XXII Congress of Political Science, Madrid, July 8 to 12, 2012
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XXII Congress of Political Science, Madrid, July 8 to 12, 2012
XXVI Convegno SISP Università Roma Tre - Facoltà di Scienze Politiche, Dipartimento di Studi Internazionali e Dipartimento di Istituzioni pubbliche, Economia e Società 13 - 15 settembre 2012 Sezione 5 Comunicazione Politica Franca Roncarolo - Cristian Vaccari Panel 5.1 Discussione politica e reti di influenza nell’era del web 2.0 (I) Sara Bentivegna - Donatella Campus Paper 5.1.3 Il dibattito sul Web durante le primarie francesi 2011. Il caso del social network del Partito Socialista, la Coopol Marino De Luca (Università della Calabria) - Anaïs Theviot (Sciences Po Bordeaux) Abstract Il 12 gennaio 2010, il Partito socialista francese presenta Coopol, la propria rete (web) sociale, al grande pubblico. “È uno strumento che permette ai militanti di migliorare l’organizzazione, di migliorare le relazioni, di concretizzare e realizzare manifestazioni, gruppi di lavoro, gruppi di riflessione, non soltanto nel proprio territorio, ma un po’ ovunque in tutta la Francia […]”. Il modo in cui i partiti politici hanno «invaso» i new media e le conseguenti strategie adottate, sono diventate già da tempo oggetto di attenzione nel mondo accademico. Ma l’oggetto di studio (e di comparazione), almeno fino ad oggi, è stato il sito Internet, il blog e a tratti il profilo sui social network a maggiore impatto. Ci sono poche ricerche sui forum o sui social network dei partiti, e pochissime si pongono dalla parte dei forumeurs, ovvero dei «militanti 2.0». Grazie a una ricerca empirica, abbiamo evidenziato come la discussione online sulla Coopol nel periodo delle primarie socialiste sia stata caratterizzata dall’interesse per alcune tematiche ben precise (immigrazione, economia, lavoro, istruzione), da una tendenza al dibattito intellettuale (un nuovo socialismo, la democrazia, la rivoluzione elettronica) e da una forte personalizzazione degli stessi temi intorno ai principali promotori, i candidati stessi. La nostra idea è che questa tipologia di social network sia in grado di far emergere nuove forme di mobilitazione interne ai partiti. A nostro avviso, la Coopol è l’inizio di una nuova forma di militantismo, che supera gli aderenti a 20 euro - altro fenomeno francese legato alle primarie del 2006 -, e proietta il ruolo dei militanti in una nuova dimensione di mobilitazione e partecipazione. Da qui le nostre domande di ricerca : chi sono gli emilitants del Ps? Quali argomenti, durante le primarie, i militanti filtrano attraverso il social network del Ps? Qual è il contenuto delle discussioni militanti online? Che tipo di 1 profilo socio demografico presenta l’elettore-militante che partecipa alle discussioni sulla Coopol ? Questa proposta nasce dall’analisi del contenuto di più di 3000 messaggi postati sulla Coopol dal 20 luglio al 16 ottobre 2011 - date ufficiali della campagna elettorale per le primarie socialiste -, dai dati di un questionario distribuito ai web-voters e ai coopains e da numerose interviste realizzate presso la Direzione Web del Ps. 1. Introduzione .................................................................................................................................3 2. Il dibattito sulla Coopol ............................................................................................................. 5 Metodologia .............................................................................................................................................. 5 Il dibattito on-line .................................................................................................................................... 6 La statistica testuale nell’analisi del dibattito sulla Coopol.................................................................. 9 3. I web elettori delle primarie................................................................................................... 10 Metodologia ............................................................................................................................................ 10 Distribuzione dei web elettori sull’asse sinistra-destra ....................................................................... 11 Membri e non membri ............................................................................................................................ 11 Interesse in politica ................................................................................................................................ 12 4. I militanti socialisti online delle primarie 2011........................................................... 13 Metodologia ............................................................................................................................................ 13 L’attivista online tra genere e età ......................................................................................................... 14 L’attivista online tra istruzione e occupazione .................................................................................... 14 5. Conclusioni ............................................................................................................................ 