Corso di Formazione nel Settore Automotive

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Corso di Formazione nel Settore Automotive
Corso di Formazione
nel Settore Automotive
con Particolare Riferimento al Restauro e alla Prototipazione
IN COLLABORAZIONE CON
Corso di Formazione nel Settore Automotive
con Particolare Riferimento al Restauro e alla Prototipazione
A chi è rivolto
giovani neo diplomati presso
istituti tecnici e\o professionali
di settore
Durata
500 ore di lezioni teoriche
300 ore di stage
Il territorio piemontese, con particolare riferimento all’area torinese,
rappresenta certamente la culla
della cultura motoristica e del design
legato all’automobile in Italia e per
certi versi anche nel mondo. Oltre a
FIAT, molte altre aziende legate al
territorio, in particolare i Carrozzieri,
hanno operato e operano sulla
stessa filiera, basti pensare alle molte
eccellenze presenti nella componentistica e alle molte “firme” del design
che hanno storicamente sviluppato
i loro prodotti e le loro idee in Torino
e dintorni.
In questo particolare momento storico di crisi diffusa dell’intero settore
automobilistico che rischia di far
scomparire un immenso patrimonio
culturale, professionale e materiale
l’ASI (Automotoclub Storico Italiano)
intende promuovere, in collaborazione con la Piazza dei Mestieri ed ai
suoi partner per le attività formative
“Immaginazione e Lavoro” e “Filos”,
un percorso formativo sperimentale volto a valorizzare e tutelare la
notevole ricchezza di competenze,
professionalità e passione presenti
nel nostro territorio.
Nella prima edizione questo corso
annuale si propone di formare un
gruppo di 20 giovani nel settore
automotive , fornendo i primi rudimenti di costruzioni automobilistiche
che consentano loro di perfezionarsi
successivamente in due diverse
specializzazioni: prototipazione di
“concept cars” oppure restauro di
auto d’epoca.
Il Corso coinvolgerà attivamente
esperti, appassionati e aziende del
comparto, sarà rivolto a giovani
neo diplomati presso istituti tecnici
e\o professionali di settore che
intendano investire sul proprio futuro
in un ambito che, ha le potenzialità
per svilupparsi e fornire interessanti
opportunità professionali. A tale
proposito si consideri che si contano
in Italia circa 200.000 possessori di
auto d’epoca desiderosi di tutelare il
loro patrimonio, e che solo in Torino e
dintorni, nonostante le perdite degli
ultimi anni, esistono ancora una
ventina di Centri Stile che realizzano
modelli e prototipi e che contano,
con l’indotto, più di duemila addetti.
Il Corso si articolerà in due parti: la
prima consterà di circa 500 ore di
lezioni teoriche che consentiranno di
affrontare gli argomenti più qualificanti della professione. Gli approfondimenti e la specializzazione negli
ambiti della carrozzeria, meccanica
o selleria saranno avverranno nelle
rimanenti 300 ore della corposa attività di stage prevista presso aziende,
officine e laboratori che già operano
nel settore per favorire l’inserimento
lavorativo in apprendistato degli
allievi.
Nell’ambito delle attività formative previste per gli apprendisti si
potranno ulteriormente sviluppare
ed approfondire on the job le più
importanti fasi delle diverse lavorazioni. Inoltre nell’ottica del Long
Life Learning, successivi momenti
formativi specialistici di breve durata
potranno essere organizzati per tutti
gli addetti che vorranno specializzarsi
nei diversi ambiti.
Conclusa la fase sperimentale
l’iniziativa potrà essere proposta
anche nelle altre regioni italiane con
forte “vocazione” motoristica, in particolare pensiamo alla Lombardia e
all’Emilia Romagna, potrà estendersi
al settore delle “due ruote” ed essere
proposta stabilmente all’interno
delle offerte formative pubbliche
Provinciali e\o Regionali anche
nell’ambito dei percorsi professionali
destinati ai giovani. Si cercheranno
inoltre sinergie con analoghe iniziative promosse in Europa,
Piazza dei Mestieri in collaborazione
con i suoi partner gestisce molteplici
corsi in svariati ambiti, può mettere
in campo una consolidata esperienza
nella gestione di progetti complessi.
In particolare le competenze maturate permettono di poter organizzare e
coordinare attività formative efficaci
sia sotto il profilo della didattica sia
sotto il profilo amministrativo e gestionale. Le metodologie didattiche
innovative sviluppate e applicate
nella formazione dei 550 giovani
che ogni anno frequentano i corsi, la
progettazione dei percorsi formativi
basata su un costante rapporto con
il mondo del lavoro, la scelta di
professionisti ed esperti dei vari
settori per la docenza, ci permettono
di conseguire risultati eccellenti
riconosciuti anche dai committenti
pubblici e privati.
