Fisiopatologia e clinica del dolore cervico
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Fisiopatologia e clinica del dolore cervico
Rome Rehabilitation 2012 «Fisiopatologia e clinica del dolore cervicobrachiale» Prof. Valter Santilli «Sapienza» Università di Roma RACHIDE CERVICALE Il segmento cervicale è funzionalmente diviso in due parti: • Rachide cervicale superiore formato dalle prime due vertebre, aggiusta nello spazio la posizione del capo per mezzo di tre assi di movimento e permette l’allineamento degli organi di senso • Rachide cervicale inferiore formato dalle altre cinque, compie due tipi di movimenti : flesso estensione e composto di inclinazione-rotazione. POSTURA IDEALE La postura del capo serve a tenere lo sguardo parallelo all’ orizzonte La postura del capo influenza lo schema occlusale statico/ dinamico delle ATM e viceversa La postura del capo influenza la postura del corpo al fine di mantenersi in equilibrio e viceversa SCHELETRI DI UOMO E QUADRUPEDE A CONFRONTO H= diversità di inclinazione del piano del bacino B= diversa inclinazione della base cranica C= inclinazione atlante a confronto POSTURA ERETTA E DEAMBULAZIONE BIPEDE Allo sviluppo delle curve del rachide è associato l’avvicinamento tra centro di gravità della testa e centro dell’ articolazione condilo-vertebrale (art. atlanto-occipitale) si riduce il volume dei muscoli nucali e la direzione delle loro fibre diviene verticale poiché il migliore allineamento raggiunto richiede un minore coinvolgimento dei muscoli nucali per il mantenimento della testa eretta. Leva svantaggiosa DIFFERENZE TRA LE VERTEBRE CERVICALI, DORSALI E LOMBARI La differenza di costituzione delle vertebre rende conto anche delle differenti funzioni di ciascun tratto del rachide, in particolare le vertebre del rachide cervicale oltre a garantire sostegno e protezione devono garantire la mobilità adeguata ad orientare il capo nello spazio LE FACCETTE ARTICOLARI CERVICALI, DORSALI E LOMBARI 45 ° V.CERVICALE MOBILIT A’ 60 ° V.DORSALE 90 ° L‘orientamento delle faccette articolari a circa 45° (da 10° a 45° a livello del rachide cervicale alto) permette dal punto di vista biomeccanico un’ottima mobilità delle vertebre cervicali V.LOMBARE STABILITA’ ALLINEAMENTO DEL RACHIDE CERVICALE FACCETTE ARTICOLARI 45 ° I LEGAMENTI DEL RACHIDE CERVICALE I MOVIMENTI DEL RACHIDE CERVICALE I MUSCOLI DEL RACHIDE CERVICALE E IL Le fibre che seguono la via cortico spinale crociata e la via cortico spinale CONTROLLO NEUROLOGICO diretta proveniendo dalle regioni corticali premotoria e motoria si portano nel 90% dei casi alla regione laterale della sostanza grigia del midollo spinale dove hanno sede le cellule che hanno il compito di innervare i muscoli degli arti. Viceversa la maggior parte dei centri che hanno sede più caudalmente nel secondo livello di integrazione del SNC, ossia nel tronco encefalico (Brain Stem) portano le loro fibre a innerrvare i muscoli della colonna vertebrale. Sono i centri che danno origine alle vie vestibolo spinali, vie deputate al controllo dell’equilibrio e della postura. Infine esiste un terzo livello di integrazione che ha sede nel midollo spinale che ha il compito di effettuare un controllo «posturale globale» sui gruppi muscolari lunghi del rachide (Pirola,1998) IL RACHIDE CERVICALE LA POSTURA E L’EQUILIBRIO IL NUCLEO VESTIBOLARE LATERALE O DI DEITERS CHE RICEVE INFORMAZIONI DAI RECETTORI VESTIBOLARI ED AFFERENZE DAL MIDOLLO SPINALE E DAL CERVELLETTO DAL NUCLEO VESTIBOLARE LATERALE PRENDE VIA IL TRATTO VESTIBOLO-SPINALE LATERALE CHE PROIETTA AL CORNO ANTERIORE DEL MIDOLLO SPINALE DOVE ESERCITA UNA POTENTE AZIONE SUI MOTONEURONI