DHCP 2 - contiriccardo
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DHCP Dynamic Host Configuration Protocol L’assegnazione automatica dei parametri di configurazione (e.g. network address) al momento dell’avvio dei client di una rete, semplifica l’amministrazione della stessa Università di Palermo DHCP 1 LA Esigenze da soddisfare I diversi protocolli (TCP/IP, IPX/SPX, etc) hanno bisogno di informazioni specifiche (parametri) per funzionare Il software di protocollo utilizza i parametri per funzionare su una data rete e/o su un dato hardware Il processo di fornitura dei parametri viene chiamato configurazione Università di Palermo DHCP 2 LA Problema del bootstrap All’avvio bisogna lanciare il software di protocollo Servono: Software, Parametri Da dove caricare il software Come ottenere i parametri di configurazione Università di Palermo DHCP 3 LA Origine software e parametri Il software di protocollo può essere: Ricavato da una rom interna Caricato da un disco al boot Precaricato col sistema operativo I parametri del protocollo possono essere: Inseriti manualmente Ricavati da un file locale su disco Ottenuti automaticamente dalla rete Università di Palermo DHCP 4 LA DHCP e DNS Inizialmente si è provveduto alla impostazione manuale dei diversi parametri negli host di una rete e a introdurre la coppia domain name - network address nei file di configurazione dei nameserver della zona Questa soluzione va bene nel caso di poche ed infrequenti variazioni poiché per ogni variazione si deve agire manualmente sui file di configurazione Nel caso di variazioni frequenti (e.g. spostamenti da una subnet ad un’altra) e/o di reti di grandi dimensioni dà luogo ad un lavoro complesso ed intenso per il network administrator Inoltre provoca uno sfruttamento non ottimale degli IP address che risultano impegnati anche quando non servono. Opportuna quindi una soluzione automatica Università di Palermo DHCP DHCP 5 LA Cosa è e fa DHCP DHCP soluzione della suite TCP/IP DHCP consente una messa in rete plug-and-play Gli host (client) inviano al server una richiesta Il server trova un IP address inutilizzato Il server aggiunge l’IP address al suo elenco Il server trasmette all’host l’IP address ed i parametri Università di Palermo DHCP 6 LA Parametri del protocollo IP IP address (dipendente dalla rete in cui l’host si trova) Subnet mask (necessaria per ricavare la subnet e definire il subnet addressing) Gateway address (address a cui spedire i pacchetti diretti all’esterno della subnet) Domain name (definisce il nome della rete in cui l’host opera) Etc . . . Università di Palermo DHCP 7 LA Problematiche del TCP/IP TCP/IP - Suite aperta, robusta e adattabile ad ambienti diversi con molti vantaggi rispetto ad altre soluzioni TCP/IP - Amministrativamente pesante Conseguenza Grande sforzo per l’amministrazione delle reti grandi e/o complesse Università di Palermo DHCP 8 LA Problematiche del TCP/IP (2) Con TCP/IP ogni dispositivo sulla rete deve avere un IP address valido Nell’assegnazione degli IP address si devono seguire delle regole: Un IP address (con IPv4) è formato da 4 byte e deve essere unico. Tutti i dispositivi posti su un segmento devono avere lo stesso network address e lo stesso subnet address. I subnet address su una data subnet devono essere unici. Per comunicare con un nodo posto su una network differente bisogna attraversare un gateway. Per usare i domain names e non gli IP address bisogna conoscere l’IP address del nameserver. Università di Palermo DHCP 9 LA Problematiche del TCP/IP Assegnazione IP address (3) Compito oneroso Necessità di tenere conto degli IP address già assegnati. Necessità di seguire lo spostamento degli host da una subnet all’altra. Se un host si sposta su una subnet differente il suo host address potrebbe essere in conflitto con quello di un altro host. Università di Palermo DHCP 10 LA Configurazione automatica Problema generale Metodologie possibili: Decentralizzata con determinazione indipendente Server based Università di Palermo DHCP 11 LA Acquisizione decentralizzata Problema: Come usare la rete per ricavare il network address ? Uso di un protocollo di livello più basso Uso di un indirizzo broadcast