di rotazione - Istituto “Dell`Aquila”

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di rotazione - Istituto “Dell`Aquila”
CONCETTO DI SCORTA
Le scorte sono elementi dell’ATTIVO CIRCOLANTE, perche
Rappresentano investimenti in fattori produttivi che attendono
Di essere consumati o venduti in breve tempo
Imprese Industriali
•Materie prime
•Semilavorati
•Sottoprodotti
•Prodotti finiti
Imprese mercantili
Merci
DOVE CI TROVIAMO ?
STATO PATRIMONIALE
ATTIVO
Attivo Circolante
Rimanenze
PASSIVO
E NEL CONTO ECONOMICO ?
A.2 Variazioni delle rimanenze di prodotti in
corso di lavorazione, semilavorati e finiti
A.3 Variazioni delle rimanenze
di lavori in corso su ordinazione
Tali variazioni se positive sono inserite
con il segno “+”, in caso contrario
con il segno “-”
B.11 Variazioni delle rimanenze di
Materie prime, sussidiarie, di consumo
e merci
Tali variazioni se positive sono inserite
con il segno “-”, in caso contrario
con il segno “+”
L’incremento delle rimanenze
agisce da elemento riduttivo
del costo della produzione
IL MAGAZZINO …………..
……………..NELLE
..NELLE AZIENDE MERCANTILI
ACQUISTO
VENDITA
IL MAGAZZINO ……………..
……..NELLE AZIENDE INDUSTRIALI
TRASFORMAZIONE
ACQUISTO
VENDITA
IL MAGAZZINO ……………..
……..NELLE AZIENDE DI SERVIZI - TRASPORTO
ACQUISTO
PRODUZIONE DEL
SERVIZIO
MAGAZZINO ?
VENDITA
Vari concetti di SCORTA
Esistente
Quantità che in un dato momento si trova in magazzino
Transizione
Quantità acquistata per usi straordinari
Speculativa
Quantità acquistata al solo scopo di lucrare
sulle differenze di prezzo
Massima
Quantità limite che l’impresa non dovrebbe
mai superare
Minima
Detta anche scorta di sicurezza è la quantità al disotto
della quale l’impresa non dovrebbe andare
Virtuale
Scorta di magazzino aumentata dagli ordini fatti ai
fornitori e diminuita dagli ordini fatti dai clienti
LIMITI ALLE SCORTE
Capacità di finanziarie le giacenze
Possibilità di contenere materialmente
le giacenze nei magazzini
Prevista capacità di venderle successivamente
in modo remunerativo
GESTIONE OTTIMALE DELLE
SCORTE
SCOPO: rendere minimi i costi delle scorte
Richiede la determinazione :
scorta minima (fabbisogno materiali e tempo riordino)
punto di riordino (grafico a dente di sega)
Indice rotazione (a quantità ed a valore)
SCORTA DI SICUREZZA
E’ la quantita’ che garantisce la continuità del
processo produttivo o delle vendite
Tempi di riapprovvigionamento
Interni
Dal momento che ci si accorge
che le scorte sono arrivate al punto di
riordino al momento in cui
parte l’ordine di acquisto
Esterni
Dal momento in cui parte l’ordine al
Momento in cui arriva la merce
LIVELLO DI RIORDINO
L = (V * g) + S
Q.tà
Livello di riordino
S
Scorta di sicurezza
T.
g
Punto di allarme
Punto di Riordino
Punto di Allarme
Scorta di sicurezza
Acquisti di urgenza
VENDITE INTENSE
Punto di Riordino
Punto di Allarme
Scorta di sicurezza
Costi di penuria
VENDITE RALLENTATE
Punto di Riordino
Punto di Allarme
Scorta di sicurezza
Costi di eccesso
TEMPI DI STOCCAGGIO
Ciclo economico = tempi di stoccaggio
A
V
P
I
Ciclo finanziario
VALUTAZIONE SCORTE
Riassume le caratteristiche
qualitative e quantitative
Quantitative
A Valori
Determinazione
OGGETTIVA
Determinazione
SOGGETTIVA
COSTO STORICO
Costo sostenuto per ottenere le consistenze di magazzino
Prezzo effettivo risultante dalla fatture di acquisto
+
Spese accessorie
CRITERI DI VALUTAZIONE
COSTO SPECIFICO
COSTO MEDIO PONDERATO
F.I.F.O.
