CASSA DI RISPARMIO DI PARMA E PIACENZA S.p.A.
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CASSA DI RISPARMIO DI PARMA E PIACENZA S.p.A. Sede legale ed amministrativa in Via Università 1, 43100 PARMA Capitale sociale Euro 876.761.620,00 interamente versato Codice fiscale, partita I.V.A. e numero iscrizione Registro delle Imprese di Parma: 02113530345 Numero iscrizione Albo delle Banche: 5435 - Codice ABI 6230.7 Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi Capogruppo del Gruppo Bancario Cariparma Crédit Agricole iscritto all’Albo dei Gruppi Bancari al n. 6230.7 Soggetta all'attività di direzione e coordinamento di Crédit Agricole S.A. SUPPLEMENTO AL DOCUMENTO DI REGISTRAZIONE depositato presso la CONSOB in data 21 dicembre 2015, a seguito di approvazione comunicata con nota n. 0093828/15 del 10 dicembre 2015. Il presente documento costituisce un supplemento (il “Supplemento al Documento di Registrazione” o il “Supplemento”) al documento di registrazionedi Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza S.p.A. (l’“Emittente” o la “Banca”), depositato presso la Commissione Nazionale per le Società e la Borsa S.p.A. (“CONSOB”) in data 5 giugno 2015, a seguito di approvazione comunicata con nota n. 0045596/15 del 5 giugno 2015 (il “Documento di Registrazione”). Il presente Supplemento al Documento di Registrazione è stato predisposto in conformità ed ai sensi dell'art. 16 della direttiva 2003/71/CE (la “Direttiva” o la “Direttiva Prospetti”), secondo quanto previsto dall’articolo 94 comma 7 del D.Lgs. 58 del 24 febbraio 1998 e successive modifiche (il “TUF”). Il Supplemento al Documento di Registrazione è stato predisposto, in occasione dell’approvazione del Prospetto di Base relativo al programma di offerta di prestiti obbligazionari subordinati Tier II, con eventuale rimborso anticipato o ammortamento, denominato “Cariparma S.p.A. Obbligazioni Subordinate Tier II a Tasso Fisso” “Cariparma S.p.A. Obbligazioni Subordinate Tier II a Tasso Fisso Step Up” “Cariparma S.p.A. Obbligazioni Subordinate Tier II a Tasso Variabile” “Cariparma S.p.A. Obbligazioni Subordinate Tier II a Tasso Misto” di Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza S.p.A., tenuto conto della particolare rischiosità di tali strumenti, al fine di, inter alia, fornire agli investitori informazioni aggiornate sul gruppo bancario che fa capo all'Emittente (il “Gruppo Bancario Cariparma Crédit Agricole” o il “Gruppo”) in relazione alla pubblicazione in data 27 agosto 2015 della Relazione Finanziaria Semestrale Consolidata del Gruppo Bancario Cariparma Crédit Agricole al 30 giugno 2015 (la “Relazione Finanziaria Semestrale Consolidata del Gruppo Bancario Cariparma Crédit Agricole al 30 giugno 2015”). L'informativa completa sull'Emittente e sull'offerta e/o quotazione (ove prevista) di strumenti finanziari può essere ottenuta solo sulla base della consultazione congiunta del Documento di Registrazione, del Supplemento al Documento di Registrazione, della rilevante nota informativa, ogni relativo supplemento e della documentazione indicata come inclusa mediante riferimento. Si veda inoltre il Capitolo "Fattori di Rischio" nel Documento di Registrazione, per l'esame dei fattori di rischio con riferimento all’Emittente, e nella rilevante nota informativa, per l'esame dei fattori di rischio che devono essere presi in considerazione con riferimento agli strumenti finanziari di volta in volta oggetto dell’offerta (i “Titoli”). La pubblicazione del Supplemento al Documento di Registrazione non comporta alcun giudizio della CONSOB sull'opportunità dell'investimento proposto e sul merito dei dati e delle notizie allo stesso relativi. Il Supplemento al Documento di Registrazione, il Documento di Registrazione, la rilevante nota informativa, ogni relativo supplemento e la documentazione indicata come inclusa mediante riferimento sono a disposizione del pubblico gratuitamente presso la sede legale dell'Emittente, in via Università, 1, Parma, presso il Servizio Segreteria Generale, in via Cavestro n. 3, Parma, nonché presso tutte le filiali dell'Emittente. Tali documenti sono inoltre consultabili presso tutte le filiali e sul sito web dell'Emittente www.gruppocariparma.it/bilanci-cariparma. Ulteriori luoghi di messa a disposizione dei documenti menzionati saranno indicati nelle condizioni definite. Una copia cartacea dei documenti sopra menzionati verrà consegnata gratuitamente ad ogni potenziale investitore che ne faccia espressa richiesta. Tali richieste dovranno essere inviate all'Emittente, all’attenzione del Servizio Affari Societari – Prospetto Informativo Prestiti Obbligazionari, all'indirizzo via Cavestro 3 – 43121 Parma o via email tramite accesso dal sito www.cariparma.it. Ai sensi dell'art. 95-bis comma 2 del TUF gli investitori che hanno già concordato di sottoscrivere gli strumenti finanziari prima della pubblicazione del Supplemento hanno il diritto, esercitabile in due giorni lavorativi dopo la pubblicazione del suddetto Supplemento, di revocare la loro accettazione, sempre che i nuovi fatti, errori o imprecisioni previsti dall'articolo 94 comma 7 del TUF siano intervenuti prima della chiusura definitiva dell'offerta al pubblico o della consegna degli strumenti finanziari. Al momento della pubblicazione del Supplemento al Documento di Registrazione sono in corso le seguenti offerte: Obbligazione a Tasso Fisso Step Up: Codice ISIN IT0005138489 – Emissione n.871^ Obbligazione a Tasso Fisso Step Up: Codice ISIN IT0005138646 – Emissione n.872^ Obbligazione a Tasso Fisso: Codice ISIN IT0005142986 - Emissione n.873^ Obbligazione a Tasso Fisso: Codice ISIN IT0005143208 - Emissione n.874^ Indice PERSONE RESPONSABILI ........................................................................................................... 4 DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITÀ ........................................................................................ 4 MOTIVAZIONI DEL SUPPLEMENTO AL DOCUMENTO DI REGISTRAZIONE ............................. 5 PARTE 1 - MODIFICHE ALLA COPERTINA DEL DOCUMENTO DI REGISTRAZIONE ................ 7 PARTE 2 – MODIFICHE AI “FATTORI DI RISCHIO” ...................................................................... 9 PARTE 3 – MODIFICHE ALLE “INFORMAZIONI FINANZIARIE SELEZIONATE” ........................ 14 PARTE 4 – MODIFICHE ALLE “INFORMAZIONI SULL’EMITTENTE” .......................................... 27 PARTE 5 – MODIFICHE ALLE “INFORMAZIONI SULLE TENDENZE PREVISTE” ...................... 28 PARTE 6 – MODIFICHE ALLE “INFORMAZIONI FINANZIARIE RIGUARDANTI LE ATTIVITA’ E LE PASSIVITÀ, LA SITUAZIONE FINANZIARIA E I PROFITTI E LE PERDITE DELL’EMITTENTE” ........................................................................................................... 29 PARTE 7 – MODIFICHE AI “DOCUMENTI ACCESSIBILI AL PUBBLICO” ................................... 31 3 PERSONE RESPONSABILI Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza S.p.A., con sede in Via Università 1, 43121 Parma, si assume la responsabilità dei dati e delle informazioni contenuti nel presente Supplemento al Documento di Registrazione. DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITÀ Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza S.p.A., dichiara che, avendo adottato tutta la ragionevole diligenza a tale scopo, le informazioni ed i dati contenuti nel Supplemento al Documento di Registrazione sono, per quanto a propria conoscenza, conformi ai fatti e non presentano omissioni tali da alterarne il senso. 4 MOTIVAZIONI DEL SUPPLEMENTO AL DOCUMENTO DI REGISTRAZIONE Il Supplemento al Documento di Registrazione, depositato presso la CONSOB in data 21 dicembre 2015, a seguito di approvazione comunicata con nota n. 0093828/15 del 10 dicembre 2015, ai sensi dell’articolo 94 comma 7 del TUF, è stato redatto, in occasione dell’approvazione del Prospetto di Base relativo al programma di offerta di prestiti obbligazionari subordinati Tier II, con eventuale rimborso anticipato o ammortamento, denominato “Cariparma S.p.A. Obbligazioni Subordinate Tier II a Tasso Fisso” “Cariparma S.p.A. Obbligazioni Subordinate Tier II a Tasso Fisso Step Up” “Cariparma S.p.A. Obbligazioni Subordinate Tier II a Tasso Variabile” “Cariparma S.p.A. Obbligazioni Subordinate Tier II a Tasso Misto” di Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza S.p.A., tenuto conto della particolare rischiosità di tali strumenti, al fine di, inter alia, fornire agli investitori informazioni aggiornate sul Gruppo in relazione alla pubblicazione in data 27 agosto 2015 della Relazione Finanziaria Semestrale Consolidata del Gruppo Bancario Cariparma Crédit Agricole al 30 giugno 2015. Ogni riferimento al "Documento di Registrazione" nel Documento di Registrazione deve intendersi, salvo ove diversamente indicato, come un riferimento al Documento di Registrazione come integrato e/o modificato dal Supplemento al Documento di Registrazione depositato presso la CONSOB in data 21 dicembre 2015, a seguito di approvazione comunicata con nota n. 0093828/15 del 10 dicembre 2015. Il Documento di Registrazione è modificato ed integrato nei modi di volta in volta indicati nei relativi paragrafi del Supplemento al Documento di Registrazione. Il Supplemento al Documento di Registrazione riporta le titolazioni corrispondenti ai Capitoli e ai Paragrafi del Documento di Registrazione oggetto di modifiche o