Notiziario

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ANUSCA
Anno XVIII, numero 6 • giugno 2003
Copia € 3,50 (Stampato da: MAGGIOLI EDITORE - Santarcangelo RN)
via Dei Mille, 35/e-f · 40024 Castel San Pietro Terme (BO) • tel. +39 051 944641 r.a. fax +39 051 942733 • INTERNET: www.anusca.it - e-mail [email protected] •
sped. in abb. post. AP - 45% art. 2, comma 20/b legge 662/96 - DCI Umbria reg.Trib. BO n. 5270 il 10/06/1985 • Dir.Resp. Primo MINGOZZI - Vice Dir. P. GULLINI
Rinnovo contrattuale
L’incontro tra ANUSCA e
ARAN a Roma
di Sauro Dal Fiume
L
o scorso 15 maggio a Roma,
una delegazione ANUSCA,
composta da Franco Ruggieri di
San Benedetto del Tronto e da
Gabriele Vincenzi di Mombaroccio
(Pesaro), in rappresentanza anche
del presidente Paride Gullini
(assente giustificato), ha incontrato
il presidente dell’ARAN, avv.
Guido Fantoni.
L’incontro, propiziato dall’on.
Napoli, Vicepresidente ANCI, e
dal sen. Amedeo Ciccanti, del
Collegio di Ascoli Piceno, è stato
improntato su di un piano
d’assoluta collaborazione e
comprensione delle tematiche che
l’ANUSCA porta avanti in vista
del rinnovo contrattuale,
egregiamente mostrate dai due
rappresentanti dell’associazione.
La professionalità deve essere
vincolata anche alla retribuzione
spettante agli Ufficiali di Stato
Civile, agli Ufficiali d’Anagrafe ed
agli Ufficiali Elettorali.
Il presidente Fantoni ha assicurato
la massima disponibilità sulle
richieste che porteranno sul tavolo
(Segue a pagina 16)
XXIII Convegno Nazionale 2-5 dicembre 2003
Il Convegno nazionale dei
Servizi Demografici
di Primo Mingozzi
I
l “Kurhaus” di Merano,
magnifico palazzo congressuale
che dal 2 al 5 dicembre ospiterà il
XXIII Convegno nazionale di
ANUSCA è l’edificio simbolo
della città. Infatti, il Kurhaus
rappresenta il gioiello
dell’architettura cittadina, perché è
uno dei palazzi più belli a sud delle
Alpi.
Detto questo, che ci serve per
inquadrare uno dei tanti punti
d’eccellenza della città di Merano,
ricordiamo, in rapida successione
che per posizionare “il ruolo di
ANUSCA nei Servizi Demografici
dell’e-government” si è pensato a
numerosi temi che sono oggetto
dell’interesse degli operatori.
Volendo semplificare, va detto che
(Segue a pagina 11)
SOMMARIO:
• Il Servizio Quesiti…
pag. 3
• Patrocini e Comitato…
pag. 3
• I militari di carriera...
pag. 5
• Il peso dei numeri...
pag.10
L’EVS passa da
sei a nove nazioni
I
l 3° Congresso internazionale
dell’EVS (Associazione Europea degli ufficiali dello Stato Civile), che si è tenuto a Graz
(Austria) il 26 e 27 maggio, ha
registrato l’ingresso di altre tre
nazioni, oltre alle sei (Italia, Germania, Austria, Olanda, Polonia e
Svizzera) che già ne facevano
parte, delle quali cinque (esclusa
la Svizzera) sono le protagoniste
dell’atto
costitutivo
dell’associazione. La Slovacchia
(domanda presentata il 4 aprile
2003), la Slovenia (13 maggio
2003) ed il Belgio (24 febbraio
2003) portano così ad un totale di
nove le nazioni che compongono
attualmente l’EVS e c’è da aggiungere che a Graz erano presenti anche rappresentanti della Francia, dell’Ungheria e della CIEC
(Commissione Internazionale dello Stato Civile).
