notizie di varia “vaticanità”
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all’ombra del cupolone | 11 Giugno 2007 notizie di varia “vaticanità” ANNO 1 | N. 3 foglio informale per i dipendenti del Governatorato 11 Giugno 2007 La preghiera e la partecipazione alla celebrazione del Divin Sacrificio sia il segreto e la forza delle vostre giornate e vi sostenga sempre. Benedetto XVI PRIMA PAGINA Il seme ha messo radici Un inizio che promette bene a cura di Mons. Giorgio Corbellini P resentando il primo numero e la funzione del nostro “Notiziario”, l’Ecc.mo Mons. Presidente concludeva augurandosi “che dal seme buttato” venisse “fuori una bella pianticella”. Il Notiziario vede ora il suo terzo numero e non si può negare che il seme abbia messo radici fin da subito e manifesti l’intenzione di vivere e di crescere. Fin dal primo numero - che già riportava alcuni contributi di varie Direzioni e del quale sono state stampate circa 1800 copie - esso è stato ben accolto dai dipendenti, ai quali è stato distribuito in concomitanza con la busta paga del mese di febbraio. Dal secondo numero sono apparsi anche alcuni contributi di singoli a titolo personale, segno questo non solo dell’inte(continua a pag. 2) 2 Notizie dalle Direzioni e Uffici I-VIII INSERTO SPECIALE 5 Notizie dalle Direzioni e Uffici 6 L’Angolo di Cultura 7 Il cuore che pensa 8 Notizie liete e... tristi 8 Per fare buon sangue | all’ombra del cupolone 11 Giugno 2007 (continua da pag. 1) resse, ma anche della consapevolezza che si tratta di un simpatico strumento sentito come proprio, alla cui riuscita è bello offrire il proprio contributo. Essendo stato fatto presente il desiderio di numerosi pensionati di poter avere il Notiziario, si è provveduto a farne stampare un quantitativo tale da poter soddisfare le loro richieste, depositandolo presso luoghi abitualmente frequentati dagli stessi. Anche questo loro desiderio è un segno della loro volontà di sentirsi - ed essere sentiti - ancora parte viva del nostro ambiente di lavoro, dove hanno trascorso l’intero arco della loro vita lavorativa o buona parte di esso. È proprio stato questo quanto si è proposto l’Ecc.mo Mons. Presidente, quando ha maturato l’idea di un Notiziario, come strumento che permettesse di conoscere meglio l’attività dei singoli settori del Governatorato e quindi di chi, di fatto, mette le sue capacità a servizio del miglior funzionamento della complessa macchina di questo Stato singolare, posto a garanzia della piena indipendenza della Santa Sede e del Santo Padre nello svolgimento della missione ricevuta da Cristo. È bello vedere che il seme germoglia e cresce tra l’interesse di molti e grazie al contributo di non poche persone. Già questo può considerarsi un fatto molto positivo, anche se siamo solo all’inizio. Un inizio che promette bene. Ci si augura che cresca l’interesse ed il numero di chi offre suggerimenti e contributi concreti, perché il Notiziario sia sempre di più sentito da tutti come proprio. In questo numero un’attenzione particolare è data - attraverso un inserto speciale - alla Visita compiuta dal Santo Padre alla grande famiglia del Governatorato il 31 maggio scorso, con la quale Egli ha detto di averci voluto dare “un segno concreto” della Sua “vicinanza”. Un vero “evento”, anche se noi lavoriamo vicini a Lui, alla Sua dimora, al luogo del Suo lavoro. Accolto da tutti con tanto calore e affetto filiale, il Santo padre ci ha testimoniato la Sua paterna attenzione, ci ha incoraggiato nel nostro lavoro quotidiano, che è “spesso faticoso e richiede sacrifici che coinvolgono a volte .. anche le .. (nostre) .. famiglie”. Ci ha ricordato che il nostro lavoro costituisce una collaborazione al Suo Ministero, ed è un servizio alla Chiesa ed al vangelo, un modo importante per vivere la fede, ossia il rapporto con il Signore nella nostra vita. Prima di impartirci la Sua paterna benedizione, ci ha esortato “ad essere, in casa e sul lavoro, sempre fedeli agli impegni del .. Battesimo, ad essere docili discepoli e credibili testimoni del Signore Gesù”. Facciamo tesoro, con cuore di figli, delle Sue esortazioni di Padre e di Maestro nella fede. NOTIZIE DALLE DIREZIONI E UFFICI Brevi note sul Palazzo del Governatorato a cura di Claudio Ceresa I l Palazzo nel quale, da oltre settantacinque anni, ha sede il Governatorato della Città del Vaticano, è stato inizialmente costruito con una destinazione diversa. Papa Pio XI (Achille Ratti, 1922-1939), nei primi anni del suo pontificato, per dare una nuova sede al Seminario Romano Minore, scelse la zona tra la Basilica di San Pietro e la sommità del colle, ancora costituita da orti e piccole case agresti. Alla fine del 1926 cominciarono i lavori, su progetto dell’architetto Giuseppe Momo, ed il 12 febbraio 1927, quinto anniversario dell’incoronazione del Pontefice, venne posta la prima pietra, che fu benedetta dal Cardinale Vicario Basilio Pompilj. Si giunse al termine nel 1929, anno della Conciliazione tra la Santa Sede e l’Italia; a seguito di tale evento, venne deciso che il nuovo edificio fosse adibito, con gli opportuni adattamenti, a sede del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano. In relazione alla definitiva