integrazioni. In particolare, la copertina del Documento di Registrazione deve intendersi modificata secondo quanto previsto alla Parte 1 del Supplemento al Documento di Registrazione (“Parte 1 - Modifiche alla Copertina del Documento di Registrazione”). I “Fattori di Rischio” contenuti nel Paragrafo 3.1 del Capitolo 3 del Documento di Registrazione devono intendersi modificati secondo quanto previsto alla Parte 2 del Supplemento al Documento di Registrazione ("Parte 2 - Modifiche ai “Fattori di Rischio”"). Le “Informazioni Finanziarie Selezionate” contenute nel Paragrafo 3.2 del Capitolo 3 del Documento di Registrazione devono intendersi modificate secondo quanto previsto alla Parte 3 del Supplemento al Documento di Registrazione (“Parte 3 - Modifiche alle “Informazioni finanziarie selezionate””). Le “Informazioni sull’Emittente” contenute neI Capitolo 4 del Documento di Registrazione devono intendersi modificate secondo quanto previsto alla Parte 4 del Supplemento al Documento di Registrazione (“Parte 4 - Modifiche alle “informazioni sull’Emittente””). Le “Informazioni sulle Tendenze Previste” contenute nel Capitolo 7 del Documento di Registrazione devono intendersi modificate secondo quanto previsto alla Parte 5 del Supplemento al Documento di Registrazione (“Parte 5 - Modifiche alle “Informazioni sulle Tendenze Previste””). Le “Informazioni Finanziarie Rigurdanti le Attività e le Passività, la Situazione Finanziaria e i Profitti e le Perdite dell’Emittente” contenute nel Capitolo 11 del Documento di Registrazione devono intendersi modificate secondo quanto previsto alla Parte 6 del Supplemento al Documento di Registrazione (“Parte 6 - Modifiche alle “Informazioni Finanziarie Rigurdanti le Attività e le Passività, la Situazione Finanziaria e i Profitti e le Perdite dell’Emittente””). 5 I “Documenti Accessibili al Pubblico” contenuti nel capitolo 14 del Documento di Registrazione devono intendersi modificati secondo quanto previsto alla Parte 7 del Supplemento al Documento di Registrazione (“Parte 7 – Modifiche ai “Documenti Accessibili al Pubblico””) Ai sensi dell'art. 95-bis, secondo comma, del TUF gli investitori che hanno già concordato di sottoscrivere gli strumenti finanziari prima della pubblicazione del Supplemento al Documento di Registrazione, hanno il diritto, esercitabile in due giorni lavorativi dopo la pubblicazione del suddetto Supplemento al Documento di Registrazione, di revocare la loro accettazione sempre che i nuovi fatti, errori o imprecisioni previsti dall'articolo 94, comma 7, del TUF siano intervenuti prima della chiusura definitiva dell'offerta al pubblico o della consegna degli strumenti finanziari. Al momento della pubblicazione del Supplemento al Documento di Registrazione sono in corso le seguenti offerte: Obbligazione a Tasso Fisso Step Up: Codice ISIN IT0005138489 – Emissione n.871^ Obbligazione a Tasso Fisso Step Up: Codice ISIN IT0005138646 – Emissione n.872^ Obbligazione a Tasso Fisso: Codice ISIN IT0005142986 - Emissione n.873^ Obbligazione a Tasso Fisso: Codice ISIN IT0005143208 - Emissione n.874^ 6 PARTE 1 - MODIFICHE ALLA COPERTINA DEL DOCUMENTO DI REGISTRAZIONE La copertina del Documento di Registrazione deve intendersi integralmente sostituita della seguente: CASSA DI RISPARMIO DI PARMA E PIACENZA S.p.A. Sede legale ed amministrativa in Via Università 1, 43100 PARMA Capitale sociale Euro 876.761.620,00 interamente versato Codice fiscale, partita I.V.A. e numero iscrizione Registro delle Imprese di Parma: 02113530345 Numero iscrizione Albo delle Banche: 5435 - Codice ABI 6230.7 Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi Capogruppo del Gruppo Bancario Cariparma Crédit Agricole iscritto all’Albo dei Gruppi Bancari al n. 6230.7 Soggetta all'attività di direzione e coordinamento di Crédit Agricole S.A. DOCUMENTO DI REGISTRAZIONE depositato presso la CONSOB in data 5 giugno 2015, a seguito di approvazione comunicata con nota n. 0045596/15 del 5 giugno 2015. Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza S.p.A. (l’“Emittente” o la “Banca”) ha predisposto il presente documento di registrazione (il “Documento di Registrazione”, in cui si devono ritenere comprese le informazioni indicate come ivi incluse mediante riferimento), nonché il supplemento al Documento di Registrazione depositato presso la CONSOB in data 21 dicembre 2015 a seguito di approvazione comunicata con nota n. 0093828/15 del 10 dicembre 2015 (il “Supplemento al Documento di Registrazione” o il “Supplemento”), in conformità ed ai sensi della Direttiva 2003/71/CE (la “Direttiva Prospetti” o la “Direttiva”) e all’art. 14 del Regolamento 2004/809/CE (il “Regolamento CE”), così come successivamente modificati ed integrati, nonché degli Schemi allegati a quest’ultimo. Il documento contiene informazioni sull’Emittente per la durata di dodici mesi a decorrere dalla sua data di approvazione. Il presente Documento di Registrazione, il Supplemento al Documento di Registrazione, insieme alla documentazione predisposta per l'offerta e/o quotazione (ove prevista) degli strumenti finanziari di volta in volta rilevanti, redatta in conformità alla Direttiva (i.e. la nota informativa sugli strumenti finanziari anche facente parte di programmi di emissione, che contiene i rischi e le informazioni specifiche connesse agli strumenti finanziari oggetto dell’offerta (la “Nota Informativa”), la nota di sintesi, contenente in breve i rischi e le caratteristiche essenziali connessi alla Banca e agli strumenti finanziari oggetto dell’offerta (la “Nota di Sintesi”), le condizioni definitive che saranno predisposte dall’Emittente in occasione di ciascuna emissione e pubblicate prima dell’inizio dell’offerta (le “Condizioni Definitive”) insieme alla Nota di Sintesi relativa ad ogni singola emissione, nonché la documentazione indicata come inclusa mediante riferimento nei medesimi), costituisce un prospetto di base ai sensi e per gli effetti della Direttiva. 7 L'informativa completa sull'Emittente e sull'offerta e/o quotazione (ove prevista) di strumenti finanziari può essere ottenuta solo sulla base della consultazione congiunta del Documento di Registrazione, del Supplemento al Documento di Registazione, della Nota Informativa, ogni relativo supplemento e della documentazione indicata come inclusa mediante riferimento. Si veda inoltre il Capitolo "Fattori di Rischio" nel Documento di Registrazione, come modificato dal Supplemento al Documento di Registrazione, per l'esame dei fattori di rischio con riferimento all’Emittente, e nella rilevante Nota Informativa, per l'esame dei fattori di rischio che devono essere presi in considerazione con riferimento agli strumenti finanziari di volta in volta oggetto dell’offerta (i “Titoli”). La pubblicazione del Documento di Registrazione non comporta alcun giudizio della CONSOB sull'opportunità dell'investimento proposto e sul merito dei dati e delle notizie allo stesso relativi. Il presente Documento di Registrazione e il Supplemento al Documento di Registrazione sono a disposizione del pubblico gratuitamente, dalla data di pubblicazione dello stesso e per tutta la durata della sua validità, presso la sede sociale e tutte le filiali dell'Emittente e sono consultabili sul sito Internet dell'Emittente www.cariparma.it, nonché presso la sua sede legale. 8 PARTE 2 – MODIFICHE AI “FATTORI DI RISCHIO” Taluni dei rischi descritti nel Paragrafo 3.1 nel Capitolo 3 del Documento di Registrazione vengono modificati come segue: FATTORI DI RISCHIO - Il rischio denominato “Rischio legato alla crisi economico – finanziaria” deve intendersi integralmente sostituito dal seguente: Rischio connesso alla crisi economico/finanziaria ed all'impatto delle attuali incertezze del contesto macroeconomico L’andamento dell’Emittente è influenzato dalla situazione economica generale, nazionale e dell’intera area Euro, e dalla dinamica dei mercati finanziari e, in particolare, dalla solidità e dalle prospettive di crescita dell’economia delle aree geografiche in cui l’Emittente opera. In particolare, la capacità reddituale e la solvibilità dell’Emittente sono influenzati dall’andamento di fattori quali le aspettative e la fiducia degli investitori, il livello e la volatilità dei tassi di interesse a breve e lungo termine, i tassi di cambio, la liquidità dei mercati finanziari, la disponibilità e il costo del capitale, la sostenibilità del debito sovrano, i redditi delle famiglie e la spesa dei consumatori, i livelli di disoccupazione, l’inflazione e i prezzi delle abitazioni. Variazioni avverse di tali fattori, in particolar modo in periodi di crisi economico-finanziaria, potrebbero condurre l’Emittente a subire perdite, incrementi dei costi di finanziamento, riduzioni del valore delle attività detenute, con un potenziale impatto negativo sulla liquidità della Banca e sulla sua stessa solidità patrimoniale. Il quadro macroeconomico è attualmente connotato da significativi profili di incertezze, in relazione: (a) alle tendenze dell’economia reale con riguardo alle prospettive di ripresa e consolidamento delle dinamiche di crescita economica nazionale e di tenuta delle economie in quei paesi, come Stati Uniti e Cina, che hanno mostrato una crescita anche consistente negli ultimi anni; (b) ai futuri sviluppi della politica monetaria della BCE, nell’area Euro, e della FED, nell’area del dollaro, ed alle politiche, attuate da diversi Paesi, volte a