Anna, la CREATIVITÀ e lo STILE
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Anna, la CREATIVITÀ e lo STILE
Ritratti d’impresa | Blumarine La stilista si divide tra Milano e Carpi, dove vive la maggior parte dell’anno Anna, la CREATIVITÀ e lo STILE Dal suo debutto, Anna Molinari continua a dettare linee e tendenze della moda. Un successo frutto della determinazione dell’imprenditrice che ha saputo imporre il marchio Blumarine nel mondo di Ida Meneghello a sociologa americana Martha Nussbaum parlerebbe di «intelligenza delle emozioni». Il grande vecchio Robert K. Merton avrebbe preferito la categoria della «serendipity», cioè quella felice casualità che alla fine ottiene risultati che vanno oltre le aspettative. Comunque si racconti questa storia, in realtà deve esserci un patto tra la terra emiliana e la sua parte femminile per cui le donne ne sono in molti casi la migliore espressione, quasi che le virtù e le passioni, la caparbietà e la saggezza che contraddistinguono la prima si specchiassero perfettamente nelle seconde più che negli uomini. Anna Molinari è fra le protagoniste del patto che lega questa terra alle donne che hanno fatto grande l'impresa del pret-à-porter, cioè il sistema italiano della moda, da oltre trent'anni. Ha cominciato a Carpi, che è ancora oggi il suo paese, nel 1977, insieme al marito Gianpaolo Tarabini Castellani, scomparso drammaticamente tre anni fa in un safari di caccia in Zimbabwe. Avevano in comune tutto: un'azienda di successo, due figli, la passione per le auto da corsa, Parigi, le estati a Porto Rotondo. Un mondo che non si è spezzato e che ha saputo ritrovare nuovi equilibri gettando un ponte fra le generazioni. Oggi il gruppo Blufin guidato da lei e dal figlio Gianguido realizza, euro più euro meno, un centinaio di milioni di fatturato. Forse Anna Molinari, «la regina delle rose» come la chiamano da sempre sulle passerelle, lei che ha radici così forti e la grinta e l'istinto sicuro delle donne di questa terra, ha qualche risposta alle molte domande che la crisi pone senza giri di parole. Già l'anno scorso, prima che la crisi rivelasse le sue dimensioni mon- L 96 OUTLOOK OUTLOOK 97 Ritratti d’impresa | Blumarine Il profilo | Madame Molinari e la passione per le rose A nna Molinari, direttore creativo di Blumarine e Blugirl, nasce a Carpi e muove i primi passi nel mondo della moda sulle orme dei genitori che gestiscono il maglificio di famiglia e producono capi per le più importanti griffe italiane ed estere. L'incontro con il conte Gianpaolo Tarabini Castellani, che diventa presto suo marito, segna non solo la sua vita di donna, ma anche il suo cammino professionale. Nel 1977 la coppia fonda Blumarine (il nome deriva dalla passione di entrambi per il blu e per il mare). Anna comincia a farsi conoscere dalle più famose boutique milanesi di alta moda e debutta al Modit di Milano nel 1980, meritandosi il premio di miglior stilista dell'anno per la maglieria. Nel 1981 alla maglieria si affiancano le prime collezioni, grazie alla collaborazione con Walter Albini e in seguito con Franco Moschino. Negli anni si svilup- pa un'azienda di 130 dipendenti con un indotto di più di mille lavoranti, tutti all'interno del distretto carpigiano. Per Blumarine lavorano maghi dell'immagine come Helmut Newton e Albert Watson e le top più famose, da Naomi Campbell a Cindy Crawford, Eva Herzigova, Carla Bruni, Monica Bellucci. Nel 1995 nasce la linea giovane Blugirl, mentre alle collezioni principali si affiancano ben presto le linee in licenza (oggi una ventina). Anna Molinari ama viaggiare e circondarsi di oggetti antichi dai quali trae ispirazione per le sue collezioni, ama la pittura impressionista e la musica classica, con una passione segreta per la velocità e le auto sportive. Ma la sua casa di campagna a Carpi, nella quale vive per la maggior parte dell'anno, resta il suo rifugio, il buen retiro in mezzo alle rose che cura personalmente e che ancora ispirano tanta parte delle sue collezioni. Fra le tante star internazionali che vestono Blumarine, l’attrice Lindsay Lohan, l’ereditiera Paris Hilton e la cantante Anastacia Nella foto in alto, Anna Molinari tra le sue rose. Sopra, la stilista carpigiana con alcune prestigiose ospiti al Rose Bag Party, che