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ANICA
17 novembre 2016
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INDICE
ANICA CITAZIONI
17/11/2016 DailyMedia
Non si arresta il successo dei Cinema2day. Oltre 1 milione i biglietti staccati in un
giorno
5
17/11/2016 Novella Duemila
IL PREMIO IN ONORE DI PAPA' VITTORIO
6
17/11/2016 Metropolis
Giornate del Cinema Sorrento accoglie i vip
7
ANICA SCENARIO
17/11/2016 Il Sole 24 Ore
Premium paga il «conto» Vivendi
9
17/11/2016 La Repubblica - Nazionale
Teleborsa
10
17/11/2016 Il Messaggero - Roma
Batman in fuga sotto l'ombrello
12
17/11/2016 Il Messaggero - Roma
I film israeliani tra amore, tolleranza, lutti e amicizia
13
17/11/2016 MF - Nazionale
Mediaset non tratta su Premium
14
17/11/2016 Il Fatto Quotidiano
" La verità negata " , il dramma giudiziario che riconcilia con l ' ABC del cinema*
15
17/11/2016 La Gazzetta dello Sport - Nazionale
Premium reagisce: film, nuove serie E c'è la tecnologia 4K
17
MULTIMEDIALITA
17/11/2016 Corriere della Sera - Nazionale
Mediaset Premium, più investimenti e un canale dedicato all'animazione
19
17/11/2016 Il Sole 24 Ore
Boom di ascolti nell'Est Europa
20
17/11/2016 Il Sole 24 Ore
Il ceo di Google a Bruxelles per incontrare l'Antitrust Ue
21
17/11/2016 La Repubblica - Nazionale
Ma le reti dipendono sempre di più da agenti e produttori
22
17/11/2016 La Stampa - Nazionale
Mediaset frena su Premium "Non stiamo trattando con Sky"
23
17/11/2016 ItaliaOggi
Dopo un anno e mezzo è vuoto il sacco di Campo Dall'Orto
24
17/11/2016 DailyMedia
Televisione Rai 4 si rinnova: al via nuovi format originali, puntando al target 15-44
26
17/11/2016 DailyMedia
La classifica del prime time
27
17/11/2016 Today Pubblicità Italia
Rai2: picco di 5 milioni per Mika. Successo anche sui social
28
ANICA CITAZIONI
3 articoli
17/11/2016
Pag. 17
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Non si arresta il successo dei Cinema2day. Oltre 1 milione i biglietti
staccati in un giorno
Sono stati ben 1.039.126 i biglietti staccati per il terzo appuntamento di Cinema2day, l'iniziativa promossa
dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo in collaborazione con Anica, Anem e Anec, che
consente l'ingresso a due euro, ogni secondo mercoledì del mese. "Un enorme successo, una grande festa
in tutta Italia" così il ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini commenta i
dati Cinetel del terzo appuntamento e sottolinea come "grazie a questa promozione molti giovani e molte
famiglie stanno tornando al cinema". "Anche questo mese - ha detto Franceschini - più di un milione di
persone sono andate al cinema di mercoledì. Questo vuol dire che un italiano ogni sessanta ha scelto di
uscire di casa per vedere un film con la magia del grande schermo. E la cosa più importante è che sono
prevalentemente ragazzi, negli spettacoli serali, bambini e famiglie in quelli pomeridiani e questa volta
anche la mattina. La nuova legge sul cinema appena approvata e il ritorno del pubblico nelle sale conclude il ministro - mostra che il cinema italiano ha davanti a sé una grande stagione di crescita e
successo". Grande soddisfazione da parte degli addetti ai lavori, entusiasti per come sta andando
l'iniziativa che sarà, per il momento, in essere fino a febbraio 2017. Sembra ormai abitudine che le sale
italiane nel secondo mercoledì del mese siano prese d'assalto e facciano il tutto esaurito, entusiasmando
tra gli altri anche gli investitori pubblicitari forti di una platea a cui comunicare tra le più ricettive e
numericamente interessanti. Coadiuvata da un'intensa campagna mediatica, la promozione, alla sua prima
edizione ed unica nel suo genere sul territorio nazionale, vedrà le prossime date, per il mese di dicembre,
mercoledì 14, per gennaio l'11 e per febbraio l'8. Tanta l'offerta a disposizione che trova il riscontro di ogni
fascia di pubblico, per gusto e target, considerando poi questo periodo tra i più ricchi e variegati dell'anno.
Impossibile non citare per il mese di dicembre Sully con Tom Hanks diretto da Clint Eastwood, il primo dei
cinepanettoni 2016 Natale al Sud, un nuovo inedito episodio di Peppa Pig per la gioia dei più piccini,
Captain Fantastic dopo le glorie alla Festa del cinema di Roma e Robinù, la pellicola diretta da Michele
Santoro. Queste solo tra le nuove uscite. Per gennaio invece l'offerta sarà ancora più vasta e oltre a tutti i
film già in sala, tra le nuove uscite da citare Assassin's Creed e l'attesissimo Sing, per grandi e piccini.
ANICA CITAZIONI - Rassegna Stampa 17/11/2016 - 17/11/2016
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17/11/2016
Pag. 90 N.47 - 24 novembre 2016
diffusione:41437
tiratura:142655
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SUSSURRI & GRIDA
IL PREMIO IN ONORE DI PAPA' VITTORIO
Ivan Rota
(...) A sinistra, Pierà Detassis, direttrice del mensile Ciak, di Visibilio editore, ha ritirato il premio alla critica
cinematografica, A destra, Pierfrancesco Favino e la compagna Anna Ferzetti. «Ogni attore porta dentro di
sé un po' di Vittorio», ha detto Favino. Anna Foglietta, Christian De Sica e Pierfrancesco Favino. L'attrice è
protagonista di Che vuoi che sia, il nuovo film di Edoardo Leo. Da destra, Natalia Aspesi, Caterina D'Amico,
Masolino D'Amico, Silvia D'Amico, che hanno ritirato il premio speciale in ricordo di Suso Cecchi i D'Amico.
VITTORIO DE SICA, EMI DE SICA, GIUDITTA RIASSONE, CHRISTIAN DE SICA, FRANCESCO
RUTELLI, SILVIA VERDONE
ANICA CITAZIONI - Rassegna Stampa 17/11/2016 - 17/11/2016
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17/11/2016
Pag. 29
Metropolis
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Cinema Dal 28 novembre al 1 dicembre la rassegna con anteprime, convention e dibattiti di registi e attori
Giornate del Cinema Sorrento accoglie i vip
GIULIANA COVELLA La città di Sorrento si appresta ad accogliere, dal 28 novembre al 1° dicembre, la 39a
edizione delle Giornate Professionali di Cinema, principale momento d'incontro dell'industria
cinematografica italiana. Prodotte e organizzate dall'ANEC, in collaborazione con ANEM ed ANICA, le
Giornate costituiscono il principale momento d'incontro dell'industria cinematografica italiana. Organizzata
con il sostegno del Comune di Sorrento e della Regione Campania, la manifestazione presenta anteprime,
trailer e convention nel corso delle quali le case di distribuzione presenteranno i nuovi listini e dove registi e
attori annunceranno molti dei titoli italiani in uscita. «Sorrento ed il cinema - dichiara Giuseppe Cuomo,
sindaco di Sorrento - è da sempre un binomio significa tivo. Partecipare attivamente all'organizzazione di
questo evento che contribuisce nel presente a riaffermarne il senso è per noi una responsabilità che
affrontiamo con il massimo dell'impegno. Ancora una volta la Città è pronta ad accogliere questa
importante manifestazione e lo farà nel migliore dei modi». Per Mario Gargiulo, assessore agli eventi di
Sorrento, «ormai il legame con questa grande manifestazione diventa, anno dopo anno, sempre più forte.
