DOCUMENTO BASE COPRAT

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DOCUMENTO BASE COPRAT
Regione Lombardia
Provincia di Brescia
PGT
PRESEGLIE
DOCUMENTO DI PIANO
Relazione illustrativa
e dimensionamento art.141 PTCP
REL
GIUGNO 2014
MODIFICATO ED AGGIORNATO
IN BASE ALLE OSSERVAZIONI ACCOLTE
Adozione con delibera C.C. n: -------------- Data: --------------Pubblicazione: -----------------------------------------------------------------
IL PROGETTISTA:
Approvazione con delibera C.C. n: -------------- Data: --------------Pubblicazione B.U.R.L.: ---------- n.------------------ Data: ---------------
IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO:
STUDIO TECNICO ING. CLAUDIO MORASCHI
Via Trieste 4, 25038 Rovato (BS) email: [email protected]
URBANISTICA: ING. CLAUDIO MORASCHI, ARCH. GIULIA MORASCHI
IL SINDACO:
PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO DEL COMUNE DI PRESEGLIE (BS)
Documento di Piano
Relazione del Documento di Piano
Premessa
Nel corso del 2009-2012 è stato redatto un “Documento Programmatico per la
redazione del PGT” , strumento informale di carattere propedeutico che
successivamente è andato a formare il Documento di Piano e il Rapporto
Ambientale. Questo documento ha avuto un duplice scopo:
introdurre con efficacia le principali tematiche che verranno affrontate nel
corso della progettazione e della redazione del Piano di Governo del Territorio;
aprire il confronto-partecipazione con gli attori del piano, in prima istanza
l’Amministrazione, che ha il compito della sintesi e delle scelte.
Il confronto sul “Documento Programmatico per la redazione del PGT - marzo 2009”
instaurato a vari livelli ha consentito di definire gli obiettivi e i contenuti del PGT.
La relazione del Documento di Piano si sostanzia sugli aspetti conoscitivi, i cui esiti
costituiscono parte del Documento di Piano. Anche se questo inquadramento
analitico è un processo continuativo di analisi ed approfondimento, che non si può
considerare esaustivo ma che verrà sviluppato e declinato all’interno del processo
di formazione di tutti gli atti (Documento di Piano, Piano dei Servizi, Piano delle
Regole) che formano il Piano, anche nella loro gestione.
Nel Documento di Piano l’Amministrazione Comunale delinea le proprie politiche di
trasformazione e riqualificazione urbana.
L’apparato analitico del Documento di Piano si articola in elaborati grafici, nei quali
vengono illustrati attraverso le carte del paesaggio a scala vasta, e tenendo conto
anche della pianificazione sovraordinati (PTR, PTCP, ecc.) i principali esiti dell’analisi
conoscitiva.
I criteri di intervento declinano le regole comportamentali, gli obiettivi e le strategie
del Documento di Piano e degli Ambiti di Trasformazione.
Si ritiene comunque precisare che il PGT non può essere considerato l’unico
strumento a disposizione dell’Amministrazione e del cittadino per il corretto
governo del territorio. Operare sul territorio significa attivare una concertazione di
attività e di iniziative aventi anche caratteri e strutture giuridiche diverse: il PGT si
configura come lo scenario complessivo nel quale promuovere le azioni,
modificando e/o adeguando di volta in volta i mezzi e le strategie.
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INDICE
1. Carta del paesaggio di Preseglie: il PTCP
3
2.
Il PTR e La rete ecologica Regionale
11
3.
Preseglie: sintesi ragionata di un comune
12
4.
Lo sviluppo sostenibile a Preseglie: obiettivi e dimensionamento
13
4.1 Gli obiettivi del piano
4. 2Gli ambiti a trasformazione
4.3 Le trasformazioni per le attività produttive artigianali e terziario commerciali
4.2 Principali elementi dimensionali di riferimento
14
17
20
23
Allegato A
24
Stima convenzionale di consumo di suolo per fabbisogno endogeno ed esogeno ( ex art. 141 PTCP Brescia)
24
Pag. 2
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1. Carta del paesaggio di Preseglie: il PTCP
Le informazioni indicate nei seguenti elaborati sono state recepite ed individuate nelle cartografie analitiche
del Documento di Piano, e sono andate a formare la “base” sulla quale strutturare la carta del paesaggio.
