ecc.mo Priore dell’Ordo Supremus Militaris Templi Hierosolymitani-O.S.M.T.H.-Priorato del Principato di Monaco,
Fra Leopoldo Rizzi Conte di Pulaski
Fra Damiano Cipriani,
S. E. il Conte di Valeggio Giovanni Barzago,
S.E. la Contessa di Castelleone Mihaela Gina Barzago,
S.E.il Barone di Borgomanero Mino Mottari,
S.E. il Console della Repubblica Bolivariana del Venezuela Elenoire Betancour, che le è stato conferito il diploma Honoris
Causa, il maestro Giuseppe Fornoni (detto Lazzaro), pittore di fama Internazionale,
la pittrice e restauratrice Petruska Merisio.
L’Abbazia di Ferrania è un edificio religioso sito a Borgo San Pietro,nell’odierna frazione di Ferrania del Comune di Cairo
Montenotte, in provincia di Savona.
L’intero complesso abbaziale medievale, è stato adibito in gran parte ad abitazioni private,con la sola eccezione della Chiesa,
che è sede della Parrocchia dei Santi Pietro e Paolo della Diocesi di Acqui.
L’Abbazia venne fondata nell’anno1097 per volere di Bonifacio del Vasto.
Ebbe come primo superiore Preposito il futuro Arcivescovo di Milano, Pietro Grossolano.
Nel 1400 si ha notizia della totale mancanza di canonici, ma l’Abbazia rimase soggetta alla Santa Sede.
Nel 1401 venne affidata in patronato ad Antonio Scarampo, con l’obbligo di ripristinare gli edifici fatiscenti.
Nel 1818 il possedimento fu acquistato dal Marchese Marcello Luigi Maria Durazzo, che lasciò in eredità nel 1848 alla figlia
Nicoletta, e quindi al figlio di questa, Marcello De Mari.
Dal 1983 al 2012 l’Abbazia, già Parrocchia dei Santi Pietro e Paolo,venne retta da Don Vincenzo Scaglione.
Grande studioso e appassionato di storia, a lui si deve il Museo dell’Abbazia (dove si possono ammirare: pianette, piviali, dalmatiche, tunicelle ecc… oltre reliquie e vasi sacri.) un archivio di oltre diecimila pagine,che raccolgono la storia di Ferrania.
L’interno dell’Abbazia, con il passare del tempo ha perso le sue antiche decorazioni, ma si possono ammirare le tele del 700,
con gli evangelisti,il battistero in marmo dell’800, il coro ligneo ecc…
Ultimamente l’Abbazia ha ricevuto in dono una fedele riproduzione del Trittico della Madonna del Montserrat esposto nella
sala dei Canonici della Cattedrale di Acqui Terme, realizzato nel 1480 da Bartolomeo Bermejo, che rappresenta la Vergine
con il bambino, sullo sfondo il santuario di Montserrat.
Lateralmente vi sono rappresentati San Giuliano e San Francesco,la nascita della Vergine e la Purificazione.
Entrare nel Borgo San Pietro di Ferrania,significa intraprendere un viaggio nella storia per rivivere un tempo passato e crescere spiritualmente e umanamente.
Testo Mino Mottari, Fotografo Danilo Duca.
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