Wonder WoMAn - teatromonfalcone.it
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Martedì 3, mercoledì 4 novembre ore 20.45 anche in contrAZIONI - nuovi percorsi scenici La Corte Ospitale presenta WONDER WOMAN READING SU DONNE, DENARO E SUPER POTERI di e con Antonella Questa Giuliana Musso Marta Cuscunà Superman era un giornalista, Batman un miliardario. Le super eroine non sono mai riuscite a fare carriera. “Il miglior rimedio per valorizzare le qualità delle donne è creare un personaggio femminile con tutta la forza di Superman ed in più il fascino della donna brava e bella”. Così scriveva William Moulton Marston, ideatore di Wonder Woman, la prima eroina femminile dei comics. Eppure, anche se sei forte come Superman, essere femmina comporta degli svantaggi: mentre si trovano notizie sulla professione e lo status sociale dei super eroi maschi, della carriera delle loro colleghe donne sappiamo poco o nulla. Forse, pur essendo dotate di abilità sovrumane, nemmeno alle nostre sorelle bioniche è concesso di rompere il soffitto di cristallo che le allontana dall’autonomia economica e da una reale parità con gli uomini nel mondo del lavoro. E poi l’amore... Superman ha una dolcissima fidanzata. Batman è un vero playboy, forse è bisessuale. Wonder Woman rinunciò ai suoi superpoteri per stare vicino al suo innamorato, che però venne ucciso nell’episodio successivo. Le super donne in generale sono un po’ sfortunate in amore. Forse anche per questo il grido di battaglia di Wonder Woman potrebbe essere commovente come una preghiera: “Being a cute superhero AND a woman is exhausting!”. Wonder Woman è una drammaturgia originale, solo a tratti fumettistica, che parte dall’inchiesta di Silvia Sacchi e Luisa Pronzato sull’indipendenza economica femminile per esplorare, con le armi del teatro d’indagine e dell’ironia, un mondo fatto di stereotipi di genere, spreco di talenti, crisi della coppia, diritti mancati; ma anche popolato da donne e uomini che, pur non avendo poteri sovrumani, affrontano la quotidianità dell’amore, del lavoro, della famiglia con voglia di cambiamento. Da questa suggestione e dal dato, ormai risaputo, che l’occupazione femminile è un potente fattore di crescita dell’economia, nasce un reading in cui i dati statistici si intrecciano ai racconti biografici e la realtà è raccontata con l’arma a doppio taglio della satira. Un divertente esercizio teatrale per dare spazio a legittimi interrogativi sullo stato dell’indipendenza economica delle donne e segnalare una soluzione alla generale stagnazione economica italiana: l’economia in rosa, womenomics! Attrice di lunga esperienza nel teatro, Antonella Questa vive e lavora fra l’Italia e la Francia. In tv è stata fra i protagonisti della Fattoria dei Comici di Serena Dandini (nelle trasmissioni Mmmh! di RAI 2 e B.R.A. di RAI 3). Traduce e promuove per l’Italia testi di drammaturgia contemporanea francese. Nel 2005 ha fondato la Compagnia LaQ-Prod, con la quale ha prodotto e interpretato i seguenti spettacoli di impegno civile: Il rapporto Lugano (tratto dal libro omonimo di Susan George); Dora Pronobis; Stasera ovulo, vincitore del Premio Calandra 2009 come Miglior spettacolo e Migliore interprete; Vecchia sarai tu! (2012), che ha vinto il Premio “Museo Cervi 2012 Teatro della Memoria” e i Premi Calandra 2012 come Migliore spettacolo, Migliore attrice e Migliore regia; Svergognata (2014). www.antonellaquesta.it Attrice e autrice teatrale, Giuliana Musso è nata a Vicenza nel 1970, vive a Udine ed è mamma di una bambina. Dal 2001 intraprende un percorso di scrittura per il teatro fondato sull’indagine e la raccolta di testimonianze. I suoi spettacoli tuttora in repertorio sono: Nati in casa, monologo sulla nascita (2001); Sexmachine, sulla sessualità commerciale (2005); Tanti saluti, sul fine vita (2008); La fabbrica dei preti, sui seminari pre-conciliari (2012). Ha vinto il Premio della Critica nel 2005 ed ha partecipato a diverse trasmissioni televisive (fra cui Report, RAI 3) e radiofoniche (RAI Radio 3). www.giulianamusso.it Nata a Monfalcone, Marta Cuscunà si è formata a Prima del Teatro - Scuola Europea per l’Arte dell’Attore. Partecipa nel ruolo di attrice a Merma Neverdies, spettacolo con pupazzi di Joan Miró e Zoé, inocencia criminal, entrambi diretti da Joan Baixas per la compagnia Teatro de la Claca di Barcellona. Nel 2009 vince il Premio Scenario