“Matrimonio in Europa: realtà e
visione” è stato il tema del che,
martedì 27 maggio ha visto
l’intervento dell’esperto ANUSCA Renzo Calvigioni con la relazione “Matrimoni fittizi, conseguenze giuridiche”. Ha partecipato al congresso internazionale di
Graz, una delegazione di ANUSCA, guidata dal presidente Paride Gullini, della quale hanno fatto
parte Marina Caliaro , Maria Grazia Benini , Giorgio Scalzini, Primo Mingozzi, Graziano Prantoni
(sindaco di Castel San Pietro Terme) e Alfiero Metri.
Anno XVII - n. 6/2003 • Notiziario anusca • pagina 2
Anno XVII - n. 6/2003 • Notiziario anusca • pagina 3
L’ANUSCA intende potenziare il servizio
Il servizio Quesiti On-Line:
resoconto di un successo annunciato
di Romano Minardi
S
ono tanti oggi i prodotti che la
“rete” mette a disposizione
delle amministrazioni e dei servizi
comunali. Non è sempre agevole
orientarsi fra così tante offerte, e
gli operatori hanno avvertito da
tempo l’esigenza di avere a disposizione siti specializzati in grado di
soddisfare tutte le proprie richieste,
senza essere costretti a “navigare”
in un mare di proposte che non
sempre ci fa trovare la giusta direzione.
Da qualche anno anche
l’ANUSCA ha voluto mettere a
disposizione degli operatori dei
servizi demografici un portale che,
in brevissimo tempo, ha raggiunto
un livello tale da porsi in una posizione di grande rilievo, soprattutto
se si prende in considerazione il
rapporto qualità – prezzo. Nato
senza particolari ambizioni, se non
quella di offrire una vetrina, accessibile a tutti, attraverso la quale
l’Associazione poteva informare
gli utenti sui suoi programmi e sulle sue attività, in costante crescita,
il portale www.anusca.it si è arricchito di contenuti sempre più qualificati, diretti non solo agli operatori
dei servizi demografici, ma anche
a d
a l t r i
s e t t o r i
dell’amministrazione locale, fino a
diventare uno strumento di sicura
utilità e di forte gradimento, a supporto di tutte le attività amministrative dei comuni. Naturalmente resta prioritaria la sua vocazione ad
identificarsi come servizio assolutamente indispensabile e insostituibile per tutti gli operatori dei servizi demografici.
Fra i tanti servizi che offre il portale ANUSCA, quello dei Quesiti
On-Line ha registrato un successo
XXIII Convegno nazionale di Merano
Patrocini e Comitato d’onore
“
I servizi demografici nell’egovernment – Il ruolo dei Comuni” sarà il tema centrale del
XXIII Convegno nazionale, in calendario dal 2 al 5 dicembre a Merano. L’importante appuntamento
annuale organizzato dall’ANUSCA
è patrocinato dalla Presidenza del
Consiglio dei Ministri, dal Ministero dell’Interno, dal Ministero delle
Comunicazioni, dal Dipartimento
della Funzione Pubblica, dalla Regione Autonoma del Trentino-Alto
Adige, dalla Provincia Autonoma
di Bo lzano (Alto Adige),
dall’Assocazione nazionale comuni
italiani, dall’Istituto nazionale di
statistica e dal Comune di Merano.
Il Comitato d’Onore del XXIII
Convegno nazionale è per il momento composto dal Sen. Marcello
Pera, Presidente del Senato della
Repubblica, dall’on. Pierferdinando Casini, Presidente della Camera
dei Deputati, dall’On. Giuseppe
Pisanu, Ministro dell’Interno, dal
Sen. Roberto Castelli, Ministro della Giustizia, dall’On. Maurizio Gasparri, Ministro delle Comunicazioni, dall’Avv. Luigi Gazzella,
Ministro della Funzione Pubblica,
dall’Avv. Carlo Andreotti, Presidente Regione Autonoma TrentinoAlto Adige, da Luis Durnwalder,
Presidente Provincia Autonoma di
Bolzano, dal dr. Luigi Biggeri, Presidente ISTAT, dal dr. Leonardo
Dominici, Presidente ANCI, dal dr.
