Christophe Chassol venerdì in concerto al BASE di Milano,Musica e
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Christophe Chassol venerdì in concerto al BASE di Milano,Musica e
BustoLibri: tutti gli appuntamenti BUSTO ARSIZIO, 3 novembre 2016- Il calendario degli eventi culturali organizzati da Bustolibri.com è sempre più ricco: oltre alla già ricordata mostra “Parigi e altri luoghi”, che si svolgerà dal 5 al 13 novembre, alla Galleria Boragno si succederanno per tutto il mese altre presentazioni e incontri con autori. Ecco il dettaglio delle prossime settimane: – martedì 8 novembre alle 21 sarà ospite della Galleria Boragno il giornalista e traduttore Paolo Bianchi, che presenterà il suo ultimo libro “L’intelligenza è un disturbo mentale”, pubblicato da Cairo Editore. Il romanzo racconta l’intensa e appassionante storia di Emilio Rivolta, un uomo affetto da disturbo bipolare che, dopo una serie di terapie andate a vuoto con psichiatri e psicologi, decide di affidarsi a un gruppo di autoaiuto e di scoprire da solo il suo metodo di cura. Per Paolo Bianchi, nato a Biella nel 1964, si tratta di un ritorno alla narrativa dopo libri come “Per sempre vostro” e “La cura dei sogni”. In allegato la copertina del libro. – venerdì 11 novembre alle 18 la Galleria Boragno ospiterà la presentazione di “Crystal and Jade”, un libro di Claudia Flisi pubblicato in lingua inglese da Theaq Publishing. Il libro, dedicato principalmente ai bambini ma anche agli adulti amanti degli animali, racconta la storia di una tenera amicizia a quattro zampe: appunto quella tra Crystal e Giada (Jade), che dopo essersi conosciuti al doggy park proveranno a convincere anche i rispettivi “umani”, inizialmente restii, ad avvicinarsi tra loro. La storia è liberamente ispirataaquelladiGiada,ilcanedell’autrice:entrambesonobustocche d’adozione, così come Laura Bellusci, l’illustratrice del libro. Claudia Flisi scrive per riviste internazionali come International New York Times, The Economist Intelligence Unit, Newsweek, e ha voluto pubblicare questo libro in inglese per incentivare la padronanza della lingua anche da parte dei bambini italiani. In allegato la copertina del libro, che sarà presentato alla Galleria Boragno in occasione del National Pet Awareness Month, il mese dedicato agli animali domestici. – domenica 13 novembre alle 11 sarà in Galleria Stefano Savastano per la presentazione del suo romanzo “La virtù breve”, pubblicato da Edizioni della Sera. Il libro, interamente ambientato sul Lago Maggiore, è l’opera prima dell’autore, che vive e lavora a Busto Arsizio. Presentato in anteprima nazionale a Roma e distribuito in tutta Italia, il romanzo è un’immersione nella magia del lago e nella sofisticata eleganza di Stresa e dintorni. In allegato la locandina dell’evento. – domenica 13 novembre alle 18.30 l’Osteria La Rava e la Fava, sempre nel cortile di via Milano 4, accoglierà un ospite di prestigio come Cino Tortorella: il noto artista, celebre per aver vestito i panni del Mago Zurlì, nell’occasione presenterà al pubblico “C’è vita dopo la vita – Non abbiate paura”, libro autobiografico nel quale l’autore racconta le sue esperienze professionali ma anche i problemi di salute che ha dovuto affrontare negli ultimi anni. L’incontro, organizzato in collaborazione con la casa editrice Tracce per la Meta, prevede anche un aperitivo a buffet che sarà offerto gratuitamente con l’acquisto del libro (o acquistabile separatamente al costo di 5 euro). Per gli interessati ci sarà la possibilità di fermarsi a cena al prezzo di 25 euro a persona. Per partecipare è necessario prenotarsi entro giovedì 10 novembre ai numeri 0331-320340 e 366-1503135 oppure all’indirizzo mail [email protected]. Segnaliamo inoltre che da sabato 5 a domenica 13 novembre si terrà presso lo Spazio Arte “Carlo Farioli”, in via Silvio Pellico 15 a Busto Arsizio, la mostra “Smalto su tela” dell’artista Stefania M.T. Pellegatta. L’esposizione sarà inaugurata sabato 5 novembre alle 18, con la presentazione di Giuseppe Magini ed Emilio Bonizzoni e una degustazione di birre offerte dal BYRA di Busto Arsizio, e resterà aperta al pubblico dal giovedì al sabato dalle 16.30 alle 19 e la