Ustica con È bello vivere liberi! Progetto di teatro civile per un’attrice, 5 burattini e un pupazzo. Nel 2011, grazie ad una borsa di studio, partecipa a …Think only this of me..., progetto inedito per attori e musicisti della Guildhall School of Music and Drama di Londra. Nel 2012 vince la menzione d’onore come attrice emergente al Premio Eleonora Duse e nel 2013 il premio Last Seen come Miglior spettacolo dell’anno con La semplicità ingannata. Satira per attrice e pupazze sul lusso d’esser donne. martacuscuna.blogspot.it «Siamo partite da un’inchiesta svolta dalle giornaliste Silvia Sacchi e Luisa Pronzato – spiega la friulana Marta Cuscunà, “anima” del progetto – che volevano rendere in modo più divulgativo un’inchiesta incentrata sull’indipendenza economica femminile, con le sue due facce: da un lato aiuta le donne che vivono in situazioni di dipendenza ad emanciparsi ma dall’altro, quando la donna ha più successo dell’uomo, lo squilibrio economico può scatenare violenza, psicologica e non solo fisica». Perché voi tre insieme? Cuscunà: «Quando ho visto il materiale mi sono spaventata, mi sembrava rischioso, così ho chiesto aiuto a persone che stimo molto, e con cui si era già parlato di collaborare». Come avete lavorato? Questa: «In maniera molto comune, anche se ognuna di noi ha la propria cifra stilistica. Una volta scelti gli argomenti, abbiamo identificato il fil rouge che ci interessava trattare». Ossia? Musso: «Parliamo di lavoro al femminile cui non viene dato spazio, di economia che potrebbe ripartire se venisse riconosciuta la capacità femminile». Wonder Woman come l’avete trovata? Cuscunà: «L’idea di abbinare questi argomenti a Wonder Woman ci era sembrata molto divertente. Ci piaceva il paragone con questa eroina inventata da autori maschi e catapultata in un mondo dominato da supereroi che salvano le donne». E cosa avete scoperto? Questa: «Che le super eroine non se la cavano benissimo. Anche al giorno d’oggi le donne hanno bisogno di superpoteri per affermarsi ed esistere nel mondo dell’economia e del lavoro». Voi tre sfatate il luogo comune che le donne non sanno lavorare insieme. Musso: «Questo lavoro è la dimostrazione che più le personalità sono forti, più l’identità è precisa e autentica, più facile è lavorare insieme. Da sempre le donne sono alla base dell’economia di scambio, di dono. La sopravvivenza della specie umana sta nella capacità delle donne di lavorare insieme. Sono le prime a sapere che da sole non ci si salva». Ma è sempre difficile essere “wonder”. Musso: «Wonder Woman è straordinaria, ma è un’amazzone che proviene da una società di sole donne. Lei professa la sorellanza come forza di protopolitica. Ma è anche un po’ sfigata in amore e nella sua professione. Diciamo che più che sul fatto di essere eroiche, tutte noi siamo un po’ sfigate come lei, perché facciamo fatica a fare carriera, ad avere un lavoro soddisfacente e corrispondente al nostro talento, e anche in amore non ci sta andando benissimo». Una battaglia impari da sempre... Questa: «Bisogna fare in modo di portare il nostro piccolissimo contributo, il nostro granellino di sabbia perché l’asticella si avvicini alla parità». Cuscunà: «E il fatto di parlare di economia e di proporre una soluzione alternativa potrà aiutare tutte». Musso: «Siamo arrivate fino a qui con l’intenzione di rivolgerci principalmente alle donne. Come dire: cerchiamo prima di riconoscere il condizionamento culturale maschilista e sessista che è dentro di noi. E che affligge noi per prime. Riconosciamolo per poterlo gestire meglio nei giudizi che abbiamo di noi stesse e degli altri». (da un’intervista alle attrici a cura di Chiara Pavan, Il Gazzettino, 14 aprile 2015) Comune di Monfalcone Area Servizi Culturali e Sociali - U. O. Attività Teatrali ed Espositive con il contributo di Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia - Assessorato alla Cultura ente regionale teatrale del Friuli Venezia Giulia Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia Programmazione Prosa ente regionale teatrale del Friuli Venezia Giulia Roberta Sodomaco MARTEDì 3, MERCOLEDì 4 NOVEMBRE 2015 Assessore alla Cultura Paola Benes WONDER WOMAN Dirigente di Area Paola Tessaris [email protected] www.facebook.com/teatromonfalcone www.teatromonfalcone.it READING SU DONNE, DENARO E SUPER POTERI programma
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