Monsignor Meini visita le associazioni di volontariato laico
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Monsignor Meini visita le associazioni di volontariato laico
28/11/2013 INDICE RASSEGNA STAMPA 28/11/2013 Fiesole Nazione Firenze 27/11/2013 p. 16 ‘Il Triangolo delle Gualchiere' di Buonarroti spicca il volo 1 Nazione Firenze 27/11/2013 p. 19 Aspettano il cinghiale appostati sui binari 2 Nazione Firenze 27/11/2013 p. 19 Il vescovo bussa alla Casa del popolo Tirreno 27/11/2013 p. III Gino Paoli ha riscoperto le radici degli avi Daniela Giovannetti 3 4 Iniziative ed eventi Qn 27/11/2013 Indice Rassegna Stampa p. 29 I cavalli rampanti di Francesco Baracca Maurizio Sessa 5 Pagina I ' 11 Triangolo c ì E' GIÀ UN SUCCESSO editoriale . Il libro ' ® Buona i.e 12 spicca H volo r, N ßu4 «Il Triangolo delle Gualchiere . Itinerario storico nella Valle dell'Arno del Comune di Fiesole» scritto da Berlinghiero Buonarroti (nella foto mentre firma le copie), uscito per Edizioni Polistampa, in appena una settimana ha venduto cinquecento copie, all'indomani delle presentazioni a Compiobbi e ad Ellera. E mercoledì prossimo , 4 dicembre, il libro sarà presentato nella Sala del Basolato del Comune di Fiesole, in piazza Mino. Saranno presenti oltre all'autore , che illustrerà il suo volume con avvenimenti storici e aneddoti, il sindaco Fabio Incatasciato e il vicesindaco Giancarlo Gamannossi. Presenterà il giornalista Pier Francesco Listri. Fiesole Pagina 1 _ -ECACCIATORI DISPOSTI LUNGO LINEA FERROVIARIA. MULTATI . . . Aspettano il cinghiale appostati sui I PRIMI a lamentarsi, scrivendo esposti e telefonando a vigili urbani e forestale, erano stati i residenti della zona, che lamentavano la presenza di cacciatori troppo vicini alle abitazioni, con rischi per gli abitanti. Ma stavolta i cacciatori hanno superato se stessi , andando ad esercitare l'attività venatoria nientemeno che sulla linea ferroviaria, in prossimità della stazione di Mimmole, poco distante dalla zona residenziale di Caldine, nel Comune di Fiesole, mettendo così a rischio l'incolumità pubblica. A coglierli in flagranza sono stati gli uomini del Corpo Forestale dello Stato, che dopo gli esposti e le segnalazioni si sono Fiesole attivati, mettendo in atto una serie di controlli mirati sul territorio attorno alle Caldine. Così quattro cacciatori , che stavano praticando la caccia al cinghiale in una zona `bianca', dove è possibile cacciare anche in forma singola e non in squadre, sono stati fermati lungo la strada comunale e lungo la linea ferroviaria, dove a loro giudizio avevano una migliore visuale. Per legge devono invece essere rispettati almeno 50 metri dalle strade pubbliche, in modo da garantire l'incolumità delle persone. Per ciascun cacciatore è scattata una sanzione da 210 euro. F.C. Pagina 2 11 vescovo bissa alla Casa del popolo Monsignor Meini visita le associazioni di volontariato laico di DANIELA GIOVANNETTI «VOGLIO incontrare tutti, inserirmi in maniera viva e capillare fra le persone». E' con questo spirito che il vescovo di Fiesole, Monsignor Mario Meini, ha intrapreso la sua prima visita pastorale attraverso le 218 parrocchie che compongono la diocesi di Fiesole, una delle più antiche e vaste d'Italia, e che lo porterà domani pomeriggio niente meno che alla Casa del Popolo delle Caldine. La visita pastorale è stata aperta ufficialmente lo scorso 6 luglio e ad oggi il vescovo ha annunciato la Parola in 35 comunità religiose. Alle tappe "tradizionali" saranno però affiancate anche una Fiesole M onsignor Meini serie di "visite di cortesia" fra le associazioni del volontariato laico. «Nelle nostre comunità ci sono tante belle realtà - ha detto il vescovo - sono aperto a incontrare tutte quelle che mi vorranno invitare». Così domani pomeriggio, dopo l'incontro con la parrocchia di Sant'Andrea