Marrakech - Turisti per Caso
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Marrakech - Turisti per Caso
Diario Marrakech Terra di profumi magici... Marrakech Colori caldi, aromi penetranti. Due amiche, cinque giorni e un riad: di Barbara Ramadoro alla scoperta di una città dai mille volti I l viaggio a Marrakech in compagnia della mia amica Sabrina inizia su Internet: prenotiamo uno splendido riad. Già, ma cos'è un riad? È il corrispondente del nostro bed & breakfast. Arrivate in aeroporto alle 23,30 ora locale, ci apprestiamo a prendere le valige. Brutta sorpresa: la mia era a Casablanca. Facciamo la denuncia e i dipendenti dell'aeroporto, con una solerzia invidiabile, me la fanno riavere alle 7 della mattina successiva. Il riad "Ambre et epices", nel cuore del vecchio quartiere di Dar Elbach, ci dà il benvenuto nella ex casa di un commerciante di spezie, ristrutturata nel rispetto della tradizione marocchina. Le camere, a cui sono stati dati A tavola carne in umido La tajine (o tajin) è una portata tipica della cucina marocchina. Si prepara in diversi modi e prende il nome dal piatto in cui viene cotta. La turista per caso Barbara consiglia quella di pollo con limone e olive verdi, e di manzo con prugne e albicocche. i nomi delle sei principali tappe della via delle spezie, hanno aria condizionata e splendidi bagni, ottima pulizia e tè alla menta con biscotti fatti a mano a ogni ora del giorno. Niente televisore... Sabrina ne soffre la mancanza, io no! La Jacuzzi è bellissima e ci si sta benissimo. Una cosa da sottolineare è il silenzio che aleggia nella struttura, rotto a volte dalle ciabatte di Omar, il fantastico tuttofare, o dal vociare allegro di Aouatif (il nome significa "emozione"), la responsabile del riad. La parte nobile della città vecchia È il nostro primo giorno in città. Dopo l'ottima colazione servita da Omar elle colorate, brulica di bancar na e' il cuore le so l Co e tt no El-F Di giorno, di rada. Piazza jema forti io al cibo da st sapori e odori ni, to di di sera fa spaz tta fa h ec ak rr Ma a a di una vacanz 1 Quando: autunno Durata: 5 giorni Viaggio: aereo Costo a persona: (spesa approssimativa) 700 euro x t r f o i c e h e la compagnia della preghiera del Muezzin (la moschea è in una delle stradine che portano al riad), emozionante anche se non si conosce nulla della loro religione, ci apprestiamo a guadagnare la "nostra Marrakech" al seguito di Said, guida marocchina ufficiale che parla un buon italiano. Con l'auto raggiungiamo la Medina, dove visitiamo il palazzo della Bahia, incanto di architettura araba e romanica con i suoi mosaici e le sue mille stanze che sfociano in uno stupendo cortile interno. Qui si affacciano le camere della favorita del re e delle sue altre mogli. Visitiamo le tombe Saadiane dove Sabrina riesce ad immortalare, oltre alla miriade di gattini, anche una bella cicogna che sembrava essersi messa in posa proprio per lei. un dono che non potete rifiutare... All'uscita ci inebriano odori di spezie e colori: il prevalente è il fleur d'orange, aroma dolce e fruttato, ma anche il pepe, il cumino e il giallo dello zafferano... C'è da restare storditi e affascinati da una città che tiene in sé tante cose di valore unico ma anche tanta povertà. Visitiamo Palais Badii e vediamo da dietro la moschea della Koutoubia, la più grande di Marrakech, dove sostano pigramente i venditori d'acqua in costume tipico. Allegramente, in cambio della mancia, si fanno fotografare con noi! Fatto questo giro, ci dirigiamo nella Mellah, il tipico quartiere ebraico circondato da mura, famoso