Copia di Bollettino.vp

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Copia di Bollettino.vp
BOLLETTINO
Anno Rotariano 2010-2011
Presidente R. I. RAY KLINGINSMITH
N. 9 - Aprile 2011
del Rotary Club di Rovigo
Anno di fondazione 1949 (Distretto 2060 - Club n. 12304)
CONSIGLIO DIRETTIVO:
IMPEGNIAMOCI NELLE COMUNITÁ
UNIAMO I CONTINENTI
Arrigo Bergamasco
Alessandro Massarente
Paolo Sartori
Consiglieri
Antonio Silvestri
Presidente
Franco Turrini
Tesoriere
Pietro Zonzin
Vice Presidente e
Presidente Incoming
Enrico Biancardi
Segretario
Alberto Mampreso
Past Presidente
Mirandino Rizzi
Prefetto
Antonio Silvestri Presidente • Enrico Biancardi Segretario
SALUTO ALLE BANDIERE
Salutare le bandiere significa: riconoscere la nostra appartenenza all’Italia, all’Europa, al Rotary; esprimere la nostra riconoscenza al valore
umano e storico di coloro che ci hanno preceduto, uomini leaders e gente comune che, con il loro impegno hanno reso possibile l’Italia, l’Europa, il
Rotary; credere nel futuro e manifestare la volontà di impegnarsi per lo sviluppo più civile ed umanamente ricco dell’Italia, dell’Europa e del
Rotary.
SOMMARIO
Assemblea Distrettuale pag. 1
Uno spazio giardino
dedicato a Nino Suriani pag. 3
Riunione conviviale con
G. Bortolussi
pag. 6
Calendario giugno
Ammissione di
nuovi soci
Interclub del 12 aprile
all'azienda Borsari
pag. 8
Il Ventaglio
Lettera di Maggio del
Governatore
pag. 11
pag. 8
pag. 9
pag. 12
L’ASSEMBLEA DISTRETTUALE
DEL GOVERNATORE INCOMING BRUNO MARASCHIN
VICENZA - SALA PALLADIO - FIERA DI VICENZA 2 APRILE 2011
L’Assemblea Distrettuale costituisce l’ultima ed importante tappa formativa prima dell’inizio dell’anno rotariano; è
un evento in cui saranno meglio definiti obiettivi chiari e precisi in coerenza con il tema del Presidente Internazionale e con
il programma distrettuale, pur nella autonomia decisionale dei Club, obiettivi
che caratterizzeranno tutta la durata dell’ incarico dei Presidenti di Club; è
dedicata in particolar modo, oltre che ai Presidenti e Dirigenti di Club, ai Consigli Direttivi in toto, in modo tale che nella progettualità possano essere coinvolti tutti coloro che avranno sia la disponibilità che la responsabilità di gestire il Club in tutte le sue fasi operative.
w
(G.A.) Il Governatore incoming Maraschin ha esposto il programma del Distretto per l’anno 2011-12 illustrandone i dieci punti con le diapositive che vengono
qui riportate:
continua a pag. 2
-1-
da pag. 1: assemblea distrettuale del Governatore Maraschin
10.
Forum
di Attualità
Le risorse per attuare ciò
siamo NOI
Leader
Possibilità
La cronaca dell’Assemblea registra una numerosa
partecipazione dei rappresentanti dei club del Triveneto
ed una apertura di seduta molto suggestiva con un saluto alle bandiere particolarmente accentuato verso il tricolore italiano, esposto in tre lunghe bande portate dalle
Capacità
Potenzialità
danzatrici del balletto con le ruote rotariane con cui è
stato accompagnato l’inizio della riunione. L’inno di Mameli cantato da tutta l’assemblea ha reso omaggio alla
data anniversaria dell’Unità d’Italia.
L’apertura dell’Assemblea
La relazione del Governatore Maraschin, che ha
dato all’organizzazione della manifestazione un taglio di
puntualità e precisione,ha svolto il tema del Rotary International con la proiezione di video e diapositive riprodu-
cendo brevi cenni di storia rotariana e gli slogans elaborati sul motto del prossimo Presidente Internazionale
l’indiano Kalyan Banerje.
Antica Grecia
Oracolo di Delfi
Reach within
to embrace Humanity
Conosci Te Stesso
per abbracciare l’Umanità
“In te
si trova occulto
il tesoro degli Dei;
Oh Uomo,
conosci Te stesso
e conoscerai
l’Universo e gli Dei”
Sono seguite le relazioni in programma, dapprima
quella del Prof. Giuseppe Longo, docente di robotica
all’Università di Trieste, che con la sua “L’Etica al tempo
dei Robot” recuperando i prototipi di Frankestein di M.
Shelley il robot Maria di Metropolis nel film di F. Lang e il
Golem, asserisce la necessità dell’uomo artificiale perchè l’uomo è obsoleto e deve essere sostituito dalla
macchina; di qui la ragione per costruire il robot, mostrando l’esempio moderno del cane meccanico Aibo. È
seguita la relazione di Carlo Martines, oggi istruttore distrettuale, il quale riprendendo gli aspetti più critici della
problematica rotariana, ha trattato il tema “L’immagine
attraverso il Rotary” definendola “il modo in cui il Rotary
attraverso il club viene percepito” cioè “la realtà valutata
dagli osservatori esterni”. Ma per trasferire all’esterno
una giusta immagine bisogna che all’interno essa sia
Namaskaram
“Saluto ciò che
di divino è in Te”
ben definita ed a questo risultato si può pervenire seguendo i parametri dell’indice di efficienza del club e che
sono compendiati nei punti di programma del distretto.
In sintesi: il club non deve essere un club generico che si
regge sullo spirito dopolavoristico. Deve poter dare
un’immagine di sè espressa con piena aderenza alle
regole, progetti ambiziosi, fare e far sapere, dare una
comunicazione diffusa e corretta.
L’intervento del Prof. Fulvio Longato, docente di Filosofia della Storia e dei diritti dell’Uomo all’Università di
Trieste, con la sua relazione su “I Doveri dei Diritti” ha
messo in luce la correlazione esistente tra i diritti soggettivi che spettano alla persona umana in quanto tale (di
far valere un proprio interesse garantito dalla legge) e il
continua a pag. 3
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da pag.2: assemblea distrettuale del Governatore Maraschin
dovere dei destinatari del riconoscimento di tali diritti il
dovere cioè di metterlo in pratica. I diritti umani, che nella
definizione di J. Maritain sono principi di azione frutto di
una convergenza con il fatto di metterli in pratica sono
appunto un ‘bene’ che spetta a ciascuna persona e che
deve ricevere un riconoscimento da parte dei destinatari.E questi, sono gli Stati come vengono indicati dalla
stessa Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del
1948.Il Gange dei diritti scaturisce dall’Himalaja dei
doveri,affermava Gandhi.
Alessandro Perolo, del RC di Treviso Nord, Gover-
natore Nominato per l’annata 20011-2012 nell’illustrare
“La Rotary Foundation: il cambiamento” si è intrattenuto
sul Piano di Visione Futura con cui la RF ha cambiato le
modalità di intervento con semplificazioni per le Sovvenzioni Distrettuali e le Sovvenzioni globali riferite queste
ultime a sei aree di intervento.
