ugliancaldo - Adriana G. Hollett

Transcript

ugliancaldo - Adriana G. Hollett
MEMORIE DI LUNIGIANA
DI
ADRIANA GIORGI HOLLETT
UGLIANCALDO
il paese dello "scorpione"
1
Fotografie di A. G. Hollett©
2
...Se novella vera
di Lunigiana o di parte vicina sai,
dillo a me che gia' grande la' era.
Dante Purgatorio canto VIII
3
Cenni sulla storia della Lunigiana
Per riassumere brevemente la storia delle origini della Lunigiana sara’
necessario, a causa della carente documentazione, ricorrere all’opera di Eugenio
Branchi “ Storia della Lunigiana feudale”, unica fonte autorevole assieme a quella
di Gioachino Volpe; ebbe a osservare quest’ultimo che, “ per la storia della
Lunigiana, avanti il XII secolo, e’ poco meno che tenebre e tenuissima luce di alba
lontana.”
Concordando con loro, possiamo partire da Oberto, conte di Luni, di
probabile origine longobarda e unico superstite della famiglia dei Marchesi di
Toscana.
Luni divenne colonia romana nel 177 a.C., prospero’ col nome di Provincia
Maritima Italorum, subi’ dapprima l’invasione longobarda e in seguito, unita a
tutta la Lunigiana venne aggregata al ducato longobardo di Lucca. Con i Franchi
entro’ nella marca carolingia, Oberto ne fu il primo conte e, in seguito, quando i
Vescovi contrastarono il dominio obertengo ottenendo da Federico I di veder
sanciti i loro diritti su tutto il territorio, divenne sede vescovile.
Il Volpe, concordemente ad altri storici e genealogisti, individua in
Oberto (945), di origine longobarda, il primo ad essere nominato conte di Luni.
L’essere conte di Luni aveva una certa rilevanza poiche’il paese, collocato tra
Liguria e Toscana, testimoniava attraverso i resti dell’anfiteatro romano e quelli
di antichi insediamenti paleolitici il suo notevole passato. Costui dopo pochi anni
(951), oltre alla Lunigiana, entro’ in possesso della marca della Liguria orientale,
dei centri di Tortona e Genova e alla sua morte tutti i suoi possedimenti vennero da
lui lasciati ai due figli: Adalberto I e Oberto II.
Dal primo figlio, per successive diramazioni, ebbero origine i casati dei
marchesi di Massa, Corsica e Sardegna, quella dei Pelavicino e dei Cavalcabo’ di
Cremona. Dal secondo figlio Oberto II, quello che maggiormente interessa la
nostra storia, nacquero Alberto Azzo I e Oberto Obizzo I. Il primo dette origine alla
casa d’Este ed il secondo a quella dei Malaspina.
4
Oberto Obizzo I si stabili’ sui gioghi dell’Appennino
Ligure-Tortonese-Piacentino, nelle alte valli della Trebbia e dello Staffora e in
quest’ultima valle, centro del suo dominio, pose la propria residenza nella rocca di
Oramala, unico castello fortificato della valle e quella venne poi da sempre
considerata la culla dei Malaspina.
Successivamente Oberto Obizzo I fece costruire una serie di castelli che
sarebbero divenuti formidabili punti di difesa e principalmente di controllo per il
traffico delle merci che costituiva con i pedaggi una grossa fonte di ricchezza.
I Malaspina facevano pagare molto cari questi pedaggi e talvolta arrivavano
ad assaltare essi stessi le carovane comportandosi come briganti da strada. Il loro
castello di Villafranca fu chiamato Malvido e poi Malnido (nel diploma conferito
dall’imperatore Federico a Opizone nel 1164) per i pedaggi da rapina e per le
ruberie poste direttamente in atto da loro a spese delle carovane che transitavano
dal passo della Cisa.
Poco si sa di suo figlio Alberto I e del nipote Obizzo II, ma sicuramente il
figlio di quest’ultimo Alberto II divenne noto col nome di Malaspina. Cio’ appare
nell’atto di pace di Luni stipulato nel 1124 tra il vescovo Andrea da una parte e il
marchese Alberto II detto il Malaspina dall’altra.
Nella divisione tra Corrado e Opizzino nel 1221, a Corrado l’ Antico
(1253) vennero assegnati i possedimenti alla destra della Magra, mentre Obizino
(1301) cambiando nell’arme lo “spino secco” in “spino fiorito” ebbe parte dei
territori alla sinistra del fiume.
La divisione poi non fu solo dei beni ma araldica, in quanto venne
modificato lo stemma di famiglia. Quello dello spino secco portava uno spino con
sei rami, uno verticale e cinque orizzontali, tre dei quali voltati a sinistra e due a
destra, tutti con aculei.Quello dello spino fiorito portava uno spino verde con sei
rami, uno verticale e cinque orizzontali tre dei quali a destra e due a sinistra,
terminanti con tre piccoli globetti bianchi in croce alle estremita’ in modo da
formare un piccolo fiore. Lo stemma originario aveva uno spino secco nero in
campo d’oro con il motto “ad medelam” (mi offre rimedio).
I membri del casato si moltiplicarono e cosi’ lo stemma venne spesso
modificato; il piu’ conosciuto e’ pero’ quello che mostra un leone rampante
coronato affiancato dai rami alternativamente, dello spino secco o fiorito o
emtrambi. E’ da ricordare che il leone rampante bianco venne assegnato a
Corrado detto l’Antico ( 1253) da Luigi IX re di Francia per l’aiuto ricevuto dal
Malaspina nella crociata d’Egitto del 1248.
Opizzino o Opizzone (1301), secondogenito di Federico (1264) “fu lo
stipite dei Marchesi e Signori di Villafranca”. La sua vedova marchesana Tobia
Spinola, tutrice dei figli ancora in minor eta’, merita di esser ricordata come colei
che “compose, ordino’ e stabili’” gli STATUTI per Aulla e altre sue terre. (Gli
Statuti di Aulla del 1303 sono conservati dal Dott. Francesco Raffaelli e dal Dott.
Lorenzo Ferri di Bagnone).
5
Importante precisare che fin da prima della divisione dei Malaspina del
1221esistevano nei loro feudi i MUNICIPI che erano composti da un Consolo,
quattro o sei Consiglieri e un Massaro. La MAGISTRATURA era costituita da un
Giudice d’Appello che era il Marchese, di un Podesta’ eletto dal marchese, un
Vicario del Podesta’, un Notaro, un Corriere e un Custode delle carceri. Ogni
terra aveva il proprio Municipio e tutti assieme quelli del feudo formavano il
General Consiglio.
Nel secondo Libro sono annotate norme e regole di diritto civile ma si deve
ritenere che dovea esistere precedentemente regole e norme da disposizioni
scritte o da consuetudini inveterate.
Alcune di queste norme erano: la donna se dotata non poteva succedere ai
genitori, il marito non poteva donare o lasciare per testamento alla moglie cosa
veruna; nella vendita dei fondi dovevano esser preferiti nella vendita i condomini,
i parenti fino al quarto grado, i confinanti; la prescrizione degli immobili
incorrevasi col lasso di venti anni ecc..
Nel terzo Libro si determinavano le trasgressioni e i delitti punibili con
pene corporali o pecuniarie o afflittive: la fustigazione per tutta la terra, il bando
perpetuo, il taglio della testa, la forca e la morte per mezzo del fuoco, la confisca
dei beni. Si puniva l’omicidio col taglio della testa, l’adulterio con lire venticinque
per l’uomo e la donna, lo stupro con la pena capitale, il furto, l’abigeato, il taglio
degli alberi e la rimozione dei termini con pene pecuniarie. Per la falsificazione
delle monete si era arsi vivi, la falsa testimonianza o lo spergiuro con la galera, e
nelle scritture con la forca. Il delitto di lesa maesta’ portava al taglio della testa.
Questi quattro Libri o Statuti furono adottati da tutti i discendenti di
Federico per tutte le Terre e le Castella da tutti gli Uomini, Universita’ e
Comunita’ che a loro furono soggetti.
6
An outline of the history of the Lunigiana
Region
In order to summarize briefly the history of the origins of the Lunigiana
Region, it is necessary, due to scarce documentation, to resort to the work of
Eugenio Branchi “Storia della Lunigiana feudale” (“History of the Lunigiana
Region in feudal times”), the only authoritative source together with the work of
Gioachino Volpe; in this regard, it was Volpe who observed, “the history of the
Lunigiana Region, before the twelfth century, is little more than shadows and
tenuous light of a distant dawn”.
In accordance with these authors, we begin with Oberto, count of Luni,
probably of Lombardic descent and the only surviving member of the family of
the marquis of Tuscany.
Luni became a Roman colony in 177 B.C., prospered with the name of
Provincia Maritima Italorum (Italian Maritime Province), at first, subjected to
Lombardic invasion, then, with all of the Lunigiana Region, was aggregated to the
Lombardic dukedom of Lucca. With the Franks, Luni entered into the Carolingian
march (borderland), Oberto was its first count and, later, when the Bishops
opposed the dominion of the Obertenghi family, obtaining from Federico I,
sanction of their rights on all of the territory, it became a bishop’s see.
Volpe, in agreement with other historians and genealogists, singles out in
Oberto (945), the first historical figure to be nominated count of Luni. To be count
of Luni had a certain importance, as the town, located between Liguria and
Tuscany, bore witness through the remains of its Roman amphitheatre and ancient
Palaeolithic settlements, to its remarkable past. Oberto, a few years later (951), as
well as the Lunigiana Region, entered into possession of the march of eastern
Liguria, of the centres of Tortona and Genoa and, upon his death, all of his
possessions were passed by him to his two sons: Adalberto I and Oberto II.
The first son, by successive ramifications, gave rise to the lineages of the
marquis of Massa, Corsica and Sardinia, of the Pelavicino and of the Cavalcabo`
of Cremona. The second son Oberto II, the one of greater interest to Lunigiana’s
7
history, fathered Alberto Azzo I and Oberto Obizzo I. The first of these two gave
rise to the house of Este and the second to that of the Malaspina.