Un appun tamento atteso dall'intera città che, per l'intero periodo di svolgimento della rassegna, trasforma
Sorrento nella capitale italiana del cinema, accendendo i riflettori di stampa, addetti ai lavori e opinione
pubblica». Sarà la commedia francese "Two is a family" (Demain tout commence) con Omar Sy,
l'indimenticabile protagonista di "Quasi amici", a completare il ricco programma della rassegna. Il film si
aggiunge ai già annunciati "Paw Patrol", "Lione - La strada verso casa", "La la land", "Sing", "Rock dog" e
"Il permesso". Diretto da Hugo Gélin, il film racconta la com movente storia di Samuel, un uomo che si
ritrova, un giorno, ad incontrare una vecchia fiamma che gli lascia in braccio una bimba di pochi mesi:
Gloria, sua figlia. Incapace sulle prime di prendersi cura della bambina, Samuel instaurerà con Gloria un
legame indissolubile, fino a quando, ben otto anni dopo, la madre della piccola tornerà per riprendersi la
figlia. In programma anche la cerimonia di consegna dei Biglietti d'oro del cinema italiano, il premio che
l'Anec attribuisce ai maggiori successi al botteghino dell'annata cinematografica, e il Magis, il mercato delle
tecnologie e dei servizi connessi al cinema. Saranno invece due i seminari dedicati all'esercizio: il primo
toccherà il tema dell'innovazione tecnologica come elemento importante dell'esperienza cinematografica; il
secondo, farà il punto sulla legge cinema appena approvata in Parlamento, alla luce del lavoro sui decreti
attuativi. Le Giornate Professionali di Cinema coinvolgeranno anche la città di Sorrento con una settimana
di anteprime ed eventi aperti al pubblico, in programma dal 27 novembre al 3 dicembre, realizzati
nell'ambito del progetto "M'illumino d'inverno". Anche quest'anno infatti sono moltissimi gli appuntamenti
aperti al pubblico che coinvolgeranno la città. A partire dall'anteprima (domenica 27 novembre alle 21.30 al
Cinema Armida) di "Dog eat dog", diretto da Paul Schrader e interpretato da Nicolas Cage e Willem Dafoe,
film di chiusura della Quinzaine des Realisateurs al Festival di Cannes. Lunedì 28 novembre invece, andrà
in scena la tradizionale festa di accensione dell'albero di Natale, in piazza Tasso, che vedrà protagonisti i
personaggi di Paw Patrol che distribuiranno gadget a tutti i bambini presenti.
Foto: Il pubblico ad uno degli eventi delle passate edizioni
ANICA CITAZIONI - Rassegna Stampa 17/11/2016 - 17/11/2016
7
ANICA SCENARIO
7 articoli
17/11/2016
Pag. 37
diffusione:103971
tiratura:161285
Premium paga il «conto» Vivendi
Simone Filippetti
Premium paga il «conto» Vivendi pagina 41 pIl divorzio alla francese, ossia l'inspiegabile dietrofront di
Vivendi, costa 200mila abbonati a Mediaset Premium. La pay tv del Biscione conta 2 milioni di abbonati:
sarebbero dovuti essere 200mila in più. Colpa del brusco addio del colosso media estero, che ha
abbandonato la sposa Premium sull'altare. Il "buco" ha affossato i conti della pay-tv (tanto da portare la
casamadre Mediaset in rosso per 116 milioni nei primi nove mesi del 2016). La buona notizia, però, è che
ora Premiumè tornata sotto le insegne di Mediaset, dopo mesi di limbo, e la macchina industriale è stata
rimessa in moto. «Usciamo da un periodo difficile » ha ammesso l'amministratore delegato Franco Ricci. A
simboleggiare il nuovo inizio di Premium, l'annuncio che domenica trasmetterà per la prima volta in Italia
una partita di Serie A in 4k, che sarebbe l'alta definizione di ultima generazione, lo stato dell'arte della
tecnologia tv. Rimasta in stallo per tutta l'estate, ora Premium tornaa riconcentrarsi sul prodotto. I tempi del
braccio di ferro tra italiani e francesi, finito in Tribunale, potrebbe essere molto lungo, vista la lentezza della
giustizia italiana. E la pay-tv non può permettersi il lusso di aspettare: c'è un palinsesto da riempire,
trasmissioni da mandare in onda per non perdere gli abbonati.E poi incombe di nuovo lo «spettro» della
Champions League. Da qui alla fine dell'anno, la tormentata pay-tv riuscirà a recuperare terreno (giàa
ottobre c'è stato un rialzo del 7-9% degli abbonati). Ma non c'è da aspettarsi miracoli: il contraccolpo del
terzo trimestre non sarà recuperato. E anche il 2016 sarà un altro anno in perdita, dopo il passivo di 80
milioni di euro del 2015. Si allontana il traguardo del pareggio di bilancio (da quando è partita Premium non
ha mai fatto utili).E pensare che l'anno era iniziato sotto i migliori auspici; fino a giugno, la pay tv viaggiava
addirittura sopra le previsioni, di 6-7 milioni di euro. Ma poi è esploso il "Pasticciaccio Vivendi" con l'azienda
senza un azionista e una guida. «Abbiamo perso tutta l'estate» ha osservato Riccie il periodo da agosto a
settembre è il picco della stagione perché è in quei due mesi che si vende il grosso degli abbonamenti per
la nuova stagione calcistica: «lì si sono persi circa 100mila abbonamenti; altri 100mila sono mancati
dall'accordo con Telecom Italia». Il prossimo marzo la Uefa rimetterà all'asta i diritti per la Champions
League. Nel 2014 Mediaset pagò un un prezzo stratosferico, circa 600 milioni, per strappare l'esclusiva e
infliggere un duro colpo al concorrente Sky. In Italia il calcioè imprenscindibile per qualsiasi televisionea
pagamento, e ieri Yves Confalonieri, direttore dei contenuti di Premium, ha fatto capire che Premium si
batterà per rinnovare il contratto: cosa non scontata perchéa oggi la pay-tv deve ancora ripagarsi l'esborso
del 2014. Ma a Cologno si sono anche resi conto che il pallone da solo non basta per fare una pay tv. Così
ecco anche altre novità: un canale dedicato di cartoni animati; e un potenziamento dell'offerta di film(e pure
un accordo con le sale cinematografiche). La settimana prossima, intanto, si giocherà il primo round della
battaglia legale: il Tribunale di Milano dovrà decidere sulla richiesta di sequestro preventivo del 3,5% di
Vivendi fatta da Mediaset, come risarcimento.
ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 17/11/2016 - 17/11/2016
9
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
MEDIA
17/11/2016
Pag. 36
diffusione:248077
tiratura:374273
Teleborsa
Conferme, flop e novità in tv ecco chi sale e chi scende Con "Politics" e "Amore criminale" il rinnovamento
non funziona. "Chi l'ha visto?" non conosce crisi d'ascolto
SILVIA FUMAROLA
FORSE è vero che bisognerebbe tornare all'indice di gradimento per capire come si può migliorare la tv.
Perché i numeri raccontano molto, ma non tutto; perché è cambiato il modo di guardare la tv, a cominciare
dalle serie. Il titolo più atteso, The young Pope ha un pubblico spalmato nella settimana. La stagione
decreta la crisi del talk politico ma anche la moltiplicazione dell'offerta: Tv8 e il canale Nove di Discovery
(senza contare DMax e Real Time) rosicchiano fette di ascolto. La sperimentazione su RaiTre è una strada
lastricata di chiodi; Amore criminale con la nuova conduttrice Asia Argento dimezza l'ascolto. Il flop di
Politics condotto da Gianluca Semprini è senza appello. Sostituire Ballarò, un marchio di garanzia, non è
facile. Dimartedì su La7 ne guadagna, ma il programma della stagione è Otto e mezzo di Lilli Gruber,
formula essenziale, domande secche e tempo per rispondere. Il confronto civile paga. Lo sperimenta Enrico
Mentana che con Sì o no mette allo stesso tavolo i contendenti sul referendum e vince. Michele Santoro
con Italia su RaiDue annuncia novità, intreccia reportage con discussione in studio senza convincere.
Per il secondo appuntamento bisognerà aspettare il 15 dicembre. Un titolo storico come Chi l'ha visto? non
conosce crisi, caso raro in cui il servizio pubblico sposa l'Auditel.
Il capitolo varietà è complicato. La formula magica la trova Fiorello che con Edicola Fiore, nella massima
libertà, su Sky, unisce rassegna stampa, musica e grandi ospiti pimpantissimi all'alba. Lo show di Mika
piace, per il famoso clima che mancava completamente nel varietà di RaiUno Dieci cose. La prima rete
punta sul sicuro con Tale e quale, vince con Mogol, sperimenta con Roberto Bolle e aspetta la coppia
Cuccarini-Parisi perché gli anni 80 versione show hanno il loro perché. Fabio Fazio vira sullo show la sua
domenica; interviste musica e chiacchiere. Funziona.