15 2 Il dibattito sul Web durante le primarie francesi 2011. Il caso del social network del Partito Socialista, la Coopol 1. Introduzione Ancora marginale in tutti gli anni novanta, Internet è diventato protagonista indiscusso della scena politica francese durante la campagna 2005 per il trattato sulla Costituzione Europea e soprattutto durante le elezioni presidenziali del 2007. Il social network del PS, Coopol1 – Cooperativa Politica –, raggiunge il pubblico per la prima volta il 12 gennaio 2010. “E' lo strumento che permette una migliore organizzazione per gli attivisti, […] una migliore comunicazione di azioni, manifestazioni, gruppi di lavoro, think tanks, non solo nel loro territorio, ma quasi ovunque in Francia [... ]”2. Il modo in cui i partiti politici hanno “occupato”3 Internet e le strategie4 adottate, hanno già dato luogo ad un numero rilevante di ricerche accademiche. La maggior parte degli studi empirici francesi si è concentrata sull’analisi dei siti web5 e dei blog6. In alcuni limitati casi, le ricerche hanno focalizzato l’attenzione anche sui forum7 o i social network8 dei partiti politici. Tuttavia, non esiste nessuna ricerca sugli utenti Internet considerati come attivisti 2.0. Questa assenza di studi empirici in Francia, può essere spiegata in considerazione della recente nascita dei fenomeni in questione, collegati principalmente alle reti di attivisti di partito (Patrice Flichy9, Stéphanie Wojcik10). Ciò nonostante, i primi pioneristici studi in materia si sono concentrati sull’analisi del profilo socio-demografico relativo ad una categoria specifica di internauti, i forumeurs. E 'il caso di Godefroy Beauvallet e Maurice Ronai che ci danno informazioni sul profilo dei partecipanti a Temps Réels, sezione virtuale del Ps: “Temps Réels si distingue per una composizione sociologica diversa rispetto a quella del partito socialista: in termini sociali e professionali, il 70% dei membri proviene dal settore privato; rispetto all’età i membri, con una media di 35 anni nel 2003, http://www.lacoopol.fr/presentation. Martine Aubry, segretaria del Partito socialista, il 12 gennaio 2010, durante la presentazione di Coopol alla stampa: http://www.dailymotion.com/video/xbu3sq_martine-aubry-presente-la-coopol_news. 3 Sauger N., (2002), «Les partis sur le Net: première approche des pratiques virtuelles des partis politiques français», in Serfaty V. (dir.), L’Internet en politique, des États-Unis à l’Europe, Strasbourg, Presses Universitaires de Strasbourg (Collection «Sociologie politique européenne»), pp.179-195. 4 Blanchard G., (2009), «La mise en œuvre de la communication électronique des partis politiques français: le poids des pratiques politiques et organisationnelles», Les Enjeux de l’information et de la communication, http://w3.u-grenoble3.fr/les_enjeux. 5 Greffet F., (2001), «Les partis politiques français sur le web», in Andolfatto D., Greffet F., Olivier L. (dir.), Les partis politiques, Quelles perspectives?, Paris, L'Harmattan (Collection «Logiques Politiques»), pp. 161177. 6 Serfaty V., (2006), «Les blogs et leurs usages politiques lors de la campagne présidentielle de 2004 aux États-Unis», Mots. Les langages du politique, 80, La politique mise au net, http://mots.revues.org/index501.html. 7 Kies R., (2008), «Forum en ligne et partis politiques», Réseaux, 150, pp. 133-158; Marcoccia M., (2006), «Les Webforums des partis politiques français: quels modèles de discussion politique?», Mots. Les langages du politique, 80; Desquinabo N., (2011), «Polémique ou délibération ? Les usages des forums partisans pendant la campagne 2007», in Fabienne Greffet, Continuer la lutte.com – Les partis politiques sur le Web, Les Presses de Sciences Po., pp. 249-254. 8 Barboni T., Treille E., (2010), «L'engagement 2.0», Revue française de science politique, 60(6), pp. 11371157. 9Flichy P., (2008), «Internet et le débat démocratique», Réseaux, n°150 http://www.cairn.info/article.php?ID_REVUE=RES&ID_NUMPUBLIE=RES_150&ID_ARTICLE=RES_15 0_0159. 10 Wojcik S., (2008), «Compétence et citoyenneté. Esquisse d’une analyse critique des travaux sur les dispositifs participatifs en face-à-face et en ligne», Atelier La parole profane, Congrès SQSP, Montréal. 1 2 3 sono nettamente più giovani se comparati agli aderenti del partito socialista; il relazione al sesso, la presenza di appena il 25% delle donne riflette senza dubbio un settorialità storica per quanto riguarda il campo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione”11. La web survey realizzata nel maggio 2005 da Raphael Kies apporta ulteriori elementi in relazione al profilo degli utenti Internet. L’oggetto di studio erano i partecipanti al forum dei radicali italiani, che Kies descrive così: “la metà di essi (45%) ha fatto studi universitari, e più di uno su cinque (22%) ha ottenuto titoli accademici post laurea. Gli utenti del forum si distinguono rispetto alla popolazione italiana per quanto riguarda l'età, il sesso e l'attività professionale. Dal punto di vista dell'età, l'indagine rivela che le categorie più rappresentative sono le fasce 26-35 anni (24%), 36-45 anni (28%) e 46-55 anni (20%)” 12. I lavori di Hargittai sottolineano inoltre la questione di genere, in cui le donne risultano sottorappresentante rispetto agli uomini, così come nella politica reale, anche nella politica online13. Per quanto riguarda le ricerche sull’analisi dei contenuti, il modello di Habermas costituisce uno degli elementi di riferimento. Kies, nel suo studio sul forum dei radicali italiani, individua quattro criteri per valutare la qualità del dibattito: il livello di inclusività e di uguaglianza dato dalla percezione espressa dagli utenti; il carattere riflessivo del forum, stimato in base a quanto gli utenti considerano funzionale il forum stesso per sviluppare le loro opinioni; il livello di rispetto all'interno del forum, in relazione al grado di giudizio degli utenti stessi 14 (Kies, 2008, 133-158). In generale, gli studiosi considerano negativo il ruolo della piattaforma nei forum, che in relazione allo spazio pubblico, non raggiunge l’ideale deliberativo. Nelle analisi dei contenuti di tre forum canadesi, Michael Dumoulin ha osservato la presenza di “monologhi interattivi”15. Il