Oberto Obizzo I established himself on the passes of the
Liguria-Tortona-Piacenza Apennines, in the high valleys of the Trebbia and
Staffora, and in this last valley, the centre of his dominion, he founded his
residence in the rock of Oramala, the only fortified castle in the valley, later
considered the cradle of the Malaspina family.
Subsequently, Oberto Obizzo I had a series of castles built that were to
become formidable points of defence and particularly of control of trade routes
that constituted, in terms of tolls, a large source of riches.
The Malaspina made these tolls very expensive and at times went as far as
to besiege, by themselves, the passing caravans, behaving like highway brigands.
Their castle at Villafranca became known as Malvido and later Malnido (in the
diploma conferred by the emperor Federico to Opizone in 1164), due to
plunderous tolls and thefts perpetrated by them at the expense of the caravans that
passed by in the Cisa pass.
Little is known of Oberto Obizzo’s son Alberto I and of his grandson
Obizzo II; what is known is that the son of Obizzo II, Alberto II became known by
the name of Malaspina. This appears in the peace treaty of Luni stipulated in 1124
between the bishop Andrea, on the one hand, and the marquis Alberto II known as
Malaspina, on the other hand.
In the division between Corrado and Opizzino in 1221, to Corrado l’Antico
(1253), were assigned the possessions to the right of the river Magra, while
Obizino (1301), who changed the coat of arms from the “spino secco” (“bare
thorn bush”), to the “spino fiorito” (“blossomed thorn bush”), had the part of the
territories to the left of the river.
The division, therefore, was not only in terms of possessions, it was also
heraldic in that the family blazon was modified. That of the “spino secco”
presented a bush with six branches, one vertical and five horizontal, three of
which set to the left and two to the right, all with prickles. That of the “spino
fiorito” presented a green bush with six branches, one vertical and five horizontal,
two to the left and three to the right, terminated with three tiny white globes in a
cross at the extremities so as to form little flowers. The original blazon had a black
thorn bush on a gold background with the motto “ad medelam” (“to me, it offers a
remedy”).
The members of the family multiplied and, as a consequence, the blazon
was often modified; the best known, however, is that which depicts a rampant
crowned lion, side by side with branches, alternatively of bare or blossomed
thorns or both. It is noted that the rampant lion was assigned to Corrado detto
l’Antico (1253), by Luigi IX, king of France, for the help received from Malaspina
in the crusade in Egypt in 1248.
8
Opizzino or Opizzone (1301), the second son of Federico (1264), “was the
ancestor of the Marquis and Masters of Villafranca”. His widow, Tobia
Spinola, guardian of his infant offspring, is worthy of mention as she who
“composed, ordered and established” the STATUES for Aulla and other
territories of hers. (The Statutes of Aulla of 1303 are preserved by Dott. Francesco
Raffaelli and by Dott. Lorenzo Ferri of Bagnone (1)).
It is important to note that even before the division of the Malaspina
territories of 1221, there were already in existence in their territories, the
MUNICIPALITIES that were composed of a Consul, four or six Counsellors and a
Massaro (farm overseer). The MAGISTRACY was made up of an Appeal Court
Judge who was the Marquis, of a Podesta (high official), elected by the marquis, a
Podesta’s Assistant, a Public Notary, a Courier and a Prison Custodian. Each
territory had its own Town Hall and all those of the territory formed the General
Council.
In the second Statue or Book, were annotated rules and regulations of civil
rights; however, it is believed that there had to exist rules and regulations prior
to these, available in written form or in inveterate use.
Some of these regulations were: a woman in possession of a dowry was not
allowed to inherit from her parents; a husband was not allowed to donate or leave
anything at all in his will to his wife; in the sale of real estate, joint owners, distant
relatives, neighbours were to have precedence; the loss of unexercised rights to
real estate after twenty years, etc..
In the third Book, were defined the transgressions and crimes punishable by
corporal punishment or fines: flogging throughout the territory, banishment for
life, decapitation, hanging and burning at the stake, the confiscation of
possessions. Murder was punished by decapitation, adultery by a fine of twenty
five liras for both men and women, rape by capital punishment, theft, rustling,
felling of trees and removal of boundary stones by fines. Counterfeiting was
punishable by being burnt alive, perjury by imprisonment and forgery by hanging.
The crime of treason led to decapitation.
These Books (four in all), were adopted by all the descendents of Federico
Malaspina throughout all of their Territories and Castles by all of the Men,
Universities and Communities under their rule.
9
10
UGLIANCALDO
11
Il borgo di Ugliancaldo in Valdimagra.
12
I Liguri - Apuani
Guerriero ligure - III sec. a:C.
In questa zona di profondi
intersecati valloni e canali della valle
orientale della Magra viveva una
popolazione denominata Liguri-Apuani.
Erano costoro forti montanari che
apparivano e sparivano per assalire e
taglieggiare gli eserciti romani che
ritornarono piu' volte per sentieri impervi
e disagevoli della Lunigiana in
Valdimagra per assalire e combattere
questi indomiti guerrieri.I Liguri Apuani
o semplicemente Apuani erano una
popolazione appartenente agli antichi
Liguri. Essi erano detti anche Liguri
Montani o Sengauni.
Si trattava di tribu' liguri che
vivevano sulle alture dell'odierno
appennino tosco-emiliano e sulle odierne
Alpi Apuane.
Diversamente di quanto si
potrebbe pensare il termine Apuano non
deriva dalle omonime alpi
(cosi' chiamate successivmente al
posto dell'antico nome di Lunae Montes
definite da Strabone) ma dalla citta' di
Apua, antico nome di Pontremoli, da cui
anche il nome della Diocesi Apuana.
Antiche fonti romane descrissero i
Liguri Apuani Sengauni come un popolo
dotato di fierezza, sobrieta', robustezza e
resistenza alla fatica.
Gia' dal secolo III a.C. i Liguri
Apuani si opposero all'espansionismo
romano e, nel corso della Seconda
Guerra Punica, furono tra gli alleati dei
Cartaginesi.
13
Elmo con le corna di guerriero
Apuano ( Pulica)
14
Gli Apuani erano popoli seminomadi che vivevano in prevalenza di caccia
e pastorizia. Quasi sconosciuta l'agricoltura restavano costoro piu' facilmente
arroccati sui monti, lontani dal mare salvo spingersi a valle verso gli approdi per
commerciare con Fenici, Greci, Etreruschi.Alcune tracce di questi commerci,
stoviglie, vasellami, suppellettili e armi sono state trovate nelle zone Apuane e
sono conservate nei
musei della zona. Gli
Apuani come del resto
tutti gli altri Liguri
cedevano i prodotti
della loro attivita',
ovini,
formaggi,
legname in cambio di
strumenti utili alla vita
quotidiana del tempo.
Notizie storiche
su zone e popolazioni
Apuane si hanno da
Diodoro Siculo, Tito
Livio, Strabone.
Ai tempi della
prima
espansione
romana verso il nord,
dopo aver inglobato
gli Etruschi, i romani
si posizionarono nella
piazzaforte di Pisa
(200 a.C.), fondarono
la colonia di Piacenza
218
a.
C.
e
cominciarono
a
spingersi verso la
penisola Iberica, l'attuale Spagna, scalzando i commerci dei Fenici.
Per questo scopo dovevano sottomettere la Gallia, l'attuale Francia, e
soprattutto dovevano collegare un percorso viario tra Pisa e la Liguria di ponente.
La cosa era per loro particolarmente difficile a causa della conformazione
orografica della costa Ligure e la permanenza in zona delle tribu' Liguri che si
opponevano all'espansione romana.
15
Prime immagini di Ugliancaldo
Dopo la definittiva sconfitta di Annibale i Liguri Apuani presero essi
stessi l'iniziativa contro i Romani e, nel 193 a.C., organizzarono un grande
attacco alla base militare romana di Pisa spingendosi fino al fiume Arno.
Inizio' cosi' un lungo periodo di guerra contro le legioni romane.
Nel 186 a.C. i Liguri Apuani inflissero una grande sconfitta al console
Quinto Marcio Filippo ed alle sue legioni dopo averle attirate nelle strette gole
del territorio.
Si dice che vennero uccisi non meno di 4000 legionari ed il luogo della
sconfitta romana venne chiamato in seguito " Saltus Marcius", forse l'attuale
Marciaso.
16
La parte piu' antica del borgo.
I Romani dunque intrapresero guerre strategiche contro le tribu' liguri che
si sottomisero una ad una, salvo gli indomiti Apuani che non davano segno di
cedimento.I Romani dopo aver estromesso i Greci al sud della penisola italica si
accingevano ad estromettere i Cartaginesi dall'Iberia ma avevano ancora una
spina nel fianco: i Liguri Apuani.
Furono intraprese lunghe ed estenuanti operazioni militari per debellare
questi indomiti guerrieri finche' nel 180 a.C. in qualche modo e forse con
l'inganno piu' che con le armi, essi furono catturati e in vari scaglioni, prima circa
40.000 mila poi altri 7.000 e ancora altri 3.000, radunati a Pisa vennero poi
portati nel Sannio.
Con cio' la viabilita' che nel 180 a.C. da Roma si era interrotta a Pisa
rimase nello stesso stato di interruzione per almeno altri 150 anni fin quando
Giulio Cesare riusci' a far costruire la Via Aemilia Scauri tra Luni e Vado
Ligure.
Il tratto brevissimo tra tra Pisa e Luni rimase sempre costantemente
impraticabile e per la presenza di paludi ma soprattutto per la presenza degli
indomiti Apuani stanziati sulle alture e sopravvissuti alla " pulizia etnica" .
17
UGLIANCALDO
Fotografato dall'alto l'impianto del borgo pare assumere la forma di uno
scorpione.
"Il borgo di Ugliancaldo e' collocato sul fianco settentrionale dell'Alpe
Apuana detta il Pizzo d' Uccello presso il confine della Lunigiana Granducale
con il territorio di Minucciano del Ducato di Lucca.
Questo borgo viene definito Ugliancaldo per distinguerlo dall'altro, posto
piu' in basso, chiamato Uglianfreddo. I due piccoli borghi sono situati sul
medesimo fianco del Pizzo d'Uccello e appartengono alla stessa parrocchia ma
quello piu' in basso e' chiamato Freddo perche' ha meno ore di sole di quello
Caldo. La parrocchia di san Bartolommeo a Ugliancaldo nel 1833 contava 223
abitanti"
Cosi' Ugliancaldo venne definito da Emanuele Repetti di Carrara,
farmacista e scrittore, storico della Toscana e della Lunigiana, nei suoi
volumi:"Dizionario Geografico Fisico Storico della Lunigiana" Firenze 1843.
