5. le attivita` del presente 5.1 la scuola di alpinismo e scialpinismo

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5. le attivita` del presente 5.1 la scuola di alpinismo e scialpinismo
5.1 LA SCUOLA DI ALPINISMO E
SCIALPINISMO “SILVIO SAGLIO”
5. LE ATTIV ITA’ DEL PRESEN TE
La
Scuola di Alpinismo e Scialpinismo “Silvio Saglio” della SEM si presenta con una
tradizione, un prestigio e un’attività corrente di
assoluto rilievo.
La Silvio Saglio vanta, infatt i, una delle maggiori
strutture formative in Italia, per organico di istruttori,
Ques to capit olo è dedicato alle attivit à che sono portat e av anti nella nos tra
società. Alcune s ono la continuazione di attività s toriche altr e sono delle novità,
tutte sono legate alla nost ra grande pas sione: la montagna.
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e certamente una delle scuole più conosciute e
apprezzate, nell’ambiente alpinistico (ma non solo), s ia
per rilevanza storica, sia per numer o e qualità delle
attività didattiche che v i vengono annualmente svolte.
Un v ero fior e all’occhiello non s olo per la SEM e per il
CAI, ma anche per la città di Milano e per l’intera
comunità alpinistica italiana. Tutte le attività della
Scuola, lo ricor diamo, si basano esclusivamente sul
volontariato e sull’impegno personale di alpinisti che
dedicano gran parte del proprio t empo libero non
all’ins egnamento di una s emplice " materia", ma alla
tras miss ione di quei valori e di quell’etica che hanno
ammantato l’ alpinismo di gloria, rispet to ed er ois mo nel corso degli anni.
L’organico della Scuola Silvio Saglio è oggi costituit o da oltre ses santa istrutt ori,
tutt i valent i alpinisti e scialpinisti, molti dei quali ex-allievi della Scuola: dopo anni
di esperienze per sonali e di avv enture in montagna, sono, infatti, molti coloro che
scelgono di res tituire, e di "tramandare" alla giov ani generazioni, ciò che sent ono
di av ere ricevuto come bagaglio di insegnamento e di for mazione. La Scuola vanta,
tra le proprie fila, numeros i ist rut tori nazionali di alpinis mo (INA), is truttori di
alpinismo (IA), istr uttori nazionali di scialpinismo (INSA), istr uttori di
scialpinis mo (ISA), istr ut tori di ar rampicat a libera (IAL) e aiuto istrut tori.
La Silvio Saglio rappresenta dunque, per l’ambiente alpinistico milanese, non solo
una struttura affidabile di formazione e aggiornament o continui, ossia un mezzo
efficace per diffondere la pratica, in sicur ezza, dell'alpinismo e dello scialpinis mo,
ma anche un crocevia di tradizioni ed esperienze che sono la font e del patrimonio
culturale alpinistico italiano.
L'unificazione dell’intera struttura didattica della Scuola sotto la super visione di
un’unica Commis sione tecnica, avvenuta all’inizio degli anni Novanta, ha consentito
l’ ottimizzazione di mezzi e risors e per la creazione di un centro per manente di
attività formativa di elevato livello. Il direttore della Scuola Silvio Saglio è oggi
G iacomo G alli che firma il seguente art icolo.
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S. E. M. - Società Es cur sionisti Milanes i
Scuola di Alpinismo e Scialpinismo "SILV IO SAGLIO"
Relazione
Istruttori
Nel 2009 sono st ati molti gli ingressi di neo ist ruttor i nella Scuola:
- Marco Bigatti
- Ales sio Cappelletti
- D avide Carzaniga
- Francesco Orsini
attrav er so il training del cors o di alpinismo
annuale 2009
Il 2009 è stat o l’ anno in cui abbiamo pers o Fr anco.
Un gr ande amico e un grande alpinista.
Una morte improvv isa e assurda che per tutti noi è s tata uno schiaffo di quelli da
cui ci si riprende solo con enor me difficolt à.
La scompar sa di Franco è venuta a poco più di un anno di distanza da quella di
Mar cello.
Nell’arco di una stagione la nostra Scuola si è trovata priva di due autentici
campioni.
Quello che Marcello era per il ghiaccio, Franco era per la roccia. E cioè un
tutt’uno: la cont inua ricerca di terreni sempre nuovi e il desider io di grandi
ripetizioni, la tens ione verso il ges to tecnico e l’at tenzione ver so i dettagli, la
passione autentica per la montagna e per la trasmis sione delle propr ie
conos cenze, l’ affidabilità, lo spirito e la serietà.
Al di là delle iniziative (abbiamo ricordato Marcello in occasione della Conferenza
"Per aspera et astra" dello scorso anno e con l’istituzione del Premio Marcello
Meroni giunto nel 2009 alla sua seconda edizione) fare ciò di cui siamo capaci e
cercare di farlo sempre bene è il modo migliore per onorare la memoria degli
amici che tant a s trada hanno fatto insieme a noi e che tanto det erminanti sono
stati nel tracciarla.
- Tommaso D el Bianco
- Laura Polet ti
- Simone Pasquini
attrav er so il training del cors o di scialpinismo
-
Andrea Camporelli
Cristina Sironi
- Matteo Caffini
attrav er so il training del cors o di arr ampicata libera.
Nell’istituzione del periodo di training come percor so for mativo/valutativo per
div entare aiuto-istr uttori, la Scuola Silvio Saglio ha anticipato di una decina di
anni il Regolamento degli Organi Tecnici del Cai deliberato il 26 agos to 2009 che
formalizza la figura dell’ Istr uttore Sezionale.
La qualifica di Istruttore Sezionale sarà attribuita automaticamente a partire
dall’autunno 2009 a tutti i nostri attuali aiuto-ist ruttori dei quali è stato for nito
un elenco ufficiale alla Commissione Nazionale Scuole di Alpinis mo e Scialpinismo.
La differenza tra Aiuto-istruttore e Istrut tore Sezionale riguarda proprio il
percor so form ativo per l'accesso a questa qualifica ma, essendo il modello
adottato dal Cai del tutt o simile a quello attualment e in vigore presso la nost ra
Scuola, non av remo necessità di grandi inter venti sul nos tro attuale modo di
oper are.
Dal punto di v ista più “ formale” , la nomina degli istrut tori s ezionali sarà fatta dal
Presidente della Sezione su propos ta del D irettore della Scuola e dovrà ess ere
ratificata dalla Commissione Regionale.
L’istituzione della nuova figura di istrut tore sezionale e il censiment o generale
degli ist ruttori non titolati hanno come obiettivo, oltre all’unifor mità delle
modalità di accesso nelle Scuole, la creazione di un albo ufficiale degli istruttori
sezionali del CAI che per mett erà in futuro (speriamo dal pross imo anno) di
estender e le attuali condizioni assicurative previste per i titolati a tutti gli
is trutt ori delle Scuole.
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Il r ecente ingresso nella Scuola di un discreto numer o di giovani ist ruttori
sezionali ha avuto (comprensibilmente) l’effetto di abbassare l’età media degli
is trutt ori che è di poco s uper ior e a 40 anni.
Su un or ganico di 66 effet tivi, poco più della metà ha un’età compresa t ra i 35 e i
45 anni, la r estante metà è equamente divisa tra gli under 35 e gli ov er 45:
Negli ult imi anni abbiamo per so molti più t it olati di quelli che abbiamo format o.
A part e gli sfortunati Marcello Meroni e Franco Rainoldi, s ono via via usciti dalla
Scuola Silvio Saglio istruttori di peso ed esperienza quali G iorgio Bagnato,
Umber to Pellegrini (quest ’ult imo già da un bel po’ ) e da ultimo Massimo Pantani.
Negli ultimi 6 anni abbiamo titolato solo 3 Istrutt ori di Alpinis mo (nessuno nel
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30
20
16
10
<35 anni
13
35 anni - 45 anni
G li is trutt or i della Scuola sembrano tanti, e effett iv amente sono tant i.
Ma sono molti anche i cors i che organizziamo.
Un corso deve aver e un dir ettore titolato e deve garantir e un adeguato rappor to
tra istrut tori titolati e istrut tori sezionali.
E questo ev idenzia l’attuale seria criticità del nostro organico: gli ist ruttori
titolati.
