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MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA SICILIA
I.C. “ANNA FRANK”
Quadrivio – Montaperto - Giardina
SCUOLA DELL’INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Via Matteo Cimarra, 5/A - 92100 AGRIGENTO
Tel. 0922603198 - Fax, 0922603167 - c.f.: 80004590842
e-mail: [email protected] - [email protected] - www.icsfrankag.it
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“Viviamo tutti con l'obiettivo di essere felici; le nostre vite sono
diverse, eppure uguali.”
1
Anna Frank
1. Presentazione
1.1
IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Il Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.) è il documento fondamentale costitutivo dell’identità
culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare,
extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro
autonomia.
Il Piano dell’offerta formativa é coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi ed
indirizzi di studi determinati a livello nazionale e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale
ed economico della realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale dell’offerta
formativa.
Il Piano dell’offerta formativa è elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi generali
per le attività della scuola e delle scelte generali di gestione e di amministrazione definiti dal
consiglio di istituto e può contribuire a superare la logica di una progettazione definita solo
attraverso ambiti separati attuando, invece, processualmente un disegno complessivo, nel quale, a
partire dalle esperienze già realizzate, gli interventi sulla DIMENSIONE DIDATTICA,
ORGANIZZATIVA e GESTIONALE risultino strettamente armonizzati e connessi.
Nell’a.s. 2013-2014 il P.O.F. si pone anche come strumento privilegiato per provare a definire gli
elementi costitutivi del curricolo verticale dell’Istituto, sulla base di quanto previsto dalle
Indicazioni Nazionali per il Curricolo della Scuola dell’Infanzia e del Primo Ciclo di Istruzione
pubblicate nel 2012.
1.2
LO SCENARIO SOCIALE E CULTURALE ATTUALE
Le caratteristiche fondamentali del mondo contemporaneo sotto il profilo socioculturale sono
determinate dalla dinamicità e dalla complessità. La realtà sociale è attraversata da rapidi mutamenti
di modelli culturali, di costumi, di atteggiamenti e comportamenti individuali e collettivi che
stimolano a continui adattamenti e innovazioni e ad uno sguardo necessariamente sistemico. Si
prevede, ad esempio, che nel prossimo futuro un individuo sarà costretto a cambiare lavoro in
media cinque o sei volte nel corso della propria vita. Ne deriva per la scuola la necessità di formare
individui dotati di flessibilità intellettuale e di mentalità aperte al cambiamento.
La complessità della vita sociale e la varietà delle forme produttive e consumistiche caratterizzano
oggi un senso diffuso di transizione, di insicurezza sui valori e di contraddittorietà nelle condotte
sociali e negli stili di vita.
L’espansione esponenziale delle informazioni veicolate dai mezzi di comunicazione di massa
mentre, da un lato, offre possibilità di istruzione e di stimolo culturale induce, dall’altro, pericolosi
atteggiamenti di conformismo e rischi crescenti di manipolazione. Ne deriva, per la scuola, la
necessità di formare individui dotati di capacità critiche e metacognitive, in grado, cioè, di imparare
ad imparare in modo autonomo e anche la necessità di dedicare un’attenzione privilegiata ai nuovi
linguaggi multimediali e telematici, che rappresentano il nuovo sfondo antropologico e culturale in
cui i bambini vivono immersi.
Il fenomeno crescente della scolarizzazione degli alunni extracomunitari e la presenza di una realtà
sociale multietnica e multiculturale sempre più differenziata e dalle dimensioni sempre più ampie,
porta a riconoscere, prima di ogni altra cosa, il valore universale della persona e a sviluppare
conseguentemente una comune cultura che può tradursi in occasioni di arricchimento e di
maturazione civile. La scuola deve quindi di adottare strategie educative e di attivare percorsi
2
didattici ispirati alla pedagogia interculturale, in cui le differenze individuali e socioculturali non
siano intese come eccezione, bensì considerate come norma e come risorse da riconoscere e da
valorizzare. E’ sicuramente compito del sistema educativo, in generale e di quello scolastico in
particolare, sviluppare atteggiamenti di cooperazione, di scambio e di accettazione proficua delle
diversità per contribuire a migliorare e maturare una vera crescita democratica della società.
1.3
BREVE STORIA DELL’ISTITUTO
L’Istituto “Anna Frank” nasce nel 1969 come Quinta Scuola Secondaria di primo grado nel centro
storico di Agrigento, in locali impropriamente adusi a Scuola, per offrire il servizio scolastico
nell’antico e vasto quartiere popolare del Rabato. Ma dopo alcuni anni il quartiere andò via via
depauperandosi demograficamente a causa della terribile frana che nel 1966 aveva costretto gli
abitanti a trasferirsi in una zona di nuova urbanizzazione appositamente realizzata a Villaseta e
dotata di adeguati edifici per ospitare gli alunni della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di
primo grado.
Al completarsi del trasferimento degli abitanti del quartiere del Rabato, il plesso della scuola
secondaria di primo grado di Villaseta, già dipendente dalla Vª Scuola Secondaria di primo grado,
diventa autonomo, generando la VI scuola secondaria di primo grado (oggi Quasimodo). Mentre la
V scuola, intitolata nel frattempo ad Anna Frank, dovrà attendere il 1980 per trasferirsi in un “vero”
edificio scolastico con spazi e laboratori adeguati. Nel centro storico della città la Scuola ha
mantenuto per diversi anni numerosi plessi: in Via Santa Marta, presso il Seminario Vescovile,
presso l’Istituto Granata e, successivamente, anche a Fontanelle, con la nascita in quel territorio di
un nuovo quartiere.
Con il progressivo decremento della popolazione nel centro storico per il trasferimento di molte
famiglie nel nuovo quartiere di Fontanelle, si chiudono i plessi del centro storico e la Scuola viene
divisa ancora, generando la VII scuola secondaria di primo grado di Fontanelle, intitolata
successivamente al Prof. Vincenzo Reale.
Con il piano di razionalizzazione delle istituzioni scolastiche la Scuola viene infine verticalizzata,
assorbendo la Scuola dell’infanzia di Via Regione Siciliana e la Scuola Primaria di Via Mazzini.
Poiché i plessi di queste due ultime scuole sono ubicati nello stesso quartiere ed a pochissima
distanza dall’edificio che ospita la scuola secondaria di primo grado, l’Istituto Comprensivo “Anna
Frank” è un raro esempio di vera razionalizzazione della rete scolastica.
Nel giugno del 2012, una ulteriore razionalizzazione delle rete scolastica ha associato all’Istituto
Comprensivo Anna Frank le sedi della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di Giardina
Gallotti, nonché quelle dell’infanzia e della primaria di Montaperto.
L'integrazione tra i diversi tipi di scuola, pur nel rispetto delle proprie caratteristiche, permette di
mettere in relazione stili diversi di insegnamento e apprendimento specifici di ciascun ordine di
scuola realizzando percorsi in continuità verticale tra infanzia, primaria e secondaria di primo
grado.
2. Contesto socio-economico-culturale
dell’istituzione scolastica
2.1
La nostra Scuola è ubicata in un quartiere periferico, ma in continua espansione nel quale
convivono realtà socio-economiche e culturali diverse.
Gli alunni che frequentano l’Istituto Comprensivo “Anna Frank” sono in prevalenza residenti nel
quartiere del Quadrivio Spina Santa, ma non mancano i pendolari provenienti dalle frazioni di
3
Montaperto, Giardina Gallotti, San Michele, San Gisippuzzu, Fontanelle, nonché dal centro storico
di Agrigento e, talvolta, dai vicini paesi di Raffadali, Aragona, Porto Empedocle.
Appartengono a famiglie di piccoli imprenditori, artigiani, commercianti, professionisti ed operai,
ma anche lavoratori disoccupati o sottoccupati ed extracomunitari.
Non mancano i casi di immigrazione dall’interno e di immigrazione di ritorno dall’estero, situazioni
particolari di adozioni internazionali, portatori di handicap particolarmente grave.
2.2
Sul territorio operano i seguenti Enti e Strutture:
Comune: Sovvenziona progetti di qualificazione scolastica.
Palacongressi.
Teatro Comunale “L. Pirandello”.
