relazione sulla performance 2013
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relazione sulla performance 2013
PIANO CONSUNTIVO 2013 Le strutture laboratoristiche e di servizio, lo Staff della Direzione e gli Uffici Amministrativi hanno portato a termine tutte le attività previste dal Programma di lavoro per l’anno 2013, così come approvato dal Consiglio di Amministrazione con Deliberazione n. 2 del 19/03/2013, resa esecutiva dalla Delibera di Giunta Regione Umbria n. 724 del 02/07/2013. L’attività 2013 si è svolta conformemente agli indirizzi di programma del Ministero della Salute e delle regioni Umbria e Marche, elaborati, d’intesa con il Direttore Sanitario e il Direttore Amministrativo, previa consultazione dei Direttori di Struttura Complessa, gli Obiettivi Strategici e il Piano di Attività per l’anno 2013. Il presente documento illustra lo svolgimento delle attività durante il 2013 e il raggiungimento degli obiettivi che costituiscono la logica continuazione di quanto già pianificato e attuato nel precedente Piano triennale di attività. Il documento di riferimento del Piano 2013 è quello degli indirizzi generali definiti dal Consiglio di Amministrazione dell’Istituto di concerto con i rappresentanti delle due Regioni di competenza. Gli Obiettivi Strategici fissati per il 2013, hanno tenuto conto di quanto dettato dal D.Lgs 106/2012 sul riordino degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali, recepito dalla Regione Umbria e dalla Regione Marche rispettivamente con le LL. RR. n. 28 del 20/11/2013 e N. 40 del 25/11/2013. Mentre per ciò che riguarda gli obiettivi ed i piani operativi dell’ambito sanitario, questi hanno tenuto conto: 1. di quanto stabilito a livello nazionale dal Ministero della Salute, anche in recepimento di norme comunitarie in tema di azioni nel contesto della Sanità Pubblica Veterinaria; 2. del Piano Sanitario Nazionale; 3. dei Piani Sanitari Regionali Umbria e Marche; 4. delle risultanze della Conferenza Regionale dei Servizi del07/02/2014; 5. del complesso delle attività di carattere territoriale, quale elemento di riferimento per la programmazione delle attività tecnico scientifiche ed amministrative. 1 PREMESSA Nel 2013, l’ampliamento delle prospettive di crescita, l’ottimizzazione delle risorse umane e finanziarie e la razionalizzazione delle attività, hanno rappresentato, come da sempre, un costante impegno di tutta l’organizzazione dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche. Sono stati raggiunti alcuni importati traguardi che hanno innovato nella sostanza le strutture operative rendendole maggiormente allineate alle esigenze dettate dal mondo scientifico e dalla richiesta di servizi particolarmente avanzati. L’entrata a regime delle nuove strutture di Terni, Tolentino e Perugia rappresentano soltanto i risultati più concreti e tangibili conseguiti in questo ultimo anno e va sottolinerato che sono già stati programmati e finanziati circa 15.000.000 di euro destinati a ulteriori investimenti per l’ammodernamento delle strutture e l’acquisizione di tecnologie ed apparecchiature scientifiche. Tra questi, in particolare, la ristrutturazione della sezione territoriale di Ancona e della nuova Officina Farmaceutica della sede centrale. La solidità economica dell’Ente, frutto di una gestione attenta ed oculata, ha anche permesso di avviare importanti programmi di potenziamento e rinnovamento delle strutture, a beneficio di tutta l’attività e, in particolare, della ricerca scientifica, elemento di forte qualificazione dell’Istituto. Notevole impulso è stato dato, in questi anni, alla ricerca e alla cooperazione scientifica, ponendo le basi per importanti collaborazioni con centri di ricerca stranieri e accrescendo la visibilità dell’Istituto a livello internazionale. Va rilevato che, dal 2013, a fronte delle riduzioni di finanziamento per le attività di ricerca da parte dello Stato, si è ottenuta l’autorizzazione dalla Conferenza delle Regioni Umbria e Marche ad autofinanziare la ricerca con le risorse derivanti dall’attività commerciale. In un generale contesto di recessione economica, che ha visto diminuire i contributi dello Stato al S.S.N. ed agli IIZZSS, il nostro, oltre a mantenere un Bilancio d’Esercizio 2013 in positivo, ha visto un progressivo miglioramento della visibilità anche a livello internazionale attraverso importanti eventi scientifici conclusi con La FAO e OiE. 2 In particolare l’accordo con l’Organizzazione Internazionale della Salute Animale avventuo lo scorso 27/05/2013 a Parigi ha consentito una apertura alla gestione coordinata di progetti ed attività in vari teatri internazionali, così come l’apertura di un canale operativo diretto con la FAO, che sta offrendo all’istituto la possibilità di rendere sempre più visibili le proprie competenze e mettere a frutto il proprio expertise tecnico scientifico. A tal propositoaltrettanto significativa è stata l’intensa collaborazione con la FAO, in particolare nella lotta alla Peste Suina Africana che ha permesso l’organizzazione, in l’Istituto, di “Clinical rounds” ai quali hanno preso parte numerosi colleghi stranieri ed hanno rappresentato una importante vetrina per mostrare l’elevato livello di competenze tecnico scientifica maturato nel nostro Ente. Dal punto di vista istituzionale l’IZSUM lo scorso fine anno ha visto un concretizzarsi un importante momento rappresentato dal varo delle leggi regionali di recepimento del decreto legislativo 106/2012, sul riordino degli IIZZSS:in particolare la L.R. Umbria n. 28 del 20/11/2013 e L.R. Marche n. 40 del 25/11/2014. Ciò rappresenta il via libera a quanto sancito dal decreto stesso che prevede tra le altre novità anche la revisione degli statuti e dei regolamenti entro 90 giorni dall’emanazione delle leggi regionali. Ciò, nel costituire una ulteriore opportunità di crescita della nostra organizzazione, rappresenta un impegno importante per il 2014; 3 OBIETTIVI STRATEGICI Nel corso del 2013, conformemente al piano che fissava obiettivi strategici incentrati sulle adeguamento al procedure D.Lgs. di attuazione 106/2012, delle l’istituto ha normative provveduto regionali a di seguire costantemente gli sviluppi delle intese tra le due regioni al fine di avere una cognizione costante della valenza delle proposte avanzate dai soggetti Istituzionali.Tali intese, essendo intervenute solo verso fine 2013, costituiscono la base le linee operative 2014. 1. Revisione del Nuovo Statuto entro 90 gg dalla data dell’entrata in vigore delle Leggi Regionali di attuazione del D. Lgs. 106/2012; 2. Approvazione entro 90 gg dalla data dell’entrata in vigore delle Leggi Regionali di attuazione del D. Lgs.106/2012 del Nuovo Regolamento per l’Ordinamento Interno dei Servizi dell’Istituto; 3. Approvazione della nuova Dotazione Organica entro 90 gg dalla data dell’entrata in vigore delle Leggi Regionali di attuazione del D. Lgs. 106/2012. 4 PIANI OPERATIVI DIAGNOSTICA GENERALE E BENESSERE ANIMALE (SC 1) Funzioni e principali attività istituzionali e/o di servizio della S.C. La struttura complessa “Diagnostica Generale e Benessere Animale” svolge attività di tipo clinico, anatomo-istopatologico e laboratoristico, finalizzate alla diagnosi delle malattie, soprattutto di natura infettiva/infestiva, degli animali domestici e selvatici e delle zoonosi. Da questa attività nasce sul piano spaziale e temporale l’osservazione epidemiologica delle malattie, strumento indispensabile per la valutazione dell'impatto che queste possono avere all’interno della popolazione animale presente sul nostro territorio. L’intervento pronto e puntuale nei confronti delle problematiche sanitarie contingenti (emergenze, ecc.) resta uno dei cardini dell’attività espletata dalla struttura sul territorio. Gli interventi non si limitano solo a questo tipo di attività ma tendono, sempre più, a soddisfare la crescente richiesta di una consulenza qualificata finalizzata alla programmazione di piani di gestione e d’intervento a medio e lungo termine all’interno delle aziende. Accanto a questi aspetti diagnostici, altrettanto importante e di crescente interesse risulta lo studio di parametri biologici correlati al benessere animale, considerato, sia da un punto di vista zootecnico che sanitario, quale strumento di garanzia della salute animale, della sicurezza alimentare e della qualità dei prodotti. Attività analitica e sviluppo di nuove metodiche Nel 2013 i laboratori della SC1 hanno svolto una mole consistente di lavoro, confermardo o, più spesso, incrementando il numero di accertamenti svolti nell’anno precedente. Innanzitutto il rilevante numero di esami anatomo patologici, rimasto pressoché costante in funzione, soprattutto, dell’attività di consulenza alle aziende svolta dal Centro Specialistico sulla Patologia dei Piccoli Ruminanti. Da sottolineare il fatto che l’attività diagnostica viene svolta anche al di fuori del territorio di competenza, grazie al riconoscimento da parte dei colleghi veterinari della qualità del servizio offerto.Nella tabella sottostante vengono riportati gli esami anatomo-patologici eseguiti durante il 2013 distinti per specie animale. 5 Si evince come bovini ed ovini siano le specie animali da reddito Bovini/bufalini 508 27,3 maggiormente analizzate, a conferma Pecore 336 18,1 dell’elevato livello del servizio diagnostico offerto e dell’alta Capre 88 4,7 specializzazione raggiunti nello studio Equidi 10 0,5 delle principali problematiche sanitarie Suino/cinghiale 133 7,1 che interessano queste specie. Coniglio 200 10,7 Un crescita significativa è stata Lepre 79 4,2 registrata nel numero di esami Cane 113 6,1 parassitologici di tipo diretto, per i Lupo 6 0,3 quali si è passati dai 1652 del 2012 ai Volpe 14 0,8 3052 del 2013, in particolare a seguito dell’attivazione del progetto “Parassiti Gatto 94 5,1 ovini”. Anche per quanto riguarda Volatili 229 12,3 l’attività diagnostica batteriologica nel Altri 51 2,7 2013 è stato registrato un Totale 1861 100,0 considerevole incremento, legato sia alla maggior richiesta di esami da parte dell’utenza, sia all’attivazione di alcuni specifici progetti di ricerca (11.304 esami batteriologici effettuati, +14%). È stata poi arricchita la ceppoteca, con isolati batterici aventi caratteristiche peculiari o di multi-resistenza ai chemioterapici e ceppi fungini di particolare interesse. Il 2013 è stato anche il primo anno in cui è iniziata l’attività di diagnostica molecolare, acquisendo procedure PCR di identificazione e tipizzazione batterica. In questo primo anno sono stati eseguiti 1508 accertamenti. Il laboratorio ha continuato a crescere nella diagnostica dei miceti e dei dermatofiti, passando dai 506 del 2012 ai 1059 campioni analizzati nel 2013. È stata inoltre redatta la procedura operativa ed il dossier di validazione relativo all’isolamento di Cryptococcus spp. Da segnalare il costante aumento negli ultimi anni del numero di accertamenti per Taylorella equigenitalis, risultato ottenuto grazie ad una crescente consapevolezza sull’importanza di questo patogeno da parte dei colleghi che operano sul territorio, promossa anche dal laboratorio stesso tramite colloqui ed interventi formativi. E’ proseguita la collaborazione sui piani di monitoraggio per Salmonella ai sensi della 99/2003 CE, attraverso il costante aggiornamento dei piani, la stesura delle linee guida per le accettazioni, la comunicazione con le ASL e la regione, la collaborazione per le indagini epidemiologiche in caso di riscontro positivo. Si è mantenuta costante l’attività inerente alla ricerca di Trichinella dalle carni degli animali macellati (suini, cavalli, cinghiali), cacciati (cinghiali, volpi), nei muscoli degli animali selvatici trovati morti (volpi, lupi, gatti selvatici ecc), effettuando, ove concordato, il ritiro ed il trasporto dei campioni dagli impianti di macellazione di vari comuni (Gualdo, Gubbio, Umbertide, Perugia, Panicale e Marsciano). I campioni processati sono stati 110.747; sono sempre stati Specie Esaminati % 6 rispettati i tempi di risposta imposti dalle particolari esigenze di lavorazione delle carni suine (sezionamento a caldo). Nel 2013 è stato dato seguito all’attività del Centro Specialistico per la Patologia dei Piccoli Ruminanti, mettendo a disposizione della clientela un servizio diagnostico e di consulenza qualificato e altamente specializzato nell’ambito dei vari settori dell’allevamento ovicaprino, fruibile direttamente dagli allevatori o dalle loro rappresentanze. L’attività di monitoraggio diagnostico è stata approfondita attivando diversi progetti di ricerca che hanno anche dato esito a pubblicazioni scientifiche su vari argomenti riguardanti le principali patologie che interessano i piccoli ruminati. Oltre al servizio diagnostico, nel 2013 è stata svolta un’intensa attività di formazione del personale interno e degli addetti del settore (Veterinari, tecnici ed allevatori) attraverso l’organizzazione di incontri su tematiche di vario interesse, inerenti gli aspetti sanitari, zootecnici ed economici che riguardano l’allevamento degli ovini e dei caprini. Costante è stata l’osservazione epidemiologica e l’elaborazione di report sullo stato sanitario, sia sul nostro territorio di competenza che a livello nazionale, necessari per indirizzare coerentemente le scelte strategiche d’intervento nel settore. Inoltre le attività che prioritariamente hanno occupato il Centro hanno riguardato il monitoraggio dello stato di infestazione da parassiti delle greggi ovine e caprine, nell’ambito del progetto “Parassiti ovini”. Un altro intervento ha riguardato il miglioramento della qualità del latte, (destinata nel breve periodo a diventare un parametro fondamentale per il pagamento del prodotto), attraverso una serie di attività comprendenti esami clinici ed analitici delle mastiti all’interno degli allevamenti. Per il raggiungimento di tale obiettivo si è provveduto in collaborazione con il Centro Latte dell’IZSUM all’analisi di numerosi campioni di latte. L’elaborazione dei dati ottenuti ha permesso la definizione di protocolli terapeutici corretti e la programmazione di interventi vaccinali, facendo talora ricorso all’utilizzo di vaccini stabulogeni, prodotti presso l’officina farmaceutica interna all’IZSUM. Il laboratorio di Istopatologia e Chimica clinica ha fornito il supporto tecnico per la valutazione del benessere negli allevamenti presenti nel territorio di competenza dell’Istituto attraverso l’esecuzione di indagini analitiche per la determinazione dei parametri ematologici, chimico-clinici e immunologici nelle popolazioni animali, anche ai fini dello studio e del controllo del benessere animale. Lo stesso dicasi per l’attività istopatologia e per gli esami svolti su campioni bioptici inviati dall’utenza esterna. Tra le attività istituzionali sono stati eseguiti gli esami istologici per lo screening inerente il Piano Nazionale Residui su vitelli e vitelloni. Di particolare significato il contributo del laboratorio all’istituzione del Registro Tumori Animali della Regione Umbria. Il lavoro si è rivolto all’implementazione dell’anagrafe canina regionale, alla formazione dei Medici Veterinari umbri ed alla validazione della scheda di raccolta dati. Per quanto riguarda l’anagrafe canina, si è provveduto alla definzione di validi denominatori in veterinaria e cioè l’individuazione numerica corretta della 7 popolazione di riferimento per la realizzazione di tassi e frequenze. I parametri da utilizzare per valutare la qualità del dato dell’anagrafe sono stati individuati sulla base di ricerche internazionali e nazionali, in particolare è stata definita una soglia massima di anni di vita al di sopra della quale si può ragionevolmente considerare l’animale non più vivente (primo parametro). Inoltre le razze presenti in anagrafe sono state raggruppate in 5 categorie di taglia, sulla base della classificazione delle razze definite dalla Federazione Cinologica Internazionale, e per ogni categoria di taglia è stato stabilito il limite massimo di anni di vita (secondo parametro). Sono state identificate alcune variabili demografiche in particolare la densità di abitanti per comune ed il numero di famiglie per comune (dati Istat) su cui applicare coefficienti calcolati in Italia in precedenti studi (Baioni et al.,2006) e costruire quindi, un ulteriore parametro di validazione dell’anagrafe (terzo parametro). A questi parametri si è ritenuto utile affiancare una valutazione relativamente ai cani non identificabili catturati dalle ASL (quarto parametro). Per la formazione dei Medici veterinari liberi professionisti sono stati realizzati due corsi (Perugia e Terni) con la partecipazione della Regione Umbria e dell’Università degli studi di Perugia, Facoltà di Medicina Veterinaria. Gli obiettivi dei corsi sono stati: 1. Informare i veterinari liberi professionisti della futura realizzazione del Registro Tumori Animale; 2. Raccogliere adesioni e stimolare la partecipazione, essenziale per la riuscita del registro, dei liberi professionisti; 3. Illustrare le finalità di un Registro tumori e le modalità di partecipazione; 4. Presentare la scheda di raccolta dati; 5. Validare il flusso informativo e dei campioni afferenti al RTA (presentato nella sua forma definitiva nell’incontro di Perugia) Infine è stata validata la scheda raccolta dati, suddivisa in tre parti: 1. la prima parte è stata destinata alla raccolta delle informazioni relative al soggetto (specie, razza, sesso, età, microchip/tatuaggio, luogo in cui vive, stabulazione, alimentazione, ecc) e al proprietario (indirizzo); 2. la seconda parte è stata designata alla raccolta delle informazioni anamnestiche, la sede e il tipo di prelievo (bioptico, chirurgico, autoptico) e lo stadio della malattia mediante sistema TNM (tumore primario, interessamento linfonodale, presenza di metastasi); 3. la terza parte è stata destinata al laboratorio e nel quale il patologo effettua l’analisi descrittiva macroscopica del reperto e sua relativa codifica istologica. La validazione della scheda anamnestica è stata condotta mediante fasi operative: 1. scelta e definizione delle aree di contenuto da inserire nella scheda: data l’esperienza già maturata nel settore RTA dall’IZSUM in collaborazione con il Centro di Referenza Nazionale per l’Oncologia Veterinaria e 8 Comparata situato presso l’IZSPLV sono stati presi in considerazione e concordati parametri utili per la valutazione epidemiologica dei dati nonché i parametri necessari per la valutazione patologica dei reperti anatomici; 2. il contenuto della scheda è stato discusso e concordato con i patologi afferenti al RTA; 3. la scheda è stata sottoposta ad attenta valutazione da parte dei veterinari liberi professionisti al fine di poter raccogliere le opinioni e le percezioni degli stessi, che rappresentano parte integrante del RTA, al fine di fornire piena validità al contenuto della stessa. Politica della Qualità Anche nel 2013 i laboratori hanno operato per il mantenimento del sistema qualità; la struttura complessa è stata oggetto di una visita ispettiva interna ed esterna da parte di ACCREDIA con un giudizio finale positivo. Le strutture afferenti alla SC1 hanno poi aderito ai seguenti circuiti Interlaboratorio: - Microbiology - VLA (3 campioni mensili, 12 invii mensili l’anno, sui quali nel 2013 sono state effettuate 114 prove microbiologiche e 30 test molecola-ceppo batterico per antibiogramma); - E.coli O157 - VLA (12 campioni in tre invii/anno); - Salmonella isolamento del centro di referenza per le salmonellosi IZSVE (20 campioni); - AQUA 2013 per Taylorella equigenitalis dell’IZSVE (10 campioni, un invio/anno); - Proficiency test per la ricerca di larve di Trichinella in carni suine secondo la direttiva CE 2075/2005: 3 campioni per la digestione automatica e 3 per la digestione artificiale; - PCR Echinococco, organizzato dal centro di referenza nazionale per l’Echinococcosi (IZSSardegna); - AQUA BM 2013 per la diagnosi in PCR di Neospora (10 campioni; - Circuito AQUA BM 2013 per la diagnosi in PCR Coxiella burnetii (10 campioni); - Quality System di Ematologia (1 round); - Quality System di Chimica Clinica (4 round); - Riproducibilità del metodo istologico per la valutazione e classificazione dei tumori degli animali domestici: colorazione con ematossilina eosina; - Riproducibilità del metodo istologico per la valutazione dei quadri microscopici riferibili a trattamenti illeciti con sostanze promotrici di crescita; Consulenze e collaborazioni 9 Nel 2013 è stato dato vita, o sono proseguite, numerose collaborazioni con Enti di sviluppo o di ricerca. Tra questi l’Associazione Nazionale allevatori bovini italiani da carne (ANABIC), l’Associazione Italiana Allevatori, l’Associazione Regionale Allevatori delle Marche e dell’Umbria, l’Associazione Regionale Allevatori della Basilicata, il Centro regionale di monitoraggio parassitologico della regione Campania (CREMOPAR), l’Istituto Sperimentale Italiano Lazzaro Spallanzani di Milano, la Società Quinto valore – UNIPEG, l’azienda di alta moda Gucci, varie Aziende Farmaceutiche impegnate nel settore dei piccoli ruminanti, l’Associazione nazionale sulla pastorizia (ASSONAPA), l’Università di Perugia (Facoltà di Veterinaria e di Agraria), l’Università di Bologna (Facoltà di Veterinaria), l’Università di Torino (Facoltà di Veterinaria), l’Università di Parma (Facoltà di Veterinaria), l’Università della Tuscia (Facoltà di Agraria), l’International School for advanced studies di Trieste (SISSA), il Centro di Ricerca in Agricoltura di Gorizia, il Centro di referenza nazionale sulla qualità del latte ovino (IZSLT), la Facoltà di Medicina Veterinaria dell'Università di Monaco (Clinic for Ruminants with Ambulatory and Herd Health Services Ludwig Maximilian University - Munich) e con la Facoltà di Medicina Veterinaria di Berlino (Friedrich LoefflerInstitut - Bundesforschungsinstitut für Tiergesundheit, Institut für Epidemiologie). Inoltre il personale del centro è entrato a far parte della Task force sull’Assistenza tecnica integrata negli allevamenti di bovini di razza marchigiana dell’ Assessorato Agricoltura della Regione Marche e del Gruppo di lavoro sul Benessere Animale, all’interno del Dipartimento sulla Competitività e Sviluppo Rurale del MIPAAF. Nell’ambito della collaborazione con il Dipartimento di Prevenzione dell’ASL 1 Abruzzo: Avezzano, Sulmona, l’Aquila è stato organizzato un corso di formazione su “Rischi professionali degli operatori di Sanità Animale”. Con l’AMCLI è stato organizzato un corso teorico pratico su “Parassitosi intestinali e Parassitosi zoonotiche trasmesse per via alimentare”, in particolare relativamente al Trichinella Nell’ambito della collaborazione con l’Università degli Studi di Perugia è stata svolta attività didattica su: 1. Anatomia delle specie ittiche, tenuto a Perugia il 7 marzo 2013, per gli allievi della Scuola di Specializzazione in Ispezione degli Alimenti di Origine Animale; 2. Zoonosi parassitarie di origine ittica: Anisakiasi, tenuto a Perugia il 15 marzo 2013, per gli allievi della Scuola di Specializzazione in Ispezione degli Alimenti di Origine Animale; 3. Principali parassitosi ittiche di interesse zoonosico, tenuta a Perugia il 12 e 13 novembre 2013, per gli studenti del terzo anno di Medicina Veterinaria (Modulo Parassitologia e Malattie Parassitarie II). In collaborazione con la Provincia di Perugia è stata condotta un’ indagine sulla fertilità della specie cinghiale nell’ambito del progetto di studio regionale 20132015 nonché uno studio della fertilità della specie capriolo Attività di Ricerca Il personale della struttura ha preso parte ai seguenti progetti di ricerca: 10 1. Eranet-ANIHWA “Development and assessment of alternative animalfriendly housing systems for rabbit does with kits and growing rabbits”; 2. SCRASU: finanziato dal MIPAAF, in collaborazione con la Scuola Internazionale di Studi Avanzati, Prion Lab (SISSA) di Trieste e il Centro di Ricerca per lo studio delle relazioni tra pianta e suolo di Gorizia: il progetto prevede una sperimentazione che preveda valuti l’utilizzo di sostanze umiche (acidi umici e fulvici) negli ovini, per dimostrare la loro capacità di attenuare l’infettività nelle cellule nervose da parte della proteina prionica patologica; 3. Potenziamento dell’attività diagnostica integrata per il miglioramento dello stato sanitario ed l’incremento della variabilità genetica (biodiversità) nelle aziende agro-zootecniche dell’Appennino Umbro Marchigiano (MIPAAF): l’obiettivo generale dell’attività consiste nella predisposizione ed attuazione di un piano di intervento per il miglioramento dello stato sanitario ed l’incremento della variabilità genetica (Biodiversità) nelle aziende bovine da carne dell’Appennino Umbro Marchigiano; 4. Valutazione degli indicatori di benessere animale negli allevamenti ovini presenti nel territorio nazionale: l’obiettivo è quello di valutare il ruolo di parametri ed indicatori riportati in letteratura nel rappresentare l’effettivo stato di benessere in un gregge di ovini ed il loro utilizzo nella pratica zootecnica nazionale, con particolare riferimento agli allevamenti di tipo estensivo. (Partners: Istituto Lazzaro Spallanzani-ASSONAPA); 5. SKINFARE: prevede la valutazione del rispetto delle norme di benessere dei vitelli sul rischio dell’insorgenza di patologie a carico del tegumento negli allevamenti di vitelli a carne bianca. (Parteners: Istituto Lazzaro Spallanzani- MSD Animal Health- UNIPEG- Gucci); 6. Pasteurellosi ovina: l'Indagine epidemiologica sulla prevalenza delle lesioni polmonari sostenute da Mannheimia haemolitica in allevamenti ovini del centro Italia in collaborazione con il Laboratorio di Diagnostica di Perugia, l'Area Ricerca e Sviluppo e l'Osservatorio Epidemiologico di Perugia e la MSD Animal Health; 7. Metrite bovina: progetto riguardante lo studio delle componenti infettive che intervengono nel decorso della metrite e dell’endometrite sub-clinica nella bovina da latte, al fine di valutare l’influenza di questa patologia sulle performance riproduttive delle bovine e il suo impatto sull’economia aziendale. Il progetto vede la collaborazione tra il Laboratorio di Diagnostica di Perugia, l'Area Ricerca e Sviluppo, l'Osservatorio Epidemiologico di Perugia e la Pfizer Animal Health. 8. RC IZSUM 20/2010 Indagine sulla circolazione di Besnoitia besnoiti nella popolazione bovina Italiana; 11 9. R.C. IZSUM 4/2013 Valutazione della sensibilità e specificità di test immunologici per la diagnosi precoce di Paratubercolosi negli ovini; 10. RC IZSUM 02/2013 Effetto del desametasone a dosi anabolizzanti sulla morfologia e sul profilo di espressione del timo in vitelloni di razza Chianina; 11. RC IZSUM 19/2010 Individuazione di bioindicatori per lo studio morfofunzionale del timo in vitelloni di razza Chianina: ricerca di parametri morfologici oggettivi per il controllo relativo all’utilizzo di trattamenti illeciti IZSUM; RC IZSUM 12/2010 Effetto di probiotici aggiunti alla dieta su 12. benessere, caratteristiche della microflora intestinale e performance produttive nella gallina ovaiola. Il personale della SC 1 ha infine partecipato alla stesura del Progetto LIFE SAVEREDS presentato alla Commissione Europea alla fine del 2013. Produzione scientifica Pubblicazioni su riviste impattate 1. Marenzoni M.L., Stefanetti V., Papa P., Proietti P.C., Bietta A., Coletti M., Passamonti F., Henning K. “Is the horse a reservoir or an indicator of Coxiella burnetii infection? Systematic review and biomolecular investigation”. Veterinary microbiology (2013), http://dx.doi.org/10.1016/j.vetmic.2013.09.027; 2. Agnetti F., Crotti S., Papa P., Circolo A., Lepri E., Stefanetti V., Pitzurra L., Passamonti F. “A. fumigatus pulmonary aspergillosis in breeding donkeys”. Mycoses, 2013, 56(3), 155-167; 3. Agnetti F., Crotti S., Sgariglia E., Palmieri M., Stefanetti V., Filippini G., Pitzurra L., Passamonti F. “Isolation of Candida famata from an equine aborted fetus: a case report”. Mycoses, 2013, 56(3), 84-85; 4. A. Antonelli, C. Sfara, S. Battistelli, B. Canonico, M. Arcangeletti, E. Manuali, S. Salamida , S. Papa, M. Magnani New Strategies to Prolong the In Vivo Life Span of Iron- Based Contrast Agents for MRI. Plos One. October 2013 Volume 8 Issue 10 (IF 4.24); 5. A. Miglio, L. Moscati, G. Fruganti, M. Pela, E. Scoccia, A. Valiani Use of milk amyloid A in the diagnosis of subclinical mastitis in dairy ewes Journal of dairy research 2013 Nov; 80(4):496-502 (IF 1.373 ); 12 6. Moretti A., Moretta I., Agnetti F., Morganti G., Leonardi L., Veronesi F. “L’aborto ad eziologia micotica nella specie bovina”. Large Animal Review 2013, 19: 155-161; Pubblicazioni su riviste nazionali 7. A. Moretti, F. Agnetti, F. Mancianti, S.Nardoni, C. Righi, I. Moretta, G. Morganti, M. Papini. “Dermatophytosis in animals: epidemiological, clinical and zoonotic aspects”. Giornale Italiano di Dermatologia e Venereologia, 2013;148:563-72. Lavori presentati in occasione di convegni internazionali 8. Moscati L. et al. Evaluation of innate immunity in pigs under field conditions 10th International Veterinary Immunology Symposium-IVIS che si è tenuto a Milano dal 28/08/2013 al 01/09/2013; 9. Moscati L. et al. Milk amyloid a: use in the diagnosis of subclinical mastitis in dairy ewes 16th Simposio Internazionale World Association of Veterinary laboratori Diagnosticians che si è tenuto a Berlino il 5-8 giugno 2013. Lavori presentati in occasione di convegni nazionali 10. Tagliabue S., Figarolli B.M., D’Incau M., Foschi G., Gennero M.S., Giordani R., Natale A., Papa P., Ponti N., Scaltrito D., Spadari L., Vesco G., Ruocco L. “Serological Surveillance of Leptospirosis in Italy: two year period National data” (2012-2011) LXVII Convegno Nazionale S.I.S.Vet 17-19 settembre 2013; 11. Crotti S., Agnetti F., Maresca C., Scoccia E., D’Angelo G., Palmieri M., Morganti G., Papa P., Pitzurra L. “ valutazione comparativa fra tre metodiche di laboratorio per l’identificazione di lieviti di origine animale”. 2013 Atti del XV Congresso Nazionale S.I.Di.L.V.- Monreale (PA); 12. Sebastianelli M., Ciullo M., Sebastiani C., Papa P., Crotti S., Fortunati R., Gobbi M., Pezzotti G., Filippini G. “Studio della popolazione microbica responsabile della contaminazione uterina nel periodo puerperale in bovine da latte: dati preliminari”. 2013 Atti del XV Congresso Nazionale S.I.Di.L.V.- Monreale (PA); 13. Pesciaroli M., Ruggieri J., Ammendola S., Gaetarelli B., Pavone S., Moscati L., Manuali E., Magistrali C., Pasquali P., Alborali L.G. Salmonella typhimurium exploits inflammation to multiply and survive in pig. pag. 96 Atti LXVII Convegno Nazionale S.I.S.Vet 2013; 14. Morganti G., Moretta I., Marenzoni M.L., Agnetti F., Crotti S., Cenci Goga 13 B.T., Sechi P., Franciosini M.P., Mancini S., Moretti A. “Microbiological and parasitological survey in urban pigeons living in external hospital areas in umbria (Central Italy). LXVII Convegno Nazionale S.I.S.Vet, 1719 settembre 2013, 49; 15. Crotti S., Agnetti F., Maresca C., Scoccia E., D’Angelo G., Palmieri M., Morganti G., Papa P., Pitzurra L. “Valutazione comparativa fra tre metodiche di laboratorio per l’identificazione di lieviti di origine animale”. Atti del XV Congresso Nazionale S.I.Di.L.V. 2013, 209-210; 16. Agnetti F., Crotti S., Maresca C., Scoccia E., Tentellini M., Circolo A., Marini C., Pitzurra L. “Sensibilità ad antimicotici in lieviti isolati da specie animali umbre: dati preliminari”. Atti del XV Congresso Nazionale S.I.Di.L.V 2013, 115-116; Lavori pubblicati sulla webzine dell’IZSUM 17. Agnetti F., Anzalone L., Cari R., Latini M., Ghittino C. “Un caso di infestazione da Sphaerospora spp. (Bivalvulida, Sphaerosporidae) in una tinca (Tinca tinca) del lago di Piediluco (Terni)”. Webzine SANITÀ PUBBLICA VETERINARIA, n. 77 – Aprile 2013, Vol. XIV; Aggiornamento e formazione professionale del personale della s.c. Il personale afferente alla SC1 ha provveduto al proprio regolare aggiornamento professionale, prendendo parte a convegni, congressi e corsi di formazione, in particolare ha partecipato a: 1. XV Congresso Nazionale S.I.Di.L.V. tenutosi a Monreale (PA) 23-25 ottobre 2013; 2. Convegno Nazionale sugli Avvelenamenti degli animali in Italia svoltosi a Roma presso la sede del Ministero della Salute il 10 dicembre 2013; 3. Corso di formazione di 1° livello “Protezione degli animali nelle fasi di macellazione – Reg. CE 1099;” organizzato dal Centro di Referenza Nazionale per il Benessere Animale che si è tenuto a Roma 12 e 13 Marzo 2013; 4. Corso di Europrogettazione che si è tenuto a Perugia il 4, 5, 6 aprile, 18, 19, 20 aprile, 9, 10,11 maggio 2013; 5. 16th Simposio Internazionale World Association of Veterinary laboratori Diagnosticians che si è tenuto a Berlino il 5-8 giugno 2013; 6. 10th International Veterinary Immunology Symposium- IVIS che si è tenuto a Milano dal 28/08/2013 al 01/09/2013; 7. Corso di formazione di “Protezione degli animali nelle fasi di macellazione – Reg. CE 1099” organizzato dal Centro di Referenza Nazionale per il Benessere Animale che si è tenuto a Forlì il 19- 20 novembre 2013; 8. Corso Teorico-Pratico: Ematologia avanzata tenutosi presso la Facoltà di Medicina Veterinaria di Perugia il 23-24 marzo 2013; 14 9. PFA “Concetti sparsi di epidemiologia: random” svoltosi a Perugia il 17 aprile 2013; 10. ECM “I progetti di ricerca corrente dell’IZSUM “Attualità ed evoluzione della ricerca a supporto del teeritorio” Foligno (PG) 22 maggio 2013 Eventi formativi organizzati per utenti esterni Nel 2013 sono stati organizzati i seguenti eventi formativi: 1. Corso ECM - Applicazione del Regolamento CE 1099/09 relativo alla protezione degli animali durante l’abbattimento che si è svolto a 2. Corso ECM - Tecniche innovative per la prevenzione e controllo dell'uso di promotori della crescita in zootecnia che si è svolto a Perugia il 12 novembre 2013; 3. Due esercitazioni pratiche per gli studenti del III anno di corso della Facoltà di Medicina Veterinaria all’interno del Modulo di “Parassitologia Perugia il 28 maggio 2013;e malattie parassitarie II” sul tema “Trichinella spp:aspetti zoonosici e metodiche diagnostiche di tipo diretto”. 15 DIAGNOSTICA SPECIALISTICA (SC 2) Funzioni e principali attività istituzionali La struttura complessa Diagnostica Specialistica ha tra i compiti principali quelli di fornire un servizio diagnostico in grado di soddisfare i bisogni esterni ed interni nei settori della virologia e della sierologia, promuovere la ricerca sperimentale sulla eziologia, la patogenesi e la profilassi delle malattie sostenute da Pestivirus, Asfivirus e Retrovirus dei ruminanti, effettuare ricerca di base e finalizzata allo sviluppo della virologia e della sierologia, rappresentare un punto di riferimento fondamentale per i veterinari del SSN per quanto concerne analisi epidemiologiche inerenti pesti suine e leucosi enzootica bovina. In tale contesto si annoverano le seguenti macro-attività: 1. funzioni dei Centri di Referenza Nazionale per lo studio delle malattie da Pestivirus ed Asfivirus (D.M. 12 agosto 1995; D.M. 23 febbraio 2006) e dei Retrovirus correlati alle patologie infettive dei ruminanti (D.M. 1 agosto 1995; D.M. 23 febbraio 2006) 2. servizio diagnostico delle malattie degli animali e delle zoonosi 3. sorveglianza epidemiologica nell’ambito della sanità animale 4. ricerca scientifica sperimentale nei settori di competenza 5. supporto tecnico-scientifico ed operativo per le azioni di difesa sanitaria 6. gestione attività Unità di Massima Sicurezza/Stabulario e adempimenti in applicazione del D.Lgs. 116/92. Attività analitica L’attività analitica eseguita nella SC2 – DS, già a partire dal 2012 ha registrato, con l’applicazione del nuovo modello organizzativo, importanti cambiamenti. In particolare, l’attività del laboratorio Sierologia – che rappresenta attualmente l’unico polo sierologico della sede centrale – è stata caratterizzata da un considerevole aumento del numero di campioni analizzati nonché della tipologia di prove eseguite. La complessità che caratterizza questo laboratorio è stata oggetto di analisi attraverso il Progetto di ricerca interno dal titolo “Studio sui flussi gestionali ed analitici dell’attività legata ai piani di eradicazione e sorveglianza. Individuazione degli elementi di criticità e possibili soluzioni atte a migliorare le perfomances del laboratorio e rispondere all’esigenza di ottimizzare i tempi di risposta analitica”, la cui relazione finale è già stata presentata ed alla quale si rimanda per ogni ulteriore dettaglio. Analoga sorte è toccata al laboratorio Virologia Speciale, che si è trovato ad “ereditare” buona parte delle prove diagnostiche molecolari (PCR e Real Time PCR) e sierologiche (ELISA) che prima venivano effettuate in altre strutture. L’attività analitica complessivamente effettuata nei laboratori della SC2 – DS ha fatto registrare, rispetto al 2012, una lieve flessione passando da 209.647 a 192.452 esami diagnostici, con una variazione dell’8%. Per quanto concerne le attività diagnostiche dei Centri Nazionali di Referenza (CEREP e CEREL), l’attività analitica del CEREP è costituita da un servizio diagnostico di prima istanza, quando i campioni pervengono direttamente al laboratorio, o di 16 seconda istanza, nel momento in cui sussiste un sospetto di malattia e se ne richieda la conferma. L’attività analitica del CEREL è essenzialmente diretta verso il virus LEB e verso i Retrovirus dei Piccoli Ruminanti e si esplica negli esami di conferma che pervengono da altri laboratori abilitati ad effettuare il test di prima istanza cui va ad aggiungersi l’attività di standardizzazione di kit ELISA del commercio, eseguita presso il laboratorio Sierologia. La diagnosi di Peste suina africana (PSA) in Sardegna viene effettuate dall’IZS della Sardegna; tutti gli isolati vengono comunque inviati al CEREP per la genotipizzazione. Compete invece al CEREP coordinare l’applicazione dei metodi di diagnosi ufficiali, fornire le indicazioni tecniche ed i protocolli operativi per l’esecuzione degli esami, promuovere idonei ring test per la verifica periodica delle performances diagnostiche. Quanto alla verifica della corretta applicazione dei metodi di prova ufficiali e dei protocolli operativi relativi alle attività di laboratorio, questa viene effettuata attraverso verifiche ispettive aventi lo scopo di valutare l’appropriatezza diagnostica, relazionale e organizzativa delle attività di laboratorio per Peste suina africana (PSA) nonché dell’iter diagnostico e della gestione del campione durante il suo percorso, fino alla comunicazione dei risultati di prova. Nel corso del 2013 ne sono state effettuate una a Nuoro (20 febbraio) ed una a Sassari (21 febbraio). Ù Poiché la diagnostica sierologica di conferma si avvale ancora di una metodica laboriosa e poco pratica come l’ immunoblotting, è stata messa a punto la prova di Immunoperoxidase Monolayer Assay (IPMA). Nel corso del 2013 tale prova è stata sottoposta a validazione ed i risultati divulgati. Personale dei laboratori diagnostici dell’IZS Sassari è stato addestrato all’impiego di detta prova nel corso di un breve training effettuato presso il CEREP nei giorni 28 e 29 maggio 2013. Per quanto riguarda la Peste suina classica, Nel corso del 2013 abbiamo registrato a livello nazionale 18 sospetti distribuiti nelle regioni Toscana (n=4), Sicilia (n=1) e Sardegna (n=13), tutti segnalati sulla base di un riscontro sierologico positivo. Di tutte le sieropositività di prima istanza, una sola è stata successivamente confermata, tuttavia i successivi approfondimenti (Decisione 2002/106/CE) hanno potuto escludere la presenza del virus PSC, configurando pertanto una condizione di singleton reactor. In tutti gli altri casi è stata invece confermata una sierologia positiva verso Pestivirus dei ruminanti (BDV=16 e BVDV=1), a testimonianza della diffusa circolazione di questi patogeni tra le popolazioni suine. Per quanto riguarda i Pestivirus dei ruminanti, è proseguita l’attività di genotipizzazione degli isolati. In Italia, studi di genotipizzazione a carico di BVDV, hanno dimostrato la presenza di almeno 10 subgenotipi diversi a conferma della elevata diversità genetica del BVDV nel nostro Paese. In particolare nel 2013, segnaliamo come, nel corso di una collaborazione con l’IZS delle Venezie, abbiamo avuto la possibilità di analizzare uno stipite BVDV isolato da un campione di sangue precolostrale di un vitello nato in stalla da un allevamento del Veneto che veniva monitorato verso i più comuni agenti abortigeni del bovino per avere presentato nei mesi precedenti casi di aborto non diagnosticati. La genotipizzazione ha consentito di caratterizzare l’isolato come appartenente a BVDV-1, tuttavia il virus in questione non si colloca all’interno di cluster noto ma va a configurare un gruppo genetico distinto, mai descritto in precedenza e divergente da quelli sino ad oggi conosciuti, con 17 evidenti implicazioni per la classificazione. Ulteriori approfondimenti sono tutt’ora in corso. Nel 2013, l’attività diagnostica rivolta verso i Retrovirus dei piccoli ruminanti è stata caratterizzata dal supporto ad iniziative localizzate laddove singoli allevamenti privati hanno manifestato la volontà di procedere a piani di eradicazione dell’infezione. Di particolare rilievo è stata l’attività di sequenziamento effettuata, che deve essere vista in un’ottica di ricerca e di supporto pratico alle realtà che intendono eradicare l’infezione. È infatti noto che la diagnosi dei Retrovirus si basa sullo screening sierologico, e la variabilità genetica di questi virus condiziona fortemente le performances dei test disponibili in termini di specificità e sensibilità. POLITICA DELLA QUALITÀ La politica della qualità, in una struttura complessa fortemente orientata verso la domanda diagnostica, assorbe molte risorse. Un elemento di complicazione è rappresentato dalla delocalizzazione di una parte delle strutture – quelle afferenti alla unità di massima sicurezza BSL3 – che comporta inevitabilmente una duplicazione di alcuni aspetti gestionali della qualità (es. reagentario, registri apparecchi, materiali di riferimento ecc.) ed appesantisce ulteriormente il sistema. Nel corso del 2013 sono state oggetto di revisione 30 procedure operative tecniche; 12 procedure sono invece state allestite ex novo, di queste 4 sono state accreditate. Di seguito il dettaglio: Procedure accreditate: - PRT PGVIR 019 Sieroneutralizzazione per Arterite Virale Equina (AVE) - PRT PGCEREP 008 Sieroneutralizzazione per BVD su sieri suini - PRT PGCEREP 109 Identificazione virus Peste Suina Africana (PSA) mediante real-time PCR - PGVIR 033 Identificazione virus Peste Suina Classica (PSC) mediante realtime PCR Procedure non accreditate: - PRT.PGTSE.011 Identificazione virus Bluetongue (BTV) real-time RT-PCR - PRT.LVS2 001 Identificazione virus Schmallenberg (SBV) - real time RT-PCR - PRT.LVS2 002 Ricerca anticorpi virus Schmallenberg (SBV) – Elisa - PRT.LVS2 003 Identificazione virus Influenza Aviare (I.A.), gene M - real time RT-PCR - PRT.LVS2 004 Identificazione virus Influenza Aviare (I.A.), sottotipo H5 - real time RT-PCR - PRT.LVS2 005 Identificazione virus Influenza Aviare (I.A.), sottotipo H7 - real time RT-PCR - PRT.LVS2 006 Differenziazione virus Influenza Suina (SIV), H1N1, H1N2 e H3N2 - RT-PCR - PRT.LNRPS2 001 Allestimento Materiali di Riferimento per Peste Suina Classica e Peste Suina Africana 18 In aggiunta a quanto sopra, dirigenti della SC2-DS sono entrati a far parte del Gruppo di lavoro Sierologia che ha come obiettivo quello di affrontare, discutere e risolvere problematiche e criticità della sierologia, uniformare quanto possibile le procedure, la modulistica, la gestione dei flussi operativi e condividere obiettivi comuni. I verbali delle riunioni risiedono in una cartella condivisa situata all’interno del sistema di rete dell’IZS-UM. Nel corso del 2013, nell’ambito di questa attività, è stato raggiunto l’obiettivo di aver revisionato tutte le procedure gestionali della maggior parte dei laboratori dell’Istituto facendole confluire in un’unica procedura, la PRT.PGCHIM.022 “Gestione dei campioni e dei relativi documenti”. La dr.ssa S. Costarelli è stata inserita nel “team qualità” per le verifiche ispettive interne ed ha partecipato, in qualità di auditor tecnico, alle verifiche che si sono tenute presso la Sezione di Fermo (28 marzo 2013), la Diagnostica di Base di Perugia (22 aprile 2013) e la Sezione di Pesaro (24 aprile 2013). CIRCUITI INTERLABORATORIO AI QUALI LA SC2 HA PARTECIPATO - Ring Test per Anemia Infettiva Equina - Ring Ring Ring Ring Ring Ring Ring Ring Ring Ring Ring Ring Ring Ring Ring Ring Ring Ring Test per Brucellosi bovina e ovicaprina Test per Blue Tongue Test per Influenza Aviare e Malattia di Newcastle Test per Malattia di Aujeszky gE Test per Malattia di Aujeszky gB Test per Paratubercolosi Test per Morbo coitale maligno test virologico per Influenza Aviaria e malattia di New Castle test Influenza Aviaria e malattia di New Castle test molecolare Bleutongue test IBR test PRRS test virologico virus Peste Suina Africana test molecolare Peste Suina Africana test sierologico Peste Suina Africana test virologico virus Peste Suina Classica test molecolare Peste Suina Classica test sierologico Peste Suina Classica CIRCUITI INTERLABORATORIO ORGANIZZATI DAI CENTRI NAZIONALI DI REFERENZA L’attività di armonizzazione delle procedure diagnostiche previste dalla normativa comunitaria (Decisione 2002/106/CE) per la ricerca di anticorpi nei confronti del virus della PSC costituisce uno degli obiettivi del CEREP, in considerazione del fatto che tutti gli IIZZSS sono coinvolti nella diagnosi sierologica per PSC nell’ambito del piano di sorveglianza che il nostro Paese attua nei confronti di questa malattia. 19 Analogamente, in tema di LEB, è necessario garantire che i diversi laboratori nazionali operino in modo uniforme secondo quanto richiesto dalle norme internazionali. Per tali ragioni, CEREP e CEREL si fanno carico della organizzazione di circuiti di laboratorio nazionali, tuttavia, in considerazione della ridotta attenzione che viene attualmente rivolta nei confronti di queste patologie, si è deciso di conferire agli stessi una periodicità biennale. A tale decisione si è arrivati anche tenendo in debito conto le risorse economiche necessarie all’assolvimento di tale compito. Il circuito LEB, ad esempio, coinvolge circa 80 laboratori italiani oltre ai laboratori nazionali di Portogallo, Malta e San Marino e, come può facilmente intuirsi, ciò comporta un notevole dispendio di risorse. Nel corso del 2013 è invece stato organizzato un circuito interlaboratorio ad hoc per i laboratori dell’IZS della Sardegna, in tema di diagnosi diretta ed indiretta di PSA. Allo scopo, sono stati preparati diversi campioni sperimentali per le seguenti metodiche: ELISA, FAT, PCR/Real time PCR. I campioni sono stati inviati a 4 laboratori (sede centrale e sezioni) ed a ciascuno è stato richiesto di utilizzare le procedure correntemente in uso nella routine diagnostica. Allo scopo, sono stati preparati 3 diversi pannelli di campioni. Il primo è stato allestito con 20 sieri raccolti da differenti animali sperimentalmente infettati e collezionati a diversi giorni post-infezione. Il secondo è stato preparato con 12 sezioni criostatiche allestite da differenti organi (linfonodi sotto-mandibolari, tonsille palatine, milza) e il terzo è stato costituito da 15 omogenati d’organo, preparati da differenti campioni clinici (linfonodi sotto-mandibolari, tonsille palatine, rene, milza). CONSULENZE E COLLABORAZIONI CONSULENZE – Task Force che il Ministero della Salute ha costituito in ottemperanza all’ Ordinanza Ministeriale del 14.11.06 “Misure straordinarie di polizia veterinaria in materia di tubercolosi, brucellosi ovi-caprina, leucosi in Calabria, Campania, Puglia e Sicilia”. Tale incarico è stato confermato in seguito all’O.M. 09.08.2012. – Nuoro/Sassari , 20-21 febbraio 2013, “verifica ispettiva ai laboratori diagnostici per PSA dell’IZS della Sardegna” – Roma – Ministero Salute, 25 febbraio 2013, Riunione Regione Sardegna/ Ministero/ IZS Sardegna (in teleconferenza), Gruppo esperti ‘definizione zona infetta selvatici’ – Roma – Ministero Salute, 11 marzo 2013, Opening Meeting FVO – Sardegna, 12-20 marzo 2013, Ispezione FVO, “AUDIT FVO in order to evaluate implementation of animal health controls on ASF and operation on the eradication programme for the disease in Sardinia” – Olbia e Sassari, 27-28 maggio 2013, Ispezione per approfondimenti epidemiologici a seguito di focolaio – Cagliari, 6 giugno 2013, Regione Sardegna, Unità centrale di crisi – Roma – Ministero Salute, 25 settembre 2013, Riunione tecnica “ vaccino lapinizzato Peste suina 20 classica” – Bistrita (Romania), 7-10 ottobre 2013, National simulation exercise for ASF organized by responsible authorities of Romania, simulazione emergenza sanitaria – Cagliari, 21 novembre 2013, Regione Sardegna, Unità centrale di crisi COLLABORAZIONI – Collaborazione con il Centro di referenza Nazionale sull’Igiene e Tecnologie dell’Allevamento e delle Produzioni Bufaline c/o sez. di Salerno IZSME per la riproduzione sperimentale della LEB nel bufalo – Collaborazione con la Regione Sicilia per l’elaborazione di un Piano Speciale Eradicazione LEB negli allevamenti bovini infetti del territorio di competenza – Collaborazione con la Regione Lazio per l’elaborazione di un Piano Speciale Eradicazione LEB negliallevamenti bovini infetti del territorio di competenza – Collaborazione con il National Veterinary Laboratory, Veterinary Regulation, Fisheries Conservation andControl Division, Ministry for Resources and Rural Affairs, Malta per un supporto di tipo epidemiologicoe tecnico laboratoristico – Collaborazione IZS Sardegna, Sassari, in tema di ‘epidemiologia e diagnosi PSA’ – Collaborazione Facoltà Medicina Veterinaria Università di Milano in tema di ‘filogeodinamica dei Pestivirus’ – Collaborazione Facoltà di Medicina Veterinaria Università di Perugia per lo studio in vitro dei meccanismi di migrazione trans-endoteliale di cellule staminali mesenchimali isolate da tessuto adiposodi specie domestiche – Collaborazione Facoltà di Medicina Veterinaria Università di Camerino, “prove sierologiche per EHV1/EHV4 – Collaborazione con il Community Reference Laboratory for ASF, Valdeolmos, Madrid (Spain) in tema di ‘genetic characterization of Sardinian ASF virus isolates’ - Collaborazione con OIE - ASF Reference Laboratory, Universidad Complutense, Facultad de Veterinaria,Madrid (Spain), in tema di (i) epidemiological evaluations on ASF in Sardinia e (ii) ELISA for detection ofantiOrnithodoros erraticus antibodies in swine serum samples – Collaborazione con il Community Reference Laboratory for CSF, Hannover Veterinary School (Germany) per ‘CSF country report’ – Collaborazione con Joint R&D Division of Virology, The Swedish University of Agricultural Sciences (SLU,Uppsala, Sweden) in tema di ‘full lenght sequencing of selected Sardinian ASFV isolates’ - Collaborazione nell’ambito del Progetto di Ricerca Europeo FP7 (KBBE-20081-3-03) “Improve tools andstrategies for the prevention and control of classical swine fever” 21 - Collaborazione nell’ambito del Progetto di ricerca Europeo FP7 (KBBE.2012.1.3-02) “Targeted researcheffort on African swine fever” - Collaborazione nell’ambito del 2008 National IPA Programme “Support for the control and eradicationof rabies and classical swine fever in Montenegro” (EuropeAid/128207/C/SER/ME) - Collaborazione con Global Framework for the progressive control of Transboundary Animal Diseases(GF-TADs), in tema di Training on ASF diagnosis and epidemiology RICERCA Le attività di ricerca hanno caratterizzato una importante ambito di attività della scrivente Struttura Complessa. Oltre alla realizzazione delle fasi annuali delle Ricerche Correnti ed Europee FP7 iniziate negli anni precedenti, sono stati attivati nuovi progetti di ricerca. Di seguito viene fornito il dettaglio dei progetti di ricerca 2013 con un breve Summary a descrizione dei contenuti. Progetto di Ricerca Europeo nell’ambito del 7° programma quadro (KBBE2008-1-3-03) “Improve toolsand strategies for the prevention and control of classical swine fever”. Recentemente si tende a rivalutare l’utilizzo della profilassi immunizzante, abbandonata verso la fine degli anni ’80, per il controllo della peste suina classica (PSC). Questa inversione di tendenza è stata determinata da fattori di carattere economico e dall’impatto emotivo generato dall’abbattimento di un numero talvolta molto elevato di suini come richiesto dalla politica dello stamping out. In considerazione della presenza della PSC nei cinghiali in diversi Paesi della UE, la ricerca scientifica si è orientata verso la messa a punto di vaccini che possano essere, da un lato, somministrati per os in modo da consentire l’acquisizione dell’immunità anche da parte di una popolazione di selvatici, dall’altro in grado di consentire la differenziazione degli anticorpi vaccinali da quelli indotti dal virus di campo (DIVA strategy). Progetto di Ricerca Europeo 7° programma quadro (KBBE.2012.1.3-02) “Targeted research effort on African swine fever” .Il Consorzio promotore del progetto “Target research effort on African Swine Fever” annovera 18 partners internazionali coinvolti in tre filoni di ricerca riguardanti: (i) l’analisi del rischio di introduzione e diffusione della Peste Suina Africana in popolazioni suine domestiche e selvatiche; (ii) l’ottimizzazione delle strategie di intervento per arrivare all’eradicazione dell’infezione e la messa a punto di un vaccino. Tra gli obiettivi di rilievo, anche uno studio ad hoc riguardante la presenza del vettore (zecche molli del gen. Ornithodorus) che in Europa è stata segnalata sporadicamente e mai in Sardegna. (iii) un ulteriore tema espressamente dedicato alla comunicazione scientifica e alla formazione degli operatori del comparto suinicolo, avendo come target i veterinari del sistema pubblico e privato, gli allevatori e anche i cacciatori di cinghiali. 22 RC 2010 “Valutazione della risposta immunitaria nel suino in corso di infezione sperimentale da Peste Suina Classica (PSC) mediante fluorescence activated cell scanning (FACS)”. E’ un’indagine sui meccanismi che sono alla base della regolazione e della modulazione della risposta immunitaria del suino in corso di infezione da PSC. In particolare sono valutate mediante studi di citofluorimetria le differenze di risposta dell’ospite a livello di recettori linfocitari (CD3, CD4, CD8, CD21, ecc.) in corso di infezione con stipiti PSC a differente patogenicità. Parallelamente vengono effettuate analisi quali/quantitative di espressione delle citochine. Tali studi potranno fornire indicazioni essenziali per la valutazione ed il miglioraramento degli attuali presidi immunizzanti. RC 2010 “Studio e caratterizzazione molecolare di Pestivirus atipici con particolare riferimento alla nuova specie putativa BVDV-3”. Recentemente sono stati identificati cinque nuovi pestivirus atipici in lotti di siero fetale bovino contaminato e, successivamente, anche in bovini naturalmente infetti. Appare quindi di cruciale importanza mettere a punto un metodo specifico per tale emergenza diagnostica e verificare retrospettivamente la eventuale presenza e circolazione di tali stipiti nel nostro Paese. Tale valutazione di tipo epidemiologico verrà integrata da studi di sequenziamento full lenght, analisi filogenetica e studi di evoluzione molecolare. RC 2010 “Studio ed analisi genomica di agenti retrovirali esogeni ed endogeni associabili alla specie bovina”. I retrovirus endogeni svolgono un ruolo positivo in alcuni meccanismi fisiologici dei mammiferi, tuttavia potenziali rischi per la salute, anche di tipo zoonotico, non possono essere esclusi. Vengono pertanto sviluppate pratiche diagnostiche che consentono di rilevare in modo diretto o indiretto la presenza di retrovirus endogeni associati alla specie bovina ed applicare successivamente studi di sequenziamento genico e di caratterizzazione molecolare dei virus identificati con lo scopo di evidenziare agenti retrovirali esogeni ed endogeni ed acquisire informazioni non ancora disponibili nelle banche dati genomiche. RC 2010 “Rilievi epidemiologici sulla diffusione delle zecche in Umbria con valutazione della presenza di alcuni agenti patogeni e sorveglianza epidemiologica della TBE in specie selvatiche e domestiche”. La ricerca proposta si prefigge lo scopo di effettuare un’indagine sulla presenza e diffusione delle zecche in Umbria e sul loro ruolo potenziale nella diffusione di agenti infettivi, anche trasmissibili all’uomo, con particolare riferimento alla presenza del virus della TBE. A tale scopo si ricorre all’uso di sistemi, come il cloth dragging, atti alla cattura delle zecche direttamente dal suolo e/o dalla vegetazione o, alternativamente, a prelevare i vettori dagli animali. Le zecche verranno identificate per chiarire quali specie siano più ampiamente diffuse sul territorio. Successivamente si ricorrerà all’uso di tecniche biomolecolari per evidenziere la presenza del virus della TBE nei vettori. 23 RC 2011 “Nuovi strumenti per il controllo delle malattie trasmissibili Filogeodinamica ed evoluzione molecolare del virus della Peste Suina Africana” Allo scopo di sviluppare strategie di controllo efficienti ed utili a completare il processo di eradicazione della PSA in Sardegna, viene effettuato uno studio di genotipizzazione di isolati di PSA circolanti nel nostro territorio e non, saranno sviluppate le informazioni sull’evoluzione molecolare e sulle vie di trasmissione del virus e si verificherà, attraverso studi di datazione molecolare e filogeografia, quale è stata la storia dei cambiamenti genetici in relazione alla distribuzione geografica dei diversi lineaggi nel corso degli ultimi 60 anni. RC 2011 “Leucosi Bovina Enzootica: studio della dinamica di infezione nel Bufalo (Bubalus bubalis) mediante riproduzione sperimentale della malattia” Attualmente gli standard internazionali a cui fanno riferimento i test per la LEB sono stati realizzati su campioni di origine bovina e mancano campioni di riferimento per la specie bufalina. Gli stessi kit ELISA commerciali utilizzati per i controlli di routine sono stati validati su sieri collezionati in allevamenti bovini. La presente ricerca si propone di effettuare, in collaborazione con il centro di referenza nazionale sull’Igiene e Tecnologie dell’Allevamento e delle Produzioni Bufaline, un’infezione sperimentale di soggetti bufalini per studiare la dinamica di infezione e la risposta anticorpale indotta dal virus, anche attraverso l’applicazione di moderne tecniche biomolecolari. Ulteriore obiettivo della ricerca è quello di collezionare una serie di campioni che potranno essere utilizzati come riferimento per valutare le performances dei test diagnostici. RC 2012 “ Applicazione di metodi diretti ed indiretti per indagare la presenza di vettori in grado di trasmettere il virus della peste suina africana nel territorio italiano” È stato dimostrato che il virus PSA è in grado di replicare in alcuni artropodi appartenenti al genere Ornithodoros che quindi rivestono un importante ruolo nella trasmissione e nella persistenza dell’infezione. Poiché è particolarmente difficile rilevarne la presenza, manca nei paesi europei uno studio approfondito in grado di indicare la reale presenza di questi artropodi. Con la presente ricerca, si intende acquisire e mettere a punto la tecnologia necessaria ad allestire un test sierologico in grado di rilevare l’infestione da zecche del genere e applicare tale metodo ad un campione rappresentativo della popolazione suina nazionale. L’obiettivo della ricerca è quindi quello di acquisire adeguate informazioni circa l’eventuale presenza/assenza di potenziali vettori del virus PSA in particolare nella Regione Sardegna dove la malattia è ancora endemica, ma anche nel territorio italiano al fine di realizzare un modello predittivo di analisi del rischio. AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE PROFESSIONALE Corsi ai quali personale della SC2 ha partecipato: - Corso ECM “ Malattie a trasmissione alimentare: il sistema di sorveglianza nel contesto nazionale e internazionale” Perugia, 19 marzo 2013 - Corso di formazione per l’utilizzo di SIGLA4, Perugia, 16 aprile 2013 - Corso ECM “Concetti sparsi di epidemiologia: Random”, Perugia 19 aprile 2013 24 - Corso ECM “Biotecnologie applicate alla sicurezza alimentare”, Perugia, 23 maggio 2013 - Corso ECM “I progetti di ricerca corrente dell’IZS-UM: attualità ed evoluzione della ricerca a supportodel territorio”, Foligno, 22 maggio 2013 - Giornata di formazione ILLUMINA “Next Generation Sequencing: un approccio innovativo per lo studiodella microbiologia clinica, ambientale ed alimentare – dalla caratterizzazione molecolare di microrganismi all’analisi di comunità meta-genomiche”, Roma, 28 maggio 2013 - Evento formativo “Sinergie nell’analisi cellulare - Digital PCR & miRNA”, Perugia, 12 Giugno 2013 - Giornata di formazione “real-time PCR Bluetongue”, Teramo, 16 luglio 2013 - Evento formativo “Library 2.0, riviste e banche dati scientifiche, editoria elettronica, indici scientometrici e altro”, Perugia, 25 Settembre 2013 - Giornata di studio sulla Bluetongue, Teramo, 03 ottobre 2013 - Corso ECM “Il campo di accreditamento flessibile: una gestione più dinamica della competenza deilaboratori di prova”, Perugia, 01 ottobre 2013 - Corso di formazione “Ruolo dei DPC nel laboratorio biologico e nel laboratorio di analisi”, Perugia, 15ottobre 2013 - ILLUMINA User Group Meeting “Advances in Genome Sciences”, 2013 Roma, 18-19 novembre 2013 Convegni/congressi a cui il personale della SC2 ha partecipato: - Dissemination meeting progetto di Ricerca FP7 (KBBE-2008-1-3-03) “Improve tools and strategies forthe prevention and control of classical swine fever”, Brussels (Belgium) 29-31 January, 2013 - International Meeting on Emerging Diseases and Surveillance, Vienna (Austria) February 15-18, 2013 - XXXIX Meeting annuale SIPAS, Piacenza 14-15 marzo 2013 - Project Management Team Meeting progetto di Ricerca FP7 (KBBE-2012.1.302) ” Targeted researcheffort on African swine fever”, Madrid (Spain) 15-16 April, 2013 - Giornata di studio: “I progetti di ricerca corrente dell’IZS-UM: Attualità ed evoluzione della ricerca asupporto del territorio”, Foligno 22 maggio 2013 - Annual Meeting of the National Swine Fever Laboratories, Brussels (Belgium) 3-4 June 1, 2013 - 16th International Symposium of the World Association of Veterinary Laboratory Diagnosticians, Berlin (Germany ) June 5-8, 2013 - Workshop on Strengthening and Adaptation of the Preventive Measures to the Existing Risk of Classical and African Swine Fever Introduction into the EU, Vilnius (Lituania), 3-4 September, 2013 - LXVII Convegno Nazionale S.I.S.Vet., Brescia 17-19 settembre, 2013 - National simulation exercise for ASF organized by responsible authorities of Romania, Bistrita (Romania) 7-10 October, 2013 - European Commission TAIEX event - Workshop on implementation of biosecurity measures in freen range pig production, Zagreb (Slovenia) 14 October 2013 - Full Consortium Meeting progetto di Ricerca FP7 (KBBE-2012.1.3-02) ” Targeted research effort onAfrican swine fever”, Cagliari 21-22 October, 2013 25 - Workshop “Eradication of African swine fever in Sardinia: is it a feasible goal?”, Cagliari (Italy) 23 October, 2013 - XV Congresso Nazionale SIDiLV, Monreale (Palermo) 23-25 ottobre, 2013 - Launch of global platform for African Swine Fever and other diseases of swine, Roma 5-7 November, 2013 Eventi formativi organizzati per utenti esterni: - Corso ECM “La gestione delle emergenze epidemiche: la Peste Suina Africana” Lodi, 9-10 maggio (per leRegioni Piemonte, Lombardia e le Province Autonome di Trento e Bolzano) - Corso ECM “La gestione delle emergenze epidemiche: la Peste Suina Africana” Bologna, 11-12 giugno (perle Regioni Veneto, Friuli, Emilia Romagna e Toscana) - Corso ECM “La gestione delle emergenze epidemiche: la Peste Suina Africana” Perugia, il 2-3 ottobre (perle Regioni Umbria, Marche e Lazio) - ASFORCE Training Workshop, Madrid (Spain) 15-16 April 2013 (in collaborazione) - ASFORCE Training Workshop, Pokrov (Russia) 17-19 June 2013 (in collaborazione) - ASFORCE Training Workshop, Sofia (Bulgaria) 9-11 September 2013 (in collaborazione) - Training Course on “Epidemiology and Diagnosis of African Swine Fever (ASF), Classical Swine Fever(CSF) and other swine diseases of high impact”, Perugia 11-15 novembre, 2013 Produzione scientifica 1. GALLARDO C., SOLER A., NIETO R., CARRASCOSA A.L., DE MIA G.M, BISHOP R.P., MARTINS C., FASINA F.O., COUACY-HYMMAN E., HEATH L., PELAYO V., MARTÍN E., SIMÓN A., MARTÍN R., OKURUT A.R., LEKOLOL E., OKOTH E., ARIAS M., 2013. Comparative evaluation of novel African swine fever virus (ASF) antibody detection techniques derived from specific ASF viral genotypes with the OIE internationally prescribed serological tests. Vet. Microbiol. 162 (1), 32-43 2. H. XIA, M. LARSKA, M. GIAMMARIOLI, G.M. DE MIA, G. CARDETI, W. ZHOU, S. ALENIUS, S. BELÁK, L.LIU, 2013. Genetic detection and characterization of atypical bovine pestiviruses in foetal bovine sera claimed to be of Australian origin. Transboundary and Emerging Diseases, 60(3):284-288 3. PETRINI S., RAMADORI G., VILLA R., BORGHETTI P., DE ANGELIS E., CANTONI A.M., CORRADI A.,AMICI A., FERRARI M., 2013. Evaluation of different DNA vaccines against porcine reproductive andrespiratory syndrome (PRRS) in pigs. Vaccines, 1, 463-480. 4. M.L. MARENZONI, V. CUTERI, F. DE PARRI, M.L. DANZETTA, Z. YILMAZ, Ç.P. YARAMIŞ, E. KENNERMAN, M.E. OR, S. MARCHI, C. CASCIARI, G.M. DE MIA, C.VALENTE, S. COSTARELLI, 2013. Apilot study on the epidemiological status of equine 26 infectious anaemia, equine viral arteritis,glanders, and dourine in Turkey. Turk. J. Vet. Anim. Sci. 37, 76-80 5. PETRINI S, PANICCIÀ M, SILENZI V, CIUTI F, BRESAOLA M, FORTUNATI M, DE MIA G M, PERUGINI G,FERRARI M, 2013. Detection of Neutralizing Antibodies in Pigs Inoculated with an InactivatedVaccine Against Porcine Circovirus Type 2 (PCV2). Trends in Veterinary Sciences, C. Boiti et al. (eds.),pp. 63-66 6. DE MIA G.M. e FELIZIANI F., 2013. Pesti suine. In: Le patologie del maiale, a cura di Paolo Martelli,Le Point veterinarie Italie Ed., pp. 325-340. 7. G. CURINA, M. BAZZUCCHI, G.M. DE MIA, M. MARI, L. MOLINARI, K. FORTI, G. RIZZO, M. CAGIOLA, G.SEVERI, 2013. Evaluation of the immune response during experimental infection of vaccinated andunvaccinated pigs with Classical Swine Fever Virus (CSFV) using Fluorescent Activate Cell Scanning(FACS). International Meeting on Emerging Diseases and Surveillance, Vienna, Austria, February 15-18, 2013, p.171 8. M. BAZZUCCHI, G. CURINA, G.M. DE MIA, F. FELIZIANI, M. GIAMMARIOLI, A. DE GIUSEPPE, G. RIZZO,K. FORTI, M. CAGIOLA, G. SEVERI, 2013. Cytokines expression in vaccinated and unvaccinated pigsinfected with Classical Swine Fever Virus strain preliminary results. International Meeting onEmerging Diseases and Surveillance, Vienna, Austria, February 15-18, 2013, p.171 9. S. COSTARELLI, A. CAPORALI, C. PELLEGRINI, M. PANICCIÀ, G. PAUSELLI, L. MORICONI, R. GIANNELLI,M. BONI, M. SENSI, 2013. Indagine sullo stato sanitario di allevamenti umbri outdoor attraversomonitoraggio sierologico. Atti del XXXIX Meeting Annuale SIPAS, Piacenza 14-15 marzo 2013, pp.194-202 10. G. CURINA, M. BAZZUCCHI, G.M. DE MIA, M. MARI, L. MOLINARI, K. FORTI, G. RIZZO, A. DEGIUSEPPE, M. CAGIOLA, M. TOLLIS, G. SEVERI, 2013. Fluorescent activate cell scanning (FACS)analysis during experimental infection of vaccinated and unvaccinated pigs with classical swinefever (CSF live attenuated vaccine. 16th International Symposium of the World Association ofVeterinary Laboratory Diagnosticians, June 5-8, 2013 Berlin, Germany, p.351 11. G. RIZZO, K. FORTI, G. CURINA, M. BAZZUCCHI, G.M. DE MIA, F. FELIZIANI, M. GIAMMARIOLI, A. DEGIUSEPPE, M. TOLLIS, M. CAGIOLA, G. SEVERI, 2013. Classical swine fever virus (CSFV) experimentalinfection on pigs: evaluation of cytokines expression. 