Introduzione - Soprintendenza Archivistica per la Sardegna

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Introduzione - Soprintendenza Archivistica per la Sardegna
ARCHIVIO STORICO
COMUNE DI SORRADILE
ANNI 1772-1972
PARTE PRIMA: CATEGORIE I-V
INVENTARIO
Archivio storico del comune di Sorradile
A cura di
Rossana Pani
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CENNI STORICI
Sorradile è un paese della provincia di Oristano situato in prossimità del
·lago Omodeo nella media valle del Tirso, appartenente alla zona storicogeografica
denominata
Barigadu.
Conta
una
popolazione
di
circa
cinquecentocinquanta abitanti che si occupano prevalentemente di agricoltura
e pastorizia.
Il
territorio
sorradilese
presenta
numerose
attestazioni
di
antichi
insediamenti antropici. Per quanto riguarda l' età prenuragica si segnalano le
Domus de Janas presenti nella zona di San Nicola mentre per l'età nuragica si
hanno numerose testimonianze sparse un po' dovunque tra cui si ricordano i
Nuraghi Càndala, !scova, Funtana' e Mura e l'importante complesso
nuragtco
de Su Monte ancora in corso di scavo. Molti di questi siti,
specialmente quelli presenti lungo l'antico corso del fiume Tirso, vennero
rifrequentati nel periodo tardo-romano ed alto medioevale e ancora un
ulteriore utilizzo degli stessi a scopo funerario si ebbe tra il VII e VIII secolo
d.C ..
Nel periodo romano tutta la zona del Barigadu assunse un ruolo importante
data la sua posizione logistica posta come limite e passaggio obbligato tra la
Romània e la Barbarìa, tra pianura e montagna. I Romani infatti, sfruttarono
questa zona di cerniera e frontiera fondando il presidio militare di Forum
Traiani (Fordongianus).
Dalla presenza di chiese campestri intitolate a santi bizantini come San
Nicola,
antica parrocchiale di Nuro=o, villaggio oggi scomparso, dai
toponimi che individuano certe località Santu Cristus, Salto di Lochele, si
deduce l'importanza del territorio in epoca bizantina.
In periodo giudicale la villa di Sorradile fece parte del giudicato di Arborea
ed era compresa nella curatorìa di Parte Barigadu. Nel 1417, dopo la
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conquista aragonese, il re Alfonso V infeudò la villa a Luigi Pontons. Nel
1481 tutta l'incontrada di Parte Barigadu, compresa Sorradile passò a
Gaspare Fabra Nel 1520, durante il regno di Carlo V, il feudo subì una prima
divisione amministrattiva che rispecchiava la morfologia del territorio: Parte
Barigadu Susu e Parte Barigadu Josso. Sorradile con Bidonì, Nughedu Santa
Vittoria, Ula Tirso, Ardauli, furono compresi in Parte Barigadu Susu e
venduti dai successori del Fabra a Carlo Alagon. Intorno al 1580 il feudo di
Parte Barigadu Susu viene acquisito dai marchesi di Villassor rimanendo in
possesso di questa famiglia sino al 1703 quando per via matrimoniale passò ai
De Silva.
Intorno alla metà circa del XVIII secolo, durante la dominazione sabauda,
ci fu un ulteriore suddivisione: Sorradile, Bidonì e Nughedu Santa Vittoria
formarono il Marchesato di San
Vittorio~
Neoneli, Ardauli e Ula Tirso il
marchesato di Neoneli; Busachi, Fordongianus e Allai il Marchesato di
Busachi. Il marchesato di San Vittorio fu concesso a Don Antonio Todde di
Iglesias nel 1}73 in cambio dei suoi feudi di San Cristoforo e Montresta, ai
quali rinunciava per sanare una lite con il fisco. Il feudo passa nel 1776 al
nipote materno Domenico Pes sino all'abolizione del feudalesimo e al riscatto
definitivo avvenuto nel 1839.
Nel 1859 Sorradile fece parte del mandamento amministrativo di Busachi
nel circondario di Oristano in provincia di Cagliari.
Nel 1923 venne creato il bacino artificiale del lago Qmodeo, il più grande
d' Europa, che trasformò l'aspetto paesaggistico del territorio sorradilese
sottraendo le terre più fertili all' agricoltura con la promessa di un progresso
economico comunque mai realizzatosi.