limite di questo modello “normativo”16, spinge ad adottare un approccio diverso: un’analisi linguistica attraverso l’uso della statistica testuale. Il paper presenta un’analisi del dibattito interno alla Coopol, durante il periodo di campagna elettorale per le primarie socialiste, e una “fotografia” dei partecipanti al social network socialista. A partire dalla sua nascita, nel 2010, la Coopol è stata caratterizzata da una serie di discussioni tra militanti e simpatizzanti socialisti. Il Ps, quasi da subito, ha adattato questa piattaforma anche con lo scopo di mobilitare i militanti e comunicare con loro. Dal luglio 2011, invece, il social network si è modellato sulla campagna interna per le primarie attraverso la creazione di diversi gruppi di sostegno atti a raccogliere gli attivisti ed i simpatizzanti intorno ai singoli candidati. “La Coopol riunisce circa 40.000 iscritti, dei quali il 40% non aderenti socialisti. L’iscrizione ha seguito un andamento costante nel tempo ad esclusione del boom iniziale. Per il resto, si registrano fasi di intensa partecipazione attiva degli utenti nei periodi di campagna elettorale del partito, con la cifra vicine all’80%, sul totale degli iscritti, durante la campagna per le primarie 2011”17. Il paper si basa principalmente sul lavoro dottorale delle nostre ricerche18 e comprende tre diversi elementi di studio: l’analisi del contenuto dei messaggi pubblicati sulla Coopol durante la campagna elettorale per le primarie 2011, una web survey ai web voters delle primarie socialiste e un questionario agli e-militanti. In primo luogo, da un punto di vista Beauvallet G., Ronai M., (2005), «Vivre à temps réels», Réseaux, 129-130, pp. 275-309. Kies R., (2008), «Forum en ligne et partis politiques», Réseaux, 150, pp. 133-158. 13 Hargittai E., Shafer S., (2006), «Differences in Actual and Perceived Online Skills: The Role of Gender», Social Science Quarterly, 87, pp. 432-448. 14 Kies R., (2008), «Forum en ligne et partis politiques», Réseaux, 150, pp. 133-158. 15 Dumoulin M., (2002), «Les forums électroniques: délibératifs et démocratiques?», in D. Monière (dir.), Internet et la Démocratie, Québec, Monière et Wollank éditeurs, pp. 141-157. 16 Wojcik S., Greffet F., (2008), «Parler politique en ligne. Une revue des travaux français et anglo-saxons», Réseaux, 150, pp. 19-50. 17 Intervista a Valerio Motta, Direttore Web del Partito socialista, 11 febbraio 2011. 18 De Luca M., «Les primaires du Ps»; Theviot A., «Militer sur le Net au PS et à l’UMP». 11 12 4 metodologico, abbiamo considerato l’analisi del contenuto degli spazi tematici di discussione sulla Coopol, nel periodo compreso tra il 20 luglio e il 16 ottobre 2011. Il dibattito risulta organizzato per gruppi, dove per partecipare è necessario iscriversi. I gruppi corrispondo spesso alle sezioni territoriali del PS, alle diverse correnti o a tematiche specifiche. Ogni utente ha la possibilità di creare un proprio gruppo. Di conseguenza, sono presenti moltissimi gruppi composti da singoli utenti. In questo tipo di gruppo, appare evidente, come una forma di dibattito sia impossibile. Si tratta piuttosto di “monologhi” unidirezionali che permettono di diffondere il pensiero del creatore del gruppo. A tal proposito abbiamo deciso analizzare i gruppi più popolati della Coopol, ai quali sono state applicate le regole della statistica testuale, tenendo in considerazione un corpus di oltre 120.000 occorrenze – ogni unità lessicale nel corpus – per oltre 3000 post monitorati. La prima survey riguarda gli elettori del web. I dati sono stati raccolti tramite delle interviste online realizzate tra il primo e il secondo turno delle primarie. Siamo stati in grado di raccogliere 354 casi provenienti da tutte le regioni francesi, attraverso l'uso di alcuni strumenti: blog, fan page e profilo facebook, twitter, gruppo e profilo Coopol. La seconda inchiesta quantitativa è stata diffusa ai web militanti delle primarie per capire che tipo di militante partecipa attivamente online. Si è tracciato un profilo sociologico del cyber militante che si allontana, come previsto, rispetto al militante tradizionale (fatta eccezione per l’età). 2. Il dibattito sulla Coopol Il rapporto con i propri e-militanti e l’uso dei social network sono diventati degli obiettivi e degli strumenti fortemente ricercati e utilizzati da parte di molte organizzazione politiche. Le primarie 2011 francesi costituiscono per i socialisti un’opportunità unica per sperimentare le funzionalità della Coopol, soprattutto in relazione alle ultime presidenziali 2012. I sei candidati al primo turno del 9 ottobre 2011 hanno utilizzato il social network in diversi modi. Martine Aubry, segretaria del Ps e sindaco di Lille, ha aperto quasi da subito un profilo a suo sostegno chiamato Collectif Martine Aubry. Ségolène Royal, ex candidata alle elezioni presidenziali francesi 2007, ha creato invece un profilo vicino alla sua organizzazione Desirs d’avenir e un profilo a sostegno della propria candidatura la Force citoyenne. Intorno agli altri candidati, il favorito François Hollande, ex leader del partito socialista, Jean-Michel Baylet, presidente del Partito radicale di sinistra, Arnaud Montebourg, deputato e responsabile per il rinnovovamento e Manuel Valls, deputato e sindaco di Evry, sono stati creati dei gruppi di sostegno tematici e dei gruppi personali, questi ultimi non hanno raggiunto un livello di popolarità tale da essere inseriti tra i 15 gruppi più importanti. Metodologia L’informatizzazione e la crescita esponenziale della consultazione elettronica di testi hanno rivoluzionato l’analisi linguistica mediante l’uso della statistica testuale [Bolasco 2005]. L’uso di software - brevettati, acquistabili, opensource, ecc - consente un rapido