Untitled - italarg.org
Transcript
Untitled - italarg.org
1 POLITICA Parlamento: approvate 176 leggi (ANSA) - ROMA, - Sono 4.884 le proposte di legge presentate alla Camera e al Senato nei quasi 20 mesi della XVI legislatura, delle quali 176 diventate leggi. Per la grande maggioranza si tratta di decreti legge e provvedimenti di iniziativa del governo. Le 176 approvate sono state per quasi l’85% di iniziativa governativa (ratifiche di trattati internazionali e leggi di bilancio), e 49 sono conversioni di decreti legge. Le proposte di legge presentate sono state 1.876 al Senato e 3.008 alla Camera. STAFF Redazione: Ombú 3129 San Justo (1754), Pcia. de Bs. As. República Argentina Informazione: [email protected] Editore-Propietario: José Tucci Direttore: José Tucci Amministrazione: Carmen Marmo Disegno: [email protected] Collaboratori: Leonardo Olivieri, Diego Santarelli, Marianela Tucci Servizi Informativi: AISE - Inform - 9colonne GRTV- Italia Press ANSA AgentPart- Adnkronos El contenido de los artículos firmados en esta edición no necesariamente es compartido por la dirección siendo, por ende, de exclusiva responsabilidad. 2 COMUNI: TREMONTI, SONO BASE FONDAMENTALE DELLA NOSTRA COMUNITA’ (ASCA) - Lorenzago di Cadore, - I Comuni sono da sostenere e valorizzare. Lo ha detto il ministro dell’economia, Giulio Tremonti, ricevendo la cittadinanza onoraria del Comune di Lorenzago. ‘’Io credo che i Comuni siano una base fondamentale della nostra comunita’ nazionale - ha dichiarato Tremonti -. I Comuni sono un luogo di rapporti fondamentali sul territorio. E c’e’ una coincidenza fra l’idea comunitaria e la parola comune’’. Per Tremonti, ‘’in Europa e in Italia i Comuni sono un luogo fondamentale di vita civile e di rapporti’’; perfino nel nome i Comuni contengono questa idea di comunita’. ‘’Una comunita’ che e’ di interessi ma che deve essere anche di doveri’’. Per il ministro i Comuni rappresentano, pertanto, ‘’una realta’ fondamentale’’. Quindi, ‘’avere la cittadinanza onoraria da parte di un Comune e’ per me un onore e motivo di emozione’’, ha sottolineato il ministro. Tanto piu’ a Lorenzago, dove la famiglia Tremonti ha i natali e dove hanno trascorso le loro vacanze - come tiene a sottolineare lo stesso Tremonti - Carducci, Matteotti, ma anche papa Wojtyla e papa Ratzinger’’. A Lorenzago, fra l’altro, ha mosso i primi passi la riforma federalista, con Bossi e Tremonti che hanno accompagnato il lavoro dei ‘’saggi’’ nell’elaborazione della prima bozza. Lo ha ricordato il sindaco di Lorenzago, Mario Tremonti, consegnando a Tremonti l’attestato di cittadino onorario. E ripetuti sono stati gli incontri successivi in Cadore fra Bossi, Tremonti, Calderoli. POLITICA RIVOLTA A ROSARNO Sugli spari agli immigrati si segue la pista della ‘ndrangheta. Sono 324 in tutto gli immigrati trasferiti da Rosarno e giunti nel corso della notte nel Centro di accoglienza per richiedenti asilo di Bari-Palese. Sono 322 uomini e due donne; la nazionalità prevalente è quella del Ghana. Il prefetto di Bari, Carlo Schilardi, ha precisato che già questa mattina alle 8 «la metà di loro era stata identificata e che di questi oltre 80 hanno il permesso di soggiorno per motivi di lavoro e hanno chiesto di lasciare il Cara». Gli immigrati in regola, infatti, sono già pronti all’ingresso del Centro con i loro bagagli. Il prefetto ha annunciato che saranno accompagnati con mezzi messi a loro disposizione per raggiungere la stazione o con altri mezzi pubblici di trasporto a loro richiesta. Nel Centro proseguono le procedure per la identificazione degli altri extracomunitari. Quelli di loro che dovranno essere espulsi, saranno trasferiti al Cie (Centro di identificazione e espulsione), nel quale saranno ospitati in stato di detenzione. Uno solo degli immigrati finora sottoposti a controlli è stato arrestato perchè nei suoi confronti era stato emesso un mandato di cattura. Il sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, chiede l’istituzione di treni o vagoni speciali «per far viaggiare in maniera sicura sia gli immigrati sia gli altri passeggeri» che lasciano Rosarno dopo la rivolta di giovedì scorso. 3 POLITICA AGAZIO LOIERO “La Regione non ha alcuna competenza” GIUSEPPE BOVA “LamaggioranzainParlamentoèarrivataa governareilPaesespaventandolagente” «Il primo ad avere tollerato la situazione di Rosarno è proprio il ministro Maroni» ha commentato il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero. «Il ministro invece di recitare un mea culpa, non trova di meglio che scaricare tutto sulla Regione - ha detto - quando sa bene che la Regione non ha alcuna competenza perché essa, sia per quanto riguarda l’organizzazione dei centri di accoglienza e soprattutto le procedure di espulsione, che non sono a ogni modo nelle nostre corde, competono esclusivamente, al cento per cento, allo Stato, al suo Ministero». «Rosarno - aggiunge - non è un problema sanitario» sottolineando tra l’altro che «l’Azienda Sanitaria competente è commissariata e il Commissario, una persona di qualità, ex prefetto ed ex generale dei carabinieri, è nomina dal suo ministero». Attacco al governo del presidente del Consiglio regionale della Calabria, Giuseppe Bova. «L’attuale maggioranza in Parlamento è arrivata a governare il Paese spaventando la gente, facendo leva su paure ed egoismi, ma poi cos’ha fatto a Rosarno? Nulla di nulla». «Prima ha varato la legge Bossi - Fini, poi in questa legislatura - prosegue Bova - non è riuscita nemmeno ad applicarla, facendo sì che, anche quel comune calabrese, si trasformasse in una polveriera sociale». Anche la Cisl Calabria critica le dichiarazioni di Maroni. «Nessuna tolleranza o sottovalutazione, anzi forte e costante denuncia del fenomeno» ha commentato il segretario generale Luigi Sbarra che parla del «solito gioco dello scaricabarile e del rimpallo delle responsabilità. La verità storica è che le denunce del sindacato sono cadute sempre nel vuoto e rispetto alle tante iniziative siamo rimasti inascoltati». MARONI: «Casini è male informato» Il leader dell’Udc Casini ha dichiarato «a Rosarno è morto lo Stato». Maroni ha affermato che a Reggio Calabria «lo Stato c’è, dei 21 latitanti dei 30 super ricercati ben 11 sono stati arrestati in Calabria e sono stati sequestrati beni 7 miliardi di euro in 18 mesi». La bomba al tribunale di Reggio Calabria infatti deriva dal fatto che «nulla più dell’aggressione al suo patrimonio dà più fastidio alla ‘ndrangheta». A Reggio Calabria, ricorda inoltre il ministro, è stata costituita «una task force sia per questioni di ordine pubblico sia per combattere lo sfruttamento, non è possibile che i datori di lavoro facciano finta di nulla». Maroni ha anche ricordato l’azione del governo sull’immigrazione spiegando che «in due anni 40mila clandestini sono stati rimpatriati». «Casini è male informato». «C’e tanta gente che parla di cose che non conosce, o per sentito dire o perchè ha scarse informazioni. Per esempio l’on. Casini ha detto che a Rosarno la polizia è stata inviata 48 ore dopo i disordini. Non è vero, è male informato» ha detto il ministro. A Rosarno, 4 ha proseguito il ministro, «la polizia c’era subito. Entro 48 ore sono stati mandati ulteriori rinforzi, ma la polizia era lì dal primo minuto». Maroni parla anche delle responsabilità delle autorità locali, delle Asl che non si sono mosse per contrastare la situazione di degrado delle fabbriche dismesse in cui gli immigrati vivevano, come nemmeno «i datori di lavoro» e «le associazioni di categoria». GIUSEPPE COPELLITI Il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Scopelliti, candidato alla presidenza della Regione per il Pdl, non crede molto alla pista della ‘ndrangheta, ma crede «che quello che è successo sia nato da un problema di disagio delle abitazioni e della carenza di condizioni igenico-sanitarie». POLITICA RAZZISMO Alla Camera nasce l’Osservatorio sui fenomeni di xenofobia ROMA - La presidenza della Camera dei deputati ha istituito un Osservatorio sui fenomeni di xenofobia e razzismo diretto alla sensibilizzazione su tali tematiche, al monitoraggio e alla valorizzazione delle attività svolte in materia da organismi pubblici e privati. L’Osservatorio, che si è riunito per la prima volta questa mattina a Montecitorio, si compone pariteticamente di otto deputati, scelti dalla presidenza sulla base delle esperienze già acquisite sulla materia, con riferimento ai diversi profili in cui essa potrà articolarsi, ed è coordinato dai vicepresidenti della Camera, Rosy Bindi e Maurizio Lupi, nella qualità di presidenti, rispettivamente, del Comitato di vigilanza sull’attività di documentazione e del Comitato per la comunicazione e l’informazione esterna. Per quanto riguarda le sue funzioni, l’Osservatorio si occuperà in particolare di: - monitorare le attività svolte in materia da organismi pubblici e privati; - realizzare studi e dossier tematici; - promuovere una strategia di comunicazione volta alla sensibilizzazione, con particolare riferimento al mondo scolastico; - collegarsi con analoghe iniziative promosse da altre istituzioni, con particolare riferimento alle altre assemblee legislative; - organizzare una conferenza annuale per il raccordo tra le istituzioni e gli organismi della società civile. I componenti dell’Osservatorio, oltre ai vicepresidenti della Camera, Bindi e Lupi, sono i seguenti deputati: Souad Sbai, Fiamma Nirenstein, Margherita Boniver, Marco Giovanni Reguzzoni, Jean Touadì, Fabio Evangelisti, Savino Pezzotta. Papa, impegno contro emarginazione (ANSA) - ROMA, - Un appello perche’ nessuno in Italia ‘sia emarginato, abbandonato o solo’ e’ stato lanciato da Benedetto XVI. Dopo la visita alla mensa dei poveri di Sant’Egidio il Papa ha paragonato le difficolta’ della Santa famiglia, con quelle di immigrati e senzatetto di oggi. ‘Anche loro - ha detto -hanno vissuto il disagio di non trovare ospitalita’, l’essere costretti a emigrare in Egitto’’. Infine ha esortato a parlare ‘’la lingua che tutti unisce, quella dell’amore’. 5 ECONOMIA LAVORO: SACCONI, DA NOI DISOCCUPAZIONE PIU’ BASSA. RESTERA’ SOTTO 10% (ASCA) - Roma, - La disoccupazione in Italia restera’ sotto il 10% nei prossimi anni. Ne e’ convinto il Ministro del Lavoro Maurizio Sacconi, intervistato da Maurizio Belpietro nella trasmissione ‘La Telefonata’ su Canale 5. ‘’Per ora il tasso di disoccupazione italiano e’ all’8 per cento, quindi inferiore alla media dell’Europa, dov’e’ dell’8,9 ha detto - . Io credo che non crescera’ come alla fine degli Anni ‘90, durante i quali siamo arrivati a punte dell’11%. Resteremo sotto il 10%, ma possiamo fare parecchio per proteggere il reddito di molte persone e garantire la continuita’ del rapporto di impiego. Possiamo soprattutto non lasciare soli coloro che sono costretti all’inattivita’, accompagnandoli ad un altro lavoro’’. Secondo Sacconi, ‘’il 2010 sara’ un anno non facile. Potremmo dire diversamente complicato, dal punto di vista sociale, rispetto al 2009. La ripresa nel mondo c’e’, seppure non premi tutti allo stesso modo. E’ selettiva ed e’ anche discontinua. In casa nostra molte aziende passeranno da una posizione di attesa, realizzata attraverso la cassa integrazione, a ristrutturazioni che in parte sono gia’ state avviate. Insomma, un quadro complesso’’. Fisco, Tremonti: più tasse anti-speculazione, bonus per le famiglie ROMA - Il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, ha in mente “un disegno politico” che riformi il fisco e che sia in grado di favorire le famiglie e bacchettare la speculazione finanziaria. Intervenendo a un convegno di Cisl e Uil sulla riforma del fisco, Tremonti propone “un sistema di favore, di bonus per alcune voci e di sfavore, di malus per altre. Il favore alla famiglia, al lavoro, alla ricerca e all’ambiente. Malus alla speculazione finanziaria e al consumo dell’ambiente”. Secondo il ministro dell’Economia, “abbiamo il dovere civile di accendere alcuni lumi su un disegno selettivo” e per riformare il sistema fiscale bisogna tenere conto “del vincolo esterno”, imposto dai mercati, e “del vincolo europeo”. Quest’ultimo, spiega Tremonti, “non è arbitrario e dispotico” perché con il debito pubblico italiano “quello che si fa in Italia influisce sul salario di un lavoratore non italiano”. 