Chi è ALBERT HERA - Comune di Pieve di Cento
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Chi è ALBERT HERA - Comune di Pieve di Cento
ALBERT HERA Sono trent’anni che Albert Hera abita il mondo della musica. Nasce come saxofonista e solo in seguito, a ventiquattro anni, scopre nella voce il suo vero “strumento”. Demetrio Stratos e Bobby Mcferrin divengono i suoi mentori ispirando il suo percorso artistico che si sviluppa prevalentemente nel mondo della ricerca e della didattica, esplorando le innumerevoli sonorità dei vari generi musicali, dal canto lirico dove muove i primi passi, a quello della world Music, Jazz e contemporanea. Biografia «Adesso ho bisogno che qualcuno canti, quindi datti da fare!». Albert Hera, nato a Collegno (TO) il 29 agosto 1967, deve aver preso alla lettera questa richiesta perentoria dell'allora suo capo orchestra, Piero Baima, poiché da qui prende le mosse il cammino artistico di maggior rilievo nella sperimentazione vocale italiana. Ma il suo primo contatto con la musica non si consuma nel canto, bensì nello studio del clarinetto e del sassofono presso il Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Torino. E' solo nell' '89, dopo quell'incontro quasi accidentale con la propria voce che nasce quel legame, quel binomio inscindibile che lega il nome di Albert alla vocalità ed alla sua ricerca. E' uno studio profondo, fatto di difficili prese di coscienza e messa in discussione di tutte le tecniche vocali derivate dalle diverse impostazioni e tradizioni. Dall'intima esigenza di confrontarsi su un materiale tanto nuovo ed inesplorato fonda, nel 2002, il portale www.voiceart.net che oggi conta decine di migliaia di iscritti. Canto e Coscienza: nel 2005 la ricerca e la sperimentazione vocale dell’artista danno vita al primo lavoro discografico: Positive Consciousness, un disco energico, dove Albert Hera supera la barriera della tecnica e del tecnicismo a favore dell'artisticità: le difficoltà estreme della vocalità scompaiono dietro al muro della sensibilità per sfociare, parafrasando Arthur Danto, nel «mondo dell'arte». Demetrio Stratos e Bobby McFerrin divengono la stella polare di Hera nel mare magnum, nell'oceano del canto. E proprio dare ordine a tutto ciò che riguarda il canto diviene l'esigenza primaria di Albert Hera nella vastissima attività didattica che svolge in tutta Italia. Seminari, conferenze, fino a convegni medici di foniatria ma anche - e soprattutto, Circleland (un coinvolgente metodo di improvvisazione corale) sono attività interamente volte adinsegnare l'essenza del canto: l'unicità della voce. Ogni singola voce, ricorda continuamente Albert ai suoi allievi, cela un pensiero, una necessità di espressione: la tecnica è semplicemente il mezzo per poter, appunto, «dar voce» a questa necessità. Dal 2003 insegna all’Istituto Musicale “V. Baravalle” di Fossano, divenuto un crocevia e punto di ritrovo per molti studenti e cantanti provenienti da ogni parte d'Italia. Le lezioni di Hera, rigorosamente aperte, divengono appuntamenti imperdibili per chiunque voglia accostarsi al suo pensiero che, per una scelta «socratica», non viene pubblicato su nessuna metodologia che si voglia presentare come “definitiva” . Il canto come ricerca e come costruzione collettiva: ogni intervento può apportare nuovo materiale di conoscenza. Nel corso degli anni (2005, 2007 e 2009) vediamo Albert impegnato in convegni di foniatria noti come “La voce artistica”, in cui si confronta e collabora con il celebre foniatra Franco Fussi. Dall'altra parte Circleland si presenta come il rovescio della medaglia della sua metodologia, ed al tempo stesso il suo completamento: l'esperienza corale permette al singolo di porsi, pur nella disciplina, come componente essenziale ed irrinunciabile nella costruzione della Circlesong, sottraendo al tempo stesso il cantore dalla logica di giudizio in cui spesso, nel mondo del canto, è inserito. La grande perizia armonica e ritmica di Albert riesce infatti a spingere anche gli allievi più giovani fino ai limiti della dissonanza, al cluster ed ai tempi irregolari. Non è un caso che proprio nella circlesong Albert Hera ritrovi la propria forma di artisticità,che raggiunge l'apice nella collaborazione all’opera Bobble, progettata e orchestrata da Bobby McFerrin, in scena nel 2009 in Germania, allo “Stimmen Festival”. Per l’occasione erano protagonisti venti cantanti provenienti da tutto il mondo, scelti personalmente dal grande jazzista. L’intesa e la fiducia nate da quell'esperienza fra i due artisti hanno fatto sì che Albert Hera sia stato chiamato a partecipare all'incisione dell’ultimo lavoro di Bobby McFerrin. “VOCAbuLarieS”, insignito nell'aprile 2010 del Jazz Awards, è stata definita come l'opera più imponente di “vocalese”, neologismo nato per tentare di rendere l'idea del mondo sterminato della voce. Il capolavoro si presenta appunto come il “vocabolario” dei “vocals”, delle possibilità vocali. Di qui si intuisce la necessità del più grande vocalist vivente di circondarsi di persone che hanno fatto della ricerca canora la loro vita, ed Albert Hera si trovava tra le persone che meglio possono rappresentare questa posizione. La ricerca continua...
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