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CAMPER
Dal 1988 la rivista dell’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti
LIVIGNO (SO)
“Divieto di pernottamento
per far pagare parcheggio.
Il Ministero diffida il Comune ma
il Sindaco fa muro di gomma”.
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ALL’INTERNO
DOSSIER DI TRENTA PAGINE:
L’IMPEGNO DELL’ASSOCIAZIONE CONTRO
I PROVVEDIMENTI ANTICAMPER
n.
174
novembre-dicembre 2016
Esemplare gratuito fuori commercio
In questo numero
85 RADUNO CAMPERISTI:
Primo raduno della Bassa
60 REPORTAGE:
Viaggio in Scozia
LIVIGNO:
Repubblica autonoma?
di Pier Luigi Ciolli
A
ogni fine anno è tempo di bilanci. Si evidenziano le cose fatte e le cose da
fare. Tra le cose pessime vogliamo mettere in evidenza ciò che è stato fatto
da qualcuno per togliere ai cittadini il diritto di libera circolazione, per il solo
fatto di voler viaggiare con l’autocaravan. L’esempio tra i più eclatanti è quello del
comune di Livigno, dove si dimostra che un sindaco, fregandosi delle leggi italiane,
certifica di avere più poteri del Presidente del Consiglio. Infatti, data l’assenza di un
controllo preventivo sulla legittimità dei suoi atti, con una “semplice ordinanza”,
e in disprezzo delle norme nazionali, esso può immediatamente emettere divieti,
obbligando poi i cittadini “colpiti” dai provvedimenti, ad accollarsi, per anni e anni,
onerosi ricorsi.
Prima di entrare nel merito del caso è bene sapere che tra le cose da fare (per noi)
sarà la prosecuzione del “caso Livigno” fino a far rispettare le leggi nazionali che
regolano la circolazione delle autocaravan. Il caso di LIVIGNO, con il divieto di pernottamento per le autocaravan, è grave; perché costringe i turisti in autocaravan
a recarsi nei parcheggi privati a pagamento. E ciò è ancor più grave in quanto è
perpetrato in spregio alla diffida del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Per detta amministrazione comunale non esiste il Codice della Strada, non esistono le direttive ministeriali: esiste la propria insindacabile legge. Forse per favorire
i gestori delle locali strutture ricettive? L’Associazione Nazionale Coordinamento
Camperisti è sempre stata, ed è l’unica, a mettere in campo ripetute azioni, iniziate
addirittura nel 1999 per far rispettare in ogni comune italiano la libera circolazione
e sosta delle autocaravan, come previsto dalla legge nazionale fin dal 1991.
Azioni intraprese solo grazie alle risorse derivanti dalle adesioni dei camperisti
che hanno avuto e ancora danno fiducia e credono nel nostro impegno come
Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti. Impegno che ingloba laboriosi
e precisi studi per la predisposizione di atti che, come illustrato nelle 30 pagine interne, hanno determinato e determinano direttive, circolari, diffide, ricorsi, sentenze che hanno prodotto le revoche di tanti provvedimenti anticamper e impedito che
tali provvedimenti illegittimi si estendessero di comune in comune.
Per far sì che l’attività di opposizione ai sindaci anticamper non s’interrompa, ma
possa continuare fino a quando non si otterrà per tutti i camperisti la libera circolazione stradale delle autocaravan nel rispetto del Codice della Strada, è
necessario far pervenire tempestivamente l’adesione per l’anno 2017 all’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti. Il Sindaco di Livigno agisce in modo
arbitrario preservando l’efficacia della sua illegittima ordinanza, noncurante di ciò
che legge prescrive, convinto di detenere il potere di amministrare senza vincoli, più
di quanto possa dirsi nei confronti di figure istituzionali più alte.
Unica a contrastarlo è l’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti, ossia
equipaggi di camperisti che anno dopo anno inviano quei 35 euro che consentono
di predisporre importanti e incisivi interventi. Quindi, l’esistenza dell’Associazione
Nazionale Coordinamento Camperisti dipende anche da te: aderisci, sarà il tuo
personale messaggio a quei sindaci che credono di poter annullare, di fatto, diritti
costituzionalmente garantiti; come quello alla libertà di circolazione stradale.
Buon Natale e Felice Anno Nuovo
EDITORIALE
Dal 1988 la rivista dell’Associazione
Nazionale Coordinamento Camperisti
Registrata il 31 gennaio 1988
al Tribunale di Firenze con n. 3649
Proprietà e Editore
Associazione Nazionale
Coordinamento Camperisti
www.coordinamentocamperisti.it
[email protected]
Contatti
50125 FIRENZE Via San Niccolò 21
[email protected]
telefoni 055 2469343 - 328 8169174
Direttore responsabile
Riccardo Romeo Jasinski
Coordinatore editoriale
Pier Luigi Ciolli
Progetto grafico
Andrea Biancalani
Revisione testi
Matteo Radaelli
Caterina Ristori
Impaginazione
Barbara Pellegrini (Genesi Gruppo Editoriale)
Stampa
Genesi Gruppo Editoriale
www.artegenesi.it
Invio materiale
La redazione prende in esame la richiesta di pubblicazione se il materiale perviene in osservanza delle
modalità inserite su: http://www.incamper.org
La restituzione del materiale inviato ai fini della pubblicazione è subordinata al preventivo consenso scritto
della Redazione oltre che al rispetto delle norme del
diritto d’autore e delle clausole approvate alla sottoscrizione della liberatoria.
Tutela della privacy
In osservanza del Decreto Legislativo n. 196 del 30
giugno 2003 (Codice in materia di protezione dei dati
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Tali dati sono stati acquisiti attraverso l’attività di
tesseramento e di corrispondenza, tramite segnalazioni ovvero consultando elenchi di pubblico dominio.
La nostra banca dati NON è aperta alla consultazione esterna. Chi non è interessato a ricevere le nostre
corrispondenze può chiedere di essere cancellato
telefonandoci o scrivendoci. Non rispondiamo alle
email prive di nome, cognome e indirizzo.
Chi scrive via email deve contestualmente comunicare
la volontà di non diffondere il proprio messaggio a
terzi in qualsiasi forma.
2
TESSERAMENTO
Solo 35 euro per associarsi e ricevere anche questa rivista.
Il versamento può essere effettuato:
sul conto corrente postale 25736505
Intestato a:Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti
50125 Firenze via San Niccolò 21
(Scrivere nome, cognome, indirizzo e targa autocaravan)
oppure
con bonifico bancario
beneficiario: Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti
50125 Firenze via San Niccolò 21
Codice Fiscale 92097020348
Codice IBAN: IT 08 Y 0521 621 5010 000 000 19144
Codice BIC: BPCVIT25S
Banca: Credito Valtellinese Agenzia 1 Prato
Causale: cognome, nome, indirizzo e targa autocaravan.
L’ISCRIZIONE DÀ DIRITTO A RICEVERE
1. La tessera 2017 dell’Associazione
Nazionale Coordinamento Camperisti.
2. Aggiornamenti e informazioni continue con siti internet, email e pubblicazioni
a cura dell’Associazione.
3. Sconti e promozioni riservarti all’Associazione Nazionale Coordinamento
Camperisti. In particolare quelli con la
Vittoria Assicurazioni SpA:
• Convenzione per l’autocaravan del
socio (si paga il corrispettivo della copertura minima RCA di legge, ottenendo la
copertura RCA di ben 50 milioni di euro).
Utile ricordare: quando nel 1998 iniziammo il rapporto con la Vittoria
Assicurazioni SpA, un’autocaravan
pagava come un furgone, si spendevano
circa 1,6 milioni l’anno per la sola RCA.
Solo grazie al nostro intervento e alla
disponibilità di Vittoria Assicurazioni,
anno dopo anno, la tariffa RCA per le
autocaravan è arrivata a essere inferiore
a quella di una moto. E in questi momenti di crisi economica, i risparmi che
si conseguono hanno ancora più valore.
•Convenzione per AUTO, MOTO del
socio.
•Convenzione per AUTO, MOTO dei
famigliari.
•Sconti e promozioni per le polizze
VITA, INFORTUNI, MALATTIA, CASA
e LAVORO.
4. 6 numeri di questa rivista, a partire
dalla prossima spedizione utile successiva
all’iscrizione.
5. La tessera 2016 dell’UNICRALBOX. Una
nuova e rivoluzionaria carta sconti in grado
di offrire straordinari vantaggi.
6. La tessera 2017 EUROCAMPING CARD
che permette si usufruire di sconti presso i
complessi turistici d’Italia e Corsica e nei parchi divertimento.
Per ultimo un importante
omaggio della
Vittoria Assicurazioni SpA:
7. L’iscrizione associativa 2017 al
TOURING CLUB ITALIANO, nella
sua formula annuale base, che dà
diritto a sconti, vantaggi e servizi, a
ricevere la rivista mensile TOURING
e a ritirare il kit di benvenuto Touring
Club Italiano presentandosi presso
un’agenzia Vittoria Assicurazioni Spa.
Omaggio riservato ai primi 20.000 titolari di autocaravan (siano o meno
loro clienti) che si iscriveranno all’Associazione Nazionale Coordinamento
Camperitsti, dandone notizia entro il
30 giugno 2017.
n. 174 SOMMARIO
ASSOCIAZIONE E SOCIETÀ
4
Rapinati a bordo dell’autocaravan
ASSOCIAZIONE IN AZIONE
8
Serbatoio fisso GPL sulle autocaravan
16
TESSERAMENTO
46
CIRCOLAZIONE AUTOCARAVAN
48
51
REPORTAGE
60
RADUNO CAMPERISTI
85
N. 174, novembre-dicembre 2016
In copertina
Segnaletica anticamper nel comune di
Livigno
Circolazione autocaravan, primo elenco degli atti
Ora con noi per proseguire nel 2017
Autocaravan in fiamme, la sicurezza prima di tutto
Autocaravan: sovrappeso e scoppio pneumatici
Viaggio in Scozia, tra greggi, castelli e brughiere
Primo raduno della Bassa
NOTE DI REDAZIONE
La data e/o il programma degli eventi che pubblichiamo possono cambiare
e/o venire annullati. Pertanto, la Redazione invita il lettore a informarsi prima
di partire inviando un’email oppure telefonando alle segreterie che abbiamo
inserito nel riquadro INFO.
Nel caso di racconti di viaggio, non avendo la possibilità di un continuo riscontro
sulle informazioni tecniche in essi contenute, leggere le informazioni e consigli di
base che abbiamo inserito nella rivista inCAMPER numero 165:
http://www.incamper.org/dett_numero.asp?id=208
e nella rivista NUOVE DIREZIONI numero 29:
http://www.nuovedirezioni.it/dett_numero_2.asp?id=29
oppure chiedere all’autore inviando un’email a:
[email protected]
CAMPER n. 174 novembre-dicembre 2016
Rapinati a bordo
dell’autocaravan
Ancora dei camperisti narcotizzati
con un gas soporifero
di Cinzia Ciolli
7 luglio 2016. Una famiglia della provincia di Trento
che si trovava parcheggiata con la propria autocaravan accanto a un ristorante in un’area di servizio, a un
centinaio di chilometri da Marsiglia, è stata derubata
di tre borse contenenti due macchine fotografiche,
chiavi, portafogli, denaro, carte di credito e documenti. Pare che per entrare i malviventi abbiano usato la
portiera dell’abitacolo dalla parte di guida.
La non conoscenza della lingua francese ha ostacolato
non poco questi malcapitati camperisti nel districarsi
dalla situazione; inoltre non hanno potuto contare su
un benché minimo aiuto della Gendarmerie, che si è
limitata a suggerire un superfluo consiglio: contattare
parenti o amici per farsi spedire i soldi dall’Italia.
Solo l’aiuto di una famiglia italiana in vacanza ha
consentito loro di poter rientrare, consentendogli di
usare il telefono e prestando il denaro necessario per
pagare il carburante e i pedaggi autostradali.
Oltre alla vacanza rovinata, si è aggiunta la paura per
quello che sarebbe potuto accadere se si fossero svegliati durante il furto.
IL GAS SOPORIFERO
Da sempre, nelle varie nazioni europee, si ripetono i
casi di camperisti che si rivolgono alle autorità locali per denunciare di aver subito una rapina a bordo
dell’autocaravan dopo essere stati narcotizzati con
gas soporifero. I delinquenti utilizzano una bomboletta a base di etere, che si trova in vendita presso
gli autoricambi. Su detto prodotto abbiamo ricevuto da un nostro tecnico di riferimento il seguente
messaggio che stiamo verificando.
«19 luglio 2016. Ho guardato la scheda di sicurezza
Wurth. I rischi sono estremamente chiari: nella sezione 4.2 è riportato quanto segue: “Principali sintomi
ed effetti, sia acuti sia ritardati. Può provocare sonnolenza o vertigini. Il rischio sistemico risulta quando si
superano 300 milligrammi per metro cubo.
ASSOCIAZIONE E SOCIETÀ
4
«Considerato che sempre dalla scheda si legge che
l’etere è il 50% del contenuto della bomboletta (cioè
la sostanza principale), quindi, è facile calcolare che
su 300 millilitri ci sono 150 millilitri di etere, cioè circa
107 grammi di etere (calcolati moltiplicando il peso
specifico dell’etere, 713kg/m3, per il volume di 150 ml,
e convertendo poi in g/ml moltiplicando per 0.001).
«Visto che per il rischio si parla di MILLIGRAMMI e
non di GRAMMI, si può calcolare che una bomboletta
sia sufficiente per mettere a rischio 150 grammi/300
milligrammi = circa 356 metri cubi. Calcolando che
un’autocaravan sia lunga 5 metri, larga 2 e alta 2,5,
cioè 25 metri cubi, una bomboletta basta per causare
rischi “sistemici” in 14 autocaravan».
Per completare l’informazione dobbiamo riferire che,
a seguito della nostra mail contenente questo documento, dei camperisti ci hanno scritto che NON sarebbe possibile narcotizzare tutti coloro che dormono in un’autocaravan. Gli abbiamo risposto che, ad
oggi, nessun tecnico ci ha contestato per scritto che
il prodotto a base di etere che usano i delinquenti non
abbia effetto quando viene immesso in un’ambiente
di pochi metri cubi dove tutti respirano e NON c’è un
adeguato ricambio d’aria, come avviene nelle autocaravan. Purtroppo, le denunce che abbiamo ricevuto
negli anni e le tantissime ricevute ultimamente, riguardano fatti subiti personalmente in diverse nazioni europee e non lasciano dubbi sul “successo” di tali
prodotti. Ci auguriamo di essere “sconfessati”, quindi,
invitate chi eventualmente vi dice che non è possibile
narcotizzare chi dorme in un’autocaravan a scriverci,
inviandoci la relativa documentazione tecnica.
COSA FARE?
Non dormire, ma prevenire, seguendo
semplicemente i nostri consigli.
Sono anni che scriviamo cosa fare per evitare e/o superare i furti quando si viaggia in autocaravan.
n. 174 novembre-dicembre 2016
Molti, però, per risparmiare qualche euro e/o seguendo l’errata filosofia del… tanto a me non succederà
mai,
• NON installano il rivelatore di gas compreso
quello soporifero (esempio: il Triogas Multicontrol
o il GasTone, utili anche nel caso di fughe di gas interne che potrebbero rivelarsi fatali);
• NON installano un antifurto completo del perimetrale;
• NON sottoscrivono un’adeguata polizza assicurativa.
NON si attengono a quanto segue:
• NON sostare vicino ad altre autocaravan perché
attirano i delinquenti; infatti, essendo “coperti”
dalle autocaravan parcheggiate a fianco, possono agire tranquillamente;
• NON sostare in aree di servizio autostradali perché
sempre nel mirino dei delinquenti ma, per la notte,
uscire dall’autostrada e recarsi a parcheggiare vicino a villette, chiese, caserme o centri sportivi.
• NON rimanere in sosta per la notte dove avete
lasciato l’autocaravan anche per mezza giornata
perché un delinquente potrebbe avervi monitorato al vostro arrivo e deciso di agire nella notte.
Pertanto, dopo aver cenato, per la notte spostarsi
almeno di un chilometro.
ABBIAMO PUBBLICATO
Sull’argomento abbiamo dato informazioni da pagina 68 a pagina 77 su inCAMPER 155 (rivista scaricabile
aprendo www.incamper.org e inserendo 155 nel campo
RICERCA NUMERO).
Anche nel numero 165 della rivista inCAMPER (rivista
scaricabile aprendo www.incamper.org e inserendo 165
nel campo RICERCA NUMERO) abbiamo fornito utili
indicazioni per evitare amare sorprese.
I NOSTRI SOCI
SUGGERISCONO
Ecco i consigli per aumentare la sicurezza dei nostri sogni. Prima di andare a letto collegare con un cordino
di acciaio e/o cinghia le portiere davanti e poi chiudere i chiavistelli a
scorrimento a scorrere che avete ovviamente installato prima con rivetti
e/o viti e/o collante chimico, su ogni
entrata dell’autocaravan (porta principale, gavoni, finestre e oblò).
CAMPER
Di seguito, le indicazioni utili per mettere “al sicuro” i documenti importanti
prima della partenza:
1. fotocopiali;
2. inviali alla propria posta elettronica perché, in
caso di necessità, si può accedere da qualsiasi
punto internet e scaricarli;
3. salvali in chiavetta usb dotata di programma per
crittografare i dati (ad esempio Sandisk secure
access);
4. salvandoli in chiavetta usb nella quale si possa installare programmi che effettuano la crittografia
dei dati tramite password (ad esempio usbsafeguard, true cript);
5. salva su cloud, con livelli di sicurezza differente
con login e password ma anche con invio di codici
temporanei sul telefono;
INDISPENSABILE ricordarsi le password.
Sconsigliate password in file .zip o .rar, perché spesso
sono “apribili” con semplici programmi.
HANNO SCRITTO SUI RILEVATORI DI
FUGHE DI GAS
Su internet, al link http://www.abc.brianzaest.it/
articoli_tecnici/trio_gas.html (si ringrazia Giorgio
Basani della Gio’ Camper, rivenditore di Monza che
purtroppo ha dovuto cessare l’attività) è riportato
il testo che viene qui di seguito trascritto:
«Trio Gas Multicontrol è in grado di rilevare tre tipi
diversi di gas che sono il GPL, l’ossido di carbonio
prodotto dalla combustione e i gas soporiferi come
l’etere e tutti i suoi derivati. Questo nuovo modello
di rilevatore presenta due peculiarità: può essere
incassato in un mobile, lasciando a vista solo il pannello di controllo, e può essere equipaggiato da un
minimo di una a un massimo di tre sonde esterne, a
scelta, in modo tale da coprire la maggior superficie
possibile. In alternativa, esiste anche un modello,
chiamato “da esterno”, perché applicato a parete
all’interno dell’autocaravan; occupa poco più spazio
di un pacchetto di sigarette e per la sua installazione
non necessita di grande abilità poiché basta collegarlo con due fili al 12 volt. A proposito di ciò precisiamo
che l’alimentazione del Trio Gas va prelevata direttamente dalla batteria, inserendo un adeguato fusibile, evitando, per semplice comodità, di collegarlo al
punto elettrico più vicino. Questa regola va osservata in quanto questi strumenti sono molto sensibili e
COME VIAGGIARE SICURI
5
CAMPER n. 174 novembre-dicembre 2016
possono non funzionare correttamente in seguito, ad
esempio, all’allacciamento alla rete del campeggio: il
caricabatteria del mezzo, infatti, potrebbe emettere
delle onde di disturbo nell’impianto tali da influire sul
rivelatore di gas. Nel caso di corretto collegamento
questo non succederà in quanto la batteria farà la
funzione di “tampone”. Per concludere: in commercio esistono diverse marche e modelli di rilevatori e
tutti svolgono la stessa funzione (o perlomeno dovrebbero). Certo è che un rilevatore di gas con sonde esterne multiple risulterà sempre più affidabile di
uno con un’unica sonda per di più posizionata al suo
interno».
PREMESSO CHE:
• non abbiamo mai avuto e mai avremo una partita IVA, quindi nessuna attività commerciale;
• non è prevista sulla rivista inCAMPER la pubblicità a pagamento;
• non vendiamo e non abbiamo mai venduto accessori e/o altro;
• non abbiamo mai preso e mai prenderemo
provvigioni da prodotti che inseriamo negli articoli.
Come sempre pubblichiamo in modo preciso quanto
utile acquistare per il nostro viaggiare in autocaravan, e solo un disattento può pensare che lo facciamo per interesse economico. Su internet, aprendo http://www.anteltecno.it/?act=prodotti&cat=3
abbiamo trovato dei rilevatori fughe di gas della
ANTELTECNO. Ci hanno contattati ed ecco la loro
risposta in merito al prodotto utile per viaggi tranquilli in autocaravan e/o in casa.
«Il “GasTone” è un rilevatore di gas plurifunzionale,
nato nel 2002 (e da quel momento commercializzato)
dalle esigenze ed esperienze di un gruppo di camperisti (tra cui il sottoscritto) per incrementare la sicurezza
della vita a bordo sia in caso di presenza di gas tossici
quali monossido di carbonio, GPL eccetera e sia per
evitare di essere oggetto di furti da parte di malintenzionati facenti uso di gas soporiferi.
«È alimentato a 12 Vdc ma, con i suoi adattatori (forniti come accessori) può operare anche a 24 Vdc, a 115
Vac e 230 Vac. “GasTone” ha delle particolarità che lo
hanno reso unico già dal momento in cui è stato messo
sul mercato:
• Rilevazione di uno spettro di gas “pericolosi” quali
in particolare (con sensibilità differenti) Gas Etilici,
Idrogeno, Iso-butano, Monossido di carbonio.
ASSOCIAZIONE E SOCIETÀ
6
In caso di presenza di gas narcotizzante o di altri tipi
di gas ai quali il dispositivo è sensibile, il dispositivo
emette due tipi di allarmi:
1. PREALLARME: suono intermittente e accensione del LED “LOW ALARM” che avvertono che
qualcosa sta accadendo o sta per accadere.
2. ALLARME: suono continuo con accensione del
LED “HIGH ALARM” che avvertono che il fenomeno persiste, che si è intensificato ed è diventato pericoloso per la salute.
•
•
•
•
Potente software che, valutando le modalità di
variazione della densità dei gas, riduce drasticamente i falsi allarmi.
Può ospitare all’interno una batteria tampone,
inseribile e attivabile dall’utente, che non consente la disattivazione involontaria o fraudolenta
del rilevatore.
Può supportare una sonda addizionale maggiormente sensibile ai gas “pesanti” quali Iso-butano,
Propano, GPL.
Disponibilità di contatti relè puliti NC e NO per
attivare immediatamente le sirene o gli aspiratori
collegati in caso di ALLARME.
«Riassumendo: montando nella propria autocaravan
“GasTone” mod ET (gas leggeri e soporiferi) in alto e
la sonda aggiuntiva “GP” in basso, lo si rende sensibile
a tutti i gas pericolosi rilevabili e, grazie alla batteria
tampone interna, continua a funzionare per alcune
ore anche a seguito del “taglio dei cavi” della batteria
operato dai malintenzionati.
«Un altro vantaggio è che “GasTone” è trasportabile,
per cui si può anche utilizzare in altri mezzi o in ambiente domestico (con qualche piccola limitazione)
per esempio quando non si usa l’autocaravan.
«Inoltre, essendo un prodotto nato da e per i camperisti, siamo stati sempre sensibili ai suggerimenti
degli utenti e ciò ci ha permesso anche di migliorarlo negli anni.
«Ho cercato di riassumere in poche parole un prodotto
versatile, longevo e affidabile quale “GasTone” e sono
disponibile per qualsiasi chiarimento tecnico via mail a
[email protected] o pec a [email protected],
chi vuole approfondire, oltre al contattarci, può accedere al sito www.gastone.org (un pò datato) e al sito
www.anteltecno.it da cui si può anche acquistarlo».