16th International Symposium of the WorldAssociation of Veterinary Laboratory Diagnosticians, June 5-8, 2013 Berlin, Germany, p.352 12. K. FORTI, G. RIZZO, G. CURINA, M. BAZZUCCHI, G.M. DE MIA, A. DE GIUSEPPE, M. CAGIOLA, M.TOLLIS, G. SEVERI, 2013. Evaluation of immune response during experimental infection withclassical swine fever virus (CSFV) in vaccinated and unvaccinated pigs correlating fluorescentactivate cell scanning (FACS) analysis and cytokines expression results. 16th InternationalSymposium of the World Association of Veterinary Laboratory Diagnosticians, June 5-8, 2013 Berlin,Germany, p.353 13. PETRINI S., GIAMMARIOLI M., CASCIARI C., ISCARO C., BAZZUCCHI M., SEVERI G., FELIZIANI F., DEMIA G.M., 2013. An immunoperoxidase monolayer assay (IPMA) for the detection of antibodies toAfrican swine fever. LXVII Convegno Nazionale S.I.S.Vet., Brescia 17-19 settembre 2013. 27 14. BAZZUCCHI M., PETRINI S., ISCARO C., ROSSI E., TORRESI C., SENSI M., GIAMMARIOLI M. GenomicCharacterization of H3N2 Swine Influenza A Virus Isolated In Central Italy . LXVII Convegno Nazionale S.I.S.Vet., Brescia 17-19 settembre 2013. 15. L. FACCENDA, I. PECORELLI, C. BERRETTA, G. BIASINI, M. CAPUCCELLA, S. COSTARELLI, E. OLIVIERI,R. SACCOCCINI, S. TONAZZINI, T. CENCI, A. MINGOLLA, 2013. Applicazione del triage in un IstitutoZooprofilattico – analisi, entrata in produzone e risultati preliminari. Atti del XV CongressoNazionale S.I.Di.L.V., Monreale (Palermo) 23-25 ottobre 2013, p. 55 16. J. ZEMA, M. PRINCIPATO, C. MARESCA, A. CAPORALI, C. ISCARO, S. MARCHI, G. CAPELLI, S.COSTARELLI, 2013. Studio sulla presenza di agenti infettivi nelle zecche in Umbria: risultatipreliminari Atti del XV Congresso Nazionale S.I.Di.L.V., Monreale (Palermo) 23-25 ottobre 2013, p.91 17. PETRINI S., BANDINO E., LICIARDI M., OGGIANO A., RUIU A., ISCARO C., GIAMMARIOLI M., FELIZIANIF., DE MIA G.M., 2013. Circuito interlaboratorio per la diagnosi di Peste suina africana in Sardegna.Atti XV Congresso Nazionale SIDiLV, Monreale (Palermo) 23-25 ottobre 2013, p. 409 18. PETRINI S., BAZZUCCHI M., CASCIARI C., PIERINI I., FELIZIANI F., GIAMMARIOLI M., DE MIA G.M.,2013. Caratterizzazione genetica di stipiti di Circovirus suino tipo 2 (PCV2) isolati nel centro Italia.Atti XV Congresso Nazionale SIDiLV, Monreale (Palermo) 23-25 ottobre 2013, p. 411 19. ROSSI E., CEGLIE L., CUNICO G., GIAMMARIOLI M., MION M., RAMPAZZO E., TORRESI C., NARDELLIS. e DE MIA G.M., 2013. Diversità genetica del virus della Diarrea virale del bovino in Italia:identificazione di un nuovo genotipo virale. Atti XV Congresso Nazionale SIDiLV, Monreale(Palermo) 23-25 ottobre 2013, p. 449 20. SEVERI G., FORTI K., RIZZO G., CURINA G., BAZZUCCHI M., ISCARO C., DE MIA G.M., CAGIOLA M.,2013. Cinetica della risposta immunitaria in corsi di infezione sperimentale con il virus della pestesuina classica. Atti XV Congresso Nazionale SIDiLV, Monreale (Palermo) 23-25 ottobre 2013, p. 466 28 RICERCA E SVILUPPO (SC 3 RS) Funzioni e principali attività istituzionali e/o di servizio della S.C. Il 2013 è stato caratterizzato, innanzitutto, dalla definitiva riorganizzazione dei laboratori presso la Palazzina E. Le attività principali alle quali si è dedicato il personale sono state, ovviamente, quelle di ricerca, nell’ambito di progetti finanziati da più parti, pubbliche e private. Ampio spazio è stato dato alla creazione o al consolidamento di reti di collaborazione scientifica interne all’IZSUM o esterne, in una prospettiva di maggiore impatto e visibilità della struttura. Le strutture della SC3 hanno anche continuato a svolgere una parte delle attività diagnostiche di routine già effettuate negli anni precedenti, in considerazione dell’elevato livello di competenza tecnica maturato dai singoli operatori interessati. Un concreto impegno è stato poi profuso alla messa a punto di tecniche diagnostiche per conto di altre unità operative dell’Istituto. Impegno è stato infine dedicato allo sviluppo di relazioni internazionali nel tentativo di creare futuri ambiti di collaborazione; questo ha condotto anche alla stesura di accordi formali quali quello con l’Università di Istanbul. Infine è stato dato seguito al lavoro di monitoraggio dei principali bandi di ricerca internazionali, per garantire un continuo flusso informativo nei confronti dei ricercatori dell’Istituto, anche attraverso la gestione dei rapporti con l’agenzia APRE. Attività analitica e sviluppo di nuove metodiche Nel 2013, presso il Centro Studio e Ricerca Patogeni Emergenti (CSRPE 3), sono state eseguite alcune analisi diagnostiche, in particolare per la valutazioni della minima concentrazione inibente (MIC), la ricerca di Brachyspira, di Clostridium difficile e di micobatteri. Relativamente agli accertamenti per la diagnosi della Paratubercolosi bovina, nel corso del 2013 è stato osservato un incremento dell’attività di isolamento del Mycobacterium avium subsp. paratuberculosis (MAP) rispetto agli anni precedenti. Per quanto attiene la Tubercolosi bovina particolare impegno è stato dedicato al lavoro presso il focolaio individuato comune di Matelica nella stessa zona dove negli anni 2002-2005 erano stati riscontrati casi di bTB nei bovini e nei selvatici. È proseguita inoltre l’attività di genotipizzazione dei ceppi di Mycobacterium bovis e l’identificazione dei Mycobacterium spp. isolati. Il Centro, in collaborazione con il Laboratorio di Biologia Molecolare (LBM3) ha poi dato seguito all’attività di sviluppo di procedure diagnostiche innovative per il Brachyspira spp.; in particolare, si è confrontato il metodo in Real time PCR per la ricerca dei principali agenti batterici del magronaggio e ingrasso del suino (Lawsonia intracellularis, Brachyspira hyodysenteriae e Brachyspira pilosicoli) con un analogo test utilizzato presso l’IZSLER e con il colturale. E’ stata inoltre messa a punto una metodica per la valutazione della sostanza secca nel materiale fecale e dimostrata una correlazione tra questa percentuale e la quantità di B. hyodysenteriae escreta attraverso le feci. Inoltre, il test in Real-time PCR è stato impiegato in parallelo con il colturale in due allevamenti di riproduttori infetti, per valutarne la capacità di individuare scrofe low-shedder: il test è stato confrontato in parallelo con le metodiche 29 tradizionali ed i risultati elaborati statisticamente, in collaborazione con l’OEV, per calcolare alcuni parametri legati alle performance della metodica. Nel 2013 è anche proseguita l’attività di collaborazione con l’ISS nell’ambito di un progetto EMIDA 2010 (Responsabile IZSUM dr.ssa Monica Cagiola). In particolare, nei mesi di gennaio e giugno, sono state eseguite due prove con inoculo sperimentale di Salmonella in suini presso lo stabulario, per le quali è stato necessario acquisire un modello sperimentale di infezione da Salmonella typhymurium in suino. Nell’ambito dello stesso progetto, è in corso una valutazione del ruolo del microbiota nella patogenesi dell’infezione salmonellare del suino. In questo caso, la collaborazione si è instaurata tra l’IZSLER, dove era stata condotto il challenge, l’ISS, e il Polo GGB di Perugia. L’andamento della flora microbica in corso di salmonellosi è stato valutato tramite metodiche in real time (ISS) e tramite tecniche di NGS, grazie al la collaborazione con il Dr. Valerio Napolioni del Polo GGB. In collaborazione con la Chemifarma è stato poi messo a punto un sistema per la valutazione della minima concentrazione inibente di sostanze alternative agli antimicrobici per Brachyspira hyodysenteriae La metodica è stata utilizzata in parallelo anche con antimicrobici tradizionali, permettendo di evidenziare un’attività inibente batteriostatica in vitro non mediata dal pH. Inoltre, sempre allo scopo di limitare il ricorso di antimicrobici per la dissenteria suina, nel 2013 è stato condotto uno studio per la messa a punto di vaccini stabulogeni per B. hyodysenteriae. Le prove effettuate hanno consentito la messa a punto di un sistema di coltura in vitro per quantitativi batterici elevati, e con una riduzione dei costi per il sistema colturale. E’ stata poi messa a punto ed utilizzata una metodica di valutazione delle MIC in vitro per Clostridium difficile. La prova è stata impiegata per la valutazione di ceppi provenienti dal progetto di ricerca Skinfare. E’ proseguita l’attività di caratterizzazione di Y.pseudotuberculosis: il laboratorio ha messo a punto ed utilizzato i sistemi di caratterizzazione fenotipica di questo batterio (valutazione della presenza di plasmide, biotipizzazione); inoltre ha collaborato con l’ISS (dott. Luzzi, dott. Dionisi) e con la dott.ssa Franeti per la caratterizzazione molecolare di isolati clinici di questo batterio. Le prove, svolte su ceppi isolati da tutta Italia, hanno permesso di evidenziare la circolazione di ceppi atipici finora mai segnalati in Europa. E’ in corso la pubblicazione dei risultati. Nel corso del 2013 è stata inoltre effettuta a una prova preliminare per la stima semiquantitativa di salmonella in suini macellati. E’ stata utilizzata una metodica impiegata nel 2012 su campioni contaminati artificialmente. Questo metodo verrà impiegato nel 2014 per un ricerca più estesa, allo scopo di evidenziare i supershedder per questo batterio al mattatoio. Nel corso del 2013, è iniziata l’attività in collaborazione con la dott.ssa Manuali e l’ISS (dott. Cacciò) per la messa a punto di un sistema di coltivazione di Dientamoeba fragilis. Per quanto riguarda l’attività analitica realizzata presso il laboratorio di Biologia Molecolare (LBM3) sono stati analizzati 3562 campioni; su una larga parte (48%) sono state effettuate prove di genotipizzazione o analisi dei polimorfismi genetici. Sui restanti campioni sono state effettuate prove diagnostiche (rilevazione o caratterizzazione) relative ad agenti principalmente 30 batterici. Per quanto attiene lo sviluppo di metodi diagnostici, nell’arco dell’anno si è lavorato alla messa a punto di una Real-time PCR per M. paratuberculosis di tipo qualitativo (gene IS900) e quantitativo (gene F57): Sono state inoltre messe a punto, validate e trasferite ai laboratori diagnostici le seguenti prove: multiplex PCR per i fattori capsulari di Pasteurella spp.; multiplex PCR per i fattori di virulenza di Pasteurella spp.; PCR per Histophilus somni; PCR per Fusobacterium necrophorum; PCR per Prevotella melaminogenica; PCR per Mycoplasma spp (è stata “revisionata” la PCR per Mycoplasma spp, applicazione di un nuovo protocollo con primer diversi); PCR Real Time per Chlamidya spp. Il Centro Sviluppo e Sperimentazione Presidi Immunizzanti (CSSPI3) ha dato seguito al lavoro sulla tossina β2 di Clostridium perfringens con amplificazione e sequenza nucleotidica dei geni codificanti le forme intere e delete della β2 Tipica ed Atipica in frame, nella parte C-terminale delle stesse, con la polistidina (complessivamente 4 sequenze geniche codificanti). Sono stati quindi clonati in vettore per baculovirus e trasfezione delle cellule d’insetto Sf21. Sono stati cosi generati ed amplificati 4 baculovirus ricombinanti in grado di esprimere le proteine oggetto di studio. Per quanto attiene invece l’attività relativa alla produzione delle proteina VP60 del virus della Sindrome della Lepre Bruna Europea (EBHS), nel corso dell’anno 2013 il gene codificante è stato riamplificato al fine di inserire nella parte Cterminale del gene una coda di Polistidina nell’intento di rendere più semplice la purificazione della proteina ricombinante. Gli amplificati sono stati clonati nel vettore per baculovirus e i costrutti che ne sono derivati sono stati impiegati nelle procedure di trasfezione per la generazione dei baculovirus ricombinanti. La valutazione dell’espressione e delle caratteristiche antigeniche delle proteine ricombinanti VP60 e VP60-His6 espresse nelle cellule d’insetto è stata effettuata mediante l’impiego di un kit ELISA. Altre attività sono state condotte alla comprensione dell’attività biologica ed influenza dei siti di glicosilazione della gp51 del BLV nei processi di formazione dei sincizi sui sistemi cellulari quali BHK-Vero/Hela ed al tentativo di produrre anticorpi monoclonali diretti contro la glicoproteina. Il lavoro ha previsto la produzione su media-larga scala di una serie di antigeni ricombinanti e non e la loro successiva concentrazione e purificazione. Infine è stata valutata la stabilità degli antigeni ricombinanti ∆179-His (antigene deleto) C/A179-182 gp51 (antigene mutato) potenzialmente impiegabili in un kit ELISA di tipo competitivo. Nel Centro Sviluppo e Validazione Metodi (CSVM3) sono state svolte intense attività di ricerca nell’ambito dei vari progetti attualmente in corso di svolgimento; in quest’ambito sono state messe a punto e validate le seguenti procedure analitiche: Farmaci basici nel muscolo mediante LC-MS/MS (PRT.CSVM3.102); Steroidi nel fegato e nella bile bovina mediante LC-MS/MS (PRT.CSVM3.103) Farmaci basici nel miele mediante LC-MS/MS (PRT.CSVM3.105) 31 Particolare impegno ha infine richiesto la messa a punto di tecniche analitiche che utilizzano il nuovo sistema di rilevazione ad alta risoluzione, apparecchiatura recentemente acquisita dal nostro istituto. Politica della Qualità Nel laboratorio LBM3 sono state revisionate le seguenti procedure accreditate: Tracciabilità genetica individuale delle carni bovine ed analisi di paternità e maternità mediante analisi dei polimorfismi (PRT.PGTSE.007) Analisi dei polimorfismi del gene della proteina prionica ovina per la determinazione della resistenza/suscettibilità alla scrapie (PRT.PGTSE.018) Il LBM3 ha partecipato ai seguenti ring-test: Determinazione del genotipo della proteina prionica ovina (organizzato dall’ISS); Diagnosi diretta di paratubercolosi (coltura e PCR) organizzato dall’IZSLER – Piacenza; Identificazione micobatteri da ceppo isolato mediante metodi molecolari, organizzato dall’IZSLER – Brescia; International Bovine DNA STR and /or 2nd SNP Typing Comparison Test organizzato dall’ISAG/ICAR. Nel CSVM3 sono state revisionate in modo sostanziale le seguenti procedure analitiche (in uso presso il laboratorio LAR4): Avermectine e Milbemicine negli alimenti ad uso zootecnico mediante HPLC (PRT.PGRES.511); Avermectine e Milbemicine negli alimenti mediante HPLC (PRT.PGRES.555); Coccidiostatici negli alimenti ad uso zootecnico in LC-MS/MS (PRT.CSVM3.100) Il CSVM3 ha preso parte ai seguenti ring test: Boldenone e metaboliti nell’Urina organizzato dall’IZLER; Sulfamidici nel latte organizzato da Progetto Trieste (Test Veritas); CHinolonici nel latte organizzato da Progetto Trieste (Test Veritas); Coccidiostatici in alimenti ad uso zootecnico organizzato da EURL Feed Additives Control (BE); Sulfamidici nel Miele organizzato da FAPAS (UK); Chinolonici e Macrolidi nel miele organizzato da FAPAS (UK); Chinolonici nel muscolo di tacchino organizzato da Progetto Trieste (Test Veritas); Sulfamidici nel muscolo di suino organizzato da Progetto Trieste (Test Veritas). Il CSRPE3 ha partecipato al Ring test per la diagnosi diretta di Paratubercolosi, ricerca tramite esame colturale da feci, organizzato dal Centro di Referenza Nazionale per la Paratubercolosi. Consulenze e collaborazioni Collaborazione con il Prof. Claes Fellstrom (Svezia) per la stesura di una prepoposal per la Call ANIHWA 2013; Collaborazione con il Prof. Paul Barrow (Università di Nottingham), per la stesura di una proposta per il VII programma quadro, acronimo PhytoBioMed. Collaborazione con PRIONICS (siglato un Memorandum of Undestanding) per lo sviluppo di un kit ELISA per BLV e per la valutazione della Johnina come reattivo nella prova del Gamma interferone; 32 Collaborazione con il SISSA (Scuola Internazionale Superiore Studi Avanzati) prof. Giuseppe Legname, dr. Gabriele Giachin nell’ambito del progetto SCRASU; Collaborazione con RAPID Biotech (dr. Lorenzetti e dr.ssa Tabarrini) per la messa a punto di tecniche diagnostiche basate su LAMP PCR nell’ambito del progetto “Diagnostica molecolare in stalla. Cow are you ?” (PSR Regione Umbria – Misura 1.2.4) Collaborazione con il Polo di Innovazione di Genetica, Genomica e Biologia di Perugia (dr.Manzoni e dr. Napolioni) per l’analisi del microbiota enterico dei suini; Collaborazione con ditte farmaceutiche CEVA, Esteve e Chemifarma per la valutazione dell’efficacia di alcuni farmaci antimicrobici su patogeni enterici del suino; Collaborazione con la dr.ssa Vercillo (Dipartimento di Biologia Cellulare e Ambientale dell’Università di Perugia) per lo svolgimento di una ricerca sulla genetica dei cinghiali in Umbria; Collaborazione con il prof. Angeletti e con il dr. Cuccioloni (Università di Camerino) per: lo sviluppo di biosensori per la diagnosi di malattie del suino; per la presentazione della ricerca finalizzata “Evaluation of the immune response against Mycobacterium avium subsp. paratuberculosis in humans and animals”; per lo caratterizzazione proteomica della Johnina; Collaborazione con la prof.ssa Della Rocca (Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Perugia) per la determinazione della farmacocinetica della lidocaina e del suo metabolita nel siero canino; Contatti con il prof. Veronesi, prof. Panella e dr. Lasagna (Facoltà di Agraria Università di Perugia) per definizione di un progetto di ricerca nell’ambito del dottorato della dr.ssa Curcio Ludovica; Contatti con la dr.ssa Sabata Martino (Dipartimento di Chimica, Biologia e Biotecnologie - Università di Perugia) per la stesura di tesi di Laurea del dr. Vincenti Fabio e per il tirocinio di Riccardo Rossi; Collaborazione con altri IIZZSS: IZSLER: dr.ssa Norma Arrigoni ed dr. Matteo Ricchi (Sezione di Piacenza) per la messa a punto della PCR Real-time per paratubercolosi; IZSLER: Centro di referenza della Tularemia (IZSLER, Pavia) e con la diagnostica dell’IZSVE di Padova per la caratterizzazione di Y. Pseudotuberculosis; IZSLER: dr. Bonilauri e dr. Luppi (sezione di Reggio Emilia) per la caratterizzazione in MLST di ceppi di B. hyodysenteriae; IZSVE: dr. Bano (sezione di Treviso) per la caratterizzazione degli stipiti di C. difficile e per la tossina beta-2 di C. perfringens; IZSTO: dr.ssa Goria per invio campioni di bovino per prove di paternità/maternità e dr. Dondo per diagnostica micobatteriosi; IZSME: Centro di Referenza Nazionale sull’igiene e le tecnologie dell’allevamento e delle produzioni bufaline per la diagnosi delle micobatteriosi; Collaborazioni con Istituto Superiore di Sanità: 33 dr. Gabriele Vaccari per preparazione campioni ring test su genotipizzazione ovina; dr. Paolo Pasquali per attività di ricerca relative al progetto EMIDA; dr.ssa Luzi e dr.ssa Dionisi per la caratterizzazione di stipiti di Yersinia pseudotuberculosis; dr. Cacciò per la messa a punto di tecniche di coltivazione di Dientamoeba; dr.ssa Cinzia Marianelli per la presentazione della ricerca finalizzata “In vitro assessment of lactic acid bacteria for suitability as probiotics in calves to improve health in newborns and to contrast neonatal mortality”; Ricerca Il personale della SC3RS nel 2013 ha lavorato ai seguenti progetti di ricerca: Progetti di ricerca finalizzata con ruolo di capofila: An integrated analytical, in vivo and in vitro approach to characterize polybrominated diphenyl ethers (PBDEs) in Italian mussels: a basic for a Toxic Equivalent Factors (TEF) proposal. (Project Code: RF-2010-2311608); Progetti di ricerca corrente con ruolo di capofila: Valutazione di nuovi alleli protettivi per la scrapie AT137RQ e ARQK176 nelle razze ovine presenti nel territorio umbro marchigiano. RC IZSUM 08/2011; Tecnologie Diagnostiche innovative basate su biosensori applicate per la diagnosi rapida di Peste Suina Africana (PSA) in campo. RCIZSUM 12/2012; Dai metodi multiresiduo ai multiclasse: sviluppo di protocolli innovativi nel campo della ricerca dei residui di farmaci veterinari negli alimenti. RC 02/2011; Dai metodi multiresiduo ai multiclasse: sviluppo di protocolli innovativi nel campo della ricerca dei residui di farmaci veterinari vietati in urina. RC 02/2012; Amplificazione e clonaggio del gene codificante la proteina del virus della Sindrome della Lepre Bruna Europea (EBHS) e valutazione di una sua potenziale espressione in vitro. RC010/2012; Le patologie da anaerobi nella produzione primaria: nuovi attori emergenti, insorgenza di resistenze agli antimicrobici e potenzialità zoonotiche. RC 07/2009; Studio sull’epidemiologia dell’infezione da Yersinia pseudotuberculosis in popolazioni animali selvatiche e domestiche. RC 10/2010; Messa a punto di un sistema in vitro per la produzione della tossina β2 di Clostridium perfringens. RC 12/2011; Studio sulle interazioni tra l’infezione da B. hyodysenteriae e il microbiota nel corso di dissenteria suina per individuare sistemi innovativi di profilassi diretta ed indiretta. RC 13/2012; Valutazione della sensibilità alla Pirazinamide degli isolati di Mycobacterium caprae circolanti in Italia. RC 19/2009; Valutazione della presenza di Mycobacterium avium subsp. paratuberculosis in reflui zootecnici utilizzati per la produzione di Biogas. RC 07/2010; Impiego di Johnina sperimentale nel gamma-interferon test per la diagnosi precoce di paratubercolosi bovina e bufalina. RC 04/2011; Valutazione della sopravvivenza di Mycobacterium avium subsp. paratuberculosis (MAP) ai processi di trasformazione del latte ovino. RC 15/2012. Progetti di ricerca con ruolo di partner: 34 Sviluppo di un metodo multi-residuo, multi-classe per la determinazione di contaminati organici e farmaci in prodotti ad uso zootecnico. RC 06/2012; Valutazione dell’effetto di una dieta integrata con polifenoli derivanti da reflui dell’industria elaiotecnica sulle caratteristiche igienico-sanitarie, chimicofisiche, reologiche e organolettiche della carne fresca e delle preparazioni di carne: filiera del pollo da carne. RC 07/2012; Progetti di ricerca con capofila altri IIZZSS: Individuazione delle frequenze alleliche nella popolazione bovina siciliana finalizzata allo sviluppo di metodologie genetiche per la tracciabilità degli animali lungo le filiere (Capofila IZS Sicilia) RC IZS SI 10/2011; Application of innovative techniques (OMICS) and classical analytical techniques for the detection of biomarkers and residues of illicit treatments of bovines with growth promoting agents – (Capofila IZS Venezie) IZS VE 2008 RF 1157188); Reducing unjustified consumer alarmism by mapping, monitoring and improving food safety communication in the media (Capofila IZS Venezie) RF 2009; Studio e validazione di metodiche alternative per la diagnosi in vita della tubercolosi bufalina. Sperimentazione e standardizzazione dei test: gammainterferone ed ELISA. (Capofila IZS Portici) RC IZSME 02/2012; Organizzazione di una rete di laboratori per la raccolta ed analisi dei ceppi di M. bovis di origine animale ed umana. (Capofila IZS LER) RC2009/008. Altri progetti di ricerca: Diagnostica molecolare rapida in stalla - Cow are you ?. Progetto finanziato da Regione Umbria nell’ambito del PSR (Misura 1.2.4.); Genetica delle popolazioni di cinghiali dell’Umbria in collaborazione con il Dipartimento di Biologia Cellulare e Ambientale dell’Università di Perugia (RCRU 2012); Progetto “Strategie di abbattimento della trasmissibilità della scrapie in capi ovini” (Progetto SCRASU finanziato da MIPAAF); PCR real time quantitativa per la diagnosi delle enteropatie batteriche del magronaggio-ingrasso nel suino’ Presentato da Francesca Maria Chiancone, C.Magistrali come tutor, bando della Regione Umbria; Messa a punto di un sistema per la produzione di vaccini stabulogeni di B.hyodysenteriae’ Presentato da Valentina Betti Sorbelli, C. Magistrali come tutor, bando della Regione Umbria; Nuove frontiere per il controllo delle infezioni da Brachyspira hyodysenteria.e Progetto di ricerca interno 2013 in collaborazione con Chemifarma. Progetti di ricerca Comunitari presentati per approvazione: Preproposal ERA NET - ANIHWA: Understanding host-pathogen interactions for Brachyspira Infections in Pig and Poultry. Responsabile scientifico del progetto Prof. Claes Fellstrom (Svezia); Progetto VII FP: Exploitation of Malaysian plant biodiversity for the discovery and development of novel therapeutic agents for animal and human health (Proposal acronym - PhytoBioMed) Responsabile prof. Paul Barrow (Università di Nottingham) Progetti di ricerca finalizzata (Bando 2011/2012) presentati per approvazione: 35 Evaluation of the immune response against Mycobaterium avium subsp. paratuberculosis in humans and animals. Project Code: RF 2011 – 02350793; Identification of host prion proteins resistant to template-conversion into PrPSc. Project Code: RF 2011 – 02348360; Innovative analytical methods for determination of veterinary drug residues in foodstuffs - project code: RF-2011-02347335. Produzione scientifica Pubblicazioni su riviste impattate Galarini R., Diana F., Moretti S., Puppini B., Saluti G., Persic L. “Development and validation of a new qualitative ELISA screening for multiresidue detection of sulfonamides in food and feed” Food Control, 35, 300-310, 2014. Piersanti A., Tavoloni T., Lestingi C., Galarini R. “High-throughput histamine analysis approach in an official control laboratory: analytical methods and four years fish products results” Food Chemistry, Volume 153, 15 June 2014, Pages 437-443. Galarini R., Saluti G., Moretti S., Giusepponi D., Dusi G. “Determination of macrocyclic lactones in food and feed” Food Additives & Contaminants: Part A, 30, 1068–1079, 2013. Moretti S., Fioroni L., Giusepponi D., Pettinacci L., Saluti G., Galarini R. “Development and Validation of a Multi-Residue Liquid ChromatographyTandem Mass Spectrometry Method for Eleven Coccidiostats in Feed” The Journal of AOAC International, 96 (6), 1245-1257, 2013. Pesciaroli M. ,Gradassi M., Zanoni M.G. ,Martinelli N. , RuggeriJ. , Pistoia C. , Petrucci P. , Lombardi G. , S Ammendola S. , Raffatellu M., Magistrali C. F. , Battistoni A. , Pasquali P. , Alborali G.L. (2013) Salmonella Typhimurium lacking the Znuabc transporter is attenuated and immunogenic in pigs. Vaccine. Jun 12;31(27):2868-73. Castelli L., Giardinieri G., Sebastiani C., Biagetti M. Risultati preliminari del primo piano regionale per la prevenzione delle encefalopatie spongiformi trasmissibili negli ovini (scrapie) in Umbria. Large Animal Review 19, 127-131, 2013 Ortenzi R., Maresca C., Sebastiani C., Cucco L., Filippini G., Fruganti D., Mancuso, D, Paoluzzi O., Scoccia E. Magistrali C.F. Infezioni da Mycoplasma bovis:esperienze clinico-epidemiologiche in un allevamento di bovine da latte. Large Animal Review, 2013; 19:11-15. Articoli sottomessi a riviste impattate per pubblicazione Galarini R., Saluti G., Giusepponi D., Rossi R., Moretti S., “Multiclass determination of 27 antibiotics in honey” Inviato a Food Control (30/11/2013) Forti K, Rizzo G., Cagiola M., Ferrante G., Marini C., Feliziani F., Pezzotti G., De Giuseppe A. Identification of a novel overlapping sequential E epitope (E’) on the bovine leukemia virus su glycoprotein and analisys of immunological data. Inviato a Veterinary Microbiology. Chiara Francesca Magistrali , Carmen Maresca , Lucilla Cucco , Luca Bano , Ilenia Drigo , Giovanni Filippini , Annalisa Dettori , Sayra Broccatelli ,Giovanni Pezzotti. Clostridium difficile in veal calf production in Italy. Inviato ad Anaerobe. 36 N. D’Avino, L. Cucco, V. Betti Sorbelli, F. Ciuti, R. Ortenzi, M. Paniccià, M. Staffolani, G. Pezzotti, C.F. Magistrali. Diffusione di Salmonella spp. lungo la filiera produttiva suina in Italia centrale. inviato a Large Animals Review Pubblicazioni su riviste nazionali Arrigoni N., Ricchi M., Panella G., Cammi G., De Cicco C., Savi R., Cerutti G. Mazzone P. (2013) “Sopravvivenza di Mycobacterium avium subsp. paratuberculosis (MAP) nel digestato in uscita da un impianto per la produzione di biogas”. Journal of the Italian Association for Buiatrics Vol.8, n° 2.2013 pag. 5-12 Ortenzi R., Valiani A., Scuota S., Roila R., Haouet M. N., Pezzotti G. 2013 Dinamica di comportamento di Salmonella spp. nella salsiccia stagionata umbra mediante Mocrobial Challenge Test. Industria conserve. Quaderno tecnico. Pagg. 8 -20 Daminelli P., Pongolini S., Cosciani Cunico E., Losio M. N., Barbuti S., Valiani A., Virgilio S., Mele P. 2013. Salmonella spp. in prodotti a base di carne: soluzioni innovative per affrontare un pericolo noto. Industria conserve. Quaderno tecnico. Pagg. 41 – 48 Lavori presentati in occasione di convegni internazionali Mazzone P., Vitale N., Corneli S., Ricchi M., Mangili P.M. , Papa P., Maresca C., Di Paolo A., Pezzotti G., Cagiola M., Arrigoni N. Experimental Johnin PPD and Gamma-IFN test in Mycobacterium avium subsp. paratuberculosis infected cattle” Abstracst Book of 7th EPIZONE Annual Meeting "Nothing permanent except change" Brussels, 1-4 October 2013, page 140 Mazzone P., Corneli S., Maresca C., Scoccia E., Biagetti M., Ciullo M., Pezzotti G., Ricchi M., Arrigoni N. Preliminary study on survival of Mycobacterium avium subsp. paratuberculosis in a biogas plant in Italy. Abstracst Book of 7th EPIZONE Annual Meeting "Nothing permanent except change" Brussels, 1-4 October 2013, page 141 Pacciarini M., Goria M., Ferraro G., Tagliabue S., Mazzola E., Simonetti M.T., Dal Monte P., Mazzone P., Boniotti M. B. Molecular analysis of Mycobacterium bovis isolates from humans in Italy: comparison with the genotype database of animal tuberculosis strains. Atti del 34th Annual Congress of the European Society of Mycobacteriology ESM 30thJune – 03rdJuly 2013, Florence, Italy pag.72 Mazzone P., Corneli S., Maresca C., Scoccia E., Biagetti M., Ciullo M., Papa P., Sensi M., Pezzotti G., Ricchi M., Arrigoni N.Mycobacterium avium subsp. paratuberculosis survival in biogas plants: preliminary results. 16th International Symposium of the World Association of Veterinary Laboratory Diagnosticians WAVLD June 5 – 8, 2013 Berlin, Germany Abstracts Book page 283 Cucco L., Sebastiani C., Biagetti M.,Ciullo M., Maresca C., Scoccia E., Magistrali F. Evaluation of quantitative multiplex real-time PCR for diagnosis of swine bacterial enteropathies. Atti 5th European Symposium of Porcine Healt Management pag.117, Edimburgo 22-24 Maggio 2013; Biagetti M., Cuccioloni M., Sebastiani C., Cecarini V., Paniccià M., Angeletti M. A rapid biosensor-based method for the detection of PCV2. Atti 16th International Symposium WAVLD, pag. 145, Berlino 05 -08/06/2013; 37 Sebastiani C., Cucco L., Biagetti M., Ciullo M., Maresca C., Scoccia E., Magistrali C. Quantitative multiplex real time PCR for diagnosis of pig bacterial enteritis. Atti 16th International Symposium WAVLD, pag. 350, Berlino 05 08/06/2013; Magistrali C., Sebastiani C., Cucco L., Curcio L.,Biagetti M., Betti Sorbelli V., Scoccia E., Maresca C. Evaluation of a Real-Time PCR diagnosis of bacterial enteritis in growers and fatteners Spirochete Conference Proceedings, pag. 42, Guilford (UK) 5-6 settembre 2013; Giusepponi D., Moretti S., Saluti G., Biancotto G., Angeletti R., Galarini R. "New target matrices to determine steroid abuse in breeding cattle" 3rd Mass Spectrometry Food Day, Trento 9-11 ottobre 2013 Saluti G., Moretti S., Dusi G., Giusepponi D., Galarini R. "Full scan high resolution accurate mass spectrometry (HRMS) for multi-class determination of veterinary drug residues in honey" 3rd Mass Spectrometry Food Day, Trento 911 ottobre 2013 Piersanti A., Lestingi C., Moretti S., Saluti G., Tavoloni T., Galarini R. Pentachlorophenol (PCP) in sheep and goat milk produced in Italian Sites of National Interest (SIN). 3rd Mass Spectrometry Food Day, Trento 9-11 ottobre 2013 Galarini R., Moretti S., Giusepponi D., Rossi R., Saluti G. "Multiclass determination of antibiotics in honey" 6th International Symposium on Recent Advances in Food Analysis Praga (Repubblica Ceca), 5-8 novembre 2013 Galarini R., Moretti S., Giusepponi D., Saluti G., Biancotto G., Angeletti R. "Residual study in liver and in bile after a growth-promoting treatment in bulls"6th International Symposium on Recent Advances in Food Analysis Praga (Repubblica Ceca), 5-8 novembre 2013; Rizzo G., Feliziani F., Forti K., Cagiola M., Severi G., Ferrante G., De Giuseppe A. Expression of a deleted form of Bovine Leukemia Virus gp51 in mammalian cell lines and evaluation use in a competitive ELISA.. 16th International Symposium of Veterinary Laboratory Diagnosticians (WAVLD). Berlin, Germany 5-8 June 2013. Curina G., Bazzucchi M., De Mia G.M., Mari M., Molinari L., Forti K., Rizzo G., De Giuseppe A. , Cagiola M., Tollis M., Severi G..Fluorescent Activate Cell Scanning (FACS) analysis during experimental infection of vaccinate and unvaccinated pigs with Classical Swine Fever (CSF) live attenuated vaccine. 16th International Symposium of Veterinary Laboratory Diagnosticians (WAVLD). Berlin, Germany 5-8 June 2013. Rizzo G., Forti K., Curina G., Bazzucchi M., De Mia G.M., Feliziani F., Giammarioli M., De Giuseppe A., Tollis M., Cagiola M., Severi G. Classical Swine Fever Virus (CSFV) experimental infection on pigs with: evaluation of cytokines expression. 16th International Symposium of Veterinary Laboratory Diagnosticians (WAVLD). Berlin, Germany 5-8 June 2013. 38 Forti K., Rizzo G., Curina G., Bazzucchi M., De Mia G.M., De Giuseppe A., Cagiola M., Tollis M., Severi G. Evaluation of immune response during experimental infection with Classical Swine Fever Virus (CSFV) in vaccinate and unvaccinated pigs correlating Fluorescent Activate Cell Scanning (FACS) analysis and cytokines expression results. 16th International Symposium of Veterinary Laboratory Diagnosticians (WAVLD). Berlin, Germany 5-8 June 2013. Bazzucchi M., Curina G., De Mia G.M., Feliziani F., Giammarioli M., De Giuseppe A., Rizzo G., Forti K., Cagiola M., Severi G.. Cytochine expression in vaccinate and unvaccinated pigs with Classical Swine Fever Virus strain ISS 60: Preliinary results. International Meeting on Emerging Diseases and Surveillance (IMED). Vienna, Austria, Febrary 15-18, 2013. Magistrali C.F. Sebastiani C.; Cucco, L.;Curcio, L.; Biagetti M.; Betti Sorbelli, V., Scoccia, E.; Maresca, C. Evaluation of a real-time PCR test for the diagnosis of bacterial enteritis in growers and fatteners. 2013. Proceedings of the Spirochaete Conference, University of Guildford, UK: 42. Cucco L., Sebastiani C., Biagetti M., Ciullo C.; Maresca C., Scoccia E., Magistrali C.F. 2013 Evaluation of Quantitative Multiplex real time PCR for diagnosis of swine bacterial enteropathies. Proceedings of the 5th European Symposium of Porcine Health management. 22-23th May 2013, Edinburgh UK: 117. Sebastiani C., Cucco L., Biagetti M., Ciullo C.; Maresca C., Scoccia E., Magistrali C.F. 2013 Quantitative multiplex real time PCR for the diagnosis of pig bacterial enteritis. Proceedings of the 16th Intern. Symposiun of the World Association of Veterinary laboratory Diagnosticians: 350. Lavori presentati in occasione di convegni nazionali Sebastianelli M., Ciullo M., Sebastiani C., Papa P., Crotti S., Fortunati R., Gobbi M., Pezzotti G., Filippini G. Studio della popolazione microbica responsabile della contaminazione uterina nel periodo puerperale in bovine da latte: dati preliminari”. Atti XV Congresso Nazionale S.I.Di.L.V. Monreale (PA), 23-25 Ottobre 2013; Curcio L., Sebastiani C., Ciullo M., Biagetti M.A fast Real-time PCR assay for the detection of chlamydia species from animal samples Atti XV congresso nazioanle SIDiLV pagg. 211-212 Palermo 23-25/10/2013; Sebastiani C., Cucco L., Ciullo M., Maresca C., Scoccia E., Tartaglia M., C. F. Magistrali Valutazione di un test di PCR real-time per la diagnosi delle enteriti batteriche del magronaggio ed ingrasso”. Atti XXXIX MEETING ANNUALE SIPAS, Piacenza 14-15 Marzo 2013; Arrigoni N., Ricchi M., Panella G., Cammi G., De Cicco C., Savi R., Cerutti G. Mazzone P. (2013) “Sopravvivenza di Mycobacterium avium subsp. paratuberculosis (MAP) nel digestato in uscita da un impianto per la produzione di biogas” Comunicazione Orale al XLV Congresso Nazionale della Società Italiana di Buiatria - SIB - Piacenza, 18-19-20 Aprile 2013 39 Armas F., Boniotti M.B., Pacciarini M.L., Mazzone P., Di Marco V., Marianelli C. (2013) “Resazurin Microtitre Assay per lo screening rapido dell’antibiotico resistenza nel Mycobacterium bovis” Atti XV Congresso Nazionale S.I.Di.L.V. Monreale (PA), 23-25 Ottobre 2013 pag.119 -121 Sebastiani C.; Cucco, L.; Ciullo M.; Maresca, C.; Scoccia, E.; Tartaglia M.; Magistrali C.F. (2013) Valutazione di un test di PCR real-time per la diagnosi delle enteriti batteriche del magronaggio ed ingrasso. Atti della Società Italiana di Patologia ed allevamento del suino, 2013: 203-211. Magistrali C.F., Cucco L. , Scoccia, E. , Tartaglia M. , Luppi A. , Bonilauri P. , Biasi G. , Merialdi G. , Maresca C (2013) SENSIBILITA’ AGLI ANTIMICROBICI DI BRACHYSPIRA HYODYSENTERIAE IN ITALIA DAL 2005 AL 2013 Atti della XV Congresso della Società Italiana di Diagnostica di laboratorio veterinaria (S:Di.L.V.): 324-325 Magistrali C.F., Cucco L., Maresca C. , Tartaglia, M. , Filippini G. , Broccatelli S. , Bano L, Drigo I. ,Pezzotti G. 2013 Caratterizzazione di isolati di C. difficile nella filiera del vitello a carne bianca Atti della XV Congresso della Società Italiana di Diagnostica di laboratorio veterinaria (S.I.Di.L.V.): 326-328. Magistrali C.F., Cucco L., Felici A , Dettori A. , Filippini G. , Broccatelli S., Bano L., Pezzotti G. 2013 Clostridium difficile nella filiera del vitello a carne bianca Atti della XV Congresso della Società Italiana di Diagnostica di laboratorio veterinaria (S:Di.L.V.): 329-330. Ortenzi R., Valiani A., Scuota S., Roila R., Haouet M.N., Pezzotti G. 2013. Dinamica di comportamento di Salmonella spp. nella salsiccia stagionata umbra mediante Microbial Challenge Test. Atti XV Congresso Nazionale S.I.Di.L.V. Monreale (PA) 23 – 25 Ottobre 2013 Pesciaroli M., Ruggeri J., Amendola S., Gaetarelli B., Pavone S., Moscati L., Manuali E.; Magistrali C:, Pasquali P., Alborali L.G. Salmonella Typhimurium expoilts inflammation to multiply and survive in pig. 2013. Atti del LXVII convegno nazionale Società Italiana delle scienze veterinarie, pag. 96. Lavori pubblicati sulla Webzine dell’IZSUM Breve excursus sulla Scrapie: la diagnosi. Biagetti M., Morelli A., Scoccia E., Maresca C Webzine Sanità Pubblica Veterinaria n. 77, Aprile 2013 Episodio abortivo sostenuto da Campylobacter fetus subsp. fetus in un allevamento ovicaprino. D'Avino N., Filippini G., Biagetti M., Dettori A., Pavone S., Massacci F. R., Zabaldano G., Laurenti L., Magistrali C. F.Webzine Sanità Pubblica Veterinaria n. 81, Dicembre 2013 N. D’Avino, G. Filippini, M. Biagetti, A. Dettori, S. Pavone, F. R. Massacci, G. Zabaldano, L. Laurenti, C. F. Magistrali¹Episodio abortivo sostenuto da Campylobacter fetus subsp. fetus in un allevamento ovicaprino. http://spvet.it/ - Sanità Pubblica Veterinaria Nuova Serie, [n. 81, Dicembre 2013, Vol. XIV] Corneli S., Pacciarini M. L., Boniotti M. B., Zanoni M. G., Piersimoni C., Biagetti M., Di Paolo A., Curina G., Mazzone P. (2013) “Valutazione della sensibilità alla Pirazinamide degli isolati di Mycobacterium caprae circolanti in Italia Evaluation of Pyrazinamide Susceptibility of Mycobacterium caprae isolates circulating in Italy” Webzine Sanità Pubblica Veterinaria: Numero 79, Agosto 2013 [http://spvet.it/] ISSN 1592-1581 Altre pubblicazioni 40 Magistrali C.F. Capitolo 31 ileite (enteropatia proliferativa ) In: Paolo Martelli et al. Le patologie del maiale, 1° ed. 2013 Point Veterinarie Italie, via Medardo Rosso, 11-20159 Milano-Italia, pag. 491-496. Magistrali C.F. Capitolo 36 salmonellosi In: Paolo Martelli et al. Le patologie del maiale, 1° ed. 2013 Point Veterinarie Italie, via Medardo Rosso, 11-20159 Milano-Italia, pag. 539-548. Aggiornamento e formazione professionale del personale della s.c. Il personale afferente alla SC3RS ha provveduto al proprio regolare aggiornamento professionale, prendendo parte a convegni, congressi e corsi di formazione. Eventi formativi organizzati per utenti esterni È stato organizzato un seminario di presentazione di Horizon 2020 per il personale dirigenti e non dell’IZSUM tenuto dalla dr.ssa Maria Ragano Caracciolo (Università di Perugia). È stato organizzato un seminario dal titolo “Re-introduzione di orici dalle corna a scimitarra (Oryx dammah) in aree protette della Tunisia. Sviluppo ed implementazione di un piano di monitoraggio sanitario delle meta-popolazioni" tenuto dal dr. Gian Lorenzo D’alterio. Per una delegazione di produttori argentini della provincia di Cordoba è stata organizzato un incontro di scambio con le Autorità politiche e gli Enti tecnici regionali umbri ed una visita guidata, presso allevamenti, stabilimenti di produzione e trasformazione di alimenti a base di latte. 41 CONTROLLO AGROZOOTECNICO ALIMENTARE ED AMBIENTALE (SC4) Funzioni e principali attività istituzionali e/o di servizio della S.C. La Struttura Complessa SC4 effettua le attività inerenti al controllo di residui chimici legati all’uso volontario e non di sostanze permesse, vietate e di contaminanti ambientali negli alimenti. Si interessa, inoltre, delle determinazioni analitiche di OGM nelle medesime matrici. La struttura si articola su quattro strutture semplici (laboratori). E’ fisicamente dislocata in tre siti, due nella sede di Perugia ed uno presso la sezione di Ancona. Le attività sono caratterizzate da un uso intenso e diffuso di tecnologie avanzate quali la cromatografia liquida e gassosa, anche accoppiate alla spettrometria di massa, la spettrometria di massa a plasma accoppiato induttivamente, e la fast real time PCR. Ne consegue che tutto il personale afferente, sia tecnico che dirigenziale, è dotato di un elevato livello di competenza tecnico-scientifica. Di seguito sono riportate le attività peculiari di ciascun laboratorio. Nel Laboratorio OGM ed Igiene dell’Ambiente (LOIA4) si effettuano indagini analitiche costituite da metodi biomolecolari innovativi (Fast PCR Real-time qualitative e quantitative), nonché studi e ricerche relativi all’utilizzo di OGM nell’alimentazione umana, animale ed in agricoltura. Si effettuano, inoltre, ricerche ed analisi biologiche di screening relative all’identificazione di Alimenti Irradiati (DNA Comet Assay, saggio basato sulla rilevazione della degradazione del DNA cellulare). Nel laboratorio Controllo Chimico e Biomonitoraggio (LCCBAN4), vengono effettuate le determinazioni analitiche di metalli pesanti ed oligoelementi in alimenti ad uso umano e zootecnico e di biotossine algali in matrici ittiche. Il “gruppo contaminanti” opera a supporto del laboratorio LCCBAN4 per quello che attiene l’attività relativa ai contaminanti organici persistenti ed all’istamina. Il Laboratorio Anabolizzanti e Residui (LAR4) si occupa di residui di farmaci e sostanze anabolizzanti. Esegue le analisi previste dal Piano Nazionale Residui e dal Piano Nazionale Alimentazione Animale, nonché quelle previste dai due Piani Regionali Alimenti. Il laboratorio contaminanti ambientali (LCPG4) si occupa delle determinazioni di micotossine e pesticidi in alimenti di origine animale e vegetale destinati all’uomo e agli animali. Le analisi sono volte essenzialmente a verificare la conformità degli alimenti ai limiti massimi di residuo imposte dalle normative nazionali e comunitarie. Si occupa inoltre di prestare supporto analitico agli operatori privati ed alle associazioni di categoria nei medesimi settori. Attività analitica e sviluppo di nuove metodiche Nel 2013 presso il Laboratorio OGM ed Igiene dell’Ambiente è stata adottata una strategia conforme ai criteri indicati dal Centro di Referenza Nazionale per il controllo e lo studio degli OGM, cioè l’adozione di procedure dinamiche e accreditabili in campo flessibile; questa strategia ha anche dato un contributo, 42 per quanto di competenza del Laboratorio, alla semplificazione del Sistema Informatico Gestione Dati (SIGD) relativo alla Qualità IZSUM. Infatti tutte le procedure tecniche accreditate, relative al controllo degli OGM e attive nel Laboratorio, sono state revisionate e ricomprese in 4 nuove PRT: sono state così accorpate le rilevazioni di geni endogeni (PRT.LOIA4.041), quelle degli elementi di screening (PRT.LOIA4.042), le tipizzazioni (PRT.LOIA4.043) e le quantificazioni (PRT.LOIA4.044) di eventi e/o costrutti transgenici target. All’interno di queste 4 nuove procedure, grazie agli studi compiuti nell’ambito del Progetto di Ricerca Corrente 13/2010 relativo all’aggiornamento della filiera analitica OGM, sono stati inseriti nuovi target, per cui oggi si è in grado di identificare 4 specie vegetali, 7 elementi genetici di screening per gli OGM e si possono tipizzare e quantificare 15 eventi GM (10 mais, 3 soie, 1 riso e 1 patata). Le quattro nuove PRT (041, 042, 043 e 044), tutte relative a metodi PCR Realtime ottimizzati in modalità FAST, nel 2013 sono state validate e portate con successo in estensione di accreditamento; la 041 è stata pure oggetto della verifica ispettiva ACCREDIA 2013, come unica prova di livello 1 della Sede di Perugia nell’ambito della nuova modalità di audit implementata in forma sperimentale dall’Ente Unico di Accreditamento presso l’IZSUM. In totale, le procedure tecniche attive presso LOIA4 e presenti nel SIGD oggi sono 6, comprese la PRT.LOIA4.004 (normata e non accreditata, relativa all’emergenza riso GM cinese) e la PRT.LOIA4.040 (accreditata, relativa al DNA Comet Assay). Nel 2013 sono anche stati reperiti tutti i materiali e reagenti necessari per la messa a punto dei controlli di ulteriori specie vegetali geneticamente modificate, in particolare per la ricerca di geni endogeni, la tipizzazione e la quantificazione di eventi GM di cotone e barbabietola che si prevede di attivare nel 2014. Anche nel 2013, infine, la piattaforma “7900 Fast Real time PCR System”, oltre a permettere performances decisamente vantaggiose (riduzione dei tempi di esecuzione delle prove in modalità FAST rispetto alle vecchie in modalità STANDARD, riduzione dei costi delle prove e dei rischi per gli operatori per assenza di reagenti tossici come il Bromuro di Etidio (progresso di tutte le PCR Real-time rispetto ai metodi End-point), è sempre rimasta a disposizione anche dei molti operatori abilitati all’uso provenienti da altre articolazioni Organizzative (Laboratori di Virologia, Centri di Referenza, Diagnostica Molecolare e TSE, Produzione e Contaminanti Biologici). Quanto precedentemente descritto, a nostro avviso, rappresenta un’espressione tangibile di appropriatezza tecnico-scientifica (Qualità del Lavoro) ben armonizzata con i princìpi di appropriatezza economica. Per quanto concerne la Quantità di Lavoro, nel 2013 c’è stato un notevole incremento dell’attività analitica di LOIA4 rispetto agli anni precedenti, corrispondente ad un totale di n°1620 esami effettuati mediante PCR Real-time e Fast PCR Real-time su campioni ufficiali, sementi, su campioni relativi a convenzioni ed accordi, a circuiti interlaboratorio, ecc.; i dati sono estratti dall’applicativo DESK collegato a SIGLA e sono qui di seguito indicati: 43 n°754 esami (di cui n°1 DNA Comet Assay) eseguiti sui campioni ufficiali di alimenti per uso umano e mangimi, pervenuti in base ai Piani Regionali Umbria e Marche; n°120 esami eseguiti su sementi di mais campionate dal CFS in base al DGR 1265/2003 della Regione Marche, relativo al “Piano complessivo delle attività necessarie per la prevenzione e l’intervento di contrasto in materia di Organismi Geneticamente Modificati (OGM), campagna di semina 2013”; n°111 esami relativi all’attivazione di un accordo di collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato (CFS) per il controllo delle semine di mais GM MON810 in Friuli Venezia Giulia (*); n°458 esami relativi all’attivazione di una convenzione con COOP per il controllo di mangimi; n°95 esami eseguiti per n°4 Circuiti Interlaboratorio (**); n°2 esami eseguiti per la verifica ACCREDIA; Il laboratorio Controllo chimico e biomonitoraggio nel corso del 2013 ha provveduto ad evadere le richieste di analisi per la ricerca di metalli pervenute da tutte le sedi dell’Istituto, sia umbre che marchigiane, per un totale di 2135 analisi refertate (40% in più rispetto all’anno precedente). Inoltre ha gestito i Piani SIN, sia umbro che marchigiano, effettuando le ricerche analitiche previste su un totale di 78 campioni di latte e uova. Per quanto riguarda il settore biotossine algali nel 2013 sono state eseguite tutte le ricerche previste dal Piano Alimenti Marche e dal Piano regionale di sorveglianza delle acque destinate alla molluschicoltura, per un totale di 1386 determinazioni analitiche refertate (3% in più rispetto al 2012). Ciò nonostante il trasferimento di una unità di personale dal laboratorio LCCBAN4 alla Sezione di Ancona da giugno 2013 e l’assegnazione di tutte le incombenze, strettamente analitiche e non, del settore biotossine, ad un unico collaboratore tecnico. Dal gennaio al maggio 2013 sono state effettuate tutte le procedure di macinazione delle matrici a basso tenore di umidità destinate alla ricerca di contaminanti non uniformemente distribuiti (OGM e Micotossine), come esplicitamente richiesto all’Istituto da parte della Regione Marche. Dal mese di giugno, per mancanza di personale, tale incombenza è stata trasferita al laboratorio LD8. Nel corso del precedente anno si è proceduto a mettere a punto un metodo di speciazione per l’arsenico in alimenti e tessuti con tecniche ifenate HPLC-ICPMS. Tale procedura, implementata nell’ambito di un progetto di ricerca, risulta quindi già utilizzabile in previsione della pubblicazione da parte della Commissione Europea dei nuovi limiti di legge per As inorganico. Al momento l’IZSUM è l’unico Istituto Zooprofilattico ad eseguire questo tipo di determinazione. Tra le attività di particolare rilevanza si segnala che durante l’anno 2013 il laboratorio è stato impegnato nell’esecuzione del progetto ministeriale “Valutazione dell'esposizione a contaminanti inorganici attraverso la dieta nella popolazione italiana”, volto alla valutazione della contaminazione chimico-fisica degli alimenti e bevande destinati all'alimentazione umana. In particolare in 44 tale periodo, oltre alla partecipazione alle riunioni di coordinamento, sono state analizzate le matrici campionate e preparate nel corso del 2012, con i relativi controlli di qualità in linea, per un totale di 461 determinazioni analitiche effettuate. Tutti i dati ottenuti sono stati elaborati statisticamente e inviati alle altre unità operative partecipanti e al Ministero della Salute. Sempre nell’anno trascorso si è proceduto a campionare e preparare le matrici previste per il secondo anno del progetto, relative a 2 città (Bologna e Milano), per un totale di 26 campioni finali liofilizzati e spediti all’ISS e IZSPB. Sono anche state eseguite le determinazioni analitiche sulle matrici disponibili, per un totale di circa 250 analisi effettuate. Il laboratorio Contaminanti Ambientali è stato impegnato nel consolidamento delle attività legate all’analisi di pesticidi in alimenti di origine vegetale con l’ampliamento della gamma di molecole ricercate, la validazione e l’accreditamento delle nuove prove. Sono state effettuate prove per verificare il contenuto di aflatossina M1 nel latte impiegato come alimento e/o come materia prima dai caseifici regionali. Il Laboratorio Residui ha dedicato gran parte del tempo alla sistemazione e all’aggiornamento delle procedure tecniche già in uso sia accreditate che non e questo per affrontare in tempo reale le numerose analisi richieste dai numerosi controlli ufficiali sugli alimenti. Ha dato continuità alla collaborazione con il Centro Sviluppo Metodi. Politica della qualità Il Laboratorio OGM ed Igiene dell’Ambiente nel corso del 2013 ha partecipato a n° 4 Proficiency test europei: OGM in Organic Feed Stuff, ILC-EURL-GMFF-CT-02/12 (febbraio-aprile 2013) EURL. OGM in Farine Miste, Round GeM MU21 (febbraio-aprile 2013) FAPAS-GEMMA. Riso GM LL62 in DNA di Riso, Round GeM MD37 (agosto-settembre 2013) FAPAS-GEMMA. OGM in Mangime, Round GeM MP14 (settembre-ottobre 2013) FAPAS-GEMMA. Tutti hanno avuto esito soddisfacente e, nelle prove quantitative, gli z-score sono variati tra -0,1 e -0,4, come riportato nel MOD.Q.421 LOIA4 2013 (Percorso in rete: X:\Perugia\Cartelle Condivise\Ring Test\LOIA4 ), verificato da ACCREDIA nel corso della visita ispettiva 2013. Il laboratorio Controllo chimico e biomonitoraggio in occasione della verifica ispettiva ACCREDIA ha provveduto a presentare la richiesta di accreditamento per 1 nuova prova: “Selenio in alimenti u.z. mediante ICP-MS”, ottenendone il riconoscimento da parte dell’ente di verifica. Nel corso della visita ispettiva esterna del 4 dicembre l’ispettore tecnico ha verificato come prova di tipo B la determinazione delle biotossine lipofiliche nei molluschi mediante LC-MS/MS (AESAN EU-RL-MB Lipophilic Toxins vers 4 2011) e come prova di tipo C il mercurio negli alimenti, tessuti e alimenti ad uso zootecnico mediante AAS (PRTANCHIM006), evidenziando una sola osservazione, non di tipo tecnico ma formale. 45 Nel corso del 2013 il Controllo chimico e biomonitoraggio ha collaborato con il Ministero della Salute e il Laboratorio Nazionale di Referenza per le biotossine algali di Cesenatico per rispondere al rilievo mosso dall’FVO, nel corso dell’ispezione effettuata nel 2012, sulla gestione da parte di tutti i laboratori degli IIZZSS della metodica per la ricerca delle tossine PSP con il test biotossicologico. Durante l’anno ha preso parte a 4 circuiti interlaboratorio per la verifica delle performances nel settore metalli, per un totale di 15 prove verificate, ottenendo tutti risultati soddisfacenti tranne in un caso. Infatti uno degli z-score, relativo ad un metodo non accreditato, è stato classificato discutibile; in un round precedente di pochi mesi prima però la stessa ricerca aveva evidenziato un valore più che soddisfacente. Nel settore biotossine si è preso parte a 3 PT, per un totale di 7 rounds e 25 campioni effettuati, tutti i risultati ottenuti sono stati soddisfacenti, tranne un caso, relativo alle ASP, classificato discutibile. Nel PT successivo però tutti gli z-score delle prove eseguite per le ASP sono risultati soddisfacenti. Nel caso del circuito Quasimeme anche nel 2013 i risultati ottenuti dal laboratorio sono stati tra i migliori rispetto a tutti i partecipanti europei (vedi MOD.Q.421/2012). Personale del laboratorio ha partecipato al programma di visite ispettive interne 2013 in qualità di ispettore tecnico (visita ispettiva interna presso il laboratorio LCLPL5 in data 22 febbraio, a seguito del trasferimento della attività nei nuovi locali). A seguito di un problema evidenziatosi nel corso del circuito interlaboratorio organizzato dal CREAA e relativo alla determinazione del Se in matrici vegetali, per cui tutti i partecipanti hanno avuto problemi nella corretta valutazione di tale elemento, il laboratorio ha avviato dei test in collaborazione con le ditte fornitrici di strumenti ICP-MS (Thermo, Perkin Elmer e Agilent) per l’individuazione e la rimozione delle cause. Consulenze e collaborazioni Nel 2013 l’Istituto ha attivato un accordo di collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato (CFS) per il controllo delle semine di mais GM MON810 in Friuli Venezia Giulia; nell’ambito di tale accordo il laboratorio OGM ed Igiene dell’Ambiente ha fornito la consulenza dei sui tecnici e la più ampia collaborazione. Il laboratorio Controllo chimico e biomonitoraggio ha collaborato con la Regione Marche per l’emanazione del nuovo Piano di sorveglianza delle acque destinate alla molluschicoltura, avvenuta il 7 novembre 2013, attraverso la partecipazione alla Cabina di Regia Prevenzione Collettiva - Gruppo di progetto “Piano Integrato dei Controlli - Sottogruppo Molluschi e Prodotti della Pesca”. E’ proseguita anche per il 2013 la collaborazione del laboratorio con l’ARPA Umbria per la gestione della problematica legata alla presenza di cianobatteri nel lago Trasimeno. In tale ambito sono state eseguite 107 determinazioni per la ricerca della Cilindrospermopsina, 99 per le Microcistine e 10 per la ricerca delle tossine PSP da pellet algali. Il notevole incremento di attività in questo ambito verificatosi nel corso del 2013 è da attribuire al riscontro, per la prima volta, di tracce di cilindrospermopsina nei campioni analizzati. 46 E’ stata avviata una collaborazione con il Dott. Piras della USL 7 di Carbonia per lo studio del biota presente nella laguna di Boi Cerbus (Sulcis Iglesiente). Il laboratorio Controllo chimico e biomonitoraggio ha instaurato ormai da anni dei proficui rapporti di collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche Laboratori di Botanica ed Ecotossicologia del Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente, che hanno portato alla predisposizione ed esecuzione di progetti di ricerca e alla stesura di articoli per la pubblicazione su riviste internazionali con impact factor. Recentemente sono stati avviati rapporti di collaborazione anche con l’Università Federico II di Napoli, in particolare con il gruppo di ricerca sulle tossine algali, uno dei più importanti a livello internazionale. Prosegue ormai da anni la collaborazione con l’Università di Copenhagen – DTU Food, in particolare per quanto concerne l’analisi di metalli e la speciazione, tanto da aver avuto in anteprima il metodo ufficiale per la determinazione dell’As inorganico, che a breve sarà emanato dalla Commissione Europea. Viene inoltre mantenuto un costante scambio di informazioni con i colleghi di altri IIZZSS, sia per ciò che riguarda la messa a punto di nuovi metodi, che l’acquisizione di apparecchi innovativi. Nel corso del 2013 sia l’IZSLT che l’IZSVe ha richiesto al laboratorio informazioni per la stesura dei bandi di gara per acquisizione di un ICP-MS e la predisposizione delle soluzioni da testare nell’ambito delle prove previste dai bandi stessi. Quest’ultimo Istituto ha chiesto anche una consulenza per quanto concerne l’accreditamento della ricerca delle biotossine PSP con mouse-test, che avrebbero presentato nel corso del 2013, mentre presso LCCBAN4 tale determinazione è accreditata già dal 2010. Costanti rapporti vengono mantenuti con l’ISS, il Centro Ricerche Marine di Cesenatico, l’ARPA Marche e con il Ministero della Salute. Ricerca Il laboratorio OGM ed Igiene dell’Ambiente nel 2013 ha partecipato a: - Progetto triennale di Ricerca Finalizzata 2009 (RFP10/2009):“Development of guidelines, management systems and new methodologies for GMOs traceability, own-checks procedures and official control in the food and feed supply chain with respect to EU legal requirements. Sviluppo di linee guida, sistemi di gestione e metodologie innovative per la tracciabilità, l’autocontrollo ed il controllo ufficiale degli OGM nella filiera agro-alimentare in relazione ai criteri imposti dalla normativa comunitaria” (Capofila IZSLT, Resp. U.O. IZSUM C. Rondini). - Progetto biennale di Ricerca Corrente 2010 (RC13/2010): “Ampliamento ed evoluzione della filiera analitica relativa agli OGM: messa a punto e validazione di prove in Fast PCR Real-time per la rilevazione e la quantificazione di organismi transgenici non ancora e/o recentemente approvati in Europa” (Capofila IZSUM, Resp. Scientifico C. Rondini). - Progetto biennale di Ricerca Corrente 2010 (RCP03/2010): “Tracciabilità ed etichettatura: sviluppo ed armonizzazione di metodologie analitiche biomolecolari per l’identificazione di specie degli alimenti” (Capofila IZSLT, Resp. U.O. IZSUM C. Rondini). 47 - Progetto biennale di Ricerca Corrente 2012 (RC14/2012): “Sviluppo di metodiche biomolecolari per l’identificazione di OGM nel miele” (Capofila IZSUM, Responsabile Scientifico Cristina Rondini). I ricercatori del laboratorio OGM ed Igiene dell’Ambiente hanno presentato il Progetto biennale di Ricerca Corrente 2013 (RC09/2013) “Studi su possibili contaminazioni ambientali ed effetti su organismi non-target imputabili alla coltivazione di piante geneticamente modificate (PGM) sul territorio nazionale”, che prevede la collaborazione del Corpo Forestale dello Stato, che ha superato il vaglio della Commissione Ricerche dell’Istituto. I Progetti di Ricerca conclusi nel 2013 nel laboratorio Controllo chimico e biomonitoraggio sono stati i seguenti: - Ricerca Finalizzata MINSAL 2008 (RFP03/2009; triennale, Capofila IZSSI): “Algal toxins contaminating water and fish products of Italian fresh and marine waters: monitoring, characterization and study of innovative methods” (Data conclusione: 29 settembre 2013 – stilata relazione finale della U.O. IZSUM); - Ricerca Finalizzata MINSAL 2008 (RFP05/2009; triennale, Capofila IZSPLV): “Fisheries products & food safety: studing on traceability issues and risk communication concearning mercury contamination” (Data conclusione: 30 settembre 2013 - – stilata relazione finale della U.O. IZSUM); Progetto Interno IZSUM 2013: “Valutazione dell’andamento dei profili tossici causati dalle biotossine nei mitili marchigiani”. Stilata la relazione finale e inviata alla Regione Marche per il successivo trasferimento alle Zone Territoriali. I Progetti in corso nel 2013: - Ricerca Corrente MINSAL 2011 (RC05/2011; biennale, Capofila IZSUM): “Valutazione del contenuto di Arsenico totale, organico e inorganico nei mitili italiani”” (Data conclusione: 02 settembre 2014). Nell’ambito di tale progetto sono coinvolti altri 7 IIZZSS e il DTU Food di Copenhagen. Presentata la relazione intermedia. I Progetti presentati nel 2013: Ricerca Finalizzata MINSAL 2011-2012: (Triennale, Capofila IZSUM): “Ostreopsis cf. ovata in Mediterranean fish and shellfish products: new methods for the early identification of algal toxins, mechanism of action and human risk assessment”; Ricerca Corrente MINSAL 2013 (RC03/2013; biennale, Capofila IZSUM): “Presenza di azaspiracidi nei mitili dell’Adriatico: metodi di identificazione delle tossine e studio dei potenziali rischi ecotossicologici”; Progetto Regionale Marche 2014 (RCRM32014): “Implementazione di un metodo LC-MS/MS per la determinazione degli spirolidi nei mitili marchigiani”. Il Laboratorio Contaminanti Ambientali è stato impegnato nel corso del 2013 nel progetto: Ricerca Corrente IZSUM (RC0132011, biennale, iniziata il 02 settembre 2012) “Messa a punto e validazione di metodiche multi-residuo per la determinazione simultanea di Aflatossine B/G, Ocratossina A, Zearalenone, Deossinivalenolo, Fumonisine B1/B2, Tossina T2 e HT2 in cereali ed alimenti ad uso zootecnico 48 mediante cromatografia liquida accoppiata alla spettrometria di massa”.(Capofila IZSUM). Il Laboratorio Residui è stato impegnato nel corso del 2013 nel progetto: Ricerca corrente IZSUM (06/2013) “Sviluppo di un metodo multi-residuo, multi-classe per la determinazione di contaminati organici e farmaci in prodotti ad uso zootecnico”.(Capofila IZSUM). Produzione scientifica (pubblicazioni, presentazioni a convegni ecc.) Pubblicazioni su riviste scientifiche: M. D’Amato, A. Turrini, F. Aureli, G. Moracci, A. Raggi, E. Chiaravalle, M. Mangiacotti, T. Cenci, R. Orletti, L. Candela, A. di Sandro, F. Cubadda “Dietary exposure to trace elements and radionuclides: the methodology of the Italian Total Diet Study 2012-2014” – Ann. Ist. Super. Sanità 2013 Vol. 49, No. 3: 272-280 (IF 0.763); Gorbi S., Avio G.C., Benedetti M., Totti C., Accoroni S., Pichierri S., Bacchiocchi S., Orletti R., Graziosi T., Regoli F. “Effects of harmful dinoflagellate Ostreopsis cf. ovata exposure on immunological, histological and oxidative responses of mussels Mytilus galloprovincialis” – Fish and Shellfish Immunology 35 (2013) 941-950 (IF 2.964). Aggiornamento e formazione professionale del personale Eventi formativi a cui ha partecipato il personale del Laboratorio OGM Corso di formazione obbligatoria: “Nuova Procedura Protocollo informatico-PEC” – IZSUM Perugia, 11 gennaio 2013 (attestato non rilasciato). Corso “I controlli per i Novel Food” – MINSAL Roma, 11-12 aprile 2013. 5° Workshop delle autorità competenti del controllo ufficiale degli alimenti e dei mangimi GM (ECM, crediti 4,5) – Roma MINSAL, 20 maggio 2013. Corso (ECM, crediti 7,1)“La cultura della motivazione come chiave principale verso l’efficacia e l’efficienza lavorativa” – IZSUM Perugia, 9 dicembre 2013. Corso (ECM, crediti 8,1) “ Autogestire l’informazione: cinque casi di studio per orientare i dipendenti dell’IZSUM” - IZSUM Perugia, 10 dicembre 2013. Corso “Digital PCR” BioRad – IZSUM Perugia, 11 dicembre 2013. “5° Workshop dei Laboratori del controllo ufficiale OGM” - Roma, IZSLT, 21-22 maggio 2012. “XIV Congresso Nazionale S.I.Di.L.V.”, – Palermo, 23-25 ottobre 2013 (per comunicazione orale, vedi capitolo Attività di Ricerca) PFA “Il campo di accreditamento flessibile: una gestione più dinamica della competenza dei laboratori di prova” – IZSUM Perugia, 1 ottobre 2013. Formazione a cui la Dirigente del Laboratorio OGM ha partecipato in qualità di docente: 1) Seminario: “L’irraggiamento dei prodotti alimentari: finalità, modalità, normative e metodi di identificazione”, presso la Scuola di Specializzazione in Ispezione degli Alimenti di Origine Animale, Facoltà di Medicina Veterinaria UNIPG – Perugia, 21 giugno 2013. 2) Docenza: “Perché scegliere il percorso dell’accreditamento flessibile nell’IZSUM? Esigenze e valutazioni”, nell’ambito del PFA ECM (crediti per docenza in corso di assegnazione, Responsabili del PFA: C. Rondini e M. Capuccella). 49 Il personale del laboratorio LCCBAN4 ha partecipato nel corso del 2013 ai seguenti corsi/seminari in qualità di discenti: Seminario “Atomic Innovation Day” tenutosi a Roma il 19 febbraio 2013; PFA “L’audit interno strumento per verificare l’adeguatezza del Sistema Qualità e la correttezza del dato analitico” tenutosi a Perugia presso l’IZSUM il 27 febbraio 2013; Corso ECM “Concetti sparsi di epidemiologia random” tenutosi a Perugia presso l’IZSUM il 17 aprile 2013; Corso “SIGLA 4.0 - Corso dei Laboratori – Modulo 8” tenutosi a Perugia presso l’IZSUM il 19 aprile 2013 Evento ECM “Corso teorico-pratico dedicato allo sviluppo e la validazione di metodi analitici in LC-MS/MS” tenutosi a Torino in data 14 maggio 2013; Corso “Preparazione del campione per analisi dei metalli con tecnica SRC (Single Reactor Chamber) e determinazione diretta del metilmercurio nel pesce secondo protocollo JRC 80259 EN” tenutosi a Torino il 21 maggio 2013; Corso teorico pratico sull’utilizzo del software Chromeleon – Ancona 17-19 luglio e 24 settembre 2013; Corso ECM “I contaminanti ambientali (micotossine e pesticidi): il campionamento, la preparazione del campione e l’espressione del risultato” tenutosi ad Ancona presso l’IZSUM in data 17 settembre 2013; Convegno “Nanomateriali nel settore alimentare: nuovi approcci per la valutazione di sicurezza” tenutosi a Roma presso l’ISS in data 27 settembre 2013; Corso ECM “Il campo di accreditamento flessibile: una gestione più dinamica della competenza dei laboratori di prova” tenutosi a Perugia presso l’IZSUM il 01 ottobre 2013; “III Workshop dei Laboratori Nazionali di Riferimento per i metalli pesanti negli alimenti e nei mangimi, e per gli additivi nei mangimi” tenutosi a Roma presso l’ISS in data 29-30 ottobre 2013. Il personale del laboratorio LCCBAN4 ha partecipato nel corso del 2013 ai seguenti corsi/seminari in qualità di docenti: Corso “Ricerca finalizzata Fisheries products & food safety” tenutosi a Genova il 13 settembre 2013; Seminario “L’accreditamento: significato per i laboratori ed applicazione nei controlli degli alimenti” tenutosi a Pesaro presso ARPAM in data 20 novembre 2013. Nel corso dell’anno trascorso tutto il personale del laboratorio è stato coinvolto nella formazione e applicazione pratica del nuovo sistema di accettazione/refertazione campioni implementato, che ha preso avvio in data 3 giugno (SIGLA4). Nel corso del 2013 personale del laboratorio LCCBAN4 ha partecipato in qualità di correlatore alle seguenti tesi di Laurea/Dottorato: 50 “Sicurezza alimentare dei prodotti della pesca in relazione alla presenza di metalli pesanti (Pb, Cd e Hg) e metalloidi (As) come contaminanti ambientali” – Università degli Studi di Sassari Scuola di Dottorato in Riproduzione, Produzione, Benessere Animale e Sicurezza degli alimenti di origine animale (discussa il 21 febbraio 2014); “Contaminazione da biotossine algali nei mitili del litorale marchigiano” – Università Politecnica delle Marche Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente Corso di Laurea Magistrale in Biologia Marina (discussa il 26 febbraio 2014). 