Pag. 074-079 Sunbeam 44
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TEST CRUISER SUNBEAM 44 di VANNI GALGANI Le barche a pozzetto centrale sono tradizionalmente considerate molto marine ma lente e “introverse”, pensate cioè per climi freddi e ventosi. In realtà, questa tipologia sempre più spesso incontra il favore di chi vive la barca in modo completo, anche dalle nostre parti. Di conseguenza i cantieri stanno sviluppando imbarcazioni con questa impostazione ma pensate anche per i nostri mari. Il Sunbeam 44 ne è un tipico esempio. uando pensiamo alle barche con pozzetto centrale ci viene subito in mente il Nord, i mari freddi e burrascosi. Effettivamente questa sistemazione nasce come forma di riparo dalle intemperie: il pozzetto in mezzo, piccolo e raccolto, garantisce un’ottima protezione, specie se, come quasi sempre accade, è abbinato a un vero e proprio parabrezza rigido con tanto di tergicristallo. Inoltre, questa soluzione garantisce una vivibilità interna notevole, specie nella zona destinata all’armatore. Cantieri di fama mondiale, come Nicholson prima e poi Hallberg-Rassy, Najad, Oyster, Moody, Contest e molti altri, producono quasi esclusivamente barche con questa filosofia. Ovviamente sono barche più “calde” di quelle prodotte dalle nostre parti. Ma il successo in Mediterraneo è stato tale che anche cantieri tradizionalmente “pozzetto dietro”, come Beneteau o Bavaria, hanno messo in produzione una linea parallela a pozzetto centrale pensata con un occhio ai mari caldi. Contestualmente anche i cantieri del Nord hanno rivisto l’impostazione dei loro progetti, rendendo le barche più performanti con aria leggera e più vivibili esternamente, con attenzione alle zone prendisole e alle soluzioni per i bagni di mare. La barca che vi presentiamo fa parte di questa filosofia. Il Sunbeam 44 nasce incredibilmente nei pressi di uno dei tanti laghi intorno a Salisburgo, in Austria, paese senza sbocchi sul mare ma con una buona tradizione velica. Il cantiere si è formato sull’esperienza di una famiglia di maestri d’ascia e in cinquant’anni di attività è arrivato al ragguardevole risultato di oltre cento barche prodotte all’anno con modelli dai 26 ai 44 piedi. Q CRUISER Ma quali sono le differenze di concetto che contraddistinguono le barche “central cockpit”? Innanzitutto le finalità. La barca a pozzetto centrale nasce senza nessuna velleità regatistica (almeno per quanto riguarda le regate intorno alle boe), quindi è pensata per essere condotta in pochi, con manovre semplici e gestibili con razionalità, spesso servite da winch dedicati. Il piano di coperta è sviluppato intorno al pozzetto, che di solito è piuttosto piccolo, e offre grandi aree libere da manovre, usabili anche come prendisole. Sottocoperta, si sfrutta il vano sotto al pozzetto per piazzarci il motore; tutto il resto dello spazio risulta ad altezza d’uomo e, quindi, completamente utilizzabile, specie a poppa. La disposizione classica, almeno fino ai 45 piedi, è di due cabine armatoriali. Questo consente di avere a poppa, già su barche relativamente piccole, una vera e propria suite, con armadi, mobili toilette e ampi bagni con doccia separata. 76 Quindi il concetto è: poche cabine, ma veramente buone, per consentire realmente di vivere a bordo senza rimpiangere gli ambienti di casa. E, in effetti, scoprirete che molti degli armatori che hanno questo tipo di barca spesso preferiscono passare i week-end nel calore e nell’intimità di bordo che in una fredda e umida seconda casa (che, in inverno, ha bisogno di 3/4 giorni di riscaldamento per essere abitabile). Il Sunbeam 44 rientra esattamente nelle descrizioni fatte finora. Il progetto si deve allo studio J&J ma con un forte contribito dell ing. Manfred Schöchl, uno dei fratelli proprietari del cantiere. In