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ANICA 17 novembre 2016 La proprietà intellettuale degli articoli è delle fonti (quotidiani o altro) specificate all'inizio degli stessi; ogni riproduzione totale o parziale del loro contenuto per fini che esulano da un utilizzo di Rassegna Stampa è compiuta sotto la responsabilità di chi la esegue; MIMESI s.r.l. declina ogni responsabilità derivante da un uso improprio dello strumento o comunque non conforme a quanto specificato nei contratti di adesione al servizio. INDICE ANICA CITAZIONI 17/11/2016 DailyMedia Non si arresta il successo dei Cinema2day. Oltre 1 milione i biglietti staccati in un giorno 5 17/11/2016 Novella Duemila IL PREMIO IN ONORE DI PAPA' VITTORIO 6 17/11/2016 Metropolis Giornate del Cinema Sorrento accoglie i vip 7 ANICA SCENARIO 17/11/2016 Il Sole 24 Ore Premium paga il «conto» Vivendi 9 17/11/2016 La Repubblica - Nazionale Teleborsa 10 17/11/2016 Il Messaggero - Roma Batman in fuga sotto l'ombrello 12 17/11/2016 Il Messaggero - Roma I film israeliani tra amore, tolleranza, lutti e amicizia 13 17/11/2016 MF - Nazionale Mediaset non tratta su Premium 14 17/11/2016 Il Fatto Quotidiano " La verità negata " , il dramma giudiziario che riconcilia con l ' ABC del cinema* 15 17/11/2016 La Gazzetta dello Sport - Nazionale Premium reagisce: film, nuove serie E c'è la tecnologia 4K 17 MULTIMEDIALITA 17/11/2016 Corriere della Sera - Nazionale Mediaset Premium, più investimenti e un canale dedicato all'animazione 19 17/11/2016 Il Sole 24 Ore Boom di ascolti nell'Est Europa 20 17/11/2016 Il Sole 24 Ore Il ceo di Google a Bruxelles per incontrare l'Antitrust Ue 21 17/11/2016 La Repubblica - Nazionale Ma le reti dipendono sempre di più da agenti e produttori 22 17/11/2016 La Stampa - Nazionale Mediaset frena su Premium "Non stiamo trattando con Sky" 23 17/11/2016 ItaliaOggi Dopo un anno e mezzo è vuoto il sacco di Campo Dall'Orto 24 17/11/2016 DailyMedia Televisione Rai 4 si rinnova: al via nuovi format originali, puntando al target 15-44 26 17/11/2016 DailyMedia La classifica del prime time 27 17/11/2016 Today Pubblicità Italia Rai2: picco di 5 milioni per Mika. Successo anche sui social 28 ANICA CITAZIONI 3 articoli 17/11/2016 Pag. 17 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Non si arresta il successo dei Cinema2day. Oltre 1 milione i biglietti staccati in un giorno Sono stati ben 1.039.126 i biglietti staccati per il terzo appuntamento di Cinema2day, l'iniziativa promossa dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo in collaborazione con Anica, Anem e Anec, che consente l'ingresso a due euro, ogni secondo mercoledì del mese. "Un enorme successo, una grande festa in tutta Italia" così il ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini commenta i dati Cinetel del terzo appuntamento e sottolinea come "grazie a questa promozione molti giovani e molte famiglie stanno tornando al cinema". "Anche questo mese - ha detto Franceschini - più di un milione di persone sono andate al cinema di mercoledì. Questo vuol dire che un italiano ogni sessanta ha scelto di uscire di casa per vedere un film con la magia del grande schermo. E la cosa più importante è che sono prevalentemente ragazzi, negli spettacoli serali, bambini e famiglie in quelli pomeridiani e questa volta anche la mattina. La nuova legge sul cinema appena approvata e il ritorno del pubblico nelle sale conclude il ministro - mostra che il cinema italiano ha davanti a sé una grande stagione di crescita e successo". Grande soddisfazione da parte degli addetti ai lavori, entusiasti per come sta andando l'iniziativa che sarà, per il momento, in essere fino a febbraio 2017. Sembra ormai abitudine che le sale italiane nel secondo mercoledì del mese siano prese d'assalto e facciano il tutto esaurito, entusiasmando tra gli altri anche gli investitori pubblicitari forti di una platea a cui comunicare tra le più ricettive e numericamente interessanti. Coadiuvata da un'intensa campagna mediatica, la promozione, alla sua prima edizione ed unica nel suo genere sul territorio nazionale, vedrà le prossime date, per il mese di dicembre, mercoledì 14, per gennaio l'11 e per febbraio l'8. Tanta l'offerta a disposizione che trova il riscontro di ogni fascia di pubblico, per gusto e target, considerando poi questo periodo tra i più ricchi e variegati dell'anno. Impossibile non citare per il mese di dicembre Sully con Tom Hanks diretto da Clint Eastwood, il primo dei cinepanettoni 2016 Natale al Sud, un nuovo inedito episodio di Peppa Pig per la gioia dei più piccini, Captain Fantastic dopo le glorie alla Festa del cinema di Roma e Robinù, la pellicola diretta da Michele Santoro. Queste solo tra le nuove uscite. Per gennaio invece l'offerta sarà ancora più vasta e oltre a tutti i film già in sala, tra le nuove uscite da citare Assassin's Creed e l'attesissimo Sing, per grandi e piccini. ANICA CITAZIONI - Rassegna Stampa 17/11/2016 - 17/11/2016 5 17/11/2016 Pag. 90 N.47 - 24 novembre 2016 diffusione:41437 tiratura:142655 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato SUSSURRI & GRIDA IL PREMIO IN ONORE DI PAPA' VITTORIO Ivan Rota (...) A sinistra, Pierà Detassis, direttrice del mensile Ciak, di Visibilio editore, ha ritirato il premio alla critica cinematografica, A destra, Pierfrancesco Favino e la compagna Anna Ferzetti. «Ogni attore porta dentro di sé un po' di Vittorio», ha detto Favino. Anna Foglietta, Christian De Sica e Pierfrancesco Favino. L'attrice è protagonista di Che vuoi che sia, il nuovo film di Edoardo Leo. Da destra, Natalia Aspesi, Caterina D'Amico, Masolino D'Amico, Silvia D'Amico, che hanno ritirato il premio speciale in ricordo di Suso Cecchi i D'Amico. VITTORIO DE SICA, EMI DE SICA, GIUDITTA RIASSONE, CHRISTIAN DE SICA, FRANCESCO RUTELLI, SILVIA VERDONE ANICA CITAZIONI - Rassegna Stampa 17/11/2016 - 17/11/2016 6 17/11/2016 Pag. 29 Metropolis La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Cinema Dal 28 novembre al 1 dicembre la rassegna con anteprime, convention e dibattiti di registi e attori Giornate del Cinema Sorrento accoglie i vip GIULIANA COVELLA La città di Sorrento si appresta ad accogliere, dal 28 novembre al 1° dicembre, la 39a edizione delle Giornate Professionali di Cinema, principale momento d'incontro dell'industria cinematografica italiana. Prodotte e organizzate dall'ANEC, in collaborazione con ANEM ed ANICA, le Giornate costituiscono il principale momento d'incontro dell'industria cinematografica italiana. Organizzata con il sostegno del Comune di Sorrento e della Regione Campania, la manifestazione presenta anteprime, trailer e convention nel corso delle quali le case di distribuzione presenteranno i nuovi listini e dove registi e attori annunceranno molti dei titoli italiani in uscita. «Sorrento ed il cinema - dichiara Giuseppe Cuomo, sindaco di Sorrento - è da sempre un binomio significa tivo. Partecipare attivamente all'organizzazione di questo evento che contribuisce nel presente a riaffermarne il senso è per noi una responsabilità che affrontiamo con il massimo dell'impegno. Ancora una volta la Città è pronta ad accogliere questa importante manifestazione e lo farà nel migliore dei modi». Per Mario Gargiulo, assessore agli eventi di Sorrento, «ormai il legame con questa grande manifestazione diventa, anno dopo anno, sempre più forte. Un appun tamento atteso dall'intera città che, per l'intero periodo di svolgimento della rassegna, trasforma Sorrento nella capitale italiana del cinema, accendendo i riflettori di stampa, addetti ai lavori e opinione pubblica». Sarà la commedia francese "Two is