destinazione, si stabilì per il momento di limitare al piano terreno gli uffici. Il primo piano fu parzialmente riservato come dimora degli ospiti illustri, ed in tal senso risultò particolarmente accurato l’impegno per la decorazione e l’allestimento dell’appartamento, che si componeva di sette vani di rappresentanza, inclusa la sala del trono, e di due alloggi privati. Si pensava, evidentemente, a Capi di Stato cattolici ed alle loro consorti, e le sale, rivestite di damaschi, avevano alle pareti pregevoli quadri. L’abitazione non fu però mai adoperata per tale scopo. Altri ambienti del palazzo furono frazionati, per le residenze di prelati ed alti funzionari. Nell’agosto del 1931, gli uffici, per alcuni dei quali l’attività era iniziata in altra sede provvisoria, trovarono nel nuovo edificio la loro sistemazione definitiva. Il 1° novembre 1931, Pio XI visitò i lavori in corso in alcune zone della Città del Vaticano; dopo aver sostato alla chiesa di Santo Stefano degli Abissini e nei pressi della stazione, il Pontefice si recò al Governatorato, dove era atteso dal Segretario di Stato, Cardinale Pacelli. Si realizzò così la prima visita pontificia all’immobile, ed il Papa espresse compiacimento per la felice trasformazione che era stata realizzata. Nel primitivo progetto, il piazzale antistante avrebbe dovuto essere destinato alle ricreazioni dei seminaristi; la parte superiore dell’edificio è coronata da un’edicola, sormontata da una statua della Madonna. Su di essa si è già parlato nel precedente numero del nostro bollettino. (continua nel prossimo numero) all’ombra del cupolone | 11 Giugno 2007 Lo Stemma di Benedetto XVI a cura di Elio Cortellessa D avanti al Palazzo del Governatorato, all’ombra del cupolone, come ogni anno nel mese di maggio, sono state ripristinale le campiture colorate dello Stemma Pontificio del Santo Padre Benedetto XVI, con le tipiche piante dal fogliame pigmentato, cesellate perfettamente all’intero delle piccole siepi di bosso che ne delineano la forma. Per riempire tutte le varie parti che rappresentano le figure araldiche del Pontefice, sono necessarie circa 2000 piantine di evonimo giallo, per ricordare l’oro di una delle due chiavi di S. Pietro e per i due campi dello scudo e la conchiglia, 1.000 piantine di elicriso cinereo per ricordare l’argento della seconda chiave ed il contorno dello scudo, e ben 2.800 piantine di alternantera e di erisine, di colore amaranto, che colorano il campo dove si trova la conchiglia e i due cordoni discendenti. La medicina del lavoro in Vaticano a cura dei medici del lavoro Carlo Romano e Giuseppe De Luca N el secolo scorso, negli ormai “lontani” anni settanta i lavoratori della Tipografia Vaticana per la prima volta vennero sottoposti a sorveglianza medica da parte della allora Direzione dei Servizi Sanitari, in relazione ad un rischio lavorativo costituito dall’esposizione a fumi e vapori di piombo che si generavano dai processi di stampa che a quel tempo richiedevano la composizione manuale delle pagine da stampare. Fu quello l’inizio in Vaticano di una attività medica specialistica, la Medicina del Lavoro, che ha come missione quella di prevenire le malattie professionali, cioè quelle patologie, il cui principale, se non unico, agente causale, è costituito da eventi correlati con l’attività lavorativa che il singolo operatore svolge. Successivamente, negli anni ottanta, la sorveglianza esercitata dai medici del lavoro venne estesa agli operatori della Radio Vaticana esposti a radiazioni non ionizzanti, ai restauratori dei Musei Vaticani potenzialmente esposti ad inalazione di polveri e di sostanze chimiche, ai vigili del fuoco, agli infermieri, agli autisti dell’Autoparco ed ai lavoratori del Centro Industriale (falegnami, fabbri, elettricisti, idraulici e addetti alla centrale termica) per i rischi specifici associati alle loro diverse attività. Negli anni novanta la benemerita opera di sorveglianza sanitaria da parte dei medici del lavoro è stata estesa ad altre categorie professionali tra cui i sampie- trini, gli impiegati dei vari uffici per le attività al videoterminale, e, dal duemila, anche al Corpo della Gendarmeria. La Medicina del Lavoro è, dunque, una particolare attività sanitaria rivolta unicamente a prevenire danni alla salu- | all’ombra del cupolone 11 Giugno 2007 te che possano originare dal lavoro nell’ambiente dove esso viene svolto. Per far ciò è necessario verificare le qualità igieniche dell’ambiente, che debbono essere adeguate, così come la sicurezza degli ambienti stessi e delle attrezzature di lavoro, esercitando così una attività di prevenzione primaria. Tale attività di prevenzione, svolta in stretta collaborazione con operatori della Direzione dei Servizi Tecnici, comporta l’effettuazione di sopralluoghi periodici, di solito annuali, sui luoghi di lavoro, per evidenziare aspetti critici dell’ambiente che possano generare disagio o addirittura risultare nocivi per i lavoratori, e quindi per proporre soluzioni migliorative atte a ridurre l’esposizione dei lavoratori al rischio eventualmente evidenziato. Ad esempio, negli ambienti di lavoro dove vengono svolte attività di carattere artigianale o