Città-giardino - Séminaire Robert Auzelle
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Città-giardino - Séminaire Robert Auzelle
Città-giardino CITTA'-GIARDINO : "Città di dimensione limitata, costruita in un contesto rurale e che mira ad offrire un'alternativa alle grandi città e alle periferie industriali." Città-giardino è la traduzione letterale di "Garden City", espressione usata dall'inglese Sir Ebenezer Howard, nel 1898, nel suo lavoro: Tomorrow: A Peaceful Path to Real Reform (ristampato nel 1902 col titolo "Garden cities of Tomorrow"). Nella sua opera, Howard propone una riforma politica, economica e sociale della società inglese del XIX secolo. Il risultato formale di questa riforma è il modello rappresentato da Garden City (3) : una città da costruire ex novo in zona rurale. La Città-giardino costituisce il modulo di base di una metropoli, Social City (2) ; essa è il prototipo della città ecologica del XX secolo e il satellite di una grande città. Il termine Città-giardino è antecedente alla formulazione del pensiero di Howard. Con esso venivano solitamente indicati alcuni quartieri suburbani per le classi agiate, come ad esempio le Vésinet vicino Parigi, dove la lottizzazione e la ''villa'' permettevano alla classe borghese di beneficiare della natura e del confort della città. Le Vésinet (1) antica foresta per la caccia, coniuga viali rettilinei che si incontrano a "rendez-vous" in forma di rond-point ("rotonda") con strade curve, introducendo il romanticismo del giardino inglese. La prima realizzazione del modello teorico di Howard, Letchworth (4) avviene nel 1903, su un terreno acquistato dallo stesso Howard, a 40 km da Londra. Il piano esecutivo è dovuto agli architetti Raymond Unwin e Barry Parker, i quali danno al movimento della Garden City una nuova interpretazione che si discosta dai "Una Città-giardino è una città concepita al fine di assicurare alla popolazione sane condizioni di vita e di lavoro. Le sue dimensioni devono essere opportunamente sufficienti per permettere il pieno sviluppo della vita sociale. E' circondata da una cintura rurale, essendo il suolo totalmente di propriétà pubblica o amministrata per fide commissione per conto della comunità". Definizione di Ebenezer Howard, Town planning association, 1919. rigidi diagrammi teorici. La seconda città giardino, Welwyn, situata tra Letchworth e Londra, realizzata su progetto dell'architetto Louis de Soissons, comincia ad essere costruita dopo la prima guerra mondiale, nel 1919. Grazie all'esperienza di Letchworth e dopo quella di Hampstead, Unwin sviluppa nuovi principi di composizione urbana quale il trattamento dell'angolo di due strade; pure a lui si deve l'introduzione dello "spazio racchiuso" (5) e (8), la ricerca del "pittoresco" (6) e (7) e i raccordi tra spazio pubblico e spazio privato. Tra il 1919 e il 1939 la Cittàgiardino trova la sua definizione in Francia, grazie a Henri Sellier, sindaco di Suresnes e ministro. Le Città-giardino designano, tuttavia, nuovi quartieri adibiti ad alloggio sociale in comuni dell'antico dipartimento della Senna. L'idea di Sellier è che non conviene costruire città autosufficienti e indipendenti ma piuttosto "agglomerazioni idonee ad assicurare il decongestionamento di Parigi e dei suoi sobborghi... presentando il massimo confort materiale e d'igiene". Secondo questo programma le Cittàgiardino devono servire "da esempio ai lottizzatori che da trenta anni hanno letteralmente sabotato la banlieue". Sotto l'impulso di Sellier, l'Office delle HBM della Senna costruisce, attorno a Parigi, nel 1930, quindici Città-giardin (9) rappresentando circa 20.000 alloggi, i più importanti dei quali sono quelli di Châtenay-Malabry (la Butte Rouge), di Suresnes, del PlessisRobinson, di Stains, di Drancy e del Pré-Saint-Gervais. La Città-giardino di Suresnes è caratterizzata dal trattamento differenziato degli spazi pubblici. I dintorni di una scuola materna, dalla parte dell'ingresso, le case unifamiliari, i villini e gli edifici di appartamenti sono raggruppati in modo da creare degli spazi racchiusi all'ingle (10). La Città-giardino della Butte Rouge a Chatenay Malabry ha conosciuto una evoluzione lenta. Le L'equipe composta dagli architetti Bassompierre, De Rutte e Pierre Sirvin ha dato unità e continuità a questo insieme urbano. "Chatenay, è facile, voi prendete tre piani, mettete degli alberi e lo stesso colore". Gli alloggi sono ripartiti in piccoli edifici ai bordi delle strade, talvolta arretrati rispetto all'allineamento e sufficientemente distaccati gli uni dagli altri per offrire delle viste al centro degli isolati edilizi. Il centro degli isolati edilizi è sistemato a giardino pubblico (11) Il termine Città-giardino ha potuto definire altri modelli o è stato sviato dal senso dato da Ebenezer Howard. In Italia, la Garden City di Howard è introdotta dall'ingegnere Luigi Buffoli. La proposta di costruire, la Milanino Città-giardino, nel 1909, alle porte di Milano, nasce intorno alle problematiche concernenti le abitazioni a fitto moderato. Il progetto risponde a un regolamento d'ordine estetico e architettonico concernente la decorazione e l'altezza delle case che non deve superare i due piani. I tracciati regolari e geometrici dell'impianto urbano (12), la ricchezza della vegetazione e la cura del dettaglio sono i mezzi utilizzati dai realizzatori per arrivare a creare l'atmosfera delle Cittàgiardino inglesi. Nel 1904 G. Benoît Lévy credeva che la chiave di volta della società fosse rappresentata dall'industria e dal reddito prodotto; il modello urbano della Città-giardino doveva permettere agli operai di vivere vicino alle fabbriche in modo più sano possibile. Nel 1946 in Manière de penser l'urbanisme, Le Corbusier utilizza il termine Città-giardino in opposizione alla concezione francese, "... per le agglomerazioni di una certa importanza, la riforma verterà nell'edificazione delle Cittàgiardino verticali dando il cambio alle Città-giardino orizzontali". (14) Dopo Sellier e all'epoca di Le Corbusier, parlando delle città nuove e delle città-pilota di Letchworth e di Welwyn, Robert Auzelle sottolineava che "due preoccupazioni orientano la loro concezione: da un lato, quella di organizzare lo sviluppo urbano; dall'altro, quella di inventare per il futuro un modello di città". Egli aggiungeva: "più di ogni cosa tuttavia è importante sapere se si vuole costruire delle città-per-l'auto o delle città-senza-auto. Nell'uno o nell'altro caso, si può parlare di città?" Per questo motivo la realizzazione della Cité de la Plaine a Clamart (1947-1959) (13) rappresenta una lettura moderna del modello della Città-giardino di Howard. V. ANGLE DE DEUX VOIES, CENTRE-VILLE, CLOSE. LOTISSEMENT, VILLA , VILLE NOUVELLE, ROND-POINT.