51 IGIENE DELLE PRODUZIONI (SC5) Funzioni e principali attività istituzionali e/o di servizio della S.C. La struttura complessa Igiene delle Produzioni si occupa della verifica dei parametri igienico-sanitari e chimico-bromatologici degli alimenti destinati all'uomo e del controllo dei mangimi per l’alimentazione degli animali. Con i suoi tre laboratori e tre centri specialistici la struttura, oltre al servizio di attività analitica di routine, offre supporto tecnico-scientifico e consulenziale sia agli organismi del controllo ufficiale, nell'ambito dei piani di sicurezza alimentare, che agli operatori del settore alimentare al fine del miglioramento tecnologico ed igienico-sanitario delle produzioni alimentari e dei mangimi. Nel corso dell’anno numerose sono state le collaborazioni per finalità scientifiche e di servizio con organismi istituzionali, enti pubblici, aziende private ed organizzazioni scientifiche che hanno visto il coinvolgimento del personale della struttura complessa. Anche le attività di ricerca e studio hanno coinvolto, nel corso dell’anno, tutte le UU.OO. afferenti alla struttura, impegnate sia nello svolgimento dei progetti già in essere che nella pianificazione di possibili studi futuri. Particolarmente oneroso è stato il lavoro svolto nell’ambito della collaborazione tra IIZZSS ed ISS per lo sviluppo del sistema informativo ministeriale Ars Alimentaria. In questo ambito le attività svolte hanno riguardato principalmente l’adozione di procedure informatiche per effettuare il flusso dati, studi di shelf life e challenge test per l’implementazione della banca dati. Infine, relativamente al servizio all’utenza, la struttura si è resa costantemente disponibile a rispondere alle numerose necessità provenienti dall’esterno ed a collaborare con gli uffici amministrativi al fine di favorire il regolare andamento delle numerose convenzioni in essere. Attività analitica e sviluppo di nuove metodiche Come si evince dalla sottostante tabella, estrapolata dai dati forniti dal Sistema SIGLA, l’attività di analisi ordinaria svolta nel corso dell’anno dalle UU.OO. della struttura complessa risulta rilevante. Su un numero complessivo di determinazioni analitiche pari a 93.284 il 6,5% si riferisce a campioni effettuati da organismi di controllo ufficiali (AA.SS.LL., N.A.S., Corpo Forestale dello Stato, ecc.), nell’ambito di piani di controllo (Piano Integrato dei Controlli sulla Sicurezza Alimentare, Piano Nazionale di Sorveglianza e Vigilanza Sanitaria sull’Alimentazione Animale) o a seguito di attività di sorveglianza. 52 Attività analitica complessiva svolta dai laboratori della SC5IP nel 2013 Tipologia campioni n. determinazioni % ufficiali 6.067 6,5 non ufficiali 79.311 85,0 IZSUM 7.906 8,5 Totali 93.284 100,0 L’85,0 % delle determinazioni deriva principalmente da attività a pagamento svolte a favore di enti pubblici (Mensa, Ospedale, Università, ecc) e utenti privati convenzionati e non convenzionati. A questa voce contribuiscono anche le attività del Centro di Riferimento regionale Patogeni Enterici (tipizzazione sierologica e molecolare degli enterobatteri patogeni, valutazione dell’antibiotico resistenza, ecc.). La parte dell’attività relativa a IZS (8,5%) è da attribuire a campioni inerenti a progetti di ricerca, al controllo di terreni colturali effettuato a favore della U.O. Officina Farmaceutica, alla partecipazione a circuiti interlaboratorio ed a controlli ambientali previsti dal Sistema Qualità; questi ultimi svolti anche a favore di unità operative non afferenti alla struttura complessa. Rispetto all’anno precedente si osserva una riduzione dell’attività analitica di circa il 6%, mentre le percentuali di contributo delle singole tipologie di campioni (ufficiali, non ufficiali, IZSUM) non subiscono sostanzialmente variazioni. Nel corso del 2013, nell’ambito dell’implementazione dei metodi analitici di routine, nel laboratorio LMB5 è stata adottata la metodica PCR-RT per la determinazione delle proteine animali trasformate derivanti da ruminanti nei mangimi, mentre nel laboratorio LMA5 si è proceduto all’adozione di tecniche di tipo molecolare messe a punto e sviluppate nel corso del 2012; in particolare questi metodi sono stati applicati per la ricerca di Clostridi produttori di tossine botuliniche di tipo A, B, E ed F in alimenti. Nel corso dell’anno sono inoltre state sviluppate e messe a punto numerose metodiche analitiche: 1. Determinazione dell’anidride fosforica (P2O5) nei prodotti ittici mediante cromatografia ionica; 2. Determinazione degli zuccheri semplici nel latte delattosato mediante cromatografia ionica; 3. Determinazione del colesterolo con metodo HPLC; 4. Multiplex endpoint PCR per lo studio dell’isola di patogenicità (HPI) di Yersinia pseudotuberculosis (geni target:: IS100, psn ; yptE; irp1; irp2; ybtPybtQ; ybtX-ybtS; int; asnT-int); 5. Multiplex endpoint PCR per lo studio del super antigene mitogeno (YPM) di Yersinia pseudotuberculosis (geni target:YPMa; YPMb; YPMc); 6. Multiplex endpoint PCR per la identificazione dei sottotipi del gene che codifica per la verocitotossina vtx2 (vtx2b; vtx2e;vtx2g); 7. Endpoint PCR per l’identificazione del sierogruppo di E.coli VTEC (O:55; O:91; O:113; O:121; O:128; O:146); 8. Endpoint PCR per l’identificazione di E. coli enteroaggregativi (geni target: aaiC; aggR); 53 9. Metodo per la ricerca di E. coli patogeni appartenenti ai patogruppi E. coli enteropatogeni (EPEC), E. coli enteroaggregativi (EAggEC), E. coli enterotossigeni (ETEC) E. coli enteroinvasivi (EIEC) mediante real time PCR; 10. Multiplex endpoint PCR per la rilevazione dei geni codificanti per le enterotossine stafilococciche da seA a seE e seR; 11. Multiplex endpoint PCR per la rilevazione dei geni codificanti per le enterotossine stafilococciche da seG a seJ e seP); 12. Studi per l’ampliamento del campo di applicazione della PRT. PGCB. 038.ISO/TS 13136:2012: germogli per il consumo umano:19 novembre 2013, PT12 Ricerca di E. coli STEC e altri E. coli patogeni nei germogli, organizzato dal EU -NRL VTEC ISS. Politica della Qualità Nel corso dell’anno le attività analitiche svolte presso i laboratori della struttura complessa sono state assicurate nel costante rispetto di quanto previsto dal Sistema Qualità dell’Istituto. Come ormai di prassi sono stati particolarmente curati gli aspetti relativi al controllo delle sessioni analitiche, alle calibrazioni interne delle apparecchiature di misura e prova, alla verifica delle performances degli operatori e alla gestione delle non conformità. La partecipazione ai circuiti interlaboratorio si è svolta, per quanto possibile, secondo quanto pianificato e dettagliatamente riportato nel Mod. Q.421. Rimandando per valutazioni più puntuali ai suddetti moduli, i risultati ottenuti nel corso dell’anno possono essere considerati nel complesso più che soddisfacenti. Nel 2013 sono stati portati in accreditamento ed estensione complessivamente tre metodi di prova: • Numerazione microrganismi a 30°C in alimenti e tamponi - AFNOR BIO 12/35-15/13 (estensione del campo di applicazione); • Determinazione della fibra alimentare totale; • Zuccheri semplici nel latte delattosato mediante cromatografia ionica. Consulenze e collaborazioni L’attività di referenti scientifici delle convenzioni stipulate dall’Istituto con utenti sia pubblici che privati ha coinvolto in maniera significativa i dirigenti della struttura complessa. Nel corso del 2013, infatti, il numero di convenzioni seguite è salito a 74 complessivamente (aperte, chiuse, a favore di utenti pubblici e privati) con un incremento di quasi il 30% rispetto all’anno precedente. In particolare, nell’ambito di queste, l’attività di consulenza si è concretizzata principalmente nella organizzazione dei piani di campionamento e analisi, nella stesura o revisione di manuali di autocontrollo, nell’espletamento di sopralluoghi finalizzati ad attività di verifica interna e audit, nella valutazione delle risultanze relative alle attività ispettive ed analitiche, nella gestione delle non conformità ed infine nella formazione del personale delle imprese alimentari. L’attività di consulenza ha compreso anche gli studi per la determinazione della shelf life dei prodotti alimentari, svolti a favore di imprese alimentari. Complessivamente nel 2013 sono stati effettuati studi su 22 prodotti 54 appartenenti alle categorie carni fresche, prodotti a base di carne, prodotti lattiero caseari, conserve, prodotti della pesca, prodotti di panetteria e paste fresche. Inoltre, nel corso dell’anno, sono state condotta le seguenti collaborazioni scientifiche: • con ADRIA Développement (istituto tecnico agro-industriale francese che si occupa di sviluppo e validazione di metodi di analisi) riguardo alla validazione AFNOR di un metodo alternativo volto alla numerazione di microrganismi da alimenti e campioni ambientali. • con Campden BRI (organizzazione britannica che si occupa di ricerca e sviluppo nel settore degli alimenti e delle bevande) riguardo alla validazione AFNOR di un metodo alternativo volto alla numerazione di Bacillus cereus negli alimenti. • con il Centro di Referenza Nazionale per l’antibiotico resistenza (CRAB), al fine di alimentare e mantenere un sistema di monitoraggio/sorveglianza sull’antibiotico resistenza in ambito veterinario, come previsto nella Circolare Min. DGSAN 0028907-P- 09/09/2011 avente per oggetto: Sistema di monitoraggio dell’antibiotico resistenza negli animali e negli alimenti di origine animale in Italia: modalità di alimentazione per la produzione di dati nazionali. • con il Centro di Referenza Nazionale per le Salmonellosi (IZSVE): relativamente all’invio di ceppi di Salmonella Enteritidis, Salmonella Typhimurium e sue varianti monofasiche di origine animale per ulteriori studi di fagotipizzazione. Sono inoltre sistematicamente inviati i dati epidemiologici ed i profili di antibiotico-resistenza relativi agli stessi ceppi. Ricerca Il personale della struttura complessa nel corso del 2013 è risultato coinvolto, o in qualità di principal investigator o come partner, nei seguenti progetti di ricerca: • RF IZSPLV - 2008 1160478 “Development of nanotechnogical methods (biosensors) to detect hidden allergens in animal and vegetable origin food” partner - conclusa; • RF IZSVE - 2009 1524178 “Reducing unjustified consumer alarmism by mapping, monitoring and improving food safety communication in the media” - partner - conclusa; • RC IZSVE 2010 “La ristorazione collettiva: studio delle problematiche sanitarie, contributo alla definizione di limiti microbiologici e proposta di strategie gestionali” - partner - in corso; • RC IZSUM 2011 “Prevalenza di Escherichia coli produttori di verocitotossine (VTEC) nei suini e nei prodotti di salumeria” - principal investigator - in corso; • RC IZSUM 2011 “Sicurezza alimentare e qualità chimico-fisiche, sensoriali e microbiologiche di insaccati novel food” - principal investigator - in corso; • RC IZSUM 2011 “Impiego di estratti polifenolici ottenuti da acqua di vegetazione di oliva (Olea europaea) per il controllo dello sviluppo di Pseudomonas fluorescens in formaggi freschi a pasta filata” - principal investigator - in corso; 55 • RC IZSLT 2011 “Ricerca di E. coli O104:H4, di altri E. coli enteroaggregativi produttori di Shiga tossina e dei loro potenziali precursori in reflui zootecnici mediante PCR RT” - partner - in corso; • RC IZSSI 2011“Pacchetto igiene: valutazione di metodiche analitiche per la determinazione di impurità solide (Filth test) in prodotti di filiera regionale. Studio di tecniche innovative per l’identificazione delle impurità contaminanti” partner - in corso; • RC IZSUM 2012 “Esposizione all’acrilammide da parte del consumatore di prodotti RTE e valutazione di metodi di cottura per limitarne la formazione” principal investigator - in corso; • RC IZSUM 2012 “Valutazione dell’effetto di una dieta integrata con polifenoli derivanti da reflui dell’industria elaiotecnica sulle caratteristiche igienico-sanitarie, chimico-fisiche, reologiche e organolettiche della carne fresca e delle preparazioni di carne: filiera del pollo da carne” - principal investigator - in corso; • RC IZSLT 2012 “La tipizzazione molecolare dei principali agenti zoonotici a trasmissione alimentare come rafforzamento della sorveglianza” - partner in corso; • RC IZSSA 2012 “Messa a punto di sistemi di PCR Real Time per l’identificazione di proteine animali trasformate (PAPs) derivate da specie suina e avicola” - partner - in corso; • RC IZSLER 2012 “Sviluppo e validazione di modelli matematici di microbiologia predittiva per la documentazione scientifica della sicurezza igienico sanitaria dei prodotti tradizionali italiani” - partner - in corso;. Produzione scientifica Nel corso dell’anno il personale della struttura complessa ha contribuito alla realizzazione della seguente produzione scientifica. Lavori scientifici presentati a congressi, convegni e workshop: 1. Prove di shelf life accelerata in prodotti lattiero-caseari tradizionali dell’Umbria R. ORTENZI, M.S. ALTISSIMI, S. SCUOTA, A. VALIANI, M.N. HAOUET Atti OXOID in corso di stampa. 2. Dinamica di comportamento di Salmonella spp. nella salsiccia stagionata umbra mediante Microbial Challenge test R. ORTENZI, A. VALIANI, S. SCUOTA, R. ROILA, M.N. HAOUET, G. PEZZOTTI. Atti XV Congresso Nazionale S.I.Di.L.V. 2013 Lavori pubblicati su riviste scientifiche 1. Evaluation of the quality of foods for special diets produced in a school catering facility within a HACCP-based approach: a case study. A. PETRUZZELLI, A. OSIMANI, F. CLEMENTI, M. FOGLINI, F. PAOLINI, N. ORAZIETTI, S. BALDASSARRI, M. FRAMBOAS, M.S. ALTISSIMI, M.N. HAOUET,, F. TONUCCI. International Journal of Environmental Research and Public Health. Manuscript ID: 782605 2013. 56 2. PFGE and automated riboprinting methods for molecular characterization of Pseudomonas fluorescens isolates involved in the “blue-mozzarella” event. NOGAROL C., PANTEGHINI C., GALLINA S., DAMINELLI P., FAVRETTI M., BILEI S., SCUOTA S., CALIGIURI V., ADDANTE N., PIRAINO C., DECASTELLI L., BERTASI B. Large Animal Review (2013). 19:115-121. 3. Ovine subclinical mastitis: proteomic analysis of whey and milk fat globules unveils putative diagnostic biomarkers in milk. E. CHIARADIA, A. VALIANI, M. TARTAGLIA, F. SCOPPETTA, G. RENZONE, S. ARENA, L. AVELLINI, S. BENDA, A. SCALONI Journal of Proteomics. 2013 May 27; 83:144-59. doi:10.1016/ j.jprot.2013.03.017. Epub 2013 Apr 2. 4. Use of milk amyloid A in the diagnosis of subclinical mastitis in dairy ewes. A. MIGLIO, L. MOSCATI, M. PELA, E. SCOCCIA, A. VALIANI, C. MARESCA. Journal of Dairy Research. 2013 Nov;80(4):496-502. doi:10.1017/S0022029913000484. Epub 2013 Oct 8. 5. Assessment of reproducibility and uncertainty of food microbiology methods: statistical approach of a multi-site laboratory. G. BLASI, A. PETRUZZELLI, D. OTTAVIANI, S. FISICHELLA, E. DI RAIMO, A. VALIANI, M. CAPUCCELLA, S. SCUOTA, M.N. HAOUET. Accreditation and Quality Assurance. Accred Qual Assur (2013) 18:143–148. 6. Using Rosmarinus officinalis in sheep diet formulations: effects on ruminal microbial numbers and fermentation and in situ degradability. G. COBELLIS, G. ACUTI, C. FORTE, L. MENGHINI, S. DE VINCENZI, M. ORRÙ, A. VALIANI, D. PACETTI, M. TRABALZA-MARINUCCI. Small Ruminant in corso di pubblicazione. 7. Dati relativi agli isolamenti di batteri enteropatogeni effettuati da casi clinici umani, da animali, da alimenti e da ambiente nella Regione Umbria (anno 2013) - Data on enteropathogenic bacteria isolates, from human clinical cases, animals, food and environment in Umbria Region, Italy (year 2013) S. FARNETI , A. ZICAVO, S. SCUOTA. Sanità Pubblica Veterinaria: N. 76, Febbraio 2013 [http://www.spvet.it/] ISSN 1592-1581. Lavori presentati a riviste scientifiche (non ancora accettati): 1. A simple and validated method for determination of melamine in food and feed by reversed-phase high-performance liquid chromatography. M.N. HAOUET, S. CHIERICHETTI., M.L. MERCURI, M. TOMMASINO, M.S. ALTISSIMI. Nutrition Research. 57 2. Influence of processing on the compositional and sensory properties of N-3 fatty acid-enriched Pecorino cheese. R. BRANCIARI, L. MUGHETTI, D. RANUCCI, D. MIRAGLIA, A. VALIANI, G. ACUTI, R. SELVAGGINI, M. TRABALZA MARINUCCI Journal of Dairy Research Aggiornamento e formazione professionale del personale della s.c. L’aggiornamento del personale della struttura complessa è stato effettuato prioritariamente in funzione di quanto pianificato ad inizio 2013 in sede di individuazione dei bisogni formativi e programmazione delle attività di aggiornamento. Ciò nonostante, a consuntivo di tale attività, in tutte le UU.OO. afferenti alla struttura si è registrato un certo scostamento di quanto realizzato rispetto al programmato. Ciò in funzione soprattutto dell’impossibilità di individuare eventi formativi costantemente adeguati alle necessità professionali del personale o, di contro, per il sopraggiungere di possibili partecipazioni ad eventi di interesse non ancora pubblicizzati in fase di pianificazione delle attività formative. Nel 2013 è stato organizzato il seguente corso ECM: • “Malattie a trasmissione alimentare: i sistemi di sorveglianza nel contesto nazionale e internazionale” rivolto all’utenza esterna, che si è svolto il 17 marzo 2013 58 SEZIONE TERRITORIALE DI TERNI (SC6) Funzioni e principali attività istituzionali e/o di servizio della S.C. La Sezione Territoriale di Terni (SC6) è suddivisa in due strutture semplici, il Laboratorio di Diagnostica (LD6) ed il Laboratorio di Controllo degli Alimenti (LCA6). L’articolazione organizzativa ospita inoltre il Centro di Riferimento Regionale per l’Ittiopatologia ed il Servizio di Entomologia Veterinaria. Il mix delle attività analitiche è rappresentato da esami di laboratorio comprendenti: a) analisi anatomopatologiche, batteriologiche, virologiche e sierologiche su animali da reddito (bovini, ovi-caprini, suini, conigli, volatili, organismi acquatici, api), animali da compagnia e animali selvatici, con un peso relativo del 50%; b) analisi microbiologiche e parassitologiche sugli alimenti destinati all’uomo ed agli animali, con analogo peso relativo. Le analisi vengono condotte facendo riferimento ai parametri dettati dal Sistema Qualità aziendale. I destinatari delle attività analitiche sono utenti operanti all’interno del Sistema Sanitario Nazionale (Servizi Veterinari dell’Azienda USL2 Umbria, in primis) per le analisi sierologiche sugli animali da reddito e quelle batteriologiche sugli alimenti, ed utenti privati (medici veterinari liberi professionisti, allevatori) per ciò che concerne le analisi anatomopatologiche, batteriologiche e virologiche su matrici animali. Le attività di ricerca condotte in sezione sono rivolte soprattutto ai settori dell’acquacoltura e dell’entomologia. Il 17 giugno 2013 la SC6 è stata trasferita nella nuova sede, sita in Via Carlo Alberto Dalla Chiesa n. 78 a Terni, e la stessa è stata ufficialmente inaugurata il 22 luglio. La sospensione del marchio ACCREDIA è stata revocata il 30 luglio, in seguito a superamento della visita ispettiva interna il 26 giugno. Per problemi tecnico-ambientali insorti presso la nuova struttura, le attività analitiche sono poi riprese il 16 settembre 2013. Attività analitica e sviluppo di nuove metodiche Nel corso del 2013 è stato implementato il monitoraggio sulla sanità e benessere sia della fauna ittica popolante i corpi idrici umbro-marchigiani, che dei pesci degli allevamenti presenti nelle due regioni (soprattutto troticolture), con un incremento dell’attività diagnostica laboratoristica presso il Centro di Riferimento Regionale per l’Ittiopatologia. Secondo una logica di sensibilità, specificità e rapidità diagnostica ed una logica di appropriatezza per il contenimento delle spese, anche in ittiopatologia risulta prioritario passare dalle metodiche analitiche tradizionali, basate sulla caratterizzazione fenotipica o morfologica di virus, batteri e parassiti, alle più innovative metodiche analitiche biomolecolari, basate sulla caratterizzazione genomica. A tal proposito, sono stati perfezionati protocolli di biologia molecolare per l’identificazione di specie batteriche patogene per i pesci d’allevamento. Nello specifico, sono stati validati i protocolli di discriminazione molecolare delle sottospecie di Photobacterium damselae (P. damselae damselae e P. damselae piscicida), un importante patogeno di spigole ed orate. È stata inoltre validato un metodo in PCR per l’identificazione di Vibrio anguillarum. 59 All’interno del progetto “Studio di un protocollo operativo per la gestione della moria delle api”, si sono iniziati a sviluppare protocolli molecolari per l’identificazione di alcuni virus apicoli: il virus della paralisi acuta (ABPV), il virus della paralisi cronica (CBPV) ed il virus delle ali deformi (DWV). Essendo questi degli RNA virus, per sviluppare un saggio in PCR, occorre prima eseguire una retrotrascrizione del genoma virale ed ottenere un DNA complementare (cDNA) all’RNA. Sui controlli di cDNA positivi per i virus in questione, forniti dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana, sono stati quindi testati i protocolli elaborati dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna. I risultati ottenuti sono incoraggianti e l’obiettivo a breve termine è la messa a punto presso i nostri laboratori della metodica in toto, al fine di poter disporre di un metodo rapido ed efficace per la diagnosi delle principali patologie virali delle api. Le tre analisi sono state inserite nel sistema operativo Sigla 4.0 (codici: PCRABPV, PCRCBPV, PCRDWIV) e presto verranno redatte le rispettive PRT. Politica della Qualità Nel corso del 2013 non è stata richiesta estensione dell’Accreditamento a nuove prove. La SC6 è stata oggetto di visita ispettiva esterna da parte di ACCREDIA il 4 dicembre. Sono state condotte le validazioni di due metodiche in PCR, una per l’identificazione molecolare di Vibrio anguillarum, l’altra per l’identificazione delle due sottospecie di Photobacterium damselae, il P. damselae damselae e il P. damselae piscicida. Le prove sono state sviluppate e validate a partire da colture batteriche isolate da campione biologico; sono state valutate contemporaneamente sensibilità e specificità della metodica, seguite da prove di ripetibilità per valutare la concordanza del metodo e contestualmente le performance degli operatori abilitati all’esecuzione della prova. L’elevata specificità riscontrata è risultata particolarmente vantaggiosa per la conferma diagnostica di queste specie batteriche. Successivamente sono state redatte le procedure operative tecniche di questi due metodi interni (non esistendo prove normate o accreditate per l’identificazione molecolare di questi patogeni). Nel corso del 2013, il Laboratorio di Controllo degli Alimenti (LCA6) ha partecipato al circuito interlaboratorio LGC Standards (QMS, QFCS e QMAS) e ISS (prova valutativa interlaboratorio Reg. CE 2075/2005), ottenendo 16/16 risultati favorevoli. Il Laboratorio di Diagnostica (LD6) ha partecipato a 4 circuiti interlaboratorio, per un totale di 7 prove i cui risultati non sono ancora pervenuti. 60 Consulenze e collaborazioni Dietro richiesta dei Servizi Veterinari dell’Azienda USL Umbria 2 di Terni, sono stati condotti 3 sopralluoghi tecnici presso allevamenti bovini della zona (1° trimestre 2013). Presso la mensa dell’utente convenzionato Polo di Mantenimento delle Armi Leggere di Terni (PMAL) sono stati effettuati 3 sopralluoghi per il prelievo di campioni in autocontrollo (3°e 4° trimestre 2013 ). Nel corso del 2013 sono state implementate le attività diagnostiche e di ricerca sulla sicurezza alimentare dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura (filiera ittica), attraverso una stretta collaborazione trasversale con il Centro di Referenza Nazionale per il controllo microbiologico e chimico dei molluschi bivalvi vivi (CEREM) presso la Sezione Territoriale di Ancona. Ricerca Durante l’anno sono state concluse le indagini relative al progetto di ricerca corrente dal titolo “Studi sull’infezione da Yersinia ruckeri biotipo 2 nella trota iridea” (identificativo n. IZSUM1/10RC), con redazione ed invio al Ministero della Salute della relativa relazione scientifica finale. Il progetto ha visto un’attiva collaborazione scientifica tra il Centro di Riferimento per l’Ittiopatologia dell’IZSUM ed il Fish Disease Laboratory del Kimron Veterinary Institute, in Israele. Produzione scientifica -A. Valentini e C. Ghittino hanno contribuito alla redazione del seguente lavoro scientifico, presentato al 15° Congresso Nazionale S.I.Di.L.V. tenutosi a Monreale (PA) dal 23 al 25 ottobre 2013: Maresca C., Dettori A., Scoccia E., Valentini A., Ghittino C., Macellari P. (2013) – Sorveglianza mortalità api 2012-2013: risultati umbri (Atti del congresso: 349). -Partecipazione di C. Ghittino al 19° Convegno Nazionale della Società Italiana di Patologia Ittica, tenutosi a Siracusa dal 14 al 16 novembre 2013, con presentazione del lavoro: Righetti M., Bona M.C., Scanzio T., De Vita V., Arsieni P., Amato G., Pavoletti E., Ghittino C., Ru G., Prearo M. – Espressione dell’antibioticoresistenza in pesci ornamentali d’importazione (Atti del convegno: 70). Aggiornamento e formazione professionale del personale della S.C. Partecipazione ai seguenti eventi formativi nel corso del 2013: - E. Di Raimo, R. Cari, L. Anzalone – “Il campo di accreditamento flessibile. Una gestione più dinamica della competenza dei laboratori di prova, organizzato dall’IZS Umbria e Marche (Perugia, 1 Ottobre 2013); - C. Ghittino - “Riconoscere e gestire le patologie delle api nel rispetto della sicurezza dei prodotti dell’alveare”, organizzato dall’IZS Lazio e Toscana (Roma, 9 e 16 ottobre 2013); - R. Cari, L. Anzalone – Ruolo dei DPC nel laboratorio biologico e nel laboratorio di analisi, organizzato dall’IZS Umbria e Marche (Perugia, 15 Ottobre 2013); - C. Ghittino - “XIX Convegno Nazionale S.I.P.I.”, organizzato dalla Società Italiana di Patologia Ittica e dall’IZS della Sicilia (Siracusa, 14-16 novembre 2013); 61 - E. Di Raimo – La valutazione dei Criteri Microbiologici negli alimenti di origine animale e il controllo della salmonellosi, corso elearning IZSAM Teramo (dal 15/11/2013 al 15/12/2013); - C. Ghittino “La cultura della motivazione come chiave principale verso l’efficacia e l’efficienza lavorativa”, organizzato dall’IZS Umbria e Marche (Perugia, 9 dicembre 2013); - C. Ghittino, L. Anzalone, G. Picotti - “Autogestire l’informazione: cinque casi studio per orientare i dipendenti dell’IZS Umbria e Marche”, organizzato dall’IZS Umbria e Marche (Perugia, 10 dicembre 2013). Eventi formativi organizzati per utenti esterni Nel corso del 2013 non sono stati organizzati corsi di formazione/aggiornamento per utenza esterna da parte della Sezione Territoriale di Terni. 62 SEZIONE TERRITORIALE DI PESARO (SC 7) Funzioni e principali attività istituzionali e/o di servizio della S.C. La Struttura Complessa Sezione di Pesaro (SC7) funge da presidio territoriale allo scopo di rendere un servizio in grado di soddisfare i bisogni espressi da chi opera sul territorio di competenza relativamente alla sicurezza alimentare, alla diagnosi delle malattie degli animali, alle malattie infettive e diffusive e alle zoonosi. Inoltre, attraverso il Centro Regionale dell’Autocontrollo, svolge attività di consulenza-assistenza e attività analitica in ambito di autocontrollo nelle aziende agroalimentari con particolare riferimento al settore della ristorazione collettiva e alla filiera lattiero-casearia. L’SC7 è inoltre impegnata nell’attività di ricerca in materia di igiene, sanità, salubrità e qualità dei prodotti alimentari oltre ad ogni altro compito di interesse veterinario che venga demandato alla Sezione dalle Regioni o dallo Stato. Per assolvere alle funzioni ed ai compiti sopra elencati, la SC7 si avvale di due laboratori (Laboratorio Controllo Alimenti e Laboratorio di Diagnostica) e di un centro specialistico (Centro Regionale Autocontrollo). Il Centro Specialistico ha sviluppato competenze e professionalità tali da diventare un riferimento nell’ambito dell’applicazione dell’autocontrollo nella ristorazione collettiva, nel settore lattiero-caseario, nella ricerca e nella formazione, su argomenti specifici e caratterizzanti. Il Laboratorio Controllo Alimenti è stato impegnato nell’esecuzione di esami microbiologici (agenti e tossine) e parassitologici su alimenti ad uso umano e zootecnico nell’ambito dei piani nazionali, del piano alimenti regionale, dell’attività di autocontrollo effettuata dal Centro specialistico e dell’attività di ricerca. In particolar modo l’acquisizione della real-time PCR nel mese di settembre 2013 ha permesso l’implementazione di ulteriori metodiche biomolecolari. Attività analitica e sviluppo di nuove metodiche Il Laboratorio Controllo Alimenti ha svolto gran parte dell’attività analitica a supporto dell’attività di verifica dell’applicazione del sistema HACCP nelle strutture convenzionate o per consulenti esterni. Nell’anno 2013 il Laboratorio Controllo Alimenti è stato impegnato nell’esecuzione di 11.278 esami analitici. Più di un terzo dell’attività analitica è stata commissionata dal Centro di Riferimento Regionale per l’Autocontrollo. Inoltre ha svolto l’attività analitica relativa al “Piano Triennale Integrato dei Controlli 2011-2013 della Regione Marche” e alle attività di ricerca in corso. Relativamente all’applicazione di metodiche biomolecolari il Laboratorio Controllo Alimenti, nell’ambito dell’attività di ricerca, ha messo a punto e validato un metodo biomolecolare in multiplex Real-time PCR per l’identificazione simultanea di Salmonella spp., Listeria monocytogenes e E. coli O157 in matrice latte e feci a partire da un unico brodo di arricchimento. Nell’anno 2013 il metodo è stato applicato a 291 campioni. Inoltre il Laboratorio Controllo Alimenti nell’anno 2013 ha messo a punto e applicato la metodica PCR su campioni di latte per la ricerca di Coxiella Burnetii e sono stati processati 213 campioni provenienti sia da allevatori privati (attività a 63 pagamento) che nell’ambito dell’attività di ricerca. Inoltre è stata messa a punto la real-time PCR per la ricerca degli E. coli VTEC al fine di poterla validare ed accreditare nell’anno 2014. Per quanto concerne invece il settore della Sanità animale, il Laboratorio Diagnostica ha svolto, come di consueto, tutte le attività routinarie previste nell’ambito dei Piani Nazionali di propria competenza. A latere dell’attività di carattere puramente ufficiale, ed in linea con quanto si era pianificato per l’anno 2013, è stato dato notevole impulso all’attività di tipo diagnostico/consulenziale a supporto soprattutto degli allevamenti bovini ed ovi-caprini, anche mediante l’esecuzione di sopralluoghi, cercando di promuovere fra veterinari, pubblici e privati, ed allevatori il ruolo di primaria importanza svolto dall’Istituto relativamente alla sanità ed al benessere degli animali allevati e l’importanza di monitorare costantemente l’evolversi delle patologie in campo quale strumento per intervenire non solo sulla salute degli animali ma anche sulla redditività aziendale. Tale tipo di attività si è tradotta nell’esecuzione di 406 esami anatomopatologici, con incremento dei campioni della specie bovina e ovi-caprina. Un altro settore che ha mostrato un trend assolutamente positivo in termini di accertamenti analitici e di richieste di consulenza sanitaria e gestionale è stato quello dei lagomorfi; solo nell’anno 2013 sono stati analizzati 152 capi. Nella fattispecie l’attività svolta nei confronti degli allevamenti di lepri è divenuta estremamente importante e caratterizzante, al punto che il Laboratorio Diagnostica è diventato un punto di riferimento non solo per il territorio di propria competenza, ma anche per la maggior parte degli allevamenti dell’Italia Centrale e Meridionale. Nel complesso il numero di accertamenti analitici eseguiti dal Laboratorio Diagnostica è stato pari a 46160, in trend positivo rispetto all’anno precedente. Politica della Qualità: La valutazione dell’accuratezza e precisione delle Procedure analitiche e delle performances degli operatori è stata attuata attraverso la partecipazione a n. 38 circuiti interlaboratorio. Di cui 35 presso il Laboratorio Controllo Alimenti e 3 presso il Laboratorio di Diagnostica. I risultati sono stati tutti favorevoli evidenziando un’ottima efficienza delle procedure analitiche e un buon livello tecnico degli operatori. Il Laboratorio Controllo Alimenti ha inoltre partecipato alla validazione ed ottenuto l’accreditamento di 2 nuovi metodi di identificazione (S. aureus e Microrganismi a 30°C con sistema Tempo). Nell’anno 2013 il Laboratorio Controllo Alimenti è stato sottoposto a Visita ispettiva esterna ACCREDIA nelle nuove modalità di controllo (verifica di più prove di laboratorio). L’esito della verifica Ispettiva è risultato assolutamente favorevole. Consulenze e collaborazioni Il Centro Regionale per l’Autocontrollo ha svolto l’attività di consulenza, assistenza e formazione nelle strutture di ristorazione collettiva convenzionate. Il personale ha effettuato circa 190 sopralluoghi per visite ispettive interne (consulenza, assistenza, formazione in loco e campionamenti) e più di 3000 esami a verifica dell’applicazione dei Piani di Autocontrollo presso il Comune di 64 Urbino, Ersu di Urbino, Comune di Pesaro, Capitaneria di Porto di Ancona, capitaneria di Porto di Civitanova, capitaneria di Porto di porto s Giorgio, Marina Militare di Ancona, Caserma di Pesaro, Isitituti Riuniti di Corinaldo., Ospedali Riuniti Marche Nord, Ospedale di Pergola, Circolo Ufficiali di Ancona, Capitaneria di Porto di S. Benedetto del Tronto. Nelle strutture convenzionate, il Centro di Riferimento Regionale per l’Autocontrollo si è occupato della revisione dei relativi manuali ed ha gestito, in accordo con i Servizi Pubblici di Controllo, tutte le Non Conformità rilevate. Nel corso del 2013 il Centro di Riferimento Regionale per l’Autocontrollo ha stipulato 3 nuove convenzioni per la verifica dell’applicazione dell’HACCP (Capitaneria di porto di Civitanova, Capitaneria di porto di Porto S. Giorgio, Ospedale di Pergola) ed ha fornito consulenza ed assistenza a alcuni produttori della regione Marche e della provincia di Rimini, per la vendita diretta di latte crudo tramite distributori automatici. Nell’ambito dell’attività di consulenza presso l’Ersu di Urbino il Centro Specialistico ha implementato l’applicazione dell’HACCP alla produzione di pasti cook-chill sottovuoto in collaborazione anche con la ditta Zanussi/Electrolux di Pordenone. Tale attività ha comportato diversi sopralluoghi e analisi di laboratorio oltre alla formazione del personale e alla revisione completa del manuale di autocontrollo. Nell’anno 2013 il Centro Specialistico si è aggiudicato la gara indetta dal Comune di Ancona per lo svolgimento di attività di consulenza nelle mense scolastiche comunali. Per quanto riguarda il Laboratorio Diagnostica, è stata svolta attività consulenziale presso gli allevamenti oggetto dei sopralluoghi cercando di approfondire presso ciascuna azienda, sulla scorta degli esiti degli accertamenti analitici, quali fossero i fattori di rischio e/o gli interventi sanitari e gestionali da intraprendere al fine della risoluzione delle problematiche emerse. Tale attività è stata svolta anche in collaborazione con le altre sezioni territoriali e l'Associazione Regionale degli Allevatori (ARA) nell’ambito del progetto ARA Marche. Nel corso dell’anno sono stati stipulati 2 nuovi contratti di convenzione, uno chiuso ed uno aperto, rispettivamente con il Co.N.A.L (consorzio nazionale allevatori lepri) e l’Azienda Agricola “Nonno Ciro”, attualmente l’azienda bovina ad attitudine latte più importante della provincia di PU. Nella fattispecie il rapporto di collaborazione con il Co.N.A.L., riconfermato anche per il 2014, è stato estremamente utile non solo per prendere contatto con la maggior parte degli allevamenti di lepri del centro-sud Italia, ma anche per stringere un rapporto di collaborazione con il Centro di Referenza Nazionale per le Malattie Virali dei Lagomorfi dell’IZS-LER(Dr. Lavazza); sono stati infatti organizzati 3 convegni (“Lepre: proposta di un modello di gestione integrata della speciene”) nel corso del 2013 (Isernia, Parco Regionale del Gran Sasso e Cutro) che hanno visto coinvolti sia l’IZSUM che IZSLER. Attualmente il CRN delle malattie dei lagomorfi è contemplato anche come U.O. della R.C. 11/13 proposta dal Laboratorio Diagnostica ed approvata per l’anno 2014. 65 Ricerca (progetti in essere, avviati, conclusi esclusivamente quelli dove i ricercatori della S.C. sono principal investigator o sono partner in progetti esterni all’Istituto) Il Laboratorio Controllo Alimenti ed il Centro Regionale Autocontrollo sono stati impegnati nell’anno 2013 nello svolgimento di 4 progetti di ricerca di cui 2 finalizzati, una ricerca corrente ed un progetto interno come di seguito indicato. Progetto di ricerca finalizzata “Validation and application of biomolecular metod for E.coli 0157, Salmonella spp and Listeria monocyogenes examination in raw ovine milk”. (Responsabile scientifico Dott. Franco Tonucci) Progetto di ricerca corrente “Sviluppo di un metodo in multiplex Real-Time PCR per l’identificazione simultanea di microrganismi patogeni: applicazione nella filiera ovi-caprina”. Responsabile scientifico Dott.ssa Annalisa Petruzzelli) Entrambi i progetti si inquadrano nella linea di ricerca dell’area Sicurezza Alimentare per la definizione della prevalenza di germi patogeni in allevamenti ovi-caprini marchigiani. In considerazione del fatto che nella regione Marche vi è un elevato numero di produzioni artigianali a latte crudo ovi-caprino e considerando anche la scarsità dei dati epidemiologici attualmente disponibili, si è ritenuto interessante applicare un metodo innovativo per l’identificazione simultanea di E. coli verocitotossico (VTEC), Salmonella e Listeria monocytogenes in feci e latte crudo ovi-caprino al fine di garantire la sicurezza dei prodotti caseari derivati. L’approccio simultaneo per la determinazione di un patogeno deve tener conto dei differenti tempi di crescita e delle richieste metaboliche di ogni singola specie batterica. Il metodo molecolare utilizzato, si basa sull’impiego di un unico brodo di arricchimento per la crescita simultanea e bilanciata dei microrganismi ricercati, anche se presenti a bassi livelli di contaminazione. Nell’anno 2013 si è proceduto alla validazione del metodo molecolare con materiali certificati e alla sua applicazione su matrici di campo in confronto con i metodi di riferimento al fine di dare informazioni sulla sua reale efficacia ed affidabilità per poterlo utilizzare come strumento diagnostico alternativo per le analisi di routine. Le informazioni che deriveranno da questo studio, relative alla ricerca di germi patogeni nella filiera ovi-caprina, potrebbero risultare utili per eventuali azioni di controllo. Le attività di entrambi i progetti hanno rispettato i tempi previsti e proseguiranno anche nell’anno 2014 secondo la tempistica indicata. In totale nell’anno 2013 sono state svolte 291 determinazioni analitiche. Anche tutta la reportistica è stata consegnata nei tempi prestabiliti al Ministero della salute che ha finanziato l’attività di ricerca Ricerca finalizzata “Risk-benefit analysis as a tool to support and evaluate nutritional strategies” (Responsabile Scientifico Dott. Franco Tonucci). Il progetto si inquadra nell’area Sicurezza Alimentare. Il progetto si basa sull’applicazione del metodo messo a punto dall’ISS per l’identificazione di VTEC in campioni di latte e feci bovine e di un metodo biomolecolare per l’identificazione di stafilococchi meticillino-resistenti in campioni di latte crudo. Per quanto riguarda i VTEC è stato utilizzato un metodo che permette di 66 identificare l’E.coli 0157, 026, 0103, 0111, 0145. Nel caso degli stafilococchi è stata condotta un PCR-end-point per la ricerca del gene mecA in affiancamento alla numerazione di stafilococchi coagulasi positivi. Gli obiettivi generali scientifici e tecnologici del progetto sono quelli di definire i benefici in termini di salute rispetto ai potenziali effetti nocivi di contaminanti microbici e chimici in specifiche categorie di alimenti, quali i prodotti lattiero-caseari ed in particolare il latte crudo; sviluppare un approccio metodologico basato sull’analisi rischiobeneficio; sviluppare nuove strategie integrate per la valutazione, la gestione e la comunicazione del rischio. Il progetto ha comportato un ingente lavoro nell’anno 2011 e 2012 ed è stato concluso nell’agosto del 2013. Il progetto di ricerca interno “Programma per la valutazione e verifica dell’idoneità, qualità e sicurezza di alimenti prodotti nella Regione Marche.” (Responsabile scientifico dell’UO: Dott.ssa Annalisa Petruzzelli) Il progetto si inquadra nell’area Sicurezza Alimentare. La definizione della salubrità del singolo alimento, intesa in termini di sicurezza per il consumatore finale, non può prescindere, così come ormai ampiamente sottolineato dalle normative comunitarie, dalla raccolta di dati e informazioni su identità, caratteristiche chimiche, fisiche e microbiologiche delle materie prime e dei prodotti finiti, comprensive di quelle relative alla ricchezza di flora lattica, alla presenza di flore probiotiche, alle caratteristiche di biocompetizione verso i principali microrganismi patogeni, alle caratteristiche nutrizionali, alla presenza di acidi grassi insaturi e di antiossidanti, ecc. Altro aspetto da considerare è quello relativo alla tecnologia di produzione che, quasi costantemente, partecipa in maniera determinante nella modulazione del livello di rischio associato ai diversi pericoli. La disponibilità delle suddette informazioni, molto spesso di difficile reperimento, diviene un elemento chiave per una corretta attività di analisi del rischio. Al fine di colmare la mancanza di informazioni relative alle diverse caratteristiche dei prodotti alimentari, è nata Ars Alimentaria, uno strumento informativo, presente in rete, accessibile sia al consumatore finale, sia alle diverse figure professionali interessate, dall’operatore del settore alimentare alle autorità competenti, nazionali ed internazionali. Ars Alimentaria contiene gli elementi relativi a ciascun prodotto, catalogato in macrocategorie, che viene presentato con informazioni scomposte in serie di elementi informativi, alcuni accessibili a tutti (parte pubblica) e altri ad accesso controllato. La banca dati, sarà alimentata dagli II.ZZ.SS. relativamente agli alimenti presenti/caratterizzanti il territorio di propria competenza. La produzione dei dati passerà anche attraverso studi di Shelf-life, Challenge tests e studi di processo-prodotto, con i quali verranno determinate le cinetiche di comportamento dei principali pericoli associati ad un dato alimento. A tale proposito presso la sezione di Pesaro nell’anno 2013 sono state svolte indagini al fine di acquisire informazioni utili ad alimentare il sistema informativo Ars Alimentaria, intraprendendo due studi di Shelf-life su due prodotti lattiero caseari tradizionali della regione Marche (il Caprino del “covo” sottovuoto e il mascarpone) e uno studio di definizione dello standard di 67 processo su un prodotto lattiero caseario della regione Marche (la ricotta della Vallesina) L’attività si è conclusa nei tempi previsti e attualmente si sta lavorando alla rielaborazione di un report finale. Nell’anno 2013 il Laboratorio Controllo Alimenti, il Centro Regionale Autocontrollo hanno proposto una ricerca finalizzata (in attesa di approvazione dal Ministero) e una ricerca corrente (approvata). Anche il Laboratorio Diagnostica ha presentato una ricerca corrente (approvata). Tutte le ricerche sono di seguito elencate: RC 11/2013: La pasteurellosi del coniglio: caratterizzazione genotipica mediante multiplex PCR e Multilocus sequence typing (MLST) di ceppi di Pasteurella multocida isolati in allevamenti cunicoli industriali, ed indagine sulla correlazione tra genotipo e patogenicità del germe.(Responsabile scientifico: Dott. Piermario Mangili) Il progetto si inquadra nell’area Sanità Animale, linea di ricerca n. 5 (Studio e messa a punto di nuovi protocolli e strumenti diagnostici per migliorare i sistemi di sorveglianza sulle malattie infettive o sulle patologie di interesse della medicina veterinaria).Il progetto si propone di collezionare ceppi di P. multocida isolati da animali sani e sintomatici (studio caso-controllo), caratterizzarli sotto il profilo molecolare mediante Multiplex PCR e confrontarli tramite MLST, per valutare eventuali correlazioni tra clusters genotipici e patogenicità del germe. Contestualmente a tali attività, verranno ricercati possibili fattori predisponenti estrinseci di natura ambientali/manageriale ed intrinseci, con particolare riferimento ad infezioni sub-cliniche di natura virale (myxomatosi), in grado di condizionare l’esacerbazione della malattia. Le finalità del progetto saranno pertanto quelle di 1) caratterizzare gli isolati di P.multocida e acquisire strumenti idonei all’identificazione di stipiti particolarmente patogeni 2) valutare il grado di influenza dei fattori predisponenti nel determinismo delle forme morbose 3) garantire adeguate misure di prevenzione diretta, considerando che l’allevamento cunicolo industriale ha una struttura fortemente verticale (poche aziende producono riproduttori per un elevato numero di allevamenti), e che l’eventuale rimozione dall’apice della piramide di ceppi particolarmente virulenti si tradurrebbe in un vantaggio per tutta la filiera 4) allestire - ove possibile - presidi immunizzanti specifici RC 05/2013: Sviluppo e validazione di un metodo in multiplex real-time PCR per l’identificazione rapida di ceppi virulenti di Listeria monocytogenes in prodotti “ready to eat” (RTE). (Responsabile scientifico: Dott.ssa Annalisa Petruzzelli). Il progetto si inquadra nell’area Sicurezza Alimentare ed ha come obiettivo quello di mettere a punto un metodo in multiplex-real-time PCR per l’identificazione di L. monocytogenes e dei principali marker genetici di virulenza di questa specie. Nel nuovo metodo verrà introdotto un controllo interno di amplificazione (IAC), indispensabile per evidenziare eventuali falsi negativi dovuti alla presenza di inibitori di origine alimentare, come indicato 68 nella norma ISO 22174:2005 “Microbiology of food and animal feeding stuffs Polymerase chain reaction (PCR) for the detection of food-borne pathogens General requirements and definitions” In seguito alla fase di validazione prevista, la metodica in multiplex real-time PCR potrà essere quindi disponibile per l’identificazione rapida, specifica e sensibile di ceppi di L. monocytogenes virulenti in alimenti pronti al consumo. Ciò permetterebbe di verificare se gli esiti di positività, generalmente forniti con il metodo diagnostico attualmente in uso, siano sovrastimati. Tale metodo innovativo potrebbe essere utile per valutare l’effettivo rischio correlato alla presenza di L monocytogenes in prodotti “rady to eat”. RF: “Development and validation of a multiplex real-time PCR assay for the identification and discrimination of virulent Listeria monocytogenes strains in food”. (Responsabile scientifico: Dott.ssa Annalisa Petruzzelli) Il progetto si inquadra nell’area Sicurezza Alimentare ed attualmente è in fase di accertamento per eventuale approvazione. Produzione scientifica (pubblicazioni, presentazioni a convegni ecc.) Nel corso del 2013 la Sezione di Pesaro ha pubblicato, su riviste impattate, i seguenti lavori: “Prevalence assessment of Coxiella burnetii and verocytotoxin-producing Escherichia coli in bovine raw milk through molecular identification”(Annalisa Petruzzelli, Giulia Amagliani, Eleonora Micci, Martina Foglini, Edvige Di Renzo, Giorgio Brandi, Franco Tonucci). Food Control 32 (2013) 532-536. IF: 2,656 “Assessment of reproducibility and uncertainty of food microbiology methods: statistical approach of a multi-site laboratory”. (Giuliana Blasi, Annalisa Petruzzelli, Donatella Ottaviani, Stefano Fisichella, Enrico Di Raimo, Andrea Valiani, Marinella Cappuccella, Stefania Scuota, M. Naceur Haouet). Accreditation and Quality Assurance 18 (2013) 143-148. IF:1,036 “Evaluation of the quality of foods for special diets produced in a school catering facility within a HACCP-based approach: a case study”. (A. Petruzzelli, M. Foglini, F. Paolini, M. Framboas, M. S. Altissimi, M. Naceur Haouet, P.M. Mangili, A. Osimani, F. Clementi, T. Cenci, F. Tonucci). International Journal of Environmental Health Research. (2013) DOI:10.1080/09603123.2013.782605. IF: 0,864 “Four year monitoring of foodborne pathogens in raw milk sold by vending machines in Italy” (Federica Giacometti, Paolo Bonilari, Andrea Serraino, Angelo Peli, Giuseppe Cascone, Damiano Comin, Paolo Daminelli, Lucia Decastelli, Mattia Fustini, Renzo Mioni, Annalisa Petruzzelli, Roberto Rosmini, Gianluca Rugna, Marco Tamba, Franco Tonucci and Giuseppe Bolzoni). Journal of Food Protection Vol. 76, N 11, 2013 Pages 1902-1907. IF 1,937 (2011). Nel corso del 2013 la Sezione di Pesaro ha presentato, su rivista impattata, il seguente lavoro accettato nel gennaio 2014: 69 “The occurrence of thermotolerant Campylobacter spp. in raw meat 1 intended for public catering” (A. Petruzzelli, M. Foglini, V. Vetrano, F. Paolini, N.Orazietti, B.Ambrosini, A. Osimani , F.Clementi, S. Tavoletti, F. Tonucci). “Public Health" (IF 1.35) Aggiornamento e formazione professionale del personale della s.c. Per quanto riguarda l’aggiornamento e la formazione professionale del personale,il sottoscritto ha formulato le proposte per la definizione del Piano Formativo Aziendale 2014 nell’ottica di un miglioramento delle competenze e delle capacità degli operatori. Ha coordinato l’attuazione delle attività previste dal Piano Formativo Aziendale 2013 per la Sezione di Pesaro. Si ritiene che i percorsi formativi a cui il personale ha partecipato siano stati in linea con gli obiettivi aziendali del 2013 e rispondenti alle esigenze della Sezione. Eventi formativi organizzati per utenti esterni Nel 2013 ha avuto seguito la 3° e 4° edizione del “Corso di formazione ed addestramento per Auditor/Lead auditor su OSA, nel campo della Sicurezza Alimentare” per veterinari ASUR, accreditati ECM e finalizzati all’effettuazione di audit da realizzare presso le imprese agro-zootecniche. Gli obiettivi e la metodologia didattica sono stati condivisi con la P.F. Veterinaria e Sicurezza Alimentare delle Marche. I corsi sono stati svolti rispettivamente a Sirolo (AN) e Tolentino (MC). L’obiettivo generale del progetto era quello di dotare i fruitori dei corsi di conoscenze e tecniche operative in merito a tematiche connesse alla programmazione e realizzazione di attività di audit presso aziende del settore agroalimentare in accordo a quanto previsto dal Reg. (CE) n. 882/2004, dalle Linee guida per il controllo ufficiale ai sensi dei Reg. (CE) n. 882/2004 e Reg. (CE) n. 854/2004 e dalla norma ISO UNI EN ISO 19011:2012. Tale obiettivo si inquadra nelle attività tese ad acquisire competenze tecnico - professionali e ad uniformare, nella regione Marche, le modalità di esecuzione di audit sugli OSA da parte dei servizi competenti. Gli obiettivi specifici del progetto possono essere ricondotti a: i)intraprendere un “percorso di qualificazione” per auditor per l’esecuzione dei controlli ufficiali su OSA attraverso la formazione, l’addestramento e la definizione dei criteri per il mantenimento della qualifica nel tempo; ii) predisporre e validare in campo la documentazione necessaria per lo svolgimento dell’attività di audit a livello regionale (es. piano di audit, liste di riscontro, rapporto di non conformità, rapporto di audit ecc.). Tali obiettivi si inquadrano nelle attività tese a garantire una corretta raccolta delle evidenze su cui costruire una valutazione quanto più oggettiva possibile. Complessivamente nel 2012 e 2013 sono stati qualificati 99 dirigenti del Servizio Sanitario Regionale. Il progetto è stato realizzato in collaborazione con la Sezione di Fermo. Relativamente alla formazione nell’anno 2013 il Centro Specialistico si è occupato di organizzare percorsi formativi sugli aspetti igienico-sanitari e sulle tecnologie di produzione, rivolti agli operatori di settore, ad associazioni di consumatori, ad aziende pubbliche e private ed agli organi istituzionali. In tal contesto oltre al coordinamento ed organizzazione di corsi (per un totale di circa 45 ore di docenza) per operatori del settore ristorazione collettiva 70 nell’anno 2013 il Centro Specialistico è stato impegnato nell’organizzazione di un corso ECM dal titolo “La semplificazione dell’autocontrollo nelle microimprese alimentari”. (Responsabile scientifico: Dott.ssa Annalisa Petruzzelli). Il corso ha coinvolto figure professionali sia afferenti agli organi di controllo ufficiale che consulenti liberi professionisti ed ha ottenuto un notevole gradimento da parte del personale discente. 71 SEZIONE TERRITORIALE DI ANCONA (SC 8) Funzioni e principali attività istituzionali e/o di servizio della S.C. Nel corso del 2013 sono stati perseguiti i seguenti filoni di attività: Mantenere un alto livello di collaborazione con il Laboratorio di Riferimento Europeo (EU-RL) CEFAS (UK). Promuovere studi sulla valutazione del rischio nelle zone di produzione dei molluschi bivalvi al fine di migliorare la sorveglianza sanitaria. Validare i metodi per la determinazione e la caratterizzazione dei vibrioni. Implementare metodi validati e riconosciuti alternativi al metodo ufficiale ISO/TS 16649-3:2005 per la numerazione di Escherichia coli nei molluschi bivalvi, Implementare l’attività di diagnostica nel settore della fauna selvatica in collaborazione con Enti regionali e nazionali. Implementare l’attività di diagnostica e le collaborazioni scientifiche nel settore delle malattie trasmesse da vettori al fine di attivare il Centro di Riferimento Regionale come previsto dal Regolamento per l’ordinamento interno dei servizi dell’Istituto Mantenere attiva la collaborazione con il Servizio Salute della Regione Marche. Gestire le attività inerenti le Malattie da Vettori previste nell’ambito del Piano Regionale per la Prevenzione e dei Piani nazionalie regionali di sorveglianza (Leishmaniosi canina, Blue Tongue e West Nile). Coordinare l’attività diagnostica inerente Il Piano Nazionale di Sorveglianza sulle malattie delle api del Ministero della Salute, per la Regione Marche. Organizzare Corsi di Formazione Partecipare a Progetti di Ricerca Attività analitica e sviluppo di nuove metodiche Per quanto riguarda la messa a punto di nuove metodiche, nel corso del 2013: Ricerca di Arcobacter spp. nei molluschi bivalvi e identificazione molecolare di specie E’ stato messo a punto un metodo microbiologico per la ricerca di Arcobacter spp. nei molluschi bivalvi e un metodo molecolare per l’identificazione mediante PCR e analisi di sequenziamento del gene rpoB. Ricerca di Clostridium difficile nei molluschi bivalvi E’ stato messo a punto un metodo microbiologico per la ricerca di Clostridiumdifficile nei molluschi bivalvi e metodi biomolecolari per l’identificazione molecolare di specie mediante real-time PCR per la ricerca del gene housekeeping tpi e la ricerca in real-time PCR dei geni tcdA e tcdB codificanti per le tossine responsabili della patogenicità. Metodiche quantitative per la Numerazione di Vibrio parahaemolyticus totali e patogeni dai molluschi bivalvi. Sono state messe a punto e confrontate metodiche per la ricerca e numerazione di V.parahaemolyticus totali e patogeni nei molluschi bivalvi mediante PCR classica o RealTime PCR. Metodi alternativi alla ISO 16649-3:2005 per la numerazione di Escherichia coli nei molluschi bivalvi Il metodo di riferimento ufficiale per la numerazione di Escherichia coli nei molluschi bivalvi è la norma ISO/TS 16649-3:2005, ma due metodi alternativi 72 sono stati velidati: il metodo ad impedenza e il metodo della conta delle colonie su piastra basato sulla ISO 16649-2. Entrambi i metodi sono in corso di acquisizione mediante validazione secondaria. Metodi biomolecolari per la diagnosi delle malattie da Vettori Messa a punto di una nuova metodica PCR Realtime per la diagnosi del Virus blue tongue . Metodi biomolecolari per la diagnosi delle malattie nei carnivori Sono state messe a punto le seguenti metodiche: PCR Realtime per la diagnosi del virus del Cimurro; PCR Realtime per la diagnosi del virus della Gastroenterite trasmissibile del cane; PCR Realtime per la diagnosi della Panleucopenia del gatto; Procedure redatte Sono state redatte le seguenti procedure: Identificazione di specie dei Flebotomi Identificazione di specie degli Ixodidi Politica della Qualità Partecipazione a circuiti interlaboratorio Circuito Analiti Metodo analitico testato PRT.ANMICALI.008 ISO 6554:2001 PRT.ANSAL.002 UNI EN ISO 6579:2008 PRT.PGMICALI.015 AFNOR BIO 12/16 – 09/05 1 QM22 Ricerca E.coli O157 QM 06 Ricerca Salmonella 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 QM 06 Food-EQA Shellfish Scheme (3 distribuzioni) Food-EQA Shellfish Scheme (3 distribuzioni) QM 06 Ricerca Salmonella metodo ELFA PRT.ANSAL.001 ISO/TS 16649-3:2005 Numerazione E.coli metodo MPN PRT.ANSAL.002 UNI EN ISO 6579:2008 Ricerca Salmonella Ricerca Salmonella QM08 QM07 Numerazione Listeria monocytogenes Ricerca Listeria monocytogenes QM07 QM010 Ricerca Listeria monocytogenes ELFA Numerazione Clostridium perfringens QM17 QM17 Numerazione B.cereus Numerazione Stafilococchi coagulasi positivi QM16 Numerazione coliformi totali QM16 Numerazione E.coli Numerazione microrganismi aerobi a 30°C 12 13 14 15 QM16 16 17 18 19 20 21 QM16 QM23 QM23 Numerazione enterobatteri Numerazione lieviti Numerazione muffe FC4186 MT5562 Acqua libera pH QM26D Numerazione Pseudomonas 22 23 24 25 QM 21D ISS HPA – Pathogenic Vibrio Scheme (2 distribuzioni) HPA – Pathogenic Vibrio Scheme (2 Ricerca Campylobacter Ricerca Norovirus e virus Epatite A Identificazione molecolare di V. parahaemolyticus Identificazione vulnificus molecolare 73 di V. Esito Favorevole Favorevole Favorevole Favorevole Favorevole PRT.PGMICALI.001 PRT.FMSAL.006 UNI EN ISO 11290-2:2005 PRT.PGMICALI.007 PRT.PGMICALI.016 AFNOR BIO 12/11 – 03/04 PRT.PGMICALI.011 PRT.PGMICALI.003 UNI EN ISO 7932:2005 PRT.PGMICALI.024 UNI EN ISO 6888-2:2004 PRT.ANMICALI.002 AFNOR BRD 07/7-12/04 PRT.ANMICALI.002 AFNOR BRD 07/8-12/04 PRT.PGMICALI.002 UNI EN ISO 4833:2004 PRT.PSSAL.004 ISO 21528-2 :2004 PRT.PGMICALI.004 PRT.PGMICALI.004 PRT.PSSAL.001 -ISO 21807:2004 PRT.PGBT.215 PRT.MCSAL.008; ISO/TS 11059:2009-IDF/RM 225:2009 PRT.MCSAL.006; ISO 10272-1:2006 PRT.PGMICALI.018 PRT.ANMBV.201 PRT.ANMICALI.017 Favorevole Favorevole PRT.ANSAL.011 Favorevole Favorevole Favorevole Favorevole Favorevole Favorevole Favorevole Favorevole Favorevole Favorevole Favorevole Favorevole Favorevole Favorevole Favorevole Favorevole Favorevole Favorevole distribuzioni) 26 Circuito EURL PT 45 27 EURL PT 45 Analiti Metodo analitico testato PRT.ANSAL.001 ISO/TS 16649-3:2005 PRT.ANSAL.002 UNI EN ISO 6579:2008 PRT.ANMICALI.014 Esito Favorevole Ricerca di VIBRIO CHOLERAE, VIBRIO PARAHAEMOLYTICUS PRT.ANMICALI.001 Favorevole Ricerca Bluetongue PCR Ricerca Anticorpi contro il virus della Bluetongue in ELISA Sieroagglutinazione rapida e fissazione del complemento per brucellosi Ricerca Leishmania PRT.PGTSE.011 PRT.PGPES.007 In corso In corso PRT.MCSIER.002 In corso PRT.ANDI.004 Ricerca parassiti molluschi bivalvi PRT.ANDI.002 Richiesto, distribuito Favorevole Ricerca Anisakis Ricecerca Trichinella automatica Ricerca Trichinella artificiale digestione PRT.PGCB.031 PRT.PGDIAGN.001 In Corso In Corso digestione PRT.MCSAL.004 In corso Numerazione E.coli metodo MPN 28 30 31 HPA – Pathogenic Vibrio Scheme (2 distribuzioni) HPA – Pathogenic Vibrio Scheme (2 distribuzioni) IZSAM IZSAM 32 IZSAM 33 IZSSicilia 34 35 36 Circiuto IZSVe IZS Sicilia ISS 37 ISS 29 AQUA Ricerca Salmonella spp. Ricerca di Vibrio spp. e identificazione stipiti batterici Favorevole Favorevole Non Consulenze e collaborazioni Collaborazione con il Ministero della salute. Direzione generale della sicurezza degli alimenti e della nutrizione ufficio III Collaborazione con il Ministero della Salute come organo di consulenza per la valutazione dei piani di monitoraggio regionali dei molluschi bivalvi (Nota del Ministero della Salute DGISAN 0037208-p-07/11/2012) Parere sulla depurazione da salmonelle nei molluschi bivalvi (prot. DGISAN 0003846 del05/02/2013) Documenti prodotti per il Ministero della Salute: “Classificazione e monitoraggio delle aree di produzione e raccolta dei molluschi bivalvi, secondo il regolamento (ce) 854/2004 Tradotto dalla Comunity Guide to the Principles of Good Practice, issue 1, june 2012”, (Documento CEREM 02/13) “Sorveglianza sanitaria area di produzione e raccolta di molluschi bivalvi” format (Documento CEREM 01/13). Percentage of positive samples for Salmonella spp. and Escherichia coli from class A and B shellfish harvesting areas by national sub-regions (Adriatic Sea, Ionic Sea and Tirrenic Sea). Italy - Years 2009 – 2011. (Documento CEREM 04/13) Valutazione positività per Salmonella spp. Dati nazionali Anni 20092011(Documento CEREM 05/13) Partecipazione con il Ministero della Salute al “Joint working group on bivalve molluscs and issues related to fishery product” il 27 giugno 2013 presso la commissione europea in Bruxelles. Partecipazione al gruppo di lavoro sulla Banca Dati Nazionale Molluschi Bivalvi. Collaborazione con il Laboratorio Europeo di Riferimento (EURL) CEFAS, Centre for Environment, Fisheries and Aquaculture Science di Weymouth, UK Partecipazione al 12° Workshop dei LNR europei che si è svolto a Roma presso l’Istituto Superiore di Sanità dal 7 al 9 maggio 2013, incontro annuale dei 74 Laboratori Nazionali di Referenza per il controllo della contaminazione batteriologica e virologica dei molluschi bivalvi organizzato dall’EURL. Hanno partecipato 36 delegati provenienti da tutti i paesi Europei, inclusi rappresentanti di paesi EFTA e di paesi che hanno fatto richiesta di ingresso nella Unione Europea. Nel corso del Workshop sono state presentate 3 relazioni: “Investigation of the presence of type III secretory systems 2 (T3SS2) in V. parahaemolyticus strains isolated in Italy” nella sessione Vibrio marini; “Data managment, spatial analysis and epidemiological investigation: a task force in evaluating risk factors for microbiological shellfish contamination” e “Information about assessment of classification harvesting areas in Italy" nella sessione Controllo Ufficiale – monitoraggio microbiologico e classificazione. Distribuzione Proficiency Testing per E. coli e Salmonella spp ( tre distribuzioni SF044, SF045, SF046) Partecipazione Validazione europea della Norma ISO 21872 sulla ricerca di Vibrio spp. negli alimenti (mandato CEN/M381). Partecipazione al Progetto “Comparing microbiological indicators and biological effects markers for the detection of pollution impacts” che vede coinvolti CEFAS, CEREM e Università di Camerino Collaborazione con il Laboratorio Nazionale di Riferimento per le contaminazioni virali dei molluschi bivalvi presso l’Istituto Superiore di Sanità (Roma) Organizzazione del Workshop dei laboratori italiani operanti nel controllo ufficiale dei molluschi bivalvi che si è svolto a Roma il 30/05/2013. Collaborazione con il Ministero dell’Agricoltura albanese E’ proseguita la collaborazione al programma OMS –WHO “Strengthening Food Control Institutions in Albania” inerente la raccolta, il controllo e la commercializzazione dei molluschi bivalvi prodotti in Albania e l’adeguamento delle azioni rispetto alle normative europee. Il 23 maggio 2013 si è svolto a Tirana il workshop conclusivo del progetto dove il CEREM ha presentato la sorveglianza sanitaria del lago di Butrinti come parte finale de processo di addestramento dei servizi veterinari albanesi. Collaborazione con ISPRA Collaborazione con ISPRA sulle attività inerenti il D.lgs. 190/2010 (Marine Strategies)., con l’elaborazione dei dati sulle contaminazioni microbiche delle zone di raccolta dei molluschi bivalvi ai fini della tutela dei mari. Collaborazione con regioni Marche, Emilia Romagna e Abruzzo Presentazione del progetto CCM “La prevenzione delle tossinfezioni da molluschi bivalvi: creazione di un manuale di gestione delle attività di sorveglianza delle acque destinate alla molluschicoltura” con l’obiettivo di fornire uno strumento operativo di intervento alle Autorità competenti per diminuire il rischio di infezioni da consumo dei Molluschi Bivalvi Vivi Collaborazione con altri centri di ricerca europei Presentazione, come Principal investigator, del Cost-action “The sanitary survey in bivalve mollusc harvesting areas: a consistent and scientific assessment of the sources of pollution” network internazionale sulla sorveglianza sanitaria delle zone di produzione dei molluschi bivalvi. 75 Partecipanti Italia (CEREM), UK (CEFAS), Francia (Ifremer), Spagna (Intercmar), Irlanda (Marine Institute), Danimarca (DTU), Olanda (RIVM), Svezia (National Food Agency) Presentazione all’Università di Istanbul del progetto congiunto Università di Istanbul-CEREM “Risk assessment of Istanbul shellfish harvesting and consumption” Avvio collaborazione sull’applicazione di modelli “in vivo” per lo studio patogenesi legata a V.parahaemolyticus con Faculty of Health and Medical Sciences, University of Surrey, Guildford, Surrey UK (Referente Dr. Jenny M Ritchie) Avvio collaborazione sull’applicazione dei BALOs per la depurazione biologica dei molluschi bivalvi con Department of Agriculture Agricultural Research Service Delaware State University Dover, USA (Referente Prof. Gary P. Richards) Ricerca Per quanto riguarda l’attività di ricerca, il personale della SC8AN durante il 2013 è stato impegnato nelle attività previste dalle Ricerche correnti, nella produzione di articoli e di poster e nella stesura di progetti di ricerca da sviluppare in futuro.L’attività di ricerca si può riassumere nella seguente Tabella. 