confronto “descrittivo” delle unità di analisi, convenzionalmente riconosciute e presenti nei testi: le parole. La dimensione della materia, troppo ampia e dibattuta per essere affrontata in 5 questo paper, è focalizzata sulla sola descrizione delle forme grafiche19 individuate nei 15 gruppi più popolari. La classica contrapposizione dell’analisi statistica al valore ermeneutico del contenuto esaminato (o del linguaggio) infatti, consente una migliore interpretazione delle “parole” soltanto20 in relazione al valore complessivo dato alla ricerca attraverso l’elaborazione degli argomenti trattati nei vari gruppi. Naturalmente sono state rispettate le regole classiche dell’analisi statistica di testi (documenti, resoconti di interviste, ecc): l’organizzazione interna e la trascrizione del corpus21; la comparabilità dei testi del corpus in relazione ad alcuni elementi quali struttura e dimensioni (max 800 caratteri per ogni post); inventario, conteggio e ordinamento delle forme grafiche. In questo studio, l’uso della statistica testuale è stata applicata ad un corpus di 120.00022 occorrenze - dato statistico di ogni unità lessicale nel corpus - su un totale di 2823 testi monitorati. Il corpus è stato valutato nella totalità del periodo analizzato (20 luglio – 16 ottobre 2011), e successivamente aggregato in base alle principali unità lessicali individuate. Il dibattito on-line L’obiettivo di questa sezione non è illustrare la complessa composizione del contenuto all’interno del social network, ma piuttosto focalizzare l’attenzione al periodo di campagna elettorale per le primarie. La ricerca si concentra sull’analisi del dibattito interno presente sui murs dei 15 gruppi23 più popolati della Coopol (Tab1). Table 1 – I quindici gruppi analizzati sulla Coopol N Gruppo Utenti Tipologia Prossimità Posts J’aime Creatore 1 Pour le droit de vote des étrangers résidents en France aux élections locales 2357 Tematico F.Hollande 357 134 B. Lucas 2 La force citoyenne, avec Ségolène Royal 1893 Supporter S. Royal 813 1031 P. Moine 3 Terra Nova 1843 Think Tank - 27 4 R. Prudent 4 Formation Histoire Parti Socialiste: de création à nos jours 1709 Think Tank - 15 24 J.C. Maurin 5 Collectif Aubry 1587 Supporter M. Aubry 984 1226 Collectif du sa “Le analisi basate sulle forme grafiche hanno il vantaggio di essere indipendenti dalla lingua. Si tratta di un approccio puramente formale che privilegia i segni (significanti) per arrivare al senso (in quanto insieme di significati) come rappresentazione del contenuto o del discorso” [Bolasco 2005, 21]. 20 Una delle critiche mosse agli studiosi di documenti testuali è la produzione di risultati privi di rigore , oltre che l’insieme di gruppi omogenei di unità di analisi illeggibili e difficili da analizzare. 21 “Per corpus s’intende un qualsiasi insieme di testi, fra loro confrontabili sotto un qualche punto di interesse […] lo studio assume interesse quanto più ampia è l’estensione del corpus testuale, e, di conseguenza, quanto più risulta utile una sua analisi in modalità automatica” (Bolasco, 1999, p. 179). 22 In funzione delle occorrenze un corpus può essere considerato: piccolo (fino a 15mila occorrenze), medio (da 15mila a 40mila occorrenze), grande (da 45mila a 100mila occorrenze). 23 La Coopol presenta 1874 gruppi, la maggior parte dei quali di medie e piccole dimensioni 19 6 Aubry 6 Non au dimanche travail du 1505 Tematico - 4 0 W. Montoya 7 Signons et faisons signer l'Appel National Pour L'Ecole Publique 1228 Tematico - 5 2 F.Marchand 8 Desirs d'avenir 1205 Supporter S. Royal 81 80 S.Bonnenfant 9 Grand Projet Socialiste GPS 1150 Think Tank - 164 134 F. Lutaud 10 L'Ile-de-France à gauche avec les Ecologistes rassemblés 1146 Politics - 2 0 J.P. Huchon 11 Démocratie & Socialisme 1039 Think Tank A.Montebourg 310 141 C. Gourdet 12 Politics : révolution numérique et enjeux sociaux / politiques de l'internet 1026 Tematico S. Royal A.Montebourg 41 12 B. Thieulin 13 Un monde d'avance 952 Politics B. Hamon 12 23 A. Wattiez 14 La coopol sous une seule coupole ! 917 Politics - 2 0 P. Vidoni 15 Je suis socialiste, donc je suis syndiqué(e) ! 915 Politics - 6 4 D. Ramage Il primo gruppo, Pour le droit de vote des étrangers résidents en France aux élections locales, nasce indirettamente per appoggiare Hollande, nello specifico focalizza il dibattito sulla proposta numero 50 del candidato: “Concederò il diritto di voto alle elezioni locali per gli stranieri legalmente residenti in Francia da più di cinque anni. Porterò avanti una lotta implacabile contro l'immigrazione clandestina e il lavoro illegale. Sarò il garante dell’immigrazione legale. La regolarizzazione sarà effettuata caso per caso e in base a una serie di criteri oggettivi”. Il secondo gruppo, La force citoyenne, avec Ségolène Royal, nasce intorno ai militanti de l'Espoir à Gauche. È un gruppo che riunisce attivisti e simpatizzanti vicini alla candidata Ségolène Royal, al suo socialismo del XXI secolo e all’idea di una nuova Repubblica basata sulla partecipazione dei cittadini. Il terzo gruppo, Terra Nova, è un think tank indipendente e progressista, creato per produrre politiche innovative in Francia e in Europa. Su Coopol, il gruppo si è impegnato nella produzione di contenuti - messaggi e documenti collaborativi – per lo sviluppo di proposte politiche. Il quarto gruppo, Formation Histoire du Parti Socialiste: de sa création à nos jours, è una sorta di Think Tank che vuole essere un punto di incontro per gli utenti della Coopol interessati a discutere - attraverso la condivisione di video, manifesti, testi, biografie e bibliografie -, la storia del Partito socialista e il socialismo francese. Il quinto gruppo, Collectif Aubry, è l’unico gruppo nato da subito intorno alla figura del leader