ugliancaldo - Adriana G. Hollett
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MEMORIE DI LUNIGIANA DI ADRIANA GIORGI HOLLETT UGLIANCALDO il paese dello "scorpione" 1 Fotografie di A. G. Hollett© 2 ...Se novella vera di Lunigiana o di parte vicina sai, dillo a me che gia' grande la' era. Dante Purgatorio canto VIII 3 Cenni sulla storia della Lunigiana Per riassumere brevemente la storia delle origini della Lunigiana sara’ necessario, a causa della carente documentazione, ricorrere all’opera di Eugenio Branchi “ Storia della Lunigiana feudale”, unica fonte autorevole assieme a quella di Gioachino Volpe; ebbe a osservare quest’ultimo che, “ per la storia della Lunigiana, avanti il XII secolo, e’ poco meno che tenebre e tenuissima luce di alba lontana.” Concordando con loro, possiamo partire da Oberto, conte di Luni, di probabile origine longobarda e unico superstite della famiglia dei Marchesi di Toscana. Luni divenne colonia romana nel 177 a.C., prospero’ col nome di Provincia Maritima Italorum, subi’ dapprima l’invasione longobarda e in seguito, unita a tutta la Lunigiana venne aggregata al ducato longobardo di Lucca. Con i Franchi entro’ nella marca carolingia, Oberto ne fu il primo conte e, in seguito, quando i Vescovi contrastarono il dominio obertengo ottenendo da Federico I di veder sanciti i loro diritti su tutto il territorio, divenne sede vescovile. Il Volpe, concordemente ad altri storici e genealogisti, individua in Oberto (945), di origine longobarda, il primo ad essere nominato conte di Luni. L’essere conte di Luni aveva una certa rilevanza poiche’il paese, collocato tra Liguria e Toscana, testimoniava attraverso i resti dell’anfiteatro romano e quelli di antichi insediamenti paleolitici il suo notevole passato. Costui dopo pochi anni (951), oltre alla Lunigiana, entro’ in possesso della marca della Liguria orientale, dei centri di Tortona e Genova e alla sua morte tutti i suoi possedimenti vennero da lui lasciati ai due figli: Adalberto I e Oberto II. Dal primo figlio, per successive diramazioni, ebbero origine i casati dei marchesi di Massa, Corsica e Sardegna, quella dei Pelavicino e dei Cavalcabo’ di Cremona. Dal secondo figlio Oberto II, quello che maggiormente interessa la nostra storia, nacquero Alberto Azzo I e Oberto Obizzo I. Il primo dette origine alla casa d’Este ed il secondo a quella dei Malaspina. 4 Oberto Obizzo I si stabili’ sui gioghi dell’Appennino Ligure-Tortonese-Piacentino, nelle alte valli della Trebbia e dello Staffora e in quest’ultima valle, centro del suo dominio, pose la propria residenza nella rocca di Oramala, unico castello fortificato della valle e quella venne poi da sempre considerata la culla dei Malaspina. Successivamente Oberto Obizzo I fece costruire una serie di castelli che sarebbero divenuti formidabili punti di difesa e principalmente di controllo per il traffico delle merci che costituiva con i pedaggi una grossa fonte di ricchezza. I Malaspina facevano pagare molto cari questi pedaggi e talvolta arrivavano ad assaltare essi stessi le carovane comportandosi come briganti da strada. Il loro castello di Villafranca fu chiamato Malvido e poi Malnido (nel diploma conferito dall’imperatore Federico a Opizone nel 1164) per i pedaggi da rapina e per le ruberie poste direttamente in atto da loro a spese delle carovane che transitavano dal passo della Cisa. Poco si sa di suo figlio Alberto I e del nipote Obizzo II, ma sicuramente il figlio di quest’ultimo Alberto II divenne noto col nome di Malaspina. Cio’ appare nell’atto di pace di Luni stipulato nel 1124 tra il vescovo Andrea da una parte e il marchese Alberto II detto il Malaspina dall’altra. Nella divisione tra Corrado e Opizzino nel 1221, a Corrado l’ Antico (1253) vennero assegnati i possedimenti alla destra della Magra, mentre Obizino (1301) cambiando nell’arme lo “spino secco” in “spino fiorito” ebbe parte dei territori alla sinistra del fiume. La divisione poi non fu solo dei beni ma araldica, in quanto venne modificato lo stemma di famiglia. Quello dello spino secco portava uno spino con sei rami, uno verticale e cinque orizzontali, tre dei quali voltati a sinistra e due a destra, tutti con aculei.Quello dello spino fiorito portava uno spino verde con sei rami, uno verticale e cinque orizzontali tre dei quali a destra e due a sinistra, terminanti con tre piccoli globetti bianchi in croce alle estremita’ in modo da formare un piccolo fiore. Lo stemma originario aveva uno spino secco nero in campo d’oro con il motto “ad medelam” (mi offre rimedio). I membri del casato si moltiplicarono e cosi’ lo stemma venne spesso modificato; il piu’ conosciuto e’ pero’ quello che mostra un leone rampante coronato affiancato dai rami alternativamente, dello spino secco o fiorito o emtrambi. E’ da ricordare che il leone rampante bianco venne assegnato a Corrado detto l’Antico ( 1253) da Luigi IX re di Francia per l’aiuto ricevuto dal Malaspina nella crociata d’Egitto del 1248. Opizzino o Opizzone (1301), secondogenito di Federico (1264) “fu lo stipite dei Marchesi e Signori di Villafranca”. La sua vedova marchesana Tobia Spinola, tutrice dei figli ancora in minor eta’, merita di esser ricordata come colei che “compose, ordino’ e stabili’” gli STATUTI per Aulla e altre sue terre. (Gli Statuti di Aulla del 1303 sono conservati dal Dott. Francesco Raffaelli e dal Dott. Lorenzo Ferri di Bagnone). 5 Importante precisare che fin da prima della divisione dei Malaspina del 1221esistevano nei loro feudi i MUNICIPI che erano composti da un Consolo, quattro o sei Consiglieri e un Massaro. La MAGISTRATURA era costituita da un Giudice d’Appello che era il Marchese, di un Podesta’ eletto dal marchese, un Vicario del Podesta’, un Notaro, un Corriere e un Custode delle carceri. Ogni terra aveva il proprio Municipio e tutti assieme quelli del feudo formavano il General Consiglio. Nel secondo Libro sono annotate norme e regole di diritto civile ma si deve ritenere che dovea esistere precedentemente regole e norme da disposizioni scritte o da consuetudini inveterate. Alcune di queste norme erano: la donna se dotata non poteva succedere ai genitori, il marito non poteva donare o lasciare per testamento alla moglie cosa veruna; nella vendita dei fondi dovevano esser preferiti nella vendita i condomini, i parenti fino al quarto grado, i confinanti; la prescrizione degli immobili incorrevasi col lasso di venti anni ecc.. Nel terzo Libro si determinavano le trasgressioni e i delitti punibili con pene corporali o pecuniarie o afflittive: la fustigazione per tutta la terra, il bando perpetuo, il taglio della testa, la forca e la morte per mezzo del fuoco, la confisca dei beni. Si puniva l’omicidio col taglio della testa, l’adulterio con lire venticinque per l’uomo e la donna, lo stupro con la pena capitale, il furto, l’abigeato, il taglio degli alberi e la rimozione dei termini con pene pecuniarie. Per la falsificazione delle monete si era arsi vivi, la falsa testimonianza o lo spergiuro con la galera, e nelle scritture con la forca. Il delitto di lesa maesta’ portava al taglio della testa. Questi quattro Libri o Statuti furono adottati da tutti i discendenti di Federico per tutte le Terre e le Castella da tutti gli Uomini, Universita’ e Comunita’ che a loro furono soggetti. 6 An outline of the history of the Lunigiana Region In order to summarize briefly the history of the origins of the Lunigiana Region, it is necessary, due to scarce documentation, to resort to the work of Eugenio Branchi “Storia della Lunigiana feudale” (“History of the Lunigiana Region in feudal times”), the only authoritative source together with the work of Gioachino Volpe; in this regard, it was Volpe who observed, “the history of the Lunigiana Region, before the twelfth century, is little more than shadows and tenuous light of a distant dawn”. In accordance with these authors, we begin with Oberto, count of Luni, probably of Lombardic descent and the only surviving member of the family of the marquis of Tuscany. Luni became a Roman colony in 177 B.C., prospered with the name of Provincia Maritima Italorum (Italian Maritime Province), at first, subjected to Lombardic invasion, then, with all of the Lunigiana Region, was aggregated to the Lombardic dukedom of Lucca. With the Franks, Luni entered into the Carolingian march (borderland), Oberto was its first count and, later, when the Bishops opposed the dominion of the Obertenghi family, obtaining from Federico I, sanction of their rights on all of the territory, it became a bishop’s see. Volpe, in agreement with other historians and genealogists, singles out in Oberto (945), the first historical figure