Palazzetto dello Sport: per l'attività di Educazione Fisica e per manifestazioni pubbliche.
Poliambulatorio gestito dall’AUSL di Agrigento
Varie associazioni sportive, ricreative, musicali coinvolgono nella loro attività moltissimi ragazzi e
ragazze in orario extrascolastico.
L’Istituto Bancario “Banca Popolare Sant’Angelo”.
Tutti questi enti e strutture possono rappresentare una risorsa anche per l'istituzione scolastica .
3. I principi e i valori condivisi
3.1 OBIETTIVI ISTITUZIONALI
3.1
Il nostro Istituto Comprensivo opera nel quadro definito dalla Costituzione della Repubblica
Italiana e, ispirandosi agli artt 3. e 34, si informa ai seguenti principi:
• Concorrere alla sviluppo della persona, nel rispetto delle libertà e delle diversità di ciascuno;
• Elevare il livello di educazione e di istruzione di ciascun alunno,potenziando la capacità di
rapportarsi e di interagire correttamente con le diverse offerte culturali.
3.2
La scuola, inoltre, intende affermare i diritti fondamentali di ogni persona umana
richiamandosi ai valori di cui alla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani dell’ONU (1948) e
alla Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia (1989), ratificata dall’Italia con la legge n.
176/1991, nonché alla Convenzione Europea dei Diritti Umani (CEDU), definita con il Trattato di
Roma nel 1950 dal Consiglio d’Europa e introdotta nell’ordinamento italiano con la legge n.
848/1955.
3.3
Nella sua azione specifica, questa istituzione scolastica scuola intende ispirarsi ai principi
di:
• Uguaglianza e integrazione, senza distinzioni di sesso, cultura, religione, lingua, opinioni
politiche, condizioni fisiche, psicologiche, sociali ed economiche;
• trasparenza, nel motivare le ragioni delle scelte educative ed organizzative;
• efficacia, realizzando l’offerta formativa in forme rispettose delle esigenze didattiche degli
alunni;
• efficienza, erogando i servizi scolastici secondo criteri di equità e celerità delle procedure;
• partecipazione, nella costruzione di relazioni valide e proficue con le famiglie e con le altre
agenzie educative del territorio.
In questo quadro di principi e valori condivisi, si punta ad assicurare:
• il rispetto della libertà di scelta educativa delle famiglie;
• l'accoglienza e l'integrazione di tutti gli alunni, attraverso iniziative apposite, definite
annualmente nelle programmazioni didattiche;
4
•
•
•
•
•
le pari opportunità di crescita culturale, a misura dei bisogni, delle potenzialità, dei ritmi e
degli apprendimenti delle alunne e degli alunni;
la gestione partecipata della scuola mediante un ruolo attivo e protagonista degli organi
collegiali, per promuovere la corresponsabilità nei processi educativi di tutta la comunità
scolastica;
la flessibilità e l'adeguamento degli orari di lavoro di tutto il personale, onde garantire un
funzionamento che realizzi l'efficienza e l'efficacia del servizio, in rapporto alle risorse delle
singole realtà e ai bisogni della comunità in cui esse sono inserite;
la libertà d'insegnamento, nel rispetto dell'autonoma personalità degli alunni e del diritto al
successo formativo di ogni studente, al fine di perseguire il conseguimento delle competenze
di cittadinanza attiva e consapevole;
la formazione e l'aggiornamento del personale scolastico, fondato sull’acquisizione
costante e continua delle innovazioni psicopedagogiche, metodologico-didattiche ed
organizzative, nella prospettiva dell’apprendimento lungo tutto l’arco della vita.
4. Le finalità formative e le priorità educative
4.1
In stretto rapporto con l'azione educativa della famiglia, l’Istituto intende perseguire
le seguenti finalità formative:
• concorrere alla costruzione di identità personali, libere e consapevoli;
• formare alla cittadinanza attiva e alle relazioni interpersonali di qualità, fondate e vissute
secondo lo spirito dell'appartenenza alla comunità sociale, dell'accoglienza dell’altro,
dell’integrazione delle diversità, del rispetto reciproco, della condivisione e della solidarietà
a livello locale e globale;
• promuovere, attraverso l'acquisizione di strumenti cognitivi idonei, di informazioni corrette
e di riferimenti ideali positivi, un sapere organico e critico basato sulle conoscenze, sulle
abilità di interpretazione di essa e sulla fruizione e produzione consapevole dei molteplici
linguaggi che caratterizzano la comunicazione, mediante l’acquisizione di competenze
personali e culturali spendibili nei vari contesti d’uso ;
• potenziare l'autonomia personale e il senso di responsabilità verso sé e verso gli altri,
favorendo il perseguimento delle seguenti competenze chiave, individuate a livello europeo
quali requisiti essenziali per una piena cittadinanza attiva:
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9
9
9
9
9
9
9
Comunicazione nella madrelingua;
Comunicazione nelle lingue straniere;
Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia;
Competenza digitale;
Imparare ad imparare;
Competenze sociali e civiche;
Spirito di iniziativa e imprenditorialità;
Consapevolezza ed espressione culturale.
4.2
Le finalità formative indicate saranno in prevalenza perseguite assumendo due
priorità educative ritenute fondanti ed essenziali che, secondo dinamiche progettuali trasversali ed
unitarie, si svilupperanno, in ambito curriculare ed extracurriculare, durante l’intero anno scolastico
2013-2014 nelle scuole dell’infanzia, nelle scuole primarie e nelle scuola secondarie che
compongono l’Istituto.
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4.2.1 EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA ATTIVA
Scegliere di promuovere la cittadinanza attiva in un contesto formativo come quello di una
scuola collocata in una piccola città di provincia in Sicilia significa anzitutto affrontare le
contraddizioni che alimentano mentalità diffuse, basate sull’indifferenza e
sull’individualismo, per provare a tracciare percorsi mirati a costruire una cultura condivisa
dei diritti, che riesca a far superare le logiche dei favori, dei vantaggi e dei privilegi ad ogni
costo.
La consapevolezza che il rispetto delle regole sociali rappresenta una garanzia per una sana
convivenza civile si pone come il criterio fondamentale attraverso cui sostenere gli alunni
per rimuovere dalle loro coscienze “il dubbio che vivere rettamente sia inutile” (Corrado
Alvaro).
Le regole, concordate e rispettate nella piena considerazione che è la qualità delle relazioni
umane che fornisce loro il significato che meritano, diventano gli strumenti per condividere
un’esperienza di vita “insieme” basata sul benessere di tutti e di ciascuno, grazie alla
testimonianza di adulti credibili e alla proposizione di modelli educativi positivi.
Nella consapevolezza che “la mafia teme più la scuola che la giustizia” (Antonino
Caponnetto), questa istituzione scolastica intende rendere i propri alunni avvertiti rispetto ai
rischi di devianza sociale presenti nel territorio a livello locale e globale, ma anche aiutarli a
costruire identità personali e sociali forti e libere, per una cittadinanza attiva che li renda
protagonisti convinti dei cambiamenti culturali da promuovere, attuare, testimoniare.
In questo quadro, l’Istituto assume come linee-guida di riferimento culturale e formativo le
competenze chiave di cittadinanza indicate dal MIUR nell’allegato 2 del D.M. n.139/2007,
di seguito elencate.
- Imparare ad imparare
- Progettare
- Comunicare
- Collaborare e partecipare
- Agire in modo autonomo e responsabile
- Risolvere problemi
- Individuare collegamenti e relazioni
- Acquisire ed interpretare l’informazione
Per tali ragioni, gli itinerari formativi trasversali orientati alla promozione della cittadinanza
attiva individueranno attività specifiche e differenziate, da articolare e realizzare in relazione
alle età degli alunni e ai livelli di apprendimento raggiunti, con particolare attenzione ai
seguenti aspetti:
- Tutela e rispetto dell’ambiente, del territorio e delle risorse naturali e culturali;
- Conoscenza e comprensione del ruolo di garanzia sociale e civile delle istituzioni
pubbliche locali, nazionali ed internazionali.