>45 anni
Nell’ anno 2009, al termine dei ris pet tivi corsi,
- Filippo Venerus è stato nominato Is truttor e Nazionale di Scialpinismo
(INSA)
- Simone Cor dara e Luca Gaggianese sono stati nominati Istruttori di
Alpinis mo (IA).
2005, uno nel 2007, due nel 2009). Tutti e tre sono attualment e direttori di un
corso. Ma fr a qualche anno, comprensibilment e, neces siteranno di r icambio.
Il rapporto numero di direttori / numer o di corsi è ormai al limite perché è
rimas to inalterato il denominatore ma è diminuito considerev olmente il
numerat ore.
Nel corso dell’ anno 201 0
- Guido Valgattarri e Federico Guerrini porteranno a termine il cor so
regionale per Istrut tori di Ar rampicata Libera del quale hanno
recentemente superat o la s elezione,
- Lorenzo Cas telli par teciper à al corso per Istrut tori Nazionali di Alpinismo,
- Daniela Donizetti parteciperà al corso regionale per Ist ruttori di
Scialpinismo.
Al ter mine dell’ anno 2009, l’organico ufficiale della Scuola Silvio Saglio si compone
di:
3
2
8
5
2
20
41
5
66
INA
INSA
IA
IAL
ISA
Is trutt ori
Is trutt or i
Is trutt or i
Is trutt or i
Is trutt or i
N azionali di Alpinismo
Nazionali di Scialpinismo
di Alpinis mo
di Arrampicata Liber a
di Scialpinismo
ist ruttor i titolati
ist ruttor i s ezionali
ist ruttor i in training
TOTALE
41
42
CCooorrrsssiii
Nel 2009 si sono svolti tutti i consueti corsi in programmazione pres so la nost ra
Scuola:
Corso di Cascate
Tenuto tra dicembr e e febbraio sotto la direzione di
Fabrizio Lucchini.
Sono state effet tuate uscite in Valle dell’Orco, Val Daone,
Cogne.
Corso di Scialpinis mo
Tenuto tra gennaio e mar zo sot to la direzione di Filippo
Vener us.
Sono state effettuate uscite in Valgris enche, a St Moritz, al
Sempione (Schilthorn), in Val di Rhemes (Punta Calabre), al
Palon de la Mare.
Corso di Alpinismo
Tenuto tra aprile e giugno sot to la direzione di Massimo
Pantani.
Sono stat e effettuale uscite a Padova (prov e di tenuta) allo
Zucco Angelone, alla Rocca Sbarua, al Pizzo Cassandra, al
G ran Paradiso, in D olomiti (Falzarego).
Corso di Roccia
Tenuto tra aprile e giugno sotto la direzione di D ante
Bazzana.
Sono state effet tuate uscite a Padova (prove di tenuta), alla
falesia di S.Martino, alla Rocca Sbarua, in G rignetta, a
Cortina, in Valpelline.
Corso di Ghiaccio
Tenuto tra maggio e luglio sotto la direzione di Lor enzo
Castelli.
Sono state effet tuat e uscite al Ghiacciaio del Ventina
(manov re), al G ran Par adis o, al Pizzo Roseg.
Corso di Ar rampicata Libera
Tenuto tra sett embre e novembre sotto la direzione di
Andr ea Cor radi.
Sono state effettuate uscite nelle falesie di Casazza,
Croveo e Finale Ligure. Una giornata a Cr esciano dedicata al
boulder.
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Oltre a ques ti corsi, nel 2009 si è concluso il Corso di Scialpinismo SA3
organizzato in collaborazione con le altre due Scuole di Scialpinismo di Milano, la
Righini e la Falc, seguito per la Silvio Saglio dal solo Filippo Venerus.
Lo scorso inverno inoltre si è t enuto ed ha riscoss o grande entus iasmo il primo
Corso di Sci Fuoripista diret to dalla guida alpina Cesare Cesa Bianchi e
organizzato ancora da Filippo Venerus. La prima edizione di questo corso non è
rientr ata tra le attività propr ie della Scuola Silvio Saglio mentre a partir e dal
pross imo anno anche questo corso amplierà dir ettamente l’offerta didattica della
nostra Scuola.
Per l’anno 201 0 sono riconfermate le direzioni di Fabrizio Lucchini per il corso di
Cascat e, Filippo Vener us per il corso di Scialpinismo, Lorenzo Castelli per il corso
di G hiaccio, Andrea Corradi per il corsi di Arr ampicata.
Ci sarà invece un av vicendament o alla guida del corso di Alpinis mo (neo- dirett ore
Simone Cordara) e del corso di Roccia (neo- dir ettore Luca Gaggianes e).
Inoltre s i terrà nuovamente nel 2010 il corso di Scialpinismo Avanzato SA2 sot to
la dir ezione di Renata Pelosini.
Senza tenere conto del corso di Sci Fuoripista, nell’anno 2009 abbiamo
complessivamente por tato a spass o 98 allievi (il maggior numero degli ultimi dieci
anni).
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009
Cas cate
9
9
8
Scialpinismo 1
10
18
18
10
10
8
9
9
9
7
9
18
12
8
25
Scialpinismo 2
6
Alpinismo
20
19
17
17
20
20
21
21
22
22
Roccia
20
19
15
22
22
20
20
16
21
22
G hiaccio
11
10
8
10
10
8
7
Arr ampicata
12
10
14
16
12
13
16
15
15
t otale
82
85
72
65
72
91
84
89
98
44
57
Nulla
Andamento iscrizioni ai Corsi
osta e assicurazioni
Già nel 2008 sono entrati in vigor e i nuovi Nulla Osta on-line, compilati ed inviati
dir ettamente tramite il s ito int ernet della Commissione Nazionale.
100
90
Questo è s tato un deciso passo av anti nel laborioso iter organizzativo dei cor si: si
è semplificato il lavoro dei direttori e si è praticament e quasi azzerato il
passaggio di carte per la raccolta dei timbr i e degli autografi ufficiali necessari
per l'apertur a dei corsi.
80
70
60
50
Anche le relazioni di fine cors o sono ora una operazione che si può ultimar e in
dieci minuti ed è perciò auspicabile che ques to adempimento burocratico non sia
più tr alasciato come purt roppo av veniva in pas sato.
40
30
20
10
0
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
Coloro che si iscrivono ai nos tri corsi (per alcuni corsi in particolare) sono solo una
minima parte di quanti affollano le serate di presentazione e di quanti consegnano
le domande di ammissione. All’aper tura del corso di Alpinismo, per esempio, l’anno
passato furono raccolt i ben 82 moduli di iscrizione.
Aggiornamenti
Se l’anno 2008 era stato caratter izzato da alcuni interessanti incontri di
approfondimento su argomenti diversi e nuovi (Tecniche di aper tura di una via
moderna, Tecniche di arrampicata artificiale, Novità negli attrezzi per
assicurazione) nel 2009 non siamo r iusciti ad organizzare gli aggiornament i che
avevamo pr ogrammato.
Si sono tenuti soltanto i periodici aggiornamenti del gruppo di is truttori di
scialpinis mo: una giornata dedicata all’uso dell’ARVA con at tenzione particolare
alla ricerca multipla e un week-end dedicato alla tecnica di discesa in pista con il
maest ro di s ci a Santa Caterina Valfurva.
L'anno 2009 ha vist o invece l'introduzione di un radicale cambiamento nella
gestione delle Polizze as sicurative.
Il premio delle Polizze Infortuni e RC per le uscite dei cor si (per le cosiddet te
"attività sociali" più in generale) è ora compr eso nella quota associativa della
tesser a del CAI.
Per la Scuola quest o ha rappres entato un triplice grandissimo risparmio, di soldi,
di burocr azia, di amminist razione.
Di soldi perchè il premio giornaliero per la copertura degli allievi e degli ist ruttori
sezionali non r appr esenta più una voce di spesa nel bilancio del corso.
Di burocrazia perchè non è più necessario inviare raccomandate o fax all'ufficio
assicurazioni come avv eniv a freneticament e alla v igilia delle uscite.
Di amministrazione perchè non è più necessario quadrare (a distanza di t empi
biblici) l'infinit à di fatture che la sezione r iceveva per tutte le richieste inv iate
ad ogni singola uscita di ogni singolo corso.