AppleTalk (procedura collaborativa) IPX [Novell] (assegnazione automatica) Università di Palermo DHCP 12 LA Procedura AppleTalk Ogni nodo AppleTalk ha un suo node ID All’avvio un nodo AppleTalk prende un ID a caso Il nodo trasmette ripetutamente in broadcast dei pacchetti di inquiry per determinare se un altro nodo sta già usando lo stesso node ID Se nessun altro nodo risponde prima di un tempo limite, il nodo in fase di avvio assume come suo il node ID di tentativo In caso di riposta il nodo incrementa il valore di ID e riprende il processo di inquiry Università di Palermo DHCP 13 LA Procedura Novell IPX Procedura semplice ed automatica Indirizzo di rete Novell IPX generato dall’unione del network address (Netware Network ID number) e dal MAC address Università di Palermo DHCP 14 LA Predecessori del DHCP Necessità di meccanismi server-based Primo RFC del DHCP: 1531 (Oct 1993) In precedenza: RARP ICMP BOOTP DRARP TFTP NIP ..... Università di Palermo DHCP 15 LA RARP Reverse Address Resolution Protocol (RARP) fornisce solo IP address RARP realizzato nello stesso modo di ARP (stesso formato di pacchetto) Differenza essenziale: sistema server based Altre diversità: opcode e protocol L’host invia in broadcast una RARP request con il suo MAC address Il server cerca il MAC address nella sua tabella Il server risponde con l’IP address dell’host Il client ed il server devono essere nella stessa subnet Università di Palermo DHCP 16 LA RARP (2) Limiti di RARP: Serve soltanto gli host noti al server Fornisce soltanto l’IP address Funziona staticamente Arricchimenti possibili: Dopo l’ottenimento dell’IP address tramite RARP, utilizzare TFTP per acquisire dal server altre informazioni di configurazione Soluzione SUN Altra possibilità: Dynamic RARP (DRARP) RFC 1931 Università di Palermo DHCP 17 LA ICMP Più che un sistema diverso un arricchimento di RARP Due funzioni: Reperimento della subnet mask Determinazione del gateway di default Sequenza delle operazioni: Università di Palermo DHCP 1. Invio in broadcast di una request RARP 2. Estrazione dell’IP address dalla risposta RARP 3. Invio in broadcast di una richiesta ICMP per la subnet mask 4. Estrazione della subnet mask da un replay ICMP 5. Invio in broadcast di una richiesta per il gateway 6. Estrazione dell’IP address del gateway da un replay ICMP 18 LA BOOTP BOOTstrap Protocol - RFC 951 (Sept 1985) Meccanismo di tipo client-server BOOTP basato su UDP Client trasmette in broadcast BOOTREQUEST con il MAC address Server trasmette in broadcast BOOTREPLY con IP address Università di Palermo DHCP 19 LA BOOTP (2) Uso di well-known port nei due sensi 67 Client Server 68 Limited Broadcast Address 255.255.255.255 BOOTP fornisce al client diversi parametri: IP address, Subnet mask, gateway, servers, posizione del boot file, etc BOOTP meccanismo statico il client deve essere presente nel database del server prima di BOOTREQUEST Università di Palermo DHCP 20 LA BOOTP (3) BOOTP forwarding Avere un server BOOTP per ogni subnet oneroso Relay agent BOOTP ascoltano BOOTREQUEST Relay agent inoltrano le BOOTREQUEST ad unico server Relay agent ritrasmettono le BOOTREPLY verso i client Università di Palermo DHCP 21 LA Standard DHCP DHCP oggi definito nella RFC 2131 (March 1997) Dynamic Host Configuration Protocol Nello stato di Draft Standard Options di DHCP definite nella RFC 2132 DHCP Options and BOOTP Vendor Extensions Nello stato di Draft Standard Università di Palermo DHCP 22 LA DHCP e BOOTP DHCP costruito a partire da BOOTP, con aggiunte: Riallocazione automatica degli IP address riutilizzabili Opzioni aggiuntive e più ricche DHCP fornisce tutti i parametri di configurazione di cui alla RFC 1122 Requirements for Internet Hosts BOOTP solo una parte Vendor extensions di BOOTP divengono Options di DHCP e passano da 64 a 312 bit DHCP può accettare richieste da client BOOTP DHCP usa il message format di BOOTP Università di Palermo DHCP 23 LA DHCP components DHCP costituito da due parti: Un protocollo per la richiesta e la consegna agli host dei parametri di configurazione Un meccanismo per la allocazione degli IP address agli host Protocollo standardizzato Meccanismo proprietario ed interno