a family" (Demain tout commence) con Omar Sy, l'indimenticabile protagonista di "Quasi amici", a completare il ricco programma della rassegna. Il film si aggiunge ai già annunciati "Paw Patrol", "Lione - La strada verso casa", "La la land", "Sing", "Rock dog" e "Il permesso". Diretto da Hugo Gélin, il film racconta la com movente storia di Samuel, un uomo che si ritrova, un giorno, ad incontrare una vecchia fiamma che gli lascia in braccio una bimba di pochi mesi: Gloria, sua figlia. Incapace sulle prime di prendersi cura della bambina, Samuel instaurerà con Gloria un legame indissolubile, fino a quando, ben otto anni dopo, la madre della piccola tornerà per riprendersi la figlia. In programma anche la cerimonia di consegna dei Biglietti d'oro del cinema italiano, il premio che l'Anec attribuisce ai maggiori successi al botteghino dell'annata cinematografica, e il Magis, il mercato delle tecnologie e dei servizi connessi al cinema. Saranno invece due i seminari dedicati all'esercizio: il primo toccherà il tema dell'innovazione tecnologica come elemento importante dell'esperienza cinematografica; il secondo, farà il punto sulla legge cinema appena approvata in Parlamento, alla luce del lavoro sui decreti attuativi. Le Giornate Professionali di Cinema coinvolgeranno anche la città di Sorrento con una settimana di anteprime ed eventi aperti al pubblico, in programma dal 27 novembre al 3 dicembre, realizzati nell'ambito del progetto "M'illumino d'inverno". Anche quest'anno infatti sono moltissimi gli appuntamenti aperti al pubblico che coinvolgeranno la città. A partire dall'anteprima (domenica 27 novembre alle 21.30 al Cinema Armida) di "Dog eat dog", diretto da Paul Schrader e interpretato da Nicolas Cage e Willem Dafoe, film di chiusura della Quinzaine des Realisateurs al Festival di Cannes. Lunedì 28 novembre invece, andrà in scena la tradizionale festa di accensione dell'albero di Natale, in piazza Tasso, che vedrà protagonisti i personaggi di Paw Patrol che distribuiranno gadget a tutti i bambini presenti. Foto: Il pubblico ad uno degli eventi delle passate edizioni ANICA CITAZIONI - Rassegna Stampa 17/11/2016 - 17/11/2016 7 ANICA SCENARIO 7 articoli 17/11/2016 Pag. 37 diffusione:103971 tiratura:161285 Premium paga il «conto» Vivendi Simone Filippetti Premium paga il «conto» Vivendi pagina 41 pIl divorzio alla francese, ossia l'inspiegabile dietrofront di Vivendi, costa 200mila abbonati a Mediaset Premium. La pay tv del Biscione conta 2 milioni di abbonati: sarebbero dovuti essere 200mila in più. Colpa del brusco addio del colosso media estero, che ha abbandonato la sposa Premium sull'altare. Il "buco" ha affossato i conti della pay-tv (tanto da portare la casamadre Mediaset in rosso per 116 milioni nei primi nove mesi del 2016). La buona notizia, però, è che ora Premiumè tornata sotto le insegne di Mediaset, dopo mesi di limbo, e la macchina industriale è stata rimessa in moto. «Usciamo da un periodo difficile » ha ammesso l'amministratore delegato Franco Ricci. A simboleggiare il nuovo inizio di Premium, l'annuncio che domenica trasmetterà per la prima volta in Italia una partita di Serie A in 4k, che sarebbe l'alta definizione di ultima generazione, lo stato dell'arte della tecnologia tv. Rimasta in stallo per tutta l'estate, ora Premium tornaa riconcentrarsi sul prodotto. I tempi del braccio di ferro tra italiani e francesi, finito in Tribunale, potrebbe essere molto lungo, vista la lentezza della giustizia italiana. E la pay-tv non può permettersi il lusso di aspettare: c'è un palinsesto da riempire, trasmissioni da mandare in onda per non perdere gli abbonati.E poi incombe di nuovo lo «spettro» della Champions League. Da qui alla fine dell'anno, la tormentata pay-tv riuscirà a recuperare terreno (giàa ottobre c'è stato un rialzo del 7-9% degli abbonati). Ma non c'è da aspettarsi miracoli: il contraccolpo del terzo trimestre non sarà recuperato. E anche il 2016 sarà un altro anno in perdita, dopo il passivo di 80 milioni di euro del 2015. Si allontana il traguardo del pareggio di bilancio (da quando è partita Premium non ha mai fatto utili).E pensare che l'anno era iniziato sotto i migliori auspici; fino a giugno, la pay tv viaggiava addirittura sopra le previsioni, di 6-7 milioni di euro. Ma poi è esploso il "Pasticciaccio Vivendi" con l'azienda senza un azionista e una guida. «Abbiamo perso tutta l'estate» ha osservato Riccie il periodo da agosto a settembre è il picco della stagione perché è in quei due mesi che si vende il grosso degli abbonamenti per la nuova stagione calcistica: «lì si sono persi circa 100mila abbonamenti; altri 100mila sono mancati dall'accordo con Telecom Italia». Il prossimo marzo la Uefa rimetterà all'asta i diritti per la Champions League. Nel 2014 Mediaset pagò un un prezzo stratosferico, circa 600 milioni, per strappare l'esclusiva e infliggere un duro colpo al concorrente Sky. In Italia il calcioè imprenscindibile per qualsiasi televisionea pagamento, e ieri Yves Confalonieri, direttore dei contenuti di Premium, ha fatto capire che Premium si batterà per rinnovare il contratto: cosa non scontata perchéa oggi la pay-tv deve ancora ripagarsi l'esborso del 2014. Ma a Cologno si sono anche resi conto che il pallone da solo non basta per fare una pay tv. Così ecco anche altre novità: un canale dedicato di cartoni animati; e un potenziamento dell'offerta di film(e pure un accordo con le sale cinematografiche). La settimana prossima, intanto, si giocherà il primo round della battaglia legale: il Tribunale di Milano dovrà decidere sulla richiesta di sequestro preventivo del 3,5% di Vivendi fatta da Mediaset, come risarcimento. ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 17/11/2016 - 17/11/2016 9 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato MEDIA 17/11/2016 Pag. 36 diffusione:248077 tiratura:374273 Teleborsa Conferme, flop e novità in tv ecco chi sale e chi scende Con "Politics" e "Amore criminale" il rinnovamento non funziona. "Chi l'ha visto?" non conosce crisi d'ascolto SILVIA FUMAROLA FORSE è vero che bisognerebbe tornare all'indice di gradimento per capire come si può migliorare la tv. Perché i numeri raccontano molto, ma non tutto; perché è cambiato il modo di guardare la tv, a cominciare dalle serie. Il titolo più atteso, The young Pope ha un pubblico spalmato nella settimana. La stagione decreta la crisi del talk politico ma anche la moltiplicazione dell'offerta: Tv8 e il canale Nove di Discovery (senza contare DMax e Real Time) rosicchiano fette di ascolto. La sperimentazione su RaiTre è una strada lastricata di chiodi; Amore criminale con la nuova conduttrice Asia Argento dimezza l'ascolto. Il flop di Politics condotto da Gianluca Semprini è senza appello. Sostituire Ballarò, un marchio di garanzia, non è facile. Dimartedì su La7 ne guadagna, ma il programma della stagione è Otto e mezzo di Lilli Gruber, formula essenziale, domande secche e tempo per rispondere. Il confronto civile paga. Lo sperimenta Enrico Mentana che con Sì o no mette allo stesso tavolo i contendenti sul referendum e vince. Michele Santoro con Italia su RaiDue annuncia novità, intreccia reportage con discussione in studio senza convincere. Per il secondo appuntamento bisognerà aspettare il 15 dicembre. Un titolo storico come Chi l'ha visto? non conosce crisi, caso raro in cui il servizio pubblico sposa l'Auditel. Il capitolo varietà è complicato. La formula magica la trova Fiorello che con Edicola Fiore, nella massima libertà, su Sky, unisce rassegna stampa, musica e grandi ospiti pimpantissimi all'alba. Lo show di Mika piace, per il famoso clima