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DICEMBRE 2010 DALLA PARTE DI CHI COMPRA 127 INSERTO HOME ENTERTAINMENT AFDIGITALE ANNO 53 MENSILE NUMERO 12 ANTEPRIMA 028 MICROSOFT XBOX 360 KINECT € 4,90 ITALY ONLY DIGITALE IT TEST 058 COMPARATIVA TELEVISORI 3D 082 DECODER TELESYSTEM HYBRID BLOBBOX 086 SINTOAMPLIFICATORE DENON AVR 3311 092 HOME CINEMA 2.1 ONKYO HTX-22HDX 098 GIRADISCHI ACOUSTIC SOLID - SOLID 111 100 GIRADISCHI SCHEU ANALOG - CELLO 102 GIRADISCHI SRM TECH - AREZZO 108 ACCESSORI GIRADISCHI PRO-JECT 112 FOTOCAMERA SONY NEX 3 116 FOTOCAMERA CANON POWERSHOT S95 120 SMARTPHONE SAMSUNG I9000 GALAXY S 122 SMARTPHONE NOKIA N8 and the WINNER is... 5 TOP TV 3D: LA SFIDA DEI SOGNI PHILIPS 58PFL9955H SAMSUNG PS50C6900 LG 50PX950N SHARP LC46LE925E PANASONIC TX-P42VT20E 096 COMPARATIVA GIRADISCHI I TRE TENORI ACOUSTIC SOLID - SOLID 111/SRM TECH - AREZZO/SCHEU ANALOG - CELLO TESTCOMPARATIVA GIRADISCHI ACOUSTIC SOLID – SRM TECH – SCHEU ANALOG I tre tenori Tre testine e tre bracci uguali per scoprire quanto le soluzioni meccaniche di tre giradischi in acrilico possano influire sul risultato finale. E il titolo non è scelto a caso… Testo e Photo Roberto Amato M a ancora è troppo presto per parlarne, piuttosto perché una comparativa di giradischi? Perché non se ne parla mai abbastanza ed ultimamente l’interesse verso l’analogico dà segni di un rinnovato interesse. Delle soluzioni come quelle che andremo ad analizzare sono in grado di fornire prestazioni equivalenti se non migliori rispetto a lettori digitali di pari prezzo. Forse detta così l’espressione sembra alquanto demagogica o scaturita dai soliti luoghi comuni, bisogna però dare a Cesare quel che è di Cesare: la musicalità garantita da un buon giradischi dona un fascino e una godibilità particolare alla riproduzione. E sembra che della cosa se ne siano accorte pure le major, sono sempre di più le nuove produzioni disponibili anche in questo formato. La comparativa riguarda dei modelli di giradischi realizzati in acrilico, in due casi su tre anche il piatto è realizzato nello stesso materiale. Stiamo parlando dell’Acoustic Solid modello Solid 111, dello Scheu Analog modello Cello e dell’SRM Tech modello Arezzo. Ci aspettavamo risultati abbastanza allineati considerata la fascia di prezzo e la comunanza di braccio e testina, e in fase di rodaggio questa previsione sembrava essere confermata. Come sovente succede invece previsioni smentite. Dopo un adeguato rodaggio, giusto il tempo di far avvicinare le testine al loro valore di cedevolezza nomina- 096AF le, le differenze sono venute fuori in modo tangibile. Le prestazioni dal punto di vista qualitativo mom si discostano molto ma il carattere di ogni giradischi è diverso. Ciò, immaginiamo, rispecchia le intenzioni dei progettisti e dimostra come ogni nostro oggetto del desiderio, per evitare delusioni, va inderogabilmente provato nell’ambiente e nel sistema in cui andrà ad inserirsi. Cosa che non sempre è possibile fare, magari le impressioni qui riportate possono aiutare a muoversi nella direzione desiderata. In merito al braccio Rega RB250/300 e alla testina Denon DL-103 la scelta è stata semplice, si tratta di prodotti che non hanno bisogno di presentazioni, nel loro segmento sono i modelli più diffusi. Difatti tutti e tre i giradischi sono disponibili con questo braccio e il listino indicato si riferisce al prezzo dei giradischi nella versione dotata appunto di questo braccio. Il modello RB300 installato sull’Acoustic Solid (chiamato WBT300) permette, rispetto al modello RB250, la regolazione del VTA (angolo di tracking verticale). La Denon DL103 è un’evergreen, anche se a basso livello di uscita abbiamo evitato di ricorrere ad uno step-up poiché il costo di una coppia di trasformatori di qualità risulta un eccessivo in rapporto a quello dei giradischi nella configurazione in prova. I preamplificatori phono utilizzati per la comparativa sono diversi: Trigon mod. Vanguard II, Lehmann Audio mod. Black Cu- AF097 TESTCOMPARATIVA GIRADISCHI ACOUSTIC SOLID – SRM TECH – SCHEU ANALOG sterno a sua volta collegato all’alimentatore. La lucidatura delle parti in alluminio dona un aspetto simile a quello dell’argento. La trazione è affidata ad un cinghia in silicone. L’importatore suggerisce in alternativa di provare anche una cinghia in nylon come quella in dotazione al Cello, scelta da effettuare in dipendenza del risultato finale che si vuole ottenere. Appena accettabile dal punto di vista “psicologico” la soluzione di utilizzare delle sottopunte in plastica, esteriormente la finitura è impeccabile e non tradisce la natura del materiale. A meno che non si tratti di una scelta maturata in seguito a prove di ascolto avremmo preferito delle sottopunte in metallo. be Statement, Heed Audio mod. Questar MC, Vincent PHO-8. Prossimamente anch’essi saranno oggetto di una comparativa. Ma ora è il momento di iniziare a conoscere i candidati. ACOUSTIC SOLID SOLID 111 Fisicità importante Il Solid 111 è il modello d’ingresso della Acoustic Solid, nella versione base alcune finiture (piedini anteriori, piatto e alcune parti del motore) sono in