BANCA EUROMOBILIARE
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BANCA EUROMOBILIARE Modelli operativi e di servizio per il Private Banking Alberto Boccaccio CETIF - MILANO, 16 marzo 2006 La presentazione è stata realizzata da Euromobiliare ed è riservata esclusivamente ai soci CeTIF. La riproduzione e la diffusione anche parziale della stessa non è pertanto consentita se non previa autorizzazione. Agenda Banca Euromobiliare • Una storia di crescita • BE nel Gruppo Credem I modelli operativi e di servizio • Lo scenario attuale • Il modello di BE Le linee di evoluzione • Quadro generale • Aree di sviluppo: i sistemi informativi • Aree di sviluppo: le operations 2 Una storia di crescita (1 di 3) Evoluzione • Euromobiliare, sin dalla sua fondazione (1973) si è caratterizzata come punto di riferimento della finanza italiana per le attività di Merchant e Private Banking; nel tempo si è focalizzata nella gestione degli investimenti e del risparmio, introducendo nuovi elementi di innovazione e competenze • Con la trasformazione in banca nel 1987 e l’ingresso nel Gruppo Credito Emiliano nel 1994, Banca Euromobiliare ha migliorato ulteriormente la propria capacità di servizio “su misura” alla clientela, beneficiando di importanti sinergie di business ed integrando le proprie competenze specifiche con la solidità e l’ampiezza di offerta e servizi del Gruppo • Dopo un’importante crescita dimensionale nei primi anni 2000, Banca Euromobiliare sta consolidando il suo sviluppo nell’ambito della missione di Private Banking che la contraddistingue 3 Una storia di crescita (2 di 3) 4 Evoluzione degli Asset Under Management (dati in Milioni €) 6 , 17 0 . 5 7.000 6.000 5.595 5.642 2003 2004 4.906 5.000 4.279 4.000 3.000 3 . 16 9 2.056 2.000 1.000 1999 2000 2001 2002 2005(*) giugno) Risorse • Ca. 80 Private Banker e 330 Promotori Finanziari • 21 Filiali e 14 Centri Finanziari • Ca. 120 persone con ruoli non commerciali, in Direzione (compreso il Centro Investimenti Private), e nelle Filiali Una storia di crescita (3 di 3) Principali Soluzioni di Investimento per il Private Banking Gestioni GestioniPatrimoniali Patrimoniali Advisory Advisorysul sulpatrimonio patrimonio amministrato amministrato Fondi Fondicomuni comuniitaliani italianieeSICAV SICAV GPM: 4 famiglie (12 linee base, con possibili personalizzazioni) GPS: 10 linee GPF: 5 linee Servizio di consulenza all’investimento diretto in titoli azionari e obbligazionari Fondi comuni di investimento (25) Sicav lussemburghesi (15 comparti) Alternative AlternativeInvestment Investment Fondi di Fondi Hedge Fondo di Private Equity Strumenti Strumentidi diingegneria ingegneria finanziaria finanziaria Certificates e Obbligazioni Strutturate Prodotti personalizzati, costruiti con derivati Prodotti ProdottiAssicurativi Assicurativi Unit Linked e Prodotti Previdenziali 5 BE nel Gruppo Credem 6 Struttura del Gruppo Credem CREDEMHOLDING 72,2% 27,8% CREDEM 100% 98,5% 59,5% 99,8% 100% Banca Euromobiliare Euromobiliare A.M. SGR Euromobiliare SIM Abaxbank Banca Euromobiliare Suisse 100% 100% 50% 50% Credemleasing Euromobiliare Fiduciaria 100% Credemfactor Euromobiliare Alternative Inv.SGR 100% Azuritalia Assicurazioni Credem International Luxembourg 100% Azuritalia Vita Credem Private Equity SGR 100% Credemtel Credimmobili Magazzini Generali delle Tagliate Anteprima 100% 100% 100% 100% Agenda 7 Banca Euromobiliare • Una storia di crescita • BE nel Gruppo Credem I modelli operativi e di servizio • Lo scenario attuale • Il modello di BE Le linee di evoluzione • Quadro generale • Aree di sviluppo: i sistemi informativi • Aree di sviluppo: le operations Lo scenario attuale (1 di 2) Fattori di contesto specifici sono alla base della varietà di modelli • Il mercato italiano del Private Banking è ancora “giovane” e sono recenti i primi segnali di consolidamento • La differente origine degli operatori (Banche/Divisioni di Gruppi Bancari, Banche Specializzate, Banche Estere) e di approcci commerciali si riflette nell’eterogeneità dei modelli organizzativi • I servizi di Private Banking sono intrinsecamente caratterizzati da un forte peso della componente relazionale, rispetto a quella tecnicaorganizzativa • L’offerta di strumenti IT e di servizi operativi è ancora frammentata • Non esiste (o non esiste ancora…) un chiaro modello di riferimento, sebbene emergano in maniera sempre più chiara alcuni tratti comuni 8 Lo scenario attuale (2 di 2) Il consolidamento dell’industria evidenzia alcuni aspetti comuni(*) • Organizzazioni “snelle” con pochi livelli gerarchici ed elevato decentramento • Focalizzazione sulle funzioni commerciali e sulle “fabbriche prodotto” a diretto supporto del Private Banking (Gestioni Patrimoniali) • Elevato ricorso all’outsourcing per sistemi informativi, processi di back-office e servizi operativi • Operations e servizi IT dedicati solo su aree critiche per il front-end commerciale • Strutture di servizio dedicate a supporto delle funzioni “core” • L’attuale fase vede molti player impegnati nel consolidamento e nell’affinamento di modelli operativi e di servizio adottati in fase di avvio, spesso per ragioni contingenti • Tutti stanno perseguendo l’efficienza, a fronte di una crescente pressione sui margini (*) Cetif, Il Private Banking in Italia: aspetti tecnologici e organizzativi, 2002 9 Il modello di BE 10 Un archetipo di struttura organizzativa… Direzione Ris. Umane Controlli Marketing Commerciale Team PB 1 Filiale 1 Con. Gest. Gestioni Finanza Operations /IT Supporto funzioni “core” Operations dedicate Team PB m Governo outsourcer Filiale n Il modello di BE … e la sua realizzazione in BE • Il modello realizzato in Banca Euromobiliare è quello di un soggetto giuridico autonomo, nell’ambito del Gruppo Bancario, con alcune caratteristiche peculiari: – focalizzazione sull’azione commerciale, attraverso due canali (Private Banker e Promotori Finanziari) – Rete di Filiali, con offerta di servizi bancari, a supporto dell’azione commerciale – costituzione di un Centro Investimenti Private, dedicato alle GPM di alta gamma, e ricerca di sinergie con il Gruppo nell’innovazione dell’offerta commerciale – completa integrazione con sistemi informativi e processi di back-office della Capogruppo Credem, con un ruolo di riferimento nello sviluppo di prodotti/servizi e applicativi a supporto per il Private Banking – funzioni IT/Operations concentrate su – supporto funzioni “core” (Middle office, Help Desk,…) – operations dedicate (Back-office Gestioni e Fondi, …) – governo outsourcer (presidio progetti applicativi ed organizzativi, ...) 11 Agenda 12 Banca Euromobiliare • Una storia di crescita • BE nel Gruppo Credem I modelli operativi e di servizio • Lo scenario attuale • Il modello di BE Le linee di evoluzione • Quadro generale • Aree di sviluppo: i sistemi informativi • Aree di sviluppo: le operations Quadro generale (1 di 2) Convergenza dei modelli operativi e IT • È prevedibile che al consolidamento del mercato corrisponda una convergenza dei modelli operativi e di servizio, pur con differenze derivanti da dimensioni e “caratteristiche originarie” degli operatori (ad es. appartenenza a Gruppo, rapporti con Casa Madre estera, …) • In parallelo, l’offerta dei fornitori, soprattutto IT, integrerà progressivamente funzioni e servizi oggi ancora spesso frammentati Investimento sulle aree critiche per il core business • La tendenza è la realizzazione di strutture di operations e di strumenti IT dedicati sulle aree critiche, eventualmente integrati con quelli “standard” per la normale operatività bancaria, con particolare attenzione alla qualità, in termini di: – flessibilità operativa rispetto ad esigenze di personalizzazione del servizio – rapidità di adattamento alle evoluzioni di prodotto – minima tolleranza agli errori 13 Quadro generale (2 di 2) Approccio all’outsourcing • La pressione su costi ed efficienza e l’impatto derivante dall’evoluzione normativa restano importanti fattori a favore dell’utilizzo estensivo di servizi in outsourcing erogati in ambito di Gruppo bancario o da società consortili / operatori di mercato • Le esigenze di personalizzazione e di livelli qualitativi elevati e – soprattutto – costanti presuppongono comunque: – presidio diretto sull’erogazione dei servizi – propri e di terzi – con competenze dedicate – funzioni strutturate di assistenza e supporto ai Gestori della Relazione ed alle “fabbriche” di Asset Management – interventi specifici su processi/sistemi per le aree “chiave”, generalmente identificabili in: – Rendicontazione Cliente – Strumenti di supporto per i Gestori della Relazione – Strumenti per gli Asset Manager • Si può quindi ipotizzare un maggiore presidio diretto sui servizi, a livelli diversi a seconda delle dimensioni degli operatori 14 Aree di sviluppo - I sistemi informativi (1 di 3) Aree Critiche Private Banking Un modello di riferimento semplificato Canali Front-end Ges. Relazione 15 Information Provider Front-end Gestioni BO Finanza Risk Management Legacy Asset Management Sportello