TORRE NEWS OTTOBR 2015 / N. 316
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TORRE NEWS OTTOBR 2015 / N. 316
Assemblaggio settimanale di notizie prelevate dal web e dalla carta stampata numero 254/316 http://www.torremare.net IL NOSTRO SCOPO E’….SOLO INFORMARE anno 2015 Da Sabato 3 a sabato 10 Ottobre Deiulemar, il fallimento in 14 domande. Le vittime scrivono al presidente del tribunale di Torre Annunziata Tre pagine di domande scritte in corsivo. Nomi, cognomi, cifre, date e sigle. Il tutto racchiuso in 14 domande: gli storici “enigmi” di un fallimento capace di mettere in ginocchio una città intera. Sono i contorni della lettera inoltrata, ieri mattina, dagli obbligazionisti della Deiulemar compagnia di navigazione al presidente del tribunale di Torre Annunziata, Oscar Bobbio. I risparmiatori travolti dal crac da 800 milioni dell’ex colosso armatoriale affondato nel 2012, hanno, infatti, deciso di inviare una missiva ai vertici del tribunale per chiarire, una volta per tutte, i punti “poco chiari e gli interrogativi” di una storia ancora densa di nubi. Il questionario, nato dalla collaborazione dei principali comitati dei risparmiatori che hanno selezionato le domande, tocca alcuni dei temi chiave del crac .Dall’esclusione dei risparmiatori dalle aste della Deiulemar Shipping- la società satellite creata dagli armatori di Torre del Greco- al ruolo delle banche, passando per la questione del comitato dei creditori- c’è solo un rappresentante dei risparmiatoriper chiudere con le inchieste sulle responsabilità delle “teste di legno”: le figure che sarebbero state utilizzate dagli armatori per distrarre- secondo i risparmiatori- i capitali dal patrimonio dell’impresa. Poi ancora il caso dell’Hotel Poseidon- altra struttura finita al centro del fallimento- i dubbi sulle aste e dulcis in fundo l’argomento che più alimenta, oggi, la rabbia degli obbligazionisti: il tenore di vita “elevato” degli armatori condannati in primo grado per bancarotta. Dalle notti in discoteca a Capri ai “viaggi di piacere a Parigi, Panarea, Salina”, scrivono i risparmiatori nella missiva. Ma anche “le frequentazioni vip da Rotary”, le “scuole di lusso” per i rampolli delle famiglie Iuliano, Della Gatta e Lembo- la dinastia a capo dell’ex colosso della navigazione- le perplessità su alcune operazioni finanziarie e i dubbi delle vittime del crac sul blocco dei conti correnti. Una sfilza di domande, osservazioni, richieste di chiarezza incentrate anche sulle voci che ruotano attorno alla storia del fallimento milionario, come la presenza di numerosi enti pubblici “come inquilini nelle strutture riconducibili agli armatori”, scrivono i risparmiatori. Perplessità ed enigmi che oggi tengono col fiato sospeso migliaia di famiglie, divise tra disperazione e speranza. “Noi continuiamo ad avere fiducia nelle istituzioni- ribadiscono i comitati- ma occorre che si dia un segnale, una speranza alle tante persone oneste che hanno perso tutto o parte dei risparmi di una vita. Questa gente non può addirittura essere provocata dai condannati che vivono senza freni e tra il lusso”. “Maresca depauperato a causa di politica miope” “Raccogliamo l’allarme dei sindacati che coincide esattamente con quello dei cittadini che molto spesso si imbattono in servizi inadeguati”. Questo il commento della consigliera Loredana Raia sulle condizioni in cui versano le strutture sanitarie dell’Asl Napoli 3 Sud. “Nonostante la professionalità e la buona volontà degli operatori sanitari, ci sono troppe disfunzioni che attengono a questioni strutturali e programmatiche. Come nel caso dell’Ospedale Maresca di Torre del Greco – denuncia la consigliera – che negli ultimi anni, a causa di una politica miope, è stato depauperato nella sua funzione di assistenza e cura delle emergenze”. “In attesa che la direzione dell’ASL torni a regime ordinario è importante ascoltare le parti sociali, che rappresentano forza lavoro e cuore dei servizi della struttura aziendale – afferma Raia- . Propongo di sentire i sindacati in Commissione sanità in accordo con il presidente Raffaele Topo che si è reso immediatamente disponibile all’iniziativa”.“Poiché l’obiettivo principe del nostro partito e del presidente de Luca – conclude la consigliera – è la salute dei cittadini, per preservarla, metteremo in campo ogni strumento utile e necessario affinché ciascuno possa vedersi riconosciuto il diritto alla salute”. 1 La Capitaneria di Porto convoca il Ceto Pesca Si è tenuta presso la Capitaneria di Porto Corallina una riunione di settore afferente il Comparto Pesca relativamente i territori di giurisdizione del Compartimento Marittimo di Torre del Greco. Il Tavolo si è posto l’obiettivo di favorire, in chiave proattiva, la costruzione di un dialogo permanente tra i vari e stratificati livelli di governance del territorio e le varie categorie di Stakeholders del settore marittimo avviato dalla stessa Capitaneria di Porto corallina .L’incontro ha visto la partecipazione della Direzione Regionale delle Politiche agricole e forestali, le Associazioni di Categoria (UNCI Pesca – Feder Pesca) e del locale Ceto pescatori comprendendo sia le Cooperative Armatoriali ivi insistenti che i diversi portatori d’interesse naturalmente coinvolti in un comparto più che mai integrato nelle logiche e politiche economiche dei territori vesuviani. Nel corso della stessa sono state affrontate le specifiche problematiche di un settore che seppur caratterizzato da riconosciute potenzialità, vive un momento di profonda evoluzione alla luce della sempre più spinta professionalizzazione e connotazione imprenditoriale ad esso richiesta dal rinnovato assetto di norme di derivazione unionale volte in primo luogo a ricostruire un criterio di filiera allargata dove l’unità da pesca e per essa l’impresa armatrice, ne costituisce “in primis” il primo e più delicato anello chiamato a sostenerne in termini di costi ed investimenti, un peso che, alla luce dell’attuale quadro di crisi economica risulta il più delle volte non sostenibile. Ciò tenuto conto altresì delle carenze infrastrutturali, in cui versa attualmente i porti presso cui operano quotidianamente. Moderne infrastrutture e facilities all’avanguardia si pongono, pertanto, alla base di una politica di miglioramento, in termini di efficacia ed efficienza, di un settore più che mai sensibile ai continui cambiamenti operanti nel comparto pesca. Tra i punti trattati spiccano le seguenti tematiche di comune interesse:• Fermo Temporaneo pesca;• Campagne Tonno Rosso e Pesce Spada;• Arresto definitivo unità da pesca;• Cancellazione dal registro pescatori;• Licenze pesca;• Problematiche infrastrutturali;L’odierno incontro si inserisce nell’ambito di un più ampio confronto sulle tematiche del mare aventi come attori i vari comparti d’interesse costituenti volani di economia e sviluppo dei territori in quanto tali interessati e coinvolti in tutta una serie costante di interlocuzioni settoriali tese a garantire la necessaria interazione tra essi. I temi emersi e le problematiche affrontate saranno oggetto di una ulteriore interlocuzione con i competenti organi regionali e comunali al fine di dare il via ad una progettualità condivisa e soprattutto integrata in considerazione di un territorio dalle riconosciute potenzialità, necessitante di una pianificazione territoriale organica e non disomogenea. Torre del Greco - ''I pirati delle finanze affondano l'Italia'' confronto con i deputati del M5S Ieri pomeriggio, presso l'ex palestra Gil di Torre del Greco, i parlamentari del Movimento Cinque Stelle Luigi Gallo (Commissione Cultura), Daniele Pesco (Commissione Finanze) e Andrea Colletti (Commissione Giustizia) ed il presidente dell’Associazione difesa consumatori ed utenti bancari, finanziari ed assicurativi (ADUSBEF) Elio Lannutti, autore del libro-inchiesta “La banda d’Italia”, sono intervenuti all’incontro “I pirati delle finanze affondano l’Italia” ."Vi parlo con molta tristezza nel cuore, perché so bene che molti di voi hanno subito una vera truffa di 800 milioni di euro", ha esordito ad una vasta e attenta platea il deputato Daniele Pesco, componente della sesta Commissione Finanze. "In Parlamento, grazie all'impegno di Luigi Gallo, abbiamo portato avanti varie interpellanze parlamentari, una proposta di legge, una commissione d'inchiesta per quello che è successo con il caso 'Deiulemar'. Sappiamo del famoso tesoretto a Malta, ma troppe persone in questo caso, non ultimo il crack finanziario dove sono solo le persone normali, i semplici cittadini a rimetterci i propri danari. Ed in questo caso, forse troppi interessi economici e finanziari hanno fatto sì che non fosse dato il giusto risalto a questa questione sociale."Ha preso poi la parola il deputato Andrea Colletti,componente della II Commissione Giustizia : "Mi piacerebbe dirvi che le cose stanno cambiando, ma purtroppo non è così, e per evitare che le cose accadano di nuovo e ciclicamente, dove ci sono omissioni degli organi competenti e l'assenza dalla politica dei cittadini che fa comodo, c'è bisogno di una coscienza e una partecipazione attiva alla politica da parte della gente. Noi senza di voi non siamo nessuno e solo insieme potremo cambiare le cose".“Dopo due anni – dichiara il deputato Luigi Gallo – il M5S rendiconta nella città di Torre del Greco, una città colpita dal dramma di una truffa colossale, tutta l’attività legislativa messa in campo per abbattere gli speculatori di alto borgo, finanza ed economie, che rischiano di affondare l’economia della piccola e media impresa ed azzerare il faticoso risparmio dei cittadini onesti. Un problema vissuto sulla carne viva dei cittadini della Campania per lo scandalo Deiulemar ma che è un problema più generale del sistema Paese che non ha ancora leggi giuste e sistemi di controllo adeguati ed indipendenti”. 2 Deiulemar, pronto l’esposto al CSM È la novità più rilevante emersa durante il convegno “I pirati della finanza affondano l’Italia” tenutosi il 2 ottobre a Torre del Greco presso l’ex palestra Gil, e si tratta dell’esposto pronto a partire contro il Consiglio Superiore della Magistratura, che tenterà di far luce sulle numerose falle emerse nell’affaire Deiulemar. “Stiamo ultimando un esposto indirizzato al CSM – ammette Elio Lannutti Presidente Adusbef – per far luce sulle indagini condotte tra il 1999 e il 2001 dalla procura di Torre del Greco sulle obbligazioni incrinate, perché il fascicolo è stato chiuso ma non se ne conoscono né contenuti né le indagini effettivamente svolte, sappiamo solo che fu chiuso con un nulla di fatto, e dopo conosciamo tutti la conclusione della vicenda Deiulemar”. La falla più grossa è emersa nei confronti di chi era deputato ai controlli su tutti Bankitalia, CONSOB e le società di revisione. “Abbiamo denunciato il comportamento ambiguo degli organi di controllo, che al momento del tracollo si sono completante tirati fuori dalla questione, creandosi alibi che il più delle volte non aveva ragione d’esistere visto il loro ruolo di garanzia” continua Elio Lannutti. Il tesoretto è stato un altro argomento toccato, perché come detto più volte bisogna continuare a lasciare alta l’ attenzione sulla vicenda per permettere a chi indaga di non fermarsi.” Ma com’è possibile che i paesi dove gli armatori coinvolti hanno effettuato tutti i movimento sospetti siamo Malta e il Portogallo? – afferma Andrea Colletti deputato del M5S e membro della commissione Giustizia -. Ma se fanno parte dell’Unione Europea, come si può consentire atteggiamenti da parte di questi stati così conniventi con situazioni al limite della legalità?”