A garanzia del corretto svolgimento
dell’idea progettuale, il Corso potrà
essere presidiato durante l’intero
arco di vita da un Comitato Tecnico
Scientifico (CTS). Al CTS fa capo il Coordinatore di Progetto. Il Coordinatore di Progetto possiede documentata
esperienza e conosce approfonditamente l’azione progettuale, ha
la responsabilità del buon esito del
percorso, relaziona al committente
sull’andamento delle attività e sui
risultati e coordina l’attività dei
docenti e del tutor. Sarà inoltre suo
compito garantire il monitoraggio
delle attività attraverso l’analisi
periodica dei dati registrati e della
reportistica prodotta.
I docenti, individuati fra professionisti
del settore in sinergia con le numerose aziende che hanno già espresso
l’intenzione di aderire all’iniziativa e
gli appassionati dell’ASI, partecipano
al comitato tecnico e collaborano
alla progettazione e riprogettazione,
nei casi ritenuti necessari, dell’intervento. Monitorano costantemente
il livello di apprendimento degli
allievi e relazionano al coordinatore. Il tutor d’aula segue gli allievi
trasversalmente, ne rileva il livello
di soddisfazione, cura i rapporti con
l’azienda sede di stage, somministra i
questionari di customer satisfaction.
Copre un ruolo di mediazione tra gli
allievi e i docenti o le aziende.
Per il controllo e il monitoraggio sono
previsti strumenti informatici e cartacei dedicati e condivisi per la gestione
dei dati legati agli allievi (presenze,
valutazioni, segnalazioni varie), riunioni per il confronto e il trasferimento informazioni fra docenti e tutor
rispetto alle problematiche emerse,
nonché riunioni di coordinamento
con il committente.
Presentazione ASI
Costituito il 25 settembre 1966,
l’Automotoclub Storico Italiano è stato
riconosciuto Ente morale di diritto privato, per decreto del Presidente della
Repubblica n. 977, il 24 ottobre 1980:
oggi è una Federazione di 261 Club
(più 36 sodalizi aderenti) e riunisce
circa 200.000 appassionati di veicoli
storici rappresentando istituzionalmente il motorismo storico italiano
presso tutti gli organismi nazionali ed
internazionali. Fa parte della FIVA, la
Federazione Internazionale dei Veicoli
Storici come l’autorità nazionale sul
territorio Italiano.
Scopi statutari dell’Ente sono la
promozione e la tutela degli interessi
generali della motorizzazione storica
italiana, unite alla valorizzazione
dell’importanza culturale, storica e
sociale del patrimonio veicolare.
L’Ente si impegna nella conservazione
nel recupero di qualsiasi veicolo a
motore che abbia compiuto vent’anni
ritenuto bene culturale da salvaguardare quale protagonista della storia
dell’evoluzione della tecnica, dei
costumi e della società.
Per tali motivi i veicoli iscritti all’A.S.I.
usufruiscono di benefici non solo per la
loro età, ma per lo stato di conservazione o di restauro, nel rispetto della
loro originalità.
Per perseguire gli scopi statutari, l’A.S.I.
è governato da un Consiglio Federale formato da 12 Consiglieri eletti
dall’assemblea e da un presidente.
L’attività dell’A.S.I. si svolge con l’ausilio di 13 Commissioni, con altrettanti
Presidenti. Oltre alle automobili e alle
motociclette, A.S.I. certifica anche
mezzi agricoli, militari, commerciali,
imbarcazioni a motore e aeromobili.
Organo ufficiale dell’Ente è il mensile
“La Manovella”, inviato in abbonamento a tutti i tesserati e in vendita nelle
principali edicole.
L’Automotoclub Storico Italiano, per
raggiungere i propri obiettivi , svolge le
seguenti attività:
• cura l’istituzione e la tenuta di un
Registro Storico Nazionale;
• rilascia Certificati che attestano le
caratteristiche di storicità e di autenticità dei veicoli: con questi documenti i proprietari dei mezzi possono
anche ottenere, dietro richiesta,
l’esenzione dalla tassa di possesso, la
reimmatricolazione al P.R.A. e polizze
assicurative agevolate;
• organizza e patrocina eventi culturali
che hanno per protagonisti i veicoli
storici: manifestazioni rievocative,
concorsi che hanno l’importante
funzione di far rivivere i veicoli storici
e sensibilizzare l’opinione pubblica
sulla bellezza e sul prestigio del patrimonio storico motoristico nazionale;
• dialoga con le Istituzioni affinché
questi beni culturali non vengano
abbandonati, ma venga incentivato il
loro recupero e la loro conservazione;
• pubblica, sulla rivista ufficiale “La
Manovella”, articoli di storia, di
tecnica, di costume e resoconti delle
manifestazioni nazionali e internazionali per diffondere la cultura del
motorismo storico;
• stipula convenzioni a favore dei propri
tesserati.
