Dive Magazine

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Dive Magazine
@DM
Dive Magazine
Web magazine
Numero 3
Luglio/Agosto 2007
Supplemento News-Letters
Brothers Island
Mar Rosso
Rullini o HD....
SSI 2007
aSSIeme a Tremiti
Porto Badisco
Parete Nord
Mar Piccolo
Prima parte
Vi racconto...
le mie fotografie.
CSC a Trani
Fondali Puliti
Scubapro Day 2007
Grotta Blu
Monopoli
EDITORIALE
pag.2
Isole Brother's
SSI
2007
pag.16
Mar Piccolo
(prima parte)
pag. 23
@Club - CSC
Fondali Puliti
pag. 32
pag. 3
Scubapro Day
2007
Vi racconto....
pag.35
le mie fotografie
pag. 31
Porto Badisco
(parete nord)
pag. 20
Grotta Blu
pag.37
Rullini o HD....
pag.14
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Editoriale
@DM
– 2/2007
Cari amici Sub,
innegabile il “mea culpa” per l’uscita di questo numero.
Mà, per il suo contenuto, spero ne sia valsa la pena.
In tutti questi mesi, idee, progetti e modifiche continuano ad accrescere la voglia di migliorarci.
E’ una continua evoluzione, l’inizio di un percorso che segue, passo dopo passo, la nostra forte voglia di sapere e soprattutto di ammirare
le bellezze che ci circondano.
Ma andiamo per gradi, e non da molto lontano, soffermarci sui meravigliosi colori del Mar Rosso.
Una settimana di crociera per scoprire i fondali delle isole Brother, piccolissimi isolotti al centro del più conosciuto mondo di colore.
Tanta corrente e’ un mare veramente impegnativo ci hà accompagnato per tutta la settimana.
Ma il tutto è stato abbondantemente ripagato sia in bellezza che in emozione.
Le settimane precedenti sono state caratterizzate da numerosi eventi che hanno messo in risalto il nostro territorio.
Il ritorno dello Scubapro Day a Torre Vado.
Un appuntamento giunto al secondo anno e destinato a diventare un importante momento di incontro tra azienda e popolo del mare.
La prima festa raduno SSI alle Isole Tremiti.
Non solo “SSI people”, come amano definirsi, ma soprattutto tanti subacquei per una festa dedita alle immersioni e divertimento.
In dulcis, l’organizzazione della manifestazione Fondali Puliti a Trani ad opera del C.S.C. di Corato.
Di sicuro un nuovo punto di riferimento per la subacquea pugliese.
Ci siamo immersi a Porto Badisco – Otranto e nella Grotta Blu a Monopoli.
Quest’ultima una piccola chicca rivista non solo nei ricordi di anni e anni passati a conoscere, centimetro su centimetro, la costa tra
Monopoli e Polignano.
Qualche anno fa, ho avuto la fortuna di immergermi con gli amici della Fondazione Ammiraglio Michelagnoli, nelle verdi acque del Mar
Piccolo a Taranto.
“Ti faremo vedere qualcosa di meraviglioso” mi dissero, “e proprio sotto i pali delle cozze”.
Sono rimasto esterrefatto dalla notevole e varia concentrazione di vita mediterranea, tanto che le successive volte erano delle vere e proprie
spedizioni giornaliere con 6/7 immersioni.
Colori, situazioni biologiche e rarità sono all’ordine del giorno.
Ma il Mar Piccolo non si ferma alle sue bellezze subacquee, ma và ben oltre.
Quando Danilo mi hà fatto vedere gli scatti fatti passeggiando nelle verdi valli che costituiscono il suo naturale paesaggio, sono rimasto
sbalordito.
E quindi perché non rendere visibili queste straordinarie bellezze.
Una fotografia che và ben oltre l’under, ma che ci porta a conoscere anche ciò che ci circonda.
E’ mia ferrea convinzione che una bella immagine vale più di mille parole e che molte belle immagini colpiscono più di un gran discorso.
Lasciamoci quindi trasportare in questo viaggio che ci porterà a conoscere la natura che lo circonda, per proseguire sulla sua superficie,
tra colori, riflessi e tramonti e poi scendere nelle sue calme acque alla scoperta di quanto bello e strano ci offra.
Buon viaggio……
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Giuseppe Pignataro
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Brothers.....
islands.
Testi e fotografie di
Giuseppe Pignataro
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Brothers.....
....un'emozione continua.
Parlare oggi delle Isole Brothers
non rappresenta certo una novità.
Ogni settimana, decine di
imbarcazioni da crociera si
avventurano nelle calde e agitate
acque del Mar Rosso per raggiungere
questi due piccoli fazzoletti di terra
affiorante localizzati a circa 68
miglia in direzione Sud-est da
Hurgada.
Due gli isolotti, Big Brother e Small
Brother.
La prima, la più grande è lunga circa
400 mt e larga circa un centinaio.
Su di essa vi è l’unico sito, abitato
da militari, rappresentato da un faro
costruito dagli inglesi nel 1880, oggi
visitabile.
A circa mezzo miglio a sud della
sorella maggiore, Small Brother
con la sua forma circolare e i suoi
10 mt di diametro rappresenta poco
più di uno scoglio affiorante.
Avventurarsi in una crociera alle
Brothers significa principalmente
essere coscienti delle quasi costanti
e impervie condizioni del mare.
Quasi sempre molto agitato tanto da
rendere incerto il tempo di
permanenza e la possibilità di
immersione alla più piccola delle
due.
I suoi reef, lunghi, profondi e
coloratissimi sono quasi sempre
lambiti da correnti che determinano
il percorso di immersione.
Fin qui, queste poche righe,
sembrano scoraggiare qualunque
subacqueo, ma la realtà è ben altra.
Con i suoi 34 metri di lunghezza e
otto di larghezza, 10 cabine doppie
incluse di servizi e confort, un'ampia
dinette, i suoi due ponti superiori
adibiti a relax o solarium e la poppa
adibita interamente a zona diving,
la M/Y Dive One della compagnia
Red Sea Yachting & Diving
rappresenta la compagna ideale per
questa meravigliosa crociera.
A bordo siamo tutti italiani,
l'equipaggio è locale ma parla
benissimo la nostra lingua.
La cucina, a base di carne e pesce si
fà apprezzare per la bontà e bravura
del cuoco di bordo al quale non
sfugge l'occasione per farci
assaporare tipiche pietanze egizie in
una serata rigorosamente a tema.
La giornata inizia alle prime ore
dell’alba quando, quasi obbligati ad
alzarsi dal notturno riposo a causa
del mare in aumento, ci si ritrova
tutti in coperta per i primi preparativi
della prima immersione giornaliera.
Non vi è la possibilità di essere
seguiti dalla comoda e grande
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imbarcazione, per arrivare nei punti
più strategici vincendo la corrente
si deve ricorrere all’aiuto di veloci
gommoni.
Sono loro che, con continui via-vai,
ci assicurano assistenza e controllo
durante tutta l’immersione.
I preparativi finali, seguiti dalla
particolareggiata descrizione
dell’immersione fatta dalla nostra
guida, vengono fatti nel grande e
comodo pozzetto di poppa
attendendo il tipico urlo di pronti
all’imbarco “Yalla….Yalla
Gommone”.
A turno saliamo a bordo attendendo
quei fatidici pochi minuti prima del
tuffo.
L’emozione cresce.
Un’ultima occhiata all’attrezzatura
fotografica e poi giù.
L’acqua sembra non esserci ed il suo
stupendo mondo di colori si esibisce
davanti ai nostri occhi in una lenta
e pulsante danza.
