grado WHO II
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SEZIONE SCIENTIFICA - Patologia in pillole PATOLOGIA IN PILLOLE Nr. 37 J. Barizzi, G. Pesce, D. Boscherini Storia clinica Un uomo di 52 anni si rivolge al proprio medico per cefalee intense di nuova insorgenza. Dopo un tentativo di trattamento sintomatico senza miglioramento, si procede a risonanza magnetica. Le Figure 1 e 2 mostrano l’immagine T1 sagittale e assiale dopo iniezione di Gadolinium. La lesione della convessità destra prende il contrasto in modo intenso ed omogeno. Il tumore, a partenza durale ed intimamente adeso alla corteccia cerebrale, si estende in senso antero-posteriore, L’aspetto evoca in prima ipotesi un meningioma “en plaque”. In Figura 3 si osserva l’immagine T2 assiale che dimostra l’aspetto iso-intenso omogeneo e solido della lesione, la quale condiziona rottu- 1 4 ra della barriera emato-encefalica ed edema perilesionale. Nella sua porzione posteriore appare meno netto il clivaggio tra la lesione e gli spazi subaracnoidei che evoca quindi l’ipotesi di un meningioma infiltrante detto anche “sub-piale“. L’esame istologico della massa rimossa chirugicamente rileva una neoplasia a cellule ovaloidi e fusate disposte in lobuli mal definiti, senza atipie significative, senza necrosi e con rare figure mitotiche (Figura 4). Si identifica inoltre infiltrazione grossolana dell’encefalo (Figura 5), particolarmente visibile attraverso colorazione immunoistochimica con anticorpi antiGFAP (glial fibrillary acid protein), che evidenzia gli elementi gliali ma non la lesione neoplastica (Figura 6). 2 3 5 6 Indica la diagnosi corretta: a Metastasi durale di carcinoma a cellule fusate b Meningioma benigno (Grado WHO I) c Meningioma atipico (Grado WHO II) d Meningioma anaplastico (Grado WHO III) e Meningoangiomatosi 74 APRILE 2009 TRIBUNA MEDICA TICINESE 155 SEZIONE SCIENTIFICA - Patologia in pillole Diagnosi Meningioma atipico (Grado WHO II) Commento Il meningioma è un tumore benigno a crescita lenta attaccato alla dura madre. Prende origine dalle cellule meningoteliali dell’aracnoide. Esso rappresenta il 13-26% dei tumori intracranici con un’incidenza di 6 nuovi casi per 100'000 abitanti per anno. Si osserva un picco d’insorgenza tra i 40-70 anni con prevalenza femminile; questo dato fa pensare ad un possibile ruolo patogenetico ormonale che rimane tuttavia non chiaro ma è sostenuto anche dal fatto che 2/3 dei meningioni esprimono recettori ormonali. Nella maggior parte dei pazienti l’eziologia è sconosciuta; raramente meningiomi insorgono in esiti di irradiazione del capo oppure nel contesto di neurofibromatosi di tipo 2. Istologicamente i meningiomi sono molto eterogenei. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO: World Health Organization) riconosce diversi sottotipi che possono essere separati secondo il rischio di recidiva e di comportamento aggressivo in tre gradi (Tabella 1). I tumori di grado WHO I sono considerati benigni ma hanno comunque un tasso di recidiva del 7-20%. Si presentano come massa a superficie liscia delimitata da una fine capsula fibrosa senza invasione della pia madre. In questo gruppo, le figure mitotiche non devono superare il numero di 4 per 10 campi a forte ingrandimento. I meningiomi atipici (grado WHO II) recidivano nel 29-40% dei pazienti. Istologicamente presentano 4-19 mitosi per 10 campi a forte ingrandimento e/o 3 o più dei seguenti criteri: cellularità aumentata, piccole cellule (rapporto nucleo/citoplasma aumentato), nucleoli prominenti, crescita “a tappeto” (ossia perdita dell’aspetto lobulare che caratterizza la forma benigna di meningioma) e focolai di necrosi. Vengono 156 TRIBUNA MEDICA TICINESE Grado WHO I: basso rischio di recidiva e di crescita aggressiva Meningioma meningoteliale Meningioma fibrotico Meningioma transizionale (misto) Meningioma psammomatoso Meningioma angiomatoso Meningioma microcistico Meningioma secernente Meningioma ricco in linfoplasmacellule Meningioma metaplastico Grado WHO II: rischio di recidiva e/o di crescita aggressiva più elevata Meningioma atipico Meningioma a cellule chiare Meningioma cordoide Grado WHO III