L`Opinione n°7 del 15-06-2007

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L`Opinione n°7 del 15-06-2007
L’
www.gesanproduction.it
91021 Campobello di Mazara (TP)
A
C O PI O
G ISCATURRO
DIRETTO DA FRANCO
G
A
OM
Periodico quindicinale di Opinione - Politica - Cultura - Sport - Cronaca
Anno IX n. 7 15-06-2007
PUBBLICITÀ NON SUPERIORE AL 40%
L’editoriale
0,77
www.edi2000.it
RIFLETTORI
di Franco Scaturro
La “Festa degli Scacchi”
di A. Bonanno
A CHI TOCCA STAVOLTA IL CARTELLINO ROSSO?
Bisogna scovare i colpevoli per credere, ancora,
nel rilancio di questa Città…
A PAG. 5
Incontro con l’Autrice
Simonetta
di Piera Pipitone
A PAG. 3
ALL’ANTEMAR APPROVATO
PROGETTO “TECNICO LUCI”
La Redazione
I furbetti romani
La scelta di Roma, al posto di Mazara,
quale sede del Rac dei paesi del Mediterraneo
Uso e abuso di termini
stranieri nella lingua italiana
di Angela Rizzo
di Francesco Mezzapelle
A PAG. 8
A PAG. 6
A PAG. 7
L’imminente ritorno del Satiro
La Redazione
ACQUA:
ORDINANZA DEL SINDACO
Mhazartland
di Piera Pipitone
A proposito delle prossime elezioni…
A PAG. 9
Peronospora:
flagello della vite
L’
Petrosino:
INTERVISTA Andrea Marino alla
guida del
La Redazione Consiglio Comunale
di Piera Pipitone
A PAG. 10
La gioia di vivere con il
tendales
di Andrea De Simone
ANEDDOTI E CURIOSITA’
di Giuseppe Asaro
A PAG. 11
VINTA LA BATTAGLIA PER
LA POSTAZIONE DEL 118
di Baldo Scaturro
A PAG. 14
INFORMA CITTÀ
By Campobello
Tre fontane, pedane per
disabili sulla spiaggia
Punteruolo rosso, l’Assessore Agola:
«Sino ad ora nessun caso registrato»
di Francesco Mezzapelle
A PAG. 5
A PAG. 8
A PAG. 15
L’
Anno IX n. 7 15-06-2007
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2
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Anno IX n. 7 15-06-2007
L’editoriale
3
di Franco Scaturro
A CHI TOCCA STAVOLTA IL CARTELLINO ROSSO?
Bisogna scovare i colpevoli per credere, ancora, nel rilancio di questa Città…
L’estate, finalmente, sembra
essere esplosa! Per fortuna che
le spiagge, quest’anno, era anche
ora, hanno un aspetto molto dignitoso sia sul versante Tonnarella
che su quello opposto, dal Lungomare S. Vito fino all’ultimo dei lidi
situati nel nostro territorio al confine con quello del Comune di
Campobello.
Un plauso, dunque, all’Amministrazione Macaddino per quanto si è adoperata per risolvere
“questo” problema che ogni estate lasciava indigeni e turisti, quasi
sempre, scontenti… Peccato, davvero, per la fine che ha fatto quel
“malcapitato” balenotto a due
metri dalla battigia di alcuni dei lidi
già installati da tempo (anche questa un’operazione ben riuscita)
così come avviene nei litorali più
famosi d’Italia. La spiaggia decente ha dato la possibilità a migliaia
di mazaresi e non (soprattutto
bambini, parecchio attratti dall’avvenimento insolito) di osservare
da vicino il “mammifero”
acquatico per sfortuna sua, arenatosi dalle nostre parti, già ago-
nizzante. Ci sarà da raccontarlo
per vari decenni perché ritengo
che trattasi di un avvenimento,
davvero, unico.
Mazara, del resto, continua a
far parlare di sé, anche, per situazioni come quella appena descritta. In questo arco di tempo il Sindaco (è appena rientrato dal Giappone
per
rilanciare
la
commercializzazione del nostro
pesce, anche, in terra nipponica)
non è stato, certamente, a braccia conserte. Ha già “rimpiazzato” l’Assessore dimissionario Isabella Righetti con la “sorella” del
Vice presidente del Consiglio, Nicola Asaro, dando spunto, ovviamente, all’opposizione per giudicare troppo a “sorpresa” tale
scelta. Sara solo balneare? Si vedrà in vista di un prossimo rimpasto di Giunta già preannunciato da
tempo. Quel che poi accadrà realmente, da qui a settembre, non
è così facile da prevedere. Il che,
tradotto, fa sempre intuire il rapporto “difficile” ma non “impossibile” tra Giorgio Macaddino e i
DS. Dopo una primavera “rovente”, in altre parole, il Sindaco
avrebbe
gradito
un
congelamento progressivo delle
polemiche.
Congelamento, che a dir la
verità, il buon Giorgio ha reso difQuindicinale
ficile per via di alcune uscite
Anno IX n. 7
“avventurose” come quella
EDITORE
EDI 2000 di Pipitone Vincenzo
relativa al nuovo Assessore.
SEDE LEGALE
Macaddino, comunque, non è
Via P. Novelli, 19 - 91026 Mazara del Vallo
Registrazione Tribunale di Marsala n. 122/4-99 11/11/99
nuovo a decisioni, abbastanza, a
DIRETTORE EDITORIALE
sorpresa… A tanti suoi preceAntonio Pipitone
denti Assessori ha detto, seppur
DIRETTORE RESPONSABILE
Franco Scaturro
in circostanze diverse, ognuno
CAPO DELLA REDAZIONE
per la sua strada e amici come
Piera Pipitone
prima ma con tanti è saltato,
FOTOCOMPOSIZIONE
Antonino Rallo
anche, lo spirito di amicizia.
STAMPA,
Questa è la pura verità… SpeGRAFICA E IMPAGINAZIONE
EDI 2000
riamo che, dal Giappone,
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Macaddino sia ritornato con
Tel. 0923 660009 - Fax 0923 660011 enorme entusiasmo, pronto a
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battagliare su più fronti (primo
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fra tutti l’approvazione del Bi-
L’
lancio di previsione, strumento
economico indispensabile per
un’Amministrazione per andare
avanti) per far si che Mazara, con
tutto il fango che negli anni
pregressi ha preso, quasi in faccia, possa rifarsi un po’ il trucco,
come dichiarerà in tempi brevi in
TV, il Sindaco che è abituato a
“bucare” lo schermo… Ecco i
cittadini si aspettano, a questo punto, dichiarazioni forti e convincenti
a cominciare dallo spinoso e speriamo, mai, drammatico problema
dell’acqua, bene prezioso, dalla
zona del Trasmazzaro a quella
estiva di Tonnarella. Assistiamo,
in questi giorni, a miriadi di rappresentanti di depuratori che si
recano in centinaia di famiglie
mazaresi in preda al panico per
l’acqua, si dice da più parti, inquinata.
Una vera e propria barzelletta
visto che molti di questi rappresentanti (poco professionali) pur
di vendere il prodotto sarebbero
capaci di creare un vero e proprio
all’allarmismo tra la popolazione
interessata. Diffidate cari concittadini dalle visite frequenti di questi “signori” e affidatevi, invece,
a seri professionisti titolari di laboratori di analisi, come ha di recente dichiarato, anche, in TV,
l’ex Vice sindaco, Dr. Natale Russo, tra i più stimati ed apprezzati
professionisti del settore in città.
È bene che Macaddino affronti
l’argomento senza mezze misure
(lui in questo è davvero bravo)
uscendo allo scoperto attraverso i
mass-media per tranquillizzare i
cittadini ed eventualmente condannare chi di questo, a questo
punto, direi, ansioso problema,
vuole farne solo una “squallida”
strumentalizzazione, anche di natura, ovviamente, politica… Se invece si corre il serio rischio di un
eventuale “inquinamento” bisognerà avere il coraggio di affrontare “a muso duro” tutti gli even-
tuali colpevoli di tale annoso e,
purtroppo, attuale problema cittadino, perché con la salute di una
comunità c’è poco da scherzare… Se ci sono delle responsabilità oggettive bisognerà agire al più
presto? Prima della partenza per
il Giappone, il Sindaco Macaddino
ha tenuto a non drammatizzare la
sua eventuale decisione ed ha fatto
bene, a mio giudizio, perché creare falsi allarmismi sarebbe
“pestifero” sotto tutti i punti di
vista… Il suo carattere “cautelare” fà parte del patrimonio umano e non che dovrebbe possedere
ogni primo cittadino, chi si adopera in termini opposti, a mio parere, manca di “palle” per mettersi in discussione. Certamente un
merito da attribuire a Giorgio
Macaddino, seppur giovane e alla
sua prima sindacatura, è quello
che nelle occasioni decisive non
si è mai “afflosciato” come una
gomma forata e tutto ciò lascia
ben sperare… Perché non farne,
in chiave futuristica, un punto di
forza? Una cosa è certa.
Mazara è custode gelosa dei
suoi affetti e generosa nei suoi
confronti (Macaddino è consapevole di tutto ciò) è proprio, per lui,
mamma Mazara… Da quando è
stato eletto Sindaco i mazaresi attendono da lui un altro salto di
qualità, sarebbe triste constatare
che comincino a temere che gli
manchi qualcosa per diventare un
grande Sindaco…
A lui l’entusiasmo del
“neofita” non deve mai mancare… A nessuno spetta di diventare Sindaci per “diritto divino” e
se in tanti (falsi alleati o comunque traditori in chiave politica)
fanno di tutto per rendere, sempre, più “agra” la sua
“quotidianità” da Sindaco affinché il suo mandato potesse apparire “fallimentare” dovrà essere, lui, in prima persona a far partire la caccia ai colpevoli di turno!
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Marino
impianti
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Peronospora: flagello della vite
E’ allarme “peronospora”! Dopo
un monitoraggio di alcuni vigneti
del territorio, attraverso la scelta
di un campione di aziende ognuna
con propria localizzazione e tipo
di vigneto coltivato, è stata redatta una tabella nella quale è risultata palese la gravità del fenomeno, causato da un fungo microscopico che colpisce le foglie, i germogli e i grappoli; la malattia più
diffusa e più grave che colpisce la
vite.