Scendiamo di qualche metro per
sentire meno la corrente e ci
lasciamo andare.
Enormi ventagli di gorgonie, grandi
alcionari con differenti colorazioni
e tanto pesce.
I meravigliosi reef che circondano
i due isolotti rappresentano un
concentrato delle meraviglie del Mar
Rosso.
È necessaria una buona dose di
attenta osservazione per poter
scorgere due enormi tritoni poggiati
sul fondo in meritato riposo.
Più avanti uno squalo chitarra nuota
indisturbato e fugge quando le sorde
urla emotive, di richiamo per i
compagni di immersione, si fanno
più frequenti e vicine.
Squali grigi e pinna bianca, Tonni e
Cernie sono i quasi costanti
compagni di immersione.
Certo, non sempre alla portata di un
click, ma comunque a vista.
Più raro, ma molto fortunato,
l’incontro con la grande Manta,
squali Martello e lo squalo Balena.
Due i relitti che possono essere
visitati.
Il Namibia, affondato negli anni 50
e l’Aida, affondato durante una
mareggiata nel ’59.
Quest’ultimo usato per il trasporto
dei militari egiziani a presidio dei
fari sparsi nel Mar Rosso.
Ambedue si trovano nella parete
nord di Big Brother a profondità
variabili di 12 metri per raggiungere
la poppa del Nabibia che scende fin
quasi ad 80 metri.
Ovunque è vita e colore.
Alcionari coloratissimi rivestono
quasi interamente le due strutture
metalliche.
Banchi di grosso pesce pelagico
nuotano indisturbati e quasi per
niente infastiditi dalla presenza di
forte corrente.
Ovunque, nuvole di Glass fish creano
movimento e la sensazione di
un’improvvisa sorpresa tra quelle
lamiere.
Tutto lì intorno è sorpresa, colore e
bellezza.
Al rientro, noto i compagni di
immersione fermi sotto la cima di
poppa intenti ad osservare il blù.
Forse sono in deco?
Controllo i loro computer ma nulla
di ciò.
Incuriosito li guardo e mi fanno
segno di osservare il blù.
Con la solita pazienza che è parte
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integrante della vita subacquea dei
fotosub mi ritaglio un piccolo pezzo
di cima e attendo.
L’attesa non è lunga.
Due sagome scure appaiono dal blù.
Due squali, niente che non avessimo
già visto.
Si avvicinano lenti ed eleganti.
L’emozione sale quando si
identificano in due Longimanus.
Ci osservano e ci girano intorno.
Stupendi nella loro possente
muscolatura ed eleganza.
Un urlo alla mia sinistra ed una mano
si protende in altra direzione.
Sono trè…. sono trè.
Usciti dall’acqua si parla per ore
unendo, in un unico racconto, le
nostre diverse descrizioni.
Ci terranno compagnia per tutta la
settimana.
Al calar della sera, anche se stremati
dall’intensa giornata di immersione,
si fa un po’ fatica ad accettare
l’impossibilità di effettuare
immersioni notturne, ma quando lo
spettacolo che si prepara sotto i nostri
occhi è fatto di veloci danze di pesce
pelagico e fulminee incursioni di
Longimanus alla ricerca della tanto
attesa cena, il tutto a pochi metri
dalla barca e sotto il pelo dell’acqua,
un lungo respiro di sollievo ci placa
da quella forte voglia emotiva e ci
prepara all’attesa di un’altra giornata
di immersioni.
Red Sea
Yachting & Diving
tel. 0525 511932
info: 340 0560588
www.redsea-direct.com
[email protected]
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Non si smetterebbe mai
di vederla danzare.
Sola nella notte.
Ballerina Spagnola
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Alti rami ricchi di vita si protendono verso la luce.
Nascosti tra i mille colori, occhi attenti ci osservano.
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Rimanere incantati dalla sua bellezza.
Vederti così vicino,
vestito da straordinarie trasparenze.
Nel tuo piccolo...saperti un grande amico.
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Più di una grande città.
Un continuo pulsare di vita, colore e pericolo.
Tra colorati tentacoli,
la sicurezza di continuare a esserci.
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Fantasea FP 5000
per Nikon P5000
La Fantasea, nota casa costruttrice
di custodie per compatte e DSLR
subacquee, ha annunciato l’uscita
della nuova custodia per la compatta
Nikon Coolpix P5000.
Una compatta dalle caratteristiche
molto interessanti e con la possibilità
di poter collegare, come flash
optionali, i tanti della serie digital,
dall’SB 800DX al più economico
SB 400DX.
Dotata del sistema VR (riduzione
delle vibrazioni), 10 megapixel di
risoluzione e uno zoom Nikkor 36126 mm.
Modi di ripresa avanzati P, S, A e
M, sensibilità compresa tra 64 e
3200 Iso.
Tra le alre caratteristiche che la
contraddistinguono troviamo un
mirino ottico, pannello anteriore in
lega di magnesio, monitorLCD da
2,5 pollici, Ottimizzazione
dell’immagine, controllo della
distorsione, flash continuo, AF sul
volto, correzione occhi rossi e la
funzione D-Lighting, una tecnologia
esclusiva che permette di migliorare
le immagini sottoesposte o quelle
scattate con un controluce eccessivo.
Dopo aver illustrato le caratteristiche
della Nikon P5000 osserviamo la
custodia nei suoi dettagli.
Ci appare completamente diversa
rispetto alle precedenti.
Più curata e con accorgimenti che
la rendono più sicura e completa.
Partendo dalla sua profondità
operativa di ben 60 metri le sue
caratteristiche costruttive vedono
l’uso di doppi o-ring su tutti i
comandi.
Le cerniere di chiusura sono di
acciaio Inox e l’oblò di serie, di 46
mm di diametro è predisposto per il
montaggio di aggiuntivi e filtri.
Completano il kit il piccolo diffusore
sul flash interno della macchina.
Tutti i comandi sono stati riportati
all’esterno e facilmente attivabili
con l’ausilio di una mano grazie alle
loro più ampie dimensioni che ne
consentono l’uso anche con i guanti.
I comandi riportati sono:
On/Off
Fuoco e scatto
Zoom
Bilanciamento del bianco
Compensazione dell'esposizione
Selezione Iso
Mode
Funzioni
Monitor
Playback
Menù
Cancellazione
Timer
Macro
Flash
Tasto OK
Il suo costo si dovrebbe aggirare
approssimativamente sui 200 euro.
Unica pecca, se vogliamo essere
pignoli, la mancanza della
connessione esterna flash.
Una cosa utile visto anche che la
compatta, a differenza dei suoi
precedenti modelli, ne prevede
l’utilizzo.
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Rullini o HD.....
di Giuseppe Pignataro
Non è lontano il tempo in cui si
partiva per le tanto attese vacanze o
per il grande viaggio annuale e ci si
preoccupava di come salvaguardare
quei tanto preziosi rullini fotografici.
Buste di piombo e tanto spazio in
valigia.
Il numerarli e prendere nota sul
contenuto del rullino erano parte
integrante del lavoro di noi fotografi.
Al rientro, il lungo lavoro di scrittura
per identificare quel contenuto sulla
busta del laboratorio dopo il tanto
atteso sviluppo.
Tutto era in una sequenza quasi
maniacale, statica e rimasta invariata
per lunghi anni.
E oggi?
C’è più spazio in valigia, i rischi si
sono annullati (ma quelle rarissime
volte che ci sono, sono vere
catastrofi), e si è perso quel gusto
d’attesa nel dopo sviluppo.
Oggi i rullini sono sostituiti da CF,
SD, ecc. e i risultati sono subito
visibili.