Meningioma anaplastico Meningioma papillare Meningioma rabdoide Tab. 1: Classificazione WHO (2007) dei meningiomi. anche classificati come meningiomi atipici tutti i meningiomi che, indipendentemente dal tipo istologico, infiltrano il parenchima cerebrale. L’infiltrazione della dura oppure della calotta cranica o addirittura delle parti molli extracraniche ha poca importanza clinica nei casi dove la resezione chirurgica completa è possibile ma pone un problema non indifferente e prognosticamente sfavorevole in caso di coinvolgimento della base cranica. I meningiomi anaplastici (grado WHO III) presentano un’attività mitotica elevata con 20 o più mitosi per 10 campi a forte ingrandimento o delle varianti morfologiche papillari o rabdoidi. Delle zone di necrosi sono quasi sempre presenti. Il tasso di recidiva in questi casi raggiunge il 50-78%, e il tasso di sopravvivenza dei pazienti è inferiore ai 2 anni. Un meningioma benigno può evolvere con il tempo in una forma atipica o anaplastica. determinato con esami immunoistochimici, correla con il rischio di recidiva e progressione e aumenta dalla forma benigna (media: 3,8%) al meningioma atipico (7,2%) fino alla forma anaplastica (14,7%). Sono allo studio anche anticorpi che permettono di evidenziare figure mitotiche (PHH3) nonché tecniche di biologia molecolare che evidenziano particolari alterazioni cromosomiche, per le quali mancano tuttavia ancora dati precisi in riferimento al reale significato prognostico. Non esistono attualmente analisi ancillari che permettano di predire il comportamento di un meningioma. Pur non essendo considerato dirimente nel sistema di gradazione della WHO, l’indice di proliferazione cellulare ki67 Il trattamento di base rimane la chirurgia. La sopravvivenza a 10 anni per il grado WHO I è del 80%, per il grado WHO II del 34% e per il grado WHO III dello 0% . La causa di morte risulta da un effetto di massa intracranica, dalla 74 APRILE 2009 Dal punto di vista clinico i fattori prognostici sfavorevoli più importanti sono: - exeresi chirurgica incompleta, - età del paziente > 65 anni - istotipo (ad esempio variante papillare o rabdoide) - grado istologico > I - frazione di proliferazione elavata (> 8%) SEZIONE SCIENTIFICA - Patologia in pillole distruzione del parenchima cerebrale oppure da meningite batterica in caso di difetti della dura e della galea. Si deve infine ricordare il ruolo importante della radioterapia. Ci sono numerose indicazioni oggigiorno per la terapia radiante ad alta conformazionalità, come la radiochirurgia per i meningiomi di piccole dimensioni (controllo locale oltre l’80%) e la radioterapia con protoni per i meningiomi della base cranica. Vi sarebbe inoltre un beneficio della radioterapia adiuvante nei meningiomi anaplastici WHO II con o senza malattia residua, allo scopo di ridurre il rischio di recidiva. Il ruolo della radioterapia nei meningiomi di grado WHO I è puramente sperimentale ed è attualmente testato in protocolli di fase III. In casi particolari si può considerare l’utilizzo di tecniche come l’embolizzazione, in combinazione con la chirurgia o come modalità singola. La chemioterapia ha un ruolo marginale, anche se vi sono dati di risposta in studi di fase II ad esempio con la idrossiurea. In fase sperimentale farmaci recettoriali come il Sorafenib. J. Barizzi, Istituto cantonale di patologia, Locarno G Pesce, Radio-Oncologia, IOSI, Bellinzona D. Boscherini, Neurochirurgia, Ospedale Regionale, Lugano Corrispondenza: J. Barizzi, medico assistente, Istituto cantonale di patologia, Locarno Email: [email protected] Bibliografia World Health Organisation Classification of Tumours. Tumours of the Nervous System. Edited by Paul Kleihves & Webster K. Cavence. IARC Press, Lyon 1999. AFIP atlas of tumor Pathology, Series 4. Tumors of the central nervous system by PC Burger and BW Scheithauer, Armed forces Institute of Pathology, Washington DC 2007 Y.-J. Kim, N. Bochem et al. Meningeome: multiparametriische Risikostratifizierung und Gradind. Der Pathologe Nov. 2008, 428-433. 74 APRILE 2009 TRIBUNA MEDICA TICINESE 157
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