La stagione della fiction di RaiUno si apre con Catturandi che delude, come Braccialetti rossi che perde
parte dei fan. Gli spettatori vogliono essere rassicurati e l' Allieva Alessandra Mastronardi è lì per quello.
L'evento Medici fa discutere gli storici ma mette d'accordo il pubblico. Canale 5 ha puntato sulla sindaca
Sabrina Ferilli e un titolo storico come Squadra antimafia che dopo otto stagioni ha raccontato tutto. I fan si
consolano: nel 2017 Giulia Michelini (Rosy Abate), prenderà il testimone in una nuova serie Taodue.
Senza talent che stagione sarebbe? Che siano musicali, come X Factor - mai così seguito - o culinari,
Masterchef (che trionfa anche in replica su Tv8) le star assolute sono i giudici. Sarebbe divertente spedire
Manuel Agnelli ad assaggiare i piatti, e Antonino Cannavacciuolo a scegliere i cantanti. Ma è un buono,
forse promuoverebbe tutti.
RAI1
6.341.000 MEDICI 25.9% di share per la serie in costume con Dustin Hoffman
2.833.000 DIECI COSE Chiude al 12.46% di share il varietà ideato da Veltroni
RAI2
3.312.000 CASA MIKA Ottimo debutto per lo show del cantante col 14.36%
725.000 NEMO-NESSUNO ESCLUSO Enrico Lucci ha uno share del 3%
RAI3
3.542.000 CHE TEMPO CHE FA Il programma di Fabio Fazio ha uno share del 13.60%
704.000 POLITICS Delude il talk con Gianluca Semprini al 2,7% di share
RETE4
1.340.000 QUARTO GRADO Gianluigi Nuzzi indaga sui casi di cronaca: 7% di share
ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 17/11/2016 - 17/11/2016
10
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
R2 Rai, Mediaset e oltre: tra grandi aspettative e voglia di cambiamento la stagione televisiva ha
movimentato il telecomando degli italiani
17/11/2016
Pag. 36
diffusione:248077
tiratura:374273
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
130.000 RICETTE ALL'ITALIANA Share del 2.76% per il programma con Mengacci
CANALE5
5.050.000 GRANDE FRATELLO VIP Per il reality con Ilary Blasi share del 26,36%
3.084.000 SQUADRA ANTIMAFIA 8 La serie ha chiuso con uno share del 12.98% di share
ITALIA1
1.653.000 LE IENE SHOW Il programma è ancora uno dei più seguiti con l'8,64%
890.000 SUPERGIRL 4.59% di share per la serie sull'eroina dei fumetti
LA7
1.660.000 OTTO E MEZZO Cresce il pubblico di Lilli Gruber con una media del 6,54%
797.000 FACCIA A FACCIA Giovanni Minoli si ferma al 3.10% di share
NOVE
560.000 UNTRADITIONAL Share dell'1,3 % per la serie ideata da Fabio Volo
157.000 GIANNINI RACCONTA LA MERAVIGLIA DELLA SCIENZA Share dello 0,6%
TV8
820.000 MASTERCHEF ITALIA 5 Il talent degli aspiranti cuochi in chiaro ha il 3.4%
226.000 SINGING IN THE CAR Lodovica Comello fa l'1% e registra la seconda stagione
ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 17/11/2016 - 17/11/2016
11
17/11/2016
Pag. 46 Ed. Roma
diffusione:129764
tiratura:185029
Batman in fuga sotto l'ombrello
Valeria Arnaldi
I primi "avvistamenti" sono stati al Colosseo: due giovani fan hanno incontrato Dylan O'Brien , da poche ore
giunto a Roma, e la foto ha fatto subito il giro dei social, dando il via al tam-tam di domande, scambio di
informazioni - soprattutto, supposizioni - tra le ammiratrici e gli ammiratori dell'attore. Lo staff del giovane
divo ha previsto e evitato - quasi - ogni possibile assedio sotto albergo e locali. Poi, in qualche ora, nuovi
scatti si sono aggiunti al primo a stuzzicare ancora di più le "cacciatrici". Castel Sant'Angelo, i Fori, il
Vittoriano, piazza Navona: il bel Dylan si è concesso qualche ora da turista per la città. Infine, attesissimo,
l'inizio delle riprese. La star di "Teen Wolf" e "The Maze Runner" è sul set romano, in piazza Navona, del
film "American Assassin", thriller del regista Michael Cuesta , tratto dal romanzo di Vince Flynn, che
racconta la storia di una recluta della Cia O'Brien appunto - addestrata da un veterano della Guerra Fredda,
Stan Hurley, interpretato da Michael Keaton . E da Keaton, al di là del film, Dylan potrebbe effettivamente
imparare i trucchi per difendere la propria privacy. Sì perché se il giovane alla fine si è concesso a scatti e
selfie, divertito dalle emozioni che suscitava il suo passaggio, il pluripremiato attore, veterano dei set, tra gli
altri volto di Batman e tra i protagonisti de "Il caso Spotlight" è stato decisamente più rigoroso e abile
nell'orchestrare la sua "sorpresa", facendosi riconoscere solo sul set in piazza Navona, ieri presa d'assalto
da fan e appassionati, armati di cellulare per rubare foto o, i più fortunati, conquistare selfie. Un'impresa
non da poco. Gli attori sono arrivati alle 10. Durante le riprese sono stati protetti dagli ombrelloni del bar
scelto come scenario. In pausa, Keaton ha schivato i flash, riparato da ombrelli. E i curiosi sono stati tenuti
ben a distanza dalla zona. Inevitabile qualche protesta dei tanti in attesa, "consolati" da O'Brien che ha
lanciato qualche bacio da lontano. Gli appassionati comunque non hanno ceduto e sono rimasti a
presidiare. E non solo. Il tam-tam su internet si è fatto ancora più animato, alla ricerca di indizi per tracciare
una sorta di mappa per cacciatori di selfie vip. Attenzione, più dei percorsi da seguire, a fare la differenza
può essere l'orario. Keaton ama passeggiare per la città di notte, tra piazza delle Cinque Lune e piazza
della Maddalena, immortalando gli scorci meno noti, e arrivando perfino a confondere i follower con una
serie di "depistaggi" fotografici tra immagini di fast food e altre di ristoranti di cucina tradizionale. Quando si
tratta di segreti, l'esperienza di Batman pare proprio battere la vocazione al mistero di un "Teen Wolf".