E' super fluo a questo proposito ma doveroso in questa sede ribadire l'importanza
dell'iscrizione al CAI e del rinnovo del bollino.
Oltre a questi e sempre nell’ambito più prettamente scialpinistico, si è tenuta una
serata di approfondiment o sull’ utilizzo del Gps in mont agna organizzata in s ede e
tenuta da Mar co Belò.
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Chiusura
Come ogni anno chiudo questo mio breve e schematico resoconto con diffusi
ringraziament i.
Lo faccio anche al termine di ques te pagine rivolgendomi a tutti gli ist ruttori che
hanno contribuito alla buona riuscita del lavoro della Scuola. Grazie! A chi ha
dir etto i corsi, a chi ha gestito i mat eriali, a chi ha amminist rato i soldi, a chi ha
gestit o il sito, a chi ha scritto dispense, a chi ha gestito il pannello, a chi ha
organizzato le uscite, a chi ha tenut o le lezioni.
Forse, più che ringraziament i, sarebbe
maggiormente adeguato far e i complimenti.
A tutti, davvero, perchè siamo riusciti a
fare un ottimo enorme lavoro in un anno di
notevole difficolt à, emot iv a e organizzativa.
Nel 2009 (ma v olendo già anche dal 2008) la
nostra Scuola è stata falcidiata da un gran
numero di incidenti, durante e fuori dai
corsi, sia ad alliev i s ia ad istr uttori.
Tutti gli episodi che si s ono sus seguiti in
questo periodo hanno avut o il comune
denominatore dell' accidentalit à.
Non faccio quindi raccomandazioni. Perchè
la sicurezza non è mai stata persa di vista
da chi opera nella nostra Scuola.
Per quanto si possa tenere alta la guardia (e
mai dobbiamo abbassar la), la Montagna ci
ricorda sempr e che non saremo mai
inv ulnerabili.
5.2 IL GRUPPO DI ALPIN ISMO G IOVANILE
Premessa
V ivere la
montagna in modo gioioso - e soprattutto in sicurezza - è la propos ta
dell'Alpinismo Giovanile del CAI, che r itiene l'ambiente montano il più idoneo per
realizzar e esperienze for mative di gruppo che aiutino i ragazzi a crescere sotto il
profilo umano, tecnico e culturale. Lo scopo pr incipale delle att ività di Alpinismo
Giovanile è, infatti: "... aiutare il giovane nella propria crescita umana,
proponendogli l'ambiente montano per vivere con gioia esperienze di formazione".
In ques to modo, i giovani possono
avvicinarsi al mondo della montagna
vivendo
esperienze
"gioiose"
attraverso un'ampia serie di attivit à'
che consentano loro di avvicinarsi nel
modo corretto ed in sicurezza alle
nostre belle montagne, imparando a
conoscerne in modo approfondito la
vegetazione, la fauna, i paesaggi, ma
anche la cultura e le tradizioni dei
popoli che sempr e hanno vissuto e
tuttor a v iv ono s ulle loro pendici. . .
All'interno delle attività di AG i “protagonisti” (es attamente così è sancito nel
Proget to Educativo, cardine e fondamento dell’ Alpinismo Giovanile) s ono i giovani
della fascia di età che va dall'inizio della fas e di socializzazione ed indipendenza
(8 anni) fino al completamento del proces so di maturazione dell'adolescenza (17
anni), con gruppi operativi strutturati s econdo le tre classiche fasce di età: 8/11,
1 1 /1 4, 1 4/1 7 anni.
I t ermini di pas saggio fra le tre fasce presentano volutamente sovrapposizioni: si
intende infatti lasciare all'esperienza degli Accompagnatori una scelta oculata del
corretto inser imento del giovane, v alutandone il livello di maturità. Le due età
“di sov rapposizione” fra una fascia e l’altra (1 1 e 14 anni) rappres entano infatti un
mo mento, nella vita del giovane, nel quale, a seconda delle proprie caratteris tiche
personali (esperienza, attitudine, carattere, etc. ) egli potrebbe rientrare nella
“fascia” precedente o in quella success iva, e l’assegnazione ad una di ess e è senza
dubbio di pertinenza degli Accompagnatori.
G iacomo G alli
E' di fondamentale importanza, quindi, appr ofondir e la conoscenza del giovane,
nell'arco dei dieci anni pr esi in considerazione dal Progett o Educativo, con
particolare riguardo al processo ev olutivo ed alla complessit à della sua personalità.
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48
E' purt roppo una realtà di questi t empi che molti giovani, pur vivendo a volte anche
in una zona montuosa, conoscano ugualmente molto poco della loro terra:
addirittura, alcuni di loro potrebbero non aver mai v isto un capriolo o una
mar motta, o non saper e come proceder e in sicurezza in montagna.. ...assurdo, ma
vero.
L’ambizione (e la speranza) di tutti noi Accompagnatori di AG del CAI è senz’alt ro
quella di tr asmet tere loro quell´amore ver so la montagna che ci accomuna .. .
Con ques ti precedenti, l’arrivo in SEM del gruppo di per sone sopra indicato, già
strut turato ed or ganizzato, è s tato salut ato dalla SEM con gr ande entusiasmo…
Fin da subito, il Socio Bruno Tumiati, che già aveva part ecipat o ad uscite in
montagna, a titolo per sonale, con alcune scuole dell’obbligo, ha dato la sua
dis ponibilit à al gruppo ed è s tato int egrato a tut ti gli effet ti come Operat ore
Sezionale.
Da quell’ormai lontano 2002, il gruppo di Accompagnatori di Alpinismo Giov anile
della SEM di s trada ne ha fat ta molta….per cominciare, Dolores D e Felice e Mario
Polla hanno acquisito il titolo di Accompagnatori Nazionali di Alpinis mo Giov anile
(AN AG ); Bruno Tumiati e Domenico Pes avento (inseritosi nel gruppo qualche anno
più tardi) sono diventat i Accompagnatori Regionali di AG (AAG ) come già pr ima
Paolo Molena e Roberto Raia; infine Sergio Confalonieri ha recent ement e acquisito
la qualifica di Accompagnatore Sezionale di Alpinismo Giovanile (ASAG ) (ex- aiutoAccompagnatore di AG ).
Un altro titolato AAG , Marco Fer rari, proveniente dalla Sezione CAI di Cologno
Monzese, collabora at tivament e da alcuni anni con il gruppo AG SEM.
A loro si sono aggiunti, nel tempo, anche
una quindicina di volontari, inseriti
formalmente nel gr uppo come “O peratori
Sezionali di AG” , i quali collaborano a
pieno titolo nell’ organizzazione e nella
gest ione delle att ività: alcuni fanno par te
della SEM, altri provengono da alt re
Sezioni.
Es si sono: Dante, Ores te e Romano (Scuola “Silvio Saglio” SEM) G abriella, G iulia,
Mattia, Mikko, Stefania, Thea, Valentina e Vanda (Soci SEM); Enzo e Gianni (Soci
CAI Paderno D ugnano).
Il gruppo AG inizia quindi ad operare attivamente
press o la SEM nel 2003, organizzando il primo Corso Base di Alpinismo Giovanile, a
cui hanno partecipato 1 8 r agazzi.
Storia
E’ st ato
di certo quell’impulso che ha spinto, nell’ autunno del 2002, il gruppo di
persone costituito da: Sergio Confalonieri, Dolores D e Felice, Paolo Molena, Mario
Polla e Roberto Raia, esperit e le procedur e ist ituzionali int erne alla Sezione, a
costituire il Gruppo di Alpinis mo Giovanile (“AG ”) della SEM, in piena autonomia e
con grande entusias mo ed impegno nell’organizzar e compiutamente il primo corso,
da t ener si l’ anno s ucces sivo.
Di fatto, in Sezione c’era già stato un precedente tentativo, t empo addietro, di
costituire un gruppo AG , ma i lunghi tempi richiesti dalle attività for mative e le
poche risorse a disposizione avevano costr etto i Soci SEM promot ori di ques ta
iniziat iv a a sopr assedere.
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L’anno successivo gli iscritti erano 27 mentre a par tire dal 2005 l’ attività si è
differenziata in due corsi separat i, relativi alle fasce di età da 8 a 11 anni e da 11
a 1 4 anni, per un t ot ale di 50 iscr itti.
