Cibus 06 10feb2014 - Gazzetta dell`Emilia

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Cibus 06 10feb2014 - Gazzetta dell`Emilia
NEWSLETTER SETTIMANALE ANNO 13 - 06 FEBBRAIO 2014
agen z ia s tam p a elettron ic a ag roalimentare (c.a.s.e.a.)
Editoriale
SOMMARIO
Anno 13 - n° 06 10 Febbraio 14
1.1 EDITORIALE
A caccia di petroldollari per
sconfiggere la crisi
3.1 LATTIERO CASEARIO
Stabili i DOP, prosegue la discesa
dei listini dei derivati del latte
4,1 CREDITO IMPRESE
Reggio Emilia, “Le opportunità di
accesso al credito per lo sviluppo
dell'impresa agroalimentare”
5,1 INFLAZIONE
Istat, cambia la composizione del
paniere
5,2 NOMINE
Patfrut, Piero Emiliani
presidente
è il nuovo
5,3 EVENTI
BIT 2014, tre giorni invece di 4 e
altre novità
6,1 AMBIENTE
Future Build, progettare smart city.
Parma 13 - 16 febbraio
7.1 CONFCOOPERATIVE
I debiti della pubblica
amministrazione
A caccia di petroldollari per sconfiggere
la crisi
Il Primo Ministro esporta ottimismo e importa
ossigeno per la Cassa Depositi e Prestiti. 500
milioni dal Fondo Sovrano del Kuwait.
Speriamo non vadano solo all’Alitalia.
di Lamberto Colla --Parma, 8 febbraio 2014 Altri 3 viaggetti del Premier e si potrebbero
riparare i danni delle
alluvioni.
Una cifra importante
ma nel complesso
insignificante quella
promessa dal Kuwait
la cui destinazione è
ignota. Si sa che i
500 milioni andranno
alla Cassa Depositi e
Prestiti la quale, va
ricordato,
gestisce
una parte consistente
del
risparmio
italiano, il risparmio
postale.
Quelle stesse Poste Italiane che, a
metà dicembre, decisero di investire nel
capitale Alitalia per 75 milioni di euro. Un
intervento che consentì alla compagnia aerea di
riprendere il volo, non solo metaforicamente.
Se non fosse sopraggiunta la notizia di Poste
Italiane, Alitalia avrebbe dovuto lasciare a terra
i passeggeri proprio durante le festività
natalizie e, probabilmente, si sarebbe interrotta
la trattativa strategica con la Compagnia araba
ETIHAD.
L’accordo con il Fondo Sovrano del Kuwait
chiude il cerchio. ETIHAD ha necessità di
garanzie per completare l’operazione Alitalia e
Alitalia ha bisogno di ETHIAD per il rilancio
della compagnia stessa. Un partner ideale per
Alitalia in quanto consentirebbe di sviluppare
le linee di lungo raggio verso oriente e, a
differenza dell’ipotesi di Air France, non
possiede un Hub antagonista sul suolo
europeo. Il sospetto si sia trattato di aiuti di
Stato, nonostante le rassicurazioni del Ministro
Lupi, esiste e con essa il rischio di infrazione
alle norme europee con le conseguenti sanzioni
milionarie da un lato e il conseguente
abbandono del potenziale socio Arabo. Per cui
meglio correre ai ripari e il viaggio lampo in
terra araba di Enrico Letta potrebbe avere
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avuto proprio come scopo primario l’Alitalia.
-­‐ Meglio pensare bene Niente in contrario su questo ma qualcosa da
ridire si. Innanzitutto l’eccesso d’esaltazione
del risultato concreto conseguito. 500 milioni
non sono sicuramente sintomo di grandi
investimenti. E’ senza ombra di dubbio un,
seppur piccolo, segnale di fiducia che viene
riconosciuto al nostro
Paese.
E
come
potrebbe
essere
diversamente. Siamo
f o r t e m e n t e
patrimonializzati e
soprattutto abbiamo
sempre pagato i
nostri debiti.