all’applicativo del server Università di Palermo DHCP 24 LA Architettura Client-Server DHCP Client Non DHCP Client IP address 1 IP address 2 DHCP database IP address 1 IP address 2 IP address 3 IP address 4 Server DHCP Università di Palermo DHCP DHCP Client 25 LA Servizi del DHCP Deposito dei parametri di configurazione dei diversi client Allocazione dinamica degli IP address Fornitura dei network parameters Università di Palermo DHCP 26 LA Configuration parameters storage Un host che invia una richiesta può mettere un suo client ID Diversamente il client ID è fornito dal server (IP-subnet-number, hardware addres) Nel server database con entry il client ID e valori dei parametri di rete Il client può richiedere la ritrasmissione dei parametri avuti Università di Palermo DHCP 27 LA IP address dynamic allocation DHCP alloca address temporanei o permanenti Un client all’avvio richiede un IP address Opzionalmente può richiederlo per un periodo di tempo Il server attribuisce al client un IP address per un Tempo scelto in base alla sua policy ed alla richiesta Periodo di tempo per DHCP = lease Università di Palermo DHCP 28 LA IP address dynamic allocation (2) Server assegna in IP address per un lease-time Server garantisce di non dare ad altri client un address già impegnato Ogni volta che un client richiede un IP address il server tenta di ridargli quello precedente Client prima della scadenza del lease-time può chiedere una estensione del lease Client può richiedere un lease per un tempo qualsiasi (anche infinito) Server attribuisce il lease-time in base alla sua policy Università di Palermo DHCP 29 LA IP address dynamic allocation (3) 3 policy per l’assegnazione del lease-time Dinamica (normale) Permanente (richiesta di [se consentita] ) Fixed (in base a preregistrazione) Università di Palermo DHCP 30 LA Colloquio Client-Server Tutti i messaggi scambiati tra client, server ed agent DHCP (e BOOTP) hanno lo stesso format Nell’ipotesi più semplice Al boot un host configurato come client DHCP invia in broadcast un messaggio DHCPDISCOVER I server DHCP rispondono con un messaggio DHCPOFFER Il client trasmette un DHCPREQUEST con cui accetta l’offerta di un server Il server risponde con un messaggio DHCPACK con cui fornisce i parametri Università di Palermo DHCP 31 LA Colloquio Client-Server Realtà più complessa Begins Initialization Client DHCPDISCOVER Server Determines Configuration Determines Server Configuration DHCPOFFER Client Messaggi scambiati nell’allocazione di un nuovo IP address (2) DHCPOFFER Collects Replies Selects Configuration DHCPREQUEST Committs Configuration Committs Server Configuration Yes Valid Request DHCPACK Server diversi operano su spazi di address differenti DHCPNAK Collects Reply Valid Parameters Yes Works Università di Palermo DHCP No No DHCPDECLINE Waits Server 32 LA Colloquio Client-Server Messaggi scambiati nell’allocazione di un IP address già usato Client Begins Initialization DHCPDISCOVER Server Locates Configuration Locates Server Configuration DHCPACK Client Università di Palermo DHCP (3) DHCPACK Initialzation Complete 33 LA DHCP message format 0 8 16 OP code HW type 24 H Len Hops 31 Tutti i messaggi con lo stesso format Transaction ID OP code 1 2 BOOTREQUEST BOOTREPLY HW type 6 11 .. IEEE 802 LocalTalk ………… Server hostname (64 octets) HLEN Hardware address length Boot filename (128 octets) HOPS Used only for relay agents Transaction ID Random number from client Time elapsed Time since init of process Time elapsed Flags Client IP address Your (client) IP address Server IP address Relay IP address Client hardware address (16 octets) Options (variable <=312 octets) Università di Palermo DHCP 34 LA DHCP message format Flags B (2) MBZ Set only by client B Broadcast flag MBZ Must Be Zero Client IP address Set by client If it unknows IP address is set to 0.0.0.0 Università di Palermo DHCP 35 LA DHCP message format (3) Your (client) IP address Client address set by the server if the received client IP address was 0.0.0.0 Server IP address IP address set by the server Relay IP address IP address of relay agent if it is used Client hardware address Set by the client Server host name Optional server host name