- Conoscenza dei fenomeni di stampo mafioso e/o criminale, con particolare
riferimento alle figure che hanno combattuto e pagato con la vita le scelte per la
promozione dei diritti di cittadinanza e della legalità;
- Consapevolezza sui temi connessi alle discriminazioni di varia natura, specie di
quelle legate ad eventi storico-culturali di ampia portata, quali il razzismo e
l’antisemitismo.
4.2.2 EDUCAZIONE INTERCULTURALE
Gli itinerari didattici trasversali, mirati a promuovere esperienze di natura interculturale,
vanno progettati come opportunità formative di base per rendere gli alunni consapevoli delle
loro potenzialità e delle loro risorse in quanto persone umane chiamate al confronto con
realtà sociali e culturali diverse da quella di appartenenza.
6
L’espressione educazione interculturale si configura come l'insieme di azioni educative
finalizzate a favorire l'integrazione fra le culture valorizzando l’incontro e il dialogo, intesi
come occasioni e risorse per comprendere meglio le situazioni socio-culturali complesse, a
livello locale e globale
Essa è prima di tutto un progetto educativo che,fondandosi sull'incontro tra le culture e sulla
reciproca contaminazione, orienta verso un orizzonte intenzionalmente formativo, volto a
favorire il dialogo tra le culture, attraverso proposte mirate ad ampliare e arricchire l'offerta
formativa tramite la revisione e l’arricchimento delle conoscenze disciplinari, sia nei
contenuti, sia nei metodi.
L’educazione interculturale si concretizza anche grazie alla capacità della scuola di
accogliere gli allievi stranieri, favorendo la loro integrazione nella classe, ma anche
valorizzando la loro specificità linguistica e culturale e la storia individuale di ciascuno.
Per tali ragioni, le finalità dell’intercultura sono contenute nella stessa espressione
“intercultura”, che etimologicamente indica la dimensione dello scambio, della reciprocità e
della relazione, contenuta nel prefisso “inter-”, coniugandola con l'esistenza di una diversità
implicita nel suffisso “cultura”, che sottolinea quanto intercorre tra identità collettive
storico-sociali e gli individui ad esse riconducibili.
All'intercultura spetta il compito di costruire un modello cognitivo per la formazione
dell'uomo e della donna del nostro tempo, modello che la scuola è chiamata a rendere
operativo.
La pedagogia interculturale, mirando a superare gli approcci etnici a favore di quelli
promozionali, basati su logiche di rispetto e di integrazione, offre contributi puntuali per fare
chiarezza sugli aspetti cruciali della questione dei rapporti tra i popoli e le culture.
Dal punto di vista pratico la prospettiva interdisciplinare consente di collocare l'approccio
interculturale in un orizzonte più ampio in cui i temi dell'immigrazione e della società
multietnica si intrecciano con quelli della pace, dello sviluppo, dei diritti umani, della
democrazia, facendo dell'intercultura un orizzonte pedagogico complesso e sfaccettato.
Anche per tale ambito educativo, saranno proposte attività specifiche e differenziate, da
articolare e realizzare nel rispetto dell’età degli alunni e dei livelli di sviluppo, senza
trascurare gli approfondimenti tematici in appresso riportati.
- I fenomeni migratori nel contesto locale e globale, per comprenderne gli aspetti
storici, economici, sociali e culturali, e ipotizzare sviluppi e scenari futuri della
mobilità dei gruppi e delle popolazioni
- La prospettiva del riconoscimento dei diritti umani in ambito nazionale, europeo ed
internazionale, con particolare riferimento alle condizioni dell’infanzia in ambito
locale e nelle varie parti del pianeta;
- Il confronto fra culture diverse, analizzato mediante differenti linguaggi del mondo
attuale (arte, cinema, musica, … ), nell’ottica dell’incontro con l’altro e del rispetto
delle diversità costituenti risorse spendibili in vari contesti;
- La progettazione di esperienze di scambi, gemellaggi, partenariati, soggiorni
linguistici che possano coinvolgere gli studenti e i docenti della scuola in varie
forme, con particolare richiamo agli aspetti linguistici e culturali delle scuole partner
e dei Paesi nei quali si vivono le esperienze di contatto.
4.3
In relazione alle finalità formative e alle priorità educative appare necessario sul
piano organizzativo e metodologico-didattico, orientarsi secondo i seguenti criteri operativi.
o Promuovere il successo scolastico di ciascun alunno, assicurando idonee forme di
personalizzazione dei percorsi di apprendimento, nella prospettiva sia del recupero, sia del
potenziamento, sia della valorizzazione delle eccellenze, nella costruzione continua e
dinamica del curricolo verticale d’’Istituto;
7
o Implementare le strutture laboratoriali di natura letteraria, tecnologica e scientifica, per
consentire l’acquisizione di capacità fruitive e produttive dei vari linguaggi e saperi che
caratterizzano la dimensione culturale odierna;
o Ampliare e qualificare le esperienze artistiche, di natura espressiva, musicale e motoria,
per sviluppare negli alunni la creatività e la fantasia e per accostarli all’uso di tecniche
diverse, affinando le loro capacità manipolative;
o Favorire l’integrazione della scuola a livello locale e globale, sia nella prospettiva della
continuità educativa orizzontale, sia nell’ottica del dialogo interculturale, ricercando, quindi,
modalità valide per un rapporto significativo con il territorio in cui si vive, ma anche
confrontandosi con realtà e culture diverse, in una prospettiva di tipo internazionale e
globale.
5. Fattori di qualità del servizio scolastico
Gli operatori scolastici di questa istituzione scolastica intendono caratterizzare la propria
azione professionale impegnandosi nel perseguimento dei seguenti fattori di qualità del servizio
scolastico:
• la collegialità della funzione docente, nel rispetto della libertà di insegnamento di ciascuno;
• la flessibilità organizzativa e didattica dell’offerta formativa, in aderenza al contesto sociale;
• l’individuazione di percorsi formativi personalizzati, rispondenti alle esigenze degli alunni;
• il perseguimento di traguardi formativi unitari, definiti nell’ottica della continuità;
• il raccordo interdisciplinare tra docenti, per garantire l’unitarietà degli obiettivi educativi e
l’utilizzo delle potenzialità intrinseche ad ogni disciplina:
• l’attenzione a tutte le diversità, intese come risorse e valori e non certo come ostacoli;
• l’attivazione di percorsi interculturali, finalizzati all’accoglienza degli alunni non italofoni
e all’integrazione delle opportunità formative derivanti dal confronto con altre culture;
• la funzione formativa della valutazione, intesa come stimolo al miglioramento continuo dei
processi di apprendimento;
• il dialogo costante e costruttivo del personale scolastico con i genitori degli alunni;
• la valorizzazione delle risorse professionali, per un’integrazione efficace delle competenze;
• la disponibilità degli insegnanti alla ricerca-azione, alle innovazioni didattiche e alla
formazione continua.
• la responsabilità (che investe tutti i processi decisionali attivati da ciascuna scuola,
nell’ambito della propria discrezionalità e attraverso il coinvolgimento di tutti gli attori
scolastici, di tutte le componenti istituzionali ed anche dell’utenza).
6. Le nostre scuole
6.1 La Scuola dell’Infanzia
1. La scuola dell’infanzia assicura un’articolazione flessibile delle attività educative per i
bambini dai tre ai cinque anni che la frequentano, nel rispetto dei loro interessi e delle
esigenze formative rilevate dai docenti, in attuazione del presente Piano dell’Offerta
Formativa e in relazione alle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola
dell’infanzia.
2. Le proposte didattiche, infatti, sono elaborate per “Campi di Esperienza” secondo
approcci metodologici prevalentemente ludici e comunque rispettosi dei traguardi di
sviluppo raggiunti dagli alunni.
3. L’orario normale delle attività educative, previsto per la durata di otto ore giornaliere per
cinque giorni a settimana, tranne che nella frazione di Montaperto, dove funziona una
sezione ad orario ridotto, assicura un tempo educativo disteso lungo l’arco della
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giornata, favorendo ritmi di apprendimento rispondenti alle esigenze formative dei
bambini.