D’accordo
quindi
sulle espressioni di
positività
ma
arrivare a dire che la
crisi è alle spalle è
quantomeno impudente. Non si tratta di
disfattismo ma di percezione. La crisi o meglio
gli effetti della crisi si stanno contabilizzando
in tutte le famiglie. I risparmi si assottiglino e 7
anni dopo l’inizio della crisi il pessimismo
dilaga. Se essere fuori dalla recessione vuol
dire avere una previsione di Pil dello +0,6%
(crescita praticamente uguale a zero) nel 2014,
allora c’è poca da essere allegri. Con questi
numeri Confindustria stima per il 2021 il
momento del ritorno alle condizioni pre 2007
(14 anni anni dopo).
-­‐ 500 milioni non sarebbero sufficienti a
pagare i danni delle alluvioni in Emilia
e Lazio degli ultimi 15 giorni. E del
Credit Crunch cosa diciamo?E’ giusto salvare l’Alitalia ma è ancor più
giusto salvare L’Italia e la sua gente. Il sospetto
che la trasferta del Premier sia stata
organizzata,
quasi
esclusivamente,
per
l’Alitalia è forte. Intanto per la consistenza
dell’incassato. 500 milioni sono, nel contesto,
bruscoline. Basti pensare che i conteggi dei
danni delle piogge degli
ultimi
15
giorni
ammontano
a
un
miliardo di euro (400
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INVESTITORE EDIZIONE
N.3
emilia e 250 lazio e 350 liguria) e
diventano 1 miliardo e 650milioni con i
conti dell’alluvione della Sardegna del
novembre scorso. Restano fuori dal
conteggio l’alluvione in liguria del 2011 e
il terremoto in emilia 2012 solo per restare
ai tempi più recenti.
Infine la stretta creditizia. Le imprese
sono rese sempre meno elastiche dal
“credit crunch”, bloccate in una terribile
morsa, la peggiore dal 2001. Per
sopravvivere molte imprese e per
riprendere la strada dello sviluppo altre
avrebbero necessità di iniezioni di
liquidità mentre al contrario questa è
sempre meno. Meno per la difficoltà a
pagare da parte dei clienti e meno per
effetto della chiusura dei rubinetti degli
Istituti di Credito.
Secondo i dati diffusi da Bankitalia, i
prestiti alle famiglie sono scesi dell'1,5%
nell’arco di dodici mesi (-1,3% rispetto al
mese precedente) mentre quelli alle
società non finanziarie sono diminuiti,
sempre su base annua, del 6% (-4,9% a
ottobre) - Bollettino Banca d’Italia del
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ANNO
AUTUNNO
13 - 2014
2009
gennaio 2014 -
-­‐Conclusioni Se l’intenzione del Governo è fare
riprendere il volo all’Italia e non solo alla
sua compagnia di bandiera, occorre
liberare risorse a favore delle imprese,
affinché queste generino nuovo lavoro e
conseguentemente nuovo impiego.
O le banche riaprono i rubinetti o si
muore di sete.
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NEWSLETTER SETTIMANALE
INVESTITORE EDIZIONE
N°
34 N.3
ANNO 11 - 17 SETTEMBRE
ANNO
AUTUNNO
13 - 2014
2012
2009
CREDITO ALLE IMPRESE
Reggio Emilia, “Le opportunità di
accesso al credito per lo sviluppo
dell'impresa ag roalimentare”
Credit crunch. Una morsa terribile
LGC
Credito
Reggio
Emilia,
“Le
o p p o rt u n i t à d i a c c e s s o a l
credito per lo sviluppo
dell'impresa ag roalimentare”
Tra i relatori il il direttore area investimenti di
I.S.A. Spa, dottor Angelo Aiello. Il convegno avrà inizio alle
15,30 del prossimo 13 febbraio presso la sede di Unindustria di
Reggio Emilia Reggio Emilia, 9 febbraio 2014 Sfidare l’economia globalizzata necessita di risorse efficaci e
pronte. Nell’attuale contesto recessivo in cui versa il Paese, a
preoccupare gli operatori della filiera agroalimentare, è la restrizione
dei crediti bancari verso le imprese. Una stretta creditizia che ormai
è divenuta una “morsa terribile” e i dati, visti a medio termine,
indicano che il “credit crunch” non sia mai stato così severo. Ormai
la crisi di liquidità ha raggiunto il punto più critico dal 2001.