to be nominated count of Luni. To be count of Luni had a certain importance, as the town, located between Liguria and Tuscany, bore witness through the remains of its Roman amphitheatre and ancient Palaeolithic settlements, to its remarkable past. Oberto, a few years later (951), as well as the Lunigiana Region, entered into possession of the march of eastern Liguria, of the centres of Tortona and Genoa and, upon his death, all of his possessions were passed by him to his two sons: Adalberto I and Oberto II. The first son, by successive ramifications, gave rise to the lineages of the marquis of Massa, Corsica and Sardinia, of the Pelavicino and of the Cavalcabo` of Cremona. The second son Oberto II, the one of greater interest to Lunigiana’s 7 history, fathered Alberto Azzo I and Oberto Obizzo I. The first of these two gave rise to the house of Este and the second to that of the Malaspina. Oberto Obizzo I established himself on the passes of the Liguria-Tortona-Piacenza Apennines, in the high valleys of the Trebbia and Staffora, and in this last valley, the centre of his dominion, he founded his residence in the rock of Oramala, the only fortified castle in the valley, later considered the cradle of the Malaspina family. Subsequently, Oberto Obizzo I had a series of castles built that were to become formidable points of defence and particularly of control of trade routes that constituted, in terms of tolls, a large source of riches. The Malaspina made these tolls very expensive and at times went as far as to besiege, by themselves, the passing caravans, behaving like highway brigands. Their castle at Villafranca became known as Malvido and later Malnido (in the diploma conferred by the emperor Federico to Opizone in 1164), due to plunderous tolls and thefts perpetrated by them at the expense of the caravans that passed by in the Cisa pass. Little is known of Oberto Obizzo’s son Alberto I and of his grandson Obizzo II; what is known is that the son of Obizzo II, Alberto II became known by the name of Malaspina. This appears in the peace treaty of Luni stipulated in 1124 between the bishop Andrea, on the one hand, and the marquis Alberto II known as Malaspina, on the other hand. In the division between Corrado and Opizzino in 1221, to Corrado l’Antico (1253), were assigned the possessions to the right of the river Magra, while Obizino (1301), who changed the coat of arms from the “spino secco” (“bare thorn bush”), to the “spino fiorito” (“blossomed thorn bush”), had the part of the territories to the left of the river. The division, therefore, was not only in terms of possessions, it was also heraldic in that the family blazon was modified. That of the “spino secco” presented a bush with six branches, one vertical and five horizontal, three of which set to the left and two to the right, all with prickles. That of the “spino fiorito” presented a green bush with six branches, one vertical and five horizontal, two to the left and three to the right, terminated with three tiny white globes in a cross at the extremities so as to form little flowers. The original blazon had a black thorn bush on a gold background with the motto “ad medelam” (“to me, it offers a remedy”). The members of the family multiplied and, as a consequence, the blazon was often modified; the best known, however, is that which depicts a rampant crowned lion, side by side with branches, alternatively of bare or blossomed thorns or both. It is noted that the rampant lion was assigned to Corrado detto l’Antico (1253), by Luigi IX, king of France, for the help received from Malaspina in the crusade in Egypt in 1248. 8 Opizzino or Opizzone (1301), the second son of Federico (1264), “was the ancestor of the Marquis and Masters of Villafranca”. His widow, Tobia Spinola, guardian of his infant offspring, is worthy of mention as she who “composed, ordered and established” the STATUES for Aulla and other territories of hers. (The Statutes of Aulla of 1303 are preserved by Dott. Francesco Raffaelli and by Dott. Lorenzo Ferri of Bagnone (1)). It is important to note that even before the division of the Malaspina territories of 1221, there were already in existence in their territories, the MUNICIPALITIES that were composed of a Consul, four or six Counsellors and a Massaro (farm overseer). The MAGISTRACY was made up of an Appeal Court Judge who was the Marquis, of a Podesta (high official), elected by the marquis, a Podesta’s Assistant, a Public Notary, a Courier and a Prison Custodian. Each territory had its own Town Hall and all those of the territory formed the General Council. In the second Statue or Book, were annotated rules and regulations of civil rights; however, it is believed that there had to exist rules and regulations prior to these, available in written form or in inveterate use. Some of these regulations were: a woman in possession of a dowry was not allowed to inherit from her parents; a husband was not allowed to donate or leave anything at all in his will to his wife; in the sale of real estate, joint owners, distant relatives, neighbours were to have precedence; the loss of unexercised rights to real estate after twenty years, etc.. In the third Book, were defined the transgressions and crimes punishable by corporal punishment or fines: flogging throughout the territory, banishment for life, decapitation, hanging and burning at the stake, the confiscation of possessions. Murder was punished by decapitation, adultery by a fine of twenty five liras for both men and women, rape by capital punishment, theft, rustling, felling of trees and removal of boundary stones by fines. Counterfeiting was punishable by being burnt alive, perjury by imprisonment and forgery by hanging. The crime of treason led to decapitation. These Books (four in all), were adopted by all the descendents of Federico Malaspina throughout all of their Territories and Castles by all of the Men, Universities and Communities under their rule. 9 10 UGLIANCALDO 11 Il borgo di Ugliancaldo in Valdimagra. 12 I Liguri - Apuani Guerriero ligure - III sec. a:C. In questa zona di profondi intersecati valloni e canali della valle orientale della Magra viveva una popolazione denominata Liguri-Apuani. Erano costoro forti montanari che apparivano e sparivano per assalire e taglieggiare gli eserciti romani che ritornarono piu' volte per sentieri impervi e disagevoli della Lunigiana in Valdimagra per assalire e combattere questi indomiti guerrieri.I Liguri Apuani o semplicemente Apuani erano una popolazione appartenente agli antichi Liguri. Essi erano detti anche Liguri Montani o Sengauni. Si trattava di tribu' liguri che vivevano sulle alture dell'odierno appennino tosco-emiliano e sulle odierne Alpi Apuane. Diversamente di quanto si potrebbe pensare il termine Apuano non deriva dalle omonime alpi (cosi' chiamate successivmente al posto dell'antico nome di Lunae Montes definite da Strabone) ma dalla citta' di Apua, antico nome di Pontremoli, da cui anche il nome della Diocesi Apuana. Antiche fonti romane descrissero i Liguri Apuani Sengauni come un popolo dotato di fierezza, sobrieta', robustezza e resistenza alla fatica. Gia' dal secolo III a.C. i Liguri Apuani si opposero all'espansionismo romano e, nel corso della Seconda Guerra Punica, furono tra gli alleati dei Cartaginesi. 13 Elmo con le corna di guerriero Apuano ( Pulica) 14 Gli Apuani erano popoli seminomadi che vivevano in prevalenza di caccia e pastorizia. Quasi sconosciuta l'agricoltura restavano costoro piu' facilmente arroccati sui monti, lontani dal mare salvo spingersi a valle verso gli approdi per commerciare con Fenici, Greci, Etreruschi.Alcune tracce di questi commerci, stoviglie, vasellami, suppellettili e armi sono state trovate nelle zone Apuane e sono conservate nei musei della zona. Gli Apuani come del resto tutti gli altri Liguri cedevano i prodotti della loro attivita', ovini, formaggi, legname in cambio di strumenti utili alla vita quotidiana del tempo. Notizie storiche su zone e popolazioni Apuane si hanno da Diodoro Siculo, Tito Livio, Strabone. Ai tempi della prima espansione romana verso il nord, dopo aver inglobato gli Etruschi, i romani si posizionarono nella piazzaforte di Pisa (200 a.C.), fondarono la colonia di Piacenza 218 a. C. e cominciarono a spingersi verso la penisola Iberica, l'attuale Spagna, scalzando i commerci dei Fenici. Per questo scopo dovevano sottomettere la Gallia, l'attuale Francia, e soprattutto dovevano collegare un percorso viario tra Pisa e la Liguria di ponente. La cosa era per loro particolarmente difficile a causa della conformazione orografica della costa Ligure e la permanenza in zona delle tribu' Liguri che si opponevano all'espansione romana. 