18
Ugliancaldo deve probabilente il suo nome al romano Ulius.
Il borgo e' situato a dominio delle valli del Lucido e del Tassonaro
Nella meta' del 1900 venne tracciata la strada carrozzabile che salendo dal
borgo di Codiponte raggiunse l'abitato mentre questo un tempo era raggiungibile
solo da una mulattiera che saliva da Argigliano nel punto dove troviamo ancora
"la casa del guardia".
Il paese e' stato sempre soggetto a scosse telluriche tant'e' che nel 1920 un
forte terremoto fece crollare molte case soprattutto nella zona detta Iminaterra
per cui vennero fatte costruire per gli sfollati le case che oggi si incontrano
appena si raggiunge il borgo.
Gli abitanti sono per la maggior parte emigrati, nel secolo scorso negli Stati
Uniti, e nel primo novecento a Genova.
Come per molte altre zone della Lunigiana essi tornano alle antiche case e
solo negli ultimi anni si e' verificato un grande amore per l'origine del paese e,
dopo aver ammodernato le antiche case negli anni sessanta, ora tornano a scoprire
e riportare in luce quelle che erano le bellezze costruite dagli antichi.
Le fotografie seguono il percorso che farebbe un viandante appena entra in
paese ma per leggerne la storia si dovrebbe invece iniziare dalla porta trecentesca
e salire sino ai resti della torre per ricominciare dal seicento, dalla casa dei Foschi
e il resto del borgo sino alla chiesa.
19
Casa del Guardia
All'ingresso del paese ci accoglie quella che tutti conoscono come la
prima casa costruita a Ugliancaldo.
E' conosciuta anche con il nome di casa del guardia, il guardiano della
porta del paese. La casa sorge alla sommita' della mulattiera che da Argigliano
porta al borgo di Ugliano.
L'attuale carrozzabile e' stata costruita nella meta' del '900.
20
Portale della casa dell'Ochina.
21
All'ingresso del paese notiamo una costruzione ad un solo abside che e'
sicuramente un oratorio.
22
Dedicato a San Rocco la costruzione pare sia risalente al XVII secolo.
Se l'oratorio e' ricoducibile ai Foschi e' possibile che fosse stato costruito poco
dopo la loro grande casa che reca la data del 1604.
23
La bella costruzione mostra sulla facciata due rilievi in pietra decorati con alcune
sculture e due finestrelle inferriate come solevano avere gli oratori.
24
Due motivi floreali diversi nelle dimensioni e nel disegno e due stemmi
nobiliari scolpiti nella pietra .
Gli oratori erano collocati quasi sempre all'ingresso del paese e sulla via
di transito; le due finestrelle erano tenute sempre aperte per consentire ai
pellegrini o ai viandanti di affacciarsi per deporre un fiore o dire una preghiera.
In Lunigiana troviamo moltissimi oratori soprattutto dedicati a San Rocco.
25
Nello stemma vediamo uno scorpione e sotto le lettere P P B
26
La scultura mostra una mitria con le pandette vescovili che sovrasta uno
stemma con inserita un'aquila poggiante su un ramo spinato. Illeggibile la parte
inferiore dello stemma.
27
Di lato, sul dorso della pietra, sempre nella facciata dell'oratorio, troviamo
ripetuta la figura di un grosso scorpione. Della costruzione dell'oratorio si conosce
ben poco. Si potrebbe ipotecare che fosse stato costruito dalla famiglia Foschi
proveniente da Treviso in epoca tardomedievale.Si puo dedurre che dopo la
costruzione del loro palazzo ( nella facciata posteriore un piccolo marmo ne riporta
la data, 1604) la famiglia abbia poi costruito l'oratorio. Nell'archivio diocesano di
Aulla sono conservati documentidi Monte dei Bianchi in cui un parroco, nel primo
novecento, ha tradotto dagli archivi antichi, scritti in latino, la storia di questa
famiglia.
28
Osservare come l'architrave nel centro evidenzi la pietra sopra. Da questo si
capisce che lo stemma e' stato scalpellinato.
L'ingresso dell'oratorio.
La pietra inserita nella facciata sopra l'architrave della porta d'ingresso
mostra una laboriosa scalpellinatura eseguita per cancellare lo stemma degli
antichi proprietari ma che non e' riuscita pero' a nascondere la raggera di piume
che pare uguale a quella scolpita sotto la faccetta (sotto lo scorpione) della
chiave di volta del portale del palazzo Foschi.
Capitava anticamente che con l'acquisto di una proprieta' si cambiasse la
chiave di volta riproducente l'arme dell'antico proprietario e si sostituisse con
quello nuovo o piu' semplicemente si scalpellinasse quello vecchio, come in
questo caso.
In questo caso sono rimasti pero' gli stemmi laterali, le insegne di un
vescovo e lo scorpione dei Foschi.
29
L'interno dell'oratorio mostra il grave stato di degrado dovuto all'incuria di chi
lo ha posseduto nel tempo.
30
Giuseppina Spadoni che ha collaborato alla ricerca fotografica del borgo.
31
L'oratorio e' attualmente di proprieta' della Diocesi di Massa che lo ha
acquistato dalla famiglia Venturini di Ugliancaldo.
Splendide vòlte costruite con grande maestria in mattoni.
Le pareti in certi punti appaiono ancora intonacate.
Durante la seconda guerra mondiale l'oratorio venne utilizzato come fienile
o magazzino.
a destra - ARCHIVIO DEI BATTEZZATI DEL 1600
Troviamo la firma del Rettore che e' Benedetto Foschi
pag.a destraA dì 4 9bre 1611
Gio:Pietro di Gio: Micheli nato di Isabetta moglie legittima fu battezzato
da me Ben:to Foschi rettore Compare Jacopo Peligrino Fiorelli Comare la ... di
Peligrino ambi di Ugliano.
Adì12 9bre 1611
32
La pagina piu' antica conservata nell'archivio parrocchiale ( riguarda i
battezzati di Ugliano).
33
In questa pagina del 1689 compaiono molte persone delle famiglie:
Foschi, Micheli, Silvestri, Cacciaguerra, Georgij, Amadei, Pallotti, Scalpellini,
Rosini, Castagnoli, ma e'da evidenziare un nuovo Rettore della famiglia Foschi,
( il primo del 1611 era Bernardino Foschi e nel 1687 troviamo Benedetto Foschi)
34
Die 9 Martij 1689
Josephus Augutinus C. Pauli... Ricci Foschi nati ex D.a Catharina eius
leg,ma uxor die ... Panni baptizavi fuit à me Bened.to Foschi Rectore ....loci
Ugliani Calidi Patrini fuerunt Andreas Dom.ci Micheli e D.Margarita ... ambo de
Ugliano.
Die 8 Iunij 1687
Silvestro Petri C Silvestri natus ex Joanna eius leg,ma uxore..........
Die3° Augusti 1687
Andreas Bernardini Cacciaguerra natus ex Bartholomea eius legitima... die
2 9 Julij ... presenti .... baptizati fuit à me P. Bened.° Foschi Rector ... S. Andreas
Ap.li loci Ugliano Calidi Patrini fuerunt Amadei...ac Anfreas Alessandri Rector
par Partis S. Maria de Casciana Petrosa, e D.a Margarita Pauli Foschi de Ugliani.
Die 7 Ag.i 1687
Santa Georgij Ber.ni nata ex Maria eius leg.ma uxore die 24...anni baptizata
fuit à me P Bened.to Foschi Rectore ...Pastis S. Andreas loci Ugliani Calidi.
Patrini fuerunt Paulus Bartholomei Palloti et Jois Scalpellini ambi de Ugliano ...
Die 15 Augusti 1687
Maria Franc.a Foschi nata ex Taddea eius leg.ma uxore die19 Panni
baptizata fuit à me P Bened.o Foschi Rectore ... S. Andreas Ap.li loci Ugliano
Calidi. Patrini fuerunt Clericus Joe Franc.ni Amadei D.a Margarita Jois Rosini
ambo de U.
Die 21 8bris 1687
Bernardinus Fran.a f. Lazari Castagnoli natus ex D.a.........
35
L'ingresso secondario di Palazzo Foschi.Sulla facciata a sinistra del portone
un piccolo marmo murato porta la data del 1604
36
Sotto il metato che vediamo, durante recenti lavori, e' stato ritrovato l'ingresso
di un cuniculo che, passando sotto la strada che costeggia il paese al lato sinistro,
sbucava molto in basso vicino alla mulattiera per Argigliano. I vecchi del paese
assicurano che fosse una via di fuga dall'abitato. I rovi hanno coperto l'uscita che
pare mostrasse una pavimentazione simile a quella del paese.
37
Uscita secondaria di Palazzo Foschi.
38
Questa ala del fabbricato era stata a suo tempo l'oratorio della famiglia Foschi.
Le finestre orientate consentivano la luce all'interno del piccolo oratorio e una visuale
sulla strada d'accesso. La famiglia seguiva le funzioni da una finestra in alto.
39
Dall'archivio della
parrocchia di Monte dei
Bianchi.
40
Il portoncino d'ingresso all'oratorio. La famiglia partecipava alle funzioni da
un'apposta balconata interna,
41
Il vòlto dava accesso al borgo.
42
Sulla destra lo sportello del pozzo dove si raccoglieva l'acqua piovana del tetto del
palazzo e solo in casi particolari ne era consentito l'uso al paese.
43
Il borgo del paese che conduce alla chiesa.
44
Il lato nord del palazzo. Al piano terra le doppie inferriate difendevano
l'accesso mentre al primo piano la forma curva consentiva l'affaccio.
45
Il prospetto principale di palazzo Foschi. Da notare le piccole finestre del
piano terra difese da doppia inferriata.
46
sopra - la faccetta mostra la lingua
sotto - documento dell'Archivio Vescovile di Sarzana
Ego Bartolomeus Foschi olim Petri Antonij ... no Calido S.C.D. ac Not:
Pub: Florenz... fidei recognitione rogaz: solito meo signo ad laudem Dei ...Marj
Virginis... ac D: Antonij de Padova mei advocaz: ...