L.I.F.O.
FAIR VALUE
COSTO SPECIFICO
Richiede l’identificazione di ogni partita di
merce in modo che di ogni partita rimasta si conosca
il costo sostenuto
Possibile ad esempio nei supermercati che hanno
la gestione del magazzino sia in entrata che in uscita
con la codifica a barre
Questo criterio deve essere utilizzato per i beni NON FUNGIBILI
COSTO MEDIO PONDERATO
Si calcola il prezzo medio degli acquisti sostenuti
Per singolo movimento
Per periodo
Calcolo del Costo Medio Ponderato per Movimento
Prezzo Unitario
Data
Descrizione
Quantità Di Carico
Di scarico
Importo
01/01/2006 Esistenze iniziali
300
32,64
€
-
€
9.792,00
02/02/2006 Acquisti
150
33,59
€
-
€
5.038,50
€
14.830,50
32,96 -€
5.603,20
€
9.227,30
€
6.922,00
€
16.149,30
33,64 -€
7.400,80
€
8.748,50
€
4.170,00
€
12.918,50
35,88 -€
4.305,60
€
8.612,90
€
8.420,00
€
17.032,90
38,71 -€
6.580,70
€
10.452,20
38,71 -€
1.935,50
€
8.516,70
€
13.080,00
€
21.596,70
41,53 -€
8.306,00
450
06/03/2006 Vendita
-170
€
-
€
280
12/04/2006 Acquisti
200
34,61
€
-
480
10/5/2006 Vendita
-220
€
260
22/6/2006 Acquisti
100
41,7
€
-
360
13/7/2006 Vendita
-120
€
240
15/8/2006 Acquisti
200
42,1
€
-
440
12/9/2006 Vendita
-170
€
270
21/10/2006 Vendita
-50
€
220
12/11/2006 Acquisti
300
43,6
€
520
12/12/2006 Vendita
31\12
Rimanenze Finali
-200
320
€
-
€ 13.290,70
COSTO MEDIO PONDERATO PER PERIODO
Data
Descrizione
Quantità
01/01/2006 Esistenze Iniziali
300
Costo Unitario
32,64
Importo
9.792,00
02/02/2006
Acquisti
150
33,59
5.038,50
12/04/2006
Acquisti
200
34,61
6.922,00
22/06/2006
Acquisti
100
41,70
4.170,00
15/08/2006
Acquisti
200
42,10
8.420,00
12/11/2006
Acquisti
300
43,60
13.080,00
Totale
1.250
Totale Vendite Periodo
31\12
Rimanenze Finali
930
320
47.422,50
37,94
Costo Medio
35.284,20
12.138,30
37,94
FIFO
P4 P3 P2 P1
P4
First IN
First OUT
P3
P2
P1
P4 P3 P2 P1
Prezzo Unitario
Data
1\1
12/02/2006
Descrizione
Quantità
Di Carico
Esistenze iniziali
200
44,1
Vendita
-50
Di scarico
€
44,10
150
16/03/2006
Acquisti
150
44,95
300
02/04/2006
Vendita
Acquisti
Vendita
23/07/2006
Vendita
Acquisti
Vendita
Acquisti
Acquisti
Vendita
6.742,50
€
13.357,50
44,95
-€
899,00
€
5.843,50
€
6.772,50
€
12.616,00
150
45,15
-130
€
44,95
-€
5.843,50
-50
€
45,15
-€
2.257,50
€
4.515,00
-€
3.160,50
€
1.354,50
€
13.695,00
€
15.049,50
-70
€
45,15
300
€
45,65
-30
€
45,15
-€
1.354,50
-130
€
45,65
-€
5.934,50
€
7.760,50
€
4.620,00
€
12.380,50
€
2.342,50
€
14.723,00
-€
3.195,50
100
46,20
50
46,85
320
22/12/2006
€
€
270
11/11/2006
6.615,00
-20
170
25/10/2006