industriale, nei quali siano presenti sostanze chimiche pericolose, potenzialmente nocive, o fattori fisici come il rumore, il sopralluogo viene svolto per rilevare ed analizzare la qualità e la quantità delle sostanze in via di utilizzazione, la presenza e la funzionalità degli impianti di aspirazione e di ricambio dell’aria, la disponibilità di dispositivi di protezione individuale per gli operatori, etc., al fine di poter formulare un giudizio sulla salubrità degli ambienti, contribuendo sostanzialmente a quel processo di valutazione dei rischi esistenti in ogni ambiente di lavoro al fine di individuare e quantificare i fattori potenzialmente nocivi. Ugualmente indispensabile è verificare l’idoneità del singolo lavoratore alla mansione, che potenzialmente lo espone al rischio lavorativo, esercitando così una attività di prevenzione, definita prevenzione secondaria. Tale prevenzione si attua mediante la sorveglianza sanitaria preventiva e periodica dei lavoratori esposti a rischi professionali, con l’obiettivo di accertare che il lavoratore non abbia patologie, o comunque controindicazioni fisiche, che possano essere aggravate dall’esposizione al rischio professionale o che possano influire negativamente sulle condizioni di sicurezza dell’operatore. In occasione delle visite di sorveglianza sanitaria, il medico del lavoro provvede alla diagnosi precoce – cioè prima ancora che un’eventuale patologia professionale possa manifestarsi – di condizione di salute che possano far prevedere lo sviluppo della malattia professionale. E’ appena il caso di ricordare, in questo contesto, che la finalità generale della medicina, e quindi anche della specialità di Medicina del Lavoro, non può che essere quella di prendersi cura comunque e sempre della persona umana. Al “Pantheon” la Coppa e la Supercoppa Vaticana a cura di Danilo Ambrosetti L unedi 14 maggio, presso il campo sportivo dell’Oratorio di S. Pietro, si è disputata la finale della Coppa Vaticana tra la squadra del Pantheon S.D., composta da dipendenti dei Telefoni, delle Poste, dell’Archivio Segreto, della Biblioteca Apostolica Vaticana, dei Servizi Tecnici del Governatorato, del Capitolo di S. Pietro, del F.A.S., di Propaganda Fide e dell’A.P.S.A., e la squadra dell’Hermes S.S., composta dai dipendenti dei Musei Vaticani. A conclusione della partita, vinta dal “Pantheon” per 2 a 1, in un’atmosfera di cordialità e di sana sportività, S.E. Mons. Renato Boccardo ha consegnato, nelle mani del capitano della squadra Albertini, la Coppa Vaticana edizione 2007. La stagione calcistica dello Stato della Città del Vaticano si è conclusa il 21 maggio con la finale per la Supercoppa Vaticana tra la vincente del campionato 2006-2007, squadra dei Cirioni, composta da giocatori appartenenti a vari Dicasteri e uffici del Vaticano e la vincente della Coppa Vaticana, Pantheon S.D. Anche la Supercoppa Vaticana è stata vinta dai bravi giocatori del Pantheon S.D. Alessandro Quarta, attaccante della squadra dell’Hermes S.S. dei Musei Vaticani, ha vinto il titolo di capocannoniere e quello di miglior giocatore delle competizioni calcistiche. inserto speciale all’ombra del cupolone | 11 Giugno 2007 31 Maggio 2007: visita del Santo Padre al Governatorato Il Papa tra noi! Un incontro di famiglia a cura di Gianpaolo Mattei “S ono venuto qui proprio per dirvi il mio grazie sincero e darvi un segno concreto della mia vicinanza”: è con queste parole che Benedetto XVI si è rivolto ai dipendenti in occasione della visita - un vero e proprio incontro di famiglia - che ha compiuto, nel pomeriggio di giovedì 31 maggio, nel Palazzo del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano. Con paterno affetto ha voluto così ringraziare quanti, a diverso titolo, prestano il loro servizio come “collaboratori del Papa”, lavorando in Vaticano “per e con il Papa” con competenza, professionalità, dedizione vivendo un serio impegno di testimonianza evangelica. Alle ore 17.45 il Santo Padre è stato accolto, sul Piazzale San Matteo, dall’Arcivescovo Giovanni Lajolo, Presidente della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano e Presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano; dal Vescovo Renato Boccardo, Segretario Generale e da Mons. Giorgio Corbellini, Vice Segretario Generale. Prima di entrare nella Cappella di Santa Marta, il Santo Padre è stato salutato dal picchetto dei nuovi allievi del Corpo della Gendarmeria e da alcuni gendarmi in divisa storica. Ad accompagnare il Papa erano l’Arcivescovo James Michael Harvey, Prefetto della Casa Pontificia; Mons. Paolo De Nicolò, Reggente della Prefettura della Casa Pontificia; Mons. Georg Gänswein, Segretario particolare del Santo Padre; Mons. Mieczyslaw Mokrzycki, della Segreteria particolare del Santo Padre. La visita nella Cappella di Santa Marta Benedetto XVI ha fatto il suo ingresso nella Cappella del Governatorato, accolto dal canto “Tu es Petrus”, poderosamente eseguito dal Coro Interuniversitario di Roma, diretto dal Maestro Don Massimo Palombella, salesiano. II | all’ombra del cupolone 11 Giugno 2007 Benedetto XVI si è innanzitutto raccolto in preghiera davanti al Santissimo Sacramento. L’Arcivescovo Lajolo gli ha rivolto