Foto: Accanto, Michael Keaton che fugge da piazza Navona protetto da un ombrello Più a destra, Dylan
O'Brien In alto da sinistra, le due star durante le riprese del fim "American Assassin" e un'attrice
Foto: (fotoservizio RINO BARILLARI)
ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 17/11/2016 - 17/11/2016
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La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
A piazza Navona il set di "American assassin" con Michael Keaton che si nasconde ai fan e Dylan O'Brien
che scatta selfie e lancia baci IL FILM
17/11/2016
Pag. 48 Ed. Roma
diffusione:129764
tiratura:185029
I film israeliani tra amore, tolleranza, lutti e amicizia
Sabato si apre il Pitigliani Kolno'a Festival vetrina sulla cinematografia mediorientale
Francesca Nunberg
` «E questa volta la guerra non c'è». Lo dice come se sembrasse stupita Ariela Piattelli, che insieme a Dan
Muggia dirige il Pitigliani Kolno'a Festival, rassegna del cinema israeliano che torna a Roma da sabato 19 a
giovedì 24 novembre. «Nella selezione dei film di questa undicesima edizione - spiega - nessuno in
particolare si occupa di politica e del conflitto mediorientale. Parliamo di amore, amicizia, religione, mistica,
omosessualità, tolleranza, insomma di vita. Il film d'apertura, in anteprima italiana, è One week and a day ,
opera prima di Asaph Polonsky, che affronta il tema della morte con una sorprendente chiave umoristica:
dopo una settimana di lutto per la scomparsa del figlio, una coppia deve ricominciare a vivere. È una sorta
di Stanza del figlio in versione israeliana. L'altra chicca del festival è Un appuntamento per la sposa scritto
e diretto da Rama Burshtein, una commedia romantica ambientata tra gli ortodossi, in cui una donna
trentenne ostinata a volersi sposare rinuncia al marito promesso ma non cancella la data delle nozze,
convinta di trovare comunque qualcuno». Tra lutti e matrimoni, ci sono storie che affrontano tematiche gay,
come la commedia tutta colori e musica Cupcakes di Eytan Fox, definito l'Almodovar israeliano, e Barash ,
opera prima di Michal Vinick su due ragazze lesbiche. Presenting Princess Shaw di Ido Haar è la storia di
Samantha Montgomery, cantautrice americana dal passato difficile che su un canale di Youtube posta
confessioni personali e grandiose performance musicali. Da segnalare sicuramente Mr. Gaga - Anima e
corpo di un genio della danza di Tomer Heymann, la storia di Ohad Naharin, uno dei coreografi più
innovativi al mondo, nato e cresciuto in un kibbutz, celebre per aver creato un movimento corporeo
chiamato appunto "Gaga" utilizzato anche per aiutare le persone malate di Parkinson. Tra i tanti ospiti del
Kolno'à Festival, che quest'anno avrà la serata di apertura sabato al Maxxi e le altre proiezioni alla Casa
del Cinema (ingresso gratuito fino a esaurimento posti, info su www.pitiglianikolnoafestival.it), il regista
Shlomi Elkabetz, alla cui sorella Ronit, grande attrice israeliana scomparsa lo scorso aprile, è dedicata
l'edizione di quest'anno; saranno proiettate le tre pellicole della loro Trilogia: To take a wife, Seven Days e
Viviane . Ci sarà da ridere invece con The little dictator di Nurith Cohn, cortometraggio paradossale in cui
un triste professore di storia deve fare un discorso al compleanno di una donna sopravvissuta alla Shoah
ma ha i baffi simili a quelli di Hitler. Infine due documentari: Il Ghetto di Venezia500 anni di vita di Emanuela
Giordano che tra animazioni e testimonianze ripercorre la vicenda del quartiere ebraico più vecchio
d'Europa, e Hummus! The movie di Oren Rosenfeld che giovedì 24 alle 20,15 chiude il festival al Centro
Ebraico Il Pitigliani, seguito da una degustazione della famosa salsa mediorientale che unisce, lei sì, le
religioni, dall'ebraismo, al cristianesimo, all'islam. ` Maxxi e Casa del Cinema, da sabato 19
Foto: L'INAUGURAZIONE CON "ONE WEEK AND A DAY", L'OPERA PRIMA DI POLONSKY CHE PARLA
DI MORTE IN CHIAVE UMORISTICA
ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 17/11/2016 - 17/11/2016
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La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
LA RASSEGNA IL PROGRAMMA
17/11/2016
Pag. 17
diffusione:98970
tiratura:162805
Mediaset non tratta su Premium
Sul fronte dei conti la pay tv di Cologno Monzese non riuscirà a rispettare il budget del 2016 L'ad Ricci: il
dietrofront del gruppo di Bolloré finora ci è costato 100 mila abbonati in meno
Antonio Lusardi
Il futuro di Mediaset Premium è ancora incerto. Le voci su presunte trattative tra i francesi di Vivendi (che a
fine luglio ha fatto dietrofront sull'acquisto della pay tv di Cologno Monzese) e il gruppo del Biscione si
rincorrono da mesi nonostante la formale rottura tra le due società e le numerose smentite, ultima quella di
ieri del direttore finanziario di Mediaset Marco Giordani. «Non abbiamo alcun contatto diretto con Vivendi
dal 25 luglio, giorno del dietrofront formale dei francesi sull'accordo per l'acquisto della pay-tv», ha detto il
cfo a margine della conferenza stampa per la presentazione dell'offerta natalizia di Premium, smentendo
anche possibili trattative con Sky sullo stesso dossier. Giordani ha anche respinto un'altra indiscrezione
circolata di recente, ovvero il presunto mandato assegnato da Mediaset a Mediobanca per agire come
mediatore con il gruppo di Bolloré. Il gruppo televisivo controllato dalla famiglia Berlusconi prosegue quindi
sulla linea dura nei confronti di Vivendi, compresa la richiesta di sequestro del 3,5% del capitale della
società francese presentata tribunale di Milano. «Il 23 novembre sarà una data importante a prescindere
dall'esito della prima udienza in tribunale», ha proseguito Giordano, aggiungendo che di un eventuale
coinvolgimento di Telecom (di cui Vivendi ha il 24,6%) nelle trattative sa «solo quello che ho letto sui
giornali». Nel frattempo Premium resta in perdita e continua a pesare sui conti della capogruppo Mediaset.
«A fine settembre Premium viaggiava intorno a 2 milioni di abbonati, quindi in difetto di 200 mila unità
rispetto alle previsioni, di cui 100 mila sono dovute per il minor impatto dell'accordo con Telecom rispetto a
quanto si pensava», ha osservato Franco Ricci, amministratore delegato di Premium, nel corso della
presentazione. «Gli altri 100 mila utenti mancanti sono dovuti all'interim management della società coi
francesi nel terzo trimestre, periodo che per noi rappresenta il picco delle vendite». Secondo il top
manager, fino al secondo trimestre Premium «ha viaggiato benissimo, con un budget leggermente al di
sopra delle previsioni. Poi ci sono state grosse difficoltà di comunicazione coi francesi, che a un certo punto
hanno smesso di risponderci e non davano suggerimenti». Ricci prevede un recupero di abbonati negli
ultimi mesi dell'anno, risultati «in linea o forse sopra il budget, ma sarà molto difficile recuperare».
Nonostante una crescita della raccolta pubblicitaria del 3-4% rispetto al 2015, l'ad di Premium stima che il
2016 «si chiuderà in perdita, come previsto». Sul fronte dei contenuti, Premium ha appena chiuso
un'operazione che dovrebbe alleggerire la base dei costi; Medusa, la società di distribuzione
cinematografica di Mediaset, ha firmato un accordo con Sky Italia per la prima visione esclusiva di un
pacchetto di 16 film italiani, tra cui Quo Vado di Checco Zalone e Perfetti sconosciuti di Paolo Genovese.
L'operazione dovrebbe avere un valore di 20 milioni. Quest'ultimo accordo ha fatto rimbalzare le voci su
trattative MediasetSky su Premium, smentite da Giordani. Lo scenario dell'integrazione tra le due pay tv
rimane però il più probabile secondo gli analisti di Mediobanca: «Sky ridurrebbe l'esborso per i prossimi
rinnovi e aumenterebbe i suoi abbonati di quasi il 50% ottenendo finalmente buoni profitti dalla sua attività
in Italia. Da segnalare infine che ieri Piazza Affari il titolo Mediaset ha chiuso le contrattazioni in calo dello
0,94% a 2,33 euro per azione. (riproduzione riservata)
MEDIASET 3,0 2,8 2,6 2,4 2,2 16 ago '16 IERI 2,33 € -0,94% quotazioni in euro 16 nov '16
Foto: Marco Giordani
ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 17/11/2016 - 17/11/2016
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IL CFO GIORDANI SMENTISCE OGNI IPOTESI DI CONFRONTO CON VIVENDI O SKY SUL DOSSIER
17/11/2016
Pag. 18
diffusione:40257
tiratura:94823
" La verità negata " , il dramma giudiziario che riconcilia con l ' ABC del
cinema *
La verità negata Re g i a : Mick Jackson. Attori principali: Rachel Weisz, Tom Wilkinson, Timothy Spall. D u
ra t a : 100 min. ,,,, , FINALMENTE un dramma giudiziario degno di questo nome, capace di gareggiare a
testa alta con i capolavori di Otto Preminger ( Anatomia di un omicidio ), Sidney Lumet ( La parola ai giurati
), Stanley Kramer ( Vincitori e vinti ). Dal libro La verità neg a ta (Mondadori) di Deborah E. Lipstadt, il film
ben diretto da Mick Jackson e argutamente scritto da David Hare ( The Hours , The Reader ) racconta l ' a
p p a ss i o n a t a battaglia legale intrapresa dall ' autrice (Rachel Weisz, incantevole) contro David Irving
(Timothy Spall, dopo il Turner di Mike Leigh altra prova super) che negava l'Olocausto e la citò in giudizio
per diffamazione. L'onere della prova in Gran Bretagna spetta all'imputato: il team di avvocati guidato da
Richard Rampton (Tom Wilkinson, perfetto) riuscirà a dimostrare che la Shoah non è un ' invenzione? Attori
superbi, dialoghi intelligenti e diffuse ricadute ideologiche, La verità negata riconcilia con l ' ABC del cinema
: schietto, profondo, civile, un film da non perdere. Ancor più in Italia: non abbiamo né questo cinema né
questa giustizia. FED. PONT. Agnus Dei Re g i a : Anne Fontaine. Attori principali: Lou De Laage, Agata
Buzek. D u ra t a : 115 min. ,,,, , PER NOI la fine della guerra non ha significato la fine della paura " . Hanno
almeno 7 ragioni a giustificare quest ' affermazione le suore di un convento polacco nel dicembre 1945.