del partito. Risulta, tra i 15 gruppi, il più commentato con oltre 1200 post. Dalla sua apertura ha attraversato 3 fasi principali di sostegno a Martine Aubry. In principio Per Martine Aubry candidata alla segreteria del partito, poi come candidata alle primarie e infine, 7 nuovamente, a sostegno del leader sconfitto, ma vicino al candidato ufficiale per le presidenziali 2012, François Hollande. Il sesto gruppo, Non au travail du dimanche, nasce intorno al dibattito sul diritto dei lavoratori e dei consumatori a non lavorare la domenica. Il settimo gruppo, nelle modalità e nei tempi, si inserisce all’interno di un periodo di mobilitazione a difesa della scuola pubblica. È stato un gruppo, nato intorno a diverse organizzazioni, che ha consentito la discussione e la raccolta di oltre 11 milioni di firme. L'ottavo gruppo, Desir d’avenir, è un'associazione vicino a Ségolène Royal. Questa associazione nasce nel dicembre 2005 in vista delle elezioni presidenziali del 2007. Il gruppo Coopol è creato subito dopo l'apertura del social network. L'idea è la stessa delle elezioni del 2007, scambiare opinioni e sostenere la candidatura di Ségolène Royal alle elezioni del 2012. Il nono gruppo, Grand Projet Socialiste, è un think tank che discute principalmente di disoccupazione, di impoverimento e di degrado ambientale. Il decimo gruppo, è un’associazione locale nata intorno a tre problematiche: la giustizia sociale, l’ambiente e l’economia. L’undicesimo gruppo, Démocratie & Socialisme, è una rivista di informazione che nasce con l’obiettivo dichiarato di spostare il Partito socialista a sinistra. Gli obiettivi principali sono quattro: le 35 ore, il pensionamento a 60 anni, lo SMIC a 1700 euro e le ritenute fiscali per coloro che hanno più di 20 volte il valore dello SMIC. Inoltre questo gruppo ha avviato una serie di discussioni intorno alla ricostituzione del Codice del Lavoro, per la Repubblica sociale e per l'unità della sinistra. Il dodicesimo, Politics: révolution numérique et enjeux sociaux/politiques de l'internet, è un gruppo di azione che si colloca al centro del dibattito sulla rivoluzione digitale nelle questioni sociali e politiche. È un gruppo che sviluppa temi inerenti all’uso di Internet e alla capacità di cambiare il mondo. Il tredicesimo gruppo nasce in relazione alla mozione presentata da Hamon al congresso di Reims, Un monde d'avance. È gruppo che rappresenta una mozione sensibile al rinnovamento del Partito Socialista da un’ottica di sinistra, attento alle discussioni riguardanti la crisi finanziaria e il capitalismo finanziario. Il quattordicesimo, La coopol sous une seule coupole!, è un gruppo particolare che nasce internamente alla Coopol per criticare i diversi gruppi creati intorno alle figure dei singoli candidati o delle specifiche mozioni. L’obiettivo dichiarato è dimostrare che le differenze interne alla Coopol dovrebbero essere usate per la discussione generale e non per la segmentazione in webfazioni del Partito socialista. Infine, l'ultimo gruppo, Je suis socialiste, donc je suis syndiqué (e)!, nasce intorno al movimento sindacale che ha caratterizzato il Ps e che intorno al Ps intende costruire un dibattito sociale. In generale, nel periodo considerato, sono stati individuati dei gruppi chiave che sostenevano il candidato per le primarie, come La force citoyenne avec Ségolène Royal e Collectif Aubry. Tuttavia, quando Coopol è stata creata, la strutturazione organizzativa era diversa. In un unico gruppo c’erano i supporter di Ségolène Royal, Martine Aubry e Manuel Valls. L’obiettivo, nel 2010, era la battaglia tra mozioni e i nuovi iscritti erano dirottati in specifici gruppi di appartenenza. All’interno del social network si erano create delle compartimentazioni abbastanza violente di utenti. Tale organizzazione, a distanza di un anno, spinse i moderatori a ristabilire un ordine interno delle discussioni24. Uno dei primi provvedimenti fu di limitare l’opposizione online tra i vari gruppi esistenti, rendendoli indipendenti l’uno dall’altro. Progressivamente, i gruppi mutarono in movimenti socialisti o in veri e propri contenitori di tifosi. Per alcuni gruppi, il passaggio è stato molto esplicito, ad esempio la presenza del nome del candidato nel titolo del gruppo. Per altri gruppi, invece, il passaggio è stato diverso. Ad esempio Un monde d'avance, gruppo della corrente vicina a Benoit Hamon25. Altre volte i gruppi tematici hanno Intervista a Mathieu Deghan, moderatore Coopol, 11 febbraio 2011. La corrente ha raccolto oltre il 18,5% dei voti durante il congresso di Reims nel novembre del 2008, e il 23% degli attivisti socialisti intorno alla candidatura di Benoit Hamon a primo segretario. 24 25 8 cambiato nel tempo la vicinanza ad un determinato candidato. Ad esempio, il gruppo Politics: révolution et numérique enjeux sociaux / politiques de l'internet, creato dal responsabile della campagna 2007 di Ségolène Royal, Benoit Thieulin, e successivamente sostenitore di Arnaud Montebourg per le primarie 2011. La statistica testuale nell’analisi del dibattito sulla Coopol I dati del corpus indicano che nel periodo di copertura (Fig1) le unità di analisi più ricorrenti coincidono con i nomi dei protagonisti della campagna: “Ségolène Royal”, “Martine Aubry”, “François Hollande”26. Le issues, che spesso costituiscono i principali argomenti dei programmi dei candidati, subiscono una personalizzazione in relazione alla maggiore influenza dei proponenti sul web. Il candidato più rappresentato nel corpus è Ségolène Royal, che registra 832 occorrenze. Il suo network è il più rappresentato oltre che il più presente sulla Coopol. Infatti, i suoi sostenitori raggiungono i più alti livelli di partecipazione, in termini di post, all’interno dei gruppi analizzati. È