Ultimate le successive relazioni secondo programma, l’Assemblea è stata conclusa con il saluto del Governatore in carica Caronna e con la breve sintesi compiuta dal Governatore Bruno Maraschin per la prossima
annata. All’Assemblea non hanno partecipato 9 degli 84
club del Ditreto. Per il RC di Rovigo hanno partecipato
Zonzin, Bergamasco, Pivirotto, Galiazzo e Andriotto G.
UNO SPAZIO GIARDINO NELLA NOSTRA CITTÁ DEDICATO A
NINO FERRUCCIO SURIANI
IL ROTARY CLUB DI ROVIGO HA FATTO INTITOLARE ALLA MEMORIA DEL SUO SOCIO FONDATORE
UN LUOGO NELLA ZONA DI PONTE MARABIN PER ONORARE IL CITTADINO ILLUSTRE,
IL VALOROSO SOLDATO, IL BENEMERITO ROTARIANO
Egli fu illustre, per il suo passato di soldato pluridecorato
con medaglia d’argento, per le sue doti di imprenditore
dinamico e innovativo, per la sua
munificenza espressa con il dono
della sua bella casa ad una comunità “religiosa”.
dare nel suo nome anche una gloriosa associazione
come il Rotary Club di Rovigo, da sempre legata alla città e che alla città ha dato testimonianze non effimere.
Era un merito che andava riconosciuto e che meglio si
adeguava al rispetto della opinione pubblica nostrana
Diceva: “Abbiamo avuto
dei doni e bisogna usarli per
aiutare il prossimo”.
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(Giuseppe Andriotto) L’idea
di ricordare Nino Suriani dedicandogli un luogo della nostra città, nacque in chi scrive per
un motivo di rispetto ed un sentimento di affetto. Si mancava di rispetto a gran parte della gente di Rovigo dando
il nome di Baden Powell alla nuova pista ciclabile in tutta la sua
lunghezza, da Ponte Marabin a
S. Sisto. E questo perchè si era
voluto intestare la pista-passeggiata con il nome di un personaggio estraneo alla cultura locale
ed ignoto ai più. Il Rotary Club,
largamente conosciuto, esisteva
da circa sessantanni a Rovigo.
Nelle sue file vi sono stati in ogni
tempo numerosi esponenti delle
professioni e delle attività economiche. Uno dei soci fondatori tra i
più prestigiosi è stato Nino Ferruccio Suriani. Perchè non ricor-
contribuendo a
farle conoscere
enti e persone
che appartengono alla comunità
cittadina con una
concreta presenza di amore e di
partecipazione.
Ed a motivo di
averlo avuto come padrino/presentatore nel sodalizio, vi è stata anche
una personale ragione d’affetto per dar vita alla iniziativa
volendo con ciò ricordare, inoltre, gli altri aspetti di mericontinua a pag. 4
-3-
da pag. 3: uno spazio giardino dedicato a Nino Suriani
to e di valore con cui onorarne e tramandarne la memoria. Questa idea fu raccolta dal Presidente Alberto Mampreso nell’annata 2009-2010, realizzata dal Presidente
dell’anno in corso Antonio Silvestri, e portata a compimento con una cerimonia pubblica alla presenza delle
autorità locali, i famigliari ed alcune associazioni d’arma.
La ubicazione dello spazio giardino è stata assegnata
all’inizio della pista ciclabile nella zona di Ponte Marabin
su un’area di 8.864 metri circoscrivendo il sito, che comprende il monumento ai carristi (di cui fu ufficiale Nino
Suriani), fino al termine del prato alberato. Così come
era stato individuato e rappresesentato in pianta e mappa dal socio Arch. Alessandro Massarente. Il club rotariano si è riservato il compito di provvedere alle dotazioni
di arredo con cui sarà attivato il giardino ad uso
pubblico.
Ricordando all’esordio l’idea e l’iniziativa del sottoscritto, il Presidente Silvestri,dopo la presentazione del
Sindaco Fausto Merchiori, ha così commemorato la
figura di Nino F. Suriani:
“Tratteggiare la figura e la vita di Nino Ferruccio
Suriani, non è cosa semplice. La sua personalità si è imposta come sempre su tutto e su tutti. Non era una personalità fatta di tristezza nè di dolore.
Noi lo ricordiamo come: il capitano d’industria, il leader naturale con l’innata inclinazione ad essere protagonista, ricco delle tre “i”, intraprendenza, iniziativa e
intuito, orgoglioso dei traguardi raggiunti ma anche
istintivamente lontano da ogni vanagloria.
Grande imprenditore, frequentava le Americhe già
negli anni ’50, negli anni ’60 fondava la PUCCINELLI,
azienda di respiro internazionale che diede lavoro fino a
2.000 persone.
Trattava affari con i potenti del mondo, come Che
Guevara allora Ministro delle Finanze a Cuba (grande
importatrice di aglio), ma nelle sue frequentazioni veneziane e romane con lungimiranza lottava per il nostro
territorio, anticipando temi ancora oggi di attualità, come
Porto Levante o il polo carbonifero.
Uomo di molti interessi, oltre alla sua professione
di industriale, raggiunse posizioni di vertice anche in
molte istituzioni pubbliche e private:
– Presidente dell'Associazione Industriali di Rovigo
– Consigliere Nazionale dell’Ass.ne Import Export Ortofrutticoli
– Componente di varie Giunte della Camera di Commercio di Rovigo
– Consigliere della Banca d’Italia di Rovigo per molti
anni
– Primo Presidente del Rugby Rovigo che portò a vincere diversi scudetti
Presidente dell’Ass.ne Polesana Nastro Azzurro e
dell’Ass.ne Carristi d’Italia
– Presidente del Comitato Provinciale UNICEF
– Presidente del Centro Studi Archeologici ed Etnografici
– Promotore del Premio Letterario Il Campiello
– Grande Ufficiale e Cav. di Gran Croce al Merito della
Repubblica.
– Fondatore del Rotary Club di Rovigo
Valoroso combattente nella II Guerra, come Colonnello dei Carristi si conquistò due Medaglie d’Argento al
Merito.
–
Nino Suriani è stato tutto questo e molto di più.
Nino aveva una dote eccezionale, era profondamente ironico e spiritoso, la sua conversazione era un
fuoco di artificio, il suo humour a getto continuo aveva un
tono canzonatorio sempre elegante e ricco di grande
bontà.
Era un uomo curioso di tutto (usava dire:“Sono l’archivio storico di Rovigo”), lui sapeva ascoltare e prendersi a cuore i problemi degli altri, con l’attenzione specialmente rivolta ai giovani tra i quali scoprì molti talenti
che oggi sono a livelli
importanti.
Maestro di vita
AUTORITÁ PRESENTI
per chi ha avuto la for- Per il Prefetto di Rovigo:
tuna di stargli vicino,
Dr. Romilda Tafuri
perché dal suo stile si
il Vice-Pr. Dr. C. Fruncillo
imparava ad affrontare i problemi senza Il Sindaco di Rovigo:
Prof. Fausto Merchiori
arrendersi mai.
