Concorrenza imperfetta e differenziazione dei prodotti
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Concorrenza imperfetta e differenziazione dei prodotti
G I A C O M OB O N A N N O Concorrenzaimperfetta e differenziazionedei prodotti: una rassegnacritica di recenti discussionianalitiche I:rrrllo(1x.1\()ll:l-co\otrllcllll,.. i . 6 . l , l 3 b . . d . \ t r r i r . , r l . 1/ , ! \ . / r i r i l . s i . r , . r S l E r . - . , \l.9 E 6 Concorrenzaimperfettae dilf erenziazione dei prodotti: una rassegnacritica di recenti discussionianalitiche'r' 1, Introduzione Negli ultimi anni sono apparsi nella letteratura numerosi contributi analitici ayenti per oggettola diffcrcnziazioncdci prodotti qualo strumcflto di concorrcnzafra lc imprese.La rnaggiorparte di tali oontributi si riallaccia, direttamentco jndircttamente,all'articolo di Hotelling del 1929 in cui l'autore ritenne di aver dimostratojl oosiddctto< principio di minima differenziazione >. Secondotale principio, il processodi concorrenzalra lc imprese condutrebbe a fcnomcni di < omogeneizzazione > o < agglomerazione> dci prodotti, anzich6 a situazioni caratterizzatedalla cocsistcnza di una pluraliti di prodotti diversi, ciascunoavente caratteristicheparti colari che lo distinguono dagli altr.i, Dato il gran numero di arlicoli in materia, ciascunoavcntc per oggctto un aspetto particolarc dcl problema, d forse opportuno cercare di raccoglierein modo sistematiooi risultati finora ottenuti. E importante distingucrcfra diflerenziazione" orizzontatrc > c diffcrenziazionc ( verticale > dei prodoni. Questa terminologia fu introdotta da Lancastcr(1979) ed d ormai diventatadi uso comune.Due prodotti sono differenziati orizzontalmetlte se a pariti di prczzi alcuni consumatod prcferisconoil prodotto A e altri consumatoriil prodotto B. In tal caso diremo che i prodotti hanno caratteristichedivcrsc. Due autovetture identiche in tutto, ad eccezione del ootrore,costituiscono un esempio di differenziazione orizzontale se i consumatori hanno prcferenze diverse pel i colori. Due prodotti sono diffcrenziati verticql ente se a paritir di prezzi tutti i consumatori preferiscono un prodotto all'altro. In tal caso dircmo chc i prodotti diffcriscono h rlualiti, Duc computers che effettuano le stcsscopcrazioni, ma uno pii lentamentedell'altro, costituisconoun esernpio di differenziazione veftical€. In gcnerale prodotti che appartengonoalla stessa categoria(per esempioautomobili)sono diffcrcnziatisia sul piano verticale che su quello orizzontale,ma nella letteratural'attenzioneC stata conc€ntrata sui duc casi estremi di n pura differenziazione verticale > c <<pura differenziazione ofizzontale). ll modello di Hotcllins rientra nella seconda categoria€ verrir discussoncl prossimoparagrcfo,mcntre il paragrafosuc+ l,'Autore desidcra csprimqe la propria gralitudjnc .l Comjtato Scienrilico di Note licotlohtichc e a Carlo Scarpa pcf commenti e suggerinrenti che hanno portato ad un mjgliorancnto dell'csposizione c organizzazione d€l lavoro. C. Ionanno: Concorrenzainrpcrrclta c ditrcrenziazionc... 10; cessivoavri per oggetlo i modelli di differenziazioneverticalc. Nel paragrafo 4 ci occupercmo di alcuni aspetti dclla rclazlone fra differenziazione dei prodotti e forme di mercato c nell'ultimo paragrafo trarrcnrc le conclusioni. 2. Dillerenzkrzkurc orizzottlqle Nel modello di Hotelling vi i una sola caratteristicasulla cui base i prodotti possonocsserediflerenziati.Un escmpiodato dall autore D qucllo della quantiti di zucchcro in una certa bibita, Tale carattcristicai un parametroche assumcvalori nelf intervallo [0,1] c lc prcfelenzedei consumatorisono distribuiteuniformementcsu talc intervallol. Possiamoquindi identificareogni punto in [0,1] con Lln consumaloree usare l'esprcssione ' i l c o n s u m a t o r ez e l 0 , 1 l ' q u a l e f o l m a a b b r e v i a t ad c l i ' c s p r c s s i o n' iel consumatorcla cui caratteristicapreferitai z'. Sc duc ptodotli con rispcttive caratteristichexl e x2 sono disponibili, jl consumatorez preferirir, a parith di prczzi, quel prodotto la cui carattcrjstica! piir vicina a z. Hotelling formalizzr)tale jdea introducendoil qoncetlo di ( costo di trasporto) !. Se il consumatole z acquistaun prodotto avcntc carattetistica x, jl suo costo di trasportod uguale a {l) C.