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Oggi la Coppa Italia.
Giocano
Roma - Catania
e Inter Lazio
AÑO 31 - EDICION Nº 1254 - 16 de abril de 2008 - PRECIO DEL EJEMPLAR $ 3.00
T R I B U N A I TA L I A N A - I TA LT R I B U N A S . A .
H. Yrigoyen 986 - 6º P - C1086AAP Ciudad Autónoma de Buenos Aires
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w w w . t r i b u n a i t a l i a n a . c o m
CORREO
ARGENTINO
Servizio a pagina 13
FRANQUEO A PA G A R
C U E N TA N” 11164
Successo del PdL di Berlusconi e della Lega
Sconfitto il PD e sparita la sinistra radicale
Il Cavaliere che ritorna al governo dopo due anni, avrà la maggioranza sia alla Camera che al Senato. I partiti della sinistra radicale, riuniti nella lista la Sinistra l’Arcobaleno non sono riusciti a portare nemmeno un candidato in Parlamento. Il partito di centro di Casini è riuscito a entrare sia alla Camera che al Senato e sarà all’opposizione. Grande
successo della Lega di Bossi e dell’Italia dei Valori di Di Pietro, alleato di Veltroni e del Partito Democratico, che non
è riuscito nell’intento di affermersi alla sua prima elezione.
Silvio Berlusconi ritorna a Palazzo Chigi. Il leader
del Popolo della Libertà ha condotto la coalizione di
centrodestra ad un sucesso he è andato al di là delle
previsioni della vigilia. Infatti, con l'apporto della Lega, heha ottenuto un successo strepitoso, ha conquistato la maggioranza sia alla Camera che al Senato. A
Montecitorio la coalizione guidata dal Cavaliere ottiene il 46,81% dei voti e conquista 340 seggi, contro
i 239 del centrosinistra votata dal 37,55% degli elettori. Larga maggioranza anche a Palazzo Madama
con 168 senatori contro 130: Pdl-Lega-Mpa 47,32%,
Pd-Idv 38,01%.
Nell'oposizione si segnalano l'insucesso di Veltroni,
la buona performance dell'IdVdi Di Pietro e la netta
sconfitta delle sinistre estreme coalizzate nella listra
la Sinistra l'Arcobaleno.
Servizi a pag 2
RISULTATI ANCORA PARZIALI
Vittoria del PdL anche
nell’America Meridionale
Rieletto Merlo con il Mov.
Una conferma e vari Associativo Italiani all’estero
interrogativi
L’Italia analizza il suo futuro in base ai risultati delle elezioni di
domenica e lunedì. Per i vincitori, e per quanti li hanno votati, c’è
la soddisfazione del successo e - passato il periodo di battaglia della campagna elettorale e il brivido dell’attesa dei risultati - si comincia a pensare concretamente, al di là della retorica dei discorsi
di campagna, ai problemi concreti e a come risolverli, a cominciare da Alitalia, monnezza a Napoli e mancanza di crescita del Paese.
Per gli sconfitti ci sarà un periodo, probabilmente molto breve,
durante il quale i principali dirigenti si limiteranno a dichiarazioni
di circostanza, qualcuno si lamenterà e vivrà la sconfitta come si vive la perdita in una finale di calcio e qualcuno, anche se non lo ammetterà pubblicamente, tirerà un sospiro di sollievo perché la situazione che dovrà affrontare il nuovo governo è tutt’altro che rosea. L’augurio è che governo e opposizione riescano a stabilire un
dialogo che consenta una convivenza civile e la possibilità di accordi per approvare le riforme di cui l’Italia ha bisogno e che non
sono più dilazionabili,
Intanto noi italiani all’estero, e specificamente noi residenti in
Argentina, attendiamo l’esito delle urne per quel che riguarda i nomi dei due senatori e dei tre deputati che abbiamo eletto.
Ma possiamo già notare che superando i dati della precedente
elezione, questa volta è aumentata notevolmente il numero dei votanti e delle risposte restituite dagli elettori in Argentina, arrivando
a superare il 63 per cento e contribuendo in modo importante a fare della ripartizione America Meridionale l’unica tra le quattro ripartizioni in cui viene divisa la Circoscrizione Estero, dove si è registrato un aumento della percentuale di votanti. Non manca chi
mostra perplessità per questo comportamento delle nostre comunità
non in linea con quanto sucesso nelle altre ripartizioni e avanzano
Continua a pagina 8
IL DOLLARO IERI IN ITALIA: 0,6361 EURO
Alla chiusura di questa edizione, non c’erano ancora i risultati finali definitivi, ma comunque sembrava chiaro che l’onda del successo berlusconiano
arrivava fino alle spiagge dell’America Meridionale. Infati, il PdL avrebbe vinto, portando in Parlamento un senatore che dovrebbe essere Esteban Caselli e un deputato. In questo caso non ci sono ancora dati definitivi, ma Giuseppe Angeli sperava di essere rieletto.
L’Associazionismo, questa volta si è presentato
diviso, con due liste capeggiate da Luigi Pallaro e
Ricardo Merlo. Il successo ha accompagnato Merlo
e il suo Movimento Associativo degli Italiani all’Estero. Il deputato ha ottenuto la rielezione e un seg-
gio al Senato,
che potrebbe
andare o a Mirella Giai o ad
Adriano Toniut.
Terzo posto e
terzo seggio a
Montecitorio
ancora da decidere tra il Partito Democratico,
la lista dell’AISA e la lista
dell’Udc.
ALL'ESTERO HA VOTATO IL 41,66% CONTRO 42,07% NEL 2006
In Argentina il primato
della partecipazione: 63,04%
Aumento della partecipazione nella Ripartizione America Meridionale. Calo invece nelle altre tre zone della Circoscrizione Estero. Hanno votato 1.204.617 elettori contro 1.135.617 del 2006.
ROMA - Dei 2.924.202 italiani
residenti all’estero aventi diritto
al voto (nel 2006 erano
2.707.988), alle ore 16 di giovedì
10 aprile, termine ultimo per riconsegnare le schede votate ai rispettivi consolati di appartenenza,
hanno votato in 1.204.720 (nel
2006 1.135.617), pari al 41,66%
dei plichi inviati. Rispetto al
2006, quando la percentuale è stata pari a 42,07%, l’affluenza al
voto è dunque diminuita di poco
meno di un punto percentuale, a
dimostrazione che la bonifica dell’Aire, che pure necessita urgenti
ulteriori miglioramenti, ha dato i
suoi frutti.
Lo dimostra anche la percentuale di plichi tornati indietro ai
Segue a pagina 8
2 POLITICA
TRIBUNA ITALIANA - 16 aprile 2008
IL SUCCESSO DI BERLUSCONI
Oggi primo vertice della nuovamaggioranza
Il primo Consiglio dei Ministri a Napoli
"In settimana" ci sarà la lista dei ministri
del nuovo governo: lo assicura Silvio Berlusconi a 'Radio Anch'io' spiegando che
"non ci sono problemi" e che "domani ci
sarà una riunione con gli alleati".
"Entro questa settimana sceglierò la
squadra di governo con gli alleati della
coalizione", ha ribadito poi Silvio Berlusconi in diretta telefonica a Unomattina. Si
tratterà, ha spiegato, "di un totale di 60
unità tra ministri, viceministri e sottosegretari: la squadra sarà numericamente la metà
del governo in carica". Il leader del Pdl ha
spiegato che punterà "su persone immediatamente operative che hanno già lavorato
per il governo di centrodestra per 5 anni".
"Questo criterio garantirà - ha proseguito
Berlusconi - una pronta formazione della
squadra ed elevate capacità delle persone
chiamate ad incarichi di responsabilita".
Berlusconi conferma che sarà a Napoli
"tre giorni a settimana" e che nel capoluogo campano terrà il primo Consiglio dei
ministri del suo governo. "Ho già trovato
una sede operativa - dice - ci resterò per tre
giorni alla settimana e verrò via solo quando avrò la certezza di avere avviato il problema dei rifiuti verso la soluzione definitiva".
INFLAZIONE: VEDREMO
COME INTERVENIRE
"Vedremo quali saranno le possibilità di
intervento" rispetto all'aumento dei prezzi
ha detto Berlusconi commentando a caldo
i dati sull'inflazione. "Rispetto all'aumento
dei prezzi - sostiene - scontiamo sua l'ope-
rato del precedente governo sia la crisi internazionale con l'aumento delle materie
prime e dei prodotti alimentari. Abbiamo
già in mente qualcosa, anzi un progetto
preciso che metteremo in atto subito per
contenere i prezzi, a partire dalle catene
alimentari, con la collaborazione della rete
dei consorzi di commercio". Berlusconi
conferma inoltre che al primo Consiglio
dei Ministri sarà abolità l'Ici sulla prima
casa.
ni si è detto pronto ad impegnarsi in questa
opera: "Sono diverso dal Berlusconi 2001.
Ora conosco bene la macchina dello stato".
VINCONO PDL E LEGA, CROLLA
SINISTRA ARCOBALENO
Berlusconi ha vinto nelle elezioni di domenica e lunedì, anche grazie al grande
successo della Lega al Nord. Alla Camera,
Pdl, Lega e Mpa ottengono insieme il
46,7% (con la Lega oltre l'8%) contro il
37,6% di Pd e Italia dei valori. Al Senato,
dove si temeva il pareggio, Berlusconi dovrebbe avere circa 30 seggi di maggioranza (mancano poche sezioni, ma i definitivi
SERVE NUOVA ARCHITETTURA
ISTITUZIONALE
"Dobbiamo modificare la nostra architettura istituzioCOSI IL NUOVO SENATO
nale", ha ribadito Berlu14
5 3
116
25
sconi. Il lea2
der del Pdl ha
ricordato in
sintesi i punti
sui quali bisogna agire: più
poteri al premier, una sola
camera legislativa, dimezzamento
dei parlamentari e anche
dei consiglieri regionali e
comunali; eliminazione
delle province. Berlusco-
non ci sono ancora).
Tra i 'piccoli' entra in Parlamento solo
l'Udc di Casini, con il 5,6%. Tutti gli altri
restano lontanissimi dal quorum (4% alla
Camera, 8% al Senato). La Sinistra arcobaleno di Bertinotti supera di poco il 3%, la
Destra di Santanchè e Storace è sotto il 2,5,
i socialisti di Boselli sotto l'1. Bertinotti e
Boselli hanno annunciato la loro uscita di
scena.
Il Pd fallisce anche il 'premio di consolazione' di partito di maggioranza relativa,
sperato dopo i primi exit-poll (ancora una
volta lontanissimi dal risultato finale). Il
partito di Veltroni si ferma infatti al 33,2
mentre il Pdl è al 37,3. Buono il
risultato dell'Italia dei valori di
Di Pietro (4,4%). L'impressione
144
è che il Pd sia riuscito a pescare
voti più nel serbatoio della sinistra radicale che in quello del
centro. Quando i risultati sono
apparsi netti, Veltroni ha chiamato Berlusconi per dargli atto
della sua vittoria. Oltre alla sinistra e alla destra radicale dei vari Bertinotti, Pecoraro Scanio e
Storace, resta fuori dal Parlamento anche Ciriaco De Mita,
candidato al Senato per l'Udc in
Campania.
''Sono commosso per il risultato elettorale'', ha detto Berlusconi, che ha annunciato di voler
governare per cinque anni e parlato di bicamerale per le riforme.
Segue a pagina 10
TEMPI STRETTI FORSE MENO DI UNA SETTIMANA
Berlusconi al lavoro, presto la squadra di governo
Tremonti all'Economia e Frattini agli Esteri, Lega verso il Viminale. Fini e Formigoni in corsa per presidenza di Camera e Senato. Castelli verso la Regione Lombardia. L'avv. Bongiorno alla Giustizia. Non più di quindici ministri di cui quattro donne.
ROMA - Non ci vorrà molto
tempo per la squadra di governo.
Silvio Berlusconi è stato chiaro
da subito. In una settimana, la lista dei ministri del futuro esecutivo dovrà essere pronta. Gianfran-
TRIBUNA
ITALIANA
ANNO (Año) Nº 31
Nº 1254 - 16/04/2008
Direttore Editoriale
Mario Basti
Direttore Responsabile
Marcos Juan Basti
Editore:
ITALTRIBUNA S.A.
H. Yrigoyen 986 p. 6º
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co Fini non è stato da meno:
''Fosse per me -ha spiegato dopo
il voto- il governo si potrebbe fare anche domattina''. Tempi stretti quindi. Si inizia a delineare così il governo che sarà. Ci sono alcuni punti fermi, ha confermato
ieri il Cavaliere: Giulio Tremonti
e Franco Frattini andranno all'Economia e agli Esteri. Gianni
Letta sarà ancora a Palazzo Chigi, ma questa volta con il ruolo di
vicepremier. Stesso incarico anche per Umberto Bossi, forse con
la delega alle Riforme. Se il Senatur dovesse rinunciare, sarebbe
pronto Roberto Calderoli.
Il governo non avrà più di dodici ministri (più tre senza portafoglio), di cui almeno quattro
donne. A Forza Italia dovrebbero
spettare sei dicasteri. Gli altri sei
saranno suddivisi tra Lega e An.
Non con lo stesso numero, però.
Berlusconi infatti ha indicato due
ministri per il Carroccio, di conseguenza ne spetterebbero quattro ad Alleanza nazionale. Una
minore presenza compensata da
un ministero di peso: si parla di
un ritorno di Roberto Maroni all'Interno, anche se non si esclude
tuttavia una presenza 'azzurra' al
Viminale (da Marcello Pera a Re-
nato Schifani o Claudio Scajola).
Altra candidatura leghista in
campo è quella di Rosi Mauro,
leader del sindacato padano, in
corsa per il Welfare, ma forse anche come viceministro.
I desiderata della Lega al governo si incrociano con il destino
della Regione Lombardia e con
quelli della presidenza del Senato. Anche in questo caso l'identikit del futuro numero uno di Palazzo Madama è disegnato da
Berlusconi: sarà del Pdl, ma piacerà alla Lega. Tutto lascia pensare a Roberto Formigoni, mentre
per la corsa al Pirellone la Lega
metterebbe in campo Roberto Castelli. Per la presidenza del Senato, però, restano in ballo anche
Renato Schifani e Beppe Pisanu.
Anche la 'griglia' di Alleanza
nazionale è quasi pronta, ma potrebbe subire variazioni. Molto
dipende da come finirà la rincorsa di Gianni Alemanno al Campidoglio. Se il Pdl non dovesse vincere la battaglia di Roma (e per
saperlo, in caso di ballottaggio,
bisognerà aspettare quindici giorni) Alemanno dovrebbe tornare al
governo. Per lui si parla delle Attività produttive o in alternativa
al Welfare. Non si esclude nem-
meno, però, un nuovo incarico all'Agricoltura, come nel 2001. Posto che potrebbe andare anche ad
Adriana Poli Bortone. Gianfranco Fini sarà indicato come presidente della Camera, lasciando liberi altri posti nell'esecutivo.
Ignazio La Russa è dato quasi
certo come ministro della Difesa
(anche se resta aperta la strada di
un ritorno dell'azzurro Antonio
Martino), mentre Altero Matteoli
dovrebbe lasciare a Maurizio Gasparri il ruolo di capogruppo a
Palazzo Madama per andare alle
Infrastrutture o tornare all'Ambiente.
Giulia Bongiorno, in forte
ascesa, potrebbe essere il futuro
ministro della Giustizia. Nella
corsa alla poltrona di Guardasigilli deve vincere la concorrenza
dei forzisti Marcello Pera, Beppe
Pisanu e Renato Schifani (che
però qualcuno indica anche come
presidente del Senato).
Complessa la partita degli azzurri al governo. Oltre a Tremonti e Frattini, sono sicuri del posto
Stefania Prestigiacomo e Lucio
Stanca. La prima potrebbe andare
alle Politiche europee, mentre
Stanca alla Funzione pubblica per
continuare la sua opera di ammo-
dernamento della pubblica amministrazione avviata nel 2001.
Se Formigoni non sarà presidente del Senato, invece, potrebbe diventare ministro dell'Istruzione. In pole position per un posto di governo anche Scajola: se
non potrà andare al Viminale, per
lui la scelta sarà il dicastero delle
Attività produttive, sempre se
non sarà occupato da Alemanno.
In questo caso, potrebbe aprirsi
per Scajola un futuro da ministro
dei Rapporti con il Parlamento.
Stesso ruolo che potrebbe avere
Paolo Bonaiuti, in alternativa al
dicastero della Cultura. Anche
Sandro Bondi sarebbe in lizza per
questo ruolo, mentre Mara Carfagna potrebbe andare alle Pari opportunità (si parla di lei anche per
il Welfare).
Altro candidato ai Rapporti con
il Parlamento è Elio Vito, anche
se sembra più probabile una sua
riconferma a capogruppo alla Camera. Un incarico (forse da viceministro) dovrebbe ottenerlo anche Gianfranco Micciché, 'riscuotendo' il credito ottenuto ritirando la sua candidatura alla presidenza della regione Sicilia in
favore di Raffaele Lombardo.
(Adnkronos)
3
TRIBUNA ITALIANA - 16 aprile 2008
ATTUALITA’
SECONDO LA CLASSIFICA EQUITALIA SULLE RISCOSSIONI DA EVASIONE
TERMINI IMERESE
Fisco: Roma e Milano prime per riscossioni
Fiat:
investimenti
per 550 mln €
Ambedue guidano la classifica degli incassi in Italia: da sole valgono molto più di intere regioni come
Emilia Romagna o Piemonte. Il primo posto in assoluto - nella classifica di Equitalia delle città dove gli
evasori hanno maggiormente saldato debiti con il fisco - spetta a Roma e a pesare sarebbero anche
multe non pagate in passato. Nel Sud ai primi posti c'è la Campania, soprattutto Napoli e Caserta.
Roma e Milano guidano la
classifica della riscossione in Italia: da sole valgono molto più di
intere regioni come l'Emilia Romagna o il Piemonte. Il primo posto in assoluto è di Roma e,
scomponendo i dati di quanto riscosso, a pesare potrebbero essere anche multe non pagate in passato.
Nel Sud ai primi posti c'é la
Campania dove un buon numero
di evasori, soprattutto a Napoli e
Caserta, ha dovuto lo scorso anno
mettere mano al portafoglio e saldare i debiti con il fisco. Sono alcuni dei dati che si evincono dalla classifica di Equitalia, la società della riscossione, sui 'frutti'
raccolti nel 2007, regione per regione e provincia per provincia
(per la Sicilia i dati sono di Serit
Sicilia che utilizza una classificazione dei ruoli diversa da quella
di Equitalia). A fronte di cifre pari ad oltre mezzo miliardo di euro, incassate da Equitalia in grandi metropoli, ci sono anche province dove gli incassi si fermano
a qualche decina di milioni.
E' il caso di Vibo Valentia dove
la riscossione è poco superiore ai
10 milioni; a Sondrio siamo anche sotto questa soglia. Soddisfatta la società della riscossione
per i risultati raggiunti. "Siamo
passati da 2,5 miliardi di euro commenta l'amministratore delegato di Equitalia Attilio Befera di riscossione relativa alle entrate
erariali e previdenziali, pari al
7% del carico netto, nel 2005, ai
banca occulta delle imprese”.
Ecco una tabella con la classifica delle 10 province nelle quali la
riscossione coattiva è più alta.
Dati 2007. Fonte: Equitalia. Mancano i dati delle province della
Sicilia.