1 PROGETTO RICERCA IZSUM ricerca propria 2 Ricerca Finalizzata 3 Ricerca Finalizzata 4 5 IZSUM RC14/2010 IZSUM rc05/2011 6 IZSUM 10/2011 7 IZSUM RC0032012 8 IZS Ve 02/11 9 Ricerca Finalizzata RF-20102311608 10 Ricerca RC TITOLO RESPONSABILE Valutazione del rischio di accumulare cadmio tramite il consumo dei gasteropodi marini Tossine algali contaminanti le acque ed i prodotti ittici nelle acque italiane: monitoraggio, caratterizzazione e studio di metodiche innovative Sicurezza alimentare dei prodotti ittici: studio delle problematiche di tracciabilità delle produzioni e comunicazione del rischio in riferimento alla presenza di mercurio Studio della relazione tra stato sanitario e capacità di depurazione in molluschi bivalvi vivi. Valutazione del contenuto di Arsenico totale, organico e inorganico nei mitili italiani Metodi analitici per patogeni emergenti (E.coli verocitotossici, Arcobacter spp., Clostridium difficile) trasmessi dai molluschi bivalvi: messa a punto e applicazione in zone di produzione per la valutazione preliminare del rischio legato alle fonti di contaminazione Utilizzo di metodiche innovative per l’identificazione delle fonti di inquinamento organico delle zone di produzione dei molluschi bivalvi Applicazione del Nominal Group Technique (NGT) per la costruzione di una comunicazione del rischio destinata agli Enti sanitari istituzionali competenti in materia di sicurezza alimentare. Il caso dei rischi legati al consumo di molluschi bivalvi. An integrated analytical, in vivo and in vitro approach to characterize polybrominated diphenyl ethers (PBDEs) in italian mussels: a basis for a Toxic Equivalent Factors (TEF) proposal. Piattaforma molecolare innovative per la diagnosi delle 76 Latini RS Orletti RUO Orletti RUO Latini RS Orletti RS Ottaviani RS Latini RS Rocchegiani RUO Piersanti RUO Gavaudan 11 Finalizzata IZSVE RF-20102314989 Progetto LIFE Natura EU 000183/2009 malattie trasmesse da zecche: suspencion array e pyrosequencing per il rilievo simultaneo di più patogeni “Development of coordinated protection measures for Apennine Chamois (Rupicapra pyrenaica ornata)” 12 RC IZSPLV 2011 Possibile introduzione di insetti vettori esotici in Italia 13 RC 09/2010 Zoonosi e sanità pubblica: medicina e veterinaria 14 IZSUM propria 72013 " Sorveglianza delle malattie da vettori" ricerca RCRM protocolli integrati Resp.UO Gavaudan Resp.UO Gavaudan Resp.UO tra Gavaudan RS Gavaudan RS Produzione scientifica (pubblicazioni, presentazioni a convegni ecc.)Pubblicazioni su riviste scientifiche con impact factor (IF) Ottaviani, D., Leoni, F., Rocchegiani, E., Mioni, R., Costa, A., Virgilio, S., Serracca, L., Bove, D., Canonico, C., Di Cesare, A., Masini, L., Potenziani, S., Caburlotto, G., Ghidini, V., Lleo, M.M. (2013). An extensive investigation into the prevalence and the genetic and serological diversity of toxigenic Vibrio parahaemolyticus in Italian marine coastal waters. Environmental Microbiology. 15(5):1377-1386. Ottaviani, D., Leoni, F., Rocchegiani, E., Santarelli, S., Masini, L., D’annibale, M.L., Pianetti, A., Carraturo, A. (2013). A severe case of Aeromonas veronii biovar sobria traveller's diarrhoea characterized by Vibrio parahaemolyticus coisolation. J Med Microbiol. Jan;62(Pt 1):161-164. Ottaviani, D., Leoni, F., Talevi, G., Masini, L., Santarelli, S., Rocchegiani, E., Susini, F., Montagna, C., Monno, R., D'Annibale, L., Manso, E., Oliva, M., Pazzani, C. (2013). Extensive investigation of antimicrobial resistance in Vibrio parahaemolyticus from shellfish and clinical sources,in Italy. Int J Antimicrob Agents. 2013 Aug;42(2):191-193. Ottaviani, D., Chierichetti, S., Rocchegiani, E., Bartolini, C., Masini, L., Santarelli, S., Leoni, F. (2013). Bioaccumulation experiments in mussels contaminated with the food-Borne pathogen Arcobacter butzleri: preliminary data for risk Assessment.Biomed Res Int. 2013:153419. doi: 10.1155/2013/153419. Epub 2013 Sep 12. G. Blasi, A. Petruzzelli, D. Ottaviani, S. Fisichella, E. Di Raimo, A.Valiani, M. Capuccella, S. Scuota, M. Haouet N. Assessment of reproducibility and uncertainty of food microbiology methods: statistical approach of a multi-site laboratory. Accred Qual Assur 2013. DOI 10.1007/s00769-013-0959-x Latini M. Canonico C., Leoni F., Rocchegiani E. (2013). Le tecniche di biologia molecolare nei molluschi bivalvi. Alimenti & Bevande, Anno XV – 7 – settembre 2013, 69Presentazioni a convegni Leoni, F., Ottaviani, D., Masini, L., Talevi, G., Rocchegiani, E. (2013). Investigation of the presence of type Three Secretory Systems 2 (T3SS2) in V. parahaemolyticus strains isolated in Italy. Atti della conferenza “9th International conference on molluscan shellfish safety” 17-22 marzo 2013, Sydney, Australia. 77 Chierichetti, S., Leoni, F., Rocchegiani, E., Bartolini, C., Talevi, G., Masini, L., Santarelli, S., Ottaviani, D. (2013). Patogeni emergenti nei molluschi bivalvi: Arcobacter spp., Escherichia coli O157, Clostridium difficile. Poster presentato alla XIX Conferenza Nazionale “La sicurezza microbiologica nella produzione di alimenti per il 21° secolo”, Bologna, Palazzo della Cultura e dei congressi, Sala Europa, 10 settembre 2013. Canonico C., Duranti A., Barchiesi F., Antognini E., Angelico G., Ciarrocchi G, Renzi R., Pauri P., Maurizi E., Cimini D., Morandi F. , Gavaudan S.. Sorveglianza delle malattie trasmesse da Ixodidi: diagnosi su zecche raccolte da uomo, ambiente e animali. Poster presentato al XLII Congresso Nazionale AMCLI, Rimini 12-15 2013 Ciarrocchi G., Cinti B., Ceka A., D’Anzeo M., Canonico C., Gavaudan S. Un caso clinico (autoctono?) di malattia di Lyme nelle Marche. Poster presentato al XLII Congresso Nazionale AMCLI, Rimini 12-15 2013 Gavaudan S., Morandi F., Tomasi V., Angelico G., Graziosi T., Moscatelli F., Fioranelli F.Spirocerca lupi: un parassita raro o una parassitosi occulta? Descrizione di un caso di aneurisma aortico nella volpe. Poster presentato al XV Congresso Nazionale S.I.Di.L.V., Monreale (Palermo) 23 - 25 Ottobre 2013. Comunicazioni orali a Congressi/Convegni Relazione dal titolo “Investigation of the presence of type Three Secretory Systems 2 (T3SS2) in V. parahaemolyticus strains isolated in Italy” presentata da F. Leoni alla conferenza internazionale “ 9th International conference on molluscan shellfish safety” 17-22 marzo 2013, Sydney, Australia. Relazione dal titolo “Investigation of the presence of type III secretory systems 2 (T3SS2) in V. parahaemolyticus strains isolated in Italy” presentata da F. Leoni al 12° Workshop of National Reference Laboratories for bacteriological and viral contamination of bivalve molluscs”, 7-9 maggio 2013, Istituto Superiore di Sanità, Roma. Relazione dal titolo “Data managment, spatial analysis and epidemiological investigation: a task force in evaluating risk factors for microbiological shellfish contamination” presentata da F. Barchiesi nella sessione Controllo Ufficiale – monitoraggio microbiologico e classificazione al 12° Workshop of National Reference Laboratories for bacteriological and viral contamination of bivalve molluscs”, 7-9 maggio 2013, Istituto Superiore di Sanità, Roma. Relazione dal titolo “Ricerca Corrente IZSUM 02/09: Pianificazione e sviluppo in Italia di un programma mirato di Sorveglianza Sanitaria per V.parahaemolyticus” presentata da D. Ottaviani all’evento ECM “I progetti di ricerca corrente dell'IZS UM attualità ed evoluzione della ricerca a supporto del territorio”, Il 22 Maggio 2013 Foligno. Aggiornamento e formazione professionale del personale Partecipazione a Convegni Internazionali Partecipazione al 12° Workshop of European National Reference Laboratories for monitoring bacteriological and viral contamination of bivalve molluscs che si è svolto a Roma 7-8-9 maggio 2013 (Leoni, Latini). Partecipazione al 9th International Conference on Molluscan Shellfish Safety in Sidney (Australia) con la presentazione “A preliminary analysis of risk factors 78 involved in the faecal pollution of shellfish harvesting areas of the Marche region by using Geographical Information System” Partecipazione al 64th Annual Meeting of the EAAP 29 august 2013, Nantes (France) Eventi formativi organizzati Metodo alternativi alla ISO/TS 16649-3:2005 per la numerazione di Escherichia coli nei molluschi bivalvi Corso ECM rivolto ai laboratori di controllo ufficiale svoltosi in Ancona il 20 e 21 giugno 2013. La Sorveglianza Sanitaria nelle aree di raccolta dei Molluschi Bivalvi Vivi Evento formativo, finanziato dal Ministero della Salute e articolato in quattro edizioni per il 2012 e una per il 2013. Quest’ultima si è svolta a Pisa nei giorni 29 e 29 maggio 2013 con lo stesso programma presentato nel 2012. Tutte le edizioni sono risultate complete. (Responsabili Scientifici E.Rocchegiani e M. Latini) 79 SEZIONE TERRITORIALE DI TOLENTINO (SC 9) Funzioni e principali attività istituzionali e/o di servizio della S.C. La Sezione Territoriale SC9 nel mese di giugno del 2013 ha trasferito i propri laboratori nei nuovi locali siti nel comune di Tolentino in C. da La Cisterna. Da un punto di vista logistico, tale cambiamento ha rappresentato un progresso significativo. La nuova sede, infatti, oltre a consentire un accesso più agevole all’utenza istituzionale, considerata la felice collocazione geografica, centrale rispetto alla provincia di Macerata e vicina alle grandi vie di comunicazione, permette, vista la dotazione di nuovi laboratori, modernamente attrezzati, di offrire servizi tecnico analitici di assoluta qualità e di elevato livello. Da punto di vista organizzativo, nulla è, invece, mutato, rispetto al passato. La Sezione è, ancora, strutturata in tre Articolazioni Organizzative: il Laboratorio di Diagnostica, il Laboratorio del Controllo Alimenti e il Centro Specialistico, rappresentato dal Centro di Riferimento Regionale per gli Enteropatogeni. Il Laboratorio di Diagnostica ha svolto la sua attività in sanità animale in linea con quanto fatto negli anni precedenti. La maggior parte dell’attività diagnostica è stata rivolta all’identificazione delle malattie, ad eziologia infettiva o meno, delle principali specie da reddito, in particolare bovini ed ovicaprini. Molta attenzione è stata dedicata anche alle specie selvatiche, in particolare ai cinghiali nei quali è da segnalare la recrudescenza della tubercolosi, causa questa, probabilmente, di un focolaio di infezione riscontrato in un allevamento bovino nella provincia di Macerata nel corso del 2013. Il Laboratorio, come sempre, è stato impegnato nell’esecuzione delle analisi previste dai piani di Profilassi di Stato quali la Brucellosi, la Leucosi Bovina, l’Anemia Infettiva Equina ed dai Piani Nazionali di Controllo della Salmonellosi nella produzione primaria. Per quanto riguarda il laboratorio del Controllo Alimenti, questo ha incentrato la propria attività su due versanti. Il primo relativo al supporto analitico e tecnico consulenziale fornito ai servizi veterinari per l’attuazione di quanto previsto dal “Piano Integrato dei Controlli 2011 – 2014 sulla sicurezza alimentare”, piano ufficiale della Regione Marche di controllo degli alimenti di origine animale. Il secondo ambito di attività ha riguardato il supporto analitico offerto, o direttamente o per il tramite dei consulenti aziendali, agli operatori del settore alimentare e necessario per assolvere a quanto previsto dai manuali di autocontrollo. Infine, per quanto concerne l’attività del Centro Specialistico, nel 2013 il Centro di Riferimento per gli Enteropatogeni ha rafforzato la collaborazione con i Dipartimenti di Prevenzione e con i laboratori ospedalieri della Regione. Il supporto fornito ha riguardato in primo luogo la tipizzazione sierologica e la sub tipizzazione biomolecolare dei ceppi batterici appartenenti al genere Salmonella, isolati da pazienti umani. Ma è stato assicurato, come negli anni passati, il servizio di natura consulenziale in occasione delle indagini epidemiologiche condotte in seguito ad episodi di tossinfezione alimentare. 80 Attività analitica e sviluppo di nuove metodiche Nel corso del 2013 il Laboratorio di Diagnostica ha svolto complessivamente 61.020 esami. Di questi 7.763 hanno riguardato la Brucellosi bovina, 43.344 la Brucellosi ovi-caprina, 7.007 la Leucosi Bovina Enzootica, 942 l’Anemia Infettiva Equina e 465 i Piani di controllo della Salmonella nella produzione primaria. Il resto degli esami, 1.499 per la precisione, hanno riguardato l’attività diagnostica del laboratorio nei confronti delle specie di interesse zootecnico. Sono state controllate complessivamente 42 aziende zootecniche, di cui 38 bovine, 2 ovicaprine e 2 suine. Sono stati effettuati ancora sopralluoghi e incontri con gli allevatori e veterinari di azienda dove sono stati affrontati i problemi sanitari presenti in azienda e sono stati discussi i relativi protocolli di intervento. Per quanto riguarda, invece, il laboratorio del Controllo Alimenti, questo nel 2013 ha svolto 25.336 esami, un numero sovrapponibile a quello dello scorso anno. Di questi, una volta esclusi gli esami eseguiti per i Piani di controllo della Trichinella, una buona parte ha riguardato l’attività di autocontrollo aziendale. Il centro di Riferimento degli Enteropatogeni ha svolto, nel corso del 2013, 933 prove delle quali 520 riferite alla tipizzazione sierologica dei ceppi di Salmonella. Poliica della Qualità Il Laboratorio del Controllo Alimenti ha partecipato complessivamente a 40 circuiti inter laboratorio, per tutti i quali ha ottenuto un risultato favorevole. Anche il Centro di Riferimento per gli Enteropatogeni ha verificato la qualità della propria attività partecipando ai circuiti inter laboratorio organizzati dal Centrò di Rifermento nazionale per le Salmonellosi, ottenendo un giudizio positivo. Il Laboratorio di Diagnostica ha partecipato, infine, a 5 ring test nel corso del 2013, tutti condotti con esito soddisfacente. Relativamente alle prove accreditate, il Laboratorio di Diagnostica non ha accreditato prove nel corso del 2013, mentre il Laboratorio del Controllo Alimenti ha accreditato la seguente prova: “Staphylococcus aureus – Conta” PRT.PGMICALI.009. Consulenze e collaborazioni Nel corso del 2013, tra le strutture della Sezione di Tolentino, il Centro di Riferimento per gli Enteropatogeni ha sviluppato importanti collaborazioni e ha fornito a più riprese un supporto consulenziale ai propri utenti istituzionali. A tale riguardo si segnalano le consulenze fornite a più riprese ai laboratori periferici regionali della rete di sorveglianza Enter-Net. In particolare è stato garantito, in diverse occasioni, un supporto specialistico ai laboratori ospedalieri relativamente alla tipizzazione sierologica di isolati umani di Salmonella come quello, ad esempio, fornito al responsabile del reparto di malattie infettive dell’Ospedale di Civitanova Marche in merito alla tipizzazione di un ceppo di Salmonella ipoteticamente appartenente al sierotipo Typhi isolata da una emocoltura di un paziente che però si presentava negativo per la presenza di anticorpi anti S. Typhi. 81 Analogo supporto è stato fornito nei riguardi degli isolati appartenenti al genere Campylobacter e E. Coli VTEC. A tale riguardo, si ricorda, il caso di un ceppo di E. coli O:44 pervenuto dall’ospedale di Ancona presunto “enteropatogeno”, che è risultato negativo per i geni del gruppo VTEC e per i geni del gruppo degli E. coli enteroaggregativi. Il ceppo è stato inviato al Centro di Riferimento Comunitario presso l’ISS di Roma ma non è stato confermato come E. coli “enteropatogeno”. Ma, soprattutto, è importante segnalare l’istituzionalizzazione, nell’ambito del rapporto di collaborazione con i presidi ospedalieri della Regione, della possibilità di fornire approfondimenti diagnostici sui campioni fecali umani, per quei patogeni di interesse del sistema Enter-Net, che i laboratori ospedalieri non sono in grado di ricercare. E’ opportuno precisare che tale collaborazione è fornita solo a scopo di ricerca e non si affianca né sostituisce l’ordinaria funzione istituzionale svolta dai laboratori degli ospedali. Relativamente al Laboratorio di Diagnostica, nel 2013 sono state espletate consulenze in diverse aziende del territorio Maceratese nell’ambito del Progetto Interno “Programma per l'elaborazione di strategie di intervento sanitario per la prevenzione delle principali malattie infettive e attuazione di efficaci piani di biosicurezza per la prevenzione della sanità animale nelle filiere bovina, ovicaprina e suina della Regione Marche”. In questo ambito, sono stati effettuati 8 sopralluoghi nelle aziende coinvolte nel progetto e sono stati svolti incontri con i veterinari e allevatori. Per quello che concerne, ancora, il Laboratorio del Controllo Alimenti, nel 2013 la sezione di Tolentino ha confermato e rafforzato il rapporto di collaborazione con l’utenza esterna, in particolare quella privata, attraverso le convenzioni stipulate con le industrie alimentari del territorio. Si segnala, da ultimo, il supporto tecnico offerto, anche mediante il prelievo di campioni, ai servizi veterinari della provincia in occasione dei sopralluoghi condotti presso le industrie di produzione e trasformazione e conseguenti al rincontro di non conformità sui prodotti alimentari. Ricerca Durante il 2013, la sezione di tolentino ha partecipato, in qualità di partner o come capofila ai seguenti progetti di ricerca. Ricerca corrente 2010 “Studio e caratterizzazione molecolare di Pestivirus atipici con particolare riferimento alla nuova specie putativa BVDV-3” “La pasteurellosi del coniglio: caratterizzazione genotipica mediante multiplex PCR e multilocus sequence typing (MLST) di ceppi di Pasteurella multocida isolati in allevamenti cunicoli industriali, ed indagine sulla correlazione tra genotipo e patogenicità del germe". “Progetto LIFE+ Natura 2009: development of coordinated protection measures for appennine chamois (rupicapra pyrenaica ornata) coornata. Ricerca corrente 2010 “Antibiotico resistenza in Salmonella enterica sierovarianti Enteritidis, Typhimurium e 4,5,12.i.-: confronto tra la caratterizzazione fenotipica e quella genotipica e individuazione degli elementi genetici di resistenza”. Ricerca Finalizzata CCM 2009 “Sorveglianza Zoonosi: alleanza Prevenzione, Ospedale e Territorio”. 82 Progetto di ricerca “Lotta a Chikungunya, Dengue, WND e principali zoonosi”, inserito nel Piano triennale 2010-2012 della Prevenzione della Regione Marche, Produzione scientifica La produzione scientifica della SC, nel corso del 2013, è stata la seguente: Equine Infectious Anemia: risk factors in Central Italy 2007-2011 E. Scoccia, S.Costarelli , A. Dettori, A. Felici, E. Olivieri, G. Perugini, C. Maresca. 31st World Veterinary Congress (WVC) 17 - 20 September 2013 Prague, Czech Republic. Serological investigations against the major bovine viral respiratory infections. Silenzi V., Gianfelici P., Fisichella S., Cenci T., Corradini C., Tirabasso V., Perugini G. Società Italiana Delle Scienze Veterinarie (S.I.S.Vet) LXVII Convegno Nazionale 17-19 Settembre 2013, Brescia. Detection of neutralizing antibodies in pigs inoculated with an inactivated vaccine against Porcine Circovirus Type 2 (PCV2). Petrini S., Paniccià M., Silenzi V., Ciuti, Bresaola, Fortunati M., De Mia G.M., Perugini G., Ferrari M. Veterinary Research Communications 2013 pag. 253 Aggiornamento e formazione professionale del personale della S.C. Il personale della sezione di Tolentino ha partecipato alla seguenti eventi formativi: Gianni Perugini Partecipazione al Corso FAD ECM: “ABC della BVD: saper gestire la patologia negli allevamenti di bovini” – IZS delle Venezie. Partecipazione al convegno “Giornate di coniglicoltura ASIC 2013” Associazione Scientifica Italiana di Coniglicoltura. Forlì, 10 e 11 aprile 2013. Partecipazione al LII Convegno Annuale SIPA organizzato dalla Società Italiana di Patologia Aviare e tenutosi a Forlì, in data 11 e 12 aprile 2013. Partecipazione all’evento formativo aziendale non ECM “Corso SIGLA 4: accettazioni” organizzato dall'IZS Umbria e Marche e tenutosi a Perugia in data 12 aprile 2013. Partecipazione all’evento formativo aziendale non ECM “Corso SIGLA 4: laboratori” organizzato dall'IZS Umbria e Marche e tenutosi a Perugia in data 16 aprile 2013. Partecipazione al PFA ECM “Il campo di accreditamento flessibile: una gestione più dinamica della competenza dei laboratori di prova” organizzato dall'IZS Umbria e Marche e tenutosi a Perugia in data 1 ottobre 2013. Partecipazione all’evento formativo ECM “Benessere nel coniglio allevato industrialmente: aspetti pratici e orientamenti per la normativa” – IZS Lombardia Emilia Romagna Brescia, 24 settembre 2013. Partecipazione all’evento formativo ECM “Aggiornamento sul farmaco veterinario e farmacovigilanza” organizzato dall’Ordine dei Medici Veterinari di Maceratae tenutosi il 12/10/2013 a Recanati (Mc). Partecipazione all’evento formativo ECM “Tecniche innovative per la prevenzione e controllo dell'uso di promotori della crescita in zootecnia” organizzato dall'IZS Umbria e Marche e tenutosi a Perugia in data 12 novembre 2013. Partecipazione al PFA ECM “La cultura della motivazione come chiave principale verso l'efficacia e l'efficienza lavorativa” organizzato dall'IZS Umbria e Marche e tenutosi a Perugia in data 9 dicembre 2013. 83 Stefano Fisichella: Docenza all’evento formativo ECM “Sorveglianza delle zoonosi: alleanza prevenzione ospedale territorio” organizzato dal Dipartimento della Prevenzione dell’Area Vasta 3 dell’ASUR Marche e tenutosi a Recanati (Mc) in data 8 marzo 2013. Partecipazione all’evento formativo ECM “Malattie a trasmissione alimentare: i sistemi di sorveglianza nel contesto nazionale ed internazionale” organizzato dall'IZS Umbria e Marche e tenutosi a Perugia in data 19 marzo 2013. Docenza al PFA ECM “Aggiornamenti in tema di sicurezza alimentare: sviluppo metodiche analitiche e protocolli d'intervento condivisi” organizzato dall'IZS Umbria e Marche e tenutosi a Perugia in data 20 marzo 2013. Partecipazione all’evento formativo aziendale non ECM “Corso SIGLA 4: accettazioni” organizzato dall'IZS Umbria e Marche e tenutosi a Perugia in data 11 aprile 2013. Partecipazione all’evento formativo aziendale non ECM “Corso SIGLA 4: laboratori” organizzato dall'IZS Umbria e Marche e tenutosi a Perugia in data 18 aprile 2013. Partecipazione all’evento formativo ECM ““Incontro annuale di aggiornamento Enter-Net” organizzato dall’istituto Superiore di Sanità e tenutosi a Roma in data in data 31 maggio 2013. Partecipazione all’ evento formativo aziendale non ECM “Il D.lgs. n. 81/2008 T.U. in materia di tutela della salute sicurezza nei luoghi di lavoro: rischi lavorativi e misure di protezione e prevenzione” organizzato dall'IZS Umbria e Marche e tenutosi a Perugia in data 4 luglio 2013. Partecipazione al PFA ECM “Il campo di accreditamento flessibile: una gestione più dinamica della competenza dei laboratori di prova” organizzato dall'IZS Umbria e Marche e tenutosi a Perugia in data 1 ottobre 2013. Partecipazione all’evento formativo ECM “Simposio: evoluzione dei metodi analitici e nuovi scenari nella sicurezza alimentare” organizzato dalla Bio-Rad e tenutosi a Roma in data 10 ottobre 2013. Partecipazione all’evento formativo aziendale non ECM “Corso di prevenzione della corruzione in ambito sanitario” organizzato dall'IZS Umbria e Marche e tenutosi a Perugia in data 6 dicembre 2013. Partecipazione al PFA ECM “La cultura della motivazione come chiave principale verso l'efficacia e l'efficienza lavorativa” organizzato dall'IZS Umbria e Marche e tenutosi a Perugia in data 9 dicembre 2013. Partecipazione all’evento formativo ECM “Seminario Laboratori Nazionali di Riferimento Campylobacter e Listeria monocytogenes” organizzato dall'IZS Abruzzo e Molise e tenutosi a Teramo in data 11-13 dicembre 2013. Monica Staffolani: Partecipazione all’evento formativo ECM “Sorveglianza delle zoonosi: alleanza prevenzione ospedale territorio” organizzato dal Dipartimento della Prevenzione dell’Area Vasta 3 dell’ASUR Marche e tenutosi a Recanati in data 8 marzo 2013. 84 Partecipazione all’evento formativo aziendale non ECM “Corso SIGLA 4: laboratori” organizzato dall'IZS Umbria e Marche e tenutosi a Perugia in data 18 aprile 2013. Partecipazione all’evento formativo ECM “Incontro annuale di aggiornamento Enter-Net” organizzato dall’istituto Superiore di Sanità e tenutosi a Roma in data in data 31 maggio 2013. Partecipazione al PFA ECM “Biotecnologie applicata alla sicurezza alimentare” organizzato dall'IZS Umbria e Marche e tenutosi a Perugia in data 17 ottobre 2013. Laura Medici: Partecipazione all’evento formativo ECM “Sorveglianza delle zoonosi: alleanza prevenzione ospedale territorio” organizzato dal Dipartimento della Prevenzione dell’Area Vasta 3 dell’ASUR Marche e tenutosi a Recanati in data 8 marzo 2013. Partecipazione all’evento formativo ECM ““Malattie a trasmissione alimentare: i sistemi di sorveglianza nel contesto nazionale ed internazionale” organizzato dall'IZS Umbria e Marche e tenutosi a Perugia in data 19 marzo 2013. Partecipazione all’evento formativo aziendale non ECM “Corso SIGLA 4: laboratori” organizzato dall'IZS Umbria e Marche e tenutosi a Perugia in data 18 aprile 2013. Partecipazione all’evento formativo ECM “Incontro annuale di aggiornamento Enter-Net” organizzato dall’istituto Superiore di Sanità e tenutosi a Roma in data in data 31 maggio 2013. Partecipazione all’evento formativo ECM “Simposio: Evoluzione dei metodi analitici e nuovi scenari nella sicurezza alimentare” organizzato dalla Bio-Rad e tenutosi a Roma in data 10 ottobre 2013. Paola Gianfelici: Partecipazione al PFA ECM “Biotecnologie applicata alla sicurezza alimentare” organizzato dall'IZS Umbria e Marche e tenutosi a Perugia in data 17 ottobre 2013. Partecipazione al PFA ECM “Autogestire l’informazione: casi di studio per gli operatori del comparto dell’IZSUM” organizzato dall'IZS Umbria e Marche e tenutosi a Perugia in data 10 dicembre 2013. Partecipazione all’evento formativo ECM ““Sorveglianza delle zoonosi: alleanza prevenzione ospedale territorio” organizzato dal Dipartimento della Prevenzione dell’Area Vasta 3 dell’ASUR Marche e tenutosi a Recanati in data 8 marzo 2013. Partecipazione all’evento formativo aziendale non ECM “Corso SIGLA 4: laboratori” organizzato dall'IZS Umbria e Marche e tenutosi a Perugia in data 16 aprile 2013. Partecipazione al PFA ECM “Concetti sparsi di epidemiologia RANDOM” organizzato dall'IZS Umbria e Marche e tenutosi a Perugia in data 17 aprile 2013. Partecipazione al PFA ECM “Il campo di accreditamento flessibile: una gestione più dinamica della competenza dei laboratori di prova” organizzato dall'IZS Umbria e Marche e tenutosi a Perugia in data 1 ottobre 2013. 85 Partecipazione al evento formativo ECM “I progetti di ricerca corrente dell’IZSUM: attualità ed evoluzione della ricerca a supporto del territorio” organizzato dall'IZS Umbria e Marche e tenutosi a Foligno (PG) in data 22 maggio 2013. Partecipazione al PFA ECM “Ruolo dei DPC nel laboratorio biologico e nel laboratorio di analisi” organizzato dall'IZS Umbria e Marche e tenutosi a Perugia in data 15 ottobre 2013. Partecipazione al evento formativo aziendale non ECM “Corso di formazione BASIC-LIFE SUPPORT-DEFIBRILLATION (BLSD-D)” organizzato dall'IZS Umbria e Marche e tenutosi a Marsciano (PG) presso il Centro di formazione Emergenza – Urgenza AUSL Umbria 1 in data 13 novembre 2013. Maurizio Pierluigi: Partecipazione all’evento formativo aziendale non ECM “Corso SIGLA 4: laboratori” organizzato dall'IZS Umbria e Marche e tenutosi a Perugia in data 16 aprile 2013. Partecipazione all’evento formativo aziendale non ECM “Corso teorico-pratico sui principi della sterilizzazione a vapore” organizzato dall'IZS Umbria e Marche e tenutosi a Perugia in data 13 maggio 2013. Partecipazione all’evento formativo aziendale non ECM “Corso di formazione BASIC-LIFE SUPPORT-DEFIBRILLATION (BLSD-D)” organizzato dall'IZS Umbria e Marche e tenutosi a Marsciano (PG) presso il Centro di formazione Emergenza – Urgenza AUSL Umbria 1 in data 13 novembre 2013. Roberta Fraticelli: Partecipazione all’evento formativo aziendale non ECM “Nuova gestione protocollo informatico/PEC” organizzato dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche e svoltosi presso la sede di Perugia in data 09 aprile 2013. Partecipazione all’evento formativo aziendale non ECM “Corso SIGLA 4: accettazioni” organizzato dall'IZS Umbria e Marche e tenutosi a Perugia in data 12 aprile 2013. Eleonora del Carpio: Partecipazione all’evento formativo aziendale non ECM “Nuova gestione protocollo informatico/PEC” organizzato dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche e svoltosi presso la sede di Perugia in data 09 aprile 2013. Partecipazione all’evento formativo aziendale non ECM “Corso SIGLA 4: accettazioni” organizzato dall'IZS Umbria e Marche e tenutosi a Perugia in data 11 aprile 2013. Valentina Silenzi (borsista). Partecipazione al LXVII Convegno Nazionale S.I.S.Vet Cooperazione veterinaria nel Mediterraneo, tenutosi presso Camera di Commercio di Brescia dal 17 al 19 settembre 2013. Partecipazione all’incontro di orientamento “Library 2.0, riviste e banche dati scientifiche, editoria elettronica, indici scientometrici e altro” organizzato 86 dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche, svoltosi a Perugia in data 25 settembre 2013. Partecipazione al PFA ECM “Autogestire l’informazione: casi di studio per gli operatori del comparto dell’IZSUM” organizzato dall'IZS Umbria e Marche e tenutosi a Perugia in data 10 dicembre 2013. Moira Napoleoni (borsista): Partecipazione all’evento formativo ECM “Sorveglianza delle zoonosi: alleanza prevenzione ospedale territorio” organizzato dal Dipartimento della Prevenzione dell’Area Vasta 3 dell’ASUR Marche e tenutosi a Recanati in data 8 marzo 2013. Partecipazione all’evento formativo ECM “Incontro annuale di aggiornamento Enter-Net” organizzato dall’istituto Superiore di Sanità e tenutosi a Roma in data in data 31 maggio 2013. Partecipazione all’evento formativo ECM “Malattie a trasmissione alimentare: i sistemi di sorveglianza nel contesto nazionale ed internazionale” organizzato dall'IZS Umbria e Marche e tenutosi a Perugia in data 19 marzo 2013. Partecipazione all’incontro di orientamento “Library 2.0, riviste e banche dati scientifiche, editoria elettronica, indici scientometrici e altro” organizzato dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche, svoltosi a Perugia in data 25 settembre 2013. 87 SEZIONE DI FERMO (SC10 FM) Funzioni e principali attività istituzionali e/o di servizio della S.C. L’attività della Struttura e dei laboratori ad essa afferenti si concretizza principalmente nel supporto tecnico scientifico ai dipartimenti di prevenzione dell’aree vaste dell’ASUR Marche, alla la P.F. Veterinaria e Sicurezza Alimentare della Regione Marche ed all’Utenza privata che si rivolge alla Sezione per problematiche in materia di sanità pubblica. I laboratori Diagnostica e Controllo Alimenti sono quindi coinvolti in maniera preminente nell’esecuzione delle analisi finalizzate alla diagnosi, sorveglianza delle malattie infettive diffusive, delle zoonosi e nell’effettuazione delle prove analitiche volte alla verifica della salubrità degli alimenti destinati al consumo umano nell’ambito dei piani di controllo ufficiale nazionali e/o regionali e nell’ambito di controlli richiesti da privati in regime di convenzione e non. Presso il laboratorio di Diagnostica della Sezione, inoltre, viene svolta l’attività analitica relativa all’esecuzione dei test diagnostici per la Diagnosi delle TSE per entrambe le regioni ed il Responsabile del laboratorio, in qualità di Referente unico dell’istituto, partecipa in maniera attiva collaborando con i colleghi del Servizio Veterinario e il CERV nella gestione dei Focolai di SCRAPIE. Nel 2013 il laboratorio di Diagnostica si è occupato, inoltre, di tutte le attività (Formazione IZS Torino CEA; Partecipazione RING TEST; esecuzione test analitici) riguardanti l’attivazione del programma di Sorveglianza ai sensi del Regolamento CE 1139/2003: Piano di monitoraggio contaminazione SNC nelle carni da spolpo per entrambe le Regioni. Nel laboratorio Controllo degli Alimenti viene anche approfondita la conoscenza dei processi tecnologici delle filiere agroalimentari più rappresentative presenti nel territorio. A tal proposito nel 2013 il Laboratorio ha pianificato ed effettuato le attività di campionamento, analisi e valutazione dei risultati previste nel “Programma per la valutazione e verifica dell’identità, qualità e sicurezza di alimenti prodotti nella Regione Marche (ARSRM2013)”. Attività analitica e sviluppo di nuove metodiche Oltre a portare avanti l’attività analitica collegata ai controlli previsti nei diversi piani, per quanto riguarda il miglioramento delle prestazioni analitiche, il 2013 si è contraddistinto dall’implementazione di una Multiplex PCR per la determinazione dei geni codificanti la produzione di enterotossine stafilococciche e di una PCR end point per l’identificazione molecolare di Staphylococcus aureus. E’ continuata inoltre l’attività di collezione dei ceppi di Listeria monocytogenes isolati durante l’attività diagnostica anche nelle altre sezioni marchigiane dell’IZS. Politica della Qualità Nell’ambito della politica della qualità, il personale della Sezione si è adoperato anche nel 2013 nell’accreditamento di nuove prove portando in estensione 2 procedure: PRT.PGPS.002: Ricerca di anticorpi nella Malattia di Aujeszky; PRT.PGMICALI.009 rev 010 2013: Staphylococcus aureus - Conta. Al momento si è ancora in attesa della formalizzazione dell’accreditamento da parte di ACCREDIA. La partecipazione a numerosi circuiti interlaboratorio nazionali e internazionali e l’attuazione di controlli di qualità interni, hanno consentito ai laboratori della 88 Sezione di valutare la qualità delle proprie prestazioni monitorando le performances dei singoli operatori ed il rispetto, nel tempo, dei livelli di precisione dei metodi analitici. La partecipazione ai circuiti interlaboratorio per anno 2013 è stata effettuata come da pianificazione indicata nel MOD.Q.421 e disponibile al seguente percorso: X:\Perugia\Cartelle Condivise\Ring Test\LD10 o LCA10”. Il giudizio finale è stato soddisfacente per tutti tranne che per un dei due campioni distribuito al Laboratorio LCA10 nel mese di novembre. Di seguito vengono elencati i vari circuiti ai quali i laboratori della struttura hanno partecipato: Lab. PROVA ENTE Matrice SAR FdC IZSAM Teramo IZSAM Teramo Siero bovino + ovino Siero bovino CIRCUITO AQUA IZS delle Venezie ELISA ParaTBC IZSLER Piacenza CIRCUITO AQUA IZS delle Venezie Proficiency Test per la ricerca di larve di trichinella ISS (metodo digestione automatico) Proficiency Test per la ricerca di larve di trichinella (metodo dell’agitatore ISS magnetico mediante digestione artficiale Test Rapido IZSPLV IDEXX Herd Chek CEA BSE-Scrapie N. camp. Ab anti-Brucella Ab anti-Brucella Identificazione DNA virus BHV-1 Biologia molecolare Identificazione per diagnostica RNA virus PRRS bovina e suina Identificazione omogenati di organo DNA Neospora caninum 30 5 GIUDIZI O S S 10 10 10 S S S S Sieri bovini DNA ParaTBC 10 S Sieri bovini e suini IBR Ac totali IBR Ac gB IBR Ac gE PRRS Ac 10 10 10 10 S S S S Polpette di carne Larve Trichinella di 3 S Polpette di carne Larve Trichinella di 3 S Omogenato tronco PrPsc encefalico BOVINO 30 S Omogenato tronco PrPsc encefalico OVINO 30 S SRM/13 :Ricerca proteina Omogenato di bovino gliofibrillare acida Proteina gliofibrillare acida 30 S Aflatossina M1 Progetto Trieste M1 1 S Ricerca/PCR LGC Standards Alimento QMS IZSPLV CEA LCA1 LD10 0 TORINO Analita TORINO Latte 89 L. monocytogenes 1/anno S Ricerca/PCR LGC Standards Alimento QMS Salmonella spp. 1/anno S Ricerca/PCR LGC Standards Alimento QMS Campylobacter termotolleranti 1/anno S Conta LGC Standards Alimento QMS L. monocytogenes 1/anno S Conta LGC Standards Alimento QMS Cl. perfringens 1/anno S Conta LGC Standards Alimento QMS M.O. 30 °C 2/anno S Conta LGC Standards Alimento QMS Enterobatteri 2/anno S Conta LGC Standards Alimento QMS E.coli 2/anno S Conta LGC Standards Alimento QMS B. cereus 1/anno S Conta LGC Standards Alimento QMS S. coagulasi + 1/anno S Conta LGC Standards Alimento QMS Pseudomonas spp. 1/anno S Ricerca/PCR HPA Alimento (MEL) Salmonella spp. 2/anno S Conta MPN HPA Alimento (MEL) E. coli beta2/anno glucoronidasi 1S 1 ** Punto rugiada LGC Standards Alimento QFCS aw 2/anno S pH 1/anno S Larve Anisakis 1/anno S 2/anno S (1 ancora in attesa di risultato) LGC Standards Alimento QMAS CNR Anisakiasi Es. ispettivoIZS Sicilia Alimento microscopico Palermo Potenziometetrico PCR Real Time EURL STEC for E.coli Alimento batterici – ceppi E.coli STEC ** giudizio non soddisfacente per 1 solo campione dei due inviati nella seconda distribuzione. E’ inoltre continuata nel 2013 la partecipazione del personale dirigente del laboratorio Controllo Alimenti (LCA10) alle verifiche ispettive interne in qualità di ispettore tecnico del gruppo di Verifica Ispettivo Interno dell’IZS UM. Consulenze e collaborazioni. Collaborazione con la REGIONE MARCHE per il proseguimento del PIANO INTEGRATO dei controlli; partecipazione alle cabine di REGIA. Collaborazione con i laboratori ospedalieri per il progetto ZOONOSI. Stipula e proseguimento di convenzioni con laboratori privati, ditte farmaceutiche e con gli OSA per il discorso trichine. Proseguimento del progetto Refil Marche: attività di laboratorio e di consulenza con gli allevatori. Proseguimento del progetto LIFE NATURA 2009 COORNATA Marche: attività di laboratorio. Partecipazione al tavolo tecnico organizzato dall’ISS, su richiesta del Ministero della Salute, per la definizione di un “Protocollo tecnico per l’effettuazione dei 90 controlli microbiologici sugli alimenti e l’interpretazione e gestione degli esiti analitici”. Collaborazione con il responsabile della convenzione con laboratorio privato, nell’esecuzione delle attività di audit finalizzate all’accreditamento dello stesso. Come negli anni passati, il personale dirigente del laboratorio LCA10 ha collaborato con la P.F. Veterinaria e Sicurezza Alimentare della Regione Marche nella programmazione delle attività in materia di Sicurezza Alimentare. In particolare ha partecipato attivamente alle riunioni, alla revisione del piano di campionamento triennale relativo al controllo ufficiale degli alimenti, ha predisposto le relazioni intermedia e finale, redazione del Piano Integrato dei Controlli ed ha fornito il supporto tecnico ai Servizi dei Dipartimenti delle Are Vaste (ex ZT) dell’ASUR nell’esecuzione delle attività pianificate. E’ continuata inoltre l’attività di consulenza e collaborazione con alcuni laboratori privati operanti nel territorio di competenza. Ricerca Nel 2013, in qualità di responsabile scientifico e di responsabile di Unità Operativa, è proseguita l’attività legata alla RC IZS UM 0162010 (Studio dei livelli di contaminazione di Listeria monocytogenes nella filiera suina in stabilimenti umbro-marchigiani) avviata nel 2011 e conclusasi, con la redazione della relazione finale, il 31 dicembre. E’ proseguita inoltre l’attività analitica collegata alla RC IZS UM 0112011 (Studio della prevalenza di Coxiella burnetii nella filiera umbro-marchigiana del latte crudo bovino e ovino). Sono continuate inoltre le attività di campionamento e di analisi legate alle RC IZSUM 0032011 (Resp. Scuota) e RC IZSUM 0092011 (Resp. Valiani) nelle quali il Laboratorio LCA10 è Unità Operativa. Nel 2013, il Responsabile del laboratorio di Diagnostica si è impegnato nel proseguire le fasi del progetto di RICERCA CORRENTE: Sviluppo di linee guida per la predisposizione di un piano di “Categorizzazione del rischio” da impiegare nell’allevamento suino del Centro ITALIA. ; è proseguita l’attività di laboratorio e di consulenza legata ad un progetto dal titolo “Sviluppo di strategie dello stato sanitario della Regione Marche” individuazione dei principali fattori di rischio e studio di azioni efficaci di prevenzione; sempre nell’ambito della ricerca il Responsabile della Diagnostica ha partecipato in qualità di unità operativa al ricerca avente come titolo: “Valutazione di nuovi Alleli protettivi per la Scrapie AT137RQ e ARQK176 nelle razze ovine presenti nel territorio Umbro-Marchigiano” gestendo le fasi operative legate alla raccolta dei prelievi di sangue ovini per le razze del territorio Marchigiano. Produzione scientifica Pubblicazioni “ASSOCIATION OF THE MAIN VIRAL PATHOGENS 1 WITH PORCINE RESPIRATORY DISEASE COMPLEX (PRDC) IN CENTRAL ITALY”.Stefano Petrini, Valentina Silenzi, Elisabetta Manuali, Marta Paniccià, Marco Sensi1, Manfredo Fortunati, Francesco Feliziani, Maura Ferrari, Gian Mario De Mia. Journal of Veterinary Diagnostic Investigation. “Detection of Neutralizing Antibodies in Pigs Inoculated with an Inactivated Vaccine Against Porcine Circovirus Type(PCV2)”. S. Petrini, M. Paniccià, V. Silenzi, F. Ciuti, M. Bresaola, M. Fortunati, G. M. De Mia, G. Perugini and M. 91 Ferrari. Trends in Veterinary Sciences DOI: 10.1007/978-33642-364884_12,© Springer-Verlag Berlin Heidelgerg 2013 “Assessment of reproducibility and uncertainty of foos microbiology metrhods: statistical approach of a multi-site laboratory”. Giuliana Blasi, Annalisa Petruzzelli, Donatella Ottaviani, Stefano Fisichella, Enrico Di Raimo, Andrea Valiani, Marinella Capuccella, et al. Accreditation and Quality Assurance, Vol. 18 N. 2 2013. “Studio dei livelli di contaminazione di Listeria monocytogenes nella filiera suina in stabilimenti umbro-marchigiani” Ciarrocchi F., Palombo B., Gattuso A., Sonnessa M., Gianfranceschi M.V., Blasi G. Atti della XIX Conferenza Nazionale Oxoid Bologna 10 Settembre 2013 in press. Poster “Studio dei livelli di contaminazione di Listeria monocytogenes nella filiera suina in stabilimenti umbro-marchigiani”. Ciarrocchi F., Palombo B., Gattuso A., Sonnessa M., Gianfranceschi M.V., Blasi G. XIX Conferenza Nazionale Oxoid Bologna 10 Settembre 2013 Presentazioni “Corso di formazione ed addestramento per Auditor/Lead Auditor su OSA nel campo della sicurezza Alimentare” 3 – 13 Aprile 2013 Sirolo (AN) e 13 – 23 Novembre 2013 Tolentino (MC). Workshop “Piano di campionamento per il controllo ufficiale degli alimenti nella Regione Marche: primo triennio di attività” 7 Marzo 2013 Fermo; 14 Marzo 2013 Ancona. Incontro “Dal supermercato al frigo di casa. Le regole fondamentali per la sicurezza alimentare domestica” 18 Marzo 2013 Fermo. Corso di formazione ECM “Piano regionale alimenti: strategie di campionamento” 17 maggio 2013 San Benedetto del Tronto (AP). Aggiornamento e formazione professionale del personale della SC10 Il personale della struttura complessa. ha partecipato, nel corso dell’anno a seminari, workshop, convegni, corsi di aggiornamento e formazione organizzati sia dall’IZSUM che da enti esterni. tenendo presente sia la programmazione dei fabbisogni formativi, sia dei singoli operatori che dell’equipe in coerenza in primis con gli obiettivi istituzionali, secondariamente con gli obiettivi aziendali connessi con le mansioni svolte da ogni singolo dipendente. Questo ha permesso di migliorare l’attività già in essere e innovare alcuni servizi. nel rispetto delle risorse economiche assegnate. In tale prospettiva la formazione dei dirigenti rappresenta un punto di forza per la gestione delle risorse umane, della qualità dei servizi, nel miglioramento della professionalità e del sistema organizzativo dei vari laboratori. Per il raggiungimento degli obiettivi sopra riportati si evidenzia la partecipazione ai seguenti eventi: 92 “Convegno annuale delle TSE” Palermo 23 ottobre 2013. Convegno “L’adempimento dei controlli previsti dal Regolamento EU 113//2003.IZS. Piemonte , Liguria e Valle d’Aosta . Marzo 14,2013 Seminario : “ Parassitosi umane trasmesse da alimenti di origine animale.” Sala Congressi Centro Dir. Banca delle Marche Jesi. 06/05/2013 II Workshop : La Veterinaria in Rete . Camerino 1/06/2013. XV Congresso Nazionale S.I.DI.L.V. Monreale (PA ) 23.25.10.2013. Giornata di studio sulla Brucellosi .Teramo 03/12/2013 presso sala Convegni Centro Internazionale per la Formazione e l’informazione Veterinaria “F:Gramenzi.” “L’audit interno strumento per verificare l’adeguatezza del sistema qualità e la correttezza del dato analitico” 27 Febbraio 2013 Perugia. “Aggiornamenti in tema di sicurezza alimentare. I controlli microbiologici sugli alimenti: sviluppo di un protocollo tecnico per l’effettuazione, interpretazione e gestione degli esiti analitici” 20 Marzo 2013 Perugia XXIII Convegno Nazionale AIVI “Il contesto ambientale e la Sicurezza degli Alimenti” 12 – 14 Giugno 2013 Roma “Metodi alternativi alla ISO/TS 16649-3:2005 per la numerazione di Escherichia coli nei molluschi bivalvi” 20 – 21Giugno 2013 Ancona. Seminari nell’ambito di “Sicura – produttori, controllori, consumatori in convention” Modena Fiere: “Il nuovo Regolamento 882 come cambia il controllo ufficiale” 24 Settembre. “Etichettatura alimentare e claims è sempre una questione di etichetta” 24 Settembre 2013. “La gestione delle non conformità controllo ufficiale e autocontrollo” 25 Settembre 2013 “Il campo di accreditamento flessibile: una gestione più dinamica della competenza dei laboratori di prova” 01 ttobre 2013 Perugia “Seminario Laboratorio Nazionale di Riferimento Listeria monocytogenes” 12 – 13 dicembre 2013 Teramo “Attualità ed evoluzione della ricerca a supporto del territorio” Foligno il 22/05/2013. “Prevenzione della corruzione in ambito sanitario” Perugia li 06/12/2013. “La cultura della motivazione come chiave principale verso l’efficacia e l’efficienza lavorativa” Perugia li 09/12/2013. Corso FAD – on line << ABC della BVD >> delle IZS delle Venezie. Considerato che la formazione costituisce un elemento essenziale per lo sviluppo delle conoscenze e facilita i percorsi professionali degli operatori il personale tecnico della Sezione è stato autorizzato a partecipare alle seguenti attività formative: “Autoclavi e sterilizzazione” Perugia 13 maggio 2013. “Il campo di accreditamento flessibile: una gestione più dinamica della competenza dei laboratori di prova” Perugia 1 ottobre 2013. “Biotecnologie applicate alla sicurezza alimentare” 17 ottobre 2013. 93 Esecutore di BLSD “Rianimazione cardiopolmonare di base” Marsciano 11 novembre 2013. “La cultura della motivazione come chiave principale verso efficacia e l’efficienza lavorativa” Perugia 9 dicembre 2013. “Autogestire l’informazione: cinque casi di studio per orientare i dipendenti dell’IZSUM” Perugia 10 dicembre 2013. “Ruolo dei DPC nel laboratorio biologico e nel laboratorio di analisi”, IZS UM Perugia 15 Ottobre 2013 “Piano di campionamento per il controllo ufficiale degli alimenti nella regione Marche: primo triennio di attività” 07 marzo 2013 Fermo. “Criteri di sicurezza applicabili ai prodotti alimentari all’interno dell’Unione Europea: puntualizzazioni e riflessioni”,Bologna, 10 settembre 2013. “Nuova gestione protocollo informatico/pec” Perugia 09 aprile 2013 “Attualità ed evoluzione della ricerca a supporto del territorio” Foligno il 22 Maggio 2013. Corso FAD – on line << ABC della BVD >> delle IZS delle Venezie. Formazione specifica sul sistema informatico di gestione del laboratorio di analisi (SIGLA 4: il nuovo applicativo e le evoluzioni tecnologiche)” Ancona 11 aprile 2013 Perugia 16-17 aprile 2013. Corso online “Controllo e analisi delle carni e dei molluschi” sito internet http://formazione.tecnichenuove.com/, gennaio 2013 ”Infezioni da Escherichia Coli produttori di verocitotossina (VTEC): epidemiologia, diagnostica di laboratorio e quadro normativo”, Portici 1 marzo 2013. Seminario “LNR Campylobacter”, Teramo (IZSAM),11-12 dicembre 2013. Seminario “LNR Listeria monocytogenes”, Teramo (IZSAM),12-13 dicembre 2013. ”I contaminanti ambientali( micotossine e pesticidi): il campionamento, la preparazione del campione e l’espressione del risultato” Ancona il 17/09/2013. Seminario: “ Parassitosi umane trasmesse da alimenti di origine animale.” Sala Congressi Centro Dir. Banca delle Marche Jesi. 06/05/2013. Eventi formativi organizzati per utenti esterni Nel 2013, il personale dirigente della sezione ha partecipato attivamente alla progettazione e realizzazione di tre eventi formativi ECM, organizzati in più edizioni ciascuno, rivolte principalmente a personale esterno del Sistema Sanitario Nazionale. Tali eventi sono realizzati in conformità a quanto indicato nel Piano Formativo 2013 al quale si rimanda per ulteriori dettagli. Un approfondimento merita sicuramente il “Corso di formazione ed addestramento per Auditor/Lead Auditor su OSA nel campo della sicurezza Alimentare” evento ECM rivolto a Medici, Medici veterinari, Biologi e Chimici dei competenti servizi dei Dipartimenti di Prevenzione dell’ASUR (SA, SIAOA, SIAPZ e SIAN), organizzato dal personale della Sezione in collaborazione con quello della sezione di Pesaro e tenutosi in due edizioni il 03 – 13 Aprile 2013 Sirolo (AN) e il 13 – 23 Novembre 2013 Tolentino (MC). Attraverso l’organizzazione di questo evento l’IZS ha fornito alla Regione Marche il supporto tecnico e gestionale per l’organizzazione e la realizzazione di un 94 percorso formativo finalizzato alla formazione di 49 auditor qualificati per l’esecuzione dei controlli ufficiali intesi come audit su OSA. 95 STAFF DIREZIONE GENERALE STRATEGICA (SC11) Funzioni e principali attività istituzionali e/o di servizio della S.C. La struttura si occupa della gestione programmata e straordinaria della qualità e della comunicazione, mediante la valorizzazione degli strumenti di informazione, in particolare: sviluppa una coerente politica di comunicazione rivolta a tutti gli stakeholder, impiegando i principali strumenti organizzativi e informativi, previsti dalla normativa vigente in materia (Carta dei Servizi, U.R.P.); garantisce informazioni esaustive e trasparenti sull’attività dell’Ente, favorisce la cultura dell’appropriatezza; indirizza coordina e verifica l’attuazione della Politica della Qualità nei vari settori dell’Istituto; assolve delle attività previste per il Centro Regionale di Farmacovigilanza Veterinaria; promuove la cultura dell’informazione, scientifica e legislativa, supportando le attività di ricerca e sperimentazione con strumenti bibliografici ed editoriali; gestisce la Politica Ambientale; gestisce i Servizi Tecnici dell’Istituto. ATTIVITÀ Comunicazione-Informazione Nel corso del 2013, nell’Unità Operativa Comunicazione ed Informazione, le attività effettuate sono state: Carta dei servizi. Completamento della redazione del documento e pubblicazione sul sito web. Sito internet.Nel corso del 2013 sono state effettuate numerose attività legate allo sviluppo nel nuovo sito web che, nonostante ciò, a causa di un ritardo da parte del fornitore esterno, non è ancora stato posto in produzione. Per quanto concerne le attività propedeutiche alla realizzazione, è stata effettuata, con la collaborazione della Struttura Complessa Strategica 11, l’analisi dell’attuale Intranet aziendale al fine di individuare, nel nuovo sito web, la struttura della Intranet da adottare. Per quanto concerne lo specifico della sezione dell’Amministrazione Trasparente è stato effettuato lo studio con la Direzione Amministrativa degli ultimi obblighi diffusi dall’ Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche nella Delibera n. 50/2013 denominata “Linee guida per l’aggiornamento del Programma triennale per la trasparenza e l’integrità 20142016” nel settembre del 2013. In seguito a questo ed alla conseguente Deliberazione aziendale che assegnava al personale interno gli obblighi di pubblicazione delle informazioni, è stato effettuato lo studio della struttura dati aperta alla base della rappresentazione dei dati nel nuovo sito web. La progettazione della sezione della trasparenza è risultata conforme alla verifica 96 attraverso l’algoritmo automatico di monitoraggio presente nella Bussola della Trasparenza dei siti web. Per quanto riguarda le attività di rilevanza aziendale con implicazione diretta nel sito web è stato effettuato lo studio del Piano Nazionale Anticorruzione propedeutico alla realizzazione della mappatura dei processi, a potenziale rischio di corruzione, gestiti nell’ambito dell’UODGSI. Sempre per quanto riguarda la realizzazione del nuovo sito web sono stati effettuati numerosi check con l’azienda incaricata della ristrutturazione per verificare lo stato di avanzamento dei lavori. Due steps di verifica sono stati realizzati presso la sede di Perugia in presenza di rappresentanti qualificati della stessa azienda e della Direzione Generale dell’Ente. L’ufficio stampa ha continuato nel 2013 a dare supporto alla Direzione generale sulla comunicazione inerente le attività dell’Ente, nello specifico: • Inaugurazione della nuova Sede Diagnostica di Macerata-Tolentino. • Inaugurazione della nuova Sede Diagnostica di terni Integrazione tra comunicazione cartacea e comunicazione sul web. La comunicazione multimediale sul web ha spalancato molte porte, mostrandosi come la vera rivoluzione a cavallo dei due secoli. Tuttavia il rischio è di rimanere sommersi da moltissime informazioni creando disorientamento. Per questo motivo l’Istituto desidera portare avanti anche la comunicazione tradizionale, soprattutto cartacea, considerandola ancora uno strumento di grande pregio. Per quanto detto l’ufficio accettazione, che rappresenta biglietto da visita dell’Istituto, è stato dotato di locandine e poster con lo scopo di dare agli utenti una comunicazione chiara ed esaustiva. Campagna Alimento Sicuro. La campagna di informazione sulla sicurezza alimentare dedicata ai cittadini. E’ stata creata appositamente una immagine specifica costruita sulla base del target a cui ci si rivolge: il cittadino, ovvero un pubblico non specializzato. Lo scopo della campagna è duplice: far conoscere l’Ente al cittadino utente e dare informazioni sulle problematiche legate all’alimentazione e ai rischi ad essa collegati, argomenti che sempre più al centro dell’interesse e delle preoccupazioni dei cittadini, dei legislatori e dei media. Il progetto nel corso del 2013 è stato sviluppato con due incontri che si sono svolti uno nella Sezione di Macerata ed uno nella Sezione di Fermo. Bilancio Sociale. E’ stata effettuata in bozza la stesura del Bilancio Sociale. Gestione Qualità, Ambiente e Farmacovigilanza L’UODQAF11 ha svolto nel 2013 tutte le attività di supporto e di coordinamento alle singole strutture semplici e complesse dell’IZSUM inerente la gestione della Qualità finalizzate anche al mantenimento dell’Accreditamento. Si ricorda che l’inserimento delle prove negli elenchi Accredia e l’Iscrizione negli elenchi regionali dei laboratori, sono prerogative indispensabili per 97 svolgere l’attività analitica istituzionale ed essere di supporto qualificato per le aziende che operano nel settore agro-alimentare. In particolare si elencano le attività di maggior rilevanza: Supporto alle strutture interne all’Istituto Trasferimento sedi Tolentino, Terni e Laboratori della Sicurezza Alimentare della Sede Centrale Al fine di garantire l’integrità del sistema qualità implementato, il personale dell’UODQAF11 ha supportato le attività di trasferimento e di ripristino delle funzioni, gestionali ed analitiche, dei laboratori delle Sezioni periferiche di Tolentino e di Terni e dei Laboratori della Sicurezza alimentare della sede centrale. In tale contesto ha effettuato verifiche ispettive interne supplementari atte a controllare la corretta gestione delle attività svolte al fine di assicurare la validità dei dati analitici erogati. E’ stato intensificato l’interscambio con l’Ente di accreditamento (Accredia) al fine di garantire che l’inevitabile periodo di sospensione delle prove fosse contenuto in termini temporali, minimizzando così il disagio all’utenza. Tutte le attività svolte sono state giudicate positivamente per cui non è stato necessario effettuare verifiche supplementari che avrebbero rappresentato aggravio di attività e di costi per l’Ente. La verifica ispettiva di sorveglianza annuale, pianificata dal sistema e svolta con una modalità sperimentale, accogliendo una esigenza rappresentata dall’ente di accreditamento, si è svolta regolarmente con esito positivo. Nuove procedure pubblicate Nel 2013 l’UODQAF11 ha effettuato attività di supporto nella stesura di 52 nuove procedure, di cui 24 PRT e 28 DV, provvedendo alla loro pubblicazione e distribuzione. Procedure Revisionate Nell’ambito della procedure già esistenti l’UODQAF11 ha collaborato all’attività di revisione di 157 procedure, di cui 123 PRT, 6 PRQ e 15 DV. Progetto e supporto allo sviluppo del nuovo sistema documentale della qualità E’ stato sviluppato un sistema documentale che consentirà la redazione e la distribuzione dei documenti del sistema qualità in maniera innovativa. Questa nuova modalità di gestione della documentazione consentirà di semplificare l’iter approvativo dei documenti rispettando i criteri di assunzione di responsabilità; i documenti saranno autorizzati alla pubblicazione in seguito alla firma digitale da parte del Direttore Generale. Attualmente tale processo è stato completato per il Manuale della Qualità mentre resta da effettuare la parte riferita ai segmenti di validazione della redazione, distribuzione delle procedure. E’ stata inoltre sviluppata all’interno dello stesso sistema una parte che gestirà le attività di formazione del personale per l’utilizzo dei documenti del sistema qualità. 98 Ambiente e Gestione Rifiuti L’Unità Operativa Ambiente e Gestione Rifiuti, riveste un ruolo di grande rilievo scaturito dall’importanza e l’attenzione che questo settore ha sempre avuto, ed oggi ancor più, nel mondo sanitario. La responsabilità principale nell’approvazione delle procedure per la gestione dei rifiuti prodotti nell’Ente è del Direttore Generale, come responsabile della gestione dei servizi sanitari e di delega organizzativa (Unità Operativa di Supporto), ma l’argomento investe trasversalmente l’intera organizzazione e richiede l’integrazione fra i diversi settori. La salvaguardia dell’ambiente e le modalità da attuare per la corretta gestione dei RifiutiSanitari, garantendo la sicurezza e la salute degli operatori e degli utenti, in conformitàalle disposizioni normative vigenti, hanno indotto l’Incaricato della Posizione Organizzativa a svolgere le seguenti attività: Applicazione della procedura in tutti i contesti organizzativi aziendali. Assicurazione della corretta gestione dallo smaltimento, della corretta tenuta del registro del carico e scarico dei rifiuti pericolosi, all’organizzazione degli spazi destinati a deposito temporaneo. Miglioramento della gestione dei rifiuti predisponendo mezzi e strumenti più adatti a tale scopo, (per esempio presenza di carrelli per la raccolta e contenitori che garantiscano in modo maggiore la sicurezza per gli operatori e per l’ambiente). Attività per migliorare l’applicazione delle procedure di gestione dei rifiuti, da cui presumibilmente potrebbe derivare una diminuzione della quota di rifiuti sanitari pericolosi. Attività per ridefinire le procedure per la raccolta differenziata dei rifiuti al fine di aumentare la quota di riciclo e recupero e diminuire la quota di frazione secca non riciclabile. Definizione di tutte le precauzioni adeguate alla prevenzione di rischio biologico durante la fase di smaltimento dei rifiuti speciali sanitari pericolosi. Attività connessa al Progetto Obbiettivo, a valenza pluriennale, che coinvolge tutti i Responsabili della gestione ambientale dello smaltimento rifiuti delle Sezioni Diagnostiche Territoriali. Il progetto prevede: Attività connessa al Sistema SISTRI. Normativa ambientale collegata al Sistema Qualità e relativa formazione. Gestione emergenze ambientale. Razionalizzazione ed incremento della raccolta differenziata in tutte le Strutture della Sede Centrale e delle Sezioni. attivazione di 2 gare appalto riguardanti: controllo delle emissioni in atmosfera per la sede centrale per il ritiro dei rifiuti in tutte le sedi dell’Istituto; 99 Editoria-Biblioteca Il settore nel corso dell’anno ha svolto tutte le attività di routine, nello specifico: -acquisizione, conservazione e uso del patrimonio librario e documentario riguardante l’area scientifica-disciplinare di pertinenza e collaborazione con altre Biblioteche per migliorare il livello delle prestazioni fornite; -gestione della documentazione bibliografica e legislativa e della biblioteca e predisposizione del piano annuale di acquisizione di volumi e supporti informatici e di gestione degli abbonamenti annuali e pluriennali (riviste e banche dati); -consulenza all'utenza nella ricerca bibliografica e nell'accesso alle fonti di informazione; -gestione del patrimonio bibliografico dell’Istituto, catalogazione e gestione di tutte le pubblicazioni effettuate dai ricercatori; -predisposizione e divulgazione dei bollettini e rassegne di informazione scientifica e legislativa; -attività di collaborazione e supporto alle altre articolazioni organizzative per la redazione di pubblicazioni e raccolta, elaborazione e pubblicazione dei lavori scientifici, commenti ed informazioni su eventi ed attività collegate alla vita dell’Ente ed al settore della Sanità attraverso la rivista Sanità Pubblica Veterinaria; -implementazione di attività di collaborazione, condivisione delle risorse, e partecipazione a comuni progetti, con le biblioteche degli II.ZZ.SS. e con le biblioteche degli Istituti di Ricerca Italiani e Stranieri di area biomedica; -predisporre il piano annuale di iscrizione a società scientifiche e provvedere agli adempimenti amministrativi conseguenti. Nel corso del 2013 inoltre: trasmissione, per la pubblicazione, del testo “I dieci anni di Bibliosan” relativo ai dati del questionario Bibliosan 2012 (integrato con i questionari 2003 – 2008), al Ministero della Salute. Redazione della tabella per la mappatura delle attività a rischio corruzione. Lavoro editoriale per l'allestimento e pubblicazione di 6 numeri dell'House organ dell'Ente (http://spvet.it; http://indice.spvet.it): SPVet.it/81 - Dicembre 2013, SPVet.it/80 - Ottobre 2013, SPVet.it/79 - Agosto 2013, SPVet.it/78 - Giugno 2013, SPVet.it/77 - Aprile 2013, SPVet.it/76 Febbraio 2013, e attività finalizzata alla migrazione della rivista nell'ambito della nuova organizzazione dello spazio Web dell'Ente - Open Journal System. Avviamento del lavoro per l'iniziativa "bootstrap", "Studio preliminare sulla somministrazione di cibi ascrivibili al settore Etnico in Umbria" (Maggio 2013). Nel corso dell'iniziativa ci sono stati incontri con osservatori privilegiati ed elaborazione di documentazione presentata alla dirigenza della Struttura SC 11. 100 Nell'ambito del progetto Teatro della Salute è stata direttamente fornita assistenza editoriale - informatica, per quanto riguarda: - l'attribuzione dei codici internazionali per la catalogazione dei libri, in possesso dell'Unità Editoria, Biblioteca dell'Ente. ISBN (http://www.isbn.it/), gestendo la procedura informatizzata per l'attribuzione dei codici dei primi tre volumi: "Una merenda particolare & il Grande Pasticcio"; "Sherlockan e il gattino di Gatterville; "Odissea nella Via Lattea". - la scelta e l'uso delle licenze Creative Commons e la modalità di inserimento dei disclaimers nel colophon dei volumi citati. Ufficio Iconografico Elaborazione e stampa di poster scientifici e pubblicitari relativi all’attività dell’Ente; Il servizio si occupa di fotografia digitale ad alta risoluzione ed editing, realizzazione di filmati video, masterizzazione, stampe di poster brochure, scannerizzazione di immagini e documenti, supporto ad eventi formativi e sopralluoghi in allevamenti. Tiene i contatti con operatori interni/esterni all'Istituto in merito all'assistenza tecnica delle varie apparecchiature in dotazione all'Ufficio ed i particolare la gestione del nuovo plotter, HPDJ-Z2100PHOTO, per la stampa dei poster di tutto l’Ente. U.O. Gestione Servizi Tecnici , STPG11/STAN11 Nell’ anno 2013 l’U.O. Gestione Servizi Tecnici , STPG11/STAN11, ha svolto un’attività tecnica/amministrativa, secondo le funzioni attribuite dal regolamento, capillare e trasversale all’interno dell’Istituto. Nello specifico l’attività svolta riguarda: -la gestione di oltre 450 richieste interventi tecnici, con la collaborazione se necessario di ditte esterne , -l’elaborazione di pareri per l’acquisizione di nuova strumentazione, -la stipula di contratti di manutenzione per le apparecchiature scientifiche dell’IZSUM in collaborazione con l’UASE. - il supporto tecnico/scientifico durante il trasloco nelle nuove sedi dei laboratori di Tolentino, Terni, il laboratorio di bromatologia , microbiologia e chimica della sede centrale. L’organizzazione delle nuove strutture ha comportato la taratura supplementare di tutti gli strumenti, ad eccezione delle micripipette, con inevitabile disagio e sovraccarico dell’attività -il collaudo, dove necessario, della nuova strumentazione, - la messa a punto del sistema per il monitoraggio delle temperature durante i trasporti tra le varie sedi dell’Istituto. Per quanto riguarda la parte metrologica , la nostra attività è sempre più coinvolta dalle nuove esigenze dei laboratori volte a fronteggiare metodiche di prova anche innovative nel rispetto dei requisiti richiesti dalla Qualità. Uno degli obbiettivi perseguiti, di primaria importanza ,è l’ottimizzazione dell’uso della strumentazione raggiungibile solo con la stretta collaborazione con il 101 personale dei laboratori e la professionalità ed esperienza acquisita nel corso degli anni . Nel complesso tutta l’attività rivolta alle tarature ed ai controlli in servizio effettuati sulle apparecchiature dell’Istituto nel corso del 2013, è indicata nella tabella sotto riportata Tipologia Apparecchiatura Bagni, Stufe, Termometri e muffole Bilance analitiche e tecniche Sonde di temperatura MasterCycler Termostati a CO2 Pipette mono e multicanale TOTALE Tarature effettuate e controlli in servizio 2012 482 291 551 42 20 4787 6173 Per quanto riguarda la politica della qualità, l’attività svolta da STPG11/STAN11 è sempre strettamente collegata agli obiettivi di qualità dell’IZSUM, essendo la nostra Struttura sempre presente in tutti i laboratori dell’Ente, fornendo il proprio servizio a supporto delle attività. Sono stati effettuati i seguenti corsi di aggiornamento interni: • gestione del sistema Evisense • buona pratica di dispensazione con le micropipettte in collaborazione con Mettler • uso dei sistemi di produzione dell’acqua in collaborazione con Millipore e • utilizzo e taratura del pH-metro. Sono stati effettuati i seguenti corsi di aggiornamento interni: • Corso teorico-pratico sui principi della sterilizzazione a vapore Perugia 13/05/2013 • Ruolo dei DPC nel laboratorio Biologico e nel laboratorio di analisi Perugia 15/10/2013 • Rapporti con Enti/ Organizzazioni • Consulenze e collaborazioni Convenzioni • Convenzione Ricciarelli Nel 2013 l’UDOQAF11 ha attivato una consulenza con il Laboratorio Analisi Ricciarelli - Sansepolcro, fornendo supporto formativo ed informativo per favorire il percorso del laboratorio sopra citato verso l’accreditamento. In questo contesto ha fornito un sostegno nella complessa attività di redazione documentale, predisponendo anche visite ispettive atte a verificare la corretta gestione delle attività della struttura. Collaborazione con la regione Umbria L’UODQUAF11 ha collaborato nel 2013 con la Regione Umbria per organizzare ed eseguire audit presso i Servizi UslUmbria1 e UslUmbria 2. Ha partecipato 102 alla redazione delle chek-list utili alle attività di audit e ha fatto parte dei team ispettivi regionali in qualità di esperto ed osservatore. Ha collaborato alla definizione delle “Linee guida per IL CONTROLLO UFFICIALE dei laboratori che eseguono le analisi nell’ambito dell’autocontrollo delle imprese alimentari”. Collaborazione con il ministero della salute Il Ministero della salute ha iniziato nel 2013 a sviluppare attività funzionali alla “Valutazione delle performance degli IIZZSS”; l’iniziativa prende le mosse dal progetto di valutazione delle performance in cui l’IZSUM aveva avuto un ruolo importante di promozione di coordinamento. In quest’ambito sono state effettuate delle riunione per individuare gli indicatori e il documento prodotto è stato inoltrato alle direzioni del ministero per la valutazione. Partecipazione al Comitato di Gestione Bibliosan – Sistema Biblioteche Enti di Ricerca del Ministero della Salute - in rappresentanza delle strutture di area veterinaria. Referente Nucleo di Valutazione delle biblioteche del Sistema Bibliosan – Ministero della salute. Promosso e formalizzato il protocollo di collaborazione fra l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale UM (UO Editoria, Biblioteca), e l'Istituto Tecnico Agrario di Todi, per lo svolgimento del programma: "Girovangando, Progetto di Computer Supported Collaborative Writing (CSCW), finalizzato alla creazione di un Open Access Repository per diffondere pubblicazioni elaborate da: Studenti, Educatori e Docenti dell'Istituto Tecnico Agrario Ciuffelli Einaudi di Todi). U.O. Gestione Servizi Tecnici , STPG11/STAN11. Nel 2013 è stata data la collaborazione al Dr. Ezio Ferretti, Responsabile UOS Stabilimenti Comunitari UOC SIAOA Dipartimento di Prevenzione ASUR Marche - Area Vasta N° 4, per la taratura dei termometri della propria struttura. Ricerca FARMACOVIGILANZA Successivamente alla delibera n. 1500 del 2012 della Regione Umbria che colloca il Centro Regionale di Farmacovigilanza Veterinaria presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria e Marche e specificatamente presso l’UODQAF11, la struttura ha lavorato per implementare la funzionalità del sistema di farmacovigilanza in Umbria. Con questo scopo è stata redatta una procedura di gestione delle segnalazioni di sospetta reazione avversa con annessa valutazione del nesso di casualità ABON e emissione di feedback al segnalatore. Formazione/Informazione L’attività del Centro regionale di Farmacovigilanza Veterinaria è stata oggetto di formazione interna ed esterna all’IZSUM. 