15 Prime immagini di Ugliancaldo Dopo la definittiva sconfitta di Annibale i Liguri Apuani presero essi stessi l'iniziativa contro i Romani e, nel 193 a.C., organizzarono un grande attacco alla base militare romana di Pisa spingendosi fino al fiume Arno. Inizio' cosi' un lungo periodo di guerra contro le legioni romane. Nel 186 a.C. i Liguri Apuani inflissero una grande sconfitta al console Quinto Marcio Filippo ed alle sue legioni dopo averle attirate nelle strette gole del territorio. Si dice che vennero uccisi non meno di 4000 legionari ed il luogo della sconfitta romana venne chiamato in seguito " Saltus Marcius", forse l'attuale Marciaso. 16 La parte piu' antica del borgo. I Romani dunque intrapresero guerre strategiche contro le tribu' liguri che si sottomisero una ad una, salvo gli indomiti Apuani che non davano segno di cedimento.I Romani dopo aver estromesso i Greci al sud della penisola italica si accingevano ad estromettere i Cartaginesi dall'Iberia ma avevano ancora una spina nel fianco: i Liguri Apuani. Furono intraprese lunghe ed estenuanti operazioni militari per debellare questi indomiti guerrieri finche' nel 180 a.C. in qualche modo e forse con l'inganno piu' che con le armi, essi furono catturati e in vari scaglioni, prima circa 40.000 mila poi altri 7.000 e ancora altri 3.000, radunati a Pisa vennero poi portati nel Sannio. Con cio' la viabilita' che nel 180 a.C. da Roma si era interrotta a Pisa rimase nello stesso stato di interruzione per almeno altri 150 anni fin quando Giulio Cesare riusci' a far costruire la Via Aemilia Scauri tra Luni e Vado Ligure. Il tratto brevissimo tra tra Pisa e Luni rimase sempre costantemente impraticabile e per la presenza di paludi ma soprattutto per la presenza degli indomiti Apuani stanziati sulle alture e sopravvissuti alla " pulizia etnica" . 17 UGLIANCALDO Fotografato dall'alto l'impianto del borgo pare assumere la forma di uno scorpione. "Il borgo di Ugliancaldo e' collocato sul fianco settentrionale dell'Alpe Apuana detta il Pizzo d' Uccello presso il confine della Lunigiana Granducale con il territorio di Minucciano del Ducato di Lucca. Questo borgo viene definito Ugliancaldo per distinguerlo dall'altro, posto piu' in basso, chiamato Uglianfreddo. I due piccoli borghi sono situati sul medesimo fianco del Pizzo d'Uccello e appartengono alla stessa parrocchia ma quello piu' in basso e' chiamato Freddo perche' ha meno ore di sole di quello Caldo. La parrocchia di san Bartolommeo a Ugliancaldo nel 1833 contava 223 abitanti" Cosi' Ugliancaldo venne definito da Emanuele Repetti di Carrara, farmacista e scrittore, storico della Toscana e della Lunigiana, nei suoi volumi:"Dizionario Geografico Fisico Storico della Lunigiana" Firenze 1843. 18 Ugliancaldo deve probabilente il suo nome al romano Ulius. Il borgo e' situato a dominio delle valli del Lucido e del Tassonaro Nella meta' del 1900 venne tracciata la strada carrozzabile che salendo dal borgo di Codiponte raggiunse l'abitato mentre questo un tempo era raggiungibile solo da una mulattiera che saliva da Argigliano nel punto dove troviamo ancora "la casa del guardia". Il paese e' stato sempre soggetto a scosse telluriche tant'e' che nel 1920 un forte terremoto fece crollare molte case soprattutto nella zona detta Iminaterra per cui vennero fatte costruire per gli sfollati le case che oggi si incontrano appena si raggiunge il borgo. Gli abitanti sono per la maggior parte emigrati, nel secolo scorso negli Stati Uniti, e nel primo novecento a Genova. Come per molte altre zone della Lunigiana essi tornano alle antiche case e solo negli ultimi anni si e' verificato un grande amore per l'origine del paese e, dopo aver ammodernato le antiche case negli anni sessanta, ora tornano a scoprire e riportare in luce quelle che erano le bellezze costruite dagli antichi. Le fotografie seguono il percorso che farebbe un viandante appena entra in paese ma per leggerne la storia si dovrebbe invece iniziare dalla porta trecentesca e salire sino ai resti della torre per ricominciare dal seicento, dalla casa dei Foschi e il resto del borgo sino alla chiesa. 19 Casa del Guardia All'ingresso del paese ci accoglie quella che tutti conoscono come la prima casa costruita a Ugliancaldo. E' conosciuta anche con il nome di casa del guardia, il guardiano della porta del paese. La casa sorge alla sommita' della mulattiera che da Argigliano porta al borgo di Ugliano. L'attuale carrozzabile e' stata costruita nella meta' del '900. 20 Portale della casa dell'Ochina. 21 All'ingresso del paese notiamo una costruzione ad un solo abside che e' sicuramente un oratorio. 22 Dedicato a San Rocco la costruzione pare sia risalente al XVII secolo. Se l'oratorio e' ricoducibile ai Foschi e' possibile che fosse stato costruito poco dopo la loro grande casa che reca la data del 1604. 23 La bella costruzione mostra sulla facciata due rilievi in pietra decorati con alcune sculture e due finestrelle inferriate come solevano avere gli oratori. 24 Due motivi floreali diversi nelle dimensioni e nel disegno e due stemmi nobiliari scolpiti nella pietra . Gli oratori erano collocati quasi sempre all'ingresso del paese e sulla via di transito; le due finestrelle erano tenute sempre aperte per consentire ai pellegrini o ai viandanti di affacciarsi per deporre un fiore o dire una preghiera. In Lunigiana troviamo moltissimi oratori soprattutto dedicati a San Rocco. 25 Nello stemma vediamo uno scorpione e sotto le lettere P P B 26 La scultura mostra una mitria con le pandette vescovili che sovrasta uno stemma con inserita un'aquila poggiante su un ramo spinato. Illeggibile la parte inferiore dello stemma. 27 Di lato, sul dorso della pietra, sempre nella facciata dell'oratorio, troviamo ripetuta la figura di un grosso scorpione. Della costruzione dell'oratorio si conosce ben poco. Si potrebbe ipotecare che fosse stato costruito dalla famiglia Foschi proveniente da Treviso in epoca tardomedievale.Si puo dedurre che dopo la costruzione del loro palazzo ( nella facciata posteriore un piccolo marmo ne riporta la data, 1604) la famiglia abbia poi costruito l'oratorio. Nell'archivio diocesano di Aulla sono conservati documentidi Monte dei Bianchi in cui un parroco, nel primo novecento, ha tradotto dagli archivi antichi, scritti in latino, la storia di questa famiglia. 28 Osservare come l'architrave nel centro evidenzi la pietra sopra. Da questo si capisce che lo stemma e' stato scalpellinato. L'ingresso dell'oratorio. La pietra inserita nella facciata sopra l'architrave della porta d'ingresso mostra una laboriosa scalpellinatura eseguita per cancellare lo stemma degli antichi proprietari ma che non e' riuscita pero' a nascondere la raggera di piume che pare uguale a quella scolpita sotto la faccetta (sotto lo scorpione) della chiave di volta del portale del palazzo Foschi. Capitava anticamente che con l'acquisto di una proprieta' si cambiasse la chiave di volta riproducente l'arme dell'antico proprietario e si sostituisse con quello nuovo o piu' semplicemente si scalpellinasse quello vecchio, come in questo caso. In questo caso sono rimasti pero' gli stemmi laterali, le insegne di un vescovo e lo scorpione dei Foschi. 29 L'interno dell'oratorio mostra il grave stato di degrado dovuto all'incuria di chi lo ha posseduto nel tempo. 30 Giuseppina Spadoni che ha collaborato alla ricerca fotografica del borgo. 31 L'oratorio e' attualmente di proprieta' della Diocesi di Massa che lo ha acquistato dalla famiglia Venturini di Ugliancaldo. Splendide vòlte costruite con grande maestria in mattoni. Le pareti in certi punti appaiono ancora intonacate. Durante la seconda guerra mondiale l'oratorio venne utilizzato come fienile o magazzino. a destra - ARCHIVIO DEI BATTEZZATI DEL 1600 Troviamo la firma del Rettore che e' Benedetto Foschi pag.a destraA dì 4 9bre 1611 Gio:Pietro di Gio: Micheli nato di Isabetta moglie legittima fu battezzato da me Ben:to Foschi rettore Compare Jacopo Peligrino Fiorelli Comare la ... di Peligrino ambi di Ugliano. Adì12 9bre 1611 32 La pagina piu' antica conservata nell'archivio parrocchiale ( riguarda i battezzati di Ugliano). 33 In questa pagina del 1689 compaiono molte persone delle famiglie: Foschi, Micheli, Silvestri, Cacciaguerra, Georgij, Amadei, Pallotti, Scalpellini, Rosini, Castagnoli, ma e'da evidenziare un nuovo Rettore della famiglia Foschi, ( il primo del 1611 era Bernardino Foschi e nel 1687 troviamo Benedetto Foschi) 34 Die 9 Martij 1689 Josephus Augutinus C. Pauli... Ricci Foschi nati ex D.a Catharina eius leg,ma uxor die ... Panni baptizavi fuit à me Bened.to Foschi Rectore ....loci Ugliani Calidi Patrini fuerunt Andreas Dom.ci Micheli e D.Margarita ... ambo de Ugliano. Die 8 Iunij 1687 Silvestro Petri C Silvestri natus ex Joanna eius leg,ma uxore.......... Die3° Augusti 1687 Andreas Bernardini Cacciaguerra natus ex Bartholomea eius legitima... die 2 9 Julij ... presenti .... baptizati fuit à me P. Bened.