Copia di Bollettino.vp
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BOLLETTINO Anno Rotariano 2010-2011 Presidente R. I. RAY KLINGINSMITH N. 9 - Aprile 2011 del Rotary Club di Rovigo Anno di fondazione 1949 (Distretto 2060 - Club n. 12304) CONSIGLIO DIRETTIVO: IMPEGNIAMOCI NELLE COMUNITÁ UNIAMO I CONTINENTI Arrigo Bergamasco Alessandro Massarente Paolo Sartori Consiglieri Antonio Silvestri Presidente Franco Turrini Tesoriere Pietro Zonzin Vice Presidente e Presidente Incoming Enrico Biancardi Segretario Alberto Mampreso Past Presidente Mirandino Rizzi Prefetto Antonio Silvestri Presidente • Enrico Biancardi Segretario SALUTO ALLE BANDIERE Salutare le bandiere significa: riconoscere la nostra appartenenza all’Italia, all’Europa, al Rotary; esprimere la nostra riconoscenza al valore umano e storico di coloro che ci hanno preceduto, uomini leaders e gente comune che, con il loro impegno hanno reso possibile l’Italia, l’Europa, il Rotary; credere nel futuro e manifestare la volontà di impegnarsi per lo sviluppo più civile ed umanamente ricco dell’Italia, dell’Europa e del Rotary. SOMMARIO Assemblea Distrettuale pag. 1 Uno spazio giardino dedicato a Nino Suriani pag. 3 Riunione conviviale con G. Bortolussi pag. 6 Calendario giugno Ammissione di nuovi soci Interclub del 12 aprile all'azienda Borsari pag. 8 Il Ventaglio Lettera di Maggio del Governatore pag. 11 pag. 8 pag. 9 pag. 12 L’ASSEMBLEA DISTRETTUALE DEL GOVERNATORE INCOMING BRUNO MARASCHIN VICENZA - SALA PALLADIO - FIERA DI VICENZA 2 APRILE 2011 L’Assemblea Distrettuale costituisce l’ultima ed importante tappa formativa prima dell’inizio dell’anno rotariano; è un evento in cui saranno meglio definiti obiettivi chiari e precisi in coerenza con il tema del Presidente Internazionale e con il programma distrettuale, pur nella autonomia decisionale dei Club, obiettivi che caratterizzeranno tutta la durata dell’ incarico dei Presidenti di Club; è dedicata in particolar modo, oltre che ai Presidenti e Dirigenti di Club, ai Consigli Direttivi in toto, in modo tale che nella progettualità possano essere coinvolti tutti coloro che avranno sia la disponibilità che la responsabilità di gestire il Club in tutte le sue fasi operative. w (G.A.) Il Governatore incoming Maraschin ha esposto il programma del Distretto per l’anno 2011-12 illustrandone i dieci punti con le diapositive che vengono qui riportate: continua a pag. 2 -1- da pag. 1: assemblea distrettuale del Governatore Maraschin 10. Forum di Attualità Le risorse per attuare ciò siamo NOI Leader Possibilità La cronaca dell’Assemblea registra una numerosa partecipazione dei rappresentanti dei club del Triveneto ed una apertura di seduta molto suggestiva con un saluto alle bandiere particolarmente accentuato verso il tricolore italiano, esposto in tre lunghe bande portate dalle Capacità Potenzialità danzatrici del balletto con le ruote rotariane con cui è stato accompagnato l’inizio della riunione. L’inno di Mameli cantato da tutta l’assemblea ha reso omaggio alla data anniversaria dell’Unità d’Italia. L’apertura dell’Assemblea La relazione del Governatore Maraschin, che ha dato all’organizzazione della manifestazione un taglio di puntualità e precisione,ha svolto il tema del Rotary International con la proiezione di video e diapositive riprodu- cendo brevi cenni di storia rotariana e gli slogans elaborati sul motto del prossimo Presidente Internazionale l’indiano Kalyan Banerje. Antica Grecia Oracolo di Delfi Reach within to embrace Humanity Conosci Te Stesso per abbracciare l’Umanità “In te si trova occulto il tesoro degli Dei; Oh Uomo, conosci Te stesso e conoscerai l’Universo e gli Dei” Sono seguite le relazioni in programma, dapprima quella del Prof. Giuseppe Longo, docente di robotica all’Università di Trieste, che con la sua “L’Etica al tempo dei Robot” recuperando i prototipi di Frankestein di M. Shelley il robot Maria di Metropolis nel film di F. Lang e il Golem, asserisce la necessità dell’uomo artificiale perchè l’uomo è obsoleto e deve essere sostituito dalla macchina; di qui la ragione per costruire il robot, mostrando l’esempio moderno del cane meccanico Aibo. È seguita la relazione di Carlo Martines, oggi istruttore distrettuale, il quale riprendendo gli aspetti più critici della problematica rotariana, ha trattato il tema “L’immagine attraverso il Rotary” definendola “il modo in cui il Rotary attraverso il club viene percepito” cioè “la realtà valutata dagli osservatori esterni”. Ma per trasferire all’esterno una giusta immagine bisogna che all’interno essa sia Namaskaram “Saluto ciò che di divino è in Te” ben definita ed a questo risultato si può pervenire seguendo i parametri dell’indice di efficienza del club e che sono compendiati nei punti di programma del distretto. In sintesi: il club non deve essere un club generico che si regge sullo spirito dopolavoristico. Deve poter dare un’immagine di sè espressa con piena aderenza alle regole, progetti ambiziosi, fare e far sapere, dare una comunicazione diffusa e corretta. L’intervento del Prof. Fulvio Longato, docente di Filosofia della Storia e dei diritti dell’Uomo all’Università di Trieste, con la sua relazione su “I Doveri dei Diritti” ha messo in luce la correlazione esistente tra i diritti soggettivi che spettano alla persona umana in quanto tale (di far valere un proprio interesse garantito dalla legge) e il continua a pag. 3 -2- da pag.2: assemblea distrettuale del Governatore Maraschin dovere dei destinatari del riconoscimento di tali diritti il dovere cioè di metterlo in pratica. I diritti umani, che nella definizione di J. Maritain sono principi di azione frutto di una convergenza con il fatto di metterli in pratica sono appunto un ‘bene’ che spetta a ciascuna persona e che deve ricevere un riconoscimento da parte dei destinatari.E questi, sono gli Stati come vengono indicati dalla stessa Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del 1948.Il Gange dei diritti scaturisce dall’Himalaja dei doveri,affermava Gandhi. Alessandro Perolo, del RC di Treviso Nord, Gover- natore Nominato per l’annata 20011-2012 nell’illustrare “La Rotary Foundation: il cambiamento” si è intrattenuto sul Piano di Visione Futura con