Tale, infatti, è il numero delle sorelle rimaste incinte a seguito delle violenze subìte dai commilitoni dell '
Armata Rossa, liberatori dai nazisti ma non meno spietati dei precedenti oppressori. La fortuna per le
conventuali è rappresentata da una giovane dottoressa parigina stanziata con l ' eser cito alleato: sarà lei a
curare di ferite nascoste fra le antiche mura di vergogna e senso di colpa, ancor più resistenti di quelle in
pietra. Poliedrica e affamata di narrazioni incisive, la francese Anne Fontaine si è ispirata alla vera storia di
Madeleine Pauliac " a n ge l o " del soccorso di svariate monache vittime delle peggiori violenze: dalla
cronaca ha elaborato un lavoro di verosimiglianza rigoroso e struggente, totalmente al femminile anche nei
crediti realizzativi. Emergono la brutalità dei fatti accompagnata dall ' intimo disagio del loro effetto, ma
soprattutto la necessaria emancipazione di un " co m p ro m e ss o " fra disciplina e apertura al mondo,
senza inficiare ogni valore di Fede. ANNA MARIA PASETTI Quel bravo ragazzo Re g i a : Enrico Lando.
Attori principali: Herbert Ballerina, Tony Spera n d e o. D u ra t a : 83 min. ,,, ,, BOSS TEMUTISSIMO Don
Costabile sta per morire, ma prima vuole incontrare il figlio che non ha mai riconosciuto: sarà il sangue del
suo sangue a succedergli al vertice della cosca? Problema, il 35enne Leone (Herbert Ballerina, al secolo
Luigi Luciano) è un chierichetto allevato in un orfanotrofio di provincia: ingenuo - se non ritardato - e
innocuo, è l ' esatto contrario di un capo mafia ... Regia di servizio di Enrico Lando, Quel bravo rag a zzo è
uno starring vehicle per Ballerina, che da abituale spalla di Maccio Capatonda (qui nella tonaca di Don
Isidoro) si ritaglia il primo ruolo da protagonista. Buoni i comprimari (Bruschetta, Sperandeo, Lo Verso,
Daniela Virgilio), palesi i riferimenti (Scorsese fa il titolo, Johnny Stecchino il re s to ... ), Ballerina frulla
(anti)mafia e il Candide di Voltaire, regalando negli interstizi surreali, nei viraggi nonsense, nella pletorica
idiozia le cose migliori. Badate, in giro c ' è assai di peggio. FED. PONT. Animali notturni Re g i a : Tom
Ford. Attori principali: Amy Adams, Jake Gyllenhaal. D u ra t a : 115 min. ,,, ,, UNA SEPARAZIONE
crudele, una vita di apparenze artistiche e un romanzo thriller che ferocemente rievoca un rimosso
allontanato da troppo. Il tutto nello scorrere di notti insonni e rivelatrici. Questa è in sintesi la " m a te r i a "
su cui Tom Ford organizza con la consueta eleganza il suo secondo lungometraggio, dopo il premiato A
single man . Ancora una volta alla base giace un best-seller, il noir To ny & Susan di Austin Wright, e
ancora una volta al centro si pone l ' ontologica ambiguità dell ' essere umano, con la spiccata intenzione a
farne emergere il lato oscuro e - al caso - bestiale. Gran premio della Giuria a Venezia 2016, Animali
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NELLE SA L E " Quel bravo ragazzo " di Enrico Lando: dopo quella di Pif, va di moda l ' antimafia con
ironia
17/11/2016
Pag. 18
diffusione:40257
tiratura:94823
ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 17/11/2016 - 17/11/2016
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notturni porta all ' estremo la meta-narrazione con il vertiginoso in&out da un libro che diviene nemesi per i
prot a go n i s t i . AM PAS. Thriller " Animali not t u r n i "
Foto: Dramma " Agnus Dei " , film diretto da Anne Fontaine
Foto: Memoria Rachel Weisz, protagonista de " La verità negata "
17/11/2016
Pag. 35
diffusione:232548
tiratura:350235
Premium reagisce: film , nuove serie E c'è la tecnologia 4K
«Abbiamo due milioni di abbonati», ma intanto la "cugina" Medusa vende «Quo Vado» a Sky
m.arc.
La tecnologia 4K - in collaborazione con Samsung - per la diretta delle partite di calcio (si inizia domenica
con Milan-Inter), nuove serie tv, tanto cinema e lo streaming on demand per contrastare Netflix e Sky Now.
È così che Mediaset Premium prova a uscire dalla fase di stallo creata dalla controversia sulla vendita ai
francesi di Vivendi. Un rilancio dell'offerta che verrà accompagnato a un investimento pubblicitario monstre
da 6,5 milioni di euro. In ballo, naturalmente, la ricca torta natalizia che vedrà transitare su Premium
Cinema prime tv come Black Mass, Il Piccolo Principe, Pan o Suicide Squad, nonché serie molto attese, da
The Last Kingdom a Hot & Bothered (con Eva Longoria). Sotto l'albero pure un canale temporaneo
dedicato ai cartoon e due biglietti del cinema per ogni abbonato. «Abbiamo due milioni di abbonati - dice
l'a.d. Franco Ricci -. Rispetto ai piani siamo sotto di 200mila, la metà persi tra agosto e ottobre». Insomma,
la lite con Vivendi (nel frattempo finita in tribunale) ha tarpato le ali: il 2016 si chiuderà ancora in perdita. E
Medusa (la casa cinematografica di famiglia), intanto, ha venduto a Sky l'esclusiva di 16 film italiani, tra i
quali Quo Vado? di Zalone. «Non si poteva dire di no a un'offerta simile». Eh, sì.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Foto:
Checco Zalone, 39 anni, in una scena del film «Quo Vado?»
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LA PAY- tv DI MEDIASET
MULTIMEDIALITA
9 articoli
17/11/2016
Pag. 53
diffusione:254805
tiratura:382356
Mediaset Premium, più investimenti e un canale dedicato all'animazione
MILANO Premium, la pay tv di Mediaset da due milioni di abbonati, programma una campagna di rilancio
post Vivendi con investimenti pubblicitari per 6,5 milioni di euro, un nuovo canale dedicato ai film di
animazione (Premium Animation, che prevede titoli come L'era glaciale 4 e Rio 2 ), nuovi contenuti per
cinema, serie tv (tra i titoli The Slap con Uma Thurman e la seconda stagione di Mr Robot ) e calcio (con i
campionati di Argentina e Brasile, Arsenal Tv e Barca Tv). È quanto presentato dal management della pay
tv a Cologno Monzese a meno di un mese dalla fine del periodo di gestione congiunta (interim
management) con Vivendi dopo il contratto siglato in aprile salvo poi il ripensamento dei francesi a fine
luglio, sbaragliando le carte in casa del Biscione e penalizzando anche la campagna di abbonamenti della
pay tv proprio nel periodo clou agosto-ottobre. Domenica invece una novità sul fronte tecnologico, con
Milan-Inter (prima volta per la Serie A) in «4k», ovvero quattro volte la qualità dell'Hd.
Foto: Glaciale «L'era glaciale 4» è tra i titoli in palinsesto sul nuovo Premium Animation
MULTIMEDIALITA - Rassegna Stampa 17/11/2016 - 17/11/2016
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La presentazione
17/11/2016
Pag. 21
diffusione:103971
tiratura:161285
Boom di ascolti nell'Est Europa
(A.Bio.)