4. Il servizio mensa giornaliero contribuisce a rafforzare gli obiettivi connessi
all’educazione alimentare, ma anche quelli relativi alla valorizzazione della convivialità,
come occasione di benessere personale e sociale, e al rispetto delle regole di vita
comune, quali criteri fondativi per una proficua condivisione dell’esperienza scolastica.
6.2 La Scuola Primaria
1. La scuola primaria, articolata per cinque anni per i bambini dai sei agli undici anni, è
organizzata secondo il modello dell’insegnante prevalente per ciascuna classe, nel
rispetto delle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola primaria e in
considerazione di quanto delineato dal presente Piano dell’Offerta Formativa.
2. Nella scuola primaria si garantisce un percorso di apprendimento intenzionale e
sistematico, che accosta gli alunni ai saperi in forme graduali e continue, sviluppate
secondo una prospettiva che muove dal pre-disciplinare ai contenuti e metodi propri
delle discipline.
3. L’orario delle lezioni è articolato in ventisette ore settimanali, svolte in tempi
antimeridiani per cinque giorni a settimana, con cinque ore e trenta minuti di lezione, dal
lunedì al giovedì, e cinque ore nella giornata di venerdì.
4. Di seguito si riporta il monte ore delle discipline che caratterizzano il curricolo della
scuola primaria.
MONTE ORE SETTIMANALE
DISCIPLINA
Religione
Italiano
Storia
Geografia
Inglese
Matematica
Scienze
Tecnologia
Educazione fisica
Musica
Arte e immagine
MONTE ORE SETTIMANALE
I
2
7
2
1
3
5
2
1
2
1
1
27
II
2
7
2
1
3
5
2
1
2
1
1
27
III
2
7
2
1
3
5
2
1
2
1
1
27
IV
2
7
2
1
3
5
2
1
2
1
1
27
V
2
7
2
1
3
5
2
1
2
1
1
27
6.3 La Scuola Secondaria di primo grado
1. La scuola secondaria di primo grado accoglie gli studenti dagli undici ai quattordici anni,
secondo un’articolazione di durata triennale, e si caratterizza come terminale conclusivo
del primo ciclo di istruzione, connotato da un esame di Stato finale.
2. Essa consolida gli apprendimenti degli alunni mediante una strutturazione curriculare
per discipline di insegnamento pensata quale itinerario organizzato, mirando al
perseguimento dei traguardi formativi per lo sviluppo delle competenze personali e
sociali necessarie per l’esercizio di una cittadinanza attiva e consapevole.
3. In questa istituzione scolastica, la scuola secondaria di primo grado offre per tutte le
classi l’insegnamento curriculare di due lingue straniere, inglese e francese.
4. Il modello orario adottato è quello delle trenta ore settimanali, articolate in sei giorni a
settimana, in orario unico antimeridiano di cinque ore al giorno.
5. Il monte ore settimanale delle discipline risulta definito come in appresso riportato.
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MONTE ORE SETTIMANALE
DISCIPLINA
Religione
Italiano
Storia
Geografia
Inglese
Francese
Matematica
Scienze
Tecnologia
Educazione fisica
Musica
Arte e immagine
MONTE ORE SETTIMANALE
I
1
6
2
2
3
2
4
2
2
2
2
2
30
II
1
6
2
2
3
2
4
2
2
2
2
2
30
III
1
6
2
2
3
2
4
2
2
2
2
2
30
7. Le sedi del servizio scolastico
7.1 L’Istituto Comprensivo “A. Frank” si articola nelle seguenti sedi, tutte ricadenti nel Comune
di Agrigento:
• Scuola dell'Infanzia "Giardino Fiorito" - Via Regione Siciliana, 8 – 92100 Agrigento.
• Scuola dell'Infanzia via Belvedere, Giardina Gallotti Fraz. Agrigento
• Scuola dell'Infanzia Via Montaperto 223, Montaperto Fraz. Agrigento
• Scuola Primaria "Mazzini" – Via Mazzini, 44 – 92100 Agrigento.
• Scuola Primaria "Car.Pi" - Viale della Fratellanza – 92100 Agrigento.
• Scuola Primaria via Belvedere, Giardina Gallotti Fraz. Agrigento
• Scuola Primaria Via Montaperto 223, Montaperto Fraz. Agrigento
• Scuola Secondaria di primo grado "A.Frank" - Via Matteo Cimarra, 5a – 92100 Agrigento.
• Scuola Secondaria di primo grado via Belvedere, Giardina Gallotti Fraz. Agrigento
Gli uffici della Dirigenza Scolastica e della Segreteria sono ubicati nella sede centrale di via Matteo
Cimarra, 5/A.
7.2 Lo stato degli edifici scolastici risulta caratterizzato da alcuni limiti strutturali notevoli,
nonostante i quali si cerca di fornire un servizio scolastico adeguato alle esigenze
formative degli alunni.
8. Dati dell’istituto
I dati quantitativi dell’istituto sono sinteticamente riportati in appresso, al fine di fornire un
quadro complessivo della consistenza della scuola
Scuola
Infanzia
Primaria
Sezioni/Classi
8+1
20
Alunni
155
327
10
Secondaria di primo grado
TOTALE
12
41
242
724
9. Scuola – famiglia - territorio
I rapporti tra docenti e genitori avvengono all'interno degli organi collegiali, durante i colloqui
individuali e nelle assemblee di classe programmate nel corso dell'anno.
Il momento dell'informazione alle famiglie sull’andamento scolastico degli alunni costituisce uno
degli elementi importanti della vita della scuola.
Per le situazioni didattico-disciplinari problematiche, le famiglie vengono opportunamente
convocate e le situazioni rilevanti in materia di dispersione scolastica sono segnalate tramite lettera.
Numerose e valide appaiono le forme di collaborazione tra scuola e territorio: dalla risoluzione di
problemi logistici, all’organizzazione di manifestazioni di rilevanza culturale ed educativa, alla
gestione di progetti di solidarietà, alla produzione di documenti, di strumenti didattici con
spendibilità nel sociale.
Nelle occasioni in cui gli EE. LL. si fanno promotori e committenti, verso l’Istituzione scolastica, di
iniziative culturali, sportive, di solidarietà, la scuola di solito aderisce e partecipa attraverso la
realizzazione di progetti didattici con valenza educativa.
L’interazione e la collaborazione scuola-territorio costituiscono tratti distintivi significativi del
ruolo di questa istituzione scolastica nell’ambito del contesto istituzionale e territoriale del Comune.
10. Le risorse umane
1. La dotazione delle risorse umane della scuola rappresenta il patrimonio professionale
con il quale si può assicurare la qualità dei servizi scolastici ed organizzativi che
vengono quotidianamente garantiti ed offerti agli studenti e alle loro famiglie. Di
seguito si riporta il quadro complessivo delle figure professionali impegnate in questa
istituzione scolastica.
Personale
Tipologia
Docente Infanzia
Primaria
Secondaria
Utilizzato in altri compiti
ATA Collaboratori scolastici
Assistenti amministrativi
DSGA
Dirigente
TOTALE
N.
17 + 3
37
30
3
15
4
1
1
111
2. Per comprendere come interagiscono le varie figure professionali all’interno della scuola,
occorre illustrare le strutture collegiali e le figure di coordinamento che in essa agiscono.
a. Organi collegiali
a.1 Gli organi collegiali di base sono rappresentati dai consigli di classe, interclasse ed
intersezione, costituiti dai docenti delle classi o sezioni interessate e dai rappresentanti dei
genitori. Essi si collocano quali ambiti di base per alimentare il rapporto tra scuola e
famiglie.
a.2 Il Collegio dei docenti comprende tutti gli insegnanti della scuola e rappresenta
l’organo collegiale che assume la responsabilità delle scelte educative e didattiche
dell’Istituto nel suo complesso.
Nel corso dell’a.s.2013-2014, per la prima volta il Collegio dei docenti si è articolato
in dipartimenti interdisciplinari e in commissioni tematiche, al fine di aumentare i livelli
11
b.
o
1.
2.
o
della partecipazione degli insegnanti e per rendere più efficaci i processi di definizione
delle scelte pedagogiche e didattiche operate dal corpo docente della scuola.
a.3 Il Consiglio d’Istituto, costituito dalle rappresentanze elette delle varie componenti
scolastiche (genitori, docenti, ATA), si pone come l’organo di governo della scuola in
materia finanziaria ed organizzativa.
