Approvazione delle direttive per la redazione di una variante al

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Approvazione delle direttive per la redazione di una variante al
Reg. delib. n° 81
COPIA
Città di Tarcento
Provincia di Udine
__________
Medaglia d’oro al merito civile – Eventi sismici 1976
Verbale di deliberazione del Consiglio Comunale
OGGETTO: Approvazione delle direttive per la redazione di una variante al P.R.G.C. (art. 63 bis, comma 8, L.R. n. 5/2007)
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L’anno DUEMILAQUINDICI il giorno 22 del mese di DICEMBRE , alle ore19:50, nella sala consiliare di
Palazzo Frangipane, previo regolare invito, si è riunito in seduta pubblica, il Consiglio Comunale.
Risultano:
Nominativo
- Cossa Celio
- Pinosa Roberto
- Premoselli Andrea
- Beltrame Roberto
- Pagnutti Mario
- Pellarini Eliano
- Ferrari Gian Carlo
- Tollis Lucio
- Elia Giampaolo
- Dal Molin Giancarlo
- Agosto Loris
- Ganzitti Sergio
- Vidoni Marco
- Petri Maurizio
- Zoz Fabio
- Miconi Alessandro
- Fadini Andrea
Risultano n°.
Risultano n°.
Carica
Sindaco
Consigliere
Consigliere
Consigliere
Consigliere
Consigliere
Consigliere
Consigliere
Consigliere
Consigliere
Consigliere
Consigliere
Consigliere
Consigliere
Consigliere
Consigliere
Consigliere
Presenti / Assenti
Presente
Presente
Presente
Presente
Presente
Presente
Presente
Presente
Presente
Presente
Presente
Presente
Presente
Presente
Presente
Presente
Presente
17 presenti
0 assenti
Assiste il SEGRETARIO COMUNALE Avv. Manuela Prosperini.
Constatato il numero legale degli intervenuti, assume la presidenza il sig. - Celio Cossa nella qualità di Sindaco ed espone
l’oggetto inscritto all’ordine del giorno e su questi il Consiglio Comunale adotta la seguente deliberazione:
Città di Tarcento – Deliberazione n. 81 del 22.12.2015
OGGETTO: Approvazione delle direttive per la redazione di una variante al P.R.G.C. (art. 63 bis, comma
8, L.R. n. 5/2007)
IL CONSIGLIO COMUNALE
E’ presente l’arch. Federico Canciani, responsabile comunale del servizio.
PRESO ATTO che:
- il Comune di Tarcento è dotato di Piano Regolatore Generale approvato con Deliberazione del
Consiglio Comunale n. 39 del 23.04.1998 (integrata con D. C. C. n. 93/1998) e con esecutività
confermata con DPGR 4 marzo 1999 n. 073/Pres pubblicato su BUR n. 11 del 17 marzo 1999;
- che l’ultima variante di tipo sostanziale è stata la n. 35, approvata con deliberazione consiliare n. 13
del giorno 21.05.2015 e divenuta esecutiva il giorno successivo alla pubblicazione sul BUR n. 35 del
02.09.2015 del Decreto del Presidente della Regione n. 0167/Pres del 19.08.2015 con la quale è stato
richiesto di introdurre alcune modiche e si è confermata parzialmente l’esecutività della deliberazione
comunale suddetta;
- l’ultima variante di ricognizione dei vincoli al P.R.G.C. n. 19 è entrata in vigore a far data dal 12
luglio 2007 e che pertanto, trascorsi cinque anni, dal 12 luglio 2012, risultano decadute le previsioni
del P.R.G.C. che assoggettano singoli beni a vincoli preordinati all’esproprio;
DATO ATTO che l’Area Tecnica: 2° UO ha provveduto ad affidare, giusta documentazione presente
agli atti dell’ufficio, l’incarico di redazione della variante di ricognizione dei vincoli preordinati
all’esproprio e dei vincoli procedurali al P.R.G.C. affidando i seguenti incarichi:
- progettazione urbanistica allo Studio Associato di Architettura di Anna Baldo e Anna Emilia Polano;
- redazione della relazione geologica inerente lo strumento di pianificazione suddetto al geologo
Massimo Valent;
- redazione della Valutazione Ambientale Strategia inerente lo strumento di pianificazione suddetto al
dott. Gabriele Velcich;
PRESO ATTO, per quanto riguarda la normativa regionale di settore, che:
l’art. 25 della L.R. n. 21 del 25 settembre 2015 detta le disposizioni transitorie per la formazione