Francesco Antonacci
n. 174 novembre-dicembre 2016
SUGGERIMENTI PER CHI NOLEGGIA
UN’AUTOCARAVAN
Chi si appresta a noleggiare un autocaravan, prima di
firmare il contratto deve chiedere che sia specificato
il peso complessivo alla consegna, allegando la stampa della pesa precisando quanto carburante ci sarà,
quanta acqua potabile, quanto GPL. Questo perché,
se la portata massima fosse di 35 quintali e se la stampa della pesa dovesse indicare 33 quintali, è evidente
CAMPER
che sopra si potranno caricare passeggeri, acqua, carburante, vettovaglie, vivande e materiali vari, per non
più di 200 chilogrammi. Inoltre è essenziale verificare
e far certificare che l’autocaravan sia munita di antifurto comprensivo di perimetrale nonché del rivelatore di gas comprensivo dei gas che, oltre a proteggere
da malintenzionati, è altresì indispensabile nel caso di
fughe di gas interne che potrebbero rivelarsi fatali.
Buon viaggio.
PREVENZIONE FURTO AUTOCARAVAN
Montate sempre un valido antifurto e fatevi spiegare da un elettrauto e /o da un meccanico cosa
poter facilmente togliere e/o cosa interrompere per impedire la messa in moto dell’autocaravan lasciata incostudita. Quando attivate detto accorgimento, verificate che nessuno intorno vi
veda eseguire tale operazione perché potrebbe essere il palo che aiuta i ladri.
COME VIAGGIARE SICURI
7
CAMPER n. 174 novembre-dicembre 2016
Serbatoio fisso GPL sulle
autocaravan
La normativa di riferimento NON vieta
il rifornimento GPL dei serbatoi fissi
installati sulle autocaravan per uso
diverso dall’autotrazione
di Caterina Ristori
Anche su questo spinoso problema riguardante il rifornimento di GPL (per uso diverso dall’autotrazione)
nei serbatoi fissi installati sulle autocaravan, visti i
crescenti rifiuti dei gestori delle stazioni di servizio, in
assenza degli interventi degli allestitori e rivenditori
di autocaravan, interviene l’Associazione Nazionale
Coordinamento Camperisti. Come sempre da sola e,
come sempre, intervenendo giorno dopo giorno per
fronteggiare i disagi degli utilizzatori di autocaravan.
Ritenendo che solo la corretta informazione può favorire la sicurezza dei proprietari di autocaravan e degli operatori del settore addetti al rifornimento, con
questo documento, che via via aggiorneremo, elenchiamo in modo sintetico le azioni messe in campo
nell’intento di far chiarezza e far rispettare la legge e i
diritti dei proprietari di autocaravan.
CARTELLO NON PREVISTO DALLE
NORME IN VIGORE
CARTELLO CHE VIETA IL RIEMPIMENTO
ALLE BOMBOLE MOBILI
ASSOCIAZIONE IN AZIONE
8
Il 28 luglio 2016 l’Assogasliquidi comunica all’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti che il
quadro normativo di riferimento non prevede la distinzione tra recipienti mobili e serbatoi fissi e che le
norme non sono chiare. Pertanto, Assogasliquidi chiede un chiarimento al Ministero dello Sviluppo economico, ai Vigili del fuoco, al Ministero delle Infrastrut-
n. 174 novembre-dicembre 2016
ture e dei Trasporti. Il 29 luglio 2016 l’Associazione
Nazionale Coordinamento Camperisti risponde ad
Assogasliquidi precisando che il quadro normativo
fa espresso riferimento al divieto di riempire i recipienti mobili senza prevedere alcunché in merito ai
serbatoi fissi.
Pertanto, si sollecita una circolare con la quale invitano le imprese del settore a riempire i serbatoi fissi
installati sulle autocaravan, pena il rappresentare alla
Procura della Repubblica l’interruzione di rifornimento carburante nella stazione di servizio che rifiuta il
rifornimento al serbatoio fisso GPL nelle autocaravan.
COSA FARE QUANDO RIFIUTANO IL RIFORNIMENTO GPL IN UNA STAZIONE DI
RIFORNIMENTO
Provvedere a rifornire l’autocaravan con 5 euro di carburante facendosi rilasciare la ricevuta e poi inviarla
all’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti via mail, indirizzandola a [email protected] insieme a qualche foto della stazione. In tal modo avremo
sia i dati utili (intestazione del gestore e indirizzo) sia il
documento certo che eravate proprio passati da detta
stazione di rifornimento, consentendo al nostro legale di scrivergli.
Purtroppo viviamo in un Paese dove, chi NON vuol
rispettare la legge, aspetta che il suo comportamento sia censurato da un Ministero e/o da un Giudice, e
questo avviene in tutti i settori: in particolare lo vediamo noi camperisti che, nonostante ci sia una precisa legge dal 1991, direttive ministeriali, interventi
interministeriali, sentenze, ci sono ancora sindaci che
emanano provvedimenti per impedire la circolazione
e sosta alle autocaravan.
Anche per il rifornimento di GPL nel serbatoio fisso
delle autocaravan, l’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti è dovuta e deve continuamente
intervenire (sempre in solitudine), perché allestitori e
rivenditori di autocaravan… scansano il problema.
Prima di procedere, focalizziamo i seguenti punti che
dimostrano come sia illegittimo il rifiuto a rifornire un
serbatoio fisso GPL installato su un’autocaravan per
uso diverso dall’autotrazione.
Le aliquote d’imposta vigenti nel settore delle accise sul GPL per uso carburazione sono più alte (267,77
euro per 1.000 kg, aggiornamento 2015) di quelle per
uso combustione per riscaldamento (189,95 per 1.000
kg, aggiornamento 2015); quindi, rifornire il serbatoio
CAMPER
fisso GPL di un’autocaravan attiva un maggior versamento allo Stato.
La normativa di riferimento NON vieta il rifornimento GPL del serbatoio fisso installato su un’autocaravan per uso diverso dall’autotrazione ma bensì vieta
esclusivamente il riempimento – presso gli impianti
stradali di rifornimento GPL – di bombole mobili.
Il rifornimento di un serbatoio fisso GPL installato su
un’autocaravan per uso diverso dall’autotrazione avviene in sicurezza, essendo opportunamente omologato.
COME SI COMPORTANO I PROPRIETARI
E/O GESTORI DI ALCUNE STAZIONI DI
RIFORNIMENTO
L’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti
ha individuato, a oggi, due tipologie di condotta.
Si consente il rifornimento dei serbatoi fissi di GPL
installati su autocaravan per uso diverso dall’autotrazione previa esibizione della carta di circolazione
ovvero ispezione del vano contenente il serbatoio.
L’opportunità e l’effettiva utilità di tali precauzioni
appaiono discutibili visto che qualsiasi veicolo con
serbatoio GPL presenta le stesse caratteristiche di
sicurezza. Pertanto, adottare precauzioni solo nei
confronti delle autocaravan non è affatto sufficiente
a eliminare o contenere il rischio. Né appare concretamente fattibile un controllo generalizzato su tutti i
veicoli che chiedono il rifornimento di GPL.
Peraltro, si tratterebbe di una richiesta arbitraria che
non trova fondamento in una previsione normativa.
In ogni caso, le possibili alterazioni contra-legem di
un veicolo (ad esempio l’occultamento di bombole di
GPL mobili) o comunque l’uso improprio di talune sue
componenti (ad esempio la mancata revisione o sostituzione del serbatoio fisso GPL) non giustificano né
il rifiuto da parte di una stazione di rifornimento GPL
nei confronti di tutti i proprietari di autocaravan con
serbatoio fisso correttamente omologato e revisionato né l’adozione di precauzioni particolari nei confronti delle sole autocaravan.
Poiché esibire la carta di circolazione o consentire l’ispezione del vano contenente il serbatoio impegna
solo pochi minuti, può essere utile anche al proprietario di autocaravan che potrebbe aver dimenticato
la revisione o la sostituzione del serbatoio (dopo 10
anni).
NON si consente il rifornimento dei serbatoi fissi di
GPL installati su autocaravan per uso diverso dall’au-
RIFORNIMENTO GPL
9
CAMPER n. 174 novembre-dicembre 2016
totrazione ritenendo, erroneamente, che tale rifornimento sia vietato dalla legge.
Al fine di garantire la corretta interpretazione e applicazione delle norme, l’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti ha chiesto il parere del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, dei Vigili del
Fuoco, della società Igap Srl, leader nel settore della
produzione di serbatoi di GPL anche per veicoli con
servizi di bordo come le autocaravan, e di alcuni gestori che hanno rifiutato il rifornimento.
La società IGAP concorda con quanto sostenuto
dall’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti. Diversamente, uno dei gestori interpellati sostiene di aver lecitamente rifiutato il rifornimento per una
ragione legata alla natura dell’attività commerciale
svolta nella quale non rientra il rifornimento di GPL
a uso diverso dall’autotrazione. Conseguentemente,
l’eventuale danno derivante dall’espletamento di attività diverse da quelle autorizzate comporterebbe
problematiche di vario genere come ad esempio l’impossibilità di fruire della copertura assicurativa.
Di seguito – in sintesi – LE AZIONI MESSE IN CAMPO dall’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti a favore della corretta interpretazione e
applicazione delle norme in materia di
rifornimento dei serbatoi fissi di GPL
installati sulle autocaravan per uso
diverso dall’autotrazione. Azioni che
sono state e saranno messe in campo a
favore di tutti i proprietari, allestitori e
venditori di autocaravan, solo grazie ai
camperisti che, anno dopo anno, versano il contributo sociale alla nostra Associazione.
7 dicembre 2015
L’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti
chiede al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
se il serbatoio marca ICOM cilindrico ‘‘a doppia camera’’ omologato R67/01 può essere installato sulle autocaravan per l’utilizzo dei servizi di bordo e, in caso
negativo, se sono state fornite indicazioni agli uffici
della Motorizzazione civile per rifiutare la revisione
dei suddetti serbatoi ove ancora presenti.
ASSOCIAZIONE IN AZIONE
10
7 dicembre 2015
L’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti
scrive alla società Igap Srl, leader nella produzione di
serbatoi GPL, per avere chiarimenti circa le modalità
di rifornimento del serbatoio ICOM cilindrico ‘‘a doppia camera’’ omologato R67/01 prodotto dalla stessa
società e installabile sulle autocaravan per l’utilizzo
dei servizi di bordo.
9 dicembre 2015
L’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti
chiede al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco (Direzione Centrale per la Prevenzione e la Sicurezza Tecnica; Direzione Centrale per gli Affari generali; Direzione Centrale Difesa Civile e Politiche di Protezione
Civile; Ufficio Centrale Ispettivo) se il divieto previsto
dall’art. 7, D.Lgs. 128/2006 si riferisca unicamente al
rifornimento delle bombole mobili di GPL non anche
ai serbatoi fissi installati su veicoli con servizi di bordo
come ad esempio le autocaravan sulle quali il serbatoio è collocato al di fuori della cellula abitativa.
9 dicembre 2015
L’Ufficio Difesa Civile del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco declina la propria competenza a favore
dell’Ufficio Prevenzione Incendi della medesima Direzione Centrale.
11 dicembre 2015
L’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti scrive ad Assogasliquidi che in data 8 luglio 2015
aveva emanato una circolare alle aziende associate
comunicando l’obbligo di esporre un’idonea comunicazione del divieto di rifornimento delle bombole di
GPL (senza alcun riferimento ai serbatoi). Pertanto,
si chiede ad Assogasliquidi di diramare una nuova
circolare con la quale s’invitano le aziende associate
alla corretta applicazione della normativa e, dunque,
a rifornire i serbatoi fissi di GPL installati sulle autocaravan trattandosi di fattispecie che esula dal divieto
imposto dalla legge.
7 gennaio 2016
Alla luce di una segnalazione ricevuta, l’Associazione
Nazionale Coordinamento Camperisti chiede alla società Api Anonima Petroli S.p.a. di chiarire il motivo
per cui, in data 5 gennaio 2016, un proprio incaricato
ha rifiutato di riempire il serbatoio di GPL installato
su un’autocaravan per i servizi di bordo e di impartire
n. 174 novembre-dicembre 2016
direttive corrette ai propri dipendenti per evitare il ripetersi di vicende analoghe.
7 gennaio 2016
Alla luce di una segnalazione ricevuta, l’Associazione
Nazionale Coordinamento Camperisti chiede alla società Camelo Service di Dellasega Riccardo con sede
a Predazzo (TN), di chiarire il motivo per cui, in data
30 dicembre 2015, è stato rifiutato il rifornimento di
un serbatoio di GPL installato su un’autocaravan per
i servizi di bordo e di impartire direttive corrette ai
propri dipendenti per evitare il ripetersi di vicende
analoghe.
CAMPER
combustibili (CODICE ATECO 46.71), il commercio al
dettaglio di GPL per uso domestico (CODICE ATECO
47.78). Dunque, il GPL per uso domestico ha un altro
codice di attività. Pertanto se il dipendente subisse un
danno nell’erogare il GPL a uso diverso dall’autotrazione non sarebbe coperto dall’assicurazione in quanto il codice attività comunicato all’INAIL non copre
l’attività svolta. Il Sig. Dellasega precisa altresì di aver
richiesto il parere alla Guardia di finanza, ai Carabinieri, all’Ufficio commercio della Provincia Autonoma di
Trento e ai Vigili del Fuoco.
10 gennaio 2016
Igap S.r.l. concorda con quanto sostenuto dall’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti evidenziando che la normativa richiamata negli avvisi
frequentemente esposti presso i distributori stradali
di GPL non vieta il rifornimento delle bombole fisse
installate sulle autocaravan. L’art. 20 del Decreto legge n. 128/2006 prevede espressamente che le disposizioni contenute nel decreto – tra le quali l’art. 7 in
base al quale ‘‘Sono vietati l’imbottigliamento di GPL
e il carico delle autobotti al di fuori degli impianti autorizzati ai sensi dell’articolo 1, comma 56, della legge del
23 agosto 2004, n. 239. I titolari di autorizzazione per
l’esercizio di depositi di GPL in bombole, non sono autorizzati alla distribuzione e alla vendita di GPL in serbatoi
installati presso i consumatori finali’’ – non si applicano
ai distributori stradali.
18 gennaio 2016
La società Camelo Service di Dellasega Riccardo con
sede a Predazzo (TN) risponde all’istanza dell’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti
precisando che l’attività commerciale svolta è classificata presso la Camera di commercio nonché ai
fini degli adempimenti richiesti dall’Agenzia delle
entrate, dall’INPS e dall’INAIL come ‘‘COMMERCIO
AL DETTAGLIO DI CARBURANTE PER AUTOTRAZIONE’’ contraddistinto dal codice cosiddetto ATECO
47.30.00. In tale categoria di attività rientrano: il commercio al dettaglio di carburanti incluso il GPL per autoveicoli, motocicli, imbarcazioni, aerei; il commercio
al dettaglio di prodotti lubrificanti e antigelo per autoveicoli, inclusi i punti vendita di carburante per autotrazione con stazione di servizio annessa. Dalla classe
47.30.00 sono escluse: il commercio all’ingrosso di
RIFORNIMENTO GPL
11
CAMPER n. 174 novembre-dicembre 2016
21 gennaio 2016
L’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti
chiede a InfoCamere, all’Agenzia delle Entrate e all’INAIL di intervenire affinché la classificazione ATECO
delle attività commerciali non contrasti con la normativa nazionale che consente ai distributori stradali di
GPL di rifornire i serbatoi fissi installati sulle autocaravan per i servizi di bordo.
21 gennaio 2016
L’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti
sollecita il riscontro alle istanze inviate al Ministero
delle Infrastrutture e dei Trasporti, ai Vigili del Fuoco,
ad Assogasliquidi e alla società Api Anonima Petroli.
28 gennaio 2016
Con nota prot. 2213 del 28 gennaio 2016, il Ministero
delle Infrastrutture e Trasporti comunica che ‘‘le bombole per il contenimento per il GPL approvate secondo
il regolamento UN/ECE n. 67 per l’utilizzo dei servizi
di bordo (ad esempio cucina e riscaldamento) … sono
approvate da questa Amministrazione per l’alimentazione dei veicoli secondo il regolamento UN/ECE n. 67
e per l’alimentazione dell’impianto di riscaldamento
secondo la direttiva 2001/56/CE ora Regolamento UN/
ECE n. 122. Per impieghi diversi, in linea con i contenuti
della norma UNI EN 1646-1 ‘‘veicoli ricreazionali – Autocaravan – Requisiti abitativi concernenti la sicurezza
e la salute’’ - punto 10.2 Nota 1’’ il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti chiede il parere del Ministero
dello Sviluppo Economico, Direzione generale per il
mercato, la concorrenza, il consumatore, la vigilanza
e la normativa tecnica, Divisione XVIII.
6 febbraio 2016
Scrive il Sig. Giosuè Paoletti, Presidente del Consiglio di amministrazione di Automigliorgas Srl con
sede a Perugia, proprietario di sei stazioni di servizio
con GPL. Il Sig. Paoletti riconosce che il rifornimento GPL dei serbatoi fissi installati sulle autocaravan
per i servizi di bordo non è vietato. Tuttavia, nelle sue
stazioni, il riempimento di tali serbatoi è subordinato
all’esibizione della carta di circolazione ovvero all’ispezione del vano contenente il serbatoio. Ciò al fine
di escludere il rifornimento di recipienti mobili ovvero
di serbatoi non omologati, non revisionati, ovvero da
sostituire. Il Sig. Paoletti rende noti alcuni incidenti avvenuti ad esempio a causa del riempimento di
bombole GPL mobili anche all’interno di autovetture.
ASSOCIAZIONE IN AZIONE
12
9 febbraio 2016
L’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti
ringrazia il Sig. Paoletti per il contributo fornito concordando con l’esigenza di garantire la sicurezza di
coloro che chiedono il rifornimento di GPL e di coloro
che lo effettuano. Tuttavia si puntualizza che l’adozione di cautele nei soli riguardi delle autocaravan non è
sufficiente a eliminare il rischio visto che la pericolosità è rappresentata – in teoria – da tutti i veicoli con
serbatoio GPL. Inoltre, la richiesta di esibizione della
carta di circolazione o d’ispezione del vano contenente il serbatoio non trova fondamento normativo. In
ogni caso, le possibili alterazioni contra-legem di un
veicolo (ad esempio l’occultamento di bombole di
GPL mobili) o comunque l’uso improprio di talune sue
componenti (ad esempio la mancata revisione o sostituzione del serbatoio fisso GPL) non giustificano né
il rifiuto da parte di una stazione di rifornimento GPL
nei confronti di tutti i proprietari di autocaravan con
serbatoio fisso correttamente omologato e revisionato né l’adozione di precauzioni particolari nei confronti delle sole autocaravan. Ovviamente, esibire la
carta di circolazione o consentire l’ispezione del vano
contenente il serbatoio costa solo pochi minuti e può
servire anche al proprietario di autocaravan che potrebbe aver dimenticato la revisione o la sostituzione
(dopo 10 anni) del serbatoio.
3 marzo 2016
Con nota prot. 10338/2016-50000 del 3 marzo 2016, in
risposta all’istanza del 21 gennaio 2016, InfoCamere
comunica che non rientra nelle proprie competenze
quella di modificare le classificazioni ATECO.
13 giugno 2016
l’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti
sollecita il riscontro del Ministero dello Sviluppo Economico alla luce della nota prot. 2213 del 28.1.2016
del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
13 giugno 2016
L’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti
sollecita il riscontro dei Vigili del Fuoco.
13 giugno 2016
L’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti scrive all’ISTAT e sollecita un riscontro dell’Agenzia delle Entrate e dell’INAIL in merito alla richiesta
d’intervenire affinché la classificazione ATECO delle
n. 174 novembre-dicembre 2016
attività commerciali non contrasti con la normativa
nazionale che consente ai distributori stradali di GPL
di rifornire i serbatoi fissi installati sulle autocaravan
per i servizi di bordo.
14 giugno 2016
L’Istat comunica che la modifica della classificazione
ATECO è complessa ed è svolta da un comitato che
opera a livello europeo.
4 luglio 2016
Con nota prot. S0103.02.01 pervenuta a mezzo p.e.c.
in data 4 luglio 2016, la Direzione Centrale per la Prevenzione e la Sicurezza Tecnica, Ufficio per la Prevenzione Incendi e Rischio Industriale del Dipartimento
dei Vigili del Fuoco, comunica che la questione del
rifornimento GPL dei serbatoi fissi installati sulle autocaravan per i servizi di bordo è oggetto di approfondimento.
5 luglio 2016
Alla luce di una segnalazione ricevuta, l’Associazione
Nazionale Coordinamento Camperisti chiede alla società TRE ES. di Giorgione Raffaele e Spinelli Dario
S.n.c. con sede a Firenze in viale Etruria 30, di fornire
chiarimenti in merito al rifiuto di riempire il serbatoio
GPL fisso installato su un’autocaravan per i servizi di
bordo.
12 luglio 2016
L’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti
chiede al Ministero dello Sviluppo Economico di invitare gli operatori del settore a riempire i serbatoi fissi
di GPL installati sulle autocaravan per i servizi di bordo anche al fine di evitare il reato di interruzione di
servizio di pubblica necessità.
12 luglio 2016
L’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti
chiede a Federchimica Settore Gas di petrolio liquefatti e API Anonima Petroli S.p.a. di invitare gli operatori del settore a riempire i serbatoi fissi di GPL installati sulle autocaravan per i servizi di bordo anche
al fine di evitare il reato di interruzione di servizio di
pubblica necessità.
CAMPER
28 luglio 2016
Assogasliquidi comunica di avere già risposto all’istanza dell’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti con nota del 22 gennaio 2016 inviata
all’Avv. Assunta Brunetti. Nel merito, l’Associazione
sostiene che il quadro normativo di riferimento non
prevede la distinzione tra recipienti mobili e serbatoi
fissi e che le norme non sono chiare. Pertanto, Assogasliquidi chiede un chiarimento al Ministero dello
Sviluppo economico, ai Vigili del fuoco, al Ministero
delle Infrastrutture e dei Trasporti.
29 luglio 2016
L’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti
risponde ad Assogasliquidi per il tramite dell’Avv. Assunta Brunetti precisando che la nota del 22 gennaio
2016 era stata inviata a un indirizzo errato. Nel merito
si precisa che il quadro normativo fa espresso riferimento al divieto di riempire i recipienti mobili senza
prevedere alcunché in merito ai serbatoi fissi. Pertanto, si sollecita una circolare con la quale si invitano le
imprese del settore a riempire i serbatoi fissi installati
sulle autocaravan.
MANUTENZIONE E INTERVENTI SULLE
AUTOCARAVAN
La Prassi di Riferimento UNI/PdR 20:2016
Caravan e autocaravan - Requisiti di servizio per la
manutenzione e/o installazione accessori e impianti è
scaricabile aprendo:
http://www.coordinamentocamperisti.it/files/30%20
Autocaravan/2016-07-20_norma_UNI_manutenzione_autocaravan.pdf
Sul sito UNI in homepage l’articolo dedicato alla
pubblicazione della Prassi di Riferimento scaricabile
aprendo:
http://www.uni.com/index.php?option=com_conten
t&view=article&id=5206:pubblicata-la-prassi-di-riferimento-sui-requisiti-di-servizio-per-la-manutenzionedi-caravan-e-autocaravan&catid=171&Itemid=2612
PROMEMORIA SICUREZZA
Per la sicurezza dell’impianto GPL sull’autocaravan
si invita a consultare pagina 11 e 12 della rivista
numero 165, aprendo:
http://www.incamper.org/sfoglia_numero_2.
asp?id=165&n=67&pages=0 .
RIFORNIMENTO GPL
13
CAMPER n. 174 novembre-dicembre 2016
DIFETTO DEL FILTRO DEL GAS TRUMA
Lanciata da Truma sul loro sito web il difetto del filtro
gas. Non parlano di responsabilità propria ma di una
lavorazione errata di un fornitore primo.
Forniscono sullo stesso sito le istruzioni per ordinare
gratuitamente le tazze del filtro on-line
https://www.truma.com/it/it/contact/registration.php
o presso i rivenditori e partner di assistenza
www.truma.com/dealersearch
Viene fornito anche un video esplicativo correlato di
relative istruzioni di come provvedere a sostituire da
soli la parte difettata
https://www.truma.com/it/it/howto/exchange-filtercup.php
Non siamo riusciti a capire se sia stata lanciata una
campagna di richiamo o come siano stati avvisati allestitori e venditori.