Il PGT viene redatto come completamento e migliore specificazione del Piano Territoriale Regionale PTR e del
Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia PTCP .
La scelta di progetto, che tiene conto anche di diversi contenuti del Prg, è una proposta che incrocia la realtà
del mercato con un programma di rigenerazione del tessuto consolidato, nel tentativo di far sì che le
modifiche strutturali ed i processi di crescita non siano basati su un progressivo consumo delle risorse
ambientali. Si cerca di proporre una visione di Preseglie che garantisca unitamente al soddisfacimento di una
serie di requisiti sociali ed economici, la crescita di qualità della vita e un ottimale livello di compatibilità
ambientale nella crescita economica, soprattutto nella realtà delle frazioni che stanno subendo progressivo
spopolamento.
Gli aspetti dell’organizzazione fisica dell’urbano, la problematica morfologica, i contenuti funzionali, sociali ed
economici, si intrecciano con i problemi dell’uso degli spazi aperti, con le problematiche ambientali,
paesaggistiche ed ecologiche.
Figura 1: localizzazione del Comune di Preseglie nella Provincia di Brescia
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Figura 2: (in alto) Estratto da PTCP, tavola di struttura
Figura 3: (in basso) Estratto da PTCP: tavola paesistica
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Figura 4: (in alto) Estratto da PTCP, tavola dei rischi
Figura 5: (in basso) Estratto da PTCP: Rete ecologica del Ptcp
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Figura 6: (in alto) Estratto da PTCP, carta delle aree protette
Figura 7: (in basso) Estratto da PTCP: mosaico delle vocazioni agricole
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Figura 8: (in alto) Estratto da PTCP, mosaico dei vincoli
Figura 9: (in basso) Estratto da PTCP: Carta dei beni paesaggistici e ambientali
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Figura 10: (in alto) Estratto da PTCP, valore agroforestale
Figura 11: (in basso) Estratto da PTCP: Carta dei boschi
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Figura 12: (in alto) Estratto da PTCP, carta d’uso del suolo
Figura 13: (in basso) Estratto da PTCP: Carta delle dimensioni aziendali
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Figura 14: (in alto) Estratto da PTCP, evoluzione storica
Figura 15: (in basso) Estratto da PTCP: individuazione degli ambiti agricoli
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2.
Il PTR e La rete ecologica Regionale
Figura 16: La Rete Ecologica Regionale
La legge individua gli elementi che costituiscono la RER nelle aree di valenza ecologica già esistenti e disciplinate
dalla propria normativa (siti Natura 2000, aree floristiche, oasi di protezione faunistica, ecc.). La legge prevede
inoltre il recepimento della RER negli strumenti di pianificazione e favorisce gli interventi di rafforzamento delle
connessioni ecologiche e, più in generale, la valorizzazione dei servizi eco sistemici.
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3.
Preseglie: sintesi ragionata di un comune
Il quadro d’insieme della realtà di Preseglie è composto da
diversi scenari: non ha un assetto territoriale unico,ma si divide
in sette frazioni. Fornendo una lettura della città guardata
attraverso le sue parti, i suoi problemi specifici, le sue esigenze
locali crediamo sia possibile ricostruire l’identità del comune
composta delle sue Frazioni.
Sottocastello: è il nucleo vitale del paese (municipio, farmacia,
biblioteca, ambulatorio medico, scuola elementare e materna,
caserma dei carabinieri), con il suo caratteristico mercato che
si tiene il terzo lunedì di ogni mese nella piazza centrale XX
settembre. Nella frazione si concentra la maggior parte dei
negozi: da quelli alimentari a quelli dell'abbigliamento, ai bar.
Gazzane: centro attivo e laborioso, ricco di fucine e laboratori
artigianali, è la frazione più lontana dal capoluogo (km 2 circa), sede della prestigiosa pista di motocross, teatro
di sfide a livello internazionale.