Giustino Di Santo, Commissario
del Governo di Bolzano e dal dr.
Franz Alber, Sindaco di Merano.
che non è per niente esagerato definire clamoroso. A testimoniarlo,
senza timore di smentita, sono le
cifre; e in questo caso non si parla
del numero dei “contatti”: un indicatore importante e con il quale ogni sito internet deve misurarsi, ma
che non è in grado di fornire
l’esatta misura dell’utilizzo e del
gradimento di un servizio. Nel caso
dei Quesiti On-Line è possibile
contare il numero esatto dei quesiti
posti dagli utenti, oltre ad altri dati
significativi, quale, per esempio, la
media dei tempi di risposta.
Il servizio è riservato ai dipendenti
dei circa tremila comuni associati
all’ANUSCA che, fino ad ora, hanno potuto inviare un numero illimitato di quesiti; è facile comprendere tuttavia che, per le ragioni brevemente esposte in seguito, non sarà
possibile mantenere questa regola,
per cui, in un prossimo futuro, occorrerà limitare il numero dei quesiti che ciascun comune associato
potrà inviare gratuitamente, mentre
verranno offerte possibilità
d’acquisto di un ulteriore numero
di quesiti, a seconda delle necessità
dei singoli comuni e operatori.
Ma veniamo alle cifre.
Dopo una breve sperimentazione
iniziata nel 2000, questo è il numero dei quesiti inviati e risolti nel
pur breve periodo di funzionamento del servizio Quesiti On-Line:
2001: quesiti 3.001
2002: quesiti 4.728 con un incremento percentuale del 57,5%
2003 (primi cinque mesi): quesiti
2.860 che corrisponde ad una
proiezione annua di 6.864 quesiti,
con un incremento previsto del 45% sul 2002 e del 129% sul 2001.
A questi vanno aggiunti i quesiti
che l’ANUSCA riceve direttamente alla propria segreteria tramite
(Segue a pagina 12)
Anno XVII - n. 6/2003 • Notiziario anusca • pagina 4
QUOTE ASSOCIATIVE COMUNI ANNO 2003 PER CLASSI DI ABITANTI
Abitanti
Classe
0-1.000
1
1.000-5.000
2
5.000-15.000
3
15.000-50.000
4
oltre 50.000
5
Quota”A”
€ 105,00
€ 105,00
€ 105,00
€ 105,00
€ 105,00
Quota”B”
€ 140,00
€ 190,00
€ 265,00
€ 305,00
€ 360,00
La quota “A” comprende:
Risoluzione quesiti on-line sul sito www.anusca.it con risposta entro le 48 ore;
Mensile Notiziario Anusca con informazioni tecnico-organizzative;
Trimestrale Anusca con notizie tecnico organizzative;
Giornale elettronico con le ultime novità tecniche;
Sconto sulle quote di partecipazione alla iniziative organizzate da Anusca e da Anusca s.r.l.
(socio unico Anusca);
Sconto sui servizi: Anusca-Europroject per consulenze su agevolazioni comunitarie e pubbliche; pacchetto software S.O.G. (sistema organizzativo gestionale); corso on-line per ufficiale
elettorale; utilizzo di “Mag-News Advanced” (programma per realizzare News-letters) della
Diennea - Any Key.
Convenzione con Postecom per la trasmissione elettronica sicura di atti e documenti.
La quota “B” comprende:
Oltre ai servizi di cui sopra:
a) Il manuale delle procedure dei servizi anagrafici in formato elettronico, il primo ed unico servizio a livello nazionale frutto di una collaborazione di Anusca con il comune di Bergamo ed
Easy Net;
b) Banca dati contenente: - tutta la legislazione sui Servizi Demografici – le circolari ministeriali – direttive e note – tutta la documentazione sulle innovazioni tecnologiche riguardanti la P.
A.. La normativa sarà disponibile su CD (inviato ai singoli comuni) e su www.anusca.it tramite password.