che mancava completamente nel varietà di RaiUno Dieci cose. La prima rete punta sul sicuro con Tale e quale, vince con Mogol, sperimenta con Roberto Bolle e aspetta la coppia Cuccarini-Parisi perché gli anni 80 versione show hanno il loro perché. Fabio Fazio vira sullo show la sua domenica; interviste musica e chiacchiere. Funziona. La stagione della fiction di RaiUno si apre con Catturandi che delude, come Braccialetti rossi che perde parte dei fan. Gli spettatori vogliono essere rassicurati e l' Allieva Alessandra Mastronardi è lì per quello. L'evento Medici fa discutere gli storici ma mette d'accordo il pubblico. Canale 5 ha puntato sulla sindaca Sabrina Ferilli e un titolo storico come Squadra antimafia che dopo otto stagioni ha raccontato tutto. I fan si consolano: nel 2017 Giulia Michelini (Rosy Abate), prenderà il testimone in una nuova serie Taodue. Senza talent che stagione sarebbe? Che siano musicali, come X Factor - mai così seguito - o culinari, Masterchef (che trionfa anche in replica su Tv8) le star assolute sono i giudici. Sarebbe divertente spedire Manuel Agnelli ad assaggiare i piatti, e Antonino Cannavacciuolo a scegliere i cantanti. Ma è un buono, forse promuoverebbe tutti. RAI1 6.341.000 MEDICI 25.9% di share per la serie in costume con Dustin Hoffman 2.833.000 DIECI COSE Chiude al 12.46% di share il varietà ideato da Veltroni RAI2 3.312.000 CASA MIKA Ottimo debutto per lo show del cantante col 14.36% 725.000 NEMO-NESSUNO ESCLUSO Enrico Lucci ha uno share del 3% RAI3 3.542.000 CHE TEMPO CHE FA Il programma di Fabio Fazio ha uno share del 13.60% 704.000 POLITICS Delude il talk con Gianluca Semprini al 2,7% di share RETE4 1.340.000 QUARTO GRADO Gianluigi Nuzzi indaga sui casi di cronaca: 7% di share ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 17/11/2016 - 17/11/2016 10 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato R2 Rai, Mediaset e oltre: tra grandi aspettative e voglia di cambiamento la stagione televisiva ha movimentato il telecomando degli italiani 17/11/2016 Pag. 36 diffusione:248077 tiratura:374273 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato 130.000 RICETTE ALL'ITALIANA Share del 2.76% per il programma con Mengacci CANALE5 5.050.000 GRANDE FRATELLO VIP Per il reality con Ilary Blasi share del 26,36% 3.084.000 SQUADRA ANTIMAFIA 8 La serie ha chiuso con uno share del 12.98% di share ITALIA1 1.653.000 LE IENE SHOW Il programma è ancora uno dei più seguiti con l'8,64% 890.000 SUPERGIRL 4.59% di share per la serie sull'eroina dei fumetti LA7 1.660.000 OTTO E MEZZO Cresce il pubblico di Lilli Gruber con una media del 6,54% 797.000 FACCIA A FACCIA Giovanni Minoli si ferma al 3.10% di share NOVE 560.000 UNTRADITIONAL Share dell'1,3 % per la serie ideata da Fabio Volo 157.000 GIANNINI RACCONTA LA MERAVIGLIA DELLA SCIENZA Share dello 0,6% TV8 820.000 MASTERCHEF ITALIA 5 Il talent degli aspiranti cuochi in chiaro ha il 3.4% 226.000 SINGING IN THE CAR Lodovica Comello fa l'1% e registra la seconda stagione ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 17/11/2016 - 17/11/2016 11 17/11/2016 Pag. 46 Ed. Roma diffusione:129764 tiratura:185029 Batman in fuga sotto l'ombrello Valeria Arnaldi I primi "avvistamenti" sono stati al Colosseo: due giovani fan hanno incontrato Dylan O'Brien , da poche ore giunto a Roma, e la foto ha fatto subito il giro dei social, dando il via al tam-tam di domande, scambio di informazioni - soprattutto, supposizioni - tra le ammiratrici e gli ammiratori dell'attore. Lo staff del giovane divo ha previsto e evitato - quasi - ogni possibile assedio sotto albergo e locali. Poi, in qualche ora, nuovi scatti si sono aggiunti al primo a stuzzicare ancora di più le "cacciatrici". Castel Sant'Angelo, i Fori, il Vittoriano, piazza Navona: il bel Dylan si è concesso qualche ora da turista per la città. Infine, attesissimo, l'inizio delle riprese. La star di "Teen Wolf" e "The Maze Runner" è sul set romano, in piazza Navona, del film "American Assassin", thriller del regista Michael Cuesta , tratto dal romanzo di Vince Flynn, che racconta la storia di una recluta della Cia O'Brien appunto - addestrata da un veterano della Guerra Fredda, Stan Hurley, interpretato da Michael Keaton . E da Keaton, al di là del film, Dylan potrebbe effettivamente imparare i trucchi per difendere la propria privacy. Sì perché se il giovane alla fine si è concesso a scatti e selfie, divertito dalle emozioni che suscitava il suo passaggio, il pluripremiato attore, veterano dei set, tra gli altri volto di Batman e tra i protagonisti de "Il caso Spotlight" è stato decisamente più rigoroso e abile nell'orchestrare la sua "sorpresa", facendosi riconoscere solo sul set in piazza Navona, ieri presa d'assalto da fan e appassionati, armati di cellulare per rubare foto o, i più fortunati, conquistare selfie. Un'impresa non da poco. Gli attori sono arrivati alle 10. Durante le riprese sono stati protetti dagli ombrelloni del bar scelto come scenario. In pausa, Keaton ha schivato i flash, riparato da ombrelli. E i curiosi sono stati tenuti ben a distanza dalla zona. Inevitabile qualche protesta dei tanti in attesa, "consolati" da O'Brien che ha lanciato qualche bacio da lontano. Gli appassionati comunque non hanno ceduto e sono rimasti a presidiare. E non solo. Il tam-tam su internet si è fatto ancora più animato, alla ricerca di indizi per tracciare una sorta di mappa per cacciatori di selfie vip. Attenzione, più dei percorsi da seguire, a fare la differenza può essere l'orario. Keaton ama passeggiare per la città di notte, tra piazza delle Cinque Lune e piazza della Maddalena, immortalando gli scorci meno noti, e arrivando perfino a confondere i follower con una serie di "depistaggi" fotografici tra immagini di fast food e altre di ristoranti di cucina tradizionale. Quando si tratta di segreti, l'esperienza di Batman pare proprio battere la vocazione al mistero di un "Teen Wolf". Foto: Accanto, Michael Keaton che fugge da piazza Navona protetto da un ombrello Più a destra, Dylan O'Brien In alto da sinistra, le due star durante le riprese del fim "American Assassin" e un'attrice Foto: (fotoservizio RINO BARILLARI) ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 17/11/2016 - 17/11/2016 12 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato A piazza Navona il set di "American assassin" con Michael Keaton che si nasconde ai fan e Dylan O'Brien che scatta selfie e lancia baci IL FILM 17/11/2016 Pag. 48 Ed. Roma diffusione:129764 tiratura:185029 I film israeliani tra amore, tolleranza, lutti e amicizia Sabato si apre il Pitigliani Kolno'a Festival vetrina sulla cinematografia mediorientale Francesca Nunberg ` «E questa volta la guerra non c'è». Lo dice come se sembrasse stupita Ariela Piattelli, che insieme a Dan Muggia dirige il Pitigliani Kolno'a Festival, rassegna del cinema israeliano che torna a Roma da sabato 19 a giovedì 24 novembre. «Nella selezione dei film di questa undicesima edizione - spiega - nessuno in particolare si occupa di politica e del conflitto mediorientale. Parliamo di amore, amicizia, religione, mistica, omosessualità, tolleranza, insomma di vita. Il film d'apertura, in anteprima italiana, è One week and a day , opera prima di Asaph Polonsky, che affronta il tema della morte con una sorprendente chiave umoristica: dopo una settimana di lutto per la scomparsa del figlio, una coppia deve ricominciare a vivere. È una sorta di Stanza del figlio in versione israeliana. L'altra chicca del festival è Un appuntamento per la sposa scritto e diretto da Rama Burshtein, una commedia romantica ambientata tra gli ortodossi, in