6 Scudo fiscale, Vegas: “Recuperato il Pil perso nel 2009” ROMA - “Per il momento il provvedimento è stato un successo, tenendo conto anche del fatto che non è solo una questione di entrate, per lo Stato, ma di rientro di capitali che entreranno nel circuito del reddito nazionale, quindi se la cifra è come quella che sembra poter essere (circa 110 miliardi), significa 4 punti di Pil, quindi la possibilità di recuperare quello che si è perso nel 2009, con la crisi”. Giuseppe Vegas, sottosegretario all’Economia, commenta così ai microfoni di CNRmedia gli effetti dello scudo fiscale ter, che scade oggi. Una proroga ad aprile 2010? “Questo non è ancora deciso- risponde Vegas- ma ci sono molti che insistono per una proroga, vedremo”. MARCEGAGLIA: “LA PROROGA UN’OPPORTUNITÀ” - “Mi pare che lo scudo fiscale ad oggi abbia raccolto una quantità importante di risorse che era un po’ l’obiettivo del governo. L’idea di prorogarlo con una aliquota più alta potrebbe essere una opportunità”. Lo afferma la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, a margine di un convegno organizzato da Cisl e Uil sulla riforma del fisco. A chi le chiede se abbia una conferma in tal senso, Marcegaglia risponde: “Non lo sappiamo”. Poi ricorda che Confindustria si batte anche “per la lotta all’evasione fiscale. Adessocontinua- si chiude una logica, noi abbiamo sempre detto che lo scudo poteva essere un male necessario per capitalizzare anche le imprese, e se ne apre una nuova in cui la lotta all’evasione fiscale deve continuare e diventare ancora più forte”, conclude la leader degli industriali. ECONOMIA POLITICA UNIONCAMERE: DARDANELLO, SISTEMA IMPRESE HA RETTO MA SERVONO RIFORME (ASCA)- Torino, - Nei primi undici mesi dell’anno il numero di aziende in Italia e’ cresciuto di 26.122 unita’ (359.108 aperture a fronte di 332.986 chiusure), raggiungendo il numero di 6.097.396 imprese. A fare la parte del leone Lombardia e Lazio, che hanno generato il 63% del saldo complessivo. A compensare inoltre il calo delle ditte individuali (che si sono ridotte di oltre 22 mila unita’), ci sono le societa’ di capitali. Con 42.174 unita’ in piu’ nei primi 11 mesi del 2009, le societa’ di capitali italiane superano la soglia del milione e 300 mila imprese, rappresentando cosi’ il 38,5% delle aziende presenti in Italia. Sono i dati diffusi dall’Assemblea di Unioncamere svoltasi oggi a Torino. ‘’Mentre si avvicina il nuovo anno, possiamo dire che il nostro tessuto imprenditoriale nel suo complesso, malgrado la crisi, ha retto - ha sottolineato il presidente Unioncamere Ferruccio Dardanello -, il segnale positivo di un’ancora forte vitalita’ imprenditoriale si accompagna ad altri indicatori che dimostrano che, negli ultimi sei mesi, le Pmi hanno rallentato la caduta. Oggi il 43% delle imprese prevede che nel 2010, a crisi riassorbita, avra’ raggiunto un livello di competitivita’ superiore a quello di un anno fa’’. Ma per creare competitivita’, prosegue Dardanello, sono indispensabili ‘’una giustizia rapida e credibile, una pubblica amministrazione efficiente e poco invadente, fonti di energia pulite e meno costose e non ultimo un sistema di infrastrutture moderne ed esclusivo’’. E proprio su quest’ultimo punto Dardanello esorta a guardare lontano. ‘’Dalle grandi opere, come la Tav e i corridoi europei, che le Camere di Commercio hanno sempre promosso, alle opere piu’ piccole spesso determinanti per sbloccare l’isolamento dei territori, fino alle infrastrutture virtuali, indispensabili per la competizione globale’’. E se l’anno che volge al termine, sara’ ricordato come un anno ‘’eccezionale’’. Dardanello e’ convinto che stia alle imprese ‘’far si’ che sia ricordato non come una battuta d’arresto, ma come un punto di svolta verso l’alto’’. Brunetta: banche egoiste, no sgravi (ANSA) - ROMA, - ‘Sono d’accordo con l’eliminazione degli sgravi alle banche, hanno dimostrato di essere miopi ed egoiste’, dice Renato Brunetta. Il ministro della PA commenta cosi’ la rinuncia a inserire nella Finanziaria agevolazioni fiscali agli istituti di credito che hanno sottoscritto la moratoria dei debiti per le Pmi.In ogni caso, il governo attuera’ misure di stimolo per sollecitare le banche che ‘finora-dice- hanno pensato piu’ a ristrutturare i loro conti che a finanziare l’economia’. INNOVAZIONE: TAVOLO DI LAVORO PER AUMENTARE COMPETITIVITA’ FINANZIARIA: A RICERCA +400 MLN IN DUE ANNI PER CREDITO D’IMPOSTA (ASCA) - Roma, - Un tavolo di lavoro sull’innovazione tecnologica e continua per aumentare la competitivita’ dell’industria italiana, soprattutto durante la crisi. L’iniziativa, che portera’ a uno studio i cui risultati saranno pubblicati nel 2010, parte dalla Link Mba alumni Association. L’obiettivo e’ la definizione di un nuovo approccio all’innovazione (Innovation Management concept) da applicare e diffondere in tutte le aree funzionali dell’azienda. Per informazioni, cliccare sul sito www.linkmba.org Roma, - Si rimpinguano i fondi per incentivare le imprese che fanno ricerca. Le risorse per il credito di imposta per ricerca e innovazione aumentano di 400 milioni di euro per il biennio 2010-2011. E’ quanto sarebbe previsto nel maxiemendamento del relatore alla Finanziaria che deve essere presentato in commissione bilancio. Per il credito di imposta per la ricerca erano gia’ stanziati 650 milioni per il prossimo anno. Con l’emendamento si aggiungono 200 milioni per il 2010 e altrettanti per il 2011. 7 ECONOMIA Servizi inefficienti? sale evasione (ANSA) - ROMA, - Quando il Comune spende male il denaro pubblico, il cittadino-contribuente percepisce le tasse come inique e si vendica aumentando l’evasione. E’ la tesi di uno studio di due ricercatori della Banca d’Italia, che non esprime la posizione dell’istituto centrale ma analizza il grado di lealta’ fiscale di un campione di individui con il grado di efficienza nel fornire servizi e beni pubblici dei comuni. L’evasione aumenta se i cittadini-contribuenti percepiscono ingiusto il rapporto con lo Stato. Economia: Italia spaccata a meta’ (ANSA) - ROMA, - Il divario di sviluppo economico tra Nord-Sud e’ di 42 punti e mostra ancora una volta un Paese spaccato a meta’. Lo rileva la Confindustria.L’edizione 2009 degli indicatori sintetici di sviluppo di Confindustria affianca ai tradizionali indici come il Pil pro capite altri indicatori capaci di riflettere piu’ direttamente la qualita’ della vita. Fatta 100 la media nazionale nel periodo 2007-2008 -spiega Confindustria- il Centro Nord ha un indice di 114,9 mentre il Sud si ferma a quota 72. FAMIGLIA: CENSIS, NIENTE SECONDO FIGLIO PER PROBLEMI ECONOMICI Roma, (Adnkronos) - I problemi economici scoraggiano le donne italiane a fare figli. Una volta avuto il primo bebe’, mediamente in eta’ relativamente avanzata, molte madri non ne fanno altri pur desiderandoli: circa un terzo di esse cita a questo proposito motivi economici (20,6%) e di lavoro (9,5%). E’ quanto emerge dal 43esimo Rapporto sulla situazione sociale del Paese 2009, che ricorda come “il calo vistoso di fertilita’ e natalita’ in Italia tra la fine degli anni ‘70 e i primi ‘90 ha consegnato agli italiani degli anni 2000 un Paese stabilmente a crescita zero. Il tasso di fecondita’, nonostante la timida crescita degli ultimi anni, trainata peraltro in gran parte dagli immigrati, 8 rimane tra i piu’ bassi d’Europa: il numero di nuovi nati per 1.000 donne in eta’ fertile nel 2007 e’ infatti pari a 40,3 contro i 41,9 della Grecia, i 43,1 della Spagna e i 54,8 della Francia”. FISCO: CONTRIBUENTI. IT, 2 ITALIANI SU 3 USANO TREDICESIMA PER LE TASSE Roma, A giorni saranno pagate le tredicesime, che ammontano a 35,2 miliardi di euro (+0,9 Mld rispetto al 2008): 9,3 Mld andranno ai lavoratori pubblici; 15,7 ai dipendenti privati e 10,4 Mld ai pensionati. Secondo il ‘’Rapporto annuale del contribuente 2009’’ di Contribuenti.it e de Lo Sportello del Contribuente, ‘’il 67% degli italiani che hanno diritto alla tredicesima la utilizzera’ per pagare i debiti contratti negli anni con il fisco, il 14% per fare regali natalizi ed il 12% per pagare mutui, assicurazioni, tasse locali e solo il 7% la destinera’ al risparmio familiare’’. Contribuenti.it - si legge in una nota prevede un calo generalizzato dei consumi a Natale dell’8,3%, perche’ almeno 2 famiglie su 3 sono state costrette a tagliare le spese per pagare le tasse arretrate. ‘’Per contrastare la recessione economica ed aiutare le famiglie italiane - afferma Vittorio Carlomagno presidente di Contribuenti.it Associazione Contribuenti Italiani - invito il governo a valutare l’ipotesi di restituire i crediti Irpef’’ POLITICA LAVORO Italia senza lavoro: i disoccupati salgono a 2 milioni ROMA - Italia senza lavoro. Infatti, a ottobre il numero dei disoccupati ha superato la soglia dei due milioni, dato record che riporta il Paese ai livelli del 2004. Lo rileva l’Istat, comunicando che il tasso di disoccupazione è salito all’8% rispetto al 7,8% di settembre (un punto percentuale in più rispetto allo stesso mese dell’anno scorso). Il numero delle persone senza lavoro è di 2.004.000, in aumento del 2% (+39 mila) rispetto a settembre e del 13,4% (+236 mila) su base annua. Il tasso di disoccupazione giovanile, sottolinea l’Istituto di statistica, sempre a ottobre è aumentato al 26,9% dal 26,2% di settembre, con una crescita del 4,5% rispetto a ottobre dell’anno scorso. Prostituzione fuori città, Venezia punta sullo ‘zoning’ VENEZIA - Il Comune di Venezia per combattere la prostituzione punta allo “zoning”, cioe’ a concentrare il fenomeno in parti precise della citta’, lontane dai centri residenziali ma comunque sicure. È questo il senso dell’ordinanza firmata ieri dal sindaco Massimo Cacciari, che si propone anche di offrire protezione sociale a chi decide di uscire dal sistema di sfruttamento e di attuare azioni di prevenzione sanitaria e di contatto diretto con chi si prostituisce. Ma, in particolare, il testo risponde alle richieste di sicurezza mosse da alcune aree dell’abitato di Marghera e di Mestre - Terraglio, dove il mercato del sesso e’ particolarmente attivo. Nello specifico, scattera’ dalle 20 di venerdi’ prossimo, su 117 strade comprese sull’asse via Fratelli Bandiera, a Marghera, e via Terraglio, a Mestre, il divieto di contattare chi esercita l’attivita’ di prostituzione. A essere sanzionato sara’ quindi il cliente e non la prostituta. “Non si tratta di interventi anti-prostituzione- precisa l’assessore alle Politiche sociali, Sandro Simionato-, ma di un lavoro a supporto dello ‘zoning’, per allontanare cioe’ la prostituzione da aree residenziali, spostandola in aree non abitate ma che offrano comunque sicurezza a quante, soprattutto ragazze romene, bulgare ed ungheresi, si prostituiscono”. La multa per chi viola l’ordinanza sara’ definita nella prossima riunione della giunta comunale, ma ammontera’ a circa 350 euro: somma che, si spera, indurra’ forzosamente allo spostamento nelle aree definite dal progetto di “zoning”, cioe’ nella zona di via dell’Elettricita’, a Marghera. Con l’occasione, il comandante generale della Polizia municipale, Marco Agostini, fa il punto sul trend della prostituzione in citta’: “In questi anni si e’ registrato un sostanziale calo: oggi sono circa una settantina le prostitute che esercitano nel territorio mestrino, quasi tutte, pero’, provenienti da Paesi entrati da poco nell’Unione Europea, con le quali risultano piu’ complicati gli interventi di dissuasione rispetto che per le prostitute extra-comunitarie”. A queste si sommano meno di una decina di trans, quasi tutti di origine sudamericana.(Dires - Redattore Sociale) Boom delle separazioni, e i padri diventano clochard ROMA - “Negli ultimi dieci anni nel nostro Paese si è sviluppata una nuova ed irresistibile piaga sociale causata dall’aumento esponenziale di separati e divorziati”. A parlare èl’avvocato Gian Ettore Gassani, presidente nazionale dell’Ami (Associazione matrimonialisti italiani). Ogni anno, sono le cifre, in Italia si separano circa 160 mila persone e 100 mila sono i nuovi divorziati. “E’ un fenomeno che riguarda per lo più operai, impiegati ed insegnanti. Le separazioni e i divorzi, dati gli obblighi economici e le spese che determinano, trasformano questi lavoratori in veri e propri ‘clochard’, aggiunge Gassani. “Il 25% degli ospiti delle mense dei poveri sono separati e divorziati. Nell’80% dei casi- prosegue- si tratta di padri separati, obbligati a mantenere moglie e figli e a non avere più risorse per sopravvivere. Molti di questi dormono in auto e i più fortunati (circa 500 mila) sono tornati ad essere ospiti delle loro famiglie d’origine. Sono numeri che fanno rabbrividire”. Per il presidente dell’Ami, “urge una nuova politica sociale che restituisca dignità a quanti sono stati sfortunati nel loro matrimonio, che hanno perso tutto e che vivono da emarginati. Occorrono misure atte a garantire alloggi a questo popolo di nuovi poveri nonché aiuti economici. Anche costoro hanno diritto ad avere pari opportunità. Quando si perde la dignità si rischia di non essere nemmeno buoni genitori”, conclude Gassani. 9 LAVORO Nemmeno la crisi cambia l’Italia, il Censis: “Siamo sempre gli stessi” ROMA - La società italiana è una società testardamente replicante. Quel “non saremo più come prima” che un anno fa dominava la psicologia collettiva, alla vigilia della crisi economica internazionale, è mutato in un “siamo sempre gli stessi”. Nel 43^ Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese, l’istituto di ricerca fotografa con le sue considerazioni generali l’attuale momento italiano. RESISTENZA ‘TRADIZIONALE’ - Secondo il Censis, il Belpaese ha infatti resistito al tracollo dell’economia riproponendo il tradizionale modello adattativo-reattivo: “Non abbiamo esasperato il primato della finanza sull’economia reale, le banche hanno mantenuto un forte aggancio al territorio, il sistema economico è caratterizzato da una diffusissima e molecolare presenza di piccole aziende, il mercato del lavoro è elastico (si pensi al sommerso) e protetto (si pensi al lavoro fisso e agli ammortizzatori sociali), le famiglie sono patrimonializzate”. La crisi ha finito per rallentare il processo di uscita dal puro adattamento intravisto lo scorso anno, quando all’orizzonte si presentava quasi una “seconda metamorfosi”, dopo quella degli anni fra il ’45 e il ’75. Ma per il Ceneis sono però in corso alcuni processi di trasformazione. Eccoli. -LA DURA RISTRUTTURAZIONE DEL SETTORE TERZIARIO. È LA PRIMA NELLA STORIA DELL’ITALIA MODERNA. Lungo i tanti rivoli del confuso mondo terziario sono confluiti nel tempo servizi alle imprese sovradimensionati rispetto alle esigenze, ‘qualcosisti’ del terziario avanzato, precari della Pubblica amministrazione alla ricerca del posto fisso, assunzioni nella scuola per risolvere la troppo drammatizzata disoccupazione intellettuale. Il rallentamento dello sviluppo, dei consumi, delle disponibilità di spesa ha oggi ridotto quelle ‘cavalcate espansive’. Nel terziario, sottolinea il Censis, si affermano meccanismi di selezione e razionalizzazione, con “una concentrazione qualitativa della domanda che mette fuori gioco una parte consistente di una 10 offerta da sempre abituata ad una falsa facilità del mercato”. E nel pulviscolo di piccole e piccolissime imprese operanti nel commercio, nel turismo, nell’artigianato di servizio già si conta un rilevante numero di “vittime”. -IL PROTAGONISMO DEL MONDO DELLE IMPRESE. È poi in atto un ulteriore passo in avanti nel riconoscere al sistema d’impresa un ruolo di traino e leadership complessiva della società. Il segmento più dinamico dell’imprenditoria italiana ha saputo combinare le strategie di presenza sui mercati mondiali (delocalizzazione, logistica, concentrazione sul momento distributivo, catene commerciali monobrand, privilegio del mercato del lusso e di alta qualità) con strategie innovative (velocizzazione dei tempi, capacità di giocare ‘fra le linee’, cioè cercando spazi e varchi non usuali, attitudine ad operare anche in termini di scambi reali, talvolta assimilabili al baratto). Si rafforzano molti big player, molte medie imprese e anche una quota di piccoli imprenditori. -IL RITORNO AGLI INTERESSI AGITI ‘IN PRESA DIRETTA’ RISPETTO AL PRIMATO DELL’OPINIONE. Gli interessi si coagulano sempre meno nella loro rappresentazione all’interno