Anagrafe Condizioni Call Center Accesso RNI Mercati, … Incassi Pagamenti Internet Banking Comunicazione Reporting Cliente ATM Mobile Reporting Cont. Gestione CRM Marketing Contabilità Segnalazioni Provvigioni Incentivi Sistemi di Sintesi Aree di sviluppo - I sistemi informativi (2 di 3) 16 Aree prioritarie di intervento Ambito Reporting cliente Interventi Punti di attenzione Rendicontazione integrata su tutti i prodotti dedicata a Clienti Private, a crescenti livelli di dettaglio e di analisi Coerenza dati e facilità di comprensione delle informazioni Servizi di account aggregation Revisione complessiva, in termini grafici e di contenuti, di tutta la comunicazione alla Clientela (E/C, contabili, trasparenza, …) Strumenti Gestori Relazione Strumenti di front-end realizzati con implementazioni ad hoc o con acquisizione e personalizzazione di package Principali interventi su: • Analisi e rendicontazione dell’asset-allocation complessiva • Analisi performance e rischio • Supporto all’interazione con la Clientela • Pianificazione finanziaria del patrimonio Livello di sofisticazione dei report e flessibilità delle indicazioni dipendenti dal contesto Aree di sviluppo - I sistemi informativi (3 di 3) 17 Aree prioritarie di intervento Ambito Interventi Strumenti Asset e Risk Management Strumenti di front-end per l’asset management con l’introduzione di applicativi dedicati / l’integrazione con i back-end di strumenti semplici, ma flessibili Punti di attenzione Eccessi di sofisticazione non necessari Abilitazione all’utilizzo di nuove asset class Sviluppo funzioni di ottimizzazione e valutazione del rischio Altre aree applicative Information Provider: razionalizzazione fonti informative ed integrazione con i sistemi legacy BO Finanza: livello e coerenza dell’integrazione con i sistemi di front-end e flessibilità nell’innovazione di prodotto Reporting / Marketing: sviluppo reporting direzionale e DB marketing dedicati Provvigioni / Incentivi: abilitazione a meccanismi di calcolo personalizzati Internet Banking: integrazione informativa come supporto per la Clientela Solidità dei sistemi di base rispetto a front-end sofisticati Rapporto costi/benefici delle personalizzazioni Aree di sviluppo - Le operations 18 Aree prioritarie di intervento Ambito SLA dedicati Interventi Negoziazione di livelli di servizio dedicati per i servizi bancari “standard” (ad es. sportello, incassi e pagamenti), con tempi di risposta ridotti, “corsie preferenziali”, minime soglie di errore Modello di servizio differenziato per operatività “critiche” (ad es. operatività titoli, gestione casi particolari, etc.) Funzioni di supporto “Disaccoppiamento” tra complessità amministrativa delle operations – specie se in outsourcing – ed esigenze di servizio dei gestori di relazione, mediante: Punti di attenzione Rapporto costi/benefici dei servizi dedicati / con personalizzazioni Rapidità e flessibilità di risposta Funzioni di “middle office” dedicate Supporto specialistico per tematiche fiscali, normative, di prodotto, etc. Gestione “in-house” di servizi di back-office critici per il core business (ad es. Titoli, Gestioni, etc.) Coerenza rispetto alle procedure interne ed ai requisiti normativi Conclusioni Il migliore modello operativo e di servizio nel Private Banking è … “quello che non si vede” • In un contesto dove premiano personalizzazione e riservatezza nel servizio e qualità costante del prodotto nel tempo, gli obiettivi di IT/Operations sono: – sostenere l’attività dei Gestori di Relazione, con strumenti completi ed affidabili, con particolare riferimento alla rendicontazione alla Clientela – abilitare l’evoluzione di prodotto – semplificare l’operatività e gli adempimenti amministrativi, venendo incontro alle esigenze di personalizzazione proprie di questo business – garantire servizi dedicati - a minimo rischio di errore - sulle aree critiche nella percezione del Cliente • In sintesi, cercare l’eccellenza nell’esecuzione, prima ancora che perseguire l’innovazione 19 Disclaimer La presente pubblicazione ed i dati in essa contenuti hanno uno scopo meramente informativo La presentazione è ad esclusivo uso delle persone alle quali è indirizzata e non deve essere messa a disposizione di altri, copiata in tutto o in parte, senza l’espressa autorizzazione scritta da parte di Banca Euromobiliare Il marchio Banca Euromobiliare non può essere utilizzato senza il preventivo consenso della società proprietaria dello stesso 20
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