domenica dalle 10.30 alle 12 e dalle 16.30 alle 19. “Humor a Gallarate”, al Museo Maga di Gallarate via alla XXII edizione GALLARATE, 3 novembre 2016- Dal 6 novembre 2016 all’8 gennaio 2017, il Museo MA*GA di Gallarate ospita la XXII edizione di HUMOUR A GALLARATE – GRAND PRIX MARCO BIASSONI, la manifestazione che ogni anno raduna i migliori cartoonist, illustratori, umoristi e caricaturisti provenienti da tutto il mondo e presenta una serie di iniziative come mostre, concorsi, mercato, incontri e molto altro. L’evento è organizzato dalla Pro loco di Gallarate ed è inserito nel programma di OFFICINA CONTEMPORANEA [OC] – Sistema Culturale Urbano, progetto sostenuto da Fondazione Cariplo ed elaborato da undici istituzioni attive nella città di Gallarate nei diversi ambiti che contraddistinguono la cultura contemporanea. L’argomento scelto per quest’anno è Abbatti il muro. Tear down the wall. “Il muro come simbolo di una barriera da abbattere – sottolinea il presidente della Pro Loco Gallarate, Vittorio Pizzolato –, ma anche come confine, come punto di non ritorno, come rottura tra mondi diversi o ancora come ostacolo al raggiungimento di un obiettivo. Il tema, non posso negarlo, è ostico come spesso è ostico e di difficile comprensione l’umorismo stesso”. “Un veicolo di riflessione – prosegue Vittorio Pizzolato – e di comunicazione efficace, poiché più di mille parole un’immagine e il suo significato possono arrivare dritte al cuore di ognuno di noi, semplicemente interpretandola”. Durante l’inaugurazione, domenica 6 novembre alle ore 11.00 al Museo MA*GA, si terrà la premiazione del Grand Prix Marco Biassoni che ha visto giungere a Gallarate 600 vignette, realizzate da 211 autori, in rappresentanza di 45 nazioni, che hanno lavorato sulla base del tema scelto per questa edizione. Le tavole sono state vagliate da una giuria presieduta da Axinte Doru e composta da Mariagrazia Quaranta, Gianni Audisio, Marco Gavagnin, Aldo Macchi, Claudia Mazzetti, Lorena Giuranna e Alessandro Castiglioni, che ha dapprima selezionato i migliori e successivamente ne ha decretato i vincitori. Gli autori selezionati sono protagonisti della mostra, in programma al MA*GA di Gallarate, fino al 8 gennaio 2017, con tutte le opere vincitrici e quelle scelte per il catalogo. Sono oltre cento i lavori esposti che propongono quanto di meglio è stato creato dalla verve di umoristi e vignettisti italiani e stranieri, che ancora una volta si sono dimostrati maestri nel fermare un’impressione o un’emozione con pochi tratti e colori. Inoltre, il Museo MA*GA ospita, fino al 8 gennaio 2017, un omaggio al disegnatore e caricaturista Achille Superbi (Bondeno, FE, 1959). Dopo aver ottenuto il diploma nel 1977 al 1° Liceo artistico di Torino, trova impiego per qualche anno presso agenzie pubblicitarie. Dal 1982 lavora al Centro di Produzione RAI di Torino diventando successivamente coordinatore dell’Area Grafica. Un anno dopo inizia una collaborazione con Aldo Biscardi e il suo Processo. Nel 1984 comincia a lavorare anche per giornali, riviste e case editrici, disegnando caricature principalmente a tema sportivo. Tra le testate, si ricordano Sport Master, Autosprint, I Padroni del pallone, Ulisse 2000, Hurrà Juventus, Witty World Cartoon Magazine, Guerin Sportivo, The Finest International Political Cartoon of our Time, L’Almanacco di Frate Indovino, Panorama Economy. Negli anni novanta collabora a tre edizioni dell’album Calciatori Panini, disegnando le caricature dei protagonisti del campionato italiano. Anche quest’anno sarà riproposto il Premio Cava, intitolato a Osvaldo Cavandoli, maestro della grafica italiana, animatore, regista e fumettista italiano, creatore de “La Linea”, che premia la vignetta umoristica, che si distingue fra tutte quelle partecipanti per la semplicità nei tratti e nella composizione e che coniuga la bellezza del contenuto umoristico, satirico o caricaturale con la massima essenzialità dell’esecuzione grafica. Tra le varie iniziative di Humour a Gallarate, si segnala, martedì 6 e mercoledì 7 dicembre, al MA*GA, ilworkshop di Marco Gavagnin. (www.gavavenezia.it) Gli incontri avranno la durata di 4 ore e proporranno cenni sulla satira, visione