Piazza: la 'rocciosa' Piazza è sede della Parrocchia e dell'oratorio, si trova alle falde del monte Poffe; si dice che
anticamente vi fosse un castello del quale non rimane più nessuna traccia.
Quintilago: è forse la frazione più pittoresca, circondata dal verde dei prati e ricca di sorgenti d'acqua. Il borgo,
nelle mattine d'ottobre, sa regalare quadri incantevoli quando si erge dalle nebbie che lo circondano.
Macenago: tutto costruito su un'erta, ripida e secca, ha case bellissime, ricordo di un'antica signorilità.
Zernago: nucleo esiguo, è a ridosso del territorio di Barghe. Caratteristiche le case rurali.
Ardessà: frazione nota soprattutto per la preziosa sorgente d'acqua pura e ricercata, immersa nel verde e
circondata da castagneti. Nel territorio sono segnalate nelle carte I.G.M.: Madonna di Visello, Campo di Nini,
Zaione di Sopra e di Sotto, Binzaghe, Campo di Frosio, Casaluc, Dosso di Clivio, Chiese, Sort, Lignere, Roccolone,
Crossodromo, Trattoria, Faule, Dossi, Casotto Sentierole.
L’idea di Piano si basa sulla valorizzazione e sulla qualificazione del paesaggio di Preseglie e di tutti gli ambienti
che lo determinano e che costituiscono il suo patrimonio, la sua risorsa ed i motivi della sua antropizzazione, che
deve rafforzare la sua identità con processi di qualificazione.
Il mantenimento e la valorizzazione degli elementi caratterizzanti e delle differenze individuate sia dal punto di
vista più “naturale” oro-morfologico, sia da quello prettamente antropizzato (nuclei di antica fondazione, tessuto
residenziale, reticolo infrastrutturale, aree produttive), sono obiettivi che il PGT pensa di perseguire all’interno
del quadro sovracomunale, il quale struttura le linee strategiche e gli obiettivi in un contesto più ampio e
individua alcune questioni strategicamente rivelanti.
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4.
Lo sviluppo sostenibile a Preseglie: obiettivi e dimensionamento
Per sviluppo sostenibile consideriamo il soddisfacimento dei bisogni delle generazioni presenti senza che sia
compromessa la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri, nella consapevolezza che la terra è un
sistema chiuso e che i problemi ambientali possono pesantemente condizionare il futuro della collettività.
Figura 17: Evoluzione demografica del Comune (fonte: ISTAT)
Dall’analisi demografica del Comune nell’ultimo ventennio e dall’analisi dello stato di attuazione del PRG si
desume che Preseglie è un comune che, anche in virtù delle condizioni economiche poco favorevoli, non è in
forte crescita demografica e non è particolarmente attivo anche per quanto concerne l’attività edilizia.
Tale concezione significa che la crescita di Preseglie non può essere considerata nell’aspetto solo quantitativo,
ma è da sviluppare la consapevolezza della “qualità ”con una concezione dello sviluppo come processo culturale
in cui la crescita economica e la valorizzazione dell’ambiente non sono poste in opposizione. Secondo tale
principio una delle proposte sviluppate per il Piano tendono a proporre una maggiore elasticità della normativa
di attuazione per gli interventi ricadenti in ambiti dei centri storici delle frazioni (ex zona A) definiti di valore
storico tradizionale.