a Caldine, affidata a don Gianni Terreno, la celebrazione della Messa e la visita ai malati, monsignor Meini farà tappa anche alla Fratellanza Popolare della Valle del Mugnone e quindi al Circolo Arci di via Faentina. L'incontro, che costituisce la prima occasione di visita di un vescovo in una Casa del Popolo di Fiesole, vedrà la partecipazione del presidente Alfonso Trecci, degli operatori e dei volontari del circolo e della Pubblica assistenza che illustreranno le attività culturali, sociali e ricreative che in esse abitualmente si svolgono. «E' con grande piacere che accogliamo il vescovo - ha detto il presidente dell'Arci, Trecci Non credo che ci siano precedenti del genere, almeno qua a Fiesole». «Esistono associazioni - ha aggiunto don Gianni Terreno, che ha organizzato la visita - che operano con le stesse finalità delle parrocchie: penso al banco alimentare, all'aiuto alle famiglie bisognose, al microcredito. La visita pastorale alle Caldine mi è sembrata l'occasione giusta per far conoscere al vescovo le due realtà con le quali la nostra parrocchia collabora più spesso». Pagina 3 fino Paoli ha riscoperto le radici degli avi Produttori vip: da Stinga Oliviero Toscani e Ferruccio Ferragamo, quell'amore perla terra oglio andare a vivere in campagna», cantava Toto Cutugno. Mentre Sting non se lo è fatto dire due volte e un podere lo ha acquistato a Figline dove in 300 ettari di terra produce vino e olio. Passione condivisa con tanti altri nomi noti della musica (Gino Paoli), dell'arte (Peter Femfert, gallerista tedesco oggi a Castel lina in Chianti e il pittore Sandro Chia che fa vino e olio a Montalcino), del giornalismo (Cesara Buonamici), della tv (Marco Columbro ha scelto un casale in Val d'Orcia per produrre pasta e olio bio), del management internazionale (Richard Parsons della Time Warner nel 2000 ha acquistato a Montalcino), persino dell'hardcore (la pornostar Savanna Samson è proprietaria a Montalcino), della moda (Ferruccio Ferragamo), della fotografia (Oliviero Toscani), del cinema (Giancarlo Gianni)). Insomma: produrre olio extravergine piace anche ai vip. Forse perché ha il sapore delle tradizioni, delle radici che come dice Gino Paoli «sono importanti perché l'albero stia in piedi, nel nostro percorso di vita dobbiamo ricordarcene». Ecco perché qualche anno fa l'autore de "Il cielo in una stanza" ha deciso di reinvestire in quel vecchio podere in Maremma del bisnonno. «Faccio olio seguendo le indicazioni dei miei avi - racconta - rimodernandole, ma basandomi sui loro insegnamenti. Frangiamo a freddo perché mio nonno faceva così. E io mi fido della tradizione». E se "L'Olio dei Paoli da cultivar locali" (Frantoio, Moraiolo, Leccino) esce da Campiglia Marittima per conquistare il mercato, per imbottigliare l'oro giallo Cesara Buonamici ha scelto Fiesole. Anche per il vicedirettore del Tg5 è stato un percorso a ritroso, compiuto insieme al fratello nel 1991, optando per il biologico che le ha aperto le porte di importanti clienti. Ma ha fatto di più perché con l'extravergine e le foglie di olivo ha creato una linea cosmetica che piace molto alle signore sensibili alla salute dell'ambiente e della propria pelle. Olio bio anche per Sting, ex leader dei Police e oggi produttore di un blend nel podere Il Palagio, tra il Chianti e il Valdarno. Come per il fotografo Oliviero Toscani che, oltre a produrre vino a Casale Marittimo, veste con l'etichetta OT anche un extravergine. Il passaggio dalle passerelle alla campagna è parso naturale a Ferruccio Ferragamo che nella tenuta Il Borro a San Giustino Valdarno mette in bottiglia la spremitura delle olive. (i.a.) Fiesole Pagina 4 I cavalli rampanti di Francesco Baracca In un vecchio album militare le. foto mai viste dell'asso dell'aviazione Ma urizio Sessa FIRENZE I. I nomi LIO CORN O E I del destriero