particolare, le linee dello scafo, la forma delle appendici (incredibile l’immersione massima possibile di 2,40 m) e la distribuzione dei pesi e dei serbatoi, tutti bassi e concentrati al centro, denotano una forte attenzione alle prestazioni. Il piano velico, armato in testa con più di 100 mq di tela, è pensato per dare ottimi risultati anche Il piano di coperta denota una notevole cura sia per la razionalità che per l’estetica. Da notare la buona lavorazione del teak di serie, la funzionale organizzazione del pozzetto (a parte il singolo winch per le scotte), le manovre a scomparsa sotto il tetto della tuga e l’ampio prendisole di poppa. con aria leggera. In coperta, l’attenzione alle prestazioni lascia il posto a una organizzazione dedicata alla semplicità e alla sicurezza: le sartie basse sono sdoppiate, le manovre meno usate sono lasciate all’albero mentre quelle più frequenti passano sotto il cielo della tuga e il vetro paraspruzzi per arrivare direttamente sugli stopper in pozzetto. Le code, poi, per non intralciare, vengono raccolte in un pratico vano sotto il pavimento. Il pozzetto è abbastanza grande, con panche lunghe 2 metri libere da ingombri. La timoneria da 100 cm Whitlock garantisce una discreta sensibilità Ricchi di legno usato con abbondanti spessori, gli interni danno un notevole senso di calore. Bene organizzati gli ambienti, abbondante l’aria e la luce fornita da numerosi oblò e osteriggi. con una corsa di due giri da banda a banda. Discutibile la scelta di rinviare su un unico winch per lato, peraltro sottodimensionato, sia la scotta del genoa che quella della randa. Il resto della coperta è ricca di soluzioni intelligenti, studiate per semplificare l’utilizzo delle attrezzature: l’alloggiamento dell’ancora è sul dritto di prua ed è dotato di sistema basculante che ne consente un utilizzo ottimale; a piede d’albero vi sono due tientibene in acciaio che, oltre a proteggere chi lavora sui winch, servono da alloggiamento per i parabordi; lo specchio di poppa attrezzato è dotato di gavoni di varia misura e di scaletta a scomparsa; gli osteriggi sono incassati per consentire un corretto alloggiamento di eventuali cuscini nelle zone prendisole (notevole quella di poppa). Non mancano i particolari dedicati alle prestazioni, come la rotaia del genoa posta sulla tuga per stringere il punto di scotta o il carrello a regolazione continua. Di ottima qualità l’attrezzatura, quasi tutta Harken. Il tambuccio, piuttosto largo e di buona fattura, ha però una corsa limitata dello scorrevole e, quando si scende, può risultare pericoloso per la testa; inoltre ha la ghigliottina inclinata, poco pratica in caso di pioggia. Sottocoperta l’accoglienza risulta calda e ricca di spessori. Il quadrato è organizzato in modo classico, con divani trasformabili in cuccette e tavolo con ante abbattibili. Il carteggio ha un piano di notevoli dimensioni ed è dotato di ben 6 cassetti. Decisamente grande e ben organizzata la cucina, con fornello a due fuochi, due lavelli ø 30, ampio spazio di lavoro e abbondante stivaggio, che comprende anche due cassetti. Nella versione da noi provata la cabina di prua offriva una curiosa soluzione: sulla sinistra due letti a castello (di cui quello basso piuttosto piccolo) e, sulla dritta, chiudibile con una paratia scorrevole, un doppio “francese”. In alternativa è prevista una cabina con letto matrimoniale e divanetto. La cabina di poppa dimostra le potenzialità della soluzione a pozzetto centrale: è ampia, dotata di abbondanti vani di stivaggio, ha una buona altezza e ben due oblò e due osteriggi apribili (questi ultimi completi di zanzariera e oscuramento), per non parlare del letto matrimoniale che non vi farà rimpiangere il vostro letto di casa. Grandi e ben organizzati i bagni, specie quello di poppa che è dotato di ampio vano doccia. Buona la qualità di tutte le lavorazioni con abbondante uso di masselli, cieletti all’antica (cioè senza inestetici controstampi), mobili ben disegnati e ricchi di ante; unico neo, l’altezza limitata delle porte. Degna di nota l’elegante lavorazione del pagliolato. 