Secondo una tabella, redatta
dall’Unità Operativa 77 di Mazara
dell’Assessorato Agricoltura e Foreste, i vigneti presenti nel territorio
mazarese
(contrade:
Roccolino, Runza, San Nicola,
Santa Elia, Tonnarella, Altalbo,
Bellusa, Busala, Calmita, Casale,
Chelbi, Costiera, Dagala Fonda,
Gambini, Garcia, Gazzera,
Giudeo, Masseria, Murri, Nivolelli,
Palazzo, Poggio Allegro, Pioppo,
Roccazzo), sono stati e sono tutt’ora
oggetti
di
attacchi
peronosporici, considerato le condizioni climatiche (piogge nello
scorso fine settimane e temperature ottimali) sono le condizioni favorevoli allo sviluppo del fungo.
La produzione ha pertanto subito danni ingenti, in determinate
aree anche del 100%. Tutte le
“cultivar” sono state attaccate ma i danni riguardano in particolare le
“cultivar”: Grillo, Insolia,
Chardonnay, Catarratto
Lucido, Catarratto, Nero
D’Avola, Pignatello, Merlot,
Cabernet Sauvignon. Il problema della peronospora
della vite è stato avvertito
in tutti 24 comuni della Provincia, cosicché lo stesso
presidente della Provincia,
Antonio d’Alì, raccogliendo il grido d’allarme lanciato dagli agricoltori, dagli imprenditori agricoli e dai rappresentanti
sindacali di categoria, aveva chiesto, lo scorso 30 maggio, al presidente della Regione, Salvatore
Cuffaro di proclamare lo stato di
calamità naturale. “Gli agronomi –
aveva scritto il sen. D’Alì- prevedono una catastrofica riduzione del
raccolto con perdite che possono
giungere anche al 70% nelle aree
maggiormente colpite. Tradotto in
termini economici vorrà dire
drastiche riduzioni dei redditi
aziendali e personali degli operatori agricoli, incapacità di far fronte alle scadenze ed agli impegni
con le banche”.
L’allarme è stato così lanciato
anche da alcune organizzazioni di
categoria locali e provinciali
“Chiediamo alla politica e alle
istituzioni -ha detto Sebastiano
Abate, del Comitato Agricoltori
Salemitani - di non dividersi secondo logiche di schieramento e di
individuare gli strumenti legislativi
e finanziari che aiutino l’agricoltura a superare questa grave crisi.
Oggi non siamo in grado di affrontare nuovi costi perché il raccolto
di quest’anno è già compromes-
so. Molti di noi non potranno pagare i fornitori. Chiediamo subito
interventi in grado di aiutare concretamente e nell’immediato l’agricoltore: la liquidazione dei fondi per
le annate di siccità, l’esonero del
pagamento di contributi Inps e la
proroga delle cambiali agrarie. Inoltre, confidiamo nell’approvazione di
un provvedimento legislativo che
tuteli l’agricoltura in questo
momento di crisi».
Dalla sezione provinciale della Cia, più che sulla
peronospora, considerata
una conseguenza piuttosto
che una causa della grave
situazione, hanno invece
puntato il dito sulle piogge
di quest’ultimi giorni accompagnate da alte temperatura: “la vera calamità naturale –dicono alla Cia- consiste
nelle anomali condizioni atmosferiche registrate nell’ultimo periodo, a ques’ultime sono
imputabili molte malattie che colpiscono i vitigni”. Giuseppe Aleo,
presidente della Cia ha affermato
che “gli agricoltori pretendono risposte immediate, indennizzi certi, concreti, non oltre ottobre 2007
e la liquidazione degli indennizzi
della siccità relativi alle annualità
pregresse”.
Francesco Mezzapelle
La “Festa degli Scacchi”
Organizzata
dall’Associazione sportiva Dilettantistica
“Scacco Club”
di Mazara (presidentessa la
sig.ra Agata Di
Stefano ed arbitro il sig. Nino
Profera), con il
patrocinio del Coni e della Federazione Scacchistica Italiana, è
stato disputato, presso la scuola
elementare “Baldo Bonsignore” la
tre giorni della Festa degli scacchi. La manifestazione ha riscosso un bel successo, facendo registrare un alto numero di partecipanti al torneo e
la presenza di numerose persone alla giornata conclusiva
di Domenica 03/05/07, che ha
visto protagonisti tanti
campioncini… in erba, che si
sono dati battaglia per vincere le medaglie e le coppe messe in palio e poter, così, acquisire punti importanti per la
scalata alle classifiche nazio-
nali di scacchi, delle varie
categorie.
Particolarmente divertente ed avvincente è risultata la gara simultanea “Uno
contro tutti”,
che ha visto
gareggiare e vincere il sig.
Domenico Cusumano contro 21
concorrenti, e la partita a “Scacchi viventi”, riservata a due squadre i cui giocatori hanno personifi-
cato i vari pezzi della scacchiera
(re, regina, torri, alfieri, cavalli, pedoni), e si sono spostati nelle caselle di una scacchiera gigante disegnata nella palestra della scuola.
Poco prima, alle ore 20.30, il
Dirigente della scuola, il sig. G.
D’Aloisio, dando il benvenuto ai
presenti, ha elogiato le maestre
della scuola, gli alunni partecipanti
ed i loro genitori, che così sportivamente e con generosità hanno
risposto all’invito di allestire una
manifestazione sportiva scolastica, molto bella ed scenografica.
E’ stato davvero bello ed
emozionante vedere con
quanta gioia e trepidazione i
parenti dei mini giocatori
hanno attorniato la scacchiera vivente, scattando foto e/
o catturando immagini con
le loro video–camere, per
conservarle a ricordo dell’avvenimento.
Potranno, così, dimostrare che : C’ero, anch’io!
Questi i nomi dei premiati
dal Dirigente:
Ilaria Giacalone, Angela
Savasta, Rebecca Bono, Silvia
Fortunato, Salvatore Navara, Ettore
Romeo,
Giacomo Romeo,
Riccardo Iannazzo.
Categoria federale: Vittorio
Solinas, Alessandro Asaro, Benedetto Di Dia, Armando Pandolfo.
Anche gli altri partecipanti,
però, hanno vinto , perché hanno
dato vita ad uno spettacolo veramente bello e spettacolare. Chissà se non potranno essere premiati nel prossimo futuro, perché, statene certi, la festa degli scacchi
sarà riproposta, visto il successo
che ha ottenuto.
A. Bonanno
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Incontro con l’Autrice Simonetta
Simonetta, nata a Palermo nel
1945, ha finito gli studi giuridici in
Inghilterra e da 30 anni risiede nella
sua città d’adozione, Londra, nella quale è presidente del Tribunale di Special
Educational Needs, sempre
a Londra ha avviato uno studio legale nel quartiere di
Brixton dove si occupa per
lo più di casi legati alla comunità nera e musulmana,
si è interessata della Donna nel mondo Arabo ed è
autrice di testi legali dedicati all’infanzia.
Ha scritto 3 romanzi, primo dei
quali è stato “La minnulara” che è
diventato subito un caso letterario
in quanto è salito subito ai vertici
delle classifiche dove vi è rimasto
per lungo tempo, il secondo romanzo di cui è stata autrice è “La
zia marchesa”, 336 pagine che
descrivono la saga di una famiglia
aristocratica siciliana di fine ottocento, l’ultimo dei 3 romanzi che
anch’esso ha riscosso parecchio
interesse
dei
lettori
è
“Boccamurata” incentrata su
“Tito”, del quale non si sa chi è la
madre, le voci di paese la fanno
passare da una poco di buono ad
una signora di buona famiglia co-
stretta a sparire, come ha sempre
detto il padre Gaspare.
Nei tre romanzi primeggia il
tema centrale della famiglia, il rapporto fra genitori/figli e tra fratelli.
Amore, segreti, omissioni, sensualità e bugie, sentimenti contrastanti si alternano tra l’amore e
l’odio dei personaggi, tutti alla ricerca di verità ed attraverso essa
di loro stessi, delle loro radici tramite la famiglia, e attraverso un
viaggio di itinere nelle pagine arrivare alla propria anima per conoscersi dentro profondamente. La
famiglia, fulcro di ogni cosa, covo
di segreti innominabili, luogo dove
tutto ha inizio, dalla cosa più felice a quella più infelice, luogo che
può tramutarsi da campana di vetro a prigione dorata, da epicentro
di puro amore fraterno a luogo di
azioni incestuose.
Ma
chi
è
veramente
Simonetta
Agnello
Hornby?
È una donna, un giudice, un avvocato, una scrittrice, una mamma e soprattutto una nonna.
L’idea del suo primo libro è nata nella sala d’attesa di un aeroporto a 54
anni, fino ad allora non aveva mai immaginato di diventare una scrittrice, il 6
marzo 2006 in un periodo
di riflessione, nel
quale decidere
cosa essere nella vita tra tutte le
sue attività, decide di non eliminare la scrittura,
era in Germania a
presentare “La
zia marchesa” e
sempre
nella
sala d’attesa di
un aeroporto le è nata l’idea del
suo
ultimo
romanzo
“Boccamurata”, donna di profondi
valori morali afferma che in Italia
la famiglia sta passando un forte
periodo di crisi perché sia l’uomo
che la donna hanno effettuato cambiamenti troppo repentini negli ultimi 40 anni (il divorzio, libertà sessuale della donna ecc.), e quindi
oggi i genitori sono poco maturi e
di conseguenza pensano troppo ai
propri bisogni e poco a quelli dei
figli, in più aggiunge che la famiglia è l’origine di tutto, è la nostra
memoria ed è la capacità di formarne una che ci distingue dagli
animali. Afferma che si sente distante dalle sue creature letterarie e che in realtà non sa cosa essi
provano realmente, i personaggi
sono tutti nati dalla sua fantasia,
ma tutto quello che scrive
proviene da
ciò che conosce infatti molti suoi ricordi
si riscontrano
nei suoi scritti, specialmente gli odori che asserisce di amare.
Una donna divisa tra due mondi assolutamente differenti, infatti lei
stessa ha affermato: “Il diritto è
una gabbia, la scrittura è immaginazione”.
Piera Pipitone
ALL’ANTEMAR APPROVATO PROGETTO “TECNICO LUCI”
La Società Antemar di Mazara del Vallo ha avuto approvato il progetto “Tecnico luci”, finanziato dall’assessorato Regionale del Lavoro. Il
progetto è rivolto a diplomati che intendono diventare esperti in effetti di
luce ed effetti scenografici in genere, con sbocchi occupazionali nei
seguenti settori: cinema, televisione, discoteche, teatri, spettacoli,
manifestazioni pubbliche.