€
6.615,00
330
22/09/2006
2.205,00
-€
30
05/08/2006
-€
44,10
100
FIFO
8.820,00
€
280
12/06/2006
€
-150
130
20/05/2006
Importo
-70
250
€
45,65
€ 11.527,50
LIFO
P4 P3 P2 P1
Last IN
P1 P2 P3 P4
P4
P3
P2
P1
First OUT
Prezzo Unitario
Data
Descrizione
Quantità
Di Carico
44,1
01/01/2006
Esistenze iniziali
200
12/02/2006
Vendita
-50
Di scarico
€
44,10
150
16/03/2006
Acquisti
150
44,95
300
02/04/2006
Vendita
Acquisti
Vendita
23/07/2006
Vendita
Acquisti
Vendita
Acquisti
Acquisti
Vendita
6.742,50
€
13.357,50
44,10
-€
882,00
€
5.733,00
€
6.772,50
€
12.505,50
150
45,15
-150
€
45,15
-€
6.772,50
-30
€
44,10
-€
1.323,00
€
4.410,00
-€
3.087,00
€
1.323,00
€
13.695,00
€
15.018,00
-€
7.304,00
€
7.714,00
€
4.620,00
€
12.334,00
€
2.342,50
€
14.676,50
-70
€
44,10
300
45,65
-160
€
45,65
100
46,2
50
46,85
320
22/12/2006
€
€
270
11/11/2006
6.615,00
-20
170
25/10/2006
€
6.742,50
330
22/09/2006
2.205,00
-€
30
05/08/2006
-€
44,95
100
LIFO
8.820,00
€
280
12/06/2006
€
-150
130
20/05/2006
Importo
-50
€
46,85
-€
2.342,50
-20
€
46,20
-€
924,00
250
€ 11.410,00
Rimanenze Finali unità
250
Esistenze Iniziali unità
200
Icremento Quantità
Data
Descrizione
valutate a
LIFO
A SCATTI
ANNUALE
44,10
50
Quantità
Costo Unitario
Importo
16/03/2006
Acquisti
150
44,95
6.742,50
20/05/2006
Acquisti
150
45,15
6.772,50
05/08/2006
Acquisti
300
45,65
13.695,00
25/10/2006
Acquisti
100
46,20
4.620,00
11/11/2006
Acquisti
50
46,85
2.342,50
Totale Acquisti
750
Valutazione Rimanenze Finali
Quantità
Valore
250
11.098,00
34.172,50
Costo Medio
45,56
FAIR VALUE
Valore Corrente Convenzionale
Corrispettivo al quale la scorta può essere scambiata
Diminuisce la certezza dei valori iscritti in bilancio
CRITERI DEL CODICE CIVILE
Art. 2426 del c.c.
Le rimanenze sono iscritte in bilancio
al costo di acquisto o di produzione
Se il costo di acquisto o produzione è superiore
al valore di realizzazione desumibile
dall’andamento del mercato
Si valutano al valore di realizzazione
RAFFRONTO TRA ESEMPI
C.M.P. per movimento
€. 13.290,70
C.M.P. per periodo
€. 12.138,30
F.I.F.O.
€. 11.527,50
L.I.F.O.
€. 11.410,00
L.I.F.O. a scatti annuale
€.11.098,00
PREZZI CRESCENTI
In periodi di prezzi crescenti e con una
valorizzazione delle uscite con il criterio
LIFO le rimanenze di merci sono valutate
a prezzi inferiori
CRITERI FISCALI
PRIMO ESERCIZIO:
Le rimanenze si valutano al Costo Medio Ponderato
Dal SECONDO ESERCIZIO:
AUMENTATE
DIMINUITE
rispetto all’anno precedente
rispetto all’anno precedente
l’eccedenza va valutata
al C.M.P.