degli strumenti urbanistici generali comunali già in corso alla data di entrata in vigore della legge stessa (1
ottobre 2015), precisando che le stesse seguono la procedura di formazione definita dalle norme
previgenti; tale fattispecie risulta applicabile alla variante urbanistica già avviata dal comune di Tarcento,
di cui al punto precedente;
la normativa regionale previgente risulta essere l’articolo 63 bis della L.R. n. 5/2007, che detta le
norme transitorie per la formazione degli strumenti urbanistici generali comunali e loro varianti fino
all’entrata in vigore del PTR (piano territoriale regionale, non ancora vigente); il comma 8 del suddetto
articolo precisa che è compito del Consiglio comunale impartire le direttive da seguire nella
predisposizione di varianti allo strumento urbanistico generale che incidano sugli obiettive e le strategie di
cui al comma 3, lett. a) del medesimo articolo di legge;
CONSIDERATO che le prime analisi svolte nell’ambito della variante in argomento già avviata hanno
messo in evidenza che le modifiche essenziali da apportare al piano vigente richiederanno di seguire la
procedura di approvazione di una variante di tipo sostanziale, rendendo necessaria la redazione di idonee
direttive, in quanto i temi trattati imporranno di rivedere la tavola “Strategia di piano”;
RITENUTO OPPORTUNO, in virtù di un tanto, di ampliare le tematiche della variante di ricognizione
dei vincoli cogliendo l’occasione per aggiornare la zonizzazione del P.R.G.C. vigente, operandone una
manutenzione, al fine di assicurare una corretta ed armonica utilizzazione del territorio prendendo atto
della limitata capacità di spesa del Comune, che necessariamente richiede di valorizzare, adeguare e
rinnovare le infrastrutture esistenti piuttosto che di realizzarne di nuove;
Città di Tarcento – Deliberazione n. 81 del 22.12.2015
PRESO ATTO dei contenuti del fascicolo dal titolo “Direttive 2015 per la redazione di variante al
PRGC” allegato alla presente deliberazione comprendente una premessa inerente la pianificazione
urbanistica comunale, la relazione illustrativa e le direttive per la redazione della variante allo strumento
urbanistico suddivise nei gruppi tematici, come di seguito elencati:
a) zone soggette a vincolo espropriativo;
b) vincoli procedurali;
c) zone soggette a convenzione;
d) fabbricati ed abitazioni esistenti in zona;
e) temi generali;
RITENUTO OPPORTUNO esplicitare, di seguito, gli obiettivi generali a cui tendere nella redazione
della variante in argomento, come riportati nel fascicolo delle direttive allegato:
- limitare l’utilizzo di territorio ancora completamente libero, favorendo: il recupero degli immobili
esistenti e delle aree interne alle zone residenziali, l’attuazione degli interventi ammissibili, la qualità della
residenza anche riguardo alla diffusa e qualificante presenza di zone di verde privato, mirando alla
permanenza nel Comune alle persone che già possiedono qui degli immobili esistenti;
- mantenere/inserire l’obbligo di pianificazione di tipo attuativo o di convenzione con il Comune nei soli
casi ritenuti indispensabili;
- prendere atto della pianificazione sovraordinata in tema di tutela del territorio dal punto di vista
geologico ed idrogeologico, nonché paesaggistico-ambientale;
- operare una manutenzione dello strumento pianificatorio rispondente alla condizione del contesto reale a
cui le previsioni normative fanno riferimento, sia per quanto concerne le aree di proprietà private sia per
quelle di tipo pubblico, effettuando una parziale rivisitazione delle zonizzazioni al fine di renderle coerenti
con lo stato di attuazione del piano stesso;
PRESO ATTO che il fascicolo delle direttive suddetto è stato illustrato alla Commissione urbanistica
in data 03.12.2015 la quale ha preso atto di un tanto senza richiedere alcuna modifica;
VISTE la L.R. n. 5 del 25 settembre 2015, nonché la L.R. n. 5 del 23 febbraio 2007 e s. m. ed i. e il