DELLA MUSCOLATURA ANTIGRAVITARIA DELL’ARTO SUPERIORE, AZIONE FONDAMENTALE PER IL MANTENIMENTO DELLA POSTURA. IL RACHIDE CERVICALE LA POSTURA E L’EQUILIBRIO NUCLEI VESTIBOLARI MEDIALE E SUPERIORE RICEVONO INFORMAZIONI DAI CANALI SEMICIRCOLARI. DAL NUCLEO VESTIBOLARE MEDIALE PRENDE VIA IL TRATTO VESTIBOLO-SPINALE MEDIALE CHE TERMINA NEI SEGMENTI CERVICALI DEL MIDOLLO SPINALE E CONTRIBUISCE AI SISTEMI DI CONTROLLO RIFLESSO DELLA MUSCOLATURA CERVICALE DIRETTI A MANTENERE LA POSIZIONE DELLA TESTA E A COORDINARNE IL MOVIMENTO CON QUELLO DEGLI OCCHI, ANCHE ATTRAVERSO LE SUE CONNESSIONI CON I NUCLEI NUCLEO VESTIBOLARE MEDIALE OCULOMOTORI TRATTO VESTIBOLO-SPINALE MEDIALE SISTEMI DI CONTROLLO RIFLESSO DELLA MUSCOLATURA CERVICALE e SISTEMI DI CONTROLLO OCULOCEFALOGIRI EPIDEMIOLOGIA DEL DOLORE CERVICALE E CERVICOBRACHIALE • Il dolore cervicale affligge il 30-50% della popolazione generale ogni anno • Il 15% della popolazione generale farà l’esperienza di dolore cervicale (>3 mesi) in un qualche periodo della propria vita • La prevalenza raggiunge il picco nell’età intermedia e le donne sono più affette degli uomini • I fattori di rischio comprendono lavoro ripetitivo, periodi prolungati in cui la colonna cervicale viene mantenuta in flessione, lavoro ad alto stress psicologico, fumo e precedente danno a collo e spalle Fulcro della lordosi Arteria vertebrale intraforaminale EPIDEMIOLOGIA DEL DOLORE CERVICALE E CERVICOBRACHIALE Secondo uno studio epidemiologico l’incidenza annuale della radicolopatia cervicale è di 83 individui su 100.000 ( USA) di età compresa tra i 13 ed i 91 anni; il 14,8 % dei pazienti affetti da radicolopatia riferiscono esercizio fisico o traumi antecedenti all’insorgenza della sintomatologia e solo il 21,9% presenta una protrusione discale precedentemente documentata da diagnostica per immagini. Artrosi, protrusioni discali od entrambe le situazioni risultano essere la causa della radicolopatia nel 70% dei casi. EPIDEMIOLOGIA DEL DOLORE CERVICALE E CERVICOBRACHIALE Il dolore cervicale rappresenta il 40% di tutte le rachialgie, la sindrome cervicobrachialgica il 16% CERVICALGIA: I LUOGHI COMUNI E’COLPA DI: • • ARTROSI CONTRATTURE • POSTURA COSA C’E’ NEL BUCO NERO DELLA CERVICALE ? I GRANDI SCONOSCIUTI FACCETTE ARTICOLA RI INGINOCCHIAM ENTO DELL’ARTERIA VERTEBRALE LEGAMENTI ALARI PROPRIOCETTO RI MUSCOLARI CLINICA Il dolore al collo associato a spondilosi è tipicamente bilaterale, mentre quello associato a radicolopatia è per lo più unilaterale. L’irradiazione dolorosa varia in funzione della radice nervosa interessata. L’assenza di dolore irradiato al braccio non esclude fenomeni di compressione nervosa. A volte il dolore può essere irradiato alla spalla. I disturbi sensitivi e motori possono presentarsi anche in assenza di dolore significativo. La sintomatologia risulta spesso esacerbata dall’estensione e rotazione del collo (Segno di Spurling) che riduce le dimensioni del forame neurale vertebrale; al contrario, sollevando il braccio sulla testa, la compressione sulla radice nervosa si riduce. CLINICA Rigidità dolorosa (movimenti di rotazione ed inclinazione omolaterale) Viva dolorabilità alla pressopalpazione dell’art. interapofisaria CLINICA • Rigidità al collo • Cefalea muscolo-tensiva • Formicolii (parestesie) • Debolezza muscolare • Nausea - Vomito • Senso di instabilità • Sensazione di scossa elettrica Attenzione agli inginocchiamenti dell’arteria vertebrale Sintomi associati ad insufficienza vertebro-basilare: Vertigini, Acufeni, Disfagia, Disartria, Nausea, Svenimento, pallore e sudorazione, visione offuscata, parestesia facciale, Diplopia, cefalea occipitale Da