La quantità di scatti è aumentata in
dismisuratanto da lasciare ad un
lontano ricordo il centellinarsi gli
scatti per essere pronti all’atteso
attimo di una vita.
Ma dopo tutti questi file dove li
custodiamo in attesa del rientro a
casa?
Oggi esistono molte soluzioni.
La prima è viaggiare con un
portatile, ma è pesante ed
ingombrante.
La soluzione più comoda è di dotarsi
di un HD portatile, di piccolissime
dimensioni con batterie interne e
possibilità di ricarica con un piccolo
alimentatore in dotazione.
Questi piccoli HD hanno la
possibilità di connettere direttamente
la CF o altra e scaricare, tramite un
semplice tasto funzione, il suo
contenuto fotografico.
Rappresenta quindi il nostro archivio
portatile.
Tra le varie caratteristiche che
contraddistinguono i numerosi
modelli in vendita troviamo:
- velocità di trasferimento dati
- capacità dell’HD interno
- durata delle batterie in
salvataggio o visione
- possibilità di visionare o solo
archiviare file
- formati archiviabili, jpg, tiff,
BMP, RAW, NEF
- ulteriri formati in Mpeg/DivX,
Mp3, Wav, AAC, CDA
- possibilità di utilizzo per
trasporto dati personali
- possibilità di interfacciarsi con
PC o Mac
- supporto USB totale
e chiaramente i costi variano in
funzione delle caratteristiche.
Rappresentano un vero e proprio
archivio a portata di tasca e con la
possibilità di collegamento diretto
ad un televisore per una comoda e
immediata visone.
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News
Un mondo
dove nulla è come appare
e dove la natura si fa arte.
Mimetismo
di Art Wolf
Art Wolf, fotografo naturalista di
fama mondiale in questo suo nuovo
libro ci regala momenti di pura
curiosità e suggestione.
Una vera e propria arte animale atta
a confondere, vedere e non essere
visti.
Essere prede o predatori.
Nelle meravigliose immagini che si
scorrono con lentezza in questo libro,
l’osservatore viene proiettato in una
nuova dimensione in cui la capacità
di vedere oltre il visibile diventa
palestra di sfida visiva.
Tutte le immagini ritraggono animali
al loro limite di visibilità.
Sfogliarlo significa catapultarsi in
quel meraviglioso mondo della
natura e rendersi protagonista.
In breve tempo ci si renderà conto
del perché il mimetismo rappresenta
una delle tecniche più efficaci per
la sopravvivenza nel mondo animale.
Prati, boschi, savane, ghiacciai,
montagne e mare sono i luoghi dove
vengono rappresentate tutte le specie
presenti nel libro.
Non a caso, anche le didascalie,
pagina per pagina, sono rese quasi
invisibili come a invogliarci a vedere
prima e poi leggere ciò che è
rappresentato.
Il libro, edito dalla casa editrica
Equatore srl, sono frutto di 10 anni
e più di lavoro.
A.W. ha pubblicato più di 60 libri
di successo nel mondo.
Vincitore del Alfred Eisenstaedt
Award per miglior foto pubblicata
su rivista, il Rachel Carson Award
dela National Audubon Society e
nel 1998 viene eletto miglior
fotografo dell’anno dalla North
American Nature Photography
Association.
Quando non è in viaggio vive a
Seattle.
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SSI 2007
aSSIeme alle
isole Tremiti
di Giuseppe Pignataro
Considerate dai subacquei
uno tra i più bei posti di immersioni
del Mediterraneo le Isole Tremiti
rappresentano, nel loro aspetto
naturalistico, un piccolo mondo
ricoperto dalla tipica macchia
mediterranea e circondate da un
mare cristallino.
Storicamente le Tremiti hanno
rivestito una grande importanza in
ogni epoca.
Iniziando dalla preistoria, della quale
si continuano a ritrovare manufatti,
dell’epoca Romana dove divennero
dimora di Giulia, esiliata nipote di
Ottaviano Augusto.
Nel VII secolo Carlo D’Angiò
costruì una fortezza contro gli
attacchi dei saraceni che in seguito
fù convertita in abbazia dai monaci
benedettini.
Nel 1792 venne sconsacrata e
utilizzata come colonia penale da
Ferdinando IV.
Capraia, San Nicola e San Domino
le tre isole principali, di cui solo la
prima disabitata.
Le completano alcuni scogli, il
Crepaccio, La Vecchia e dulcis in
fundo l’isola di Pianosa, distante
dalle sorelle una ventina di
chilometri circa.
Dal 1989 sono state dichiarate
Riserva Marina e dal 1996 fanno
parte del Parco Nazionale del
Gargano.
Soprannominate da molti “I Carabi
del Sud”, con la sua costa alta e
rocciosa, ricca di grotte e
concrezioni calcaree di straordinaria
bellezza, si è resa occasione di
incontro per la settima edizione della
Festa Nazionale della Subacquea
SSI.
A seguito del successo delle
precedenti edizioni tenutesi all’Isola
d‘Elba nel 2001 e 2002, Palinuro
nel 2003 e 2004 e Spotorno nel 2005
e 2006 la Scuba Shool International,
rappresentata da Monica Marchesi,
Presidente SSI e Stefano Stolfa,
Training Manager ha rinnovato
l’appuntamento divenuto ormai un
importante punto di riferimento per
tutti i subacquei Italiani.
Il 18 – 19 e 20 Maggio le date, con
il patrocinio dell’Ente Parco
Nazionale del Gargano, subacquei
provenienti da più parti d’Italia,
Piemonte, Toscana, Lazio, Emilia
Romagna, Veneto e Puglia, per un
totale di 13 associazioni con circa
un centinaio di subacquei, si sono
dati appuntamento presso il diving
Marlin Tremiti per conoscere
l’incanto dei fondali e trascorrere le
serate all’insegna di musica e
divertimento.
Tante immersioni, ma anche
possibilità di Sea-watching per i non
sub, degustazione di tipici prodotti
pugliesi e visite guidate all’isola di
San Nicola.
Un ricco programma messo a punto
dall’organizzazione per fare in modo
che nessuno, tra i tanti familiari e
amici non sub pervenuti, avessero
la possibilità di annoiarsi.
L’arrivo alle Tremiti, sull’isola di
San Domino dove risiedono alberghi,
ristoranti e diving, previsto per il
venerdì, viste le impervie condizioni
del mare che hanno costretto la
società traghettatrice ad annullare la
corsa rimandandola al sabato, ha
necessariamente creato una
variazione al ricco programma
previsto.
Nonostante il ritardo di un giorno e
soprattutto grazie all’organizzazione
di Adelmo Sorci, titolare del
MarlinTremiti, con la collaborazione
di Acquolina Tremiti Diving Center,
l’arrivo e la veloce sistemazione
Nella foto da dx, Monica Marchesi e Stefano Stolfa di SSI,
Alessandro Marroni del DAN e Adelmo Sorci del Marlintremiti.
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Ovunque sull’isola si respira aria di
subacquea, nei lunghi viali alberati,
sulle balconate di belvedere ed anche
sull’unica spiaggetta sabbiosa,
riparata dal forte Maestrale, dove
famiglie e non sub hanno goduto in
totale relax quel piccolo paradiso.
Nel tardo pomeriggio del sabato ci
si è dati tutti appuntamento presso
la sala Polifunzionale del Comune
di Tremiti per assistere allo stage
“Area Marina Protetta delle Isole
Tremiti e Progetto Laboratorio del
Mare”.