(x)-cr-z dove c E una costantcpositiva. Il oosto totale di un prodotto pcr un consumatorc d quindi uguale aI prczzo del prodotto pii il costo ctr trasporto. Nel nodello di Hotclling ciascunconsumatorcacquistauna e una sola uniti del benec sceglieil prodotto il cui costo totale E minimo. Quindi se due prodotti hanno caratteristichcxr e x2 e sono offcrti a prezzi pl il consumatorez s [0,1] sccglierl il prodolto I se e p2, rispettivamente, pr*clxt-zj <pr+c]x, z e sceglieri il prodotto 2 nel caso opposto 0rell'ipotesidi uguaglianzail consumatorc sarir indifferente fra le due intprese). lNcll'arlicolo di Hotelling si considera l'interyallo Ia,bl Tulta!i3 non \i con .<b. a perdila di Senefalili nel considcrarc jL caso a = 0 e b = 1 2 ll concclto di costo di trasporto ha un contcnuto inluilivo nell inleDrctrzionc <sPazirle) rapprcscnta una sltada e la del modello. Secondo tale inlcrprctazionc f intervallo [0,1] caratteristica dcl prodotto di ciascuna jmpresa a la localita' scella dall'lmpresa slessa. Se i e ovyio che, ceisris ttlibtr, uDilormemenle lunSo la sti.da, consumatori sono distribuiti .rbitazione. ciascun consumatorc preicrira rccarsi dall impresa pin vicnra llla prollia Una formulazione allernaliva, che e equivllcD1c a quclla basata sul concetlo di coslo di lraspofto, ; la seguenle. Il coDsumatore zrt0,1l ha la luurionc di uliliti u,(n1,x,p):m+k!-lx-zl doye m denota moncta (o un bene composito Hicksiano), x a la crrattcristica del prodoLto, per il con' p jl prezzo, e k una coslanle posiliya chc dcnota l'utilili dcl bcDc z sumarore z . trlassinizzazione dell'ulilili t cqriyalcDtc a mininrizzazione del costo totalc (prezzo pi! costo di trasporlol. 104 Norcrcononiche s/6'1986 Nel modello di Hotelling vi sono due impresc chc producono a costi nulli. Indichiamo con xi, pi c ?ri la caratteristica,il prezzo e il profitto dell'inrprcsai-esima (i = 1,2), Il profilto rri sari funzionc di entrambele caraLlerislich c ed i e n r r a n r bi p r e z z i : 'ii : Tli (xr ' xz' Pl ' P:) ' . Ilotelling conducc I'analisi in dr.rcstadi. In un primo terDpoyiene lissata la caratteristicadel prodotlo di ciascunaiIrrptesac I'unico strumento di conoorrenzad il prezzo. Chiamerenroquesta la (fasc di mctcato). Un < equilibrio mantenibile> della fase di mercato D una coppia di prezzi (po1,p*) tale per cui ncssunaimprcsa pud aumentareil proprio profitto attray€rso una yariazione dcl proprio prezzo, nell'ipotesi chc il prezzo dell'altra impresa rimanga costante: n , ( x , , x r , p x 1 , p ' r ' 22) n r ( x r ,x . : ,p r , p " : ) per ogni pl rcz(xr, x:, P*r, P*:) > n, (xt, x2,p'F1, P:) pel ogni p2 c Useremo l'espressione(tratta dalla teoria dci giochi, che Iu sviluppata successivamente)'equilibrio di Nash', anzich6 'equilibrio mantonibile'. E chiaro che I'equilibrio di Nash della fase di mcrcato yariere in funzionc delle caratteristichedei prodotti: p,r, : p{,, (x1,x2) I P * , = P * 2( x r ,x r ' Nel secondostadio dell'analisi,Hotelling fa l'ipotesi che ciasounaimpresa scelgala caratteristicadel proprio prodotto calcolandoin anticipo i prczzi che si realizzerannonellrequillbriodella fase di mercato. In termini matematici, l'in,tpresai-esima sceglierirxr in modo tale da massimizzareil proprio profitto n':, dato da ( x 1 ,x ) , p * , ( x 1 ,x ) ) , n * ; : n * 1( x 1 , x 2 -) n 1( x 1 , x 2 , p " 1 In questa fase 1o strumento di concorrenza fra le imprese I quindi la caratteristica del prodotto e Hotelling considera l'equilibrio mantenibile (equilibrio di Nash) di qu€sta fase, definito nuovamcnto oome una coppia di caratteristiche(x'1,x"2) tale per cui ncssunaimpresa puir aumentareil proprio profitto attraverso una variazionc unilaterale dclla caratteristica del proprio prodotto: r*1 (x*1,x*2) Z n+r (xr, x*:) per ogni x1 e [0,11 n*:(x*r,x*:) Z:roz(x*r,x:) per ogni x, s [0,1]. e E utilc tradurrc quanto sopra nel linguaggio della teoria dei giochi: viene considerato un gioco a due stadi in cui, nel primo stadio, lc imprese :celgono simultaneamerle la caratteristica del proprio prodotto, c nel secondo C. Bonanno: Conco[enza imperfeita e differenzlazione... 