Figura 18: Stato di attuazione dei piani attuativi individuati da PRG
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4.1
Gli obiettivi del piano
Tra i principali obiettivi del documento di piano suddivisi per sistemi insediativo si elencano:
ambiti obiettivi
azioni
Promozione dei modelli di risanamento conservativo per i fabbricati in stato di abbandono
sistema insediativo
CENTRI STORICI: salvaguardia e
valorizzazione del patrimonio
architettonico del centro storico
Sviluppo di politiche di tutela e recupero dei centri storici
Promozione di interventi di ristrutturazione manutenzione e riuso dell'edificato
Modulazione e differenziazione degli interventi in funzione delle specifiche caratteristiche dei
diversi ambiti urbani
Cura della qualità degli spazi aperti e della sistemazione del verde di pertinenza
Contenimento di aree di espansione residenziale che frammentino il tessuto di margine
CENTRI ABITATI: razionalizzare la
struttura urbana
sviluppo di una normativa che tenda a mantenere la complessità funzionale esistente tra
funzioni residenziali e rurali, compatibile con le norme igienico sanitarie
Tutela delle aree a cuscinetto a protezione dell'ansa fluviale e tra le aree residenziali e
produttive
Sviluppo del sistema insediativo affiancato all'esistente
Promuovere lo sviluppo di edificazioni in lotti liberi o liberati
TERZIARIO: sistema commerciale
Promozione del sistema commerciale in tutto il territorio urbanizzato con priorità al commercio
di vicinato nelle frazioni
ARTIGIANATO_PRODUTTIVO:
Potenziamento del sistema produttivo laddove si avverta la necessità di piccoli ampliamenti per
conferma del sistema produttivo locale
insediamenti esistenti e floridi
sistema ambientale
Individuazione dei manufatti rurali di pregio da recuperare attraverso progetti di qualità
architettonica che dialoghi con il paesaggio locale di estrema qualità paesaggistica
PATRIMONIO RURALE: salvaguardia e
valorizzazione del patrimonio rurale
esistente
Consentire un recupero anche non agricolo degli edifici di qualità abbandonati
Normative specifiche per la tutela dell'immagine architettonica e naturale del territorio relativa
alle nuove edificazioni (materiali, sistemazioni, ecc) che si pongono a contatto col paesaggio
Sviluppo di una carta delle attenzioni del paesaggio che renda evidenti i valori da valutare e da
promuovere
PAESAGGIO: salvaguardia del
paesaggio montano
Potenziamento della rete di percorsi a mobilità lenta per connettere il sistema esistente nei
territori boscati con le frazioni
siste
ma
infra
strut
tural
sistema dei servizi e
Incentivazione di interventi di settore per la valorizzazione dei parchi
promozione della qualità del sistema
infrastrutturale
migliorare la rete di connessioni attuali attraverso la riqualificazione delle infrastrutture
esistenti
creazione di percorsi che facilitino l'accesso e la fruizione delle aree verdi
tutela e valorizzazione del patrimonio ambientale e messa in sistema con la rete dei servizi
rivitalizzazione del sistema dei servizi
potenziamento del sistema dei servizi attraverso la localizzazione di strutture dedicate alla
collettività
Individuazione di una rete di connessione delle aree esistenti dedicate ad attività collettive
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In parallelo agli obiettivi sopra citati, nella redazione del Piano si sono preseguiti i seguenti obiettivi:
a) Migliore articolazione delle modalità operative per il dimensionamento e le modalità di conferimento
degli standard;
b) Migliore articolazione delle aree agricole, e proposta di individuazione di aree più omogenee rispetto a
quelle di prg
c) Necessità di normare le aree esistenti non conformi per funzione che si trovano in zona agricola (aree di
deposito inerti e rottami).
d) Adesione al sistema intercomunale di percorsi cicloturistici di valore storico ambientale
e) Tutela dei corridoi ecologici individuati dal sistema regionale e provinciale
f) Introduzione di una rotatoria sulla provinciale all’altezza della zona produttiva esistente
g) Nuovo innesto alla rotatoria esistente per l’ingresso in Gazzane
In base alle analisi effettuate si è ritenuto necessario un contenimento della capacità insediativa residenziale e
produttiva, suddivisa fra capacità residua di piano e nuove individuazioni, ed in parallelo è stata perseguita la
possibilità di inserire funzioni anche diverse dalla residenza (ad esempio: terziario, uffici, commercio,
ristorazione e piccolo artigianato non molesto) per promuovere commercio al dettaglio e attività nei centri
storici che soffrono di una poco vivace attività commerciale.
Il Documento di Piano individua :
gli ambienti della naturalità e agricoli (boschi, ambiti sottoposti a tutela paesaggistica), ai quali il Piano
delle Regole darà maggiore definizione;
i Servizi pubblici e i Servizi privati di uso pubblico ai quali il Piano dei Servizi darà maggiore definizione;
il tessuto consolidato (residenziali, secondarie, terziarie, direzionali, ricettive, commerciali, ecc.), al quale
il Piano delle Regole darà maggiore definizione.