Questo Ente di formazione, negli ultimi anni, è stato coordinato dal
Dott. Duilio Pecorella, che, cresciuto in seno alla formazione, ha dato
un impulso notevole alla programmazione dei progetti comunitari.
Numerosi sono i progetti presentati ed approvati nell’ambito della
Pubblica Istruzione, dell’Assessorato al Lavoro e dell’Assessorato all’Agricoltura.
Le idee innovative riguardo alle tematiche dei progetti, la tempistica
nel realizzarli e le attrezzature all’avanguardia di cui l’Ente dispone,
pongono l’Antemar tra gli Enti più affermati nel settore dell’alta formazione.
Il dott. Duilio Pecorella dichiara che, se oggi i giovani possiedono
una adeguata formazione civica, sociale, culturale e professionale, sia
in campo economico sia scientifico, non è difficile trovare occupazione.
Gli Enti di formazione, pertanto, hanno il compito di individuare quali figure sono necessarie
al mercato del lavoro: procedendo
all’individuazione, occorre poi presentare progetti, nei quali inserire giovani da preparare adeguatamente.
Per un maggiore successo – sostiene Duilio
Pecorella- bisogna interagire con le nostre imprese e con quelle imprese del nord, che stanno investendo in Sicilia, alla ricerca di nuove
figure professionali. E’ necessario pertanto
monitorare costantemente la realtà economica, istituendo un osservatorio permanente delle politiche giovanili. Per quest’ultimo obiettivo
l’Antemar sta muovendo i primi passi.
“Essendo anch’io un giovane – osserva Duilio Pecorella- esorto sempre i giovani ad impegnarsi seriamente nello studio e nella formazione,
perché alla fine questo sacrificio ripaga sempre”.
La Redazione
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Anno IX n. 7 15-06-2007
7
Uso e abuso di termini stranieri nella lingua italiana
La lingua italiana sta attraversando un periodo d’incertezza e
corre il rischio di una degenerazione incontrollata per l’eccessiva diffusione di termini desunti prevalentemente dalla lingua inglese.
L’abuso della terminologia straniera
può
determinare
un
irrimediabile impoverimento dell’italiano, in quanto non si creano
più nuove parole per attribuire un
nome a tutte le innovazioni che il
cambiamento dei tempi ci offre,
ma ci si limita a mantenere nella
lingua d’origine qualunque voce
derivi dallo sviluppo scientifico. Il
fenomeno non si spiega se non
come una forma di servilismo culturale o provincialismo o semplicemente stupidità e ignoranza,
fatta eccezione per quei termini
che sono davvero utili o
intraducibili.
Deriva, infatti, da un tentativo
d’immedesimarsi in altre lingue ritenute superiori, che rappresenta, invece, la nostra identità nazionale, culturale, storica. Pur non
essendo una lingua parlata oltre i
confini nazionali, l’italiano è oggetto di attenzione da parte di moltissimi stranieri, soprattutto tedeschi, insieme al latino dal quale
essa deriva, che è all’origine di
altre lingue moderne e rappresenta un importante elemento
costitutivo della realtà culturale europea.
Ad eccezione delle aree orientali, che rimasero sotto l’influenza
della civiltà greca, Roma portò
ovunque la propria cultura e la propria lingua, dalla quale sono derivate le lingue neolatine, fra le quali l’italiano si è conservata più vicina alla propria origine. Alla luce
dell’importanza storica dell’italiano, è necessario che gli organi responsabili della diffusione culturale, quali la scuola e i vari mezzi di
comunicazione, promuovano un
processo volto a sostituire l’atteggiamento esterofilo con un motivato orgoglio per la bellezza e la
ricchezza della nostra lingua. Naturalmente le mie considerazioni
non sono un invito ad osservare un
purismo maniacale come avviene
in Francia o in Spagna, in cui i linguisti si ostinano a tradurre tutte
le voci straniere, ricorrendo spesso a circonlocuzioni davvero bizzarre. Non condivido neppure la
pretesa
esasperata di difender
e
un’ideale purezza della lingua, che
è stata una caratteristica tipica dei
regimi totalitari.
Tale linea fu seguita, ad esempio, durante il Terzo Reich e nella
dittatura di Kemal Atatürk in Turchia. In Italia, il governo fascista
era intervenuto più volte con leggi
e decreti miranti a preservare la purezza linguistica, accendendo
un’aspra lotta alla diffusione di
parole e costrutti provenienti
da lingue straniere.
La volontà autarchica in
campo lessicale, allora imperante, spinse a favorire la sostituzione di neologismi stranieri con forme italiane equivalenti. Tuttavia, se molte proposte non hanno mai
attecchito - è il caso di arlecchino per cocktail o arzente, sostenuto dal D’Annunzio per
cognac - altre si sono stabilmente affermate grazie alla collaborazione della Regia Accademia del-
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la Crusca. Fu possibile così introdurre termini come pasticceria al
posto del francese patisserie, calcio per football, tramezzino per
sandwich, regista invece che
regisseur e autista al posto di
chauffeur.
Un uso oculato di termini
stranieri non mette a repentaglio
la coerenza e la consistenza del
sistema linguistico, ma ne accentua il dinamismo. Infatti, una lingua vive se è in grado di assimilare quei termini lessicali che rispondono all’evoluzione dei tempi e che
meglio si adeguano alle esigenze
di
sintesi
e
d’internazionalizzazione imposte
dalla globalizzazione.
La tendenza che si vuole condannare è la passiva accettazione di quei forestierismi che
facilmente si possono sostituire con termini italiani. Una voce
straniera può accogliersi nella
nostra lingua se esprime un
concetto a noi sconosciuto e,
quindi, in assenza del corrispondente vocabolo italiano; può
anche essere adottata se dal corrispondente italiano si è
semanticamente differenziata (per
es. boutique rispetto a bottega);
può benissimo essere accettata se
il suo uso si è ormai elevato a livello internazionale (blitz, bluff,
film, garage, hobby, hotel, leader,
manager, self-service, spray...).
Pertanto, non è condivisibile l’ossessione
purista di alcuni
lin-
guisti contemporanei che manifestano un rigore così esacerbato da
avanzare proposte ridicole e forzate, quali la sostituzione del termine baby-sitter con quello di
guardabimbi. Purtroppo la nuova
tendenza si sta espandendo in tutti
i settori della vita pubblica, non soltanto quelli specialistici come la
scienza, la tecnica, l’economia, la
moda o lo sport in cui potrebbe in
qualche modo essere legittimata,
ma nel campo della comunicazione, da quello dei burocrati a quello dei politici, da quello della pubblicità e dello spettacolo a quello
del giornalismo.
Fra le motivazioni del fenomeno, a quelle già rilevate inizialmen-
te dobbiamo aggiungere la scarsa
conoscenza della propria lingua,
che impedisce d’individuare prontamente l’immediata traduzione o,
peggio ancora, una forte dose di
malafede che consente di sviare e
disorientare volutamente il pubblico con un lessico astruso e poco
fruibile. Alcuni termini inglesi usati in politica, ad esempio, confondono le idee a molti cittadini: la
parola devolution non potrebbe
essere sostituita dal corrispettivo
decentramento amministrativo?
Oppure, il ministro del welfare non
potrebbe essere chiamato semplicemente ministro del benessere?
Anche gli uffici postali, un tempo
rassicuranti e bonari pur nella loro
lentezza, si sono adeguati alla
moda e sconcertano gli utenti con
scritte quali business per indicare il settore per clienti privilegiati,
postepay per le carte di credito,
posteshop per acquisti su catalogo.
Nel settore bancario, è sufficiente citare il termine guardian
cash usato per cassaforte; nell’ambito ospedaliero, day hospital
invece che ricovero diurno oppure
homeless per senzatetto, usato
nella compilazione delle cartelle
cliniche.
Gli esempi sono migliaia in tutti
gli ambiti: check point, gossip, low
cost, break invece degli
italianissimi posto di blocco, pettegolezzo, basso costo, pausa; e
ancora meeting, stage, week-end
per riunione, corso di preparazione, fine settimana, senza dimenticare che per ogni benestare che
si dà, ormai si risponde solo con
l’interiezione okay. Nel corso dei
secoli il nostro lessico si è arricchito di vocaboli provenienti da altre culture (divano,
bottiglia, bistecca, zucchero, limone, marmellata, uragano), che sono stati
italianizzati. Quell’incorporamento
è stato dunque una conquista, un
arricchimento, mentre oggi si osserva un processo inverso che consiste nella mancanza di progresso linguistico.
E quando non c’è progresso,
c’è impoverimento e stagnazione.
Poiché la lingua rappresenta un
bene culturale meritevole di protezione alla stessa stregua delle
opere artistiche, di fronte
all’esterofilia galoppante, le istituzioni devono provvedere alla sua
tutela, evitando sia le velleità
puristiche eccessive sia l’accettazione acritica di ogni termine straniero.
Angela Rizzo
L’
Anno IX n. 7 15-06-2007
L’
8
Petrosino:
INTERVISTA
La Redazione
Andrea Marino, geometra, candidato nella lista “Punto a Capo –
Sindaco Licata” è il nuovo Presidente del Consiglio Comunale di
Petrosino.
Alle recenti consultazioni elettorali, che hanno interessato anche il Comune di Petrosino a seguito della prematura scomparsa
del compianto Sindaco Giacomo
Licari, Andrea Marino è risultato tra
gli eletti della maggioranza
consiliare, che può contare su 9
consiglieri, contro i 6 della minoranza che fa riferimento al neo Sindaco Biagio Valenti.
Alla seduta inaugurale del Consiglio Comunale, la maggioranza
ha fatto valere la forza dei numeri
eleggendo Andrea Marino Presidente del Consiglio Comunale e
Zichittella Vice Presidente.
Una prova di forza che appare
come un chiaro segnale nei confronti della minoranza ed in particolare del neo Sindaco Biagio Valenti.