105 stadio - dopo avcr osservato le caratteristiche di entrambi i prodotti scelgoro simultaneamente il prczzo del proprio prodotto. ll concetto di equilibrio usato d quello di equilibrio di Nash perlelto (cfr. Selten (1975)) dcl gioco a due stadi, Come illustrato in preccdenza,talo concetto di equilibrio implica < lungimiranza) o < aspettativerazionali> da parte delle imprcse circa I'esito dcll!t lase di concorrenzabasata sui prezzi (gioco di nlercato). Ilotelling ritenDedi aver dimostratoche (usandola notazionedi cui sopra) x*r:x'tz:1/2, ciod che in equilibrio enttambe le imprese sccglierebbero la stessa caratteristica. Cid divennc noto come il < principio di minima differenziazione dei prodotti ). La ( dimostrazione> era basata sul fatto che (usando la notazione introdotta sopra e la convenzione 0 S *r = 1/2 < xr) }x*J1xr> 0 e Qn'tr/Qx2< 0. In un articolo pubblicato 50 anni dopo, D'Asprenont e, 41. mostrano chc la conclusione di Hotclling era infondata,in quanto quando le due oaratteristichexr e x2 sono molto vicine non esiste per il gioco di mercato un equilibrio di Nash nei prezzi c quindi le funzioni p*,(xr,x2) c po:(xr,xz) non sono defi nite. Cid C dovuto al fatto che quando il costo di trasportoE dato dalla (1) le funzioni di domanda non sono continue3. Questi autori rnodificano il modcllo di Hotelling sostituendo la (1) con la seguentcfunzionedi trasportoi (2) Cu(x)=clx-zl'? c dimoslrano che in tal caso per ogni ooppia di caratteristiche (xr,x2) il gioco di mercato ammette un unico equilibrio di Nash nei prezzi (indi. cato sopra come (pur,p*z) dove p*1 = p*r (x1,x) e p*2 = p+2(xr,x2)); inoltre, siccome risulta che Qnor/fixr ( 0 e 0n*z/0x: ; 0 (usando la notazione e la convenzione di cui sopra) il gioco a due stadi ha un unico oquilibrio di Nash pedetto in cui x*1 =0 e x*z: l. In altre parole, l'equilibrio di lungo periodo del gioco a due stadi 0 carattedzzato da un principio diametralmenteopposto a quello enunciato da Hotelling: il < prinaip:n di massima differenziazionc dei prodotti ), Tuttavia anche tale principio d privo di validitd generale,come e stato mostrato r€c€ntementcda Economides (1986). Qu€sto autore ha generaliz3 Intuilivamcntc il fcnomcno pud ess€rc slicsato cone scgue. Quando 1a lunzjone di costo di trasporto a lineare, se i1 consumatorc che abitr nclls slcssa locrlita' in cui a situata l'imlrcsa f a indiffercnte ira i duc prodolti (il che richier.le che il prezzo dell'imprcsa 2 sia sufficietrlemente inferiore a quello dell'impresa l, percbd il consumatore deve pasare un costo di lrasporlo per rccarsi dall'impresa 2), allora anche tuiti i coDsumatori che abitano nell'in(dove xt i la localia dove i siluala f impresa i-esimaj si licordi la contcrvallo I0,xrl venzlone che xl < x:) saranno inditferenf rra l€ due impr€se. Cib implica che ad una piccola liduzione del prezzo dell'impresa 2 pud essere asso.ialo lo spostamento di un intero blocco di consumatori dcll'impresa I all impresa 2. Tullavia, se le due inpres€ sono distanti al fine di (cattorarc, questo blocco di consumaiori l'impresa 2 devc ridurre l'una dall'alra, nolevolmenle il proprio prezzo (in modo da compensare il costo di traspolto chc i consumalori devono atfronlare) c cid Don ! vantaggioso p€rch6 comportr una pcrdila nolevolc di profitti sui clictrli attuali. Quando inyece le imprese sono vicinc, la lentazione di ridurre il proprio prezzo al linc di (catlurarc) iulti i conslmatori del concorrente e pir) fortc, perch< piccolc. cid pud essere ottenslo con ridlzioni di prczzo rclativancntc 106 Note l:conomichc 5/6-1986 zato la (1) e la (2) introduccndola seguentefamiglia di funzioni di costo di trasporto: (3) doye C. (x) = s ly (4) l<a=2 