un breve saluto, con le seguenti espressioni: Beatissimo Padre, gli Eminentissimi Cardinali, le Monache Benedettine del Monastero Mater Ecclesiae e le altre Reverende Religiose operanti nelle Istituzioni in Vaticano, i rappresentanti dei Patrons of the Arts in the Vatican Museums, e tutti i presenti Le danno un filiale, gioioso benvenuto nella Cappella del Governatorato e la ringraziano di tutto cuore per la Sua visita. Prima di procedere all’atto più pubblico sulla Piazza del Governatorato, dove L’aspettano tutti i nostri Collaboratori, preghiamo Vostra Santità di benedire la pala del Melanzio, recentemente collocata sull’altare, ed il nuovo organo Giani. Dopo la benedizione il Maestro Libertucci darà una breve prova delle qualità di questo splendido strumento, eseguendo una Passacaglia di Handel. Grazie, Beatissimo Padre! Recitata l’orazione, il Papa ha asperso con l’acqua benedetta la pala d’altare e l’organo. Il rito è stato diretto dai Cerimonieri Pontifici Mons. Enrico Viganò e Mons. Giulio Viviani. Il Maestro Gianluca Libertucci ha quindi eseguito un brano musicale con lo splendido strumento: una “Passacaglia” di Händel. L’organo, che la “Casa Giani” di Corte de’ Frati (Cremona) ha realizzato per la Cappella, non solo costituirà un importante supporto alla comunità dei fedeli che vi canta la lode di Dio, ma completa armoniosamente la stessa elegante architettura. È un organo di 1012 canne, a due tastiere 58 note e pedaliere 30 note. Basato sulla tradizione italiana classica e progettato per uso liturgico, è anche atto all’esecuzione di un ampio repertorio di musica antica solistica o in ensemble. La pala del Melanzio (dipinta nel 1516 - 160 x 142 cm) presenta in una composizione di maestosa semplicità la Madonna con il Bambino in trono, affiancati dai Santi Gioacchino e Anna e da due angeli. L’opera è divisa in due sfere: quella terrestre con i genitori della Madonna e quella celeste con i due angeli. Maria, con il Figlio, attraversa lo spazio delle due sfere. Il Bambino, con in mano un melograno, si 11 Giugno 2007 rivolge a Sant’Anna, mentre le altre figure sono in preghiera o in contemplazione. Lo sguardo intenso della Madonna comunica direttamente con chi osserva il dipinto. “In questo quadro - suggerisce l’Arcivescovo Lajolo - mi pare di vedere la Madonna della Famiglia. Maria unisce in Gesù le generazioni passate e quelle future. Anche noi siamo parte della scena, per Maria uniti nel suo Figlio, che è Cristo benedetto ieri, oggi e nei secoli”. Il restauro della pala è stato effettuato nel Laboratorio Restauri Dipinti dei Musei Vaticani da Giovanni Cecchini, Laura Baldelli e Alessandra Zarelli. Uscito dalla Cappella, Benedetto XVI ha potuto ammirare il nuovo pavimento marmoreo dell’atrio del Governatorato. Al centro è stato inserito un medaglione, un emblema come nella tradizione romana, in marmi diversi variamente connessi, con lo stemma di Benedetto XVI. Inoltre ha trovato degna collocazione nel restaurato atrio del Palazzo il dipinto, raffigurante il Santo Padre, opera dell’artista Ulisse Sartini. Offerto al Papa nel 2006, è stato gentilmente messo a disposizione del Governatorato dalla Prefettura della Casa Pontificia. È un ritratto ricco di elementi simbolici di alto valore: dalla Croce alla Roccia, dalla Basilica di San Pietro all’Anello del Pescatore. Quindi, presso le colonne dell’atrio, il Papa ha firmato la cartellina con i francobolli commemorativi per il suo ottantesimo genetliaco, che sarà ora esposta nel Museo Filatelico. all’ombra del cupolone | III L’incontro nel Piazzale del Governatorato Nel Piazzale del Governatorato, alle 18.05, Benedetto XVI è stato accolto dal gioioso applauso delle comunità di lavoro, delle Direzioni e degli Uffici del Governatorato e ha preso posto sul palco allestito per questa solenne e gioiosa occasione. Il Coro lo ha salutato eseguendo l’inno pontificio. Erano presenti anche il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato; i Cardinali Membri della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano Angelo Sodano, Decano del Collegio Cardinalizio, José Saraiva Martins, Jean-Louis Tauran, Renato Raffaele Martino e Attilio Nicora; i Cardinali Edmund Casimir Szoka, Presidente emerito della Pontificia Commissione e del Governatorato, Carlo Furno, Gilberto Agustoni, Agostino Cacciavillan, Sergio Sebastiani e Agostino Vallini. Erano presenti l’Arcivescovo Leonardo Sandri, Sostituto della Segreteria di Stato; l’Arcivescovo Dominique Mamberti, Segretario per i Rapporti con gli Stati; l’Arcivescovo Angelo Comastri, Vicario Generale di Sua Santità per la Città del Vaticano; i Consiglieri dello Stato con il Consigliere Generale, Prof. Cesare Mirabelli. Tra i presenti, i “Patrons of Arts” dei Musei Vaticani che generosamente ne sostengono le iniziative e le religiose che svolgono il loro servizio nella Città del Vaticano: tra queste le Monache Benedettine del Monastero “Mater Ecclesiae”. L’Arcivescovo Lajolo ha rivolto al Papa l’indirizzo di saluto, che qui riportiamo: Beatissimo Padre, L’accogliamo in mezzo a noi con grande gioia e gratitudine e non senza intima commozione. Vostra Santità può qui vedere dispiegate dinanzi ai Suoi occhi le