dei lavori di Gavagnin, prospettive professionali nel mondo della satira e illustrazione, visione di diversi stili di altri vignettisti, individuazione del tema della prova in aula. Sarà richiesto agli alunni la realizzazione di una vignetta satirica. Sarà creata una pagina Facebook dove i partecipanti al workshop potranno postare il loro disegni direttamente con il loro cellulare. HUMOUR A GALLARATE – GRAN PRIX MARCO BIASSONI Gallarate, Museo MA*GA-piano terra (via E. De Magri 1) 6 novembre 2016 – 8 gennaio 2017 Orari: Lunedì chiuso Martedì-venerdì, 9.30|12.30, 14.30 | 18.30 Sabato e domenica, 11.00|19.00 Ingresso: intero: €5; ridotto: €3 https://humouragallarate.wordpress.com/ https://www.facebook.com/HumourAGallarate La nascita delle Televisioni private in mostra a Busto Arsizio Renzo Villa ad Antenna 3 BUSTO ARSIZIO, 3 novembre 2016- Per la prima volta a Busto Arsizio una mostra che documenta la nascita delle televisioni private. Dal 19 novembre al 3 dicembre 2016 lo spazio polifunzionale di Bottega Artigiana in via Zappellini, 4 ospiterà una rassegna dedicata alle due televisioni nate, l’una a Busto Arsizio e l’altra a Legnano, che hanno fatto la storia dell’emittenza privata italiana: TeleAltoMilanese e Antenna3 Lombardia. La nascita della televisione commerciale in Italia ed, in particolare, la storia di uno dei fondatori, Renzo Villa, di due emittenti molto note e molto popolari, TeleAltoMilanese e Antenna3 Lombardia, sono il punto di partenza per questa operazione della memoria che condurrà i visitatori in un vero e proprio viaggio a ritroso nel tempo. Un viaggio che, attraverso percorsi emotivi, farà rivivere nei ricordi di ciascuno i momenti che hanno accompagnato l’esordio e lo sviluppo di due tra le più amate e seguite televisioni private lombarde. Un progetto voluto e promosso dall’Associazione Amici di Renzo Villa e che presenta forti connotazioni legate al territorio ma è spendibile, più in generale, come testimonianza del complesso insieme di fattori che hanno portato alla nascita delle televisioni commerciali in Italia. La mostra non si sviluppa essenzialmente attraverso la realizzazione di un percorso storico, bensì attraverso l’attuazione di un percorso sentimentale. Infatti l’intenzione degli autori è quella di provocare un’esperienza multisensoriale, vivibile su differenti livelli percettivi. La ricostruzione del periodo è interamente realizzata con giornali, video d’epoca, immagini, suoni, oggetti, apparecchiature tecniche e documenti che consentono di recuperare la storia e di rivalutarla, anche attraverso le testimonianze dirette dei protagonisti di quella straordinaria avventura. Ospiti della rassegna saranno registi, presentatori, attori, comici e collaboratori che in quei fantastici anni settanta furono aperti alla sperimentazione e diedero vita a spettacoli completamente innovativi rispetto a quelli a cui il pubblico era abituato dal monopolio di stato. Secondo una filosofia che ha animato tutta l’esperienza di TeleAltoMilanese e di Antenna 3 Lombardia, nell’ambito dell’iniziativa, ampio spazio sarà dato a quel “pubblico”, che potrà ricordare i momenti più belli del passato e magari rivedersi nelle proiezioni in programma ogni giorno. Oltre all’aspetto artistico e creativo, non sarà trascurato il valore economico dell’impresa, che si connotò fin dall’inizio come una vera e propria industria, favorendo l’interazione con altre importanti realtà del territorio e il loro conseguente sviluppo. Negli spazi di Bottega Artigiana verrà ricostruito anche un micro studio televisivo dove gli artisti ospiti incontreranno il pubblico in cinque appuntamenti, concentrati nei fine settimana. Con i pionieri Renzo Villa ed Enzo Tortora verrà ricordato come merita anche il bustese Lucio Flauto che, con la sua ineguagliabile e semplice comicità, tanto contribuì al successo delle due emittenti. I The Cure piacciono sempre: pienone per le due date milanesi al Forum Robert Smith MILANO, 3 novembre 2016 – di LUCIANO PRIORILa bianca maschera dolente di Robert Smith, con gli occhi bistrati, il rossetto e la massa di capelli elettrificati dalla lacca, incanta ancora una volta le schiere di fan che lo seguono. Fin