Al suo interno, è costituita una Giunta esecutiva che prepara i lavori del Consiglio
e assicura l’esecuzione delle sue deliberazioni.
Le funzioni di coordinamento organizzativo e didattico
La direzione ed il coordinamento della scuola sono affidati al dirigente scolastico, che si
avvale di figure professionali interne che esercitano varie funzioni per il coordinamento
efficace di natura organizzativa e didattica.
I collaboratori del dirigente scolastico (2) svolgono funzioni di supporto e di eventuale
sostituzione, in caso di assenza o impedimento del dirigente scolastico stesso, e per l’a.s.
2013-2014 sono:
Prof. La Porta Carmelo, collaboratore vicario;
Ins. Amato Luciana, collaboratore.
Le funzioni strumentali (6), designate da Collegio dei docenti per la gestione ed il
coordinamento di vari aspetti articolati in aree professionali, sono in appresso specificate.
Funzioni
strumentali
Area n°1: Gestione del P.O.F.
– Prof. Castellano Vincenzo, POF E PROGETTAZIONE DIDATTICA
Area n°2: Supporto al lavoro dei docenti
– Prof.ssaSgarito Giovanna, FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO
– Prof.ssaManiscalco Maria, VALUTAZIONE/INVALSI
Area n°3: Interventi e servizi per gli alunni
– Ins.Graceffa Giuseppa, CONTINUITÁ E CURRICOLO VERTICALE
– Ins.Moncada Giuseppa, ORIENTAMENTO E DISPERSIONE SCOLASTICA
– Prof. Lena Calogero, VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE
o I coordinatori della scuola dell’infanzia e i responsabili di plesso
Per ciascuna sede e tipologia di scuola, sono individuati alcuni docenti con
funzione di coordinamento, per gli aspetti organizzativi e amministrativi connessi
alla vita della scuola.
Per l’a.s. 2013-2014, tali figure di coordinamento sono definite secondo quanto di
seguito riportato
N.
1
3
4
5
6
7
8
Cognome e nome
Paradisi Gerlandina
Chianetta Maria Calogera
Sgarito Giovanna
Casalicchio Maddalena
Tornabene Santa
Di Caro Salvatore
Puccio Anna
Incarico
Coordinatore Scuola dell’Infanzia Via Regione Siciliana
Responsabile Plesso Scuola Primaria “Mazzini/Car.Pi"
Responsabile Plesso Scuola Secondaria di 1° grado “A. Frank”
Coordinatore Scuola dell’Infanzia Giardina Gallotti
Responsabile Plesso Scuola Infanzia/Primaria Montaperto
Responsabile Plesso Scuola Primaria Giardina Gallotti
Responsabile Plesso Scuola Secondaria Giardina Gallotti
o
Ulteriori figure di riferimento per le attività scolastiche sono rappresentate da:
12
1.
I coordinatori dei consigli di classe, interclasse, intersezione, che curano il coordinamento delle
iniziative didattiche a livello di classe, interclasse ed intersezione.
2. I referenti di area e/o di progetto, che si fanno carico di coordinare gli aspetti connessi alle varie
tematiche educative (ed. ambientale, integrazione, continuità, …) o legati ai progetti didattici
curriculari ed extracurriculari definiti per l’a.s. 2013-20134:
1. Integrazione scolastica
Prof.
Lena
Calogero
2. Educazione alla Legalità e convivenza civile
Prof.ssa
Moncada
Giuseppa
3. Educazione ambientale
Prof.ssa
Graceffa
Giuseppa
4. Educazione alimentare
Prof.ssa
Gaglio
Giovanna
5. Educazione alla salute e all’affettività
Prof.ssa
Gaglio
Giovanna
6. Pari opportunità uomo-donna
Prof.ssa
Sgarito
Giovanna
7. Prevenzione dispersione scolastica e disagi
della condizione giovanile
Prof.ssa
Graceffa
Giuseppa
8. Orientamento scolastico
Prof.ssa
Moncada
Giuseppa
9. Attività complementari ed integrative
Prof.
Castellano
Vincenzo
10. Aggiornamento e formazione
Prof.ssa
Sgarito
Giovanna
11. INVALSI
Prof.ssa
Maniscalco Maria
12. Pon e Por, aspetti tecnologici e progetti europei
Prof.
La Porta
Carmelo
o
o
o
Nell’istituzione scolastica, inoltre, vanno considerate le presenze dei rappresentanti sindacali
eletti, le RSU, che rappresentano i terminali istituzionali per la tutela e le garanzia sindacali del
personale a livello di istituzione scolastica.
RSU – Rappresentanze sindacali unitarie:
- Prof. Lena Calogero
- Ins. Moncada Giuseppa
- Sig. Tarallo Francesco
Infine, vanno indicate anche le figure derivanti dagli obblighi connessi alla tutela della salute e
alla sicurezza nei luoghi di lavoro, il RSSP e il RLS.
RSPP – Responsabile per i Servizi di Prevenzione e Protezione:
Prof. Lo Brutto
RLS – Rappresentante dei lavoratori per la Sicurezza:
Sig. Tarallo Francesco
Dall’a.s. 2013-2014, è stato costituito il gruppo di direzione (staff) per promuovere a livello
informale modalità di coordinamento efficace dei complessi aspetti che caratterizzano la vita
della scuola.
STAFF
Russo
Alfio
Dirigente scolastico
La Porta
Carmelo
Collaboratore DS vicario
Amato
Luciana
Collaboratore DS
Castellano
Vincenzo
Funzione strumentale 1
Sgarito
Giovanna
Funzione strumentale 2
Maniscalco
Maria
Funzione strumentale 3
Graceffa
Giuseppa
Funzione strumentale 4
Moncada
Giuseppa
Funzione strumentale 5
Lena
Calogero
Funzione strumentale 6
Paradisi
Gerlandina
Coordinatore Scuola dell’infanzia Via Regione Siciliana
Casalicchio
Maddalena
Coordinatore Scuola dell’infanzia Giardina Gallotti
Tornabene
Santa
Responsabile plesso scuola dell’infanzia e primaria Montaperto
13
Chianetta
Maria Calogera Responsabile plesso scuola primaria Carpi/Mazzini
Di Caro
Salvatore
Responsabile plesso scuola primaria “Giardina Gallotti”
Sgarito
Giovanna
Responsabile plesso scuola secondaria “A. Frank”
Puccio
Anna
Responsabile plesso scuola secondaria Giardina Gallotti
Gaglio
Francesco
DSGA - Direttore Servizi Generali Amministrativi
11. Le risorse strumentali
I limiti strutturali della scuola sono stati accennati in sezioni precedenti di questo POF.
Nonostante essi, i docenti e gli alunni dispongono delle seguenti risorse strumentali:
Biblioteca scolastica presso la Scuola secondaria "Anna Frank"
La biblioteca offre circa 4800 volumi per ragazzi e di consultazione per alunni, insegnanti e
pubblico che i lettori sono liberi di sfogliare direttamente, scegliere e portare a casa in prestito.
A questi si aggiungono 200 CD-Rom e 120 Videocassette.
La sala biblioteca è anche attrezzata con uno spazio per la visione di programmi via satellite e
può inoltre essere utilizzata come sala video.
Completamente informatizzata ha assunto un ruolo importante nella programmazione educativa
della scuola. Il libro, la lettura, la fruizione della "Biblioteca a scuola", l'utilizzo del prestito,
l'uso degli strumenti informatici per la consultazione e per la scrittura, rientrano nella
programmazione di ogni Consiglio di Classe
Biblioteca: ( aperta anche al pubblico):
Lunedì
dalle ore 08,00 alle ore 14,00
Martedì dalle ore 08,00 alle ore 14,00 e dalle ore 15,30 alle ore 18,
Mercoledì dalle ore 08,00 alle ore 14,00
Giovedì dalle ore 08,00 alle ore 14,00 e dalle ore 15,30 alle ore 18,
Venerdì dalle ore 08,00 alle ore 14.00
LABORATORIO DI INFORMATICA E LINGUISTICO SCUOLA SECONDARIA DI
PRIMO GRADO
Tredici PC Pentium in rete LAN con accesso a Internet per attività di piccolo gruppo attraverso
linea ADSL. Altri PC sono disponibili per attività di recupero e potenziamento attraverso l'uso
di software dedicato.