3,5 miliardi nel 2006, pari al
7,2%, fino a 5,4 miliardi nel
2007, pari al 10%, dopo la riforma del 2005.
Si tratta di risultati omogenei
su tutto il territorio nazionale, che
sono stati raggiunti limitando l'utilizzo di strumenti invasivi". Tra
le grandi città Roma figura al primo posto per esborso per debiti
con il fisco; al secondo posto c'é
Milano. A pesare sul 'conto' della
Capitale potrebbero essere state
soprattutto multe non pagate negli anni passati e trasformate dunque in cartelle esattoriali: l'incasso per ruoli di enti non statali, una
voce marginale per quasi tutte le
altre province, a Roma supera i
202 milioni (ma comprende, oltre
alle sanzioni per la violazione del
codice della strada, anche tutti gli
altri tributi locali).
Tra le prime dieci città, nelle
quali si collocano il maggior numero di evasori 'pizzicati' e che
nel 2007 hanno saldato i conti
con l'amministrazione fiscale, figurano, oltre Roma, Milano e Napoli, anche Torino, Firenze e Bologna. Il recupero dei crediti fiscali lo scorso anno è avvenuto in
maniera più soft rispetto agli anni
passati: meno pignoramenti e meno 'ganasce' fiscali. Anche le
iscrizioni ipotecarie sono diminuite di oltre il 10%. "Migliorare
il rapporto con i cittadini è indispensabile - commenta ancora
Befera - per far capire che pagare
le imposte è un dovere, che ricevere una cartella per tributi non
pagati è il primo passo di un iter
che porta alle procedure cautelari
ed esecutive per garantire equità
nei confronti di quei cittadini che
le tasse e i tributi li pagano spontaneamente. Il fisco non è più la
CONFCOMMERCIO: A FEBBRAIO -0,5%
Nuova frenata dei consumi in Italia
L'Indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) segnala a febbraio, per il quarto mese consecutivo, una flessione con una riduzione dello 0,5% nei confronti
dell'analogo mese dello scorso anno confermando quindi la forte
debolezza della domanda interna e
la concreta possibilita' di dinamiche recessive nei prossimi mesi.
La debolezza della domanda
per consumi da parte delle famiglie, accentuatasi nei periodi piu'
recenti - spiega la Confcommercio in una nota -, continua a condizionare le dinamiche produttive
interne: a febbraio, dopo il rimbalzo registrato a gennaio, la produzione industriale e' tornata a registrare una riduzione in termini
congiunturali (-0,2%, -2,6% per i
beni di consumo).
Il dato di febbraio dell'ICC
continua a riflettere un'evoluzione negativa della domanda di beni (-1,9% in quantita' rispetto all'analogo mese del 2007) a cui si
contrappone una crescita per i
servizi (+2,7%).
Per quanto riguarda i prezzi del
paniere di beni e servizi conside-
rati nell'ICC nel mese di febbraio
2008 il permanere di tensioni sui
beni alimentari e sugli energetici
ha determinato una ulteriore accelerazione (2,7% a fronte del
2,4% di gennaio), soprattutto per
la componente relativa ai beni
(+3,4%), mentre per i servizi la
crescita risulta molto piu' contenuta (+1,0%).
Il permanere di un quadro negativo sul versante della domanda per consumi da parte delle famiglie e' confermato dalla riduzione dello 0,4% registrata in termini congiunturali dall'ICC nel
mese di febbraio. Il dato e'
sintesi di una flessione
dello 0,7% per i beni e di
una crescita dello 0,2% per
i servizi.
La riduzione registrata a
febbraio 2008 rispetto a
gennaio risulta sostanzialmente diffusa per i beni e
servizi considerati nell'ICC. Le flessioni piu'
consistenti hanno interessato il settore della mobilita' (-1,1%), la cui riduzione e' imputabile esclusivamente alla domanda di autovetture, e le comunicazioni (-0,9%)
comparto in cui sembra avere
qualche difficolta' la domanda relativa ai beni.
Per gli alimentari ed i tabacchi,
che avevano registrato a gennaio
una modestissima crescita congiunturale, si conferma anche nel
confronto con il mese precedente
la tendenza riflessiva della domanda gia' evidenziata nei confronti dell'analogo mese del 2007
con un calo dello 0,5%, proseguendo in un trend negativo che
permane ormai da alcuni mesi.
LE PROVINCE
DOVE GLI EVASORI
HANNO PAGATO DI PIU'
1. Roma
661,80 mln €
2. Milano
653,83
3. Napoli
423,57
4. Torino
341,55
5. Firenze
154,40
6. Bologna 143,38
7. Bergamo 142,59
8. Genova
132,82
9. Bari
127,89
10. Caserta
120,24
Di seguito un'altra tabella con
la classifica della riscossione, regione per regione.
RISCOSSIONE COATTIVA,
CLASSIFICA PER REGIONE
1º Lombardia
1298,06 mln
2º Lazio
876,90
3º Campania
714,56
4º Piemonte
561,66
5º Toscana
558,28
6º E. Romagna
541,60
7º Sicilia
531,38
8º Veneto
507,92
9º Puglia
340,52
10º Liguria
237,47
11º Sardegna
173,12
12º Marche
167,94
13º Calabria
147,83
14º Abruzzo
145,65
15º Friuli V. G.
137,18
16º Umbria
101,45
17º Basilicata
76,58
18º Trentino
54,09
19º Alto Adige
45,42
20º Molise
31,86
21º Valle D'Aosta
19,59
TOTALE
7269,06 mln €.
Circa 250 le assunzioni, da
luglio 2009 la nuova Ypsilon
PALERMO - Un investimento
da 550 milioni di euro, l’assunzione di 250 nuovi addetti e dal luglio
del 2009 lo stabilimento Fiat produrrà la nuova Ypsilon, in 100-110
mila esemplari all’anno, vale a dire 500 vetture al giorno, su tre turni. Si lavorerà anche di notte.
Siglato giovedì a Roma l’accordo su Termini Imerese tra Fiat auto e sindacati metalmeccanici nazionali e territoriali, che conferma
il quadro già definito nelle settimane scorse sul futuro prossimo
della fabbrica. Le somme saranno
utilizzate non solo per l’adeguamento degli impianti, ma anche
per ampliarli: sarebbe stata già definita, infatti, l’acquisizione di una
superficie di 10 mila metri quadri.
Resta chiuso, dunque, in un
cassetto, al momento, l’ambizioso piano che prevedeva la realizzazione di un vero e proprio polo
automobilistico con il raddoppio
dei lavoratori e della produzione
fino a 200 mila automobili, la seconda vettura con l’attivazione di
una seconda linea, nonché la
creazione di un forte indotto in
virtu di un accordo di programma
da 1,3 miliardi di euro.
Un progetto che, probabilmente, resta in standby, in attesa dei
nuovi scenari politici a livello nazionale e regionale, definiti i quali i rispettivi governi saranno
chiamati a fare la loro parte in
termini di investimenti. Ma l'accordo siglato giovedì consente di
compiere un passo avanti che dà
una prospettiva sul breve e medio
termine allo stabilimento che, come ha ribadito recentemente
l’amministratore delegato del
gruppo, Sergio Marchionne, conserva il suo gap infrastrutturale
che fa sì che ogni auto costruita a
Termini costi mille euro in più
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4 ATTUALITA’
TRIBUNA ITALIANA - 16 aprile 2008
A FUSINA, PROVINCIA DI VENEZIA
AMBIENTE
Inaugurato il 1º impianto mondiale
a idrogeno di taglia industriale
CNR:
Italiana
la stazione
climatica
più alta
del mondo
Entrerà in funzione nel 2009 l’innovativa centrale a ciclo combinato, nell’area della centrale
Enel “Andrea Palladio”. Fa parte del ‘Progetto Ambiente e Innovazione’ che prevede 7,4 miliardi di euro di investimenti entro il 2012. Dal 2009 soddisferà i fabbisogni di 20.000 famiglie
FUSINA (VENEZIA) - Andrea
della Gondola, detto il Palladio,
avrebbe firmato volentieri il progetto della prima centrale a idrogeno del mondo che da martedì
scorso Enel costruisce a Fusina
nell'area industriale di Marghera,
dal quale otterrà l’idrogeno generato come by-product del ciclo
produttivo. .
Le due alte ciminiere previste
nell'impianto, inserito nella centrale a lui dedicata, richiamano
per certi versi le colonne che hanno reso celebre l'architettura del
genio vicentino: destinate, come
le sue ville, a diventare simboli di
una nuova epoca. In questo caso
quella dell'innovazione nel segno
dell'ambiente.
Ad inaugurare il cantiere l’amministratore delegato Enel, Fulvio Conti che ha ricordato come
la centrale “Andrea Palladio” di
Fusina sia “la più adatta a ospitare questa prima mondiale: ha, infatti, una lunga tradizione di ricerca e innovazione attenta all’ambiente, grazie alle capacità
tecnologiche di Enel e al sostegno delle istituzioni locali e regionali. Il nuovo impianto, – ha
MARGHERA - FUSINA la prima centrale a idrogeno al mondo.
aggiunto l’AD – fa parte del ‘Progetto Ambiente e Innovazione’
che prevede 7,4 miliardi di euro
di investimenti entro il 2012. Un
impegno che testimonia la determinazione di Enel a vincere la
sfida di produrre energia elettrica
in abbondanza, a costi competiti-
Arriva in Piemonte il primo
tram treno italiano
Presto in Piemonte il primo
tram treno italiano. Lo ha annunciato l’assessore ai Trasporti della Regione Piemonte, Daniele
Borioli, durante un incontro a
Torre Pellice con gli amministratori locali, la comunità montana e
i rappresentanti dei pendolari. La
Regione ha messo a disposizione
20 milioni di euro, reperiti dai
fondi europei per le aree sottoutilizzate (Fas). Lo riferisce in una
nota la Giunta regionale.
Quello in Val Pellice sarà il primo progetto italiano di tram treno: questo comporterà l’omologazione e l’ingegnerizzazione dei
mezzi. Entro il mese di maggio
Regione, Provincia e Agenzia per
la Mobilità metropolitana firmeranno un'intesa che conterrà un
elenco di interventi urgenti sull’infrastruttura, che riguardano
soprattutto la modifica del piano
del ferro, e formalizzeranno un
nucleo di gara per procedere all’acquisto e all’omologazione dei
mezzi.
I fondi stanziati dalla Regione
serviranno ad acquistare due
mezzi per l’esercizio, più uno per
le urgenze (costo circa 15 milioni
di euro); i restanti 5 milioni saranno utilizzati per piccoli interventi sulla rete che deve essere
adattata per i mezzi della tipologia tram treno.
I tram treno che correranno in Piemonte.
Addio bacheche al Politecnico di Torino, ora
si useranno schermi di alta definizione!
TORINO - Niente più bacheche al Politecnico di Torino dal prossimo anno accademico. Gli antichi spazi dove venivano attaccati decine
di foglietti con numeri di telefono per trovare e offrire agli studenti ripetizioni, libri di testo usati e per trovare casa saranno infatti sostituiti
da 10 schermi in alta definizione sparsi per i corridoi dell’ateneo torinese, il primo sperimentale entrera’ in funzione questa settimana.
Non solo, i messaggi potranno essere anche scaricati e caricati gratis
attraverso il sistema bluetooth presente in tutti i telefoni cellulari. Il sistema sviluppato da una serie di società che lavorano dentro il Politecnico e coordinato dalla Torino wireless (internet senza cavi), non costa
sostanzialmente nulla anche all’Università poiché a fianco dei messaggi
ci sarà la possibilità di inserire dei messaggi pubblicitari, che ripagheranno l’investimento di circa 2000-3000 euro a bacheca virtuale.
Le bacheche virtuali saranno aperte anche agli esterni del Politecnico, che però saranno filtrati per motivi di sicurezza. Nessun limite invece alla fantasia dei messaggi tra gli studenti, che avranno un Pin personale e che potranno inserire oltre al testo anche suoni ed immagini,
sempre scaricabili via bluetooth.(AGI)
vi, nel rispetto
dell’ambiente”.
Il
cantiere
realizzerà una
centrale della
potenza di 12
MW, a cui si aggiungeranno i 4
MW derivanti
dall’uso, nell’impianto
a
carbone esistente, dei gas caldi
prodotti dalla
turbina alimentata a idrogeno,
con un rendimento elettrico
complessivo
pari al 43%.
Richiederà un
investimento
complessivo di
47 milioni di
euro ed a partire
dal 2009 sarà in
grado di soddisfare il fabbisogno di 20.000 famiglie (circa 60
mln di kWh annui), evitando l’emissione in atmosfera di oltre
17.000 tonnellate di anidride carbonica.
L'ad di Enel ha quindi ricordato l'impegno dell'ente energetico
nel progetto ambiente. ''Abbiamo pianificato investimenti per
6,8 miliardi di euro - ha detto per 4.270 Mw di nuova capacita'; 600 milioni di euro sono destinati a progetti per lo sviluppo
delle fonti rinnovabili''. Conti si
e' detto infine favorevole al ritorno del nucleare. ''Abbiamo
deciso di rientrare - ha spiegato siamo l'unica azienda che ha accesso alle tecnologie nucleari di
Francia, Russia e presto della
Germania”.
ROMA - Sarà italiana la stazione di monitoraggio climatico più
elevata al mondo, a quota ottomila metri.
A raggiungere la vetta dell’Everest sarà la spedizione alpinistico-scientifica “Share Everest
2008”, guidata da Agostino Da
Polenza presidente del Comitato
Everest-K2 Cnr. I componenti
della squadra sono stati ricevuti
dal presidente della Repubblica
Giorgio Napolitano che ha consegnato la bandiera tricolore da
portare sulla cima della montagna. “Auguro pieno successo a
questa spedizione - ha detto Napolitano consegnando la bandiera
italiana a Silvio Mondinelli, alpinista della Guardia di Finanza -,
una nuova sfida che porterà il sapere italiano in prima linea negli
studi climatici a livello internazionale. Con la speranza che la
vetta sia raggiunta proprio il 2
giugno: sarebbe un grande regalo
per la Repubblica italiana”.
Durante la visita, Agostino Da
Polenza ha illustrato il progetto
“Share Everest 2008”, spiegando
che il sensore di temperatura che
verrà portato in cima all’Everest
consentirà, in ogni momento, di
conoscere in tempo reale la temperatura misurata a 8.850 metri, il
punto più alto della Terra. Paolo
Bonasoni del Cnr-Isac, coordinatore scientifico del progetto Share, ha spiegato che il funzionamento della stazione di monitoraggio climatico, che verrà installata ottocento metri più sotto, all’altezza di Colle Sud, sarà in
grado di monitorare anche umidità, radiazione solare, direzione
e velocità del vento, dati atmosferici preziosi per lo studio del clima.
Secondo l’Università di Tokio,
cresce in Italia
l’informatizzazione dello Stato
TOKYO - La Waseda University Institute ha pubblicato i risultati del World e-government ranking 2008. Secondo l’osservatorio dell’Università di Tokyo, i cui dati sono stati illustrati alla delegazione di Puntoit dal professore Toshio Obi direttore dell’Istituto di egovernment, l’Italia sale nella classifica mondiale
sull’e-government (informatizzazione dello Stato).
Lo studio rivela che l’Italia è balzata nella classifica all’11 posto a livello mondiale. Insieme a Finlandia e Svezia è il paese europeo con il maggior sviluppo ed utilizzo dei servizi di e-government.
Dietro l’Italia paesi come gli Uk al 12 posto, la Norvegia e Germania al 13, la Francia al 16, il Belgio al 17, Olanda al 21 e la Spagna al 22 posto. I primi tre paesi sono rispettivamente Stati Uniti,
Singapore e Canada. La classifica è basata sull’analisi di 6 settori
e 26 indicatori. Dalla ricerca emergono anche una serie di nuovi
trend: l’utilizzo del web 2.0 che fa crescere l’interazione la partecipazione con i cittadini, e l’uso di nuove tecnologie come in particolare i blog ed il mobile government. (NoveColonne ATG).
ATTUALITA’
TRIBUNA ITALIANA - 16 aprile 2008
5
CITTA' SOMMERSE, CASTELLI E SCAVI ARCHEOLOGICI SI APRONO AI TURISTI
Civiltà antiche si svelano nel cuore di Napoli,
da Posillipo a Pozzuoli in un tuffo nel passato
NAPOLI (Adnkronos)- Un
viaggio alla scoperta dei tesori antichi nel cuore di Napoli. Della
città greco-romana tracce rilevanti
sono conservate intorno a piazza
San Gaetano, da cui si irradiavano
i tre decumani: il maggiore, oggi
via dei Tribunali, il superiore, che
va da via Sapienza a piazzetta Ss.
Apostoli, e l'inferiore, che da piaz-
za San Domenico Maggiore va a
via Forcella.
Un percorso archeologico arricchito da sempre nuove scoperte:
gli ultimi scavi effettuati in città
per i lavori della metropolitana
hanno dato vita al più grande cantiere di archeologia urbana a oggi
operante in Italia.
Sotto piazza Municipio gli scavi
NAPOLI- Piazza San Domenico Maggiore.
hanno portato alla luce, tra l'altro,
i resti di una piccola città aragonese e di alcune imbarcazioni. Muovendosi dal centro, poi, sino alla
splendida collina di Posillipo, è
possibile raggiungere il parco
Sommerso della Gaiola ed effettuare un'autentica gita alla scoperta di un fondale estremamente ricco di resti archeologici.
Andando verso
nord si giunge a
Pozzuoli, dominata dal Rione
Terra,
l'antica
acropoli poggiata
su uno sperone tufaceo. Oltre, la
zona di Baia che
conserva ben due
parchi archeologici: uno emerso,
dove si ammirano
terme e templi,
teatri, tombe e cisterne.
L'altro sommerso: uno spettacolo
da non perdere,
un fondale dove
giace l'antica città
di Baia. Il castello, inoltre, ospita
un museo archeo-
POZZUOlI, l’antica acropoli romana
logico, ricco di eccellenti testimonianze del passato imperiale. A
pochi chilometri, la località di Cuma che costituisce la prima fondazione dei Greci sul continente.
Spostandosi verso sud, invece,
in direzione della costiera sorrentina, prima sosta a Ercolano. La
coltre di fango che ha sepolto la
cittadina nel 79 d.C. ha fatto sì che
si conservassero papiri e pezzi di
legno, tubature e oggetti di uso comune.
UN CAPOLAVORO REALIZZATO IN 50 GIORNI AL PALAZZO BARBERINI
Restaurata la cappella di Pietro da Cortona
Dopo un'attesa lunga circa dieci anni, finalmente è terminato il
restauro della cappella a pianta
quadrata situata al piano nobile di
Palazzo Barberini, in corrispondenza della grande sala affrescata
da Andrea Sacchi. Il restauro,
eseguito da Roberto Della Porta e
diretto da Anna Lo Bianco, ha rivelato in pieno la grande abilità
di affreschista di Pietro da Corto-
na, ed ha permesso di individuare
la mappa delle giornate occorse
all'artista, circa 50, ma anche la
loro sequenza temporale, permettendoci di ricostruire la genesi del
lavoro.
La cappella (nella foto) fu realizzata su progetto di Bernini, e la
decorazione, fu portata a termine
nel 1632 quando l'8 settembre
venne battezzato il terzo figlio di
Anna Colonna e di
Taddeo Barberini, nipote del papa.