Presentazione
Piazza dei Mestieri
La Fondazione Piazza dei Mestieri nasce
a Torino nel 2004. La finalità primaria del
modello innovativo di impresa sociale
educativa rappresentato dalla Piazza dei
Mestieri è quello di aiutare i giovani a
rischio di esclusione sociale tra i 14 e i 18
anni, a riattivare una percezione positiva
di sé, attraverso un percorso educativo
fortemente incentrato sulla valorizzazione
dei mestieri e della manualità. Un aiuto
che si concretizza sino all’accompagnamento all’inserimento nel mondo del
lavoro di ciascuno dei giovani coinvolti.
Nei suoi primi 8 anni di vita molti sono
i giovani che sono passati dalla Piazza,
oltre il 95% ha finito il suo percorso e circa
l’80% ha trovato occupazione coerente,
così come sono in crescita anche quelli
che decidono di proseguire il corso di studi
iscrivendosi ai percorsi tradizionali che
conducono al diploma di maturità.
La Piazza accoglie oggi più di 550 giovani
ogni giorno ed è riuscita nel tempo ad
essere riconosciuta come un punto
qualificante per la città nella lotta alla
dispersione scolastica e al disagio giovanile favorendo così un’inclusione sociale
delle fasce più deboli della popolazione
giovanile.
Il raggiungimento di questi risultati, e
dunque la coerenza del modello rispetto
alle sue finalità, dipendono da alcune
caratteristiche innovative dello stesso che
qui di seguito vengono descritte:
a)un modello a rete: La Piazza dei
Mestieri sin dalla fase progettuale ha
sviluppato una collaborazione sia con
le istituzioni civili e bancarie (Regione
Piemonte, Comune di Torino, Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT),
sia con il vasto tessuto dei soggetti
che intercettano il bisogno dei giovani
(dalle scuole alla rete degli assistenti
sociali, dalle parrocchie alle associazioni
giovanili);
b)un modello integrato: i risultati citati
sono il frutto di una azione combinata
di attività orientative, formative, di
introduzione ed avviamento al lavoro
e di proposte culturali, ricreative per
il tempo libero. Si tratta dunque di un
modello incentrato sulla presa in carico
del giovane e dei suoi bisogni;
c) un modello di alternanza in cui si
sperimenta il lavoro in situazioni reali: è
questa la scommessa più impegnativa
e innovativa del modello di impresa
sociale messa a punto; essa consiste
nell’aver fatto convivere attività educative e attività produttive: il Ristorante, il
Pub, la Tipografia (regolarmente aperti
al pubblico), il laboratorio del cioccolato
ed il birrificio (le cui produzioni è possibile acquistare in prestigiosi negozi
cittadini e in grandi supermercati in
tutta Italia) puntano costantemente
all’eccellenza e danno la possibilità
ai ragazzi di sperimentare una forma
efficace di alternanza scuola/lavoro;
d)un modello aperto al lavoro e all’impresa: sono oltre 700 le imprese piccole
e artigiane coinvolte dalla Piazza dei
Mestieri per l’analisi dei fabbisogni, per
gli stage e i tirocini, per l’inserimento
lavorativo, per lavorare su una didattica
efficace.
La Fondazione Piazza dei Mestieri organizza iniziative di sostegno allo studio nelle
ore pomeridiane e nei mesi estivi aperte
ai giovani della scuola secondaria di primo
grado e a quelli del biennio delle superiori.
Questa attività dimostra la reale possibilità
di far rete con le scuole sfuggendo alla
logica di concorrenza tra sottosistemi
dell’istruzione. All’interno della Piazza dei
Mestieri da qualche anno è nata l’esigenza
di accompagnare i giovani che da anni
avevano terminato il percorso formativo,
verso il mondo del lavoro, di sostenerli e di
prepararli in modo che il loro inserimento
lavorativo sia sempre più adeguato e il più
duraturo possibile. A tale scopo, con l’ausilio di operatori preparati e competenti,
è nato il Job center, un luogo dedicato
all’ascolto, al sostegno e all’inserimento
lavorativo. Il Job center infatti si occupa di
aiutare i giovani a compilare un curriculum
vitae, prepara i giovani ai colloqui di lavoro
e contatta le aziende del territorio in cerca
di personale.
Nell’ambito del modello della Piazza
è importante la cura del tempo libero;
questa avviene sia attraverso le proposte
delle attività culturali sia con iniziative di
carattere aggregativo e sportivo.
Automotoclub Storico Italiano
Villa Rey - Strada Val San Marino Superiore 27 - 10131 Torino
Tel. +39 011/8399537 - Fax + 39 011/8198098
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