cui la RF ha cambiato le modalità di intervento con semplificazioni per le Sovvenzioni Distrettuali e le Sovvenzioni globali riferite queste ultime a sei aree di intervento. Ultimate le successive relazioni secondo programma, l’Assemblea è stata conclusa con il saluto del Governatore in carica Caronna e con la breve sintesi compiuta dal Governatore Bruno Maraschin per la prossima annata. All’Assemblea non hanno partecipato 9 degli 84 club del Ditreto. Per il RC di Rovigo hanno partecipato Zonzin, Bergamasco, Pivirotto, Galiazzo e Andriotto G. UNO SPAZIO GIARDINO NELLA NOSTRA CITTÁ DEDICATO A NINO FERRUCCIO SURIANI IL ROTARY CLUB DI ROVIGO HA FATTO INTITOLARE ALLA MEMORIA DEL SUO SOCIO FONDATORE UN LUOGO NELLA ZONA DI PONTE MARABIN PER ONORARE IL CITTADINO ILLUSTRE, IL VALOROSO SOLDATO, IL BENEMERITO ROTARIANO Egli fu illustre, per il suo passato di soldato pluridecorato con medaglia d’argento, per le sue doti di imprenditore dinamico e innovativo, per la sua munificenza espressa con il dono della sua bella casa ad una comunità “religiosa”. dare nel suo nome anche una gloriosa associazione come il Rotary Club di Rovigo, da sempre legata alla città e che alla città ha dato testimonianze non effimere. Era un merito che andava riconosciuto e che meglio si adeguava al rispetto della opinione pubblica nostrana Diceva: “Abbiamo avuto dei doni e bisogna usarli per aiutare il prossimo”. w (Giuseppe Andriotto) L’idea di ricordare Nino Suriani dedicandogli un luogo della nostra città, nacque in chi scrive per un motivo di rispetto ed un sentimento di affetto. Si mancava di rispetto a gran parte della gente di Rovigo dando il nome di Baden Powell alla nuova pista ciclabile in tutta la sua lunghezza, da Ponte Marabin a S. Sisto. E questo perchè si era voluto intestare la pista-passeggiata con il nome di un personaggio estraneo alla cultura locale ed ignoto ai più. Il Rotary Club, largamente conosciuto, esisteva da circa sessantanni a Rovigo. Nelle sue file vi sono stati in ogni tempo numerosi esponenti delle professioni e delle attività economiche. Uno dei soci fondatori tra i più prestigiosi è stato Nino Ferruccio Suriani. Perchè non ricor- contribuendo a farle conoscere enti e persone che appartengono alla comunità cittadina con una concreta presenza di amore e di partecipazione. Ed a motivo di averlo avuto come padrino/presentatore nel sodalizio, vi è stata anche una personale ragione d’affetto per dar vita alla iniziativa volendo con ciò ricordare, inoltre, gli altri aspetti di mericontinua a pag. 4 -3- da pag. 3: uno spazio giardino dedicato a Nino Suriani to e di valore con cui onorarne e tramandarne la memoria. Questa idea fu raccolta dal Presidente Alberto Mampreso nell’annata 2009-2010, realizzata dal Presidente dell’anno in corso Antonio Silvestri, e portata a compimento con una cerimonia pubblica alla presenza delle autorità locali, i famigliari ed alcune associazioni d’arma. La ubicazione dello spazio giardino è stata assegnata all’inizio della pista ciclabile nella zona di Ponte Marabin su un’area di 8.864 metri circoscrivendo il sito, che comprende il monumento ai carristi (di cui fu ufficiale Nino Suriani), fino al termine del prato alberato. Così come era stato individuato e rappresesentato in pianta e mappa dal socio Arch. Alessandro Massarente. Il club rotariano si è riservato il compito di provvedere alle dotazioni di arredo con cui sarà attivato il giardino ad uso pubblico. Ricordando all’esordio l’idea e l’iniziativa del sottoscritto, il Presidente Silvestri,dopo la presentazione del Sindaco Fausto Merchiori, ha così commemorato la figura di Nino F. Suriani: “Tratteggiare la figura e la vita di Nino Ferruccio Suriani, non è cosa semplice. La sua personalità si è imposta come sempre su tutto e su tutti. Non era una personalità fatta di tristezza nè di dolore. Noi lo ricordiamo come: il capitano d’industria, il leader naturale con l’innata inclinazione ad essere protagonista, ricco delle tre “i”, intraprendenza, iniziativa e intuito, orgoglioso dei traguardi raggiunti ma anche istintivamente lontano da ogni vanagloria. Grande imprenditore, frequentava le Americhe già negli anni ’50, negli anni ’60 fondava la PUCCINELLI, azienda di respiro internazionale che diede lavoro fino a 2.000 persone. Trattava affari con i potenti del mondo, come Che Guevara allora Ministro delle Finanze a Cuba (grande importatrice di aglio), ma nelle sue frequentazioni veneziane e romane con lungimiranza lottava per il nostro territorio, anticipando temi ancora oggi di attualità, come Porto Levante o il polo carbonifero. Uomo di molti interessi, oltre alla sua professione di industriale, raggiunse posizioni di vertice anche in molte istituzioni pubbliche e private: – Presidente dell'Associazione Industriali di Rovigo – Consigliere Nazionale dell’Ass.ne Import Export Ortofrutticoli – Componente di varie Giunte della Camera di Commercio di Rovigo – Consigliere della Banca d’Italia di Rovigo per molti anni – Primo Presidente del Rugby Rovigo che portò a vincere diversi scudetti Presidente dell’Ass.ne Polesana Nastro Azzurro e dell’Ass.ne Carristi d’Italia – Presidente del Comitato Provinciale UNICEF – Presidente del Centro Studi Archeologici ed Etnografici – Promotore del Premio Letterario Il Campiello – Grande Ufficiale e Cav. di Gran Croce al Merito della Repubblica. – Fondatore del Rotary Club di Rovigo Valoroso combattente nella II Guerra, come Colonnello dei Carristi si conquistò due Medaglie d’Argento al Merito. – Nino Suriani è stato tutto questo e molto di più. Nino aveva una dote eccezionale, era profondamente ironico e spiritoso, la sua conversazione era un fuoco di artificio, il suo humour a getto continuo aveva un tono canzonatorio sempre elegante e ricco di grande bontà. Era un uomo curioso di tutto (usava dire:“Sono l’archivio storico di Rovigo”), lui sapeva ascoltare e prendersi a cuore i problemi degli altri, con l’attenzione specialmente rivolta ai giovani tra i quali scoprì molti talenti che oggi sono a livelli importanti. Maestro di vita AUTORITÁ PRESENTI per chi ha avuto la for- Per il Prefetto di Rovigo: tuna di stargli vicino, Dr. Romilda Tafuri perché dal suo stile si il Vice-Pr. Dr. C. Fruncillo