La decorazione della
cappella costituì quindi una specie di prova
generale per il giovane
Pietro da Cortona, che
solo due mesi dopo, in
novembre, iniziò a dipingere la grandiosa
volta del Salone.
Quella di Cortona e
dei suoi allievi, Romanelli,
Gimignani,
Ubaldini, appare una
pittura veloce e chiara,
dolcissima, ma densa
di pathos come rivelano le forme morbide e i
volti dei personaggi,
insieme classici e vitali. Tutto ciò è tipico
proprio del linguaggio
innovativo di Pietro da
Cortona che evoca i
modelli classici del-
l'antichità, conferendo ad essi la
vitalità e l'energia del presente.
Possiamo cogliere tutto questo
nella scena centrale, posta sopra
l'altare, la Crocefissione di Cristo, l'unica interamente di mano
del grande artista. La figura della
Maddalena inginocchiata è di
sorprendente bellezza: i capelli
fluenti, mossi da un vento immaginario si mescolano al drappeggio dell'abito dando all'immagine
un senso di vorticosa energia. Imprevedibile e curioso, come lo
può essere un artista di origine toscana, Cortona, delinea appena, a
grandi tratti, il fondo del paesaggio dietro alla Crocefissione nel
quale ora, dopo il restauro, appaiono particolari inediti. Un
viandante, realizzato con linee
sommarie quasi monocrome e,
proprio alle spalle della Maddale-
na, la testa del cavallo bianco, di
cui si scorge un solo occhio focoso, che attira la nostra attenzione.
Sono inoltre visibili pentimenti
e finiture a secco. Tipici mezzi
per un artista giovane, alle prese
con una committenza di tale prestigio, per correggere e ritoccare
in vista di un risultato ottimale.
Sono poi emersi i colori originali,
prima offuscati dallo sporco, che
ora appaiono lunari, argentati,
ricchi di gamme decise e purissime.
Il restauro ha comportato anche
la sistemazione dell'ambiente con
nuovo impianto di illuminazione
e risanamento del pavimento in
maioliche settecentesche. L'altare
è stato oggetto di un sobrio allestimento, in armonia con la parte
a monocromo della decorazione
delle pareti.
Ma tappa obbligata, a poco più
di 15 chilometri verso sud est, sono gli scavi di Pompei: quarantaquattro ettari di area scavata, che
costituiscono un sito archeologico
che non ha uguali al mondo. Qui
davvero ci si immerge nel passato
e si visitano case, osterie, teatri,
negozi, ripercorrendo le vie lastricate di pietra lavica. Nell'area vesuviana, condivisero le stesse sorti anche Boscoreale, Stabia e
Oplonti. I reperti conservati nei loro Antiquarium forniscono una visione completa della vita quotidiana all'epoca romana.
Da qui, si arriva, dopo circa 20
chilometri in direzione sud, a Sorrento, luogo, un tempo di villeggiatura dei patrizi romani, tanto
che ancora oggi sono visibili i resti di una villa, quella di Pollio Felice. A ricostruire tutta la storia
della penisola sorrentina, dalla
preistoria all'età romana, invece,
ci pensano i documenti conservati
presso il Museo Archeologico di
Piano di Sorrento.
TRADUZIONI
Nicoletta Ottolenghi
Doppia Cittadinanza
Traduzioni Giuridiche - Tecniche Commerciali - Legalizzazioni
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(a metri dal Consolato d'Italia)
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6 COLLETTIVITA’
TRIBUNA ITALIANA - 16 aprile 2008
Migliora la scuola: nel 2007 gli “eccellenti”,
sono stati circa 4400 e i maturi con lode 3000
Notevole l’incremento dei partecipanti alle olimpiadi di matematica, di fisica,
di inglese, di scienze naturali. Aumentati anche i progetti su scienza (da 84 a
99) presentati nel concorso “I giovani e le scienze”.
ROMA - Nel 2007 sono stati
circa 4.400 gli studenti che hanno raggiunto risultati di eccellenza: 3.026 hanno conseguito
100 e lode nell’ultima Maturità e
1.370 hanno riportato risultati di
eccellenza in vari confronti regionali, nazionali e internazionali. La ricognizione è del ministero della Pubblica Istruzione che
sottolinea pure come in questi
mesi si sia registrato anche un
incremento degli studenti che
prenderanno parte a olimpiadi,
certamina e confronti, grazie anche a una crescente sensibilità
delle scuole e dei docenti.
“Un incremento che si è riscontrato - sostiene il ministero grazie alla nuova legge sugli
esami di Stato (legge n. 1/2007)
che per la prima volta prevede la
valorizzazione delle eccellenze,
finalizzata a migliorare la qualità
dell’offerta formativa delle
scuole e a innalzare i livelli di
apprendimento degli studenti”.
Non solo. “La valorizzazione
delle eccellenze - aggiungono da
viale Trastevere - è anche una
misura di contrasto ai risultati
poco soddisfacenti evidenziati
nelle indagine internazionali
(Ocse-Pisa)”.
“Fatta giustizia dei “furbi” afferma ancora il ministero riferendosi al drastico calo di privatisti e “ottisti” all’esame di maturità - ecco dunque le cifre dei
“bravi”, quelli veri”.
Le Olimpiadi di matematica
hanno registrato nelle ultime due
edizioni un incremento di partecipazione da 1.666 a 1.728 scuole. Nella partecipazione al Kan-
gourou di matematica si è evidenziato un aumento rilevante
nella partecipazione dal 2007 al
2008, passata da 480 a 705 scuole e nella presenza degli studenti, rispettivamente 36.000 nel
2007 e 47.000 nel 2008.
Un analogo andamento ha riguardato anche il Kangourou di
inglese: in questo caso, dal 2007
al 2008 si è passati da 261 a 347
scuole e da 8.897 alunni a
11.514.
Le Olimpiadi di fisica hanno
coinvolto nel 2007 574 scuole e
594 nel 2008. Le Olimpiadi delle scienze naturali hanno registrato nel 2006 la partecipazione
di circa 280 scuole, aumentate a
320 nel 2007 e a 403 nel 2008.
Inoltre, quest’anno, per la prima
volta, l’Italia partecipa alle
Olimpiadi Internazionali di Biologia, che si terranno a Mumbai,
in India, dal 13 al 20 luglio
2008. A esse parteciperanno i
vincitori dell’edizione italiana
delle Olimpiadi delle Scienze
Naturali.
Nel concorso “I giovani e le
scienze”, infine, è cresciuto il
numero dei progetti presentati,
da 84 nella passata edizione a 99
dell'edizione attuale, edizione
nella quale si è manifestato anche un miglioramento della qualità dei progetti.
La partecipazione interessa
studenti di tutte le regioni. I nominativi degli studenti “eccellenti” sono stati inseriti in un apposito Albo consultabile sul sito
dell’Agenzia nazionale per l’autonomia scolastica (www.indire.it/eccellenze).
Tecnologia
nucleare
dell’Ansaldo
alla Cina
per 13 mln
ROMA - Ansaldo Nucleare, società controllata da Ansaldo
Energia nel contesto del gruppo
Finmeccanica, ha firmato con
Westinghouse Electric Co. un importante contratto per la progettazione e la fornitura di componenti innovativi da installare nella
prima unità della centrale di nuova generazione da realizzarsi in
Cina nel sito di Sanmen, situato
nella provincia di Zhejiang a circa 400 Km a sud di Shanghai.
L'impianto cinese, destinato ad
essere il primo di una nuova filiera, sarà equipaggiato con reattori
del tipo AP1000, che rappresentano il più avanzato modello di
reattore ad acqua in pressione
Pwr disponibile ad oggi sul mercato. Ansaldo Nucleare ha collaborato con Westinghouse allo
sviluppo, alla verifica sperimentale e infine alla progettazione di
dettaglio di questo reattore sin dal
suo concepimento.
Parallelamente al contratto, acquisito in joint venture con Camozzi Energy Special Components, è stato anche sottoscritto,
con la State Nuclear Power Techology Corporation cinese, un
contratto per la formazione di
personale cinese.
Il 65% delle donne italiane DA UNO STUDIO DELL’ISFOL
Nel Mezzogiorno il 67% dei dottorandi
si dichiara soddisfatta
di se stessa davanti allo specchio trova occupazione subito
MILANO - Le donne
italiane hanno con il proprio corpo un rapporto di
amore/odio, almeno a giudicare dalle risposte contraddittorie che hanno dato 7 mila di loro al questionario (50 domande)
proposto dal settimanale
femminile Grazia, in collaborazione con il Cosmoprof, la fiera della cosmetica tenutasi a Bologna dal 10 al 14 aprile.
“Le donne confermano di
essere ottimiste - ha commentato il direttore di Grazia Vera Montanari - ma sono anche molto
contraddittorie: del resto, è per questo che siamo così interessanti”.
Quando si guardano allo specchio, “tutto sommato si piacciono”
(65% delle risposte) e la parte di sè che più apprezzano il viso (71%)
mentre solo al 26% piace il proprio corpo.
Il momento più difficile è stato, per il 28%, scoprire di avere la cellulite, molto più di quando sono comparse le prime rughe (14%); quello più felice per il 57% accorgersi di piacere agli uomini. Sorprendente, secondo Vera Montanari, è proprio il ruolo maschile in questo campo: è il parere del partner che fa cambiare idea su di sè al 42% delle
donne, le stesse che si fidano solo dei suoi giudizi.
Oltre la metà delle donne crede ai complimenti degli uomini più che
a quelli delle donne: “il ruolo degli uomini appare stranamente positivo - ha commentato Vera Montanari - diversamente da quanto risultava dal sondaggio che avevamo lanciato l’anno scorso sul tema del sesso, dove venivano bacchettati, in questo caso emergono come coloro
che ci confortano, sminuendo le nostre ansie di perfezionismo”.
Per il 72% delle donne che hanno risposto, che appartengono a fasce
d’età comprese fra 25 e 55 anni, è naturale voler prolungare la giovinezza e oltre un terzo si farebbe volentieri un ritocco in sala operatoria;
l’intervento di chirurgia estetica più desiderato è la liposuzione. (AGI)
ROMA - Dottori di ricerca nel
Mezzogiorno: occupato il 67% a
sei mesi dalla conclusione del
corso, il 51% lavora in Università, cliniche universitarie o enti
di ricerca; tra chi ha trovato impiego in azienda privata (14%),
un quarto opera nel settore “Ricerca e sviluppo”. Il 40% dei dottori è comunque impegnato in attività di ricerca e sviluppo sperimentale.
Questi alcuni dei dati che
emergono dall’indagine condotta
dall'Isfol(Struttura nazionale divalutazione Fse) e commissionata dai ministeri dell'Università e
della Ricerca (Mur e Ministero
del Lavoro e Previdenza Sociale
(Mlps) per sapere quali sono gli
effetti degli investimenti Fse che
finanziano dottorati e master volti al rafforzamento del potenziale
umano nella ricerca, nella scienza
e nella tecnologia nel Sud del
paese per creare “capacità autonoma di sviluppo” nel Mezzogiorno.
L’indagine analizza le caratteristiche del lavoro trovato da dottori di ricerca e laureati con master,
a sei mesi dal conseguimento del
titolo post laurea.
In Italia i dottori di ricerca sono
71 su un milione di abitanti: un
numero esiguo, se paragonato a
quello di Svezia 381, Germania 505, Uk 241, Francia 176,
Spagna 160 (dati Istat). Ma
quali prospettive lavorative ha
chi decide di intraprende un
percorso da dottore di ricerca
nel Mezzogiorno? Le prospettive sono buone con il 67% occupato a sei mesi dalla chiusura del corso ma la tipologia
contrattuale e la remunerazione non premiano chi studia di
più. Solo il 30% dei dottori di
ricerca ottiene infatti un contratto a tempo indeterminato,
20% tempo determinato, 50% di
contatti atipici. Lo stipendio,
inoltre, è molto vario: si va dai
973 euro di chi resta all’università, ai 1.800/1.900 di chi lavora
in un policlinico o clinica universitaria o in ospedale, passando
per i 1.103 per chi insegna in istituti scolastici, 1.283 in enti di ricerca o 1.264 in azienda privata,
1.300 di chi è nella pubblica amministrazione.
L’occupazione nel comparto
della ricerca, dunque, è scarsamente remunerata, soprattutto
quella in ambito accademico, dove è impegnato il 43% dei dottori, la retribuzione delle attività di
ricerca non riflette l’investimento
in capitale umano.
Ma qual è il grado di acco-
glienza da parte del mercato del
lavoro locale dei dottori di ricerca? Una prima risposta può essere dedotta dall’analisi della mobilità geografica. Tra i dottorati il
16% circa degli occupati ha trovato lavoro al di fuori della regione in cui risiedeva quando si è
iscritto al corso.
Circa la metà di questi ha trovato lavoro in una regione del
centro-nord (8,1%), il 4,6% in
una regione del Mezzogiorno diversa da quella in cui risiedeva e
il 3,5% all’estero. La maggior
parte di coloro che si sono spostati all’estero lavora presso
un’università (50%). Nel centronord ci si sposta invece prevalentemente per lavorare in un'impresa privata (48,5%).
7
TRIBUNA ITALIANA - 16 aprile 2008
QUASI QUASI CAMBIO VITA
Italiani: il 50% vuole “mollare tutto”
Il grande sogno? “Mollare tutto” e fuggire via, lontano dall’Italia, per inseguire i propri sogni. E
in testa alla classifica dei desideri
c’è la voglia di trasformarsi in
scrittore o esploratore, viaggiare
in luoghi da mito, meglio se lontano dallo strapotere della tecnologia.
Basta insomma con le code in
automobile, con i negozi sovraffollati, con la perpetua fretta
per non arrivare in ritardo in ufficio e con i viaggi su autobus e
metropolitane stipati come sardine.
Insomma, meglio stare alla larga dall’Italia, in un luogo più
tranquillo e a misura d’uomo,
magari a contatto con la natura,
in primo luogo con il sole e il mare.
E’ questa la fotografia dei nostri connazionali, scattata da una
ricerca condotta su 560 lavoratori
italiani di ambo i sessi, di età, tra
i 25 e i 64 anni, condotta del canale satellitare “Marcopolo”.
Gli Italiani, insomma, vorrebbero cambiare vita. La delusione
e l’insoddisfazione non riguardano però tutti gli aspetti dell’esistenza. In primo luogo sono pochi quelli che vorrebbero fuggire
dalla famiglia (solo il 7% delle risposte) per costruire una nuova
vita partendo da zero, anche se
una certa quota (10%) vorrebbe
Leonardo: la madre
era una schiava
FIRENZE - Vanni di Niccolò di Ser Vanni, banchiere
fiorentino e anche usuraio, vissuto nel '400, cambiò il suo testamento nel giro di due mesi e
lasciò la sua casa di via Ghibellina, nel quartiere di Santa
Croce, in usufrutto alla moglie
Agnola fino alla morte: dopo
la casa sarebbe andata al notaio Ser Piero da Vinci, suo
esecutore testamentario e anche amico.
Nel frattempo il testamento
destinava a Ser Piero la schiava di Ser Vanni, Caterina, e da
lei ebbe Leonardo.
La storia è raccontata nel libro 'La madre di Leonardo era una schiava?', di Francesco Cianchi, presentato al museo del Bigallo di Firenze
insieme al volume 'Per la genealogia di Leonardo', di Elisabetta Ulivi.
I due testi sono a cura di Agnese Sabato e Alessandro Vezzosi, direttore e ideatore del museo Ideale di Vinci, e aggiungono nuovi particolari sulla vita e sulla famiglia del genio. Secondo il libro di Cianchi,
che riprende studi del padre Renzo, la 'Caterina sclava' che appare in
numerosi documenti della casa di Ser Vanni e nel suo testamento sarebbe a oggi la più probabile madre di Leonardo da Vinci. Non per nulla i riferimenti a lei a Firenze finiscono nel 1451, anno di morte di Ser
Vanni, e poi Caterina ricompare a Vinci nel 1452, anno di nascita di
Leonardo.
"Parlare di schiavi a Firenze nel '400 - hanno spiegato Sabato e Vezzosi - sembra quasi un'eresia, ma in realtà erano molte le famiglie di
notabili e benestanti che compravano donne dall'est Europa o dal Medio Oriente. Le giovani venivano poi ribattezzate, e i nomi più comuni erano Maria, Marta e anche Caterina". Come appurato dai documenti, Ser Piero va a vivere nella casa di via Ghibellina nel 1480, tre
anni dopo la morte di Ser Vanni, mentre Caterina segue il figlio a Milano.
Nel frattempo il padre si era sposato quattro volte e aveva avuto numerosi figli. Il libro di Ulivi, grazie alla consultazione di nuovi documenti compresi registri battesimali di Santa Maria del Fiore, scopre anche due nuovi fratellastri. Fratelli e sorelle avevano avuto rapporti con
Leonardo, figlio illegittimo, e anche tensioni per motivi di eredità visto che lo zio di Leonardo, Francesco, fratello di Ser Piero, aveva lasciato a lui molti dei suoi beni.
"Molti viaggi di Leonardo - ha detto Vezzosi - erano dovuti proprio
alle tensioni familiari". Quel che emerge nel complesso, dunque, è
"una famiglia allargata - ha continuato Vezzosi - e i nuovi documenti
svelano anche molto della vita e dei luoghi fiorentini del tempo". "L'ultimo tassello che ancora manca - ha concluso - è il contratto di acquisto di Caterina: solo così si potrebbe conoscere il paese da dove proveniva la donna". Anche se, in questo senso, ci aiutano ricerche antropologiche: secondo gli studi di Luigi Capasso, direttore dell'istituto di
antropologia e del museo di storia delle scienze biomediche dell'Università di Chieti e Pescara, che hanno ricostruito il dermatoglifo del
polpastrello di un dito della mano sinistra di Leonardo, l'impronta presentava caratteristiche 'arabe', rafforzando l'ipotesi di una madre del
Medio Oriente.
Fugarsi nelle spiagge dei Caraibi, e cominciare tutto di nuovo.
stravolgere la propria routine.
Meno apprezzato è invece il
luogo di residenza (31%): molto
meglio sarebbe un posto in cui
mettere l’orologio nel cassetto e
in cui cellulare, Internet e pc servano solo per comunicare e non
per essere rintracciati in ogni circostanza.
In ogni caso gli italiani non
puntano a una fuga solitaria: solo
il 4% è disposto a tagliare i ponti
con tutto e a partire da solo. Il
55% vorrebbe avere con sé la
propria famiglia (non solo il partner, ma anche genitori, fratelli o
figli), mentre il 6% è pronto a
portare con sé il proprio animale
da compagnia.
La famiglia, quindi, si conferma oasi di pace e di serenità, da
non abbandonare mai, ma anzi da
curare con attenzione per garantirle una vita migliore.
Tra le mete preferite per questa
fuga verso una nuova esistenza
sono in pole position i luoghi esotici e i paradisi tropicali: Thaiti
(15%), la Giamaica (13%), le
Hawaii (10%) ma anche le isole
Aran in Irlanda (4%), l'Islanda
(3%) e Funen (2%), in Danimar-
ca. Sempre apprezzati Caraibi
(14%), Maldive (12%), Brasile
(10%), Capo Verde (4%), Australia (6%) e Thailandia (5%)
E oltre ad essere lontani da tutto, gli Italiani vorrebbero inseguire i loro sogni: il 25% vorrebbe
trasformarsi in scrittore, o in
esploratore (14%), ma c’è anche
chi preferisce attività più prosaiche come la ristorazione (21%), il
bagnino, per stare sempre in contatto con il sole, il mare, le bellezze (16%), o l’albergatore
(15%).