zl^ Il caso a = 1 d quello consideratoda Hotelling e il caso a:2 quello csaminato da D'Aspremont el a/. Economides ha dimostrato ch€ sc | < a < 1.26 sussisteil problema individuato da D'Aspremontet al,, cieE che non esisteun equilibrio di Nash in prezzi del gioco di mercato quando xl e x2 sono molto vicini e quindi non €sjs1€ncppure un equilibrio di lungo periodo.Se 5/3 3 a < 2 esisteun unico equilibrio di Nash perfetto caratterizzato dal principio di massima differenziazione dei prodotti cnuneiato da D'Aspremont et al. (x*, = 0 e x*z = 1). Tuttayia, sc 1.26<a < 5/5 il gioco a duc stadi ha un unico equilibrio di Nash p e r f e t t oi n c u i x " , 7 x { ' 2 , m a x + r ; 0 e x*, < l: in altri termini, non sussistonon6 i1 principio di minima differenziazionen6 quello di m a s s i m ad i i f € r J n z i a z i o ndee i p r o d o r L i . E interessantc notare chc quando a ;, 1 Ie lunzioni di domandanon sono piir discontinuee il motivo per cui il gioco di mcrcato non ha un equilibrio di Nash nei prezzi quando lc caratteristichex1 e x2 sono molto yicine i che 1e funzioni di profitto delle imprese sono bimodali e di consegucnza le curve di reazionenon sono continue,La possibiliteche funzioni di profitlo non quasiconcaveconducanorlla non eiistcnzadi un equilibrio di Nash fu messain luce in un contestopii qeneraleda Rob€rts c Sonnenschein(1977). Nel modello di Hotelljrlg il pioblerna della nonquasiconcaviti delle funzioni di profitto sembra essere particolarmente serio, come i stato mostratorecentimenteda Gabszewicze Thisse (19g6). Questi autori hanno consideratola seguclte genetalizzazionedelle (l) e (2): t)) doye C , ( x )= b x - z ] * c l x - z ] , (6) b>o e c>o Gabszewicz e Thisse hanno mostrato che se b ;> 0 (qualunque sia il valore di c) il gioco di mcrcato non ha equilibri di Nash quando le due caratteristiche xl c x2 sono molto vicine. In conclusione possiamo dirc che l'analisi dei modelli di differenziazione oizzontale non ha portato ad alcuna conclusionc di cararrere generale al di ln del risultato che due imprese non sceglierebbero mai di produrre un bene omogeneo: d sempre nelltinteressedelle impresc distanziare in qualchc rnisura i propri prodotti. In altri termini, si e semplicem€nte negata la validitA del principio di rninima diffcrenziazione enunciato da Hotelling. Questo risultato negativo B poco sorprendente quando si consideri il ( teorema) €nunciato da Bertrand nel 1881. Rinviamo la discussionesu qu€sto punto al prossimo paragrafo quando avremo conside. rato i risultati ottenuti nell'ambitodei modelli di differenziazione verticale. G. Bonanno: Concorlenza imperfelta e differenziaziono 3. 107 . Dillerenziazione lerticalc L'analisi foimale dell'ipot€si di differenziazjoneverticale Iu iniziata cstesa dagli stessi da Cabszowicze Thisse nel 1979 e succcssivamente autori e da Shaked e Sutton. Anchc in questi articoli, come in quello originale di Hotelling,. viene considcratoun gioco a due stadi. Continuercrno a chiamare il secondo stadio la < fase (o gioco) di mercato); tale fase e precedutadallo stadio in cui ciascunaimpresa sceglie1a qualiti del proprio prodotto. Per quanto riguarda il gioco di m€rcato, tuttavia, e opportuno distingueredue casi: uno d il caso considcratoda Hotelling una volta fissate le qualitir in cui la cencorrenzafra le imprese dei prodotti avviene attraverso i prezzi, Chiameremo questo il caso Bertranrl-Nash. L'altro caso yerir denominato Coumot-Nash ed d caratteizzato dal fatto chc la variabile strategica di ciascuna impresa nella fase di mercato d non il prezzo ma la quantitit prodolta. La maggior parte dei contributi d basata sul caso Ilertrand-Nash e comincelemo quindi da questo. Nel modello proposto da Oabszewicze Thisse (1979) i oonsumatori hanno le stessepreferenze(1a stessafunzione di utilitb) e 1'unica font€ di differenza E data dal reddito. Sc la qualith dei due prodotti E diversa e i prezzi sono uguali, tutti i consumatori sceglieranno il prodotto di qualitir superiore.Tuttavia, se dei due prodotti uno E di qualiti