103 Formazione esterna La formazione esterna è stata effettuata in data 20/06/2013 partecipando come relatori al corso “Aggiornamento sul Farmaco Veterinario”, tenutosi a Todi (PG) ed organizzato in collaborazione dagli Ordini dei Medici Veterinari di Perugia e di Terni. Il corso, accreditato ECM, ha avuto una partecipazione molto significativa, 100 iscritti che si sono dimostrati interessati alle tematiche inerenti la farmacovigilanza. Sono state pertanto previste altre edizioni per affrontare tutte le complesse tematiche legate all’utilizzo dei farmaci. Successivamente al corso, 2 segnalazioni di sospetta reazione avversa sono pervenute al Ministero della Salute dalla Regione Umbria. Formazione interna La formazione interna è avvenuta presentando le attività del Centro Regionale di Farmacovigilanza al corso ECM “Autogestire l’informazione: Casi di Studio per gli operatori del Comparto dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche”. Il corso si è tenuto il 10/12/2013 presso la sala formazione dell’IZSUM e in questo contesto sono state presentate, parallelamente alle attività di ricezione e analisi delle segnalazioni spontanee di sospetta reazione avversa, le attività di ricerca del Centro Regionale e lo stato dell’arte della farmacovigilanza in Italia e in Europa, presentando rapporti dell’EMA sulle segnalazioni, sull’uso di antibiotici e sul fenomeno dell’antibioticoresistenza. Progetto di ricerca: "Programma di farmacovigilanza veterinaria mirato alla sensibilizzazione, informazione e formazione dei veterinari (libero professionisti e del controllo pubblico) e dei farmacisti, nonché alla verifica di residui del farmaco impiegato in allevamenti bovini da latte”. Nel 2013 in collaborazione con la regione Umbra è stato attivato un progetto di ricerca: "Programma di farmacovigilanza veterinaria mirato alla sensibilizzazione, informazione e formazione dei veterinari (libero professionisti e del controllo pubblico) e dei farmacisti, nonché alla verifica di residui del farmaco impiegato in allevamenti bovini da latte” che ha visto la partecipazione attiva anche delle AA.SS.LL. umbre. Il progetto muoveva dalla necessità di stimolare i professionisti che vengono quotidianamente a contatto col farmaco veterinario alla partecipazione al sistema di farmacovigilanza, puntando l’accento sulla somministrazione corretta degli antibiotici e di come questo potesse incidere nella gestione complessiva aziendale. Pertanto l’attenzione si è principalmente rivolta alla sensibilizzazione dei partecipanti affinché fossero stimolati a fornire puntuali informazioni sul corretto uso di antibiotici nelle aziende di bovine da latte umbre al fine di creare/rafforzare un uso più razionale degli antibiotici nelle realtà zootecniche bovine umbre. E’ stato impostato e condotto un caso studio su 30 aziende 104 umbre da latte, selezionate in funzione di parametri aziendali ed in ragione della presenza nel latte di un elevato numero di cellule somatiche. Il dati ottenuti hanno consentito di fare delle correlazioni interessanti che ci incoraggiano ad allargare l’indagine a tutte le aziende da latte presenti nel territorio Collaborazione con le ASL L’attività di farmacovigilanza, contestualmente al progetto di ricerca attuato sulle aziende di bovine a produzione di latte, ha previsto l’attivazione di una rete di collaborazione tra il centro regionale di farmacovigilanza e i servizi veterinari di “Igiene degli allevamenti e produzioni zootecniche” delle 4 AA.SS.LL. umbre. La collaborazione si è materializzata in due diverse azioni: dapprima è stato chiesto il supporto delle AA.SS.LL. nella stesura, controllo e validazione di check-list redatte dal personale della UOQDAF11 e da sottoporre agli allevatori umbri per la raccolta di informazioni su aspetti strutturali, manageriali, gestionali e sanitari delle aziende. Secondariamente gli operatori delle AA.SS.LL. e il personale UOQDAF11 hanno partecipato a sopralluoghi nelle aziende selezionate per il progetto di ricerca, per valutare gli aspetti presenti nelle check-list e per intervistare gli allevatori. Progetto S&I Bibliosan. Progetto triennale finanziato dal Ministero della Salute in memoria di Luigina Lazzari. Borsa di studio triennale (2012/2014). Progetto “Scienza e cultura alimentare” Legge 6/2000 DD 369 del 26.6.2012 art. 6 comma 5. Finanziamento PANN12-00058 del Ministero dell’Istruzione della Università e della Ricerca. Progetto: Library OJR - Library - Open Access Journal & Repository per l'informazione scientifica degli operatori sanitari e del comparto zootecnico. Progetti Ricerca Corrente IZSUM 2013. Progetto: “ Integrated and collaborative care”: implementazione e diffusione delle strategie innovative di gestione integrata ospedale-territorio dei disturbi comportamentali e delle altre complicanze della demenza. PROGRAMMA CCM 2013. Progetto: Tiresia- New opportunity for learning, occupation and social inclusion for visually impaired people in food sensory analysis. Call for proposals, Lifelong Learning Programme 2013 della Comunità Europea. (Partecipanti: Provincia di Perugia, Biblioteca Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria e Marche, Università dei Sapori, Unione Italiana Ciechi, Instituto de Formación Integral, S.L.U. Valencia, Spagna, Ayuntamiento de Valencia, Spagna, Zakład Doskonalenia Zawodowego w Kielcach Romania, S.C. FiaTest S.R.L. Romania). Progetto: Salumi Medioevali - Allevamento e Trasformazioni innovative di carni suine per ottenere salumi senza conservanti. PSR UMBRIA 2007-2013 Asse 1 Misura 124 – Cooperazione per lo sviluppo dei nuovi prodotti, processi e tecnologie nei settori agricolo e alimentare e in quello forestale. (Partecipanti: Capofila - “Biondini Carni e Salumi s.r.l.”, Partners: 3A-Parco Tecnologico 105 Agroalimentare dell’Umbria Analysis srl, Biblioteca Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria e Marche, Azienda Agricola Le due Torri, Azienda Agricola Peppucci, Azienda Agricola il Pezzo S.S., Fattoria di Monticello ). Produzione Scientifica D. Ranucci, F. Veronesi, I. Di Matteo, R. Branciari, D. Miraglia, C. Marini and D. Piergili Fioretti. Comparison of Serum and Meat Juice for Detectionof AntiToxoplasma gondi Antibodies in Hunted Wld Boars (sus scrofa) Trends in Veterinary Sciences, Spriger-Verlag Berlin Heidelberg 2013 Agnetti F., Crotti S., Maresca C., Scoccia E., Tentellini M., Circolo A., Marini C., Pitzurra L. “Sensibilità ad antimicotici in lieviti isolati da specie animali umbre: dati preliminari”. Atti del XV Congresso Nazionale S.I.Di.L.V 2013, 115-116. Ciappelloni R, Rossetti F, Mariani A, Ierimonti P, Pacini P, Rinaldi M, “Creare e scegliere informazioni nelle biblioteche digitali. un progetto di editoria elettronica partecipata per studenti, educatori e docenti della scuola secondaria” Atti 27a Didamatica Pisa 7-9/5/2013. Ciappelloni R., Benedetti A., Nucci D., Heymann A. J., Fruttini L., La library 2.0 in teatro, per la comunicazione scientifica nel settore degli alimenti e della sicurezza alimentare. 58 Congresso Nazionale AIB (Roma, 28-29 Novembre 2013). Ciappelloni R., Reperibilità delle informazioni, Open Access, Copyright & Library 2.0: Come scegliere un Editore e vivere felici. Linux Day (Perugia 26 ottobre 2013). Abraha I., Orso M., Cozzolino F., Eusebi P., Casucci P., Marchesi M., Luchetta M. L., Fruttini L., Ciappelloni R, De Florio R., Montedori A., The Current State of Validation of Administrative Healthcare Databases in Italy. A Systematic Review. PDS journal (pubblicazione sottomessa nel novembre 2013 in attesa di accettazione dall’editore). Cappelloni R., Garantire l'accesso ai risultati della ricerca negli Enti pubblici scientifici - Ensuring the access to the results of scientific research in public Institute. Sanità Pubblica Veterinaria Numero 81, Dicembre 2013 [http://www.spvet.it/] ISSN 1592-1581. Cappelloni R., Narrative medicine, Sanità Pubblica Veterinaria, Numero 80, Ottobre 2013 [http://www.spvet.it/] ISSN 1592-1581. Fruttini L , Relazione Nucleo di valutazione Bibliosan, Auditorium del Ministero Salute Roma 3 Dicembre 2013. Cappelloni R., Giovani ricercatori nelle sabbie mobili italiane. Che fare? - Young researchers in the italian quicksands. What is to be Done? Sanità Pubblica Veterinaria: Numero 79, Agosto 2013 [http://www.spvet.it/] ISSN 1592-1581. Ciappelloni R., Dentro il "Mondo animale". Intervista ad Angelika Riganatou, scrittrice e medico veterinario - Inside Animal World. An interview with 106 Angelika Riganatou, writer and veterinarian, Sanità Pubblica Veterinaria, Numero 79, Agosto 2013 [http://www.spvet.it/] ISSN 1592-1581. Ciappelloni R., DORA: una critica radicale all'Impact Factor. Come valutare e misurare la qualità dei risultati della ricerca con metodi alternativi? The case of DORA: a radical criticism of the Impact Factor. How we may assess and measure the research output quality, with alternative methods? Sanità Pubblica Veterinaria: Numero 78, Giugno 2013 [http://www.spvet.it/] ISSN 1592-1581. Rossetti F., Mariani A., Ierimonti P., Pacini P., Rinaldi M, Ciappelloni R. Creare e scegliere informazioni nelle Biblioteche digitali. Un progetto di Editoria elettronica partecipata per studenti, educatori e docenti della scuola secondaria Create and select information in the digital libraries. A project of participatory electronic publishing for students, educators and secondary school teachers, Sanità Pubblica Veterinaria: Numero 78, Giugno 2013 [http://www.spvet.it/] ISSN 1592-1581. Ciappelloni R. "In territorio nemico": modalità di scrittura collettiva, utile nella letteratura scientifica di ricerca e divulgativa - "In the enemy territory": a mode of collective writing, useful in scientific research and popular science Sanità Pubblica Veterinaria: Numero 77, Aprile 2013 [http://www.spvet.it/] ISSN 1592-1581. Redazione SPVet.it; Intervista a Fabio Antimi su OpenStreetMap, per la creazione di Mappe Collaborative del territorio - Interview with Fabio Antimi on OpenStreetMap®, for the creation of Collaborative Map of the territori; Sanità Pubblica Veterinaria: Numero 77, Aprile 2013 [http://www.spvet.it/] ISSN 1592-1581. Ciappelloni R., Deiana R., Uso dello smartphone per il sostegno delle le attività intramurali e "in campo" in un Istituto Zooprofilattico - The smartphone as a support of the intramural and "in field" activity, in a Zooprophylactic Institute; Sanità Pubblica Veterinaria: Numero 76, Febbraio 2013 [http://www.spvet.it/] ISSN 1592-1581 Aggiornamento e formazione professionale del personale della S.C. Carla Marini Corso di formazione “La gestione della comunicazione in caso di emergenza” Consorzio “Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica” Villa Umbra Pila (PG)”, 24 gennaio 2013. L'audit interno strumento per verificare l'adeguatezza del Sistema Qualità e la correttezza del dato analitico Carla Marini Evento ”Nuova emigrazione e social innovation: quali opportunità per l’Umbria? – Un primo bilancio del progetto Brain Back Umbria” – Agenzia Umbria Ricerche Palazzo Donini – Perugia, 1 marzo 2013. 107 Carla Marini Concetti sparsi di epidemiologia: random. IZSUM Perugia. 6.2 Crediti ECM. Carla Marini I progetti di ricerca corrente dell'IZS UM attualità ed evoluzione della ricerca a supporto del territorio. 5 Crediti ECM Carla Marini Convegno ECM: “XV° CONGRESSO NAZIONALE SIDILV Convegno” – M.V congressi spa – Monreale (PA) – 23-25 ottobre 2013. Carla Marini EVENTO NON ECM: “L’Amministrazione trasparente” - Consorzio Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica - Villa Umbra Pila, 8 novembre 2013 Carla Marini EVENTO ECM: “La funzione della comunicazione nell’innovazione della P.A.: pubblicità, trasparenza e diffusione delle informazioni, URP 2.0” Consorzio Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica Villa Umbra - Pila, 11 e 12 novembre 2013 Carla Marini EVENTO: “Corso BASIC LIFE SUPPORT – DEFIBRILLATION (BLSDD) – Azienda USL Umbria 1 - Centro di formazione Emergenza-Urgenza AUSL Umbria 1, ex Ospedale di Marsciano - 13 novembre 2013. 11 Crediti ECM Carla Marini. Prevenzione della corruzione in ambito sanitario Carla Marini La cultura della motivazione come chiave principale verso l'efficacia e l'efficienza lavorativa. 7.1 Crediti ECM Carla Marini Autogestire l'informazione: cinque casi di studio per orientare i dipendenti dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche. Docente e Responsabile Scientifico. 5 Crediti ECM Carla Marini Prevenzione della corruzione in ambito sanitario Carla Marini Prevenzione della corruzione in ambito sanitario Carla Marini Seminario di approfondimento su gli adempimenti in materia di anticorruzione e trasparenza L. Fruttini R. Ciappelloni R.: MediaLibraryOnLine alla Biblioteca comunale S. Matteo degli Armeni, Perugia, 22 Agosto 2013. R. Ciappelloni, - Linux Day 26/10/2013, Istituto Capitini, Perugia. Gaggioli N. Montanucci N. - Corso di aggiornamento per il nuovo gestionale grafico di ACNP rivolto agli utenti che lavorano già in produzione. Firenze 5 novembre 2013. Fruttini L. La biblioteca in cerca di alleati Convegno Stelline – Milano 14-15 marzo 2013. Fruttini L: “Corso di prevenzione della corruzione in ambito sanitario - Perugia, 6 dicembre 2013 e 10 gennaio 2014. IZSUM. Fruttini L. Ricerca biomedica e pubblicazione dei risultati: la sostenibilità dell’ Open Access". Workshop Bibliosan 4 dicembre 2013. Fruttini L. Giaggioli N., Montanucci N. Heymann A. Corso su Twitter 20 Dicembre 2013 Sala Macchine Biblioteca (docente: Raoul Ciappelloni). 108 Ciappelloni R. Corso su "Social Network Analysis for Journalists Using the Twitter API’ at the 2nd School of Data Journalism" at the International Journalism Festival, Perugia, Aprile 2013. Monica Timi, la responsabile di STPG11, Ha partecipato al corso “Tecniche diagnostiche virologiche applicate alle principali malattie degli animali domestici”, svoltosi a Perugia presso IZSUM 10/05/2013. Monica Timi Ha partecipato alla riunione tecnica” I sistemi informativi dell’IZSAM” svoltosi a Teramo 15 febbraio 2013. Monica Timi Ha partecipato al PFA “L’Audit interno strumento per verificare l’adeguatezza del sistema qualità e la correttezza del dato analitico” tenutosi a Perugia il 27 febbraio 2013. Monica Timi Ha partecipato al seminario della HBM “Introduzione all’incertezza di misura –Come determinarla in modo pratico” , Roma 8 marzo 2013. Monica Timi Ha partecipato al corso “Il campo di accreditamento flessibile. una gestione più dinamica della competenza dei laboratori di prova”. Perugia 1 ottobre 2013 presso IZSUM. Monica Timi Ha partecipato al corso “Ruolo dei DPC (Dispositivi di protezione collettiva) nel laboratorio biologico e nel laboratorio di analisi”. Perugia 15 ottobre 2013 presso IZSUM. Stefano Ciuffolini, il responsabile di STAN11, ha partecipato al PFA “L’Audit interno strumento per verificare l’adeguatezza del sistema qualità e la correttezza del dato analitico” tenutosi a Perugia il 27 febbraio 2013. Stefano Ciuffolini Ha partecipato al corso “ I sistemi informatici dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise” svoltosi a Teramo il 15/02/2013 presso IZSAM. Stefano Ciuffolini Ha partecipato al corso “Ruolo dei DPC nel laboratorio biologico e nel laboratorio di analisi” svoltosi a Perugia il 15 ottobre 2013 presso IZSUM. Silvia Cibottiha partecipato al corso “L’audit interno strumento per verificare l’adeguatezza del sistema qualità e la correttezza del dato analitico” tenutosi a Perugia. Silvia CibottiConcetti sparsi di epidemiologia: random - Seconda Edizione NON ECM tenutosi a Perugia Silvia Cibotti:Il campo di accreditamento flessibile: una gestione più dinamica della competenza dei laboratori di prova tenutosi a Perugia Silvia Cibottiha partecipato all’Incontro Annuale di Aggiornamento per Laboratori Accreditati tenutosi a Roma. Marinella Capuccella. 18/22 Marzo 2013 “XXII Corso Introduttivo Farmcoepidemiologia ”organizzato dall’ISS. Marinella Capuccella 17 aprile 2013 “Concetti sparsi di Epidemiologia” organizzato dall’IZSUM (ECM 5 punti) 109 Marinella Capuccella 22 maggio 2013 “I PROGETTI DI RICERCA CORRENTE DELL’IZS UM “ATTUALITA’ ED EVOLUZIONE DELLA RICERCA A SUPPORTO DEL TERRITORIO” organizzato dall’IZSUM (ECM 5 punti). Marinella Capuccella 13-14 settembre “Metodologie della negoziazione” organizzato dall’ANAOO (ECM 13.1 punti). Marinella Capuccella 24 settembre 2013 "I contaminanti ambientali (micotossine e pesticidi): il campionamento, la preparazione del campione e l'espressione del risultato" organizzato dall’IZSUM (ECM 9.7 punti). Marinella Capuccella 11 ottobre 2013 “Il contribuito della sanità Pubblica Veterinaria alla Medicina Unica” organizzato dall’ISS (ECM 5 punti). Alviero Bossi 23 settembre 2013 : “ SISTRI : il nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti” organizzato dalla Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica di Perugia Alviero Bossi 17 ottobre 2013 : “La classificazione dei rifiuti: presentazione dei test richiesti dalla normativa” organizzato da Istituto Superiore di Sanità – Roma. Attività di formazione Corso di formazione sull’Accreditamento flessibile in data 01/10/2013 si è tenuto presso la Sala Formazione IZS Umbria e Marche il corso di formazione “Il campo di accreditamento flessibile: una gestione più dinamica della competenza dei laboratori di prova”. L’evento muoveva dalla necessità di fornire ai dipendenti dei laboratori di prova dell’IZSUM e dell’ARPA Umbria, informazioni di base per un corretto approccio pratico all’accreditamento in campo flessibile, conforme alla norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025 e basato sul Regolamento Tecnico ACCREDIA RT26 “Prescrizioni per l’accreditamento con campo di accreditamento flessibile”. Il corso ECM, i cui responsabili scientifici sono stati la dr.ssa Rondini e la dr.ssa Capuccella, è stato positivamente partecipato. Il personale ha evidenziato la rilevanza degli argomenti trattati rispetto alla necessità di aggiornamento, apprezzando la qualità dei docenti intervenuti che hanno saputo offrire spunti di miglioramento per le attività professionali dei partecipanti. Corso di formazione per la formazione / aggiornamento di auditor Il giorno 27/02/2013 si è svolto il corso di formazione "L'audit interno strumento per verificare l'adeguatezza del sistema qualità e la correttezza del dato analitico". Tale attività è stata rivolta sia la personale già qualificato auditor che fa parte del team ispettivo interno, sia la personale dirigente che ha una competenza tecnica in particolari settori che hanno manifesto la volontà di iniziare il percorso di formazione per svolgere attività di auditor. Formazione personale neoassunto Il personale della UODQAF11 ha effettuato la formazione di base del Sistema di Gestione Qualità dell’IZSUM al personale neoassunto e volontario nel 2013. 110 Eventi formativi organizzati per utenti esterni Seminario: "Incontro di orientamento su: Library 2.0, riviste e banche dati scientifiche, editoria elettronica, indici scientometrici e altro". IZS UM 25 settembre 2013. Seminario: "L'informatica open access e i device mobili come strumento informativo e gestionale: smart - phone / poster / journal, in ambito sanitario, agroalimentare e ambientale". IZS UM 12 dicembre 2013. Corso ECM: Autogestire l'informazione: cinque casi di studio per orientare gli operatori del comparto dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche, IZS UM, 14 ottobre 2013. 111 GESTIONE RICERCHE E PROGETTI SPECIALI Per quanto concerne le funzione proprie dell’U.O., nel corso dell’anno sono state svolte le seguenti principali attività: 1. a) b) c) d) e) f) g) h) i) j) k) l) relativamente alla funzione “Ricerca”, per la quale è allegato un documento riassuntivo di tutti i progetti in corso: alla catalogazione e diffusione ai ricercatori dell’Istituto di tutte le note informative giunte dal Ministero della Salute relative alle procedure riguardanti la predisposizione dei progetti di ricerca, sia corrente che finalizzata; alla partecipazione a riunioni indette dalla Direzione Generale della Sanità Veterinaria e degli Alimenti del Ministero della Salute ai fini della verifica delle attività di ricerca; al riguardo si evidenzia che nel corso della riunione indetta dal Ministero della Salute, tenutasi a Roma, il 27 giugno u.s., con la partecipazione di tutti gli Istituti Zooprofilattici, è stato rimarcato che l’Istituto di Perugia, è in linea con tutte le attività relative ai progetti di ricerca, tanto è vero che nel mese di dicembre u.s. sono state accreditate le somme a saldo per le attività legate alla ricerca corrente per l’anno 2005, 2006 e 2007 azzerando di fatto i crediti relativi alle attività di ricerca corrente; alla raccolta e successiva trasmissione al suddetto Ministero di tutte le informazioni riguardanti la parametrazione delle somme attribuibili all’Istituto secondo i nuovi criteri di valutazione adottati dalla Commissione Nazionale per la Ricerca Sanitaria; al raccordo con tutti i ricercatori al fine della predisposizione degli abstract, da presentare alla Comitato scientifico per la gestione delle proposte di ricerca all’interno dell’istituto, dei progetti di ricerca corrente per l’anno 2013 (n. 34); al raccordo con tutti i ricercatori al fine della predisposizione e verifica dei progetti di ricerca corrente presentati per l’anno 2013 (n. 14); al raccordo con tutti i ricercatori al fine della predisposizione e verifica dei progetti di ricerca corrente in qualità di partner presentati per l’anno 2013 (n. 2); al raccordo con tutti i ricercatori al fine della predisposizione e verifica dei progetti di ricerca corrente propri per l’anno 2013 (n. 2); al raccordo con tutti i ricercatori al fine della predisposizione e verifica dei progetti di ricerca finalizzati legati al finanziamento del 5 per 1000 per l’anno 2013 (n. 2); al raccordo con i ricercatori al fine della predisposizione e verifica dei progetti di ricerca regionale per l’anno 2013 (n. 17); al raccordo con tutti i ricercatori al fine della predisposizione e verifica dei Progetti da presentare alla Regione per il Fondo Sociale UE (n. 14); alla predisposizione ed invio di tutta la documentazione per l’avvi dei Progetti approvati dalla Regione per il Fondo Sociale UE (n. 4) 112 m) alla predisposizione ed invio dell’Accordo di collaborazione in qualità di partner anno 2013 con il Dipartimento di Biologia Cellulare e Ambiente per l’indagine sulla fertilità della specie cinghiale; n) alla predisposizione ed invio dell’Accordo di collaborazione in qualità di partner anno 2013 della Regione Umbria - con il Servizio Caccia e Pesca - per l’indagine sulla fertilità della specie cinghiale; o) alla predisposizione ed invio dell’Accordo di collaborazione in qualità di partner del Programma di sviluppo rurale per l’Umbria 2007/2014. Asse 1 - Misura 1.2.4. “Diagnostica molecolare rapida in stalla (Acronimo Cow are you?)” ; p) alla predisposizione ed invio degli Accordi con le Unità Operative partner dei progetti di ricerca corrente avviati nell'anno 2013 (n. 7); q) alla predisposizione delle delibere riguardanti tutti i progetti di ricerca approvati ed avviati nel corso del 2013 (n. 44); r) alla compilazione della scheda con redazione dei relativi allegati, per la determinazione del finanziamento della Ricerca Corrente degli II.ZZ.SS. per l’anno 2013; s) alla raccolta, impaginazione, catalogazione e trasmissione al Ministero della Salute dei 14 progetti di ricerca corrente predisposti per l’anno 2013; t) alla raccolta e trasmissione al suddetto Ministero di tutta la documentazione integrativa riguardante sia detti progetti (rimodulazione degli stessi secondo le indicazioni ministeriali e conseguente riformulazione delle richieste economiche) che di alcuni degli anni precedenti (richieste di proroga per la trasmissione delle relazioni finali, raccordo con gli altri Enti scientifici partner di ricerche per le quali l’Istituto è capofila attinente gli aspetti convenzionali, operativi e finanziari); u) alla raccolta, sistemazione grafica, impaginazione, catalogazione e trasmissione al Ministero della Salute delle relazioni finali riguardanti i progetti di ricerca relativi agli anni: anno 2009 (5 corrente), anno 2010 (9 corrente); v) alla rendicontazione economica riguardante i progetti di ricerca in qualità di partner di altri Istituti relativi all’ 2008 (4 finalizzata); w) alla predisposizione e relativa liquidazione della quota di acconto/saldo per la partecipazione in qualità di partner alle ricerche correnti/finalizzate erogate dal Ministero nell’anno 2013 (n. 1 saldo RC. 2002 – n. 14 saldo RC. 2008 - n. 2 acconto RF 2010 - n. 7 acconto RC 2011); x) alla raccolta delle documentazioni, sia di natura scientifica che finanziaria, loro catalogazione e trasmissione alla Unione Europea relativamente ai tre progetti comunitari approvati; y) alla predisposizione, in raccordo con i Responsabili Scientifici delle stesse, della parte economica dei progetti di ricerca finanziati dal Ministero della Salute e dall'Unione Europea; z) alla predisposizione, in raccordo con i Responsabili Scientifici delle stesse, di tutte le rendicontazioni economiche relative alle suddette; 113 aa) alla predisposizione di tutti gli atti amministrativi riguardanti tali materie (delibere, disposizioni, note, etc.); bb) al necessario raccordo con i referenti del Ministero della Salute per verificare l’attuazione degli impegni contrattuali e collaborare nella soluzione di problemi insorti nel corso dell’anno; cc)al necessario raccordo con il S.A.P. ai fini della assegnazione del personale borsista alle articolazioni organizzative responsabili di progetti di ricerca (corrente, finalizzata e comunitaria), acquisendo le relazioni periodiche dei responsabili scientifici sulla effettiva partecipazione dei suddetti borsisti alle attività di ricerca ed alle attività di partecipazione esterna e/o formazione svolte ai fini della verifica della congruità rispetto alle indicazioni previste nei singoli progetti di ricerca; dd) al necessario raccordo con i Settori PGMAT, SABS e SEF per monitorare l’andamento della spesa dei singoli progetti di ricerca, sia relativamente agli acquisti in conto capitale che ai materiali di consumo, nonchè per trasmettere ogni informazione necessaria alla stesura del bilancio ed alle successive variazioni. alla predisposizione, in raccordo con i titolari dell’assegno di ee) ricerca ed i tutor dei progetti di ricerca finanziati dall'Unione Europea finanziamento “POR Ob.3 2007-2013 Misura D4 - Risorse CIPE Bando assegni di ricerca finalizzato al miglioramento delle risorse umane nel settore della ricerca e dello sviluppo tecnologico” della ricerca finalizzata al miglioramento delle risorse umane nel settore della ricerca e dello sviluppo tecnologico, della parte amministrativa dei progetti. Ricerche seguite nel corso dell’anno 2013 RICERCA Anno Corrente Corrente Corrente Corrente Finalizzata Finalizzata Capofila Partner Regione Propria Capofila Partner U.E. Totale 2008 - - - - - 6 1 7 2009 20 6 - - 1 2010 20 8 - - 1 2 - 29 1 1 31 2011 13 10 6 - - 2012 16 4 9 7 - 1 - 30 1 1 38 2013 14 2 17 2 - 1 1 37 Totale 83 30 32 9 2 12 4 172 Con delibera del Direttore Generale n. 106 del 13 maggio 2011, inoltre, alla sottoscritta è stata assegnata la gestione di tutta la parte riguardante le missioni e la formazione (corsi, convegni ecc..) relativa ai finanziamento delle ricerche correnti, finalizzate, UE e Regionali, a far data dal 1 gennaio 2011. Nel corso del 2013, pertanto, ha evaso tutte le richieste di iscrizione e partecipazione a corsi, convegni, ecc.. ed ha 114 monitorato costantemente le spese sostenute al fine della verifica del budget della ricerca assegnato ai singoli responsabili scientifici: a b c alla raccolta di n. 42 proposte di partecipazioni a Corsi, Convegni, Riunioni di lavoro ecc.. ; alla predisposizione delle delibere riguardanti la partecipazione a Corsi, Convegni, Riunioni di lavoro ecc.. del personale dell’Istituto finanziato dai progetti di ricerca (n. 9); all’immissione e relativa liquidazione delle fatture relative; 2. relativamente alle funzione Progetti Speciali ha provveduto: a. alla raccolta, elaborazione e catalogazione dei documenti riguardanti il b. c. d. e. f. g. h. i. programma “Contaminanti per la valutazione dell’esposizione nella popolazione ai contaminanti ambientali” per l’anno 2013, loro catalogazione ed invio al Ministero della Salute; alla predisposizione della delibera riguardante il Progetto speciale “Contaminanti per la valutazione dell’esposizione nella popolazione ai contaminanti ambientali” per l’anno 2013; predisposizione della rendicontazione economica dei documenti riguardanti le spese per il programma “Contaminanti per la valutazione dell’esposizione nella popolazione ai contaminanti ambientali” per l’anno 2013, ed invio al Ministero della Salute per i successivi rimborsi; alla raccolta e trasmissione al Ministero, per come previsto dal D.M. 4 ottobre 1999, della relazione a consuntivo, anno 2013, del CRN per lo studio dei Retrovirus correlati alle patologie dei ruminanti; alla raccolta e trasmissione al Ministero, per come previsto dal D.M. 4 ottobre 1999, del preventivo delle attività per l’anno 2014 del CRN per lo studio dei Retrovirus correlati alle patologie dei ruminanti; alla raccolta e trasmissione al Ministero, per come previsto dal D.M. 4 ottobre 1999, della relazione a consuntivo, anno 2013, del CRN per il controllo microbiologico e chimico dei molluschi bivalvi vivi; alla raccolta e trasmissione al Ministero, per come previsto dal D.M. 4 ottobre 1999, del preventivo delle attività per l’anno 2014 del CRN per per il Controllo microbiologico e chimico dei molluschi bivalvi vivi; alla raccolta e trasmissione al Ministero, per come previsto dal D.M. 4 ottobre 1999, della relazione a consuntivo, anno 2013, del CRN per lo Studio delle malattie da Pestivirus e da Asfivirus; alla raccolta e trasmissione, per come previsto dal D.M. 4 ottobre 1999, del preventivo delle attività per l’anno 2014 del CRN per lo studio Studio delle malattie da Pestivirus e da Asfivirus; 3. Per quanto riguarda l’attività di Formazione nel corso dell’anno 2013 ha partecipato ai seguenti corsi: 115 - Corso di formazione “La Legge 6 novembre 2012 n. 190 e gli strumenti di contrasto alle illegittimità nella PA” - Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica - Villa Umbra - Pila (PG), 11 febbraio 2013; Corso di formazione “Gestione delle negatività: errori e critiche” Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica - Villa Umbra - Pila (PG), febbraio/marzo 2013 Corso di formazione “Come redigere atti corretti alla luce dele recenti normative a partire dalla legge di stabilità 2013” Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica - Villa Umbra - Pila (PG), marzo/ maggio 2013; Seminario “HORIZON 2020 – Sfide, strutture, opportunità del nuovo programma quadro UE per la ricerca e l’innovazione (2014-2020) Sala riunioni Istituto sede di Perugia, 25 novembre 2013; Corso di formazione “Prevenzione della corruzione in ambito sanitario” organizzato da Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica - Villa Umbra – sede sala riunioni Istituto (PG), 6 dicembre 2013; - - - - In conclusione, ai fini della corretta verifica dei risultati ai sensi dell’art. 5 della Disciplina per il conferimento, la valutazione e la revoca dell’incarico di posizione organizzativa, la scrivente evidenzia che nel corso del 2013 la propria attività: • • • • è stata costantemente svolta nel rispetto delle direttive e delle disposizioni di servizio dettate dalla Direzione Generale; per quanto possibile, alla semplificazione e razionalizzazione del lavoro svolto ed alla riduzione dei tempi di definizione ed alla volontà di attivare iniziative mirate al conseguimento di più elevati livelli di efficienza, efficacia ed economicità dei servizi istituzionali; al conseguimento di un più elevato grado di soddisfazione delle attese e delle esigenze dell’utenza; al più elevato grado di coinvolgimento personale nei processi gestionali mirati al conseguimento degli obiettivi strategici dell’Istituto ed all’impegno profuso nella proposizione di soluzioni innovative o migliorative dell’organizzazione del lavoro. Formazione Per quanto concerne l’arricchimento formativo e professionale della responsabile, si fa riferimento a quanto riportato al punto 3 della presente relazione, sottolineando che ciò le ha garantito una notevole crescita culturale e professionale, consentendole di svolgere con maggiore efficienza ed efficacia il lavoro affidatole. 116 UNITÀ OPERATIVA GESTIONE SERVIZI INFORMATIVI Area Sistemistica 1. Interventi tecnici ordinari. I numerosi interventi di assistenza, che sono stati condotti nel corso del 2013, hanno comportato un elevato impegno da parte del personale. Alla fine dell’anno le richieste di intervento che hanno coinvolto il personale del l’UODGSI, acquisite attraverso uno strumento di help-desk ServiceDesk Plus in grado di classificare le stesse per tipologia, sono state circa 230. Le richieste sono tipicamente legate a problemi hardware riscontrati su desktop e stampanti, a problemi di rete, a problemi nell’uso della rete aziendale, di Internet e della Posta Elettronica oltre che all’installazione di software. 2. Installazione e distribuzione di nuove postazioni di lavoro. Nel corso del 2013 è stata effettuata l’installazione e la consegna residuale della fornitura di 80 postazioni acquistate nell’anno precedente. Per ciascuna postazione è stata realizzata una configurazione che tiene conto delle specifiche esigenze dell’utilizzatore e dell’ambito operativo di riferimento. Le postazioni sono state consegnate a nuovi utenti della rete, in sostituzione di quelle più datate o di quelle guaste e non più riparabili. Nel corso dell’anno una parte dell’impegno operativo è stato destinato alla risoluzione dei problemi riscontrati sulla fornitura Consip di desktop acquisita dall’Istituto nel 2013. Numerose ore di lavoro sono state spese, in collaborazione con il fornitore Italware, per la risoluzione di problemi connessi all’utilizzo efficiente delle postazioni di lavoro. Sono inoltre stati installati e distribuiti 10 nuovi notebook aziendali. 3. Supporto agli acquisti hardware e software. L’UODGSI ha garantito la sua collaborazione nell’ambito delle iniziative finalizzate all’acquisizione di soluzioni hardware e software da utilizzare presso l’Istituto. In particolare il suo personale ha effettuato le necessarie verifiche tecniche per l’acquisto di nuovi desktop e notebook attraverso la piattaforma Consip. In questo senso l’UODGSI ha dato il suo supporto nella gestione del Piano Triennale degli Investimenti per quanto concerne l’acquisizione di beni di carattere informatico. L’UODGSI ha inoltre collaborato con i due Osservatori Epidemiologici dell’Istituto alla definizione dei fabbisogni per l’acquisizione, alle migliori condizioni economiche consentite dalla natura dell’Ente, di ArcGIS sistema informativo geografico di Esri per la creazione e l'uso di mappe, per l’analisi e la condivisione di informazioni geografiche. Per quanto concerne il rinnovamento delle stampanti attraverso locazione operativa l’UODGSI ha effettuato le necessarie verifiche per identificare numero di stampanti e volumi di stampa di ciascun ambito d’uso. Per motivi di disponibilità di budget destinato alle locazioni operative l’investimento è stato rimandato al 2014. 4. Rafforzamento dei criteri di sicurezza nella gestione dei dati 117 Nel corso del 2013 l’UODGSI ha portato avanti una serie di attività finalizzate alla creazione di server di disaster recovery in grado di mantenere in vita, in caso di guasto, attività critiche per l’Ente. Sono in questo senso stati creati server appositi per garantire il mantenimento in vita delle attività di Sigla, del sito web e dell’applicazione per la gestione della formazione. Le attività in tal senso proseguiranno nel corso del 2014 con la realizzazione di nuove soluzioni per il disaster recovery. Area Applicativa 1. Assistenza ordinaria e straordinaria nell’uso di Sigla. Questa attività nel corso del 2013 ha assunto particolare rilevanza come conseguenza dell’avvio di Sigla 4.0 avvenuto ai primi di giugno. In seguito a questa fase sono infatti stati riscontrati una serie di problemi e necessità di implementazione dell’applicazione per il migliore adattamento alla realtà organizzativa dell’Istituto. Per quanto riguarda i problemi riscontrati, come fisiologicamente può avvenire nei casi di avvio di una nuova applicazione, sono state effettuate oltre 70 richieste di intervento per ciascuna delle quali è stata realizzata una dettagliata analisi del problema. Sono inoltre state gestite le richieste di miglioramento pervenute dagli operatori interni ed, in alcuni casi, anche da utenti istituzionali esterni. In questo senso sono stati identificati una serie di interventi migliorativi in grado di consentire, da parte delle varie Accettazioni, la gestione più razionale dei processi di invio dei Rapporti di Prova in formato PDF alle realtà istituzionali. L’UODGSI ha definito le specifiche per la realizzazione dell’interfaccia per la trasmissione dei Rapporti di Prova nel sistema di archiviazione sostitutiva che l’Istituto ha individuato per l’archiviazione digitale dei suoi documenti. 2. Rendicontazioni delle attività analitiche L’UODGSI ha, come negli anno precedenti, garantito il suo supporto nelle attività di rendicontazione dei dati analitici di laboratorio. Principali richiedenti in tal senso sono stati l’UO Sistemi Informativi ed Anagrafe, i due Osservatori Epidemiologici, i vari Laboratori e la Direzione. Attraverso lo strumento di helpdesk ServiceDesk Plus sono state acquisite oltre 145 richieste alle quali è stata data una puntuale risposta. 3. Migrazione delle applicazioni correlate a Sigla e necessarie allo svolgimento di attività critiche Con l’adozione di Sigla 4.0 ed il conseguentemente sostanziale cambiamento, sia della gestione del referto, sia della struttura della base dati, si è reso necessario la riprogettazione di una serie di procedure critiche per l’Ente. In particolare sono state adattate, ed in alcuni casi riscritte, le seguenti applicazioni. • Accettazione Multipla dei campioni di latte. E’ stata riadattata la procedura che permette l’accettazione sistematica dei campioni di latte sottoposti ad analisi per Autocontrollo. Questa applicazione permette di accettare i campioni di latte in tempi compatibili con la deteriorabilità del materiale di base e rende meno alienante le attività degli operatori di accettazione. 118 • • • • • • Controllo di Gestione. E’ stata adattata la procedura di valorizzazione delle attività analitiche svolte dai laboratori dell’Ente per garantire il necessario l’input del sistema Amministrativo GE4 per il controllo di gestione. Questa applicazione calcola i dati di base sulla produzione analitica suddivisa per tipologia di contabilità. Fatturazione. Sono state adattate ed in parte riscritte le procedure, per il sistematico calcolo trimestrale dei dati in grado di consentire la generazione semplificata delle fatture delle attività analitiche. Il campo di applicazione delle procedure trattate è quello relativo alla gestione delle convenzioni aperte, chiuse e degli utenti non convenzionati. Rendicontazione Triage. E’ stata creata una nuova procedura, consultabile dai vari responsabili di strutture di laboratorio, dalla Direzione Sanitaria ed dall’Assicurazione di Qualità attraverso un’applicazione web presente nella Intranet che permette la verifica dei tempi di risposta. Questa procedura permette di verificare il rispetto degli impegni assunti dall’Istituto con l’utenza esterna in merito ai tempi di esecuzione delle prove di laboratorio. Fatturazione Accettazione. E’ stata modificata la procedura di stampa della ricevuta di accettazione destinata agli utenti non convenzionati riportante il totale da pagare per l’esecuzione delle prestazioni. La procedura permette all’operatore accettante, una volta effettuato il pagamento, di trasmettere in amministrazione le informazioni per effettuare la relativa fattura. Gestione problematiche PEC per la semplificazione dello smistamento dei Rapporti di Prova all’interno delle strutture ASL. La gestione del referto in formato digitale e la trasmissione dello stesso, come previsto dall’ art. 47 del Codice dell’Amministrazione Digitale, attraverso il canale della Posta Elettronica Certificata ha, da un lato, incrementato il livello di efficienza nel servizio, grazie all’automatismo dell’invio, ma dall’altro ha creato, presso i servizi di Protocollo delle strutture ASL riceventi, il problema dello smistamento ai veterinari competenti. Dopo un periodo iniziale di assestamento è stato necessario pensare e realizzare una modifica che permettesse agli operatori del Protocollo di avere immediata informazione del veterinario destinatario del documento ricevuto. Questa modifica sollecitata dell'Area Vasta 3 Marche ha avuto immediata ricaduta favorevole su tutte le ASL di Umbria e Marche. Conservazione sostitutiva. La nuova procedura di gestione Sigla 4.0, al fine di perseguire l’obiettivo della dematerializzazione documentale, permette di refertare l’esito delle prove analitiche attraverso files PDF corredati da doppia firma digitale del responsabile del laboratorio e dell’accettazione di competenza. Questi files, in ottemperanza a quanto previsto dalla normativa vigente, devono essere conservati, per il tempo della loro validità, in appositi centri di archiviazione in cui il processo di conservazione segua criteri predefiniti. Per quanto riguarda i Rapporti di Prova, in seguito ad un 119 accordo di collaborazione stabilito tra l’Istituto ed un’azienda esterna, si è stabilito che la conservazione avviene in un centro di stoccaggio esterno al quale, settimanalmente dovranno essere inviati i documenti. L’UODGSI, per semplificare le attività di trasmissione e controllo dello stato di conservazione, da parte dell’Amministratore di Sigla, ha redatto, in accordo con l’azienda destinataria dei documenti per la conservazione, le specifiche funzionali per l’interscambio di documenti e files di controllo definendo le funzionalità per la verifica e la gestione dei casi critici. Questa funzionalità riveste particolare importanza in quanto in grado di gestire un aspetto critico nella gestione dell’applicazione. • Procedure di scelta automatica modello di stampa del Rapporto di Prova. Al fine di superare un limite di Sigla 3.1 legato alla rappresentazione dei dati analitici sul corretto modello di Rapporto di Prova, si è creato un programma che, sulla base di una serie di considerazioni sulla leggibilità delle informazioni da parte dell’utente, è in grado di analizzare il contesto e fornire automaticamente il modello più idoneo a rappresentare i risultati per uno specifico Rapporto di Prova. Questo programma permette di dare omogeneità di rappresentazione evitando errori di impostazione da parte del responsabile di laboratorio. • Sistema per la gestione della black list. La ristrutturazione dell’applicazione Sigla è stata occasione per rivedere la logica con cui si identificano le prove che in caso di positività richiedono il blocco temporaneo delle notifiche per permettere lo svolgimento di specifiche azioni da parte dei responsabili di accettazione. Questo al fine di snellire i processi di gestione evitando i casi di inutile blocco. In collaborazione con l’Accettazione di Perugia è stato determinato un nuovo algoritmo che, dopo la validazione degli altri responsabili di Accettazione e dalla Direzione Sanitaria, è stato implementato in Sigla 4.0. 4. Collaborazione nell’avvio delle attività legate alla ristrutturazione della piattaforma informatica di gestione del Sistema di Qualità. All’inizio del 2013 l’UODGSI ha fornito il proprio supporto nella definizione delle specifiche del nuovo sistema informatico di gestione del Sistema di Qualità. Questo ha permesso in primo luogo di definire l’atto deliberativo necessario all’assegnazione dell’attività di ristrutturazione ad un’azienda esterna e successivamente di definire la struttura della nuova applicazione. L’UODGSI ha partecipato alle interviste effettuate dall’azienda SIAV, incaricata delle attività di sviluppo, al personale della Assicurazione di Qualità. Questo al fine di supportare le fasi di analisi ed assicurare che gli aspetti caratteristici del processo di gestione in essere presso l’Istituto venissero analizzati. 5. Migrazione delle procedure di rendicontazione necessarie ad assolvere al debito informativo istituzionale. 120 All’avvio della nuova applicazione Sigla 4.0, avvenuto il 1 giugno 2013, ha fatto seguito una impegnativa attività di conversione di tutte le applicazioni di reportistica per consentire il loro adeguamento al nuovo database e alla nuova struttura dei dati. Questa attività di adeguamento è necessaria all’UODGSI a garantire il supporto, come previsto da regolamento, alle attività di altre Unità Operative come quella relativa ai Sistemi Informativi Sanitari ed Anagrafe. Secondo un ordine di priorità definito con la citata UO sono stati adeguati una serie di applicazioni di reportistica in grado di fornire dati per assolvere, nei tempi e nei termini previsti, al debito informativo istituzionale verso i vari Centri di Referenza o verso il Ministero della Salute. In particolare sono state convertite le applicazioni riguardanti i seguenti tracciati di dati: • • • • • • • • • • Tracciato Blue Tongue. Tracciato Bse. Tracciato Scrapie. Tracciato Piano Nazionale Residui (PNR). Tracciato Genotipizzazione. Tracciato Malattia Vescicolare del suino. Tracciato Aujeski. Tracciato Anemia Infettiva. Tracciato Arterite Virale equina. Tracciato record in formato XML per la rendicontazione del Piano SIN regione Umbria. • Tracciato record in formato XML per la rendicontazione del Piano SIN regione Marche. Per quanto riguarda invece le procedure che non producono un tracciato record, ma un flusso dati generico, si sono realizzate le seguenti procedure di estrazione: • • • • • • • • Estrazione Estrazione Estrazione Estrazione Estrazione Estrazione Estrazione Estrazione dati dati dati dati dati dati dati dati Influenza Aviare. Animali Selvatici. Rabbia. TSE. dei Piani Salmonelle. Piano Nazionale Alimentazione Animale (PNAA). Piani di Risanamento. Westnile. Sono state inoltre riscritte le procedure di rendicontazione dati sanitari a supporto dell’attività svolta degli Osservatori Epidemiologici Umbria e Marche e dall’Unità Operativa Sistemi Informativi Sanitari e Anagrafe. In particolare sono stati trattati le seguenti problematiche: • Estrazione dati Tubercolosi. • Estrazione dati Paratubercolosi. • Estrazione dati Alimenti. 121 • Estrazione dati relativi al quesito GENET. • Estrazione dati Trichine. • Estrazione dati Leishmania. 6. Supporto informativo al progetto Ars Alimentaria. Ars Alimentaria è un sistema a supporto e documentazione delle caratteristiche di identità, qualità e sicurezza dei prodotti e degli alimenti italiani. Gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali italiani rappresentano il punto di riferimento per l'alimentazione del sito del progetto al quale contribuiscono e partecipano le aziende di trasformazione, gli operatori economici, gli organismi di vigilanza. Nel sito del progetto è possibile reperire informazioni riguardo le caratteristiche di qualità e salubrità degli alimenti. L’UODGSI in collaborazione con l’Unità Operativa Sistemi Informativi Sanitari e Anagrafe ha provveduto a realizzare un nuovo processo di estrazione dati conforme a quanto indicato in seno al progetto. Questo per consentire che il nostro Istituto potesse fornire dati sull’Autocontrollo in grado di alimentare, secondo protocolli e metodi condivisi, il sito di Ars Alimentaria. 7. Personalizzazione e configurazione del Sito web. Come avvenuto negli anni precedenti è stato effettuato e garantito il supporto alla redazione dei contenuti del sito web istituzionale dell’Ente, come pure alla configurazione, alla riorganizzazione ed alla gestione di nuove pagine web. Nel 2013 sono state evase oltre 40 richieste di assistenza per attività di aggiornamento del sito web. Il maggior numero di richieste di supporto sono state formulate in relazione alla pubblicazione dei dati sulla Trasparenza. 8. Gestione delle convenzioni. L’UODGSI ha proseguito nelle attività di supporto alla gestione degli accordi in convenzione. Le attività sono state condotte secondo quanto stabilito nella Delibera n. 296 del 23 novembre 2012. Facendo seguito alla ristrutturazione del processo di gestione degli accordi in convenzione sono state effettuate le registrazioni dei rinnovi dei vari accordi con successiva notifica ai Responsabili Scientifici ed alle varie Accettazioni per l’utilizzo dei dati anagrafici corretti. Sono stati prodotti, con cadenza trimestrale, flussi dati relativi alle varie anagrafiche, riportanti informazioni utili per la produzione delle relative fatture. Questi flussi riguardavano utenti convenzionati ed utenti non convenzionati per i quali non era stato acquisito pagamento al momento dell’accettazione dei campioni. Sono stati prodotti elenchi di attività svolte in grado di consentire al lato amministrativo la verifica degli accordi pattuiti in ambito di sottoscrizione delle convenzioni. E’ stato garantito ai vari referenti scientifici il necessario supporto informativo calcolando, su richiesta, dati relativi alle attività svolte per i vari utenti in convenzione per consentire la razionale conduzione dell’accordo stipulato. 122 UNITÀ OPERATIVA PROTEZIONE E PREVENZIONE Riduzione premio assicurativo INAIL L’INAIL offre l’opportunità alle aziende “virtuose” di ridurre i costi assicurativi. Per usufruire delle agevolazioni, le singole aziende devono investire in prevenzione attuando una serie di azioni di miglioramento. Le tariffe di sconto prevedono riduzioni importanti in base alle dimensioni aziendali. Il Servizio di Prevenzione e Protezione, sulla base delle attività svolte, ha predisposto tutta la documentazione ed ha effettuato la richiesta di riduzione del tasso medio di tariffa per miglioramenti relativi alla sicurezza nei luoghi di lavoro avvenuti nell’arco del 2012. La richiesta è stata accolta dall’INAIL che ha riconosciuto all’Istituto una riduzione del 12%, come previsto per le aziende che occupano da 201 a 500 addetti. Valutazione dei rischi 1. La nuova organizzazione dell’istituto ha reso necessaria una stima dell’impatto del nuovo modello organizzativo nel documento di valutazione del rischio. Ciò ha comportato una attenta analisi dei dati esistenti nel documento citato, da cui è emersa la necessità di dover aggiornare la descrizione individuale delle mansioni. Tale aggiornamento si effettuerà nel corso del corrente anno. Per far ciò verrà utilizzato un nuovo applicativo informatico messo a punto nel 2013. 2. È stata effettuata la verifica e l’aggiornamento del documento di valutazione del rischio da esposizione al rumore. L’analisi ha interessato l’esposizione al rumore dei lavoratori presso alcune aree e/o strutture dell’Istituto nelle quali sono presenti sorgenti o lavorazioni che potenzialmente espongono a tale rischio. È stato inoltre effettuato anche un approfondimento sull’emissione di rumore legato all’uso del microscopio elettronico, in seguito ad una specifica richiesta pervenuta. Sono stati, pertanto, effettuati i sopralluoghi per eseguire le misure fonometriche che hanno portato a determinare i livelli di esposizione. I risultati della valutazione sono contenuti nel relativo documento che contiene anche le modifiche che possono essere apportate per ridurre i valori di emissione. A tal proposito, vengono anche suggerite le raccomandazioni legate al comfort acustico previste dalle norme tecniche. 3. È stata effettuata una verifica per valutare l’attualità del documento di analisi del rischio di incendio nella sede di Perugia. 123 Sono stati, a tal fine, effettuati i sopralluoghi per individuare le sorgenti di innesco, le sostanze facilmente combustibili e infiammabili e tutte le situazioni che possono determinare la facile propagazione dell'incendio. Sono stati, inoltre, individuati i lavoratori, presenti nel luogo di lavoro, esposti a tale rischio. È stato valutato il rischio residuo e verificata l’adeguatezza delle misure di sicurezza esistenti, nonché individuati ulteriori provvedimenti e misure necessarie ad eliminare o ridurre i rischi residui di incendio. Si è deciso, pertanto, di aggiornare il documento il quale, oltre a contenere quanto sopra descritto, descrive anche i risultati della valutazione stessa e le misure preventive, protettive e precauzionali adottate e da adottare per eliminare o ridurre i pericoli di incendio causati da materiali e sostanze infiammabili e/o combustibili, inneschi o sorgenti di calore. Come concordato e programmato, nella gestione della sicurezza sono stati coinvolti, mediante riunioni indette dalla Direzione, i dirigenti di struttura complessa (destinatari, peraltro, della delega di funzioni in materia di sicurezza), che rappresentano i ruoli organizzativi deputati all’attuazione delle misure migliorative. Formazione È stato realizzato un evento ECM, in materia di sicurezza sul lavoro, suddiviso in due giornate formative, destinate al personale nuovo assunto, compresi i volontari. Il personale dell’Unità Operativa ha partecipato, in qualità di discente, ai seguenti corsi di formazione / congressi: - - - - Evento ECM “MALATTIE A TRASMISSIONE ALIMENTARE: I SISTEMI DI SORVEGLIANZA NEL CONTESTO NAZIONALE E INTERNAZIONALE”, organizzato dall’IZSUM – Perugia - 19 marzo 2013. Evento ECM “I PROGETTI DI RICERCA CORRENTE DELL'IZS UMBRIA E MARCHE "ATTUALITA' ED EVOLUZIONE DELLA RICERCA A SUPPORTO DEL TERRITORIO", - Foligno - 22 maggio 2013. Progetto Formativo Aziendale ECM “Il campo di accreditamento flessibile: una gestione più dinamica della competenza dei laboratori di prova”, Perugia - 1 ottobre 2013. XV Congresso Nazionale S.I.Di.L.V. - Palermo - dal 23 al 25 ottobre. Evento ECM “La cultura della motivazione come chiave principale verso l’efficacia e l’efficienza lavorativa” - Perugia - 9 dicembre 2013. Sorveglianza sanitaria Sono stati organizzati ed effettuati gli accertamenti diagnostici e le visite mediche al personale inserito nel protocollo di sorveglianza sanitaria, ai sensi del D. Lgs n. 81/08 e sulla base del protocollo concordato con il Medico Competente. In particolare: 124 - accertamenti diagnostici e visite mediche periodiche al personale della sede di Perugia e delle Sezioni Diagnostiche; accertamenti diagnostici e visite mediche preventive, di idoneità alla mansione lavorativa, al personale nuovo assunto, compresi i volontari; visite mediche straordinarie su richiesta di alcuni lavoratori; videotest al personale che svolge il proprio lavoro al videoterminale per almeno venti ore a settimana; accertamenti diagnostici rivolti a valutare l’assenza di tossicodipendenza per gli utilizzatori dei carrelli elevatori ai sensi della normativa vigente. Defibrillatori L’Unità Operativa ha seguito le procedure per l’acquisto di sette defibrillatori (uno per Sezione Diagnostica e due per la sede di Perugia) ed organizzato la formazione degli addetti all’uso di tali strumenti, individuando, oltre coloro che già fanno parte della squadra di emergenza “primo soccorso”, altre figure nell’ambito del personale che si è particolarmente distinto per aver mostrato predisposizione ed interesse nei confronti della sicurezza sul lavoro. Produzione scientifica Vitelli B., Piazzoli L., Saezza M. E., Cenci F., Severini S. VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA ESPOSIZIONE AD AGENTI CANCEROGENI O MUTAGENI Atti XV Congresso Nazionale SIDiLV (Società Italiana di Diagnostica di Laboratorio Veterinaria): 90. Monreale (Palermo) 23 - 25 ottobre 2013. I documenti relativi alle attività citate sono già sottoposti all’attenzione della Direzione e sono disponibili, per la consultazione, presso la scrivente Unità Operativa. 125 UNITA’ OPERATIVA FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO Come esplicitato nel Piano Aziendale Anno 2013, la formazione in sanità presenta alcune specificità che la distinguono dalle altre attività formative, ciò in ragione della delicatezza e dell’importanza dei compiti affidati alle professioni sanitarie. Pertanto, fare formazione, in questo specifico settore, significa mettere il massimo impegno nel garantire il valore e la fondatezza scientifica dei contenuti, delle teorie, dei metodi, nonché rigore e trasparenza nella trasmissione dei saperi e nella gestione dei costi. L’analisi dei bisogni, che in altri campi professionali è fondamentalmente incentrata su fattori di efficienza e razionalità economica, quando entra in gioco il bene primario della salute e della sanità pubblica, non può prescindere dall’efficacia e dalla qualità del servizio offerto e ciò risulta non sempre di facile applicazione alla luce delle normative vigenti ed in considerazione dei compiti istituzionali affidati agli II.ZZ.SS. Nello specifico, si sottolinea come, in linea generale, l’esito del complesso delle attività formative è condizionato da una serie di numerosi fattori che possono favorire o ostacolare i dall’Unità Operativa Formazione e Aggiornamento, in Staff alla Direzione Generale, in considerazione dei compiti assegnati e in merito alle attività e ai progetti autorizzati, concordati e realizzati nell’anno 2013 e, inoltre, per poter consentire l’acquisizione di elementi utili sia per la valutazione della sottoscritta, quale Dirigente Amministrativo dell’Unità Operativa Formazione, sia del personale afferente alla stessa. L’U.O. Formazione e Aggiornamento ha costantemente operato di concerto con la Direzione Aziendale, nell’ambito dell’espletamento dei compiti e delle attività / responsabilità affidate dal Regolamento per l’Ordinamento Interno dei Servizi dell’Istituto entrato in vigore nel 2012, con lo specifico obiettivo di: stimolare l’organizzazione e favorire la pianificazione delle attività formative secondo un approccio per processi, nel pieno rispetto delle procedure e perseguendo una politica della qualità della formazione progettata ed erogata; elaborare sistemi e report per monitorare e valutare costantemente le attività formative direttamente organizzate e, conseguentemente, misurare la soddisfazione del cliente / utente; mantenere la qualifica di Provider Provvisorio ECM ed intraprendere il percorso per ottenere la qualifica di Provider Nazionale Definitivo ECM; informatizzare le procedure processi di formazione / aggiornamento, come ad esempio: l’organizzazione dei processi (staff, capacità, risorse, strutture), il contesto sociale / economico e politico (opinioni dei colleghi, cultura in rete, collaborazione, leadership, aspetti economico-finanziari, regolamenti, politiche sanitarie), l’innovazione (vantaggi pratici, la fattibilità, l’accessibilità). Tale precisazione si ritiene doverosa, in quanto, nel corso del secondo semestre 2013, questa Unità Operativa, a seguito di specifiche esigenze della Direzione, è stata impegnata nella progettazione e realizzazione di una serie di azioni / interventi formativi / informativi a carattere obbligatorio e non pianificabili che hanno comportato una costante rimodulazione del Piano Formativo. Tali attività che dovranno, peraltro, essere pianificate e realizzate anche nel triennio 2014 – 2016, (cfr. Piano Triennale Trasparenza – Piano 126 Triennale per la prevenzione alla Corruzione) sono state espletate a seguito delle nuove e molteplici normative, regolamenti, indirizzi, circolari, linee guida, direttive europee, nazionali, e regionali, varate nel corso del 2013. In particolare si riferiscono a nuovi adempimenti amministrativi, gestionali e sanitari in tema di sicurezza alimentare e del settore agroalimentare, strettamente correlati ai necessari. processi di cambiamento che investono l’Italia, le pubbliche amministrazioni e, nello specifico, anche questo Istituto (cfr. Decreto n. 106 /2012 -Riorganizzazione degli enti vigilati dal Ministero della Salute). Il Piano Formativo 2013 Il Piano Formativo 2013 è stato elaborato e gestito da quest’Unità Operativa in seguito ad approvazione della Direzione Aziendale. E’ stato predisposto e realizzato tenendo conto di quanto previsto dalla normativa in materia, dal Piano Sanitario Nazionale, dai Piani Sanitari delle Regioni Umbria e Marche, dal Programma di Educazione Continua in Medicina e da quanto indicato nel Piano Aziendale. In sede di pianificazione si è cercato di dare attuazione all’obiettivo strategico perseguire una politica della qualità della formazione progettata ed erogata. Le attività formative sono state progettate e realizzate sia con l’intento di dare attuazione ai compiti e alle finalità istituzionali dell’Ente, sia con lo specifico obiettivo di contribuire, per quanto di competenza, all’individuazione delle possibili e specifiche aree d’intervento formative evidenziate rispetto alle criticità organizzative ed ai bisogni di salute. Sono stati attuati interventi finalizzati alla professionalizzazione delle figure sanitarie che operano all’interno ed all’esterno dell’Ente, con l’intento di fornire strumenti operativi che si confida possano aver contribuito ad offrire al mercato nazionale, europeo e internazionale, servizi efficaci / appropriati con elevato contenuto di conoscenza e innovazione nel campo della sanità animale e della sicurezza alimentare. Nel corso del 2013 il Piano Formativo ECM - Anno 2013, presentato ad ottobre 2012, ha subìto delle modifiche che sono state apportate su indicazione dei vari Responsabili Scientifici dei singoli eventi e condivise ed approvate dal Comitato Scientifico ECM. L’Ente è stato, pertanto, impegnato in azioni formative che hanno riguardato argomenti d’interesse nazionale e regionale in tema di: sanità pubblica, igiene degli alimenti, igiene degli allevamenti e delle produzioni animali, legislazione sanitaria, comunicazione in sicurezza alimentare, emergenze sanitarie, emergenze epidemiche non sanitarie, in tema di controllo ufficiale, ai sensi del Regolamento 882/04, corsi di formazione ed addestramento per Auditor / Lead Auditor su OSA nel campo della Sicurezza Alimentare, percorsi formativi quale Centro di Referenza Nazionale su incarico del Ministero della Salute. Molte sono state le attività organizzate e rivolte al personale esterno e convenzionato, per lo più, organizzate e realizzate direttamente dall'Istituto, anche quale Provider Provvisorio Nazionale ECM e generalmente rivolte a tre differenti target: personale dipendente; personale esterno; personale convenzionato, appartenente, generalmente, alle seguenti categorie professionali: medici veterinari, biologi, chimici, tecnici della prevenzione, tecnici di laboratorio delle aziende sanitarie locali; 127 veterinari liberi professionisti; liberi professionisti; operatori del settore agro-alimentare; studenti. Sono state organizzate attività formative articolate in diverse tipologie: corsi di formazione e/o aggiornamento, convegni, seminari, workshop, tavole rotonde, percorsi formativi quale Centro di Referenza Nazionale, in alcuni casi finanziati dal Ministero della Salute, incontri di carattere nazionale ed internazionale con l’intento di promuovere la collaborazione tra professionisti sanitari e sostenere e diffondere l’importanza del rapporto ricerca sanitaria / sistemi sanitari. Considerata, inoltre, la peculiarità dell’Istituto Zooprofilattico, la formazione è stata erogata e promossa a livello regionale, nazionale ed internazionale, per il tramite di piani e progetti o iniziative mirate di Educazione Sanitaria, che hanno visto privilegiare l’utilizzo delle risorse professionali interne, così come previsto dalla normativa vigente. Il ricorso a professionalità esterne è stato attuato solo in casi eccezionali, spesso prevedendo in sede di pianificazione il coinvolgimento di professionisti di altri II.ZZ.SS, al fine di rafforzare l’azione di networking già avviata negli anni precedenti. Sono stati, altresì, consolidati i rapporti di collaborazione con soggetti pubblici e privati (Aziende Sanitarie Locali, Associazioni Professionali, mondo produttivo, Istituzioni universitarie e Scuole) per la realizzazione d’iniziative formative su argomenti di specifico interesse (in particolare con la Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Perugia e con il Consorzio di Pubblica Amministrazione –Villa Umbra). Si sottolinea, altresì, che l’Unità Formazione si è adoperata al fine di dare attuazione all’obiettivo strategico: “razionalizzare l’offerta formativa e ad offrire iniziative di Qualità per il proprio personale dipendente e per il personale sanitario esterno e/o convenzionato”. Nonostante, i tagli economici nazionali e regionali, operati già dal 2010 e relativi ai costi diretti e indiretti per le attività formative (riduzione del 50% della spesa rispetto all’anno 2009) che hanno prodotto significativi effetti anche nel 2013, gli eventi formativi, direttamente organizzati dall’Istituto, hanno ricevuto significative adesioni esterne ed incontrato favorevole gradimento da parte dei discenti. Ciò ha consentito di rafforzare ed a promuovere l’Istituto quale Ente organizzatore di qualificate attività formative a carattere nazionale / regionale. Il raggiungimento di tale obiettivo ha comportato la progettazione di una formazione non orientata al solo adempimento burocratico correlato all’obbligo di erogare / conseguire i crediti formativi ECM. In questa specifica direzione l’Unità Formazione, ha promosso l’introduzione, nei programmi formativi, di ore di lezione che prevedessero una formazione interattiva con l’intento di far acquisire ai discenti conoscenze tecniche, pratiche e gestionali immediatamente applicabili alle realtà lavorative, utilizzando l’esperienza professionale come punto di partenza del processo di acquisizione di nuove conoscenzee capacità,la verifica dell’apprendimento è stata in alcuni casi adattata alla realtà dei partecipanti e collegata ad attività pratiche. Di fatto La formazione interattiva, spesso richiesta e preferita dai discenti, infatti, si realizza solo in presenza di un numero limitato di partecipanti e si realizza in un limitato numero di ore. Ciò ha comportato un maggiore impegno sia in fase 128 di progettazione che nella fase di realizzazione ed ha previsto, un numero limitato di partecipanti (max: 20/25), con una conseguente riduzione sia dei crediti formativi erogati in ragione della conseguente riduzione del numero complessivo dei partecipanti. Tale scelta è stata comunque ripagata poiché è stata quella maggiormente richiesta ed apprezzata dall’utenza esterna anche se ha comportato e richiede agli stessi, un’attiva e maggiore partecipazione. Ha, inoltre, consentito anche di rispondere e di soddisfare il Progetto: Garantire il miglioramento continuo degli interventi metodologici – didattici, indicato nel Piano Aziendale 2013. La sperimentazione e l’introduzione delle citate metodologie didattiche hanno consentito di migliorare e monitorare la Qualità dei servizi formativi, attraverso il rispetto di standard e procedure, riconosciuti e/o confrontati con soggetti terzi (Accredia /Accreditamento ECM/Servizi Formativi), utilizzando strumenti di feedback (questionari di gradimento, relazioni, modulistica). Di seguito si evidenziano alcune delle attività formative più salienti ed in particolare quelle indicate nel Piano Aziendale – Anno 2013 come obiettivi strategici e/o specifici da raggiungere e che si ritiene hanno contribuito a consolidare il ruolo dell’Istituto anche quale Ente / Formatore non solo nel territorio nazionale ma a livello internazionale. Attività che sono state organizzate in collaborazione con la FAO e con il Ministero della Salute anche quale soggetto finanziatore. Quale Centro di Referenza Nazionale per lo studio delle malattie da Pestivirus ed Asfivirus, sono stati organizzati i seguenti eventi formativi: Corso di Formazione Training Course on epidemiology and diagnosis of African Swine Fever (ASF), Classical Swine Fever (CSF) and other swine diseases of high impact a Perugia dal 11/11/2013 al 15/11/2013. Un’iniziativa della durata di trenta ore che è stata particolarmente apprezzata dai discenti. Organizzata in collaborazione con la FAO ed alla quale hanno preso parte colleghi stranieri provenienti da Paesi dell’area dei Balcani, dove la Peste Suina ha ancora carattere endemico. Corso di Formazione ECM La gestione delle emergenze epidemiche: la Peste Suina Africana, articolato in tre Edizioni: la Prima Edizione a Lodi il 9 10/5/2013; la Seconda Edizione a Bologna 11-12 /6/2013; la Terza Edizione a Perugia il 2 – 3 /10/2013. Tali attività formative della durata complessiva di quindici ore sono state interamente finanziate dal Ministero della Salute ed organizzate in collaborazione con il Centro Nazionale di lotta ed emergenze contro le malattie degli animali, istituito presso il Dipartimento per la Sanità Pubblica Veterinaria, la Nutrizione e la Sicurezza degli Alimenti. Un percorso formativo rivolto al personale del servizio pubblico veterinario al fine di fornire strumenti utili per predisporre le basi necessarie a massimizzare i sistemi di "early detection" rispetto all'eventuale circolazione del virus, e fornire immediate risposte in caso possibili focolai, sia nei domestici sia nei selvatici. Tali eventi sono sati realizzato al fine di: acquisire i concetti base relativi alla gestione di una emergenza ed essere preparati in tempo di "pace" a gestire una crisi (contingency preparedness): 129 aggiornare in merito alla situazione epidemiologica della malattia in Europa con specifica correlazione all’attuale situazione endemica; fornire aspetti salienti della malattia al fine di emettere un veloce sospetto di infezione per cercare di contrastare la diffusione della malattia; fornire principi e metodologie atti a perseguire l’eradicazione del Virus sul territorio. Questa Unità si è occupata, per quanto di competenza, della richiesta di finanziamento al Ministero della Salute, nonché della gestione dei singoli eventi che sono stati progettati utilizzando metodologie didattiche riconducibili a logiche interattive (Project - Work). Il finanziamento previsto da rendicontare risulta essere superiore ai 30.000 Euro ed i crediti da sistema riconosciuti sono stati n. 20,2. I partecipanti ammessi ad ogni singola edizione sono stati n. 25 Medici Veterinari appartenenti al Servizio Sanitario Nazionale. Nel corso del 2013 sono stati formati n. 64 discenti è stata puntualmente rispettata la progettazione concordata con il Ministero della Salute e le correlate fasi operative sono state definite con il Responsabile Scientifico Dr. Gian Mario De Mia. L’Unità Formazione ha, inoltre, presenziato le attività garantendo il corretto svolgimento dell’Evento ed i compiti di segreteria. I dati, relativi al questionario di valutazione del gradimento dei discenti distribuito ai partecipanti durante lo svolgimento dei singoli corsi, evidenziano giudizi più che positivi a testimonianza dell’efficace e professionale operato messo in campo dall’intera squadra, nella scelta del programma, dei docenti, delle metodologie didattiche e della logistica. Di seguito si riporta la media dei risultati espressi dai discenti rispetto ad alcuni specifici indicatori: gli argomenti trattati sono stati ritenuti rilevanti e molto rilevanti dal 86% dei discenti; la qualità educativa è stata giudicata dal eccellente/buona dal 72%; l’attività formativa è stata considerata dal 78% molto efficace / efficace; il supporto fornito dalla Segreteria Organizzativa è stato valutato eccellente dal 34% e buono dal 51% dei discenti. Nel 2013, inoltre, si è concluso anche il Progetto Formativo Nazionale, avviato nel 2012, quale Centro di Referenza Nazionale per il controllo microbiologico e chimico dei molluschi bivalvi vivi. Un Progetto Formativo interamente finanziato dal Ministero della Salute, che ha riguardato la realizzazione di un Corso di Formazione ECM: La sorveglianza sanitaria nelle aree di raccolta dei molluschi bivalvi vivi, articolato in 2 giornate formative (18 ore) rivolte a n.25 discenti, Medici Veterinari appartenenti al Servizio Sanitario Nazionale.