° Foschi Rector ... S. Andreas Ap.li loci Ugliano Calidi Patrini fuerunt Amadei...ac Anfreas Alessandri Rector par Partis S. Maria de Casciana Petrosa, e D.a Margarita Pauli Foschi de Ugliani. Die 7 Ag.i 1687 Santa Georgij Ber.ni nata ex Maria eius leg.ma uxore die 24...anni baptizata fuit à me P Bened.to Foschi Rectore ...Pastis S. Andreas loci Ugliani Calidi. Patrini fuerunt Paulus Bartholomei Palloti et Jois Scalpellini ambi de Ugliano ... Die 15 Augusti 1687 Maria Franc.a Foschi nata ex Taddea eius leg.ma uxore die19 Panni baptizata fuit à me P Bened.o Foschi Rectore ... S. Andreas Ap.li loci Ugliano Calidi. Patrini fuerunt Clericus Joe Franc.ni Amadei D.a Margarita Jois Rosini ambo de U. Die 21 8bris 1687 Bernardinus Fran.a f. Lazari Castagnoli natus ex D.a......... 35 L'ingresso secondario di Palazzo Foschi.Sulla facciata a sinistra del portone un piccolo marmo murato porta la data del 1604 36 Sotto il metato che vediamo, durante recenti lavori, e' stato ritrovato l'ingresso di un cuniculo che, passando sotto la strada che costeggia il paese al lato sinistro, sbucava molto in basso vicino alla mulattiera per Argigliano. I vecchi del paese assicurano che fosse una via di fuga dall'abitato. I rovi hanno coperto l'uscita che pare mostrasse una pavimentazione simile a quella del paese. 37 Uscita secondaria di Palazzo Foschi. 38 Questa ala del fabbricato era stata a suo tempo l'oratorio della famiglia Foschi. Le finestre orientate consentivano la luce all'interno del piccolo oratorio e una visuale sulla strada d'accesso. La famiglia seguiva le funzioni da una finestra in alto. 39 Dall'archivio della parrocchia di Monte dei Bianchi. 40 Il portoncino d'ingresso all'oratorio. La famiglia partecipava alle funzioni da un'apposta balconata interna, 41 Il vòlto dava accesso al borgo. 42 Sulla destra lo sportello del pozzo dove si raccoglieva l'acqua piovana del tetto del palazzo e solo in casi particolari ne era consentito l'uso al paese. 43 Il borgo del paese che conduce alla chiesa. 44 Il lato nord del palazzo. Al piano terra le doppie inferriate difendevano l'accesso mentre al primo piano la forma curva consentiva l'affaccio. 45 Il prospetto principale di palazzo Foschi. Da notare le piccole finestre del piano terra difese da doppia inferriata. 46 sopra - la faccetta mostra la lingua sotto - documento dell'Archivio Vescovile di Sarzana Ego Bartolomeus Foschi olim Petri Antonij ... no Calido S.C.D. ac Not: Pub: Florenz... fidei recognitione rogaz: solito meo signo ad laudem Dei ...Marj Virginis... ac D: Antonij de Padova mei advocaz: ... 47 DALL'ARCHIVIO PARROCCHIALE DI UGLIANO CALIDO Certificato di battesimo del notaio Bartolomeo Foschi nato il 13 marzo e battezzato il 16 marzo 1734. Alla nascita del notaio Bartolomeo il palazzo dei Foschi era gia' stato costruito per cui Bartolomeo Antonio si servi' dello stemma del portale per il proprio timbro notarile. Die 16 martij 1734 Bartolomeus Antonius m.a filius Petri Antonii qn:Bartolomei de Fuschis natus die 13 martij ex D.a Santina eius legitima uxore baptizaty mei die ... à me Josepho m° Francini Archi prev.sto in Eccl.a S And.a Apost: Ugliani Calidi. Patrini fuerunt Benedictus qn Bartholomei de Fuschis et D.a Lucia uxor eiusdem Benedicti ambo de Ugliano Calido. 48 Poiche' non e' stato possibile ritrovare trascrizioni di famiglia Foschi nell'elenco parrocchiale delle anime dell'ottocento e tantomeno qualche antica lapide nel vecchio cimitero, dopo una laboriosa ricerca l'autrice ha rintracciato i nomi delle persone della famiglia che compaiono negli antichi registri dei battesimi, matrimoni e defunti. Benedetto Foschi Rettore 9 settembre 1611 Andrea Foschi e Ninetta Foschi 9 gennaio 1618 Angiolina di Piero Foschi 18 luglio 1628 Domenica di Francesco Foschi 2 giugno 1633 Caterina di Piero Ambrogio Foschi 30 maggio 1641 Margarita di Paolo Foschi 2 ottobre 1662 Caterina di Pietro Foschi 16 settembre1662 Joannis Foschi 2 julii 1684 Bartolomeus Pauli Foschi 7 agosto 1687 Joanna Foschi 27 sett 1687 Margarita Paoli Foschi 4 giugno1687 Dominica Caroli Foschi ( madre Joanna Joi) 2 sett 1684 Maria Francesca Foschi 25 ago 1687 Thadea Foschi Margherita Bartolomei Paoli Foschi 28 ago 1707 Bartolomeo Antonio Foschi 16 marzo 1734 Pietro Antonio Foschi padre del notaio si sposo' nel 1730 49 " La famiglia Foschi di Ugliancaldo terminata in Coiari-Pigoni con la signora Santa Foschi e' oriunda di Treviso, nel fosco medioevo per rivolgimenti politici due sig.ri Foschi di Treviso esularono dal patrio luogo ed uno di questi si stabili' ad Ugliano e l'altro a Santo Stefano di Magra. I due fratelli per mantenere sempre viva la parentela e stretta la loro relazione e perche' ai posteri fosse ricordata la loro uscita da Treviso, ma non divisione tra loro, stabilirono di edificare un oratorio in Santo Stefano stesso obbligandosi avvicenda per sè e per i suoi successori nelle loro eredita' e nella parentela, in qualunque linaea fosse, che ogni anno in un giorno fissato tutti i parenti dovevano trovarsi uniti in Santo Stefano ed ascoltare tutti la s. messa nel detto oratorio nell'effetto di riconoscere la parentela e ricordare la loro venuta in Lunigiana. Questo curioso contratto era determinato nella durata di vent'anni e questi erano terminati col nonno della sig.ra Santa Foschi Coiari a nome Paolo. Il ramo di Ugliano da prima fabbrico' nel punto piu' culminante del paese in processo di tempo,quando cioe' l'animo loro fu tranquillo ne piu' compromesso nelle faccende politiche, fabbricarono la casa che oggi si ammira. D'archivio dei sig.ri Coiari La persona piu' spiccata ed istruita nella famiglia Foschi fu il sig. Dottore in s. Teologia. Condiscepolo di Monsignor Ricci ( Scipione) di Pistoia, fu coinvolto nei suoi stessi errori e ne fu anche il miglior iscrittore del suo sinodo. Un giorno fece un sacco di tutti i suoi scritti Ricciani ordino' al fratello che ne facesse un falo' nell'ortino di casa. Da Leopoldo I Duca di Toscana fu pregato il Papa di decretare lo scioglimento del Sinodo Ricciano e dopo il decreto lo stesso Leopoldo dichiaro' in arresto tutti i partecipanti del Sinodo, anche il nostro (....) ma non l'ebbero mai". (dall'arch di Monte dei Bianchi) 50 ( poiche')A NOI E' NEGATO DI VIVERE A LUNGO, LASCIAMO QUALCOSA DELLA QUALE SIAMO TESTIMONI DI AVERE VISSUTO .PLINIO SECONDO - Epistolae libro 3/7 51 NOBIS DENEGATUR DIU VIVERE, RELINQUAMUS ALIQUID, QUO NOS VIXISSE TESTEMUR Psin Lib 3 Er 7 52 Nella parrte alta del portale, su entrambe le parti, sono stati incisi e traforati questi fiori particolari che sembrano riprodurre una margherita. Percorrendo la Lunigiana questo simbolo pare essere usato quasi esclusivamnte nella parte orientale e soprattutto nei borghi dell'alta Valdimagra. A Camporaghena, Viano, Monte dei Bianchi, Codiponte ecc. esso e' molto conosciuto. 53 Immagine di Rachis con due dignitari e un soldato. Dal libro di Paolo Diacono (720-799) nella sua "Historia Langobardorum" laddove egli descrisse in sei libri, la storia del suo popolo e il passaggio dei longobardi lungo l'Appennino sino al Monastero di Montecassino dove rimase nel convento assieme al re longobardo Rachis m. 756 sotto: la tremisse aurea di Lucca col simbolo della margherita, coniata nel 733 dal re longobardo Rachis 54 Come narra il parroco di Montedei Bianchi, con Santa Foschi in Coiari si estingue a Ugliancaldo la grande famiglia e il palazzo rimane disabitato per 70 anni. 55 Agli inizi del '900 (dopo settant'anni) il palazzo venne acquistato dai sigg .Franchini Sante, Paoli Alberto e fam. Filippetti. 