47
DALL'ARCHIVIO PARROCCHIALE DI UGLIANO CALIDO
Certificato di battesimo del notaio Bartolomeo Foschi nato il 13 marzo e
battezzato il 16 marzo 1734.
Alla nascita del notaio Bartolomeo il palazzo dei Foschi era gia' stato
costruito per cui Bartolomeo Antonio si servi' dello stemma del portale per il
proprio timbro notarile.
Die 16 martij 1734
Bartolomeus Antonius m.a filius Petri Antonii qn:Bartolomei de Fuschis
natus die 13 martij ex D.a Santina eius legitima uxore baptizaty mei die ... à me
Josepho m° Francini Archi prev.sto in Eccl.a S And.a Apost: Ugliani Calidi.
Patrini fuerunt Benedictus qn Bartholomei de Fuschis et D.a Lucia uxor
eiusdem Benedicti ambo de Ugliano Calido.
48
Poiche' non e' stato possibile ritrovare trascrizioni di famiglia Foschi
nell'elenco parrocchiale delle anime dell'ottocento e tantomeno qualche antica
lapide nel vecchio cimitero, dopo una laboriosa ricerca l'autrice ha rintracciato i
nomi delle persone della famiglia che compaiono negli antichi registri dei
battesimi, matrimoni e defunti.
Benedetto Foschi Rettore
9 settembre 1611
Andrea Foschi e Ninetta Foschi
9 gennaio 1618
Angiolina di Piero Foschi
18 luglio 1628
Domenica di Francesco Foschi
2 giugno 1633
Caterina di Piero Ambrogio Foschi 30 maggio 1641
Margarita di Paolo Foschi
2 ottobre 1662
Caterina di Pietro Foschi
16 settembre1662
Joannis Foschi
2 julii 1684
Bartolomeus Pauli Foschi
7 agosto 1687
Joanna Foschi
27 sett 1687
Margarita Paoli Foschi
4 giugno1687
Dominica Caroli Foschi ( madre Joanna Joi) 2 sett 1684
Maria Francesca Foschi
25 ago 1687
Thadea Foschi
Margherita Bartolomei Paoli Foschi
28 ago 1707
Bartolomeo Antonio Foschi
16 marzo 1734
Pietro Antonio Foschi padre del notaio si sposo' nel 1730
49
" La famiglia Foschi di Ugliancaldo terminata in Coiari-Pigoni con la
signora Santa Foschi e' oriunda di Treviso, nel fosco medioevo per rivolgimenti
politici due sig.ri Foschi di Treviso esularono dal patrio luogo ed uno di questi si
stabili' ad Ugliano e l'altro a Santo Stefano di Magra.
I due fratelli per mantenere sempre viva la parentela e stretta la loro
relazione e perche' ai posteri fosse ricordata la loro uscita da Treviso, ma non
divisione tra loro, stabilirono di edificare un oratorio in Santo Stefano stesso
obbligandosi avvicenda per sè e per i suoi successori nelle loro eredita' e nella
parentela, in qualunque linaea fosse, che ogni anno in un giorno fissato tutti i
parenti dovevano trovarsi uniti in Santo Stefano ed ascoltare tutti la s. messa nel
detto oratorio nell'effetto di riconoscere la parentela e ricordare la loro venuta in
Lunigiana.
Questo curioso contratto era determinato nella durata di vent'anni e questi
erano terminati col nonno della sig.ra Santa Foschi Coiari a nome Paolo.
Il ramo di Ugliano da prima fabbrico' nel punto piu' culminante del paese
in processo di tempo,quando cioe' l'animo loro fu tranquillo ne piu' compromesso
nelle faccende politiche, fabbricarono la casa che oggi si ammira.
D'archivio dei sig.ri Coiari
La persona piu' spiccata ed istruita nella famiglia Foschi fu il sig. Dottore
in s. Teologia. Condiscepolo di Monsignor Ricci ( Scipione) di Pistoia, fu
coinvolto nei suoi stessi errori e ne fu anche il miglior iscrittore del suo sinodo.
Un giorno fece un sacco di tutti i suoi scritti Ricciani ordino' al fratello che
ne facesse un falo' nell'ortino di casa. Da Leopoldo I Duca di Toscana fu pregato
il Papa di decretare lo scioglimento del Sinodo Ricciano e dopo il decreto lo
stesso Leopoldo dichiaro' in arresto tutti i partecipanti del Sinodo, anche il nostro
(....) ma non l'ebbero mai". (dall'arch di Monte dei Bianchi)
50
( poiche')A NOI E' NEGATO DI VIVERE A LUNGO, LASCIAMO QUALCOSA
DELLA QUALE SIAMO TESTIMONI DI AVERE VISSUTO
.PLINIO SECONDO - Epistolae libro 3/7
51
NOBIS DENEGATUR DIU VIVERE, RELINQUAMUS
ALIQUID, QUO NOS VIXISSE TESTEMUR Psin Lib 3 Er 7
52
Nella parrte alta del portale, su entrambe le parti, sono stati incisi e
traforati questi fiori particolari che sembrano riprodurre una margherita.
Percorrendo la Lunigiana questo simbolo pare essere usato quasi
esclusivamnte nella parte orientale e soprattutto nei borghi dell'alta
Valdimagra. A Camporaghena, Viano, Monte dei Bianchi, Codiponte ecc.
esso e' molto conosciuto.
53
Immagine
di
Rachis con due dignitari
e un soldato.
Dal libro di Paolo
Diacono (720-799) nella
sua
"Historia
Langobardorum"
laddove egli descrisse in
sei libri, la storia del suo
popolo e il passaggio dei
longobardi
lungo
l'Appennino sino al
Monastero
di
Montecassino
dove
rimase nel convento
assieme al re longobardo
Rachis m. 756
sotto: la tremisse aurea di Lucca col simbolo della margherita, coniata nel
733 dal re longobardo Rachis
54
Come narra il parroco di Montedei Bianchi, con Santa Foschi in Coiari si
estingue a Ugliancaldo la grande famiglia e il palazzo rimane disabitato per 70 anni.
55
Agli inizi del '900 (dopo settant'anni) il palazzo venne acquistato dai sigg
.Franchini Sante, Paoli Alberto e fam. Filippetti.
56
Contratto di compravendita di parte
del palazzo Foschi dell'anno 1911
(gentilmente concesso da Francesco
Schiaffino)
57
volt. anno 1912
Nota per trascrizione conservativa delle ipoteche di Massa
Si chiede la trascrizione a favore di Franchini Sante di Andrea,
domiciliato e residente a Ugliancaldo di Casola,
contro
Micheli Teresa di Andrea, moglie di Bertozzi Domenico, residente a
Genova, dell'atto pubblico in data 11 novembre 1911, ricevuto dal notaio in
Fivizzano Silvio Andreani, registrato a Fivizzano il 29 novembre stesso al
n°177, col quale detta Micheli Teresa ha Venduto per il prezzo pagato di lire
2000 duemila al Franchini Sante, quanto del gia' fabbricato Foschi-Coiari
posto in Ugliancaldo acquistava da Monsignor Arnaldi Benedetto fu avv.to
Giuseppe con atto 30 ottobre 1903, a rogito Berti di Fivizzano, registrato il 12
novembre 1903 e cioe' il vasto ambiente a terreno per usi diversi....al primo
piano una vasta stanza detta dello zio fin qui ad uso di scuola comunale...
per il richiedente
Andrea Tavernelli
Ufficio delle Ipoteche di Massa
addi' dodici gennaio millenovecento dodici
58
59
Poiche' nell'atto di acquisto della pagina precedente viene nominata la
signora Santa Foschi in Coiari, e' opportuno che si faccia cenno anche della
famiglia Coiari.
"Questa famiglia e' di Soliera e ripetono il loro cognome dalla cuncia di
cuoio che ebbero in tempi remoti in Soliera stessa. In epoca da determinarsi, la
linea Coiari non ebbe eredi ed allora quest'ultimo rampollo chiamo' a
succedergli certo Pigoni Sante da Ceserano obbligandolo a prendere il casato
dei Coiari. La fortuna di questa famiglia incomincio' dallo stesso Pigoni Coiari
Sante che uomo avveduto seppe guadagnare nell'esportazione delle bestie
bovine nella disfatta dell'impero napaoleonico. L'altra fortuna fu la casa Foschi
terminata col suo vistoso patrimmonio in Coiari colla signora Santa.
Giunse all'apice dell'opulenza signati alla nobilta' di Fiesole conferita da
Leopoldo II a fam. Cojari col matrimonio del sig. Paolo che sposava la sig.
contessa Silvia Giorgi di Pistarino alla quale fu data una dote di parecchie
centinaia di mila lire. Il babbo della contessa Carlo Giorgi di Pistarino gia'
Giamberlano di corte d'Austria.
I Giorgi erano Dogi di Venezia ed ebbero un Papa.
Chi presento' il Cojari al Giorgi fu un don Leonardi di Corsano sacerdote
emerito che fu direttore del Collegio dei Nobili Calchitagi di Milano
Dall'archivio Coiari ( arch.di Monte dei Bianchi)
60
Nel grande palazzo i pavimenti sono rimasti autentici dell'epoca.
61
L'affresco raffigurante "la pesca nel lago di Tiberiade" e' stato un poco
sciupato da una fuoruscita d'acqua dal piano superiore.
Nella veste di Gesu' (un po' in basso) si vede chiaramente il segno bianco del
colpo di pistola di un ufficiale tedesco alla ricerca di impianti radio.
62
Ossevando le lapidi del cimitero antico notiamo che ve ne sono molte che
riportano la data dell'ottocento. Troviamo anche molti nomi di famiglie di
Ugliancaldo che sussistono ancora oggi ma non vi e' traccia del nome Foschi.
Sappiamo che in un registro antico della Parrocchia di Monte dei Bianchi hanno
registrato e tradotto la presenza di Santa Foschi in Coiari ( senza specificare una
data ma sicuramente nell'ottocento), l'ultima della famiglia Foschi.