Le rimanenze vanno al valore
delle rimanenze iniziali
DIVERSITA’ DEI CRITERI
Codice Civile
Civile
Codice
Fisco
Fisco
Evita sopravvalutazioni al fine di evitare
l’annacquamento del capitale
a tutela dei terzi che fanno affidamento
sul patrimonio aziendale
Adotta criteri piu’ tesi a far emerge
materia imponibile al fine di
incassare maggiori imposte
TEORIA DEL DOPPIO BINARIO
Redazione del Bilancio di esercizio adottando criteri civilistici
Si apportano variazioni in aumento o in diminuzione nella
dichiarazione dei redditi per coordinare la
tassazione ai principi fiscali
TASSO DI ROTAZIONE
Esprime il numero delle volte in cui, in un certo lasso
di tempo, avviene il totale rinnovo delle scorte di merci
Lenta rotazione
Veloce rotazione
Le scorte sono troppo elevate rispetto
all’andamento delle vendite, con
conseguenti alti costi per l’immobilizzazione
dei capitali e con forti rischi dovute
alle oscillazioni dei prezzi dei mercati
Rispecchia una giusta programmazione degli acquisti
e un buon andamento dell’attività di vendita
ed esprime una fluidita’ di gestione del
magazzino con costi sostenti e rischi limitati
Indice di rotazione
A QUANTITA’ FISICHE
Quantita’ scaricata dal magazzino
Consistenza media di magazzino
TASSO DI ROTAZIONE DEL MAGAZZINO A QUANTITA'
DATA
OPERAZIONE
01/01/2006 Esistenze iniziali
CARICO
200
12/02/2006 Vendita
16/03/2006 Acquisti
50
150
02/04/2006 Vendita
20/05/2006 Acquisti
SCARICO ESISTENZE
170
150
GG.
ESIS X GG
200
43
8600
150
32
4800
300
17
5100
130
48
6240
280
23
6440
12/06/2006 Vendita
180
100
41
4100
23/07/2006 Vendita
70
30
13
390
330
48
15840
170
33
5610
05/08/2006 Acquisti
300
22/09/2006 Vendita
160
25/10/2006 Acquisti
100
270
17
4590
11/11/2006 Acquisti
50
320
41
13120
70
250
9
2250
700
2.530
365
77.080
22/12/2006 Vendita
31/12/2006
Consistenza media
950
77080
211,18
365
Tasso di rotazione
700
3,31
211,18
Giacenza media
365
3,31
110
TASSO DI ROTAZIONE A VALORI
Costo del venduto
Costo della scorta media
COSTO DELLE ESISTENZE INIZIALI +
COSTO DEGLI ACQUISTI MERCI
COSTO DELLE RIMANENZE FINALI
MESE
ESISTENZE INIZIALI
GENNAIO
FEBBRAIO
MARZO
APRILE
MAGGIO
GIUGNO
LUGLIO
AGOSTO
SETTEMBRE
OTTOBRE
NOVEMBRE
DICEMBRE
TOTALI
TASSO DI ROTAZIONE A VALORI
COSTO MERCI RIMANENZE DI
ACQUISTATE
MAGAZZINO
8.820,00
8.820,00
6.615,00
6.742,50
13.357,50
5.787,40
6.772,50
12.559,90
4.485,10
1.345,60
13.695,00
15.040,60
7.747,80
4.620,00
12.367,80
2.342,50
14.710,30
11.492,40
34.172,50
123.149,40
Calcolo del costo del venduto
Rimanenze iniziali
8.820,00
Acquisti
34.172,50
Rimaneneze finali
11.492,40
Totale costo del venduto
31.500,10
Calcolo della scorta media
123.149,40
13
Tasso di rotazione
Giacenza media
31.500,10
9.473,03
365
3,33
9.473,03
3,33
110
GIACENZA MEDIA
Durata media della permanenza in
magazzino di ogni unita’ di merce
Giorni di durata del periodo
Indice di rotazione
FASI DELL’ACQUISTO
DELL ACQUISTO
Programmazione degli acquisti
Ricerca e selezione fonti di
approvvigionamento
Selezione offerte e formazione
ordine
Emissione e inoltro ordine
Altre operazioni: es. trasporto
Controllo esecuzione ordini
ORGANIZZAZIONE MAGAZZINO
1.
2.
3.
4.
5.
E’ necessario ed indispensabile che il
management deve compiere una serie di
scelte, relative:
Utilizzo di spazi fisici
Spostamento dei beni in azienda
Organizzazione spazi del magazzino
Conservazione scorte
Sistema informativo
PIANI DI ACQUISTO
AZ. MERCANTILI
Volume Vendite presunte merci (dato preventivo)
+ Scorte finali pres. Merci (dato preventivo)
- Scorte. iniz. Merci
Quantita’ merce da acquistare (dato
preventivo)
PIANI DI ACQUISTO
AZIENDE INDUSTRIALI
MATERIE PRIME
Volume di materie
necessarie per la prod.