relativo Regolamento di Attuazione per la parte Urbanistica D.P.Reg. 20 marzo 2008, n. 086/Pres;
VERIFICATO che ai sensi dell’articolo 39 del D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 la documentazione
relativa al presente procedimento è stata pubblicata nella sezione “Amministrazione trasparente” del sito
ufficiale del comune di Tarcento prima di essere portata all’attenzione del Consiglio Comunale;
ESPONE il Sindaco. Dopodiché intervengono i Consiglieri, in particolare con riferimento agli
avvenimenti accaduti durante la seduta consiliare del 01.07.2015 e comunque riportati integralmente nel
verbale di quella seduta approvato successivamente con delibera n. 47 del 7.09.2015 e per questo aspetto
si fa integralmente riferimento al verbale della presente seduta che verrà trascritto integralmente;
UDITI pertanto gli interventi che vengono integralmente trascritti ai sensi dell’art 75 comma 4 bis del
vigente regolamento del Consiglio comunale e che, sebbene non materialmente allegati, costituiscono
parte integrante della presente deliberazione;
Acquisiti i pareri di cui all’articolo 49 del decreto legislativo 18.08.2000, n. 267;
Con voti favorevoli 11 , contrari 6 (Zoz Fabio, PEtri Maurizio, Miconi Alessandro, Fadini
Andrea, Pinosa Robertoe Elia Gianpaolo), su 17 Consiglieri presenti e votanti:
DELIBERA
1. di approvare, ai sensi dell’art. 63 bis, comma 8 della L.R. n. 5/2007 e s. m. ed i., le direttive,
suddivise nei seguenti gruppi tematici, da seguire nella predisposizione di una variante allo strumento
urbanistico generale che incida sugli obiettive e le strategie di cui al comma 3, lett. a) del medesimo
articolo di legge, come riportate per esteso nel fascicolo allegato dal titolo “Direttive 2015 per la
redazione di variante al PRGC”, che costituisce parte integrante e sostanziale della presente
deliberazione, facendo propri gli obiettivi generali riportati anche nelle premesse:
Città di Tarcento – Deliberazione n. 81 del 22.12.2015
a) zone soggette a vincolo espropriativo;
b) vincoli procedurali;
c) zone soggette a convenzione;
d) fabbricati ed abitazioni esistenti in zona;
e) temi generali;
2. di incaricare il Responsabile dell’Area Tecnica – 2° U.O. a trasmettere copia della presente
deliberazione all’Amministrazione Regionale, alle Amministrazioni Statali interessate, ai Comuni
contermini e agli Enti ed Aziende che esercitano pubblici servizi, nonché a dar seguito quanto
deliberato;
Con separata votazione con voti favorevoli 11 , contrari 6 (Zoz Fabio, Petri Maurizio, Miconi
Alessandro, Fadini Andrea, Pinosa Roberto e Elia Gianpaolo), su 17 Consiglieri presenti e votanti,
la presente delibera viene dichiarata immediatamente eseguibile, ai sensi art.1, c.19, LR 21/2003.
Parere Tecnico:
Favorevole
f.to ARCH. FEDERICO CANCIANI
Città di Tarcento – Deliberazione n. 81 del 22.12.2015
Letto, approvato e sottoscritto.
IL SINDACO
f.to - Celio Cossa
IL SEGRETARIO
f.to Avv. Manuela Prosperini
REFERTO DI PUBBLICAZIONE
Certifico che la presente deliberazione è pubblicata all’Albo informatico di questo Comune e
che vi rimarrà per quindici giorni consecutivi dal 23/12/2015 e fino al 07/01/2016 ai sensi dell’art. 1,
commi 15 e 19, della legge regionale 11 dicembre 2003, n° 21, come modificata con legge regionale 21
dicembre 2012, n° 26.
Copia della presente deliberazione:
è inviata alla Prefettura di Udine (art. 135 comma 2 del Decreto Legislativo 18.08.2000, n°
267)
Tarcento, lì 23/12/2015
Il Responsabile della Pubblicazione
f.to Elena Ermacora
REFERTO DI AVVENUTA PUBBLICAZIONE
Certifico che la presente deliberazione è stata regolarmente pubblicata.
Tarcento, lì 08 gennaio 2016
Il Responsabile della Pubblicazione
f.to
Città di Tarcento – Deliberazione n. 81 del 22.12.2015
REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA
PROVINCIA DI UDINE
COMUNE DI TARCENTO
DIRETTIVE
2015
PER LA REDAZIONE DI VARIANTE AL P.R.G.C.