Inoltre Il Documento di Piano individua e definisce gli Ambiti di Trasformazione AT.
La scelta degli Ambiti di Trasformazione del PGT si fonda sugli elementi conoscitivi e analitici elaborati e sugli
indirizzi del Rapporto ambientale della Vas. La scelta inoltre non può non prendere atto che la gran parte delle
previsioni del Prg non hanno trovato attuazione (v. figura 18) e che a tali previsioni sono attribuiti parametri
dimensionali di notevole consistenza.
Il PGT non prevede numerosi Ambiti di Trasformazione diversi dagli insediamenti previsti dal Prg; rispetto al
vigente strumento urbanistico però il Documento di Piano del PGT ad ogni Ambito di Trasformazione attribuisce
contenuti e obiettivi, finalizza gli interventi ad operazioni di valorizzazione e qualificazione ambientale,
paesaggistica, urbanistica, funzionale e architettonica, incrementa la dotazione di Servizi (pubblici e privati di
uso pubblico) e adegua i parametri di intervento ai caratteri del territorio.
Il PGT verifica con la VAS e con i criteri della sostenibilità dello sviluppo gli Ambiti di Trasformazione. Attribuisce
agli ambiti importanti strategie territoriali e di Servizi (il bosco, la porta sud di Preseglie a Guzzanica,la rete
ecologica comunale, le nuove previsioni per servizi). Nel PGT le trasformazioni diventano motivo di tutela e di
valorizzazione ecologica, ambientale e paesaggistica, di produzione di Servizi di eccellenza, di qualificazione
funzionale, urbana e architettonica.
Le nuove aree residenziali, ridotte ma necessarie per incentivare lo sviluppo del paese,sono state localizzate
dando priorità alle aree limitrofe ad aree già urbanizzate, che razionalizzassero i margini urbani, e che fossero
compatibili con aree sensibili dal punto di vista geomorfologico e ambientale
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Le nuove aree produttivo artigianali e terziario commerciali sono state individuate, in analogia, per
localizzazione dell’intervento, con priorità alle aree limitrofe ad aree già urbanizzate e verificando la loro
compatibilità con aree sensibili dal punto di vista geomorfologico e ambientale.
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4. 2
Gli ambiti a trasformazione
4.2.1 Le trasformazioni per la Residenza
Ambito n. 01 – loc. Piazza, via Massese
Ambito n.02 – – loc. Macenago, via Pilungo
Il comparto è localizzato in frazione Piazza, in posizione
centrale e limitrofo alla chiesa. L’obiettivo perseguito in
questo ambito residenziale è la sistemazione,
l’integrazione e miglioramento della viabilità esistente di
contorno
Il comparto si trova in una posizione interclusa e con
difficile connessione viabilistica che in sede attuativa va
opportunamente verificata: l’obiettivo auspicato è la
realizzazione della viabilità all’interno del comparto
necessaria a collegare via del Pozzo con via San Rocco
necessaria
a
garantire
un
collegamento
di
attraversamento del comparto nord-sud-est, e la
realizzazione di un intervento residenziale ma con mix
funzionale, ad esempio con esercizi di vicinato con
superficie di vendita non superiore a 150 mq, per
commercio al dettaglio; uffici pubblici e privati, e con
percorsi pedonali di qualità.
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ambito n. 03 – loc. Gazzane, via Vecchia
Il comparto si configura come un è l’intervento più
importante localizzato in frazione Gazzane.
Limitrofo alla scuola esistente e quindi in posizione
strategica per il sistema di servizi dedicati
all’istruzione questo piano auspica di poter
ampliare l’area per servizi con una zona destinata a
verde attrezzato. Si auspica per la rivitalizzazione
della frazione il posizionamento di attività
compatibili con la residenza, quali esercizi di
vicinato con superficie di vendita non superiore a
150 mq, per commercio al dettaglio; uffici pubblici e
privati, e con percorsi pedonali di qualità.