la candidata che meglio rappresenta il “buzz” della rete. Nel gennaio 2010, nei primi giorni di Coopol, gli attivisti vicini a Ségolène Royal hanno letteralmente invaso il social network del Ps. Si trattava di militanti vicini alla mozione della Royal e membri della sua associazione, Désirs d'avenir, fortemente presenti su internet fin dalla campagna 200727. Ma se il dibattito sviluppato intorno a Ségolène Royal è trasversalmente il più commentato, il dibattito intorno a Martine Aubry è il più organizzato. La Coopol nasce sostanzialmente intorno a lei e il suo gruppo rappresenta il più grande contenitore di post. Inoltre, la direzione Web di Via Solferino è gestita direttamente dal suo segretario nazionale, con funzionari delegati a tale gestione. L’unità di analisi “Martine Aubry” raggiunge 553 occorrenze all’interno del corpus. François Hollande è il terzo candidato più quotato (326 occorrenze), seguono Arnaud Montebourg (89), Manuel Valls (21), JeanMichel Bayley (7) e Dominique Strauss Kahn (137). Gli altri candidati, Arnaud Montebourg, Manuel Valls e Jean-Michel Baylet, sono meno rappresentati all’interno del corpus. 27 Intervista a Mathieu Deghan, moderatore Coopol, 11 febbraio 2011. 26 9 Figura 1 – Le prime 100 unità di analisi presenti nel corpus 3. I web elettori delle primarie In questa sezione sono analizzate alcune caratteristiche dei web elettori alle primarie francesi. Chi sono questi elettori nelle primarie 2011? Che profilo politico hanno? In che rapporto sono con il Partito socialista? Metodologia I dati sono stati raccolti tramite una web survey realizzata tra il primo e il secondo turno delle primarie28. Si tratta di 354 web interviste raccolte in tutte le regioni29 attraverso l'utilizzo di alcuni strumenti: blog30, una fan page e un profilo facebook, un profilo twitter, un gruppo e un profilo coopol31. I tools sono stati utilizzati per informare i web elettori sui dettagli della ricerca e promuovere il questionario. Prima di analizzare i risultati, i lettori dovrebbero essere pienamente consapevoli di due precisazioni. In primo luogo la non rappresentatività del campione, in questo caso di convenienza, che risulta conseguenza diretta ed inevitabile del tipo di selettorato presente nelle primarie aperte. La seconda precisazione riguarda i rischi che la web survey presenta nella raccolta di dati. Rischi quali, la campionatura, la copertura, la non risposta e la misurazione del margine di errore. Dal 9 a 16 ottobre. Alsace 3,7%, Aquitaine 3,4%, Auvergne 2,8%, Brittany 1,9%, Bourgogne 3,7%, Centre 1,4%, ChampagneArdenne 0,3%, Franche-Comté 3,7%, Ile de France 35,3%, Languedoc-Roussillon 5,1%, Limousin 0,6%, Lorraine 1,4%, Basse-Normandie 1,1%, Midi-Pyrénées 9,0%, Nord-Pas-de-Calais 6,2%, Pays de la Loire 2,3%, Picardie 1,4%, Poitou-Charentes 1,7%, Provence-Alpes-Côte d’Azur 5,6%, Rhône-Alpes 5,9%, HauteNormandie 2,5%, Corse 0,6%, Territoire d’outre-mer 0,3%. 30 http://lesprimaires.blogspot.it/. 31 Questi strumenti sono stati attivi dal 20 luglio al 16 ottobre. 28 29 10 Distribuzione dei web elettori sull’asse sinistra-destra In Europa lo strumento più utilizzato per valutare il posizionamento ideologico degli individui è il continuum sinistra-destra. Esistono diverse scale, spesso legate alle diverse tradizioni di ricerca, che utilizzano ad esempio 5, 7 o 11 “gradini”. In questa ricerca, la figura 2 rappresenta l’auto-collocazione dei web elettori e la collocazione ideologica del Ps su una scala 1-10, dove 1 e 10 indicano rispettivamente le posizioni più a sinistra e più a destra del continuum32. L’elemento più interessante riguarda il rapporto tra la posizione ideologica del web elettore e la posizione in cui lo stesso elettore colloca il partito. In generale, i web elettori tendono a collocare il partito in posizioni più centriste rispetto alle proprie. In effetti, gli elettori alle primarie 2011 occupano maggiormente le posizioni 2, 3 e 4 con una percentuale cumulativa pari al 78,6%. D’altra parte, invece, gli elettori collocano il Partito socialista nelle posizioni ideologicamente più moderate, ovvero 3, 4 e 5, in cui la percentuale cumulativa raggiunge il valore di 85,7%. Un’altra informazione presente nella figura è la quasi totale assenza di web elettori nelle posizioni più a destra. Si tratta naturalmente di una conseguenza evidente rispetto alla tradizione partecipativa europea e di conseguenza rispetto ai tipi di partito promotori delle primarie, di matrice progressista e ideologicamente di sinistra. Figura 2 – Posizionamento ideologico continuum sinistra-destra Web elettori 45 41,6 Partito Socialista 42,4 27,5 30 % 19,1 17,9 15 15,8 10,4 4,6 2,9 4 4,7 1,7 4,1 0,9 0,9 0,9 0 0 0,6 0 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 sinistra-destra Membri e non membri La primaria socialista è stata organizzata come una primaria aperta dove - oltre ai membri di partito – la partecipazione era consentita anche ai non membri, ai simpatizzati e agli elettori normalmente iscritti nelle liste elettorali. La tabella 2 indica l'equilibrio tra aderenti e non rispetto allo studio condotto attraverso la web survey. Il dato più Norrander, B. (1989), Ideological Representativeness of Presidential Primary Voters, in «American Journal of Political Science», vol. 33, n. 3, pp. 570-587; McKee, S., Hayes, D. (2009), Dixie’s Kingmakers: Stability and Change in Southern Presidential Primary Electorates, in «Presidential Studies Quarterly», vol. 39, n. 2, pp. 400-417. 