Ad introdurre la serata Monica
Marchesi e Stefano Stolfa che,
dopo i convenevoli benvenuti a tutti
i partecipanti hanno passato la parola
ad Adelmo Sorci che ha illustrato il
progetto “Laboratorio del Mare”,
dove, grazie alla costante presenza
Vista dall'alto del porto di San Domino
presso gli alberghi convenzionati è
stata rapida e comoda.
Un veloce check presso l’albergo e
il relativo scambio di info presso il
diving hanno permesso di poter
partire per la prima immersione
veramente a tempo di record.
Le immersioni, chiaramente,
rappresentano il fiore all’occhiello
della manifestazione.
Prezzi vantaggiosi e la possibilità di
utilizzo del Nitrox gratuitamente
rappresentavano uno dei punti
cardine di questa settima edizione.
Protratte fino a tardo pomeriggio e
riprese dalle prime ore del mattino
del giorno dopo, adatte a subacquei
di tutti i livelli, esperti e principianti,
si sono rese in tutta la loro bellezza
grazie a pareti ricchissime di vita e
di pesce.
Piccole Cernie che ci osservano
incuriosite, Saraghi, boghe e Salpe,
alghe, spugne , briozoi, nudibranchi
e un’infinità di gamberi e crostacei.
Franate dal dolce declino, pareti a
picco e tutt’intorno un’acqua
cristallina tanto da rendere l’idea
che possa non esserci.
Durante le numerose immersioni
effettuate, 30 subacquei volontari si
sono resi disponibili per un
monitoraggio da parte del DAN,
presente con uno staff medico e
attrezzature atte al monitoraggio
cardiaco.
Tutti e trenta i sub sono stati visitati
dopo ogni immersione e i numerosi
dati raccolti diventeranno motivo di
studio per accrescere quelle
informazioni che rendono sempre
più sicuro lo sport subacqueo.
degli esperti subacquei dello staff
diving, Biologi Marini e ricercatori
scientifici, con l’aiuto di tutti i
subacquei ricreativi che durante le
loro immersioni e previa
preparazione specifica fornita in
forma gratuita si potrà avere un
costante monitoraggio delle specie
presenti nel Parco Marino e
sviluppare importanti progetti nel
settore della Biologia marina,
Fisiologia del corpo umano e Tecnica
di immersione.
Alessando Marroni del DAN ha
illustrato l’importanza di una forma
di monitoraggio e raccolta dati sui
subacquei sportivi.
Aumentare la conoscenza, grazie
alle ricerche scientifiche sulla
sicurezza d’immersione ed una
costante divulgazione, ampliano la
Sullo sfondo l'isola di San Nicola.
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personale consapevolezza e
responsabilità degli stessi subacquei.
Ascoltare il battito cardiaco dei sub,
monitorati a fine immersione, ha
dato la possibilità di capire quante
sottili differenze ci possono essere
tra diversi individui e come, grazie
a questa forma di studio, possono
essere individuate portando
prevenzione e benefici alla persona.
La Dott.ssa Filomena Tanzarella,
direttrice del Parco Nazionale del
Gargano, ha illustrato l’importanza
di istituire una forma di protezione
e tutela dell’area marina delle
Tremiti, progetto sostenuto anche
dai vari diving presenti sull’isola.
Un ulteriore sviluppo futuro del
parco, con tutti i benefici che il
turista potrà godere, stà nel creare
un’area con percorsi naturalistici
guidati da GPS, indicando i vari
punti di interesse.
Una forma di turismo naturalistico
all’avanguardia.
Il tutto preceduto dalla disponibilità
di una notevole quantità di
informazioni verso il turista che
rivedrà le Tremiti, non più solo come
un meraviglioso luogo di mare e
relax, ma un vero momento di
cultura e conoscenza delle bellezze
che la natura ci offre.
La serata si è avviata verso la sua
fase conclusiva nella Discoteca
Diomede dove Monica Marchesi e
Stefano Stolfa hanno ringraziato
per la loro presenza, spirito sportivo
ed entusiasmo tutti i partecipanti.
Presente anche il Sindaco di Tremiti
Giuseppe Calabrese che, nel suo
discorso di ringraziamento,
sottolineava l’importanza e
l’influenza che queste manifestazioni
hanno in un contesto quasi
prettamente Turistico.
“L’inevitabile augurio di riavervi
per ……..”, è stata la frase
conclusiva del discorso detta con un
pizzico di felice commozione.
Commozione terminata con un lungo
applauso che si è protratto
successivamente con la consegna
dei premi in palio per i club che si
sono distinti per numero di
partecipanti, per numero di
immersioni, ed altre simpatiche
situazioni.
Le associazioni partecipanti sono:
Scuola Sub Firenze, Sub Service
SSI, T-REX Divers, Sub Amiata,
Sintierra, Pianeta Diving, Circolo
del mare Modena, Sub Zero, Blue
Dolphin, Sub Pistoia, M Sub, Ali
Sub, Immersion Diving School.
Non poteva mancare a questo punto
il momento più atteso della serata,
ovvero l’anticipazione per l’ottava
edizione della Festa Nazionale della
Subacquea SSI.
Con la consegna di gadget a tutti i
partecipanti e dando il via alle danze
e alla musica d’autore con musica
dei Pink Floid, magistralmente
suonata da un complesso locale, la
serata si avviava alla conclusione.
Il nuovo appuntamento?
Isole Tremiti 2008.
WWW.MARLINTREMITI.IT
c/o Hotel Eden - San Domino
Isole Tremiti
tel 0882463765
cell. 336 829746
[email protected]
A dx, lo staff del marlintremiti.
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Ci sono luoghi.....
Porto Badisco
parete Nord
testi e foto di Massimo Rodia
Ci sono luoghi dove si può trovare
un mare che spesso svela le sue
bellezze nascoste, quelle più
impenetrabili e preziose. Ci sono
luoghi dove il semplice passeggiare
in una mattinata d’inverno rapisce i
vostri sensi e vi fa viaggiare con la
mente in luoghi lontani. Ci sono
luoghi dove una semplice
immersione diventa un’esperienza
capace di arricchire il vostro modo
di fare subacquea e di apprezzare il
mare nostrum... ebbene Porto
Badisco è tutto questo ed anche di
più!
Secondo la leggenda fu il primo
approdo di Enea, l'eroe protagonista
dell'Eneide di Virgilio vi avrebbe
fatto scalo nel suo viaggio in Italia
dopo la fuga da Troia, ma ai giorni
nostri Badisco è poco più che un
gruppetto di case affacciato su una
cala lambita da un mare cristallino
e ricchissimo di vita poco lontano
da Otranto (Lecce), raggiungibile
facilmente tramite la litoranea
Otranto-Santa Cesarea Terme, una
delle strade panoramiche più belle
d’Italia, dalla quale nelle giornate
più terse è possibile ammirare
chiaramente le coste Albanesi ed il
canale d’Otranto in tutta la sua
bellezza.
Pochi chilometri dopo aver lasciato
Otranto, si può ammirare sulla
sinistra un’antica torre di pietra che
dal 1400 domina silenziosa il
paesaggio, sono i resti di un’ampia
rete difensiva eretta nel medioevo
contro gli assalti dei pirati Saraceni
e Turchi, che con i loro vascelli
minacciavano le coste della nostra
penisola.
Dopo qualche curva si giunge a
Porto Badisco.
L’abitato si presenta molto raccolto
e le poche case presenti affacciano
nei pressi della piazzetta, il punto di
passaggio obbligato per chi visita
questo luogo.
Proprio questo grazioso belvedere
A Dx, l'incontro inconsueto con
due cavallucci marini
(Hippocampus guttulatus).