favorire svalutazioni competitive delle proprie valute; (c) alla sostenibilità dei debiti sovrani di alcuni Paesi e alle connesse tensioni che si registrano, in modo più meno ricorrente, sui mercati finanziari. In particolare, si richiamano, in proposito: (i) i recenti sviluppi della crisi relativa al debito sovrano della Grecia - che hanno posto rilevanti incertezze, non rientrate del tutto, sulla futura permanenza della Grecia nell’area euro, se non, in una prospettiva estrema, per il possibile contagio, tra i mercati dei debiti sovrani, dei diversi paesi, sulla stessa tenuta del sistema monetario europeo fondato sulla moneta unica, (ii) le recenti turbolenze sui principali mercati finanziari asiatici, tra cui, in particolare quello cinese. Sussiste pertanto il rischio che la futura evoluzione dei richiamati contesti possa produrre effetti negativi sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell’Emittente. - Il rischio denominato “Rischio connesso al deterioramento della qualità del credito” deve intendersi integralmente sostituito dal seguente: Rischio connesso al deterioramento della qualità del credito Si segnala che al 30 giugno 2015, lo stock di crediti deteriorati del Gruppo, al lordo delle rettifiche di valore, ha registrato un incremento del 3,99%, con una differenza di €196 milioni rispetto alla chiusura del precedente esercizio, in sensibile ridimensionamento rispetto al trend di incremento registratosi nel primo semestre 2014. L’incidenza dello stock dei crediti deteriorati netti sul totale 9 FATTORI DI RISCHIO crediti verso la clientela a fine esercizio è pari al 8,4% rispetto al 8,0% del 2014. Inoltre, l’incidenza dei crediti deteriorati lordi sul totale dei crediti verso la clientela, è pari al 13%, con un trend di crescita più spiccato per le categorie sofferenze ed inadempienze probabili, in presenza di una riduzione significativa della categoria dei crediti scaduti/sconfinanti. Il tasso di copertura complessivo dei crediti deteriorati si presenta in crescita al 39,8% (ex 39,0% al 31 dicembre 2014) nonostante il crescente peso della componente ipotecaria del Portafoglio. Le sofferenze nette sono pari a circa 1.145 milioni rispetto ai 1.091 milioni di dicembre 2014, con un livello di copertura in crescita a 57,8% rispetto al 57,6% a fine 2014. Le inadempienze probabili nette ammontano a circa 1.767 milioni di cui ex incagli circa 1.127 milioni ed ex crediti ristrutturati circa 640 milioni. Al 31 dicembre 2014, i crediti deteriorati del Gruppo, al netto delle rettifiche di valore complessive, registrano una crescita del 30,3%, posizionandosi a € 2.992 milioni rispetto ai € 2.297 dell’esercizio precedente. L’incidenza dello stock dei crediti deteriorati netti sul totale crediti a fine esercizio è pari al 8,0% rispetto al 6,3% del 2013, con un livello di copertura pari a 39,0%. Le sofferenze nette sono pari a 1.091 milioni rispetto ai 919 milioni di dicembre 2013, con un livello di copertura in crescita a 57,6% (+1,3%) a fronte di un aumento dell’incidenza sugli impieghi totali che raggiunge il 2,9% (+0,4%). Le partite incagliate nette ammontano a 1.059 milioni, con un’incidenza sui crediti complessivi alla clientela del 2,8% in crescita rispetto al 2,1% del 2013, e con un tasso di copertura del 23,0%, in diminuzione rispetto all’anno precedente nel quale si attestava a 27,3%. I crediti ristrutturati netti sono pari a 628 milioni, in crescita rispetto ai 374 milioni dell’esercizio precedente, e rappresentano il 1,7% del monte dei crediti verso la clientela. Per maggiori informazioni, si rinvia alle pagine 55 e seguenti delle note illustrative del Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato dell’Emittente, come di seguito definito, relativo all’esercizio chiuso al 30 giugno 2015, alle pagine 37 e seguenti della Relazione sulla gestione consolidata del bilancio consolidato dell’Emittente, relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 e al successivo Capitolo 3.2 del presente Documento di Registrazione. In dettaglio, si veda la tabella sotto riportata: Indicatori di rischiosità 30.06.15 creditizia(1) Dati di Dati di sistema sistema grandi Dati di Variazione grandi Indicatori banche al Cariparma 30.06.2015 31.12.2014 2015-2014 (2) (2) banche al 31.12.14 sistema 31.12.13 Variazione grandi Indicatori banche al Cariparma 31.12.2013 2014-2013 (2) Crediti deteriorati lordi/Crediti lordi 13,1% 16,9 12,4% 15,8% 0,7 10% 13,7% 2,4 8,4% n.d. 8,0% 10,8%(3) 0,4 6,3% 10,0%(3) 1,7 7,0% 9,0 6,5% 8,3% 0,5 5,5% 6,9% 1,0 3,1% n.d. 2,9% 4,5%(3) 0,2 2,5% 4,0%(3) 0,4 verso clientela Crediti deteriorati netti/Crediti netti verso clientela Sofferenze lorde/Crediti lordi verso la clientela Sofferenze nette/Crediti netti verso la clientela 10 FATTORI DI RISCHIO Rapporto di copertura crediti 39,8% 41,7 39,0% 40,8% 0,8 40,1% 37,3% -1,1 57,8% 57,4 57,6% 56,9% 0,2 56,3% 55,0% 1,3 36,4% n.d. 34,1% n.d. 2,3 29,4% n.d. 4,7 24% n.d. 22,9% n.d. 1,1 20,0% n.d. 2,9 0,5% n.d. 1,2% n.d. -0,7 1,4% n.d. -0,2 deteriorati Rapporto di copertura delle sofferenze Sofferenze nette/Patrimonio totale di vigilanza (total capital) Sofferenze nette / Patrimonio netto Costo del credito (1) Gli indici sono costruiti sulla base dei dati patrimoniali ed economici riesposti nei prospetti contabili riclassificati di cui alle pagine 25 e 34 del bilancio consolidato del Gruppo. (2) Fonte: rapporto sulla stabilità finanziaria pubblicato dalla Banca d’Italia n° 2 di novembre 2015, tavola 4.1 pag. 37, n° 1 di aprile 2015, tavola 3.1 pag. 21 e n° 1 del maggio 2014, tavola 3.1 pag. 26. (3) I dati sono tratti dall’Appendice alla relazione annuale della Banca d’Italia 2014, riferita all’intero sistema bancario italiano. I dati al 2014, sono dati provvisori. La Banca ha tuttavia perseguito il miglioramento della qualità del credito attraverso il monitoraggio continuo del portafoglio, valutando il rispetto della strategia di rischio concordata con un’attenzione particolare verso i maggiori rischi assunti. - Il rischio denominato “Rischio connesso all’evoluzione della regolamentazione del settore bancario e finanziario” deve intendersi integralmente sostituito dal seguente: Rischio connesso all’evoluzione della regolamentazione del settore bancario ed alle modifiche intervenute nella disciplina sulla risoluzione delle crisi bancarie A novembre 2014 è entrato in funzione il sistema unico europeo di vigilanza bancaria (Single Supervisory Mechanism = SSM). Con questo meccanismo la Banca Centrale Europea (BCE) si assume il compito di vigilanza su 130 grandi banche sistemiche dell'eurozona. Il Gruppo ricade sotto la vigilanza della BCE. Occorrerà appurare quali saranno i potenziali effetti dell'introduzione dell'SSM sul Gruppo Bancario Cariparma Crédit Agricole. L’Emittente è inoltre soggetto ad un’articolata e stringente regolamentazione, nonché all’attività di vigilanza, esercitata dalle istituzioni preposte (in particolare, Banca d’Italia e CONSOB). Sia la regolamentazione applicabile, sia l’attività di vigilanza, sono soggette, rispettivamente, a continui aggiornamenti ed evoluzioni della prassi. Oltre alla normativa di matrice sovranazionale e nazionale e di natura primaria o regolamentare in ambito finanziario e bancario, l’Emittente è soggetta a specifiche normative, in tema, tra l’altro, di antiriciclaggio, usura, tutela del cliente (consumatore). 11 FATTORI DI RISCHIO La fase di forte e prolungata crisi dei mercati ha portato all’adozione di discipline più rigorose da parte delle autorità internazionali. In tale contesto, a partire dall’1 gennaio 2014, parte della Normativa di Vigilanza è stata modificata in base alle indicazioni derivanti dai c.d. accordi di Basilea III, principalmente con finalità di un significativo rafforzamento dei requisiti patrimoniali minimi, del contenimento del grado di leva finanziaria e dell’introduzione di policy e di regole quantitative per l’attenuazione del rischio di liquidità negli istituti bancari. In particolare, per quanto concerne l’innalzamento dei requisiti patrimoniali, gli Accordi di Basilea III prevedono una fase transitoria con livelli minimi di patrimonializzazione via via crescenti; a regime, ovvero a partire dal 2019, tali livelli contemplano per le banche un common equity tier one ratio pari almeno al 7% delle attività ponderate per il rischio, un tier capital ratio pari almeno al 8,5% e un total capital ratio pari almeno al 10,5% delle suddette attività ponderate per il rischio (tali livelli minimi includono il c.d. capital conservation buffer, vale a dire un cuscinetto di ulteriore capitalizzazione obbligatoria). Si segnala inoltre che la BCE ha avviato la revisione della valutazione sugli istituti di credito europei più significativi per lo SREP 2015; in tale contesto la BCE ha inviato una bozza di comunicazione alla controllante Crédit Agricole S.A. che riporta anche i livelli di Fondi Propri previsti per Cariparma, i quali alla data del Supplemento al Documento di Registrazione risultano rispettati. Per quanto concerne la liquidità, gli Accordi di Basilea III prevedono, tra l’altro, l’introduzione di un indicatore di breve termine (Liquidity Coverage Ratio, o “LCR”), avente come obiettivo la costituzione e il mantenimento di un buffer di liquidità che consenta la sopravvivenza della banca per un periodo temporale di trenta giorni in caso di grave stress, e di un indicatore di liquidità strutturale (Net Stable Funding