Consultando l'archivio parrocchiale di Ugliancaldo a cominciare dal 1611,
primissimo foglio conservato, dopo un' attenta ricerca, troviamo che i Foschi
sono sopravvissuti nel 1800. Essendo una famiglia numerosa e benestante si
ipotizza che i famigliari venissero inumati in un sarcofago privato, del tipo
interrato con lastra a coprire. Col passare degli anni ed essendo scomparsa la
famiglia, verso la meta' dell'ottocento il sepolcreto puo' essere stato demolito.
(Si evidenzia pero'che la lapide di Emilio Pallottini nato il 1 maggio 185x
morto il 12 luglio 185x " piccolo fiore..."e ancora ben conservata).
Non trovando testimonianza alcuna della nobile famiglia, l'autrice trova
giusto elencare per quanto possibile i nomi superstiti dei Foschi.
BATTESIMI di Famiglia Foschi
Benedetto Foschi Rettore 9 settembre 1611
Andrea Foschi- 9 gennaio 1618
Ninetta Foschi 9 gennaio 1618
Domenica di Francesco Foschi 8 aprile 1630
Caterina di Piero Foschi 30 maggio 1641
Margarita di Paolo Foschi 2 ottobre 1662
Caterina di Pietro Foschi 30 settembre 1662
Joannis Foschi 2 Julii 1684
Margarita Foschi settembre 1684
Bartholomeus Pauli Foschi 7 agosto 1684
Domenica Caroli Foschi (madre Joanna Jois) 1684
Margarita PaoliFoschi 7 agosto 1687
Maria Francesca Foschi 25 agosto 1687
Margherita Bartolomeo Pauli Foschi 25 agosto 1707
Magdalena Caroli Foschi 25 agosto1707
Pietro Antonio Foschi 16 marzo 1734
Bartolomeo Antonio Foschi figlio Pietro16 marzo 1734 il notaio
63
Adì 19 marzo 1641
Caterina di Piero Ambrogi ne Foschi e di Caterina sua legittima
moglie nata ad' - circa la .... venendo il giorno seguente Compare Francesco di
Domenico Comare la Maria di Bartolomeo ambi di U fu battezzata da me Prete
Bern.no Foschi Rettore.
64
Adì 16 aprile 1630
Domenica di Francesco Foschi nata di Ja... sua legittima consorte, e
nata ad'... fu battezzata da me Prete Ber.no Foschi Rettore Compare Gio:
d'Andrea, e Comare Donna Francesca gia' moglie di Francesco Cacciaguerra
ambi di U
65
...per settant'anni nessuno volle acquistare palazzo Foschi perche'
Nel grande salone l' affresco a sinistra rappresenta la famiglia Foschi; di
fronte l'altro affresco raffigura il martirio di Marsia.
66
infestato da fantasmi che si manifestavano con rumor di catene...
Marsia perde la sfida con Apollo non riuscendo a superarlo nella musica e nel
canto e da questi viene punito con lo scorticamento.
67
La famiglia Foschi
Il sacrificio di Marsia
68
Nel soffitto di una camera da letto un affresco rappresenta una delicata nativita'.
69
Solo poche stanze e pochi angoli senza segno di macerie e crolli.
70
In questa stanza funzionava una pluriclasse elementare.
71
Le fotografie di palazzo Foschi riprodotte nel testo sono state scattate, in un
momento critico, dall'autrice che autorizzata e protetta dal casco veniva
accompagnata dai pompieri in alcune stanze del palazzo, le meno pericolanti, senza
luce e con le imposte chiuse.
Un pauroso terremoto, seguito da numerose scosse, il giorno 21 giugno
2013, ha gravemente lesionato la maggior parte delle case del borgo. Nei giorni
successivi e per mesi, altre scosse, trecento, di forte intensita' hanno costretto gli
abitanti ad abbandonare le loro case per essere alloggiati in campi di fortuna.
Le case del borgo erano state fotografate qualche giorno prima del
disastroso evento per cui, anche a ricordo di quello che era stato lo splendido
palazzo, e' stato consentito riprendere queste immagini.
I terremoti nei secoli a Ugliancaldo sono stati i seguenti:
07-05-1481 magn. 5.6colpiva fFivizz.Comano, Lunig. Garf..ingenti danni
11-04-1837 magn 5.7 paese piu' colpito Ugliancaldo
07-09-1920 magn 5.8
21-06-2013 magn. 5.2
72
Pareti e pavimenti pericolanti e architravi caduti.
73
74
Queste immagini raffigurano la celebre stanza degli specchi dove e' stato
del tutto impossibile entrare a causa dei cedimenti.
Le foto testimoniano i puntelli dell'architrave dell'ingresso e il soffitto
gravemente lesionato.
Il palazzo dal lato anteriore sinistro e' pericolante; e' stato puntellato e
messo in sicurezza dall'esterno per vedere se sara' possibile salvarlo dal crollo.
75
Ogni stanza del palazzo e' affrescata.
76
77
Adì 4 Maggio 1617
Bastiano di Francesco contrasse matrimonio con D.a Lucrezia di Carlo
Foschi ambi da Ugliano nella chiesa Parocchiale ... ... alla presenza di me Prete
Ben:to Foschi Rect. Testimoniis Guasparo di Santo e Gio: Batta: Battelli ambi di
U, essendosi fatte le tre solite ... inter missam solemnia la prima delle quali fu
fatta alli 29 aprile la seconda a 5 di maggio la terza alli 7 di ... non essendosi
trovato alcuno impedimento.
78
Elenco dei matrimonidella famiglia Foschi.
Lucia di Carlo Foschi 15 maggio 1612
Lucrezia di Carlo Foschi 4 maggio 1617
Piero di Andrea Foschi 8 maggio 1623
Francesco di Piero Foschi 10 febbraio 1625
Angiolina di Piero Foschi 18 luglio 1628
Caterina di Bartolomeo Foschi 8 luglio 1629
Domenica di Francesco Foschi 2 giugno 1633
Gio Maria di Gio Foschi 26 agosto 1636
benedetta di Francesco Foschi 13 agosto 1645
Paolo di Pierino Foschi 24 giugno 1654
Jacopo di Jo Foschi 9 aprile 1660
Maria Petri Foschis 2 aprilis 1672
Carolus Jois Bap.ta Foschi 4 aprilis 1672
Joi Bap.ta Caroli Foschi 22 augustus 1706
Jacopina de Foschis 18 majis 1712
Petrus filius Franc. de Fuschis 30 juniis 1719
Domenica Caroli Foschi 1 Januariis 1719
*Petrus Antonius filius Franc. de Fuschis 16 augusti 1730
Angiola di Franc. de Fuschis 3 maji 1732
Gheda qd Franciscus Foschi 1 julii 1738
Mariana Pauli Foschi 7 Aprilis 1789
Santina Paoli Foschi 29 xbris 1792
Marherita Bartolomei de Fuschis 45 februarji 1836
* padre del notaio
79
Questa e' l'antica cucina dei Foschi. Durante alcuni lavori relativi al pozzo che
un tempo si apriva nella cucina e' stato trovato il probabile corridoio sotterraneo che
collegava il palazzo a quella che oggi viene chiamata ancora " la torre"
80
Il corridoio che porta in giardino.
81
Il piccolo orto-giardino in cui, probabilmente, sono state bruciate le carte del
Sinodo Ricciano ( per ordine del Signor Dottore in Teologia di cui non si conosce il
nome) Nel 1796 il Papa condono' il Sinodo Ricciano.
82
DEFUNTI della famiglia Foschi
Prete Bernardino Foschi 10 aprile 1625
Angiolina Foschi 18 luglio1625
Andrea di Benedetto Foschi 27 novembre 1628
Carlo di Gio- Domenico Foschi.7 aprile 1630
Francesco di Piero Foschi 8 8bre 1630
Gio - Antonio di Paolo Foschi 26 gennaio1634
Isabetta Foschi 16 aprile1634
Lucrezia di Bernardino Foschi 8 luglio1834
Giovanna di Nicolao Foschi 20 gen 1635
Bartolomeo di Benedetta Foschi 13 agosto 1635
Anastasia di Gio- Domenico Foschi a 8bre 1636
Maria Domenica di Gio- Foschi 3 luglio1636
Giovanna già di Gio- Foschi 22 xbre 1637
Domenica Foschi 19 gennaio 1639
Maria figli di ser Gio. Domenico Foschi 29 maggio 1641
Domenica di Gio- Mar. Foschi 29 marzo1649
Paola di Piero Foschi 19 aprile1644
Domenica di Gio- Domenico Foschi1649
Nicolaus Foschi 8 luglio1671
Caterina Foschi 30 settembre1695
Benedictus Joi Franc.ci Foschi 1701
Sivester Franc.ci qd Fran.ci INFANS 4 febbr,1704
Bartolomeo Pauli Foschi17 8bris 1711
Maria olim Pauli Foschi 13 januarij 1712
Thadea Foschi 26 aprile1715
Benedetto Francesco Foschi 1762
Lucia benedicta Foschis 1 febbraio 1778
Benedettus Foschi anno septaginta 4 januarij1779
Maria Lucia Pauli Antonio Foschi 1799
Benedetto Paoli Foschi 1836
Santa Foschi 14 aprile 1837
Caterina Foschi 4 maggio 1839
Paolo de Foschis 3 luglio 1840
83
Prete Bernardino Foschi e' colui del quale si legge nella prima pagina dei battesimi
Adì 10 aprile 1627
Il Molto Rev. Prete Bernardino di Gio: Antonio Foschi gia' Rettore di U
passò a miglior vita confessato e comunicato et con estrema ontione, et altre
cerimonie, -splo- che fare si sogliono in articulo mortis.
84
Nel giorno 14 aprile 1837 Margherita Bartolomei Pallotti e SANTA
FOSCHI passarono a miglior vita. ( Si tratta probabilmente della Santa Foschi
in Coiari)
85
Fratelli Franchini e Fratelli Castagnoli.Emigrarono negli USA nel 1903.
Sante Franchini il quarto a destra e' colui che acquisto' parte di palazzo Foschi.