Andrea Marino alla guida del Consiglio Comunale
Ma di contrapposizione fine a
se stessa, il neo Presidente del
Consiglio non vuol sentir parlare
<<Fin dalla seduta inaugurale –
dichiara – nonostante i numeri siano in nostro favore abbiamo dato
segnali di apertura e collaborazione nell’interesse dei cittadini di
Petrosino, ma sia l’atteggiamento
Andrea Marino
Pres. Consiglio Comunale di Petrosino
in aula della minoranza, che il bilancio di previsione esitato dalla
Giunta Valenti nei giorni scorsi,
non vanno nella direzione di una
reale volontà di collaborazione dell’amministrazione e dei consiglieri che sostengono Valenti. Nonostante questo inizio, comunque –
prosegue Andrea Marino – siamo
disponibili a collaborare nell’interesse della Città purchè il Sindaco Valenti tenga conto dei punti
del programma elettorale ed amministrativo da noi proposto con il
candidato Sindaco Ignazio
Licata>>.
E per il candidato sindaco
sconfitto al fotofinish, il neo Presidente del Consiglio Comunale Andrea Marino ha parole di apprezzamento e stima. <<Ignazio Licata
è il nostro punto di riferimento politico. Lo abbiamo voluto investire
della responsabilità di coordinatore politico del nostro gruppo
consiliare e siamo certi che il suo
contributo sarà proficuo per la nostra comunità, a prescindere dall’esito elettorale>>
Ma quale sarà il rapporto istituzionale tra il Presidente del Consiglio Comunale ed il Primo Cittadino? Un interrogativo al quale il
Presidente da subito una risposta
positiva. <<Nel ruolo super partes
di Presidente del Consiglio Comu-
nale avrò con l’amministrazione
rapporti improntati alla massima
correttezza e trasparenza. Del resto, una volta eletto, non posso
che essere il Presidente di tutti,
maggioranza ed opposizione>>.
Andrea Marino non è un neofita
della politica. Nel 1980 ha ricoperto la carica di Consigliere Comunale e di Assessore al Comune di
Marsala, sotto la sindacatura di
Enzo Genna. <<Un’esperienza –
dichiara Marino – che mi è stata
utile per comprendere i meccanismi politici ed amministrativi, anche se in un momento storico
molto diverso dall’attuale.
Colgo l’occasione – dichiara il
Presidente Marino – per annunciare che grazie alla sensibilità della
nuova amministrazione di Marsala,
sentito l’ing. Patti ed i tecnici dei
Comuni di Marsala e Petrosino, il
nostro Comune ha riattivato la convenzione per il depuratore, che era
sospesa da due anni.
Un piccolo, grande risultato
che, ci auguriamo, potrà essere
uno dei tanti nell’interesse della comunità di Petrosino, che merita attenzione e soprattutto fatti concreti>>.
I furbetti romani
La scelta di Roma, al posto di
Mazara, quale sede del Rac dei
paesi del Mediterraneo, non è casuale ma rappresenta l’ennesimo
tentativo di scippare e di negare
la crescita della pesca siciliana”Così amareggiato il presidente del
Distretto del Distretto della PescaCosvap, Giovanni Tumbiolo ha
commentato la decisione finale del
Medisamak (organismo alla quale
aderiscono 14 paesi costieri del
Mediterraneo e che riunisce i rappresentanti delle imprese e dei delegati alla pesca nel Mediterraneo)
riunitosi lunedì 4 giugno a Malaga,
di scegliere Roma come sede del
Rac (Regional Advisory Council),
importante organo consultivo regionale della pesca. La Commissione Ue della Pesca ha previsto la
creazione di sette Rac europei:
Mar Baltico, Mare del Nord, le acque nordoccidentali d’Europa, le
acque sudoccidentali, la pesca
pelagica; le flotte peschereccie
oceaniche e Mediterraneo.
“Non possiamo rimproverarci niente –ha detto Tumbiolo- Abbiamo ricevuto il sostegno di tutta la Sicilia, dal sindaco Macaddino, del
presidente della Provincia D’Alì,
della deputazione regionale, del-
l’assessore regionale alla Pesca
Benenati, e del presidente Cuffaro:
la Sicilia era presente unita sulla
candidatura di Mazara. Quanto
accaduto è stato palese ma non
facciamo polemiche, ma diciamo
che adesso la Sicilia, e Mazara,
vantano un grosso credito”. La
seduta del Medisamak, durata fino
a tarda sera, ha registrato prima il
rito delle candidature di Atene e
Marsiglia, ad ostacolare Mazara
erano rimaste
Malaga e Malta. “E’ stato
un
lavoro
estenuante –
ha sottolineato
Nicola
Lisma, vice
presidente del
Distretto Cosvap- abbiamo presentato un video bellissimo ed una
dettagliata relazione tecnica ricevendo i complimenti da tutti. Poi è
arrivata, a sorpresa, la candidatura di Roma, con motivazioni di
carattere logistico-strutturali, e
sostenuta peraltro da Federpesca,
Federcopesca, Agci Pesca e Lega
Pesca, quest’ultime tre associazioni socie pure del distretto e che
in precedenza ci avevano garanti-
to il loro sostegno: la questione
sarà affrontata in sede di riunione
di Distretto.”. Lisma però non ha
nascosto l’orgoglio e la grande visibilità acquisita da Mazara del
Vallo ma poi rammaricato ha detto: “si è persa un’occasione, in un
momento di crisi per la pesca
mazarese, di far avvicinare i pescatori alle istituzioni e per una
grossa iniezione di fiducia circa il
futuro”.
Esprimendo il
proprio dissenso per la
scelta operata a Malaga,
è intervenuto
direttamente
il presidente
della Provincia Regionale di Trapani, sen. Antonio d’Alì in una lettera inviata al
ministro delle Politiche Agricole e
Forestali, Paolo De Castro, (e per
conoscenza al presidente della
Regione Cuffaro): “Ho appreso con
sorpresa della scelta, evidentemente avallata dal Governo Italiano, della città di Roma, come sede
del Rac del Mediterraneo -ha scritto D’Alì- Al di là della soddisfazione per la scelta italiana, che non
si sarebbe ottenuta nel panorama
della vivace concorrenza internazionale se non vi fosse stato il
grande lavoro del mondo istituzionale ed imprenditoriale siciliano e
mazarese in particolare, Le rassegno il vivo rammarico, mio personale e dell’Istituzione che rappresento per una scelta che ritengo
volutamente mortificante per la
Sicilia per la Provincia di Trapani,
e per la città di Mazara del Vallo
di una aspirazione legittima e legittimata dalla professionalità e
dalla serietà della proposta”.
D’Alì ha sottolineato come
“Mazara del Vallo, nel corso di
questi mesi di trattative, cui non
sono estranee anche le indicazioni che giungono dai Governi Nazionali, era apparsa tra le sedi più
accreditate considerato che oltre
alla posizione centrale nel Mediterraneo, che dal 2010 sarà area
di libero scambio, potendo vantare anche una sede del Cnr per
la ricerca sulla pesca.”.
Infine D’Alì ha scritto: “Questi episodi di innaturale centralismo non
contribuiscono certo a mantenere
saldo e motivato il legame tra le
città ed il Governo Nazionale”.
Francesco Mezzapelle
L’
Anno IX n. 7 15-06-2007
di Piera Pipitone
Circa tre anni sono passati dalla conquista del trono mazarese
del nostro primo cittadino, il Sindaco Giorgio Macaddino, che ha
dovuto affrontare non pochi problemi dato che non contento dei tanti
(tantissimi) assessori che ha nominato, uno dopo l’altro è stato
costretto a dimetterli e rinominarne
degli altri, ormai costretto a scegliere, per esaurimento scorte,
amici e parenti.
Circa tre anni in cui tutti alla
domanda: “Cosa ha fatto il Sindaco di positivo nella nostra città?”
rispondono: “é stato a Markette, il
programma di Chiambretti!”. Ma
qualcosa sta cambiando, la sua
ombra comincia ad abbattersi nel-
le piazze, nei musei, nelle manifestazioni di categoria; la gente è
così sbalordita nel vederlo che
chiunque esclama: “MARIA.... LU
SINNACU!!!”, ma lui è cambiato,
ora capisce i problemi dei cittadini, si prodiga per loro, li ascolta,
tanto che il 4 giugno a piazza
Imam, si è fermato ad ascoltare un
vecchietto che non sapeva dove
poter buttare la spazzatura dato
che i cassonetti dell’immondizia
giocano a nascondino in città e gli
domanda: “L’ha ghittari nalla
pirrera?”, e solerte risponde: “ma
in questo modo si rischia di inquinare le acque”, il vecchietto con aria
9
A proposito delle
prossime elezioni…
perplessa si è allontanato non convinto di aver ottenuto una risposta.
Siamo
troppo
incontentabili in
questa città! Ci
lamentiamo di
ogni cosa, i
cassonetti che
non si trovano, le
strade sono sporche, l’ICI è cara,
la tassa sulla spazzatura non la
vogliamo pagare, il centro storico è in degrado, i monumenti
sono improponibili, il servizio di
vigilanza stradale è quasi inesistente, il sabato e la domenica
sera nessuno toglie le transenne in corso Umberto I alla fine
dell’ora prevista, l’acqua forse è
inquinata e per finire devo avere
paura ad uscire sola da casa a
causa della microcriminalità che
è incalzante.
Ma che ci può fare il Sindaco se le cose vanno male? Di certo non può fare tutto lui, d’altronde
sono solo tre anni che è seduto su
quella poltrona, non è tanto! Che
ci può fare lui se io, incurante della microcriminalità incalzante,
esco sola con delle amiche e
devo avere paura dei teppistelli
mazzaresi, che credono di poter fare tutto perché il paparino
gli copre le spalle e non c’è neanche una pattuglia di ronda
che copra le mie di spalle?!? Il
problema, giustamente, è mio
che esco di casa… Ma lui ci
ascolta e ne sono convinta perché nel corso dell’ultimo dibattito politico, la signora Tumbiolo
Giuseppa, una nostra concittadina, ha esposto un problema
che riguardava lei e tutti coloro
che abitano in via Salemi, la signora Giuseppa ha spiegato
che “qualcuno” stava istallando
una grande antenna di telefonia
in via Salemi, ma come tutti sappiamo tali antenne non possono stare nei centri abitati e soprattutto vicino le scuole, il Sindaco, quindi, con prestanza si
è attivato per togliere ed eliminare la suddetta, parlo dell’antenna naturalmente, quindi
chiunque abbia un’antenna del
genere vicino casa lo dica pure
al caro Sindaco perché lui è qui
per noi.