56 Contratto di compravendita di parte del palazzo Foschi dell'anno 1911 (gentilmente concesso da Francesco Schiaffino) 57 volt. anno 1912 Nota per trascrizione conservativa delle ipoteche di Massa Si chiede la trascrizione a favore di Franchini Sante di Andrea, domiciliato e residente a Ugliancaldo di Casola, contro Micheli Teresa di Andrea, moglie di Bertozzi Domenico, residente a Genova, dell'atto pubblico in data 11 novembre 1911, ricevuto dal notaio in Fivizzano Silvio Andreani, registrato a Fivizzano il 29 novembre stesso al n°177, col quale detta Micheli Teresa ha Venduto per il prezzo pagato di lire 2000 duemila al Franchini Sante, quanto del gia' fabbricato Foschi-Coiari posto in Ugliancaldo acquistava da Monsignor Arnaldi Benedetto fu avv.to Giuseppe con atto 30 ottobre 1903, a rogito Berti di Fivizzano, registrato il 12 novembre 1903 e cioe' il vasto ambiente a terreno per usi diversi....al primo piano una vasta stanza detta dello zio fin qui ad uso di scuola comunale... per il richiedente Andrea Tavernelli Ufficio delle Ipoteche di Massa addi' dodici gennaio millenovecento dodici 58 59 Poiche' nell'atto di acquisto della pagina precedente viene nominata la signora Santa Foschi in Coiari, e' opportuno che si faccia cenno anche della famiglia Coiari. "Questa famiglia e' di Soliera e ripetono il loro cognome dalla cuncia di cuoio che ebbero in tempi remoti in Soliera stessa. In epoca da determinarsi, la linea Coiari non ebbe eredi ed allora quest'ultimo rampollo chiamo' a succedergli certo Pigoni Sante da Ceserano obbligandolo a prendere il casato dei Coiari. La fortuna di questa famiglia incomincio' dallo stesso Pigoni Coiari Sante che uomo avveduto seppe guadagnare nell'esportazione delle bestie bovine nella disfatta dell'impero napaoleonico. L'altra fortuna fu la casa Foschi terminata col suo vistoso patrimmonio in Coiari colla signora Santa. Giunse all'apice dell'opulenza signati alla nobilta' di Fiesole conferita da Leopoldo II a fam. Cojari col matrimonio del sig. Paolo che sposava la sig. contessa Silvia Giorgi di Pistarino alla quale fu data una dote di parecchie centinaia di mila lire. Il babbo della contessa Carlo Giorgi di Pistarino gia' Giamberlano di corte d'Austria. I Giorgi erano Dogi di Venezia ed ebbero un Papa. Chi presento' il Cojari al Giorgi fu un don Leonardi di Corsano sacerdote emerito che fu direttore del Collegio dei Nobili Calchitagi di Milano Dall'archivio Coiari ( arch.di Monte dei Bianchi) 60 Nel grande palazzo i pavimenti sono rimasti autentici dell'epoca. 61 L'affresco raffigurante "la pesca nel lago di Tiberiade" e' stato un poco sciupato da una fuoruscita d'acqua dal piano superiore. Nella veste di Gesu' (un po' in basso) si vede chiaramente il segno bianco del colpo di pistola di un ufficiale tedesco alla ricerca di impianti radio. 62 Ossevando le lapidi del cimitero antico notiamo che ve ne sono molte che riportano la data dell'ottocento. Troviamo anche molti nomi di famiglie di Ugliancaldo che sussistono ancora oggi ma non vi e' traccia del nome Foschi. Sappiamo che in un registro antico della Parrocchia di Monte dei Bianchi hanno registrato e tradotto la presenza di Santa Foschi in Coiari ( senza specificare una data ma sicuramente nell'ottocento), l'ultima della famiglia Foschi. Consultando l'archivio parrocchiale di Ugliancaldo a cominciare dal 1611, primissimo foglio conservato, dopo un' attenta ricerca, troviamo che i Foschi sono sopravvissuti nel 1800. Essendo una famiglia numerosa e benestante si ipotizza che i famigliari venissero inumati in un sarcofago privato, del tipo interrato con lastra a coprire. Col passare degli anni ed essendo scomparsa la famiglia, verso la meta' dell'ottocento il sepolcreto puo' essere stato demolito. (Si evidenzia pero'che la lapide di Emilio Pallottini nato il 1 maggio 185x morto il 12 luglio 185x " piccolo fiore..."e ancora ben conservata). Non trovando testimonianza alcuna della nobile famiglia, l'autrice trova giusto elencare per quanto possibile i nomi superstiti dei Foschi. BATTESIMI di Famiglia Foschi Benedetto Foschi Rettore 9 settembre 1611 Andrea Foschi- 9 gennaio 1618 Ninetta Foschi 9 gennaio 1618 Domenica di Francesco Foschi 8 aprile 1630 Caterina di Piero Foschi 30 maggio 1641 Margarita di Paolo Foschi 2 ottobre 1662 Caterina di Pietro Foschi 30 settembre 1662 Joannis Foschi 2 Julii 1684 Margarita Foschi settembre 1684 Bartholomeus Pauli Foschi 7 agosto 1684 Domenica Caroli Foschi (madre Joanna Jois) 1684 Margarita PaoliFoschi 7 agosto 1687 Maria Francesca Foschi 25 agosto 1687 Margherita Bartolomeo Pauli Foschi 25 agosto 1707 Magdalena Caroli Foschi 25 agosto1707 Pietro Antonio Foschi 16 marzo 1734 Bartolomeo Antonio Foschi figlio Pietro16 marzo 1734 il notaio 63 Adì 19 marzo 1641 Caterina di Piero Ambrogi ne Foschi e di Caterina sua legittima moglie nata ad' - circa la .... venendo il giorno seguente Compare Francesco di Domenico Comare la Maria di Bartolomeo ambi di U fu battezzata da me Prete Bern.no Foschi Rettore. 64 Adì 16 aprile 1630 Domenica di Francesco Foschi nata di Ja... sua legittima consorte, e nata ad'... fu battezzata da me Prete Ber.no Foschi Rettore Compare Gio: d'Andrea, e Comare Donna Francesca gia' moglie di Francesco Cacciaguerra ambi di U 65 ...per settant'anni nessuno volle acquistare palazzo Foschi perche' Nel grande salone l' affresco a sinistra rappresenta la famiglia Foschi; di fronte l'altro affresco raffigura il martirio di Marsia. 66 infestato da fantasmi che si manifestavano con rumor di catene... Marsia perde la sfida con Apollo non riuscendo a superarlo nella musica e nel canto e da questi viene punito con lo scorticamento. 67 La famiglia Foschi Il sacrificio di Marsia 68 Nel soffitto di una camera da letto un affresco rappresenta una delicata nativita'. 69 Solo poche stanze e pochi angoli senza segno di macerie e crolli. 70 In questa stanza funzionava una pluriclasse elementare. 71 Le fotografie di palazzo Foschi riprodotte nel testo sono state scattate, in un momento critico, dall'autrice che autorizzata e protetta dal casco veniva accompagnata dai pompieri in alcune stanze del palazzo, le meno pericolanti, senza luce e con le imposte chiuse. Un pauroso terremoto, seguito da numerose scosse, il giorno 21 giugno 2013, ha gravemente lesionato la maggior parte delle case del borgo. Nei giorni successivi e per mesi, altre scosse, trecento, di forte intensita' hanno costretto gli abitanti ad abbandonare le loro case per essere alloggiati in campi di fortuna. Le case del borgo erano state fotografate qualche giorno prima del disastroso evento per cui, anche a ricordo di quello che era stato lo splendido palazzo, e' stato consentito riprendere queste immagini. I terremoti nei secoli a Ugliancaldo sono stati i seguenti: 07-05-1481 magn. 5.6colpiva fFivizz.Comano, Lunig. Garf..ingenti danni 11-04-1837 magn 5.7 paese piu' colpito Ugliancaldo 07-09-1920 magn 5.8 21-06-2013 magn. 5.2 72 Pareti e pavimenti pericolanti e architravi caduti. 73 74 Queste immagini raffigurano la celebre stanza degli specchi dove e' stato del tutto impossibile entrare a causa dei cedimenti. Le foto testimoniano i puntelli dell'architrave dell'ingresso e il soffitto gravemente lesionato. Il palazzo dal lato anteriore sinistro e' pericolante; e' stato puntellato e messo in sicurezza dall'esterno per vedere se sara' possibile salvarlo dal crollo. 75 Ogni stanza del palazzo e' affrescata. 76 77 Adì 4 Maggio 1617 Bastiano di Francesco contrasse matrimonio con D.a Lucrezia di Carlo Foschi ambi da Ugliano nella chiesa Parocchiale ... ... alla presenza di me Prete Ben:to Foschi Rect. Testimoniis Guasparo di Santo e Gio: Batta: Battelli ambi di U, essendosi fatte le tre solite ... inter missam solemnia la prima delle quali fu fatta alli 29 aprile la seconda a 5 di maggio la terza alli 7 di ... non essendosi trovato alcuno impedimento. 78 Elenco dei matrimonidella famiglia Foschi. Lucia di Carlo Foschi 15 maggio 1612 Lucrezia di Carlo Foschi 4 maggio 1617 Piero di Andrea Foschi 8 maggio 1623 Francesco di Piero Foschi 10 febbraio 1625 Angiolina di Piero Foschi 18 luglio 1628 Caterina di Bartolomeo Foschi 8 luglio 1629 Domenica di Francesco Foschi 2 giugno 1633 Gio Maria di Gio Foschi 26 agosto 1636 benedetta di Francesco Foschi 13 agosto 1645 Paolo di Pierino Foschi 24 giugno 1654 Jacopo di Jo Foschi 9 aprile 1660 Maria Petri Foschis 2 aprilis 1672 Carolus Jois Bap.ta Foschi 4 aprilis 1672 Joi Bap.ta Caroli Foschi 22 augustus 1706 Jacopina de Foschis 18 majis 1712 Petrus filius Franc. de Fuschis 30 juniis 1719 Domenica Caroli Foschi 1 Januariis 1719 *Petrus Antonius filius Franc. de Fuschis 16 augusti 1730 Angiola di Franc. de Fuschis 3 maji 1732 Gheda qd Franciscus Foschi 1 julii 1738 Mariana Pauli Foschi 7 Aprilis 1789 Santina Paoli Foschi 29 xbris 1792 Marherita Bartolomei de Fuschis 45 februarji 1836 * padre del notaio 79 Questa e' l'antica cucina dei Foschi. Durante alcuni lavori relativi al pozzo che un tempo si apriva nella cucina e' stato trovato il probabile corridoio sotterraneo che collegava il palazzo a quella che oggi viene chiamata ancora " la torre" 80 Il corridoio che porta in giardino. 81 Il piccolo orto-giardino in cui, probabilmente, sono state bruciate le carte del Sinodo Ricciano ( per ordine del Signor Dottore in Teologia di cui non si conosce il nome) Nel 1796 il Papa condono' il Sinodo Ricciano. 