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IL TUNNEL DOSSIER TUNNEL Il sistema di collegamento stabile fra la Francia e l'Inghilterra si articola su tre gallerie parallele, lunghe circa 50 metri e scavate mediamente a 40 metri sotto il letto della Manica; due di esse, ai lati, hanno 7,6 metri di diametro e sono attrezzate con una linea ferroviaria a senso unico; la terza, di servizio, è posta al centro, fra i due tunnel principali, ha un diametro di 4,8 metri e al suo interno viaggeranno speciali automezzi per la manutenzione e gli interventi di emergenza IL TUNNEL chilometri da quella francese), dove le tre gallerie si fondono in un unico spazio, separato durante l'attività del servizio mediante una massiccia parete scorrevole. Complessivamente per lo scavo delle gallerie sono stati asportati circa sette milioni di metri cubi, quattro in Inghilterra e tre in Francia, smaltiti riempiendo tratti di mare o piccoli laghi, per creare la stazione di servizio e controllo di Shakespeare Cliff, sulla costa inglese, e uno spazio collinoso alle spalle del centro francese di Sangatte. Il servizio ferroviario dei treni e delle navette è gestito da due centri di controllo, situati all'interno dei terminal di Calais e Folkestone, in continuo contatto fra loro e a loro volta assistiti da un sistema computerizzato. In condizioni normali, le operazioni sono garantite dal centro di Folkestone, che mantenendo però Calais in stato operativo. Il sistema prevede un continuo flusso di informazioni, specie verso il centro di RAILFREIGHT DISTRIBUTION Pur essendo distanti circa nove metri l'una dall'altra (15 metri da asse ad asse) le tre gallerie sono da considerare un unico elemento, unito orizzontalmente da 130 gallerie di collegamento, una ogni 375 metri, dal diametro di 3,3 metri, utilizzabili in caso di incidente per evacuare le gallerie principali. Un'altra saldatura è rappresentata da circa 200 “pistoni” di 2 metri di diametro (uno ogni 250 metri), dotati di speciali valvole, che unendo le due gallerie principali permettono di rendere uniforme la pressione interna (la galleria di servizio non è collegata perché la sua pressione interna è mantenuta più alta per evitare l'ingresso di fumi in caso di incendio in una delle gallerie principali). Infine, l'ulteriore unione del sistema avviene in due punti sotto il canale della Manica, in due ampie caverne artificiali - lunghe 150 metri, larghe 18 e alte 10 - situate a un terzo del percorso (una a 18 chilometri dall'uscita inglese e l'altra a 12 Particolare di uno dei due tunnel ferroviari e, in alto, schema comparativo delle sagome dei treni che vi transitano. KINEO 4 1994 69 IL TUNNEL DOSSIER TUNNEL controllo che è così in grado di verificare non solo il movimento dei treni, ma il loro carico e lo stato degli impianti. Per quanto riguarda l'operatività, il sistema di segnalamento Atp (Automatic Train Protection, del tipo usato dalle ferrovie francesi) è concepito per permettere il passaggio di treni a circa 2,5 minuti di intervallo l'uno dall'altro. Infine, il problema della sicurezza e della gestione. Ogni tunnel ferroviario è equipaggiato da marciapiedi di linea, uno per la manutenzione e l'altro per l'evacuazione di emergenza, concepiti in modo da mantenere verticali le carrozze in caso di deragliamento, facilitando quindi l'uscita dei passeggeri. Per quanto riguarda l'illuminazione, nessuna galleria è al buio, ma anzi la visibilità è garantita da una serie di lampade disposte lungo Sezioni tipo del sistema, con il pistone d'equilibrio della pressione, la galleria di passaggio fra i tunnel e una galleria ferroviaria. KINEO 4 1994 70 IL TUNNEL Il pannello di controllo della linea del centro di Folkestone. Sezione della galleria di servizio, pianta e sezione geologica del Tunnel e, a sinistra, vista di una delle due caverne sotto il mare. KINEO 4 1994 71 DOSSIER TUNNEL IL TUNNEL DOSSIER TUNNEL tutto il percorso. Allo stesso modo diversi sistemi di rilevazione antincendio sono posizionati a intervalli regolari, a circa 125 metri l'uno dall'altro. La ventilazione è affidata al passaggio dei treni e alla regolazione consentita dai “pistoni” di collegamento fra i tunnel, mentre nelle situazioni di emergenza la ventilazione è assicurata da situati ai due lati della Manica, a Sangatte e Shakespeare Cliff. Per mantenere la temperatura costante, e controbilanciare il calore generato dal passaggio dei treni, ogni galleria è dotata di un sistema di raffreddamento gestito anche in questo caso da due impianti, uno per costa. Così avviene anche per le operazioni di drenaggio di eventuali infiltrazioni d'acqua, garantite da stazioni di pompaggio collegate ai centri sulla costa. Al centro, schemi di funzionamento dei sistemi di ventilazione e di drenaggio. KINEO 4 1994 72 IL TUNNEL La torre del centro di controllo di Calais e, a sinistra, la torre del centro di Folkestone e schema di operatività del sistema del Tunnel e di coordinamento fra i due centri. Schemi di evacuazione in caso di incendio, o con la navetta stessa, divisa in due parti, o con la navetta della seconda galleria. DOSSIER TUNNEL L'uscita del Tunnel in Inghilterra, verso il terminal di Folkestone. Al centro, schema del sistema di controllo e comunicazione fra i mezzi e della rete di idranti antincendio. KINEO 4 1994 73
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