del mondo dell’opinione, cercano piuttosto una agibilità diretta nella dinamica socioeconomica. Il mondo della rappresentanza, si legge sempre nelle considerazioni generali del Censis, che oggi ha presentato il suo Rapporto annuale, ha perso la sua carica identitaria (di classe, di gruppo sociale, di movimento) e “ritorna in piena nudità e senza pudori la seconda gamba, quella degli interessi reali”. Non solo tra i big player, ma anche nelle grandi filiere (si pensi alle vicende energetiche e nucleari), nelle intese internazionali, nei territori (non a caso la cultura leghista fa “sindacato del territorio”). E irrompono anche interessi “privatistici” nel pericoloso mix fra politica e affari in delicati settori pubblici, dalle infrastrutture alla sanità. -”VIVIAMO IN UN MARE TUMULTUOSO DI OPINIONI”. Tuttavia, le componenti sociopolitiche, partitiche o giornalistiche, anche quando non cedono al degradarsi verso il gossip, restano prigioniere nell’esasperazione di un diffuso antagonismo (talvolta a forte tasso di personalizzazione) che non permette loro di uscire dal recinto dell’opinionismo. Nell’”antagonismo vissuto colpo su colpo”, il Censis evidenzia come i soggetti politici perdono il ruolo di ricerca, sintesi interpretativa e proposta che solo può legittimarne la leadership. “Non abbiamo nessuno spazio di autorità condivisa, e non bastano a restituire allo Stato autorità e fiducia isolati episodi di un buon governo del fare”. -TRE CICLI AL TRAMONTO. Le tre grandi culture cui si è abbeverato lo sviluppo italiano degli ultimi centocinquanta anni sono sempre meno spendibili come fattori di mobilitazione sociale e politica. La prima è la cultura risorgimentale, quella che ha fatto storicamente l’Italia e gli italiani, per cui il futuro del Paese era legato alla centralità dello Stato come grande soggetto facitore di regole omogenee sottoposte a costante controllo e rispetto. La seconda è la cultura riformista nata nel secondo dopoguerra, per cui le classi dirigenti modificano le strutture pubbliche in risposta ai bisogni sociali. Infine, dagli anni ’70 in poi si è affermato il terzo ciclo, quello del protagonismo individuale, con la crescita esponenziale del lavoro autonomo e della piccola e piccolissima impresa, del soggettivismo nei comportamenti, della personalizzazione del potere politico, della ideologia della competizione e del mercato. Ma anche il primato della soggettività è destinato a sfarinarsi silenziosamente. INTERNET POLITICA Twitter “cinguetta” anche in italiano Il sito ha annunciato la novità sul suo blog Roma (ANSA) - Lo aveva ribadito una paio di settimane fa il co-fondatore Biz Stone e da oggi è realtà: Twitter “cinguetta” anche in italiano. Il sito di microblogging ha infatti tradotto la sua interfaccia anche in questa lingua, la quinta a sbarcare sul social network dopo l’inglese, il francese, lo spagnolo ed il giapponese. Twitter ha annunciato la novità sul suo blog, dove ha ricordato la presenza sul microblog di alcuni “twitter” nostrani (da Laura Pausini al giornalista Beppe Severgnini, fino a Linus ed agli altri speaker di Radio Deejay). “Siamo emozionati perchè oggi, con il lancio della versione italiana del nostro sito, diventiamo ancora di più una piattaforma di comunicazione globale”, si legge nel post on-line. “Come sempre, desideriamo ringraziare tutti i traduttori che hanno partecipato al progetto e che ci hanno mostrato la loro bravura”. “Ora che le conversazioni su Twitter si arricchiscono di punti di vista sempre più diversificati a livello globale - si legge ancora nel blog – il network di informazioni continuerà a crescere in ogni angolo e fessura del pianeta. Più eventi saranno condivisi, più conoscenza e consapevolezza si diffonderanno e i mi- lioni di persone che alimentano Twitter influenzeranno altri milioni di persone con i loro tweet”. Il 24 novembre scorso, parlando ad una conferenza a Tel Aviv, Biz Stone aveva detto che Twitter sarebbe presto stato tradotto in italiano, spagnolo, francese e tedesco. La prossima versione dovrebbe essere quella tedesca. “Se la cosa funzionerà bene - aveva aggiunto Stone - vedrete arrivare molte più lingue”. Facebook supera il traguardo dei 350 milioni d’utenti E cambia “in meglio” le regole della privacy Roma (Adnkronos) - Più privacy su Facebook. Ad annunciarlo è Mark Zuckerberg, il fondatore del social network, che, in una lettera agli utenti, che ormai hanno sfondato il tetto dei 350 milioni, spiega che presto ‘’saranno apportate alcune modifiche per offrire un servizio migliore. Questo – scrive è stato un grande anno che ha reso il mondo più aperto e connesso. Grazie al vostro aiuto, oltre 350 milioni di persone in tutto il mondo usano oggi Facebook per condividere on-line la propria vita. Per rendere possibile tutto ciò, abbiamo fatto del nostro meglio per mettere a vostra disposizione gli strumenti necessari a condividere e controllare le vostre informazioni. La prima versione di Facebook, lanciata cinque anni fa, conteneva - ricorda - già strumenti per controllare che cosa condividere e con quali persone, singoli o gruppi. Il nostro lavoro in questa direzione continua an- cora oggi. L’attuale modello di privacy di Facebook, che gravita intorno alle reti, comunità scolastiche, aziendali o geografiche, funzionava bene quando Facebook era utilizzato principalmente da studenti, perché era ragionevole pensare che uno studente volesse condividere contenuti con i propri compagni. Con il tempo, gli utenti ci hanno chiesto di aggiungere reti aziendali e geogra- fiche, tanto che oggi esistono reti che coprono intere nazioni, come l’India e la Cina. Con la crescita della base d’utenti di Facebook – spiega - alcune reti geografiche contano oggi milioni di membri. Con reti così vaste, siamo giunti alla conclusione che il modello attuale non sia più il modo migliore per consentire agli utenti di controllare la propria privacy. Considerato che quasi il 50% di tutti gli utenti di Facebook è membro di reti geografiche, questo è per noi un argomento d’estrema importanza. Un sistema migliore consentirebbe quindi ad oltre 100 milioni di persone di avere un maggiore controllo sulle proprie informazioni. Il nostro piano prevede l’eliminazione delle reti geografiche e la creazione di un modello semplificato per il controllo della privacy, dove ciascuno può decidere a chi rendere disponibili i contenuti: esclusivamente agli amici, agli amici degli amici o a tutti gli utenti”. 11 INTERNET Videogiochi: 5 regole per un acquisto sicuro Il rischio principale è che non siano adatti all’età del giocatore Roma (ANSA) - I videogiochi sono tra i regali più venduti a Natale, ma è utile avere presenti cinque regole per un acquisto sicuro, come ribadisce in questi giorni l’associazione di categoria AESVI (Associazione Editori Software Videoludico Italiana). 1) Consultare sempre le classificazioni PEGI per età (3, 7, 12,16 e 18) e per contenuto che compaiono sul fronte e sul retro delle confezioni di ciascun gioco. 2) Essere presenti nella fase della scelta e dell’acquisto dei videogiochi per evitare il rischio che il minore compri o venga in possesso di videogiochi non adatti alla sua età. 3) Identificare chiaramente il videogioco che si ha intenzione di acquistare. Possono esserci in commercio versioni differenti del medesimo gioco destinate a piattaforme diverse (ad esempio Nintendo DS, Wii, PlayStation3, Xbox360 etc.). 4) Informarsi sul livello di difficoltà tecnica del videogioco. La classificazione PEGI si riferisce solo al contenuto e non al grado di difficoltà tecnica del gioco o alla destrezza necessaria per utilizzarlo. 5) Evitare di acquistare videogiochi non originali. L’acquisto di un videogioco contraffatto può non garantire una corretta classificazione del prodotto. Sulla copertina di ciascun videogioco oltre all’età ci sono otto possibili classificazioni per contenuto, che indicano diverse tipologie potenzialmente non adatte ad un determinato pubblico tipo paura, gioco d’azzardo, linguaggio scurrile, droghe etc. Street View lancia il tour virtuale nell’antica Pompei Intesa internazionale per inserire le immagini del patrimonio universale Unesco Roma (DIRE) - Fare una gita per ammirare le vestigia cittadine romane meglio conservate al mondo con un click: l’antica Pompei sbarca su Street View. A rendere possibili il salto virtuale nel passato è la collaborazione fra Google ed il Ministero dei Beni Culturali. “Il patrimonio artistico e culturale italiano è tra più importanti ed apprezzati al mondo, una risorsa che oggi può raggiungere e arricchire miliardi di persone attraverso internet - conclude Carlo d’Asaro Biondo, Vice-presidente di Seemea Google -. Siamo felici che il Mibac abbia deciso di sostenerci in questo progetto e condivida il valore di internet come strumento di sviluppo del nostro pae- se”. A questa dichiarazione segue quella di Marcello Fiori: “L’accordo con Google - aggiunge il neo Commissario straordinario per gli scavi di Pompei - rientra a pieno titolo nel piano messo a punto per il rilancio e la valorizzazione degli scavi, che prevede anche l’apertura dei siti ad eventi teatrali e musicali, la messa in sicurezza dei reperti e la lotta alle situazioni d’illegalità”. Il progetto italiano fa parte di un’intesa internazionale per inserire le immagini delle località del patrimonio universale identificate dall’Unesco nel servizio creato da Google, che consente di navigare a 360° per le strade di molte città del mondo. C’è poi la “special collection” dell’Unesco, altre 10 aree, che da Mountain View hanno in programma di fotografare a breve. Ad esempio, oltre al sito archeologico di Pompei, ci sono Stonehenge, l’antica città spagnola di Caceres, il complesso di mulini a vento nel paesino olandese di Kinderdijk-Elshout ed il centro storico di Praga. Microsoft Bing insegue Google Nuove mappe e versione dedicata agli smartphone Roma (ANSA) - Continua l’assalto di Microsoft a Google nelle ricerche on-line: Bing per la sezione mappe lancia infatti una versione dedicata agli smartphone. Tre le novità negli Usa per il nuovo Bing Maps: le opzioni Streetside e Bird’s Eye, per una visualizzazione a 360 gradi e tridimensionale, e l’integrazione con il social network Twitter. Streetside riprende la funzione StreetView di Google, mentre Bird’s Eye offre immagini tridimensionali dall’alto di aree, immagini satellitari e modelli tridimensionali di edifici. 12 INTERNET POLITICA Arriva in Italia “Your Shape”, il fitness game usato anche dalla Nasa Programma d’allenamento personalizzato in base ai propri desideri e necessità Milano (Adnkronos/Ign) - In poche settimane dal lancio si è conquistato un ruolo da protagonista nei salotti e nelle “game room” di centinaia di migliaia di americani ed è diventato il simbolo di uno stile di vita, come testimoniano le migliaia di video su YouTube, i blog e le community che ne parlano. Il tutto è avvenuto grazie ad una tecnologia rivoluzionaria, ma anche ad una testimonial d’eccezione: l’ex playmate e conduttrice televisiva Jenny McCarthy, che negli Usa n’è diventata la prima fan. Si tratta di “Your Shape”, l’innovativo fitness game sviluppato da Ubisoft, il colosso internazionale dell’intrattenimento digitale, che si basa su tecnologie di ultima generazione, sviluppate dal Mit di Boston ed utilizzate dalla Nasa per simulare i movimenti e l’attività fisica degli astronauti all’interno delle navicelle e delle stazioni spaziali. Your Shape è il primo fitness game dove vengono abbandonati controller, pedane ed altre periferiche di gioco e richiede semplicemente una speciale webcam che, grazie al software “fitness tracking technology”, realizza scansioni tridimensionali ed in tempo reale del corpo del giocatore e dei suoi movimenti, ricreandolo sullo schermo della Tv proprio come accadeva nella trilogia di Matrix. In questo modo non solo ci si vede sullo schermo del televisore, ma un personal trainer virtuale è in grado di verificare e correggere gli eventuali errori nell’esecuzione dell’esercizio mentre lo si sta facendo, come se al proprio fianco ci fosse sempre un allenatore personale. Infatti è proprio un team di medici e allenatori specializzati, come la personal trainer dei vip Kathryn Keller, che ha tra i suoi clienti star del calibro della bellissima Megan Fox, ad aver affiancato i game designer di Ubisoft nella realizzazione degli esercizi contenuti all’interno del videogame. Per l’atteso lancio italiano ed europeo, i responsabili di Ubisoft per trovare “il volto” che rappresentasse il mondo e lo stile di vita di Your Shape (per il quale è stato addirittura creato yourshapegame. us.ubi.com, un portale dedicato al wellness) e che di fatto sostituisse Jenny McCarthy, hanno condotto un casting dove hanno vagliato i nomi ed i “fisici” di oltre 100 tra top model, attrici e personaggi televisivi. Il volto del gioco infatti non doveva essere una semplice testimonial, ma un personaggio in grado di rappresentare questa nuova voglia di stare in forma, divertendosi e senza rinunciare ai propri ritmi di vita. Al termine di questa consultazione, durata oltre 3 mesi, la scelta da parte degli esperti del colosso internazionale è caduta sull’italianissima Maddalena Corvaglia, ex-velina e conduttrice tv, che i “reclutatori” hanno definito come la Jenny McCarthy italiana. La Corvaglia, che sarà presente su tutte le confezioni del gioco e sarà la protagonista della campagna pubblicitaria di lancio di questo vero e proprio sistema interattivo d’allenamento, ha sbaragliato nomi di personaggi come la super top Bar Refaeli, proprio per il suo stile di vita: come Jenny infatti è un’appassionata di forma fisica, ma come la sua “alter ego a stelle e strisce” spesso ha difficoltà ad allenarsi per gli impegni di lavoro e di famiglia e di certo non ha modo di utilizzare strumenti complessi e difficili da gestire. Grazie a Your Shape è invece sufficiente collegare alla propria Wii la speciale webcam per eseguire il programma d’allenamento più adatto alle proprie esigenze, il tutto tenendo sotto costante controllo lo svolgimento dell’allenamento, ma anche l’impegno e l’attenzione che ci si mette. Il virtual personal trainer in effetti interviene correggendo eventuali errori, consigliando nuovi esercizi, ma anche motivando il giocatore ad impegnarsi e concentrarsi al meglio. Insomma se un tempo chi non voleva affrontare l’impegno di frequentare una palestra si doveva affidare a costosi ed ingombranti macchinari o doveva ricorrere agli esercizi mostrati in tv, senza però avere la certezza di eseguirli perfettamente, oggi grazie a Your Shape nasce una nuova e più funzionale era del “video-allenamento”. Con oltre 400 esercizi personalizzabili, Your Shape consente di verificare periodicamente i progressi ottenuti e di integrare eventuali attrezzi ginnici presenti in casa: basta sapere infatti quali attrezzature vengono utilizzate perché il virtual personal trainer aggiunga nuovi esercizi nel proprio programma d’allenamento personale, un’ulteriore innovazione che rende questo videogioco unico nel panorama dei fitness game. La microcamera in effetti riesce a captare i segnali visivi trasmessi dai nuovi attrezzi e lavora ottimamente anche in condizioni di luce scarsa o con uno sfondo non omogeneo, senza dover spostare mobili o divani che, in altri casi, avrebbero potuto interferire con il motion tracking di una semplice webcam. 