si è tenuto l’anno scorso a Milano 98 OUTLOOK diali, lei dichiarava: «Per vendere dobbiamo decidere da che parte stare». E constatando con la precisione di un sociologo che «la media borghesia non esiste più», annunciava, come stilista, manager e donna che osserva quello che accade nel mondo: «Ho fatto una scelta, quella di vestire i ricchi, di rivolgermi a un pubblico di persone che amano farsi vedere e che possono e vogliono spendere». Ora che la crisi fa chiudere le aziende e presenta a tutti un conto pesantissimo, conferma questa scelta netta? «Continuo a credere nella mia scelta, dal momento che non è possibile competere nella fascia media del mercato dove sono presenti numerosi marchi che imitano i capi delle griffe più prestigiose a prezzi concorrenziali. Ritengo che la fascia più alta del mercato possa offrire ottime opportunità proprio in questo momento di crisi perché si tratta di clientela selezionata che apprezza l'unicità di ogni capo, la preziosità dei materiali e delle lavorazioni e una precisa identità di marca. La moda continuerà a imporre i propri trend sulla base delle proprie correnti creative, ma anche la società, con i suoi differenti stili di vita, i cambiamenti generazionali, il modo di vivere il lavoro e il tempo libero influenzeranno sempre di più la moda. Creatività, funzionalità, estrema personalizzazione, ciclo veloce del prodotto, saranno le nuove parole chiave della moda ed è importante saper cogliere questi cambiamenti con tempestività». Per chi disegna oggi le sue collezioni, qual è la sua idea di donna? Blumarine è il marchio preferito da molte celebrità (come Veronica Lario), ma ci sono anche acquirenti ricche e sconosciute, come le signore russe e arabe che non entrano certo nella taglia 42. «La donna Blumarine è una donna romantica e femminile, solare e seducente. Una donna forte, moderna, ma desiderosa ancora di sognare e di sapersi stupire delle piccole cose. L'eleganza senza tempo dei suoi capi rimanda a un concetto di lusso e di italianità del marchio, declinati in una dimensione a volte onirica e a volte ironica. Blugirl è una sorta di "sorella minore" di Blumarine: divertente, romantica e colorata. Il brand può essere racchiuso nel concetto di giovane, che ne è la connotazione principale. Giovane non è però associato a una precisa idea di età, quanto piuttosto a un concetto ideale, a un'attitudine, a un modo unico di interpretare la moda e lo stile. Lo stile Blugirl si esprime in modo inatteso, eccentrico, estroverso. Questa è in sintesi la filosofia dei marchi Blumarine e Blugirl. Mi piace pensare a un'ideale di bellezza femminile che vada oltre il concetto di "testimonial". Sono invece felice quando una donna, italiana o straniera, ognuna con un’allure e delle caratteristiche inimitabili, sceglie Blumarine e interpreta i miei abiti secondo il suo stile e «Ho un carattere forte e determinato ma soprattutto sono ottimista. Svolgo da sempre il mio lavoro con grande passione ed energia e le mie riserve creative sembrano ancora inesauribili» la sua personalità. Al di là di un preciso canone estetico contano l'eleganza, la grazia, la femminilità con cui ogni donna indossa una mia creazione. Le collezioni sono sempre più differenziate nelle tipologie dei capi per rispondere alle esigenze di moda e ai costumi anche delle donne straniere: penso ai caftani ricamati per le donne arabe o ai golfini di maglia per le donne cinesi. E nei nostri negozi è possibile trovare taglie che accontentano anche chi non entra in una 42». State aprendo molte sedi e negozi all'estero. A quali mercati state guardando con maggiore interesse? «In questa fase guardiamo soprattutto all'area degli Emirati Arabi, alla Cina e all'India e confidiamo in una ripresa del mercato americano. Abbiamo rinnovato l'organizzazione dello spazio dei punti vendita Blumarine e Blugirl per offrire un'immagine unica alla nostra clientela italiana ed estera e per esporre le nostre collezioni in contesti di pregio dove gli arredi, le luci, le suggestioni dell'insieme contribuiscono a creare un'atmosfera di eleganza e raffinatezza». Nel mondo del made in Italy lei ha scelto di posizionare i marchi Blumarine e Anna Molinari a un livello più alto di Prada e Gucci. Il diavolo lo vuole