Inoltre il nostro Istituto è sede di esami per le certificazioni esterne di lingua inglese
francese.
LABORATORIO DI INFORMATICA SCUOLA PRIMARIA MAZZINI
Dieci PC Pentium in rete Lan WiFi con accesso a Internet attraverso linea ADSL. Altri PC sono
disponibili per attività di recupero e potenziamento attraverso l'uso di software dedicato.
LABORATORIO DI INFORMATICA SCUOLA PRIMARIA CAR.PI
Nove PC Pentium in rete LANcon accesso a Internet attraverso linea ADSL.
NOTA : il nostro Istituto è dotato di un collegamento tra i plessi tramite sistema bridge to
bridge.
Inoltre il nostro Istituto è test center per il rilascio della Patente Europea del Computer.
14
LABORATORIO ARTISTICO
Il laboratorio comprende un’ aula attrezzata con tavoli da disegno per lavori di pittura a
tempera , di pittura su vetro ecc..,utilizzando colori a tempera,ad olio,ecc..
LABORATORIO CERAMICA
Il laboratorio comprende una sala cottura con forno, due tavoli da lavoro, n°10 girelle, n°1
tornio elettrico,utensili,ecc.
LABORATORIO SCIENTIFICO
Il laboratorio è fornito di diversi apparecchi,vetreria e composti chimici per semplici
esperimenti di fisica e chimica,plastici del corpo umano,microscopio con telecamera e vetrini
preparati,tellurio. Inoltre vi è una raccolta di minerali,rocce e fossili ed un erbario della flora del
nostro territorio.
AULA SOSTEGNO
L’aula è attrezzata di materiale adatto ad attività psico-motorie e ludiche.
PALESTRA
La palestra coperta è fornita di numerosi attrezzi per giochi di squadra (pallavolo e basket) e
attività individuali (asse di equilibrio,cavalletta, clavette, materassi e tappeto elastico).
La palestra scoperta è fornita di una gradinata e di un campo polivalente.
SALA VIDEO
In questa sala vi si trovano poltroncine da sala video,proiettore,televisore LCD
42”,collegamento ad internet. E’ anche utilizzata come sala conferenze.
SALA MUSEALE
In questa sala si può ammirare una fornita raccolta di artropodi e di conchiglie.
12. I progetti didattici
ƒ Progetti curriculari con articolazione verticale
(infanzia, primaria e secondaria di I grado)
CITTADINANZA
INTERCULTURALITÁ
LETTURA: Il Libraio di Selinunte, di Roberto Vecchioni
DIRITTI UMANI
ƒ Progetti curriculari ed extra-curriculari scuola dell’infanzia
BRANCATO
GIUS/INA
GANGAROSSA MIRELLA
BAMBINI D'EUROPA
GIOCHIAMO CON LA MUSICA
15
PARADISI
TORNABENE
TORNABENE
VIRONE
CAPUANO
Autori vari
AMICO
BONGIORNO
GUAGENTI
LO PRESTI
GERLANDINA
SANTA
SANTA
CATERINA
ADELAIDE
SUSANNA
CONCETTA
M. VITTORIA
SONIA
NATALE DI TUTTI I COLORI
NOI E IL NOSTRO CORPO
LE RICORRENZE
AMICI COLORI
ALIMENTAZIONE E SALUTE
FACCIAMO LA TV
I CARUSI DI GIRGENTI
HELLO CHILDREN
AMICO DEL MONDO
HAVE FUN WITH ENGLISH
ƒ Progetti curriculari ed extra-curriculari scuola primaria
AMATO
AMATO
BAIAMONTE
BAIAMONTE
BONGIORNO
BONGIORNO
BUFALO
CHIANETTA
GRACEFFA
GRACEFFA
MONCADA
SCIACCA
TRIASSI
LUCIANA
LUCIANA
M. RITA
M. RITA
CONCETTA
CONCETTA
CATERINA
MARIA CAL.
GIUSEPPA
GIUSEPPA
GIUSEPPA
GIUSY
MARIA CON
AMATO
AMICO
BONGIORNO
CHIANETTA
LUCIANA
SUSANNA
CONCETTA
MARIA CAL.
CALOGERA
LILIANA
MARIA
GIUSEPPA
GIUSEPPA
GIUSEPPA
ADRIANA
GIUSEPPA
OLINDA
DALLI CARDILLO
DI SALVO
GALVANO
GRACEFFA
GRACEFFA
GRACEFFA
MESSINA
MONCADA
SALEMI
UN MONDO DI AMICI
IL PRESEPE SIAMO NOI
UN LIBRO DA LEGGERE
NATALE:TUTTI I COLORI DEL MONDO
CHE GUSTO C'E'?
CRHISTMAS IS….
NATALE CHE SCHIANTO!
COME FUNZIONA
PROGETTO MANIPOLAZIONE
IMPARARE L'ITALIANO PER COMUNICARE
PROGETTO CONTINUITA' E ACCOGLIENZA
CIBO..CHE PASSIONE !!
SKETCHES DI NATALE
IL PRESEPE SIAMO NOI
BANSALLEGRIA
OGGI BAMBINO..DOMANI CITTADINO
DAL MITO ALLA STORIA
CAMMINO,OSSEVO E RISPETTO
SUI PASSI DI S. FRANCESCO
CAMMINO,OSSEVO E RISPETTO
PROGGETO MANIPOLAZIONE
PROGETTO LETTURA
NATALE SENZA CONFINI
SICILIA TERRA MIA
UN MONDO DI PACE
UGUALI MA DIVERSI
ƒ Progetti curriculari ed extra-curriculari scuola secondaria
LA PORTA
LENA
CARMELO
CALOGERO
ECDL START FULL
APPRENDIMENTI DI BASE LINGUISTICI
16
LENA
MANISCALCO
SCIORTINO
SFERLAZZA
SGARITO
SGARITO
SPIRIO
SPIRIO
CALOGERO
MARIA
GIUSEPPINA
FILIPPO
GIOVANNA
GIOVANNA
GRAZIA
GRAZIA
ZARBO
SALVATORE
RECUPERO
IL LATINO
RECUPERO
LABORATORIO DI PITTURA E CERAMICA
L'ALFIERE DI RE
GIORNALINO A SCUOLA
IN TUTTE LE NOSTRE LINGUE
TI REGALO UN SORRISO
AVVIAMENTO ALLA PRATICA SPORTIVA - CAMPIONATI
STUDENTESCHI E TORNEI "CLASSI IN GIOCO"
I progetti extracurriculari saranno attivati compatibilmente con le risorse finanziarie del Fondo
dell’Istituzione scolastica disponibili per l’a.s. 2013-2014.
ƒ Progetti Co-finanziati dall’Unione Europea
1
2
3
Percorso Formativo
Comunicazione in lingua madre
Competenze digitali
comunicazione in lingua madre
4
5
6
7
competenza in matematica
competenze lingue straniere (UE)
competenze lingue straniere (UE)
Competenze digitali
8
Competenze digitali
9
10
comunicazione in lingua madre
comunicazione in lingua madre
Titolo
La lingua dei padri
Digital skill
Il caleidoscopio delle
parole
Numericamente
London my love
Mon expérience
Imparare a digitare nella
scuola primaria 1
Imparare a digitare nella
scuola primaria 2
Scrivere per creare 1
Scrivere per creare 2
11
competenze lingue straniere (UE)
TO BE OR NOT TO BE
Plesso di riferimento
scuola second. A. Frank
scuola second. A. Frank
scuola second. A. Frank
ore
50
50
50
scuola second. A. Frank
scuola second. A. Frank
scuola second. A. Frank
Plesso Mazzini – Car.Pi.
50
30
30
30
Plesso Montaperto Giardina
Plesso Mazzini – Car.Pi.