per i suoi mercatini delle spezie. Qui, dopo la visita a svariati negozi, ci soffermiamo in una "farmacia omeopatica": acquistiamo prodotti all'olio di Argan, pepe nero, noce moscata e incenso puro, sorseggiando un ottimo tè alla menta, specialità del luo- Diario Marrakech spagna È talmente bella che sembra ci sia il mare oceano atlantico S assoluta. Ma se vi capita di andarci, approfittate anche e dovessimo fare quel giochino in cui uno ti dice una parola e tu rispondi la prima cosa che ti viene in della comunicativa e della gentilezza dei Marocchini: mente, allo stimolo “Medioriente?” noi probabilmente molti sono legati all’Italia, perché ci sono stati o risponderemmo di getto “Marrakech!”. Infatti, questa perché vorrebbero venirci. Parlare con loro – come abbiamo fatto noi grazie al nostro amico Patrick che ci città del Marocco ha rappresentato il nostro primo accompagnava – ci ha fatto scoprire molte sfumature di contatto (scioccante, entusiasmante) col Marocco in una cultura assai complessa, molti aspetti del Marocco particolare e, in generale, con l’Oriente Mediterraneo e anche di noi stessi. E oggi è più che mai indispensabile (poi io-Syusy mi sono innamorata anche dell’Egitto, della Siria, della Turchia, ma questa è un’altra storia…). capire di più il Mediterraneo che ci unisce e coinvolge tutti. Syusy e Patrizio Io-Patrizio l’Oriente, così come me l’immaginavo (più di come me lo immaginavo) l’ho incontrato la prima volta in piazza Jama El-Fna coi suoi odori, le sue bancarelle, i suoi giocolieri, i suoi artisti di piazza, i suoi cantastorie e i suoi ciarlatani. Il suo nome pare che significhi letteralmente “l’assemblea del nulla”, ma in realtà è il “Casino del Tutto”. Poi nel Suq ho incontrato un “farmacista” che voleva a tutti i costi vendermi della lucertola tritata, con la scusa che era un afrodisiaco straordinario (definiva il suo effetto “la guerra mondiale”). Intanto io-Syusy ero ammirata dall’abilità incredibile dei vari artigiani che lavoravano il legno, il vetro e il ferro. Per non parlare dell’architettura: 181 37 oltre alla Moschea Kutubyia ci sono interi quartieri di case meravigliose. Molti italiani hanno comprato una tipica casa con giardino e ci sono andati ad abitare, STATO CONF. TRACCIA PART. TERRA STATO TERRA CITTÀ PALAZZO per non parlare dei tanti architetti, designer e stilisti che si ispirano allo stile della città e magari si fanno realizzare qui i propri progetti. A Marrakech abbiamo mangiato per la prima volta cibo mediorientale (poi MONUMENTO da qui siamo andati sulle montagne dell’Atlante, dove io-Patrizio ho mangiato carne di capra e m’è venuta la STRADA PRINCIPALE STRADA STATO STRADA CITTÀ diarrea del turista, ma anche questa è un’altra – brutta STRADA SECONDARIA – storia…). Comunque Marrakech è talmente bella, solare, viva, leggera che… ti sembra che ci sia persino il mare! Dire che merita un viaggio è dire una banalità marocco marrakech algeria MARE FIUME PARCO STATO CONFINE 01 MARE go: non rifiutate, sarebbe considerata una grave scortesia. tajine e cous cous Di fronte alla moschea della Koutoubia c’è uno splendido ristorantino, dove a pochi (per noi) dirham si possono mangiare un’ottima tajine di pollo al limone e olive verdi, delle deliziose omelettes, un cous cous Royale da leccarsi i baffi. Unica pecca: il caffè, che di espresso italiano ha ben poco. Il nome del ristorante non lo ricordo, ma è situato proprio sopra al bar “Ground zero” dove i gelati sono una vera delizia e al tavolo si può mangiare per pochi dirham uno spuntino al volo Attraversiamo piazza Jema