Al pari del 2005, anche i corsi degli anni 2006 e 2007 si sono strut turati e
differenziati per fasce di età, arricchiti anche con nuove esperienze, come ad
esempio il trekking di quattro giorni “extra corso” ed il week-end in rifugio,
occasione ideale per veder realizzata una bella e spontanea collaborazione fra
ragazzi più grandi e più piccoli: in pratica, i ragazzi più grandi hanno as sist ito i più
piccoli durante i due giorni del t rekking, e ques to, con grande gioia degli
Accompagnatori, si è v erificato anche in altre occasioni.
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Gli anni 2008 e 2009 hanno visto un ult erior e incremento del numero degli iscritti,
ormai s tabilizzatosi intorno alle 60 unità, e ciò ha per mes so l’or ganizzazione di ben
tre Corsi di AG (corso base; di perfezionamento ed avanzato) strutturati s econdo
le tre “classiche” fasce di età del Progetto Educativo : 8/1 1, 11/14, 14/17 anni.
Di seguito, uno schema dell’andamento degli iscritti ai corsi AG SEM dal 2003 al
2009:
n° al lievi
And amen to degl i iscri tti ai Corsi di Alp inismo Giovan ile (anni
20 03-2 009)
100
80
Nel mese di settembre viene abitualmente organizzato un week-end in rifugio, e
nel mese di nov embre è in genere prevista una giornata aperta anche ai genitori
degli iscr it ti, a chiusur a del cors o annuale.
Il gruppo AG SEM, secondo i dettami del “Pr ogetto Scuole” del Club Alpino
Italiano, collabora attivament e anche con le Scuole ed i gruppi docenti, mettendo
a dis posizione mat eriale didattico, Accompagnator i titolati di AG ed altri esperti.
L'obiet tivo è quello di fornire agli alunni esperienze e testimonianze importanti ai
fini di un percorso for mativo “ completo” .
In quest’ottica sono stati r ealizzati importanti progetti, quali “La montagna è la
mia compagna di banco” ed il “Cor so di avvicinament o alla montagna” , in
collaborazione con la Scuola “Quintino di Vona” di Milano, coor dinati in modo
specifico dall’AAG Paolo Molena.
60
40
20
0
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
Nel 2009 il cor so base di AG , destinato ai ragazzi tra gli 8 e gli 11 anni, ha visto la
presenza di 30 iscritti; il corso di perfezionamento, per i ragazzi di età compr esa
tra gli 11 ed i 1 4 anni, ha avuto 14 iscrit ti ed il corso avanzato, per ragazzi dai 14
ai 1 7 anni, ha avut o anch’ esso 1 4 allievi.
Le proposte educative e tecniche contenute nei programmi dei cor si s ono
strutturate in funzione delle diverse fasce d’età, sia per quanto riguarda gli
aspetti didattici che quelli t ecnici, adeguando quindi i contenuti, il linguaggio e le
difficoltà tecniche all’ et à dei ragazzi.
In particolare, nell’impostazione del cors o base il gioco rivest e un ruolo molto
importante, poiché è attravers o di ess o che la maggior parte dei ragazzi di quella
fascia di età s i espr ime ed entra in cont atto con il mondo.
Fra i t emi trattati nei vari cor si compaiono argomenti quali: flora, fauna, geologia,
sicurezza in montagna, progres sione su neve / ghiaccio e sentieri attrezzati,
tecniche di arrampicata.
Tutti i corsi iniziano generalmente a febbraio, proseguendo sino al mese di giugno
con una media di un’ uscita al mes e della durata di un giorno (principalment e la
domenica).
51
In particolare il secondo progetto ha permesso, sin dall’anno 2005 in cui è partito
e per gli anni successivi fino ad oggi, di avvicinare alla montagna ragazzi della
Scuola (dalla pr ima alla ter za media) non iscritti al CAI. Esso è risultato il primo
proget to in Italia avente carat teristiche tali da ricevere riconoscimenti a livello
nazionale.
L’anno 2005 ha visto anche la r ealizzazione del progetto “Io v ivo qui” , coordinato
dall’ ANAG D olores D e Felice.
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Questo progetto, proposto alle Sezioni lombarde del CAI da par te del Comitato di
Coor dinamento delle Sezioni Lombarde ed Est Monterosa, è s tat o divulgato pres so
le Scuole milanesi dalla SEM ed ha avuto lo scopo di sensibilizzar e alunni,
insegnanti e famiglie abitant i sul territorio locale alla difesa ed al rispet to di una
preziosa risors a come l’ acqua, indispensabile per l’ uomo e l’ ambiente.
Inoltre, a par tire dall’anno
partecipando attivamente a
organizzata a cur a del plesso
Piana, con lezioni in classe
laboratori.
2007 il gruppo di Alpinismo Giov anile SEM s ta
tutte le edizioni della “ Settimana dell’ambient e”,
scolastico: Via Martinengo - V. le Puglie - Via Monte
su temi ambientali inerenti la montagna e alcuni
A quest e attiv ità si aggiunge una serie di interventi non inclusi in progetti
specifici, che prevedono presentazioni in divers e class i di alcune Scuole milanesi e
della provincia, ass ociat e ad escursioni in montagna integrative e dimostrative dei
temi t rattati in clas se ma con il fine aggiuntivo di far viv ere ai ragazzi delle
Scuole quelle “ gioiose” es perienze for mat ive che rappresentano la realizzazione
pratica del Pr ogetto Educativo e del Pr oget to Scuola del Club Alpino Italiano. .
AG oggi
Nel complesso,
t utte le attiv ità svolte ed i risultati ott enuti, di particolare
rilievo, hanno consent ito di diffondere la conos cenza della SEM e delle
conoscenze che le sono proprie presso un amplissimo numero di studenti (olt re
1500, nell’arco degli anni), i quali potranno trarre dalle importanti esperienze
vissute molti fattori importanti per la propria crescita umana, culturale…ma anche
alpinis tica.
Anche nella conduzione dei gruppi di studenti, è importante
ev idenziar e che la s icurezza, da par te del gruppo AG SEM,
v iene sempre considerata fattore prioritario, suddividendo
però in questo caso le “competenze sul campo” fra
Accompagnatori (competenza tecnica) ed Insegnanti
(competenza disciplinare).
Ne consegue che il Gruppo di Alpinismo Giovanile, la cui esperienza e le cui
compet enze sono attualment e già di buon livello, possiede tutte le caratteris tiche
per poter crescere ancor più negli anni a v enire, e questo costituisce di cer to un
ottimo presuppos to affinché un numero sempre maggiore di giovani pos sa
avvicinarsi alla SEM…e alle nos tre mer avigliose montagne !
Sergio Confalonieri
53
54
Ad ognuna di esse è assegnato un argomento specifico, che sarà trattato sia sul
piano t eorico che su quello pratico: orientamento e topografia, progres sione su
terreno innevato, percorso di una via ferrata e traversata in alta quota, poss ono
essere ritenut i gli argomenti più importanti.
5.3
Quando è iniziato il terzo millennio, il CORSO di ESCURSIONISMO in SEM era
arrivato solo da pochi mesi, il primo corso di bas e si è svolt o infatti nella
primav er a del 1 999.
Le ragioni che erano alla bas e della nascita del cor so e che tutt’ora ne sono le
motiv azioni di fondo sono quelle d’ inserire per sone fondamentalment e digiune di
qualsiasi nozione di come ci si debba comportare nell’ambient e montano, sia sot to
l’ aspetto della propria e altrui sicurezza, che per quello culturale, umano e
scientifico che quest i luoghi e popolazioni comportano.
Durante tutto lo svolgiment o del programma una particolare attenzione è ripos ta
sulla sicurezza. I par tecipanti sono s empre s eguiti dagli accompagnatori che s ono
presenti in numero adeguato all’ attività svolta. D urante il percorso della via
ferrat a il rapport o t ra accompagnati ed accompagnatori è di due a uno.
Dopo i primi quattro anni in cui si alter nava un cors o “base” ed uno “avanzato”, dal
2003 il corso ha preso cadenza annuale, consentendo ai part ecipanti di pass are dai
primi approcci alla montagna alla progressione lungo una v ia ferrata in un solo anno.
Nel 2003 il Corso di Escur sionis mo della SEM è stato dedicato ad un autorevole
socio della nos tra sezione: Nino Acquistapace (1 91 4-2005).