cosa deriva la sintomatologia? • Compressione radicolare • Infiammazione/disfunzione delle faccette articolari • Lesione dei legamenti alari Da cosa deriva la sintomatologia? • Compromissione del circolo vascolare posteriore a livello C5-C6 La compressione della radice cervicale da parte di una anomalia vascolare di pertinenza vertebrale è una causa rara di radicolopatia. In taluni casi si è costretti ad intervenire chirurgicamente tramite un approccio antero-laterale ed una decompressione microvascolare diretta • Alterazione dei propriocettori a causa dell’eccessivo ipertono muscolare Organi miotendinei del golgi Fusi neuromuscolari Terminazioni del Ruffini SINDROMI CERVICALI BASSE CLINICA: CERVICALGIA E CERVICOBRACHIALGIA DIAGNOSTICA PER IMMAGINI RADIOGRAFIA Non è raccomandata per la valutazione di routine di pazienti con cervicalgia acuta nel corso del primo mese di sintomi. È invece raccomandata in caso di fondato sospetto di una grave patologia spinale (frattura, tumore, infezione). E’ utile nella valutazione di pazienti con cervicalgia cronica. DIAGNOSTICA PER IMMAGINI Ritrovare sulla radiografia le linee di repere è fondamentale anche dal punto di vista terapeutico ad esempio nell’atto manipolativo per evitare complicanze Unisce il bordo anteriore e il bordo posteriore del foramen magnum occipitale. Ogni protrusione dell'apofisi odontoide è da considerare anormale Unisce il bordo posteriore del palato duro con l'occipite Raccorda il bordo posteriore del processo palatino del palato duro con il punto medio posteriore del grande forame occipitale. Nel soggetto normale passa 3-4 mm sopra l’apice del processo odontoide MANIPOLAZIONI EVITARE I RISCHI anamnesi scrupolosa valutazione radiografica conoscenze mediche estese diagnosi di certezza accurata semeiotica premanipolativa corretta tecnica manipolativa INCIDENTI: MANIPOLAZIONE CERVICALE Complicazioni Neurovascolari: • Infarto Cerebellare o del Tronco • S. Wallenberg • Aneurisma o Spasmo dell’Arteria Vertebrale • Locked-in Syndrome (Assendelft 1996) TEST PER LA CLINICA Test di postura vascolare DIAGNOSTICA PER IMMAGINI RM E TC Non sono raccomandate come esami di routine nel corso del primo mese di sintomi, a meno che non si sospetti una grave patologia spinale. Sono raccomandate, dopo un mese, in pazienti con dolore radicolare e segni di compressione radicolare sufficientemente severi da far considerare la possibilità dell’intervento chirurgico. E’ raccomandata l'esecuzione con urgenza di TC o RM nei seguenti casi: debolezza motoria progressiva, sospetto tumore, infezione o frattura. CLINICA E RADIOLOGIA SU 75 PZ CON CERVICALGIA CRONICA ANALIZZATI DAL PUNTO DI VISTA FUNZIONALE I PRINCIPALI DISTURBI (rigidità, dolore alla digitopressione delle apofisi articolari) ERANO A CARICO DEL TRATTO COMPRESO C2-C3 (81%) E C3-C4 (66%), MENTRE LE PRINCIPALI ALTERAZIONI ALLA RM ERANO TRA C4 E C5 E C5 E C6 (DEGENERAZIONE DISCALE, ALTERAZIONE DELLE FACCETTE ARTICOLARI) SECONDO QUESTO STUDIO NON SEMBREREBBE ESSERCI UNA PERFETTA CORRELAZIONE TRA CLINICA E RM DIAGNOSTICA ELETTROFISIOLOGICA EMG/ENG arti superiori Potenziali evocati ascendenti e discendenti SEMAFORI ROSSI • • • • • • • • • • • • • • Età inferiore ai 20 anni o superiore ai 50 Segni di malattia sistemica Dolore incessante a riposo Turbe del linguaggio Alterazioni dello stato di coscienza Sintomi o segni riferibili ad alterazioni del sistema nervoso centrale Rischio elevato di lassità legamentosa o instabilità dell’atlante specialmente in pazienti con Sindrome di Down o malattie ereditarie del connettivo Comparsa improvvisa cervicalgia acuta o cefalea con caratteri insoliti Sospetta dissezione