El-Fna con la sua aria stanca e sonnolenta. Faccio la classica foto con la scimmietta che, povera, per l’occasione era anche vestita con una gonnellina e una maglietta: che tristezza, povera bestiolina… la sua mano nella mia mi ha riempito il cuore di tenerezza, è una bambina… le lacrime mi scendono senza poterle trattenere! LAGO/FIUME PARCO Passata l'emozione, ci buttiamo nel dedalo di vie sempre più strette ed affollate, piene di motorini, carretti trainati da asini, commercianti che invitano nel loro negozio, desideri e contrattazioni sul prezzo. C’è da perdere la testa tra profumi e odori contrastanti, nel caldo secco del pomeriggio. Solo acqua fresca, rigorosamente in bottiglia, e Said ci tirano fuori dall’evanescente mondo del souk. Riprendiamo per un lungo giro in auto. Stavolta andiamo verso La Palmeraia: si trova all’esterno della Medina e introduce alla città nuova, ricca di villaggi turistici da urlo, ma molto meno caratteristica. L’aspetto è quasi europeo. Qui fotografiamo dromedari e palme, palme e dromedari. Poi il paesaggio cambia fino a vedere il meraviglioso campo da golf (immenso!) e l’ingresso nella città nuova dove, dopo aver attraversato un grande uliveto, finiamo per vedere una vasca con acqua rossiccia, brulicante di carpe non commestibili, dove i turisti gettano pane per vedere i pesci liti- 2 STATO PARCO 2 01 sapori tipici Una tajine di pollo con limone e olive verdi. 02colori Mercatino di spezie per le vie della città. 03 mille luci 02 La sera, piazza Jema El-Fna si riempie di baracchini che propongono cibo da strada (foto del Turistapercaso alecrisan). 03 Diario Marrakech 01 Teatro all’aperto © Prometheus72 / Shutterstock.com Djemaa el-Fna, la piazza di Marrakech. L’intrattenimento è affidato a giocolieri incantatori di serpenti, mentre bancarelle di ogni tipo occupano tutto lo spazio rimanente. 02SET NATURALE 01 A Marrakech, Ouarzazate (nella foto la Kasbah in Dades Valley) ed Erfoud è stato girato il film Prince of Persia: le sabbie del tempo. garselo. Giro di ritorno lungo la prima parte delle mura e sosta al Dar Maia, punto di svincolo dei taxi e nostro ritrovo per ogni uscita e ritorno al riad, dove ci aspettano Omar e la cena: tajine d’agnello e cipolle, e di manzo con prugne e albicocche. Davvero sublimi, al riad la cucina è ottima. Sentito il salmodiare del Muezzin, lasciamo il tavolo, portando con noi il tè alla menta. Andiamo di corsa sul solarium e riusciamo a vederlo dalla sua torre chiamare gli altri minareti. Uno spettacolo da brividi. 03 03 forme e colori Architettura tradizionale marocchina. secondo giorno, pane e tappeti Con calma, dopo l’ottima e abbondante colazione, la sempre indaffarata Aouatif ci prenota per il giorno successivo un bel massaggio (niente 02 hammam per noi con qualche problemino di pressione) e un’ottima cena al ristorante “Le Marrakchi”, con musica e balli tipici del luogo. Usciamo da sole, ma prima prendiamo nota del giro che dovremo fare per tornare al riad e non perderci. Mentre chiacchieravamo, un signore si avvicina, parlando un buon italiano e inquadra Sabrina come una donna dai lineamenti berberi! Ci accompagna a visitare un forno dove ci fanno vedere come si fa il pane e poi a un negozio di tappeti che a noi interessava molto: acquistiamo un tappetino rosso con disegni berberi favolosi e due cuscini viola (non potevano mancare). Continuiamo il giro del souk per approdare finalmente a piazza Djema El Fna, morente dal calore e dalla se- I ricordi di viaggio di altri turistipercaso 01 01 Maghreb 02 03 Volti e colori ripresi da Claudia30384. 