Su fondali sabbiosi si attaccano a
piccoli ciuffi di alghe e si lasciano
ondeggiare dalla corrente.
@DM 20
affacciato sulla cala oltre ad essere
un ottimo punto di partenza per le
immersioni, rappresenta una gran
comodità per noi subacquei, sono
presenti lampioni e panchine dove
assemblare le nostre attrezzature ed
anche una fontanella per il risciacquo
post-immersione...insomma un posto
a misura di sub.
Veniamo ora alla parte che più ci
interessa, Porto Badisco presenta
una morfologia abbastanza semplice,
si distingue una parte centrale
sabbiosa con profondità che varia
tra i 15 e 23 metri racchiusa tra due
pareti quasi contrapposte: nord e
sud.
I punti d’accesso al mare sono la
scalinata in pietra posta
immediatamente a destra della
piazzetta oppure la spiaggetta posta
nella parte più interna della cala, a
seconda del percorso che s’intenderà
seguire.
In questo numero parleremo della
parete più piccola e meno profonda,
quella nord.
Parete nord
L’accesso al mare avviene
Portunus hastatus
solitamente tramite la scalinata in
pietra che parte della piazzetta, i
larghi gradini scendono verso il mare
immersi nella macchia mediterranea
che profuma di ginepro e mirto
arrivando fin quasi all’acqua.
La parte bassa della scogliera
consente di entrare con il classico
“salto” (l’acqua è sufficientemente
profonda) o gradualmente
utilizzando una piccola piscina
naturale che si è creata nella roccia
e che con il passare degli anni è stata
modificata ad arte dai pescatori locali
e dagli amici subacquei,
aggiungendo cime per la risalita o
scavando lievemente la roccia per
creare tre gradoni che agevolano
l’entrata in acqua.
A volte è possibile trovare alcune
barche ormeggiate ai gavitelli quindi
è necessario prestare attenzione
nell’entrare in acqua, vi ricordo che
Badisco è considerato approdo per
nautica da diporto ed è riportato su
tutte le pubblicazioni nautiche.
L’impatto appena entrati colpisce
per l’estrema limpidezza dell’acqua
(attenuata solo da alcuni tagli
d’acqua sorgiva che sgorgano dalla
base della scogliera) ciò è dovuto
anche alla particolare sabbia presente
in zona che essendo pesante genera
pochissima sospensione, nelle
giornate migliori la visibilità può
superare i 30 metri.
A questo punto per raggiungere la
parete di nostro interesse sarà
necessario pinneggiare in superficie
direzione nord, fino all’altra sponda.
Paguro Bernardo
(Dardanus arrossor)
Pagurus prideaux
Particolarmente luminoso e non
troppo profondo, il percorso nord si
presta ad immersioni rilassanti e di
modesta durata, può essere visitato
anche da subacquei con poca
esperienza, ad esclusione delle cavità
per la cui visita sarebbe opportuno
aver acquisito un ottimo controllo
dell’assetto ed attitudine agli spazi
ristretti.
Dal punto di vista biologico il
substrato coralligeno è caratterizzato
da un mix multicolore di numerose
varietà di spugne incrostanti, briozoi,
tunicati ed anellidi tipici del
Mediterraneo, ed ospita un’ampia
varietà di pesci, a seconda dei periodi
sarà possibile incontrare pesci
stanziali come salpe, occhiate,
saraghi, murene o pelagiche quali
ricciole e tunnidi.
Ad un attento osservatore questo
luogo non mancherà di riservare
minuscole sorprese, infatti è
frequente osservare molte specie di
Nudibranchi dalla livrea sgargiante
tra i quali il Dondice (Dondice
banyulensis) la Bertella arancione
() o rarissimi esemplari di Fimbria
(Tethys fimbria).
Il profilo si estende dalla parte
interna più vicina alla spiaggia, con
profondità di circa 8 metri, a
scendere verso il largo fino a toccare
i 18-20. Il fondo è sabbioso misto a
detriti.
Lungo il percorso si incontreranno
come accennato tre grotte, si tratta
di piccole cavità nelle quali è
possibile penetrare per visitare pareti
e soffitto, riccamente decorati da
organismi tipici di ambiente a ridotta
luminosità.
Una nota particolare va dedicata alla
seconda cavità.
Si tratta infatti di una fenditura che
penetra per diversi metri all’interno
nella scogliera e che, nella parte più
interna presenta una camera senza
Grongo delle Baleari
(Ariosoma balearicum)
@DM 21
uscita, davvero eccezionale il gioco
di luci che si può ammirare durante
le prime ore del mattino e che di
sicuro regalerà splendidi scatti
ambiente a chi pratica fotosub.
Quello descritto è solo uno dei
percorsi con cui visitare le acque di
Porto Badisco.
Il luogo oltre che per noi subacquei,
è molto piacevole anche per chi non
fa immersioni, ma preferisce magari
prendere il sole in spiaggia o
semplicemente rilassarsi all’ombra
di un albero in riva al mare.
Da segnalare è l’ottima opportunità
di visitare Badisco in “full day”, le
piccole trattorie presenti a pochi
passi dal mare ed un vicino negozio
di subacquea dove ricaricare le
nostre bombole consentono di
passare una bellissima giornata con
due immersioni intervallate magari
da un ottimo piatto di linguine ai
ricci, prelibatezza locale da non
perdere.
Tutto questo è Porto Badisco, un bel
posto sia per allegri full day
domenicali che per notturne
mozzafiato che non si dimenticano.
www.scubadiving.it
[email protected]
via S. Francesco Di Paola
Otranto
tel. 0836 802740
www.maredelsud.it
[email protected]
@DM 22
La bellezza di ciò che ci circonda.
Mare, terra ed Aria.
Nella terra di Puglia,
luoghi di straordinaria bellezza.
@DM 23
Luoghi........viaggio in terra di Puglia.
Mar Piccolo
....e dintorni.
prima parte
testi e fotografie di Danilo Carriglio
@DM 24
Incastonato nello ionio pugliese c’è uno specchio di mare insolito, simile ad un
grande lago salato.
A sud è stretto dall’abbraccio di una città e del suo enorme insediamento
industriale, mentre le rive opposte si affacciano ad un mosaico di terra ad ulivi
e macchia mediterranea, inciso saltuariamente da qualche sopravvissuta masseria.
E’ il Mar Piccolo, come viene chiamato dalla gente di Taranto, quasi a voler
distinguere la dimensione di questo mare minore perennemente calmo, dalle
incognite del mare “grande”, del Mare vero.
Eppure sulle carte geografiche i 28 km di costa dei due seni di Mar Piccolo,
disegnano paradossalmente un segno simile all’infinito del linguaggio matematico.
@DM 25
Ed a volerlo raccontare, per parole ed immagini, questo mare si rivela enorme,
frutto di una storia naturale complessa, poi ingarbugliata e definitivamente stravolta
dagli interventi dell’uomo.
E’ un mare dai tanti volti. Uno per tutti, immediatamente visibile sulla superficie
del mare è quello della mitilicoltura, dei “pali” affioranti degli allevamenti; una
foresta di ferro che continua a crescere disordinata sulle acque.
Salvo pochi dettagli di modernità (ora c’è il nylon al posto della canapa delle
cime) le cozze si allevano ancora come secoli fa, in una sorta di giardinaggio
marino arcaico, tramandato per generazioni. Nessuno sa con esattezza quanti
mitili queste acque producano, tra allevamenti regolari ed abusivi; alcune stime
si attestano sui 300.000 quintali l’anno.
@DM 26
Più avanti l’ombra perenne di una grande pineta costiera si affaccia su di una estesa
palude; insieme tracciano i confini della piccola oasi naturalistica “La Vela”.