nero anziché alluminio lucido. Inoltre la versione d’ingresso prevede il braccio WBT100 (corrispondente al Re- ga RB100) al posto del WBT300. Ci sentiamo di consigliare la versione con finitura nera in quanto più economica e meno incline a fare raccolta di impronte. Problema comune quello delle impronte anche alle parti in acrilico. L’imballaggio è ben fatto e la dotazione risulta essere la più ricca, all’interno della confezione troviamo una robusta pochette di plastica, le chiavi esagonali, l’olio per il perno, il disco stroboscopico, una coppia di guanti bianchi in cotone e un tappetino realizzato con un disco di acrilico. Il motore funzionante in continua è fisicamen- te indipendente dal telaio ed è inserito in un robusto e pesante cilindro in metallo. Si appoggia su dei piedini in gomma. Il telaio è costituito da una lastra di acrilico da ben 2 cm di spessore. Le dimensioni del giradischi nel complesso sono generose. Dei tre è l’unico ad avere il piatto in alluminio anziché in acrilico, lo spessore supera i tre centimetri (3,4cm) ed è di peso notevole. Molto bella la basetta regolabile porta braccio in metallo. La rotazione a 33 e 45 giri si comanda tramite un circuito di controllo/regolazione elettronica inserito in contenitore eDOTAZIONE RICCA Nella confezione troviamo una ricca serie di accessori. Tra le altre cose un piccolo disco stroboscopico e degli utili guanti di cotone per non lasciare impronte. Se ne consiglia l’utilizzo specialmente per le parti in alluminio lucido. ACOUSTIC SOLID Solid 111 SCHEDA TECNICA TELAIO: rigido in acrilico PIATTO: in alluminio da 30 mm BRACCIO: WBT300 TRASMISSIONE: a cinghia in silicone MOTORE: sincrono FINITURA: alluminio ELETTRONICA DI CONTROLLO: M1 DIMENSIONI: 450 x 340 x 190 mm PESO: 13Kg DISTRIBUITO DA HI-FI Carucci Via Bissolati, 11 84091 Battipaglia (SA) Tel. 0828.614295 www.hifi-carucci.it COSTRUZIONE Come i grandi Si tratta di un giradischi a telaio rigido che adotta soluzioni tecniche spesso negate a modelli concorrenti anche di fascia superiore. L’appoggio è garantito da tre torrette in alluminio dotate di punte. Queste risultano regolabili, per la messa in piano, attraverso un piccolo foro che le attraversa e che permette di svitarle o avvitarle. Abbiamo richiesto la versione con WBT300 (corrispondente al Rega RB300) che è dotato della regolazione del VTA, l’angolo verticale che si forma tra l’asse della canna del braccio e il piano di rotazione del piatto. In condizioni ottimali retta e piano non devono essere paralleli (braccio parallelo al disco) ma alcune piccoli aggiustamenti possono portare a risultati magari più graditi. Il motore non ha parti in contatto col telaio. È inserito in un pesante cilindro verticale dotato di ingresso di alimentazione. Il perno del piat- to è generosamente dimensionato, d’altronde considerato il peso del piatto non poteva essere altrimenti. Molto pratica la soluzione adottata per la piastra porta braccio: prevede una parte fissa avvitata al telaio e una coassiale rotante che si blocca tramite grano con le chiavi esagonali fornite in dotazione. Nella parte superiore (che ruota coassialmente a quella inferiore) si inserisce il braccio su un foro eccentrico rispetto all’asse di rotazione della base stessa. Questo sistema permette di regolare senza soluzione di continuità e facilmente la distanza dell’asse di rotazione verticale del braccio rispetto all’asse di rotazione del piatto in dipendenza della lunghezza del braccio installato. Inoltre un ulteriore grano permette di regolare l’altezza del braccio. Unica nota stonata le sottopunte realizzate in plastica e dotate di feltro. Esteticamente valide ma al tatto risultano inconsistenti. SCHEU ANALOG CELLO Classe superiore Anche per Scheu Analog il Cello rappresenta il modello d’ingresso della gamma, è il più costoso tra i giradischi in prova ma le finiture e la qualità del design sono di pregio. L’imballo è molto protettivo e la dotazione prevede l’olio di lubrificazione, un piccolo disco stroboscopico e un rocchetto di filo i nylon. Il telaio anche in questo caso di tipo rigido ma adotta delle soluzioni particolari. Appoggia anch’esso su tre punti ma in configurazione particolare. Nella parte posteriore troviamo un perno terminato con una punta regolabile in altezza. Nella parte frontale invece l’appoggio è costituito da due cilindri in acciaio di elevato diametro. Dei due quel- SOLUZIONI MECCANICHE PARTICOLARI È passato un po’ di tempo prima di accorgerci che le punte, installate sulle tre torrette che sorreggono il telaio, sono regolabili. Un foro passante permette di inserire una delle chiavi esagonali fornite in dotazione per avvitare o svitare le punte stesse. D’altronde la messa in piano del giradischi è una delle regolazioni irrinunciabili per il corretto funzionamento dello stesso. Nell’immagine in basso è possibile vedere l’ottima soluzione adottata da Acoustic Solid per la basetta porta braccio. Si tratta di due elementi circolari concentrici. Quello di sopra contiene un foro eccentrico su cui inserire il braccio. La rotazione di quest’ultimo consente di regolare senza soluzione di