commercial paper - Confindustria Bergamo

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COMMERCIAL PAPER
(POLIZZA DI CREDITO COMMERCIALE)
DEFINIZIONE E CARATTERISTICHE
La polizza di credito identifica una particolare operazione che si concretizza mediante la
circolazione di un complesso di documenti attraverso i quali un’impresa (emittente – debitore)
contrae con un’altra impresa (acquirente – investitore) un debito, assistito da garanzia bancaria,
che sarà esigibile a scadenza prefissata.
Questo è un tipico strumento di finanziamento ed è assimilabile, da un punto di vista funzionale e
per la sua breve durata (in media 3 mesi), agli strumenti del mercato monetario. Dal punto di vista
della tipologia, invece, appare più prossima a strumenti ben radicati nel sistema finanziario italiano,
come la cambiale o l'accettazione bancaria.
La commercial paper, o carta commerciale, o polizza di credito commerciale, è caratterizzata
dall'estrema semplicità della struttura.
L’emittente (debitore) rilascia all’acquirente (investitore) una lettera con la quale:
a. attesta di aver ricevuto un finanziamento di un certo importo;
b. si obbliga alla restituzione di quell'importo alla scadenza prefissata;
c. si dichiara pronta a pagare l'importo a chiunque si presenti quale legittimo titolare del credito e
possessore del documento;
d. rinuncia ad opporre eccezioni relative all'originario rapporto di debito a chiunque, legittimato
nelle forme previste, esiga il pagamento (purché entro il termine di scadenza del credito).
L'azienda deve poi trovare una banca che garantisca la sua promessa con una fideiussione.
A questo punto la banca stessa, una sua società, o un altro intermediario (società finanziaria), si
incaricherà di trovare qualche azienda in situazione di liquidità disposta a prestare del denaro a
fronte di questa promessa.
Ovviamente, la somma incassata sarà inferiore a quella che si promette di rimborsare; l'interesse
calcolato attraverso il meccanismo dello sconto sul valore facciale del documento rappresenta il
costo di questo tipo di finanziamento.
Alla scadenza l’impresa debitrice farà affluire i fondi occorrenti all’estinzione della sua obbligazione
alla banca, che provvederà a pagare l’impresa creditrice previo ritiro di tutti i documenti che
costituiscono la polizza di credito commerciale. La lettera di riconoscimento del debito e gli
eventuali atti di cessione dovranno poi essere restituiti all’impresa debitrice.
Si tratta in sostanza di un credito assistito da garanzia bancaria, la cui durata è generalmente
compresa fra 1 e 3 mesi.
ASPETTI LEGALI
La commercial paper non è un titolo di credito in senso tecnico giuridico, in quanto difetta del
requisito dell'incorporazione, cioè non incorpora il credito, che deve essere ceduto con un atto
separato (lettera di cessione).
Il creditore cede senza garanzia il credito stesso, unitamente ad ogni diritto ad esso connesso sia
nei confronti del debitore, sia nei confronti della banca. Gli eventuali cessionari possono a loro
volta cedere il credito con le stesse formalità.
Il credito nasce in capo al venditore non per effetto del rilascio della lettera di riconoscimento del
debito, ma in base ad un contratto che si definisce con la consegna dal venditore al debitore della
somma pattuita oggetto del finanziamento. Nel corpo della lettera sono riportati sinteticamente
condizioni e termini convenuti.
A differenza della cambiale, che è trasferibile mediante girata, la polizza di credito commerciale
può circolare solo se accompagnata da una o più lettere di cessione che attestano l'avvenuto
trasferimento del credito.
Inoltre, diversamente dalla cambiale, la carta commerciale non è un titolo esecutivo e quindi non
consente al portatore di procedere ad esecuzione forzata dei beni del debitore in caso di mancato
pagamento.