imparava ad affrontare i problemi senza Il Sindaco di Rovigo: Prof. Fausto Merchiori arrendersi mai. Assessore Urbanistica: Diceva:“Abbia mo avuto dei doni e bi- Dr. Luigi Osti sogna usarli per aiuta- Comandante Provinciale dei Care il prossimo”. E men- rabinieri: Col.Giovanni Baudo tre trattava affari con i Comandante Quinto Reggimento ricchi e i potenti del Artiglieria: Col. Eugenio Gallo mondo, e intratteneva ASSOCIAZIONI D’ARMA relazioni con i maggiori esponenti della Ass. Naz.le Carristi cultura, sapeva offrire Ass. Marinai D’Italia amicizia alle persone Istituto del Nastro Azzurro più modeste, per i Unione Naz.le Ufficiali in Congedo quali la porta di casa Ass. Naz.le Nastro Azzurro era sempre aperta. Unione Naz. Ufficiali in Congedo L’ospitalità di Ni- Ass. Naz.le Combattenti no era famosa: nelle sue case di Cortina, di Ass. Naz.le Alpini Bogliasco e di Via Pa- Ass. Naz.le Fanti e Bersaglieri scoli si potevano incontinua a pag. 5 -4- da pag. 4: uno spazio giardino dedicato a Nino Suriani contrare gli amici del Rotary e di Grignano ed i nomi più famosi del mondo della cultura, dello spettacolo e degli affari. La splendida dimora di Via Pascoli – che aveva utilizzato per i momenti di rappresentanza come il Premio Campiello, del quale era stato promotore con Mario Va- leri Manera, o come quando era Presidente UNICEF Provinciale - ospitava fino a 5/600 persone per raccogliere fondi per i service. L’ha lasciata in dono alle Suore del Carmelo. Questo ricordo ci consente definire “il capolavoro della sua vita”. Nino ha percorso tutte le cinque “vie di azione” del Rotary. Nino Suriani, è e sarà sempre per noi un esempio di vita». LA STAMPA LOCALE: IL RESTO DEL CARLINO, articolo di Sergio Garbato; LA VOCE articolo di Lauretta Vignaga -5- Con GIUSEPPE BORTOLUSSI, Segretario dell CGIA di Mestre nella conviviale di martedì 5 aprile 2011 - Hotel Cristallo - Rovigo «Globalizzazione e Localizzazione: piccolo è necessario» (G.A.) Il Presidente Antonio Silvestri, dopo il saluto alle bandiere accompagnato dai tre inni e fatta la presentazione del nuovo socio Dr.Tiziano Salvadori di cui si riferisce in altra parte del notiziario, a cena conclusa, introduce l’ospite della serata Giuseppe Bortolussi e ne illustra la figura con il seguente curriculum: “Cari soci, gentili signore e graditi ospiti questa conviviale ci porterà nel cuore di quello che lo stato fa e non dice; dei tentativi, spesso riusciti, dei politici di turno di mettere le mani nelle nostre tasche facendo apparire l’operazione perfettamente legittima e congrua. ‘Tassati e mazziati’, come recita il titolo del libro di Giuseppe Bortolussi, proprio da oggi in libreria. Per parlare di questo e di molto altro abbiamo il grande piacere di accogliere fra noi, questa sera, Giuseppe Bortolussi, consigliere regionale di minoranza, che dagli anni ’80, come direttore della CGIA di Mestre – Associazione di artigiani e piccole imprese - conduce una battaglia senza quartiere a favore di queste categorie di cui ha rilanciato l’immagine e il peso politico. Numerose le sue iniziative contro il fisco e gli interventi sindacali a favore di lavoratori e pensionati. Ne citiamo solo alcuni: l’abolizione della “Minimum tax”, nel 1994, la battaglia sindacale contro la riforma pensionistica e il concordato fiscale del 1995. E, negli anni ’90, sono risultate determinanti le sue iniziative contro l’Irap, la Dual Income Tax e gli Studi di settore. Indispensabile in quest’o- pera la sua attività di opinionista svolta su diversi quotidiani e riviste. E altrettanto importante l’impegno divulgativo come fondatore e direttore di riviste di settore. Iniziamo il nostro incontro con Giuseppe Bortolussi, nato a Gruaro, Venezia, nel 1948, laureato in giurisprudenza e imprenditore, proprio dal libro “Tassati e mazziati. Le tasse nascoste: quando lo stato ci mette le mani in tasca due volte”, edito da Sperling & Kupfer. Tassazione GIUSEPPE BORTOLUSSI occulta, evasione, federalismo fiscale sono alcuni degli argomenti affrontati perché conoscere significa Nato a Gruaro – VE il 4 agosto 1948, coniugato, con 3 figlie. difendersi. Dal 1980 è direttore della CGIA (Associa“La lamentela per le tasse, zione Artigiani e Piccole Imprese) di Metroppe tasse, accomuna tutti gli itastre Nei primi anni ’90 ha fondato e tutliani ma quasi tutti ignorano che, oltora dirige l’Ufficio Studi della CGIA di tre a quelle visibili, si pagano una Mestre. quantità di imposte nascoste: dai Tra le numerose battaglie sindacali, si è fondi pensione al project financing battuto in prima linea contro le misure fi(con cui finanziamo due volte le opescali adottate a livello nazionale negli re pubbliche), dalle tasse sulle tasanni ‘90, che di fatto avrebbero penalizse, come l’IVA sulle accise della zato le piccole e micro imprese: l’Irap, la benzina, a quelle che cambiano Dual Income Tax e gli studi di settore. nome ma non la sostanza” – dichiaÈ fondatore e direttore delle riviste quara Bortolussi nel suo libro. Un testo drimestrali “Quaderni di ricerca sull’artiche ha il pregio di spiegare, in modo gianato” e di “Veneto, economia & semplice, le ricadute concrete sulle società”. tasche dei cittadini di una giungla di Dal maggio 2005 al marzo 2010 è stato tassazioni e di inoltrarsi in temi anAssessore alle Attività Produttive del Cocora più caldi come: l’evasione, la mune di Venezia nella giunta Cacciari. reale pressione tributaria, la Dal 2007 al settembre 2009 è stato opisoluzione del federalismo fiscale. nionista per “Libero Mercato” e dal 2008 della rivista mensile “Autonomie e CoDopo aver letto i risultati del munità”. Dal settembre 2010 è opinioni2010 della lotta del Fisco e dell’Inps sta del Corriere Veneto. all’evasione fiscale, che in Italia e Alle elezioni regionali dello scorso marzo pari a circa 100 miliardi di euro, Giu2010, è stato candidato a presidente seppe Bortolussi, in un suo intervendella Regione Veneto ed è entrato come to, ha dichiarato che l’evasione fimembro del Consiglio Regionale con la liscale non si può combattere solo sta “Bortolussi Presidente”. Attualmente con una efficace azione di contrasto è consigliere regionale. ma deve accompagnarla con una altrettanto severa lotta