Ratio, o “NSFR”) con orizzonte temporale pari a un anno, introdotto per garantire che attività e passività presentino una struttura per scadenze sostenibile. Relativamente a questi indicatori, si segnala che: - per l’indicatore LCR è previsto un valore minimo del 60% a partire dal 1° ottobre 2015, con un minimo in progressivo aumento fino a raggiungere il 100% dal 1° gennaio 2018 secondo il regolamento UE n. 575/2013; - per l’indicatore NSFR, è prevista una soglia minima del 100% da rispettare a partire dal 1° gennaio 2018. Basilea III, oltre ai requisiti di capitale ponderati per il rischio, introduce a partire dal 1 gennaio 2015, un indicatore minimo di leva finanziaria (leverage ratio) pari ad almeno il 3% del totale attività con l’obiettivo di porre un limite alla crescita del leverage delle banche ed evitare che i metodi usati per la stima dei coefficienti di ponderazione sottostimino i rischi effettivi e quindi il fabbisogno di capitale. Nonostante l’evoluzione normativa summenzionata preveda un regime graduale di adattamento ai nuovi requisiti prudenziali, gli impatti sulle dinamiche gestionali dell’Emittente potrebbero essere significativi. Tra le novità normative si segnalano i Decreti Legislativi n. 180 e 181 del 16 novembre 2015 attuativi della la Direttiva 2014/59/UE (la Direttiva Bank Recovery and Resolution Directive o BRRD) del Parlamento europeo e del Consiglio, pubblicati il 16 novembre 2015 sulla Gazzetta Ufficiale, in ordine alla istituzione di un quadro di risanamento e risoluzione delle crisi degli enti creditizi e delle imprese di investimento che s’inserisce nel contesto della definizione di un meccanismo unico di risoluzione delle crisi e del Fondo unico di risoluzione delle crisi bancarie. 12 FATTORI DI RISCHIO Tra gli aspetti innovativi della BRRD si evidenzia l’introduzione di strumenti e poteri che le Autorità nazionali preposte alla risoluzione delle crisi bancarie (le “Autorità”) possono adottare per la risoluzione di una situazione di crisi o dissesto di una banca. Ciò al fine di garantire la continuità delle funzioni essenziali dell’ente, riducendo al minimo l’impatto del dissesto sull’economia e sul sistema finanziario nonché i costi per i contribuenti ed assicurando che gli azionisti sostengano le perdite per primi e che i creditori le sostengano dopo gli azionisti purchè nessun creditore subisca perdite superiori a quelle che avrebbe subito se la banca fosse stata liquidata con procedura ordinaria di insolvenza. In particolare, in base ai suddetti decreti attuativi si registra il passaggio da un sistema di risoluzione della crisi basato su risorse pubbliche (c.d. bail-out) a un sistema in cui le perdite vengono trasferite agli azionisti, ai detentori di titoli di debito subordinato, ai detentori di titoli di debito non subordinato e non garantito, ed infine ai depositanti per la parte eccedente la quota garantita, ovvero per la parte eccedente Euro 100.000,00 (c.d. “bail-in”). Pertanto, con l’applicazione dello strumento del “bail-in”, i sottoscrittori potranno subire la riduzione, con possibilità di azzeramento del valore nominale, nonché la conversione in titoli di capitale delle obbligazioni, anche in assenza di una formale dichiarazione di insolvenza dell’Emittente. I suddetti decreti attuativi sono entrati in vigore in data 16 novembre 2015, fatta eccezione per le disposizioni relative allo strumento del “bail-in” per le quali è stata prevista l’applicazione a partire dal 1° gennaio 2016. Peraltro, le disposizioni in materia di “bail–in” potranno essere applicate agli strumenti finanziari già in circolazione, ancorché emessi prima della suddetta data. Al riguardo si rinvia al “Rischio connesso all’utilizzo del “bail in” inserito nel Capitolo 2 della relativa nota informativa. Da ultimo si segnala che l’implementazione delle Direttive 2014/49/UE (Deposit Guarantee Schemes Directive) del 16 aprile 2014 e 2014/59/UE (Bank Recovery and Resolution Directive) e l’istituzione del Meccanismo di Risoluzione Unico (Regolamento UE n.806/2014 del 15 luglio 2014), potrà comportare un impatto sulla posizione economica e patrimoniale della Banca in quanto impone l’obbligo di costituire specifici fondi con risorse finanziarie che dovranno essere fornite, a partire dall'esercizio 2015, tramite contribuzioni a carico degli enti creditizi. La Banca ha contabilizzato un accantonamento straordinario, pari a 7,1 milioni, per il Fondo Unico di Risoluzione Bancaria (istituito nell’ambito delle nuove normative europee in tema di crisi bancarie,volte a garantire un supporto finanziario qualora si debba procedere alla ristrutturazione di un istituto di credito senza pesare sui contribuenti). In relazione all’accantonamento al Fondo Unico di Risoluzione Bancaria, si è valutato che l’assenza di recepimento nell’ordinamento nazionale di quanto disposto dalla Direttiva e dal Regolamento Delegato UE 2015/63 del 21 ottobre 2014 (applicabile dal 1° gennaio 2015), non sia un elemento sostanziale ai fini di considerare l’obbligazione legale come già insorta nel primo semestre 2015. L’accantonamento è stato pertanto stimato sulla base delle informazioni e degli elementi attualmente disponibili, rimanendo alcune incertezze nell’ambito del processo di recepimento nella normativa nazionale. Sebbene l’Emittente si impegni ad ottemperare al complesso sistema di norme e regolamenti, il suo mancato rispetto, ovvero eventuali mutamenti di normative e/o cambiamenti delle modalità di interpretazione e/o applicazione delle stesse da parte delle competenti autorità, potrebbero comportare possibili effetti negativi rilevanti sui risultati operativi e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell’Emittente. 13 PARTE 3 – MODIFICHE ALLE “INFORMAZIONI FINANZIARIE SELEZIONATE” Il Paragrafo 3.2 nel Capitolo 3 del Documento di Registrazione deve intendersi integralmente sostituito dal seguente: 3.2 INFORMAZIONI FINANZIARIE SELEZIONATE Si riporta di seguito la tabella contenente i principali indicatori economico-finanziari consolidati relativi al Gruppo Bancario Cariparma Crédit Agricole, ricavabili dalla Relazione Finanziaria Semestrale Consolidata al 30 giugno 2015 e dai bilanci consolidati del Gruppo relativi agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2014 e 2013, approvati dal Consiglio di Amministrazione rispettivamente in data 24 marzo 2015 e 25 marzo 2014. Il bilancio consolidato semestrale abbreviato (il “Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato”) al 30 giugno 2015 contenuto nella Relazione Finanziaria Semestrale Consolidata al 30 giugno 2015, è stato assoggettato a revisione contabile limitata da parte della Società di Revisione mentre i bilanci consolidati del Gruppo relativi agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2014 e 31 dicembre 2013 sono stati assoggettati a revisione legale dei conti completa da parte della Società di Revisione. Il bilancio consolidato del Gruppo relativo al 31 dicembre 2014 è stato approvato dall’Assemblea dei soci della Banca tenutasi in data 29 aprile 2015. Si riporta di seguito una tabella contenente gli indicatori della situazione economico-finanziaria del Gruppo al 30 giugno 2015, al 31 dicembre 2014 e quelli relativi all’esercizio 2013. Tabella 1: Patrimonio di vigilanza e coefficienti patrimoniali consolidati Fondi Propri e coefficienti di solvibilità 30.06.2015 31.12.2014 31.12.2013 * Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 – CET 1) prima dell'applicazione dei filtri prudenziali e al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio - 4.779.932 2.798.140 Filtri prudenziali del CET1 (+/-) - - 7.004 - 17.445 Elementi da dedurre dal CET1 - 2.523.624 349.843 Regime transitorio - Impatto su CET1 (+/-), inclusi gli interessi di minoranza oggetto di disposizioni transitorie - 388.715 - Totale Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) 2.607.912 2.638.019 2.430.852 Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 - AT1) al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio - 112.823 120.000 Elementi da dedurre dall’AT1 - - - Regime transitorio - Impatto su AT1 - - 243.392 - 14 Fondi Propri e coefficienti di solvibilità 30.06.2015 31.12.2014 31.12.2013 * - - 120.000 2.607.912 2.638.019 2.550.852 Capitale di classe 2 (Tier 2 - T2) prima dell'applicazione dei filtri prudenziali e al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio - 774.451 930.362 Filtri prudenziali del T2 (+/-) - Elementi da dedurre dal T2 - - 349.843 Regime transitorio - Impatto su T2 (+/), inclusi gli strumenti emessi da filiazioni e inclusi nel T2 per effetto di disposizioni transitorie - - 230.534 - 536.306 543.917 574.957 Totale fondi propri 3.144.217 3.181.936 3.125.809 Attività di rischio Ponderate 23.668.552 23.588.581 23.309.590 Di cui per il rischio di credito di controparte e di aggiustamento della valutazione del credito 21.096.089 20.872.591 - Common Equity Tier 1 Ratio** 11,0% 11,2% 10,4% Tier 1 Ratio** 11,0% 11,2% 10,9% Total Capital Ratio** 13,3% 13,5% 13,4% (+/-), inclusi gli strumenti emessi da filiazioni e inclusi nell'AT1 per effetto di disposizioni transitorie Totale Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 - AT1) Totale Capitale di classe 1 (Tier 1 T1) Totale capitale di classe 2 (Tier 2 T2) - 5.562 COEFFICIENTI DI CAPITALE * dati 2013 calcolati ai sensi di Basilea 2, il CET1 è da intendersi come Core Tier1 ** le soglie minime previste dalla