da quando, a inizio anni 80, fu fra gli inventori dell’estetica dark-wave e frotte di ragazzi cominciarono a vestirsi di nero ed ascoltare musica dai toni estremamente cupi. Come quella dei suoi The Cure dei tempi di Faith e Pornography o come l’indimenticabile A Forest, del intramontabile album Seventin Seconds. Le due date di Milano al Filaforum di Assago hanno riproposto tutti i pezzi più celebri della band, entusiasmando ed emozionando il pubblico presente in sala. Segno che le mode passano ma certi gruppi resistono, complice anche il vuoto pneumatico di tante proposte attuali. E allora tutti a vedere lo show malinconico dell’ultimo alfiere black pop, indossando preferibilmente camicioni e pantaloni neri, che più di una divisa ormai démodè incarnano una sensibilità decadente del tutto coerente coi testi e le atmosfere della storica band inglese. Non producono nuovi dischi da 4: 13 e Dream del 2008, ma dal vivo pescano abbondantemente da un repertorio di tredici album, più una lunga serie di extended plaing – oltre 28 milioni di copie vendute in tutto il mondo – e variano la scaletta di concerto in concerto. La formazione, oltre a Robert Smith, l’unico ad aver attraversato indenne le alterne stagioni dei The Cure fin dal primo lavoro, Three Immaginary Boys, 37 anni fa, vede il fido Simon Gallup al basso, l’unico del gruppo ad averlo accompagnato per una buona parte della carriera musicale percorsa fin qui, Jason Cooper, alla batteria, Roger O’Donnel alle tastiere e Reevers Gabrels alla chitarra. Il concerto è stato una lunga immersione nell’acquario vagante claustrofobico dei The Cure – qualcuno ricorda il video di Close To Me, con la band chiusa in un armadio spinto giù da una scogliera fino a sprofondare nell’oceano, dove i musicisti continuavano a suonare in uno spazio angusto – da cui rimane fuori la produzione più hard, genere Pornography appunto, mentre affiorano le hit del periodo di maggior successo commerciale come in Between Days. Ballate cui il timbro seghettato della voce di Smith, tuttora in buona forma, continua ad imprimere un sapore inconfondibile. Con una scaletta di 37 pezzi che hanno presentato ieri sera al Filaforum di Assago hanno così incantato il pubblico presente al palazzetto per un concerto indimenticabile. [email protected] “Infernet” a Varese: storia della prima connessione internet in Italia VARESE, 2 novembre 2016– Sabato 5 novembre alle ore 17 si terrà un importante appuntamento al Cinema Nuovo di via dei Mille. La prima volta di “Infernet” a Varese, un film del 2016 che arriva proprio a 30 anni dalla prima connessione ad Internet in Italia… e 30 sono gli anni di presenza sul territorio varesino del Centro Gulliver, da sempre in prima linea nella lotta alle dipendenze – di qualunque genere esse siano – attraverso percorsi di cura e prevenzione. Una proiezione che i produttori del film – Michele Calì e Federica Andreoli – hanno deciso di offrire gratuitamente a tutta la cittadinanza, come occasione di riflessione, grazie anche alla collaborazione di 23&20 e al sostegno di Valore BF, azienda leader nel settore che supporta le imprese del nostro territorio nella scelta di soluzioni tecnologiche ed informatiche – comprese quelle Web. Un’ora e mezza di film che provoca. Reazioni, emozioni, domande… Mai banali, mai scontate. Volutamente forti i temi trattati: prostituzione minorile, cyberbullismo, omofobia, gioco d’azzardo per mettere in scena le derive più pericolose e patologiche della rete. Il dramma che emerge in tutta la pellicola ben esprime il fallimento di relazioni familiari e sociali. E’ riuscito a provocarci, Giuseppe Ferlito… “Qual è in tutto questo il ruolo di Internet? È Internet a scatenare nella gente meccanismi perversi o è solo un modo per amplificarli? La responsabilità di tutti i mali della società di oggi è davvero attribuibile unicamente alla rete?” Evidentemente no. E probabilmente sta proprio qui il valore aggiunto di questo film. “Consapevoli che uno strumento di per sé non è mai intrinsecamente buono o cattivo, ma dipende dall’uso che se ne fa, abbiamo voluto proporre un film che “parla” di educazione, la grande assente” – ci racconta don Michele. Nelle