Quote associative Soci Individuali anno 2003 € 22,00 comprende:
assistenza legale per la vertenza sul lavoro
ogni terzo venerdì del mese il quotidiano Italia Oggi
il mensile Notiziario ANUSCA.
Anusca ha stipulato le seguenti convenzioni che consentono ai soci condizioni di particolare vantaggio:
Jolly Hotel, Maggiore Autonoleggio, APT Andalo, Ginalebole, C.G.A. Gina Lebole, Gruppo Foschi
Hotel, Valleverde Calzature, Clinica Baviera, Space Hotels e Agenzia Viaggi Travel.
Ulteriori
informazioni sono disponibili sul sito www.anusca.it
Le quote si possono versare sul c/c postale n. 10517407 o vaglia postale intestato ad ANUSCA,
oppure con bonifico bancario sul c/c 5821/1 presso la Banca CARISBO, filiale di Castel San
Pietro Terme (ABI 6385/9 – CAB 36750/8 intestato ad ANUSCA).
Anno XVII - n. 6/2003 • Notiziario anusca • pagina 5
I militari di carriera e
la dichiarazione d’iscrizione anagrafica
di Mauro Castaldi
I
l D.P.R. n.223/89 all'art.8 pone
in evidenza le fattispecie relative alle posizioni di persone presenti nel territorio che non comportano
iscrizioni, mutazioni o cancellazioni anagrafiche. Nell'articolo, viene
sottolineato che non deve essere
effettuata, né d'ufficio, né a richiesta dell'interessato, l'iscrizione anagrafica nel Comune, per trasferimento di residenza, delle seguenti
categorie di persone:
a) militari di leva, nonché pubblici
dipendenti e militari di carriera
(compresi i carabinieri, il personale
di polizia di Stato, le guardie di finanza ed i militari che abbiano, comunque, contratto una ferma) distaccati presso scuole per frequentare corsi d’avanzamento o di perfezionamento;
b) ricoverati in istituti di cura, di
qualsiasi natura, purché la permanenza nel Comune non superi i 2
anni; tale periodo di tempo decorre
dal giorno dell'allontanamento dal
Comune d’iscrizione anagrafica;
c) detenuti in attesa di giudizio.
Limitandoci alla trattazione delle
posizioni presenti al punto a) con
particolare riguardo ai militari, è
bene precisare che, nonostante tante difficoltà interpretative che si
riscontrano tra gli addetti ai lavori,
quest'ultima è estremamente chiara.
L'iscrizione (mutazione o cancellazione) anagrafica non è prevista
per i militari di leva e non è prevista per i militari di carriera che si
trovano distaccati presso scuole
d’avanzamento e/o perfezionamento: tutti gli altri militari che abbiano contratto una ferma militare
(carabinieri, agenti di polizia, guardie di finanza, militari delle Capitanerie di porto, ecc..) e che si trovano a tempo indeterminato presso
una caserma o corpo militare organizzato, sono tenuti ad iscriversi
nell'anagrafe della popolazione re-
sidente, sia come singole posizioni
familiari sia come facenti parte di
una precisa convivenza anagrafica.
Che questa sia la corretta interpretazione della norma in esame è avvalorato dal fatto che siamo in presenza di un’effettiva dimora abituale che non viene meno anche se la
permanenza dei militari in una determinata località non è dovuta ad
una libera scelta degli stessi, ma
unicamente alle esigenze del servizio, che possono mutare all'improvviso.
Il militare, in qualità di soggetto
comandato a prestare un servizio in
una determinata zona, fino a quando non viene trasferito, trasferimento che può anche non avvenire
per molto tempo, rimane un soggetto che vive e dimora abitualmente in un determinato luogo.