Noi per voi
- SEGNALATECI via mail a [email protected] la stazione di distribuzione GPL che rifiuta
il rifornimento GPL alle autocaravan con serbatoio fisso, inviandoci la ricevuta inerente il
rifornimento di 5 euro di carburante alla vostra autocaravan.
- COMPLETATE la mail con il vostro cognome, nome, indirizzo e targa autocaravan. La nostra Segreteria interverrà tempestivamente.
Voi per noi
- INFORMATE i camperisti in merito alle nostre quotidiane azioni per la loro libertà di circolazione e sosta, raccogliendo e trasmettendoci i loro dati (indirizzo completo, targa autocaravan, email).
In tal modo potremo inviargli in omaggio un numero della rivista.
- RICORDATE ai camperisti che l’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti
dal 1985 è l’unica a intervenire per far eliminare divieti e sbarre anticamper. Per averne
la dimostrazione aprire http://www.coordinamentocamperisti.it/contenuto.php?file=files/ancora_divieti/index_contrastare.php, dove sono elencati i comuni in cui abbiamo
fatto ripristinare la legge e/o dove ci sono nostre continue azioni in corso per farla ripristinare. I 35 euro l’anno per associarsi (circa 1/3 di un solo rifornimento di carburante, oltretutto recuperabile grazie agli sconti e promozioni riservati agli associati) sono l’unica
risorsa che ci permette d’intervenire, ma, se inviati da pochi equipaggi, non basterebbero
nemmeno per acquisire, analizzare, intervenire e far revocare anche una sola ordinanza
anticamper.
Aprendo http://www.coordinamentocamperisti.it/contenuto.php?file=files/01 Associazione/
index.php troverete le indicazioni su come versare o far versare il contributo associativo.
ASSOCIAZIONE IN AZIONE
14
n. 174 novembre-dicembre 2016
R
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Dal 1988 la rivista dell’Associazione Nazionale Coordinamento
Camperisti
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Dal 1988
Dal 1988 la rivist
www.incamper.
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169
gennaio-febbraio 2016
Esemplare gratuito fuori commercio
Dal 1988 IN CAMPER è la rivista
dell’Associazione Nazionale
Coordinamento Camperisti.
In questo numero
4 Raduno camperisti all’Impruneta (FI)
24 Il Gran Paradiso dei camperisti
28 Diario di viaggio: Emilia, Veneto, Toscana
36 Forte di Bard in Valle d’Aosta
n.
171
maggio-giug
Esemplare gratu
no 2016
ito fuori comm
ercio
In questo num
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30 Diario di
viag
Tre settimane gio: Foresta Nera
in Europa
Danimarca
Tutto
40 Germania
e
quello che c’è
da vedere
nello Jutland
• Se ti iscrivi all’Associazione, la riceverai gratis per 6 numeri.
• La rivista evidenzia il prestigio di coloro che circolano in autocaravan e le iniziative per conseguire la libera circolazione e sosta delle autocaravan.
• Rappresenta le iniziative volte alla concreta applicazione delle norme in materia di circolazione
e sosta delle autocaravan e, più in generale, quali consumatori e cittadini.
•Tratta i temi inerenti alle iniziative socio-economiche per promuovere il turismo integrato, la
sicurezza stradale, la protezione civile, l’occupazione, la cultura e la difesa ecologica del territorio.
RIFORNIMENTO GPL
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n. 173novembre-dicembre
settembre-ottobre 2016
2016
CAMPER n.174
Circolazione autocaravan
Campeggi - Divieti - Sbarre - Riserve
Direttive e pareri ministeriali e
provvedimenti locali
di Pier Luigi Ciolli
Premessa e finalità
Sono trascorsi oltre vent’anni dall’entrata in vigore
del nuovo Codice della Strada e, con esso, dell’articolo
185 oltre a numerose direttive in materia di circolazione e sosta delle autocaravan emanate dal Ministero
delle Infrastrutture e dei Trasporti negli ultimi dieci
anni ma ad oggi sono ancora numerosi gli enti proprietari e gestori della strada che incontrano criticità
nella regolamentazione della circolazione delle autocaravan.
Difficoltà che trovano origine talora nell’inadeguata
formazione di alcune persone impiegate negli uffici
tecnici e/o nei Comandi di Polizia, talora nell’indirizzo
politico dell’ente, refrattario alle indicazioni tecniche
provenienti a volte dallo stesso personale interno.
Al fine di fornire un ausilio alle Pubbliche Amministrazioni, oltre che all’utente della strada, per evitare
criticità sociali e contenziosi, pubblichiamo una raccolta di alcune direttive e pareri del Ministero delle
Infrastrutture e dei Trasporti che, interpellato dall’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti, ha
affrontato numerosi temi in materia di circolazione e
sosta delle autocaravan quali:
•
•
•
•
•
•
la distinzione tra la circolazione stradale e il campeggio;
l’apposizione di sbarre che impediscono il transito;
l’apposizione di divieti di transito o di sosta per dimensioni e/o per massa;
la previsione di divieti di transito, sosta e fermata
alle autocaravan;
l’istituzione di riserve di sosta o di transito ad alcune categorie di veicoli;
la tracciatura di stalli di sosta in modo tale da
escludere veicoli di certe dimensioni.
ASSOCIAZIONE IN AZIONE
16
Le direttive e i pareri ministeriali hanno messo in evidenza gli errori più comuni compiuti dagli enti locali
nella formulazione di provvedimenti limitativi della
circolazione e hanno chiarito aspetti giuridici e operativi cui l’ente proprietario deve uniformarsi per non
incorrere in violazioni di legge. Com’è noto, infatti, il
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti è competente a impartire le direttive per l’applicazione
delle norme concernenti la regolamentazione della
circolazione sulle strade ai sensi e per gli effetti degli articoli 5, 35, 38 e 45 del Codice della Strada). La
raccolta dei documenti ministeriali è completata dai
provvedimenti di quegli enti proprietari della strada
che sempre a seguito dell’intervento dell’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti hanno revocato le limitazioni alla circolazione delle autocaravan.
DISTINZIONE TRA CIRCOLAZIONE
STRADALE E CAMPEGGIO
Pubblichiamo anzitutto le direttive
emesse dal Ministero dei Trasporti con
la nota prot. 0031543 del 2 aprile 2007
in materia di circolazione e sosta delle
autocaravan seguita dalla circolare del
Ministero dell’Interno prot. 0000277 del
15 gennaio 2008.
Il Ministero ha chiarito la distinzione
tra circolazione stradale e campeggio:
attività che implica collegamenti permanenti al suolo e necessità di idonee
infrastrutture per svolgere le consuetudini di vita evidenziando altresì la distinzione tra occupazione dello spazio
esterno al veicolo e apertura di porte e
finestre del veicolo (sanzionabile ex art.
157 C.d.S.).
n.174
n. 173novembre-dicembre
settembre-ottobre 2016
CAMPER
PROMUOVERE IL TURISMO ITINERANTE
CODICE
IN DELLA
AUTOCARAVAN
STRADA
17
n. 173novembre-dicembre
settembre-ottobre 2016
2016
CAMPER n.174
Il Ministero dell’Interno ribadisce la direttiva del Ministero dei Trasporti del
2 aprile 2007
ASSOCIAZIONE IN AZIONE
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n.174
n. 173novembre-dicembre
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CAMPER
Sotto, la nota prot. 0001701 del 10 aprile 2014 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti trasmessa al Comune di Torino con cui il Ministero
ricorda che non esiste una definizione normativa dell’attività di campeggio
e precisa che il campeggio prescinde dall’utilizzo di un veicolo che in ogni
caso non necessariamente deve essere un’autocaravan.
PROMUOVERE IL TURISMO ITINERANTE
CODICE
IN DELLA
AUTOCARAVAN
STRADA
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n. 173novembre-dicembre
settembre-ottobre 2016
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CAMPER n.174
Nota prot. 0002415 del 25 maggio 2015 del Ministero delle Infrastrutture
e dei Trasporti trasmessa al Comune di Cortina d’Ampezzo (BL) con cui il
Ministero evidenzia l’illegittima apposizione del segnale di divieto di sosta
a caravan e autocaravan per vietare il campeggio.
In particolare il Ministero ravvisa un eccesso di potere stante l’utilizzo di
uno strumento (divieto di sosta) per un fine diverso da quello tipico previsto
dalla norma.
ASSOCIAZIONE IN AZIONE
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n.174
n. 173novembre-dicembre
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CAMPER
Nota prot. 1678 del 16 marzo 2016 del Ministero delle Infrastrutture e dei
Trasporti trasmessa al Comune di Bobbio (PC) con cui il Ministero ribadisce
la netta distinzione tra sosta e campeggio.
PROMUOVERE IL TURISMO ITINERANTE
CODICE
IN DELLA
AUTOCARAVAN
STRADA
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n. 173novembre-dicembre
settembre-ottobre 2016
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CAMPER n.174
Nota prot. 4628 del luglio 2013 inviata al Comune di Dobbiaco (BZ) con cui
il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha precisato che non è possibile utilizzare il segnale di divieto di sosta notturno limitato ad autocaravan
e caravan oltre al simbolo di “tenda” per vietare il campeggio e applicare
sanzioni non contemplate dal Codice della Strada.
ASSOCIAZIONE IN AZIONE
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n.174
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CAMPER
Nota prot. 2412 del 25 maggio 2015 indirizzata al Comune di San Candido
(BZ) con cui il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, dopo aver ribadito i tratti distintivi tra circolazione stradale e campeggio e in particolare
l’utilizzo errato di una segnaletica di divieto di sosta, evidenzia che per
la disciplina del fenomeno campeggio appare più idoneo e appropriato un
provvedimento emanato ai sensi del D.Lgs. 267/000 e della legge n. 689/81
anziché del Codice della Strada.
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CAMPER n.174
SBARRE CHE IMPEDISCONO IL TRANSITO A VEICOLI AVENTI CERTE DIMENSIONI
È frequente l’installazione di sbarre o altre strutture che impediscono fisicamente il transito a veicoli aventi certe dimensioni, soprattutto in altezza,
all’interno delle aree a presidio delle quali sono installate.
Con nota prot. 0031543 del 2 aprile 2007, sotto riprodotta, il Ministero dei
Trasporti, tra le varie censure esposte, ha evidenziato la necessità che sulla strada o nel parcheggio vi siano altezze tali che giustifichino l’impedimento al transito.
ASSOCIAZIONE IN AZIONE
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n.174
n. 173novembre-dicembre
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CAMPER
Nel fare proprie le indicazioni del Ministero dei Trasporti, il Ministero dell’Interno con circolare prot. 0000277 del 15 gennaio 2008 precisa che le sbarre
sono suscettibili oltre che di limitare la circolazione, anche di compromettere la sicurezza stradale e impedire o limitare il transito di veicoli preposti
agli interventi di emergenza.
Precisa il Ministero dell’Interno che analoga fattispecie si avrebbe in caso
di autovettura con carico che eccede l’altezza del veicolo.
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CAMPER n.174
Nota prot. 55758 del 24 novembre 2006 indirizzata al Comune di Massa
(MS) con cui il Ministero dei Trasporti precisa che l’obbligo di rimozione
sussiste ancorché le sbarre non siano apposte lungo le strade ma solo a
presidio dei parcheggi.
Il Ministero chiarisce che le eventuali esigenze igienico-sanitarie e la presenza di nomadi non giustificano l’installazione di sbarre evidenziando
che la violazione alle norme di tutela del manufatto stradale è prevista e
punita dall’art. 15 del Codice della Strada.
Sempre in tale nota il Ministero chiarisce che l’installazione di sbarre non
è prevista da nessuna norma del Codice della Strada.
ASSOCIAZIONE IN AZIONE
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CAMPER
Nota prot. 19527 del 2007 indirizzata al Comune di Riva del Garda (TN) con
cui il Ministero dei Trasporti ribadisce che non vi è connessione logica tra
dimensione in pianta e altezza del veicolo.
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CAMPER n.174
Nota prot. 2228 del 16 maggio 2014 indirizzata al Comune di Collegno (TO)
con cui il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti conferma che le
sbarre non possono essere considerate dissuasori di sosta.
ASSOCIAZIONE IN AZIONE
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Nota prot. 7345 del 27 dicembre 2012 indirizzata al Comune di Golfo Aranci
(OT) con cui il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti evidenzia che
l’installazione di sbarre snatura l’efficacia precettiva della segnaletica.
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CAMPER n.174
Nota prot. 24300 del 17 marzo 2010 inviata al Comune di Verona con cui il
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha precisato che l’impiego di
barre amovibili non è stato oggetto di alcuna autorizzazione ministeriale.
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Nota prot. 1383 del 7 marzo 2016 indirizzata al Comune di Pietra Ligure (SV)
con cui il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ricorda che le sbarre possono costituire un’insidia stradale con conseguente responsabilità
dell’Ente proprietario in caso di mancata rimozione.
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CAMPER n.174
Con la sottostante nota prot. 104020/R.U. del 1° dicembre 2009, il Ministero
delle Infrastrutture e dei Trasporti ha attivato la procedura prevista dall’articolo 45 del Codice della Strada nei confronti del Comune di Castiglione
della Pescaia (GR) diffidandolo alla rimozione delle sbarre.
ASSOCIAZIONE IN AZIONE
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CAMPER n.174
DIVIETI DI TRANSITO PER MASSA E DIMENSIONI
Altra situazione frequente, talora abbinata all’apposizione delle sbarre, è la
previsione di divieti di transito per dimensioni (altezza, larghezza e lunghezza) o per massa.
Si tratta di divieti che spesso si rivelano illogici o discriminanti, privi di attività istruttoria e che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha avuto modo di censurare quando previsti al di fuori delle condizioni prescritte
dalla legge.
Di seguito, la nota prot. 0050502 del 16 giugno 2008 con la quale il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha specificato la necessità di un’analisi dello stato dei luoghi che dimostri la reale necessità delle limitazioni
di transito oltre all’illogica previsione di un divieto per dimensioni o massa
indirizzato solo ad alcune categorie di veicoli quali ad esempio le autocaravan. Altro errore evidenziato dal Ministero consiste nel prevedere una
limitazione al transito solo per determinati periodi di tempo salvo che la
struttura stradale sia sottoposta a ciclica modifica.
Il Ministero chiarisce che non vi possono essere deroghe per dimensioni o
per massa se il provvedimento è legato a condizioni geometriche o strutturali della strada.
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Sotto, con nota prot. 583 del 29 gennaio 2013 trasmessa al Comune di Massa (MS) il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha chiarito che per
istituire un divieto di transito per altezza occorre una concreta motivazione
non essendo sufficiente il richiamo alla necessità di installare una nuova segnaletica, pena la violazione dell’articolo 5 comma 3 del Codice della Strada.
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Nota prot. n. 2229 del 16 maggio 2014 indirizzata al Comune di Forte dei
Marmi (LU) con cui il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha ricordato che il segnale di divieto di transito per altezza deve essere apposto
solo se l’altezza ammissibile lungo la strada è realmente inferiore all’altezza limite dei veicoli.
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Nota prot. 37639 del 29 aprile 2010 destinata al Comune di Diano Marina
(IM) con cui il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti evidenzia che il
segnale di divieto di transito per dimensioni richiede valide ragioni connesse alla tutela del patrimonio stradale o a esigenze di carattere tecnico.
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Nota prot. 24312 del 17 marzo 2010 trasmessa al Comune di Viareggio (LU)
con cui il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha chiarito che “la
visione non parziale o disturbata della bellezza dei luoghi e dei beni architettonici presenti” non rientra tra le motivazioni previste dal Codice della Strada essendo estranea alla ratio della regolamentazione della circolazione. Il
Ministero ha precisato che l’ente deve accertare oggettivamente l’esistenza
di una situazione di impedimento che per le caratteristiche della strada non
consente la circolazione di determinati veicoli.
Il Ministero ha altresì evidenziato che non è logico né coerente sostenere che il
mero passaggio di veicoli alti possa impedire la visuale dei luoghi circostanti.
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Nota prot. 900 del 22 maggio 2006 indirizzata al Comune di Piombino (LI)
con cui il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha evidenziato che
un divieto di transito ad autoveicoli di larghezza superiore a 2 metri il cui
provvedimento istitutivo richiama esigenze di tutela della pubblica incolumità (nella specie, per garantire il transito di mezzi di soccorso antincendio boschivi e assistenza alle attività di balneazione) ma che consente il
transito ad autobus turistici veicoli adibiti al trasporto di imbarcazioni e
veicoli che possono essere autorizzati dal comando di Polizia, è illogico e
contraddittorio e finisce per risolversi, di fatto, in un divieto di transito alle
autocaravan.
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DIVIETO DI SOSTA PER DIMENSIONI O PER MASSA
Alcuni Enti giungono a istituire perfino divieti di sosta per veicoli aventi
certe dimensioni o massa. Di seguito la nota prot. 2800 del 12 giugno 2014
indirizzata al Comune di Menfi (AG) con cui il Ministero delle Infrastrutture
e dei Trasporti, per l’ipotesi di divieto di sosta per altezza e massa, ha ricordato che è necessaria l’analisi dello stato dei luoghi e il risultato dell’istruttoria sulla reale necessità di emanare il provvedimento pena la carenza di
motivazione.
Il Ministero, inoltre, ha sottolineato la mancanza di nesso logico tra la natura del divieto e le motivazioni richiamate, relative alla tutela del patrimonio
stradale, della sicurezza e dell’igiene pubblica. Conclude il Ministero precisando che è inverosimile che i veicoli di particolari dimensioni possano
rappresentare una turbativa all’ordine e alla sicurezza pubblica.
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Con il sottostante Decreto prot. 267 del 4 giugno 2014 il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, all’esito di un ricorso ex art. 37 del Codice della
Strada, ha annullato l’ordinanza del Comune di Inzago (MI) che ha previsto l’installazione di un divieto di sosta per veicoli aventi altezza superiore a 2 metri
e larghezza superiore a 1,90 metri.
Il Ministero ha chiarito che la sosta di veicoli aventi tali dimensioni non provoca impedimenti visivi o problemi di sicurezza della circolazione né implica
un’occupazione irregolare degli stalli di sosta. È da escludere altresì che la
sosta di un veicolo avente altezza superiore a 2 metri possa pregiudicare la
sicurezza di proprietà private prospicienti la strada.
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Le leggi nazionali vanno rispettate.
Soprattutto dagli amministratori eletti.
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ORA CON NOI
Tesseramento
Siamo un’Associazione autofinanziata e indipendente per offrire informazione e assistenza. Non usufruiamo di finanziamenti pubblici o privati, né ospitiamo pubblicità a pagamento. Se ritieni che siamo una voce davvero libera,
affidabile e indipendente a tutela dei camperisti e che il lavoro che svolgiamo dal 1985 meriti di continuare, non
dare per scontata la nostra esistenza: aderisci e fai aderire.
Poiché da sempre siamo convinti che il condividere oneri e onori sia il miglior modo di ribellarsi ai soprusi di chi
mal amministra il Bene Pubblico, cogliamo l’occasione per chiederti di far presente a tutti i camperisti che i 35 euro
l’anno versati per associarsi (l’equivalente di circa 10 dieci centesimi giornalieri, tra l’altro facilmente recuperabili
grazie alle promozioni e scontistiche previste), se inviati solo da pochi equipaggi, non basterebbero nemmeno per
acquisire, analizzare e intervenire per far revocare un provvedimento anticamper.
Una piccola dimostrazione sono le relazioni su ogni comune anticamper che abbiamo inserito in
www.coordinamentocamperisti.it perché evidenziano come sia difficile operare, e come occorrano risorse, tempestività, costanza nel tempo e una grande professionalità per contrastare chi non rispetta la legge ed emana
provvedimenti anticamper, trovando a volte dalla loro parte anche giudici e funzionari delle Prefetture che ci
costringono a ulteriori onerosi ricorsi.
Se versati da pochi equipaggi, questi 10 centesimi giornalieri non basterebbero nemmeno per analizzare e attivare
azioni in grado di prevenire e/o ostacolare una sola situazione di quelle inerenti a furti e incendi nei rimessaggi,
oppure per studiare, proporre e far approvare un contratto certificato a loro tutela.
L’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti, dal 1985 a oggi, è in azione ma le risorse e le capacità professionali non piovono dal cielo ma arrivano grazie al tempo dedicato dai volontari e dalle quote sociali inviate
anno dopo anno.
Per quanto detto, è indispensabile che il camperista si iscriva e riesca a far associare un altro camperista che ancora
non ha scoperto il valore dell’autorganizzazione per contrastare efficacemente e continuamente chi osteggia il
nostro diritto a circolare e sostare.
Aderisci subito e fai aderire versando 35 euro
- Sul conto corrente postale numero: 25736505
intestando a: Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti
nella causale inserire: cognome e nome, targa autocaravan.
Oppure
- Con bonifico bancario
intestando a: Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti
indirizzo: FIRENZE via San Niccolò 21
codice fiscale: 92097020348
codice IBAN: IT 08 Y 0521 621 5010 000 000 19144
codice BIC: BPCVIT2S
nella causale inserire: cognome e nome, indirizzo e targa autocaravan.
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TU PER NOI
L’invio della tua adesione sarebbe il miglior augurio che puoi
farci per un 2017
ancora migliore.
Associati subito!
Il tuo sostegno
è indispensabile.
n. 174 novembre-dicembre 2016
CAMPER
I 35 euro danno diritto a ricevere:
1) La tessera 2017 dell’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti che ha validità dal momento del
versamento fino a 31 dicembre 2017.
2) Aggiornamenti e informazioni continue con siti internet, email e pubblicazioni a cura dell’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti.
3) Sconti e promozioni riservati all’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti.
In particolare quelli con la Vittoria Assicurazioni SpA:
• CONVENZIONE per l’autocaravan del socio (si paga il corrispettivo della copertura minima RCA di legge,
ottenendo la copertura RCA di ben 50 milioni di euro). Utile ricordare: quando iniziammo il rapporto con la Vittoria
Assicurazioni SpA, nel 1998, un’autocaravan pagava come un furgone, si spendevano circa 1,6 milioni l’anno per la
sola RCA. Solo grazie al nostro intervento e alla disponibilità di Vittoria Assicurazioni, anno dopo anno, la tariffa
RCA per le autocaravan è arrivata a essere inferiore a quella di una moto.
E in questi momenti di crisi economica, i risparmi che si conseguono hanno ancora più valore;
• CONVENZIONE per AUTO, MOTO del socio;
• CONVENZIONE per AUTO, MOTO dei famigliari;
• agli sconti e promozioni per le polizze VITA, INFORTUNI, MALATTIA, CASA e LAVORO.
4) Il bimestrale inCAMPER, a partire dalla prima spedizione utile successiva all’iscrizione e per tutto il 2017, sicuramente 6 numeri.
5) La tessera 2017 dell’UNICRALBOX. Una nuova e rivoluzionaria carta sconti in grado di offrire straordinari vantaggi.
6) La tessera 2017 EUROCAMPING CARD che permette di usufruire di sconti presso i complessi turistici d’Italia e
Corsica e nei parchi divertimento con loro convenzionati.
7) Un importante omaggio della Vittoria Assicurazioni S.p.A: l’iscrizione associativa 2017 al TOURING CLUB
ITALIANO, nella sua formula annuale base, che dà diritto a sconti, vantaggi e servizi, nonché a ricevere la rivista mensile Touring e a ritirare il kit di benvenuto TCI presentandosi presso un’agenzia Vittoria Assicurazioni SpA.
Omaggio riservato ai primi 20.000 titolari di autocaravan (siano o meno loro clienti) che si iscriveranno all’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti, dandone notizia entro il 30 giugno 2017.
Cordiali saluti.
Isabella Cocolo, presidente
NOI PER TE
Nelle pagine precedenti, una recente sentenza quale esempio concreto del
nostro costante e complesso operare quotidiano!
inoltre, aprendo http://www.coordinamentocamperisti.it/contenuto.php?file=files/
ancora_divieti/index_contrastare.php è possibile consultare l’elenco dei comuni dove
sono state fatte revocare le ordinanze anticamper (divieti di sosta e sbarre) e dove stiamo ancora combattendo per far revocare le ordinanze anticamper nonché la cartina
d’Italia con i comuni anticamper.