Nino oltre ad aver dedicato molti sfor zi all’
escursionismo in SEM, ha anche ricoperto per molti anni
la car ica di Presidente della sezione.
Le finalità ed il programma sono in conformit à con le dir ettive della Commis sione
Es cur sionismo del CAI.
Dopo le prime lezioni teoriche in sede, dove si trattano argomenti basilari, come
l’ att rezzatura e l’equipaggiamento, si comincia ad affrontar e il terr eno con una
prima escursione di un solo giorno. E’ questa la fase di preparazione del “gruppo”
dove avviene la conoscenza tra partecipanti ed accompagnatori. Le escursioni
successive sono quasi tutt e di due gior nate con il pernott amento in rifugio.
Nel corso di questi undici anni abbiamo accompagnato
circa 200 persone (il 57% al femminile) , quasi tutti
nuovi soci per il Club Alpino Italiano e che sono in par te
rimas ti affezionati alla sezione per qualche anno.
Per essere sinceri solo in pochi rimangono as sidui frequentator i della montagna ed
è generalmente t ra ques ti fedeli a cui il corso s i rivolge per for mare nuovi
aspiranti accompagnatori. Attualment e l’organico del corso è composto ad 3
titolati, 4 accompagnatori sezionali e da 6 accompagnator i in training.
Durante l’ anno il gruppo organizza, degli aggior namenti teorico / pratici
soprattutto r ivolti agli accompagnator i in training, una escur sione inserita nel
calendar io delle gite sezionali, ed infine un v ero e proprio trekking es tivo che vede
di anno in anno coinvolti accompagnat ori e cor sisti degli ultimi anni.
Il programma del dodicesimo corso è attualmente in fase di preparazione è sarà
dis ponibile prima di Natale s ul sito sezionale
Domenico Fontana
55
56
5.4 SCUOLA DI SCI ESCURSIONISMO
“ALFIO POPI”
stat o reso obbligatorio l’ uso dell’ ARVA a tutt i partecipanti ai corsi ed alle gite
sociali SEM).
Il Cor so è solo il momento didattico ed introduttivo all’attiv ità di sci
escursionismo, in quanto la scuola Alfio Popi si è sempre impegnata ad organizzare
delle gite sci escur sionis tiche sia in contempor anea che successivamente ai Corsi.
Alla fine della stagione 1996/97 c’è stata la fuoriuscita contemporanea dal corpo
is truttor i di alcuni elementi ‘ storici’. La diminuzione degli istrutt ori in attività ha
determinato l’ impos sibilità di continuar e a gestire i corsi livello ver de e blu (sv olti
essenzialment e su piste batt ute), i corsi livelli rosso e giallo (svolt i esclus ivamente
fuori dai percor si pis tati) e le gite sci escurs ionist iche.
Quindi, a par tire dalla stagione 1997/98 è s tat o deciso di abbandonare l’attività
su pis te battute per dedicare tut te le risor se all’organizzazione dei cor si livello
rosso e giallo ed all’or ganizzazione delle git e s ociali di sci escursionismo.
Purtroppo questa scelta ha vis to una drastica diminuzione del numero di allievi
partecipanti ai cor si, tanto che, alla fine della stagione 1998/99, c’è stata la
soffer ta decis ione di dedicar ci esclus ivament e alla ges tione delle git e sociali.
Dopo un paio di stagioni in cui sono state organizzate 14 gite sociali ed il I° Stage
di Telemark pres so lo Stelvio, ci siamo r esi conto però che con l’ andare del tempo,
nonostante il gruppo di appassionati che si era formato, senza l’apporto di nuove
risorse e degli stimoli che le nuove risorse por tano, la nos tra attività era
destinata ad estinguersi.
Andando a fare delle gite sci escur sionis tiche con amici della sezione di Capiago e
delle sottosezioni di Vapr io d’ Adda (sez. Bergamo) e di Trezzo d’ Adda (sez.
Cassano d’Adda), è nata a Stefano l’idea di proporr e di organizzare un cor so tutti
assieme. D etto e fatto: in alcuni conv iviali incontri serali sono state definit e le
linee guide ed il programma del 1° Cor so Sci Fondo Escursionismo Int ersezionale
che s i è tenuto nella st agione 2000/01 .
Visto il risultato posit ivo dell’iniziat iva, sia in termini di allievi partecipanti che per
l’ inter scambio di esperienze tra Istruttori, si è deciso di continuare la
collaborazione anche negli anni a seguire. Nel corso del t empo la sottosezione
Edelweiss (sez. Milano) si è aggregata alla compagnia (2003/04), la sezione di
Capiago ha abbandonato l’ attività di sci fondo escursionismo (2005/06), la
sott osezione Vaprio D ’Adda ha ampliato il suo bacino di utenza unendo sotto la
Scuola SFE ‘ Adda’ anche le sottosezioni Brignano Gera D’Adda (s ez. Ber gamo), la
sezione Cassano d’ Adda (2005/06), e la sezione Romano di Lombardia (2008/09).
Sin dalle sue origini, il Cor so SFE Intersezionale è stata una r ealtà molto
particolare nell’ambito dello sci escursionis mo lombardo e nazionale, sia in ter mini
di allievi partecipant i all’attività fuori pista, ma soprat tut to per il taglio
decisamente impr ontato alla sicurezza (t anto per fare un esempio, sin dal 1 995, è
57
A par tire dalla stagione 2000/01 fino alla stagione 2008/09 sono state
organizzate:
• 51 gite sci escursionistiche giornaliere con una presenza media di 10.5
part ecipanti
•
•
9 week end di s ci escursionismo ( è un important e momento di condivisione
tr a Cor sisti ed il gr uppo di sci escursionisti)
Il II° Stage di Telemark a Livigno (1 3 part ecipant i)
Non posso non citare per ultimo l’ organizzazione della gita SKILESS. Nata come
gita autunnale ‘a secco’ per riprendere i contatti tra gli appassionati dello sci
escursionismo, è andata via via ad assumere il ruolo di una ‘Classica’ gita sociale
che si tiene intorno al 1 0 di Novembre. E’ una gita che riscuote un discreto
succes so (dal 2000 al 2009 hanno partecipato in 325) coinvolgendo sia giovani che
meno giovani, ma tut ti unit i dal piacere di s tare assieme.
Per concludere un r ingraziamento agli Ist ruttori titolat i (Roberto Crespi, Stefano
Fiocchi, Laura Posani), agli as piranti istrutt ori (Cesare Guida, Lucia La Torre,
Antonio Marchitelli, ‘Ela’ Emanuela Pera), ai più str etti collaboratori (Enrico
Barbanotti, Roberto Mainar di) che hanno per mes so l’organizzazione e la gestione
di tut te le attività della Scuola nel corso di quest o decennio. Ma soprattutto un
grazie ai Partecipanti alle nostre attività per la loro amicizia e fiducia che sempre
ci dimostrano e che sono lo stimolo per cont inuare e per cercare di fare sempre
del nos tro meglio.
G iovanni Sacilotto
58
5.5 IL G RUPPO GROTTE GGM
Difficile snidare i grot tar oli per ottenere un articolo, s empre riuniti nelle loro
sala del seminterr ato a pianificare ricognizioni ed esplorazioni. Ma insisti, insisti,
qualcosa sono r iuscito ad ott enere. Scher zo naturalmente, quest o ar ticolo mi è
stato inviato dall’ attuale Pr es ident e del G G M: Annibale Bertolini.
GRUPPO GROTTE MILANO: 112 ANNI DI GRANDI
SODDISFAZIONI
Non siamo mica nati ieri! Non s i sa
bene come, ma tut to ebbe inizio
quando, nell’ ot tobre del 1 897, un
gruppetto di escursionisti sott o la
dir ezione del professor Mariani
fondò la s ezione s peleologica del
CAI di Milano.
Allor a iniziò una fervent e at tività,
int errott a s olo dalle due guerr e
mondiali, che tutt’ ora pros egue:
ricerche ed es plorazioni t enaci,
rigore scientifico, passione e
sicurament e amore per l’ avvent ura
hanno por tato a importanti s coperte
riconosciute a livello inter nazionale.
