Sergio Cammariere, 40 anni, nato a Croto

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Sergio Cammariere, 40 anni, nato a Croto
Sergio Cammariere, 40 anni, nato a Crotone, è un personaggio singolare nel panorama musicale italiano. Pianista raffinato ed
interprete coinvolgente, trae la sua ispirazione sia dalla musica classica, sia dalle sonorità sudamericane, assimilando il calore e
l’energia di autori come Jobim, Cartola e de
Moraes. Notevole anche l’influenza esercitata dal jazz, verso il quale la sua musica
riconosce il debito più grande grazie anche
ad artisti importanti operanti in questo
“settore”.
Nella musica di Sergio c’è l’eterno rinnovarsi della persona, che modifica di continuo il
modo di vedere le cose, aprendo agli occhi
e al sentimento prospettive diverse.
I suoi brani sono un’analgamarsi di toni musicali che dall’essere malinconici, in un attimo si trasformano in una sprizzante gioia.
Dopo l'
enorme successo ottenuto a Sanremo con il brano "Tutto quello che un uomo",
Sergio Cammariere ha riempito i teatri di
tutt'
Italia facendo riscoprire a molti una passione per quel jazz orchestrale venato di
melodia in bilico tra gli anni 50 e lo stile di
Paolo Conte.
"Sul Sentiero" è il suo nuovo disco, continuazione di quel viaggio interiore intrapreso
con il precedente "Dalla pace del mare lontano". Per Cammariere, infatti la musica è
un viaggio, un cammino fatto di emozioni
che dal cuore e dalla mente si trasmettono
alle dita, disegnando paesaggi sonori attraverso il pianoforte, con il quale riesce ad affascinare anche chi di jazz non se ne intende.
"Sul sentiero" è ancora più raffinato del precedente lavoro, è arricchito di nuovi elementi in cui si fondono in un delicato equilibrio, il jazz orchestrale, la canzone d’autore,
i ritmi sudamericani, e lo spirito del blues, e
già il singolo "Libero nell'
aria" sfodera tutta
quella carica accattivante del soft-jazz
accompagnato da fiati e archi. I testi
sono anche questa volta di Roberto Kunstler, ma il brano "Niente" porta la firma di
Pasquale Panella e "Ferragosto" quella di
Samuele Bersani. La traccia che dà il titolo
al disco racchiude in sé atmosfere balcaniche, mentre i brani "L'
assetto dell'
airone" o
"Viali di cristallo" riportano alla tradizione italiana degli anni 20 nel primo brano e allo
stile di Gino Paoli nel secondo.
Il romantico tango argentino, in realtà pret-
tamente brasiliano, di "Spiagge lontane"
precede il jazz di New Orleans di "Dalla parte del giusto", mentre l'
intermezzo strumentale fatto di pianoforte e violino di "Casa Lumiere" evoca atmosfere da primi del Novecento.
"Sul sentiero" è un album vibrante di passione, che decreta ancora una volta l'
eccezionale talento di questo artista nel saper conquistare il suo ascoltatore con sonorità lontane nel tempo ma pur sempre attuali.