Assessore Urbanistica:
Diceva:“Abbia
mo avuto dei doni e bi- Dr. Luigi Osti
sogna usarli per aiuta- Comandante Provinciale dei Care il prossimo”. E men- rabinieri: Col.Giovanni Baudo
tre trattava affari con i Comandante Quinto Reggimento
ricchi e i potenti del Artiglieria: Col. Eugenio Gallo
mondo, e intratteneva
ASSOCIAZIONI D’ARMA
relazioni con i maggiori esponenti della Ass. Naz.le Carristi
cultura, sapeva offrire Ass. Marinai D’Italia
amicizia alle persone Istituto del Nastro Azzurro
più modeste, per i Unione Naz.le Ufficiali in Congedo
quali la porta di casa Ass. Naz.le Nastro Azzurro
era sempre aperta.
Unione Naz. Ufficiali in Congedo
L’ospitalità di Ni- Ass. Naz.le Combattenti
no era famosa: nelle
sue case di Cortina, di Ass. Naz.le Alpini
Bogliasco e di Via Pa- Ass. Naz.le Fanti e Bersaglieri
scoli si potevano incontinua a pag. 5
-4-
da pag. 4: uno spazio giardino dedicato a Nino Suriani
contrare gli amici del Rotary e di Grignano ed i nomi più
famosi del mondo della cultura, dello spettacolo e degli
affari.
La splendida dimora di Via Pascoli – che aveva utilizzato per i momenti di rappresentanza come il Premio
Campiello, del quale era stato promotore con Mario Va-
leri Manera, o come quando era Presidente UNICEF
Provinciale - ospitava fino a 5/600 persone per
raccogliere fondi per i service.
L’ha lasciata in dono alle Suore del Carmelo. Questo ricordo ci consente definire “il capolavoro della sua
vita”. Nino ha percorso tutte le cinque “vie di azione” del
Rotary. Nino Suriani, è e sarà sempre per noi un
esempio di vita».
LA STAMPA LOCALE: IL RESTO DEL CARLINO, articolo di Sergio Garbato; LA VOCE articolo di Lauretta Vignaga
-5-
Con GIUSEPPE BORTOLUSSI, Segretario dell CGIA di Mestre
nella conviviale di martedì 5 aprile 2011 - Hotel Cristallo - Rovigo
«Globalizzazione e Localizzazione: piccolo è necessario»
(G.A.) Il Presidente Antonio Silvestri, dopo il saluto alle
bandiere accompagnato dai tre
inni e fatta la presentazione del
nuovo socio Dr.Tiziano Salvadori di cui si riferisce in altra parte del notiziario, a cena conclusa, introduce l’ospite della serata Giuseppe Bortolussi e ne
illustra la figura con il seguente
curriculum:
“Cari soci, gentili signore e
graditi ospiti
questa conviviale ci porterà nel
cuore di quello che lo stato fa e
non dice; dei tentativi, spesso
riusciti, dei politici di turno di
mettere le mani nelle nostre tasche facendo apparire l’operazione perfettamente legittima e
congrua. ‘Tassati e mazziati’,
come recita il titolo del libro di
Giuseppe Bortolussi, proprio da
oggi in libreria. Per parlare di
questo e di molto altro abbiamo
il grande piacere di accogliere
fra noi, questa sera, Giuseppe
Bortolussi, consigliere regionale
di minoranza, che dagli anni ’80,
come direttore della CGIA di
Mestre – Associazione di artigiani e piccole imprese - conduce una battaglia senza quartiere
a favore di queste categorie di
cui ha rilanciato l’immagine e il
peso politico.
Numerose le sue iniziative
contro il fisco e gli interventi sindacali a favore di lavoratori e
pensionati. Ne citiamo solo alcuni: l’abolizione della “Minimum tax”, nel 1994, la battaglia
sindacale contro la riforma pensionistica e il concordato fiscale
del 1995. E, negli anni ’90, sono
risultate determinanti le sue iniziative contro l’Irap, la Dual
Income Tax e gli Studi di
settore.
Indispensabile in quest’o-
pera la sua attività di opinionista
svolta su diversi quotidiani e riviste.
E altrettanto importante l’impegno
divulgativo come fondatore e
direttore di riviste di settore.
Iniziamo il nostro incontro con
Giuseppe Bortolussi, nato a Gruaro,
Venezia, nel 1948, laureato in giurisprudenza e imprenditore, proprio
dal libro “Tassati e mazziati. Le tasse nascoste: quando lo stato ci mette le mani in tasca due volte”, edito
da Sperling & Kupfer. Tassazione
GIUSEPPE BORTOLUSSI
occulta, evasione, federalismo fiscale sono alcuni degli argomenti
affrontati perché conoscere significa
Nato a Gruaro – VE il 4 agosto 1948, coniugato, con 3 figlie.
difendersi.
Dal 1980 è direttore della CGIA (Associa“La lamentela per le tasse,
zione Artigiani e Piccole Imprese) di Metroppe tasse, accomuna tutti gli itastre Nei primi anni ’90 ha fondato e tutliani ma quasi tutti ignorano che, oltora dirige l’Ufficio Studi della CGIA di
tre a quelle visibili, si pagano una
Mestre.
quantità di imposte nascoste: dai
Tra le numerose battaglie sindacali, si è
fondi pensione al project financing
battuto in prima linea contro le misure fi(con cui finanziamo due volte le opescali adottate a livello nazionale negli
re pubbliche), dalle tasse sulle tasanni ‘90, che di fatto avrebbero penalizse, come l’IVA sulle accise della
zato le piccole e micro imprese: l’Irap, la
benzina, a quelle che cambiano
Dual Income Tax e gli studi di settore.
nome ma non la sostanza” – dichiaÈ fondatore e direttore delle riviste quara Bortolussi nel suo libro. Un testo
drimestrali “Quaderni di ricerca sull’artiche ha il pregio di spiegare, in modo
gianato” e di “Veneto, economia &
semplice, le ricadute concrete sulle
società”.
tasche dei cittadini di una giungla di
Dal maggio 2005 al marzo 2010 è stato
tassazioni e di inoltrarsi in temi anAssessore alle Attività Produttive del Cocora più caldi come: l’evasione, la
mune di Venezia nella giunta Cacciari.
reale pressione tributaria, la
Dal 2007 al settembre 2009 è stato opisoluzione del federalismo fiscale.
nionista per “Libero Mercato” e dal 2008
della rivista mensile “Autonomie e CoDopo aver letto i risultati del
munità”. Dal settembre 2010 è opinioni2010 della lotta del Fisco e dell’Inps
sta del Corriere Veneto.
all’evasione fiscale, che in Italia e
Alle elezioni regionali dello scorso marzo
pari a circa 100 miliardi di euro, Giu2010, è stato candidato a presidente
seppe Bortolussi, in un suo intervendella Regione Veneto ed è entrato come
to, ha dichiarato che l’evasione fimembro del Consiglio Regionale con la liscale non si può combattere solo
sta “Bortolussi Presidente”. Attualmente
con una efficace azione di contrasto
è consigliere regionale.
ma deve accompagnarla con una altrettanto severa lotta alla criminalità
organizzata e l’ alleggerimento del
peso delle tasse e dei contributi previdenziali. In Italia, infatti, la pressione fiscale
sull’economia regolare ha oscillato, nel 2010, tra il 51,1% e il 51,9% del Pil. E in
riferimento alle tariffe dei servizi pubblici, Bortolussi ha denunciato che, negli ultimi 10 anni, sono aumentate tutte più dell’inflazione: alcune, come l’acqua potabile, la raccolta rifiuti, i trasporti ferroviari, con punte tra il 40-55% ; altre, come il
gas, trasporti urbani, autostrade, tra il 25-35%. Ingannevoli anche i dati sulla
disoccupazione che, secondo le cifre Istat registrano un 8,7% ma nella realtà
raggiungono il 10%.