cui una donna trentenne ostinata a volersi sposare rinuncia al marito promesso ma non cancella la data delle nozze, convinta di trovare comunque qualcuno». Tra lutti e matrimoni, ci sono storie che affrontano tematiche gay, come la commedia tutta colori e musica Cupcakes di Eytan Fox, definito l'Almodovar israeliano, e Barash , opera prima di Michal Vinick su due ragazze lesbiche. Presenting Princess Shaw di Ido Haar è la storia di Samantha Montgomery, cantautrice americana dal passato difficile che su un canale di Youtube posta confessioni personali e grandiose performance musicali. Da segnalare sicuramente Mr. Gaga - Anima e corpo di un genio della danza di Tomer Heymann, la storia di Ohad Naharin, uno dei coreografi più innovativi al mondo, nato e cresciuto in un kibbutz, celebre per aver creato un movimento corporeo chiamato appunto "Gaga" utilizzato anche per aiutare le persone malate di Parkinson. Tra i tanti ospiti del Kolno'à Festival, che quest'anno avrà la serata di apertura sabato al Maxxi e le altre proiezioni alla Casa del Cinema (ingresso gratuito fino a esaurimento posti, info su www.pitiglianikolnoafestival.it), il regista Shlomi Elkabetz, alla cui sorella Ronit, grande attrice israeliana scomparsa lo scorso aprile, è dedicata l'edizione di quest'anno; saranno proiettate le tre pellicole della loro Trilogia: To take a wife, Seven Days e Viviane . Ci sarà da ridere invece con The little dictator di Nurith Cohn, cortometraggio paradossale in cui un triste professore di storia deve fare un discorso al compleanno di una donna sopravvissuta alla Shoah ma ha i baffi simili a quelli di Hitler. Infine due documentari: Il Ghetto di Venezia500 anni di vita di Emanuela Giordano che tra animazioni e testimonianze ripercorre la vicenda del quartiere ebraico più vecchio d'Europa, e Hummus! The movie di Oren Rosenfeld che giovedì 24 alle 20,15 chiude il festival al Centro Ebraico Il Pitigliani, seguito da una degustazione della famosa salsa mediorientale che unisce, lei sì, le religioni, dall'ebraismo, al cristianesimo, all'islam. ` Maxxi e Casa del Cinema, da sabato 19 Foto: L'INAUGURAZIONE CON "ONE WEEK AND A DAY", L'OPERA PRIMA DI POLONSKY CHE PARLA DI MORTE IN CHIAVE UMORISTICA ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 17/11/2016 - 17/11/2016 13 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato LA RASSEGNA IL PROGRAMMA 17/11/2016 Pag. 17 diffusione:98970 tiratura:162805 Mediaset non tratta su Premium Sul fronte dei conti la pay tv di Cologno Monzese non riuscirà a rispettare il budget del 2016 L'ad Ricci: il dietrofront del gruppo di Bolloré finora ci è costato 100 mila abbonati in meno Antonio Lusardi Il futuro di Mediaset Premium è ancora incerto. Le voci su presunte trattative tra i francesi di Vivendi (che a fine luglio ha fatto dietrofront sull'acquisto della pay tv di Cologno Monzese) e il gruppo del Biscione si rincorrono da mesi nonostante la formale rottura tra le due società e le numerose smentite, ultima quella di ieri del direttore finanziario di Mediaset Marco Giordani. «Non abbiamo alcun contatto diretto con Vivendi dal 25 luglio, giorno del dietrofront formale dei francesi sull'accordo per l'acquisto della pay-tv», ha detto il cfo a margine della conferenza stampa per la presentazione dell'offerta natalizia di Premium, smentendo anche possibili trattative con Sky sullo stesso dossier. Giordani ha anche respinto un'altra indiscrezione circolata di recente, ovvero il presunto mandato assegnato da Mediaset a Mediobanca per agire come mediatore con il gruppo di Bolloré. Il gruppo televisivo controllato dalla famiglia Berlusconi prosegue quindi sulla linea dura nei confronti di Vivendi, compresa la richiesta di sequestro del 3,5% del capitale della società francese presentata tribunale di Milano. «Il 23 novembre sarà una data importante a prescindere dall'esito della prima udienza in tribunale», ha proseguito Giordano, aggiungendo che di un eventuale coinvolgimento di Telecom (di cui Vivendi ha il 24,6%) nelle trattative sa «solo quello che ho letto sui giornali». Nel frattempo Premium resta in perdita e continua a pesare sui conti della capogruppo Mediaset. «A fine settembre Premium viaggiava intorno a 2 milioni di abbonati, quindi in difetto di 200 mila unità rispetto alle previsioni, di cui 100 mila sono dovute per il minor impatto dell'accordo con Telecom rispetto a quanto si pensava», ha osservato Franco Ricci, amministratore delegato di Premium, nel corso della presentazione. «Gli altri 100 mila utenti mancanti sono dovuti all'interim management della società coi francesi nel terzo trimestre, periodo che per noi rappresenta il picco delle vendite». Secondo il top manager, fino al secondo trimestre Premium «ha viaggiato benissimo, con un budget leggermente al di sopra delle previsioni. Poi ci sono state grosse difficoltà di comunicazione coi francesi, che a un certo punto hanno smesso di risponderci e non davano suggerimenti». Ricci prevede un recupero di abbonati negli ultimi mesi dell'anno, risultati «in linea o forse sopra il budget, ma sarà molto difficile recuperare». Nonostante una crescita della raccolta pubblicitaria del 3-4% rispetto al 2015, l'ad di Premium stima che il 2016 «si chiuderà in perdita, come previsto». Sul fronte dei contenuti, Premium ha appena chiuso un'operazione che dovrebbe alleggerire la base dei costi; Medusa, la società di distribuzione cinematografica di Mediaset, ha firmato un accordo con Sky Italia per la prima visione esclusiva di un pacchetto di 16 film italiani, tra cui Quo Vado di Checco Zalone e Perfetti sconosciuti di Paolo Genovese. L'operazione dovrebbe avere un valore di 20 milioni. Quest'ultimo accordo ha fatto rimbalzare le voci su trattative MediasetSky su Premium, smentite da Giordani. Lo scenario dell'integrazione tra le due pay tv rimane però il più probabile secondo gli analisti di Mediobanca: «Sky ridurrebbe l'esborso per i prossimi rinnovi e aumenterebbe i suoi abbonati di quasi il 50% ottenendo finalmente buoni profitti dalla sua attività in Italia. Da segnalare infine che ieri Piazza Affari il titolo Mediaset ha chiuso le contrattazioni in calo dello 0,94% a 2,33 euro per azione. (riproduzione riservata) MEDIASET 3,0 2,8 2,6 2,4 2,2 16 ago '16 IERI 2,33 € -0,94% quotazioni in euro 16 nov '16 Foto: Marco Giordani ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 17/11/2016 - 17/11/2016 14 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato IL CFO GIORDANI SMENTISCE OGNI IPOTESI DI CONFRONTO CON VIVENDI O SKY SUL DOSSIER 17/11/2016 Pag. 18 diffusione:40257 tiratura:94823 " La verità negata " , il dramma giudiziario che riconcilia con l ' ABC del cinema * La verità negata Re g i a : Mick Jackson. Attori principali: Rachel Weisz, Tom Wilkinson, Timothy Spall. D u ra t a : 100 min. ,,,, , FINALMENTE un dramma giudiziario degno di questo nome, capace di gareggiare a testa alta con i capolavori di Otto Preminger ( Anatomia di un omicidio ), Sidney Lumet ( La parola ai giurati ), Stanley Kramer ( Vincitori e vinti ). Dal libro La verità neg a ta (Mondadori) di Deborah E. Lipstadt, il film ben diretto da Mick Jackson e argutamente scritto da David Hare ( The Hours , The Reader ) racconta l ' a p p a ss i o n a t a battaglia legale intrapresa dall ' autrice (Rachel Weisz, incantevole) contro David Irving (Timothy Spall, dopo il Turner di Mike Leigh altra prova super) che negava l'Olocausto e la citò in giudizio per diffamazione. L'onere della prova in Gran Bretagna spetta all'imputato: il team di avvocati guidato da Richard Rampton (Tom Wilkinson, perfetto) riuscirà a dimostrare