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Nel 1927 Sorradile ingrandì il proprio territorio con l'aggregazione dei
comuni di Nughedu Santa Vittoria e Bidonì che riacquistarono la loro
autonomia rispettivamente nell947 e nell950.
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RELAZIONE
L'Amministrazione comunale di Sorradile intendendo valorizzare e rendere
fruibile il proprio patrimonio archivistico ha awiato un cantiere di riordino
dell'archivio storico,
iniziato l'l dicembre 1999 e terminato il 30 giugno
2000, con il principale obiettivo di redigeme l'inventario.
Al momento dell'apertura del cantiere, l'archivio era situato al piano terra
dell'ex casa municipale. In questa sede non idonea poiché priva degli impianti
a norma, si trovava tutta la documentazione facente parte dell'archivio
storico, di deposito,_ corrente, le gazzette ufficiali, la raccolta dei volumi di
leggi e dècreti, mentre nell'ufficio anagrafe dell'attuale Comune erano
conservati i registri di stato civile e quelli di leva. L'archivio era classificato
solo in piccola parte per categoria e classi, prec_isamente i documenti
riguardanti
gli
anm
1950-1960,
mentre
la
parte
rilevante
della
documentazione, costituita da verbali di delibere, protocolli, bilanci, conti
consuntivi,
ll!.~dati
di pagamento, era in gran parte accatastata e racchiusa in
pacchi senza nessun criterio di ordinamento.
Il riordino si è sviluppato per fasi successive: la prima è stata dedicata al
censimento utile per acquisire una valutazione generale della quantità e
qualità della documentazione prodotta dall'ente sino al 1960. L'opera di
censimento ha messo in evidenza la presenza di una cospicua documentazione
appartenente ai comuni di Nughedu Santa Vittoria_ e Bidoni associati
amministrativamente a Sorradile in periodo fascista e divenuti nuovamente
autonomi rispettivamente nel 194 7 e nel 1950, nonché una rilevante
documentazione inerente gli archivi aggregati:
Monte Nummario, (1786-1846), Conciliazione (1868-1981), E.C.A. (19371987),
Barraccellato
( 1899-1999),
Patronato
scolastico
(1953-1984),
consorzio Medico-Ostetrico ( 1898-1981 ), ossia istituzioni ed enti che
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formalmente erano indipendenti dal Comune, ma la cui gestione dipendeva da
esso e dopo la loro soppressione vi confluì anche la documentazione; in sede
di schedatura questi archivi sono stati separati dalla documentazione
dell'archivio comunale, ma per la sopraggiunta chiusura del cantiere non si è
potuto produrre nessuno strumento di corredo.
Il censimento ha portato a stimare il numero dei pezzi d'archivio in circa
600 tra buste, pacchi e registri.
Terminato il censimento si è provveduto a spolverare con pennelli e a
trasportare tutta la documentazione nella sua sede definitiva al piano terreno
dell'attuale Comune sito in Corso Umberto.
Nella seconda fase di riordino si è proceduto alla schedatura, uniforme per
tutta la documentazione, e si sono prodotte 420 schede.
In seguito si è passati al riordino vero e proprio; il lavoro è stato alquanto
difficoltoso sia per la dispersione dei documenti dovuta a scarti irregolari
avvenuti nel tempo, sia perché ci si è trovati di fronte a pratiche frammentate,
registri mutili, -carte fuoriuscite dai fascicoli, documenti non classificati. In
questa fase si è individuato anche materiale di scarto: prospetti prestampati e
registri non utilizzati, carte illeggibili, domande e moduli per richieste di
certificati, inoltre si è provveduto alla sostituzione dei fermagli, spilli
arrugginiti, cartelle e faldoni rovinati. Attraverso le schede si è cercato di
ricomporre le pratiche in base al contenuto dei documenti e alla categoria, m
seguito le stesse sono state raggruppate in serie. AI fme
di garantire la
possibilità di ulteriori successivi versamenti, si è adottato il criterio delle serie
aperte, incrementabili da unità archivistiche definite cronologicamente dopo
il 1960. Le unità archivistiche sono state riordinate seguendo un criterio
cronologico eccetto i fascicoli riguardanti le pratiche personali dei segretari,
dei dipendenti e le licenze commerciali ordinate alfabeticamente; i mandati di
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pagamento sono stati suddivisi per anno e all'interno dello stesso per articolo
di
bilancio~
pagamento
rispettando
degli
l'ordine
originario datogli dall'ente i· mandati di
anni " 40" e "50" sono stati lasciati allegati ai Conti
consuntivi. I registri di stato civile di cui si è costatato lo stato di cattiva
conservazione, soprattutto per i più antichi, sono stati inventariati e lasciati
nell'ufficio anagrafe, mentre le liste di leva (di terra, di mare, riformati,
renitenti), dove l'estremo cronologico è dato dali' anno di nascita (classe di
leva), sono state trasportate nella sede dell'archivio storico . Si è ritenuto
opportuno mantenere nell'archivio storico, dandogli una serie chiusa, gli
affari relativi ali' Azienda Elettrica Municipalizzata e alle Imposte di
Consumo successive al 1960 non essendo suscettibili di accrescimento m
quanto attività non più esplicate dali' ente.