Lasciamo ora la parola al nostro ospite, Giuseppe Bortolussi”.»
(G.A. Sintesi della relazione ) Inizia dicendo che anzichè parlare di tasse,
argomento dei suoi studi e della sua attività, parlerà di economia perchè il tema
della globalizzazione e della localizazione che riguarda molto da vicino il Veneto
e la piccola impresa richiama nozioni e concetti della scienza economica. A proposito di globalizzazione e rifacendosi ad una affermazione di Carlo Azeglio
continua a pag. 7
-6-
da pag. 6: conviviale con G. Bortolussi
Ciampi che soleva dire agli imprenditori italiani «voi non dovete esportare capitali all’estero ma merci e
prodotti», osserva che la Cina è nello stesso tempo forte esportatrice di
beni ed anche, specialmente ora,
esportatrice di capitali.Il che dimostra anche che non è vero che nei
paesi in via di sviluppo, prima si importano capitali e poi si esportano
Giuseppe Bortolussi
con il Presidente Antonio Silvestri
merci. Con l’ausilio dell’analisi economica si può avere una più precisa
interpretazione della crisi che negli
anni 2007 e 2008 ha colpito tutto il
mondo. Per quanto riguarda l’Italia,
quella crisi si è sovrapposta a quella
che caratterizza il nostro paese per
essere una crisi di tipo strutturale e
che è la vera causa che ancora ritarda la nostra crescita essendo la
metà più bassa di quella degli altri
paesi omologhi. E mentre questi paesi,usciranno dalla crisi diversi da
prima, l’Italia resta uguale perchè
non ha risolto i suoi problemi strutturali. Un tempo affrontava le situazioni inflazionistiche con le svalutazioni
competitive ma ora con la moneta
unica non lo può più fare e perciò si
trova agli ultimi posti nella scala
della crescita economica.
La svalutazione rende più
costose le merci e le materie prime importate e di conseguenza
può avere effetti sull’inflazione
del paese che svaluta (c.d. inflazione importata). Inoltre, rende
più convenienti, sui mercati esteri, i prodotti del paese che svaluta, da cui l’attributo competitiva
all’inflazione.
Il male del nostro paese è dovuto al fatto che abbiamo un costo
dell’energia molto elevato, un sistema di trasporti inadeguato ed un deficit nelle comunicazioni riferito a
strade, autostrade, porti e aeroporti.
E se si aggiunge, oltre all’intralcio
burocratico, una pressione tributaria fra le più alte (nel 2009 era il 29%
del Pil,in Germania il 23%) si comprende perchè gli stranieri non
vengono ad investire da noi.
Tuttavia, nel momento in cui a
crisi mordeva di più, non si sono
avuti fallimenti di banche, in primo
luogo perchè non vi è stata la bolla
finanziaria e immobiliare come altrove ma soprattutto perchè da parte della Bce vi sono stati interventi di
liquidità che hanno permesso al sistema bancario di resistere sia pure
con qualche restrizione sull’attività
creditizia. Dalla vecchia disputa politica fra i liberali sostenitori del lasciar fare e i dirigisti propensi all’intervento dello Stato, anche questa
volta vi è stato l’intervento degli stati
che hanno sostenuto l’economia seguendo come negli anni della grande crisi le teorie di J.M.Keynes secondo cui, anzichè come diceva il
Presidente Hoover nel ’29 non
spendete,risparmiate, la ricetta era
il deficit spending ovvero far
spendere
allo
stato
anche
utilizzando risorse provenienti da
deficit di bilancio.
La crisi economica del
2008-2011, originata negli Stati
Uniti, ha avuto luogo dai primi
mesi del 2008 in tutto il mondo.
Tra i principali fattori della crisi figurano gli alti prezzi delle materie
prime, una crisi alimentare mondiale, un’elevata inflazione globale, la minaccia di una recessione
in tutto il mondo, così come una
crisi creditizia ed una conseguente crisi di fiducia dei mercati borsistici.
Più che finanziaria, la crisi nel
nostro paese è una crisi di trasformazione i cui elementi sono l’invecchiamento della popolazione, i cambiamenti nelle scelte di lavoro dei
giovani, e la prevalenza delle attività
di servizio nei processi produttivi
poichè, come nel resto del mondo,
l’economia è tutta nel settore terziario essendo stata superata l’importanza del l’agricoltura ed in parte
dell’industria stessa. Si pensi che
negli Usa gli addetti all’industria
sono ormai il 12/14% e che in un
prodotto la percentuale dei servizi
incorporata è del 70% .Questa specie di rivoluzione che va trasformando l’economia trova l’Italia in una
posizione particolare quella di un
paese che grazie al suo patrimonio
di beni culturali ha una grossa risorsa nel turismo. Sono tutti fattori che
legano le attività al territorio senza
con questo negare il fenomeno della
globalizzazione che c’è sia delle
persone che dei beni e non solamente finanziaria: lo stesso commercio assume caratteristiche inter-7-
settoriali nel senso che genera
scambi fra prodotti di settori produttivi omogenei. Riferendosi al fenomeno della localizzazione, viene
messo in evidenza che il modello di
piccola impresa è quello che meglio
si adatta anche ad un mondo globalizzato perchè ha la dimensione giusta per produrre servizi in quanto
vengono consumati nel territorio. La
presenza di una rete di piccole imprese nel Veneto e nel Nordovest
ha reso possibile l’uscita dalla crisi
meglio che altre regioni e altri paesi.
E nell’auspicio di Bortolussi, anche
la provincia di Rovigo può trovare
nelle bellezze del suo Delta una
occasione di nuova crescita
economica.
Sono seguiti interventi di
Andriotto G., Pelizza, Costanzo. A
riunione terminata,Bortolussi ha firmato numerose copie del suo recente libro “Tassati e Mazziati” acquistate dai presenti.
w
Andrea Andriotto; Giuseppe Andriotto,
Bergamasco; Biancardi; Brugnolo; Cappellini; Casarotti con Antonietta; Fiorenza Cazzuffi con Marcello; Colombo; Costanzo con Maria; Teresa, ospiti: Michele Bordon e la moglie Silvia, Bruno Noce
e la moglie Fabiola, Mario Casolino e la
moglie Rita; Dalla Pietra; Giovanni Battista De Stefani; Galiazzo; Ghibellini; Lo
Curzio; Emanuela Mabea; Massarente;
Enrico Mazza; Mazzucato; Mercusa;
Francesco Noce con Fiorenza; Maurizio
Noce con Daniela; Padoan; Pelizza; Pivari; Pivirotto; Rebba con Laura; Rizzi;
Salvadori; Silvestri con Paola; ospiti
Andrea Muzzi e la moglie Cristiana;
Suriani con Silvia, Turrini; Massimo
Ubertone; Zonzin; Zuolo.