Ambiti n. 4 e 5 loc. Gazzane, via del Sardano
I due ambiti, strettamente interconnessi tra loro,
a vocazione residenziale concorrono insieme alla
sistemazione, integrazione e miglioramento della
viabilità esistente di contorno e alla creazione di un
collegamento pedonale o ciclopedonale su sede
propria/protetto che raggiunga l’abitato di Gazzane
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ambito n. 06 – loc. Piazza, via Visello
Ambito n.07 – loc. Macenago, via Massese
Il piccolo comparto in zona Visello, si rende
necessario per poter migliorare la viabilità esistente
di contorno e di accesso alla zona edificabile. Per
questo motivo si auspica la realizzazione di un
marciapiede attrezzato con parcheggi individuati
lungo la strada esistente che lambisce il comparto.
Per questo ambito strategica è la strada d’accesso,
e in tale zona è auspicata la concentrazione di area
per servizi individuata nel comparto.
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4.3
Le trasformazioni per le attività produttive artigianali e terziario commerciali
Per le trasformazioni produttive si è cercato di alleggerire il corpus normativo. Le destinazioni principali
rimangono quelle produttivo artigianali ma si è introdotta la possibilità di inserire funzioni compatibili di tipo
terziario commerciali, per alcuni comparti auspicabili.
Ambito n. 01 – provinciale
Ambiti n. 2 e 3 2 – loc. Fondi via Case Sparse
Il comparto è localizzato a ridosso della SP79 che
conduce a Sabbio Chiese, già individuato da PRG.
I comparti 2 e 3 2 si pongono come naturale
proseguimento della zona industriale di Gazzane
esistente.
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Ambito n. 04 – Loc. Gazzane - SP79
Ambito n. 05 – via Garibaldi
Il piccolo comparto individuato è stato localizzato a
Gazzane, in zona limitrofa alla provinciale. Si
auspica che questo ambito si sviluppi per attività di
tipo turistico o terziario direzionale..
Il comparto è localizzato a ridosso di via Garibaldi
che conduce alla zona industriale del comune di
Odolo. Si auspica che questo ambito si sviluppi per
attività di tipo turistico o terziario direzionale
favorendo interventi che puntino a recuperare gli
immobili esistenti, contribuendo a costituire, con il
comparto n. 6, una “porta sud” di Preseglie di
grande qualità architettonica ed urbana.
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Ambito n. 06 – “La Porta Sud” di Preseglie
Il comparto è localizzato in una zona molto
strategica dal punto di vista viabilistico. Si auspica
che questo ambito si sviluppi per attività di tipo
turistico o terziario direzionale favorendo interventi
che puntino a recuperare gli immobili esistenti,
contribuendo a costituire, con il comparto n. 6, una
“porta sud” di Preseglie di grande qualità
architettonica ed urbana.
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4.2
Principali elementi dimensionali di riferimento
La LR 51 del 1975 era fondata su parametri dimensionali, quantitativi e standard. Dal 2005 la LR 12 introduce
invece il concetto della sostenibilità delle scelte e della loro qualità, intesa in senso complesso e integrato.
Le scelte del Documento di Piano sono state sottoposte alla verifica di sostenibilità da parte della Conferenza
Vas: il Rapporto Ambientale della Vas ritiene che le scelte del Pgt siano scelte sostenibili.
La storia dell’urbanistica ha reso evidente che i numeri non sono in grado di rappresentare la complessità della
realtà urbanistica e territoriale, riportiamo però alcuni elementi conoscitivi, che -anche a causa
dell’indeterminatezza globale che viviamo dal 2009- esprimono solo tendenze possibili da monitorare.
In accordo con la Provincia di Brescia, è stato elaborato il dimensionamento del piano ai sensi dell’art. 141 del
PTCP, in allegato.
Nel gennaio 2011 i residenti a Preseglie sono circa 1577.