13 INTERNET Le famiglie italiane fanalino coda per l’uso della banda larga Al primo posto la Germania con il 79% dei nuclei che la usa Bruxelles (ANSA) - Sono poco più della metà le famiglie italiane con accesso ad internet e molte di meno quelle con una connessione a banda larga. In entrambi i casi si è comunque molto al di sotto della media dell’Unione Europea. E’ quanto emerge dai dati 2009 di Eurostat, che indicano come nei 27 Stati membri una persona su due oramai naviga quotidianamente sul web, mentre tra i giovani la proporzione sale a tre quarti. I nuclei familiari con accesso ad internet sono saliti quest’anno complessivamente al 65% (dal 60% del 2008), mentre quelli raggiunti da internet ad alta velocità al 56% (49% lo scorso anno). Nel primo caso l’Italia si colloca al 53% (segnando comunque un balzo dal 47% del 2008), contro il 79% della Germania, il 71% del Regno Unito ed il 63% della Francia. In testa alla classifica si trova l’Olanda (90%), mentre peggio dell’Italia si piazzano Portogallo, Grecia e Bulgaria. Sul fronte della banda larga poi solo il 39% delle famiglie italiane ha una connessione, meglio solo di Grecia e Bulgaria, mentre niente a che vedere con Svezia (80%), Olanda (77%), Germania (65%) e Francia (57%). I dati di Eurostat indicano inoltre come lo shopping on-line stia entrando sempre più nelle normali abitudini: nel 2009 quasi il 40% delle persone tra i 16 ed i 74 anni ha infatti compiuto acquisti su internet. Su Facebook tutti pazzi per Nonja Sono già 6000 i fan dell’orango-fotografa Roma (DIRE) - Un chicco d’uva per una foto: è questo il compenso chiesto per ogni scatto da Nonja, una femmina di orangutan ospite dello zoo di Vienna. Da qui inizia l’ambizione di diventare “amici” dell’esemplare: sono già seimila infatti i fan che hanno bussato alla porta del profilo di Nonja su Facebook, curato proprio dai responsabili del Tiergarten. La trentatreenne fotografa con la pelliccia ha ricevuto la macchina fotografica digitale nell’ambito di uno studio comportamentale per cui è stato anche disposto un meccanismo che dispensa quantità di uvetta per ogni foto scattata. Come spiegato dal portavoce dello zoo infatti le fotografie “sono solo un prodotto collaterale del tutto casuale” dell’attività della scimmia. Quello che realmente interessa a Nonja non è certo la fotografia, bensì la dolce ricompensa che riceve ogni volta che fa “click”. 14 Google contro la deforestazione Un nuovo servizio permette di controllare on-line la distruzione delle aree verdi San Francisco (ANSA) – Google ha recentemente attivato un servizio che consente di controllare, attraverso internet, l’evoluzione della deforestazione nel mondo. La speranza, hanno spiegato Rebecca Moore ed Amy Luers, che lavorano a quest’iniziativa è che questa tecnologia innovativa aiuti a mettere fine alla distruzione delle foreste. La tecnologia consente infatti di individuare quali foreste siano sul punto di essere aggredite e quindi di frenare, facendo ricorso alle leggi locali, gli abbattimenti indiscriminati di alberi. FORMAZIONE POLITICA I diplomati italiani promuovono i professori ma bocciano le scuole Secondo l’ultima indagine di AlmaLaurea ed AlmaDiploma Roma (DIRE) - Il 79% dei diplomati delle scuole superiori italiane promuove i propri docenti elogiandone la preparazione e la competenza, ma uno studente su due boccia l’organizzazione di aule e laboratori. Mentre se i professori restano un buon ricordo dopo la maturità, comunque il 45% dei ragazzi che ha appena conseguito il diploma, potendo tornare indietro, cambierebbe l’indirizzo svolto o la scuola frequentata. Quasi un ragazzo su due dunque non è soddisfatto del percorso svolto. Quanto al dopo, il 65% dei diplomati tira dritto verso l’università. È quanto emerge da un’indagine di AlmaLaurea ed AlmaDiploma presentata recentemente a Firenze insieme ad un nuovo strumento per l’orientamento alle superiori, cioè un percorso on-line (www.almalaurea. it/lau/orientamento), che consente ai ragazzi di capire qual è il profilo universitario che più gli corrisponde e di scoprire se la facoltà prescelta offre o meno possibilità di lavoro. L’indagine sui diplomati traccia il profilo di oltre 27000 ragazzi di 245 istituti iscritti ad AlmaDiploma con tanto di voto di maturità, gradimento del percorso fatto e giudizi sui professori. Si tratta dei diplomati di quest’anno. Alla vigilia della maturità, molti sono i ripensamenti: se tornassero ai tempi dell’iscrizione alle superiori in- fatti 45 diplomati su 100 cambierebbero indirizzo di studio o scuola. Mentre tra chi cambierebbe tutto, cioè sia scuola che indirizzo, prevalgono i liceali. Il voto medio di diploma è di 75,1 su 100 e chi ottiene i risultati massimi (da 81 a 100 su 100) rappresenta il 28%. Il voto medio è poi di 78,5 (su 100) nei licei, 73 negli indirizzi tecnici e 71,7 nei professionali. Sulla riuscita negli studi pesa molto il contesto familiare: fra i diplomati nel 2009 infatti il 42% dei ragazzi con almeno un genitore laureato aveva concluso la scuola media inferiore con il giudizio di ottimo, mentre la percentuale si riduce al 28% fra i figli di genitori con al massimo il diploma. Nel complesso i diplomati si dichiarano piuttosto soddisfatti della propria esperienza scolastica: infatti il 31% è decisamente soddisfatto ed il 51% lo è moderatamente. I docenti inoltre sono promossi, giacché il 79% dei diplomati è soddisfatto della loro competenza, il 73% della chiarezza espositiva, il 74% della disponibilità al dialogo ed il 62% della loro capacità di valutazione. Va peggio comunque nei licei, dove quasi il 40% dei diplomati si è dichiarato insoddisfatto della capacità di valutazione manifestata dagli insegnanti e più del 30% è rimasto insoddisfatto della disponibilità al dialogo dei professori. Meno apprezzati sono risultati in generale i laboratori (56%). Nel corso del quinto anno della scuola superiore, in una settimana tipo, i diplomati 2009 hanno frequentato in media circa 35 ore di lezioni scolastiche e destinato poco meno di 11 ore allo studio ed ai compiti, con un impegno complessivo di oltre 45 ore settimanali. Negli indirizzi in cui le lingue straniere hanno valenza formativa fondamentale, buona parte dei diplomati ha partecipato ad esperienze di studio all’estero organizzate dal corso scolastico. Negli altri indirizzi la mobilità all’estero gestita dalla scuola è invece molto meno diffusa. Per le esperienze organizzate dalla scuola, i paesi di destinazione più frequenti risultano il Regno Unito (31% delle esperienze), la Francia (17%), la Germania (12%), l’Irlanda (8%) e la Spagna (6%). Per la mobilità non gestita dalla scuola il Regno Unito è, ancora più nettamente, il primo paese di destinazione (il 48% delle esperienze). Quasi il 56% dei diplomati ha svolto uno stage previsto nei programmi scolastici, soprattutto nei professionali. Infine, alla vigilia della conclusione degli studi secondari superiori, 65 diplomati su 100 intendono iscriversi all’università, 7 sono interessati ad attività di qualificazione al di fuori dell’università e 25 non intendono proseguire gli studi. 15 ITALIANI ALL´ESTERO AL CONSOLATO DI MAR DEL PLATA ATTIVATA LA PRENOTAZIONE ONLINE DELL’APPUNTAMENTO PER LA RICOSTRUZIONE DELLA CITTADINANZA MAR DEL PLATA\ aise\ - Nei giorni scorsi è stato attivato al Consolato di Mar del Plata il servizio di prenotazione online dell’appuntamento per la ricostruzione della cittadinanza. La nuova procedura – per cui occorre collegarsi al sito www.mardelplata.esteri.it nella sezione “In linea con l’utente - prenota l’appuntamento” – sostituisce quelle precedentemente utilizzate (fax, telefono, mail). Dal Consolato elencano, punto per punto, tutti i passaggi da seguire: cliccare su “registrati”, inserire i dati richiesti, cliccare su “conferma”. L’utente riceverà una mail con un link sul quale cliccare. Apparirà una conferma; dopo l’avviso da parte del sistema cliccare su “login”; inserire il nome dell’utente e la password scelta all’atto della registrazione e digitare il login; cliccare su “prenota online” e subito dopo sul settore che interessa (cittadinanza, stato civile); se si clicca su “cittadinanza” scegliere il tipo di pratica, inserire i dati richiesti e confermare. Se si clicca su “stato civile” inserire i dati richiesti. A questo punto, apparirà un calendario sul quale scegliere la data del proprio appuntamento: il connazionale dovrà cliccare sul giorno desiderato e confermare. Ultimo passo, stampare la data dell’appuntamento. COMUNICATO STAMPA COMITES BUENOS AIRES La presidente, Graciela Laino, nominata “Donna Calabrese 2009” Il riconoscimento assegnato dalla Lega delle Donne Calabresi Il 18 Dicembre u.s., presso la sede della Federazione di Associazioni Calabresi dell’Argentina, la Lega delle Donne Calabresi, presieduta dalla Sig.ra Irma Rizzuti, ha realizzato come ogni anno, contando con al presenza massiccia di presidenti delle Istituzioni Calabresi e di un nutrito pubblico, l’emotivo atto in cui il suo Consiglio Direttivo ellegge la Donna Calabrese dell’Anno. In quest’occasione tale premiazione è stata assegnata alla Cav. Graciela Laino, fondata nella sua traiettoria di lavoro sociale a favore della comunità calabrese dell’Argentina. Ricordiamo che la Sig.ra Laino nelle scorse elezioni dei Comites è risultata la donna calabrese più votata al mondo, essendo attualmente la prima donna che presiede il Comites di Buenos Aires ed anche Consultora della Regione Calabria. Dopo ricevere tale distinzione, la Sig.ra Laino ha detto: “ringrazio mio padre, il Cav. Riccardo Laino, noto dirigente della collettività calabrese, che mi ha insegnato sin dai miei otto anni ad amare profondamente le radici calabresi. La collettività è la mia seconda casa, tutti i giorni affronto la sfida di lavorare in modo silenzioso per i nostri connazionali e sento che ogni volta l’impegno è maggiore, e questo mi riconforta”. Inoltre, la Lega delle Donne Calabresi ha istituito una nuova premiazione ai genitori calabresi che hanno saputo trasmettere le loro radici, ed in questa occasione gli insigniti sono stati l’imprenditore Enzo Elmo, il Cav. Riccardo Laino, il Dott. Franco Fiumara - VicePresidente della FACA e Giudice Criminale della Rep. Argentina -, ed in memoria di Gaetano Cario - noto giornalista della collettività già deceduto e fondatore del settimanale L’Eco d’Italia - è statoricevuto da suo figlio Adriano Cario. GUIDO WALTER LA TELLA NUOVO AMBASCIATORE D’ITALIA IN ARGENTINA (GRTV) – Cambio della guardia all’ambasciata d’Italia a Buenos Aires. Il nuovo ambasciatore è Guido Walter La Tella. Lo rende noto la Farnesina dopo la nomina recentemente deliberata dal Consiglio dei Ministri. Nato a Reggio Calabria nel 1948, La Tella entra in carriera diplomatica nel 1974. Tra gli incarichi ricoperti, e’ secondo segretario a New Delhi dal 1975 e successivamente Primo segretario commerciale a Londra dal 1978. Rientrato a Roma nel 1983 e’ al Dipartimento per la Cooperazione allo Sviluppo, dal 1985 e’ Consigliere commerciale a Belgrado e dal 1988 Consigliere a Washington. Ancora a Roma nel 1993 e’ nuovamente alla Direzione Generale per la cooperazione allo Sviluppo. Nel 1997 e’ a Parigi come Primo Consigliere alla Rappresentanza permanente d’Italia presso l’Ocse. Nominato Ministro plenipotenziario nel 16 2000, e’ confermato nella stessa sede con funzioni di Ministro consigliere. Dal 2001 e’ Ambasciatore ad Addis Abeba e dal 2005 e’ accreditato anche presso l’Unione Africana, con titolo e rango di ambasciatore. Rientrato nel 2005 a Roma, presta servizio dal 2006 presso il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio quale Consigliere Diplomatico del ministro degli Esteri. Rientrato al Ministero a fine 2006, e’ alle dirette dipendenze del Direttore Generale per la Cooperazione Economica e Finanziaria Multilaterale, con l’incarico di Sous-Sherpa Esteri del G8, che mantiene sino al 2009 con la Presidenza di turno italiana del G8 e il vertice a L’Aquila. Nell’agosto del 2008 e’ nominato dal Presidente del Consiglio dei Ministri suo Rappresentante per il negoziato tra le maggiori economie sul cambiamento climatico. POLITICA CULTURA Alla Reggia di Caserta in mostra gli abiti delle sovrane Nella Sala Alessandro alcuni dei più importanti capi storici della Collezione Tirelli Roma (Ign) – “La Reggia e le Regine” è il titolo della mostra curata dalla Collezione Tirelli Costumi, nella splendida cornice della Reggia di Caserta, una mostra che vede per la prima volta sotto i riflettori la ricostruzione di un abito autentico della Regina Maria Carolina insieme con un dipinto di Filippo Marsigli (1789), che la ritrae con lo stesso abito. Nella Sala Alessandro ci saranno inoltre alcuni dei più importanti capi storici della Tirelli, come l’abito di lino avorio ricamato in oro (1805), attribuito (ma tutto fa pensare che non sia una semplice attribuzione bensì la verità assoluta) alla Regina Carolina Bonaparte, sposa di Gioacchino Murat, sovrani del Regno delle Due Sicilie, che proprio nella splendida Reggia di Caserta fu regina, o il mantello di corte “Sabaudo” (1920), appartenuto ad una dama di corte della Regina Elena, oltre allo splendido abito da sposa (Chanel 1928), appartenuto ad una