che la Shoah non è un ' invenzione? Attori superbi, dialoghi intelligenti e diffuse ricadute ideologiche, La verità negata riconcilia con l ' ABC del cinema : schietto, profondo, civile, un film da non perdere. Ancor più in Italia: non abbiamo né questo cinema né questa giustizia. FED. PONT. Agnus Dei Re g i a : Anne Fontaine. Attori principali: Lou De Laage, Agata Buzek. D u ra t a : 115 min. ,,,, , PER NOI la fine della guerra non ha significato la fine della paura " . Hanno almeno 7 ragioni a giustificare quest ' affermazione le suore di un convento polacco nel dicembre 1945. Tale, infatti, è il numero delle sorelle rimaste incinte a seguito delle violenze subìte dai commilitoni dell ' Armata Rossa, liberatori dai nazisti ma non meno spietati dei precedenti oppressori. La fortuna per le conventuali è rappresentata da una giovane dottoressa parigina stanziata con l ' eser cito alleato: sarà lei a curare di ferite nascoste fra le antiche mura di vergogna e senso di colpa, ancor più resistenti di quelle in pietra. Poliedrica e affamata di narrazioni incisive, la francese Anne Fontaine si è ispirata alla vera storia di Madeleine Pauliac " a n ge l o " del soccorso di svariate monache vittime delle peggiori violenze: dalla cronaca ha elaborato un lavoro di verosimiglianza rigoroso e struggente, totalmente al femminile anche nei crediti realizzativi. Emergono la brutalità dei fatti accompagnata dall ' intimo disagio del loro effetto, ma soprattutto la necessaria emancipazione di un " co m p ro m e ss o " fra disciplina e apertura al mondo, senza inficiare ogni valore di Fede. ANNA MARIA PASETTI Quel bravo ragazzo Re g i a : Enrico Lando. Attori principali: Herbert Ballerina, Tony Spera n d e o. D u ra t a : 83 min. ,,, ,, BOSS TEMUTISSIMO Don Costabile sta per morire, ma prima vuole incontrare il figlio che non ha mai riconosciuto: sarà il sangue del suo sangue a succedergli al vertice della cosca? Problema, il 35enne Leone (Herbert Ballerina, al secolo Luigi Luciano) è un chierichetto allevato in un orfanotrofio di provincia: ingenuo - se non ritardato - e innocuo, è l ' esatto contrario di un capo mafia ... Regia di servizio di Enrico Lando, Quel bravo rag a zzo è uno starring vehicle per Ballerina, che da abituale spalla di Maccio Capatonda (qui nella tonaca di Don Isidoro) si ritaglia il primo ruolo da protagonista. Buoni i comprimari (Bruschetta, Sperandeo, Lo Verso, Daniela Virgilio), palesi i riferimenti (Scorsese fa il titolo, Johnny Stecchino il re s to ... ), Ballerina frulla (anti)mafia e il Candide di Voltaire, regalando negli interstizi surreali, nei viraggi nonsense, nella pletorica idiozia le cose migliori. Badate, in giro c ' è assai di peggio. FED. PONT. Animali notturni Re g i a : Tom Ford. Attori principali: Amy Adams, Jake Gyllenhaal. D u ra t a : 115 min. ,,, ,, UNA SEPARAZIONE crudele, una vita di apparenze artistiche e un romanzo thriller che ferocemente rievoca un rimosso allontanato da troppo. Il tutto nello scorrere di notti insonni e rivelatrici. Questa è in sintesi la " m a te r i a " su cui Tom Ford organizza con la consueta eleganza il suo secondo lungometraggio, dopo il premiato A single man . Ancora una volta alla base giace un best-seller, il noir To ny & Susan di Austin Wright, e ancora una volta al centro si pone l ' ontologica ambiguità dell ' essere umano, con la spiccata intenzione a farne emergere il lato oscuro e - al caso - bestiale. Gran premio della Giuria a Venezia 2016, Animali ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 17/11/2016 - 17/11/2016 15 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato NELLE SA L E " Quel bravo ragazzo " di Enrico Lando: dopo quella di Pif, va di moda l ' antimafia con ironia 17/11/2016 Pag. 18 diffusione:40257 tiratura:94823 ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 17/11/2016 - 17/11/2016 16 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato notturni porta all ' estremo la meta-narrazione con il vertiginoso in&out da un libro che diviene nemesi per i prot a go n i s t i . AM PAS. Thriller " Animali not t u r n i " Foto: Dramma " Agnus Dei " , film diretto da Anne Fontaine Foto: Memoria Rachel Weisz, protagonista de " La verità negata " 17/11/2016 Pag. 35 diffusione:232548 tiratura:350235 Premium reagisce: film , nuove serie E c'è la tecnologia 4K «Abbiamo due milioni di abbonati», ma intanto la "cugina" Medusa vende «Quo Vado» a Sky m.arc. La tecnologia 4K - in collaborazione con Samsung - per la diretta delle partite di calcio (si inizia domenica con Milan-Inter), nuove serie tv, tanto cinema e lo streaming on demand per contrastare Netflix e Sky Now. È così che Mediaset Premium prova a uscire dalla fase di stallo creata dalla controversia sulla vendita ai francesi di Vivendi. Un rilancio dell'offerta che verrà accompagnato a un investimento pubblicitario monstre da 6,5 milioni di euro. In ballo, naturalmente, la ricca torta natalizia che vedrà transitare su Premium Cinema prime tv come Black Mass, Il Piccolo Principe, Pan o Suicide Squad, nonché serie molto attese, da The Last Kingdom a Hot & Bothered (con Eva Longoria). Sotto l'albero pure un canale temporaneo dedicato ai cartoon e due biglietti del cinema per ogni abbonato. «Abbiamo due milioni di abbonati - dice l'a.d. Franco Ricci -. Rispetto ai piani siamo sotto di 200mila, la metà persi tra agosto e ottobre». Insomma, la lite con Vivendi (nel frattempo finita in tribunale) ha tarpato le ali: il 2016 si chiuderà ancora in perdita. E Medusa (la casa cinematografica di famiglia), intanto, ha venduto a Sky l'esclusiva di 16 film italiani, tra i quali Quo Vado? di Zalone. «Non si poteva dire di no a un'offerta simile». Eh, sì. © RIPRODUZIONE RISERVATA Foto: Checco Zalone, 39 anni, in una scena del film «Quo Vado?» ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 17/11/2016 - 17/11/2016 17 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato LA PAY- tv DI MEDIASET MULTIMEDIALITA 9 articoli 17/11/2016 Pag. 53 diffusione:254805 tiratura:382356 Mediaset Premium, più investimenti e un canale dedicato all'animazione MILANO Premium, la pay tv di Mediaset da due milioni di abbonati, programma una campagna di rilancio post Vivendi con investimenti pubblicitari per 6,5 milioni di euro, un nuovo canale dedicato ai film di animazione (Premium Animation, che prevede titoli come L'era glaciale 4 e Rio 2 ), nuovi contenuti per cinema, serie tv (tra i titoli The Slap con Uma Thurman e la seconda stagione di Mr Robot ) e calcio (con i campionati di Argentina e Brasile, Arsenal Tv e Barca Tv). È quanto presentato dal management della pay tv a Cologno Monzese a meno di un mese dalla fine del periodo di gestione congiunta (interim management) con Vivendi dopo il contratto siglato in aprile salvo poi il ripensamento dei francesi a fine luglio, sbaragliando le carte in casa del Biscione e penalizzando anche la campagna di abbonamenti della pay tv proprio nel periodo clou agosto-ottobre. Domenica invece una novità sul fronte tecnologico, con Milan-Inter (prima volta per la Serie A) in «4k», ovvero quattro volte la qualità dell'Hd. Foto: Glaciale «L'era glaciale 4» è tra i titoli in palinsesto sul nuovo Premium Animation MULTIMEDIALITA - Rassegna Stampa 17/11/2016 - 17/11/2016 19 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato La presentazione 17/11/2016 Pag. 21 diffusione:103971 tiratura:161285 Boom di ascolti nell'Est Europa (A.Bio.) In occasione della Giornata Mondiale della Televisione il 21 novembre, Ebu (European Broadcasting Union), Act (Association of Commercial Television in Europe) ed Egta (l'associazione europea