Secondo i dati diffusi da Bankitalia, i prestiti alle famiglie sono scesi
dell'1,5% nell’arco di dodici mesi (-1,3% rispetto al mese precedente)
mentre quelli alle società non finanziarie sono diminuiti, sempre su
base annua, del 6% (-4,9% a ottobre) - Bollettino Banca d’Italia del
gennaio 2014 Per discutere di questo, ma soprattutto di opportunità, Il
Gruppo Agroalimentare in collaborazione con l’Area Credito di
Unindustria Reggio Emilia e l’Ordine dei Dottori Agronomi e
Dottori Forestali di Reggio Emilia, ha organizzato pertanto un
incontro di approfondimento dal titolo: “Le opportunità di accesso al
credito per lo sviluppo dell'impresa agroalimentare”.
A trattare lo specifico argomento del credito a tasso agevolato
sarà il
dott. Angelo Aiello, Direttore dell'Area Investimenti
dell’I.S.A., sul tema del credito a tasso agevolato ed
investimenti a condizioni di mercato.
I.S.A. - Istituto Sviluppo Agroalimentare Spa - è la
società finanziaria con socio unico il Ministero delle
Politiche Agricole Alimentari e Forestali (MIPAAF),
che promuove e sostiene progetti di sviluppo
agroindustriale. I.S.A. interviene quindi a supportare
le imprese operanti nella fase di trasformazione e
commercializzazione di prodotti agricoli, zootecnici e silvicoli,
favorendo i processi di aggregazione tra imprese in una logica
unitaria di sistema.
Alla tradizionale attività di erogazione di finanziamenti a tasso
agevolato, affianca operazioni di investimento a condizioni di
mercato, per dare impulso a nuove iniziative imprenditoriali, le cui
caratteristiche rispondano alle esigenze di un mercato sempre più
flessibile e dinamico.
ISA si propone pertanto di caratterizzarsi non solo come
investitore istituzionale ma anche come elemento catalizzatore e
insieme promotore di scelte strategiche, iniziative commerciali e
decisioni operative volte ad accelerare il consolidamento e lo sviluppo
delle imprese del settore agroalimentare italiano.
IL PROGRAMMA
ore 15.30 - Accreditamento dei partecipanti
ore 15.45 - Apertura lavori
Alberto Viappiani - Vice Presidente con delega a Credito,
Finanza e Politiche Fiscali, Unindustria Reggio Emilia
Fausto Papa - Presidente Gruppo Agroalimentare, Unindustria
Reggio Emilia
Alberto Bergianti - Vice Presidente Regionale Ordine Dottori
Agronomi e Dottori Forestali
ore 16.00 - Credito a tasso agevolato ed investimenti a
condizioni di mercato: gli interventi I.S.A. per lo sviluppo delle
imprese agroalimentari
Angelo Aiello - Direttore Area Investimenti I.S.A. Spa
ore 17.00 - Dibattito e risposte ai quesiti
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N°
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ANNO 11 - 17 SETTEMBRE
ANNO
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LATTIERO CASEARIO
STABILI I DOP, PROSEGUE LA DISCESA DEI
LISTINI DEI DERIVATI DEL LATTE
La filiera latte post 2015.
(virgilio)
Lattiero Caseario
Stabili i DOP, prosegue la discesa
dei listini dei derivati del latte.
Gennaio stabile per i listini delle due principali DOP mentre
prosegue la discesa inesorabile dei derivati del latte. Burro:
-44,3% i magazzini UE-28 rispetto al gennaio 2013. Latte Post
2015, importante convegno l’11 febbraio al
Centro congressi dell’Università Cattolica
di Piacenza.
di Virgilio Parma 05 febbraio 2014 -Il mese di gennaio si chiude nel segno
della stabilità per le due principali DOP.
Scambi nella norma e prezzi confermati sia
per il Parmigiano Reggiano sia per il Grana Padano sulle diverse
piazze di contrattazione. Diverso invece l’andamento del latte
spot e dei derivati, burro e creme, che proseguono nella tendenza
ribassista.
