Conad-Leclerc, c`è l`integrativo

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press LinE
17/05/2013
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
Direttore Responsabile: Rossano Bellelli
Diffusione: n.d.
Conad-Leclerc, c'è l'integrativo
Rinnovato l'accordo aziendale per l'iper di Modena
Nei festivi maggiorazioni al 60%: l'ok dei sindacati
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Grande soddisfazione, tra i sindacati,
dopo il rinnovo del contratto integrativo aziendale dell'ipermercato ConadLeclerc di Modena. L'accordo, che riguarda circa 250 lavoratori, è stato sottoscritto unitariamente da da FilcamsCgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil, dopo
l'approvazione unanime da parte delle
assemblee sindacali indette nelle scorse settimane. L'intesa - sottolineano le
sigle in una nota congiunta - è stata
possibile «grazie al positivo mantenimento delle relazioni sindacali con Conad-Leclerc, anche nel difficile momento che sta attraversando il settore
della grande distribuzione organizzata
a seguito della contrazione dei consumi».
Diversi gli aspetti regolati dal documento, che resterà in vigore da questo
mese fino al 2015. In primis, quelli relativi ai giorni festivi: sulle prestazioni di
lavoro domenicali, le parti hano convenuto di mantenere la volontarietà e
di garantire un'equa rotazione del personale «all'interno di un limite massimo di domeniche lavorabili nell'arco
dell'anno»; previsto anche l'avvio di
un tavolo di confronto sul tema. Le
maggiorazioni per il lavoro festivo sono state definite al 60%: una cifra che,
«pur in arretramento rispetto al precedente integrativo, è però doppia rispetto a quanto previsto dal contratto nazionale del commercio», fanno notare
i sindacati, secondo cui si tratta di
maggiorazioni «non scontate in un
quadro lavorativo stravolto dalla liberalizzazione degli orari del commercio».
Il contratto prevede anche la conferma delle intese su relazioni sindacali,
salario variabile e organizzazione del
lavoro. Secondo Filcams, Fisascat e
Uiltucs, l'accordo dimostra che, «nonostante il drammatico impatto della
liberalizzazione, si possono comunque
definire accordi aziendali che consentono di limitarne i danni garantendo il
mantenimento di importanti diritti per
i lavoratori». Un'intesa che soddisfa
tutti, insomma. E agevolata dal buon
andamento dei conti di Nordiconad,
che ha chiuso il 2012 con ricavi per
1,33 miliardi di euro, in crescita di oltre tre punti percentuali sul 2011.
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