Facendo stime del tutto “teoriche” si può prevedere un incremento di 232 abitanti “teorici” individuati negli
ambiti di trasformazione:
AMBITO
ST
IT mc/mq
VOLUME
SLP
ABITANTI
teorici
AMB. 1
4.748,00
0,70
3.323,60
1.107,87
22,00
AMB. 2
9.973,00
0,70
6.981,10
2.327,03
47,00
AMB. 3
16.718,00
0,70
11.702,60
3.900,87
78,00
AMB. 4
5.511,00
0,70
3.857,70
1.285,90
26,00
AMB. 5
4.970,00
0,70
3.479,00
1.159,67
23,00
AMB. 6
1.827,00
0,70
1.278,90
426,30
9,00
AMB. 7
6.047,00
0,70
4.232,90
1.410,97
28,00
34.855,8
11.618,60
232,37
49.794,00
Si segnala che di questi ambiti il n.1,2,3 e 7 sono ambiti di PRG che sono stati confermati, gli ambiti 4 e 5 sono
ambiti già esistenti ma che sono stati riperimetrati per concorrere agli obiettivi di piano di razionalizzarne
l’attuazione, mentre l’unico nuovo ambito residenziale è il n.6, di modeste dimensioni, (con n.9 nuovi abitanti
teorici).
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Allegato A
Stima convenzionale di consumo di suolo per fabbisogno endogeno ed esogeno ( ex art. 141 PTCP
Brescia)
Per il dimensionamento del piano, si è provveduto a determinare la crescita endogena ed esogena ai fini di
dimensionare correttamente lo sviluppo della pianificazione perseguendo gli obiettivi di contenimento del
consumo di suolo, con particolare riferimento a chi ha consumato la quota maggiore di territorio nel periodo
considerato (decennio) e salvaguardando chi, per le proprie condizioni socioeconomiche e geografiche, ha avuto
uno sviluppo contenuto, in accordo con gli orientamenti per la collocazione dei fabbisogni di cui all’art. 141 del
Piano di Coordinamento Provinciale.
I Criteri di riferimento perla determinazione del fabbisogno abitativo è stato calcolato nell’equivalenza
famiglia alloggi. Innanzitutto, si riportano i dati anagrafici presi in considerazione nel periodo di riferimento,
estrapolando i dati anagrafici locali:
tabella 01: Movimento demografico – 2002-2012
Popolazione residente e relativo trend dal 2002, saldo naturale e saldo migratorio Variazioni della
popolazione residente, movimento naturale e migratorio(fonte:urbistat-dati istat)
Grafici inerenti al bilancio demografico e trend della popolazione (fonte:urbistat-dati istat)
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tabella 02: Vengono inoltre riportati i dati relativi ai nuclei famigliari 2002-2012 (fonte:urbistat – dati istat)
Estrapolando questi dati, si estrapolano i seguenti dati di base per la determinazione di incremento del
fabbisogno endogeno ed esogeno (ex art. 141 delle NTA del PTCP della provincia di Brescia)
Tabella03: Dati di base:
Anno precedente l'adozione:
201
2
Numero di famiglie al 31-12-2012
623
Numero di abitanti a 31-12-2012
154
3
Anno iniziale del periodo di riferimento
200
2
Numero di famiglie al 31-12-2002
599
Numero di abitanti a 31-12-2002
151
4
Numero anni del periodo di riferimento
10
Saldo naturale nel periodo
+29
Saldo famiglie nel periodo
+24
La crescita endogena ed esogena è stata determinata con la seguente formula:
Fam. End. = (pop. (0) + S.n. (0-n)) / (pop (n) / fam. (n)) 1514+29/1543/623=624
C. End. (0-n) = fam. end. (n) –fam. (0)= 624-599=275
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PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO DEL COMUNE DI PRESEGLIE (BS)
Documento di Piano
Relazione del Documento di Piano
C. Esog. (0-n) = fam. (n) –fam. end. (n)= 623-624=-1
T. End. (0-n) = C.End. / fam. (0) = 275/599=0,459
T. Esog. (0-n) = C.Esog. / fam. (0) con un minimo, per la crescita endogena, di 20 famiglie o dell’1% di quelle
esistenti all’inizio dell’arco temporale di riferimento.=-1/599=0,016
Dove:
pop. (0) = pop 2002 = 1.514
popolazione rilevata all’inizio dell’arco temporale di riferimento.
pop. (n) =pop 2012= 1.543
popolazione rilevata alla fine dell’arco temporale di riferimento.