principessa romana, ed il rarissimo abito in velluto nero appartenuto alla Contessa Virginia di Castiglione. A questi abiti originali di regine in mostra, sono stati affiancati costumi teatrali e cinematografici realizzati dalla Sartoria Tirelli su disegni di Piero Tosi, Milena Canonero, Carlo Poggioli, Maurizio Millenotti e Massimo Cantini Parrini, per film d’autore tra cui “Ludwig” di Luchino Visconti, “Marie Antoinette” di Sofia Coppola, “Marquise” di Véra Belmont, “N – Io Napoleone” di Paolo Virzì ed il recentissimo “Barbarossa” di Renzo Martinelli. Presentato il “Progetto Calliope” Le istituzioni culturali straniere a Roma aprono al pubblico le proprie attività Roma (aise) - Con il “Progetto Calliope” le tante istituzioni culturali straniere presenti a Roma hanno deciso di dare vita ad una serie d’iniziative aperte e condivise: concerti, mostre, convegni ed incontri con gli artisti. Partendo dal dato di fatto che a Roma, nell’arco di un anno, decine di artisti e studiosi trascorrono lunghi periodi di ricerca, di produzione e di sperimentazione e che questo copioso materiale culturale difficilmente esce dagli ambiti riservati, il “Progetto Calliope” cambia le coordinate, facendo emergere quest’attività intensa, ma finora piuttosto nascosta. Si tratta di mettere in comune le esperienze più avanzate di ogni singola cultura nazionale, dando modo al pubblico romano non solo di capire, con un unico giro di orizzonte, le tendenze artistiche di tanti e diversi paesi del mondo – dall’Islanda al Marocco, per esem- pio - ma anche di visitare ville, palazzi e giardini in genere chiusi ed inaccessibili ai visitatori. Questo è il senso del “Progetto Calliope”, recentemente presentato dall’Assessore alle Politiche Culturali del Comune di Roma, Umberto Croppi, dal Presidente e dall’Amministratore Delegato della Fondazione Musica per Roma, Gianni Borgna e Carlo Fuortes. “Il progetto s’inserisce in un’attività di raccordo tra istituzioni romane ed istituti stranieri presenti nella capitale”, ha detto l’Assessore Croppi presentando l’iniziativa. “Fra poco apriremo anche un sito dell’Assessorato che potrebbe costituire un ulteriore elemento di raccordo con gli stranieri che si trovano a Roma. Il sito - ha anticipato Croppi - potrebbe essere presentato a gennaio”. Al progetto, che vede anche la collaborazione di alcune istituzioni italiane (Conserva- torio di Santa Cecilia, Università La Sapienza e Tor Vergata, Accademia d’Arte Drammatica, Accademia Filarmonica, Istituzione Universitaria dei Concerti e Fondazione Scelsi), hanno aderito oltre venti paesi, dagli Stati Uniti al Giappone e dall’Islanda al Marocco, per un totale di oltre 60 eventi e rendendo quest’esperienza unica ed irripetibile. 17 CULTURA Sanremolab proclama i due vincitori Carmine Tundo e Jacopo Ratini saranno all’Ariston Roma (ANSA) - Il leccese Carmine Tundo, in arte Romeus, ed il romano Jacopo Ratini sono i vincitori di SanremoLab - Accademia della Canzone. Il primo ha vinto col brano inedito “Come l’autunno”, mentre il secondo con “Su questa panchina”. I due parteciperanno, nella categoria Sanremo Nuova Generazione 2010, al Festival della Canzone Italiana, che comincerà il prossimo 16 febbraio. SanremoLab 2010 ha visto la partecipazione di 312 iscritti, tra gruppi, duo e singoli, per un totale di 418 persone da tutta Italia. In Italia crescono i lettori arrivando ad oltre 25 milioni Al top sempre il Trentino e le donne in prima fila Roma (ANSA) - Crescono i lettori in Italia e superano la soglia dei 25 milioni (25 milioni e 349 mila per la precisione), pari al 45,1% della popolazione contro il 44% di un anno fa, ed a leggere sono soprattutto le donne, ancor di più se giovani e laureate, mentre diminuiscono ma rimangono le distanze tra Nord e Sud, con il Trentino Alto Adige sempre al top, che quasi raddoppia la Sicilia. E’ la fotografia che emerge dai dati Istat sulla lettura 2009 presentati recentemente a Roma alla Fiera nazionale della piccola e media editoria. Il lettore-tipo del primo decennio del nuovo millennio, sottolineano dalla fiera romana, è donna (legge il 51,6% rispetto al 38,2% degli uomini), giovane (legge oltre il 50% nella fascia 6-24 anni ed il 64,7% tra gli 11 e 14 anni), vive al Nord (più del 51,8% rispetto al 34,6% del Mezzogiorno), ha un alto titolo di studio (laureati oltre il 79,5%) o un’elevata posizione sociale. E’ una crescita, secondo quanto emerge dai dati che misurano un campione di iniziative legate a “Ottobre piovono libri”, alla quale hanno certamente contribuito le iniziative legate alla promozione della lettura: festival, fiere e letture pubbliche. Chi le frequenta è donna (60,1%), vive al Nord (43,3%) ed è laureato (23,6%, ma chi possiede il diploma è il 36%), si procura i libri cercandoli in biblioteca (31,5%), ma anche comprandoli in punti vendita “tradizionali” (p.e. la libreria del cuore, 9,1%) e “moderni” (9,5% nelle librerie di catena, 6,3% in quelle dei centri commerciali ed il 3% su internet). Le fiere ed i festival, emerge dai circa duemila questionari distribuiti in accordo tra il Centro per il libro e la lettura, l’Ufficio studi dell’AIE (Associazione Italiana Editori) e l’Università di Tor Vergata, piacciono molto ai lettori abituali ed a quelli cosiddetti forti ovvero quelli che macinano più di 11 libri l’anno, ma il loro fascino attrae anche i deboli ed i medi lettori (quelli che di libri ne leggono 4-6 l’anno).”I dati sulla lettura e quelli del pubblico che frequenta le iniziative che in questi anni l’hanno promossa iniziano a misurare i risultati che hanno avuto quelle operazioni che fanno aumentare l’intensità della lettura e l’abitudine di rapporto continuativo con il libro: festival e fiere del libro - ha sottolineato la Direttrice del Centro Flavia Cristiano - evidenziando anche il lavoro che ancora resta da fare nel Sud, dove i forti lettori restano di oltre 20 punti inferiori al Centro-Nord. Per proseguire in questa direzione affiancheremo alle infrastrutture per la lettura iniziative di manutenzione per trasformare in lettore chi non legge alcun libro”. Al Regio di Parma si apre la stagione con Verdi Un giorno di regno, con Anna Caterina Antonacci Parma (ANSA) - Verdi, Mendelssohn e Massenet sono gli autori delle opere della stagione lirica 2010 del Teatro Regio di Parma. Un giorno di regno, Simon Boccanegra, Sogno di una notte di mezza estate e Werther sono le opere in cartellone, con 11 concerti e 4 balletti, dal 29 gennaio al 30 maggio. Si comincia con Verdi, l’autore di casa, con “Un giorno di regno”, raro esempio verdiano di teatro comico, con Donato Renzetti sul podio ed Anna Caterina Antonacci protagonista. 18 POLITICA CULTURA A Buenos Aires il Iº Simposio su Altiero Spinelli Organizzato da Democracia Global, dall’Istituto Italiano di Cultura e dalla Società Argentina d’Analisi Politica Recentemente si è concluso a Buenos Aires il Iº Simposio su Altiero Spinelli, evento di notevole rilevanza culturale e diretto ad approfondire la figura ed il lascito di uno fra i più importanti padri fondatori dell’Unione Europea. Nel corso della giornata inaugurale, svoltasi presso il Senato della Repubblica Argentina, sono intervenuti con relazioni introduttive il Deputato Fernando Iglesias, l’Ambasciatore dell’Unione Europea in Argentina, Gustavo Martín Prada, l’Ambasciatore della Spagna in Argentina, Rafael Estrella, il Primo Consigliere dell’Ambasciata d’Italia, Giorgio Guglielmino, il Presidente di Democracia Global, Fernando Pedrosa, ed il Presidente del Movimento Federalista Europeo e Direttore dell’Istituto Spinelli, Lucio Levi. Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napoletano, ha fatto pervenire per l’occasione un telegramma, letto dal rappresentante diplomatico italiano. Erano presenti in sala rappresentanti parlamentari argentini, diplomatici italiani e stranieri, docenti, studenti e giornalisti. Nella giornata successiva, svoltasi presso il Consiglio Argentino per le Relazioni Internazionali, i lavori sono stati articolati su tre sessioni, con il contributo d’interventi specifici degli sopra menzionati relatori e di esperti docenti argentini, nonché di rappresentanti parlamentari sudamericani. Nella prima sessione si è discussa la figura d’Altiero Spinelli e la sua opera, soprattutto il Manifesto di Ventotene. Nella seconda è stato tracciato un bilancio sul processo d’integrazione europea, analizzandone in particolare le principali sfide ed opportunità. Infine, nella terza sessione, sono stati affrontati i problemi e le opportunità del processo d’integrazione in America del Sud, concludendosi il simposio con la consegna dei certificati di partecipazione. Era presente un pubblico costituito soprattutto da docenti e studenti, che hanno dato vita ad un vivace quanto interessante dibattito. Sullo sfondo del salone che ha ospitato questa giornata conclusiva del simposio, è stata inoltre collocata una parte della mostra “Linea 13”, trasferita per l’occasione dalla sede del Consorzio Universitario Italiano per l’Argentina a quella del CARI: sono stati infatti selezionati otto pannelli tematici, tra cui naturalmente quello dedicato a Ventotene (posto al centro), che, insieme alle guide cartacee ufficiali, hanno consentito ai partecipanti di poter apprezzare, anche visivamente, i principali risultati finora ottenuti dall’Unione Europea. Fonte: Consorzio Universitario Italiano per l’Argentina (2009) Gran successo di Francesco De Gregori e The Band Live Al concerto evento al Palabutangas di Pozzuoli Roma (DIRE) - I suoi più grandi successi, quelli della sua straordinaria vita musicale, ed i brani dell’ultimo album “Per brevità chiamato artista”, è stato questo il matrimonio ideale che Francesco De Gregori ha proposto recentemente al “Palabutangas” di Pozzuoli. In quello che è l’unico spazio al chiuso per la musica dal vivo dei Campi Flegrei, il “principe” dei cantautori italiani ha appassionato la platea con il ritorno alle sue grandi passioni per il country, il rock ed il blues. Sono storie, quelle cantate dall’artista romano, che “toccano” chi porge l’orecchio alla sua voce, rappresentando uno strumento unico ed autentico per raccontare la realtà quotidiana, quella che attraversa le strade dell’esistenza. E’ stato un concerto evento, quello che ha radunato i fan napoletani (e non solo), in cui le canzoni sono state protagoniste assolute, senza effetti speciali o sorprese e senza trucchi o inganni. L’emozione della musica si è riconfermata così il centro dello spettacolo. Del resto per De Gregori ogni concerto ha una storia a sé ed ogni brano può essere rivisto ed interpretato diversamente ogni sera. 19 CULTURA Cento versi inediti del poeta Giovanni Pascoli firmati dalla sorella Mariù Grazie al ritrovamento a Massa da parte di Antonia Cerboncini Firenze (Adnkronos) - “O Sogliano, il pensiero a te rivola,/ dove fiorí la nostra fanciulezza/ come una grasta di viole al canto/ d’una finestra in un chiassuolo ignoto./ E rivedo il collegio dei solinghi/ claustri, dei corridoi silenziosi,/ tutto pur, nella pace alta, squillante/ di trilli al bosco e congetii sui tetti./ E di che frascheggiar lieto di bimbe/ sonava a giorni; sopra tutti in questo!/”. Sono questi i versi inediti dell’incipit di una poesia di Giovanni Pascoli (18551912), ritrovata tra le carte dell’Archivio di Stato di Massa. Autrice della scoperta è Antonia Cerboncini, una maestra elementare massese, responsabile del Comitato Pascoliano Massese e socia dell’Accademia Pascoliana di San Mauro. La poesia, come rivela un articolo pubblicato dal “Quotidiano Nazionale”, fu scritta da Giovanni Pascoli, ma il poeta volle che fosse attribuita alla sorella Maria, da lui affettuosamente chiamata Mariù. La lirica fu dedicata a Caterina Boari, la maestra delle sorelle del poeta all’Istituto delle suore agostiniane di Sogliano (Forlí) ed è intitolata “XXVIII agosto”, giorno in cui Caterina Boari prese il velo di suora agostiniana. Antonia Cerboncini ha ritrovato il testo ignoto in un pieghevole stampato presso la Tipografia massese di Vincenzo Menzione recante la data dell’agosto 1886. Vi figura la scritta: “Alla maestra, la quale nel collegio dove già vivemmo di lei gioconde scolare prende l’abito delle Agostiniane, rifugiandosi in asilo di vera pace e Tempio di vera sapienza, offriamo noi Ida e Maria Pascoli”. Secondo Cerboncini, appare evidente dalla lettura “lo stile inconfondibile del poeta, in particolare quello stile impressionistico del Pascoli massese, quando sperimentava, sul suo personalissimo pentagramma, quella tessitura timbrica che è imperniata sugli accenti di tutte le parole ed in quella modulazione che rallenta il discorso determinando uno spazio di risonanza, una sospensione che ne prolunga il suono e il messaggio in un alone di memoria e nostalgia”. Trenta capolavori di Caravaggio alle Scuderie di Roma In esposizione dal 18 febbraio per celebrare il IV centenario della morte Roma (ANSA) - Una trentina di capolavori assoluti di Caravaggio, solo quelli storicamente accreditati come autografi, saranno esposti dal 18 febbraio alle Scuderie del Quirinale per la gran mostra che celebrerà il IV centenario della morte del genio lombardo. Dal Bacco degli Uffizi ai Musici del Metropolitan Museum, dalla Cena di Emmaus della National Gallery di Londra alla Deposizione della Pinacoteca Vaticana all’Annunciazione di Nancy, la rassegna presenterà al pubblico gran parte della produzione di Michelangelo Merisi, riunita insieme per la prima volta. Sarà un’esposizione eccezionale, organizzata dall’Azienda Speciale Palaexpo con Mondomostre ed in collaborazione con il Ministero dei Beni Culturali e la Soprintendenza del Polo Museale romano (con il supporto di Cariparma), che ha lo scopo di illustrare la summa indiscutibile del maestro seicentesco, fra gli antichi senza dubbio il pittore più amato, capace di richiamare folle d’appassionati da tutto il mondo. 