La ragazza del tramonto

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La ragazza del tramonto
La ragazza del tramonto
Leggenda molto diffusa nella regione di Danzica (Polonia)
Una sera, mentre il sole si celava dietro al
mare, un uomo tornando dalla pesca vide sette
ragazze che danzavano e cantavano come dee.
Erano nude, ma i loro capelli lunghi le
avvolgevano proteggendole dal freddo. Per
paura di essere scoperto si nascose dietro
un’enorme scogliera, guardando con occhi
stupefatti le loro danze. Quando il sole calò
quasi completamente, vide che le belle ragazze
si vestivano con delle strane pellicce trasformandosi in foche e scomparendo una
ad una tra le onde del mare.
Scaltramente riuscì a prendere una pelliccia e scappò a casa per nasconderla in un
baule sopra l'armadio. Tornato alla spiaggia il giorno dopo, vide una ragazza sola e
disperata cercare la sua pelliccia. L'uomo le si avvicinò e portandola a casa le
promise che si sarebbe preso cura di lei. La ragazza con voce silenziosa,
guardando il bell’uomo, incominciò a raccontare la sua storia. - In fondo
all'oceano, da tempi remoti esiste un regno. Mia madre, la regina, morì a causa di
una malattia quando ero ancora piccola lasciando orfane me e le mie sorelle. Così
mio padre decise di risposarsi per garantirci un'infanzia felice. La mia matrigna
all'apparenza sembrava dolce, anche se non avrebbe mai potuto prendere il posto
di mia madre.
Mi fidavo di lei. Il giorno del matrimonio ci diede da bere delle pozioni. Il giorno
seguente io e le mie sorelle ci ritrovammo mutate in foche. La nostra voce... il
nostro corpo... i nostri bei capelli… Ci ha tolto la felicità soltanto per la sua avidità.
Non tollerava che fossimo belle e con una voce così delicata. Ci permise solo, una
volta all'anno, di uscire per un giorno dall'acqua trasformandoci in umani.
Il sole è caduto... e non ho più la mia pelliccia. Non posso più ritornare dalle mie
sorelle. Il pescatore si innamorò follemente e non volle più lasciarla andare.
Gli anni passarono e presto ebbero due bambini: una graziosa femminuccia e un
maschietto. La madre però era sempre malinconica e rimpiangeva di non poter
ritornare dalla sua famiglia. Una mattina all'alba, il pescatore andò in mare aperto.
Mentre tornava a riva, lo sorprese una forte tempesta che lo costrinse a ripararsi
tra gli scogli.
Intanto l'uragano raggiunse la costa. A causa del vento le finestre e le porte
sbattevano fortemente.
D'un tratto dall'armadio cadde un grosso baule. La ragazza, non sapendo che cosa
ci fosse dentro, lo aprì e vide la pelliccia. Con il cuore addolorato disse addio ai
bambini e, mettendosi la pelliccia, si tuffò nella burrasca.
Il pescatore tornato a casa vide i bambini piangere e si accorse del baule per
terra. Capì così il suo grosso sbaglio: aveva costretto la sua amata a rimanere con
lui anziché lasciarla libera di seguire la sua natura.
Quando i figli diventarono grandi, il padre raccontò loro questa triste storia. Le sue
ultime parole furono: - Amate e rispettate sempre le foche, perchè una di loro
potrebbe essere vostra madre. Così anno dopo anno al calar del sole i figli si
fermavano sulla spiaggia aspettando il ritorno della madre.
Elisa Janik, classe 2^ A