normativa sono pari: (i) con riferimento al Common Equity Tier al 7%; (ii) con riferimento al Tier 1 Ratio al 8,5%; e (iii) con riferimento al Total Capital Ratio al 10,5%. Tali soglie sono già comprensive del cosiddetto “capital conservation buffer”, pari al 2,5% rispetto alle soglie minime previste dalla normativa. I Fondi Propri consolidati al 30 giugno 2015 comprendono la quota di risultato di periodo computabile ovvero al netto di oneri e dividendi prevedibili. Con riferimento a questi ultimi, in 15 assenza di formali deliberazioni dei Consiglio di Amministrazione in merito alle politiche di distribuzione dei dividendi, come previsto dalla normativa (art. 26 del CRR) ai meri fini del calcolo (e senza che questo sia in alcun modo vincolante rispetto alle decisioni che verranno prese in sede di approvazione dei bilanci annuali) è stata considerata la percentuale di distribuzione più alta tra quella dell’ultimo esercizio e la media degli ultimi tre esercizi. Il Common Equity Tier 1 (CET1), il Tier 1 ed il Total Capital Ratio consolidati del Gruppo Bancario Cariparma Crédit Agricole risultano rispettivamente pari a 11,0%, 11,0% e 13,3%, confermando la solidità patrimoniale del Gruppo. I ratios beneficiano sia dell’inclusione della quota computabile del risultato di periodo, sia della costante attenzione al contenimento delle RWA1 e delle azioni a questo scopo intraprese dal Gruppo. Si segnala inoltre che la BCE ha avviato la revisione della valutazione sugli istituti di credito europei più significativi per lo SREP 2015; in tale contesto la BCE ha inviato una bozza di comunicazione alla controllante Crédit Agricole S.A. che riporta anche i livelli di Fondi Propri previsti per Cariparma, i quali alla data del Supplemento al Documento di Registrazione risultano rispettati. I dati al 31 dicembre 2014 non sono confrontabili con quelli al 31 dicembre 2013 in quanto la normativa di riferimento ha subito un radicale cambiamento così come meglio specificato nella “Parte F - Informazioni sul Patrimonio” del Bilancio al 31.12.2014. Infatti, a partire dal 1° gennaio 2014, è entrata in vigore la regolamentazione di Basilea 3 che, tra le altre disposizioni, disciplina anche la nuova modalità di determinazione del Patrimonio di Vigilanza (cosiddetto “Fondi Propri”) e stabilisce per i relativi indicatori patrimoniali differenti livelli minimi. L’attuazione della nuova disciplina prudenziale seguirà un regime di applicazione transitorio (cosiddetto “Phased-in”) che, nella maggior parte dei casi, è articolato su 4 anni (dal 1° gennaio 2014 al 31 dicembre 2017) seppure con alcune importanti eccezioni per le quali sono previsti tempi di applicazione più lunghi (es. norme transitorie su partecipazioni in assicurazioni, filtro prudenziale su titoli di stato, grandfathering degli strumenti di capitale non più computabili). Relativamente alle nuove modalità di composizione dei Fondi Propri le principali novità riguardano innanzitutto la suddivisione del Tier 1 in Common Equity Tier 1 (CET1) e Tier 1 aggiuntivo. Nel primo comparto rientreranno gli strumenti di maggiore qualità in termini di capacità di assorbire le perdite e grado di subordinazione in caso di crisi (come ad esempio il capitale, le riserve, i sovrapprezzi di emissione ecc.) mentre nel secondo verranno classificati alcune tipologie di strumenti finanziari che avranno un grado di subordinazione superiore a quelli del CET1, ma inferiore a quelli del Tier 2. Oltre a ciò il CET1 subirà anche un incremento in termini di volumi rispetto a quanto dettato da Basilea 2 dal momento che verranno inglobate delle componenti che prima erano classificate nel Tier 2 (ad esempio le leggi speciali di rivalutazione). Per quanto concerne invece i nuovi livelli minimi riferiti ai coefficienti patrimoniali, il Common Equity Tier 1 Capital Ratio dovrà essere pari al 4,5% rispetto alle attività di rischio ponderate, mentre con riferimento al Tier One Capital Ratio la normativa prevede per il 2014 un periodo di transizione nel quale tale indicatore non dovrà essere inferiore al 5,5% per poi passare dal 2015 al 6%; il limite del Total Capital Ratio è rimasto invariato all’8%. I dati relativi al Common Equity Tier 1 (CET1) e il Tier 1 aggiuntivo non sono disponibili in bilancio. Oltre a stabilire dei livelli minimi di capitalizzazione più elevati, la normativa di Basilea 3 ha anche previsto l’introduzione del “Buffer di Conservazione del Capitale” che rappresenta un ulteriore cuscinetto (pari al 2,5%) a presidio del capitale con l’obiettivo di dotare le banche di mezzi patrimoniali di elevata qualità da utilizzare nei momenti di tensione del mercato per prevenire 1 Nel corso del 2013 il Gruppo Cariparma Crédit Agricole aveva ottenuto, ai fini della determinazione del requisito patrimoniale a fronte del rischio di credito, l’autorizzazione del Regolatore all’utilizzo dei sistemi di rating interni secondo l’approccio “avanzato” (Internal Rating Based - Advanced AIRB), per le esposizioni creditizie “al Dettaglio” (c.d. “portafoglio Retail”) di Cariparma. 16 disfunzioni del sistema bancario ed evitare interruzioni nel processo di erogazione del credito. Aggiungendo tale buffer i coefficienti patrimoniali assumeranno livelli minimi pari al 7% per il Common Equity Tier 1 Capital Ratio, all’8,5% per il Tier 1 Capital Ratio ed al 10,5% per il Total Capital Ratio. Quindi l’entrata in vigore il 1° gennaio 2014 della nuova disciplina per le banche e le imprese di investimento (Regolamento UE n. 575/2013; Circ. 285 Banca d’Italia) ha avuto riflessi significativi sui ratios patrimoniali, producendo impatti sia sulla determinazione dei Fondi Propri che sulla determinazione delle attività ponderate per il rischio (RWA) e rendendo non significativo il confronto rispetto al 2013. Il Common Equity Tier 1 Ratio ed il Tier 1 Ratio al 31 dicembre 2014 si attestano all’11,2 % mentre il Total Capital Ratio è pari a 13,5%. In ogni caso la dinamica dei ratios, in aumento se messi in relazione al 2013, beneficia dell’utile 2014 non distribuito che ha portato il Capitale primario di classe 1 (CET1) a 4.780 milioni di euro in aumento rispetto a 2.798 milioni di euro dell’anno precedente. Si segnala che, a gennaio 2014, il Gruppo Bancario Cariparma Crédit Agricole ha esercitato e comunicato a Banca d’Italia la scelta di non includere in alcun elemento dei fondi propri i profitti e/o le perdite non realizzate provenienti dalle esposizioni verso le amministrazioni centrali classificate nella categoria AFS (Banca d’Italia, bollettino di vigilanza n. 12, dicembre 2013). Lato Fondi Propri, si segnala la riduzione dell’eccedenza tra il valore delle “perdite attese” e il valore delle “rettifiche di valore complessive” (shortfall) dal capitale di qualità primaria. Si ricorda infatti che nel corso del 2013 il Gruppo Cariparma Crédit Agricole aveva ottenuto, ai fini della determinazione del requisito patrimoniale a fronte del rischio di credito, l’autorizzazione del Regolatore all’utilizzo dei sistemi di rating interni secondo l’approccio “avanzato” (Internal Rating Based - Advanced AIRB), per le esposizioni creditizie “al Dettaglio” (c.d. “portafoglio Retail”) di Cariparma. Risultati del c.d. Comprehensive Assessment Come già evidenziato tra i fatti di rilievo del 2014, il Gruppo Cariparma, in quanto parte del Gruppo internazionale Crédit Agricole (Gruppo CA), è stato assoggettato, in via preparatoria al Single Supervisory Mechanism, all’esercizio del Comprehensive Assessment. Tale esercizio, condotto dalla Banca Centrale Europea di concerto con l’Autorità di vigilanza italiana con riferimento alle principali banche italiane, si è concluso sostanzialmente nel luglio 2014, con pubblicazione dei risultati a livello di Gruppo Bancario Crédit Agricole in data 26 ottobre 2014; non sono state pubblicate articolazioni di tali risultati a livello delle singole banche del Gruppo CA. Tale esercizio è stato articolato in tre fasi di attività di verifica: (i) un’analisi dei rischi a fini di vigilanza; (ii) un esame della qualità degli attivi (Asset Quality Review); (iii) uno Stress Test per verificare la tenuta dei bilanci bancari in scenari di stress. Lo Stress test è stato condotto considerando due scenari ipotetici per il triennio 2014-2016: uno “di base” (baseline), ripreso dalle previsioni della Commissione europea del febbraio del 2014, e uno “avverso” (adverse). La simulazione è stata condotta sui dati di bilancio di fine 2013, modificati per tenere conto dei risultati dell’AQR. 17 Nello scenario di base l’adeguatezza del capitale delle banche del Gruppo CA è stata valutata rispetto a un requisito dell’8%; nello scenario avverso il requisito considerato è stato del 5,5%, anche in questo caso superiore al minimo regolamentare. Il Gruppo Cariparma ha tenuto conto dell’esito del Comprehensive Assessment nella redazione dei propri conti annuali, valutando tutti i dati e le informazioni rese disponibili dalla Capogruppo francese man mano che gli stessi acquisivano i necessari requisiti di attendibilità e integrando pienamente nel costo del credito 2014 gli impatti derivanti dall’Asset Quality Review (Individual File Review). Tabella 2: Principali indicatori di rischiosità creditizia 30.06.15 Dati di sistema grandi banche al 30.06.20 15 (2) Crediti deteriorati lordi/Crediti lordi verso clientela 13,1% Crediti deteriorati netti/Crediti netti verso clientela 31.12.14 Dati di sistema