Questa potenziale situazione
d’incertezza non impedisce il perfezionarsi di situazioni stabili, situazioni che non sono presenti nei
militari di leva i quali al termine
della ferma o anche prima si trovano a mutare con ragionevole certezza località. Quello che giustifica
la non applicazione della normativa
anagrafica ad alcuni soggetti ben
evidenziati nell'art.8 è lo spatium
temporis che è già previsto all'ori-
gine come limitato e temporaneo, e
non la tipologia del servizio che può
benissimo essere identico a quello
dei colleghi in ferma di carriera.
Quindi, in conclusione, anche se vi
sono dei soggetti militari che abbiano contratto una ferma militare di
durata indeterminata, che abbiano
anche presentato domanda di trasferimento in altra sede, ma che la stessa non sia stata ancora accolta, se
sono invitati a presentare istanza per
l'iscrizione in anagrafe, devono necessariamente effettuare la domanda
d’iscrizione, salvo essere successivamente cancellati per emigrazione
in altra sede per trasferimento, sia
d'ufficio sia su richiesta. Consentire
c h e p e r m a n ga n o s i t u a z i o n i
d’incertezza a tempo indeterminato
con posizioni anagrafiche anomale
non è chiaramente nello spirito della
norma ex art.8 del D.P.R. n.223/89.
Purtroppo, molte di queste situazioni si presentano in sede
d’aggiornamento di "convivenze
anagrafiche" con l'inserimento dei
soggetti riportati nei mod. CP2 dell'ISTAT.
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Mod. T.E.S. 101
Mod. T.M.S. 202
Mod. T.M.S. 203
Anno XVII - n. 6/2003 • Notiziario anusca • pagina 6
Inchiesta sui “Servizi on-line di ANUSCA” / 2
La Banca dati ed il Manuale on-line
sono servizi molto utili
E’ quanto emerge dalle risposte dei responsabili dei Servizi Demografici di
alcuni Comuni associati del centro Italia
P
roseguiamo la nostra inchiesta nei Comuni che nel 2003
hanno aderito all’ANUSCA scegliendo le proposte contenute nella quota “B”, in particolare
l’utilizzo della Banca dati della
legislazione e del Manuale on-line
dei Servizi Demografici. Abbiamo
raccolto altri commenti e pareri,
sempre telefonando direttamente
negli uffici dei Servizi Demografici, in questo caso del centro Italia.
Ci pare di poter affermare che i
due servizi on-line contenuti nella
quota “B” per i Comuni, siano
giudicati “utili” anche dai colleghi
del centro Italia, dai quali sono
venuti preziosi suggerimenti per
renderli più fruibili nell’utilizzo e
nella consultazione. Nessun problema, anche perché stiamo parlando di servizi on-line che sono
attivi da pochi mesi. Nel prossimo
numero, il n.7 di luglio, i pareri
dal sud Italia.
Roberto Olivetti – Comune di
Chiaravalle (13.826 ab., prov.
Ancona). “Dopo un necessario
rodaggio iniziale, con alcuni problemi tecnici risolti, posso certo
dare un giudizio positivo del Manuale on-line. Per quanto riguarda
la Banca Dati, avendone già una
piuttosto completa, quella da voi
offerta la utilizzo un po’ meno, ma
mi è comunque molto utile”.
Rita Fioretti – Comune di Gualdo (921 ab., prov. Macerata). “Il
mio giudizio sulla Banca Dati diventa una proposta: siccome è
molto utile per i Servizi Demografici, non sarebbe possibile ampliarla anche agli altri settori?
Trovo invece l’utilizzo del Manuale on-line un po’ troppo macchinoso, i grafici, almeno per me,
sono difficili da interpretare. In
ogni caso è utile e per questo faccio
una seconda proposta: si può rendere più facile da consultare ed anche
più fluido?”.
Nada Bianconi – Comune di Capannori (43.739 ab., prov. Lucca). “Da tempo siamo associati
all’ANUSCA e ci siamo sempre
trovati molto bene. Debbo dire che
siamo molto soddisfatti dei servizi
on-line che ci mettete a disposizione, sia quelli compresi nella quota
“B”, sia quello dei quesiti, davvero
molto utile. Insomma, posso dire
che come ufficiali di Stato Civile
apprezziamo da sempre le innovazioni di ANUSCA”.