. Conclude il convegno con il suo intervento il deputato grillino di Torre del Greco Luigi Gallo che invita tutti a non abbassare la guardia. “La mia interrogazione parlamentare e la mia lettera al Ministero dell’economia di oltre un anno fa, sono rimaste lettera morta. Ma noi non ci arrendiamo, organizzeremo a beve un sit in fuori al Senato della Repubblica, momento nel quale chiederemo di incontrare i componendo della commissione economia e finanza, perché dobbiamo farci guardare in faccia dai politici per far comprendere a tutti la gravità dell’accaduto”. Torre del Greco, patto tra sindaco e Forza Italia per uscire dalla crisi: i Guarinos al potere E' bastata la semplice “minaccia” da parte dell’ opposizione di presentare una mozione di sfiducia al sindaco Ciro Borriello per convincere la maggioranza di palazzo Baronale a serrare i ranghi e a trovare la soluzione in grado di scrivere la parola fine alla crisi politica scoppiata a fine luglio. Una soluzione che dimostra come - a dispetto delle belle parole spese in consiglio comunale per invocare un maggiore dialogo e confronto sulle scelte strategiche per la città - il vero obiettivo dei dissidenti di Forza Italia fosse una maggiore visibilità in giunta, un posto nella “sala dei bottoni” del Comune: una poltrona che - al termine di un serrato confronto tra sindaco e alleati, organizzato in fretta e furia per anticipare le mosse della minoranza - spetterà, secondo un documento sottoscritto da tutti i contestatori di Forza Italia, al ragioniere Ferdinando Guarino. Ovvero, al regista dei dissidenti, l’ex assessore che - secondo i patti stipulati alla vigilia del voto del maggio 2014 - avrebbe dovuto prendere un posto all’interno dell’esecutivo già a dicembre, contestualmente alle dimissioni della figlia Annalaura Guarino da consigliere comunale: un accordo diventato cartastraccia, fino ai “mal di pancia” capaci di mettere in discussione la leadership cittadina di Ciro Borriello. Costretto - complice il secco “no” dell’intera maggioranza all’ipotesi di eleggere il “nemico” Alfonso Ascione come presidente del consiglio comunale - a piegare la testa davanti alle richieste del gruppo di Forza Italia.Era dai tempi di Vincenzo Maida e Domenico Maida che in municipio non si registrava un così eclatante caso di parentopoli. E mai prima di adesso nella storia politica cittadina - casomai il nuovo accordo si trasformasse in realtà - padre e figlia avevano ricoperto rispettivamente i ruoli di assessori e facente funzione di presidente del consiglio comunale. Un record assoluto, come la cifra - circa 4.500 euro lordi al mese - destinata a entrare in casa dei Guarinos per il doppio “impegno istituzionale”.I La soluzione individuata dal primo cittadino e caldeggiata dall’intero gruppo di Forza Italia non ha, ovviamente, incontrato i favori dei restanti esponenti della maggioranza. A partire dai cinque componenti della super-federazione , pronti a dare battaglia per scongiurare il rischio di consegnare le sorti dell’amministrazione comunale in mano al primo partito del centrodestra. Dal canto suo, Ciro Borriello sottolinea «come sia ovvio che la soluzione individuata dovrà essere positivamente accolta dai restanti componenti delle forze di governo cittadino, a cui pacificamente toccherà indicare il prossimo presidente del consiglio comunale».Parole distensive che, tuttavia, non cancellano un dato di fatto: al momento, i Guarinos hanno accentrato tutto il potere e proveranno a mantenere lo status quo a lungo. Sembra, intanto, tramontare l’ipotesi di Alfonso Ascione: l’ex leader del centrosinistra alternativo ha fatto il suo ingresso nella città metropolitana e - come primo atto - ha lasciato Forza Italia per passare al gruppo misto. Una decisione che lascerebbe intendere come l’amore con Ciro Borriello sia già (nuovamente) finito. 3 Torna la tensione per la discarica, i residenti chiamano Casapound Torna la polemica a Santa Maria La Bruna dove i residenti hanno più volte protestato per l’aria sgradevole e nauseabonda che si respira a causa della discarica li ubicata. Ad affermarlo è Ferdinando Raiola di Casa Pound Italia, avvertito da alcuni residenti e da operai che lavorano alle officine di Trenitalia.“Mi stanno giungendo lamentele da parte di molti residenti di Santa Maria la Bruna – afferma Raiola – per gli odori nauseabondi che da settimane infestano l’aria e che provengono dalla vicina discarica dietro le officine di Trenitalia. La triste situazione è confermata da operai dell’officina stessa” “Invito l’Asl preposta, il comune di Torre del Greco e tutti gli organi competenti a controllare su quanto sta accadendo e prendere i dovuti e immediati provvedimenti del caso, in caso contrario – conclude l’esponente di CasaPound – siamo pronti a scendere per strada insieme ai residenti e agli operai fino a bloccare l’ingresso della discarica. Lavori al Liguori: risistemato il manto erboso La società corallina ha provveduto in mattinata a sistemare il sintetico, facendolo spazzolare e sistemando uniformemente gommatura e pallini del manto erboso. La ditta FI. MA incaricata del lavoro, ha messo a punto alla fine della seduta di rifinitura, un lavoro necessario e non più rimandabile. Deiulemar, M5S: con gli obbligazionisti fuori al Senato per chiedere Commissione d'inchiesta su fallimento società. L'Adusbef: autorità vigilanza sono corresponsabili "Non molleremo la presa sulla vicenda Deiulemar, così come su tutte le truffe italiane, e vogliamo che questo crac abbia un'attenzione nazionale. Al ministro della Giustizia Orlando chiederemo di farci sapere se è stato aperto o meno un fascicolo in seguito alle segnalazioni di Bankitalia alla procura nel lontano 2001. Su Deiulemar, invece, il prossimo passo sarà andare, insieme agli obbligazionisti, fuori al Senato, dove è ancora bloccata la mia proposta di legge per chiedere l'istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul fallimento della società".Lo afferma il deputato del Movimento Cinque Stelle Luigi Gallo che ieri ha partecipato all'incontro "I pirati della finanza affondano l'Italia" cui hanno preso parte centinaia di obbligazionisti Deiulemar. Per questo crac, dal valore di 800 milioni di euro e che riguarda oltre 11mila risparmiatori, sette imputati sono stati condannati in primo grado a complessivi 86 anni di reclusione. Per il presidente dell'Adusbef Elio Lannutti: "Le autorità di vigilanza non hanno fatto il loro lavoro, sono corresponsabili di quanto accaduto, è giusto che contribuiscano a risarcire i cittadini truffati in questo modo indegno, cittadini che hanno perso il loro risparmio frutto di 40 anni di duro lavoro in mare"Il deputato del Movimento Cinque Stelle Daniele Pesco, componente della Commissione Finanze, ha fatto sapere che: "non è possibile che in Italia continuino a ripetersi ciclicamente scandali finanziari di questa portata, da Parmalat a Montepaschi, fino a Deiulemar e Banca popolare di Vicenza. Ogni volta si registrano risparmi bruciati e cittadini ingannati, vigilanza dormiente e complicità nell'insabbiamento delle responsabilità. Il governo deve intervenire, rispondere alle nostre domande e promuovere iniziative per fare chiarezza su chi non ha vigilato". Per Andrea Colletti, deputato M5S in Commissione Giustizia, "Bisogna chiedersi cosa abbia fatto la procura competente sul caso Deiulemar, non posso immaginare che queste obbligazioni siano state sottoscritte senza che una sola voce sia giunta in procura. Ci troviamo di fronte ad un sistema in cui sono coinvolti anche i tribunali, occorre far luce, ad esempio sulle mancate indagini della procura e continueremo a chiedere dove sono finite le indagini che riguardano i grandi capi di Consob e Bankitalia Torre del Greco - Appaltati i lavori per la realizzazione dell'asilo nido A giorni partiranno i lavori all’istituto comprensivo Angioletti. Partiranno nei prossimi giorni i lavori per adeguare gli spazi attualmente liberi dell’istituto comprensivo Angioletti e trasformarli in aule per accogliere l’asilo nido. Sono infatti stati appaltati gli interventi (base d’appalto 445.224,17 euro + iva) che interesseranno la scuola con sede in via Giovanni XXIII: a risultare vincitrice del bando promosso dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Ciro Borriello è stata la ditta Doldo S.p.a.. Una volta consegnati i lavori, la ditta incaricata, “per non incorrere – come si legge dal capitolato d’appalto – nella perdita del finanziamento” avrà quale tempo utile per ultimare gli interventi previsti “75 giorni naturali e consecutivi”.In particolare i lavori riguardano “il recupero e il rifunzionamento di parte del piano terra dell’edificio scolastico Angioletti ad uso asilo nido”.Soddisfatto il primo cittadino: “Innanzitutto – afferma Ciro Borriello – va dato atto dell’eccellente lavoro svolto dall’assessore alla Politiche sociali, Donato Capone, che ha portato avanti l’iniziativa per conto dell’amministrazione comunale. Si tratta di un traguardo importantissimo, perché Torre del Greco sarà la seconda città della provincia a dotarsi di un asilo nido comunale. Nonostante l’esiguità dei posti a disposizione, in tutto trenta, questo intervento testimonia l’attenzione mostrata dall’ente nei confronti delle madri lavoratrici”. Il sindaco tiene poi a precisare che “non è stata fatta alcuna scelta di natura geografica, ma è stata operata una decisione dettata esclusivamente dalle disponibilità di spazi. All’Angioletti infatti si erano liberati i locali della mensa, che sono stati così riconvertiti per l’occasione”. 4 Domenica 4 Travolse e uccise un barista nel Comasco, arrestato il pirata di Torre del Greco: deve scontare 4 anni di carcere E' stato rintracciato a Pimonte, al termine di una caccia all’uomo aperta a Milano e portata avanti fino a Torre del Greco. Alla fine, gli agenti di polizia del commissariato della città del corallo sono riusciti a individuare e arrestare Carmine Cirillo, il quarantenne condannato in via definitiva a quattro anni di reclusione per omicidio colposo e omissione di soccorso. Una condanna diventata definitiva lo scorso nove settembre, quando la corte d’Appello di Milano aveva confermato il verdetto di primo grado emesso dal tribunale di Como: il quarantenne originario di Torre del Greco e residente a Milano era finito in manette a maggio del 2013 perché accusato di avere investito - alla guida di un furgone Kangoo successivamente risultato rubato da un’azienda di Rovellasca - il proprietario di un bar di Cucciago, piccola cittadina in provincia di Como.Un incidente costato la vita a Maurizio Punzi, lasciato sul selciato da Carmine Cirillo, pronto a lasciare il furgone sul luogo dell’impatto e fuggire via a piedi. Ma l’intera drammatica sequenza era stata immortalata dalle telecamere del sistema di videosorveglianza comunale e i carabinieri della locale stazione erano riusciti a rintracciare il pirata della strada: l’uomo di Torre del Greco aveva ammesso le proprie responsabilità e successivamente è stato condannato in via definitiva a quattro anni di reclusione. Una pena a cui Carmine Cirillo era riuscito a sfuggire per venti giorni, finché gli agenti del commissariato di polizia guidato dal primo dirigente Davide Della Cioppa non sono riusciti a stanare il quarantenne in un’abitazione di Pimonte e a notificare l’ordine di custodia cautelare che ha spalancato all’uomo le porte del carcere. Cinquantaseienne di Torre del Greco morì tre mesi dopo l'operazione a Boscotrecase: tre medici indagati Morì a 56 anni, tre mesi dopo quello che doveva essere un banale intervento chirurgico per asportare una cisti ovarica. Divorata da una perforazione intestinale. Causata da chi, come e quando, è ancora tutto da chiarire. Perché nonostante siano passati 15 mesi dalla morte di Eleonora Crispo, una bella signora mora di Torre del Greco che ha lasciato due figli, non c’è neanche l’esito dell’autopsia. Giustizia -lumaca e il rischio prescrizione che incombe su quello che ha tutti i tratti di un nuovo possibile caso di malasanità consumatosi all’ospedale “Sant’Anna e Santissima Madonna della Neve” di Boscotrecase. I novanta giorni che il medico legale Antonio Lombardi, il ginecologo Mariano Iaccarino e l’anatomopatologa Carmela Buonuomo, tutti e tre incaricati dal pm Antonella Lauri della Procura della Repubblica di Torre Annunziata, si sono presi a partire dal 30 luglio 2014 si sono allungati a dismisura. Proroghe su proroghe, formali e di fatto, 15 mesi senza che sia stata tecnicamente fissata la causa del decesso «in un caso che agli occhi dei profani- commentano il figlio Salvatore Russo e il suo avvocato Gennaro Ausiello- appare abbastanza lampante».Tre i medici indagati: la ginecologa Filomena Romeo, il chirurgo Luigi Lacchi e l’anestesista Giuseppe Cimarrusti. Erano l’equipe che operò la donna al “Sant’Anna”. In prima battuta l’accusa nei loro confronti era di lesioni colpose, la famiglia presentò denunciò quando 18 giorno dopo il primo intervento si scoprì che alla donna era stato perforato l’intestino e dovette correre a Napoli per farsi operare d’urgenza al Cardarelli. L’ipotesi di reato si è trasformata in omicidio colposo il 28 luglio 2014 quando la donna morì nella sua casa di Torre del Greco all’esito di un calvario dolorosissimo, dopo due mesi trascorsi nell’ospedale napoletano tra la terapia intensiva e la chirurgia d’urgenza. Tutto comincia a ridosso della Pasqua 2014. «La settimana prima delle feste- ricostruisce il figlio Salvatore- mamma andò a visita dalla dottoressa Romeo, nello studio privato. Da qualche tempo aveva dolori addominali. Dall’ecografia emerse una cisti ovarica di piccole dimensioni. La ginecologa le consigliò l’intervento chirurgico per asportare utero e ovaio. Mamma si ricoverò il lunedì in Albis e fu operata