superiore, ma < notevolmente> piir caro dell'altro, i consumatoti meno ricchi preferiranno acquistare il prodotto di qualitA inftriore, In ternini formali il modeltro d il segucnte. La qualitir del prodotto i rappr€sentata da una variabile unidimensionaleche pud assumercun qualunque valorc nelf intervallo [c,d]. Vi€ne consideratoil caso in cui il numero dei consumatori i molto el€yato e cid O esprcssoformalmente dall'ipotesi che l'insierne dei consumatorisia I'intervallo [0, 1]. Il reddito del consumatore t€[0,1] d indicato dalla funzionc E (t), che assume la seguente forma lineare: E(t): Et(E > 0), Ciascunconsumatoreacquistaal piir una uniti di un singolo prodotto. Se il consumatorenon acquistanessunprodotto, la sua utilite E data da (7) U (0, E (0) : UoEt, (Uo) 0) . Se invece il consumatoreacquista un prodotto di qualitd kg[c,d] prczzo p, la sua utilith E data da (8) al U(k,E (t) - p) = U(k) [Et - p] (il che implica che se il prezzo del dove U(k); Uo per ogni ke[c,d] prodotto d nullo, tutti i consumatori desiderano avere il prodotto). 11 fatto che siamo nell'ambito di un modello di dilferenziazione ycrticale C aspresso dalla seguenteipotcsi: (e) se k1,k, g [c, d] S€ duc prodotti di qualiti e k1 ;' k2 allora U (kr) I U (kr). k1 e kr, con k, ;' k2, sono offerti risP€tt! Not. Iconon)iche 5/6'1986 108 vamente ai prczzlt p1 e p2, oorl Pr ) Pz, il consumatore t'' che d indifferentelra i due prodoni E individuatorjsolvendola scguenleequazione: U ( k r , E( L )- p r )- U ( k 2 , t ( L -) p r . (l0) U s a n d o( 7 )" ( 9 ) o t t e n i a m uL h o U (kr)pl - U (k, p, E [U (kr) - U (kr)] I consumatori t > t", essendo piir ricchi, prcferiranno il prodotto (pii caro e) di qualitir superiore, kl, rxentre i consumatori t < l+, che sono piil poveri, prefeliranno il prodotto (meno caro e) di qualitd inferiore, k2. Nell'ambito di qucsto modeilo, Shaked c Sutton (198J) hanno cr..'nsi' derato un gioco a due stadi fra due impress caratt€lizzalocomc seguer' Nel primo stadio Ie imprese scelgotlosimultaneamenteIa qualiti del pr:opli.r prodotto c rello stadio succgssivo- dopo aver osserYatoentrambe l9 qualiti - soclgonosimultaneamcntci rispeltiyi prezzi (caso .Bertrard-Nash). Gli autori mostrano che, noiiostante il latlo che ia produzione avYcnga a costi nulli e che il prczzo che i consumatoli sono disposti a pagarc per un prodotto sia lutrzione crescentedelia qualit! d€l prodotto slessos, soltanto un'imprcsa sceglieri di produrre la qualiti massima, mentrc I'altra impresa sceglierddi plodu|rc un bene di qualitd inferiore al linc di dislanziare il proprio prodotto da quello dell'altra impresa. Quindi anche qui abbiamo la negazionc del principio di ninima diflercnziazione erunciato da Hotelling 6. 1 ln realrn Shak€d c SuItoD considef.rno ur nodeuo a lrc sladi in cui nel prino nadio n impresc o > 2) decidoro se cnlrare o Drcno ncl mercato. cli autori mostrrno chc pcr alcuni valorl dci palameLd solranlo duc imprese d€cidono dl entfafe. Ai lini dclLa !re'entc discussionc, la qucslione della dct.rmiDaziore endogena del Durnero dellc inprese pub €s\cr. j Cid pud cssefe dimosllllo k , il conlc segue. Dair la qualiD. del prodo(o, lacilnr.rtc indiLlerente fra acquistare e noD acqLlislare prczzo p* che ren.le il consumalore le[0,1] il plo.lolto d dalo dalta soiuzioDe della segueDte cqrazione risletlo r p: u ( 0 'E ( 0 )= u ( k ' E ( l )- p ) ' U s a o d o( / ) - ( 9 ) o l l e n i a m o Er LU (k) _ Uol P*:_:Ertl_Uo/U(k)l u (k) ! funzione crcsccnlc di k . 6 ir intere$anlc il problema dcllr diLlefenziazione lcrticalc noLare cbe ncl caso dclh non €sislcnza di un €quilibrio di Nash nei prczzi per il gioco di mefcalo i in uD ccrro senso meno scrio chc nel caso della diiierenziazione orjzzontalc. Cabszewicz e lhisse (1986) oilrono c mostrano che se la fuDzione un mod€1lo (spazial€) (locatioDal) di diiierenziaziorc Y[ticalc di traspolto a data dalla (5) un cquilibfio di Nash jn prczzi .lel gioco di mcrcato csisle per osDi coppia di qualirn. Tutlayia, anchc nel caso dclla diliercnziazione YerticaLe d facile coslruirc es€mpi ir cui le funzioni di pfoiillo sono binrodali e non esistono equilibri di Nash (a sufficicnte inlrodurre lunzioni di cosLo di lraspono o una dislribuzionc del ctu reddito non uniiorme, a seconda dcl modello in considertionc). G. Bonarlno: Concorrenzainlperfetla c dltt€renziaztono. 