alla criminalità organizzata e l’ alleggerimento del peso delle tasse e dei contributi previdenziali. In Italia, infatti, la pressione fiscale sull’economia regolare ha oscillato, nel 2010, tra il 51,1% e il 51,9% del Pil. E in riferimento alle tariffe dei servizi pubblici, Bortolussi ha denunciato che, negli ultimi 10 anni, sono aumentate tutte più dell’inflazione: alcune, come l’acqua potabile, la raccolta rifiuti, i trasporti ferroviari, con punte tra il 40-55% ; altre, come il gas, trasporti urbani, autostrade, tra il 25-35%. Ingannevoli anche i dati sulla disoccupazione che, secondo le cifre Istat registrano un 8,7% ma nella realtà raggiungono il 10%. Lasciamo ora la parola al nostro ospite, Giuseppe Bortolussi”.» (G.A. Sintesi della relazione ) Inizia dicendo che anzichè parlare di tasse, argomento dei suoi studi e della sua attività, parlerà di economia perchè il tema della globalizzazione e della localizazione che riguarda molto da vicino il Veneto e la piccola impresa richiama nozioni e concetti della scienza economica. A proposito di globalizzazione e rifacendosi ad una affermazione di Carlo Azeglio continua a pag. 7 -6- da pag. 6: conviviale con G. Bortolussi Ciampi che soleva dire agli imprenditori italiani «voi non dovete esportare capitali all’estero ma merci e prodotti», osserva che la Cina è nello stesso tempo forte esportatrice di beni ed anche, specialmente ora, esportatrice di capitali.Il che dimostra anche che non è vero che nei paesi in via di sviluppo, prima si importano capitali e poi si esportano Giuseppe Bortolussi con il Presidente Antonio Silvestri merci. Con l’ausilio dell’analisi economica si può avere una più precisa interpretazione della crisi che negli anni 2007 e 2008 ha colpito tutto il mondo. Per quanto riguarda l’Italia, quella crisi si è sovrapposta a quella che caratterizza il nostro paese per essere una crisi di tipo strutturale e che è la vera causa che ancora ritarda la nostra crescita essendo la metà più bassa di quella degli altri paesi omologhi. E mentre questi paesi,usciranno dalla crisi diversi da prima, l’Italia resta uguale perchè non ha risolto i suoi problemi strutturali. Un tempo affrontava le situazioni inflazionistiche con le svalutazioni competitive ma ora con la moneta unica non lo può più fare e perciò si trova agli ultimi posti nella scala della crescita economica. La svalutazione rende più costose le merci e le materie prime importate e di conseguenza può avere effetti sull’inflazione del paese che svaluta (c.d. inflazione importata). Inoltre, rende più convenienti, sui mercati esteri, i prodotti del paese che svaluta, da cui l’attributo competitiva all’inflazione. Il male del nostro paese è dovuto al fatto che abbiamo un costo dell’energia molto elevato, un sistema di trasporti inadeguato ed un deficit nelle comunicazioni riferito a strade, autostrade, porti e aeroporti. E se si aggiunge, oltre all’intralcio burocratico, una pressione tributaria fra le più alte (nel 2009 era il 29% del Pil,in Germania il 23%) si comprende perchè gli stranieri non vengono ad investire da noi. Tuttavia, nel momento in cui a crisi mordeva di più, non si sono avuti fallimenti di banche, in primo luogo perchè non vi è stata la bolla finanziaria e immobiliare come altrove ma soprattutto perchè da parte della Bce vi sono stati interventi di liquidità che hanno permesso al sistema bancario di resistere sia pure con qualche restrizione sull’attività creditizia. Dalla vecchia disputa politica fra i liberali sostenitori del lasciar fare e i dirigisti propensi all’intervento dello Stato, anche questa volta vi è stato l’intervento degli stati che hanno sostenuto l’economia seguendo come negli anni della grande crisi le teorie di J.M.Keynes secondo cui, anzichè come diceva il Presidente Hoover nel ’29 non spendete,risparmiate, la ricetta era il deficit spending ovvero far spendere allo stato anche utilizzando risorse provenienti da deficit di bilancio. La crisi economica del 2008-2011, originata negli Stati Uniti, ha avuto luogo dai primi mesi del 2008 in tutto il mondo. Tra i principali fattori della crisi figurano gli alti prezzi delle materie prime, una crisi alimentare mondiale, un’elevata inflazione globale, la minaccia di una recessione in tutto il mondo, così come una crisi creditizia ed una conseguente crisi di fiducia dei mercati borsistici. Più che finanziaria, la crisi nel nostro paese è una crisi di trasformazione i cui elementi sono l’invecchiamento della popolazione, i cambiamenti nelle scelte di lavoro dei giovani, e la prevalenza delle attività di servizio nei processi produttivi poichè, come nel resto del mondo, l’economia è tutta nel settore terziario essendo stata superata l’importanza del l’agricoltura ed in parte dell’industria stessa. Si pensi che negli Usa gli addetti all’industria sono ormai il 12/14% e che in un prodotto la percentuale dei servizi incorporata è del 70% .Questa specie di rivoluzione che va trasformando l’economia trova l’Italia in una posizione particolare quella di un paese che grazie al suo patrimonio di beni culturali ha una grossa risorsa nel turismo. Sono tutti fattori che legano le attività al territorio senza con questo negare il fenomeno della globalizzazione che c’è sia delle persone che dei beni e non solamente finanziaria: lo stesso commercio assume caratteristiche inter-7- settoriali nel senso che genera scambi fra prodotti di settori produttivi omogenei. Riferendosi al fenomeno della localizzazione, viene messo in evidenza che il modello di piccola impresa è quello che meglio si adatta anche ad un mondo globalizzato perchè ha la dimensione giusta per produrre servizi in quanto vengono consumati nel territorio. La presenza di una rete di piccole imprese nel Veneto e nel Nordovest ha reso possibile l’uscita dalla crisi meglio che altre regioni e altri paesi. E nell’auspicio di Bortolussi, anche la provincia di Rovigo può trovare nelle bellezze del suo Delta una occasione di nuova crescita economica. Sono seguiti interventi di Andriotto G., Pelizza, Costanzo. A riunione terminata,Bortolussi ha firmato numerose copie del suo recente libro “Tassati e Mazziati” acquistate dai presenti. w Andrea Andriotto; Giuseppe Andriotto, Bergamasco; Biancardi; Brugnolo; Cappellini; Casarotti con Antonietta; Fiorenza Cazzuffi con Marcello; Colombo; Costanzo con Maria; Teresa, ospiti: Michele Bordon e la moglie Silvia, Bruno Noce e la moglie Fabiola, Mario Casolino e la moglie Rita; Dalla Pietra; Giovanni Battista De Stefani; Galiazzo; Ghibellini; Lo Curzio; Emanuela Mabea; Massarente; Enrico Mazza; Mazzucato; Mercusa; Francesco Noce con Fiorenza; Maurizio Noce con Daniela; Padoan; Pelizza; Pivari; Pivirotto; Rebba con Laura; Rizzi; Salvadori; Silvestri con Paola; ospiti Andrea Muzzi e la moglie Cristiana; Suriani con Silvia, Turrini; Massimo Ubertone; Zonzin; Zuolo. Ospiti del Club: Giuseppe Bortolussi, Mario Borgatti e la moglie Carla; Laura Degan; Lauretta Vignaga. 