TARCENTO, novembre 2015
Comune di Tarcento
Direttive 2015 per la redazione di variante al P.R.G.C.
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DIRETTIVE 2015
PER LA REDAZIONE DI VARIANTE AL P.R.G.C.
INDICE
1.
CRONISTORIA DELLA PIANIFICAZIONE URBANISTICA COMUNALE ........................ 2
2.
RELAZIONE E DIRETTIVE 2015 ..................................................................................... 5
2.A.
RELAZIONE....................................................................................................................................................................................................5
2.B.
DIRETTIVE.......................................................................................................................................................................................................6
Comune di Tarcento
Direttive 2015 per la redazione di variante al P.R.G.C.
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1. Cronistoria della pianificazione urbanistica comunale
Il Piano Regolatore Generale Comunale del Comune di Tarcento è stato adottato con
Deliberazione del Consiglio Comunale 7 maggio 1996 n. 25, approvato con Deliberazione del Consiglio
Comunale 23 aprile 1998 n. 39 integrata con Deliberazione del Consiglio Comunale 26 ottobre 1998 n. 93
e con esecutività confermata con D.P.G.R. 4 marzo 1999 n. 073/pres. pubblicato sul Bollettino Ufficiale
della Regione n. 11 del 17 marzo 1999.
In seguito sono state approvate numerose varianti che hanno apportato generalmente modifiche di
tipo puntuale, spesso per approvazione di progetti di opere pubbliche o per il riconoscimento di aree da
riqualificare ai fini dell’alienazione del patrimonio comunale non più ritenuto strategico. Tra le varianti di
tipo più significativo si segnalano le seguenti:
-
variante n. 17, inerente la flessibilità: ha riscritto completamente il testo delle Norme Tecniche
d’attuazione, ha introdotto il fascicolo dal titolo “Obiettivi. Strategie. Limiti di flessibilità” e le tavole
“Aree edificate e urbanizzate” (generale est e generale ovest in scala 1:5000) e “Strategia di piano” in
scala 1:10.000.
-
variante n. 19 di ricognizione dei vincoli: approvata in via definitiva con la deliberazione di Consiglio
Comunale n. 25 del 4-5 aprile 2007, integrata con la deliberazione n. 42 del 5 giugno 2007, è
divenuta vigente il giorno 12 luglio 2007, in seguito alla pubblicazione sul BUR n. 28 del giorno 11
luglio 2007 della deliberazione di Giunta Regionale n. 1519 di conferma dell’esecutività delle suddette
delibere di consiglio comunale.
-
variante n. 29 di tipo non sostanziale inerente prevalentemente le zone residenziali, vigente dal 3
maggio 2012.
-
variante n. 30, di tipo sostanziale ed inerente l’intero territorio comunale, vigente dal 18 luglio 2013
ha parzialmente modificato il fascicolo dal titolo “Obiettivi. Strategie. Limiti di flessibilità” e le tavole
“Aree edificate e urbanizzate” e “Strategia di piano”. Alcune tematiche proposte dall’Amministrazione
comunale in fase di adozione della variante n. 30 non hanno trovato in fase di approvazione una
risposta adatta alle reali esigenze che stavano a monte delle modifiche apportate;
-
variante n. 35, di tipo sostanziale ed inerente le zone D, H, I ed O, adottata con deliberazione
consiliare n. 19 del 7-7-2014 (avviso pubblicato sul BUR n. 36 del 3-9-2014) ha modificato il fascicolo
dal titolo “Obiettivi. Strategie. Limiti di flessibilità” e le tavole “Aree edificate e urbanizzate” e
“Strategia di piano”, anche al fine di inserire le nuove zone omogenee I ed O. La variante è stata in
seguito approvata con deliberazione del Consiglio Comunale n. 13 del 21.05.2015, la cui conferma di
esecutività parziale con obbligo di introduzione di modifiche è stata ottenuta mediante Decreto del
Presidente della Regione n. 0167/Pres del 19.08.2015, pubblicato sul BUR n. 35 del 2-9-2015.