+ Scorte pres. fin mat
- Scorte iniziali mat.
PRODOTTI FINITI
Volume di Vendite pres.
prodotti
+ Scorte Finali prodotti
Scorte. Iniz. prodotti
Q.ta’ di materie da
acquistare (dato
Q.ta’ prodotti da
realizzare (dato
preventivo)
preventivo)
VALORIZZAZIONE MOVIMENTI
CARICO : al costo di acquisto o di
produzione
SCARICO:
Per i beni specifici non fungibili :
Metodo del costo effettivo
Per i beni fungibili uno dei seguenti metodi:
Metodo costo medio ponderato
Metodo LIFO per movimento o per periodo
Metodo FIFO per movimento o per periodo
LOGISTICA AZIENDALE
Si occupa di collegare in modo razionale ed
efficiente le fasi d’acquisizione dei fattori
produttivi, di svolgimento del processo di
trasformazione e di distribuzione del prodotto
finito, attraverso:
1.
2.
3.
4.
Gestione acquisti e servizi accessori
Gestione programmazione
approvvigionamento della produzione e degli
spazi aziendali
Gestione stoccaggio e consistenza magazzino
Gestione imballaggi e spedizione ai clienti
COMPORTAMENTI DI ACQUISTO
I carichi di materie e di merci sono legati alla politica di
gestione delle scorte, dovrebbero perciò essere
PROGRAMMATI
Questa politica, se portata all’estremo, si traduce nel
principio del JUST
IN TIME
Talvolta però tale pianificazione, può essere modificata:
PER ESIGENZE IMMEDIATE DELLA PRODUZIONE
IN FUNZIONE DELLE CONDIZIONI DI MERCATO
PER INTENTI SPECULATIVI
Just in Time
•
•
•
LE MATERIE GIUNGONO IN AZIENDA SOLO AL
MOMENTO E NELLA QUANTITA’
QUANTITA IN CUI DEVONO
ESSERE IMPIEGATE NELLA PRODUZIONE
I SEMILAVORATI VENGONO RESI DISPONIBILI SOLO
AL MOMENTO E NELLA QUANTITA’
QUANTITA NECESSARIA AI
REPARTI DI LAVORAZIONE SUCCESSIVI
I PRODOTTI VENGONO ULTIMATI AL MOMENTO E
NELLA QUANTITA’
QUANTITA NECESSARIA ALLA VENDITA
Tale obiettivo richiede una notevole flessibilità della
struttura tecnica ed organizzativa aziendale
SISTEMA INFORMATIVO DI MAGAZZINO
OBIETTIVI:
E’ formato dall’insieme di rilevazioni aziendali riguardanti i movimenti e
la consistenza delle scorte, nonché il loro processo di elaborazione, al
fine di assolvere a diverse esigenze informative quali:
1.
Di produzione – consentire normale approvvigionamento
2.
Commerciali – assicurare disponibilità prodotti per la vendita
3.
Amministrative – per il controllo magazzino, inventari, calcolo costo di
produzione
4.
Economiche – programmazione razionale acquisti
5.
Finanziarie – evitare accumulo elevate scorte
6.
Civilistiche – valutazione magazzini per bilancio (art. 2426 c.c.)
7.
Fiscali – consentire il controllo degli Uffici accertatori (art. 14 DPR
600/73 e successive riprese)
CONTAB. MAGAZZINO
1.
Classificazione e codifica articoli
2.
Rilevazioni elementari per carichi e
scarichi(normalmente tenuta a quantità):
Bollette – utilizzati per beni provenienti o destinati
all’esterno
Buoni – utilizzati internamente fra i reparti
3.
Giornale di magazzino – scrittura cronologica
4.
Mastro di magazzino – scrittura sistematica.
I punti 3 e 4 si riferiscono alla contabilità sezionale vera e
propria del magazzino.Tale contabilità può essere tenuta
a quantità o a quantità e valore.