E’ paradossale voltare lo sguardo da questo affresco di grazia agreste ed incontrare,
lontane ed onnipresenti, le ciminiere fumose di una delle maggiori industrie siderurgiche
del mondo: il sogno si interrompe bruscamente e si torna alla realtà di Taranto, città
dalle mille emergenze ambientali.
A qualche chilometro di distanza, per non smentire questa sorta di ambiguità paesaggistica,
scorre nel primo seno il fiume Galeso, cantato da Virgilio, ora lasciato nell’abbandono
dall’uomo “moderno”
@DM 27
Ci sono scelte compiute per queste acque e per la terra che le circonda che restano
di difficile comprensione.
Il delicato intreccio degli habitat naturali del Mar Piccolo è brutalmente lacerato
da tanti, troppi segni di incuria e di una grossolana gestione dello sviluppo
territoriale.
Nessuno oggi può dire quale sarà il destino del Mar Piccolo.
Ma è ancora straordinariamente bello questo insolito specchio di mare che
attende di essere seriamente protetto e valorizzato.
@DM 28
Un paesaggio costiero intimo che,
un giorno dopo l’altro
speso a conoscerlo,
entra lentamente
nello sguardo dell’anima.
@DM 29
Al via la prima edizione della mostra
concorso “Due mari in posa”, che
si terrà nel Museo dell’Ambiente di
Lecce dal 20 al 30 Settembre 2007.
Organizzata dall’Associazione
“Salento Lecce fabbricamare” in
collaborazione con “M useo
dell’ambiente” – Lecce, “Università
del Salento”, “Fondazione
Ammiraglio Michelagnoli” –
Taranto, con il patrocinio di”
Stazione di Biologia Marina” – Porto
Cesareo, “Provincia di Lecce”,
“Area marina protetta” – Porto
Cesareo.
Le opere dovranno pervenire presso:
Sono previste due categorie,
Esordienti ed Affermati.
Giovedì 20 Settembre
ore 10.00
Inaugurazione e apertura della
mostra.
Le sezioni previste sono:
Video
Serie sonorizzate
Fotografia (Stampe) esordienti:
Mare altrove; Mare nostrum; Mare
in Macro; Intormo al Mare;
Kappabyte di Mare.
Fotografia (stampe) affermati:
portfolio di 5 foto comprendenti:
1 foto con grandangolo, 1 foto con
ritratto di pesci, 1 fotografia macro
e due foto a tema libero marino.
L’iscrizione è gratuita.
Il termine di consegna delle opere è
il 14 Settembre 2007.
DUE MARI IN POSA
c/o Museo dell'Ambiente
Centro Ecotekne
Via per Monteroni
73100 - Lecce
Per tutti i dettagli inerenti il concorso
consultare il sito:
www.fabbricamare.it
Programma
Sabato 29 Settembre
ore 21.00
Premiazione delle opere in concorso.
Domenica 30 Settembre
Ore 18.00
Conclusioni e chiusura della mostra.
Tutti i giorni
Ore 10.00 – 20.00
Proiezioni ed esposizione delle opere
in concorso.
@DM 30
Vi racconto....
le mie fotografie.
Scusate se è poco.
In occasione di un incontro
fotografico in una delle tante
associazioni fotografiche del barese,
sono rimasto alquanto interdetto
dallo stupore suscitato in
professionisti dell’immagine
naturalistica e matrimoniale, nel
veder scorrere su di un comune telo
da proiezione immagini scattate
digitalmente e proiettate da un
videoproiettore di buona qualità.
Possiamo dire che tutto il mondo
della fotografia digitale ruota intorno
a prioritari concetti di teoria
colorimetrica ma che possono essere
temporaneamente trascurati se il
nostro mezzo digitale, nella sua
completezza e semplicità d'uso, ci
concede il lusso di.... per dirla alla
Giaponese maniera:
"Inquadlale e scattale".....
Continuare a stupirsi sulla bellezza
delle immagini che la nuova
generazione di compatte digitali può
generare, purtroppo, è parte
integrante di tutti quei fotografi che
reduci dalle meravigliose
performance della cara pellicola non
riescono, o meglio, stentano ad
accettare.
Non è il caso di un caro vecchio
amico.
Nicola De Pasquale, nato e residente
a Bari.
Entra nel mondo della fotografia
grazie ad una Carl Zeiss del papà
frequentando corsi e fotografando
spaziando tra foto sportiva, still life,
ritratto e paesaggio.
Quasi istantanea la decisione di
trasferire il tutto nel suo secondo
amore …il mare.
Inizia con una Nikonos V ed oggi,
con occhio attento al panorama
digitale, fotografa con una Olympus
A Sx un Apogon imberbis durante
lail periodo di incubazione delle
uova.
Immersione a P.to Badisco Otranto.
SP-350, in custodia Olympus PT030, utilizzando il flash interno della
fotocamera ed il programma
dedicato alla fotografia subacquea.
Le fotografie che ci presenta sono
state scattate nel Salento,
rispettivamente a S.Maria di Leuca
e Otranto.
Predilige la fotografia macro,
mediterranea e pugliese, ma spesso
si concede pause fotografiche
tropicali fotografando in giro per il
mondo.
Inviate le vostre foto con le info
sulla vostra attrezzatura a:
[email protected]
In alto, Muraena helena in
compagnia di due gamberetti
pulitori.
Immersione al Meliso - S.Maria di
Leuca
www.fnt.it/subefotoflash
@DM 31
@ Club C.S.C.
Fondali puliti a Trani.
di Giuseppe Pignataro
Affacciata sul litorale Adriatico, alti
muri e cattedrali ricche di storia.
Su questa cornice dal nome Trani si
è svolta la manifestazione Fondali
Puliti organizzata dal Centro Sub
Corato.
Un’associazione giovane, nata nel
maggio del 2003 grazie alla passione
e amicizia di Antonio Campagnola,
Sergio Colonna, Michele Damasco,
Michele Papagni, Pierluigi Perone
e Giovanni Strippoli al quale tutt’ora
è affidata la carica di presidente.
Il fine del C.S.C. è la valorizzazione
e il rispetto per l’ambiente seguiti
dall’osservazione e pratica dello
sport subacqueo in tutte le sue
molteplici espressioni.
E veramente notevoli sono le
iniziative che vengono regolarmente
organizzate per divulgare e
sensibilizzare l’opinione pubblica
verso questo meraviglioso sport.
Domenica 2 Giugno ci si è dati tutti
appuntamento presso il molo della
Lega navale di Trani per i primi
preparativi.
Un ampio salone che
precedentemente era adibito a
ristorante con pareti a vetro e
costruito su di una piattaforma
galleggiante, non poteva che essere
migliore base di partenza per questa
giornata.
Il tratto di costa scelto per effettuare
le operazioni di pulizia è compreso
tra la Cattedrale ed il Castello Svevo.
Un tratto di costa principale e
sicuramente il più frequentato.
Effettuate le operazioni di
preparazione ci si è subito distribuiti
sui gommoni messi a disposizione
dalla Lega Navale di Trani,
Legambiente Trani ed AMIU.
Presenti anche le motovedette dei
Carabinieri e della Guardia Costiera
con il compito di tutelare e rendere
sicura l’area adibita alla raccolta.
Tali iniziative però non possono
essere solo finalizzate alla ludica
pulizia del fondale quale personale
opera di bene verso il proprio
territorio, ma devono poter
coinvolgere e sensibilizzare quella
parte politica che prosegua tale
intento attuando controlli costanti e
tutelando nel miglior modo possibile
quella parte di costa.