In occasione della Giornata Mondiale della Televisione il 21 novembre, Ebu (European Broadcasting
Union), Act (Association of Commercial Television in Europe) ed Egta (l'associazione europea con base a
Bruxelles delle concessionarie di pubblicità tv e radio) hanno diffuso i dati sull'impatto e il valore del settore
televisivo nel nostro continente. Secondo la ricerca, l'89% dei cittadini europei guarda la tv ogni settimana.
Una platea di 610 milioni di spettatori, con modalità e tempi di fruizione eterogenei. I Paesi in cui si guarda
di più sono quelli dell'Europa dell'Est: Romania, Bosnia e Serbia accendono lo schermo per più di cinque
ore al giorno. L'Italia, assieme a Portogallo, Polonia, Ungheria, Croazia e Grecia è nella fascia tra le quattro
e le cinque ore. Francia, Germania, Regno Unito, Olanda, Lettonia, Lituania, Estonia, Bulgaria siedono
davanti alla tv tra le tre e le quattro ore, mentre Irlanda, Svizzera, Austria e i Paesi scandinavi sono sotto le
due ore. Il 20% di tutta la visione della tv è rappresentato dalle tv pubbliche. L'obiettivo ora è trattenere le
giovani generazioni. Da questo punto di vista arrivano i primi segnali positivi dal servizio pubblico in Italia.
«Con oltre 10 milioni di visualizzazioni nella prima settimana di novembre 2016 Raiplay ha più che
raddoppiato l'utenza del precedente sito Rai.tv», ha detto nei giorni scorsi il dg Rai Antonio Campo
Dall'Orto.
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TELEVISIONE In breve
17/11/2016
Pag. 39
diffusione:103971
tiratura:161285
Il ceo di Google a Bruxelles per incontrare l'Antitrust Ue
(Ri.Ba.)
Il Chief executive officer di Google, Sundar Pichai, venerdì sarà a Bruxelles per incontrare il commissario
Antitrust Ue Margrethe Vestager e il commissario per l'Economia digitale, Guenter Oettinger, al termine di
un piccolo tour europeo che toccherà anche Londra e Berlino. Google deve far fronte a inchieste aperte su
diversi fronti a Bruxelles.La principale riguarda l'accusa di «abuso di posizione dominante» per il sistema
operativo mobile Android. L'altro caso aperto riguarda l'accusa di «limitazione della concorrenza» per le
ricerche in Google Shopping. Kent Walker, senior vice president e rappresentante legale di Google, ha
seguito da vicino i delicati dossier e ha firmato le due memorie di difesa. Ora si muove Pichai. In caso di
condanna, oltre a un modello di business che rischia di dover essere rivisto in Europa, l'Antitrust ha il
potere di sanzionare con multe che possono arrivare fino al 10% del fatturato annuo.E il 10% del fatturato
di BigG equivalea circa 7,5 miliardi di dollari. Una cifra enorme che pesa come un macigno sul futuro della
potente società tech californiana. Da qui, lo zelo e la preoccupazione con cui la questione viene seguita in
Google , tanto da "scomodare" il numero uno del gruppo.
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PARTERRE
17/11/2016
Pag. 36
diffusione:248077
tiratura:374273
Ma le reti dipendono sempre di più da agenti e produttori
ANTONIO DIPOLLINA
MA LA TV com'è stata finora in stagione? Dipende dai giorni (e si potrebbe aggiungere "Signora mia"). Per
esempio adesso, con lo sbalorditivo successo dello show di Mika su RaiDue, la Rai attraversa ore liete in
cui l'affannoso proclamarsi rinnovatori pare abbia un senso: probabilmente basterà aspettare e tornerà la
sensazione, vedi Rischiatutto in pista, che invece è meglio affidarsi al passato e la gente accorre solo per
quelle cose e prima o poi tornerà pure Don Matteo a fare sette milioni fissi. A Mediaset soffrono certe
vampate della Rai (Mika, ma anche il Rocco Schiavone, sempre RaiDue) e a quel punto si sentono in
debito alla voce innovazione - soprattutto dopo aver conseguito il maggior successo di stagione con il
Grande Fratello Vip, ovvero un'anticaglia e che si è infiammato quando ha deciso di essere il più trash
possibile. Ma basta annunciare una nuova De Filippi o far presente che la programmazione è antica tutta
ma solida, tanto solida, per vivere tranquilli. E La7 è il caposaldo vero dell'informazione grazie agli estri di
Mentana-Gruber-Floris (da quelle parti ormai chiedono nemmeno più timidamente una fettina di canone)
oppure resta un patchwork in cui trova posto anche il recupero di Minoli - e comunque stanno perdendo
Crozza, prossimo al trasferimento a Discovery? Qual è il genere che funziona a colpo sicuro? Se qualcuno,
escludendo la Nazionale di calcio, dice che ha una risposta sta mentendo. È il risultato di aziende tv ormai
spersonalizzate e sempre più dipendenti dalle case di produzione e dagli agenti potenti (chi si scandalizza
dovrebbe dare un'occhiata a cosa succede di molto simile nel calcio, per dire). E quindi si va a episodi,
appunto, un giorno sembra di essere in una specie di futuro, un altro la tv sembra la nonna del corsaro nero
(ma rimane l'unica cosa con cui ci si diverte, nel senso del commento live alla tv, maneggiando il
modernissimo twitter). E quindi grande è il disordine etc, vorremmo trovare un senso a questa storia anche
se questa storia etc. E domani è un altro palinsesto.
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R2 IL COMMENTO
17/11/2016
Pag. 19
diffusione:159849
tiratura:244697
Mediaset frena su Premium "Non stiamo trattando con Sky"
FRANCESCO SPINI
MILANO «Non stiamo trattando con Sky », dice il direttore finanziario di Mediaset, Ma rco Giordani a
proposito di Premium. La precisazione arriva il giorno dopo che Medusa, società del Biscione, ha venduto i
diritti per la prima visione di un pacchetto di film italiani alla pay-tv di Murdoch, anziché a quella di casa.