02 che incanto! Cobra a Marrakech di honey-sunny. 03 take away Il cous cous è servito di Claudia30384. 3 Diario Marrakech o Un'altra Turista per cas enza ci racconta la sua esperi olo di Daniela Somma Lombar La favola di Marrakech Fai da te con famiglia. Il meglio? Quell'indimenticabile massaggio all’hammam... S ono partita con mio marito e i miei figli di 11 e 14 anni alla volta di Marrakech. Ho organizzato tutto da sola, leggendo i forum su Internet. Dopo mille racconti, mi sono buttata. Innanzitutto, ho cercato il riad. La scelta è caduta sul Riad Ker Saada sia per le ottime recensioni che per la posizione, cinque minuti a piedi dalla famosa piazza Jeema El Fna. Ho, quindi, cercato il volo e, dopo averlo prenotato, ho comunicato al riad il nostro arrivo. Saremmo dovuti essere solo in quattro, poi alcuni amici si sono aggiunti, portando allegria e spensieratezza. Arrivati in aeroporto, troviamo un omino con un cartello ben in vista con i nostri nomi, quindi ci siamo precipitati da lui per raggiungere il riad. Appena giunti a destinazione, il proprietario, Cheriff, ci ha accolto con una buonissima spremuta di arance e ci ha accompagnato nelle nostre camere. Avevamo una suite con quattro letti. La camera è molto bella, come pure il bagno arricchito da piastrelle colorate. Decidiamo di uscire a fare un giretto: Cheriff ci accompagna per indicarci la strada. Un giro veloce in piazza, poi torniamo al riad in quanto alle 17 abbiamo prenotato un hammam con massaggi al famosissimo Les Bains de Marrakech, che riceve solo su appuntamento. Lasciamo i ragazzi in camera e via all'hammam. L'impressione appena giunti è pazzesca: fa a pugni con l'ambiente circostante! Profumo buonissimo ovunque, silenzio e musica dolce di sottofondo, tappeti, tende leggerissime svolazzanti! Uno spettacolo! Noi donne siamo state accompagnate in uno spogliatoio dove ci hanno consegnato ciabatte e accappatoio. Abbiamo indossato solo la parte inferiore del costume, dopodiché ci hanno fatto accomodare te: anche il terreno sembra chiedere pietà per il caldo. Giriamo un po’ per le vie e scopriamo anche un Internet point sotto al "Ground zero". Pranzo e al riad a riposare, per poi uscire la sera e vedere di nuovo la piazza nella sua estrema vitalità. Attraversata la strada che porta qui dal riad, ecco apparire la piazza della moschea della Koutubia piena zeppa di gente a passeggio. Girando a destra, i primi calesse distesi pigramente ad attendere i clienti lungo la via che porta in piazza. La piazza brulica di gente: chi si fa tatuare all’hennè, chi ascolta rapito il flauto dell’incantatore di serpenti che con grande maestria, maneggia cobra come se fossero gattini, chi si fa la foto con le scimmiette, chi sorseggia un’aranciata ai vari banchi che circondano il perimetro della piazza, in un locale 'tiepidarium' per acclimatarci. Da lì a poco sono arrivati i nostri mariti. Ci hanno fatto sdraiare su alcuni lettini bianchi, ricoperti di spugna calda e soffice e, coppia per coppia, ci hanno accompagnato all'hammam. Sono entrata con mio marito in questo locale umido, bordato di marmo caldo. Ci hanno fatto sedere e la ragazza addetta all'hammam ci ha versato un secchio di acqua calda sulla testa. Dopodiché ha cominciato a lavarci prima con il sapone nero, poi con l’argilla, quindi con un olio alla rosa. Finita questa fase, ha cominciato il lavaggio con un guanto di crine che ha asportato tutte le cellule morte della nostra pelle. Troppo bello! Finito l’hammam, ci hanno accompagnato nuovamente in una camera relax offrendoci tè alla menta e riposo. Trascorsi una