grandi banche al 31.12.2014 (2) Variazione Indicatori Cariparma 2015-2014 16,9 12,4% 15,8% 8,4% n.d. 8,0% Sofferenze lorde/Crediti lordi verso la clientela 7,0% 9,0 Sofferenze nette/Crediti netti verso la clientela 3,1% Rapporto di copertura crediti deteriorati Rapporto di copertura delle sofferenze Indicatori di rischiosità creditizia(1) Sofferenze nette/Patrimoni o totale di vigilanza (total 31.12.13 Dati di sistema grandi banche al 31.12.2013 (2) Variazione Indicatori Cariparma 2014-2013 0,7 10% 13,7% 2,4 10,8%(3) 0,4 6,3% 10,0%(3) 1,7 6,5% 8,3% 0,5 5,5% 6,9% 1,0 n.d. 2,9% 4,5%(3) 0,2 2,5% 4,0%(3) 0,4 39,8% 41,7 39,0% 40,8% 0,8 40,1% 37,3% -1,1 57,8% 57,4 57,6% 56,9% 0,2 56,3% 55,0% 1,3 36,4% n.d. 34,1% n.d. 2,3 29,4% n.d. 4,7 24% n.d. 22,9% n.d. 1,1 20,0% n.d. 2,9 capital) Sofferenze nette / Patrimonio netto 18 Costo del credito 0,5% n.d. 1,2% n.d. -0,7 1,4% n.d. -0,2 (1) Gli indici sono costruiti sulla base dei dati patrimoniali ed economici riesposti nei prospetti contabili riclassificati di cui alle pagine 25 e 34 del bilancio consolidato del Gruppo. (2) Fonte: rapporto sulla stabilità finanziaria pubblicato dalla Banca d’Italia n° 2 di novembre 2015, tavola 4.1 pag. 37, n° 1 di aprile 2015, tavola 3.1 pag. 21 e n° 1 del maggio 2014, tavola 3.1 pag. 26. (3) I dati sono tratti dall’Appendice alla relazione annuale della Banca d’Italia 2014, riferita all’intero sistema bancario italiano. I dati al 2014, sono dati provvisori. Al 31 dicembre 2014, l’incidenza dello stock dei crediti deteriorati netti sul totale crediti a fine esercizio è pari al 8,0% rispetto al 6,3% del 2013, con un livello di copertura pari a 39,0%. Il livello di copertura delle sofferenze nette è in crescita a 57,6% (+1,3%) a fronte di un aumento dell’incidenza sugli impieghi totali che raggiunge il 2,9% (+0,4%). Al 30 giugno 2015, l’incidenza dei crediti deteriorati netti sul totale dei crediti verso la clientela, è pari a 8,4%, mentre l’incidenza dei crediti deteriorati lordi sul totale dei crediti verso la clientela, è pari al 13%, con un trend di crescita più spiccato per le categorie sofferenze ed inadempienze probabili, in presenza di una riduzione significativa della categoria dei crediti scaduti/sconfinanti. Il tasso di copertura complessivo dei crediti deteriorati, al 30 giugno 2015, si presenta in crescita al 39,8% (39,0% al 31 dicembre 2014) nonostante il crescente peso della componente ipotecaria del Portafoglio. Il rapporto di copertura delle sofferenze, al 30 giugno 2015, risulta pari a 57,8% (+0,2%). Nelle tabelle di seguito è indicata la composizione dei crediti deteriorati; le maggiori rettifiche addebitate al conto economico, in particolare nell’ambito della svalutazione collettiva sul portafoglio in bonis al 30 giugno 2015, al 31 dicembre 2014 e al 31 dicembre 2013, che tengono conto delle nuove indicazioni emanate dall’EBA negli Impementing Technical Standard (EBA/ITS/2013/03 del 24 luglio 2014) e riguardante le modalità di rilevazione in bilancio delle esposizioni creditizie “non performing”, “forborne” e “forbearance”. 30.06.2015 31.12.2014 Esposizion e lorda Rettifiche di valore complessive Rettifiche di valore complessive Esposizione netta Sofferenze 2.715.919 1.570.802 1.145.117 2.574.063 1.482.966 1.091.097 Inadempienze 2 probabili 2.216.564 449.063 1.767.501 2.104.696 417.966 1.686.730 - di cui “ex Incagli” 1.468.169 341.031 1.127.138 1.374.662 315.971 1.058.691 - di cui ex “Crediti 748.395 108.032 640.363 730.034 101.995 628.039 Esposizione Esposizione netta lorda Nell’ambito dei propri poteri regolamentari, la Banca d’Italia ha emanato nel gennaio 2015 il 7° aggiornamento della Circolare 272 del 30 luglio 2008 – Matrice dei conti che, tra le altre modifiche, ha rivisto le categorie del credito deteriorato al fine di allineare la normativa italiana alle definizioni di non-performing exposures (NPE) e di forbearance introdotte dagli Implementing Technical Standards (ITS) emanati dall’European Banking Authority - EBA. Mentre non sono state introdotte significative novità in relazione alla categoria delle sofferenze e degli scaduti e/o sconfinati deteriorati, le precedenti categorie degli incagli e dei ristrutturati sono state abolite e in sostituzione delle stesse è stata introdotta la categoria delle inadempienze probabili, secondo cui: “la classificazione in tale categoria è, innanzitutto, il risultato del giudizio della banca circa l’improbabilità che, senza il ricorso ad azioni quali l’escussione delle garanzie, il debitore adempia integralmente (in linea capitale e/o interessi) alle sue obbligazioni creditizie. Tale valutazione va operata in maniera indipendente dalla presenza di eventuali importi (o rate) scaduti e non pagati. Non è, pertanto, necessario attendere il sintomo esplicito di anomalia (il mancato rimborso), laddove sussistano elementi che implicano una situazione di rischio di inadempimento del debitore (ad esempio, una crisi del settore industriale in cui opera il debitore). 2 19 ristrutturati” Crediti scaduti / sconfinanti 164.299 6.108 158.191 222.294 8.029 214.265 Crediti deteriorati 5.096.782 2.025.973 3.070.809 4.901.053 1.908.961 2.992.092 Crediti in bonis 33.902.191 216.071 33.686.120 34.501.525 217.782 34.283.743 Totale 38.998.973 2.242.044 36.756.929 39.402.578 2.126.743 37.275.835 Al 30 giugno 2015, si registra incremento dello stock dei crediti deteriorati, al lordo delle rettifiche di valore, di 196 milioni di euro (+3,99%) rispetto alla chiusura del precedente esercizio, in sensibile ridimensionamento rispetto al trend di incremento registratosi nel primo semestre 2014. 31.12.2014 31.12.2013 Esposizione lorda Rettifiche di valore complessive Esposizion e netta Esposizione lorda Rettifiche di valore complessive Esposizione netta Sofferenze 2.574.063 1.482.966 1.091.097 2.103.865 1.184.845 919.020 Incagli 1.374.662 315.971 1.058.691 1.056.353 288.576 767.777 Crediti ristrutturati 730.034 101.995 628.039 430.824 56.354 374.470 Crediti scaduti / sconfinanti 222.294 8.029 214.265 243.711 8.448 235.263 4.901.053 1.908.961 2.992.092 3.834.753 1.538.223 2.296.530 34.501.525 217.782 34.283.743 34.354.686 259.363 34.095.323 39.402.578 2.126.743 37.275.835 38.189.439 1.797.586 36.391.853 Crediti deteriorati Crediti bonis Totale in Al 31 dicembre 2014, i crediti deteriorati, al netto delle rettifiche di valore complessive, registrano una crescita del 30,3%, posizionandosi a 2.992 milioni rispetto ai 2.297 milioni dell’esercizio precedente. Le sofferenze nette sono pari a 1.091 milioni rispetto ai 919 milioni di dicembre 2013. Le partite incagliate nette ammontano a 1.059 milioni, con un’incidenza sui crediti complessivi alla clientela del 2,8% in crescita rispetto al 2,1% del 2013, e con un tasso di copertura del 23,0%, in diminuzione rispetto all’anno precedente nel quale si attestava a 27,3%. Tale variazione deriva da una significativa modifica incrementale nell’asset mix complessivo, rispetto alla situazione del precedente esercizio, dei crediti assistiti da garanzie ipotecarie. I crediti ristrutturati netti sono pari a 628 milioni, in crescita rispetto ai 374 milioni dell’esercizio precedente, e rappresentano il 1,7% del monte dei crediti verso la clientela. In controtendenza i crediti scaduti/sconfinati, che registrano una diminuzione rispetto al 2013 collocandosi a 214 milioni, pari allo 0,6% del totale crediti alla clientela. Il relativo grado di copertura, pari al 3,6%, risulta comunque in aumento, conformemente alle politiche del Gruppo. 20 Infine, per quanto riguarda il comparto dei crediti in bonis, l’ammontare cumulato delle rettifiche di valore è pari a 218 milioni con un indice di copertura dello 0,6%. Tabella 3: Grandi rischi Voce (in migliaia di Euro) 31.12.2014 31.12.2013 Variazione Impieghi ponderati grandi rischi / Impieghi Netti 4,2% 0,9% 3,3 Ammontare nominale complessivo 20.820.879 13.251.009 7.569.870 Ammontare ponderato complessivo 1.598.225 342.194 1.256.031 5 4 1 Numero grandi rischi Il valore dei grandi rischi non è ritenuto significativo rispetto al valore complessivo dei crediti verso la clientela del Gruppo. Si veda la Parte E, pagina 200 della Nota Integrativa al bilancio consolidato dell’Emittente, relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014. Con riferimento al 30 giugno 2015, non è stata prodotta analoga informativa. Tabella 4: Principali dati di conto economico consolidato Voce 30.06.2015 30.06.2014 Variazione % 31.12.2014 31.12.2013 Variazione % Margine di interesse 478.713 470.579 1,7% 941.571 908.587 3,6 Margine di intermediazione 851.685 787.894 8,1% 1.623.095 1.657.483 -2,1 Risultato netto della gestione finanziaria 691.359 613.783 12,6% 1.232.635 1.166.348 5,7 Oneri operativi -481.888 -476.964 1,0% -957.614 -983.291 -2,6 Utile netto di periodo 147.535 74.273 98,6% 169.082 157.169 7,6 -6.688 -3.959 68,9% -8.927 -6.725 32,8 140.847 70.314 100,3% 160.155 150.444 6,5 (in migliaia di Euro) Utile di periodo di pertinenza di terzi Utile netto di periodo della Capogruppo Al 31 dicembre 2014, il Gruppo ha conseguito un utile netto che si attesta a 160,2 milioni di euro, performance ottenuta soprattutto grazie al buon andamento della gestione operativa ordinaria. La “redditività complessiva” è costituita dall’utile del periodo e dalle variazioni di valore delle attività imputate direttamente alle riserve di patrimonio netto. La redditività complessiva del 2014 evidenzia un risultato positivo di 247 milioni, dovuto principalmente all’utile netto (comprensivo della quota dei terzi) ma anche alla riserva da valutazione di attività finanziarie disponibili per la vendita, che nel 2014 registra un incremento positivo pari a 100 milioni. L’inclusione nella redditività complessiva della voce relativa alle attività finanziarie disponibili per la vendita crea una forte volatilità di cui si deve tenere conto nell’analisi della tabella. Al 30 giugno 2015, l’utile di periodo raggiunge i 141 milioni di euro, raddoppiando il risultato rispetto al medesimo periodo del 2014. 