Quantomeno una cortesia al (forse) ex nemico, sebbene dietro un buon corrispettivo: «L'offerta di Sky era
talmente importante ha spiegato invece l'ad di Premium, Franco Ricci - che Medusa ha accett at o. Quella
quantità di investimento la utilizzeremo per rafforzare il nostro prodotto». La tv a pagamento che fa capo al
gruppo guidato da Pier Silvio Berlusconi ha pagato a caro prezzo, finora, lo strappo di Vivendi che, ad
aprile, si era impegnata a rilevarla in toto in cambio del 3,5% del proprio capitale, di cui peraltro ha chiesto il
sequestro dopo il dietrofront di Parigi. Il giudice deciderà a breve su tale richiesta: mercoledì di settimana
prossima ci sarà la prima udienza. Nel frattempo Premium - stretta dalla co-gestione con Parigi, finita da
pochi giorni - è rimasta indietro rispetto alle previsioni «di 200 mila abbonati, 100 mila classici nostri e 100
mila dell'accordo con Telecom» e naviga attorno a 2 milioni. L'anno si chiuderà in perdita, si dice attorno ai
200 milioni. Prima di decidere il destino della tv a pagamento del Biscione - che ora punta sulla
trasmissione in tecnologia 4K, a cominciare dal derby Inter Milan di domenica bisognerà attendere la
decisione del tribunale nel contenzioso con Parigi con cui, assicura Giordani, «dal 25 luglio non abbiamo
avuto alcun contatto». Una bussola per orientarsi nelle prossime puntate del risiko televisivo sarà la marcia
di avvicinamento alle aste sui diritti per le partite di Serie A, che - a quanto avrebbe promesso la Infront,
advisor della Lega Calcio - saranno spostate più avanti per attendere gli esiti della telenovela tv che
coinvolge Cologno Monzese. Da Premium si dichiarano pronti «a fare la nostra parte, rispondendo nel
modo migliore agli azionisti, qualsiasi essi siano». Della serie: senza un acco rd o, Cologno Monzese non
intende lasciare la strada libera a Sky. La quale - mentre Premium si scontra con Vivendi - litiga con
un'altra controllata di Parigi, Telecom Italia: il 5 dicembre c'è l'udienza in tribunale dove quest'ultima chiede
di rivedere i minimi garantiti. Telecom nel frattempo si prepara ad affrontare l'arrivo di IliadFree. La
compagnia «low cost» in Francia ha chiuso il terzo trimestre con un balzo nei ricavi (+ 6, 5%) spinti dal
mobile (+12,5%) dove i clienti sono cresciuti di 300 mila unità. c
Foto: ANSA
MULTIMEDIALITA - Rassegna Stampa 17/11/2016 - 17/11/2016
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DALLA LITE CON VIVENDI 200 MILA CLIENTI IN MENO: PRONTI A RILANCIARE SUL CALCIO
17/11/2016
Pag. 1
diffusione:40471
tiratura:74049
Dopo un anno e mezzo è vuoto il sacco di Campo Dall'Orto
DI DOMENICO CACOPARDO
Cacopardo a pag. 4 Finalmente, parlò. A parte le messe cantate che si celebrano in Commissione di
vigilanza, nella quale, in defi nitiva, nemmeno i 5Stelle mettono i piedi nel piatto, vuoi per ignoranza, vuoi
perché tutti tengono famiglia e mamma Rai fa sempre comodo, Antonio Campo Dall'Orto ha concesso
un'ampia intervista al settimanale L'espresso, onusto di tanta trascorsa gloria. La penna è del valoroso e
indulgentissimo Riccardo Bocca. L'abbiamo letta con attenzione, tanto che vogliamo tornarci su. Questo
Campo Dall'Orto sembra un altro marziano a Roma, secondo a quello della geniale invenzione di Ennio
Flaiano . Si è, infatti, mostrato senza alcuna idea degna di questo nome, tutto schierato sulla difensiva e sul
domani, per il quale non delinea una che è una ipotesi di rinnovamento e di lavoro. Se questo è il grande
manager tratto dal sistema privato, fi guriamoci, con tutto il rispetto, gli altri. Cosa del resto a me
abbastanza nota, avendo frequentato (lavorandoci) ambienti pubblici e privati, nei quali i modelli
comportamentali sono abbastanza equivalenti, salvo il fatto che il capo, nel privato, anche per un
momentaneo capriccio o per uno stupido dissenso, può mandarti a casa in due minuti. Il che crea un
generale appecoronamento manageriale, nel quale è diffi cile immaginare che un'idea creativa (la famosa
idea divergente che è il motore del mondo) possa avere diritto di cittadinanza. Ma questo è un altro
discorso che esula dal caso Campo Dall'Orto, per il quale la questione più attuale è che le decisioni e le
scelte della Rai vanno e andranno vagliate dall'Anticorruzione e dalla Corte dei conti, data la sostanziale
natura di ente pubblico rivestita dalla società emittente, di proprietà pubblica. C'è anche un po' di colore,
nella benevola intervista, in punta di penna. Riguarda, per esempio, Bruno Vespa, lo stagionato, ma
efficace cerimoniere delle esibizioni del potere e, tuttavia, l'unico capace di mettere insieme panel di
partecipanti che contribuiscono all'informazione dell'utente, più che al suo indottrinamento mediante la
solita propaganda. Già, perché l'informazione, nell'idea della Rai, non è altro che la critica sistematica al
potere, alle istituzioni, senza alcuna reale possibilità di contraddittorio, talché, mi ripeto, si tratta quasi
sempre e solo di propaganda. E non solo nei programmi, come dire, normalmente dedicati alla politica, ma
nei più innocenti talk show feriali o domenicali, con una menzione d'onore a Massimo Giletti che mette in
scena, in ogni sua esibizione, un processo a una persona o a una categoria che non ha alcuna possibilità
di difendersi. Anche perché, se si difende con argomenti legittimi, viene subito zittito nel modo più
indecoroso. Un contributo n e f a s t o , non, appunto, all'inform a z i o n e ma alla mistificazione e alla
delegittimazione della democrazia italiana, un sistema pessimo, ma sempre migliore di tutti gli altri. Forse
sarebbe utile che l'amministratore delegato e qualche dirigente guardassero i programmi che mandano in
onda in modo da rendersi conto di persona delle loro qualità e delle loro pecche. In fondo, si tratta di capire
il contributo qualitativo e quantitativo dato dalla Rai alla disgregazione del tessuto nazionale, astenendosi
sistematicamente dall'informazione per puntare, appunto, sulla becera propaganda antisistema (quel
sistema che alimenta con retribuzioni faraoniche i suoi distruttori). Sul flop, preannunciato, di « Politics », il
Ceo della Rai sostiene che «Stiamo seminando, ma a un certo punto dovremo setacciare». Parole come
queste, le potrebbe dire qualunque persona ignara di comunicazione tele-radiofonica, non un personaggio
«preso» nel privato e retribuito (ora non più) con uno stipendio superiore ai 600 mila euro annui. La verità
(senza arrivare a Nicola Porro che l'ha definito, con una eccellente battuta, «Il conte Mascetti di Amici miei
», cioè una specie di macchietta sempre alla ricerca del « tacon con cui chiudere il buso ») è che, a un
anno e mezzo dalla nomina, con l'avvento della programmazione autunno-inverno, non un'idea nuova è
venuta fuori solo la triste e ripetitiva gestione dell'esistente e salvo il rinnovamento rappresentato dal ritorno
in video di Pippo l buso ») è che, a Baudo e di Michele Santoro. Rivendica - Campo dall'Orto - la
trasmissione dedicata a Roberto Bolle, un successo, è vero ma dimentica gli squallidi, inguardabili
MULTIMEDIALITA - Rassegna Stampa 17/11/2016 - 17/11/2016
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BILANCIO DELUDENTE
17/11/2016
Pag. 1
diffusione:40471
tiratura:74049
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«Pacchi» serali di Rai 1, nell'ora in cui va in onda la Gruber, come per aprirle un'autostrada. Ed esprime il
suo concetto di nuovo servizio pubblico: «Già domani ospiterei con gioia qualcosa di simile allo spettacolo
teatrale che Rosario ( Fiorello) ha portato in giro per l'Italia. La porta è aperta ...» Dimentica, povero Campo
Dall'Orto che lui è la Rai e che, dopo un anno e mezzo di gestione, chissà quanti spettacoli del genere
avrebbe potuto m a n d a r e in onda, producendoli direttamente o comprandoli. Ins o m m a , benché tutta
l'intervista non sia che un «vedremo», «faremo», « l a t r a sformazione è in corso», una parola concreta sul
cambiamento non si legge, né si può leggere. Del resto, se da questa chilometrica intervista non emerge
uno spunto, una proposta, un'idea nuova, vuole assolutamente dire che un'idea nuova non c'è e che siamo
rimasti alla navigazione tra Anzio e Ponza, senza mai affrontare il mare aperto, che signifi cherebbe entrare
in concorrenza vera con gli altri protagonisti dell'etere televisivo e radiofonico. Infine, sembra che il
problema sia rappresentato da Monica Maggioni e dalla sua assunzione di responsabilità nella Trilateral
(l'organizzazione di maggiorenti euro-americani-asiatici) nella quale si discutono le questioni calde e i
destini del mondo. In un paese normale, la cosa provocherebbe un senso di orgoglio, un riconoscimento di
autorevolezza, di cui andare fi eri. Nella Nazione che non combatte la povertà ma criminalizza la ricchezza,
la Trilateral assume il signifi cato di una grave prova a carico: nel senso che, se sei nella Trilateral e hai una
visione internazionale dei fatti contemporanei, non sei più adatta ad avere responsabilità in questo Paese,
sempre più provinciale, sempre più marginale, sempre più destinato a diventare il Paese di comici e di
spaesati ignoranti alle prese con problemi più grandi di loro. www.cacopardo.it © Riproduzione riservata
Foto: Antonio Campo Dall'Orto
17/11/2016
Pag. 2
20 Rai4 si rifà il look e diventa, per volere del direttore generale Antonio Campo Dall'Orto, la rete dei
giovani, ovvero, come ha spiegato il direttore di rete Angelo Teodoli, "quella che ha come target di
riferimento il pubblico dai 15 ai 44 anni". Per farlo è stata data a Teodoli la possibilità di inserire in
palinsesto programmi prodotti ad hoc in una rete che, fino a ieri, mandava in onda il 100% di programmi
acquistati. "È stato deciso di sfruttare la limitata potenza degli ascolti per innovare senza l'assillo dei
numeri", ha detto Teodoli. "Siamo a un +0,1% complessivo rispetto a un anno fa, con dati più robusti sul
nostro target di riferimento 15-44: 1,30% nelle 24 ore rispetto all'1,10 del 2015 (+0,2%); 1,10 vs 0,8%
(+0,3%) tra le 7 e le 14; 1% contro lo 0,8% tra le 14 e le 20.30; 1.6 contro 1.3 nel prime time e 1.7 vs 1.45
in seconda serata - ha detto Teodoli -. Si tratta di dati non rilevantissimi (+30% pubblico di riferimento), ma
confortanti. L'importante è creare una base di pubblico di riferimento e portare dentro innovazione e
produzione". Le novità in palinsesto A questo dovrebbero provvedere tre nuovi format originali. C'è
"Monument Crew", al via ieri in prima serata, che vede sei giovani atleti di parkour alle prese con Castel
Dell'Ovo a Napoli, i Sassi di Matera, il Teatro Romano di Volterra e la Sacra di San Michele di Torino.