109 Questo risultato pu6 csscte comprcso oomc un corollario del "teorcrna> di Bertrand (1881).Beitrand notd che se duc imprese offrono un ptodoLtoonlogeneo,tutti i consumatoriacquisterannodall'imprcsachc an' nuncia il prezzo inferiore. Ne segucche, nell'ipotesidi costi nulli, non vi ptrd esscreun equilibrio di Nash in cui i due prczzi sono positiYi.Infatti, se i duc prezzi souo uguali, un'imptesa Pud aumentarci propri profitti riducendolcggctnentcil prez,zo(< catturando>, in tal modo, tutti i clienti dell'altra imptesa).Sc i duc ptezzi sono diversi, f impresa con il prczzo piii elevato non vcndc nu1la, mentrc potiebbr catturarc l'inlero nrcrcato pralicandoun prezzoleggcrmenteinferiorc a quello del concorlcnte.Quindi se le imprcseproduconoun bene idcntico, in un cquilibrio di Nash i loto profitti saranno necessariamcntc nulli (o entrambi i pfczzi sono nulli, o uno dei due prezzi d positivo e 1'altro nu11o,nel qual caso l'impresa col pt'czzo positivo non vende nulla)?. Di qui f inccntivo a differenziarc i prodotti. Cid vale qualnnqucsia i1 tipo di dilferenziazioncpossibilelorizzontale o verticale).Pertanto la negazioncdel principio di minima differcnziazioneenunciatoda I{otelling ha la stessabase teolica nci due casi di differenziazioneorizzontalec verticale. E quesla ossclvazioneche ha indotto D'Aspremont ?l 17/ (1981) ad cnunciarc il < teorema> cle il principio di Hotelling di minima differen' ziazionc non pud valere tnai, q,.ralunquesia il tipo di diffcrenziazionc dei prodotti. Tale ., tcorcma>, tuttavia, rgriunge ben poco al risultato di Bertrand a meno che non sia possibile dinoltlare chc esiste un limite dei prodotti in un cquilibrio di lungo infcriorc al glado di differenziazione psriodo. In altre parole, qucsto satebbcun risultato interessantcse si po' tessedinostrare che esistcLln numero rcale positivo 6 tal€ pet cui in un cquilibrio di Jungo periodo le qualitd o carattcristichesccltc dalle imprese sono ad una distanzanon inferiore a 6. Lo scriventc,tuttavia. ha dimo\€rticalc usato slrato (Bonanno(1986))chc ncl modello di differenziazionc da Shaked c Sutton un tale limite inferiore non csiste. In altre parole, per ogni g > 0 esisteuna funzione di utiliti del tipo descritto,tale per cui ncllbquilibrio di lungo pcriodo lc qualith dei due prodotti sono ad una distanzainlcriorc a g. Cid implica chc il glado di differenziazionc dci prodotti pud esserctalmcntepiccolo da csscfciDrpcrccttibilcdal punto t!i vista di un oss€tvatorccstcrno chc non corloscala funzionc di utilitir clci consumatori.Pcl un talc ossclvatorcsalcbbc legittinro concludercche rl prirrcipio di Hotclling di nininra diffcrcnziazioned in cffetli valido. Fjnora abbiamo consideratoil caso in cui il gioco di mcrcato D Beltrand-Nash(concorrcnzain prezzi). Come accennatoin preccdcnza, questo non b I'unico caso possibilc.Cournot (1881) considcrdun tipo dive:'sodi concorrenzafra le inrpresc,basalo non sui plczzi ma srtlle quan' 1ilh prodottc. E noto chc in qucslo caso (chc abbianrodcnonrinatosopra ( Cournot-Nash )), contrariamcItc al caso Bcrlrand-Nash,i profitti dcl]c 7 Qucna conclusioDc a indiDcndcrlc dall'jpotesi di cosri di produziorlc nuUi. Se i cosli di lroduzione sono frnzionc lincarc dclla quxntitir prodolta, I Llnico cquilibrjo di \_ash t dato da una coppia di prezzl entrambi uguali al costo unilario di prcduzione, il che implica pfoiitti nulli. 