Ma questa è poca cosa, i veri
problemi non sono quelli che ho
elencato precedentemente, ma
sono altri e naturalmente Mr
Macaddino li ha capiti al volo, infatti sta avviando una serie di lavori
di rifacimento e ristrutturazione che
sono vitali per la città ed i cittadini;
lavori che per avere la possibilità
di essere in cantiere adesso, prendiamo atto anche di questo, hanno richiesto tempo e lavoro nei tre
anni precedenti. Lunedì 28 maggio
2007 ha inaugurato l’inizio dei lavori per il recupero e il rifacimento
del Centro Polivalente e di Cultura
di Mazara del Vallo, sito presso
l’ex collegio dei Gesuiti in piazza
Plebiscito, tale progetto è
destinatario di un finanziamento di
euro 3.730.000,00. I lavori di rifacimento termineranno entro 18 mesi, in particolare sarà ripristinato e consolidato l’intero immobile con l’eliminazione delle parti pericolanti, successivamente ci vorranno
altri 18 mesi per completare la ristrutturazione intera dell’edificio; a proposito il “buon Giorgio” ha
aggiunto: “Ancora una
volta la nostra amministrazione, in sinergia con
altri enti, tra i quali la Soprintendenza, dimostra efficacia e capacità progettuale. Il finanziamento di
circa 7 miliardi di vecchie lire, pur
previsto da anni, non sarebbe mai
arrivato se non avessimo consegnato alla Regione un progetto esecutivo accoglibile”.
Grazie Sindaco, la biblioteca
tornerà al suo luogo d’origine… ma
io ancora ho paura ad uscire sola
da casa! Tra le altre opere pubbliche, il 4 giugno 2007, sempre il sindaco ha inaugurato l’inizio dei lavori di rifacimento di piazza Imam
al Mazarì, codesti lavori sono finanziati dalla Cassa Depositi e Prestiti, ed è stata aggiudicata in
pubblico incanto con un ribasso
del 7,319% sull’importo a base
d’asta di euro 233.439,31. I lavori saranno ultimati entro 8
mesi. Inoltre ha realizzato altre
due opere pubbliche di minore
rilevanza, la pubblica illuminazione di via degli Sportivi, e la pubblica illuminazione in contrada
Giangreco.
Fra cotante ed imponenti
opere pubbliche, il Sindaco, fa
riecheggiare il suo nome tra vie di
Mazara, ma non ci dimentichiamo
che tra due anni ci saranno le nuo-
ve elezioni, quindi mi sorge un dubbio spontaneo, negli ultimi tre anni
cosa abbia fatto sinceramente non
lo so, ma fra due anni tutte queste
opere pubbliche saranno finite da
poco, quindi nel momento in cui
dovrò segnare con una x il candidato da me scelto mi ricorderò sicuramente del Centro Polivalente, di piazza Imam e degli
altri progetti che sono in cantiere e come me anche tutti gli altri miei concittadini, ma, nonostante l’estrema certezza che
fra due anni grazie al primo cittadino non avremmo più problemi di microcriminalità e potrò
passeggiare tranquillamente in
corso Umberto I da sola o con
un’amica, la domanda è: Mi ricorderò che oggi devo avere paura ad
uscire sola da casa? Spero di si.
L’
Anno IX n. 7 15-06-2007
10
L’imminente ritorno del Satiro
“Il Satiro Danzante al Museo del
Louvre di Parigi” è il tema dell’importante incontro di studio, in corso
di svolgimento presso l’aula
consiliare di Mazara del Vallo.
Alain Pasquier e Jean-Luc
Martinez del Dipartimento Antichità
Greche del Museo del Louvre di
Parigi, hanno evidenziato le loro tesi
sulla datazione e paternità del Satiro
Danzante, che a differenza dello studioso Moreno e di altri esperti in beni
culturali dell’Antichità, non ritengono che il Satiro sia opera di
Prassitele, pur ritendola un’opera
dell’antichità di grande pregio.
Il dibattito sul Satiro nel mondo
scientifico continua. Le tesi si confrontano. E’ un dibattito che appassiona gli studiosi di tutto il mondo,
e continua a suscitare un effetto
mediatico con pochi precedenti per
l’archeologia.
Intanto, come hanno sottolineato i rappresentanti della Soprintendenza ai Beni Culturali e dell’Istituto Centrale del Restauro di
Roma, il Satiro continua ad affascinare migliaia di visitatori al
Museo del Louvre di Parigi, dove
rimarrà esposto fino al prossimo 18 giugno.
Fino alla seconda settimana di luglio il Satiro sarà
esposto al Palazzo dei Normanni
di Palermo, unitamente ai maggiori reperti archeologici ed opere
d’arte della Sicilia, nell’ambito delle celebrazioni del 60° anniversario dell’Ars che, come
preannunciato dal Presidente
dell’Ars Miccichè, coinvolgeranno anche la Città di Mazara del Vallo con un evento che rievochi la prima riunione del Parlamento feudale (1092) e che sarà concordato per
data e particolari, con l’Amministrazione e la Curia Vescovile.
Il Satiro tornerà quindi a Mazara
del Vallo a metà del mese di luglio. La Soprintendenza ha presentato alla Regione
il progetto per il finanziamento di 400.000
Euro per la climatizzazione del Museo di
Sant’Egidio, che subirà
modifiche anche per
quanto attiene l’esposizione. Confermato dall’Assessorato regionale
ai Beni Culturali l’impegno per un ulteriore finanziamento di un milione di
Euro per il completamento
del teatro Garibaldi ed il finanziamento di un grande
evento culturale ed artistico, da svolgersi in Estate, per salutare degna-
mente il ritorno definitivo del Satiro
a Mazara del Vallo.
Nel corso della giornata di studi
odierna, si è inoltre registrato l’intervento-sfogo di Capitan Ciccio
Adragna, che a nome dell’equipaggio del motopesca Capitan Ciccio,
ha chiesto a tutte le Istituzioni maggior rispetto e considerazione per
gli autori del ritrovamento del Satiro.
La relazione dell’Amministrazione
Comunale è stata affidata all’Assessore comunale alla Cultura Maria
Pia Sammartano, che ha chiesto un
maggior impegno degli Enti preposti affinchè vengano potenziati il
marketing ed il merchandising per
il Satiro. “Preservare i beni culturali
e monumentali – ha dichiarato l’Assessore Sammartano – significa
usarli bene ma usarli”.
La Redazione
ACQUA: ORDINANZA DEL SINDACO
Ordinanza n. 70 del 7 Giugno 2007
PREMESSO che negli ultimi mesi gli
esami chimici eseguiti dal L.I.P. di
Trapani sui campioni di acqua provenienti dai pozzi di c/da Ramisella
hanno evidenziato valori di nitrati superiori a quelli previsti dal Decreto.
legislativo 2 febbraio 2001, n. 31 per
le acque destinate al consumo umano;
CONSIDERATO:
Che il monitoraggio effettuato in funzione delle diverse condizioni climatiche ha confermato che i parametri
ricercati continuano ad essere superiori al valore soglia previsto dalla
vigente normativa; Che, per come
espresso nella nota prot. N. 931 in
data 24.05.2007 dell’A.S.L. n° 9 a firma del Dirigente Sanitario Responsabile dell’U.O.T. del Dipartimento di
Prevenzione (Ufficio Igiene Pubblica
di Mazara del Vallo) nella valutazione dei valori riscontrati si è tenuto
conto dei rischi derivanti dall’eventuale interruzione dell’approvvigiona-
mento atteso che il superamento dei
limiti fissati dalla legge estremamente cautelativi provoca danni sanitari
scientificamente rilevabili dopo
esposizione prolungata; Che risulta
improrogabile il trattamento dell’acqua con impianto idoneo alla necessaria azione correttiva ovvero qualsiasi valida alternativa al fine di evitare l’esposizione della popolazione
a rischio sanitario sia nell’ipotesi di
interruzione dell’approvvigionamento sia nella prosecuzione dell’utilizzo senza alcuna correzione; Che già
da tempo sono stati messi in atto
una serie di accertamenti, già conclusi, atti ad individuare la migliore
soluzione tecnica sul tipo di impianto da adottare nonché è stata inoltrata all’Ente preposto la richiesta di
nuove fonti integrative di approvvigionamento idrico da utilizzare anche
in alternativa alle fonti di C/da
Ramisella; Che è stata avviata la ricognizione di pozzi già esistenti nel
territorio comunale che, in attesa delle definizioni burocratiche necessarie per una o più soluzioni sopra rappresentate, possano garantire una
valida alternativa all’utilizzo dei pozzi
dell’acquedotto comunale di c/da
Ramisella; Che a tutt’oggi non appare ancora chiaramente ipotizzabile
il tempo necessario per la adozione
di un provvedimento atto a garantire
il rientro dei parametri entro la soglia prevista dalla legge; stante l’urgente necessità di tutela della salute pubblica;
VISTO l’art. 54 del D. L.vo 18 Agosto
2000 n° 267
ORDINA L’utilizzo dell’acqua proveniente dalle condotte dell’Acquedotto Comunale di C/da Ramisella nella zona Trasmazaro e Tonnarella è
consentita per scopi domestici e per
la pulizia e l’igiene personale;
per sopperire all’approvvigionamento idrico per uso potabile delle aziende che utilizzano l’acqua nei proces-
si di produzione di alimenti verrà
impiegata l’autobotte comunale per
rifornire l’acqua agli esercizi che ne
faranno richiesta per le quantità strettamente necessarie a garantire le
produzioni giornaliere; nell’ipotesi
che la sola autobotte comunale idonea al trasporto di acqua potabile
non sia sufficiente a garantire l’approvvigionamento agli esercizi di cui
sopra, l’ufficio acquedotto è incaricato di predisporre apposita convenzione con le autobotti private necessarie ad assicurare le forniture di cui
sopra; La presente ordinanza viene
affissa all’Albo Pretorio, nelle Vie cittadine ed inviata agli organi di stampa locali; l’Ufficio tecnico Comunale
ed il Comando dei VV. UU., ognuno
per la parte di loro competenza, sono
incaricati dell’esecuzione della presente Ordinanza.
IL SINDACO
Giorgio Macaddino
Mhazartland
Il nove giugno 2007, mi trovavo
a passeggiare tra le piazze e le
strade di Mazara, erano circa le
21:30 e passando dal teatro Rivoli
mi sono accorta che era in atto
uno spettacolo danzante dal nome
“Mhazartland”, che nome strano
ed interessante mi sono detta.