Nonostante una più che sensibile riduzione della consistenza
dei magazzini di burro (UE-28), pari al -44,3% rispetto l’analogo
mese del 2013, i listini di questo derivato hanno registrato perdite
di 5 mediamente. Il Burro CEE, ad esempio passa da 3,70 a 3,65
€/kg anche nella prima seduta milanese di febbraio consolidando
una perdita di 20 centesimi complessivi a partire dal 30 dicembre
2013. Ancor peggio per le creme di
latte ad uso alimentare che
segnano una riduzione in valore del
3,16% anche all’apertura di
febbraio replicando, di fatto la
perdita dell’ottava precedente
(-3,06%) e fissando il prezzo
milanese a 1,84€/kg. Analogamente non si è arrestato il calo del
latte spot che, sulla piazza
veronese,
ha ceduto altri 50
centesimi ceduti portando la
forbice dei listini compresa tra
47,43 e 48,46€/100 litri di latte.
Scambi nella norma e listini
stabili invece le due DOP nazionali.
Qualche preoccupazione è destata in
conseguenza dell’alluvione che, nel
modenese, ha colpito le medesime zone già
terremotate nel 2012.
La Filiera latte post 2015.
L’11 febbraio l’Università Cattolica
Sacro Cuore di Piacenza, con il patrocinio
del Comitato italiano FIL/IDF, ospiterà un
importante convegno sulla sostenibilità
L’abolizione delle quote latte e la sostenibilità ambientale
sono temi di grande attualità. Per questo l’Università Cattolica
Sacro Cuore di Piacenza, con il patrocinio del Comitato italiano
FIL/IDF e la Fondazione Romeo ed Enrica Invernizzi, ha
organizzato il convegno “Sostenibilità, opportunità e
criticità nella filiera latte post 2015”.
Il Convegno mira ad approfondire i grandi cambiamenti che
attendono la filiera del latte, dalla produzione alla trasformazione,
compresi gli aspetti nutrizionali e di comunicazione.
Aprirà i lavori l’intervento di Sophie Bertrand (CNIEL –
Centre National Interprofessionnel de l’Économie
Laitière) che riassume tutto quello che è stato fatto dalla FIL/
IDF su questo tema. La partecipazione al convegno è gratuita,
ma è necessaria la registrazione. Modulo di iscrizione e
programma della giornata sono disponibili sul sito della
Facoltà di Agraria.
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Inflazione
Istat, cambia la
composizione del
paniere
CODACONS, corrette le nuove
entrate meno le uscite e i pesi.
- 5 febbraio 2014 Cambia, come ogni anno, il paniere
dell'Istat per l'inflazione. Entrano la
sigaretta elettronica, il caffè in cialde,
l'edizione digitale dei quotidiani, i
sacchetti ecologici per rifiuti organici, il
formaggio grattugiato in confezione.
Per il Codacons si tratta di entrate
corrette, che tengono conto dei nuovi
consumi e delle nuove tendenze. Sono
noti, ad esempio, i dati Ads sul crollo delle
vendite di quotidiani su carta a vantaggio
di quelli digitali.
Quello che invece non convince sono le
uscite. Escono infatti dal paniere le spese
per la riparazione del televisore o del
computer, che semmai sono diventate
sempre più onerose con i nuovi e più
tecnologici televisori. Fuori anche il
tailleur, sostituito dall'abito donna (pezzo
unico), scelta che sfugge alla
comprensione.
In ogni caso per l'associazione di
consumatori quello che conta veramente
e che non va sono i pesi sballati rispetto
alla spesa reale dei cittadini. Un fatto ben
più grave rispetto a nuove entrate o uscite,
cose più di colore che di sostanza. I pesi
sballati, infatti, possono falsare il calcolo
del'inflazione per tutto l'anno, con
ripercussioni sulla rivalutazione di
pensioni e stipendi e sulla perdita del
potere d'acquisto delle famiglie.
Il Codacons, in particolare, contesta che
sia aumentato il peso dei "Servizi ricettivi
e di ristorazione" (decollano, ad esempio,
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AUTUNNO
13 - 2014
2009
le "Consumazioni di prodotti di
gastronomia", aumentate di 4 volte) o di
"Ricreazione, spettacoli e cultura" e che
siano invece diminuite le spese per
"Abitazione, acqua ed elettricità…".
