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In viaggio con Gellindo Ghiandedoro ITINERARIO E FOTOGRAFIE DI SILVIA VERNACCINI Il Lago di Lamar sul Sentiero di San Vili VALLE DEI LAGHI: TERLAGO La presenza di Napoleone Bonaparte, in Trentino, trova numerosi riferimenti nella storia così come nei racconti popolari: anche il Lago di Lamar ha l’onore di un richiamo all’imperatore francese che invase il Trentino nell’anno 1796. Incassati tra le rocce della piana del Monte di Terlago si stendono due laghi (raggiungibili lungo la S.P. n. 18 che sale al Monte di Terla- go e termina al Lago di Lamar), distanti tra loro poco più di un centinaio di metri ma che, evidentemente, in origine costituivano un unico lago. Il primo, di forma oblunga e dallo splendido colore I Laghi di Lamar, un’oasi di pace www.risparmiolandia.it verde intenso, si chiama Lago Santo, il secondo, circolare e più profondo (16 m), Lago di Lamar. Della loro unione rimane ancora un emissario non visibile, che dal Lago Santo esce confon- In viaggio con Gellindo Ghiandedoro dendosi tra i detriti: forse è la stessa acqua che ricompare nei pressi del sottostante castello di Terlago. Sulla parete che scende a strapiombo sulla sponda orientale del Lago di Lamar, si apre una caverna nota come l’Abisso di Lamar, che guida sull’orlo di un pozzo profondo circa 400 metri, tra i maggiori a livello europeo. Proprio in questa cavità, dove un tempo precipitavano le pecore che sfuggivano ai pastori, i soldati di Napoleone avrebbero nascosto il frutto delle loro ruberie, due barili colmi di monete d’oro, con l’intenzione di recuperarli finita l’invasione. Ma, tant’è, sono ancora lì! Di gorghi profondi parlano pure le sue acque che, causa pericolosi mulinelli, avrebbero trascinato a fondo incauti bagnanti e, addirittura, imbarcazioni. Questa passeggiata è diretta proprio ai laghi di Lamar: la partenza è a Casale di Monte Terlago (697 Sopra: il Lago di Lamar. Sotto: le acque azzurre del Lago Santo www.risparmiolandia.it In viaggio con Gellindo Ghiandedoro m) e copre un tratto del Sentiero di San Vili, l’itinerario storicoturistico che da Vela di Trento raggiunge Pinzolo, ricalcando un possibile percorso di Vigilio, vescovo di Trento, intrapreso per evangelizzare le popolazioni pagane della Val Rendena attorno al 400. In epoca romana Terlago era un conosciuto nodo viario tra la Valle dell’Adige e la Valle del Sarca: da qui una strada saliva a Sopramonte, passava per Sardagna e scendeva a Trento, mentre un’altra da Sopramonte proseguiva per Cavedine; un’ultima via, infine, da Terlago raggiungeva Padergnone, dove si biforcava per Vigo Cavedine e Dro. La singolarità di questa zona riguarda la compresenza di aspetti glaciali e carsici. Lo stesso Lago di Terlago è classificato come carsico e d’erosione glaciale intervalliva. Visibili sono gli immissari, mentre gli emissari, sotterranei, escono dalle “lòre”, meglio note come cavità carsiche che si trovano nei pressi del Lago di Terlago; infine, un sistema di grotte e di sifoni collegherebbe probabilmente questo lago a quelli sovrastanti, Santo e di La Mar. I due laghi di Terlago (il più piccolo, in realtà una palude, è protetto in quanto biotopo provinciale; l’altro è balneabile, ha un Lido e la passeggiata circumlacuale), dalla tipica forma “a otto”, sono quanto rimane, assieme ai due succitati sul Monte Terlago, di un sistema di 5 laghi: Terlago, infatti, significa inter-lacus o trans-lacum, ovvero tra i laghi. Domus de Trilaco suonava l’appellativo del castello di Terlago nei documenti altomedioevali (proprietà privata; non visitabile). E, in effetti, si trattava di un edificio fortificato e protetto da muro, in prossimità di tre laghi, oggi Lago di Terlago. La funzione, certamente non militare data l’ubicazione in pianura, era quella di offrire ricovero a più famiglie in caso di pericolo. Attorno, una complessa griglia di fortilizi oggi perduti vigilava sulle diverse vie di transito. A confermare tale ruolo comunitario rimangono le due torri affiancate che costituiscono la parte più antica del castello. Durante il Concilio di Trento (15451563) questo castello venne scelto quale residenza di vescovi e prelati e come luogo di svago grazie al clima mite di Terlago: molti degli antichi palazzi in paese lo stanno ancora a dimostrare. Privo di giurisdizione, subì un devastante atto vandalico a opera del generale francese Vendôme (1703). Rimaneggiato ampiamente nell’Ottocento, si rivela oggi quale amena villa fortificata, ben celata da mura. Superata la chiesa di Casale (parcheggio), seguite il sentiero indicato come Passeggiata Monte Terlago (San Vili, SAT n. 627) che, in un affascinante paesaggio fatto di ondula- www.risparmiolandia.it te praterie costellate qua e là da macchie di alberi e da piccoli stagni (torbiere) attraversa la località Prada; qui un tempo le famiglie del luogo si trasferivano nei mesi estivi per la fienagione. Protetti dall’imponente parete della Paganella si piega quindi a destra scendendo alla Malga Terlago Bassa, trasformata in Centro Attività Integrative (Comune di Terlago, Comprensorio Valle dell’Adige). Pochi minuti e si è al piccolo Lago di Lamar (714 m), circondato da un suggestivo bosco di faggi secolari; balenabile, con attenzione!, è frequentato dai pescatori per la sua pescosità. Proseguendo, il sentiero porta ad affacciarsi sulla Valle dell’Adige. Il ritorno può ricalcare l’andata, oppure seguire la strada asfaltata che, fiancheggiando l’azzurro Lago Santo, distante dal primo solo un centinaio di metri, vi riporta a Casale. In viaggio con Gellindo Ghiandedoro Da Casale di Monte Terlago (Terlago) ai Laghi di Lamar lungo il Sentiero San Vili (1 ora andata) Trento, APT Trento, Monte Bondone e Valle dei Laghi: tel. 0461 216021 www.apt.trento.it Terlago, Municipio: tel. 0461 860163 Le distese di prati e i laghetti in località Prada di Monte Terlago. www.risparmiolandia.it
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