( crediti formativi riconosciuti n. 23,8) ed in 4 precedenti Edizioni: I^ Ed. Portici, 17 18/04/2012; II^ Ed: Chioggia 29 - 30/05/2012; III^ Oristano 2 - 3/10/2012; IV^ San Benedetto del Tronto 13 - 14/11/2012. La V^ ed ultima edizione è stata realizzata a Pisa, nei giorni 28 e 29 maggio 2013. Complessivamente sono stati formati 119 professionisti sanitari, Tale Progetto si è svolto rispettando puntualmente la progettazione concordata con il Ministero e sono state risolte tempestivamente tutte le problematiche 130 connesse all’individuazione dei destinatari della predetta attività formativa. Si è proceduto, altresì, a concordare con i Responsabili Scientifici (Dott.ssa Rocchegiani e Dr. Latini) le modalità operative, con particolare riferimento a quelle della formazione sul campo dedicata al campionamento nelle aree di raccolta dei molluschi bivalvi vivi. L’Unità Formazione ha, inoltre, presenziato le attività ed il corretto svolgimento di tutte le Edizioni ed i compiti di segreteria. I dati, relativi al questionario per valutare il gradimento dei discenti distribuito ai partecipanti durante lo svolgimento dei singoli corsi, hanno evidenziato giudizi più che positivi di ogni singolo modulo formativo. In sintesi i principali indicatori relativi:alla rilevanza degli argomenti trattati, alla qualità educativa, all’efficacia ed al supporto dalla Segreteria Organizzativa hanno dato valori medi positivi superiori al 70% La formazione aziendale Come indicato nel Piano Aziendale Anno 2013 questa Articolazione ha utilizzato la formazione quale strumento utile per facilitare la piena attuazione del modello organizzativo e favorire il processo di razionalizzazione delle risorse. Ciò ha comportato una particolare attenzione alla formazione aziendale e, quindi, alla realizzazione di specifici progetti formativi aziendali ECM e non ECM che hanno visto il coinvolgimento del personale dipendente appartenente all’area sanitaria, tecnica ed amministrativa, con l’intento di garantire quel processo di crescita ed integrazione che è alla base degli obiettivi di sviluppo e di cambiamento dell’Ente. Talle attività ha comportato la costante verifica della distribuzione delle risorse umane e la formazione e/o l’aggiornamento del personale dipendente alla luce dei suddetti cambiamenti, delle nuove assunzioni e della necessità di garantire una formazione di base ai nuovi borsisti. In sintesi, si è data continuità al progetto di formazione continua intrapreso già nel 2012 e pensato per il personale dipendente. Sono state individuate e realizzate attività correlate con gli obiettivi: di salute nazionali e regionali; aziendali e organizzativi legati alle innovazioni derivanti dal processo di riorganizzazione dell’Ente e, pertanto, volte a rispondere alle esigenze specifiche di formazione ed aggiornamento, al fine di promuovere lo sviluppo di responsabilità e strategie per lavorare secondo logiche di buona gestione; connessi ai processi di cambiamento e trasformazione e che comportano una gestione sempre più ispirata a criteri di efficienza, economicità, efficacia, trasparenza, pubblicità e di semplificazione. In particolare, sono state realizzate attività formative con l’obiettivo di: migliorare il lavoro con un approccio educativo focalizzato all’apprendimento in gruppo, facilitare i processi di comunicazione interna ed esterna e trasmettere i valori legati all’istituzione di appartenenza alle norme etiche e comportamentali. Tutto ciò al fine di aver cercato di fornire strumenti utili per sviluppare competenze, iniziative, ed abilità che possano consentire di migliorare le performance, l’ascolto dei bisogni del cittadino utente e sostenere la capacità di confronto e d’integrazione del personale. Tali considerazioni sono tanto più pertinenti anche in relazione all’attuale contesto sociale che impone un maggiore rigore nell’azione amministrativa e nella gestione delle risorse, un impegno costante per promuovere e 131 assecondare il cambiamento che vede, nella ricerca, nella qualità ed ottimizzazione delle attività e dei servizi, nella produzione scientifica, nell’ammodernamento tecnologico, nell’innovazione organizzativa, nell’efficienza, nella managerialità, una sfida che obbligatoriamente deve coinvolgerci in quanto dipendenti di un’istituzione pubblica. L’Unità Formazione ha costantemente operato al fine di garantire che le attività formative fossero realizzate nel rispetto dei budget assegnati a questa Unità Operativa per la realizzazione di attività formative direttamente organizzate dall’ Ente e nel monitoraggio dei budget assegnati ai Direttori di Struttura Complessa ed alla Direzione Generale relativi alle spese di iscrizione ad attività formative esterne. Un Obiettivo specificoassegnato a questa Unità che è stato raggiunto in quanto l’Unità Formazione ha rispettato il budget assegnato. Ha perseguito, ove possibile, la riduzione dei costi cercando di incentivare l’utilizzo di risorse aziendali e si è privilegiata la realizzazione di progetti formativi aziendali ECM per il personale dipendente, al fine di contenere i costi legati alle attività formative ed alle relative spese di missione. Si è registrato, infatti, un decremento del personale che ha partecipato ad attività formative esterne a pagamento, a fonte di una elevato partecipazione ad attività formative esterne a titolo gratuito, o realizzate in FAD ( formazione a distanza) ed alla numerosa attività formativa direttamente organizzata dall’Istituto. Nonostante i citati tagli, infatti, si evidenzia che è stata comunque garantita al personale la partecipazione ad attività formative esterne obbligatorie e necessarie, ECM e non ECM, che riguardassero, in particolare, dell’Ente, nel rispetto della normativa vigente e dei correlati tempi. Si segnala che l’attività di verifica che si deve compiere nel confrontare i dati di rendicontazione elaborati da questa Unità con quelli forniti dal sistema contabile risulta essere complessa in quanto attualmente sono molteplici le fonti dei dati disponibili in forma non aggregata, che dovranno poi essere verificati con quelli elaborati dal Controllo di Gestione. Per tali motivi, non possono essere forniti in questo contesto i dati finali / relativi all’analisi tra costi e ricavi dell’intera attività formativa espletata nell’anno 2013, che saranno comunque comunicati in sede di elaborazione della Relazione Annuale ECM, quanto meno per la parte relativa all’ attiva formativa ECM.argomenti di carattere tecnico e scientifico rivolti allo studio e progettazione di metodiche di analisi ed all’utilizzo della strumentazione tecnica nonché quelle che consentissero anche il conseguimento dei crediti ECM, organizzando eventi formativi aziendali accreditati. L’adesione, inoltre, di questo Istituto al Consorzio Scuola Umbra di Pubblica Amministrazione – Villa Umbra ha consentito di poter formare adeguatamente, in particolare, il personale amministrativo, contenendo una notevole riduzione sia dei costi di iscrizione ( costo di adesione annuale al Consorzio € 1.000,00) che di missione. Sono stati, inoltre, correttamente caricati tutti i dati contabili nel sistema informatico La Formazione ECM Un capitolo a se stante ricopre tutta l’attività espletata, sia dalla sottoscritta che dall’Unità Formazione, nell’ambito della Formazione ECM realizzata nel 2013 che merita, vista la complessità della sua gestione, di essere trattata a parte anche in considerazione del Progetto: Sviluppo del progetto di 132 formazione continua ECM quale Provider Nazionale ECM, assegnato a questa Articolazione ed indicato tra gli obiettivi del Piano Aziendale Anno 2013. L’Istituto, per scelta aziendale, fin dal 2010 ha attivato tutta una serie di processi finalizzati ad ottenere l’Accreditamento, dell’attività formativa, quale Provider Provvisorio Nazionale presso il Ministero della Salute. Detta qualifica è stata ufficialmente notificata, al nostro Istituto, dall’Ente Accreditante a partire dallo stesso anno 2011 con vigenza per 24 mesi. Pertanto, l’Istituto, è identificato con ID 925 per le seguenti tipologie: Formazione Residenziale e Formazione sul Campo. Tale Accreditamento gli ha consentito di essere riconosciuto, in tutto il territorio nazionale, come un soggetto attivo e qualificato nel campo della Formazione Continua in Sanità e, di fatto, ciò ha consentito di poter realizzare anche nel 2013 attività formative accreditabili secondo il Programma Nazionale di Educazione Continua in Medicina, riconosciute idonee per l’ECM, individuando e attribuendo i connessi crediti. Pertanto, in considerazione di tali attività, l’Unità Formazione e Aggiornamento ha operato non soltanto al fine di poter mantenere tale Accreditamento ma ha notificato anche la domanda per conseguire l’Accreditamento Standard quale Provider Nazionale ECM, in aggiunta all’attuale qualifica di Provider Provvisorio. Tale richiesta è stata favorevolmente accolta ed ha comportato una prima verifica relativa alla documentazione prodotta in sede di richiesta di Accreditamento Provvisorio, nel 2010, da parte dell’Ente Accreditante, Agenas. Intensa è stata l’attività volta ad aggiornare la documentazione prodotta nel 2010 e richiesta dal predetto Ente. L’Istituto, pertanto, dovrà ricevere la Verifica Ispettiva da parte di Agenas che sarà effettuata nel 2014. La stessa Verifica prevedrà sia il diretto coinvolgimento di questa Unità Operativa che di altre Articolazioni Organizzative al fine della completa valutazione della sussistenza dei requisiti dell’Istituto per conseguire la qualifica di Provider Definitivo. In particolare, sarà valutata: la pregressa esperienza dell’Istituto quale Ente formatore in ambito sanitario; l’impegno economico dell’Istituto destinato alla formazione sanitaria ed i correlati budget; la messa a disposizione di strutture, sedi ed attrezzature destinate alla formazione; la struttura organizzativa specifica della formazione con relativo mansionario; il sistema informatico dedicato alla formazione. il nostro Sistema Qualità, il rispetto dei Regolamenti e delle procedure in sede di accreditamento del Piano Formativo e dei singoli eventi accreditati negli ultimi 4 anni; la Qualità della formazione ECM realizzata dall’Istituto e sarà controllata l'indipendenza della Formazione ECM progettata, proposta ed erogata, da parte del Comitato di Garanzia ECM. Il raggiungimento del citato obiettivo risulta essere di importanza strategica per l’Istituto, in quanto significa essere stato valutato come un soggetto attivo e qualificato nel campo della Formazione Nazionale Continua in Sanità ed 133 essere stato abilitato provvisoriamente o definitivamente, a realizzare attività didattiche ECM e ad assegnare direttamente i relativi crediti formativi ai partecipanti. Ciò ha comportato il rigoroso rispetto delle nuove procedure / regolamenti, individuando le soluzioni / azioni necessarie per garantire quanto indicato nel Piano Formativo ECM e gli standard di qualità di valutazione, quale Provider, indicati nel Sistema ECM. Per il futuro ciò comporterà anche la gestione dei rapporti con l’Ente Accreditante (Verifiche Ispettive e le eventuali Azioni Correttive). Piano Formativo ECM L’Istituto, nel corso dell’anno 2013, ha Accreditato Corsi e Progetti Formativi ECM che sono stati preventivamente valutati dal Comitato Scientifico ECM dell’Istituto ed approvati dalla Direzione Aziendale ed hanno costituito la base strutturata della programmazione annuale ECM dell’Ente (Piano Formativo). Il Piano Formativo ECM, prevedeva la progettazione / realizzazione di n. 30, Eventi formativi. Detti Eventi sono stati strutturati sia per il personale dipendente dell’Istituto Zooprofilattico sia per il personale esterno all’Ente, secondo criteri e modalità già precedentemente ed analiticamente illustrate. Il tutto con lo specifico obiettivo di migliorare ed ottimizzare, in una logica senza fine, le attività ed i servizi erogati dall’Ente. La predetta attività formativa è stata promossa, in alcuni casi, in collaborazione con altre organizzazioni (Ministero della Salute, Regioni Umbria e Marche,). Con tali azioni si confida di aver dato attuazione a quanto indicato nel citato Piano Aziendale relativamente alla necessità di promuovere in modo sistematico, pianificato e documentato attività che consolidassero il ruolo dell’Istituto quale Ente formatore, anche quale Provider Nazionale ECM. Di seguito si riportano alcune tabelle che sintetizzano i dati più significativi relativi al consuntivo delle attività formative ECM. La Tabella A) descrive sinteticamente il Piano Formativo ECM – Anno 2013, presentato ad ottobre 2012, nel quale era stata indicata la realizzazione di n.30 eventi formativi, di cui n.10 riservati al personale dipendente, quali Progetti Formativi Aziendali. Tabella A) - Piano Formativo ECM 2013 - Pianificato al 30/10/2012 N 1 2 3 4 Titolo Date indicative Inizio Date indicative Fine Ore N. Partecipanti 20/02/2013 28/11/2013 8 10 Sede Regione Ancona 28/02/2013 28/02/2013 6 50 SANITÀ VETERINARIA Marche 04/03/2013 04/03/2013 8 50 SICUREZZA ALIMENTARE PATOLOGIE CORRELATE Sede Regione Ancona 07/03/2013 07/03/2013 6 60 Responsabile Scientifico Tipo Formazione Obiettivo formativo Stefano Fisichella Progetto Formativo FSC LINEE GUIDA PROTOCOLLI PROCEDURE DOCUMENTAZIONE CLINICA PIANO DI CAMPIONAMENTO PER IL CONTROLLO UFFICIALE DEGLI ALIMENTI NELLA REGIONE MARCHE PRIMO TRIENNIO DI ATTIVITA' Giuliana Blasi Evento RES SICUREZZA ALIMENTARE PATOLOGIE CORRELATE SORVEGLIANZA SANITARIA DEI CATACEI SPIAGGIATI Mario Latini Evento RES PIANO DI CAMPIONAMENTO PER IL CONTROLLO UFFICIALE DEGLI ALIMENTI NELLA REGIONE MARCHE PRIMO TRIENNIO DI ATTIVITA' Giuliana Blasi Evento RES AGGIORNAMENTI IN TEMA DI SICUREZZA ALIMENTARE: SVILUPPO DI METODICHE ANALITICHE E PROTOCOLLI D'INTERVENTO CONDIVISI Sede 134 Professioni ECM Crediti valutati Comitato - E/O E/O Umbria IZSUM Veterinario Biologo Chimico Veterinario Biologo Chimico Medico Chirurgo Tec. San. Lab.Bio. Tec.Prev.Amb.Lavoro. Veterinario Biologo Veterinario Biologo Chimico Medico Tec. San. Lab.Bio. Tec.Prev. Amb.Lav 4 6 8,1 6 5 6 7 8 9 Franco Tonucci Sistema Age. Na.S. P.F. 2013 Inserimento definitivo anche Giuliana Blasi Evento RES LA GESTIONE DELLE EMERGENZE EPIDEMICHE: LA PESTE SUINA AFRICANA G.Mario Mia Evento RES MALATTIE A TRASMISSIONE ALIMENTARE: I SISTEMI DI SORVEGLIANZA NEL CONTESTO NAZIONALE ED INTERNAZIONALE Stefania Scuota Evento RES Silvano Severini Progetto Formativo RES Telemaco Cenci Evento FSC o RES Age. Na. S FSC CORSO DI FORMAZIONE ED ADDESTRAMENTO PER AUDITOR/LEAD AUDITOR SU OSA NEL CAMPO DELLA SICUREZZA ALIMENTARE LA CULTURA DELLA MOTIVAZIONE COME CHIAVE PRINCIPALE VERSO L'EFFICACIA E L'EFFICIENZA LAVORATIVA INCONTRI FORMATIVI ECM IN TEMA DI PROGRAMMAZIONE, PIANIFICAZIONE E VERIFICA DELLA CORRETTA ATTUAZIONE DEL PNI: ATTUAZIONE REGIONE UMBRIA De SICUREZZA ALIMENTARE PATOLOGIE CORRELATE E/O 23/03/2013 36 25 Umbria Definire Ministero Salute 13/03/2013 Definire Ministero Salute 14/03/2013 15 30/25 Umbria Sede IZSUM 19/03/2013 19/03/2013 7 50 Umbria Sede IZSUM 27/03/2013 30/05/2013 16 50 Veterinario Biologo Chimico Tec. San. Lab.Biom.. 16,1 Umbria Sede IZSUM 28/03/2013 20/11/2013 8 20 Veterinario Biologo Medico Chirurgo Chimico 4 SANITÀ VETERINARIA Marche 04/04/2013 04/04/2013 16 30 EPIDEMIOLOGIA PREVENZIONE E PROMOZIONE DELLA SALUTE Umbria Sede IZSUM 16/04/2013 16/04/2013 5 30 Veterinario Biologo Chimico Tec.San. Lab.Biomed 6,2 Umbria Sede IZSUM 18/04/2013 18/04/2013 8 25 Veterinario Biologo Chimico Tec. San. Lab.Bio. Tec.Prev.Amb.Lavoro. 9,7 Umbria Sede IZSUM 23/04/2013 04/05/2013 18 30 Veterinario 23 Umbria Sede IZSUM 07/05/2013 07/05/2013 8 30 Veterinario Biologo Chimico Tec.San. Lab. Biomed 9,4 Sicilia Definire con il Ministero Salute 07/05/2013 Definire con il Ministero Salute 08/05/2013 Definire con il Ministero Salute 18 30/25 Definire con il Ministero Salute Veterinario 23,4 09/05/2013 8 25 Veterinario Biologo Chimico Tec. San. Lab.Biome. Tec.Prev.Amb.Lavoro. 9,7 Umbria Sede IZSUM 09/05/2013 E/O SICUREZZA NEGLI AMBIENTI E NEI LUOGHI DI LAVORO E/O PATOLOGIE CORRELATE Umbria Sede IZSUM 14/05/2013 14/05/2013 8 20 Veterinario Biologo Chimico Tec.San. Lab.Biomed. Marche/ Umbria 22/05/2013 22/05/2013 5/6 80 Veterinario Biologo Chimico Tec.San. Lab.Biomed Medico Chirurgo 6 Umbria Sede IZSUM 23/05/2013 23/05/2013 8 10 Veterinario Biologo Tec.San. Lab.Biomed 11 SANITÀ VETERINARIA SICUREZZA ALIMENTARE PATOLOGIE CORRELATE E/O METODOLOGIA E TECNICHE DI COMUNICAZIONE SOCIALE PER LO SVILUPPO DEI PROGRAMMI NAZIONALI E REGIONALI DI PREVENZIONE PRIMARIA E PROMOZIONE DELLA SALUTE SICUREZZA ALIMENTARE PATOLOGIE CORRELATE E/O NUOVI PEST E ZOONOSI EMERGENTI Stefano Gavaudan Evento RES 11 CONCETTI RANDOM Carmen Maresca Progetto Formativo RES 12 I CONTAMINANTI AMBIENTALI MICOTOSSINE E PESTICIDI: IL CAMPIONAMENTO, LA PREPARAZIONE DEL CAMPIONE E L'ESPRESSIONE DEL RISULTATO Ivan Pecorelli Evento RES SICUREZZA ALIMENTARE PATOLOGIE CORRELATE 13 EMERGENZE NON EPIDEMICHE E CONTINUITA' NEL SETTORE ZOOTECNICO E AGRO-ALIMENTARE Gina Biasini Evento RES SANITÀ VETERINARIA 14 CORSO DI FORMAZIONE PER L'UTILIZZO DEL SISTEMA INFORMATIVO DI GESTIONE DEI LABORATORI (SIGLA 4) Laura Faccenda Progetto Formativo RES 15 LA SORVEGLIANZA SANITARIA NELLE AREE DI RACCOLTA DEI MOLLUSCHI BIVALVI VIVI Mario Latini Sistema Age.Na.S. P.F. 2013 Inserimento definitivo anche Elena Rocchegiani Evento RES SICUREZZA ALIMENTARE PATOLOGIE CORRELATE I CONTAMINANTI AMBIENTALI "MICOTOSSINE E PESTICIDI: IL CAMPIONAMENTO, LA PREPARAZIONE DEL CAMPIONE E L'ESPRESSIONE DEL RISULTATO Ivan Pecorelli Evento RES SICUREZZA ALIMENTARE PATOLOGIE CORRELATE 17 IL D.LGS. 81/2008 T.U. IN MATERIA DI TUTELA DELLA SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO: RISCHI LAVORATIVI E MISURE DI PROTEZIONE E PREVENZIONE Bianca Vitelli Progetto Formativo RES 18 I PROGETTI DI RICERCA CORRENTE DELL'IZS UMBRIA E MARCHE "ATTUALITA' ED EVOLUZIONE DELLA RICERCA A SUPPORTO DEL TERRITORIO" Telemaco Cenci Evento RES SICUREZZA ALIMENTARE PATOLOGIE CORRELATE BIOTECNOLOGIE APPLICATE SICUREZZA ALIMENTARE Silvana Farneti Progetto Formativo RES SICUREZZA ALIMENTARE PATOLOGIE 16 19 DI EPIDEMIOLOGIA: ALLA Veterinario Biologo Chimico Medico Chirurgo 13/03/2013 10 SPARSI Marche E/O INNOVAZIONE TECNOLOGICA: VALUTAZIONE, MIGLIORAMENTO DEI PROCESSI DI GESTIONE DELLE TECNOLOGIE BIOMEDICHE E DISPOSITIVI MEDICI. TECHNOLOGY ASSESSMENT 135 E/O E/O E/O Veterinario Veterinario Biologo Medico Chirurgo Tec. San. Lab.Biome. Veterinario Medico Chirurgo Tec. San. Lab.Bio. Tec.Prev.Amb.Lav 48,2 19,9 7,1 18,7 10 CORRELATE 8,1 20 SISTEMA DI CONDIZIONALITA': BENESSERE ANIMALE E CONTROLLI SANITARI 21 METODI ALTERNATIVI ALLA ISO/TS 166493:2005 PER LA NUMERAZIONE DI ESCHERICHIA COLI NEI MOLLUSCHI BIVALVI Giovanni Filippini Francesca Leoni Sistema Age.Na.S. P.F. 2013 Inserimento definitivo anche Donatella Ottaviani Evento RES SANITÀ VETERINARIA Umbria 29/05/2013 29/05/2013 8 50 Veterinario Evento RES SICUREZZA ALIMENTARE PATOLOGIE CORRELATE IZSUM Ancona 04/06/2013 05/06/2013 8 10 Veterinario Marche Definire con il Ministero Salute 11/06/2013 Definire con il Ministero Salute 11/06/2013 Definire con il Ministero Salute 8 60 Veterinario E/O 11 8 I° WORKSHOP DEGLI OPERATORI DELLA SORVEGLIANZA SANITARIA DELLE ZONE DI PRODUZIONE DEI MOLLUSCHI BIVALVI VIVI Mario Latini Sistema Age.Na.S. P.F. 2013 Inserimento definitivo anche Elena Rocchegiani Evento RES SICUREZZA ALIMENTARE PATOLOGIE CORRELATE 23 AUTOGESTIRE L'INFORMAZIONE: CASI DI STUDIO PER GLI OPERATORI DEL COMPARTO DEL'ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELL'UMBRIA E DELLE MARCHE Carla Marini Progetto Formativo RES CONTENUTI TECNICOPROFESSIONALI (CONOSCENZE E COMPETENZE) SPECIFICI CIASCUNA PROFESSIONE, SPECIALIZZAZIONE E ATTIVITÀ ULTRASPECIALISTICA Umbria Sede IZSUM 11/09/2013 11/09/2013 8 50 Veterinario Biologo Chimico Tec.San. Lab.Biome. 24 LA SEMPLIFICAZIONE DELL'AUTOCONTROLLO NELLE MICROIMPRESE ALIMENTARI Evento RES SICUREZZA ALIMENTARE PATOLOGIE CORRELATE Sede Regione Ancona 08/10/2013 08/10/2013 8 70 E/O Veterinario Biologo Chimico Tec. San. Lab.Bio. Tec.Prev.Amb.Lavoro Medico Chirurgo Franco Tonucci Sistema Age. Na.S. PF. 2013 Inserimento definitivo anche Giuliana Blasi Evento RES SICUREZZA ALIMENTARE PATOLOGIE CORRELATE E/O Marche 13/03/2013 23/03/2013 36 25 Veterinario Biologo Chimico Medico Chirurgo Silvana Farneti Progetto Formativo RES SICUREZZA ALIMENTARE PATOLOGIE CORRELATE SICUREZZA NEGLI AMBIENTI E NEI LUOGHI DI LAVORO E/O PATOLOGIE CORRELATE 22 25 26 CORSO DI FORMAZIONE ED ADDESTRAMENTO PER AUDITOR/LEAD AUDITOR SU OSA NEL CAMPO DELLA SICUREZZA ALIMENTARE BIOTECNOLOGIE APPLICATE SICUREZZA ALIMENTARE ALLA Annalisa Petruzzeli Sistema Age.Na.S. P.F. 2013 Inserimento definitivo anche altri Responsabili Scientifici E/O 8,1 8 E/O 48,2 Umbria Sede IZSUM 17/10/2013 17/10/2013 8 10 Veterinario Biologo Tec.San. Lab.Bio 11 Umbria Sede IZSUM 07/11/2013 07/11/2013 8 20 Veterinario Biologo Chimico Tec.San. Lab.Bio 12/11/2013 12/11/2013 8 100 Veterinario Biologo Chimico 8 19/11/2013 19/11/2013 5 30 Veterinario Biologo Chimico Tec. San. Lab.Bio 6,2 Umbria Sede IZSUM 27/11/2013 27/11/2013 8 50 Veterinario Biologo Chimico Tec. San. Lab.Bio. Tec.Prev.Amb.Lav Medico Chirurgo 8,1 Umbria Sede IZSUM 10 27 IL D.LGS. 81/2008 T.U. IN MATERIA DI TUTELA DELLA SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO: RISCHI LAVORATIVI E MISURE DI PROTEZIONE E PREVENZIONE Bianca Vitelli Progetto Formativo RES 28 TECNICHE INNOVATIVE PER LA PREVENZIONE E CONTROLLO DELL'USO DI PROMOTORI DELLA CRESCITA IN ZOOTECNIA Elisabetta Manuali Evento RES 29 CONCETTI SPARSI DI EPIDEMIOLOGIA: I DATI E LA LORO INTERPRETAZIONE Carmen Maresca Progetto Formativo RES 30 INTEGRAZIONE TRA I SISTEMI INFORMATIVI DEL MINISTERO DELLA SALUTE, REGIONI, AASSLL, IIZZSS Raffaello Morgante Evento RES SICUREZZA ALIMENTARE PATOLOGIE CORRELATE E/O EPIDEMIOLOGIA PREVENZIONE E PROMOZIONE DELLA SALUTE INTEGRAZIONE INTERPROFESSIONALE E MULTIPROFESSIONALE, INTERISTITUZIONALE. Il Piano Formativo presentato ad ottobre 2012 (Tabella A) è stato realizzato solo in parte e ciò è derivato sia da esigenze aziendali che dall’oggettiva impossibilità per l’Ente di prevedere, a distanza di un anno, tutte le emergenze e le mutate situazioni che connotano l’attività di una struttura Sanitaria che opera nell’ambito del territorio italiano e specificamente in quello umbro – 136 marchigiano. Pertanto, si riporta, nella Tabella B) il Piano Formativo ECM – Anno 2013, in modo dettagliato (l’elenco complessivo delle attività distinte in n. 8 Progetti Formativi Aziendali riservati al solo personale dipendente ed in n. 17 Eventi Formativi rivolti a personale esterno). Sono, altresì, riportate nelle colonne di destra alcune informazioni che consentono una veloce valutazione delle attività formative ECM. Tabella B) - Piano Formativo ECM 2013 n. 1 2 3 4 Titolo PIANO DI CAMPIONAMENTO PER IL CONTROLLO UFFICIALE DEGLI ALIMENTI NELLA REGIONE MARCHE PRIMO TRIENNIO DI ATTIVITÀ PIANO DI CAMPIONAMENTO PER IL CONTROLLO UFFICIALE DEGLI ALIMENTI NELLA REGIONE MARCHE PRIMO TRIENNIO DI ATTIVITÀ MALATTIE A TRASMISSIONE ALIMENTARE: I SISTEMI DI SORVEGLIANZA NEL CONTESTO NAZIONALE ED INTERNAZIONALE AGGIORNAMENTI IN TEMA DI SICUREZZA ALIMENTARE: SVILUPPO DI METODICHE ANALITICHE E PROTOCOLLI D'INTERVENTO CONDIVISI Responsabili Scientifico/i Blasi Giuliana Tipo evento Evento RES Blasi Giuliana Evento RES Scuota Stefania Evento RES Fisichella Stefano Progetto Formativo Res CORSO DI FORMAZIONE ED ADDESTRAMENTO PER AUDITOR/LEAD AUDITOR SU OSA NEL CAMPO DELLA SICUREZZA ALIMENTARE Blasi Giuliana 6 CONCETTI SPARSI DI EPIDEMIOLOGIA: RANDOM Maresca Carmen Progetto aziendale Res 7 LA GESTIONE DELLE EMERGENZE EPIDEMICHE: LA PESTE SUINA AFRICANA De Mia Gian Mario Evento RES Cenci Telemaco Evento formativo Farneti Silvana Progetto Formativo Res 5 8 9 I PROGETTI DI RICERCA CORRENTE DELL'IZS UMBRIA E MARCHE "ATTUALITÀ ED EVOLUZIONE DELLA RICERCA A ASUPPORTO DEL TERRITORIO" BIOTECNOLOGIE APPLICATE ALLA SICUREZZA ALIMENTARE Tonucci Franco Evento Res Obiettivo Sicurezza Alimentare Patologie Correlate Sicurezza Alimentare Patologie Correlate Sicurezza Alimentare Patologie Correlate Linee Guida Protocolli Procedure Sicurezza Alimentare Patologie Correlate Sede e/o e/o 14/3/2013 7/03/2013 14/3/2013 Durata in ore 6 6 Partecipanti Professioni Crediti ECM Crediti Discenti Crediti doc Ore For. Uomo 45 Veterinario, Biologo, Tecnico Sanitario Laboratorio Biomedico, Medico Chirurgo, Chimico, Tecnico Della Prevenzione Nell'ambiente E Nei Luoghi Di Lavoro 6 264 10 270 50 Veterinario, Biologo, Tecnico Sanitario Laboratorio Biomedico, Medico Chirurgo, Chimico, Tecnico Della Prevenzione Nell'ambiente E Nei Luoghi Di Lavoro 6 300 10 300 8,1 243 14 336 e/o Umbria 19/3/2013 19/3/2013 8 42 - Umbria 20/3/2013 20/3/2013 8 6 Veterinario, Biologo, Chimico 10 60 16 48 e/o Marche 3/4/2013 13/4/2013 36 25 Veterinario; Biologo; Medico Chirurgo, Chimico 48,2 1205 63 900 Umbria 17/04/ 2013 17/04/ 2013 5 29 +J4 6,2 179,8 8 145 Lodi 9/5/2013 10/5/2013 15 23 Veterinario 20,2 464,6 22 345 5 355 8 360 11 110 13 80 Sanità Veterinaria Sicurezza Alimentare Patologie Correlate Marche 7/03/2013 Data fine Veterinario, Biologo, Tecnico Sanitario Laboratorio Biomedico, Medico Chirurgo Epidemiologia Prevenzione e Promozione della Salute con acquisizione di nozioni tecnicoprofessionali Sicurezza Alimentare Patologie Correlate Marche Data inizio e/o e/o Marche 22/5/2013 22/5/2013 5 72 Veterinario; Biologo; Tecnico Sanitario Laboratorio Biomedico; Medico Chirurgo; Chimico Umbria 23/5/2013 23/5/2013 8 10 Veterinario; Biologo; Tecnico Sanitario Laboratorio Biomedico 137 10 11 APPLICAZIONE DEL REGOLAMENTO CE 1099/09 RELATIVO ALLA PROTEZIONE DEGLI ANIMALI DURANTE L'ABBATTIMENTO LA SORVEGLIANZA SANITARIA NELLE AREE DI RACCOLTA DEI MOLLUSCHI BIVALVI VIVI Moscati Livia Latini Mario Rocchegiani Elena 12 LA GESTIONE DELLE EMERGENZE EPIDEMICHE: LA PESTE SUINA AFRICANA De Mia Gian Mario 13 METODI ALTRENATIVI ALLA ISO/TS 16649-3:2005 PER LA NUMERAZIONE DI ESCHERICHIA COLI NEI MOLLUSCHI BIVALVI Leoni Francesca Ottaviani Donatella 14 IL D.LGS. 81/2008 T.U. IN MATERIA DI TUTELA DELLA SALUTE SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO: RISCHI LAVORATIVI E MISURE DI PROTEZIONE E PREVENZIONE Vitelli Rosa Bianca 15 I CONTAMINANTI AMBIENTALI (MICOTOSSINE E PESTICIDI): IL CAMPIONAMENTO, LA PREPARAZIONE DEL CAMPIONE E L'ESPRESSIONE DEL RISULTATO 16 I CONTAMINANTI AMBIENTALI (MICOTOSSINE E PESTICIDI): IL CAMPIONAMENTO, LA PREPARAZIONE DEL CAMPIONE E L'ESPRESSIONE DEL RISULTATO Ivan Pecorelli 17 IL CAMPO DI ACCREDITAMENTO FLESSIBILE: UNA GESTIONE PIÙ DINAMICA DELLA COMPETENZA DEI LABORATORI DI PROVA Rondini Cristina Capuccella Marinella 18 LA GESTIONE DELLE EMERGENZE EPIDEMICHE: LA PESTE SUINA AFRICANA De Mia Gian Mario 19 BIOTECNOLOGIE APPLICATE ALLA SICUREZZA ALIMENTARE Farneti Silvana 20 21 LA SEMPLIFICAZIONE DELL'AUTOCONTROLLO NELLE MICROIMPRESE ALIMENTARI TECNICHE INNOVATIVE PER LA PREVENZIONE E CONTROLLO DELL'USO DI PROMOTORI DELLA CRESCITA IN ZOOTECNIA Ivan Pecorelli Petruzzelli Annalisa Blasi Giuliana Manuali Elisabetta Evento Res Evento Res Evento Res Evento Res Progetto Formativo Res Evento Res Evento Res Progetto Formativo Res Evento Res Progetto Formativo Res Evento Res Evento Res Sanità Veterinaria Sicurezza Alimentare Patologie Correlate e/o Sanità Veterinaria Sicurezza Alimentare Patologie Correlate e/o Sicurezza negli ambienti e nei luoghi di lavoro e patologie correlate Sicurezza Alimentare Patologie Correlate e/o Umbria 28/5/2013 28/5/2013 5 27 Veterinario 5 135 8 135 Toscana 28/5/2013 29/5/2013 18 19 Veterinario 23,8 404,6 88 342 Bologna izs lombardi a ed emilia romagna 11/6/2013 12/6/2013 15 22 Veterinario 20,2 404 22 330 Marche 20/6/2013 21/6/2013 8 10 Veterinario, Biologo, Tecnico Sanitario Laboratorio Biomedico 11 99 8 80 20 Veterinario; Biologo; Tecnico Sanitario Laboratorio Biomedico; Chimico 10 0 8 160 25 Veterinario, Biologo, Chimico, Tecnico Sanitario Laboratorio Biomedico, Tecnico Della Prevenzione Nell'ambiente E Nei Luoghi Di Lavoro 9,7 242,5 14 200 9,7 194 14 192 Umbria Marche 04/7/2013 17/9/2013 04/7/2013 17/9/2013 8 8 Umbria 24/9/2013 24/9/2013 8 24 Veterinario, Biologo, Chimico, Tecnico Sanitario Laboratorio Biomedico, Tecnico Della Prevenzione Nell'ambiente E Nei Luoghi Di Lavoro Accreditamento Strutture Sanitarie e dei Professionisti. La Cultura della Qualità Umbria 1/10/2013 1/10/2013 6 50 Veterinario, Biologo, Tecnico Sanitario Laboratorio Biomedico, Chimico 6 246 10 300 Sanità Veterinaria Umbria 2/10/2013 3/10/2013 15 19 Veterinario 20,2 323,2 22 285 Umbria 17/10/013 17/10/013 8 10 Veterinario, Biologo, Tecnico Sanitario Laboratorio Biomedico 11 77 13 80 8 496 16 560 8 472 16 512 Sicurezza Alimentare Patologie Correlate Sicurezza Alimentare Patologie Correlate Sicurezza Alimentare Patologie Correlate Sicurezza Alimentare Patologie Correlate e/o e/o e/o e/o Marche 21/10/13 21/10/13 8 70 Veterinario, Biologo, Chimico, Tecnico Sanitario Laboratorio Biomedico, Tecnico Della Prevenzione Nell'ambiente E Nei Luoghi Di Lavoro, Medico Chirurgo Umbria 12/11/ 2013 12/11/ 2013 8 64 Veterinario, Biologo, Chimico 138 22 23 CORSO DI FORMAZIONE ED ADDESTRAMENTO PER AUDITOR/LEAD AUDITOR SU OSA NEL CAMPO DELLA SICUREZZA ALIMENTARE EMERGENZE NON EPIDEMICHE E CONTINUITÀ NEL SETTORE AGRO ZOOTECNICO E AGROALIMENTARE 24 LA CULTURA DELLA MOTIVAZIONE COME CHIAVE PRINCIPALE VERSO L'EFFICACIA E L'EFFICIENZA LAVORATIVA 25 AUTOGESTIRE L'INFORMAZIONE: CASI DI STUDIO PER GLI OPERATORI DEL COMPARTO DELL'ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELL'UMBRIA E DELLE MARCHE Tonucci Franco Blasi Giuliana Biasini Gina Severini Silvano Marini Carla Evento Res Evento Res Progetto Res Progetto aziendale Res Sicurezza Alimentare Patologie Correlate e/o Sanità Veterinaria Metodologia e tecniche di comunicazione sociale per lo sviluppo dei programmi nazionali regionali di prevenzione primaria Contenuti tecnicoprofessionali (conoscenze e competenze) specifiche di ciascuna professione, ciascuna specializzazione e di ciascuna attività ultraspecialistica. Malattie rare Marche 13/11/201 3 23/11/ 2013 36 24 Veterinario, Biologo, Medico Chirurgo, Chimico 48,2 1156,8 65 864 Umbria 22/11/ 2013 23/11/ 2013 14 17 Veterinario 18,4 312,8 12 238 Umbria 09/12/ 2013 09/12 /2013 7 50 Veterinari, Biologi, Chimici, Tecnici Sanitari Di Laboratorio Biomedico 7,1 326,6 0 350 Umbria 10/12/ 2013 10/12/ 2013 8 40 Veterinari, Biologi, Chimici, Tecnici Sanitari Di Laboratorio Biomedico 8,1 218,7 7 320 227 793 345,1 8289,6 487 7732 TOTALI Si precisa che tutti i partecipanti hanno acquisito i Crediti Formativi a seguito dell’oggettivo superamento della verifica dell’apprendimento che, come da prassi, è stata attuata con la somministrazione di un Questionario elaborato nel rispetto di quanto indicato nel Regolamento ECM (soglia minima 75% delle risposte corrette) ed in considerazione del rispetto degli altri requisiti indicati nel citato Regolamento, nonché su indicazione del Responsabile Scientifico dei singoli eventi. Confronto tra il programmato nel Piano formativo ECM ed il realizzato Di seguito viene indicata la percentuale corrispondente agli Eventi effettivamente erogati rispetto alla programmazione definita nel Piano Formativo, Tabella A. Le motivazioni degli scostamenti sono descritte successivamente all’interno delle “Conclusioni” al termine del presente capitolo dedicato alla formazione ECM. Detto indicatore è stato anche utilizzato come indicatore aziendale ASO10.1 al fine di misurare la capacità di rispettare la programmazione formativa dell’Istituto. Stante quanto sopra espresso per calcolare tale percentuale è corretto confrontare il n. Eventi Piano Formativo realizzati: 21 n. Eventi totali Piano Formativo: 30 ____________________________________________________ Risultato: 21: 30 = 0.70 x100 = 70% A conclusione di tutto ciò si ritiene che lo standard percentuale accettabile, fissato al 50% dal Regolamento ECM, sia stato ampiamente raggiunto. Indicatore - ASO10.2 - Offerta formativa extra programma 139 Il presente indicatore aziendale si prefigge di misurare la risposta dell’Istituto alle nuove esigenze formative ECM derivanti da problematiche emergenti e, di conseguenza, la capacità di realizzare eventi formativi fuori programma. Stante quanto sopra espresso per calcolare tale percentuale è corretto confrontare il N. eventi formativi effettuati extra programma: 4 N. eventi formativi effettuati: 25 ____________________________________________________ Risultato: 4: 25 = 0.16 x100 = 16% Tale indicatore consente di affermare che l’Istituto è stato in grado di rispondere alle richieste formative derivate da situazioni di Emergenza / Contingenti. Si informa che i dati correlati agli indicatori aziendali U6.1 - Rilevanza degli argomenti, U6.2 - Qualità educativa e U6.3 - Efficacia dell’evento (Valutazione della dimensione Utente e Qualità percepita degli eventi formativi ECM) saranno riportati analiticamente all’interno della Relazione annuale ECM, in corso di redazione, anche se, a parere della scrivente, si ritiene di poter confermare che gli stessi sono equivalenti a quelli censiti nel 2011. 140 DATI RIEPILOGATIVI ATTIVITA’ – ANNO 2013 TIPOLOGIA N. ATTIVITA’ REALIZZATE Eventi Formativi ECM 17 Progetti Formativi ECM 8 Eventi Formativi NON ECM 21 Progetti Formativi NON ECM 17 Eventi NON collaborazione ECM organizzati in 3 TOTALE 66 Dati Attività Formative organizzate dall’istituto – Anno 2013 Tipologia Formative Attività Dur Attività Realizza ata te Ore Crediti Assegn ati Parteci Crediti Ore panti ECM Erogati Formazio . ne Uomo 345,1 793 Eventi e Progetti ECM 25 277 Eventi e Progetti 38 Formativi non ECM Partecipazioni a Forum, Mostre e/o in 3 collaborazione 215, 5 758 51 - - - 1.551 8.776,6 11.578 TOTALE 66 - 543, 345,1 5 8.776,6 7.732 4.046 A riprova di quanto detto nel paragrafo La formazione aziendale si evidenzia come sia stata dedicata una particolare attenzione alla realizzazione della Formazione interna. Sono stati realizzati n. 25 Progetti Formativi Aziendali, di cui n.17 NON ECM (+ 150% rispetto alla formazione aziendale interna erogata nel 2012) ciò al fine di dare attuazione agli obiettivi indicati nel Piano Aziendale e riportati nei precedenti paragrafi ed in premessa con la specifica finalità di ottenere una Formazione di Qualità non necessariamente accreditata e con un’ attenzione al contenimento / ottimizzazione dei costi correlati. Progetto – Obiettivo Strategico: Gestione di eventi formativi e di addestramento per auditor/ lead auditor ECM su OSA nel campo della sicurezza alimentare per contro della Regione Marche. Valore atteso: realizzazione di un evento per conto della Regione Marche. Valore raggiunto: sono attuati ed 141 accreditati n. 2 eventi formativi(cfr. Allegato – Programmi Attività Formative Regione Marche – Anno 2013). Relativamente a tale Progetto si rappresenta che L’Unità Formazione ha collaborato con i Responsabili Scientifici Dott.ssa Blasi e Dr. Tonucci, ad accreditare e realizzare n. 2 Corsi di formazione ed addestramento per Auditor / Lead Auditor su OSA nel campo della Sicurezza Alimentare, dando attuazione all’attività formativa ECM richiesta dalla Regione Marche, Assessorato Tutela della Salute - Dipartimento per la Salute e per i Servizi sociali, Progetto inserito nel Piano Formativo regionale. E’ stato, di fatto, portato a compimento un “Percorso di qualificazione” per Auditor/Lead Auditor su OSA nel campo della Sicurezza Alimentare, già iniziato nel 2012.( cfr. Relazione Formazione – Anno 2012) Attività svolta: Sono stati accreditati e realizzati n. 2 Corsi di formazione ed addestramento riservati a n. 49 professionisti sanitari pubblici suddivisi in Medici, Biologi e Chimici operanti nei Servizi di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione, nonché ai Veterinari dei Dipartimenti di Prevenzione - ASUR Marche, completando la formazione di altri 49 auditors. La I^ Edizione ha avuto luogo a Sirolo (AN) dal 3 al 13/4/2013; la Seconda Edizione a Tolentino dal 13 al 23 novembre 2013. I Crediti riconosciuti dal Sistema ECM sono stati n. 48,2. Un’attività realizzata in base all’articolo 10, del Reg. CE 882/2004 in accordo a quanto previsto dal Reg. 882/2004, dalle “Linee guida per il funzionamento e il miglioramento dell’attività di controllo ufficiale da parte del Ministero della Salute, delle Regioni e Province autonome e delle AASSLL in materia di sicurezza alimentare degli alimenti e sanità pubblica veterinaria” (approvate dalla Conferenza Stato Regioni sancendo l’Accordo Rep. Atti n. 46/CSR il 7 febbraio 2013) e dalla norma ISO EN UNI 19011:2012. In tali documenti che sono stati alla base della progettazione, sono descritti i criteri e le modalità operative del controllo ufficiale previste dalle norme comunitarie e nazionali cogenti, nell’ottica di migliorare e uniformare l’attività di controllo ufficiale per il tramite di specifici interventi formativi a carico degli operatori coinvolti nel controllo ufficiale e che devono svolgere audit su OSA di cui all’art 10 del Regolamento n. 882/04 e dall’art. 4 del Regolamento n. 854/04. Tale Progetto è stato elaborato, in via sperimentale, e rientra a pieno titolo tra gli obiettivi nazionali che promuovono il miglioramento della qualità dei processi di produzione delle attività sanitarie e dei sistemi sanitari. Infatti, il Dipartimento della Sanità Pubblica Veterinaria, della sicurezza alimentare e degli organi collegiali per la tutela della salute del Ministero della Salute, il 13 luglio 2012 ha proposto una raccomandazione per la Commissione Nazionale ECM, finalizzata all’integrazione degli obiettivi formativi specifici inerenti la sanità veterinaria e la sicurezza alimentare con quelli indirizzati ad una adeguata qualificazione degli addetti ai controlli ufficiali/audit. L’ obiettivo formativo indicato in sede di accreditamento nazionale è stato: Sicurezza alimentare e/o patologie correlate. Ciascun evento è stato strutturato in 5 giornate di formazione in aula ed 1 giornata di esercitazione in campo con affiancamento di un docente qualificato. La formazione si è svolta nel rispetto dei tempi e dei contenuti indicati nel 142 programma. Sono state affrontate ed approfondite le seguenti tematiche specialistiche: • Regolamenti CE/882/2004 e CE/854/04 ed elementi di organizzazione del SSN. • Metodi e tecniche del controllo ufficiale. • Altri regolamenti del “pacchetto igiene” che stabiliscono gli obblighi dell’OSA. • Linea guida Comunitarie, Nazionali, e Regionali per l’applicazione del ”pacchetto igiene”. Norme della serie ISO 9000, ISO 17000 (con cenni ISO alla ISO 17025), ISO 22000 e standard di prodotto (BRC, IFS, Globalgap). Norma UNI EN ISO 19011:2012: progettazione e realizzazione di programmi di audit, attività di audit (redazione di un piano di audit, avvio dell’audit e preparazione delle attività sul posto, redazione di un rapporto di audit, non conformità), principi di campionamento ed esame dei fattori di criticità, competenza e valutazione degli auditor. Standard di funzionamento della Autorità competente per la gestione degli audit su OSA. Ai partecipanti intervenuti a tale Progetto Formativo sono state fornite le conoscenze tecniche e operative in tema di programmazione e realizzazione di audit (che rappresenta una delle tecniche da utilizzare ai fini dell’effettuazione dei controlli ufficiali intesi a verificare la conformità in materia di mangimi e alimenti) e alle norme sulla salute e sul benessere degli animali, per valutare l’efficacia e l’adeguatezza del sistema produttivo messo in atto dagli operatori del settore alimentare (OSA). Ciò è rivelabile anche dagli esiti relativi alla verifica dell’apprendimento che è avvenuta somministrando sia un questionario di apprendimento nominale costituito da n. 2 domande aperte e due rapporti finali elaborati dai gruppi (piano di audit e rapporto di audit) il cui format è stato predisposto in via preventiva da parte dei responsabili scientifici. La valutazione rispetto alla qualità percepita dai discenti è stata rilevata tramite un questionario di gradimento che ha prodotto un giudizio complessivo più che positivo con percentuali di soddisfazione molto alte (70-90%) sia rispetto alla rilevanza degli argomenti trattati sia alla qualità educativa sia all’efficacia della formazione nel fornire contributi per la soluzione di problemi inerenti l'attività professionale dei partecipanti e sia per il supporto fornito dalla Segreteria Organizzativa. Per la specifica si rimanda alla documentazione agli atti d’ ufficio. Il Progetto – Partecipazione al Progetto di rilevazione e valutazione delle performance per la parte relativa alla Formazione. Per quanto di competenza l’Unità Formazione si è resa sempre disponibile ed ha collaborato alla prosecuzione del Progetto di valutazione delle performance degli II.ZZ.SS.. L’Unità Formazione, come richiesto dall’Ufficio Qualità, ha fornito indicazioni ed una analisi / valutazione rispetto agli indicatori ed agli standard per la valutazione dei servizi formativi offerti all’utenza interna ed esterna che dovranno essere individuati, condivisi ed adottati per il futuro. 143 Il Progetto – Informatizzazione dei processi formativi e dei processi relativi alla fatturazione delle attività formative a pagamento, personalizzazione Software Formazione Nel 2013 si è proceduto, in collaborazione con l’Ufficio Fatturazione e Incassi, con l’Ufficio Informatizzazione dei Servizi Amministrativi e con l’Unità Gestione del Sistema Informativo, a portare a termine, ciascuno per quanto di competenza, il suddetto Progetto di personalizzazione del Software Giada Formazione attualmente in uso presso l’U.O. Formazione e Aggiornamento, prevede la possibilità di informatizzare sia la gestione delle iscrizioni ai Corsi esterni con la registrazione on –line attraverso il sito web che l’ informatizzazione della fatturazione delle attività formative a pagamento, attraverso la creazione di file di esportazione dal software Formazione al software della Contabilità, con una notevole riduzione dei connessi iter amministrativi. Tale progetto che si auspica possa essere sperimentato e reso operativo nel 2014, ha comportato la personalizzazione del Software Giada – Formazione, attualmente in uso a questa U.O. e dovrebbe consentire, una volta attivato, di ottimizzare i tempi di lavoro sia di questa Unità che dell’U. Fatturazione. Si ritiene, inoltre, che potrà consentire di massimizzare la: fidelizzazione dell’utenza esterna; divulgazione informatica della documentazione correlata alla formazione: materiali didattici, consegna degli attestati / certificazioni, sviluppo di molte altre funzioni in linea con i processi di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione (deliberazione CIVIT n. 2/2012) e quanto previsto dalla Legge n. 98/2013 e Decreto Legge n. 69/2013 (divieto di utilizzo del fax tra le pubbliche amministrazioni). Ad oggi sono state superate quasi tutte le criticità. Rimane ancora da attuare la verifica del corretto caricamento dei dati da parte dell’attuale sistema informativo contabile. Si auspica che tale criticità possa trovare risoluzione in tempi brevi. Si informa che tale progetto può avere attuazione indipendentemente dall’attivazione del nuovo sito web dell’ Istituto. 144 STAFF DELLA DIREZIONE SANITARIA U.O. DIPARTIMENTALE ACCETTAZIONE E REFERTAZIONE (U.O.D.A.R.) Il 2013 l’U.O.D.A.R. è stata principalmente impegnata con la messa in produzione della versione 4.0 di SIGLA (Sistema Informativo per la gestione analisi) e l’adeguamento delle procedure ad essa collegate; tale attività è stata svolta con l’impostazione tipica della struttura cioè attraverso la condivisione e concorso di partecipazione alla realizzazione. Nel 2013 è stata messa in produzione la nuova versione 4.0.di SIGLA ,dopo un test di validazione che attraverso un percorso a steep piuttosto complesso ha portato alla messa in produzione dell’applicativo pienamente collaudato e senza errori residui bloccanti. L’obiettivo è stato quello di velocizzare al massimo questa procedura di test e di collaudo al fine di potere iniziare a utilizzare quanto prima la nuova versione di SIGLA, che offre notevoli vantaggi: velocità di performance, firma digitale, archiviazione sostitutiva, maggiore flessibilità nella gestione delle tabelle di base sono solo alcune delle importanti novità che sono state introdotte. Per quanto riguarda la Firma del Rapporto di Prova questa è apposta, senza soluzione di continuità, attraverso un processo dell’applicazione SIGLA che è parte integrante del ciclo analitico del campione. Tale processo è in grado di apporre firme digitali conformi alle disposizioni normative vigenti. Ciascun Rapporto di Prova prodotto è poi trasferito in un sistema di gestione documentale informatica connesso a un sistema di conservazione sostitutiva esterno all’Ente. L’istituto attualmente si avvale, quale provider del servizio di archiviazione sostitutiva, della società SIAV che dispone di sistemi e modalità di conservazione documentale a norma di legge. Il provider archivia i documenti trasmessi dall’Istituto all’interno di sistemi di elaborazione di proprietà collocati materialmente presso i locali dello stesso provider. La messa in produzione della nuova versione 4.0.di SIGLA ha comportato la revisione di tutte le procedure dell’Accettazione collegate al sistema. Al fine di ottimizzare i tempi analitici l’Istituto utilizza un metodo di classificazione (Triage) del livello di urgenza dei campioni recapitati presso l’IZSUM. Lo scopo del Triage, è stato quello di riservare le risorse disponibili ai casi riconosciuti “codice rosso” indipendentemente dall’ordine di arrivo ma anche di definire in maniera omogenea le priorità di un campione attraverso la costruzione di un albero decisionale che ha permesso di standardizzare il percorso di identificazione del livello stesso di priorità da attribuire al campione. Dall’analisi dei dati del primo anno di utilizzo della procedura, si è reso necessario apportare delle modifiche all’albero decisionale che tenessero conto delle necessità espresse dai Laboratori e soprattutto uniformare i codici dei campioni conferiti in Accettazione per essere sottoposti ad esami microbiologici. 145 È stato revisionato l’albero delle decisioni ed è stato pubblicato nel sito istituzionale il 19.09.2013 all’indirizzo http://www.izsum.it/files/Download/299/-1/documento_TRIAGE.pdf L’UODAR ,nel corso del 2013 , ha avuto: 1 Non Conformità; 2 Azioni Correttive; 2 Azioni Preventive Tutte sono state gestite nei tempi previsti. Puntuale adempimento al rispetto dei tempi riportati nel 1. cronoprogramma dei progetti e alla divulgazione dei risultati della ricerca Nel 2013 si è conclusa la ricerca “L’uso doloso dei veleni contro gli animali in Italia”. Tale ricerca ,che ha visto la partecipazione di otto IIZZSS con il Centro di Referenza Nazionale per la Medicina Forense Veterinaria aveva come obiettivo lo sviluppo di un protocollo d’indagine per la caratterizzazione e la repressione del fenomeno e standardizzazione delle metodiche di laboratorio per la ricerca di sostanze usate in maniera illecita per l’avvelenamento degli animali. Con l’O.M. del 18 dicembre 2008 del Ministero del Lavoro, delle Politiche Sociali e della Salute, e s.m.i., gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali (IIZZSS) sono stati individuati come i laboratori di riferimento sia per l’effettuazione delle necroscopie degli animali venuti a morte per sospetto avvelenamento, sia per l’esecuzione delle analisi tossicologiche necessarie per confermare tale sospetto diagnostico, nonché per individuare le principali molecole utilizzate nel confezionamento delle esche avvelenate. I dati dei campioni pervenuti a tale scopo presso gli IIZZSS vengono inseriti nei singoli sistemi informativi che consentono di ottenere dati di dettaglio variabile. Tuttavia i sistemi in uso non consentono di distinguere l’avvelenamento doloso da quello accidentale o da contaminazione secondaria e, infine, le metodiche analitiche dei vari Istituti non sono standardizzate. Infatti manca, generalmente, una raccolta sistematica, omogenea e propedeutica dei dati anamnestici relativi alla carcassa dell’animale inviato ai laboratori diagnostici e gli stessi dati positivi non sono facilmente interpretabili in quanto, in alcuni casi, i risultati sono espressi dicotomicamente in assente/presente, mentre in altri con un valore numerico. Questo approccio metodologico così disomogeneo, non consente l’effettivo monitoraggio dei casi di mortalità dovuti ad azioni dolose contro gli animali impedendo così l’individuazione delle corrette misure di gestione (repressione) e prevenzione del fenomeno. L’obiettivo del progetto era quello di uniformare l’approccio diagnostico nel territorio di competenza degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali coinvolti nel progetto (IZS: LT, LE, ME, PLV, PB, SI, UM, VE). Infine, attraverso il sistema di analisi dei dati messo a punto nell’ambito del progetto, si potrà valutare l’efficacia dell’ordinanza ministeriale del 18 dicembre 2008, e verificarne l’effetto sulle attività diagnostiche degli Istituti Zooprofilattici. I risultati di tale attività sono stati presentati il 10.12.2013 in un Convegno Nazionale presso il Ministero della Salute – ROMA (la documentazione è pubblicata al seguente indirizzo:http://www.izslt.it/izslt/modules/news/article.php?storyid=214) 146 Nel 2013 abbiamo iniziato il lavoro per la ricerca: ”Studio pilota sulla pianificazione della continuità operativa nel settore agro alimentare in un territorio esposto a rischi naturali”. Questa ricerca intende affrontare le problematiche riguardanti la pianificazione della continuità produttiva delle imprese della filiera alimentare, che può essere interrotta o gravemente limitata a seguito di calamità. A questo scopo, si intende procedere ad uno studio integrato su come ridurre la vulnerabilità e quindi aumentare la resilienza di aziende del settore agroalimentare inserite in un territorio esposto a rischi naturali, a tutela della sicurezza alimentare e delle produzioni. Nell’ambito del progetto si parlerà di continuità operativa, intendendo con questo termine l’insieme di tutte le attività volte a minimizzare gli effetti distruttivi, o comunque dannosi, di un evento che ha colpito un’organizzazione o parte di essa, per garantire la continuità delle attività in generale, e dei processi critici in particolare . Si può intendere la continuità operativa come l’insieme di attività volte a ripristinare lo stato dei processi di un’organizzazione o parte di essi (compresi gli aspetti organizzativi e le maestranze necessarie per il suo funzionamento), con l'obiettivo di riportarlo a condizioni comparabili a quelle antecedenti all’ evento. Il lavoro procede in fasi conseguenti i cui steep principali sono rappresentati da: • Identificazione delle varie minacce alla continuità operativa; • Definizione degli scenari delle minacce sui quali dover sviluppare le strategie ed i piani di continuità operativa ; • Valutazione della vulnerabilità dell’organizzazione per ogni tipologia di minaccia considerata e la relativa esposizione; • Verifica delle attività messe in campo per mitigare e/o ridurre il rischio; Questo lavoro preparatorio consentirà di rispondere a domande critiche che ci permetteranno di definire e verificare il Business impact analysis ( BIA) di un’ azienda. Attraverso una serie di attività ,oggetto di studio, dovremo essere in grado di: • Identificare i servizi e le attività produttive critiche in funzione delle conseguenze della loro interruzione a seguito di una minaccia occorsa • Stabilire il tempo massimo per cui può rimanere sospesa un’attività/servizio critico in una crisi • Determinare le risorse per il recupero di ogni attività/servizio critico • Definire le priorità per le attività da recuperare Formazione Riguardo a tale ambito, l’ UODAR ha partecipato a vari corsi di formazione anche come docente; particolare attenzione è stata posta alla formazione interna del personale afferente l’Accettazione sull’ l’utilizzo di SIGLA 4.0 e sulle procedure revisionate. 147 U.O. SISTEMI INFORMATIVI SANITARI E ANAGRAFE Nell’ambito della struttura stato completato lo studio relativo all’estensione delle procedure di preaccettazione di campioni provenienti da suini ed equini. Sono state fornite alla Ditta Logix tutte specifiche per effettuare la implementazione dei processi di preaccettazione: • per la specie suina relativamente ai flussi della Malattia vescicolare • per la specie equina relativamente ai flussi dell’Anemia infettiva e del Piano Nazionale Arterite equina. Il 2 giugno è entrata in produzione la nuova versione di SIGLA 4.0, questo ha comportato nei mesi precedenti tutta una serie di attività che hanno coinvolto in maniera preponderante la struttura. In particolare è stato necessario effettuare il popolamento delle tabelle di base che non era stato possibile popolare in precedenza, in quanto realizzabile solo dopo il trasferimento massivo dei dati, avvenuto nel mese di aprile. In sintesi le attività sono state le seguenti: o Aggiornamento e revisione di tutte le tabelle di base sulla base delle specifiche richieste dai flussi dati e delle esigenze delle accettazioni e dei laboratori. Si è in pratica effettuato non solo un trasferimento dati, ma un vero e proprio “restyling” delle tabelle. o Test e verifica puntuale di tutte le funzioni dell’applicativo, costantemente aggiornato dalla ditta produttrice attraverso patches. o Revisione dei modelli di rapporti di prova in uso, modificandoli sia nella presentazione che nei contenuti. o Trasferimento in SIGLA 4.0 degli applicativi che prima si basavano su programmi esterni (gestione delle aliquote, centro latte). o Verifica del funzionamento del processo di firma digitale che costituiva novità sostanziale del nuovo applicativo. o Trasferimento delle procedure di preaccettazione attive in SIGLA 3 nel nuovo applicativo o Formazione degli operatori di SIGLA: nel mese di aprile si è svolta un’intensa attività formativa sul nuovo sistema dedicata agli operatori di laboratorio e di accettazione. La formazione delle accettazioni è stata svolta da Laura Faccenda e da Chiara Berretta, mentre per quella del laboratorio, è stato chiamato un docente esterno appartenente alla società che ha sviluppato il software che ha svolto la formazione in collaborazione con i docenti interni di cui sopra. Più in generale si puo’ affermare che nei mesi precedenti all’entrata in produzione, in collaborazione continua con l’U.O. Gestione Sistema Informativo, sono state messe in pratica tutte le operazioni affinchè l’entrata in produzione del nuovo sistema informativo sanitario non compromettesse la normale attività di gestione dei campioni presso il nostro Istituto. Nei mesi successivi all’entrata in produzione, l’attività è stata rivolta alla risoluzione di errori o malfunzionamenti (per la maggior parte non bloccanti) della procedura e al supporto tecnico agli operatori interni, soprattutto nell’utilizzo di funzionalità nuove dell’applicativo non presenti in SIGLA 3. 148 Attività di supporto è inoltre stata svolta nei confronti degli operatori esterni che da giugno 2013 hanno visto modificata radicalmente la modalità di invio dei rapporti di prova del nostro Istituto; per facilitare lo smistamento della posta presso le ASL sono state richieste alcune modifiche alla Ditta Krene. In generale, nei mesi che hanno seguito l’entrata in produzione, sono state raccolte tutte le segnalazioni di malfunzionamenti o migliorie del sistema, analizzate e segnalate alla Ditta produttrice attraverso ticket, che la ditta produttrice ha risolto più o meno tempestivamente a seconda della priorità (immediatamente per quanto riguarda gli errori bloccanti). Applicativo Terreni e Vaccini Nel 2012 era iniziato il processo di analisi delle caratteristiche dei nuovi applicativi per la gestione dei terreni colturali e dei vaccini con l’obiettivo di integrarli alla nuova versione di SIGLA 4 e sostituire gli applicativi attualmente in uso. Negli ultimi mesi del 2013 (concluse le operazioni di avvio di SIGLA 4.0) è proseguito il lavoro di analisi in collaborazione con la responsabile e gli operatori dell’U.O. Officina Farmaceutica ed i tecnici Krene con l’obiettivo di rendere operativi i due applicativi nei primi mesi del 2014. a. Progetto di integrazione SIVA SIGLA Nel corso del 2013 è proseguita l’attività di integrazione tra i due sistemi informativi Regionale (SIVA) e dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria e Marche (SIGLA) e sono stati realizzati gli obiettivi previsti dal Progetto di Ricerca “Programma per l’Integrazione SIVA-SIGLA”, della durata di un anno che ha coinvolto la struttura UOSISA con l’assegnazione di un borsista veterinario. Per quanto riguarda il personale coinvolto nel progetto della struttura, nella prima parte dell’anno è stata portata a termine l’attività di analisi delle funzionalità introdotte dalla nuova versione di SIGLA (la 4.0.) con impatto sulle procedure di preaccettazione, già iniziata nel corso del progetto del 2012. La nuova versione di SIGLA infatti presenta alcune novità sostanziali rispetto alla precedente, soprattutto per quanto riguarda le tabelle di base, la gestione delle aliquote (alimenti) e la rapportazione. In particolare i nuovi campi presenti in SIGLA 4 che è stato necessario esaminare per il ripristino delle procedure di preaccettazione sono i seguenti. • Maschera del conferimento: numero unità campionarie, dettaglio tipo campione, attività di provenienza, capi presenti, riproduttori presenti • Maschera gestione campioni ed identificativo capo • Tabelle di base: tecnica analitica,associazione tra esami quantitativi e tipo campione,associazione tra quesito e specie animale Tutte le specifiche dei flussi dati attivi ed in via di attivazione sono state inviate alla Ditta produttrice di SIVA (Logix) con gli aggiornamenti di 149 decodifica previsti dalla nuova versione di SIGLA. Di particolare impatto per i flussi già attivi, in cui la matrice esaminata è diversa da sangue o siero, è stata la modifica del campo tipo campione che è passato da un campo unico ad una struttura master-detail. Per quanto riguarda la revisione ed estensione dei processi di preaccettazione (altro obiettivo previsto dalla Ricerca che ha coinvolto la struttura UOSISA), nel corso dell’anno sono stati analizzati i processi di preaccettazione attivi, cercando di rendere il processo più fluido, soprattutto alla luce delle nuove funzionalità presenti in SIGLA 4. Particolare attenzione è stata inoltre dedicata ai controlli diversi dalla profilassi bovina in fase di attivazione: Blue Tongue, Controlli nei centri genetici/produzione sperma, compravendite (bovini), Piano della Malattia vescicolare (suini), Piani dell’Anemia infettiva equina e dell’Arterite virale (equini). Per quanto riguarda le compravendite, i controlli in centri genetici e per la Blue Tongue, oltre al lavoro di analisi, la preaccettazione è stata anche già utilizzata sperimentalmente nella precedente versione di SIGLA da un gruppo di veterinari ASL facenti parte del gruppo di lavoro regionale. Questa attività ha permesso di effettuare rilievi e segnalazioni che sono stati comunicati alla Ditta Logix. Sulla base dei risultati ottenuti in questo ambito di attività, è stato completato lo studio relativo all’estensione delle procedure di preaccettazione di campioni provenienti da suini (Piano della malattia vescicolare) ed equini (Piano anemia infettiva e Piano arterite equina). Inoltre, al di fuori del progetto regionale SIVA-SIGLA, sono state fornite anche le specifiche per la preaccettazione dei campioni del registro Tumori Regione Umbria. In particolare sono state effettuate modifiche nell’allestimento delle tabelle di base del sistema informativo SIGLA 4.0 per consentire l’implementazione delle procedure di preaccettazione. FLUSSI DATI E LINEE GUIDA ACCETTAZIONE I flussi dati istituzionali messi a punto negli anni precedenti sono stati revisionati completamente adeguandoli al nuovo sistema informativo SIGLA 4. In collaborazione con l’U.O. Gestione sistema Informativo, sono state riviste le query di estrazione e le modalità di estrazione dei dati secondo i tracciati record. Inoltre in alcuni casi invece sono stati creati nuovi flussi dati che prima non esistevano. In particolare sono stati creati questi nuovi flussi: • • Piano SIN e Pescato: i dati relativi ai controlli previsti da questi piani Integrato sono stati allestiti secondo il tracciati record predisposto dal Ministero della Salute e caricati sul portale SINVSA del Ministero della salute secondo la tempistica prevista Monitoraggio indagini sulla presenza di tossine T2 HT2 150 • • • Ars Alimentaria: sono stati allestiti i dati per il progetto ed effettuati alcuni invi di prova,secondo le indicazioni dell’Istituto della Lombardia ed Emilia Romagna Flusso Vigilanza Alimenti: è iniziato negli ultimi mesi dell’anno l’importante lavoro di preparazione della base dati presente nel nostro sistema informativo per la rendicontazione prevista dal nuovo flusso vigilanza alimenti Flusso dati PNR: anche in questo caso è stato analizzato il nuovo tracciato record che entrerà in vigore nei primi mesi del 2014 Inoltre l’entrata in produzione di SIGLA 4 ha comportato la completa revisione delle linee guida per le accettazioni,aggiornandole con l’indicazione per l’utilzzo dei nuovi campi presenti nel nuovo applicativo. Relativamente alle rendicontazioni ad uso interno, è proseguita l’attività piuttosto rilevante di rendicontazione dati ad uso delle diverse strutture dell’Istituto (Osservatori epidemiologici, laboratori, accettazioni). In particolare, dove è stato richiesto il contributo della nostra Unità, sono state create schede di accompagnamento campioni specifiche per progetti di ricerca e creato brevi linee guida dedicate agli operatori delle accettazioni. Tutto nell’ottica di trasmettere agli operatori dei laboratori questo importante approccio ai dati, senza il quale la rendicontazione di piani e progetti diventa difficile ed indaginosa. Tutte queste attività sono state svolte in collaborazione con l’U.O. Gestione Sistema Informativo Qualita’ Per quanto riguarda le procedure accreditate, è proseguita anche quest’anno l’attività di controllo e verifica delle indicazioni riportate sul rapporto di prova e presenti in SIGLA con quanto presente negli elenchi Accredia. In particolare, in prossimità della visita annuale degli Ispettori Accredia presso il nostro Istituto, sono state controllate, in collaborazione con i laboratori, tutte le singole procedure, apportando modifiche tali da renderle completamente concordi con gli elenchi Accredia. Da segnalare infatti che la presenza di difformità è causa di non conformità in sede ispettiva. Formazione La responsabile ha partecipato ai seguenti corsi e convegni: • 23/10/2013 Ha partecipato al 16° Convegno degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali sulle Encefalopatie spongiformi trasmissibili tenutosi a Monreale (PA) 151 • • • • 23-25 Ottobre 2013 - Ha partecipato al XV Congresso nazionale S.I.Di.L.V. 2/12/ 2013 – Ha partecipato al Corso “Tecniche innovative per la prevenzione e controllo dell’uso di promotori della crescita in zootecnia” organizzato dall’IZS Umbria e Marche 9/12/2013 ha partecipato al corso PFA "La cultura della motivazione come chiave principale versol'efficacia e l'efficienza lavorativa" 10/12/2013 ha partecipato al corso PFA “Autogestire l'informazione: cinque casi di studio per orientare i dipendenti dell'I.Z.S. Umbria e Marche" Ha svolto attività come docente nell’ambito del corso: “CORSO DI PERFEZIONAMENTO IN SANITA’ PUBBLICA VETERINARIA E SICUREZZA ALIMENTARE” presso la scuola di formazione in Sanità Pubblica Villa Umbra per un totale di 4 ore suddivise in due giornate. Attività e progetti di ricerca, pubblicazioni Le pubblicazioni in cui l’Unità è stata coinvolta sono state le seguenti: • • • C.Berretta, S.Tonazzini, E.Olivieri, L.Faccenda, A. Mingolla DESK: reingegnerizzazione dei sistemi di supporto e di controllo nell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche. Atti XV Congresso Nazionale S.I.Di.L.V. – Monreale (PA) 23-25 ottobre 2013. C. Berretta, S. Tonazzini, E. Olivieri, L. Faccenda, A. Mingolla Vi.E.W. 2.0: evoluzione del sistema di visualizzazione degli esiti on-line dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche.Atti XV Congresso Nazionale S.I.Di.L.V.