Il Vaticano, «non vi azzardate a toccare Marcinkus
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Il Vaticano, «non vi azzardate a toccare Marcinkus
Comunisti Italiani - Federazione di Messina Il Vaticano, «non vi azzardate a toccare Marcinkus» giovedì 26 giugno 2008 Ultimo aggiornamento giovedì 26 giugno 2008 Il banchiere di Dio esiliato da Wojtyla, oggi difeso da Ratzinger Il cardinale Paul Marcinkus, coinvolto con lo Ior nel crack del Banco Ambrosiano, non c’entra nulla con il caso Orlandi. Breve e sdegnato il comunicato diffuso dal Vaticano sulle accuse «infamanti senza fondamento» nei confronti di una persona perbene impossibilitata a difendersi. E ancora, duro il giudizio sui «modi di informazione più debitori del sensazionalismo che delle esigenze di serietà ed etica professionale», che hanno dato spazio alle dichiarazioni di Sabrina Minardi, compagna del boss della banda della Magliana Enrico De Pedis, presunto rapitore di Emanuela Orlandi, morto ammazzato nel1993. E, aggiungiamo noi, sepolto nella Basilica di Sant’Apollinare, un onore concesso dalla Chiesa a pochi e meritevoli cattolici. Marcinkus sarebbe stato indicato come il mandante del rapimento della Orlandi e De Pedis si sarebbe occupato di gettare il suo cadavere in una betoniera a Torvaianica. Ed ecco riemergere scenari inquietanti, peraltro già abbondantemente ipotizzati nel corso di questi 25 anni: le trame oscure della P2, il crack del Banco Ambrosiano (di cui era presidente il piduista Roberto Calvi, a sua volta ucciso a Londra), i rapporti d’affari con la banda della Magliana nei confronti della quale Calvi era debitore, i grandi capitali investiti nell’Ambrosiano dallo Ior di Marcinkus. È in questo contesto che si inserisce il rapimento della figlia di un funzionario dello Stato Pontificio, usata come arma di ricatto e di pressione per mantenere tali segreti inconfessabili. A prendere le difese del cardinale è intervenuto il senatore a vita Giulio Andreotti, coinvolto lui stesso nel racconto della Minardi: «Non credo alla tesi dei legami fra Marcinkus, la banda della Magliana e il caso Orlandi: mi sembra un romanzetto, una cosa di fantasia». Spetta alla magistratura, nella sua piena indipendenza, verificare l’attendibilità delle nuove testimonianze ed arrivare a sciogliere, semmai possibile, questo complesso gioco di interessi di potere che vedono coinvolti politica, finanza ed sacre istituzioni. http://www.comunisti-italiani-messina.it Realizzata con Joomla! Generata: 30 September, 2016, 01:20
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