In questo il C.S.C. ha veramente
fatto centro.
La costante presenza, entusiasmo e
la completa collaborazione durante
tutta la manifestazione da parte del
Neo Consigliere Comunale Rino
Gelso, grande amante del mare ed
in particolar modo della costa
Tranese, ha reso possibile questa
manifestazione che ha visto la
massiccia partecipazione di tanti
amici ma soprattutto altre
associazioni quali il Gruppo FIAS
Bari il Club Sommozzatori Bari,
Trani Centro Sub e Tentazione Blu
Foto a Sx. un gruppo di subacquei si prepara alla partenza.
Foto a Dx in alto il recupero di un grosso tubo rinvenuto nelle acque
antistanti la Cattedrale.
Altre foto di gruppo di alcuni subacquei partecipanti alla manifestazione.
@DM 32
– Putignano, tutti riuniti per un nobile
scopo.
Non è un segreto che spesso tra
associazioni, finalizzate ad uno
stesso sport, non ci sia una qualsiasi
forma di collaborazione e questo
evento lascia molto ben sperare per
un più florido futuro fatto di unione
e collaborazione.
Tutta la mattina è stata dedicata alla
ricerca e raccolta di rifiuti e a
conclusione manifestazione ci si è
ritrovati nella grande sala dove sono
stati offerti thè caldo e taralli di tipica
specialità locale.
Il consueto discorso di
ringraziamento fatto dal presidente
del C.S.C. e dal Consigliere Rino
Gelso, verso tutti i partecipanti e
relative associazioni, al termine della
manifestazione lascia molto ben
sperare in una lunga e solidale forma
di collaborazione atta ad accrescere
e tutelare le nostre bellezze marine.
Rino Gelso
Consigliere comunale Trani
Il C.S.C. e fondali puliti, un inizio
di collaborazione.
Mi sono sempre dimostrato sensibile
verso tutte quele associazioni che si
prodigano per diffondere un maggior
rispetto e tutela del mare.
Sono un grande appassionato di mare
e come tale penso sia giusto
valorizzare le nostre coste che spesso
soffrono di una forma di degrado
dovuta soprattutto all’incuria e
Due gommoni dell'organizzazione durante la partenza.
mancanza di rispetto verso
l’ambiente da parte dei cittadini.
Non sono solo in questa sfida,
soprattutto devo ringraziare il Dott.
Pinuccio Tarantini, attuale Sindaco
di Trani e alla sua seconda carica
consecutiva.
Progetti futuri?
Certamente ci sono tante idee che
vogliono trovare le giuste aplicazioni
soprattutto nel nuovo programma di
sviluppo turistico che vede le due
calette comprese tra la Cattedrale ed
il Castello, bonificate e rese agibili,
così come anche la creazione di lidi
con servizi su tutto il litorale nord.
Progetti con l C.S.C.?
Di fresco, per il mese di Luglio
pensiamo di organizzare una mostra
Rino Gelso
Consigliere Comunale a Trani
Foto di gruppo di tutti i partecipanti alla manifestazione.
@DM 33
di fotografie subacquee, accessibile
soprattutto dal turista.
Ciò, chiaramente, comporta una
buona dose di divulgazione
attraverso efficaci mezzi atti a tale
scopo e la disponibilità a rendere il
primo di una lunga serie di servizi
per una nuova forma di cultura e
informazione.
Siamo in fase di partenza, il resto si
vedrà.
Piero Ragno
Presidente Fias - Bari
Un inizio di collaborazione con
altre associazioni.
La nostra associazione, fondata nel
1982 da Roberto Bosco, oggi con
una realtà di quasi 120 soci
rappresenta un fiore all’occhiello
nella subacquea pugliese.
I nostri soci sono ragazzi molto attivi
e amanti dello sport e chiaramente
del mare.
Diventa importantissimo essere
sempre al passo con i tempi,
coinvolgerli rendendoli partecipi di
ogni iniziativa.
Oggi internet ha aperto le porte ad
una nuova forma di comunicazione
e organizzazione e proprio loro, la
nuova generazione di subacquei, ne
sono i primi utilizzatori.
Alla tua domanda:”collaborazione
con ……” rispondo sicuramente sì.
Le attività della vostra
associazione.
Tante, forse troppe.
In realtà considero l’associazione
come una grande famiglia, nel quale
vige primario lo spirito di gruppo,
segue l’organizzazione di svariati
tipi di corsi o week.
Non ultimo il corso sui Bonsai,
centra poco con il mare ma crea
aggregazione.
Week end in giro per la puglia, e
viaggi sociali a Sharm.
Cerchiamo di mantenere un’armonia
familiare molto alta tra i nostri soci
coinvolgendo nelle attività anche i
familiari, chiaramente con strutture
che possano metterli a loro agio e
creare svago e divertimento oltre
alla subacquea.
Foto a Sx.
Piero Ragno
Presidente FIAS - Bari
via Roma, 80
73020 Uggiano la Chiesa - Le
tel.0836 811843
[email protected]
@DM 34
Scubapro Day 2007
Un successo annunciato...
di Giuseppe Pignataro
Più di 180 subacquei si sono dati
appuntamento a Torre Vado per la
seconda edizione dello Scubapro
Day 2007.
Ben 7 gli appuntamenti previsti per
questa edizione e distribuiti in modo
da abbracciare tutta l’Italia.
Il 7 e 8 Luglio le due giornate per
questo incontro tutto pugliese, il
sesto di tutto il programma, allestito
nell’attrezzatissimo Lido Venere,
sede anche dell’edizione 2006.
Grazie ad una spiaggia
attrezzatissima e gli ampi spazi a
allestiti per la manifestazione è stato
reso possibile un piacevole
soggiorno a parenti e amici giunti
solo come semplici spettatori
dell’evento.
La totale organizzazione dell’evento
e stata curata dal Diving Service di
Marcello Ferrari.
Un gruppo di subacquei attenti alle novità del 2007.
Il Diving Service e dispone di tutte
le nuove attrezzature Scubapro a
disposizione di tutti i suoi clienti e
con un personale altamente
qualificato e appartiene al circuito
di diving selezionati S.E.A.
(Scubapro Educational Association).
Le due giornate, caratterizzate da
un bellissimo sole e mare calmo,
sono state incentrate principalmente
sulla prova delle nuove attrezzature
Scubapro a disposizione di tutti gli
intervenuti.
Il Sabato si è dato appuntamento
presso il lido Venere dove Marco
Maestri, Sales Manager di Scubapro
ha ufficialmente dato il via allo
Scubapro Day 2007 ringraziando
tutti i presenti ed illustrando i motivi
che hanno indotto il 2007 ad avere
un numero maggiore di incontri.
Queste due giornate non sono solo
un momento goliardico di incontro
tra subacquei ma un un vero
riferimento tra azienda produttrice
e subacqueo.
Testare le nuove attrezzature sul
campo e discuterne le sensazioni,
pareri e riscontri con il qualificato
personale tecnico di Scubapro
rappresenta un momento di crescita
da ambedue le parti.
Da parte dell’azienda per capire
eventuali difetti da migliorare e da
parte dei subacquei conoscere nuove
attrezzature e testarne le
caratteristiche in funzione delle
future personali esigenze.
La descrizione tecnica di tutte le
A Dx, due subacquee si
apprestano agli ultimi controlli
prima dell'immersione.
Il nuovo computer Galileo
nuove attrezzature, invece, è stata
affidata a Carlo Amoretti che con la
sua già conosciuta competenza ne
ha illustrato tutte le caratteristiche e
innovazioni.