Plesso Montaperto Giardina
Tutti i plessi primaria
30
30
30
30
13. - Attività ed iniziative trasversali
L’istituzione scolastica intende arricchire la propria offerta formativa con una serie di
opportunità didattico-educative di qualità, che possono essere programmate lungo il corso dell’anno
scolastico. Tra le attività ed iniziative trasversali, quelle più ricorrenti riguardano le seguenti.
1. Visite guidate
Si realizzano di solito nell’arco dell’orario scolastico e sono promosse per accostare gli alunni
al patrimonio ambientale, artistico, culturale e produttivo del territorio.
2. Incontri con autorità ed esperti
Possono essere programmati incontri con autorità istituzionali ed esperti di ambiti tematici sui
quali la scuola si sta impegnando attivamente.
3. Celebrazioni di ricorrenze e/o giornate
Si tratta delle manifestazioni organizzate in occasione delle festività religiose e/o di particolari
ricorrenze delle quali la scuola intende celebrare il ricordo.
4. Concorsi scolastici
Gli alunni, le classi e/o l’intera scuola possono decidere di aderire ad iniziative di rilevante
valore educativo e culturale promosse mediante concorsi, rappresentazioni, premi, saggi,
purché esse risultino coerenti con il presente Piano dell’Offerta Formativa. Eventuali premi e
17
5.
6.
7.
8.
riconoscimenti assegnati alla scuola vanno ad incrementare il patrimonio delle dotazioni
disponibili e fruibili.
Iniziative tematiche
L’istituzione scolastica può autonomamente promuovere o aderire a iniziative tematiche su
aspetti di interesse rilevante e coerenti con le scelte del Piano dell’Offerta Formativa. Attività di
sensibilizzazione, anche mediante raccolta di fondi proposta agli alunni e agli operatori
scolastici, sono ammesse purché riferite a tematiche di interesse generale e, possibilmente,
legate a campagne di rilievo regionale, nazionale e/o internazionale.
Viaggi d’istruzione
Nell’arco dell’anno scolastico, possono essere organizzati dei viaggi d’istruzione per gli alunni
delle classi della scuola primaria e secondaria, sempre in coerenza con le priorità educative del
presente Piano dell’Offerta Formativa e con l’impianto curriculare delle classi interessate.
La realizzazione di tali iniziative potrà risultare ammissibile se le famiglie degli alunni
interessati si faranno carico dei costi e se la partecipazione risulterà superiore al 75% dei
frequentanti per ciascuna classe.
La durata dei viaggi d’istruzione è fissata secondo la seguente regolamentazione:
- Scuola primaria:
1 giorno
- Classi I scuola secondaria
1 giorni
- Classi II scuola secondaria
3 giorni
- Classi III scuola secondaria
5-7 giorni
I viaggi d’istruzione potranno realizzarsi in ambito regionale per la scuola primaria e le prime
due classi della secondaria; soltanto per le classi terze sarà possibile effettuare viaggi sul
territorio nazionale e se ritenuti ammissibili anche viaggi organizzati all’estero.
Soggiorni linguistici
I soggiorni linguistici all’estero potranno realizzarsi quali opportunità di perfezionamento
linguistico per gli alunni e i gruppi-classe in grado di qualificare le proprie competenze
comunicative in lingua straniera ed eventualmente di sostenere esami per la certificazione
linguistica a vari livelli.
Partenariati, gemellaggi, scambi educativi
La scuola potrà aderire anche ad altri tipi di iniziative e manifestazioni, previa valutazione da
parte dei docenti e/o degli organi collegiali interessati.
14. La Formazione del personale scolastico
Rilevazione bisogni formativi
In materia di formazione del personale della scuola, si intende definire un piano annuale della
formazione dei docenti anche sulla base di una rilevazione dei bisogni formativi, operata a cura del
docente funzione strumentale che opera per la formazione e l’aggiornamento.
In relazione, inoltre, alle attività ed iniziative che si intendono promuovere e realizzare nella scuola,
si ritiene opportuno indicare nel presente POF alcune indicazioni operative, da sottoporre
all’attenzione del Collegio dei docenti che sarà chiamato ad elaborare il Piano annuale di
formazione del personale docente.
Tali indicazioni riguardano le seguenti tematiche:
• Indicazioni nazionali e curricolo verticale
• Linguaggi cinematografici e multimediali
• Insegnamento efficace: metodo Gordon
• La motivazione: strategie per attivare la motivazione degli alunni
18
15. La valutazione
15.1 La valutazione degli apprendimenti degli alunni
A. Finalità ed obiettivi
Il D.P.R. del 22/06/2009, n. 122, disciplina la valutazione degli alunni per quanto riguarda il loro
processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo. Tenuto conto
che la valutazione è uno dei momenti del processo formativo degli alunni, appare essenziale per i
docenti:
• mantenere alto il livello di motivazione e di partecipazione alle attività didattiche;
• definire e controllare i livelli di competenza raggiunti, con verifiche periodiche e
sistematiche;
• intervenire con strategie di rinforzo, di approfondimento e di recupero, in stretta relazione
con le carenze o con le potenzialità verificate.
Poiché la valutazione assicura anche una funzione di diagnosi, di orientamento, di conoscenza di sé,
di valorizzazione delle capacità, d’uso formativo dell’insuccesso, va promossa anche al fine di:
• essere finalizzata a sostenere, motivare, orientare, valorizzare la crescita e l’apprendimento;
• essere tesa alla promozione e alla valorizzazione delle capacità e delle caratteristiche
individuali;
• essere comunicata agli alunni nei suoi valori positivi e nelle sue intenzioni costruttive;
• essere trasparente e chiara;
• rendere consapevole l’alunno degli errori, aiutandolo ad affrontare i propri insuccessi con
serenità, per motivarlo al superamento degli stessi. B. Criteri generali di valutazione
Relativamente ai criteri generali di valutazione del profitto scolastico, i singoli docenti all’interno di
ciascun Consiglio di Classe, nella determinazione degli esiti quadrimestrali e di fine anno, dovranno
tenere conto dei seguenti indicatori:
• livelli di partenza;
• partecipazione al dialogo educativo;
• qualità del metodo di studio sviluppato;
• livello di conoscenze, abilità e competenze acquisite;
• capacità di rielaborazione personale e di gruppo.
I livelli di partenza degli alunni, ad inizio d’anno o in caso di inserimento nelle classi in corso
d’anno, saranno verificati con prove d’ingresso apposite e, ove necessario, personalizzate.
La partecipazione al dialogo educativo e la qualità del metodo di studio sviluppato saranno valutate
sulla base delle osservazioni sistematiche in classe e delle interazioni dirette tra alunni e docenti.
Il grado di acquisizione delle conoscenze, abilità e competenze e la capacità di rielaborazione
personale e di gruppo saranno osservati, registrati, misurati e interpretati attraverso modalità e
strumenti di verifica costituiti da:
• questionari di vario tipo;
• prove strutturate, a risposta chiusa e aperta;
• produzioni orali, derivanti da conversazioni, discussioni, colloqui, simulazioni, ecc…
• produzioni scritte, consistenti in elaborati, saggi, problemi, relazioni, ricerche, ecc…
• prove pratiche, di natura grafica, motoria, musicale, tecnologica, scientifica, ecc…
• osservazioni in itinere della crescita culturale ed umana dell’alunno.
19
Gli elaborati soggetti a correzione da parte dei docenti, con il voto riportato, dovranno essere
restituiti in visione agli alunni entro un tempo congruo (comunque non superiore a 15 gg.), al fine di
recuperare il significato formativo sotteso alla discussione/valutazione degli stessi in funzione
formativa
C. L’articolazione dei tempi di verifica e valutazione
Il Collegio dei docenti di questa istituzione scolastica adotta la scansione quadrimestrale ai fini della
valutazione periodica e finale degli apprendimenti degli alunni. Il primo quadrimestre decorre dalla
data di inizio delle lezioni (11.09.2013) e termina il 31 gennaio 2014, mentre il secondo
quadrimestre inizia il 1 febbraio 2014 e si conclude con la data di fine delle lezioni (10 giugno
2014)
Nel corso dei due quadrimestri, al fine di acquisire elementi utili per la valutazione sistematica degli
apprendimenti, saranno operate verifiche con carattere di periodicità e di sistematicità e gli esiti di
tali verifiche dovranno essere comunicati agli alunni, anche in termini di giudizio qualitativo.