Non ho resistito alla curiosità
e sono entrata, dall’anticamera già
si sentiva l’impeto della musica e
una volta entrata in sala non ho
creduto ai miei occhi, era gremita
di gente euforica e divertita, non
c’era neanche un posto libero; trovo spazio in una nicchia e finalmente il mio sguardo si è posato
sul palco, uno spettacolo strabiliante, sembrava di vedere un video musicale di Christina Aguilera,
ragazzi e ragazze dai 5 ai 20 anni,
di diverse etnie uniti dalla danza,
ballavano come dei professionisti
a ritmo di Hip Hop, Video Dance,
House e Breakdance.
I Dancers erano: Laura
Margiotta, Angela Messina,
Rossella Tranchida, Giacomo
Giacalone, Giovanno Sciacca,
Simone Brucato, Alessandro
Ben
Mustaphà,
Arianna
Gancitano, Sonia Ferrandes,
Marilena Cucchiara, Francesca
Asaro, Flavia Bonanno, Virginia
Fondacaro, Anna Di Giorgi,
Giusy Giacalone, Alice Barraco,
Sofia Giacalone, Enrica
Ferrandes, Elga Giacalone,
Ilaria Villari, Vito Mulone, Salvatore Licatini, Susanna Agate,
Ivana Foggia, Silvia Giacalone,
Claudia Fiorentino, Martina Marino, Marika Giubilato, Paride
Crisafulli, Danilo Catinella, Antonio Forgia, Flavio Seidita, Ernesto
Dado, Antonio Pomilia, Samuele
Pace, G.Battista Asaro e Alessandro Napoli; Breakers: Vincenzo,
Joshua, Amdì, Simone; Vocalist:
Massimo Rocchetti, Soul Voice:
Peppe Sicurella A.K.A. Al
Mhazarì, Adattamento e creazione testi: Monica Atria, Scenografia
e grafica: Piergiorgio Leonforte,
Assistente coreografa: Laura
Margiotta, ma chi era il curatore
di Regia e Coreografia? Dopo aver
guardato altri 5 minuti di spettacolo, l’ho capito senza doverlo
leggere da nessuna parte, chi
altri se non il bravissimo Peppe
Quinci!
Alla fine dello spettacolo ero
così soddisfatta di ciò che avevo visto che avrei chiesto il bis.
Piera Pipitone
L’
Anno IX n. 7 15-06-2007
11
La gioia di vivere con il tendales
Sabato 26 Maggio si è svolta a
Mazara del Vallo, in piazza della
Repubblica, una manifestazione
dal titolo “la gioia di vivere con il
Tendales”. La manifestazione, organizzata dall’ass. il Faro in collaborazione con altre ass. e con il
patrocinio del Comune di Mazara
del Vallo, ha visto impegnati volontari, giovani, anziani, immigrati
e diversamente abili nella realizzazione di un quadro dalle caratteristiche particolari: un’opera che
nasce dalla stoffa bianca, il
Tendales appunto, che ognuno
poteva arricchire con
fantasia e emozioni,
colori, luci e storie,
ampliandolo fino a renderlo un quadro vivente. L’obiettivo era di
proporre un pomeriggio dedicato alla
socializzazione ed all’integrazione, e constatando il pubblico
che ha assistito alle
iniziative, l’ass. Il
Faro è senza dubbio riuscita nel
suo intento. Quest’ultima è nata
nel 2004 grazie alla fiducia di alcune famiglie ed all’amore di chi
ancora crede nel valore del
volontariato, portando solidarietà a favore dei soggetti
svantaggiati per le loro condizioni fisiche, psichiche, sensoriali,
economiche e familiari; vanta nel
suo potenziale umano figure professionali con un’esperienza
invidiabile preziosa, con l’apporto di chi ha acquisito negli anni
esperienze dirette. Sin dall’inizio
l’ass. è stata capace di concretizzare ogni obiettivo e di
assumersi ogni incarico atto
a prestare tutti i servizi previsti in statuto. Diverse sono state ad oggi le iniziative che l’associazione ha realizzato portandoli a buon fine, il primo
progetto teatrale, ad esempio,
dove soggetti normodotati e
portatori di handicap vi sono
ritrovati sullo stesso piano con il
motto “dal palcoscenico del teatro al palcoscenico della vita”. Mostre, giochi senza frontiere per non
parlare del sostegno integrativo
alle due strutture IPAB, vari mo-
menti di sensibilizzazioni. Con
queste iniziative l’ass. ha dato
l’opportunità di lavorare, ridere,
scherzare e giocare scambiandosi amore e complicità, non si può
fare altro, quindi, che incoraggiare tutti i componenti e volontari
ad andare avanti,in quanto hanno dato un contributo non indifferente al tessuto sociale della città. Stare tutti insieme riempie il
cuore di gioia; e dare amicizia ti
fa stare bene nell’anima. GRAZIE all’ASS. IL FARO, che ha in
programma altre importanti manifestazioni.
Andrea De Simone
ANEDDOTI E CURIOSITA’
di Giuseppe Asaro
Nel 1957 frequentavo la Scuola Media, allora sita in via Plebiscito ove oggi sorge il museo del
Satiro. La Scuola Media, era allora selettiva, non perché operasse
una distinzione fra classi sociali
più o meno abbienti, ma poiché
per accedervi bisognava superare
un esame d’ammissione. In alternativa ad essa esisteva l’Avviamento Professionale, per il quale molti ragazzi optavano.
Pertanto, in un’età caratterizzata dalla naturale incertezza sulla scelta del proprio futuro, si era
già costretti a decidere il proprio
indirizzo di studi. L’Avviamento
professionale offriva l’opportunità
di fruire dell’apprendimento di discipline non solo teoriche ma anche pratiche, finalizzate all’immediato inserimento nel mondo del
lavoro, non precludendo la possibilità, attraverso la frequenza dell’Istituto Industriale, di proseguire
anche gli studi universitari. La
maggior parte degli alunni, iscritti
nelle due scuole, proveniva da un
ceto medio-basso, ma la voglia di
apprendere era tanta. L’unico ostacolo di noi studenti era rappresentato dall’apprendimento della lingua italiana in quanto, abituati nelle nostre famiglie e tra di noi a
parlare in dialetto, incontravamo
talvolta delle difficoltà a trovare i
corrispondenti termini in italiano.
Ricordo che un nostro caro compagno, un giorno, durante lo svolgimento di un tema in classe, non
riuscendo a formulare in termini
italiani un concetto che esprimesse una sua riflessione sull’argomento proposto, decise di scriverla in dialetto, ricorrendo al famoso
proverbio “Ogni ficateddru di
musca fa sustanza”. Oggi c’è la
tendenza alla rivalutazione del dialetto, ma allora - apriti cielo! - il
compagno si beccò un brutto voto
e un solenne rimprovero davanti a
tutti. Io stesso, un giorno, interrogato sulla Rivoluzione francese,
dopo avere brillantemente esposto
la crisi della società francese che,
pur pervasa da grande idea e progetti di riforma sociale, nella seconda metà del Settecento era
lo Stato europeo socialmente più immobile ed arretrato, mi addentrai maldestramente nella descrizione
delle tre categorie sociali
od ordini che la componevano: la Nobiltà, il Terzo stato (il popolo in
genere, cioè la borghesia, i professionisti, i contadini, gli
operai) e…… e qui mi fermai. Il
termine Clero non mi tornava proprio alla mente. Pensavo a “li
parrini”, diventai rosso, mi impappinai, mentre l’insegnante mi incalzava: “ Ma dai, Asaro, non è possibile che ti perda per queste
fesserie, rifletti! “ Quando non ne
potei più, con voce flebile ed esitante, dissi: “Li parrini!”. Fui immediatamente mandato al mio banco
e non ricordo più che voto presi.
So soltanto che in fondo parrini e
clero sono la stessa cosa e che
l’insegnante avrebbe potuto magari riderci su e indicarmi l’esatto
termine italiano. C’era un profondo rispetto per i docenti e tutti
osservavamo un comportamento
disciplinare che non era imposto,
ma spontaneo.
La figura della Preside, Signora La Marca, incuteva rispetto e
terrore, specialmente quando a fine
trimestre veniva in classe a leggere i nostri voti, esprimendo la sua
soddisfazione o il suo rammarico
per i risultati raggiunti. In classe
ci si aiutava tutti e non c’era
alcuna invidia per il
compagno più bravo,
salvo una certa stizza per un nostro
compagno che poteva
permettersi, ogni giorno,
di portare in classe un panino imbottito di mortadella,
comprato la mattina nel negozio
di
Don
Vitino
Cusumano. Per amore del vero,
di solito durante la ricreazione lo
divideva con qualcuno di noi. Si era
poveri ma curiosi di avventurarci
nello studio del latino, del francese, della matematica che un bravo insegnante (prof. Pellegrino) sapeva con maestria e semplicità
spiegarci. Si era tutti uniti in tutto,
a scuola e fuori della scuola. Si
andava a giocare al pallone al
Trasmazzaro, nel campo “Vec-
chio”. Attraversavamo il fiume con
la chiatta e a piedi si arrivava sul
luogo. Un giorno riuscimmo a procurarci un pallone decente. Infatti, era l’epoca dei soldi ”marziani”,
contenuti nelle confezioni di
chewing-gum, dei quali si faceva
la raccolta perché, raggiungendo
un certo importo, si sarebbe ottenuto in premio un pallone. Tutti
allora masticammo per mesi continuamente e alla fine raggiungemmo l’ambito obiettivo. Sfidammo al
campo “Vecchio” l’altra classe e,
all’ora prefissata, puntualmente
eravamo tutti là. Dopo qualche minuto di partita, ancora in parità, decidemmo di comune accordo (fra
di non c’ era l’arbitro) che alla nostra classe spettava un rigore. Incaricato del tiro fu un compagno,
oggi affermato professionista, il
quale collocò la palla sull’immaginario dischetto e, dopo una breve
rincorsa, sferrò un tiro violento ma
così alto che il pallone andò a conficcarsi sul filo spinato di un muro
di recinzione. Nel silenzio più totale, si senti lo sfiato del pallone
che andava inesorabilmente
rimpicciolendosi. Nessuno profferì
parola, prendemmo mestamente i
nostri indumenti e ci avviammo lungo la via del ritorno. In tutto erano
passati non più di cinque minuti.
Oggi ridiamo per quell’episodio,
ma allora l’idea di dovere masticare per altri mesi chewing-gum,
per ottenere un altro pallone, ci
rattristò profondamente.