strutture portanti dello Stato della Città del Vaticano: gli Eminentissimi Membri della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano, con il Presidente emerito, con i Consiglieri dello Stato, i Giudici dei Tribunali, e l’Esecutivo, cioè la Presidenza del Governatorato, i Direttori ed i Capi degli Uffici Centrali. Hanno accettato di unirsi a noi - e per questo li ringraziamo vivamente - anche i vertici ed alcuni collaboratori della Segreteria di Stato di Vostra Santità, con la quale il Governatorato intrattiene rapporti privilegiati. E ci sono anche alcuni rappresentanti dei nostri molti amici vicini e lontani; per tutti mi è gradito menzionare i Patrons of the Arts in the Vatican Museums. Ma a circondarLa ed accoglierLa con entusiasmo è, soprattutto, quella che vorrei chiamare la grande famiglia del Governatorato, cioè tutti i nostri e Suoi Collaboratori, Beatissimo Padre, che operano - è mio gradito dovere testimoniare - con competenza e fedeltà nel servizio quotidiano delle strutture statuali, ma anche della Curia Romana, alcuni di essi non di rado onorati di poter essere a diretto servizio del Papa nelle sue funzioni liturgiche o apostoliche. Quindi il Santo Padre ha pronunciato il suo discorso, che abbiamo riportato da pag. 5. Al termine del discorso il Santo Padre ha impartito la Benedizione Apostolica. Mentre il Coro Interuniversitario di Roma ha eseguito il canto “Ein Haus voll Glorie schauet”, il Papa ha salutato i Cardinali, i Presidenti dei Tribunali, i Direttori e i Capi Ufficio del Governatorato, i “Patrons of Arts” dei Musei Vaticani, tre rappresentanti per ognuna delle Direzioni e degli Uffici del Govenatorato (il più giovane e il più anziano in servizio e un pensionato). Il Santo Padre si è intrattenuto affabilmente con ciascuno. È stato un incontro davvero di famiglia, in un luogo di alto significato — sotto lo sguardo materno della statua della Vergine Maria che sovrasta l’edificio — e di sempre nuova (continua a pag. 8) 11 Giugno 2007 all’ombra del cupolone | “Vi esorto ad essere docili discepoli e credibili testimoni del Signore Gesù” S ignori Cardinali, Venerati Fratelli nell’Episcopato e nel Sacerdozio, Cari fratelli e sorelle! “La grazia del Signore nostro Gesù Cristo sia con voi” (2 Ts 3,18). Con le parole dell’apostolo Paolo rivolgo un saluto cordiale a tutti voi, che costituite la grande famiglia di quanti lavorano nei vari Uffici dello Stato della Città del Vaticano. Saluto i Signori Cardinali Membri della Pontificia Commissione ed il Presidente, l’Arcivescovo Giovanni Lajolo, che ringrazio per le cortesi parole di benvenuto che mi ha rivolto. Il mio saluto si estende poi agli altri Signori Cardinali e ai Superiori del Governatorato. A tutti il mio ringraziamento per essere qui convenuti e per la generosità con cui, a vari livelli, contribuiscono alle diverse attività che il complesso del Governatorato è chiamato a gestire. I extend a special greeting to the Vatican Museum’s Patrons of the Arts who have been so kind to join us. Thank you for making such a long journey from the United States, England, Ireland, Portugal, and Chile. Your generosity gives splendid witness to the beauty of the faith, expressed so richly in the works of art you have graciously helped to restore. Il mio pensiero si rivolge in modo particolare a voi, cari amici, che prestate la vostra opera nei diversi settori del nostro piccolo Stato, da quelli più visibili a quelli più nascosti. Constato ed apprezzo ogni giorno i frutti del vostro impegno e della vostra competenza, e sono venuto qui proprio per dir- “Il mio pensiero si rivolge in modo particolare a voi, cari amici, che prestate la vostra opera nei diversi settori del nostro piccolo Stato, da quelli più visibili a quelli più nascosti. ” Benedetto XVI VI | all’ombra del cupolone “So bene che il vostro servizio è spesso faticoso e richiede sacrifici che coinvolgono a volte, insieme con voi, anche le vostre famiglie: ciò rende il mio grazie ancora più sentito.” Benedetto XVI 11 Giugno 2007 vi il mio grazie sincero e darvi un segno concreto della mia vicinanza. So bene che il vostro servizio è spesso faticoso e richiede sacrifici che coinvolgono a volte, insieme con voi, anche le vostre famiglie: ciò rende il mio grazie ancora più sentito. E colgo l’occasione per salutare i vostri familiari, alcuni dei quali sono qui con noi questa sera. Il Governatorato, alle cui dipendenze voi operate, svolge una funzione importante. Quando il mio venerato Predecessore Pio XI condusse le trattative per i Patti Lateranensi, si preoccupò che la Santa Sede potesse contare su «quel tanto di territorio» che le garantisse «l’assoluta indipendenza per l’adempimento della sua alta missione nel mondo». Assolvendo con impegno i vostri compiti, cari amici, voi assicurate la vita quotidiana dello Stato ed aiutate il Papa nel compimento del ministero che il Signore gli ha affidato al servizio della Chiesa e del mondo. Non è dunque fuori luogo definirvi “collaboratori del Papa”, e come tali vi saluto oggi proprio qui, davanti a questo palazzo che idealmente simboleggia i diversi luoghi nei quali svolgete le vostre mansioni. Voi dunque lavorate in Vaticano, per e con il Papa; lavorate proprio nei luoghi che hanno visto la testimonianza di tanti martiri e innanzitutto dell’apostolo Pietro. Questo domanda a voi, oltre che competenza, professionalità e dedizione, anche un serio impegno di testimonianza evangelica. Conto su di voi, e vi chiedo di crescere ogni giorno nella conoscenza della fede cristiana, nell’amicizia con Dio e nel generoso servizio verso i fratelli. Vi esorto pertanto ad essere, in casa e sul lavoro, sempre fedeli agli impegni del vostro Battesimo, ad essere docili discepoli e credibili testimoni del Signore Gesù. Solo così potrete dare il vostro prezioso contributo alla diffusione del Vangelo e all’edificazione della civiltà dell’amore. 