Commentando i risultati di
questa ricerca, Alessandro Cecchi
Paone, direttore del canale satellitare Marcopolo, e conduttore
del programma “Nuova Atlantide” per il cui lancio è stato realizzato il sondaggio, afferma: “Siamo stressati perché la tecnologia
in Italia ha fatto un’irruzione di
tipo caotico e disordinato creando, paradossalmente, più confusione, invece di aiutarci. Ecco
perché gli italiani vogliono andare nei luoghi dove la tecnologia è
stata disciplinata e quindi aiuta la
vita degli uomini, come succede
in Gran Bretagna”.
Radio,
al via
produzioni
Rai
in lingua
sarda
CAGLIARI - (Adnkronos)
- La Sardegna avrà a disposizione sulle frequenze Rai
trenta minuti quotidiani per
affrontare sette giorni su sette
temi di attualita', cultura, ambiente, storia, problemi sociali e di interesse generale e dal
lunedì al mercoledì le trasmissioni saranno in lingua
sarda. E' quanto è stabilito venerdì mattina a Roma con un
accordo fra la Rai e la Regione Sardegna.
“E' un passo importantissimo - ha affermato l'assessore
regionale alla Cultura, Maria
Antonietta Mongiu - nella via
dell'autoriconoscimento identitario. L'uso veicolare della
lingua sarda nella comunicazione del contemporaneo e'
uno dei raggiungimenti piu'
alti e importanti, in grado di
ricomporre anche molte divisioni”.
“Una svolta storica, nel
60esimo anniversario dell'Autonomia - ha commentato invece il presidente della Regione Sardegna, Renato Soru
- che permette di consolidare
la programmazione regionale
e di tornare alla migliore tradizione della radio sarda. Torniamo ad avere gli stessi livelli di produzione regionale dei
primi degli anni novanta,
quando gran parte della cultura e dell'intelligenza isolana si
esprimeva attraverso il canale
Rai”.
Patty Pravo ha compiuto 60 anni
ROMA - Nata a Venezia il 9
aprile del 1948, Nicoletta Strambelli, in arte Patty Pravo, ha compiuto 60 anni. Un nome scelto da
"Patty", appellativo di molte ragazze inglesi degli anni '60, e da
"Pravo" dalle anime prave dantesche.
L'artista cresce a Venezia coi
nonni paterni, prendendo lezioni
di danza e lezioni di pianoforte.
Frequenta una scuola statale, si
ritrova spesso a fare i compiti a
casa di Peggy Guggenheim e trascorre molto tempo tra gli artisti
della Biennale di Venezia, come
si legge in una biografia che le
dedica la Rai.
Dopo aver frequentato i corsi
del Conservatorio decide di partire per Londra. Giovanissima, si
trasferisce a Roma, dove diventa
la regina del Piper, una delle discoteche più in voga. Nel locale
romano viene notata da Alberigo
Crocetta Patty Pravo (punto di riferimento della beat-generation
negli anni '60-'70) che la invita ad
esibirsi sul palco.
Così inizia una carriera artistica di successo e diventa la portavoce più significativa delle ideologie pacifiste, ecologiste e del
"libero amore" e una delle can-
tanti più popolari fra gli anni
Sessanta e Settanta.
Nel
1965
esce il suo primo 45 giri,
contenente la
canzone “Ragazzo Triste” e
il brano cantato in inglese,
“The Pied Piper”.
Dopo
aver partecipato al Cantagiro
nel 1967 con la
canzone “Qui e
là”, arrivano
una serie di
successi con i
45 giri: “Se
perdo te”, “La
Bambola”,
“Gli occhi dell'amore”, “Sentimento”, “Tripoli 1969”. Nel 1970
partecipa al Festival di Sanremo
con il brano “La spada nel cuore”, insieme a Little Tony.
8 COLLETTIVITA’
Una conferma e vari
interrogativi
Segue dalla prima pagina
qualche sospetto.
A cominciare dal netto successo che avrebbe ottenuto il candidato
al Senato del PdL, proprio colui che aveva denunciato la presenza
delle 120mila schede trovate nei magazzini della Andreani. Esteban
Caselli, che è peronista, potrebbe essere il ponte di cui Berlusconi
potrebbe servirsi per relazioni col governo argentino, anch’esso peronista, anche se di un’altro orientamento. Il peronismo governa
l’Argentina quasi initerrottamente dal 1989. Se questo netto successo venisse confermato, potrebbe significare che i “nuovi arrivati”,
cioè gli oltre ventimila nuovi cittadini italiani che sono stati inseriti
nelle liste elettorali, e buona parte degli elettori italiani in Argentina,
si sarebbero troppo argentinizzati, votando secondo logiche della società argentina, secondo logiche politiche locali.
L’altro vincitore dell’elezione sarebbe Ricardo Merlo, che con il
suo Movimento Associativo degli Italiani all’Estero, sarebbe riuscito a vincere le “primarie” con il settore tradizionale dell’Associazionismo che fa capo a Luigi Pallaro. Il presidente della FEDITALIA
non ha raggiunto l’obiettivo di essere rieletto. L’AISA, la lista dell’Associazionismo che aveva vinto le precedenti elezioni, proponeva un Associazionismo apolitico, mentre il MAIE di Merlo propone
un Associazionismo indipendente. Due visioni diverse sulle quali sicuramente si svilupperà il dibattito all’interno dell’Associazionismo
nei prossimi mesi.
C’è d’augurarsi che i prossimi parlamentari che ci rappresenteranno, siano consapevoli che rappresentano la comunità più numerosa
e più interessata al voto, cioè che ha voluto più delle altre, far sentire la sua voce, confermare il suo legame con l’Italia e che a Roma
i candidati rappresentano gli italiani qui residenti e non i Paesi e meno ancora i governi, dei Paesi che ci accolgono.
L’altro aspetto sul quale riflettere, ora che le elezioni si sono concluse, riguarda le legge sull’esercizio del voto degli italiani all’estero e più specificamente sulla modalità di voto per corrispondenza.
Quando a suo tempo fu scelto questo sistema, sono stati presi in
considerazione due elementi. Da una parte si è cercato di evitare che
le elezioni italiane potessero derivare in preoccupazione per l’ordine pubblico per i Paesi di accoglienza, a causa di comizi o di file di
elettori davanti ai seggi. Dall’altra si è tenuto conto della vastità e capillarità della presenza italiana all’estero in Paesi estesi e lontani, come è il caso, per esempio dei Paesi dell’America Latina, dove i consolati italiani si trovano solo nelle grandi città, ma i cittadini italiani
si trovano un po’ dappertutto. Per fare un caso, un cittadino italiano
residente in una qualsiasi delle località delle Andi, deve fare da un
minimo di cinquecento chilometri a quasi mille, per arrivare alla sede consolare di Bahía Blanca. Un altro residente nel Chaco, deve fare non meno di quattrocento chilometri per arrivare a Rosario. Peggio ancora per alcuni connazinali residenti nel Brasile, nel Cile o nel
Perú, solo per citare qualche esempio. Il voto per corrispondenza
quindi, ha cercato di dare una risposta a questo problema.
La nuova esperienza elettorale però, continua a mettere in evidenza alcuni limiti di questo sistema: buste che non arrivano ai destinatari o che non ritornano in tempo ai Consolati, rischio di compravendita di buste elettorali, rischi per la segretezza e per la manifestazione della volontà personale degli elettori.
Ora anche il padre della legge, l’on. Mirko Tremaglia, propone di
modificare tale legge perché, fa notare, anche se la legge prevede pene di carcere per chi la viola, quell’aspetto della norma non viene rispettato. Tremaglia propone quindi di fare “le operazioni di voto direttamente presso le Ambasciate, le Sedi consolari o locali da predisporre allo scopo, con provvedimento da parte del Ministero degli
Esteri” (leggi a pagina 9). Una richiesta che sembra diventare “bipartisan”,dato che anche il Viceministro per gli Affari Esteri Franco
Danieli sostiene che bisogna cambiare la legge Tremaglia.
Inoltre non si può fare a meno di coincidere con Tremaglia sul fatto che comunque almeno duecentomila italiani all’estero non hanno
potuto votare per la mancata iscrizione da parte dei Comuni. Un problema la cui soluzione non può essere rinviata.
Certamente in un Paese come l’Argentina, e crediamo che anche
in buona parte dei Paesi europei e dell’America Latina, non dovrebbero esserci problemi per far votare nelle sedi consolari. Oltre a
quelle dei consolati, si potrebbero utilizzare le sedi delle agenzie
consolari onorarie e le sedi di alcune importanti scuole associazioni italiane, come di fatto, è stato fatto a suo tempo per l’elezione dei
Comites, prima che anche per esse si decidesse per il voto per corrispondenza. Come è stato allora, un funzionario consolare sarebbe responsabile del seggio e ad esso potrebbero essere affiancati altri ufficiali nominati dall’Ambasciata o dai Consolati.
Se la legge fosse modificata, probabilmente meno cittadini italiani all’estero parteciperebbero alle elezioni. Ma in cambio di un voto
quantitativamente inferiore, si avrebbe un voto qualitativamente più
sicuro. Meno esposto a brogli, veri o presunti che siano.
MARCO BASTI
[email protected]
TRIBUNA ITALIANA - 16 aprile 2008
ALL'ESTERO HA VOTATO IL 41,66% CONTRO 42,07% NEL 2006
In Argentina il primato
della partecipazione: 63,04%
Segue dalla prima pagina
Consolati per la mancata consegna: si tratta del 7,18% del totale
delle schede inviate, due punti in
meno rispetto alle ultime elezioni, quando la percentuale si attestò a 9,20%.
In definitiva, dunque, sul totale
dei plichi recapitati ha votato il
44,88% degli aventi diritto al voto, contro il 46,33% di due anni
fa. Ad annunciarlo il vice ministro agli Affari Esteri, Franco Danieli, che, insieme al direttore generale Adriano Benedetti, ha presieduto venerdì scorso alla Farnesina, la conferenza stampa di presentazione dei dati sul voto all’estero per le politiche del 13 e 14
aprile.
Sabato i plichi sono arrivati all’aeroporto di Fiumicino e da lì
sono poi stati portati a Castelnuovo di Porto, dove lunedì è iniziato lo scrutinio insieme alle schede
italiane.
I primi dati sul voto all’estero
resi noti venerdì, ha osservato
Danieli, sono "definitivi", se pur
suscettibili nelle prossime ore di
minimi cambiamenti.
Tra i dati più interessanti, oltre
a quelli già riportati, ci sono quelli delle singole ripartizioni in cui
è divisa la Circoscrizione Estero.
Qui si registra una "lieve" flessione in tre ripartizioni: ha infatti
votato il 39,36% in Africa-AsiaOceania (42,12 nel 2006), il
36,24% in Nord e Centro America (37,30%) ed il 36,65% in Europa (38,44).
Boom di partecipazione al voto, invece, nell’America Meridionale dove ha votato il 58,53% degli aventi diritto, contro il
51,81% dell’ultima tornata elettorale.
E proprio in Sud America si
trova il Paese che ha registrato il
più alto numero di votanti: è l’Argentina dove ha votato il 63,04%
dei connazionali, contro il
56,33% del 2006. Seguono in lieve flessione l’Uruguay con il
54,50% (63,49% nel 2006) dei
votanti e la Svizzera con il
47,32% (50,45); cresce invece - e
nonostante lo sciopero del servizio postale, che tanto aveva allarmato in questi ultimi giorni - il
Brasile con il 47,30% di affluenza al voto (45,28).
E poi ancora il Canada, dove ha
votato il 40,25% dei connazionali (43,34), ed il Venezuela, dove
la partecipazione è stata molto
più bassa che nel 2006, con il
37,81% di votanti rispetto al
49,98 di due anni fa, anche qui
probabilmente a causa delle inefficienze postali.
Tra i Paesi che hanno registrato
una più alta partecipazione, si segnalano poi: l’Australia con il
37,44% (nel 2006 ha votato il
41,29%), la Germania con il
33,34% (35,80), il Regno Unito
con il 33,32% (34,21), gli Stati
Uniti con il 33,15% (33,33), il
Belgio con il 31,85% (33,14) e la
Francia con il 30,83 (30,33).
Nonostante alcuni dati siano in
flessione, bisogna qui considerare che, per via del maggior numero di aventi diritto al voto e dell’effettivo numero di schede votate, in valore assoluto tutti i dati
sono comunque in crescita.
Un’analisi a parte va riservata
ai 14.827 cittadini italiani temporaneamente all’estero, divisi a loro volta tra i 3.757 militari impegnati all’estero che hanno votato
per 11 circoscrizioni elettorali
italiane, quelle di rispettiva appartenenza, e la cui percentuale
di partecipazione al voto è stata
quasi totale, attestandosi al
99,65%, e gli 11.070 dipendenti
dell’Amministrazione Pubblica
che insieme ai docenti ed ai ricercatori universitari hanno votato,
nella circoscrizione Lazio 1, al
95,42%. In totale l’affluenza degli elettori temporaneamente all’estero è stata del 96,51%.
DANIELI: LA LEGGE
TREMAGLIA VA CAMBIATA
"Il dato che abbiamo ad oggi ci
dice che passiamo dal 42,07% al
41,66% di plichi restituiti sul totale di quelli recapitati agli elettori. Di fatto è una conferma della
partecipazione che c'è stata nel
2006", ha detto il viceministro
Danieli, nel presentare i dati ufficiali relativi alle operazioni di voto all'estero.
“Il dato generale è confortante
come lo è quello relativo alla percentuale dei plichi non consegnati che dal 9,20% del 2006 è passata al 7,18% di oggi. Una flessione che testimonia il lavoro di
bonifica ad oggi fatto", ha detto
ancora. In due anni sono anche
aumentati gli elettori aventi diritto che passano da 2.707.000 a
2.924.000.
Quanto ai disguidi, Danieli
informa che sono stati ''molto limitati durante le operazioni del
voto all'estero a cui abbiamo subito posto riparo e sono state segnalate all'Autorità giudiziaria
sei anomalie delle quali due negli
Stati Uniti, due in America Latina
e due in Europa. Tutto il resto è
strumentalità, è dal 2006 che si
protrae questa 'campagna dei brogli'. Ho invitato tutti a denunciare
fatti riscontrati".
"Va rapidamente corretta la
legge Tremaglia - ha avvertito
Danieli - Il voto per corrispondenza comporta inevitabilmente
la consegna della busta all'elettore e dopo non è certo possibile
mettere un carabiniere a presidio
della busta. Tocca al senso civico
dell'elettore, mi auguro che il
nuovo Parlamento se ne occupi.
C'è il sentore unanime - ha rilevato - di porre rimedio nel corso
della prossima legislatura alle distorsioni provocate dalla legge
Tremaglia".(Aise e Adnkronos)
Concluso lo spoglio delle schede
attesa per i risultati
definitivi
ROMA - Si è concluso in extremis lo spoglio delle schede votate dagli italiani all'estero: le
operazioni di scrutinio nella sede
della Protezione Civile di Castelnuovo di Porto, a una trentina di
chilometri da Roma, "sono state
completate alle 14, il termine ultimo stabilito" come riferisce ad
Apcom Eugenio Marino del
Coordinamento nazionale del Pd
all'estero.
I milleduecento seggi allestiti
nell'area di 50mila metri quadri
del Centro Polifunzionale hanno
dovuto gestire un totale di
1.210.009 buste provenienti da
ogni parte del mondo. Nonostante
il rapporto seggi/elettori sia stato
notevolmente ridotto rispetto al
2006 - da 1/5mila a 1/2mila-3mila
- le operazioni si sono svolte lentamente, per via della complessità
dello scrutinio. I risultati definitivi
erano attesi per ieri sera.
COLLETTIVITÀ
LA FINESTRA DI MARIO BASTI
TRIBUNA ITALIANA - 16 aprile 2008
9
Oggi un’antologia senza voti
ma col ricordo dei cari nonni
Durante tutto il mese
di marzo, ed anche prima, tema d’obbligo per
i giornali italiani ad anche di molti stranieri e
ovviamente per i periodici delle comunitá, come il nostro, é stato l’elezione per corrispondenza dei sei senatori e
dodici deputati che
hanno il non facile
compito di far ascoltare
nei palazzi italiani della
politica, Palazzo Madama e Montecitorio cosa
pensano e desiderano e
meritano gli italiani che
dalla metá dell’800 risiedono all’estero costituiscono con i nostri
figli e i nostri nipoti
che lo vogliono, le comunitá italiane residenti in una ventina di paesi. Ecco dunque perchè nella FINESTRA
ANTOLOGIA
D’OGGI dedichiamo un ricordo
affettuoso ai nostri nonni, non
soltanto per l’affetto che abbiamo per essi, pur se non ci sono
piú, perchè hanno avuto una parte determinante per la formazione delle comunitá italiane. Ma
c’è un’altra ragione: l’Organiz-
zazione Mondiale della Sanitá in
una statistica sulla longevitá ha
dimostrato che i nonni italiani
sono i piú longevi. E possiamo
citare gli esempi della scienziata
Premio Nobel Lina Levi Montalcini (99 anni) , dell’ex-presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi (88 anni) dell’expresidente del Consiglio (per
quante volte) Giulio Andreotti e
di sei abitanti di Ovozza, che fra
i suoi 1700 abitanti ha 22 centenari!
Non credo che ci sia bisogno
che io ti dica quanto é importante per chi crede nella famiglia la
figura dei nonni e l’affetto che
hanno pienamente meritato, perchè quello che ci hanno dato in
affetto, in formazione, in educazione, é molto , molto piú di quel
che noi abbiamo dato ad essi. tu
lo sai. Ma credo che non ti fará
male rileggere un invito di Benedetto XVI che abbiamo pubblicato nel numero scorso e che é
rivolto a ognuno di noi: “Ritornino i nonni ad essere presenza
viva nella famiglia, nella Chiesa,
e nella societá”. Un invito rivolto non solo come Papa, ma anche come il piú autorevole membro diella societá umana.
UN PO’ DI ORO?
L’antologia , tu lo sai caro Lettore, non ha uno spunto , un tema solo, ma vari che, a chi scrive (e si suppone anche a chi legge) suscita un particolare interesse. Non suscita interesse il ricordo dei nonni di noi? Non suscita interesse che noi italiani
siamo fra i piú longervi del mondo? Non suscita interesse che
nella corsa dell’oro siamo -nel
mondo- al sesto posto, davanti a
grandi paesi?
Anche questo ce lo dice una
statistica, naturalmente non dell’Organizzazione della Sanitá,
ma di esperti economici.
Vero é che alcuni esperti economici assicuranoche per le riserve é preferibile tenere euro,
dollari ed altre banconote, benché si definiscano riserve auree,
ma io personalmente penso che
anche questi economisti, per le
loro riserve personali, preferiscano ancora un po’ (o molto)
oro come l’antico Mida!
MADE IN ITALY
Comunque, credo che tu sia
d’accordo con me, caro Lettore,
nel creedere che oro e banconote
non importi tanto tenerli come
riserve, quanto guadagnarne
'200MILA ITALIANI ALL'ESTERO NON HANNO POTUTO VOTARE''
Tremaglia propone modifiche
alla legge che porta il suo nome
La denuncia dell'ex ministro per gli Italiani nel Mondo: ''I nostri connazionali
non hanno ricevuto il plico elettorale, perché l'indirizzo era sbagliato. I Comuni non hanno fatto le rettifiche dei dati dopo le elezioni del 2006''.