82 DEFUNTI della famiglia Foschi Prete Bernardino Foschi 10 aprile 1625 Angiolina Foschi 18 luglio1625 Andrea di Benedetto Foschi 27 novembre 1628 Carlo di Gio- Domenico Foschi.7 aprile 1630 Francesco di Piero Foschi 8 8bre 1630 Gio - Antonio di Paolo Foschi 26 gennaio1634 Isabetta Foschi 16 aprile1634 Lucrezia di Bernardino Foschi 8 luglio1834 Giovanna di Nicolao Foschi 20 gen 1635 Bartolomeo di Benedetta Foschi 13 agosto 1635 Anastasia di Gio- Domenico Foschi a 8bre 1636 Maria Domenica di Gio- Foschi 3 luglio1636 Giovanna già di Gio- Foschi 22 xbre 1637 Domenica Foschi 19 gennaio 1639 Maria figli di ser Gio. Domenico Foschi 29 maggio 1641 Domenica di Gio- Mar. Foschi 29 marzo1649 Paola di Piero Foschi 19 aprile1644 Domenica di Gio- Domenico Foschi1649 Nicolaus Foschi 8 luglio1671 Caterina Foschi 30 settembre1695 Benedictus Joi Franc.ci Foschi 1701 Sivester Franc.ci qd Fran.ci INFANS 4 febbr,1704 Bartolomeo Pauli Foschi17 8bris 1711 Maria olim Pauli Foschi 13 januarij 1712 Thadea Foschi 26 aprile1715 Benedetto Francesco Foschi 1762 Lucia benedicta Foschis 1 febbraio 1778 Benedettus Foschi anno septaginta 4 januarij1779 Maria Lucia Pauli Antonio Foschi 1799 Benedetto Paoli Foschi 1836 Santa Foschi 14 aprile 1837 Caterina Foschi 4 maggio 1839 Paolo de Foschis 3 luglio 1840 83 Prete Bernardino Foschi e' colui del quale si legge nella prima pagina dei battesimi Adì 10 aprile 1627 Il Molto Rev. Prete Bernardino di Gio: Antonio Foschi gia' Rettore di U passò a miglior vita confessato e comunicato et con estrema ontione, et altre cerimonie, -splo- che fare si sogliono in articulo mortis. 84 Nel giorno 14 aprile 1837 Margherita Bartolomei Pallotti e SANTA FOSCHI passarono a miglior vita. ( Si tratta probabilmente della Santa Foschi in Coiari) 85 Fratelli Franchini e Fratelli Castagnoli.Emigrarono negli USA nel 1903. Sante Franchini il quarto a destra e' colui che acquisto' parte di palazzo Foschi. 86 sopra :Giulietta Spadoni Lattanzi Sante Franchini nacque nel 1876 e mori' nel 1911 a Stornington nel Maine.Dopo un primo periodo di lavoro torno' in Italia dove ebbe quattro figli; riparti'per gli USA alla fine del 1906. Mori' giovanissimo e venne sepolto nel cimitero della cittadina americana.La sua tomba e' tenuta perfettamente in ordine dal comune di Stornington. 87 Il giardino dei Foschi si affaccia sulla strada verso il portale trecentesco. 88 Discesa per il bucanon. Oltre il vòlto solo orti e campi. 89 La bimba in piedi e' Franchini Emilia (1906), la signora dietro e' Anna Ansaloni Spadoni (1879), l'uomo cui viene tolto il cappello e' Beniamino Spadoni e il ragazzo a destra e' Girolamo Franchini (1901) - foto del 1914 La Polifonica ottocentesca di Ugliancaldo. 90 La porta trecentesca che da' accesso alla parte piu' antica di Ugliancaldo. 91 da notare che per scolpire la margherita e' stata trovata una pietra che avesse una parte bianca nel centro In molti paesi della Lunigiana, come si e' gia' detto, compare questo strano fiore a sei petali che appartiene al periodo in cui i Malaspina governavano ancora il territorio. Nel 1418 alcuni paesi si associavano a Fivizzano per lasciare il marchesato Malaspina e aderire alla Repubblica Fiorentina. Ugliancaldo fu uno di questi. A Camporaghena il popolo, per ricordare, ha scritto la storia nel modo in cui ha potuto:nello spigolo di una casa viene scolpito un braccio che impone il Giglio Fiorentino sulla Margherita Padana ( la pietra e' a rischio di crollo) 92 Il portale trecentesco.Da qui parte la salita alla "torre" chiamata 'l ricc. Questa e' la parte del borgo da considerarsistoria dei Marchesi Malaspina. 93 Tra i luoghi posseduti in Lunigiana dai Malaspina vengono nominati: Casola, Montefiore, Rignano, Ugliano, Argigliano, Codiponte,Comano, Groppo san Pietro, Agnino, Monzone,Vinca e tutto cio' che possedevano nelle terre dei Bianchi, Verrucola dei Bosi e Montechiaro 94 Casa Castagnoli. Si e' gia' detto che Ugliano sia appartenuto al marchesato della Verrucola dei Bosi e il 18 aprile 1275 aGabriele (+1289) e Azzolino (+1291), figli di Isnardo. Venne assegnata quella parte del predio lunigianese comprendente tutto cio' che la famiglia possedeva in Verrucola dei Bosi e nelle terre dei Bianchi. I due fratelli non si divisero mai e mantennero a lungo il loro dominio sulla parte di Lunigiana assegnatagli. 95 via per iminaterra Quanto vasti fossero i possedimenti non si sa perche' in questo dominio troviamo anche i Bianchi, i Nobili di Dallo e Castello, i Nobili di Codiponte, di Erberia, diFosdinovo, i marchesi di Massa, Corsica e Sardegna. Non si conosce dove avessero la loro residenza, come governassero il predio, e quale vita privata o pubblica conducessero perche' nel tempo sono andati distrutti tutti i loro documenti. A Ugliano poi non possiamo dire se vi avessero mai vissuto poiche' non troviamo resti di castello, solo sulla sommita' del ricc pare vi sia stata una torre. 96 Casa Micheli Gabriele Malaspina lascio' dieci figli, cinque sicuramente legittimi perche' gli succedettero nei diritti: Visconte (+ 1291), Azzolino (+1327), Isnardo (+1349), Spinetta il grande (+1352 ) e Niccolo' (+1389). Spinetta il grande ebbe nunerosa prole (Franceschino,Giovanni, Gualtierotto, Boraccio, Chiaro, Isabetta, Ghidda, Novella) ma la successione passo' al fratello Isnardo (+1349). I figli di Isnardo divennero padroni della Verrucola dei Bosi e del suo territorio. Essi furono Spinetta I (+1357), Azzolino III (+1385), Giovanni (+1379), Niccolo' II (+1418), Leone, Galeotto, Antonio e Creusia. 97 Matrimonio Micheli Die 1 9bris : 1762 Fran:cus Joannj Micheli factis ... denunciationiis suis Festinii contraxit matrimonius ...con D.a Dom.ca Joannij Dom. ci Fiorelli in ecclesia parocchialis S. And.as Ap.ti Uliani Calidi coram me And.a ...presb.ro di Li Bartolomeo de Fuschis et Andrea Amadei testim ad hoc ... 98 Vòlta dei Salvoni. I primi quattro vissero in comune ne' si divisero mai e ottennero l'investitura del feudo l' 11 febbraio 1355 dall'imperatore Carlo IV. Nella discendenza di Spinetta II, Azzolino III e Niccolo' II avvennero numerose discordie; si arrivo' ad ingiurie, ferite e uccisioni di sudditi che ineressarono tutti i congiunti signori di Verrucola e di Fivizzano. Tra i discendenti di Niccolo' II, i due fratelli Lorenzo e Bartolomeo, scoppiarono litigi e contestazioni che interessarono tutti i congiunti i quali pervennero ad una pacificazione e nel 1415 fu proposta dai mediatori una unione o alleanza per dieci anni tra i diversi Malaspina della Lunigiana da includervi i marchesi della Verrucola gia' nominati e Leonardo e Galeotto di Castel dell'Aquila. Man mano che il ricc sale verso la sommita', le costruzione ci appaiono sempre piu' maestose. 99 Vòlto dei Salvoni a destra -Come si puo' notare le registrazioni un tempo erano molto semplici. 100 Adì 20 agosto 1628 Andrea di Bart.o di...passo' a miglior vita confessato, comunicato e con l'estrema unzione. Adì 30 Agosto 1628 Bastiano di Vicenti fu ferito di una archibugiata, per la quale mori' essendosi confessato e comunicato 101 Ma l'alleanza non valse a produrre gli effetti desiderati. Per alcune difficolta' sorte a proposito di un matrimonio tra Galeotto, fratello di Leonardo, e Giovanna, figlia di Bartolomeo, ancora impubere, Leonardo fece rapire Giovanna e trucidare barbaramente Niccolo', Bartolomeo e la moglie di questi incinta insieme ad altri loro piccoli. Uno solo dei fratellini si salvo' perche' ancora a balia a Tenerano. 102 Pare che non fosse Galeotto Malaspina l'artefice dei delitti di Castel dell'Aquila ma il fratello Leonardo, tuttavia si impossessarono dei beni dei Marchesi della Verrucola. La Repubblica Fiorentina intervenne e i due fanciulli superstiti trovarono riparo a Firenze. 103 Casa Castagnoli Di seguito venne mandato il marchese Antonio Malaspina di Fordinovo con 1200 fanti e un nerbo di cavalieri non solamente per chiedere la restituzione dei beni usurpati, ma per occupargli, in punizione del misfatto e della disubbidienza, i loro beni e il castello. 104 105 via dell'ortaccio Dopo breve tempo il piccolo Spinetta ( il sopravvissuto) venne affidato alle cure di una buona donna e Giovanna ando' sposa al Marchese Antonio Alberico di Fosdinovo. Spinetta diventato adulto torno' in possesso delle sue terre di Verrucola, Fivizzano, Comano, Luscignano, Groppo san Pietro, Sassalbo, Regnano,Luscignano, Ugliano, Montechiaro, Moncigoli, Agnino, Magliano, Soliera, Ceserano, Codiponte, Ponzanello ed altri luoghi. 106 Vòlta dei Castagnoli Il giovane Spinetta fattosi adulto, religioso quasi bigotto ma anche uomo d'arme, in pregiudizio dei suoi figli Giorgio e Antonio, anche se naturali, lascio' eredi del feudo i Fiorentini. 