Gli elementi principali del P.R.G.C. vigente sono:
o
classificazione con zona A delle parti più significative dei nuclei storici di Tarcento, degli altri centri
abitati e dei nuclei. La zona A è articolata in A1, A2, A3, A7 e A0.1, A0.2, A0.3 e A0.4;
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o
classificazione con zona B di gran parte del restante edificato esistente. La zona è articolata in B1,
B1-A, B2, B3, B4 (inedificabile), BC (di convenzionamento), BP e BS;
o
individuazione di alcune zone C, di espansione, le maggiori delle quali a Tarcento capoluogo;
o
riconoscimento di zone a destinazione verde generalmente adiacente alle residenze: zona V di parco
privato e zona VP di verde privato;
o
ambiti di riqualificazioni urbana (n. 3), a Tarcento capoluogo;
o
riconoscimento o previsione di servizi ed attrezzature di interesse locale. Assimilate a servizi ed
attrezzature collettive possono ritenersi diverse aree sportivo-turistiche di iniziativa privata;
o
riconoscimento delle maggiori attività industriali/artigianali o commerciali sparse esistenti con zona
D3 o H3;
o
individuazione in zona D2 e DH2 rispettivamente delle zone artigianali e miste artigianali/commerciali
di previsione;
o
classificazione con zona I della zona direzionale di previsione e della zona O mista (zonizzazioni
introdotte con la var. 35);
o
classificazione con zona agricola del territorio extraurbano:
o
o
o
zona E2 ambiti boschivi, distinti in due tipologie, prevalentemente nella parte alta;
zona E3 ambiti silvo-zootecnici, limitati, prevalentemente nella parte alta;
zona E4 le aree restanti, distinte in tre tipologie, prevalentemente nella parte bassa.
La variante di ricognizione dei vincoli
L’ultima variante di ricognizione dei vincoli al P.R.G.C. n. 19 è entrata in vigore il 12 luglio 2007 e
pertanto, trascorsi cinque anni, dal 12 luglio 2012, risultano decadute le previsioni del P.R.G.C. che
assoggettano singoli beni a vincoli preordinati all’esproprio.
L’Area Tecnica: 2° UO ha provveduto ad affidare, gi usta documentazione presente agli atti
dell’ufficio (determinazioni n. 307, 308, 309 del 2013), l’incarico di redazione della variante di ricognizione
dei vincoli preordinati all’esproprio e dei vincoli procedurali al P.R.G.C. come segue:
-
progettazione urbanistica allo Studio Associato di Architettura di Anna Baldo e Anna Emilia Polano;
-
relazione geologica al geologo Massimo Valent;
-
Valutazione Ambientale Strategia (VAS) al dott. Gabriele Velcich.
Il lavoro di analisi preliminare delle aree attualmente vincolate del punto di vista espropriativo o
procedurale svolto dall’ufficio tecnico comunale e trasmesso per stralci allo studio di progettazione
urbanistica ha fatto emergere una grande frammentazione di casi da trattare e la necessità di numerose
rettifiche di zonizzazioni non corrispondenti allo stato di fatto.
Si ritiene fondamentale continuare il lavoro di analisi puntuale utilizzando tutti gli strumenti
informatici più aggiornati a disposizione, eseguendo anche sovrapposizione di cartografie di natura
diversa e verificando attraverso documentazione fotografica lo stato di fatto, sebbene tale attività richieda
un impegno in termini di tempo maggiore di quello inizialmente preventivato.
Finora sono stati organizzati vari incontri a cui hanno partecipato il gruppo di progettazione
urbanistica e l’ufficio urbanistica comunale; il geologo dott. Massimo Valent e il dott. Gabriele Velcich
sono stati aggiornati sullo stato di avanzamento dei lavori.
Le normative regionali vigenti in questo prima fase di lavoro erano prevalentemente quelle
dell’articolo 63 bis della L.R. n. 5 del 23 febbraio 2007 e successive modifiche ed integrazioni, che
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dettava le norme transitorie per la formazione degli strumenti urbanistici generali comunali e loro varianti
fino all'entrata in vigore del Piano Territoriale Regionale (ad oggi non ancora approvato). Inoltre, l’articolo
17 del DPReg 086/Pres del 20 marzo 2008 (Regolamento di attuazione della parte I urbanistica, ai sensi
della legge regionale 23 febbraio 2007, n. 5 ) disciplinava le principali casistiche di varianti al P.R.G.C. di
tipo non sostanziale.