ROMA - Bisogna ''impegnare i Comuni alla verifica degli indirizzi, riferendosi all'anagrafe consolare che si trova presso il ministero degli Affari
Esteri (allineamento delle anagrafi), anche con un
intervento diretto del ministero degli Interni presso
i comuni stessi'' e per evitare ''i brogli presunti o
veri, già denunciati anche da me alla Procura della
Repubblica per le precedenti elezioni del 2006, occorre correggere la legge, facendo effettuare le
operazioni di voto direttamente presso le ambasciate, le sedi consolari o locali da predisporre allo
scopo, con provvedimento da parte del ministero
degli Esteri''. Lo ha chiesto Mirko Tremaglia (nella foto), che torna a denunciare irregolarità sulle
modalità di voto degli italiani all'estero.
Per l'esponente di An, padre della legge sul voto
degli italiani all'estero, ''la prima considerazione è
che anche quest'anno circa 200.000 connazionali,
residenti all'estero ed aventi diritto al voto, non
hanno potuto esercitare il loro diritto perché non
hanno ricevuto il plico elettorale in quanto l'indirizzo era sbagliato.''.
Tremaglia non ha dubbi: ''La responsabilità di
questi disguidi, già avvenuti nella precedente consultazione e da me allora denunciati all'autorità
giudiziaria, è da imputarsi ai comuni che non hanno fatto le rettifiche dei dati dopo la precedente
consultazione elettorale del 2006''. '
'Il comunicato diramato dal nostro ministero degli Esteri - sottolinea l'ex mionistro per gli Italiani
nel mondo - è chiaro: 'Aventi diritto al voto
2.924.202,
percentuale
plichi restituiti
per mancata
consegna
7,18% pari a
circa 200.000
elettori'. Sono
quindi piu' di
200.000
gli
italiani che,
come l'altra
volta,
non
hanno potuto
votare a causa
di indirizzo errato. La responsabilità - rimarca l'esponente del
partito di via della Scrofa - è certamente dei comuni e anche del ministero degli Interni, che non
provvede nei confronti dei comuni inadempienti''.
Quanto alla segretezza del voto è ''certo che la
Legge Tremaglia, che prevede sanzioni anche di
carattere penale, non è stata applicata. Ritengo che,
per risolvere il problema della segretezza del voto,
pur mantenendo il voto per corrispondenza, sia indispensabile effettuare le operazioni di voto presso
le ambasciate, i consolati, le scuole o altri locali. E'
quindi necessario - scandisce Tremaglia - provvedere, con legge o regolamento, a destinare dei luoghi all'estero da adibire all'espletamento del voto''.
(Adnkronos)
sempre piú, specialmente gli
Stati come l’Italia che, a quel
che dicono gli esperti, non vantano una situazione economica
brillante. se leggi abitualmente il
“Corriere della Sera” o qualche
autorevole giornale straniero come “l’Economist” o il “New
York Times” é difficile che non
trovi in esso qualche opinione
sulla situazione economica italiana, che, se pensavi di andare a
rivedere dopo tanto tempo il tuo
Paese, ti vedi costretto a ripensarci ed a rinviare a tempi miglior. Ma d’altra parte nello stesso “Corriere della Sera” (come
quello dell’11 aprile scorso) leggi titoloni cosí : “La rivincita
del Made in Italy” e poi “Vola
l’industria dell’arredamento:4,5%. É la prima in Europa.
Via al Salone di Milano”
E allora ti domandi: ma come
va veramente? E finisci per riconoscere che questo tuo interrogativo non va perchè non sei un
esperto , come non lo sono io, ed
allora concludiamo: Dio ce la
mandi buona all’Italia e a noi!
VOTI E LINGUA ITALIANI
La FINESTRA (un po’ piú
breve del solito) perchè mi ero
proposto di non parlare del voto
che era il tema del giorno, anzi,
per essere piú preciso del voto
degli italiani all’estero, dei 18
eletti fra i quasi 80 candidati .
Ma per ragioni tecniche, questo
dialogo con te caro Lettore, debbo scriverlo il venerdì anteriore
all’uscita del giornale. Quindi
niente risultati, ma qualcosa di
voto si, perchè non posso lasciarmi sfuggire l’occasione di
una quasi identitá di vedute con
uno dei piú autorevoli politologi
italiani, Sergio Romano, che
proprio oggi (11aprile venerdí)
ha dedicato il suo commento
della pagina delle “Lettere al
Corriere”al tema: “Voti italiani
all’estero: mai piú con quesata
legge”. Risponde così a una lettrice contraria al nostro voto che
gli scrive dall’Australia: un’italo-australianizzata. Per farla breve, ti dico subito che non sono
d’accordo nè con l’australianizzata, nè con il politologo. Ma
noto con piacere che, contrariamente a quel che aveva ripetutamente sostenuto prima (no al nostro voto)il politologo ora l’ammette, ma chiede che si modifichi la legge Tremaglia, perché
“fra i Paesi di grande emigrazione l’Italia è infatti, il solo che
abbia spensieratamente elargito
il diritto di voto anche a coloro
che non hanno mai vissuto nella
patria d’origine e non parlano
italiano”. Lo scrive oggi Sergio
Romano, lo scrissi io (ma non
credo che lui legga giornali per
italiani emigrati) ripetutamente
tantti anni fa. Voto SI ai nostri figli e nipoti nati all’estero, ma a
condizione che parlino italiano e
a condizione che lo Stato Italiano si preocupi di istituire centinaia di scuole italiane, mandare
centinaia di insegnanti d’Italiano, o far funzionare i Trattati italo-argentini che prevedono l’insegnamento della lingua italiana
nelle scuole argentine. Quindi al
50% sono d’accordo con Romano. Se poi lui insiste perché chi
vuole la cittadinanza italiana, viva in Italia per un certo tempo, lo
Stato Italiano che deve applicare
la Costituzione, preveda la concessione di soggiorni di alcuni
mesi nel Belpaese a chi vuole la
cittadinanza italiana. (Naturalmente gratis). Ma qusti sono dettagli, basta che Stato e Parlamento si lascino convincere da
Romano!
MARIO BASTI
FEDERACION DE
ASOCIACIONES
DE LA BASILICATA
EN ARGENTINA
CURSOS DE ITALIANO
Abierta la Inscripción
Informes
T e l . 4 6 8 7 -1
1330
e -m
mail:
[email protected]
Federación de Asociaciones de la
10 COLLETTIVITA’
TRIBUNA ITALIANA - 16 aprile 2008
Berlusconi: siamo pronti al dialogo per le riforme.
Bossi: destro di k.o. Fini presidente della Camera
Segue dalla pagina 2
Umberto Bossi rilancia subito il federalismo fiscale. In Sicilia si profila la netta vittoria di Raffaele Lombardo. Per gli altri risultati delle amministrative (il più atteso è
quello del Comune di Roma) bisogna
aspettare le 15, quando riprenderanno gli
scrutini.
BERLUSCONI: PRONTO
A DIALOGO SU RIFORME
Il Popolo delle Libertà stravince le elezioni, insieme a Lega e Mpa. Silvio Berlusconi è "commosso" e abbraccia tutti gli
italiani. Leggendo una identica breve dichiarazione in diretta a 'Porta a Porta', a
'Matrix', a Sky Tg24 ringrazia "con tutto il
cuore" per "la prova di fiducia".
Il Cavaliere lascia a Gianfranco Fini, con
il quale si sente da Milano, il compito di
esprimere la gioia per la vittoria al quartier
generale del Pdl, allestito all'Eur. Ma intanto ricorda di sentire "una grande responsabilità, perché i mesi e gli anni che l'Italia ha
davanti saranno difficili. Richiederanno
una prova di governo di straordinaria forza
e di capacità riformatrice". "Io opererò con
tutto il mio impegno - promette - mettendo
a frutto tutta la mia esperienza per i prossimi cinque anni, che devono essere decisivi per l'ammodernamento del Paese. Rifiuti, piano casa, aiuti alle famiglie, Alitalia, grandi opere, senza prendere provvedimenti fiscali: sono alcune delle priorità indicate da Berlusconi, che ammette di aver
"gradito" gli auguri di buon lavoro di Walter Veltroni e conferma "una assoluta apertura ad un fruttuoso dialogo con l'opposizione sulle riforme". Fino a ipotizzare di
rimettere in piedi una commissione bicamerale sul modello di quella presieduta da
D'Alema. Il Cavaliere ha già la mente rivolta alla squadra di governo che, dice
"non ci vorrà molto tempo a fare".
"Ho già parlato con Gianfranco Fini, ho
parlato con Bossi. Ho già tutto in testa.
Questa volta sarà tutto più facile - assicura
- perché abbiamo bisogno di uomini esperti, che abbiano la conoscenza dei problemi
del paese e che possano mettersi immediatamente al lavoro. E le donne saranno almeno quattro". Anche a via della Scrofa si
festeggia, dopo un pomeriggio trascorso in
una altalena di forti emozioni, fino alla telefonata di "profonda soddisfazione" che
Berlusconi e Fini si esprimono a vicenda.
"L'Italia ha scelto il centrodestra - esulta
poco dopo con i giornalisti il portavoce del
partito Andrea Ronchi - e l'affermazione
del centrodestra è per noi motivo di grande
soddisfazione, così come la fedeltà dell'elettorato del centrodestra, che ha mostrato
di comprendere ed accettare in pieno lo
spirito della sfida del Popolo della Libertà". E a rendere ancora più piena la soddisfazione, c'é per Ronchi "il risultato della Destra di Storace che conferma come il
popolo di An si sia riconosciuto nella sfida
del Pdl". A Storace, insomma, non va che
"quella piccola percentuale che da sempre
c'é stata alla destra di An".
LEGA: BOSSI SI GODE COLPO DA
KO, 'CHE DESTRO POPOLARE'
Se la ride e se la gode, Umberto Bossi,
quando sono le dieci della sera di lunedì,
circondato dall' entusiasmo dei suoi, nella
sede di via Bellerio, ma se l'era goduta anche nel pomeriggio, praticamente da solo,
mentre gli altri dirigenti leghisti restavano
abbottonati davanti ai primi risultati. Era
arrivato alle 15 in via Bellerio il leader. E
incrociando il cronista nei corridoi, prima
di andare nel suo studio, aveva stretto il pugno, aveva sorriso e aveva detto: "siamo
forti!". Non aveva dubbi sul successo elettorale, Bossi, però ha atteso fino alle 20, e
in concomitanza con i telegiornali della sera ha lasciato il suo ufficio ed è sceso per
incontrare i giornalisti, in un caos colossale. C'erano infatti Roberto Maroni e Roberto Calderoli, appena arrivati, zitti, in attesa
lungo trattenuta. Certamente gli
elettori e i sostenitori padani si
erano già scatenati sulla radio del
movimento dalle 15, telefonate in
diretta per esprimere il giubilo.
Ma i vertici leghisti avevano prudentemente atteso il consolidarsi
dei risultati. Bossi no, per quanto
prudente questa volta non si è
trattenuto e nel pomeriggio - tra
un orecchio tenuto attaccato al telefono e un occhio buttato ai risultati elettorali che correvano sugli schermi tv -, ha trovato il tempo di andare in giro per la sede a
complimentarsi con i suoi uomini,
a esultare e perfino a 'battezzare',
come fossero dei cavalieri, i ragazzi che si
erano impegnati in campagna elettorale
con uno spadino di legno. Di una cosa è
convinto Bossi, parlando in televisione e
parlando con i suoi. "Questa volta abbiamo
la forza per cambiare davvero". Non chiude al dialogo, in fondo non lo ha mai fatto
nella sua carriera politica, ma mette dei paletti. Quando gli chiedono se sulle riforme
intenda dialogare con il Pd, risponde: "di-
COSI LA NUOVA CAMERA
211
28
3
36
delle dirette. Lui ha scompigliato le carte.
E' entrato con fare baldanzoso, ha mostrato
l'avambraccio con il pugno chiuso e, usando una metafora del pugilato, sport a lui caro, ha detto "avete visto che destro popolare!". A quel punto è stato un accavallarsi di
telecamere, di cronisti costretti dalla ressa
a inginocchiarsi pur di carpire le parole del
leader.
Con Maroni e Calderoli a farsi da parte
per lasciare la scena completamente al capo. "La gente ci vuole bene e chiede che
cambiamo il Paese - ha esordito Bossi - bisogna fare in modo che parte dei soldi restino sul territorio".
Poi, rispondendo ai giornalisti, spiega
che si è sentito al telefono con Berlusconi:
"sì l'ho sentito, era tanto contento" e, a proposito del leader della Pdl, aggiunge: "con
me Berlusconi mantiene sempre i patti", riferendosi al fatto che è sicuro che le riforme si faranno. Ecco, le riforme, uno dei leit
motiv della campagna elettorale di Bossi:
"federalismo fiscale subito", dice.
E poi un pensiero a Malpensa: "con questo risultato le cose cambieranno a favore
del nostro aeroporto", spiega. Ma torna più
volte su un concetto: "adesso dobbiamo
partire dalla volontà popolare: i padani
hanno mandato un messaggio forte, bisogna fare le riforme perché cominciamo a
perdere la pazienza".
Tutt'intorno, intanto, scoppia la festa a
60
8
272
pende da loro, ce ne accorgeremo già quando andranno in commissione. L'altra volta
mandarono un battaglione di costituzionalisti all' unico scopo di bloccare tutto. Ma
questa volta noi abbiamo la forza per cambiare, anche senza il Pd".
E non si fa mancare neppure un'altra battuta, una punzecchiatura forte alla sinistra:
"La Lega l'hanno votata i lavoratori che
non ne potevano più di votare a sinistra.
Siamo noi il partito nuovo dei lavoratori".
I ministri? "Si tratta di capirsi bene...si tratta di mettersi lì e ragionare". Ma a questo
punto c'é la festa che incombe e anche Bossi si lascia trascinare dall'entusiasmo dei
suoi ed è tutto sorrisi, abbracci e pugni tesi
al cielo come dopo un gol o dopo un incontro di boxe appena vinto. E mentre Roberto Calderoli dice che "siamo andati ad
un passo dal risultato del '96'', per sottolineare un esito oltre le previsioni, il leader
annuncia: "vado da Berlusconi a festeggiare brevemente e poi vado a dormire".
FINI: PRESIDENTE CAMERA?
DECIDEREMO TRA QUALCHE
GIORNO
"Ringrazio Silvio Berlusconi per avere
espresso il suo auspicio in pubblico, dopo
avermelo espresso in privato. Ne dovremo
parlare insieme con lui e con Bossi e decideremo insieme tra qualche giorno. Così
Gianfranco Fini commenta l'ipotesi che lui
Napolitano:
“Congratulazioni
a Berlusconi
per la netta vittoria”
ROMA - "Ho rivolto al ministro Giuliano Amato il mio compiacimento per
la prova offerta dal ministero dell'Interno nel garantire un corretto ed efficace
svolgimento delle operazioni elettorali,
che hanno registrato ancora una volta
un'alta affluenza alle urne. Esprimo le
mie congratulazioni alla coalizione guidata dall'on. Berlusconi per la netta vittoria conseguita, e il mio apprezzamento per tutte le formazioni politiche e i
candidati che hanno animato un libero e
ordinato confronto elettorale". E' quanto si legge in una dichiarazione del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, diffusa dal Quirinale.
possa ricoprire l'incarico di presidente della Camera. "Chi fa politica - prosegue Fini
- sa che le scelte non sono mai di tipo personale. An garantirà stabilità, buongoverno
e che il progetto del Pdl arrivi in porto. C'é
da costruire un partito, decideremo assieme quale sarà il mio ruolo futuro".
"Avevamo già detto che se avessimo
avuto una maggioranza politica ampia non
avremmo percorso questa strada e i numeri parlano chiaro". Così il leader di An,
Gianfranco Fini, ribadisce la volontà del
Pdl di non assegnare all'opposizione la presidenza di un ramo del Parlamento.
"Ho sentito Berlusconi oggi, ma l'ho fatto anche nei giorni scorsi: circa l'accordo
sui 12 ministri non vedo problema di sorta.
La coalizione è più coesa che nel passato,
un governo potremmo farlo anche domani". Lo afferma il leader di An, Gianfranco
Fini, in collegamento con 'Porta a Porta'
dall'Auditorium della tecnica, quartier generale del Pdl in questa lunga maratona
elettorale
"Se la sinistra spera di prendersi la rivincita con divisioni tra noi del Pdl e la Lega è meglio che cambi strategia: se no rischia di rimanere a lungo all'opposizione...". Lo afferma Gianfranco Fini riferendosi ai timori di fratture nella coalizione
per il peso della Lega. "Non si può assolutamente dire - ribadisce - che la Lega sia un
fattore di instabilità".
"Se ci sarà dialogo sulle riforme dipende
dall'opposizione e da come vorrà interpretare il suo ruolo". Lo afferma Gianfranco
Fini a "Porta a porta". "Se sarà pregiudiziale e dirà no - prosegue - a prescindere dal
contenuto delle proposte è un conto. Se invece Veltroni terrà fede all'impegno di valutare volta per volta ogni singolo provvedimento si apre uno scenario diverso e si
potrà dialogare nel rispetto dei ruoli. Del
resto, è stato Berlusconi ad avviare una
nuova fase perché gli auguri di Berlusconi
a Veltroni non è solo bon ton ma l'apertura
di una fase nuova, mettendoci alle spalle
una fase in cui la campagna elettorale proseguiva anche dopo il voto"
"Non c'é stata nessuna emorragia di voti
da An o Fi" lo dice Gianfranco Fini specificando che "il risultato del Pdl va oltre la
somma aritmetica dei voti di Fi ed An alle
ultime politiche". Per questo, Fini si dice
"molto soddisfatto dal risultato del Pdl: la
scelta di fare un passo indietro per privilegiare un progetto politico è stata compresa
dagli elettori".
11
TRIBUNA ITALIANA - 16 aprile 2008
Borse di studio
per cittadini
argentini e italiani
residenti in Argentina
Il Governo Italiano offre per
l’anno accademico 2008/2009
borse di studio a giovani cittadini
argentini e italiani stabilmente residenti in Argentina, per la frequenza di corsi di perfezionamento e post-laurea in Italia.
La scadenza per la presentazione delle domande é il 30 aprile.
É richiesta una buona conoscenza della lingua italiana.
Il bando del concorso si puó
trovare
in
www.iicbuenosaires.esteri.it.
Altre informazioni: Istituto Italiano di Cultura -Segreteria Borse
di Studio Tel. + 54 (11) 5252
6800 / Fax: + 54 (11) 5252 6803,
e-mail: [email protected]
Corsi d’italiano
2008 all’EFASCE
L’E.F.A.S.C.E (Ente Friulano
di Assistenza Sociale e Culturale
agli Emigrati) di Buenos Aires
invita a partecipare ai corsi d’italiano organizzati dal gruppo Giovanile di Buenos Aires che incominceranno il sabato 19 aprile.
La profesoressa Paola Solimema sará a carico dei corsi che si
daranno in due livelli: elementare
il sabato dalle 15 alle 16.30, e
avanzato dalle 16.30 alle 18. I
corsi sono aperti a tutta la comunitá e si daranno nella sede di
E.F.A.S.C.E in Campos Salles
2250 (alt. Cabildo 3300).