ASSOCIAZIONE IN AZIONE
TESSERAMENTO
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CAMPER n. 174 novembre-dicembre 2016
Autocaravan in fiamme
Ancora autocaravan dissolte nel fumo:
il fuoco si sviluppa rapidamente
perché le autocaravan
NON sono ignifughe
CORRIERE TV
http://video.corriere.it/tirrenia-panico-centro-lesplosione-un-camper/e919606a-65da-11e6-a72cba25dcc53bd3
19 agosto 2016 - Tirrenia, panico in centro per l’esplosione di un camper. Prima le fiamme al camper,
poi lo scoppio delle bombole del gas che ha innescato
esplosioni a catena e provocato danni e vari feriti.
GAZZETTA DI MANTOVA
http://gazzettadimantova.gelocal.it/mantova/
cronaca/2016/09/02/news/mantova-camper-infiamme-sull-ostigliese-vicino-a-un-distributore1.14048536?ref=search
2 settembre 2016 - Camper in fiamme sull’Ostigliese
vicino a un distributore.
L’altissima colonna di fumo è stata vista da molti chilometri di distanza, sul posto i Vigili del Fuoco di Mantova e i Carabinieri.
Il camper era di una famiglia mantovana appena partita per le vacanze.
OLBIANOVA
http://www.olbianova.it/notizie/camper-fiamme-golfoaranci-danneggiata-anche-unauto/
3 settembre 2016: Camper in fiamme a Golfo Aranci.
Danneggiata anche un’auto.
Un servizio fotografico aprendo:
http://www.youreporter.it/gallerie/Distrutto_dalle_
fiamme_Camper_e_auto_LE_FOTO/#1
Un video aprendo:
http://www.sardegnalive.net/it/video/camper-prendefuoco-a-golfo-aranci-il-video
IL MATTINO DI PADOVA
http://mattinopadova.gelocal.it/padova/cronaca/2016/09/09/news/camper-esplode-alle-pompe-ustionata-coppia-di-anziani-1.14079311
CIRCOLAZIONE AUTOCARAVAN
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di Angelo Siri
9 settembre 2016 - Camposampiero. Camper esplode alle pompe. Ustionata coppia di anziani.
Rogo durante il rifornimento di GPL, la donna è gravissima. Intossicati dal fumo il benzinaio e un dipendente
che hanno soccorso i due feriti.
Il Tirreno - Pontedera
Cronaca del 13 ottobre 2016
Camper esplode tra le case, paura a Navacchio.
Il mezzo era parcheggiato in un cortile e ha preso fuoco,
poi lo scoppio della bombola GPL che ha proiettato i detriti per metri, anche nella proprietà confinante, danneggiando alcune finestre di una palazzina.
h t t p : / / m . i l t i r r e n o . g e l o c a l . i t / p o n t e d e r a / c r o n aca/2016/10/13/news/camper-esplode-tra-le-case-paura-anavacchio-1.14244999?ref=fbfti
n. 174 novembre-dicembre 2016
Nonostante le reiterate richieste che abbiamo inoltrato agli allestitori dal 1985, purtroppo le autocaravan ancor oggi non sono ignifughe e quando si attiva
anche una piccola fiamma, si dissolvono nel fumo
insieme a tutto quello che contengono. Altre volte,
come la cronaca da anni riporta, nei parcheggi l’incendio si propaga ad altri veicoli e, in particolare nei
rimessaggi, ha coinvolto anche più di 100 autocaravan. Il cosa fare lo abbiamo illustrato nel numero 165
della rivista inCAMPER (aprire: http://www.incamper.org/dett_numero.asp?id=208 per scaricarla gratuitamente) e lo ripetiamo in sintesi:
• stipulare un’adeguata polizza per la copertura assicurativa inerente ai danni da incendio proprio e
di terzi;
• mai interrompere la polizza assicurativa, anche se
l’autocaravan fosse parcheggiata in area privata;
• verificare almeno una volta all’anno l’impianto
elettrico e l’impianto distribuzione GPL (compresi
i relativi boiler, frigorifero, scaldabagno, fornelli,
stufa) facendosi rilasciare una fattura dettagliata
sui controlli effettuati;
•
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•
•
•
•
•
CAMPER
chi ha il serbatoio fisso del GPL, deve farlo verificare almeno una volta all’anno;
chi ha le bombole GPL mobili, NON deve MAI ricaricarle con il fai da te ma sostituirle;
le bombole GPL mobili devono essere fissate
saldamente nel loro vano areato, come previsto
dall’allestitore. Mai fare modifiche a detto vano;
non trasportare liquidi infiammabili;
prima di effettuare il rifornimento GPL nel serbatoio fisso, assicurarsi che tutte le utenze elettriche
e del gas siano chiuse;
nel caso di sostituzione delle tappezzerie, optare
per i tessuti ignifughi;
nella dotazione di bordo devono essere presenti
2 estintori adeguati e in condizioni efficienti, da
porre uno nel vano guida e uno nell’abitacolo accessibile e cioè accanto alla porta;
durante i rifornimenti di carburante, spegnere tutte le utenze, il motore e i cellulari. Questi ultimi, se
lasciati accesi, vanno passati a un passeggero che
si sposti lontano dal rifornimento.
IGNIFUGO È MEGLIO
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CAMPER n. 174 novembre-dicembre 2016
Proprio a Parma, in occasione della fiera annuale,
sono i numeri a parlare. Aprire
http://www.gazzettadiparma.it/news/parma/379083/
salone-del-camper-numeri-da-record.html per leggere:
20 settembre 2016 - Si è chiusa con più di 127.000 visitatori (superando i 126.000 dello scorso anno) l’edizione 2016 del “Salone del camper”, andato in scena dal
10 al 18 alla “Fiera di Parma”.
Il dato del 2015 – spiega una nota – aveva già fatto segnare un +5% sul 2014. Il mercato dei camper ha registrato un incremento delle nuove immatricolazioni
del 10,5% nel primo semestre del 2016 in Italia e del
17,7% in Europa. «Il ‘Salone del Camper’ – spiega in
una nota Jan de Haas, presidente di Apc – si conferma
come punta di diamante del settore a livello mondiale:
dall’annuncio dei decreti attuativi per gli incentivi alla
rottamazione fino al nuovo record di presenze, Parma
– aggiunge – è uno dei centri principali non solo del
camperismo, ma del turismo mondiale».
I NUMERI PARLANO CHIARO. Infatti, come abbiamo
pubblicato a pagina 7 del numero 173 della rivista inCAMPER (http://www.incamper.org/dett_numero_2.
asp?id=216), chi ha fatto i soldi è soltanto l’Ente Fiera
di Parma perché è prevedibile che le vendite di autocaravan (circa 3.000 annue) rimarranno tali. Ciò anche se
attiveranno la rottamazione, che sarà ininfluente per
il rilancio del settore. Come abbiamo scritto ripetutamente, il rilancio del settore autocaravan potrebbe essere parecchio agevolato se gli allestitori mettessero
in pratica le soluzioni che l’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti ha loro sottoposto da anni;
purtroppo, però, senza ricevere nessun riscontro operativo, nonostante le vendite delle autocaravan continuassero (e continuano) ad andare a picco, provocando la chiusura di non pochi allestitori e rivenditori.
CIRCOLAZIONE AUTOCARAVAN
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Ecco cosa stiamo chiedendo da anni alla APC
(Associazione Produttori Camper):
• nuove progettazioni che prevedano materiali
ignifughi;
• nuove progettazioni che prevedano l’utilizzo di
materiali isolanti migliori, visto che oggi l’industria è in grado di fornire ottimi materiali a costi
non più proibitivi;
• nuove progettazioni per il ricircolo dell’aria interna; per una omogenea distribuzione del calore d’inverno e del fresco d’estate, che darebbe inoltre maggior sicurezza in caso di fughe di
gas;
• progettazioni con materiali consoni al contenimento dei pesi;
• progettazioni che prevedano predisposizioni
per successive installazioni di altre dotazioni
(forno, pannelli solari, televisore, CB ecc.);
• mettere a disposizione delle loro officine di fiducia i pezzi di ricambio a costo di fabbrica per
favorire i proprietari di autocaravan coinvolti in
incidenti stradali;
• per ogni autocaravan, prevedere una scheda
sulla quale vi sia una serie di sigle utili al costruttore per verificare, in caso di difetti, le date dei
singoli montaggi e dell’operatore che ha effettuato l’installazione delle singole componenti
l’autocaravan.
In ogni comunicazione, come la
suddetta, mettiamo sempre in
indirizzo l’associazione degli allestitori e dei rivenditori.
n. 174 novembre-dicembre 2016
CAMPER
Autocaravan: sovrappeso
e scoppio pneumatici
2 settembre 2016: ancora un
incidente di un’autocaravan dovuto
allo scoppio di uno pneumatico
SETTEMBRE 2016: ANCORA RIBALTAMENTO DI UN’AUTOCARAVAN.
Aprire:
http://www.targatocn.it/2016/09/02/mobile/
leggi-notizia/argomenti/cronaca-1/articolo/campersi-ribalta-sullautostrada-torino-savona-tre-feriti-lievi.
html per leggere:
CAMPER SI RIBALTA SULL’AUTOSTRADA TORINO-SAVONA, TRE FERITI LIEVI.
L’incidente si è verificato intorno alle 16 all’altezza
dell’uscita di Mondovì: coinvolta una famiglia di Orbassano. Oggi pomeriggio, intorno alle 16, un incidente si è verificato all’altezza dell’uscita di Mondovì
dell’autostrada Torino-Savona.
Un camper, su cui viaggiava una famiglia originaria di
Orbassano, si è ribaltato per cause ancora da accertare
(dalle prime ricostruzioni, pare che sia stato lo scoppio
della ruota posteriore destra a far perdere il controllo
del mezzo al conducente).
Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco di Mondovì
e due ambulanze: una della Croce Rossa Italiana di
Mondovì e l’altra di Monesiglio, che si trovava a transitare casualmente di lì e ha fornito i primi soccorsi. Il
bilancio è di tre feriti lievi, due adulti e un bambino,
che al momento dell’incidente stava dormendo. Tutti
con codice verde: il minore (L.C., di 9 anni), la madre
(L.G., di anni 36), il compagno della madre e autista
del camper (C.A., di 55 anni). Sul posto è giunta anche
la polizia stradale. Madre e figlio sono stati trasferiti in
ambulanza all’ospedale di Mondovì, mentre l’uomo,
che si trovava alla guida del mezzo, ha rifiutato il trasporto. Il traffico bloccato sulla corsia in direzione Savona per 15 minuti ha provocato la formazione di una
lunga coda di veicoli.
Alessandro Nidi
di Isabella Cocolo
SOVRAPPESO e appaiono alcuni degli articoli che abbiamo prodotto e nel numero della rivista numero 173
dalla pagina 20 alla pagina 22 http://www.incamper.
org/sfoglia_numero_2.asp?id=173&n=20&pages=0.
A tal riguardo, si coglie l’occasione per precisare che
per poter conseguire la patente C NON PROFESSIONALE non si deve aver superato i sessantacinque anni
di età. Gli allestitori hanno sempre glissato e a farne le
spese sono stati sempre i compratori che acquistavano in buona fede un’autocaravan. Per la legge italiana
e UE non interessano le varie interpretazioni; infatti,
se sei alla guida di un veicolo che supera la portata
massima si è passibili di sanzione sicura, ed è possibile incorrere nel penale in caso di incidente grave.
Occorre valutare molto bene il pericolo di sovrappeso
nell’attrezzare un’autocaravan per un viaggio, quindi
occorre recarsi su una pesa pubblica e/o in un centro
revisioni privato per verificare il peso della PROPRIA
autocaravan, poiché in caso di incidente il danno non
verrebbe pagato dall’assicurazione rimanendo a carico
dell’autista del veicolo.
Cosa fare per evitare un simile incidente che è ricorrente lo abbiamo scritto dal 1988 (http://www.incamper.org/swf_num.asp?num=5&startPage=32) e basta
inserire su www.incamper.org nella ricerca la parola
OCCHIO AGLI PNEUMATICI
51
CAMPER n. 174 novembre-dicembre 2016
Verificate sulla Carta di Circolazione quanto è il peso
complessivo ammesso, perché il superarlo comporta,
se fermati alle frontiere (è nota la solerzia degli svizzeri e degli austriaci ai quali si aggiungono i tedeschi
che fermano le autocaravan anche durante la circolazione stradale per verificarle), una contravvenzione e
il vedersi inibire l’accesso oppure lo scarico del peso in
eccesso.
VALE RICORDARE CHE il punto 1 dell’articolo 167 del
Codice della Strada è chiarissimo: “I veicoli a motore e
i rimorchi non possono superare la massa complessiva
indicata sulla Carta di Circolazione...”, quindi, nessuna
deroga. Qualcuno attribuisce una funzione di tolleranza al punto 2: “Chiunque circola con un veicolo la cui
massa complessiva a pieno carico risulta essere superiore di oltre il cinque per cento a quella indicata nella
Carta di Circolazione, quando detta massa è superiore a 10 tonnellate è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma...” ma sbaglia,
perché detta percentuale riguarda esclusivamente il
campo di applicazione della sanzione amministrativa
e, quindi, non vi sono deroghe al divieto di circolazione
per le autocaravan in sovrappeso.
FATE DUE CONTI
Scrivete il peso complessivo previsto e sottraete la
tara (la vera tara non è quella scritta sulla Carta di Circolazione ma quella che scriverà la bascula) dove peserete l’autocaravan.
Ora, alla cifra che avete ottenuto, aggiungete il guidatore, il passeggero, il rifornimento d’acqua potabile, il
carburante, il GPL, e poi vedete cosa rimane da poter
caricare sull’autocaravan rimanendo nei limiti della
portata massima scritta sulla Carta di Circolazione.
Il viaggiare in sovrappeso:
• aumenta la possibilità di scoppio degli pneumatici, con danni alla propria famiglia e agli altri;
• accresce il rischio di guida (assetto frenante) e di
stabilità del veicolo (ammortizzatori) perché, nella maggior parte dei casi, il peso non è distribuito
in modo omogeneo all’interno dell’autocaravan;
• implica, nel caso di incidente grave, una verifica del perito della compagnia assicuratrice con
conseguente attivazione della rivalsa da parte
della stessa per recuperare quanto liquidato ai
danneggiati;
• prevede, se fermati dalle Forze di Polizia, una
contravvenzione e/o l’eventuale blocco dell’autocaravan.
CIRCOLAZIONE AUTOCARAVAN
52
PESO E PATENTE
Prima di tutto ricordiamo che il possedere una patente
che consente di guidare un veicolo superiore a 35 quintali NON autorizza a guidare un veicolo che avendo
sulla Carta di Circolazione indicata una portata massima di 35 quintali si trovi a circolare con un peso che
eccede tale prescrizione.
Al fine di evitare rischi per la sicurezza stradale, contenziosi derivanti dall’applicazione di sanzioni amministrative, responsabilità di carattere civile e penale
che potrebbero ricadere sull’utente in caso di sinistro
stradale, si ricorda che dobbiamo guidare un veicolo
considerando che con il traino di un rimorchio NON si
può superare la massa massima complessiva indicata
nella Carta di Circolazione. Il farlo comporta dei profili
di responsabilità civile e penale che possono emergere a carico dell’utente in caso di sinistro o di accertamento, sia perché il veicolo viaggiava in sovraccarico
sia perché la patente, nel caso di peso superiore ai 35
quintali, non fosse quella prevista.
Per consultare il precedente articolo, apparso su Nuove
Direzioni n.3 alla pagina 157, apri http://www.nuovedirezioni.it/sfoglia_numero.asp?id=3&n=159&pages=150.
Non esiste la possibilità di guidare con la patente B
autocaravan con una massa superiore ai 35 quintali.
Infatti, in data 29 luglio 2010, la Commissione Europea Direzione Generale Mobilità e Trasporti Direzione
D - Trasporti Terrestri Sicurezza Stradale ha inviato
una lettera al nostro Ministero delle Infrastrutture e
Trasporti con la quale precisa che: la Commissione non
vede pertanto alcuna possibilità per gli Stati membri di
autorizzare la guida di autocaravan con una massa superiore a 3.500 kg a persone di età inferiore a 21 anni e in
possesso di una patente di guida della categoria B.
Conformemente all’articolo 4, paragrafo 4, lettera d),
della direttiva 2006/126/CE, per questi veicoli è necessaria almeno la patente di guida della categoria C1.
Per quanto sopra, abbiamo sempre scritto, in occasione di presentazioni di Proposta di Legge, che per
guidare un’autocaravan di peso superiore ai 35 quintali
serve e servirà la patente superiore.
Occhio agli pneumatici
perché l’autocaravan è
veicolo+casa
n. 174 novembre-dicembre 2016
1. Controllare la corrispondenza degli pneumatici a
quanto trascritto sulla Carta di Circolazione perché non è raro che siano montati su autocaravan
nuove e/o usate degli pneumatici non conformi.
2. Verificare ogni mese la pressione degli pneumatici, rispettando i valori previsti nella tabella pubblicata dal produttore. La pressione di gonfiaggio,
un’operazione che richiede solo pochi minuti, è un
elemento fondamentale per la sicurezza stradale,
per la durata delle gomme e per l’ottimizzazione
dei consumi di carburante.
3. Far verificare 2 volte l’anno da un gommista, facendo smontare gli pneumatici dal cerchione,
compreso lo pneumatico di scorta, facendosi poi
rilasciare fattura dettagliata dove appaia il tipo di
verifiche effettuato e il relativo risultato, la presenza o meno di:
• Ernia sul fianco www.pneumaticisottocontrollo.it/
pdf/guida-danneggiamenti/01-scheda.pdf
• Usura delle spalle www.pneumaticisottocontrollo.
it/pdf/guida-danneggiamenti/02-scheda.pdf
• Usura su una spalla www.pneumaticisottocontrollo.it/pdf/guida-danneggiamenti/03-scheda.pdf
• Usura localizzata www.pneumaticisottocontrollo.
it/pdf/guida-danneggiamenti/04-scheda.pdf
• Usura con sbavature laterali www.pneumaticisottocontrollo.it/pdf/guida-danneggiamenti/05-scheda.pdf
• Usura a dente di sega www.pneumaticisottocontrollo.it/pdf/guida-danneggiamenti/06-scheda.pdf
• Usura a chiazze o irregolare www.pneumaticisottocontrollo.it/pdf/guida-danneggiamenti/07-scheda.pdf
• Usura al centro www.pneumaticisottocontrollo.it/
pdf/guida-danneggiamenti/08-scheda.pdf
• Rottura al tallone www.pneumaticisottocontrollo.
it/pdf/guida-danneggiamenti/09-scheda.pdf
• Separazione
in
zona
battistrada/cinture
www.pneumaticisottocontrollo.it/pdf/guidadanneggiamenti/10-scheda.pdf
• Usura/rottura circolare al fianco www.pneumaticisottocontrollo.it/pdf/guida-danneggiamenti/11scheda.pdf
• Screpolature superficiali www.pneumaticisottocontrollo.it/pdf/guida-danneggiamenti/12-scheda.pdf
• Fenditura circonferenziale interna www.pneumaticisottocontrollo.it/pdf/guida-danneggiamenti/13scheda.pdf
• Strappi / Sbocconcellamenti / Scheggiature / Tagli
CAMPER
del battistrada www.pneumaticisottocontrollo.it/
pdf/guida-danneggiamenti/14-scheda.pdf
• Valvole di gonfiaggio da sostituire o meno perché
sono un aspetto altrettanto importante nell’utilizzo dello pneumatico.
4.
1. Acquistare pneumatici del tipo camping car, quindi rinforzati e utili per l’autocaravan. Precisazioni
tecniche aprendo inCAMPER 165 dalla pagina 16
alla pagina 20 http://www.incamper.org/sfoglia_
numero_2.asp?id=165&n=10&pages=0.
5. Ricordarsi che uno pneumatico mantiene per po2.
chi anni (da 3 a 5) le proprie caratteristiche inerenti le prestazioni e la sicurezza e le perde più velocemente quando è poco utilizzato. Pertanto, alla
vista, un vecchio pneumatico sembra perfetto ma
è una mina pronta a scoppiare. Comprendiamo
che sostituire gli pneumatici è un costo, ma la vita
vale molto di più.
CONSIGLIO
Portare l’autocaravan su una linea di
revisione al fine di far effettuare test
(con relativa stampa) per ammortizzatori, carburazione, freni, peso totale,
peso asse anteriore e peso asse posteriore.
Le stampe che vi verranno consegnate evidenzieranno in quali condizioni
state per viaggiare e/o farete viaggiare
la famiglia e/o gli amici.
OCCHIO AGLI PNEUMATICI
53
CAMPER n. 174 novembre-dicembre 2016
ALCUNE DOMANDE DA PORCI QUANDO
SCOPPIA UNO PNEUMATICO
•
per non essere
vittima
Ci sono state avvisaglie, come vibrazioni, senso di
sbarellamento e ondeggiamento del posteriore?
DUE VOLTE
Se la risposta fosse negativa, difficilmente la colpa
è imputabile al cedimento delle tele di sommità
della carcassa, perché in tal caso si sarebbero percorse ancora alcune centinaia di chilometri prima
dello scoppio.
•
Solo se le famiglie
delle vittime
della strada
diventano attive
possono salvare
altre vite.
Lo pneumatico era stato riparato per una precedente foratura?
•
•
In caso affermativo, ciò potrebbe aver fatto sì che
umidità/acqua si fosse insinuata nelle tele facendole arrugginire; quindi, dopo la rottura di alcune,
è arrivato lo scoppio.
MA COSA POSSO FARE? A CHI RIVOLGERMI?
vittime
della strada
SPESSO
non e colpa
contatta
progetto grafico
Associazione
•
•
•
di chi guida
ma di strade
malcostruite
senza manutenzione
di veicoli
con vizi e difetti
SOLOSESELELEFAMIGLIE
FAMIGLIEDELLE
DELLE VITTIME
VITTIME DIVENTANO
SOLO
DIVENTANOATTIVE
ATTIVE
possono
salvare
altre
POSSONO SALVARE ALTRE vite
VITE
MA COSA POSSO FARE? A CHI RIVOLGERMI?
PER SAPERNE
contatta DI PIÚ
progetto grafico
Associazione Nazionale
CIVILTÀ DELLA
COMUNICAZIONE
MULTIMEDIALE
CHIAMA
50125 FIRENZE via San Niccolò 21
tel 328 8169174 fax 055 2346925
[email protected]
www.perlasicurezzastradale.org
[email protected]
50125 FIRENZE via San Niccolò 21 • tel 328 8169174 - fax 055 2346925
www.perlasicurezzastradale.org
CIRCOLAZIONE AUTOCARAVAN
54
Nazionale
CIVILTÀ DELLA
COMUNICAZIONE
MULTIMEDIALE
•
•
•
50125 FIRENZE via San Niccolò 21
tel 328 8169174 fax 055 2346925
[email protected]
www.perlasicurezzastradale.org
Gli pneumatici sono mai stati smontati dal cerchione per essere controllati internamente?
Il solo controllo visivo dall’esterno potrebbe non
essere soddisfacente. Infatti, un precedente utilizzatore potrebbe aver percorso molti chilometri
con un’insufficiente pressione dell’aria, sforzando
e sollecitando in tal modo la carcassa, tanto da
provocarne lo scoppio.
Lo pneumatico aveva precedentemente urtato
con violenza contro ostacoli spigolosi?
È infatti comprovato che urtare seccamente contro i bordi dei marciapiedi, così come contro rotaie eccessivamente sporgenti, oppure entrare in
una buca profonda e tagliente, fa sì che la carcassa subisca una lesione che determina un’ernia. In
quel punto, pertanto, s’indebolisce fortemente,
tanto che il tempo, la percorrenza, seppur di sole
alcune decine di chilometri e il carico fanno il resto, fino a provocarne lo scoppio anche in una fase
successiva.
n. 174 novembre-dicembre 2016
CAMPER
MESSAGGI ARRIVATI IN REDAZIONE
PUNTI DA RICORDARE ASSOLUTAMENTE
Carissimi, nel ringraziarvi per quanto avete scritto
riguardo all’attenzione agli pneumatici e ai pesi del
camper vorrei cogliere l’occasione per un pensiero
che ho da quando ho cambiato autocaravan.