32 11 interessante, in questo caso, è dato dalla distanza minima tra i non aderenti, 54,9%, e gli aderenti socialisti, 40,2%. Questo gap è significativo perché la reale partecipazione degli aderenti alle elezioni primarie è diversa. Infatti, lo stesso questionario è stato presentato agli elettori attraverso delle interviste faccia a faccia realizzate all’uscita dei seggi elettorali durante le primarie. In questa ulteriore ricerca l’effettiva partecipazione dei membri è stata pari al 5,9%33. Inoltre, attualmente, il Partito socialista ha appena 200.000 attivisti tra le sue fila e gli elettori nelle primarie 2001 sono stati oltre 2,5 milioni per ogni turno. A tal proposito, la forte presenza di aderenti nella ricerca online dipende, molto probabilmente, dal diverso coinvolgimento di questi ultimi durante la campagna elettorale. L'ultima osservazione in riferimento alla tabella 2 riguarda il ruolo non trascurabile, durante queste primarie, degli elettori provenienti da altri partiti (soprattutto dal Front de gauche e dai verdi). Il voto incrociato è ricorrente nelle primarie americane, dove anche le regole elettorali rendono più facile questa pratica in alcuni stati. Non è così apparentemente nelle primarie europee. Tabella 2 – La partecipazione dei membri e non membri nelle primarie 2011 Partito socialista Membership N % Non membri Membri Membri di altri partiti Total 190 139 17 346 54,9 40,2 4,9 100,0 Interesse in politica In generale, in Europa, le elezioni primarie presentano delle diverse caratteristiche rispetto alle elezioni generali. In primo luogo, la recente adozione di tale strumento da parte del Ps, ha fatto in modo che il potenziale selettorato non risultasse abbastanza informato su di esse. In secondo luogo, le primarie hanno una scarsa attitudine a diffondersi tra gli elettori e un basso livello di competizione elettorale, in quanto la partecipazione è prerogativa di un solo partito politico o di una piccola coalizione34. In considerazione di ciò, probabilmente le primarie non sono recepite e percepite dall’elettorato ordinario e diventano importanti solo per gli elettori più interessati. De Luca, M., Venturino, F. (2012), Democratizing Parties in Italy and France: A Comparative Study on Voters in Primary Elections, Joint Session of Workshops - European Consortium for Political Research 34 Reif, K., Schmitt, H. (1980), Nine Second-Order National Elections. A Conceptual Framework for the Analysis of European Election Results, in «European Journal of Political Research», vol. 8, n. 1, pp. 3–44. 33 12 Tabella 3 - Interesse in politica nelle primarie 2011 Partito socialista Livello di interesse N % % Cumulativa Molto Abbastanza Poco Per niente Non sa Total 72 261 9 1 1 344 20,9 75,9 2,6 0,3 0,3 100 20,9 96,8 99,4 99,7 100,0 La tabella 3 conferma questa ipotesi. La maggioranza dei web elettori, 96,8%, dichiara di essere “molto” o “abbastanza” interessata alla politica. D'altra parte solo il 2,9% dichiara di essere “non molto” o “per niente” interessato alla politica. Il maggiore coinvolgimento dei web elettori francesi potrebbe dipendere da due fattori. In primo luogo, le primarie dell’ottobre 2011 sono state direttamente associate all'elezione presidenziale francese del 2012. In secondo luogo, la presenza consistente dei membri all’interno della survey è un fattore importante di partecipazione politica che mette in evidenza l’intervento di un selettorato più informato e mobilitato 4. I militanti socialisti online delle primarie 2011 Si è visto in precedenza come, nel caso dell’indagine online, la differenza tra i membri e i non membri era minima. Gli aderenti ad un partito politico che hanno usato Internet durante le primarie hanno raggiunto una percentuale maggiore rispetto agli aderenti realmente partecipanti. Dunque in rapporto alla partecipazione elettorale, gli aderenti hanno presidiato più efficacemente lo spazio virtuale. L’obiettivo di questa sezione è analizzare il profilo dei militanti online del Ps, che in parte si sovrappone al militante tipo che discute e partecipe al dibattito sulla Coopol35. Chi sono gli e-militanti delle primarie 2011? Che tipo di profilo socio-demografico presenta l’attivista socialista online? Metodologia Da un punto di vista metodologico il questionario è stato elaborato nel maggio 2011 seguendo il modello delle indagini online già esistenti (Donnat 2009; Peraya et al. 2003), tenendo in considerazione gli studi sulla militanza (Bargel 2008) e rielaborando la struttura attraverso i consigli di Vivianne Le Hay e Antoine Roger36. Successivamente il questionario è stato verificato con l’aiuto di alcuni attivisti selezionati dal Ps e, in ultima fase, digitalizzato e reso disponibile online attraverso la piattaforma Google docs. La condivisione del questionario ha riguardato alcuni forum di notizie, diversi spazi di discussione politica e i principali gruppi presenti sulla Coopol. In pochi mesi si sono contattati oltre 2000 attivisti del Ps, dei quali 364 hanno risposto al questionario online e 125 nella forma offline. Ai cyber-attivisti è stato chiesto anche di indicare il tempo di militanza online, l’uso dei social network e le forme di partecipazione al dibattito online sulla Coopol. 36 Ricercatori presso il centro Durkheim di Bordeaux. 