il giorno dopo. Ci dissero che l’intervento sarebbe durato un’oretta, ma uscirono solo dopo tre ore». Qualcosa era andato storto. «Dissero a mia sorella e a mia zia - continua Salvatore- che c’era stato un problema, che avevano cercato di asportare la cisti ma che si era aperta, il liquido era andato nell’addome e non erano riusciti ad asportare il l’utero. C’era stata un’emorragia che avevano cercato di tamponare». Parole che mettono in allarme la famiglia di Eleonora, che da quel momento non avrà pace. Dolori addominali, al primo controllo per togliere i punti di sutura la donna viene mandata a casa: dalla ferita esce del liquido. «La tranquillizzarono»- spiega il figlio. La situazione è tutt’altro che tranquilla. Continuano i dolori addominali, si presenta il vomito. «Di un colore strano- racconta Salvatore- Mia zia che fa l’infermiera la portò di corsa in ospedale». Siamo al 10 maggio, la situazione è allarmante. «Al pronto soccorso a Boscotrecase - continua- c’era un medico del Cardarelli che subito dice che c’è una situazione complicata, forse un’occlusione intestinale e ci consiglia di andare nell’ospedale napoletano». Al Cardarelli la donna viene sottoposta a una Tac. Esito che lascia poche speranze: perforazione intestinale. E’ necessaria una seconda operazione d’urgenza. «“E’ un estremo tentativo”, ci dissero- ricorda il figlio- L’infezione aveva sfiorato il fegato, i polmoni». L’intestino da solo non si buca. E subito la famiglia sporge denuncia nei confronti dell’equipe medica del “Sant’Anna”. Dopo il secondo intervento ci sono ulteriori complicanze: saltano i punti, si crea una fistola assai difficile da trattare. Dalla sala operatoria la donna passa alla terapia intensiva, dove resta 15 giorni, per poi essere trasferita alla Chirurgia d’urgenza. La situazione non migliora. L’11 luglio viene dimessa. In modo che possa tornare a casa a Torre del Greco. Dove morirà il 28 luglio. Tecnicamente non si sa ancora perché, nonostante l’autopsia sia stata fatta due giorni dopo il decesso. 5 Lunedì 5 TURRIS, CLAMOROSA RIMONTA A POTENZA La Turris coglie un prezioso punto in trasferta contro il Potenza e dopo essere passata in svantaggio di tre reti i corallini si sono riorganizzati facendo una super rimonta pareggiando una partita che sembrava persa. I padroni di casa partono aggressivi e all'8' passano in vantaggio con De Stefano su cross di Blandi che tira di piatto siglando la rete del vantaggio potentino, al 15' calcio di rigore per il Potenza concesso per atterramento di De Stefano per opera di D'Amico ammonito nell'occasione, sul dischetto va Simeri che non sbaglia e segna il raddoppio, al 19' dopo un inizio da incubo arriva la prima azione in avanti per la Turris con Yeboah che tira ma il pallone va fuori, al 22' arriva la terza rete del Potenza con Simeri che tira da fuori area e batte D'Amico, al 30' ci prova Yeboah ma il suo tiro é deviato in angolo, al 32' riapre la partita la Turris con Somma che di testa segna, al 35' ancora Turris in avanti con il tiro di Yeboah bloccato dal portiere del Potenza Napoli, al 42' Potenza pericoloso con Esposito che colpisce di testa su punizione di Oretti con il pallone che va poco alto sopra la traversa, primo tempo giocato meglio dal Potenza rispetto alla Turris, i corallini hanno cominciato però a giocare più avanti dopo la rete di Somma. Nel secondo tempo i primi minuti sono privi di emozioni ma al 62' arriva la seconda rete della Turris con Manzo che tira da punizione colpendo la traversa ma sulla ribattuta va Sené che segna siglando la sua prima rete con la Turris, ora la partita é completamente riaperta, subito dopo entra Tarallo al posto di Falco, il Potenza cerca di impostare il gioco per conservare il vantaggio, all'85' arriva il pareggio della Turris con Tarallo che segna con un colpo di testa su cross di Somma, bella Turris che ha completato la rimonta nel secondo tempo mostrando il carattere da grande squadra, altra bella notizia é la rete di Sené che riesce finalmente a sbloccarsi dopo un periodo in cui c'erano state critiche nei suoi confronti, rimpianto invece per il Potenza che non è riuscito a conservare il vantaggio accumulato, la prossima giornata sfida d'alta classifica per la Turris che in casa ospiterà il Nardò capolista. dal nostro inviato Christian Scala Torre del Greco, evasione fiscale da 30 milioni: maxi sequestro agli armatori Rizzo - Bottiglieri Maxi evasione fiscale, sequestro preventivo per equivalente fino alla concorrenza di 28,7 milioni di euro per gli armatori Giuseppe Mauro Rizzo e Michele Bottiglieri (insieme alla moglie Rosaria Savastano).Nuova mazzata per gli armatori della città del corallo, finiti sotto la lente d'ingrandimento della procura di Torre Annunziata e della guardia di finanza di Napoli: indagini che hanno portato il gip del tribunale di Napoli a firmare un'ordinanza di sequestro preventivo per le speculazioni finanziarie in Lussemburgo portate avanti dagli esponenti della Rdb per eludere il fisco. Sotto chiave sono finite due lussuose ville a Torre del Greco, una tenuta a Pescocostanzo (in provincia dell'Aquila) e diverse polizze assicurative di ingente valore. Già a giugno del 2014 erano stati disposti sequestri preventivi di beni nella disponibilità dei soci di Rdb per un valore di 11,5 milioni di euro, tra cui immobili a Capri, Ischia e Milano. Torre del Greco Verso la costituzione del Forum dei Giovani Partono gli incontri per l’istituzione del nuovo Forum dei Giovani. Il primo appuntamento è fissato per domani, martedì 6 ottobre, alle 10.30 nella sede comunale di villa Macrina. A promuovere l’iniziativa, la prima di una serie di appuntamenti programmati sempre il martedì, è l’assessore alle Politiche giovanili, Anita Di Donna.“La crisi di partecipazione pubblica – afferma l’esponente della giunta guidata dal sindaco Ciro Borriello – non solo nella nostra città, i tanti problemi cui ragazzi e ragazze fanno fronte quotidianamente soprattutto nel campo del lavoro che manca o è precario, la stessa rivoluzione comunicativa che agevola nei giovani contemporanei un respiro più globale, rendono non facile la valorizzazione di organismi rappresentativi territoriali”.Questo però non fa demordere l’amministrazione comunale: “Siamo convinti – prosegue infatti l’assessore Di Donna – che ritrovarsi in organismi collettivi renda meno difficile una controtendenza alla crisi della partecipazione e alle stesse criticità sociali. Soprattutto che il legame vivo, diretto, la partecipazione democratica, gli stessi conflitti sul territorio, non possono essere sostituiti dai nuovi media e rappresentino ancora occasioni indispensabili di aggregazione e di crescita culturale e civile della comunità, nonché esperienze formative per i giovani”.Per questo motivo l’amministrazione comunale ha deciso di avviare “un diretto contatto – conclude l’assessore con delega alle Politiche giovanili – con le ragazze e i ragazzi interessati: una fase di confronto e riflessione su modalità e tappe di istituzione del Forum cittadino dei Giovani”.Domani, oltre all’ illustrazione dell’iniziativa, si punta anche a raccogliere le prime adesioni e ad avviare il confronto sui contenuti e le modalità di istituzione del Forum. Nel corso degli incontri potranno anche essere poste in discussione eventuali proposte di modifica allo statuto del Forum. 6 Patto- salvezza tra sindaco e dissidenti a Torre del Greco, l'opposizione attacca: «Borriello alleva nuovi poltronisti» Il day after il “patto per la sopravvivenza” siglato dal sindaco Ciro Borriello e dai dissidenti di Forza Italia - un assessorato ai malpancisti in cambio dello stop alle ostilità - si scatena l’opposizione a palazzo Baronale. «E’ bastato annunciare la presentazione della mozione di sfiducia al primo cittadino attacca Lorenzo Porzio, ex vicesindaco e oggi consigliere comunale del Pd - per portare alla luce le vere ragioni dei dissidenti della maggioranza: evidentemente il sindaco alleva veri e propri poltronisti, pronti a mettere i propri interessi davanti alle necessità della città. Dopo essere stati capaci di paralizzare le attività amministrative per due mesi, ora i rappresentanti di Forza Italia sono pronti a rientrare nei ranghi in cambio di un assessorato. è l’esatta fotografia dell’idea di politica del centrodestra di Torre del Greco».A rincarare la dose Michele Polese, entrato in aula proprio nei giorni caldi della crisi: «Il documento firmato dai componenti del gruppo di Forza Italia è deludente - l’attacco del neo esponente del Pd - Vorrei credere che tutto non sia riconducibile a qualche mero posticino in giunta: la giovane età dei protagonisti e il più volte proclamato interesse alla “buona amministrazione” e non alle “poltrone” sarebbero completamente smentiti».Concetti condivisi dal capogruppo di Idv nonché presidente della commissione trasparenza: «Non ci resta che rilevare come le nuove leve del centrodestra - sottolinea Domenico Maida - abbiano imparato in fretta dai propri maestri».Usa, invece, l’arma dell’ironia il capogruppo del Nuovo Centrodestra: «La città vive un momento di forte crisi economica - l’affondo di Giovanni Palomba -. Mi sembra logico che, alla fine, sia prevalsa la logica del “tengo famiglia” e i presunti dissidenti di Forza Italia abbiano trovato un accordo per scongiurare il rischio di chiudere anticipatamente la propria avventura a palazzo Baronale. Invece, in un colpo solo, il sindaco è riuscito a ritrovare la maggioranza e a “salvare” un alleato evidentemente in difficoltà. Così, al momento, resta un solo disoccupato in Comune». Parole pesanti come un macigno, indirizzare al “responsabile” Alfonso Ascione, l’ex leader del centrosinistra pronto a saltare sul carro di Ciro Borriello in cambio della poltrona da presidente del consiglio comunale: un’ipotesi tramontata all’indomani dell’accordo stretto tra il primo cittadino e i malpancisti di Forza Italia. «Ma nuovi colpi di scena non mi sorprenderebbero - conclude Giovanni Palomba -. L’amministrazione comunale ha dimostrato di essere particolarmente attenta alla spartizione degli incarichi, mentre la città muore nell’abbandono totale».Un tasto su cui batte con forza il collega Nicola Donadio: «Mentre la maggioranza litiga sulle poltrone - chiosa l’esponente di Ncd - assistiamo, impotenti, alla chiusura di decine di attività commerciali. Senza dimenticare come l’emergenza rifiuti non sia stata mai completamente superata e come, in un anno, l’attuale amministrazione comunale non sia stata in grado di mettere in campo un solo progetto per il concreto rilancio della città».Ragioni capaci di convincere gli esponenti della minoranza a portare avanti la crociata per portare in aula la mozione di sfiducia al sindaco Ciro Borriello. Una mozione di sfiducia “corretta in corsa” da Ludovico D’Elia - capogruppo del M5S in Comune - prima della presentazione ufficiale, prevista all’inizio della prossima settimana. «Per correttezza - fanno sapere gli esponenti dell’opposizione - sottoporremo il documento ai 5 rappresentanti di Forza Italia fino a oggi pronti, a parole, a evidenziare le criticità dell’ amministrazione comunale». Criticità, fanno sapere i bene informati di palazzo Baronale, svanite davanti all’incarico da 2.200 euro al mese promesso a Ferdinando Guarino. Vecchia volpe del centrodestra all’ombra del Vesuvio, pronta a guidare le nuove leve di poltronisti di Forza Italia verso gli obiettivi inseguiti per due mesi «nell’esclusivo interesse della città». Vitaglione: "Turris dura a morire. Col Nardò la squadra merita un Liguori pieno..." Vitaglione si gode la pazza rimonta della sua Turris: “Certo, siamo scesi in campo appagati, probabilmente sbagliando la lettura iniziale del match. Magari in certe fasi bisognava mettere palla lunga e salire per allentare la pressione, ma diamo anche merito al Potenza. La sua veemenza all’inizio è stata incredibile. Se avesse mantenuto quel ritmo per tutti i 90 minuti, a fine gara avremmo dovuto soltanto inchinarci e stringere la mano agli avversari. Invece dopo la sfuriata iniziale sono calati e noi siamo usciti alla distanza, facendo la nostra partita. Alla fine ne è scaturito un gran bel match tra due belle squadre. Anche le due tifoserie meritano i complimenti, perché con il loro sostegno hanno contribuito a realizzare una splendida giornata di sport”. Anche in quel di Potenza la Turris ha dimostrato grande carattere e tenacia: “Lavoreremo sugli errori commessi, mentre ci teniamo la grande reazione della squadra. Solo poche compagini si possono permettere rimonte di tal genere. I risultati ci stanno dando ragione e confermano che per batterci tutti devono sudare le fatidiche camicie”. Infine il ds corallino fa un appello al pubblico di Torre in vista della prossima gara interna con il Nardo, l’attuale capolista: “Domenica ci aspetta un big match in casa nostra. Questa squadra, per l’impegno mostrato finora, merita un Liguori pieno”. 