Sarebbe forse funzionale se qualche regola/legge
costringesse i produttori e i venditori di autocaravan ad esporre almeno in fiera (e in concessionaria)
il peso reale del veicolo esposto. Infatti non è facile
comprendere il reale peso dell’autocaravan basandosi sui valori del peso in ordine di marcia indicati su
cataloghi o su schede tecniche in fiera.
Spesso (sempre?) questi valori sono indicati con il
telaio per la portata minima, il motore 2000 cc che
nessuno compra mai, e senza tutti gli accessori base
che spesso sono compresi nel prezzo o in pacchetti
a prezzi simbolici (vedi condizionatore, oscuranti,
oblò panoramici o addirittura airbag) e ovviamente
il tutto con carico d’acqua potabile di 10 o 20 litri.
Se fosse obbligatorio il peso del veicolo esposto ci si
renderebbe conto che veicoli che dichiarano da catalogo 2.900 kg di peso in ordine di marcia, comprati
e consegnati finiscono per pesarne a vuoto (quindi
NON in ordine di marcia) già 3.050/3.100.
Sono certo di dirvi una cosa scontata, ma quando
l’anno scorso ho preso in mano i cataloghi e visitato concessionari per il cambio camper ho fatto l’impossibile per comprendere come sarebbero evoluti i
pesi rispetto a quanto dichiarato e, in conseguenza
di ciò, mi sono immaginato un mondo in cui fosse
chiaro il peso “senza trucchi”.
Buon lavoro e grazie per i vostri interventi. Marco
Lo scoppio di uno pneumatico non è raro per chi guida
un’autocaravan; infatti, anche nella giornata del 29 luglio 2016, i giornali lanciano l’articolo: “Scoppia la ruota, camper si ribalta. In A4, intorno alle 17 un camper
con targa italiana si è ribaltato sul Passante fra i caselli
di Martellago e Spinea in direzione Milano. A causa
dello scoppio della gomma anteriore sinistra, il camper con 4 persone a bordo che viaggiava fra la corsia
di marcia e la corsia di sorpasso, si è ribaltato. Risulta
esserci un ferito, gli altri illesi”.
Per quanto detto, ricordarsi quanto segue:
1. Quando si acquista un’autocaravan nuova, non far
eseguire, o peggio eseguire in proprio, modifiche
agli impianti che non siano autorizzati dall’allestitore altrimenti si perde la garanzia. Per evitare
eventuali successive discussioni, prima di ritirare
l’autocaravan, scattare, anche con il cellulare, foto
sia all’esterno sia all’interno dell’autocaravan;
2. Quando si acquista un’autocaravan usata farsi
certificare che non siano state eseguite modifiche
agli impianti non autorizzate dall’allestitore e, ovviamente, non far eseguire, o peggio eseguire in
proprio, modifiche agli impianti che non siano autorizzate dall’allestitore altrimenti si perde l’eventuale garanzia se si acquista da un rivenditore. Per
evitare eventuali successive discussioni, prima di
ritirarla, scattare, anche con il cellulare, tante foto
sia all’esterno sia all’interno dell’autocaravan;
3. Controllare sempre prima di lasciare il venditore
che il peso, con a bordo tutto, compresi i passeggeri, non superi la portata massima scritta sulla
carta di circolazione. Superare tale limite comporta inficiare la sicurezza propria e degli altri nonché
rischiare il penale nel caso di incidente, anche se
si avesse ragione. Per evitare eventuali successive
discussioni, prima di congedarvi scattate foto sia
all’esterno sia all’interno dell’autocaravan;
4. Verificare sempre che gli pneumatici corrispondano al tipo trascritto sulla carta di circolazione, che
il non utilizzo prolungato nel tempo non li abbia
ovalizzati, che le valvole siano efficienti, che la
pressione sia quella prescritta;
5. Non eseguire e/o eseguire in proprio modifiche
all’autocaravan perché la garanzia verrebbe a cessare. Inoltre in caso di incidenti con feriti o morti si
rischia il Penale e le assicurazioni – salvo coperture
specifiche – non pagano per il Civile;
Carissimi, innanzitutto porgo i miei saluti e con
piacere leggo sempre i vostri interventi ritenendoli
molto interessanti.
Oltre tutto vorrei porre all’attenzione anche le velocità sostenute da alcuni camperisti talvolta anche
superiori a quelle classiche di crociera, gli anni di invecchiamento degli pneumatici dimenticando quello che è lo scopo dell’autocaravan: quello di farci rilassare in giro per le strade.
Cordiali saluti, Stefano
È successo anche a me che mi scoppiassero le ruote
il tutto perché erano vecchie il battistrada era ancora buono, ma la carcassa era vecchia e non si vedevano crepe o altri casi di usura. Giorgio
OCCHIO AGLI PNEUMATICI
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CAMPER n. 174 novembre-dicembre 2016
6. Per evitare eventuali successive discussioni, quando si lascia l’autocaravan in mano ad altri (officina,
rivenditore, amici, eccetera), scattare, anche con
il cellulare, tante foto sia all’esterno sia all’interno
dell’autocaravan;
7. Per evitare eventuali successive discussioni, quando si prende a noleggio l’autocaravan, scattare,
anche con il cellulare, foto sia all’esterno sia all’interno dell’autocaravan.
ASSICURAZIONE
Fatta la legge per semplificare, ma, a leggere il comunicato stampa dell’ADUC qui riprodotto, niente cambia, salvo il fatto che moltissimi italiani sono in viaggio
senza portare con sé la polizza assicurativa del veicolo, senza sapere che qualcuno di loro potrebbe passare
un’amara vacanza. Occorre subito un chiarimento da
parte del Governo e/o dei ministri competenti.
Pier Luigi Ciolli
COMUNICATO STAMPA DELL’ADUC
Associazione per i diritti degli utenti e consumatori
http://www.aduc.it
Ufficio stampa 055 290606
[email protected]
RcAuto. Portarsi sempre dietro la polizza? Il Paese
dei quacquaraquà.
Firenze, 30 Luglio 2016. Era il 18 ottobre 2015, ed era
entrata in vigore una norma che stabiliva il non obbligo di esposizione del pagamento e della validità della
polizza RcAuto, nonché di non doversi portare dietro alcunchè: tutto centralizzato e informatizzato e,
in caso di controllo da parte dell’autorità di polizia,
i controlli avrebbero confermato o meno l’ottemperanza dell’automobilista all’obbligo dell’assicurazione (http://www.aduc.it/articolo/rc+auto+contr
assegno+diventa+telematico+domenica+18_23505.
php). Ma qualcosa non ha quadrato e, a quasi un
anno di distanza, l’Ivass (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni) ha emesso La circolare n.111472 del
01/06/2016 con cui ha evidenziato che, essendo alti e
aumentati i rischi di essere trovati in difetto pur essendo in regola, è meglio portarsi dietro il certificato
di assicurazione da esibire, l’attestazione di avvenuto pagamento del premio e copia del contratto (tre
cose 3), per due motivi:
• le banche dati dell’autorità non sono sempre aggiornate;
• alcune assicurazioni estendono la copertura assicurativa, in attesa del rinnovo, oltre le due set-
CIRCOLAZIONE AUTOCARAVAN
56
timane rituali successive alla scadenza; e questo
nelle banche dati dell’autorità – ammesso che
nella propria polizza risulti – non è riportato.
Questo perché, nonostante l’informatizzazione operativa da quasi un anno, “carta canta”, cioè il supporto cartaceo è prevalente rispetto a tutto; e non è
possibile effettuare il sequestro del veicolo per mancata assicurazione solo rifacendosi ai dati online: se
qualcosa non torna, prima di multare/sequestrare
occorrerà procedere a ulteriori approfondimenti.
Questa circolare dell’Ivass sembra che (Italia Oggi
del 30/07/2016) sia frutto di alcune istruzioni in merito diramate dall’ordine di coordinamento dei servizi
di polizia stradale. Non è questo il Paese dei quacquaraquà? Una norma che doveva servire a semplificare la vita e la sicurezza di accertati ed accertatori,
ecco che nella sua applicazione – A QUASI UN ANNO
DALLA SUA ENTRATA IN VIGORE – dimostra essere
una complicazione in più. Ed ora, visto il clamore mediatico che a suo tempo ebbe questo provvedimento
della possibile non esposizione sul veicolo e che tutto era risolto con un click, chi glielo va a dire a tutti
gli assicurati che non c’è da fidarsi e che – soprattutto
– se dovessero incorrere in un qualche controllo, se si
sono attenuti alle disposizioni di legge, non avranno
fatto altro che complicarsi la vita: tempi di fermo, accertamenti con domande più o meno imbarazzanti –
per accertati ed accertatori – da parte della polizia,
tempo da perdere per dimostrare successivamente
di essere in regola (portare documenti agli uffici o trasmetterli in qualche modo che sia credibile e legale per
entrambi), etc. E – ultima e più importante – caduta
sottozero della fiducia da parte degli amministrati
verso lo Stato. Con conseguente codazzo di: utenti
furbetti, burocrati annoiati di aiutare i malcapitati,
code per di qua e per di là. Con ogni malcapitato che
come minimo ordirà piani di vendetta da mettere in
atto alla prima occasione. Che fare? Ci aspettiamo
una massiccia e capillare campagna informativa per
tutti gli assicurati, su tutti i maggiori mezzi di comunicazione ma forse siamo un po’ illusi, perché queste
campagne – quando avvengono – sono quasi esclusivamente quando lo Stato deve incassare qualcosa in
più, mentre nel nostro caso, meno informazione c’è,
più lo Stato incassa. Siamo certamente prevenuti,
ma sono rare le smentite. Qui il comunicato online: http://www.aduc.it/comunicato/rcauto+portarsi+
sempre+dietro+polizza+paese+dei_24675.php
Vincenzo Donvito, presidente Aduc
n. 174 novembre-dicembre 2016
HANNO RISPOSTO
30 luglio 2016. Buonasera. Non si è “fatta la legge trovato l’inganno” con la dematerializzazione
dell’assicurazione occorre una modifica del Codice
della Strada. Tale modifica è in corso, ma il provvedimento è fermo al senato.
Saluti, On. Ivan Catalano
LA RISPOSTA
Grazie e confidiamo in lei per rimetterlo in moto prima che sia abrogato il Senato.
Felice fine sabato da Pier Luigi Ciolli
ATTO CAMERA
Interrogazione a risposta in commissione 5-09106
presentato da SPESSOTTO Arianna
testo di Giovedì 7 luglio 2016, seduta n. 649
SPESSOTTO, DE LORENZIS, LIUZZI, PAOLO NICOLÒ
ROMANO, NICOLA BIANCHI, CARINELLI e DELL’ORCO.
— Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al
Ministro dell’interno . — Per sapere – premesso che:
• l’articolo 31 del decreto-legge 24 gennaio 2012, n.
1 (cosiddetto «decreto Liberalizzazioni»), convertito dalla legge 24 marzo 2012, n. 27, ha previsto
la progressiva de-materializzazione dei contrassegni relativi ai contratti di assicurazione R.C.A.,
e la loro sostituzione con sistemi elettronici o telematici, al fine di contrastare la contraffazione di
tali contrassegni;
• a decorrere dal 18 ottobre 2015, è quindi cessato
l’obbligo di esporre sul veicolo il contrassegno di
assicurazione, recante il numero della targa e l’indicazione dell’anno, mese e giorno di scadenza,
che l’impresa di assicurazione consegnava all’assicurato unitamente al certificato di assicurazione, certificato che invece i conducenti dei veicoli
devono continuare a portare con sé, per esibirli in
sede di controllo;
• con successivo decreto interministeriale, sono
state definite le modalità di tale processo di de-
Foto di Cosimo Terzi
1° agosto 2016. Buongiorno, a proposito della vostra mail, per conto della deputata Arianna Spessotto, portavoce del M5S in Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni, Vi segnalo che la questione
da voi sollevata è stata fatta oggetto recentemente
di un’interrogazione in Commissione IX, per chiedere spiegazioni al Ministro dei Trasporti Delrio circa
la mancata omologazione dei dispositivi per l’accertamento automatico della omessa revisione dei
veicoli circolanti su strada. A tale proposito, vi invito
a prendere visione dell’atto depositato dalla portavoce Spessotto alla Camera dei Deputati: http://aic.
camera.it/aic/scheda.html?numero=5/09106&ramo=
CAMERA&leg=17
CAMPER
OCCHIO AGLI PNEUMATICI
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CAMPER n. 174 novembre-dicembre 2016
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materializzazione, fissandone la conclusione nel
termine massimo di due anni dalla data di entrata
in vigore del regolamento stesso, adottato con
decreto 9 agosto 2013 e pubblicato nella, Gazzetta Ufficiale n. 232 del 3 ottobre 2013;
in particolare, il regolamento ha previsto che, entro i termini dettati dal successivo articolo 4, comma 1, lettera e), la corrispondenza dei dati relativi al
veicolo con l’esistenza e la validità della copertura
assicurativa obbligatoria, fossero verificati anche
mediante il ricorso all’utilizzo dei dispositivi o mezzi tecnici di controllo e rilevamento a distanza delle
violazioni delle norme del codice della strada approvati od omologati ai sensi dell’articolo 45, comma 6, del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285;
dalla lettura del combinato disposto dell’articolo 1,
comma 597, della legge di stabilità n. 208 del 2015
– che ha aggiunto all’elenco delle violazioni che
possono essere accertate con apparecchiature di
rilevamento omologate o approvate anche la revisione obbligatoria dei veicoli, la violazione dell’obbligo dell’assicurazione dei veicoli e le violazioni
della massa complessiva dei veicoli e dei rimorchi –
e dell’articolo 201, comma 1, quater del codice della
strada, si evince come la legittimità dell’utilizzo dei
dispositivi automatici per le violazioni sopra richiamate sia condizionato all’esito positivo della procedura di omologazione o di approvazione da parte
del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, in
conformità con il richiamato articolo 45, comma 6,
del codice della strada;
il processo di de-materializzazione avrebbe dovuto
articolarsi secondo alcune fasi che prevedevano, in
particolare, la definizione e l’operabilità della struttura informatica del database costituente la banca
dati, il trasferimento massivo alla banca dati, da
parte direzione generale per la motorizzazione,
delle informazioni contenute negli archivi istituiti
presso l’associazione nazionale fra le imprese assicuratrici (Ania), la definizione e l’operabilità delle
connessioni informatiche, nonché dei sistemi di
accesso e trasmissione via web delle informazioni
necessarie all’aggiornamento del database, da parte delle imprese di assicurazione;
inoltre, nel termine di diciotto mesi dalla entrata in
vigore del regolamento in oggetto, la direzione generale per la motorizzazione doveva definire e rendere operativa la predisposizione della banca dati
per garantire la possibilità di collegamento con i
CIRCOLAZIONE AUTOCARAVAN
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•
•
dispositivi, le apparecchiature ed i mezzi tecnici
per il controllo del traffico e per il rilevamento a distanza delle violazioni delle norme del codice della
strada previsti dalle vigenti disposizioni contenute
nel decreto legislativo n. 285 del 1992, fatta salva
l’eventuale adozione di un decreto interministeriale di definizione delle caratteristiche dei predetti
sistemi di rilevamento a distanza;
stando a quanto previsto dal regolamento recante
norme per la progressiva de-materializzazione dei
contrassegni di assicurazione, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ed il Ministero dello sviluppo economico avrebbero altresì dovuto rendere
noto, attraverso comunicazione fornita sui rispettivi siti web, lo stato di realizzazione del processo
di de-materializzazione, e delle relative fasi di sperimentazione;
l’accertamento della violazione degli obblighi assicurativi delle polizze di responsabilità civile (RC)
auto avviene attualmente attraverso il ricorso a un
sistema di rilevazione denominato «Targa System»
che effettua un controllo incrociato tra i database
delle forze dell’ordine, dei Ministeri e dell’Agenzia
delle entrate; tale sistema risulta però attualmente
operativo solo su consultazione dei pubblici ufficiali,
ad esempio nel corso di un posto di blocco, mentre
non è ancora possibile il controllo automatico della
copertura assicurativa delle vetture in circolazione,
attraverso l’utilizzo delle telecamere già in uso per i
dispositivi di autovelox, Tutor, Telepass e telecamere Ztl, in assenza della norma atta a omologare detti
dispositivi anche per il controllo della RC auto;
il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha
di recente emanato un parere (prot. 3311 del 3 giugno 2016) a firma del direttore generale ingegnere Dondolini dal quale si evince chiaramente che
i controlli automatici, svolti delle forze di polizia
stradale, per rilevare l’omessa revisione periodica
del veicolo la mancata copertura assicurativa non
sono attualmente omologati per dette rilevazioni
in automatico, nonostante le previsioni di legge
contenute nel decreto-legge liberalizzazioni;
il codice della strada prevede infatti la necessaria
omologazione di dispositivi o apparecchiature per
l’accertamento delle violazioni in assenza degli organi
di polizia stradale, ovvero la loro approvazione per il
funzionamento in modo completamente automatico;
per quanto di conoscenza degli interroganti, allo
stato attuale non risulta approvato, ovvero omo-
n. 174 novembre-dicembre 2016
•
•
•
•
logato, alcun dispositivo funzionante in modalità
automatica per l’accertamento della omessa revisione del veicolo circolante;
si rileva inoltre una presunta contraddizione in
termini tra le diverse procedure di omologazione o approvazione dei dispositivi automatici in
questione, previste dall’articolo 45, comma 6, del
codice della strada – che rimanda al regolamento
di esecuzione – e la disposizione normativa di cui
all’articolo 31, comma 3, del decreto-legge n. 1 del
2012 convertito dalla legge n. 27 del 2012, che prevede una diversa procedura rispetto alla disciplina
della materia a carattere generale dettata dal codice della strada;
inoltre, come conseguenza logica, non appare neppure regolare l’adozione della procedura
adottata ai sensi dell’articolo 180 del codice della strada, che al comma 8 prevede: «Chiunque
senza giustificato motivo non ottempera all’invito dell’autorità di presentarsi, entro il termine
stabilito nell’invito medesimo, ad uffici di polizia
per fornire informazioni o esibire documenti ai fini
dell’accertamento delle violazioni amministrative previste dal presente codice, e dall’articolo 32
della legge 24 dicembre 1969, n. 990, è soggetto
alla sanzione amministrativa del pagamento di
una somma da euro 422,00 a euro 1.695,00.
Alla violazione di cui al presente comma consegue l’applicazione, da parte dell’ufficio dal quale
dipende l’organo accertatore, della sanzione prevista per la mancanza del documento da presentare, con decorrenza dei termini per la notificazione dal giorno successivo a quello stabilito per la
presentazione dei documenti», in quanto, proprio
per l’assenza di dispositivi automatici approvati come sopra accennato è possibile accertare la
violazione di cui all’articolo 80 comma 14, solo ed
esclusivamente attuando la procedura di accertamento con contestazione immediata, procedura
questa necessaria per poi, a seconda delle situazioni, applicare l’iter dell’articolo 180, comma 8,
sopracitato –:
se, alla luce dei rilievi esposti in premessa, i Ministri interrogati possano rendere noti i motivi
dell’attuale mancata omologazione ed approvazione di qualsiasi dispositivo funzionante in
modalità automatica per l’accertamento della
omessa revisione dei veicoli circolanti e altresì
chiarire quale sia la corretta procedura di omo-
CAMPER
logazione e approvazione dei dispositivi automatici da utilizzarsi per il rilevamento delle
violazioni di cui all’articolo 193 del codice della
strada;
• quali iniziative i Ministri interrogati intendano
adottare alla luce delle osservazioni formulate
dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti nel parere prot. 3311 del 3 giugno 2016 per
sanare la presunta irregolarità della procedura
adottata ai sensi dell’articolo 180, comma 8, del
codice della strada, relativamente all’accertamento con contestazione immediata. (5-09106)
Cordialmente, Dott. Maria Carla Bellomia, Collaboratore Legislativo - Gruppo parlamentare MoVimento 5
Stelle- Camera dei Deputati
LA RISPOSTA
Grazie per il messaggio. Confidiamo in un veloce iter
perché, tra l’altro, la mancata esibizione del “Certificato
di Assicurazione” comporta una sanzione di 41,00 euro.
qualcuno nella tua famiglia
e rimasto vittima
in un incidente stradale?
NON DARE SUBITO
la colpa
A
chi
guidava
o alla sfortuna
Nella maggior parte dei casi l’incidente è attivato
da strade e segnaletiche stradali malprogettate
o prive della necessaria manutenzione,
oppure da veicoli con difetti o vizi di progettazione
o ancora, da conducenti cui non è stata sospesa la patente
per la mancanza di adeguate normative.
SOLO
DIVENTANOATTIVE
ATTIVE
SOLOSESELELEFAMIGLIE
FAMIGLIEDELLE
DELLE VITTIME
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OCCHIO AGLI PNEUMATICI
59
CAMPER n. 174 novembre-dicembre 2016
Viaggio in Scozia tra
greggi, castelli e brughiere
Le Highlands come le
abbiamo viste noi
testo e foto di:
Annamaria Bardotti e Fabio Brogi
È finalmente arrivato il momento, questa volta partiamo davvero per un viaggio tante volte sognato,
pensato, organizzato, programmato e poi per varie
ragioni rimandato.
Siamo a giugno, e questo è il periodo che scegliamo
di solito per i nostri viaggi nel Nord Europa.
Ci siamo sempre trovati bene, sia per il clima meno
piovoso che per la mancanza del turismo di massa.
Anche questa volta la Scozia ci regalerà bellissime
ore di sole, un’inaspettata e stupefacente fioritura di ginestre e rododendri, distillerie, cornamuse,
greggi, castelli, laghi e brughiere, fiordi e montagne
e la possibilità di molte soste libere in luoghi bellissimi.
Gli scozzesi ci sono sembrati generosi e disponibili
con gli ospiti, pazienti per qualche nostra difficoltà
con la lingua, cavallereschi nel lasciarci la strada
nelle famose “single track road” e nell’offrirci spesso occasione d’interessanti incontri e piacevoli conversazioni.
1° giugno
Siena - Passo del Moncenisio - km 566
Partiamo nel pomeriggio e trascorriamo la notte al
passo del Moncenisio, circondati dalle cime delle
montagne ancora innevate, con la nebbia e un clima
quasi invernale, anche se nel prato sotto la chiesa, a
ricordarci che invece siamo in primavera inoltrata, occhieggiano fiorellini azzurri.
Moncenisio
Lungo la Senna
REPORTAGE
60
2 giugno
Passo del Moncenisio - Chalon-sur-Saône - Avallon
- Bray-sur-Seine - km 582
Cominciamo oggi il lungo attraversamento della
Francia, percorrendo le strade statali, che preferiamo
sempre alle autostrade, perché ci permettono di apprezzare i paesaggi e fare soste tranquille nei borghi
che incontriamo.
Crediamo, infatti, che non avere fretta sia la condizione ideale per ogni viaggio, e in particolare per quelli in
autocaravan.
n. 174 novembre-dicembre 2016
Per fortuna non abbiamo date precise da rispettare,
quindi i nostri tempi sono abbastanza elastici.
Nel tardo pomeriggio ci fermiamo nella cittadina di
Bray-sur-Seine, nel Parking du Tapis Vert in Rue de la
Fontaine. (N 48.41550 E 3.24074)
Si tratta di un piccolo parcheggio con una decina di
posti vicino al fiume, gratuito e con servizi a pagamento nelle vicinanze.
Davanti c’è un bel parco lungo la “giovane” Senna,
dove passeggiamo piacevolmente prima di cena.
CAMPER
tra le dune di Calais, resta un sogno impossibile, per
raggiungere il quale sono disposti anche a rischiare la
vita.