Ospiti del Club: Giuseppe Bortolussi,
Mario Borgatti e la moglie Carla; Laura
Degan; Lauretta Vignaga.
373 contribuenti
con la semplice firma del 5 per 1000
per l’anno 2006
hanno assegnato alla Rotary Onlus
per i service Rotary, ben
€ 51.361,79
incassati il 9/9/2009
AGENDA E CALENDARIO RIUNIONI PER IL MESE DI GIUGNO 2011
quasi esclusivamente in queste zone. Percorrendo i mille canali della valle, antiche vie di comunicazione dei pescatori, ci dirigiamo verso l’Isola dei
Gabbiani e l’Isola dell’Amore alle foci del Po di
Goro.
A questo punto si fa rotta verso un faro per una
passeggiata sulla spiaggia.
Al termine della navigazione, trasferimento in ristorante e pranzo con menù tipico a base di pesce.
Antipasti freddi
Sopressa di polipo - antipasto della casa - crostino
di pesce spada
Antipasti caldi
Seppie con tenerissima di mais - cozze e vongole
Bis di primi
Secondo
Grigliata mista con anguilla, sogliola, gamberone,
capasanta
Contorno di stagione - sorbetto - acqua - vino e caffè.
MAGGIO
u Venerdì 31
Riunione cancellata perché eccedente le 4 riunioni
mensili.
GIUGNO
u Martedì 7
Riunione non conviviale di caminetto per soci, famigliari e ospiti. Rovigo, Hotel Cristallo ore 19.00.
Conversazione del DOTT. PROF. MARCO
RINALDI, Precettore Privato e Docente, socio del
R.C. di Adria, sul tema “Ha ancora senso il galateo?”.
u Martedì 14
Riunione conviviale per soci famigliari e ospiti. Rovigo, Hotel Cristallo ore 20.15.
L’ Assessore all’Economia e Sviluppo, Ricerca e
Innovazione della Regione del Veneto MARIA
LUISA “ISI” COPPOLA ci parlerà sul tema “Polesine 2020: una sfida economica e d’innovazione”.
u Sabato 18
Incontro Interclub per soci, famigliari e ospiti con i
R.C. di Adria , Badia - Lendinara - Alto Polesine ,
Porto Viro - Delta Po e Rovigo nel DELTA DEL PO,
come da seguente programma:
Incontro dei signori partecipanti alle ore 09.30
presso Hotel Mancin ss. Romea Taglio di Po.
Ore 10:00 arrivo dei partecipanti a Gorino Sullam,
incontro con i pescatori ed inizio del tour.
Saliti a bordo delle imbarcazioni si naviga lungo il
fiume Po di Gnocca per poi addentrarci nella Sacca di Scardovari regno della pesca delle vongole
veraci, degli allevamenti di cozze ed ostriche.
Avrete modo di conoscere le varie tecniche di pesca dalle vongole in laguna alle reti lungo il fiume.
Dalla Sacca di Scardovari navighiamo fino alla
foce del Po di Gnocca per poi far rotta al cuore della Valle del Bacucco, un dedalo di canali così detti
“paradelli”, laghi ed ex posti di cacciagione habitat
ideale per l’avifauna con decine di specie visibili
Pomeriggio: prima del rientro sosta a Cà Vendramin per una breve visita libera all’Idrovora dal ‘900
oggi divenuta Museo Regionale della Bonifica.
Quota di partecipazione: € 65
La quota comprende: escursione con pescaturismo di tre ore nel delta del Po con spiegazioni a
bordo da parte dei pescatori locali. Pranzo in ristorante con menù come descritto.
u Martedì 21
Riunione conviviale per soci, famigliari e ospiti. Rovigo, Hotel Cristallo ore 20.15. Relazione di fine annata rotariana 2010/2011 del Presidente Antonio
SILVESTRI e passaggio delle consegne al Presidente Incoming Pietro ZONZIN
u Martedì 28
Riunione conviviale per soci, famigliari e ospiti. Rovigo, Hotel Cristallo ore 20.15. Relazione programmatica del Presidente per l’anno rotariano 2011 2012 Pietro ZONZIN.
AMMISSIONE DI NUOVI SOCI
TIZIANO SALVADORI
Elemento comune del periodo dedicato agli studi è stata la
regolare pratica sportiva che lo ha visto partecipare in
qualità di atleta, prima ai Campionati giovanili (selezioni
regionali), nazionali (serie C) ed universitari di Rugby
(vice campione 1987), poi a competizioni di Triathlon.
L’attività rugbystica si è svolta sotto la guida di un grande
allenatore e successivamente amico di Rovigo: Doro
Quaglio.
L’impegno professionale è proseguito conseguendo il diploma di Specializzazione in “Medicina Fisica e Riabilitazione” presso l’Università Statale di Milano in data 7 luglio
1993 (titolo della tesi: “Paraplegia: determinazione della
soglia aneaerobica in cinque pazienti. Rilevazione della
frequenza
cardiaca
nella
deambulazione
con
RGO/ARGO in tre pazienti”).
Nello stesso periodo è stato assegnatario di un contratto
di ricerca con USL 31 di Ferrara nell’ambito del progetto
CAMARC II (Computer Aided Movement Analysis in a Rehabilitation Context II - della Commission of the European
Comunities AIM).
Nella riunione conviviale
di martedì 5 aprile 2011,
è stato presentato il nuovo socio Dr. Tiziano
Salvadori dal socio
Andrea Andriotto che ne
ha illustrato il seguente
curriculum: nato a Badia
Polesine (RO) il 7 gennaio 1961. Per esigenze
di carattere professionale del padre, nei primi
anni ’60 la famiglia si tra-
sferiva a Ferrara.
Successivamente al Diploma liceale (Liceo Classico “L.
Ariosto”), Tiziano Salvadori intraprendeva gli studi di medicina e conseguiva la laurea in Medicina e Chirurgia
presso l’Università di Bologna in data 8 aprile 1989 con la
tesi: «La Medicina Riabilitativa nelle paralisi periferiche
del nervo facciale - contributo clinico con Biofeedback-Elettromiografico».
continua a pag. 9
- 8-
da pag. 8: ammissione di nuovi soci
Dopo la specializzazione ha assunto l’incarico di Direttore
Sanitario presso la Cooperativa di Servizi Socio Assistenziali CIDAS e svolto attività professionale in qualità di Responsabile Medico Fisiatra presso “Casa XX Settembre”
dell’USL 31 per il Servizio di Fisio-Idrochinesiterapia. Dal
1996 ha assunto l’incarico di Dirigente Medico I livello
presso l’Unità di Recupero e Rieducazione Funzionale
dell’Ospedale “S. Giorgio” di Ferrara diretto dal Dott. Prof.