7 Lavori pattumiera a corso Garibaldi: “Abbandonati” Da più di un anno Torre del Greco sembra completamente invasa dai cantieri: prima i lavori di riqualificazione del centro storico, ancora aperti in corso Vittorio Emanuele e a piazza Luigi Palomba, poi quelli per “rimodernare” e rivalutare la zona del porto. I comuni denominatori di queste opere pubbliche, tuttavia, sembrano essere soltanto i disagi arrecati alla circolazione cittadina e i danni economici alle attività commerciali delle zone interessate. In particolar modo, i cantieri di corso Garibaldi, strada nevralgica che collega la zona del porto al resto della città, sono diventati un peso insostenibile. Aperti da questa primavera, inizialmente, hanno occupato solo metà della carreggiata, lasciando un limitato spazio per il traffico automobilistico, ma, da un paio di settimane, si sono estesi al punto di impedire qualunque forma di circolazione ordinaria. Una serie di transenne bloccano quasi tutta la carreggiata, lasciando solo uno stretto passaggio per i residenti e le attività commerciali. Tuttavia, anche questo ingresso non aiuta: un automobilista che cercasse di attraversare il corso si troverebbe a dover girare fra tutti i vicoletti che costeggiano la strada, per poi finire avanti ad una chiusura completa che impedisce di proseguire. Alcuni, pur di non tornare indietro nel marasma di stradine, proseguono utilizzando come carreggiata i larghi marciapiedi appena costruiti, rischiando sia l’integrità delle automobili che delle nuove costruzioni pubbliche. Gli oltre 3.000 residenti della zona sono costretti a chiudersi in casa per non inalare le nubi di polvere che si alzano ogni giorno e a camminare fra detriti e sporcizia. Date le dimensioni del tratto percorribile è impossibile anche il passaggio di ambulanze e mezzi di soccorso di grandi dimensioni: “Viviamo con la paura di farci male, o che scoppi un incendio” racconta una residente. Inoltre, alcuni sconsiderati hanno iniziato ad usare gli scavi dei cantieri come una discarica abusiva a cielo aperto con tutti i problemi igienico sanitari che ne potrebbero derivare. Chi sta soffrendo di più per questa situazione, però, sono le numerose attività commerciali del posto che, per colpa del blocco stradale, hanno perso qualsiasi afflusso di clientela. “Siamo stati completamente abbandonati – denunciano i titolari della ferramenta Cuccurullo, aperta dal 1918 – Nessuno ci fa sapere quando finirà tutto questo e, intanto, noi siamo costretti a ridurre tutti gli ordini perché i clienti non arrivano. Non hanno preso minimamente in considerazione le attività commerciali: abbiamo dovuto scrivere noi un cartello per far capire agli automobilisti che la strada fosse aperta anche per gli esercizi e non solo per i residenti. Intanto – continuano – i lavori sono fermi da alcuni giorni perché, a quanto dicono, mancano i materiali“. Torre del Greco - Tentano furto di rame, 3 rumeni in manette Un quarto complice, che li attendeva a bordo di un’auto è riuscito a far perdere le tracce. I carabinieri della locale aliquota radiomobile hanno arrestato per furto aggravato M.A.F., 18 anni, P.F., 19 anni, ed un 17enne, tutti rumeni domiciliati nel campo rom di Ponticelli e già noti alle forze dell'ordine. I 3 giovani sono stati sorpresi e bloccati in via Sardegna mentre tentavano la fuga, immediatamente dopo aver rubato da una società del luogo specializzata nella manutenzione di pompe idrauliche,diverse bobine di rame estratte dalle pompe in manutenzione presenti nell’azienda. Un quarto complice, che li attendeva a bordo di un’auto è riuscito a far perdere le tracce. La refurtiva è stata recuperata e restituita all’avente diritto. Gli arrestati maggiorenni sono in attesa di rito direttissimo mentre il 17enne è stato accompagnato nel centro di prima accoglienza per minori a Napoli sul viale Colli Aminei. Serie D Basket, Girone B: Torre del Greco vince all’esordio Roccarainola Torre del Greco 51-53 E’ ufficialmente iniziato il Girone B del campionato regionale di Serie D di Basket, ed è iniziato alla grande per la prima squadra di basket di Torre del Greco. Incoraggiante avvio di stagione per la Prima Squadra di Torre del Greco, che sbanca il campo di Roccarainola con una prestazione consistente, soprattutto dal punto di vista emotivo. Dopo i primi due quarti giocati a viso aperto da entrambi le squadre, la compagine corallina si è trovata sotto di 13 punti al rientro dall’intervallo, complice un calo fisico piuttosto evidente, dovuto soprattutto alla perdurante indisponibilità per gli allenamenti della tendostruttura La Salle. Infatti, nonostante le ripetute segnalazioni agli uffici comunali preposti, il campo da gioco dei corallini risulta ancora inagibile a causa di lavori di manutenzione tutt’ora in corso. I ragazzi guidati da coach Sabatino, però, allontanando gli spettri della passata stagione, hanno saputo mantenere concentrazione e compattezza, rimontando progressivamente il risultato per poi passare in vantaggio nell’ultima frazione di gioco. Bella prova dell’esperto centro torrese Di Donna, che ha ben interpretato il ruolo di chioccia di un gruppo giovanissimo ma molto promettente, costruito in larga parte sulla squadra che lo scorso anno ha vinto il campionato Regionale Under 21, con Mazza, Garofalo, Russo, Sorrentino e D’Amato. Ottimo l’innesto dei giovani Iovane e Romito, autore quest’ultimo della tripla che ha spezzato ogni speranza di vittoria agli avversari nel momento topico della partita, ciliegina sulla torta di una gara giocata con la sicurezza e determinazione di un veterano. Dopo un pieno di punti e motivazioni, quindi, si riparte per la prima gara interna che domenica prossima, lavori di manutenzione del Comune alla tendostruttura La Salle permettendo, vedrà Torre del Greco opporsi a Basket Parete per la seconda giornata del girone B di un campionato lungo e difficile, ma ricco di prospettive ed opportunità per i ragazzi torresi. 8 Torre del Greco, su canale 5 il dramma della famiglia che vive in auto Una storia triste quella della famiglia Battaglia di Torre del Greco, che, dopo un incendio che ha devastato la loro abitazione, è costretta a vivere in auto tra l’indifferenza delle istituzioni. Otto persone, provenienti già da una situazione di indigenza siccome nessuno degli adulti ha un lavoro, hanno perso tutto ciò che avevano, una casa. Così, mentre il papà con le figlie più grandi dormono in auto, la mamma, che ha appena partorito due gemelli ed il nipotino di tre anni (figlio della prima figlia della coppia) vivono dai nonni, dove però, non potranno fermarsi a lungo. Così, la famiglia Battaglia, non avendo avuto dalle istituzioni locali alcuna risposta concreta, promesse a parte, ha contattato la trasmissione “Mattino5” che ha inviato una sua giornalista a Torre del Greco per un’intervista. A quanto pare il sindaco Ciro Borriello ha proposto alla famiglia di alloggiare temporaneamente in un albergo, ma trattandosi di uno di quegli alberghi ad ore ed essendoci dei bambini piccoli, la famiglia si è vista costretta a rifiutare l’offerta. La trasmissione ha provato a contattare al telefono il sindaco, ma senza risultati poiché la linea è caduta più volte. In trasmissione è intervenuta Alessandra Mussolini che si è impegnata nel contattare personalmente il sindaco della città torrese. Ci auguriamo che questa famiglia, ma soprattutto i bambini, possano ritrovare presto il calore di una casa ma soprattutto una dignità e che il sindaco di Ciro Borriello si impegni a dare immediatamente delle risposte concrete Torre del Greco - I tassisti incrociano le braccia e attaccano l'Amministrazione Il SILT (Sindacato Italiano Libero Trasporti) esprime pieno dissenso per la mancata convocazione della Commissione Consultiva Comunale costituita ai sensi della Legge 21/92 al fine di pronunciarsi sulle proposte fatte dalla categoria dei tassisti di Torre del Greco. Per questo motivo, i tassisti si riuniranno in assemblea giovedì 15 e venerdì 16 ottobre, dalle ore 10 alle 12, per proclamare lo stato di agitazione e definire il programma delle manifestazioni di piazza che intendono promuovere. Pertanto, i cittadini potrebbero non usufruire del servizio in quelle giornate. Le rivendicazioni del sindacato sono inerenti la necessità di stilare un programma di riqualificazione comprendente i seguenti punti: un nuovo regolamento che disciplini il servizio, nuovi percorsi per soddisfare le esigenze di mobilità su tutto il territorio, la costituzione delle "Tariffe Predeterminate" che a beneficio dei consumatori avranno costi certi e ragionevoli per percorsi extraterritoriali.«A nostro avviso - si legge in una nota del SILT - la categoria dei taxi non è presa in sufficiente considerazione nonostante svolga un servizio pubblico necessario alla collettività. Sono troppe le polemiche sollevate dalla stampa cittadina pronta a mettere alla berlina la categoria e sono disattese le aspettative che la categoria ha sulle Amministrazioni comunali che dovrebbero regolarizzare e incentivare il trasporto pubblico». Martedì 6 Cardinale Sepe a Torre per il Beato Vincenzo Romano: deroghe al dispositivo traffico Con una nota stampa, il Comune di Torre del Greco, avvisa la cittadinanza torrese di alcune deroghe al piano traffico nel giorno giovedì 8 ottobre, in occasione della visita del cardinale Sepe presso la Basilica Santa Croce. Ecco il comunicato:Giovedì 8 ottobre alle 18.30, con una solenne concelebrazione nella basilica di Santa Croce alla presenza dal cardinale Crescenzio Sepe, sarà chiusa la fase diocesana del processo su un miracolo attribuito all’intercessione del Beato Vincenzo Romano. Un momento importante nelle procedure di Santificazione del parroco torrese. Nei giorni scorsi il parroco della basilica, don Giosuè Lombardo, ha inviato alla missiva all’attenzione dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Ciro Borriello nella quale si sottolinea che “prevedendo la presenza di alcuni vescovi e di numerosi sacerdoti provenienti anche da fuori Torre” si chiede che venga “predisposto parcheggio auto nelle adiacenze dalla piazza e nella stessa, almeno per i vescovi e sacerdoti anziani“.Sulla scorta di questa lettera e su indicazione dell’assessore alla Viabilità Salvatore Quirino, il comandante della polizia municipale, Salvatore Visone, ha predisposto una specifica ordinanza con la quale “ritenuto dover assicurare un’area di sosta ai partecipanti alla manifestazione religiosa a bordo di veicoli provenienti da altri comuni nonché alle rappresentanze di istituti religiosi” prevede “la deroga per il giorno 8 ottobre 2015 dalle ore 14” e fino a mezzanotte “in piazza Santa Croce e via Comizi, su ambo i lati delle carreggiate, fino all’intersezione con largo Costantinopoli, con soppressione di dieci stalli di sosta a pagamento in via Comizi, dall’intersezione con piazza Santa Croce fino all’intersezione lato monte di largo Costantinopoli, dell’ordinanza 887 del 16 giugno 2015“.“Nella piazza antistante la basilica di Santa Croce – si legge ancora – precisamente l’area sotto le scale della stessa, lato destro frontale, è riservata a personalità del Vescovado“. 9 Torre del Greco - Giovane non si ferma a posto di blocco, agente di polizia ferito Guida senza patente, resistenza a pubblico ufficiale, violenza e lesioni aggravate. Sono queste le accuse a carico di un 19enne di Torre del Greco arrestato dagli agenti del Commissariato corallino. Il giovane, per evitare di essere fermato ad un posto di blocco all'altezza di Sant'Antonio, ha proseguito la sua corsa a bordo dello scooter su cui viaggiava insieme ad un'altra persona, investendo un poliziotto, poi ricoverato in ospedale, e provocandogli ferite giudicate guaribili in cinque giorni. Successivamente la polizia ha rintracciato e bloccato il ragazzo dopo un breve inseguimento, nei pressi della sua abitazione. Il passeggero, invece, è riuscito a far perdere le tracce. Qualche ora dopo, in Commissariato, si è presentato un ragazzo di 18 anni che ha dichiarato alle forze dell'ordine di essere il passeggero. Il 19enne è ora in attesa di essere giudicato con il rito direttissimo. Torre del Greco l’amministrazione comunale ha partecipato al workshop sulla cultura e la tradizione nella gestione e conservazione del corallo Anche l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Ciro Borriello ha preso parte al workshop “Cultura e tradizione nella gestione e conservazione del corallo: Mediterraneo e Asia, sostenibilità e gestione” organizzato dall’Assocoral che si conclude oggi, martedì 6 ottobre, all’hotel Poseidon. A rappresentare la giunta è stata l’assessore alla Pubblica istruzione, Romina Stilo, che di fatto ha aperto gli interventi della lunga giornata di lavori che ha visto confrontarsi numerosi esperti giunti da tre continenti (Europa, Asia e Africa): “Nel corso dei secoli – ha ricordato la componente dell’esecutivo cittadino – Torre del Greco è stata protagonista di un impetuoso sviluppo artistico, economico e sociale, fondato sulle attività commerciali legate all'arte della lavorazione del corallo, tanto che fu definita da Ferdinando IV di Borbone ‘la spugna d'orò del Regno in virtù dei notevoli guadagni derivanti dalla pesca e dalla lavorazione del corallo. Numerosi maestri - tra i tanti mi sia consentito ricordare il grande Carlo Parlati, cui la prima amministrazione comunale targata Ciro Borriello ha dedicato una strada - si sono distinti nella trasformazione dell'oro rosso grezzo in capolavori apprezzati su tutti i mercati internazionali”.