20 CULTURA POLITICA Perugia celebra i 100 anni del Futurismo Con la mostra “Umbria Veloce” fino al 7 febbraio a Palazzo Penna Perugia (ANSA) - Anche Perugia e l’Umbria, terra di Gerardo Dottori, celebrano il centenario del Futurismo con la mostra Umbria Veloce a Palazzo Penna. Un’articolata manifestazione darà conto della vitalità del movimento futurista intorno agli anni Trenta in Umbria, dove si coagulò un notevole gruppo di pittori, scultori, musicisti ed intellettuali: infatti Marinetti nel 1914, in una delle sue celebri serate, definiva Perugia proprio come “dinamismo di guerre medievali cubisticamente pietrificato”. Tempo di “reunion” per i Litfiba Piero Pelù e Ghigo Renzulli ritornano insieme Roma (Adnkronos/Ign) - I Litfiba di Piero Pelù e Ghigo Rnezulli tornano insieme per un nuovo album ed una tournee che li porterà sui palchi di Roma, Milano, Firenze ed Acireale nella prossima primavera. “La voglia di salire su palco insieme e fare di concerti è inarrestabile!”, affermano Pelù e Renzulli, protagonisti di una delle più belle storie della musica rock italiana. E’ questa una reunion che, a trent’anni esatti dalla nascita del gruppo e a dieci dall’addio, nasce da una forte esigenza artistica, che guarda al futuro e che rimane fortemente ancorata al proprio passato. Dopo una separazione a cui hanno fatto seguito anni di lento riavvicinamento, umano ed artistico, Piero Pelù e Ghigo Renzulli torneranno insieme con quattro live “potenti”, frutto dell’esperienza raccolta in anni di concerti in tutto il mondo. Si comincerà il 13 aprile da Milano, poi il 16 Firenze, il 19 Roma ed il 21 Acireale. Forse svelata la vera identità del Giorgione Il suo vero nome sarebbe Zorzi Barbarella Castelfranco Veneto (ANSA) - A cinquecento anni dalla morte forse Giorgione ha un nome, quello di Zorzi Barbarella, anticonvenzionale ed intemperante, sotto custodia a dodici anni per non si sa quale misfatto. Questa e molte altre sono le importanti novità della gran mostra allestita dal 12 dicembre a Castelfranco Veneto, nella casa del Giorgione, che riesce a fare un po’ di luce sulla figura ancora avvolta nel mistero del genio veneto. Presentata recentemente alla stampa, l’esposizione mira a dare contorni più nitidi all’opera di Giorgione, partendo proprio dagli esordi e mettendolo in relazione con altri celebrati artisti del suo tempo, da Bellini a Raffaello a Perugino. In tutto sono 130 le opere che raccontano uno snodo fondamentale della Rinascenza, di cui la Pala di Castelfranco, dipinta da Giorgione nell’agosto 1500 e non più nella vecchia datazione del 1504, è il capolavoro-spartiacque. 21 SPORT Accordo Schumacher-Mercedes Il campione pronto a rientrare in pista ma solo dopo l’ok dei medici Berlino (Adnkronos) - Affare fatto tra Mercedes e Michael Schumacher: lo scrive il settimanale tedesco Focus, che annuncia l’intesa tra la casa di Stoccarda e l’ex pilota della Ferrari. Secondo Focus, Schumacher guadagnerà 3,5 milioni di euro per guidare la Mercedes GP nel Mondiale 2010 di Formula 1. L’accordo è subordinato alle visite mediche a cui il quarantenne di Kerpen dovrà sottoporsi. Nel Mondiale 2009, per problemi al collo, Schumacher ha dovuto rinunciare al progetto di sostituire il brasiliano Felipe Massa al volante della Ferrari F60 nella seconda fase della stagione. In base all’articolo inserito nell’edizione uscita recentemente in edicola, la Mercedes vuole che Schumacher svolga funzioni di “ambasciatore” a lungo termine. Il sette volte campione del mondo è legato alla Ferrari come consulente, ma secondo l’edizione on-line del quotidiano Bild Schumacher avrebbe avuto colloqui con Maranello per interrompere la collaborazione. Gli incontri avrebbero avuto un esito positivo e Bild fa riferimento alle informazioni fornite da un’anonima fonte per cui la firma del contratto con la Mercedes sarebbe una mera formalità. Oro e record per la Pellegrini nel nuoto L’azzurra stabilisce il nuovo record mondiale sui 200 stile libero Istanbul (ANSA) - Federica Pellegrini conquista la medaglia d’oro sui 200 stile libero agli Europei di nuoto in vasca corta con il nuovo record del mondo. L’azzurra ha dominato la prova di Istanbul con il tempo di 1’51’’17. Per la campionessa olimpica e mondiale della distanza si tratta del 11º record mondiale in carriera, il secondo in vasca corta ed il primo stabilito senza la guida tecnica del Ct Alberto Castagnetti, scomparso improvvisamente il 12 ottobre scorso. 22 BENESSERE POLITICA Dossier droga: uomo, 35enne, ecco gli utenti dei Sert ROMA - La dipendenza da eroina, cocaina e anfetamine interessa circa 210 mila persone in Italia, secondo le stime del 2008. Una percentuale pari a 5,4 persone ogni mille residenti nella fascia di eta’ 15-64 anni, che rende evidente la gravita’ del fenomeno e il suo peso sul sistema sanitario nazionale. Si tratta di cifre sostanzialmente stabili negli anni. Dunque di una realta’ cronica, non emergenziale. I dati disgregati a livello regionale danno una fotografia della situazione. UMBRIA, RECORD CONSUMI - Le regioni in cui il consumo e’ piu’ elevato sono l’Umbria (al primo posto con una prevalenza di 8,1 ogni mille residenti nella fascia di eta’ a rischio), seguita da Toscana e Liguria (entrambe con una prevalenza superiore a 7 ogni mille residenti nella fascia di eta’ a rischio). Agli ultimi posti, invece, Sicilia, Basilicata e Calabria. Queste ultime due regioni sono pero’ le prime per percentuale di utenti in trattamento nei Ser.T, insieme con con Umbria e Trentino Alto Adige. 502 MORTI PER OVERDOSE NEL 2008 - Sempre nel 2008, in Italia, ci sono state 502 morti per overdose, secondo i dati forniti dal Dipartimento per le Politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei ministri attraverso la relazione annuale al Parlamento sullo stato delle tossicodipendenze in Italia. A morire per overdose sono soprattutto gli uomini, con circa 8 decessi per ogni morte tra le donne. Ancora una volta e’ l’Umbria la regione nella situazione piu’ drammatica, con 3 volte il tasso medio nazionale di mortalita’ per stupefacenti. L’anno scorso si stimano circa 124 mila utenti nei Sert, di cui il 79% gia’ in carico dall’anno precedente o rientrati e il 21% nuovi utenti, con un trend in calo dal 2001. Sono uomini nell’85% dei casi, con eta’ media di 35 anni, che scende a 30 anni per i nuovi utilizzatori. GLI OPPIACEI sono le sostanze per le quali piu’ si richiede il trattamento (75%), seguite dalla cocaina (20%) e dalla cannabis (4%). Molto diffuso il policonsumo: quasi la meta’ (43%) utilizza almeno un’altra sostanza stupefacente oltre a quella per la quale risulta in trattamento. Il 63% dei soggetti in carico presso i Ser.T. ha usufruito di trattamenti farmacologici per la dipendenza da sostanze stupefacenti, i tre quarti dei quali integrati con terapie di supporto di tipo psico-sociale e/o riabilitative. La dipendenza da oppioidi e’ una malattia cronica, e con una forte tendenza alla ricaduta. Nel breve termine, le terapie, tramite l’assunzione a lungo termine di farmaci puntano ad attenuare il craving (desiderio spasmodico di assumere la sostanza) e i sintomi delle crisi di astinenza dalle droghe. La fase successiva consiste nel non ricominciare ad assumere sostanze stupefacenti, insegnando ai pazienti a fronteggiare le spinte alla ricaduta. Per avere successo, i trattamenti devono essere personalizzati e affiancati da counseling psicologico.(Dires - Redattore Sociale) Giovani in forma: piu’ intelligenti (ANSA) - ROMA,- L’attivita’ fisica, lo sport e tutto cio’ che contribuisce alla forma fisica e’ per i giovani un’assicurazione sul proprio futuro.E’ quanto dimostra uno studio diretto da Michael Nilsson su 1,2 milioni di giovani svedesi e condotto presso la Sahlgrenska Academy e l’universita’ di Sahlgrenska. E’ stata trovata un’associazione tra tra forma fisica e intelligenza; inoltre chi dai 15 ai 18 anni migliora la propria forma fisica, vede migliorare anche il proprio QI. H1N1: scoperti nuovi farmaci (ANSA) - ROMA, - Scovati sei nuovi potenziali principi attivi contro i virus dell’influenza suina H1N1 e dell’aviaria H5N1.Tali molecole potrebbero essere messe in campo se i virus acquisissero resistenze agli antivirali oggi in uso. ‘Autore’ della scoperta, che sara’ presentata al Meeting della American Society for Cell Biology, e’ un computer che accoppia dati molecolari su migliaia di farmaci, tra quelli approvati dagli organi regolatori Usa, e proteine di virus emergenti. 23 BENESSERE Salute: spuntini ci rendono pigri (ANSA) - ROMA, - Una colazione da leoni, un pranzo da principi, una cena da poveri: e’ la ricetta proposta da un nuovo studio per rimanere magri. Per avere lo stimolo a fare esercizio fisico, dicono gli esperti del Politecnico federale di Zurigo diretti da Markus Stoffel, bisogna mangiare solo durante i pasti principali e non fare spuntini in modo tale da sviluppare un po’ di appetito tra un pasto e l’altro. Il meccanismo scoperto, basato sulla proteina ‘Foxa2’, si disattiva se siamo sempre satolli. Stato-Regione, intesa sul Patto per la salute: più fondi alla sanità ROMA - La conferenza Stato Regioni ha siglato il patto sulla salute 2010-2012. È quanto annuncia il ministro per i rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto. “E’ un ottimo lavoro, che darà una stabilità per i prossimi 3 anni- spiega Fitto- è stato un lavoro intenso che ha portato a punti di convergenza tra le diverse esigenze. Il patto di oggi è la sintesi di un percorso che è durato molti mesi e che è stato molto laborioso. Governo e Regioni finalmente trova- no un ottima sintesi”. Il testo siglato confluisce ora nella Finanziaria 2010, all’eseme della Camera. In base ad esso, il nuovo livello del finanziamento del servizio sanitario nazionale cui concorre lo Stato per il triennio 2010-2012 prevede un incremento di 1,6 miliardi di euro per l’anno 2010 e di 1,7 miliardi per il 2011. Per l’anno 2012, per il quale non esisteva una precedente previsione di finanziamento, si prevede un livello pari a quello dell’anno 2011, incrementato del 2,8%. E’ quanto emerge dalla relazione tecnica che accompagna l’emendamento del governo alla Finanziaria che introduce il nuovo patto sulla salute. Infine, lo Stato si impegna ad assicurare “tali importi, anche con provvedimenti successivi”. L’intesa raggiunta tra lo Stato e le Regioni sul patto per la salute “è condizionata a rispetto dell’accordo sottoscritto con il premier Berlusconi che ha previsto l’intesa sulle risorse aggiuntive per il Fondo sanitario nazionale e l’approvazione in sede Cipe dei ‘Par’ regionali per i Fas”, i fondi per le aree sottosviluppate. E’ quanto dice il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, al termine della conferenza StatoRegioni in cui è stato sottoscritto il patto per la salute 2010-2012. Vita sana e fair play, lo sport sbarca alle elementari ROMA - Lo sport arriva nelle scuole elementari per insegnare ai più piccoli il fair play, i corretti stili di vita e anche le regole di una sana alimentazione. Grazie ad un accordo tra il Coni (che ci mette, di suo, 5 milioni di euro) e il ministero dell’Istruzione, presentato oggi a Roma, ora anche alla primaria saranno garantite due ore di attività motoria in cui gli insegnanti saranno affiancati da esperti laureati all’Isef o in scienze motorie. L’attività sarà condotta secondo precise linee guida scientifiche. Fino ad oggi la ginnastica per i più piccoli era un’attività lasciata all’autonomia delle scuole e affidata ad insegnanti non sempre preparati. “Ora sarà messa a ordinamento”, ha spiegato il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini. 24 Si comincia con una sperimentazione triennale che partirà già a febbraio e coinvolgerà mille scuole, per un totale di 10 mila classi e 250 mila alunni tra 6 e 10 anni, anche disabili. In tutto saranno 1.000 gli esperti a fianco dei docenti. In ogni scuola coinvolta quest’anno si faranno due ore di “alfabetizzazione motoria” per 15 settimane. Il progetto sarà monitorato da Coni e ministero. “L’obiettivo è estenderlo a tutte le scuole”, ha spiegato il ministro, che spera “nell’aiuto del ministero del Tesoro”. Per il presidente del Coni, Gianni Petrucci, “questa iniziativa è più importante di una medaglia olimpica, era uno degli obiettivi che volevamo raggiungere”. Il Coni investe 5 milioni di euro nell’iniziativa per il 2009-2011. Il sottosegretario con delega allo Sport, Rocco Crimi, ha sottolineato l’importanza dello sport a scuola anche come “antidoto al bullismo”, mentre per Luca Pancalli, che presiede il Comitato paralimpico, “questa è una giornata storica per lo sport e per la scuola”. BENESSERE SANITA POLITICA Aids, in un anno 2,7 milioni di nuovi casi nel mondo, 4 mila in Italia ROMA - In un anno sono quasi 90 mila le nuove infezioni da virus Hiv in Europa, 2.7 milioni i nuovi casi nel mondo, 4 mila solo in Italia. Sono le stime illustrate in un convegno a Montecitorio dall’associazione ‘Network persone sieropositive’ (Nps Italia onlus) in occasione della giornata mondiale di lotta all’Aids. In totale, si stima che in Europa vivano oggi 2.4 milioni di persone affette da Hiv/Aids, 33.4 milioni nel mondo e oltre 170 mila nel nostro Paese (in pratica 3 italiani ogni mille abitanti). I dati riportano le stime Onu del rapporto UnAids 2009 e quelle del centro operativo antiAids (Coa) dell’Istituto superiore di Sanità. Nps Italia spiega che alla luce di questi numeri emerge che “l’Hiv/Aids sia a tutt’oggi un grave problema di salute pubblica”. In Italia, continua l’associazione, “si stima che circa una quarto delle persone Hiv-positive non sappia di essere infetto e che più della metà delle persone con una nuova diagnosi di Aids ignori la propria sieropositività, in modo particolare coloro che hanno acquisito l’infezione attraverso rapporti sessuali, sia etero che omo o bisessuali”. Sempre per quanto riguarda il nostro Paese, è da segnalare che dal 1997 a oggi sono stati circa 700 i bambini che hanno contratto l’infezione dalla madre: il 50% è figlio di una donna tossicodipendente, mentre oltre il 36% dei casi riguarda bambini di donne che hanno acquisito l’infezione per via sessuale. “Tra i più positivi risultati della medicinarileva Nps- si deve citare la cospicua diminuzione di casi di Aids pediatrici, grazie all’effetto combinato dell’applicazione delle linee guida relative al trattamento antiretrovirale, somministrato sia alle donne in gravidanza per ridurre la trasmissione verticale, che ai bambini infetti per allungare il tempo di incubazione della malattia”. Inoltre, dal 2000 a oggi sono diminuite del 17% le infezioni da Hiv. La quota di persone che hanno accesso alle terapie antiretrovirali e’ passata dal 7% nel 2003 al 42% nel 