Le valutazioni periodiche e finali, inoltre, oltre che essere oggetto del processo comunicativo
continuo tra alunni e docenti, dovranno essere comunicate ai genitori mediante appositi colloqui
previsti per le famiglie, nonché attraverso i documenti di valutazione individuali relativi a ciascun
alunno, nel rispetto di quanto previsto dall’art.1, comma 7, del D.P.R.22/06/2009 N.122.
Al fine di assicurare un monitoraggio continuo dei processi valutativi, nell’a.s. 2013-2014 si
intendono introdurre e sperimentare nuovi strumenti di valutazione orientativa infraquadrimestrale,
con indicatori sintetici espressi sia in ordine al COMPORTAMENTO, sia riguardo alle
COMPETENZE. Tali strumenti intendono favorire la comunicazione orientativa continua alle
famiglie sull’andamento scolastico degli alunni e saranno recapitati ai genitori, subito dopo lo
svolgimento dei periodici consigli di classe e prima dei colloqui con le famiglie:
- a novembre 2013;
- a marzo 2014.
Al fine di rendere omogenea la valutazione del rendimento scolastico degli alunni, il Collegio dei
docenti, su proposta dei Consigli di Classe, potrà adottare griglie per la valutazione delle prove di
verifica valide ed equivalenti per tutti i Consigli di Classe.
15.2 La valutazione dei comportamenti e l’irrogazione delle sanzioni
disciplinari
Nel corso dell’a.s. 2013-2014 la scuola intende riformulare il Regolamento disciplinare per
gli alunni, al fine di dotarsi di uno strumento idoneo ed efficace per attuare interventi di
rieducazione a favore degli studenti che dovessero violare le regole stabilite per l’ordinato
funzionamento del servizio scolastico.
15.3 La valutazione e l’autovalutazione del servizio scolastico a livello d’istituto Le modalità di valutazione saranno utilizzate anche per effettuare delle rilevazioni sulle forme e le
modalità di erogazione del servizio scolastico a livello d’istituto.
Si intende promuovere una cultura dell’autovalutazione del sistema scuola mediante forme di
raccolta a campione dei dati da parte di alunni, genitori e operatori scolastici; i dati raccolta saranno
poi utilizzati per un’analisi dettagliata sulla qualità dei fattori organizzativi e didattici della vita
della scuola, al fine di consolidare gli aspetti positivi e promuovere forme di miglioramento di
quelli deboli e/o carenti.
15.4 La valutazione del sistema di istruzione L’Istituto scolastico partecipa alle rilevazioni INVALSI e, in tal modo, contribuisce alla raccolta
delle informazioni utili per le comparazioni effettuate dalle organizzazioni internazionali di settore
sui livelli di apprendimento e di acquisizione delle competenze delle nuove generazioni.
20
La partecipazione alle rilevazioni INVALSI assicura alla scuola anche l’opportunità di poter
esaminare i dati della scuola e degli alunni che annualmente vengono restituiti, al fine di poter
attivare processi di miglioramento dei servizi didattici e di insegnamento nelle aree disciplinari
nelle quali l’istituto scolastico e gli studenti risultano al di sotto delle medie regionali, nazionali ed
europee.
Le prove INVALSI sono rivolte ogni anno agli alunni delle classi seconde e quinte delle scuole
primarie e delle classi prime e terze della scuola secondaria di primo grado; la prova nazionale degli
alunni delle classi terze di scuola secondaria di primo grado si svolge all’interno degli Esami di
Stato conclusivi del primo ciclo di istruzione, mentre le altre prove di norma nel mese di maggio.
16. La Sicurezza e la tutela della salute
L’Istituto scolastico promuove la sicurezza e la tutela della salute nei luoghi di lavoro, ai sensi del
D. L.vo n. 81/2008 e del D. L.vo n. 106/2009.
A tal fine, il Dirigente scolastico provvede annualmente alla nomina del R.S.P.P. (Responsabile del
Servizio di Prevenzione e Protezione) e d’intesa con tale figura adotta le misure atte a prevenire
ogni forma di rischio e di pericolo per gli alunni e gli operatori scolastici tutti, nonché per i
visitatori dell’istituzione scolastica.
Nel corso dell’anno scolastico, a fini preventivi, vengono realizzate almeno due prove di
evacuazione degli edifici scolastici e forme di simulazione dei comportamenti idonei per la
prevenzione in caso di sisma.
Per il personale della scuola, inoltre, sono promosse e realizzate specifiche iniziative di formazione
ed aggiornamento in materia di sicurezza e di tutela della salute nei luoghi di lavoro, finalizzate
anche alla formazione degli addetti antincendio e di primo soccorso.
Il Dirigente scolastico, inoltre, impartisce specifiche disposizioni a tutto il personale scolastico per
assicurare l’idonea vigilanza degli alunni durante lo svolgimento delle attività educative e delle
lezioni.
La scuola, infine, offre alle famiglie degli alunni l’opportunità di aderire alla polizza assicurativa
facoltativa per i rischi di infortunio, che annualmente stipula con la Compagnia di assicurazione
individuata mediante forme di evidenza pubblica.
17. La tutela della riservatezza
ed il trattamento dei dati personali
Nel corso dell’a.s. 2013-2014 si intende dare attuazione sistematica e compiuta alle disposizione di
cui al D. L.vo n. 196/2003 in materia di tutela della riservatezza e di trattamento dei dati personali,
specialmente dei dati sensibili.
Saranno attivate ed adottate idonee misure per garantire il rispetto della riservatezza ed il
trattamento dei dati personali nelle forme e con le modalità previste dalla normativa suindicata.
18. L’organizzazione dei servizi amministrativi
L’Istituto scolastico garantisce l’organizzazione dei servizi amministrativi secondo criteri di
efficienza ed efficacia mirati ad assicurare la migliore accoglienza e le più valide relazioni con il
personale della scuola e con il pubblico.
A tal fine, assicura un’idonea attività di sportello informativo tramite le comunicazioni telefoniche
al numero
0922 603198
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o via e-mail, all’indirizzo
[email protected]
Il ricevimento del pubblico è assicurato, di norma, dal lunedì al venerdì, dalle ore 11:30 alle ore
13:30; nel corso dell’anno scolastico 2013-2014 l’Istituto intende attivare l’U.R.P. (Ufficio per le
Relazioni con il Pubblico), con lo scopo di aumentare gli orari di ricevimento del pubblico e rendere
più snelle e tempestive le procedure di accesso agli uffici scolastici.
Al fine di dare attuazione ai principi di efficienza ed efficacia del servizio amministrativo, l’Istituto
adotta i criteri della flessibilità oraria e dell’intensificazione dei servizi al pubblico con rientri
pomeridiani e/o attività di lavoro straordinario in relazione al fabbisogno della scuola e, soprattutto,
nei periodi delle iscrizioni, degli scrutini e degli esami.
Per tale ragione, la scuola definisce un’articolazione oraria differenziata per gli orari di
funzionamento degli uffici di segreteria e di dirigenza durante i periodi di sospensione delle attività
educative e delle lezioni, disponendo la chiusura degli uffici nelle giornate di sabato durante il
periodo estivo (luglio e agosto 2014) e nei giorni pre-festivi nei periodi di sospensione infrannuale
delle attività didattiche, secondo il seguente calendario:
- Martedì 24 dicembre 2013;
- Martedì 31 dicembre 2013;
- Sabato 19 aprile 2014;
- Giovedì 14 agosto 2014.
Le prestazioni lavorative non effettuate dai dipendenti nelle giornate suindicate saranno
regolarizzate mediante la fruizione dei recuperi compensativi derivanti dal maggior impegno orario
assicurato nei periodi di intensificazione del servizio amministrativo o, in assenza del diritto ai
recuperi, ricorrendo alla fruizione dei giorni di ferie e/ festività soppresse, secondo quanto sarà
appositamente concordato con il personale interessato.
• Approvato dal Collegio dei docenti il 5 dicembre 2013
• Adottato dal Consiglio di Istituto il 6 dicembre 2013
• Affisso all’albo della scuola e pubblicato sul sito informatico il
10 dicembre 2013
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