- Monreale (PA), 23-25 ottobre 2013 Faccenda L., Pecorelli I., Berretta C., Biasini G., Capuccella M., Costarelli S., Olivieri E., Saccoccini R., Tonazzini S., Cenci T., Mingolla A. Applicazione del triage in un Istituto Zooprofilattico - analisi, entrata in produzione e risultati preliminari.Atti XV Congresso Nazionale S.I.Di.L.V.Monreale (PA), 23-25 ottobre 2013 152 OSSERVATORIO EPIDEMIOLOGICO UMBRIA Il lavoro svolto dal personale afferente all’Osservatorio epidemiologico si esplica in molti settori, spaziando dalla sanità animale, alla sicurezza alimentare ed alla gestione di emergenze; si riassume essenzialmente nella pianificazione e progettazione di indagini o studi scientifici, nell’elaborazione di dati; si sviluppa principalmente su tre livelli: collaborazioni interne all’Istituto (laboratori), regionali (Regione Umbria e ASL) e con altri enti o istituti scientifici (Università). Più in particolare: Collaborazioni con i laboratori dell’Istituto In questo contesto la funzione trasversale dell’epidemiologia fa sì che le numerose attività, routinarie e non, dei vari laboratori si avvalgano costantemente del supporto dell’Osservatorio. Sinteticamente, nel 2013, il personale dell’Osservatorio ha effettuato analisi descrittive dei risultati del Piano Alimenti; dei risultati relativi all’indagine di micotossine nel latte; dei risultati del Piano di sviluppo di strategie per il miglioramento dello stato sanitario delle filiere zootecniche della regione Marche; dei risultati scaturiti dal Piano di Sorveglianza per le EST; dal Piano di Sorveglianza per la Brucellosi Bovina, Ovina e Caprina; dal Piano di Sorveglianza per l’Anemia Infettiva Equina; dal Piano di Sorveglianza per la Malattia di Aujeszky; dal Piano di Sorveglianza per la Malattia Vescicolare del Suino; dal Piano di Sorveglianza per l’Influenza Aviaria; del Piano di Sorveglianza per Peste Suina Classica; dai vari Piani 2005-2012 di Sorveglianza per Leucosi Bovina Enzootica. A questi dati sono state affiancate analisi dei dati di popolazione umana ed animale (fonte dei dati Istat e Anagrafe Zootecnica Nazionale) L’Osservatorio ha contribuito alla pianificazione dell’indagine epidemiologica sulla prevalenza delle lesioni polmonari sostenute da Mannheimia haemolitica in allevamenti ovini del centro Italia; del progetto “Sheepwell”; del progetto “Metrite ed endometrite bovina”; dell’indagine sulla circolazione di Besnoitia besnoiti nella popolazione bovina umbra. L’Osservatorio ha realizzato database e successive elaborazioni descrittive ed analitiche di dati scaturiti nell’ambito del progetto “Skinfare”; del progetto “Chetomas”; dei dati relativi alla diffusione di dermatofiti in bovini ed umani in Umbria; dei dati relativi alla diffusione del Clostridium difficile in vitelli; dei dati relativi all’antibioticoresistenza di ceppi di Brachispira isolati da popolazioni suine; dei dati relativi all’antibioticoresistenza sviluppati da lieviti isolati in animali; dei dati relativi ai risultati del Piano di controllo dello scoiattolo grigio in Umbria; dei dati relativi alla valutazione di nuovo protocollo di svezzamento per i vitelli. Collaborazioni Regionali La collaborazione con La Regione Umbria si è sviluppata soprattutto nella definizione di Piani Nazionali e regionali (per esempio Piano di Sorveglianza per 153 l’Influenza Aviaria, Piano di Sorveglianza per le EST, Piano di Sorveglianza per la West Nile, Piano Nazionale Alimenti Animali, Piano di Sorveglianza Mortalità per le Api) e negli interventi diretti in focolai o sospetti tali di malattie (per il 2013: Leucosi Bovina Enzootica, Scrapie e sospetto focolaio di Brucellosi ovina). L’Osservatorio ha inoltre incisivamente partecipato alla pianificazione del nascente Registro Tumori Animali Umbro. Ha contribuito ad ideare lo studio caso-controllo per la valutazione della corretta utilizzazione degli antibiotici nella gestione della mastite bovina in aziende da latte Umbre promosso dal Centro Regionale Umbro di Farmacovigilanza. Collaborazioni con Enti esterni I rapporti di lavoro riguardano principalmente facoltà universitarie: con la facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi l’Osservatorio ha analizzati e valutato i risultati di un’indagine relativa alle proteine seriche in ovini da latte; ha contribuito alla realizzazione della tesi dal titolo “Il ruolo del veterinario libero professionista in tema di sorveglianza epidemiologica a livello di allevamenti di bovine da latte” (correlatore il responsabile dell’Osservatorio) Con la clinica universitaria di dermatologia della facoltà di Medicina e Chirurgia di Terni la collaborazione ha riguardato l’analisi di dati per la valutazione della diagnosi tricoscopica per differenziare alopecie cicatriziali primarie. b) Ricerca Il responsabile dell’Osservatorio ha contribuito, quale responsabile scientifico o responsabile dell’unità operativa, alla realizzazione, tramite elaborazioni descrittive ed analitiche dei dati, stesura delle relazioni ed impostazione dei campionamenti, delle seguenti ricerche del Ministero della Salute Art. 12, D.L. 502/92: • Anemia infettiva equina: valutazione dell’infezione e dei fattori di rischio in Umbria e Marche (2010). • Rilievi epidemiologici sulla diffusione delle zecche in Umbria con valutazione della presenza di alcuni agenti patogeni e sorveglianza epidemiologica della TBE in specie selvatiche e domestiche (2010). • Valutazioni epidemiologiche, patogenetiche ed epidemiologiche finalizzate all’acquisizione di elementi per l’analisi del rischio della diffusione dell’anemia infettiva equina (2010). • Valutazione della presenza di Mycobacterium avium subsp. Paratuberculosis in reflui zootecnici utilizzati per la produzione di Biogas (2010). • Impiego di johnina sperimentale nel gamma-interferon test per la diagnosi precoce di paratubercolosi bovina e bufalina (2011). • Defnizione e validazione della popolazione canina in Umbria (2012). 154 • • • • • • Studio pilota sulla pianificazione della continuità operativa nel settore agro- alimentare in un territorio esposto a rischi naturali (2012). Valutazione della sopravvivenza di Mycobacterium avium subsp. paratuberculosis (MAP) ai processi di trasformazione del latte ovino (2012) Inoltre il responsabile del laboratorio (responsabile di unità operativa) ha contribuito alla pianificazione e progettazione per le seguenti ricerche del Ministero della Salute Art. 12, D.L. 502/92: La pasteurellosi del coniglio: caratterizzazione genotipica mediante multiplex PCR e Multilocus sequence typing (MLST) di ceppi di Pasteurella multocida isolati in allevamenti cunicoli industriali, ed indagine sulla correlazione tra genotipo e patogenicità del germe (2013). Valutazione della sensibilità e specificità di test immunologici per la diagnosi precoce di Paratubercolosi negli ovini (2013). Effetto del desametasone a dosi anabolizzanti sulla morfologia e sul profilo di espressione del timo in vitelloni di razza Chianina (2013). c) Formazione E Aggiornamento Formazione: docenze effettuate dal responsabile dell’Osservatorio 1. Relazioni “Introduzione agli studi osservazionali: gli studi caso-controllo” e “Analisi dei dati in studi caso-controllo” (3 ore) inserite nell’evento formativo “Formazione teorico-pratica per lo sviluppo di competenze in epidemiologia veterinaria” , giugno 2012-maggio 2013. Organizzato dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna. Bologna, 28 febbraio 2013. 2. Relazione “I passi di un'epidemia - il piano di emergenza e il manuale operativo”. (45 minuti) al corso“La gestione delle emergenze epidemiche: la Peste Suina Africana” Tutor nella seconda giornata dell’esercitazione. Corso organizzato dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche e dal Ministero della Salute. • I edizione 2013: Lodi, 9-10 maggio 2013, • II edizione: Bologna, 11-13 giugno, • III edizione: Perugia, 2-3 ottobre 2013. 3. Seminario (5 ore), “Gestione di una emergenza di focolai di malattie infettive” per la scuola di Specializzazione in Ispezione degli Alimenti di Origine Animale Università degli Studi di Perugia. Perugia, 27 settembre 2013. 4. Relazione “Predisposizione di un piano di campionamento” (1 ora) nell’ambito del corso di perfezionamento in Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare organizzato dalla Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica. Perugia, 6 novembre 2013. Inoltre il responsabile dell’Osservatorio, responsabile scientifico, ha organizzato un evento formativo rivolto al personale dell’Istituto relativamente ad 155 argomenti di epidemiologia ed il personale stesso dell’Osservatorio ha effettuato le docenze: 5. Corso “Concettti sparsi di epidemiologia: random”. Organizzato dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche.: • I edizione: Perugia, 17 aprile 2013 • II edizione: Perugia, 19 aprile 2013 Formazione tecnico-scientifica della Dirigente Maresca 1. “LA GESTIONE DELLA COMUNICAZIONE IN CASO DI EMERGENZA” . Organizzato dalla Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica di Perugia. Perugia, 24 GENNAIO 2013. 2. “CORSO SIGLA 4.0”. Organizzato dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria e Marche. Perugia, 12 aprile 2013. 3. AGGIORNAMENTO DEL REGOLAMENTO CE 1099/09 RELATIVO ALLA PROTEZIONE DEGLI ANIMALI DURANTE L'ABBATTIMENTO". Organizzato dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria e Marche. Perugia, 28 maggio 2013. 4. "IL CAMPO DI ACCREDITAMENTO FLESSIBILE: UNA GESTIONE PIÙ DINAMICA DELLA COMPETENZA DEI LABORATORI DI PROVA" Organizzato dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria e Marche. Perugia 1 ottobre 2013. 5. “INTRODUZIONE AI SISTEMI INFORMATIVI GEOGRAFICI (GIS) IN AMBITO VETERINARIO”. Organizzato dall’Istituto Abruzzo e Molise. Teramo, 26-29 novembre 2013. Aggiornamento di Carmen Maresca 1. PROGETTO MATTONE INTERNAZIONALE – WORKSHOP – ANTIBIOTICO RESISTENZA E STRATEGIE DI CONTROLLO: UN OBIETTIVO PER L’UNIONE EUROPEA NELLA PROSPETTIVA DE “ONE HEALTH”. Organizzato dall’ASL D Roma. Roma, 1 marzo 2013. 2. ANIMALI E UOMO ALLEATI CONTRO IL CANCRO: ATTUALITÀ E NUOVE PROSPETTIVE. I TUMORI IN MEDICINA COMPARATA: ONCOGENESI SPONTANEA UMANA ED ANIMALE. Organizzato dall’Associazione culturale Giuseppe Dossetti. Roma, 21 marzo 2013. 3. I PROGETTI DI RICERCA CORRENTE DELL'IZSUM - ATTUALITA' ED EVOLUZIONE DELLA RICERCA A SUPPORTO DEL TERRITORIO" Organizzato dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche - Foligno (PG), 22, maggio 2013. 4. “IL CONTRIBUTO DELLA SANITÀ PUBBLICA VETERINARIA ALLA MEDICINA UNICA”. Organizzato dall’Istituto Superiore di Sanità. Roma, 11 ottobre 2013. 5. XV CONGRESSO NAZIONALE S.I.Di.L.V. Organizzato dalla Società di Diagnostica di Laboratorio Veterinaria (S.I.Di.L.V.). Moreale (PA) 23-25 ottobre 2013. 156 OSSERVATORIO EPIDEMIOLOGICO VETERINARIO MARCHE Il personale del Osservatorio Epidemiologico Marche (UODOEM) ha il compito di portare avanti sia le attività previste per il Centro Epidemiologico Regionale Veterinario (CERV) che altre attività effettuate in collaborazione con altre strutture dell’IZS e concordate con la Direzione Sanitaria dell’IZS. Nella presente relazione verranno elencate le attività portate avanti nel 2013, senza distinzione tra attività UODOEM e CERV. Gestione flussi informativi regionali e dell’Istituto L’OEVM, come negli anni precedenti ha gestito i flussi informativi obbligatori del Servizio Veterinario Regionale, di competenza sia della P.F. veterinaria e Sicurezza Alimentare che dell’IZS, nel rispetto delle indicazioni fornite dagli uffici competenti ministeriali e delle scadenze stabilite. Piano Regionale della Prevenzione Zoonosi e Malattie da vettori Nel 2013 hanno sono stati conclusi i progetti del Piano Regionale della Prevenzione Marche che coinvolgevano l’OEV Marche e in generale l’IZS. Nell’ambito del Progetto “Lotta a Chikungunya, West Nile Disease, Dengue e principali zoonosi” Sono state portate avanti le seguenti attività: • Sono state prodotte schede sinottiche per ogni zoonosi o malattia da vettori, che contengono le indicazioni per la diagnosi clinica e per la diagnosi di laboratorio. Le schede, sono state pubblicate sul portale Marche in Salute (www.marcheinsalute.it ). • Il gruppo di lavoro dei laboratori ospedalieri sta mettendo a punto delle linee guida per la diagnosi laboratoristica delle zoonosi e delle malattie da vettori. Nel 2013 è stata prodotta una scheda per la diagnosi delle gastroneteriti infettive (allegato1). • Formazione: per migliorare la sensibilità verso queste tematiche e stimolare i mmg, pediatri di libera scelta, clinici ospedalieri alla notifica, operatori dei laboratori diagnostici e dei DP a partecipare attivamente alla sorveglianza, è continuata l’0attività di formazione, iniziata nel 2011. Nel 2013 sono stati portati avanti i 4 corsi nelle aree vaste di pesaro, Macerata, Ascoli Piceno, Ancona. • Protocollo emergenza malattie da vettori: l’UODOEM, in collaborazione con la Diagnostica Integrata della sezione di Ancona ha messo a punto un protocollo (Allegato 1) per la gestione di interventi di emergenza in seguito alla presenza confermata di alcune malattie da vettori (Dengue, West Nile Disease, Chikungunya). Il protocollo è stato inserito in una delibera regionale (DGR 1665 del 9/12/2013). Valutazione stato di salute della popolazione animale e sicurezza alimentare regione Marche – relazione Utilizzando i dati raccolti ed elaborati relativi ai flussi informativi obbligatori gestiti nel 2012, l’OEV ha prodotto il report “Sorveglianza Veterinaria nelle Marche, Relazione Tecnica 2012” nel quale è descritta la situazione territoriale relativamente a popolazioni animali, stabilimenti di produzione alimenti e i risultati dei piani di sorveglianza portati avanti dai servizi veterinari dell’ASUR Marche. Allegato 2 Altre attività di colla borazione con con il Servizio Veterinario Regionale 157 • Il personale del CERV ha prodotto per il Serrvizio Veterinario regionale i report sulle attività di sorveglianza veterinaria. Tutti i report sono pubblicati sul portale veterinaria e sicurezza alimentare dopo accesso con password all’indirizzo http://www.veterinariaalimenti.marche.it/viewdoc.asp?CO_ID=4502 : • Il personale del CERV ha collaborato con i servizi veterinari dell’Area vasta 3 per l’indagine epidemiologica e messa a punto di un piano di azione per il risanamento della zona di pascolo nel comune di Matelica dalla Tubercolosi bovina (allegato 3) Collaborazione con il Centro di referenza nazionale Molluschi bivalvi Il personale del CERV, in generale, effettua per il CEREM l’analisi statistica e spaziale dei dati microbiologici e chimici relativi alla sorveglianza delle aree di produzione dei molluschi bivalvi e produzione di report epidemiologici. In particolare nel 2013 ha portato avanti queste attività finalizzate a: • pianificazione regionale di una classificazione stagionale delle aree di produzione dei molluschi bivalvi. • valutazione della stabilità microbiologica delle aree di raccolta in collaborazione con il Cefas (Centro Referenza Europeo per il controllo microbiologico dei molluschi) • altre valutazioni statistiche e spaziali per l’elaborazione di lavori scientifici. Formazione effettuata o Rome 7-9 May,2013 - 12th Workshop of microbiological NRLS Francesca Barchiesi ha partecipato con la relazione: Data management, spatial analysis and epidemiological investigation: a task force in evaluating risk factors for microbiological shellfish contamination, o Pisa 27 - 29 maggio: Anna Duranti ha partecipato alla organizzazione e ha effettuato una docenza nel corso organizzato dal Ministero della salute in collaborazione con l’Istituto “Sorveglianza sanitaria nelle aree di raccolta dei molluschi bivalvi vivi corso teorico pratico” o Napoli 5-6/09/2013 -VII International Symposium on Geospatial Health "Methods and Tools for Geospatial Health "Francesca Barchiesi ha partecipato con la relazione: “Evaluation of factors affecting E. coli level in clams (Chamelea gallina) production areas of the Marche region” o Tolentino 29 ottobre 2013 Anna Duranti ha partecipato al corso “GESTIONE DEL RISCHIO SALMONELLOSI NEGLI ALLEVAMENTI AVICOLI: RUOLO DELL'AUTORITA' COMPETENTE E DELL'ALLEVATORE” con la relazione “Piani Salmonellosi e sistemi informativi” o Teramo 5-7/11/2013 International Conference “Risk Analysis as a tool for the control of Animal Diseases and Zoonoses in the Mediterranean Basin” Francesca Barchiesi ha partecipato con la relazione ”Tick-borne diseases surveillance and control in the Marche Region: a system based on a multidisciplinary approach” o San Benedetto del Tronto 21 e 27/11/2013 ASUR Area Vasta 5 – Una statistica per i molluschi bivalvi. Francesca Barchiesi ha partecipato con la relazione:” Applicazioni per la valutazione dei dati storici del 158 monitoraggio microbiologico: rappresentazioni grafiche, variazioni stagionali, correlazione con le precipitazioni. o Città di castello, 22 novembre 2013. Anna Duranti ha partecipato al corso “EMERGENZE NON EPIDEMICHE E CONTINUITA’ NEL SETTORE ZOOTECNICO E AGRO ALIMENTARE” con la relazione “Dati epidemiologici per la gestione delle emergenze” Formazione ricevuta o Torino 21 – 24 maggio 2013 Anna Duranti ha partecipato al corso di formazione “Metodi innovativi di sorveglianza” o REM 2013 – Comunicazione del Rischio: Anna Duranti ha partecipato al Gruppo di Miglioramento organizzato dall’Agenzia Regionale Sanitaria. o Montichiari (BS) 4-5 ottobre 2013: Anna Duranti ha partecipato al convegno nazionale di Mediciina delle catastrofi o Teramo, 4 – 7 novembre 2013: Risk analysis in mediterranean basin. Partecipazione di Anna Duranti e Francesca Barchiesi al convegno Pubblicazioni • Gavaudan S., Duranti A., Barchiesi F., Ruschioni S., Antognini E., Calandri E., Mancini P.,Riolo P. 2012 “Seasonal monitoring of Aedes albopictus: practical applications and outcomes” Veterinaria Italiana. Collana di monografie. Monografia 23, 2011. • Francesca Barchiesi, Anna Duranti, 2012 “La mappatura tematica delle aree di produzione dei molluschi nelle marche: un ausilio alle autorita’ competenti” Atti del I° Convegno Nazionale della Società Italiana di Ricerca Applicata alla Molluschicoltura, Ricerca e produzione a confronto. • Gavaudan S., Barchiesi F., Morandi F., Bartozzi B., Duranti A., Antognini E., Grelloni V., Forconi P., Salvi P., Dell'Orso M., Rossetti A., Perco F. “I Lupi hanno un ruolo nella diffusione della Trichinella britovi in Italia? Una breve nota” 159 U.O.S. OFFICINA FARMACEUTICA Le attività svolte nel corso del 2013 presso l’U.O.S. Officina Farmaceutica, comprendono attività istituzionali, attività di ricerca e di servizio. Attivita’ di Servizio In relazione alle attività di servizio svolte presso l’U.O.S. PGOF nel 2013 è stato riscontrato un notevole aumento nella produzione e vendita dei vaccini stabulogeni (valore economico 218.493 euro), con un incremento del fatturato pari al 35% rispetto l’anno precedente (139.007,39 ). Relativamente alla vendita dei prodotti ad Enti pubblici (Ministero e AA.SS.LL) è stato riscontrato un notevole calo, ciò determinato essenzialmente dal decreto “Spending review” per cui addirittura il solo Ministero della Salute ha ridotto a 18.216 € il contratto di fornitura per antigene Peste Suina Classica. Attivita’ Istituzionali Nell’ambito dell’attività istituzionale svolta presso la struttura UODOF, nel corso del 2013, sono state evase tempestivamente, nonostante il notevole incremento di richieste tutte le dosi di vaccini richieste dall’utenza. Sono state allestite e distribuite n°1.344.930 dosi di vaccini stabulo geni. Relativamente all’attività istituzionale svolta nella produzione antigeni diagnostici , nel corso del 2013 sono state prodotte e vendute n°243.360 dosi di antigene ∆179gp51His della Leucosi Bovina Enzootica (LEB), da impiegare nel test AGID. Di queste 157.826 sono state vendute ai laboratori che ne hanno fatto richiesta, mentre le restanti 85.834 dosi di antigene sono state conservate come scorta e saranno distribuite nel corso del nuovo anno. Sono state, inoltre, prodotte e regolarmente distribuite agli altri IIZZSS richiedenti, n° 182.014 dosi siero di referenza LEB. Sono stati allestiti n° 57 Kit ELISA per la diagnosi sierologica della Leucosi bovina. In merito ai reagenti prodotti per gli accertamenti diagnostici per Peste Suina Classica (PSC) sono stati allestiti e distribuiti un totale di 268 Kit per un valore economico pari a 82.0000 €. Presso l’Unità Operativa di Supporto Terreni Colturali sono stati prodotti complessivamente n°285.745 pezzi, distribuiti poi ai vari laboratori per lo svolgimento di attività istituzionali, di servizio e di ricerca. La quantità di terreni distribuiti è risultata superiore (16.586 pezzi) rispetto all’anno precedente con una percentuale di terreni non idonei inferiore al 2%, ciò conferma l’elevato grado di accuratezza degli operatori nell’esecuzione delle varie fasi produttive, che ha permesso di mantenere e migliorare gli standard qualitativi dei terreni prodotti, nonostante l’aumentata e diversificata richiesta da parte dei vari laboratori. Nella scheda riassuntiva riportata in allegato 6, è stata fatta anche una valutazione economica dei prodotti allestiti (271.449 euro), in quanto tale attività seppur non rientrando nei calcoli di bilancio aziendale, va comunque tenuta in considerazione come mancata spesa da parte dell'Istituto e sopratutto come mancato introito da parte della struttura che con questo dato porterebbe i risultati economici positivi ottenuti, ad un valore superiore a quello calcolato. Dall’analisi dei dati ottenuti sul quantitativo totale di prodotti distribuiti alle varie articolazioni organizzative , si evince un aumento di richiesta da parte di alcuni laboratori, sarebbe pertanto utile un 160 confronto del dato da noi ottenuto con il quantitativo di analisi effettuate dagli stessi nel corso del 2013 per motivare l’aumentata richiesta. Presso l’Unità Operativa di Supporto Liofilizzazione e Confezionamento sono state svolte attività d’infialamento, di liofilizzazione e di confezionamento per richiesta delle varie articolazioni organizzative. Sono stati infialati complessivamente n° 104.663 flaconi di diverso volume, sono stati liofilizzati prodotti in n° 25.976 contenitori di varie capacità e sono stati confezionati n°108.183 prodotti di varia tipologia. Dall’analisi dei dati emerge un aumento delle attività di infialamento e confezionamento, determinato dall’ incremento della vendita dei vaccini stabulogeni ed calo dell’attività di liofilizzazione determinato essenzialmente dalla mancata produzione del vaccino Suicinpest prodotto per il Ministero della salute. Politica Della Qualita’, Ambiente E Sicurezza Nel corso del 2013 l’Unità Operativa di Supporto Terreni colturali ha contribuito attivamente per ottenere il riaccreditamento dell’Ente secondo norma UNI CEI EN ISO7IEC 17025, superando senza rilievi la visita ispettiva ACCREDIA. A seguito dell’introduzione di nuovi terreni colturali e in base ad una variazione dei costi delle materie prime impiegate per la produzione degli stessi, è stata eseguita un’ulteriore revisione del listino prezzi. Formazione Tutto il personale ha partecipato anche nel corso del 2013 a numerosi corsi di formazione e convegni/seminari, per approfondire le proprie competenze tecniche, migliorare le attività gestionali ed aggiornare le conoscenze delle normative in ambito qualità- ambiente e sicurezza. Attivita’ di Ricerca Si sono svolte le fasi finali i due seguenti progetti di ricerca corrente IZS UM 02/10 RC dal titolo: “Valutazione della risposta immunitaria nel suino in corso di infezione sperimentale da Peste Suina Classica (PSC) mediante fluorescence activated cell scanning (FACS)”. Sono stati processati campioni biologici provenienti da suini infetti/infettati da virus peste suina classica (PSC) nei quali si sono valutate le popolazioni linfocitarie impiegando anticorpi monoclonali, mouse anti pig, coniugati con fluorocromi e diretti verso: CD3, CD4, CD8 e CD ventuno utilizzando il citoflurimetro FACScalibur e valutate le citochine prodotte, utilizzando appositi KIT commerciali (TNF-alpha, IL-1 beta/IL-1F2, IL-6, IL-10, IL-12/IL-23 p40 e IFN-gamma). Dai risultati ottenuti risulta particolarmente evidente come in corso d’infezione da virus PSC gli animali presentino un quadro alquanto variabile sia in termini di modificazioni a livello di linfocitario che a livello di valori di citochine seriche. Infatti, dei 16 campioni prelevati in banca cellule/sieri IZSUM, 8 hanno evidenziato una totale e marcata deplezione di tutte le popolazioni linfocitarie (CD3, CD4, CD8 e CD 21) collegata sicuramente all’estrema patogenicità del ceppo di virus PSC coinvolto nell’infezione con conseguente totale mancato movimento a livello di produzione di citochine (forma iperacuta fulminante). In altri 5 animali è stato possibile evidenziare una progressiva riduzione del numero delle cellule linfocitarie al quale è seguito però un transitorio aumento delle produzione di alcune citochine, ed in particolare del TNF- alpha , con conseguente parziale ripristino sia in termini numerici che di funzione di alcune sottopopolazioni 161 linfocitarie. Tale reazione del sistema immunitario ha consentito un allungamento dei tempi di sopravvivenza dell’animale che però è, in ogni caso, venuto a morte nel giro di 10-14 giorni (forma sub acuta da ceppo a medioalta patogenicità). Infine particolarmente interessanti risultano i dati ottenuti da tre animali nei quali si è potuta evidenziare una prima moderata deplezione linfocitaria alla quale però è seguita un’intensa produzione citochinica e un relativamente rapido ripristino del numero, della funzione e del grado di attivazione delle sottopopolazioni linfocitarie che ha consentito a questi animali di superare completamente l’infezione mostrando poi, nel tempo, una sieroconversione e un totale ripristino delle funzioni del sistema immunitario. Tali animali erano sicuramente coinvolti in infezioni con ceppi di virus PSC a bassa o bassissima patogenicità. Infine, nel mese di novembre 2012, è stata eseguita una sperimentazione presso l’Unità di Massima Sicurezza (BSL3) dell’IZSUM, dove suini sono stati prima vaccinati con vaccino lapinizzato SUICINPEST e poi dopo, a distanza di 14 giorni dalla vaccinazione infettati con virus patogeni. I dati ottenuti sono stati elaborati e pubblicati. Progetto di ricerca corrente IZS UM 19/10 RC “Individuazione di bioindicatori per lo studio morfofunzionale del timo in vitelloni di razza Chianina: ricerca di parametri morfologici oggettivi per il controllo relativo all’utilizzo di trattamenti illeciti”. Durante questa prima fase della ricerca, per quanto concerne le indagini citofluorimetriche, sono stati analizzati 67 campioni impiegando anticorpi marcati con flurocromi (CD3rat anti human FITC, CD4 mouse anti bovino RPE, CD8 mouse anti bovino RPE, CD21 mouse anti bovino RPE). Durante la prima fase della ricerca abbiamo raggiunto i seguenti obiettivi: messa a punto del protocollo di prelievo e di lavorazione della matrice biologica sangue; messa a punto del protocollo di marcatura dei linfociti per l’identificazione delle sottopopolazioni d’interesse; messa a punto del protocollo di settaggio e di lettura dello strumento BD FacsCalibur I primi risultati hanno evidenziato alcune variazioni percentuali delle sottopopolazioni linfocitarie nelle tre classi di età (classe 1: 0-6 mesi, classe 2: 6-12 mesi, classe 3: 16-24). In particolare risulta evidente una diminuzione percentuale dei linfociti CD3+ negli animali della classe 3. Inoltre negli animali di quest’ultima classe è possibile evidenziare una consistente diminuzione della percentuale dei linfociti CD21+ rispetto agli animali delle classi 1 è 2 che mostrano dati molto simili. Da notare comunque come i CD21+ mostrino valori percentuali più bassi nella classe 2 rispetto alla classe 1. Sostanzialmente invariato nelle tre classi di età il dato relativo al valore percentuale dei CD4+ e dei CD8+.Da quanto sopra esposto, è stato fondamentale nel corso del 2013 ampliare ulteriormente il numero dei campioni acquisiti ma soprattutto è stato particolarmente importante analizzare i valori di attivazione delle singole cellule appartenenti alle varie sottopopolazioni linfocitarie in modo da incrociare il dato con quello concernente i valori percentuali che esprimono, sostanzialmente, soltanto la percentuale di tali cellule ma non il loro grado di attivazione. I dati ottenuti i mediante la tecnica FACS (Fluorescence Activated Cell Scanning) sono stati comparati con i risultati ottenuti dalle altre Unità Operative. 162 Anche nel corso del 2013 si è collaborato, avendo stipulato un contratto di mutua collaborazione scientifica con il Dipartimento di Patologia Veterinaria dell’Università di Agricoltura di Faisalabad (Pakistan) e con il Dipartimento di Microbiologia e Igiene della Facoltà di Scienze Veterinarie di Mymensigh in Bangladesh, nello svolgimento di ricerche sulla diffusione della tubercolosi bovina nei bufali e in pecore e capre in tale paese. I risultati ottenuti dalle varie attività di ricerca svolte presso l’articolazione organizzativa sono stati oggetto di n°9 lavori scientifici, pubblicati su riviste nazionali e internazionali e presentati in convegni nazionali/internazionali. Pubblicazioni scientifiche: 1. “Evaluation of the immune response during experimental infection of vaccinated and unvaccinated pigs with Classical Swine Fever Virus (CSFV) using Fluorescent Activated cell Scanning (FACS). G.Curina , M.Bazzucchi, G.M.De Mia, M.Molinari, L.Molinari, K.Forti, G.Rizzo, M.Cagiola, G.Severi. Proccedings Congess IMED Vienna 15/18 February 2013 pag. 171. 2. “ Cytokines expression in vaccinated and unvaccinated pigs infected with Classical Swine Fever Virus strain ISS 60: Preliminary Results. M. Bazzucchi, G.Curina, G.M.De Mia, F.Feliziani, M.Giammarioli, A.De giuseppe, G.Rizzo, K.Forti, M.Cagiola, G.Severi. Proccedings Congess IMED Vienna 15/18 February 2013 pag. 171. 3. “Evaluation of immune response during experimental infection with classical swine fever (CSFV) in vaccinated and unvaccinated pigs correlating flurescent activate cell scanning (FACS) analysis and cytokines expression results”. K.Forti, G.Rizzo, G.Curina, M.Bazzucchi, G.M.De Mia, A. De Giuseppe, M.Cagiola, M.Tollis, G.Severi. Atti 16th Int. Symposium of WAVLD, Berlino 5-8 giugno 2013 pag.353. 4. “Fluorescent activate cell scanning (FACS) analysis response during experimental infection with classical swine fever (CSFV) in vaccinated and unvaccinated pigs with classical swine fever (CSF) live attenuated vaccine. G.Curina, M.Bazzucchi, G.M.De Mia, M.Mari, L.Molinari, K.Forti, G.Rizzo, A. De Giuseppe, M. Cagiola, M.Tollis, G.Severi. Atti 16th Int. Symposium of WAVLD, Berlino 5-8 giugno 2013 pag.351. 5. “ Classical swine fever virus (CSFV) experimental infection on pigs: evaluation of cytokines expression”. G.Rizzo, K.Forti, G.Curina, M.Bazzucchi, G.M.De Mia, F.Feliziani, M.Giammarioli, A. De Giuseppe, M.Tollis, M. Cagiola, G.Severi. . Atti 16th Int. Symposium of WAVLD, Berlino 5-8 giugno 2013 pag.352. 6. “Certain risk factors associated with positive SCCIT test for tuberculosis in cattle at two cities in Pakistan”. M.Tariq Javed, M Wasiq, Farooq A. Farooqui, A. Latif Shahid, R. Kausar, M. Cagiola. Asian Biomedicine Vol. 7 n° APRIL 2013; 267-274. 7. “Cinetica della risposta immunitaria in corso di infezione sperimentale con il virus della Peste Suina Classica”. Severi G., Forti K., Rizzo G., Curina G., Bazzucchi M., Iscaro C., De Mia G.M., M.Cagiola. Atti XV Congresso S.I.Di.L.V – Monreale, Palermo, 23-25 ottobre 2013; 466-468. 8. “An immunoperoxidase monolayer assay (IPMA) for detection of antibodies to African Swine Fever (ASF) Petrini S., Giammarioli M., Casciari C., Iscaro 163 C., Bazzucchi M., Severi G., Feliziani F., De Mia G.M.. Atti LXVII Convegno nazionale S.I.S.Vet – Brescia, 17-19 settembre 2013; 69. 9. “Epidemiology of bovine Tuberculosis in Pakistan : current and future control”. M.Tariq Javed e M.Cagiola. Poster of 2nd International Workshop on Dairy Science Park , 18-20 novembre 2013, organizzato dalla Facoltà di scienze Veterinarie di Peshawar , Pakistan. 164 STAFF DELLA DIREZIONE AMMINISTRATIVA Nell’anno 2013 è stato, come previsto nel piano 2013, in sede di rendiconto 2012, effettuato per la prima volta il rendiconto finanziario come previsto dal Dlgs. 118/2011. Come previsto nel piano annuale 2013 si è proceduto alla dematerializzazione degli archivi. Detta procedura ha consentito l’applicazione della normativa vigente relativa al CAD (Codice di Amministrazione Digitale), che peraltro comporta anche la gestione dell’archiviazione ottica documentale di tutti i documenti dell’azienda. Come previsto nell’anno 2013 sono stati concordati con le UU.OO. interessate, dei meccanismi/obiettivi per riuscire entro 60 giorni dal ricevimento delle fatture ad effettuare i relativi pagamenti. A tale scopo assume particolare rilevanza che le UU.OO. che liquidano le fatture, hanno accettato di effettuare la liquidazione delle stesse entro 30 gg. dalla data di registrazione IVA. L’obiettivo prevedeva che la verifica doveva essere effettuata sulla media con i dati di bilancio a consuntivo e riguarderà unicamente la gestione del conto economico, in quanto i beni patrimoniali sono per lo più soggetti a collaudo e quindi è dalla data dello stesso che decorrono i termini di pagamento. Da una prima verifica risulta che l’obiettivo è stato ampiamente centrato. Nell’anno 2013 sono stati realizzati tutti i programmi assegnati alle varie UU.OO. compresi quelli generali sulla trasparenza. A tal proposito va sottolineato che, in conseguenza dell’uscita del D.Lgs n. 33/2013, che ridefinisce la materia della trasparenza della P.A., si è proceduto all’implementazione più completa possibile del sito stesso con la definizione ed il coinvolgimento di tutte le UU.OO.. come si evince tra gli obiettivi generali assegnati alle stesse. Nel corso dell’anno 2013 si è proceduto anche a nominare il responsabile dell’anticorruzione, come dispone la L. 190, e ad iniziare la formazione per redigere, con l’ausilio di tutte le UU.OO. sia dell’area amministrativa che sanitaria, il piano Triennale per l’Anticorruzione, che verrà elaborato entro i primi mesi del 2014. Come già avvenuto per gli anni precedenti, anche per l'anno 2013 i responsabili delle Articolazioni Organizzative afferenti alla Direzione Amministrativa hanno concordato con il Direttore Amministrativo appositi accordi di programma nei quali è definito il piano di lavoro annuale, comprendente gli obiettivi di carattere generale e le azioni da compiere e risultati da conseguire per contribuire al perseguimento degli obiettivi dell’Ente. Gli accordi di programma sono stati condivisi come sempre da tutti gli operatori coinvolti in un’ottica di lavoro di squadra e di reale e pro attivo coinvolgimento nelle attività e nel perseguimento degli obiettivi fissati. 165 OBIETTIVI PER IL 2013 ASSEGNATI ALL’ISTITUTO DALLE REGIONI UMBRIA E MARCHE. 1. Potenziamento integrazione SIVA-SIGLA.(Umbria-Marche). Piano attuativo:preaccettazione piani di profilassi: suini (MVS) ed equini (Anemia Infettiva). Indicatore: Numero redazioni di procedure di preaccettazione prodotte/ Numero redazioni di procedure di preaccettazione previste. Valore atteso: realizzazione di n.2 procedure di preaccettazione. Punteggio: 15 Nell’ambito del piano di implementazione del Sistema SIVA, nel corso dell’anno 2013, si è proceduto alla realizzazione di due fondamentali applicativi informatici relativi alle specie animali di suini ed equini. Gli applicativi sviluppati permettono la registrazione di tutta l’attività dei Servizi Veterinari dell’area di Sanità Animale, relativa alle specie animali suddette, ed aggiungendosi agli altri applicativi già sviluppati soddisfa, così, molte delle esigenze dei Servizi territoriali. La finalità dei lavori di implementazione è di avere a disposizione uno strumento che, a vario livello operativo, sia in ambito regionale che delle singole Aziende UUSSLL, consente la verifica, il controllo e la programmazione dell’attività svolta dai Servizi Territoriali, oltre che garantire i previsti debiti informativi istituzionali. Parte integrante dello sviluppo degli applicativi in SIVA, è stata la realizzazione di procedure di cooperazione applicativa tra i due sistemi informativi (SIVA-SIGLA), tali da permettere un “dialogo” e quindi, uno scambio, in tempo reale, dei dati. Gli applicativi, dopo una iniziale fase di test, sono definitivamente entrati in produzione a partire dal 01 gennaio 2014. La procedura, sviluppata in cooperazione applicativa, prevede una prima fase di preaccettazione, seguita dalla fase di accettazione, ed in fine da una fase di ritorno del dato in SIVA, nel seguente modo: • il veterinario dell’AUSL registra in ambiente SIVA i dati relativi all’allevamento ed ai capi in esso presenti, allineando o aggiornando i dati presenti in SIVA con quelli della BDN nazionale. • seleziona gli esami di laboratorio sulla base delle matrici prelevate in allevamento e della finalità dell’intervento • invia i dati da SIVA a SIGLA e parallelamente invia i campioni in accettazione. • ai campioni pervenuti in accettazione, accompagnati dalle rispettive schede di prelievo, viene assegnato un numero di accettazione, richiamando i dati precedentemente inviati telematicamente e consentendo, in tal modo, un allineamento della anagrafiche delle aziende zootecniche registrate in SIGLA con la BDN • i campioni vengono avviati al laboratorio e completata la fase analitica con la refertazione, i dati vengono inviati da SIGLA a SIVA. Il sistema così sviluppato permette la registrazione, per i suini, dei campioni prelevati nell’ambito del piano di controllo della Malattia Vescicolare, consentendo la gestione delle attività relative ai piani di 166 controllo della Malattia Vescicolare, Aujeszky, e Peste suina classica dalle matrici previste come siero, sangue, feci ed analizzate con le tecniche analitiche previste, quali elisa o PCR. In modo analogo per gli equini, in relazione alle matrici: siero, sangue, sperma, tamponi prepuziali o cervicali, lavaggi prepuziali, prelevati nell’ambito dei controlli effettuati per Anemia Infettiva o secondo il DM 1301-95 ed analizzati con diverse tecniche: elisa, SN, FDC, batteriolgica, PCR, ecc. La procedura permette, inoltre, di modificare le voci relative alle matrici, agli esami, ai motivi dell’intervento, in modo da essere, quanto più possibile, adattabile alla diverse esigenze, che nel tempo si potrebbero realizzare, senza intervenire sulla struttura della procedura informatica. Ciò consente un risparmio consistente in termini di tempo di sviluppo ed anche di impegno di tipo economico a carico delle due regioni. Essendo il sistema SIVA, adottato sia dalla Regione Umbria che dalla Regione Marche, il cui territorio coincide con quello di competenza dell’IZSUM e con la finalità di ottimizzare le risorse disponibili, anche accorciando i tempi tecnici di sviluppo, sono stati avviati lavori per adottare un comune progetto di sviluppo di SIVA. Benchè gli applicativi siano stati sviluppati su indicazione della Regione Umbria sono, al momento, disponibili per la condivisione con la regione Marche, secondo l’istituto del “riuso di programmi informatici o parte di essi” previsto dalle norme vigenti. RISULTATO RAGGIUNTO AL 100% 2. Valutazione e verifica identità, qualità e sicurezza di alimenti prodotti in Umbria/Marche. (Umbria-Marche). Piano attuativo: alimentazione banca dati Ars Alimentaria con dati microbiologici e chimici relativi a produzioni regionali. Indicatore: numero di prodotto/processo valutati rispetto al numero prodotto/processo. Valore atteso: a) elaborazione degli standard di prodotto/processo di almeno 2 prodotti (1 per ciascuna regione); b) numero di determinazioni di shelf-life definite/numero prodotti previsti; c) definizione del carry over nel pecorino umbro- marchigiano a latte crudo. Punteggio: 15 a) La conoscenza dei prodotti alimentari, dei processi tecnologici e delle dinamiche di sviluppo dei microrganismi e la successiva definizione dello standard di prodotto e di processo, rappresentano la più importante strategia per la valutazione e la gestione del rischio microbiologico nonché requisito preliminare per lo svolgimento di ulteriori studi quali Shelf life o Challenge test. Lo standard di processo consiste nella caratterizzazione chimico-fisica e microbiologica, ottenuta attraverso analisi di differenti lotti (almeno 3) di uno stesso prodotto provenienti dallo stesso processo produttivo (stesso produttore). Lo standard di prodotto consiste, invece, nella caratterizzazione 167 ottenuta attraverso analisi di differenti lotti (almeno 9) di uno stesso prodotto provenienti da differenti processi produttivi (almeno 3 produttori diversi). Al fine di ottenere lo standard di prodotto/processo i prodotti vengono sottoposti ad analisi microbiologiche, chimico-fisiche e merceologiche nelle diverse fasi del processo; i parametri analitici ricercati sono diversi sulla base della tipologia di prodotto studiato (prodotti lattiero-caseari, prodotti carnei, ecc.). In tal contesto presso la sezione di Pesaro è stato definito lo standard di processo della ricotta mista della Vellesina, prodotto lattiero-caseario tradizionale della regione Marche. L’azienda di produzione che ha aderito alla sperimentazione, è situata nella provincia di Ancona ed è classificata come piccola impresa a conduzione familiare. Il caseificio utilizza esclusivamente latte raccolto da allevamenti marchigiani, con una produzione totale annua di prodotti lattiero-caseari pari a 5.330 q.li. Il processo produttivo della ricotta mista della Vallesina è caratterizzato dalle seguenti fasi: riscaldamento della miscela di latte (siero di latte vaccino 70% + siero latte ovino 30%) a 70°C fino ad arrivare a 82°C in 10 minuti, aggiunta di acido lattico e sale, affioramento, formatura in fuscelle, abbattimento a 2°C per 4 ore fino ad ottenere una temperatura superficiale di 6°C, confezionamento, abbattimento a 2°C per 8 ore fino ad ottenere una temperatura superficiale di 2°C. La produzione media annua di tale prodotto tradizionale in azienda è di circa 1.500 q.li. Per la definizione dello standard di processo si è proceduto al campionamento di tre lotti. I campioni sono stati prelevati nelle quattro fasi del processo ritenute maggiormente significative ai fini dello studio (miscela di latte, prodotto dopo affioramento, prodotto dopo abbattimento e prodotto finito). Tutti i campioni sono stati analizzati per la determinazione dei seguenti parametri: Batteri lattici, Lattococchi, Enterobatteri, Lieviti, Muffe, aw,, pH, cloruro di sodio, lipidi, proteine e umidità. Sono inoltre state eseguite analisi anche per la determinazione dei paramentri di sicurezza alimentare e di igiene di processo (Listeria monocytogenes, Salmonella spp., Escherichia coli O157, Bacillus cereus, enterotossina stafilococcica, E. coli, Stafilococchi coagulasi positivi, Pseudomonas spp.). Tutti i campioni sono risultati negativi per la presenza di germi patogeni. Applicando il test statistico di Fisher ai risultati ottenuti è emerso che le differenze tra i lotti sottoposti a studio non sono statisticamente significative (p < 0,05) e che quindi il processo produttivo risulta essere standardizzato. Presso la Sezione di Fermo l’attività è stata improntata alla “convalida” dei dati di caratterizzazione del “Ciauscolo”, insaccato fresco di carne suina tipico dell’entroterra marchigiano, riconosciuto con marchio IGP nel 2009. Nel 2007, infatti, lo studio di caratterizzazione di quello che, a quel tempo, tutti i produttori chiamavano “Ciauscolo”, aveva evidenziato come ognuno dei tre salumifici coinvolti si contraddistinguesse per un prodotto abbastanza standardizzato mentre l’estrema flessibilità dei processi produttivi aveva indicato un’elevata variabilità di tali insaccati rendendo difficile la definizione di uno standard di prodotto. Nel progetto sono stati coinvolti tre stabilimenti riconosciuti ai sensi del Reg. 853/2004, diversi da quelli del 2007, scelti in modo tale da rappresentare tutto il territorio di produzione del “Ciauscolo”, rispettivamente nelle province di Ancona, Macerata ed Ascoli Piceno-Fermo, tutte iscritte nell’elenco dei produttori di “Ciauscolo IGP”. In ogni salumificio si 168 è proceduto al campionamento di un solo lotto, prodotto in conformità con il disciplinare IGP, nelle fasi di insacco, inizio, metà e fine asciugatura, inizio, metà e fine stagionatura. Per ogni campione sono stati rilevati i parametri di processo (temperatura e umidità ambientale e temperatura al cuore del prodotto) ed effettuate analisi microbiologiche e chimico-fisiche: aw, pH, Microrganismi a 30°C, Batteri lattici, Enterobatteri ed E. coli, Stafilococchi coagulasi positivi, Lieviti, Muffe, nitrati-nitriti, cloruro di sodio, lipidi, proteine, umidità ed energia. Dall’elaborazione statistica dei risultati, effettuata mediante foglio di calcolo per gruppi di dati (analisi t di student), è possibile indicare che, relativamente ai tre parametri di processo più significativi per questo tipo di prodotto (pH, aw e Batteri Lattici), non si osserva differenza significativa tra i tre produttori per quanto riguarda Batteri Lattici e aw (p < 0.05) mentre la differenza diventa significativa (p > 0.05), per i dati di pH. I valori di pH riscontrati nel “Ciauscolo IGP” comunque risultano più uniformi tra i tre produttori e più bassi rispetto a quelli ottenuti nello studio del 2007, mentre i Batteri Lattici raggiungono valori più alti (107 - 108 UFC/g) e più velocemente rispetto alla precedente sperimentazione. I dati ottenuti nel 2013 quindi, ancorché valutati in maniera ancora preliminare, non possono essere considerati una validazione di quelli precedenti e pertanto il processo produttivo del “Ciauscolo IGP” ed i processi degli altri “salami morbidi”, dovranno essere valutati separatamente. Presso la sede di Perugia è stato definito lo standard di processo del formaggio pecorino al latte crudo a breve stagionatura (circa 30 giorni), prodotto lattierocaseario tradizionale della regione Umbria. L’azienda produttiva che ha aderito alla sperimentazione, è situata nella provincia di Perugia ed è costituita da un allevamento di ovini da latte con annesso impianto di trasformazione del latte prodotto. Il caseificio aziendale risulta riconosciuto ai sensi del Reg. 853/2004. La trasformazione è rivolta essenzialmente alla produzione di pecorino a latte crudo e ricotta. Il processo produttivo del formaggio pecorino è caratterizzato dalle seguenti fasi: riscaldamento del latte in polivalente a 38°C, aggiunta di colture starter costituite da batteri lattici mesofili e termofili, aggiunta di caglio di vitello granulare preventivamente reidratato in acqua, rottura meccanica della cagliata a chicco di mais, cottura della cagliata rotta a 41°C per circa 5 minuti, formatura in fuscelle, pressatura a mano e rivoltamento delle forme, lavaggio delle stesse con siero caldo nelle prime fasi dello spurgo. La sineresi è ottenuta mantenendo le forme all’interno di carrelli a temperatura ambiente per circa 6 ore. Tale elemento, non essendo sotto controllo, determina una certa variabilità delle condizioni ambientali di lavorazione nel corso dell’anno. In seguito le forme vengono trasferite in salamoia dove permangono per 24 ore. Successivamente ha inizio la fase di stagionatura che viene effettuata in ambiente controllato (temperatura 12°C, umidità 75%) e dura 30 giorni. Per la definizione dello standard di processo si è proceduto al campionamento di tre lotti, in fasi diverse del processo (cagliata, formaggio a fine sineresi, dopo salatura e a 1, 4, 7, 15 e 30 giorni di stagionatura). Tutti i campioni sono stati analizzati per la determinazione dei seguenti parametri: Batteri lattici, Enterobatteri, Stafilococchi coagulasi positivi, aw, pH, cloruro di sodio, lipidi, proteine e umidità. Applicando il test statistico di Fisher ai risultati ottenuti è emerso che Batteri lattici, pH e aw non risultano significativamente diversi (p < 169 0,05) tra i lotti sottoposti a studio. Possiamo quindi concludere che, nonostante le caratteristiche semiartigianali dell’azienda non consentano il controllo di tutte le fasi di produzione, il processo produttivo risulta essere standardizzato. b) Il metodo più comune e diretto per la determinazione della shelf life di un alimento (tempo minimo di conservazione) è quello che prevede la conduzione di prove simulative, ovvero la conservazione del prodotto in esame in condizioni di conservazione ideali fino al suo decadimento. Tale approccio può tuttavia richiedere tempi anche piuttosto lunghi in funzione delle caratteristiche del prodotto in esame. Per queste ragioni in molti casi sarebbe preferibile ricorrere a prove di shelf life accelerata. Ciò risulta possibile in quei laboratori che hanno nel tempo messo a punto protocolli propri, vista la completa assenza sia da un punto di vista normativo che bibliografico di modelli definiti di riferimento. Nel corso del 2013 sono state eseguite complessivamente 21 prove di valutazione della shelf life, di cui cinque simulative e 16 accelerate. I prodotti alimentari interessati sono stati: carni fresche, prodotti a base di carne, prodotti lattiero-caseari, prodotti da forno, prodotti di gastronomia, prodotti della pesca. Gli alimenti sottoposti a studio presentavano precise caratteristiche riferite al tipo di confezionamento (sottovuoto, atmosfera modificata, atmosfera normale) e alle condizioni di conservazione (refrigerazione, congelamento, temperatura ambiente). Per il raggiungimento degli obbiettivi prefissati, sono state in particolare scelti due prodotti lattiero caseari (ricotta di pecora preconfezionata in vaschette termo sigillate; formaggio misto “Caciottone” cerato superficialmente) e uno a base di carne cotta (coppa di testa, confezionata sottovuoto), prodotti nella Regione Umbria e altrettanti prodotti della regione Marche (Mascarpone, con uso dell’additivo anisina, confezionato in vaschetta termo sigillata; caprino stagionato prodotto in piccole forme; salame “Casareccio morbido” non confezionato). I prodotti presi in esame sono stati sottoposti a procedura di valutazione subito dopo la produzione e il confezionamento. Due di essi (Mascarpone e ricotta), in considerazione della brevità della vita commerciale presunta, sono stati valutati mediante test di shelf life simulativa alle condizioni di conservazione previste dal produttore. I restanti prodotti sono stati testati secondo protocolli di shelf life accelerata che prevedono la conservazione del prodotto ad almeno tre differenti temperature scelte sulla base della tipologia del prodotto stesso. Tutti gli alimenti studiati sono stati sottoposti a valutazioni periodiche delle caratteristiche chimico-fisiche, microbiologiche e sensoriali, fino al raggiungimento del giudizio di inidoneità al consumo per almeno una delle caratteristiche valutate. I protocolli di shelf life accelerata sono stati inoltre sottoposti a prove di validazione, attraverso un sistematico raffronto dei risultati ottenuti rispetto a quelli derivanti da test di shelf life simulativa effettuati sugli stessi prodotti. Gli alimenti testati hanno mostrato in genere una durata di shelf life uguale o superiore rispetto alle aspettative dei produttori e, in particolare: - Ricotta di pecora: 12 giorni vs 9 giorni - Formaggio Caciottone: 5 mesi vs 3 mesi 170 - Caprino stagionato: 60 giorni, come da aspettativa - Coppa di testa: 75 giorni vs 60 giorni - Salame “Casareccio morbido”: 7 mesi vs 5 mesi Uno solo dei prodotti ha mostrato una durata di shelf life decisamente inferiore all’aspettativa (Mascarpone). Va sottolineato che la durata minima richiesta dai produttori era basata su valutazioni del tutto soggettive e/o in base alle richieste del mercato in alcun modo supportate da dati scientifici. • • c) La frequenza ed il livello di contaminazione da aflatossina M1 (AFM1) nel latte ovino è inferiore rispetto a quanto osservato in quello bovino. I principali fattori che determinano queste differenze sono essenzialmente rappresentati dall’esposizione e dal carry-over, inferiori nei piccoli ruminanti rispetto ai grossi. Va considerato però che il latte di pecora in Italia è utilizzato esclusivamente per la trasformazione casearia, la quale comporta una concentrazione del contaminante nel prodotto trasformato. Il Regolamento CE 1881/2006 fissa a 0,050 µg/Kg il limite massimo di aflatossina M1 per il latte destinato alla fabbricazione di prodotti a base di latte mentre, per questi ultimi, lo stesso regolamento non definisce limiti. A tale riguardo il parere n. 13 del 10/06/2013 del Ministero della Salute, stabilisce in via provvisoria, che la valutazione dei prodotti trasformati dovrebbe tener conto dei seguenti coefficienti di concentrazione di AFM1 nel processo di trasformazione dal latte ai prodotti derivati: 3,0 per i formaggi a pasta tenera e prodotti derivati dal siero 5,5 per i formaggi a pasta dura. Tali valori sono stati fissati sulla base delle evidenze ad oggi disponibili e ne viene raccomandato l’utilizzo in assenza di un coefficiente di concentrazione specifico per una data tipologia di formaggio. D’altra parte lo specifico coefficiente dovrebbe essere individuato dall’operatore del settore alimentare in seguito a studi mirati, così come stabilito anche dall’articolo 2 del già citato regolamento comunitario. Considerato che l’aflatossina M1 presenta spiccata affinità per le proteine del latte, in particolare per le caseine, al fine della definizione del fattore di concentrazione è necessario prendere in considerazione la resa proteica del formaggio rispetto al latte utilizzato per la produzione dello stesso. Per tale motivo, sempre secondo il parere del Ministero della Salute, non possono essere più tenuti in considerazione i coefficienti di trasformazione in equivalente latte previsti per alcuni tipi di formaggio dall’allegato 2 del decreto del 31 luglio 2003 del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, visto che tali coefficienti non tengono in considerazione la ripartizione dell’aflatossina M1 nei diversi costituenti del latte. In considerazione dei pochi dati disponibili a riguardo, si è ritenuto necessario effettuare uno studio per la valutazione del carry-over dell’aflatossina M1 nel formaggio pecorino umbro-marchigiano, in modo tale da poter individuare il fattore di concentrazione che consenta di definire i limiti di AFM1 in tale tipologia di alimento trasformato. A tale scopo sono stati prodotti, secondo il processo produttivo tradizionale, 8 lotti di pecorino impiegando partite di latte naturalmente contaminato da AFM1 a diverse concentrazioni (minimo 0,018 µg/Kg, massimo 0,117 µg/Kg). I 171 campionamenti per ciascun lotto sono stati effettuati sul latte utilizzato per la caseificazione e sulle forme di formaggio dopo salatura e a 7 giorni di stagionatura. I parametri ricercati nel latte sono stati: aflatossina M1, proteine, caseine, grasso, lattosio, residuo secco magro. Nei campioni di formaggio sono stati valutati i seguenti parametri: aflatossina M1, proteine, grassi, umidità, ceneri grezze e cloruro di sodio. Il fattore di concentrazione medio di AFM1, ricavato rapportando i valori analitici di AFM1 ottenuti nei formaggi con quelli del relativo latte, è risultato pari a 4,35. Tale valore si colloca in una posizione intermedia tra i due coefficienti di concentrazione riportati nel parere n. 13 del 10/06/2013 del Ministero della Salute (3,0 e 5,5). Di contro il valore ottenuto nel presente studio è risultato sostanzialmente sovrapponibile al dato medio (4,37) della resa proteica percentuale delle partite di formaggio prodotte. In base all’elaborazione dei dati ottenuti è stato osservato che i valori di AFM1 del formaggio fresco (prima settimana di stagionatura) sembrano strettamente correlati ai valori di contaminazione iniziale (latte) e ad un fattore di concentrazione pari al valore della resa proteica del formaggio. Pertanto sembrerebbe possibile definire un limite massimo di AFM1 nel formaggio pecorino ottenuto con processo produttivo di tipo tradizionale, moltiplicando il limite previsto nel latte per il coefficiente di concentrazione rappresentato dalla resa proteica percentuale del prodotto. Ciò nonostante sarebbe auspicabile, al fine di stabilire la conformità o meno di una partita di formaggio, risalire al livello di contaminazione del latte di origine rielaborando il risultato di AFM1 ottenuto nel formaggio, in funzione della resa proteica percentuale della partita stessa. RISULTATO RAGGIUNTO AL 100% 3. Attivazione Centro Regionale Umbro di Farmacovigilanza c/o IZSUM (Umbria). Piano attuativo: a) Formazione dei Veterinari iscritti agli Ordini Professionali delle Province Perugia e Terni; b) Verifica della presenza dei residui dei farmaci nel latte dopo i tempi di sospensione indicati nel foglietto illustrativo. Indicatore: a)numero dei Veterinari formati/ numero dei Veterinari iscritti agli Ordini; b) numero campionamenti effettuati/numero campionamenti programmati Valore atteso: a) Partecipazione di almeno il 15% dei Veterinari iscritti agli Ordini Professionali delle Province Perugia e Terni); b) Campionamenti da effettuare in almeno 10 allevamenti bovini. Punteggio: 6 Con Deliberazione della Giunta Regionale 26 novembre 2012, n. 1500, la Regione Umbria ha istituito il Centro Regionale di Farmacovigilanza Veterinaria collocato funzionalmente presso l'Istituto Zooprofilatico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche. 172 Una delle attività principali del Centro di Farmacovigilanza riguarda la formazione/informazione dei Medici veterinari sulle attività del centro stesso, sul sistema di farmacovigilanza e più in generale sul farmaco veterinario. L’obiettivo “One health”, infatti, che si attua prevenendo e controllando patologie animali e umane a carattere epidemico e epizootico, si esplicita anche attraverso un corretto uso del farmaco. Il Centro si è quindi preposto di fornire indicazioni chiare e pratiche per la compilazione delle schede di segnalazione di sospetta reazione avversa, proponendosi come punto di raccolta, ricerca di dati e elaborazione di report per quanto riguarda la sicurezza dei farmaci e il loro uso per favorire una conoscenza approfondita dei farmaci anche in termini di cinetica, tollerabilità e tossicità. L’emissione di report ministeriali che ha messo in luce una enorme carenza di segnalazioni di reazioni avverse da parte di veterinari, farmacisti, allevatori e proprietari in Umbria e in Italia ha fatto sentire l’esigenza di coinvolgere nella formazione/informazione veterinari libero professionisti che più spesso sono interessati all’uso e alla prescrizione del farmaco. Pertanto nell’ambito del corso “Aggiornamento sul Farmaco Veterinario”. organizzato a Todi il 20/06/2013, in collaborazione dai due Ordini professionali dei Medici Veterinari di Perugia e Terni, si sono sviluppate tematiche volte a favorire una maggiore e più puntuale conoscenza della normativa sul farmaco, dei suoi obiettivi di Sanità pubblica, Sicurezza alimentare, Sanità e Benessere animale, dell’uso del farmaco nelle diverse realtà zootecniche e degli animali d’affezione, della problematica dell’antibioticoresistenza e dei sistemi di farmacosorveglianza e farmacovigilanza veterinaria. In questo contesto sono state illustrate le attività del Centro Regionale, l’utilità del sistema di Farmacovigilanza, l’importanza dell’atto della segnalazione spontanea nell’ottica del controllo e del monitoraggio della sicurezza e dell’efficacia del farmaco veterinario ed è stato puntato l’accento sull’aspetto qualificante e professionalizzante della prescrizione veterinaria. E’ stata quindi sollecitata la collaborazione dei professionisti presenti per la compilazione e l’invio delle schede di segnalazione di sospetta reazione avversa. Lo scopo del corso era anche quello di creare una rete informativa tra veterinari libero professionisti, veterinari del pubblico impiego e il Centro regionale volta alla promozione dell’uso più corretto e razionale dei medicinali veterinari. Secondariamente al corso sono pervenute direttamente al Ministero della Salute due segnalazioni di sospetta reazione avversa da due medici veterinari liberi professionisti umbri. Il Centro regionale di Farmacovigilanza affianca all’attività di recepimento delle segnalazioni spontanee e di formazione/informazione dei professionisti, una attività di ricerca volta a indagare diversi aspetti connessi all’uso del farmaco veterinario. Nel 2013 è stato predisposto uno studio caso-controllo volto a verificare le modalità di gestione delle mastiti, della corretta somministrazione del farmaco in bovine da latte e del contenuto dei residui di inibenti nel latte di massa e di singolo individuo nel rispetto dei tempi di sospensione. La popolazione di riferimento utilizzata è stata quella formata dagli allevamenti di bovine da latte umbri conferenti all’Istituto Zooprofilattico sperimentale dell’Umbria e delle Marche e tra queste sono state selezionate 10 aziende con un elevato numero di cellule somatiche nel latte di massa. Ad esse sono state 173 accoppiate, sulla base di una scheda informativa, 20 aziende il cui valore di cellule somatiche risultava costantemente al di sotto dei limiti di legge nel periodo gennaio 2012-marzo 2013. Per raccogliere informazioni inerenti aspetti gestionali, strutturali, sanitari e connessi all’uso del farmaco veterinario è stata predisposta una check list sulla base della letteratura scientifica, delle diverse normative, validata dai dirigenti veterinari del servizio di Igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche delle ASL umbre. Lo scopo preposto era di individuare quali aspetti, tra quelli indagati tramite la somministrazione del questionario, potevano essere riconosciuti particolarmente significativi per incidenza di mastiti in allevamento. Le trenta aziende sono state sottoposte ad un sopralluogo e alla raccolta dei dati su check list per la creazione di un apposito database. La popolazione presa in esame è stata sottoposta ad una prima analisi epidemiologica descrittiva per valutare la rappresentatività delle aziende di bovine da latte e miste conferenti all’Istituto zooprofilattico (popolazione target) rispetto alla totalità delle aziende presenti nel territorio umbro. I dati sono stati estratti dalla BDNanagrafe zootecnica escludendo allevamenti chiusi, ad andamento stagionale o con all’interno nessun capo; inoltre sono stati individuati 12 allevamenti registrati come “da carne” che conferiscono però latte all’IZSUM. Figura 1: Georeferenziazione dei 30 allevamenti umbri da latte e misti selezionati per lo studio caso-controllo Gli allevamenti di bovini da latte e misti presenti in Umbria sono 328; di questi 131 (40%) conferiscono latte all’istituto zooprofilattico. Per tutti gli allevamenti sono state considerate le classi d’età e il sesso dei soggetti presenti, la consistenza aziendale, la distribuzione geografica e l’appartenenza alle 4 aree territoriali corrispondenti alle vecchie ASL umbre. L’analisi epidemiologica descrittiva conferma che la rappresentatività della popolazione scelta è valida per quanto concerne il numero degli allevamenti conferenti all’IZSUM (40% del totale) e per quanto riguarda la suddivisione fatta per classi d’età e sesso dei soggetti presenti in azienda, come rappresentato in Figura 2. 174 Per i dati raccolti tramite intervista degli allevatori e inseriti nel database, è stato pianificato il piano di analisi per la loro aggregazione, per la loro analisi descrittiva e per l’individuazione dei parametri da inserire nell’analisi inferenziale. Dalle prime elaborazioni si può affermare che il management risulta elemento fondamentale e più incisivo rispetto agli aspetti strutturali per caratterizzare una produzione di latte conforme agli standard igienici. Figura 2: Numero di capi bovini, appartenenti ad allevamenti da latte e misti, presenti in Umbria in BDN, messi a confronto con quelli che conferiscono latte all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche, suddivisi per classi di età, al 30 Giugno 2012 0-12 mesi 12-24 mesi 2-3 anni 3-5 anni 5-8 anni oltre 8 anni E’ stata inoltre valutata la presenza di inibenti nel latte di massa proveniente dalle 30 aziende mediante metodica microbiologica per il periodo lugliodicembre 2013, analizzando 3 campioni al mese per ogni singola azienda per un totale di 540 campioni. Tutte le analisi condotte hanno dato esito negativo. Inoltre è stato campionato latte da singola bovina sottoposta a trattamento antibiotico per mastite da 6 bovine presenti in 3 aziende, prelevando il latte nell’ultima mungitura all’interno dei tempi di sospensione previsti e nella prima mungitura al di fuori dai tempi di sospensione. In 5 casi entrambe le analisi (dentro e fuori i tempi di sospensione) sono risultate negative. In un caso, bovina trattata con benzilpenicillina + streptomicina, entrambi i prelievi sono risultati positivi alla presenza di inibenti. E’ stato dunque informato e sensibilizzato l’allevatore ad una maggior attenzione nell’utilizzo del farmaco antibiotico ed è stata predisposta la quantificazione dell’antibiotico presente nei prelievi effettuati. RISULTATO RAGGIUNTO AL 100% 4. Istituzione Registro regionale Tumori Animali (Umbria) Piano attuativo: a) Anagrafe canina: individuazione dei parametri per la definizione del denominatore; b) Formazione/informazione veterinari umbri; c) Validazione scheda raccolta dati Indicatore: a) Parametri definiti/parametri individuati; b) SI/NO; c) SI/NO 175 Valore atteso: a) Definizione di almeno il 70% dei parametri individuati; b)Realizzazione di almeno un corso; c) Validazione della scheda Punteggio: 6 a) Anagrafe canina. La ricerca di validi denominatori in veterinaria e cioè l’individuazione numerica corretta della popolazione di riferimento per la realizzazione di tassi e frequenze è da sempre stato un annoso problema. Nel caso dell’anagrafe canina, costruita, secondo le indicazioni del Ministero della Salute, su base regionale ed informatizzata, i problemi sono legati alla qualità del dato; due sono i livelli, non esclusivi, che determinano la necessità di validare i dati dell’ anagrafe canina: la mancata registrazione dell’animale per cui il numero degli animali registrati in anagrafe potrebbe essere non esaustivo e determinare una sottostima degli animali presenti nelle Regione e la mancata notifica della morte dell’animale che determinerebbe invece una sovrastima della popolazione canina. I parametri da utilizzare per valutare la qualità del dato dell’anagrafe sono stati individuati sulla base di ricerche internazionali e nazionali, in particolare è stata definita una soglia massima di anni di vita al di sopra della quale si può ragionevolmente considerare l’animale non più vivente (primo parametro). Inoltre le razze presenti in anagrafe sono state raggruppate in 5 categorie di taglia, sulla base della classificazione delle razze definite dalla Federazione Cinologica Internazionale, e per ogni categoria di taglia è stato stabilito il limite massimo di anni di vita (secondo parametro). Sono state identificate alcune variabili demografiche in particolare la densità di abitanti per comune ed il numero di famiglie per comune (dati Istat) su cui applicare coefficienti calcolati in Italia in precedenti studi (Baioni et al.,2006) e costruire quindi, un ulteriore parametro di validazione dell’anagrafe (terzo parametro). A questi parametri si è ritenuto utile affiancare una valutazione relativamente ai cani non identificabili catturati dalle ASL (quarto parametro). Finora sono stati definiti i primi tre parametri su quattro identificati; calcolo indicatore: ¾ = 75%. b) Realizzazione di almeno un corso. Due sono stati i corsi organizzati dall’Istituto con la partecipazione della Regione Umbria e dell’Università degli studi di Perugia, facoltà di medicina veterinaria, per i veterinari liberi professionisti. Un corso si è svolto a Terni il 23 settembre 2013 e uno a Perugia il 25 settembre 2013. Gli obiettivi sono stati molteplici: • Informare i veterinari liberi professionisti della futura realizzazione del Registro Tumori Animale. • Raccogliere adesioni e stimolare la partecipazione dei liberi professionisti, componente essenziale per la riuscita del registro. 