S.n. (0-n) = s.n. (2002-2012) = + 29
saldo naturale rilevato nell’arco temporale di riferimento.
fam. (0) =fam (2002)= 599
famiglie rilevate all’inizio dell’arco temporale di riferimento.
fam. (n) = fam (2012)= 623
famiglie rilevate alla fine dell’arco temporale di riferimento.
S.fam. (n) = s.fam. (2012) = + 24
saldo naturale rilevato nell’arco temporale di riferimento.
Fam. End. = famiglie endogene determinate dalla somma della popolazione rilevata all’inizio dell’arco
temporale considerato e del saldo naturale registratosi nello stesso periodo, divisa per il rapporto
componenti/famiglia rilevato alla fine dell’arco temporale stesso.
C. End. = crescita endogena relativa all’arco temporale considerato (decennio).
C. Esog. = crescita esogena relativa all’arco temporale considerato (decennio).
T. End. = tasso di crescita endogena relativo all’arco temporale considerato.
T. Esog. = tasso di crescita esogena relativo all’arco temporale considerato.
L’arco temporale di riferimento è il decennio precedente alla data di riferimento.
Una volta individuata la crescita endogena ed esogena in termini di famiglie si ipotizza che questo trend
possa continuare nel decennio successivo.
I comuni dovranno utilizzare, per il calcolo della crescita esogena, i tassi di crescita medi del sistema urbano
di riferimento. Per Preseglie, il Sistema Urbano di Riferimento è il SUS 5 Val Sabbia , con tasso di crescita
esogena pari a 6,6.
Il calcolo del consumo di suolo ai fini dell’applicazione dell’art.13, riguardante le intese interistituzionali per
la localizzazione di interventi sovracomunali, viene determinato con la seguente modalità:
Urb./fam. (n) = Urb. (n) / fam. (n) * 80%=777:751/623=1.248
Urb. End. = Urb./fam. (n) * C. End. (0- n)= 1248*275=343.200
Urb. Esog. = Urb./fam. (n) * C. Esog. (0-n)= 1.248*-1=-1.248
Dove:
Urb. (n) = superficie di suolo urbanizzato alla fine del periodo considerato.
Urb./fam. (n) = quota media di suolo urbanizzato per famiglia alla fine del periodo
considerato, ridotta del 20% esclusi i comuni montani con popolazione inferiore ai 3000 abitanti al fine di
contenere il consumo di suolo.
Urb. End. =343.200 mq
quota complessiva di consumo di suolo per esigenze endogene.
Urb. Esog. = -1.248 mq
quota complessiva di consumo di suolo per esigenze esogene.
Si ricava un totale di consumo di suolo ammesso pari a 341.952 mq.
Il suolo urbanizzato consolidato si trova articolato nel seguente stato di attuazione:
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STIMA CONVENZIONALE CONSUMO DI SUOLO ART.
141 NTA DEL PTCP
modifiche a
seguito delle
controdeduzioni
popolazione
residente
situazione
demografia del
decennio di
riferimento
1999-2009
famiglie residenti
1.543,00
1.514,00
623,00
599,00
saldo naturale
popolazione
residente/famiglia
convenzionale
suol
parchi urbani
o
sovracomunali e
urbanizz territoriali realizzati
ato
complessivo
consumo di
suolo
inizio
decennio
fine
decennio
inizio
decennio
fine
decennio
29,00
inizio
decennio
fine
decennio
mq
mq
mq
aggiuntivo (nuovo
PGT)
mq
complessivo
standard arretrato
convenzionale
714.619,00
714.619,00
2
0,00
0,00
23
714.619,00
714.619,00
4
70.132,00
21.532,00
5
29.160,00
4.957,00
6
0,00
0,00
99.292,00
26.489,00
99.292,00
26.489,00
mq
in essere (residuo
del prg previgente non
interessato da permessi
di costruire)
suol
parchi urbani
o
sovracomunali e
urbanizz territoriali previsti
abile
1
1+
mq
mq
mq
mq
4+
5+6
7
8
4+
5-8
9
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