continuità la distanza dell’asse di rotazione verticale del braccio dall’asse di rotazione del piatto. GARANZIA: 2 anni 1.250 euro PREZZO DI LISTINO 450 mm 098AF 34 0 mm 190 mm MISURE AF099 TESTCOMPARATIVA GIRADISCHI ACOUSTIC SOLID – SRM TECH – SCHEU ANALOG lo di sinistra contiene il motore e l’elettronica di controllo. Si aziona tramite un interruttore a levetta a tre posizioni: 33 giri, spento, 45 giri. Sempre nello stesso cilindro è contenuto il motore con la puleggia che fuoriesce dalla parte superiore due potenziometri che servono alla regolazione della velocità di rotazione. Questi cilindri sono meccanicamente collegati al telaio tramite l’interposizione di o-ring. D’altronde non sarebbe stato opportuno collegare rigidamente il motore al telaio. Il contatto con la superficie di appoggio è realizzato con dei piedini in gomma abbastanza morbida. Quindi dei tre appoggi due sono smorzati (o-ring verso il te- laio e piedini in gomma sulla superficie di appoggio) e uno rigido (punta in metallo). Molto bello il piatto in acrilico satinato bianco, opportunamente non è dotato di alcun tappetino e dal punto di vista estetico è veramente bello. Un’altra finezza è rappresentata dal fatto che il perno di rotazione è contenuto nello spessore del piatto e non fuoriesce dalla parte sottostante il telaio. Le piastre sono di forma circolare e sono fissate al telaio tramite tre viti. Le dimensione sono le più compatte tra i modelli in prova e la trasmissione è garantita da una cinghia in nylon da legare manualmente nella lunghezza opportuna. Operazione questa che può i- nizialmente mettere a dura prova la nostra pazienza. Nel caso ci si trovasse a realizzare da soli il nodo consigliamo di provare la soluzione pratica esposta in seguito. La notevole capacità di sintesi espressa dal design dà luogo ad un oggetto che si fa notare per l’elegante minimalismo delle forme e la funzionalità. COSTRUZIONE Forma e funzione La descrizione esteriore rispecchia in pieno anche la tipologia costruttiva. Come detto è un telaio rigido che adotta delle soluzioni particolari. Tra le parti non visibili da citare il perno di rotazione molto ben fatto. Il piatto va ad DOTAZIONE STANDARD Più essenziale la dotazione di accessori del Cello: un disco stroboscopico. Il rocchetto di nylon serve a realizzare la cinghia di trasmissione. La siringa contiene l’olio di lubrificazione del perno del piatto. SCHEU ANALOG Cello SOLUZIONI INTEGRATE Una delle due torrette cilindriche frontali contiene il motore, l’elettronica e i relativi controlli. I due potenziometri posti a destra e a sinistra dell’interruttore di accensione (a due posizioni) servono alla regolazione fine della velocità per i 33 e i 45 giri. Una soluzione che contribuisce all’elegante pulizia del design. TELAIO: rigido in acrilico PIATTO: in acrilico satinato bianco da 30 mm BRACCIO: RB250 TRASMISSIONE: a cinghia in nylon MOTORE: sincrono FINITURA: acrilico trasparente DIMENSIONI: 430 x 330 x 150 mm PESO: 7Kg DISTRIBUITO DA Adeo Group Spa Via della Zarga, 50 38015 Lavis (TN) Tel. 0461.248211 www.adeoproav.it CINGHIA FAI DA TE La cinghia di trasmissione del Cello è in nylon e va preparata in proprio. È una operazione che le prime volte può risultare non semplicissima da effettuare, specialmente se si è da soli. Bisogna garantire la giusta tensione per ottenere un buon attrito e non incorrere in precoci e fastidiose rotture. appoggiarsi su una sfera in ceramica. Per l’installazione del braccio sono previste delle piastre intercambiabili in acrilico da scegliere in funzione del modello che si vuole adottare. Lo spessore dell’acrilico costituente il telaio è di 1,5 centimetri mentre il piatto è spesso quasi 3 centimetri. L’alimentatore esterno è della Monacor. È identico a quello utilizzato nel giradischi della SRM Tech anche se in quel caso il marchio riportato è un altro. Il taglio e la finitura del telaio è di eccellente qualità. Bellissimo il piatto in acrilico con finitura in bianco satinato. Per quanto riguarda l’elettronica di controllo i due potenziometri posti a fianco del cilindro/ supporto di destra consentono di regolare facilmente la velocità di rotazione col disco stroboscopico fornito in dotazione. Altrettanto facilmente però possono essere urtati costringendo saltuariamente alla verifica della corretta regolazione. La finitura delle parti metalliche è in acciaio lucido. Come nel caso precedente occhio alle impronte che sembrano essere ricercate sia dalle parti metalliche che da quelle in acrilico. SRM TECH AREZZO Design originale Dopo due giradischi di origine teutonica ci spostiamo ora in terra di Albione. Dei tre modelli rappresenta il progetto più recente ed ha già riscosso discreto apprezzamento di pubblico e critica. Quello che ci è piaciuto meno è la scelta dell’imballagio praticamente improvvisato (plastica da imballaggio e fiocchi di polistirolo) che risulta si protettivo ma veramente poco curato. Esteticamente il progetto è originale e si discosta dalle forme canoniche. Una prima piastra di acrilico costituisce la base di appoggio su cui si inserisce, tramite punte e sottopunte in metallo, una