373 contribuenti con la semplice firma del 5 per 1000 per l’anno 2006 hanno assegnato alla Rotary Onlus per i service Rotary, ben € 51.361,79 incassati il 9/9/2009 AGENDA E CALENDARIO RIUNIONI PER IL MESE DI GIUGNO 2011 quasi esclusivamente in queste zone. Percorrendo i mille canali della valle, antiche vie di comunicazione dei pescatori, ci dirigiamo verso l’Isola dei Gabbiani e l’Isola dell’Amore alle foci del Po di Goro. A questo punto si fa rotta verso un faro per una passeggiata sulla spiaggia. Al termine della navigazione, trasferimento in ristorante e pranzo con menù tipico a base di pesce. Antipasti freddi Sopressa di polipo - antipasto della casa - crostino di pesce spada Antipasti caldi Seppie con tenerissima di mais - cozze e vongole Bis di primi Secondo Grigliata mista con anguilla, sogliola, gamberone, capasanta Contorno di stagione - sorbetto - acqua - vino e caffè. MAGGIO u Venerdì 31 Riunione cancellata perché eccedente le 4 riunioni mensili. GIUGNO u Martedì 7 Riunione non conviviale di caminetto per soci, famigliari e ospiti. Rovigo, Hotel Cristallo ore 19.00. Conversazione del DOTT. PROF. MARCO RINALDI, Precettore Privato e Docente, socio del R.C. di Adria, sul tema “Ha ancora senso il galateo?”. u Martedì 14 Riunione conviviale per soci famigliari e ospiti. Rovigo, Hotel Cristallo ore 20.15. L’ Assessore all’Economia e Sviluppo, Ricerca e Innovazione della Regione del Veneto MARIA LUISA “ISI” COPPOLA ci parlerà sul tema “Polesine 2020: una sfida economica e d’innovazione”. u Sabato 18 Incontro Interclub per soci, famigliari e ospiti con i R.C. di Adria , Badia - Lendinara - Alto Polesine , Porto Viro - Delta Po e Rovigo nel DELTA DEL PO, come da seguente programma: Incontro dei signori partecipanti alle ore 09.30 presso Hotel Mancin ss. Romea Taglio di Po. Ore 10:00 arrivo dei partecipanti a Gorino Sullam, incontro con i pescatori ed inizio del tour. Saliti a bordo delle imbarcazioni si naviga lungo il fiume Po di Gnocca per poi addentrarci nella Sacca di Scardovari regno della pesca delle vongole veraci, degli allevamenti di cozze ed ostriche. Avrete modo di conoscere le varie tecniche di pesca dalle vongole in laguna alle reti lungo il fiume. Dalla Sacca di Scardovari navighiamo fino alla foce del Po di Gnocca per poi far rotta al cuore della Valle del Bacucco, un dedalo di canali così detti “paradelli”, laghi ed ex posti di cacciagione habitat ideale per l’avifauna con decine di specie visibili Pomeriggio: prima del rientro sosta a Cà Vendramin per una breve visita libera all’Idrovora dal ‘900 oggi divenuta Museo Regionale della Bonifica. Quota di partecipazione: € 65 La quota comprende: escursione con pescaturismo di tre ore nel delta del Po con spiegazioni a bordo da parte dei pescatori locali. Pranzo in ristorante con menù come descritto. u Martedì 21 Riunione conviviale per soci, famigliari e ospiti. Rovigo, Hotel Cristallo ore 20.15. Relazione di fine annata rotariana 2010/2011 del Presidente Antonio SILVESTRI e passaggio delle consegne al Presidente Incoming Pietro ZONZIN u Martedì 28 Riunione conviviale per soci, famigliari e ospiti. Rovigo, Hotel Cristallo ore 20.15. Relazione programmatica del Presidente per l’anno rotariano 2011 2012 Pietro ZONZIN. AMMISSIONE DI NUOVI SOCI TIZIANO SALVADORI Elemento comune del periodo dedicato agli studi è stata la regolare pratica sportiva che lo ha visto partecipare in qualità di atleta, prima ai Campionati giovanili (selezioni regionali), nazionali (serie C) ed universitari di Rugby (vice campione 1987), poi a competizioni di Triathlon. L’attività rugbystica si è svolta sotto la guida di un grande allenatore e successivamente amico di Rovigo: Doro Quaglio. L’impegno professionale è proseguito conseguendo il diploma di Specializzazione in “Medicina Fisica e Riabilitazione” presso l’Università Statale di Milano in data 7 luglio 1993 (titolo della tesi: “Paraplegia: determinazione della soglia aneaerobica in cinque pazienti. Rilevazione della frequenza cardiaca nella deambulazione con RGO/ARGO in tre pazienti”). Nello stesso periodo è stato assegnatario di un contratto di ricerca con USL 31 di Ferrara nell’ambito del progetto CAMARC II (Computer Aided Movement Analysis in a Rehabilitation Context II - della Commission of the European Comunities AIM). Nella riunione conviviale di martedì 5 aprile 2011, è stato presentato il nuovo socio Dr. Tiziano Salvadori dal socio Andrea Andriotto che ne ha illustrato il seguente curriculum: nato a Badia Polesine (RO) il 7 gennaio 1961. Per esigenze di carattere professionale del padre, nei primi anni ’60 la famiglia si tra- sferiva a Ferrara. Successivamente al Diploma liceale (Liceo Classico “L. Ariosto”), Tiziano Salvadori intraprendeva gli studi di medicina e conseguiva la laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Bologna in data 8 aprile 1989 con la tesi: «La Medicina Riabilitativa nelle paralisi periferiche del nervo facciale - contributo clinico con Biofeedback-Elettromiografico». continua a pag. 9 - 8- da pag. 8: ammissione di nuovi soci Dopo la specializzazione ha assunto l’incarico di Direttore Sanitario presso la Cooperativa di Servizi Socio Assistenziali CIDAS e svolto attività professionale in qualità di Responsabile Medico Fisiatra presso “Casa XX Settembre” dell’USL 31 per il Servizio di Fisio-Idrochinesiterapia. Dal 1996 ha assunto l’incarico di Dirigente Medico I livello presso l’Unità di Recupero e Rieducazione Funzionale