176 • Illustrare le finalità di un Registro tumori e le modalità di partecipazione • Presentare la scheda di raccolta dati • Validare il flusso informativo e dei campioni afferenti al RTA (presentato nella sua forma definitiva nell’incontro di Perugia). Calcolo indicatore: realizzazione di almeno un corso = sì Validazione scheda raccolta dati. L’impostazione di un Registro Tumori c) Animali è stata condotta mediante la redazione di una scheda anamnestica allo scopo allestita. La scheda è stata suddivisa in tre parti: la prima parte è stata destinata alla raccolta delle informazioni relative al soggetto (specie, razza, sesso, età, microchip/tatuaggio, luogo in cui vive, stabulazione, alimentazione, ecc) e al proprietario (indirizzo); la seconda parte è stata designata alla raccolta delle informazioni anamnestiche, la sede e il tipo di prelievo (bioptico, chirurgico, autoptico) e lo stadio della malattia mediante sistema TNM (tumore primario, interessamento linfonodale, presenza di metastasi) e la terza parte è stata destinata al laboratorio e nel quale il patologo effettua l’analisi descrittiva macroscopica del reperto e sua relativa codifica istologica. La validazione della scheda anamnestica è stata condotta mediante fasi operative: (1) scelta e definizione delle aree di contenuto da inserire nella scheda: data l’esperienza già maturata nel settore RTA dall’IZSUM in collaborazione con il Centro di Referenza Nazionale per l’Oncologia Veterinaria e Comparata situato presso l’IZSPLV sono stati presi in considerazione e concordati parametri utili per la valutazione epidemiologica dei dati nonché i parametri necessari per la valutazione patologica dei reperti anatomici; (2) il contenuto della scheda è stato discusso e concordato con i patologi afferenti al RTA; (3) infine, la scheda è stata sottoposta ad attenta valutazione da parte dei veterinari liberi professionisti al fine di poter raccogliere le opinioni e le percezioni degli stessi, che rappresentano parte integrante del RTA, al fine di fornire piena validità al contenuto della stessa. Calcolo indicatore: validazione della scheda = sì RISULTATO RAGGIUNTO AL 100% 5. Sviluppo dell’area Accettazione/Refertazione (Marche) Piano attuativo: Riduzione dei tempi di risposta relativi a prove per: ricerca Salmonella (Piano Gallus gallus) accertamenti Leishmaniosi Indicatore: (Tm 2013 –Tm q / Tm q) X100 [q = quinquennio] 177 Valore atteso:Riduzione del 10% del tempo di risposta rispetto al tempo medio calcolato sugli esami effettuati nell’ultimo quinquennio Punteggio: 6 Isolamento Salmonella (Piano Nazionale di Controllo Salmonella Ovaiole) Totale 2008Variazione 2013 2012 % Determinazioni 818 231 Tempi medi 4,86 4,35 -11,75 (giorni) Immunofluorescenza per Leishmania Marche) Totale 20082012 Determinazioni 1.721 Tempi medi 6,02 (giorni) (Piano Leishmania 2013 Variazione % 2.538 5,27 -14,21 RISULTATO RAGGIUNTO AL 100% 6. Elaborazione di strategie di intervento per il miglioramento dello stato sanitario delle aziende zootecniche settori bovino/suino(Marche) Piano attuativo: Elaborazione di nuovi protocolli operativi volti al controllo delle principali malattie diffuse nel territorio marchigiano Indicatore: Numero di redazione di protocolli operativi/ Numero di redazione di protocolli operativi previsti Valore atteso: Realizzazione di almeno 2 protocolli operativi (IBR, Aujeszky) Punteggio: 6 Il progetto "Programma per l'elaborazione di strategie di intervento sanitario per la prevenzione delle principali malattie infettive e attuazione di efficaci piani di biosicurezza per la prevenzione della sanità animale nelle filiere bovina, ovi-caprina e suina della Regione Marche", ha permesso di valutare l’andamento dello stato sanitario degli allevamenti monitorati. Lo stato sanitario delle specie animali d’interesse zootecnica, in effetti, può essere compromesso da una serie di pericoli, che vanno dalle malattie infettive, ad eziologia virale e/o batterica, agli stati carenziali, dalla contaminazione dei foraggi e degli alimenti con sostanze indesiderate, quali le micotossine, alle cattive pratiche di management e gestione delle aziende. Tutti questi fattori di rischio si possono tradurre in patologie conclamate, con ripercussioni sulla salute degli animali, ma anche con manifestazioni sub 178 cliniche meno evidenti. In ogni caso determinano sempre un calo delle produzioni zootecniche e quindi un danno economico per l’allevatore, ma anche, possono rappresentare un rischio potenziale per il consumatore finale, non solo per la possibile presenza di agenti patogeni o dei contaminanti ambientali negli alimenti, ma anche per il rischio del passaggio agli alimenti dei principi farmacologici e chemioterapici utilizzati per contrastare le patologie in atto. Lo sviluppo di efficaci protocolli , come ad esempio patologie quali l’IBR e malattia Aujeszky, l’attuazione di corrette pratiche di management aziendale o l’adozione di misure di biosicurezza rappresentano delle valide strategie per la riduzione e la prevenzione delle patologie e delle perdite produttive. Ovviamente questi interventi non possono prescindere dall’esatta conoscenza delle principali problematiche sanitarie presenti sul territorio, elemento questo fondamentale per intraprendere corrette misure di prevenzione. Il progetto quindi ha permesso di sviluppare le seguenti fasi operative: 1. Attuazione di periodici incontri formativi, indirizzati ai tecnici dell’Associazione Allevatori, ai veterinari libero – professionisti e agli allevatori incentrati su argomenti diversi, ma sempre inerenti le principali problematiche sanitarie riscontrate nel corso dell’attuazione del progetto di ricerca. 2. Stesura di linee guida condivise tra l’Istituto Zooprofilattico, veterinari liberi professionisti, che operano nelle aziende di interesse,Veterinari del servizio sanitario nazionale e tecnici di associazioni di categoria. Nelle linee guida sono state definite in dettaglio, tra l’altro, la tipologia dei campioni oggetto di analisi, la natura , la quantità degli accertamenti analitici, la modalità di registrazione delle informazioni sanitarie, gestionali e strutturali delle aziende zootecniche utili per i successivi interventi sanitari. 3. Messa in atto di interventi nelle stalle problema per lo studio delle problematiche sanitarie che sono state riscontrate nelle aziende tra cui in dettaglio si è proceduto: • • Per la specie bovina allo studio delle principali malattie riguardanti la forme respiratorie ( ad es. IBR, PI3, VRS, BVD, infezioni batteriche da Pasteurella spp. o Haemophilus), mediante esecuzioni di esami necroscopici, virologici, batteriologici e sierologici che hanno evidenziato una problematica costante ed emergente legata all’IBR. Tale approccio diagnostico ha permesso di redigere linee guida per il controllo della Rinotracheite Infettiva del Bovino. Patologia di notevole interesse , sanitario ed economico. Per la specie suina si è focalizzata l’attenzione diagnostica nei confronti delle forme respiratorie ( ad es. infezioni da Actynobacillus Haemophilus), e riproduttive (ad es. PRRS, PCV2, AD. MA ), mediante esecuzioni di esami necroscopici, virologici, batteriologici e sierologici .Tali problematiche hanno evidenziato la necessità di approfondire le problematiche riguardanti la Malattia di 179 Aujeszky mediante la stesura di linee guida adeguate alla reale situazione epidemiologica Regionale. Alla presente si allegano i protocolli operativi riguardanti : IBR e Malattia di Aujeszky : Protocollo 1 Eradicazione della Rinotracheite Infettiva Bovina : ACQUISIZIONE DELLA QUALIFICA TERRITORIALE: La rinotracheite infettiva bovina è una patologia contagiosa che provoca gravi danni agli allevamenti. L’acquisizione della qualifica territoriale rappresenta pertanto un traguardo di grande rilievo, sanitario ed economico, per l’intera zootecnia . E’ fondamentale conoscere i requisiti necessari affinché ciascuna provincia possa pervenireallo status di territorio indenne, in modo da finalizzare gli interventi a questo obiettivo. Territorio indenne (codice OIE 2001) Le province in cui sono presenti il 99,8% di allevamenti indenni/ufficialmente indenni da rinotracheite infettiva bovina ed in cui non si sono verificati casi clinici o sospetti di malattia possono acquisire la qualifica di “provincia indenne da IBR”. Il territorio mantiene la qualifica di indenne se, in seguito a controlli annuali su tutti gliallevamenti presenti, non viene superato lo 0,2% di prevalenza. I bovini introdotti nel territorio devono provenire da allevamenti indenni/ufficialmente indenni oppure devono sottostare a trenta giorni di isolamento in stazione di quarantena ed essere sottoposti a due controlli sierologici, a distanza di ventuno giorni, con esito favorevole. Per il mantenimento della qualifica è inoltre necessario che venga utilizzato, per la inseminazione artificiale, seme raccolto da tori negativi alla ricerca di anticorpi totali per BHV-1. Devono inoltre essere utilizzati embrioni ottenuti da donatrici appartenenti ad allevamenti ufficialmente indenni o indenni da BHV-1 oppure trattati con chimotripsina. L’obiettivo della “QUALIFICA TERRITORIALE” è conseguito tramite l’acquisizione ed il mantenimento della qualifica di allevamento, secondo le modalità riportate di seguito. Allevamento indenne E’ indenne l’allevamento in cui tutti i capi sottoposti a controllo sono risultati: • negativi al test per la ricerca di anticorpi totali nei confronti del virus BHV-11, ovvero • negativi al test per la ricerca degli anticorpi antiglicoproteine E2, qualora vengano praticati i trattamenti vaccinali per BHV-1, a due controlli ufficiali eseguiti a distanza di almeno due mesi e non oltre dodici mesi. Allevamento ufficialmente indenne E’ ufficialmente indenne l’allevamento in cui tutti i capi sottoposti a controllo non sono stati vaccinati e sono risultati: 180 • negativi a due test per la ricerca di anticorpi totali nei confronti del virus BHV-1, eseguiti ad intervallo da due a dodici mesi. Mantenimento della qualifica Gli allevamenti indenni/ufficialmente indenni mantengono la qualifica se : • viene effettuato annualmente un controllo con esito favorevole su tutti gli animali di età superiore ai dodici mesi; • negli allevamenti ufficialmente indenni non viene praticata la vaccinazione contro BHV-1; • gli animali che vengono introdotti provengono da allevamenti con medesima qualifica, attestata dal certificato sanitario di scorta; • qualora gli animali che vengono introdotti provengano da allevamenti non indenni/ufficialmente indenni da BHV-1 è necessario che siano stati sottoposti nell’allevamento di origine a test sierologico con esito favorevole nei trenta giorni precedenti l’introduzione. E’ inoltre necessario che siano isolati dal resto dell’allevamento di destinazione per almeno trenta giorni, durante i quali devono essere eseguite due prove sierologiche con esito favorevole distanziate di ventuno giorni; • viene utilizzato per la inseminazione artificiale seme raccolto da tori negativi alla ricerca di anticorpi totali per BHV-1 (requisito già obbligatorio ai sensi del DM 30/04/1996); • vengono utilizzati embrioni ottenuti da donatrici appartenenti ad allevamenti indenni/ufficialmente indenni da BHV-1 oppure trattati con chimotripsina; • vengono isolati per trenta giorni dal resto dell’allevamento e sottoposti a controllo sierologico (due prove a distanza di ventuno giorni) tutti gli animali che in occasione di fiere, mercati, trasferimenti in altre strutture, siano venuti in contatto con animali di allevamenti non indenni/ufficialmente Indenni da BHV-1. Revoca qualifica In caso di riscontro di positività ai controlli ufficiali, la qualifica è revocata e può essere riacquisita: • dopo aver eliminato i capi infetti; • dopo avere eseguito una scrupolosa indagine epidemiologica volta ad accertare le cause dell’introduzione del contagio; • dopo avere modificato il piano aziendale in modo da adeguare le misure preventive; • successivamente a due controlli sierologici negativi effettuati a distanza di almeno due mesi. La qualifica è altresì revocata qualora non vengano rispettate le condizioni obbligatorie per il mantenimento della stessa riportate nel capitolo specifico. MISURE DI PROFILASSI DIRETTA E INDIRETTA 181 Presso gli allevamenti soggetti a programmi di controllo od eradicazione dell’IBR si adottano misure di profilassi diretta e, qualora necessario, indiretta, con la finalità di evitare il rischio di introduzione dell’agente eziologico in azienda e la sua trasmissione all’interno della mandria. PIANO DI BIOSICUREZZA Le misure di profilassi diretta raggruppano tutti gli interventi di lotta per impedire l’introduzione del virus, eliminarlo dall’ambiente e prevenirne la circolazione. L’adozione di tali misure precauzionali condiziona in maniera rilevante l’efficacia ed i tempi di realizzazione del piano aziendale di controllo/eradicazione della malattia ed il conseguimento dell’obiettivo. L’applicazione di un piano aziendale di biosicurezza, modulato sulla base delle caratteristiche dell’allevamento e della situazione epidemiologica rilevata, in accordo con il responsabile dell’allevamento ed il veterinario aziendale, è pertanto un elemento indispensabile per l’adesione al piano di eradicazione. Biosicurezza esterna Il piano di biosicurezza aziendale si basa sul principio dell’ “allevamento protetto” e prevede procedure specifiche volte a minimizzare il rischio di introduzione dell’infezione dall’esterno. Le misure di biosicurezza esterna comprendono: • quarantena ed accertamenti diagnostici per i capi di nuova introduzione; • prevenzione ed accertamenti in occasione di contatti esterni a rischio (fiere, mercati, pascoli ecc.); • misure strutturali e funzionali volte a impedire l’ingresso del virus nell’allevamento; • misure volte ad evitare contatti a rischio con altri allevamenti per il tramite di persone, mezzi, strumenti. Biosicurezza interna Il piano di biosicurezza contempla la presenza di requisiti aziendali (strutturali e di gestione) finalizzati a ridurre il rischio di trasmissione dell’infezione all’interno dell’allevamento, correlato alla presenza in allevamento di capi non negativi ed al fenomeno della latenza. Le procedure di biosicurezza interna prevedono: • l’identificazione, l’eventuale vaccinazione e la riforma anticipata dei soggetti positivi. L’isolamento e la successiva eliminazione dei capi positivi risultano ovviamente, le misure più efficaci ai fini dell’estinzione dell’infezione nell’allevamento; non sono tuttavia sempre praticabili, soprattutto nelle fasi iniziali del piano di eradicazione. Si devono adottare pertanto misure alternative, integrate con interventi di profilassi indiretta, concordate in base alla situazione di ciascun allevamento e sottoposte a periodica verifica della loro efficacia; • la pulizia e la disinfezione delle strutture di allevamento dell’azienda zootecnica e annesse (il virus è poco resistente ed è sensibile ai comuni disinfettanti: vedi scheda tecnica); 182 • • la corretta gestione aziendale relativamente alla tutela del benessere animale, con la finalità di evitare situazioni di stress che comportino episodi di riattivazione dell’infezione latente, con escrezione del virus e diffusione del contagio; l’esclusione o, qualora necessario, l’effettuazione sotto stretto controllo, degli interventi farmacologici che favoriscono la riattivazione dell’infezione in latenza,in collaborazione con il veterinario aziendale. PIANO VACCINALE Le misure di profilassi indiretta rappresentano uno strumento utile di integrazione alla profilassi diretta, in presenza di un rischio di trasmissione dell’infezione in allevamento o di reinfezione dall’esterno. Negli allevamenti soggetti a programmi di controllo od eradicazione dell’IBR, è condizione per l’adesione al piano il divieto di utilizzare vaccini tradizionali (non deleti) sui capirisultati negativi IBR o negativi IBR vaccinati deleto. La necessità di un programma aziendale di vaccinazione viene valutata, in collaborazione con il veterinario aziendale e con il responsabile dell’allevamento, sulla base: • delle informazioni relative alla situazione sanitaria e all’anamnesi di allevamento(infezioni pregresse, piani vaccinali già attuati, prevalenza annuale, prevalenza puntuale al momento delle prove, eventuale segnalazione di sintomatologia, ecc.); • dei dati disponibili relativi alla situazione sanitaria degli allevamenti e del territorio limitrofo; • dell’individuazione dei fattori di rischio di trasmissione dell’infezione all’interno della mandria e/o di introduzione del virus dall’esterno; • della programmazione aziendale per quanto riguarda i tempi di eliminazione dei capi positivi, le modalità di gestione dell’allevamento, le risorse disponibili e, in generale, i vincoli e le possibilità per il conseguimento dello status sanitario di indennità. La scelta del vaccino e del relativo schema vaccinale deve tenere conto della valutazione complessiva di cui sopra e delle caratteristiche dei prodotti disponibili in commercio (vedi scheda tecnica allegata); deve essere concordata con il veterinario aziendale e con il responsabile dell’allevamento, per una totale condivisione degli obiettivi e una consapevole responsabilità nell’attuazione del piano di vaccinazione. Le spese di acquisto dei vaccini e di vaccinazione sono a carico dell’allevatore, che si avvale, per l’effettuazione, del veterinario libero professionista aziendale. A prova dell’avvenuta vaccinazione il veterinario aziendale che ha la responsabilità degli interventi, anzichè rilasciare il modello 12 di cui all’art. 65 del D.P.R. 320/54 in tre copie, di cui una per il Servizio Veterinario e una per l’allevatore, adotta un apposito registro degli interventi (vedi fac-simile allegato), che sostituisce a tutti gli effetti il mod. 12. Per gli adempimenti previsti dall’art. 33 del D.lvo 119/92 e dall’art. 15 del D.l.vo 336/99 è necessario indicare sul registro dei trattamenti terapeutici o di profilassi un richiamo datato e controfirmato al registro delle vaccinazioni allegato, su cui vengono riportati i dati dettagliati del trattamento. 183 I Servizi Veterinari delle ASL danno corso alle domande già formulate dagli allevatori interessati e individuano le aziende in possesso dei requisiti necessari, a cui proporre l’adesione al piano volontario di controllo ed eradicazione dell’IBR, tenuto conto della programmazione regionale. La promozione per l’adesione al piano va rivolta, nella prima fase di attuazione, ad allevatori in grado di fornire garanzie di continuità degli interventi intrapresi, per l’esistenza di esigenze commerciali correlate alla tipologia produttiva dell’azienda e/o per elevato standard sanitario e di allevamento già conseguito, e in particolare: • allevamenti che forniscono capi ai centri genetici; • allevamenti che commercializzano soggetti da riproduzione; • allevamenti che scambiano capi, anche temporaneamente (ad esempio per l’alpeggio) con altri Paesi comunitari e terzi; • allevamenti con buona situazione igienico-sanitaria e buona base genetica, con interesse ad elevare ulteriormente lo status sanitario; • allevamenti ad esclusiva rimonta interna. I Responsabili di Area A coordinano l’attività di informazione e di promozione delle adesioni, affinché risulti omogeneamente condotta sull’intero territorio della ASL e raggiunga tutti gli allevatori potenzialmente interessati ed in possesso dei requisiti. L’informazione agli allevatori avviene tramite: • medici veterinari del distretto ASL, in occasione di sopralluoghi nell’ambito delle attività di servizio; • in occasione di riunioni sul tema, indirizzate agli allevatori, appositamente convocate dal Responsabile di Area A; • il veterinario aziendale, debitamente informato dai Servizi Veterinari delle ASL. A tal fine il Responsabile di Area A tiene informati i veterinari buiatri che operano sul territorio di competenza sullo stato di attuazione del piano di controllo /eradicazione dell’IBR; • le Associazioni provinciali e regionali degli allevatori e le Associazioni di razza. Le Associazioni di categoria concorrono alla promozione della diffusione dell’informazione agli allevatori, tramite le attività di assistenza tecnica. La scelta del vaccino e del relativo schema vaccinale deve tenere conto della valutazione complessiva di cui sopra e delle caratteristiche dei prodotti disponibili in commercio (vedi scheda tecnica allegata); deve essere concordata con il veterinario aziendale e con il responsabile dell’allevamento, per una totale condivisione degli obiettivi e una consapevole responsabilità nell’attuazione del piano di vaccinazione. Le spese di acquisto dei vaccini e di vaccinazione sono a carico dell’allevatore, che si avvale, per l’effettuazione, del veterinario libero professionista aziendale. INDIVIDUAZIONE DEGLI ALLEVAMENTI E REQUISITI RICHIESTI I Servizi Veterinari delle ASL danno corso alle domande già formulate dagli allevatori interessati e individuano le aziende in possesso dei requisiti 184 necessari, a cui proporre l’adesione al piano volontario di controllo ed eradicazione dell’IBR, tenuto conto della programmazione regionale. Il piano di eradicazione e profilassi dell’IBR è riservato agli allevamenti bovini ufficialmente indenni per tubercolosi, brucellosi e leucosi bovina enzootica. La promozione per l’adesione al piano va rivolta, nella prima fase di attuazione, ad allevatori in grado di fornire garanzie di continuità degli interventi intrapresi, per l’esistenza di esigenze commerciali correlate alla tipologia produttiva dell’azienda e/o per elevato standard sanitario e di allevamento già conseguito, e in particolare: • allevamenti che forniscono capi ai centri genetici; • allevamenti che commercializzano soggetti da riproduzione; • allevamenti che scambiano capi, anche temporaneamente (ad esempio per l’alpeggio) con altri Paesi comunitari e terzi; • allevamenti con buona situazione igienico-sanitaria e buona base genetica, con interesse ad elevare ulteriormente lo status sanitario; • allevamenti ad esclusiva rimonta interna. I Responsabili di Area A coordinano l’attività di informazione e di promozione delle adesioni, affinché risulti omogeneamente condotta sull’intero territorio della ASL e raggiunga tutti gli allevatori potenzialmente interessati ed in possesso dei requisiti. L’informazione agli allevatori avviene tramite: • medici veterinari del distretto ASL, in occasione di sopralluoghi nell’ambito delle attività di servizio; • in occasione di riunioni sul tema, indirizzate agli allevatori, appositamente convocate dal Responsabile di Area A; • • il veterinario aziendale, debitamente informato dai Servizi Veterinari delle ASL. A tal fine il Responsabile di Area A tiene informati i veterinari buiatri che operano sul territorio di competenza sullo stato di attuazione del piano di controllo /eradicazione dell’IBR; le Associazioni provinciali e regionali degli allevatori e le Associazioni di razza. Le Associazioni di categoria concorrono alla promozione della diffusione dell’informazione agli allevatori, tramite le attività di assistenza tecnica. Sopralluogo finalizzato all’adesione al piano L’adesione al piano è volontaria e deve essere preceduta da un sopralluogo in allevamento, effettuato dal veterinario ufficiale competente per territorio insieme con il Responsabile di area A o il suo delegato (responsabile di progetto), alla presenza del veterinario aziendale e del titolare dell’azienda. Il sopralluogo deve essere effettuato di norma entro trenta giorni dalla data della richiesta di adesione. Il sopralluogo ha la finalità di acquisire tutte le informazioni relative all’azienda, alla sua gestione, alla situazione sanitaria pregressa ed attuale ed alle prospettive aziendali a medio e lungo termine, per consentire la predisposizione di un piano efficace sotto il profilo sanitario, economicamente 185 sostenibile, condiviso da tutte le parti coinvolte. E’ quindi opportuno far precedere il sopralluogo finalizzato alla formalizzazione dell’adesione al programma di controllo/eradicazione da un’indagine diagnostica conoscitiva preliminare, per valutare la diffusione dell’infezione nell’allevamento. Il controllo sierologico, effettuato su tutti i capi di età superiore ai dodici mesi presenti, preferibilmente in occasione degli accertamenti periodici per TB/BR/LBE, è gratuito e non vincola l’allevatore alla successiva adesione al piano. Il sopralluogo deve prevedere: 1. la descrizione sintetica degli obiettivi del piano e del sopralluogo stesso, delle modalità operative che si intendono adottare e delle misure generali da applicare per iconseguimento dell’eradicazione; 2. la visita dell’azienda, presso tutti i reparti di allevamento e produzione, finalizzata a rilevare i punti critici strutturali e di gestione che possono esporre l’allevamento a rischio di introduzione del virus dall’esterno e/o di trasmissione dell’infezione all’interno della mandria; 3. la valutazione anamnestica aziendale più remota e quella recente, acquisendo leinformazioni sanitarie dall’allevatore, dal veterinario aziendale, dai registri di anagrafe del farmaco, oltre a quelle già in possesso del Servizio Veterinario della ASL; 4. l’aggiornamento della situazione sanitaria per IBR, sulla base degli accertamenti conoscitivi effettuati prima del sopralluogo; 5. la valutazione delle prospettive future di attività dell’azienda, a medio e lungo termine. La proposta del piano aziendale di controllo ed eradicazione dell’IBR, discussa in azienda con il responsabile dell’allevamento e con il veterinario aziendale, deve precisare in dettaglio le misure di profilassi diretta (piano di biosicurezza) e, se necessario, indiretta (piano di vaccinazione), da adottare presso l’allevamento, integrate con le strategie di intervento specifiche e la previsione dei tempi di attuazione. Tali informazioni devono essere riportate sull’ALLEGATO “IBR – PIANO AZIENDALE VOLONTARIO”. L’allevatore formalizza l’adesione al piano volontario di controllo/eradicazione dell’IBR compilando e firmando la scheda di adesione allegata. In caso di adesione, il piano aziendale volontario deve essere controfirmato da tutte le parti interessate, a titolo di impegno, ciascuno per le proprie competenze. Qualsiasi variazione al piano deve essere parimenti formalizzata. CONTROLLI NEGLI ALLEVAMENTI ADERENTI AL PIANO VOLONTARIO I prelievi per gli accertamenti sierologici periodici sono effettuati gratuitamente dal Servizio Veterinario della ASL, preferibilmente in concomitanza con gli altri interventi diagnostici per le profilassi di stato. Gli accertamenti sierologici devono essere praticati su tutti i capi di età superiore a dodici mesi. I capi già risultati POSITIVI IBR devono essere chiaramente identificati e non vengono ricontrollati in occasione delle prove successive. La periodicità dei controlli negli allevamenti infetti è di norma annuale, salvo esigenze particolari debitamente motivate. Negli allevamenti aderenti, sospetti o infetti, il controllo sierologico può essere esteso a tutti o 186 parte dei soggetti di età compresa tra sei e dodici mesi, limitatamente ai casi in cui sia necessario acquisire informazioni supplementari per la definizione della strategia di controllo ed il conseguimento degli obiettivi del piano aziendale. Verifica del conseguimento degli obiettivi dei piani aziendali Il Servizio Veterinario della ASL, con periodicità annuale, in occasione dell’acquisizione dell’esito dell’accertamento diagnostico periodico, verifica i risultati del piano aziendale di ogni allevamento aderente. Qualora i risultati si discostino in modo significativo dalle previsioni formulate, il piano aziendale deve essere soggetto a revisione, in seguito ad accurata valutazione delle misure che si sono dimostrate insufficienti e attraverso l’individuazione di adeguati correttivi. Il nuovo piano aziendale deve essere formalizzato e controfirmato da tutte le parti interessate. ALTRE MISURE DI PROFILASSI:Commercio e trasporto. Gli animali provenienti da allevamenti indenni/ufficialmente indenni non devono venire a contatto con animali provenienti da allevamenti con qualifica non nota o inferiore, pena la perdita della qualifica. Nell’elenco speciale dei commercianti abilitati a rifornire allevamenti da riproduzione deve essere specificato se trattano capi di allevamenti indenni/ufficialmente indenni da IBR e deve essere indicata la stalla di sosta riservata a tali capi. Il commerciante deve inoltre segnalare l’intenzione di sottoporre i capi in commercio ad eventuale vaccinazione per IBR e depositare all’ASL il relativo mod. 12 RPV per ogni data di effettuazione.Il trasportatore che effettua il trasporto di capi destinati ad allevamenti indenni/ufficialmente indenni o a mostre, fiere e mercati riservate o con reparti assegnati ai soli capi provenienti da allevamenti indenni/ufficialmente indenni deve assicurare che non vengano in contatto diretto o indiretto con bovini di stato sanitario inferiore o sconosciuto. Mercati, mostre, fiere e concentramenti di bovini da riproduzione Presso mercati, mostre, fiere e concentramenti di bovini da riproduzione devono essere allestiti reparti separati, con la finalità di tutelare i bovini di stato sanitario superiore. I requisiti sanitari per IBR necessari per l’accesso dei bovini da riproduzione nei mercati di vitelli e la relativa suddivisione in reparti separati, sono stabiliti a cura del Accesso ai centri genetici e di produzione di materiale seminale Il D.M. 30 aprile 1996 (attuazione della Direttiva 88/407/CEE e successive modifiche, che fissa i requisiti sanitari previsti per i bovini da ammettere ai centri di produzione dello sperma) dispone che gli esami per la diagnosi per l’IBR siano eseguiti prima dell’isolamento di trenta giorni necessario per l’accesso al centro (allegato B della norma). Sono previsti accertamenti sierologici tramite sieroneutralizzazione e/o test Elisa. I centri genetici possono applicare protocolli di accesso più restrittivi, per garantire l’indennità da IBR degli animali e dell’intera struttura. PROTOCOLLO 2 : MALATTIA di AUJESZKY 187 PIANO DI CONTROLLO DELLA MALATTIA DI AUJESZKY Il piano si basa fondamentalmente su: - Profilassi igienico-sanitaria - Vaccinazione pianificata di tutti i suini allevati Profilassi igienico-sanitaria – Norme di Biosicurezza • Trasporti Pulire e disinfettare il mezzo di trasporto dopo lo scarico con getti d’acqua a pressione, possibilmente calda con successiva disinfezione con sostanze a base di cloro attivo o contenenti aldeidi. Le movimentazioni di animali da e verso aziende indenni devono avvenire con mezzi opportunamente disinfettati, come da art. 64 del DPR 320/54, evitando promiscuità di animali di diverso stato sanitario (ART 7 dm 01/04/97). • Misure igieniche per il personale: evitare il contatto con altre aziende utilizzare indumenti appositi per lavorare unicamente in una sola azienda • Controllo dei visitatori: ridurre l’ingresso il più possibile ai visitatori e munirli di calzari e tute monouso • Applicazione di piani di Derattizzazione Il controllo delle Norme di Biosicurezza è a carico dell’U.O.S.I.A.P.Z., che comunica eventuali non conformità, per le relative competenze, all’U.O.C. S.A.. Vaccinazione pianificata Utilizzo di vaccini regolarmente autorizzati all’immissione in commercio: - INATTIVATI DELETI: sia per suini da ingrasso che per riproduttori - ATTENUATI DELETI: solo per animali da ingrasso (nei riproduttori in via sperimentale fino al 31/12/2012) Prescrizione dei vaccini Ricetta in triplice copia. Copia deve essere trasmessa ai Servizi Veterinari competenti per territorio. Il controllo delle ricette rientra nella farmacosorveglianza eseguita dall’U.O.S I.A.P.Z.. Programma vaccinale • Allevamenti da riproduzione Riproduttori adulti: almeno 3 vaccinazioni ogni anno Nuovi nati: 1a vaccinazione: tra il 60° ed il 90° giorno di vita 2a vaccinazione: 3-4 settimane dopo la 1a 3a vaccinazione per verretti e scrofette: richiamo entro il 180° giorno di vita • Allevamenti da ingrasso Nuovi nati: 1a vaccinazione: tra il 60° ed il 90° giorno di vita 2a vaccinazione: 3-4 settimane dopo la 1a 3a vaccinazione se macellati oltre il 7° mese di vita: richiamo tra il 6° ed mese di vita • Allevamenti da riproduzione/ingrasso Punto precedenti. Esecuzione delle vaccinazioni 188 Medico veterinario aziendale libero professionista, dipendente dell’azienda o di associazione di categoria. E’ responsabile dell’applicazione del piano vaccinale stesso e deve darne comunicazione all’Autorità Competente che detiene elenco dei veterinari che si avvalgono dell’autorizzazione loro concessa dal D.M. 1 aprile 1997 e succ. mod. ed int., art. 3, comma 2 Controllo dell’esecuzione del piano vaccinale Il controllo della corretta applicazione del piano vaccinale è a carico dell’U.O.S. I.A.P.Z. nell’ambito della farmaco-sorveglianza (art. 4 bis D.M. 01 aprile 1997 e succ. mod. ed int.). E’ eseguita con cadenza annuale attraverso: - Controllo del registro dei trattamenti farmacologici - Acquisizione dei Modelli 12 (art. 65 del D.P.R. n. 320/54) Le spese relative all’acquisto ed alla inoculazione del vaccino sono a carico del proprietario/detentore Scheda di allevamento Per ogni allevamento di suini sottoposto a controllo sierologico, in concomitanza al primo prelievo eseguito, l’Autorità Competente provvede a compilare la scheda di cui all’allegato 3 del D.M. 1 aprile 1997 .La scheda deve essere aggiornata qualora si verifichino sostanziali cambiamenti dell’allevamento nel corso dei successivi prelievi. In questa occasione l’A.C. controlla il corretto inserimento dei dati inerenti l’azienda in BDN, provvedendo ad eventuali aggiornamenti.La scheda deve essere consegnata all’IZSUM-competente con i campioni (l’IZS provvederà ad inoltrarla alla Regione) e copia conservata agli atti dell’ASUR. MONITORAGGIO SIEROLOGICO Controllo sierologico ANNUALE da eseguire su tutti gli allevamenti da riproduzione ed ingrasso campionati per la Malattia Vescicolare del suino, secondo la numerosità campionariadellaTabella 2. Tabella 2: numero di campioni di sangue da prelevare per il monitoraggio sierologico N° capi in azienda Fino a 10 11 12 13-14 15-16 17-18 19-20 21-23 24-26 27-29 Allevamenti da riproduzione a ciclo chiuso e a ciclo aperto N° capi da controllare Tutti 10 11 12 13 14 15 16 17 18 189 Allevamenti da ingrasso N° capi da controllare Tutti Tutti Tutti Tutti Tutti Tutti Tutti Tutti 24 26 30-34 35-39 40-46 47-55 56-67 68-85 86-113 114-163 164-282 283-917 918 e oltre 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 28 31 34 37 40 43 46 50 54 58 59 OTTENIMENTO E MANTENIMENTO QUALIFICA ALLEVAMENTO INDENNE DA MALATTIA DI AUJESZKY ALLEVAMENTI DA RIPRODUZIONE O RIPRODUZIONE ED INGRASSO A decorrere dal 1° gennaio 2013 è obbligatorio destinare alla riproduzione solo animali provenienti da allevamenti indenni. Non sussiste l’obbligatorietà dell’accreditamento per chi esegue la sola rimonta interna e che destina i propri animali unicamente alla macellazione ed all’ingrasso. Resta l’obbligo per tutti di acquistare solo riproduttori accreditati. Per ottenere l’accreditamento: a. L’allevatore inoltra la domanda di accreditamento all’Autorità Competente. b. Esecuzione prelievi con esito favorevole: 2 prelievi distanziati da almeno 28 giorni l’uno dall’altro per la ricerca sierologica della Glicoproteina E. I suini devono essere identificati singolarmente. Vanno sottoposti a campionamento i riproduttori (verri e scrofe) o suini di età > a 5 mesi, con una numerosità campionaria pari a quella della Tabella 3 (prevalenza attesa 5% - IC 95%) Tabella 3: numerosità campionaria accreditamento riproduttori N. SUINI N. CAMPIONI PRESENTI* 1-6 Tutti 7-27 Sino a 25 28-37 Sino a 29 38-55 35 56-100 45 101-600 56 > 600 57 *N. di riproduttori + ingrasso > 5mesi I prelievi possono essere eseguiti da: - Veterinario Aziendale/libero professionista già registrato dall’Autorità Competente per l’esecuzione delle vaccinazioni o che ne dà 190 comunicazione alla A.C. tramite indicazione del nome nella Domanda di cui al punto a. - Veterinario dipendente Asur per accordi con l’allevatore nei seguenti casi: 1. In concomitanza dei campionamenti per il monitoraggio della malattia vescicolare e dell’Aujeszky . MANTENIMENTO QUALIFICA ALLEVAMENTI DA RIPRODUZIONE O RIPRODUZIONE ED INGRASSO • Verifica attuazione programma di vaccinazione • Assenza sintomi e lesioni della malattia • Esito favorevole controlli sierologici per anticorpi verso la glicoproteina E, eseguiti su 30 campioni con cadenza quadrimestrale. L’allevatore deve consegnare copia del referto d’analisi ai Servizi Veterinari dell’U.O.C. S.A. al fine dell’inserimento della qualifica INDENNE sul SIVA. • Sola introduzione di animali provenienti da aziende indenni e divieto introduzione da stalle di sosta, fiere e mercati. ACCREDITAMENTO E MANTENIMENTO QUALIFICA ALLEVAMENTI DA INGRASSO • L’allevatore inoltra la domanda di accreditamento all’Autorità Competente. • Verifica attuazione piano di vaccinazione • Assenza sintomi e lesioni della malattia nei precedenti 12 mesi • introduzione solo di suini provenienti da allevamenti indenni e divieto introduzione da stalle di sosta, fiere e mercati. Esecuzione campionamenti su 30 suini (15 magroni e 15 ingrasso) con cadenza quadrimestrale. Se si applica il tutto pieno tutto vuoto, e non si sono verificate numerose positività nei cicli precedenti, è sufficiente un prelievo per ciclo da eseguirsi dopo la terza vaccinazione (a 7 mesi di vita circa). L’allevatore deve consegnare copia del referto d’analisi ai Servizi Veterinari al fine dell’inserimento della qualifica INDENNE sul SIVA. ACCREDITAMENTO E MANTENIMENTO QUALIFICA ALLEVAMENTI DA SVEZZAMENTO • L’allevatore inoltra la domanda di accreditamento all’Autorità Competente • Verifica attuazione piano di vaccinazione • Assenza sintomi e lesioni della malattia nei precedenti 12 mesi. • introduzione solo di suini provenienti da allevamenti indenni e divieto introduzione da stalle di sosta, fiere e mercati. MOVIMENTAZIONI MOD IV (DPR 320/54 mod. da D.M. 16/05/2007): IN QUATTRO COPIE (stampabile anche dalla BDN) - Qualifica Sanitaria: Azienda indenne da malattia di Aujeszky Azienda non indenne da malattia di Aujeszky 191 - Interventi vaccinali: indicare data e numero delle vaccinazioni desunti da: o Modello 12 oppure o Dichiarazione sostitutiva di certificazione o Registro trattamenti (art. 79 D.L.gs n. 193 del 06/04/2006) o Per animali movimentati in età al disotto di quella vaccinale (destinati a svezzamento/magronaggio): riportare le date di vaccinazione eseguite nell’allevamento di origine. GESTIONE POSITIVITÀ La malattia di Aujeszky è stata inserita quale malattia denunciabile, nell’elenco di cui all’art. 1 del DPR 320/54.In caso di accertamento della malattia, si applicano gli art. 2 (comunicazione al Sindaco), art. 3, 4,9 E 10 del DPR 320/54. Si raccomanda in particola modo: • Identificazione di tutti i suini dell’allevamento • Distruzione carcasse suini morti • Sequestro di tutti i suini vivi dell’allevamento • Divieto di entrata o uscita dalla porcilaia di ogni animale, oggetto o prodotto possibile veicolo di infezione (salvo autorizzazione del sindaco, con applicazione art. 14 RPV, per inoltro al macello e carni licenziate al consumo0 umano; trasporto lattonzoli vivi e senza sintomi da azienda priva di reparto ingrasso, verso una porcilaia ove si pratica unicamente l’ingrasso). Prima di ripopolare l’allevamento: pulizia e disinfezione ripetute e accurata derattizzazione. IL SOLO RISCONTRO DI SIEROPOSITIVITA’ ALLA GLICOPROTEINA E NON COMPORTA L’ADOZIONE DI PROVVEDIMENTI DI POLIZIA VETERINARIA. ABBATTIMENTO: • Dopo aver preso accordi con l'allevatore e le Ditte interessate si applicano le modalità previste dal Regolamento (CE) N. 1099/2009 del Consiglio del 24 settembre 2009 relativo alla protezione degli animali durante l’abbattimento. La soppressione degli animali deve avvenire in presenza del Veterinario Ufficiale. Per gli animali abbattuti il proprietario può fare richiesta scritta per l’indennizzo. Risultato raggiunto al 100% 7. Supporto tecnico organizzativo per la realizzazione di corsi di formazione e addestramento per auditor (Marche) Piano attuativo: Organizzazione di un corso di formazione per veterinari ASUR finalizzato all’effettuazione di audit da realizzare presso le imprese agrozootecniche Indicatore: Corsi realizzati/corsi programmati Scostamento % 192 Valore atteso: Realizzazione di n.1 corso in 2 edizioni Punteggio: 6 Nell’ambito del controllo sulla sicurezza alimentare uno dei programmi di lavoro individuati riguarda il supporto tecnico organizzativo per la realizzazione di corsi di formazione e addestramento per auditor. Tale esigenza scaturisce dalla necessità dell’Autorità Competente di acquisire strumenti conoscitivi ed applicativi che permettano di operare in sintonia con i principi e le indicazioni dei Regolamenti del Pacchetto Igiene, ormai imprescindibili per la tutta la sanità pubblica. L’articolo 10 del Regolamento (CE) n. 882/2004 del Parlamento Europeo e del Consiglio indica le tecniche che gli Organi Ufficiali possono utilizzare per effettuare i controlli intesi a verificare la conformità alla normativa in materia di mangimi e di alimenti e alle norme sulla salute e sul benessere degli animali. Tra i metodi descritti quello dell’audit rappresenta sicuramente il più innovativo. Per la pianificazione, l’esecuzione e la gestione degli audit è necessario adottare un approccio sistematico, di conseguenza ai fini della corretta individuazione della tecnica si applicano le indicazioni di cui all'articolo 2 del Reg. (CE) n. 882/2004, agli articoli 2 e 3 del Reg. (CE) n. 178/2002 e alle norme (UNI EN) ISO 19011 e (UNI EN) ISO 9001. Il Reg. Reg. (CE) n. 882/2004 prevede, inoltre, che il personale che esegue i controlli ufficiali riceva una formazione adeguata che gli consenta di espletare i propri compiti con competenza e si mantenga aggiornato nella sua sfera d’azione. Sulla base di queste sintetiche considerazioni nel 2013 ha avuto seguito il progetto formativo, iniziato nel 2012, i cui obiettivi e metodologia didattica sono stati condivisi con la P.F. Veterinaria e Sicurezza Alimentare. L’obiettivo generale del progetto era quello di dotare i fruitori del corso di conoscenze e tecniche operative in merito a tematiche connesse alla programmazione e realizzazione di attività di audit presso aziende del settore agroalimentare in accordo a quanto previsto dal Reg. (CE) n. 882/2004, dalle Linee guida per il controllo ufficiale ai sensi dei Reg. (CE) n. 882/2004 e Reg. (CE) n. 854/2004 e dalla norma ISO UNI EN ISO 19011:2012. Tale obiettivo si inquadra nelle attività tese ad acquisire competenze tecnico - professionali e ad uniformare, nella regione Marche, le modalità di esecuzione di audit sugli OSA da parte dei servizi competenti. Gli obiettivi specifici del progetto possono essere ricondotti a: i)intraprendere un “percorso di qualificazione” per auditor per l’esecuzione dei controlli ufficiali su OSA attraverso la formazione, l’addestramento e la definizione dei criteri per il mantenimento della qualifica nel tempo; ii) predisporre e validare in campo la documentazione necessaria per lo svolgimento dell’attività di audit a livello regionale (es. piano di audit, liste di riscontro, rapporto di non conformità, rapporto di audit ecc.). Tali obiettivi si inquadrano nelle attività tese a garantire una corretta raccolta delle evidenze su cui costruire una valutazione quanto più oggettiva possibile. Per la definizione degli obiettivi e dei contenuti del progetto formativo sono stati considerati i requisiti indicati nel documento “Linee guida per il funzionamento e il miglioramento dell’attività di controllo ufficiale da parte del Ministero della Salute, delle regioni e Province autonome e delle AASSLL in materia di sicurezza alimentare degli alimenti e sanità pubblica veterinaria” (Rep. Atti. N. 193 46/CSR del 07 febbraio 2013). L’attività promossa nella Regione Marche è stata svolta in collaborazione con la P.F. Veterinaria e Sicurezza Alimentare e l’Istituto Superiore di Sanità (P.F.). E’ stato quindi pianificato il “Corso di formazione ed addestramento per Auditor/Lead Auditor su OSA nel campo della sicurezza alimentare” e realizzato in due edizioni la prima presso l’Hotel Monteconero di Sirolo (AN) dal 3 al 13 aprile 2013 e la seconda presso la nuova Sezione territoriale di Tolentino (MC) dell’IZS Umbria e Marche dal 13 al 23 novembre 2013. Entrambe le edizioni sono state accreditate (Rif. Evento:70722; Provider provvisorio 925 – Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche; n. 48,2 crediti formativi per l’anno 2013). Ciascun evento è stato strutturato in due fasi principali svolte nell’arco di due settimane consecutive e costituite da 5 giornate di formazione in aula ed 5 di esercitazione in campo. La prima fase, di carattere teorico e relativa agli aspetti concettuali dell’attività di audit su OSA, si è svolta, in aula, dal mercoledì al sabato della prima settimana. Per l’addestramento, effettuato da docenti esterni (Pietro Noé – Ministero della Salute; Antonio Menditto – Istituto Superiore di Sanità) e da personale qualificato dell’IZSUM (Franco Tonucci, Giuliana Blasi, Marinella Capuccella) e della Regione Marche (Giuseppe Noce), è stata utilizzata una metodologia didattica interattiva con una serie di relazioni a tema, lavori a piccoli gruppi, giochi di ruolo, confronto e dibattito tra discenti e relatori e produzione di rapporti finali discussi in plenaria. La seconda fase, di indirizzo prettamente pratico, si è svolta dal lunedì al venerdì della seconda settimana ed ha riguardato esercitazioni in campo (conduzione di audit) e redazione del rapporto di audit. I partecipanti, in numero di 25 dirigenti per ogni edizione, sono stati divisi in 5 gruppi, ciascuno dei quali, affiancato da un Tutor esperto proveniente dall’IZS UM e/o dalla P.F., ha svolto le fasi di pianificazione, esecuzione dell'audit presso un’azienda e redazione del rapporto di audit (1 giornata intera per ciascun gruppo). Il corso si è quindi concluso in aula il sabato della seconda settimana con la presentazione e discussione in plenaria degli elaborati predisposti dai gruppi e la verifica dell’apprendimento. Durante le lezioni in aula sono state affrontate ed approfondite le seguenti tematiche specialistiche: regolamenti CE/882/2004 e CE/854/04 ed elementi di organizzazione del SSN; metodi e tecniche del controllo ufficiale; altri regolamenti del “pacchetto igiene” che stabiliscono gli obblighi dell’OSA, linea guida Comunitarie, Nazionali, e Regionali per l’applicazione del ”pacchetto igiene”; norme della serie ISO 9000, ISO 17000 (con cenni ISO alla ISO 17025), ISO 22000 e standard di prodotto (BRC, IFS, Globalgap); norma UNI EN ISO ISO 19011:2012: progettazione e realizzazione di programmi di audit, attività di audit (redazione di un piano di audit, avvio dell’audit e preparazione delle attività sul posto, redazione di un rapporto di audit, non conformità), principi di campionamento ed esame dei fattori di criticità, competenza e valutazione degli auditor; standard di funzionamento della Autorità competente per la gestione degli audit su OSA. L’audit in campo è stato svolto presso aziende agro-zootecniche e agro-alimentari site nei comuni diPolverigi (AN), Cingoli (AN), Falconara Marittima (AN), Chiaravalle (AN) e Osimo (AN) per la prima edizione e nei comuni di Belforte del Chienti (MC), Visso (MC), Recanati (AN), Morrovalle (MC) e Macerata per l’edizione di ottobre. Le esercitazioni sono state sempre programmate in accordo con i Servizi dei Dipartimenti di 194 Prevenzione locali. Di concerto con la P.F. i corsi sono stati destinati a Medici, Medici Veterinari, Biologi e Chimici dei competenti Servizi dei Dipartimenti di Prevenzione dell’A.S.U.R (SA, SIAOA, SIAPZ e SIAN). L’’attività formativa, in considerazione degli obiettivi della stessa, ha quindi permesso di “qualificare” 49 auditors distribuiti tra i diversi Servizi delle 5 Aree Vaste. Nella tabella seguente viene indicato il numero di partecipanti per singolo servizio. ENTE di appartenenza ASUR MARCHE A.V. 1 ASUR MARCHE A.V. 2 ASUR MARCHE A.V. 3 ASUR MARCHE A.V. ASUR4 MARCHE A.V. 5 Ex ZT 1 - Pesaro 2 - Urbino 3 - Fano 4 - Senigallia 5 - Jesi 6 - Fabriano 7 - Ancona 8 – Civitanova Marche 9 - Macerata 10 - Camerino 11 – Fermo 12 – San Benedetto 13 – AscoliTr. Piceno SA 1 1 2 1 1 2 2 2 1 SIAOA SIAPZ SIAN Totale 1 1 1 1 1 1 3 2 3 8 4 6 4 7 7 3 1 Totale 2 49 2 2 3 2 3 1 4 2 2 1 1 2 1 3 Le attività messe in essere per l’organizzazione dei corsi sono state numerose ed impegnative. Dopo aver definito il programma ed individuato la sede per lo svolgimento, è stato necessario preparare le aule nelle quali svolgere le lezioni frontali, in maniera da consentire l’attuazione delle varie fasi con il coinvolgimento di tutti i presenti, definire i gruppi di lavoro tenendo in considerazione l’attività lavorativa dei singoli e l’interdisciplinarietà, predisporre il materiale cartaceo ed informatico per le esercitazioni, preparare i singoli interventi, garantire la logistica per i trasferimenti dei relatori, effettuare attività di segreteria, gestire i contatti con e tra tutti i partecipanti, correggere e valutare gli elaborati ecc. Sulla scorta di quanto emerso dalle precedenti edizioni, prendendo spunto da alcuni suggerimenti, si è deciso di inviare ai partecipanti un questionario “precorso” di 23 domande, predisposto con la collaborazione dell’ISS, volto a comprendere gli aspetti del controllo ufficiale che necessitavano di uno specifico approfondimento. Il questionario è stato quindi attentamente valutato dai responsabili scientifici e discusso in plenaria durante la prima giornata del corso. Questo aspetto decisamente innovativo, ha riscosso notevole interesse da parte degli intervenuti ed è stato molto utile per entrare nel merito degli argomenti oggetto del corso con il coinvolgimento di tutta la platea. Non da meno l’impegno per l’organizzazione delle attività sul campo per le quali è stato necessario individuare, sulla base dei partecipanti, le aziende da coinvolgere quali allevamenti, mattatoi e sezionamenti, caseifici, 195 stabilimenti di produzione surgelati, cash and carry, ecc., contattarle in via preliminare per confermarne o meno la volontà di essere oggetto dell’audit da parte di personale in formazione, acquisire i manuali di autocontrollo necessari per far conoscere l’azienda agli “auditor”, preparare il materiale per la pianificazione dell’audit, predisporre i documenti necessari come le liste di riscontro, il format del piano di audit, il rapporto di audit ecc., organizzare la logistica della visita in azienda prendendo in considerazione i tempi per gli spostamenti, i dispositivi individuali di protezione, i pranzi, l’individuazione di locali nei quali poter proseguire, nel pomeriggio, l’attività di redazione del rapporto di audit. In entrambe le edizioni, la puntualità ed il rispetto dei tempi e dei contenuti del programma sono stati indicatori dell’interesse che il corso ha suscitato nei partecipanti. Tutti i relatori hanno partecipato contribuendo con le loro relazioni ed in modo significativo alla buona riuscita dell’evento. Il materiale didattico fornito dai docenti e prodotto durante il corso, è stato distribuito ai partecipanti tramite supporto elettronico (CD-ROM) contenente le relazioni esposte, la modulistica utilizzata nelle esercitazioni in aula ed i documenti elaborati da ciascun gruppo. E’ importante sottolineare che, benché il corso sia stato molto impegnativo non solo per gli organizzatori ma anche per i partecipanti, tutti si sono mostrati interessati e coinvolti fino all’ultimo giorno. Numerose, infatti, le domande poste ai relatori e gli interventi fatti durante la discussione che hanno consentito l’approfondimento delle problematiche affrontate e lo scambio di esperienze tra i partecipanti. Grazie al coinvolgimento di tutti i presenti è stato possibile elaborare e sperimentare sul campo alcuni documenti necessari per lo svolgimento delle attività di audit quali Modelli del programma di audit, del piano di audit e del rapporto di audit nonché alcune liste di riscontro. Questi documenti sono stati trasmessi dalla P.F. ai Servizi per le valutazioni del caso e si è in attesa della loro adozione definitiva a livello regionale. Per la verifica dell’apprendimento sono stati utilizzati gli elaborati dei gruppi e un questionario nominale costituito da n. 2 domande aperte. A ciascun partecipante è stata consegnata una scheda per la valutazione della qualità percepita. Nel caso del questionario aperto i partecipanti hanno risposto in maniera puntuale, approfondita ed esaustiva rivelando di aver compreso pienamente quanto affrontato durante il corso. Anche gli elaborati predisposti hanno evidenziato un ottimo lavoro permettendo a ciascun gruppo di pianificare nel dettaglio l’esercitazione in campo tramite il piano di audit e di relazionare l’attività svolta nel rapporto di audit. Grazie alla conoscenza ed ai buoni rapporti con le aziende che operano nel territorio, alla stretta collaborazione con i Servizi Veterinari, al supporto del personale delle Sezioni di Pesaro e Fermo, al gioco di squadra tra i due referenti del progetto, alla loro scrupolosità nell’organizzazione e alla competenza dei relatori intervenuti, è stato possibile superare gli inconvenienti incontrati e raggiungere brillantemente gli obiettivi prefissati. In relazione agli argomenti trattati, infatti, si evidenzia che gli stessi sono stati giudicati come rilevanti/molto rilevanti rispetto alla necessità di aggiornamento. Il Corso ha goduto l’apprezzamento della maggior parte dei discenti per la qualità educativa ed è stato percepito come efficace nel fornire contributi per la soluzione di problemi inerenti all'attività professionale dei partecipanti. Si ritiene, di poter affermare che il progetto ha raggiunto gli obiettivi prefissati. 196 RISULTATO RAGGIUNTO AL 100% OBIETTIVI ECONOMICO FINANZIARI 2013 REGIONE UMBRIA E MARCHE: RISULTATI RAGGIUNTI 1. Equilibrio economico generale Indicatore: rapporto tra il risultato d’esercizio e il valore della produzione. Valore atteso: indice positivo superiore a 0 Sulla base del pre-consuntivo dell’anno 2013 si ha un utile d’esercizio pari a circa 2.000.000 di euro, al netto delle operazioni di chiusura e delle rettifiche di fine esercizio. Pertanto in considerazione che il valore della produzione è pari nel pre-consuntivo a Euro 23.900.000, si ha un indice pari allo 0,0837, vale a dire che si ha un utile pari a circa l’8.37% del valore della produzione. RISULTATO RAGGIUNTO AL 100%. 2. ROI (Return On Investement) Indicatore: rapporto tra il margine operativo netto ed il capitale investito (totale attivo patrimoniale). Valore atteso: indice positivo superiore a 0 Sulla base del pre-consuntivo 2013 si ha un margine operativo netto di Euro 3.000.000 al netto delle operazioni di chiusura e delle rettifiche di fine esercizio, pertanto considerato che il totale delle attività praticamente ammonta ad Euro 43.985.000,00, si ha un ROI pari al 6.82%. RISULTATO RAGGIUNTO AL 100%. 3. Equilibrio patrimoniale e finanziario – indice di disponibilità Indicatore: rapporto tra l’attivo corrente ed il passivo corrente. Valore atteso: maggiore di 2 Considerato che i dati dello Stato Patrimoniale relativi a questo indicatore si rappresenta che detto rapporto è formato da un attivo corrente pari ad Euro 28.800.000,00 ed un passivo corrente pari ad Euro 5.800.000,00, pertanto detto rapporto è pari al 4,965%. RISULTATO RAGGIUNTO AL 100%. 197 CONCLUSIONI. I risultati raggiunti nel 2013 rappresentano un ulteriore passo avanti compiuto da questo Istituto nel percorso di crescita ed ammodernamento iniziato da questa direzione cinque anni or sono avendo registrato un trend di crescita significativo e buone performance, sia in termini di sostenibilità economica che di efficienza operativa. Ha ottenuto positivi risultati gestionali, organizzativi e scientifici, riportando, negli ultimi bilanci, significativi utili di esercizio. La solidità economica mantenuta in questi anni, frutto di una gestione amministrativa attenta ed oculata, ha permesso di avviare importanti programmi di potenziamento e rinnovamento delle strutture, a beneficio di tutta l’attività e, in particolare, della ricerca scientifica, elemento di forte qualificazione dell’Istituto. Nel quinquennio 2009-2013 sono stati realizzati investimenti per oltre 10.000.000 euro, di cui la metà è stata destinata all’acquisizione di attrezzature scientifiche e alta tecnologia. La restante parte è stata invece destinata all’incremento patrimoniale, in particolare con l’acquisizione delle nuove sedi territoriali di Tolentino e Terni e la ristrutturazione dei laboratori di sicurezza alimentare della sede centrale di Perugia inaugurati nel 2013. Per il triennio 2014-2016 sono già stati programmati e finanziati oltre 11.000.000 di euro destinati a ulteriori investimenti per l’ammodernamento strutturale e l’ulteriore acquisizione di apparecchiature scientifiche. Tra questi, in particolare, la ristrutturazione della sezione territoriale di Ancona e della nuova Officina Farmaceutica della sede di Perugia. Da sottolineare come tutti gli investimenti, già realizzati o in programma nei prossimi anni, siano realizzati con l’esclusivo utilizzo di risorse proprie dell’Ente. Notevole impulso è stato dato, in questi anni, alla ricerca e alla cooperazione scientifica, ponendo le basi per importanti collaborazioni con centri di ricerca stranieri e rendendo maggiormente visibile dell’Istituto a livello internazionale. Particolarmente rilevante in questo senso il Protocollo siglato nel maggio scorso a Parigi con l’OIE (Organizzazione Mondiale della Sanità Animale), di concerto con il Ministero della Salute, che ha aperto all’Istituto la possibilità di importanti prospettive future di collaborazione internazionale. Altrettanto significativa è stata l’intensa collaborazione con la FAO, in particolare per quanto riguarda la lotta alla Peste Suina Africana, una delle malattie maggiormente rilevanti tra quelle che affliggono il settore delle produzioni suinicole. In questo contesto l’Istituto ha organizzato dei “Clinical rounds” ai quali hanno preso parte medici veterinari provenienti dai cinque Paesi dell’area balcanica nei quali è maggiormente presente la malattia. Quest’evento ha rappresentato un’importante vetrina per l’Istituto, un’occasione per dimostrare l’elevato livello di competenza tecnico scientifica maturato nel nostro Ente. Come ultimi e importanti atti da compiere, a seguito dell’approvazione dei testi di riordino da parte delle regioni Umbria (L.R. n. 28 del 20 novembre 2013) e Marche (L.R. n. 40 del 25 novembre 2013), questa Direzione ed il Consiglio di Amministrazione sono impegnati ad adeguare lo Statuto, il Regolamento per l’Ordinamento Interno dei Servizi e la nuova dotazione organica. 198 Questo passaggio rappresenta un’opportunità per affinare il nostro modello organizzativo ma, soprattutto, rappresenta un ulteriore passo in avanti nel percorso evolutivo e di crescita dell’Ente. In effetti, gli ultimi anni hanno visto un radicale cambiamento nel tipo di attività svolta dagli Istituti Zooprofilattici che sono passati da una visione territoriale, ad una proiezione più ampia, interdisciplinare ed internazionale, legata al mercato globale ed ai rischi sanitari ad esso collegati. Questo ha imposto una rapida evoluzione in termini di obiettivi, qualità del lavoro e risorse impegnate. Nel futuro sarà ancora più determinante dare forza a nuovi settori di attività in grado di portare anche benefici economici all’Istituto, in particolare in un momento il cui le risorse di parte pubblica risultano sempre più limitate. In questo senso, fondamentale è stata l’autorizzazione concessa nel 2013 dalla Conferenza delle Regioni Umbria e Marche ad autofinanziare la ricerca con le risorse derivanti dall’attività commerciale. L’obiettivo per l’IZSUM è prepararsi ad affrontare le sfide dei prossimi anni, tra tutte il programma Horizon 2020, per poter accedere alle importanti fonti di finanziamento messe a disposizione dalla UE in questo settore. Nella convinzione che il futuro si giocherà sempre più sul piano dell’innovazione e della ricerca, l’Istituto dovrà perseguire la strada già avviata dell’internazionalizzazione, facendo tesoro delle esperienze maturate, degli obiettivi raggiunti ed avendo alle spalle una rete già solida di collaborazioni a livello regionale, nazionale e internazionale. Al termine del mio mandato non posso che essere soddisfatto dei risultati raggiunti in questi anni, resi possibili dalla fattiva e convinta collaborazione di tutto il personale, cui va un sincero ringraziamento per il quotidiano impegno in questo settore determinante per la tutela della salute pubblica. Un ringraziamento doveroso alle regioni Umbria e Marche per il costante e sollecito contributo alla risoluzione delle problematiche legate alle prospettive di crescita dell’Istituto, agli organi istituzionali, Consiglio di Amministrazione e Collegio dei Revisori, per il ruolo strategico svolto, ai membri del Collegio di Direzione e del Nucleo di Valutazione, ed in special modo al Direttore Amministrativo e Direttore Sanitario per la competenza ed esperienza messa a disposizione ed il costante supporto ricevuto in questo quinquennio. Ringrazio, altresì, le OOSS e le RSU per aver per aver contribuito, in un clima di reale confronto, al raggiungimento degli obiettivi di crescita. In conclusione si può affermare che nel 2013 sono stati raggiunti gli obiettivi di valenza strategica e gestionale, puntando a valorizzare e rendere manifesto il ruolo e la rilevanza, anche sociale, che l’Istituto riveste nella comunità e sul territorio consolidando la relazione di fiducia con i principali interlocutori. Il Direttore Generale Silvano Severini 199 Sommario PIANO CONSUNTIVO 2013........................................................................................................................... 1 PREMESSA ............................................................................................................................................................ 2 OBIETTIVI STRATEGICI................................................................................................................................. 4 PIANI OPERATIVI ............................................................................................................................................. 5 DIAGNOSTICA GENERALE E BENESSERE ANIMALE (SC 1) ........................................................... 5 DIAGNOSTICA SPECIALISTICA (SC 2) ..................................................................................................16 RICERCA E SVILUPPO (SC 3 RS) ..............................................................................................................29 CONTROLLO AGROZOOTECNICO ALIMENTARE .................................................................................42 ED AMBIENTALE (SC4) ..................................................................................................................................42 IGIENE DELLE PRODUZIONI (SC5) .........................................................................................................52 SEZIONE TERRITORIALE DI TERNI (SC6) ...........................................................................................59 SEZIONE TERRITORIALE DI PESARO (SC 7) ......................................................................................63 SEZIONE TERRITORIALE DI ANCONA (SC 8) .....................................................................................72 SEZIONE TERRITORIALE DI TOLENTINO (SC 9) ..............................................................................80 SEZIONE DI FERMO (SC10 FM) .................................................................................................................88 STAFF DIREZIONE GENERALE....................................................................................................................96 STRATEGICA (SC11) .......................................................................................................................................96 GESTIONE RICERCHE E PROGETTI SPECIALI ..................................................................................112 UNITÀ OPERATIVA GESTIONE SERVIZI INFORMATIVI ..............................................................117 UNITÀ OPERATIVA PROTEZIONE E PREVENZIONE .......................................................................123 UNITA’ OPERATIVA FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO .............................................................126 STAFF DELLA DIREZIONE SANITARIA .................................................................................................145 U.O. DIPARTIMENTALE ACCETTAZIONE E REFERTAZIONE (U.O.D.A.R.)............................145 U.O. SISTEMI INFORMATIVI SANITARI E ANAGRAFE .................................................................148 OSSERVATORIO EPIDEMIOLOGICO UMBRIA ...................................................................................153 OSSERVATORIO EPIDEMIOLOGICO VETERINARIO MARCHE ...................................................157 U.O.S. OFFICINA FARMACEUTICA..........................................................................................................160 200 STAFF DELLA DIREZIONE AMMINISTRATIVA ..................................................................................165 OBIETTIVI PER IL 2013 ASSEGNATI ALL’ISTITUTO DALLE REGIONI UMBRIA E MARCHE. .............................................................................................................................................................166 CONCLUSIONI. ................................................................................................................................................198 201
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