Oltre ai già visti computer Smart
Tec e Z, Aladin Tec 2 G;
erogatori MK25/X650,
MK25/S600, MK17/S555;
Jacket T-Black, T-Force, T-Sport,
Knight Hawk e pinne Twin Jet, la
vera parte del leone l’hanno fatta le
novità:
Computer Galileo Sol, Muta stagna
EverDry 4, pinne Twin Jet Max,
erogatore MK19/G250V e
l’illuminatore Module Light.
Ma ora è giunto il momento di
@DM 35
entrare in acqua.
La partenza è stata effettuata dal
porto di Torre Vado utilizzando le
due grandi imbarcazioni del Diving
Service, il “Gabbiano” e la nuova
“Simo”.
Le due imbarcazioni si sono alternate
per tutte e due le giornate
assicurando più di un’immersione a
tutti i subacquei.
Le mete subacquee visitate
rappresentavano le più belle e
classiche.
L’acqua, straordinariamente
cristallina, ha permesso di osservare
le ricchissime e colorate pareti e
nello stesso tempo concentrarsi
sull’uso delle nuove attrezzature in
prova.
Cernie, aragoste e una
impressionante quantità di
nudibranchi hanno caratterizzato
l’immersione a punta Meliso.
Sia nel pre immersione che al
termine tutti i componenti dello staff
del Diving Service si sono alternati
in spiegazioni e consigli
supplementari sull’uso delle
attrezzature.
Ogni rientro al lido era seguito da
un ricco buffet a base di piatti tipici
e la consegna della maglietta ricordo
della manifestazione.
La serata del Sabato si è protratta
fino a tarda sera dove, tra un piatto
e l’altro, sono state proiettate
immagini subacquee, a cura del
sottoscritto e di Salvatore Carbone,
nelle quali i meravigliosi colori dei
fondali pugliesi hanno aperto le porte
per un lungo giro che abbracciava
anche la Papua Nuova Guinea,
Filippine, Malesia, Indonesia e
l’Egitto con i colori del Mar Rosso.
Ad inevitabile conferma della
perfetta riuscita di questa seconda
edizione dello Scubapro Day,
l’appuntamento è stato riconfermato
per il 2008.
A Sx, gruppi di subacquei
partecipanti alla manifestazione.
A Dx, una partecipante mostra
simpaticamente le pinne Twin Jet
Max in prova.
@DM 36
Non solo ricordi.....
...Grotta
Cari amici,
in occasione di questa edizione
del giornale, mi piacerebbe
raccontarvi di una gita.
In particolare quella che
abbiamo organizzato questo
autunno inoltrato sul nostro
conosciutissimo sito di
immersione in località
Monopoli , guidati
naturalmente dal nostro buon
Blu
testi di Beatrice Balestrazzi
foto Giuseppe Pignataro
Giuseppe.
Lo scopo dell’immersione era
quello di perlustrare una serie
di canyon lungo un breve tratto
di costa di cui Giuseppe ha una
ampia e dettagliata mappatura
mentale, frutto di anni di
passione per il mare.
Sapevamo che il Nostro ci
aveva preparato una sorpresa,
ma ignoravamo la portata.
L’avventura per me inizia ogni
volta che infilo la testa nella
mia muta semistagna e già sto
pregustando il piacere di
trovarmi sott’acqua.
In più la compagnia merita di
essere menzionata in quanto
unisce due aspetti spesso
introvabili insieme sul mercato:
i nostri compagni sono
generalmente simpatici e allo
stesso tempo iper-motivati.
Insomma è davvero difficile
annoiarsi!
Ma tornando alla nostra
immersione, eccoci in acqua
mentre pinneggiamo in
superficie per avvicinarci
all’area di interesse.
E giù col gav.
Il percorso inizia con l’ingresso
in una catena di tunnel rocciosi
dove filtra poca luce.
In questi atri il colore
predominante della vita è il rosa
antico, venato di trasparenze
bianche.
I pochi abitanti sono timidi e
refrattari alla luce.
Benché il mio spazio fisico
fosse ristretto, mi sentivo in
un'altra dimensione dove la
distanza dalla testa alla roccia
e dal corpo al fondo sabbioso
si dilatava e perdeva
importanza.
Vista laterale e frontale di una tracina, insabbiata e pronta per l'agguato (Trachinus draco).
@DM 37
Non so se ha voi fa lo stesso
effetto pinneggiare!
Sul fondo vedo le Ophiotrix
fragilii, leggermente rosate.
Queste stelle filiformi erano
ammassate in gruppo lungo il
tragitto, immobili e
imperturbabili.
Ogni tanto facevano capolino
gruppi sparuti di gamberetti
lattiginosi, color salmone.
A un certo punto, vedo dal
basso i nostri amici risalire e
mi chiedo dove diavolo stessero
andando.
Sbuchiamo in una grotta
dall’ampia volta che appariva
più come la cupola di una
cattedrale vista dall’interno che
come l’opera della natura.
Per metà la grotta è coperta di
acqua , il resto per fortuna è
aria.
Dico per fortuna perché senza
erogatore è più facile sospirare
e farsi prendere dalla foga di
comunicare l’ entusiasmo al tuo
compagno: WOW!
Perchè il riferimento all’opera
di un artista?
Perché le pareti di questa grotta
sembrano coperte da una colata
di glassa rosa pesco e salmone
che si sviluppa in svariate
colonne lucide che vengono
giù come lacrime.
Dal basso, dalle pareti laterali,
filtra una luce cristallina che
insieme alla luce delle torce
rende l’ambiente
particolarmente accogliente.
Qui i gamberetti hanno perso
il coraggio del colore e sono
trasparenti tanto da sfidare
anche l’occhio del più esperto.
Sulla strada del ritorno ho fatto
un incontro interessante,
prontamente fotografato dalla
nostra avanguardia
internazionale- il riferimento a
Giuseppe è a tutti chiaro ma
non si sa mai.
Si trattava di un simpatico
esemplare di mollusco dal
nome Berthella Aurantiaca.
Più che per il nome complesso,
il soggetto si distingue per il
colore: un arancione carico e
brillante con venature leggere
rosso corallo della lunghezza
di 6 cm. circa.
Che meraviglia!
Noi l’avvistamento l’abbiamo
fatto e pure immortalato.
Magari anche voi, se capitate
da quelle parti, sarete così
fortunati o più ancora.
Penso che il posto meriti
l’attenzione di altri
appassionati.
Io mi limito a solleticare la
In alto, pesce sacchetto
(Serranus hepatus).
In basso, murena
(Muraena helena).
@DM 38
@DM
Dive Magazine
Anno 1 - numero 3
Luglio - Agosto
Hanno collaborato:
Beatrice Balestrazzi
Danilo Carriglio
Giacomo Loiudice
Giovanni Strippoli
Giuseppe Catalano
Francesco Piscopo
Massimo Rodia
Nicola De Pasquale
Rivista Web bimestrale gratuita.
vostra curiosità e ad augurarvi
sempre, nuove ed
entusiasmanti avventure nel
mare.
In alto, Aglaja tricolorata.
In basso, pesceDonzella (Coris
julis).
@DM è supplemento
alle News letters inviate ai vostri
indirizzi dai seguenti Centri Sub:
www.mareasub.com
ASD Sesto Continente
Bubbles' World
CSC Centro Sub Corato
Costa del Sud Diving Service
Diving & Service
"Mare del Sud" Diving Club
Marea
Marea Diving
Scuba Diving
Ideata e realizzata da
Giuseppe Pignataro
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Foto di copertina
Giuseppe Pignataro
Pesce Pagliaccio in attinia
(Amphiprion sp.)
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