Nino Basaglia svolgendo attività di docenza negli anni
scolastici dal 1989 al 1996 presso la Scuola per Terapisti
della Riabilitazione di Ferrara. Parallelamente, in questi
anni, sul versante sportivo l’attività è proseguita assumendo incarichi in ambito Federale e Societario. Dal ruolo di
Medico Fiduciario Provinciale per il Nuoto di Salvamento,
alla carica di Medico Federale per la Canoa-Kajak (sez.
slalom) con la partecipazione alle Olimpiadi di Barcellona
1992, all’incarico di Medico Responsabile Soc. Pallavolo
di Ferrara (Campionati A2-A1 maschile).
Relativamente all’attività canoistica, si è occupato, in collaborazione con il Canoa Club di Ferrara, del progetto
Handykayak ovvero l’inserimento di ragazzi con lesioni
midollari da trauma alla pratica sportiva.
Dal 1 luglio 2001 a tutt’oggi ha l’incarico di Direttore delle
Unità di Medicina Fisica e Riabilitazione della “Casa di
Cura – Città di Rovigo” e “Casa di Cura – Madonna della
Salute (Portoviro - Ro)”.
Dall’epoca della laurea, oltre all’attività medica assistenziale e formativa ha privilegiato l’approfondimento in campo riabilitativo degli esiti di traumatismi cranio-encefalici
e midollari .
Ha partecipato a numerosi corsi e congressi nel ruolo di
docente o relatore in diversi ambiti della Medicina Riabilitativa: tecniche di biofeedbach-emg, valutazione trattamento in pazienti con esiti di stroke, mielolesioni e traumatismi cranici. Negli stessi ambiti ha prodotto articoli
scientifici su riviste e libri.
Appassionato di enologia (diploma di Sommelier 2001),
automobilismo storico e libri d’epoca, attualmente vive
con la moglie Cinzia e la figlie Edda e Vittoria nella
campagna ferrarese.
Nella stessa serata del 5 aprile
2011,dal socio Fausto Pivirotto è
stato presentato il nuovo socio
COLTRO STEFANO, con il seguente messaggio-curriculum:
«Gentili rotariane, cari rotariani, questa sera siamo in festa per
l’ammissione di un nuovo socio.
Ho il gradito compito di presentare il Dr. Sefano Coltro, professionalmente eccellente nonostante
la giovane età, ricco di umanità,
disponibile, sono certo che Stefano sarà un ottimo rotariano e per
tutti noi un sincero affidabile amico. Il Dr. Stefano Coltro è nato a
Rovigo il 6 febbraio 1979, risiede
nella nostra città ed è sposato
STEFANO COLTRO
con l’affabile signora Simona
Lupi. Conseguita la laurea in
Economia Azienale presso l’Università di Bologna ha
svolto una intensa attività professionale nelle aziende di
famiglia di cui attualmente è il responsabile del Sistema
Gestione Qualità (presso FCS Servizi-azienda specializzata nella costruzione di attrezzature edili e ferroviarie con
sede in Polesella - Ro).
Ha praticato a livello amatoriale la pallacanestro, è un
appassionato di storia e letteratura italiana e latina. Socio
fondatore del Kiwanis Junior di Rovigo, membro della
Associazione Industriali della nostra città, è stato socio e
prefetto del Rotaract di Rovigo fino a pochi giorni addietro.
Caro Stefano, affettuosamente ti ricordo alcune piccole regole umane di buon comportamento rotariano: dona il
tuo sorriso, infonderai letizia; elargisci il bene che vive in
te, raccoglierai gratitudine; manifesta con coraggio la tua
sincerità, ispirerai fiducia; diffondi il tuo entusiamo, susciterai partecipazione; sii disponibile ed altruista, otterrai
riconoscenza; semina con entusiamo ... rotary, raccoglierai amicizia vera ... rotariana. Caro Stefano, benvenuto tra
noi, rotariano tra rotariani, amico sincero tra amici
sinceri.Ti ringrazio di aver acettato di far parte della
grande e gloriosa famiglia del Rotary».
INVITO DEL RC BADIA - LENDINARA - ALTO POLESINE
PER LA SERATA: DOLCE CONVIVIALE D’ECCELLENZA
“Porte Aperte nell’azienda Borsari
di Andrea Muzzi”
INTERCLUB fra i RC di Rovigo, Adria, Porto Viro-Delta Po e Badia Lendinara - Alto Polesine - martedì 12 aprile 2011
Ospitato da Andrea
Muzzi, titolare della industria dolciaria IDB-Borsari con visita allo stabilimento
ove si è tenuta la elegante
conviviale, fornita e servita
dalla società di Catering
A&A banqueti (ng di Pieralfonso Muzzi di Foligno)
A distanza di circa dieci
anni il Rotay Club di Rovigo
ANDREA MUZZI
torna, questa volta con altri
club polesani fra cui quello di
Badia Pol., a visitare lo stabilimento dolciario IDB di Andrea Muzzi. La prima volta fu all’avvio della produzione quando il gruppo Muzzi acquistò
lo stabilimento e volle che ad accompagnarne gli inizi fosse il locale Rotary Club, che era quello di Rovigo, poichè
Logo storico
La colomba pasquale
l’acquisizione dell’azienda polesana avvenne per iniziativa
della rotariana Loredana Ferrarese Ved. Muzzi, socia del
RC di Foligno e proveniente da quella città. E con i numerosi amici e soci di Foligno venne festeggiata la importante
iniziativa imprenditoriale della famiglia Muzzi con una indimenticabile conviviale presso l’Hotel Le Magnolie di Badia
Polesine.
continua a pag. 10
-9-
da pag. 9: Interclub di martedì 12 aprile 2011
Loredana Muzzi
Questo ritorno di martedì 12 aprile ha fatto conoscere un’azienda che
nel tempo ha notevolmnte incrementato le sue dimensioni produttive ed
oggi ha raggiunto una posizione di primaria importanza nel suo settore. A
ricevere i gruppi dei rotariani invitati è
stata ancora la signora Loredana
Muzzi, cavaliere della Repubblica e
PHF conferito dal nostro club, che al
centro di una inappuntabile organizzazione di accoglienza con tutto lo
staff aziendale, ha fatto i più gentili
tering conferivano un aspetto elegante e raffinato a tutti i
tavoli occupati dai circa 120 ospiti. Al termine della cena,
si sono succeduti gli indirizzi di saluto dei Presidenti dei
RC partecipanti prima della proiezione di poche diapositive con cui Andrea Muzzi ha illustrato le coordinate tecnico-industriali della sua azienda. Con gli amichevoli auguri di compleanno a chi ha scritto queste note e con l’omaggio di una colomba si è conclusa la riunione interclub. (Giuseppe Andriotto)
onori di ospitalità.