decina di minuti, ci hanno portato in Paradiso: una sala buia illuminata solo dalle candele, con due lettini di spugna bianchi divisi in due da una tenda leggerissima arancione. Ci attendevano due massaggiatrici che ci hanno portato a scoprire quanto sia bello farsi massaggiare dalla testa ai piedi dolcemente. Non ci sono parole per descivere quello che abbiamo provato! Finito, purtroppo, il massaggio, abbiamo fatto la doccia e siamo tornati dai nostri ragazzi al riad. Abbiamo cenato lì con cous cous di pollo e verdure, poi a nanna. Il giorno dopo abbiamo incontrato la nostra guida, Hicham, un marocchino vissuto in Italia per molti anni: è molto bravo e parla un ottimo italiano. Con lui abbiamo visitato i posti di maggior interesse. Ci ha anche portato in un ristorantino dove con 5 euro abbiamo mangiato carne alla griglia, insalata, patatine fritte, acqua e coca cola. Esattamente come da noi. Finito il nostro giro, nel pomeriggio ci Si scrive hammam, si legge spa All’ingresso della Medina, Les Bains de Marrakech è uno degli hammam più celebri della città (2 Derb Sedra, Bab Agnaou, Kasbah Marrakech, tel. +212 24 381428). Una spa di lusso che si può prenotare su Internet (www. lesbainsdemarrakech. com). I prezzi? Il massaggio rilassante di un’ora costa 350 Dirham (circa 30 euro). Il top è il massaggio sincronizzato a quattro mani, che costa 700 Dirham (un’ora). 01 siamo concessi un caffè sulla terrazza della piazza e poi ci siamo diretti in un ristorante da lui consigliatoci, Al Fassia, gestito unicamente da donne dal gusto raffinato e dal buon cibo. Abbiamo speso 15 euro a persona con bottiglia di vino inclusa. Il giorno dopo Cheriff ci ha organizzato una gita per le cascate di Ouzoud che, devo dire, si sono rivelate una vera sorpresa: natura, scimmiette dolcissime in libertà, barchette che ti portano sotto la cascata e ti fanno bagnare, tutto nell’ilarità generale. Bellissima giornata. Al ritorno, cena in pizzeria: i ragazzi avevano voglia di cibo occidentale e quindi ristorante Casanova con una pizza eccezionale! La festa è finita... il giorno dopo c'è il nostro volo di rientro. Un'esperienza bellissima sia per noi che i miei ragazzi. Come è bello conoscere altre culture! chi entra ed esce dal souk, chi suona tamburi e fa roteare la testa con il classico cappellino con la nappa pendente. E, poi, al centro, stand di ristorazione di tutti i tipi con spiedini di carne, omelettes, tajine, cous cous, kebab… I profumi si fondono: spezie, cibo e odorini meravigliosi di cavalli e asini che ogni tanto si fanno sentire. Decidiamo di non addentrarci nel souk, ma di girare per le vie laterali della piazza in cerca di una cena leggera, dato che non avevamo una gran voglia di mangiare. Dopo aver cercato invano una copia del fumetto “Topolino” per la mia collezione, stanche per il troppo caos, ce ne andiamo al Ground zero a mangiare hamburger e coca, aspettando il canto del Muezzin. Torniamo di gran lena al riad per prepararci alla lunga traversata del gior- 4 02 01 les bains de marrakech Lussuosa spa per concedersi una giornata di relax fra massaggi, piscine e ottime tisane. 