107 Volta dei Salvoni Nel 1447 il governo della Repubblica Fiorentina ammise Spinetta con tutti i suoi discendenti al beneficio della cittadinanza Fiorentina. 108 Vòlta dei Salvoni Strada per il castello. 109 via del castello ... Le alte muraglie ci introducono alla parte antichissima del borgo, la torre. 110 Casa degli Amadei Questo portale sull'architrave porta la data del 1474 ( si vede chiaramente che e' stato consolidato nell' edificio che deve essere ancor piu' antico). 111 amadei Uno dei piu' antichi edifici, quasi una casa torre. 112 Atto di Battesimo Die 23 Maij 1684 Petrus Gasparis Amadei nat. ex D. Maria eius legiptima uxore die 24 Junii...baptizati fuit a me P. Bened.o Foschi Rectore eclesia Paroc.ialis S. Andreas Ap.li loci Ugliani Patrini fuerunt Bernardini f. Andreas Cacciaguerra et Joanna Joannis Foschi ambo di Ugliano. 113 amadei Questo e' l'edificio che reca sull'architrave la data scolpita del 1474, l'architrave datato piu' antico della Lunigiana. 114 Casa degli Amadei Anche la mancanza di finestre ci fa capire come in antichita' ci si dovesse veramente difendere. 115 Durante le lunghe malattie di Spinetta e alla sua morte il governo fiorentino riusci' a render vani i tentativi degli eredi legittimi di riappropriarsi dei beni malaspiniani, anzi invito' il marchese Gabriele di Fordinovo a collaborare con i Commissari inviati da Firenze per consolidare gli accordi presi con Spinetta. La sottomisione di Fivizzano alla Repubblica Fiorentina fu seguita da tutti i castelli e borghi del feudo. 116 Un ingresso dei Salvoni 117 Pozzo dei Salvoni Il pozzo riceveva l'acqua piovana ed era a disposizione del borgo nei momenti di emergenza. 118 La torre. A destra casa Spadoni 119 Questa era la parte terminale che il popolo chiama ancora la torre. Sul fondo la chiesa con dietro l'antico cimitero. 120 Stemma dello " spino fiorito" di Fosdinovo. Nel 1418 i Malaspina persero Ugliano contemporaneamente a Codiponte, Vinca, Casciana, Monzone ed altri luoghi del distretto fivizzanese. Fu nello stesso periodo che le popolazioni sopra menzionate si ribellarono ai loro feudatari e dal marchesato dei Malaspina passarono alla Signoria di Firenze. 121 L'arco d'ingresso al borgo. 122 Piazza della fontana e casa Spadoni. 123 Atto di Battesimo Adì 4 gen:1806 nacque una fanciulla da Angiolina... fiflia di Andrea Spadoni, fu battezzata il dì e gli fu imposto il nome Maria Santina Compare fu Gio: Domenico... Foschi comare Caterina di Giovanni Spadoni. Adì 27 GEn 1806 Nacque una fanciulla da Angiolina del fu Pellegrino Castagnoli, figlia di Salvatore del fu Gio: Domenico Castagnoli, fu battezzata il dì .. e gli fu imposto il nome di Maria Domenica Compare fu Joannes di Dom.co Taliani Commare Maria di Giuseppe Ricci 124 Atto di Matrimonio Anno D.ni 1770 : Die n°27 februarij Omissis denunciationibus prassi... ante celebratione matrimonis ex dispensatione ...Rev:mo Josepho Antonio... Prov.li Curie...sub die3: Januaris ut....U gliano Calidi... Franciscus Spadoni de Aiola filius q. ac Costanza Castagnoli filia q.Dominici ex Parochia... dalla pag di sinistra Adi 17 febbr 1806 Nacque una fanciulla da Anna Mancaccini figlia di Andrea Cacciaguerra, fu battezzata solennemente il dì ... e gli fu imposto il nome di Domenica Maria Compare il sig. Benedetto...Commare Domenica del fu Santo Venturini. 125 Casa Fiorelli 126 Il fondo con la cisterna. 127 Casa Fiorelli. 128 Atto di Battesimo Adì 2 genn 1618 Pelegrino di Jacopo Fiorelli nato di Chia.. sua moglie legittima fu battezzato da me P. Bern.no Foschi Rettore Compare il Sig. Sergente Rossi da Fivizzano Comare l'Agata di Francesco Tolomei. 129 Una finestra Fiorelli 130 La Crociata ( la strada che porta alla chiesa) 131 Adì 16 8bre 1661 - Bartolomeo di Pelegrino Falconi nato di Margherita sua moglie legitt. il dì 13 fu battezzato da me P.Bened. Foschi Rettore della chiesa Parrocchiale di S. Andrea di Ugliano Calido.Compare il R. Vig. D. Francesco Cacciaguerra Commare D. Franceschina di Dom. Fiorelli ambi di Ugliano. Die 3° Augusti 1687 - Andreas Bernardini Cacciaguerra nat. ex D. Bartholomea eius leg. die 29 Julij.. ... baptizati fuit à me bened.Foschi Rector Par. S. Andreas Ap.li loci ugliani Calidi Patrini fuerunt Admodei ...Andreas Alexandri Rector... Par.lis S. Maria de Casciana Petrosa et Margarita Paoli Foschi Uglianensis. 132 Atto di Matrimonio Portale Cacciaguerra 133 Atto di Matrimonio Adì 22 gennaio 1617 Matteo di Gio: contrasse matrimonio con D.na Ginevra di Jacopo Cacciaguerra nella chiesa parrocchiale di S. Andrea ... che presenti ...alla presenza di me P. Ben.no Foschi Rettore testimonii Guasparo di Santino e Gio: Batta ... ambi di U essendosi fatte le tre denoncie inter missam solenia la prima delle quali fu fatta alla ... Gennaio la seconda alli 8 la terza alli t non essendosi trovato alcun impedimento che ... 134 Portale dei Cacciaguerra Nello stemma la Verga di Esculapio 135 Casa dei Castagnoli. 136 Casa dei Castagnoli 137 Terrazzo di casa Cacciaguerra Il grande palazzo Cacciaguerra ha il portale nascosto a sinistra. 138 All'interno della corte le due casa dei Castagnoli 139 Vicolo e casa degli Amadei. 140 Casa degli Amadei 141 Portale degli Amadei. 142 Vòlta per la fontana. 143 Casa dei Franchini 144 Portale Franchini 145 146 Portale dei Franchini. Nella chiave di volta la margherita a sei petali. 147 Questa era la strada antica del paese che in seguito, con lo sviluppo del borgo, passo' all'esterno dietro le case: e' quella che oggi chiamano la Crociata. 148 Portale Castagnoli. Si vede l'inizio dell'antica mulattiera che scendeva a Equi 149 Questa era la strada del borgo antico. 150 Ingresso dei Castagnoli 151 Uscita del borgo; la mulattiera che scende a Equi. 152 Ingresso per casa Amadei. 153 154 Casa Amadei in restauro. 155 Casa Amadei I due primi battezzati della pagina seguente Die 4 9mbris 1806 Joes: Filius Andrea Francisci Spagnoli natus Maria de Codeponte eius legittima uxore, die sopra, baptizatus fuit solemnites ...dicti mensis in hac Eclesia Parochiali Patrinus fuit Franciscus Filius Hiosephi ... de Codeponte Commare Sancta Filia Hiosephi. ( Santa Foschi?).. de Ugliano Calido Die 3 9anis 1806 Santes Filius Dominici qd: Costantis Ricci natus fuit ex Anna Francini Micheli eius legitima uxor die qua sopra, et parits die quo baptizatus fuit solemnitate in hac eclesia Parocchialis. Patrinus fuit Santes Francini Micheli Commare Jacobina Dominici Castagnoli ... 156 Atto di Battesimo Die 12° Julii 1806 Petrus Antonius Filius Joanni Amadei natus ex Dominica ( Baldini Maria) de Minucciano eius legittima uxor baptizatus fuit die qua...solemnitas in Eclesia Parocchialis à me P. Joanne ... Bertoni Archipresbitero. Patrinus fuit Joes Dominicus ... Foschi Commare Rosa de Andrea Fiorelli ambo de Ugliano. aggiunto in alto: + 17- 11- 1890 Convento Cappuccini a Pisa: Padre Girolamo da F... 157 La mulattiera per Equi. 158 Atti di Matrimonio Die 9 7bris 1612 Benedetto Pennucci da Fazzano e Rosita di Pietro Amadei Jois Cacciaguerra e D. Maria Petri Foschi 159 Casa dei Castagnoli. 160 L'antico sant'Antonio 161 Ingresso dei Castagnoli 162 Palazzo dei Pallotti. 163 Particolare del Palazzo Pallotti 164 Portale Pallotti 165 Atto di Matrimonio in alto - Anno Domini 1791 die 26 octobris - Dominici Cecchi de Castronovo et Mariam Pelegrinam Filiam Joannis Baptista de Camporeggiano... 166 Die 29 Xbris 1791 Omissis solitis Publicationibus ex dispensatione Curie Episcopalis sub die 28 supridicti mensis infranipoti interrogavi Bartolomeus qd.... Baptista Pallotti et Sanctinam Pauli Foschi ( Santa Foschi?) ambo de hac Parochia Ugliani Calidi, cocumque habito conve... verba de presenti matrimoni cerimonis, ... ad id rogaris et praesentibus Pelegrino Andrea Amadei et Dominico qd Joanni Micheli ambi de Ugliano Calido Joanni Dominicus Bartolomei Archipretoribus 167 Casa Franchini 168 169 Die 11 7bris 1729 Franciscus q. Cipriani Castagnoli de Ugliano contraxit matrimoni ... cum D. Felicita q. Joj: Batt.a Castagnoli di loci coram me Josepho Archip. in Ecclesia S. And.as Ap.li presentis ad hoc specialis ... Petro Antonio Bartolomei de Fuschis et Clerico de Gasano... And.a de Michelis de Ugliano Calido permissis pri... denunciationis ... die fest. continui inter missas men...facta fuit die 28 2° die a... 3à die 8 set et nullus ... fuit imped... ego coniuxit ad forma rit. qua fides. Ego qui seg.... 170 Atto di Matrimonio 171 Atto di Matrimonio Die 1 Junii 1788 Joannes Pellegrinus Castagnoli Ugliani Calidi ... matrimonium contraxit in ... die p... D:a Gheda Agost Fran.ci Foschi eiusdem... coram me P Fran:co Archipresbitero in ... S: Andreas AP.li Ugliano Calidi, et c... scripti testibus ad hoc speciali...sacerdozio D: And:a Cacciaguerra et D:e Andrea Fiorelli factis in ... annunciationibus tris diebus festini inter missam... nullo defecto impedimenti ... et benedixio... 