La visita agli impianti dell’azienda è stata eseguita
a piccoli gruppi di visitatori ognuno dei quali indossava
camice e basco bianchi con effetti di simpatica travisatura personale. Un tale abbigliamento si è reso necessario
per rendere possibile la visita stessa che è potuta svolgersi durante il processo di lavorazione in corso riguardante la produzione delle colombe pasquali. Di grande
La sala della conviale
w
Soci presenti: G. Andriotto; Bergamasco con Zita; Bergamo;
Biancardi con Donatella; Bortolini con Ilaria; Brugnolo; Cappellini + 1 ospite; Casarotti con Antonietta; Casazza con Giovanna; Fiorenza Cazzuffi con Marcello; Costanzo con Maria
Teresa; Giovanni Battista De Stefani; Galiazzo con Maria
Alessandra; Ghibellini; Mampreso con Alberta; Massarente;
Loreto Mazza con Paola; Mazzucato; Mercusa con Adriana;
Maurizio Noce con Daniela con Mario Casolino e moglie Rita;
Padoan; Pelizza; Pivari; Rizzi con Ivana; Sartori con Lorenza;
Silvestri con Paola; Turrini; Ubertone con Italia; Zonzin con
Roberta. Ospite del Club: Lauretta Vignaga.
Visti e riconosciuti: i due Silvestri e Adriana Mercusa
interesse è stata la illustrazione delle diverse fasi di elaborazione del prodotto che partendo dal lievito “madre”
arriva allo iscatolamento. Sia le dimensioni dell’immobile e dello stabilimento, sia le complesse e moderne attrezzature, hanno offerto a tutti i visitatori una immagine
di grande efficienza che solo adeguati investimenti possono aver consentito. Solo negli ultimi dodici mesi il
gruppo ha investito due milioni di euro. La mano d’opera
occupata è di 240 persone nel periodo natalizio e 150 in
quello pasquale. Altri ragguagli tecnici sono stati forniti
nella relazione del titolare Andrea Muzzi riportata in
questo bollettino.
Al tavolo della Presidenza: Mario Bellesia e Andrea Muzzi, al centro.
La cena conviviale è stata fatta in uno dei locali dell’azienda adibito a mensa ma la qualità e l’apparecchiatura di tutta la mise en place da parte della società di ca-
w
Questa la scheda tecnica illustrata da Andrea Muzzi:
I.D.B. BORSARI • L’origine del prestigioso marchio Borsari si deve al mastro pasticcere Tiziano Golfetti che dal
1903 inseriva i suoi prodotti in astucci dipinti. La memoria
andava alle antiche bursae dei mercanti medioevali e alla
porta Borsari, già Decumana nella Verona di età romana.
Lo stabilimento venne costruito nei primi anni ’70. Dal
2000 viene profondamente ammodernato e ampliato:
superficie totale: 40.000 mq; superficie coperta: 13.000
mq ca; 8500 mq ca dedicati alla produzione, 4500 mq ca
magazzini.
Dipendenti stagione natalizia: 240; dipendenti stagione
pasquale: 150.
Fatturato IDB 2010: 21 mil (90% Italia, 10% estero)
Fatturato Gruppo: 28 mil
Mercati esteri principali: Europa, USA e Sud America
Export 37 Nazioni
Linee produttive: automatica capacità: 1.300 pz/ora;
mignon capacità: 9.000 pz/ora; linee manuali: 1.300 pz/ra;
linea Frolle : 10.000 pz/ora
Capacità produttiva utilizzata: 40.000 kg giorno circa
Produzione 2010: 5 mln di kg prodotti
Marchi di proprietà presenti sul mercato I.D.B. BORSARI
Clienti principali per produzione a marchio terzi prevalentemente per i prodotti monoporzioni da 100 gr: panettoncini, colombine: BAULI, BALOCCO, BINDI, DESSERT
CAFFE NERO, UK CARREFOUR, ITALIA COSTA,
COFFEE UK, PREZIOSI FOOD, ESSELUNGA,
WAITROSE UKZWEIFEL, SWISSEPICARD FR.
Leader di mercato dei prodotti lievitati monoporzione
I.D.B. BORSARI.
- 10 -
continua a pag. 11
da pag. 10: Interclub di martedì 12 aprile 2011
Nuovi investimenti (2010)
– Climatizzazione locali produttivi
– Ampliamento aree produttive e di stoccaggio
– Impianti automatici di confezionamento
– Sicurezza alimentare
– 2 Mln di Euro investiti negli ultimi 12 mesi
– 8 Mln di Euro investiti dal 2000 ad oggi
– Tecnologie avanzate e lievitazione naturale, packaging
accattivante e impasto lento.
È nel binomio tra innovazione e tradizione il vero segreto
dei prodotti Borsari. Una ricetta che riprende sapori e in-
gredienti antichi, mescolandoli però a una concezione
moderna della produzione, con massicci investimenti in
impianti nuovi e flessibili.
IL POLESINE, IERI e OGGI, riesplorato da LINO SEGANTIN
direttore della rivista «Il Ventaglio»
Riunione conviviale di martedì 19 aprile 2011 - Hotel Cristallo, Rovigo
Presentazione del Presidente Antonio Silvestri:
«Cari soci, gentili signore e
graditi ospiti, abbiamo il piacere di
avere con noi questa sera Lino Segantin direttore del semestrale Ventaglio ’90 e uno dei conoscitori più
attenti e informati sulle tradizioni, la
storia, i fatti e gli eventi che hanno
caratterizzato il passato del nostro
Polesine e scandito il suo cammino
negli ultimi vent’anni.
Un impegno che Lino Segantin
si è assunto, giusto 20 anni fa,
quando è uscito il primo numero del
Ventaglio, per riscattare la nostra
terra dal preconcetto di territorio
emarginato e senza prospettive.
Una visione negativa che coinvolgeva globalmente questa zona tra
E con questo riferimento ci siamo addentrati in quello che è il tema
insolito e affascinante che Lino Segantin ci proporrà questa sera, alla
riscoperta delle nostre radici e del
mondo dei nostri nonni e bisnonni.
w
LINO SEGANTIN
che cambiavano l’economia; la valorizzazione di tradizioni e la fruizione di manufatti e architetture che testimoniano il passato e fanno da
ponte a quel progetto di turismo diffuso che è stato messo in atto negli
anni recenti. Al centro
di questo progetto, ma
ancora da configurare
nelle molteplici e possibili linee di visitazione
e soggiorno, il Parco
del Delta del Po, una
meraviglia di cui tutti
parlano senza aver, finora, trovato una vera
ed efficace strategia di
promozione su larga
scala.
Accanto a tutto
questo, Ventaglio ’90
Lino Segantin e Antonio Silvestri
ha il merito di aver fatto
e far conoscere artisti e
artigiani di ieri e di oggi,
due fiumi che segna il confine merimusicisti e compositori, poeti e prodionale del Veneto. Dalle pagine
satori, visitatori illustri che hanno
della rivista su cui, con grande pastransitato per il Polesine. E ancora
sione, puntualmente, due volte l’anfole e leggende che dal passato
no, Segantin ha raccolto e raccontasono riemerse con il loro carico di
to vicende e personaggi del passasuggestioni. Tradizioni e credenze
to, storie e leggende, luoghi, monufortemente radicate nelle comunità
menti e siti da recuperare o visitare,
rurali di cui inconsciamente portiala provincia di Rovigo è emersa, un
mo il ricordo nei modi di dire, nel dianumero dopo l’altro, con contorni diletto, nella ritualità di particolari riversi. Sono state raccontate le innocorrenze: il carnevale, l’ultimo delvazioni, i recuperi urbani, gli insel’anno, la quaresima.
diamenti industriali e commerciali
- 11 -
(G.A.) Perchè una nuova rivisitazione del Polesine storico e artistico? Per il dovere di conoscerlo meglio o per una ostentazione di possesso. Cioè per far vedere che anche noi abbiamo dei tesori da conservare e da mostrare e per saperne parlare con cognizione di causa.