11 Giugno 2007 Poco fa, nella Cappella del Governatorato ho benedetto una bella immagine della Madonna, che venerate come “Madre della Famiglia”. Ho benedetto anche il nuovo organo, appositamente voluto per sostenere il canto dell’assemblea liturgica che vi si riunisce per la Santa Messa quotidiana. La presenza della Chiesa in mezzo ai vostri uffici e alle vostre officine vi ricordi ogni giorno lo sguardo paterno di Dio che, nella sua provvidenza, vi segue e si prende cura di ciascuno di voi. La preghiera, che è dialogo fidente con il Signore, e la partecipazione anche infrasettimanale alla celebrazione del Divin Sacrificio, che ci unisce a Cristo Salvatore, sia il segreto e la forza delle vostre giornate e vi sostenga sempre, specialmente nei momenti difficili. Sono inoltre informato che nei progetti del Governatorato vi è una fontana dedicata a San Giuseppe, sovvenzionata da generosi donatori. Lo Sposo della Vergine Maria, capo della Santa Famiglia e patrono della Chiesa, a giusto titolo può essere considerato esempio e modello di chi è impegnato nei molteplici servizi del Governatorato, svolgendo un servizio per lo più umile e silenzioso, ma di indispensabile sostegno per l’attività della Santa Sede. Auspico pertanto che il progetto possa giungere a felice compimento. E chiedo a San Giuseppe di proteggere sempre voi e le vostre famiglie. Oltre alla protezione di San Giuseppe, invoco su di voi la materna assistenza della Vergine Maria, Madre della Chiesa, che ci guarda dall’alto di questo Palazzo. A Lei affido tutti voi: il suo sorriso materno vi accompagni e la sua intercessione vi ottenga le più elette benedizioni di Dio. Ancora una volta grazie per il vostro lavoro, mentre di cuore tutti vi benedico. all’ombra del cupolone | VII “Conto su di voi, e vi chiedo di crescere ogni giorno nella conoscenza della fede cristiana, nell’amicizia con Dio e nel generoso servizio verso i fratelli. ” Benedetto XVI VIII | all’ombra del cupolone 11 Giugno 2007 (continua da pag. 4) bellezza: basti contemplare lo scorcio della Basilica Vaticana dal Palazzo dove, da oltre settantacinque anni, ha sede il Governatorato. La visita di Benedetto XVI conferma l’attenzione paterna dei Papi per questa comunità di lavoro: qui venne per la prima volta Pio XI, il 1° novembre 1931, accolto dall’allora Segretario di Stato Cardinale Eugenio Pacelli divenuto suo successore con il nome di Pio XII. Giovanni XXIII visitò il Governatorato il 26 gennaio 1961, Paolo VI l’11 luglio 1963 e Giovanni Paolo II il 10 febbraio 1979. Alle ore 18.45 Benedetto XVI ha fatto rientro nel Palazzo Apostolico. all’ombra del cupolone | 11 Giugno 2007 NOTIZIE DALLE DIREZIONI E UFFICI Una struttura al servizio dei bambini a cura di Mons. Giorgio Corbellini N ella Città del Vaticano funziona – con grande discrezione, ma rendendo un servizio multiforme ed ampio, un Dispensario pediatrico, che segue anche le mamme. Nel corso del 2006 il dispensario ha assistito 684 bambini, appartenenti a 337 famiglie, di 47 nazionalità (in numero maggiore: ecuadoriani, peruviani, italiani e rumeni), di 9 confessioni religiose (in prevalenza cattolici, a cui seguono musulmani, buddisti, induisti). Questo il numero molto consistente di visite: -1010 pediatriche; -170 generiche ad adulti; -156 visite allergologiche; -127 dermatologiche; -105 dentistiche; -98 ginecologiche. Ad esse si aggiungono 108 ecografie e 94 consultazioni da parte della psicologa. Il Dispensario pediatrico “Santa Marta” è in funzione dal maggio 1922. Nell’Ottobre 1921, una signora di New York – Dula Drach - , protestante convertitasi alla fede cattolica, ricevuta in udienza da Papa Benedetto XV, offrì al Santo Padre la possibilità di aprire in Vaticano un dispensario per la distribuzione di latte in polvere per i bambini poveri, che la società Drycko, di cui Ella era azionista, avrebbe messo gratuitamente a disposizione. Il Santo Padre accolse molto volentieri la proposta e ne raccomandò l’attuazione anche sul letto di morte. La struttura, che ha iniziato ad operare presso l’Ospizio di Santa Marta, nel tempo si è sviluppata ed ha allargato il suo prezioso servizio anche in campo sanitario ai bambini ed alle loro mamme. Affidato fin dall’inizio alle Figlie della Carità, operanti presso il suddetto Ospizio – ed ora presso la “Domus Sanctae Marthae” – è diretto da molti anni da Suor Chiara Pfister. Attualmente ha sede presso l’ingresso del Perugino, nell’edificio che ospita anche il Pre-Seminario. Vi prestano la loro opera numerosi