dell’Ospedale “S. Giorgio” di Ferrara diretto dal Dott. Prof. Nino Basaglia svolgendo attività di docenza negli anni scolastici dal 1989 al 1996 presso la Scuola per Terapisti della Riabilitazione di Ferrara. Parallelamente, in questi anni, sul versante sportivo l’attività è proseguita assumendo incarichi in ambito Federale e Societario. Dal ruolo di Medico Fiduciario Provinciale per il Nuoto di Salvamento, alla carica di Medico Federale per la Canoa-Kajak (sez. slalom) con la partecipazione alle Olimpiadi di Barcellona 1992, all’incarico di Medico Responsabile Soc. Pallavolo di Ferrara (Campionati A2-A1 maschile). Relativamente all’attività canoistica, si è occupato, in collaborazione con il Canoa Club di Ferrara, del progetto Handykayak ovvero l’inserimento di ragazzi con lesioni midollari da trauma alla pratica sportiva. Dal 1 luglio 2001 a tutt’oggi ha l’incarico di Direttore delle Unità di Medicina Fisica e Riabilitazione della “Casa di Cura – Città di Rovigo” e “Casa di Cura – Madonna della Salute (Portoviro - Ro)”. Dall’epoca della laurea, oltre all’attività medica assistenziale e formativa ha privilegiato l’approfondimento in campo riabilitativo degli esiti di traumatismi cranio-encefalici e midollari . Ha partecipato a numerosi corsi e congressi nel ruolo di docente o relatore in diversi ambiti della Medicina Riabilitativa: tecniche di biofeedbach-emg, valutazione trattamento in pazienti con esiti di stroke, mielolesioni e traumatismi cranici. Negli stessi ambiti ha prodotto articoli scientifici su riviste e libri. Appassionato di enologia (diploma di Sommelier 2001), automobilismo storico e libri d’epoca, attualmente vive con la moglie Cinzia e la figlie Edda e Vittoria nella campagna ferrarese. Nella stessa serata del 5 aprile 2011,dal socio Fausto Pivirotto è stato presentato il nuovo socio COLTRO STEFANO, con il seguente messaggio-curriculum: «Gentili rotariane, cari rotariani, questa sera siamo in festa per l’ammissione di un nuovo socio. Ho il gradito compito di presentare il Dr. Sefano Coltro, professionalmente eccellente nonostante la giovane età, ricco di umanità, disponibile, sono certo che Stefano sarà un ottimo rotariano e per tutti noi un sincero affidabile amico. Il Dr. Stefano Coltro è nato a Rovigo il 6 febbraio 1979, risiede nella nostra città ed è sposato STEFANO COLTRO con l’affabile signora Simona Lupi. Conseguita la laurea in Economia Azienale presso l’Università di Bologna ha svolto una intensa attività professionale nelle aziende di famiglia di cui attualmente è il responsabile del Sistema Gestione Qualità (presso FCS Servizi-azienda specializzata nella costruzione di attrezzature edili e ferroviarie con sede in Polesella - Ro). Ha praticato a livello amatoriale la pallacanestro, è un appassionato di storia e letteratura italiana e latina. Socio fondatore del Kiwanis Junior di Rovigo, membro della Associazione Industriali della nostra città, è stato socio e prefetto del Rotaract di Rovigo fino a pochi giorni addietro. Caro Stefano, affettuosamente ti ricordo alcune piccole regole umane di buon comportamento rotariano: dona il tuo sorriso, infonderai letizia; elargisci il bene che vive in te, raccoglierai gratitudine; manifesta con coraggio la tua sincerità, ispirerai fiducia; diffondi il tuo entusiamo, susciterai partecipazione; sii disponibile ed altruista, otterrai riconoscenza; semina con entusiamo ... rotary, raccoglierai amicizia vera ... rotariana. Caro Stefano, benvenuto tra noi, rotariano tra rotariani, amico sincero tra amici sinceri.Ti ringrazio di aver acettato di far parte della grande e gloriosa famiglia del Rotary». INVITO DEL RC BADIA - LENDINARA - ALTO POLESINE PER LA SERATA: DOLCE CONVIVIALE D’ECCELLENZA “Porte Aperte nell’azienda Borsari di Andrea Muzzi” INTERCLUB fra i RC di Rovigo, Adria, Porto Viro-Delta Po e Badia Lendinara - Alto Polesine - martedì 12 aprile 2011 Ospitato da Andrea Muzzi, titolare della industria dolciaria IDB-Borsari con visita allo stabilimento ove si è tenuta la elegante conviviale, fornita e servita dalla società di Catering A&A banqueti (ng di Pieralfonso Muzzi di Foligno) A distanza di circa dieci anni il Rotay Club di Rovigo ANDREA MUZZI torna, questa volta con altri club polesani fra cui quello di Badia Pol., a visitare lo stabilimento dolciario IDB di Andrea Muzzi. La prima volta fu all’avvio della produzione quando il gruppo Muzzi acquistò lo stabilimento e volle che ad accompagnarne gli inizi fosse il locale Rotary Club, che era quello di Rovigo, poichè Logo storico La colomba pasquale l’acquisizione dell’azienda polesana avvenne per iniziativa della rotariana Loredana Ferrarese Ved. Muzzi, socia del RC di Foligno e proveniente da quella città. E con i numerosi amici e soci di Foligno venne festeggiata la importante iniziativa imprenditoriale della famiglia Muzzi con una indimenticabile conviviale presso l’Hotel Le Magnolie di Badia Polesine. continua a pag. 10 -9- da pag. 9: Interclub di martedì 12 aprile 2011 Loredana Muzzi Questo ritorno di martedì 12 aprile ha fatto conoscere un’azienda che nel tempo ha notevolmnte incrementato le sue dimensioni produttive ed oggi ha raggiunto una posizione di primaria importanza nel suo settore. A ricevere i gruppi dei rotariani invitati è stata ancora la signora Loredana Muzzi, cavaliere della Repubblica e PHF conferito dal nostro club, che al centro di una inappuntabile organizzazione di accoglienza con tutto lo staff aziendale, ha fatto i più gentili tering conferivano un aspetto elegante e raffinato a tutti i tavoli occupati dai circa 120 ospiti. Al termine della cena, si sono succeduti gli indirizzi di saluto dei Presidenti dei RC partecipanti prima della proiezione di poche diapositive con cui Andrea Muzzi ha illustrato le coordinate tecnico-industriali della sua azienda. Con gli amichevoli auguri di compleanno a chi ha scritto queste note e con l’omaggio di una colomba si è conclusa la riunione interclub. (Giuseppe Andriotto) onori di ospitalità. La visita agli impianti dell’azienda è stata eseguita a piccoli gruppi di visitatori ognuno dei quali indossava camice e basco bianchi con effetti di simpatica travisatura personale. Un tale abbigliamento si è reso