L` IRPEF del 2007 Alcuni esercizi
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L` IRPEF del 2007 Alcuni esercizi
Esercizi L’ IRPEF del 2007 Alcuni esercizi Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, il Mulino, 2010 Capitolo III, Lezione 1 Le aliquote q e le detrazioni dell’Irpef p Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, il Mulino, 2010 Capitolo III, Lezione 1 SCALA DELLE ALIQUOTE redditi dditi 2007 Scaglioni Al legale Al.legale EURO 0 15.000 28.000 55 000 55.000 Oltre 15.000 15 000 28.000 55.000 75 000 75.000 75.000 (%) 23,0 23 0 27,0 38,0 41 41,0 0 43,0 (le aliquote non comprendono l’addizionale regionale dello 0,9%) 0 9%) Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, il Mulino, 2010 Capitolo III Lezione 1 Le detrazioni per fonte del reddito Redditi di lavoro dipendente e assimilati fino a 8000 1840 8001-15000 1338 + 502 (15000-RC) / 7000 15001-23000 1338(55000-RC) / 40000 23001-24000 1338(55000-RC) ( ) / 40000 + 10 24001-25000 1338(55000-RC) / 40000 + 20 25001-26000 1338(55000-RC) / 40000 + 30 26001-27700 1338(55000-RC) / 40000 + 40 27701-28000 1338(55000-RC) / 40000 + 25 28001-55000 1338(55000-RC) / 40000 Reddito di pensione (età < 75 anni) fino a 7500 1725 7501-15000 1255 + 470(15000-RC) / 7500 15001-55000 1255 (55000-RC) / 40000 Reddito di pensione (età > 75 anni) fino a 7750 1783 7751-15000 1297 + 486(15000-RC) / 7250 15001-55000 1297 (55000-RC) / 40000 fino a 4800 1104 4801 55000 4801-55000 1104 (55000-RC) (55000 RC) / 50200 Redditi di lavoro autonomo Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, il Mulino, 2010 Capitolo III Lezione 1 Detrazioni per carichi di famiglia Le detrazioni per coniuge a carico fino a 15000 800 - 110 RC / 15000 15001-29000 690 29001-29200 700 29201-34700 710 34701-35000 720 35001 35100 35001-35100 710 35101-35200 700 35201-40000 690 40001-80000 690 (80000-RC) / 40000 Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, il Mulino, 2010 Capitolo III Lezione 1 La detrazione per ciascun figlio a carico è: 95000 + 15000(numerofigli − 1) − RC (d + a) 95000 + 15000(numerofigli − 1) dove d= 800 se il figlio g ha più p di tre anni d= 900 se il figlio ha meno di tre anni a=200 per ciascun figlio se in famiglia ci sono almeno tre figli, altrimenti a=0 Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, il Mulino, 2010 Capitolo III Lezione 1 ESERCIZI Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, il Mulino, 2010 Capitolo III Lezione 1 Esercizio 1 Nel corso del 2007, il signor Rossi ha percepito un reddito da lavoro dipendente, al lordo delle ritenute effettuate dal datore, pari a 28000 euro. Ha percepito interessi su depositi bancari per 2000 euro e ha maturato p plusvalenze su azioni per p 2000 euro. Vive in una abitazione di sua proprietà, con rendita catastale di 500 euro. Possiede inoltre un appartamento che ha affittato, con un contratto non convenzionato, a 5000 euro (l’appartamento ha rendita catastale di 750 euro). Durante il 2007 ha sostenuto spese mediche per 600 euro e ha pagato 2800 euro di interessi passivi sul mutuo relativo alla casa in cui abita. Ha coniuge e 2 figli, di cui uno solo di età superiore ai tre anni, a carico carico. Calcolate l’Irpef netta del signor Rossi ricordando che sulle spese mediche c’è una franchigia di 130 euro. Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, il Mulino, 2010 Capitolo III Lezione 1 Soluzione esercizio 1 Il reddito complessivo del signor Rossi è uguale a 28000 + (0,85 x 5000) + 500= 32750. Le plusvalenze azionarie e gli interessi bancari non entrano nell’imponibile Irpef, ma sono assoggettati a regimi sostitutivi. Si noti che, nel calcolare il reddito che Rossi ottiene dall’appartamento affittato, si fa riferimento al reddito effettivo (l’affitto), a meno che non risulti inferiore al reddito normale (la rendita catastale). Il reddito imponibile è uguale al reddito complessivo meno la rendita catastale sull’abitazione principale, interamente deducibile. E’ quindi 32750-500=32250. Imposta lorda (15000*0,23) + (28000-15000)*0,27 + (32250-28000)*0,38 3450+3510+1615=8575 Detrazione per reddito da lavoro dipendente: visto che il reddito complessivo è compreso tra 28001 e 55000, si applica la formula Dldip 1338 [(55000 0 55625 744 26 Dldip=1338 [(55000- 32750)/40000] = 1338 x0,55625=744,26 Detrazione per i figli: Df2=( (800+100)+ 800)(1- (32750/110000) = 1700*0,7023= 1193,89 Detrazione per coniuge a carico: Dc= 710 Detrazioni per oneri = 0.19 x (600 – 130 + 2800) = 621,3 Irpef netta = 8575- 744,26-1193,89 -710 - 621,3 = 5305,55 L’aliquota media è quindi 5305,55/32250 = 16,45% L’aliquota media effettiva è invece 5305,55/32750=16,20 L aliquota marginale legale è uguale al 38% L’aliquota L’aliquota marginale effettiva, che ci dice quanto varia l’imposta al variare del reddito complessivo del contribuente, tiene conto anche della variazione delle detrazioni per lavoro dipendente e per figli a carico al variare del RC. Possiamo calcolare quanto è variata l’imposta del contribuente quando il suo reddito complessivo passa da 31750 a 32750 euro. Calcoliamo cioè l’aliquota marginale effettiva relativa agli ultimi 1000 euro guadagnati. L imposta lorda aumenta di 380 euro (essendo il 38% l’aliquota l aliquota marginale legale corrispondente al reddito imponibile del L’imposta contribuente). La detrazione per reddito di lavoro dipendente diminuisce di (777,71 - 744,26) = 33,45. Quella per figli a carico diminuisce di (1209,32 - 1193,89) = 15,43. L’imposta netta è quindi aumentata di (380+33,45+15,43) = 428,88. L’aliquota marginale effettiva sugli ultimi 1000 euro del contribuente è quindi pari al 42,89%, ed è significativamente più alta rispetto all’aliquota legale. Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, il Mulino, 2010 Esercizio 2 Il signor Bianchi nel corso del 2007 ha percepito i seguenti redditi: a)) reddito ddit da d lavoro l di dipendente, d t all lordo l d delle d ll ritenute it t effettuate ff tt t dal d l datore, d t per 40000 euro b) reddito da lavoro autonomo di 10000 euro, a fronte del quale ha subito una ritenuta alla fonte di 2000 euro c) interessi su BTP per 4000 euro d)) affitto su una casa di sua esclusiva p proprietà p di 8000 euro ((la rendita catastale di tale casa è di 1750 euro). Ha un figlio a carico, di età superiore ai tre anni. La moglie non è a carico, in quanto percepisce un reddito come co.co.pro. di 7300 euro; ha sostenuto le seguenti spese: a) spese per il dentista del figlio: 2000 euro b) spese per tasse scolastiche: 200 euro Calcolate l’Irpef netta e l’Irpef da versare a saldo per il signor Bianchi. Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, il Mulino, 2010 Capitolo III Lezione 1 Soluzione esercizio 2 Reddito complessivo = 40000 + 10000 + 0,85 x 8000 = 56800 N cii sono d Non deduzioni d i i ttradizionali. di i li Per trovare l’Irpef lorda, applico la scala delle aliquote: Irpef lorda = 0,23x15000+0,27x13000+0,38x27000+0.41x1800=3450+3510+10260+738=17958 P i hé la Poiché l moglie li non è a carico, i la l detrazione d t i per figlio fi li a carico i deve d essere ripartita i tit ffra i d due coniugi i i all 50%, ovvero, previo accordo fra i due, può essere attribuita al coniuge con reddito più elevato. Va allora considerato che la moglie ha un reddito da co.co.pro. e cioè un reddito che la legislazione fiscale qualifica come reddito da lavoro dipendente. Questo reddito è inferiore agli 8000 euro e, grazie alla detrazione da la oro dipendente lavoro dipendente, è esente da imposta imposta. Ai coniugi coni gi Bianchi non con conviene iene q quindi indi attrib attribuire ire alc alcuna na q quota ota di detrazione alla signora Bianchi, che non trarrebbe nessun beneficio da una detrazione fiscale per oneri familiari, essendo il suo debito di imposta già azzerato dalla detrazione per lavoro dipendente. Ipotizziamo quindi che il signor Bianchi, ben consigliato dal suo Caaf, attribuisca a sé l’intera detrazione: Detrazione sul figlio maggiore di tre anni: Df1=800 (1- Y/95000) =800 ((95000-56800)/95000) = 321,68 La detrazione per reddito da lavoro dipendente non spetta al signor Bianchi, perché il suo reddito complessivo supera i 55000 euro. Detrazioni per oneri = 0 0.19x(2000-130+200)= 19x(2000 130+200)= 0,19x2070=393,3 0 19x2070=393 3 Irpef netta = 17958 – 321,68 – 393,3=17243,02 Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, il Mulino, 2010 Capitolo III Lezione 1 Segue Soluzione esercizio 2 Per calcolare l’Irpef da versare a saldo, devo sottrarre dall’Irpef netta le ritenute che il signor Bianchi ha subito durante l’anno, al momento della percezione dei suoi redditi. Rit Ritenute t sull reddito ddit da d lavoro l di dipendente: d t il d datore t di lavoro l considera id il reddito ddit d da llavoro di dipendente d t come l’unico reddito del contribuente, calcola quindi su di esso sia la detrazione per reddito da lavoro dipendente che le detrazioni per oneri familiari. L’Irpef lorda calcolata dal datore è quindi commisurata al suo reddito di lavoro di 40000 euro ed è pari a: 0 23 15000+0 27 13000+0 38 12000 3450+3510+4560 11520 0,23x15000+0,27x13000+0,38x12000=3450+3510+4560=11520 A questo importo il datore toglie la detrazione per redditi da lavoro dipendente: Dldip=1338 [(55000-Y)/40000] = 1338 x ((55000-40000)/40000) =1338x0,375=501,75 e la detrazione per il figlio a carico, anch’essa calcolata dal datore di lavoro considerando il reddito da l lavoro dipendente di d t come reddito ddit complessivo: l i Df1=800 (1- Y/95000) =800-0,00842 x 40000 = 800-336,8 = 463,2 Si noti che entrambe le detrazioni calcolate dal datore di lavoro, non conoscendo che il signor Bianchi ha altri redditi, sono più alte del dovuto, in quanto si tratta di detrazioni decrescenti al crescere del reddito complessi o Ciò comporterà al signor Bianchi il vantaggio complessivo. antaggio di aver a er pagato un n acconto più basso (quello (q ello trattenuto dal datore), ma che verrà compensato da un saldo più alto. Nel complesso, il datore ha versato ritenute uguali a 11520-501,75-463,2=10555,05 Il signor Bianchi ha anche subito ritenute sul suo reddito da lavoro autonomo: 2000 Ritenute totali = 10555 10555,05 05 + 2000 =12555 =12555,05 05 Irpef da versare a saldo: 17243,02-12555,05=4687,97 Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, il Mulino, 2010 Capitolo III Lezione 1 Esercizio 3 Considerate una famiglia composta da marito, moglie e due figli, in cui il marito