“La prestigiosissima arte torrese della lavorazione del corallo – ha proseguito Romina Stilo – è una fondamentale attività per il settore economico, turistico e culturale torrese che annualmente attrae l'attenzione di un vasto pubblico di qualità. Per questi motivi l'amministrazione è vicina agli operatori torresi che con notevoli sacrifici operano e diffondono nel mondo gioielli di superba bellezza”.“L'auspicio dell'amministrazione comunale – ha concluso l’assessore, che ha portato a tutti i presenti il saluto del sindaco Ciro Borriello – è che si possa giungere al più presto alla definizione di un piano di gestione del corallium rubrum nel Mediterraneo, volto ad un utilizzo più razionale della risorsa e che consenta da un lato di tutelare l'habitat marino fondamentale per una risorsa così preziosa e delicata, dall'altro di permettere all'artigianato locale e soprattutto alle future generazioni la prosecuzione di questa attività che da vari secoli è motivo di vanto non solo per la nostra città ma rappresenta una delle vere eccellenze del Sud Italia e fiore all'occhiello del Made in Italy Degrado cimitero, cittadini protagonisti in Commissione Ieri l'audizione Seduta speciale a Palazzo Baronale A richiedere la riunione allargata ai torresi era stato il consigliere Ludovico D'Elia del M5S che aveva anche raccolto una serie di segnalazioni sui disservizi del camposanto. «I cittadini sono venuti di persona a raccontare e soprattutto a documentare direttamente ai dirigenti responsabili del Comune le varie criticità del cimitero - ha spiegato il grillino - Alcuni ci hanno parlato del problema della scarsa pulizia della struttura, con altri abbiamo affrontato il nodo della mancanza di nicchie e dei ritardi nell'assegnazione dei loculi. Ancora, abbiamo discusso a lungo dei numerosi crolli registrati alla congrega di San Michele grazie alle testimonianze di alcuni torresi che hanno i loro cari estinti sepolti in quell'ala del cimitero. A proposito di controllo si è parlato della video sorveglianza e dei tanti furti e danni che anche per la mancanza di videosorveglianza si ripetono nell'area cimiteriale, ci è stato riferito che verrà chiesta una variazione di bilancio per rifare totalmente l'impianto. Infine si è parlato dei project Financing per due lavori di ampliamento uno dell'area cimiteriale nella zona opposta all'area archeologica ( VILLA SORA ) e l'altro , per un inceneritore che sarebbe previsto invece proprio nell'area archeologica COSA DA SCONGIURARE ASSOLUTAMENTE. il funzionario ci ha detto che nel caso dovesse andare avanti vedranno di realizzare questo intervento all'interno dell'area cimiteriale. Ora dobbiamo verificare le denunce raccolte, controllare le condizioni del camposanto e attivarci per trovare una soluzione ad ognuno dei disservizi segnalati in Commissione». m5s torre del greco 10 Torre del Greco Ammonisce un uomo che scavava tra i rifiuti. Preso a sprangate Un netturbino ha sorpreso un uomo mentre rovistava tra i rifiuti e lo ha ammonito. Questi ha preso una spranga di ferro e lo ha colpito alla testa .E’ successo poche ore fa, nell’isola ecologica di via Santa Maria la Bruna, a Torre del Greco. Come riferisce Il Mattino, il netturbino della ditta “Fratelli Balsamo” ha subito una frattura alla faccia, ed è stato ricoverato all’ospedale Maresca con una prognosi di 21 giorni. Sul caso indagano le forze dell’ordine, che hanno già preso visione delle immagini delle telecamere per rintracciare l’aggressore, che sarebbe un cittadino italiano, secondo quanto raccontato dalla vittima. Crac Dimaiolines “Società vittima di obbligazioni nulle. Nicola Coccia non poteva sapere” La difesa: “Carta straccia in giro senza regole”. Il pm: “L’ex presidente dei sindaci doveva controllare” Torre del Greco. “Le obbligazioni della ‘Dimaiolines’ erano nulle, documenti mai esistiti. La società non emise un atto pubblico per raccogliere il risparmio. Su 44 milioni di euro rastrellati sul mercato solo 21, fino al 2010, furono iscritti in bilancio come finanziamento soci. Gli altri 23 hanno preso una diversa direzione, ma i sindaci non potevano sapere”. In Tribunale a Torre Annunziata, nel processo stralcio sul crac da 40 milioni della compagnia armatoriale di viale dei Pini (la prima fallita nella città del corallo, ndr), è il giorno del consulente di parte Roberto Spada, noto commercialista milanese. Spada spiega oggi ai giudici della seconda sezione penale (presidente Antonio Pepe) perché l’ex presidente di Confitarma, Nicola Coccia, alla sbarra per concorso in bancarotta fraudolenta, nonostante fosse a capo del collegio sindacale della collegata ‘DiMaio&Partners’, fino al 6 dicembre 2006, non era “in grado di controllare conti, debiti e bilanci” della società di navigazione poi finita gambe all’aria. I cugini Carlo, Angela e Angelo Di Maio hanno patteggiato condanne da quattro anni e otto mesi a tre anni e sei mesi. Sono invece 400 i risparmiatori che hanno visto andare in fumo i soldi di una vita: ora ammessi al passivo del fallimento ‘Dimaiolines’ per soli 16 milioni di euro. Nicola Coccia, amministratore anche della società di servizi ‘Coccia &Partners’ – che secondo il perito della difesa “fatturava 800mila euro l’anno, ma alla ‘Dimaiolines’ forniva consulenze solo per 20mila euro” – non era un “detective. Dunque – continua in Tribunale - non aveva gli strumenti per sapere che quei soldi erano in realtà versati su un conto corrente dei signori Di Maio, con una contabilità parallela tenuta nascosta su un altro pc e in maniera dolosa”.Soldi, per l’accusa, raccolti a fronte di obbligazioni emesse a nome della società, con tassi d’interesse esorbitanti. “Tra l’8 ed il 10 per cento l’anno – precisa oggi il commercialista di Milano - . In quel periodo il tasso massimo era del 2,5”. La versione del perito non convince tuttavia il pm della Procura della Repubblica Sergio Raimondi, già in prima linea nelle indagini sullo scandalo ‘Deiulemar’.Al titolare dell'inchiesta sembra quantomeno “strano che il presidente di un collegio sindacale non vada a fondo su un armatore (Carlo Di Maio, ndr) che dichiarava redditi inferiori a quelli dei dipendenti”. Un fitto intreccio tra “finanza allegra” ed “omessi controlli”, che negli anni ha distrutto la miniera d’oro del comparto marittimo di Torre del Greco. Settore scosso, appena ieri, dal maxi-sequestro da 28,7 milioni di euro, ordinato dalla Procura oplontina, nei confronti degli armatori Giuseppe Mauro Rizzo e Michele Bottiglieri. Turris senza il Liguori? A rischio la sfida con il Nardò Rischia clamorosamente di saltare il match tra Turris e Nardò, non più previsto allo stadio “Amerigo Liguori” di Torre del Greco. A dare la notizia è stato il presidente corallino, Giuseppe Giugliano, attraverso la sua pagina face book. “Domenica saremo costretti a traslocare dal Liguori, dopo che il caro ufficio SUAP non ha rilasciato l’ex articolo 68“. Questa certificazione, che concerne la sicurezza e l’ordine pubblico, di norma viene prodotta dalla società in causa (in questo caso la Turris), poi trasmessa all’ufficio di competenza (Il SUAP appunto) che deve poi inoltrare questa certificazione alla Questura. Ma evidentemente qualcosa è andato storto, e questo intoppo burocratico rischia di far saltare il big match di domenica. Chiosa infatti così Giugliano: “Ci siamo già attivati per andare a giocare da un’altra parte”.Insomma, l’ennesima querelle tra Turris e Comune, ancora una volta inadempiente nel svolgere correttamente funzioni che consentano una tranquilla stagione sportiva. Questo, almeno, il pensiero della società, che anche nella scorsa estate aveva avuto problemi con il Comune di Torre del Greco, non potendo usufruire del “Liguori” per svolgere gli allenamenti estivi. Un rapporto che sembra quindi essersi definitivamente incrinato, dopo quest’ultimo, clamoroso caso. C’è però ancora tempo per poter mettere una pezza e risolvere la questione, che rischia di danneggiare, come al solito, i tifosi della Turris, costretti a dover tifare la propria squadra in un altro campo. 11 Anche il sindaco Borriello con i Battaglia: proposto un albergo a ore, ma ecco la soluzione Il dramma della famiglia Battaglia, balzato agli onori della cronaca nazionale, vive anche questa mattina il suo momento di esposizione al grande pubblico. Già ieri vi abbiamo raccontato di un primo collegamento, presso il garage nel quale vivono in una situazione di emergenza totale ben 8 persone, della trasmissione di Canale 5 “Mattino 5”, condotto da Federica Panicucci.Questa mattina il servizio si apre con la troupe di Mediaset andata a caccia del sindaco di Torre del Greco, Ciro Borriello, a Palazzo Baronale. Ma il primo cittadino è assente, impegnato in una operazione all’ospedale. A parlare è il suo portavoce, Aniello Sammarco, che promette circa l’impegno dell’ amministrazione per risolvere la faccenda. Questa mattina la sorpresa: insieme alla famiglia Battaglia c’è anche Ciro Borriello il quale asserisce di aver contattato, anzi implorato, diverse strutture alberghiere per poter ospitare temporaneamente le vittime dell’incendio di via Lava Troia. Risposte negative, a detta del sindaco, da parte degli albergatori, a parte uno: la struttura che ha risposto favorevolmente alle richieste del sindaco è stata, però, valutata negativamente dai Battaglia in quanto trattasi di un albergo a ore .Il sindaco dichiara di non poter conoscere tutte le attività svolte dalle strutture ricettive torresi ma approfondisce la questione garantendo l’approvazione di una delibera finalizzata alla elargizione di una somma cospicua che possa garantire ai Battaglia una sistemazione adeguata alle proprie esigenze. Mercoledì 7 Cantieri - lumaca, Torre del Greco in ginocchio: il Pd mette sott'accusa sindaco e assessore ai lavori pubblici In piedi, all’ingresso del punto di riferimento per gli appassionati di corallo e cammei provenienti da tutto il mondo, Lorenzo Porzio - consigliere comunale del Pd, già vicesindaco ai tempi di Gennaro Malinconico osserva la lunga fila di auto incolonnate verso via Circonvallazione e allarga, sconsolato, le braccia: «Sembra di essere tornati indietro nel tempo, agli anni Ottanta. Quando via Cavallo era l’inferno degli automobilisti».Invece, siamo nel 2015 e - fino alla contemporanea apertura di dieci cantieri stradali - il problema del traffico sembrava risolto. «Poi si è insediata l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Ciro Borriello e l’intera città è piombata in un incubo senza fine», attacca l’unico democrat di lungo corso a palazzo Baronale. «La memoria non mi inganna quando dico che i lavori erano stati programmati in maniera completamente diversa - sottolinea l’esponente del centrosinistra - Invece, a causa dell’ assoluta mancanza di programmazione da parte del sindaco dei ritardi e della sua maggioranza, ci ritroviamo a vivere una situazione insostenibile sia per gli automobilisti sia per i commercianti».Un caos assoluto, immortalato in decine di foto pubblicate su tutti i social network: «Raggiungere il centro storico è diventato impossibile - incalza Lorenzo Porzio -. Ci sono transenne in ogni strada, i sensi di marcia cambiano alla velocità della luce e senza alcuna comunicazione, i vigili urbani si distinguono solo per la solerzia con cui distribuiscono multe a pioggia e non per un’effettiva presenza in grado di limitare i danni provocati dai lavori-lumaca».Danni per chi è abituato a utilizzare l’auto per i propri spostamenti, ma non solo: «Gli interventi di restyling hanno provocato la paralisi del commercio - incalza l’ex vicesindaco del Pd -. I negozi sono vuoti perché non ci