110 Note Econolnichc 5/6-1986 rprese in un equilibrio di Nash noa sono nulli nel caso iu cui le im'rese producono un bene identico. Si pone quindi I'interessantequcsito c le conclusioniraggiunte nel caso Bertrand-Nashsi est€ndanoanche al ^rso Cournot-Nashed abbiano quindi validith gcnerale.eucsto problema ) stato affrontato dallo scrivente nell,ambito dcl modello di differenziar:onc verticaleillustrato in questoparagrafo.Il risultato ottenuto (Bonanno (i986) b_chc nellipotesi r'n cui i costi di produzionc sono indipendenti dalla qualiti, o aumentanocon l,aumcntaredclla qualiti ma ad un saggio non troppo elevato, il principio di ninima diffcrcnziazioncb valido; jn altri termini, entrambele impresescclgono1a stessa<1ualiti.Tuttavia, non I tratta di un principio di carattercgeneralc: nello stcssoarticolo vicne u[ esempio dove i costi di produzionc sono funzione crescente _'struito '^lla qualiti e tali per cui esisteun unico equilibrio di Nash pcrfetto del sioco a dre stadi (in cui il secondostadio d Cournot-Nash)carxttcrizzato 't'l gtado massimo di differenziazionc dei prodotti. Lc conclusionichc possiamotrarre dalla letteratLlrasono quindi piur tosto negative.I-'unico risultato ,<gencrale> ! che se 1a variabile strategica delle imprese ncl gioco di metcato d il prezzo (casc Bettrand-Nash),le impresedeciderannodi differcnziar,c i propri prodottj, ma nulla si pu6 dire in gcneralecirca la misura in cui i prodotti vcrranno differenziati,Sc invece la variabile strategicad 1a quantite prcclctta (caso CournorNash), nulla si pud dire in generale: a secondadclla relazionefra costi di produzion-ee quolitir.sono pcssibili sia equilibri di lungo pcr.iodocarattcrizzati dc differenziazionedei prodotti, sia cquilibri carattc;iz;atid:rlla produzione ol Denl loentrc,. 4. F,samedi alcuni recenti lavori sul tema: tlillcrenziazione clei protlolti e f orme di mercato In questo paragrafo ci occuperemodelle inrplicazioni,sul tema della r-elazione fra dilfcrenziazionedei prodotti c for.me<!i nrercato,di un Hruppo di recenti lavor.ianalitici che appartengonoal filone consideratoin ql.lesta rasseqna.I modelli usati sono quello di Hotelline pcr il caso di diffcrcn_ ziaz\oneorizzorit^lee quello dcscrittonel paragrafopr.ecedente pcr il caso di differcnziazioncverticalc.Il ouesitoche E stato sollcvrto b il sesuente: oual d la relazionc fra dimensioncc slruttnra di rtn mercato? Se la climcnsionedel mercatoaumenta.si osscryerl una strullura <frantmentata>. catatterizT,ata da un numero elcvato di prodotti d!ffcrenziati,oppure uua struttura concentrata,caratterizz^tada un numeto limitato di prodotti? Tale qucstionepud esselecsaminatr da punti di vistl diversi. Cr occupertmo qui dell'approccioadottatoda Gabszcwiczc Thisse (19g0)e Shaked e Sutton (1983. 1986). O1i autori consideranoun sioco n tre sladi carat, terizzatocome segue.Nel ptimo stadio n irnprcsepotcnziali (dovc n e un numero molto grandc) decidono se cntrare o meno nell'industria:ncl secondostadio le impreseche sono entratc scelgonola carattcristicao Ia qualite del proprio prodotto (a secondache si tratti di un modcllo di differenziazjone orjzzontaleo verticale)e infine ncl terzo stadio le rmprcsc G. Bonanno: Concorrcnzainrperfeila c differcnziazione.... 111 scelgono il prezzo del proprio prodotto. Il concetto di equilibrio usato d quello di €quilibrio di Nash perfetto (che implica aspcttativcrazionali). Si noti che il gioco di mcrcato (telzo stadio) d Bertrand-Nash. Nel caso di differenziazioneorizzontqleShaked e Sulton (1986) dimostrano che il nurnero di prodotti differenziati d funzione crescente e illimitata della dimensione del mercato (o, equiyalentemente,funzionc decrescentee illimitata del oosto fisso di proJuzionet. Nel caso di differenziazione vefticale Gabszewicze Thisse (1980) e suocessivamente Shaked c Sutton (1983) hanno dimostrato chc in alcuni casi valc una proprictir piuttosto sorprendente,che Shaked e Sutton chiaruano. proprietb di finitezza> (finitcncssproperty). Questa propriet! vale a condizioneche il rcddito dei consumatori vari in un intervallo il cui limite inferiore sia sufficientem€nte elevato e che i1 saggio di variazionc dci costi variabili rispetto alla qualiti non sia molto grande,Se tali ipotesi sono soddisfatt€, c'i un limite al numero di imprese che possono coesist€renel mercato, indipendentement€ dall'intervallo di variazione della