vestire lei, nonostante la sua immagine morbida e sognante? Non è un azzardo, considerando le vostre dimensioni tutto sommato di nicchia? «È proprio perché Blufin ha scelto di operare in un settore di nicchia che è possibile mantenere un posizionamento alto dei marchi. Questo non significa necessariamente contrazione del mercato o scarse opportunità di crescita. È importante, in una fase di crisi, fare scelte oculate coerentemente con questo orientamento: aprire punti vendita selezionati nelle città più cosmopolite e più attente alle tendenze moda, cogliere i mercati emergenti, mantenere alta l'immagine e l'identità di marca per veicolare in maniera efficace la filosofia dei propri brand. Questo può aiutare a raggiungere un pubblico OUTLOOK 99 /LYH S»LULYNPHZ\TPZ\YH WLYSH[\HPTWYLZH Ritratti d’impresa | Blumarine più vasto e a vestire "il diavolo e l'acqua santa". Credo che in tempi di crisi essere fedeli all'identità dei propri marchi e sviluppare investimenti mirati sia di fondamentale importanza per ridare fiducia e sviluppo al mercato. La concorrenza con i Paesi a basso costo di manodopera non può continuare a rappresentare «In tempi di crisi un deterrente per la nostra industria, ma essere fedeli al contrario deve essere un incentivo: bisoall'identità gna cambiare strategia e proporre un prodei propri marchi dotto che rispecchi i canoni dell'autentico e e sviluppare inimitabile made in Italy». investimenti mirati Altri protagonisti del made in Italy non la è fondamentale pensano come lei, da tempo hanno scelto di per ridare fiducia andare a produrre dove la manodopera coe sviluppo sta poco e cercano di essere anticiclici diveral mercato» sificando le produzioni. Lei invece ha fatto la scelta contraria. Dietro la sua apparenza delicata, lei è una donna estremamente determinata. Da dove le viene tanta sicurezza? «Ho un carattere forte e determinato, è vero, ma soprattutto sono ottimista. Svolgo da sempre il mio lavoro con grande passione ed energia e le mie riserve creative sembrano ancora inesauribili. Ho ereditato queste caratteristiche da mio padre, Guido Molinari, imprenditore nel settore tessile, ma anche uomo con mille interessi e curiosità, mentre credo di aver ereditato la vena romantica, l'atten- Anna Molinari con il figlio Gianguido Tarabini Castellani, amministratore unico di Blufin La storia | Blufin negli anni 1977 Anna Molinari e il marito Gianpaolo 1996 L'azienda arriva a più di 700 punti Tarabini Castellani fondano Blumarine. 1980 Blumarine debutta al Modit, la maggiore fiera italiana di settore. 1981 Prima sfilata nello spazio di via Manzoni a Milano. 1990 In Via Della Spiga a Milano si inaugura la prima boutique monomarca Blumarine. 1992 Helmut Newton, uno dei più famosi fotografi di moda, interpreta l'immagine Blumarine, realizzando una delle più celebrate campagne della maison. Da questo momento, Anna Molinari sceglierà sempre per la sua azienda i più prestigiosi nomi del settore, dai fotografi alle top model. 1999 Prosegue l'inaugurazione di nuovi store con la boutique monomarca di Taipei (Taiwan). 2000 A febbraio è presentato il preziosis- simo Blu-Vi, il cardigan "diamante". Un pezzo unico e irripetibile ricamato con diamanti e bordato ai polsi con perle vere. 2001 Ad agosto inaugura un nuovo negozio monomarca a Tokyo. 2002 A Roma, in via Bocca di Leone, apre il monomarca Blumarine. 2006 nel mondo con un export pari al 20 per cento del fatturato. Dopo la scomparsa di Gianpaolo Tarabini Castellani, il figlio Gianguido subentra alla direzione dell'azienda nel ruolo di amministratore unico di Blufin Spa. 1995 2007 In ottobre Blufin sigla con Itf-Irc un 1994 L'azienda conta su 400 punti vendita +HVNNPJ»u\UHU\V]HLULYNPHWP]PJPUHHS[\VI\ZPULZZ;LSHWVY[H/LYH!\UH NYHUKLHaPLUKHH[[LU[HHSSL[\LLZPNLUaLLHX\LSSLKLSSH[\HPTWYLZHJVUVMMLY[L Z\TPZ\YHKPLULYNPHLSL[[YPJHLKPNHZJOLPUJLU[P]HUVSVZ]PS\WWVKLSSLYPZVYZL LJVUVTPJOLL[\[LSHUVX\LSSLHTIPLU[HSP/LYHuLULYNPHWLYJYLZJLYLPUZPLTL 7LYPUMVYTHaPVUPJVU[H[[HPS:LY]PaPV*SPLU[P vendita ed esporta il 46 per cento del fatturato globale. Blumarine è affiancata dalla nuova linea Anna Molinari e da Blugirl, prèt-à-porter giovane. accordo pluriennale di licenza in esclusiva mondiale per le linee di profumo dei marchi Blumarine e Blugirl. In dicembre apre la boutique monomarca Blumarine a Miami. 