77 CRUISER SPECIFICHE TECNICHE Progetto: J&J Design/Ing. Manfred Schöchl Lunghezza f.t. 13,40 m Lungheza gall. 11,50 m Larghezza 3,98 m Immersione 1,70/2,40 m Dislocamento 11.300 kg Zavorra 3.850 kg Superficie vel. 102,00 mq Randa 42,00 mq Genoa 150% 60,00 mq Motore Yanmar 56 hp (max 75 hp) Serb. nafta 220 l Serb. acqua 500 l ATTREZZATURA UN PO’ DI MISURE Panche pozzetto 200x43 cm Spazio tra le panche 78 cm Prendisole poppa 120x140 cm Passavanti 45÷27 cm Tavolo quadrato 123x90 Tavolo carteggio 90x60 cm Letto prua 195x120÷70 cm Letto poppa 195x170 cm Vano doccia poppa 85x60 cm Altezza porte 150÷145 cm Larghezza porte 44 cm D E D I C ATO A… Benvenuti a bordo La stagione estiva è andata ottimamente, crociera in Grecia con coppie di amici che si alternavano, la barca ha dato buona prova di sé, comportandosi bene sia con ariette che con vento teso, e la vita a bordo non è risultata mai faticosa. Ora, in autunno, quando la maggior parte dei vostri amici sta tirando in terra la propria barca, voi vi preparate a godervela ancora di più, visitando quei posti che, d’estate, sono inavvicinabili per l’affollamento. Per questo week-end lungo avete programmato nientemeno che la Corsica, con base a Macinaggio, dove una coppia di vostri amici ha una casa. Da Punta Ala, dove fate base, sono circa 60 mg, giusto una giornata di vela. Il vento è un SO abbastanza teso, circa 20 di reale, appena fuori prendete una mano mentre vostra moglie sta al timone: all’albero, dove ci sono le drizze, si lavora comodamente appoggiati al tientibene e, in breve, siete in rotta. Sfilate la costa sud dell’Elba navigando piacevolmente a più di 7 nodi di bolina larga. Sulle raffiche la barca non aumenta sensibilmente lo sbandamento (il bulbo optional di 2,40 m si fa sentire) e al timone avete la giusta sensibilità, peccato che la ruota sia un po’ troppo vicina alla panca di poppa. Durante l’estate ci avete messo un po’ a coordinarvi per usare correttamente i winch per le scotte, ora che ci avete fatto l’abitudine usate quello sopravento per la randa lasciando quello sotto per il genoa; se aveste potuto scegliere, però, avreste preferito i due circuiti indipendenti. Dopo Fetovaia potete poggiare, comincia la cavalcata. La barca sfrutta tutta la lunghezza al galleggiamento e le prestazioni si fanno entusiasmanti. Piu tardi il vento cala 78 e si allarga, ci sta il gennaker, facile da murare sul bompresso “Pinocchio” come lo chiamano alla Sunbeam. In breve siete in vista del porto quando muore il vento, ammainate e andate dentro a motore. Anche in questo caso il vostro Sunbeam si rivela piacevole, velocità sopra i 7 nodi, poco rumore, assenza di vibrazioni (dovuta anche all’ottima tripala Gori opt.). La manovra in porto, nonostante le raffiche al traverso, risulta agevole: la barca si ferma subito e, in retro, sente presto il timone appeso. La sera invitate i vostri amici a cena: in cucina si lavora ottimamente senza occupare spazi in quadrato e vostra moglie può esibirsi in manicaretti da cordon bleu, dati gli abbondanti spazi per lavorare. I vostri amici vi fanno i complimenti (oltre che per la cena) per la sensazione “accogliente” degli interni, ora che sta rinfrescando, più che mai piacevoli. In effetti la notte è fresca veramente, ci sta anche un po’ di riscaldamento. Quando è ora di andare a dormire, i vostri amici, salutandovi, vi confessano che, dati gli spazi del vostro Sunbeam 44, in effetti è più piacevole vivere lì che in una casa, più difficile da