sono parcheggi per la sosta e gli stessi turisti, davanti alla coda di auto in fila già dall’esterno del casello autostradale, si rassegnano e tornano indietro. Ha una bella faccia tosta l’assessore ai lavori pubblici Luigi Mele a sostenere che, al termine degli interventi, tutti i problemi saranno risolti. Proseguendo su questa strada, rischiamo di non avere più problemi da risolvere: i cittadini sono esasperati e i commercianti sono sull’orlo di una crisi irreversibile».Una denuncia choc destinata a infiammare la prossima seduta del consiglio comunale, quando l’emergenza dei lavori-lumaca saranno al centro di una vera e propria battaglia. La proposta dei dissidenti di Forza Italia: «Contributi economici ai commercianti in crisi per i lavori» Non bastassero le accuse provenienti dai banchi dell’opposizione, il contestato assessore ai lavori pubblici deve fare i conti con il “fuoco amico” dei dissidenti di Forza Italia.Pronti a rimarcare lo stato di assoluto disagio vissuto all’ombra del Vesuvio e a proporre al sindaco Ciro Borriello interventi concreti a sostegno degli esercenti di Torre del Greco: «I commercianti delle aree interessate dai cantieri hanno dovuto fronteggiare un crollo delle vendite, provocato dall’impraticabilità delle vie dello shopping a causa della presenza di transenne e dell’assenza di parcheggi alternativi - sottolineano in un apposito ordine del giorno Cinzia Mirabella, Annalaura Guarino, Luigi Caldarola, Stefano Abilitato e Antonio Trieste -. Pertanto, sarebbe opportuno elargire un sostegno economico a favore di tali attività commerciali come parziale “risarcimento” per i mancati incassi: l’indennizzo potrebbe essere erogato tramite la concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi o vantaggi sulla tassazione comunale».Insomma, un modo per provare a “salvare” decine di esercenti ridotti sul lastrico a causa dei cantieri-lumaca aperti a partire dall’estate 2014 e - fino a oggi - drammaticamente al centro di una serie di emergenze senza fine all’ombra del Vesuvio. 12 Ironia e rabbia su Face book: «E' impossibile camminare anche a piedi» C’è chi sfoga la propria rabbia con messaggi al veleno indirizzati al sindacosceriffo Ciro Borriello e al suo “scudiero” Luigi Mele, l’assessore ai lavori pubblici. E c’è chi punta sull’ironia per provare a stemperare i toni di un’emergenza capace di ridurre al collasso un’intera città. Ma tutti, in rete, puntano l’indice contro i cantieri-lumaca capaci di mandare in tilt la circolazione stradale e paralizzare le attività commerciali. Aspetti sottolineati dall’ex consigliere comunale Massimo Cirillo - oggi fedelissimo di Mario Casillo, capogruppo del Pd in consiglio regionale - attraverso un apposito post su Face book: un messaggio per raccontare la “storia vera” di un pensionato, imbottigliato nel traffico per un’ora e mezza per raggiungere via Alcide De Gasperi da via Cesare Battisti. In pratica, il tempo necessario per raggiungere Roma, partendo da Napoli. «La colpa di chi è? - l’interrogativo lanciato dall’esponente dem, al termine del racconto sul calvario vissuto dal sessantottenne - Del sindaco che ha consentito l’apertura contemporanea di una decina di cantieri, contribuendo a paralizzare la città e gli stessi cittadini a cui chiede adesso di non usare l’auto? Dell’assessore ai lavori pubblici che ripete come un disco rotto che la gente avrà strade con maggiori comfort, omettendo che i comfort servirebbero già ora? O dei vari dirigenti, incapaci di predisporre un adeguato piano del traffico per ovviare alla chiusura di diverse strade? La risposta è semplice: la colpa è di tutti loro».Un’accusa capace di scatenare un vero e proprio dibattito in rete, con automobilisti e cittadini pronti a esternare il proprio disagio e a puntare l’indice contro la “strategia” adottata dall’amministrazione comunale targata Ciro Borriello: «Magari i problemi fossero solo per chi si sposta in auto - l’amaro commento di diversi internauti - Adesso anche camminare a piedi è diventato impossibile». Una raffica di proteste a cui il capogruppo della lista civica Borriello Sindaco risponde - in un commento in calce al post di Massimo Cirillo - perdendo le staffe: «Stiamo amministrando male? - la replica di Pasquale Brancaccio - Pazienza, ci faremo da parte tra 4 anni». “Free-Tower”, asse per la droga tra clan delle due Torri. Processo entra nel vivo in aula bunker Gli avvocati dei ‘pusher’: “Racconti dei pentiti non credibili”. La DDA: “Riscontri fondamentali" “Le dichiarazioni dei pentiti non coincidono”. E’ partito col botto, nell’aula bunker del Tribunale di Napoli, il processo “Free-Tower”, figlio dello spettacolare blitz che con 54 arresti, ordinati a gennaio dalla DDA partenopea, diede scacco matto al clan Falanga di Torre del Greco. L’inchiesta, coordinata dal pm antimafia Maria De Mauro, smascherò un gigantesco business della droga. Un giro d’affari per centinaia di milioni di euro, costruito intorno a strategiche alleanze tra famiglie. A Torre del Greco la centrale dello spaccio di cocaina, hashish, marijuana e canapa indiana. Ma il “business” si estendeva, grazie a Luigi e Salvatore Monaco (i fratelli “tittone” di Torre Annunziata), che per l’accusa rifornivano di stupefacenti il clan Falanga con trattative per l’acquisto all’ingrosso “nel palazzo di famiglia”, fino a Napoli, Massa di Somma e Procida. Sono 49 gli imputati, ritenuti a vario titolo responsabili di associazione di stampo camorristico finalizzata allo spaccio, che hanno scelto di essere giudicati in abbreviato dal GUP di Napoli Roberta Zinno. Alla sbarra anche Angelo Amoretti, alias “chiappetella”, il più giovane del “gruppo” di Torre Annunziata, finito in manette lo scorso 27 gennaio. Incastrato dalle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia Domenico Vitiello, Barbara e Rosa Pompeo, le “sorelline” di Aniello, altra “gola profonda” del clan Falanga, ritenuto in passato a capo della piazza di spaccio corallina. Dichiarazioni per le quali Amoretti, difeso dall’avvocato Maria Macera, era tra i “vettori della coca, da consegnare agli emissari del clan di Torre del Greco fuori alla stazione della Circumvesuviana di Trecase”. Racconti, tutti, anche quelli di Domenico Mimì Falanga, figlio del capoclan Peppe o' struscio, “fondamentali per l’inchiesta” secondo i magistrati.“Inattendibili e discordanti anche sui luoghi di consegna dei ‘pallini’, nonostante i pentiti fossero a piede libero all’inizio della loro collaborazione”, invece, per i legali di molti imputati. Il processo “Free-Tower” è entrato nel vivo con le prime schermaglie in aula bunker. Le difese finiranno le loro arringhe solo il 4 dicembre. Poi, tempo all’attesa sentenza. Torre del Greco, maxifurto nella villa dei noti corallari Mazza Maxifurto alla villa dell'imprenditore del corallo La villa colpita dal furto TORRE DEL GRECO. Maxi furto nella storica villa dei corallari Mazza a due passi dal commissariato di polizia: bottino di oltre 500mila euro. Ignoti si sono introdotti, questa notte, nella villa del noto corallaro Eugenio Mazza in via Guglielmo Marconi portando via soldi e oggetti preziosi per un valore totale di oltre 500mila euro. Sul posto la scientifica e gli agenti del commissariato di polizia alla guida del primo dirigente Davide Della Cioppa. Secondo le prime ricostruzioni i ladri si sarebbero introdotti da un giardino entrando da un appartamento disabitato, appartenente all’ex capo della polizia, Giuseppe Porpora, deceduto nel 2013 e i cui eredi, attualmente, risiedono a Roma, e avrebbero forato il muro con la fiamma ossidrica introducendosi nella gioielleria. Un lavoro per cui, pare, abbiano impiegato diverse ore. Tra gli oggetti di valore trafugati diverse opere preziose in corallo, costosissimi cammei, oggetti d’oro, presepi in corallo, soldi e, soprattutto, alcune preziosissime statue d’avorio. Indaga la polizia del commissariato di via Marconi. 13 Turris, si rigiocherà la sfida di Gallipoli. Verso una schiarita il 'caso Liguori' Calce. "Si è creato un pericoloso precedente. Il sopralluogo allo stadio è stato positivo" Un mercoledì intenso in casa corallina. In mattinata, la schiarita in chiave stadio. Il Liguori potrebbe tornare disponibile per la sfida di domenica contro il Nardò. A confermarlo, il Diggì corallino Vincenzo Calce. “In mattinata c’è stato un sopralluogo allo stadio e ci sono stati indicati alcuni interventi da effettuare in prospettiva di domenica. Questo ci lascia ben sperare, nel senso che contro il Nardò dovrebbe giocarsi regolarmente a Torre del Greco. Non abbiamo ancora l’ufficialità, è doveroso precisarlo, ma se tutto dovesse andare come speriamo, bisognerà ringraziare l’Amministrazione Comunale ed in particolare l’Ufficio SUAP, che si è attivato per risolvere in tempo utile la questione”. In tarda mattinata, poi, la decisione del Giudice Sportivo sui fatti di Gallipoli. Respinto il ricorso della Turris ed atti trasmessi al Dipartimento Interregionale per le determinazioni di competenza in ordine alla effettuazione della gara. In sostanza, il Giudice Sportivo ha ritenuto che non sussistessero gli estremi per addebitare alcuna responsabilità – né diretta né oggettiva – a carico della società pugliese, configurandosi piuttosto un’ipotesi di forza maggiore alla base degli eventi che hanno impedito la disputa della gara. In particolare, il provvedimento spiega che “alla luce della ristrettezza temporale tra la scoperta dei danni e la disputa programmata della gara, non pare potersi imputare validamente alla S.S.D. Gallipoli Football 1909 una colpa per il mancato svolgimento della stessa, informa né diretta, né oggettiva (non v'è prova che i fatti illeciti in questione possano imputarsi ai sostenitori della medesima)”. È lo stesso Calce a commentare l’esito del ricorso corallino. “Accettiamo la pronuncia della Giudice Sportivo e saremo pronti ad affrontare il Gallipoli sul campo, con lo stesso spirito con cui l’avremmo affrontato a tempo debito. Mi auguro solo che questa pronuncia non si erga a pericoloso precedente. Le gare vanno effettuate come da calendario ed è preciso dovere delle società attivarsi perché nessun evento risulti impeditivo in tal senso. In caso contrario, la regolarità dell’intero campionato sarebbe a serio rischio”. Torre del Greco e la cultura: ricominciano gli eventi dell’ Associazione ALT! L’Associazione ALT! riparte con gli eventi culturali al Circolo dei Professionisti. L’Associazione Lettori Torresi (ALT!), realtà attiva sul territorio vesuviano per la promozione della lettura, riparte con le sue attività culturali e si pone, ancora, come uno dei pochissimi centri di produzione e diffusione culturale a Torre del Greco. Si comincia da questo giovedì, con la prima lezione di “Macrovisioni: attraverso la lente”, un corso teoricopratico di fotografia diretto da Francesco Sangiovanni, con incontri a cadenza settimanale e con una mostra finale, prevista per i primi di Gennaio; si continua il 16 Ottobre alle ore 18.30 con la presentazione del romanzo “Il mistero dell’orso marsicano ucciso come un boss ai Quartieri Spagnoli” (Guanda Editore), insieme ad Antonio Menna, autore, tra l’altro, del successo editoriale “Se Steve Jobs fosse nato a Napoli”. Domenica 18 Ottobre si dà il via alle “Domeniche Creative”, con giochi di Scrittura e Storytelling per i soci a cura di Maria Clara Esposito; la programmazione di Ottobre si concluderà Giovedì 29 Ottobre con “La storia della Turris tra parole e immagini”, incontro per tutti i Corallini a cura di Ciro Altiero, autore del docu-libro “F.C.Turris 1944. Il football a Torre del Greco dalle origini ad oggi”.