Per altre informazioni: e-mail:
[email protected], oppure lasciando un messaggio telefonico
al: 4701-4486
Seminario
Giuridico - Letterario
al Centro
Culturale Italiano
di Olivos
IL Centro Culturale Italiano
invita a partecipare al Seminario
giuridico organizzato insieme all’Universitá di Bari Dipartimento giuridico.
I temi trattati sono di carattere
giuridico e letterario, e si svolgeranno d’accordo al seguente programma:
Lunedí 28 aprile ore 16: Pasquale Guaragnella: Il Galateo
di Giovanni della Casa come
modello di civiltá; Paolo Guaragnella: l’Antitrust e la tutela del
consumatore.
Prof. Dammacco: La professione di avvocato nell’Europa
unificata e la tutela della libertá
religiosa.
Martedí 29 aprile ore 18: Gaetano Dammacco, Pasquale Guaragnella: Lo straniero e il forestiero nelle opere della letteratura italiana; Maria Luisa Lo
Giacco: Il pellegrino e il pellegrinaggio: la nuova circolazione
delle persone.
IL seminario é gratuito e si
terrá nella sede di Olivos , Roma
656
Le tematiche a trattare potranno soffrire alcuni cambiamenti.
Si consegnerá un’attestato di
partecipazione.
Si deve confermare la presenza entro il 23 aprile.
Durante il seminario, sará presente un interprete per la traduzione in spagnolo.
Il Banco Itaú ricorda
che bisogna rinnovare i
certificati di sopravvivenza
Il Banco Itaú di Buenos Aires, erogatore delle pensioni Inps in Argentina, sta chiedendo a tutti coloro che ricevono una pensione dall'Italia, di certificare la loro condizione di sopravvivenza presentandosi
presso gli sportelli della banca dove riscuotono la pensione o inviando un certificato di esistenza in vita.
I pensionati che riscuotono la pensione tramite una "Caja de Ahorro" per evitare ritardi sono invitati a presentarsi personalmente entro
il 30 aprile allo sportello dove ritirano la pensione, portando uno dei
seguenti documenti di identità: DNI, LC, LE o "Cédula de Identidad
del Mercosur".
Per coloro che riscuotono la pensione tramite un "Apoderado", quest'ultimo dovrà presentare alla Banca un "Certificado de Supervivencia" del titolare della pensione, rilasciato non più di sette giorni prima,
con la documentazione relativa alla delega che lo autorizza a ricevere
la pensione.
Questa pratica, abbastanza usuale anche nel passato in tutti Paesi di
emigrazione, è oggi espressamente definita dal vincolo contrattuale
che, dal 1° maggio 2007, impegna i nuovi Istituti bancari erogatori
delle pensioni a verificare minimo annualmente l'esistenza in vita la
residenza del pensionato, prima di procedere al pagamento.
Nella circostanza lo Spi-Cgil ribadisce la "necessità che tali procedure non si trasformino in puri adempimenti burocratici, ma tengano
conto della complessità che età e condizioni sociali determinano per
soggetti spesso molto anziani e in condizioni di fragilità. Non vanno
infatti dimenticati i profondi disagi che un anno fa determinò il cambiamento degli Istituti erogatori delle pensioni all'estero, fatto in maniera repentina e non adeguata rispetto ad una realtà sociale diffusa su
vastissime aree geografiche, di cui", conclude il sindacato, "è sempre
necessario tener conto, caratterizzando i rapporti con i pensionati italiani all'estero su un livello più alto di attenzione e rispetto".
AGENDA
CINE - VIDEO -TEATRO
ASOCIACION
DANTE
ALIGHIERI- Auditorio Dionisio Petriella-TucumÆn 1646 Capital- Entrada Libre - 1825/ 4, 19.30 hs.Ciclo teatral: “Una
temporada teatral en la Dante"
Obras breves.: I suggeritori y
Le Finestre de D. Buzzati. En italiano.
Ciclo de cine-debate: “Mujeres cienastas italianas” 21/4 , 19 hs:
Amor y anarqu a . Dir. L. Wertmüller. Análisisi y debate L. Morello.
Subt. en español.
Sede Belgrano - Av.Cabildo
2772 - Capital-18.30 hs. Entrada Libre -Ciclo de Cine – Debate"La vida te pone a prueba" Cine Italiano Contemporáneo: 17/ 4. Ahora o nunca . Dir.: L. Pellegrini. Análisis y debate: L. Morello. Subt. en español.
INSTITUTO ITALIANO DE
C U LT U R A - M.T. DE A LV E A R
1119 3” P - Ciclo:Los mièrcoles del
cine italiano: 23/4, 18.30 hs.: La
gran ilusi n (1937) Dir. J. Renoir.
Subt. en castellano. Entrada libre hasta colmar la capacidad de la sala.
hasta colmar la capacidad de la sala.
EXPOSICIONES
ASOCIACION
DANTE
ALIGHIERI- Auditorio Dionisio Petriella-TucumÆn 1646 Capital- Entrada Libre
Amada Siracusa Óleos y esculturas de Silvia Barrios. Hasta el
10/5 de lunes a viernes de 16 a
18.30 y sábados de 9 a 12.
La Sicilia Ł la chiave di tutto Expone Miguel Pirolo. Hasta el
30/4 de lunes a viernes de 09.30 a
12.00 y de 15.00 a 21.00 y sábados
de 9.00 a 12.00 en el 2º piso.
INSTITUTO ITALIANO DE
C U LT U R A - LA C A J A y Gruppo Generali- Museo Nacional
de Arte Decorativo - Av. del
Libertador 1902-Presentan la
muestra: Fiesta Barroca Italiana: trajes cortesanos del siglo
XVII hasta el 27/ 4
INSTITUTO ITALIANO DE
C U LT U R A - C. CULT. RECOLETA- JUNIN 1930 (Sala J) Presentan la muestra: “Mimmo Paladino: obra grÆfica hasta el
11/ 5.
CONFERENCIAS
la 10” Fiesta de la confraternidad que se realizará el 20 de
abril a las 13 hs. en su sede de
Lascano 4237 Capital, en honor de la
Región Molise . Asistirán autoridades
repesentantes de la Región. Reservas e informes al tel.: 5901-3445
CIRCULO
RECREATIVO
LA TREVISANA - Invita al almuerzo mensual que se realizará
el 20 de abril a las 13 hs. en su
sede de Osvaldo Benedetti 195 Capital. Reservas e informes al tel.: 46718446.
MUSICA
ASOCIACION
DANTE
ALIGHIERI- Auditorio Dionisio Petriella-TucumÆn 1646 Capital- Entrada Libre - 23/4
19hs. , Canciones y peras
t
ialianas Por el Grupo Lírico. Dir.
musical: JManzitti.
ASOCIACION VERONESI
NEL
MONDO
L ARENAINST.SUPERIOR DEL A R T E
D E L T. COLON- INSTITUTO
CARLOS STEEB - Camarones 3154 (esq. Cuenca) 27/4, 17 hs. - Presentan: Rigoletto de G. Verdi. Dir. Mº S.Caputo.
Informes al tel.: 4639-1306
FIESTAS Y REUNIONES
ASOCIACION
DANTE
ALIGHIERI- Auditorio Dionisio Petriella-TucumÆn 1646 Capital- Entrada Libre -22/4,
19 hs. Un d a en As s, donde
la piedra se hizo caricia Por A.
Ferrari.
INSTITUTO ITALIANO DE
C U LT U R A - M.T. DE A LV E A R
1119 3” P. - 28/ 4, 19 hs. - Il
paradiso di Dante por Raffaele
Campanella. en italiano. Entrada libre
A SOCIACION BONIFATESE
M A D O N N A D E L ROSARIO Invita a la 1” cena del aæo el 19
de abril a las 21 hs. en su sede
de Av. Arturo Illia 1571 Villa Maipú
San Martin (CP 1650) Pcia. de Bs. Aires. Reservas e informes al tel.:47544201 de lunes a sábados de 16 a 20
hs. o por mail a: [email protected].
ASOCIACION DE DAMAS
ITALO-ARGENTINAS - Invita a
PRESENTACION DE
OBRAS
ASOCIACION CALABRESA- Hip lito Irigoyen 3922 Cap. - 19/4 - 19 hs. Invita a la
presentación del libro: El laœd y la
guerra de la escritora lombarda
Agustina Gusberti, con música e imágenes de la Lombardía y comentarios
y debate del ing. Carlos Carrara. Entrada libre. Informes a los tel.: 4981-
- 25 APRILE 1945 / 25 APRILE 2008ROSARIO SANTA FE
“PRESENTE”
ALLA CERIMONIA RICORDANDO IL 63º ANNIVERSARIO
DELLA LIBERAZIONE
L’ATTO SI SVOLGERÀ IN PIAZZA ITALIA
BUENOS AIRES
VENERDÌ 25 - ALLE ORE 11.00 -
Fondazione Giuseppe Di Vittorio
promosso dalla CGIL
12 COLLETTIVITA’
TRIBUNA ITALIANA - 16 aprile 2008
SERIE A
NELLA 33ª GIORNATA
Assalto respinto, l’Inter ancora a +4
davanti alla Roma che vince a Udine
I nerazzurri vincono i viola 2-0 (Cambiasso e Balotelli) e continuano a
guidare il campionato seguiti dai giallorossi che battono i friulani 3-1.
Nel derby, giocato sabato sera la Juventus si conferma al terzo posto
con una vittoria di 3-2 sul Milan. Vittoria del Napoli sull’Atalanta 2-0.
Assalto respinto. L'Inter batte
2-0 la Fiorentina e rispedisce la
Roma a meno quattro. Decidono
Cambiasso e il giovane Balotelli,
è una vittoria pesantissima sull'economia di questo campionato.
Ma la Roma non molla, anzi. In
una 34ª giornata ricca di emozioni, il messaggio che i giallorossi
spediscono dal Friuli, dove superano con un netto 3-1 la temuta
Udinese di Marino, è che l'Inter
dovrà sudare le proverbiali sette
camicie per condurre in porto lo
scudetto numero sedici. Qualche
nervosismo di troppo non toglie
brillantezza ai giallorossi che ribaltano il gol di Di Natale grazie
alle marcatire di Vucinic, Taddei
e Giuly e riportano a dieci i punti
di vantaggio sulla Juventus che
nell’anticipo di sabato sera batte,
in una partita interesantissima il
Milan 3-2.
INTER-FIORENTINA 2-0
L'Inter risponde alla Roma,
battendo la Fiorentina 2-0 nel posticipo della 33ª giornata di serie
A. I gol di Cambiasso (55') e Balotelli (62'). Giallorossi di nuovo
a -4. Nel primo tempo sono i padroni di casa a fare la partita, dopo un buon avvio dei viola. Frey
si rende protagonista di tre salvataggi su Vieira, Zanetti e Cruz.
Nella ripresa, l'uno-due dei nerazzurri in 7 minuti. Prima con
Cambiasso, che mette dentro da
pochi metri sfruttando un affondo
di Vieira. Quindi, il ko con Balotelli, lanciato a rete da Cruz.
UDINESE-ROMA 1-3
La Roma rimette l'Inter nel mi-
Cambiasso segnala Vieyra mentre Cruz cerca di abbracciarlo.
rino. I giallorossi, nonostante la
stanchezza per la trasferta di
Manchester, forniscono una prestazione a dir poco sublime e superano un'Udinese comunque vivace. Finisce 3-1 per la squadra
di Spalletti, capace di collezionare una ventina abbondante di palle goal e di ribaltare il vantaggio
bianconero timbrato al quarto
d'ora della ripresa dal solito Di
Natale. Colpo di testa a schiacciare in rete un lungo cross di
Dossena, con tanto di litigio degno di un saloon tra Doni e Panucci. Una rete che ha scatenato
la rabbiosa reazione romanista,
concretizzatasi con i gol di Vucinic, tocco di destro dopo un controllo di petto, Taddei che ha uccellato Handanovic con un delizioso pallonetto di destra e nel finale Giuly, sinistro rasoterra su
assist di Brighi.
JUVENTUTS-MILAN 3-2
Lo spettacolo del sabato sera
va in onda dal teatro, pardon, dallo Stadio Olimpico di Torino, dove la Juventus batte il Milan 3-2
nell'anticipo della 33ª giornata e
ha a portata di mano l'obiettivo
Curiosità e le statistiche della 33ª giornata
Più che un numero, il 4 sembra
essere diventato il tema ricorrente della Serie A, almeno per chi
vola in alta classifica: con cinque
turni ancora da giocare, 4 sono i
punti che separano Inter e Roma
per la corsa scudetto, 4 quelli che
continuano a infiammare il rush
finale per la Champions League.
In vetta alla massima serie, il
tornado Inter si abbatte anche sulla Fiorentina: i nerazzurri vanno a
segno al Meazza per la cinquantacinquesima gara consecutiva, e
complice il quarto 2-0 interno
stagionale riescono a tenere a bada una Roma litigiosa ma convincente. A Udine, Luciano Spalletti
festeggia la terza vittoria esterna
(su tre) contro la propria ex squadra; i giallorossi non mollano la
corsa scudetto, e in attesa di accorciare sull'Inter, possono godersi l'aggancio ai nerazzurri nella statistica dei gol segnati, 61.
Tre le doppiette segnate nel
trentatreesimo turno di Serie A:
due di queste arrivano nel big
match dell'Olimpico di Torino,
dove Salihamidzic fortifica il terzo posto della Juventus. I bianconeri sono ormai certi di partecipare alla prossima Champions League, mentre il Milan, anche a
causa del terzo rosso stagionale
collezionato (espulso Bonera sul
2-2), spreca una chance per ricucire il distacco sulla Fiorentina.
Dopo la magnifica prestazione
di Eindhoven, i viola cadono a
Milano, ed è soprattutto il fattore
tempo a indicare Mutu e compagni come i maggiori indiziati per
l'assegnazione dell'ultimo tagliando che vale la massima competizione europea.
Se i giochi in alto non si possono definire ancora chiusi, quelli
nelle retrovie sono apertissimi: le
vittorie di Reggina e Cagliari ri-
mescolano le carte per la lotta
salvezza, in cui rischia di essere
risucchiato anche il Torino. Loro
malgrado, i granata confermano
l'ottima capacità del Genoa ad andare in rete nella ripresa (34 i gol
realizzati nei secondi quarantacinque minuti contro i 9 dei primi
tempi). Il crollo per 3-0 rimediato
al Ferraris ridisegna i confini nei
quali si muovono le ultime forze
della Serie A: attualmente, in sei
punti ci sono sette squadre, e la
più in forma di queste appare il
Cagliari, che a Livorno festeggia
la prima vittoria in trasferta di
Ballardini.
Al Catania, invece, non basta la
cura-Zenga per invertire un ruolino di marcia poco onorevole lontano dal Massimino: per i siciliani, appena un punto collezionato
nelle ultime undici trasferte.
annunciato della stagione
del ritorno in A: la qualificazione, da neopromossa,
alla prossima Champions
Salihamidzic, segno la rete della vittoLeague. Una gioia inverria bianconera contro il Milan.
samente proporzionale alla delusione dei rossoneri,
autori comunque di una
Walter Mazzarri. A risolvere il
grande prestazione ma che a cin- match è stato Brienza.
que giornate dalla fine del camLa Lazio stava portando a casa
pionato vedono il quarto posto il successo sul Siena, nonostante
sempre più lontano.
le tante assenze dovute a motivi
Gara subito accesa e Del Piero di turn-over (per il tecnico dei
va in gol con un diagonale lento biancocelesti Delio Rossi la Copma preciso. Immediato pari di In- pa Italia conta molto), poi però
zaghi,pescato da Kaka' nell'area un regalo del portiere Muslera ha
piccola e raddoppio al 31'dopo permesso ai toscani di pareggiaun'iniziativa di Bonera.In pieno re, confermando che gli uomini
recupero, Salihamidzic spinge la del presidente Lotito non devono
palla in porta dopo un colpo di te- aver visto giusto quando, in Susta di Trezeguet.
damerica, hanno cercato un’alterAl 35' Salihamidzic sigla di te- nativa a quel Carrizo che non posta il gol decisivo.
teva venire.
Nel Genoa che ha travolto il
PALERMO-CATANIA 1-0
Torino Borriello ha colpito ancoMagistrale Miccoli. Il folletto ra, portandosi a quota 19 nella
del Salento tira fuori dal cilindro classifica dei marcatori.
tutta la sua classe e regala al PaScontato il pari fra Empoli e
lermo il derby contro il Catania.
Parma, ovvero due squadre alle
I rosanero danno così conti- quali un punto a testa domenica
nuità alla vittoria contro la Juven- bastava. Ma è un peccato vedere
tus di domenica scorsa e collezio- sprecato un potenziale offensivo
nano il secondo pesantissimo (leggi Lucarelli-Budan-Corradi)
successo da quando il "figliol come quello degli emiliani.
prodigo" Colantuono è tornato
sulla panchina siciliana.
RISULTATI:
Inter - Fiorentina
2-0
NAPOLI-ATALANTA 2-0
Genoa - Torino
3-0
Tira aria buona a Napoli. In setLazio - Siena
1-1
timana i rinnovi di contratto più
Reggina - Sampdoria 1-0
importanti, quelli di Lavezzi e
Udinese - Roma
1-3
Hamsik, con l'Atalanta la prova
Empoli - Parma
1-1
d'orgoglio che i tifosi si aspettaLivorno - Cagliari
1-2
vano. Detto fatto: proprio loro, il
Napoli - Atalanta
2-0
Pocho e lo slovacco, risolvono la
Juventus - Milan
3-2
contesa casalinga e portano in caPalermo - Catania
1-0
sa azzurra tre punti importanti
dopo il passo falso di domenica CLASSIFICA:
scorsa col Catania.
Inter 75; Roma 71; Juventus
Gara orchestrata dal Napoli per 61; Fiorentina 56; Milan e
90 minuti. Lavezzi spreca due Sampdoria 52; Udinese 51; Gevolte incredibilmente davanti a noa 45; Napoli 43; Palermo 42;
Coppola che respinge in entram- Atalanta 41; Lazio 40; Siena
be le occasioni. Gargano è formidabile, gestisce il gioco e fa ripartire la squadra con puntualità: tutto si risolve nella ripresa quando
Hamsik ribadisce in rete una respinta del bravissimo Coppola e
Lavezzi, poco dopo, infila il due
a zero alla Maradona, ovvero di
braccio.
Il 33º turno regala una preziosa, e meritata, vittoria al Cagliari, che grazie ai gol del solito Acquafresca ha violato il campo di
un Livorno sempre più a rischio
di B, e contestato.
Così la squadra sarda si è portata pienamente in zona salvezza, a
quota 32 punti, impresa che fino a Lo sfogo di Taddei (Roma).
un mese fa sembrava disperata.
Molto utile anche il successo 38; Torino 34; Catania e Cagliadella Reggina contro la Sampdo- ri 32; Parma 31; Reggina ed
ria dell'ex tecnico dei calabresi Empoli 30; Livorno 29.
SPORT
GIOCHERANNO LE SEMIFINALI CONTRO I RANGERS
Favolosa Fiorentina:
in Europa, l'Italia è viola
Con una fantastica doppietta del romeno la Fiorentina
vince 2-0 al Philips Stadium col Psv e raggiunge le semifinali di Coppa Uefa dopo 18 anni. Nella magica serata di Eindhoven Frey ferma anche un rigore.