Le esplorazioni
Le pr ime esplorazioni interess ano le cavit à
lombar de, con tecniche e attrezzature
pionierist iche furono affr ontati l'abisso G uglielmo
sul Palanzone, il Bus di Remeron al Campo dei Fiori
(VA), il Bus de Sor vivo a Molina (CO).
D opo la guerra, nel 1 924, venne esplor ata l’Arma del
Lupo in Piemonte, gr otta che successivamente si
rivelò la risorgenza di uno dei maggior i s is temi
carsici in Italia, il sist ema di Piaggiabella.
La seconda guerra cost rinse alla r evisione di tutte
le cav ità sino ad allor a s tudiate a caus a dei
sequestri e dell’ incendio del museo di Milano ad
oper a dei tedeschi.
59
Il GGM emer se allora come uno dei gruppi più dinamici cont ribuendo attivamente
alla rinascita della speleologia italiana: nel 1946 il gruppo fonda il primo periodico
speleologico italiano, " Il G rottesco" mentre nel 1947 organizza il primo cor so di
speleologia svolt osi in Italia e, a Chieti, il 3° congres so nazionale di speleologia.
Nel 1948 si inizia l’att ività subacquea con
l’ esplorazione di alcune cavità marine e poi
di numerosi sifoni in Lombar dia, Veneto,
Piemonte e Liguria.
Nello s tess o periodo Giuseppe Occhialini
part ecipa alla scoperta di una grande
cavità nei Pirenei francesi, la Pierr e St
Martin che rimarrà a lungo la più profonda
del mondo con i s uoi - 1342 metri.
Il GGM è tra i membr i costituent i della Società Speleologica Italiana e,
succes sivamente, della Commiss ione Centrale della Speleologia del CAI. Nel 1965
insieme a Torines i, Bolognesi, Faentini e altri gruppi, fonda un corpo di Soccorso
Speleologico che poi diventerà parte del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e
Speleologico.
Il 1960 v ede l’ inizio
dell’ esplorazione della G rigna
Sett entrionale: la grande densità
di cavità cost ringe alla
preparazione di cart ografie di
precisione in scala 1 :1 000 (Bini,
Cappa, Pellegr ini, Samorè) e
conduce negli anni all’ esplorazione,
in collaborazione con altri gr uppi,
di più di 500 gr otte tr a cui alcuni
abis si come O rione (- 630 m), Capit ano Paff (-795 m), l’ abisso dei Marons Glacès (574 m), Paolo Trentinaglia (- 298 m), Pr eparazione H (-293 m), Mamalia (-1 14 m),
infine, nel 1 996 si raggiungono i -1 1 70 m di W le D onne che risulta essere tra i più
profondi abis si d’ It alia e del mondo.
Si r ivela molt o inter essante anche l’area del Pian del Tivano (Lombardia), dove
negli anni ’ 70 è effettuata la congiunzione tra le grot te Zelbio e Tacchi di cui
vengono r iscoperte e topografate alcune notevoli prosecuzioni, e dov e in s eguito
viene esplorata la grotta della capanna Stoppani topografata per un totale di
7020 m. Success ivamente ricerche nella miniera di Dos sena in Val Brembana (BG )
portano alla scoperta della grott a Puerto Escondido che raggiunge i –250 m e più
di 1500 m di sviluppo, mentr e in Val Malenco sul ghiacciaio dello Scer scen vengono
esplorate la grott a del Veronica e la gr otta Morgana.
Dal 2003 il GG M entra a far parte del gruppo InGrigna!. Partecipa all'esplorazione
di diversi abissi in G rigna, tra cui ricor diamo tra i più importanti Topino e Le
60
Giostre (-427 m), Abisso Antica Erborister ia (-41 4 m), Voragine di Oltre 40m
press o l'Ometto del Bregai (- 350 m), Abis so Kinder Brioschi e i 5 Miner ali (-900
m). Proprio in questa cavità a fine ottobre 2006 viene compiuta la più profonda
giunzione realizzata in Italia, con l'Abisso W Le D onne a -910 m. Insieme al
gruppo InGrigna! partecipa anche all'esplorazione di Ingresso Fornitori,
esplorando in 2 anni ben 20 km di grotta. Nel Gennaio 2008 viene compiuta la
giunzione con l'Abisso presso la Capanna St oppani, port ando il sistema a 38 km
rilevati.
Le spedizioni internazionali
e pionier e del soccorso speleologico; Alfr edo Bini oggi profess ore di
geomor fologia alla facoltà di geologia di Milano; i biologi D . Zanon e G. Trezzi che
grazie alle lor o ricerche hanno ripor tato importanti studi sugli inset ti cavernicoli
di varie grotte del Veneto, della Bergamas ca, della Sardegna, olt re che di altri
paesi, e hanno scoper to una quindicina di specie animali completamente nuove. Non
potendo elencare tutti gli illustri esploratori degli ultimi decenni che sono stati il
fiore all’ occhiello del nostro G ruppo v ale r icordare uno per tutti Andrea Maconi
che s i sta distinguendo in questa ultimo decennio in important is sime scopert e ed
esplorazioni sia in G r igna che al Pian del Tivano.
Grazie a var i contatti con altre nazioni il GG M ha potuto or ganizzare anche
numerose spedizioni all’es tero tra cui quella in Israele del 1 983/84 su invito della
Israele Cave Research Center dell’univers ità di Gerusalemme sul monte Sedom
sopra il Mar Morto, quella dell’isola di Luzon nelle Filippine nel 1985, in Ecuador in
piena foresta pluviale (1985/1986), in Spagna (1986), in Crimea (1 989), in
Indonesia/Giava (1991 ), in Venezuela (1992), nelle Filippine (1 992), nell’Albania
centr ale (1993), in Mongolia e in Borneo (1 995), in Nicaragua (1996), in Cina
(1 997/2000), in Bolivia, in Vietnam (1 998) e in Venezuela (2000).
In ambito subacqueo vengono effettuate immersioni “ speleo” in Messico (1 992) e
in Flor ida (1 993).
Tr a le attività “grot tesche” non vanno infine dimenticate sia la s peleologia glaciale
che s i basa sulla effimera ma impor tant e r icerca dei Mulini nei ghiacciai – pozzi
anche profondi svariate decine di metri – che possono durare l’ arco di una
stagione, che l’attività (soprattutto negli anni 80’ )di speleologia ur bana o
archeologia del sottosuolo, cioè l’esplorazione di ambienti sot terranei artificiali di
cui oggi si è persa la pianta o la memor ia come quelli del Castello Sforzesco di
Milano, del castello di Trezzo d’ Adda, di var ie cavit à et rusche ed altro.
I personaggi
Se il nos tro gruppo ha alle spalle una storia tanto ricca di successi è grazie a tutti
coloro che in modo maggiore o minore hanno contribuito alle sue attiv ità, ma alcuni
in particolare emergono anche per ess ersi rivelat i per sonalità di spicco nel campo
scientifico nazionale e int ernazionale: il profes sor Mariani, sotto la cui direzione
venne fondato il primo nucleo del gruppo, divenne in seguito diret tore del Museo
Civ ico di Storia Naturale di Milano; lo studente G. Natta, che guidò il GGM dopo la
prima guer ra, divenne premio Nobel per la chimica; Ardito Des io, presidente del
gruppo nel 1928, fu conquis tatore del K2 e fondatore della geologia italiana,
Cesare Chiesa, uno dei fondatori del catasto speleologico, che divenne direttore
del museo di s toria naturale di Tripoli, G. Occhialini premio Wolf per la fis ica, G.
Nangeroni illustre geografo, Arr igo Cigna nominat o nel 1970 presidente della
Società Speleologica Italiana e poi dell’Unione Internazionale di speleologia
(1 973/81 ); Tito Samorè figura di spicco della speleologia subacquea internazionale
61
62
5.6 IL GRUPPO DEL MERCOLEDI’
Siamo un gruppo di soci anziani che, su richiesta della direzione, tiene aperta la
sede il mercoledì dalle 1 5 alle 1 8,30 ( esclusi i mes i di luglio e agos to)
Da alcuni anni organizziamo con molta partecipazione di amici, alcune “settimane
bianche es cur sionistiche” nelle Valli di Fass a, Funes e, sopr attutto, in Val Pusteria.
Quest’ anno il calendario delle gite che abbiamo or ganizzato è stato abbas tanza
fitto ed ha coper to tutti i periodi dell’ anno.