delle carotidi Attacchi ischemici transitori che possono indicare insufficienza vertebrobasilare , lesioni carotidee o lesioni cerebrali vascolari Sospetta neoplasia Sospetta discite, osteomielite o tubercolosi Esiti chirurgici Deformità strutturali con dolore progressivo MI FA TALMENTE MALE IL COLLO CHE LO TAGLIEREI…… .. LE PATOLOGIE DOLOROSE CERVICALI E CERVICO-BRACHIALI • • • • • • • • • • • • • • • • CONFLITTO DISCO-RADICOLARE SDR FACCETTALE MALFORMAZIONI WISHPLASH INJURY (COLPO DI FRUSTA) SINDROME MIOFASCIALE DISTURBO DOLOROSO INTERVERTEBRALE MINORE SPONDILO-UNCO-ARTROSI STENOSI DEL CANALE VERTEBRALE SDR DELL’EGRESSO TORACICO SDR DELLO SCALENO ANTERIORE SDR DELLA COSTA SOVRANNUMERARIA PATOLOGIE REUMATOLOGICHE (ARTRITE REUMATOIDE, SPONDILITE ANCHILOSANTE) PATOLOGIE INTERNISTICHE INFEZIONI NEOPLASIE FRATTURE VERTEBRALI CONFLITTO DISCO-RADICOLARE CONFLITTO DISCO-RADICOLARE: linee guida diagnostiche CONFLITTO DISCO-RADICOLARE: linee guida terapeutiche Dal punto di vista riabilitativo evidenze scientifiche supportano l’utilizzo dell’elettroterapia antalgica, della Laserterapia antalgica e di alcune metodiche di esercizio terapeutico, anche l’agopuntura è supportata da discrete evidenze scientifiche. Nuove evidenze scientifiche sono da produrre in merito alle manipolazioni e alle trazioni del rachide cervicale Nelle Ernie discali «sequestrate» il trattamento conservativo è la prima scelta perché nonostante il quadro sintomatologico intenso ed, in alcuni casi, anche grave, la possibilità di regressione è importante grazie alla possibile disidratazione della componente liquida del nucleo polposo. …La terapia più rapida e definitiva non sempre è la migliore… WISHPLASH INJURY – IL COLPO DI FRUSTA WISHPLASH INJURY – IL COLPO DI FRUSTA Esiste una correlazione diretta tra la percezione della gravità dell’infortunio subito e l’outcome WISHPLASH INJURY – IL COLPO DI FRUSTA Il ruolo dei legamenti alari - Occipito odontoidei laterali Stabilizzano l’apofisi odontoide dell’epistrofeo nei movimenti di rotazione del cranio e del rachide cervicale superiore video I traumi del rachide cervicale superiore provocano maggiori disfunzioni sensori-motorie rispetto ai traumi del rachide cervicale WISHPLASH INJURY – IL COLPO DI FRUSTA Il ruolo dei legamenti alari La TC statica e funzionale del rachide è utile non soltanto per predire il risultato del trauma, ma permette anche la rilevazione dei legamenti alari, delle loro modifiche morfo-densitometriche e dell'instabilità segmentale della giunzione craniocervicale. Questa instabilità è molto spesso causa delle sindromi vertiginose di origine cervicale SPONDILOARTROSI L’artrosi cervicale è determinata da alterazioni a livello biomeccanico che comportano uno scopenso del normale carico e del movimento corretto del rachide cervicale, diventa una condizione dolorosa o in caso di infiammazione o in caso di compressione radicolare. Se lo spazio intervertebrale discale si riduce, le faccette articolari vanno in compressione. Un altro aspetto importante è quello della stenosi del canale e della possibile mielopatia associata STENOSI DEL CANALE Le cause si stenosi del canale sono numerose e richiedono perciò differenti approcci terapeutici ATTENZIONE AI SINTOMI PIRAMIDALI E AI DISTURBI MINZIONALI ALTERAZIONI POSTURALI PROBLEMATICHE DI ORIGINE POSTURALE POSSONO DETERMINARE L’INSORGENZA DI DOLORE CERVICALE E CERVICOBRACHIALE SIA PER LE CONSEGUENTI ALTERAZIONI SUL PIANO BIOMECCANICO E RELATIVE DISFUNZIONI MUSCOLARI SIA PERCHE’ POSSONO ESSERE PREDISPONENTI AD ALTERAZIONI FISOPATOLOGICHE VERE E PROPRIE • LINEARIZZAZIONE OD INVERSIONE DELLA FISIOLOGICA LORDOSI • • IPERLORDOSI