seconda piastra a tre razze contenente il motore. Su questa seconda piastra, tramite l’interposizione di tre supporti in gomma morbida si appoggia una terza piastra in acrilico che sorregge il volano collegato tramite una doppia cinghia alla puleggia del motore. Su questo volano infine si appoggia il piatto realizzato in acrilico nero dotato di un tappetino in neoprene. Una volta posizionato il piatto le cinghie di trasmissione non sono più visibili. Sulla terza piastra di acrilico è fissato anche il braccio di lettura. Questa terza piastra è disponibile in due versioni: con piastra braccio fissa o di tipo intercambiale come quella in prova. La basetta che sostiene il bracciobraccio si collega al telaio tramite l’interposizione di materiale smorzante. Il progetto è alquanto originale. Le dimensioni sono generose. Alimentatore e pulsante di accensione sono esterni. Il design atipico e l’ottima qualità dell’acrilico utilizzato per il telaio (spessore 1 cm) ne fanno un oggetto molto particolare. COSTRUZIONE Soluzioni particolari Difficile dare una definizione della tipologia di telaio che è sicuramente smorzato ma non flottante. Il collegamento tra la piastra di base e quella che supporta il motore avviene attraverso tre punte regolabili che permettono di mettere in piano il giradischi. La piastra contenente il motore invece prevede delle fresature che permettono l’inserimento di un volano metallico opzionale che va a collocarsi meccanicamente tra la puleggia motore e il volano sottopiatto. L’interruttore di accensione è esterno. Il cambio velocità si può effettuare solo manualmente. Si deve alzare il piatto in (da 1,5 cm di spessore) dal- GARANZIA: 2 anni 1.602 euro PREZZO DI LISTINO 445 mm 100AF 41 9 mm 153 mm MISURE AF101 TESTCOMPARATIVA GIRADISCHI ACOUSTIC SOLID – SRM TECH – SCHEU ANALOG la sede e spostare manualmente le cinghie di trasmissione sulle relative pulegge del motore. Soluzione sicuramente poco pratica ma che raramente si avrà necessità di effettuare. La dotazione di accessori è nulla e il perno motore arriva già lubrificato e installato. Dal punto di vista costruttivo è il modello più complesso. Tutte le parti sono appoggiate una sull’altra senza collegamenti rigidi, l’originalità del progetto costituisce sicuramente un valore aggiunto ed è un elemento di distinzione. La lavorazione dell’acrilico è di buon livello, specialmente considerando la complessità del telaio dell’Arezzo. Per rendere operativo il giradischi bisogna solo posizionare una sull’altra le piastre del telaio, avvitare il braccio (che è in posizione obbligata) sulla relativa piastra e posizionare le cinghie. Tutte operazioni abbastanza semplici da eseguire. CONSIDERAZIONI VARIE Alcune particolarità Dedichiamo un po’ di spazio ad alcune annotazioni o particolarità dei giradischi in esame iniziando dal “tappetino” in acrilico fornito in dotazione al Solid 111. È una moda tutta tedesca quella di utilizzare una superficie di appoggio del disco più rigida rispetto ai tradizionali tappetini in feltro o sughero. Viene utilizzato in diverse configurazioni, da solo, sotto il tappetino in feltro o sopra di esso. Non siamo andati a fondo più di tanto nella questione ma, utilizzato da solo abbiamo notato che si guadagna qual- SRM TECH Arezzo Telaio: composto in acrilico Piatto: in acrilico nero da 15 mm Braccio: RB251 Trasmissione: a cinghia Motore: sincrono Finitura: acrilico trasparente Dimensioni: 438 x 390 x 125 mm Peso: 7 Kg DISTRIBUITO DA Art of Music s.a.s. Via Dal Lino, 23/2 40134 Bologna (BO) Tel. 347.2532215 [email protected] cosa in termini di solidità dell’immagine e analiticità a costo però di una maggiore sterilità del suono. All’occorrenza può essere utilizzato per compiere alcune operazioni di fine-tuning che possono migliorare la qualità di riproduzione. Lasciamo quindi a voi la decisione di provare e scegliere la soluzione ottimale in base ai vostri gusti o alle vostre necessità. La cosa non deve comunque lasciare indifferenti più di tanto visto che Scheu Analog non fornisce alcun tappetino con il Cello suggerendo così l’utilizzo del disco direttamente appoggiato sul piatto in acrilico. Molto gradevole alla vista e al tatto è risultato il modello in neoprene in dotazione all’Arezzo. Sempre a proposito del Solid 111 questo è disponibile in diverse configurazioni. Quella base con finitura nera è dotata di braccio WBT100 e una testina MM che può essere una Grado MM Black o una Ortofon M2 Red, il tutto per un prezzo di listino al pubblico di 1.050 Euro. Con il Cello abbiamo dovuto fare esperienza con la legatura del filo di nylon (proprio quello da pesca) da utilizzare come cinghia di trasmissione. La casa consiglia di tagliarne uno spezzone da 1,1 metri, realizzare sulle estremità libere un normalissimo nodo e stringerlo una volta sistemato in posizione di lavoro. Se l’operazione viene eseguita da soli non risulta così facile come sembra. Abbiamo trovato una soluzione utilizzando un piccolo cilindro da circa un pollice di diametro o poco più (il contenitore dei rullini fotografici o qualcosa di equivalente) su cui abbiamo disposto del biadesivo, il