COPPA ITALIA
COPPA UEFA
TRIBUNA ITALIANA - 16 aprile 2008
13
COMINCIANO LE SEMIFINALI
Oggi giocheranno
Roma-Catania
e Inter - Lazio
Le prime si sfidano a distanza
S o l o
quattro
squadre rimaste, due in lotta
per la vetta della
classifica e due
con sogni di riscatto dopo una
stagione non proprio al top. Le semifinali di Coppa
Italia partono così,
all’insegna
dell’ennesima sfida (a distanza) tra
le due protagoniste del campionato e due outsider,
soprattutto la Lazio, pronte a tentare il colpaccio.
Oggi, ore 18, le prime a scendere in campo saranno Roma e Catania. Per i giallorossi l’accesso alle finali ha un valore quasi affettivo, oltre che pragmatico, visto che l’anno scorso fu proprio
l’ultima fase della Coppa a regalar loro grandi soddisfazioni. In
più, i ragazzi di Spalletti si sono prontamente ripresi dopo il ko in
Champions League, mostrando a Udine uno dei calci migliori di
tutta la stagione. I pronostici sono così tutti a favore di Totti e
compagni, quotati da Better a 1,35, contro il 9,50 del neo-Catania di Zenga.
Inter e Lazio scenderanno in campo alle ore 21. Anche in questo caso le quote parlano chiaro, con un 1,58 per i nerazzurri e
un 5,80 per i ragazzi di Delio Rossi. Ma la partita si prospetta
comunque divertente. I nerazzurri hanno ritrovato gioco, prestazioni, gol e sicurezza. La Lazio ha malamente pareggiato
l’ultima di campionato, ma ha già dimostrato di saper mettere in
difficoltà l’Inter e altre squadre più forti. Saranno 90 minuti tutti da godere.
Ronalderby: Moratti
non si è ancora arreso
CHAMPIONS LEAGUE
La serata di Eindhoven è
una di quelle che i tifosi viola ricorderanno a lungo. La
Fiorentina ha ottenuto le semifinali di Coppa Uefa, risultato che mancava da 18
anni, eliminando il Psv con
una prestazione perfetta,
esattamente come aveva
chiesto Prandelli. Ordinati e
aggressivi per tutti e 90 i
minuti, i viola hanno ribaltato l'1-1 dell'andata stendendo il Psv Eindhoven con
una straordinaria doppietta
di Adrian Mutu, sempre più
uomo simbolo di una squadra che ormai non si pone
più limiti in una stagione
che la vede sempre più protagonista in Italia e in Europa.
Le assenze di Farfan e
Afellay, i due giocatori più I ragazzi di Prandelli festeggiano il passaggio alle semifinali.
tecnici del Psv, ha certamente agevolato il compito
della Fiorentina, che ha inizial- golare ma viene neutralizzato da na in Europa, colorando l’azzurmente atteso l'avversario per poi Gomes, sulla ribattuta c'è Mutu ra presenza delle squadre italiane
che dal limite ribadisce in rete nel calcio europeo, in un fiorenticolpirlo al momento opportuno.
no ed orgoglioso colore viola.
Ad aprire le danze è Koever- col sinistro a giro.
Il Psv è in ginocchio e la Fio- L'ultimo ostacolo prima di coromans, che impegna severamente
dopo 6 minuti Frey con una sven- rentina potrebbe dilagare. Gomes nare il sogno della finale di Mantola di sinistro. Il brivido scuote si supera sul destro a giro di chester si chiama Glasgow Ranla Fiorentina, che inizia a matte- Montolivo e qualche minuto più gers. Altre due battaglie. Ma quere paura al Psv all'11 con Gam- tardi devia sulla traversa il pallo- sta Fiorentina ormai ci è abituata
berini, che va vicino al gol di te- netto operato sempre dal regista e niente la può spaventare.
sta sul cross di Mutu. Al 20' Paz- bergamasco, dopo aver allontazini potrebbe segnare il suo pri- nato il cross di Donadel. Dopo
mo gol nelle coppe, ma strozza aver rischiato il tracollo, gli olantroppo la conclusione favorendo desi cercano timidamente di riaprire il discorso qualificazione
l'intervento di Gomes.
La Fiorentina cresce col passa- ma al 67' Koevermans liscia clare dei minuti e sblocca il risulta- morosamente proprio davanti a
Roma sconfitta 1-0 a Old Trafford. Errore dagli 11 metri delto al 38' con la prima magia del- Frey.
centrocampista sullo 0-0. Tevez firma il successo dei devils.
Niente al confronto del rigore la serata di Adrian Mutu, che trova il sette con una formidabile un po' dubbio per la verità - falliSe la rammenterà a pioni d'Inghilterra è sacrosanta,
La Roma esce a testa alta tra
punizione da circa 30 metri. La to all'81' dal capitano Simons,
lungo, Daniele De Ros- in virtù di una superiorità tecnica gli applausi convinti dei circa
qualificazione pende ora dalla che si vede respingere da Frey
si, questa stregata notte e mentale mai stata in discussio- quattromila tifosi giunti a Old
parte dei viola e Vergoossen un'esecuzione tutt'altro che irredi Manchester. Terrà ne, eccezion fatta per l'attimo in Trafford a sostenere la missione
cambia qualcosa nell'intervallo sistibile dagli undici metri.
chiuso nel cassetto dei cui l'arbitro norvegese Ovrebo impossibile. Che tale si è rivelaUn altro piccolo capolavoro
inserendo Lazovic al posto di
ricordi più amari il ri- ha indicato il dischetto del rigore ta. Ai giallorossi resta l'inseguiBakkal. Ma la Fiorentina è inten- quello del portierone francese
nella
serata
magica
della
Fiorengore calciato alle stelle quando Wes Brown ha atterrato mento all'Inter, un secondo posto
zionata a chiudere i conti a inizio
alla mezz'ora, con il ri- in piena area Mancini nell'unico da difendere con le unghie e la
ripresa e il raddoppio si materia- tina, che ha scritto una delle pasultato ancora sullo 0- spunto decente della serata.
solita semifinale di Coppa Italia.
gine
migliori
della
propria
storia,
lizza al 53': sul lancio di Livera0.
Daniele De Rossi, rigorista Non è molto, neanche pochissini, Pazzini scatta in posizione re- rimanendo l’unica squadra italiaE’ tutta qui la chiave giallorosso in assenza di France- mo. In attesa di possibili ed audi un Manchester-Ro- sco Totti, calcia con la solita po- spicabili svolte societarie.
ma che sancisce, come tenza ma senza precisione. Old
ampiamente previsto, il Trafford esplode, il mediano di
passaggio in semifinale Ostia si lascia andare alla dispedei red devils ma lascia razione. Prima dell'episodio deun briciolo di amaro in cisivo, era stato Doni il protagoTRADUZIONI IMMEDIATE
bocca alla squadra gial- nista assoluto in casa romanista,
E adesso chiamatelo Ronalderby. Milan e Inter infatti insistono
giuridiche - commerciali
lorossa, che anche per neutralizzando tre nitide palle
nella particolare stracittadina di mercato, contendendosi Dinho a
un solo istante ha accarezzato il gol per un Manchester che si è
tecniche - Legalizzazioni
colpi di dichiarazioni. Così, dopo l’ottimismo sparso a piene mani
sogno di poter riaprire il discor- concesso il lusso di rinunciare a
dal clan rossonero e dall’ambiguo Roberto De Assis, è stata la volta
Documentazione
so qualificazione. Ma che alla fi- Ronaldo e Rooney.
di Massimo Moratti, affatto rassegnato a vedersi sfuggire il colpo
ne esce da Old Trafford con la
Tevez, Hargreaves e Carrick
Doppia Cittadinanza
messo da tempo in canna: “Valuteremo la settimana prossima la posterza sconfitta in tre partite al co- sprecano a tu per tu con l'estresibilità di rilanciare con un’offerta importante: abbiamo ottimi rapSUIPACHA 885, 2º "B" Capital
spetto dei diavoli di Alex Fergu- mo difensore brasiliano e nella
porti col Barcellona e con gli stessi manager del giocatore. Vedremo
son, l'1-0 firmato dall'Apache ripresa, dopo un periodo di black
Tel. 4314–8310
se andare a fondo o no. Diciamo che se Ronaldinho andrà al Milan,
Carlitos Tevez.
out, Carlitos sigla il gol vittoria
sarà dipeso anche da noi”.
Orario: 10–13 14,30–18,30
Sia detto senza equivoci di con un acrobatico e preciso colsorta, la qualificazione dei cam- po di testa.
Arrivederci Roma, Manchester in semifinali
LA ROCCA
14
SPORT
TRIBUNA ITALIANA - 16 aprile 2008
SERIE B
LA 35ª GIORNATA
Il Chievo e il Bologna si annullano: 1-1
il Lecce ringrazia e s’avvicina
A sette giornate dal termine, regna più che mai l'incertezza per la lotta alla promozione dopo
il pareggio tra le due prime e il colpaccio del Brescia che vince a Bergamo l’Albinoleffe e
rientra in corsa. In coda importante passo avanti del Vicenza che batte l’Avellino e respira.
SERIE C
Nella 35ª giornata di Serie B il
Brescia espugna il campo dell’Albinoleffe con un rocambolesco 3-2.
Era il sabato più atteso. E le
Rondinelle non hanno steccato.
Gli uomini di Serse Cosmi partono alla grande. Al 3’ apre Tacchinardi, al 9’ risponde Caracciolo. Sembra fatta. Ma prima
Serafini (39’) e poi Cellini (59’)
rimettono la gara in pari. A 8’
dalla fine è però Taddei ad avere
l’ultima parola prima di farsi
espellere.
Il Brescia vola al quinto posto
con 66 punti, 2 in meno dell’Albinoleffe.
Al Bentegodi, invece, il confronto tra le prime due della
classe termina con un pareggio
per 1-1. Il Bologna va in vantaggio con Valiani al 25’, ma poi al
4’ pareggia Pellissier. Il Chievo
resta in vetta con 73 lunghezze,
la squadra di Arrigoni mantiene
invariato il distacco a 71.
Ad approfittarne è il Lecce.
Gli uomini di Papadopulo vanno
infatti a -2 dal secondo posto con
un fondamentale successo a Modena. I canarini passano in vantaggio con Antonazzo (39’), poi
Tiribocchi rimette il match in
pari (48’) e un’autorete di Perna
fissa il punteggio sul 2-1 per i
salentini, che ora puntano seriamente alla promozione diretta.
Il Pisa, invece, sale solo di un
gradino, passando a quota 63
con un altro mezzo passo falso
interno con il Messina (0-0).
Il piazzamento nei playoff non
pare ancora in discussione, anche se il Rimini ha accorciato
portandosi a 54 lunghezze vincendo il derby con il Cesena (21 in trasferta, apre Biasi, poi
Greco e Ricchiuti fissano il risultato negli ultimi 5’). La squadra di Castori è a 26 punti, penultima.
Non ne approfitta lo Spezia,
che cade per 2-1 al San Nicola
con il Bari (vantaggio illusiorio
di Di Vicino, rimonta con Cavalli e Santoruvo, i pugliesi vanno a
46), mentre il Ravenna con un
colpo di coda sconfigge il Piacenza in casa (1-0, rete decisiva
di Ferrario) e si porta a 25 lunghezze.
La speranza non è morta del
tutto, anche perché l’Avellino
quart’ultimo non si muove da
quota 30 andando a perdere al
Menti con il Vicenza (2-1, Matteini e Bernardini rimontano la
rete di Pellicori). I biancorossi
ora sono a quota 35 e possono
sorridere, al contrario del Treviso, regolato per 2-1 al Martelli
dal Mantova (doppietta di Godeas e rigore di Beghetto). La
squadra di Pillon è quint’ultima
con 31 lunghezze.
Negli altri match, la Triestina
passa sul campo del Grosseto
per 2-1 (reti di Petras, Granoche
e Danilevicius), mentre le tranquille Frosinone e Ascoli danno
vita a uno spettacolare 3-3 (reti
di Evacuo, Scarlato e Ischia per i
padroni di casa, Guberti, Bernacci e Cioffi per gli ospiti).
RISULTATI:
Mantova - Treviso
Bari - Spezia
Cesena - Rimini
Ravenna - Piacenza
Pisa - Messina
Modena - Lecce
Albinoleffe - Brescia
Chievo - Bologna
Vicenza - Avellino
Frosinone - Ascoli
Grosseto - Triestina
2-1
2-1
1-2
1-0
0-0
1-2
2-3
1-1
2-1
3-3
1-2
CLASSIFICA:
Chievo 73; Bologna 71; Lecce
69; Albinoleffe 68; Brescia 66;
Pisa 63; Rimini 54; Mantova 52;
Ascoli e Frosinone 47; Bari 46;
Triestina 45; Messina e Piacenza
42; Grosseto 39; Modena 38; Vicenza 35; Treviso 31; Avellino
30; Spezia (-1) 27; Cesena 26;
Ravenna 25.
LEGA CALCIO:
APPROVATE LE DATE
PER PLAYOFF
E PLAYOUT
La Lega Calcio ha approvato
oggi le date per gli eventuali
Playoff e Playout del campionato
di serie B.
Andata e ritorno delle semifinali dei Playoff si giocheranno
mercoledi 4 e domenica 8 giugno, la finale l'11 e il 15 giugno.
Le ultime due classificate della stagione regolare si giocheranno la permanenza nella serie cadetta sabato 7 e sabato 14 giugno.
Foligno, colpo al Sassuolo. Salernitana, manca poco
Un harakiri e un deciso passo avanti. La strana domenica di Sassuolo e Salernitana. Le due capoliste della serie C vivono con stati d'animo alterni la quartultima fatica stagionale. Male i romagnoli, che si fanno
beffare da un gol di Bonura del Foligno nella domenica che li avrebbe lanciati verso un deciso primato.
E invece l'1-0 finale premia la Cremonese che risale ad un solo punto, complice anche il pari del Cittadella con la Ternana. Nel girone B basta un gol di Turenzio alla Salernitana per mantenere tre punti di vantaggio sull'Ancona e quattro sul Taranto, entrambe vincenti con Arezzo e Lucchese. Fuori dai giochi il
Crotone, 0-0 a Lanciano. Per i granata di Brini è comunque un passo importante verso la serie B.
SERIE C1/A:
Grande bagarre in vetta alla
classifica del girone A di serie
C1. La capolista Sassuolo perde
infatti in casa col Foligno e mantiene un solo punto di margine
sulla prima inseguitrice, che ora è
la Cremonese, ok col Manfredonia, e due sul Cittadella, bloccato
sul pari interno dalla Ternana.
Nelle altre partite del trentunesimo turno, 1-1 nello scontro
playoff tra Foggia e Padova, Venezia a valanga sul Monza e Verona che si aggiudica la sfida salvezza col Lecco.
ECCO I RISULTATI:
Cavese-Legnano
2-1
Cittadella-Ternana
1-1
Cremonese-Manfredonia 1-0
Foggia-Padova
1-1
Pro Patria-Paganese
1-1
Pro Sesto-Novara
2-0
Sassuolo-Foligno
0-1
Venezia-Monza
4-1
Verona-Lecco
2-1
CLASSIFICA:
Sassuolo 59; Cremonese 58;
Cittadella 57; Padova 51; Foligno
50; Foggia 49; Venezia, Novara e
Legnano 43; Cavese 41; Monza e
Pro Sesto 40; Ternana 36; Pro Pa-
tria 35; Lecco 28; Verona e Manfredonia 27; Paganese 25.
bia 27; Martina 15.
lenzana 27; Pizzighettone 26.
SERIE C1/B:
SERIE C2/A:
SERIE C2/B:
La Salernitana vince il derby
campano con la Juve Stabia e
mantiene così tre punti di vantaggio in classifica sull'Ancona, che
passa ad Arezzo, e quattro sul Taranto, ok in casa con la Lucchese.
Nel trentunesimo turno frena
invece il Crotone, bloccato sullo
0-0 a Lanciano. Vince il Perugia,
pari a Gallipoli per il Pescara.
Continua l'alternanza di formazioni in vetta al girone A di serie
C2, dove dopo le partite del trentunesimo turno c'è il Pergocrema.
La nuova capolista vince infatti
sul campo della Canavese e scavalca il Carpenedolo, ko a Sassari.
Successo anche per il Rodengo
Saiano, brutto stop invece a Vercelli per il Lumezzane. Ok Pavia
e Mezzocorona.
C'è sempre grande battaglia tra
Bassano e Reggiana al vertice
della classifica del girone B di serie C2. I veneti sono infatti stati
battuti in casa dal Prato e agganciati al primo posto dagli emiliani, corsari a Viterbo.
Nelle altre partite della trentunesima giornata successi anche
per Portogruaro e Giulianova.
Dopo tre stagioni il Benevento
torna in serie C1. La matematica
promozione dei sanniti è arrivata
domenica grazie al pareggio interno con la Vibonese e in virtù
anche dell'1-1 con cui il Pescina è
stato bloccato in casa dal Val di
Sangro.
Nelle altre partite della trentunesima giornata vittorie invece
per Catanzaro, Cisco Roma, Melfi e Sangiuseppese.
ECCO I RISULTATI:
Arezzo-Ancona
0-2
Gallipoli-Pescara
1-1
Lanciano-Crotone
0-0
Perugia-Sangiovannese 1-0
Pistoiese-Martina
1-1
Salernitana-Juve Stabia 1-0
Sambenedettese-Potenza 0-0
Sorrento-Massese
1-1
Taranto-Lucchese
2-0
ECCO I RISULTATI:
C. Caravaggio-Nuorese
Canavese-Pergocrema
Cuneo-Sudtirol
Mezzocor.-Pizzighet.
Pavia-Valenzana
P. Vercelli-Lumezzane
Rodengo Saiano-Olbia
S. Torres-Carpenedolo
Varese-Ivrea
ECCO I RISULTATI:
Bassano-Prato
Bellaria-Gubbio
Carrarese-Portogruaro
Castelnuovo-Teramo
Giulianova-Cuoiopelli
Poggibonsi-Rovigo
Spal-Sansovino
Viareggio-San Marino
Viterbese-Reggiana
ECCO I RISULTATI:
Andria-Real Marcianise 2-2
Benevento-Vibonese
1-1
Catanzaro-Cassino
2-1
Cisco Roma-Gela
2-1
Igea Virtus-Noicattaro
1-1
Melfi-Celano
1-0
Monopoli-Vigor Lamezia 0-0
Pescina-Val Di Sangro 1-1
Scafatese-Sangiuseppese 0-1
CLASSIFICA:
Salernitana 55; Ancona 52; Taranto 51; Crotone 48; Perugia,
Lucchese e Pescara 47; Gallipoli
46; Arezzo 44; Sorrento 43; Lanciano 40; Sambenedettese 38; Potenza 37; Massese 36; Pistoiese
30; Sangiovannese 28; Juve Sta-
CLASSIFICA:
Pergocrema 52; Carpenedolo
50; Lumezzane 48; Rodengo Saiano 47; Mezzocorona e Sassari
Torres 45; Ivrea e Nuorese 44; Pro
Vercelli, Canavese e Olbia 43; Pavia e Varese 41; Sudtirol 40; Cuneo 36; Calcio Caravaggio 30; Va-
2-2
0-3
1-1
2-1
2-1
2-0
3-1
2-0
1-1
1-3
1-1
0-2
0-0
2-1
2-2
2-2
1-1
0-1
CLASSIFICA:
Reggiana e Bassano 66; Portogruaro 52; San Marino 49; Spal
48; Prato e Bellaria 42; Teramo e
Poggibonsi 40; Viareggio 38; Castelnuovo 37; Giulianova e
Cuoiopelli 36; Rovigo 35; Gubbio 34; Carrarese 33; Viterbese
25; Sansovino 18.