con base a Bruxelles delle concessionarie di pubblicità tv e radio) hanno diffuso i dati sull'impatto e il valore del settore televisivo nel nostro continente. Secondo la ricerca, l'89% dei cittadini europei guarda la tv ogni settimana. Una platea di 610 milioni di spettatori, con modalità e tempi di fruizione eterogenei. I Paesi in cui si guarda di più sono quelli dell'Europa dell'Est: Romania, Bosnia e Serbia accendono lo schermo per più di cinque ore al giorno. L'Italia, assieme a Portogallo, Polonia, Ungheria, Croazia e Grecia è nella fascia tra le quattro e le cinque ore. Francia, Germania, Regno Unito, Olanda, Lettonia, Lituania, Estonia, Bulgaria siedono davanti alla tv tra le tre e le quattro ore, mentre Irlanda, Svizzera, Austria e i Paesi scandinavi sono sotto le due ore. Il 20% di tutta la visione della tv è rappresentato dalle tv pubbliche. L'obiettivo ora è trattenere le giovani generazioni. Da questo punto di vista arrivano i primi segnali positivi dal servizio pubblico in Italia. «Con oltre 10 milioni di visualizzazioni nella prima settimana di novembre 2016 Raiplay ha più che raddoppiato l'utenza del precedente sito Rai.tv», ha detto nei giorni scorsi il dg Rai Antonio Campo Dall'Orto. MULTIMEDIALITA - Rassegna Stampa 17/11/2016 - 17/11/2016 20 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato TELEVISIONE In breve 17/11/2016 Pag. 39 diffusione:103971 tiratura:161285 Il ceo di Google a Bruxelles per incontrare l'Antitrust Ue (Ri.Ba.) Il Chief executive officer di Google, Sundar Pichai, venerdì sarà a Bruxelles per incontrare il commissario Antitrust Ue Margrethe Vestager e il commissario per l'Economia digitale, Guenter Oettinger, al termine di un piccolo tour europeo che toccherà anche Londra e Berlino. Google deve far fronte a inchieste aperte su diversi fronti a Bruxelles.La principale riguarda l'accusa di «abuso di posizione dominante» per il sistema operativo mobile Android. L'altro caso aperto riguarda l'accusa di «limitazione della concorrenza» per le ricerche in Google Shopping. Kent Walker, senior vice president e rappresentante legale di Google, ha seguito da vicino i delicati dossier e ha firmato le due memorie di difesa. Ora si muove Pichai. In caso di condanna, oltre a un modello di business che rischia di dover essere rivisto in Europa, l'Antitrust ha il potere di sanzionare con multe che possono arrivare fino al 10% del fatturato annuo.E il 10% del fatturato di BigG equivalea circa 7,5 miliardi di dollari. Una cifra enorme che pesa come un macigno sul futuro della potente società tech californiana. Da qui, lo zelo e la preoccupazione con cui la questione viene seguita in Google , tanto da "scomodare" il numero uno del gruppo. MULTIMEDIALITA - Rassegna Stampa 17/11/2016 - 17/11/2016 21 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato PARTERRE 17/11/2016 Pag. 36 diffusione:248077 tiratura:374273 Ma le reti dipendono sempre di più da agenti e produttori ANTONIO DIPOLLINA MA LA TV com'è stata finora in stagione? Dipende dai giorni (e si potrebbe aggiungere "Signora mia"). Per esempio adesso, con lo sbalorditivo successo dello show di Mika su RaiDue, la Rai attraversa ore liete in cui l'affannoso proclamarsi rinnovatori pare abbia un senso: probabilmente basterà aspettare e tornerà la sensazione, vedi Rischiatutto in pista, che invece è meglio affidarsi al passato e la gente accorre solo per quelle cose e prima o poi tornerà pure Don Matteo a fare sette milioni fissi. A Mediaset soffrono certe vampate della Rai (Mika, ma anche il Rocco Schiavone, sempre RaiDue) e a quel punto si sentono in debito alla voce innovazione - soprattutto dopo aver conseguito il maggior successo di stagione con il Grande Fratello Vip, ovvero un'anticaglia e che si è infiammato quando ha deciso di essere il più trash possibile. Ma basta annunciare una nuova De Filippi o far presente che la programmazione è antica tutta ma solida, tanto solida, per vivere tranquilli. E La7 è il caposaldo vero dell'informazione grazie agli estri di Mentana-Gruber-Floris (da quelle parti ormai chiedono nemmeno più timidamente una fettina di canone) oppure resta un patchwork in cui trova posto anche il recupero di Minoli - e comunque stanno perdendo Crozza, prossimo al trasferimento a Discovery? Qual è il genere che funziona a colpo sicuro? Se qualcuno, escludendo la Nazionale di calcio, dice che ha una risposta sta mentendo. È il risultato di aziende tv ormai spersonalizzate e sempre più dipendenti dalle case di produzione e dagli agenti potenti (chi si scandalizza dovrebbe dare un'occhiata a cosa succede di molto simile nel calcio, per dire). E quindi si va a episodi, appunto, un giorno sembra di essere in una specie di futuro, un altro la tv sembra la nonna del corsaro nero (ma rimane l'unica cosa con cui ci si diverte, nel senso del commento live alla tv, maneggiando il modernissimo twitter). E quindi grande è il disordine etc, vorremmo trovare un senso a questa storia anche se questa storia etc. E domani è un altro palinsesto. MULTIMEDIALITA - Rassegna Stampa 17/11/2016 - 17/11/2016 22 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato R2 IL COMMENTO 17/11/2016 Pag. 19 diffusione:159849 tiratura:244697 Mediaset frena su Premium "Non stiamo trattando con Sky" FRANCESCO SPINI MILANO «Non stiamo trattando con Sky », dice il direttore finanziario di Mediaset, Ma rco Giordani a proposito di Premium. La precisazione arriva il giorno dopo che Medusa, società del Biscione, ha venduto i diritti per la prima visione di un pacchetto di film italiani alla pay-tv di Murdoch, anziché a quella di casa. Quantomeno una cortesia al (forse) ex nemico, sebbene dietro un buon corrispettivo: «L'offerta di Sky era talmente importante ha spiegato invece l'ad di Premium, Franco Ricci - che Medusa ha accett at o. Quella quantità di investimento la utilizzeremo per rafforzare il nostro prodotto». La tv a pagamento che fa capo al gruppo guidato da Pier Silvio Berlusconi ha pagato a caro prezzo, finora, lo strappo di Vivendi che, ad aprile, si era impegnata a rilevarla in toto in cambio del 3,5% del proprio capitale, di cui peraltro ha chiesto il sequestro dopo il dietrofront di Parigi. Il giudice deciderà a breve su tale richiesta: mercoledì di settimana prossima ci sarà la prima udienza. Nel frattempo Premium - stretta dalla co-gestione con Parigi, finita da pochi giorni - è rimasta indietro rispetto alle previsioni «di 200 mila abbonati, 100 mila classici nostri e 100 mila dell'accordo con Telecom» e naviga attorno a 2 milioni. L'anno si chiuderà in perdita, si dice attorno ai 200 milioni. Prima di decidere il destino della tv a pagamento del Biscione - che ora punta sulla trasmissione in tecnologia 4K, a cominciare dal derby Inter Milan di domenica bisognerà attendere la decisione del tribunale nel contenzioso con Parigi con cui, assicura Giordani, «dal 25 luglio non abbiamo avuto alcun contatto». Una bussola per orientarsi nelle prossime puntate del risiko televisivo sarà la marcia di avvicinamento alle aste sui diritti per le partite di Serie A, che - a quanto avrebbe promesso la Infront, advisor della Lega Calcio - saranno spostate più avanti per attendere gli esiti della telenovela tv che coinvolge Cologno Monzese. Da Premium si dichiarano pronti «a fare la nostra parte, rispondendo nel modo migliore agli azionisti, qualsiasi essi siano». Della serie: senza un acco rd o, Cologno Monzese non intende lasciare la strada libera a Sky. La quale - mentre Premium si scontra con Vivendi - litiga con un'altra controllata di Parigi, Telecom Italia: il 5 dicembre c'è l'udienza in tribunale dove