qrraliti e dalle dimensioni del m€rcato. Quindi anche nell'ipotesidi costi nulli non si osserveri una struttura di mercato frammentatama concentrata.La ragione d che Ia concorrenzaspingc i ptczzi a liyelli talmente bassi che nessun cclrsumatole sarebbe disposto ad abbandonare un prodotto di qualit) superiore per uno di qualite infcfior€ anche sc qucst'Llltimo losse offsrto a prezzo nullo 8. Tuttavia anche la cosiddettaproprietd di fir.ritezzaE lungi dall'essere valida in generale. Cli stessi Shaked e Sutton moshano come le suddette ipotesi siano non solo sufficienli ma anche nec€ssarieper la validith di talc risultato.A cid si pud aggiungere'l'osservazionc che il risultato sembra dipenderc in modo fondamentaleanche dall'ipotesi Bertrand-Nashper il gioco di mcrcato.I risultati ottenuti dallo scrivente(illustrati ne1 paragrafo precedente)sembranoinvalidarc la propriete di iinitezza qualora si sostituisca f ipotcsi Bertrand-Nashcon quella Cournot-Nash.Infatti, se il principio di minima differenziazionc(dimostratop€r ipotcsi di dipendenzadei costi dalla qualiti compatibili con quelle enunoiatcda Shaked c Sutton) rimane valido per un numero arbitrario di imprcsc - comc sembrerebbe ragionevolc suppore - allora si ricadrcbbc ncl caso standard csaminato da Cqurnot (188J) in cui il numero di imprese D lunzione decrescente e illimitata dei costi fissi di produzione. In altri termini, si osserverebbe una struttura di rnercato framrnentata anzichd concentrata. A conclusione di questo paragrafo C opportuno aggiungere che i risultati raggiunti nell'ambito dci contributi consideratiin questa rassegla dcvono esserevalutati alla luce del tipo di modellisticautilizzato: i modelli proposti sono relativamcntesemplicie astraggonoda numerosifattori che hanno un peso non indiffcrentesllla struttura dei mercati attuali (per esempio, economic di scala, fattori sociologici e antropologici, ecc.). 3 In !tr sasSio pin r€cenle (1986) Shaked c su1ton dimostrano che vi sono situazioni in cui la proprietiL di finilezza sussiste anche se le imprese haDno a disposizionc duc strumenti di dlfferenziazione, uno vcnicale c 1'altro orizzontalc. Si veda anchc Sutton (1986). tt2 5. Notc lconomiche 5/6 1986 Conclusioni k conclusioni cbe possiamo tratr,e dalla rassegnaprccedcnte . sono qurDor pluttosto negative.L'unico principio di carattere generaled che se la concorrenzrfra Je imprese d basaja sui p."r"i, t"'iao."r" .t"r." nanno un lncentjvo a djstanziarcin qualchc misura i prcpri prodotti. Nulla si pud dire, perd, circa la misura in cui i prodotri veiranno aiffcrcnziati. Nel caso di differenziazione_y-er.ticalcd possibile .t.," f p.oaotti jalTe_ntcvicini nello spazio dc e q,,aljri'do-;;;;,.0-'i.u,i.0."n," :ianoj d e n t i c i( d a l p u n t o d i visradi l t:lJi:' fra 1c,imprese u T" r:','""' nt;t:., i';"'.:::l # 3^","^l:-r_:lr" ol:fii; prooorre. r)emmenojl suddetto principio i valido generale. in Nel caso o r o r r e r c n z r : r z ' o nvce r r i c a r ca. " c c o n d cd e l r a r . e r a z i o ' r c |ia qurliri e p'czzi di produzionc' si pud osservar.c o una situazionedi rrinima crifterenziaztone (o, precisamente, di assenzadi differenziaziorc)o ra siiuazionc -piir oPpostadi massimadiffercnziazione. Un quesito chc .i_unc upc.to e "f,c cosa succedcsa si introduce l,ipotcsi CournorNorh in un ,rr"aii" Oi aiffercnziazione orizzontale. da un punto di vista pii generalc,E legittinlo donandarsi ,Infine, se la cat€goria di strumenti analitici impicgati nei iontributi presi in esame.ln qucsta rassegnasia intefamente idonea ad affro'tarc 1 telni trattati. Nulliekl Cr,tcol,ro Botetxo College, Oxlortt BIBLIOGRAFIA t::.1:)" t:i), " Th6oric rathdDratiquc clc la richessc socia)c>, e s J 4 u 4 r r l s 4, 9 , 4 g- g _ 5 0 9 . t o u t a r d,1] G. BoNANNo(1986), ( Vertical differcntiation u,ith Cour.notcornpetition), Economic No/es, 2, 6g_91. A. Counuor (1883\, Recherches lcs pti,cirtcs ,tttrhinnriqucs dc ru u160rie des richesses,parisi,srrt .lirrssli C. 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