L’
Anno IX n. 7 15-06-2007
REALIZZAZIONI DI TIMBRI PRE-INCHIOSTRATI IN 3
MINUTI CON IMMAGINI E PERSONALIZZAZIONI
a MAZARA
via F.sco Cilea
vieni a trovarci...
12
L’
I
Anno IX n. 7 15-06-2007
NFORMA
CITTÀ
Don Vito Rallo
Papa Benedetto XVI dopo aver
nominato Mons. Domenico
Mogavero, un grande rappresentante della Chiesa italiana, vescovo della Diocesi di Mazara del Vallo, ci ha onorato di conferire ad un alto rappresentante della Chiesa
mazarese, Don Vito
Rallo, la nomina di Arcivescovo di Alba a
Nunzio Apostolico in
Burkina Fasu e Niger. Sentite
congratulazioni arrivano dai rappresentanti dell’Amministrazione
Comunale, il sindaco Giorgio
Macaddino e il Presidente del
Consiglio Comunale Giampiero
13
Giacalone, in particolare dall’Assessore Maria Pia Sammartano
presente il 12 giugno 2007 alla cerimonia di annuncio
della nomina di Don
Rallo ad Arcivescovo
della Diocesi di Alba
a Nunzio Apostolico
in Burkina Fasu e
Niger. Inoltre esprimo
profonde congratulazioni da parte della redazione de L’Opinione e di tutti i collaboratori, e aggiungo l’orgoglio di essere rappresentata come cittadina mazarese
da persone come Don Vito Rallo
che anche il Papa ne ha riconosciuto le grandi doti.
A cura di Piera Pipitone
Avvio lavori Canile
Dopo anni di randagismo cinofilo,
finalmente abbiamo la certezza
che nella nostra amata città il problema randagismo sarà per lo
meno smorzato, in quanto il 7 giugno 2007 il Sindaco Giorgio
Macaddino e il responsabile del
settore veterinario di Mazara del
Vallo dell’Asl, il Dott. Francesco
Di Michele, hanno presenziato all’avvio dei lavori di realizzazione del
canile comunale che avrà sede
all’ex mattatoio comunale di
contrada Affacciata. Il progetto
esecutivo è stato approvato dalla
Giunta comunale il 29 dicembre
2005; i lavori avranno la durata di
tre mesi, alla fine dei quali il canile comunale ospiterà 20 box e
spazi aperti per
altrettanti cani;
inizialmente il
progetto prevedeva la realizzazione di 60
posti, ma lo
scorso 6 aprile
è stata pubblicata sulla Gurs la
l.r. n.7 del 12 gennaio 2007 che
prevede per ogni canile un numero massimo di 20 cani con uno
spazio di almeno 18 mq a posto.
Oggi il progetto è stato cambiato
e reso a norma, e spero che il canile rimanga un piacevole soggiorno per cani abbandonati e senza
casa e non diventi con il passare
del tempo un lager cinofilo.
Anche i Capodogli frequentano il “Marakanà”
Il 2 giugno 2007 sul litorale Fata Morgana, all’altezza del lido balneare “Marakanà” si è arenato un capodoglio di 10
tonnellate e di lunghezza circa 11 m, era un giovane maschio. Ancora non si sanno le cause della morte, il CNR
locale ha provveduto nel recupero dello scheletro e di alcune parti del cetaceo proprio per darne una motivazione
attendibile, anche se a primo impatto si direbbe causato da una grande ferita sulla testa forse causata da uno
speronamento. La Capitaneria di Porto di Mazara del Vallo ha provveduto tempestivamente all’organizzazione
della rimozione del cetaceo in collaborazione con i cantieri navali “Giacalone” e della ditta Monaco, inoltre il
trasporto è stato organizzato dalla società Belice Ambiente S.p.A. con destinazione la discarica di Partanna.
ATTUAZIONE PROGETTO ASSEGNO CIVICO
Al via il progetto “Assegno civico”! Attraverso una concertazione tra
gli “Affari Sociali” ed i “Servizi alla Città”, il primo gruppo di 25 persone,
utilmente collocate nella graduatoria a seguito del bando “Assegno
Civico”, scaduto il 30 aprile scorso, sono impegnate in operazione di
pulizia e manutenzione dei tratti di spiaggia libera della Città, in operazioni di discerbatura e di pulizia del cimitero comunale.
I lavoratori percepiscono 400 euro
mensili, oltre a copertura assicurativa per
una prestazione di 4 ore giornaliere (dalle ore 6 alle ore 10), per 5 giorni alla settimana (dal lunedì al venerdì). Viva soddisfazione viene espressa dall’Assessore
alle Politiche Sociali Caterina Agate e
dal neo dirigente dott.ssa Anna Maria Volante. «Siamo contenti dell’impegno profuso da questo primo gruppo di persone,
che si guadagnano con prestazioni di
pubblica utilità un sostegno economico
del quale hanno diritto.
Con questo progetto - dichiara l’Assessore Caterina Agate - la nostra Amministrazione imprime una svolta deciL’Assessore alle Politiche
siva alla politica del welfare, sostituendo
alcuni contributi ad oggi erogati, secondo una logica di mero assistenzialismo, con un rapporto che tutela la
dignità dei beneficiari e consente lo sviluppo di una cultura nuova che,
non perdendo di vista la necessità di sostenere le fasce di bisogno di
questa Città, tenta di emancipare le stesse, rendendo attori di un percorso di crescita e di utilità sociale, quanti fino ad oggi si sono sentiti
mortificati dalla richiesta di aiuto economico, e che invece oggi hanno
l’opportunità di rendere un servizio alla collettività».
Il primo gruppo di 25 lavoratori resterà in servizio due mesi. Poi
toccherà agli altri soggetti utilmente collocati nella graduatoria. Non
tutti, i circa 300 richiedenti, hanno però accettato di lavorare. Per quei
soggetti che fisicamente sono in grado di effettuare la prestazione di
pubblica utilità, ma non accetteranno di lavorare, non ci sarà diritto ad
alcun contributo riferito all’ex minimo vitale.
L’erogazione dell’Assegno Civico (400
Euro mensili, oltre oneri assicurativi, per
un totale di due mesi) vede infatti come
beneficiari soggetti con difficoltà, titolari
di un reddito inferiore al minimo vitale, nulla
tenenti, e che non abbiano rifiutato occasioni lavorative. «L’attuazione del progetto “Assegno Civico” - dichiara l’Assessore Agate - rappresenta un’altra importante
tappa, finalmente raggiunta, dopo l’attivazione delle procedure per l’aggiudicazione dei servizi contenuti nel Piano di zona
del distretto socio-sanitario di cui siamo
Comune capofila. Gli uffici sono pronti prosegue l’Assessore Agate – per espletare , che permetteranno di far partire tutSociali Caterina Agate
ta una serie di servizi in favore delle fasce
più deboli della nostra Città, dando nel
contempo occasioni di lavoro a quanti verranno utilizzati
nell’espletamento degli stessi».
E intanto, per venire incontro alle esigenze dei soggetti con difficoltà motorie che vogliono recarsi presso l’Ufficio Affari Sociali di piazza
della Repubblica, è stato montato un citofono sotto le scale dell’ex
palazzo di Città affinché l’utenza possa comunicare con gli Uffici, evitando di salire la rampa di scale.
L’
Anno IX n. 7 15-06-2007
14
L’U.G.L. SANITA’: VINTA LA BATTAGLIA PER LA POSTAZIONE DEL 118 ALL’INTERNO DEL
PRESIDIO OSPEDALIERO “ABELE AJELLO”
Dopo un anno di intense trattative – proposte – riunioni – lettere etc… , il Dr. Francesco Paolo
Milazzo - Direttore Sanitario
del presidio Ospedaliero
“Abele Ajello”, ha concesso la
disponibilità di un vano all’interno dell’Ospedale al personale operante presso la struttura di
emergenza – urgenza del 118,
da una nota inviata precedentemente dall’Organizzazione Sindacale U.G.L. Sanità datata 18
Luglio 2006, prot. n. 1324.
¾ Gli operatori del 118 da
circa due anni si trovavano
allocati presso i locali della II°
Guardia Medica Continuità Assistenziale di Via Leonardo
Bonanno.
¾ Questa situazione per
l’U.G.L. Sanità non era sostenibile in quanto il Servizio di
Emergenza – Urgenza doveva in-
tervenire da una Zona oltre il Fiu- Baldo Scaturro, Coordinatore
me Mazaro , con difficoltà ad in- Aziendale dell’U.G.L. Sanità,
tervenire a causa del traffico in promotrice dell’iniziativa, ma dobquelle parti della città più esposta biamo ringraziare il Dr. Onofrio
Centro Storico – Zona Via Amato – Capo Dipartimento di
Castelvetrano – Zona Circon- Emergenza dell’Azienda U.S.L.
n° 9, che ha dato
vallazione
–
il suo apporto in
Zona C/da Bocprima persona,
ca
Arena
–
affinché si risoletc…, mentre il
vesse questo spipersonale del 118
contro ogni logica
noso problema”.
Pertanto la
stava lontano dall ’ O s p e d a l e Postazione 118 presso l’ospedale A. Ajello Città di Mazara
“Abele Ajello”, e cioè dal Pronto del Vallo dispone in questo atmomento
di
due
Soccorso che è l’area naturale tuale
di sostamento in cui doveva svol- postazioni del 118 più razionagere il proprio sevizio, allertando le, perché viene a coprire l’intero
gli Operatori Sanitari del Pronto territorio della Città, in quanto
¾
una postazione del 118 è
Soccorso.
“Oggi viene sanata una situa- rimasta a coprire la Zona
zione anomala, grazie non solo al- Trasmazzaro allocata presso la
l’intervento costante e persisten- Struttura della Guardia Medica
te dell’U.G.L. Sanità, afferma Turistica, sita nella Via Del
Mare, che copre un terzo della
Città,
¾
mentre la nuova postazione del 118 ubicata presso la
struttura Ospedaliera viene a coprire la rimanente parte della Città. Ricordiamo con l’occasione a
tutti i cittadini che per qualsiasi richiesta di intervento di emergenza – urgenza, va composto il
numero telefonico 118, con il
quale immediatamente si ha la disponibilità e l’intervento di una
Autoambulanza con personale
della Croce Rossa Italiana, a cui
è affidato attualmente il Servizio
di Autoambulanza di emergenza –
urgenza.