Vincenzo Di Marcantonio – Comune di Arsita (999 ab., prov.
Teramo). “Debbo dire che sono
due servizi interessanti, dal semplice utilizzo e che ci consentono di
rispondere in breve tempo
all’utente. Mi pare che la Banca
Dati sia abbastanza completa ed
accessibile a tutti i Comuni, soprattutto poi se la paragono all’altra che
abbiamo, di una nota casa editrice,
il cui costo è decisamente superiore”.
Rocco Iarlori – Comune di Ortona (23.518 ab., prov. Chieti). “Ho
utilizzato il Manuale on-line e mi
pare un buon servizio, anche se
debbo dire che ci sono alcune procedure un po’ troppo
“personalizzate” dal Comune che lo
ha realizzato (Bergamo). Per quanto riguarda la Banca Dati, secondo
me andrebbe migliorata, ma dico
subito che anche questo è un buon
servizio on-line che l’ANUSCA
offre con la quota “B”. Il rapporto
qualità/prezzo è certamente buono”.
Domenico Ferritto – Comune di
Belmonte Castello (790 ab., prov.
Frosinone). “Siamo un piccolo Comune che ha sempre tante cose da
fare, dobbiamo ricoprire più ruoli e
c’è sempre poco tempo a disposizione… Di conseguenza, abbiamo
scelto di aderire all’ANUSCA scegliendo la quota “B”, proprio per
avere un supporto importante. Personalmente utilizzo molto il sito
www.anusca.it e sono convinto che
i due servizi on-line offerti
quest’anno siano per noi davvero
preziosi”.
Marcello Picchio – Comune di
Fondi (33.056 ab., prov. Latina).
“I servizi on-line di ANUSCA li
ritengo molto utili. Posso dire che
la Banca Dati la utilizzo molto
spesso ed è davvero molto importante. Anche il servizio dei quesiti
on-line mi è di grande aiuto ed aggiungo anche che consulto spesso il
sito Internet di ANUSCA, praticamente ogni giorno”.
S.d.f.
Anno XVII - n. 6/2003 • Notiziario anusca • pagina 7
Quesiti
STATO CIVILE
PRINCIPI - Diritto al Nome e
modifiche
D. Una cittadina svizzera iscritta in
ns.APR con cognome del 1° marito
anteposto al proprio d'origine
(CHEMELLO TCHAN) contrae
matrimonio con cittadino italiano
in Italia. In seguito si presenta a
questo Ufficio con passaporto che
riporta generalita' variate: cognome
del 2° marito (ZERMINI) anteposto al proprio d'origine (TCHAN):
ZERMINI TCHAN. Si domanda:
sulla base del solo passaporto o su
istanza della sig.ra, e' possibile variare le di lei generalita', sia allo
stato civile che in anagrafe? Se non
l'aggiunta del cognome del secondo marito, e' comunque possibile
eliminare il cognome del primo, da
cui logicamente e' divorziata da
tempo?
R. In anagrafe si può effettuare la
variazione con i dati contenuti nel
passaporto. Per lo stato civile è necessaria una certificazione di cambio di nome rilasciata dal consolato
svizzero che va annotata su richiesta della signora a margine dell'atto
di matrimonio.