SERIE C2/C:
CLASSIFICA:
Benevento 68; Pescina 58;
Real Marcianise 49; Monopoli
48; Celano 47; Vigor Lamezia
46; Melfi 43; Igea Virtus e Catanzaro 42; Gela e Cisco Roma 41;
Vibonese 37; Cassino 36; Noicattaro 34; Scafatese, Andria e Sangiuseppese 31; Val di Sangro 29.
SPORT
TRIBUNA ITALIANA - 16 aprile 2008
15
In Portogallo Lorenzo vince davanti
a Pedrosa e Rossi
Lo spagnolo della Yamaha trionfa, dominando la terza
gara della stagione. Con la sua prima vittoria nella classe regina, raggiunge il connazionale della Honda in testa alla classifica con 61 punti. Il campione di Tavullia è
arrivato 3º ed è nella terza posizione con 47 punti.
Una Yamaha è tornata a vincere in MotoGp, ma non è quella di
Valentino Rossi, penalizzato una
volta ancora dal cambio di pneumatici che lo stesso pesarese aveva invocato, per non dire quasi
imposto, alla moto dei tre diapason.
A Valentino la ciambella non è
riuscita col buco, complice proprio un’altra ciambella nera, marcata Bridgestone, che non gli ha
consentito di mantenere il ritmo
imposto alla corsa, spegnendo
una fuga durata fino al tredicesimo dei ventotto giri del Gp del
Portogallo.
Sul gradino più alto del podio
dell’Estoril è così salito Jorge Lorenzo, spagnolo compagno di
squadra di Rossi ma gommato
Michelin. Un ostico e sempre più
scomodo compagno di garage,
capace di infilzare Valentino, con
una manovra un po’ maschia di
cui si è poi scusato, e involarsi
poi indisturbato verso il traguardo. Per il ventenne di Palma di
Maiorca, capace di firmare tre
pole-position in tre gare e di intascare nel primo scorcio di stagione un secondo, un terzo e un primo posto, s’è trattato del primo
successo da quando è passato
quest’anno alla massima cilindrata. Un’affermazione che ha fatto
salire il suo palmares personale a
quota 22 vittorie in carriera, calcolando i quattro successi incamerati nella classe 125 e i ben diciassette nella 250. Mai così competitivo in passato all’Estoril, Lo-
renzo ha fatto tris con pole, vittoria e giro più veloce (in 1'37''404,
nuovo record del circuito) in gara.
Iniziata con condizioni incerte,
nuvoloni all’orizzonte e spruzzi
d’acqua portati dal vento, la gara
è scampata alla pioggia e agli inevitabili cambi di moto.
E’ stato bravo Rossi a tentare la
fuga, più bravo di lui Lorenzo a
riacciuffarlo verso la metà corsa,
reduce da un vivace duello con
l’altro iberico Daniel Pedrosa, anche lui gommato Michelin ma
con la Honda. E lo stesso Pedrosa, tre giri dopo Jorge, ha superato il re folletto, assicurandosi il
secondo gradino del podio.
Al gruppetto di testa s’era incollato Andrea Dovizioso e solo
una scivolata ha impedito al forlivese di agguantare un bel risultato nonostante la sua Honda privata.
Archiviato il Portogallo dovrebbero essere finite le piste nere
per la Bridgestone. Come a Jerez
ha sofferto anche sulle colline di
Cascais Casey Stoner. L’australiano della Ducati s’è piazzato comunque sesto, nonostante un singolare imprevisto: il distacco della telecamera di bordo della sua
moto che sbatacchiava ovunque e
talora gli impacciava la guida.
Peggior sorte per Marco Melandri. Il ravennate, ormai prossimo a chiudere il suo fugace e negativo percorso in Ducati e già in
cerca di un’altra moto , ha concluso tredicesimo, praticamente
Rossi: “All’Estoril abbiamo fatto
un passo avanti”
Bicchiere mezzo pieno o mezzo
vuoto? Dopo tre gare del Mondiale
della MotoGp, Valentino Rossi ha 47
punti in classifica, 14 in meno del
duo di testa formato dagli spagnoli
Daniel Pedrosa e Jorge Lorenzo, un
bilancio che potrebbe esser visto sia
in modo positivo che negativo.
"Tutto sommato questo terzo posto
non è un risultato malvagio considerando che ci aspettavamo che questa
pista sarebbe stata impegnativa per
noi - ha spiegato Vale - La M1 è andata bene, come dimostrato anche
da Lorenzo, e le Bridegstone hanno funzionato a dovere, anche se c'è
qualcosa che dobbiamo migliorare per adattare al meglio la nostra moto ai nuovi pneumatici".
"Comunque questo ottenuto in Portogallo è il secondo podio di fila
con le Bridgestone, una cosa importante perché siamo ancora all'inizio
del nostro rapporto di lavoro - ha aggiunto Vale - Finora siamo soddisfatti del bilancio di questo mondiale, considerando che nella prima gara non eravamo a posto e che queste erano due piste difficili per noi".
"Insomma, all'Estoril abbiamo fatto un altro passo in avanti e in Cina spero che saremo in grado di lottare per la vittoria", ha quindi concluso il centauro di Tavullia.
Appuntamento allora a Shanghai per il primo weekend di maggio.
penultimo.
Nonostante
temperature più
fredde poco adatte al suo pacchetto moto -gomme,
Loris Capirossi è
riuscito a portare
a casa un nono
posto.
Undicesimo s’è
classificato
il
sammarinese
Alex De Angelis. Primo giro del GP di “El Estoril”, al primo posto Pedrosa seguito da Rossi e Lorenzo.
Dopo le prime tre
gare con tre diversi vincitori, la ceduto di oltre sette secondi al trata Simone Corsi, nella classe
MotoGp vede al comando della traguardo, regalando alla Aprilia 125. Il romano dell’Aprilia, auclassifica iridata provvisoria l’ac- l’ennesimo successo, quello nu- tore di una gara tattica, ha così
coppiata Lorenzo-Pedrosa, en- mero 132, nella classe mediana. bissato il successo ottenuto nel
trambi a quota 61 punti, seguiti Ha completato il podio il finlan- precedente Gp di Spagna, batda Rossi con 47 e Stoner con 40.
dese della Ktm Mika Kallio, at- tendo nel finale lo spagnolo Joan
Non è riuscito a vincere parten- tuale leader del mondiale, mentre Olive.
do dalla sua prima pole- position il riminese Mattia Pasini ha spreUndicesimo s'e' piazzato l'adella classe 250 Marco Simon- cato una buona gara con una du- bruzzese Andrea Iannone. Con
celli. Il riccionese della Gilera plice caduta nel finale.
un settimo posto e due successi,
nulla ha potuto contro un superlaL'impresa di completare con la Corsi guida la classifica iridata
tivo Alvaro Bautista che l’ha pre- vittoria la pole l’ha invece cen- provvisoria dopo tre prove.
S P. I TA L I A N O
M O TO G P
IN 250 BAUTISTA DAVANTI A SIMONCELLI E KALLIO
ANOCHE JUGABA FRENTE A LOS ANDES
Sorpresivamente Central Córdoba
derrotó a Sportivo Italiano 3 a 1
El martes pasado en el
estadio de Ricchieri
Central Córdoba dió una
sorpresa a todos los simpatizantes de la Primera
B cuando derrotó al
Sportivo Italiano por 3 a
1. Y decimos esto por la enorme
diferencia que hay entre los dos
clubes en el presente torneo, sin
embargo, como sostenía nuestro
siempre recordado Toño Marti,
“esas son las cosas que hacen tan
interesante este deporte”.
Así las cosas Sp. Italiano tuvo
una tarde para el olvido en la que
nada salió como se previó y donde a su rival -que marcha en la
mitad de la tabla de posiciones le salió todo y más.
Por supuesto que esta derrota
no significa ningún drama para el
equipo, lo único el dejar pasar la
oportunidad para acercarse un
poco más a All Boys (que en la
fecha empató con Defensores de
Belgrano 3 a 3).
Ayer por la noche Sportivo Italiano enfrentó a Los Andes en el
encuentro televisado de las 21 hs.
En tanto el próximo sábado 19
de abril, la escuadra “azzurra” recibirá en su estadio de Ricchieri a
Defensores de Cambaceres, equipo que marcha en la última posición, partido que no debería ser
complicado para Sp. Italiano y
que le permitirán sumar puntos.
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16
ULTIMA PAGINA
TRIBUNA ITALIANA - 16 aprile 2008
A TRENT’ANNI DELL’OMICIDIO DELLO STATISTA DEMOCRISTIANO
Aldo Moro, una vita esemplare
nel segno della conciliazione
Il 16 aprile 1978, l’Italia costernata conosceva la notizia attesa da
tanti giorni: Il presidente della Dc,
sequestrato oltre un mese prima da
un commando delle Brigate rosse,
era stato ucciso e il suo corpo era
stato abbonadonato in via Caetani,
un luogo a metà strada tra le sedi
della Dc e del Pci, un simbolismo
sottolineato da tutti i commenti di
allora.
La tragedia che colpì l’Italia e
dalla quale iniziò la reazione che
portò alla sconfitta del gruppo
eversivo comunista, lasciò in un
secondo piano la personalità della
vittima, quel grande statista che fu
Aldo Moro. Infatti, l’eclatante
azione, lo spregevole finale, i veleni che accompagnarono le settimane di prigioni e quelli che sono
stati distillati negli anni successivi
(sono stati celebrati sette processi
che hanno avuto come riferimento
il sequestro, l’uccisione o altri
aspetti legati alla prigionia dell’uomo politico della Dc, lasciarono in un angolo d’ombra la storia
e il determinante contributo dato
da Moro alla vita politica italiana
dal dopoguerra fino alla sua mor-
te. Per cui è giusto ricordarlo, oltre alla tragedia che gli costò la
vita.
Aldo Moro era indicato da tutti i politologi italiani come il sicuro successore dell’allora presidente della
Republica Giovanni
Leone, Aldo Moro cominció giovanissimo
la sua carriera politica
nei gruppi universitari
cattolici, presso l’università di Bari, in Puglia.
Nel 1939, in pieno
periodo fascista, a soli
23 anni (era nato a
Maglie, una cittadina pugliese il
23 settembre 1916) Moro viene
infatti eletto presidente nazionale
della Federazione universitaria
cattolica italiana (F.U.C.I.) e successivamente di quella dei laureati cattolici.
Sotto la sua guida la FUCI si
sposta su posizioni decisamente
democratiche e negli anni della resistenza e della lotta armata ai na-
zi-fascisti gli universitari cattolici
daranno un notevole contributo alla liberazione del Paese.
Nel 1946 Aldo Moro è eletto deputato per la Democrazia Cristiana all’Assemblea costituente del
nuovo Stato italiano e due anni
dopo ottiene il primo incarico governativo di un certo rilievo, sottosegretario agli Esteri.
Quel suo primo incarico di go-
verno permette a Moro di partecipare insieme al segretario della
DC, Alcide De Gasperi, allo sforzo per evitare l’emarginazione dal
contesto europeo di un Italia uscita distrutta dalla tragedia della
guerra. Sono gli anni in cui l’Italia
aderisce con slancio alle prime
iniziative di organizzazione politica ed economica dell’Europa (comunità europea di difesa, comunità economica del carbone e dell’acciaio, adesione che nella concezione degasperiana aveva lo
scopo di ribadire l’appartenenza
dell’Italia all’area occidentale.
Dal 1953 al 1955 Moro è capo
del gruppo democristiano alla Camera e alla fine del 1955 è nominato per la prima volta ministro,
nel governo presieduto da Antonio
Segni. Il primo dicasterio che gli
viene affidato è quello della Giustizia. Avrà poi quello della Pubblica Istruzione in due successivi
governi.
Ma l’anno del grande decollo
politico di Moro è il 1959. Scomparso De Gasperi è a lui che viene
affidata la guida della Democrazia
Cristiana. Eletto segretario del
L’INVENTORE FIORENTINO FU IL CREATORE DEL TELEFONO
200 anni fa nasceva Antonio Meucci
Per l’occasione la città di Firenze ha organizzato diverse manifestazioni che dureranno fino ad aprile 2009
Firenze onorerà, per un anno
intero, Antonio Meucci nel bicentenario della nascita (Firenze 13
aprile 1808 - New York 18 ottobre 1889).L' iniziativa è della Facoltà di Ingegneria che ha dato
vita ad un "Comitato Nazionale
per le manifestazioni per il bicentenario della nascita di Antonio
Meucci", che ha ricevuto l'alto
patronato del Presidente della Repubblica e che è stato riconosciuto dal Ministero per i Beni e le
Attività Culturali.
Le manifestazioni dedicate all'
illustre "ingegnere fiorentino"sono articolate in due parti. La prima fino a giugno, la seconda da
settembre ad aprile 2009.
Nato a Firenze il 13 aprile 1808
da una famiglia povera, Antonio
Meucci non poté compiere studi
regolari e cominciò a lavorare
presto, prima come daziere, poi
come meccanico teatrale.
In teatro, tra l'altro, incontrò
Ester Mochi, sarta teatrale, che
sarebbe diventata più tardi sua
moglie. Appassionato fin da giovane di elettricità fisiologica e
animale, ma anche di politica, fu
costretto per le sue idee liberali e
repubblicane a lasciare il Granducato di Toscana.
Dopo lunghe peregrinazioni
nello Stato Pontificio e nel Regno
delle Due Sicilie, emigrò a Cuba,
dove lavorò come meccanico teatrale e poi, dal 1850, si stabilì a
New York. Qui incontrò tra altri
Giuseppe Garibaldi (1807-1882)
di cui divenne grande amico e
che fu suo collaboratore, tanto
che esiste oggi nella città statunitense un Museo Garibaldi-Meucci.
Anche se portava avanti i suoi
studi sul telefono già da tempo,
l'invenzione fu completata con un
primo modello solo nel 1856.
"Consiste - scriveva Meucci in
un appunto del 1857 - in un diaframma vibrante e in un magnete
eletrizzato da un filo a spirale che
lo avvolge. Vibrando, il diaframma altera la corrente del magnete.
Queste alterazioni di corrente,
trasmesse all'altro capo del filo,
imprimono analoghe vibrazioni
al diaframma ricevente e riproducono la parola".
Ma a questo scienziato che
aveva idee così chiare sull'invenzione mancava un elemento fondamentale: i mezzi economici per
sostenere la propria attività. E a
poco valse la ricerca di un finanziamento presso persone ricche in
Italia, tentata tramite il suo amico
E. Bendelari.
A Meucci presto mancarono i
soldi addirittura per la propria
sussistenza e poté contare solo
sull'aiuto di qualche altro emigrato italiano. Egli rimase anche vittima di un incidente su una nave
e dovette restare a letto per mesi,
cosicché la moglie Ester fu co-
stretta a vendere tutte le attrezzature telefoniche a un rigattiere per
soli 6 dollari.
Il problema economico si ripresentò quando, nel 1871, Meucci
decise di richiedere il brevetto
per la propria invenzione: l'avvocato che doveva assisterlo per
preparare i documenti necessari
esigeva 250 dollari, molto più dei
20 che egli aveva a disposizione.
L'unica possibilità era ottenere un
caveat, una sorta di brevetto
provvisorio che andava rinnovato
ogni anno al prezzo di 10 dollari,
e che Meucci riuscì a pagare solo
fino al 1873.
In quel periodo Meucci decise
anche di rivolgersi a E. Grant, vicepresidente della potente American District Telegraph Company
di New York, chiedendogli di lasciargli adoperare le sue linee per
gli esperimenti, e mostrandogli
un'ampia documentazione sulle
sue ricerche. Ma fu l'ennesimo
buco nell'acqua: Grant si disinteressò dell'affare non comprendendo le potenzialità economiche
dello strumento.
Gli anni successivi furono spesi in una lunga vertenza con
Alexander G. Bell (1847-1922),
che aveva presentato domanda di
brevetto per il suo telefono nel
1876. Meucci era riuscito nel
frattempo a farsi sponsorizzare
dalla Globe Company, che fece
causa alla Bell Company per infrazione del brevetto.
La causa finì il 19 luglio 1887
con una sentenza del giudice
Wallace che dava ragione a Bell,
anche se riconosceva alcuni meriti a Meucci. "Nulla dimostra - recitava la sentenza - che Meucci
abbia ottenuto qualche risultato
pratico a parte quello di convogliare la parola meccanicamente
mediante cavo.
Impiegò senza dubbio un conduttore meccanico e suppose che
elettrificando
l'apparecchio
avrebbe ottenuto risultati migliori". Ciò significa che Meucci
avrebbe inventato il telefono, ma
non quello elettrico.
Quando la società Globe presentò ricorso contro la sentenza,
nel 1889, Meucci era morto da
poco, e non ricevette perciò l'ennesima delusione, l'archiviazione
del caso da parte della Corte Suprema statunitense.
partito, conduce all’interno del
partito il difficile dibattito che porterà all’allargamento della base
democratica, all’alleanza cioè tra
democristiani e socialisti e alla nascita del centrosinistra (dicembre
1962).
Ed è proprio Moro, lasciata la
segreteria DC, a presiedere (4 dicembre 1963) il primo governo
quadripartito di centrosinistra formato da democristiani, socialisti,
socialdemocratici e repubblicani.
E sarà sempre il leader democristiano a guidare i due successivi
governi di centrosinistra fino al
1968. Con la realizzazione del
centrosinistra, Moro in quegli anni
riuscì a perseguire più liberamente
due obiettivi: la riconciliazione tra
cattolicesimo, la sinistra e il potere, e l’allargamento del raggio d’azione della politica estera italiana
(miglioramento dei rapporti e degli scambi con l’Europa orientale,
le aperture diplomatiche con i
Paesi dell’America latina e dell’Africa nera, e soprattutto riaffermazione del ruolo mediterraneo
dell’Italia).
All’attività diplomatica si dedicherà in modo specifico negi anni
che vanno dal 1968 al 1974 ricoprendo la carica di ministro degli
Esteri in diversi governi.
Nel 1974 ritorna alla presidenza
del Consiglio in un bicolore formato da DC e partito Repubblicano. Questo governo viene messo
in crisi nel febbrario del 1976.
Moro succede a se stesso alla
guida di un governo monocolore
democristiano che il 30 aprile è
costretto però a dimettersi. La crisi politica è irrisolvibile e si va alle elezioni politiche anticipate del
giugno 1976. Contro tutte le previsioni la Democrazia Cristiana,
non solo regge all’offensiva delpartito Comunista, ma fa addirittura un balzo in avanti.
Ed è proprio all’indomani dei risultati politici che hanno visto il
voto degli italiani polarizzarsi intorno alla DC e al PCI, che Aldo
Moro decide di aver bisogno di
un’altra delle sue fasi di riflessione. Il padre del centrosinistra accetta di conseguenza l’elezione a
presidente del consiglio nazionale
della DC lasciando a Giulio Andreotti la responsabilità di guidare
il primo governo che si regge anche con l’astensione dei comunisti. La fase di riflessione serve a
Moro per mettere a punto una
nuova strategia politica che possa
salvaguardare le istituzioni democratiche che sono il cardine stesso
della filosofia politica dello statista DC e al tempo stesso consentire di dare un governo al paese e di
evitare ancora una volta le elezioni anticipate.
Da questa strategia è derivata
poche settimane dopo il nuovo governo che per Moro ha avuto come obiettivo l’allargamento dell’area democratica italiana.