MODALITÀ DI FUNZIONAMENTO E ASPETTI FINANZIARI
L'operazione si concretizza attraverso la circolazione dei seguenti documenti:
1. la lettera di riconoscimento di debito con la quale il debitore si riconosce tale e contestualmente
dichiara di rinunciare irrevocabilmente ad opporre qualsiasi eccezione non esplicitamente
contemplata nella lettera stessa nei confronti del creditore o degli eventuali aventi diritto;
2. la lettera di cessione con la quale il creditore cede pro-soluto il credito al cessionario;
3. la lettera di fideiussione con la quale l'istituto di credito garantisce la solvibilità del debito a
scadenza a chi risulterà essere il legittimo creditore.
Completano il flusso cartaceo due documenti che non circolano:
la lettera di manleva rilasciata dall'emittente della polizza di credito commerciale alla banca,
con la quale richiede il rilascio della fideiussione e contestualmente si impegna a costituire
fondi in tempo utile per l’estinzione delle obbligazioni assunte;
una lettera di mandato all'incasso inviata dal creditore o dall'ultimo cessionario alla banca.
Da un punto di vista finanziario la concorrenzialità della commercial paper rispetto ad altre tipologie
di funding a breve o a brevissimo termine, si fonda su tre elementi fondamentali: il rendimento per
l'investitore, ovvero il costo per il prenditore; la rapidità di emissione e collocamento; la possibilità
di cartolarizzare gli strumenti alternativi al credito tradizionale.
Il primo fattore è stimolante. La commercial paper offre rendimenti nettamente superiori alla
remunerazione dei B.O.T. a tre mesi (naturale alternativa) ovvero a operazioni di pronti contro
termine per scadenze inferiori; per il debitore, la commercial paper si offre come un titolo
rappresentativo di un'obbligazione il cui costo è decisamente competitivo rispetto al credito
bancario commerciale e finanziario.
Anche il secondo elemento è di importanza decisiva, in quanto sia emissione che collocamento si
possono risolvere in via telefonica.
La presenza di forti garanzie annulla i tempi di istruttoria tipici di altre forme di finanziamento
classiche.
Infine, la polizza di credito commerciale permette all'investitore lo smobilizzo immediato dello
stesso, con palesi vantaggi in merito alla monetizzazione dell'attivo.
In sintesi, l'investitore ottiene un maggior rendimento insieme ad una migliore liquidabilità
dell'asset; il prenditore beneficia di un costo competitivo e di una riduzione dei tempi morti di
finanziamento.
La carta commerciale, in situazioni contingenti di tensione della liquidità, apre un canale di raccolta
verso il mercato dei capitali non intaccando quello creditizio.
ASPETTI FISCALI
Imposta di bollo
La lettera di riconoscimento di debito ex art. 1988 c.c. non incorpora il diritto di credito e quindi,
essendo redatta sotto forma di corrispondenza commerciale, non è soggetta all’imposta di bollo se
non in caso d’uso. Tuttavia la dichiarazione di ricevuta di una somma, inserita nel documento
ricognitivo del debito, consiglia l’applicazione dell’imposta di bollo di €1,81 per ogni documento
(D.P.R. 642/72, Tariffa art.13).
Imposta di registro
La predisposizione dei documenti sotto forma di corrispondenza commerciale prevede che
l’imposta di registro sia dovuta solo in caso d’uso nella misura dello 0,50%.
IVA
Le eventuali cessioni della commercial paper sono fuori campo IVA ai sensi dell’art. 2, comma 3,
lettera a) del D.P.R. 633/72, in quanto non sono considerate cessioni di beni quelle cessioni che
hanno per oggetto denaro o crediti in denaro.
La presentazione alla scadenza della commercial paper da parte dell’ultimo cessionario per
l’incasso del corrispettivo rientra nelle operazioni esenti da IVA in base all’art. 10, comma 1,
numero 1) del D.P.R. 633/72.
Imposte dirette
I proventi generati dalla commercial paper sono qualificabili come redditi di capitale, come previsto
dall’art. 44, comma 1, lettera a) del T.U.I.R..