STATO CIVILE
MATRIMONIO - Matrimonio
Concordato
D. Alcuni sposi residenti all'estero
(iscritti AIRE), chiedono di celebrare matrimonio concordatario in
questo Comune. Questo ufficio ha
da sempre optato per le due cerimonie: matrimonio civile (su delega del console italiano)al quale segue matrimonio canonico - Il Consolato d'Italia a Londra ha rilasciato al parroco certificato di eseguita
pubblicazione di matrimonio con il
quale procederà alla celebrazione e
successivo inoltro dell'atto allo stato civile per la trascrizione Interpellato il Console a Londra
per avere la delega art. 109, questi
ribadisce di aver sempre rilasciato
l'eseguita pubblicazione e non aver
mai avuto problemi dai vari Comuni interessati - per non creare diffi-
coltà agli sposi, chiedo quale sia la
prassi da seguire in maniera corretta (il Comune di Milano, ad esempio, segue da sempre la maniera di
operare del Consolato)
R. Al riguardo si osserva quanto
segue:
- essendo gli sposi residenti
all’estero, la pubblicazione deve
avvenire presso la sede della circoscrizione Consolare italiana , come
è avvenuta;
- eseguita la pubblicazione, qualora gli sposi intendano unirsi in matrimonio con il rito cattolico, occorre che osservino le norme concordatarie;
- in merito, il decreto della CEI
del 5 nov. 1990, al paragrafo 53,
stabilisce:”Quanto al matrimonio
di cattolici residenti all’estero che
intendono sposarsi canonicamente
in Italia, si osservi la procedura
concordataria. A questo scopo è
necessario che il parroco, richiesto
di celebrare le nozze,ricorra per
tempo all’ordinario del luogo per
poter dare agli interessati opportune istruzioni”;
- a tale scopo il certificato di eseguite pubblicazioni fatte presso il
Consolato rappresenta il presupposto perché siano riconosciuti gli
effetti civili una volta contratto il
matrimonio con il rito religioso;
- va ricordato che la circoscrizione
consolare è da ritenersi come un
qualsiasi Comune ai fini della pubblicazione. Ciò premesso, si è del
parere che il matrimonio resta regolato dalle norme del diritto canonico, per cui se il parroco si di-
chiara abilitato alla celebrazione,
in virtù di direttive, autorizzazioni
o licenze cononiche, l’ufficiale dello stato civile non potrà censurare
l’investitura. Pertanto, celebrato il
matrimonio, uno degli originali
dell’atto verrà trasmesso dal parroco della parrocchia nel cui territorio il matrimonio è stato celebrato
all’ufficiale dello stato civile del
comune in cui si trova il luogo della pubblicazione non oltre 5 giorni
dalla celebrazione. E’ da condividersi anche la procedura prospettata da codesto ufficio, quella cioè di
far celebrare separatamente il matrimonio civile su delega da una
parte e quello solo religioso non
concordatario dall’altra. Tutto dipende dalla scelta da parte degli
sposi.
Si conclude, alla luce delle osservazioni sopra fatte, che
l’orientamento suggerito dal Consolato, e seguito da molti comune,
non appare infondato.
STATO CIVILE
CITTADINANZA - Riconoscimento
D. A seguito della circolare telegrafica del Ministero dell'Interno n.
29/2002 del 20.12.2002 relativa al
backbone A.I.R.E. sorge un dubbio: nella stessa si fa riferimento al
fatto che solo i modelli CONS. 01
provenienti dagli uffici consolari di
I categoria elencati nelle apposite
pubblicazioni emesse dal ministero
danno diritto all'iscrizione e/o variazione A.I.R.E. Ora vi domando
questa distinzione è da applicarsi
anche alla richiesta di trascrizione
di atti dall'estero? L'attestazione
del possesso di cittadinanza italiana, ai fini del riconoscimento nella
stessa nel comune di residenza,
emessa da una agenzia consolare o
da un vice consolato non compreso
nell'elenco, è accettabile o deve
sempre essere verificata presso il
consolato generale? In sintesi
quando il legislatore usa la dizione
"l'autorità consolare competente" si
(Segue a pagina 11)
Anno XVII - n. 6/2003 • Notiziario anusca • pagina 8
Anno XVII - n. 6/2003 • Notiziario anusca • pagina 9
Anno XVII - n. 6/2003 • Notiziario anusca • pagina 10
Tesseramento 2003
Il peso dei numeri
L
o testimoniano i dati 2002: i
soci
individuali
dell’ANUSCA sono 3.445, contro i
3.256 del 2001. I Comuni associati
passano dai 2.761 del 2001 ai
2.831 del 2002.
Un aumento sensibile, sia per gli
operatori, sia per i municipi aderenti all’ANUSCA.