Baldassare Scaturro
Su tale argomento ne ha parlato questa testata giornalistica nel
n.13 del 12 Agosto 2006 pag. 10
Un caloroso abbraccio al bel Paolo Parlante
Oggi avrebbe 22 anni il bel Paolo Parlante, che il
23 giugno 2004 è stato strappato alla vita da un
tragico incidente sul lavoro. Ragazzo solare, che
amava la vita, si prodigava negli studi, infatti dopo
aver finito l’Istituto Tecnico Industriale di Mazara
del Vallo si era iscritto all’Università degli studi di
Palermo in Scienze della Formazione educatore
interculturale. Molte manifestazioni sono state fatte in suo nome, ad esempio il 23 luglio 2004 l’Associazione River Sport Club ha organizzato un
concerto in piazza Mokarta dal titolo “Concerto
per Paolo”, il 23 e il 24 giugno 2006 è stato orga-
nizzato il 1° convegno “Messaggi di Luce Eterna” in nome di Paolo e un
altro ragazzo, Mirko, all’Hotel Ruggero II. Ma il ricordo di Paolo rimane
sempre vivo nei cuori di chi lo ha conosciuto e non potrà essere dimenticato neanche da coloro che lo hanno conosciuto tramite le parole degli
amici e dei parenti e tramite le stesse manifestazioni in suo onore. Gli
unici che sembrano essersi dimenticati del bel Paolo sembra essere la
Procura di Marsala che non riesce a fare vera luce in questa vicenda. La
madre Cristina Grassa, infermiera dell’Abele Ajello, che quella mattina
dell’incidente si vide arrivare il figlio morente sulla barella, oggi esclama
a gran voce: “Le ingiustizie devono avere un peso per le coscienze degli
uomini!!!”.
Piera Pipitone
Lettera aperta dal Centro Culturale “Giuseppe Napoli” al Presidente Sen. Antonio D’Alì
Sollecito d’incontro su temi di interesse sul territorio della Provincia Regionale di Trapani
Egr. Sig. Presidente avendo
avanzato precedentemente delle
istanze alla S.V. riguardo a
tematiche di una certa rilevanza che
riguardano il nostro Territorio della
Provincia Regionale di Trapani, da
Ella degnamente rappresentata,
con la presente richiediamo un incontro a breve, anche in ragione del
fatto che i mass-media hanno
pubblicizza-to tali iniziative del nostro Centro culturale e precisamente:
¾ Istanza del 05 Ottobre 2006
Prot. Gen. N. 53726 Vs. Rif. avente
per oggetto: Mazara
del Vallo – Marsala –
Trapani una strada incompiuta. – Impossibile il rilancio economico della Provincia Regionale di Trapani. S.S.
115 strada sotto accusa, si muore con facilità;
¾ Istanza del 04 Dicembre 2006 Prot.
Gen. N. 65330 Vs. Rif.
avente per oggetto: S.P.
38 Mazara - Torretta
Sen. Antonio D’Alì
Pres. Prov. Regionale Trapani
Associazione
“Livio Monaco”
Comunicato stampa - Servizio
Civile Nazionale
Si vendono
cuccioli di Schitzu
per informazioni:
349 1072013
In data 29 Maggio 2007, sul sito
del Servizio Civile Nazionale è stato pubblicato l’elenco dei progetti
approvati per l’anno 2007.
Il Presidente
Vincenzo Monaco
Granitola. - Su quella strada si continua
a morire;
¾ Istanza del 28
Dicembre 2006
Prot. Gen. N. 69712
Vs. Rif. avente per
oggetto: Richiesta di
incontro per l’Istituzione in Provincia di
Trapani di una Unità
S a n i t a r i a
Elitrasportata per
l’emergenza
in
mare.
Pertanto, al fine di poter sentire
le sue impressioni in merito, parere a cui teniamo tantissimo non solo
per la carica che ricopre ma perché Ella rappresenta il nostro dato
stabile della Politica in Provincia, e
considerata anche l’importanza dei
temi da trattare, le sollecitiamo questo incontro che Ella vorrà
doverosamente concedere.
Rimaniamo in attesa di un Vs.
sollecito riscontro, e porgiamo doverosi saluti.
Il Presidente
Prof. Matteo Ferro
Graduatoria progetti da realizzare in Italia
L’
I
Anno IX n. 7 15-06-2007
NFORMA
CITTÀ
15
Comunicati Stampa
lo
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o
p
m
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By C
TRE FONTANE, IN AZIONE LA PULISCISPIAGGIA: PASSAGGI IN OGNI WEEK-END
Da alcune settimane è operativa sull’arenile di Tre Fontane la
puliscispiaggia del Comune. Il mezzo meccanico, trainato da un trattore, viene utilizzato per la pulizia della spiaggia, lunga 8 chilometri.
Attualmente il mezzo, con gli operai dei «Servizi alla città», è stata
utilizzata soltanto nei week-end, visto che si è registrato poco afflusso
di turisti durante la settimana. «Fra qualche giorno saranno stabiliti i
turni che consentiranno l’utilizzo della puliscispiaggia tutte le notti, per
garantire la pulizia dell’arenile ogni giorno» ha ribadito l’assessore ai
Servizi alla città, Mario Giorgi.
Il mezzo viene ricoverato gratuitamente nello spiazzo dell’hotel
Ramuxara, grazie alla disponibilità della direzione dell’albergo. «Non
possiamo che ringraziare il direttore, anche questo dimostra spirito di collaborazione tra imprenditori turistici ed enti locali che forniscono servizi al turismo» ha concluso l’assessore Giorgi.
TRE FONTANE, PEDANE PER DISABILI SULLA SPIAGGIA:
RICHIESTE IN COMUNE
Da oggi presso l’ufficio del dirigente del settore «Servizi alla città» si potranno presentare le richieste per l’installazione
degli scivoli necessari per i diversamente abili che devono raggiungere la spiaggia.
Chi ne può fare richiesta, deve avere i requisiti richiesti, come un grado d’invalidità che non gli consente in maniera
ottimale la deambulazione.
Per essere inseriti nella graduatoria comunale si dovrà presentare una richiesta in carta semplice e, allegato, la fotocopia
del certificato (rilasciato dall’Asl o da un ente accertatore) che attesta l’invalidità del soggetto.
PUNTERUOLO ROSSO, L’ASSESSORE AGOLA:
«SINO AD ORA NESSUN CASO REGISTRATO»
«Sul nostro territorio, sino ad ora, non si è registrato
nessun caso di punteruolo rosso». A ribadirlo è l’assessore comunale all’agricoltura, Maurizio Agola, che,
qualche giorno fa, ha partecipato ad una riunione convocata in Prefettura a Trapani. All’incontro hanno partecipato anche i tecnici dell’Aziende foreste che si occuperanno del taglio e della distruzione delle palme infette.
«Con i tecnici della sezione operativa abbiamo effettuato un sopralluogo sull’intero territorio comunale –
ha ribadito l’assessore – e non abbiamo registrato nessun caso di punteruolo rosso. Invito, comunque, tutti i
cittadini ad avvertire tempestivamente il Comune, qualora dovessero
avere dubbi su alcune palme che presenterebbero i segni evidenti della
malattia». Il punteruolo rosso colpisce, infatti, le foglie delle palme,
che diventano gialle, fino ad appassire.
VERDE PUBBLICO, QUINDICI ANZIANI
IMPEGNATI PER CINQUE MESI
Da lunedì quindici anziani di
Campobello
sono impegnati
nelle attività integrative promosse
dal Comune. Si
tratta di un progetto che vede al
lavoro nei servizi
del verde pubblico, quindici persone, per la durata di cinque mesi e per tre ore
al giorno. Le quindici unità sono
state affidate al settore «Servizi
alla città». «L’impegno dell’Ammi-
nistrazione è quello di rendere protagonisti della città chiunque – ha
dichiarato l’assessore alla solidarietà sociale,
Rosetta Stallone
– già da mesi abbiamo coinvolti in
progetti di servizio
civile e civico, giovani, donne ed uomini in situazioni di difficoltà. Un
impegno concreto per tutti affinché
al meglio si possano gestire i servizi per la nostra città».
BENI CONFISCATI, ASSEGNATE ALLA
«FONDAZIONE SAN VITO» DUE VILLETTE
La Giunta municipale ha provveduto ad affidare in comodato
d’uso gratuito alla «Fondazione
San Vito Onlus» due
villette in via Milano
nella frazione di Tre
Fontane, confiscate al
mazarese
Luigi
Giacalone e passate
nella disponibilità del
patrimonio comunale.
La Fondazione vuole utilizzare i
due immobili per una colonia estiva per minori. Il comodato è stato
concesso per dieci anni. Dalla pre-
cedente Amministrazione Comunale (guidata dall’ex sindaco Daniele Mangiaracina) le due villette
erano state individuate per l’apertura
di una sede staccata dei Vigili del Fuoco. Il progetto è rimasto, però, soltanto un’idea. Ora l’affidamento
in
comodato d’uso alla «Fondazione San Vito», che già per quest’estate dovrebbe utilizzarle per
una prima colonia.
EX ENAOLI: DOPO TRE ANNI DI SOSTA
CONCESSI I NUOVI CONTRIBUTI
Dopo tre anni di sosta, durante la gestione della passata Amministrazione Comunale, è stata ripresa l’erogazione dei contributi ex Enaoli,
dovuti ai minori orfani di lavoratori. La Giunta Municipale, guidata dal
sindaco Ciro Caravà, ha provveduto ad erogare i contributi ad undici
persone di Campobello, in possesso dei requisiti richiesti per la concessione. L’ultima erogazione risale all’agosto del 2004. Da allora non
si era più provveduto ad elargire questo contributo per i minori orfani di lavoratori. La
somma complessiva impegnata per
l’erogazione è stata di 4.950 euro.
«Qualcuno in questi anni si è completamente dimenticato di questi minori orfani – ha ribadito il sindaco Ciro Caravà –
rendendo così non ottimale il servizio di solidarietà sociale. Noi, a piccoli passi, stiamo
cercando di rimettere in moto tutti gli interventi nel sociale».
L’
Anno IX n. 7 15-06-2007
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Concessionaria
FutureCARS
L’esperienza Ford in Provincia di Trapani
PRESENTA
OPERAZIONE
DEMOLITION
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SINO A
ROTTA
MAZIO
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8.950,00
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