02Tombe saadiane Risalgono al XVI secolo. Si possono visitare dalle 8 e 30 alle 18. Diario Marrakech o Un altro Turista per cas enza ci racconta la sua esperi arco del Turistapercaso villam Il Marocco non ferito L'altra faccia del Paese: le cascate di Ouzoud e il deserto di Merzouga L a mia famiglia ed io siamo appena rientrati da un tour in Marocco. Eravamo un po’ scettici per i problemi ben noti in questo periodo nel Nord Africa, ma ci siamo rivolti a Nourdine di Nomadexperience, il quale ci ha proposto un tour insolito, immerso nel vero Marocco. Siamo così partiti senza temere imprevisti. Il nostro tour è iniziato da Marrakech, dove siamo arrivati: avendo già visitato la città in altre occasioni e volendo mantenere intatto il ricordo, non abbiamo voluto vedere la ferita subita ultimamente da questa meravigliosa città (il turistapercaso villamarco si riferisce all'attentato dello scorso aprile). Siamo, quindi, subito partiti per le cascate di Ouzoud, facendo il passo del Tizi-N-Outfi (2150 metri) che attraversa le montagne del medio Atlante e i tanti villaggi berberi lungo il percorso. Qui il paesaggio e i colori delle montagne cambiano continuamente anche con il passare del tempo e, quindi, della luce del sole: dall’ocra, al rosa, al rosso fino al blu petrolio. Abbiamo fatto una sosta a Im-n-Ifri, fino a raggiungere l’incantevole luogo delle cascate. I miei due bimbi non capivano più niente: camminavano rincorsi dalle scimmiette che abitano la zona! Per dei bambini che vivono in una grande città, questo è stato l’inizio di una favola. Il giorno seguente siamo andati a Imilchil: un tempo era il territorio della tribù nomade Hadidou (che viveva in questa regione soprannominata ‘Piccolo Tibet’). Nei giorni a seguire abbiamo raggiunto il deserto di Merzouga, passando dalle gole del Todra, la strada delle mille kasba, il villaggio di Tineghir e la kasba ebraica. Prima del tramonto siamo giunti nel deserto: qui siamo partiti a dorso di cammello verso le dune dell’Erg Chebbi per passare un’incredibile e indimenticabile notte in una tenda berbera. Non si possono immaginare gli sguardi dei figli nell’incanto del deserto, nei suoni dei tamburi. Il tour è proseguito per Zagora, Ouarzazate (nella foto) e Gole del Dades, per concludersi ancora a Marrakech, da dove siamo ripartiti per casa. Penso che un viaggio lo possano affrontare tutti: ormai i siti ci aiutano nel programmare percorsi e tappe. Il valore aggiunto è dato da chi ti accompagna con discrezione, umanità e attenzione anche per le richieste forse più superficiali. no dopo: addentrandoci fra le montagne, arriveremo ad Ourzazate, terra dei Touareg… 01 01 incontri Gli incantatori di serpenti sono una vera attrazione. 02Volanti Tappeti al mercato: Barbara e Sabrina ne hanno comprato uno berbero rosso con intrecci bianchi e neri. 02 “una grande lacoste!” Alle 6 e 15 in punto il solerte Omar è già pronto con la nostra colazione: lo yogurt con marmellata di fichi e il miele caldo sono irresistibili. Per non parlare delle frittelline della cuoca del riad. Alle 7 siamo già al nostro posto nella splendida auto che ci porterà a Ourzazate con Kamal, bel ragazzo di 24 anni che parla un buon italiano, molto gentile e riservato. Mamma mia, il viaggio non finisce mai, ma è proprio vero ciò che ci aveva detto Aouatif: il panorama è mozzafiato. Abbiamo perfino visitato la città dove, ci hanno detto, è stato girato il film Prince of Persia. Lì ho dato il meglio di me. Un bambino con in mano un lucertolone, mi ha offerto di toccarlo ed io a Kamal: “Ma che animale è?”. E lui, non sapendo come spiegarmelo, mi ha detto: “Una grande Lacoste!”