bianco con un solo corno a torciglione e poteri magici e quello di un celebre sultano ottomano per "battezzare" due superbi cavalli. Gli stessi purosangue montati da un ventiduenne sottotenente dell'Arma della Cavalleria durante il corso di equitazione da campagna nei dintorni di Roma, nell'incanto agreste di Tor di Quinto, dal 15 ottobre al 20 dicembre del 1910, una sorta di "dependance" della Scuola militare di Pinerolo, dove, dal 1891, si svolgevano competizioni equestri. Un giovane sottotenente destinato ad entrare nella storia, ad occupare un posto perenne nel Pantheon degli eroi. Il suo nome? Francesco Baracca, nato il 9 mag- gio 1888 a Lugo di Romagna, in provincia di Ravenna. E qui, dal 1993, nella casa natale, adempiendo le volontà testamentarie del padre, il conte Enrico, ha sede il Museo Baracca. E SA lo straordinario cavallerizzo che comanderà più tardi la 91a squadriglia aerea, "La Squadriglia degli Assi". Sarà lui che verrà insignito della medaglia LIOCORNO - 'a. 'AIM L'allora sottotenente di cavalleria in sella alla scuola di Tor di Quinto d'oro al valor militare nella Prima Guerra Mondiale e ad essere abbattutto, dopo 34 vittorie, a bordo del suo Spad XIII nel corso di un'azione di mitragliamento a volo radente contro le trincee austriache sul colle Montello, il 19 giugno del 1918, vicino all'Abbazia di Nervesa. IN UNA VECCH IA e un po' ingiallita raccolta di foto recentemente ritrovata per caso da un collezionista sul banco di un mercatino dell'antiquariato a Firenze, il sottotenente Baracca fa bella mostra di sé mentre, in perfetto stile Caprilli - il livornese capitano di cavalleria ideatore del Sistema Naturale di Equitazione in grado di permettere al cavallo un movimento il più spontaneo possibile - supera con facilità e "dinamismo futurista" gli ostacoli in sella a Liocorno e ad Ibrahim. Due "Figli di Pegaso" sinora rimasti per troppo tempo a riposo e senza gloria nelle praterie dell'oblio. I loro nomi e la loro magnifica presenza di cavalli di razza riemergono in alcune fotografie inedite, rispuntate all'improvviso dagli imperscrutabili sentieri della passione collezionistica. Iniziative ed eventi IMMAGI N I materializzatesi in un album dedicato ai cavallerizzi in uniforme che parteciparono al corso di Tor di Quinto, probabilmente approntato e appartenuto a un compagno di corso di Baracca. Scatti da cui riemerge un "nido di nobili" dedito al sacro rito della cavalleria. Un rito scandito da scivoli, cancelli in salita e in discesa, staccionate, sieponi, muri in cresta, talus e doppio talus. E anche dalla caccia alla volpe. Ma quale percorso ha compiuto "Cecchino" Baracca per giungere a Tor di Quinto e coronare il suo sogno di campione di salto ad ostacoli? Dopo i quattro anni trascorsi nel Nobile Collegio dei Padri Scolopi di San Domenico a Fiesole e la licenza classica conseguita, a Firenze, al liceo Dante, Baracca nel 1907 è approdato al Collegio Militare di Modena. E dal 1909 veste i galloni di sottotenente del Reggimento Piemonte Reale Cavalleria. Poi, nel 1912, deciderà di frequentare la scuola aerea di Reims, in Francia, che segnerà il suo volo verso il fatale sogno di Icaro... I N Q UESTE FOTO finora rimaste "private" Liocorno e Ibrahim appaiono come ricordi indelebili di due splendide cavalcature il cui tempo, ora, è stato finalmente "ritrovato". Due corsieri, che, seppur fugacemente, hanno contribuito a far spiccare il mito di Francesco Baracca. Il mito aviatorio dell'Asso degli Assi, il mito del cavallino rampante passato come testimone ad Enzo Ferrari per la sua favolosa scuderia automobilistica. . Pagina 5 Baracca su La c ornú, uno dei due cavaiti - träemnersirs da un vecchio ath 2zmÏ di fotografie dedica; ,r, i vcarsri sQl@amffic di"2. 1 9l C Iniziative ed eventi Pagina 6
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