2008. Ma attenzione, l’altro lato della medaglia dice infatti che il 58% dei malati di Hiv/Aids non segue alcuna terapia. Trombosi: 1,5 mln casi l’anno in Ue NEW YORK - Il tromboembolismo acuto e’ una patologia causata della formazione di coaguli di sangue nelle vene, contro la quale c’e’ una nuova cura.La malattia, che comprende la trombosi venosa e l’embolia polmonare,colpisce circa 1,5 mln di europei e 3 mln di americani, con migliaia di vittime ed un costo per i servizi sanitari Ue di oltre 3 mld di euro.Si tratta di un innovativo anticoagulante orale che riduce mortalita’ e recidive e che, non necessita di frequenti controlli di laboratorio e check- 25 AMBIENTE Industria, eco-investimenti in calo: -7,4% nel 2007 ROMA - “Nel 2007 la spesa complessiva per investimenti ambientali delle imprese dell’industria in senso stretto è risultata pari a 1.838 milioni di euro, in calo del 7,4% rispetto al 2006”. E’ quanto si legge nella rilevazione Istat su ‘Gli investimenti delle imprese industriali per l’ambiente’, che contiene i risultati della ricerca, riferita al 2007, sulle spese per la protezione dell’ambiente sostenute dalle imprese industriali, derivanti da due distinte indagini statistiche: quella sulle ‘Piccole e medie imprese e sull’esercizio di arti e professioni’, di natura campionaria per le imprese con meno di 100 addetti, e quella sul ‘Sistema dei conti delle imprese’, a carattere censuario sulle imprese di dimensione superiore. Nel 2007 gli investimenti fissi lordi complessivi “sono cresciuti del 13,3%- spiega Istat- e il peso relativo degli investimenti ambientali si è ridotto dal 4,9% del 2006 al 4% del 2007”. La diminuzione “è interamente imputabile alla forte caduta degli investimenti in impianti ed attrezzature a tecnologia integrata (-31,3% rispetto al 2006)- si legge nella rilevazione- a fronte di un aumento del 6,4% di quelli in impianti ed attrezzature di tipo end-of-pipe” (‘di fine ciclo’, ndr). L’analisi per dimensione delle imprese mostra, “tra il 2006 e il 2007, un aumento degli investimenti ambientali del 30,1% (passati da 322 a 419 milioni di euro) nel segmento delle piccole e medie imprese, ossia quelle con meno di 250 addetti- segnala l’Istat- e una dimi- nuzione del 14,7% (da 1.664 a 1.419 milioni di euro) nelle imprese di maggiori dimensioni”. Tra il 2006 e il 2007 la composizione degli investimenti per settore ambientale ha registrato “un forte calo dell’incidenza di quelli per la protezione dell’aria e del clima, mentre è aumentato in misura significativa il peso relativo delle spese per la gestione dei rifiuti”. Energia, sviluppo fotovoltaico: Italia privilegiata in Europa ROMA - “Quella fotovoltaica è la tecnologia che registra la crescita più rapida tra le fonti rinnovabili e i cui costi diminuiranno più in fretta (di circa l’8% l’anno) di quelli di altre fonti energetiche”. Lo dice Adel El Gammal, segretario generale dell’Associazione europea dell’industria fotovoltaica (Epia). “L’Europa deve riconoscere oggi l’importante ruolo che l’energia fotovoltaica può giocare nel raggiungere i suoi obiettivi di sostenibilità energetica- dice El Gammal- oltretutto, sfruttando a pieno l’eccezionale potenziale di energia solare, l’industria fotovoltaica italiana può diventare una delle più competitive dell’intero settore fotovoltaico, sia a livello europeo che mondiale”. L’Italia, come gli altri stati membri, dovrà presentare entro giugno 2010 il suo Piano d’azione nazionale per le energie rinnovabili (Nreap), indicando misure e piani concreti per il raggiungimento dell’obiettivo dell’Unione Europea di coprire il 20% del fabbisogno di energia 26 tramite fonti energetiche rinnovabili. In tale contesto, “le caratteristiche uniche dell’energia solare fotovoltaica, come risorsa infinita, decentralizzata, di facile integrazione urbana e con grande potenziale di sviluppo industriale e di riduzione dei costi, possono e debbono favorirne l’inserimento ampio e pri- vilegiato nel piano italiano- sottolinea Marco Andreassi, partner responsabile della Practice Energia di A.T. Kearney in Italia- date le condizioni favorevoli di irraggiamento, il progresso tecnologico, la dinamicità della nostra industria, il supporto politico e dell’opinione pubblica alle rinnovabili, appare necessario che l’Italia persegua un obiettivo di oltre 20GW di impianti fotovoltaici istallati nel 2020, che ci consentirebbe di concorrere per la leadership in Europa”. Antonio Lumicisi, del ministero dell’Ambiente e coordinatore del Working Group 2 (Market Deployment) della Piattaforma europea sulla tecnologica fotovoltaica (Eu Pv Platform), evidenzia invece come il fotovoltaico “possa e debba avere un ruolo importante in Italia”. L’Italia, difatti, “è già oggi il secondo più grande mercato al mondo per tasso di crescita annuale (dopo la Germania) ed é attualmente il terzo mercato al mondo in termini assoluti (dopo Germania e Usa)”. AMBIENTE POLITICA Biodiversita’. Cfs: riserve naturali italiane un esempio di conservazione ROMA - Le 130 riserve naturali statali “rappresentano oggi un esempio di conservazione mirata al mantenimento della biodiversità dell’ambiente e alla sua salvaguardia”, in quanti nei 90 mila ettari protetti si trova un quinto (circa il 20%) delle specie vegetali considerate a rischio di conservazione in Italia. Non solo: 95 dei 126 habitat d’interesse europeo presenti nel nostro paese si trovano nelle aree gestite dal Corpo forestale dello Stato. Ancora, nelle riserve si trovano tutte le 18 specie di mammiferi che la Lista Rossa nazionale classifica ‘a rischio di conservazione nell’Italia continentale’, tra l’orso, il lupo e la lontra. E’ quanto emerge da ‘Le riserve naturali statali’, volume realizzato dal Corpo forestale dello Stato e presentato oggi a Roma. La pubblicazione mette in risalto che le riserve naturali statali “sono luoghi sottratti all’impoverimento delle aggressioni per essere preservati e tutelati nella loro specificità e nell’in- terezza del patrimonio naturale che le caratterizza, vero e proprio ‘serbatoio di vita’, scrigno di biodiversità di straordinario valore”. Solo le riserve della Puglia, come Frattarolo, Salina di Margherita di Savoia, Lesina e Varano (tutte in provincia di Foggia), “nel loro insieme danno rifugio mediamente ogni anno a circa 75 mila uccelli acquatici”. Mentre nel Lazio, i laghi pontini del Circeo, ospitano invece “oltre 12 mila presenze annue”. Per quanto riguarda le specie di uccelli nidificanti, su 88 classificate nelle varie categorie a rischio in Italia, ben 61 (il 69,3%) si riproducono all’interno delle riserve. Un altro dato interessante è quello relativo allo studio e alla conservazione della biodiversità forestale. Sono tre i centri che si occupano della tutela e della valorizzazione della biodiversità sul campo e in laboratorio attraverso una serie di programmi specifici: Pieve Santo Stefano (Arezzo), Peri e Bosco Fontana (Verona). Questi ultimi due, in particolare, “sono specializzati nella conservazione del genoma forestale, e contribuiscono alla salvaguardia di oltre 200 specie arboree ed arbustive presenti nei vari habitat del territorio nazionale”. Nel solo centro di Bosco Fontana, invece, “è stata accertata la presenza di oltre 2.500 specie di insetti”. Ma le riserve sono, fa notare il volume del Corpo forestale dello Stato, anche importanti da un punto di vista di sostenibilità: infatti “ogni ettaro di bosco può assorbire fino a 14 tonnellate di carbonio ogni anno”, sottolinea il libro. Ma le aree boscate rappresentano inoltre anche “un potente freno al dissesto idrogeologico”. Queste aree sono allora “un patrimonio di biodiversità da tutelare come bene prezioso del nostro Paese”, ha affermato il capo del Corpo forestale dello Stato, Cesare Patrone. Queste aree “danno un contributo fondamentale, da un punto di vista ambientale e culturale”. Ad ogni modo, ha sottolineato, le riserve “devono essere ascrivibili allo Stato”, e “devono essere aumentate, ma con ponderazione Sprofondo Italia, rischio voragini: Roma e Napoli le più esposte ROMA - Città italiane a rischio sprofondamento, con Roma e Napoli in pole position: i due centri urbani sono quelli infatti più esposti ai ‘sinkholes’, sprofondamenti ampi “anche centinaia di metri” e che minacciano i centri urbani e le aree naturali, verificandosi in modo spesso improvviso e devastante, “costituendo fattori di rischio molto elevato”. Un rischio cui sono esposte anche Cagliari e Lecce e “una lunga lista di altri comuni” di Lazio, Abruzzo, Toscana, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna. L’allarme lo lancia l’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e ricerca ambientale, nel corso del II workshop internazionale ‘I sinkholes. Gli sprofondamenti catastrofici nell’ambiente naturale ed in quello antropizzato’, a Roma. Ad oggi, l’Ispra ha censito “circa 850 casi di sinkholes naturali, concentrati principalmente sul versante tirrenico, a cui si sommano centinaia di casi di sprofondamenti antropici”. Ma nono- stante questi numeri, dal dibattito emerge che i sinkholes rappresentato un fenomeno “spesso poco considerato”, e per questo, spiega Emilio Santori, subcommissario Ispra, “a distanza di 5 anni dal primo seminario del maggio 2004, si è ritenuto utile riaccendere l’interesse su un tema geologico poco noto all’opinione pubblica”. Infatti, afferma, “si parla molto di frane e alluvioni, ma non altrettanto di quegli sprofondamenti che, al pari di alcuni fenomeni naturali, possono essere altrettanto pericolosi per la popolazione, soprattutto qualora si verifichino in aree antropizzate”. I sinkholes sono infatti fenomeni che interessano l’intero territorio nazionale. Questa voragini, ricorda l’Ispra, spesso sono caratterizzati da una rapida evoluzione (6 ore circa) che coinvolge aree urbanizzate e infrastrutture, talvolta con un costo in vite umane. Ad innescare queste voragini, piogge copiose e fratture del suolo ma anche attività umane ed eventi sismici. Il fenomeno sinkholes, continua l’Istituto superiore per la protezione e ricerca ambientale, non risparmia neanche centri urbani densamente popolati, come la città di Roma, sotto la cui superficie sono presenti numerosissime cavità sotterranee di origine antropica come cave, catacombe, cunicoli idraulici, acquedotti, fognature e sotterranei di interesse archeologico. Rischio sprofondamenti o voragini anche nelle aree urbane e rurali della Puglia. Per far fronte al problema, una normativa ‘ad hoc’ è stata realizzata “solo dalle Regioni Lazio e Sardegna”, le quali, rileva l’Ispra, “prevedono sia il monitoraggio delle aree edificate che di quelle su cui si intende costruire”. Nel primo caso, si forniscono utili informazioni alla Protezione civile, nel secondo si avviano indagini geofisiche e idrogeologiche per individuare eventuali cavità nel sottosuolo suscettibili di propagarsi in superficie. 27 TURISMO REGIONE PIEMONTE- IL BAROCCO Il Barocco si diffonde in Piemonte con Emanuele Filiberto e caratteriza l’ascesa di un regno, quello Sabaudo, che ha un ruolo fondamentale nella storia italiana. Lo stretto legame fra Barocco e rappresentazione dei fasti di Casa Savoia, fa sì che le massime espressioni di questo stile si trovino a Torino o in zone vicine all’ex capitale, dove non a caso i Savoia costruiscono le sfarzose residenze reali in cui amano ritirarsi nel periodo estivo o in occasione di feste o per le battute venatorie. Una di queste è la Palazzina di Caccia che domina il borgo di Stupinigi, a pochi chilometri dal capoluogo piemontese e che rappresenta una delle dimore estive più amate dai Savoia. Due gioielli del barocco impreziosiscono il centro storico di Torino: la Cappella della Sindone, progettata da Guarino Guarini e il Santuario della Consolata, che deve la sua unità architettonica agli interventi dello stesso Guarini e di Filippo Juvarra. Uno splendido colpo d’occhio sulla città si può godere dalla Palazzina di Caccia di Stupinigi Voluta da Vittorio Amedeo II come Palazzina di Caccia, Stupinigi viene interpretata dal geniale architetto messinese Filippo Juvarra come grande segno territoriale e innovativo dei Savoia. Congiunta con un nuovo asse viario a Torino e con l’altro ai confini del Regno Sabaudo, Stupinigi esprime quella geometria di visuali e vedute che lega Rivoli, Superga e Stupinigi al centro del potere. Juvarra chiama a lavorare nel suo cantiere i più grandi artisti del tempo. Il magnifico salone centrale a pianeta esagonale rovescia il modello seicentesco che voleva i luoghi di rappresentanza “immobili” in uno spazio statico optando per il dinamismo della luce e delle decorazioni illusionistiche. La palazzina viene successivamente completata dagli architetti Benedetto Alfieri, Ignazio Birago di Borgaro e Ludovico Bo che nel rispetto dei progetti juvarriani, costruiscono nuovi corpi laterali come i canili e le maniche delle scuderie verso Torino. Il parco, parte integrante del complesso, presenta spazi settecenteschi e ampie zone boschive. Intersecato da lunghi viali che lo percorrono in tutta la sua estensione, il giardino è frutto del progetto avviato nel 1740 da Michael Bernard, esperto paesaggista francese, che lo disegna secondo la moda inglese e vi colloca anche un suggestivo laghetto. La palazzina ospita il Museo dell’Ammobiliamento ed è stata utilizzata come spazio espositivo per importanti mostre. 