O forse per la gioia del tempo ritrovato, di richiamo proustiano, andando alla riscoperta di luoghi e monumenti avendo come guida esperta
Lino Segantin, appassionato cultore
e divulgatore di cose polesane con
Melara: chiesa e campanile
la sua rivista “Il Ventaglio”. Più che
una esposizione di immagini, è stata una specie di tour turistico virtuale quello a cui ci ha accompagnato il
nostro ospite nella conviviale di
martedì. Utilizzando il supporto di
molte diapositive, ha illustrato e
commentato un itinerario di luoghi
già noti e altri conosciuti per la prima
volta. Si è partiti da Melara, nell’Alto
Polesine, adagiata sotto il Po, con le
continua a pag. 12
da pag. 11: Il Polesine, ieri e oggi
prime vedute della chiesa di S. Materno, sottolineando il contrasto fra
l’architettura del settecento del Santini ed un campanile del 1400.
E con le successive immagini
del paese, è stato ricordato il passaggio avvenuto in questo territorio
della Guerra del Sale che si concluse con l’acquisizione del Polesine
da parte di Venezia.Toccando poi
Bergantino (Castro Brigantino in antico, con un castello distrutto dai Veneziani) e S. Pietro Polesine, la rassegna ci ha portati a Castelmassa a
rivedere la bella piazza Vittorio Veneto dominata dalla maestosa chiesa di S. Stefano per giungere poi a
Calto, il paese di Costantino Munari,
il patriota carbonaro condannato
allo Spielberg. E a Calto ci è stato
mostrato “l’albero delle Scutmai”,
una singolarità del luogo, il grande
pioppo su cui il Comune ha raccolto
tutti i soprannomi con cui si riconoscono gli abitanti del paese.
A Ficarolo,dal campanile pendente, è stata mostrata la famosa
Rocca di Stellata, paese immediata-
che sta sul muro del Municipio,e nel
ricordo dei Canozi e della capra di
Garibaldi.
L’albero delle Scutmai
mente confinante in provincia di
Ferrara ove avrebbe soggiornato la
regina Cristina di Svezia. E più oltre,
a Salara,si è rivista l’immagine dell’antica corte benedettina,attualmente ridotta ad un rudere abbandonato,passando poi a Sariano e
alla località dei “Gorghi” vicino a
Trecenta ricordando la leggenda
della sposa annegata. Di Trecenta è
stato presentato il Palazzo Pepoli-Bentivoglio’ il palazzone’ recuperato brillantemente dalla Regione
Veneto.Il viaggio di riscoperta è proseguito a Badia Polesine con la sua
Abbazia della Vangadizza per concludersi a Lendinara con la puazza,
la nota figura di sconosciuta origine
Dono di Garibaldi a Domenico Marchiori,
imbalsamata, ora al Museo
Soci presenti: G. Andriotto; Bergamasco; Biancardi con Donatella; Brugnolo;
Cappellini; Casarotti con Antonietta;
Coltro con Simona; Ghibellini con Sandra; Girardello; Mampreso con Alberta;
Massarente; Enrico Mazza con Lidia;
Mazzucato; Francesco Noce; Maurizio
Noce con Daniela; Pivari; Pivirotto; Salvadori; Silvestri con Paola; Tovo; Massimo Ubertone; Zonzin con Roberta. Del
Rotaract Rovigo: Viali; Favaron; Romagnolo; Todesco. Ospiti del Club:
Lino Segantin, Maria Grazia; Fabio
Gemo .
Lettera di Maggio del Governatore Caronna
Cari Amici,
nei primi giorni di aprile nel mio giardino
è fiorito il glicine,pianta cara a mio Padre. Un forte segno di primavera, di vita
che riprende, di nuovo e ancora, come sempre. Di Padre in Figlio.
Sento, ma mi sfugge nella sua completezza, un intimo messaggio sulla nascita, sulla crescita, sulla maturità. Sulla continuità?
Si, considerato l’approssimarsi di fine mandato, è proprio questo il messaggio. Di Padre in Figlio, da Governatore a Governatore, con fiducia, con impegno, con buona volontà, con fede, con amicizia e lasciatemelo dire, perché molte volte lo ho richiamato nelle mie lettere, con amore.
Amore per l’Uomo.
Il nostro motto recita Servire al di sopra del proprio
interesse personale. Ma servendo l’Uomo noi serviamo noi
stessi per cui alla fine il servizio disinteressato ci ripaga con
un ‘profitto’ che supera il nostro impegno.
Tra poco sarà tempo di Congresso, a Quinto di Treviso
(BHR Hotel) il 10 e 11 Giugno. Parleremo di noi, perché
questo è il compito del Congresso. Discutere, affrontare i
problemi, proporre soluzioni.
Innovare. Uscire dall’immobilismo e da tradizioni
consolidate ma desuete, non certo per rinnegarle ma per
adattarle ai tempi ed ai ritmi veloci del cambiamento. Il
nostro Rotary non deve uscire dalla tradizione, ma non può
accettare l’immobilismo, deve adeguarsi ai tempi, ne ha le
capacità. Deve essere veloce nell’adattarsi.
Diceva Tony Blair: vince chi è veloce ad adattarsi,
lento a lamentarsi, pronto al cambiamento.
Dobbiamo adeguarci alle necessità di circolazione
delle Genti, alla universalità delle professioni, dobbiamo
porgere orecchio alle richieste di modalità diverse di riunione, ad una più sobria gestione delle risorse, più orientate al
servizio che non sulla convivialità.
I romani vivevano il piacere dell’amicizia pagando
ognuno di propria tasca il costo della convivialità, “alla romana”.
Utilizziamo le risorse per il servizio. Troppe persone
non possono vivere il piacere della convivialità perché forse
non riescono neanche a vivere.
Vorrei al Congresso condividere con tutti Voi il senso
di quello che facciamo, recuperando il Rotary che Paul
Harris ha immaginato, uguale in tutto il Mondo, al servizio della centralità dell’Uomo.
Spogliandoci di personalismi e protagonismi, tutti
uniti.
Adattiamolo ai tempi, ma non stravolgiamolo, perché
lo potremmo uccidere.
Con Amicizia
ROTARY CLUB ROVIGO - Segreteria: Rovigo, via Angeli n. 29 - Tel. e Fax 0425 25022
E-mail: [email protected] - VISITATE IL NOSTRO SITO www.rotary2060.it
Redazione: Coordinatore Giuseppe Andriotto - Redattori: Arrigo Bergamasco - Enrico Mazza - Fausto Pivirotto - Enrico Biancardi
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