medici ed altri volontari, che mettono la loro professionalità ed il loro tempo a servizio dei piccoli pazienti e delle loro mamme. Una “festa” dei bambini a cura di R. Perosa S abato 19 Maggio. Una bella giornata di sole, bambini liberi di camminare, assieme ai loro genitori, tra due ali di alberi e fiori, al riparo dalle macchine, dai gas di scarico, dalla fretta… Qualcuno spingeva la carrozzina del fratellino/sorellina più piccolo per aiutare la mamma. E’ stato bello anche per noi adulti sentire le loro voci nei luoghi presso i quali prestiamo servizio e per una volta almeno ci siamo presentati gli uni agli altri senza tener conto della funzione che ricopriamo, del titolo accademico, ma come papà di Alessandro e mamma di Ilaria. Da parte dei nostri figli il piacere di vedere dove lavorano i genitori e di saperli in un luogo così bello quando loro sono a scuola (sic!). Ad accoglierci, presso la Grotta di Lourdes S. E. Rev.ma il Presidente Mons. Giovanni Lajolo, S. Ecc. Rev.ma il Segretario Mons. Renato Boccardo e Mons. Giorgio Corbellini. L’invito, fatto ad un bimbo dall’Ecc.mo Presidente ad intonare una “Ave Maria” alla Vergine di Lourdes, è stato seguito dalla preghiera dei genitori e dei figli con l’affetto e la devozione dovuta alla “Regina della Famiglia”. La visita, dopo un piccolo spuntino organizzato dalla Direzione dei Servizi Economici, è continuata tra le mura leonine, i fiori, le fontane e gli scorci dei Giardini, degna cornice per un’icona trinitaria, quale è la famiglia. E’ stata una simpatica opportunità molto apprezzata dagli adulti e – a modo loro! – certamente dai numerosi piccoli presenti, che potrà avere negli anni prossimi anche una maggiore adesione. | all’ombra del cupolone 11 Giugno 2007 La sicurezza del Santo Padre in primo piano a cura del Corpo della Gendarmeria I l 7 maggio u.s., una delegazione della Gendarmeria francese, guidata dal Generale Maurice Vanderhayden, Sotto Direttore della Cooperazione Internazionale, alla presenza del Dott. Domenico Giani, Comandante del Corpo della Gendarmeria, ha fatto visita a Sua Ecc.za Mons. Giovanni Lajolo, Presidente del Governatorato, per formalizzare una cooperazione istituzionale tra i due Corpi. Ciò al fine di migliorare e consolidare i rapporti di lavoro e di amicizia instaurati in questi ultimi anni e di sviluppare la preparazione del personale con corsi di addestramento professionali, concentrati particolarmente sulle attività riguardanti la sicurezza del Santo Padre. I l 1 giugno u.s., alla presenza di Sua Ecc.za Mons. Renato Boccardo, Segretario Generale del Governatorato, dell’Avv. Gianluigi Marrone, Giudice Unico, dei Superiori e del Cappellano del Corpo, si è chiuso il corso per la formazione ed istruzione dei nuovi “Allievi Gendarmi”. 12 Settembre 2007: Nome di Maria “AIUTACI A SCONFIGGERE LA LEBBRA” Chiesa annessa al Governatorato VENDITA DI BENEFICENZA S.E. il Card. Tarcisio Bertone, Segretario di Stato di Sua Santità, presiederà una solenne concelebrazione eucaristica, alle ore 7,30. S.E. Mons. Angelo Comastri, Vicario Generale di Sua Santità per la Città del Vaticano, darà lettura del Decreto di dedicazione della nostra Chiesa, fin’ora detta di “S. Marta”, a Maria “Madre della Famiglia”. Tutti sono cordialmente invitati. a favore del Lebbrosario “St. Claire’s - House” in Ahotokrom Arcidiocesi di Cape Coast, Ghana Al magazzino abbigliamento dal 1 Ottobre 2007 Il ricavato della vendita di prestigiosi oggetti di argenteria sarà interamente devoluto in beneficenza L’ANGOLO DI CULTURA La costanza dell’insoddisfazione Orazio Romae Tiber amem, ventosus Tibure Romam (Ep. 8, 12). Sensibile al vento, a Roma vorrei Tivoli, a Tivoli Roma. In culpa est animus, qui se non effugit unquam (Ep. 14, 14). La colpa è nell’animo, che non si sfugge mai. Agostino Hic et valeo, nec volo; illic volo, nec valeo; miser utrobique (Confessioni, 10, 42)! Posso esser qui, ma non voglio; voglio esser là, ma non posso; là e qui, misero! E’ il nostro animo che è fluttuante, e dà instabilità al nostro esistere. Come ancorarlo ad una certezza a cui afferrarsi saldamente? Solo sarà possibile se nel cuore c’è una “visione” che sempre lo occupi, e ne realizzi la vita: una “perla preziosa” per la quale valga la pena di sognare, e vivere. Dove trovarla? Ce lo dice il Vangelo secondo Matteo, al capitolo 13. Guido Reni. S. Matteo e l’angelo. Pinacoteca Vaticana. Musei Vaticani all’ombra del cupolone | 11 Giugno 2007 IL CUORE CHE PENSA Se il Cuore non è buono Non si può formare la storia con le sole strutture materiali, prescindendo da Dio. Se il cuore dell’uomo non è buono, allora NESSUNA ALTRA COSA PUÒ DIVENTARE BUONA. Rogier van der Weyden. Discesa dalla Croce. Museo del Prado. E la bontà di cuore può venire solo da Colui che è Egli stesso Bontà, il Bene. Benedetto XVI (Gesù di Nazareth, pag. 56) Se la “bontà di cuore” è indispensabile per migliorare “la storia”, lo è anche per la vita del Governatorato! Qui passiamo gran parte delle nostre giornate, cioè della nostra vita, che dobbiamo “migliorare” e non sciupare. Il Papa scrive che la bontà di cuore - degli altri e ... del nostro! - viene da Dio. La questione è allora: come fare per ottenerla? La