28 Basilica di Superga, monumento barocco che ospita gran parte delle tombe della famiglia Savoia. Ma un percorso ideale sulle tracce del bizzarro stile che caratterizza il XVIII secolo, obbliga ad abbandonare la città per andare alla scoperta di un territorio che conserva tesori quali i Sacri Monti piemontesi o il Castello di Racconigi in provincia di Cuneo, il Palazzo Borromeo sull’Isola Bella o la Basilica di San Gaudenzio a Novara e le preziose architetture di piazze e palazzi disseminati su tutta la regione. Castello di Racconigi Alla trasformazione del Castello di Racconigi in residenza, hanno lavorato per tre secoli i principali architetti del tempo. Guarino Guarini, incaricato dal principe Emanale Filiberto di Savoia, costruisce nella seconda metà del XVII secolo, la manica con torri e lo scalone monumentale verso il parco; Giovanni Battista Borra, allievo di Bernardo Vittone, progetta nel Settecento la controfacciata in stile neoclassico cui, Ernesto Melano, aggiunge nel 1831 i corpi laterali. Gli interni del castello - fra i meglio conservati delle Residenze Sabaude perché abitato per quattro secoli - riassumono i due momenti della vita dei regnanti: quella ufficiale fatta di balli, feste e ricevimenti e quella privata più familiare. Grande rilievo e importanza assume il dialogo reggia-giardini: il vastissimo parco di 170 ettari con oltre 25 chilometri di strade e sentieri, è impreziosito da fontane, statue e giochi d’acqua. Alla sua realizzazione lavorano il francese André Le Notre, a fine Settecento lo scenografo e paesaggista Giacomo Pregliasco che introduce elementi pittoreschi in voga all’epoca e, infine, l’architetto di giardini Xavier Kirsten, che vi porta il gusto romantico naturalistico. Al progetto delle pertinenze agricole, situate al fondo del parco, lavora invece Pelagio Pelagi che con le “Margherie” costruisce uno dei capolavori del neogotico italiano. Il castello, aperto al pubblico, ospita spesso eventi ufficiali e visite di stato. TURISMO REGIONE SARDEGNA-COSTA ESMERALDA La Costa Smeralda è la recente denominazione del tratto costiero della Sardegna nord-orientale (Gallura), localmente conosciuta col nome gallurese “monti di mola” (pietra di macina). E’ compresa completamente nel territorio comunale di Arzachena e forma una penisola che si estende dall’omonimo golfo, a quello di Cugnana. Il Consorizio Costa Smeralda, nato nel 1962 per mano del principe Ismaelita Karim Aga Khan, ha dato una notevole spinta propulsiva all’industria vacanziera della Sardegna, trasformando questo lembo di terra in un’importante e rinomata zona di villeggiatura. Nei suoi 88 km di pittoresca costa presenta, frequenti insenature, promontori, numerose isole e possiede grandiose strutture alberghiere. Chi visita la Costa Smeralda non può, almeno una volta, non visitare le isole: per farlo, dai principali porti della costa ogni giorno partono imbarcazioni che ne permettono la visita guidata; le più importanti sono l’Isola dei Cappuccini, l’Isola delle Bisce, Di Li Nibani, il Mortorio, Le Camere ed i Soffi. L’Isola dei Cappuccini, così chiamata per via del convento dei Frati Cappuccini, oggi abbandonato, che sorge sulla parte più alta dell’isola, fa parte del Parco Internazionale Bocche di Bonifacio; presenta un piccolo porticciolo e dei bungalow che vengono affittati a turisti molto facoltosi che qui possono godere di assoluta discrezione e tranquillità. L’Isola Di Li Nibani (che in gallurese sta per gabbiani) è un gruppo di isolotti di formazione granitica, dove ogni anno nidificano varie specie di uccelli tra i quali falchi e gabbiani; situata a Sud di Caprera, l’Isola Delle Bisce ha forma ovale ed anch’essa fa parte del Parco delle Bocche di Bonifacio; Le Camere ed i Soffi, sono anch’esse isole di formazione granitica situate al largo di Arzachena; infine il Mortorio, sicuramente l’isola di maggiore importanze tra queste elencate, oggi completamente disabitata, dove, nel XVIII secolo, vennero ritrovati resti umani, probabilmente risalenti ad un’antica battaglia avvenuta fra Genovesi e Pisani; oggi, grazie alla vicinanza a Porto Cervo e la bellezza delle spiagge e della natura, è un centro turistico molto in voga fra i turisti di tutto il mondo. Porto Cervo Capitale indiscussa della Costa Smeralda, nata per intuizione e genialità del Principe L’Aga Khan. Il suo porto è uno dei più grandi e attrezzati del Mediterraneo, sede del famoso Yacht Club Costa Smeralda organizzatore delle più importanti è avvincenti regate. D’estate è una straordinaria sfilata di panfili, yachts e di personaggi famosi. Ogni giorno è un alternarsi continuo di appuntamenti con il jetset internazionale, avvenimenti sportivi, feste, oppure una partita al Golf Pevero Club, Al centro di Porto Cervo si può godere della mitica passeggiata e trovarsi per caso a fare shopping con divi del cinema è della televisione. Dalla piazzetta delle Chiacchere fino al Sottopiazza è un insieme di viuzze, finestre, balconcini, costruiti nel tipico stile della Costa Smeralda con tanti negozi dalle firme prestigiose, per poi proseguire sino alla piazzetta che si affaccia sul porto vecchio e godersi lo spettacolo degli yacth alla fonda nell’acqua cristallina, il tutto circondato da ville stupende perfettamente inserite tra il verde della macchia Mediterranea. E’ sicuramente da visitare la splendida chiesa di Porto Cervo “ Stella Maris “ che domina con una veduta straordinaria Porto Cervo marina, la vista è bellissima, lo Yacht Club, i negozi, centinaia di imbarcazioni, barche a vela e yacht, ormeggiati oppure in manovra per entrare ed uscire dal porto uno spettacolo indimenticabile. Spiagge Sulla strada per la Costa Smeralda, mentre ci avviamo per Porto Cervo, la prima spiaggia che si incontra è quella di Portisco, segue L’Arena Bianca, il nome viene dato proprio dalla caratteristica della sabbia che è bianchissima. La spiaggia inizia con un promontorio frastagliato e l’intero arenile sembra racchiuso in una splendida conca circondata dalla macchia mediterranea, la spiaggia è attrezzata per tutti gli sport d’acqua. La costa prosegue con la località di Razza di Iuncu, un insieme di tante piccole spiagge e anfratti più facile da raggiungere dal mare che da terra. Proseguendo per ordine anche di importanza e grandezza ,troviamo la spiaggia più grande della Costa Smeralda Liscia Ruia meglio conosciuta dai vacanzieri come Long- Beach, ritrovo abituale dei frequentatori delle notti della costa e di tutti i Pubblich Relations delle discoteche. La spiaggia è dotata di servizi è noleggio per attività acquatiche. Nella zona si trova il promontorio di Capriccioli caratterizzato da due spiagge una di fronte all’altra divise da un grande parcheggio. Dopo Long-Beach molto più piccola ma non per questo meno bella o importante arriviamo a Petra Manna conosciuta anche come la Celvia un lembo di sabbia racchiuso nella macchia mediterranea e circondata dalle più belle ville della zona. Sulla strada che porta al Romazzino troviamo la piccola ma bellissima spiaggia del Principe. Per raggiungerla bisogna lasciare l’auto ed incamminarsi a piedi fino ad arrivare alla spiaggia. Andando avanti arriviamo alla spiaggia del Romazzino completa di tutti i servizi è caratterizzata dall’omonimo Hotel uno dei primi costruiti in Costa Smeralda. All’ingresso di Porto Cervo troviamo le spiagge del piccolo e grande Pevero fino ad arrivare dietro Porto Cervo Marina dove si trova la spiaggia di Cala Granu e Cala del Faro insieme ad altre piccole spiagge e calette. 29 AMBIENTE Energia, Eni-Cnr: insieme per la ricerca scientifica e tecnologica ROMA - E’ stato firmato, nella sede di Eni a Roma, l’accordo quadro tra Eni e il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) per l’avvio di una collaborazione strategica nel campo della ricerca scientifica e tecnologica. L’intesa, che avrà una durata iniziale di tre anni, regola le collaborazioni che saranno avviate tra Eni e Cnr durante il periodo dell’accordo e disciplina in particolare i diritti di proprietà e sfruttamento dei risultati che saranno ottenuti nell’ambito delle attività. L’accordo facilita l’avvio e la realizzazione di nuove iniziative di ricerca congiunte e consolida ulteriormente la collaborazione tra Eni e Cnr, che attualmente riguarda diversi ambiti scientifici e tecnologici, come la sperimentazione di celle solari organiche avanzate, il monitoraggio ambientale finalizzato alla sostenibilità della ricerca e produzione di idrocarburi, tecniche innovative di bonifica di terreni contaminati, ricerche avanzate nei campi della sismologia, mineralogia e petrografia. In una nota, Eni spiega che “l’innovazione tecnologica è nel core business” della società, “sia nell’ambito delle fonti di energia non convenzionali che della tutela dell’ambiente” e rappresenta “una leva imprescindibile per la sostenibilità dello sviluppo energetico e per questo risulta centrale nella strategia di medio-lungo termine della società”. In quest’ottica, Eni ha sviluppato un sistema di alleanze strategiche e collaborazioni scientifiche con Università, italiane e internazionali, Centri e società di ricerca la cui eccellenza è riconosciuta a livello internazionale. In questo scenario, per esempio, si collo- cano, oltre all’intesa firmata con il Cnr, gli importanti accordi quadro sottoscritti da Eni con i Politecnici di Milano e Torino, che costituiscono il riferimento per le numerose collaborazioni in corso e in via di definizione con queste Università: iniziative che vanno “dalla ricerca e sviluppo delle più avanzate tecnologie nell’upstream Oil&Gas, allo sviluppo e ottimizzazione dei processi industriali della petrolchimica e della raffinazione, fino allo studio su motori a combustione interna di carburanti di nuova generazione per l’ottimizzazione dei consumi e la minimizzazione delle emissioni inquinanti”. Eni, inoltre, ha firmato lo scorso anno un’importante alleanza con il prestigioso Massachusetts Institute of Technology di Boston, finalizzata in modo particolare allo sviluppo di tecnologie innovative in ambito solare. Maltempo, Franceschini: “E’ emergenza, serve un piano salvasuolo” ROMA - “In attesa che il governo decreti ufficialmente lo stato di emergenza nazionale per le province colpite di Toscana, Emilia Romagna e Liguria, ribadiamo la necessità di predisporre, assieme alle regioni, un piano condiviso per rispondere con efficacia e tempestività al dissesto idro-geologico e idraulico che interessa molte zone del nostro Paese e che sta mettendo a serio rischio la vita di intere famiglie e le attività economiche e produttive”. Lo dice Dario Franceschini, presidente dei deputati del Partito democratico. “Quello che dobbiamo ora evitare sono i conflitti di competenze tra le diverse istituzioni statalisottolinea Franceschini- auspichiamo un serio confronto con il governo e diamo sin d’ora la nostra disponibilità a individuare 30 tutte le soluzioni per la messa in sicurezza dei territori”. A giudizio del presidente dei deputati del Partito democratico, “è del tutto evidente che dobbiamo ormai convivere con profondi e sconvolgenti cambiamenti climatici il cui effetto si traduce in disastri che sono sotto gli occhi di tutti”. E allora, “diventa indispensabile una programmazione di azioni conseguenti rispetto a fenomeni di questa vastità e con queste implicazioni economiche. Predisporre adeguate misure di intervento per la vigilanza capillare dei fiumi e dei territori più fragili non solo potrà restituire sicurezza ai cittadini, ma favorirà anche nuova occupazione e lavoro per le imprese”. → → → → → → → 31 Bettino Craxi: «Una via in ogni città» Frattini: «Restituirgli l’onore» ROMA - Una via Craxi il ogni città italiana. Dopo la proposta del sindaco di Milano, Letizia Moratti, di intitolare una strada al leader socialista morto in Tunisia 10 anni fa, idea che ha scatento subito una valanga di polemiche, il ministro per l’Attuazione del Programma di Governo, Gianfranco Rotondi, rilancia e chiede una via in ogni città. Tace invece per ora il Pd. «Faccio una proposta: a Bettino Craxi venga intitolata non solo una strada a Milano, la sua città, ma tante strade e piazze italiane. Solo così l’Italia potrà rendergli onore e ricordare la sua memoria». «Dobbiamo molto a Bettino - prosegue Rotondi - perché ha difeso fino alla fine il rispetto di un ordine democratico. Si apra un confronto serio, un dibattito ampio sull’eredità politica lasciata da Craxi e non ci si fermi a una polemica inutile e strumentale». Bonaiuti: giusto intirolargli una via. «Stia- mo parlando di un clima di dialogo tra persone serie, di un anno che si rinnova e mi pare giusto che a Bettino Craxi sia intitolata una strada, una piazza, un parco, qualcosa della sua Milano. Al di là di qualsiasi discussione», ha detto il portavoce del premier Silvio Berlusocni Paolo Bonaiuti, intervistato dal Gr Rai. Frattini: restituirgli l’onore. «Non dobbiamo permettere che il decennale della scomparsa di Bettino Craxi ci butti in faccia una storia e una memoria manipolata». E che «una ferita ancora aperta - scrive il ministro degli esteri, Franco Frattini nella rubrica a sua cura sul sito internet del Velino - torni a farci male: dobbiamo impedire che l’idea di Letizia Moratti, di onorare Craxi, nella sua Milano, dedicandogli una strada, ridia improvvisamente voce a tutta la canaglia che ha cercato di annichilire questa nostra Italia, puntando ad attribuire ad una sola parte politica la responsabilità e la colpa della cosiddetta “questione morale”». Frattini spiega così che «celebrare Bettino Craxi non significa soltanto compiere una doverosa opera di risarcimento morale: per la sua famiglia e la sua comunità politica. Significa restituire l’onore, insieme, ad un politico lungimirante ed al suo Paese». «Lasciamo ai professionisti delle manette la povera prospettiva di seminare odio e inimicizie. Io penso, al contrario - prosegue - che la proposta del sindaco di Milano, e le celebrazioni che vedranno molti italiani riunirsi nel nome di Craxi, ad Hammamet, tra qualche settimana, debbano essere una importante occasione per cominciare a scrivere una memoria condivisa e comune: quella che ha visto in Craxi il campione del riformismo politico e di un socialismo che egli amava definire “tricolore” proprio perché affondava le radici nella storia nazionale». Dal 18 al 20 gennaio il 5° Congresso della Uil di Roma e Lazio Presenti all’incontro i vertici di Regione, Provincia e Comune di Roma ROMA – Dal 18 a 20 gennaio si terrà nella capitale il 5° Congresso della Uil di Roma e Lazio. Alla prima giornata dei lavori, che avranno luogo presso il Centro Congressi Hotel Aran Mantenga, prenderanno parte il segretario generale della Uil di Roma e Lazio Luigi Scardaone, il sindaco di Roma Gianni Alemanno, il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti, il presidente del CREL Giacomo Troja, il vice presidente della Regione Lazio Esterino Montino e il segretario generale della Uil Luigi Angeletti. Il secondo giorno del Congresso sarà dedicato alle premiazioni dei concorsi “A corto di lavoro” e “Bruno Buozzi. Il coraggio delle idee”. Da segnalare infine nel dibattito del terzo ed ultimo giorno l’intervento del segretario confederale Uil Guglielmo Loi.(Inform) 32