riscaldare e da tenere efficiente così a distanza. Ogni volta che andate a letto, abituati a strette e anguste cuccette da barca, vi meravigliate delle dimensioni del lettone matrimoniale montato sul vostro Sunbeam. La mattina dopo, il sole, pulito dal maestrale della notte, splende e scalda: voi siete lì, pronti a carpirlo, l’ultimo sole da costume della stagione. Usciti dal porto, date fondo sotto l’isola Finocchiarola, stendete i cuscini nel grande prendisole di poppa e, con i vostri amici, vi godete forse l’ultimo bagno dell’anno, pensando con rammarico a tutti quelli che vivono la barca solo in piena estate. Voi, invece, state già programmando il Natale... Parlando con Manfred Schöchl, co-proprietario del cantiere e co-progettista, abbiamo messo a fuoco sensazioni provate navigando sul Sunbeam 44. “Mi piacciono molto i Wally, la loro filosofia. Noi cerchiamo di fare barche le cui prestazioni siano legate non a un progetto spinto del piano velico e della coperta ma alle forme dello scafo, alle appendici, alla distribuzione dei pesi. In coperta, tutto il più semplice possibile. Il risultato: prestazioni d’eccezione con una barca da cui non te lo immagineresti, divertimento con la minima complicazione, e grande vivibilità sia dentro che fuori”. In effetti, navigare con il Sunbeam 44 è stato inaspettatamente piacevole. Forse esteticamente, specie per i nostri gusti, ci sono dei segni grafici ancora un po’ ingenui, delle finiture che possono risultare massicce; ma la cura della realizzazione e l’impegno messo nella progettazione “occulta”, rendono questo comodo cruiser una barca adatta a chi ama andare al nocciolo delle questioni. Come dire “non importa che si veda, l’importante è che ci sia”. Riteniamo, infatti, che sul Sunbeam 44 la sostanza superi l’apparenza: le linee sono abbastanza tirate per garantirvi prestazioni di rilievo, gli interni sono abbastanza comodi per permettervi di viverci dentro senza rimpiangere la vostra casa. I CONCORRENTI NOME Bavaria 42 cc Wauquiez 43 Hallberg Rassy 43 Franchini 43 L Oceanis 44 cc CANTIERE Bavaria Wauquiez H. Rassy Franchini Beneteau LUNGH. LARGH. DISL. SUP.VEL. PREZZO 13,40 13,30 13,57 13,20 13,40 3,95 4,20 4,08 4,00 4,25 9.400 12.500 12.700 11.000 12.000 91,10 112,00 112,50 102,00 102,00 331.431 588.525 632.780 484.000 415.269 • Albero Sparcraft 2 crocette acquartierate, poggiato in coperta, vang rigido, paterazzo regolabile • Avvolgifiocco Furlex • Attrezzatura di coperta Harken • Winch Harken 2x53 ST + 2X44 ST + 2X32 ST • Stopper (8) Easylock • Timoneria ruota Whitlock ø 100 cm COSTRUZIONE • Scafo e coperta: solid di vetroresina laminata a mano, resina poliestere, isoftalica per i primi tre strati, controstampo strutturale resinato allo scafo. Giunzione scafo-coperta resinata internamente. • Coperta, pozzetto e specchio di poppa rivestiti in teak incollato sottovuoto. DOTAZIONI • Oblò (14) e osteriggi (5, con oscuranti e zanzariere) Lewmar • Salpancore elettrico Lofrans 1000 W • Presa banchina 220 v con caricabatt. 27 ah • Doppio vano frigo elettrico 12 v • Autoclave con impianto acqua calda • Batterie 2x100 Ah + 1x88 Ah • Log e Eco Raytheon ST 60 M ETEO DELLA PROVA Vento: da 18 a 22 nodi reali. Mare: calmo (mare interno) PREZZO Sunbeam 44 Optional: Bulbo 1,70 m/2,40 m Randa avvolgibile nell’albero Spinnaker con attrezzatura Sprayhood Gru per tender Tavolo in pozzetto Riscaldamento a 2 uscite Motore Yanmar 75 hp Stereo con lettore CD Autopilota ST 6000 plus Stazione vento Raytheon ST 60 Doccia esterna Lit. 543.038 3.235 12.940 4.155 2.195 5.093 746 5.035 6.731 1.779 10.271 2.575 883 PER INFORMAZIONI Adria Ship Piazza Caracciolo, 26 - 34073 Grado (Ud) Tel. 0431 876896 - Fax 0431 876896 E-mail: [email protected] www.adriaship.it 79
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