3 giugno
Bray-sur-Seine - Meaux - Senlis - Clermont Beauvais
- Abbeville - Calais - km 371
Nel primo pomeriggio siamo al porto di Calais e facciamo il biglietto per il traghetto delle 7.45 del mattino successivo (autocaravan e 2 persone € 68 ).
Ci sistemiamo nell’area di sosta sul mare, in Digue Gaston Berthe, vicino al porto. (N 50.96688 E 1.84406)
Ci sono carico e scarico, al costo di 8 €, che un addetto
passa a riscuotere al mattino o alla sera.
Trascorriamo la serata passeggiando lungo il molo
fino al faro. Davanti a noi c’è un gran via vai di traghetti per Dover, mentre il mare, con la bassa marea, si
ritira velocemente, lasciando una spiaggia sempre più
grande. Di fronte a questo bellissimo tramonto sulla
Manica, non possiamo però fare a meno di pensare
alla nostra condizione di privilegiati.
Domani attraverseremo senza alcuna difficoltà questo tratto di mare che per moltissimi disperati migranti, accampati da giorni nella sterminata tendopoli
4 giugno
Dover - Carlisle - Brampton - km 635
Ci alziamo presto e arriviamo al porto con largo anticipo sulla nostra partenza delle 7.45 e ci viene offerto
di partire a quella precedente delle 6.45.
Ci imbarchiamo quindi un’ora prima del previsto e
iniziamo la traversata su un mare calmissimo, liscio
come l’olio.
Quando siamo in vista delle famose scogliere di Dover, tutti si affollano sul ponte per scattare centinaia
di foto e naturalmente anche noi. Eccole le bianche
scogliere, in tutto il loro splendore, che ci danno il
benvenuto nel Regno Unito!
Dopo lo sbarco e il primo impatto con la guida a sinistra, iniziamo la lunga salita verso il Nord, con un
obbiettivo preciso da raggiungere: vogliamo essere
infatti a Shotts, un villaggio che si trova tra Glasgow
e Edimburgo, il 6 giugno, per assistere agli Highland
Games, le famose competizioni sportive tradizionali che da maggio a settembre si svolgono in tutto il
paese.
Prima di entrare nella Scozia di oggi, vogliamo fermarci nell’antica zona di frontiera dell’Impero Romano,
quella del Vallo di Adriano, fatto costruire dall’Imperatore nel 122 a.C. per permettere ai legionari romani
di fronteggiare meglio gli attacchi delle tribù dei Pitti,
gli antichi abitanti delle terre del Nord.
Sosta a Bray-sur-Seine
Calais. Area di sosta vista dal traghetto
SCOZIA
61
CAMPER n. 174 novembre-dicembre 2016
Brampton. Sosta in piazza
Brampton. Monumento di Adriano
A Carlisle usciamo dalla M6 e ci dirigiamo verso
Brampton, ma dopo un po’ di giri a vuoto, trovando
indicazioni apparentemente contrastanti, decidiamo
di andare proprio nella cittadina di Brampton alla ricerca di un ufficio turistico che ci fornisca informazioni più dettagliate e precise sui siti del Vallo.
Mentre cerchiamo un parcheggio, arriviamo praticamente in centro, dove troviamo una pattuglia della
polizia che ci suggerisce di fermarci addirittura nella
piazza centrale del villaggio, dove secondo loro possiamo anche tranquillamente passare la notte.
Poiché evidentemente le nostre facce esprimono un
certo stupore, ci chiedono gentilmente se non ci piace
il posto suggerito; allora ci affrettiamo a ringraziarli
dicendo che è perfetto anche perché è accanto all’ufficio turistico che cercavamo. L’ufficio turistico però è
chiuso, ma mentre leggiamo l’orario di apertura per il
mattino dopo, si apre la porta ed esce una signora che
ci chiede di cosa abbiamo bisogno. Dopo pochi minuti
abbiamo in mano la mappa dei siti del Vallo con tutte
le indicazioni che cercavamo! L’imponente opera di
Adriano si estendeva per più di 120 km, dall’entroterra
di Newcastle, sulla costa orientale, fino a Port Carlisle, su quella occidentale. Era formato da un profondo
fossato armato da pali appuntiti e da una fortificazione di circa tre metri di spessore e quattro di altezza,
lungo la quale sorgevano quattordici forti ausiliari e
ottanta fortini posti a distanza di un miglio romano
l’uno dall’altro. Passeggiamo per il delizioso villaggio,
tranquillo e silenzioso, trovando in un giardino pubblico un monumento all’Imperatore Adriano che ci conferma di essere nel posto giusto!!
5 giugno
Brampton - Shotts - km 151
Lasciamo la piazzetta di Brampton e, seguendo l’utilissima mappa dell’ufficio turistico, arriviamo a Lanercost Priory, un monastero agostiniano del XIII secolo,
costruito con le pietre provenienti dal muro del vicino
Vallo di Adriano. C’è un grande parcheggio gratuito,
dove troviamo due equipaggi che probabilmente vi
hanno trascorso la notte. Una parte del complesso
è costituita da rovine che ne testimoniano la storia
travagliata di continue distruzioni durante le guerre
tra Scozia e Inghilterra. In questo momento c’è una
troupe della BBC che sta effettuando un sevizio sui
luoghi del Vallo e che ritroveremo anche negli altri
siti, tanto che, al terzo incontro, ci siamo addirittura
salutati!
REPORTAGE
62
n. 174 novembre-dicembre 2016
CAMPER
Continuiamo il percorso e dopo pochi chilometri arriviamo al Banks Turret, un piccolo tratto della fortificazione con i resti di due fortini, in una bella posizione
panoramica sulla vallata.
L’ultima tappa del nostro itinerario storico alla ricerca
del Vallo di Adriano è senza dubbio la più importante:
si tratta di Birdwald Romanfort, il luogo dove si può
ammirare il tratto più lungo esistente oggi dell’immensa fortificazione romana insieme ai resti di un
grande forte che accoglieva più di 800 soldati.
La costruzione segue le ondulazioni del terreno e si
snoda lungo un crinale tra prati verdissimi. Affascinati
dall’atmosfera emanata dalle antiche pietre, testimoni di una storia millenaria che in fondo ci appartiene,
ne percorriamo un lungo tratto, immersi in questa
bellissima campagna silenziosa e deserta. Lasciata la
contea inglese della Cumbria, dopo pochi chilometri
entriamo finalmente in terra scozzese e nel pomeriggio siamo nella cittadina di Shotts. Si tratta di un
villaggio sorto nell’Ottocento intorno alle miniere di
carbone e a una grande fonderia; oggi è una piccola
cittadina con bianche casette a un piano con i loro
curatissimi giardini. Nonostante le sue piccole dimensioni, è nota per essere la sede di una delle più famose
bande di cornamuse della Scozia, la Shotts Caledonia
Pipe Band, un’istituzione nel mondo della cornamusa
scozzese, vincitrice di ben 16 titoli mondiali, tra cui
proprio quello del 2015. Ogni anno, nei primi giorni di
giugno organizzano i loro Giochi delle Highlands, una
particolare combinazione di competizione sportiva e
tradizioni storiche, considerato uno degli eventi più
importanti nel calendario delle comunità locali, che
fa parte della cultura e del carattere scozzesi. Si svolgeranno domani nell’Hanna Park, il campo di football
del villaggio, e noi troviamo facilmente parcheggio
in una piazza vicina, dove ci sono altri due equipaggi tedeschi, anche loro qui per i Games. Facciamo un
giro in centro per un po’ di spesa al supermercato e
constatiamo che i prezzi sono piuttosto alti, come
del resto ci aspettavamo. Passeggiando per il villaggio, passiamo davanti a una villetta con una roulotte
parcheggiata in giardino. Scambiamo due parole con
il proprietario che appena saputo che siamo italiani e
camperisti ci fa un sacco di domande sull’Italia e sul
nostro viaggio. Alla fine ci indica il tubo dell’acqua del
suo giardino dicendoci che possiamo venire quando
vogliamo a fare il carico. Grazie Andrew! Intanto, il
tempo cambia in continuazione, sole, vento, pioggerella… e mentre gli scozzesi continuano imperterriti a
girare in maglietta a maniche corte, noi stiamo bene
con le giacche a vento!
Lanercost Priory
Banks Turret. La nostra autocaravan sullo sfondo
6 giugno
Shotts - Lanark - km 24
Purtroppo il tempo è decisamente peggiorato, il
vento è gelido e una pioggia intermittente sferza la
cittadina, di conseguenza l’inizio dei Games viene
posticipato di un paio d’ore. Verso mezzogiorno, con
le gradinate coperte dello stadio piene di gente, tra
cui tantissimi bambini con le divise delle scuole, entra nello stadio il corteo ufficiale dei Games 2015 con
alla testa il Chieftain (Capitano), seguito dalle qua-
SCOZIA
63
CAMPER n. 174 novembre-dicembre 2016
Birdwald Romanfort
Shotts. Highland Games
ranta bande di cornamuse partecipanti alla gara, che
suonano imperterrite anche sotto la pioggia! Si susseguono le esibizioni delle Pipe Band, tra gli applausi
degli spettatori.
Appena smette di piovere, i componenti delle bande si tolgono i lunghi impermeabili neri mostrando i
kilt nei colori dei vari clan. I giudici di gara assegnano
i punteggi riparandosi spesso sotto apposite tende
verdi, a loro disposizione, sparse sul campo.
Nonostante il tempo pessimo, sono tutti allegri e
contenti, non sembrano preoccupati per il freddo, la
pioggia e addirittura un po’ di nevischio. Si riscaldano con grandi bicchieri di tè bollente, mangiano fish
and chips e hot dog in vendita nei chioschi dentro lo
stadio.
Vista la temperatura polare è molto frequentato anche lo stand che vende alcolici, sia per ripararsi dal
vento sia per scaldarsi con un cicchetto!
Ci accorgiamo che oltre a noi ci sono solo altri quattro forestieri ad assistere alla manifestazione; a dimostrazione che l’evento è destinato proprio alla
comunità della cittadina di Shotts e non ha niente di
turistico.
Per fortuna, anche se fa ancora molto freddo, nel pomeriggio smette di piovere. Continuano a svolgersi
le gare di atletica dei ragazzi e bambini che corrono
e saltano in maglietta e pantaloncini corti (i genitori italiani li avrebbero sicuramente già portati tutti a
casa al caldo da ore!). Concludono la manifestazione
le gare tradizionali di lancio di vari tipi di strani pesi
tra cui il famoso e spettacolare “lancio del tronco”,
effettuati da colossali lanciatori in kilt di taglia decisamente extralarge!
Alla fine della manifestazione, il Chieftain dei Games
2015 consegna i premi ai vincitori mentre la banda
vincitrice della competizione delle cornamuse esce
dallo stadio suonando tra gli applausi del pubblico.
Nonostante il clima, abbiamo veramente apprezzato
lo spirito della competizione che ha messo in evidenza il carattere sportivo e appassionato alle loro tradizioni degli scozzesi di ogni età.
Tornati all’autocaravan, accendiamo la stufa e ci scaldiamo un po’, poi decidiamo di spostarci a Lanark,
dove domani abbiamo intenzione di visitare New
Lanark, il villaggio operaio della filanda, esperimento
sociale rivoluzionario intrapreso dal filosofo idealista
Robert Owen nell’Ottocento.
Arriviamo al Camping Clide Valley Caravan Park di Lanark quando sono già le 20.30. Suoniamo il campanello della casa-reception all’ingresso e si affaccia una signora in accappatoio. Ci dice che possiamo sistemarci
dove ci pare, usare la corrente e i servizi e ci chiede 20
sterline in contanti, anticipate e senza ricevuta.
La cosa non ci piace affatto, ma è tardi, siamo stanchi
e non ci resta che accettare.
REPORTAGE
64
7 giugno
New Lanark - Twechar - km 54
Stamattina c’è di nuovo il sole e la temperatura è
notevolmente salita. In pratica la giornata di ieri a
n. 174 novembre-dicembre 2016
CAMPER
New Lanark sulla Clide
Clide Falls
Shotts, dal punto di vista meteorologico, sarà l’unica
negativa di tutti i giorni trascorsi in Scozia!
Lasciamo il campeggio e raggiungiamo il parcheggio
gratuito di New Lanark, dove si può lasciare l’autocaravan.
Si percorre un sentiero pedonale che in pochi minuti
porta al villaggio, che ci appare come un grande complesso di case e laboratori a diversi piani, costruiti con
la pietra arenaria grigia tipica della zona, disposti su
una riva del fiume Clide.
Per la visita sono necessarie circa due ore e il biglietto per accedere a tutti i luoghi storici costa 8 sterline,
con sconti per famiglie. La filanda, dove si lavorava
il cotone, fu fondata nel 1785 da David Dale proprio
sulle rive del fiume Clide per sfruttarne la forza delle
acque e far girare le ruote idrauliche.
Sarebbe rimasto uno dei tanti complessi industriali
del regno se la gestione illuminata del genero Robert
Owen, nei primi venticinque anni dell’Ottocento, non
lo avesse trasformato in una comunità operaia utopistica: un villaggio modello plasmato dal sogno idealista di un socialista ante litteram, quale era in fondo il
filosofo inglese.
Infatti, Owen migliorò e ingrandì l’azienda del suocero utilizzandone gli utili per finanziare opere finalizzate al miglioramento della qualità della vita dei suoi
operai e delle loro famiglie.
Ad esempio non consentiva il lavoro dei bambini,
come succedeva in tutte le filande dell’epoca; qui, invece, i figli degli operai frequentavano la scuola con
programmi e metodi molto progressisti per il tempo.
I lavoratori disponevano di controlli medici gratuiti, di
un fondo malattia, di una banca di risparmio e di una
cooperativa di consumo che vendeva loro prodotti a
prezzi compatibili con il loro salario.
Tutto questo si scopre nella New Lanark di oggi, sapientemente restaurata e gestita da una fondazione
indipendente che ne cura la conservazione e dove ancora vivono e lavorano circa 200 persone.
S’inizia con un viaggio nel tempo, un’experience audiovisiva nella quale, guidati da Annie McLoud, una
virtuale giovane operaia della filanda, facciamo un interessante viaggio nella straordinaria storia di questo
luogo. Si visitano poi le case dove le famiglie operaie
vivevano, con comodità inimmaginabili per l’epoca;
oggi alcune sono state trasformate in albergo, ostello, ristorante e negozio di souvenir.
Interessanti le visite alla scuola chiamata da Owen
“Istituto per la formazione del carattere” e alle case
austere e modeste, dove abitavano il proprietario della filanda Dale e la figlia con il genero. Robert Owen
tentò per tutta la vita di diffondere le sue idee: presentò al Parlamento inglese un progetto per la costruzione di un villaggio che si può considerare il primo
piano urbanistico moderno; poi, deluso dalle incomprensioni, si trasferì in America, nello stato dell’Indiana, dove fondò New Harmony, un nuovo esperimento
di villaggio comunitario.
Fallito anche questo tentativo, tornò in Inghilterra e
si dedicò alla fondazione delle associazioni operaie e
SCOZIA
65
CAMPER n. 174 novembre-dicembre 2016
Saliamo fino al punto più alto, segnato da un cippo,
l’unico rumore è quello del vento, volgendo le spalle
alla valle dove si trova Twechar, si vedono ancora oggi
solo quelle verdi colline che gli occhi dei legionari romani scrutavano in attesa degli attacchi delle irriducibili tribù dei Pitti. Pensando a quei mondi lontanissimi, ci viene in mente che qualche storico paragona
il popolo dei Pitti a quello degli Etruschi, in quanto
accomunati da ignote origini e scomparsa dalla storia.
Torniamo verso il villaggio di Twechar in cerca di un
posto adatto dove trascorrere la notte.
Ci inoltriamo in una strada fiancheggiata da graziose
villette unifamiliari, mentre arriva il furgone del gelataio e dalle case e dai giardini escono correndo molti
bambini. Chiediamo a un genitore se possiamo sostare lungo la strada per la notte; gentilissimo, ci invita
addirittura a sistemarci nel vialetto accanto a casa
sua, davanti alla rimessa della sua barca. Ringraziamo
calorosamente e parcheggiamo. Una sosta perfetta!
delle cooperative, tanto che si può affermare, come
scrisse Engels, che “ogni movimento sociale e ogni
reale progresso in Inghilterra da parte dei lavoratori è
legato al nome di Robert Owen”.
New Lanark è circondata da un bel parco naturale e si
può facilmente percorrere a piedi un sentiero fino alle
Clide Falls.
Concludiamo così, con una piacevole passeggiata,
immersi nel verde della vallata, questa interessante e
avvincente visita a un vero luogo dell’Utopia.
La successiva meta della nostra giornata è il Vallo
Antonino, l’altra imponente fortificazione, lunga
60 chilometri, estrema, remota e selvaggia frontiera
dell’Impero Romano, costruita appunto dall’imperatore Antonino, più a nord del Vallo di Adriano che abbiamo visto giorni fa.
Dopo il piccolo borgo di Twechar troviamo l’indicazione del sito, vi si può arrivare percorrendo un sentiero solo pedonale.
Parcheggiata l’autocaravan, ci incamminiamo sul
viottolo che sale verso la collina e dopo circa 700 metri arriviamo in un bellissimo altopiano alberato, dove
si trovano i resti di un forte, con tanto di terme per i
soldati, e del profondo fossato che faceva parte della
linea difensiva.
Ci sono cartelli con spiegazioni storiche e descrizioni
particolareggiate. In particolare, siamo rimasti colpiti
dall’indicazione che questo presidio militare romano
era in parte costituito da un drappello di arcieri siriani. Tutto è molto ben tenuto, gratuito, e noi siamo gli
unici visitatori.
8 giugno
Twechar - Stirling - Falkirk - Doune - Callander Oban - km 190
Appena ripartiti da Twechar, il navigatore dello
smartphone, che abbiamo usato fino al giorno prima,
smette di funzionare. Ogni tentativo di farlo ripartire
fallisce. Nel nostro vecchio Tom Tom non ci sono le
mappe del Regno Unito e quindi siamo decisamente
nei guai. Decidiamo di andare a Stirling alla ricerca di
un centro commerciale dove trovare un nuovo navigatore con tutte le mappe dell’Europa.
Bar Hill Fort
Stirling Castle
REPORTAGE
66
n. 174 novembre-dicembre 2016
CAMPER
Ne troviamo uno abbastanza conveniente che dovrebbe fare al caso nostro, un Garmin Nuvi 65 a 92
sterline.
Questo inconveniente ci ha fatto perdere tutta la
mattinata, comunque alla fine saliamo al castello e
parcheggiamo nel grande spiazzo di fronte (4 sterline). Con le sue imponenti mura, il grande maniero domina la vallata in una posizione strategica di controllo
sulle vie verso le Highlands. È costruito su più livelli
ed è stato ampliato in epoche diverse, testimone di
feroci battaglie nelle quali le armate scozzesi, guidate da William Wallace e Robert Bruce, sconfissero gli
inglesi.
Purtroppo sappiamo che gli interni sono stati pesantemente restaurati in modo molto discutibile, per cui
la visita lascia una deludente sensazione di finzione;
pertanto decidiamo di ammirare solo dall’esterno l’insieme della possente costruzione.
Visitiamo invece la Old Town di Stirling (spesso trascurata dal visitatore frettoloso, attratto solo dal castello), dove troviamo belle case rinascimentali e la
chiesa gotica di Holy Rude circondata dal grande cimitero monumentale che arriva fin sotto le mura del
castello. Dopo le antiche mura, ci dirigiamo a Falkirk
per ammirare un altro capolavoro, ma della moderna ingegneria idraulica del nostro secolo, la Falkirk
Wheel. Si tratta di una straordinaria chiusa, inaugurata nel 2002, che permette di superare il dislivello
di circa 30 metri esistente nel canale navigabile che
unisce Glasgow a Edimburgo, una sorta di ascensore
per imbarcazioni.
Le barche s’immettono nel tratto elevatore colmo
d’acqua, le chiuse lo separano dalla restante porzione
del canale e un sistema di gigantesche ruote lo porta
al livello sottostante e viceversa.
Ci si può salire a pagamento, ma molto più interessante e affascinante è ammirare il meccanismo in funzione dal basso, gratuitamente, nella bell’area picnic
intorno al laghetto, attrezzata con tavoli e panchine.
A questo punto del nostro viaggio ci dirigiamo decisamente verso la costa ovest della Scozia che risaliremo
in direzione nord nei prossimi giorni.
Cominciamo a percorre una bellissima strada che i
cartelli segnalano come la Scottish Scenic Route, che
s’inoltra nel Loch Lomond and the Trossachs National
Park, una zona di grandi laghi, colline boscose e massicci montuosi: stupendi paesaggi che ci costringono
a molte soste per infinite foto.
Ora possiamo dire di essere entrati nelle Highlands, e
infatti, all’orizzonte si profila lo spoglio scenario delle
terre alte e deserte.
Qui cominciamo a incontrare le prime fioriture di un
particolare tipo di ginestra, dalla foglia corta e aghiforme e dal fiore giallo di grandi dimensioni, che, insieme a quella da noi conosciuta, caratterizzeranno il
paesaggio di tutte le coste durante questo viaggio, rivelandoci così questa meravigliosa caratteristica della
primavera scozzese.
In tarda serata arriviamo a Oban, elegante cittadina
e porto turistico verso le Ebridi, adagiata su di un’insenatura riparata dai venti e dominata da una bizzarra e incompiuta costruzione di granito che ricorda il
Holy Rude
Falkirk Wheel
SCOZIA
67
CAMPER n. 174 novembre-dicembre 2016
Panorami del Loch Lomond and the Trossachs National Park
Oban. McCaig’s Tower
Colosseo, fatta costruire sulla collina soprastante da
un ricco banchiere del XIX secolo. Sostiamo sul lungomare, nel parcheggio che è a pagamento solo dalle 9
del mattino alle 18 del pomeriggio, ora sono quasi le
19, quindi è gratuito; e non trovando divieti decidiamo
di rimanervi per la notte. Percorriamo la Corran Esplanade, una lunga passeggiata a mare fiancheggiata da
palazzetti in stile georgiano, in fondo alla quale s’incontrano i resti di un antico castello del XIII secolo, il
Dounollie Castle. Lo specchio di mare davanti a Oban,
chiuso da una piccola isola, sembra proprio un lago, il
panorama dolce e rilassante, nonché una romantica
panchina, invitano alla sosta.
9 giugno
Oban - Fort William - Fort Augustus - Loch Ness - Urquhart Castle - Eilean Donan Castle - Dornie - km 306
Lasciata Oban, percorriamo la bella strada che per
molti chilometri costeggia il Loch Linnhe, e arrivati a
Fort William parcheggiamo vicino alla stazione, giusto in tempo per vedere la partenza del famoso treno
a vapore che attraversa la Great Glen Valley.
Passeggiando per il centro, si scorge il monte Ben Nevis che domina l’abitato. Questo, nonostante la modesta altezza di 1.334 m, è la vetta più alta di tutto il
Regno Unito. Si tratta di una zona molto frequentata
da escursionisti e amanti del trekking; infatti, in cen-
Oban
Fort William
REPORTAGE
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n. 174 novembre-dicembre 2016
CAMPER
Commando Memorial
Invermoriston. Old Bridge
tro abbiamo visto molti negozi di articoli e abbigliamento dedicati a questa attività. Facciamo una sosta
nell’Ufficio Turistico, dove possiamo usare il collegamento Wi-Fi gratuito per i nostri telefoni. Durante il
viaggio, infatti, abbiamo approfittato spesso di questa utilissima opportunità offerta dagli uffici turistici
di tutte le città. Lasciato Fort William percorriamo la
strada A82, in direzione nord, che ci offre splendidi
panorami sul Nevis e i Monti Grampiani, mentre ai lati
della carreggiata appaiono sempre più spesso, oltre
alle ginestre, bellissimi cespugli di rododendri selvatici in fiore. A un tratto arriviamo in un luogo molto particolare che si affaccia proprio sulla sagoma del Nevis
dalle cime ancora innevate: il Commando Memorial,
una grande area con parcheggio, intorno al monumento in memoria dei soldati scozzesi morti durante
la Seconda guerra mondiale.
Lo consigliamo per una breve sosta, naturalmente,
come invitano i cartelli, rispettosa della sacralità del
luogo.