. Ho riso da lì fino ad Ourzaza- 5 te! Abbiamo visitato il negozio di uno scultore e pittore berbero e la sua casa, dove la signora, stava, ovviamente, facendo il tè alla menta. Che splendidi colori alle pareti e sui letti: i tappeti regnano sovrani in quella casa. Dopo altre due ore di viaggio, finalmente, arriviamo a destinazione. Lo scenario che si apre davanti a noi è unico: una città moderna in perfetto connubio con lo stile berbero. Qui pranziamo in un ottimo ristorante e ripartiamo alla volta della Casa del re e dell’immenso campo da golf che è lì vicino. Fatte le foto di rito, si parte per il ritorno e giù strada su strada con un caldo terribile! Arrivati a Marrakech è, probabilmente, l’ora di punta: per tornare al riad ci siamo letteralmente immersi in un traffico allucinante tutto attorno alle mura della città vecchia. Al riad doccia calda, ma non troppo e, finalmente, l’ottima cena servita a bordo piscina da Omar: spiedini di carne e riso bianco con verdure saltate e tajine di manzo con frutta secca e uva passa. Sfinite andiamo a nanna, ma già pre- Diario Marrakech gustiamo quello che ci riserva la giornata successiva. 01 01 rock the Kasbah La città fortificata di Ait-Ben-Haddou è patrimonio mondiale dell’Unesco. 02made in italy Una veduta esterna delle tombe Saadiane, ornate all’interno anche da marmi italiani. 02 shopping in centro Sveglia a un’ora quasi decente e colazione con Omar, per poi andare in centro per gli ultimi regali e spesucce varie (ci siamo regalate uno splendido tappeto berbero rosso con intrecci bianchi e neri!). Poi tappa al "Ground zero" per una bella coppa di gelato per il pranzo: il caldo ci toglie la fame e aumenta il bisogno di bere. Sotto al “Ground zero”, come dicevamo, c’è un piccolo punto Internet: non fatevi ingannare dalla scritta “Escursioni”, all’interno trovate computer per la navigazione a pochissimi dirham e avete la possibilità anche di stampare dal pc o da penna usb. massaggi, danzatrici e musica, prima dei saluti Tornate al riad, ci aspetta l'esperienza più bella che abbiamo vissuto in Marocco: il massaggio totale con olio di Argan ed essenze varie. Stanza semioscurata, io appena uscita dalla Jacuzzi, lunga sul letto a occhi chiusi e odore di menta, eucalipto, incenso ovunque! La signora che mi ha fatto il massaggio aveva qualcosa di unico nelle mani: erano bollenti! È stata una sensazione meravigliosa! Doccia calda dopo massaggio e poi, di nuovo pronte a uscire per cena. Andiamo al ristorante "Le Marrakchi", splendida mistura di raffinatezza e costume locale che ci delizia con un’ottima cena accompagnata da musica marocchina dal vivo. Piccola delusione: mi aspettavo la danza del ventre, ma ho trovato solo musica. Ceniamo con calma quando, a un certo punto, la musica si fa più animata e i camerieri si trasformano in tonanti tamburellatori di mani, alcuni di loro suonano, altri cantano. L’atmosfera si fa sempre più calda: ed ecco uscire da una porta laterale due splendide danzatrici del ventre. L’atmosfera, ora, è bollente, il pubblico è in visibilio… era proprio come l'avevo immaginato! Terminata l’esibizione, terminiamo anche noi la nostra cena con macedonia al Fleur d’orange: cibo da Dei! Torniamo al riad e ci affrettiamo a mettere in ordine le ultime cose: il giorno dopo abbiamo il volo per il ritorno a casa. Salam aleikum… Barbara e Sabrina! Come, dove, quanto Dal riad ai ristoranti giusti, tutto quello che devi sapere per vivere Marrakech Link e indirizzi utili Ambasciata d'Italia, 2 Zankat Idriss Al Azhar B.P. 111, Quartier Hassan, Rabat, tel. +212 537 219730; cellulare per i casi d'emergenza nei giorni di chiusura degli Uffici: +212 661 221324. www.ambrabat.esteri.it/ambasciata_rabat. Documenti Per entrare in Marocco è necessario il passaporto in corso di validità. Per viaggi di gruppo organizzati è sufficiente la carta d’identità valida per l’espatrio. Per soggiorni turistici di una durata massima di tre mesi è consentito l'ingresso senza