“Siamo fieri” afferma Salvatore Cervasio, presidente di ALT!, “di ricominciare la nostra stagione di attività culturali al Circolo dei Professionisti, portando a Torre del Greco un’offerta vasta e che soddisfi le esigenze di tutti i nostri soci, in un territorio in cui manca totalmente una programmazione culturale annuale da parte degli enti locali. Ricordiamo a tutti che da fine mese aprirà la campagna tesseramenti per l’anno associativo 2016: cosa aspettate ad entrare a far parte del Fantasmagorico mondo di ALT!” Seguiteci sul sito www.associazionelettoritorresi.it per avere maggiori informazioni sulle nostre attività. Uccise la moglie con una picconata in testa. Il pm chiede l’immediato per Umberto Scassillo Fascicolo d’inchiesta inviato a Napoli. Per la Procura “fu raptus e non omicidio premeditato” Torre del Greco. Il pm della Procura della Repubblica di Torre Annunziata, Marco Mansi, chiude in fretta le indagini sull’omicidio “choc” del 19 aprile scorso nella villetta di via Nazionale 940. Umberto Scassillo (70), saldatore in pensione, uccise quel giorno con un solo colpo di piccone, mirato e preciso alla testa, sua moglie Ida Fontana, di un anno e mezzo più grande. Subito dopo il delitto Scassillo si costituì in caserma, fornendo ai Carabinieri della vicina via dei Mille la sua “versione”: “Mi sentivo trascurato, da mia moglie e dai miei figli, nonostante avessi lavorato una vita intera per dare a tutti un futuro sereno”. Una secca ammissione di colpa, senza se e senza ma. Anche per questo, in base alla “evidenza della prova” ed alla “collaborazione” dell’indagato, la pubblica accusa oggi chiede per Scassillo il giudizio immediato, inviando per competenza il fascicolo alla Corte d’Assise di Napoli. Per la Procura della Repubblica di Torre Annunziata, inoltre, non ci sarebbe alcuna aggravante da contestare al killer, che “quel giorno agì in preda solo ad un raptus di follia”. Dunque, senza alcuna premeditazione. Due, ora, le strade per la difesa di Scassillo (assistito dagli avvocati Michele Riggi e Ivan Marcello Severino): affrontare il processo in immediato a Napoli, saltando l’udienza preliminare, o puntare più verosimilmente allo sconto di un terzo della pena, chiedendo la definizione del giudizio con rito abbreviato. In quest’ultimo caso, riducendosi l’entità della condanna, gli atti tornerebbero al Tribunale di Torre Annunziata. 14 Torre del Greco, Borriello in visita ai cantieri di Più Europa Il primo cittadino. "Stiamo rispettando il crono programma dei lavori" Sopralluogo del sindaco e dell’assessore ai Lavori pubblici nei cantieri aperti in città nell’ambito del programma Più Europa. Ciro Borriello e Luigi Mele hanno infatti effettuato una serie di verifiche nelle aree interessate dagli interventi di riqualificazione delle arterie del centro cittadino. Particolare attenzione è stata rivolta alle opere in corso di realizzazione a corso Garibaldi, nella zona immediatamente a ridosso dell’area portuale. Qui infatti la ditta incaricata e la Gori stanno realizzando anche i servizi necessari per garantire un corretto collettamento fognario, intervento propedeutico ai lavori che in un prossimo futuro interesseranno Torre del Greco, al fine di consentire lo smistamento delle acque reflue a Foce Sarno.“Ho voluto rendermi conto da vicino – fa sapere il primo cittadino, che ha chiesto per questo sopralluogo la presenza dei tecnici comunali – delle opere poste in essere e soprattutto del pieno rispetto del crono programma dei lavori. Ho comunque preteso dalle ditte che stanno lavorando la massima celerità”.Il sindaco ha anche ispezionato gli altri cantieri aperti in città, soffermandosi in particolar modo su quelli di piazza Luigi Palomba e via Sedivola: “Siamo impegnati – prosegue Ciro Borriello – per raggiungere l’obiettivo, unico Comune tra quelli che hanno ricevuto finanziamenti Più Europa, di chiudere nei tempi previsti, il prossimo 31 dicembre, tutte le opere avviate”.“Un traguardo – gli fa eco l’assessore ai Lavori pubblici, Luigi Mele – che siamo certi riusciremo a raggiungere senza problemi. Ancora una volta, infatti, abbiamo constatato che il crono programma dei lavori viene rispettato. Comprendiamo, non ci stancheremo mai di dirlo, i disagi che stanno patendo i cittadini, e in particolare gli automobilisti e i commercianti delle zone interessate dai lavori, ma ancora poche settimane di pazienza e i sacrifici di tutti saranno ampiamente ricompensati”.Infine il sindaco Borriello e l’assessore Mele hanno chiesto alle ditte incaricate dei vari interventi di rafforzare, ove possibile, i propri organici, per dare un’ulteriore accelerata ai lavori ed evitare che eventuali avverse condizioni meteorologiche possano fare rallentare i tempi di chiusura dei diversi cantieri. Giovedì 8 Torre del Greco, assalto nell'isola ecologica: ladro ruba auto e cane a una donna. Vittima trascinata sull'asfalto Il ladro nota che la proprietaria dell'auto ha lasciato le chiavi nel cruscotto mentre è scesa a gettare i rifiuti. Pochi istanti e si catapulta nella vettura, una Lancia Y, mettendo in moto e scappando via nonostante il disperato tentativo della donna, che si aggrappa alla portiera della vettura prima di finire rovinosamente a terra. Il fatto si è verificato a Torre del Greco (Napoli), nella zona dell'isola ecologica di via Tironi.La donna di 49 anni - che è stata anche medicata per alcune ferite lievi al pronto soccorso dell'ospedale Maresca - ha denunciato l'accaduto alla locale polizia, raccontando anche che nell'abitacolo dell'auto c'era il suo cagnolino di dieci anni. Torre del Greco – via all’eliminazione dei pali che costituiscono pericolo per la circolazione stradale e fungono da ostacolo per i pedoni Da alcuni giorni gli operai della ditta incaricata dal Comune stanno rimuovendo gli ostacoli fissi (paletti parapedonali e di supporto alla segnaletica stradale) considerati pericolosi per l’incolumità di automobilisti e motociclisti. Un’attività promossa dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Ciro Borriello su indicazione dell’ assessore con delega alla Viabilità Salvatore Quirino, che attualmente è concentrata lungo via Nazionale ma che col passare del tempo interesserà tutta la città di Torre del Greco.“L’obiettivo – fa sapere Quirino – è quello di uniformarci a uno specifico decreto ministeriale del 2004 e alla successiva circolare del 21 luglio 2010 che definiscono i punti stradali da proteggere come margini, spartitraffico e ostacoli, recependo di fatto le normative europee in materia”.Tutto nasce dalla partecipazione dell’amministrazione comunale a un convegno sulla sicurezza stradale promosso da un’associazione nata per volontà del padre di Giovanni Iovino, un ragazzo di soli 18 anni deceduto a causa di un incidente stradale verificatosi alcuni anni fa a Gragnano: “Questa associazione – spiega ancora l’assessore alla Viabilità – si è fatta portavoce delle esigenze legate alla sicurezza stradale, spiegando come piccoli accorgimenti, per giunta legati a specifiche normative, possono evitare incidenti mortali. Sulla base di questo, stiamo lavorando per eliminare, ove possibile, i pericoli derivanti dalla presenza dei paletti parapedonali, rischiosi soprattutto per i motociclisti. Allo stesso tempo abbiamo anche avviato l’eliminazione dei cartelli stradali ritenuti inutili, ad esempio segnaletica obsoleta e non più in uso, pali privi di segnale o cartellonistica che si ripete”.“Inoltre – conclude il rappresentante della giunta Borriello – abbiamo anche provveduto all’acquisto di speciali pali angolari, che possono essere posizionati più a ridosso del muro con uno speciale braccio sul quale vengono posti i segnali. Questo tipo di intervento da un lato, come detto, permette di eliminare potenziale pericoli in particolar modo per i motociclisti, consentendo dall’altro lato di liberare i marciapiedi di potenziali ostacoli per la libera circolazione dei pedoni e in particolare per i cittadini con difficoltà motorie o mamme con i passeggini”. 15 Caso Battaglia un contributo straordinario per la famiglia la cui casa è andata bruciata. “Una risposta coraggiosa, resta il rammarico per l’eccessiva spettacolarizzazione del caso” Contributo straordinario per venire incontro alle esigenze della famiglia Battaglia, il nucleo familiare composto da otto persone con diversi bambini piccoli e soprattutto con due gemelli di circa venti giorni. È quanto hanno deciso di stanziare, attraverso una specifica delibera, il sindaco Ciro Borriello e l’intera giunta. La delibera è stata approvata martedì pomeriggio, poche ore dopo che il primo cittadino si era recato personalmente e insieme ad alcuni tecnici comunali presso l’abitazione presa in fitto dal capofamiglia Tommaso Battaglia in via Lava Troia, danneggiata da un incendio verificatosi a fine settembre. Da allora i componenti del nucleo familiare sono costretti a vivere in condizioni di forte disagio, ospiti di amici e parenti e talvolta anche in auto. Ora l’atto licenziato dalla giunta dovrà passare al vaglio del consiglio comunale, chiamato a ratificare quanto licenziato dall’esecutivo: “Abbiamo deciso – spiega il sindaco – con un atto di estremo coraggio, di stanziare per la famiglia battaglia 12mila euro. Un contributo del tutto straordinario, vista la particolarità del caso portato alla nostra attenzione, utile a garantire il pagamento di un nuovo fitto per diversi mesi, in attesa che i capifamiglia possano riprendersi dalle difficoltà del momento”.Il primo cittadino ha deciso così di rispondere alle esigenze palesate da più parti in relazione alle condizioni della famiglia Battaglia: “Resta ovviamente il rammarico – tiene a precisare Ciro Borriello – dell’eccessiva spettacolarizzazione che si è voluta dare al caso. Dispiacere acuito dal fatto che, prima di questo atto deliberativo, lo stesso Tommaso Battaglia abbia rinunciato a una sistemazione momentanea in una struttura alberghiera e poi abbia detto di no alla nostra proposta di occuparci direttamente della ristrutturazione della casa in fitto di via Lava Troia danneggiata dall’incendio dello scorso settembre”. Beccate mentre spacciavano droga, due donne in manette Gli agenti del Commissariato di P.S. Torre del Greco hanno arrestato M.S. 34anni e M. T. 25 anni entrambe di Torre del Greco per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. I poliziotti, poco dopo le 20.00 sono intervenuti in Via Beato Vincenzo Romano dove le due donne erano intente a cedere dosi di hascisc ricevendone in cambio soldi. I poliziotti hanno arrestato le due donne Indosso alla 34 enne i poliziotti hanno rinvenuto e sequestrato 2 dosi di droga e 200€, mentre la 25 aveva 15€ e 6 dose hascisc. Dal controllo effettuato presso l’abitazione delle due in Vico III Costantinopoli sono state rinvenute e sequestrate 51 dosi di hascisc e tutto il materiale per il confezionamento il tutto nascosto all’interno di un mobiletto. Le due sono state arrestate e stamani saranno giudicate per direttissima Torre del Greco, M5S: con Mercatino per i testi scolastici famiglie risparmiano fino a 500 euro Il consigliere D'Elia scrive a sindaco e assessore: iniziativa a costo zero per favorire integrazione Il consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle di Torre del Greco Ludovico D'Elia ha scritto al sindaco e all'assessore all'Istruzione Romina Stilo per chiedere che entro la fine del mese di ottobre si organizzi un Mercatino dei testi scolastici presso la Tensostruttura la Salle."Negli anni passati - fa sapere D'Elia - i cittadini hanno partecipato in massa a questa iniziativa ed anche nel 2015, stando alle segnalazioni di associazioni e cittadini stessi, vorrebbero che il Mercatino avesse luogo qui a Torre del Greco. Non vorrei che, per una mera dimenticanza o negligenza dell'amministrazione, si impedisse alle famiglie di risparmiare fino a 500 euro. Il Mercatino dei testi scolastici, oltre ad essere completamente a costo zero per le casse comunali, funge per gli studenti anche da strumento di integrazione, socializzazione e responsabilizzazione". Calcio a 5 Octava la prima di campionato in trasferta Octava, si parte:sabato prossimo prima giornata del campionato di serie C2;per i corallini impegno in trasferta sul campo del Friends Arzano (il club che ha rilevato il titolo della Stella Nascente).Sfida dal sapore particolare per mister Letizia e i suoi, reduci dall’eliminazione in Coppa Campania nel girone a tre contro Vitiello Futsal e Nocera. Il club torrese puntava al passaggio del turno e ad una lunga avventura nella coppa regionale: con il primo obiettivo stagionale sfumato, ora testa e gambe al campionato. Il direttore sportivo Gianluigi Toscano indica la strada:.