necessario per rendere possibile la visita stessa che è potuta svolgersi durante il processo di lavorazione in corso riguardante la produzione delle colombe pasquali. Di grande La sala della conviale w Soci presenti: G. Andriotto; Bergamasco con Zita; Bergamo; Biancardi con Donatella; Bortolini con Ilaria; Brugnolo; Cappellini + 1 ospite; Casarotti con Antonietta; Casazza con Giovanna; Fiorenza Cazzuffi con Marcello; Costanzo con Maria Teresa; Giovanni Battista De Stefani; Galiazzo con Maria Alessandra; Ghibellini; Mampreso con Alberta; Massarente; Loreto Mazza con Paola; Mazzucato; Mercusa con Adriana; Maurizio Noce con Daniela con Mario Casolino e moglie Rita; Padoan; Pelizza; Pivari; Rizzi con Ivana; Sartori con Lorenza; Silvestri con Paola; Turrini; Ubertone con Italia; Zonzin con Roberta. Ospite del Club: Lauretta Vignaga. Visti e riconosciuti: i due Silvestri e Adriana Mercusa interesse è stata la illustrazione delle diverse fasi di elaborazione del prodotto che partendo dal lievito “madre” arriva allo iscatolamento. Sia le dimensioni dell’immobile e dello stabilimento, sia le complesse e moderne attrezzature, hanno offerto a tutti i visitatori una immagine di grande efficienza che solo adeguati investimenti possono aver consentito. Solo negli ultimi dodici mesi il gruppo ha investito due milioni di euro. La mano d’opera occupata è di 240 persone nel periodo natalizio e 150 in quello pasquale. Altri ragguagli tecnici sono stati forniti nella relazione del titolare Andrea Muzzi riportata in questo bollettino. Al tavolo della Presidenza: Mario Bellesia e Andrea Muzzi, al centro. La cena conviviale è stata fatta in uno dei locali dell’azienda adibito a mensa ma la qualità e l’apparecchiatura di tutta la mise en place da parte della società di ca- w Questa la scheda tecnica illustrata da Andrea Muzzi: I.D.B. BORSARI • L’origine del prestigioso marchio Borsari si deve al mastro pasticcere Tiziano Golfetti che dal 1903 inseriva i suoi prodotti in astucci dipinti. La memoria andava alle antiche bursae dei mercanti medioevali e alla porta Borsari, già Decumana nella Verona di età romana. Lo stabilimento venne costruito nei primi anni ’70. Dal 2000 viene profondamente ammodernato e ampliato: superficie totale: 40.000 mq; superficie coperta: 13.000 mq ca; 8500 mq ca dedicati alla produzione, 4500 mq ca magazzini. Dipendenti stagione natalizia: 240; dipendenti stagione pasquale: 150. Fatturato IDB 2010: 21 mil (90% Italia, 10% estero) Fatturato Gruppo: 28 mil Mercati esteri principali: Europa, USA e Sud America Export 37 Nazioni Linee produttive: automatica capacità: 1.300 pz/ora; mignon capacità: 9.000 pz/ora; linee manuali: 1.300 pz/ra; linea Frolle : 10.000 pz/ora Capacità produttiva utilizzata: 40.000 kg giorno circa Produzione 2010: 5 mln di kg prodotti Marchi di proprietà presenti sul mercato I.D.B. BORSARI Clienti principali per produzione a marchio terzi prevalentemente per i prodotti monoporzioni da 100 gr: panettoncini, colombine: BAULI, BALOCCO, BINDI, DESSERT CAFFE NERO, UK CARREFOUR, ITALIA COSTA, COFFEE UK, PREZIOSI FOOD, ESSELUNGA, WAITROSE UKZWEIFEL, SWISSEPICARD FR. Leader di mercato dei prodotti lievitati monoporzione I.D.B. BORSARI. - 10 - continua a pag. 11 da pag. 10: Interclub di martedì 12 aprile 2011 Nuovi investimenti (2010) – Climatizzazione locali produttivi – Ampliamento aree produttive e di stoccaggio – Impianti automatici di confezionamento – Sicurezza alimentare – 2 Mln di Euro investiti negli ultimi 12 mesi – 8 Mln di Euro investiti dal 2000 ad oggi – Tecnologie avanzate e lievitazione naturale, packaging accattivante e impasto lento. È nel binomio tra innovazione e tradizione il vero segreto dei prodotti Borsari. Una ricetta che riprende sapori e in- gredienti antichi, mescolandoli però a una concezione moderna della produzione, con massicci investimenti in impianti nuovi e flessibili. IL POLESINE, IERI e OGGI, riesplorato da LINO SEGANTIN direttore della rivista «Il Ventaglio» Riunione conviviale di martedì 19 aprile 2011 - Hotel Cristallo, Rovigo Presentazione del Presidente Antonio Silvestri: «Cari soci, gentili signore e graditi ospiti, abbiamo il piacere di avere con noi questa sera Lino Segantin direttore del semestrale Ventaglio ’90 e uno dei conoscitori più attenti e informati sulle tradizioni, la storia, i fatti e gli eventi che hanno caratterizzato il passato del nostro Polesine e scandito il suo cammino negli ultimi vent’anni. Un impegno che Lino Segantin si è assunto, giusto 20 anni fa, quando è uscito il primo numero del Ventaglio, per riscattare la nostra terra dal preconcetto di territorio emarginato e senza prospettive. Una visione negativa che coinvolgeva globalmente questa zona tra E con questo riferimento ci siamo addentrati in quello che è il tema insolito e affascinante che Lino Segantin ci proporrà questa sera, alla riscoperta delle nostre radici e del mondo dei nostri nonni e bisnonni. w LINO SEGANTIN che cambiavano l’economia; la valorizzazione di tradizioni e la fruizione di manufatti e architetture che testimoniano il passato e fanno da ponte a quel progetto di turismo diffuso che è stato messo in atto negli anni recenti. Al centro di questo progetto, ma ancora da configurare nelle molteplici e possibili linee di visitazione e soggiorno, il Parco del Delta del Po, una meraviglia di cui tutti parlano senza aver, finora, trovato una vera ed efficace strategia di promozione su larga scala. Accanto a tutto questo, Ventaglio ’90 Lino Segantin e Antonio Silvestri ha il merito di aver fatto e far conoscere artisti e artigiani di ieri e di oggi, due fiumi che segna il confine merimusicisti e compositori, poeti e prodionale del Veneto. Dalle pagine satori, visitatori illustri che hanno della rivista su cui, con grande pastransitato per il Polesine. E ancora sione, puntualmente, due volte l’anfole e leggende che dal passato no, Segantin ha raccolto e raccontasono riemerse con il loro carico di to vicende e personaggi del passasuggestioni. Tradizioni e credenze to, storie e leggende, luoghi, monufortemente radicate nelle comunità menti e siti da recuperare o visitare, rurali di cui inconsciamente portiala provincia di Rovigo è emersa, un mo il