All'interno delle singole voci, poi, ha
dell'incredibile la solita discesa del peso
delle "Assicurazioni sui mezzi di
trasporto" (da 1,1313% a 1,084%) o
quella di "Pedaggi e parchimetri" (da
0,8299% a 0,7873%), a fronte di un
aumento generalizzato dei costi dei
parcheggi e dei pedaggi che più che
compensano la riduzione degli
spostamenti. (Fonte Codacons)
Consiglio di amministrazione che sarà
chiamato a lavorare per offrire le risposte
migliori alle esigenze della base sociale.
Per sonalmente, sono decisamente
soddisfatto di aver ottenuto una nomina
all’unanimità, che testimonia il valore del
mio forte impegno come agricoltore e
cooperatore. Sono anche consapevole
delle responsabilità del mio ruolo
finalizzato al raggiungimento di nuovi
obiettivi nell’interesse di tutta la
cooperativa e quindi dell’intera base
sociale”.
Nella campagna 2012/2013 il
fatturato della Patfrut ha superato i 62
milioni di euro con un aumento del 3%
circa rispetto all’esercizio precedente. La
produzione conferita, ottenuta su una
superficie di 4.000 ettari, si è attestata
sulle 114.000 tonnellate (32.000 di frutta,
34.000 di ortaggi e 32.000 di prodotti
destinati all’industria) a cui si aggiungono
oltre 16.000 tonnellate di prodotti
acquistati nelle aree più vocate del Paese.
cariche
Patfrut, Piero Emiliani
è il nuovo presidente
Succede a Luciano Torreggiani che
ha lasciato il vertice dell’importante
cooperativa ortofrutticola di Monestirolo
(Ferrara)
Eventi
- 05 Febbraio 2014 Ferrara, 5 Febbraio 2014. Piero
Emiliani, 45 anni, imprenditore agricolo
di Molinella (Bologna) con alle spalle oltre
20 anni di attività nel settore orticolo, è il
n u ov o p r e s i d e n t e d e l l a Pa t f r u t ,
importante realtà ortofrutticola di
Monestirolo di Ferrara, aderente alle
Organizzazioni di produttori Apo
Conerpo ed Asso.Pa., a Conserve Italia,
Confcooperative e Legacoop.
Emiliani, già consigliere della
cooperativa, è stato eletto dal Consiglio di
amministrazione della Patfrut a seguito
delle dimissioni di Luciano Torreggiani.
Nella stessa seduta il Consiglio ha anche
cooptato come nuovo consigliere Enea
Veronesi, titolare di un’azienda agricola
di Calderara di Reno (Bologna).
“A breve – ha dichiarato il neo
presidente Emiliani – si svolgerà
l’assemblea dei soci per nominare il nuovo
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BIT 2014, tre giorni
i n v e c e d i 4 e a l t re
novità
Alle Fiere di Milano dal 13 al
15 febbraio
- 4 febbraio 2014 La rivoluzione parte già dalle
date. Tre giornate invece di quattro,
da giovedì a sabato, tutte dedicate
agli operatori, con ingresso a
pagamento per il pubblico dei
viaggiatori solo il sabato. Per una
formula ancora più concentrata sul
business: perché chi per lavoro fa
viaggiare le persone sa che la cosa
più importante è il ritorno – in tutti
i sensi.
Per i visitatori professionali,
ingresso gratuito per chi si
preregistra entro il 12 febbraio
2014.
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N°
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ANNO 11 - 17 SETTEMBRE
ANNO
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AMBIENTE
PARMA. FUTURE BUILD, PROGETTARE
SMART CITY: DALLE PAROLE AI FATTI
(Mattia Mori)
Ambiente
Pa rma. Future Build, progetta re
Smart city: dalle parole ai fatti
Riqualificazione ambientale e edilizia a impatto zero. Future
Build EXPO a Parma dal 13 al 16 febbraio.