86
sopra :Giulietta Spadoni Lattanzi
Sante Franchini nacque nel 1876 e mori' nel 1911 a Stornington nel
Maine.Dopo un primo periodo di lavoro torno' in Italia dove ebbe quattro figli;
riparti'per gli USA alla fine del 1906. Mori' giovanissimo e venne sepolto nel
cimitero della cittadina americana.La sua tomba e' tenuta perfettamente in
ordine dal comune di Stornington.
87
Il giardino dei Foschi si affaccia sulla strada verso il portale trecentesco.
88
Discesa per il bucanon. Oltre il vòlto solo orti e campi.
89
La bimba in piedi e' Franchini Emilia (1906), la signora dietro e' Anna Ansaloni
Spadoni (1879), l'uomo cui viene tolto il cappello e' Beniamino Spadoni e il ragazzo a
destra e' Girolamo Franchini (1901) - foto del 1914
La Polifonica ottocentesca di Ugliancaldo.
90
La porta trecentesca che da' accesso alla parte piu' antica di Ugliancaldo.
91
da notare che per scolpire la margherita e' stata
trovata una pietra che avesse una parte bianca nel centro
In molti paesi della Lunigiana, come si e' gia' detto, compare questo strano
fiore a sei petali che appartiene al periodo in cui i Malaspina governavano ancora
il territorio. Nel 1418 alcuni paesi si associavano a Fivizzano per lasciare il
marchesato Malaspina e aderire alla Repubblica Fiorentina. Ugliancaldo fu uno di
questi.
A Camporaghena il popolo, per ricordare, ha scritto la storia nel modo in cui ha
potuto:nello spigolo di una casa viene scolpito un braccio che impone il Giglio
Fiorentino sulla Margherita Padana ( la pietra e' a rischio di crollo)
92
Il portale trecentesco.Da qui parte la salita alla "torre" chiamata 'l ricc.
Questa e' la parte del borgo da considerarsistoria dei Marchesi Malaspina.
93
Tra i luoghi posseduti in Lunigiana dai Malaspina vengono nominati:
Casola, Montefiore, Rignano, Ugliano, Argigliano, Codiponte,Comano, Groppo
san Pietro, Agnino, Monzone,Vinca e tutto cio' che possedevano nelle terre dei
Bianchi, Verrucola dei Bosi e Montechiaro
94
Casa Castagnoli.
Si e' gia' detto che Ugliano sia appartenuto al marchesato della Verrucola
dei Bosi e il 18 aprile 1275 aGabriele (+1289) e Azzolino (+1291), figli di Isnardo.
Venne assegnata quella parte del predio lunigianese comprendente tutto cio' che la
famiglia possedeva in Verrucola dei Bosi e nelle terre dei Bianchi. I due fratelli
non si divisero mai e mantennero a lungo il loro dominio sulla parte di Lunigiana
assegnatagli.
95
via per iminaterra
Quanto vasti fossero i possedimenti non si sa perche' in questo dominio
troviamo anche i Bianchi, i Nobili di Dallo e Castello, i Nobili di Codiponte, di
Erberia, diFosdinovo, i marchesi di Massa, Corsica e Sardegna.
Non si conosce dove avessero la loro residenza, come governassero il
predio, e quale vita privata o pubblica conducessero perche' nel tempo sono
andati distrutti tutti i loro documenti.
A Ugliano poi non possiamo dire se vi avessero mai vissuto poiche' non
troviamo resti di castello, solo sulla sommita' del ricc pare vi sia stata una torre.
96
Casa Micheli
Gabriele Malaspina lascio' dieci figli, cinque sicuramente legittimi perche'
gli succedettero nei diritti: Visconte (+ 1291), Azzolino (+1327), Isnardo
(+1349), Spinetta il grande (+1352 ) e Niccolo' (+1389).
Spinetta il grande ebbe nunerosa prole (Franceschino,Giovanni,
Gualtierotto, Boraccio, Chiaro, Isabetta, Ghidda, Novella) ma la successione
passo' al fratello Isnardo (+1349).
I figli di Isnardo divennero padroni della Verrucola dei Bosi e del suo
territorio. Essi furono Spinetta I (+1357), Azzolino III (+1385), Giovanni
(+1379), Niccolo' II (+1418), Leone, Galeotto, Antonio e Creusia.
97
Matrimonio Micheli
Die 1 9bris : 1762
Fran:cus Joannj Micheli factis ... denunciationiis suis Festinii contraxit
matrimonius ...con D.a Dom.ca Joannij Dom. ci Fiorelli in ecclesia
parocchialis S. And.as Ap.ti Uliani Calidi coram me And.a ...presb.ro di Li
Bartolomeo de Fuschis et Andrea Amadei testim ad hoc ...
98
Vòlta dei Salvoni.
I primi quattro
vissero in comune ne' si
divisero mai e ottennero
l'investitura del feudo l'
11
febbraio
1355
dall'imperatore Carlo
IV. Nella discendenza
di Spinetta II, Azzolino
III e Niccolo' II
avvennero
numerose
discordie; si arrivo' ad
ingiurie,
ferite
e
uccisioni di sudditi che
ineressarono tutti i
congiunti signori di
Verrucola
e
di
Fivizzano.
Tra
i
discendenti di Niccolo'
II, i due fratelli Lorenzo
e
Bartolomeo,
scoppiarono litigi e
contestazioni
che
interessarono tutti i
congiunti
i
quali
pervennero ad una
pacificazione e nel 1415
fu
proposta
dai
mediatori una unione o
alleanza per dieci anni
tra i diversi Malaspina
della Lunigiana da
includervi i marchesi
della Verrucola gia'
nominati e Leonardo e
Galeotto di Castel
dell'Aquila.
Man mano che il ricc sale verso la sommita', le costruzione ci appaiono
sempre piu' maestose.
99
Vòlto dei Salvoni
a destra -Come si puo' notare le registrazioni un tempo erano molto semplici.
100
Adì 20 agosto 1628
Andrea di Bart.o di...passo' a miglior vita confessato, comunicato e con
l'estrema unzione.
Adì 30 Agosto 1628
Bastiano di Vicenti fu ferito di una archibugiata, per la quale mori'
essendosi confessato e comunicato
101
Ma l'alleanza non valse a produrre gli effetti desiderati.
Per alcune difficolta' sorte a proposito di un matrimonio tra Galeotto,
fratello di Leonardo, e Giovanna, figlia di Bartolomeo, ancora impubere,
Leonardo fece rapire Giovanna e trucidare barbaramente Niccolo', Bartolomeo e
la moglie di questi incinta insieme ad altri loro piccoli.
Uno solo dei fratellini si salvo' perche' ancora a balia a Tenerano.
102
Pare che non fosse Galeotto Malaspina l'artefice dei delitti di Castel
dell'Aquila ma il fratello Leonardo, tuttavia si impossessarono dei beni dei
Marchesi della Verrucola. La Repubblica Fiorentina intervenne e i due fanciulli
superstiti trovarono riparo a Firenze.
103
Casa Castagnoli
Di seguito venne mandato il marchese Antonio Malaspina di Fordinovo
con 1200 fanti e un nerbo di cavalieri non solamente per chiedere la restituzione
dei beni usurpati, ma per occupargli, in punizione del misfatto e della
disubbidienza, i loro beni e il castello.
104
105
via dell'ortaccio
Dopo breve tempo il piccolo Spinetta ( il sopravvissuto) venne
affidato alle cure di una buona donna e Giovanna ando' sposa al
Marchese Antonio Alberico di Fosdinovo. Spinetta diventato adulto
torno' in possesso delle sue terre di Verrucola, Fivizzano, Comano,
Luscignano, Groppo san Pietro, Sassalbo, Regnano,Luscignano,
Ugliano, Montechiaro, Moncigoli, Agnino, Magliano, Soliera,
Ceserano, Codiponte, Ponzanello ed altri luoghi.
106
Vòlta dei Castagnoli
Il giovane Spinetta fattosi adulto, religioso quasi bigotto ma anche uomo
d'arme, in pregiudizio dei suoi figli Giorgio e Antonio, anche se naturali, lascio'
eredi del feudo i Fiorentini.
107
Volta dei Salvoni
Nel 1447 il governo della Repubblica Fiorentina ammise Spinetta con tutti i
suoi discendenti al beneficio della cittadinanza Fiorentina.
108
Vòlta dei Salvoni
Strada per il castello.
109
via del castello
... Le alte muraglie ci introducono alla parte antichissima del borgo, la torre.
110
Casa degli Amadei
Questo portale sull'architrave porta la data del 1474 ( si vede chiaramente che e'
stato consolidato nell' edificio che deve essere ancor piu' antico).
111
amadei
Uno dei piu' antichi edifici, quasi una casa torre.
112
Atto di Battesimo
Die 23 Maij 1684
Petrus Gasparis Amadei nat. ex D. Maria eius legiptima uxore die 24
Junii...baptizati fuit a me P. Bened.o Foschi Rectore eclesia Paroc.ialis S. Andreas
Ap.li loci Ugliani Patrini fuerunt Bernardini f. Andreas Cacciaguerra et
Joanna Joannis Foschi ambo di Ugliano.
113
amadei
Questo e' l'edificio che reca sull'architrave la data scolpita del 1474,
l'architrave datato piu' antico della Lunigiana.
114
Casa degli Amadei
Anche la mancanza di finestre ci fa capire come in antichita' ci si dovesse
veramente difendere.
115
Durante le lunghe malattie di Spinetta e alla sua morte il governo
fiorentino riusci' a render vani i tentativi degli eredi legittimi di riappropriarsi dei
beni malaspiniani, anzi invito' il marchese Gabriele di Fordinovo a collaborare
con i Commissari inviati da Firenze per consolidare gli accordi presi con
Spinetta. La sottomisione di Fivizzano alla Repubblica Fiorentina fu seguita da
tutti i castelli e borghi del feudo.
116
Un ingresso dei Salvoni
117
Pozzo dei Salvoni
Il pozzo riceveva l'acqua piovana ed era a disposizione del borgo nei
momenti di emergenza.
118
La torre. A destra casa Spadoni
119
Questa era la parte terminale che il popolo chiama ancora la torre.
Sul fondo la chiesa con dietro l'antico cimitero.
120
Stemma dello " spino fiorito" di Fosdinovo.
Nel 1418 i Malaspina persero Ugliano contemporaneamente a
Codiponte, Vinca, Casciana, Monzone ed altri luoghi del distretto
fivizzanese.