storie dei protagonisti mancano Adulti in grado di proporre un’ipotesi sulla vita e di “attrezzare” i ragazzi con gli strumenti necessari per affrontarla. E allora si vedono giovani fragili, che hanno bisogno di nascondersi dentro ad una banda per sentirsi forti, che non riescono mai a divertirsi davvero. Sappiamo che è proprio nel tempo libero che si creano le dipendenze, sono le situazioni di noia e di solitudine il terreno fertile per arrivare a farsi del male. Con il nostro lavoro desideriamo non solo curare chi si è ferito, ma anche favorire situazioni di benessere. Per noi prevenzione è promuovere tutte quelle occasioni che portano le giovani generazioni ad un uso sano del tempo libero. Considerato l’alto valore sociale ed educativo dell’iniziativa, consigliamo la visione del film a tutti i cittadini adulti, anche “analfabeti informatici”. In particolare, la proponiamo a quanti hanno responsabilità genitoriali o educative e credono ancora possibile una società con sane relazioni. Crediamo infatti che le diverse responsabilità educative, se in sinergia, possano essere il vero antidoto ad una società effettivamente ostaggio di questa violenza. E ora, dopo aver visto Infernet? Ci restano da scoprire le immense potenzialità della rete come strumento buono. Il film sarà ad ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria su Event Brite. https://www.eventbrite.it/e/biglietti-proiezione-film-infernet-28651264704?af f=ehomecard “Si educa molto con quel che si dice, ancor più con quel che si fa, ma molto di più con quel che si è.” Ignazio di Antiochia Concerto del ricordo oggi a Salone Estense: da Mozart a Morricone con Quartetto d’Archi di Milano VARESE, 1 novembre 2016La So.Crem – Società Varesina per la Cremazione è una antica associazione senza scopo di lucro che si prefigge di diffondere la pratica cremazionista. Ogni anno in occasione della ricorrenza dei defunti, che coincide anche con la “Giornata Della Cremazione”, So.Crem organizza il Concerto del Ricordo che quest’anno si terrà presso il Salone Estense del Palazzo Comunale di Varese in Via Sacco 5 – martedì 1° Novembre 2016 inizio ore 16 – ingresso libero. Saranno eseguite musiche classiche, Mozart, Bach, Beethoven, Vivaldi e musiche da film di E. Morricone, dal Quartetto di Archi di Milano con accompagnamento di un’arpa. La pratica della cremazione ha raggiunto nella nostra provincia una percentuale importante rispetto alla Lombardia ed al territorio nazionale. Nella città di Varese nel 2015 su 913 decessi ben 533 hanno scelto la cremazione pari al 58 % (la media regionale è al 32% e quella nazionale è al 19 %). Ciò significa, ad esempio, che nella Città di Varese, dove insistono ben 14 cimiteri, in cinque anni si è risparmiato territorio pari ad un cimitero rionale (2.500 posti) questo perchè nello spazio di un feretro trovano posto ben 50 urne cinerarie! Nella Città di Busto Arsizio, dove è stato attivato da pochi anni un Tempio Crematorio, le cremazioni hanno raggiunto il 50 % . In considerazione di questo notevole ricorso alla cremazione l’amministrazione comunale dovrebbe rivedere la previsione, decisa nel piano cimiteriale del 2013, di costruzione di un nuovo cimitero nel rione di Beata Giuliana che comporterà l’occupazione di oltre 25.000 mq (venticinquemila !) di territorio che viene sottratto “ai vivi”. Dispersione delle ceneri Le vigenti normative prevedono, oltre alla tumulazione dell’urna nei cinerari o l’affido ai congiunti, la possibilità di disperdere le ceneri, secondo la volontà del defunto, in natura (laghi, mari o monti) oppure nei Giardini delle Rimembranze che ciascun comune deve realizzare, in base alle disposizioni della Regione Lombardia, all’interno del cimitero. Il Giardino delle Rimembranze è un luogo di meditazione collettiva, come il cimitero, per dare memoria fisica alla persona cara scomparsa. All’estero queste strutture esistono da molto tempo, sono parchi immersi nel verde dotati di panchine, giardini di fiori e meccanismi per la dispersione delle ceneri attraverso l’utilizzo dell’elemento “acqua” che disperde le stesse nell’elemento “terra”. In provincia di Varese sono pochissimi i Comuni che hanno realizzato tale