Per quanto riguarda la
documentazione di Nughedu Santa Vittoria e Bidonì
si è operata una
distinzione: i documenti di Nughedu Santa Vittoria datati 1822-1927 e quelli
di Bidonì datati 1880-1927 quindi precedenti la loro aggregazione a Sorradile
sono stati restituiti ai Comuni di appartenenza mentre gli altri sono stati
inventariati assieme a quelli di Sorradile, indicandolo distintamente nelle
annotazioni dell'inventario. Per quanto riguarda il più antico documento
presente nell'archivio cioè il volume sulla definizione dei confini e dei redditi
delle ville del Barigadu dell ' intendente generale del regno di Sardegna Don
Giuseppe
Jiaime 1772-1773 si è ritenuto opportuno tenerlo separato
dall 'archivio storico classificandolo come preunitario
L' ultima fase dell'ordinamento è consistita nella stesura dell ' inventario
che costituisce l'elencazione e la descrizione sistematica delle singole unità
del fondo. Nell'inventario sono messe in evidenza: la categoria, il numero di
serie, la tipologia, l'oggetto, gli estremi cronologici e le annotazioni che
caratterizzano ogni singola unità
archivistica~
inoltre per rendere più
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immediata la consultazione dei documenti è stato indicato anche il numero
della busta.
Si auspica che questo lavoro, consentendo l'accesso a documenti in cui
sono contenuti peculiari aspetti che hanno caratterizzato lo svolgersi della vita
della comunità, sia un utile strumento di conoscenza e approfondimento della
storia locale sia per ricercatori che per i cittadini di Sorradile.
Si ringrazia la Soprintendenza archivistica per la Sardegna per la preziosa
collaborazione.
Collaboratori
Pasqualina Congiu
Archivista
Dott.ssa Rossana Pani
Susi Firinu
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BIBLIOGRAFIA
Angius
Vittorio,
voce Sorradile,
in Casalis Goffredo, Dizionario
geografico srorico-statistico commerciale degli Stati di S.M il Re di
Sardegna, Torino, Maspero, 1833-1856, Ristampa Anastatica-Estratto delle
voci riguardanti la provincia di Oristano.
Antoniella Augusto, L 'archivio comunale postunitario, Firenze, La Nuova
Italia, 1979.
Boscolo Alberto, l/feudalesimo in Sardegna, Cagliari, Ed. Fossataro, 1968.
Congiu Pasqualina ( tesi di laurea), Continuità e cambiamento in una
comunità rurale: il caso di Sorradile, relatore Benedetto Caltagirone,
Università di Cagliari, Facoltà Scienze della Formazione, AA. 1997-1998.
Manca Maria Rosaria (a cura di), sito Internet:
www. Comune. Sorradile. Or. It.
Palomba Carla, Usai Giuseppina (a cura di ), Gli archivi comunali della
provincia di Oristano. Risultati di un censimento, Provincia di Oristano,
1999.
Santoni Vincenzo, Bacco Ginetto, Serra Paolo Benito, Lo scavo del
Nuraghe Càndala di Sorradile (Oristano) e le indagini territoriali del lago
Omodeo, in "Quaderni della Soprintendenza Archeologica di Cagliari ed
Oristano", n. 4, I, 1987.
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