Ci si può sedere su una delle panchine di fronte alla
montagna e godere della bellezza del panorama con
un pensiero veramente dovuto alla terribile realtà delle guerre di ieri e purtroppo anche di oggi.
Arrivati a Fort Augustus, facciamo una breve visita
alla famosa serie delle sei chiuse costruite nell’Otto-
Cascata sul fiume Moriston
Fioriture di ginestre sul Loch Ness
SCOZIA
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CAMPER n. 174 novembre-dicembre 2016
Urquhart Castle
Glenmoriston
cento per superare il dislivello del collegamento tra il
Loch Ness e il Caledonian Canal.
Sono un’interessante testimonianza storica dell’ingegneria idraulica britannica, ma sinceramente non ci è
sembrato il caso di passarci molto tempo.
Abbiamo fatto invece un’altra sosta, dopo pochi chilometri, al villaggio di Invermoriston, per raggiungere a piedi, con una breve passeggiata, l’Old Bridge,
un ponte costruito proprio all’epoca della costruzione
delle chiuse di Fort Augustus sul corso del fiume Moriston, che in gaelico significa fiume delle cascate, di cui
effettivamente è ricco.
Continuiamo a percorrere la A82 che costeggia ormai
da qualche chilometro il famosissimo Loch Ness.
Il lago, che è lungo ben 37 km, molto stretto e circondato da una folta vegetazione, ci è sembrato molto
meno affascinante e suggestivo dei numerosi laghi
che abbiamo incontrato finora e di altri che incontreremo nel prosieguo del nostro viaggio.
La sua fama è dovuta dunque esclusivamente alla
leggenda di Nessie; infatti, anche il più disincantato
turista non può fare a meno di scrutare con speranzosa attenzione le sue acque! Il nostro interesse per
il mostro comunque finisce qui, e non avendo alcuna
intenzione di andare a Drumnadroichit al Loch Ness
Monster Centre, ci limitiamo a parcheggiare lungo la
strada per ammirare le rovine dell’Urquhart Castle,
che sorge su un promontorio sul lago, in un bellissimo
scenario di colori primaverili, che ci è sembrato il punto più bello del Loch Ness.
A questo punto torniamo indietro percorrendo la A82,
e a Invermoriston prendiamo la A887, che in seguito
diventa A87, in direzione ovest lungo la Glenmoriston,
la vallata percorsa dal fiume Moriston, che abbiamo
visto poche ore fa spumeggiare sotto l’Old Bridge.
Ci inoltriamo in una regione veramente spettacolare,
caratterizzata da massicci montuosi e specchi d’acqua
piccoli e grandi, completamente deserta.
Panorami straordinari che ci spingono a numerose
soste per le foto e alla fine siamo in ritardo sul nostro
programma della giornata, ma il bello dei viaggi in autocaravan è proprio questo: poter sempre cambiare il
programma! Arriviamo dunque un po’ tardi alla meta
finale della nostra giornata, l’Eilean Donan Castle,
prima tappa della North West Coast, che percorreremo fino all’estremo nord della Scozia. Questo castello
è famoso nel mondo, più che per il suo storico passato, per le numerose apparizioni in film di successo, da
Braveheart a James Bond. Sorge su un’isoletta vicino
alla sponda settentrionale del Loch Duich, ed è collegato da un ponte alla terraferma.
Non ci interessa comunque visitare l’interno del castello con il solito tipico “visitor centre” fatto di ricostruzioni e manichini; ci piace invece ammirare la
sua collocazione nel tipico e affascinante paesaggio
scozzese. Infatti, avevamo intenzione di pernottare
nel parcheggio sull’altra sponda, di fronte al castello,
come avevamo letto in molti diari.
Purtroppo ora non è più possibile, c’è un grande cartello giallo con il divieto notturno di sosta, quindi
REPORTAGE
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n. 174 novembre-dicembre 2016
CAMPER
Eilean Donan Castle con la bassa marea
I Monti Cuillins
proseguiamo; e oltrepassato il villaggio di Dornie, ci
sistemiamo lungo la riva davanti a una piccola area
picnic attrezzata con tavoli e panche.
Per sicurezza chiediamo a una pattuglia della polizia
stradale che ci conferma la possibilità di rimanere per
la notte senza alcun problema.
Da qui, in lontananza, vediamo il ponte che collega la
terraferma all’Isola di Skye, la più nota delle Ebridi,
dove andremo domani. Durante la cena, dalla finestra
dell’autocaravan, assistiamo al risalire della marea
che velocemente torna a lambire la piccola scogliera
sotto di noi.
Anche stasera la Scozia ci ha offerto un’ottima sosta
libera, tranquilla e panoramica. Quindi, buona notte!
Skye
Skye. Falesie
10 giugno
Dornie - Broadford - Portree - Uig - Kilmuir - Kilt
Rock - Oldman - Kyle - Localsh - Plockton - km 240
Oggi dedichiamo tutta la giornata all’isola di Skye e in
particolare alla sua penisola di Trotternisch, seguendo la strada A87. La storia di quest’isola si perde nella
notte dei tempi, così come l’origine del suo nome, citata dai romani come Scitis, che diviene poi Skitis (ali) in
gaelico, Skuy in norvegese (isola nebbiosa) eccetera.
SCOZIA
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CAMPER n. 174 novembre-dicembre 2016
Qualunque sia l’origine del suo nome rimaniamo incantati da questa terra battuta dal vento, dove il paesaggio aspro e selvaggio, assume a ogni curva aspetti
epici e leggendari. Un meraviglioso frammento di Highlands costellato da strette valli con montagne appuntite, i Cuillins, laghi, prati e falesie che precipitano
nel mare.
Un paesaggio dai colori che cambiano continuamente
seguendo quelli del cielo, sempre diverso, che in poche ore assume tutti i caratteri delle quattro stagioni,
dal grigio al bianco, all’azzurro.
Dopo il villaggio di Broadford, la A87 raggiunge la località di Sligachan, nel cuore dei monti Cullins, dove
tra l’altro vediamo che c’è un campeggio in posizione
stupenda, ai piedi delle aguzze piramidi di basalto.
Se vi fossimo arrivati a fine giornata, ci saremmo fermati, il posto è bellissimo.
Nuova sosta a Portree per ammirare la baia e il porto
dalle caratteristiche casette colorate. Poi riprendiamo
la strada che percorre il periplo della parte settentrionale dell’isola.
Sono circa 80 km di strada stretta, anche se ancora
non proprio una “single track road” come troveremo
più a nord, con saliscendi e curve che richiedono molta attenzione e prudenza nella guida, ampiamente
ripagati però da panorami mozzafiato.
A Kilmuir si possono vedere, vicino alla strada, un
gruppo di capanne dal tetto di paglia.
Si tratta della ricostruzione di un tipico villaggio contadino dell’Ottocento che inserito perfettamente nel
Baia di Portree
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paesaggio circostante, ancora oggi a tratti ci appare
come fermo nel tempo, immutato nonostante il trascorrere dei secoli. Per questo scegliamo di osservarlo
dall’esterno, rinunciando volentieri alla solita messa
in scena tipica di tutti i musei e castelli scozzesi. Dopo
Staffin Bay, una delle insenature più spettacolari
dell’isola, si arriva a un’altra meraviglia della natura,
il Kilt Rock. Si parcheggia vicino alla cascata che con
un salto di 50 metri si getta nel mare e in lontananza si
vede l’altissima scogliera di rocce basaltiche esagonali che deve il suo nome alla somiglianza con le pieghe
di un kilt scozzese. Da qui partono numerosi sentieri
che si possono percorrere facilmente, e ovunque si
volge lo sguardo si rimane incantati da questa natura
selvaggia e incontaminata.
Prima di ritornare a Portree e concludere l’anello del
Trotternish, ecco che sulla nostra destra ci appare
l’imponente massiccio The Storr, vicino al quale sorge isolato il monolite basaltico detto Old Man a circa
trenta minuti di cammino dalla strada, meta d’interessanti e panoramiche escursioni a piedi.
Lasciata l’isola di Skye, che in questo periodo è veramente un trionfo di ginestre e rododendri, arriviamo
a Plockton, piccolo e delizioso villaggio adagiato sulla
baia del Loch Carron che ci appare come un acquerello, con la sua fila di piccole bianche casette disposte
lungo la curva del porto.
C’è un parcheggio proprio sul porticciolo, in una posizione stupenda, dove però troviamo il grande cartello
giallo con il divieto notturno.
Kilt Rock
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Poiché c’è già un equipaggio parcheggiato, ci informiamo in giro e ci dicono che possiamo rimanere senza problemi. Nel frattempo sono arrivati i proprietari
del mezzo parcheggiato, due simpatici neozelandesi
in viaggio verso le Shetland, loro terra d’origine, con i
quali facciamo una piacevole chiacchierata.
Prima che la marea riempia di nuovo la baia, riusciamo a raggiungere a piedi, camminando praticamente
sul fondo del mare asciutto, l’isolotto davanti al porto
dal quale possiamo godere un panorama veramente
stupendo a 360° sulla baia.
Poi, su consiglio dei neozelandesi, andiamo a prendere per la cena un ottimo e abbondante Fish and Chips
in un locale sul porto, che mangiamo in autocaravan
davanti a un panorama da favola!
11 giugno
Plockton - Locharron - Shildaig - Kinlochewe - Gairloch - Ullapool - km 317
Lasciato a malincuore questo piccolo angolo di paradiso, prima costeggiando il Lochcarron, poi procedendo tra boschi e pascoli fino a Shildaig, continuiamo la nostra salita verso nord.
La strada è ora diventata quasi esclusivamente una
“single truck road” e troviamo regolarmente le piazzole “Passing Place” per effettuare lo scambio con gli
altri veicoli provenienti in senso contrario. I pochi automobilisti che incrociamo sono tutti molto gentili e
cerimoniosi, ci cedono spesso il passo anche quando
non ci spetta, salutando con un gesto della mano.
Torridon Glen
CAMPER
Nella stretta valle di Torridon, la strada si insinua
tra alti massicci sulle cui vette vediamo volteggiare grandi rapaci. Incontriamo spesso ponti piccoli e
stretti che superano ruscelli dalle acque argentate
e spumeggianti. Il traffico continua a essere quasi
inesistente e procediamo quindi abbastanza tranquillamente sulla strada che a tratti è poco più di un
viottolo asfaltato!
A Kinlochewe inizia lo spettacolare fiordo del Loch
Maree, lungo ben 16 km, che si può ammirare in tutta
la sua scenografica bellezza dal parcheggio apposito
a lato della strada.
Si costeggia il fiordo, seguendo la A832, per un lungo tratto, poi la strada se ne allontana e si raggiunge
Gairloch con la sua grande spiaggia. Dopo Gairloch,
continuiamo a percorrere la A832 per circa 90 km, attraversando una zona selvaggia e deserta costellata
di rocce, prati, torrenti e foreste che si alternano in
una varietà di sorprendente bellezza.
Arrivati al Loch Broom ci immettiamo sulla A835 che
lo costeggia per circa 10 km fino a Ullapool, piccola
cittadina portuale che sorge su una penisola del Loch,
caratterizzata da casette bianche allineate su strade
parallele.
Ci sistemiamo al Camping Broomfield Holiday Park,
un grandissimo prato verde disteso sulla punta della
penisola (21 sterline per due persone con servizi e corrente). Nel pomeriggio ci dedichiamo al bucato; andiamo nella lavanderia del campeggio perfettamente
attrezzata e iniziamo le varie operazioni.
Gairloch
SCOZIA
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CAMPER n. 174 novembre-dicembre 2016
Azulejo, baciato dall’ultimo raggio di sole
Smoo Cave
Alla fine abbiamo speso 3,50 sterline per il lavaggio,
3 penny per il detersivo e 50 penny per l’asciugatura,
che abbiamo dovuto fare due volte per avere un risultato accettabile, in totale 4,53 sterline, cioè 6,70 €.
Dopo una passeggiata nel villaggio, ceniamo in un ristorante sul porto con un piatto d’insalata di gamberi
e verdure e uno stufato di manzo con funghi, patate
e due birre.
Spendiamo 27,50 sterline più 2 di mancia, assolutamente obbligatoria da queste parti. Più tardi, alle
23.30, in campeggio assistiamo a un bellissimo tramonto sul Loch assieme a una folla di campeggiatori
fotografi.
Questa è una delle nostre foto di Azulejo baciato dall’ultimo raggio di sole della lunga giornata
scozzese!
Arrivati al Loch Assynt, dopo l’ennesima curva, all’improvviso ecco le rovine dell’Ardvreck Castle, un rudere
solitario su un isolotto che in questo momento, grazie alla bassa marea, si può anche raggiungere a piedi
camminando su una stretta striscia di sabbia.
Da qui, seguendo ancora la panoramica A837 arriviamo fino Lochinver, sperduto villaggio sovrastato dal
monte Suilven, detto per la sua forma il “Pan di zucchero delle Highlands”.
Tornati sul Loch Assynt prendiamo la A894 fino a
Scourie, poi la A836 che, attraversando piccoli villaggi
di pescatori, silenziosi fiordi e tratti di brughiera punteggiata da laghi, porta a Durness.
Troviamo spesso scritte che invitano a fare attenzione
a particolari frequentatori della strada, praticamente
quasi gli unici esseri viventi oltre a noi, cioè agnelli e
mucche scozzesi.
Qui, infatti, abbiamo incontrato per la prima volta
questa strana razza di bovini scozzesi, dall’aspetto
maestoso e quasi preistorico, con il lungo pelo rossiccio e le corna appuntite che pascolano nelle brughiere
ma che si possono tranquillamente trovare in mezzo
alla strada, com’è capitato a noi.
Due chilometri dopo Durness, imperdibile sosta alla
Smoo Cave, profonda insenatura rocciosa della costa
che si può percorrere con una facile passeggiata fino
al promontorio a picco sul mare.
Arriviamo finalmente al “First and last in Scotland”,
come si legge nel cartello sul porto, cioè John O’Groats, il punto d’imbarco pedonale per le Orcadi.
12 giugno
Ullapool - Lochinver - Scourie - Durness -Tongue Thurso - Jhohn O’ Groats - Km 315
Ripartiamo da Ullapool e, puntando a nord, percorriamo ancora la single truck road A835. La strada s’inoltra
con tornanti e passing place tra montagne brulle e deserte che si riflettono in grandi laghi o profondi fiordi.
Questa costa Nordovest della Scozia continua ad affascinarci ogni giorno; anche oggi si presenta selvaggia, in gran parte disabitata, con la strada che sembra
interminabile, stretta e piuttosto faticosa da fare, ma
ne vale sicuramente la pena. Siamo infatti continuamente attorniati da scenari d’incredibile bellezza.
REPORTAGE
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n. 174 novembre-dicembre 2016
CAMPER
Panorama delle Orcadi
Skara Brae
Sostiamo nel grande parcheggio davanti al Ferry Office, che è chiuso, ma dove sono disponibili i depliant
che descrivono i tour nelle Orcadi, con informazioni e
prezzi che ci sono utili per decidere il programma del
giorno dopo. Avevamo pensato di pernottare nel parcheggio, ma poiché di notte è diventato completamente deserto, ci spostiamo davanti al piccolo gruppo di case abitate e dopo aver chiesto, parcheggiamo.
pecore e bovini, praticamente prive di vegetazione ad
alto fusto, con rari massicci montuosi e alte scogliere.
Sulla prima isola che percorriamo, South Ronaldsay,
troviamo un interessante reperto storico della Seconda guerra mondiale, le Churchill Barriers. Sono sbarramenti in cemento armato costruiti dai prigionieri
italiani su ordine di Churchill per proteggere la baia
di Scapa Flow dalle incursioni navali tedesche. Sopra
queste dighe artificiali, oggi passa la strada che collega le isole. Subito dopo s’incontra la piccola Italian
Chapel, la chiesetta costruita dagli stessi prigionieri
italiani del campo di prigionia N. 60, trasformando un
semplice capannone metallico, con le abilità artigianali, artistiche e l’inventiva tipica dei nostri connazionali, in un luogo di preghiera e di aggregazione.
Apprezzata e amata dagli abitanti dell’isola (che anche dopo la guerra hanno mantenuto un rapporto con
gli italiani costruttori e ormai con i loro discendenti), è
stata restaurata ed è diventata una delle tappe storiche della visita delle isole Orcadi.
Pranziamo a Stromness, principale porto dell’arcipelago, proprio in un piccolo ristorante sul porto, il Ferry
Inn. Prendiamo un piatto unico composto di filetti di
maccarello grigliati, con salsa, insalata, pane e burro,
due birre medie per un totale di 14 sterline. Dopo la
sosta pranzo e una passeggiata nella cittadina, ripartiamo per la visita ai siti archeologici di straordinario
interesse presenti sulle Orcadi. La prima tappa è il
villaggio preistorico di Skara Brae, uno dei principali
ritrovamenti europei del periodo neolitico.
13 giugno
Un giorno alle Orcadi
Alle 8 siamo alla biglietteria e scegliamo il Maxi Day
Tour, che comprende il traghetto e un tour guidato in
autobus nelle isole maggiori con soste nei punti più
interessanti, per un costo di 60 sterline a testa. La
partenza è alle nove del mattino e il rientro alle 19 del
pomeriggio, la traversata dura 40 minuti.
Appena partiti possiamo subito ammirare da una prospettiva privilegiata, cioè dal mare, il profilo colorato
delle costruzioni sul porto e la bella scogliera di Duncansby Head con il faro bianco.
Sbarchiamo a Barwick, dove troviamo l’autobus che
ci aspetta con una simpatica guida scozzese incredibilmente già in divisa estiva, con una leggera camicia
bianca a maniche corte! Noi, invece, come gli altri
partecipanti al tour, tedeschi, olandesi e inglesi, abbiamo le giacche a vento, perché nonostante il sole,
che comunque va e viene come il solito, c’è un bel vento piuttosto freddo. Le Orcadi ci appaiono come basse piattaforme verdi distese sul mare dove pascolano
SCOZIA
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CAMPER n. 174 novembre-dicembre 2016
Ring of Brodgar
Standing Stones
Si tratta di un intero insediamento preistorico risalente a 3.000 anni prima di Cristo, situato sulla spiaggia
della baia di Skaill, abitato per cinque secoli e poi
inspiegabilmente abbandonato. Venne scoperto alla
metà dell’Ottocento, dopo che una violenta tempesta
aveva spazzato via le dune di sabbia riportando alla
luce 10 case di agricoltori e pescatori perfettamente
conservate. Ma il sito archeologico più affascinante
e suggestivo è sicuramente il Ring of Brodgar, un
circolo di 27 monoliti superstiti dei 60 originali, che si
trova scenograficamente disposto su un terrapieno,
rivolto verso una grande baia. Costruzione analoga a
quella più famosa di Stonehenge, che ci ha fatto riflettere sul misterioso collegamento tra questi e tutti
gli altri siti della stessa specie esistenti in varie parti
remote dell’Europa, dal Portogallo alla Bretagna.
Un luogo di struggente bellezza, dove si respira un’atmosfera di particolare sacralità. È una delle immagini
che ci sono rimaste indelebili nella mente, simbolo
perfetto di queste isole lontane e forse anche un po’
“magiche”. Questa stretta striscia di terra tra il Loch
Harray e il Loch Stenness ci riserva ancora, poco più
avanti, una nuova sorpresa: le Standing Stones di
Stenness, quattro enormi megaliti, molto più grandi
dei precedenti e superstiti anch’essi di un anello più
numeroso, con al centro questa volta un focolare in
pietra testimone di antichi riti e cerimonie.
Arriviamo poi alla capitale delle Orcadi, Kirkwall, di
cui visitiamo il centro storico con la bellissima cattedrale St. Magnus. È un imponente edificio di arenaria
rossa in stile romanico-gotico risalente al XII secolo e
che oggi appartiene alla Chiesa Presbiteriana di Scozia. Vicino alla cattedrale sorgono i resti di eleganti
palazzi rinascimentali, straordinariamente ben conservati, circondati dal tipico prato scozzese, verdissimo
e perfetto. Poco prima delle 20 siamo di nuovo nel
parcheggio di John O’Groats e questa sera decidiamo
di rimanervi a dormire in compagnia di una coppia di
olandesi, con un furgonato, che abbiamo conosciuto
durante il tour delle Orcadi.
14 giugno
John O’Groats - Duncansby Head - Wick - Helmsdale - Elgin - Keith - km 286
Questa mattina, per la prima volta da quando siamo
in Scozia, ci svegliamo con un sole splendente e il cielo
già azzurro, condizioni che di solito si verificano solo
nel pomeriggio. Decidiamo quindi di andare subito a
Duncansby Head, l’alta scogliera con il faro bianco
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n. 174 novembre-dicembre 2016
che guarda le Orcadi, distante circa tre chilometri da
John O’Groats.
C’è un parcheggio libero con tre equipaggi che vi hanno trascorso la notte, una sosta da consigliare, nonostante il forte vento.
Ci guardiamo intorno e rimaniamo veramente a bocca aperta. Il sole sembra aver acceso i colori del mare,
dei prati e delle rocce con pennellate di luce, dando
vita a uno spettacolo della natura.
Con una passeggiata sulla scogliera altissima e spazzata dal vento, raggiungiamo il punto panoramico sui
Dancansby Stacks, gli enormi faraglioni che sorgono
isolati nella baia.
Tornati a John O’Groats, lasciamo definitivamente
questo avamposto sul mare dove si respira una strana
atmosfera, tipica dei luoghi di frontiera sperduti e remoti, una sorta di finestra sulla fine del mondo.
Iniziamo qui la discesa della North East Coast, percorrendo la A99 che poi diventa A9. Ora la strada è più
ampia e agevole, i paesaggi meno aspri e la linea della
costa morbida e dolce.
Facciamo una sosta a Helmsdale un piccolo villaggio
di pescatori con le case colorate che si affacciano sul
porticciolo, dove c’è un bel parcheggio libero.
Ci sono alcune autocaravan in sosta, non abbiamo visto divieti, ci è sembrato un ottimo posto anche per
un’eventuale sosta notturna.
Poco dopo, in posizione dominante sul mare, ecco che
ci appare il famoso Dunrobin Castle, da oltre 700 anni
residenza dei conti Sutherland. La costruzione attuale
però, in stile castello delle fiabe, è un’elegante rico-
Dunrobin Castle dalla spiaggia
CAMPER
struzione ottocentesca. Parcheggiamo nello spiazzo
davanti, molto affollato di auto e pullman, e da cui la
visuale sul castello è limitata.
Scopriamo allora sulla destra una stradina in discesa
che porta al mare.
Arriviamo dunque alla spiaggia sottostante, un posticino tranquillo, da dove si possono vedere suggestivi
scorci del castello e dei giardini.
Di nuovo in marcia. Percorsa la penisola Black Isle e attraversato il lungo ponte Kessock Bridge, arriviamo a
Inverness che oltrepassiamo, prendendo la A96 in direzione di Elgin. La cittadina, non lontana dalla costa,
è ritenuta la porta d’accesso alla valle del fiume Spey,
la principale zona di produzione del whisky scozzese,
dove si svolge il famoso percorso delle distillerie, lo
“Scotland’s Malt Whisky Trail”. Proprio al centro di Elgin si trovano invece le imponenti rovine della cattedrale cattolica detta la “Lanterna del Nord”, che dopo
incendi e distruzioni fu definitivamente abbandonata
ai tempi della Riforma Protestante. Sono le 18 del pomeriggio e la troviamo chiusa ma ci rendiamo conto
che girando intorno alla cancellata che la circonda si
può vedere benissimo lo stesso.
L’imponenza di quello che rimane ci fa comunque capire quale sia stato l’antico splendore.
Lasciata Elgin, seguendo la strada A941 si entra nella valle del whisky, che in gaelico si chiama “uisge
beatha”(acqua della vita); qui si trovano molte importanti e note distillerie. Scegliamo la più antica
tra quelle oggi attive, la Strathisla, fondata nel 1786,
dove viene prodotto anche il notissimo Chivas Regal.
Elgin. La cattedrale
SCOZIA
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CAMPER n. 174 novembre-dicembre 2016
Distilleria Strathisla
Balmoral Castle
Si trova un paio di chilometri dopo il villaggio di Keith,
immersa nel verde del bosco, con i due inconfondibili
camini a forma di pagoda.