terminated by X’00‘ Università di Palermo DHCP 36 LA DHCP message format (4) Boot file name generic o null in DHCPDISCOVER, fqdn in DHCPOFFER Options Campo contenente un numero variabile di options Primi quattro bytes contengono il magic cookie 99.130.83.99 Option formate da: Code, Length e Data Code Length Data Code e Length 1 octet, Data variabile Università di Palermo DHCP 37 LA Options Length = Lunghezza in ottetti del campo Data Due option “0” e “255” formate dal solo Code Sempre presente l’option 53 “DHCP message type” Option 53 Value 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Università di Palermo DHCP Message Type DHCPDISCOVER DHCPOFFER DHCPREQUEST DHCPDECLINE DHCPACK DHCPNAK DHCPRELEASE DHCPINFORM DHCPFORCERENEW 38 LA Interazione Client-Server Ogni server DHCP ha un pool di IP address che può concedere. Ogni address viene concesso ad un client per un tempo (lease time) fissato dalla policy del server Ogni server DHCP gestisce un database degli address concessi e dei lease time Il client trasmette in broadcast un messaggio DHCPDISCOVER Nel messaggio DHCPDISCOVER possono essere poste delle options come durata del lease, network address, etc Università di Palermo DHCP 39 LA Interazione Client-Server DHCP Client IP lease request (2) DHCP Servers IP lease offer IP lease selection IP lease ACK Università di Palermo DHCP 40 LA Timers Ricordiamo: Server DHCP trasmette in DHCPOFFER il lease time DHCP client riceve il DHCPOFFER e il DHCPACK ed in base al Lease time e alla sua implementazione, stabilisce: Renewal time T1 Allo scadere di T1 il client trasmette al server DHCP in unicast un DHCPREQUEST con la richiesta di estendere il lease. Se riceve un ACK i timer sono resettati e si calcola il nuovo lease expiration time. Rebinding time T2 Se il client non riceve un DHCPACK, allora allo scadere di T2 trasmette in broadcast un DHCPREQUEST con la richiesta di estendere il lease. Se riceve un ACK (anche da un server differente) i timer sono resettati e si calcola il nuovo lease expiration time. Se il client non riceve un DHCPACK, allora al termine del lease ritorna allo stato iniziale. Università di Palermo DHCP 41 LA Timers (2) T1 e T2 configurabili dal server tramite options In ogni modo: T1 < T2 < Lease time Tipicamente: T1 = 0,5*Lease time T2 = 0,875*Lease time Università di Palermo DHCP 42 LA Sincronizzazione Generalmente clock dei client e dei server non sincroni Possibilità di sfasamenti temporali Clock server t0 lease time t2 t2‘ Clock client t0 Soluzione: Tempi rappresentati come valori relativi Università di Palermo DHCP 43 LA DHCP Messages DHCPDISCOVER c s b To locate available servers DHCPREQUEST c s u a) b) c) DHCPDECLINE c s u Indication of IP addres already in use DHCPRELEASE c s u Relinquishing IP address and cancelling lease DHCPINFORM c s u Asking for local configuration parameters DHCPOFFER s c u In response to DHCPDISCOVER with offer of configuration parameters DHCPACK s c u Configuration parameters including IP address DHCPNAK s c u Indication of incorrect request Università di Palermo DHCP Requesting offered parameters form one server Confirming correctness of allocated address Extending the lease on a network address 44 LA Tipi di interazione 3 tipi di interazione client - server Allocazione di un nuovo network address Riuso di un network address precedentemente allocato Ottenimento di parametri con network address configurato dall’esterno Università di Palermo DHCP 45 LA Diagramma di stato client Allocazione di un nuovo network address INIT DHCPDISCOVER SELECTING Università di Palermo DHCP DHCPOFFER Collect replies 46 LA Diagramma di stato client INIT Discard Offer DHCPNAK Not accepted DHCPACK DHCPDECLINE REQUESTING DHCPREQUEST DHCPACK Select Offer Record lease DHCPOFFER Discard DHCPDISCOVER SELECTING DHCPOFFER Set timers T1, T2 BOUND Università di Palermo DHCP 47 LA Diagramma di stato client INIT DHCPNAK DHCPACK DHCPDECLINE REQUESTING DHCPDISCOVER DHCPREQUEST SELECTING DHCPNAK lease expired DHCPOFFER Halt network DHCPOFFER DHCPACK Set T1, T2 DHCPACK BOUND DHCPOFFER DHCPACK DHCPNAK Set T1, T2 DHCPACK DHCPREQUEST T1 expires DHCP DHCPREQUEST T2 expires RENEWING Università di Palermo REBINDING