21 La redditività complessiva del primo semestre 2015, che risente della forte volatilità del mercato dei titoli di stato italiani, si posiziona a 101 milioni. Il ROE (utile netto su patrimonio medio netto) al 31 dicembre 2014 si attesta al 3,4%. Tale performance è stata conseguita attraverso la positiva tenuta dell'attività bancaria tradizionale. Il Patrimonio netto contabile al 31 dicembre 2014, comprensivo dell’utile di esercizio, ammonta a 4.769 migliaia, in crescita di 170,1 migliaia (+3,7%) rispetto ai 4.599 migliaia dello stesso periodo del 2013. La redditività del patrimonio (ROE, Return on Equity) al 30 giugno 2015 risulta pari al 6,0% mentre la redditività del Patrimonio netto tangibile (ROTE, Return On Tangible Equity) si attesta al 9,9% (al 30 giugno 2014 i due valori erano rispettivamente 3,1% e 5,2%). Gli oneri operativi del 2014 si attestano a 957.614 migliaia, contro i 983.291 migliaia dell’esercizio precedente, con una sensibile diminuzione di 25.677 migliaia (-2,6%). Tabella 5: Indicatori di liquidità Indicatore di liquidità Loan to Deposit Ratio Liquidity Coverage Ratio Net Stable Ratio Funding 30.06.2015 31.12.2014 Variazione 31.12.2013 Variazione n.d. 100,3% n.d. 99,4% 0,9 123% 137,6% -14,6 n.d. - 126% n.d. n.d. - n.d. Il Loan to Deposit Ratio esprime il rapporto tra l’ammontare totale degli Impieghi vs clientela e l’ammontare totale della raccolta diretta. L'indicatore al 31/12/2014 evidenzia una crescita rispetto all’anno precedente. Il Liquidity Coverage Ratio (LCR) esprime la capacità della Banca di far fronte alle esigenze di liquidità, in condizioni di moderato stress, a breve termine. E' determinato come rapporto tra le attività prontamente liquidabili e lo sbilancio tra entrate e uscite di cassa stimate nell'arco dei 30 giorni. Al 30 giugno 2015 LCR si posiziona al 123%. Il Net Stable Funding Ratio (NSFR) è determinato rapportando l’ammontare complessivo delle Fonti stabili di raccolta con il valore degli impieghi da finanziare. La sua calibrazione è stata effettuata dalla controllante Crédit Agricole S.A, Il rischio di liquidità è gestito tramite il framework di gruppo predisposto per tutte le entità dalla capogruppo Crèdit Agricole S.A. L’obiettivo del processo di gestione della liquidità a breve termine è che l’Emittente sia in grado di soddisfare gli impegni di pagamento per cassa previsti e imprevisti, in modo tale da non pregiudicare il normale svolgimento del business. Condizione fondamentale per il perseguimento di tale obiettivo è il mantenimento nel continuo di un sufficiente equilibrio tra flussi di liquidità in entrata e in uscita. A tal fine è stato definito un limite di finanziamento a breve termine che mira a garantire un surplus di liquidità sull’orizzonte fino ad un anno in un mercato caratterizzato da condizioni di stress. In particolare lo scopo è quello di disciplinare prudentemente la “trasformazione delle scadenze” al fine di garantire il monitoraggio del: i) rischio di illiquidità (“funding liquidity risk”), vale a dire il rischio che a seguito di una tensione finanziaria, il Gruppo non sia in grado di onorare gli impegni assunti; e del 22 ii) rischio di prezzo di liquidità (“market liquidity risk”): rischio di perdita di margine di interesse causata da maggiore onerosità del rifinanziamento. Al 31 dicembre 2014, l’esposizione dell’Emittente verso la BCE per operazioni Targeted longer term refinancing operations (“TLTRO”) consiste in un ammontare totale di 1,4 miliardi di euro, come si evince dalla tabella sotto: Finanziamenti BCE T-LTRO Data Erogazione Scadenza Importo in Euro 24/09/2014 26/09/2018 500.000.000 24/09/2014 26/09/2018 500.000.000 17/12/2014 26/09/2018 400.000.000 Totale 1.400.000.000 La Banca ha posto in essere presidi per fronteggiare situazioni di crisi che possano determinare una riduzione degli “attivi liquidi”: riserve di liquidità costituite da fondi che possono essere convertiti in liquidità sull’orizzonte di breve periodo. Non sono infine presenti finanziamenti outstanding erogati dalla BCE. Con riferimento al 30 giugno 2015, non è stata prodotta analoga informativa. Attività non vincolate disponibili (in milioni di Euro) 31.12.2014 31.12.2013 Variazione % Titoli di Stato a riserva LCR 4.886 3.183 53,5% Crediti eligible Abaco (BCE) 283,3 95,4 197,0% Titoli di Cartolarizzazioni proprie detenuti 1.177 3.235 -63,6% Titoli di Covered Bond propri detenuti 1.000 2.294 -56,4% Nel corso del 2014 sul portafoglio di Gruppo - titoli eligible BCE - è stata ridotta la posizione dei titoli di covered bond autodetenuti (da 2,3 a 1 miliardo di euro) e quella dei titoli cartolarizzati autodetenuti (da 3,2 a 1,2 miliardi di euro), per effetto della partecipazione alle aste di rifinanziamento quadriennali BCE TLTRO e trimestrali di mercato aperto (OMA). Con riferimento al 30 giugno 2015, non è stata prodotta analoga informativa. 23 Tabella 6: Principali dati di stato patrimoniale 30.06.2015 31.12.2014 Variazione % 30.06.2015 – 31.12.2014 Raccolta da clientela 36.656.224 37.146.030 -1,3 36.593.702 1,5 Raccolta indiretta da clientela 59.218.657 56.976.170 3,9 50.892.431 12 Crediti verso clientela 36.756.929 37.275.835 -1,4 36.391.853 2,4 Posizione interbancaria (1) netta 3.106.892 3.503.635 -11,3 2.779.223 26,1 Attività finanziarie 6.291.990 6.433.979 -2,2 5.310.735 21,2 157.162 219.593 -28,4 213.804 2,7 Massa Amministrata 95.874.881 94.122.200 1,9 87.486.133 7,6 Titoli in circolazione 10.481.984 11.831.609 -11,4 13.233.109 -10,6 Totale attivo 51.956.177 52.203.510 -0,5 876.762 876.762 - 876.762 - 4.770.499 4.768.894 - 4.598.786 3,7 Voce (in migliaia di Euro) Passività finanziarie di negoziazione Capitale Sociale Patrimonio netto contabile 31.12.2013 Variazione % 31.12.2014 – 31.12.2013 50.162.717 4,1 (i) Si noti che la voce “Posizione interbancaria netta” è denominata nel bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2014 e nel Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato al 30 giugno “Debiti verso banche netti”. Al 31 dicembre 2014, la massa amministrata, che costituisce l’aggregato delle fonti aziendali complessivamente amministrate per conto della clientela, si posiziona a 94.122 milioni, in deciso aumento rispetto all’anno precedente +6,6 miliardi (+7,6%). Al 30 giugno 2015, la dinamica della massa amministrata, pari a circa 95.875 milioni, si conferma positiva evidenziando una propensione della clientela verso forme di raccolta a breve maggiormente liquide e rafforzando la propensione verso i prodotti di investimento del risparmio gestito. Al 31 dicembre 2014, l’andamento degli aggregati evidenzia la ricomposizione del portafoglio verso forme a breve termine. La raccolta diretta, al 31 dicembre 2014, pari a 37.146 milioni, registra infatti una crescita dell’1,5% rispetto all’anno precedente, concentrata in particolare su conti correnti (pari a 21.685 milioni), in aumento di 2.042 milioni (+10,4%). Al 30 giugno 2015, la raccolta diretta, pari a circa 36.656 milioni, registra, invece, una diminuzione (-1,3%) rispetto a fine del 2014. Risulta, invece, significativa la performance sull’aggregato raccolta indiretta che raggiunge i 59,2 miliardi di euro (+3,9% rispetto a fine 2014). Al 31 dicembre 2014 i titoli in circolazione si attestano a 11.831 milioni (pari al 32% della raccolta diretta), presentando un’importante riduzione rispetto all’anno precedente (-10,6. Al 30 giugno 2015, i titoli in circolazione, sono pari a circa 10.482 milioni, registrando un’ulteriore diminuzione (11,4%) rispetto a fine 2014. Alla luce delle nuove dinamiche del mercato la raccolta diretta al 31 dicembre 2014 risulta così composta: conti correnti 58%, titoli in circolazione 32% e depositi 10%. 24 La crescita della raccolta diretta ed il contestuale sviluppo degli impieghi ha permesso al Gruppo Cariparma a dicembre 2014 di consolidare il proprio livello di liquidità. Il portafoglio crediti alla clientela, al 31 dicembre 2014, pari a 37.276 milioni, mostra un aumento di 884 milioni (+2,4%) verso il 2013, confermando l’attenzione del Gruppo verso famiglie e imprese pur in ottica di preservazione della qualità del credito, concentrato sul comparto anticipazioni e finanziamenti. Al 30 giugno 2015, i crediti verso la clientela, pari a circa 36.757 milioni, registrano, invece, una diminuzione (- 1,4%) rispetto a fine 2014. Si sottolinea, infine, che la posizione interbancaria netta al 30 giugno 2015, pari a circa 3.107 milioni, registra una diminuzione (- 11,3%) rispetto a fine 2014. Si rappresenta che, al 31 dicembre 2014, il valore di bilancio dell’esposizione verso Stati sovrani è pari a Euro 5.947 milioni di cui il 100% concentrato sull’Italia (cfr. pagina 40 del bilancio consolidato dell’Emittente, relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014, incluso nel presente Documento di Registrazione mediante riferimento ai sensi dell’art. 11 della Direttiva Prospetti; si veda al riguardo il Capitolo 11 del Documento di Registrazione). 