ricordo nei modi di dire, nel dianumero dopo l’altro, con contorni diletto, nella ritualità di particolari riversi. Sono state raccontate le innocorrenze: il carnevale, l’ultimo delvazioni, i recuperi urbani, gli insel’anno, la quaresima. diamenti industriali e commerciali - 11 - (G.A.) Perchè una nuova rivisitazione del Polesine storico e artistico? Per il dovere di conoscerlo meglio o per una ostentazione di possesso. Cioè per far vedere che anche noi abbiamo dei tesori da conservare e da mostrare e per saperne parlare con cognizione di causa. O forse per la gioia del tempo ritrovato, di richiamo proustiano, andando alla riscoperta di luoghi e monumenti avendo come guida esperta Lino Segantin, appassionato cultore e divulgatore di cose polesane con Melara: chiesa e campanile la sua rivista “Il Ventaglio”. Più che una esposizione di immagini, è stata una specie di tour turistico virtuale quello a cui ci ha accompagnato il nostro ospite nella conviviale di martedì. Utilizzando il supporto di molte diapositive, ha illustrato e commentato un itinerario di luoghi già noti e altri conosciuti per la prima volta. Si è partiti da Melara, nell’Alto Polesine, adagiata sotto il Po, con le continua a pag. 12 da pag. 11: Il Polesine, ieri e oggi prime vedute della chiesa di S. Materno, sottolineando il contrasto fra l’architettura del settecento del Santini ed un campanile del 1400. E con le successive immagini del paese, è stato ricordato il passaggio avvenuto in questo territorio della Guerra del Sale che si concluse con l’acquisizione del Polesine da parte di Venezia.Toccando poi Bergantino (Castro Brigantino in antico, con un castello distrutto dai Veneziani) e S. Pietro Polesine, la rassegna ci ha portati a Castelmassa a rivedere la bella piazza Vittorio Veneto dominata dalla maestosa chiesa di S. Stefano per giungere poi a Calto, il paese di Costantino Munari, il patriota carbonaro condannato allo Spielberg. E a Calto ci è stato mostrato “l’albero delle Scutmai”, una singolarità del luogo, il grande pioppo su cui il Comune ha raccolto tutti i soprannomi con cui si riconoscono gli abitanti del paese. A Ficarolo,dal campanile pendente, è stata mostrata la famosa Rocca di Stellata, paese immediata- che sta sul muro del Municipio,e nel ricordo dei Canozi e della capra di Garibaldi. L’albero delle Scutmai mente confinante in provincia di Ferrara ove avrebbe soggiornato la regina Cristina di Svezia. E più oltre, a Salara,si è rivista l’immagine dell’antica corte benedettina,attualmente ridotta ad un rudere abbandonato,passando poi a Sariano e alla località dei “Gorghi” vicino a Trecenta ricordando la leggenda della sposa annegata. Di Trecenta è stato presentato il Palazzo Pepoli-Bentivoglio’ il palazzone’ recuperato brillantemente dalla Regione Veneto.Il viaggio di riscoperta è proseguito a Badia Polesine con la sua Abbazia della Vangadizza per concludersi a Lendinara con la puazza, la nota figura di sconosciuta origine Dono di Garibaldi a Domenico Marchiori, imbalsamata, ora al Museo Soci presenti: G. Andriotto; Bergamasco; Biancardi con Donatella; Brugnolo; Cappellini; Casarotti con Antonietta; Coltro con Simona; Ghibellini con Sandra; Girardello; Mampreso con Alberta; Massarente; Enrico Mazza con Lidia; Mazzucato; Francesco Noce; Maurizio Noce con Daniela; Pivari; Pivirotto; Salvadori; Silvestri con Paola; Tovo; Massimo Ubertone; Zonzin con Roberta. Del Rotaract Rovigo: Viali; Favaron; Romagnolo; Todesco. Ospiti del Club: Lino Segantin, Maria Grazia; Fabio Gemo . Lettera di Maggio del Governatore Caronna Cari Amici, nei primi giorni di aprile nel mio giardino è fiorito il glicine,pianta cara a mio Padre. Un forte segno di primavera, di vita che riprende, di nuovo e ancora, come sempre. Di Padre in Figlio. Sento, ma mi sfugge nella sua completezza, un intimo messaggio sulla nascita, sulla crescita, sulla maturità. Sulla continuità? Si, considerato l’approssimarsi di fine mandato, è proprio questo il messaggio. Di Padre in Figlio, da Governatore a Governatore, con fiducia, con impegno, con buona volontà, con fede, con amicizia e lasciatemelo dire, perché molte volte lo ho richiamato nelle mie lettere, con amore. Amore per l’Uomo. Il nostro motto recita Servire al di sopra del proprio interesse personale. Ma servendo l’Uomo noi serviamo noi stessi per cui alla fine il servizio disinteressato ci ripaga con un ‘profitto’ che supera il nostro impegno. Tra poco sarà tempo di Congresso, a Quinto di Treviso (BHR Hotel) il 10 e 11 Giugno. Parleremo di noi, perché questo è il compito del Congresso. Discutere, affrontare i problemi, proporre soluzioni. Innovare. Uscire dall’immobilismo e da tradizioni consolidate ma desuete, non certo per rinnegarle ma per adattarle ai tempi ed ai ritmi veloci del cambiamento. Il nostro Rotary non deve uscire dalla tradizione, ma non può accettare l’immobilismo, deve adeguarsi ai tempi, ne ha le capacità. Deve essere veloce nell’adattarsi. Diceva Tony Blair: vince chi è veloce ad adattarsi, lento a lamentarsi, pronto al cambiamento. Dobbiamo adeguarci alle necessità di circolazione delle Genti, alla universalità delle professioni, dobbiamo porgere orecchio alle richieste di modalità diverse di riunione, ad una più sobria gestione delle risorse, più orientate al servizio che non sulla convivialità. I romani vivevano il piacere dell’amicizia pagando ognuno di propria tasca il costo della convivialità, “alla romana”. Utilizziamo le risorse per il servizio. Troppe persone non possono vivere il piacere della convivialità perché forse non riescono neanche a vivere. Vorrei al Congresso condividere con tutti Voi il senso di quello che facciamo, recuperando il Rotary che Paul Harris ha immaginato, uguale in tutto il Mondo, al servizio della centralità dell’Uomo. Spogliandoci di personalismi e protagonismi, tutti uniti. Adattiamolo ai tempi, ma non stravolgiamolo, perché lo potremmo uccidere. Con Amicizia ROTARY CLUB ROVIGO - Segreteria: Rovigo, via Angeli n. 29 - Tel. e Fax 0425 25022 E-mail: [email protected] - VISITATE IL NOSTRO SITO www.rotary2060.it Redazione: Coordinatore Giuseppe Andriotto - Redattori: Arrigo Bergamasco - Enrico Mazza - Fausto Pivirotto - Enrico Biancardi - 12 -