percepisce un reddito imponibile pari a 40000 euro e la moglie un reddito imponibile di 15000 euro euro. Ipotizzate che la struttura delle aliquote e degli scaglioni dell’imposta sul reddito sia la seguente (non vi sono né detrazioni, né deduzioni): Scaglioni aliquota 0-15000 10% 15000 – 30000 20% 30000 30% >30000 a) calcolate quanto la famiglia deve pagare per l’imposta sul reddito, nel caso di unità impositiva individuale b)) calcolate q quanto la famiglia g deve p pagare g per l’imposta p p sul reddito,, nel caso di unità impositiva familiare, senza correzioni per la numerosità dei componenti c) calcolate quanto la famiglia deve pagare per l’imposta sul reddito, nel caso di unità impositiva familiare, con applicazione dello splitting d) calcolate quanto la famiglia deve pagare per l’imposta sul reddito, nel caso di unità impositiva familiare, con applicazione del quoziente familiare (il capofamiglia pesa 1, il coniuge 0,7, il primo figlio 0,5, ogni figlio successivo 0,3). Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, il Mulino, 2010 Capitolo III Lezione 1 Soluzione esercizio 3 a) Nell’ipotesi di tassazione individuale, ciascuno dei percettori di reddito, il marito e la moglie, calcola separatamente la propria imposta. T( T(marito) it ) = 0,1x15000+0,2x15000+0,3x10000 0 1 15000 0 2 15000 0 3 10000 = 1500 1500+3000+3000=7500 3000 3000 7500 T(moglie) = 0,1x15000=1500 Imposta totale pagata dalla famiglia = 9000 Aliquota media sul reddito familiare = 9000/55000= 16,36% b)) Nel caso di tassazione sulla famiglia, g , senza correzioni p per tenere conto del numero dei componenti, p , la tassazione è commisurata alla somma (cumulo) dei redditi dei percettori. imposta = 0,1x15000+0,2x15000+0,3x25000 = 1500+3000+7500=12000 Aliquota media sul reddito familiare = 12000/55000= 21,82% (In presenza di imposta progressiva, e senza correttivi, quali lo splitting o il quoziente familiare, la tassazione familiare, con il cumulo dei redditi, redditi comporta un onere di imposta più elevato) elevato). c) La tassazione del reddito familiare, in caso di splitting, avviene cumulando tutti i redditi familiari e poi attribuendoli, metà per uno, ai due coniugi. imposta complessiva= 2 x T(55000/2) = 2 x T(27500) = 2 x (0,1x15000+0,2x12500) = 2 x (1500+2500)=8000 Aliquota media sul reddito familiare = 8000/55000=14,54% L’ L’applicazione li i d dello ll splitting litti ha h comportato t t una riduzione id i dell’aliquota d ll’ li t media, di non solo l rispetto i tt alla ll situazione it i di cumulo, l ma anche rispetto alla situazione di tassazione individuale. d) La tassazione secondo il quoziente familiare permette di attribuire a ciascun membro della famiglia un reddito pro capite corretto per le economie di scala che si riscontrano nella convivenza. Il quoziente familiare è pari alla somma dei pesi riconosciuti a ciascun componente: 1+0,7+0,5+0,3=2,5 Si calcola l’imposta dovuta sul reddito pro capite corretto reso equivalente (e quindi confrontabile fra famiglie di numerosità diversa) attraverso la sua divisione per il quoziente e poi si moltiplica l’importo ottenuto per il quoziente familiare stesso: imposta = 2.5 x T(55000/2.5) = 2.5 x T(22000) = 2.5 x (0,1x15000+0,2x7000) = 2,5 x (1500+1400)=7250. Aliquota media sul reddito familiare = 7250/55000=13.18% Alternativamente si calcola ll’imposta imposta dovuta sul reddito pro capite corretto e cioè su 22000 22000. Questa imposta è pari a 2900 2900. Si calcola l’aliquota media corrispondente al reddito pro capite corretto: 2900/22000 = 13,18% e la si applica al reddito familiare complessivo. 