quest'ultima chiede di rivedere i minimi garantiti. Telecom nel frattempo si prepara ad affrontare l'arrivo di IliadFree. La compagnia «low cost» in Francia ha chiuso il terzo trimestre con un balzo nei ricavi (+ 6, 5%) spinti dal mobile (+12,5%) dove i clienti sono cresciuti di 300 mila unità. c Foto: ANSA MULTIMEDIALITA - Rassegna Stampa 17/11/2016 - 17/11/2016 23 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato DALLA LITE CON VIVENDI 200 MILA CLIENTI IN MENO: PRONTI A RILANCIARE SUL CALCIO 17/11/2016 Pag. 1 diffusione:40471 tiratura:74049 Dopo un anno e mezzo è vuoto il sacco di Campo Dall'Orto DI DOMENICO CACOPARDO Cacopardo a pag. 4 Finalmente, parlò. A parte le messe cantate che si celebrano in Commissione di vigilanza, nella quale, in defi nitiva, nemmeno i 5Stelle mettono i piedi nel piatto, vuoi per ignoranza, vuoi perché tutti tengono famiglia e mamma Rai fa sempre comodo, Antonio Campo Dall'Orto ha concesso un'ampia intervista al settimanale L'espresso, onusto di tanta trascorsa gloria. La penna è del valoroso e indulgentissimo Riccardo Bocca. L'abbiamo letta con attenzione, tanto che vogliamo tornarci su. Questo Campo Dall'Orto sembra un altro marziano a Roma, secondo a quello della geniale invenzione di Ennio Flaiano . Si è, infatti, mostrato senza alcuna idea degna di questo nome, tutto schierato sulla difensiva e sul domani, per il quale non delinea una che è una ipotesi di rinnovamento e di lavoro. Se questo è il grande manager tratto dal sistema privato, fi guriamoci, con tutto il rispetto, gli altri. Cosa del resto a me abbastanza nota, avendo frequentato (lavorandoci) ambienti pubblici e privati, nei quali i modelli comportamentali sono abbastanza equivalenti, salvo il fatto che il capo, nel privato, anche per un momentaneo capriccio o per uno stupido dissenso, può mandarti a casa in due minuti. Il che crea un generale appecoronamento manageriale, nel quale è diffi cile immaginare che un'idea creativa (la famosa idea divergente che è il motore del mondo) possa avere diritto di cittadinanza. Ma questo è un altro discorso che esula dal caso Campo Dall'Orto, per il quale la questione più attuale è che le decisioni e le scelte della Rai vanno e andranno vagliate dall'Anticorruzione e dalla Corte dei conti, data la sostanziale natura di ente pubblico rivestita dalla società emittente, di proprietà pubblica. C'è anche un po' di colore, nella benevola intervista, in punta di penna. Riguarda, per esempio, Bruno Vespa, lo stagionato, ma efficace cerimoniere delle esibizioni del potere e, tuttavia, l'unico capace di mettere insieme panel di partecipanti che contribuiscono all'informazione dell'utente, più che al suo indottrinamento mediante la solita propaganda. Già, perché l'informazione, nell'idea della Rai, non è altro che la critica sistematica al potere, alle istituzioni, senza alcuna reale possibilità di contraddittorio, talché, mi ripeto, si tratta quasi sempre e solo di propaganda. E non solo nei programmi, come dire, normalmente dedicati alla politica, ma nei più innocenti talk show feriali o domenicali, con una menzione d'onore a Massimo Giletti che mette in scena, in ogni sua esibizione, un processo a una persona o a una categoria che non ha alcuna possibilità di difendersi. Anche perché, se si difende con argomenti legittimi, viene subito zittito nel modo più indecoroso. Un contributo n e f a s t o , non, appunto, all'inform a z i o n e ma alla mistificazione e alla delegittimazione della democrazia italiana, un sistema pessimo, ma sempre migliore di tutti gli altri. Forse sarebbe utile che l'amministratore delegato e qualche dirigente guardassero i programmi che mandano in onda in modo da rendersi conto di persona delle loro qualità e delle loro pecche. In fondo, si tratta di capire il contributo qualitativo e quantitativo dato dalla Rai alla disgregazione del tessuto nazionale, astenendosi sistematicamente dall'informazione per puntare, appunto, sulla becera propaganda antisistema (quel sistema che alimenta con retribuzioni faraoniche i suoi distruttori). Sul flop, preannunciato, di « Politics », il Ceo della Rai sostiene che «Stiamo seminando, ma a un certo punto dovremo setacciare». Parole come queste, le potrebbe dire qualunque persona ignara di comunicazione tele-radiofonica, non un personaggio «preso» nel privato e retribuito (ora non più) con uno stipendio superiore ai 600 mila euro annui. La verità (senza arrivare a Nicola Porro che l'ha definito, con una eccellente battuta, «Il conte Mascetti di Amici miei », cioè una specie di macchietta sempre alla ricerca del « tacon con cui chiudere il buso ») è che, a un anno e mezzo dalla nomina, con l'avvento della programmazione autunno-inverno, non un'idea nuova è venuta fuori solo la triste e ripetitiva gestione dell'esistente e salvo il rinnovamento rappresentato dal ritorno in video di Pippo l buso ») è che, a Baudo e di Michele Santoro. Rivendica - Campo dall'Orto - la trasmissione dedicata a Roberto Bolle, un successo, è vero ma dimentica gli squallidi, inguardabili MULTIMEDIALITA - Rassegna Stampa 17/11/2016 - 17/11/2016 24 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato BILANCIO DELUDENTE 17/11/2016 Pag. 1 diffusione:40471 tiratura:74049 MULTIMEDIALITA - Rassegna Stampa 17/11/2016 - 17/11/2016 25 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato «Pacchi» serali di Rai 1, nell'ora in cui va in onda la Gruber, come per aprirle un'autostrada. Ed esprime il suo concetto di nuovo servizio pubblico: «Già domani ospiterei con gioia qualcosa di simile allo spettacolo teatrale che Rosario ( Fiorello) ha portato in giro per l'Italia. La porta è aperta ...» Dimentica, povero Campo Dall'Orto che lui è la Rai e che, dopo un anno e mezzo di gestione, chissà quanti spettacoli del genere avrebbe potuto m a n d a r e in onda, producendoli direttamente o comprandoli. Ins o m m a , benché tutta l'intervista non sia che un «vedremo», «faremo», « l a t r a sformazione è in corso», una parola concreta sul cambiamento non si legge, né si può leggere. Del resto, se da questa chilometrica intervista non emerge uno spunto, una proposta, un'idea nuova, vuole assolutamente dire che un'idea nuova non c'è e che siamo rimasti alla navigazione tra Anzio e Ponza, senza mai affrontare il mare aperto, che signifi cherebbe entrare in concorrenza vera con gli altri protagonisti dell'etere televisivo e radiofonico. Infine, sembra che il problema sia rappresentato da Monica Maggioni e dalla sua assunzione di responsabilità nella Trilateral (l'organizzazione di maggiorenti euro-americani-asiatici) nella quale si discutono le questioni calde e i destini del mondo. In un paese normale, la cosa provocherebbe un senso di orgoglio, un riconoscimento di autorevolezza, di cui andare fi eri. Nella Nazione che non combatte la povertà ma criminalizza la ricchezza, la Trilateral assume il signifi cato di una grave prova a carico: nel senso che, se sei nella Trilateral e hai una visione internazionale dei fatti contemporanei, non sei più adatta ad avere responsabilità in questo Paese, sempre più provinciale, sempre più marginale, sempre più destinato a diventare il Paese di comici e di spaesati ignoranti alle prese con problemi più grandi di loro. www.cacopardo.it © Riproduzione riservata Foto: Antonio Campo Dall'Orto 17/11/2016 Pag. 2 20 Rai4 si rifà il look e diventa, per volere del direttore generale Antonio Campo Dall'Orto, la rete dei giovani, ovvero, come ha spiegato il direttore di rete Angelo Teodoli, "quella che ha come target di riferimento il pubblico dai 15 ai 44 anni". Per farlo è stata data a Teodoli la possibilità