Parkour è la disciplina metropolitana nata in Francia agli inizi degli anni ' 90. I "traceurs" (così si chiamano i
praticanti di parkour) sono atleti che si impegnano nell'esecuzione di un percorso, superando qualsiasi
genere di ostacolo con la maggior efficienza di movimento possibile, adattando il proprio corpo all'ambiente
circostante, attraverso spettacolari volteggi, salti, arrampicate e impressionanti dimostrazioni di equilibrio.
"Ah Ah Car", al via lunedì 21 novembre alle 20.30, promette passaggi in auto a patto di far ridere i
conducenti-conduttori Sergio Friscia e Barty Colucci. Avvisati di volta in volta tramite viva voce telefonica o
messaggio di testo da una centrale, il pilota e il copilota non sanno nulla del concorrente che si appresta a
salire sulla loro macchina. Il concorrente è a sua volta ignaro di chi siano i suoi giudici: sa solo che dovrà
con ogni mezzo divertirli il più a lungo possibile prima di essere "scaricato". Infine, c'è "Challenge4",
programma che mette a confronto due generazioni di comici, gli stand up comedian e gli youtuber, con la
conduzione della dj Ema Stokholma che dal 5 dicembre occuperà la prima serata del lunedì. L'arrivo della
fiction "Questi programmi vanno ad aggiungersi a 'Generation Gap', 'Smart Love' e 'Pechino Addicted' - ha
aggiunto Teodoli - e sviluppano il ruolo di Rai4 come palestra, laboratorio e il lavoro di scouting che serve
anche a sperimentare personaggi e meccanismi nuovi". Un pò più complicato il ringiovanimento del parco
autori. "Creare un diverso meccanismo autorale è molto delicato". Presto, però, potrebbe arrivare anche la
fiction. "Stiamo lavorando con Tinny Andreatta (direttrice di Rai Fiction, ndr) per qualche prodotto mirato sul
pubblico giovane, forse già da maggio 2017", rivela Teodoli. Intanto il vero colpo a sorpresa arriverà il 1°
gennaio 2017 con la serata dedicata ai Rolling Stones con la messa in onda, in prima televisiva, nel
preserale del documentario "The Rolling Stones Olè Olè Olè!: A Trip Across Latin America" e a seguire il
concerto Havana Moon.
MULTIMEDIALITA - Rassegna Stampa 17/11/2016 - 17/11/2016
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Televisione Rai 4 si rinnova: al via nuovi format originali, puntando al
target 15-44
17/11/2016
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La classifica del prime time
7.325.000 Italia - Germania Calcio - Rai1 - 27,7% 3.312.000 Stasera Casa Mika Show - Rai2 - 14,4%
2.501.000 Tutto colpa di Freud Film - Canale 5 - 11,1% 1.653.000 Le Iene Show Attualità - Italia 1 - 8,6%
1.209.000 L'Infedele Attualità - La 7 - 5,28% 1.038.000 Di Martedì Attualità - La7 - 5,4% 859.000 Jane Eyre
Film - Rete 4 - 3,9% 26.562.000 Totale ascolto televisivo nella fascia di prime time
%
5,9< Capitolo preserale: su Rai3 "Gazebo Social News" segna 1.464.000 spettatori con il 5.9%. Su Rete 4
"Tempesta d'Amore" ha fatto sognare un a.m. di 814.000 telespettatori con il 3.4%. Su La7 "Josephine
Ange Gardien" ha appassionato 460.000 spettatori (share del 2.7%).
3,764
mln< Nell'access prime time, su Canale 5 "Striscia la Notizia" registra una media di 3.764.000 spettatori
con uno share del 14.1%. Su Italia1 "CSI: NY" ha registrato 1.116.000 spettatori con il 4.2%. Su Rai3 "Un
Posto al Sole" appassiona 2.091.000 spettatori per il 7.9%.
%
5,9< L'informazione delle 20: al vertici si posiziona il Tg1 con una media di 6.128.000 spettatori e una share
del 26%. Segue il Tg5: 4.473.000 spettatori e share del 18.6%. Il "TgLa7" ottiene infine 1.414.000 spettatori
con una share del 5.9%.
1,026
mln< In seconda serata, su Rai 1 Porta a Porta condotto da Bruno Vespa ha ottenuto una media di
1.026.000 telespettatori con share del 11.2%, mentre su Canale 5 "Matrix" ha totalizzato una media di
484.000 spettatori pari ad uno share del 7.2%.
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televisioni Martedì 15 Novembre
17/11/2016
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diffusione:4500
tiratura:4500
Rai2: picco di 5 milioni per Mika. Successo anche sui social
pag. 12 Ottimo esordio per lo show di Mika su Rai2 : la prima puntata di Stasera Casa Mika , in onda
martedì in prima serata, ha totalizzato una media di 3 milioni 312 mila spettatori con il 14,36 di share. Con
questo risultato Rai2 è stato, inoltre, il canale italiano più visto tra le 22.50 e la fine del programma. "Grazie
Mika per averci regalato una grande festa. Uno spettacolo che ha saputo emozionare il pubblico di tutte le
età, con un linguaggio fatto di sensibilità, passione e allegria. Il tuo amore per l'Italia ci ha permesso di
scrivere una nuova pagina di televisione", ha dichiarato Ilaria Dallatana , direttore di Rai2. Con un pubblico
trasversale in termini di età, zona geografica e livello d'istruzione, il programma ha raggiunto un picco di
ascolto vicino ai 5 milioni di telespettatori e ottenuto un'altissima fedeltà di pubblico durante tutta la durata
dello show. È stato il programma di intrattenimento più visto su Rai2 nel corso del 2016. L'esordio ha
segnato numeri importanti anche sui social. L'hashtag uciale #CasaMika è stato al primo posto nella
classifica italiana dei trend topic di Twitter e in vetta (tra il primo e il terzo posto) nella classifica mondiale
dei TT per l'intera durata della trasmissione. La puntata ha generato 179 mila interazioni totali (dato
complessivo Twitter e Facebook) e coinvolto 80,9 mila utenti (dato complessivo Twitter e Facebook). Su
Facebook il 50% degli utenti interessati ha tra i 25 e i 44 anni. L'attesa del programma ha generato molta
attenzione nell'universo social già a partire dal mese scorso. Prendendo in considerazione la classifica
Nielsen Social dei programmi tv più discussi del mese di ottobre per numero di utenti coinvolti Stasera
Casa Mika si è posizionato al terzo posto. Con questi risultati la prima puntata di Stasera Casa Mika è al
primo posto della classifica Nielsen dei programmi più discussi sui social di ieri. "Il successo di Mika è molto
importante in quanto risponde a un chiaro bisogno di un'offerta diversa e innovativa. E questa è
sicuramente la strada che la Rai sta seguendo e su cui vuole continuare a investire: intercettare sempre più
le aspettative di un pubblico evoluto è il nostro obiettivo", ha sottolineato il direttore generale della Rai ,
Antonio Campo Dall'Orto . "Lo show di Mika - ha proseguito - rappresenta bene l'idea che abbiamo
dell'intrattenimento del Servizio Pubblico".
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