15,18%x55000=7250. Questa seconda procedura rende evidente che il passaggio per il reddito procapite corretto ha la funzione di calcolare l’aliquota media idonea per un dato reddito familiare, se si tiene conto della numerosità dei suoi componenti, in presenza di i imposta t progressiva. i Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, il Mulino, 2010 Capitolo III Lezione 1 Esercizio 4 Il signor i Verdi V di percepisce, i nell’anno ll’ t un reddito t, ddit imponibile i ibil parii a 30000 euro. Nell’anno t+1 il tasso di inflazione è uguale al 5%; il reddito del signor Verdi è perfettamente indicizzato all’inflazione, ma non subisce alcuna crescita reale ed è quindi uguale a 31500 euro euro. Ipotizzate che la struttura delle aliquote e degli scaglioni dell’imposta sul reddito sia la seguente (non vi sono né detrazioni, né deduzioni): Scaglioni aliquota 0-10000 10% 10000 – 20000 20% >20000 40% a) mostrate che nell’anno t+1 si verifica il fenomeno del fiscal drag e calcolate l’importo della maggiore imposta pagata dal contribuente a causa del fiscal drag; b) mostrate, anche numericamente, in che modo sarebbe possibile annullare l’effetto del fiscal drag. Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, il Mulino, 2010 Capitolo III Lezione 1 Soluzione esercizio 4 a) Imposta pagata nell’anno t: 0,1x10000+0,2x10000+0,4x10000=1000+2000+4000=7000 Aliquota media = 7000/30000=23,333% Imposta pagata nell’anno t+1: 0,1x10000+0,2x10000+0,4x11500=1000+2000+4600=7600 Aliquota media = 7600/31500=24,127% Il contribuente contribuente, pur essendo il suo reddito reale rimasto invariato invariato, paga quindi lo 0 0,794% 794% di imposta in più; l’ammontare l ammontare del fiscal drag è quindi 0,00794x31500=250 euro, corrispondente al maggior onere dovuto all’inflazione. L’importo del fiscal drag poteva essere alternativamente essere calcolato come segue: i) per lasciare invariato il debito di imposta reale, un’ inflazione del 5% avrebbe dovuto comportare un incremento del debito di imposta del 5%: 7000 x (1+0,05) = 7350. Pagando invece 7600 euro, il contribuente paga 7600-7350=250 euro in più. ii) per lasciare invariato il debito di imposta reale, l’aliquota media non dovrebbe variare (23.33%) e dunque il contribuente dovrebbe pagare 0,2333x31500=7350 euro. Pagando invece 7600 euro, il contribuente paga 250 euro in più. b) Si potrebbe annullare l’effetto del fiscal drag indicizzando all’inflazione i valori degli scaglioni (ne moltiplico cioè il valore per (1 (1+0,05)) 0,05)) nell’anno t+1 la nuova struttura degli scaglioni sarebbe allora la seguente: Scaglioni aliquote 0-10500 10% 10500 – 21000 20% >21000 40% l’imposta dovuta su 31500 sarebbe: 0.1x10500 + 0.2x10500 + 0.4x10500 = 1050 + 2100 + 4200 = 7350 Anche l’imposta sarebbe quindi aumentata del 5%, in linea con l’inflazione, e l’aliquota media non sarebbe cambiata rispetto al periodo precedente, come non è cambiato il reddito reale. Oppure, si applica la struttura delle aliquote al reddito deflazionato per il tasso di inflazione (quindi nell’esempio costante in termini reali), si calcola l’imposta, poi la si moltiplica per il tasso di inflazione: 31500/1.05 = 30000 T(30000)=7000 g 7000x1.05=7350 e non c’è fiscal drag. Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, il Mulino, 2010 Capitolo III Lezione 1
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