visto. Non è permesso uscire dal Marocco con la moneta nazionale (Dirham). Alla fine del viaggio si possono convertire in euro solo i Dirham acquistati in precedenza, presentando le relative ricevute. VEL TRA Sicurezza e salute La situazione di sicurezza nel Paese può considerarsi buona. Il consiglio è, co- munque, quello di evitare i quartieri degradati, non frequentare luoghi isolati e, in generale, non portare con sé oggetti di valore. Bisogna, poi, rispettare sempre cultura e religione diverse dalla propria. L’omosessualità viene considerata reato ed è, quindi, perseguibile. Per i tour nel deserto bisogna rivolgersi sempre ad agenzie e accompagnatori esperti. Lo scorso aprile, come è noto, Marrakech è stato teatro di un attentato con vittime anche straniere. I responsabili sono stati arrestati e non sono, comunque, risultati legati a organizzazioni terroristiche internazionali. La qualità delle strutture medico-sanitarie pubbliche non è pari al livello europeo. Le cliniche private a pagamento sono migliori ma il costo di un ricovero può essere considerevole. Si consiglia di stipulare una polizza assicurativa internazionale. Le farmacie sono numerose e generalmente ben fornite mentre il servizio di ambulanza è inadeguato. È consigliabile, specie fuori dai centri abitati, bere acqua imbottigliata. Meglio evitare insaccati locali, verdura cruda, frutta non sbucciata e latte non pastorizzato. Contattare immediatamente un medico in presenza di morsi o graffi da parte di animali, anche domestici. Per periodi di permanenza prolungati sono consigliate, previo parere medico, le vaccinazioni contro la rabbia (soprattutto per i bambini), l’epatite A e B. Moneta L’unità monetaria ufficiale è il Dirham marocchino (MAD). 1 euro equivale a circa 11 MAD. Fuso orario La differenza è di –1 ora rispetto all’Italia, -2 quando da noi vige l’ora legale. Dove dormire Riad Ker Saada (28 Derb el Arsa, Quartier Kennaria, www.riadkersaada.com). 6 Accogliente, rilassante, con camere colorate e colorate. Al mattino si fa una buona colazione in terrazza. Doppia da 45 euro. Riad Ambre et Epices (89 Arset Aouzal, Bab Doukkala Medina, www.holidaysriad.com). Quasi nascosto fra i vicoli della Medina, ha camere pulite e confortevoli e propone una colazione molto varia. Doppia 80 euro. Riad Dar Maia (31 Derb Zouina, www.riad-dar-maia.com). Un punto di forza è la colazione sulla terrazza con vista sulla città. Buon indirizzo anche per cenare. Doppia 80 euro. Dove mangiare Al Fassia (Guéliz, 55 Blvd Mohammed Zerktouni, Nouvelle Ville, www.alfassia. com). Gestito da donne, serve gustosissime porzioni abbondanti di cibo marocchino, in un ambiente accogliente. Da 10 euro. Ristorante Casanova (221 av. Yacoub el Mansour). Pasta, pizza e dolci “a prova di italia- no vero”. A partire da 10 euro. Ground Zero (279 avenue Mohamed V, tel. +212 24 391765, www.marrakechgroundzero. com). Specialità marocchine e gustosi gelati. El Marrakchi (52 rue des Banques, lemarrakchi.com). Cibo marocchino e atmosfera raffinata, perfetto per la cena. Tour Operator Nomadexperience (info@ nomadexperience.com, www.nomadexperience.com). Tour operator con base a Ouarzazate, organizza viaggi personalizzati alla scoperta della realtà nomade e più autentica del Paese, in auto o moto. Nei tour non vengono mescolati gruppi di estranei e gli accompagnatori parlano anche italiano. Meteo Lungo le coste del Paese il clima è temperato. Nell’interno le temperature sono elevate in estate, con picchi di oltre 40 gradi. Gli inverni sono miti.
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