Fu nello stesso periodo che le popolazioni sopra menzionate si
ribellarono ai loro feudatari e dal marchesato dei Malaspina passarono alla
Signoria di Firenze.
121
L'arco
d'ingresso al borgo.
122
Piazza della fontana e casa Spadoni.
123
Atto di Battesimo
Adì 4 gen:1806
nacque una fanciulla da Angiolina... fiflia di Andrea Spadoni, fu
battezzata il dì e gli fu imposto il nome Maria Santina Compare fu Gio:
Domenico... Foschi comare Caterina di Giovanni Spadoni.
Adì 27 GEn 1806
Nacque una fanciulla da Angiolina del fu Pellegrino Castagnoli, figlia di
Salvatore del fu Gio: Domenico Castagnoli, fu battezzata il dì .. e gli fu imposto il
nome di Maria Domenica Compare fu Joannes di Dom.co Taliani Commare
Maria di Giuseppe Ricci
124
Atto di Matrimonio
Anno D.ni 1770 : Die n°27 februarij Omissis denunciationibus prassi...
ante celebratione matrimonis ex dispensatione ...Rev:mo Josepho Antonio...
Prov.li Curie...sub die3: Januaris ut....U gliano Calidi... Franciscus Spadoni de
Aiola filius q. ac Costanza Castagnoli filia q.Dominici ex Parochia...
dalla pag di sinistra
Adi 17 febbr 1806
Nacque una fanciulla da Anna Mancaccini figlia di Andrea
Cacciaguerra, fu battezzata solennemente il dì ... e gli fu imposto il nome di
Domenica Maria Compare il sig. Benedetto...Commare Domenica del fu Santo
Venturini.
125
Casa Fiorelli
126
Il fondo con la cisterna.
127
Casa Fiorelli.
128
Atto di Battesimo
Adì 2 genn 1618
Pelegrino di Jacopo Fiorelli nato di Chia.. sua moglie legittima fu
battezzato da me P. Bern.no Foschi Rettore Compare il Sig. Sergente Rossi da
Fivizzano Comare l'Agata di Francesco Tolomei.
129
Una finestra Fiorelli
130
La Crociata ( la strada che porta alla chiesa)
131
Adì 16 8bre 1661 - Bartolomeo di Pelegrino Falconi nato di Margherita
sua moglie legitt. il dì 13 fu battezzato da me P.Bened. Foschi Rettore della chiesa
Parrocchiale di S. Andrea di Ugliano Calido.Compare il R. Vig. D. Francesco
Cacciaguerra Commare D. Franceschina di Dom. Fiorelli ambi di Ugliano.
Die 3° Augusti 1687 - Andreas Bernardini Cacciaguerra nat. ex D.
Bartholomea eius leg. die 29 Julij.. ... baptizati fuit à me bened.Foschi Rector Par.
S. Andreas Ap.li loci ugliani Calidi Patrini fuerunt Admodei ...Andreas Alexandri
Rector... Par.lis S. Maria de Casciana Petrosa et Margarita Paoli Foschi
Uglianensis.
132
Atto di Matrimonio
Portale Cacciaguerra
133
Atto di Matrimonio
Adì 22 gennaio 1617
Matteo di Gio: contrasse matrimonio con D.na Ginevra di Jacopo
Cacciaguerra nella chiesa parrocchiale di S. Andrea ... che presenti ...alla presenza
di me P. Ben.no Foschi Rettore testimonii Guasparo di Santino e Gio: Batta ... ambi
di U essendosi fatte le tre denoncie inter missam solenia la prima delle quali fu fatta
alla ... Gennaio la seconda alli 8 la terza alli t non essendosi trovato alcun
impedimento che ...
134
Portale dei Cacciaguerra Nello stemma la Verga di Esculapio
135
Casa dei Castagnoli.
136
Casa dei Castagnoli
137
Terrazzo di casa Cacciaguerra
Il grande palazzo Cacciaguerra ha il portale nascosto a sinistra.
138
All'interno della corte le due casa dei Castagnoli
139
Vicolo e casa degli Amadei.
140
Casa degli Amadei
141
Portale degli Amadei.
142
Vòlta per la fontana.
143
Casa dei Franchini
144
Portale Franchini
145
146
Portale dei Franchini. Nella chiave di volta la margherita a sei petali.
147
Questa era la strada antica del paese che in seguito, con lo sviluppo del
borgo, passo' all'esterno dietro le case: e' quella che oggi chiamano la Crociata.
148
Portale Castagnoli. Si vede l'inizio dell'antica mulattiera che scendeva a Equi
149
Questa era la strada del borgo antico.
150
Ingresso dei Castagnoli
151
Uscita del borgo; la mulattiera che scende a Equi.
152
Ingresso per casa Amadei.
153
154
Casa Amadei in restauro.
155
Casa Amadei
I due primi battezzati della pagina seguente
Die 4 9mbris 1806
Joes: Filius Andrea Francisci Spagnoli natus Maria de Codeponte eius
legittima uxore, die sopra, baptizatus fuit solemnites ...dicti mensis in hac Eclesia
Parochiali
Patrinus fuit Franciscus Filius Hiosephi ... de Codeponte Commare
Sancta Filia Hiosephi. ( Santa Foschi?).. de Ugliano Calido
Die 3 9anis 1806
Santes Filius Dominici qd: Costantis Ricci natus fuit ex Anna Francini
Micheli eius legitima uxor die qua sopra, et parits die quo baptizatus fuit
solemnitate in hac eclesia Parocchialis. Patrinus fuit Santes Francini Micheli
Commare Jacobina Dominici Castagnoli ...
156
Atto di Battesimo
Die 12° Julii 1806
Petrus Antonius Filius Joanni Amadei natus ex Dominica ( Baldini
Maria) de Minucciano eius legittima uxor baptizatus fuit die qua...solemnitas in
Eclesia Parocchialis à me P. Joanne ... Bertoni Archipresbitero. Patrinus fuit
Joes Dominicus ... Foschi Commare Rosa de Andrea Fiorelli ambo de
Ugliano.
aggiunto in alto:
+ 17- 11- 1890 Convento Cappuccini a Pisa: Padre Girolamo da F...
157
La mulattiera per Equi.
158
Atti di Matrimonio
Die 9 7bris 1612
Benedetto Pennucci da Fazzano e Rosita di Pietro Amadei
Jois Cacciaguerra e D. Maria Petri Foschi
159
Casa dei Castagnoli.
160
L'antico sant'Antonio
161
Ingresso dei Castagnoli
162
Palazzo dei Pallotti.
163
Particolare del Palazzo Pallotti
164
Portale Pallotti
165
Atto di Matrimonio
in alto - Anno Domini 1791 die 26 octobris - Dominici Cecchi de
Castronovo et Mariam Pelegrinam Filiam Joannis Baptista de Camporeggiano...
166
Die 29 Xbris 1791
Omissis solitis Publicationibus ex dispensatione Curie Episcopalis sub die
28 supridicti mensis infranipoti interrogavi Bartolomeus qd.... Baptista Pallotti
et Sanctinam Pauli Foschi ( Santa Foschi?) ambo de hac Parochia Ugliani
Calidi, cocumque habito conve... verba de presenti matrimoni cerimonis, ... ad id
rogaris et praesentibus Pelegrino Andrea Amadei et Dominico qd Joanni
Micheli ambi de Ugliano Calido Joanni Dominicus Bartolomei Archipretoribus
167
Casa Franchini
168
169
Die 11 7bris 1729
Franciscus q. Cipriani Castagnoli de Ugliano contraxit matrimoni ...
cum D. Felicita q. Joj: Batt.a Castagnoli di loci coram me Josepho Archip.
in Ecclesia S. And.as Ap.li presentis ad hoc specialis ... Petro Antonio
Bartolomei de Fuschis et Clerico de Gasano... And.a de Michelis de Ugliano
Calido permissis pri... denunciationis ... die fest. continui inter missas
men...facta fuit die 28 2° die a... 3à die 8 set et nullus ... fuit imped... ego
coniuxit ad forma rit. qua fides. Ego qui seg....
170
Atto di Matrimonio
171
Atto di Matrimonio
Die 1 Junii 1788
Joannes Pellegrinus Castagnoli Ugliani Calidi ... matrimonium
contraxit in ... die p... D:a Gheda Agost Fran.ci Foschi eiusdem... coram me
P Fran:co Archipresbitero in ... S: Andreas AP.li Ugliano Calidi, et c... scripti
testibus ad hoc speciali...sacerdozio D: And:a Cacciaguerra et D:e Andrea
Fiorelli factis in ... annunciationibus tris diebus festini inter missam... nullo
defecto impedimenti ... et benedixio...
172
Portale dei Castagnoli
173
174
Portale dei Bertozzi: nello stemma ha
la Croce dei Patriarchi
175
Portale Castagnoli
Anno Domini 1774 die 26 9bris
Dispensatione Curie ... Sarzane Reve.mo Vicarium Joseptus Antonium
Staffetta ut in litteris cancel.ie apud me existentibus ommisse sunt omnes
denunciationis ad formam ... ego Presbiterus Jacobj Castagnoli confessatius
et p... i fiorini ...de eius licentia conjuxi in matrimonium Laurenti filius...de
Casciana Petrosa .. Dominam ... filiam olim Petri Foschi de Uliano calido...
presenti coram... Francisco Castagnoli et Dorianne Antonio Todeschi
de Casciana Petrosa testibus mihi ... ad formam ...
176
Atto di Matrimonio
177
Portale dei Venturini. Nella chiave di volta c'e' la Croce dei Patriarchi
178
Adì 29 febraio 1621
Domenica di Gio di ... passo' a miglior vita confessata e comunicata con
l'estrema ontione.
Adì 15 marzo 1627
Domenico Venturini passo' a miglior vita confessato e comunicato con
l'estrema untione.
Adì 18 luglio 1628
Angiolina di Piero Foschi si... e passo' sub.° a miglior vita confessata e
comunicata poco ...
179
Ad' 2 giugno 1633
Francesco di Gio. Castagnoli contrasse matrimonio con D. Domenica di Francesco
Foschi ambi da Ugliano nella Chiesa parochiale di S. Andrea per ... de presenti alla presenza
di me Prete Ber.no Foschi rettore alla testimoniis Santino di Guaspare e Jacopo di seg.