2008 In febbraio Blufin e Sinv Spa siglano un accordo di licenza pluriennale per la produzione e distribuzione della linea Anna Molinari. Rossella Tarabini Castellani rinuncia alla carica di responsabile creativo della linea e lascia la direzione artistica della maison carpigiana, mantenendo la supervisione delle campagne pubblicitarie Blumarine. 2009 In gennaio Blufin inaugura il nuovo showroom a Milano, sempre in via Manzoni. Da febbraio è incessante l'apertura di nuovi negozi monomarca Blumarine: prima a Doha (Qatar), in seguito a Manama (Bahrein), a Pusan (Corea), e la seconda boutique a Dubai (Emirati Arabi Uniti). OUTLOOK 101 Ritratti d’impresa | Blumarine zione alla dimensione estetica delle cose e una spiccata «Ho sempre creduto avendo acquisito sul campo le necessarie competenze in un modello sensibilità da mia madre Odette». tecniche per la realizzazione del mio lavoro. È stato In questo momento di difficoltà chi sono gli alleati e chi di impresa flessibile naturale che anche i miei figli mi affiancassero nella e dinamica, sono i nemici? gestione dell'azienda. Mio figlio è ora amministratore «Non credo di avere nemici, e la possibilità di lavo- incentrata sul valore unico di Blufin e insieme portiamo avanti scelte e prorare in una cittadina come Carpi mi tiene lontana per delle persone getti con la stessa passione e la stessa determinazione. la maggior parte dell'anno dal frenetico ambiente mi- e fortemente Le differenze caratteriali, i punti di vista divergenti hanlanese della moda e dalle sue logiche di forte competi- ancorata al territorio no sempre stimolato il dialogo costruttivo fra noi, sulla zione. Come alleati posso senz'altro annoverare tutti i carpigiano, cuore base di una stima incondizionata e di un profondo affetmiei più fidati collaboratori, gli stilisti, i confezionisti, i del distretto emiliano to. Gli obiettivi sono stati raggiunti gradualmente, anaricamatori, tutti i lavoranti dei laboratori carpigiani del tessile» lizzando punti di forza e di debolezza dell'impresa, che hanno "fatto squadra" con me negli anni e mi hansecondo la filosofia dei "piccoli passi": prodotto di nicno consentito di raggiungere gli obiettivi più ambiziochia, distribuzione selettiva, investimenti pubblicitari si, dando prestigio internazionale a Blumarine». mirati, inserimento di personale altamente qualificato. Questo ha Il ricambio generazionale, che è sempre un momento cruciale per le prodotto una crescita costante nel tempo e il mantenimento di stanaziende familiari, sta avvenendo per voi proprio nel fuoco di questa crisi, dard qualitativi molto elevati». eppure pare funzionare. Perché? Il gruppo è interamente nelle mani della famiglia, nessuna apertura a «Ho sempre creduto in un modello di impresa flessibile, dinamica, investitori esterni, un'altra scelta controcorrente. È una strada che conincentrata sul valore delle persone e fortemente ancorata al territorio fermate anche per il futuro o potrebbe esserci uno sbarco in Borsa, pascarpigiano, cuore del distretto emiliano del tessile. Blumarine è nata sata la tempesta? come azienda familiare, creata da me e da mio marito Gianpaolo. I «Blumarine è nata come azienda familiare e credo che questo sia miei genitori avevano un maglificio a Carpi e io posso dire di essere uno dei suoi punti di forza essenziali. Non è intenzione mia e di mio stata una "figlia d'arte", avendo respirato moda sin da bambina e figlio valutare per ora soluzioni alternative». Z IO NI WORLD WITHOUT FRONTIERS C FIDI ASSOCIA IM P R E SA IT A V IC IN I L IA . T U A IM A L L A V IC IN I P R E S A , T E R R ITA L T U O O R IO . IA REDIT OR N IC A ON U FOR DI CATE G IL MONDO È QUI La nostra scuola offre un’istruzione internazionale di alto livello a bambini dai 3 ai 14 anni delle famiglie locali e straniere di Modena e dintorni. Alla International School of Modena gli studenti sono stimolati a mettere a frutto le loro potenzialità, in un’atmosfera educativa positiva e rassicurante. International School of Modena Piazza Montessori, 1/A - 41051 Montale Rangone (MO) Italia - Tel. +39 059.530.649 - Fax +39 059.533.9055 - offi[email protected] - www.ismmodena.org
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