Qui di seguito elenchiamo l’at tività svolt e nel 2009:
Il numer o dei fr equentatori varia da 10 a 15 persone. Ci occupiamo di tenere
pulito sia l'ingresso esterno che il corridoio di dis impegno, il salone e la biblioteca.
Teniamo pulito il giardino raccogliendo le foglie secche durant e il periodo
autunnale e ritiriamo i bidoni della spazzatura prov vedendo,saltuariamente, anche
al loro lavaggio.
01 – 06 gennaio 2009
Epifania – “set timana bianca escursionistica”
06 gennaio 2009
Colico, Madonna del Pozzo. (sentiero del viandante)
1 7 gennaio 2009
Piani di Ar tavaggio: r ifugio Nicola
Inoltre diamo informazioni
sulle attività e sulle gite in
programma e accogliamo, nel
periodo del tes seramento, i
soci per il rinnovo delle
tesser e. Pieghiamo ed
imbust iamo il per iodico “La
Tr accia”.
31 gennaio 2009
As so, Baita Enco, Rezago, Ass o
21 febbraio 2009
Riviera di Levante: P. so della Ruta, Por tofino
1 7 marzo 2009
a:
“settimana bianca escur sionistica” a Villabassa con gite
20 mar zo 2009
corona
sopralluogo per gita culturale SEM -Madonna della
23 maggio 2009
Sala al Barro, pian Scires a, Lecco
31 maggio 2009
rovinata,Maggianico
funivia
02 giugno 2009
via Regia:( Como) Torno, Molina, Lemna, Torno
1 3 giugno 2009
via Regia: da Torno a Pognana
03 ottobre 2009
Canzo, G aium Bait a t erzalpe e ritorno
1 1 ot tobre 2009
Br unat e, bait a Bondello e ritorno
1 8 ott obr e 2009
traver sata bassa dal colle di Balis io ai Pian dei Resinelli
24 ottobre 2009
Carenno, col di sogno, Boccio alt o, Car enno
Prenotiamo le iscrizioni
delle git e s ociali e
organizziamo gite per
anziani in aggiunta a quelle
ufficiali della SEM,
collaboriamo anche con sopralluoghi alla preparazione e fatt ibilità delle gite
culturali.
Alpe N emes (P. so s an Marco),Mos e, Val Casies alla baita
St umpfalm, Val Fiscalina, Rif. Tr e Scarceri, Tedis o, Rif.
Moubler och, Pr ato Piazza (salita da Pont icelli)
Erna,
pian
Fior ini - Santambrogio
63
64
dei
Boi,
Madonna
della
5.7 GRUPPO MTB “RAGGIO x RAGGIO”
Il gruppo di Mountain
Bike della SEM nasce nel marzo 2008 dall’idea di un gruppo
di amici, soci SEM, diversi dei quali istr uttori di scialpinismo ed alpinismo della
scuola Silv io Saglio.
Nel 2007, dopo più di dieci anni di esperienza sulle ruote grass e, alcuni di loro
decidono di frequentare il corso per accompagnatori di mountain bike della Scuola
Nazionale Maestri di MTB pr esso l’ AMI bike (Associazione Mountain bike Italia).
L’intenzione è di cr eare in SEM un gruppo di mountain bike, da affiancare alle
altre discipline, per poter offrire un punto di rifer imento e di formazione per la
MTB all’ interno della s ezione. Nasce così “Raggio X Raggio” MTB SEM Milano
costituito da un gr uppo diret tivo e da una serie di affiliati, tutt i s oci SEM.
I temi trattati dal progr amma didattico spaziano dalla scelta della MTB alla
preparazione della gita, dalla topografia ed orientamento all’uso del GPS, dalle
tecniche di guida alla meccanica.
Oggi il corso di introduzione alla MTB è l’unico disponibile a Milano ed è aperto a
ciclisti di tut te le età ed attitudini che abbiano già un minimo di esperienza sulla
MTB.
Il gruppo RxR è da quest’anno anche rappresentato nella neonata Commissione
Regionale CAI di Ciclo escursionis mo, che si propone di crear e nei pros simi anni
una realtà tecnico formativa del CAI per la MTB in r egione, unendo le numerose
risorse ed esperienze delle divers e s ezioni CAI lombar de.
Davide Bossi
Oggi il direttivo è composto cinque diplomati AMI (due maest ri e tr e
accompagnatori) e da tre aiuto ist ruttori. L’organo tecnico di formazione dello
staff è oggi la Scuola Nazionale Maest ri di MTB (affiliata UISP) non avendo
ancor a il CAI in Lombardia una pr opr ia s trutt ura tecnico - format iva.
Nel 2008 il gruppo ha
tesser at o più di 60 soci ed i
tesser amenti del 2009 hanno
riconfermato (con 56 t essere)
il s ucces so dell’ iniziat iva.
L’at tività degli ultimi due anni
si è ar ticolata su due
iniziat iv e: le gite sociali ed un
corso di intr oduzione alla
MTB.
Le git e sociali, organizzate
dal gr uppo ed aperte ai
soci, sono cinque;
dis tribuite nei week-end da
maggio a nov embr e.
Le escurs ioni, tutte giornaliere, si svolgono normalmente in Lombardia, Piemonte,
Valle d’ Aosta e Ligur ia.
Il corso di int roduzione alla MTB, giunto quest’anno con successo alla sua seconda
edizione, vede nor malmente una quindicina di partecipanti. Si articola su cinque
lezioni teoriche e quat tro uscite pratiche. L’ obiettivo del cor so è preparare i
partecipanti a fr equentare la montagna in s ella alla MTB in sicur ezza e
div ertimento, nel rispetto dell’ ambient e e degli altr i.
65
66
5.8 IL G RUPPO GITE
Il gr uppo gite t ramite la Commis sione
G ite Sociali organizza gite
escursionistiche, alpinistiche /
scialpinis tiche e cultur ali, di uno o più
gior ni dur ante tutt o l’ arco dell’anno. Dal
2000 la SEM pubblica un calendario
delle gite in programma stampato su un
quader netto. Le gite s ono gest it e da
Soci SEM es perti che ne garantiscono il
sicuro svolgimento. Molte gite sono
aper te alla par tecipazione anche di non
Soci.
Come è descr it to nei capitoli
precedenti, si cominciò
organizzando gite sulle Prealpi
Lombarde, poi, col t empo si sono
raggiunte tutt e le localit à delle
Alpi e degli Appennini. Ment re le
prime gite utilizzav ano il treno o il
pullman, ora la maggior parte degli
spos tament i si sv olge con le auto
privat e. Quest o mezzo risponde ad
esigenze economiche e logis tiche:
intanto il pullman non è conveniente
al di sot to dei 25/30 partecipanti,
numero raggiunto in poche
occasioni l’ anno. Inoltr e l’ auto
consente escur sioni a più ampio
raggio rispett o al t reno, per
esempio sulle D olomit i, in Val
d’ Aosta, nel G ran Sasso, nel
Vallese, in Aus tria, Provenza, et c.
Oggi si organizzano git e in molti fine
set timana dell’ anno, ciascuna diretta
da uno o più Capi-G ita (o D iret tori),
che sono Soci e Socie SEM esper ti
dell’ escurs ionis mo o dell’ alpinismo e
dei luoghi meta delle escurs ioni.
Preparano e diffondono i programmi,
sempre operando a t itolo volontario.
D all’ anno 2000 la Commis sione gite
della SEM pubblica per tempo
(novembre-dicembr e) un calendario
con le uscite per l’ anno s ucces sivo;
ess o v iene st ampato in fas cicolet ti
disponibili in sede, riport ato
integralmente o per periodi s u La
Traccia e s ul s ito web. Sul s it o – a
part ir e dal 2007 - compaiono spesso
anche le fotografie e le relazioni
delle gite svolt e.
Le GITE SOCIALI
L’ organizzazione delle gite sociali è uno
degli s copi istituzionali del sodalizio:
ques ta att iv it à è iniziata con la SEM e
prosegue tuttor a.
67
Ques ta attivit à di comunicazione e
promozione, unita all’ apporto di
nuov i D irettor i e D ir ettrici di gita,
ha consent it o di aumentare le
partecipazioni negli ultimi anni, che
hanno visto anche l’ inserimento in
calendar io di gite propriamente
alpinis tiche s u ghiacciai e vie di
roccia.