Pelegrino Fiorelli fatte le tre solite denoncie inter missam solemnia la p.a delle quali fu il
giorno della Ascensione adi 22 maggio la 2.a adi 25 di ... la 3.a adì 1Giugno
180
Atto di matrimonio
181
Casa Castagnoli
182
183
Casa Venturini
Die 27.a 7bris 1687
Sancta Jois Antonii Venturini nata ex D. Francesca eius legitima uxore die
baptizata fuit a me P. Bened.o Foschi Archipr. eccles. paroc.li S.Andrea ap.liloci
Ugliano Calidi Patrini fuerunt Bartolomeus Pauli Foschi et D.a Joanna Foschi
ambo da Ugliano.
184
Battesimi
185
Portale di casa Salvoni
186
187
Portone Spagnoli
188
Casa Castagnoli
189
Antichi architravi
190
Da questa apertura a scivolo si versava il cibo al maiale che, rinchiuso, non
usciva mai sino alla morte.
191
Portali di casa Castagnoli
192
193
Grande portale dei Castagnoli
194
Sulla sommita' del paese poco sotto la chiesa rimangono alcune case che
mostrano ancora i tetti coperti di piagne, l'antica copertura lunigianese.
Si racconta ancora che in questi fabbricati vi fosse stata una postazione
romana.
195
Il campanile della parrocchiale.
196
L'iongresso del campanile."Ecce Turris Campanariae Primordium
Quod Opera Suis Feccit Sumptibus 1818"
197
Adì 19 giugno 1630
Rosina di Vincenzo già moglie di And.a del soldato fu sepelita essendo
stata ritrovata la sera accanto ..fu alli 18 di ... semimorta alla ...a messa luna di
notte alla quale non si potette dare se no la penitenza...salute dell'anima, doppo
si porto a casa nelle lenzuole e doppo poco rese l'anima a Dioe si giudica che
svenisse di fame, per essere estenuata ne haveva chi le provvedesse stando sola
in una casa, nella quale non era altro che pochi mobili de...
198
Domenico Salvoni ci accompagna alla chiesa.
199
La chiesa di sant'Andrea
200
DOM
PIUS ANDREAE ET
ANSANO DICATUM
SUMPTIBUS OPERAE
1774
201
Un bellissimo porticato la circonda...
202
...come un antico tempio greco.
203
Il portale e la navata centrale.
204
205
Il Fonte battesimale e l'Acquasantiera.
206
207
208
L'antico tabernacolo
209
L'altare maggiore
210
Il Tabernacolo.
211
L'altare maggiore.
212
Sopra il coro una bella tela raffigurante al'Assunzione della Vergine.
213
214
Le croci antiche per la settimana di Passione.
215
Il Tabernacolo per l'Olio Santo
216
altare con tarsie di marmo policrome
il bellissimo coro ligneo
217
218
Il colonnato ci accompagna al vecchio cimitero...
219
Un piccolo antico angelo mutilo ci accoglie...
220
Don Antonio Spadoni e antiche lapidi illeggibili e consunte dai secoli si
susseguono nel piccolissimo cimitero...
221
"Giorgio Poggiani Piccolo fiore che la bufera schianto' nell'alba della vita.
I genitori straziati per ricordare la memoria del loro angioletto. 1929 1937"
222
"Alla bell'anima di EMILIO PALLOTTINI nel fiore degli anni da fiero
morso rapito all'amore della famiglia, figlio, padre, fratello e nipote
affettuosissimo, caro a tutti. Una lacrima, un fiore, una prece. nato 1 maggio 185x
morto 12 luglio 185x"
223
CACCIAGUERRA ANTONIO n. 10-7-1872 m. x-7-1931
224
CACCIAGUERRA MARIA
n. 24-9-1884 m.29-9-1908
CASTAGNOLI TERESA
n. 21-2-1907 m. 7-11-1920
IL TUO CARO POSE
225
A CACCIAGUERRA EMILIA
CHE LA MORTE SFIORO'
QUANDO LA PRIMAVERA PORTAVA IL
SUO SORISO E LA VITA LE
MOSTRAVA UN AVENIRE PIENO DI LUCE
I GENITORI E LE SORELLE CON
L'ANIMO STRAZIATO DAL DOLORE
SENZA NOME E SENZA CONFORTO
PERCHE' LA MEMORIA DELLA LORO
PICCOLA CARA NON MOIA GIAMMAI
RICORDANO CH'ELLA RIEMPI' DI
LUCE E D'AMORE LA LORO VITA
NATA IL 4 AGOSTO 1907 MORTA IL 21 MARZO 1924
IDDIO ACCOLGA NELLA PACE
DEI GIUSTI L'ANIMA BUONA
DI CASTAGNOLI FRANCESCO
UOMO DI RETTO SENTIRE E DI
ELLIBATI COSTUMI EBBE TRONCA
L'ANCORA XXXXETA' ESISTENZA
DA SPIEXXX ACCOLTA MORTE
I FIGLI E I NIPOTI ADDOLORATISSIMI
PER RICORDARE L'ADORATA MEMORIA
DEL LORO CONGIUNTO
POSERO QUESTO RICORDO
NATO IL 6 GENNAIO 1850
MORTO IL 30 APRILE 1926
226
Cacciaguerra Emilia
Castagnoli Francesco
227
un piccino tra i fiori
XICCOLI XXXXX
I GENITORI
.... FRATELLI E LE......
Castagnoli Clarice in Fiorelli
1888 - 1932
lo sposo e i figli indimenticabili
228
A
D.GIU
SEPPE PALLOTTI CHE DAL 1885 AL 1919 RESSE CON AFFETTO
PATERNO LA PARROCCHIA NATIVA.
229
Qui riposano i coniugi
SPAGNOLI BATTISTA n.21-8-1871 m.26-3-1940
BALDINI ANNUNZIATA in SPAGNOLI n.25-3-1881 m. 11-2.1962
230
PRESSO LA MADRE CHE TANTO AMO'
RIPOSA
VITTORIO AMADEI
... ESEMPIO DI CIVILE ...
231
232
In questa lapide sulla quale il tempo sembra aver fatto sbocciare fiori:
MARIA e MICHELE
ANNINA e LUIGI
233
Lapidi centenarie accostate al muro ricordano giovani creature scomparse.
234
A sinistra accostata al muro e quasi illeggibile.
QUI RIPOSA
LATANZI ADELE
LA SUA BREVE DIMORA QUAGGIU'
FU UN TRISTE GIORNO SENZA SOLE
... PICCOLO FIORE PRECOCEMENTE
AVVIZZITO DAL CIELO DOVE L'ANIMA
...RISPLENDE DI LUCEPURISSIMA
SORRIDI AI GENITORI E LE SORELLE
CHE BACIANO RIVERENTI LE ZOLLE
CHE RICOPRONO IL TUO RIPOSO
... QUESTO RICORDO
XXX CONOSCENZA D'AMORE
x GENNAIO 1909
x
LUGLIO 1925
ROBERTO CASTAGNOLI e CRISTINA CACCIAGUERRA
235
QUI RIPOSANO IN PACE TUTTI COLORO CHE CI HANNO PRECEDUTO
Alla cara memoria di VENTURINI DOMENICO 3-11- 1867 7-1-1963
236
237
Questo foglio che elenca famiglie del paese e' stato ritrovato in
archivio e senza data; dalla calligrafia si puo' dedurre che sia
dell'ottocento.
SPADONI Casimiro
SPADONI Domenico
PALLOTTI Rosa
PALLOTTI Giovanna
CASTAGNOLI Clinia
CASTAGNOLI Gemma
CASTAGNOLI Adelaide
CASTAGNOLI Adelina
CASTAGNOLI Maddalena
CASTAGNOLI Caterina
CASTAGNOLI Vittoria
CASTAGNOLI Annina
CASTAGNOLI Antonio
CASTAGNOLI Genoveffa
CASTAGNOLI Benedetta
CASTAGNOLI Rosa
CACCIAGUERRA Marietta
FRANCHINI Maria
FRANCHINI Agata
FRANCHINI Alessandro
MICHELI Caterina
PAOLI Annina
SPAGNOLI Angiolina
SPADONI Iva
SPADONI Teresina
SALVONI Ilaria
SALVONI Agata
SALVONI Annunziata
VENTURINI Lucia
VENTURINI Stella
AMADEI Luigi
AMADEI Andrea
BERTONI Egidio
CASTAGNOLI Antonio
CASTAGNOLI massimo
CASTAGNOLI Armenio
CASTAGNOLI Anselmo
CASTAGNOLI Alessandro
CASTAGNOLI Pietro
CASTAGNOLI Ferdinando
CASTAGNOLI Modesto
CACCIAGUERRA Andrea
CACCIA Attilio
FIORELLI Giacomo
FIORELLI Alberto
FRANCHINI Faustino
FRANCHINI Luigi
FRANCHINI Felice
FRANCHINI An....
MICHELI Angelo
MICHELI Pietro
PAOLI Luigi
PAOLI Michele
RICCI Pietro
SPAGNOLI Battista
SPAGNOLI Massimo
SPADONI Francesco
SPADONI Salvatore
SPADONI Antonio
238
Dal piazzale antistante il cimitero scorgiamo sullo sfondo il piccolo borgo
arroccato sulla collina.
239
Pochi giorni dopo che erano state riprese le immagini di questo borgo,
precisamente il 21 giugno, un terremoto di magnitudo 5.2 della scala Righter e
successivamente altre trecento scosse di magnitudo poco inferiore,
squassavano la terra di Luingiana con epicentro tra Fivizzano e
Casola;Ugliancaldo assieme ad altri borghi limitrofi subì molti danni. Molti
edifici divennero inagibili e gli abitanti dovettero abbandonare le loro case per
essere trasferiti sul prato antistante la chiesa. L'autrice dedica questa
pubblicazione agli abitanti di Ugliancaldo che tanto amano il loro borgo.
Tutti i documenti relativi all'anagrafe degli abitanti di Ugliancaldo sono
stati reperiti nell'Archivio Diocesano di Aulla - Massa che ne ha consentito la
pubblicazione.
240