Quando arriviamo però è già chiusa (orario 9.30-17),
pertanto ci sistemiamo nel piccolo parcheggio davanti all’ingresso, accanto a villette abitate, in previsione
della visita il mattino dopo.
Proprio nel parcheggio c’è una piccola costruzione
che ci incuriosisce, e leggendo la targa scopriamo che
si tratta del pozzo della sorgente Broomhill, la cui acqua viene utilizzata nel processo di fabbricazione del
loro whisky.
stilleria va da un minimo di 12 anni a un massimo che
può arrivare a oltre 30.
Poi ci sediamo in una bella sala con un grande tavolo
sul quale sono preparati i quattro whisky, da degustare in un ordine preciso, diversi per miscele e invecchiamento. Vista l’ora e i chilometri da fare noi ci
siamo limitati a un piccolo sorso per ogni tipo. Potendo programmare la visita, sarebbe meglio farla di pomeriggio! Nel negozio della distilleria si possono fare
acquisti per tutte le tasche, da qualche sterlina per le
marmellate o miele, al whisky naturalmente, fino alle
274 sterline per una speciale bottiglia con ben 37 anni
d’invecchiamento e non in commercio in Italia.
Ristorati dall’”acqua della vita”, riprendiamo il nostro
viaggio, e dopo Keith scendiamo a sud, su un percorso
che lambisce le propaggini dei monti Cairgorms, sempre tappezzati di ginestre.
A Ballater, un piccolo villaggio punto di partenza per
escursioni nei boschi e sulla montagna, troviamo un
parcheggio gratuito in centro davanti alla chiesa,
dove ci sono anche altre autocaravan, e ne approfittiamo per fare un po’ di spesa al supermercato.
La nostra prossima destinazione è Balmoral Castle,
la residenza estiva dell’attuale famiglia reale, che abbiamo scelto di visitare proprio perché è un simbolo
della propensione monarchica della maggioranza dei
britannici, secessionisti scozzesi compresi.
Il castello è aperto al pubblico solo da aprile a luglio,
perché negli altri mesi è usato ancora oggi dalla regina e dai membri della famiglia reale.
15 giugno
Keith - Huntly - Ballater - Balmoral Castle - Stonehaven - km 98
Dopo una notte tranquilla e silenziosissima, facciamo
un’abbondante colazione in previsione dell’insolito
assaggio mattutino.
Verso le 10 entriamo nella distilleria e facciamo i biglietti per la visita che costano 7,50 sterline a testa,
comprensivi della degustazione finale di quattro tipi
di whisky.
Siamo i primi visitatori della giornata ma ci fanno subito iniziare la visita accompagnati da una giovane
guida molto gentile e paziente che accetta sorridendo la nostra tipica richiesta “more slowly please”!
Seguiamo l’interessante percorso dell’orzo dalla macinazione, alla fermentazione, fino all’invecchiamento del distillato nelle botti di quercia che in questa di-
REPORTAGE
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n. 174 novembre-dicembre 2016
CAMPER
Stonehaven
St. Andrew. Campi da golf
Anche qui c’è un bel parcheggio, gratuito anche per
le autocaravan, con wc, senza alcun divieto notturno.
Il biglietto, compreso di audioguida in italiano, costa
10 sterline.
Il Castello è un po’ distante dalla biglietteria e si può
raggiungere con un trenino, compreso nel biglietto.
La visita inizia nelle antiche stalle, dove c’è un’esposizione di foto di famiglia dei reali dai tempi della Regina Vittoria a oggi. In un altro locale viene proiettato
un video che descrive la flora e la fauna della tenuta
reale e spiega come funziona oggi l’azienda Balmoral.
La parte più piacevole è senza dubbio la passeggiata
nel bellissimo parco e nei giardini.
Camminando, si ascolta la storia del castello e dei
suoi primi abitanti, la regina Vittoria e il principe Albert, che lo acquistarono nel 1852 e lo trasformarono in un edificio in stile neogotico, secondo la moda
dell’epoca.
La sola parte del castello accessibile al pubblico è la
sala da ballo, piuttosto modesta, con decori di legno
da residenza di campagna. Vi sono esposti oggetti
personali di famiglia come giocattoli, una storica culla
e ancora foto e video.
Visita interessante, ma nonostante tutto preferiamo
la repubblica.
Arriviamo a Stonehaven, dove abbiamo intenzione
di trascorrere la notte, e ci sistemiamo sul porto Old
Pier (N 56.961035 E 2.201701) in un parcheggio gratuito proprio sul mare, davanti a un’eccezionale bassa
marea con tutte le barche in secca.
16 giugno
Stonehaven - Dunnottar Castle - St. Andrew Edimburgo - km 195
Dopo un’ottima sosta notturna, ci alziamo presto e
alle 8 lasciamo il porto per raggiungere Dunnottar
Castle che si trova due chilometri e mezzo a sud di
Stonehaven.
La biglietteria è chiusa perché il castello apre alle
nove, e quindi, con qualche altro turista mattiniero,
c’incamminiamo lungo uno dei sentieri che portano
sull’alta scogliera ai lati delle rovine.
La foschia del mattino accresce l’atmosfera misteriosa e affascinante di questo castello completamente
diroccato e disteso su uno sperone di roccia proteso
nel mare.
Quando torniamo al parcheggio, la biglietteria è aperta, ma scopriamo che il parcheggio è gratuito solo se
si visita il castello, altrimenti, anche solo per passeggiare sulla scogliera circostante e fare le foto, la sosta
per un’autocaravan costa 15 sterline. Veramente un
furto! Quindi, per evitare questo balzello, basta arrivare prima delle nove del mattino o dopo le diciotto
della sera.
Continuiamo a percorrere la A92 e, arrivati a St. Andrew, parcheggiamo in West Sand Road, vicino al
British Golf Museum, su un grande prato di fronte
al mare, a circa 900 m. dal centro (N 56. 349529 E
2.808245).
Davanti a noi la West Sand, la lunga spiaggia su cui è
stata girata l’indimenticabile scena della corsa degli
SCOZIA
79
CAMPER n. 174 novembre-dicembre 2016
atleti nel famoso film “Momenti di Gloria”, accompagnata dalla travolgente musica di Vangelis.
In questo momento, qui intorno, c’è un gran fermento
di lavori: stanno montando enormi gradinate intorno
agli sterminati campi da golf.
C’è molta gente sul “green” che si allena per le gare o
semplicemente gioca per divertimento, giovani e anziani, grandi e piccoli.
Dalle auto parcheggiate vicino alla nostra autocaravan,
scendono allegre famigliole con le sacche delle mazze
che si avviano verso i campi.
Ci rendiamo conto così della popolarità di questo
sport e della sua diffusione in tutte le classi sociali.
Siamo infatti nella capitale mondiale del golf e scopriamo che nel prossimo fine settimana ci sarà il 144°
British Open Golf 2015, un’importante manifestazione internazionale a cui sono destinati tutti questi preparativi.
I giocatori di golf di ogni parte del mondo sognano di
poter, almeno una volta nella vita, venire a calpestare
questo sconfinato prato.
Da qui, con una camminata di circa quindici minuti,
raggiungiamo il centro della cittadina che è piuttosto
piccolo, formato da tre strade parallele che portano
tutte alle grandiose rovine della Cattedrale.
La tradizione afferma che fu costruita per custodire le
reliquie dell’apostolo Andrea, e divenne luogo di venerazione e pellegrinaggi talmente importante che
in seguito la città prese il nome St. Andrew e divenne
capitale della Scozia prima di Edimburgo.
Passeggiando in centro, entriamo nel cortile dell’antica e prestigiosa Università di Scozia, poi ci fermiamo
a fotografare il Castle, l’ennesimo castello scozzese in
rovina! In una strada del centro notiamo un locale con
una grande scritta sulla vetrina che ricorda ai passanti
l’incontro di Kate con il futuro consorte principe William, avvenuto proprio in quel caffè.
Ambedue, infatti, hanno frequentato la prestigiosa
università di questa città e qui si sono conosciuti.
Nonostante la nostra salda fede repubblicana entriamo anche noi per un caffè, rendendo così una specie
di omaggio alla giovane coppia reale tanto amata da
questo popolo inguaribilmente monarchico!
Lasciata St. Andrew, la meta finale della nostra giornata è il Mortonhall Camping Park di Edimburgo (due
persone 21 sterline al giorno con tutti i servizi, sola
nota negativa Wi-Fi a pagamento), dove arriviamo in
tarda serata, sistemandoci in una delle piazzole disseminate nel verde prato.
Edimburgo. Old Town
Edimburgo. Rose Street
REPORTAGE
80
17 giugno
Edimburgo
Stamattina per la prima volta sperimentiamo la tipica pioggerellina scozzese, sembra che il cielo grigio
sopra di noi sia un grande nebulizzatore, ma siamo
fiduciosi perché sappiamo che più tardi arriverà anche il sole.
Prendiamo l’autobus n.11 e, come ci avevano detto
alla reception del camping, verifichiamo che sugli autobus della città c’è Wi-Fi gratuito.
n. 174 novembre-dicembre 2016
Dopo circa 20 minuti siamo in centro, in Princess
Street, davanti all’imponente sagoma del Castello e
del centro storico della città che si sviluppa tutto sulla
collina.
Il paesaggio urbano di Edimburgo è infatti influenzato
dalla conformazione del suo territorio fatto di colline
e vallate, che conferisce alla città una struttura su vari
livelli.
I due poli intorno ai quali si sviluppa la città, il Castello e Princess Street, sono divisi da una profonda valle
con giardini fioriti dove troviamo lunghe file di panchine che hanno tutte i nomi dei donatori, spesso in
memoria di persone amate.
Una bellissima pagina di memorie, dolce e malinconica. Il Castello costituisce una cittadella a sé stante
e insieme al Royal Mile, la lunga strada fiancheggiata
da edifici medievali che scende fino al Palazzo Holyroodhouse, forma la Old Town che si contrappone alla
New Town sorta nel XVIII secolo al di là di Princess
Street.
Percorriamo senza fretta la famosa e scenografica
strada incontrando palazzi, case borghesi di varie
epoche, piazzette, cortili e passaggi nascosti, i “closes”, che ci divertiamo a esplorare, trovando scorci
suggestivi.
Arrivati in fondo al Canongate, vediamo due palazzi di
epoche e architetture lontane sorprendentemente vicini, il rinascimentale Palazzo Reale, strettamente legato alla memoria di Maria Stuarda, Regina di Scozia,
e il modernissimo edificio del Parlamento Scozzese,
inaugurato nel 2004.
Pranziamo in un caratteristico pub scozzese, il Tolboth Tavern, che si trova nell’edificio cinquecentesco
di un’antica prigione, come si legge in una targa all’ingresso.
Si mangia in una saletta dietro il bar, arredata con legno scuro e tovaglie color porpora, in un’atmosfera
molto “british”.
Siamo qui per assaggiare il piatto nazionale scozzese,
l’haggis, un pasticcio di carni e interiora di agnello, farina di avena, aromatizzato con erbe e whisky, cotto
nello stomaco della pecora.
Prendiamo prima una zuppa di pomodoro, con fettine
di pane tostato e burro, poi l’haggis, elegantemente
impiattato con la purea di patate e rape, accompagnato da una salsa al whisky.
Ci è sembrato buono e saporito, ben abbinato ai contorni e alla salsa; con due birre abbiamo speso 35 sterline, non molto, visto che siamo nel centro della città.
CAMPER
Edimburgo. Haggis
Edimburgo. Il Royal Mile
SCOZIA
81
CAMPER n. 174 novembre-dicembre 2016
Dopo un ottimo caffè espresso da Starbucks, con
vista sul Royal Mile e anche qui Wi-Fi gratuito, ripercorriamo tutto il centro fino al Tartan Weaving Mill, il
negozio-museo vicino al castello.
Si trova dentro l’antico deposito di acqua potabile
della città e offre una colorata esposizione della tipica
stoffa scozzese, il tartan, oltre a mostrare proprio il
suo procedimento di tessitura.
Ci sono telai in funzione che producono la stoffa e ci si
può addirittura fare le foto in costume tipico Highlander! C’è un po’ di tutto in questo grande museo bazar,
dal racconto della storia dei principali clan scozzesi
alla spiegazione di come si costruisce una cornamusa,
senza contare la grande quantità di souvenir che può
risolvere il problema regali in un colpo solo!...
Lasciata la Old Town, scendiamo di nuovo verso Princess Street per raggiungere la New Town costruita nei
primi anni del XVIII secolo come espansione della vecchia Edimburgo.
Con il suo omogeneo susseguirsi di palazzi nobili dalle facciate neoclassiche, disposti su strade perfettamente rettilinee, ampie piazze e giardini, può essere
considerato un perfetto esempio dello stile urbanistico del suo secolo.
Percorriamo la scenografica e monumentale, ma
molto trafficata, George Street che costituisce l’asse portante del quartiere, chiusa alle estremità dalle
due grandi piazze, Charlotte Square e St. Andrews
Square. Una passeggiata molto piacevole e più tranquilla si può fare nella pedonale Rose Street, con tanti
pub, le cui semplici facciate in mattoni rossi sono il retro degli eleganti palazzi di George Street. In tarda serata rientriamo al campeggio con l’autobus n. 11 che
ha passaggi molto frequenti.
È stata una giornata molto intensa, abbiamo camminato per ore, ma anche se le abbiamo dedicato un
giorno solo del nostro viaggio, privilegiando la parte
naturalistica della Scozia, pensiamo di aver colto lo
spirito e l’atmosfera di questa vecchia “signora” scozzese con un’anima giovane e vivace.
Rosslyn Chapel
Rosslyn Chapel. interno
REPORTAGE
82
18 giugno
Edimburgo - Rosslyn Chapel - Melrose - Kelso Jedburg - Carlton-on-Trent - km 433
Lasciato il Camping Mortonhall, ci fermiamo dopo
circa 7 km per visitare la famosa Rosslyn Chapel e sostiamo nel parcheggio, gratuito e senza divieto notturno. Il biglietto d’ingresso costa 9 sterline che riteniamo ben spese. La piccola chiesa gotica risale alla
metà del ’400 e la sua notorietà è molto cresciuta da
quando Dan Brown nel suo Codice da Vinci l’ha indicata come custode del Santo Graal.
Ci appare come un vero e proprio scrigno, il cui interno, scolpito in modo anticonvenzionale e spettacolare, rievoca miti e leggende, come quella dell’uccisione
dell’autore della bellissima Colonna dell’Apprendista.
Sembra tutto un ricamo di pietra, ricco di decorazioni
e sculture che raffigurano simboli massonici, biblici e
anche pagani. Impossibile non soffermarsi su particolari strani e apparentemente inspiegabili, come la raf-
n. 174 novembre-dicembre 2016
figurazione delle piante di mais e aloe provenienti dal
continente americano non ancora scoperto all’epoca
della costruzione della chiesa.
L’insieme è dunque affascinante e misterioso, indipendentemente dal ruolo assegnatole da Dan Brown,
e vale sicuramente la visita.
All’interno non si possono fare foto, dunque… queste
fanno parte del mistero!
Continuiamo la nostra discesa a sud diretti verso la regione scozzese delle Borders, al confine con l’Inghilterra. La strada attraversa verdi campagne e dolci colline, villaggi fatti di casette basse tutte uguali, dove
appaiono spesso imponenti rovine di antichi edifici
religiosi.
Questa è infatti la terra delle abbazie semidistrutte,
testimonianza delle terribili lotte secolari di religione
tra la cattolica Scozia e l’Inghilterra protestante.
La prima sosta è a Melrose, piccolo villaggio situato
nella valle del fiume Tweed, dove troviamo le rovine
della grande abbazia cistercense del secolo XII.
Dopo circa 25 km arriviamo a Kelso, altro piccolo
borgo sulla riva del Tweed con i resti del più grande
monastero delle Borders, fondato nel Mille da monaci benedettini francesi in stile gotico-normanno. Restano solo le imponenti rovine della chiesa con le due
torri della facciata a testimonianza delle dimensioni
enormi della costruzione.
Concludiamo questo tour delle abbazie con quella
agostiniana di Jedburg, altra testimonianza delle interminabili lotte anglo-scozzesi, al punto che questa
Jedburgh Abbey
CAMPER
fu abbattuta addirittura dagli stessi scozzesi per non
farla cadere nelle mani degli odiati inglesi.
C’è un grande parcheggio gratuito accanto al Visitor
Centre, in cui non abbiamo visto divieti, con Wi-Fi gratuito che copre tutta la cittadina, come abbiamo letto
nei cartelli.
A questo punto siamo arrivati al nostro ultimo giorno
in Scozia, vi abbiamo trascorso due settimane belle e
interessanti. In particolare i giorni nelle indimenticabili Highlands, vero cuore e simbolo della Scozia, la
sua parte più selvaggia e affascinante, che ci ha incantato con la sua infinita bellezza.
Abbiamo attraversato terre di eroi leggendari, percorso per chilometri strade solitarie tra paesaggi
grandiosi d’immense brughiere, laghi, fiordi e silenziose montagne.
La primavera scozzese ci ha regalato splendide fioriture di ginestre e rododendri e giornate di tempo fresco ma buono.
Quindi, percorrendo la A68, arriviamo al confine con
l’Inghilterra, dove ci concediamo una sosta per un
saluto a questa terra bella e lontana che ci è rimasta
nella mente e nel cuore.
Nel tardo pomeriggio, tentiamo un paio di volte di
fermarci per la notte in aree di sosta autostradali
sulla M1, trovandole però tutte semideserte e poco
invitanti.
Quindi, all’altezza di Newark-on-Trent, decidiamo di
uscire dalla motorway alla ricerca di un posto per trascorrere la notte.
Porto fluviale sul Rodano
SCOZIA
83
CAMPER n. 174 novembre-dicembre 2016
Un vero colpo di fortuna ci fa trovare subito, a Carlton-on-Trent, un pub di campagna, il Great Northern
Inn, con annessa una piccola area di sosta per autocaravan (10 sterline con elettricità, 5 senza, N 53.169135
E 0. 815409).
Siamo praticamente davanti alla ferrovia e questo ci
preoccupa un po’, ma il nostro vicino inglese ci rassicura dicendoci che di notte non passano treni. Domani saremo a Dover, da qui ci sono 335 km.
19 giugno
Carlton on Trent - Dover - Calais - Abbeville Grandvilliers - Km 630
Dopo una notte tranquilla, come ci aveva detto il vicino di autocaravan, raggiungiamo Dover e prendiamo
il traghetto delle 14 scoprendo che dall’Inghilterra il
prezzo non varia a seconda dell’orario, come all’andata. Con la stessa compagnia, la P&O Ferries, il biglietto è fisso e costa 113 sterline.
Quasi il triplo del prezzo dell’andata, hai capito questi
inglesi!... Sbarcati a Calais, cominciamo la prima lunga tratta di attraversamento della Francia e sostiamo
per la notte in una piazzetta della tranquilla cittadina
di Grandvilliers.
20 giugno
Grandvilliers - Beauvais - Senlis - Meaux - Sens - Auxerre - Avallon - Beaune - Chalon-sur-Saone - Bourg-en-Bresse - Montalieu-Vercieu - km 620
Giornata di trasferimento con sosta per la notte a
Montalieu-Vercieu, una graziosa località turistica sulla riva del Rodano, nella cosiddetta Valle Bleu, in un
grande parcheggio gratuito, vicino al porto fluviale.
(N 45.82776 E 5.42100)
21 giugno
Montalieu-Vercieu - Moncenisio - km 230
Arriviamo nel primo pomeriggio al Passo del Moncenisio, in una bella giornata di sole, molto diversa da
quella che avevamo trovato venti giorni fa all’inizio
del nostro viaggio. Decidiamo quindi di fermarci nel
parcheggio in riva al lago e ripartire il giorno dopo, per
goderci questo bellissimo posto che tante volte avevamo visto solo di passaggio.
22 giugno
Passo del Moncenisio - Siena - km 566
Dopo ventidue intense giornate, finalmente:
HOME SWEET HOME!
REPORTAGE
84
John O’Groats. First and Last in Scotland
n. 174 novembre-dicembre 2016
CAMPER
Primo raduno della Bassa
Un weekend ricco di emozioni:
autocaravan, sole, biciclette, ospitalità,
enogastronomia, cultura e tante amicizie
di Paola Belluzzi
Nel weekend del 16-17 aprile, con
Camper Solidale Mantova abbiamo
organizzato un interessante raduno per camperisti amanti del pleinair. Gli equipaggi, provenienti da
diverse zone (Modena, Torino, Milano, Vicenza, oltre a qualcuno della nostra provincia), si sono dati ap-
puntamento nell’accogliente area
di sosta di Pieve di Coriano (MN)
situata sulla riva del Grande Fiume
che ci ha accolti già dal venerdì sera
regalandoci i colori di uno splendido tramonto.
Giornate ricche di appuntamenti in
questa terra inesplorata che è riu-
scita a meravigliarci con la bellezza
della sua natura, a interessarci con
il fascino della sua storia, e a deliziarci con i prodotti enogastronomici offerti.
Sabato mattina siamo partiti in
bicicletta in direzione di Felonica,
pedalando per 33 km sugli argini
Pieve di Coriano (MN). Sponda del Grande Fiume
PRIMO RADUNO DELLA BASSA
85
CAMPER n. 174 novembre-dicembre 2016
Foto di gruppo prima della partenza per Felonica
della sponda destra del Po. Siamo
stati accolti dal Sindaco Annalisa
Bazzi e abbiamo visitato il Museo
della Seconda guerra mondiale che
raccoglie foto, documenti e cimeli
originali appartenenti al periodo
che va dalle prime incursioni aeree del 1944 sino al passaggio del
fronte nell’aprile 1945. Abbiamo
poi raggiunto l’Agriturismo Corte
Nigella, dove la signora Germana ci
ha offerto un ricco e gustoso menu
Ristobike con degustazioni locali
molto apprezzate dai nostri amici
e ospiti. Veramente interessante la
visita guidata al Museo delle erbe
Apericena sul Po
RADUNO CAMPERISTI
86
vive, un percorso a cielo aperto che
dà un importante valore aggiunto
a questo bellissimo agriturismo.
Al rientro abbiamo pedalato sugli
argini della sponda sinistra del Po
attraversando la provincia di Rovigo. Serata con apericena sul Po
in compagnia del Sindaco Daniela Besutti e di Andrea Bassoli in
rappresentanza della Cooperativa
Campapo.
Dopo il meritato riposo, anche la
giornata di domenica è stata ricca
di appuntamenti: dapprima l’interessante visita guidata al prestigioso Palazzo Ducale di Revere che
ospita il Museo del Po, un museo
etnografico e antropologico dedicato interamente al fiume Po,
ai suoi reperti, colori e tradizioni.
Poi il trasferimento a Poggio Rusco
dove abbiamo visitato la chiesa locale riaperta a dicembre 2014 dopo
i lavori di rifacimento a seguito del
sisma del maggio 2012. Abbiamo
parcheggiato le nostre autocaravan in zona piscine e abbiamo
n. 174 novembre-dicembre 2016
CAMPER
Pranzo al ristorante Bambù
pranzato tutti insieme al ristorante
Bambù, dove ci ha raggiunti il Sindaco Sergio Rinaldoni per un saluto. Ci siamo salutati con grande
gioia nel cuore, felici per aver vissuto un weekend ricco di emozioni,
per aver condiviso questa esperienza con nuovi amici provenienti da
zone diverse e accomunati dalla
passione e dall’amore di questa
forma di turismo itinerante all’aria
aperta, volto a osservare con cura
i luoghi attraversati, a viverli con
profondità e a vederli con gli occhi
curiosi di chi sa stupirsi anche delle
piccole cose. Grazie a Camper Soli-
dale Mantova e a tutti gli amici che
hanno partecipato a questo fantastico weekend. Invitiamo gli amici
camperisti a seguirci su Facebook
alla pagina Camper Solidale Mantova, per poter avere le informazioni necessarie e partecipare alle
nostre iniziative.
Area di sosta Pieve di Coriano
PRIMO RADUNO DELLA BASSA
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