di inserire in palinsesto programmi prodotti ad hoc in una rete che, fino a ieri, mandava in onda il 100% di programmi acquistati. "È stato deciso di sfruttare la limitata potenza degli ascolti per innovare senza l'assillo dei numeri", ha detto Teodoli. "Siamo a un +0,1% complessivo rispetto a un anno fa, con dati più robusti sul nostro target di riferimento 15-44: 1,30% nelle 24 ore rispetto all'1,10 del 2015 (+0,2%); 1,10 vs 0,8% (+0,3%) tra le 7 e le 14; 1% contro lo 0,8% tra le 14 e le 20.30; 1.6 contro 1.3 nel prime time e 1.7 vs 1.45 in seconda serata - ha detto Teodoli -. Si tratta di dati non rilevantissimi (+30% pubblico di riferimento), ma confortanti. L'importante è creare una base di pubblico di riferimento e portare dentro innovazione e produzione". Le novità in palinsesto A questo dovrebbero provvedere tre nuovi format originali. C'è "Monument Crew", al via ieri in prima serata, che vede sei giovani atleti di parkour alle prese con Castel Dell'Ovo a Napoli, i Sassi di Matera, il Teatro Romano di Volterra e la Sacra di San Michele di Torino. Parkour è la disciplina metropolitana nata in Francia agli inizi degli anni ' 90. I "traceurs" (così si chiamano i praticanti di parkour) sono atleti che si impegnano nell'esecuzione di un percorso, superando qualsiasi genere di ostacolo con la maggior efficienza di movimento possibile, adattando il proprio corpo all'ambiente circostante, attraverso spettacolari volteggi, salti, arrampicate e impressionanti dimostrazioni di equilibrio. "Ah Ah Car", al via lunedì 21 novembre alle 20.30, promette passaggi in auto a patto di far ridere i conducenti-conduttori Sergio Friscia e Barty Colucci. Avvisati di volta in volta tramite viva voce telefonica o messaggio di testo da una centrale, il pilota e il copilota non sanno nulla del concorrente che si appresta a salire sulla loro macchina. Il concorrente è a sua volta ignaro di chi siano i suoi giudici: sa solo che dovrà con ogni mezzo divertirli il più a lungo possibile prima di essere "scaricato". Infine, c'è "Challenge4", programma che mette a confronto due generazioni di comici, gli stand up comedian e gli youtuber, con la conduzione della dj Ema Stokholma che dal 5 dicembre occuperà la prima serata del lunedì. L'arrivo della fiction "Questi programmi vanno ad aggiungersi a 'Generation Gap', 'Smart Love' e 'Pechino Addicted' - ha aggiunto Teodoli - e sviluppano il ruolo di Rai4 come palestra, laboratorio e il lavoro di scouting che serve anche a sperimentare personaggi e meccanismi nuovi". Un pò più complicato il ringiovanimento del parco autori. "Creare un diverso meccanismo autorale è molto delicato". Presto, però, potrebbe arrivare anche la fiction. "Stiamo lavorando con Tinny Andreatta (direttrice di Rai Fiction, ndr) per qualche prodotto mirato sul pubblico giovane, forse già da maggio 2017", rivela Teodoli. Intanto il vero colpo a sorpresa arriverà il 1° gennaio 2017 con la serata dedicata ai Rolling Stones con la messa in onda, in prima televisiva, nel preserale del documentario "The Rolling Stones Olè Olè Olè!: A Trip Across Latin America" e a seguire il concerto Havana Moon. MULTIMEDIALITA - Rassegna Stampa 17/11/2016 - 17/11/2016 26 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Televisione Rai 4 si rinnova: al via nuovi format originali, puntando al target 15-44 17/11/2016 Pag. 19 La classifica del prime time 7.325.000 Italia - Germania Calcio - Rai1 - 27,7% 3.312.000 Stasera Casa Mika Show - Rai2 - 14,4% 2.501.000 Tutto colpa di Freud Film - Canale 5 - 11,1% 1.653.000 Le Iene Show Attualità - Italia 1 - 8,6% 1.209.000 L'Infedele Attualità - La 7 - 5,28% 1.038.000 Di Martedì Attualità - La7 - 5,4% 859.000 Jane Eyre Film - Rete 4 - 3,9% 26.562.000 Totale ascolto televisivo nella fascia di prime time % 5,9< Capitolo preserale: su Rai3 "Gazebo Social News" segna 1.464.000 spettatori con il 5.9%. Su Rete 4 "Tempesta d'Amore" ha fatto sognare un a.m. di 814.000 telespettatori con il 3.4%. Su La7 "Josephine Ange Gardien" ha appassionato 460.000 spettatori (share del 2.7%). 3,764 mln< Nell'access prime time, su Canale 5 "Striscia la Notizia" registra una media di 3.764.000 spettatori con uno share del 14.1%. Su Italia1 "CSI: NY" ha registrato 1.116.000 spettatori con il 4.2%. Su Rai3 "Un Posto al Sole" appassiona 2.091.000 spettatori per il 7.9%. % 5,9< L'informazione delle 20: al vertici si posiziona il Tg1 con una media di 6.128.000 spettatori e una share del 26%. Segue il Tg5: 4.473.000 spettatori e share del 18.6%. Il "TgLa7" ottiene infine 1.414.000 spettatori con una share del 5.9%. 1,026 mln< In seconda serata, su Rai 1 Porta a Porta condotto da Bruno Vespa ha ottenuto una media di 1.026.000 telespettatori con share del 11.2%, mentre su Canale 5 "Matrix" ha totalizzato una media di 484.000 spettatori pari ad uno share del 7.2%. MULTIMEDIALITA - Rassegna Stampa 17/11/2016 - 17/11/2016 27 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato televisioni Martedì 15 Novembre 17/11/2016 Pag. 1 diffusione:4500 tiratura:4500 Rai2: picco di 5 milioni per Mika. Successo anche sui social pag. 12 Ottimo esordio per lo show di Mika su Rai2 : la prima puntata di Stasera Casa Mika , in onda martedì in prima serata, ha totalizzato una media di 3 milioni 312 mila spettatori con il 14,36 di share. Con questo risultato Rai2 è stato, inoltre, il canale italiano più visto tra le 22.50 e la fine del programma. "Grazie Mika per averci regalato una grande festa. Uno spettacolo che ha saputo emozionare il pubblico di tutte le età, con un linguaggio fatto di sensibilità, passione e allegria. Il tuo amore per l'Italia ci ha permesso di scrivere una nuova pagina di televisione", ha dichiarato Ilaria Dallatana , direttore di Rai2. Con un pubblico trasversale in termini di età, zona geografica e livello d'istruzione, il programma ha raggiunto un picco di ascolto vicino ai 5 milioni di telespettatori e ottenuto un'altissima fedeltà di pubblico durante tutta la durata dello show. È stato il programma di intrattenimento più visto su Rai2 nel corso del 2016. L'esordio ha segnato numeri importanti anche sui social. L'hashtag uciale #CasaMika è stato al primo posto nella classifica italiana dei trend topic di Twitter e in vetta (tra il primo e il terzo posto) nella classifica mondiale dei TT per l'intera durata della trasmissione. La puntata ha generato 179 mila interazioni totali (dato complessivo Twitter e Facebook) e coinvolto 80,9 mila utenti (dato complessivo Twitter e Facebook). Su Facebook il 50% degli utenti interessati ha tra i 25 e i 44 anni. L'attesa del programma ha generato molta attenzione nell'universo social già a partire dal mese scorso. Prendendo in considerazione la classifica Nielsen Social dei programmi tv più discussi del mese di ottobre per numero di utenti coinvolti Stasera Casa Mika si è posizionato al terzo posto. Con questi risultati la prima puntata di Stasera Casa Mika è al primo posto della classifica Nielsen dei programmi più discussi sui social di ieri. "Il successo di Mika è molto importante in quanto risponde a un chiaro bisogno di un'offerta diversa e innovativa. E questa è sicuramente la strada che la Rai sta seguendo e su cui vuole continuare a investire: intercettare sempre più le aspettative di un pubblico evoluto è il nostro obiettivo", ha sottolineato il direttore generale della Rai , Antonio Campo Dall'Orto . "Lo show di Mika - ha proseguito - rappresenta bene l'idea che abbiamo dell'intrattenimento del Servizio Pubblico". MULTIMEDIALITA - Rassegna Stampa 17/11/2016 - 17/11/2016 28 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato All'inTerno