“Peccato per la Coppa - ha dichiarato ai nostri taccuini puntavamo alla ‘final four’ finale, ma purtroppo è andata male. Ci sono mancati compattezza e affiatamento, nel secondo impegno col Nocera, però, ho visto una squadra in netta crescita,siamo pronti per il campionato,non vediamo l’ora. Gli obiettivi? Vogliamo farci valere, non ci nascondiamo, l’intento è quello di migliorare quanto fatto l’anno scorso, col sesto posto finale. Questo vuol dire guadagnarsi un piazzamento nei playoff. Non credo di peccare di presunzione - ha affermato convinto il ds corallina - quando dico che abbiamo un mister e un gruppo in grado di raggiungere questo traguardo”.Intanto tiene sempre banco, per un motivo o per l’altro, la questione “La Salle”. La tendostruttura comunale, infatti, non è ancora disponibile: “Rischiamo di non giocare a Torre la prima gara casalinga del campionato ha commentato a proposito Toscano -, come già successo nella gara di Coppa contro il Vitiello. Sono previsti lavori di ristrutturazione, ma per ora è cambiato poco, il manto di gioco versa in cattive condizioni. Non è una situazione facile, giocare le gare casalinghe fuori dalla città ci complica le cose”. di RAFFAELE CARRIERI 16 La Torrese ad un passo da una clamorosa rinuncia La Asd Torrese rinvia ancora di qualche giorno la programmazione ufficiale e la ripresa dell’attività agonistica per la nuova stagione sportiva 2015-2016. Ancora molti dubbi da sciogliere per la società guidata dal presidente Gaetano Battiloro, recentemente investito del nuovo incarico di consulente per una società di calcio di Lega Pro e per un’altra che milita nel campionato di serie D, entrambe del Nord Italia e che, dunque, spesso costringono lontano dalla città di Torre del Greco l’ex direttore della Turris.Altro nodo da sciogliere é quello relativo alla momentanea indisponibilità dello stadio “Amerigo Liguori” sia per il mancato funzionamento dell’impianto di illuminazione (nell’ottica di svolgere allenamenti serali) sia perché ancora non si conosce il nome ufficiale dell’interlocutore aggiudicatario della gara per la gestione dell’impianto di viale Ungheria. Di fronte a tali incertezze, non é da escludere nemmeno una clamorosa rinuncia al campionato di Seconda Categoria, conquistato al termine della splendida cavalcata della passata stagione, optando per un solo campionato giovanile, la cui partecipazione consentirebbe di raggiungere quei due di affiliazione alla Figc che, a partire dalla prossima annata sportiva, consentirebbero la fusione con qualsiasi altro club della provincia di Napoli. I dubbi saranno, ad ogni modo, definitivamente sciolti entro la fine di questa settimana dopo aver attentamente valutato la situazione nei minimi particolari. Dovesse andare avanti il progetto prima squadra, la società di Battiloro aveva già annunciato la permanenza del direttore sportivo Daniele Rivieccio e del giovane allenatore Gennaro Mauro, unitamente ad un discreto numero di calciatori riconfermati rispetto alla passata stagione, quella della promozione dalla Terza alla Seconda Categoria. Lo sponsor ufficiale della nuova annata sportiva è, invece, il famoso marchio partenopeo “Cuori di sfogliatella”, che già ha sponsorizzato la Asd Torrese durante lo svolgimento del torneo estivo di calcio giovanile dedicato alla memoria di Gennaro Rambone. Venerdì 9 Investita mentre attraversa sulle strisce pedonali: anziana in gravi condizioni TORRE DEL GRECO. Investita da un'auto mentre attraversava sulle strisce pedonali, un’anziana è ora ricoverata in gravissime condizioni in ospedale. È accaduto in via Circumvallazione, dove l’ottantenne è stata travolta da una Punto che stava effettuando una manovra non consentita: la vettura è passata proprio sulla gambe della donna. Tra i primi a prestare soccorso proprio l’automobilista, fermatosi prontamente. Sul posto sono arrivati gli agenti di polizia municipale, che ora indagano sull'accaduto. L'anziana, sottoposta a un delicato intervento chirurgico, è in condizioni serie anche se nelle ultime ore il quadro clinico appare molto migliorato. Torre del Greco - Il cardinale Sepe annuncia un altro miracolo compiuto dal beato Vincenzo Romano Ieri pomeriggio, in una Basilica stracolma, la città si è stretta attorno al suo parroco Beato, nato a Torre del Greco il 3 giugno del 1751, e dove intorno alle sue reliquie si è tenuta la concelebrazione eucaristica, presieduta dal cardinale Crescenzio Sepe, che ha annunciato la conclusione del processo diocesano per un altro presunto miracolo: la guarigione di un papà di dieci figli della città corallina, avvenuto proprio a Torre del Greco per l'intercessione di quello che in città tutti definiscono il «parroco Santo».«Fare bene il bene»: una massima che sintetizza la vita del beato Vincenzo Romano, e ripresa nell'omelia dall' arcivescovo di Napoli , “Desidero avervi spiritualmente uniti a me per ringraziare il Signore dell’immenso dono fatto non solo alla cara città di Torre del Greco, ma all’intera Diocesi di Napoli e alla Chiesa Universale per la vita santa di questo nostro sacerdote, l'umiltà del nostro “preveto faticatore”, stato sempre vicino al popolo torrese, aiutando sempre i più umili e bisognosi. "Esemplare – aggiunge Sepe – è il suo apostolato tra i pescatori di corallo e l’attenzione alla loro condizione di vita per cui fu definito da Paolo VI “quasi precursore della carità sociale della Chiesa”.Dopo la lettura, gli atti sono stati raccolti in un unico fascicolo, firmati dal Cardinale, e sigillati con ceralacca e timbro dai notai presenti, pronti per essere inviati a Roma per la “fase romana” del processo. Al termine di questa fase toccherà al nostro Papa decretare, o meno, la santificazione del Beato". Fallimento Deiulemar resoconto incontro tra Curatela DCN, SDF e delegazione obbligazionisti. La curatela SDF ha precisato di aver acquisito il Trust Gilupami, che ha beni immobili stimati in circa €. 20.000.000,00, e di voler procedere alla vendita degli stessi con bandi che saranno pubblicati su quotidiani a tiratura nazionale e quotidiani esteri. Attualmente l'attivo della SDF è così composto: €. 24.000.000,00 tra titoli e contanti; €. 20.000.000,00 beni del trust Gilupami e altri 20.000.000,00 circa per ulteriori beni immobili già acquisiti dal fallimento. A tali beni occorre aggiungere il valore dei beni conferiti nei trust sotto sequestro, che ovviamente non sono ancora stati acquisiti dal fallimento, e sono gestiti dal custode giudiziario. Non è attualmente possibile determinare il valore dei beni sotto sequestro nè sarebbe adesso opportuno, visti i rilevanti costi di stima, non essendo ancora stati tali 17 beni acquisiti al fallimento. L'unico dato certo è il valore contabile delle società sottoposte a sequestro che ammonta a circa €. 83.670.000,00. E' ovvio che il valore contabile non corrisponde al valore di mercato. Il valore contabile corrisponde al patrimonio netto di una società iscritto nel suo bilancio. Deriva quindi dalla differenza tra le attività e i debiti della società, al valore con cui questi compaiono nel bilancio. Vari sono i metodi con cui le attività e le passività sono iscritte in bilancio: alcune sono valutate al prezzo corrente, ma altre possono essere valutate al loro costo storico. Ad esempio un bene immobile può essere iscritto al valore di acquisto mentre oggi il valore di mercato dell'immobile potrebbe essere notevolmente superiore. La curatela SDF ha altresì precisato che il totale del credito con privilegio di grado anteriore rispetto a quello vantato dalla curatela DCN ammonta ad €. 1.000.000,00, per cui, detratto tale importo, la DCN sarà pagata prima degli altri creditori ammessi al passivo. Va, però, sottolineato che non è ancora stata fissata in Cassazione l'udienza avverso il provvedimento del Tribunale di Torre Annunziata che ha rigettato la richiesta di un creditore SDF di escludere dal passivo la curatela DCN. E' inoltre ancora pendente innanzi al Tribunale di Torre Annunziata altra opposizione allo stato passivo avverso l'ammissione della DCN nel passivo SDF. La curatela SDF ha, poi, precisato che a breve procederà ad un primo riparto ma, ovviamente, fin quando non verranno definite le indicate cause, le somme spettanti alla curatela DCN non verranno date alla stessa ma accantonate. La SDF ha infine confermato la pendenza: 1) dei giudizi di merito tesi, in sostanza, a far dichiarare la nullità e/o simulazione dei contratti istitutivi dei trust e quindi accertare che i beni conferiti nei trust appartengono ai soci falliti della SDF; 2) dei giudizi tesi a far dichiarare la simulazione della intestazione ai parenti dei falliti (figli, nipoti, mogli, fratelli) di beni mobili, immobili, mobili registrati, danaro, titoli, obbligazioni ecc., con conseguente restituzione dei beni al fallimento; 3) giudizi di risarcimento danni contro Bank of Valletta P.L.C. e Banche Inglesi. Occorre aggiungere che in Svizzera risultano ancora sequestrati conti per circa €. 40.000.000,00 La curatela DCN ha confermato che l'attivo di DCN è costituito da circa €. 20.000.000,00 già realizzati e da ulteriori €. 20.000.000,00 da realizzare. Ha, poi, confermato di aver intentato un giudizio contro una Banca Locale al fine di ottenere un risarcimento dei danni per circa €. 80.000.000,00 e sono allo studio analoghe cause contro altre Banche. La curatela sta altresì valutando di procedere civilmente contro gli organi di controllo. La curatela DCN ha, inoltre, confermato di aver inoltrato istanze in Corte di Appello di Roma al fine di ottenere una sollecita fissazione dell'udienza penale. Avv. Monica Cirillo Sabato 10 Torre del Greco, il Comune stanzia 12.000 euro per una cucina in fiamme. Incubo Corte dei Conti, s’accende la bagarre politica Rischia di infiammare lo scontro politico a palazzo Baronale il contributo straordinario da 12.000 euro assegnato dalla giunta comunale guidata dal sindaco Ciro Borriello alla famiglia di Simona Battaglia, la ragazza-madre rimasta senza tetto - insieme ai suoi otto parenti, compresi due neonati - a causa di un incendio capace di distruggere la cucina dell’abitazione in cui viveva in affitto. Un incidente domestico avvenuto a fine settembre in via Lava Troia, capace di mettere in moto - complice i ripetuti appelli lanciati dall’aspirante cantante della periferia di Torre del Greco - la macchina della solidarietà all’ombra del Vesuvio. In poche settimane la storia di Simona Battaglia ha fatto il giro della città, rilanciata dalla ventiduenne attraverso Face book: «Sindaco, sono disperata: mi aiuti», il messaggio postato sulla bacheca virtuale del leader locale del centrodestra. Un messaggio inizialmente ignorato dal primo cittadino - incidenti del genere sono all’ordine del giorno in una città densamente popolata come Torre del Greco, solo durante l’estate scorsa sono state due le cucine distrutte da roghi provocati da fughe di gas - consapevole dell’impossibilità del Comune di aiutare la donna e la sua famiglia. Ma davanti al silenzio di Ciro Borriello, la tenace ventiduenne non si è arresa. Fino a raggiungere il suo obiettivo: ottenere il sospirato aiuto economico dal Comune. Un contributo straordinario di 12.000 euro ora stanziato dalla giunta comunale per fronteggiare «le condizioni di forte disagio della famiglia di Simona Battaglia, ospite di amici e parenti».Ma l’atto licenziato dall’esecutivo di palazzo Baronale dovrà ora passare - prima dell’ok definitivo - al vaglio del consiglio comunale, chiamato a ratificare quanto licenziato dall’ esecutivo. Un passaggio politicamente chiaro: vista la “straordinarietà” della decisione assunta da Ciro Borriello & Co. - si tratta di un contributo record, mai stanziato in passato per un solo nucleo familiare, in grado di costituire un “pericoloso” precedente per l’amministrazione comunale - il sindaco vuole incassare il via libera dell’intera maggioranza. Una “mossa” capace di accendere immediatamente il malcontento a palazzo Baronale, dove l’incubo della Corte dei Conti già agita le notti di diversi consiglieri comunali. «Comprendiamo le difficoltà vissute dalla famiglia di Simona Battaglia – l’umore diffuso in municipio - ma sarebbe stato opportuno decidere insieme la strategia da adottare. Magari si poteva pensare a una raccolta fondi tra politici, senza toccare le casse del Comune». L’iniziativa, invece, rischia di gettare nuova benzina sul fuoco delle polemiche interne agli alleati. Perché a spingere per aiutare la famiglia di Simona Battaglia è stato in particolare Stefano Abilitato, uno dei cinque dissidenti di Forza Italia. Chiamati ora a dare il via libera - insieme ai colleghi - a un delicato provvedimento su cui i restanti alleati già nutrono seri dubbi legati a eventuali “obiezioni” della Corte dei Conti. 18 Torre News a tavola con Fasulille cu a pummarola (fagiolini verdi e pomodoro ) E' ancora possibile trovare dei fagiolini freschi di buona qualità, ma anche nel periodo invernale possiamo gustare questa ottima minestra utilizzando dei fagiolini in scatola o surgelati di buona qualità e dei pomodori pelati. Ingredienti per 4 Fagiolini verdi freschi kg 1pomodori san Marzano o pomodorini g 400 aglio 1 spicchio olio EVO basilico sale Laviamo e mondiamo i fagiolini, lessiamoli in acqua salata per circa 15 minuti dal bollore in una padella con olio EVO facciamo imbiondire l'aglio, poi aggiungiamo i pomodori e qualche foglia di basilico e lasciamo andare per una decina di minuti aggiungiamo i fagiolini, un mestolo d'acqua e ancora basilico e cuociamo ancora per 10/15 minuti regoliamo di sale e facciamo attenzione a lasciare la minestra resti con un bel "brodetto" Impiattiamo aggiungendo un filo d'olio EVO e qualche foglia di basilico. Accompagniamo il piatto con del buon pane "casereccio". . 19