25 Tabella 7: Esposizione sui titoli di debito di Governi centrali e/o enti governativi 31.12.2014 31.12.2013 Emittente Rating S&P Valore nominale Valore di Bilancio Riserva di valutazione Valore nominale Valore di Bilancio Riserva di valutazione Titoli di Stato Italiano Repubblica Italiana BBB- 3 4 - 5 5 - Titoli di Stato Argentini Repubblica Argentina CCC- 21 1 1 20 6 - Titoli di Stato Italiano Repubblica Italiana BBB- 5.000.000 5.946.617 1.414.298 4.344.500 4.746.846 - 22.731 Titoli di Stato Argentini Repubblica Argentina CCC- 24 28 28 24 24 2 Titoli di Stato Francesi Repubblica Francese AA - - - 65.000 82.042 - 906 5.000.048 5.946.650 1.414.327 4.409.549 4.828.923 - 23.635 (in migliaia di Euro) FVTPL (Fair Value Through Profit or Loss) AFS (Availablefor-sale financial assets) Totale La percentuale di incidenza dell'investimento in titoli governativi, sull'ammontare complessivo delle attività finanziarie è risultato pari al 92,4%. L’esposizione verso i titoli di Stato argentini sono di importo non significativo. Non è presente nessun titolo di debito strutturato emesso da Governi centrali o locali. Al di là dei titoli governativi riportati sopra in tabella, la percentuale di incidenza dei finanziamenti verso Governi, rispetto all'ammontare dei crediti verso la clientela, risulta pari allo 0,03%. Con riferimento al 30 giugno 2015, non è stata prodotta analoga informativa. 26 PARTE 4 – MODIFICHE ALLE “INFORMAZIONI SULL’EMITTENTE” Il Paragrafo 4.1.5 nel Capitolo 4 del Documento di Registrazione deve intendersi integralmente sostituito dal seguente: 4.1.5 Qualsiasi fatto recente verificatosi nella vita dell’Emittente sostanzialmente rilevante per la valutazione della sua solvibilità Non si sono verificati fatti recenti relativi all’Emittente che siano sostanzialmente rilevanti per la valutazione della sua solvibilità. 27 PARTE 5 – MODIFICHE ALLE “INFORMAZIONI SULLE TENDENZE PREVISTE” Il Paragrafo 7.1 del Capitolo 7 del Documento di Registrazione deve intendersi integralmente sostituito dal seguente: 7.1 Cambiamenti negativi sulle prospettive dell'Emittente Non si sono verificati cambiamenti negativi sostanziali delle prospettive del Gruppo dalla data dell'ultimo bilancio consolidato, relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014, sottoposto a revisione legale e pubblicato. Il Paragrafo 7.2 del Capitolo 7 del Documento di Registrazione deve intendersi integralmente sostituito dal seguente: 7.2 Tendenze, incertezze, richieste, impegni o fatti noti che potrebbero avere ripercussioni sulle prospettive dell'Emittente L’Emittente attesta che non si hanno informazioni su tendenze, incertezze, richieste, impegni o fatti noti che potrebbero ragionevolmente avere ripercussioni significative sulle prospettive dell'Emittente almeno per l'esercizio in corso. 28 PARTE 6 – MODIFICHE ALLE “INFORMAZIONI FINANZIARIE RIGUARDANTI LE ATTIVITA’ E LE PASSIVITÀ, LA SITUAZIONE FINANZIARIA E I PROFITTI E LE PERDITE DELL’EMITTENTE” Il Paragrafo 11.4 nel Capitolo 11 del Documento di Registrazione deve intendersi integralmente sostituito dal seguente: 11.4 Data della ultime informazioni finanziarie contenute nel Documento di Registrazione Le ultime informazioni finanziarie relative all'Emittente incluse nel presente Documento di Registrazione sono tratte dal Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato del Gruppo relativo all’esercizio chiuso al 30 giugno 2015. Il Paragrafo 11.5 nel Capitolo 11 del Documento di Registrazione deve intendersi integralmente sostituito dal seguente: 11.5 Informazioni finanziarie infrannuali Le informazioni finanziarie infrannuali, per il semestre chiuso al 30 giugno 2015 relative al Gruppo e per il semestre chiuso al 30 giugno 2014 relative al Gruppo contenute nei seguenti documenti, che sono stati precedentemente pubblicati, sono a disposizione del pubblico nei luoghi indicati nel Capitolo 14 del presente Documento di Registrazione ed inclusi mediante riferimento, formano parte del presente Documento di Registrazione, come indicato nel presente Capitolo 11. Relazione Finanziaria Semestrale Consolidata al 30 giugno 2015 Cariche sociali e Società di revisione 5 Il Profilo del Gruppo Cariparma Crédit Agricole 6 Dati di sintesi e indicatori di Bilancio Consolidato 12 Relazione intermedia sulla gestione 14 Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato 23 Note illustrative 31 Attestazione del bilancio semestrale abbreviato ai sensi dell’art. 154 bis del D.Lgs. 58/1998 (TUF) 60 Relazione della Società di Revisione 61 Allegati 62 Relazione Finanziaria Semestrale Consolidata al 30 giugno 2014 Cariche sociali e Società di revisione 5 Il Profilo del Gruppo Cariparma Crédit Agricole 6 Dati di sintesi e indicatori di Bilancio Consolidato 10 29 Relazione intermedia sulla gestione 12 Bilancio consolidato Semestrale Abbreviato 25 Note illustrative 33 Attestazione del bilancio semestrale abbreviato ai sensi dell’art. 154 bis del D.Lgs. 58/1998 (TUF) 56 Relazione della Società di Revisione 57 Allegati 59 Per l'informativa infrannuale relativa al gruppo facente capo Crédit Agricole S.A. di cui è parte l’Emittente, gli investitori sono invitati a consultare la documentazione messa a disposizione sul sito internet di Crédit Agricole S.A. www.credit-agricole.it. Il Paragrafo 11.7 nel Capitolo 11 del Documento di Registrazione deve intendersi integralmente sostituito dal seguente: 11.7 Cambiamenti significativi nella situazione finanziaria o commerciale dell'Emittente L’Emittente attesta che non si sono verificati cambiamenti significativi nella situazione finanziaria o commerciale del Gruppo dalla chiusura del Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato al 30 giugno 2015 per il quale sono state pubblicate informazioni finanziarie infrannuali sottoposte a revisione limitata. 30 PARTE 7 – MODIFICHE AI “DOCUMENTI ACCESSIBILI AL PUBBLICO” Il Capitolo 14 del Documento di Registrazione deve intendersi integralmente sostituito dal seguente: 14 DOCUMENTI ACCESSIBILI AL PUBBLICO Dalla data di approvazione del presente Documento di Registrazione e per tutta la durata della sua validità, i seguenti documenti sono a disposizione del pubblico gratuitamente presso la sede legale dell'Emittente, in via Università, 1, Parma, presso il Servizio Segreteria Generale, in via Cavestro n. 3, Parma, nonché presso tutte le filiali dell'Emittente: Atto costitutivo; Statuto dell’Emittente; Relazione Finanziaria Semestrale Consolidata per il primo semestre concluso il 30 giugno 2015 che contiene la Relazione Intermedia sulla Gestione, il Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato, le relative Note Illustrative nonché la relazione della Società di Revisione (la Relazione Finanziaria Semestrale Consolidata al 30 giugno 2015); Fascicolo contenente il bilancio consolidato del Gruppo e il bilancio di Cariparma per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 assoggettato a revisione legale dei conti completa e relativi allegati; Relazione Finanziaria Semestrale Consolidata per il primo semestre concluso il 30 giugno 2014 che contiene la Relazione Intermedia sulla Gestione, il Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato, le relative Note Illustrative nonché la relazione della Società di Revisione (la Relazione Finanziaria Semestrale Consolidata al 30 giugno 2014); Fascicolo contente il bilancio consolidato del Gruppo e il bilancio di Cariparma per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2013 assoggettato a revisione legale dei conti completa e relativi allegati; Il presente Documento di Registrazione, depositato presso la CONSOB in data 5 giugno 2015 a seguito di approvazione comunicata con nota n. 0045596/15 del 5 giugno 2015 ed eventuali supplementi allo stesso. Tali documenti, ad eccezione dell'atto costitutivo, sono inoltre consultabili presso tutte le filiali e sul sito web dell'Emittente www.gruppocariparma.it/bilanci-cariparma. L’Emittente provvederà a fornire gratuitamente a ciascun soggetto che richiederà il presente Documento di Registrazione, dietro espressa richiesta dello stesso, oltre a una copia del Documento di Registrazione medesimo, anche copia di ciascuno dei documenti contenuti nell’elenco precedente. Tali richieste dovranno essere inviate all'Emittente, all’attenzione del Servizio Affari Societari – Prospetto Informativo Prestiti Obbligazionari, all'indirizzo via Cavestro 3 – 43121 Parma o via email tramite accesso dal sito www.cariparma.it. Si invitano i potenziali investitori a leggere il Documento di Registrazione e il Supplemento al Documento di Registrazione congiuntamente alla documentazione a disposizione del pubblico indicata nel precedente elenco al fine di ottenere maggiori informazioni in merito alle condizioni finanziarie e all'attività dell'Emittente. 31 Con riferimento all'informativa infrannuale ed ogni altra informazione societaria rilevante per la valutazione della solvibilità e delle prospettive dell'Emittente e del Gruppo Bancario Cariparma Crédit Agricole, l'Emittente si impegna a mettere a disposizione, e gli investitori sono invitati a consultare la documentazione messa a disposizione sul sito Internet www.gruppocariparma.it/bilanci-cariparma nonché sul sito Internet www.creditagricole.com. 32
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