DHCPNAK Halt network 48 LA Diagramma di stato client Inizializzazione con indirizzi di rete noti INIT REBOOT INIT DHCPNAK DHCPACK DHCPDECLINE DHCPREQUEST REBOOTING DHCPNAK REQUESTING DHCPREQUEST DHCPDISCOVER SELECTING DHCPNAK lease expired DHCPOFFER DHCPOFFER DHCPACK DHCPACK DHCPACK REBINDING Set T1, T2 BOUND DHCPOFFER DHCPACK DHCPNAK DHCPACK DHCPREQUEST RENEWING Università di Palermo DHCP DHCPREQUEST DHCPNAK 49 LA Diagramma di stato client Ottenimento di parametri per host con IP address configurato manualmente Tipico per server mission-critical e grandi sistemi Client trasmette DHCPINFORM con suo IP address Trasmissione broadcast o unicast Option “parameter request list” Server può rispondere con DHCPACK Se nessun DHCPACK in tempo ragionevole (tip. 60 sec) messaggio all’user e inizio con valori di default Università di Palermo DHCP 50 LA Altri messaggi DHCPFORCENEW Messaggio trasmesso dal server verso un client senza richiesta del client. Client risponde con DHCPREQUEST con successiva fornitura di un nuovo address DHCPLEASEQUERY Messaggio trasmesso da un dispositivo o da un’applicazione verso il server Server risponde con DHCPACK con dati del lease Università di Palermo DHCP 51 LA Relay agent Un client tenta di scoprire i server con il messaggio DHCPDISCOVER Messaggio DHCPDISCOVER trasmesso in broadcast Pacchetti broadcast non possono uscire dalla subnet Risultato: Il server DHCP si dovrebbe trovare nella subnet da servire In tanti casi molte subnet con pochi host Esempio tipico: LAN di utente connesse tramite linee ADSL ad una LAN centrale Università di Palermo DHCP 52 LA Realy agent (2) Soluzione: Un relay agent sulla subnet che fa il forwarding dei messaggi verso il server centrale Central LAN DHCP Server Other Servers (Web, DNS) Università di Palermo DHCP Host A Circuit Access Unit 1 (relay agent) ckt 1 Circuit Access Unit 2 (relay agent) ckt 1 ckt 2 Host LAN Host B Modem 2 Host LAN Host D Modem 3 Host LAN Host E Modem 1 Host C 53 LA Relay agent (3) Il relay agent deve conoscere l’IP address del server DHCP Il relay agent riceve sulla porta 68 i messaggi broadcast trasmessi dal client Il relay agent riempie il campo “Relay IP address” con il proprio address Il relay agent converte i messaggi broadcast in arrivo in messaggi unicast diretti al server Il server pone l’IP address per il client nel campo “Client IP address” Il server ritorna il reply non al client ma al relay agent Il relay agent inoltra il messaggio al client Università di Palermo DHCP 54 LA Authenticated DHCP messages Possibilità di minacce al server ed ai client DHCP Minacce interne RFC 3118 – Authentication for DHCP Messages (June 2001) Metodo di autenticazione e validazione nei due sensi RFC 3118 definisce: Option di autenticazione Meccanismo di autenticazione Università di Palermo DHCP 55 LA Authentication option 0 31 Code RDM Length Protocol Algorithm Replay Detection (64 bits) Replay cont. Replay cont. Authentication Information Code = 90 Length = Length in octets – 2 (code, length) Università di Palermo DHCP 56 LA Authentication option (2) Protocol = [Authentication token (0) – Delayed authentication (1)] Algorithm = Definisce algoritmo all’interno del protocollo Oggi: 0 per authentication token 1 per delayed authentication RDM = Replay Detection Method Oggi: 0 per counter crescente Replay Detection = Informazione usata per rivelare una risposta Authentication Information - Variabile con protocollo ed algoritmo Università di Palermo DHCP 57 LA Protocolli Authentication Token Estremamente semplice, non realizza autenticazione di messaggio, incapace di resistere ad un attacco Praticamente non utilizzato Delayed Authentication Protocollo che effettua l’autenticazione della sorgente e del messaggio. Può usare diversi algoritmi, oggi solo HMAC-MD5 Oggi utilizzato Università di Palermo DHCP 58 LA Delayed Authentication Ciascun client possiede una propria chiave K (secret) Ogni secret ha un identificatore unico (secret ID) da 32 bit Il server possiede le chiavi di tutti client autorizzati Le chiavi devono essere distribuite tramite un meccanismo esterno L’host che inizia la procedura richiede l’autenticazione 0 90 0 Length 1 31 1 Replay Detection (64 bits) Replay cont. Replay cont. Università di Palermo DHCP 59 LA Delayed Autentication (2) I messaggi successivi a quello di inizio sono autenticati fornendo il secret ID ed una firma codificata con la chiave 0 31 90 0 Length 1 1 Replay Detection (64 bits) Replay cont. Replay cont. Secret ID (32 bit) Sec. ID (cont) HMAC-MD5 (128bit) Università di Palermo DHCP 60 LA Delayed Autentication (3) Il destinatario del messaggio, individua con il secret ID la chiave K e calcola con il messaggio e la chiave K il Message Authenticaction Code Se il MAC è uguale a quello ricevuto il messaggio è accettato, diversamente viene scartato Nei messaggi successivi viene usata lo stesso protocollo con identica chiave Controllo di identità e di originalità del messaggio Università di Palermo DHCP 61 LA Delayed Autentication Client (4) Server DHCPDISCOVER con auth. request DHCPOFFER con secret ID e MAC DHCPREQUEST con secret ID e MAC DHCPACK con secret ID e MAC Svantaggio del protocollo: Non è scalabile. Università di Palermo DHCP 62 LA Interazione DHCP - DNS Host A Name server Host B DHCP server RFC 2136 – “Dynamic Updates in the Domain Name System”, (April 1997) Università di Palermo DHCP 63 LA Interazione DHCP – DNS (2) Gravissimo pericolo nella possibilità di update del DNS Operazione fattibile solo in presenza di autenticazione e validazione Con autenticazione il server DHCP si autentica nei confronti del server DNS Con validazione si controlla che i dati trasmessi non siano stati alterati Oggi due procedure standardizzate: TSIG e DNSSEC Università di Palermo DHCP 64 LA INTERAZIONE DHCP – DNS (3) Dopo ogni variazione nei suoi leases il server DHCP compie dynamic update della zona del primary master server Risultato: Database del primary master server sempre updated Primary master server con ogni update subisce cambiamento del serial number Primary master server compie notify verso i suoi slave Slave chiedono zone transfer al primary master server Tutti i DNS sono updated Università di Palermo DHCP 65 LA Multiserver e Failover Un client trasmette in broadcast un messaggio DHCPDIDCOVER Più server possono rispondere In RFC 2131 nessuna interazione tra server Ogni server deve gestire un pool di address differente Se un server (o il link verso di esso) va in down nessun altro può gestire il lease Più recentemente “DHCP Failover Protocol” Università di Palermo DHCP 66 LA Multiserver e Failover Oggi: (2) draft-ietf-dhc-failover-12.txt Fini: Aumentare l’affidabilità nel caso di guasti Load balancing Collaborazione tra una coppia di server (basata su una connessione TCP) Sincronizzazione dei database mantenuti dai server Quando un server va in down un client può essere servito dall’altro Università di Palermo DHCP 67 LA Multiserver e Failover (3) Pool di address suddiviso tra i due server Una parte di address (free addresses) al primary server Una parte di address (backup addresses) al secondary server Tecnica lazy updates Tre principi: Il primary server gestisce i free address ed il secondary i backup Un server può estendere il lease soltanto per un periodo limitato oltre quello noto all’altro server Un address assegnato ad un client non può essere assegnato ad un’altro senza accordo tra i server Nel caso di squilibrio del carico tra i server, si ripartiscono l’address pool Università di Palermo DHCP 68 LA DHCP e IPv6 DHCP in effetti DHCPv4 DHCPv4 incompatibile con IPv6 IPv6 (address autoconfiguration) diminuisce la necessità del servizio DHCP DHCP non fornisce soltanto IP address - quindi sempre utile DHCPv6 può fornire più IP address per interface Università di Palermo DHCP 69 LA Server DHCP Oggi 3 server DHCP principali Internet Software Consortium (ISC) Free, Piene prestazioni, Text database Microsoft (part of Windows 2000 Server) Pagamento, Prestazioni limitate, Facilità d’uso Nominum Pagamento, Piene prestazioni, Relational database Università di Palermo DHCP 70 LA
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range 192.168.1.200 192.168.1.249;
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default-lease-time 604800;
# una settimana
max-lease-time 2592000; # 30 giorni
option subnet-mask 255.255.255.0;
option broadca...