Parma, 6 febbraio 2014 -
Il tema della riqualificazione ambientale e dell’edilizia ad
impatto zero è sempre più attuale. Con la profonda crisi del settore
delle costruzioni è necessario un deciso cambio di rotta, attraverso
il recupero degli edifici dei centri storici, la costruzioni di nuovi
impianti abitativi ecocompatibili e piani urbanistici che non
prevedono consumo di suolo.
Sono questi, ed altri ancora, i temi affrontati da Future Build Expo,
il salone della sostenibilità, in programma dal 13 al 16 febbraio alle
Fiere di Parma. La manifestazione, alla sua seconda edizione dopo
il successo dei 20.000 visitatori l’anno scorso, vuole porre al centro
la ricerca di nuovi approcci al settore edile.
I temi principali
“Riqualificazione energetica degli edifici, nuovi spazi verdi
dentro le mura, nuova concezione della mobilità e servizi innovativi
per far rivivere la città”. Questo deve essere, secondo i promotori
della fiera, il “modello italiano”, che punti molto sulla
rigenerazione dei centri storici, che in Italia sono un patrimonio, e
che ci rendono diversi dal resto del mondo. “Riqualificare
l’esistente” dunque, ma anche pensare ai nuovi Ecoquartieri, che
rispondano alla necessità di risparmio e buona gestione delle
risorse, con un occhio sempre attento a quelle che sono le necessità
della qualità della vita.
Opportunità e idee
Un’eco-edilizia consapevole, che si smarchi dalla filosofia del
cemento ad ogni costo, ma con uno sguardo anche agli affari. “Il
salone è realizzato con il coinvolgimento e la collaborazione di tutti
gli attori della filiera dell’edilizia”; un network che crei impulso per
l’innovazione, fare sistema per affrontare il futuro di questo ambito
di mercato. Quindi la presenza dell’università, ma anche di grandi
imprese internazionali, per dare la possibilità di conoscere settori
che rispondono a culture, norme e filosofie diverse del costruire, ma
anche di farsi conoscere sul mercato europeo ed internazionale.
All’interno della quattro giorni diverse conferenze sui temi più
attuali, ma anche aree dimostrative e workshop, per mostrare “sul
campo soluzioni operative ed applicative”.
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N°
34 N.3
Crisi
I debiti della pubblica
amministrazione
Gardini "Siamo al punto di non ritorno.
Un'impresa su tre in Italia fallisce per
ritardi pagamenti PA. L'Italia da sola
rappresenta circa il 30% del debito delle
PA di tutta Europa
3 febbraio 2014 - "
"I debiti della PA nei confronti delle
aziende continuano a pesare sulla
capacità di accesso al credito, sui
bilanci e sulla competitività delle imprese
e delle cooperative italiane. Siamo al
punto di non ritor no: occorre
razionalizzare il sistema di pagamento e
procedere velocemente per risolvere
questa pesante situazione".
Lo dice Maurizio Gardini, presidente di
Confcooperative in merito al cronico
problema dei ritardi di pagamento della
PA.
"Le cooperative vantano crediti per
oltre 12 miliardi nei confronti della
PA. Dai dati del MEF si evince che non é
stata pagata neanche la metà dei debiti
accumulati al 31.12.2012. A ciò prosegue Gardini - si aggiungono i ritardi
che interessano tutto il 2013, sia per lo
stock accumulato (punte che sfiorano
l'80% nella sanità) sia per i ritardi,
nonostante la direttiva comunitaria che
imponeva il tetto massimo dei pagamenti
a 60 giorni. Capiamo la delicatezza degli
equilibri dei conti pubblici, ma se non
operiamo da soli come Italia ce lo
imporrà la UE con procedura
d'infrazione e ulteriori spese. Occorre conclude Gardini - mettere un punto
fermo e fare in fretta prima che sia
troppo tardi. Un'impresa su tre in Italia
fallisce per i ritardati pagamenti della PA.
L'Italia da sola rappresenta circa il 30%
del debito delle PA di tutta Europa".
(Fonte Confcooperative)
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CIBUS
Agenzia Stampa Elettronica
Agroalimentare - iscritta al
tribunale di Parma al n° 24 il 13
agosto 2002.
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NUOVA EDITORIALE
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lamberto colla
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