Alcune uscite poi sono collegat e alle
conferenze che si tengono in sede:
sul terreno s i r iscontrano i fenomeni
naturali ed i fatti st or ici descr it ti
nelle v ideo pr esentazioni. D iscorso a
sé meritano le gite scialpinis tiche
dei mesi primav erili, che raggiungono
spes so quote elevat e. Le statistiche
di partecipazione degli ult imi anni
sono rappres entate alla tabella e,
benché lacunose, pos sono contare da
1 5 a 30 git e l’ anno con 300-600
part ecipazioni di 1 00-1 70 per sone
per anno, compr esi soci CAI e non
Soci. Vanno inoltre aggiunte le uscite
di Sci-Fondo Escursionismo
(mediamente 7/8 l’ anno).
Solitament e un’ escur sione l’anno
viene organizzat a in collaborazione
con un’ altra associazione, come
l’ Unione Ligure Escursionisti (ULE)di
G enova o la G iovane Mont agna di
Milano.
Non vi è documentazione delle
numerosissime gite organizzate
spontaneamente dai soci il giovedì
ser a per il fine-s ettimana
success ivo, che a volte raccolgono
anche una dozzina di semini.
Il pr ogramma tiene conto della
stagione, iniziando con gite in bass a
quot a, per salir e gradualment e in modo
da poter puntare allenati all’ alta quota
nei mesi estivi. Ma considera anche i
gusti e le capacità dei Soci, offr endo
sia git e facili e adatte a tutt i, s ia
escursioni più impegnative, sia itinerari
storici-cult ur ali, con qualche puntata in
biciclet ta o con le racchett e da neve.
Stati sti ca delle g ite sociali SEM dal 1995 al 2009
Anno
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
Git e
Programmate
21
29
22
23
21
32
36
36
35
37
Sv olt e
17
17
17
14
10
10
21
15
Partecipazioni
494
523
430
306
234
310
385
279
20
26
28
31
68
di cui
Soci CAI
non Soci
38
45
405
422
40
70
100
59
441
620
44
110
38
71
Ques ti numeri sono buoni, ma non
ottimi, s e s i considera che i Soci SEM
negli anni esaminat i s ono 800/1000 e
che da una dozzina d’ anni è attivo il
Corso di Escur sionis mo.
Si verifica che non pochi allievi del
corso – alla sua conclusione – s met tono
di fr equentare la SEM e le s ue
iniziat iv e e si organizzano
div ersamente. Un s egno – t ra tanti –
delle difficoltà dell’ associazionismo in
ques to periodo s torico.
pullmann da 30 pos ti, a seguire alcune
occasioni div entate ormai t radizioni,
Come l’us cit a aut unnale “ a s ecco” o
“s kyless” del gruppo di Sci Fondo
Escursionismo, senza parlar e del
class icis simo “Collaudo Anziani”.
Anche le gite alpinistiche hanno
regist rato negli ultimi anni un notevole
afflusso e non è r aro il caso di gruppi di
sei/ott o cordate che raggiungono vette
superior i ai 3000 e 4000 metr i.
Nel 2006 la SEM ha emes so un formale
Le gite che vedono la maggior
partecipazione sono solitamente quelle
culturali, che normalmente riempiono un
regolamento gite per disciplinar e
l’ att iv it à, avendo come principale
obiettivo propr io la sicurezza.
5.9 PARETE DI ARRAMPICATA
Era una cosa che avevamo a cuore da tempo! Dopo il felice tentativo con la
paretina nella sala nel seminterrato ci siamo r esi conto che ci voleva qualcosa di
più grande, di più impegnativ o, per pot ersi diver tire ed allenare in sede: d’inv erno
e d’es tate, con la pioggia o con il sole, insomma una parete di arrampicata seria
indoor .
Dubbi: rovinerà l’es tetica del salone…. ma vaaa, piacerà a tutti………… siiiii e allora
facciamola! Con il complet o ed entusiasta consens o del Consiglio D irettivo, si è
fatto un progetto, si è t rovato un finanziatore: Fondazione Cariplo e via, detto
fatto ecco la parete.
Non s arà altissima,
grandissima, pur is sima,
ma è sufficiente per
attirate un bel gruppo di
aficionados, ora abituari
del Martedì e del G iovedì.
Lorenzo Dot ti
L’at tività della palestr a è
regolata da un apposit o
regolament o pubblicat o sul
sito.
“Il Re del Legn one” d i
Miche le Gusmeroli
Vinc itore con corso
foto grafic o 2005
La
Par etina
La nos tra società nell’2008 con il contributo della Fondazione Cariplo, ha
realizzato una paret e artificiale di arrampicat a sportiva che vanta oggi circa
settanta iscr itti tra appassionat i corsisti frequentat ori dei cor si di arrampicata
sportiva, roccia e alpinismo della scuola Silvio Saglio. La parete di arrampicata e'
aper ta solo ai soci il martedì dalle 1 8. 00 alle 20. 00.
E giovedì dalle 18. 00 alle 22.00 l’orario coincide con apertura della s ede sociale.
Per quals iasi informazione chieder e ai responsabili Mont illo G iuseppe e Cappelletti
Ales sio pr esenti in s ede negli orari di apertura sopra elencati.
G iuseppe Montillo
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70
5.10 SGL – SERVIZIO GLACIOLOGICO LOMBARDO
D a segnalar e anche lo
s peciale numero
monografico che esamina le
pr incipali catene montuose
della Terr a e document a la
dr astica cont razione del
glacialismo mont ano a
par tire dalla fine della
Piccola Età G laciale,
s egnalando i conseguenti
impatti ambient ali,
economici e sociali.
Il SG L non è proprio un’attività della SEM, ma è un’associazione che molto
volentieri ospitiamo nella nostra sede. Oltre ad essere un’importante attività
scientifica legata alla montagna e quindi molt o affine ai nost ri intenti, ha tra i suoi
componenti molti soci SEM. E’ quindi più che natur ale ospit arli tra noi.
Il
Servizio G laciologico Lombardo (SG L) nas ce all’ interno del CAI nel 1986,
quando un gruppo di soci decide di mettere in comune le proprie passioni ed
esperienze per s timolare lo studio e la diffusione delle conoscenze in ambito
glaciale.
Nel 1992 il gruppo si costituisce formalmente come As sociazione di Volontariato e
nel 2001 ott iene l’ iscr izione all’ apposito Albo Provinciale.
Nel corso degli anni, molti s ono stati gli
studi ed i contributi or iginali che SG L
ha pr esentato al mondo scientifico.
Tr a i più recenti progetti si possono
cit are: la st ima della v ariazione annuale
della risorsa glaciale lombarda, sulla
base delle misurazioni puntuali
effett uat e s u una ser ie di ghiacciai
campione; la collaborazione con IGM per
la pr oduzione delle nuove cart e
geogr afiche alpine; la collaborazione con
il Polit ecnico di Milano per uno studio
delle precipit azioni nevos e s u t utta
l’ area della Valmalenco; la fornitura al
SG L opera prevalentemente in Lombar dia ed ha come scopo sociale lo s tudio della
glaciologia, il monitoraggio dei ghiacciai, l’elaborazione e la diffusione dei dati
raccolti durante la campagna glaciologica annuale, la sensibilizzazione del pubblico
su questi argoment i.
Comitato G laciologico It aliano dei dati
rilevati annualment e s ui ghiacciai
lombar di.
Particolare attenzione viene prestata anche alla for mazione, tramite appositi
corsi, di nuovi operatori glaciologici in grado di contribuire alle finalità
dell’ As sociazione.
Nell’autunno 2009, si è svolta la tradizionale campagna di monitoraggio glaciale.
L’elaborazione dei r isultati è ancora in corso ma possiamo anticipar e che i circa
200 ghiacciai e glacionevati misurati o osservati (pari ad oltre il 95% della
superficie glacializzata lombarda) hanno confermato la fase di forte contrazione
che ha caratterizzato quest i ultimi decenni, pur con qualche piccola eccezione per
quegli apparat i a prevalent e alimentazione valanghiva.
Dal 1998 SG L produce la riv ista “ Terra G laciālis”, l’unica pubblicazione italiana di
glaciologia che sia int egralmente tradotta in inglese.
Flavio Cambieri
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