Dai primi conteggi effettuati sulle modifiche fino ad ora ipotizzate e per la tipologia delle modifiche
di zonizzazione proposte (in particolare quelle relative allo stralcio e alla ridefinizione delle zone soggette
a vincolo espropriativo, riconosciute nella tavola della “Strategia di piano” come zone destinate ad usi
pubblici) è già emersa la necessità che la variante, originariamente prevista come variante di tipo non
sostanziale, diventi di tipo sostanziale, e, quindi, soggetta alle previste verifiche da parte degli uffici
regionali competenti e alla contestuale produzione di documentazione progettuale integrativa rispetto a
quella prevista inizialmente.
Sul supplemento al BUR n. 36 del 30 settembre 2015 è stata pubblicata la legge regionale 25
settembre 2015, n. 21 “Disposizioni in materia di varianti urbanistiche di livello comunale e contenimento
del consumo del suolo” (vigente dal giorno 1 ottobre 2015), che rivede integralmente la disciplina
urbanistica relativa alla redazione delle varianti precedentemente definite di tipo non sostanziale e, quindi,
a procedura semplificata e ora rinominate come “varianti di livello comunale”, ovvero varianti che non
necessitano di un parere da parte dei competenti uffici regionali.
L’articolo 25, “Disciplina transitoria”, stabilisce che “la procedura di formazione degli strumenti
urbanistici comunali in corso alla data di entrata in vigore della presente legge è definita sulla base delle
norme previgenti”.
La legge prevede che le relazioni con l’indicazione motivata dei limiti di flessibilità (di cui all’art. 63
bis, comma 7 lettera b) punto 1 della L.R. n. 5/2007) allegate agli strumenti urbanistici vigenti, diventino
inefficaci alla data di entrata in vigore della legge stessa oppure entro un anno dall’entrata in vigore della
variante già in corso di redazione che modificherà le relazioni vigenti.
Le varianti comunali dovranno rispettare le condizioni, i livelli di soglia e le modalità operative
previste dagli articoli 3, 4 e 5 della citata L.R. n. 21/2015, previa deliberazione del consiglio comunale che
accerti l’equiparazione/identificazione delle zone omogenee/categorie urbanistiche presenti nel P.R.G.C.
comunale con le classificazioni regionali o, comunque, concordate con la direzione regionale competente
in materia di pianificazione territoriale (art. 6). Infine, la variante comunale non dovrà essere in conflitto
con gli obiettivi e le strategie degli impianti strutturali fissati nel piano struttura.
Alla luce di quanto sopra, la variante di ricognizione dei vincoli avviata potrà seguire le normative
previgenti alla L.R. n. 21/2015, ma sarà da considerarsi di tipo sostanziale e necessiterà di direttive
approvate dal consiglio comunale.
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2. Relazione e direttive 2015
2.A. RELAZIONE
L’art. 25 della vigente L.R. n. 21 del 25 settembre 2015 detta le disposizioni transitorie per la
formazione degli strumenti urbanistici generali comunali già in corso alla data di entrata in vigore della
legge stessa (1 ottobre 2015), precisando che le stesse seguono la procedura di formazione definita dalle
norme previgenti.
L’amministrazione comunale ha avviato l’iter per la redazione della variante di ricognizione dei vincoli
espropriativi e procedurali nel 2013, affidando a professionisti esterni gli incarichi specialistici. La variante
suddetta pertanto seguirà le normative previgenti (L.R. n. 5/2007, con particolare riguardo all’articolo 63
bis e DPGReg 086/Pres, art. 17).
La variante in argomento dovrà: fornire un’attenta ricognizione dei servizi e delle attrezzature
pubbliche, assicurare la verifica il più possibile esatta delle necessità nello scenario attuale, individuare
puntualmente le proprietà pubbliche e private, stabilire quali debbano passare alla mano comunale, quali
rimanere private e quali di uso pubblico. Si dovrà decidere anche se escludere delle attrezzature previste
o traslarle ad altra localizzazione più idonea a soddisfare le esigenze pubbliche. In particolare dovrà
essere verificata la rete viabilistica, la dotazione dei parcheggi e delle zone di verde pubblico. Ogni
reiterazione di un vincolo dovrà essere puntualmente motivata.
Le prime analisi hanno messo in evidenza che già le modifiche essenziali da apportare al piano
vigente comporteranno una variante di tipo sostanziale, rendendo necessaria la redazione di idonee
direttive.
Negli ultimi anni l’andamento demografico di Tarcento è rimasto sostanzialmente stabile; il mercato,
nel settore immobiliare di tipo residenziale, nonostante il periodo di crisi generale, presenta saldi positivi
sia rispetto al numero di compravendite totali, sia rispetto al valore degli immobili.