filo è stato fatto passare dal piatto e dal cilindro. Il primo nodo viene tenuto fermo dal biadesivo. Una volta realizzato il secondo o anche il terzo tagliare la parte in eccesso. A questo punto prendendo la cinghia dal nodo si tende leggermente fino a farla passare dalla puleggia del motore. Ci ritroveremo cosi una cinghia di trasmissione con una tensione sufficiente a garantire un buon attrito. Tutto sommato questa prassi può rientrare a pieno diritto fra quelle operazioni come la pulizia del disco o le varie regolazioni necessarie per un corretto utilizzo del giradischi. La manualità insita nella gestione di un giradischi permette di instaurare un rapporto meno distaccato e freddo col nostro sistema di riproduzione. Per quanto riguarda il modello Arezzo di SRM Tech è possibile montare un volano opzionale che dovrebbe migliorare la regolarità di rotazione e isolare maggiormente il piatto dalle vibrazioni indotte dal motore. L’Arezzo utilizza per la trasmissione una coppia di classiche cinghie in gomma ma fornite a coppie selezionate. Guardando le immagini dei tre giradischi provati su questo numero non si può non notare come tre giradischi apparentemente semplici, comparabili per fascia di prezzo e materiali, mostrano scelte progettuali molto diverse. Si tratta di particolari che possono fare la differenza. Ogni prodotto è frutto di un mix di compromessi che possono essere i più svariati. Scheu Analog ad esempio punta moltissimo sulla qualità della realizzazione. Acoustic Solid si affida a soluzioni importanti preferendo magari risparmiare su aspetti secondari che non influiscono la prestazione finale. Per finire abbiamo apprezzato molto l’originale soluzione proposta dalla SRM Tech nel risolvere il telaio dell’Arezzo. PROGETTO ORIGINALE In questo particolare è possibile vedere la particolare soluzione meccanica adottata per il collegamento delle tre parti che costituiscono il telaio dell’Arezzo. Oltre a risultare efficace dal punto di vista meccanico il design risulta particolarmente gradevole e originale. Un aspetto sicuramente qualificante per L’Arezzo. DOPPIA CINGHIA In quest’immagine è stato tolto il piatto. È possibile notare la doppia cinghia fornita in coppia selezionata utilizzata per trasferire la trazione dal perno motore al volano sottopiatto. Per il cambio velocità bisogna spostarle sulle pulegge più grandi. Il volano arriva già installato ed è in acrilico satinato. Garanzia: 2 anni 1.250 euro Prezzo di listino 102AF 438 mm 39 0 DOTAZIONE ESSENZIALE Nessun accessorio opzionale, nella confezione troviamo quanto necessario a rendere operativo il giradischi. Non è presente nemmeno l’olio per il perno del piatto poiché il volano arriva già installato. mm 125 mm MISURE AF103 TESTCOMPARATIVA GIRADISCHI ACOUSTIC SOLID – SRM TECH – SCHEU ANALOG PROVA D'ASCOLTO Caratteri DIVERSI SOFTWARE: Orff, Carmina Burana, James Levine - Chicago Symphony Chorus and Orchestra, Deutsche Grammophon; Billy Cobham’s Glass Menagerie, Smokin’, Elektra Musician; Dire Straits, Brothers in arms, Vertigo, 180gr; Tuck & Patti, Tears of Joy, Windham Hill Records; David Lee Roth, Eat’ em and smile, Warner Bros; The Last Emperor, Ryuichi Sakamoto, David Byrne and Congsu, Virginia Movie Music; Themes, Vangelis, Polydor; Hell Freezes Over, Eagles, Geffen, 180gr. HARDWARE: Preamplificatori Phono: Trigon Vanguard II; Lehmann Audio Black Cube Statement; Heed Audio Questar MC; MADE IN GERMANY Sempre più diffuso in Germania l’utilizzo di un tappetino in acrilico. Può essere utilizzato da solo o in combinazione col classico tappetino in feltro, sia posizionato al di sotto sia messo sopra. Quello fornito con il Solid 111 è ben realizzato ma il suo spessore implica la correzione del VTA. BASTA INGEGNARSI Nell’immagine è possibile vedere la soluzione che abbiamo utilizzato per realizzare con facilità la cinghia in nylon da utilizzare con il Cello. DESIGN E UPGRADE Guardando il solo telaio è possibile apprezzare la pulizia progettuale di cui è dotato il Cello. Nell’immagine in basso si nota la predisposizione all’alloggiamento del volano opzionale dell’Arezzo. Vincent PHO-8. Amplificatore: Sugden A21 Classic. Diffusori: Tannoy Stirling; Totem Acoustic Mite. Le modalità della comparativa Si è posta molta cura agli accorgimenti necessari a garantire le stesse condizioni a tutti i giradischi in prova. È una condizione irrinunciabile dovendo esprimere un giudizio che mira a individuare le differenze condizionate essenzialmente dalla parte meccanica. La regolazione del braccio e della te- una buona dinamica ed ariosità. Il passare delle ore ovviamente ha ulteriormente migliorato le prestazioni. Considerato il clima un po’ freddo e la necessità di rodare velocemente le testine il peso di lettura iniziale è stato impostato a 3,2 gr., dopo il rodaggio la regolazione è passata a 3 gr. Le sessioni finali invece sono state effettuate con un peso di 2,8 gr. circa. Con il Cello durante l’uso abbiamo ruotato accidentalmente più volte la regolazione impostata tramite i potenziometri posti a fianco dell’interruttore di accensione. È il prezzo da pagare a fronte di un design