172 Portale dei Castagnoli 173 174 Portale dei Bertozzi: nello stemma ha la Croce dei Patriarchi 175 Portale Castagnoli Anno Domini 1774 die 26 9bris Dispensatione Curie ... Sarzane Reve.mo Vicarium Joseptus Antonium Staffetta ut in litteris cancel.ie apud me existentibus ommisse sunt omnes denunciationis ad formam ... ego Presbiterus Jacobj Castagnoli confessatius et p... i fiorini ...de eius licentia conjuxi in matrimonium Laurenti filius...de Casciana Petrosa .. Dominam ... filiam olim Petri Foschi de Uliano calido... presenti coram... Francisco Castagnoli et Dorianne Antonio Todeschi de Casciana Petrosa testibus mihi ... ad formam ... 176 Atto di Matrimonio 177 Portale dei Venturini. Nella chiave di volta c'e' la Croce dei Patriarchi 178 Adì 29 febraio 1621 Domenica di Gio di ... passo' a miglior vita confessata e comunicata con l'estrema ontione. Adì 15 marzo 1627 Domenico Venturini passo' a miglior vita confessato e comunicato con l'estrema untione. Adì 18 luglio 1628 Angiolina di Piero Foschi si... e passo' sub.° a miglior vita confessata e comunicata poco ... 179 Ad' 2 giugno 1633 Francesco di Gio. Castagnoli contrasse matrimonio con D. Domenica di Francesco Foschi ambi da Ugliano nella Chiesa parochiale di S. Andrea per ... de presenti alla presenza di me Prete Ber.no Foschi rettore alla testimoniis Santino di Guaspare e Jacopo di seg. Pelegrino Fiorelli fatte le tre solite denoncie inter missam solemnia la p.a delle quali fu il giorno della Ascensione adi 22 maggio la 2.a adi 25 di ... la 3.a adì 1Giugno 180 Atto di matrimonio 181 Casa Castagnoli 182 183 Casa Venturini Die 27.a 7bris 1687 Sancta Jois Antonii Venturini nata ex D. Francesca eius legitima uxore die baptizata fuit a me P. Bened.o Foschi Archipr. eccles. paroc.li S.Andrea ap.liloci Ugliano Calidi Patrini fuerunt Bartolomeus Pauli Foschi et D.a Joanna Foschi ambo da Ugliano. 184 Battesimi 185 Portale di casa Salvoni 186 187 Portone Spagnoli 188 Casa Castagnoli 189 Antichi architravi 190 Da questa apertura a scivolo si versava il cibo al maiale che, rinchiuso, non usciva mai sino alla morte. 191 Portali di casa Castagnoli 192 193 Grande portale dei Castagnoli 194 Sulla sommita' del paese poco sotto la chiesa rimangono alcune case che mostrano ancora i tetti coperti di piagne, l'antica copertura lunigianese. Si racconta ancora che in questi fabbricati vi fosse stata una postazione romana. 195 Il campanile della parrocchiale. 196 L'iongresso del campanile."Ecce Turris Campanariae Primordium Quod Opera Suis Feccit Sumptibus 1818" 197 Adì 19 giugno 1630 Rosina di Vincenzo già moglie di And.a del soldato fu sepelita essendo stata ritrovata la sera accanto ..fu alli 18 di ... semimorta alla ...a messa luna di notte alla quale non si potette dare se no la penitenza...salute dell'anima, doppo si porto a casa nelle lenzuole e doppo poco rese l'anima a Dioe si giudica che svenisse di fame, per essere estenuata ne haveva chi le provvedesse stando sola in una casa, nella quale non era altro che pochi mobili de... 198 Domenico Salvoni ci accompagna alla chiesa. 199 La chiesa di sant'Andrea 200 DOM PIUS ANDREAE ET ANSANO DICATUM SUMPTIBUS OPERAE 1774 201 Un bellissimo porticato la circonda... 202 ...come un antico tempio greco. 203 Il portale e la navata centrale. 204 205 Il Fonte battesimale e l'Acquasantiera. 206 207 208 L'antico tabernacolo 209 L'altare maggiore 210 Il Tabernacolo. 211 L'altare maggiore. 212 Sopra il coro una bella tela raffigurante al'Assunzione della Vergine. 213 214 Le croci antiche per la settimana di Passione. 215 Il Tabernacolo per l'Olio Santo 216 altare con tarsie di marmo policrome il bellissimo coro ligneo 217 218 Il colonnato ci accompagna al vecchio cimitero... 219 Un piccolo antico angelo mutilo ci accoglie... 220 Don Antonio Spadoni e antiche lapidi illeggibili e consunte dai secoli si susseguono nel piccolissimo cimitero... 221 "Giorgio Poggiani Piccolo fiore che la bufera schianto' nell'alba della vita. I genitori straziati per ricordare la memoria del loro angioletto. 1929 1937" 222 "Alla bell'anima di EMILIO PALLOTTINI nel fiore degli anni da fiero morso rapito all'amore della famiglia, figlio, padre, fratello e nipote affettuosissimo, caro a tutti. Una lacrima, un fiore, una prece. nato 1 maggio 185x morto 12 luglio 185x" 223 CACCIAGUERRA ANTONIO n. 10-7-1872 m. x-7-1931 224 CACCIAGUERRA MARIA n. 24-9-1884 m.29-9-1908 CASTAGNOLI TERESA n. 21-2-1907 m. 7-11-1920 IL TUO CARO POSE 225 A CACCIAGUERRA EMILIA CHE LA MORTE SFIORO' QUANDO LA PRIMAVERA PORTAVA IL SUO SORISO E LA VITA LE MOSTRAVA UN AVENIRE PIENO DI LUCE I GENITORI E LE SORELLE CON L'ANIMO STRAZIATO DAL DOLORE SENZA NOME E SENZA CONFORTO PERCHE' LA MEMORIA DELLA LORO PICCOLA CARA NON MOIA GIAMMAI RICORDANO CH'ELLA RIEMPI' DI LUCE E D'AMORE LA LORO VITA NATA IL 4 AGOSTO 1907 MORTA IL 21 MARZO 1924 IDDIO ACCOLGA NELLA PACE DEI GIUSTI L'ANIMA BUONA DI CASTAGNOLI FRANCESCO UOMO DI RETTO SENTIRE E DI ELLIBATI COSTUMI EBBE TRONCA L'ANCORA XXXXETA' ESISTENZA DA SPIEXXX ACCOLTA MORTE I FIGLI E I NIPOTI ADDOLORATISSIMI PER RICORDARE L'ADORATA MEMORIA DEL LORO CONGIUNTO POSERO QUESTO RICORDO NATO IL 6 GENNAIO 1850 MORTO IL 30 APRILE 1926 226 Cacciaguerra Emilia Castagnoli Francesco 227 un piccino tra i fiori XICCOLI XXXXX I GENITORI .... FRATELLI E LE...... Castagnoli Clarice in Fiorelli 1888 - 1932 lo sposo e i figli indimenticabili 228 A D.GIU SEPPE PALLOTTI CHE DAL 1885 AL 1919 RESSE CON AFFETTO PATERNO LA PARROCCHIA NATIVA. 229 Qui riposano i coniugi SPAGNOLI BATTISTA n.21-8-1871 m.26-3-1940 BALDINI ANNUNZIATA in SPAGNOLI n.25-3-1881 m. 11-2.1962 230 PRESSO LA MADRE CHE TANTO AMO' RIPOSA VITTORIO AMADEI ... ESEMPIO DI CIVILE ... 231 232 In questa lapide sulla quale il tempo sembra aver fatto sbocciare fiori: MARIA e MICHELE ANNINA e LUIGI 233 Lapidi centenarie accostate al muro ricordano giovani creature scomparse. 234 A sinistra accostata al muro e quasi illeggibile. QUI RIPOSA LATANZI ADELE LA SUA BREVE DIMORA QUAGGIU' FU UN TRISTE GIORNO SENZA SOLE ... PICCOLO FIORE PRECOCEMENTE AVVIZZITO DAL CIELO DOVE L'ANIMA ...RISPLENDE DI LUCEPURISSIMA SORRIDI AI GENITORI E LE SORELLE CHE BACIANO RIVERENTI LE ZOLLE CHE RICOPRONO IL TUO RIPOSO ... QUESTO RICORDO XXX CONOSCENZA D'AMORE x GENNAIO 1909 x LUGLIO 1925 ROBERTO CASTAGNOLI e CRISTINA CACCIAGUERRA 235 QUI RIPOSANO IN PACE TUTTI COLORO CHE CI HANNO PRECEDUTO Alla cara memoria di VENTURINI DOMENICO 3-11- 1867 7-1-1963 236 237 Questo foglio che elenca famiglie del paese e' stato ritrovato in archivio e senza data; dalla calligrafia si puo' dedurre che sia dell'ottocento. SPADONI Casimiro SPADONI Domenico PALLOTTI Rosa PALLOTTI Giovanna CASTAGNOLI Clinia CASTAGNOLI Gemma CASTAGNOLI Adelaide CASTAGNOLI Adelina CASTAGNOLI Maddalena CASTAGNOLI Caterina CASTAGNOLI Vittoria CASTAGNOLI Annina CASTAGNOLI Antonio CASTAGNOLI Genoveffa CASTAGNOLI Benedetta CASTAGNOLI Rosa CACCIAGUERRA Marietta FRANCHINI Maria FRANCHINI Agata FRANCHINI Alessandro MICHELI Caterina PAOLI Annina SPAGNOLI Angiolina SPADONI Iva SPADONI Teresina SALVONI Ilaria SALVONI Agata SALVONI Annunziata VENTURINI Lucia VENTURINI Stella AMADEI Luigi AMADEI Andrea BERTONI Egidio CASTAGNOLI Antonio CASTAGNOLI massimo CASTAGNOLI Armenio CASTAGNOLI Anselmo CASTAGNOLI Alessandro CASTAGNOLI Pietro CASTAGNOLI Ferdinando CASTAGNOLI Modesto CACCIAGUERRA Andrea CACCIA Attilio FIORELLI Giacomo FIORELLI Alberto FRANCHINI Faustino FRANCHINI Luigi FRANCHINI Felice FRANCHINI An.... MICHELI Angelo MICHELI Pietro PAOLI Luigi PAOLI Michele RICCI Pietro SPAGNOLI Battista SPAGNOLI Massimo SPADONI Francesco SPADONI Salvatore SPADONI Antonio 238 Dal piazzale antistante il cimitero scorgiamo sullo sfondo il piccolo borgo arroccato sulla collina. 239 Pochi giorni dopo che erano state riprese le immagini di questo borgo, precisamente il 21 giugno, un terremoto di magnitudo 5.2 della scala Righter e successivamente altre trecento scosse di magnitudo poco inferiore, squassavano la terra di Luingiana con epicentro tra Fivizzano e Casola;Ugliancaldo assieme ad altri borghi limitrofi subì molti danni. Molti edifici divennero inagibili e gli abitanti dovettero abbandonare le loro case per essere trasferiti sul prato antistante la chiesa. L'autrice dedica questa pubblicazione agli abitanti di Ugliancaldo che tanto amano il loro borgo. Tutti i documenti relativi all'anagrafe degli abitanti di Ugliancaldo sono stati reperiti nell'Archivio Diocesano di Aulla - Massa che ne ha consentito la pubblicazione. 240