struttura ( ad es.Busto Arsizio il giardino è stato fatto in occasione della recente costruzione del Tempio Crematorio) per questo motivo So.Crem Varese ha lanciato l’iniziativa presso i propri 7.500 Soci “dona il 5 per mille per i Giardini delle Rimembranze”; le donazioni hanno permesso il finanziamento di due iniziative: La destinazione di € 10.000 per un “Concorso di idee” per la progettazione del Giardino nella Città di Varese su un’area di circa 4.000 mq adiacente il cimitero di Belforte,. A breve sarà emanato il bando – aperto alla partecipazione di ingegneri e architetti – con l’assegnazione di tre premi: € 5.000 al primo, € 3.000 al secondo ed € 2.000 al terzo; i progetti vincenti saranno donati da Socrem al Comune che potrà utilizzarli per la realizzazione del Giardino. Un contributo di € 500 al Comune di Uboldo che ha realizzato un piccolo, ma significativo, Giardino presso il cimitero comunale con l’intento di incrementare le cremazioni. John Pizzarelli in concerto al Teatro del Gatto di Ascona ASCONA (Svizzera), 31 ottobre 2016- È un’esclusiva svizzera il secondo appuntamento stagionale del Jazz Cat Club, che propone lunedì 7 novembre, alle 20.30, al Teatro del Gatto di Ascona, il celebre cantante e chitarrista italo-americano John Pizzarelli. Star e maestro della chitarra a sette corde, Pizzarelli si esibirà col suo trio e proporrà una coinvolgente e raffinata miscela di jazz, swing, pop, bossa nova e altro ancora. Figlio d’arte (suo padre è il noto chitarrista Bucky Pizzarelli, già ospite del Jazz Cat nel 2009) e musicista di classe mondiale, John Pizzarelli è uno dei più acclamati chitarristi jazz di oggi. Apprezzatissimo anche come cantante, è considerato uno dei maggiori interpreti dell’American Songbook, repertorio che il musicista ha contribuito a rilanciare e a far tornare in auge presso il grande pubblico. Più volte nominato ai Grammy Awards, il 55enne chitarrista e cantante italoamericano ha al suo attivo collaborazioni con artisti come George Shearing, Rosemary Clooney, Buddy DeFranco, ma anche con star della pop come Paul McCartney e James Taylor. Da oramai 30 anni, infatti, John Pizzarelli esplora in maniera creativa le mille sfaccettature del panorama jazz, fondendo in un suono unico e distintivo una grande varietà di stili. Molti dei suoi album (una ventina in totale) sono dedicati all’interpretazione di standard del jazz (a cominciare da quelli dell’amatissimo Cole Porter) e del repertorio di grandi crooner come Nat King Cole e Frank Sinatra Spesso e volentieri, Pizzarelli propone però anche brani dei migliori artisti pop della sua generazione (Lennon, McCartney, Neil Young, Santana, Joni Mitchell…), riletti in chiave jazz, in un modo che affascina e sorprende tanto per l’audacia della concezione quanto per la qualità del risultato. Lo scorso maggio, l’artista aveva annullato la tournée europea ed il previsto passaggio al Jazz Cat asconese per la presentazione del suo ultimo album “Midnight McCartney”, un omaggio al leggendario Paul McCartney. Eccolo ora onorare il suo impegno. Con un concerto diverso, accompagnato da un bel trio comprendente Konrad Paszkudzki al pianoforte e Mike Karn al basso e con un programma musicale da gustare dall’inizio alla fine. I biglietti del concerto (sostenuto da BancaStato, Swisslos e da laRegione) sono in vendita a 30 CHF (15 CHF studenti) alla cassa serale, dalle 19. Info e prenotazioni tel. +41 78 733 66 12 o [email protected]. “Una Storia breve”: bando concorso letterario riservato a ragazzi residenti in Lombardia CALUSCO D’ADDA, 31 ottobre 2016- Il Comune di Calusco d’Adda (Bg) dallo scorso 18 ottobre ha bandito il 4° concorso letterario per giovani autori denominato “Una Storia Breve”. La partecipazione al Concorso letterario di racconti brevi sarà possibile fino alla data di scadenza del 18 gennaio 2017 ore 12.00. Le categorie di partecipazione sono due: “Giovani Junior” per ragazzi nati dal 1° gennaio 1997 al 31 dicembre 2001 e “Giovani Senior” per nati fra il 1° gennaio 1991 ed il 31 dicembre 1996. Il concorso è dedicato a tutti i giovani interessati che risiedano in Lombardia. Per iscrizioni e informazioni sul concorso leggere bando-concorso-letterario