CERVICALE ANTEPOSIZIONE DEL CAPO IPERLORDOSI CERVICALE: BIOMECCANICA Contrariamente a quanto si pensa la muscolatura posteriore del rachide non comporta il suo raddrizzamento. L’azione di questo gruppo di muscoli iperestende il rachide cervicale anche in sinergia con il mucolo sterno-cleidooccipito-mastoideo la cui azione bilaterale estende la testa sul rachide cervicale, flette il rachide cervicale basso sul rachide dorsale ed estende il rachide cervicale alto sul rachide cervicale basso comportando un iperlordosi LINEARIZZAZIONE DELLA LORDOSI CERVICALE: BIOMECCANICA I muscoli piccolo retto anteriore e grande retto anteriore determinano la flessione dell’articolazione atlanto odontoidea, il muscolo lungo del collo flette le articolazioni sottostanti e determina la linearizzazione e l’irrigidimento del rachide cervicale. I muscoli sovra e sottoioidei posti relativamente distanti dal rachide cervicale posseggono un notevole braccio di leva e conseguentemente sono molto potenti. La loro azione, in co-contrazione con i muscoli masticatori che serrano la mandibola, determina la flessione del rachide cervicale e la sua linearizzazione LA SINDROME FACCETTALE: LA BRANCA POSTERIORE Il nervo rachideo origina dal midollo dalle due radici: anteriore motrice e posteriore sensitiva. E’ un nervo misto molto corto e si divide alla sua uscita dal foro di coniugazione in due branche: la branca anteriore e la branca posteriore. La branca posteriore è stata definita come “La grande sconosciuta”, è la branca che innerva le faccette articolari… Studi istologici hanno dimostrato la presenza a livello delle faccette articolari di fibre reattive alla sostanza P, la presenza di queste fibre sostiene il ruolo potenziale di questi elementi nella patogenesi del dolore. Inoltre la presenza di un corpuscolo Pacinisimile implica un ruolo potenziale nella propriocezione e nel movimento articolare LA SINDROME FACCETTALE e LA LINEARIZZAZIONE DEL RACHIDE CERVICALE BIOMECCANICA DELLA SINDROME FACCETTALE ALTERAZIONI BIOMECCANICHE DI ALTRE ARTICOLAZIONI ALTERAZIONI A CARICO DEL CINGOLO SCAPOLO-OMERALE L’ipomobilità della scapola, con associata riduzione del suo meccanismo di movimento a “pendolo” durante l’abduzione di spalla oltre i 90°, comporta meccanismi di compenso a che spesso provocano alterazioni dolorose a carico del rachide cervicale RADIOFREQUENZE NELLA SINDROME FACCETTALE CERVICALE La neurolisi a radiofrequenza nella sindrome faccettale permette un completo sollievo sintomatologico nel 60-70% dei pazienti sottoposti a questa metodica e la sua durata è di circa 9 mesi. In questo studio l’utilizzo della guida ecografica ha permesso di ottenere risultati dell’80% e della durata di 11 mesi ALTERAZIONI POSTURALI SINDROME MIOFASCIALE La sindrome miofasciale con associati trigger points attivi è frequente in nei pazienti con radicolopatia cervicale ALTERAZIONI BIOMECCANICHE DI ALTRE ARTICOLAZIONI LE DISFUNZIONI DELL’ ATM video MALOCCLUSIONE E POSTURA • • • • • L’apparato stomatognatico è il punto di unione tra le catene anteriori e posteriori la mandibola e la lingua sono direttamente in rapporto con le catene muscolari anteriori l’osso ioide è il fulcro del movimento il mascellare superiore , attraverso il cranio, è in rapporto con le catene posteriori La contrazione della muscolatura sovra e sotto-ioidea assieme alla muscolatura masticatrice ha un ruolo nella linearizzazione del rachide cervicale L’ipertono del muscolo lungo del collo (anteriore) sembra essere in correlazione (Bricot, 1998) NUOVE METODOLOGIE DI DIAGNOSI: L’ANALISI RACHIDE CERVICALE MEDIANTE SPINOMETRIA L’analisi della postura tramite la spinometria