gradevole e pulito, possibilmente con l’uso ci si abitua ad attivare l’interrutto- stina sui tre giradischi è stata effettuata con la stessa dima. Stessa attenzione è stata posta anche al numero di ore di rodaggio così da garantire a tutti i modelli le stesse condizioni. Rappresenta un buon punto di partenza per farsi un’idea abbastanza “oggettiva” della meccanica. I preamplificatori phono utilizzati sono stati diversi e faranno parte anch’essi di una comparativa nei prossimi numeri. Iniziamo a PRENDERE GIRI Le DL-103 già dopo circa 50 ore di rodaggio iniziano a esprmersi con Rega RB251 Denon DL 103 I giradischi di questa comparativa sono tutti disponibili con il braccio RB251 o il predecessore RB250, molti altri produttori di giradischi fanno ricorso a questo braccio: è un dato che deve far riflettere. Ci sono oggetti per i quali il passare del tempo sembra non avvenire, il braccio in questione è uno di questi. È commercializzato ormai da più di trenta anni e offre delle prestazioni elevate a fronte di un investimento contenuto. Il modello RB301 (che si differenzia anch’esso dal 300 solo per il tipo di attacco alla basetta ) aggiunge al 251 la possibilità di regolare l’altezza del braccio (VTA, Vertical Traking Angle) e la vite del contrappeso è realizzata in metallo, per il resto è assolutamente identico. Il nuovo tipo di attacco prevede il fissaggio del braccio dall’alto tramite tre viti. Non mancano nemmeno le critiche, fra le più diffuse la soluzione adottata per il contrappeso e il cavo in dotazione. Specialmente su quest’ultimo aspetto Roy Gandi non si è mai interessato alla possibilità di fornirne uno di prestazioni e qualità migliore. Nonostante tutto da sempre continua ad avere un ampio apprezzamento. Come ogni buon prodotto non ci sono segreti di pulcinella: la prestazione è Anche in questo caso, come per il braccio della Rega, ci troviamo davanti ad un prodotto addirittura più anziano ma che, nonostante tutto, realizza volumi di vendita inavvicinabili a prodotti similari. Anch’essa spesso è fornita in dotazione a giradischi di fascia media. È una MC (Moving Coil, bobina mobile) dal basso livello d’uscita attualmente in vendita a 195 Euro. Gode di tutte le caratteristiche peculiari di questa tipologia di testina (ariosità, dinamica etc.) e si abbina discretamente all’RB251/301. Lungo quasi 50 anni di servizio si è saltuariamente aggiornata e/o proposta in diverse varianti. Al momento è disponibile anche nella più performante (e costosa) versione DL-103R. Dotata di uno stilo sferico dal punto di vista della cedevolezza risulta alquanto dura. Il punto di forza è la musicalità di cui è capace, i concorrenti diretti sono veramente pochi anche ampliando la scelta a modelli un po’ più costosi. Se si vuole realizzare un sistema di costo contenuto ma di buone prestazioni la scelta è quasi obbligata. L’utilizzo di buoni trasformatori di step-up per alzare il livello di uscita è la soluzione migliore per sfruttarne al meglio le potenzialità, così facendo però si vanifica in parte l’estrema convenienza dovuta al contenuto prezzo di listino. Una soluzione può essere quella di iniziare con la sola testina e, se si è in possesso di un buon giradischi, pianificare nel tempo l’acquisto di uno step-up di qualità. 104AF frutto del felice disegno della canna realizzata in unica fusione e dalla qualità dei cuscinetti. La versione in vendita direttamente dalla Rega (immagine a fianco) ha un prezzo di listino di appena 250 Euro, ma molti produttori di giradischi lo offrono in dotazione anche su modelli dal costo di un ordine di grandezza superiore o più. Magari con delle piccole modifiche che riguardano generalmente i le critiche sopra riportate. Esistono diverse ditte che offrono modifiche più o meno drastiche dedicate a questo braccio, in altro incorniciato ne presentiamo una. re con sicurezza senza rischiare di andare a modificare la velocità. L’Arezzo non consente la regolazione della velocità di rotazione. L’elettronica del Solid 111 permette una regolazione abbastanza agevole step by step tramite pulsanti. Diamo voce ALLE ORECCHIE Considerato il costo degli oggetti in prova ci aspettavamo una prestazione di buon livello è cosi è stato, dei distinguo però si sono via via mostrati in modo sempre più chiaro. Evitiamo di tediarvi con lunghi elenchi riferiti a questo o quel brano iniziando subito a evidenziare le differenze fra i contendenti. In ordine alfabetico iniziamo con il AF105 EDITORS’ CHOICE TESTCOMPARATIVA GIRADISCHI IT ACOUSTIC SOLID – SRM TECH – SCHEU ANALOG rispecchiare tale condizione. Paga agli altri due concorrenti qualcosa in termini di dettaglio e larghezza dello stage, ma in larghezza e profondità la prestazione è ottima. Ha già ottenuto in patria diversi riconoscimenti e si appresta a riscuotere ottimi consensi oltre i confini nazionali. Per quanto riguarda la silenziosità meccanica il miglior risultato è stato ottenuto dal Solid 111, a seguire il Cello e l’Arezzo. I tre tenori Ritornando al titolo di apertura immaginiamo che a questo punto avete già immaginato quali sono le affinità tra i famosi tre tenori e i giradischi