Il regime fiscale applicabile all’atto della riscossione di tali proventi si configura diversamente a
seconda del soggetto percettore.
Se i proventi vengono percepiti da persone fisiche non esercenti attività d’impresa o da enti non
commerciali, il “debitore”, all’atto del pagamento, in qualità di sostituto d’imposta, dovrà
assoggettarli a ritenuta alla fonte del 12,5% a titolo d’acconto, come previsto dall’art. 26, comma 5
del D.P.R. 600/73.
Se il percettore è un soggetto non residente, la ritenuta del 12,5% si applica a titolo d’imposta,
sempre che non risieda in Stati o territori diversi da quelli di cui al decreto emanato ai sensi dell’art.
168-bis del T.U.I.R., nel qual caso la ritenuta a titolo d’imposta è pari al 27%.
Nell’ipotesi di persone fisiche non esercenti attività d’impresa e di enti non commerciali, si ritiene
che i proventi derivanti dalla “compravendita” di commercial paper prima della loro scadenza
naturale non siano soggetti ad imposizione, poiché l’ipotesi d’intento speculativo prevista un tempo
dall’art. 76, comma 1 del D.P.R. 597/73 non è più stata inserita nell’attuale T.U.I.R..
Nell’ipotesi di cessione della commercial paper prima della scadenza, i proventi conseguiti non
dovranno essere assoggettati ad alcuna ritenuta. Tale ritenuta dovrà pertanto essere operata, ove
ne esistano i presupposti, esclusivamente nei confronti dell’ultimo cessionario.
COSTI
Il costo della polizza di credito commerciale è determinato potenzialmente da 2 elementi:
- tasso di interesse;
- commissione per la fideiussione.
La carta commerciale e le eventuali scritture accessorie vengono consegnate all'impresa offerente
liquidità a fronte dell'erogazione di un importo inferiore all'importo facciale del titolo.
Infatti, il servizio dell'obbligazione è anticipato e calcolato con la formula dello sconto razionale,
ossia la formula finanziaria che viene utilizzata per calcolare il rendimento di un B.O.T. di pari
durata:
S
S
N
i
g
N
i*g
1
365
= prezzo di negoziazione
= valore facciale della polizza
= rendimento negoziato
= giorni mancanti alla scadenza della polizza
Il tasso di interesse è negativamente correlato allo standing creditizio associato all’impresa.
Per controllare l'effettivo costo, vanno poi aggiunti i costi della fideiussione della banca nonché gli
eventuali costi dell'intermediario.
Si tenga presente che il costo del puro finanziamento derivante dalla formula è in funzione del
tempo effettivamente trascorso, mentre gli altri due costi sono fissi e quindi influiscono sul costo
tanto maggiormente quanto più breve è la durata dell'operazione.
VANTAGGI
 Minore costo rispetto al credito bancario.
 Elasticità: si adatta alle esigenze temporanee dell'azienda; esiste anche la possibilità di
allungare la durata ricorrendo ad emissioni in serie (tecnica del roll over).
 Consente di pianificare i flussi finanziari al riparo da strette creditizie e da altri imprevisti.
 Favorisce soprattutto le aziende con stagionalità finanziarie in diversi periodi dell'anno.
 Non intacca le linee di credito per cassa.
 Non è soggetta all'imposta di bollo (vedi aspetti fiscali).
 Rapidità nelle negoziazioni delle condizioni.
 Diversificazione nella scelta delle fonti di finanziamento.
SVANTAGGI
 I tagli sono generalmente rilevanti, il taglio minimo si aggira attorno a 250.000 euro.
 Le piccole aziende trovano difficoltà pratiche ad inserirsi in questo mercato.
 Si tratta di uno strumento nuovo, non disciplinato legislativamente, per cui potrebbero sorgere
problemi di tutela e di certezza del diritto delle parti contraenti.