è un esame che sfrutta luce alogena, privo di rischi, estremamente preciso ed altamente ripetibile. Ci permette di valutare la postura sia in statica che in dinamica ed eventuali cambiamenti prima e dopo terapia NUOVE METODOLOGIE DI DIAGNOSI: L’ANALISI RACHIDE CERVICALE MEDIANTE SPINOMETRIA Il sistema per l’analisi tridimensionale della mobilità del rachide cervicale avvalendosi di due telecamere sensibili a luce infrarossa consente la rilevazione di marker riflettenti posti su un supporto solidale al movimento della testa del paziente. La rilevazione di questi punti consente la rappresentazione del movimento del tratto cervicale nei piani: trasverso, frontale e sagittale DIAGNOSI DIFFERENZIALE … DIAGNOSI DIFFERENZIALE Secondo questo studio condotto sui 17 casi di pazienti con cervicobrachialgia da cause non comuni le indagini radiografiche hanno mostrato: 5 radiografie della colonna cervicale erano normali . Nei rimanenti casi, 6 hanno mostrato le immagini litiche, 2 restringimento dello spazio intervertebrale con erosioni vertebrali e 3 fratture vertebrali . Ulteriori indagini hanno concluso che il dolore cervicobrachiale era dovuto a: • • • • • • • Pancoast'syndrome in cinque casi Spondilite infettiva in tre casi metastasi ossee cervicali in due casi siringomielia in due casi neuroma in un caso sindrome dello stretto toracico in un caso spondiloartropatia erosiva in un paziente che presentava insufficienza renale cronica in emodialisi PATOLOGIE VASCOLARI Il dolore cervicale acuto può talvolta essere associato a patologie vascolari NEOPLASIE DEL RACHIDE NEOPLASIE SCHELETRICHE DEL RACHIDE 1. 2. 3. 4. Emangioma Metastasi Mieloma Plasmocito ma PATOLOGIE NEOPLASTICHE EXTRA-RACHIDEE PATOLOGIE REUMATICHE: ARTRITE REUMATOIDE Più dell'80% dei paz. con moderata o severa artrite reumatoide mostrano segni radiografici di interessamento della colonna cervicale: - Sublussazione atlanto-assiale - Compressione midollare PATOLOGIE REUMATICHE: SPONDILITE ANCHILOSANTE La Spondilite Anchilosante ha un'incidenza 3 volte maggiore nel sesso maschile ed esordisce in genere in soggetti giovani con età compresa tra i 20 e i 40 anni. È 10-20 volte più frequente in parenti di primo grado di pazienti con SA, rispetto alla popolazione generale e l'aumentata prevalenza dell'antigene tissutale HLA-B27. Nel coinvolgimento cervicale sono caratteristiche la lateralità dello sguardo e la rotazione di spalle e tronco quando il paziente si deve volgere indietro a causa della rigidità del tratto coinvolto SINDROME DELLO STRETTO TORACICO • • • • Sindrome dello scaleno Costa cervicale Compressione costoclavicolare Ipertrofia del piccolo pettorale CLINICA: • compressione vascolare arteriosa (fenomeni ischemici) e venosa (trombosi, rari casi di embolia polmonare) • compressione dei nervi: sono le alterazioni più frequenti, con dolore del collo e della spalla, fino al braccio e mano, indolenzimento diffuso, crisi di vasospasmo delle arterie PATOLOGIE INFETTIVE MORBO DI PARKINSON Le regioni più spesso colpite da disturbi dolorosi nei pazienti affetti da M.di Parkinson sono: più spesso superiore (72,2%) e gli arti inferiori (68,1%), così come le regioni paravertebrali (45,8%) e del collo (15,2%). Una correlazione significativa è stata trovata tra rigidità del collo, i punteggi instabilità posturale e la durata della malattia EAGLE SYNDROME Patologia caratterizzata dalla calcificazione del processo stiloideo che può dare dolore cervicale Rome Rehabilitation 2012 «Fisiopatologia e clinica del dolore cervicobrachiale» Prof. Valter Santilli «Sapienza» Università di Roma GRAZIE
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