In considerazione dell’attuale situazione socio – economica di Tarcento, delle mutate esigenze
manifestate dal territorio e della condivisione dell’obiettivo di contenimento del consumo del suolo, fissato
nei recenti atti normativi di settore dalla Regione Friuli Venezia Giulia, le direttive per la redazione della
variante intendono fornire gli indirizzi generali sui criteri da adottare al fine di assicurare un'evoluzione
armonica del territorio.
In particolare risulta necessario attuare una politica mirata a valorizzare, adeguare e rinnovare le
infrastrutture esistenti piuttosto che a realizzarne di nuove. La crisi economica ha, infatti, notevolmente
ridotto le capacità di spesa dei Comuni e conseguentemente impone un uso estremamente attento delle
risorse disponibili. L’attuale visione della pianificazione urbanistica risulta pertanto rivolta prevalentemente
ad una intelligente manutenzione dello strumento di pianificazione vigente al fine di assicurare una
corretta ed armonica utilizzazione del territorio.
Comune di Tarcento
Direttive 2015 per la redazione di variante al P.R.G.C.
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2.B. DIRETTIVE
Le presenti direttive per la formazione della già avviata variante di ricognizione dei vincoli espropriativi
e procedurali si imperniano attorno al concetto della manutenzione dello strumento urbanistico vigente, al
fine di renderlo coerente con il suo stato di attuazione, con le mutate esigenze del territorio, con gli
obiettivi strategici di pianificazione territoriale e con le reali risorse dell’amministrazione comunale.
Gli obiettivi generali sono quelli di:
- limitare l’utilizzo di territorio ancora completamente libero, favorendo: il recupero degli immobili esistenti
e delle aree interne alle zone residenziali, l’attuazione degli interventi ammissibili, la qualità della
residenza anche riguardo alla diffusa e qualificante presenza di zone di verde privato, mirando alla
permanenza nel Comune alle persone che già possiedono qui degli immobili esistenti;
- mantenere/inserire l’obbligo di pianificazione di tipo attuativo o di convenzione con il Comune nei soli
casi ritenuti indispensabili;
- prendere atto della pianificazione sovraordinata in tema di tutela del territorio dal punto di vista
geologico ed idrogeologico, nonché paesaggistico-ambientale;
- operare una manutenzione dello strumento pianificatorio rispondente alla condizione del contesto reale
a cui le previsioni normative fanno riferimento, sia per quanto concerne le aree di proprietà private sia per
quelle di tipo pubblico, effettuando una parziale rivisitazione delle zonizzazioni al fine di renderle coerenti
con lo stato di attuazione del piano stesso.
A) zone soggette a vincolo espropriativo
A1) rivedere le zone S per servizi ed attrezzature pubbliche sia per quanto concerne la
sottozona di appartenenza, sia per quanto concerne la normativa. Sono ammessi anche ampliamenti,
riduzione o stralcio di zone S.
L’indirizzo generale è quello di ridurre le zone soggette a vincolo espropriativo garantendo una quantità di
servizi adeguatamente proporzionata alle esigenze della popolazione attuale, armonizzando le nuove
zone con le zonizzazioni limitrofe, e promuovendo, per le aree più vaste, una pianificazione attuativa di
tipo concordato (un tanto anche in considerazione delle limitate capacità attuali di spesa
dell’Amministrazione comunale e dei limiti di investimento imposti dal patto di stabilità);
A2) modificare la zonizzazione e le norme relative alle zone destinate a viabilità di proprietà
pubblica e privata, carrabile e ciclopedonale, chiarendo meglio la tipologia di viabilità (pubblica / privata;
esistente / di progetto), le competenze della manutenzione e gestione, le distanze dai confini da rispettare
sia per la realizzazione di recinzioni sia per la realizzazione di nuove edificazioni.
B) vincoli procedurali
B1) modificare i perimetri e le norme di attuazione (ivi comprese le relative schede) degli strumenti
attuativi previsti dal P.R.G.C. vigente, ivi compresi gli ambiti di riqualificazione e i piani particolareggiati di
ricostruzione, al fine di adeguarli alle mutate necessità del territorio.