35 13 L’attivista online tra genere e età Dai dati dell’indagine emerge che il cyber attivista socialista è nella maggior parte dei casi, 73%, un uomo. Tale risultato conferma le precedenti ricerche condotte sugli attivisti online dei partiti liberal democratici inglesi (Ward, Lusoli, Gibson 2002), danesi e norvegesi (Pedersen, Saglie 2005). Tabella 4 – Distribuzione per genere (%) e-militanti Militanti offline* Internauti francesi Men Women 73 27 70 30 Insee37 51 49 48 52 *(Rey,_2011) Per quanto riguarda l’età, l’attivista online ha un profilo molto più vicino all'utente medio francese che al profilo dell'attivista classico del Ps. I dati descrivono la presenza di una fascia di età consistente, quella degli under 30, con il 29%, e un gruppo abbastanza grande di circa la metà degli intervistati che comprende gli attivisti sotto i 40 anni. Tale dato costituisce un contrasto con il profilo tipico degli attivisti tradizionali, dove lo stesso gruppo raggiunge appena il 23%. Allo stesso modo, nelle fasce di età più anziane, ad esempio per gli over 60, la differenza tra militanti online e militanti classici è abbastanza evidente. I primi registrano una percentuale cumulativa del 16%, mentre per i militanti classici del Ps, le stesse fasce di età sfiorano il 40%. Così, in riferimento al profilo dei cyber attivisti, la giovane età rappresenta una variabile fondamentale per distinguere questa tipologia di militante rispetto all’attivista tradizionale del Ps. Tabella 5 – Distribuzione per fasce di età (%) Età e-militante Militante offline* Internauta francese Under 30 30 – 39 40 – 49 50 – 59 60 – 69 Over 70 29 20 17 18 12 4 10 13 16 23 28 10 20 (- de 25 ans) 21 (25 – 34 ans) 29 ( 35 – 49 ans) 29 (+ de 50 ans) *(Rey,_2011) L’attivista online tra istruzione e occupazione L’attivista online presenta dei livelli di istruzione molto alti: il 56% possiede una laurea o una specializzazione e il 14% ha frequentato una Grande Ecole o un dottorato di ricerca. Complessivamente dai dati emerge che il 70% degli attivisti online ha frequentato e ottenuto un diploma universitario. Rispetto agli attivisti classici del Ps, gli e-militanti presentano complessivamente un maggior livello di istruzione, che tendenzialmente risulta in entrambi i casi di molto superiore se confrontato con la media nazionale (il 28% dei francesi ha un diploma di laurea). Stima della popolazione francese in base ai dati provvisori del 2010 http://www.insee.fr/fr/themes/detail.asp?ref_id=bilan-demo®_id=0&page=donnees-detaillees/bilandemo/pop_age2b.htm 37 14 Tabella 6 – Livello di istruzione (%) e-militante Licenza elementare / nessun titolo Licenza media inferiore Licenza media superiore Laurea Alta formazione 7 2 21 56 14 Militante offline 5 17 15 54 10 L’occupazione, oltre che il livello di istruzione, costituisce uno degli elementi fondamentali in relazione ai livelli di partecipazione elettorale. L’attivista socialista online è nella maggioranza dei casi un dirigente appartenente alle professioni superiori (52%). Un altro dato significativo è dato dalla bassissima percentuale di operai (2%), un tempo elettorato di riferimento dei partiti della sinistra francese. Tabella 7 – Occupazione militanti (%) e-militanti Categoria socio-professionale Agricoltore 10 Artigiano, commerciante 3 Imprenditore con 10 dipendenti e + 2 Dirigenti e professioni superiori 52 Professioni intermediarie 14 Impiegati 16 Operai 2 Altro 0 Militanti offline 49 25 14 3 9 - 5. Conclusioni L’obiettivo di questo lavoro era di indagare il dibattito online degli attivisti e successivamente descriverne le caratteristiche sociali e politiche. I risultati possono essere riepilogati in riferimento a tre osservazioni principali. In primo luogo, l'analisi del dibattito durante la campagna per le primarie 2011 indica che il social network, utilizzato dal Partito socialista, rappresenta un luogo virtuale dove i membri hanno affrontato i temi della campagna. I 15 gruppi più popolati hanno dibattuto intorno ai protagonisti della campagna elettorale e il vincitore “morale” di questa analisi testuale è sicuramente la personalizzazione. Diversi studi hanno dimostrato come nelle elezioni tradizionali si sia registrata una tendenza generale verso la personalizzazione, intesa come centralità dei candidati nella campagna elettorale e conseguente importanza in relazione alle loro caratteristiche personali nelle motivazioni degli elettori. Pertanto non è sorprendente che anche in una elezione primaria, dove il ruolo del candidato è molto importante, gli elettori siano principalmente orientati verso le qualità personali dei candidati. Questo fattore personale, spiega anche la natura imprevedibile delle primarie stesse, in quanto il voto è attribuito in base alla natura particolare del candidato, con un comportamento elettorale che si allontana dall’identificazione con il partito. Di conseguenza, il cambiamento dei candidati tra una selezione e un’altra sposta l'equilibrio dei poteri, modifica l'affluenza alle urne e spinge il selettorato a votare per le caratteristiche elettorali personali dei candidati. In secondo luogo, i dati permettono di tracciare un identikit del web elettore: di sinistra, mediamente attivista e interessato alla politica. Questa “fotografia” evidenzia una prima differenza tra l’elettorato delle primarie rispetto all’elettorato delle elezioni generali. Inoltre, le primarie presentano alcune caratteristiche simili con le cosiddette elezioni di 15 secondo ordine, come ad esempio la campagna a bassa intensità e minor rilevanza per i partiti e gli elettori. Considerato ciò, è probabile che le primarie passino inosservate per gli elettori comuni, diventando rilevanti solo per il maggior numero di cittadini interessati. In effetti, diverse ricerche hanno dimostrato una sovra rappresentazione tra i partecipanti di individui fortemente interessati alla politica. In terzo luogo, gli e-militanti risultano più istruiti e con una occupazione professionale superiore. Diversi studi, sia teorici che empirici - hanno evidenziato l'importanza dell’istruzione e dell’occupazione in relazione alla propensione a partecipare alla politica. Le successive ricerche hanno confermato che esiste una relazione diretta tra istruzione e affluenza alle urne. Questi dati mostrano che la probabilità per i membri a partecipare al dibattito on-line nelle elezioni primarie aumenta con i livelli di istruzione e occupazione. Si può anche notare che in questi casi la correlazione è particolarmente forte a causa della sovrarappresentazione dei più istruiti. 16