di questa comparativa. L’Arezzo è senza dubbio Pavarotti, caldo, espressivo, emozionante. Magari un interprete talvolta presente un pizzico più del dovuto in termini di calore, ma questa è una caratteristica generalmente gradita ai più. Il Cello è Carreras, tecnico, preciso, generalmente irreprensibile, con una voce forse non robustissima sui registri più gravi ma sempre padrone di se stesso. Molto arioso, un senso del timing perfetto e di livello superiore rispetto agli altri due. Nella sua fascia di prezzo sembra essere il giradischi ideale da tenere in una piccola sala di incisione ed è perfetto per chi preferisce una riproduzione molto precisa e dettagliata. Lo stage sonoro è solidissimo ed ampio in tutte le direzioni. Per finire il Solid 111 è Domingo, il giusto mix tra tecnica e sentimento, una prestazione a tutto tondo convincente anche in virtù del fa- vorevole prezzo di acquisto e delle soluzioni tecniche adottate. Conclusioni Un vincitore in una comparativa deve esserci, siamo sicuri però che le informazioni fornite sono sufficienti per farsi un’idea abbastanza chiara sulle peculiarità di ognuno di questi giradischi. Il podio più alto se lo è guadagnato il Solid 111, vuoi per la prestazione equilibrata, per alcune soluzioni di pregio o per il favorevole listino. Non possiede il calore dell’Arezzo e nemmeno la capacità analitica del Cello ma nel complesso offre una ottima prestazione ad un prezzo sicuramente concorrenziale. Fra i tre è quello che registra la migliore sinergia col braccio Rega e la testina della Denon utilizzata. Di questo bisogna tenerne debita considerazione. L’Arezzo e il Cello esprimono dei caratteri che sembrano essere quasi agli antipodi. Ognuno di essi tende a favorire un certo tipo di ascolto. Ribadiamo che le differenze di cui stiamo parlando non sono eclatanti ma tangibili e consentono ai giradischi di esprimere una impostazione che può soddisfare di volta in volta l’ascoltatore di turno: c’è che preferisce stare seduto in prima fila e non perdersi nemmeno un crine dell’archetto del solista e chi invece, magari davanti a un bel camino, intende godersi una rilassante serata in compagnia della musica preferita. Inutile negare che l’esperienza d’ascolto, volente o nolente, implica una componente soggettiva legata all’esperienza personale. Cello Arezzo PERCHÉ COMPRARLO PERCHÉ COMPRARLO PERCHÉ COMPRARLO PERCHÉ NON COMPRARLO PERCHÉ NON COMPRARLO PERCHÉ NON COMPRARLO Se non gradite una riproduzione molto analitica e dettagliata Solo se gradite soluzioni costruttive più semplici o non vi ritenete dei melomani VALUTAZIONE DELL'INVESTIMENTO VALUTAZIONE DELL'INVESTIMENTO VALUTAZIONE DELL'INVESTIMENTO Per la prestazione equilibrata Per il favorevole rapporto qualità/prezzo Ottimo investimento, la dotazione è la più ricca e fra i tre è l’unico ad adottare soluzioni ricercate come per la basetta del braccio o per il motore. 106AF »Design 7 La versione in finitura alluminio lucido non ci ha convinto pienamente, il colpo d’occhio è comunque assicurato. Dimensioni importanti e telaio in acrilico di elevato spessore. »Utilizzo 10 »Costruzione 8 »Prova di ascolto 9 Prestazione molto equilibrata ed ottima sinergia col sistema braccio/testina utilizzato. Non si segnalano carenze degne di nota. IN SINTESI »Design 9 Capacità di sintesi e finiture di alto livello. La pulizia delle linee esalta il fascino dei materiali utilizzati. 8 L’unica nota di rilievo riguarda la vicinanza dei potenziometri di regolazione della velocità all’interruttore di accensione. »Costruzione Alcune soluzioni meccaniche sono di pregio anche se le finiture in generale sembrano meno curate rispetto agli altri due giradischi. »Qualità/prezzo La cura delle finiture, il design e le prestazioni giustificano ampiamente il prezzo di listino. Si tratta di un eccellente prodotto in grado di fornire prestazioni di alto livello. »Utilizzo Molto pratico sia in fase di messa a punto sia di gestione. Un upgrade consigliato Isokinetic (www.cabezon.eu) è una ditta che produce accessori e kit di upgrade per bracci e giradischi. Purtroppo al momento non è distribuita in Italia e bisogna darsi da fare in rete. Comprende diverse soluzioni dedicate ai bracci della Rega. Abbiamo avuto modo di provare un kit chiamato “ISOtone Cardas Rega internal tonearm rewire kit” che sostituisce interamente il cablaggio del Rega RB250. Prevede fra l’altro il cavo di terra separato che notoriamente non è disponibile sui questi bracci. Il cablaggio è realizzato con dell’ottimo filo litz della Cardas e il Kit è completo di tutto: cavo terminato con dei buoni spinotti RCA, terminali per la testina e relativa guaina termoretraibile. Il prezzo di vendita sul sito è di 99 £, noi lo abbiamo trovato in un famoso sito di aste on-line ad un prezzo più basso. Per il montaggio è necessario avere una certa manualità. Sconsigliamo le improvvisazioni, meglio rivolgersi ad un tecnico capace per avere garanzia di risultato ed evitare di fare danni. Il risultato è andato ben oltre le nostre aspettative e pertanto ne consigliamo caldamente l’uso. Il valore dell’investimento è veramente modico in