In base alle casistiche si potrà prevedere lo stralcio o l’introduzione di nuovi ambiti;
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B2) valutare la trasformazione di aree soggetto a vincolo procedurale mediante l'introduzione di
nuovi ambiti soggetti a piano attuativo (sia relativi ad aree urbanizzabili sia relativi ad ambiti di particolare
interesse storico artistico o di contesti da recuperare, ivi compresi gli ambiti delle caserme) con relativa
normativa e scheda allegata, previa verifica della reale fattibilità dal punto di vista geologico e analisi dello
stato di fatto.
C) zone soggette a convenzione
C1) adeguare le zone omogenee Bc (B-convenzionate), alle nuove esigenze del territorio con
eventuale trasformazione in altra zona omogenea; potranno essere introdotte nuove zone omogenee Bc
(B-convenzionate) in sostituzione di altra zonizzazione qualora lo stato di fatto dei luoghi richieda
necessarie opere di adeguamento da normare mediante convenzione con il comune;
C2) rivedere le zone omogenee BS (B convenzionate, di completamento dei PP di ricostruzione),
entrate a regime prevalentemente in seguito allo stralcio dei perimetri dei PP di ricostruzione effettuato
con la var. n. 30, al fine di adeguarle alle nuove esigenze del territorio e renderle coerenti con lo stato di
fatto sia per quanto concerne la reale possibilità di attuazione delle stesse in relazione all’assetto
proprietario, che per quanto concerne il riconoscimento di edifici o situazioni ormai consolidate; potranno
essere introdotte nuove zone omogenee BS in sostituzione di altra zonizzazione qualora lo stato di fatto
dei luoghi richieda necessarie opere di adeguamento da normare mediante convenzione con il comune.
D) fabbricati ed abitazioni esistenti in zona impropria
D1) considerare l’opportunità (con riferimento alla L.R. n. 19/2009, articolo n. 35, c. 2 bis e articolo
n. 36, c. 3 bis) di introdurre una norma specifica volta al recupero di fabbricati esistenti in zona
agricola o comunque impropria per i quali si ritiene ammissibile la residenza o altra destinazione,
specificando puntualmente le condizioni di ammissibilità e/o i requisiti richiesti agli stessi applicabili
(accesso dalla viabilità principale, reti tecnologiche, parcheggi, ecc.).
In alternativa, verificare la possibilità di attribuire la zona omogenea degli agglomerati consolidati limitrofi
o la zona omogenea più affine al caso specifico. L’indirizzo generale, coerente con i più recenti atti
normativi regionali, è quello di garantire la possibilità di riuso dei fabbricati esistenti al fine di ridurre il
nuovo consumo del suolo.
E) temi generali
E1) introdurre norme o perimetri atti ad individuare e normare le zone perimetrate da norme
sovraordinate in tema di tutela del territorio dal punto di vista geologico, idrogeologico, paesaggistico
ed ambientale a vari livelli (PAI – Piani di assetto idrogeologico; PAIR Piano di Assetto Idrogeologico
Regionale, Prati stabili ecc.);
E2) aggiornare, ove possibile, la carta di base (di tipo catastale) e apportare le modifiche alla
zonizzazione di tipo puntuale che si rendano necessarie in considerazione della difformità di previsioni di
piano rispetto alla situazione reale (rettifica dei perimetri) o alle mutate esigenze, ivi compresa la rettifica
di refusi e/o citazioni di zone omogenee non coerenti;
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E3) rivedere la tavola “Strategia di Piano” rendendola coerente con quanto riportato nelle tavole
della zonizzazione e nelle norme di attuazione, individuando gli elementi fondamentali che dovranno
essere rispettati nella redazione di varianti in applicazione della L.R. n. 21/2015;
E4) valutare la possibilità, secondo quando disposto dall’articolo 6 della L.R. n. 21/2015, di
effettuare la precisazione relativa alla equiparazione/identificazione delle zone omogenee/categorie
urbanistiche presenti nel P.R.G.C. comunale con le classificazioni regionali o con classificazioni
concordate con la direzione regionale competente in materia di pianificazione territoriale.
E5) aggiornare il fascicolo delle norme tecniche d’attuazione al P.R.G.C.:
a) riducendo le incongruenze derivanti dalla lettura incrociata di articoli diversi,
b) modificando, ove necessario, il testo della norma stessa al fine di rendere l’interpretazione più chiara;
c) rivedendo i riferimenti a normative sovraordinate di carattere regionale o nazionale entrate in vigore in
un momento successivo alla redazione del testo vigente.
Tarcento, novembre 2015