Il dato complessivo è quindi più
che lusinghiero, perché testimonia
una crescita dell’associazione, nonostante le difficoltà di bilancio di
molti Comuni ed anche degli stessi
operatori, falcidiati dall’euro nel
po t er e d ’a cq uist o e p ri vi
d’adeguamenti salariali.
Gli effetti nefasti del cambio della
moneta colpisce soprattutto i lavoratori (ed i pensionati) a reddito
fisso.
Il nostro vice presidente Francesco
Fontana se n’è fatto portavoce sulla “Gazzetta del Mezzogiorno”,
una denuncia che condividiamo e
che giriamo all’attenzione delle
istituzioni.
Ciò detto, riprendiamo il discorso
dei tesserati ad ANUSCA che, anche nei primi dati del 2003, conferma una tendenza alla crescita delle
adesioni, con punte più sensibili
nelle regioni del nord. Una conferma che avevamo anticipato durante
il Consiglio generale, svoltosi
nell’ambito di EuroPA a Rimini, in
aprile.
Anche in quell’occasione, pur evidenziando con compiacimento il
dato complessivo, non si fece mi-
stero delle carenze esistenti in
molte realtà locali.
A tale proposito il presidente Paride Gullini si è espresso per un rapido rinnovo dei Comitati provinciali dove mancano e di attivare
specifiche iniziative mirate alla
formazione, da attuare in forma
gratuita. Il che significa che le difficoltà economiche non debbono
impedire ad ANUSCA di funzionare allorché esista la volontà di
esercitare un ruolo nell’ambito dei
Servizi Demografici nelle rispettive realtà territoriali.
E’ inevitabile distinguere fra le realtà ottimali e quelle in sofferenza
che, come abbiamo detto, vanno
aiutate Ma fra questi due estremi,
c’è uno spazio di disimpegno che
va riempito. Ci riferiamo alle situazioni di crisi che si manifestano
in alcune realtà della nostra rete
associativa, dove ci sono Comitati
provinciali da rinnovare e forme di
dialogo da ripristinare con quanti
credono alla funzione di ANUSCA
come momento associativo per dare agli operatori dei Servizi Demografici un referente forte in materia
professionale che si rapporti con i
Comuni e con il Ministero
dell’Interno.
Sul versante dei Comuni, dove a
merito degli operatori si dispone di
migliaia di adesioni all’ANUSCA,
la collaborazione è di grande soddisfazione. Infatti, durante lo
“stop” dei corsi professionali del
Ministero, imposto per ragioni di
bilancio dal Tesoro, si sono fatti
decine di corsi con i Comuni. Una
sottolineatura opportuna per evidenziare il ruolo di ANUSCA e di
rafforzarne, se possibile, l’area del
consenso con nuove adesioni di
Comuni ed operatori.
Quindi, tra i nostri obiettivi, il tesseramento rimane una priorità da
guardare con rispetto, perché sono
le adesioni il “termometro” della
fiducia che raccogliamo tra gli operatori e nelle amministrazioni
comunali. Anche se, per la verità,
molti di questi risultati, più che
dalla nostra politica, sono frenati
dalla nostra disorganizzazione,
tant’è che dove siamo presenti sul
territorio e facciamo iniziative la
nostra base cresce.
L’esempio più convincente
l’abbiamo in Piemonte e Lombardia, dove si pratica un’intensa attività di formazione e dove la metà
dei Comuni è associata ad ANUSCA.
Stessa cosa succede nel Veneto, in
Friuli Venezia Giulia, nella Valle
d’Aosta, in Emilia Romagna, in
Sardegna e nelle Marche, solo per
stare ai grandi numeri. Poi, c’è una
vasta area di regioni, anche vaste
come la Toscana, il Lazio, la Calabria, l’Abruzzo, la Puglia, la Sicilia
ed anche il Molise e la Liguria, dove siamo deboli.
A ben guardare, è in queste regioni
che bisogna andare per capire i
problemi organizzativi che ci sono
(Segue a pagina 19)

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