relazione al salto qualitativo ottenuto. Tutti i possessori degli RB251/301 troveranno sul sito parecchie altre soluzioni per il mogging del braccio. Per la prestazioni di livello elevato Per la qualità del prodotto e l’ottimo design Nessuna segnalazione degna di nota PAGELLA Solid 111, senza tanti giri di parole è quello che nel nostro sistema ha potuto esprimersi al meglio. L’equilibrio generale è ottimo, dopo pochi minuti la musica tende a rapire l’ascoltatore “costringendolo” a godersi l’evento musicale. Anche gli altri contendenti sono molto musicali ma il buon equilibrio mostrato dal Solid 111 nei vari aspetti che caratterizzano la riproduzione sembra essere quello più riuscito. Abbiamo in particolar modo apprezzato una gamma acuta estesa e definita ma al contempo rotonda e mai stancante. Passando al Cello si percepisce subito uno stage ancora più stabile e definito. Il senso di ariosità è maggiore e l’immagine gode di una eccellente stabilità e precisione. L’equilibrio timbrico però sembra favorire i registri più acuti e con alcune incisioni la riproduzione può risultare un fredda. In compenso la capacità di restituire ogni più piccolo dettaglio è superiore agli altri due giradischi. La colonna sonora del film di Bertolucci “L’ultimo Imperatore” suona in maniera sublime, gli strumenti acustici sono resi con un realismo emozionante. Dell’Arezzo abbiamo subito apprezzato un registro medio/ basso un pizzico più presente senza per questo rinunciare ad un corretto equilibrio tonale. Questa caratteristica dona alla riproduzione un gradevole calore che rende molto piacevole l’ascolto sia dei repertori più classici sia di quelli elettrici. Le voci, godono di uno spessore naturale e rilassante. È il prodotto di progettazione più recente e la prestazione fornita sembra Solid Trasparent 9 10 Il migliore della comparativa, realizzazione impeccabile sotto ogni punto di vista. »Prova di ascolto 8 Equilibrio timbrico tendente al chiaro ma con capacita analitica di alto livello. Registra il miglior palcoscenico sonoro dei tre. »Qualità/prezzo 8 Voto meritato, sacrificando qualcosa negli aspetti secondari o in qualche finitura l’Acoustic Solid ha messo ha segno un prodotto molto concorrenziale. Paga un listino superiore ai contendenti ma giustificato dal livello delle finiture, un prezzo più basso avrebbe forse generato un ex - equo con il vincitore della comparativa. È un giradischi che offre tanto per il prezzo di acquisto. È capace di una prestazione di rilievo pur non raggiungendo punte di eccellenza in nessun aspetto in particolare. Fa della sobrietà il suo punto di forza. L’equilibrio è ottimo e questo gli consente una riproduzione che difficilmente può entrare in crisi a causa di una incisione non ottimale. Adotta soluzione ricercate per le componenti fondamentali ma tende al risparmio su alcuni aspetti secondari. Se il limite di budget è questo rappresenta un’ottima e definitiva scelta. Ampie le possibilità di personalizzazione. Senza tanti giri di parole offre per alcuni aspetti una prestazione superiore al Solid 111 e all’Arezzo. Paga un listino superiore e un’impostazione timbrica un po’ troppo aperta causata magari da una sinergia non ottimale con il sistema braccio testina. Solidità, ampiezza della scena e capacità analitica di elevato livello. Insostituibile per chi gradisce una situazione di ascolto di tipo monitor: riesce a sviscerare anche gli intrecci sonori più complicati con un facilità sorprendente. È un prodotto maturo destinato ad orecchie esigenti ne sappiano sfruttare al meglio le peculiarità. Per la prestazione complessiva e il design Per il timbro caldo e la facilità di messa a punto È il prodotto dal design più originale dei tre e di progettazione più recente. In virtù di questo e della prestazione offerta rappresenta un ottimo investimento. »Design 9 Non è facile proporre qualcosa di nuovo ma la SRM TEch con questo prodotto ci è riuscita e pure bene. »Utilizzo 9 Semplice sotto ogni aspetto, dei tre, grazie alla basetta porta braccio dedicata è il più semplice da mettere in funzione. Anche la gestione non pone particolari problemi. »Costruzione 8 Di qualità l’acrilico utilizzato, soluzioni originali e aperte a futuri upgrade. »Prova di ascolto 8 Offre una riproduzione corretta con una leggera ambratura sul medio basso molto gradevole. Di impostazione moderna è capace di ottime performance. »Qualità/prezzo 8 Se il vostro gusto è in accordo con quanto offre questo giradischi è un acquisto che potete fare ad occhi chiusi. È stato questo giradischi a suggerirci l’idea di questa comparativa. Propone finalmente in questo settore qualcosa di nuovo. Moderno nell’impostazione timbrica ed anche originale per soluzioni meccaniche e design. Offre una impostazione timbrica che sembra essere quella che per ora è gradita ai più. Nell’ambito di una riproduzione corretta e di qualità dona alla riproduzione un registro medio e medio basso leggermente caldo ma assolutamente in linea con la migliore tradizione inglese. Sicuramente da ascoltare e valutare con attenzione. AF00107
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