risposta è semplice e sicura: “Imparate da me - ha detto il nostro Divino Maestro - che sono mite ed umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita” (Mt. 11,29) A lui, al nostro amabilissimo Salvatore, possiamo rivolgerci sempre e dovunque. Occasione privilegiata, la Messa quotidiana. Nella nostra Cappella è celebrata ogni giorno feriale, alle 7,30. Prova! Colui che vuole onorare veramente la Passione del Signore, deve guardare con gli occhi del cuore Gesù Crocifisso, in modo da riconoscere nella sua carne la propria carne. A nessuno, anche se debole e inerme, è negata la vittoria della Croce, e non v’è uomo al quale non rechi soccorso la mediazione di Cristo. Procuriamo che le attività della vita presente non creino in noi o troppa ansietà o troppa presunzione sino al punto da annullare l’impegno di conformarci al nostro Redentore, nell’imitazione dei suoi esempi. Nulla infatti egli fece o soffrì se non per la nostra salvezza, perchè la virtù che era del Capo, fosse posseduta anche dal Corpo. E’ cosa nostra ciò che giacque esanime nel sepolcro, che è risorto il terzo giorno, che è salito al di sopra di tutte le altezze alla destra della maestà del Padre. Ne segue che se camminiamo sulla via dei suoi comandamenti e non ci vergognamo di confessare quello che nell’umiltà della carne egli ha operato per la nostra salvezza, anche noi saremo partecipi della sua gloria. San Leone Magno Andrea Mantegna. La Risurrezione. Altare di S. Zeno. Verona | all’ombra del cupolone 11 Giugno 2007 NOTIZIE LIETE E ...TRISTI Matrimoni Nella luce della Gerusalemme celeste Alcuni nostri colleghi hanno formato una nuova famiglia. - Massimiliano Giovannetti e Valentina Di Mambro (10/02); - Walter Di Girolamo e Hang Kim Nguyen (31/03); - Leonardo Menicacci e Anna Tedeschi (14/04); - Roberto Mancini e Irma Ricci (21/04); - Federico Di Cesare e Sonia Farina (12/05); - Alessandro Mattaroccia e Rosa Gubinelli (13/05); - Enrico Chiei Gamacchio e Adriana Olivieri (14/05); - Vittorio Bartozzi e Marta Di Lorenzo (26/05); - Massimo Luzzitelli e Miranda Fiori (01/06); - Fabio Ippoliti e Vania Sercerchi (02/06). Nascite e Battesimi Diverse famiglie di dipendenti del Governatorato sono state allietate in questo periodo dalla nascita di figli: - Sofia (10/04), di Luca Ceccarelli; - Giorgia e Carlotta (14/04), di Francesco Ticconi; - Rachele (30/04), di Claudio Scipioni; - Giulia (05/05), di Maurizio Baroncini; - Lorenzo (08/05), di Antonio Pica; - Marco (08/05), di Gianluca Lorizio; - Alessandra (15/05), di Patrizio Tognini; - Francesco (02/06), di Andrea Di Girolamo; - Alessia (02/06), di Sonia Zito; - Sofia (14/06), di Andrea Breno. PER FARE BUON SANGUE Dopo la vittoria della Rivoluzione d’ottobre, Avrom va a trovare Chajim che abita a due passi da lui, e gli fa il seguente discorso: “Discutiamo, Chajim, tu sei ricco e io sono povero. Devi dunque dividere con me le tue priorità.” “Hai ragione, Avrom.” “Tu hai due cavalli, quindi devi darmi il secondo.” “È il principio rivoluzionario, Avrom.” “Tu che hai due vacche, perciò devi darmene una.” “Lo dice la Rivoluzione, Avrom.” “Tu hai due galline, dunque me ne devi dare una.” “Assolutamente no, Avrom.” “Come mai? Mi hai detto che mi dai sia il secondo cavallo che la seconda vacca. Perché non mi vuoi dare una gallina?” “Perché io possiedo soltanto un cavallo e una vacca mentre invece ho due galline.” Signor macellaio, nella salsiccia che ho comprato ieri ho trovato un vetro. -Signora, ma quanta salsiccia ha comprato? -Circa 2 euro! -E lei per 2 euro cosa pretendeva di trovare? Un diamante? In spirito di fede nella vita eterna e nella resurrezione, ricordiamo nella preghiera i nostri colleghi e collaboratori defunti: - Capitanio Maria Luisa - Suor Lucia (18/04), dipendente dell’Ufficio Filatelico; - Manganelli Ezio (13/04), dipendente SS. TT. - Centrale Termoelettrica; - Vianello Antonio (26/04), collaboratore dell’Ufficio Giuridico e Notaio dello Stato. Alcuni nostri colleghi hanno avuto recentemente lutti in famiglia. Li ricordiamo nella preghiera: - Santa Carmela Amedeo (19/04), madre di Roberto Porta; - Monica (20/04), sorella di Alessandra D’Amico; - Sergio (20/04), padre di Gianfranco Rasi; -Pasquale (30/04), padre di Salvatore Gallitto; - Domenico (07/05), padre di Raffaella Filippini; - Anna Maria Durante (10/05), madre di Simona De Luca; - Raffaele (10/05), padre di Alessandro Fontanella; - Alessandro (15/05), padre di Armando Borsetti. all’ombra del Cupolone va in ferie! Anche se d’estate l’ombra è assai più desiderata e ricercata che negli altri periodi dell’anno, All’ombra del Cupolone sospenderà la sua pubblicazione nei mesi estivi. Il n. 4 uscirà regolarmente alla ripresa ordinaria del lavoro, nel mese di ottobre. Buone Vacanze a tutti. notizie di varia vaticanità ANNO 1 | N. 3 REDAZIONE presso Mons. Vice Segretario Generale IMPAGINAZIONE Alessandra Murri (Ufficio Vendita Pubblicazioni e Riproduzioni) STAMPA Tipografia Vaticana Si ringraziano per le immagini della Visita del Santo Padre al Governatorato e per la loro la preziosa collaborazione il Sig. Biagio Tamarazzo e il servizio fotografico dell’Osservatore Romano.
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